Francesco Saverio Nitti

Dico
Bene
Allora
Nonostante il clima verso come vedete
Speranze diritti di
Equilibrare anche il clima
Sono fallite come il suo ministero
E Napoli vi accoglie con la pioggia cursore dunque iniziamo
E c'è appunto
L'inserimento oggi
Del professore Zagari
Dopo il professore Zoppi Salvatore Drago ha già fatto la relazione quindi non c'è oggi Andria Pizzalis
L'ha già fatto e quindi
Va bene calore dopo la parola sulle Zoppi per
Svolge il tema Napoli lì qualche consiste
Grazie
Metti
Né di scritti che spaziano
Dalla fine del
Diciannovesimo secolo
Al primo
Decennio del secolo successivo
Mostra
è stato più volte
Rilevato in queste giornate mostra padronanza
Della storia
E della politica europea
Con una visione a tutto campo e approfondita
Dell'Italia e dei progressi compiuti
Notevoli
Anche se pagati da sacrifici immani
Sopportati principalmente dei ceti deboli del Paese
L'autore
Nostro autore descrive la realtà del Mezzogiorno
Regione tutt'altro che reca contrariamente a quanto ritenevano molti italiani del nord
Eppure non priva di fattori positivi
Il diffuso ed esteso demanio la considerevole ricchezza monetaria
Credito pubblico più che saldo
Ciò che le mancava
Scrive il nostro nella dedica al settentrionale settennato senatore RU in apertura del volume nord e sud prime linee di un'inchiesta sulla ripartizione territoriale delle entrate della spesa
Dello Stato in Italia pubblicata a Torino nel mille novecento
Ciò che le mancava era ogni educazione politica
Invece
Aggiunge si è seguita
La via opposta
Un po'per necessità un po'per in coscienza
Soprattutto per colpa degli stessi meridionali
Netti ricorda
Che i Governi assoluti avevano quasi proibite ai cittadini di occuparsi di politica
E che al tempo stesso la politica voleva dire soprattutto corruzione e sopraffazione
Per affermare subito dopo
Innegabile che politicamente meridionali hanno rappresentato un elemento di disordine
Le loro amministrazioni locali vanno d'ordinaria
Male
I loro uomini politici non si occupano
Nel maggior numero che di partiti locali
Un trattato di commercio ha quasi sempre per essi meno importanza che la non permanenza di un delegato di pubblica sicurezza
Concordi
Prosegue
Nel chiedere una legge speciale un sussidio sovvenzioni per
Danneggiati politici spesso immaginari
Sono discordi in ogni grande opera collettiva
Presi individualmente spesso valgono moltissimo insieme
Poco
Al termine di una lunga riflessione precisava nel Mezzogiorno d'Italia
Se destinato a un risveglio grande
Non può conquistarlo che lentamente unificando le sue Amministrazioni
E facendo
La sua educazione economica
Concludeva la lettera all'amico editore rom scritta a Napoli nel giorno di Pasqua
Con l'invocazione insieme un auspicio
Quando nell'Italia meridionale non saranno mandati peggiori funzionari ma i migliori perché l'operatore più difficile
Quando le forme attuali di parassitismo saranno combattute e non aiutate e non sarà considerato il Mezzogiorno come il campo di conquista di ogni condottiero
Qualche volta di ogni avventuriero parlamentare
Quando si agevolerà
La formazione della ricchezza e nessuna nuova imposta verrà deprime arma
Allora si aiuterà
La trasformazione industriale del Mezzogiorno il problema sarà risolto
Se il nome d'Italia è venuto dall'estremo sud della penisola anche gran parte della storia è cominciata il nesso
Il problema della libertà e l'avvenire dell'unità sonora nella soluzione del problema meridionale
In anni lontani
Fortunato aveva scritto sul Politecnico pagine vibranti acutissime sulla burocrazia
Diventata
Scriveva una delle macchine più potenti e necessarie
Nei governi così complicati della società moderna
Una burocrazia che tende sempre a diventare una pedante o Croazia
Che avrebbe avuto necessità di quell'intelligenza
Intesa come forza motrice regolatrice della gran macchina burocratica che difettava nell'assenza di responsabilità ben definite
Con continue ingerenze politiche da un lato
E l'impotenza del burocrate di fatto sciolto da ogni effettivo rapporto con la legge
Se prendessimo aveva notato il Villari sempre nel mille ottocentosessantasei
Una duna tutte le istituzioni che hanno bisogno di riforme
Non trovo noi troveremmo sempre che il primo passo si riduce ora trovare il modo di introdurvi maggiore intelligenza
E uomini capaci
Il resto verrà poi assai facilmente
E quasi
Da sé
Per aggiungere poco dopo una Nazione civile
E quella che a scuole le quali mentre istruiscono fortifica no di intelligenza individuale
Moltiplicando l'intelligenza nazionale formando il carattere
Dando la disciplina morale e civile
Così da migliorare tutto l'uomo
Netti sempre del mille novecento
Avverte
Che senza
Industrializzazione è stato sottolineato più volte anche nel corso del nostro convegno
Non ci sarà vera crescita per un sud densamente popolato e con un territorio difficile
Reso impervio dall'assenza di vie di comunicazione
Ricco di alcune
In alcune aree di acque inutilizzate
Con l'agricoltura povera infestata dalla malaria non educato sottolinea ad alcun regime di libertà è uscito
Dopo il mille ottocentosessanta da uno stato quasi medievale
Un elemento di disordine nella politica italiana
Mentre il Nord e traeva grandi vantaggi dall'unificazione territoriale continua il sud se possibile regrediva partita da Napoli
Non più capitale soltanto popolosa
Città evidenziava
Composto da un ceto medio che andava impoverendo sì e da quattro quinti di poveri
Per tutta la Capitale scrive ancora Nitti Napoli avrebbe dovuto trasformarsi una grande città industriale ma
Mancava
L'educazione
E poiché il Paese non aveva educazione politica fu dato in preda tutte le clientele e più infami
Da Governi che non volevano assicurarsi se non delle maggioranza
E questo stato di cose impedito ogni sviluppo di vita industriale
Come ben noto e come è stato richiamato
Il Novecento è anche l'anno dell'inchiesta Sarezzo
Che prese il nome dall'alto magistrato amministrativo al vertice del Consiglio di Stato
Chiamato a presiedere la Commissione
Un'inchiesta che per quanto avesse come obiettivo l'Amministrazione comunale di Napoli
Fornisce a Nitti una messe di dati i quali
Gli consentono una valutazione
Quasi complessiva dei mali
In gran parte endemici di una delle città più popolate d'Europa con i suoi almeno seicento mila abitanti
Dallo spadroneggia re della camorra la consuetudine di un governo amministrativo inefficiente e del tutto estranea al principio di legalità
è
Son sempre parole di Nitti e Regno delle clientele
Mentre il Comune capoluogo continua operare senza neppure disporre
Di un archivio generale
Sulla scorta di questa impietosa e verifica fotografia
Raccolta in un corposo testo che suscitò scalpore netti pronuncia cinque discorsi nel mille novecentouno alla società per la diffusione della cultura di Napoli
Il quarto si conclude con la seguente affermazione
La questione meridionale è una questione economica
Ma è anche una questione di educazione e di morale
E lo spirito
Di opposizione all'abuso o all'invadenza governativa
E lo sviluppo della morale pubblica gioverà hanno
Più di ogni altra cosa fare
Il uscire il Mezzogiorno da questo stato che veramente assai triste
L'Italia meridionale prosegue non deve chiedere nulla deve solo formare la sua coscienza
Perché reagisca alla continuazione di uno stato di cose che impoverisce e degradati deve soprattutto volere maggiore sicurezza di ordinamenti
Maggiore rispetto della legge deve più ancora preferire agli strumenti agli aumenti dispense per qualsiasi ragione la diminuzione delle imposte più tormentato mossa
Continuerà
Ancora l'equivoco presente
Si domanda
Continuerà risponde fino a quando noi in un
Vorremmo vedere la verità corsi come
Fino a quando noi attenderemo la nostra salvezza dagli altri e non da noi stessi
Nel mille novecentotre
Matura
Quel convincimenti che aveva
Cominciata delineare negli anni precedenti in vari suoi scritti
E in particolare nella sua
La riforma sociale
Li espone nel volume
Pubblicato nello stesso anno mille novecentotre Napoli e la questione meridionale
Il punto di partenza la constatazione che fra l'Italia del nord dell'Italia del sud la differenza di condizioni economiche sociali asse maggiore al presente rispetto al mille ottocentosessanta
Per lo studio somme offese
Vi sono ora due Italie
Una progredisce rapidamente
Entrare già nella zona della civiltà industriale l'altra si dibatte ristrettezze crescenti
L'Italia del nord o non aveva quasi grande industria nel mille ottocentosessanta in ogni modo non ne aveva più che il Regno delle due Sicilie
Da che dipende la differenza attuale la libertà è stata dunque un veleno per le centimetri rionali
Un esame profondo della questione ha menato a conclusioni cui non è possibile fuggire
L'unità politica giovato molto dise ugualmente
Le leggi economiche tributarie le stesse leggi di carattere sociale giovano al nord e spesso nocciolo al sud
Il Mezzogiorno sopporta un carico tributario molto superiore alle forze in compenso riceve dall'Unità vantaggi molto minori
Così è dunque l'opera dello Stato piuttosto che diminuire accento ogni giorno le differenze
Vi è poi un altro lato della questione
Il Mezzogiorno è molto ignorante
Più ancora e deplorevole in esso la mancanza di ogni coscienza politica
è spesso un grande elemento di disordine
L'azione politica del Mezzogiorno non è utile all'Italia spesso e dannosa
Non è solo un Energia ritarda Trichet
La colpa è dei meridionali non però solo di essi ogni Governo lavora
Tra virgolette soprattutto nel Mezzogiorno per la stessa ragione per cui il Governo di Vienna lavora più volentieri le masse letterale della Slavonia
Onde meridionali chiedono spesso ciò che è inutile ciò che è superfluo ciò che è dannoso e non hanno alcuna
Resistenza al male
La questione meridionale dunque molto complessa è
Prevalentemente economica e finanziaria ma non è sono tale
Permetti in primo luogo è un dovere richiamare l'attenzione degli italiani su cosa sia veramente la questione meridionale una questione che non può essere usata per speculazioni per coltivare basse passione
Essa esige
Un grande sforzo di sincerità
E questo sforzo deve essere
Ingrato soprattutto e meridionali e a chi prevale fra essi
L'Italia meridionale continua presenza tutti i sintomi della depressione
Causa principale della quale è stata la legislazione unitaria
L'Italia del Mezzogiorno non possiede ancora sono sue parole una coscienza collettiva
Questa drastica affermazione ne segue un'altra perentoria a motivo dei diffusi radicati mali interni senza speranza di rimedio
Per lui in quel momento
Il Governo scrive
Nonostante ogni affermazione degli uomini che lo compongono e Stato e sempre nel Mezzogiorno la più grande causa di disordine morale il Governo attuale non è migliore dei precedenti spesso è peggiore
Gli uomini che ora sono all'opposizione a loro volta se diventeranno Governo faranno quasi ugualmente male o faranno anche peggio se la coscienza pubblica non si rinnoverà
Per rinnovare la politica del Mezzogiorno occorre sì
L'avanzamento dell'economia
Solo attraverso il miglioramento delle condizioni di vita nascerà Annapolis impresa industriale
E con essa
Afferma una classe operaia più ricca e colta una borghesia più intelligente e soprattutto meno povera saranno
Le condizioni per porre un freno ai tanti abusi al malcontento alla diffidenza
Per Nitti al presente non c'è da sperare
Nel Governo e neppure nel Parlamento
Chiusi nel loro artifici
Per quella che
Indispensabile l'opera morale di rinnovazione
Tuttavia proprio Governo grandi porcherie nell'indirizzare e dirigere la vita economica nazionale
Il regime ferroviario regimi trasporti marittimi regime doganale l'ordinamento delle acque pubbliche lo nuova occorrente azione della finanza saranno decisivi negli anni prossimi
Onde prosegue il Mezzogiorno potrà diventare ancora più povero può avere un'alba di rinnovazione secondo la politica che si seguirà
Occorre dunque con grande serenità di criteri
Apertamente mostrare quali vie si devono seguire se veramente si voglia giovare al Mezzogiorno
L'esame diretto della situazione possono condurre a proposte utili e concrete prosegue
E noi cercheremo per quanto è possibile di tracciare le linee generali di un'azione qui dovrebbe essere di retta maggiormente l'attività dei meridionali
Non mi soffermo
Sono stati temi
Trattati in questo convegno
Non mi soffermo sulla legislazione speciale
Alla quale Nitti in quel momento storico assegna un'importanza capitale
Muterà idea col passare degli anni
Ne mi dilungo sulla finanza pubblica pilastro fondamentale del suo progetto politico economico e sociale
Nessun le forze idrauliche tema di grande
Rilievo
Sottolineo invece di nuovo il spesso della questione morale
Un movimento di rinnovazione continua a ripetere Nitti deve necessariamente muovere dagli stessi meridionali
Al presente deboli incerti divisi
Così da poter imprimere un moto che agendo fattivamente nel tempo sconfigge il disordine delle idee che in loro predominante
Sta qui la grande contraddizione tra la necessità di agire e l'incapacità ad assumere responsabilità in declinabile
Se l'unità politica nazionale va rispettata anzi
Difesa fino al sacrificio
Occorre
Sottolinea svegliare né meridionali la coscienza politica rinvia stare lo spirito di resistenza educare con ogni sforzo alle tendenze industriali della vita moderna
Opera
Non diede
Mette in evidenza
Non breve
Non facile
Il Mezzogiorno è ridotta a Colonia di consumo del nord al tempo stesso perde con l'emigrazione le sue migliori energie
Di fronte a una situazione la quale allo stato non può che peggiorare
Le cosiddette riforme della finanza democratica
Utili per l'Italia che cresce sono perniciose per il sud
Metti nel suo quasi ossessivo ribadire e precisare ritiene si debba agire su due fronti
Riqualificare Napoli affinché si affermi quale centro motore
Intellettuale e industriali tutto il mezzogiorno
Continentale al tempo stesso è necessario
Bonificare le zone interne
Così da eliminare la malaria assicurare grazie anche all'energia elettrica condizioni di lavoro e di vita civile attraverso l'agricoltura la forestazione il commercio
Napoli sostiene
Pur essendo condizionata dall'assenza di vasti territori pianeggianti alle spalle del supporto deve saper utilizzare l'energia idraulica e diventare un grande centro industriale
Capovolgendo la situazione attuale che vede il capoluogo campano comune a città che consuma poco ma produce ancora meno
Occorre perciò battere in breccia il qualche corsisti coloro che si adattano alle piccole
Concessioni
L'analisi sul Napoli
Si sviluppasse attuata argomentata severa
Il futuro afferma non è nell'incremento dei consumi
Neppure significativi vantaggi possono venire dal vivere una città dei molti studenti universitari nel Napoli può far conto su rilevanti rimesse degli emigrati
Per di più la cita con i suoi ora settecento mila abitanti custodisce nel suo seno insidiose forza che puntano a ritardare nella crescita
La borghesia improduttiva
Il popolo più pura Abbili intelligente dolci dal lavoro e condizionato dei pregiudizi mal nutrito e privo di educazione tecnica
Da disordinata costosa e dominata da interessi di parte amministrazione comunale
Con la pessima situazione delle finanze municipali
Nel T tre dalla
Diagnosi le sue conclusioni
In primo luogo esiste un problema speciale della città di Napoli la cui economia è stata particolarmente depresso dall'ordinamento unitario attuata a partire dal mille ottocentosessanta
Basta rilevare serva
Che per
Industrie Napoli è meno importante della piccola Como e per commercio marittimo di poco al di sopra della piccola Savona
Napoli
Lo ripete in tutti i suoi scritti ha un solo avvenire
Diventare una città industriale un traguardo questo difficile perché il capoluogo campane privo di tutte le condizioni sociali che rendano attuabile la trasformazione ospitati
Mancano infatti i capitali manca una borghesia industriale manca nel popolo una conveniente educazione tecnica
Per Nitti tuttavia esistono le condizioni materiali di trasformazione
La situazione del porto vantaggiosissimo nelle forme attuali del commercio mediterranea
L'esistenza di grandi forze idrauliche messe a breve distanza è facilmente utilizzabili
Ad esse si aggiunge
L'esistenza di una popolazione abbondante capaci di diventare industrialmente abile
Sottolinea scrivendo
Purché
Aggiunge vi sia una politica che se ben realizzata sia in grado di richiamare non solo i capitali nuovi in cerca di investimento ma industriali già esperto
Napoli ricordo ancora una volta
E numericamente la più grande città italiana
Vi è una prima semplice riforma da fare della città di Napoli modificare sottolinea l'ordinamento amministrativo attuale
Netti e però costretto immediatamente a precisare quella riforma e tutt'altro che semplice
Perché offende la vecchia ideologia e nuovi interessi
Trova perciò la più tenace resistenza
Non sarà possibile aggiunge eseguirla senza contrasto
Pure
Precisa essa sola senza sacrifici senza spesse determinerebbe la costituzione della più grande Napoli
E anche di una Napoli assai migliore
Nitti trovando il motivo per continuare abbattere il suo Chiodo tutti coloro che si sono occupati della città partenopea quando sono stati capaci di superare condizionamenti e pregiudizi
Hanno dovuto riconoscere che quello napoletano è un grande problema nazionale e che nulla quasi si può fare nelle forme ordinarie e per le vie ordinari
D'altronde
Come sarebbe possibile risanare le dissestate finanze comunali
Attraverso le leggi
In vigore
Si presenta
Lady avanza due esigenze che
Sembrerebbero inconciliabili
Non togliere alcuna libertà locale per non deprimere ancora più la popolazione
E stabilire un regime che permetta di sopprimere gli abusi nell'amministrazione dei servizi pubblici e di indirizzare la città verso la trasformazione industriale
Queste due esigenze reclamano dopo attenti studi la creazione di uno speciale ordinamento amministrativo
Al fine di unire Napoli e Comuni vicini determinare una zona doganale franca creare quartieri industriali realizzato il trasporto di grandi masse di energia idroelettrica a scopo industriale
Scelte eccezionali che determinano conflitti di interesse
E che sottolinea richiedono un potere che opera all'infuori delle incerte correnti di una pubblica opinione non ancora formata
Quella
Di Napoli ribadisce dunque quello di Napoli è dunque un problema nazionale
Che richiedono speciale ordinamento amministrativo
è una legge che unisca la città e comuni limitrofi fare una più grande e Napoli e la frase suggestiva che rilancia
Perché la città ha bisogno di uno spazio
Di spazio per la crescita industriale unica via per emarginare
Il parassitismo risanare le pubbliche finanze locali favorire la sicurezza
Nitti torna quasi ossessivamente su un tema
Occorre riparare alla mancanza di una borghesia industriale e alla deficienza di cultura e di educazione tecnica
La scuola come grande officina lancia questo lo slogan felice mi pare
Perché
Perché noi
Perché è necessaria la scuola la cultura la scienza la ricerca
Perché lui scrive mi avvio a concludere
Noi andiamo incontro a una società in cui lo spirito scientifico avrà un'azione sempre più grande
E dove l'industria avrà una base sempre più scientifica
Tutto lo sforzo dell'istruzione deve essere rivolto a penetrare la nozione di realtà e a dare fondamento industriale a tutte le comuni forme di attività
Perché
Prosegue
La scuola deve essere
La più grande officina dell'attività nazionale
La fonte di ogni maggiore ricchezza
Non fabbrica di esaltati editor PD
Troppe lingue morte aggiunge malamente insegnate apprese
L'insegnamento delle privilegiare la semplicità con meno esami e maggiore serietà di esame meno pompa mentale e più matrimonio di realtà
La questione della cultura e dell'educazione nazionale interessano
Aggiunge tutti i partiti
Ma interessano soprattutto la democrazia
Incerta guisa per essa sono la condizione di
Esistenza
Affinché
Questi obiettivi non scadano nell'utopia
Occorre tenere strettamente intrecciate politica economia e società
Dando e l'insegnamento ogni Tiano prioritaria attenzione al bilancio dello Stato e al suo equilibrio
Grazie anche ad analisi minuziose le quali richiedono un'amministrazione pubblica organizzata come un'impresa
Si trattava
Mi pare di poter dire
Di una strategia politica affondamento produttivistica che intendeva
Presentarsi come alternativa sia rispetto alla prospettiva rivoluzionaria che nei confronti di una piattaforma ottusa mente conservatrici
Nitti solo dopo aver affrontato confrontandoli con quelli internazionali i problemi della produzione della circolazione monetaria dello sviluppo
Imprimere una svolta nettamente meridionalistica
Che non abbandonerà più
Alla sua attività che insieme
Scientifica e politica
Siamo a cavallo tra
Diciannovesimo e il ventesimo secolo
Negli anni in cui lo studioso nel feste ricostruisce la ripartizione territoriale delle entrate delle spese pubbliche in Italia
Ponendo in termini nuovi
Attraverso l'ampia viva documentazione ricavata
Il confronto tra le due grandi aree territoriali ed economiche del Paese
Nessuno prima d'allora mi pare
Aveva affrontato insieme
Forte di una dettagliata inoppugnabile documentazione scientifica
La questione nazionale e quella in essa inserita meridionale
Qualche non trascurabile sopravvalutazione della città borbonico sul versante della solidità finanziaria venne presto corretta da Giustino Fortunato ed altri studiosi
Ma non è risultata mi pare pregiudicato l'impianto complessivo anche se le polemiche non mancarono immediatamente e negli anni avvenire
In quel primo
Scorcio di secolo
Per tanti versi
Nitti fu un politico nuovo
Per la comprovata appassionata attenzione al Mezzogiorno
Per l'aver richiamato dati alla mano
L'interesse sulle reali pressanti condizioni economiche e sociale della nazione
Per aver indirizzato all'attenzione della politica concentrata sui temi parlamentari sulla realtà viva del Paese nel confronto con le democrazie gli Stati più avanzati dell'Occidente
Per la rilevanza riservata sia alla scuola che all'industria
Per la più volte ribadita necessita di una classe dirigente capace di interpretare governare la realtà economica imposta dei nuovi tempi
Netti fu uomo politico il legislatore
Sa ganasce lungimirante in campo economico e sociale è stato ricordato qui
Dal disegno di legge sul monopolio dell'assicurazione sulla vita con Giolitti
All'ideazione realizzazione dell'opera nazionale per i combattenti e reduci
Per dare impulso in agricoltura la bonifica le trasformazioni fondiarie culturali al successo del presto nazionale in un momento particolarmente difficile
L'uomo politico il legislatore
Sì sagace lungimirante in campo economico sociale ma non non in grado
Di trasforma di trasfondere l'alto senso che aveva disse
Del suo intelletto della sua cultura
Accompagnati dal suo sulfureo sarcasmo che spesso lo danneggio
Non in grado
Di trasfondere quindi l'alto senso che aveva di sette il suo intelletto della sua cultura
Incapacità di governo
Allorché il precipitare della situazione sociale e politica
Avrebbe richiesto oltre a una visione strategica
Capacità di ottenere consensi e di agire con l'indispensabile tempestività e compari efficace
Mi manca il tempo può e non è nella relazione un confronto con Giolitti
Ne ha facoltà finisco
Netti possedeva una vasta conoscenza della realtà
Delle realtà economiche
E politiche francesi inglesi tedesche e anche statunitense è stato ricordato autorevolmente
Inizio di convegno della sua ottima padronanza delle lingue
Stranieri più importanti
Vi era ben chiaro comprese industriale quale l'Italia avrebbe dovuto nella sua
Interezza territoriale
Diventare
E non potesse prescindere
Dalla presenza diffusa di scuole tecniche di qualità di ben organizzate e poche Università degli studi
Di una classe dirigente private pubblica ampia capace in particolare
Di trasformare i depressi e fortemente corrotti comuni del Mezzogiorno
In centri di propulsione della vita civile del progresso
Il suo insegnamento accademico vasto e profondo i suoi numerosi scritti
Le Brady ma significative
Nei loro aspetti positivi e negativi esperienze di Governo
Lasciarono
In Louis Segni profondi
Non era Nitti un trascinatore di folle
E neppure aveva
La pressa suggestiva di Giolitti sulla grande maggioranza dei membri per la Camera dei deputati
Anzi
Si compiaceva troppo disse
E suscitava caratterizzando sitter certi
Suoi atteggiamenti
Politici reazioni
Sarcastica
Ben note
Altero
Aspro e spesso corrosivo
Incline agli accessi agli eccessi verbali
Nei momenti difficili in particolare nel lungo esilio fu coerente nel suo antifascismo
è ritornato in Italia
Meno ultimativo e quasi sereno nei giudizi politici
E coerente nel suo patriottismo
Ammetteva
E io soprattutto nei grandi periodi dove la vita del Paese in gioco non sono il più adatto né a compromessi
Né
Alle transazioni
Fu bersagliato fino agli ultimi anni della sua vita
Era
Però capace
Mi piace sottolinearlo
Di trasmettere il suo insegnamento il suo credo
E la sua passione civile e politica
A gruppi
Rimasti su certamente ristretti
Di operatori
Che però tramite Luigi
è stato ricordato in queste giornate
Accolsero negli anni del fascismo
E nel primo decennio del secondo dopoguerra incarichi rilevanti in settori strategici dell'economia nazionale
Uomini è una delle eredità di Nitti con un forte senso dello Stato
Suscita attori a loro volta di più ampi energie
E di diffuse competenza
Grazie
Ringrazio il professor Zoppi per questa bella relazione e
Per aver centrato il punto focale che
Rende attuale
La riflessione sull'opera e sull'azione di Nitti
è stato
Divenuto più volte
Nitti pone insieme
La questione morale la questione economica la questione politico istituzionale
E se oggi a
Oltre un secolo di distanza
Non ci ritroviamo con i problemi aggravati rispetto
Al tempo di Nitti
E perché nel nostro Paese questi problemi non sono stati mai affrontati
E risolti come è capitato in altri Paesi la nostra tradizione pubblica risale purtroppo non
Al pensiero politico moderno di Machiavelli e Guicciardini ma al perspicacia il trattato della famiglia di Leon Battista Alberti il nostro e un Paese fondato su una certa idea
Di famiglia i clan che sostituisce lo Stato
E che impedisce la costruzione di uno Stato e di una
Coesione nazionale intorno ad Insiel e a Napoli abbiamo Prodi i nostri problemi specifici non è un caso
Che la camorra
Dei tempi di Nitti che portò al primo dibattito sulla questione meridionale del mille novecentoundici in Parlamento
Era
Una camorra che era poca cosa la bassa camorra di Ciccotti poi c'era l'alta camorra che era quella politica istituzionale purtroppo
La situazione si è rovesciata ma si è rovesciato in peggio la camorra
Lineare da oggi e alta criminalità
Moderna imprenditorialità mondializzata e purtroppo domina in una città in cui manca
Una classe dirigente adeguata ai problemi
E quindi
Continuiamo
Grazie diciamo alla
Capacità dell'avvocato Marotta
Di insistere da decenni su questi temi nonostante tutto a riflettere su questi problemi prego del professore Zagari di tenere la sua relazione sul meridionalismo e il problema di Napoli
Tema che io ho scelto berretto questa relazione
Riguarda proprio il cuore
Pensiero diritti
E se
Pur tuttavia
Sintetizzare il suo pensiero su questo argomento non è certamente facile
Io indicherò tre punti dei suoi studi su questo argomento
Egli cercherò di individuare delle antologie con le questioni che saranno sollevate ovviamente dopo Nitti negli anni cinquanta sessanta e settanta questo
Proprio per
Vedere come miti anticipo molte moltissime delle questioni sul al Mezzogiorno che saranno discusse dopo cinquant'anni rispetto alle sue Pizzi
Seguirò il dipanarsi del suo pensiero su tre temi di indagine l'origine del divario economico fra le due parti del Paese
La possibilità di creare un polo di sviluppo nella città di Napoli la necessità di favorire l'immigrazione e la difesa dell'ambiente nelle regioni agrarie della base indicata e della cava furono questi tre
I suoi principali apporti al pensiero meridionalista vediamo il primo l'origine del divario fra l'Italia del nord dell'Italia del sud
Miti ebbe opinioni del tutto diverse da quelle dei suoi contemporanei avversò con decisione dei testi di Giustino Fortunato sulla inferiorità naturale del Mezzogiorno
E non condivise se non in minima parte le argomentazioni dei liberisti che con De viti De Marco avevano attribuito alla tariffa doganale dell'ottantasette la causa prima del divario fra le due macro Riccio
I problemi doganali erano al centro i problemi delle tariffe al centro dell'analisi vini Tim ma non erano esclusi
Egli ritenne che cause molto più profonde erano all'origine del divario fra le due parti del Paese
Comunque scrisse sull'argomento un saggio di carattere storico dal titolo di grande dissidio della vita italiana l'Italia del nord dell'Italia del sud
E poi a questo libro successe l'ampio volume sulla ripartizione territoriale delle entrate delle spese pubbliche che serviva proprio a dimostrare la tesi di fondo
Delle precedenti saggio e cioè che lo Stato avesse avuto una doppia
Politica Aldo orto o al sud
La tizia Mitti espose in questo saggio con l'ausilio di una massa rilevante di dati risultò per quegli anni del tutto nuova
Ed era questa la responsabilità maggiore del divario fra le due macro regioni era già ritrovare in un insieme di circostanze che risalivano agli indirizzi di politica economica dello Stato unitario
Ora
Scriverei
Assumere questa posizione in un periodi invece di grandi
Affermazioni sui vantaggi dello Stato unitario era
Ovviamente non gradito alla classe dirigente di quegli anni
E Nitti
Noto che la politica doganale le direzioni prese della spesa pubblica e l'intera legislazione economica avevano costantemente favorito le imprese del nord e danneggiato il sud agricolo
Su questa tesi ci furono grandi dibattiti in quegli anni e Nitti fu sempre fermo nelle sue decisioni la colpa
Diciamo il colpevole
Della
Di del divario fra le due Regioni era essenzialmente politico non era una diversità naturale non era il carattere dei cittadini come dicevano alcuni non era un'origine era
Razziale come dicevano altri
Ma era semplicemente la direzione della politica economica presa dallo Stato unitario cosa sulla quale dopo ci saranno decine e decine centinaia di iscritti che confermeranno di questa tesi è resa
L'Italia meridionale in quarant'anni di Governo aveva ricevuto dunque disse Nitti assai poco
Dalle finanze è stata ma soprattutto di servizi assai male riceveva danaro ma male in modo non conforme con le necessità che si verificava nemmeno mezzogiorno
E paradossalmente questo fu il primo a dirlo i risparmi accumulati nel sud avevano finanziato parte degli investimenti del da orto
Ribaltando per questa via le posizioni iniziali relative dei due Paesi sul piano industriale la storiografia moderna
A
Ha una sua tesi da
Da molti seguito non da tutti che il Regno delle due Sicilie arriva una posizione più avanzata rispetto al nord come dotazione industriale
Questa è sezione comprovata da numerosi dati convinse Vitti della scarsa efficacia della prospettiva liberista che affidava al settore agricolo la possibilità di risollevare il Mezzogiorno
Invece di Parma e più efficace la prospettiva di intervento dei socialisti riformatori
Che avevano indicato un diverso ruolo dello Stato e nelle industrializzazione tessuto la possibilità di uscire dal sottosviluppo qui dobbiamo può tornare a quello che era il tempo
E quale miti iscritti vi erano due posizioni ben precisi quella dei liberali che riguardava la specializzazione produttiva in base al teorema Riccardi hanno dei costi comparati
Bisognava che il il Paese si dividesse in due parti la zona è industria la notte la zona agricola sotto
Queste due parti messi assieme avrebbero portato benefici sia al Nord perché al Sud ecco su questa tesi che ovviamente
Non era risponde non era
Confortata da fatti precisi ma semplicemente da un'impostazione
Ideologico materia dei costi comparati di ricavi
Che aveva magari ragioni di essere fra Paesi sia diverso grado di sviluppo ma non fra Regioni di un intero Paese
Ecco su questa linea
Mitti fu molto fermo miti da liberale perché eviterà un liberale non era un
Non era un socialista anni mi mi apparteneva era un uomo della destra della destra liberale cercò dunque una via di mediazione
Fra le due diverse analogie economiche che dominavano in quel tempo e lo ritrovo la ritrovo questa via
Nel rifiuto dello statalismo
Ecco su questo anche egli disse parole molto importanti
Dello statalismo e dei diritti rigidissimo edicola contemporanea diffusione di un'impresa pubblica con capitale in parte privati questa fu un po'la strada che seguiti Italia come sappiamo
Trenta quaranta anni dopo fu questa vostra l'impresa pubblica con capitali privati o l'impresa pubblica tout-court
L'impresa pubblica agendo sul mercato in concorrenza con il settore privato avrebbe colmato quel vuoto di iniziativa dei progetti a lungo termine che era tanto sentito dalla parte meridionale del Paese
L'impresa privata hanno come sempre non si pone o non si poneva allora problemi di infrastrutture
Non si provveda a problemi a lungo termine ma cercava il profitto a breve solo l'impresa pubblica poteva porre questi
Questi nuovi obiettivi e Nitti si fece portatore di questa strada
Un'impresa pubblica
Con la partecipazione di capitali privati
Né di scritti del mille novecento due
Sulla città di Napoli che seguirono di poco l'indagine sui flussi della spesa pubblica cui appena ricordato Nitti preciso ancora meglio queste idee
E indico una strategia di intervento per il Mezzogiorno che debutto successo e che si identificava in un sentiero di sviluppo governato dallo Stato
E non affidato ai movimenti spontanei del mercato tra i quali ci si poteva attendere solo un'accentuazione del divario nord-sud anche quindi fu chiarissimo
Disse che le leggi di mercato portavano ad un'accentuazione del della differenziazione e non
Ad una diminuzione come invece tutto il pensiero
Liberista e non liberale andava dicendo in quegli anni
Le leve della politica economica di cui la politica economica poteva disporre per ridurlo squilibrio e non riconducibili
A a diversi elementi Pretty
La modificazione dei flussi di entrata ed uscita della finanza statale una riforma delle condizioni della produzione agrarie che avesse favorito la gestione diretta dei proprietari e in questo anticipo anche le idee Ivaldi Rossitto
Una legislazione sociale di ampio respiro che avesse favorito il per accertato agricolo escluda liberale sosteneva le crisi che difendevano l'intera giornata agricolo non certamente come accade oggi
Ma questi provvedimenti di carattere generale bisognava aggiungere una legge speciale ecco qui
Nasce proprio
I limiti che tutti conosciamo e e o quale diciamo tutti vogliamo bene nonostante io non mi ricordo se ci sia una strada intestata Napoli abitanti ci sta
Vicino corso Garibaldi accorso perdere c'è un istituto tecnico io visite esaltanti ma di fronte a questo personaggio delle tante strade intestata Garibaldi a Vittorio Emanuele a
Ecco però i nostri
Ai nostri meridionalisti sono poche
Pochi ricco dopo
Quindi una legge speciale sul Napoli e attenzione legge speciale su un atto e non una legge ordinaria la legge Speciale
Capace di utilizzare le forze produttivi esistenti in Napoli
Su però obiettivi diversi tornerò fra poco fa in quest'ultimo provvedimento persero otto lineare ora
Che Mitti anche degli scritti nella maturità raggiunge la convinzione che e questo io vorrei sottolineare
Un'economia di mercato regolate incentivata da un'ampia spesa pubblica stimolata da una politica di alti salari come ci ha fatto vedere ieri Forbes e da un facile accesso al credito
Avrebbe creato occasioni di sviluppo più numerose e rispetta un a un'economia affidata al solo gioco delle leggi della concorrenza
Le leggi della concorrenza e lui lo anticipo ci può cose che poi dopo sono usciti il mercato fallisce nel determinare dei termini determinati scoprirlo disse mercato di concorrenza e non fa che accentuare le differenze tra nord e sud
Dopo molti anni ci furono iscritti degli americani che ci parlarvi della crescita per Polito Bruggia l'aveva detto del mille novecento
A questa convinzione che percorreva le idee di credesse di tanti altri aggiunse la sfiducia siano i meccanismi automatici di selezione delle imprese più efficienti sia nella compressione dei salari come fattori di crescita
Non dimentichiamo io dico sempre messo il la tesi più importante che c'era in quegli anni e che lo sviluppo debba avvenire attraverso la riduzione dei salari
Tutto questo era teorizzato attraverso
Lo studio di un mercato del lavoro in cui la domanda e l'offerta di lavoro si incrocino in un punto che determini salari di qui
Al di là di questo punto tutti coloro che non lavorano sono disoccupati volontari
Fu questa la tesi alla quale
Mitti si oppose con grande forza e
Capite che bisognava a invece affitta affidare ad un'altra domanda lo sviluppo interno del Mezzogiorno
Quindi ed io
Egli opporsi e una visione che affidava al settore agricolo il compito di assorbire una parte della disoccupazione
E all'espansione della domanda del settore industriale in alcuni poli di crescita il compito di promuovere uno sviluppo equilibrato con il sostegno della spesa pubblica quindi sviluppo equilibrato sostegno della spesa pubblica e l'agricoltura come
Fonti come
Bacino di assorbimento della manodopera
Ma torniamo alla proposta di legge su una apolidi che a distanza di un secolo rimane il contributo più significativo sia diritti sia dell'intero meridionalismo di di metà secolo
L'argomento che Nitti porto alla tesi che segnalava l'opportunità di promuovere la nascita di un popolo industriale del sud
Riguardo
Il divario di condizioni ambientali ed economie esterne che caratterizzano il confronto fra l'industria dello e quella del sud
Mi si chiese perché
C'è tanta più industria nel nord che nel sud a distanza di un quarantennio dall'unificazione
L'apertura dei mercati che aveva seguito l'unificazione aveva reso evidente questo divario agli investitori i quali dunque per usufruire dei vantaggi di un maggiore produttività
Avevano convogliati capitali nei settori che erano diventati più promettenti e questi settori si trovavano nella parte settentrionale del Paese
In queste zone nel famoso allora si disse triangolo industriale Milano Torino e Genova
La maggiore disponibilità di capitale unite ad un ambiente geografico più favorevole per la vicinanza di queste zone con le maggiori economie europee
Aveva gradualmente innescato cozzano parole su un meccanismo unitario di crescita
E dirle oggi qui dice che è scontato il meccanismo è unitario di crescita ma in quegli anni si pensava che nord si sviluppasse per su due
Capacità e per i suoi meriti e che il sud fosse arretrato per sua incapacità e per suoi demeriti invece Litti dice
C'è un meccanismo unitario di crescita fra le due macro regioni che produceva un'accentuata polarizzazione delle attività industriali
Verso quelle zone che dal mille ottocentosessanta in poi avevano maturato un vantaggio relativo cioè c'era
Al nord una serie di economie esterne che induceva
Il capitale a muoversi solo verso quelle zone
Il punto questo era il punto di partenza a questa situazione di disparità permetti bisognava porre rimedio e tentare un riequilibrio ma di che cosa un riequilibrio delle condizioni di partenza
Delle condizioni di profitto delle imprese al fine di consentire un impiego vantaggioso dei capitali destinabili allo sviluppo industriale anche al sud
Ma il riequilibrio nel movimento dei capitali si poteva raggiungere solo colmando il divario di convenienza
Fra con provvedimenti che dall'alto adesso rassicurato parità di condizioni di profitto fra l'intrinseca nelle due grandi macro Ricci quindi ecco qui ritorno al mercato ritorna al mercato Nitti però dice
Bisogna assicurare che i contendenti sul mercato abile eguale forza che uguale capacità
Le e trovino investisse occasioni di profitto quindi deve avvenire come
Attraverso un equilibrio
Delle degli incentivi alle produzioni e di profitti nelle due macro riduzioni del Paese
Ho
Ecco la soluzione nella città di Napoli per un insieme di circostanze naturali e storiche esisteva ridere i predetti esiti
Per la creazione di un polo di sviluppo industriale ed era dunque la capitale del Meridione che bisognava partire per un'ampia politica di sviluppo
Quali erano questi tre requisiti i prerequisiti eh un basso livello di vita della popolazione che avrebbe consentito l'adozione di una politica salariale contenuta e in prospettiva più elevata
Un'elevata formazione di risparmio
E ben noto che
Il Meridione ha sempre avuto una forte propensione al risparmio
La presenza di una tradizione industriale che già c'è
E che non era ancora morta
La presenza di un porto capace di ridurre i costi di trasporto a queste condizioni note a tutti diceva Nitti bisogna poi aggiungere la possibilità meno nota questa
Di ottenere energia elettrica a basso costo
Questo fu proprio la grande novità di Rizzo Stati il suo studio sul richiamava le forze in grado
E cioè
Bisognava sfruttare i bacini di ben quattro fiumi
Che allora probabilmente oggi
Non li vediamo proprio più questi quattro sono stati interrati ma forse
Allora c'è il Volturno il sedile il calore il Tuscia quattro fiumi dai quali si poteva ricavare energia elettrica in gran massa
Forse qui le sue previsioni furono un po'un po'troppo ampliate perché non erano questi fumi di portata così elevata da creare un'energia elettrica
Per una industrializzazione di un'intera area
Comunque l'idea civile
Un'impresa pubblica per la trasformazione delle forze in gravi che in energia disponibile avrebbe dato a Napoli quel vantaggio competitivo capace di compensare la carenza di economie site
Laddove c'erano economie esterne carenti comune energia elettrica a basso costo le imprese avrebbero trovato
Un un incentivo alla produzione
Valorizzando questi tre requisiti gli aggiungendo altri due in Centini incentivi parole che non sente sappiamo sulla quale si è tanto dibattuto
E qui ci troviamo agli inizi del secolo mi parla di incentivi Cozza un vantaggio fiscale per ben precise che creavano impianti industriali al lupo al
Al sud
Sembra nostra legge recente
Quindi
Una zona doganale franca per il porto di Napoli
E questi due incentivi si sarebbe raggiunto l'obiettivo di creare un polo di sviluppo che gradualmente avrebbe attirato capitali sia nazionale sia straniera e qui vediamo di grande ottimismo inizia la sua grande volontà di agire
Soffermiamoci solo un momento su questa proposta
Che in pochi anni fu trasformata in una legge operativa la legge sull'altro
A me piace dire che si debba alcuni paletti di cui solo oggi riusciamo a capire
Il pezzo questa legge indicava con precisione il soggetto che doveva promuovere attuare il provvedimento i si sapeva chi la doveva fare e questa è la prima cosa
Ed era il Parlamento lo strumento da adottare ed era la spesa pubblica l'obiettivo da conseguire l'industriale
Se uno e della fascia costiera di Napoli e soprattutto indicava i costi dell'intervento e i vantaggi che ne sarebbero scaturiti per l'intera economia nazionale
Cosa che la le tutto alla legislazione successiva dopo di due nel Mezzogiorno non avrà
La capacità di indicare in un'unica legge era indicato gli obiettivi le finalità i costi e e gli organi preposti all'attuazione
La legge Speciale per Napoli segnò dunque
Usate
C'è un'inversione di Parigi il comma
Sennò dunque un ente una decisa inversione di tendenza nel dibattito sulla questione meridionale che uscisse dalle vaghe dissertazioni sull'alternativa liberismo protezioni
In questi termini era posta l'altra questione meridionale negli anni del
è più favorevoli di liberismo oppure favorevoli protezionismo miti taglio la testa al toro e più favorevole all'intervento dello Stato con i capitali privati
E diede inizio con il si diede inizio forniti alla stagione del meridionalismo pragmatico che si affermerà tuttavia solo dopo molti anni superata la fase della ricostruzione posto per
Torniamo ora gli anni novecentouno novecentotre per notare che il dibattito parlamentare sulla legge per Napoli
Fu ampio e approfondito come non mai
Nitti fu molto antiche anche qui dobbiamo notare l'attuabilità perché presentò la proposta in modo molto ridotti
Comuni intervengono assimilabili alle costruzioni di strade e osservo che la produzione dirette di energie letti gran non violava le leggi della concorrenza nera assimilabile alle consuete attività industriale era un servizio pubblico la produzione di energia elettrica non fu visto come un'attività
Ma una strada comunque otto è compito dello Stato
Sviluppare l'energia elettrica non ce ne accorgeremo negli anni Sessanta quando verrà fatta la nazionalizzazione dell'energia elettrica
L'argomentazione era volutamente riduttiva
E l'opposizione non colse il radicale cambiamento di prospettiva che implicita nell'avvio al sud di un settore misto caratterizzato dalla partecipazione dello Stato
Il Governo Zanardelli Giolitti ritrovo nella votazione un ampio consenso con l'opposizione del solito Salandra e il sostegno dell'estrema sinistra
Metti fu chiamato a redigere il regolamento di esecuzione che rispecchia o i due principi
Dell'esenzione fiscale doganale per i nuovi insediamenti produttivi e la municipalizzata si pone mediante l'Ente Autonomo Volturno della Facoltà di creare impianti idroelettrici
La città di Napoli con il tempo che con i benefici previsti da questa legge fu dotata di impianti siderurgici di rilevanti dimensioni sulla costa occidentale e di una zona industriale che si spinse lungo la costa orientale fino a Torre Annunziata
Questo se vogliamo era le uniche industrie di Napoli risalgono a questo periodo e sono qui
L'Italsider e tutta la parte industriale che oggi è completamente dismesse loro tutti da padrone o
La strategia di sviluppo per popoli
Possono tuttavia nel primo dicembre del secolo un fondo un limite che ben presto divenne evidente
Il tempo di attuazione di diffusione dei vantaggi era troppo queste fu i limiti e diritti nel lungo periodo infatti la formazione di un tessuto industriale di media o grande dimensione favorite dagli incentivi ma di natura sostanzialmente i privati lasciava irrisolto il problema il vincolo delle aree interni
Questo è il
è il vero punto cioè
Noi andiamo industrializzare la faccia questi ma il Meridione per il settanta per cento è aree interna
Che bisogna fare qui
Nitti avvertita gravità del problema e diede la sua partecipazione all'inchiesta sulla Basilicata e la Calabria pubblicata nel mille novecentodieci dieci anni dopo rispetto al periodo dell'industrializzazione
A seguito di questa indagine il Governo avviò alcuni provvedimenti a favore del settore agricolo meridionale tra cui una parziale esenzione dall'imposta fondiaria è una riforma dei contratti agrari ma in sostanza molto poco
Venne così
Associata al provvedimento di lungo periodo
Riguardante la fascia costiera un provvedimento tampone per le zone interne che produceva i suoi effetti espansivi nel periodo pre
Ma l'inchiesta ebbe anche altri meriti ci fu un'inchiesta sulle condizioni cono Nitti che scrisse la relazione introduttiva
Noto che emergevano dalle parole di più umili contadini i problemi veri dell'agricoltura ed erano
I boss l'acqua la malaria e l'emigrazione
Questi divari di tre i problemi focus fondamentale tutto il resto dicevano i contadini lo compiuti resterei di secondaria importanza e diritti fece propria questa
Questa
Questa osservazione limiti naturali derivanti dal regime delle acque dalla diffusione della malaria nelle zone pianeggianti dal disboscamento irresponsabile prendevano dunque inadeguati gli interventi
Limitati alla fase finale della produzione quali la modifica dei contratti agrari la riduzione dell'imposizione fiscale le agevolazioni nel credito agrario di esercizio
Bisognava andare molto più in profondità
E affrontare il tema della redditività dell'impresa gravi e qui ci andiamo a discutere nel mille novecentodieci di un problema che negli anni Sessanta divento di enorme importanza
La redditività dell'impresa agraria con tutti gli studi di malga Rossitto e
Il connubio industrializzazione emigrazione che fu il tema principale di dibattito negli anni Sessanta
Cioè l'emigrazione fa bene o fa male al sud
Bisognava andare molto imprudente profondità una volta risanato l'ambiente l'unica via era la creazione di un surplus di beni alimentari capaci di alimentare l'allargamento della base produttiva questa sarà poi la propria la tesi di l'ossido
Bisognava allora rendere compatibile l'ammontare della popolazione lavorativa
Con la disponibilità di risorse alimentari
Solo una riduzione degli addetti all'agricoltura indotta dall'emigrazione avrebbe dunque consentito la formazione di un surplus capaci di accrescere le rese nello stesso settore a dirlo
Ma in chiave di volta per la soluzione dell'intero problema meridionale per Nitti risiedeva insomma nella complementarietà dell'emigrazione e dell'industrializzazione
Di una industrializzazione tuttavia da promuovere nello stesso Mezzogiorno e non da riservare al solo Settentrione come proporrà vera Luzzi in un noto saggio del mille novecentosessantuno
Un concorso di circostanze oggettive la povertà dei su e di progetti di miglioramento di imponevano la considerazione dell'emigrazione come principale strumento di riscatto della popolazione povera meridionale
Fu questa la conclusione di Nitti della relazione introduttiva e da questa sua notazione possibile trarre alcune note i concussi
La prima no
Riguarda la relazione fra industria agricoltura nel processo di crescita dell'economia meridionale
L'economista lucano andando contro le opinioni generalmente condivise assegno all'agricoltura il ruolo di contenimento della manodopera impiegabile
Sì
E assegno all'industria il compito di promuovere la crescita il benessere della collettività
Le sue tesi sulla complementarietà fra immigrazione industrializzazione testimoniano questa convinzione che non fu condivisa da Luzzatto da Fortunato o da De viti De Marco altri meridionalisti del PIL
La svolta industrialista coincise
Con una seconda svolte ancora più rilevante che ci consente una seconda nota di riflessi
Da una concezione dello sviluppo come fenomeno spontaneo eventualmente promossa dal Governo
Aspettiamo che lo definisce il nodo che potremo continuare la relazione scusa famigliari accorcia i saluti
Professor vuole la scuola
Va bene
Disse Paolo Salvi
A
Beppe notturne conosce
Va bene
Allora
La svolta impulsi a lista coincise con una seconda svolta
Da una concezione dello sviluppo come fenomeno spontaneo eventualmente promosso dal Governo ma sostanzialmente affidato alle forze del mercato
Miti passò
Nella legge su Napoli ha una concezione dello sviluppo come evento forzato indotto e regolamentato dallo Stato
Infine
Come terza nota di riflessione si può avanzare la tesi che Nitti fu molto scettico sulle capacità industriale presenti nella borghesia napoletana
Affido il processo di crescita al Governo
E una programmazione degli interventi dall'alto avrebbe dovuto
Con molta lungimiranza farsi carico della questione quella meridionale che per la sua ampiezza e gravità minacciava la convivenza civile dell'intera Nazione
Quest'ultima convinzione
Preso il programma di formatore diritti eterogeneo e
Poco realistico
Eterogeneo se messo a confronto con la cultura economica
Di quegli anni
E non realistico se messo alla prova con la capacità gestionale della classe politica di governo meridionale e nazionale di quegli anni
L'eterogeneità del suo pensiero e quindi di isolamento
Emersero con chiarezza dal fatto che proprio quando Nitti lottò per affermare la sua linea di pensiero liberale i maggiori economisti pari
Pantaleo De viti De Marco lo accusano di violare le leggi naturale del mercato
La mancanza di realismo divenne palesi invece quando nel primo decennio del secolo la classe politica amministrativa del nostro Paese fusti gatta da Fortunato dallo stesso Nitti fu investita dagli scandali e dalla corruzione
Il vasto programma riformatore di Mitti rimase allora una voce isolata
E la sua realizzazione fu adattata alle esigenze del mercato e al dominio del capitale industriale che prese le redini dell'iniziativa
Con il monopolio del settore energetico gestito dalla basta oggi dalla smetto e dalla Comit
Cioè la sua idea iniziale che l'Energia doveva essere di proprietà o almeno regolata dallo Stato
Piano piano si attenua
I capitali privati dominare la scena lentiggini elettrica nel meridione fu sviluppato da imprese private
Ma affossare il programma riformatore diritti che arriva al centro l'innovazione tecnologica gli alti salari
E lo sviluppo per polli
E limitare l'intervento pubblico alla riduzione dell'imposta fondiaria o al divi correzioni dei contratti agrari
Furono scelte non in linea con il proponimento di ridurre il divario fra le due parti
Del Paese
Miti guitti
Rimase una figura isolata per il suo tempo e bisognerà attendere perlomeno cinquant'anni prima che il suo programma di azione
Risultasse praticamente utilizzabile che opera grazie
Ringrazio il professor Zagari che ha posto alcuni
Punti fondamentali della riflessione ENI Tiana
E Napoli industriale diciamo l'unica
Realtà moderna di Napoli del Novecento con i suoi limiti e i suoi problemi
Però sulle indicazioni di Nitti Napoli
Riuscita inserisse con tutti i suoi problemi oggi
Aggravati dentro il ciclo dello sviluppo capitalistico mondiale di di diciamo di definizione fordista
La fine di questa epoca che naturalmente è coincisa con la fine di un ciclo mondiale e di un ciclo nazionale
Ha portato come è stato detto alla completa destrutturazione del tessuto industriale di Napoli
E tutte le critiche all'industria e tutte gli peana ad una sorta di agricoltura Einaudi in questo fu maestro per tutta la vita
Il turismo appunto i musei di tutte queste grandi belle cose
Diciamo non hanno sostituito perlomeno nel corso del Novecento
Il come dire all'Aula
La forza
Che
Quella parziale industrializzazione di Napoli ha dato un processo di sviluppo moderno della città e dei ceti sociali della città
Per un periodo che è durato diciamo un settanta Ennio grosso modo Marche ha prodotto risultati
Molto concreti
Dopo i quali purtroppo diciamo
Le cose sono andate diversamente sull'altro punto fondamentale del meccanismo unitario di crescita che è un punto oggi
All'ordine del giorno nel nostro Paese vorrei appunto ricordare
Che una ricerca di
Franco Bonello e di quarant'anni fa
Mi se in luce che il carattere dell'interdipendenza tra nord e sud dello sviluppo economico nazionale per un
Su un momento importante la crisi internazionale del sette
Rischio di abbattere la neonata FIAT
E fu con le rimesse degli emigrati per ignorare spostati
Tramite Banca d'Italia dal Banco di Napoli alla FIAT che la FIAT superò la crisi di liquidità e
E abbi o lo sviluppo poiché nel secondo decennio del
Ventesimo secolo naturalmente i meridionali gli emigrati meridionali non seppero mai niente di aver dato questo contributo allo sviluppo economico nazionale e questo è solo un esempio significativo di questo meccanismo
Unitario di crescita dell'interdipendenza tra nord e sud che oggi da più parti si tende annegare
Dunque adesso la parola alla professoressa Giulia Bianchi che svolgerà il tema anglo Silvia Germano Filia nel pensiero economico di Francesco Saverio Nitti grazie
Allora essendo stata preceduta dal
Ieri dal contributo del professor Magnani
La mia relazione ripercorre razzo lo per
Grazie
Per brevi cenni la storia della riforma sociale e si soffermerà sui modelli culturali a cui il periodico sotto la direzione di Nitti sì ispirò
La scelta di nicchia direttore della rivista da parte di Luigi RU non fu casuale Nitti aveva ricoperto ruoli redazionali importanti era stato redattore della parte scientifica della rassegna di scienze sociali e politiche alla rivista fiorentina
Da cui prende da qui inizia la riforma sociale redattore della Sezione
Economia politica del periodico scuola positiva nella giurisprudenza civile che era l'organo della scuola criminale positiva diretta da fare rifiorire Icaro fallo e Lombroso
Mi di nonostante fosse giovanissimo si era già affermato sulla scena internazionale pubblicando articoli sulle più importanti riviste europee
Vedi l'economia journal vedi l'Economic Review la reflusso sia al e politiche e le riviste italiane di settore
Le collaborazioni e le riviste sono però di breve durata e dal mille ottocentonovantaquattro Nitti scriverà quasi esclusivamente sulla riforma sociale
Le collaborazioni con l'editore RU sono note
Già nel novantotto nell'ottantotto nicchie giovane a vent'anni non è ancora laureato scrive la sua prima opera l'emigrazione italiana i suoi avversari è avanti socialismo cattolico l'ora presente la popolazione e il sistema sociale
Le collaborazioni quindi Franich atti e Ruzzon in qualche modo era già sperimentato a scriveva sulla Gazzetta piemontese quotidiano torinese di cui era proprietario e direttore
Proprio lo stesso
RU
Tanto che in una lettera di Rue a Giovanni Giolitti del mille ottocentonovantadue una lettera al nota che ho anche rintracciato nella biografia del professor Barbagallo Nitti viene proprio definito
Feroce studioso già conosciutissimo per i suoi studi sociologici
Della rivista che ha preceduto la riforma sociale che la rassegna di scienze sociali e politiche nata nel mille ottocentottantatré sotto la direzione di Carlo Ridolfi e di Guido Rossi
Resta ben poco l'indirizzo positivista l'adesione alle scuole con amiche tedesche il sottotitolo nell'intestazione che rimarrà però solo fino al mille novecentotto alcuni collaboratori la rubrica cronaca politica e finanziaria
L'attenzione allo stile degli articoli in cui vengono evitati l'eccessivo specialismo e li teorizzazione di economia pura con i loro relativo utilizzo della matematica come linguaggio espositivo
Con l'obiettivo di rivolgersi a un pubblico non di soli a detti ai lavori
Il tentativo di allargare il pubblico e di contribuire a formarne l'opinione intenzione che Nitti ripeterà di voler mantenere anche per i lettori
La riforma la rivista torinese difatti vuole dirigersi non ha una parte soltanto del pubblico non ha pochi cultori della scienza sociale
O a pochi partecipi dell'azione della vita politica ma coloro cui le occupazioni della vita quotidiana sto citando l'editoriale non consentono
Di occuparsi specialmente degli studi economici e politici e che pure sentono ora più che mai il dovere di essere illuminati intorno a quelle grandi questioni quegli avvenire della società è strettamente legato
Lo studio di una rivista comporta il tentativo di dare risposte a più quesiti ma naturalmente per ragioni di tempo non Possi a mo'rispondere a tutti quali allora le caratteristiche della nuova rivista quali le discipline trattate quale spazio si conquista
E quale caratterizzazione teorico politica al gruppo intellettuale fondatore intende portare avanti
Risultando chiara fin dall'inizio la distanza con i contenuti stilati nei programmi editoriali in cui sono sempre contenute dichiarazioni di massima apertura
Quindi cose puramente retorico cosa viene nascosto cosa in realtà si vorrebbe realizzare cosa di fatto si realizza
Commentando l'accettazione dell'incarico di direttore della riforma sociale Nitti scrisse una lunga lettera Loria nella quale Loria come avvenne ieri villa professoressa Costabile descritto i rapporti con i piedi Doria è per alcuni anni ma il punto di riferimento intellettuale privilegiato di Nitti rapporti
Sì incrinano in seguito agli esiti concorsuali che vedono Loria commissario relatore far mancare però il suo appoggio
Anni
Di
Quali allora i contenuti del programma editoriale della rivista i caratteri principali sarebbero risultati il pluralismo scientifico l'attenzione agli ultimi sviluppi nell'ambito delle scienze sociali
La discussione delle principali questioni politiche l'apertura internazionale per le tematiche trattate
E per gli autori coinvolti
Nell'intento di contribuire alla formazione di una valida classe dirigente borghese che si mostrasse aperta e disponibile a ogni contributo scientifico che infine fosse strumento di espressione di ogni scuola di pensiero socio economico
Alla ricerca di un positivi stico traguardo di verità scientifica
Obiettivo da raggiungere abbandonando soggettivi ISMU delle scuole marginali liste non menzionato esplicitamente ma qui Mitti certo alludeva
E cercando quell'obiettività metodologiche dispositiva di cui le scienze naturali avevano fornito fallito esempio ma quali modelli culturali internazionali si ispirava alla nuova rivista in primo luogo è da rilevare l'anglo Filia della riforma sociale
Che è evidente nella dichiarata intenzione di Nitti di prendere come modello di riferimento l'economia giornale economico giornale era l'organo della British economica Association fondato nel mille ottocentonovantuno
Se leggiamo il programma stilato da e ci guarda e direttore della rivista vi ritroviamo idee simili se non identiche a quelle espresse da Nitti nell'editoriale
Appena citato dove il pluralismo metodologico viene tradotto in termini di pluralismo ideologico politico
Si preannuncia che la rivista ospiterà ossia i sostenitori della tesi socialisti Kadir a Nitti sia di quella individualistica
Questo invito al pluralismo non è segno di disimpegno data la situazione politica italiana al mille ottocentonovantaquattro nell'anno dei fasci siciliani e dello scandalo della Banca romana
Quindi una linea di pluralismo è una scelta che risulta essere
Impegnativa politicamente
In realtà il ricercato apparentamento di Nitti con la rivista inglese modello ditte le Ranza nella selezione dei propri collaboratori non si vinse oltre una somiglianza nella partizione interno della rivista mentre si registra un indiscutibile differenza nel metodo e nei contenuti
Anche se nei contenuti come ieri ricordava il professor Barucci
è solo con cani Squinzi molti anni dopo che la rivista che l'economia journal produce significativi contributi nel campo della teoria
Economica
Dunque la riforma mostrando sin dall'inizio una certa insofferenza nei riguardi sia dei pensatore rigidamente liberisti sia degli economisti matematici
E pre dirigendo quelli che pare ITO definirà gli economisti letterari si schierò forse più dalla parte dello storicismo tedesco
A questo proposito Nitti fra i collaboratori riesce a mettere insieme contributi abbastanza importanti
Poi sono due contributi dice Mollace Muller pubblica sul primo numero la parte iniziale di uno studio sulla teoria il metodo dell'economia politica pubblica era ancora
Tre anni dopo son Bartók Wagner e un articolo di Cunningham macché era stata la prolusione letta al Kings College di Londra con un titolo abbastanza significativo
Perché ero OSCE avuto così poca influenza in Inghilterra
E tra gli economisti inglesi Cunningham era proprio colui che più sosteneva la scuola storica tedesca quale base per la politica economica come scienza
E voleva proprio ampliare l'intento attivo era quello di ampliare la fortuna
Di essa in Inghilterra con questi con così molle Reconta un parte per esempio Nitti tiene anche poca corrispondenza però visto che con i suoi con i collaboratori alla rivista non c'è una grande corrispondenza da
Parte di Nitti il cui fondo
è conservato in fondazione Einaudi a Torino con qualche tedesco vedi Small Hervé Edison parte si
Quindi il che per cui quindi il la riforma per a si rivolge ripeto appunto a un pubblico di non specialisti intraprendendo quindi un percorso potremmo dire parzialmente alternativo
Rispetto al modello dell'economia giornale e in parte vicino all'impostazione dell'Economic rifiuti di Cunningham
L'attenzione non solo al modello giornalistico ma più in generale al modello di società inglese è infatti più che esplicita
L'interesse della riforma per il modello inglese il modello più avanzato la nazione nella quale produttività e riforma vanno di pari passo
Disegna una curva storica di quantità decrescente il massimo di considerazione di discussione di coinvolgimento dei lettori nei problemi dell'esperienza politica ed economica in Gran Bretagna
Specialmente si discuterà di legislazione
Atti associazionistica e sindacale di organizzazione del lavoro sia nei primi fascicoli
Tutto il novantaquattro e almeno la metà dell'anno successivo ma nella seconda metà del decennio abbiamo un andamento discontinuo con un nuovo picco di attenzione nel mille ottocentonovantasette
Ma con pause di silenzio già significative
La rivista si dimostra particolarmente attenta alle vicende del sindacalismo anglosassone successi organizzativi e pratici delle tredici Unions su questo a pubblicazioni importanti da parte di PRAE strappati di Opel e da parte di anche del nostro
Dalla folta
La cui azione diviene un modello di comportamento da seguire anche per la classe operaia italiana
La voce della classe operaia organizzata diviene un interlocutore attivo nell'elaborazione delle politiche economiche messe in atto dal Governo libera alle britannico offrendo un ottimo esempio di socialismo riformista capace di unire efficienza economica e miglioramento delle condizioni
Di vita dei lavoratori
Nitti nonostante esprimesse un giudizio negativo sulla scienza economica inglese questo abuso di astrazione generalizzazioni che il professor Magnani ieri ti ricordava
Definita da Nitti la vera filosofia del male
Era però un sincero ammiratore della legislazione sociale britannica e rimase sempre impressionato dal pragmatismo del mondo anglosassone
Capace di avere la meglio sul puro esercizio teorico e di costruire un'ammirevole sistema di legislazione sociale di cui l'Italia
Era drammaticamente carente
Nitti infatti dirà nessuno dei grandi Paesi d'Europa una legislazione sociale più povera più manchevole più difettosa della legislazione italiana scriverà nel mille ottocentonovantadue
Basti pensare che un'adeguata tutela del lavoro minorile era stata messa appunto in Italia solo nel mille ottocentottantasei violata fin dal primo momento
E di cui non si era nemmeno curata l'applicazione dia una cassa sugli infortuni sul lavoro che arreca vantaggio assai limitati via infine una legge sull'immigrazione sostiene Nitti dannosa e ingiusta
Le cause di una così notevole arretratezza vengono individuate nel carattere del ceto politico la primordi alita del Movimento per
Taglio la preponderanza degli interessi agricoli la preoccupazione di non imporre nuovi obblighi all'industria per timore che essa non possa sopportarmi
L'accrescimento eccessivo della popolazione lo sviluppo del capitale produttivo in tutte le sue forme
Gli impedimenti cara legislazione sociale incontra in Italia cominciano dunque ad apparirà Nitti connesse alle difficoltà eccezionali dello sviluppo e con o del Paese conquista importantissima da cui non tarderà a maturare una sfera svolta dei suoi indirizzi scientifici
Ma quale allora la posizione di Francesco Saverio Nitti Francesco Saverio Nitti si era formato sui classici del liberalismo inglese
Risultano evidentissime fin dai primi scritti le caratteristiche di fondo della sua cultura la formazione positivista è una spiccata attitudine per gli studi empirici di carattere sociologico il suo approccio orientato verso un metodo storico
Supportato da strumenti statistici e quantitativi che intreccia se strettamente l'economia e la sociologia
Nella prefazione i principi di scienza delle finanze Nitti scrive l'osservazione diretta dello svolgersi di un fenomeno è sempre preferibile alla più ardita speculazione astratta
Un simile orientamento risulta chiaro anche dai suoi riferimenti scientifici i da Smith Stewart mille ma non mancano quelli a Brentano in più in generale alla scuola storica tedesca e per l'Italia ancora una volta lavoriamo
L'approccio microeconomico la definizione delle situazioni punti di margine la psicologia dell'atto economico individuale
Erano quanto di più lontano potesse esserci dalla sua cultura e dal suo modo di concepire la scienza
La sua posizione teorica si caratterizza quindi per un riesame critico delle idee liberali che lo porta a rifiutare il legame istituito tra liberalismo politico il liberismo economico
E a sostenere la necessità di vaste riforme in campo economico ma anche e soprattutto sociale
Tale distinzione deriva in parte da un'attenta osservazione dei mutamenti in atto nei Paesi economicamente più progrediti track la stessa Inghilterra in cui la crescente complessità della vita economica e sociale richiedeva un sempre maggiore intervento
Dello Stato
Seguendo l'INPS l'impostazione
Dini di la riforma si basa su due capisaldi uno filosofico metodologico l'altro teorico politico il positivismo e il socialismo
Riguardo al primo punto Pernetti la scienza economica non aveva ancora raggiunto quel livello di rigore tale
Da produrre risultati differita mancanza che si poteva spiegare
Con la pretesa dell'economia di raggiungere risultati scientifico
Ci sentite ICI faccenda aprioristicamente a meno dei dati della realtà storica
La scienza economica classica aveva costruito un sistema che non pareva più in grado di rendere ragione dei moderni sviluppi economici
Le leggi universali da loro ereditate erano in realtà una mistificazione poiché non si fondavano su alcun elemento di verifica empirica
L'ideale Nitti hanno di una scienza economica in grado di stare al pari delle scienze naturali traguardo quanto mai ambito in un momento storico in cui l'applicazione del metodo positivo aveva consentito grandi progressi alle scienza della natura
Si traduce in un confronto con la scuola storica tedesca
Di essa Nitti apprezzava l'attenzione per il dato sperimentale la ricerca sul campo il fattore statistico
La scienza così fatta poteva finalmente risultare imparziale poiché basata non sulle opinioni dello scienziato mai sui dati della sua ricerca e in quanto tale avrebbe potuto costituire oggetto di dibattito e discussione
Tuttavia Nitti non si identificava con la scuola storica ma piuttosto ma va a presentarsi come discendente della tradizione economica italiana del primo Ottocento egualmente aperta alla storia ma lontana dagli estremismi statali mistici
L'atteggiamento Nitti hanno era molto vicino a quello degli economisti eclettici italiani alla ricerca di una mediazione fra individualismo e collettivismo questo spiega l'oscillazione fra cultura inglese e cultura tedesca tipica della maggior parte di essi
L'altro punto di riferimento fu il socialismo ma quale socialismo il socialismo della cattedra o più in generale un'opzione culturale che a posteriori si può definire di socialismo riformista e liberale
Ovvero di quella corrente di pensiero che sulla scorta degli studi socio economici svolti secondo gli insegnamenti della scienza positiva
Intendeva mettere a punto una serie di riforme dell'organizzazione statuale miranti a far fronte ai problemi della società accogliendo alcune istanze socialiste
Ma rifiutando l'ipotesi di una trasformazione globale della società
Crediamo anche appoggiandoci a recenti indagini che si ad accogliere la seconda ipotesi gli studi di Sociologia qualcuno mio diritto pubblicato in sulla riforma
Erano improntati alla messa a punto di strumenti utili a permettere che l'economia potesse soddisfare le esigenze della classe industriale
Senza contrastare i nascenti diritti della classe operaia in questo senso socialismo di Nitti si riduceva in sostanza alla missione dell'intervento dello Stato nelle questioni economiche la necessità di formulare adeguate politiche sociali
La definizione Nitti Anna di socialismo era dunque molto debole più debole di quelle che allora si davano dello stesso socialismo riformista
Così come inoltre sarebbe da utilizzare a mio avviso con cautela neologismo socialismo liberale anche se Nitti in un articolo del mille ottocentoventitré i mistici della negazione fa comparire l'espressione socialisti liberali
Per distinguere questi dalle posizioni dei democratici e dei Socialisti italiani orientati in senso classista e rivoluzionario
L'idea socialista di Nitti era invece alla base è fatta di limitati interventi a favore delle classi inferiori
Di fronte alla nascente questione sociale la questione sociale in Italia era ancora per Nitti essenzialmente la questione della terra dei contadini
Di una radicale riforma dei contratti agrari
Nitti andava in cerca di strada economicamente percorribili per venire incontro ai principali problemi delle classi lavoratrici i problemi dell'orario di lavoro
A questo proposito pubblica nel mille ottocentonovantuno un contributo dal titolo studi di Sociologia il primo maggio nella sulla scuola positiva
Il cui tema centrale sono proprio le otto ore di lavoro
Considerate sotto l'aspetto etico ed economico era necessario per l'attività della loro argomentazione e ancora una volta il salario con lo studio citato più volte l'economia degli alti salari
Ricondotta alla a Brentano asciuga Vernizzi con la quale si propone di mostrare come la dinamica salariale il costo del lavoro
Non siano proporzionali alla remunerazione dei lavoratori ma risultino invece positivamente correlati alla crescita della produttività
Al miglioramento dei processi tecnici e all'espansione dei consumi interni
Nitti era convinto che a tale livello fosse necessario l'intervento legislativo dello Stato mentre confidava ben poco nell'azione delle masse lavoratrici cui provvedimenti debbono essere indirizzati
Non diversamente era convinto che anche a livello distributivo l'azione dello Stato potesse sanare gli squilibri della ricchezza
D'altra parte tale idea distinguendo nitida i socialisti di ogni corrente segniamo anche il solco decisivo che lo divideva B pensatore di Berardi puri
I quali se forse avrebbero anche potuto convenire con Luis sulla necessità di migliorare le condizioni del lavoro
Certo non avrebbero ammesso che lo Stato intervenisse nella distribuzione la tesi di centrale di Nitti ricordata ieri dal contributo di forte sta avanzati in materia di distribuzione del reddito
è che l'equità distributiva costituisca il prerequisito per un'elevata efficienza produttiva fondandosi questa tesi essenzialmente su due ipotesi
L'aumento dei salari incentiva i datori di lavoro utilizzare nel modo più efficiente possibile i fattori produttivi per ripristinare l'ordinario margine di profitto
Sto citando proprio da da Manzato in aumento dei salari
Consente i lavoratori più elevati consumi che ne accrescono il rendimento
La riforma sociale dunque assunse le funzioni di organo politico e palestra della cultura liberale e per tanti aspetti costituire un'occasione di incontro tra liberalismo progressista e socialismo riformatore
Ma fu sembra anche un periodico scientifico sia per le ambizioni dichiarate sia per il gruppo redazionale che fu in gran parte emanazione di un organismo accademico come laboratorio di economia politica
Fondato da Salvatore Cognetti De Martis nel mille ottocentonovantatré
La rivista di Nitti insomma aspirava a porsi quale interlocutore privilegiato di un anno fa il fatto di ricerche economiche ispirata i dettami della filosofia positiva seppur contraddistinte da un certo grado di eclettismo
Una descrizione che corrisponde quasi perfettamente al carattere degli studi portate avanti dai membri del laboratorio torinese
Attorno alla riforma si produsse un mutamento notevole segnato anche dal passaggio la direzione unica di Luigi Einaudi in realtà fine audizione in terra redattore nel mille novecento e condirettore nel mille novecentodue
E diverse solo direttore nel mille novecentotto ma inizia occuparsi prestissimo di riforma sociale dati gli impegni parlamentari accademici di Nitti
Che all'inizio del secolo decide di demandare tutto all'igiene auditi
Gli eroi intellettuali non sono più stimolerebbe Wagner che per Einaudi scrissero cosa di poco conto e fecero dell'economia e della storia economica di quart'ordine di scena undici
Il faro culturale cessa di essere la Germania ha soppiantato dall'Inghilterra il cui interesse si trasferisce da un piano empirico uno maggiormente teorico
L'adesione dettami libero scambisti più convinte schematica che mai anche di fronte ad una certa evidenza empirica su alcuni vantaggi del protezionismo e la diffidenza nei riguardi dell'intervento statale si tramuta quasi sempre in aperta ostilità
Grazie
Ringrazio la professoressa Bianchi per queste intelligenti riflessioni sulla rivista di Nitti
Che appunto puntava a formare una moderna classe dirigente borghese e non per caso prendeva
A modello la Gran Bretagna
Ci sono appunto parecchi articoli di Nitti in cui
Si compiace del fatto che in Gran Bretagna i politici non siano
Dei direttori ma siano commercianti persone impegnate nella produzione che portò alla Camera dei Comuni i risultati diciamo della loro esperienza fattiva operativa mentre
Nella Camera dei deputati italiani dicendo tutti si sentono discorsi poco concreti
è nicchie era un selvaggio ma non era un selvaggio solo quando scriveva l'inchiesta sui contadini era un selvaggio perché aveva dei cromosomi
Che un padre rivoluzionario di una madre contadino analfabeta e per quanto cercasse di controllarsi coi
Se ne usciva go le sue battute sarcastiche che egli rovinavano la carriera politica però sta di fatto che Nitti è tra i pochi politici italiani che ha avuto un pensiero e un'azione
Di grande
Lungimiranza ed è toccato poi di scontrarsi con la tradizione retorica
E demagogica italiana Gabriele D'Annunzio è stato uno dei suoi più grandi avversari politici
Poco dopo e l'impresa fiumana segue diciamo i
I detti per la Rinascente cioè come sapete dannunziano inventato la propaganda pubblicitaria della Rinascente inventò la propaganda politica che poi fu assunta
Da Mussolini quindi diciamo di fallimenti di Nitti sono purtroppo i fallimenti dell'Italia di costituirsi hanno azione e a Stato moderno ed è oggi siamo ancora
A questo punto
L'ultimo relazione e del professor Francesco festa sull'emigrazione politiche in Francia e l'antifascismo di
Prego
Grazie
In più occasioni è stato rivelato rilevato che il pensiero politico di Francesco Saverio Nitti svolto per lo più durante gli anni dell'esilio non è stato sufficientemente studiato
L'attenzione degli storici si è rivolta prevalentemente al Nitti meglio la lista o a certi momenti gli aspetti più rilevanti della sua attività politica o alle sue concezioni in merito allo sviluppo economico italiano
Nel complesso però si è prestata poca attenzione alla sua produzione negli anni dell'esilio privilegiando i saggi politici
E trascurando gli editoriali le interviste da cui traspare invece la maggiore freschezza esponente spontaneità del suo pensiero come effetto delle sollecitazioni scaturite dagli eventi storici
Seppur la lacuna storiografica permanga ampia un piccolo passo è stato qui compiuto per restringere i confini
La mia ricerca frutto della tesi di dottorato dal titolo Francesco Saverio Nitti interprete della crisi di civiltà mille novecentoventotto mille novecentotrentaquattro si incentra proprio
Su uno scavo di archivio relativo a duecento articoli inediti alla storiografia italiana la pubblicistica italiana prodotti da Nitti dal mille novecentoventiquattro al mille novecentoquarantatré
Era
L'attività che Nitti svolgeva in Francia che gli permetteva di
Diciamo di uscire ad avere quelle risorse economiche per mandare avanti la sua famiglia in Francia la famiglia in Italia e aiutare tutta l'immigrazione
Politica tutta nel senso senza distinzione di colore e senza distinzione di ceto c'è senza distinzione di tra politici lustri lavoratori che albi si rivolgevano e si rivolgevano in particolare a casa Nitti
Il mio intervento si incentra in particolar modo su Nitti e casa Nitti e il ruolo di nicchia all'interno dell'immigrazione politica e delle formazioni antifasciste
Nei duecento articoli nei duecento documenti articoli come dicevo prima manoscritti ma dattiloscritti che Mitti distribuiti va alla United Press all'Associated Press
Con una cadenza quasi settimanale o bisettimanale nel ogni due settimane distribuiva quattro articoli ogni settimana e distribuiva due
Poi
Da queste agenzie di stampa venivano dirottate in tutto il mondo
Io ho consultato articoli in spagnolo in inglese in
L'importo che esse e anche in giapponese ovviamente Luino scrivere in giapponese divenivano tradotte però questo per capire la distribuzione e l'entità anche della diffusione di
Questo materiale
Non è dato cogliere in questi dopo documenti in questi articoli dato cogliere un suo organico pensiero politico nel senso specifico del termine
Seppur non manchino saggi di meditazione di maggior respiro ossia più staccati dalle contingenze dell'azione politica nella sua produzione intellettuale si può notare come faccia difetto un'autonomia
Un'autonoma capacità di elaborazione teorica così egli si rivela un
Pubblicista molto eclettico ed efficace nelle sue analisi uno studioso che tiene insieme l'economia con la sociologia la finanza con la storia
In qui domina però l'intento politico e polemico piuttosto che la tendenza a dare un'approfondita spiegazione dei fenomeni storici presi in esame
Infatti durante la crisi della democrazia liberale con l'avvento del fascismo il consolidarsi del regime bolscevico e le continue tensioni sociali e politiche in Europa Nitti coglie prontamente certe tendenze alcune mutazioni della produzione dei consumi
Della mentalità e delle forme politiche
Tuttavia difetta nel metterli a fuoco e di comprenderne i possibili approdi porge così con incipiente nostalgica lo sguardo a ritroso al mondo
Dell'anteguerra divenendo ancor più conservatore e andando persino di vedere certe sue spregiudicate posizione nei confronti soprattutto della questione sociale
Del socialismo e del problema del rapporto fra Stato ed economia in un contesto storico profondamente Roma mutato rispetto a quelli in cui si era formato ICI schemi interpretativi dal forte
Risultano essere inadeguati inapplicabili mentre in altre occasioni non mancano di individuare con precisione le cause le forze che hanno fatto precipitare in Europa liberale in una crisi in ASP inarrestabile
Nel giugno mille novecentoventiquattro nicchie famiglia lasciavano l'Italia per prendere la strada dell'esilio l'anziano Presidente partiva con l'ottimistica convinzione
Della che il fascismo sarebbe durato poco e presto avrebbe ripreso l'azione politica forzosamente interrotta in Italia
Purtroppo questo al allontanamento divenne un esilio che duro vent'anni di cui venti mesi trascorsi prima nel castello di terzi
E poi dal ventinove novembre mille novecentoquarantatré in un albergo diverse scelte all'estremo nord del titolo
La figura delle sementi entra a far parte lì una lunga schiera di politici intellettuali che riparano in Francia all'indomani del delitto Matteotti e dopo il tre gennaio mille novecentoventicinque
Ossia dopo l'ufficializzazione di Mussolini in Parlamento dell'avvenuta
Istallazione della dittatura
Ha scritto Aldo Garosci un certo numero di
Persone passo in Francia con il proposito di radunare le forze per una offensiva verso il Paese
Qui si aggiunsero eminenti personaggi quali esprimeva una tendenza politica un indirizzo di governo nell'Italia per fasciste non intendevano con la loro presenza lascia supporre anche un tacito piegarsi alla legge totalitaria del nuovo regime
Nitti era un esponente della classe dirigente liberale un significativo esponenti non avrebbe mai accettato il fascismo come voi Governo de iure
Una linea di condotta che infatti mantenne coerentemente i vent'anni di lontananza dalla pazzia
La notorietà di ex presidente del Consiglio di studioso e pubblicista stimato a livello internazionale gli permisero di lavorare di gran lena come editorialista Ocolo un Ministro della stampa estera
E di affrancarsi dai costi economici sia della famiglia al seguito che di quella rimasta in Italia
Oltremodo Nitti come pocanzi
Detto aiutava tanti esuli noti o meno che a lui si rivolgevano
La produzione intellettuale dell'esilio certamente la più prolifica di queste della sua vita laddove la contingenza dettava il passo istruendo la sua battaglia politica per la libertà e la democrazia
La sua attività intellettuale assumeva per reazione dimensione a dir poco impressionante
In media ogni due settimane scriveva tre
O più editoriali concedendo si nel frattempo interviste e commenti sugli eventi storici agricoli
Inviava i tetti dattiloscritti dei suoi editoriali o direttamente i maggiori organi di stampa internazionali oppure le agenzie di stampa come detto prima United Press Associated Press con cui collaborava già dal mille novecentoventuno
Tali documenti non sono contenuti nel piano dell'edizione nazionale delle opere
Conclusosi nel mille novecentottanta con il volume sedicesimo a cura di Paolo Alatri
Il quale avrebbe dovuto completare e offrire la storiografia di integrare i produzione
Dello statista lucano
Difatti gli storici contemporanee hanno fin qui fatto riferimento al materiale in esso contenuto la Queen compiutezza e confermata persino da una testimonianza dello stesso Nitti il quale parla del della distruzione di questo di agende è carteggi e articoli da lui prodotti
Nel giugno luglio del mille novecentoquaranta quando suo figlio Vincenzo Nitti che lavorava
In una nell'ospedale in un ospedale parigino Federico Federico afferiti così sì
Federico Vincenzo era Federico distrusse il
Questo materiale temendo soprattutto che potesse compromettere i corrispondenti
In Italia tuttavia è lo stesso ad altri che nella sua prefazione ci mette in guardia riguardo agli articoli conservate tra le carte Nitti
I primi dei quali non sono anteriori al marzo mille novecentoventuno negli ultimi non sono posteriore alla prima metà del di aprile mille novecentoventiquattro i quali non sono tutti quelli che egli scrisse
Ora per quanto riguarda l'antifascismo e il merito dell'antifascismo
Delle organizzazioni antifasciste le la prima delle quali la concentrazione antifascista nel rispondendo proprio a una un intervento una richiesta fatta di da Filippo Turati di
Ricoprire la carica di Presidente della concentrazione antifascista Nitti risponde chiaramente che il problema e questo secondo me interessante ci problema era la
Divisione che c'era all'interno delle forse antifasciste il fatto di riportare ancora
Di immaginare di costituire un Governo ombra o di un di costituire un
Governo alternativo all'estero quando la battaglia antifascista bisognava svolgerla in Italia questo era all'estero bisognava soltanto
Come dire organizzare strategicamente l'attività che poi avrebbe dovuto trovare un consenso all'interno dell'opinione pubblica italiana queste la lettera che scrive Nitti il quale
Il quindici agosto e mio novecento trentuno
Nitti gli offriva a Turati alcune pungenti osservazione circa lo stato dell'antifascismo all'estero che attraversava a suo giudizio un preoccupante momento di confusione
La cui esemplificazione la data appunto dalla vendita di formare il futuro Governo
Così e tale l'incoscienza cito davanti
E tale la stupidità che i nostri poltronifici parano Ministeri per l'Italia si occupano perfino del sottosegretariato dell'interno
Rammentato inoltre il sacrificio che aveva dedicato nella lotta contro il fascismo ho resistito a tutte le adulazioni e pressioni ho dato oltre due terzi del mio modesto patrimonio che era frutto di quarant'anni di lavoro
Tutti i miei in Italia sono a posto disposti alla lotta e la mia famiglia qui non sfugge a nessuno responsabilità ma non vedo più chiaro se non si osa
E concludeva con un suo stazione rimessa direttamente al massimo i esponente
Della concentrazione antifascista che la lotta venisse svolta seriamente in Italia non voglio accordi per l'avvenire cito
Non desidero alcuna situazione di governo invidio gli incoscienti che credono poter governare dopo il fascismo
Ma vorrei se dobbiamo resistere che tutti lo tassello sul serio e che portassero la lotta in Italia io ho seguito il vincitore chiunque sia
Consigliere Rozza come liberatori chiunque ucciderà il fascismo e ci darà un minimo di libertà quanto è necessario per non soffocare per parlare per vivere per rinnovarsi
Che cosa si può fare per tornare alla serietà
Ora
Nitti
Dopo la concentrazione antifascista
E prima ancora diciamo vorrei aprire una parentesi sulla figlia Luigi io
La quale
Prese attivamente parte alla lega Italiana dei diritti dell'uomo fondata nel mille novecentoventiquattro da Campolonghi da sindacalista Alceste De Angelis
La quale era uno ufficialmente un'associazione con finalità socio-assistenziali
è come dire posti
Riflette meglio di tutte le organizzazioni in esilio cioè il sentimento unitario che al di sopra dei partiti univa i militanti antifascisti
Alla Lido presero parte Nitti e famiglia in particolare Luigi no e per l'ex statista rappresento l'unica adesione formale a una formazione politica durante gli anni dell'esilio
Oltre all'opera di assistenza
Cito da stanti i fedeli fece opera
Politica la linea dura organizzando accanto i francesi e con il loro appoggio in ogni nucleo delle migrazioni il piccolo centro locale dell'antifascismo
Nitti dunque partecipava attivamente alla vita della Lidl dunque
La quale non era solo un'organizzazione assistenziale alla pari di quella francese ma anzitutto un ente di promozione politica di riorganizzazione della gente lotta antifascista Oltralpe
Nella seconda metà degli anni precedenti infatti grazie alla lì due fu costituita la concentrazione d'azione antifascista
Allora all'interno della
Concentrazione d'azione antifascista Nitti quale ruolo scosse Nitti svolse grazie proprio a quell'attività diciamo di giornalista di
Finanziatore delle pubblicazioni in particolare della libertà che era il giornale della concentrazione antifascista poi del giornale satirico di Alberto Giannini il becco giallo e il bollettino giornalistico Italia
Nitide dico le sue maggiori risorse economiche provenienti dai sui diritti d'autore come ho detto pocanzi ma anche
Da diciamo da una cooperazione che svolgeva con il conte Sforza in questo senso
Per non solo relativamente alla raccolta di di fondi ma anche la pubblicazione stessi la diffusione in tutta Europa perché non doveva
Essere una diffusione
Soltanto diciamo all'interno dell'emigrazione politica ma l'intento di Nitti era politico di
Orientare l'opinione pubblica italiana in questo senso attraverso una la distribuzione di questo materiale che Luigi diciamo faceva pervenire a suoi collaboratori in Italia in particolare a Carmine senese
Carmine senese che era capo della polizia fascista e destato suo collaboratore
è stato suo collaboratore durante
Carmine sentenze infatti al vertice di questo servizio di corrispondenza segreta avvierà certamente Carmine Sinisa sue corregionale e capo della polizia dal dicembre mille novecentoquaranta ad aprile mille novecentoquarantatré
Nitti riguardo proprio l'organizzazione della stampa della diffusione del materiale in Italia scrive così queste
Informazioni lui le
Diciamo le idee tagliava all'interno dei suoi articoli
Ricevo dalle varie città d'Italia
Per mezzo sicuro almeno dieci o dodici lettere per settimana che contengono esatte informazioni precise un servizio di corrispondenza che la polizia e le varie milizie e la censura non possono mai sorprendere
La lettera non deve far mai sospettare l'autore e terribilmente essere messa la posta in un gran centro o sui treni
Per quanto riguarda
Giustizia e libertà giustizia e libertà che
E la terza formazione con cui Nitti diciamo collabora ma collabora tra virgolette una collaborazione sempre in ombra la collaborazione anche morale in questo senso perché all'inizio diciamo
Giustizia e libertà trovo un uno spostamento verso posizioni ancor più
Diciamo socialiste e in particolare relativamente alla alla scrittura del programma in cui c'era l'inserimento della riforma agraria quando questo passaggio fu formalizzato Nitti
E suo figlio Vincenzo Nitti diciamo e non solo anche uomini a lui fedeli Nitti Alberto Tacchi anni uscirono dalla da giustizia libertà però inizialmente Nitti ecco con questo concludo diciamo
Inizialmente Nitti però la causa di giustizia e e libertà perché era un'organizzazione presente in Italia
è un'organizzazione radicata in Italia ed è questo era l'obiettivo però il problema è
Come dire
Che anche qui diciamo non vi era un intento unitario all'interno del di giustizia e libertà
Non a caso i monarchici erano erano stati messi fuori non a caso anche diciamo il programma come dicevo prima era strettamente diciamo verso posizioni
Socialiste Giantin da cui o
Anche
L'antifascismo liberaldemocratico dovette
Ritirarsi
Concludo dicendo che
Perché Nitti prese posizione a favore di giustizia e libertà altrimenti non
Come dire non avrebbe mai scritto un articolo l'undici luglio mille novecentotrenta
Scritto al titolo il volo di Milano i manifesti di giustizia e libertà Bassanesi e la novità
Grazie
Pubblicato in la critica
Il un giornale di Rosario in Argentina in questo articolo Nitti riporta esplicitamente come dire
Tutto il volantino tutti il testo del volantino distribuito in diecimila copie da Bassanesi su Milano ora
è ovvio che
Come dire questa posizione era una posizione che Nitti diciamo all'interno dei suoi scritti fiancheggia o e appoggio chiaramente fino a quando poi le divisione all'interno dell'emigrazione antifascista non
Lo spinsero a ritirarsi ancor di più e accadere
A precipitare in questura pessimismo che lo caratterizzano in particolar modo negli anni trenta
Chiudo dicendo che
Quel discorso morale di cui si parlava prima lui nel mille novecentotrentuno nell'articolo
In una
In un né in un articolo come non lo trovo più
Il titolo
Comunque parla esplicitamente di crisi di civiltà come crisi morale prima di tutto crisi morale e politica e poi Chrissie economica ovviamente Luigi legava questa crisi morale politica a le conseguenze del
Dei trattati di pace del dopoguerra però ovviamente la la grande crisi del ventinove la depressione le collegava a un processo di
Come dire di via via di svilimento morale e politico che aveva trovato un suo la sua origine nei inversa grazie
Ringrazio professor fesso siamo arrivati quindi alla conclusione quindi questo convegno e penso che sia giusto che il promotore
Di questa iniziativa attivi un po'le fila dei discorsi fatti prego adesso
Piero Barucci
Ti ringrazio Presidente ma non ti prerogativa perché
Ci vorrebbe troppo tempo è
E ci vorrebbe anche freschezza di di festa insomma che tira
No confesso di essere molto soddisfatto dello svolgimento del suo convegno
Che gli è Franco La Barbagallo abbiamo voluto con grande tenacia
E debbo ringraziarlo perché lunghe il il classico sono Nitti
Penso libro all'inizio alla fine per molti versi di chi vuole leggere studiare Vitti
Si è calato con il Comitato scientifico ringrazio titola Francesca ringrazio Pescosolido grazie Catalano si casa al Comitato scientifico con molta umiltà
Ascoltando le nostre proposte e devo dire indi totalmente accettandola
E quindi essere stato lui guida sicura
Che procedevamo sulla via giusta ma anche laicamente aperta al confronto con altre discipline grosso attitudine lo ringrazio di cuore
Credo di poter dire che è nato frammenta Kuhkan Barbagallo modo molto silenzioso senza grandi smancerie in questi ultimi due anni di lavoro
Una
Sintonia i comportamenti fatta di duro confronto con i testi di rispetto del prossimo di rispetto degli autori rispettose del
Delle altre opinioni do di poter dire che è nata
Una sintonia e che si protrarrà del futuro
Naturalmente ringrazio
Forse in primo luogo l'avvocato Marotta
Se queste manifestazioni che sono un poco ma è una presa di coscienza pubblica
Che molti studi o si fanno nei confronti di grandi problemi irrisolti
O forse i debiti che si andrà verso il Paese tutto questo avviene se avviene per questa
Capacità dell'avvocato Marotta di essere
In qualche modo commenta del nominato male rispettoso
Degli enti de
Forse le preoccupazioni e forse una insoddisfazione
Degli intellettuali
Lo ringrazio di cuore perché anche lui c'è stato sempre l'incoraggiamento e ti aiuto
Il sud convenga otto brande successi moltissime relazione
Molti giovani
Abbiamo voluto aprire tanti giovani
Lo spazio per presentare la loro riflessione
Abbiamo deciso di impiegare anche il sabato mattina
Chi è perché c'è qualche cosa da fare lunedì mattina alle otto qualche un problema non piccoli
L'abbiamo fatto e mi pare con con grande successo
Stai giovani naturalmente ripartire da questi risultati Capo dello Stato ha svolto un ruolo centrale nell'incoraggiare ACI e lunedì mattina loro abbastanza presto gli riferirò
Te lo svolgimento di questo convegno
E dell'impegno morale che in qualche modo rovesciava assunti di ricondurre la discussione sul Mezzogiorno
In modo più concreto il mio motivo
In quello che sta accadendo
Ma non sarei sincero se non dicessi che è successo di questo convegno si deve anche una congiuntura
Queste la congiuntura
Più avversa che il Mezzogiorno abbia mai più per avuto in tutta la sua
Lunga storia
Non so quanto sia lunga perché già nel trattato della moneta di Serra ALVIS eccentricità e seicento c'è scritto che
Tra
Un cittadino del sud è uscito di Bergamo c'è una grande differenza perché cittadine Bergamo nasce imprenditore nasce eccetera eccetera quindi forse lunghissima la questione meridionale
Ma certamente la svolta risalire far durare per quel come se come pare corretta
Per il tratto dello Stato unitario beh questo è il momento di
Maggiore difficoltà
Il Mezzogiorno da combattere ora su tre fronti c'è il fronte internazionale
Cioè il fronte europeo facciamo parte ormai di un
Realtà dei ventisette Paesi
Ma c'è anche un fronte interno
Che forse perché
Consumato preoccupato desse da continuare a essere una parte sviluppate del Paese
E teso a guardare dentro se stessi a guardarsi
Dove cammina dove procede
è ignorare quello che è fuori di lui
E questo è un fenomeno nuovo completamente nuovo
Quello che diceva che aveva visto la fine dell'Ottocento inizi del Novecento fa quasi sorridere oggi dire quando dicevano che il futuro del Nord dipendiamo futura del sud
O quando dicevano che
Eccome tornato in mente in questi giorni
Comma tutto il rispetto che debba questa città l'amore con questa città un terribile articolo di Gaetano Salvemini
Inoltre c'è su dieci
Pettograsso purtroppo
In mente quanto Salvemini voleva con questo modo
Sancire quasi nel condannare
L'atteggiamento compro si hanno di tipo razzista
Se
Non abbiamo avuto questa fortuna avremmo voluto avere un'altra fortuna quella che per il Mezzogiorno c'erano grandi politiche
Grandi prospettive di crescita grande disponibilità non è così non è così
I Paesi del del ex
In Germania orientale crescono a tassi di crescita molto maggiore del del del del Sud siamo una realtà di ventisette Paesi nessuno rispose appalti sconti c'è Maastricht c'era il Presidente dell'il bonario
C'è una moneta unica non è così
Non al corso questo il momento in cui il Mezzogiorno non ha molto impressionato
La chiusa ad un discorso che citavo seduto più importanti
Pocanzi di Nitti del Novecento uno diceva in primo luogo deve pensare
A se stessi da se stesso
Che mi ricorda un altro passaggio grande economista nitide Marco che siano stati attenti
Tendono a
Darci Dams da tapparci la bocca con qualcosa da mangiare più impedirci di parlare
Se il momento in cui bisogna ripartire
Cosa posso può fare un intellettuale intellettuale
Franco Barbagallo dieci impegniamo a fare la cosa più banale che però non è semplicissimo Alitalia a fare gli atti di questo convegno il più presto possibile
Vorremmo che essi uscissero entro un anno
Ma non per ragioni di di mostrare la nostra efficienza e un'altra ragione
Perché nel dieci c'è una scadenza
Che non so chi vorrà rispettarle dieci sono sessant'anni della Cassa per il Mezzogiorno
Noi vorremmo che legando il tre cinquanta il dieci il Mezzogiorno potesse ripresentarsi con qualche idea
Che non può essere la vecchia Rebecchi che non possono essere
Purtroppo un
Gli stimoli e spunti luminosi geniali
Di Francesco Saverio Nitti sono appartengono o l'altro molto
Oggi non hanno più nessun diritto di cittadinanza perché la concretezza alla realtà è completamente diverso
Non c'è più finanza pubblica non ci sono valutazioni non c'è
Possibilità di dar luogo fa normative come per esempio la l'area doganale non è tutto se parlo di tutto questo
Bisogna riuscire a inventare qualcosa di nuovo
Chi vive nel Mezzogiorno a rendersi conto che vive in un'epoca che non ha scontri precedenti
Tengo allearsi dentro
E pensare a qual è l'ambito entro il quale far valere il suo ragionamento
Se nel due mila dieci
Qualcuno
Le università agli istituti di ricerca chi vorrà
Sarà capace di cogliere l'occasione per dire riproporre una politica di intervento che sia commisurata i tempi
Che non si è astratta ma che non sia soltanto di chiedere
Finanza pubblica
Che sia davvero qui va ed a recuperare il messaggio nel piano un problema
Un'analisi uno strumento
Dobbiamo muoverci in questa direzione se nel due mila dieci
Qualcuno
O molti unendosi
Riescono a produrre
Un tipo di messaggio
Che attraversa il Paese lo taglia in due ma non in senso orizzontale in senso verticale distinguendo davvero chi vuole essere
Democraticamente per un Paese coeso e che invece non vuole esserlo se sarete capaci saremo capaci di fare questo
Abbiamo ben meritato e convegno sunniti può essere considerato un punto di partenza o come si direbbe
Nello sport scriviamo molto di ripartenza
Io mi auguro che il lavoro che è stato fatto sia stato anche per voi un motivo di fecondità intellettuale
Ma mi auguro ecco che in proposito che io qui vi ho esposto possa concretizzarsi
Grazie a voi per la presenza e alla prossima occasione
Però