Rassegna stampa vaticana

Essa
La rassegna stampa vaticana
Di Giuseppe Di Leo
Buongiorno il tema del rapporto tra la politica italiana è la Chiesa spadroneggia era in questo appuntamento odierno di rassegna stampa vaticana comincio con Benedetto sedicesimo
Che domenica scorsa a Viterbo
A
Invitato i cattolici
A dare un contributo
Nella vita politica non può essere il sale della terra per usare il linguaggio evangelico Giovanni Maria Vian direttore l'Osservatore romano
Sul quotidiano ufficioso della Santa Sede dell'otto settembre nel suo editoriale iscrive come abituale durante la celebrazione liturgica svoltasi a Viterbo con un raccoglimento davvero impressionante
Benedetto sedicesimo ha spiegato le sacre scritture partendo dall'immagine del deserto del cuore umano chiuso Addio al prossimo ha mostrato come Gesù sia passato anche in terre Pagani
Risanando indicando la via per una nuova umanità buona è senza discriminazioni
Che offra al mondo di oggi un esempio di autentica fraternità
Benedetto sedicesimo ha sottolineato l'importanza dell'educazione priorità tanto delle comunità cristiane in quanto di tutta la società e l'urgenza di vivere e testimoniare la fede nei vari ambiti della società
Indicandone esplicitamente alcuni l'impegno sociale l'azione politica lo sviluppo umano integrale
Che al centro dell'incisività Caritas in veritate
Il Papa ha conseguito Ianne naturalmente ben consapevole il cambiamento delle stagioni storiche dei contesti sociali Colussi come delle difficoltà che si presentano in ogni tempo
Ma altrettanto chiare la sua convinzione che resta immutata l'esigenza di vivere il cancello in solidarietà con tutti
Per questo chiede i cattolici italiani a ogni componente della Chiesa ma in particolare all'ai cattolici sapere essere all'altezza della loro storia al servizio della dignità di ogni persona umana
E per il bene comune del Paese
Angelo Palin bianco politologo editorialista del Corriere della Sera si cimenta
Si cimenta su questo rapporto tra Stato e Chiesa italiana
In un editoriale pubblicato il sei settembre dal titolo le scelte politiche dei cattolici
Singoli eventi scrive Panebianco non possono modificare le relazioni fra istituzioni ma possono accelerare tendenze in atto
Il caso Boffo pur nella sua gravità nonna causerà
Il riposizionamento della Chiesa nei confronti del sistema politico italiano può però accelerarlo ricapitoliamo il percorso compiuto tramontata l'epoca dell'unità politica dei cattolici scomparsa alla DC
La Chiesa italiana sia datata al nuovo mondo bipolare il bipolarismo presentava per esso un vantaggio uno svantaggio
Il vantaggio era che non essendo la Chiesa monolitica le sue componenti in ragione dei loro differenti orientamenti potevano trovare interlocutori a beneficio dell'istituzione in entrambi gli schieramenti
Lo svantaggio era che il feroce bipolarismo italiano rischiava di trasferire sui veleni
Nella chiesa accrescendo oltre il limite di guardia la conflittualità interna la fortuna della Chiesa
Osserva ancora Panebianco per un lungo periodo fu di contare alla testa della Conferenza episcopale su un uomo come il cardinale Camillo Ruini capace
Con energia e finezza politica di garantire una navigazione sicura in acque insidiose
Oggi le cose sono in movimento la Chiesa come tutti deve prendere atto che il ciclo politico di Berlusconi e comunque nella fase discendente al massimo entro qualche anno dovrà concludersi
E come tutti la Chiesa deve anche chiedersi se il bipolarismo sopravviverà all'uscita
Disciplina di Berlusconi
Alessandro Sallustri sul giornale
Scrivente
Scambiare la solidarietà legittimamente data dalla Conferenza episcopale il Parlamento di vescovi italiani a Dino Boffo con una sfiducia all'Esecutivo
è un triplo salto mortale che puzza di patacca questa sì lontano un miglio anzi semmai è vero il contrario se c'è una cosa che ha colpito gli osservatori più attenti nel bailamme di voci insulti dell'ultima settimana
E proprio il silenzio dei pezzi da novanta della Chiesa italiana e del Vaticano
Non una parola scrive Sallustri si è levata sull'asse portante dell'attuale potere forte della gerarchia cattolica quello che da Venezia Cardinale Angelo Scola
Passa da Bologna dove c'è il quartier generale del cardinale Carlo Caffarra
E scende giù fino a Napoli
Dove il Cardinale Crescenzio Sepe non ha rinnegato uscì cordiali incontri con Silvio Berlusconi all'epoca dell'emergenza spazzatura
Il raggiungere Palermo dove il cardinale Paolo Romeo non ha dato alcun segno di insofferenza ma allora per che tanto urlare al divorzio tra Chiesa e centrodestra
La risposta è semplice conclude Sallustri a sinistra scambiano una speranza un sogno perugina realtà
Vittorio Messori esso il Corriere della Sera del sei settembre
è una voce critica
Controcorrente ma fino a un certo punto almeno delle voci ufficiali su come è stata gestita la questione
Del direttore di Avvenire indubbio scrive Missori che è venuto da colui che pur sempre il primato in Italia
Oltre che vescovo di Roma cioè il Papa all'imputo almeno l'accettazione delle dimissioni di Boffo dalla galassia dei media cattolici
Quotidiano Nazionale televisione nazionale duecento radio in ogni regione una concentrazione di potere anomala in una chiesa che non ha soltanto trascurata la virtù cardinale della prudenza
Lasciando questo suo uomo immagine esposto ogni rischio di ricatto
Dopo una sentenza che si pensava fosse il rilevante che restasse sepolta per sempre in un tribunale di provincia
Ma è anche questa una chiesa che ha dimenticato un altro principio praticato dalla gerarchia cattolica di un tempo
Il principio cioè del di vite et impera la Cattolica e l'ultima monarchia assoluta dopo il potere illimitato del vertice si regge sull'equilibrio dialettico sempre felpato ma non sempre idilliaco dei poteri subordinati
Ora invece tutta l'informazione della Chiesa italiana io era gestita e controllata da un uomo solo che su di sé avevo un altro uomo solo il cardinale presidente della CEI
Un'altra imprudenza quindi che ha fatto sì che la crudele inaspettata rovina professionali di un singolo abbia gettato un'ombra di sospetto di discredito su tutto il sistema informativo
Per il quale fra l'altro la Chiesa italiana sa bassa
I suoi
Bilanci quanto in molti discorsi innescati dal caso Boffo sul dissidio antagonismi tra Segreteria di Stato
Presidenza della Conferenza episcopale al di là della diversità di temperamenti di prospettive il problema va ben oltre le persone già molti anni fa
In al Rapporto sulla feedback Josefa Ratzinger affermava che nelle più che cento conferenze episcopali del mondo non hanno basse teologica non fanno parte della struttura divina della Chiesa
Questa osservava ancora Ratzinger non è una federazione di chiese nazionali
Dove si converga solo sui primi altri grandi principi del credo il potere di piccoli vaticani sparsi nei cinque continenti uno per ciascuna nazione va ridimensionato
Pietro uno solo e star Roma divenuto papa l'allora cardinale prefetto il Santo Uffizio ha cominciato a provvedere sta qui il motivo del cortese ma fermo avvertimento del cardinale Segretario di Stato
Il suo primo ministro al cardinale Bagnasco rappresentante della Chiesa nazionali italiana rispetto e fiducia si intente
Ma le grandi linee di governo vengono bloccati assente al vertice della Chiesa
Non è in atto un regolamento di conti tra cardinali malgrado le attuali difficoltà dell'arcivescovo di Genova per il caso dell'uomo media ereditato dal cardinale Ruini
E in atto conclude Messori semmai una strategia di lungo respiro di Benedetto sedicesimo per contrastare mi non per luglio inaccettabile federalismo clericale
Lo storico Alberto Melloni
Ancora su Repubblica però del sette settembre scrive e nonostante le smentite molti sento non nella discrasia fra la volontà della Segreteria di Stato quella dell'episcopato le premesse delle recenti vicende
Nata nel mille cinquecentottantotto dal genio di Sisto Quinto la Curia romana è stato il modello di un'organizzazione specialistica e coerente del potere
Riformata varie volte dopo il mille ottocentosettanta esse ora come da sogno Papa Montini cioè un governo politico reclutato su scala internazionale dove i vescovi non contano a meno che non vengono chiamati a Roma come capi dicastero
Declassato l'ex Santo Uffizio il Segretario di Stato
Si è trovato essere euro un Primo Ministro di questo Governo ora un Vice papà circondato però da porporati tessono nel loro ambito Primi ministri vice papi accanto ci sono le rappresentanze pontificie le relazioni romane
Le conferenze episcopali
In questo incrocio nascono nuovi che da più di sessant'anni sono stati inoltre ricatti sono assai intercalati
Pio dodicesimo di taglio lasciando vacante per tredici anni il ruolo di Segretario di Stato sia Roncalli con Tardini sia voi Tiwa con Casaroli e Sodano scelsero un braccio destro i propri antipodi culturali
Paolo sesto immagino di risolverlo consegnando i successori una possibilità rinominare tutti i capi di Curia che nessuno ha mai usato
Benedetto sedicesimo ha risolto il problema nominando a capo di questa macchina il cardinale Bertone camionista di rango vescovo di una grande diocesi soprattutto amico reali di lunga data del Pontefice
Col che ha però dovuto rinunciare a vedersi salire verso di sé gravami non sempre inutili al Papa per questo i problemi e le soluzioni maturano così spesso fuori dal palazzo alla luce accecante dei media
Criticando conclude Melloni la riforma della cura del mille novecentottantotto Eugenio occorre col grande camionista
Di comunione aveva sentenziato con durezza che era stata fatta senz'anima è Clesio logica la questione ancora quella ed è tuttora aperta
Diamo prima evocato
Sallustri evocava il Cardinale arcivescovo di Napoli che è stato intervistato a Cracovia da Luigi la Spina
Intervista pubblicata dalla stampa dell'otto settembre
Eminenza proprio Benedetto sedicesimo domanda domenica scorsa esortato a Viterbo e cattolici a portare il Vangelo nella vita politica senza
Troppe prudenze risposta del porporato l'impegno dei cattolici in politica non ha mai conosciuto stagioni facili e scontate anche quando per lungo tempo insistito un partito la DC
Che faceva espresso riferimento l'ispirazione cattolica
Anche allora il rapporto fra la fede la politica si poneva in termini talvolta difficili addirittura conflittuali un partito cattolico come semplice cinghia di trasmissione del pensiero e della prassi
Della Chiesa nella sfera politica e sociale non poteva che avere il fiato corto oggi la situazione è completamente mutata
La Chiesa sa di dover operare in un contesto in cui niente dato per scontato e nel quale neppure i valori della fede riconosciuta di per sé è un rilievo sociale
La Chiesa ha preso atto di questa nuova realtà di matrice non solo politica ma anche culturale
E non a caso ho cercato e sta cercando strade di confronto non solo nuove ma più ampie rispetto al passato in altre parole si avverte l'esigenza di restare alla larga da forme di compromesso
Che possano in qualche modo indebolire o rendere meno efficace la propria azione e pastorale domande in varie occasioni partendo anche nella sua esperienza Napoli lei
Eminenza sollecitato un profondo rinnovamento della classe dirigente italiana in quale direzione con quali modi
Risposta averci vescovo Cardinali di Napoli il problema del rinnovamento della classe politica e un problema che la Chiesa ha sempre posto soprattutto in funzione di un rinnovamento della politica in seno anche in questo campo la fase di transizione aperta dalla caduta del muro di Berlino non può ancora dirsi conclusa
Editoriale del Riformista dell'otto settembre
Particolarmente interessante perché è nota una contraddizione tutti laici che ora vanno pazzi per la Conferenza episcopale italiana uno degli effetti collaterali e paradossali nel caso Boffo
E che ha un po'rimescolato le carte delle amicizie inimicizie
Secondo la logica tribale che vige nel dibattito pubblico italiano secondo la quale il nemico del mio nemico e mio amico molti nemici di Boffo della Conferenza episcopale della Chiesa cattolica italiana sono diventati improvvisamente
Suoi amici così in questi giorni stiamo vedendo fior di laici talvolta di laicisti schierarsi come un sol uomo d'al fianco di colui che più di tanti altri interpretato per quindici anni la politica la strategia dell'accenni di Ruini
Eugenio Scalfari per esempio nel suo fondo dominicali su Repubblica accedendo
Alla tesi secondo la quale Segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone avrebbe lasciato da solo Boffo per colpire l'accendi Ruini
Ah simpatizzante o con i vescovi condannati fino a ieri per il loro interventismo nel dibattito pubblico e legislativo allo stesso tempo conclude questo editoriale non firmato per riformista
Allo stesso tempo fior di esponenti del movimento gay hanno trovato parole ferme giuste per denunciare l'uso neanche tanto sottilmente omofobo
Che Vittorio Feltri ha fatto della vicenda della condanna penale di Boffo ma senza aggiungere una parola sulle accuse di omofobia che fino a ieri avevano rivolto proprio alla Conferenza Episcopale alla Chiesa
Italiana
Ancora sul Riformista dell'otto settembre
Riguardo al project tocca il cardinale Ruini Chiesa politica libertà se Clay se che cosa in giuoco Benetto Ippolito scrive il valore più grande
Che il cardinale Camillo Ruini ha intuito e messo al centro della sua prospettiva pastorale
E stato esattamente questo dopo il Concilio Vaticano II
E davanti alla scomparsa della Democrazia Cristiana scommettere di nuovo sulla libertà della Chiesa una consapevolezza forte che è emersa distintamente al Convegno ecclesiale Di Loreto
Del mille novecentottantacinque traducendosi poi nel progetto culturale nell'azione indipendente della Conferenza episcopale italiana dalla politica dei partiti
Fino alla grande vittoria popolare del referendum sulla legge quaranta ricordate la procreazione assistita e alla riuscita trionfale del Family day del dodici maggio due mila sette in piazza San Giovanni in laterano a Roma
Nella visione del cardinale Ruini era impellente reclamare una libertà formale solenne per la Chiesa istituzionale
E quel volgere appieno le diverse dimensioni Tracy Ali le cali associative diocesani o semplicemente individuali per renderle autonome incisive pubblicamente
La sintesi di questa idea di libertà cristiana prodotto lentamente nulla i Catto compatto e dinamico in grado di assicurare la presenza della Chiesa gerarchica nella società e di garantire la partecipazione autonoma progettuale
Talvolta perfino di sparata dei laici credenti nella società in cui vivono e in cui operano concretamente oggi qualcosa di questa prospettiva è andato distrutto e solo la sostituzione
Di un direttore una buona legge sul fine vita non possono garantire da sé il ritorno automatico di un equilibrio tanto consistente quanto sottile
Chi si è fortunati atto repentinamente
Temi complessi ve ne do atto capisco gravi ascoltatori però proseguo su questa linea perché non posso tralasciare un'interessante intervista a firma di Maurizio Crippa
Più che l'intervista una conversazione a Mino Martinazzoli
Perché in occasione anche dell'uscita di un suo libero
Uno sul libro di una market sul pubblicato da frizioni bene in pubblicato questa conversazione dal foglio il nove settembre la mia convinzione scrive
Ex politico democristiano la mia convinzione per dirla la maniera di Giovanni Spadolini che spendere oggi sia un po'più largo
Sta entrando in crisi quella che è stata la bussola di questi quindici anni dopo la fine della democrazia cristiana
La possibilità di sperimentare non va a valenza del cattolicesimo politico indipendentemente dalla presenza sul terreno di un partito politico cattolico decifrabile in quanto tale
A me pare che la chiusura di questo ciclo di questo esperimento stia determinando come suo risultato un fatto che i rapporti fra cattolicesimo e politica in Italia sono sempre più rapporti tra potenza e potenza
Ma che sempre più un manchi sul campo un soggetto in grado di proporre e realizzare una visione politica
Invece prosegue Martinazzoli io credo che il cattolicesimo politico sia stato importante quando si è voluto porre non con me la rappresentanza del soggetto cattolico ma come la presenza del cattolicesimo nella vicenda democratica in Italia
Ma la responsabilità di questa condizione non la imputo neanche per un millimetro la Chiesa bensì ai laici che non hanno saputo ricostruire né da una parte né dall'altra una presenza di politici cattolici
E questo nella sua visione
Deriva dal fatto afferma ancora Martin azioni che non si è voluto indagare su perché sia finita la Democrazia Cristiana molti si sono affrettati a rimuoverla e basta altri hanno anzi considerato
La fine di quell'esperienza come un fatto liberatorio mi riferisco I cattolici democratici come Scoppola che hanno salutato quel fatto come l'inizio di una nuova fase
Quanto invece al ruolo del cardinale Ruini nella vicenda politica italiana
Martinazzoli precisa
Se penso la mia esperienza del mille novecentonovantatré novantaquattro
Non è che non mai la circostanza che il cardinale Ruini allora Presidente dell'i vescovi ha sempre guardato con simpatia interesse fino in fondo fino alla conclusione drammatica al tentativo del Partito Popolare Italiano
Lo dico per spiegare che quanto accaduto dopo la linea che il
Vescovi hanno seguito è stata determinata da i fatti non dalla volontà del cardinale Ruini si è arrivati
All'accettazione del pluralismo c'è stato il progetto culturale indicato con il punto di riferimento per tutti
è stata una responsabilità dei laici anche se mi pare che oggi qualche riflessione verrà fatta anche in campo che si Astico
Il caso Boffo se la mettiamo in termini di vittoria e sconfitta è stata una sconfitta
Leggo che domenica il Papa Viterbo invitate cattolici a stare in politica mi pare non abbia
Betty Tocco a rappresentare i nostri interessi ma a seguire il Vangelo se il Papa invita a creare qualcosa d'altro il perché forse oggi ci sono più detriti Del Vecchio che non seminuovi
Oggi se mi posso permettere mi sembra che quello che manca sia la voglia di dare inizio perché la democrazia cristiana non è vero che l'ha fatta Montini come qualcuno può lasciare intendere no Montini la incoraggiò ma la Democrazia Cristiana la felice
De Gasperi
Parola di Mino Martinazzoli che adesso vedremo del CELTA istriana
La conoscenza
Arresto
Resterò su questo tema ma voglio decidono prima ricordare
Che la tutta la stampa nazionale
A ha dato notizia del documento vaticano che invita a fare in modo che la religione sia materia piena nella scuola
Ne scrive Orazio La Rocca sulla Repubblica il dieci settembre giù le mani dall'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche l'alto l'arriva direttamente dal Vaticano destinatari vescovi di tutto il mondo
Lo studio del cattolicesimo avverte la Santa Sede non potrà mai essere sostituito con materie tipo storia delle religioni o di etica e cultura interreligiosa perché ciò significherebbe danneggiare marginalizzare gli studenti che segna valgono
La Repubblica intervistato
Il rabbino capo le comunità di Roma Riccardo Di Segni
Chiedendo se condividesse questa opinione la risposta del rabbino vuole sapere la verità se fosse possibile non permetterei mai di fare insegnare la Bibbia
Nelle scuole pubbliche o private so che detto da un rabbino questo cosa potrebbe suonare male ma io la penso così perché la Bibbia un testo sacro non può essere insegnato da professori di religione
La Santa Sede dal suo punto di vista prosegue disegni fa bene a ricordare che nelle scuole pubbliche la religione cattolica in materia di studia facoltativo ed è giusto che siano le autorità religiose a supervisionare questa materia
D'altra parte in un Paese come l'Italia la grande maggioranza degli studenti sceglie l'insegnamento cattolico occorre prenderne atto il problema invece un altro e vale a dire
Risposta uno Stato laico come il nostro Paese deve assicurare a tutti gli studenti la possibilità di avvalerci o no dell'insegnamento cattolico o di optare per altre discipline senza discriminazioni
Per cui se i ragazzi che seguono l'insegnamento della religione cattolica vengono assegnati i crediti formativi mentre a chi fa altro no mi sembra un trattamento non equo sul quale occorre riflettere
Ed è effettivamente una considerazione esatta segnalo che
La Congregazione dell'educazione cattolica ha precisato il senso della lettera questa precisazione è stato pubblicato da L'Osservatore Romano di sabato
Da alcuni si legge in questa precipita decisivi precisazione da alcuni viene invocata come motivazione da opporre la presenza dell'insegnamento della religione nella scuola
Il carattere personale della scelta di fede che non può essere imposta confondendo così l'insegnamento della religione con la catechesi
L'insegnamento della religione pure sento complementare alla catechesi differisce da quest'ultima in quanto sono diverse le finalità che si prefiggono
Qua importante laccate che essi si legge in questo documento esplicativo della Congregazione per l'educazione
Cattolica laccati chiedessi si propone di promuovere l'adesione personale a Cristo e la maturazione della vita cristiana dei suoi diversi aspetti
Mentre l'insegnamento della religione trasmette agli alunni le conoscenze sull'identità del cristianesimo della vita cristiana
Nel direttorio generale per la catechesi illustrato il carattere proprio dell'insegnamento scolastico della religione chiamato a penetrare nell'ambito della cultura e a relazionarsi con gli altri saperi su questo tema
L'insegnamento della religione sul ruolo della Regione ci
Ritornerò sicuramente
Torna invece al
Tema della
Della Chiesa della puliti chicca
Perché
C'è stata la presentazione a Milano libelli settimana del libero il dialogo due-tre Ernesto Galli Della Loggia il cardinale Ruini confini dialogo sul cristianesimo il mondo contemporaneo di cui mi ha dato
Ne ha dato notizia il foglio Oddi ieri l'altro
La circostanza che ha dei mica anziché attenuare o mentali impressione che il cardinale Camillo Ruini da alcuni media indicate in questi giorni come uscito indebolito dal caso Boffo
Non si senta per nulla sotto scacco anzi rilancia proprio su uno dei punti che hanno sempre qualificato la sua linea di pensiero
Non vi è ragione per porre le religioni speciali condizioni per esercitare un ruolo pubblico quasi una risposta non solo a cui laicisti che da sempre sono il bersaglio le sue battaglie ma soprattutto a quanti all'interno della Chiesa
Segnatamente fra i confratelli della gerarchia ritengono giunto il momento di scegliere il basso profilo
Nell'incontro milanese di martedì c'è stato anche un lieve scambio di battute qualcosa meno di un battibecco che curiosamente è stato registrato proprio dal cronista di avvenire quando il direttore dell'Osservatore Romano ha detto che il progetto culturali Ruini hanno
Ed è iniziato come una sorta di araba fenice
Subito ha replicato il rettore della Cattolica ca Ornaghi a me sembra affermato il Rettore
A me sembra l'unica novità uno sforzo gigantesco di trasformare il nostro messaggio in cultura popolare un segnale forse che sotto la calma apparente succeduta l'epilogo della first Boffo
Le acque nella chiesa resta non citate un segnale che coglie al volo
Antonio Socci che sul libero scrive di venerdì qualunque giudizio si dia sul progetto culturale che ha connotato l'epoca Ruini alla presidenza della CEI
Non si era mai visto un direttore dell'Osservatore Romano attaccare così esplicitamente frontalmente colui che è stato finora il leader della Chiesa italiana
è solo un episodio no per capire l'aria nuova che tira anche sui valori non negoziabili basta vedere l'osservatore del nove settembre dove è apparso un articolo di Lucetta Scaraffia intitolato qual è la vita che difendiamo il cui svolgimento e confuso ma chiaro nella conclusione obiettivamente assai critica verso la cultura della vita dell'epoca molti guai Ruini
Citando infatti Vanchiglia dice la Scaraffia scrive
Bisogna riflettere sulla provocazione direttrici i cattolici devono essere capaci di trasmettere l'amore per la vita come intesa nelle parole di Gesù
Una vita che diventa amore per le creature sofferenti non continuare a diffondere e sostenere un concetto biologico astratto che estraneo alla nostra attenzione e spesso ci rende ideologici poco credibili qualcuno osserva
So ci potrebbe credere che per quanto sia singolare leggere questi argomenti sull'Osservatore romano si tratti di idee di una singola editorialista senonché
La Scaraffia nell'epoca della direzione Vian esprime un po'la linea del giornale come lo stesso direttore Viano ha fatto capire
Nell'intervista al Corriere di qualche giorno fa di certo questo nuovo approccio è molto più compatibile con le posizioni lei ciste di Fini rispetto a quelle di
Ruini
Beh davvero l'Osservatore romano ha pubblicato il nove settembre questo intervento di Lucetta Scaraffia che io
Segnalo
Perché in realtà è un'anteprima che sarà pubblicato dal prossimo numero del bimestrale Università Cattolica abilità il pensiero
Qual è la vita che difendiamo il titolo che attribuito all'Osservatore Romano questo intervento della storica Scarpa figlia però
Però c'è un'altra cosa che non
Viene fuori nell'articolo che ancorché interessante di Antonio Socci e che affianco a questo pezzo cioè L'Osservatore Romano mette un altro intervento di Adriano Pessina che si muove invece
Su paradigmi diversi da quelli della scarpa figlia parole pericolose nel gioco degli equivoci
E anche questo è un intervento molto lungo che sarà pubblicato sul prossimo numero di vita e pensiero ma vi propongo sono uguali non s'è un punto importante
Scrive Pessina la mossa teorica con cui alcuni filosofi contemporanei hanno cercato di sostituire alla mozione di vita umana quella di persona umana non è innocente così come non sono innocenti le parole
Che cosa intendo dire con questa affermazione in primo luogo voglio mettere in luce che le parole possono nuocere cioè fare del male quanto di fatto stravolgono in un gioco di equivoci significati usuali
E ne introducono di nascosto altri non pensati uno impensabili la parola persona che c'è così familiare perché in gran parte ereditata dalla tradizione
Complessa della teologia cristiana oggi usata secondo un significato
Che affonda le sue radici nell'epoca moderna e nel dibattito contro la tipologia Trenitalia e di solito indica l'uomo adulto cosciente di sé autonomo lesse relazionale coltivato e cullato dalle filosofie di tradizione kantiana
E fatto proprio dei modelli di giuria liberale che hanno in Rolls il loro profeta
Ebbene
Prosegue Pessina la cultura contemporanea come annientato questa soggettività ontologica sostanziale che la mitomane in nome della soggettività psicologica e morale
Per questo alcuni hanno detto che vanno Englaro non era più una persona il Progetto di manipolazione della vita embrionale
Della soggettività embrionale di abbandono l'eliminazione della soggettività assegnata dallo stato di in coscienza come in casi di cosiddetti stati vegetativi nasce il nome in forza di questo culto della persona
Che a ben vedere il frutto avvelenato del Plateau un ISMU
Cioè di quel dualismo fra anima e corpo fra vita psichica abita corporea fra Vito umana e vita personale fra il che cosa è e il cliente dell'uomo che governa gran parte i delitti utile contemporanee
E come vedete
Come vedete Pessina si muove una chiave diversa quinti
Vian
Ha dato un voto scende ardue sensibilità non certo opposte ma certamente diverse sul tema così delicato della vita all'inizio vita ed il
Anche del testamento biologico su i cui è intervenuto
Anche il cardinale
Emerito di Milano Carlo Maria Martini ne scrive Gianna Fregonara su
Corriere della Sera di lunedì sette settembre forse fermato il porporato forse è tempo di fermarci un po'a pensare prima di riprendere la discussione sul testamento biologico il cardinale Martini che fa la recinzione di l'ultimo saggio di Ignazio Marino
Deputato il Partito Democratico otto ore di una delle proposte di legge sul fine vita più indigeste per la Chiesa a un primo effetto collaterale non irrilevante mette d'accordo in pochi minuti due punti di vista molto lontani
Quelli del teodem Enzo Carra e dell'ideologo del pensiero laico di Gianfranco Fini Alessandro Campi
Non solo permette anche un radicale come Marco Cappato di intravvedere nei dubbi del cardinale Martini un'impostazione liberale che indica come non vi possa essere una soluzione unica per ogni situazione
Le idee dell'ex arcivescovo di Milano sono note e l'abitudine al dialogo con i laici con Marino spesso non sono una novità qualche anno fa fece molto discutere un confronto sulla bioetica proprio fra loro due
Ma le sue parole pubblicate sul Corriere bastano a riaprire un confronto che prima che politico e parlamentare ed etico e filosofico
Ho trovato le sue parole quindi Bratti intelligenti l'idea che l'espressione della volontà della persona nel testamento biologico
Limiti la discrezionalità del menti col fondamentali spiega un esperto come Salvatore patti professore di diritto privato all'Università la spinta la Sapienza di Roma
Come interessante la riflessione sui mezzi ordinari e straordinari perché se nel nostro ordinamento e un diritto per una persona cosciente rifiutare anche ligure ordinarie
Con il testamento deve potersi decidete di dire no a interventi che serva non solo a mantenere in vita
Senza prospettive di miglioramento
Non la pensa così invece Francesco D'Agostino ex presidente del Comitato nazionale di bioetica
E membro della Pontificia Accademia per la vita che non vede il Martini come in molti altri che sino occupano l'adeguata sono parole sue l'adeguata consapevolezza bioetica di chi ha studiato da dentro questi problemi
Temi D'Agostino che l'idea del testamento biologico possa venire manipolate falsificata
E per questo poche battute anche se pensoso e non servono a semplificare un tema che rischia invece di essere visibili intuito a burocratizzazione a burocratizzazione la morte
Il malato si rimette al medico e un soggette top debole che si affida di parole alla scienza di Pirlo cura dire che il medico il mio le interpreta pronta del malato un falso di comodo perché spesso il paziente e l'ho appena incontrato purtroppo allarga le braccia Alessandro Campi si sa
Che la discussione su un tema così importante e partita sbagliando sull'onda dell'emozione del caso di e lo hanno Englaro ma non si può non dire che è divenuta merce di scambio con la Chiesa e questo soffoca
Qualsiasi dibattito dibattito che sicuramente il cardinale Martini potrebbe riaprire sempre che conclude Alessandro Campi essendo intervenuto a favore di uno dei candidati delle primarie del Partito Democratico
Non lo liquidi no con il solito
Cattocomunista
E con questo si chiude l'appuntato odierna di rassegna stampa
Canale appuntamento sempre per domenica prossima grazie per l'ascolto eccome in giornata
Abbiamo trasmesso
La rassegna stampa vaticana di Giuseppe Di Leo