Le condizioni di vita e di lavoro degli immigrati nell'area romana

Allora
A vi pregherei di accomodare veri anche i relatori qui sulla Presidenza animata da poter consentire l'inizio dei lavori grazie
Ha facoltà
Bene e rinnovo l'invito ad accomodarsi
Anche per i relatori per poter iniziare i lavori
Siamo iniziamo con orario non romano diciamo così neanche a quei quindici minuti da dalla
L'appuntamento per consentire
Anche il Presidente Zingaretti che sa che sono cortesi ad intervenire modificando un po'il nostro gramma in apertura perché purtroppo con coinvolto in altri
Impegni istituzionali né aggiornata io dirò veramente due parole di introduzione
E ringraziando innanzitutto tutti voi che siete qui con noi in questa caldissima giornata di luglio
Per rappresentare una uno studio di grande interesse gare interesse per una pluralità di ragioni non dico due-tre al massimo il resto armeggiare aggiornata innanzitutto è una riflessione che
Riguarda la condizione degli immigrati
Ma non soltanto per quando otto riguarda il lavoro ma la loro vita quotidiana
Come dice molto bene nell'introduzione il presidente Revelli che speriamo che ci raggiunga in cui appunto c'è questa faticosa difficoltosa ricerca di anormalità dentro la nostra Provincia ed entrano sta città
E quindi questo già un elemento di interesse di fronte a spesso una drammatizzazione
Del fenomeno immigratorio schiacciato sulla dimensione dell'emergenza ed è la dimensione dell'ordine pubblico un'immagine della
Immigrazione regolare che tenta di descriverla in maniera semplice in maniera umana in maniera concreta partire dai luoghi di vita di lavoro di speranze
Che questa porta con sé mi sembra di per sé un motivo di grande interesse ma dall'altro appunto questo questo sulle strisce caso non è stato porta avanti soltanto
Dal dai dosso insieme appunto accadrà si delle Naccarato Cesana ma insieme appunto alla Commissione d'indagine sull'esclusione sociale che una Commissione come vi è noto cover nativa
Prevista dalla legge tre due e otto e che figlia diciamo così della
Commissione Gorrieri che comincia a riflettere diciamo così sui temi la povertà ancora negli anni ottanta e che ha voluto in questo modo indagare
Anche perché dati ufficiali sul tema povertà immigrazione non ve ne sono perché appunto ma attraverso il
Classico date o portare l'attiva il campione preso dei di soggetti mica di abbastanza limitato ancora atti cercano di indagare innova nella città di Milano e nascita di Roma questi aspetti chiaramente
La ricerca non è una città sulla povertà agli immigrati quello che è emerso appunto e qualcos'altro ed è emerso uno spaccato di grande interesse che vedremo appunto con gli amici che seguiranno questa mia breve introduzione appunto che ci dà un'immagine
Molto complessa molto bella molto positiva di questo fenomeno
Io mi fermo qui ovviamente per consentire al Presidente Zingaretti di darci un saluto e una sua beh riflessione d'apertura e quindi appunto di Don volentieri la parola per iniziare la giornata di oggi
Grazie dell'invito in primo luogo scusatemi se non rimarrò
Fino alla fine però ci tenevo ad esserci perché quando mi hanno
Parlato riproposto questo rapporto
Non potevo che venire per dire una cosa semplice grazie grazie per questa produzione per questa conoscenze più grazie perché avete prodotto un testo che aiuta a conoscere
E conoscere l'altro conosce le condizioni in cui viviamo sono la condizione basilare per non aver paura dell'altro ci sono alcune cose che rimangono della nostra vita per sempre io non dimenticherò mai come
Lo dico mia nonna che aveva fatto un'esperienza drammatica nella Roma sotto la guerra liceo questo concetto parlando nella mia camera da letto dice vedi tu
Poi anche entrare la tua camera da letto di notte e al buio ma se la conoscenti con un passo un po'più veloce
Senti in qualsiasi altra Camera che non conosci nella stessa condizione il tuo passo sarà sempre più lieve e più impaurito perché non sai quello che trovi
Io ho fatto di questa lezione una o o una lezione di vita
E cioè di non aver paura dell'altro anzi ed i confronti di tutti chi propormi come
Con un approccio di e prima di giudicare conoscere e capire
Di che cosa stiamo parlando proprio perché
Se non si conosce si ha paura
E io credo che questo discussione sia peraltro molto attuale
Ed è molto attuale perché si parla molto in questi tempi del tema della insicurezze della percezione di sicurezza dei cittadini soprattutto dei cittadini italiani
E credo che sia una percezione è una discussione giusta vera che non dobbiamo banalizzare perché è vero che malgrado un crollo verticale del crimine nel nostro Paese parallelamente cresce una percezione
Di insicurezza
Quello che deve cambiare però è l'approccio che molto spesso sia
Non si può combattere la paura fomentare andò la paura bisogna aggredire il tema della paura dell'insicurezza andando alla radice tentando di estirpare nelle cause e allora
Si comprende meglio questo se insieme al tema della crescita e l'insicurezza noi mettiamo un altro grande dato di questi tempi che cresce anche la povertà
Cresce la povertà si allarga della popolazione italiana le fasce sociali che vivono una percezione di precarietà della propria vita della propria famiglia spesso di solitudine
C'è nelle grandi metropoli e permettetemi di fare il Presidente della Provincia dei Comuni intorno alle grandi metropoli ancora di più
La crescita di realtà urbane nelle quali
Poco vive la convivenza sociale e civile e quindi forse mi permetto di dire
Cresce l'insicurezza anche perché parliamo di fasce sociali
Che vivono uno un senso di precarietà permanente e avvertono la povertà
Come qualcosa che mai probabilmente la loro vita ora pensavano avrebbero potuto pensare che li riguardasse invece di riguarda e quindi cresce una paura nei confronti dell'altro del diverso della società che non ci aiuta
E ti lascia solo ecco io credo
Che
Per sconfiggere queste paure noi dovremmo mettere in campo strategie
Da parte delle istituzioni ovviamente che affrontino questi temi per quelle che sono e quindi una grande strategia contro la povertà dei cittadini e poi una grande campagna contro le paure
Per
Aiutare ad a sradicare la percezione dell'insicurezza dei cittadini di conoscenza dell'altro del quale non bisogna di per sé e aver paura anche perché
Se noi
Abbiamo paura di tutti coloro che non conosciamo che non comprendiamo finiremo per fare un favore a coloro e ce ne sono vivamente
Che delinquono che sono dei criminali a mettendoli sullo stesso piano di chi invece a una predisposizione nei confronti della Società italiana di Noè dei progetti di questo Paese
Assolutamente positiva e che può aiutare ecco perché e importante conoscere e mi permetto di dire
Anche perché rispetto a fasi storiche passate del nostro Paese ha una straordinaria rilevanza
Che oltre a una assistenza materiale e quotidiana
Si offra e per questo volevo esserci a chi ha responsabilità pubbliche strumenti critici e intellettuali per avvicinarsi con più cognizione di causa
A questo grande tema di perché corse
La vita e la condizione di un immigrato in questa nostra città perché questo ci aiuta a conoscere compito nostro sarà mettere in campo politiche divulgare
Questa cultura della conoscenza nella ambizione o presunzione
Che io però nella quale credo fortemente che sempre
Dalla conoscenza dell'altro c'è qualcosa da prendere indicativo in positivo e sempre dalla conoscenza dell'altro si esce più ricchi di quanto non lo si era prima proprio perché ci si arricchisce di qualcosa di più e quindi io penso che noi dobbiamo lavorare
Perché a questo da queste paure non ci si rinchiude dentro dei ghetti identitari ma invece questi cosiddetti ghetti identitari si aiuti romperli quindi
Io ringrazio davvero
Lido osso la Caritas coloro che hanno promosso questo testo perché lo dico da amministratore pubblico di un Ente come quello della Provincia che raccoglie centoventuno Comuni quattro milioni di abitanti so
Che uno strumento per garantire la sicurezza dei cittadini sarà presenziare e andare al Comitato per l'ordine della sicurezza ma so anche che se si limitasse a un problema di ordine pubblico Dori daremo mai sicurezza
Ai nostri concittadini e soprattutto produrremo tantissime ingiustizie nei confronti di chi non ha nessuna colpa grazie
Di questo ma ringrazio il presidente di consigliati questa introduzione che ci aiuta a cogliere il senso e soprattutto
La prospettiva di un lavoro di questo tipo conoscere innanzitutto darci elementi concreti realistici che possano darci l'immagine effettiva di una presenza
Immigrata nel nostro la nostra città nostra provincia un'immagine effettiva che riguarda appunto la vita concreta non appunto le le immagini a volte non soltanto distorte ma costruito un po'd'arte che ne deformano in volto
Però proprio di questo appunto daremo capire cosa ci dice questa ricerca qual è in qualche misura
Il
Ciò che emerge all'interno di questo lavoro che sia per metodologia sia per appunto argomento a una forte dose di innovatività
E in questo senso ci aiuteranno nella sequenza Maria Paola Nanni salutare Gerace Franco fittavolo appunto nella ricerca commi inizia a questa
Questo lavoro di illustrazione Maria Paola Nanni
Allora iniziamo tra poco ricordare che l'area romana quindi Roma la sua provincia rappresenta nel massimo padano
Rappresentano
L'area romana e la sua presenza al massimo palo di immigrazione in Italia questo significa che il territorio di Roma e provincia si distingue proprio nel contesto nazionale per la forte attrazione che esercita sulla popolazione migrante
E infatti risiedono proprio sul territorio di Roma e provincia quasi il dieci per cento di tutti gli immigrati registrati da lì è stata la fine del due mila sei e si tratta come vedete anche slide e ti quasi duecentottanta mila persone
Alle quali devono essere aggiunti almeno altri centocinquanta mila stranieri regolarmente presenti e soggiornanti punto sul territorio della Provincia di Roma e che però non sono ancora iscritti in anagrafe
E questo perché alle prese con il disbrigo delle pratiche necessario perché ancora in attesa di soddisfare i requisiti richiesti che sono per lo più di tipo economico e abitativo
Ora quasi due terzi di questa presenza si concentrano sul territorio della città di Roma mentre il terzo restante si distribuisse suite comuni della provincia
Un'aria però quella provinciale che tende sempre più ad essere integrate contigua sotto questo punto di vista perché sempre più i cittadini stranieri come tra l'altro anche la pretesto della popolazione locale
Tendono a trasferirsi e verso l'hinterland romano soprattutto per motivi di natura economica perché qui le case costano molto meno
Roma però rimane sempre molto spesso il luogo del lavoro quindi a Roma si passa gran parte della giornata ero perso Roma ci si sposta quotidianamente
E e l'immigrazione in questa città in questo territorio si caratterizza per una grande vivacità che data innanzitutto dal policentrismo delle presenze in quanto sono oltre centottanta le nazionalità rappresentate
E questo si riflette anche in una molteplicità delle iniziative culturali dei progetti dei programmi d'azione messi in campo
Ecco che però una delle conseguenze di questa proprio condizioni di pienezza e la complessità e una complessità che come è stato già ripetuto più volte si tende sempre più spesso a superare
Con in visioni interpretazioni di maniera d'occasione spesso basate su questi visioni di stampo pregiudiziale stereotipato o anche basate diciamo così sulla percezione personale
Col risultato che di questa nuova presenza sia spesso una visione distorta e orientata toni allarmistici e all'emergenza
Ecco quindi che è maturato l'interesse a ad esplorare proprio nella loro concretezza alle condizioni di vita degli immigrati
Considerando una molteplicità di aspetti da quelli prettamente economico lavorativi a quelli di stampo più socio-culturale ma anche giuridico perché sono tutti poi allo stesso molto importanti per l'orientamento dei processi di un cedimento ed integrazione
è stata quindi condotta con questo obiettivo quello di esplorare questa condizione di vita e anche di lavoro una ricerca un'indagine campionaria
Che ha utilizzato come strumento di indagine un questionario strutturato composto da oltre cinquanta domande quindi veramente molto articolato
Che erano proprio tesa ad estrapolare oltre al percorso migratorio degli intervistati anche la loro condizione abitativa lavorativa ma anche il grado di soddisfazione rispetto alla condizione raggiunta
Gli stili di consumo le abitudini distesa e anche le reti di relazione di supporto sulle quali queste persone possono poi contare
Nei momenti di difficoltà
All'origine della ricerca come è già stato ricordato in apertura c'è la Commissione d'indagine sull'esclusione sociale che attraverso la Fondazione ISMU affidato al Centro studi e ricerche i dossi il compito di portare a termine il lavoro di ricerca e di analisi
Ora il Centro studi e ricerche evitasse raccoglie i redattori del dossier statistico immigrazione Caritas Migrantes
Ed ecco che quindi l'apporto di da se si è intrecciato fin dall'inizio con quello di Caritas italiana della Caritas diocesana di Roma della Fondazione Migrantes
E questo contributo è stato fondamentale indispensabile fin dall'inizio soprattutto considerando la capacità di Prince anche queste organizzazioni hanno tra gli immigrati
E tra le loro associazioni una capacità di presa fondamentale per arrivare a un'adeguata e accurata selezione del campione che è un compito che ha poi curato una copia la società specializzata che la cooperativa cordless
Che ha anche curato palla somministrazione telefonica del questionario e la statistica azione dei risultati ovvero la loro tratti trasposizione in tabelle
E gli immigrati ma intervistare si tratta di oltre tre mila persone sono stati raggiunti attraverso le loro associazioni e abbiamo evitato di concentrarci sulle strutture a vocazione prettamente assistenziale
Ecco che quindi l'apporto il supporto e anche la collaborazione degli immigrati delle loro associazioni sono state preziosissime indispensabili perché senza di loro non saremmo riusciti a mettere insieme degli elenchi
Di persone previamente informate dell'indagine come mettessero a disposizione quindi anche il loro numero di telefono
Abbiamo stilato questi elenchi e da qui poi sono stati estratti novecentosedici nominativi l'abbiamo utilizzato come variabili di stratificazione l'aria di origine in cenere
E a queste persone abbiamo sottoposto appunto somministrato per via telefonica il questionario
Ora abbiamo scelto di associazioni perché si tratta un po'a delle più diffuse delle più comuni luoghi di aggregazione della popolazione immigrata che quindi tendono a non falsare la condizione economica appunto degli intervistati i loro bisogni
Questo ovviamente non significa che gli immigrati aderente alla rete associativa non non presentino dei bisogni assistenziali non abbiano dei bisogni
Ma semplicemente che viene meno quella cornice accentuata proprio di assistenzialismo che finisce quasi necessariamente per inquadrare gli immigrati quando gli andiamo a fotografare solo nel momento in cui chiedono un bisogno in un momento chiedono aiuto in un momento di particolare bisogno
Il tutto poi i risultati della ricerca in primo luogo sono stati raccolti e commentati in un volume che però contiene anche numerosi altri approfondimenti sul contesto Romano sul contesto nazionale ed europeo
E dal tutto emerge PAI una visione molto diciamo realistica dell'immigrazione nella nostra società e quindi anche un adeguato inquadramento del futuro della città di Roma e del territorio romano nel suo insieme
Nel quale sicuramente l'immigrazione rappresenta e continuerà rappresentato un elemento fondamentale
E l'hospice come leggete slide è che la lettura del volume contribuisca a fare dell'immigrazione è una realtà più prossima
E adesso vediamo insieme i risultati nella ricerca
A Maria Paola Mammì e adesso sapore Geraci continua nella mani se
Volume sì buona sera io nel mio culo di tre argomenti la condizione giuridica la casa né il lavoro in realtà io normalmente mi occupo di sanità
E tra questi non sono argomenti di sanità quindi
Però posso dire che in qualche modo parlerò della salute degli immigrati
Anche se parlerò che elementi condizione giuridica di case di lavoro ormai a livello internazionale a livello dell'Unione europea entrata l'idea che di né sanità si deve parlare in tutte le politiche di salute si deve parlare in tutte le politiche è stata anche
Sono stati fatti raccomandazioni ad esempio sulla valutazione di impatto sulla salute e delle politiche che vengono fatte
E questi già alcuni Stati in Europa nel nord Europa me lo fanno quindi parlare di indicatori della salute oggi si parla di indicatori sociali della salute significa parlare di stato giuridico
Pensato suggeriti io per questo significa un senso di appartenenza da una parte ma anche l'acquisizione di una serie di diritti dall'altra
Parlare anche di habitat di casa a parlare di reddito e quindi né di lavoro quindi come vedete sono temi che con la salute c'entrano in maniera molto molto stretta
Primo primo flash per ogni argomento prima di questi argomenti vi darò qualche numero poi trovate tutto sviluppato dentro il volume e finirò con una frase un po'in una sintesi di quello che ho detto
Già è stato detto prima sicuramente l'aria romana laziale particolarmente attrattiva per quanto riguarda il campione che abbiamo visto nove su dieci sono ferme proprio arrivati direttamente a me nella
In a Roma e nell'area metropolitana romana
Questi in prevalenza dal novanta al due mila e tema questo non ci deve come in qualche modo sospendere in fin dei conti dal mille novecentonovanta al due mila e tre e ci sono state quattro legge o meglio tre legge un decreto legge viene accompagnata da un provvedimento di regolarizzazione
In Italia il numero di immigrati nello stesso periodo è più che raddoppiato addirittura doppia di in dieci anni poi in tre anni è quasi raddoppiato ulteriormente quindi diciamo siti sente quello che è stato il fenomeno dell'immigrazione in Italia
La cosa interessante che circa la metà ma anzi poco più della metà delle persone che sono stati intervistate
Hanno utilizzato hanno usufruito di una provvedimento di regolarizzazione e questo già è un dato che ci deve in qualche modo fare riflettere
Circa la metà ne ha avuto nel diciamo sia regolarizzato e con fino al mille novecentonovantotto cioè fino alla regolarizzazione della Turco-Napolitano e l'altra metà sia regolarizzato con la regolarizzazione della della Bossi-Fini
Se noi aggiungiamo ma questo quindi oltre cinquanta per cento di persone regolarizzate un dieci per cento di persone che hanno un permesso per ricongiungimento familiare capiamo bene che la maggioranza
Delle persone che noi abbiamo intervistato in un campione estremamente né positivo inserito come vedremo anche dagli altri indicatori sono persone che hanno avuto un percorso diretto indiretto di regolarità giuridica
Un dato un po'critico
E che comunque anche nei né nei vari provvedimenti poi di regolarizzazione se vogliamo dei decreti flussi quindi delle regolarizzazione in qualche modo mascherate c'è stato però quasi un sedici per cento di persone che regolarmente lavoravano che il datore di lavoro non accettato in qualche modo di mettere in regola
Infine l'ultimo punto su questo
Che circa un quinto di persone che hanno un visto che hanno un lavoro che hanno un permesso quindi per poter sanitaria in attesa del
Del rinnovo del permesso di soggiorno in attesa di primo soggiorno quindi si trovano comunque pur essendo presenti stabilmente regolarmente si dà una condizione di estrema fragilità sociale
Frase finale
Siamo attenti alle semplificazioni soprattutto
Che e si possono leggere in alcuni che sono diciamo dalla stampa oppure così come delle seconde le semplificazioni e grossolane per cui si divide l'immigrazione con una sorta dicotomia immigrato regolare buono immigrato irregolare cattivo
In realtà agli immigrati regolari e gli immigrati irregolari sono le stesse persone a secondo se le vediamo prima o dopo di un provvedimento regolarizzazione o di un decreto flussi perlomeno i dati ci danno questa informazioni
Secondo flash la casa
Nonostante che tutte queste persone sono state incontrate qui a Roma come già stato detto
All'inizio quasi un settimo del campione vive fuori dalla Durban è questo si può capire legato diciamo ai costi che può avere un affitto o comunque la vita
A Roma c'è una concentrazione abbastanza significativa chiaramente nella provincia in tutta la provincia in particolare nella parte più del litorale chiaramente Ladispoli e un polo ma certamente l'attrazione per quanto riguarda Roma
Soprattutto il primo Municipio l'undici per cento degli intervistati nel primo Municipio ma poi anche il tredicesimo dodicesimo quindi siamo ancora una volta spostati verso il litorale e il settimo nel Municipio quindi lasse della Tiburtina della Prenestina per intenderci
Anche qui un'altra cosa estremamente interessante il dieci per cento cioè uno su dieci è proprietario di casa
Questo non sorprende perché anche nelle varie dati nazionali viene fuori questo se noi pensiamo che nel nord est il trenta per cento dei mutui prima casa e appannaggio delle famiglie di immigrati
Ci dà questo questo conferma diciamo questo dato al settanta per cento
Nella fattispecie di questi provvede ELI-CAT ancora stanno pagando il mutuo ma come molti diciamo della generazione del degli immigrati
C'è però un sesto che risiede sul posto di lavoro quasi sette su dieci sono in affitto
C'è una piccola parte di queste ma veramente una piccola partono su quarantadue che si trova in centri di prima accoglienza se leghiamo questo dato ad altre informazioni cioè che la oltre la metà vive con i familiari con i propri familiari
Un terzo con amici e parenti e solo uno su quindici da solo
E teniamo conto che anche come vedete l'abitazione mediamente sono di settanta metri quadri e in genere si vive in quattro
Quindi con undici indice di densità abitativa devo dire non particolarmente critico anzi devo dire è una situazione abbastanza
Diffusa ecco ci troviamo di fronte a
Diciamo una progressivo inserì una inserimento diciamo nella normalità non delle delle dinamiche se vogliamo
Che esistono
E anche diciamo con alcune dinamiche specifiche ce que arrivato da più tempo chiaramente ci a casa a casa di proprietà e magari ospita dei parenti che nel frattempo se arrivati hanno bisogno di essere assistiti che arrivato invece all'ultimo da da pochissimo tempo fa riferimento magari dei centri e di accoglienza o è ospite in tal trentine persone
Il problema sostanziale problema degli affitti chiaramente questi sono i prezzi e se lo leghiamo al reddito capite bene che diventa una situazione di estrema nel sofferenza e anche precarizzazione
Il lo slogan la frase più diciamo per questo aspetto potrebbe essere sofferenza in qualche modo percome d'altro canto è presente anche diffusa tra molti concittadini romani
Però
Inserimento anche solidarietà esista una forte solidarietà comunque tra immigrati o immigrati proprio nell'ambito alloggiativo
Ultimo punto il lavoro
La stragrande maggioranza degli intervistati ha un lavoro l'ottanta per cento delle persone è un lavoro i disoccupati sono circa un decimo c'è una piccola una quota chiaramente legate agli studenti
Tra negli occupati uno suo otto è un lavoratore autonomo
Però se andiamo a vedere l'ottantasette per cento che sono i lavoratori dipendenti questi hanno per cinquantasette per cento hanno contratti a tempo indeterminato per il sedici per cento tre per cento a tempo determinato per il dodici per cento hanno contratti atipici
Non è ancora qui però se questo è un dato estremamente positivo anche positivo la presenza di persone stabilmente presente nel mondo del lavoro
Uno su sei un dichiara delle persone che lavorano non è dichiarato cioè non è lavora di fatto in nero pure essendo regolare e comunque non è denunciato dal datore di lavoro
L'altro punto secondo me estremamente interessante che solamente uno su settanta trovato al posto tramite degli uffici pubblici
E questo deve farci riflettere ancora una volta sono reti informali quelli che hanno funzionato sono i rapporti
Ad personam
E quindi anche capire che poter dire di le descrivere diciamo la presenza degli immigrati sud degli atti formali
Diventa critico c'è l'incontro effettivamente tra domanda offerta che poi va a determinare nella la situazione
Per concludere questa parte sul set sulla sul lavoro moltissimi sono chiaramente dei collaboratori domestici e familiari il quarantatré per cento se redistribuiamo sono il ventuno virgola due per cento lavorano ad ore
Le cosiddette come badanti termine bruttissimo ma che insomma in qualche modo ci fa capire sono circa dodici per cento e il dieci per cento lavorano a tempo indeterminato con come domestici
Gli addetti all'edilizia al sette virgola due per cento ristoranti il quattro virgola sei per cento quindi questo può essere
Quello che noi ci aspettiamo quello che forse non ci aspettiamo che input molto importante che emerge
Da questa ricerca che c'è una percentuale significativa al tredici virgola cinque per cento che non fanno diciamo i lavori che gli italiani non vogliono fare per dire una cosa che semplici diciamo e che è vera chiaramente
Va bene ma ci sono che solo il tre virgola otto per cento i mediatori due virgola cinque per cento di interpreti ci stava alcuni medici alcuni infermieri quindi professioni diciamo ad un certo livello nel nel nel nostro Paese anche qui la frase
Per le conclusione di queste diapositive potrebbe essere dignità perché certamente chi lavora
Mostra e che fa qualsiasi tipo di lavoro mossa estrema dignità della sua presenza in Italia e partecipazione partecipazione allo sviluppo del nostro Paese allo sviluppo della propria
Della propria presenza in Italia
Detto questo scusate nel storno nel mio ruolo di operatore sanitario faccio diagnosi
Allora se quei ho parlato di salute come che salute hanno gli immigrati da queste cose che dico beh devo dire è unica immigrazione sana cioè quello che che viene fuori un'immigrazione sa che però ha un momento critico
Ed è emerso anche se molto velocemente che il momento iniziale sia perché è in condizione di regolarità giuridica spesso nel cinquanta sessanta per cento dei casi
Sia perché me ci sono delle situazioni di vie di accesso all'alloggio al lavoro a lavoro che deve essere in quella fase chiaramente in meno quindi è una situazione partitamente che sia con dei rischi indotti
Che poi possono mantenersi appunto come non accedere magari in maniera all'abitazione o al lavoro regolare e quindi con rischi di sfruttamento se questa è la diagnosi quindi sana con delle dei momenti critici qual è la terapia
La terapia paradossalmente direi e proprio che le che se diciamo nel momento in cui l'immigrazione procede il sistema funziona no
Di fatto poi le persone sono iscritte al servizio sanitario nazionale di stesso diritti e doveri proprio ente la concentrazione del parlo in termini di medico e sanità pubblica e la concentrarci nelle prime fasi d'arrivo degli immigrati in Italia che sono obiettivamente le le fasi più a rischio che in questo momento fortemente non hanno creato problemi perché immediato che arriva un immigrato sanno migrato
Che selezionato in partenza e così via però è un momento ma il rischio ebbi sottolinea con questo finisco tre situazioni che si sono create però in questo ultimo periodo che a mio avviso ritengo penso che debbano essere in qualche modo
Portate all'attenzione della politica perché forse la politica può risolverli in questo momento
Questo dibattito sulla sicurezza così aspro ha determinato due cose
Pur non avendo modificato di nulla gli articoli che garantiscono l'assistenza sanitaria immigrati di fatto l'accesso ai servizi sanitari che si occupa di immigrati senza permesso di soggiorno
Sono si sono ridotti anche del cinquanta per cento in alcune regioni del nord anche dell'ottanta per cento e non perché sono diminuiti gli immigrati regolari e clandestini ma per paura
Secondo quotidianamente riceviamo telefonate da operatori sia di Roma se della Provincia se dell'Italia che
Hanno il dubbio se possono ancora assistere gli immigrati regolari e clandestini pur non essendo cambiato nulla
Capite che questo da solo sta provocando danno alla salute individuale e collettiva perché il virus il batterio il fungo non fa distinzione se uno c'ha uno status giuridico piuttosto che un altro terzo punto
Di criticità ma qui penso sia stato proprio un errore lo Solano di valutazione per questo dico al di là di qualsiasi ideologia andrebbe corretto
E con il decreto sulla di programmazione economica questo l'ultimo che è uscito è stata abrogata una norma
Della due otto sei del Testo unico sull'immigrazione che di fatto impedisce abrogandola questa norma impedisce l'accesso al servizio sanitario degli immigrati comunitari in condizioni di maggiore fragilità
Dicendo che presto produrrà un risparmio nota noi la grossolanità
è stato la tua sorella di valutazione quindi non lo solida diciamo politica un po'di valutazione tecnica alta non produrrà un risparmio produrrà un aggravio di costi perché comunque
Non potendo intercettare prima il bisogno di salute si produce un'urgenza e quindi dei costi maggiori
E quindi io chiedo veramente chi
Può di correggere questa cosa perché se quello che la ricerca ci ha fatto vedere è un'immigrazione sana lo vogliamo mantenere questa immigrazione sana
Grazie
Ringraziamo Salvatore Geraci perché essa
Dato già molti elementi di riflessione come quelli appunto di una
Nesso criminalità e regolarità assolutamente
Distorto e il di come appunto ci siano effetti annuncio in qualche misura che già di per sé nuovo ci sono alla salute e non soltanto fisica ma diciamo così complessiva sociale il nostro Paese
Do la parola a Franco Pittaluga ha bisogno di di presentazioni particolari e appunto è che ma a cui do la parola volentieri per quest'ultima parte presentazione dei dati
Ho solo bisogno di andare veloce perché poi ci sono delle ottime relazioni che spiegheranno il senso di questa ricerca noi all'inizio dell'anno avevamo chiuso l'Osservatorio Romano sulle migrazioni che vi è stato consegnato
E l'immigrazione ne usciva bene
Però è cambiata la legislatura ci sono sentiti altri toni e ce ne è venuto il dubbio ma che farà mai fortunatamente in questo periodo si sono chiuse altre due ricerca una sulla Romania presentata qualche settimana fa il CNEL
è le cose non stanno come si dice perché il romeno ineriscono molto meglio e poi si è chiusa anche questa ricerca lunghissima due anni
Molto accurata un grande campione e sono lieto di dire a noi italiani ai rappresentanti ai consiglieri e rappresentanti delle altre collettività
Che l'emigrazione e molto migliore di quella che si dipinge
Per i motivi che vi hanno detto e anche per questi altri quadretti che io vi presento molto velocemente gli immigrati sono delle persone soddisfatte le retribuzioni non sono elevate novecentotredici eludo vi direi al mese
Il posto che svolgono non è pari alla loro preparazione hanno un livello di preparazione molto più alta della nostra
La gratificazione sociale va be quella che si può dare vita voli domestici l'avete sentito sono della gente contenta cari amici apprezziamo sono delle persone positive
Se riesco ad apprezzare anche il poco che noi riusciamo a dare ed infatti quando nelle interviste si diceva volete cambiare lavoro noi abbiamo visto che i due terzi erano contenti no sempre estremamente contezza avete la vita di quello che però contenti
E e capiscono che il momento è difficile anche per l'Italia dicevano no insomma non è che ci sia bisogno a partire una minoranza di cambiare lavoro
Noi abbiamo della gente positiva e nella positività alla base della politica migratoria queste la maggior parte gli immigrati sono questi non altri si dipingono
Il secondo quadro la solidarietà verso gli altri
Chi è cattivo è un mascalzone anche contro gli altri si comporta male contro gli altri immigrati nel loro percorso quasi sempre hanno avuto in cinquanta e cinquanta per cento dei casi
La necessità di essere aiutati e questo non l'hanno dimenticato i due terzi intervistati sono disponibile ad aiutare
Gli altri amici della loro collettività neanche ed altri che non sono aveva loro collettività un elemento estremamente positivo quando si parla di elementi politici bisogna saper distinguere questi sono gli elementi sui quali si costruisce
In più loro sono anche una grossa forte a livello internazionale perché aiutano colpo cucchiaino aiutano anche i familiari rimasti in patria
In un mondo privo di speranze immigrati questi poveri immigrati e noi di Spresiano sono una grossa fonte di speranza
Perché parte ed erotico del mestiere e lo danno ai Paesi di origine
Poi nella società di oggi veniamo al terzo quadro
Uno che non consuma non esiste no prima si diceva attese ora pensai di che oggi si dice e chi non consona non esiste
Chi ritirati sono dei consumatori giudiziose
Non hanno tanto no ma hanno questa capacità di far bastare quello che hanno
E quello che noi avevamo con i nostri emigrati quando andavano all'estero che avevano questa voglia di riuscire a Edil farà
Farra apprezzare al meglio fare a utilizzare al meglio i mezzi che avevano
E allora loro prendono quello che è necessario non lasciatevi imbrogliare dal cellulare che celano quasi tutto il cellulare cellulari ce l'hanno e che non hanno casi fisse quindi poco senso vantare un abbonamento al telefono
I cellulari un mezzo per comunicare un mezzo per lavorare un mezzo per curare le amicizie poi un'altra cosa molto importante il televisore per che lavorano quasi tutti come abbiamo sentito
Però i televisori anche un mezzo culturale loro imparano molto bene la nostra lingua segue i nostri programmi amano l'Italia questo io dico degli emigrati amano l'Italia
Non i delinquenti che ci sono anche per gli emigrati ma l'immigrato che non è il delinquente un'altra cosa
Analita ANIA
Poi in misura minore il computer che e degli altri e degli altri beni che cosa desiderano di più queste bello dirlo quello che si desidera di più è la casa sua uguali a noi noi desideriamo una casa io penso che i giovani colleghi quando desidererebbero a casa
Un bene diventato lontanissimo
Solo il dieci per cento di loro possiede la casa è una
Percentuale che cresce però ancora molto bassa
L'altra cosa che delinea le auto modo rilevante che se l'Asa ora una tutte tra gli intervistati anche automobili oggi è un mezzo che è servita
E per risparmiare
Sono molto giudizio al solo consumatori come vi ho detto giudizio così
Vanno spesa al supermercato ai discount cioè sono non hanno i mezzi volte profilo quelli diano di San Luca per far fruttare veniamo alla cultura
Non sono dei monaci sono delle persone che vivono nella società dove viviamo noi qualche volta vanno al ristorante non tantissimo sappiamo anche dalla media che ci hanno detto che spendono venticinque quando quando vanno al ristorante spendono venticinque euro
Sono poco più di una pizza e vanno un po'di più al cinema anche perché costa di meno però sono sempre di sono sempre segni richiede che si inserisce la nostra società
Leggo i quotidiani italiani e non solo quelli gratuiti un altro segno di attaccamento alla nostra cultura
Leggono anche dei loro quotidiani però perlopiù leggo le nostre notizie perché l'Italia e la loro società
E
Sette su dieci fanno le ferie la maggior parte ancora passati ferie loro Paese cosa comprensibile molte volte c'è la moglie o il marito i figli i genitori
Però inizia una passati seri anche dovere passiamo noi Sorrentino i cittadini che sono come noi l'ultima quadretto vi voglio presentare
E l'immigrato della porta accanto l'immigrato Ghezzi presento non esiste in carcere distinte nella ma nel bande di malviventi ma non è l'immigrato
Che noi abbiamo lei nostri condomini non è l'immigrato che incontriamo negli uffici perché vi dico così perché il campione scelto a caso è questo il c'è il risultato dall'indagine che abbiamo fatto
Che e un immigrato istruito non è fannullone e amanti dell'Italia e propensa alla solidarietà e un buon immigrato noi volevamo la buona immigrazione labor immigrazione già ce l'abbiamo a casa grazie
Franco ci ha dato gli ultimi elementi di questa ricerca ci che ci mostra un'immigrazione complessa che va detto fa simpatia la simpatia perché positiva concreta
E lo dico guardate non per dare patenti ma per certi versi a volte anche un po'migliore di noi perché va a metà degli immigrati che leggono il giornale supera la media nazionale direttori di giornali quotidiani da parte dei giorni dei nostri concittadini
Beh questo è un fatto positivo cioè un e un'immigrazione che appunto cerca
Di essere accanto a noi capendo
E con una ricchezza come si dice anche presente Zingaretti che sta aggiunge a quella dei nostri territori e proprio su questo tema appunto di una ricchezza ulteriore il link
Che quell'appunto la dimensione religiosa che fine arricchire la presenza dell'immigrazione nostro nel nostro la nostra città la nostra Provincia appunto dolente ogni Giorgione
Fatta l'ambito darci fa una riflessione sulle migrazioni vistato interno
Donna entri Giorgio Responsabile quella cattolica indiano e che era la
E quindi si può dare un appunto una missione non soltanto
Sociologica ma anche vissuta di quello che questa per una un pezzo di questa presenza nostro nostro Paese nostra città grazie
Buonasera a tutti sono indiana come come si vede e fa se le uniche ogni grande nella Commissione
E la povertà la discriminazione verso le migranti che su Miss subiscono gli emigranti è la mia vita
Almeno
Ma vizio dico che in un en basse della Carta prima casta subito tutti discriminazione le povertà che
Subiscono tutti gli emigranti
Negli ultimi degli anni che se i due questa comunità indiana cattolica perché era la che abita a Roma in Italia
Negli ultimi anni eletto diversi articoli diversi libri sull'emigrazione però ho il piacere di attestare che questo articolo che ha letto su questo libro e Cendon tacendo zero relé estetico allerta che che vivo io quello che ho vissuto io
Allora nelle brevissime parole cerco di direi risultati delle ricerche tre interviste del che ha fatto Alessandra a ci urlo
Non conosco la ragazza però però della chemio bravissima ragazza perché tutto a quello che ha a ha scritto in costò brevissima articolo e tutte le realtà perché risulta io
Allora i miei che migliori complimenti e auguri a questa ragazza non la sa chi è
Allora sono a più di deve essendo i luoghi di culto dedicate la popolazione straniera di cui ci andasse standard per i cattolici provenienti da sessanta diversi Paesi
Ventotto cappellani o i loro collaboratori sono stati in breve Stati descrivendo un quadro delle stico delle loro e problematiche
I duecento e luoghi di culto ma non sono nuovi luogo di culto i centri per la Pastorale etnica servono e per le funzioni liturgiche tre grondante da un minimo di trenta a più di di ci andrà fedeli
Ci sono diverse comunità dei polacchi dei filippini dei treni aver fecondo e no più di trecento quattrocento fedeli alla messa domenicale
Ma se segnale in anche come centro di aggregazione di solidarietà per colmare le lacune e dei servizi pubblici
I problemi si del dell'IMI grandi seconde cappellani sono l'importanza del lavoro per la sopravvivenza lo sfruttamento del lavoro nero
Il mancato riconoscimento delle qualifiche
La testa intensa del lavoro a domicilio soprattutto asse a tempo pieno con la Scala signore nel che lavorano per tredici ore dalle sette e mezzo dalla mattina fino all'undici
Allora la scarsa disponibilità l'altro costo delle abitazioni in affitto talenti la necessità di col vietare
L'aiuto
Prestato delle comunità le comunità cattoliche sono di sostegno sul piano culturale e affetto affettivo
Fungono da strutture a mezzo di mediazione dai membri dei Co della comunità e la popolazione locale
Riescono a dare aiuto nei momenti critici alloggi temporanei piccoli sussidi informazione sulla ricerca di cassa
Ed il lavoro apprendimento dell'italiano
Nel costituti centri che abbiamo detto sabato dei cattolici abbiamo le scuole italiane per nelle nostre lì nella sua lingua diversa
O in futuro trentuno migliore seconde cappellani lì immigrati vivono una condizione di svantaggio
Rispetto agli italiani perché su di loro personal difficoltà maggiori e con l'attuale o in fase di crisi
Una positiva evoluzione dipenderà dall'andamento dell'economia dall'interventi dei decisori pubblici per la capacità di completare la lotta alle e illegalità tramite l'estensione dei diritti
Spezzando l'indebita sottrazione l'emigrazione devianza
Vorrei concludere perché tutti avete avete tutti il libro amano
Vorrei concludere di un sondaggio che ha letto un po'un bolide giorni fa che
Uno straniero è vicino a casa dà fastidio sola Prêtre dieci per cento dell'italiano
Invece la media o europea ventitré a venticinque
Allora che vuol dire le strade
Al grande maggioranza degli italiani avete accolto nel senso positivo li migranti che vengono l'Italia la grazie a voi italiani carrette ASCO ha accolto
A veramente con con tanto amore lite li e li migranti che sono arrivati qua
Secondo me ogni studio e ogni ricerca autentiche a ogni ogni studio realistico sull'emigrazione dell'M delle emigranti asce lunga le lacrime dei tanti poveri migranti
Gli autori soprattutto Alessandra ci orlo ha fatto questo lavoro asciugato le lacrime Delli poveri emigranti grazie a tutti voi
Ringraziamo dove entra in Georgia per questa sua testimonianza che conferma appunto questi immagine positiva e anche dentro appunto lo spaccato della decora immigrate da loro
Fede religiosa e adesso apriamo un'altra sezione quell'appunto
Di una riflessione diciamo socio pastorale rispetto a questo fenomeno di immigrazione
Da questa ricerca disegnatore lei sta realisticamente
Primo contributo
E quello di don Guerino Di Tora direttore della Caritas
Di Roma CAI la strada danni diciamo così impegnata su questo fronte e che tutto sommato e anche la culla dell'intuizione del dossier statistico
Sull'immigrazione e quindi anche della nascita di dosso hanno il compito appunto di riflettere su
L'immigrazione a Roma tra immaginazione promozione rapporto quella cristiana
Grazie
Tante volte l'immigrazione viene considerata un problema
Noi abbiamo sempre cercato di
Fare questo passaggio da una realtà di problematicità a quello che può essere invece
Una opportunità
E soprattutto trovare il punto d soluzione di questo
La considerazione che voglio sviluppare a commento deliberò che oggi viene presentato
E dal quale riceviamo una forte immagine positiva questo è un po'
La contraddizione che in questo momento Si ride pure essendo uscì un'attenzione al mondo dell'immigrazione
Il passaggio
Alla realtà della paura
Dell'incognito è più forte
Cioè i movimenti sociologici tante volte sono più grossi di quello che noi non riusciamo a veicolare il passaggio dalle vuol fare stenti dallo Stato sociale a quello della sicurezza non ci siamo trovati dentro noi dico italiani romani eccetera
Senza saperlo calibrare valutare senza farne una personalizzazione una somatizzazione della cosa e quindi trovandosi dentro diventa quasi una
Normalità
Questo deve quindi servire questa riflessione questo studio a entrare maggiormente in questa considerazione quello che ci manca probabilmente
Non solo una riflessione in mano mio momento culturale
Vale a dire una riflessione un parlarne undici sfonderemo de un creare idee riguardo a questo e non un subire passivamente
Quindi prendo l'avvio da alcune considerazioni soprattutto di natura storica sottolineando come nei secoli passati
Al posto del binomio immigrazione sicurezza ce n'era un altro
Povertà sicurezza e quindi si può fare quasi un confronto di questo aspetto
E allora come oggi è rimasta una forte diffidenza nei confronti del diverso ieri perché più povero
Oggi perché straniero
La diversità che fa paura il suscita diffidenza è però non dimentichiamolo mai è il contrario del messaggio cristiano
Prima di entrare nel vivo
Nome della Caritas di Roma
Nella Caritas nazionale ma poi lo farà anche Don Vittorio di Fondazione Migrantes eccetera voglio ringraziare questa Commissione d'indagine sull'esclusione sociale che ha pensato a Roma
Come un caso esemplare Roma è sempre stata un
Laboratorio di accoglienza e cittadinanza
Non dimentichiamo come già ai tempi dell'impero romano avveniva questua come stanno il Papa ha inaugurato l'anno di San Paolo
Proprio il ventotto a sera è stato inaugurato e San Paolo ci ricorda qualche cosa di molto importante già nel primo secolo
I romani l'impero romano chi governava Roma aveva accolto questa grande opportunità che l'immigrato non era un qualche cosa da tenere lontano ma era veramente una risorsa
E San Paolo ne è proprio l'esempio di questo
Lui che era dell'ultima provincia dell'impero della Cilicia quindi aldilà del Mediterraneo
Si definisce nel momento in cui viene condannato a morte per la sua religione Civis Romano Russo su gomma sono cittadino romano
Questo ci deve far pensare quasi recuperare questa saggezza romana di fondo
Ma passiamo
Ad alcuni accenni della
Storia
Che Roma ha sempre vissuto
Non sempre e non a tutti la povertà generato paura parto dal quinto secolo
Dove le casse dei vescovi EP Scotton lì quindi gli EP scopi venivano denominate casse dei poveri
E i vescovi venivano chiamate al
Vesco era chiamato padre dei poveri
Gregorio Magno un grande romano
Eletto Papa nel cinquecentonovanta arrivo a raccomandare ai vescovi di destinare ai poveri almeno un quarto dei beni della Chiesa
Questo grande Papa intraprendendo
Realtà di azioni
Due che fu nominato l'ultimo dei romani si mostrò molto aperto ai cittadini bisognosi
Coloro che avevano bisogno di protezione era il tempo delle invasioni
Lui scrive
Nelle sulle lettere questa grossa difficoltà io che volevo fare l'uomo di preghiera in Monaco mi trovo a dover pensare a quelli che non arrivano a mangiare la sera a quelli che hanno i problemi di famiglia a doverli proteggere
Proteggere dai barbari
E per questo anticipando quello che è poi avvenuto in secoli futuri da parte delle Caritas e quindi anche
A Roma
Intratteneva
Nella suo Monastero di San Gregorio al Celio lì al Celio dove c'era questo monastero che poi fu dedicato a luglio una mensa quotidiana per i poveri
Fatta appunto costruire Daloui Ellison riceveva dodici Pellegrini quotidianamente oltre gli altri a questi dodici si dedicava proprio l'UIC personalmente
Proprio per ricordare in quei dodici non solo gli apostoli ma l'interno orbe cristiano le dodici tributi Israele
Un salto ancora di mille anni per constatare che la povertà ritenuta a causa di disordine altro non era se non un effetto della disordinata distribuzione della ricchezza
In quel tempo si diventava poveri per indebitamento e si finiva facile mi facilmente in carcere
Nel mille cinquecentottantadue a Roma furono imprigionati per debiti in carceri malsane sovraffollate cinque mila quattrocento quarantadue persone
Che per lo più
Erano Calzolari falegnami Ortolan carrettieri tessitori altri artigiani
Solo perché avevano contratto dei debiti e non riuscivano a pagare
O perché avevo riacquistato gli attrezzi da lavoro o i medicinali o più semplicemente del pane
Oppure per far fronte ai danni subiti nelle loro vigna e qui in attesa del giudizio si restavano in carcere dove chi poteva pagare era trattato meno male degli altri
La sanità qui Fini potrei dilungarmi su altre cose l'attenzione di alcune
Persone particolare il come Francesca Romana ecco proprio in quell'epoca che andava a cercare questi
Per tre accudirli lei personalmente
La sanità era un altro grave problema di quei tempi secoli tormentati dalla lebbra dalla teste da ricorrenti carestie per cui le condizioni igieniche erano pessimo
La Chiesa si diede da fare con gli ordini ospedalieri e da uno di essi abbiamo ereditato l'antico ospedale vicino al Tevere Santo Spirito
Ma non era ospedale era ospitale quindi nascono questi luoghi come ospitava lì luoghi però ospitare le persone
Ebbe da pensare il quale
Quale itinerario si è dovuto fare per passare da ospitale luogo dove tutti i poveri venivano accolti presi
E mi viene da ricordare un'altra cosa anche Santa Cecilia era un ospitale era un luogo dove venivano ospitati questi gli arrivavano dal
Dal Tevere Santa Cecilia Carfì Corte per fatto personale
Per esserne il Rettore
Pensate da ospitale siamo oggi arrivati a azienda sanitaria quindi non chiedeva accogliere chi nulla nulla ma che deve produrre reddito pensante quale grande cambiamento
Ecco per farsi un'idea di quanto fosse importante l'intervento sanitario basti dire che erano numerosi ragazzi che venivano raccolti ricoverati mentre quelli trovati morti di freddo e di fame venivano lasciati per le strade
Nelle campagne era anche peggio ed erano molti contadini che non riuscivano a sopravvivere
Ricordarlo non è una cosa oziosa lista la ricorrente tentazione di ridurre la copertura del servizio sanitario nazionale specialmente nei confronti degli immigrati
Anche Papa Innocenzo dodicesimo nel mille seicentonovantuno merita di essere ricordato perché introdusse nella corte pontificia una stima uno stile di vita semplice austero
Egli amava ripetere i poveri sono i miei nipoti e proprio nel palazzo della tiravano allora sede dei pontefici fondo l'ospizio generale dei poveri sperando di toglierli dalla strada
Nonostante il suo impegno la mendicità continuo e non mancava chi iniziava per i bisogni e continuava per elezione
Anche perché a quei tempi si enfatizzano va il valore dell'elemosina come mezzo per riparare i peccati commessi e si usava scegliere i poveri come padrini per il battesimo dei propri figli
Nonché di essere seppelliti nel cimitero dei poveri
L'elemosina però non poteva esaurire il dovere dell'amore del prossimo e come anticipo Antonio Ludovico Muratori si doveva arrivare a un impegno sociale più ampio a beneficio di tutti facendo proprio perno sul lavoro il sullo Stato
Questa è la linea che col tempo si andrà faticosamente affermando arrivando a non considerare i più antitetici i termini carità e solidarietà
Con il nuovo sistema di produzione poi portato dalla rivoluzione industriale
Al posto dei poveri troviamo i proletari
E cioè i lavoratori privi di mezzi e di tutela quelli che come unico bene hanno tra però
Allora interno si collocano anche immigranti
Ormai è maturata la convinzione che la povertà non faccia parte dell'ordine naturale delle cose alla sua origine viene collocato lo stato di disoccupazione
Ritenuto una disfunzione del processo di industrializzazione per la cui rimozione anche i cristiani si devono adoperare componendo lo sviluppo della ricchezza con una sua equilibrata distribuzione
Dalla Società dell'assistenza fino ad allora esercitata in aria pressoché ecclesiale si passa così alla previdenza sociale pubblica
Anche in ambito ecclesiale si riscontra un crescendo nel perseguire il giusto equilibrio tra
Promozione umana evangelizzazione entrambi facenti parti proprio della missione della Chiesa e quindi della testimonianza del cristiano
Leone decimo terzo nell'enciclica RAI rumeno va a Roma del mille ottocentonovantuno primo documento pontificio dedicato
Organicamente alla questione operaia condanna la riduzione del lavoro umano a merci e insiste sull'obbligo di provvedere al bene comune alla tutela dei più deboli per evitare che il potere economico si concentri in poche mani
Su questi aspetti insistono con ulteriori approfondimenti anche i successivi pontefici
Negli anni a noi più vicini Giovanni ventitreesimo nel radio messaggio dell'undici settembre sessantadue all'apertura del Concilio dichiara che la Chiesa e di tutti e in particolare dei poveri
Impegno che i vescovi italiani ripropongono poi in un documento
Sulla scia di quello che nel Concilio era stato tutto una lunga riflessione portata avanti da tutto un pullula di vescovi con a capo il cardinale dei mercati
Ecco a rileggere gli scritti dealer caro detenere rame
Te il senso di dire proprio in pochi anni forse il mondo è troppo cambiato
Nel mille novecentottantuno i vescovi italiani producono la Chiesa italiana e le prospettive del Paese lanciando la parola d'ordine ripartire dagli ultimi
E in un successivo del novantadue evangelizzazione testimonianza della carità
Si esprimano con queste parole l'amore preferenziale per i poveri costituisce un'esigenza intrinseca del Vangelo della carità e un criterio
Di discernimento pastorale nella prassi della Chiesa non è ne è una cosa laterale ne è un sovrappiù
Un'altra felice espressione la troviamo nell'enciclica di Paolo sesto
Otto oggi esima della innanzitutto nel mille novecentosettantuno dove si afferma che la missione che la Chiesa è quella di favorire una cultura della solidarietà
Che richiede una faticosa ricerca in quanto non è possibile offrire un modello sociale prefabbricato
Questa ispirazione di fondo è valida anche a livello internazionale si intreccia con il problema dei differenti gradi di sviluppo e come uno dei suoi affetti odierni l'emigrazione
Giovanni ventitreesimo nella materia dei magistrati due anni prima della sua morte lancia un forte appello a perseguire una giustizia dalle dimensioni mondiali esigenza ribadita dai suoi successori
I Paesi ricchi non possono disinteressarsi della sorte dei Paesi poveri
La questione sociale è diventata mondiale lo sviluppo è il nuovo nome della pace
Per cui è inaccettabile il divario tra paesi ricchi e poveri
Mentre la terribile condizione in cui vivevano molti uomini e donne all'inizio del processo di industrializzazione si ripropone ancora oggi in gran parte del mondo
Anche attualmente di magistero pontificio eredita una grande attenzione al tema dell'immigrazione
In particolare in occasione delle giornate sulle migrazioni fissate a gennaio di ogni anno i cristiani e tutti gli uomini di buona volontà non devono limitarsi a constatare gli affetti che sono le migrazioni forzate per cause strutturali
Bensì andare alle loro cause che consistono in una globalizzazione senza solidarietà
Il processo di globalizzazione
Può costituire una opportunità se le differenze culturali vengono accolte come occasioni di incontro e di dialogo
E se la ripartizione disuguale delle risorse mondiali provoca una nuova coscienza della necessaria solidarietà che deve unire la famiglia umana
Noi europei
Specialmente noi italiani non possiamo dimenticare che per due secoli il nostro continente è stato caratterizzato da un rilevante spostamento di persone
Lasciate senza tutela e accolte nei quartieri più marziani
Spesso per guadagnare su un meglio risolti già nel mille novecentotrenta si contavano nel mondo ventinove milioni di migranti oggi sia accolta duecento milioni
E siamo così entrati nel merito delle questioni affrontate nel volume le condizioni di vita e di lavoro nell'area romana a cui dopo una ultima breve considerazione
Tale riflessione dei secoli più lontani
E sul periodo più recente traiamo un insegnamento per le esprima Roccon le parole
Con cui don Primo Mazzolari grande prete della Bassa padana uno Buffon profeta anzitempo e quindi anche lui messo da parte fino a quando Papa Giovanni non
Lo rimise coro tra virgolette in circolazione con i suoi scritti
Così lo dava il vescovo Geremia bollo Bonomelli morto nel mille ottocentosettantuno che fu molto attivo per i migranti
Uno che non si fermano a veder passare le trasformazioni del tempo in cui visse
Massari arditamente sul convoglio
Così dovremmo essere noi tutti noi cristiani e non uniti dalla comune buona volontà la fede in Dio e in un destino superiore non ci esime dall'impegno per rendere il mondo migliore
Noi cristiani dobbiamo costruire insieme agli altri la città degli uomini e così abbiamo cercato di fare con questa piccola ricerca non contano solo le esigenze nostre ma quelle di tutti
Dobbiamo sentire tutti fratelli e non solo i nostri connazionali
Immigranti che spesso isoliamo con la nostra diffidenza perché differenti nella lingua nelle abitudine
Ho spesso nelle religioni sono funzionali allo sviluppo dei nostri Paesi
Avranno anche contorni problematici ma sono una parte della soluzione che aspettiamo caratterizzati come sono dalla tenacia nel riuscire
Da un'attenta lettura dei risultati della ricerca mi pare
Si possa senz'altro ritenere che si sono per noi uno stimolo ad acquisire un ospite
Di vita diverso sobrio meno consumista più pronto ad accettare quello che oggi sia senza trascurare le possibilità di miglioramento tenacemente contrassegnato dalla volontà di riuscire i spingere il Paese fuori dallo stallo in cui oggi si trova
L'immigrazione insomma può essere una iniezioni di coraggio
Come ci hanno illustrato i curatori della ricerca questa è una buona immigrazione
Cerchiamo di inquadrarla in questo modo per trarne tutto voi i vantaggi e per inserire istanze di progresso nel mondo globalizzato in cui ci troviamo oggi a vivere grazie
Ringrazio don Guerino Di Tora caccia ricordato come appunto prova c'è una storia antica di solidarietà che li legga
Il tema povertà della anche l'immigrazione
La città di Roma c'è una storia antica anche mega tutto questo alla presenza della Chiesa al nostro Paese e su questo tema appunto di immigrazione socialità l'apporto
Della Chiesa della Caritas l'integrazione di immigrati
Do la parola d'ordine Vittorio Nozza direttore di Caritas italiana
Non essere a tutti e grazie questa vostra presenza
All'intervento di don
Guerino tento di aggiungere tre parole tre insiemi
Di parole
La prima sulla strategia della solidarietà promossa da Caritas
La seconda la necessità di evitare
Che l'immigrazione diventi una realtà periferica residuale
E la terza invece sull'importanza sulla necessità di coniugare di impastare insieme
Legalità e solidarietà proprio per evitare che l'immigrazione diremmo così finisca dentro una situazione di
Pesante emarginazione
La prima parola innanzitutto la necessità di promuovere in maniera sempre più intensa la strategia della solidarietà sulla quale
Diremmo così a livelli diversi nazionale diocesano parrocchiale
Le Caritas attenta ad ogni giorno di consegnare la loro presenza e il loro servizio alle persone in difficoltà in modo significativo anche a tutto il mondo dell'immigrazione
La stimolante ricerca condotta da i redattori del dossier e immigrazione sulle condizioni di vita e di lavoro degli immigrati nell'Area romana
Ci porta a riflettere sull'evoluzione positiva sulla cosa buona che diremmo così giorno per giorno nonostante
Le valutazioni o gli squallidi in negativo sta crescendo ed esprimendo sì in maniera sempre più intensa all'interno dei nostri contesti di vita sui quali diremmo così è auspicabile che questa crescita buona avvenga giorno per giorno un po'all'interno di tutto il nostro Paese
Farò riferimento per queste brevi riflessioni ai capitoli che Caritas italiana direttamente curato
E ad altri spunti contenuti in questo volume titolato le condizioni di vita e di lavoro degli immigrati nell'Area romana
Ricordo qui in premessa che l'organismo pastorale Caritas italiana preposto
Nella Chiesa cattolica all'animazione della testimonianza comunitaria della carità trentasette anni di vita domani
Due luglio
In pratica compie Caritas italiana i suoi trentasette anni di vita a partire da quel momento da quella giornata
Ecco di cammino a livello nazionale a livello internazionale ma soprattutto a valorizzazione dell'intenso lavoro presenza
Espresso dalle Caritas diocesane sia stato notando proprio durante questi trentasette anni
Caritas italiana non sempre viene inquadrata nella sua esatta funzione che non consiste tanto
Nel farsi carico di strutture di assistenza cosa senz'altro estremamente importante sempre più importante
Quanto anche sottolineava don Guerino facendoci camminare diremmo seppur velocemente ma in modo significativo dentro la storia che ci ha preceduto ma
Direi così la sua funzione consiste nell'esercitare prevalentemente una funzione
Pedagogica prevalentemente pedagogica formativa una funzione di denuncia
Di stimolo che costituisce la base per lo sviluppo di una molteplicità anche di impegni concreti di strutture di servizi
Di presenze di azioni accompagnando ti la dignità allo sviluppo della dignità delle persone
La costante sì ai vari volti che storie di povertà
Nell'intervenire con gesti e azioni concrete
Il coinvolgere le realtà istituzionali e non dei nostri territori
Se serve a portare aiuto a chi ha bisogno non è certamente azione non di poco conto anche se la lettura che viene fatta al giorno d'oggi soprattutto in questi ultimi periodi
è una lettura piuttosto contro al punto tale
Che le stesse Caritas diocesane i servizi desse
Espresse a volte si trovano fortemente in difficoltà nel sviluppare questo tipo di servizi non tanto e solo come risposta ai bisogni delle persone
E in difficoltà ma anche come contributo alla crescita di una cultura a favore e non di una cultura contro
In altre parole la carità si sente impegnate innanzitutto a incarnare a concretizzare visibili bizzarre la fede cristiana consegni e gesti concreti nella storia di oggi
Inoltre ad intercettare ad ascoltare osservare le diverse situazioni di disagio e di bisogno
E a garantire alle persone che vivono la solitudine ed emarginazione il disagio una molteplicità di relazioni e soprattutto un supporto alla tutela alla difesa dei diritti delle persone richiamando le coscienze sia dei singoli
Delle comunità allora impegno per sostenere in particolare per l'inchiesta in una situazione di precarietà e di disagio
è caricata sulla presenza critica una presenza di stimolo nei confronti dei decisori delle istituzioni pubbliche
Ed è chiamata a preparare in questo modo un po'lo scenario o gli scenari dentro i quali costruire favorire e promuovere
Dignità umanità e soprattutto futuro per tutti
Questo certamente
Non sa di assistenzialismo non sa di buonismo
Ma di vera strategia politica della solidarietà finalizzata all'accoglienza all'incontro alla relazione all'interazione all'integrazione degli immigrati
Per non considerarli mai estranei ma nuovi cittadini
Chiamati a costruire il futuro del nostro e del loro nuovo Paese
Seconda parola occorre evitare
Che l'immigrazione di venti una
Realtà una presenza periferica collocata ai margini del cammino di vita del vissuto delle nostre realtà territoriali dei nostri contesti di vita
La strategia della solidarietà esclude che l'immigrazione si riduca a essere una realtà periferica e cioè marginale
Questo aggettivo connota le realtà che contano poco
Ottengono poco dei centri decisionali e incidono poco sulla società
Le migrazioni non sono una realtà periferica dal punto di vista statistico a livello mondiale sono circa duecento milioni migranti
Tutti i continenti e tutti i Paesi sono coinvolti in questo fenomeno dell'immigrazione del migrare
Partendo tra territorio e collocandosi dentro contesti di vita diverso
Come area di partenze come area di arrivo e non di rado sotto entrambi questi aspetti e l'Italia diremmo così è portatrice di una storia
Che l'ha fatta essere migrante evocava fa essere capace di accoglienza nei confronti
Di chimica e si colloca nel suo territorio
Il due mila e sette l'anno scorso è stato l'anno in cui
Diremmo così si è creato una specie di equilibrio tra
Emigranti italiani all'estero
E immigrati stranieri in Italia con valore di poco al di sopra dei tre milioni e mezzo di cittadini di persone
Nel futuro gli immigrati presenti in Italia arriveranno a livelli molto più elevati voglio dire a commento di una recente proiezione fatta dall'Istat
Sulla crescita dell'immigrazione che alla luce di quanto è avvenuto negli ultimi anni e dell'andamento demografico e realistica una quota di crescita di trecento mila unità l'anno
Se così stanno le cose basteranno vent'anni
Senza più attendere la metà del secolo per superare
I dieci milioni di cittadini stranieri con una incidenza sulla popolazione nessun per io re al sedici per cento in una struttura Lizza azione
Ancor più elevata del fenomeno rispetto a quella che già ora riscontriamo
Una presenza già ora numericamente consistente e ancor di più nel futuro rischia però di configurarsi
Come una realtà periferica anche a livello giuridico
Ad esempio
Il permesso di soggiorno della Comunità europea per lungo soggiornanti ex carta di soggiorno
Assicura di per sé la garanzia del soggiorno e una più ampia equiparazione i cittadini italiani senza tuttavia contemplare almeno in Italia
La partecipazione alle elezioni amministrative e all'accesso al pubblico impiego
Di fatto sono numerosi fattori che emarginano la presenza degli immigrati e li elenco velocemente la prima le difficoltà linguistiche
L'avvenuta da irregolari o la caduta nella
Irregolarità
La durata ridotta dei permessi di soggiorno
I vincoli normativi e le macchinose procedure burocratico amministrative che ne regolano il rilascio e le rinnovo
L'indisponibilità dei funzionari negli uffici pubblici
Lo scarso ricorso ai mediatori culturali
La diffusione limitata delle carte di soggiorno la complessità della pratica per l'acquisizione della cittadinanza
La ridotta consultazione delle loro rappresentanze l'impossibilità di partecipare alle scelte dello stesso Comune nel quale risiedono
Però spicca Bile che si compiono al riguardo dei passi in avanti attraverso un confronto più costruttivo tra gli schieramenti
Ma purtroppo pare che l'orientamento preso vada invece nel senso contrario comunque su questo aspetto ritornerò successivamente
A partire dalla terza parola dal terzo insieme di parole
Di questa breve riflessioni di questo breve intervento
Voglio ribadire come sottolineato anche nella ricerca sull'immigrazione a Roma che gli immigrati anche a livello lavorativo vengono in qualche modo costretti ad essere una periferia
Richiamo l'attenzione di alcuni elementi preoccupanti il primo la prassi quasi generalizzata del collocamento in nero
Anche degli immigrati regolari e l'evasione contributiva nei loro confronti un diffuso fenomeno carsico
Che colpisce maggiormente determinate categorie come le collaboratrici familiari e gli operai nell'edilizia
L'eccessiva canalizzazione verso determinati settori
Il sottoutilizzo di questi lavoratori rispetto alle qualifiche maturate spesso difficili da riconoscere per la complessità delle nostre procedure
E più in generale lo scarso potere contrattuale di cui questi lavoratori godono visti larghi spazi di ricattabili tale Gatti alla precarietà del soggiorno
Non può destare impressione il divario tra preparazione ricevuta e inserimento lavorativo che vede gli immigrati prevalere per percentuali di leone atti diplomati
Trentanove virgola cinque per cento rispetto al trentatré virgola quattro per cento degli italiani
Con uno scarto di sei virgola cinque punti percentuali Censimento questo del due mila e uno
E per l'altissima percentuale di impiegati non specializzati l'ottantatré virgola sette per cento rispetto
Al cinquantaquattro virgola sette per cento degli italiani con uno scolaretto di ventinove punti percentuali dati
Dell'INPS del Duemila e quattro
Inoltre
Un quarto degli occupati stranieri lavora in orari disagiati il diciannove per cento la sera dalle venti alle ventitré
Il dodici per cento la notte dopo le ventitré e il quindici per cento la domenica dati questi dell'Istat duemila e sei
A ciò si aggiunge la loro più elevate esposizione al rischio infortunistico il rischio per loro cresce del cinquanta per cento dati questi dell'INAIL duemila e sei
Questa connotazione periferica questo essere collocati e immagini
Diremmo così del vissuto della società dentro la quale ci troviamo oltre che a livello normativo burocratico e lavorativo si riscontra anche sotto diversi aspetti a livello sociale
Il primo
Emblematico è il differenziale tra quanti a conclusione della terza media non vengono messi all'esame di vicenza tra gli italiani si tratta di un iscritto ogni cinquanta
Tra i figli di immigrati di uno ogni dieci anno scolastico due mila e cinque due mila e sei
Altro ambito emblematico è quello relativo alle condizioni abitative il disagio abitativo non è certo una prerogativa della popolazione immigrata
Ma nel caso degli stranieri non comunitari le problematiche legate all'alloggio tendono ad amplificarsi in particolare
Nonostante il rifiuto di fornire un alloggio gli immigrati regolari rientri tra le forme di discriminazione sanzionate da un risarcimento e da una reclusione fino a tre anni
Nei giornali di annunci economici come Porta Portese a Roma e seconda mano a Milano le inserzioni di questo tipo sono ricorrenti
All'indisponibilità ad affittare gli stranieri e segnatamente agli extracomunitari si associa poi
La tendenza ad applicare loro un cannone speciale che porta ad un incremento del dieci venti per cento rispetto agli affitti pagati dagli italiani nonché più veramente
La richiesta di garanzie aggiuntive come una fideiussione bancaria e nonostante questo il più delle volte la locazione transitoria o in nero
Terza ed ultima parola la necessità di coniugare di impastare tra loro legalità e solidarietà per evitare l'emarginazione degli immigrati
L'ordine pubblico e l'immigrazione pur avendo evidenti interconnessioni non sono la stessa cosa e la politica migratoria non può esaurirsi nei provvedimenti di sicurezza
Come autorevolmente affermato la Conferenza episcopale italiana ed è stato ribadito alla recente trentaduesimo convegno nazionale delle Caritas diocesane settimana scorsa ad Assisi
Legalità e solidarietà sono due concetti da coniugare da impostare insieme
Non si deve pensare l'immigrazione in maniera disgiunta dalla legalità ma neppure si deve pensare all'immigrazione in maniera disgiunta dall'accoglienza dalla solidarietà dall'accompagnamento e dalla giustizia
Sul primo punto non si cessa di insistere dal secondo Sipa del secondo si parla poco e le proposte sconnesse scarseggiano
Il pacchetto sicurezza ha generato in Caritas e più in generale in tutto l'ambito sociale diffuse perplessità per i suoi contenuti
Ed ancora maggiore perplessità è stata manifestata per il fatto che l'attenzione venga dedicati in via esclusiva all'immigrazione irregolare quasi che per tutti gli immigrati che sono ben più numerosi tutto vada bene
Noi riteniamo invece che il contenimento la repressione le misure penali non debbano essere proposte come l'essenza della politica migratoria
Nel buon ordine delle cose
S sono solo una parte residuale da utilizzare in presenza di comportamenti devianti rispetto alla norma che non riguardano però la stragrande maggioranza degli immigrati
Come altre volte abbiamo ribadito spiegando l'orientamento della Caritas serve una politica immigratoria che faccia perno sulla forza incentivante dell'interazione dell'integrazione
Il collante di cui necessita una società multiculturale sono le disposizioni in grado di accogliermi nuovi venuti
Sostenendo li collo fetta di pari opportunità e incentivando la convivenza e la coesione sociale
A questo riguardo servono più risorse di quanto finora sia stato fatto e se i fondi pubblici non bastano non ci sembra infondata l'ipotesi emersa nell'ambito dell'associazionismo degli immigrati
Di far pagare una quota per l'integrazione e i datori di lavoro come del resto gli stessi immigrati pagano per ottenere il permesso di soggiorno
Si ritiene che la vigente normativa per alcuni versi sia carente e talvolta controproducente
Non voglio qui ribadire le posizioni di Caritas italiana che sono già note ma solo per onorare più consistenti interventi a sostegno dell'integrazione con particolare riferimento agli alloggi
Alla scuola tra i corsi di lingua alla mediazione culturale all'associazionismo tanto per fare alcuni esempi
Poiché la popolazione immigrata esposta a rischi dell'esclusione sociale pur essendo chiaro che la sua presenza sarà sempre consistente
Gli investimenti per l'interpretazione l'integrazione sono il rimedio più efficace per evitare che gli immigrati costituiscono nel tempo una periferia del nostro abitare
I politici
E gli amministratori pubblici devono individuare adeguate strategie di intervento per ampliare lo spazio sociale e giuridico di condivisione e ridurre le situazioni di svantaggio
Solo così si può allontanare lo spettro dei conflitti già emersi in altri Paesi e alimentati proprio da tali disagi
Insisto in questa occasione dedicati in modo particolare ad un'attenzione ad uno sguardo non osservazione dell'area romana
Sul ruolo degli enti locali per l'emancipazione degli immigrati e il miglioramento delle relazioni sociali
Seppure condizionati dalle norme nazionali essi hanno la possibilità di operare in maniera differenziata incidendo significativamente sulle situazioni locali
Ponendo un rimedio le attuali carenze eliminando progressivamente le varie linee di distinzione che pongono gli immigrati in una situazione di svantaggio un grazie particolare
A chi ha costruito con tanta fatica
Questa indagine a chi vi ha collaborato a chi ha dato una sua ma hanno per la buona riuscita e a voi tutti per l'interesse la sensibilità
E la volontà di conoscere in maniera sempre più vera rispettosa e da futuro questo grande fenomeno che l'immigrazione grazie
Ringraziamo ringraziato Vittorio Nozza che ha chiarito appunto una serie di elementi della posizione della Chiesa italiano della Caritas in particolare sottrae migratorio do la parola
All'assessore al mio stesso dopodiché socio del Comune di Roma Sveva Belviso che ringrazio anche perché schiacciato tra impegni istituzionali e quindi purtroppo appunto potrà di indicarci soltanto qualche minuto
Del suo tempo su questa Sezione responsabili giudica la responsabilità che mi è stato di pubblicità sì
Sì intanto vi ringrazio e scusatemi perché non potrà rimanere appuntamento con il Sindaco l'Assessore al Bilancio per le problematiche le bilance del sociale quindi dovrà andar via subito
Ringrazio la Caritas sapere il suo stile di accoglienza che ha nella quotidianità
E anche perché aiuta coadiuvare amministrazione nel punto di vista informativa queste ricerche per me sono sicuramente preziosi che cosa questa Amministrazione intenzione di fare per quanto riguarda la problematicità degli immigrati a Roma
E mi allaccio lei a un'affermazione che ha sentito poc'anzi quello che
La la solidarietà
E la legalità sono due valori importanti che devono
Coesistere null'altro ovviamente laddove se ne
Un aspetto di irrigidimento da parte di un'amministrazione sulla necessità della legalità ci deve stare nel contempo una cessione da parte della stessa Amministrazione verso l'accoglienza
Vagliamo dirvi che stiamo lavorando a un progetto
Che tende a istituire all'interno dell'Amministrazione comunale un albo un albo dove potranno iscriversi gli immigrati regolari con altro profilo dal punto di vista culturale con alte
Specialità che possano servire per due sconti amministrazione uno
Come
Risorsa importante e fondamentale e che con le loro competenze possono aiutare l'amministrazione
E due di ausilio
Agli appartenenti alle stesse comunità
Prati o per aiutarli all'integrazione che cosa intendo
Noi abbiamo attualmente registra però e più o meno vuoto nel senso che se abbiamo degli scritti tra paraffina amministrazione laddove fa dei tre oggetti sull'integrazione non è chiamiamo atto
Quello che è mio preciso interesse è quello di fare un albo vero concreto dove la ragazza rumena psicologa
Non che viene a Roma è laureata ha una sua professionalità vuole lavorare vuole integrarsi passa viene
Una chance dall'Amministrazione uno perché l'Amministrazione vuole dare un segnale di apertura ai due perché quella ragazza per l'Amministrazione una risorsa
Perché potrebbe essere iscritta come mediatore culturale per l'Amministrazione e potrebbe aiutarci anche tutta quelle mediazioni sociali che vennero fatte l'elaborazione dei conflitti
Scusate io vedo tutti che guardate c'è un po'qualche problema no ho visto
Uno spostamento che dà forza e ho detto qualcosa sanzioni il
No né mi sono sbagliato avesse l'interazione quindi io sono un buon amministratore quest'anno succede
Il queste ritengo che sia molto importante perché abbiamo se non tante professionalità che non vengano
Né
Stimolate mentre attivamente tese
Anche utilizzate da un certo punto di vista no
Che gli stranieri che vennero qua io ho delle risorse sono risorse anche sì per l'Amministrazione
Quindi vorrei vorrà nei prossimi progetti utilizzare direttamente persone iscritte a questo nuovo albo degli stranieri
Professionisti questa insomma un'apertura ne neghiamo
Che anzi collaboreremo avremo la necessità di collaborare con tutte quelle strutture territoriali situazioni territoriali che passano anche aiutarci nell'aspetto informativo di questo nuovo progetto dell'Amministrazione
Io per questo ringrazio ancora mi dispiace che devo salutarmi scusare per l'inconveniente della sguardo e a rivedersi
Ringraziavo all'assessore
Sveva Belviso appunto che si sta cominciando a
Come dire confrontare con la complessità del fenomeno migratorio e ci ha comunque fornito diciamo così questo primo contributo
Evidentemente appunto manca questo evidente Marco Revelli presenta Commissione esclusione sociale di cui ovviamente anche se faccio parte come se non posso fare le veci del proprio motivi
Dico soltanto due brevissime parole di conclusione evidentemente ringraziando tutti per la appunto comunque Venza partecipazione fino alla fine di questo incontro e soprattutto perché me
è un segnale dobbiamo dobbiamo continuano a dare irrigazione offrono compromesso le persone immigrate sono assunto persone con umanità sogni e volontà di stare in questo Paese
Una volontà ovviamente che si affianca quella dei nostri concittadini italiani ma che appunto deve essere valorizzata per quella che è una presenza muova
Di appunto voglia di costruire il paese voglia costruire operativa personale voglia di costruire città e territori che poi sicuramente saranno diversi tra qualche anno
Però indagare su queste aspettative su questi volti veri non quelli appunto fittizi ricostruiti in maniera Arrigo al ribasso dalla spesso la comunicazione
Partendo dal peggio partendo da quello che non fa partendo
Da una da un pregiudizio mi siamo l'operazione che dobbiamo conclusero Barci ognuno nei propri ruoli e propri
Contesti nel cuore può perché questo come dice la Presidente Zingaretti all'inizio ci mette la condizione di conoscere un fenomeno e lavorare per quello che non per quello che dovrebbe essere secondo del mio autovetture questo secondo me credo sia sotto il il ruolo di questa pubblicazione di questo studio ed è importante però perché dentro riflessione ma come si esprime sociale fa sul tema le povertà delle scuse al nostro Paese
Da uno spaccato ulteriore perché anche di questi temi fra qualche anno evidentemente in maniera anche più densa anche i fenomeni diciamo così discussione potrebbero essere coinvolto in maniera forte
Ecco io oltre ispira ringraziamento tutti i relatori lentamente a Galli dosso a Franco Pittaro che organizzato l'incontro posso tanto dire buon lavoro a tutti grazie per questo pomeriggio di studio di riflessione