1ª Edizione del Festival del Diritto - Dimmi Pericle: cos'è la giustizia (Gustavo Zagrebelsky)

Buona sera
Davvero un piacere anche un'opportunità preziosa avere
Qui con noi questa sera
Gustavo Zagrebelsky che non ha molto bisogno di presentazioni quindi siccome bisogna vogliamo tutti ascoltano dirò pochissimo
Stavolta che pesche il costituzionalista italiano più originale
Oltre che molto noto
Doppio taglio prestassero
Anche il più bravo via diciamo anche se è più bravo però questo
Ma per me originale ma comunque un complimento e per
E siccome non voglio citare tutte le opere ne cito una sola
Che dimostra
Segnala diciamo l'originalità
Cioè segnala quello che voglio intendere
E che il diritto mite
Titolo strano non pompare addosso
Diritto e mitezza
Quasi un ossimoro per certi aspetti eppure con quell'opera e anche quel titolo
Gustavo Zagrebelsky ha segnato
Spettanti aspetti una svolta nella cultura costituzionalisti agisco bici Ispica italiana
è una svolta che poi ha detto molto anche ai filosofie filosofi del diritto e filosofi della politica e cioè quella del passasse mi alato e a
Compreso
Il passaggio dallo Stato di diritto cosiddetto legislativo già fondato sul primato della legge allo Stato costituzionale di diritto cioè fondato sul primato dei principi
Gustavo Zagrebelsky è stato anche
Ha praticato diciamo questo ruolo
Di custodia dei principi come giudice Presidente alla Corte costituzionale
E quindi la persona più adatta a parlare di un tema
Complicato come quello del rapporto tra
Diciamo fra legge e Giustizia fra diritto e giustizia provando credo a
A ragionare sulla giustizia sapendo che
Siccome gli uomini sono fragili problematici anche la giustizia non poche esserlo però qualcosa di significativo per una vita democratica si può dire
Qualche segnino critico si può proporre e quindi lo subito la parola grazie
Tecnica
Grazie della della presentazione grazie dell'invito naturalmente agli organizzatori di questo Festival grazie a tutti i presenti
Io qui sono già stato in questa sala proprio qualche anno fa a parlare
Per la ennesima volta di riforma della Costituzione questa sera
Respiriamo altra aria
E il mio tema avrete visto punto forse questo lo stesso titolo conferma quello che diceva
Nelle offerte Rossi e cioè che sono un po'balzana
Il titolo è dimmi Peric le che cos'era giusto che cos'è la legge che cos'è la legge il tema che tratterò partendo da un passo classico
E quello non tanto legge e Giustizia quanto
Legge violenza
Violenza della legge
La legge come strumento di violenza
E il passo cui mia aggancio da qui prendo lo spunto
Un una paginetta dei memorabili dissi una fonte
Nel
Memorabili sono uno scritto che siano fonte ha prodotto come difesa di Socrate dalle accuse che lo hanno portato alla morte
E per dimostrare l'infondatezza delle accuse di corruzione dei giovani
Sia una fonte riporta questo dialogo tra al CBA deve
Allievo Giovene allievo
Di peli Klee Pericle medesimo Alcibiade era anche allievo di Socrate come ben sappiamo anche dagli altri a cominciare dal simposio è così
Non solo allieva la qualcosa di più di un rilievo
Fra più intimo che abbiamo un semplice rilievo
E questo piccolo dialogo che come vedrete a una
Struttura socratico via
Dovrebbe dimostrare nell'intento di sembra fonte che in realtà
Socrate insegnava i suoi allievi da virtù politica
Non era un corruttore
Dunque a che cosa è la legge o un testo spero di non essere troppo noioso cercherò di capire dalle vostre espressioni quando comincia a superare il limite
Che cos'è la legge chiederci piede a un Pericle che
Sembra sorridere di quelle che gli pare una domanda molto ingenua
Ma la risposta che Pericle da
Forse con troppa sicurezza si sgretola di fronte alla richiesta apparentemente innocente di sapere se anche la sopraffazione in forma legislativa possa dirsi legge
Alla fine è al CBA deve questo dichiaro che il tetto che si concede un tocco di Romania nei confronti del suo maestro il principe della democrazia ateniese premi costretto a retrocedere dalla sua certezza iniziale
Ecco il dialogo dimmi Pericle mi sapresti insegnare che cos'è la legge
Non è un desiderio difficile da soddisfare il tuo se vuoi sapere che cos'è la legge
Invero
Sono leggi tutte queste che il popolo riuniti in Assemblea dopo aver deliberato fa mettere per iscritto dichiarando ciò che si deve ciò che non si deve fare
Tutto ciò che chi comanda dopo aver deliberato fa mettere per iscritto stabilendo ciò che si debba e non si debba fare si chiama legge
Al CBM
E se un tiranno al potere prescrive i cittadini quello che si deve fare anche queste legge
Anche quello che un tiranno prescrive quando è al potere risponde Pepe anche questo si chiama legge
Ma violenza via qui Alcibiade che fa
E illegalità anomia
Che cosa sono
Non si hanno forse violenza e illegalità quando il più forte senza persuasione ecco questa è l'espressione chiave senza persuasione
Prevale che invece sul più debole costringendole a fare ciò che lui decide
Per i tre credo che tutto ciò che si costringe qualcuno a fare senza persuasione facendo non mettere per iscritto o in altro modo sia sopraffazione piuttosto che legge
E allora qui Alcibiade che pur
Ciò che è tutto il popolo
Essendo più forte dei ricchi fa mettere per iscritto senza persuasione e sopraffazione piuttosto che lei dice
Ed ecco Pericle in difficoltà
E il motto di spirito dirci BR
Per i tre certe o al Cividate anch'io quando avevo da Turetta
Ero terribile in questo genere di discussioni mici dedicava e produceva sofismi come quelli che a quanto vedi pratiche anche a quanto vedo pratichi anche tu
E Alcibiade magari ti avessi conosciuto allora Pericle quando in queste cose superabili te stesso
E qui finisce il
Dialogo
E questo testo
Che
Secondo me è ricco di stimoli per la nostra intelligenza
E testimonianza di una discussione che percorre la storia della democrazia ateniese e riguarda un momento in cui l'Assemblea popolare si era fermata come fonte principale del diritto
Dopo l'epoca del diritto tradizionali cordate Antigone alle due e due non morì
Non posso né antico nel nome ossidi di Creonte vediamo i dettagli
Primo legge scritta la legge la deliberazione di chi governa a seconda dei casi despota gli oligarchi o il popolo riuniti un'Assemblea una volta messa per iscritto
In quest'ultima come avete sentito insistita precisazione c'è un'eco e della discussione circa il rapporto
Tra
Anzi il conflitto
Tra il nonno su non scritto nella legge tradizionale non scritta di origine divina propria della città nella sua struttura gentilizia
Anteriore alle riforme democratiche a cavallo tra Sesto il quinto secolo e non l'ha scritto lo più recente legge positiva della polis stabilità dei governanti
Appunto UNESCO del contrasto Sofocle io tra Antigone e credo
Nel dialogo riferite si dà però ovvio che per legge scritta abbia soppiantato quella non scritte dunque che la legge sia diventata uno strumento politico se volete di potere politico
Ma per quanto emessa alla disponibilità dei governanti la legge da un lato
E la pura forza
Ancorché
Trasformate in legge sono incompatibili
La sopraffazione che si riveste della forma della legge non cessa di essere sopraffazione e in tal caso elegge solo in apparenza e piuttosto anomia piuttosto che non conosce
Il secondo punto
La legge dei più quando siano fonte parla del popolo riuniti in Assemblea si riferisce certamente a quella forma di governo che fin da allora si è chiamata democrazia
Nella Grecia del quinto secolo il popolo il tema URSS comprende l'insieme dei cittadini cioè gli uomini politicamente attivi uomini sesso maschile politicamente attivi esclusi gli schiavi metteteci
Ma la democrazia non è a differenza della concessione moderna il regime del popolo tutto intero
Vale l'idea molto realistica che il potere sempre nelle mani di una parte
Che ha di fronte a sé è un'altra parte esclusa di fatto di diritto delle esigenze del potere
Questa separazione tra la parte che domina e una parte che domina ter
E vero e non solo con riguardo alla monarchia forma degenerato il dispotismo all'aristocrazia forme degenerate l'oligarchia ma anche con riguardo alla democrazia il regime in cui nelle deliberazioni
Prevalgono gli interessi del popolo minuto
Dei poveri
Interessi distinti e spesso opposti a quelli degli ottimale atti i ricchi
La democrazia è un regime di classe
La democrazia per quell'epoca era pur sempre un regime in cui una parte sia pure formate da in molti era al potere contrapponendo sia un'altra parte formate da i pochi esclusi dal potere
Era il prevalere del popolo sugli aristocratici dunque un regime classista che doveva continuamente difendersi dalle congiure vere o minacciati ad arte
Che provenivano dai pochi per instaurare l'oligarchia
Il dispotismo
Nella teoria classica delle forme di governo a iniziare da Erodoto quel Platone Aristotele si distingue i fatti il Governo e di uno monarchia il governo dei pochini oligarchia e il governo dei molti
Politiche io
Ho democrazia
Termine quest'ultimo
Democrazia usato per lo più allora spregiativo a mente a indicare un regime senza valore il regime del predominio dei più non necessariamente dei migliori
Anzi
Quindi il regime dei molti non del regime di tutti anzi in Aristotele il criterio quantitativo della distinzione delle forme di governo perde di significato uno
Alcuni morti
E diventa un dato di fatto probabilistico quello che davvero contraddistingue la democrazia e il prevalere dei poveri nei confronti dei ricchi
Ed è soltanto un dato di esperienza che di solito i poveri sia mio più numerosi dei ricchi
Ma la democrazia sarebbe democrazia anche se i poveri al Governo per ipotesi fossero meno numerosi dei rischi
In ogni caso le dottrine delle forme di governo presupponevano
Una differenziazione sociale tra chi esercita il potere di comando e chi lo subisce
A onta di tante equiparazione abusive inviare democratico moderno nella sua forma più radicale conseguente cioè il governo di tutti
Senza differenziazioni sociali ove tutto il popolo agisce come corpo unitario e capace di volontà generale e dalla legge a se stesso onde non c'è bisogno di persuasione
Si agisce e già persuaso in partenza
Non c'è bisogno di persuasione perché tutti sono autori della legge secondo l'ideale democratico di Russo oppure ove tutti sono
Tutti sono partecipi alle procedure della decisione
Non necessariamente in
Corpo cioè con questa visione organica e organi cistica dal russo
Secondo la classificazione per esempio di Cantet ecco questi due concezioni moderne sono tutt'altra cosa e non rientra nella tipologia classica delle forme di governo
Per questa ragione sia detto per inciso qui piccola punta polemica
Luciano Canfora osservato che una pretenziosa citazione di un tetto attribuita Peric tre
Posta come epigrafe nel progetto di Trattato costituzionale europeo per ora accantonato
L'epigrafe queste la nostra Costituzione quella che
Ci si accinge a dare l'Europa
E chiamate democrazia perché il potere nelle mani non di una minoranza ma del popolo intero
è una contraffazione dell'espressione originaria che come riferite da Tucidide nella Guerra del Peloponneso parli invece di potere nelle mani della maggioranza con riferimento
A quella distinzione che facevo
Prego di non perdere la pazienza arriveremo tra non molto ai problemi nostri
Nella democrazia greca si può dire che il tema o se
Agisse in corpo come unità ma si trattava di un corpo parziale fatto sì di morti ma non di tutti
E dove i morti erano socialmente omogenei
Nella domanda di ACBI ha detto se e quando la di
Deliberazione del dei mosse sia via
E hanno mia
Invece che nome osso c'è dunque un sottofondo di pregiudizio e preoccupazione aristocratici cioè il timore
Dell'abuso del potere del popolo nei confronti della parte privilegiate della città
Gli affetti molte testimonianze dicono che la contrapposizione poteva diventare violente
Facendo in procedure d'accusa di natura penale o para penale tipo l'ostracismo contro la parte soccombente
Normalmente Diotti matti accusati di essere oligarchia ci e tirannici nelle loro aspirazione
Oggi la democrazia e il regime di tutto il popolo quindi una cosa profondamente diversa
La legge il prodotto di un corpo legislativo che operando direttamente o tramite rappresentanti contiene ed esprime tutte le divisioni sociali
Queste divisioni non sono tra i molti che dispongono del potere e i pochi che mi sono esclusi ma sono interne al corpo che ricomprende tutti
La distinzione viene per così dire addomesticata diventando quella tra maggioranza
E minoranza e le parti chi sta nella prima chi sta nella seconda non sono
Pre assegnate per ragioni di censo di status sociale
Tutti possono essere a seconda delle circostanze maggioranza o minoranza non cambia però a mio parere alla natura del problema come segnalato dal CDR
La legge formalmente atto del popolo nella democrazia dirette del Parlamento nella democrazia rappresentativa
Ma entro questi involucri stanno pur sempre i rapporti tra una parte che prevale e una che soccombe
Il rischio che la prevalenza sia violenza non è affatto scongiurato
Fatte queste debite differenze la questione della persuasione non è superata dalla concessione odierna della democrazia
Il costituzionalismo democratico di Ernano cerca di proteggersi dal pericolo della legge violenta stabilendo limiti costituzionali all'esercizio del potere legislativo della maggioranza
E lo sottopone a controlli circa la regolarità delle procedure
E il rispetto dei diritti che spettano a tutti minoranza in primo luogo
Ma la violenza della legge della quale
La persuasione di cui discutono al CBA delle perizie dovrebbe essere l'antidoto e ancora un'altra cosa rispetto a questi principi questi limiti costituzionali
Rispetto dunque i limiti che la Costituzione cerca di
Di stabilire per disinnescare i pericoli della violenza è una vuoi violenza
Che hanno a che vedere con le
Tecniche del diritto costituzionale cioè con la previsione di una legge più alta che contiene garanzie formali e materiali che valgono per tutti
Ma che ha a che vedere con qualcosa che precede tutto questo
Anche la costituzione del resto è una legge che può essere a sua volta espressione di persuasione o di violenza
E dunque in questo secondo caso una
Non legge secondo l'argomentazione dire agibili rete e di pericolo
La questione della persuasione a che vedere con l'etica politica qualcosa di più generale che costituisce per così dire l'ambiente entro il quale vive la legge in tutte le sue manifestazioni
Perché la legge non sia violenza e dunque non contraddica l'idea stessa di legge dice il tasso di sino a fronte
Occorre una
Persuasione dell'altra parte quella che non ha partecipato al determinazione del contenuto della deliberazione
Se la persuasione dell'altra parte manca
La legge violenza arbitrio e illegalità e una legge illegittima
Legittima riferendomi al concetto di legittimità più che di legalità cioè manca di basi DD non è sostenibile non è eticamente sostenibile
E qui nasce la nostra sorpresa la nostra prima sorpresa
Lettieri odierne della democrazia si basa sul tutte su un più o meno assoluto ottemperato diritto della maggioranza di mettere per iscritto la
Propria volontà
E sulla proclamazione del dovere della minoranza cioè di chi nella democrazia odierna rappresenta l'altra parte il minor numero di piegarsi a quella
La volontà della maggior parte
La regola il Governo della maggioranza la legge legittima è quella che ha il consenso della maggioranza quella che porta impressa la persuasione di chi l'ha fatta non
La non persuasione di chi la subisce
Nel dialogo e di Alcibiade Pericle invece la legge legittima è quella come abbiamo detto più volte che per sua della minoranza
L'espressione greca è
Me
Pay Sass ed attento persuadere
Non avendo persuaso ecco la legge violenza se è stata deliberata non avendo persuaso
Anche chi non l'ha fatta e ciò nondimeno la subisce deve partecipare all'opera di persuasione
Questo è il contesto etico della legge non violente
Platone nel politico distingue a seconda della presenza o assenza della persuasione
L'arte politica
Dalla tirannide
Anzi i cittadini secondo lui dovrebbero essere persuasi uno per uno
A meno che vi sia un legislatore perfettamente giusto nel qual caso un caso che noi diremmo di scuole
Nel qual caso egli può anzi deve comandare dispotica mente senza necessità di persuadere
Cioè imponendo con la forza la sua volontà che per definizione la giustizia
Questa concezione porta però a una difficoltà come si sarà compreso
Se tutti devono essere persuasi il dissenso della minoranza addirittura di uno solo secondo Platone tutti devono
Essere
Convinti uno per uno
Addirittura di uno solo renderebbe impossibile legiferare la democrazia paradossalmente del regime dei più si trasformerebbe nel regime dei meno citerebbe il meno ai pochi un assurdo diritto di veto
La democrazia utenti che sarebbe dunque il regime in cui la maggioranza agisce solo in quanto la minoranza sia persuasione
In questo modo la legge non sarebbe
Da forze esercitate dai più su in meno ma per così dire un'offerta di convergenza e la minoranza avrebbe nelle sue mani la decisione ultima
A prima vista sembrerebbe dunque che sia in ultima istanza la democrazia il regime del minor numero non del maggior numero
Essa tenderebbe alla unanimità ma dove l'unanimità e prescritta la maggioranza è nelle mani delle minoranze un paradosso anzi forse una contraddizione
Ora di fronte a queste difficoltà si aprono due strade
L'assolutismo e il relativismo democratici
L'assolutismo l'assoluto l'atteggiamento assolutistico presuppone l'esistenza di un solo modo di concepire il bene comune di una sola verità politica
Tutti di fronte all'unico bene verso la verità non potranno non per sua Dessì
Chi resiste sarà trattato da malfattore o da errante comunque da soggetti incapace di autodeterminazione
Se proprio non si per sua Dera con le sue forze lo si fa per sua terra con qualche altro mezzo
Il bastone il manganello l'olio di ricino o altri consimili mesi tradizionali oppure con la manipolazione delle coscienze l'ospedale psichiatrico le pressioni psicologiche omologanti
Il disprezzo l'insulto l'ostracismo morale e materiale
Il dissidente rispetto al bene al vero non può infatti accampare diritti perché il male è il falso meritano soltanto condanna non cento diretti
L'assolutismo in politica e compatibile con la democrazia ma solo con quella democrazia assolutistica e unanimi mistica che non conosce o posizioni legittime ma le tratte da traditrice della patria
Una concezione che consapevolmente o no oggi si collega un'interpretazione del volontà generale di Russo in quanto volontà che pretende di essere espressione autentica e unica del bene del vero non riconosce divisioni
E bolle alle componenti dissenzienti come faziose
Cospira attrici portatrici di disegni antidemocratici era fine oligarchi cinque
Questa storia dal tempo di Pericle si ripete e giunge fino a noi sotto forma di diffamazione e intimidazioni violente nei confronti di chi violenta anche solo moralmente violente
Nei confronti di chi non si adegua
Non si uniforme
Come spesso accade nelle idee politiche si giunge a un radicale rovesciamento
Siamo partiti e dalle esigenze che tutti siano persuasi per approdare alla fine alla conclusione che per far salvo il postulato in Home persuasi o non per sua adibili
Devono essere in qualche modo più o meno radicale messi preliminarmente al bando preliminarmente
Cioè non ammettendoli nemmeno al tavolo della discussione
Questo è l'assolutismo democratico che è una forma per dare risposta al esigenza
Di al CDR
Relativismo si può invece adottare l'unico atteggiamento compatibile con la democrazia come la intendiamo noi la democrazia basata sul libertà la pluralità delle idee
L'atteggiamento e relativi stico
Tante volte bollato come opera del demonio
L'atteggiamento relativi visti qui su questa base rifiutare l'idea di un bene e di una verità impersonata dalla maggioranza e accogliere invece l'idea che il bene è il vero
Si usa spesso col anzi sempre la parola vero la categoria della verità nel campo delle opzioni politiche a mio modo di vedere in maniera del tutto impropria
Comunque questo una piccola parentesi nel campo delle scelte buone o cattive non vale il criterio del vero dal falso dovrebbe
Una strategia comunicativa che ha che contiene in sé una certa violenza
Va beh comunque si tratti di accogliere l'idea che il bene il vero devono essere ricercati a partire dalla legittima pluralità dei punti di vista delle visioni del mondo delle convinzioni morali e politiche che si confrontano
La persuasione
Deve ammettere intesi che le divergenze possano restare
Che i più possono non riuscirà a persuadere in meno e che in meno
Abbiano diritto di non essere persuasi c'è anche questo diritto fondamentali il diritto di non essere persone e dire di no non sono d'accordo è un diritto fondamentale
Senza per questo perdere i propri diritti
La democrazia è un sistema di governo che per essere vitale
Non deve essere pianificato
Determinato da una necessità che vestale spalle un'ideologia una verità una legge della storia che si impadroniscono degli esseri umani e li trasformano in esecutori di Priverno
Della loro risorsa prima necessaria la democrazia la originalità
Per questo ha bisogno che i problemi siano considerati i propri pubblici se non da tutti almeno da molti lati
Poi si deciderà e ciascun assumerà su di sé le proprie responsabilità ma prima di decidere e quindi di dividerci ci si deve confrontare e quindi unire
Ecco quindi differenza fondamentale rispetto all'assolutismo quindi preliminarmente treni minime nessuno deve
Deve essere escluso nella democrazia assolutistiche si fa questa opera di selezione preliminare
Anche in questo diverso contesto di valore cioè la pluralità come un bene non come qualche cosa da esorcizzare il problema di al CBA dei cioè il rischio della legge come violenza continua a esistere
Ma si deve porre diversamente anzi all'opposto non come
Gesto di apertura alla pluralità delle opinioni
Ma come difetto di apertura
Il fatto che continua a esistere questo problema e provato qui non dalle teorie politiche ma dall'esperienza di ciascuno di noi
Vorrei richiamare con particolare
Cura questo punto
Quel
Chiunque di noi se solo ha partecipato a qualche deliberazione di un organo collegiale
Da un'assemblea di condominio
A una riunione di un organo della scuola un collegio giudicante fino a un'aula parlamentare
Ci sono circostanze in cui avvertiamo la deliberazione della maggioranza della quale non siamo stati parte
Come la logica e naturale conclusione di un confronto di posizioni diverse che deve pur concludersi con una deliberazione essendo ragionevole che dovendosi scegliere sia scelta come prevalente l'opinione dei più
L'esito della deliberazione quale che essa sia stato favorevole o sfavorevole alle nostre posizioni e allora accettato perfino talora con sollievo anche se siamo stati in minoranza
Come la distensione dopo una tensione
Con una degna prova di democrazia alla quale tutti maggioranze e minoranze hanno contribuito
Si resta in minoranza ma non ci si sente per queste piegati da una forza la forza dei numeri
E la consapevolezza di aver alimentato il funzionamento della democrazia costituisce essa stessa è una ragione di soddisfazione
In altre circostanze quando il Parlamento per esempio si riduce a una regna dove si combattono schieramenti di forze
Psicologicamente strutturati
Come eserciti disposti sul campo di battaglia questo un'espressione di Elias Canetti
Avviene il contrario
Il voto a maggioranza semplice o qualificata non importa lascia sul terreni in questo caso degli sconfitti
I quali non potranno che compare desideri di rivincita
Se non di vendetta in una spirale di ritorsioni
Si parla spesso di decisioni assunte a
Colpi di maggioranza
E questo è il caso ma il colpo tra virgolette non si qualifica così per ragioni di numeri
Una maggioranza risicata contro un'ampia minoranza
Normalmente si pensa a questo
Ma per ragioni di ethos una decisione presa a larga maggioranza
Non per ciò solo non sarà violenza
Anzi
Non se la violenza nei riguardi di una piccola è debole minoranza e così pure il contrario una decisione presa con pochi voti in più non sarà perciò solo una violenza
Nei riguardi di una ampia e agguerrite minoranza non è questione di numeri e questione di atteggiamento
In sintesi e salvo le spiegazioni che seguiranno
A che punto siamo
Si può dire così la legge non è violenza quand'è deliberate in un contesto comunicativo diciamo questa formula
Nella quale cioè ci sia una spia spazio dialogico perdere le ragioni di tutti entro un quadro di ragione pubblica ecco questi sono i due punti che vorrei trattare da adesso in poi
Contesto comunicativo le ragioni pubblica
Cioè di argomenti suscettibili di discussione
Ciò non postula affatto che tutti come risultato siano stati persuasi come risultato
Ma che tutti abbiano potuto partecipare a un procedimento in cui siano attivate ragioni capaci di persuadere
Idonea poi sulla bene
Quindi dobbiamo interpretare il passo dicendo fonte quel metterei Sears
In questo modo non come
E violenza la legge che è stata messa per iscritto non avendo per Suazo ma come non avendo operato persuasiva mente
Non avendo persuaso attiene al risultato avendo operato per persuasiva mente attiene alle modalità
Ed è una soluzione possibile tutte le traduzioni che io ho visto però pardon brutalmente di decisione senza per aver persuaso senza persuasione
Per sua azione dunque come atteggiamento ex ante non come risultato ex-post
Per la salvezza della vita di relazione di quella politica soprattutto più importanti ancora degli esiti concreti sono le potenzialità astratte
Allora il contesto comunicativo se non ci si parla non ci si può comprendere e a maggior ragione non è possibile persuadere sì reciprocamente queste una ovvietà
Per intendere però l'importanza del contesto comunicativo cioè della possibilità
Che alle deliberazioni legislative concorrono uno elevato di voci
Che si ascoltano le une con le altre in un concorso che ovviamente non è affatto detto che si concluda con una concordanza generale si può ricorrere a una immagine aristotelica
All'immagine del banchetto
Che cito qui non solo perché riguarda il contesto
Comunicativo ma anche
Perché è una difesa del del regime del maggior numero cioè della democrazia del principio di maggioranza
In un passo della politica Hristo delle
Che sembra percorrere qui carciofi Istica affermazioni di democrazia deliberativa Diab Hermès
E che meriterebbe questo passo un esame analitico come quelle di siano fonte
Quale ci siamo ci stiamo dedicando fare in questo passo leggiamo
Che i più debbano essere sovrani nello Stato
A preferenza dei migliori aristocrazia
Che pur son pochi sembra che si possa sostenere l'Appennino un'opinione etero dosso per quell'epoca dicevo la democrazia sempre stato considerato un regime quanto meno sospetto
Regime del numero della massa masse senza parole
In pratica si delle difficoltà
Il regime dei più
Ma forse anche la verità
Può darsi in effetti che in molti forse singolarmente non eccellenti
Qualora si raccolgano insieme siano superiori a ciascuno di loro in quanto presi
Non singolarmente presi nell'insieme nella loro totalità come lo sono i pranzi comuni rispetto a quelli allestiti Aspesi e di uno solo
In realtà essendo molti
Ciascuna una parte di virtù e di saggezza e quando si raccolgono e uniscono insieme
Qui un'immagine antropomorfi che diventano un uomo con molti i piedi con molte mani con molti sensi così diventano un uomo con molte eccellenti doti di carattere di intelligenza
Dunque
Inferiori presi uno per uno diventano superiori agli uomini migliori
Quando è consentito loro di contribuire all'opera comune dando il meglio che c'è in loro più numeroso il contributo migliore il risultato
Ora naturalmente questa immagine del pranzo allestito da questo uomo in grande non supera un'obiezione e cioè che nulla esclude
Che ciò che si mette in comune sia la parte migliore visto sì non sia la parte migliore dice ma sia la parte peggiore
Cioè nell'immagine del pranzo che le pietanze preparate siano indigeste
Ma questa è un'obiezione per così dire esternate dal punto di vista interno il punto di vista dei partecipanti al banchetto o alla deliberazione democratica
è chiaro che nessuno di costoro ammetterebbe mai che il proprio contributo all'opera comune rivolta al peggio e non al meglio ciascuno è convinta di dare il meglio di sé
Ognuna ritiene di poter contribuire positivamente le decisioni collettive
L'esclusione percepita come arbitrio e sopraffazione proprio nei riguardi della propria parte migliore e percepite appunto come la massima violenze mi escludi
In quello che io valgo di più
Ora accade sembra normale che il partito o la coalizione che dispone della maggioranza dei voti sufficiente per deliberare consideri superfluo il contributo della minoranza
Se c'è
Bene se non c'è
Bene lo stesso anzi qualche volta meglio perché si risparmia tempo
Le procedure parlamentari
La logica delle coalizioni la divisione delle forze di maggioranza e opposizione il diritto della maggioranza di trasformare il proprio programma in leggi
E il dovere della minoranza in quanto minoranze di non agire solo per impedire o boicottare rendono comprensibile sotto un certo punto di vista che si dica
Abbiamo i voti e quindi tiriamo innanzi
Ma è un errore davvero la regola deve a maggioranza si riduce così una regolette
Marchingegno un trucco
Una regolette aggiungiamo pericolose noi conosciamo forse anche per esperienze dirette il senso di frustrazione e di umiliazione che deriva dalla percezione della propria inutilità
Si parla e nessuno ascolta
Spero che non sia il caso
Si parla e nessuno ascolta si propone e nessuno recepisce
Quando la frustrazione si consolida presso coloro che prendono sul serio la loro funzione di legislatori si determinano reazioni di auto esclusione
E desiderio di rivincita con uguale e contrario atteggiamento di chiusura non appena se ne presenterà l'occasione
Ogni confronto si trasformerà in
Affronto e così lo spazio deliberativo comune sarà lacerato
La legge appariva essere a chi non ha partecipato una violenza una prevaricazione
Secondo punto è la ragione pubblica
La ragione pubblica
Che oggi è un
Il concetto particolarmente studiato in relazione i problemi della convivenza del nelle società
Pluri culturali commessi intuizione pluraliste in genere
è una sfera ideale alla quale accedono alle singole ragioni particolari le quali si confrontano tramite argomenti generalmente considerati ragionevoli
E quindi suscettibili di raffronti verifiche e confutazioni
In breve argomenti che si prestino a essere discussi
Le decisioni fondate nelle ragioni pubblica sono quelle sostenute con argomenti non necessariamente da tutti condivisi ma almeno da tutti accettabili come ragionevoli
Concetto Pericle io cioè argomenti
Capaci in astratto potenzialmente capaci di persuadere
In quanto
Sono così in quanto appartengono a un Comune quadro dissenso e di valore
Contraddicono invece la ragione pubblica e distruggono il contesto comunicativo le ragioni appartenenti a visioni del mondo chiuse
Prodi spia particolarmente approfondito da ultimo prima di morire questo tema
Usava la formula dottrine comprensive cioè
Chiusa in se stesse
Solo nella sfera della ragione pubblica possono attivarsi procedure deliberative
E si può lavorare in vista di accordi sulla gestione delle questioni politiche che possono apparire ragionevoli ai cittadini in quanto cittadini
Non in quanto appartenenti a a particolari comunità di fede religiosa o di ideologia chiuse
Un sistema di governo in cui le decisioni legislative
Siano la traduzione immediata e dirette cioè senza il filtro e senza l'esame della ragione pubblica
Traduzione immediate di precetti enorme derivanti da una fede
Fedi in una verità religioso anche mondana comunque la verità non
Qui non c'è differenza
Questa traduzione immediata sarebbe inevitabilmente violenza nei confronti di coloro che non si riconoscono in quella verità
Gli infedeli
Indipendentemente dall'ampiezza del consenso di cui
I fedeli invece potessero godere
Anzi si potrebbe perfino stabilire la proporzione inversa tanto più largo e il consenso in questo caso tanto più grande la violenza che è la verità e capace di contenere
Sotto questo aspetto dire legge non violente
E qui vale a dire la legge laica
Al contrario dire legge confessionale qui vale a dire la legge violente
La verità non è di per sé è incompatibile con la democrazia mai funzionale solo a quella democrazia la verità e funzionali sola quella democrazia totalitaria che già si è detto
L'esigenza di potersi appellare alla ragione pubblica nella legislazione
In quanto si svolge si voglia sconfiggere la violenza che sempre sta in agguato nel fatto stesso di porre la legge ecco questo dato che ci deve mettere in guardia il legiferare a sempre in sé un nocciolo di potenziale violenza
Questa esigenza di appellarsi è una Regione pubblica spiega la fortuna attuale dell'ex si devo se non dal Rettore formula
Che è stata messa in Cile riprese formula che nasce
Do il preambolo del
De iure belli raccontarci SDI di Ugo grosse
Con la quale grossi invitare i legislatori
A liberarsi dall'ipoteca confessionale e a fondare il diritto su ragioni razionali
Imitava cioè a lasciar da parte nella legislazione civile le verità assolute
Mettere da parte di io e i suoi argomenti era necessario per far posto alle ragioni degli uomini noi diremmo per costruire una sfera pubblica in cui vi sia posto per tutti
Naturalmente da parte confessionale un simili invito ad agire indipendentemente dall'esistenza di Dio non poteva non essere respinto
Per ogni credente dire non si presta a essere messo tra parentesi come se non ci fosse
Ma l'esigenza che ha mosso al riproposizione di quelle antiche espressione
Non è affatto peregrine e l'esigenza della ragione pubblica a queste stesse esigenze corrisponde l'invito posto
Di questa interessante da considerare perché anche da parte
Non laica e diciamo si avverte la necessità di una sfera di ragione pubblica ed infatti in questa prospettiva come forse molti di voi sanno
Si è rovesciata la formula di grossi o e si e detto i non credenti devono agire
Velluti sì dehors da Rettore grossi dice come se Dio non esistesse il Cardinale Ratzinger prima del
Di ascenderebbe avrà ripetuto anche
Dopo ha detto agli amici non credenti perché non siete voi invece
A
No ad orientarmi in questa diversa prospettive ad agire come sentivo esistesse
Ma altrettante naturalmente anche questo invito non ha trovato accoglienza
Per un non credente invio affidarsi a Dio cioè all'Autorità
Poi in pratica che ne pretende la rappresentanza in terra in significa contraddire se stessi cioè contraddire il fatto di non essere credenti ma questa proposta al contrario coincide con la prima
Mosconi Grosseto nel sottolineare l'imprescindibilità di un contesto comune con Dio per nessuna opera ozio o con Dio per tutti Ratzinger
Nel quale alla legge possa essere accettata generalmente in base alla persuasione comune
Entrambe le formule non hanno dunque aiutato a fare passi avanti sono apparse anzi delle provocazioni ciascuna per la sua parte alla libertà autenticità è responsabilità della coscienza
In effetti non si tratta affatto di esigere rinunce e conversioni di questa natura né ancor meno di chiedere di agire come se
Contraddicendo se stessi non è questa la via che conduce espungere la violenza dalla legislazione
Sono quasi alla fine un ponte deve essere tenuto fermo la legge deve essere aperta a tutti gli apporti compresi quelli basati su determinati assunzioni di verità
Questa è la mia
La verità può trovare posto nella democrazia e può esprimersi legislazione che persuade nei termini sennò fronte
Perché la democrazia non è nichilista
E qui ci sarebbe da fare un lungo discorso
Ma questa compatibilità vale solo
A patto
Ed è il punto decisivo
Che si sia disposti al momento opportuno
Quando cioè ci si conosce ci si confronta gli uni con gli altri a difendere i principi
E le politiche che la nostra concezione della verità secondo noi sostengono portando a ragioni appropriatamente pubbliche
Così i sistemi religiosi filosofici ideologici e morali non sono affatto esclusi dalla legislazione
Ma vi possono entrare solo se hanno dalla propria parte anche buone ragioni comuni su cui si possa dissentire o a consentire per pervenire a decisione accettate
Pure a partire da visioni del mondo diverse come tali non conciliabili
La legislazione civile in quanto si intenda spogliarla per quanto è possibile del suo contenuto di prevaricazione violenze non può intendersi che come strumento di convivenza e non di salvezza delle anime
E nemmeno a dire generazione del mondo secondo un'idea etico ideologica chiuse
Per esempio il divieto dell'eutanasia può essere argomentato con una ragione di fede religiosa l'essere la vita proprietà divina
Dio da e di otto
L'indissolubilità del matrimonio può essere sostenute per ragioni sacramentali non separare quel che Dio ha unito
Argomenti di tal genere
Possono bensì essere legittimi per ciascuno di noi fondare le nostre convinzioni
Ma non appartengono alla ragione pubblica non possono essere ragionevolmente discussi su di essi ci si può solo contare e racconta in questi casi varrà come potenziale sopraffazione
Ma si può anche argomentare diversamente nel primo caso l'eutanasia per esempio ponendo il problema di come garantire la genuinità delle manifestazioni di volontà circa la fine della propria esistenza
Di come accertare questo
Per me è un punto molto delicato come accertare che queste volontà permanga tale fino all'ultimo e non sia revocata in extremis magari senza potersi esprimere
Di come evitare che la vita nel momento della sua massima debolezze cada nelle mani di terzi eventualmente mossi da intenti egoistici
Di come evitare che si aprono scivolamento verso politiche pubbliche di soppressione di esseri umani convinzioni nazisti esseri la cui vita e priva di valori vitale
Alla fine
Se ne potrà anche concludere che tutto considerato
Difficoltà insormontabili e rischi inevitabili o molto probabili consegnano al di far prevalere il divieto sul forma oltre ragionevole argomenti o dell'esistenza di condizioni di esistenza divenute umanamente insostenibili
Oppure
Potrà accadere che nel pesa degli argomenti ci si orienti per soluzioni diverso
Nel secondo caso il
Divorzio si potrà argomentare sull'importanza della stabilità familiare nella vita e nella riproduzione della vita delle persone delle società
A ciò si potrà contrapporre
Però il valore della Giunta genuinità delle relazioni interpersonali era devastazione che esse possono subire in conseguenza di vincoli imposti
Su questo genere di argomenti si può discutere
Le carte posto si possono mescolarsi rispetto alle fedi all'ideologia
Le soluzioni di oggi potranno essere riviste domani
Mentre le decisioni assunte in nome di un dopo ma
Non si potranno rivedere se non appunto con la prevaricazioni di un'altra maggioranza chi per il momento è stato minoranza
Non si sentirà per questo è oggetto di prevaricazione
Qualora poi le posizioni di fede non trovino argomenti organo enti convincenti di ragione pubblica per farsi valere in generale come legge
Esse devono disporsi alla rinuncia
Potranno tuttavia richiedere ragionevolmente di essere riconosciute perse
Come sfere di autonomia rispetto alla legge
A favore della libertà di coscienza dei propri aderenti sempre che ciò non contraddica esigenze collettive irrinunciabili
E quali siano queste esigenze collettive rinunciabili e a sua volta una questione da definire nell'ambito della ragione pubblica
Tra le leggi che impongono
Le leggi che vieta no vi sono quelle che permettano in certi casi a certe condizioni legge permissive cioè le leggi di libertà
Sono quelle alle quali ci si rivolge per superare lo stallo il punto morto delle visioni del mondo incompatibili che si confrontano
Senza che sia possibile o una uscite nella ragione pubblica anzi una ragione pubblica che incorpori tra i suoi principi il rigetto della legge come violenza porta necessariamente a dire così
Nell'assenza di argomenti idonea persuadere
La libertà deve prevalere
Questa è la massima di peli tre tradotte per i giorni nostri
Ora naturalmente la persuasione di cui fin qui ho parlato è un concetto indeterminato
Neutro nel contenuto
Già si è accennato che essa dipende dalle categorie dissenso e di valori di cui ciascuno di noi dispone ma queste come si formano
C'è qualcuno che ne controlla la formazione
E sì sì chi è
Non c'è forse in questo controllo
La possibilità di esercitare una violenza che viene ancora prima di quella che può nascere nel contesto pubblico di penetrazione pubblica
Esercitare una violenza non necessariamente attraverso mezzi violenti che contraddice però la libertà e la possibilità di autodeterminazione senza di che la persuasione si riduce suggestione e manipolazione delle coscienze
Sono
Naturalmente domande retoriche
Che rinviano allo stato della cultura della cultura politica in particolare e della relativa
Industrie
Della cultura ma questo
In questa sede è un argomento da rinviare a un'altra occasione e vi ringrazio
Sì
Mi dice Rosa appresterò si che forse questa Prato dimostra che
Un pochino Avio persuasi
Per penso di sì
La ringraziamo
Questo cosa grave rischio per
Questa lezione sull'etica della persuasione
Poiché
C'hai molto persuasi però rimango sempre per proprio perché
I tre argomenti erano forti si aprono poi delle curiosità interrogativi
Sì penso che sia senz'altro ci saranno delle domande e vi invito a
Intanto
Così e scrive abbia segnalarle
Senza forse no no no no no io penso che ci siano basta semplicemente
Ciò vorrei chiedere una cosa complimenti varrà ripetuto quelle si devono dare letture rassegnarvi certo proviamo essi devo sudare tornano
Quindici non si potrebbe dire una fede che ha accettabile quindi un po'religioso ma anche laiche è quella che ammette che si possa non credere alla medesima sede no
Se non è un trucco politico sociale qui potremmo dire che è una sede accettabile non cade nell'integralismo quando ammette le altre fedi
In senso religioso lo dice rassegnati in senso laico lo dice Voltaire la famosa frase
Seconda domanda però chiedo un'altra cosa non è che lei debba risolversi tutto ombra però quasi
Tenendo conto se l'uomo aspira però all'assoluto alla verità
Se noi diciamo che il relativismo non è che ci sono vari punti di vista perché è logico tutti ne abbiamo una visione
Puntuale pregiudiziale eccetera però io la trappola è che l'uomo Speer un assoluto molti gli offrono un assoluto che non è tale
Per cui può trovare delle adesioni in buone in mala fede come si risolve questo
Grazie
Ma
Sul primo punto
Lei dice ci potrebbe essere sport ci può formulare l'ipotesi che
Ci sia una fede e quindi appartenenti a questa fede che riescono che riconoscono al la legittimità di altre fedi ma
Queste relativismo
Queste ciò che è una vera autentica fede non può ammettere
No
Da
Un momentino
Ogni adesione a una fede non può presupporre non può non presupporre l'esistenza della verità che ciò in cui la fede si riconosce
E questo che crea il problema perché di verità non ce ne può essere più di una
E quindi naturalmente quando tutto ciò si traduce in azione politica non può che portare a di intolleranza femminile e questa è una cosa lineare è stata teorizzata
Negli anni Venti del secolo scorso da questo grande giurista che si chiama chiese in in modo
Non contestabile
La democrazia vive solo di riconoscimento se vuole per usare l'immagine sue di verità parziali verità quello di parziale quello che è vero per me può non essere vero per te
Ma io sono pronto a riconoscere che tu hai diritto a far valere l'attuale verità ma queste relativismo
No ecco leggo il tema della ricerca apre tutto un altro discorso poi questo importantissimo cifre quello può essere un terreno di incontro
Nel nella visione di Casey se mi si dice se si afferma una una verità politica che non può essere più che urna
E beh allora il regime conformata all'unica verità politica non può che essere l'autocrazia cioè la verità che si impone sui dissidenti e al contrario del della democrazia ora
Questa posizione badate non è non esclude la tolleranza
Ma non me la tolleranza diciamo illuministica
Cioè la tolleranza che riconosce uguali diritti a tutte le opinioni
Ma la tolleranza nel senso curiale
Cioè una alto nozione anche qui si bisognerebbe ben tenere distinte le parole e le concessioni la tolleranza curiale diciamo così
E
Quella che si a dei tua alle posizioni altrui come male minore cioè diciamo così per necessità
Ma sempre con l'idea che appena l'occasione si pone
Si dà la verità non può non essere imposta non può non affermarsi in assoluto
Sì sito alla Roma ecco diciamo la posizione illuministica dice tollero le posizioni altrui perché sono un bene sono una ricchezza comune
La posizione curiale e questa tollero da posizioni altrui perché non posso farne a meno non posso fare a meno di accettare questo male
Ora
Qui stiamo ragionando appunto di visioni assolute però vedete oggi questi temi che sembravano
Messi da parte
Noi
Che abbiamo una certa età abbiamo vissuto l'epoca del Consiglio questo tema della compatibilità della democrazia con la
Religione cattolica e ci sembra francamente superata
Quando
Sembra un argomento polemico tirato fuori ma oggi è ridiventato d'attualità perché ma perché quelli erano gli anni in quei documenti conciliari avevano affermato
Non il relativismo ma avevano affermato per esempio che la verità non è data una volta per tutte come un blocco solido e questa è la verità e tutti ma verità per esempio c'è una concessione del diritto naturale che dice la verità si va scoprendo
Nel corso della storia
Un il Concilio Vaticano II sia aperto con l'idea che la chiesa dovesse accogliere il segni dei tempi ecco essa in ascolto delle novità
Che provocavano una stessa autoriflessione della Chiesa sul
Proprio la concessione della
Deve allora
Se è così capite non si contraddice l'idea che la verità esiste ma ci si mette in moto si mette in moto un processo di ricerca della verità in cui
Che non si raggiungerà mai io in questi casi cito sempre
Perché una forma un salmo un piccolo versetto di un salmo che citavo anche in camera di consiglio alla Corte costituzionale
E questo salma dice una parola disse l'eterno
Due ne abbiamo udite
Ecco
Noi ci ci muoviamo in questo due o in questo n
Riuscire da qui a risalire a quella unica parola forse non ci arriveremo mai questo lo dico da un punto di vista questo questo argomento dovrebbe essere
Sensibile anche un atteggiamento di fede
Purché si abbia l'idea che la verità non è posseduta ma la verità è ricerca avvilente
Oggetto di discorsi persuasive i appunto Peric e al CPT verde
Allora se
Questo è il
Collegato poi al riconoscimento
Che è stato fatto nella gaudium spesso eccetera di un'autonomia dei cattolici nel
Le cose sociali e civili e queste quelle erano le premesse per cui in quegli anni noi potevamo dire il problema del rapporto democrazia religione cattolica non si pone più
Naturalmente non è detto che si debitrici dovesse al già allora andare tutti d'accordo
Che le posizioni dei cattolici dovessero
Imporsi a tutti quanti o le posizioni degli altri alle proprie i credenti nella regione che atto non era questo non è un problema di trovarsi d'accordo nelle soluzioni
Ma il la diversità di posizioni si poteva confrontare in un contesto che non metteva in discussione la democrazia
Oggi è un po'diverso perché ci sono documenti la Dominus Jesus
Di qualche anno fa che una istruzione no della Congregazione presieduta dal cardinale Ratzinger a suo tempo a riaffermato con chiarezza che è bestemmia scusate se uso questa
Formulata questi ed è stata ripresa in conferenze dal Cardinale Ratzinger
A Parigi per lei per la Sorbona e bestemmie l'idea
Che
Che cos'è una bestemmia
La verità e due ecco no che destina quella quell'idea un po'
Alla
Alla Lessing vi ricordate quel quel racconto dei tre anelli
Posso la no non posso raccontarla perché è troppo lungo e bellissima questa questa sta Lecce e comunque l'idea
Che
La verità
Su
Su
Prema su Perna e un obiettivo al quale si può accedere da diverse strade no e la vecchia idea che in fondo ogni religioni a una parte di verità in sé
Ecco questa idea è stata segata alla radice recentemente
Extra Ecclesia ma nulla Salus solo la Chiesa cattolica
Che che tra l'altro ha creato una notevole difficoltà nel cosiddetto dialogo interreligioso queste affermazioni quello in quel documento
Quindi oggi siamo di nuovo di fronte a delle
Ha delle difficoltà
Io le devo dire che su sulla base di questo retta retroterra l'affermazione dell'unica verità
La pretesa badate bene queste è un'operazione culturalmente molto sofisticata ma anche molto
Potremmo dire imperialistica cioè la pretesa che la verità di fede sia anche verità di ragione
Che
L'ultima tendenza perché nel momento in cui si dice
Questa e verità non solo di fede e quindi chi non appartiene alla mia confessione religiosa può ma è verità di ragione diventa una verità colonizzatrice di tutto lo spazio
Ecco
Ragione per la quale
Inizio quando in questi dibattiti
Sui temi eticamente sensibili
Da parte di autorità ecclesiastiche si dice ma la Chiesa il diritto di manifestare la propria posizione il grande tema certamente ha diritto di manifestare promesse opere dove o in quali
Rosi distingue la sfera del privato la sfera del pubblico e la sfera del politico nelle in queste due nostre discussioni molto spesso sfera del pubblico che nessuno di noi credo contesti viene
In maniera un po'artificiosa confusa con la sfera del politico e invece lì il problema si pone
Ma dicevo quando in queste discussioni da parte di autorità della Chiesa si dice va bene noi manifestiamo le nostre posizioni richiamiamo i nostri fedeli alla coerenza con la loro fede e poi si vota queste democrazia
E no alla stregua di Pericle e al CBA due queste non è democrazia
Queste violenze
Intanto perché l'accettazione del principio di maggioranza in questo contesto ammessa tanto di
Tolleranza del male minore
Ma poi perché in questo modo ci sì sottrae al confronto nella sfera pubblica
Confronto della sfera pubblica significa assumere a difesa delle proprie posizioni
Nel nostro intimo fondate anche religiosamente oppure fondati ideologicamente guarda che non c'è nessuna differenza
Il problema che pone la democrazia rispetto alla Chiesa cattolica non è diverso dal problema che si porrebbe rispetto a un'ideologia chiuse che avessi sui dogmi come fosse una volta era si dice che fosse
Partito comunista fatti si è detto che il Partito comunista in qualche modo è una chiesa
Ecco anche lì si poneva un problema di democrazia ma dicevo nessuno di noi è richiesto di questo sacrificio
Della rinuncia alle proprie convinzioni più profonde
Ma la democrazia comporta qualche cosa in più e cioè che le nostre convinzioni profonde deve si argomenti con ragioni
Diciamo aperti alla discussione
Confutabili generalizzato generalizzare se non si riesce ad essere la nostra Regione è solo una ragione di fede purtroppo non c'è niente da fare ce le teniamo privatamente
E al massimo questo era l'ultimo punto della mia esposizione
Chiediamo il riconoscimento in una sfera di autonomia per esempio l'obiezione di coscienza o quelle dove è possibile dove è possibile senza contraddire però i diritti di tutti
Grazie
Non ho alcuna risposta
Allora grazie
Un'impasse
L'altra
Vanificare
Ubicate ascolto abbiamo studiato filosofia