Intervista a Gianni Pittella sul discorso di Romano Prodi al Parlamento Europeo sul futuro delle istituzioni europee

Gianni Pittella capo tre che azione dei Democratici di Sinistra nel gruppo del DS e con lui vogliamo parlare
Dell'intervento di Romano Prodi davanti al Parlamento per il dibattito sul futuro dell'Europa vorrei chiedere innanzitutto un commento
è stato un un grande discorso
In linea con
Il discorso fatto qualche mese fa da Giorgio Napolitano proprio qui a Strasburgo al Parlamento europeo un discorso chiaro fermo
Che pone l'Italia alla guida del fronte
Della integrazione europea
E che dà più forza al Parlamento che queste tesi ha sempre sostenuto
Prodi sostanzialmente ha detto riprendiamo il discorso della Costituzione
Da dove l'abbiamo lasciato cioè dal progetto di costo io
E rappresentava un punto avanzato di sintesi e di mediazione non possiamo riprendere il discorso dal Trattato di Nizza
Che invece
Un
Momento antecedente
A cui è seguita la fase della Costituente per la Costituzione europea la ratifica del progetto di Costituzione da diciotto per il Paese i membri
Ci sono altri quattro che sono pronti a ratificare quindi la stragrande maggioranza dei cittadini dei Parlamenti
Hanno dato il loro ok a questo Progetto
Che contiene dei dati importanti risultati
L'elezione del Ministro degli esteri europeo
La superamento dell'voto all'unanimità nel Consiglio europeo il rafforzamento dei poteri del Parlamento l'incorporazione della Carta dei diritti fondamentali cito soltanto alcuni
Rappresento non sa altrimenti in avanti importante senza del quale l'Europa rischia il declino
Prodi arrivato a ventilare la minaccia di un veto nel caso in cui questi elementi importanti non vengano ricompresi
Nel futuro trattato in un accordo diciamo aggiunga è opportuno realistico
In re in verità Prodi non ha parlato di
Prodi ha parlato
Della possibilità
Che
Ci sia un gruppo
Avverto chiaramente però che l'Italia non darebbero cento ma certe OPA proposto che in caso di
Permanenza delle difficoltà dell'ostruzionismo di alcuni Paesi che sono la minoranza
Rispetto al progetto di Costituzione l'Italia ed altri che sono la maggioranza vado avanti da solo una cosa un po'diversa
E obbligo d'Italia non può accettare un compromesso alle
Adesso
Tra questi Paesi però
Quelli che vogliono andare avanti da soli non c'è
La Francia
Altresì fondatori mini trattato di Sarkozy è una prima modifica di Nizza che è una
Modifica del Trattato costituzionale possibile
Fare un gruppo pioniere senza la Francia
Ancora la Francia ufficialmente su questo punto non si è espressa quindi vedremo che cosa deve fare così
La posizione di Prodi ovviamente una posizione
Al limite
Nel senso che
Non è la principale strada che l'Italia intende battere la principale strada che ci vede insieme Governo italiano e Parlamento europeo è quella di partire
Dal progetto di Costituzione ratificato e di eventualmente
Apportare qualche modifica che non intacchi la sostanza
Che preservi le
Novità introdotte e che venga incontro anche ad alcuni segnali che
Vi Repubblica ha dato ad esempio quando si è espressa in Francia
I novanta per il no alla nel referendum il Trattato costituzionale
A cui si rischia di spaccare l'Europa dopo le spaccature del due mila e tre sull'Iraq altre
Divisioni che hanno caratterizzato la politica europea degli ultimi cinque anni acque sia affidato alla intelligenza la capacità di leadership dei nostri
Rappresentanti istituzionali dei Governi del Parlamento europeo dalla Commissione europea
Il rischio maggiore che non si faccia nulla se non si fa nulla davvero
Il declino può essere
Una è una prospettiva non conta grazie Gianni Pittella