Intervista ad Enrico Morando sulla possibile abolizione dell'IRAP e sull'attuale crisi economica

Radio Radicale abbiamo qui con noi lei senatore Enrico Morando delle Partito Democratico ma insomma senatore Morando l'IRAP va tagliata o no eccome ma tagliata
Guardi io penso questo che
Noi dobbiamo sempre partire nella definizione delle proposte e delle soluzioni da adottare per misurarci con la crisi gravissima che stiamo attraversando
Da l'analisi che facciamo di ciò che ci aspetta sotto il profilo economico come sistema Paese
Quello che ci aspetta è a mio avviso questo in un contesto nel quale la ripresa nell'economia globale ma dai cenni dieci dispensa ma non sarà una ripresa particolarmente vivace su questo mi sembra concordiamo tutti quindi la ripresa a livello globale c'è
Ma non ma non è una ripresa particolarmente vivace noi
Corriamo il rischio di
Quando la ripresa a livello globale sarà in atto di non camminare alla stessa velocità degli altri esattamente come c'è capitato negli ultimi quindici anni
In cui abbiamo accumulato un enorme ritardo di sviluppo questo in generale più nello specifico
Cosa ci aspetta nei mesi per quello che riguarda l'economia italiana
Nei mesi prossimi anche qui la risposta è abbastanza condivisa e univoca
Ci aspetta in presenza di un di una ripresa hanno
O un po'inesistente ma
Stentata un aumento molto forte dei problemi sul versante della disoccupazione
Quindi
Sono necessari tutti hanno la priorità se le cose stanno così quei provvedimenti che da un lato
Penso per esempio alle liberalizzazioni hanno la capacità di aumentarle le capacità competitive del Paese in modo tale che
Noi cominciamo a prendere un passo un po'più accelerato di quello che abbiamo seguito nel corso degli ultimi quindici anni dall'altro gli interventi che ci servono per
Ridurre le conseguenze sociali della crisi soprattutto sul versante della disoccupazione orali rampe
è un'imposta che ha anche dei pregi per esempio una base imponibile molto larga è un'aliquota molto bassa il che significa quindi che è un'imposta che è meno distorsiva di altre
Dal punto di vista del regolare funzionamento dell'economia ma un problema molto serio in questo momento
E cioè penalizza di più nel senso che pagano di più l'IRAP
Le imprese che hanno più lavoratori e non c'è dubbio che in un momento del quale stiamo con le unghie e coi denti cercando di dire
Rendere i posti di lavoro che abbiamo e abbiamo bisogno che la partecipazione delle forze di lavoro soprattutto delle donne del Mezzogiorno cresca
Non c'è dubbio che in questa situazione mantenere l'IRAP così come potrebbe essere un errore di qui l'esigenza di ridurla ma di ridurla selettivamente e cioè
Premiando le imprese che nel loro settore hanno più posti di lavoro quindi eliminando progressivamente dalla base imponibile dell'IRAP
La componente costo del lavoro non attraverso una misura generalizzata ma non attraverso
Attraverso misure che premino sì le piccole e piccolissime abbiamo bisogno di un qualche aiuto su questo versante perché i lavoratori gli imprenditori di quelle imprese non possono giovarsi della cassa integrazione guadagni di cui si giovano invece impresa e lavoratori delle delle aziende delle realtà più grandi
Ma secondo me abbiamo bisogno di ridurla selettivamente proprio facendo in modo che in ogni settore coloro che hanno in rapporto alla
Dotazione media di posto di lavoro del loro settore
Le e il numero più elevato di lavoratori possono avere uno sgravio uno sgravio maggiore mi si può fare
Per quello che riguarda la copertura finanziari si può fare anche tecnicamente si può fare non c'è dubbio ci sono stati già interventi selettivi sul versante fiscale quando si distorce però non c'è il
Non c'è dubbio che
Ridurre la componente di lavoro dalla base imponibile dell'IRAP per tutte le imprese se avessimo le risorse necessarie sarebbe la cosa migliore via la base e dalla base imponibile dell'IRAP il costo del lavoro Cirina
Ci rimarrebbe tutto il resto praticamente compresi i secondi per ora perché non abbiamo le risorse per
Eliminarle totalmente anche di oneri passivi di oneri passivi oggi in larga misura non deducibili dall'IRAP ma
Quello che
Io penso bisogna diciamo si deve rispondere quando ci si chiede
Ma è tecnicamente possibile è certamente possibile perché o attraverso la eliminazione diretta di un certo numero di lavoratori dalla base imponibile per tutte le per tutte le aziende
Il che significa che per quelle e per quelli che ne hanno di più naturalmente la riduzione meno e meno significativa però oppure attraverso un'operazione selettiva che mediamente settore produttivo
Il settore produttivo introduce una valutazione sul numero di lavoratori medi era porta fatturato e a quel punto riduce l'IRAP in maniera più significativa per quelli che hanno più lavoratori ma
Al di là delle tecnicalità quello che rileva è è in realtà il seguente quesito ma ci sono le risorse finanziarie
Per fare quest'operazione la mia opinione e ho presentato emendamenti in Finanziaria anche in questo senso
è che le condizioni per ridurre l'IRAP e ci sono
Se il Governo si dimostra capace di ridurre la spesa corrente primaria tema facile da enunciare un po'difficile da
Poi come si può dire applicare
Scusi c'è il Presidente del Consiglio che dice che il Ministro dell'economia fa miracoli e lei mi fa domande di questo tipo se falliranno in base alla storia cioè e i Governi sono riusciti versione un po'più Governi di centrosinistra
A contenere l'aumento della spesa corrente ma poi quanta diminuirla
Allora molto semplicemente ancora tra il novantotto del due mila otto la spesa corrente primaria è o mentalità su base danno rispetto all'anno precedente mediamente del due virgola uno per cento
Bisogna essere in grado se si vuole governare l'Italia se invece dobbiamo essere governati dall'Italia cioè l'Italia è così non si può fare nulla e andiamo avanti fino all'eternità così naturalmente il destino che ci aspetta un destino di declino
Se invece vogliamo governare la crisi e non esserne governati allora il nodo cruciale da affrontare è la riduzione della spesa corrente primaria
La quale può aumentare rispetto all'anno precedente ma non può più aumentare a questi ritmi a quelli medi degli anni scorsi
Per fare questo che cosa bisogna fare B verrebbe da dire bisogna attuare la legge Brunetta Ichino che io chiamo così perché qui al Senato è stata approvata col contributo determinante delle proposte del del gruppo del Partito Democratico in particolare del senatore Ichino
Bisogna che alla
Attuazione della legge Brunetta Ichino si associno sistematicamente ufficio per ufficio realtà per realtà delle pubbliche amministrazioni italiane obiettivi di
Riqualificazione della spesa ristrutturazione della macchina risparmio
A cui associare proporzionali riduzioni dell'IRAP capito bene l'ente applicano la legge del definita appunto Brunetti Ichino quindi
Riuscendo a ridurre la spesa di parte corrente nelle pubbliche amministrazioni in quel modo le dice con quei risparmi si finanzierebbe con una sorta di road map se ho capito bene la
La riduzione degli anni lira pro-capite
Pesato ha capito benissimo quello è uno degli emendamenti che io ho presentato allora cosa vuol dire riduzione però delle spese in base alla legge Brunetti chirurghi ridurre i salari della pubblica amministrazione
Quando il no e non necessariamente in ogni caso no direi per quello per quello che propongo io si tratta di ben altro
Noi abbiamo ufficio per ufficio in questo momento realtà nelle quali
Per fare la stessa cosa a
Torino impieghiamo dieci persone
E a Milano né in preghiamo sette dico Torino e Milano non Milano e Palermo appositamente
Per dire cioè che noi abbiamo spesi e
Obiettivi e per formarsi molto diversi da realtà era è alta nell'ambito della stessa Amministrazione perché manca completamente la cultura della definizione di obiettivi
Del premio per il loro conseguimento e della penalizzazione per il loro mancato conseguimento
In modo tale che ci sia una perfetta responsabilizzazione dei dirigenti che c'è in tutte le macchine complesse organizzative meno che della pubblica amministrazione italiana
E in modo tale cioè che noi riusciamo a spendere meglio i soldi dei contribuenti italiani danno allo Stato perché organizzi la macchina pubblica se non siamo in grado di fare questa operazione allora smettiamola di dire che siamo in grado di dare la crisi perché in Italia affrontare la crisi vuol dire ridurre la spesa corrente primaria usare le risorse per riduzioni selettive della pressione fiscale in chiave di recupero delle nostre capacità competitive oltre che
Fare finalmente
Ma su questo versante possiamo reperire anche capitali privati a condizioni di regole certe quegli investimenti l'infrastrutturazione materiale immateriale del Paese soprattutto sul versante della conoscenza
Senza i quali naturalmente le capacità competitive del Paese rimarrebbero rimarrebbero basse se posso fare un'osservazione finale su questo punto
Vorrei aggiungere questo dentro la maggioranza per la prima volta nel corso dell'ultimo anno e mezzo si è aperto un dibattito sul segno da dare alla politica economica e di bilancio questo fatto molto rilevante
Se Berlusconi che è il capo del Governo
Vuole imprimere una svolta la linea di politica economica del suo Governo come ha scritto non detto come ha scritto nel messaggio all'A.C.N.A. mandato qualche qualche settimana fa non ero sottosegretario
Quello letto dal Sottosegretario letta ma scritto dal Presidente del Consiglio
Allora le condizioni per un confronto con il Partito Democratico in Parlamento sulla politica economica esistono ma bisogna che il Governo corregga la sua impostazione perché in questo momento l'impostazione prevalente lo dirò della relazione di minoranza
Al Bilancio che cominceremo a discutere domani ENI l'immobilità non facciamo nulla tanto gli interventi degli altri Paesi contribuiranno a risolvere anche i problemi economici del nostro Paese aspettiamo
Senza peggiorare le condizioni di finanza pubblica Tremonti cerca di dire che questa sua linea rigore disciplina fiscale avrebbe come alternativa soltanto il disordine e l'indisciplina fiscale
Ma non è così c'è un'altra alternativa a quella che ho cercato di illustrare a proposito dell'IRAP impegno contestuale promozione dello sviluppo anche per via fiscale
Investimenti in conto capitale e alla riduzione della spesa corrente primaria
Non l'alternativa non è tra chi vuole il rigore di Bilancio e chi non lo vuole l'alternativa è tra due modelli di rigore il nostro viene fuori da una Pro da una proposta di enorme cambiamento delle caratteristiche del Bilancio
Meno spesa corrente più speso per favorire lo sviluppo e per risolvere problemi di riequilibrio sociale
Il il Governo di centrodestra ritiene che questo sia impossibile in ogni caso al di sopra della sua delle sue capacità e stai immobile Ina tesa che la crisi si risolva da sé il problema è che se staremo immobili quando la crisi sarà risolta ripartiremo più lentamente se invece
Ripeto il messaggio la ce ne ha di Berlusconi voleva essere la premessa e anche un po'la promessa di un mutamento dell'indirizzo della politica economica allora non mi si può rispondere aspettiamo i soldi dello scudo fiscale
Perché aspettare i soldi dello scudo fiscale cioè soldi una tantum che quest'anno ci sono e il prossimo anno non ci sono più perché quella è un'entrata straordinaria
Signor questo discorso e qualcuno immagina questa frase
Esatto significa esattamente stare nella logica dell'immobilità faccio qualcosina una volta sola e una volta soltanto perché o questi soldi pochi maledetti e subito che poi non ci saranno più
Bisogna impostare esattamente un approccio opposto
Progressivamente di anno in anno meno riduttivo meno spesa corrente primaria
Più investimenti sullo sviluppo del Paese chi vuole governare l'Italia verso obiettivi di sviluppo deve ragionare così
Se si ragiona come sta ancora ragionando per ora il ministro dell'economia si finisce per avere i prossimi tre anni che saranno anni di depressione dal punto di vista economico perché
Perché le cose non andranno bene e non arriveranno le risorse necessarie per fare buone politiche per la promozione dello sviluppo perché le Bilancio è troppo rigido
Quindi siamo come sempre senatore di comando del PD buon ascolto dalla nostra mittente da Radio RAI