Contro la crisi. Un welfare per tornare a crescere?

Bene diamo inizio a questo convegno
Contro la crisi un welfare perché pare a crescere
Io sono Marino regimi e sono qui in rappresentanza del Rettore che Stato trattenuto da un altro impegno non previsto per portare i saluti ai partecipanti a questo convegno
In questo caso però sono doppiamente felice di farlo innanzitutto perché spesso mi tocca
Portare
Sono costretto a portare i saluti a convegni di cui capisco appena il tema e di cui non conosco i relatori in questo caso invece se Dio vuole il tema anche un tema mio i relatori sono in larghissima misura amici e colleghi del Dipartimento
E quindi sono mi sento in casa anziché fuori casa come molte altre volte ma
C'è anche un secondo elemento che mi rende particolarmente lieto di
Portare i saluti e poi di presiedere questa prima parte della mattinata
Ed è il fatto che discutiamo di un quaderno dell'Arel ma con un titolo che mi apre il cuore contro la crisi un welfare per tornare a crescere finalmente un titolo del genere sarebbe stato impensabile un sottotitolo anzi
Contro la crisi forse ce lo saremmo evitati volentieri ma il sottotitolo un welfare per tornare a crescere sarebbe stato impensabile fino a soltanto un anno fase ci sarebbe
Premente scritto una riforma del welfare per tornare a crescere tagli al welfare per tornare a crescere un ridimensionamento del che quel per tornare a crescere a seconda della posizione politica del
Se si era un economista neo liberale o se si era un politologo come Maurizio Ferrera ma insomma in ogni caso il focus del tema era welfare tra incidente no il il ridimensionamento del welfare
Può essere visto come fardello che da dalla fine dell'epoca keynesiana cioè dalla fine degli anni Settanta in poi era stato un fardello alla
Competitività dell'economia e quindi a ricetta costante di deregolazione di ridimensionamento di riforma quando si voleva usare un femminismo s'noi sapevamo che in realtà
C'erano state delle esperienze di riconfigurazione non ridimensionamento dell'welfare come le esperienze nordiche esperienze scandinave in cui la flexsecurity e così via in cui l'welter era stato
Riconfigurato ma niente affatto ridimensionato e allora ciò aveva portato ad una competitività economica elevatissima di questi di questi Paesi
Però insomma diciamo che nel dibattito questa posizione è rimasta minoritaria c'è voluta la crisi con tutti i costi naturalmente della crisi
Per ricominciare a interrogarsi se invece non sia proprio a partire dall'UE nel fare che si possa tornare a crescere i di questo punto anche come studioso quindi sono particolarmente lieto bene
Termino qui mi saluti perché non voglio sottrarre tempo do adesso la parola Enrico letta che introduce
La il cui il quaderno la discussione naturalmente e dopo di lui interverranno Maurizio Ferrera Marco Leonardi Massimo Bellini era tasse e mezza grazie eletta per essere
No sono io che ringrazio a nome a nome dell'Arel ovviamente per per questa occasione per questa opportunità e quindi senza
Molti preamboli entro subito nel merito perché credo che interessi a tutti noi soprattutto
All'agenzia di ricerche e legislazione arella che fu fondata ormai trentatré anni fa
Da economisti come Andreatta ed altri di
Usare al meglio questa mattinata che
Perché l'università Milano aveva statale di Milano ci offre
Per approfondire i temi che abbiamo voluto
Porre all'attenzione all'attenzione di un pubblico variegato perché
I prodotti editoriali dell'are la normalmente appunto
Cercano di cogliere
Un pubblico
Di di interessati di vario genere sia addetti lavori a seconda ovviamente delle materie che si toccano sia decisori istituzionali
Sia a livello nazionale sia a livello europeo sia a livello
Dalle di enti locali quando le materie sono di competenza anche di enti locali sia in generale interessati alla materia pubblicistico
In questo caso lo sforzo che abbiamo fatto uno sforzo che io considero un work in progress ecco perché il la mattina di oggi
Credo almeno per noi è molto interessante molto utile per capire dove questo work in progress può andare a svilupparsi ulteriormente mi spiego meglio
Quando
Nell'autunno scorso gli effetti della crisi
Finanziaria
Che dagli Stati Uniti
Era arrivata hanno cominciato a toccare
Pesantemente il continente europeo il nostro Paese e soprattutto la sua dimensione sociale
è apparso hanno i necessario provare a fare qualche riflessione non sull'immediato a qualche
Riflessione di prospettiva
E in particolare su suggerimento di due autorevoli
Sperti amici dell'Arel cioè Carlo Dell'Aringa
E Tiziano Treu
L'idea è stata quella di
Provare a rovesciare
Una modalità con la quale normalmente si affrontano i temi del legame tra il welfare e la macro economia
Appunto mi leggo rapidamente a al all'introduzione che abbiamo appena ascoltato per dire
Che abbiamo voluto provare a rovesciare quindi non a partire
Dalla
Dal generale per scendere nel particolare non a partire dal concetto di riforma
Che è sempre la parola che si lega alla alla parola welfare ma di rovesciare e partire invece dal particolare per l'appunto idea
Che insieme a
Dell'Aringa e tre o abbiamo provato a sviluppare
Suggerendo chiedendo ad alcuni esperto ti di singoli settori del welfare di provare
Ah svolgerà appunto un un lavoro che può sembrare semplice soprattutto appunto ai cultori della delle grandi riforme
Ma che invece probabilmente molto molto complesso e molto difficile perché si tratta di selezionare
E si è trattato questa è stata la nostra richiesta di selezionare alcune
Alcuni interventi di cacciavite ecco scusatemi se mi esprimo in un
Con una terminologia ben poco universitaria ma alcuni interventi di cacciavite cioè interventi che
Con
Piccolo costo
Cont poca spesa quindi con
In alcuni casi senza le OP nemmeno bisogno di una diciamo di un grosso intervento legislativo
Interventi quasi per fare di nascosto perché ogni riforma del welfare in Italia all'effetto di provocare sempre
Dei dibattiti
Da scontro di civiltà e questo probabilmente è stato uno dei problemi
Degli anni che abbiamo dietro le spalle e dei dibattiti lo scontro di civiltà può sembrare una battuta la mia ma c'è dietro tutta l'angoscia per le vite perse
E per le vite difficili che questo ha comportato penso a Pietro Ichino che qui davanti a me e alla
Difficile vita che questa logica di scontro di civiltà a obbligato lui e altri
A compiere proprio perché non si riesce a parlare della
Delle tematiche del del del welfare in particolare del diritto del lavoro in Italia senza
Anche questo venga allegato a delle riflessioni di carattere assolutamente più generale anche troppo generale nostro tentativo è stato quello di rovesciare
La direttrice di marcia di partire dal particolarissimo nemmeno dal particolare
E quindi di provare a enucleare
Una serie di interventi di cacciavite cioè di piccoli interventi
Piccoli dal punto di vista appunto dell'impatto normativo
Ma molto significativi dal punto di vista della dell'effetto moltiplicatore che questi piccoli interventi possono avere nei diversi settori dei quali il nostro welfare si compone
Ovviamente la la base della riflessione è quella della
Insufficienza
Del sistema di welfare del nostro paese un'insufficienza che inutile in una sede come questa che io tenti di analizzare credo che sia assolutamente
Punto di elemento di di condivisione quindi un welfare nel quale se la spesa sociale
Italiana pur essendo nella media europea finisce per
Assorbire per quasi il novanta per cento su due voci
Di Bilancio pensioni e sanità destinare quindi una parte molto rilevante meno della metà di quanto mediamente destinano gli altri a tutte le altre voci di bilancio che invece
Per un moderno welfare sono essenziali vuol dire
Che interventi riformatori sono fondamentali
E allora abbiamo tentato
Di partire con questo approccio un po'diverso ripeto da cacciavite
Molto pragmatico e realista cercando di evitare di connettere ognuno di questi interventi da cacciavite con discussioni ideologiche generali e astratte mandando a pensare alle singole persone alle singole
Ai singoli segmenti della nostra società che si trovano a non essere
Sufficientemente valorizzati o mezzi in condizione di giocare la loro
Partita dentro dentro la nostra società dentro il mercato
Del lavoro del nostro Paese
Da qui è nato questo quaderno questo quaderno
Di arella
Abbiamo voluto da un po'l'ultimamente stampato questo lavoro in un modo che dia l'idea che si tratta proprio di un work in progress avevamo
L'alternativa se farne un libro subito
Oppure se
Usare preferire questo strumento abbiamo preferito uno strumento che appunto uno dei numeri del di una delle nostre previste una rivista che si occupa appunto di lavoro e che tra l'altro
Alla del fu fondata da da da Marco Biagi che lavoro
Per l'aria il proprio nell'ultimo anno prima della
Della del suo assassinio
Nei
Il War perché un work in progress perché le discussioni che stiamo svolgendo e di cui quella di stamani e particolarmente per noi utile
Spero ci siano
Di incoraggiamento e anche di contributo molto concreto
Per sviluppare questo lavoro
Provare a portarlo a livello
Di pubblicazione per la nostra collana
Del Mulino della collana dell'Arel per il Mulino
E provare ad affinare quindi questa idea
E vedere se è possibile
Proporre un campionario un kit
Di singoli interventi
Fattibili senza quella ripeto quella
Peso
Di discussioni consenso
Confronto tra
Tratterà astrazioni
Che molto spesso invece nel nostro Paese comporta ogni discussione sul welfare
L'abbiamo voluto di dividere in tre in tre parti questo lavoro una parte più legata alle questioni classiche da mercato
Del lavoro una parte più legata alle questioni diciamo da da spinta rispetto alle
Difficoltà che il nostro welfare comporta concentrato pienamente sul tema ormai
Diciamo diventato Titti attenzione generalizzata anche per via della crisi del sistema degli ammortizzatori sociali
E una riflessione finale
Che cerchi di legare tutti questi interventi alla logica per la quale appunto anche il titolo dell'incontro di stamani centra l'attenzione
E cioè e qui
Provo a a ad aggiungere una riflessione in più dicendolo in modo molto schematico e scusatemi per questo naturalmente
Ma un paese come il nostro che non può usare la leva fiscale e non può usare la leva dell'indebitamento perché le ha entrambe ampiamente neanche troppo utilizzate nel passato e si trova quindi ad avere esaurito quelle due leve che invece
Gli altri Paesi europei in questa fase stanno ampiamente utilizzando
La Gran Bretagna Paese
Si appresta probabilmente quest'anno due mila nove ad avvicinarsi a al dieci per cento nel rapporto tra deficit e PIL cifra e che ha che ha dell'incredibile ecco se pensiamo agli sforzi che l'Italia fece
Dieci anni fa per ridurre appunto da una cifra superiore al dieci per cento fino al famoso
Tre per cento a Paese invece che stanno usando la leva
La leva del fisco ecco penso pensiamo alla stessa
Esperienza americana pensiamo altre esperienze conti europei continentali quindi paesi che usano un innalzamento della pressione fiscale per reperire risorse da buttare dentro
La crisi per cercare di di risollevare
Noi abbiamo un doppio problema al doppio problema è che non possiamo usare nessuno di queste due leve in modo strutturale certo si possono fare singoli interventi di aggiustamento di rabbocco
Ma certo non possiamo immaginare né di alzare in modo strutturale la pressione fiscale né di ricorrere
In modo strutturale all'indebitamento
E il secondo problema ci troviamo di fronte
A una crisi che purtroppo la sua
Diciamo dopo i primi mesi in cui
La sua dinamica tu tutta di natura finanziaria
Si è sviluppata con compiutamente e abbiamo tutti la percezione che l'impatto sulla Società sul sugli aspetti sociali sull'economia reale si ha un impatto
Profondo pesante e soprattutto il nostro Paese si trovi ad affrontare questo impatto avendo degli Sturnus strumentario molto molto
Antiquato non all'altezza sicuramente con l'impatto con la rilevanza dell'impatto della crisi
E
Non all'altezza nemmeno qualitativamente con il tipo di necessità che oggi
Ci sono
Le riflessioni da fare sono su questo tantissime ne stiamo ascoltando tante se ne stanno facendo tante in questo periodo
A me personalmente mi viene in mente quella più banale di tutti affrontare la più grande crisi
Sociale economica e sociale che che
Le nostre diverse generazioni abbiamo avuto mai affrontare avendo in Italia come strumento principale
Per rispondere alla crisi uno strumento in deroga
è di per sé credo il segno del fallimento del nostro
Sistema cioè sappiamo tutti che gran parte dei soldi delle risorse che a livello
Nazionale e regionale si stanno destinando
Alla
Risposta alla crisi sono risorse che vanno a finire nella cosiddetta Cassa in deroga
Perché la gran parte delle imprese
Sono piccole piccole medie la gran parte di queste imprese piccole e medie non ha strumenti di cassa ordinaria e invece la necessità di avere risorse
Fa usare questo strumento appunto in deroga e io credo che basterebbe soltanto questa considerazione per farci capire quanta strada abbiamo da fare affrontiamo con la deroga
Quindi con l'eccezione con
Uno strumento di natura appunto non
Non con la non con la via maestra una crisi invece che necessità
Di interventi
Che siano talmente forte di tale impatto da poter
Svilupparsi con tutta la loro con tutta la loro forza da qui quindi
La necessità di andare a toccare molti argomenti il quaderno che appunto
O di cui oggi discutiamo un quaderno che tocca molti temi che tocca i temi che hanno a che fare con
L'occupazione femminile
Da tanti punti di vista inutile qui citare il fatto che Maurizio Ferrera su questo
è stato un po'uno dei limiti di coloro che è riuscito a bucare la coltre di disattenzione al di fuori degli addetti lavori nell'opinione pubblica italiana attorno a un tema che invece rappresenta una delle
Forti risposte alla crisi
Se e leggo questa riflessione che che voglio fare al termine della di queste introduzione se il nostro Paese non può usare la leva fiscale se il nostro Paese non può indebitarsi per trovare risorse
Per
Gli strumenti
Nuovi o rinnovati o riformati per combattere la crisi qual è la modalità con cui noi italiani possiamo
Mettere in campo soluzioni o risposte che siano
Innovative per il nostro Paese e all'altezza sicuramente una di queste
è mettere in campo una squadra che giochi con tutti i talenti che a disposizione sappiamo tutti benissimo che questo vuol dire
Innanzitutto la metà femminile del nostro mercato del lavoro sappiamo tutti e questo vuol dire
Una nuova attenzione ai giovani e quindi
Su questo segnalo dentro il il quaderno
La riflessione di Livi Bacci che si è
Che che è tratto autore per il Mulino in questa
In questi ultimi mesi di un di un ad un altro bel libro su su queste materie Avanti giovani alla riscossa
Che pone tutta una serie di riflessioni sulla
Sulla necessità di
Di stimolare di spingere di creare riforme significative importanti mi fermo qui perché dovrei citare tutti tutti gli autori non lo faccio voglio ovviamente ringraziare moltissimo
Carlo Dell'Aringa Tiziano Treu che si sono prestati a questo lavoro di di squadra perché tale questo
Questo
Contributo che
Di cui oggi discutiamo vorrei ringraziare naturalmente tutti quelli che stanno dando attenzione a questo lavoro
E lo fanno andando all'osso dei contenuti perché per l'appunto abbiamo preferito
Svolgere questo lavoro con la logica che dicevo prima tanto certo punto di vista del realismo del pragmatismo anche dell'understatement
Proprio per i motivi che mi sentivo di citare precedentemente per la logica del cacciavite che ritengo essere probabilmente una logica
Forse che dobbiamo riscoprire in un Paese che invece si infiamma per qualunque discussione lisci ammalarsi per le discussioni eh a mio avviso almeno per come siamo fatti noi
è l'anticamera per comunque lasciare il problema irrisolto
I la la riflessione conclusiva che che ovviamente un necessario caveat tutto questo non vuol dire che non ci sia bisogno di riforme complessive del nostro sistema di welfare
Tutt'altro anzi il lavoro che noi presentiamo è un lavoro in cui
Tanti piccoli tasselli
Possono fare pezzi interi di riforma del nostro sistema
Molti si stanno cimentando in questa fase in questo periodo e meno male con proposte significative e importanti
Mi sento di dire però e qui ovviamente
Prevale nella mia riflessione in questa riflessione un po'la parte
Diciamo uno dei due cappelli che mi sento sulla testa
Mi sento di dire che che
La discussione su qual è il momento delle riforme è una discussione per la quale
Se questa discussione ha un qualche senso io mi sento più di spingere sul fatto che
Per un Paese come l'Italia il tempo delle riforme e il tempo della crisi lo è per tante ragioni tanti motivi lo è anche perché non ci sono riforme senza che
Vi siano spostamenti di risorse da una parte all'altra del sistema e perché questo accada c'è bisogno di consenso
E perché il consenso ci sia cioè bisogna probabilmente di una pressione che soltanto
La percezione di un'emergenza riesce a dare ho difficoltà a credere a chi argomenta anche le riforme le faremo una volta che la crisi
è passata perché ho l'impressione che
Alcune
Emergenze la pressione il senso della pressione dell'inadeguatezza del sistema di welfare che
Abbiamo attorno probabilmente verrebbe meno e altre emergenze
Farebbero più premio credo invece che sia questo probabilmente il momento nel quale
Alcune
Di queste
Di questi elementi di inadeguatezza sono diventati talmente di dominio pubblico da uscire dall'ambito degli addetti I lavori degli esperti del settore che sanno da tempo
Quanto inadeguato è il nostro sistema di welfare
E quanto per l'appunto mi collego anche qui
Alla saluto introduttivo e quanto per l'appunto
Siamo però in mente oggi obbligati non potendo ripeto a usare nel fisco nel debito a usare il welfare per cercare di
Far crescere e far correre di più l'Italia se non lo facciamo adesso
Probabilmente non dobbiamo stupirci del fatto che passata questa crisi è passata questa paura magari ci ritroveremo di nuovo fra due anni fra tre anni a pagare anche l'anno prossimo se le cose andassero bene a ricominciare a crescere
E a ricominciare a crescere sempre alla metà di quanto crescono gli altri
Paesi europei penso spero invece queste riflessioni servano esattamente a ad arrivare all'opposto quindi ad arrivare invece a far sì che il nostro Paese riesca a crescere non per forza sempre alla metà di quanto crescono gli altri
Paesi europei ma invece possa usare tutti i talenti tutte le
Possibilità tutte le intelligenze le energie che ha e che questo possa servire per l'appunto
A far sì che la strutturalità del nostro sistema di crescita sia quella almeno per gli altri Paesi europei grazie
Molte grazie Enrico Letta per questa introduzione molto efficace molto chiara anche
Adesso direi di seguire seguendo il programma sentiamo gli interventi di alcuni degli autori di questo
Quaderno
Poi dopo il coffee break ci sarà invece una tavola rotonda iniziamo con Maurizio Ferrera
Grazie ma
Bene questo dovrebbe funzionare chiedo scusa ma siccome ho anche problemi di voci primo effetti parlare con un microfono
Dicevo che siccome parlò per primo fra fra i colleghi
Credo sia utile riassumere non solo
La mia piccola proposta
Va magari delineare
Il quadro
Più ampio che fa da sfondo che ha fatto da sfondo a molti dei contributi e delle
Proposte di questo quaderno
Sia Marino regimi che Enrico Letta hanno già come dire illustrato quanto meno riassunto
La tesi di fondo
E cioè che il il welfare
Le politiche di protezione sociale non siano
O non debbano essere viste come un peso come un handicap
R. le dinamiche di crescita ma al contrario
Possano essere viste come un fattore
Che promuovono queste dinamiche o quanto meno una condizione perché queste dinamiche possano
Avere luogo
Possano è il caso di dirlo in questa
Congiuntura critica
Di attivarsi ripartire
E diciamo qui questa tesi questo discorso vale sicuramente
Per le politiche del lavoro in particolare per le politiche attive del lavoro per le politiche distruzione incluse le cosiddette politiche di lire più che riceve anche che riguardano
L'istruzione
I della prima infanzia
Ma
Valgono anche o dovrebbero valere per le funzioni più classiche il più
Imprescindibili di ogni sistema di welfare e cioè il contrasto alla povertà e
L'integrazione dei crediti dei bassi redditi in particolare due sfide che
Sono particolarmente rischiano di essere antico ahimè già sono particolarmente drammatiche
In questa congiuntura
Di crisi che dipendono naturalmente o hanno a che fare con
Con tante cose oltre che
Con il welfare Marche tipicamente dovrebbero trovare nel welfare nel sistema di protezione sociale
Una qualche forma di risposta efficace mentre noi sappiamo
Che
Il sistema italiano di welfare e caratterizzato da
Una
Bassetti chi edifici efficacia
Nella sorreggere
I passive il problema il problema la sfida dei bassi redditi regrediti nello svolgere questa funzione di contrasto alla povertà che invece tipicamente
Diciamo come prima cosa dovrebbero fare i sistemi di welfare a causa di quello strumentario come diceva né ricorre Enrico letta pieno di buchi pieno di lacune e comunque mal funzionante
La diagnosi questa diagnosi
La diagnosi che riguarda
La bassa efficacia delle politiche italiani di welfare nel contrastare la povertà e
Il problema è la sfida dei bassi redditi è risaputa
Da molti anni da almeno quindici vent'anni come diceva lei che è di nuovo di dominio pubblico
Ma siccome la situazione non migliora
E opportuna è opportuno sicuramente richiamarne brevemente richiamare brevemente i termini della questione quindi
Lasciatemi prima di arrivare poi al mio cacciavite alla mia piccola proposta
Con l'aiuto di qualche slide richiamare appunto i termini generali di questa questione
Povertà relativa
So che secondo alcuni compresi compreso il Governo nella nel suo recente libro verde
Gatta come sarebbe più opportuno parlare di povertà relativa piuttosto che di povertà scusate di povertà assoluta piuttosto che di povertà relativa ma siccome
La povertà relativa un indicatore di cui parla tutta l'Europa e che costantemente
Utilizzato nei controlli confronti internazionali mi sembra invece opportuno partire proprio da qui come vedete i dati sono del due mila e sette sono gli ultimi dati disponibili il nostro Paese
Non solo preminentemente data una diagnosi risaputa figura aiuto agli ultimi posti
Insieme alla Spagna e alla Lettonia
Tra l'altro aggiornando questa tabella rispetto a una presentazione che feci qualche mese fa e che
Siamo apprendeva come anno di riferimento quello allora ultimo disponibile cioè due mila e sei mi sono accorto che tra due mila sei e il due mila sette
Ci hanno superato la la Grecia e la Lituania che nella tabella precedente venivano in coda all'Italia quindi c'è stato
Un ulteriore peggioramento nel corso del due mila e sette
Non possiamo certo aspettarci che
Il due mila otto abbia configurato abbia ce l'ho visto le condizioni per un ulteriore recupero semmai saremo scesi in coda anche alla Spagna e alla
Lettonia
Se
Disaggregando i dati in base alla condizione occupazionale o qua cambia la fonte
Fatto alcune scelte selettive quindi non sono tutte le disaggregazioni possibili
Vediamo che
La povertà relativa quindi il problema dei dei bassi Rete il basso reddito o dell'insufficienza
Di credito colpisce soprattutto i disoccupati e non sorprendentemente viste le enormi lacune che riguardano le politiche di
Degli ammortizzatori sociali
I lavoratori giovani e le dal lavoratrici sappiamo che
E proprio tra i giovani e le donne che si concentra si concentra il lavoro cosiddetto precario
Che in tempi di crisi
Diciamo è uno dei
Dei dei comparti dove
Siamo l'esposizione al rischio di povertà o comunque l'insufficienza di reddito
Diciamo colpisce in maniera particolarmente significativa
Gli operai abbiamo un problema di working porcheria ormai cioè di
Di povertà anche tra lavoratori che diciamo si è insinuato negli ultimi anni anche all'interno della
Cosiddetta classe operaia
E le famiglie numerose
La presenza di figli minori
In Italia un fattore che ce lo fa aumentare moltissimo il rischio di povertà molto di più di quanto non avvenga degli altri paesi
A dispetto di quanto si continua a pensare rispetto
E spesso anche a dire
Il problema del della povertà la sfida della povertà e del basso reddito
Riguarda invece sempre di meno anche se naturalmente ancora un po'
I pensionati
La povertà relativa dei pensionati è infatti relativamente inferiore alla media nazionale
E in calo nel tempo
Anche se come dice la slide dobbiamo fare attenzione a
Il nuovo rischio della non autosufficienza che sta stiamo facendo emergere all'interno della popolazione anziana un forte divario forte contrasto tra coloro
Che
Essendo pensionati ma non essendo non autosufficienti non hanno o dell'anno loro hanno un grosso problema
Siamo di sicurezza economica e di reddito e coloro che invece sono non autosufficienti che a dispetto di quella piccola integrazione di reddito che l'assegno
Per la non-autosufficienza appunto
Per la
Invalidità
Non riescono a far fronte alla loro situazione di bisogno
La
Povertà il problema della inadeguatezza del reddito tende invece a
Declinare a calare in maniera molto significativo se nella famiglia di riferimento c'è un secondo percettore di reddito tipicamente se la donna lavora
Come vedete
La pur livello di povertà relativa media tra le famiglie in cui ci sono almeno due percettori di reddito scende dalla media nazionale
Del tredici per cento al cinque virgola sei per cento ed al ventisei virgola cinque per cento delle famiglie con un solo percettore di reddito a
Sempre il cinque virgola sei per cento
Questo significa come diceva prima letta che
Il problema della del basso reddito in Italia dipende ancora
Dalla
Bassa diffusione delle famiglie
A doppio reddito o se vogliamo dirla in maniera lasciata dall'ampia ancora diffusione delle famiglie monoreddito
Alcuni dati tra le coppie sposate o conviventi con
I partners in età compresa tra venticinque e cinquantaquattro anni le famiglie monoreddito
I nuclei monoreddito rappresentano nel nostro Paese il trentacinque virgola tre per cento del totale di contro come vedete le cifre molto più basse i Paesi come la Francia e soprattutto
Dei Paesi
Del nord Europa se avessimo dato inglese nato inglese sarete più vicino a quello nord europeo che non
Quello francese
Non ci dobbiamo stupire di questa situazione perché il tasso di occupazione femminile italiano e fermo al palo il quarantasei virgola sei per cento il dato credo
Nel
Duemila e sette nel due mila otto è salito di qualche decimale ma siamo ancora
Lontani non solo dalla soglia del cinquanta per cento oltre la quale si situano ormai Paesi anche come la Grecia con la Spagna per non parlare del Portogallo cioè dare del sud Europa
Ma anche da quel famoso sessanta per cento previsto dall'agenda di Lisbona
Non mi soffermo su questo tema che però ritengo essere fondamentale perché
Dopo di me parlerà la collega se mensa che
Ha usato il cacciavite proprio su questo fronte sul fronte dell'occupazione femminile e delle politiche
Che la possono
Promuovere
Perché onestà situazione perché
La o meglio primari spiegare perché questa situazione dia un indicatore
Sintetico di questa
Situazione ho detto prima che
Povertà e la sfida dei bassi redditi dipende da tante cose va anche
E
In molti casi soprattutto
Dalla
Disponibilità di una efficace un efficace sistema di protezione sociale
Questa tabellate anche questa è una tabella come dire che molto conosciuta e spesso inclusa imberbe ottimi rapporti dell'Unione europea
Se
Raffrontiamo
La
Diciamo l'incidenza della povertà prima dei trasferimenti statali pensioni e altre forme di trasferimento e l'incidenza della povertà Totano
La questi trasferimenti in tutti i Paesi compresa l'Italia notiamo una
Rimozione e
Trasferimenti hanno proprio questo questo compito ma se paragoniamo
Il caldo
Dell'incidenza della povertà
Prima e dopo i trasferimenti ci accorgiamo
Che
La incidenza della povertà resta in Italia
Alta anche dopo
Anche siamo scontando i trasferimenti e soprattutto
Cala poco molto meno di quanto non succede negli altri Paesi con cui ci confrontiamo ma anche quelli con cui non ci confrontiamo per esempio la propria
Se
Diciamo teniamo in conto i trasferimenti diversi dalle pensioni
Questo dipende apparentata
Un'altra caratteristica una caratteristica di nuovo venga risaputa del nostro sistema di protezione sociale e cioè dal fatto che
La nostra spesa sociale ancora fortemente squilibrata a favore dei rischi del rischio vecchiaia o comunque del rischio vecchiaia e malattia
E invece
Di dedica poche risorse a sostenere a rispondere rischi come Attardo carichi di famiglia la
Disoccupazione o l'assenza di reddito tout-court
Gli ammortizzatori sociali Soro caratterizzati da bassi da bassi importi e da una
Bassa Kappler copertura lo stesso dicasi almeno in termini di bassa copertura per quanto riguarda
Le prestazioni familiari
I crediti di imposta nella nella misura in cui ci sono sono rudimentali e poco efficaci
Il reddito minimo o di ultima istanza quella quel pavimento di welfare che esista invece in tutti gli altri sistemi di welfare salvo forse un paio nell'Unione europea europea praticamente da noi non esiste
Fare
Prenderò espunto innanzitutto dalla esperienza degli altri
Paesi in particolare dall'esperienza degli altri Paesi su quei fronti che
Diciamogli l'evidenza empirica ci dice essere particolarmente problematici
E drammaticamente carenti nel sistema italiano segnaliamo ciò che è avvenuto
Diciamo
Grosso modo nell'ultimo quindicennio via
Negli altri Paesi dell'Unione europea le principali tendenze sono riassunte in questa slide
Si è proceduto rapidamente ed efficacemente verso quel modello dell'universalismo selettivo di cui
Anche
Da noi si parla e cioè
La generalizzazione della copertura
A tutta la popolazione senza
Filtri di natura occupazionale o
Categoriale ma con l'unico figlio filtro del bisogno bisogno economico uno bisogno diciamo di natura
Medica o fisica
All'interno di questa tendenza una tendenza a un'ulteriore tendenza
Alla armonizzazione al limite alla fusione delle varie prestazioni di sostegno del reddito
Verso un'unica grande prestazione il concetto che spesso si usa è quello della rete di sicurezza unificata della Unified safety net e in Francia nel mese di luglio di giugno entrerà in vigore
Una rette e di sicurezza unitaria che si chiamava definite dove solidarietà agli atti che ha fuso diciamo così al suo interno molte delle vecchie
Prestazioni di tipo categoriale
E che ha invece diciamo rafforzato assorbendo le
Il pavimento di base che precedentemente prima dell'introduzione di questo reddito di solidarietà attiva si chiamava reddito minimo di inserimento
La predisposizione al di sopra di questo fallimento universale e il più possibile unificato di alcuni
Trasferimenti aggiuntivi mirati in particolari per le madri che lavorano proprio per
Siamo favorire e promuovere l'occupazione femminile in quel segmento nel mercato del lavoro dove essa tende
A
Diciamo contrarsi e cioè quando nascono i figli
La
Predisposizione o meglio l'affinamento perché in quasi tutti i Paesi queste
Queste formule già ci sono da molto molto tempo delle formule network pay cioè quelle che scoraggiano la dipendenza dai dalla fruizione delle prestazioni è invece incoraggiano la partecipazione
Lavorativa inclusi i cosiddetti in work benefits che sono dei
Trasferimenti delle integrazioni e i bassi redditi che possono essere
Diciamo mantenuti anche in presenza di reddito da lavoro e che ci sono tengo
A precisarlo non solo in molti Paesi europei ormai ma anche in molti Paesi al di là del contesto europeo primi fra tanti gli Stati Uniti che hanno un sistema molto efficace di
Integrazione dei bassi redditi che si chiama incontra tax credete che assorbe quasi il due per cento della spesa federale
E poi
Tutti programma i programmi di con di
Condizionalità e attivazione sia attraverso
Quello diciamo quei meccanismi che sono nati attraverso la metafora del work nega
Cioè il collegamento
Della fruizione fra la fruizione di prestazioni di integrazione del reddito o di sostituzione del reddito e
La partecipazione lavorativa o almeno gli sforzi
A
All'inserimento nel mercato del lavoro e
Lo ha nel fare questa metafora che io ho tratto soprattutto dalla esperienza americana che mi sembra
Come dire meritevole di una
Piccola in una come dire riflessione
Forse promettente anche per il contesto italiano e siccome questo è stato diciamo
Il il piccolo tassello di cui mi sono occupato
Del mio personale contributo dentro il quale hanno vorrei concludere questa
Mia presentazione passando appunto dal quadro generale
Al
Siamo al la
Alla prova le proposte specifiche che a me sembra di poter fare innanzitutto
Un richiamo ancora I vincoli che sono già stati per la verità richiamati
Regimi e va letta
Che come dire
Rendono più stretto io ristretto il sentiero
Che l'Italia però
Matese percorrere per rimediare al suo strumentario
Carente lacunoso e inefficace rilascio nella slide non c'è vi fosse bisogno che li commentiamo una oppure no
Cioè compatibilmente con questi vincoli
Io credo che
Diciamo lo scopro le priorità
Su quanto contare come traguardi anche per il breve
Da conseguire in questo sentiero stretto debbano riguardare soprattutto
I fronti degli ammortizzatori sociali
Il fronte dei crediti di imposta rimborsabili
Per chi ha un lavoro regolare compresi gli atipici incapienti quel sistema degli in luoghi benefits le prestazioni che si possono a integrazione del reddito che si possono
C'erano conseguire conservare anche in presenza
Di un contratto di lavoro infine
Le prestazioni per i figli
Auspicabilmente riformando a un sistema di assegni Heimat noi al al nucleo familiare in un'ottica appunto dei la
Fare
Che cosa
Il Lord fare dei Paesi soprattutto quelli anglosassoni
Che diciamo hanno
Inventato questa questa metafora e l'anno sperimentata a lei
Il collegamento esplicito è formalizzato tra
La fruizione di alcune prestazioni di sostituzione di integrazione del reddito
Con la frequenza soprattutto per quanto riguarda i minori di
Corsi di istruzione scolastica o di formazione professionale
Questa
Diciamo idea
Di collegare la sull'accesso al welfare alla frequenza di
Al rafforzamento diciamo così di competenze educative e formative
Si ricollega all'idea che in società sempre più orientate
I al settore dei servizi e dove la conoscenza svolge un ruolo
Primario sempre più importante
Un deficit di competenze soprattutto un deficit di competenze che si verifica si verifica
Nei momenti iniziali del ciclo di vita tende a produrre fino a livello individuale che collettivo delle conseguenze molto negative al limite catastrofiche
Per quanto riguarda i livelli individuale nelle fasi del del ciclo di vita successiva e chi si affaccia
Chi giovane si è affacciato nel mercato del lavoro con un deficit originario di competenza di competenze fra un destino diciamo così di lavoratore povero e poi di pensionato povero
A livello collettivo
La società l'economia nel corso nel suo complesso avrà invece un deficit di capitale umano che non le consentirà crescere o
Con comunque di crescere allo stesso tasso di quei Paesi e
Sono ormai tanti che invece investono affinché
Questo deficit originali di competenze sia il più contenuto possibile
Noi abbiamo in Italia una
Un problema che di nuovo emerge chiaramente dai confronti internazionali
Abbiamo
Un
Un'alta incidenza di abbandoni
Cioè di giovani
Quest'anno tabella si riferisce alla fascia di età tra i diciotto e i ventiquattro anni che
Hanno
Conseguito al massimo un titolo di studio a pari alla licenza media
E quindi hanno sono tecnicamente definibili come cavalli School Lives
Se guardiamo
Si faccia una fotografia
C'è uno che riguarda la situazione dei sedicenni italiani e vediamo che
Il sedici per cento dei sedicenni italiani sono
Ormai
O fuori completamente nel sistema scolastico anche senza aver completato ora scuola dei media inferiore o quindi ritardo e quindi sono diciamo giovani che
Quasi sicuramente si trovano in quella condizione che ho menzionato prima e cioè di essere a forte fortissimo rischio di
Allora maturato di un deficit originario di competenze evocative di quindi essere destinati a uno percorso diciamo nel mercato non avevano caratterizzato da
Siamo proprietari conoscenza e quindi alto rischio di marginalizzazione esclusione povertà
Da accordi appunto alla mia
Sensazione
Che
Sì o no una riflessione approfondita su il l'ordine e cioè sulla possibili sulla siamo oggi promessa che politiche che tende perché aspirino e che mirino anche nel nostro Paese a
Formalizzare in qualche modo la fruizione di alcune prestazioni del welfare a cominciare dalle prestazioni che sono diciamo
Mirate a questa
Fascia demografica cioè gli assegna o anche a questa fascia demografica cioè gli assegni al nucleo familiare alla
Regolare frequenza da parte
Dei
Giovani di corsi di istruzione scolastica o formativa come peraltro è previsto dalla normativa vigente
Due riforme e con questo concludo che io propongo che sarebbero
Ovviamente un po'costose perché
In diciamo almeno per quanto riguarda la seconda proposta implicherebbero l'allargamento è una misura che giace ma che non sarebbero particolarmente
Diciamo impegnativo dal punto di vista della
Riforma delle norme esistenti e che
Non
Con non non
Diciamo necessiti
Non sarebbero
Dove andrebbero a
Incontrare immediatamente alcuni degli ostacoli che invece ingombra dalla strada ad una riforma per esempio degli ammortizzatori sociali e cioè la gestione e la condizionalità
Sono quelle che operano assunto in questa slide e cioè un collegamento più diretto quasi in collegamento diretto visto che non c'è formalmente
Tra la fruizione di detrazioni e Segni per esempio gli assegni al nucleo familiari familiare all'effettiva frequenza scolastica dei figli minorenni
Così come
Diciamo
Obbligatorio
Dimostrare la frequenza di un corso di istruzione dei figli per
Ottenere
La la l'assegno al nucleo oltre diciott'anni
Dimostrare che c'è un'effettiva frequenza scolastica dei figli e dei minori all'interno dalla famiglia anche prima dei diciotto anni e soprattutto nella fascia critica fra i quindici
E i diciott'anni dove si concentra soprattutto nel sud il fenomeno degli abbandoni
E estendere l'assegno nonché non categoriale c'è quello che si chiama
Assegno di nuclei familiari con almeno tre al figlio minore anche ai nuclei con uno con due figli purché questi frequentano frequentino corsi scolastici e formativi
Una piccola riforma che andrebbe però a incidere su un problema che soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno è un problema drammatico
Tra l'altro c'è evidenza che
Siamo ormai il reclutamento delle organizzazioni criminali si sta spostando verso il ribasso siamo comincia
A verificarsi addirittura
All'interno della
Della scuola media non soltanto delle scoli sul Secolo secondarie quindi il fenomeno degli abbandoni rischia anche di
Alimentare questo tipo di
Di reclutamento
Che
Diciamo sarebbe relativamente facile introdurre sotto il profilo sotto il profilo
Diciamo
Amministrativo e che avrebbe un costo relativamente limitato andrebbe a contrastare due delle forme più i rivoli di povertà la povertà
Siamo tra i minori e la povertà di conoscenze prelevati per le ragioni che ho appena detto e un piccolo tassello solo uno di quell'agenda
Per costruire un welfare davvero a misura di Baalbek e di giovani che deve rimanere l'obiettivo strategico
Della agenda riformista italiana non solo lì non tanto per il lungo periodo ma
Qui concordo pienamente con Enrico letta anche per il breve periodo anche in tempo e forse soprattutto in tempo di crisi
Grazie anche a Maurizio Ferrera
Quindi dopo l'ampia introduzione di Enrico Letta abbiamo avuto una relazione estesa
Da parte di Maurizio subito tema estremamente importante
Ora darei la parola come previsto dal programma a tre degli autori di questo quaderno che sono qui presenti Marco Leonardi Massimo Bellini era nata se mensa
Credo che dovremmo concludere per le undici e un quarto per i propri break per poi dare modo alla tavola rotonda di svolgersi
Benissimo grazie
Grazie di essere venuti io farò un breve intervento direi di un quarto d'ora incentrato sul contributo mio e di Massimo pallini a questo
Volume della Rella qui vorrei fare un Reagan cappello di considerazione generale
Riguardo alla crisi economica e alla possibilità di uscirne attraverso una redistribuzione delle risorse che può benissimo prendere la forma di una
Revisione del welfare invecchiate universalistica
Quindi questo per dire che può essere che questo sia il momento adatto cioè la crisi economica e l'esigenza di uscirne con una redistribuzione mandamentale per proporre
Vorrei fare un
Entravano solista credo di dover fare
Io credo che soprattutto l'accento sulla riforma non è una strattonamenti ha evidenziato
Filosofia momento dispersa di come si affrontano i problemi sul mercato del lavoro con occhiali
Vuole delle riforme di tipo universalistico e strutturale e chi invece ritiene legittimamente legittime differenze di visione politica molto chiare questo credo sia un trattamento di missione
Chi ritiene invece che le riforme devono essere in deroga e quindi la discrezionalità stia in capo al governo che deve decidere come chili a quanti soldi dare
E anche temporanee e cioè che passata la crisi passa la riforma quindi queste sono è una visione molto diversa di come si affrontano le riforme e come sia forme affronta il problema della mercato del lavoro
Allora io credo che noi veniamo qui anche grazie al lavoro di dell'are le anche di tanti altri individui think thank di diversa origine areniano molto più pronti di quanto lo fossimo anche soltanto cinque anni fa
Perché ci sono sulla piatto della discussione pubblica
E gli strumenti revisione del welfare universalistici
Non ho avuto dibattuti
Dunque questi sono umano è il contratto unico di assunzione contratto unico di lavoro diciamo così che è quello di cui parlerò io adesso
E l'altra è la proposta dell'ammortizzatore
Unico cioè che la morte dottore per tutti quindi una cosa contratto unico che riguarda il mondo del lavoro chi lavora è una cosa riguardo all'ammontare di chi non lavora cioè chi è stato espulso
Dalla dal lavoro queste sono due proposte di riforma già dibattuto già in campo
E che credo che ci devono la speranza di una proposta così politica di uscita dalla crisi complessiva che se
Espresse nella maniera data potrebbe essere una occasione unica
Allora
Allora da questo punto mentre la recente proposta sul
Ammortizzatore unico credo che abbia avuto un successo
Forse anche delle Turin pensato ma un grande successo perché credo che ormai sia maturo nel Paese il discorso sul fatto che
Il mercato del lavoro e molto duale e quindi
Vada protetto tutto al lavoro
Subordinato standard ma anche parasubordinato lavoro atipico questo e credo che la chiave del successo di quella proposta dell'ammortizzatore unico perché il letame pronta per un discorso assolutamente salita le qualità nel mercato del lavoro
Ecco se l'ammortizzatore comunque avuto così tanto successo e riguarda il mondo del gran lavoro può essere che nel prossimo adattarsi al mondo del lavoro e la proposta di contratto unico cioè questa potrebbe essere
L'altra
L'altro corpo che si può
Diciamo così altro con l'altra cartuccia che si può sparare bene
Allora
Io parlerò oggi brevemente appunto tagliato molte delle slide che riguardano il dal mondo del precariato perché per esigenze di tempo e poi perché voglio concentrarmi sulle proposte di contratto unico
Perché
Il contratto unico
Potrebbe essere la prossima cartuccia importante da utilizzare nella dibattito sulla riforma del welfare perché
Se con la proposta ammortizzatore unico
Signore accesa la coscienza che bisogna proteggere anche precari anche i parasubordinati con
Gli ammortizzatori sociali allora se bisogna proteggere non è un lavoro ma siccome perché non si debba proteggerli già subito del lavoro cioè bisogna trovare un sistema per cui debbano essere protetti anche quando lavorano
Quindi per ridurre la dualità del mondo del lavoro
E
Questo è sempre più chiaro a tutti perché ormai i precari adesso questo parlo brevemente delle slide che non voglio certo di non mostrare
Ma insomma se si fanno consista qualche calcolo al mondo al tipico del lavoro ormai supera i quattro milioni di individui per lo più giovani per lo più donne
Tra contratti a termine i Co Co co finte partita IVA
Sono quattro milioni di su ventitré milioni di dipendenti quindi uno ha una proporzione sempre più grossa è sempre destinata sempre più a crescere perché tutti il nella metà degli entranti nel mondo del lavoro giovani entrano con contratti a termine ci rimango
Allora
Trecentomila di questi contratti atipici più o meno queste sono stime di di ricercatore di Torino trecentomila ne perdono il posto di lavoro ogni mese in questa crisi
E
Anche anche
Ne cerca territoriale di Milano
Va bene
Perdono il lavoro quando
Mezzi la maggior parte la metà di questi perlomeno sono privi di sussidi su cooperazione bene
Se la coscienza e matura su questo fatto allora potrebbe benissimo essere natura sul fatto che già nel mondo del lavoro è il caso di ridurre le differenze senza aspettare appunto che rimanga senza
Lavoro allora
Adesso io farò un quadro prevede
Nella proposta che ci sono sul capo sul tappeto perché la proposta deve essere io lo faccio
Lo faccio in due modi mettendo in in evidenza quali sono i punti comuni delle proposte sul contratto unico quali sono le differenze
E lo dico subito che lo facciano con brevità e molto spesso con l'accetta senza da seguire i dettagli e quindi mi scuso con gli autori delle prove delle delle proposte e vedo qua Ichino poveri puramente non è ancora arrivato
Sono gli autori si sono premurati di rispondere a moltissime critiche quindi se siete interessati andate sui loro siti Ichino voi ieri derivanti e trovate mi scusi è molto più approfondita con lui premi adesso è
Diciamo così preparare il campo per la discussione di più tardi delle undici e mezza la tavola rotonda perché credo che questi argomenti
Molto spesso hanno anche
Sono molto interessante ma hanno un grado di tecnicismi recupero mentre gli apprestassimo si rendono conto che è invece molto importante poter
Rendere chiaro perché la comunicazione sia più chiara possibile perché se si tratta di una proposta di riforma del mondo del lavoro che riguardi tutti deve essere chiaramente chiara a quante più persone possibile
Allora come sono tre catene comune diciamo così alle proposte
Di contratto unico la prima
La necessità di ridurre il numero dei contratti sul mercato italiano che sono troppi si sono affastellate negli anni la seconda
E che non servono più creano solo degli incentivi sbagliati la seconda è la necessità di avere un periodo di prova più lungo perché il periodo di provare attualmente troppo breve
La terza è in qualche modo di garantire una certa forma di stabilità cioè tutti si rendono conto che il contratto se dovessimo contratto unico deve essere alla fine un contratto a tempo determinato cioè deve essere un contratto che garantisca una certa qual forma di stabilità nella nel posto di lavoro
Allora probabilmente oggi nella tavola rotonda si parlava di tante cose io qua mettendo in evidenza le differenze tra le varie proposte
Cioè una ovvia di difensore avevo posto e metto subito in evidenza il fatto che non c'è secondo me è una proposta giusta e una sbagliata una migliore una peggiore
Questo è un dibattito politico culturale di motivi di grande importanza credo ma
Ecco e di grande potenza di per se stesso cioè sollevare il problema è discutere delle varie i vari pro e contro di ogni proposta chissà poi dopo a dove si arriverà
Ma politicamente afferma la filosofia che la riforma del mercato del lavoro deve essere iniqua soprattutto in periodi di crisi come quello di adesso resterei qua e ridurre la dualità in qualche modo
In qualche modo il punto fondamentale
Allora incontri deboli punti difficili sono
La completamente la politica di questa proposta
Per esempio il Governo dice che non ha nessuna intenzione di affrontarla perché lo ritiene politicamente una cosa che non si che non paga quindi la puntualità politica e un problema e quindi puramente se ne discuterà oggi nella tavola rotonda e le diverse proposte si prestano più o meno più o o meno così a diverse opportunità politiche
L'altro problema è una riforma solo per i giovani solo per la transizione onore per tutti
Anche questa fa parte proprio dalla compatibilità politica
Un altro problema molto importante su cui mi soffermerò
Come si distinguono i parasubordinati Cotton lavoratori autonomi e quelli che sono falsi dipendenti questo problema sia per la
Riforma del contratto unico sia per le forme di ammortizzatori sociali perché se vogliamo
Estendere se il problema non è un altro settore sociali estendere la copertura anche lavoratori atipici naturalmente non vogliamo estenderla anche i lavoratori autonomi di per sé stessi
Credo che l'autonomia a vogliamo estenderle a tutti quei lavoratori atipici che sono le realtà dei falsi dipendenti
Quindi questo è un problema e poi ci sono tante altre problemi cioè fare la riforma del lavoro del non lavoro insieme come propone la riproposta indichino cioè nette insieme la riforma del contratto e degli ammortizzatori sociali sì o no
Benissimo allora scusandomi appunto dei molti dettagli che andrò a saltare dell'accetta che dovrà utilizzare ma per il credo per il bene della chiarezza
Vi faccio vedere alcunché commento molto brevemente
Il la prima proposta
Voi ritenevate se non altro a quella prima in ordine temporale perché sono stati i primi puramente introdurre il dibattito in Italia che veniva dalla Francia
Sostituire le forme di contratto tutte le forme di contratto lasciando però naturale per la regolazione dei contratti subordinati con un solo contratto fatto in questo modo semplicemente un primo anno di prova
Dal secondo al terzo anno consulterà soltanto economica contro licenziamento e dal terzo anno invece la tutela dell'articolo diciotto
Questa è un assunto molto brevemente la proposta di Gobbo regolamentati nel contratto unico sostituirebbe tutti gli altri contratti tranne gli impara sul POR
Allora quali sono i problemi
Più che a che non sono solo di questa quanto sono problemi poiché in qualche modo coinvolgono anche le altre proposte per dare un'idea di che cosa stiamo parlando
Il problema è che uno dei problemi e sicuramente che questa è una proposta solo per i nuovi entrati nel mondo del lavoro
E quelle per chi cambia lavoro ovviamente quindi c'è un periodo in cui questa i nuovi contratti copriranno puramente solo i giovani o gran parte giovani o solo quelli espulsi la forza lavoro
Che rientrano in qualche modo
E quindi ci sarà un periodo di transizione che in qualche modo esasperata differenze generazionali con molti giovani su nuovi contratti e gli anziani su i vecchi contratti
C'è un problema anche una discussione sull'articolo diciotto perché c'è sempre la discussione sull'articolo diciotto perché l'articolo diciotto questa proposta entra in vigore Massolo dopo il terzo anno
E c'è anche un problema perché se entra in vigore solo terzo anno magari c'è anche un incentivo a licenziati prima poco prima che entri in vigore
Quindi questo
Un altro problema l'altro un altro problema molto importante su cui ci confronti concentriamo poi la mia proposta finale
Che il mercato del lavoro italiano è un mercato di vasi comunicanti cui vari contratti sono in qualche modo sostituti se non le posso usare uno uso un altro
Allora se riduciamo la possibilità di ricorrere a contratti a termine probabilmente uno un imprenditore ricorra di più i contratti spara subordinati a queste condizioni in cui
Non c'era tutelato sugli per il licenziamento non ci sono i minimi retributivi previsti nei contratti nazionali che le aliquote contributive seppure sono state alzate non sono a livello del contrattempi contratti di tipo Stendhal quindi
C'è un problema di vasi comunicanti se faccio qualche cosa su contratti a termine e lascio inalterata la la i contratti parasubordinati
Posso però ci può essere una sostituzione di contratti da una parte all'altro
Benissimo Ichino un'altra ma filosofia
Diversa l'articolo diciotto l'articolo diciotto
Rimane per licenziamento disciplinare discriminatorie con molti illeciti ma per motivi economici e organizzativi c'è solo un concreto inizio che cresce con l'anzianità di servizio
Sotto questa
Queste
Proposta cioè la visione che il giudice e tutto sommato inadeguato a valutare oggettivamente la sostanza è una casa organizzativo con amica di licenziamento per giustificato motivo oggettivo che una visione
Molto netta di stampo anglosassone
Che secondo che merita una grande attenzione cioè il giudice veramente in grado di stabilire se
Il giuridica a causa del licenziamento è di tipo economico
Giustificato motivo oggettivo o no sei tipo discriminatorio probabilmente sì sia di tipo economico
Sì consente
Ho quasi finito Alliste solo all'insieme assieme alla proposto revisione del contratto
Si stabilisce una ammortizzazione un'assicurazione nato contro la disoccupazione per questo la proposta di chilometri insieme lavoro in un lavoro
Di livello scandinavo
E affidata degli enti bilaterali che finanziati a carico delle imprese secondo il criterio bonus-malus cioè circhi licenza di più paga di più e questa è la proposta di Ichino insieme le due cose sia il contratto sia un'assicurazione
In questa proposta differentemente da quella di prima sono ricompresi c'è una riorganizzazione di quello che
Un'estensione della tutela anche alla collaborazione coordinata e continuativa cioè il parasubordinati almeno fino a un ma un certo livello di reddito
Allora i problemi di questa proposta possono essere poi dopo Ichino promettere parlava anche nella nella tavola rotonda
Ci sono ovviamente i problemi ci sono sempre nella nell'ambito delle quando si portuale problemi di welfare in Italia
Che questa quindi migliaia di lire assicurazione contro la disoccupazione e via importo sostanzioso e quindi
Può scatenare delle condotte opportuni sia da parte dei lavoratori questo è ovvio
E un'altra critica possibile a cui chi non ha risposto anche mille volte risponde
Anche questa volta è che
Le imprese potrebbero
Mascherare il licenziamento per molti incentrati processi dato motivo oggettive
O potremo mascherare licenziamenti discriminatori come giustificato motivo oggettivo
E l'altra cosa che mi preme sottolineare è che calavano propriamente una creazione bisogna fare attenzione quando uno propone della riforma che siano chiari anche i costi perché
C'è una certa allergia le cose che costano tanto questi
Momenti quindi
E adesso io arrivo rapidamente alla conclusione alle palline una risposta molto più a una proposta molto più
Minimale diciamo così che
Funziona in questo modo all'atto del licenziamento individuale per motivo oggettivo il datore di lavoro devo offrire un lotto limita prevista per legge cioè si quantifica per legge l'indennità
Il liberatore libero se accettarla oppure se rifiutarla impugnare davanti al giudice licenziamento cioè
Andare davanti al giudice in quest'ultimo caso perdenti il diritto all'immediata allocazione dell'indennizzo invece può andare di fronte al giudice eventualmente ottenere la reintegrazione nel posto di lavoro cioè l'articolo diciotto
Questa proposta ve lo dico in
Due parole
Cerca di salvaguardare l'articolo diciotto perché agisce con un'opzione prima dell'articolo diciotto
La vantaggio che si avrebbe e che estende a tutti i parasubordinati che deriverebbero definiti secondo un elemento economico organizzativo
Cioè non più
Attraverso il concetto del vetro direzione ma attraverso il concetto che sono
Subordinati tutti quelli che presto ma loro lavoro per un'utenza imprenditoriale non offrano servizi autonomamente direttamente sul mercato cioè non arredi finzione di quello che è il confine è sempre più labile tra
Lavoro subordinato autonomo
Ecco perché aveva dirò che oggi
Problema forse principale cui andiamo siamo ci troviamo di fronte al mercato italiano e che molte di partite IVA e sempre di più ed i parasubordinati
Sono utilizzati in maniera sono dei falsi dipendenti su utilizzati solo per svolgere lavori organici e continuativi dentro l'azienda
Appunto la distinzione serve non solo per il contratto di lavoro ma serve anche nel caso voi si voglia proporre una forzatura universale perché è chiaro che bisogna distinguere chi sono i veri dei finti parasubordinati
Ecco allora e le proposte minimale perché molto più
Più semplice ma anche politicamente possibilmente più posti in più possibile più
Più facile da
Attuare si può riprendere anche una proposta di legge promemoria di alcuni senatori deputati dell'Ulivo
Che da rimettere mano alla scazzottata il giudice se disporre la reintegrazione sul posto di lavoro o sono risarcimento del danno
Per questo c'è il porterebbe alla legge tedesca e il l'ultima cosa che voglio mettere sul piatto perché magari ci sarà una discussione nel nella tavola rotonda e che
Bisogna fare attenzione che quando noi prendiamo riprendiamo sempre il bilancino giustamente per fare queste proposte poi magari ci troviamo che a giochi fatti dall'altra parte ci sono delle proposte che sconvolgono completamente tutto
C'è in discussione di includere nel contratto di lavoro delle clausole di ricorso obbligatorio al giudizio arbitrale
In caso di contenziosi lavoro che quindi
Un po'scardinano queste proposte di riforma i fatti
Queste clausole praticamente cosa fanno espongono al ricatto il lavoratore che al momento alla firma del contratto praticamente che si pronunciano ex ante di avvalersi a tutta la rete che legale la reintegrazione prevista l'articolo diciotto cioè
Mentre noi cerchiamo di difendere i tutti i modi forse sbagliando un articolo diciotto all'altra parte con una semplice tratto di penna si può anche
Posso arrocca anche passare delle leggi che te lo cancellano ex ante
Grazie
Grazie Marco Leonardi
Avere anche spostato come resto viva avevate fatto del vostro contributo lenta Sita il sistema di welfare il senso diciamo stretto
A dubbi sul problema della regolazione del mercato del lavoro che diciamo e l'altra faccia importante del modello sociale italiano e delle sue
Vasto Sonia strozzature promesso a Massimo Bandini che
Insieme a Marco Leonardi nel quaderno della rete a elaborato la proposta che
Leonardi ha testé
Illustrato
Però massimo non parlerà non ci parlerà di
Questo ti do ad approfondire altri veramente questo tema ma toccherà
Uno dei temi che è stato in realtà è bloccato il
Enrico letta
Nella sua introduzione e cioè
La
Siamo opportunità e anche la legittimità sentiremo della nei mercati dell'edizione delle misure in deroga come risposta adeguata alla alla crisi
Anche in relazione al diritto comunitario la parola al massimo
Grazie Maurizio
Poiché ho contribuito a questo quaderno dell'area
In
Un pezzo a quattro mani con Marco Leonardi
Non mi sembra giusto tediarvi ancora su questa nostra proposta e affronterò il problema che però a latere rispetto a quello che secondo me è l'esigenza principale sia del nostro mercato del lavoro se dei nostri strumenti di welfare cioè un'utilizzazione di stampo universalistico perché non lasciava
Troppi esclusi rispetto alle proposizioni sia nel rapporto di lavoro e in questo senso era al proposta che abbiamo le Borato con Marco
In una come dire in confronto in continuità con quelle appunto Di Pietro Chesini il Di Pietro Ichino e di Boeri
E questa copertura universalistica tanto più se deve esserci necessità nel rapporto di lavoro tanto più necessità fuori del rapporto di lavoro
E come in apertura ha ben sottolineato Enrico letta e il nostro sistema un sistema tutto sbilancio vado su politiche passive
Di welfare in costanza di rapporto
E il Ministro Brunetta che incerto non pecca di
Poco protagonismo a ultimamente sorpreso tutti gli enti agli esperti anche gli interessati e il dibattito pubblico dicendo che il nostro sistema
Sebbene lo critichiamo da un ventennio invece è un buon sistema è un buon sistema di ammortizzatori sociali perché questo non proprio sue parole gli ammortizzatori sociali funzionò bene proprio in quanto sono sedimentati diversificati
E questo debbo dire sul piano del buonsenso e anche potrebbe essere anche
Ragionevole d'altronde le coperture di carattere universalistico fanno perdere anche un po'di
Come dire quindi specificità nell'intervento tempestività in fondo non si possono differenziare e li misure e quindi interventi ad hoc sarebbero preclusi
Adesso a me
Sembra che ci siamo due critiche che debbono essere mosse a questo
Tipo di ragionamento uno di carattere politico e soprattutto di politica economica su quali non mi addentrerò
Where garibaldini non loro recente contributo sulla voce hanno subito criticato questo posizioni di di Brunetta difendo si è un buon sistema perché è un ottimo strumento di potere
Perché quando c'è discrezionalità e quando la
Le politiche passive vengono gestiti in deroga di anno in anno e cioè discrezionalità all'accesso è chiaro che cioè controllo quasi un controllo virtuosa abbiamo di politica economica di politica in industriale qua sarà anche un controllo meno virtuoso se volete vizioso
Non mi addentro su questa su questo campo su questa valutazione che rimetto uno di voi nel valutare le scelte che sta facendo il Governo in questi ultimi tempi
Invece vorrei sottolineare soltanto come
Le le scelte che troviamo o dapprima il decreto legislativo centottantacinque mila e otto e poi nella legge di conversione due due mila nove non fanno altro che
Perpetuare questa scelta
Del nostro sistema in direzione di strumenti di quegli privilegiare strumenti di politica passiva in costanza di rapporto
Di carattere discrezionale o se volete in deroga perché sebbene venga utilizzato nel
Nella legge due due mila nove una terminologia un po'ambigua che ha fatto parlare anche tutti i giornali uno ampiamente oro a della cassa integrazione guadagni straordinaria a tutti settori
Ho di indennità di disoccupazione a requisiti ridotti
Per tutti i settori se poi andiamo a vedere in con attenzione gli interventi
Gli interventi sì limitavo ad ampliare la cassa integrazione guadagni straordinaria a pochissimi altri settori cioè alle aziende commerciali compiuti cinquanta dipendenti quindi il tetto viene abbassato dai duecento
A cinquanta
Alle agenzie di viaggio e gli operatori turistici con più di cinquanta dipendenti alle
Aziende in prese di vigilanza con più di quindici dipendenti
Tutto il resto che si aggiungono ai procedenti percettori a cassa integrazione guadagni straordinari cioè le imprese industriali con più di quindici dipendenti
In le imprese commerciali compiti per duecento secondo il vecchio requisito le imprese edili e le imprese agricole con requisiti di carattere diverso capite bene come
C'è una platea vastissima di imprese che rimangono
Fuori rispetto alla copertura cassa integrazione guadagni straordinaria e alla mobilità in deroga che vengono poi concessi esclusivamente nel due mila e nove
E poi c'è un altro elemento o di grande novità rispetto all'osso sistema cioè che vengono concesse entro massimali di spesa
Se non sai mai di spesa viene superato
E come si selezionerà l'impresa che ha accesso rispetto all'impresa che non ha accesso a questo trattamento
Secondo criteri di priorità temporale
Questi criteri di preferenza secondo la legge due due mila nove saranno indicati
In un decreto ministeriale del Ministro del lavoro di concerto con il Ministro dell'economia che dovesse era
Adottata entro sessanta giorni dall'adozione del decreto legislativo
Ma che non mi risulta sia stato ancora adottato sebbene il termine sia
Scaduto
Ho oltre a questo intervento di estensione della cassa integrazione guadagni straordinaria e di mobilità che come abbiamo visto però non è generalizzato contrariamente al messaggio che passato che è stato veicolato attraverso
Gli organi di stampa sì è sicuramente molto più ampio ma non è a comprensivo omnicomprensivo e soprattutto non è comprensivo delle quelle
Piccole imprese industriali e commerciali che gara caratterizza il nostro sistema produttivo allora qui corre in dovrebbe corre in ausilio lo il secondo strumento cioè
Quella strana indennità di disoccupazione di cui si può dote però non quando si è disoccupati
Ma quando il rapporto di lavoro è semplicemente sospeso
Sappiamo che le nostre imprese utilizzano pochissimo la sospensione convenzionale se non è coperta dalla cassa integrazione guadagni
Ordinaria o straordinaria può darsi che questo strumento le incentivi e a queste
Scelte di sospensione ma anche qui
Subentra un ulteriore problema che l'accesso non è libero in ogni caso in cui
Si raggiungono accordo di sospensione convenzionale del rapporto
Ma è condizionato all'apporto nella misura del venti per cento del contributo da parte degli enti bilaterali
Fossati sollevate anche questioni di costituzionalità di compatibilità con l'articolo trentotto la Costituzione perché qui
La l'apporto degli enti bilaterali
Non è un apporto aggiuntivo
Ma diventa condizioni di accesso al appartamento e la misura di questi trattamenti è comunque fortemente differenziata rispetto a quelli
Della cassa integrazione guadagni ordinaria che straordinaria perché
Con l'incremento del con l'apporto dell'ente bilaterale il venti per cento si arriva al massimo al settantadue per cento
A requisiti pieni e invece al quarantadue per cento requisiti ridotti
Adesso perché un sistema così frammentato così differenziato ci pone in una del rapporto di criticità con il diritto comunitario perché nel diritto comunitario la finalità
Degli aiuti cioè dei finanziamenti anche di tipo assistenziale
Anche il famigerato occupazionale è completamenti irrilevante quando l'aiuto ai selettivo
Cioè si rivolge soltanto da alcuni settori alcune tipologie di impresa
Ho anche è generalizzato
Ma necessita di un controllo di schegge motorizzazione discrezionale da parte della pubblica amministrazione
E
Questi tipi di interventi dell'il nostro
Diritto comunque per il diritto comunitario solo aiuti di Stato
E gli aiuti di Stato appunto
Possono distorcere la concorrenza capisco che un problema un po'demodé in periodi in cui
Il mercato comunitario è diventato mercatismo comunitaria però
Potremmo correre il rischio come successo già per i contratti formazione e lavoro negli anni Novanta e per le quote latte che passata la bufera la Commissione la Corte di giustizia Torino chiederei conto
Perché
Gli aiuti selettivi sono compatibili come aiuti all'occupazione soltanto se
Creiamo i posti di lavoro
O se sono diretti esclusivamente alle categorie svantaggiate indicate al diritto comunitario
Le donne che si occupa di lungo periodo disabili
L'altro aspetto chiuso qui elencare come dire o un contributo scritto perché si è interessato tutte le sentenze da cui
E vincono questi caratteri del dell'aiuto di Stato
E io listato che è incompatibile anche nei casi in cui
Incide soltanto sull'aiuto all'uscita ad esempio i trattamenti di integrazione salariale sono molto rilevanti i casi i francesi ieri
Belga perché sono stati sanzionati agli inizi del due mila dalla corte di giustizia
Ma anche nel caso in cui
è un sostegno al lavoratore disoccupato tipo la mostra mobilità a perché secondo la conferma cardine giustizia vuol dire di un partito il mento settoriale
Privilegiato al momento il licenziamento agevola l'impresa raggiungono l'accordo per la dismissione di questi lavoratori e quindi indirettamente la
Favorisce rispetto il suo concorrenti di mercato
Egualmente e di striscio la compatibilità di questi sistemi con i criteri dettati dai regolamenti dal regolamento comunitario che in materia di
Aiuti all'impresa e
Per in situazioni di crisi con il sito o per necessità
Di riorganizzazione aziendale
Anche qui per il salvataggio i criteri comunitari sono molto ristretti
L'azienda può esserci est può avere accesso agli aiuti al salvataggio alla crisi soltanto saper sommità del capitale
Di cui un quarto negli ultimi dodici mesi come vedete sono criteri molto rigide non cioè nessuna discrezionalità nella
Valutazione
Oppure dei tassi di riorganizzazione qui anche il diritto comunitario ammette riorganizzazione e ristrutturazione dei margini di discrezionalità è però richiede degli investimenti
Cospicue quindi non soltanto delle politiche passive di protezione ma anche delle politiche di investimento e coi
L'impresa dei dimostra ed investire almeno il cinquanta per cento del trattamento
Di integrazione che ricevente importo pari al cinquanta per cento nel piano di riorganizzazione o di suturazione
Tutti questi problemi interi cioè cioè non dovrebbero essere affrontati nel caso in cui si optasse
Per una politica di carattere di protezione universalistica sul mercato nei confronti del disoccupato tout-court qualunque esso sia perché in questo caso l'aiuto non hanno aiuto selettivo è un aiuto generale
E gli aiuti generali nel diritto comunitario
So qualificati in gergo aiuti normativi e quindi
Gli Stati membri sono liberi di adottati quindi
La spinta in direzione del sistema universalistico non è soltanto dal punto tre di opportunità
Che i Maurizio Ferrera c'ha ben spiegato all'inizio del nostro incontro ma secondo me anche da valutazione di compatibilità delle nostre scelte normative con il diritto comunitario
Grazie al massimo
Verona
Portato anche questo
Utilissima e interessantissima approfondita diciannove
All'interno della nostra nei nostri escussione
La parola è nata Semenzato
Che approfondirà in tema già
L'azienda Torino in precedenza e che molti di noi ritengono cruciale creerà futuro del nostro grazie innanzitutto volevo dire una
Parola brevissima sull'impatto di genere dell'attuale crisi economica ma nel senso che cioè
Forse l'unica buona notizia
Nonostante
Non nel senso che l'ultimo rapporto mille o duemila e non lo mette in luce come
Sostanzialmente per la prima volta forse nella storia economie avanzate la crisi può essere almeno finora i segnali sono questi più
Sulla componente maschile della forza lavoro che non sia quella femminile e questo ha a che fare cioè il punto di partenza la lettura di questo dato
Dipende dalla dalla crescita dei settori prima della crisi di come settore sono cresciuti
E quindi occupazione maschile e femminile nei diversi settori e sono cresciuti prima della crisi nel senso che in fase recessiva l'occupazione dei servizi che vede occupato due terzi per due terzi l'occupazione femminile donne diciamo
Prima della crisi giacenti fase recessiva stavo dicendo normalmente settore dei servizi incubazione di servizi cala ma il trend è comunque positivo quindi
Il questa insieme al positivo per quanto riguarda cooperazione femminile almeno almeno finora
Perché è parlare
Allora abbiamo PAI articolo sulla rivista della c'è stato il titolo dell'articolo c'è stato un po'cambiato ma avevamo parlato Adam intitolato così terapia d'urto per aumentare l'occupazione femminile in Italia
Io da quando studio questi problemi che mi occupo di cercare di fare aumentare l'occupazione femminile in Italia con scarsissimi risultati ormai sono molti non per il mio contributo ma insomma
Perché perché siamo ancora veramente messi male su questo fronte allora ci chiediamo perché aumentare l'occupazione femminile in Italia
Primo perché sarebbe un motore di crescita economica secondo perché eviterebbe uno spreco di risorse umane che sono sempre più istruite voi sapete che il livello ormai estorsione donne cresciuto e supera anche quello maschile
Garantirebbe condizioni di vita migliori alle nuove generazioni e come ci spiegava io aggiungerei appunto sarebbe un elemento di
Diminuzione drastica della povertà relativa in quanto come dire aiuterebbe a far aumentare il numero di famiglia doppio reddito
In un confronto internazionale il dato dell'Italia è riferito al due mila otto quindi è un po'cresciuto rispetto al dato che aveva
Che aveva proposto Maurizio Ferrera prima ma rimane comunque drasticamente più basso questo è un dato
Assolutamente evidente siamo ormai veramente gli ultimi in Europa in termini il tasso di occupazione femminile
Anche rispetto agli altri Paesi dell'area mediterranea non parliamo naturalmente dei paesi scandinavi del tasso di occupazione femminile è presente in Danimarca del settantatré per cento contro il nostro quarantasette cinque per cento
Allora quali sono le cause
Così come c'è un tanto cava chiarito bene nel senso che io davvero credo che il grave problema dell'occupazione femminile non dipende tanto dalla scarsa offerta di lavoro femminile mensili dalla insufficiente domanda di lavoro re
Delle disparità di trattamento da stereotipi e culturale che che stentano a morire vediamo in che senso allora non dipende dalla scarsa offerta di lavoro delle donne nel senso che se andiamo a vedere i dati tutti gli indicatori tutti gli amici ci dimostrano
Che c'è una
Divario molto forte
Tra la condizione desiderata e la contrazione effettivamente che si riscontra in termini occupazionali cosa vuol dire che ci sarebbe un numero molto alto di donne che vorrebbero lavorare Serse ci fossero le condizioni per farlo
Che vuol dire se ci fossero cioè se ci fosse una domanda del lavoro sostenuta soprattutto nel Mezzogiorno dove questa piaga
Della scarsa occupazione femminile è altissima
Quindi diciamo la scarsa attività maschera che cosa un effetto di scoraggiamento cioè io non mi metto neanche sul mercato del lavoro e mercato del lavoro cercare lavoro perché so che non lo troverò effetto di scoraggiamento e poi c'è una quota
Che che non è mai Band valutate calcolata di lavoro sommerso femminile quindi c'è un sistema di convenienza reciproca delle imprese
Ed è lavoratrici a mantenersi sommerse proprio per
Come ho fatto anche il sistema di welfare italiano
Quindi questo è un punto importante da chiarire non sono le donne che non vogliono lavorare ma non ci sono le condizioni in Italia perché questo avvenga
Quindi aumentare la domanda di lavoro e il discorso e la disparità di trattamento è chiaro che se una donna è
Fortemente discriminati io qui ho scritto vedi discriminazione nel senso che
Ci sono effetti discriminazione molto importanti da considerare se una donna punto è retribuita peggio di quanto dovrebbe essere retribuita
Segregata da un punto di vista orizzontale e verticale quindi sono in certi settori e non in altre non riesce a fare carriera è chiaro che la convenienza del sistema di convenienza di una donna si riduce molto
Il terzo aspetto importante che che non viene forse mai considerato nel senso che tutti sono un po'stufi di sentire questa cosa però se si guardano confronto internazionale schiacciante
Sono gli
Lista Grandi culturali cioè cosa vuol dire la divisione dell'attribuzione delle responsabilità familiari in questa società no quindi la donna un carico di responsabilità molto maggiore e questo ovviamente
Pesa sulla sua performances lavorativa
Un altro elemento da tenere in considerazione quando si parla d'occupazione femminile che
La l'offerta di lavoro femminile norme omogenea cioè non si possano considerare le donne e molto più disomogenea di quanto non sia
La forza lavoro maschile intanto al più elastica cosa vuol dire forse lavoro più elastica che è molto più condizionata dalle politiche di quanto non si accetta
Il danno hanno più opzioni di scelta
Se lavorare o se non lavorare quanto tempo dedicare al lavoro sono molto più sfociato nelle politiche quindi se c'è un sistema premiante vero confronto c'è un sistema di convenienza per le donne
A stare nel mercato del lavoro altrimenti otterranno per l'economia sommersa operino scoraggiamento quindi nelle attività
Questa disomogeneità quindi è molto legata a livello di istruzione alla posizione nella famiglia se ha figli non ha figli eccetera se da sola senz'copia
Un alla coalizione comunque familiare per numero dei figli eccetera all'area di residenza cruciale cioè il Mezzogiorno è
La situazione è veramente drammatica per quanto riguarda
Il problema dell'occupazione femminile
Qui proprio due dati per ricordarlo nel Mezzogiorno il tasso di occupazione femminile Callan trentotto per cento precipita al ventidue per cento in regioni come la Campania la Sicilia comunque donne
Dunque però nessuno
Su dieci lavorano neanche le altre si si stiano a casa non far nulla ma probabilmente c'è una quota di economia sommersa veramente molto forte anche
La dell'occupazione femminile inoltre cresce in modo
Proporzionale un titolo di studio e vedo che si si alza moltissimo settantadue per cento delle donne laureate la buona
Quindi è incomparabile rispetto al dato medio e anche più alto è le donne senza fili rispetto a quelle coi figli qui proprio due dati per ricordarne due
è una situazione molto differenziata questo che cosa vuol dire quali risposte come incide la non omogeneità della forza lavoro femminile
L'idea è che
Ci vogliono delle risposte istituzionali da un lato mirate quelle categorie di donne e dall'altro integrate l'esperienza internazionale internazionali ci insegna e puntare su un unico prevalente misura
Non funziona non per dirla alla Brunetta come è stato ricordato però in questo caso delle
Non li frastagliato vento ma l'integrazione degli strumenti che noi a cui noi pensiamo è assolutamente essenziale
Essendo le donne molto più legate alla struttura sociale di quanto può essere un uomo quindi le politiche di
Almeno per ora è sempre stato così insomma
Come si può parlare di una società attiva
Il titolo della Libro verde del Ministro Sacconi come può essere una società attiva con una
Così bassa soglia di inclusione femminile
Allora quello che dicevo prima è stato calcolato che circa tre milioni e mezzo di donne sono inattive e sarebbero disposta a lavorare sarebbero disposti a lavorare a quali condizioni
Appunto se non fossero scoraggiato e dalla bassa domanda di lavoro soprattutto al sud se disponessero di servizi sociali qualificate flessibili comparabili ad altre situazioni europea
E se vi fossero delle vere e proprie politiche di conciliazione di conciliazione fra le due sfere della vita familiare
Ecco nel disegno di riforma del welfare nel protocollo del due mila e sette è stato spesso sottolineato come le grandi assenti siano le donne cioè non ci sono comunque son solo accennate e il decreto legge attuativo di questo protocollo e il ritardo su questo fronte nonostante contenga delle norme in questa direzione
La spesa pubblica per le prestazioni alle famiglie sia trasferimenti monetari benefici non monetari e fra le più basse ancora una volta d'Europa cioè
Conta l'uno e uno per cento del PIL rispetto a una media europea che del due uno per cento e rispetto a picchi che sono la sta ancora la Danimarca per citarne uno il tre otto per cento ma anche l'Austria che il tre tre per cento la Svezia il tre cinque eccetera
O qui c'è un dato dell'Istat che volevo citarvi molto brevemente mi son già in ritardo le donne con almeno un figlio ricevano degli aiuti donne con almeno un figlio sono era categorie sociali più aiutate in Italia per fortuna
Rispetto ad altre situazioni altrettanto problematiche diciamo
E riceve
Nella conduzione nella nella del della sua vita diciamo familiare il trentatré per cento aiuti informali questo riflette
L'architettura del nostro welfare aiuti informale cosa vuol dire i nonni e altri parenti non lo so quattordici per cento servizi privati appagamento
E solo il due due per cento aiuti pubblici quindi anche qui è totalmente squilibrata verso un welfare che si regge sulla famiglia
L'articolo contenuto nel quaderno numero sociale dell'area che io ho fatto con Manuela sa ammette contiene una tavola molto dettagliata una tavola sinottica in cui cerchiamo di fare il punto
Molto dettagliata di tutte le misure che noi proponiamo integrate per favorire l'occupazione femminile e anche c'è una colonna sugli effetti attesi di ciascuna di queste
Politica diciamo
Quello che
Il terreno su cui cerchiamo di proporre delle cose è da un lato incentivare l'offerta dall'altro misure per stimolare la domanda riducendo le disparità
Soprattutto nel rispetto della disciplina antidiscriminatoria che negli ultimi anni ha fatto dei progressi dei passi avanti
Notevoli soprattutto se guardiamo le direttive dell'Unione europea dal due mila in poi due mila due mila uno due mila e quattro
Questa criteri anti discriminatori dovrebbero proprio funzionare in qualche modo per riequilibrare le situazioni squilibrate
Tra i server outsider
Diciamo è una specie di strumento di compensazione per gli squilibri che si tesi che si rilevano nel mercato del lavoro allora due secondi di proposta
Allora politiche rivolte all'offerta sostegno alla compatibilità tra i due lavori ampliamento della gamma dei servizi misure fiscali di interni in Trentino
Perché a familiari a carico e rafforzamento dei congedi di paternità non parla di congedi padre famiglia parentali perché se sono per entrambi li usano solo le donne ma in questo caso si parla
Di incentivare congedi solo di parte
Di paternità che sono veramente pochissimo utilizzati
Politica invece rivolta la domanda la che la prima cosa è quella di agire la delega sul riordino degli incentivi all'occupazione femminile del protocollo del due mila sette che doveva essere praticamente conclusa né il tre dicembre due mila otto e non mi risulta che sia stato fatto
Ho proprio oltre due punti ho finito se aumentare l'occupazione femminile divenisse una priorità della politica economica cosa che non è ancora oggi questo non è uno dei punti cruciali della politica economica
Si dovrebbe ridefinire quindi la disciplina dei contratti di reinserimento del part-time questo quello che prevede il protocollo e rafforzare incentivi e sgravi contributivi alle imprese
Che adottano orari inflessibili azioni positive di conciliazione incentivare di nuovi congedi di paternità maggior rigore nell'applicazione delle norme europea antidiscriminatorie questo vale proprio per le imprese
E
Un elemento di cui si parla molto poco la diffusione di cultura
Contro gli stereotipi di genere informazione cultura contro gli stereotipi di genere
Come come si pagano come come come ci si sostiene son le ultime
In un lavoro più partecipato della di Astrid che era un lavoro fatto la Commissione non oltre dieci anni dopo il risultato in tutto questo lavoro perché dieci anni dopo molte cose
La Commissione Onofri sono ancora valide non sono state fatte la conclusione finale di quel convegno era non ci sono le risorse di fatto non è stato fatto nulla
Perché non ci sono le risorse a cui io penso che così non sia penso che
Che soprattutto per quanto riguarda questo terreno ma non solo sia proprio una questione di scelta politica è una questione di scelta politica di usare le risorse in un modo piuttosto che in un altro non è vero che non ci sono le risorse
Ne abbiamo cercato di di vedere in che modo chi potrebbe sostenere questi costi poi o davvero chiuso
La spesa sociale per le famiglie dovrebbe passare dall'uno uno al due e uno come la media europea più
Misure già esistenti per le pari opportunità ci sono una serie di leggi e sulle pari opportunità che prevedono dei finanziamenti che analizzarle e finalizzarle ad aumentare l'occupazione femminile
Più i fondi strutturali europei già presenti nella programmazione due mila e due mila e sei che continuano a esserci nella prossimo round della programmazione europea
Inoltre i risparmi derivanti dalla riforma pensionistica qui sulla riforma pensionistica ci son dei pro e dei contro io non sono contraria
In linea di principio ma così com'è concepita da sola senza che venga
Attuato un riconoscimento economico di tutti gli anni che è una persona che una donna
Dedica alla famiglia al di là di quella di maternità che è riconosciuto in questo momento
Non sarebbe equo ci sarebbero delle distorsioni pauroso ledono dovrebbe andare in pensione molto più tarde gli uomini perché hanno degli intervalli contributivi molto più ampi di quelli degli oli quindi sarebbe veramente iniqua
E l'altra cosa dovrebbe essere volontaria cioè flessibile cioè a scelta della persona proprio per il carico di lavoro per le donne si accollano durante tra fase della vita
Ho ho finito invece per quanto riguarda i finanziamenti privati la nostra idea sarebbe quella di
Costituire un fondo per la parità di trattamento alimentato dall'impresa è un po'come i fondi bilaterali per la formazione che già ci sono vitale sentita le sanzioni applicati alle imprese che discriminano che non sono poche grazie
Grazie inattaccabile che mi hanno messo molta carne al fuoco nella tavola rotonda che verrà prima di chiudere desidero chiedere Enrico letta che poi sono nelle lasciarci se vuole proporsi seguite conclusive
Sì grazie Maurizio grazie
Penso che le cose che abbiamo ascoltato ci confermano alcune considerazione la prima considerazione che la tesi per cui
Non si possono fare in questo momento in cui grandina le riforme
è contraddetta dal fatto che l'ombrello bucato e quindi se grandine nove stiamo sotto un ombrello che bucato non funziona nel senso che ci bagna MO e le cose vanno male quindi
Credo che gli argomenti che abbiamo ascoltato sono argomenti che spingono invece a dire e a dirci anche se è faticoso anche se gravoso anche se
Bisognerà fare alcune scelte che sono complicate impopolari questo è il momento in cui si devono
Fare alcuni interventi
L'approccio che il quaderno dell'Arel e poi il prossimo la prossima evoluzione di questo quaderno che sarà appunto un libro della collana relé il Mulino propone e quello degli interventi col cacciavite quindi non
Parliamo di riforma di welfare da scontro di civiltà nel nostro Paese parliamo di interventi
Ce ne sono circa trenta dentro questo quaderno di interventi col cacciavite in alcuni casi un cacciavite di quello piccolino
Da occhiali in altri casi è un cacciavite un po'più grosso ma sono comunque interventi da cacciavite che probabilmente possono essere sviluppati compiuti
E portati a realizzazione senza bisogno di un grande impatto di norme e di discussione che appunto ogni
Cambiamento legislativo comporta
Abbiamo ascoltato riferimenti che un importante al diritto comunitario e io credo che il benchmark e poi con gli altri Paesi europei debba essere l'elemento fondamentale
Ferrera ce ne ha proposti ti diversi diritti bensì parchi molto importanti ma credo quest'ultimo intervento finale di di Renata se mensa ci abbia
Fatto comprendere fino in fondo uno degli elementi che nel quaderno da procurato appunto tra alla realtà da Dell'Aringa e Treu
è un elemento basilare e fondamentale trasversale rispetto a tutti i temi di cui parliamo
E che
Ente è difficile se non impossibile affrontare avere un approccio efficace a queste materie soprattutto in termini di delivery intermedi di applicazione concreta non soltanto in termini di
Disegno astratto generale se non
Abbiamo due punti di riferimento obbligati che vanno messi
Che che che che dobbiamo di cui dobbiamo tener di conto il primo il Paese duale nel quale viviamo e il fatto che non se ne parli più non vuol dire che il tema non esiste più non se ne parla più perché alcune parole d'ordine
Che sostanzialmente spingono un po'ognuno di noi a far finta che non sia più così o che il problema della dualità tra Mezzogiorno e centro nord non sia più tale
A contribuiscono a mio avviso a rafforzare il problema che invece esiste penso al tema occupazione femminile il centro nord del nostro Paese in
Tratti sostanzialmente vicino alla media europea
Il il Mezzogiorno del nostro Paese sulla media Malta e credo che questo sia
Un tema quanto mai complesso difficile
E si lega alla II
Al secondo grande Cleaver ciò che è quello della dell'economia sommersa che è un'aggravante rispetto a tutti i temi di cui abbiamo parlato ogni tanto quando parliamo di questi temi una delle risposte che tende a sdrammatizzare la questione ma tanto insomma in fondo c'è l'economia sommersa quindi
Sia per quanto riguarda le donne sia per quanto riguarda tante questioni che hanno a che fare col nostro welfare ci sono tanti strumenti che fanno da ammortizzatore sociale informale nascosto
Concentrate sull'economia sommersa del nostro Paese credo che sia un'aggravante
Lo è sia per le cose che diceva Semenzato adesso ma sia per tante altre riferimenti le l'economia sommersa è un danno a un sistema di welfare efficace l'economia sommersa
Non riesce a
A coprire quel discrimine profondo tra deboli e forti anzi
Economia sommersa uno degli elementi che mantiene la distanza tra e aumenta la distanza tra deboli e forti nel nostro Paese così come e termino i riferimenti che Leonardi faceva prima
Alle diverse ipotesi
Di diciamo di contratto unico per capirci di di strumenti universalistici facendo riferimento in particolare a a Boeri Garibaldi Ichino
La necessità di porsi quei problemi nasce anche soprattutto dal fatto che in Italia
Irrisolto ancora oggi è risolto il tema della rappresentanza sociale cioè il fatto che gran parte delle questioni di cui parliamo sono questioni che
Fanno sì che la nostra società sia il nostro mondo del lavoro sia segmentato asseconda della forza della rappresentanza sociale in quel settore
Per cui
Ammortizzatori sociali più forti a chi più è forte intermedi rappresentanza ci sono categorie intere del mercato del lavoro italiano
Diciamo da dall'Alitalia ai trasporti alle comune alle telecomunicazioni
Che hanno una forza nell'imporre nella trattativa
Sociale politica mediatica del nostro Paese la capacità quindi di recepire poi strumenti di tutela maggiori ma evidentemente e tutto questo
Non fa che rafforzare e termino idea di fondo che
Il l'ombrello sì avvocato cioè che abbiamo un mercato
Un sistema di welfare con un ombrello costruito sulla centralità del maschio adulto
Del maschio tutto organizzato in termini di rappresentanza e invece dobbiamo passare
Dalla centralità del maschio adulto organizzato alla centralità della persona qualunque essa sia anzi con le sue debolezze
Con la sua individualità perché la difficoltà appunto a proteggere le persone non organizzate
E oggi per il mercato del lavoro del nostro Paese credo una grandissima priorità ci voleva forse la crisi per renderlo evidente a tutti
Ma proprio perché oggi questa evidenza e Palese la necessità di intervenire credo che sia ancora dubbi vi ringrazio
Grazie
Invisibili
Insomma
Ci sarà
Insomma
Benvenuti a tutti è questa
Tavola rotonda che conclude i lavori di questa di questo convegno
Che io credo sia veramente particolarmente interessante importante inquilini in cui come forse uno avrebbe potuto
Cioè diversamente da quanto dovrebbe otto immaginare non è avvenuto che nella prima parte
I relatori abbiano fatto come nel dire un'analisi accademica del tema al contrario sono intervenuti direi molto puntualmente mettendo fate delle entrando nel merito dei problemi facendo proposte
Cercando di vedere che cosa è possibile fare non c'è non tanto
Soltanto ciò che si dovrebbero fare in modo molto astratto quindi abbia avuto motivo essa se mi sollecitazioni
Da nella prima parte in quest'Aula rotonda finale
Che attualmente ed era assolutamente il tema vorrei essere un modo per rimettere a fuoco i problemi
E andarcene via tutti poi con l'idea che comunque dobbiamo lavorarci tutti quanti molto
Io inviterei tutti protagonisti di riduzioni dei minimi invitato che sono ringrazio molto di essere venuti di cerca di intervenire uno per volta magari anche seguendo l'ordine alfabetico così per semplicità
Ma non tanto o soltanto approfondendo il loro personale
Punto di vista ma reagendo a alle diverse sollecitazioni quindi la tesi di dialogo a questo punto attivo e diretto già prima interventi stamattina erano degli interventi di merito dire che oggi dovrebbe adesso dovrebbe essere
Una dunque un dibattito tra i presenti tra che sono tra quelli che hanno presentato sono molto coinvolti
Nella proposta attiva di soluzioni e i problemi che ci stanno davanti
Quindi purtroppo tempo molto limitato quindi do subito la parola a Tito Boeri richiedendo dipanare un decina di minuti date da queste usare questo microfono contenete quello benissimo
Grazie per avermi invitato a questa iniziativa
Greche per avermi dato la possibilità di discutere questo
è interessante volume quaderno della
Che contiene una serie di proposte molto articolata e che fanno parte un po'anche di una tradizione di un patrimonio di riflessioni
Che da tempo c'è tra i cultori della materia gli studiosi anche persone che lavorano a stretto contatto con la politica
Purtroppo
Affianco diciamo di questa intensa attività di studio di riflessione su questi temi che davvero
E di lunga data non c'è stata per tanta intensità negli sforzi e nelle riforme nella
Agenda delle riforme all'interno del nostro Paese e quindi
Ci si ritrova spesso in questi convegni in cui
Si appunto si fa con il successo è questa c'è questo di davvero iato questa differenza molto forte tra
Diciamo la il il le nelle il patrimonio di di di di studio su questi temi e il vuoto invece di iniziativa
Di riforma all'interno del il nostro Paese quindi spesso è un po'deprimente trovarsi a discutere di queste cose poi vedendo appunto come
Davvero si faccia fatica poi a fare le riforme che vengono qui previste
Siccome uno dei
Titoli nel nel titolo diciamo di questa iniziativa c'è il termine crisi io vorrei cercare meglio
Dieci minuti che mi sono stati dati di porre in relazione alle tante proposte che sono sviluppate nel libero che abbiamo discusso prima
Con la situazione attuale soprattutto
Far capire quali sono le priorità che la crisi civetta perché la crisi significa chiaramente avere deve priorità non si può fare tutto subito la crisi impone che su alcuni terreni si intervenga
Dico subito che
Dobbiamo anche pensare a come ci si rapporta in generale alla crisi la crisi è qualcosa che ne possiamo contrastare
Efficacemente soltanto due condizioni la prima affrontare le radici della crisi che non sono nel mercato del lavoro non sono neanche nella cosiddetta economia
Reale ma sono nei mercati finanziari quindi fin quando non affronteremo il problema dei mercati finanziari
Non riusciremo a in qualche modo efficacemente superare la crisi potremmo accerto intervenire per attutirne i costi per
A ridurne l'intensità ma la durata della crisi fino in fondo dettata come provano anche esperienze precedenti altri Paesi che hanno avuto crisi che sono partite dai mercati finanziari l'esperienza della Svezia del Giappone sono esperienze tra l'altro da per fortuna diverso a seconda del Giappone certamente un'esperienza molto negativa con la tradizione altri precettiva però ci dicono che proprio solo quando hanno affrontato quel problema la crisi sia in qualche modo
Risolta e la seconda cosa fondamentale che chiaramente non non è una crisi che può essere affrontata solo con risposte nazionali sono risposte europei la scala minime quella europea
E la ragione per cui l'Europa oggi si soffre molto le banche europee soffrono di più almeno basta vedere un indicatore molto semplice con le lo spread sul
Interbancario e
Di rendimenti dei titoli di Stato a lei ma anche in Europa soffrono di più perché manca un coordinamento a livello europeo nell'affrontare la crisi le forme che ci sono state sono state del tutto insufficienti quindi ne dovremo risolvere quei due problemi
Per affrontare in modo deciso alla crisi questo non toglie che a livello nazionale ci si possono fare tante cose e tra queste cose la cosa più importante fare alcune riforme che ci prepariamo
Non solo a gestire una fase difficile ma soprattutto che pensino al dopo ecco è fondamentale credo
Diciamo che il il il le penso che che il modo di riflettere su quali sono le priorità assolute la crisi del teste qui ne dobbiamo
Sottoporre ogni proposta che ne facciamo per affrontare la crisi sono riforme che valgono non soltanto per l'immediato ma che devono valere per il dopo
E purtroppo la constatazione che bisogna fare se vediamo tutta la serie di
Misure tardivamente per lo più avviate
Dall'esecutivo di fronte alla crisi sin qui sono tutte misure temporanee che non guardano al dopo guardano all'immediato spesso intervenendo con forti ritardi
Il contributo di questo volume invece delineare una serie di riforme che varranno per il dopo ma che hanno una loro
Efficacia anche nell'immediato nell'affrontare la crisi e tra queste io penso ci sono due terreni che a mio giudizio sono davvero quelli prioritari il primo e quello della riforma degli ammortizzatori sociali chiaramente sono diciamo la il
Primi a essere chiamati in causa di fronte
Al diciamo all'estensione della della della crisi è una crisi globale è una crisi che attraversa tutti i settori produttivi
è una crisi che quindi sta avendo ovunque un forte impatto occupazionale
In Italia sin qui l'effetto è stato ancora relativamente modesto ma bisogna prepararsi ad un impatto molto più
Pesante nei mesi a venire quindi su questo vanno concentrate le attenzioni
L'atteggiamento sin qui del Governo è stato quello di escludere qualsiasi riforma organica degli ammortizzatori sociali la tesi che è stata sostenuta più volte era che non c'erano le risorse per fare questa riforma degli ammortizzatori sociali
Ma credo che in modo chiaro e convincente è stato documentato e mostrato che una riforma seria degli ammortizzatori sociali potrebbe essere fatta in Italia
Nell'ambito di quelle risorse che il Governo dice dichiara più volte di avere già reperito quei nove miliardi che sarebbero già stati trovati
Per sostenere gli ammortizzatori sociali quindi non è un problema di risorse
è un problema di scelte politiche e di priorità e la dimostrazione l'abbiamo avuta in questo manifesto di Renato Brunetta io ne parlo perché so che poi qui altre alla tavola rotonda c'è anche l'anello Tronto i che
Potrà quindi prendere le difese se vogliamo nel ministro Brunetta
E questo articolo quindi nel ne parlo anche se appunto il Ministro Brunetta non è presente
Che si intitola il Welfare da fare invidia
Sostiene apertamente che l'attuale sistema vediamo situazioni sociali il migliore del mondo con tutti i suoi difetti quello italiano è un buon sistema di ammortizzatori sociali perché capace di distinguere
Che adeguarsi di coprire tipologie e problematiche diverse quindi c'è la teorizzazione delle asimmetrie di trattamento io da economista chiedo affronti a chi altro con la prendere le parti di Brunetta di spiegare
Perché bisogna trattare in modo diverso diversi tipi diversi lavoratori che svolgono dei lavori alle dipendenze nel nostro Paesi
Perché i lavoratori che hanno dei contratti a tempo determinato
O dei altri lavoratori che hanno dei contratti a scadenza
Nelle maglie di quello che non è ormai viene comunemente chiamato parasubordinato debbano essere discriminati due volte prima sul mercato del lavoro avendo una situazione di
Molta fragilità di vulnerabilità
E poi fuori dal mercato del lavoro venendo trattati in modo molto meno generoso degli altri lavoratori molti di questi vengono lasciati senza alcun tipo di sostegno nel caso della perdita dell'impiego
Non vedo nessuna ragione economica per trattare diversamente questi due tipi di lavoratori quindi chi sostiene che bisogna avere trattamenti diversi lo teorizza così espressamente dice che da fare invidia mi deve dare una spiegazione
Del perché questo
Avviene
Io penso invece che si debba andare verso una una sistema che dia delle regole uniformi che siano uguali per tutti i tipi di lavori
Indipendentemente dalla dimensione dell'impresa perché questo un'altra distinzione seconda distinzione che davvero incomprensibile perché i lavoratori delle grandi imprese devono essere trattati diversamente dei lavoratori delle piccole imprese che tanto sono soggetti
Questi secondi sono trattati in modo molto meno generoso dal sistema attuale dei morti dottori sociali nonostante siano soggette a tasse di turn-over e quindi ha probabilità di perdere l'impiego molto più alte
Dei lavoratori della grande impresa l'unica spiegazione che mi sono tale ed è una questione mediatica e di pressione di forza di pressione
I lavoratori delle grandi imprese hanno quella massa critica per cui quando ci sono delle crisi aziendali gli esuberi finiscono sui giornali e quindi il legislatore interviene ad hoc quindi concedendo loro delle prestazioni più generosa in Italia nella patria dove ogni volta che c'è una crisi una grande crisi si fa una legge
Per affrontare questa grande crisi queste la tradizione nostra degli ammortizzatori sociali
E il Governo ha scelto di intervenire in deroga che vuol dire fondamentalmente perpetuare questa situazione
E questa idea della deroga che poi spesso è una proroga teorizzata anche recentemente da
Dal Ministro Sacconi che ha detto prolunghiamo estendiamo i trattamenti di cassa integrazione che ce l'ha già quindi piuttosto che darli agli altri
Uno un ulteriore affermazione che c'è in questo articolo è che una riforma organica degli ammortizzatori sociali deresponsabilizza era ebbe le imprese questa è una tesi davvero singolare
Perché degli amministratori diedi il proprio gli interventi in deroga sono fatti
Dando concedendo arbitrariamente è il Governo le Regioni il sindacato che decidono se dare o non dare
A questo gruppo a questo gruppo di impresa e tra l'altro né ricordiamoci scusate se faccio un pino una piccolo
Inciso ma non tutti sanno la storia di questo strumento della cassa integrazione in deroga è nata nel due mila e due per iniziativa del ministro Maroni di fronte ad una richiesta di imprenditori
Di piccole imprese del tessile in Lombardia e e poi è andato avanti proprio su richieste locali è chiaramente il politico di turno è particolarmente sensibile a quelle istanze allora la concede
Cosa succede che si danno dei soldi alle imprese che l'hanno mai pagato i contributi
Per l'assicurazione contro gli occupazione per la cassa integrazione gli si danno per affrontare la crisi magari
In cambio di qualcosa perché spesso se sapete queste diventa un'arma negoziale gli ammortizzatori sociali in Italia
Sono uno strumento di politica industriale chiunque abbia seguito la vicenda Alitalia se ne terrà conto più volte il Governo è intervenuto dicendo vi daremo gli ammortizzatori soltanto se voi accettate la proposta della CAI queste e davvero
Un principio
Giudica sbaglia e davvero utente e terrificante perché vuol dire che insomma un diritto soggettivo viene usate invece come strumento per
Ottenere delle
Delle delle contropartite in sede negoziale quindi questo è il modo con cui il Governo vuole l'ha teorizzato apertamente affrontarla crisi discrezionalità massimizzazione del potere
Del Governo e purtroppo l'atteggiamento di favore che c'è in alcune parti sociale ma il giudizio è perché esso che si spiega solo con la condivisione
Di questo potere non c'è altro modo per spiega non ha alcuna giustificazione di natura economica
Considerazioni legate al rischio direbbero che semmai
Noi dovremmo essere più attenti oggi i lavoratori delle piccole imprese e lavoratori temporanei che hanno molta più probabilità di perdere l'impiego degli altri lavoratori tutti i dati lo dimostrano in modo molto chiaro quindi questa è la prima riforma fondamentale
Da fare qui c'è una battaglia credo idee da fare
Perché appunto le risorse ci sono è possibile farla cioè semplicemente chi sostiene che non bisogna farlo e lo fa perché ritiene che sistema attuale sia migliore del mondo
La seconda grande riforma da fare e quella relativa al percorso di ingresso nel mercato del lavoro in approfitto della presenza di
Del professor Ichino qui per chiarire anche perché spesso si è parlato di queste queste del contratto unico mischiando un po'le proposte che abbiamo formulato io Pietro Garibaldi con quello del professor Ichino noi abbiamo
Formulato una proposta per il percorso di ingresso nel mercato e lavora sulle assunzioni
In cui riteniamo giusto che
Si crei una condizione per cui nell'ingresso nel mercato del lavoro si entri fin da subito dalla porta principale senza una data in scadenza questa è l'idea del contratto unico a tutele progressive
La proposta del professor Ichino Di Pietro Ichino è più legata invece se vogliamo al percorso di uscita dal mercato
Del lavoro e uniforma i trattamenti tra diverse tipologie di contratto quindi idea dell'uniformità dei trattamenti e comune credo la filosofia in questo e comune Peronaci COGE troppi se il percorso di ingresso e su questo ne proponiamo di
Far sì che si entri subito con un contratto che a tempo indeterminato e che abbia delle tutele che nei primi anni siano progressive nel corso del tempo bene
Una domanda ovvia che che che che voi mi porrete come mai voi pensate che sia una priorità questa riforma nell'attuale fase di crisi non dite spesso
Non avete detto spesso che i lavoratori temporanei saremo i primi ad essere espulsi quindi perché dobbiamo pensare alle assunzioni adesso
La risposta è che se guardiamo a quello che è successo in altri Paesi che hanno vissuto crisi simili alle nostre quindi crisi
Lunghe scatenate dei mercati finanziari Svezia Giappone vediamo esattamente che questo è avvenuto perché anche durante le recessioni
Ci sono delle assunzioni non è che vengono completamente conci si riducono le soluzioni ma avvengono comunque delle assunzioni quello che succede che tipicamente durante le recessioni le uniche assunzioni
Che si fanno sono assunzioni a contratti temporanei per cui in quei Paesi paradossalmente anche se i lavoratori temporanei stati i primi a essere licenziati espulsi dal la quota di lavori in una base occupazionale che si è ridotta la quota di lavori temporanei è aumentata nel corso del tempo
La Svezia è uscita dalla crisi con quasi il venti per cento di lavori temporanei
Perché i datori di lavoro agiscono con dei dei ritratti talmente Bre quindi noi dobbiamo riformare quel meccanismo di ingresso e lo dobbiamo riformare perché per l'Italia soprattutto la crisi un'opportunità per cambiare specializzazione produttiva noi dobbiamo puntare
Su produzioni a più alto capitale umano era un processo che si stava avviando lentamente in Italia e dal due mila uno al due mila sette bene
C'è una cosa che ne abbiamo visto dai dati in questi anni chi entra con un contratto a tempo determinato chi ANTRA con una scadenza molte meno probabilità di ricevere informazioni in azienda perché né il datore di lavoro nei lavoratori investono nel capitale umano
Quindi se noi non interveniamo su questo aspetto cioè della contratto in ingresso
Superando il dualismo e facendo sì che si entri senza avere una data di scadenza rischiamo di trovarci un domani
Con uno stop molto grosso di lavoratori temporanei i lavoratori che non hanno ricevuto alcun tipo di formazione in azienda dato la formazione costa di meno durante le recessioni e quindi di trovare ancora più difficoltà nel cambiare la specializzazione produttiva neri indirizzarci
Davvero verso quei settori quelle modalità di lavoro su cui possiamo meglio chiaramente anche
Trovare una collocazione nell'ambito della divisione internazionale del lavoro per questo la riforma del percorso di ingresso e altrettanto importante a mio giudizio di quella delle matricole
Giampiero grazie di doveri presto
Intervento così spassionata Khamiss subito nei piedi dentro piatta adesso mettiamo che intasiamo
Chiediamo il punto di vista di Carlo Dell'Aringa
Aveva poco di lavoro datori sociale di contratto unico anche se non vi sarebbe naturalmente perché poi alla fine
Sono queste le cose su cui occorre discutere e non sempre c'è anche identità di veduta come non c'è di entità vi di veduta fra tutti coloro che hanno partecipato a questo
Documento io Tiziano doveva coordinare certo punto abbiamo anche cominciato a costruire un quadro unitario perché avrebbe corso il rischio di far perdere un po'di freschezza
Alle proposte in quanto tale abbiamo più preferito proprio questa la linea di offrire un muro menù di possibili scelte certamente
Che hanno riferimenti comuni dal punto di vista dei principi ispiratori ma debole diciamo così delle scelte concrete pratiche delle cacce vite di cui parlava l'età
Potevano essere anche non facilmente integrabili e resi coerente fra di loro
Previo questo a proposito del contratto unico è uno di questi argomenti ne sono anche perché
Perché c'abbiamo diverse versioni all'interno di coloro che hanno proposto l'abbiamo anche posizioni che non sono del tutto
In sintonia con la il principio ispiratore dalla proposta però vorrei fare un CUP qualche altre considerazioni più di carattere generale che rischia
E andare un po'contro il discorso perché servizi di cui parlava l'ettaro fosse importante anche per capire
Quali potrebbero essere i prossimi passi
Che che dovremmo un po'fare visto che questo lavoro che mantiene
Larga misura carattere di attualità
Però non c'è dubbio che che che i tempi passano velocemente quindi tutto deve essere aggiornato la luce degli eventi che si stanno sto seguendo
Allora la alla mia relazione alle cose che ho sentito a parte un po'da alcune cose che Ferrero diceva questa mattina dal proposito dall'argomento che oggi viene sentito molto non solo in Italia
Anche in altre parti del mondo direi quasi
Più negli Stati Uniti
Questo problema dalla povertà pronta la disuguaglianza
Per questo è è veramente
Il il peso di questa
Di questo di questo tema restare crescendo
Una sensibilità tormentando anche perché i fatti impongono una maggiore attenzione a questo questo a questo argomento
E quindi quel di questo penso occorre occorra tenere tener conto più di quanto non abbiamo fatto sinora anche se su tutta una serie di di proposte che riguardano il fisco
E che vanno anche in questa direzione di
Di accentuare gli aspetti solidaristici
E di coesione sociale ma penso che
Su questo versante
Occorre fare di più perché la crisi Spal dimostrando come in effetti no
Una parte dell'eredità l'evoluzione dei sistemi economici sociale di questi ultimi dieci anni dieci quindici anni sovrano ha peccato un po'su questo versante più di quanto noi immaginassimo
Riflette e da questo punto di vista certamente non dico ripensamento ma
Una maggiore attenzione deve deve essere dato quindi per
Fatto bene a ricordarci cose che sappiamo c'avete grafici che lui ha presentato erano quelle che correvano ormai da quattro cinque anni ma vederli oggi fare un po'più impressione
E quanto lo facessero quattro-cinque anni fa
L'altro discorso è quello che è stato ripetuto continuamente anche questo c'era nella relazione di Maurizio Ferrera
Cioè soffriamo di di deficit mi diceva lette di un deficit che sappiamo tutti baleno al tre per cento che va al quattro per cento al cinque per cento sei per cento purtroppo
I nostri identici non sono solo di questo tipo no
Se avremo un deficit di pubbliche di efficienza di pubblica amministrazione
Se abbiamo un deficit di senso civico
Forse abbiamo anche un deficit di
Del modo in cui funziona il sistema politico di rappresentanza
E questo ha dei
Forti ripercussioni sui margini di libertà che noi possiamo sfruttare per fare delle riforme che richiedono come ci viene continuamente richiesto un carattere di selettività
Quindi li basato sulla verifica dei dei mezzi
Ho basata sull'attivazione
No per impedire comportamenti diciamo non è qui opportunisti
Ma tutto questo implica naturalmente noi dovremmo essere molto più avanti su questo su questo versante dell'efficienza della pubblica amministrazione del senso civico di sistema di rappresentanza
Allora questi cosa sono queste cose che si mancano sono dei vincoli
Se dovevamo prendere come dati per fare che ne so alla riforma degli ammortizzatori
O dobbiamo utilizzare anche la riforma degli ammortizzatori per cercare di smuovere qualcuno di questi vincoli in modo strumentale
Questo è un aspetto molto importante che richiamo naturalmente
Un discorso di grato orizzontale che c'è in tutte le
Quasi tutte le proposte che sono state fatte le più importanti
Cioè come viene esercitata il TUEL classici tipi di di sussidiarietà l'orizzontalità efficace
Perché qui si tratta di fare questo va
La contrapposizione soli perché c'era fra Stato e periferia
Fa Pubblico del privato privato sociale
Il ruolo delle delle parti sociali
Cioè in una situazione in cui effettivamente ci sono questi vincoli fortissimi dobbiamo in qualche modo di cui dobbiamo tener conto
Allora qual è la miscela di queste cose è stato periferia pubblico privato balle la miscela giusta che dobbiamo mettere in campo in ciascuno di queste riforme che
Dobbiamo fare
E dicevo qui va aggiornato un po'il nostra il nostro lavoro perché
In questo momento sono in discussione
Aspetti della nostra vita politica sociale che hanno delle trasmissioni strettissime proprio eventuali interventi sul Welfare e nell'applicazione proprio di questi principi di sussidiarietà
E sono il federalismo da un lato
E le relazioni industriali e dall'altra
E siamo in una fase di passaggio sia sul un versante come sull'altro
E quindi anche questo dove andremo non si sa ancora questo del federalismo guardate le implicazioni che ha
Per ciascuno di questi per molte delle proposte che vedete sulla
Questo questo opuscolo fisco
Avremo un'IRPEF statale
Ho un pezzo di IRPEF sarà utilizzata anche a livello locale effetto fondamentale dal punto di vista delle finalità redistributive no
Ma lo stesso ammortizzatori io sono d'accordo con gran parte di quello che ha detto naturalmente
Fitto
Però io sempre lui lo sa che tutt'oggi si parla di ammortizzatore impressione che viene in mente è quella dell'attivazione Franca e Lucia sa benissimo che queste cose Camera predicate
Con tutti i Paesi dell'OCSE
E chi la fa
Fa mi sembrava che i numeri le slide in Molise Ferrera c'era anche questo INPS spicchi
Sigle sono sigle che mentre dietro le quali dice c'è un problema grande come una casa i fa l'attivazione l'INPS
O l'hospice
Le Regioni con lo Stato
O gli enti bilaterali
E qui dietro tutto cosa ne facciamo del federalismo come facciamo delle relazioni sindacali e su entrambi i versanti non sappiamo nemmeno dove andiamo a fare eppure PIP i piedi nel piatto bisogna mettersi lì bisognerà chiarire
Alcuni di questi punti
Vogliamo che le parti sociali esercitano un ruolo nella gestione dilungarmi pezzo di welfare
Qual è il pezzo di ugual fra che va gestito a livello locale
Questo io penso se hanno delle questioni intenti importanti
Che richiamando in causa diciamo così
Le cose di cui aveva parlato oggi
Ma anche altre di cui non abbiamo parlato e che fra l'altro sono incluse un po'nel rapportino sia pure trattate marginalmente
Ora certamente relazioni sindacali uno sforzo di tutti mi dice ritrattino qualcun altro ha forse qualcun altro la parola sindacato stamattina non è mai stata pronunciata
Dove presto segno dei tempi naturalmente
Mette in rete
E quindi seppur penso che lo nella parlerà di questo aspetto perché c'è nel rappresentarla nel portino un accenno a questo delle
E parliamo molto naturalmente del nuovo modello contrattuale quando pagare le cose più importanti sono altre come quella
Quello del della della presenza sindacale nel Paese punte del ruolo e il riconoscimento quando parliamo di rappresentanza e stiamo parlando di riconoscimento
Relazione sindacale ma si parla anche di sanità né in questo
Si parla di pensione
Sanità pensioni
Perché c'è l'idea sotto sotto che io tutto sommato
Probabilmente abbiamo spendere un frac di soldi forse non ne hanno messi tante anch'io pensavo che avessero me settanta disposizione
Parlavano di nove miliardi e opposizione gratta gratta tagli qui italiana quando si va i soldi veri
Si scopre che sono magari tre o quattro miliardi in due anni e non fosse qui allora no allora forse non bastano
Non vasto non solo per fare un sistema di ammortizzatori sul versante del continente diciamo qui dell'orario di lavoro cassa integrazione Venere la gente appiccicate Po tutti sono d'accordo su questo a Confindustria CGIL
Però probabilmente siamo anche la crisi un'altra ma non basta Mecca perché qui il sussidio di disoccupazione che aveva dato uno su tre
Per sette otto mese
Basterà che con vasta probabilmente dovranno intervenire su questo allora
Non tutti questi debiti che dobbiamo affrontare da qualche parte i soldi per a trovarli e quindi non è escluso che dobbiamo ritornare anche su queste cose delle pensioni e fatti un pezzo lì dentro e sulle pensioni
Dove si combinano duramente interventi da parte di Gronchi che gli aspetti di SACE condotte il sistema contributivo coca diciamo così la sensibilità di Carate più solidaristico
Che permette l'intervento di Tiziano Treu che poi parlerà lei quei parla anche di uno zoccolo duro di assistenza di pensioni sociali che deve essere mantenuto naturalmente
Ma premente su quello bisognerà
Tornare come anche naturalmente sulla sanità
è stata eccome infine ecco c'è un piccolo intervento ma anche l'idea
Pensarci adeguatamente
Mi aspettavo che titolo lo accennasse ma a quel tempo gli è mancato meccaniche di questo lui grande esperto dell'immigrazione
Due
Comunicazione cioè cosa ne facciamo tre non dico siamo degli immigrati però cosa dice facciamo della legge Bossi-Fini questo il punto cosa ne facciamo dalla legge passi fino adesso
Quando già adesso già l'anno scorso dalla
Metà degli immigrati dichiarava candidamente
Al
L'intervistatore velista sulle forze di lavoro che era disoccupata da più di sei mesi
Metta dichiarava questo quindi dichiarava di essere
Illegale che con la nuova legge ne sa che l'intervistatore col punto poteva anche denunciarli
Attratti stava scherzando naturalmente
Dover dire in sede d'esame la la ormai la diciamo così la separatezza non fa la famosa grida e la pratica la prassi la prassi sarà sempre di più adesso approveremo
Anche se non sono convinto che ma questo uno sfizio da studioso su cui finisco
Sono sono convinto che che che che che cosa succederà limiti la domanda di immigrati come come diceva Tito prima la domanda di lavori temporanei
Io sono convinto che sia ciclica ventuno
Insomma convinto che sia del tutto ciclica Tito diceva prima che veramente è quella di
Lavoro temporaneo non non non non è detto che si è ciclica che c'è ciclica vuol dire vuol dire che adesso
Se
Cioè
Certa certa non c'è
Parecchio
Ecco bravo Presidente decidete devo dire
Voglio dire non io dico
Erigendo non non è detto che sia cicliche però mi potrebbe anticicliche cioè che la quota o mente in recessione dopo
Si sente questo senso la quota
Ciclica vuol dire che se
Che che la domanda di lavoro va con il ciclo quindi se c'è la crisi e diminuisce la domanda di lavoro temporaneo premente anche quella di
Immigrati
Sì accordo però la quota dunque Remo sempre una quota di lavoro temporaneo Tito stava dicendo probabilmente non va così perché non c'è dubbio che magari ci sono molti lavori temporanei che vengono interrotti
Ma lo mentre ci sono molti lavori temporanei che vengono attivati vecchia in una la prospettiva di brevissimo periodo quanti saranno quelli che assumono a tempo indeterminato
Molto poco da momento ci sono sempre imprese che assumono prassi che assumono nel frattempo ieri determinato e quindi ci sia un effetto tutti ciclica nella foto
Nella domanda di lavoro temporaneo come potrebbe esserci una componente anticicliche nella domanda di lavoro di immigrati non lo so vedremo risultati interessanti dar e dire perché se fosse ciclica naturalmente porrebbe grossi problemi è proprio ulteriori rispetto a quelli che già ci sono sull'applicazione della Bossi-Fini
Grazie
Grazia Carlo Dell'Aringa per questo intervento meditato impone inquietante
Deposto molti problemi
Cerco dato molti problemi veramente importanti e adesso
Seguendo l'ordine alfabetico come ho detto do la parola Pietro Ichino
Si diceva
Allora
Abbiamo
Visto sul tappeto
Alcune proposte di
Riforma della disciplina del rapporto di lavoro
In particolare poveri Garibaldi nella Leonardi pallini
Poi
La proposta di
Riforma degli ammortizzatori sociali
E qui il cerchio sul terreno l'elaborazione programmatica del partito democratico
Dove è importante distinguere i due momenti per il momento congiunturale dove
Essi prevede necessariamente
Pur nell'addossamento del costo
All'erario alla fiscalità generale perché nell'immediato il rapporto previdenziale concetti
Contributi non sono stati versati e però bisogna per ragioni di equità da una parte per ragioni di politica anticongiunturale sì di di anticiclica anti recessiva dall'altra
Sostenere e chi perde il posto del reddito e sappiamo che i primi a perder lo senza nessun sostegno sono i precari
Però poi c'è la parte invece
In cui
La riforma
Delinea la situazione a regime
E qui la proposta del PD prevede che a regime il sistema si regga sulle sue gambe cioè si regga assume alcuna contribuzione che deve venire dal dal tessuto produttivo quindi
Dall'impresa
E qui si apre un problema problema di di costo del lavoro
Indichi consenso del mondo imprenditoriale problema politico
Ecco la proposta invece di cui sono diciamo nella poi
L'autore il sostenitore in questa fase della
Che chiamiamo come proposi transizione un regime di flexsecurity
è una proposta che mi mette insieme queste due parti la riforma della disciplina il rapporto della riforma degli ammortizzatori sociali
Però senza la pretesa
Di una riforma e di una sorta di palingenesi del sistema cioè di un cambiamento che dall'oggi al domani
Cambia
Istantaneamente l'assetto su tutto il territorio nazionale in tutte le sue componenti
Ma con un carattere di sperimentalità cioè si incomincia a sperimentare dove
Innanzitutto dove c'è consenso
Tra
Impresa i lavoratori c'è un un interesse comune
A sperimentare il nuovo regime
E due dove
Ci sono le risorse e le prospettive di utile sperimentazione quindi nella parte
Più voluttà del sistema del tessuto produttivo e più ricca e con maggiori prospettive nell'immediato perché come diceva giustamente
Vito anche in un periodi di crisi ci sono aziende che assumono ci sono aziende che investono ci sono aziende che hanno prospettive di crescita
E e i livelli
Che il su e su questa parte che la proposta puntate vuol far leva
In questo senso
Il metodo
Ve di questo intervento di riforma
Richiama l'idea di Enrico Letta del cacciavite nel senso
Che non essi alla pretesa appunto del cambiamento istantaneo generale
Ma dunque la idea di
Attivare un processo con il metodo del travaglio in corso si sperimenta si vede se la cosa funziona e il fatto stesso di averla sperimentata consentirà
Di degli ideologi Zare il problema il domani
Se le cose avranno saranno andate bene avranno funzionato bene generalizzare sulla base di questa esperienza
E un'altra caratteristica di questa proposta è e quella di
Fondare
L'intera operazione su risorse che il sistema di relazioni industriali e deve saper generare ed al suo interno sia in termini di volontà politica cioè la volontà della transizione il contratto collettivo che innesca la sperimentazione
Sia in termini di risorse economiche
Non si chiede una lira allo Stato e e anche questo è importante perché noi e e questo
Colloca
Diciamo questa riforma
Sulla seconda parte del discorso cioè non la parte dell'intervento immediato congiunturale dove la riforma questa proposta non ha niente da dire ma
Sulla prospettiva di medio e lungo termine
Questo collocare il per intero il
Costo del nuovo sistema di ammortizzazione sociale sull'impresa non è
Una scelta di ripiego
Una scelta determinata soltanto due dall'osservazione che lo Stato non ha soldi e quindi bisogna fare di tasca propria ma è
Elemento tecnicamente essenziale per il funzionamento dell'esperimento perché
Perché
E qui è una mia convinzione ma sono sempre più convinto più passa il tempo
Se noi vogliamo davvero i dobbiamo perché non c'è verso bisogna a regime dobbiamo entrare lo rivede e che
Il sostegno del reddito del disoccupato non può
Non essere strettamente collegato con servizi efficienti nella
Assistenza al lavoratore
Per la ricollocazione che siano al tempo stesso
Servizi capaci di controllare la disponibilità del lavoratore al lavoro e la sua e il suo attivarsi nel mercato del lavoro e la
Condizionalità di cui parlava Maurizio Ferrera in apertura di questo incontro
Ora questi servizi in Italia non ci sono
E se noi
E pretendiamo fingiamo di puntare
Su un improvviso aumento di efficienza della rete e dei servizi al mercato del lavoro pubblica e togliamo credibilità la nostra ipotesi di riforma perché la gente non ci crede
E se noi diciamo non ci credono per primi i lavoratori ai quali noi proponiamo un sistema
Chiamiamolo così di e sicurezza nel mercato che dovrebbe essere affidata a servizi che i lavoratori stessi constatano Nun essere in grado di garantire
Questa sicurezza
E allora perché
E essenziale che invece
E il il sistema si basi su un finanziamento a carico dell'impresa
Perché nel momento in cui un forte ammortizzatore un forte sostegno del reddito l'ipotesi che ho formulato del disegno il progetto è quello del modello danese si parte con il novanta per cento il primo anno poi ottanta secondo settanta al terzo sessanta al quarto
Quindi quattro anni
Naturalmente con limite della droga di durata massima corrispondente al rapporto che c'è alle spalle ma insomma per un rapporto che sia durato più di quattro anni sono quattro anni di prospettiva di dover sostenere il reddito del lavoratore
Capite che è un costo molto elevato
I è proprio il fatto di essere obbligata a sostenere questo costo che costituisce un fortissimo incentivo per l'impresa a mettere in atto meccanismi
Che
Consentano di ridurre il periodo di disoccupazione e fare in modo che non dure quattro anni ma duri come deve durare perlomeno diciamo nel Centro-Nord da zero a altri quattro cinque sei mesi al massimo
Perché solo così la cosa a
E questo è del tutto possibile cioè non è affatto irrealistico pensare a un sistema in cui il lavoratore perso un posto ne trovo un altro ed entro un limite massimo di sei mesi
è del tutto realistico ma occorrono servizi efficienti e occorre che cos'altro e qui rispondo alla obiezione al problema non rispetto ma
Propongo una re una soluzione del problema che poneva Marco Leonardi
A questo proposito quello della comportamento opportunistico del lavoratore nel momento in cui
L'impresa che si è assunta il
Diciamo il carico il costo di questa sicurezza cioè ha accettato dire tutti in casa mia perde il posto avrà questo trattamento
Quindi mi impegno a pagarlo a a pagare questa questo trattamento ma nel contempo a mettere a disposizione servizi efficaci per la ricollocazione a un patto
Il patto è che il lavoratore si impegna a collaborare
Ecco allora quindi e l'altro pezzo diciamo essenziale proprio per il requisito della condizionalità
Il lavoratore che perde il posto
A a disposizione un contratto di ricollocazione con un ente bilaterale ente consortile qui io lascerei la massima libertà
Al a chi sceglie dibattere questa strada nella scelta della forma dell'ente che dovrà gestire questi servizi
Ma con questo ente lavoratore stipula un contratto di ricollocazione che vincola il lavoratore stesso a
Il mettere a disposizione le sue energie sotto il controllo è anche la direzione di questo Ente
Con la possibilità che se il lavoratore non adempie se il lavoratore non fa quello che cisti deve ragionevolmente aspettare da lui in termini di attivazione nel mercato del lavoro
Il contratto di ricollocazione può essere sciolto ecco che il il problema del comportamento opportunistico del lavoratore può trovare una soluzione in i criteri di scioglimento del contratto di ricollocazione
Poi c'è il problema
Della
Ora il comportamento opportunistico dell'impresa cioè in sostanza perché qui la transizione al nuovo regime comporta una
Esenzione del licenziamento per motivi economici e organizzativi
Dal controllo giudiziale cosa e a mio avviso assolutamente indispensabile perché per un motivo semplicissimo cioè che il giudice
Applica il controllo sul motivo economico organizzativo essenzialmente in questi termini se l'impresa se il Bilancio dell'impresa in passivo cioè se l'impresa in crisi si può licenziare
Se l'impresa è in attivo o no questo è diciamo molto grossolanamente e quello l'esito probabile in un giudizio su questa materia ma basta che anche uno solo sui tre quattro cinque giudici che la coperta reperito in quali passerà
La controversia la pensi in questo modo perché l'impresa debba tarare le sue scelte su questo
Su questo orientamento giurisprudenziale e allora
Se questa è la regola questo significa che l'aggiustamento industriale si fa solo quando l'impresa è già in crisi mentre in un sistema che funziona bene l'aggiustamento industriale deve precedere
La crisi aziendale e deve il in questo né con la flessibilizzazione determina un gioco a somma positiva perché rende più rafforza il tessuto produttivo ecco allora
L'impresa
E all'impresa sia offre questa maggiore si
Flessibilizzazione flessibilità perché lì si consente di fare compiere l'aggiustamento industriale accollandosene i costi
E cioè il dirle e questo se tu sei disposta ad assumerti quel po'po'di costi di cui abbiamo parlato al allora ti esentiamo dal controllo giudiziale solo sui licenziamenti per motivo economico organizzativo lì c'è il problema dell'impresa che invece e nasconde sotto il motivo economico organizzativo il dire la discriminazione lì a mio avviso il controllo giudiziale può svolgere per intero
La sua funzione e perfettamente in grado di svolgerla il la controllo antidiscriminatorio in Italia è stato poco sviluppato perché non lo si è chiesto ai nostri giudici ma nel momento in cui quella diventerà la barriera di prima linea dalla trincea fondamentale contro le discriminazioni
Si svilupperà una giurisprudenza antidiscriminatoria che oggi noi non conosciamo
Ho finito
L'ultimo punto è la compatibilità praticabilità politica
Bene io per
Un intero anno in cui sono andato discutendo di questo progetto in giro per l'Italia mi sono sentito Maria rivolgere essenzialmente principalmente questa obiezione
Questo sistema è molto bello molto ben congegnato mai impraticabile illuministico è perché costa troppo per le imprese
Nessun'impresa ci starà quindi e la tua sperimentazione non decollerà perché nessuno stipulerà il contratto di tradizione
E
B la la
Risposta la prima risposta il più interessante è venuta dalla presidente di Confindustria Emma Marcegaglia ad affossare vorrebbe Economic Forum
Poche settimane fa dove Emma Marcegaglia ha detto il Po questo progetto ci interessa
E ci interessa proprio entrare in questo tipo in questa logica negoziale e siamo disposti a ci interessa affrontare questo discorso
Poco dopo abbiamo visto settantacinque in prese scrivere una lettera aperta Ministro del lavoro incarica oltre che al Ministro umbra Enrico letta
In cui dicono settantacinque prese medio-grandi
Tutte appartenenti a quell'area più voluttà e più avanzata del nostro tessuto produttivo una rete in cui dicono siamo pronti a stipulare contratti transizione
Se ce lo date il noi siano disposte a rinunciare Aratari contratto a termine al lavoro a progetto assumere tutti a tempo indeterminato in questa forma
Al secondo me basta questo per dire che la cosa è praticabile e quanto più sismico sarà percepibile questa convergenza di interessi
Tra l'impresa da un lato e le nuove generazioni dall'altra tanto più il Progetto diventerà politicamente impraticabile anzi a dir Tura necessario perché non ci sarà nessuna motivi nessun motivo per non praticarlo dal momento che leve i vecchi lavoratori non vengono toccati
E per le nuove generazioni ci sono solo vantaggi se anche l'impresa ne trae un vantaggio evidentemente non ci sarebbe motivo di non sperimentate
Grazie molto Pietro Ichino per questo intervento che riapre delle scenari di prospettive
Fascino avanti su cui tutti Point ed della parte e su ciò che succede assente passioni contrastanti ma indubbiamente
Fa molto pensare molti interessi molto bello deve Hall adesso a Tiziano Treu
Sempre
E e quindi questo molto bene e c'era una
Una ambizione di non dico di essere organici perché altrimenti avremmo tradito il tutto ma di di indicare alcuni filoni che avevano poi svilupparsi solo tra il grosso modo se qualcuno leggesse per caso anche l'introduzione lo trova
Cioè uno
Migliorare il mercato del lavoro su da diversi punti di vista qui toccati ammortizzatori ma aggiungere io
Avvicinamento delle tutele
Lotta i soprusi anche se manca un pezzo sul sommerso che bisogna raggiungere cioè questo è un filone l'altro era questo che è stato qui BO venne ripreso da
Maurizio Ferrera e altri
Questo ve l'universalizzazione del welfare su alcuni versanti ma anche l'allargamento del tema dalla povertà della famiglia che di solito sono un po'tardiva che fuori e terzo che qui è appena stato toccato
Delle
Politiche attive per l'occupazione mirate se n'è parlato per le donne ma ci sarebbero così povere over cinquanta che adesso stanno diventando
Un'ampia emergenza forse ancora più grave che ed è per i giovani di cui peraltro c'è un contributo fatto molto bene insomma qui questi erano i filoni
Vediamo insomma di continuare
Il
Io dal punto di vista dei somali di chi fruisce ogni tanto anche di dibattiti politici devo dire che molte di queste provocazioni
Sono
Utili quasi tutte e
Alcune secondo me possono anche essere riprese comincio dalla dal discorso della
Di una priorità che credo tutti condividiamo
Almeno
Io questa degli ammortizzatori universali ecco mi è molto piaciuta la critica che è stata fatta da varie persone
A al all'intellettuale Brunetta perché quello ha cercato di sì di razionalizzare un intervento governativo che non credo che avesse
Nobili origini perché è molto nella logica della sostanzialmente della discrezionalità politico arbitrario
Ecco vi suggerirei se potete tutti
Sospeso sottolineiamo questo il punto diciamolo su cui ci sono autorevoli vera col ministro perché effettivamente si sente il bisogno anche di
Di fondare in contrastare questa deriva che a me pare pericolosissime indicare nella prospettiva che e che c'è perché voglio dire da un offre in poi
Giusto li abbiamo girato attorno anche
Il primo disegno di legge del
Del Partito Democratico a parte l'alto l'uscita di emergenza Franceschini per l'anno è e su quella linea
Non si e attenzione con con una prudenza nel senso che si si è molto più organici sulla parte del diciamo del welfare assicurativo no si parla da solo
Dopodiché purtroppo le imprese italiane che sono notoriamente lungimiranti CTO a noi i mattoni
E invece più prudenti così anche un po'reticenti su quella parte che invece necessariamente va verso
Il reddito minimo cioè la la
Il sistema finanziato dal dal fisco per il quando vai più vai verso i contributi ridotti gente precari eccetera che sono sostanzialmente passi dall'assicurativo
A alla al a fiscale anche se lo fai all'inizio in via di transizione ma poi deve decidere se ci si resti o non ci resta una sola osservazione su questo primo punto che poi fosse più evidente dal punto vista politico non succederà niente ma insomma
Che dice i le risorse e in effetti
Non ci sono
Uno
Non è in questa misura e poi sono tutte sul subordinate a
Io ho sentito venti Regione ventuno ognuno c'ha le sue molte non hanno ancora deciso cosa fanno quindi insomma purtroppo il problema delle risorse anche per questa fase
Di transizione non non ci sono
Poi
Sulla
Variante Ichino per intenderci
Ah io sono molto come dire provocato effettivamente che che non c'è nel nel volume malori la l'allarme l'ha fatta conoscere giustamente in varie sedi
Ebbene ebbene sperimentare io sarei uno spero in mentali stabile cioè siccome tutte le leggi dovesse sperimentali però guardate che io sollevo un dubbio in questo momento e in Italia
Fare una sperimentazione così forte alla danese plus affidandola a dove c'è il consenso tra le parti non freudiano non solo imprenditore tale parti
Significa corrono un rischio o no forse eccessivo oltretutto rischieremmo di avere
Un'altra frammentazione è un'altra dualismo mercato però chi ce l'ha e chi non ce la
E e non è detto che sia sperimentale
Quindi primo se la sua seconda osservazione anche in punto sto di struttura il richiamo alla I scandinavi dato che tutti molti non ci sono affezionati
Lei non è il bilateralismo lì è un tre anni punto una una gestione trilaterale Confortin custodi iniziale
Di disegno di risorse del pubblico e poi gestione a tre per venire incontro a alle vere ragioni i difficoltà che che dice Pietro Ichino che ha detto anche nella riga come controllare gli abusi negli opportunismo eccetera belliche sì
Che si fa
Se c'è una effettiva operazione di gestione sul territorio
E voglio dire utopia per Utopia preferisco lo l'utopia pubblico privato che non
E questo bilateralismo che oltretutto veramente in Italia che ebbe dei guai
Il bilateralismo può essere per fare andare incontro a acqua qualcuna delle obiezioni anche di Brunetta dice facciamo
Un welfare universale di base e poi l'integrativo lo possiamo aggiungere sul sul singolo e situazioni che è un discorso del welfare misto che secondo me vale in molti altri casi ormai quasi tutti i sistemi hanno detto
Vede UE il FER misto una base e e una è una specificazione aggiunto seconda Area di temi che sono stati toccati
Va beh non ha toccato le relazioni industriali eccetera ma insomma e però questo discorso come diceva dell'arringa importante perché andremo verso un federalismo istituzionale supini problemi difficili chi lo sa e anche contrattuale proprio
Bisogna pensarci noi invece l'altra l'altra l'altro versante
Della diciamo del contratto unico ma
Io che essendo un vecchio giurista PIL più il senso di
Di di
Di carriera lunga e
E penso che bisognerebbe e esso maturate molte cose non le prime uscite non c'è dubbio che molti idee in comune ci sono cioè che occorrerebbe vere qualche cosa di universale diciamo non solo sul sull'ammortizzatore ma anche sullo tutele no il disegno dello Statuto dei dei lavori che ogni tanto tempo tanto
Va indietro può poi anche
L'idea che bisognerebbe superare delle anomalie qui non si fosse detto ma insomma io mi rifiuto di credere col sistema normale
Abbia diversi contributi sociali per diverse forme di lavoro è un'anomalia potremmo tollerare può più a lungo i lavori tono mo'quello
Storico italiano che è un spesso
Sottocosto sotto sconto eccetera ma i co.co.co. o Co.Co.Pro ecco è una cosa inaccettabile quindi anche lì più presto li unifichiamo e più presto superiamo i falsi
Collaboratori i veri collaboratori che saranno un tertium genus saranno pochi e se ne potremo occupare in modo rilassato senza fare tutti questi pasticci che siamo costretti a fare in cui si parlava allora voglio dire si è andati avanti
Verso questa idea io personalmente direi di mine approfondire questo se vogliamo fare una cosa hanno questa non è una cosa immediata lo sanno cosa che è tipicamente di di medio periodo però
Cominciamo sono nel periodo arriva mai
E è quello di
Cosa più ambizioso insomma di
Superare una serie di
Superfetazioni così le dico giuridiche lì io vero
Vedo che il diritto del lavoro italiano più ancora che il
Che il welfare ma insomma sono due cose speculare e il più complicato stavo per dei casi in atto del mondo ha creato tutta una serie di tipi sotto tipi
Che si spiegano in parte per forse che ne so per terra delle cose l'alternanza Polito ognuno che arriva veramente ce n'è qualcun altro poi
Lo scrive il cancello hanno poi riprendono guardate è impressionante se guardate gli ultimi quindici quindici anni ma al di là di questo
Insomma per farla breve se noi avessimo uno zoccolo comune commodity insieme perché i francesi le sotto Sossi alti in cui c'è
Contributi sociali uguali e quindi pensione secondo me anche poi alla fine di base di un certo tipo salario legale di base
Regole
S'di diritti tutele fondamentali uguali
Insomma un appunto un sotto il sussidiario comune noi creeremmo molto meno l'incentivo a questa su cioè a questa superfetazione
Di le licenze ci sarebbero ancora ma se non lo gestiti su base contrattuale
Collettivo o anche individuale cento cose sei se è una base civile fondamentale altrimenti siamo costretti come stiamo facendo ampi a tradurre in legge ste cose il che
Questi sì questo moltiplica i dualismo
Qui io credo che dovremmo
Avere più coraggio se volete non è solo un problema qui finisco
Di agevolare l'entrata perché allora Tito vuole agevolare lenta
Lui vuole agevolare l'uscita io dico agevoliamo lo zoccolo dopodiché
Le resistenze le frizioni al ma dissi riducono io personalmente credo ma dell'arringa scrive cose migliori su questo punto io credo che
Per esempio libica stiamo un po'sopra valutando l'impatto del termine su tutta sta facendo saputo sì ci mettiamo nella mia ottica
Perché
Il termine
C'era per c'è è l'unico e non hanno che c'è in tutti gli ordinamenti ma facciamo una cosa che a suo tempo avevo proposto anch'io ma ahimè quattordici anni fa
Mettiamo che secolo conti gettiamo fate il termine quando cavolo volete pongano sia più del
X per cento cosa che c'erano i vecchi contratti collettivi
Punto perché anche con la proposta Tito eccetera è chiaro che incontrate termini restano è perché non è che volete che lei che li stagionali la sostituzione devi assenti e le punte sta a e allocati guardare film non è che a fare un gran vantaggio
Pepe per favorire l'unificazione del tipo realtà lasci fuori quello che dico io dieci per cento che è un quinto un contingente o bello facilito così Bertoli lavora gli avvocati le causali sono un pasticcio infinito
E siamo tutti più contenti
Dopodiché se resta il problema vero che il solito articolo diciotto
Allora affrontiamolo di petto
Io Michele Michele Salvati io e qualche altro valoroso punto come si è riferito anche qui avevamo l'avevamo preso
Nel due mila va be'fu debitamente messo nel cassetto ma adesso nel frattempo soprattutto se migliorano mercato lavoriamo le molte vedove eccetera ben affrontiamolo di petto il problema
E perché perché solo per tre anni e poi dopo no perché è un pasticcio allora dopodiché possiamo anche discutere se devi farlo del cambiamo per tutti come lo devi cambiare un po'la tedesca noi avevamo posto alla tedesca primariati rotte desta più ai
E oppure dobbiamo distinguere l'oggetto licenziamento oggettivo collettivo questo si può discutere però tanto vale quando saremo con un una regime politico più illuminato il più tranquillo affronteremo questo problema
Grazie
Da posso solo una battuta sia ma perché continuiamo a dire non è questo il momento invece di dire creiamo uno schema su cui le parti sociali possano accordarsi tagliando fuori
Hilla l'opzione politica di destra o di sinistra
Il se CISL e UIL e un pezzo di CGIL sono disponibili ad aprire una negoziato su questa cosa favoriamo sto negoziato subito invece
Di dire ogni volta adesso non si può perché da un non ci sono le condizioni politiche lasciamo che sia il sistema di relazioni industriali a
Risolvere la questione
Proviamo a convincerle sugli ammonisce sugli ammortizzatori universali punto
Scusate non ci siano ma anche sul quella Progetto flex security o la UIL
Angeletti ha detto che gli interessa molto Santini numero due della CISL entusiasta nella CGIL la cosa sta camminando
E allora lavoriamo perché Carnini invece di
Rinviare ogni volta un contesto politico che è sempre più indeterminato non lo so a me sembra che sarebbe meglio
Che fosse il sistema di relazioni industriali a risolvere la questione
Bene purtroppo questi battute sta devastando che ci vorrà molto più tempo e vi serve per molto tempo prima darebbe star qui impara l'Ulivo imputato possiamo fare e quindi io devo
Per molto volentieri naturalmente passo la parola Lionello Tremonti
Ad essa ti passo di micro
Sì
Dunque anzitutto
Vorrei
Vorrei partire da uno punto di vista leggermente diverso che però mi pare che sia al centro di quello di cui parliamo cioè contro la crisi cosa bisogna fare contro la crisi cioè il primo problema che io
Rilevo e lo rituale rilevo da anni non è
Da oggi è che
In Italia abbiamo un deficit di crescita non ce l'abbiamo ora che siamo stati investiti dalla crisi finanziaria internazionale ce l'abbiamo dal mille novecentonovantacinque
Un definiti crescita talmente rilevante che ci è costato dal novantacinque ad oggi quattordici punti media europea di reddito pro capite
Abbiamo perduto nella graduatoria europea quattordici punti media europea di reddito pro capite cioè abbiamo un problema di lungo periodo di poca crescita Pippo che cresce di poca crescita della produttività
E a me viene in mente che quando poi si discute ma non ci sono le risorse per fare la riforma del welfare ma forse non non è del tutto sbagliato forse diciamo qualche
Problemuccio da questo punto di vista insieme con i problemi di finanza pubblica diri pagamento del debito c'è nel senso che se ci trovassimo in un'altra situazione forse avremmo qualche risorsa in più e avremo un po'meno da da litigare
In particolare a me sembra ma non sono l'unico a pensarla in questo modo che un aspetto fondamentale della cattiva possibilità
Di crescita della nostra economia sia legata
A uno squilibrio di fondo del nostro sistema economico e lo spirito di fondo tra mercato del lavoro e mercato del prodotto cioè sul mercato del lavoro
Sono stati esercitati degli
Dei tentativi di riforma consistenti che hanno portato a una modifica del sistema contrattuale hanno portato a una modifica dei contratti stessi
Hanno portato a una moderazione salariale di lungo periodo nel mercato del prodotto è stato fatto molto meno sono state fatte delle privatizzazioni le quali però
Non sono state coniugate in misura sufficiente con liberalizzazioni effettive dei mercati per cui abbiamo ancora larga parte dell'economia che è protetta dalla concorrenza ci sono barriere all'entrata
Visibili e invisibili per quello che riguarda gli investimenti diretti dall'estero insomma abbiamo un problema di
Poca competitività
Del paese del nostro sistema produttivo questa poca competitività è sotto gli occhi di tutti magari se ne parla poco devo dire io sempre lamento che i media se ne occupano poco mentre si dovrebbero occupare molto di più
Ma è sotto gli occhi di tutti che se non ci confrontiamo anche soltanto con i Paesi dell'euro noi ci troviamo ad a vere
Salari più bassi della metà dell'Euro e prezzi più alti della media dell'euro e un Paese di questa natura un'economia di questa natura con salari più bassi a prezzi più alti non cresce e non può crescere
Potrebbe se non avesse barriere all'entrata di vario tipo attrarre risorse capitali
Dall'estero ma anche questo sappiamo
Che all'Italia lo fa poco o fa poco
In questo tipo di situazione io credo che un ruolo importante venisse giocato in passato cioè questo è un tipo di situazione che denuncia la presenza di squilibri strutturali radicati nell'economia
Che diciamo non consentono all'economia italiana e di essere un'economia trainata dall'esportazione di essere un'economia spinta dalla domanda interna nel nell'una né l'altra cosa ecco questo è o è un problema grosso
Nel tentativo di risolvere questo tipo o comunque di
Di combattere questo tipo di strutture di storture strutturali ecco in passato ci siamo avvalsi prima dell'euro delle esortazioni competitive come molti di voi sanno
Dopo lei euro avevamo divisa atto attraverso
Il protocollo Ciampi sostanzialmente l'idea dell'inflazione programmata che non era soltanto un meccanismo
Per limitare l'inflazione caro meccanico per limitare l'inflazione ma anche un meccanismo attraverso il quale se si fosse svolto secondo il paradigma di Tarantelli sostanzialmente cioè della tutela
Dei prezzi come un prodotto congiunto
Dell'azione dei diversi attori del sistema di relazioni industriali se effettivamente fosse stata applicata in questo modo avrebbe denunciato la presenza di storture settore Persotti settore anno per anno sarebbe emerso
Laddove
La riforma la politica industriale era più necessaria cosa che invece
Non è non è stata minimamente applicata
Per questo io nel nell'articolo che ho messo in questo volume spezzava una lancia in favore di una politica dei prezzi in favore di una cosa che poi non si è verificata e cioè che
Il nuovo modello contrattuale che è stato siglato il ventidue di gennaio
Con le parti sociali effettivamente
Non rinunciasse alla inflazione programmata male era il re interpretasse con un obiettivo per la risoluzione degli squilibri strutturali della nostra economia questo non è stato
Ma è chiaro che se anche questo non è stata ci muoviamo in un in un mondo diverso abbiamo però ancora davanti a noi
Degli equivalenti funzionali purtroppo l'equivalente funzionale migliore e la politica dei redditi ecco o una politica dei prezzi molto più aggressiva
Di quella che non è stata fatta fino ad oggi basti pensare all'Antitrust o a a Mister prezzi che mi pare che abbia finito proprio la sua esistenza mi pare che sia stato cassato dal dal Governo attuale
Ecco io parto da questa premessa perché
Voglio dire una cosa noi adesso diciamo che siamo in crisi però non illudiamoci nel senso che se non facciamo nulla se ci limitiamo ad attendere che il tempo migliori sotto il profilo della per forma se l'economia noi ci troveremo alla fine della crisi peggio di come ci siamo entrati perché sappiamo che i nostri concorrenti stanno muovendo sappiamo che altre economie
Hanno messo in piedi o stanno mettendo in piedi delle riforme stanno mettendo in piedi dei del azioni per
Guadagnare competitività nel corso della crisi
A questo punto a me sembra che
Il problema vero sulla riforma degli ammortizzatori sociali da questo punto di vista e quale l'Obiettivo quali obiettivi ci poniamo
E
Gli incentivi che vengono messi in campo attraverso il sistema di ammortizzatori sociali che abbiamo adesso vanno nella giusta direzione
Ecco io credo che se è vero quello alla premessa che ho fatto nella premessa di carattere generale perché dovrebbe far funzionare stiamo parlando di un
Un welfare per la crescita
Dobbiamo pensarci seriamente a questo non è solo uno slogan cioè una cosa importante
Il problema fondamentale sarebbe
Uno sostenere la domanda
Due
Agire anche dal lato dell'offerta come me
Favorendo l'occupabilità del dei delle persone in cerca di lavoro che perdono il lavoro eccetera tre favorendo la riorganizzazione dell'impresa l'organizzazione delle imprese verso modelli di impresa flessibile
Diciamo moderna impresa con modelli di lavoro
Ad alta performances ma io qui non mi soffermo non è forse questo
Il luogo il momento per parlare di questo
Ecco però io credo che questo sia molto importante perché altrimenti noi corriamo il rischio di stare lì a fare la conta di quanti i buoi sono scappati dalla stalla mette ormai sono tutti scappati insomma sostanzialmente la stalla e vuota
E noi continuiamo a litigare
Su
Sei buoni sarebbero dovuti essere catturati con una laccio di colore giallo di colore verde ma mi pare che il problema non sia più questo
Il problema è come spostare verso l'esterno alla frontiera delle possibilità produttive della nostra economia questo il punto fondamentale
Ecco ora io qui non non mi non so se contraddico di Brunetta Ministro che per fortuna non si occupa di queste questioni o il Broletto intellettuale a cui qualcun altro ha fatto riferimento io penso
In particolare che gli ammortizzatori sociali in deroga
Non vadano nella giusta direzione perché penso questo perché molto semplicemente nel modo migliore io posso prendere anche al suo valore diedi faccia veramente
Quello che dice Maurizio Sacconi le opere posso pensare che mi posso fidare di lui assoluta ciecamente ecco lei però non mi convince nel senso che se mi dice a me gli ammortizzatori sociali in deroga mi servono per costringere le in prese a tenere in piedi delle attività che altrimenti dismettere vero
Io so bene che in molti casi questo è vero insomma io ho parlato recentemente con imprenditori del Nordest come diceva effettivamente
Io in questa situazione preferisco chiudere c'è questo problema anche se tutto sommato potrei andare avanti però ho fatto abbastanza soldi
La situazione non mi non mi apre prospettive particolare
Preferisco chiudere preferisco liquidare
Mettermi a godermi il tempo che mi resta ecco sorgere questo è un esempio che fa anche Sacconi nella sua relazione alla Camera con riferimento all'IRES ceramica un un'impresa assolutamente non decotta insomma in cui però c'è un imprenditore che ha quasi ottant'anni e il quale
Ormai non è riuscito a crearsi diciamo una generazione di servire soppiantato insomma di sostituzione dice benissimo sapete cosa questo va bene potrebbe andar bene per altri vent'anni peraltro Santa ma io la chiudo
Allora Sacconi dice e va bene allora l'ammortizzatori in deroga dirige Vernola chiusi
Perché lo Stato ci mette qualche soldino magari ce lo mette insieme agli enti bilaterali insieme alle regioni
Fai in modo che questa cosa vada avanti beh io ci credo poco questo scusate ma io ci credo poco perché penso che
Il problema è appunto cambiare il nostro sistema produttivo penso che la solita produttivo nei passati quindici anni ha mal meritato
Ha dato dimostrazione di scarsa efficienza di scarsa competitività ha perso quote di commercio internazionale
In misura molto rilevante
Al ben meritato sotto il profilo dell'occupazione sicuramente quando
Si dice no ma guardate che dal novantacinque l'occupazione è cresciuta di tre milioni duecento mila persone e queste sono state anche donne giovani anziani quater è tutto vero però io ho sotto gli occhi esperienze di Paesi che nello stesso momento ottenevano risultati comparabili
Di crescita dell'occupazione e li combinavano con risultati non comparabili ma molto superiore di crescita economica di crescita della produttività di spostamento del modello produttivo
Finisco limitandomi al problema degli ammortizzatori ecco
Io credo che
L'Italia ha una tradizione di lungo periodo che è quella
Della sperimentazione e l'autonomia sociale che poi viene recepita per norma cioè tra questa
Lunga tre se la stessa Cassa integrazione di cui parliamo oggi nasce così nasce in realtà da un accordo delle imprese manifatturiere
Che poi venne recepito da un decreto c'erano ancora gli americani italiane quarantacinque sono meglio è
Gli ammortizzatori in Italia sono nati diciamo sostanzialmente o quasi esclusivamente su base bilaterale bilaterale comporre un intervento di favore dello Stato ma insomma che partiva da un accordo bilaterale
E questo quello che fa dire a Sacconi a Brunetta guardate che il nostro sistema concreto non è un sistema astratto non si basa su
Tivoli cosa del genere ma si basa su concreti interessi rappresentati che poi trovano
Alla fine sono meno costosi e garantiscono una tenuta sociale maggiore
Io questo non so se è vero però penso che sia vero agire
Nel senso che poi insieme indicasse Tiziana mi pare insomma che e quello del dire benissimo però la norma recepisce l'autonomia collettiva l'autonomia collettiva si mette d'accordo sperimenta ma una volta che la cosa è matura
Il Governo può dire recepiamo allora in questo caso che cosa abbiamo abbiamo un sistema fondamentalmente dualistico cioè da un lato abbiamo
Il sistema della cassa integrazione strade della cassa integrazione è un sistema che fra l'altro per la parte ordinaria sta più che in avanzo mi pare insomma cioè tra bei soldini per cui non prende nulla dallo Stato al contrario
Finanzia l'INPS ecco e finanzia la cassa integrazione straordinaria e in parte la mobilità
La gente molte volte non lo sa questo pensa che la situazione sia a carico dello Stato non è così carico lo Stato la straordinaria e la mobilità per una parte insomma ecco
La Cassa hinterland di sussidio di disoccupazione messi in gioco passione
Signori miei dovrebbe essere la garanzia di base insomma cioè
Io penso che
Mentre
Se vogliamo
Pensare a sistemi che si fondevano si fondano sulla bilateralità sull'autonomia collettiva
Sul mettere dei quattrini in più secondo anche secondo lo schema di chi non si può sperimentare in qua da qualche parte qualche settore ora finisco subito
Su questo si possa fare però uno zoccolo comune a tutti contenuto ovviamente insomma no che
Possa e garantire se non un un diritto soggettivo però insomma se verso questo andiamo a sommare diritto all'assistenza e anche
Qualcosa che è un principio costituzionale ecco
Io penso che una una svolta in questo senso sarebbe opportuno farla penso che anche questo Governo
Dovrebbe pensarci seriamente
Anche perché le risorse che sono state messe in campo non sono sufficienti e non voglio nemmeno soffermarmi sul problema dei di coloro che sono in cerca di primo impiego che in questo Paese sono sempre stati presi a pugni in faccia
Non hanno mai avuto nemmeno uno spazio e poi ci lamentiamo perché la gente si sposa tardi perché c'è la denatalità perché non so bene che va beh ho capito perché ci sono i figli con come diceva
Padoa Schioppa filiere bamboccioni che rimangono in casa il colletto non lo so ma certo è che se non si aiuta chi cerca lavoro per la prima volta però diciamo non non ci occupiamo di questo percorso ma anche se non ci occupiamo di questo soltanto
Quelli che hanno
Requisiti sufficienti per accedere agli ammortizzatori così come stanno o quelli che hanno esaurito invece i requisiti per accedere agli ammortizzatori sono tanti sono tante
Sono tanti o quelli
E naturalmente rispetto a questi forse i nove miliardi in due anni stanziati dal dal Governo non sono sufficienti
Grazie
Grazie si voterà alberello Totti che ci ha detto delle cose molto spiacevoli ma insomma concrete sul nostro sistema economico e io volevo vista nonostante sia Tati voleva dare a quella posizione nei nostri
Partecipanti alla tavola rotonda dire una battuta di un minuto massimo ciascuno si ma desidero naturalmente essere ben ordine un po'fasi certe sarebbe prima trekking
Una brevissima risposta alla obiezioni Tiziano io vedrei benissimo che nuovo assetto di cui proprio avevo parlato nel mio primo intervento assumesse
La forma di una sommatoria tra
Lo
Tocco lordi ASS assicurazione contro la disoccupazione pubblica gestita dall'INPS con un contributo universale che imparò come sapete oggi sei mesi dal sessanta per cento
E
E il diciamo la parte di Security della flexsecurity e che caratterizza il Progetto invece informati potremmo chiamarla di assicurazione disoccupazione complementare
Autogestita dal sistema cioè il io capisco benissimo tutti i dubbi delle perplessità sulla scelta dell'ente bilaterale ma vogliamo lasciare il sistema libero di di scegliere la forma in cui gestire questo supplemento questa
Assicurazione complementare il lasciamo che siano le imprese con la controparte sindacale a decidere se adottare la forma di latte dell'ente bilaterale o quella dell'ente consortile
I in una situazione in cui se la sente sbagliata ma non solo rispetto a questo anche rispetto alle dimensioni per esempio dimensioni di filiera dimensioni provinciali e regionali
Anche quella è una scelta che le imprese compiono a proprio rischio perché se poi le dimensioni o per difetto
O per eccesso sono sbagliate e l'impresa a pagare le spese dell'inefficienza del dell'ente e dei servizi che questo gestisce quindi
Ne se l'impresa ci sta
L'obbligo di base non glielo toglie nessuno perché se le cose non funzionano il trattamento di disoccupazione dovrà comunque essere
Attivato
E quindi lasciamo che sia l'impresa a sperimentare e il a scegliere i sperimentare la forma le dimensioni che preferisce
Con ovviamente dall'altra parte un sindacato serio che faccia la sua parte o dall'interno nell'ente di laterale o dall'esterno se l'ente sarà consortile o di altro genere
D'altra parte e viceversa
Io credo che proprio in questo momento di crisi in cui ci accorgiamo vediamo tocchiamo con mano quotidianamente che cosa significa il dualismo del sistema
Cioè vediamo la grande impresa alle porte di Milano non a Caserta
Che lascia a casa centinaia di che lavoratori a progetto false partite IVA senza un giorno di preavviso e senza una lira di indennità di disoccupazione
Ma vediamo anche la stessa impresa poter licenziare il singolo lavoratore a progetto partita IVA senza chiedere conto a nessuno e senza che nessuno muove un dito
E questo riguarda milioni di lavoratori
Ecco io il continuare a porsi il problema del Tris toccare l'articolo diciotto ma ci rendiamo conto che il metà del tessuto produttivo è completamente fuori dal vecchio sistema di protette e allora o crediamo come Bertinotti che la soluzione di estendere il vecchio sistema tutto i quanti la platea ma noi non ci crediamo e se non ci crediamo non possiamo continuare a spogliarla margherite
Dobbiamo affrontare e allora dobbiamo chiederci ma è meglio il vecchio sistema che lascia fuori metà dei lavoratori o è meglio un sistema in cui tutti sono dentro e se la link presa licenzia non ti lascia per strada matti è impegnata ad aiutarti è fortemente incentivata ricollocarsi il più presto possibile per io non avrei dubbi e mi sembra
Che i giovani italiani non abbiano dubbi perché la nuova già alla nuova generazione dell'articolo diciotto non in termini non importa niente anzi la nuova generazione lo vede come un ostacolo a entrare imposizione
E di stabilità di buona stabilità nel tessuto produttivo
Carlo Dell'Aringa
L'idea dello zoccolo mi sembra
Condivise proprio a capire fino a che punto
Cioè questa parte dura garantito dal pubblico e dallo Stato alquanto lasciata alla parte integrativa
Da svolgersi per via contrattuale sul territorio io penso che qualcuno che su questo c'è una stanza accordo in termini generali
Cioè come tendenza generale negli altri Paesi ma con particolare riguardo al nostro il privato sociale o le parti sociali e il territorio
Debbono possono nonostante le esperienze non sempre positive un passato non possono e debbono svolge un ruolo un ruolo importante nella gestione del del Wi-Fi
è chiaro che questo visto settore per settore scuola sanità ammortizzatori pensioni di assistenza
Fino dove si sì sì diciamo così arriva lo zoccolo e quale la parte restante che può essere svolta va visto caso per caso credo che ci possono essere modelli precostituiti certezze
Ecco però come approccio io penso che sia importante non possiamo rinunciare al ruolo del
Della società
E del territorio per cercare di sopperire a grosse mancanze da che il pubblico dello Stato hanno manifestato e che in parte non riusciremo a risolvere
Le parti sociali forse il territorio ancora delle potenzialità che possono essere sfruttate invece per quanto riguarda alcuni aspetti io penso che è assolutamente
Devono essere lasciate nelle mani del pubblico dello Stato come in parte si è già deciso cioè tutto quello che riguarda il diritto civile rapporti di lavoro
Tiziano voi dire qualcosa allora tutto poveri
Due cose da trenta secondi ciascuna
Primo lo zoccolo minimo sono molto d'accordo credo che gli ingredienti di base dello zoccolo minimo devono essere dei contributi previdenziali soprattutto uniformi tra tutte le tipologie di lavoro secondo i salari orario
Sottolineo l'orario perché
Minimo terzo un sussidio unico di disoccupazione e aggiungerei anche un reddito minimo garantito ma di questo mi han parlato non si è parlato oggi
Il contratto unico è una modalità contrattuale che non vieta le altre modalità che ambisce a diventare quella dominante d'ingresso oggi sono un lavoratore su tre meno di quarant'anni entra con un contratto a tempo indeterminato obiettiva arrivare al novanta per cento
Fisiologico due per cento di contratti temporanei e quindi si guarda in giro perché lavora i lavori stagionali genuinamente stagionali non sono più del due per cento e quindi questo è il quattro per una cosa sugli abusi invece
Di
Il contrario la lì per i problemi dell'attivazione si applicano alla casse integrazioni in deroga molto di più di quanto si applicano i soci di UniCredit unici disoccupazione declino si paga
Il datore di lavoro non paga nulla io penso che un modo per evitare che ci si opportunismo e quello di far pagare di più anzi lavorato il datore di lavoro che utilizza che mette dei lavoratori in esubero a questo il modo per risolvere problema del Dello dell'opportunismo e per quanto riguarda il lira ingresso nel mercato del lavoro una domanda certo bisogna fare per cui c'è molta esperienza internazionale
Inc incentivi o collegate l'occupazione attivazione tante cose che si fanno in altri Paesi dove ci sono soci di molto più generosi di quelli che si propone per introdurre in Italia e lì è stata affrontata con successo questo problema quindi possiamo base la cosa però singolare che mi viene da qui
Come mai in Italia parliamo degli abusi
Deposita gli abusi solo quando parliamo di dare dei soldi disoccupati ma i poveri quando ne diamo i soldi ad amministrazioni al Comune di Roma perché Roma Capitale interventi per l'occupazione a Catania
A Molfetta quando diamo i soldi all'Italia quando diamo i soldi per il fondo di garanzia delle pubbliche imprese gli abusi non ci sono mai quando pagarsi disoccupazione gli abusi saldano fortemente
Capisco perché la domanda sia rivolta a me questo francamente non so per quale motivo che io no no responsabilità su questo minerale
No no non ho niente da dire mi pare che insomma
Non ci sia ci sia tutto sommato un consenso abbastanza profondo
Nonostante molte differenze di dettaglio che ci sono però diciamo sulle linee fondamentali di per sé un consenso profondo e questo penso che potrebbe anche trasformarsi in un consenso politico meno allora
Perché Montezemolo tutti
Io ringrazio molto tutti quanti di essere intervenuti a nome anche del Dipartimento di Studi dei lavori del welfare che ha organizzato questa iniziativa e che io
L'onore di coordinare e spero che ci siano altri incontri spero che ci siano altre occasioni per continuare questo discorso che certamente non viene così conclusa grazie a tutti