Presentazione della ricerca "Le città dei creativi, visioni e progetti per Milano"

Buongiorno a tutti
Con il sindaco Albertini abbiamo convenuto che
Tra premiare i puntuali e aspettare i tarda Tari e preferibile puntare mirare i puntuali per cui io do inizio ai lavori
Darko
Portare i saluti della città
Oggi è una giornata importante a Torino si aprono le Olimpiadi della neve
Il sindaco a voluto essere l'ultimo tedoforo
In una occasione come questa per passare la fiaccola della città ai candidati sindaci che poi si presenteranno io fa formulo un augurio che si colloca temporalmente all'interno di quello che sarà poi il nostro discorso sulle visioni della città
Milano con Roma presentato una candidatura per una evento sportivo altrettanto importante le olimpiadi
Dello sport
Ritengo che sia non solamente ambizioso ma soprattutto parta dalla consapevolezza che forse con la neve Milano poco ci azzecca e allora è preferibile dedicarsi alle Olimpia di estive che non a quelle invernali l'auspicio è che sì si riesca a trovare una dire soluzione un accordo perché sarebbe non solamente per Milano ma complessivamente per il Paese una grandissima occasione allora forse non escluderei neppure che non si parli di un'Olimpiade di una città ma si parli di un'Olimpia del Paese in cui Milano e Roma possono essere epicentri
A lei il sindaco grazie
Vi ringrazio per a dirmi invitato a quest'incontro il programma
Prevede come momento culminante la presentazione di una ricerca su Milano e sul suo posizionamento internazionale sulla sua dote di talenti creativi
Ho avuto modo di leggerne i contenuti e ho tirato un sospiro di sollievo
Le anticipazioni apparse su qualche quotidiano avevano dipinto un quadro a tinte fosche
Ben più cupe rispetto a quanti in realtà emerge dalle pagine della ricerca Milano secondo i media
Non è più una città creativa
Milano perde terreno superata da Roma e persino non voglio offendere nessuno ma nella nostra storia questo confronto ci ha indispettito da Napoli
Capisco che sia una notizia
Ma intanto vorrei dire
Che se in qualche occasione altri città italiane conseguono buone performances anche migliori delle nostre noi non ne siamo amareggiati anzi al contrario
Perché non dovrebbero
In fatto di creatività
Si sa che il nostro Paese ha grandi potenzialità e quasi un luogo comune come dire che l'Italia è il più bel paese del mondo va da sé che la bellezza di un luogo ispiri la vena creativa di chi vi abita
Il problema è sempre stato quello di costruire un contesto nel quale le idee i progetti individuali che certo altrove non mancano
Possano concretizzarsi produrre un significativo progresso economico e civile un tale contesta Milano esiste ed è per questo che la nostra città e divenuta una capitale dell'innovazione
Certo occorre un grande sforzo per mantenere e anzi migliorare le posizioni acquisite
è un impegno che la città ha ben chiaro anche per un senso di responsabilità essendo Milano il luogo più adatto lo è stato storicamente lo è tuttora
Come avamposto del futuro della società italiana ha una responsabilità speciale di fronte a tutto il Paese
Non possiamo permetterci di arretrare di abdicare al nostro tradizionale ruolo di motore trainante della nazione
E allora consideriamo i fatti che compongono il contesto favorevole di cui parlavo prima
Dal punto di vista economico Milano è sempre il massimo rispetto alla realtà nazionale
Basso tasso di occupazione
Elevato
PIL pro capite
Buona capacità di attrazione degli investimenti esteri Milano dice la ricerca eh
La prima fra le prime dieci città europea che offrono le migliori opportunità e condizioni per fare business
Ma occorre intervenire per affrontare le criticità che costituiscono un ostacolo allo sviluppo
Tra queste il traffico i rischi per la sostenibilità ambientale una popolazione tendenzialmente anziana un sistema universitario che deve essere ulteriormente rilanciato
Dico subito che è vero
Questi sono i problemi all'ordine del giorno
Negli anni della nostra responsabilità di governo sono stati affrontati e con modalità innovative o creative se preferite visto che parliamo di questo tema
E i risultati ci sono stati ve ne darò conto tra poco ma poiché si tratta di problemi complessi problemi in qualche caso fisiologici come inquinamento che colpisce tutto il nord Italia
Era impensabile che potessimo risolverli con una bacchetta magica
Chi verrà dopo di noi
Ha il compito di sviluppare portare avanti un lavoro che ha dato buoni frutti entrambi candidati alla guida della città lo hanno riconosciuto
Ponendo sì sulla nostre scia seguendo il nostro modello di collaborazione tra pubblico e privato
Che è stato fondamentale per trovare le risorse necessarie per le grandi opere e di avvicinare le istituzioni ai cittadini
E in questo riavvicinamento ha contato moltissimo la nostra trasparenza
La nostra correttezza
Una gestione virtuosa che si è tradotta ad esempio nel prodigioso risanamento dei bilanci delle aziende municipalizzate
Sono lieto che oggi tutto questo sembri normale ma non lo era quando cominciammo la nostra avventura nove anni fa
Anche in questo siamo stati creativi
Nella nostra ricerca si parla di progettare una strategia per Milano
Di elaborare una visione della Milano del futuro
Ecco credo che a questa strategia noi abbiamo offerto un contributo significativo pur non ritenendo ICI degli strateghi dei maestri di pensiero
Anzi dimostrando una sorte di Dio si in grazia nei confronti di tutto ciò che può voler dire imporre una sovrastruttura alla straordinaria creatività di Milano
Collaborando con i privati abbiamo recuperato o stiamo recuperando dieci milioni di metri quadrati di aree dismesse
Una di queste e quella in cui ci troviamo
Dando vita a un risanamento urbanistico Kia pochi eguali in Europa
Una trasformazione che ha come denominatore comune la qualità del vivere e la bellezza estetica garantita dai migliori architetti del mondo
Sono cose risapute che hanno attirato su Milano l'attenzione del mondo e cosa che non guasta ingentissimi capitali stranieri
Ecco un esempio di contributo concreto all'elaborazione di una strategia per Milano
La nostra città cambia in modo molto veloce cambia da sé senza bisogno che dall'alto sia indotta alcuna trasformazione
La Società marcia a un ritmo più spedito rispetta quello tenuto dalla politica di tutte le volte che si è tentato di darle un abito corrispondente a una determinata concezione politica o sociale
Quell'abito si è dimostrato inevitabilmente troppo stretto ho già troppo vecchio per essere indossato
Credo che ragionare su come cambiare il Paese significhi ascoltare e aspirazioni le testimonianze gli insegnamenti che ci provengono dei cittadini e dagli ambiti in cui si muovono come la famiglia il lavoro la scuola
Più che mai questo vale in una realtà come Milano
La cui natura insofferente allo statalismo e si fonda piuttosto sulla partecipazione e sulla libera iniziativa
Ma allora in che modo si può esercitare efficacemente la propria responsabilità politica nel senso della polis della comunità partecipi delle scelte che la riguardano
Lo si può fare predisponendo il terreno affinché sia la città stessa a produrre iniziative proposte
è dall'esperienza già in atto che possiamo far discendere progetti per il futuro
Nella nostra città ci sono gli elementi portanti dello sviluppo del Paese
Partendo da questa consapevolezza da questa responsabilità
Dar rispetto per l'identità storica di Milano per il suo ruolo di propulsore dell'innovazione abbiamo dato una svolta al governo della città
Abbiamo percorso la strada della managerialità
Trasformando il comune in una grande efficiente impresa di servizio il risultato di questa gestione imprenditoriale è stata la possibilità di effettuare investimenti in opere pubbliche pari al doppio
Della media pro-capite nazionale e per ventisette volte chi ci ha preceduto in poco più del doppio del tempo
Abbiamo puntato alla valorizzazione del nostro patrimonio all'efficienza che ottimizza i risultati a parità di costi abbiamo privatizzato
Per quanto è stato possibile considerata l'ostilità che ancora incontrano nel nostro Paese le idee liberali da tutti dichiarati
Tutto ciò ha consentito interventi importanti
Quattro straccioni di metropolitana nove di passante ferroviario
Alle nuove tecnologie per il traffico alla sicurezza dei cittadini
Dal nuovo teatro degli Arcimboldi al restauro della Scala dalla nuova fiera ai depuratori dunque affidandoci a una visione imprenditoriale abbiamo fatto
Sì abbiamo avuto una visione una concezione di riferimento è stata quella manageriale ed etica
Adesso il nostro lavoro deve essere continuato perfezionato ed anche migliorato perché anche questo è possibile
Sempre tenendo ferma la barra del timone sulla rotta indicata dalla collettività
In particolare importante che si stringa un'alleanza tra chi esprime creatività e chi ha il compito di amministrare la città che venga contemperato l'interesse collettivo con l'originalità di chi innova la forza dell'equilibrio con la forza dell'innovazione
Questa intesa è fondamentale perché in città sorga qualche cosa di grande di utile di positivo
Amiamo guardare al futuro
E competere con le altre città d'Europa e del mondo per conseguire traguardi di eccellenza iniziative come quelle di oggi ci aiutano a migliorare vi ringrazio dell'attenzione e vi auguro buon lavoro
Grazie signor sindaco
Chiamo
Aprire i lavori l'ingegner De Albertis che si parlerà delle ragioni della ricerca
Proprio a Milano il dodici luglio scorso qualcuno se lo ricorderà abbiamo lanciato il Forum nazionale la città dei creativi
Visioni e progetti così il titolo abbiamo iniziato proprio lì da Milano questo percorso
Spinti da alcune pulsione da alcune motivazioni la prima sempre importante che è stato un po'il leit motiv della nostra vita associativa
Quella di riproporre il tema della città come grande serbatoio di nuove occasioni di mercato per le nostre imprese non potrebbe essere altrimenti
Dall'altra l'altra ragione l'altra pulsione la consapevolezza che in questi anni questa categoria la categoria dei costruttori è diventata sempre di più parte sociale a tutti gli effetti
E allora non potevamo esimerci dal porci il problema di dove sta andando complessivamente il nostro Paese ecco perché il percorso anche fatto attraverso tante città oggi le grandi città domani le città intermedie come si stia trasformando dal punto di vista economico sociale
E valutare poi quale contributo di idee un'associazione come la nostra può dare
Questo sembrava il tema fondamentale oggi in questo Paese sta attraversando e si sta assistendo in questo Paese ad un passaggio epocale del nostro sistema produttivo
Non passa giorni che si discuta di strategie di ricette per il recupero di competitività
Credo che vada fatta a questo riguardo una riflessione qual sia si strategia di crescita non sarebbe neppure immaginabile e non avrebbe senso proprio senso alcuno
Se non prendessimo atto dei vincoli strutturale che la condizionano
E che sono riconducibili poi tutti questi vincoli ad una medesima logica la logica di una competitività che sempre più funzione del territorio è sempre più funzione dell'efficienza urbana
Tra questi vincoli credo che ne vanno ricordati i tre il lavoro di Ambrosetti il lavoro che abbiamo fatto nelle varie città credo che l'abbia messo in evidenza il primo lo vincolo di cui prendersi di cui prendere atto eh
L'esaurirsi della portata centrale e determinante dello sviluppo industriale e manifatturiero
Indirizzata ai fini dello sviluppo di questo Paese ciò sta a significare credo come ho detto proprio all'inizio che basare una strategia di crescita su questa funzione la funzione industriale manifatturiera non porterebbe molto lontano
I motivi credo che ormai si conoscono fin troppo bene
Ormai noto a tutti che i Paesi che hanno una maggiore incidenza dell'industria nella composizione del PIL sono quelle che sono proprio quelli che hanno maggiori problemi di crescita economica
Al contrario paesi per esempio come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna dove l'incidenza dell'industria sul PIL è molto bassa
Sono quelli che hanno intrapreso nuove vie di crescita e che sono quelli che probabilmente sono anche capaci di contrastare i nuovi competitors come per esempio quelli asiatici
In Italia nel nostro Paese la situazione ancora più problematica perché le nostre capacità competitive stanno indiscutibilmente perdendo terreno
Se si legge il rapporto recente delle rupi anni Innovation score Borda realizzato dalla Commissione europea sulla base di alcuni indicatori di venti indicatori che si ricollega nuove risorse urbane alla creazione di nuove conoscenze
Emerge che la nostra capacità di innovazione diminuisce invece che aumentare
La nostra industria è stata da sempre bravissima realizzare beni facilmente riproducibili e ha vissuto di un vantaggio competitivo che però senza ricerca innovazione si è facilmente esaurito nel tempo
Lasciando il posto ad altri competitors
Fino a ieri la condizione di ricchezza e di sviluppo della nostra economia era indiscutibilmente lo sviluppo industriale che poi è l'esatto opposto invece dell'economia della conoscenza
In questi cinquant'anni si è sempre pensato che sviluppo industriale fosse in questo Paese è sinonimo di sviluppo tout court
Sì è Penta si è puntato e questo vorrei sottolinearlo tutto su un progetto di società industrializzata ma non di società industriale che è un concetto ben diverso e se vogliamo molto molto più complesso
La fabbrica può sorgere dovunque specie se viene assistita nel suo nasce l'impresa di ogni settore assolutamente no perché questo richiede evidentemente un habitat istituzionale ambientale molto speciale ricco di sollecitazioni nello stesso tempo di certezza di sicurezze poi di servizi residenziali infrastrutture di tutti di ogni tipo
Su questo fronte si è registrato il ritardo il più vistoso nel nostro Paese
Quindi in conclusione su questo punto vorrei dire che dobbiamo trovare una politica industriale che su fondi su presupposti assolutamente innovative rispetto a quello del passato che punti cioè sulla qualità delle produzioni e sulla funzionalità della logistica
Per abbattere i costi esterni all'impresa legati per esempio alla distribuzione delle merci
Il secondo vincolo e che l'Italia questo anche se siamo qua a Milano va ricordato e che l'Italia a differenza degli altri paesi europei si trova a dover fare i conti con un sistema economico-sociale interno che va a due velocità
Il nord e sud
Io credo che questa situazione non posso andare avanti per molto il LIS il rischio di una lacerazione che c'è sempre stata oggi è quanto mai vicino
Nello scenario dell'attuale economia il Mezzogiorno continua a essere una formidabile zavorra per lo sviluppo del Paese ed è l'estrema semplificazione poi dei mali che affliggono l'economia intera del nostro paese incontrovertibile credo che le ricette che sono messe in che sono state messe in campo nel passato per il recupero del Mezzogiorno abbiano fallito
E di ciò dobbiamo prenderne atto ma probabilmente dobbiamo anche prendere atto che non sono le idee che mancano ma che in realtà mancano gli strumenti di base e sono istituzioni capaci e intelligenze fortemente organizzati qualche progresso è stato sicuramente fatto ma se lo confrontiamo con gli standard europei il Mezzogiorno resta un'area assolutamente non competitiva
Il terzo vincolo che forse il più complesso da gestire rispetto ai due precedenti è che il nostro sistema sociale economico e fortemente segnato e questo va ribadito da una diffusa resistenza al cambiamento che ero rigido Ishaq profondamente ogni tentativo di riforma
In Italia permangono
Profonde sacche di mercato protetto in Italia si è avviato un processo di privatizzazioni ma non si è avviato un processo di liberalizzazioni
E ciò ha sicuramente impedito iniziative importanti di investimento in capitale di rischio in progetti innovativi in progetti avanzati
Di questo ne è testimonianza e per noi a Milano e questo è estremamente importante anche per esempio il nostro sistema universitario e di ricerca che stenta comunque ad acquisire prestigio a livello internazionale risente di una certa arretratezza che poi è difficile colmare
Il tasso di Investimenti
Nell'economia della conoscenza nell'anno cioè nella noleggio economi risulta in Italia il più basso di tutto il mondo sviluppato
E il dramma che alcuni Paesi che stanno dietro di noi come Portogallo Polonia Messico e Grecia hanno dei tassi di sviluppo in conoscenza dell'otto per cento l'anno e noi siamo sotto al due per cento uno scenario quindi che ci deve fare qualche fare qualche riflessione soprattutto sul cosa fare
Beh qui la riflessione credo che sia normale tutte le famiglie quando si attraversa un periodo di crisi la prima cosa da fare e di cercare di fare un quadro dei beni minimi delle cose minime su cui si possa disporre cioè sostanzialmente fare un inventario dei beni famiglia e su questo impostare l'azione diretta allo stesso modo l'Italia
Deve valutare quale sia il patrimonio disponibile minimo sul quale investire e qui ho fatto una prima riflessione le risorse su cui il nostro Paese anche questa città può contare sono moltissime è assurdo assolutamente da combattere un'affermazione come quella che fa Goldman Sachs che dice che questo Paese si ciba solo di cibo
E calcio e questo mi sembra veramente assurdo
Io credo che le tre cose sostanziale le tre risorse fondamentale da cui ripartire siano l'uno il territorio e le città due l'ambiente il turismo tre e quindi ci si rifà la nostra ricerca le nostre capacità creative
Dicevo la città innanzitutto questo il motivo per cui abbiamo puntato le nostre città costituiscono un patrimonio nello stesso tempo artistico culturale unico al mondo perché ricche di storia ricche di valori
Investire su questo fronte si significa sicuramente assicurare ritorni su cui sicuri sul piano del benessere della qualità della vita e dell'economia in generale
Ma se ciò non bastasse lo dimostra la ricerca di Ambrosetti la città e la sede del nuovo sviluppo e proprio di quell'economia della conoscenza di cui dicevo prima
Qualora le nostre città non si apprezzassero per aumentare loro capacità attrattive ecco che avremmo perso il primo importante bene di famiglia sul quale investire
La ricerca parla di un progetto urbano la necessità di un progetto strategico urbano che stimoli la qualità urbana traducendo la in valori spaziali
Una progetto urbano che interpreta il mercato né affronti condizionamenti massimizzando insieme i valori qualitativi e i valori economici
Deve affermarsi questo nella ricerca sempre detto una capacità di scelta e sì anche una capacità di assunzione di responsabilità
I processi decisionali sono altrettanto importanti dei contenuti e sono un'occasione importantissima per far maturare la società alla base di ogni proposta deve esserci poiché e questo e estremamente importante la voglia di cambiare che si poggia sul dinamismo della creazione di occasioni per attrarre nuovi investimenti altrimenti cioè solo il declino
L'altra risorsa che ho citato l'ambiente del De e il turismo sono estremamente importanti a fronte di una domanda crescente a di accesso ai beni culturali vi è l'offerta di un patrimonio culturale di vastissime proporzioni che troppo spesso sotto utilizzato e questa è una questione estremamente importante terzo e vado rapidamente a finire terzo bene di famiglia la nostra capacità creativa
La nuova discriminante qualitativa nella percezione dei prodotti non è più quella e ritorno al discorso di prima del luogo di produzione bensì dal luogo di produzione si deve passare a quello di concezione e di sviluppo del bene
E questo è il vero vantaggio competitivo per il futuro
Il valore del prodotto sarà sempre più legato al luogo in cui è concepito e sviluppato
E sempre meno ma lo avvertiamo tutti i giorni al luogo in cui fisicamente realizzato l'Italia a sicuramente il nostro Paese tutte le potenzialità per acquisire un ruolo di leadership mondiale in questo ambito
E lo dimostrano alcune imprese di successo nel campo della progettazione dell'ideazione e della creatività del design questo con sicurezza e consentirebbe di qualificare nella percezione dei consumatori e questo è estremamente importante le produzioni realizzate in Paesi di recente industrializzazione ma concepite e sviluppate nel nostro Paese
In sostanza le multinazionali e le imprese straniere in generale potrebbero venire in Italia per farsi creare progettare e sviluppare nuovi prodotti
L'Italia dovrebbe diventare perciò il laboratorio di ricerca e sviluppo delle imprese globali il luogo dove avviene il concepimento della gestazione dei più importanti prodotti mondiali
Questo approccio valorizzerebbe le migliori risorse di cui disponiamo
E non solo quelle relative ai progetti delle ricerca ma per esempio quelle anche alla relezione dei prototipi attività che potrebbe essere veramente svolta in modo estremamente competitivo dalle piccole imprese italiane
Un'ultimissima riflessione
Più importante più urgente di ogni strategia e però la messa in cantiere di un colossale progetto di una vera e propria rinascita civile e ambientale della nostra città
Della nostra società
Un progetto che rinforzi il senso dello Stato e delle regole della convivenza civile e che liberi la società dall'impronta purtroppo molto forte dall'impronta giuridico vincolistica che ancora oggi lo opprime
Un progetto che ridimensioni lo hanno presenza dello Stato
E spesso non dello Stato ma addirittura dei partiti
Un progetto che decide quali siano e debbano essere le scelte e gli interessi economici dei singoli
Si tratta di una rinascita culturale che deve almeno portare ad un risultato minimo
Una giustizia un po'più efficiente giusta e una pubblica amministrazione un pochino più responsabile
Servono insomma delle azioni concrete che vadano da una parte contro la cultura dell'immobilismo e dall'altra anche contro la cultura della conservazione a tutti i costi grazie
Beh all'ideatore della ricerca non potevamo che consentirà di splafonare sui tempi recupereremo noi professor Beretta Zanone
Grazie buongiorno io ho il compito in meno meno se riesco il dieci minuti
Di delineare i capisaldi principali di questa ricerca che è già stata
Presentata a luglio e darò poi la parola a Paolo Borzatta che invece si concentra sul focus milanese quindi consentitemi sarò sicuramente rapido nella nell'esposizione
Cercano di delineare passaggi fondamentali adesso
Appena riusciamo
Perfetto OK
Va innanzitutto vorrei rispondere alla domanda perché è nata queste ricerche in parte già stato detto d'origine dal Betis già stato introdotto dove avevamo un obiettivo estremamente concreto e cioè capire
Comprendere perché a livello strategico in alcune città nel mondo non solo in Europa ma anche negli nella nel continente americano anche in Oriente
Soprattutto negli ultimi anni molte città avevano avviato un processo di sviluppo molto profondo facendo leva su alcuni aspetti e in particolare sugli aspetti legati alle forze creative alla cosiddetta nuova classe creativa di cui dopo parleremo
Guidati da un comitato guida con De Albertis Paolo Savona protesta Alfredo Ambrosetti abbiamo investigato oltre duecento città su alcune che sono quelli che vedete elencate di ci siamo soffermati un po'di più da Londra a Shanghai
A ostina Philadelphia e via dicendo
Perché ci siamo concentrati sulle città questa è la seconda domanda di fondo
Le città solo un'unità d'analisi forse su cui gli economisti tradizionalmente non non si sono concentrati maronita e analisi
Estremamente seconda più del cinquanta per cento la popolazione mondiale oggi vive nelle città
E ci attendiamo che nel due mila e trentacinque questo percentuale arrivi a circa il settanta settantacinque per cento secondo le ultime stime una praticamente più della metà del PIL mondiale è prodotto nell'ambito delle attività cittadine
Non solo lecita solo della realtà in grandissimo movimento
Secondo sociologi studiosi di demografia si ritiene che progressivamente a livello mondiale ci sarà una forte concentrazione
Di grandi poli cittadini quanti nel mondo forse quattro forse cinque come guide diciamo così economiche culturali sociali
Poi si svilupperanno probabilmente venti grandi capitali regionali cento grandi capitali provinciali e poi tutte le altre
Noi non abbiamo indicato nella ricerca
Delle città italiane perché abbiamo lasciato il campo libero diciamo così ovviamente si fanno delle previsioni
Chi studia questi fenomeni anche da un punto di vista urbanistico a delle idee però è chiaro che da questo punto di vista forse anche la competizione è aperta è ancora aperta il problema
è capire che cosa le nostre città italiane vogliono fare
E in quale di quei gironi se vogliamo chiamarli così
Le nostre città si vogliono collocare terza e ultima domanda cui vorrei dare subito una risposta perché i creativi
Diciamo subito che il creativo
Così come noi abbiamo fatto ricerche a a risponde diciamo così a una nozione un concetto che forse un po'più ampio e articolato rispetto a quello che comunemente viene inteso il creativo è colui che risolve quotidianamente con la propria mente con le proprie capacità di risposta intellettuale cognitiva risolve problemi complessi
Quindi questo creativo indubbiamente include in sé le occupazioni
Che noi normalmente intendiamo come creative ma include probabilmente qualcosa di più che va dalla dalla dalla dal ricercatore al consulente Strategico che ne so al all'avvocato o a certi tipi di professione medicheria dicendo quindi è una prospettiva un po'più ampia
Che consente rispetto alle tradizionali misure di capitale umano ricapitolare intellettuale di declinare in maniera più efficace e più significativa i processi di innovazione di processi di crescita
Tenete conto che oggi si calcola che anche soltanto usando una definizione stretta quindi tradizionale di creatività l'industria dei creativi
Nell'aria londinese sia praticamente la seconda dopo quella più tradizionale dei servizi finanziari nella quale comunque è presente in maniera significativa la componente creativa intesa così
I creativi nelle città italiane questo è un accenno che è già stato fatto anche dal sindaco Albertini
Non è tanto rilevante io credo fare dei confronti anche se ovviamente nella ricerca sono stati fatti diffusamente tra le singole città italiane cioè tra Roma Milano Torino Napoli o Palermo le altre ancora
Le differenze di fondo sono relativamente modeste quello che conta è capire che in altre città in alcune città penso Londra penso sto con le percentuali di calcolo di questa classe creativa che tra l'altro è attenzione eh trasversale rispetto anche a molte categorie sociali che normalmente
Vengono usate in questo tipo di analisi ecco Rispetto queste città le nostre città e quindi anche Milano ha una posizione diciamo di ritardo e quindi c'è c'è da colmare un ritardo che si può tornare ci sono ancora tutte le possibilità per farlo
Allora le proposte date che la ricerca aveva come secondo obiettivo lo ricevo in apertura hanno soltanto quello di delineare il quadro su un piano più scientifico che metodologico ma anche di individuare alcune proposte se non tanto di contenuto perché poi queste deriveranno verranno dalle singole città e da Milano fattispecie
Ma almeno in termini di metodo
Le i punti di arrivo cioè perché alcune città sono riuscite a diventare molto attrattive nei confronti dei creativi perché hanno sono diventate delle specie di grandi calamite sociali
Che attirano attirò le persone attirano quel tipo di individuo con la con le sue capacità con le sue famiglie e via dicendo
Beh gli ingredienti sono tanti possiamo dei crinali su un piano sempre nell'ottica della sintesi economico sociale e urbanistico
Da un punto di vista ad esempio economico la disponibilità dei servizi nelle città sembra essere un elemento di grande rilievo
Le città che abbiamo esaminato devo e dove abbiamo anche dobbiamo viste fisicamente sono città che si può dire solo davvero aperte sempre ventiquattro ore su ventiquattro hanno una capacità di offrirsi
A chi ci vivo comunque a chi ci lavora chi è presente che davvero straordinaria
Sono cita su un piano le sopportiamo ci su un piano più sociale caro una fortissima capacità di essere attrattive sul piano culturale il creativo così come lo abbiamo definito è un soggetto che hanno allo stimolo culturale è interessato al nuovo è interessato atti S come possiamo dire né sulla frontiera delle cose che capitano nel mondo su tutti i piani su da tutti i punti di vista
E quindi le città che attivano i creativi sono città che diventano attrattive culturalmente
Solo città dove la diversità la tolleranza funzionava perché perché il creativo è in un certo UPI di piacesse vi piace credo che di essere forse un diverso da questo punto di vista e quindi alla intessuto Perton un tessuto chiuso
La multifunzionalità che significa tanti servizi in un solo luogo di tipo commerciale culturale
Di tipo ludico e così via periferie non periferiche che in ultima analisi significa che periferie da problemi devono diventare delle opportunità
Capace anch'esse di attrarre colate che questo è successa in alcune città penso ad esempio ad Amsterdam e poi riconoscibilità immagine abilità della città
Ovviamente questo era l'aspetto più anche tecnico urbanistico che significa Land Marche che sono in grado di identificare fortemente le città e di di farle vivere nell'immaginario delle persone
Molti sono gli elementi su cui bisogna agire per arrivare a questi risultati sicuramente una capacità di visione tutte le città che abbiamo esaminato le città in grado di attrarre i creativi sono Ka che città che hanno saputo darsi una visione di lungo periodo recita del futuro sono quelle che in qualche modo ne hanno già scelto uno
E poi leadership città che esprimono una leadership sia esso il sindaco sia siano alte figure istituzionali ma che riescono a riconoscersi in una leadership che va spesso anche oltre il mandato elettorale perché perché costruire il futuro della città in effetti richiede tempo non non necessariamente questo coincide col tempo amministrativo
Società civile presente
Non era stato civile che semplicemente deroghe delega o si riconosce una leadership resta civile che è sempre presente unicità qui ha trovato il suo modo il suo sistema la l'anno l'assembly fare per esempio ma o IPO gli strumenti diciamo così tecnico istituzionali sono diverso in un'ipotesi di consiglio strategico cittadino ad esempio potrebbe essere la soluzione perché perché la nave in effetti di prima dell'equipaggio e infine è un modello istituzionale di governo che sia coerente con i bisogni
Modello istituzionale che probabilmente va anche ripensato perché la città la città cattive creativi in effetti va sempre oltre i confini cita spesso la città che diventa più grande
Vuole un piano grazie
Signore e signori buongiorno
Io sono Paolo Borzatta o noi Ambrosetti ho il compito di raccontarvi sulla base dell'impianto della ricerca che il mio collega via presentato che erano già presentato più estensivamente
A luglio alla Triennale di Milano di presentarmi invece il focus su Milano alcune riflessioni specifiche su Milano quindi partite partendo da quella inquadramento generale che cosa possiamo dire su Mila no
In realtà la domanda che vogliamo risponde e che cosa si può fare per rendere Milano sempre più competitiva se vogliamo come si può fare per far diventare Milano una città più creativa
Noi non abbiamo noi la il de il il diritto e il dovere di dire cosa deve fare Milano dei facciamo sulla base del lavoro fatto delle interviste fatto dei documenti analizzati avendo ascoltato la città vi diciamo alcune delle esempi di cose che si possono fare poi dovrà essere la città la sua leadership a decidere che cosa che cosa fare
Quindi più che altro po'poniamo un metodo con alcune idee per essere molto più concreti
Il li avete visto prima il modello a cui siamo pervenuti per spiegare quali sono le attività gli elementi forti che rendono poi una città competitiva
Cominciamo da una e usiamo questa come paradigma per poi analizzare anche tutte le altre e cioè ma io cerco di dal farli vedere alcune visioni per Milano come e cosa vuol dire realizzare una visione per il Milan
Una visione per Milano che vuol dire avere qualche cosa che parla che parte dalla vocazione e dall'identità della città cioè non si può pensare che Milano improvvisamente voglio diventare qualcosa che non è mai stato e che non fa parte delle sue radici
Vuol dire anche che deve avere una visione di se stessa nel futuro cosa vuol diventare da grande come delle volte noi diciamo che deve generare magia emozione perché uno deve sognare di voler bene hanno deve desiderare edicole vive a Milano gli deve piacere vuole vivere a Milano
E questo è un po'lo sforzo che Milano deve fare
Non è remoto provato a mettere insieme due ipotesi due esempi prima ipotesi Milano laboratorio del nuovo nel due mila e quindici Milano potrebbe essere un grande laboratorio europeo della sperimentazione dell'innovazione nel campo della cultura della ricerca applicata
Un'altra ipotesi e quella che nel due mila e quindici Milano fondi con Genova e Torino una grande metropoli multicentrico di respiro europeo che possono essere la locomotiva economica del centro sud Europa
Prato se vi interessa questa seconda visione Torino la sente molto anche loro quindi quanto meno c'è una un afflato ne ho presentato queste cose anche a Torino e anche Torino crede molto in una visione di questo tipo
Un commento importante per realizzare una visione occorre sicuramente costruire delle competenze di eccellenza a livello mondiale che stanno dietro questa visione
Esseri capaci di diventa il made in assoluto in quelle cose che servono per realizzare quella visione
Uscendo da una difficoltà da una sindrome tipica dell'Italia e delle città italiane che poi dopo quando si fanno queste cose le si vuol fare solamente con le risorse cittadine
Che importantissimo ma l'importante è avere il meglio mondiale per realizzare queste visioni
Vediamo la prima la prima vuol dire mettere insieme tantissime cose e alcune delle
Competenze che devono essere costruite avrebbe usato questa questo questa espressione che è un po'come costruire un collier di diamanti un collega ma anche in cui bisogna costruire la montatura
Dove incastona i diamanti individuare alcuni diamanti che oggi ci sono le competenze le eccellenze il patrimonio che Milano ha e alcuni Ca'di amanti che magari vanno o ripuliti o i costruiti o comprati o attratti
A in questa ipotesi Milano parte bene perché probabilmente Milano nell'idea di diventare il laboratorio dell'innovazione e della creatività a a una buona posizione in Italia e
La Bocconi dice a anche una buona posizione con un indice di capacità innovativa che la mette abbastanza in buona posizione anche a livello europeo ci sono altri numeri che non sono così brillanti prendiamone uno brillante ma comunque voglio dire non siamo messi malissimo
Vuol dire probabilmente costruire delle università con una facoltà di eccellenza internazionale oggi Milano ne ha tanti a tanti studenti
Però probabilmente vuol dire che nel due mila e quindici deve diventare un grande polo di attrazione per i migliori studenti da tutto il mondo oggi sono solamente il due virgola cinque per cento del totale a Londra ce ne sono il venti per cento
Magari puntare ad avere dei premi Nobel assegnati su di ricerca italiani e mi milanesi
Magari anche
Pensare che non solamente occorre costruire le università ma l'intero sistema che saprà che ha capace di accogliere e attirare le gli studenti che devono venire qui a operare
Una seconda
Gruppo di competenze che Milano deve atterrati a io Costruire e Costruire dei parchi di eccellenza mondiale delle filiere creative
Un sistema di eccellenza sul design industriale voi tutti sappiamo che Milano parte da qui
Però attenzione una delle citate lo esaminate Shanghai Shanghai che corpo e mente non la pensiamo allo stesso livello di capacità innovativa di Milano ha costruito diciotto parchi per la creatività
Ogni parco è dedicato a una attività creativa importante dal software all'ingegneria ai media all'arte al
Allam alla microelettronica e cioè per l'attività altamente creative per il quale il governo di Shanghai ha dedicato un parco in cui attirare piccole aziende che voglio di giovani che vogliono costui
Un'alta competenza da costruire è quella di essere poi capaci volte attira i creativi di costruire dei meccanismi di trasferimento dell'innovazione tale università e la ricerca l'impresa
Oggi
Siamo abbiamo siamo messi benino però probabilmente occorre renderli ancora meglio più più futuro funzionanti quindi anche questo uno sforzo che l'intera città devi fare per costruire dei sistemi per fare questo non è solamente il fatto di avere l'università ma poi anche un intero sistema poi ne abbiamo alcuni altri con competenze che deve costruire che sia capace di fare questo
A
Ad esempio finanzia mette in piedi un sistema di finanziamento per l'innovazione
Ad Ostia che per soci citata non è analizzata il Venture Capital nel due mila e quattro ha investito oltre cinquecentoquaranta milioni di dollari per finanziare business in settori innovativi ad alta tecnologia
Probabilmente è un'Inter anche qui è un intero sistema da costruire quando io sento parlare di queste cose c'è il Venture capitalist che dicono che non ci sono le idee e chi ha le idee che dice che non ci sono i Venture capitalist e questo lo diciamo noi a cominciare da Milano
Uno poi va ad altre parti del mondo tanto per citare Pechino la Cinquale University uno vede che c'è un mare di studenti
Che si fanno le loro aziendina insieme professori se non sono ancora laureati e ci sono tutte le società di Venture Capital mondiali che sono lì in fila per finanziare le loro aziende
Quindi è un po'l'uovo la gallina cioè o ci vuole sia l'uno che l'altro ed essere capace di farli di far partire questo
Questo circolo virtuoso
Occorre aveva e anche degli efficienti sistemi info strutturali e infrastrutturali
E aveva e un sistema industriale in sale su industriale focalizzato sull'attività in dividi Fo di frontiera quelle che detterà hanno il passo nel futuro
Ecco tutto questo noi non possiamo dirvi in questo contesto non posso deve in questo contesto quello che ci sta dietro indietro una di quelle palle che sono cadute quei diamanti che sono calati
Pensate però a tutte le aziende che ci si può costruire dietro a tutte le attività a tutta latte la ricerca che deve essere fatta tutte le da tutti i posti di lavoro che possono essere creati cioè
Sulla fai questi conti il PIL di Milano può avere uno sviluppo vertiginoso se uno riesce a costruire ognuno di questi diamanti
Vediamo un'altra ipotesi un'altra proposta o un'altra ha
Visione possibile per Milano che quella di forma entro due mila quindici con Torino e Genova una grande metropoli multicentrico di respiro europeo che possa essere la locomotiva economica del centro sud Europa
Dall'alto questo se la confrontiamo su quella mappa che ha fatto vedere il mio collega primo in prima fa vedere che Milano
Si va a posizionare potrebbe essere e in queste ipotesi un un punto di riferimento importante anche a livello mondiale ogni tanto forse bisogna anche pensare di voleva vede divisioni
Un po'ambiziose
Milano i cui ecco questa è Milano
Vista dall'alto Milano sta facendo delle cose anche a livello urbanistico dalle torri a pelo dove siamo noi oggi della il il
Il Santa Giulia eccetera il i Navigli
Però Milano se la guardiamo un pochino più dall'alto
E la pensiamo non più come l'unico centro di una regione metropolitana vediamo che ne ha delle altre vicine
Che sono Torino e Genova
Con le quali si potrebbe collegare con sistemi ad alta tecnologia perché no perché non perché non un treno a levitazione magnetica che porta in venti minuti esatti tra Milano e Genova in ventun minuti tra Milano e Torino
A facendo questo operazione
Quindi questa questa struttura questa infrastruttura uno recupera anche una serie di altri centri che ci sono dei poli di eccellenza già oggi e che sono un po'spersi nella campagna
A da da Lodi a Pavia a Vercelli via di questo passo
E perché anche non andare a costruire qualcosa di importante ed innovativo da qualche parte che sia il punto di governo di questa grande area metropolitana
L'alba in Giappone stanno pensando di fare uno Zico Art di un milione di abitanti con teologi edilizio innovative visto che siamo in casa di ha sempre dire di Ance
Forse l'innovazione deve arrivare anche lei cioè fare delle delle costruzioni che siano al limite della capacità che teutonica moderna
Se voi Milano si guarda ancora più dall'alto a c'ha alle spalle anche Bergamo e Brescia quindi questa potrebbe essere un area che molti centri carta che sebbene integrata bene io infrastrutturata ha un potere veramente importante per cresce innovare diventare un punto di attrazione di creativi e in futuro
La domanda che sorge in enorme facendo una bisogno nevica avendo una visione di questo tipo e quali meccanismi di governo mettiamo in piedi per essere in grado di governare un territorio di questo genere
L'eco delle competenze da costruire
Ovviamente ad esempio il porto di Genova sarebbe un punto importante attenzione che va sviluppato Valencia pensa di portare i milioni di tonnellate nel due mila e quindici a sessantotto milioni a quattro milioni di Teu e sessantotto di di merce
E passa Genova oggi è solamente a un milione a un milione e sei di Theo quindici molto da lavorare anche in quel campo un'altra competenza da mettere in piedi è un sistema finanziario e borsistico tra i più importanti del mondo se vogliamo essere tra quelle capitali capaci di attrarre e di far fece lo sviluppo
Magari specializzando Renault se la nostra Borsa in aziende ad alto tasso di innovazione appartenenti alle Filieri che fanno parte del delle aziende che andiamo impiantare nel territorio di Milano
Ovviamente un sistema di info strutture per gestire un territorio così esteso policentrico
Ovviamente
Un sistema anche di infrastrutture per la mobilità per poter far funzionare e questa una Ford fa funzionare una metropoli così diffusa questo una bella sfida il territorio italiano non ha a differenza di altri territori delle grandi
Iter metropoli come Parigi che assorbono il quaranta per cento o che producono il quaranta per cento del PIL francese
Se vogliamo fare massa critica per competere in quel modo che momento prima occorre anche inventarci degli strumenti per far per collegare tutte le le piccole realtà eccellenti che non abbiamo quindi questa è un'altra sfida
Di innovazione che ci può attendere
Rispetto a queste proporrà quest'idea queste possibilità a questi esempi che abbiamo portato che cosa Cambi così più cui quella differenza tra queste possibili visioni e delle cose che poi si realizzeranno quella differenza tra il sogno e la realtà
Noi crediamo nel visto che parliamo di esempi che bisogna darsi degli obiettivi che non è solamente necessario e opportuno avere delle visioni ambiziose che poi sarà Milano la leadership di Milano la Società di civile di Milano decidere
Ma deve degli obiettivi concreti per i prossimi anni modo che ogni anno vediamo dove andiamo e soprattutto che a fine periodo seicento io che si ci ritrovassimo cui potessimo dire bene vediamo se abbiamo raggiunto quelli visioni che nel lontano due mila e nove due mila e sei abbiamo detto che volevamo raggiungere un esempio gli obiettivi che
Potrebbero qualificare questi visioni ma sono solo esempi più torpedine che di abitini dovesse anche quantitativi misurabili
Nell'ipotesi della Grande Milano da una parte a sinistra e a destra Milano laboratorio del nuovo vediamoli classifichiamo in tre grandi dimensioni indicatori economici indicatori sociali indicatori urbanistici
Avendo per ognuno di questi degli obiettivi ad esempio non so che il oggi il porto di Genova chiedo scusa
Che il porto di Genova passi da uno virgola sei milioni di TEU cinque milioni che
Milano oggi ha il ventidue virgola trentasette per cento di creativi di raggiungere almeno il quaranta per cento che comunque ci vedrebbe sotto l'ombra di avere delle lingue di uno di loro di lingue parlate Milano superiore a duecento queste cosa c'entra questo nel modesto che per attivare i creativi occorre la diversità prese una città creativa occorre diversità voi pensate che nel piano strategico di Londra misurano annualmente il numero di lingue che vengono parlate
Allunga separano oltre trecento lingue a Milano lo misuriamo non so quanto siano uno va benissimo anche l'obiettivo come fa che Livingstone a Roma di quante lingue se vuole che siano parlate nella città di Milano
Ci possiamo dare degli ignoranti anche indicatori economici sul numero di aziende che devono essere presenti sul numero di brevetti
Ma anche sul di tipo urbanistico quanti parti creativi vogliamo creare prima si parlava delle periferie non di non periferiche
Perché non mettere dei parchi della creatività o dei centri di eccellenza delle periferie pensate cosa vuol dire mettere in qualche periferia disastrata un centro di eccellenza mondiale che comincia ad attirare i creativi si interagisce con il territorio fa crescere il territorio lo sviluppo e l'unico all'Ifi che ha
In altre chiedo scusa in altre parole l'idea è quella di partire da una visione negli esempi che io vi ho fatto e sono solo esempi capire come questa visione può essere generata interagire con la società civile di Milano e della leadership di Milano
Pensare a un problema fondamentale sono le strutture di governo del territorio perché se non mettiamo a punto questo è difficile sviluppare qualunque di questi visioni Milano amministrativa è troppo piccola per poter fare qualunque di queste cose
Definire una strategia avere un chiaro piano strategico
Io poi chiude con due immagini la prima immagine è queste Shanghai e il plastico della città di Shanghai che esposto nel centro di Shanghai ce n'è uno che analogo a Pechino
E e tutti i cittadini vanno da sempre pagando tre euro le l'equivalente di tre euro a vederlo a sabato la domenica c'è la fila di gente che va a vedere il plastico plastico nel due mila e trenta Shanghai due mila trenta come sarà la mia città dove sarà la mia casa
Cosa faremo
La seconda immagine che vi volevo dare e quello tratto sono alcune immagini tratte da un film di Ermanno Olmi del mille novecentottantatré
Tra l'altro fatto in in maniera sinergica i bipartisan si darebbe si direbbe ora tra la Regione Lombardia la Provincia di Milano il Comune di Milano
Che era uno è stato un film non so chi di quella visto a quell'epoca che affrontava il tema del cosa doveva diventare Milano in in futuro
Non si vede questo
è partito
Una Milano che stava correndo una Milano che come vedremo in alcune di queste immagini era piena di cantieri
Una Milano che aveva anche la cultura
Qui l'IVA
Mi spiace qui c'era la scala si vedeva la gente la Scala c'è qualcosa che non ha funzionato
è quello che si precipita da questo film che fu discusso con tutta la città quell'epoca
Era la velocità e queste dove l'ultima cosa che volevo dire perché nella voi abbiamo fatto abbiamo visto che le città che hanno successo quelle ad analizzare che si muovono con grandissima velocità noi competiamo con gente che si muove velocemente
Se non siamo capaci di recuperare quella velocità che distingue a Milano anche nel realizzare le cose credo che sarà difficile riuscire a realizzare le due visioni che vi ho presentato grazie
Grazie signor Borzatta velocità
Devo dire che o una certa soddisfazione a vedere la sala piena era stata una scommessa quella di portare l'evento di oggi in Fiera alla Fiera Esterna al polo esterno
è la conferma che questo luogo può essere valorizzato anche per eventi diversi signor Sindaco dalla dalle fiere pesanti
Devo però anche considerare che velocità significa contare
Sulla creatività finché c'è però non non esagerare sulla sul contare la creatività oggi per arrivare qui ognuno di noi si è dovuto mettere tanta creatività
Allora almeno quelle cose che possono essere fatte con semplicità si facciano e che e che e ed utilizziamo la creatività per cose più interessanti
Un poco noto scrittore di aforismi Rinaldi da Bologna nella sua dottrina delle virtù e fuga dei vizi scriveva
Quattro cose fanno abitare la città dai forestieri i Vigli tiranno la conservazione della giustizia la bontà dei cittadini il guadagno pronto e l'abbondanza del vivere
Le quattro cose stanno tutte nella storia di Milano in cui si legge che la città è sempre stata attrattiva
Milano è città che ha sempre affascinato intrigato sedotto
Eppure anche Milano non si è sottratta alla condizione per cui lecita non mancano per difetto della materia la quale sempre si rinnova ma o per mala fortuna o per Mauro reggimento
La fase storica che stiamo vivendo con la mobilità delle persone di etnie diverse l'estensione dei mercati e il rafforzamento dei nuovi concorrenti
Ridefinisce di gerarchi economiche modifica il lavoro e distribuisce diversamente la ricchezza e per tutti una condizione di equilibri precari
L'incontro di oggi è una delle occasioni per verificare l'attualità di opinioni antiche
Per approfondire analisi liberare desideri trarre indicazioni per confermare se possibile consolidare il ruolo di Milano città globale salutiamo
L'onorevole Moratti
è una rivalsa
Salutiamo anche dottor Ferrante che arrivato prima
Alla città in senso sociologico abbiamo dedicato ripetute attenzioni
Prima che operai del territorio noi siamo insediati nel territorio lo animi amo e lo viviamo
Della città abbiamo osservato i cambiamenti quando ha fatto i conti con il mutamento delle funzioni con la scomparsa della grande impresa e l'affermarsi della micro imprenditorialità in ogni epoca storica le città tutte le città registrano per prime le trasformazioni del proprio tempo
Queste osservazioni ci hanno permesso di constatare che Milano nelle successive mutazioni ha conservato una globalità settoriale e spaziale
Ha conservato cioè la capacità di far convivere tradizione ed innovazione di ospitare nuove funzioni senza esprimere specificità che definiscono sì vocazioni ma al tempo stesso sono ostacoli alla duttilità e dalla flessibilità il cambiamento delle funzioni sollecita la città a ripensare i confini i legami interni e le alleanze esterne
Del resto quando si dice città non si fa più riferimento ad un punto della cartografia
La città e il territorio su cui si esplica la sua pertinenza economica su cui hai stretto la sua influenza politica la città e la rete dei rapporti degli scambi delle influenze che vanno al di là dei propri confini amministrativi
La globalizzazione di Milano ha sottolineato la limitatezza del suo territorio
Negli ultimi cinquant'anni il territorio di Milano con il passaggio dalla città industriale
Alla città della finanza della cultura della ricerca dell'università della moda del design ha cambiato volto ha vissuto trasformazioni di funzioni e di popolazioni di grande rilievo
Il piano regolatore del mille novecento settantasei che disciplinava una città operaia non è più riuscito a contenere i processi spontanei e spesso arroganti
Di uno sviluppo che senza essere governato ha cambiato il modo di essere della città il suo uso l'espansione non si è fermata i confini municipali ha interessato i comuni limitrofi dando luogo alla grande disse mi
Azione dell'area metropolitana in cui molti comuni ci sono conurbata i saldando sì fisicamente tra loro
E nata così una grande non cita di Milano
Con decine di municipalità tra loro autonome una popolazione tra le più dense a livello europeo un'altissima mobilità un rapporto occupazione popolazione tra i più alti del mondo occidentale
Un reddito pro capite pari a quello di Londra un'attività pari al dieci per cento del PIL nazionale
Una non città con una capacità di generare occupazione di sviluppare innovazione che l'hanno resa una dei principali competitors internazionali e la collocano tra le città di incidenti del decennio
Ai punti di forza si contrappongono però le debolezze infrastrutturali il traffico l'inquinamento la carenza di sicurezza il disagio sociale tutte debolezze che incidono sulla qualità del vivere sulla attrattività della città
Debolezze riconducibili per la maggior parte alle lentezze del sistema istituzionale alle normative bizantine alle burocrazia senza responsabilità alle architetture e dai processi di governance il malore il cimento
Nella gestione della città e del territorio le decisioni politiche seguono ancora oggi i modelli di governo della città tradizionale modelli indifferenziati per tutti i Comuni Moro ma inadeguati ai problemi di una città metropolitana che necessita di poteri e procedure di una città-stato
Per le aree metropolitane la Costituzione prevede da tempo un distretto asse un diverso assetto che supera e ignora i confini amministrativi
L'area della nostra città e tra le più complesse esistono diverse scuole di pensiero i municipalista i in metropoli internisti i provincia listi i regionalisti certo non esiste una dimensione ideale
Con cui definire il territorio compreso il territorio escluso esiste una consolidata idea di dalla municipalità quale dimensione ideale per dare efficaci risposte ai problemi normali del cittadino
Esistono però funzioni e problemi eccezionali in campo organistico infrastrutturale ambientale che rispondono alle esigenze della più vasta popolazione urbana
Funzioni e problemi che si esplicano in un territorio flessibile e possono trovare soddisfazione solo in un ambito sopra municipale
Col modello decisionale attuale però ognuno misura il proprio interesse nel suo ambito circoscritto
La percezione di un latente conflitto fra città amministrativa e Cittareale
Nonostante le dichiarate disponibilità dei territori circostanti
Nonostante l'evidente necessita di decongestionare polarizzando distribuendo le funzioni la Milano capoluogo forse preoccupata di dover cedere le funzioni più prestigiose
Forse condizionata dagli interessi delle corporazioni non ha ancora espresso le sue volontà
In questo modo però quando indispensabile perché le funzioni sono ingombranti come luogo che ci ospita
Anziché fare gioco di squadra per bilanciare prestigio ed oneri si esaspera la contrattazione delle condizioni con il rischio di una deriva dalla quale tutti escono perdenti come per la viabilità che ci circonda
In questo modo si valorizzano gli opportunismi e si deprimono le opportunità
Senza un diverso modello di governance è difficile intravedere una soluzione
Stimoli e sollecitazioni sono contenute in recenti decisioni del governo sulle funzioni fondamentali degli enti locali indicazioni possono essere trovate nell'esperienze delle città metropolitane che da tempo hanno affrontato il problema
Sono sollecitazioni ed esperienze da approfondire da cui però da cui può essere sviluppata l'idea di una governance dell'area metropolitana quale città diffusa a composizione flessibile secondo i problemi da affrontare
Se si prende il modello a modello il Senato delle Regioni si potrebbe sperimentare un Governo della Città metropolitana affidato ad un Consiglio dei sindaci delle municipalità con il compito di analizzare indirizzare guidare le decisioni sui temi di interesse eccezionale
Il Consiglio dei sindaci potrebbe equilibrare la di Como da democrazia elettiva dei residenti spesso squilibrata dalla logica del consenso
Con la democrazia partecipata della società civile ed economica alcune volte costretta ricorre la magistratura per essere ascoltata
Chiamando a contribuire alle decisioni rappresentanti di enti ed organizzazioni privi di rappresentanza politica diretta ma portatori di competenze ed interessi diversi
Milano è una città riservata schiva frettolosa che nasconde le sue bellezze è una città per tradizione tramandata al lavoro al fare al saper fare una città in cui lo spirito calvinista il pragmatismo avvolgono il lassismo
Al di là del ruolo di capitale economica autentica forza attrattiva di Milano della Grande Milano è stata e sarà la capacità di anticipare gli avvenimenti quello che succede a Milano succederà l'intera nazione Milano è stata modello mai stata anche ammonimento
Il territorio e luoghi della nostra città sono sempre stati un potente fattore di crescita diffusa
Un genio sull'Occidente ha stimolato reso possibile l'innovazione
Negli ultimi anni però si percepisce un rallentamento nonostante la vitalità economica Milano non è più sicura di sé rimane una città simbolo ma non sempre guida al mutamento sembra più strumento che protagonista della trasformazione investita di maggiori responsabilità non ha ancora imparato a gestirle con disinvoltura ed ha assorbito una mentalità burocratica non sua
Gli eventi degli anni novanta non sono stati indifferenti sono state invocate leggi regole leggi regole con l'illusione che regolamentare ordinare formalizzare fosse la risposta per arginare malversazioni consorterie e malori cimento
Le malversazioni però non sono state risolte le consorterie sono all'ordine del giorno e il buon governo non è arrivato
La forma mentis la struttura pubblica al contrario e diventata cultura prevalente ed una burocrazia sempre meno democratica ha sconfitto la tradizione del saper fare
Vi racconto un episodio che mi ha colpito l'altro ieri con riguardo alla burocrazia che non funziona
Anzi ho partecipato ad uno spettacolo all'Arcimboldi
Pensando di non trovare pubblico in realtà il teatro la pieno però per entrante altro tanto spazio antistante che fatto di marmo aveva un piccolo sentiero in cui dovevano passare le persone
Dopo quindici giorni sul piazzale vi erano ancora estese formazioni di ghiaccio non è questo il modo con il quale gestire la città
E come se esistessero due città una piena di voglie ed interessi l'altra persa nell'indifferenza dell'incapacità il risultato è uno Stato cresciuto oltre necessario la percezione di un limite anziché di una garanzia alla libertà di intraprendere il rischio è che si scrittori la capacità l'inventiva la creatività del tessuto sociale
Che si discredito spirito calvinista e il pragmatismo milanese
La non Città di Milano pur con tutte le criticità e tuttavia ancora punto di riferimento del paese e non solo del paese
Un recente studio della Bocconi sull'attrattività dei territori la colloca al quarto posto nel confronto con dodici città europee omogenee
Il giudizio su Milano però e più positivo se la si guarda dall'esterno che dall'interno le debolezze infrastrutturali la scarsità di offerta di servizi alla persona e la bassa qualità ambientale abbattono l'attrattività reale di chi viabilità ed opera l'agglomerazione economica le le economie di scala le possibilità di relazioni sono i punti di forza dell'attrattività percepita da chi ha interessi verso la città
La consapevolezza delle debolezze da correggere dei punti di forza da potenziare è indispensabile per la definizione della strategia di sviluppo della città che deve operare per ridurre il gap tra la realtà e la percezione diversamente le debolezze progressivamente annulleranno i punti di forza il declino sarà inevitabile
Per questa ragione la strategia della città deve essere condivisa con tutto il territorio su cui si sviluppa deve valorizzare la laboriosità la propensione al cambiamento deve sostanziarsi del modo di essere nella coscienza delle persone che operano e vivono in città
Il rapporto fra Milano i soggetti che vi operano e vivono e le stesse l'essenza della sua attrattività la città deve investire sulle risorse umane e le persone a loro volta devono credere nella città
La prima azione ridare credibilità superare la disaffezione che oggi a Milano come in tutto il Paese caratterizza il rapporto con le politiche pubbliche la comunicazione il coinvolgimento sono essenziali
Occorre una cultura politica che valorizzi la vera partecipazione che eviti la frammentazione sociale che sconfiggono divi dualismi ed egoismi occorre una leadership riconosciuta e legittimata decidere senza condizionamenti compromessi o compensazioni
Occorre una coscienza civica che emargina chi traffica tra politica istituzioni ed economia occorre una coscienza individuale che sappia far riconoscere che non c'è interesse personale senza interesse collettivo occorre un più incisivo controllo delle Autonomie funzionali esercitato con proposte critiche alle azioni e dalle decisioni sia del proprio mondo sia della politica
Milano è la città multiforme complessa ricca di passato ma al tempo stesso una città giovane sempre nuova il passato non la schiaccia
In tutti i suoi mutamenti Milano attratto persone dedicate le diverse funzioni che hanno nel tempo caratterizzato le sue trasformazioni dall'industria ai servizi
Oggi attrae prevalentemente non cittadini a cui si affidano compiti che i cittadini non svolgono nella nostra attività siamo esposti quotidianamente ad una delle maggiori criticità della globalizzazione l'accoglienza delle persone ed il bisogno di casa
Più del trenta per cento dei lavoratori delle costruzioni è un non cittadino di varia età mia impiegato nella realizzazione di opere di beni utili per la nostra qualità della vita e la nostra competitività il luogo in cui ci troviamo di cui giustamente la città si fa vanto è stato realizzato anche grazie al loro contributo
Cercare soluzioni alla loro integrazione al loro disagio sociale e parte de la nostra qualità della vita è l'essenza della nostra attrattività
Anche a questi problemi dovrebbero essere indirizzate le scelte politiche le regole di trasformazione del territorio di cui ogni Muccino municipalità si dovrà dotare nei prossimi anni
Le politiche vincolistiche emergenziali quantitative del passato non ha hanno creato le periferie degradate
Le regole rigide e gerarchiche hanno consolidato i poteri della burocrazia e le rendite fondiarie
L'auspicio e che l'urbanistica sia restituita al suo ruolo primario
Di strumento dell'uomo per modellare l'ambiente con tempestività secondo i bisogni e i servizi delle popolazioni e delle funzioni che via via nel tempo si sostituiscono quelle precedentemente insediate
Milano ha una tradizione espresse nel Documento di inquadramento delle politiche urbanistiche del mille novecentonovantanove
Con cui ha superato sia regista del PRG del settantasei sia le lungaggini e delle norme allora vigenti la regione Lombardia si è caratterizzata negli ultimi anni per la capacità di innovazione delle leggi in materia organistica
Oggi la legge regionale numero dodici riconoscendo maggiore autonomia e flessibilità apre nuove prospettive
La sua applicazione senza rimettervi mano è l'occasione per confermare la cultura del fare
Non c'è bisogno di modificazioni c'è bisogno di interpretazioni utili che consentano di fare presto e bene le cose i servizi le case l'ambiente che la legge vuole si facciano
La città è il luogo dell'uomo ed è luogo per l'uomo e luogo di accoglienza ed ospitalità diventa luogo di accoglienza e di ospitalità dignitosa se chi governa sceglie fra le opzioni plausibili quelle coerenti con le domande i bisogni della società
I rapporti di lavoro e le regole contrattuali sono momento dell'accoglienza sono uno strumento per esprimere il livello di tolleranza per valorizzare i talenti degli uomini per avvicinare gli uomini alle tecnologie
Se la città vuole investire sulle risorse umane è giusto chiedersi se le regole contrattuali vigenti sono adeguate alla sua competitività alla sua attrattività
Noi siamo convinti che la precarietà non si vince con il contratto ma con la competitività
I maestri dell'economia liberale ci insegna no che l'ordine del mercato non è mai un ordine pianificato
Ma un ordine spontaneo un Kosmos in cui ognuno deve fare la propria parte esplicitando e sostenendo le proprie ragioni perché il mercato è una carta all'assi che trasforma le inimicizie in amicizie alla ricerca di un equilibrio spontaneo per trovare l'equilibrio tra la dignità delle persone ed un'economia competitiva occorre spostare il confronto dal conflitto alla cooperazione
Per coinvolgere il capitale umano nel triangolo competitivo dell'innovazione dell'organizzazione servono strumenti che valorizzino il merito l'autonomia la responsabilità un principio a cui devono essere consapevoli prima del sindacato le forze politiche e le istituzioni se non si vuole incorrere negli errori di ieri come nel caso del dell'Alfa di Arese raccontato nell'ultimo libro di Pietro Ichino
Il confronto con le città concorrenti e con i nuovi mercati evidenzia l'inadeguatezza del modello di competitività basato solo sui prezzi
Per conservare il ruolo di città globale è indispensabile puntare su innovazione e ricerca
Sul territorio di Milano hanno sede dieci università con un'offerta formativa molto articolata
Esistono quindi le condizioni perché si instauri un rapporto ideale tra sistema formativo ed il mondo del lavoro
Una ricerca la Camera di Commercio evidenzia invece difficoltà nel rapporto tra l'università e il mondo delle imprese
Le poche grandi aziende presenti sul territorio infatti cercano partnership sul mercato globale e non danno particolare peso ai rapporti col territorio le piccole imprese non dispongono di capitali necessari ad un rapporto continuativo con l'università
Ne pochi rapporti sviluppati spesso prevale l'opportunismo delle imprese che cercano di esternalizzare i costi e l'opportunismo degli studiosi interessati solo la loro carriera
I dati trovano conferma in un altro studio del Politecnico sul rapporto delle imprese milanesi con l'innovazione solo il nove per cento sono innovatrici il trentun per cento sono aspiranti innovatrici il sessanta per cento sono inerti
Sulla propensione delle imprese e della pubblica amministrazione all'innovazione emblematico è il dato sull'utilizzo del cablaggio banda larga che vede Milano nelle posizioni di eccellenza per l'infrastruttura ma ad un basso livello di utilizzazione
La frammentazione delle imprese la mancanza di governance tra istituzioni è una debolezza che può essere superata costruendo una rete con la pubblica amministrazione che valorizzi le infrastrutture esistenti a servizio della competitività
Milano è stata ed è affascinante intrigante seducente perché ricca di opportunità di relazioni lavoro cultura la leadership di Milano nel tempo non si è manifestata solo per le attività e gli investimenti economico-finanziari ma per l'impegno la cura l'attenzione alle iniziative e le attività culturali
La cultura nel tempo ha fatto crescere la città ha trasmesso valori ha formato il carattere la passione civile delle persone di Milano
A cultura la città a distanza segnato la funzione di rafforzare il tessuto connettivo di consolidare le ragioni dello stare insieme ed guardare avanti
Oggi come ieri la gente i giovani di Milano tutti i giorni con la partecipazione alle occasioni culturali che la città offre le letture della Divina Commedia e delle confessioni Santagostino sono casi emblematici
Dando dimostrazione dell'interesse della sete di conoscenza di comprensione della voglia di riconoscerci provare emozioni e sentimenti di discutere sui grandi temi della vita
La cultura è il grande motore per la crescita delle coscienze per la condivisione dei valori per la formazione delle persone oltre che un grande asset per l'attrattività della città
Alla cultura
Tutti noi dovremmo dedicare più tempo alla cultura Milano Mutu mutuando le esperienze di recita concorrenti dovrebbe destinare più risorse
Per un progetto ambizioso sono certo la grande Milano riscoprire ebbe la generosità con cui ha finanziato nel passato le prime grandi infrastrutture della città
E ora di verificare se le quattro cose della foresta di Bologna sono sufficienti per la Milano del ventunesimo secolo per attrarre forestieri e per trattenerli
Cosa vuol dire la conservazione della giustizia se non adoperarsi per eliminare le disuguaglianze il disagio sociale e le carenze di sicurezza
E la bontà dei cittadini non è forse la sconfitta degli egoismi la capacità di accoglienza e la realizzazione di condizioni dignitose di permanenza
E il guadagno pronto non sono le opportunità di conoscenza di lavoro e di ricchezza di cui possono e devono profittare tutti coloro che hanno partecipato la sua produzione
Infine l'abbondanza del vivere non è nel linguaggio di oggi la qualità della vita la vita del corpo e la vita della mente a qui devono badare l'attenzione e la cura all'ambiente e le intraprese culturali
Sì sapremo portare cura con coraggio tenacia audacia alle quattro cose che sapremo essere città pertanto alle capacità critica dell'uomo
Sono sicuro che non solo non ci sarà declino ma Milano continuerà ad essere città di mezzo e realizzerà nei tempi e nei modi progettati le sue visioni
Grazie
Chiavola notevole Moratti per il suo intervento
Dopo di lei seguirà il dottor Ferrante io introducendo l'intervento dei due candidati sindaci volevo solo ricordare alcune considerazioni
Fate dal cardinale Tettamanzi in occasione dell'incontro con gli amministratori locali la scorsa settimana
Ve li leggo
Oggi la politica sembra non abbia più una casa se ne va la Mingardi Reietta e non certo per il giudizio negativo che si leva da molti l'auspicio del cardinale e che la politica non sia una mera ricerca di potere ed esibire
Ma che sia capace di allargare gli orizzonti di crei creare e e e far crescere di pensare la città infinita dello spirito della tecnica perché non c'è un buon governo senza un sogno da realizzare sprecone Palma
Ringrazio il presidente tutti voi per l'invito a questo convegno mi scuso solo una piccola precisazione non sono onorevole io ho un incarico da ministro tecnico nella governo Berlusconi e quindi ci tengo a questa precisazione perché tengo la mia indipendenza quindi mi scuso di questo ma ci tenevo a a sottolineare questo aspetto
Un rinvio
Unica ansia mento alla alla l'invito al convegno perché credo che questo convegno ci dia modo di riflettere su alcuni temi importanti per la nostra città
Milano certamente una grande realtà una grande realtà urbana che come tutte le grandi realtà urbane a presenta punti di forza e punti di debolezza e credo che quindi occorra a pensare ai punti di forza di della nostra città capire anche quali sono i punti di debolezza per vedere
E per saper progettare la Milano del futuro la Milano che vogliamo ma anche la Milano che sogniamo
Io credo che certamente come ha ricordato il sente Torretta occorra partire da un
Concetto di l'una nuova governance della nostra città
Io non sono particolarmente appassionata alle definizioni
Sociologico istituzionali tra
Società Metropolitana societaria giorni Milano città metropolitana Milano città regione
Io credo che al di là di quelle che sono saranno delle ingegneri istituzionali che daranno certamente alla nostra città e mi auguro rapidamente un ruolo sempre più importante io credo che noi dobbiamo partirà anche da forse dal pragmatismo che contraddistingue milanesi quindi abbiamo degli esempi concreti siamo qua nella nuova fiera c'è il sindaco di per Rocca ha contribuito fortemente a collegarsi con Milano in una visione molto pratica molto concreta attraverso degli strumenti molto semplici e facilmente attivabili gli accordi di programma
Ecco io credo che quindi al di là di quelle che saranno per le nuove opportunità da subito dobbiamo lavorare e colgo quest'idea che è stata presentata alla presente Torretta il Consiglio dei sindaci
Perché credo che questa idea del Consiglio dei sindaci si ha un'idea attivabile subito molto concreta e che ci consenta di superare quelle divisioni quelle anche ideologiche tra chi contrappone una visione della città a un'altra
Quando in sostanza tutti dobbiamo avere a cuore solamente una cosa l'interesse della città dei cittadini di chi civile e di chi viene a lavorare in questa città per fare in modo che in questa città si Fossa
Far vivere meglio chi chi vive e lavora fare attrarre nuove nuovi talenti attrarre nuove professionalità far vivere e crescere questa città
In modo concreto ma anche rapido perché la crescita di della nostra città non può aspettare i tempi lunghi né delle burocrazie statali mente le burocrazie regionali né delle burocrazie comunali
Non è più possibile quindi dobbiamo dare alla nostra città una visione da un lato ma anche una capacità di operare da subito immediatamente
Fare rete questo un altro concetto perché credo sia importante fare rete con le istituzioni io credo che dobbiamo sa per valorizzare il ruolo delle istituzioni al di là delle appartenenze politiche
Non può importare se un sindaco e di una di un are o di un'altra se un presente a Provincia e diverso
Dal presunto indiane politica dal presente dalla Regione Secci imbrigliano in questa logica non daremo mai niente di positivo alla nostra città è una logica che va superata
Io ho condiviso col presidente Penati l'opportunità di lavorare in maniera concreta su progetti concreti e stiamo già lavorando insieme su alcuni progetti che si ovviamente
Esulano dalla competenza del Comune perché sono progetti che vanno oltre ovviamente parlo dei progetti
Legati alla mobilità legati alle infrastrutture alla viabilità legati all'inquinamento legati anche alla alle all'edilizia quindi Progetti che devono mettere a fattor comune risorse che non possono essere solo le risorse della nostra città
Qualche riflessione dato che il tema è quello della Società dei creativi non vorrei perdere questo tema ovviamente dalle riflessioni qualche riflessione proprio su questo tema
Certamente partendo da quella che è un'ormai dei come dire capisaldi delle degli studi sulla città creativa quindi mi riferisco ovviamente all'assaggio di Richard Florida e alle famose Tretti
Ecco io credo che però alle tre etti quindi talenti tolleranza tecnologia proprio per il tessuto produttivo della nostra città
Vanno aggiunte le due S di cui parlano alcuni saggi recenti anche della Bocconi
Quindi le in prese fai simbolica e lo spettacolo quindi un'integrazione tra la un diciamo un concetto che è un concetto certamente valido ma valido
Forse più in contesti
Diversi dal nostro contesti americani dove la la dimensione urbana è diversa dalla dimensione delle nostre città dei nostri centri ecco credo che quindi questo a rafforzamento delle di di tutto quello che poggia su un capitale umano basato su questi concetti sia la strada da a seguire per poter dare un nuovo slancio alla creatività della nostra città
Creatività anche alcuni mettono in dubbio la leadership della creatività sembra essere passata da altre città a Berlino a Londra Barcellona ecco io credo che Milano a a la possibilità e il al capitano umano per poter realizzare una città creativa internazionale ce l'ha per diversi motivi Cia perché Milano è sempre stata una città capace di progettare di lavorare sulle idee ma anche di realizzarle quindi di rendere le idee concrete attraverso progetti e abbiamo degli esempi significativi Dick Dick di questo anche recenti mi riferisco Allen a nuove nuovi progetti urbanistici di Milano mi riferisco alla Bicocca mi riferisco alle nuove sedi del Politecnico questo della Fiera né un nuovo esempio sono esempi che credo vadano oltre il concetto del dell'urbanistica al concetto della diciamo della nuova progettazione architettonica sono anche messaggi culturali
Ecco io credo che Milano abbia bisogno di costruire attraverso questi Grandi Progetti penso ad esempio che uno dei progetti sui quali Milano deve costruire certamente anche quello di una museo di arte contemporanea la Biblioteca europea quindi Grandi Progetti ma penso che accanto a questi grandi progetti si debba puntare molto anche su progetti che sembrano forse più piccoli
Ma che dovrebbero e potrebbero diffondere la cultura in maniera antica in maniera capillare penso alle piccole biblioteche di quartiere
Penso ai teatri ai teatri al teatro di prosa al teatro dei ragazzi che dal che sono tre peraltro che convenzionati col Comune che potrebbero essere elementi di
Di creazione di cultura anche in quelle periferie nelle quali è davvero difficile pensare a una cultura senza superare i problemi attuali della sicurezza
Ecco io credo che per queste per questi motivi Milano può certamente aspirare ad avere un ruolo importante
Mi voglio soffermare solo su alcuni numeri perché credo che anche questi possono avere un significato le recenti ricerche di Assolombarda danno a a Milano numero di creativi
Estremamente elevato rispetto alla popolazione occupata un circa un trenta per cento
Lo stesso numero di importanza della popolazione occupata nei settori creativi viene dato dalla Camera di Commercio nel suo ultimo ma nella sua ultima analisi
Ed è un quattordici per cento del totale dei creativi dell'intera
Nazione quindi dell'Italia intera concentrato a Milano quindi io credo che le le opportunità le possibilità ci sono
Forse dovremmo pensare a forse ad alcune iniziative che non sono ancora state attivate
I io penso che la creatività deve essere libera deve essere diffusa deve essere lasciata ovviamente a a a chi è portatore individuale di questo progetto di creatività però penso che potrebbero pensarsi dei luoghi
Mi riferisco ad esempio a una un progetto che che a Parigi sta dando dei risultati interessanti che al Progetto via dei luoghi nei quali poter farsi che i creativi insieme
Alla gli artigiani insieme a ai formatori
Insieme alle industrie possano sperimentare attraverso laboratori concreti questo porterebbe ha due risultati a mio avviso significativi da un lato una contaminazione che si creerebbe contaminazione tra diverse forme di creatività
Dall'altro a lavorare su una nuova filiera una filiera capace attraverso l'ideazione e la progettazione la formazione e la realizzazione anche di creare imprese creative quindi questi due concetti potrebbero essere concetti importanti sui quali lavorare giustamente la ricerca che è stata presentata da dans ce l'ha sempre detto mostra criticità mostra punti di forza e mostra anche punti di criticità credo che ne dobbiamo tener conto dobbiamo tener conto dei punti di forza per aumentarli dobbiamo certamente anche tener conto dei punti di debolezza
I punti di debolezza che sono stati segnati sono punti di debolezza che si riferiscono alla a a un'esigenza di creare una capacità di accoglienza maggiore nella nostra città creare condizioni di sicurezza creare condizioni di valorizzazione dei talenti ma anche creare le infrastrutture necessarie per rendere Milano attrattiva
Sono tutte criticità che devono essere tenute ben presente
In una nuova governance sta nella città una governance che eviti quei vincoli quei lacci burocratici di cui giustamente appresi da parlato presente Torretta
Una governance che si raccordi fortemente con le altre istituzioni
Una governance anche sappia liberare le energie le risorse perché ogni cittadino attraverso una partecipazione alla progettualità della città
Possa esprimere al meglio le proprie vocazioni i propri talenti e anche a realizzare i propri sogni grazie
Grazie dottoressa Moratti
Invito il dottor Bruno Ferrante
A dirci la sua idea di una città e della creatività
Grazie
Grazie presidente Torretta grazie a Racine prendere ad Ance
Re quest'invito
Un saluto cordiale a tutti quanti voi
Devo dire che io mi ritrovo molto
Nelle analisi svolte dal dal presidente Torretta e anche dalle riflessioni
Presentate da Ambrosetti ecco mi ritrovo in questa visione di città con luci e ombre
Con problemi
Con speranze e prospettive
Allora penso che bisogna proprio partire da questo partire da Milano oggi
Cercare di capire cos'è Milano oggi e cosa Milano
Può diventare
Milano e quella che le relazioni hanno illustrato
è una città ricca di energie e di risorse di intelligenza
E una città che ha straordinarie potenzialità e la città della finanza della Borsa di una rete commerciale molto importante la Città della Moda
La città del design
Milano è città ancora oggi
Seconda nel mondo per numero di rappresentanze diplomatiche estera
Dopo New York c'è Milano
Questo vuol dire che Milano ha ancora oggi una forte capacità attrattiva
è una città nella quale e alla quale
Gli stranieri guardano guardano con grande attenzione perché può diventare occasione occasione
Di fare impresa di fare mercato di promuovere anche la creatività Milano e la città delle grandi università
E questa è un'altra forza importante che la città ma Milano è anche
Il luogo del volontariato del terzo settore delle forti associazioni cattoliche laiche che sono presenti nel suo territorio
Questa è certamente Milano
Ma Milano e anche qualche cosa di più e qualche cosa di diverso perché mentre questa è la città che appare
La città che vediamo poi c'è anche la città invisibile
Quella che descriveva Italo Calvino la città che non si vede la città che non vogliamo vedere o che non vogliamo mostrare la città dei tanti problemi
La città delle molte contraddizioni la città dei ricchi
E la città di tanti tantissimi poveri
Di tante persone che non riescono ad arrivare alla fine del mese con il loro stipendio
E la città
Delle delle opere buone che vengono fatte e dove i cittadini vanno
A prendere un pasto caldo perché non possono mangiare nella loro casa a Milano è anche questo
Milano e la città oggi un po'appiattita
Una città un po'grigia
Una città io dico senza sorriso
è una città che appare quasi senza gioia di vivere
Di vivere la sua milanesità dividere l'orgoglio di essere milanese
E quindi è una città che oggi appare un po'stagnante
Un po'ferma nonostante le tante potenzialità è una città che si trasforma
è una città che oggi è costituito al quattordici per cento dei cittadini stranieri
In una città che invecchia
Perché sono tantissimi gli anziani
Io la città dalla quale i giovani scappano vanno via infatti i giovani sono sempre meno e ricordiamoci che la creatività dipende soprattutto dalle giovani generazioni dei giovani talenti in una città chi ha il più alto livello di occupazione femminile ma nel frattempo la città dove nascono pochi bambini
Allora su tutto questo occorre interrogarsi per delineare poi la città del futuro la Milano che vogliamo la Milano che sogniamo
E che cosa occorre prima di tutto a Milano
Ma vedete lo ha detto
Prima il presidente Torretta citando le parole del cardinale Tettamanzi io credo che a Milano occorra più politica
Occorra più politica che significa avere capacità di individuare i problemi della città
Di capire quali sono gli umori della gente di cogliere le criticità di saper elaborare progetti di saper guardare avanti
Questa e la politica
La politica in senso alto quella politica che parte dalla mediazione la mediazione vedete è un momento alto della politica perché fare mediazione vuol dire
Saper fare sintesi
Tra i vari interessi che sono presenti sul territorio e in una società fare sintesi e individuare il percorso che bisogna intraprendere per dare soluzioni ai problemi
Ma fare politica
Significa avere sempre una stella polare davanti
E quella stella polare l'interesse pubblico l'interesse della collettività
E l'interesse pubblico non è la somma di tanti interessi individuali
Non sono i singoli interessi di parte che sommati danno l'interesse pubblico l'interesse pubblico è qualcosa di diverso che va al di là dell'interesse individuale allora chi fa politica chi ha responsabilità di governo Dede
Sa per sempre fare sintesi tra i vari interessi e sapere individuare l'interesse pubblico l'interesse generale della collettività
Ma parlando di politica bisogna parlare anche di modelli di governo
Come si può governare una città dalle tante complessità dalle tante criticità criticità dalle tante risorse
Ebbene io credo che bisogna capovolgere
Un po'quella lettura che i governi di centrodestra danno di una visione di un Paese molto aziendalistico
Di un Paese che è quasi un consiglio di amministrazione del quali si riuniscono poche persone a decidere il destino di tutti quanti
Questa visione aziendalistica bisogna a mio avviso lasciarla da parte perché amministrare una città è una cosa diversa amministrare un Paese è una cosa diversa una città e fatta di esseri umani di donne di uomini di speranze di preoccupazioni di timori di attese di sofferenze queste una città
Non è un'azienda
Non si può amministrare un Paese
Come se fosse un'azienda
Ma dobbiamo
Ma dobbiamo dimostrare anche maggiore capacità di dialogo
Di confronto e dobbiamo saper stimolare la partecipazione dei cittadini che guardate partecipazione significa assunzione di responsabilità
Non significa mettiamoci tutti insieme poi nessuno decide no partecipare significa assumersi responsabilità attorno ad alcuni obiettivi che devono essere
Che devono essere condivisi ritorniamo quindi ad una politica che sappia servire la gente che sappia servire i cittadini a quella politica
Che bene descriveva il cardinale Tettamanzi ma quanto a modello di governo noi dobbiamo dire no basta alle tante emergenze che nascono sul territorio
Perché negli ultimi anni noi siamo stati abituati a governare le emergenze ci sono le urgenze che bisogna affrontare con immediatezza noi diciamo basta emergenze perché se c'è la cultura dell'emergenza non c'è la cultura politica
Non c'è quella capacità di saper individuare i problemi e prevenire
Le sofferenze nella città allora bisogna fare prevenzione bisogna vedere questa capacità di vedere lo scenario dei luoghi in cui noi collochiamo i cittadini in cui collochiamo i problemi quindi basta
Con le emergenze pianificare progettare
Realizzare realizzato e allora bisogna tener conto che oggi parlare soltanto dell'aria del territorio amministrativo del Comune di Milano è assolutamente inutile
Se noi ci illudiamo di poter affrontare i grandi temi
Della città che sono il traffico l'inquinamento atmosferico la casa l'immigrazione la sicurezza se noi riteniamo di affrontare questi problemi solo e unicamente nel confine amministrativo di della Città di Milano beh non andremo molto lontano noi dobbiamo allargare gli orizzonti
Dobbiamo aprire dobbiamo far respirare la città in tutti i sensi ma dobbiamo aprire gli orizzonti e coinvolgere certamente tutti gli amministratori
Dei comuni dei comuni confinanti e io voglio ricordare che Palazzo Marino in questi ultimi anni è stato permanentemente chiuso non ha mai voluto il confronto con gli amministratori dell'altra città
E guardate che il luogo dove siamo
è un'esperienza unica importante dove si è creato una grande alleanza tra amministrazioni comunali anche privato
E ha consentito di realizzare tutto questo ed è una strada che va continuata che va ulteriormente perseguita quindi noi dobbiamo parlare della Grande Milano
Di un'aria milanese che secondo me va anche oltre l'aria metropolitana la grande Milano è quella che Ambrosetti ci descriveva una gita senza confini territoriali una città sempre più aperta quindi ben vengano
Il Consiglio le conferenze dei Sindaci
Ma certamente vanno fatte aldilà
Della creazione di un livello diverso istituzionale di governo che verrà quando verrà ma nel frattempo sediamoci a un torno un tavole ragioniamo insieme di quei grandi temi affrontiamo il tema dei servizi
Partiamo dalla mappa dei servizi per le città e allora costruiamo insieme a tutti quanti i sindaci i servizi necessari per la nostra collettività
Ma vedete mentre noi abbiamo questi problemi che riflettono un po'la tendenza alla globalità alla globalizzazione noi non dobbiamo dimenticare neanche le istanze che partono dal basso
Che partono da I cittadina non dobbiamo dimenticare l'esigenza di localismo che noi abbiamo per cui non possiamo neanche pensare di gestire tutto da Palazzo Marino quando invece ci sono esigenze sul territorio per le quali è necessaria una maggiore un maggiore decentramento un coinvolgimento maggiore dei consigli di zona che devono avere poteri e risorse per affrontare problemi quotidiani dei cittadini
Noi dobbiamo lavorare su tre assi
Il primo asse quello dello sviluppo
Il secondo è quello della qualità della vita il terzo quello della coesione sociale dobbiamo lavorare attorno a questi tre grandi assi
Sviluppo significa tenuta economica crescita economica ma anche tenuta sociale e vedete che io al centro
Dello sviluppo colloco la cultura perché bisogna partire dalla cultura la cultura è fattore essenziale e centrale di sviluppo economico e sviluppo anche sociale
Allora bisogna partire dalla cultura abbiamo le grandi università ma queste università spesso lavorano in maniera indipendente non sono collegate tra di loro noi dobbiamo consentire a queste università di fare sintesi di fare rete
E lo può offrire tutto questo Palazzo Marino perché vedete se io vedo
Un ruolo per il sindaco un ruolo per l'amministrazione comunale beh quel ruolo e il ruolo del regista
Di uno che sa fare regia chissà individuare i problemi che essa mettere insieme
Tutte le parti sociali che sono interessati a quel problema perché sa decidere
Su che cosa bisogna bisogna fare questo e il ruolo che il sindaco deve avere il regista di una complessità quale quella milanese
Sviluppo
Coesione sociale
Qualità della vita per fare di Milano la città aperta non più una città chiusa e autoreferenziale
Non più una città che non vuole dialogare con gli altri sindaci quindi una città chiusa sul piano istituzionale una città che rischia di chiudersi anche
Sul piano culturale certamente una città che si è chiusa sul piano sociale non avendo voluto interpretare i bisogni e le nuove esigenze dei cittadini stranieri che arrivavano a Milano
Quindi aprire aprire la città vuol dire coinvolge il tutti i soggetti sociali interessati lo sviluppo dicevo si fa attraverso la cultura quindi con i rettori delle università e il mondo privato bisogna costruire un luogo di confronto permanente bisogna creare a Palazzo Marino
Un tavolo dove le università e il mondo produttivo le forze sociali possono permanentemente non una volta ogni tanto come accadeva con gli Stati generali
Non basta vedersi una volta ogni tanto bisogna vedersi
Permanentemente spesso per delineare le le le vie di sviluppo della città ma delinea le tutte quante insieme perché non c'è sindaco bravo non c'è amministrazione comunale lungimirante che possa da sola
Individuare le strade da seguire e le soluzioni ai vari problemi bisogna mettersi insieme e quello che io ho definito una sorta di che nelle milanese o se volete di senato delle economie del lavoro
Mettiamoci insieme ripartiamo da una concertazione
Ripartiamo da un luogo in cui forze produttive e forze sociali possano discutere del futuro della città ma insieme a questo noi dobbiamo ridare a Milano la vocazione di essere città di mezzo l'abbiamo visto le immagini ce l'hanno ha riproposto tante volte Milano e nella sua storia nella sua tradizione città di mezzo e incrocio
Incrocio di affari incrocio di culture e di religioni
Incrocio di interessi
Allora Milano deve ricollocarsi in quella posizione centrale che centrale poi rispetto all'Europa quindi quella vocazione internazionale che testimoniata dalle tante presenze straniere a Milano deve essere pienamente recuperata nella nostra città dobbiamo far respirare far volare questa città anche un pizzico di sogno un pizzico di divisione grande divisione illuminata a mio avviso non guasta e per questo occorre anche pensare con attenzione alle politiche urbanistiche
Perché le politiche urbanistiche sono un elemento fondamentale dello sviluppo e del progresso della città ma anche qui se noi ci limitiamo a guardare
Le politiche urbanistiche soltanto del territorio milanese facciamo un errore clamoroso
Dobbiamo anche qui allargare lo sguardo partendo come dicevo dai servizi per poi costruire una città più allargato una città che sappia mettere insieme anche il territorio di altri di altri comuni si è parlato di tanti progetti
Molto interessanti da Santa Giulia CityLife e la Città della Moda sotto tutti i progetti che singolarmente presi possono apparire bellissimi
Sono grattacieli molto belli quindi dal punto di vista architettonico possono anche attrarre ma io ho una preoccupazione che tutto questo accada senza avere una visione di città
Quando si realizza CityLife
Ma cosa accadrà al di là di piazza Giulio Cesare
Abbiamo capito quale ricaduta avrà il nuovo grattacielo della Regione creato nel cuore di Milano
La ricaduta in termini di vivibilità della città
Allora quando pensiamo a questi grandi progetti
Che ripeto sono anche belli accattivanti però devono essere inseriti in un contesto più ampio una visione più complessiva
Che riguarda il futuro della città altrimenti corriamo il rischio di creare ancora di più contraddizioni in questa città ancora più disunita una città che diventa sempre di più slabbrata quindi bene
Fare bene creare ma creare con il buonsenso e con l'attenzione tenendo conto sempre che dobbiamo perseguire l'interesse generale della collettività e così dobbiamo dare attenzione a due problemi sociali
Fondamentali che sono quello della casa è quello delle cosiddette periferie perché vedete andando in giro per la città si vede l'abbandono più assoluto di tante periferia dove c'è viceversa l'anima il cuore della gente
Però sono periferie spesso abbandonate dove c'è degrado ambientale degrado sociale dove naturalmente poi nascono anche problemi di insicurezza quindi bisogna partire anche da lì
Partire da quelle periferie da quei quartieri che hanno necessità della massima attenzione da parte di chi ha responsabilità di governo della città e attraverso la liquida il curai riqualificazione di quei quartieri attraverso la la il problema della casa che va affrontato con decisione di cui abbiamo parlato in tante occasioni l'ho fatto anche dal prefetto con tutti quanti voi
Ecco attraverso quei due aspettino dobbiamo affrontare il tema della qualità della vita
Qualità della vita che significa soprattutto inquinamento atmosferico non più tollerabile
Io non lo so ancora oggi cosa si aspetta per adottare dei provvedimenti che riguardano d'urgenza questi sì veramente d'urgenza
Per contrastare questo inquinamento che sta soffocando la nostra città che crea danni alla salute soprattutto dei nostri figli
Allora bisogna affrontarlo con decisione e anche qui assistiamo a un rimpallo di competenze
Tra sindaci regione quando invece bisognerebbe prendere delle decisioni immediate e urgenti e guardare in prospettiva anche alle soluzione di questo gruppo Robles ma che certamente complesso e difficile
Ma va affrontato con decisione aumentando in maniera decisa il trasporto pubblico
Dando un'offerta di trasporto pubblico maggiore creando corsie preferenziali ma veramente preferenziali nelle quali non possono circolare i privati
Corsie preferenziali di scorrimento rapido veloce per i mezzi pubblici perché se noi offriamo più mezzi pubblici abbiamo poi anche la possibilità di chiedere al privato di rinunciare all'uso del mezzo del mezzo sua
Combattere la sosta selvaggia
Io dico dare più verde alla città creare più verde perché questo contribuisce a far respirare la città investire sul trasporto anche di bicicletta che a Milano e assolutamente sconosciuto occorre reperire risorse
Per fare tutto questo e io vedete non penso che le risorse si possano reperire solo e unicamente vendendo rami di attività o pezzi del patrimonio cittadino
Bisogna essere molto cauti e molto attenti quando si pensa di vendere rami di attività Errani di proprietà dell'amministrazione comunale che significa poi di proprietà di tutti quanti cittadini attenzione quindi alle svendite
O a quelle privatizzazione che hanno dietro di loro invece la svendita reale del patrimonio del patrimonio pubblico le risorse vanno trovate e vanno trovate anche in altro modo per esempio coinvolgendo di più il privato in progetti condivisi e si può fare
Chiedendo anche al Governo nazionale quelle risorse che questo governo non ha voluto dare a Milano
E chiedere quelle risorse che sono necessarie perché io non capisco perché Milano debba essere diversa da Roma
Allora se Roma una legge speciale per la quale attraverso la quale arrivano risorse non vedo perché non debba essere anche Milano destinatario di queste di queste risorse infine
Infine infine la coesione sociale e gli ho detto prima Milano una città che vive tante contraddizione
Una disunita forte
Una società che è cambiata che si è trasformata proprio come tessuto sociale allora bisogna essere attenti a queste trasformazioni
Perché altrimenti noi vivremo dei conflitti e delle tensioni sociali gravi
Penso all'immigrazione penso a quello che è accaduto in Francia negli ultimi tempi quindi e quello è un problema che noi dobbiamo affrontare dando finalmente una politica che faccia accoglienza e che faccia reale integrazione anche nella scuola
Perché nella scuola devono apparire più mediatori sociali più mediatori culturali perché ogni anno
Quando si aprono le porte della scuola nelle nostre scuole elementari oggi sono presenti tantissimi cittadini bambini stranieri
Ma bambini stranieri non di una stessa etnia di tante etnie diverse e occorre fare
Mediazione culturale mediazione sociale perché da lì parte la vera integrazione che noi dobbiamo attuare nei confronti dei nuovi cittadini aiutiamo gli anziani aiutiamo i giovani e aiutiamo le donne
Con dei progetti che devono essere mirati in questo senso
Per consentire alla donna di essere come lo è e come deve essere
Protagonista della nostra società però bisogna attivare bisogna stimolarli alcuni inziative io penso in modo particolare
Alla carenza grave che noi abbiamo di asili gli asili nido dobbiamo ricostruire quella rete sociale
Che ha fatto grande Milano perché Milano nella sua storia ha superato grandi momenti di difficoltà penso alla ricostruzione dopo la guerra penso all'immigrazione dal Sud penso al terrorismo tutti i grandi eventi affrontati da Mila no attraverso questa rete
Questa rete sociale forte questo senso di appartenenza
Questa forte identità collettiva noi dobbiamo partire da lì
Dobbiamo partire dal senso solidaristico e guardate che solidarietà non significa fare beneficenza o regalare qualche soldo all'immigrato povero
Fare solidarietà vuol dire
Scoprire il senso identitario vuol dire solido su vuol dire unione vuol dire stare insieme
E tutti insieme lavorare per costruire una Milano certamente più creativa una Milano rispettosa delle sue tradizioni ma che sappia guardare al futuro con coraggio
Con fiducia e con speranza grazie
Ma debbo dire che su una cosa abbiamo convenuto io la dottoressa Moratti e il dottor Ferrante serve una nuova governance l'idea il Consiglio dei sindaci è stata ripresa dalla dalla dottoressa Moratti l'idea del Senato
Dell'economia e del lavoro è stato ripreso tra Ferrante noi ci aspettiamo auspichiamo che dalle enunciazioni si possa passare entro breve tempo ai fatti e che quindi questo nuovo modello via
Ossia in grado di dare le risposte di cui la città ha bisogno
Adesso iniziamo la nostra tavola rotonda chiamò il dottor Paolo Liguori che la coordina
Nella nella tavola rotonda partecipano rappresentanti di un po'tutti i mondi di cui abbiamo parlato sia nelle relazioni che negli interventi dei candidati sindaci abbiamo il rappresentante del mondo della cultura che il dottore Escobar
Sì sì no tante stanno venendo Stano
Va più veloce del previsto l'allestimento
Ecco perché beh abbiamo un rappresentante dell'annuncio all'unione della vera amministrazione quella che ha un rapporto diretto concreto con i cittadini sindaco Fioroni
Abbiamo un rappresentante del mondo della formazione cioè il rettore di alla LUISS di Castellanza
Dottor Rebora Italia cent'
Un rappresentante del mondo dell'articolo dell'architettura che forse l'unico milanese milanese entra quelle che partecipano alla tavola rotonda di oggi che l'amico Cino Zucchi
E infine una rappresentante del mondo dalla finanza che non fa però solamente finanza perché fama
Cerca di fare anche finanza sociale che era il il vicepresidente Scarselli dalla Fondazione Cariplo grazie
Io prima dei ritardi
La parola vorrei chiedere a Liguori che cosa che cosa l'ha colpito che cosa fa colpito dalle cose che ad ascoltarlo no delle cose in che ascoltato stamattina ma colpito soprattutto una cosa detta da Borzatta cioè sugli indicatori di eccellenza sugli indicatori di di eccellenza la questione di quante lingue si parlano il Mantegna si parla la Milano che sono meno di duecento circa duecento mentre a Londra sono trecento ora Lai idea quindi anche per come la tavola rotonda io sarei già abbastanza contento se si parlasse una sola lingua
Perché io credo che si va almeno tante lingue anche negli stessi ambienti e non parlo di lingue straniere ma dell'italiano declinato in formule che non si comprendono una colata questo ma colpì dove che secondo me sarebbe una soluzione ciò verso il basso di semplificazione più che di ridondanza ma comincerei subito prova a dare la palla perfettamente una una una precisazione che non mi sono dimenticato del dottor Ambrosone io nasconde volto nella nella sintesi di tutte di tutte le eccellenze di cui abbiamo abbiamo parlato grazie
E proprio grazie possiamo cominciare siamo tanti e ho sentito già prima che ci sono molte cose da dire proprio al presidente Ambrosetti io darei la parola per iniziare per stabilire diciamo un metodo e Luís secondo me in maniera interessante c'ha già anticipato con cui voi questa discussione procederà da tante voci diverso
Buongiorno abbiamo sentito moltissime cose moltissimi progetti il mio compito è trarne beneficio dai tanti lavori fatti in Italia all'estero in chiave nazionale regionale o internazionale per mettere in ordine il più possibile le cose che abbiamo sentito anticipo subito che a molte delle cose che sono sembrate alternative sono invece cose che non possono essere né dissociati ne comunque considerate alternative
Penso che innanzitutto bisogna dare un'interpretazione dalla realtà
Perché alle sfide si originano dalla realtà
Altrimenti possiamo rischiare di essere fuori dalla realtà
La realtà delle delle distanze
Sono progressivamente diminuì
Beh in termini di costituire costituzione di vincolo
Le distanze non vincolano più
Questo significa competizione tra sistemi territoriali
A tutti i livelli
A livello internazionale tre cioè tra Paesi tra Regioni tra Province tra Comuni
Allora
Quando c'è competizione
Occorre dotarsi di un piano strategico che almeno per il momento non credo che sia una realtà o la sospensione delle cose in gestazione
Della città o della provincia in cui ci troviamo
Piano Strategico significa una visione del futuro
Tradotto in obiettivi concreti
Gli obiettivi tradotti in scelte strategiche per conseguirli
E il tutto in piani programmi azioni realizzative
Perché altrimenti si vive alla giornata e allora come abbiamo sentito c'è il rischio che la politica dia sempre in ritardo
Non può e non deve arrivare in ritardo se c'è una visione del futuro degna di tal nome in un processo che non comincia daccapo tutte le volte qualche minuto fa Seneca ricordava non esiste vento a favore perché non conosce il porto
E il porto è proprio una visione del futuro tradotti in obiettivi concreti
Ma cosa significa competizione territoriale significa dar domande a risposte convincenti effettive alle domande chiave della competizione territoriale
Perché un'impresa dovrebbe decidere di investire da noi
Perché è un'impresa che risiede oggi qui dovrebbe decidere di rimanervi
Perché a un contribuente dovrebbe decidere di risiedere contribuire qui anziché altrove
Perché è un turista dovrebbe decidere di scegliere noi anziché altre mete perché è un talento dovrebbe decidere di desiderare di venire da noi anziché altrove perché è uno studente dovrebbe queste sono le domande chiave della competizione
Se non ci sono risposte concrete non si è competitivi non ci si può continuamente riguarda non si può continuamente guardare su se stessi e basta
In Italia le ultime rilevazioni dicono
E solo quattordici delle centotré province sono dotate di un piano strategico
Al momento delle realizzazione di questa indagine solo due grandi città tra le grandi città italiane e abbiamo sentito che sono il vero motore di sviluppo di attrattività hanno un piano strategico Torino
Anche per motivi di Olimpiadi e Palermo
Non è una questione di essere realtà metropolitana o realtà in una visione più ampia è l'una e l'altra perché ha una gestione strategica del territorio e un esercizio a geometria variabile occorre essere capaci di collaborare
Per esempio con tutto il resto dell'Italia perché lo straniero decida di venire in Italia ma poi sia in competizione perché se lo straniero si localizzati in una regione o in una provincia diversa da Lombardi o da Milano per la i lombardi milanesi non è la stessa cosa
Quindi dobbiamo essere in grado di gestire strategicamente il territorio
A a geometria variabile non è in gioco il futuro dell'economia
O il futuro delle attività aziendali e dei singoli gruppi impresa
è in gioco il peso perché economia e le aziende si spostano dove il contesto è favorevole si genera valore
Ciò che è in gioco è il peso relativo della Lombardia di Milano dell'Italia nella globalizzazione
Oggi per chi va a occupare posizioni di responsabilità pubblica non è per niente sufficiente una competenza generica di tipo socio politico
è fondamentale anche e soprattutto una grande capacità di strategia competitiva
Una leadership
Una leadership per che sappia fare delle scelte perché strategia non è l'elencazione di tutte le cose che possono essere utili od attraenti
Strategia significa fare delle scelte avere la competenza e la capacità di fare delle scelte
La competenza diventa fondamentale
Si dice che i risultati siano il prodotto di due fattori la competenza e la motivazione barra passione attenzione che in questa epoca la iattura peggiore e di trovarsi con un motivato appassionato incompetente
Ecco
Quindi competizione motivazione sono competenze motivazione sono fondamentali
Ma questo è compito solo del politico no
Perché come è stato ricordato i tempi per inserire diffondere farà simula assimilare un territorio una cultura di strategia territoriale
Sono molto più lunghi della durata dei mandati dei singoli amministratori
Titolare del tutto è la società attraverso le sue forme di rappresentanza qualificata perché la rappresentanza non diventi assemblearismo e da ed Anarchia
Ecco io credo che
Poi posso magari se lei ritiene avviato a che cosa sulla fondamentale importanza della cultura più volte citata ma vorrei per il momento dire qui ricordando che è il momento in cui occorre rimboccarsi non solo le maniche ma anche il cervello ed il cuore
Si usava dire che tra il dire e il fare c'era di mezzo il mare
Io dico che dal dire al mare c'è di mezzo il fare
Ma tra il fare
Quindi non bisogna confondere il fare con il saper fare
Grazie stabilendo che le abbia messe a fuoco bene questa è stato frase che è anche corretta diceva nella sua relazione insomma
Milano non è più sicura di sé
Ecco questo mi ha colpito molto non tanto adesso la diagnosi sui mali non è più sicura del suo primato non ecco non è più sicura
Di guidare un processo non è più sicura come ha detto lei anche per effetto della globalizzazione non è più sicura che questo processo passerà da qui e non altrove da qui però passa in qualche modo e siccome si è parlato di governance e siccome questo è uno dei temi
Io ho sentito anche anche negli interventi dei due candidati sindaci gli enti di questo però è un tema irrisolto qui però in parte è stato risolto il sindaco di però che e la signora Fioroni ci può spiegare come quo come può come è stato risolto citavo di Perrault finché poi la zona ecco appunto appunto vero perorò Milano vera Lombardia tutte le autorità che in questo caso sono intervenute come questo problema cioè e come viene affrontato
Allora io credo che l'abbiamo se non risolto completamente quanto meno affrontato il problema della governance in questo territorio perché come si diceva prima in diversi interventi
Non c'è nessun evento grande neanche piccolo buono o cattivo che oggi nei nostri territori venga completamente accettato dai cittadini
Perché mentre si cerca la trasformazione mentre si cerca il miglioramento in realtà si temono i tempi delle trasformazioni si teme quali saranno i risultati le trasformazioni e quindi non c'è un atteggiamento immediatamente positivo nei confronti di nessuna trasformazione anche quando la trasformazione o portare risultati molto positivi
Allora è importante come è stato importante per l'insediamento di questo polo fieristico
è importante il ruolo dei soggetti che stanno sul territorio
Per fare in modo che ci sia una visione chiara della trasformazione ci sia una visione chiara di che cosa saranno i territori di che cosa sarà a vivere la città vivere i Paesi nel futuro
E a questa visione si lavori tutti insieme in questo in questo quadro il ruolo della politica fondamentale non per ingabbiare
La visione non per ingabbiare le relazioni non per dirigere il tutto dalla politica ma per fare regia
Per fare promozione di incontri per per aiutare a liberare le risorse che nei territori ci sono e che sono manifestate che sono vissute da tutti i soggetti singoli e associati che vivono nel territorio che stanno lì impresa del territorio che fanno la Società del territorio che fanno la qualità della vita del territorio
Che fanno anche l'ambiente del territorio
Allora in questo senso la politica può avvenire devia Tevere deve recuperare una capacità di governance che non è predominio sui fatti ma è capacità di con ordinamento de dei fatti coordinamento delle cose che si creano intorno ai fatti
E questo è un aspetto della politica fondamentale noi l'abbiamo vissuto qui nella relazione con tutti i soggetti che sono intervenuti nel costruire questo nuovo polo tutti i soggetti pubblici qui abbiamo interagito
In prima persona i sindaci i comuni vero Rho Milano la Provincia la Regione
L'Ente Fiera ma poi hanno agito l'Anas le società autostradali le società ferroviarie la metropolitana
Creare sinergie e creare accordi tra tutte queste società le società che hanno realizzato il Polo tutte tutti i i lavoratori che sono intervenuti le organizzazioni sindacali con i quali abbiamo fatto protocolli di accordò continui
Assimpredil è stato uno dei soggetti poi di questi protocolli
Ecco hanno creato una capacità di relazione e una capacità di ragionare insieme di vedere insieme la visione il futuro che ci ha consentito poi che ci consente di passare attraverso gli anni difficili dei cantieri che viene però
Però è tutto un buco
In tre anni la metropolitana il teleriscaldamento
Una un grande condotto fognario e tutte le altre opere un buco unico per i cittadini vivere in è un disagio continuo
Chi è venuto qui oggi ha vissuto le difficoltà comunque dell'arrivo ecco per poter passare attraverso gli anni delle difficoltà occorre una visione di quello che ci aspetta e la politica un ruolo importante ma un ruolo importante c'è la anche io credo nella rapporto con gli amministrativi con con la struttura con quella che viene chiamata burocrazia
Credo che tutti ci rendiamo conto della necessità di velocizzare i tempi e di snellire i procedimenti
Troppi i Progetti in genere sono progetti che richiedono tempi infiniti per la loro attuazione per la loro realizzazione occorre che la pubblica amministrazione si doti di capacità
Che abbia una formazione
Basilare che non ha oggi in Italia non esistono scuole la pubblica amministrazione
Che abbia una formazione continua e consenta di diventare creativi anche nella pubblica amministrazione sia nella politica e sia fra i dipendenti la capacità di individuare risposte di individuare soluzioni a problemi complessi
Anche nella politica e anche nella pubblica amministrazione fondamentali per poter mandare avanti i progetti per poter realizzare poi una visione che sia un altro ruolo della politica io ritengo fondamentale lo stiamo sperimentando qui
è il rapporto con tutti gli altri soggetti che intervengono soggetti intese come istituzioni che in un intervengono in in un territorio vasto per cui non solo il rapporto con il Comune di Milano con la Provincia con la Regione ma il rapporto con tutti i comuni che stanno qui intorno
Noi abbiamo elaborato un nostro piano strategico noi chiamiamo piano strategico ovvero dense
Che ci serve proprio per vedere ragionare insieme e comuni di questa zona ragionare insieme sullo sviluppo dei dei nostri territori per superare due tentazioni che sono sempre forti una tentazione quello dell'attendismo
Aspettare che le cose succedano perché tanto qualcuno si dà da fare qualcuno sul territorio che agisce c'è aspettiamo come va ecco questo è un atteggiamento negativo che non produce i risultati positivi invece che si possono ottenere l'altro atteggiamento problematico è quello di una competizione sfrenata fra i territori
Invece l'atteggiamento più corretto almeno questo ci deriva dagli studi delle analisi abbiamo fatto un atteggiamento di cooperazione per fare in modo che su un territorio vasto in un territorio vasto si individuino
Quali sono gli eventi quali sono le realizzazioni quali sono i servizi quali sono le cose da fare e quali sono le iniziative da fare perché tutto è un territorio venga promosso vada avanti e non singole parti del territorio in competizione l'una con l'altra
Termino questo questo mio primo ragionamento con l'importanza che che bisogna dare alla cultura
Se per la funzione che la cultura a lo ha dimostrato in tante città Italianieuropei internazionali di motore per lo sviluppo
Quindi una cultura attività culturali
Che hanno sicuramente la funzione dell'integrazione dell'inclusione sociale dell'incontro dello scambio della dello star bene della qualità della vita in una città ma che ha come funzione fondamentale anche quella
Dello sviluppo di una città dello sviluppo di un territorio ecco io credo che questa dimensione vada recuperata anche per i nostri territori anche per Milano
Nei temi e nei territori nostri nei comuni dell'Odense stiamo lavorando anche in questa direzione Graziosi coerente del Santo
A fronte del dottor sarebbe interessante
Questo è il discorso della politica e dei tempi della politica per facilitare diciamo l'eliminazione di quel trauma però tra la realizzazione di un progetto e il passaggio intermedio rispetto ai maestri ben presente il signor sulla questione della tarda
Che si riguarda un altro territorio ma se è vero come è vero che c'è la globalizzazione e che molto si giocherà sul sistema dei trasporti ho visto prima i grafici che univano Milan Torino però se poi spetta a monte una un'interruzione allora lei ha detto una cosa giusta sulla politica se vuole
Posso cioè aggiungo una cosa allattato passa anche da noi perché un un motto del territorio di passaggio di Pero è che non ci facciamo mancare nulla ebbe abbiamo anche la targa no
E passa attraverso il nostro territorio
E quindi abbiamo vissuto negli anni dell'approvazione di un problema di tunnel delle Progetto data allora anche lì la consapevolezza la consapevolezza del bene
Ampio largo di una infrastruttura
Ma poi la concertazione per la realizzazione della infrastruttura allora no dove concertazione non significa rinuncia
Ma significa comprensione dei problemi che si creano livello locale per superare i problemi a livello anche lo smantellamento degli ostacoli pian piano avevo consenso cioè noi vi ha lavorato due anni inizia quella disgustato dalla descrizione aveva molto buona
Invece si è sentito prima appunto Milano parliamo di Milano
Della insicurezza di Milano al territorio il grande basso e largo e si parla di qualcosa di più grande
La città di Milano e anche nella provincia di Milano la qui abbiamo il rettore della Libera Università di Castellanza Rebora perché il problema formazione educazione non può riguardare solo Milano anche se Milano ha sette università ma sul territorio sono molte di più
Come vede questa questo problema in dimensione lombarda
Ma chiedo da da questo punto di vista sia giusto che Milano si senta un po'un po'insicura perché Addimandi risorse
Ma forti limiti che condizionano anche la valorizzazione di queste risorse quindi è stato è stato detto quindi una città dai confini stretti no piccola che ha perso tanti abitanti ha perso trecento mila abitanti vent'anni
Ecco dove alla ogni mattina arriva mezzo milione di automobili perché comunque le funzioni restano concentrate
In città ha perso abitanti attira tanti attira tanti operatori una città quindi in cui la popolazione invecchia una città che probabilmente a a razionalizzato molto se stessa qui contributo no del sindaco Albertini è venuto meno è stato molto rilevante ma che ha guardato poco fuori dai dai propri dai propri confini ecco lei mi ha stimolato giustamente sull'università
Leale una lodevole se ora non varrebbe fanno fare hanno una prassi e e e non è il Comune di Milano dare il tavolo ma è la Regione Lombardia gli elettori era è un organismo istituzionale i dodici rettori lombardi
Sì sì sì siamo visti l'altro giorno sono si trovano periodicamente ci siamo visti Regione non ci siamo visti nel comune nel Comune di Milano
Ma questo è più generale e non riguarda solo le università credo
La la la ricerca Ambrosetti è stata molto efficace va aperto lo sguardo sul territorio Genova Torino questo questo grande triangolo che che riecheggia al vecchio triangolo industriale ma lo rinnova
è io metterà in luce comunque che c'è questo grande risorse vanno il valore della Lombardia
Con le con una tradizione no
Leghiamo lava che attività che il nostro che è il nostro tema no ci sono lettere ittiche sono di talenti tolleranza perché sono di importazione americana vanno benissimo ci danno delle prospettive
Io in Lombardia parallela e delle tre o quattro P che sono il pluralismo che fortissimo dalla nostra tradizione il pluralismo politico pluralismo culturale che una diversità più più radicata no dentro qui ci sono anche c'è tutta l'imprenditorialità no lì imprenditori lombardi piccoli che hanno fatto grande
Che hanno creato valore a volte venivano da zone di montagna pensiamo al Bresciano Bergamasco no
Cioè la laurea prima non erano i fornai e la creatività di Lumezzane
E anche quelle tele anche le sue lamentele ma non altro ancora il Lombardia c'è una grande area nord è stata chiamata Pedemontana il pluralismo un suo valore di fondo che per a me piace di più che la tolleranza
Ma poi c'è la polis settorialità
A stupidamente si è parlato tanto di distretti non va mai ma in Lombardia non ci sono veri distretti perché il distretto del mondo produttivo tendenzialmente la Lombardia è una realtà produttiva pluri settoriale tant'è vero che quando sono andate in crisi non è la mia zona
è andato in crisi il tessile sono subentro tessile si è rinnovato ma sono subentrati tanti altri settori
La la la è una ricchezza che Della di me è la dimensione economica del pluralismo la polis tradita e poi c'è il pragmatismo su cui anche la ricerca Ambrosetti giustamente insiste
Io vedrei una quarta picchia e quella più debole
Che chiamerei policentrismo
Perché la Lombardia troppo sbilanciata su Milano no per tradizione a delle risorse ma sempre di più per per competere deve riuscire a riequilibrare non un equilibrio statico ma un bilanciamento di forze diverse che chiedono di avere una serie di polli ecco noi abbiamo questo grande asse che si sta configurando no
Fiera di Milano Malpensa
Questa è una grande risorsa da da valorizzare sulla quale c'è stata un po'troppo poca coesione no la le polemiche ci sono state quindi su Malpensa c'era una grande occasione non non si è investito sufficientemente dal punto di vista diciamo della della determinazione nella nella nel nel farlo funzionare davvero
Come un grande rapporto e nega le dare tutto lindo il la partita ancora aperta e tutt'altro che chiusa adesso con la Fiera quindi questo questo asse logistico diventerà sempre più importante
Ecco io credo che sia i milanesi che dovrebbero ragionare un po'meno solo su aprirsi di più come efficacemente è stato sottolineato anche dalla ricerca
Quindi dopo vale anche per le università vale per vale per per le industrie varie vale per i diversi settori di attività
La stessa cosa però riguarda anche le forze che agiscono nel del sistema lombardo non nelle nelle città a a Brescia Bergamo Varese o le città più vicine e quelle della via dalla mia età come quella quella quella grande città integrata su più poli Busto Legnano Gallarate eccetera eccetera
Ecco io credo che siamo vittime di un eccesso di frammentazione che parte anche da tradizioni no un po'la la logica la cultura del campanile del facciamo tutto da soli
Per via della mia anima ci sono due centri a dieci chilometri di distanza duecento e tecnologici due aree dove si fa in dove si fanno incubatori d'impresa no che sono stabiliti a per scelte delle forze locali
Ma quando potrebbero molto meglio unire le forze integrarsi esempi come di questi ve ne sono tantissimi verso nella cultura me nella nel ne nei musei nelle Delebio teche
Diventerebbe necessario aveva dei poli di aggregazione dei centri di riferimento molto più forti allora si può controbilanciare Milano
Ma per questo devono cambiare atteggiamento un po'tutti quanti decisori a livello politico a livello economico su questo si dibatte da tempo ma credo che sia ma credo che sia una grande sfida per noi perché altrimenti diciamo le risorse che potenzialmente sono molto rilevanti non vengono pienamente valorizza questo vale anche per l'università diciamo anche se nel sistema nostro un buon livello di dialogo di col di collaborazione si è aggiunto ma occorrerebbe abbiamo per esempio questo fenomeno strano
Che qualunque comune no qualunque amministrazione che ha che ha una villa un edificio di pregio qualcosa di rilevante pensa
Che che questo possa essere diventa diventare deferimento costruirci un centro di formazione o addirittura un corso di laurea no alle porte di molti lettori aveva l'amministratore che vorrebbero fare il corso di laurea non lo propongono un po'dappertutto ecco questo è il limite della Lombardia la la quarta PIL dovrebbe diventare policentrismo quindi non un disegno globale
Ma comunque una nervatura sufficiente di un sistema che consenta di essere competitivi non siamo Torino
Non siamo il Piemonte a Torino sono molto più coesi le istituzioni hanno ruolo guida il Comune diciamo è un punto di riferimento centrale
Da noi c'è un tessuto più ampio dove occorre trovare delle intese
E e dove la tradizione quella anche Albertini prima efficacemente l'aveva richiamato no quindi le forze della società sono vitali quindi le istituzioni devono avere un ruolo di aiuto ma non possono diciamo disegnare un piano per scendere nudo da questo però occorrerebbe fare di più in termini di di coesione d'incontro di consolidamento delle leggi su una serie di progetti che siano che siano efficaci o sicuramente è un tema interessantissimo questo perché
Adesso io fa naturalmente faccio il moderatore ma vivo anche una realtà di questo tipo perché certamente uno dei settori più interessanti e innovativi sia dal punto di vista culturale che dal punto di vista operativo è quello delle nuove tecnologie e delle tecnologie del multimediale della piattaforme multimediali
Rifacciamo la televisione è una delle cose di eccellenza che sono sul territorio milanese è la televisione e soprattutto la televisione ad alto valore aggiunto di contenuti di contenuti tecnologici no
Oggi questo è spostato ora per ora è spostato più sull'asse milanese che per esempio sull'asse romano pur essendo la telefonia Telecom un'istituzione romanocentrica cioè
Che succede signora
Eppure noi siamo grandi però ci faccia bene la discussione dopo dopo le dopo dopo le dà un momento le dò muovendo a a proprio per lei no se lo dice adesso ci interrompe no bensì si sente così sarà così però in ogni caso però in ogni caso di una come si sente io normale dopo uno spazio
Stavo dicendo non si riesce a creare un'integrazione su un polo che vicinissimo e che tutta la zona Cologno Sesto San Giovanni l'ex industrie per terreni dismessi per trasferire agli l'intero polo televisivo
Hanno provato una trattativa con Sky non è andata a buon fine sarà decentrato avevano provato a suo tempo ha l'idea di decongestionare la RAI dal Sempione dal centro di Milano e fare un enorme polo televisivo che poi sarebbe diventato sprone a nuove tecnologie nuove applicazioni col digitale e multimediale
Questo non è ancora è stato fatto e anzi si sta andando in una direzione di frammentazione opposta volevo dire però una cosa e chiamare in causa Scarselli su questo perché si è parlato prima di rischio l'ha detto il sindaco detto qui c'è un però un'area di rischio in cui nessuno si vuole infilare e ora si parlava invece di diciamo progetti per la formazione per l'innovazione Scarselli vicepresidente la Fondazione Cariplo e credo che il loro proprio su questo siano impegnati adesso no sì sul finanziamento dei progetti di educazione
Sì ma
Diciamo che vorrei fare un piccolo passo indietro quando sono stato invitato questo a questo convegno diciamo di creatisi di
Un dubbio fortissimo mi assillato io sono un creativo
Questa certezza che ancora Signori esser una creativa anni fa dal dubbio Andúnië riempie di soddisfazione perché avendo io molto modestamente svolto un ruolo nell'amministrazione da nove anni del sindaco Albertini
Mi sono posto il problema se in questi nove anni sono sono siamo stati un po'creativi
E allora mi sono detto ma
Non sarà più di due negozi Giorgio aggiunto disonorevole ma l'ordinanza sono risolvere e fare Zeman Franco Marini appunto risalente a questi
Questi dubbi insomma possono venire negli USA e io lo dico dopo trentacinque anni risolvere il problema banalissimo finché si vuole dei depuratori è esser creativa
Cambia è la città a casa per casa su un progetto unico al mondo nel quale
Ripeto non business to business ma cittadino per cittadino collegato in fibra ottica con un intervento capillare sulla città per metterla in condizioni di utilizzare queste nuove tecnologie è essere creativi
Cercare di investire sulla cultura cifre che sono mai visti nella in un'amministrazione precedenti alla nostra e non sto parlando solo della Scala nostro pancetta basta valutare se Mino potesse
Fare la somma
Di questi investimenti vuol dire se creativi
Quando io sento mai
Netta sufficientemente avanzata per vedere ogni volta in campagna elettorale il momento diciamo così del passaggio del bastoncino
Nel quale sistematicamente lo scenario diventa prospetticamente luminoso
Mi ricordo che c'è un candidato nelle ultime elezioni che sosteneva che bisognava rilanciare la città di Milano attraverso il trasporto non facendo pagare il biglietto del tram all'Atm
Al che evidentemente voleva dire che si creava una voragine nei conti dell'Atm di qualcosa come sette ottocento miliardi di lire che sarebbero inevitabilmente dovuti esser ripianare dalla Tesoreria centrale il Comune di Milano
Quindi quello che mi diciamo farebbe piacere sentire
E come essere creativi e secche attivi quando il discorso diventa bisogna reperire i mezzi perché immensi ucciso uno e attraverso la sinergia con il privato certamente emergono io credo che questa frase che in realtà nasconde un'assoluta non so Alia fritta già sentita oppure bisogna rivolgersi al Governo centrale per avere i mezzi perché a un chilometro di metropolitana costa centocinquanta miliardi e tutta l'ICI messa insieme ne poi ne porta nelle casse del Comune cinquecento e bisogna fare anche gli stipendi dei venti mila dipendenti comunali
Effettivamente effettivamente il discorso può dire preferirei vedere qualche idea concreta di come reperire i mezzi quando si dice non si privatizza perché il privatizzare vendere pezzi di patrimonio è una cosa dolorosa cioè però bisogni anche aveva dei nidi di tipo più costruttivo
Io dico semplicemente questo non mi sento un creativo io credo che la città oggi evoca i sentito dire finalmente da qualcuno e migliore
Rispetto a quella che l'amministrazione uscente ereditato nove anni fa il trampolino di lancio verso un avvenire certamente più gioioso certamente meno grigio certamente
Diciamo così di di grandi speranze il trampolino e certamente migliore rispetto a quello che la città a ereditato nove anni fa ecco a questo punto sulla base di queste premesse
E sulla base di certi risultati acquisiti tatto per me dato non creativo che la città è migliore rispetto a prima mi auguro che tutti questi tipi di progetti poi queste progettualità vadano avanti
La parte numero due del mio intervento che invece più istituzionale io sono qui come vicepresidente a Fondazione magari servo a dopo
Per chiedere a voi è perso il per sollevare il vostro interesse su una serie di iniziative concrete che invece vengono fatte e debbono essere portate avanti dalla da questa città
A Fondazione solamente un'istituzione non è l'aria diciamo così tanto meno si si illude di essere la risoluzione di tutti voi tutti i problemi
Con esempi concreti di quello che effettivamente viene fatto di quello che intendiamo fare nella ricerca nelle università nelle abitazioni stesse addirittura la Fondazione Kai poche si arrende promotrice di un fondo per investire in mille case da costruirsi che è una cosa che effettivamente un po'e sulla fosse anche sua dal nostro diciamo così che zone di intervento specificati o comunque competenti secondo il nostro autorità di vigilanza e che il ministero del Tesoro però se la Fondazione Cariplo fa un fondo di investimento per cercare di coinvolgere i privati
è costruire mille abitazioni dedicate a una fascia che sia al di sotto dei limiti della domanda
Perché la città che è attiva la Cité eliminando anche quelle che però sono le sacche di difficoltà lei notevoli sai perché partendo da questi che poi si può cominciare a sognare per il futuro ecco questo tipo di discorso
Su cosa operazioni tipo concreto mi piacerebbe sentirlo non dico qua evidentemente ma nei prossimi novanta giorni di campagna elettorale però è vero che la città è migliore di nove anni fa posso convenirne ma qui il problema e poi non siamo nemmeno coi tutti d'accordo ma in realtà il problema qual è
Che se corre meno di come alquanto coro agli altri può darsi che viene tagliata fuori questo è il punto che cioè nella ricerca come mettere il Santa allora volevo sentire l'architetto giù che si è parlato dei creativi
Si è parlato di venga avrebbe immenso insomma molte molta carne al fuoco su questa
Da discutere ma la anche la città dove se vengono diciamo se vengono proposti Grandi Progetti progetti di carattere internazionale
La l'area del Portello o Monte sinti vengono affidati ad architetti stranieri di grande prestigio e c'è immediatamente come compone introflessione no della discussione su Milano gli architetti milanesi dico perché non fate lavorare nuovi come se fosse una questione di piccolo cabotaggio lei che ne pensa un po'di questa necessità di andare avanti con la sguardo
Ma mi sembra che si può parlare lingue toni diversi della dello stesso problema uno è quello che sia sua menzionato prima che rapporto tra diciamo le trasformazioni strutturali anche di lunga durata anche con grandi investimenti di un territorio
Il cambiamento degli stili di vita proprio quotidiani del delle persone non da professori un modo tasta anche come si muovono i studenti presente il territorio gli ottanta studenti solo due son di Milano città si muovono con i mezzi e così via
Hanno dei valori spesso del tutto diverso dai nostri per esempio chiesto quanti di voi sono stati a Roma prima ha risposto in diciotto sì su ottanta quanti di voi sono stati alle Maldive maldisposto in quarantadue
Per cui anche diciotto sul diciotto per cento è stata per dire d'anche come poi queste e ciò che hanno visto la Cappella Sistina quella
Volevamo dei e questo problema dell'immagine a città che anche pochi immagine che fa quello che oggi si chiama al marketing urbano per cui noi nei contatti anche i professionali che abbiamo con il con altre cose continuamente di misuriamo l'immagine di Milano
Da Londra o da coso o viceversa l'immagine altre città e chi penso che queste cose che spesso ne viene più fuori una più l'altra perché poi il tema dei simboli diciamo del rinnovamento è un tema importante
Va da un po'
Collocato in questo nuovo stile di vita europeo ormai con i voli low-cost persone anche di larghe fasce mio falegname può prendere Ryanair andava a Londra a vedere la Telit tornare confrontare
Questa cosa generato anche gli amministratori locali una sorta di sindrome siamo stati un po'indietro negli ultimi dieci anni a quindici anni
Per cui i le figure del rinnovamento della realtà europea sono invidiate leggermente con talvolta un elemento positivo talvolta siamo ancora in un'idea ancora un po'di cacca Cina non so come dire di di con i mediamente provinciale in questo senso
E cerchiamo di imparare almeno dall'Europa se non nel frattempo dal mondo perché poi il problema che questo è un poco forse anche un po'troppo piccola oggi qualcosa lo stiamo facendo la stessa Fiera di Fuksas lo dico bugie all'immagine forse è quell'immagine ritrasmessa
Però ecco forse
Alla base ci sta poi la struttura dell'impresa sede del tutta questa struttura di cui parlavamo che per cui noi siamo la punta gli architetti sulla punta emersa dell'iceberg non potremmo dire che la spinta idrostatica di un iceberg
Cioè no i nove decimi sta sotto ma quello deve spingere come spesso facciamo l'appunto ma se non c'è dentro niente cadiamo giudiziario la cui il rischio da fuori ma stiamo parlando di una struttura in cui libertà diciamo
è stato un po'un miracolo questo anche dal punto in cui tra impresa e architetto sarà raggiunto l'eccellenza infatti sta dichiararono certosina accesso secondo me di ritrasmissione attira
E tutto sistema che ha funzionato per così dire nei tempi nei modi è stato uno dei cantanti eri più impressionanti fosse d'Europa anche in questo senso per cui questo Andrea Popp col territorio e così via c'è tutto un sistema e noi dobbiamo imparare a Generali questi stemmi compensi per cui non siamo dei decoratori ogni tanto ci chiamano un po'come quelli che mettono all'asta sulla torta
Cioè volge managing che gestisce una catena di montaggio e poi noi siamo come una sorta di chef creativo che dà una spruzzatina ecco forse questo però in questi immaginari trasmessa vado per pure aneddoti di come Milano e visto vissuta
Romaneschi quattro tempo fa sta facendo un grosso masterplan per un'area dismessa perché essi trasporto asporto che l'assessore urbanistico di essi ci ha detto Zucchi ti piace il nuovo Museo d'arte contemporanea di Steven Holl diretto indipendente di quello che piace a me
Quell'immagine che noi viviamo ritrasmessa Non solo moda di Helsinki cioè io posso parla delle difficili quanto tale ma certamente il rinnovo di Helsinki oltre la Nokia e dato dalla figura di questa cosa qui
Sempre a battute aneddoti selvaggi un altro prima si parlava di depuratore ho invitato degli architetti quelli che ha fatto la tête Enzo dell'Europa che hanno fatto Benita fa mezzo a Milano e lo han detto no non veniamo a Milano perché voi non avete fatto il depuratore inquinate l'Adriatico
Per dire come sistema strutturale sistema dell'immagine in questo caso interagiscono questo qui un da svizzere un po'tedesco un po'khomeinista
E coloro io non vengo perché voi nove tre Meno male che adesso ora cosa assicurato tappo tutto il materiale che nel frattempo qualcosa si fa per cui cult
Oppure non so lega stonati i Texans fatto due donne di Dublino ha fatto questo come progetto molto bello per la Bocconi scanner diventerà un edificio molto bello questo tema i concorsi privati un temo molto interessante in tono ai grandi concorsi polacco
Per cui visti da fuori
C'è un problema che oggi potremmo porre come il problema dell'identità si parla cioè negli ultimi cinque sei anni si continua a parlare di questo tema identità
E spesso è visto come può conflitto a tra la paura dell'omologazione globale e la riscoperta delle radici no di questa cosa voti in visione e poco altro io trovo che un rapporto sereno di questa identità porta da una parte il turismo globale delle città le città si devono rappresentare e in questo caso devo rappresentare la loro specificità in maniera talvolta un po'caricaturale l'altro giorno a Parma e mi descrivevano il culatello di ventidue mesi dicono così cioè come ogni città
A a un'immagine disse la deve anche comunicare talvolta ci c'è un elemento caricaturale superficiale ma talvolta invece c'è un passaparola dove alcune cose più nascoste son diventò né cult per esempio si sta provando a Milano presentato un cult segreto di Caccia Dominioni che non ha mai fatto praticamente un libro
Gli architetti da tutta Europa vengono a chiedere a mezzo che ci porti in giro a vedere la tiratura dopoguerra
Come magari Gaudí a so a Barcellona però luogo ora la la non so come dire avviene magari si informa più popolare e ancora code ma per dire che come su internet talvolta un piccolo Complesso
Fa milioni di copie cinque fenomeni tropicali no attenzione che esistono immagini istituzionali trasmessa ma poi esiste una serie di micro immagini trasmesse che fanno anche l'immagine per esempio su questo tema
Della desidera abilità di venire a Milano di questa cosa
E finivo un po'sul problema dell'educazione perché effettivamente leggevo ieri sulla Technology Review capitale mariti dove le metti esprimendo una preoccupazione estrema dell'aggressività con cui la Cina sta comprando cervelli sull'educazione tra la Cina sta facendo un progetto educativo nelle matematiche cose di di di di fanno questi maxi campus per cui non solo
Come dire
Parliamo di questa città diffuso e così via però il problema competitività dell'educazione è molto importante
Concordo forse che il rapporto radicamento al territorio centralismo è un apporto fondamentale anche di scala no qual è la Scala il troppo piccolo dell'hula piccoli densità distaccate a lecco e quale quale dopo grande per cui in questo continua post produzione
Di verificare se stessi come guardati dagli altri secondo me è fondamentale
Noi architetti poi ripeto questo
Forse non non va ridotto lo sviluppo città ha pure immagini no sparsi parlava prima dell'inizio e sociale con il Comune di Milano ha fatto coppia una in maniera molto lodevole questi concorsi sudicia sociale sulle periferie a far stabilmente l'accordo
Però anche queste immagini poi sembra come mito trainante come Capitale europea escono Erba bisogna sempre lavorare su più piani
La prima volta e questa interferenza però delle sedi non bisogna diventare le può marketing eppure ma la struttura bisogno che di figure
Questa cosa dei percorsi culturali e dicevi prima
Sulla questione di Caccia Dominioni non è una non è non è un caso che alla fine si finisce su questi d'acqua le architetture di Gio Ponti la visita alle architetture che ci sono stato importantissimo nel dopoguerra Milano
Però questo è un percorso che secondo me è un recupero della come dire un recupero della propria identità Della Della Valle la valorizzazione del proprio territorio ha sostato lanciato delle provocazioni più forti per esempio da Rebora sulla questione se Milano deve un puntino accettare di come dire
Rendersi più minimale lanciare di più il territorio inglobare meglio il territorio che la circonda la Lombardia la dal punto di vista culturale che significa questa è un'occasione oppure è una è un pericolo è una cosa da scontare in positivo o è una diminuzione che anche la cultura a Milano può poi lo voglio proseguire con un'altra questione ma questa importante
Scritto ancora uno
Dopo EDF appena finiamo ti do due minuti alla fine una verità è che io sono distratto
Perché voi non non c'è questa questa signora è un'attrice fantastica sta facendo io io le vorrei fare dieci minuti qui però pace venire al mio Walter Valdi da un minuto e che effettivamente ha messo tutto questo fazzoletto comun chador quello allevato è una cosa che etico nella testa Parlamento qui la più grande riunione dello spettacolo però farci fare
Allora dopo dove lavorava e pagato è partito nel tempo adesso lì un minuto glielo negano che sia in cui mi sono meravigliato no ma almeno da osteggiare una graduatoria strappando volando via e faccio una cosa con la signora non aggravare la pena chiudiamo in allegria allora è attivamente
Tra tante domande io una risposta precisa proposito della creatività dicevo la recente amica sindaco del pelo se c'è un esempio di creatività e quello dei padri e delle madri di famiglia che sbarcava il lunario con l'aria che tira adesso
Io l'unica forma di creatività che riesco a vedere in questo momento il resto è tutto in discussione fino alla fine del mese di essi bensì a forma di abbia attività il reparto che attività perché gestisce una situazione complessa dando una risposta concreta fine Conte è questo il problema
Delle chiamate io qui Esselunga molto meglio di noi lo siamo agli aiuti no ma Esselunga diede avvio del Piccolo di Milano e distruggere gli USA e chiesto di entrare i prodotti senza marca nota entrando nella dal vendere auto
Che sta dicendo questa non è una parte del mio intervento alla ripresa della cittadino
Ma non è una battuta poi perché Grassi quando gliela che mestiere fai se un uomo colto se è un creativo diceva io sono l'organizzatore culturale e io mi picco di tentare di essere un organizzatore colte a creatività la decidono gli anni secondo la definizione di competenza equilibrio competenza e passione io credo di essere forse l'elemento più sediziose ho qua dentro perché secondo Ambrosetti che so che amo né mi cerealicoltura ben diversa da questa schematica
Si pensa che la cultura sia passione possibilmente senza competenza
Normalmente o per dirla diversamente non è il primo convegno anch'io partecipo danni a convegni qui si parla del rapporto fa cultura economia territorio sviluppo e dico sempre
Che sono considerato un jolly e qui e a Paolo perché mi sa perché oppure più semplicemente che spesso la cultura ritenuta come le majorette che intervengono nell'intervallo di quegli uomini mutandine corte
Pelusi virtuosi e quei potenti che giocano a rugby che sono l'economia rallegra al pubblico e poi scompaiono che sono l'economia la finanza le strutture mi ricordo che da bambino mi dicevano strutture sovrastruttura
Il mio insegnante di filosofia marxiano
E io non ci stavo dentro non capivo facevo domande imbarazzanti
Ma avevo ragione io questo mi par di evidenza assoluta però c'ho messo cinquant'anni a capire che ragione io allora il tema della cultura che viene per ultima ma in realtà viene per prima in quest'incontro di questo non è un ringraziamento formale De Albertis Ettore da hanno messo torrette una sua relazione ed è Albertis nella spiegazione di questa ricerca una cosa secondo me essenziale
Ha detto in periodo perché in periodo di vacche grasse è ovvio che maiale si può anche no giocarci mangiarci festeggiare Richie in periodo di crisi ci sono dei beni essenziali
E a elencato nella ricerca nella motivazione la cultura come uno dei beni essenziali
Guardate che questa è una rivoluzione copernicana perché io mi sono sentito sempre ripetere invece che cosa chiedi soldi non edificando mai con la cultura per carità di Dio ma sa poco tempo fatemi semplifica che cosa chiede i soldi che non vede gli aria che tira
E allora e questo evidentemente mi autorizza a ipotizzare in questo contesto una lettura della cultura che non è semplicemente da maggiormente essendo peraltro le majorette delle magnifiche professioniste dello spettacolo sia chiaro
Io sono convinto la faccio breve perché voglio dare davvero un almeno un minuto la signora sono convinto che la cultura entri e Riccardo specifico di Milani di un territorio più ampio entri a maggior ragione come elemento strutturale dello sviluppo e non come elemento di abbellimento di uno sviluppo compatibile
Un flash
Facciamo la prova contraria alla prova del nove si faceva va a scuola la prova del nove quella che semplicissima capisce come va a finire possiamo ragionamento all'inverso di veramente pochi secondi nel quarantasette ne conta sei quarantasette c'è una città da ricostruire
Su cosa investito questa città ha investito sulle tubature ha investito sulle strade solita ma sul piccolo sulla Scala
E uno dei padrini più generosi e meno concreti nostri no venivano da da da dalle lotte pesanti si sparavano questi non avevo poco non ero le majorette per intenderci
E avevano però colto perfettamente che l'attrattività in senso lato nel senso forte solo il senso di copertina di una città la sua complessità necessitava che partissimo simultaneamente queste cose introducendo una scaglia di una scala di priorità che molti politici attuali non avrebbero il coraggio di applicare questa è la verità tagliato piccolo inciso competenza e passione
Che credo siano del mondo dalla cultura credo che debbano esserlo
Secondo me sono anche o Ivano e qui uso l'imperfetto senza nessun giudizio sui presenti erano anche la forza della politica competenza
E passione
Io temo quelli con molta passione e e poca competenza ma milioni Visco per quelli che hanno molta competenza e non hanno passione perché inorridisco mi preoccupo metto mano alla pistola diceva quello che al contrario per quelli che non hanno passione perché ritenere che la passione sia esclusi Manente la neri un termine un po'gli ha diciamo e e il un elemento lubrificante dell'andare avanti del consenso
è un grave errore
Se ne quarantasette lo sviluppo della città vedeva tratto grandissimi in paese confluire e convenire su questa in convenienza scusate il gioco di parole in diverse mito alla cultura eppure c'è un quadro chiarissimo
Ricostruire l'esistente restituire un livello di vita a dove non c'era
Con dei riferimenti politici economici di finanza
Di industria chiarissimi perché gliela ma nascevano le grandi industrie questo per anni hanno generato un rapporto fra cultura industria investimento molto equilibrato facciamo un salto veniamo ad oggi siamo senza ideologie
La le industrie non esistono più
La finanza è una rappresentazione scarnificata della realtà però i cade sulla realtà quando sentono i guai
E come si fa allora a affrontare la nuova rinascita
Di questa città e di questo territorio trascurando quello che i nostri padri fondatori avevano ritenuto essenziale quando le idee erano molto più chiare che cosa fa la cultura secondo me
Da sostanzialmente articola l'idea dalla passione collegandola con con la competenza e l'analisi traduce quello che la politica dovrebbe fare la necessità e l'utilità di lavorare non solo per l'immediatamente utile immediatamente utile che si può chiamare egoismo
Che si può chiamare senza di tempo litica per definizione consuma l'esistente
è una forma di accelerazione del consumo dell'esistente lo sono dell'Energia
Ma dell'energia nel senso della condivisione per cui vale la pena di fasi un bel mazzo perché da tutti superamento del rigorismo perché il collettivo funzioni la cultura è esattamente questo
Proietta degli obiettivi non immediatamente utili e dati gli strumenti per capire le nuove complessità allora è evidente
Parlava di frammentazione
Di campanili ma ne abbiamo davanti un'alta frammentazione molto più radicale le Maldive
C'è una ampliamento del panorama complessivo di ciascun individuo roba e c'è una forte frammentazione dei riferimenti per ricostruire delle relazioni bene io davvero tengo fede vi dico solo due flash non voglio parlare del piccolo ovviamente
Da lì vengo sapete i due elementi che hanno determinato un successo straordinario dall'ostatività ne scelgo due ma non a caso
Uno
Diciassette lingue parlate sul palcoscenico di prosa secondo gli esperti competenti di ma anche di economia e una cogli un attacco che non ho mai avuto nessuno
Abbiamo avuto il successo totale e usiamo quell'aggancio per l'attività normale del teatro diciassette il rabbioso abbia meno si capisce meglio no eh questo pensate voi dove la lista invernali lo stock di leggi provare invece esattamente lo l'opposto
Io vado a chiarire le lingue diverse perché io vivo dentro culture diverse la politica calda quella che ha vinto Laurito meritevole dicemmo Toledo nel raccordo totalmente l'altra e spettacoli che parlano della complessità con il coraggio di ritenere che la complessità non si ha una cosa da tenere nascosta la gente
La gente civile ed entrò Lori Sole viaggiando ma poi volto amaro in cui ha trovato qualcuno che sia sulla stessa sintonia d'onda la complessità è l'opposto della complicazione terminato Milano è troppo piccola deve allargarsi
Ma non per fare un favore la periferia perché altrimenti non gestisce la complessità e muovere la complicazione esempio Arcimboldi poiché lo spiego dopo ne parliamo Ottilia l'Arcimboldi dopo perché
Il tuo addominale è già étoile si sta già perfetto in tempi perfetti
Per Ambrosetti perché è proprio l'inerzia quale cultura sul quale con alla necessaria spero di non essere troppo controcorrente fa io so che lei non essere troppo Pierino un po'Pavolini va be'
Mi rivolgo Artemi rivolgo al Presidente Torretta mi rivolgo dottor Scaroni anche a tutti voi
Questo è un tema rischioso perché il rischio e nel tema di parlare del tutto ed è il contrario di tutto
Arrivando a fare degli elenchi perbacco Babbo Natale
Abbiamo sentito anche delle cose molto interessanti sulle T
Sulle P Sulley S io credo che bisogna invece essere rigorosi nel distinguere
Chi si vuol diventare ed essere
Da cosa bisogna fare per conseguirlo
Perché se noi parliamo molto delle tante cose che sono tutte nel cosa farlo per conseguirlo
Ci non diamo dentro in un diluvio di considerazioni di parole che tutte possono essere giuste o si può sostenere con uguale forza che sono sbagliate
Per me se vogliamo anche qui andare per sigle
La priorità e l eccidi
L la leadership cioè la qualità di chi ha la principale responsabilità
Che deve operare in modo da assicurare coesione ma anche capacità competitiva definendo chi si vuol diventare ed essere e ci alla cultura perché la cultura almeno nell'accezione un po'volgare a cui mi riferisco io è tutto ciò che determina i comportamenti i comportamenti determinano i risultati buoni o cattivi sulla cultura e sulla leadership si gioca tutto
Vorrei fare un breve inciso poi per dire cose qualcosa di più sulla cultura per dire al dottor Scarselli
Che non solo parlò nome dell'esercito infinito di incalzati dottor Castelli perché io ho trovato il dottor Caselli perché io ho troppo rispetto per Milano e non è una questione di amministrazione specifica
è una questione di una sequenza di amministrazioni che hanno generato una situazione in cui uno può dire che tutto va bene solo se ha la visione del silos
Perché in questa epoca del dinamismo de la prima caratteristica d'assicurare per chi vuol valorizzarsi è l'accessibilità
Parlo a nome delle centinaia di migliaia di incalzati che abitano a Varese che abitano a Como
Che abitano
Che devono al avventurarsi lo sventurato sì sulle tangenziali devono partire due ore prima per arrivare a Milano e spesso si devono scusare perché non sono quindi questo e non è una questione che si riferisce a questa amministrazione lo sottolineo mille volte
Torno sulla cultura il problema è chiaro che culturale e al nostro Paese
Perché ognuno ha per la sua strada ognuno ha in mente delle cose diverse e persegue una visione particolaristica dimenticando invece
Quello che è la vera o interesse di tutti che è una visione non particolaristica
Nulla cambia siamo di fronte ad una situazione che richiede enormi cambiamenti
Nulla cambia finché non si riesce ad incidere sul ciò che la gente pensa e su come la gente si comporta fare programmi di cambiamento senza riorientare la cultura significa illudersi con disegni astratti sul discorso della formazione della competenza aggiungo a quanto è stato detto
Che in Cina i ministri sono obbligati a seguire corsi fuori dall'orario di lavoro per diventare sempre più competenti nelle tematiche dei loro del loro ministero
E questo porta allora sul tavolo dei temi molto più grandi il tema della scuola e il tema dell'educazione
Poche sere fa a Varese sono stato invitato ad una ad un Consap per fare una conferenza sul emergenza educativa
Mille duecento persone
Asse a testimonianza già un bisogno enorme
Ci sono nebbie che crescono che si addensano sempre più sui pilastri di una società civile sulla famiglia sulla giustizia perché quando i progetti per i processi durano anni l'ingiustizia uguale per tutti
Sul dovere fiscale che crea un'assoluta
Inaccettabilità tra chi paga e chi non paga sul rispetto delle regole
Un altro lavoro che abbiamo fatto per il gruppo Siemens ha dimostrato che l'Italia tra i Paesi cosiddetti sviluppati e l'unico paese dove meno del cinquanta per cento degli italiani giudica importante rispettare le regole
Più del ventidue per cento degli italiani ritiene più del ventidue per cento non importante o poco importante rispettare le regole
Abbiamo questo lavoro è stato fatto a livello internazionale chi sta peggio da questo punto di vista arriva al massimo all'otto all'otto per cento
Abbiamo ventitré mila maghi lo faccio io dieci volte di più del secondo Paese
Sul totale dell'associazione del di astrologia a quattro cinque volte di più sono oggi di quanto non ce l'abbiamo non ho del Regno Unito e potrei continuare insomma almeno un migliaio di ora in ora un nuovo ed è chiaro che allora siamo di fronte perché i tempi di un cambia
L'educativa o sono troppo lunghi
Ma devono cominciare ieri
La scuola non è sufficiente mi scuso anche questi sono controcorrente l'ultima cosa cui puntare la moltiplicazione delle scuole
Perché è la vera materia scarsa è la qualità dei docenti qui esposto addietro custode
Ecco questi sono punti chiave ma anche la scuola può portare nella migliore delle ipotesi ad una migliore classe dirigente ad una migliore cultura diffusa in tempi incompatibili con la gravità e l'urgenza che dobbiamo risolvere
E allora per stare un accorato appello che in altra sede io mi son permesso con i miei colleghi di lanciare ai direttori dei principali giornali
Tutto ai oggi riposto in una comportamento coerente da questo punto di vista nel rispetto dell'individualità e dell'autonomia dei mass media
Il livello morale e materiale di un territorio e sempre meno dissociata vide dal livello morale e materiale dei mass media la la SS diceva
Noi dobbiamo individuare tutelare proteggere una serie di valori comuni che non sono solo di destra o di sinistra so nell'interesse più profondo più essenziale del paese di tutti gli italiani di oggi e di domani del nord e del sud di destra e di sinistra
E qui arriva il discorso
Della che poiché la chiave la sintesi per quanto posso dire mi scuso per la pochezza di quello che posso dire che senza sviluppo il futuro e grigio
Ma non c'è sviluppo senza coesione senza capacità di innovazione efficace
E il dramma del nostro Paese
La mancanza di coesione
Siamo un Paese estremamente diviso persino nelle rappresentanze dell'economia Confindustria Confcommercio all'Abi l'ANIA tutte queste cose non fanno unione
Condivisione
Ah sta affrontando una serie di argomenti gli aprono
Prego anche per il pomeriggio non li fermiamo
Dare una conclusione finiscono io son d'accordo con lei sull'educazione guardi le dico subito che non sono d'accordo su quello che ha detto sui mass media
Non lo voglio discutere rinviamo a un prossimo di base perché è chiaro che se in famiglia non si trasmette nei valori i mass media sono la nuova la nuova baby sitter no erano arrivate due si aspettano che la che ci sia una televisione educativa perché non educano più i figli
E allora dicono perché la televisione non educativa poi l'unico mass-media importante perché i giornali sono così diseducativa semplice quali valori avete trasmesso in famiglia pochi quasi nulla non si trasmettono più uno che trasmette più educazione in famiglia quindi il surrogato sono i mass media ma non voglio discuterne qui voglio invece accoglieremo Rovereto Ambrosetti che son d'accordo su due con lui sul rischio dell'educazione torno un attimo a quello che ha detto Escobar perché io la penso esattamente come lui
La cultura è è un elemento chimico di trasformazione degli elementi secondo me per esempio quello che trasforma la passione incompetenza e la cultura trasforma la passione incompetenza si impegna competenze e la competenza e passione viceversa perché è più facile però voglio chiedere al sindaco per finire questo dico voglio chiedere al sindaco perché ha detto cose importanti sulla politica scompare
Passione e competenza e mago ma è la miscela perché il sindaco competente
Ebbene è meglio che sia competente il sindaco appassionato però qual è la miscela giusta e in quello che ha detto lei come far passare un progetto con molti soggetti esempio faccio l'esempio della TAV ci vogliono competenze ma anche passione due cose devono coesistere
Qual è la dose secondo lei
Io credo che se c'è la passione quindi se c'è il destino guardar le cose bene
Simulava l'approvano le mie si va avanti quindi io credo che la passione sia la cosa principale la competenza necessaria in alcuni momenti potrebbe diventare addirittura un rischio perché se uno si sente troppo competente non si confronta con gli altri e invece confronto con gli altri l'accetterei il confrontarsi con le idee degli altri con le visioni degli altri è fondamentale
Io Di mestiere faccio la maestra elementare
Mi sono occupata di formazione degli insegnanti
Non avevo nessuna competenza di pianificazione urbanistica di insediamenti di di di di di grossi eventi come questi
è che cosa ho fatto mi son messa a ricercare quindi mi mancava la competenza credo di avere avuto la passione ritengo che avuta passati sommessa a ricercare a confrontarmi prima o indicato alcuni soggetti con i quali ci siamo relazionati
Non ho nominato il Politecnico la Camera di commercio gli esperti alla Camera di commercio ci hanno messo a disposizione l'Università di Vienna l'Università di Harvard
Che hanno collaborato con noi per creare visione per dire quali è come dovevano essere fatte le cose no e quali dovevano essere fatte
Allora in questa miscela competenza passione secondo me occorre la passione per crearsi le competenze ma per crearsi la capacità di confrontarsi continuamente con gli altri
Perché questo consente di super di affrontare la complessità e di superare di sciogliere i nodi e io ho un impressione che voglio chic sciogliere da questa da da queste ricerche da questa presentazione un po'da queste come dire immagini negative di oggi è vero che non abbiamo dei problemi
è vero che noi stiamo correndo né nella nostra zona nel Milanese un rischio che è un rischio di rinchiuso dura anziché di sviluppo
Però non dobbiamo riformare il mondo per pensare di potercela fare basta che incominciamo ad affrontare un nodo
Vediamo poi che tutti i nodi si sciolgono dietro quello perché la complessità è una cosa ben diversa dalla complicazione mentre la complicazione non si trova la strada
La complessità invece luogo del ecco tutti insomma ecco lo Shiba angolo della matassa sentiamo se Rebora pensa che il bando la matassa si all'allargamento la complessità di Milano su tutto il territorio
Sì senz'altro proverà allargamento c'è l'opposto
Ci credo però all'interno di quel quadro possono rientrare benissimo diversa delle cose che sono state che sono state dette da loro insomma per esempio quella quella quella quella della leadership no che io vedrei però non tanto nel nell'attesa di di alcuni grandi leader che ci danno un'inversione della della tendenza ma forse più di avere una leadership diffusa radicata no di di periodico mentre riconosciamo singolo estrema dimostra di saper in politica e in meno di un'ora anche in un ambito rame lavorato affrontando problemi insomma che in qualche modo probabilmente ci vorrà anche chi riesce a un diverso livello a dare
Apre degli scenari e dare del lei idee guida ecco credo che
In Lombardia ma aveva fatto i conti con il con quel discorso del pluralismo
E con quelli con l'impossibilità di avere forzi traenti troppo localizzate ma un concorre di diversi soggetti ecco credo che abbiamo queste risorse abbiamo questi potenziali leader diffusi
Abbiamo anche un sistema che spesso tagliarlo con le gambe insomma per per giochi di potere per peraltro e che molte volte non non fa emergere queste qualità
Che invece vi sono solo la la risorsa grande su cui su cui possiamo puntare de dappertutto vi sono penso questi personaggi che agiscono un po'a livello a livelli a livello intermedio senza di loro non faremo nulla occorre uscire
Su questo a mettere in moto la coesione nasce un quesito l'intelligenza delle ricerche di Ambrosetti sta nel chiamare persone del sistema cioè noi che siamo del sistema a discutere le evidenziamo onori
Che tagliamo le gambe agli altri
Noi noi tagliamo lega bagaglio favoriamo che vengano fuori degli altri questo è un po'discorso che va fatto e alla fine sicché si cambia in due modi chiedo a un'altra cosa su cui mi pare c'è consenso che occorre e che estremamente seri all'istanza di cambiamento
Ora si cambia in due modi o davanti a uno sciocca
Forte duro che obbliga
Oppure si cambia diciamo tra un processo
Più complesso per il complesso del problema e questo probabilmente più difficile attivare in un'attività in una società ricche o dove comunque vi sono risorse dove tutti quanti più o meno hanno annullo percorso e quindi cambiare anticipando e vendo il problema prima che si manifesti come sciocca
E più complicato quindi prevederlo ma ignoro ambiti in cui
Sì sì generico delle forze delle spinte per
Per dare consapevolezza su questo tema il cambiamento vorrei sentire Scarselli
E io avevo a ma anche avevo pensato di scusate avevo pensato di parlare ed iniziative che riguardano
La Fondazione il prestiti agli studenti le ricerche nell'avvio medicinali il premio bella che non vuol dire che noi non abbiamo noi Network e città milioni milanese città con il professor Dulbecco tutte cose che che certamente mi hanno convinto nella seconda parte della del discorso che un po'creativi siamo stati ecco quindi mente come amministratori sentenziano non mi sono sentito tale come forse come fondatore un pochettino di più io ritengo e chiudo questo tipo di argomento
Che se non si fanno grossi investimenti sul capitale umano universitario nel quale noi di curiosità io per non parlare dei livelli diciamo scolastici inferiori
A livello di creare quell'attrattività come poli di ricerca come interscambio di culturale come come possibilità quindi di di flussi e dei flussi centottanta mila studenti universitari a Milano una realtà che da un punto di vista veramente amministrativo intendo dire Palazzo Marino per interi francamente non è non so quanti focus sono stati messi su una problematica che vede X università X ricerche di eccellenze quasi commessi e menta invece so certamente L'Aia importante
Non lo so io di silo sotterranee sono importantissimi ma un fenomeno come questo
Francamente io non l'ho mai così diciamo così apprezzata un visto messo in luce aveva messo in luce adeguatamente questo è un un attimino di riflessione mentre invece per quanto riguarda la leadership
E la governance io voglio raccontare un aneddoto che neofiti veramente neofiti due persone e la società civile io il capo di gabinetto organizzammo dopo tre mesi dall'insediamento fallo
Nel novantasette cosa fosse la prima poi arrivò Plutino ricorre il Sabetta ma la prima cosa che noi o perché modestamente organizzai a un convegno nella sala principe di Palazzo Marino Sala Alessi con la convocazione di tutti i sindaci dell'hinterland
Per dire signori belli mettiamo sul piatto
Che quelli che sono i problemi gli afflussi delle cose getta la Pedemontana che dal sessantadue prioritaria mettiamo sul sul terreno non sono l'anello l'anello di Milan e anche germi gemito avvenuto collegialmente dopo però effettiva gemito rassegne Gino a Milano Torino mettiamo sul tavolo a questo gioco
La discussione si è portata credo dieci ore senza arrivare neppure neppure a stabilire come di fonte ha dei punti di vista diversi si potesse prendere una decisione pecche il signor Albertini che ha ovviamente ancora diciamo così
Ma neo animato un ruolo di di notevole è diciamo così responsabilità disse io oltre un milione e trecento mila abitanti Peroni ha scusi ciò dieci mila
è il conte la legge del condominio dice che lascia ai millesimi questa no disse quello ludico di Perugia poi Garavini ecco no non aumenti i tassi bassi voterà attesta semplice Comes votate cioè voglio dire è che io non posso mettere in
C'è scritto è che dopo che quindicenne c'è la governance ecco dopo quindici anni c'era lei spiega Linda Brizio io potrei in realtà sintetizzare questa cosa con un'espressione che avvieremo datazioni mi ha detto poco fa Ambrosetti che mi ha detto vedi il cane con più padroni muore di fame
E accusa no no ed è vero non è vero ma io devo dire che il pluralismo non sono alternati a rivendicare quella remora viene espressa democraticamente e poi ciascuno deve farsi carico delle proprie responsabilità
Così tale occuperemo arrivare Zucchi
Beh ottimi spunti ce ne sono ha trovato stamattina un libretto di Gio Ponti mille novecentocinquantanove sessanta in quattro lingue
C'è una prefazione accorate già ponte che commovente la piange su Milano mi su ponti sera casato perché un giornalista Drops serve cadetto di Milano
La città più moderna del mondo è la cosa più tagliata d'Italia
Milano beauty firmi Stir d'Italia anzi realizza ancora lontano dalla continua Astori tagliata Gio Ponti perché enumera il Piccolo Teatro la Scala Museo della scienza e dice l'architettura e la figura di queste cose numera l'industria forse quello che ci manca questo questo cast della ricostruzione che tutti sentiamo che le schede da un po'retrò come vedere i film di De Sica però e sentiamo che lì c'erano stati imponente secondo me oggi non può più essere introdotti in quella forma perché manca quel tipo di egemonia tra grande famiglia industriali industrie così via per cui la situazione molto più avete molto più valida dondolare un'altra forma di quel castigo scintilla di cui parlava Bosetti
Senza far troppo piangere su la ricostruzione perduta riusciamo a cinquant'anni di distanza questo però nella bolletta come si quella forma diceva tutte le cose che riguarda la storia d'antichità sono già prevalente a Roma Milano cosa
Dopo la guerra facciamo la vita più moderna sarebbero quelli e la cultura in quel caso fu veramente il motivo per cui si presenta a studiare a Milano o ad abitare a Mila a soltanto il lavoro naturalmente anche la cultura del lavoro ma la cultura anche che da allora fino ad oggi e questo è il motivo per cui lo studio Ambrosetti diciamo la ricerca di Ambrosetti sì
Ritrae di fronte al fatto che Milano non è più e nacque il venticinque l'Italia è nuova nemmeno la più notevole no eh no alla sola questa è la cosa che ha sollevato qualche perplessità ad Albertini abbiamo sentito stamattina la sempre mente preoccupa tutti no
Milano è preoccupata di quei io no e degli Arcimboldi invece non è preoccupata ritenuta sono preoccupato visto che appunto però chiedo preziosi un chiarimento
Doveroso la passione non è basso ventre tanto per intenderci nell'intestino resto certamente lo dico con parole d'altri gli ho chiesto a un docente che mi ha invitato a parlare di infiniti sono spettacolo fatto al MIT di Boston per una settimana e gli ho chiesto poi alla fine sapevo perché non volevo sentirmelo dire da lui perché un ingegnere ed elementi che noi prendiamo il ferimento sicuramente legittimamente ha come obbligo nello studio nella nella sua carriera di studi visto viale Shakespeare e musica non è un'opzionale il l'esame devono fare due esami di arte e si giocava su questa su questo gioco di parole che l'inglese non funziona ma in italiano molto
Era vero è un ingegnere un miglior un ingegnere migliore
Che sa parlare come i dentisti dentisti di Uccellacci uccellini Pier Paolo Pasolini
Che sa parlare anche da quel progetta un teatro in cui si Ariel Sharon alle persona e non è la ricaduta magari Portello no no no si parlava di ingegneri non teatrali non gli epiteti teatrali e lui mi ha risposto
Pena veri degli ingegneri migliori non c'è altro da aggiungere non de de dei scusate non dell'ingegnere migliori gli hai confuso non degli ingegneri migliori cioè più educati ma di migliori ingegnere
Allora il il rapporto fra competenze passione è questo che uno non rinuncia a fare l'ingegnere
Ma lo fa Conte in politica e siccome io appartengo una generazione per cui le cose sono state fatte per delle ragioni non a caso guardo lo specchio per guardare al futuro
Passione per la mia generazione che è poi quello che non è proprio unica qua dentro e anche qualche capello bianco più mi fa sentire passione coincideva con interesse pubblico
Questa è la verità e la pazzia cinque resta allora allora
E accennò che la passione civile poiché la passione privata guardate che non è una battuta poteva modaiola con la formalizzazione allora lei votando all'interesse comune dove è morto un interesse comune non è più identificabile direttamente
Non è più possibile e io ho buoni rapporti con Albertini che non venga negli ultimi mesi ma la complessità di qui si parla di farsi che adesso bisogna ragionare più come ragionano quelli che si occupano delle reti complesse che non dei condomini ma non c'è niente di male le condominio allora è evidente che se io pongo un problema secondo una tecnica di gestione della votazione o quel millesimi o con le teste io applico
Con buonsenso che va riconosciuto tant'è vero che molti ripensano alla gestione Albertini mi dicevi prima no
Il problema è che adesso io devo dare delle ragioni per superare gli egoismi e le ragioni sono una visione di una gestione della cosa più complessa che rende competitivo senza la quale non è che si vide comunque si fa comunque l'ingegnere no all'IVA ingegneri cinesi
Studiano Goldoni traduco il prossimo anno sulle percentuali di Goldoni traducono Goldoni e mi hanno detto non dall'inglese ce l'abbiamo già ma direttamente dalla lingua originale son tutti voglio meno credo Arcimboldi caso classico
Di eccesso di competenza e assenza di passione
Nel senso che costretta atto fatto tutto ha completato e materiali massive giù qua c'erano sette e voleva fare la barba volevo dire al sindaco
L'ammiraglia volevo termina segnacci modestamente capisce scusa davvero mi va benissimo no no no perché ah no perché non c'è io volevo evitare rinominare ma è vero no no no ti stupirà laddove il primo nucleo rassegnato iracheno sapete perché cosa intendo con passione noi che ci sia un grande artista che lo dirige
Ma che ci si è preoccupati prima delle commissioni viale viene facile
Che si deve discutere con gli assessori che ci sono intorno
Che io avevo finanziatori Claudia Schiffer ma lei non lo sapeva ho detto uno hanno detto che doveva essere il teatro della grande metropoli ma gli altri non lo sapevano alla gestione dalla complessità è un modo diverso di gestire il consenso
Questa verità esempio
Abbiamo firmato con Ferrari un accodo piccolo che coinvolge il peso e fiera credendo che qui debbano venire in questo spazio attività di spettacoli cultura d'eccellenza segno opposto rispetto agli Arcimboldi scusate se è poco
Devo dire al sindaco Fioroni sottolineando la mia ammirazione scusa una lezione per la qualità che riconosciuta
Che quando lei ha detto ero incompetente
E ho cercato di costruire la competenza in realtà lei aveva un'annotazione di competenza un po'limitata mi scusi perché la realtà di ciascuno di noi qui presenti ovvia assenti è triplice ciò che sappiamo e sappiamo di sapere ciò che non sappiamo ma sappiamo di non saperlo e ciò che non sappiamo e crediamo non sappia seria e non sappiamo di non sapere
Quindi le prime due fanno parte della competenza sia i contenuti che possediamo sia la consapevolezza dei limiti che ci pare essere attivi andava evitare o a chiamare in aiuto l'esperto
Invece pensavo quando proprio la stessa cosa del sindaco pensavo che il guaio sarebbe stato per sperpero Perrone per la Fiera se in quel momento si fosse trovato non dico l'ingegnere ma un geometra sindaco
Sarebbe stato una tragedia perché e questa è la politica in queste la Bolivia avrebbe magari ristretta il cerchio delle sue amicizie invece competenza invece la signora andata a cercare ma ad Harvard perché ha detto l'acqua io che devo fare e questo è stato un bene io dico ci fermiamo qua perché noi non vogliamo risolvere il problema voler volevamo lo però un attimo ci fermiamo qua perché volevamo dargli degli spunti per riflettere e quindi quelli che abbiamo potuto dare ve li abbiamo dati facoltativo facoltativo ma diciamo facoltativo ma per me moralmente obbligatorio uno spunto dalla signora lo accettiamo volentieri purché sia uno spunto signora
Dica acqua grazie e allora volevo dire mi scuso per la voce perché c'è una bronchite cronica e quindi la mia voce va e viene abitante a Milano e volevo fare due premesse superfetazione verbale
E lei si dice una cosa e si i significati e significanti sono altri il cinquanta per cento della popolazione analfabeta e deve pensare solo a Campana il resto sette settori
Eccetera a me mi hanno accolto nel due per cento con i miei amici indirizzava di varie nazioni Mosella perché ci intendiamo senza parole una la così ingombrante qui mi mise una Ola appropriata di questo mediatore culturale come figura però non con la lingua perché la lingua vieni in ultimo anche i filosofi di Modena quest'anno si sono accorti che che visto che hanno fatto i sensi vedere
Alla ripartenza la monta intanto ringrazio il sindaco perché lei non sa che ha lavorato che bambina coro che Biondini disegno con la luce facciamo delle cose splendida
Mi faccio pretesero che faccio io faccio il prossimo consiglio dell'artista e qui l'artista io ho alla ho studiato ho vinto fra ingegneri architetti per le strutture bresciane negli anni Sessanta ero sotto all'IVA di Caccioppoli cose
E ho avuto delle opportunità eccezionale né per la laurea USA del primo computer latinità questo l'ho fatta appena arrivata minarne il ponte sul fiume Mella in corta in e e tante altre cose però non non non ha bisogno di io voglio solo lasciare la mia eredità ho bisogno di rami produttivi come la signora che possono dare dei frutti adesso lavoro questa non sarà la signora la sindaca la la professoressa nato come ti chiami di nove mister S. Vinovo come si chiama di nome la signora
Professor Giorello no come si chiama il nome nove relatori Angela no io parlo con le persone in Angelo do a tutti il tubo che faranno s'insegna devo comprare delle altre
Allora questa cosa qui vorrà partiamo dalla lei non sa chi è stata fortunata lavorare solida dobbiamo chiudere no guardi quale che l'ha già presa andando via come nell'interesse per l'altra metà adesso adesso vediamo perché noi partiamo dalla Montalcini sanno detta sembrano i doni e sono una biodiversità che siamo emotive perché usiamo la parte destra del cervello quindi io USA sono competente perché tecnicamente non non vedo nessun ingegnere di questo mondo la ringrazio
La ringrazio signor la negazione del suo intervento la vedo io replica Italia vale a dire il vero occupato
Era
Allora quest'anno alla fase delle
No l'altro lo vediamo il privato chiudiamo adesso qua vengo subito vengo subito chiudiamo questa mattinata Torretta noi abbiamo fatto la signora De Donno ha avuto il suo momento giusto Farsora molto stimolante interessante e varia
La la tavola rotonda anche grazie al contributo della signora alla signora l'abbiamo fatta parlare lei farci parlare noi
Per il poco tempo che ci che ci rimane io non avevo fatto una avevo pensato non ne sanno di essere un creativo però adesso però molto abilmente la creatività fa paura che sarebbe stato simpatico chiudere i lavori di oggi ascoltando una canzone di un poeta milanese che era grave è una canzone di Gaber che parla della città com'è grande la città però più che la creatività in questa città vincono i vincoli allora ci sono degli impedimenti sia e la sanzione non può essere fatta ascoltare
Speriamo che anche questi problemi questi vincoli vengano tolti perché diversamente difficilmente la creatività potrà potrà primeggiare correlati rispetto alla forma
E al vincolo sono molto soddisfatto non solamente nella parte iniziale terrà grande partecipazione per la presenza dei candidati sindaci sono molto soddisfatto per i contenuti del della della tavola rotonda e per per le cose che ho ascoltato spero tutti voi
Io chiudo i lavori di oggi perché ormai puntualmente abbiamo sforato i due minuti c'è stato bravissimo sto la Monte Po preoccupati per questi ora arriviamo cominciato le nove e mezza finiamo l'una diamo un esempio di concretezza e di milanesità anche da questo punto di vista
Io vorrei chiudere lavori oggi immaginando sognando un modello di città in cui siano possibili vere relazioni
Dove ci sia il tempo per pensare i da mare per contemplare e per vivere la bellezza
Parafrasando quello che diceva Ambrosetti prima anzi riprendendo quello che diceva ce la faremo ce la faremo se c'è in qualche eremo le maniche
Il cervello per trovare le competenze ma soprattutto se ci il Rimbaud che le molte cuore per trovare la passione