"Gravità della psichiatria"

Paola professor Agostino Pirella che darà un saluto di apertura a questo convegno
Qualche volta mi capita di non sapere bene a nome di chi parlare se a nome di una persona che ha fatto un'esperienza
Antichi Hatria abbastanza lunga per la verità quando si guarda indietro
Si vedono tanti anni che qualche volta spaventano un po'oppure come
Responsabile di un settore pubblico della programmazione
In che Atene salute mentale
Attualmente sono responsabile dell'ufficio salute mentale della Regione Piemonte
Oppure ancora e questa è forse l'occasione
Come coordinatore segretario
Del movimento di Psichiatria democratica
Che in questi anni
Ha tenuto insieme spezzoni
Di un movimento che da anti istituzionale
Diventato
Un movimento di impegno per la riforma
Con le difficoltà che tutti conosciamo
E che poi a risolto
Di rinnovarsi
Nelle associazioni regionali di Psichiatria democratica
Tra queste
Questa del centro Italia che fa capo ovviamente alla presenza organizzata e seria
Della del Lazio del
Degli operatori democratici di Roma
Che in qualche modo esordiscono
Con questo convegno
Beh io credo che non sfuggirà a nessuno il fatto che il titolo del convegno in qualche modo la continuazione
Di un antico impegno
Ma chi andavano nei manicomi chi andava in ospedale psichiatrico se non coloro che erano in qualche modo rifiutati
Badate bene non soltanto per le condizioni di emarginazione sociale
Ma anche per un giudizio di gravità o qualche volta di recuperabilità
Che colpiva questi soggetti
Io credo che possiamo dire tranquillamente
Che la battaglia
Così potremmo anche definire politica ma che è stata indubbiamente anche dentro la psichiatria quindi tra virgolette scientifica culturale
Di lavoro per lo smantellamento per il superamento concreto
Delle strutture manicomi Ali e che come tutti sappiamo
Ha preceduto la riforma la resa possibile
La resa
Praticamente vera come
Diceva Franco
Ebbene questo movimento si confronta oggi
Tra le tante difficoltà che ben conosciamo
Con questa immagine o con questa realtà
Della gravità
E notiamo bene che la psichiatria è sempre stata divisa in fondo i francesi parlavano di Psichiatria leggera e di psichiatria pesante
O gli americani molti di voi lo avranno già visto
Picchiata di radicali americani ironizzava no su una sindrome particolare che era quella dei pazienti
Giovani ricchi attraenti
Verbalizzanti sofisticati
Che non andavano in manicomio
Anche se erano colpiti da una malattia mentale severa
Quindi si potrebbe parlare di una sorta
Di
Nodo
Epistemologico storico della psichiatria
Che anche un po'singolare come attività medica
Nel senso che per esempio in medicina o in Chirurgia i casi difficili casi gravi
Qualificano un'équipe qualificano un operatore
Clinici universitari universitari fanno a gara
A
Rispondere
Ai casi più complicati più gravi ma
Ma pare che questo non sia accaduto non dico non accada ma non sia accaduto per la psichiatria
E oggi quindi il
Tra virgolette la sfida
Che questo convegno gli altri successivi che si
Realizzeranno
Da parte delle varie associazioni regionali
Credo che
Si confrontino su temi che solo contemporaneamente i temi della storia recente della Psichiatria del suo sviluppo
E anche di un futuro
Che dobbiamo dirlo con molta chiarezza e un futuro che non riguarda soltanto l'Italia
Il dibattito internazionale su questi temi tende ad andare al di là di quella che è stata chiamata dei istituzionalizzazione e di affrontare proprio i temi della assistenza dell'intervento
Sul territorio come si dice ho letto molto recentemente concludo questo breve cenno di saluto ma voglio citare questo questo articolo su una rivista molto prestigiosa medica tra l'altro non picchiate dica il New England regionalmente estinto
In cui dei programmatori dei psichiatri programmatori in servizio in massa Chasselas
Quantificano cercano di quantificare i casi citiate ci gravi
Ebbene con con meraviglia credo
Tutti coloro che ritengono che non si possano realizzare una psichiatria territoriale
Su tutto lo spettro dei casi
La quantificazione intorno alle due cinque sette a seconda dei casi di demenza o di componente organica o di ci così grave per cento mila abitanti
E quindi con una quantificazione che assomma a poche decine su una citati milioni di due tre milioni di abitanti
Poche decine di casi quindi che possono essere affrontati non solo nella direzione di una prevenzione della gravità e non sappiamo questo cosa vuol dire non approfondisco perché sarebbe nello stesso tempo troppo lungo e troppo
Superficiale in questo in questo saluto
Che voglio dare
Ma anche ammesso che questi casi si verifichino
Perché non è pensabile diciamo sì con una storia naturale della malattia non secondo una storia artificiale della malattia ma una storia naturale
Ebbene le risposte possono essere senz'altro date a livello di servizi territoriale di salute mentale
E dicevo appunto il dibattito internazionale noi siamo dentro questo dibattito
Siamo né all'avanguardia nei alla retroguardia siamo in mezzo al guado
Il credo che abbiamo imparato starci
E cominciamo anche a vedere
Lamenta
Per uscirne
Termino qua
Io sono arrivato un pochino in ritardo
Per colpa degli aerei
E però assicuro che rimarrò
Per tutte queste due giornate seguirò con molta molta attenzione
Relazioni che si annunciano molto interessante il dibattito la partecipazione che credo molto importante non solo degli operatori ma anche delle associazioni che dobbiamo ritenere estremamente importanti per il nostro lavoro
Quindi auguri a tutti noi di buon lavoro
E apro qui ufficialmente i lavori di questo convegno
A
Ringraziamo il professor Pirella a questo punto il nostro programma
Prevede dei brevi saluti da parte di alcune organizzazioni e associazioni che con Psichiatria democratica in questi anni hanno lavorato e collaborato
C'è un saluto al nome di Magistratura democratica chiamò il dottor Gaetano Dragotto
E poi si prepara la signora Margherita Rossetti a nome di un'associazione di familiari di una cooperativa di familiari
Se c'è Rino Giuliani a nome della CGIL o vieni tu Ivan
La parlamentare europea aveva vera squarcia Lupi ha mandato una lettera che vi leggo in e impegni parliamo parlamentari coincidono purtroppo con il convegno promosso dalla società socio dall'associazione Società Psichiatria democratica
E questo mi spiace veramente perché proprio della legge centottanta stiamo parlando con molti colleghi europei
Nell'intergruppo handicappati che riunisce parlamentari di tutti i paesi di tutte le tendenze politiche
Sarebbe quindi molto importante per me avere ciò che è disponibile della documentazione del convegno
Per arricchire le mie conoscenze e per poter meglio illustrare in attesa di sentire i veri Esperti i vari Esperti la situazione italiana con tutte le sue uscite luci e tutte le sue ombre
Molti auguri di buon lavoro a tutti e cordiali saluti rea squarcia Lupi
Prego
Grazie
Devo dire prima di tutto
Io non sono qui in rappresentanza di Magistratura democratica ma del Comitato
Del precauzione della legge centottanta
Faccio parte di Magistratura democratica ho esteso l'invito anche ai colleghi di Magistratura democratica purtroppo come certamente trivella saprà oggi a Torino
Incomincia un importantissimo convegno è nostro io ho rinunziato proprio perché aveva preso l'impegno di essere presente tra voi dopo il referendum voi capite un un convegno estremamente serio importante
E quindi sono qui solo in rappresentanza del Comitato per l'applicazione della legge centottanta anche se ovviamente Magistratura democratica mi saluta augura
Buon lavoro a tutti i partecipanti al convegno
Il comitato come molti sanno si è costituito nel maggio ottantadue
Perfino al mille novecentottantaquattro operato sul piano locale in prevalenza tentando di contrastare i tentativi di disapplicare la legge di riforma da parte delle maggioranze governavano la regione
Successivamente ha cercato un collegamento con altre realtà politiche il che confini analoghi operavano in altre regioni
è stato costituito quindi un coordinamento nazionale che ha funzionato come punto di riferimento comune
Nei confronti dei diversi svariati tentativi controriforme mistici portati avanti da diverse forze politiche spesso con l'avallo di personaggi come altissimo degli anni o Cucci
Il nostro Comitato regionale ha favorito la nascita di analoghi comitati nelle regioni in cui ancora non esistevano si è assunto il compito di promuovere organizzare il necessario coordinamento tra essi attualmente sono operativi almeno trenta comitati costituiti si tra il mille novecentottantaquattro mille novecentottantacinque il comitato ha cercato sempre di costituire il punto di riferimento democratico per la corretta informazione sui problemi derivanti dalla volontà di non applicare i principi riformatori della legge centottanta per questi scopi ha tenuto a denunciare tempestivamente e con tutti i mezzi ogni comportamento pubblico o privato contrario ai principi riformatori nella consapevolezza che azioni del genere
Oltre che illegittime avrebbero comportato un maggiore disagio per i malati e in ultima analisi un grave danno per la comunità
Ha solo a titolo esemplificativo citerò il nostro ricorso al commissario di governo che ha determinato la bocciatura della prima versione della legge regionale sull'assistenza psichiatrica
Ed ha permesso l'introduzione di alcuni principi della riforma nella successiva e definitiva versione della legge quarantanove
Il nostro intervento contro la riapertura delle accettazioni presso il manicomio privato di Guidonia
Che ha ottenuto l'immediato l'immediata cessazione dell'abuso
La partecipazione del Comitato numerose assemblee nei dipartimenti delle varie UE SEL a sostegno degli operatori che chiedevano una migliore organizzazione dell'assistenza sul territorio
Quando è stato necessario il comitato non ha esitato a ricorrere alla denuncia al magistrato penale dei comportamenti che costituivano omissioni o di azioni giudicate penalmente rilevanti non tutte le nostre iniziative hanno avuto successo purtroppo ricordo sempre per sommi capi l'assurda situazione dei soli quarantacinque posti letto per l'intera provincia nei tre servizi di diagnosi e cura
Ricordo la quasi totale assenza delle strutture assistenziali aderenti allo spirito della riforma le quali oltretutto versano sempre in una situazione di precarietà di gravi difficoltà amministrative
Gli obiettivi del comitato laziale sono ormai noti per la realizzazione di essi il nostro programma prevede sul piano nazionale la prosecuzione della lotta contro l'approvazione di ogni legge a carattere contro riformatrice contro riformatore ed a favore della realizzazione del progetto obiettivo per la salute mentale all'interno del Piano nazionale sul piano locale la realizzazione delle strutture alternative previste dalla legge quarantanove comunità terapeutiche residenziali centri diurni case famiglia case alloggio
Il superamento delle case di cura neuropsichiatriche convenzionate la realizzazione dei servizi di diagnosi e cura previsti dalla delibera mille duecentoventicinque della regione Lazio
Ci auguriamo di avere sempre nuove adesioni per portare avanti insieme idee dei progetti che contribuisca ad un più efficace servizio nel rispetto delle regole di democrazia e di rispetto della persona volute dalla nostra Costituzione grazie
La signora Rossetti
A nome della cooperativa sarto è un'associazione di familiari si la operativa assai per un'associazione di familiari e io vengo a portare il suo saluto
Parlare adesso delle nostre difficoltà delle nostre necessità delle nostre speranze
Mi sembra una cosa proprio fuori di luogo è un discorso vecchio di dieci anni
Quello però che non si può dimenticare è che queste difficoltà queste necessità sono sempre le stesse
E quelle del invece stanno venendo meno sono le speranze ma da molte parti io sento famiglia che non credono più
Che la riforma possa essere realizzata e questo spirito lo incontrava anche in molti operatori
Io però
Non credo che sia il caso di lasciarsi vincere dallo scoraggiamento perché questa battaglia
è una buona battaglia
La riforma che è stata lanciata dalla legge centottanta
Obbliga a un mutamento molto profondo per realizzare la bisogna scardinare
Una civiltà direttore
E soprattutto delle dottrine dei convincimenti
E anche dei grossi interessi che sono molto radicati e molto protetti
Che sia difficile non è una cosa che deve stupire
Però è una grande riforma di scienza e di civiltà e c'è una cosa che ci conforta che da quando il mondo è cominciato le grandi battaglie per il progresso scientifico e civile gli uomini di buona volontà le hanno sempre vinto
E penso che vinceremo anche questa
Però penso che sia anche necessario che ci mettiamo a lavorare tutti quanti
Molto sul serio e non soltanto sul piano politico cosa che l'abbiamo sempre fatto ma sul piano concreto operativo a questo punto non si può aprire assolutamente andare all'antico di discorsi è necessario fare le cose
E non aspettare ad un programma globale che ci deve essere dato dall'alto tanto più che questo alto è proprio latitante
Piuttosto ciascun impegnarsi nella sua sfera d'influenza a fare quello che può fare anche piccolo ma mettere insieme una gamma di strutture che possano dare l'impressione finalmente abbastanza articolata di quello che può essere la riforma in modo anche da stimolare gli altri operatori e poi soprattutto unificare le richieste degli utenti
E in questo modo le vere mo'anche alle autorità latitanti la scusa delle richieste differenziate che bisogna rifare le leggi quando le leggi invece ci sono e vanno benissimo
Quindi noi che siamo coinvolti in qualche modo in questo problema in questo difficile momento di transizione così confuso non ci possiamo tirare indietro per quanto il compito posso essere hardware faticoso
E ci dobbiamo mettere tutti quanti a lavorare
Altrimenti vere non meno a un compito storico
E sarebbe una mancanza di responsabilità e una cosa veramente molto ingloriosa certo essere all'avanguardia o per lo meno verso le idee nuove è una cosa che è sempre stata difficile faticosa però è forse il modo migliore per essere presenti nel proprio tempo e anche un po'proiettati nel futuro insomma per durare di più in qualche modo adesso io voglio dire da parte di tutti i nostri soci che non siamo profondamente consapevoli delle grandi fatiche del dolore
E le frustrazioni che incontrare ogni giorno gli operatori che vogliono lavorare bene sole fatica spaventosa la tenacia che è stata necessaria per ottenere le poche strutture che sono adesso
Che agiscono e che siamo profondamente grati a tutti loro e che saremo al loro fianco nella battaglia che li citiamo a combattere con tutti i nostri mezzi e molto costruttivamente Santa buon lavoro
Grazie di cuore a Margherita Rossetti per le parole di di stimoli e di conforto e di vicinanza che noi come operatori sono più che mai indispensabile do la parola adesso al dottor Fulvio Aurora che porto un saluto a nome di Medicina Democratica
Ringrazio meglio intanto non sono dottore chiedo scusa Medicina Democratica ha avuto questa origine DS un incontro fra intellettuali medici e ricercatori e lavoratori delegati consigli di fabbrica io faccio parte piuttosto di questa seconda categoria
Di viene da dire che il proprio partire da questo che agli inizi degli anni Settanta nasceva insieme a Medicina Democratica Psichiatria democratica in Magistratura democratica
Che raccoglievano si può dire
Una serie di rivendicazioni e una serie di novità che sorgevano dalla classe operaia
E insieme classe operaia e queste organizzazioni e ad altri intellettuali fondavano un raccoglievano si potrebbe dire una nuova cultura che rovesciava quello che era il senso comune precedente durato decine di anni
Il seguito è noto c'è stata una successiva involuzione progressiva in cui per esempio l'emarginazione che almeno concettualmente
Era sconfitta veniva sconfitta è ritornata ad essere un punto di forza e oggi viene riproclamarla tra in diverse forme ai quattro venti
Si potrebbe dire che oggi si sta chiudendo il cerchio di questo cammino involutivo di cui noi siamo di cui noi vediamo tutti i giorni il gli insetti vediamo né li vediamo tutti i giorni gli affetti
E si potrebbe dire che questo cammino involutivo viene chiuso con una da una proposta di legge perché insieme alla centottanta io ci metterei all'attacco le centottantacinque Terai anche la legge di riforma sanitaria
E questo dicevo questo cammino involutivo questo cerchio sta per essere chiuso da oltre che dalla realtà evidentemente da questa proposta di legge posta dal ministro
Della sanità da una catena e approvato dal Consiglio dei ministri
E io colgo l'occasione avendo avuto la possibilità per questo saluto di proporre una un un tentativo un inizio di tentativo di risposta a questo cammino evolutivo che insieme a Psichiatria Democratica Magistratura democratica e ad altre organizzazioni noi vorremmo proporre per potere cercare di fare un'opposizione comune di fronte a questa tendenza pratica che sta sempre di più avanzando
Per cui abbiamo deciso appunto con queste altre organizzazioni di fare un convegno nazionale qui a Roma il giorno quindici dicembre
Che ha per titolo diritto alla salute riforma sanitaria
E intende raccogliere tutte le forze che si sono espresse in questi anni contro questo disegno involutivo e intendono allo stesso tempo proporre nuove forme adeguate evidentemente la realtà attuale che è molto diversa da quella di vent'anni fa
Ma che comunque sono delle forme che si vogliono progressiste sono delle forme che ci vogliono contro il disegno emarginati ed emarginazione che in quest'ultimo periodo sta avanzando centenari cementa grazie
Ringraziamo il dato che il dottore Aurora la parola adesso la senatrice Franca Ongaro Basaglia fra un intervento su gravità e servizi
Picchiare
Ma io su ho chiesto io agli organizzatori amici del convegno
Di poter presentare agli inizi ho un mio breve intervento anziché presiedere la tavola rotonda conclusiva come mi avevano chiesto
Il senso di questa mia richiesta con un po'di prepotenza e me ne scuso sta nell'urgenza che io sento di avviare questo dibattito in modo concretamente positivo
Cioè attraverso un'analisi della situazione attuale che dà spazio nuovamente ai nostri iniziative forti
Attraverso le quali è riprendere l'egemonia culturale nel settore dell'assistenza psichiatrica con iniziative politiche che ha che abbiano un esplicito carattere di praticabilità immediata
Se in questi anni c'è stato il io il vuoto di servizi che ha seguito la riforma con le gravi conseguenze che ciò ha comportato dobbiamo anche constatare che questo vuoto non è però stato colmato da una cultura di ricambio udire ingresso annulli antagonistica
Capace di cancellare le nostre pratiche la nostra cultura e la nostra egemonia in questo settore
Per questo ritenevo importante testimoniare le nostre capacità propositive parlando del disegno di legge che sto presentando al Senato di iniziativa del gruppo della Sinistra indipendente
Io credo che a questo punto Margherita
Occorra anche uno strumento legislativo per costringere l'attuazione della riforma
Il ventiquattro prossimo al Sala del Cenacolo di piazza Campo Marzio ne discuteremo pubblicamente concittadini associazioni dei familiari e parlamentari
Molti di noi oggi voi avranno già visto nelle varie fasi anche il Progetto ritengo tuttavia utile per rimontare qui le parti essenziali della relazione
Introduttiva con qualche integrazione oltre digressioni
è inutile ecco dire che siamo tutti consapevoli del fatto che a più di nove anni dall'emanazione della legge centottanta e ci si è arrivati ad un punto
Ad un punto limite oltre il quale non è consentito lasciare senza risposte le esigenze e i bisogni di malati familiari
Si trovano a risiedere in luoghi tuttora privi di presidi psichiatrici o a disporre di servizi insufficienti e qualitativamente scadenti
Dall'indagine del Censis commissionata dal ministero della Sanità risultano al trentun dicembre ottantaquattro alcuni dati ormai notizia a me ultima che conviene sottolineare anche se sinteticamente
Il quattordici virgola otto per cento della popolazione italiana pari a otto milioni e mezzo di abitanti
Risiede in località territorialmente dipendenti da unità sanitarie locali sguarnite di qualunque tipo di servizio psichiatrico
Istituzione di una larga fetta di questi presìdi pari al trentasei virgola sei per cento risale agli anni precedenti l'entrata in vigore della riforma
La quale dette un iniziale impulso alla creazione di presidi te Togliani fra il settantotto e ottanta
Seguito da un netto rallentamento dall'ottantuno all'ottantaquattro esattamente nel periodo in cui si chiedevano le ammissioni negli ospedali psichiatrici e si incominciava a parlare di modifica della centottanta
A fronte della fine del manicomio gettata per realizzata risultano tuttora ricoverati circa trenta mila pazienti negli ospedali psichiatrici pubblici
In uno stato di totale abbandono e di degrado istituzionale nonostante le spese ospedaliere continui ad assorbire secondo le stime più attendibili circa l'ottanta per cento della spesa psichiatrica complessiva
Non meno di dieci mila pazienti risultano ricoverati in istituti privati convenzionati dei quasi il cinquanta per cento rispetto al totale nazionale e concentrato nella Regione Lazio
Nessun sospetto di legame fra i quarantacinque posti letto
Di romani e il cinquanta per cento
Il livello poi di degrado di questi istituti equivale spesso a quello degli ospedali psichiatrici pubblici
Il cinquantadue per cento dei presidi psichiatrici è dislocato nelle sei regioni del nord il che significa che un terzo del Paese dispone della metà dei servizi esistenti e fin qui siamo sul piano della gravità
Contemporaneamente però viene riconosciuto il tredici virgola nove per cento dei servizi istituiti come capaci di soddisfare i bisogni psichiatrici della popolazione
E forse è questa la ragione per cui ancora i dati del Censis non sono stati pubblicati
Io credo che dobbiamo partire da questo dato fondamentale che testimonia concretamente la validità della riforma e dei modelli operativi che essa prevede nei luoghi in cui è stata realizzata questo dato è ciò che deve impedire di riprendere a parlare di modifica della centottanta ma ma parlare di programmazione di attuazione finanziamento di quanto da essa disposto ed è ciò che stiamo facendo con la presentazione di questo disegno di legge
Siamo infatti partiti dalla premessa che le gravi carenze nella realizzazione di questa riforma pure voluta da uno schieramento vastissimo di forze politiche vadano innanzitutto fatte risalire all'insufficienza dentato normativo
Il quarto dagli inclusione nella legge otto tre tre delle disposizioni quadro della legge numero centottanta non seguite dal Piano sanitario nazionale nei dati di indirizzo e coordinamento da parte del ministero della Sanità
Ha provocato un vuoto
Sul punto grave di indicazioni operative alle Regioni alle unità sanitarie locali a ciò si è aggiunto il clima di inerzia e di scetticismo
Prodotto dei continui rinvii di ogni provvedimento concreto nel settore al momento per anni dilazionato della modifica della legge centottanta che ha creato illusioni e falsi attese in coloro i quali a buon diritto richiedono una risposta ai loro problemi
E
In questo vuoto che noi ora ci inseriamo negli ultimi anni si sono istituite diverse su questioni familiari di malati psichici composte per la maggior parte di donne sulle cui spalle essenzialmente gravato il peso della mancata realizzazione delle riforme alcune di queste successioni di fronte al vuoto di servizi che ha seguito la riforma non hanno potuto augurarsi che un ritorno all'internamento
Altri invece consapevoli dell'esistenza e della praticabilità di soluzioni alternative sia l'abbandono del malato che nessuna segregazione reclamano l'attuazione della riforma e la creazione di servizi non si può non rispondere subito a questi appelli semi in entrambi i casi di sofferenze e di tragedie non ulteriormente sopportabili
Occorre dunque colmare immediatamente questo vuoto di normative perché solo la realizzazione di servizi e scambio culturale che la deve accompagnare possono sconfiggere il bisogno di segregazione
Che continua in Libia inevitabilmente a riproporsi se non vi sono risposte o se le risposte sono inadeguate la durezza dei problemi quotidiani di chi deve convivere senza aiuti e sostegni con un malato psichico l'indagine già citata del Censis le ricette del CNR le dichiarazioni dell'OMS il Paese il parere dell'Istituto superiore di sanità
La letteratura internazionale più seria ed aggiornata confermano la validità della scelta centrale della nostra riforma
Che nel superamento dei manicomi e di ogni forma di segregazione sposta a cura di assistenza del disturbo psichico in strutture flessibili nella comunità
Gli stessi dati dell'OMS dimostrano infatti il peso che assume nell'evoluzione della malattia il modo in cui culturalmente e socialmente la si tratta
Dove non esiste una griglia istituzionale rigida ma operano servizi capaci di creare una rete di protezione per il paziente e di sostegni per la famiglia
Può prodursi un maggior grado di accettazione del malato da parte della cultura della comunità con esiti terapeutici più favorevoli e prognosi meno severa
Il ministero della Sanità dispone comunque di un parere preciso ed articolato presentato questo proposito dell'Istituto superiore di sanità
Suo organo tecnico di cui pare opportuno citare qui uno stralcio che fa riferimento anche la letteratura internazionale in merito in particolare proprio in rapporto alla gravità di cui qui si discute
Secondo un'ampia letteratura si legge nel documento una prognosi di forme gravi come le sindromi schizofreniche può essere sostanzialmente modificate in senso favorevole attraverso interventi che tendano oltre che alla vera e propria terapia mirata ai particolari quadri clinici al sostegno e al ripristino funzionale dei soggetti colpiti
Dopo le fuoriclasse CG Manfred Brother Ciompi in Svizzera questo dato è stato confermato da più parti
Da ultimo attraverso lo studio riportato di recente nell'American giù un anno seccati di gruppi confrontabili di schizofrenici in aree urbane con caratteristiche analoghe
Salvo la presenza nel nulla Vancouver ma non nell'altra Portland
Di un efficace assistenza sul territorio
A un anno dalle dimissioni dopo il ricovero per crisi i primi erano rispetti i secondi in migliori condizioni cliniche
Avevano avuto meno ricadute e avevano più spesso ripreso la loro attività lavorativa
A smentita delle vecchie concezioni sulla malattia mentale continua il documento dell'Istituto Superiore Sanità si riconosce oggi che un adeguato intervento di assistenza nella comunità
Può essere assai efficace anche in presenza di sintomatologia a prima vista incompatibili con un livello soddisfacente di funzionalità
Questo configura per chi deve decidere dell'assetto dei servizi responsabilità notevoli
Infatti molti dati tendono a smentire l'ipotesi che oltre un certo livello di gravità sia assolutamente necessario un ricovero in ambiente ospedaliero
E soprattutto quelle che sia indispensabile in determinati casi una soluzione di lungodegenza
Quindi un assetto del servizio che non consente di evitare lungo giù degenza diventa parte gli aspetti etici sociali una causa importante di cronicità come sviluppi di stadi effettuarli
Affinché l'intervento possa raggiungere i suoi scopi di cura assistenza e prevenzione della cronicità
E nessuno deve integrare le misure terapeutiche con carattere specifico a quelle di tipo socio assistenziale
E deve essere coerente nelle misure adottate nei riguardi dei soggetti colpiti dal disturbo psichico in quegli adottate sostenne le circostanti in particolare i familiari
L'atteggiamento del servizio a condizione che questo abbia raggiunto un'adeguata dimensione qualitativa e quantitativa costituisce su sotto questo profilo una variabile di notevole peso
Sarebbe interessante continuare su questo testo dell'Istituto superiore di sanità
Di cui tuttavia il la commissione della sanità della Camera a cui è stato inviato non ha tenuto il minimo conto
La conclusione che
Esatto ogni
Vorrei inoltre sottolineare il fatto che se è vero che questo tipo di organizzazione dell'assistenza proiettato nella comunità risulta capace di prevenire le lungo degenze ospedaliere e gli esiti di cronicizzazione del disturbo che l'accompagnano
Numerose esperienze in atto in Italia e altrove lo dimostrano c'è un altro aspetto di cui tener conto una volta superato ciò che resta del manicomio che con la sproporzionata concentrazione di personale e con la conservazione degli stessi vecchi servizi generali
Utilizzati ora per una popolazione ospedaliera ridotta ad un terzo rispetto al sessantotto tuttora assorbe la maggior parte delle spese psichiatrica la prevenzione della cronicità
Attraverso i presidi territoriali non produrrà affatto un aumento della spesa complessiva
In questo vuoto di azioni e politiche culturali in questa in situazione di mobilità di questi anni non più protrae gli bile
Il gruppo della sinistra in difficoltà indipendente offre alla discussione un disegno di legge che integrando le indicazioni del Progetto Obiettivo
Sviluppato nelle diverse stesure del Piano sanitario nazionale mai presentato propone un piano per la tutela della salute mentale attorno al quale sia possibile costruire un ampio consenso
A conferma anche delle alleanze che in questi anni si sono create in rapporto alle esperienze concrete e all'atteggiamento culturale nei confronti del disturbo psichico e di ogni forma di minorità o di menomazione
Questa proposta cerca infatti di contemperare esigenze diverse
Che spesso si presentano come agonistiche
Ma che sono ciononostante ambedue irrinunciabili l'esigenza del baratto di essere curato nel migliore dei modi possibili e quella dei familiari di essere aiutati nel far fronte ad un problema che la riforma psichiatrica non ha mai minimizzato
Né preteso di cancellare scaricandolo sulle loro spalle
Queste due esigenze possono trovare risposta solo all'interno di un modello di servizi caratterizzato da alti gradi di flessibilità e di integrazione con la comunità
Alcune esperienze messi in opera dalla Caritas alle ACLI dall'ENAIP
Da molte strutture locali di privato sociale da associazioni di familiari che pretendono la realizzazione della riforma e che le ha concretizzano in azioni positive tra cui anche cooperative di servizi hanno in questi anni affiancato quelle di operatori e amministratori che nonostante difficoltà e gli ostacoli si sono adoperati per realizzare le risposte più adeguate ai bisogni diversificati che il disturbo psichico esprime in questi casi la riforma potuto conseguire livelli di consenso che ne garantiscono il proseguimento
Ma a nostro avviso avviare in tutto il Paese la costruzione di un impianto di servizi di qualità profondamente diverse dalle precedenti istituzioni e della precedente cultura
Eseguire perciò l'evoluzione di processi e radicalmente nuovi
Impone come l'esperienza di questi anni ha dimostrato la necessità di un momento di confronto coordinamento e verifica a livello nazionale finalizzato da un lato a ridurre gli squilibri tra Nord e Sud che sono drammatici anche in questo campo
Dall'altro a raccogliere dalle diverse realtà regionali proposte ed esigenze indirizzate al Governo e al Parlamento
Le sedi istituzionali che la riforma sanitaria predisposto per realizzare questo confronto il coordinamento tra le regioni e tra queste il Governo è il Consiglio sanitario nazionale all'interno del quale abbiamo Ritt perciò previsto con il presente disegno di legge una sede di attenzione particolari e di responsabilità
Nei confronti dell'andamento della riforma psichiatrica
I principali elementi del disegno di legge che qui riassumo sono dunque la creazione di questa Consulta interregionale nell'ambito del Consiglio sanitario nazionale
Due l'identificazione e la definizione delle strutture dei servizi delle funzioni che devono far capo dipartimento di salute mentale sia per adulti che per l'età evolutiva e che devono garantire l'assistenza ventiquattro ore su ventiquattro
Tre programmi di superamento degli attuali Ospedali psichiatrici dove tuttora risiedono trenta mila persone
Quattro l'identificazione di un tetto di spesa minimo per la tutela della salute mentale a carico del Fondo sanitario nazionale
Il disegno di legge è certamente perfezionabile
Ma ci sembra che attorno a questo progetto sia possibile costruire un ampio consenso di forze politiche così come era stato possibile costruirlo quando le esperienze cui si faceva risalire la necessità della riforma si fondavano sulla praticabilità del graduale superamento del manicomio
E il riutilizzo di risorse di personale nelle contemporanee creazioni di presìdi aperti ventiquattro ore su ventiquattro
Grazie
Ringraziamo le
Senatrice Franca Ongaro Basaglia non solo per la sua presenza a questo convegno tra per il grosso impegno allora il a livello del Parlamento per portare avanti un piano attuativo della legge di riforma psichiatrica ora do la parola a me stesso
Perché devo fare un'introduzione di questo convegno a nome dell'associazione società di Psichiatria Democratica Centro Italia
Ci rendiamo conto di aver scelto un titolo ambiguo per questo incontro mai credo si sarebbe fatto un convegno sulla gravità della cardiologia o della pediatria
Ma l'ambiguità del titolo rispecchia fedelmente l'ampiezza delle problematiche con le quali nella fase preparatoria di questo incontro i gruppi di lavoro di Psichiatria democratica si sono via via confrontati
Quale sia la gravità o meglio quali siano le gravità oggi della psichiatria da dove questa gravità scaturisca e come si articoli con la sofferenza dell'individuo con la sua vita con la sua storia
Quali rapporti costruisca o interrompa con il sociale
Come con si confronti venga o non venga preso in carico dei servizi sono stati i temi sì quali alcuni Dinoi per alcuni mesi hanno lavorato e studiato
Cercando di presentarli come oggetto di riflessione e confronto in questa circostanza
Citeremo soddisfatti se questo convegno avrà in qualche modo contribuito a modificare sorpassati non verificabili e non verificate convinzioni sulla gravità della psichiatria
E possa servire da stimolo per una ricerca ed un approfondimento a partire da quelle esperienze concrete
Che con il problema si confrontano nella pratica quotidiana cercando nuovi modelli di lotta di lettura nuovi codici di conoscenza nuove metodiche d'intervento
Nella storia della psichiatria la gravità della malattia pare così intimamente connessa alla cultura che la studia e alla organizzazione che se ne prende carico
Che rende praticamente inestricabile groviglio delle congiunzioni tra di esse
La gravità dei pazienti internato seguivo un percorso altrettanto rigido e predeterminato di quello istituzionale violenti sudici agitati eccetera
I peggioramenti e i miglioramenti anche erano funzionali alle regole del manicomio ed essenzialmente parametri adattativi
Il meno grave era generalmente il piede a Tato il meno reattivo il più ossequioso
Gli aggravamenti definiti periodici erano fasi decontestualizzati del decorso della malattia
La gravità veniva considerata fattore immanente e permanente della malattia mentale
Che seppure sconosciuta nei suoi meccanismi eziopatogenetico su era omologata a tutti gli effetti al modello medico di malattia
Ancora oggi si discute molto sui rapporti tra Psichiatria in medicina tra chi tende a ribadire il carattere medico della psichiatria e chi al contrario opera per a una sua demedicalizzazione
La presenza di fattori di vulnerabilità biologica nel caso così complesso del disagio e della sofferenza mentale
Che non solo ha molte cause interagenti ma soprattutto a una forma e un ruolo sociale
Non può autorizzare a categoria in categorizzare sotto una prospettiva esclusivamente medica il complesso del fenomeno
Come avviene per l'appunto usando la categoria malattia
Continuare apporre il fenomeno dell'intervento su di esso cioè la cura sotto il dominio concettuale e pratico della medicina non produce forse quello occultamento dei bisogni materiali e soggettivi e dei rapporti sociali che determina come conseguenza la dipendenza la lungodegenza la cronicità
La demolizione delle istituzioni manicomi Ali azioni nella quale Psichiatria democratica si è da sempre impegnate continuerà ad impegnarsi
Ah condotta questa che sembrava inaudite ipotesi scientifica e cioè la constatazione che la malattia mentale cronica è stata nel passato ed è nel presente segno di una radicale mistificazione
Ma si mette è un concetto molto incerto che l'uomo meschino maneggia troppo ad arbitrio secondo criteri ambigui
E continua Amanda nel mille novecentoquarantasette il dottor Faust
E li stabilisce il limite del comportamento ragionevole molto vicino a se stessi alla propria volgarità e ritiene che tutto quanto passa questo limite debba essere follia e quindi malattia
Ci rendiamo conto che cercare di analizzare criticamente il problema della gravità nel senso del paziente grave
Può farci passare per quelli che conservatori secondo alcuni ideologici per altri di fatto semplicemente negano il problema
Ciò non ci spaventa lo abbiamo già approvato quando qualcuno vaneggiamento ci accusò di negare la malattia mentale
Ma nel momento in cui la sofferenza psichica si va allontanando e ci auguriamo irreversibilmente dallo stereotipo della pericolosità
Il problema della gravità diviene centrale per la psichiatria e merita riflessioni più approfondite
Altrimenti si deve di si determina l'incoraggiamento l'arroganza e l'espansione della medicina
Per esempio l'assetto quasi prevalente medico ambulatoriale della maggioranza dei servizi territoriali l'impianto puramente farmacologico del trattamento nel servizio ospedalieri
Ma anche il ritardo della moltiplicità degli approcci di ricerca e del collegamento con altre discipline
L'assenza di analisi del ruolo sociopolitico dei servizi dei nuovi processi di delega sociale e di alcune forme emergenti di disagio in particolari categorie a rischio
Le tentazioni di nuove sequestri della sofferenza si fanno ogni giorno più forti e di sicuro non Manconi tentativi più o meno organizzati o più o meno scoperti contro riformisti in tale direzione
Si torna a teorizzare sulle ragioni naturali degli scacchi degli insuccessi
La validità o meno dell'agire medico con le sue appendici epidemiologiche psico cliniche si misura nei confronti di un oggetto la malattia naturalisticamente determinata prodotto semplificato della separazione del socio dal sociale dalla comunità dalla vita separazione tra l'uomo e la sua sofferenza
Dalla necessità di riporre come centrale il problema della costituzione delle forme più gravi del di sofferenza e del loro perpetuarsi nel tempo
Della loro trasformazione in malattia prima cronicità poi nasce il progetto di questo convegno
La cronicizzazione offre sicuramente un punto di vista privilegiato per lo studio non solo di come e perché una condizione di sofferenza possa permanere nel tempo
Ma anche del funzionamento o del non funzionamento dei servizi
Dei rapporti tra disagio sociale sofferenza psichica ed infine degli equilibri tra sistema sociale servizi sanitari ma psichiatrici in particolare
Il cronico e generalmente un punto di stabilità e di equilibrio tra sistema sociale servizio
La sua medicalizzazione e la tappa immediatamente necessaria Pera accettarlo nell'assistenzialismo e la cronicità e la condizione in cui più facilmente la sopraffazione sulla soggettività può essere occultata
Come si fa
Cosa si fa ma anche cosa non si riesce a fare perché il titolo dell'introduzione della seconda giornata preparato dal dottor Mara
Solo con gli altri contributi riflessioni gli operatori che lavora in alcuni servizi territoriali del Lazio delle Marche e dell'Umbria dell'Abruzzo del Molise
Che si riconoscono nell'associazione di Psichiatria democratica sviluppati sino alcuni mesi che hanno preparato quest'incontro
I nuovi servizi nella etereo genitali di formazioni di esperienza degli operatori nella difformità delle varie realtà locali in cui operano
Certo lo di misurarsi con i contenuti innovativi della riforma
Con l'obiettivo di verificarli nella pratica
Ciò comporta la necessità di porsi in una condizione per così dire sperimentale
Che accetti come obiettivo da perseguire il mantenimento della rottura del modello tradizionale piuttosto che la necessità obbligo di costruirne uno nuovo
Siamo convinti che i servizi nati dalla Fondazione territoriale della psichiatria in Italia potrebbero consentire di realizzare quella che potrebbe essere la migliore delle psichiatri e possibili
Certamente ci sono ancora molti spazi vuoti che attendono di essere riempiti di contenuti culturalmente storicamente adeguati mancano però a volte anche gli spazi fisici nei quali questi contenuti possono nascere crescere
Ma questa nostra convinzione nasce dalle nostre esperienze che si svolgono in situazioni ambientali e generalmente sfavorevoli
E particolarmente difficili il caso Roma credo che venga li posso rappresentare in modo emblematico
Abbiamo imparato in questi anni ha riconosce le difficoltà che ostacolano l'operatività in questi servizi che spostiamo cercare evidenti di elencare un po'alla rinfusa
La trascuratezza degli amministratori la persecuzione burocratica i privilegi del privato mercantile
La latitanza del sindacato la crisi della militanza
La crisi del lavoro collettivo il gerarchi ISMU il inadeguatezza dei leaders la ideologia della guarigione come modello medico della restitutio ad integrum le posizioni di difesa rifiuto dell'operatore
La difficoltà per il servizio di essere sulla frontiera tra l'interno e l'esterno
L'incapacità di amplificare la domanda come ebbe specificazione psichiatrica e così via
Abbiamo però anche imparato sulla base di antichi rifiuti la delega la selezione dell'utenza l'induzione di falsi bisogni psichiatrici a favorire nuovi modi di solidarietà
A gestire contemporaneamente il controllo e l'emancipazione
Ad obbligarci a trascendere la realtà a lavorare in équipe per superare la divisione delle competenze
Ad evitare la per civilizzazione delle risorse ricorso agli specialissimi
A far nascere ed arricchire nuove professionalità
Stiamo anche cercando riflettendo sul nostro lavoro pratico di costruire una nuova mappa dei cosiddetti fattori di gravità e di aggravamento
Attraverso una minuziosa a volte quasi ossessiva ricostruzione della storia della persona
Dalle sue prime esperienze di vita alle sue possibilità modalità di rapporto nel contesto familiare e nei contesti e nei contesti esperienziali più ampi
Ma anche attraverso l'analisi degli insuccessi terapeutici dei nostri interventi e degli interventi che hanno preceduto il nostro
Ed è fuor di dubbio che l'abbandono sotto i molteplici aspetti con cui si presenta tende oggi a sostituire come fattore di gravità e di aggravamento l'internamento la istituzionalizzazione
Le risposte a domande apparentemente semplici ma in realtà quasi sempre semplicistiche
Si fanno necessariamente ricche e complesse mai complicate espressione di integrazioni di saperi e pratiche diverse
Altri relatori cercheranno più diffusamente di ridefinire la gravità al mai preme sottolineare alcuni spunti di riflessione in apertura di questi lavori
Se il problema della gravità può essere considerato storicamente risultato manipolatori o comunque da sempre la psichiatria tentato di affrontare il problema
Diviene sempre più improcrastinabile la necessità di confrontarsi con essa assumendola come criterio evolutivo ed operativo senza ideologiche ed artificiose negazioni
La gravità quindi non più come fattore immanente e permanente della malattia
Ma elemento variabile mutevole espressione dialettica di un alto grado di sofferenza in cui spesso scopriamo la perdita della capacità di vivere e di sentire di poter esistere
Ma anche espressione di una sofferenza sociale più diffusa e di una incapacità di articolare le risposte corrette
E incapacità non capacità son ci sono diversi errori nelle copie che sono state distribuite
Molti possono essere i codici di lettura di questa angosciosa e drammatica sofferenza ognuno marcatamente insufficiente
Sia sul piano concettuale che operativo se assunto acriticamente come sapere mondo operistico
La gravità comunque non più semplicemente come malattia che non diventa subito guarigione e come sinonimo di morte non essendo accettata la sofferenza come parte ed espressione della vita
Anche l'essere grave come lo star bene lo star male risponde a criteri relativi e non può essere un'entità misurabile con indicatori standardizzati
Prendersene cura come servizio non vuol dire curare per guarire ma affrontare lungo un percorso complesso e articolato
Nel quale si dispiega la relazione terapeutica una varietà di risposte la cui idoneità e validità deve essere via via verificata
Lo stato di sofferenza
Da una parte e le molteplici modalità di intervento dall'altra
Richiedono comunque una valutazione la più precisa possibile ed un progetto terapeutico concordato consapevole e che si prefiggono di utili precisi
I servizi territoriali
Specificamente in questa situazione vengono messi alla prova
E l'efficacia di un intervento in rapporto diretto alla capacità dell'operatore di stare con il paziente
Allo stile di lavoro di un'équipe ed è strettamente collegato all'organizzazione della struttura che la contiene e alle risorse che ha avuto la capacità di attivare e di cui può disporre
La capacità di sostenere proteggere favorire la esperienza del paziente richiede la messa in gioco di un insieme di spazi articolati di lavoro interni ed esterni al servizio diversificati ed adattabili
I doni ad integrare normalità e follia
A partire dalla sofferenza del singolo e a ricomporre nei tempi dovuti la frantumazione dell'io
Molto spesso
Troppo spesso un giudizio di gravità oggi viene ancora e messo su istituti di impotenza del singolo operatore e per la inadeguatezza e la povertà dei servizi sia in senso culturale che organizzativo che delle risorse disponibili
L'esperienza di questi anni pur nella precarietà delle situazioni in cui molte di noi sono costretti ancora ad operare ci conforta nella certezza di essere nella direzione giusta
Con lo strumento e adeguati di conoscenza ricerche di impegno è possibile sconfiggere la rassegnazione
Fonte inesauribile di cronicità
E proseguire nella costruzione di una prospettiva culturale e scientifica contro ogni forma di intolleranza fonte anche se inesauribile di gravità e cronicità
Per un sapere che sappia essere tutele efficace dell'assoluta dell'uomo buon lavoro a tutti e grazie
Riprendo la direzione dei lavori momentaneamente do la parola al professor Fausto Antonucci
Per la lettura del comunicazione esperienze e solitudine del paziente psicotico in una dimensione ecosistemi che
Fra le tante gravità della psichiatria forse la più importante
Lavello con il tatto l'uomo l'uomo con i suoi bisogni e i suoi desideri
La vita in Psichiatria è sempre stata la gravità della psichiatria
Però non vorrei soffermarmi a parlare di leggi finanziamenti mancati di organizzazione dei servizi Gianna Franca Ongaro lo ha fatto e mi auguro che altri lo riprenderanno
Vorrei parlarvi invece dei nostri compagni di strada nel lavoro di tutti i giorni
Qualcosa di nuovo si stava verificando si era verificato nelle signor Gianni quando i due operatori che lo seguivano a domicilio si accorsero che la finestra del suo mini appartamento nel quartiere di San Basilio era aperta e da allora rimase aperta
Una reclusione durata cinque anni interrotta solo dei frequenti ricoveri nei servizi di diagnosi e cura dalle uscite con gli operatori e dei colloqui bisettimanali
Una esperienza iniziata quarantacinque anni con il licenziamento
Perché si era messa direi compagni di lavoro è la direzione che in fabbrica c'era Satana
Che ciascuno di loro speci dirigenti era posseduto dal demonio che bisognava distruggere infiammare i materiali di produzione stampaggio sviluppo di Finzi perché pornografico
Tutto il mondo era diviso tra chi era di Satana e Chiesa di Dio il suo destino era dirgli di Mary nel mondo sposando il Papa
Una solitudine sociale iniziata da bambino in un piccolo paese del reatino con la morte precocissima del padre una serie di abbandoni familiari ed insuccessi nell'adattamento alla realtà
Un'omosessualità non negata ma molto temuta correlazioni che lo hanno portato a girare il mondo sempre più estranea Ando se da una cultura di origine di forte caratterizzazione religiosa
L'isolamento psichico a cui perviene il grande l'angoscia di perdere i contatti con il mondo esterno cosmica
Tuttavia non può più tollerare di stare al centro di una molteplicità di sguardi e nella contraddittorietà dei diversi punti di vista di linguaggi in un aggregato di immagini sempre più di smorfie go sempre più terra difficoltà
Si perviene ad una complessità e gravità di situazioni
Verso cui non si possono attuare operazioni riduzioni Stich ma presupporre una capacità di ricerca a percorrerla e a viverci insieme
Superando la polisemia d'uso corrente per il raggiungimento di un'ipotesi di mappa concettuale
Ma mano che le ricerche sulle psicosi sono diventate maggiormente estese e approfondite si è verificato paradossalmente che il termine psicosi sia divenuto sempre più indefinito e ambiguo
Trascinando in questa confusione il trattamento stesso dei pazienti psicotici
Ciò è legato al fatto che ogni nuovo punto di vista non potendosi facilmente integrare con i precedenti si andava aggiungendo ad essi rendendo sempre più stratificato il campo che questo termine denotava
In apprendere dall'esperienza Bione sottolinea la limitatezza dei presupposti teorici quando considerati nel trattamento dei gravi disturbi del pensiero la teoria e la pratica psicanalitica mostrano che abbiamo bisogno di rivedere le nostre opinioni sull'origine e sulla natura dei pensieri
E che dobbiamo procedere ad una concomitante riformulazione di quelli che immaginiamo siano i meccanismi mediante i quali si attua ripensare i pensieri questo stesso Autore fa notare come le difficoltà si riscontrano ancora più a monte del livello teorico dello stesso metodo di osservazione tanto che mette in guardia chiunque volesse avvicinarsi allo studio e all'analisi della mente di utilizzare il cosiddetto metodo scientifico
La tendenza di quest'ultima scomporre frazionare tipica dello studio degli oggetti inanimati aveva a suo avviso analogie non superficiali con la debolezza del pensiero psicotico
Quando in effetti il modello energetico riduzioni distico continua ad essere radicato nella stessa cultura popolare
Può essere facilmente verificato considerando la diffusione dell'equazione disagio psichico esaurimento nervoso
Che esprime la concezione di una mente vista come qualcosa che si scarica che si esaurisce secondo una concezione che implica nella filosofia di chi pone la richiesta di aiuto lo statuto della passività
L'idea cioè che il benessere si potrà ritrovare se qualcun altro potrà rimpiazzare ciò che è andato perso
Vi è tuttavia da chiedersi se il contesto epistemologico in cui la psichiatria al pari delle altre scienze si collocò Gino stia attraversando profondi mutamenti
Tanto da rimettere in discussione con gli stessi paradigmi che erano stati dominanti fino a pochi anni fa
I concetti di circolarità sistema informazione complessità hanno infatti ridimensionato il punto di vista deterministico e causa distico che per secoli ha rappresentato l'unico strumento per osservare e studiare e manipolare i fenomeni naturali
In questa diversa matrice epistemologica sono nati nuovi servizi di salute mentale
La filosofia più profonda che sottende gli attuali dipartimenti la filosofia della centottanta più che quella dell'ottantatré
In quanto più intenso è stato il dibattito culturale e politico nell'aria psichiatrica implica infatti una visione dell'uomo visto nell'insieme dei suoi rimandi mondani
In quella che potremmo definire la sua dimensione ecco sistemica dove natura e cultura non possono essere scisse o contrapposte e in cui alla connessione fra le parti a dare significatività quest'ultime
Il nostro approccio ai pazienti psicotici si è dunque trasformato da una osservazione contenzioni in contesti Segre canti
Artificialmente costruiti ad un tentativo di osservazione e terapia nel contesto sociale in cui sono inseriti rispetto a questo obiettivo i dipartimenti hanno almeno potenzialmente un'importanza storica sia dal punto di vista umano ed assistenziali
Sia dal punto di vista prettamente scientifico in quanto costituiscono la struttura fondante un nuovo campo di osservazione ma dobbiamo riconoscere quanto questo presupposto sia ancora da costruire
E quanto siamo ancora carenti non solo rispetto alle strutture
E alla loro organizzazione funzionale ma anche rispetto a strumenti concettuali in grado di integrare le varie conoscenze sulla psicosi per metterlo a disposizione del nuovo punto di vista per andare incontro a questi obiettivi riteniamo indispensabile che i vari momenti di lavori di organizzazione
In cui un dipartimento si struttura dai ricoveri alle attività psicoterapico e dai soggiorni alle case famiglia dei cosiddetti day hospital a tutte le varie attività riso Cerizza di vengano visti come contesti di incontro specifici
In cui sia possibile analizzare gli specifici modelli comunicativi
In modo da dare contributi più o meno parziali all'obiettivo fondamentali di trasformare una tecnica incultura terapeutica
O meglio ritrovare le coordinate di una teoria generale della relazione terapeutica
La possibilità di lavorare in un contesto territoriale permette di fare emergere con chiarezza sempre maggiori
Con chiarezza sempre maggiore quanto le ipotesi sul funzionamento mentale siano legate all'ecosistema in cui il paziente d'operatore sono inseriti in quanto la capacità di apprendere requisito squisitamente individuale
Non può fare a meno di coniugarsi con la trasmissione culturale dell'esperienza requisito sociale collettivo
Nella frattura
O nella sfortunata evoluzione di questa congiunzione si colloca al nostro invito a nostro avviso il processo psicotico
Lo sviluppo di un'area mentali in grado di trasformare le impressioni di un'esperienza emotiva
In elementi pensabili
Permette all'essere umano di divenire un animali simbolico caratterizzato come dice bordi dal trattare gli eventi che lo circondano in via mediata
Attraversa articolazione sistematizzazione trasformati Hive dell'esperienza a loro volta regolate da metodiche che si apprendono sin dal primo giorno di vita
Bordi continua aggiungendo che i nostri modelli di mondo cambiano sia perché cambia la realtà sia perché cambiano i nostri modi di interpretarla
Modi che a loro volta trasformano la realtà i nostri simili anzitutto in un incessante processo
Potremmo considerare questi modelli del mondo come una sorta di trasduttori bidirezionali fra il Sella realtà
Se da una parte influiscono sulle modalità di comportamento sintomatiche e non dall'altre filtrano l'esperienza considerato come nutrimento per lo sviluppo del sì
Vorremmo cercare di portare un ulteriore chiarificazione con del materiale tratto da tre pazienti
Il primo è un tossicomane che doveva rivolgersi alla troppo ogni volta che sentiva le aspettative dei nei propri confronti eccessive era in grado di collegare questi aspetti alla figura del padre morto da pochi mesi
In una seduta dice è come se mi portassi dietro l'immagine di mio padre esattamente come lo vedevo da piccolo questo paziente mi aveva parlato spesso del padre in termini che sembravano realistici ed in grado di apprezzarle alcune caratteristiche di criticarne altre era anche in grado di valutare gli aspetti emotivi della loro relazione
Ma questa immagine del padre della realtà non era la stessa immagine del padre come lo vedevo da piccolo ed era quest'ultime molte occasioni a guidarne la mente del paziente
La sua visione del mondo rispetta se stesso al padre
E dalla loro relazione adeguate e funzionali in un particolare momento del ciclo vitale era rimasta per così dire bloccata tanto da non riuscire neanche a coincidere con la conoscenza razionale che aveva del padre
Gli altri due pazienti sono entrambi psicotici molto grave uno un po'meno l'altro entrambi dicono spesso di avere gravi problemi a fare amicizia in particolare sentono la mancanza di ragazze
Tutto ciò suscita loro un profondo senso di solitudine a cui corrisponde un reali sola mento
I pazienti più grave venne un giorno dicendomi che aveva conosciuto una ragazza che gli piaceva ma che non avrebbe mai potuto a corteggiare perché in passato era stata la donna di un suo amico
Mentre mi dice queste cose diventa molto angosciato ma la ragazza sembra passare in secondo piano mentre la fantasia di doversi confrontare con l'immagine dell'amico diventa il nucleo dell'angoscia che lo fa maggiormente soffrire
Anche il secondo paziente mi porta spesso argomenti analoghi non riesco ad avere una ragazza appena si verifica qualche possibilità dico a me stesso che ci potrebbe essere una ragazza migliore
Penso di essere poco esperto di non essere in grado di accontentare le mie partners immagino che abbiamo avuto immagino che abbiano avuto altri uomini e che io debba essere migliori di loro
Per entrambi questi pazienti la fantasia di una relazione amorosa scarsa importanza in se stessa acquista valore in funzione dell'ipotesi di competizione con un uomo più potente
Tralasciando la coloritura edipica ci interessa sottolineare quanto questa specifica visione del mondo impediva di fatto qualsiasi esperienza con l'altro in generale e con personaggi di sesso femminile in particolare
A sua volta questo questo impediva qualsiasi esperienza disse nel rapporto con gli altri che corrispondeva al senso di vuoto e di solitudine
Gli esempi che abbiamo riportato ci mostrano come quello che dovrebbe costituire un chip un incessante processo di elaborazione fra mondo interno in realtà esterna posso andare incontro ad una deviazione o ad una interruzione o un fraintendimento
E che questa sia attivamente mantenuta da rigide specifiche visioni del mondo
Ma cos'è che trasforma l'essere umano in una vittima psicotica a cui non è possibile di espandersi se non in maniera ogni potente negandosi così la possibilità di inserirsi nel flusso della vita
Vorremmo cercare di riflettere su questo aspetto partendo dal sogno di un paziente mi trovavo in un istituto di ricerca dove tutti aspettavano degli scienziati morissero
Quando qualcuno moriva si faceva una grande festa nessuno sembrava dispiaciuto dopo aver raccontato il sonno il paziente aggiunge
Questo sogno mi fa venire in mente una cosa che ho letto che se gli scienziati non morissero la scienza non potrebbe andare avanti per cui ognuno rimarrebbe attaccato al proprio punto di vista ecco c'è allora il tema della morte come possibilità di rigenerazione la capacità di accettare la fine alla separazioni limiti confini di Jenin requisito indispensabile per evolvere e progredire
Una paziente definiva molto chiaramente questo concetto attraverso queste parole io non sono mai riuscita morire abbastanza per intraprendere nuove iniziative
Incapacità di accettare la morte come incapacità di accettare la relatività dei propri punti di vista di rimettere in discussione la propria visione del mondo di farla morire per trasformarla
Sono costretto ad abbreviare per motivi di tempo analogo mi sembra un altro caso di un paziente gravemente psicotico che mi riportava
Costantemente come causa del suo malessere il senso di isolamento e l'emarginazione sociale il motivo di questo Stato era determinato con l'incapacità a comunicare
Per intere seduti il discorso si chiudeva in una circolarità molto stretta sono solo perché non riesco a comunicare non riesco a comunicare perché sono solo i contenuti possono essere infiniti ma la circolarità come struttura logica del processo ideativo
Impedisce ancora una volta qualsiasi apprendimento dell'esperienza e induce sentimenti di vuoto di solitudine di isolamento di emarginazione
Riflesso del proprio straniamento e ha avuto emarginazione dal proprio mondo interno
Questo punto di vista ci sembra la versione interpersonali di ciò che abbiamo definito circolo magico intendendo con questa espressione una sorta di confine
Tra ciò che ci può essere fra ciò che ci si può permettere e ciò che è prudente evitare
Nel circolo magico rappresenta il cosmo all'interno del quale ci si può muovere senza mettere eccessivamente a repentaglio la propria immagine di sé
Era presente anche il mondo delle difese che hanno successo nel mantenere un livello di narcisismo o di autostima adeguato alla propria individualità o come potremmo dire con un altro linguaggio alla propria struttura sistemica
Nella psicosi i modelli collettivi si estrinsecano nei modelli nei singoli individui secondo sistemi ed interazioni ad interazione complessa in cui inviti e le credenze familiari non costituiscono più i mediatori dell'adeguatezza sociale ma al contrario un sistema che autarchica mente tende a chiudere
Invece che ad aprire ad incitare invece di mettere in comunicazione
Lo psicotico tende allora costruito intorno al sei una nicchia ecologica di un circolo magico come sistemi chiusi
Vi sono psicotici che sembrano aver perso la motivazione a qualsiasi tipo di socializzazione ma in realtà anche nelle forme più gravi questo è un evento raro
è infatti più frequente riscontrare la persistenza di un attenzione alla condivisione si badi bene che questa attenzione può essere tenuta accuratamente nascosta ma saperla leggere con attenzione è possibile metterla in evidenza
La maggioranza delle situazioni
Allo stesso tempo è possibile osservare come nel paziente psicotico questa attenzione si accompagna alla trasformazione nel senso di solitudine in senso di isolamento
Il senso di solitudine accompagna la percezione della separatezza questo ha comportato un tempo sia la raccolta la rappresentazione del sé come distinto dall'altro sia il senso di appartenenza ad un'antica fusione viceversa nel senso di isolamento si sono persi i legami di appartenenza via la difficoltà a riconoscersi parti di un tutto lo psicotico aspira a divenire capace di stabilire rapporti con le persone ma non vi riesce
L'insieme di queste considerazioni ci permettono di concettualizzare la psicosi non già come una mancanza un difetto tali da implicare una terapia sostitutiva
Bensì come una strategia esistenziale attiva funzione di un modello del mondo valido
Di del mondo valido in un determinato momento che il paziente è andato progressivamente elaborando in circostanze che non sono più affrontabili come somma di eventi passati ma riscontrabili né modelli attuali di relazione
Vorrei riportare a questo proposito no farlo
Almeno
Almeno di non ricadere nel pericolo dell'IPO statizzazione il sintomo in Psichiatria non può essere considerato come Comense
Ne realtà determinate a priori esso acquista un significato a seconda del livello sistemico in cui noi per nostra scelta arbitraria decidiamo di collocarlo
Dire che ciò che chiamiamo schizofrenia e la manifestazione di una malattia anche se sconosciuta non è né più vero n più falso che legge il sintomo come segnale eppure scegliere l'uno o l'altro di questi punti di vista implicherà atteggiamenti molto differenti all'interno della relazione terapeutica
La prima accezione ci rimanda ad una visione della mente del tipo oggetto concreto che il terapista si sentì in dovere di manipolare per poterla Barile
Attraverso una relazione in cui la funzione terapeutica coincide con il sentirsi l'unica causa della guarigione
La seconda eccezione implica viceversa la visione della mente come un sistema aperto con delle sue regole e con una sua coerenza a cui il terapista si può associare nel tentativo di costruire più che di ricostruire attraverso reciproche segnalazioni un circolo magico ed una nicchia ecologica meno angusti nemmeno ristretti al di fuori di ogni altra considerazione il primo atteggiamento per quanto possa sembrare più concreto non offre allo stato attuale se mai potrò si rende esaltanti prospettive terapeutiche
Se decidiamo che dal nostro punto di vista il secondo significato e più produttivo diversa potrebbe essere la valutazione di un pediatra o di un chirurgo dobbiamo ipotizzare che per avere successo un segnale deve trovare un ricevente
Dobbiamo allora prendere in considerazioni quali possono essere le caratteristiche ottimali di questo ricevente
è nostra sensazione che lo psicotico per l'estrema finitezza dello pervade tenta Enda a stravolgere ogni potentemente i confini fra natura e cultura per cui la sua più recondita visione del mondo consiste nel tentativo di sconfiggere la morte piuttosto di vivere la vita
L'essenza del processo terapeutico come del resto qualsiasi altro processo di evoluzione umana si identifica nella possibilità che questi due fattori si coniughino fra loro
Il nostro compito è di favorire questa realizzazione mostrando al paziente la differenza fra natura e cultura e come quest'ultima ci permette di accertare la prima e dividerci più liberamente possibile all'interno
In questo senso andiamo verso la guarigione con l'abbattimento di una cultura ridotta logica ideologica e la prassi a una serie di politica strati concrete espropri anti l'uomo
Una guarigione in grado di comprendere e sostenere e proteggere i mutamenti intervenuti e di suscitare in noi e nei pazienti in modi per trasformare disumani terrori inumani terrori
Una guarigione infine che faccia emergere la competenza lo mettevo tra virgolette
La competenza dei pazienti a ridefinire in senso integrativo la rigidità del pensiero la visione del mondo e la teoria della psichiatria in fondo una cronicità e la gravità della psichiatria
Ringraziamo Fausto Antonucci e per il sezione che abbiamo chiamato complessità trasformazione cliniche
Chiamo Sergio Piro a a fare da coordinatore
Sì ma niente allora
In appello sul piano scenografico
La sezione che segue si intitola complessità trasformazione clinica
Mi veniva in mente sentendo questo titolo con queste parole che si articolano in qualche modo di renderlo però così quando la complessità si trasforma in clinica allora nasce la gravità
Questa è una mia estrapolazione solitaria un tentativo di fare un sintagma da questa da questa che invece una serie peraltro ben trovata in termini si potrebbe anche fare l'inverso
Quando la clinica si trasforma in complessità allora dovrebbe nascere il contrario della gravità forse però qui nasce un'altra gravità che la gravità della parola complessità perché nel presente periodo storico in un'era che ormai è già post reaganiana posto wojtyliana che non sappiamo più come chiamare ed è vero
In questa era probabilmente la complessità e un'espressione che si è diluita tanto da a diventare forse abbastanza difficilmente respirabile perché da un lato Cop in uno strano modo
Un significato di equivalenza la complessità può esser certe volte non certamente nuova questa mia segnalazione visto come l'equivalenza di tutto quindi l'indifferenza di fronte a tutto e e dall'altro lato può esser vista invece come pratica della complessità alcol cioè come un agire che non è più lineare
Ma Sempre persegue obiettivi che non sono più definibili linearmente ma debbono esser definiti in una maniera molto
Complessa e molto attenta a livelli e in ordini
Se è così però rimane questo problema fondamentale che complessità ci vieni bene quando lumi amo compra artica e allora io chiudo questa brevissima introduzione ai termini complessità trasformazione critiche clinica AXA appellandomi a quanto Margherita Rossetti aderendo a quanto Margherita Rossetti ha detto poco fa la complessità ci va bene sei pratica della complessità e se questa pratica è immediata meglio ancora se è continuata oltreché immediata
Der fatta questa premessa io credo che Elli oratori che segue una che avranno dieci minuti rigidamente non più di tanto altrimenti non ci si entrerà tutti
Gli oratori che seguono porteranno un contributo importante alla comprensione di questo difficile interessante punto chiamo quindi Joseph Mannu convenire su Khedira sul tema riflessioni sulla complessità
Spero di rispondere anche abbastanza bene l'altra questione
Allora in questo lavoro si cercherà di argomentare su alcuni aspetti problematici introdotti dalla scoperta della complessità
L'emergere dell'idea di complessità e di per sé l'emergere di nuovi problemi
La complessità non è un paradigma al contrario la scoperta della complessità si pone come messa in discussione del concetto di paradigma inteso in senso comuni hanno
Il paradigma per cui un è una mappa o un modo di vedere il reale che definisce i problemi e di metodi illegittimi non determinato campo di ricerca
E che consente la soluzione di problemi di ogni genere sulla base di leggi invarianti capaci di definire esaustivamente i meccanismi del cambiamento
In questo senso la scoperta della complessità va intesa come scoperta di nuovi problemi
Un primo problema e quello che l'universo del reale presenta diversi aspetti trattabili in diversi modi distinti non riducibili uno nell'altro essendo caratterizzati dalla completezza
L'uomo è per esempio un essere per alcuni completamente biologico e nello stesso tempo per altri completamente culturale
Non esiste pertanto un unico universo di discorso con caratteristiche di esaustività
Da questo primo problema ne scaturisce immediatamente un altro il problema dell'osservatore
Il problema dell'Osservatore nasce dal fatto che dal punto di vista della complessità
La distinzione fra ciò che è significativo da ciò che è semplice rumore non è assoluta
E poiché per osservare occorre tracciare le linee di demarcazione L'Osservatore costruisce necessariamente il reale dal suo punto di osservazione non esiste pertanto un punto di osservazione privilegiato
Questo tuttavia non significa che il punto di osservazione e di per sé parziale
La complessità del reale abbiamo detto produce universi di discorso caratterizzati dalla completezza osservatore veder reale dal suo punto di osservazione ma non solo l'osservatore non vede di non vedere il reale da altri punti di osservazione se consideriamo che l'Osservatore costruisce il suo universo e lo rende comunicabili attraverso il linguaggio i limiti del mio linguaggio significano i limiti del mio mondo si legge nel Tractatus
Entriamo nel terzo problema posto dalla scoperta della complessità
Vedi che sta in una delle sue affermazioni trattando della molteplicità dei linguaggi osservava vedere udire pensare sentire volere non sono gli oggetti della psicologia nello stesso senso in cui sono oggetti della fisica i movimenti dei corpi fenomeni elettrici e così via
Fisica e psicologica nel nostro caso partono da diverse organizzazioni teorico semantiche ed utilizzano pertanto diversi linguaggi comunicativi
Linguaggio reale e non possono pertanto essere considerati come entità separate
Osserva parlò di presenza intenzionale nel senso che è reale e presente nel momento in cui viene intenzionato
Ma non solo il reale presente nell'universo di discorso da cui scaturisce quel linguaggio ed infine all'interno di quell'universo di discorso del reale presente nella sua completezza ma non nella sua complessità
Quest'ultimo punto consente due differenze importanti
La prima è che non esistono costrutti teorici primitivi ed esaustivi esistono costrutti teorici che delimitano il campo di osservazione e consentono di individuare chiaramente fatti altrimenti trascurati
Per esempio limitare il campo di osservazione all'interno di un paradigma biologico
Consente allo studio di relazioni chimiche che altrimenti sarebbero state trascurate
La seconda che all'interno di un paradigma per esempio rigidamente biologico e inevitabile imbattersi in problemi e non spiegabili al suo interno
Questo significa che nessun sistema concettuale consente previsioni certe
Il problema dell'osservatore del problema del linguaggio utilizzato dall'Osservatore ripropongono un'analisi più approfondita del problema del reale
Nella nostra analisi porremo il problema del reale come problema della persona
Noi consideriamo il concetto di persona come concetto primitivo ovvero come concetto emergente ovvero ancora per dirla come Joseph Margolis come ente emergente culturale
Il concetto di emergenza è un vecchio concetto opposto dalla teoria dei sistemi con il quale si intende l'emergere da un insieme di parti di un'entità le cui proprietà non sono identificabili con la somma delle proprietà delle sue parti
Il termine culturale richiama il concetto di relazione nel senso che la persona è un ente emergente quindi primitivo che si relaziona con il mondo esterno cioè l'essere è un esserci di ai De che Rihanna memoria
Infine il concetto di Enter richiama l'aspetto di natura ovvero biologico della persona
Si sente spesso porre il problema della correlazione fra natura e cultura e lottare per la priorità di una o dell'altra
La scoperta della complessità mantenendo la tensione fra questa dicotomia dove per mantenere la tensione si intenderà non riducibili ITA delle due polarità nell'una o nell'altra pone problemi qualitativamente nuovi la primitività del concetto di persona conterrà pertanto una rete di presenze intenzionali costituenti la complessità degli universi intenzionali possibili
Abbiamo finora posto il problema dell'osservatore del linguaggio del problema del reale affronteremo ora il problema dell'interazione tra osservatore reale dal punto di vista dell'approccio alla gravità ciascuno osservatore colloca la gravità nel suo universo di discorso nel suo paradigma concettuale semantico potremmo dire in senso lato che ogni osservatore compie un'operazione semplice
Con questo non si intende connotare l'operazione semplice con un giudizio di negatività abbiamo già visto che perché l'osservazione sia possibile occorre decidere ciò che è significativo da ciò che è semplice rumore altrimenti sarà tutto rumore
Con questo si intende che ogni operazione semplice si colloca all'interno di una complessità di operazioni di universi di discorso non riducibile uno nell'altro
Una tale argomentazione contiene tuttavia un'inferenza problematica il rischio cioè dell'incomunicabilità fra operazioni semplici
Ma nel campo della complessità osservare che al morente vi è qualcosa di sorprendente e il principio che potremmo definire Polo Grammatico
L'ologramma è un'immagine fisica le cui qualità dipendono dal fatto che ogni suo punto contiene tutta l'informazione dell'insieme che l'immagine rappresenta in questo senso possiamo dire non soltanto che la parte nel tutto ma anche che il tutto e nella parte se ora pensiamo il suo il dipartimento nel suo significato etimologico di divisione scopriremo come esso evidenzi l'idea di contenitore di operazioni semplici ovvero di complessità
Se poi individuiamo il momento funzionale del Dipartimento nel progetto terapeutico potremmo inferire che i singoli universi di discorso dovranno contenere nel loro operare il progetto terapeutico nella sua complessità
Ma il progetto terapeutico con un problema il problema della guarigione
Se ridefiniamo il concetto di guarigione senza introdurre elementi di valutazione dovremmo parlare in termini di cambiamento o trasformazione
Intendendo con questo il passaggio da un universo problematico ad un altro universo problematico che sottende in del fatto che la guarigione vista come ritorno ad uno stato precedente non problematico e di benessere è una mistificazione
Se assumiamo poi che ogni livello problematico si evidenzia attraverso gradi diversi di dipendenza entriamo nel problema così come posto dalla scoperta della complessità
Con questo si cerca di sostenere che il porre la dicotomia autonomia dipendenza e porre il problema in modo fuorviante
La persona ottiene l'autonomia accrescendo la propria ecco dipendenza passando cioè da una dipendenza rigida ed unidirezionale ad una dipendenza distribuita ad un sempre maggior numero di persone
Assumendo cioè che l'intervento sulla persona e infine di consentire il passaggio da una dipendenza rigidamente riversata sul servizio ad una dipendenza distribuita anche all'esterno
Senza entrare nello specifico degli interventi ci sembra interessante affrontare il problema concernente l'interazione tra progetto terapeutico ed universo problematico
Dal punto di vista della complessità il progetto terapeutico allo scopo non di determinare il corso della trasformazione ma quello di produrre delle perturbazioni nell'universo problematico della persona
Questa distinzione sottende due considerazioni da prima che la trasformazione dell'universo problematico e una delle trasformazioni possibili
La seconda che il progetto terapeutico iniziale deve a sua volta essere trasformato dal nuovo universo problematico che agisce a sua volta in un reiterato circuito come perturbato ora ma se pensiamo più una perturbazione non produce necessariamente una trasformazione scopriremo in questo circuito delle trappole inquietanti
Un progetto terapeutico può ad esempio produrre delle perturbazioni che portano ad una riproduzione dell'universo problematico iniziale e questo può determinare un irrigidimento del progetto stesso
Oppure un progetto terapeutico può produrre una trasformazione che a sua volta non produce una trasformazione del progetto stesso entrando in entrambi i casi nel buco nero che la croce
L'ostica dalla complessità e nella problematicità che solleva la messa in discussione dell'ESA ostilità nei paradigmi pur considerati validi al loro interno
La scoperta dalla complessità pone problemi e nel momento in cui darà solo soluzioni le possibilità di crescita dovremmo cercarle altrove
Avete ascoltato Giosa Emmanuel che ha detto riflessioni sulla complessità
Il dottor Luca Zuppi
Dirà gravita fra classificazione trasformazione comunicazione elaborata in collaborazione con De Santis Marzotto e il Margiotta
Nel nostro intervento vogliamo correlare il concetto di gravità in Psichiatria ai due principi epistemologia di classificazione e di trasformazione riteniamo questo un tentativo utile ad allargare il dibattito su un tema che sul piano sociale e divenuto drammaticamente concreto
I due principi cui ci riferiamo classificazione e trasformazione sostengono due modelli opposti di approccio la sofferenza psichica il principio classificatorio tradizionale dell'ospedale psichiatrico riconosce le sue priorità nella individuazione di quadri clinici e nella descrizione del loro decorso
La classificazione nosografica come diretta derivazione da una metodologia propria delle scienze naturali
Fondava se stessa sulla ricerca di una causalità lineare sulla tendenza alla riduzione al semplice sull'esclusione dell'Osservatore dalla descrizione dell'oggetto osservato
Ne deriva una prassi operativa in cui un concetto deterministico di causalità era il modello interpretativo per eccellenza e la semplificazione induceva il terapeuta a porsi come fautore di un cambiamento preordinato
E lo limitava nella possibilità di accogliere le novità e l'imprevisto all'interno della sua sfera operativa
La teoria della complessità con la constatazione della reciproca irriducibilità di modelli diversi di una stessa realtà
E con il riconoscimento dell'inevitabile perturbazione che l'Osservatore induce nel fenomeno osservato hanno contribuito a mettere in discussione gli assunti epistemologica dizionari e le basi stesse del principio organizzativo classificatorio
Poco per volta alla capacità di distinguere sceglierei si è affiancata la molteplicità degli sguardi la tendenza collegare integrare più punti di vista
La tendenza ad astrarre e a ricondurre tipologie si è così confrontata con la constatazione dei margini di irriducibilità di fenomeni la possibilità di una presa di distanza dall'oggetto di studio si è rivelata realizzabile solo nella consapevolezza che la conoscenza deve fondarsi sul rapporto con l'oggetto stesso articolando osservazione con a osservazione
La psichiatria ha trovato in questo modello epistemologico un nuovo ambito all'interno del quale collocare confrontare le sue acquisizioni e dal quale far emergere i caratteri qualificanti dell'intervento
La ricerca di modalità comunicative capaci di far evolvere il sistema terapeutico il riconoscimento della relazione come oggetto da costruire osservare nel suo divenire l'immagine del terapeuta come di colui che suscita propone e mostra le condizioni per il cambiamento
Segnalano il riconoscimento di una realtà complessa e confermano la necessità di ricercare nei nuovi principi conoscitivi nuovi strumenti di approccio alla sofferenza psichica
L'analisi semiologica del testo letterario ci fornisce un utile quadro di riferimento in proposito
Due soli principi organizzativi del testo il principio di classificazione e quello di trasformazione entrambi sempre presenti nell'opera narrativa
Cito da Franco Moretti dal suo libro il romanzo di formazione
Quando prevale il primo la classificazione le trasformazioni narrativa e trovano il loro senso nel condurre ad un finale particolarmente marcato tale da istituire una classificazione diverso da quelle iniziali ma assolutamente chiara e stabile definitiva
In queste aree retorica teleologica in questa vocazione normativa io eventi acquistano senso nel condurre ad uno scopo ed uno soltanto
Sotto il segno di una trasformazione invece ciò che conferisce senso del racconto e la sua narratività il suo essere ottenendo e del il senso non scaturisce più come sotto il principio di classificazioni dalla realizzazione di una teologia bensì dal ripudio di tale soluzione e dunque dal travaglio dalla dinamica dalla instabilità del processo mature TV
Quel che è seguito con attenzione non è il raggiungimento o meno di un determinato scopo ma il percorso effettuato per arrivarci
L'osservazione dei movimenti in corso in campo psichiatrico ci fa considerare come l'ottica classificatori Asia solo in parte superata nell'attuale pratica psichiatrica
E infatti ancora largamente dominanti in alcuni ambiti psichiatrici in particolare quelli in cui si è rinnovato l'impulso del re alla ricerca delle basi neurobiologia e dei disturbi mentali
E quelli in cui la terapia si conferma come pratica tendente a risolvere o modificare aspetti parziali del comportamento individuale
Non è stata nostra viso compiuta una riflessione adeguata sul portato in pista ignoro epistemologico dell'innovazione normativa della legge centottanta del passaggio dal concetto di difesa dal paziente al concetto di tutela del paziente
Si assiste in particolare proprio di fronte al problema della gravità al riemergere da più parti di proposte di modifica della legge
Il suggerimento di fondo in esse contenuto e di ricollocare il discorso psichiatrico in una cornice prettamente Medicaid ospedalocentrica con la proposta di nuove separazioni della patologia mentale
In particolare con la delega dei suoi aspetti di gravità quali la crisi la cronicità ad interventi di tipo biologico io sociale in una logica di Ome oste sia assistenziale
Ci riferiamo soprattutto alle proposte di costituire strutture specialistiche per patologie definite gravi o croniche in una ottica io di accorpamento dei pazienti in base a specifiche caratteristiche quali la diagnosi l'età il livello di istituzionalizzazione
Quindi il riproporsi in un discorso classificatorio che assimila categorie di pazienti a categorie di strutture ed eludere la ricerca di soluzioni complesse e personalizzate che tengano conto dei diversi elementi in gioco all'interno e all'esterno della persona
Altri due elementi del mondo psichiatria attuale sollecitano la nostra riflessione
Il primo e la riproposizione al al fine di risistemati Zare le conoscenze psichiatriche destabilizzante della cultura psicoanalitica e del movimento di critica istituzionale gli strumenti standardizzati per la diagnosi e la valutazione del decorso degli interventi terapeutici
Questa ricerca tende a semplificare i nessi esistenti tra osservazione diagnosi prognosi e terapia
Ne deriva che il decorso psicopatologico e latitudine riflessiva degli operatori sono isolate da quelle variabili di tipo esistenziale terapeutico che come si sa incidono profondamente sulla visione di sei del paziente e sulle sue capacità di interazione sociale
Il secondo filone di ricerca si propone di individuare i tipi di trattamento più efficaci per determinati tipi di patologia di standardizzare gli uni e gli altri e di ottenere dati confrontabili attraverso l'uso di metodologie sperimentali tipiche delle scienze naturali
L'analisi del mondo psichiatri istituzionale ci porta ad affermare il come all'interno di servizi territoriali il passaggio dall'ottica classificatori all'ottica tal formativa non sia stato lineare
Ma al contrario emerge un processo denso rimescolamenti prevaricazioni convivenze in zone separate
Per valutare come in questo contesto si sviluppi concetto di gravità si può centrare l'attenzione su tre momenti del lavoro psichiatrico
La relazione tra paziente l'operatore al cui interno risalta la formazione dell'operatore intesa come capacità di superamento del proprio manicomio interno nel far fronte all'ansia dell'incontro con la follia
Due il rapporto tra l'operatore il gruppo di lavoro che si esprime nella capacità di questo a sostenere ed aiutare l'operatore coinvolto nella relazione con il malato grave
Tre la collaborazione tra il Servizio psichiatrico il territorio inteso sia come organizzazione amministrativa sia come modelli culturali della comunità sociale
In ognuno di questi passaggi la gravità appare come un mostro che sfida la validità dei principi teorici e l'efficacia della pratica di servizi gli operatori hanno ereditato dal manicomio una logica psichiatria classificatorio mirante a ridurre con ogni strumento il sintomi la sofferenza fino al loro abbattimento in una forma di eutanasia psichica
Si è nel tempo configurata la possibilità di cogliere la sofferenza e ricondurre all'interno di un sistema conoscitivo fondato sul rapporto il sistema terapeutico che riconosce la storicizza la recupera in un processo trasformati Ivo che si pone come obiettivo di render umani disumani che errori
Identificazione di un sistema conoscitivo ci permette di accedere al concetto di gravità non come ad un gruppo di Enti dannoso grafiche più o meno definite ma come quella condizione in cui il sistema conoscitivo spesso è squilibrato e al suo interno va sfumando la possibilità di un cambiamento
La gravità si configura come la situazione in cui in crisi e la trasformabilità
L'operatore coinvolto può essere spinto ad utilizzare operazioni sicure a rifiutare una ricerca ad avvertire una sorta di paralisi del pensiero che gli impedisce di fare esperienza e lo allontana il paziente grave
Un clima di paura di noia di rifiuto potente ha distanziato dal processo tra formativo può indurre a considerare impossibile rendere pensabile materiale del paziente è sprovvisto di pensabili ITA
Il conflitto tra le due tendenze inquadrare classificare da un lato partecipare trasformare dall'altro può riemergere in modo acuto il paziente può essere vissuto come colui che minaccia di certezze identificatori e professionali non solo dell'operatore ma del gruppo sulle di lavoro
Il riconsiderare però la condizione di gravità come complicarsi nel sistema conoscitivo
Può permettere l'utilizzazione del principio di trasformazione come riconoscimento che di fronte alla complessità caratteristiche la sofferenza psichica non è possibile offrire solo una griglia conoscitiva ma occorre un'apertura un coinvolgimento diverso e più profondo
Si può dire che occorre non considerare nulla come definito uno una volta per sempre l'osservazione avviene solo se l'osservatore calato nel campo stesso di osservazione e l'utilizzazione spesso e la relazione come fonte di conoscenza conoscenza come costruzione di una immagine di una storia
L'immagine da inventare e quelle di e quella della persona sofferente distinta dello sfondo ambientale
La storia nella dimensione temporale il suo modificarsi e declinarsi nel tempo
Perciò elemento costruiti costitutivo essenziale del bagaglio formativo e la capacità di coinvolgersi ed accettare trasformazioni del proprio sapere di accedere alla conoscenza senza memoria e senza desiderio ci pare utile per concludere richiamare i due modelli conoscitivi oggetto di queste riflessioni con due raffigurazioni grafiche
La prima il modello che si dica torio come costituito da due semicerchi che si chiudono in una linea circolare
Il primo ancora presente il paziente che entra in un servizio induce secondo acconto una risposta con caratteri di ripetitività
Esplorazioni proposte producono solo conferma delle conoscenze già acquisite
La seconda raffigurazione quella del modello formativo si propone come una spirale aperta di cui semicerchi si susseguono lungo una dimensione che appare verticale quella della temporalità e della propositività della ricerca le trasformazioni indotte nell'operatore del paziente sollecitano a loro volta modificazioni e nuove proposte nel paziente la condizione di gravità può essere rappresentata dal cerchio chiuso degli atti ripetitivi ed autori deliberanti sì
La gravità rappresenta la perdita della verticalità l'arresto del processo terapeutico costituito dalla conoscenza dalla formazione elaborazione trasformazione di un pensiero dal riconoscimento e dalla citazione delle mozioni
E la condizione in cui l'operatore rinuncia alle ricchezze che la complessità della realtà che ci propone
E abbandona la ricerca di strumenti operativi in grado di accogliere affrontare gli elementi incomprensibili della follia qualità discontinua discontinuità l'imprevisto che inevitabilmente emergono nel corso della relazione terapeutica
Se Murdoch ripeto Luca zuppi a nome anche di De Santis Marzotto a ha letto una comunicazione dal titolo gravità fra classificazione e trasformazione segue ad ora tanto Alberto Gaston fallimento della clinica in fasi della terapia
Mentre si prepara il professor Gaston una ci sono due telegrammi che il Chaco dopolavoro
Che giustificano l'assenza uno a firma dell'assessore alla sanità della Regione Lazio violenza anzi Antonia e uno dell'onorevole Luigi Benelli Capogruppo del Pci alla Camera dei deputati
Per un attimo questo che telegrammi erano un benvenuto
Dunque permettetemi in qualità di ospite di ringraziare nella persona di Tommaso Losavio veri e amici ormai ventennali che Meani in ritardo perché la considero diciamo un segno di stima
Io sono un po'imbarazzato perché mi ero preparato una piccolissima conversazione intima diciamo
Le voci che girano in sia democratica è morta e a meno che questo non sia un canto del cigno mi pare che sia insomma vive regge bene diciamo
Comunque io manterrò
La brevità del mio discorso
Farò una serie di proposizioni più che altro per non annoiarvi
Certo dette così come le dirò sembrano delle asserzioni così immediata insomma no però vi posso assicurare che sono basata su una riflessione
Mia di altri insomma non di quelli di altri che hanno fatto la storia dalla psichiatria
E che tutto sommato possono essere preferire eventualmente fare in discussione possono essere sono epistemologicamente fondate diciamo
E non voglio fare qua un discorso sulla clinica come voi sapete la nascita della clinica è stata già diciamo magnificamente illustrata da Foucault quindi io non ho la presunzione di illustrarne il fallimento diciamo così no
Cito Fugolo unicamente perché lui ha fatto un discorso sulla nascita della clinica da un punto di vista la sua relazione diciamo con le scienze umane no
E quindi io penso che la clinica la questa vituperata clinica in un certo senso a un certo collegamento colpisce insomma
Cioè voglio dire che forse lo stato della clinica e lo stato della medicina può essere collegata a un certo stato diciamo della cultura attuale in cui si svolge questo può sembrare un tonalismo però è una cosa che bene sottolinea vi fu però mi interessa soltanto sottolineare il rapporto che fu crea tra la nascita della clinica e lo sguardo questo meraviglioso organo percettivo che ci permette di fare un certo tipo di esperienze che credo che stiamo perdendo
E vorrei sottolineare citerò
Diciamo l'ambito della clinica volle incontrare la clinica insomma in quella che fu portiamo a diciamo la modestia del suo empirismo
Nella sua attenzione e della cura con cui lascio aggiungere testualmente silenziosamente le cose sotto lo sguardo senza impacciato in alcun discorso
Cioè diciamo è un centrati ricordi uscire dalle mai di una rigidità scientificità se volete no
Quello che mi preme sottolineare qui sarò brevissimo è un certo rovesciamento che credo che si stia operando nella nostra pratica quotidiana e credo che tutti quanti possiamo apprezzarlo
Tra diciamo quella che chiamiamo clinica e quello che chiamiamo terapia o meglio con una parola un pochino più moderna riteniamo cura cioè credo che ci sia una specie proprio di rovesciamento
Grave dal mio punto di vista tra la clinica e la cura cioè la cura stava sostituendo la clinica intesa come prima ho detto
Se questo rovesciamento prende piede secondo me assisteremo ben presto a un qualcosa che possiamo chiamare furore terapeutico
Ora questo discorso noi possiamo seguirlo attraverso moltissime immagini io ne seguirà una sola in maniera molto breve
E partirono dall'evidenza storica ed epistemologica in fondo che gran parte della medicina
Si esaurisce in un certo senso in una continua dialettica tra una quella che possiamo chiamare una molti fornita causale no storicamente terminata decimo Virginia
E quelle invece che possiamo chiamare una multiformità dirimenti cioè appunto qualche cosa che cura
Questa dialettica una lettiga millenaria non è il caso di soffermarci i rapporti tra causate rimedio sono variabili nella storia
Sono difficilmente analizzabile in breve tempo però sono variati in secondo me nell'ultimo secolo in una maniera trustee realmente diversa da quella di prima diciamo che forse nel corso del diciannovesimo secolo si opera una separazione una scissione nell'evoluzione di questa dialettica che probabilmente crea una cesura che rischia di diventare diciamo non sanabile
Diciamo brevemente ecco che cosa succedeva prima io punterei passaggio di questa cesura tra diciamo mettendolo su due verbi ma il passaggio dal dal trovare dal cercare a costruire cioè prima qualsiasi fosse la causa diciamo così il medico cercava il rimedio nell'ambito del mondo della natura
I diciamo l'ottica con cui cercava era la mia bellissima insomma non poteva essere un ottica di similitudine di somiglianza dei e analogica di simpatia come dicevano loro di antipatia no va be qui non mi dilungo rimanda le parole e le cose di Foucault se vi interessa approfondire in maniera più fondata diciamo uno
Quello che è importante che Mary appunto cercava questo rimettere spostare le semplificazioni mediante non so pensare dall'importanza della cura delle malattie della testa attraverso l'uso dell'anno osceno che analogicamente
Nel diciamo nel di rilievo richiamava le circonvoluzioni cerebrali questa copertura del muso
Richiamava il cuoio capelluto pure certi semi che avevano la forma dell'occhio la Comit per esempio con palpebre globo oculare
Che curavano le malattie dell'occhio oppure per esempio l'impossibilità di farmaci del Nuovo Mondo presenta di curare malattie nate nel vecchio mondo eccetera non mi dilungo
Diciamo questa era un pochino il campo e il fatto che il medico traguardare l'ammalato guardava se volete tramite il farmacista
Le piante nella natura le radici eccetera che cercava in questo mondo circostante un rimedio efficace
Percorso del diciannovesimo secolo succedono due cose molto importanti secondo me una
Qui poco il richiamo al discorso che faceva mi pare Pirella non sono diciamo nasce la distinzione tra psichiatrica grave tinti alleggerita
Nella figura di Grisignano e che noi conosciamo legalmente come colui che dice che tutte le malattie mentali sono marchi del cervello
Ma se leggessimo bene il trattando vedremmo che forse la maggior parte trattato di crisi che non trattato è una parte psicologica leasing introduce questo doppio strumento operativo no organiche psicologico e su questa base si struttura una Psichiatria leggera la psichiatrica ambulacro ambulatoriale universitaria quindi diciamo chi non certo detto doppiamente negativa almeno
Per cui accanto alla vecchia psichiatria filare della custodia in cui il farmaco il ceo si fossero un supporto secondario
Si crea questa grande fascia di Psichiatria ambulatoriale insoliti vaporosi nervosi da le melanconia e li spinga eccetera hanno che prima in un modo o nell'altro a parte qualche viaggio in Italia venivano curati all'interno del del del normali rapporti sociali in cui queste vapori diciamo così si manifesta
Da questo momento invece si comincia ad andare verso gli ambulatori delle cliniche universitarie
E adesso qui non mi dilungo diciamo e su questo doppio registro mi preme sottolineare psicologico da una parte organici sta dall'altra una malattia mentale Ingres indire una malattia diffusa del cervello non quella localizzato che essi stessi diciamo si crea se volete una nuova classe di bisogni
Psicologici in particolare che ampia moltissimo il campo d'indagine della del medica leninista ecco questo è l'oggetto il campo su cui la mia lista ottocento interverrà con quale mezzi con due mezzi nuovi entro certi limiti la novità non consiste tanto nello strumento quanto nel come lo strumento viene reperito
Lo strumento è duplice uno strumento diciamo così fisico chimico da una parte uno strumento psicologico dall'altra qui è chiaro che tutte negato hanno lo sviluppo della chimica alla fisica da una parte e della psicologia fisiologica dell'Ottocento specialmente poi alla fine dell'Ottocento tramite Max fonte che costituisce le basi della odierna psicologica se va bene
Non vi meraviglia e questa accostamento tra chimica fisica che psicologica diciamo i campi di risonanza sono moltissimi
E non so sottolinea per esempio per queste due grandi ambiti nascono da una Simona nel campo una simbologia comune non so penso presenta l'analisi che fa you in psicologia del transfert no
E notazione comune che noi usiamo parole identiche per in per indicare i fenomeni fisici chimici psicologiche on me di lungo corso proiezione sublimazione sono le più banali ma reazione eccetera eccetera
Ecco questi strumenti morali né una parte psicologi francesi quanto dicevano morali intendevano psicologici e fisici o chimici dall'altra sono degli strumenti però che non vengono più reperiti nel mondo comune ma vengono costruiti ecco questa è la grande novità il medico nel diciannovesimo secolo comincia ad avere alla capacità di costruire i suoi farmaco ricordi tra virgolette che il farmaco nell'antica Grecia
Come voi sapete era un uno strano individuo
Bellissimo sembra in tempi molto antichi deforme ingombro in tempi più moderni il quale veniva in una festa particolare incaricato da tutti i mali della città e espulso attivamente veniva ucciso per la verità e comunque espulso dalla città e con questa espulsione salvava tutti diciamo dalla malattia
Ecco questo secondo me è un punto di grande passato
Che cosa succede notti in sintesi so ancora tre quattro minuti da che cosa succede notti in sintesi che diciamo questa clinica che poi la clinica non esiste la clinica che consente è una persona è un pollo di un particolare Complesso di Santo il pc oppure usa la parola complesso luogo detto piglio
Un un polo di un rapporto complesso tra due persone appunto di cui uno porta la sofferenza è uno teoricamente dovrebbe portare un sapere non personale ma sociale e culturalmente espanso ed accettata e tramite questo San e attraverso questo sapere farse farsi mediatore della diciamo cura della sofferenza di colui che risiede fra cliniche fondamentalmente è un qualche cosa rivela mi ha dato una persona non è una struttura teorica non mi riferisco alla clinica inteso come struttura ecco la clinica in queste posizioni nelle strozzata da una parte entra questa multiformità eziologica e da un'altra parte da questa costruzione di nuovi strumenti operativi
Io non vorrei scandalizzare accoppiando diciamo mettendo sullo stesso piano lo strumento operativo psicoterapico e lo strumento operativo farmacologiche in realtà non è un inganno distingue non voler distinguere queste due cose da un certo punto di vista strumenti morali strumenti fissi sono state sempre usati nella medicina
E dal diciannovesimo secolo in poi sono usati regolarmente e c'è un interscambio tra loro cioè si passa facilmente come sapete dal farmaco alla Psicologia
Faccio una sola notazione
Il farmaco molto spesso considerato l'unico è strumento adatto permettere in condizioni di una persona cosiddetta grave di poter sopportare in un secondo momento presenta una psicoterapia
Quindi diciamo non c'è questo divario tra in fondo ad un certo punto di vista tra organici distinti e psicologi misti
Quindi vorrei diciamo mettere in guardia quella che secondo me la distinzione che può diventare nella pratica fittizia
Ecco a questo punto credo la clinica viene strozzata tra queste due
Polarità e se intendiamo la clinica come ho cercato di dire viene strozzato tra queste due polarità sia al portatore del sapere se il medico sia al portatore della sofferenza e del malato
Cioè in realtà si passa a ponte dalla causa al rimedio Scotto Min Sandon diciamo colui che porta il fenomeno della follia
Forse noi non riusciamo più a incontrarla in quella che è la sua espressione più immediata diciamo cioè non riusciamo se volete più a meravigliarci come dicevano gli antichi io mi è sembrato un esempio o come dice l'ammodernamento fonde Sat
Di fronte a questo particolarissimi stranissimo fenomeno che noi chiamiamo follia
Allora concludo
Va bene
Come si può concludere e io direi questo
Tutto questo che ho cercato di dire salterò dei passaggi purtroppo un discorso rischia di riempire stavo scuro tutto questo che ho cercato di dire secondo me e questo può essere dimostrato nasce da un qualche cosa e produce un qualche altra cosa quello da cui nasce a mio avviso è una sicura
Diminuzione della tolleranza che noi tutti andiamo verso la patologia mentale oggi
E quello che proroga è uno spostamento del centro di gravità e questo non mi appaia scandaloso da tra la malattia e la salute cioè noi stiamo andando verso un popolo
Noi medici in cui rischiamo di mettere al centro delle nostre cure non più la malattia ma la salute questo dovrebbe essere una cosa molto positiva però dovremo cerca di capire di che salute si tratta per appunto non si tratta più di riparare la salute come faceva la vecchia psichiatria o di prevenire e preservare la salute come dovrebbe fare diciamo la nostra nuova psichiatria ma si tratta forse di coltivare la salute
Questo coltivare non credo che dobbiamo intenderlo con come tendevano sempre gli antichi che erano più saggi di noi come e coltivare il senso e la cultura no
Cioè questo coltivare che ci porta verso questa ricerca di questo diciamo sommo bene interiore che ognuno di noi dice ma lo vedo più comunque ultimare
Esterno cioè la salute intesa come un qualche cosa di implosivo se volete per rendersene conto basta cambiamento anzi se palestra di oggi vedere come curiamo il corpo non è non è più il corpo
Dell'atleta unto di grasso che si preparava rottame un corpo pieno di cosmesi che che serve esclusivamente per mostrarsi diciamo no
Allora ecco di che salute si tratta di Ray vorrei chiudere proprio con un interrogativo di quale salute si tratta quale salute stiamo cercando di curare e quale salute stiamo cercando di preservare
Questo stato di cose ci porta purtroppo a una stato della psichiatrica che è uno Stato che possiamo definire Psichiatria senza idee con molte movimenti ma con poche idee
E mi piace ricordare che la parola idea viene fu viene dal verbo indenne che vuol dire come sapete vedere grazie
Alberto Gaston gli ha detto fallimento della crisi in ampie della clinica e infatti della terapia e chiamiamo ora alla dottoressa Cecilia Marinoni
Che dirà nuova sofferenza ipotesi di lettura anche a nome di Bartolini Bruno Ceccobelli De Leonardis De Leonardis
Alcune scusami CCD al corrente verissime comunicazioni per conto della segreteria chi ha bisogno dell'attestato di partecipazione per la giornata di oggi può ritirarlo in segreteria
Sono in vendita i manifesti del convegno abbiamo alcuni i manifesti avete visto sono stati fatti da Ennio Calabria
Che un iscritto alla nostra associazione e alcuni di questi manifesti Ennio Calabria c'è la gentilmente autografa
Il qui sto del manifesto oltre che un ricordo di quest'incontro è anche un modo per aiutarci nell'organizzazione di queste giornate
Sono anche esposti sono in vendita soprattutto dei prodotti di un laboratorio di un centro di formazione professionale di un servizio qui di Roma del mio servizio
Data e non dico altro scusateci circa a proporre questa
La dottoressa Marinoni alla parola
Da alcuni anni accede nostri servizi è una nuova utenza che pone problemi peculiari d'intervento da parte dell'operatore psichiatrico
Si tratta di persone che non hanno avuto precedenti rapporti inquinanti con la psichiatria pubblica o privata che pongono la necessità di un primo intervento che sia il più esaustivo e risolutivo possibile
Nell'ambito di questa nuova fascia di sofferenza ci sembra importante sottolineare il disagio rappresentato da giovani dai diciotto ai trenta anni
Prevalentemente maschi che esprimono difficoltà emotive caratterizzate a diversi livelli di sofferenza da un mosaico di elementi comuni tipici in genere della prima fase dell'adolescenza
Paura di diversità fisica e psichica insicurezza di inadeguatezza e di impotenza
Tali paure si esprimono in dubbi sulla propria efficienza e armonia fisica
In paura che il proprio corpo parti di esso sia o possa apparire diverso da quello degli altri o comunque più lontano di quello di tutti gli altri
Da modelli estetici accettati e che questa alterazione morfologica possa essere vergognose permanente e infine la preoccupazione di una inadeguatezza del proprio patrimonio intellettuale culturale e nella incapacità e dal ad elaborare le proprie esperienze e riconoscere l'esistenza la validità di una propria visione del mondo
Tale sintomatologia è stata da noi di assunta con il termine di patologia di immagine o per meglio dire di patologia d'adesione all'immagine in quanto sembra attestarsi soprattutto nei confronti della rappresentazione che questi soggetti hanno di sé
E che temono che l'altro abbia di loro
è una sofferenza che sembra nascere dalla ricerca del chi si è delle che si deve fare per essere del che si deve fare per essere riconosciuti e accettati
Contraddittoriamente il giovane individuo ricerca un modello Esterno da poter assumere nell'intento di affermare magicamente la propria identità ma tale risposta si rileva una falsa soluzione
Non è il demone che vi salva fa dire Platone alla Casey ma sarete voi a scegliere il vostro Demone non ha padrone della virtù ciascuno di voi ne avrà più o meno a seconda che la onora la disprezza
In questa corsa all'adesione all'immagine si disperdono i desideri si frantuma la propria emotività si confondono le conoscenze si bloccano i sogni
Il giovane sofferente cerca di superare il sentimento di solitudine e di abbandono aggregandosi
Maisto si ripresenta anche quando si trova con i suoi coetanei e come se il giovane ritenesse di trovarsi in un conflitto insolubile tra la solitudine che diventa emarginazione e la socialità in cui si annega in una massa eterodiretta
Il conflitto sembra impaziente tanto più grave in quanto minori gli appaiono le possibilità di campioni di cambiamento e di agire sulle situazioni anche se il gruppo da forze protezione e la possibilità di usufruire di un'identità sociale sollevata l'angosciosa ricerca della propria identità personale
Dall'altra parte il gruppo impone le sue regole e l'adesione acritica un modello impone cioè di non avere opinioni diverse dal modello ufficialmente condiviso
Stimola la competitività ma espone il soggetto alla frustrazione allo scherno se non è capace di autoaffermazione
D'altro canto la solitudine comporta la chiusura in se stessi e in un mondo popolato da fantasmi di auto svaluta azione la nostra esigenze allora quella di riuscire in qualche modo a sciogliere il nodo lì dove si presenta e quando si presenta i servizi sono stati colti impreparati dall'accesso di questa nuova sofferenza e spesso hanno riproposto modelli di intervento standardizzati il cui rischio e la creazione di una nuova cronicità
Oltre la necessità di un intervento precoce preventivo esiste per noi bisogno di adottare una chiave di lettura il più possibile esauriente e complessa di questa nuova sofferenza che soprattutto sia rispondente al contesto e al bagaglio personale dell'individuo
E proprio questa considerazione che ci fa guardare con preoccupazione sospetto l'uso masticato indiscriminato di tecniche psicoterapie che rigide nei servizi territoriali
Non in quanto metodologia di lavoro ma in quanto proposizione a dialettica di modelli che vengono proposti sempre e comunque al paziente alla sua sofferenza in tal modo si riproduce secondo noi l'abitudine psichiatrica in un solo psichiatrica ad adattare il paziente l'operatore alla sua cultura e non il contrario e cioè il tendere da parte dell'operatore ad entrare nel mondo e nel linguaggio della persona sofferente
Ciò porta spesso alla non comprensione di questo linguaggio da parte dell'individuo sofferente e di conseguenza la soggetto azione passiva la cura o più spesso alla fuga dal rapporto terapeutico
L'intervento psicoterapico deve invece permettere di aprirsi sul mondo e creare conoscenze che diventino realmente patrimonio del soggetto
Emerge così è un è a più esauriente chiave di lettura del nuovo disaggio che imprime h che implica come primo momento la capacità e la volontà di decodificare hanno in modo comprensibile al paziente così da riuscire a restituirli
Quanto gli è proprio scindendo la da ciò che egli solo erroneamente assunto come tale
Una delle ipotesi di lettura che più ci convince e che tale forma di sofferenza nasca dall'assunzione rigida di un codice di pensiero che questa società propone come univoco
Un codice che è stato definito come adulto morto intente intendendo un modello astratto di self made man di individuo che si Autori a Lizza quali che siano le condizioni reale in cui si trova a vivere
L'individuo deve dimostrare a sé e agli altri di essere sempre perfettamente competente adeguate di Successo
Deve tendere all'indipendenza la propria realizzazione come unico modello di normalità che deve essere perseguito qualunque siano le condizioni reali di vita e di opportunità offertagli
La mancata realizzazione di ciò Ossola la difficoltà nel raggiungere tale modello vengono vissute come propria incapacità inadeguatezza e anormalità
La nocività di tale codice mentale nasce dalla sua astrattezza l'individuo crede di rincorrere un proprio ideale di fatto non fa altro che asservirci ad un modello proposto da altri funzionale al sistema
L'astrattezza del Codice porta inoltre all'errata interpretazione di certi bisogni di per sé innaturali
L'individuo invece di rivolgersi contro le costrizioni che gli impediscono di giungere alla propria individuazione si rivolge contro i legami spesso ed ancora il soggetto invece di lottare contro le situazioni reali di vita che gli provoca l'infelicità e spinto a non accettare la sofferenza come una delle possibili transitoria espressioni della naturale condizione umana
Ciò che non ci assumiamo quindi come compito terapeutico e di riuscire a restituire al paziente la sua capacità di porsi criticamente di fronte al sociale e alle regole che lo codificano
Restituendo peraltro il più possibile tale rapporto dialettico e anche in alcuni casi conflittuale al circuito della normalità
Riteniamo che i servizi di salute mentale debbano promuovere la diffusione della cultura che nasce dalle cognizioni e dall'esperienza della pratica quotidiana dalla conoscenza dei meccanismi che generano e alimentano le immagini della diversità
Dal coinvolgimento nella sofferenza di quanti vivono la nuova auto e dettero esclusione non riconoscendosi nei modelli e codici mentali dominanti
Poiché la definizione di follia di fatto strettamente collegata all'incomprensibilità dei vissuti i servizi devono provocare una diffusione di idee problematiche
E si devono promuovere la conoscenza e la partecipazione alle contraddizioni osservate in modo da non rinchiudersi in se stessi perché ciò produce inevitabilmente anche noi nuova cronicità
Dobbiamo invece lavorare per provocare risposte da parte della società dei familiari e del contesto del paziente
A nome di Bartolini Bruno Ceccobelli e il De Leonardis Cecilia Marinoni Alletto nuova sofferenza ipotesi di lettura
Dovremmo ora dare inizio ad una discussione anche anche essa necessariamente contratta con interventi brevis un tema che richiederebbe
Probabilmente interi convegni a partire dalle interpretazioni generali di Manduria il cui ricordo soltanto perché mi sembra che ci abbia colpito tutti
La sua a mio giudizio giusta visione della dipendenza da tutto il mondo essere aveva relazioni diceva Kaiser nel mille novecento cinque
Il rottura delle iper dipendenze patologiche di ogni tipo mi sembra già questo sia molto importante
Per venire poi alle riflessioni che hanno fatto De Santis Marzotto in zuppa EGP indurre l'azione alle categorie di classificazione trasformazione nel tentativo di una definizione coerente di gravità
Su cui è ritornato anche Gaston e anche l'ultima relazione che abbiamo sentito
Ora un aspetto sembra importante mi pare che gli psichiatri
Tradizionali moderni alternativi e non tutti insomma
Abbiano messo abbastanza seriamente a fuoco la necessità di relativizzazione e la necessità di riconsiderazione dei termini Dell'Oro usano tutti i giorni soprattutto virando ricchi nel senso che essi corrispondano sempre più ad operazioni che realmente si effettuano
E allora questo mi pare il senso di questo discorso insieme alla considerazione piacevole
Che l'identificazione stretta di tipo non so perché Lafico tra deterioramento o intellettivo e professione psicologico Psychiatric
Ma mi sembra smentita che possiamo considerare anche per gli operatori del campo sì una situazione di grande miglioramento un puntuale di ripresa netta delle capre
Stabile aggiornamento che con questo augurio io apro la discussione dando a non più di tre minuti a ciascuna persona che voglio intervenire per necessità
L'ispettore città
Certo
Allora magari fa da domani
Vuole aspettare qualche
All'inizio della adesso facciamo utenze non ci sarà discusso se non cosa ecco se non
Previsto nessun intervento siccome siamo con qualche minuto di ritardo fortunatamente non volti possiamo fare subito un intervallo di non più di dieci minuti per sgranchirsi le gambe fumare una sigaretta riprendiamo tra dieci minuti puntuali i nostri lavori
Perché mi è stato richiesto
A fare un intervento al nostro pulpito si chiama così
Ilario Volpi il dottore Ilario Volpi a nome della
Associazione
Franco Basaglia e della cooperativa il punto
Poi c'è un saluto e un intervento fatto a nome della lega nazionale per il diritto al lavoro degli handicappati
Poi c'è ancora un intervento di del giudice redattore del giornale e a nome dell'associazione Franco Basaglia di Trieste quindi se
Rapidamente ci rimettiamo a posto ci mettiamo seduti io credo che le persone che ho appena chiamato possono venire a fare il loro intervento
E pregherei un intervento contenuto nei al massimo cinque minuti possibilmente anche più breve
Altra
Ilario Volpi
Sì
Allora diamo la parola Ilario Volpi
Fa un intervento come cooperativa il punto e Associazione Franco Basaglia associazione culturale Franco Basaglia di Roma perché le associazioni culturali Franco Basaglia ormai e ce ne sono diverse
Negli in Italia
Prego
Sì allora come rappresentante della cooperativa il punto e dell'associazione culturale Franco Basaglia ottantaquattro rivolgo un saluto fondamentalmente nostro intervento non è molto così lungo e sarà soltanto di saluto
A tutti i partecipanti a questo convegno a tutte le forze le realtà sociali qui rappresentate e un greco e un ringraziamento particolare agli organizzatori che hanno aperto questa possibilità
La cooperativa il punto e l'associazione culturale Franco Basaglia ottantaquattro operano da molto da molti anni all'interno dell'ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà di Roma
Conducendo un'esperienza di riabilitazione di reinserimento soprattutto attraverso lo strumento della scrittura e della valorizzazione culturale dei lungodegenti
Le enormi difficoltà incontrate in questi anni sul percorso della deospedalizzazione ci spingono a ritenere che gravita della psichiatria non possano un voler dire
Pur sapendo di essere un po'fuori tema rispetto al convegno anche gravità del manicomio romano
Pensiamo che gravita dell'artiglieria non posso non voler dire uno che nel manicomio romano ci sono ancora circa settecento persone ricoverate
Due che alcune di queste persone vivono tuttora chiuse in un padiglione
Tre che a distanza di circa dieci anni dalla centottanta e a cinque dalla legge regionale non esiste ancora un progetto complessivo è serio per il suo superamento e che si continua ad affossare i soldi nel manicomio sottraendoli ai servizi territoriali
Siamo consapevoli inoltre del fatto che per chi ancora lavora in quello che resta degli ospedali psichiatrici Psichiatria democratica continua ad essere e a rimanere sul piano politico ma anche e soprattutto su quello scientifico e culturale
Punto di riferimento e di interlocutore insostituibile
Per questi motivi lo scopo principale della nostra presenza qui
E la raccolta di firme per un progetto di deospedalizzazione per un gruppo di sei degenti dell'ospedale psichiatrico
Questi questi degenti dell'ospedale psichiatrico hanno collaborato con noi in questi anni al funzionamento di un laboratorio di scrittura attivato presso il centro sociale dell'ospedale psichiatrico
Questo tipo di scrittura immaginata e soffocata acquisito col tempo la forza di uscire dalle mura entro le quali era sorta attraverso anche la pubblicazione di un libro di testi poetici che è possibile visionare al nostro stende
Il libro ha raccolto i testi poetici del primo periodo di attività del laboratorio e adesso è in cantiere un libro invece di racconti che speriamo esca tra due tre mesi
Il progetto deospedalizzazione di cui stavo parlando prima si articola in un doppio aspetto di reinserimento abitativo e lavorativo
Mirando a salvaguardare tale patrimonio letterario Morando anche come fine la costituzione di un centro di documentazione che si configuri sia come spazio culturale polivalente aperto al contributo di tutte le forze
Un minimo di sostentamento economico
CIN diamo conto dell'estrema difficoltà che si frappongono alla realizzazione di un progetto ambizioso come come questo
D'altra parte siamo consapevoli della necessità di una collaborazione di tutte le forze disponibili
Ringraziando tutti della cortese attenzione rivolgiamo dunque un appello all'Assemblea oltre ad augurare buon lavoro una sauna plan un appello all'Assemblea affinché chiunque sia interessato apponga la propria firma sul foglio preparato nel nostro stende
Piero del del piano del giudice direttore del giornale e
In sala
Non è rientrato
Ecco
Scrive il giornale una direttrice che Linda Cottino insomma sono sono redattore
Ma
Giornale qui sì e numero uno se numero due e tre
Ma perché intervenire su questa cosa
Ma perché è un fatto abbastanza singolare credo almeno così tutti coloro che l'hanno letto l'hanno sfogliato se ne occupano
Che si faccia si senta la necessità di fare nuovamente un tentativo interdisciplinare
Conservando la qualità la specificità
Delle discipline
Questo giornale parte effettivamente da Trieste però tende ad avere un rapporto redazionale di distribuzione e
L'interferenza con le realtà là dove sono
Io credo che per
Parlare del lavoro debbo fare degli esempi
Ah Montaldo Bormida voices guardate questa cosa c'è un se una sezione dedicata Montaldo gorilla che si chiama contando vuole mica un giorno di fuoco
Presentando il giornale in una libreria di Alessandria è venuto fuori un gruppo che poi erano infermieri assistenti anche studenti psichiatriche ha fatto una mozione su un fatto che tutti avevamo letto di marzo
Di un un contadino sui cinquantacinque anni peraltro campanaro sacrestano e così via Bigli uomo
Molto integrato molto pacifico che a un certo punto si era messo a sparare dalla sua cascina col fucile da caccia senza ferire nessuno assedio irruzione i carabinieri è morte
Dischi Alina Di Battista Schiavinato
Mentre facevano questa mozione io rappresento etto ma perché non facciamo un gruppo di lavoro facciamo un gruppo di lavoro
Manie Toffolo la mano si fa un'inchiesta sul territorio e così via
Lei son venute fuori alcune cose presenti a Delhi psichiatri non erano intervenuti e che il servizio con un grosso rimorso peraltro si era fatto escludere dalla forza pubblica
Scese in campo addirittura informa antiterroristica per questo poi braccio
E nelle interviste voi vedete che c'è un medico di base che lavora assieme ai servizi che dice dovevamo intervenire probabilmente dovevamo intervenire
Io credo che per esempio qui la categoria dell'incidente che come categoria concettuale astratta ci seduce invece è un fatto reale la categoria reale non ci si può dare pace
Non ci si dà pace che succedono alcune cose né che per esempio a Trieste il saggio mica ammassi la figlia già fuori dal manicomio criminale dimesso dal magistrato
Di Marco del Manicomio dopo era passato l'amante e così via non ci si deve dare pace non ci si può dare pace
E allora il problema è che l'incidente non è una categoria astratta che sospende improvvisamente noi dalla realtà ma ripropone il dramma la Russia è la ricerca attorno ai fatti
Ma io
Ricordo le pagine di Basaglia su questo voglio dire che così oggi sono non Posca ematiche una cominciavano a indagare il problema
Allora e io che nulla sono di psichiatria che sono insegnante di lettere e mi occupo di queste cose che cosa ci trovo a lavorare invece con queste realtà citò per esempio la curiosità la ricerca e la passione di ciò che è interdetto
E cioè soggetti interdetti a parlare
Così come vi sono realtà del Silenzio le lingue del silenzio che sono zone culturali
La donna realtà i giovani sono un esule come Sinjavskij sono i luoghi della reclusione ma anche la normalità
E problema cosa c'è sotto appunto la normalità
Allora in questo giornale per esempio c'è un carteggi Inedito voi questo numero tra Umberto Saba Vittorio Sereni Vittorio Sereni che un poeta di Milano che io ho amato molto era anche mio amico insomma
Perché questo carteggio tra due notissimi e letterati perché il carteggio
Svela Frigerio rivela e sottolineati alcuni aspetti che nella forma della consumazione del prodotto letterario in questo caso alto non erano efficaci non erano evidenti
In uno dei primi scontri che ho avuto andando lavorando essendo attivo con gli amici triestini che pure sono davvero miei amici sopra per l'infanzia e per un caso di incontri
è stato quello del corto circuito di cui si sentiva ancora odore e sapore
Io credo di origine appunto degli anni sessanta e settanta
Di quella sottocultura che voleva pre esempio produrre quel corto circuito per cui l'arte dei folli
Era di per sé a
Cioè l'espressione la rottura del silenzio il gesto anche buttare un barattolo di vernice su una cosa era arte oppure c'era la poesia dei matti allora in quanto tale andava rispettata no
Io non sono d'accordo con queste banalità
E credo che questo tipo di sottocultura abbia come risvolto l'astrazione dell'istituzione ora astrazioni disciplinare
Voi fate pure queste cose tanto sono un approssimative generiche espressione culturale intanto noi parliamo il linguaggio specifico degli e Sperti
Io invece sono d'accordo con una contaminazione vicendevole è una qualità
Invece specifica da attribuire anche quando siamo di fronte chi scrive è un giovane che porta a scopi di rapporto eccesso
Anche lì e invece andare individuare a scegliere dentro la lingua uguale a grado di consapevolezza quale aggrada di espressione di efficacia quale no
Ma io io mi comporto normalmente insomma non è che perché viene sprechi
Tanto più che e voi lo sapete tutti
Che quando cioè quella fase che viene chiamata di ristabilita fioriere comitiva di guarigione verso temporanea
La tendenza a a queste forme è una tendenza istituzionale
E cioè ci troviamo di fronte a delle poesie che fanno schifo ma fanno schifo perché sono le poesie dei forellini le poesie del cielo azzurro e di queste cose chiesto e poi le le poesie la menzogna
Della legittimazione del tutto di chi mente
Allora se invece il mio problema è di rompere la realtà è fare parlare la lingua del silenzio non può essere l'accettazione di questi sottoprodotti e neanche delle culture che li hanno legittimate che legittimano peraltro l'astrazione invece delle uguali docenti invito le parole che si rimandano ad altre parole e discorso tutto dentro delle oppure disciplinare
La qualità specifica è un momento
E la poesia e credo la psichiatria con pittura alto ma è un momento in te immediatamente integrato e continua a sua volta tra ciò che è specifico ciò che ha forme e contenuti specifici espressivi la relazione
Allora punto ci sono grandi fotografi ci sono i giovani dal laboratorio ci sono di pittori del laboratorio quelli che
Però hanno nell'espressione figurativo non figurativa che sia una qualità cioè ci credono è un linguaggio davvero per loro non è una menzogna
Non è la negazione invece di qualcosa che possiamo invece viene da un'altra parte da loro come ci sono
Tempo cosiddetti grandi pittori
Ecco il tentativo questo qui
Naturalmente non è un tentativo negli un solo centro di salute mentale nel nostro territorio ma è un tentativo che vuole essere esteso
Da Trieste a Palermo nel senso che il giornale effettivamente distribuito lì ma sempre in una relazione ipoteticamente redazionale o efficacemente relazionale
Parlavo prima con Rocco Canosa dà la possibilità di lavorare in Puglia su un episodio recente secondo lo schema usato per Montaldo
Io questo giornale vorrei farlo così e naturalmente sono qui a chiedere che lo si faccia assieme
Lo si gestisca volendolo insieme e lo si aiuti a continuare come continuerà oltretutto anche con un parte internazionale gennaio ci sarà il prossimo numero insieme
Giampiero Griffo al nome della Lega nazionale per il diritto al lavoro degli handicappati
Il saluto che porto di un'organizzazione di utenza di handicap Pati che da anni lavora in questo settore
E saluto di una consapevolezza prima di tutto che grazie alle battaglie della psichiatria democratica degli anni sessanta e settanta lasciamo noi
Lasciamo come un movimento di utenza per che i diritti che in qualche modo erano negati da pratiche segregati da pratiche diciamo culturali che impedivano il nostro diritto di cittadinanza era praticamente impedito le battaglie che Psichiatria Democratica condotto negli anni appunto a cavallo tra il sessanta e il settanta che poi sono sfociati nelle riforme del Enea nel tentativo di cancellare i manicomi sono le nostre battaglie perché e ci riconosciamo noi facciamo parte di quella fascia di cittadini che in fondo nei manicomi nelle strutture segregate sono stati per duecento anni
E solo negli ultimi tempi siamo abbiamo con forza con un una grande diciamo necessità con un bisogno di cittadinanza rivendicato che debbano essere chiusi e debbano essere invece inseriti i cittadini handicappati nella realtà sociale
Ma questa nostra battaglia nella conduciamo con una consapevolezza che il rapporto con gli operatori non è un rapporto secondario e non è nemmeno un rapporto diciamo di necessità
Deve essere un'alleanza e questo è una necessità anche per l'operatore e forse una riflessione in questo senso va fatta
Anche e soprattutto in sede di dibattito culturale come questo perché il rapporto con l'utenza con tutta l'utenza diciamo dell'emarginazione
è un rapporto che accresce sia il ruolo politico sia la capacità critica sia la capacità di riflessione tecnica
Del del dell'operatore
E questo in Italia trova una esperienza per certi versi originalissima in Europa dove il ruolo del tecnico bensì è molto specializzato e molto al di fuori della della vita sociale e dove la stessa parola di operatore sociale che in Italia ormai è diventato un termine molto diffuso trova addirittura difficoltà di comprensione semantica
Noi lavoriamo quindi in un con la né con questa consapevolezza delle alleanze con gli operatori ma la le ha
Pensa soprattutto deve avere questa logica del cambiare cambiare perché le società moderne producono più emarginazione di quelle che producevano le società antiche
Un'emarginazione che adesso colpisce fasce sociali che prima aveva uno status più definiti e più chiari penso agli anziani
Ma nuove fasce sociali che iniziano a essere colpite sia dal di saggio mentale siano al problema della droga sia dal problema dell'emarginazione sociale dalla mancanza di ruolo i disoccupati
Sia da da problemi di emarginazione nuova che e di consapevolezza di marginazione nuova che come quello delle donne
Gli handicappati rientrano in questa logica in questo problema in questa grande necessità di cambiamento per garantire una maggiore possibilità di rispondere ai bisogni e gli enti che a Pavia oggi esprimono la coscienza e la consapevolezza di questi bisogni
Il problema dell'handicap non è un problema oggettivo di tipo fisico come spesso si pensa è un problema di rapporto sociale
L'handicap esiste solo in quanto esiste la società che lo crea
Non è l'handicap una connotazione che ci portiamo addosso in quanto persone che hanno minorazioni la minorazione in confronto con la realtà sociale diventa invita e questo è tanto più vero
Perché se ragioniamo nel campo dell'handicap vediamo come la gravità e la cronicità siano delle cose false che ci sono appiccicate addosso e che non sono collegate alla nostra reale capacità di essere cittadini
E questo perché in fondo l'handicap così come l'emarginazione e urla è un processo sociale
Se ragioniamo e forse all'interno di questo uditorio ognuno avrà avuto un'esperienza di rapporto con indica Pati cosiddetti handicappati ci si rende conto che l'handicap principale non è quello fisico
Molto spesso ma è quello psicologico i cosiddetti handicap di secondo livello le psicopatologie di secondo livello che la Società crea anche la società produce e ti si appiccica addosso e che noi siamo costretti a vivere
Nel momento in cui ogni rivendichiamo il diritto a rientrare nella società e quindi essere considerati cittadini noi
E rimettiamo in discussione appunto il ruolo di gravità e di cronicità che riguarda per quello che riguarda l'handicap chiede un rapporto appunto sociale su cui la psichiatria sta riflettendo e questo ci fa molto piacere perché il problema della complessità dell'emarginazione è un problema che riguarda e che deve cercare di superare tutti gli scomparti che la tecnica medica i processi della scienza separata dello specialismo hanno prodotti noi pensiamo che questo è una cosa che è un processo che dobbiamo portare avanti insieme
Insieme perché quando un handicap Pato parla dei propri problemi non parla di problemi diversi da quello degli altri parla solo di emergenza forse maggiore rispetto agli altri problemi
Ed è un'emergenza che fa emergere i problemi degli altri di recente a Cortona c'è stato un convegno sul problema del disagio giovanile nella scuola era un convegno che partiva da una situazione sociale in cui per la prima volta il portatore di handicap erano realmente inseriti nella scuola
In quella diciamo esperienza sono emersi i disagi di tutti gli alunni di una fascia del quaranta per cento di di bambini che vive una situazione di disagio noi quando parliamo dell'handicap parliamo quindi di un problema urgente ma di un problema che non parla lingue diverse da quelle degli altri cittadini
E in questo senso noi pensiamo che di portare un contributo di soggettività
Sia nella riflessione sociale sia nella riflessione tecnica
In cui sia posta al centro la persona il cittadino e quindi le persone i cittadini tutte le persone tutti cittadini che si ritrovino
Con i propri bisogni e quindi con le proprie esigenze con letture meno artificiali e più concrete
E che sappiano soprattutto da questo letture produrre quel cambiamento quell'esigenza di cambiamento della società
Che chiamiamo qualità della vita ma che poi significa vivere bene grazie
Coordinare la sezione che abbiamo calchi Amato crisi e cronicità passo la parola al dottor Paolo Tranchina
Per continuare appunto i lavori
Ma a me sembra che questa parte del convegno appunto intitolata crisi e cronicità
Cioè ci ricorda come queste come questi due termini che apparente che apparentemente sono già così diversi tra di loro
Di fatto sono invece strettamente collegati sia per quanto riguarda la preveggenza sia per quanto riguarda la lungodegenza
Per quanto riguarda le prime crisi penso sia utile ricordare in questo contesto delle ricerche fatte da Perri in America
In cui praticamente ha confrontato delle dei giovani che avevano avuto una crisi psicotica e che erano stati gestiti in situazioni così tranquille come un tipo Casa Famiglia Lavoro Centro Crisi con persone molto ricettive anche e non direttive
E senza farmaci e hanno visto che queste crisi diminuivano molto rapidamente parimente sparivano in termini molto brevi tre cinque giorni con punte massime di undici giorni ha confrontato questo tipo di situazioni con gli esiti di crisi invece sempre prime crisi di giovani gestiti in ospedali psichiatrici addizionale
Ecco facendo quell'analisi carta non esca di queste situazioni hanno visto che le crisi gestite e nell'ospedale psichiatrico avevano una maggior ricaduta con le richieste farmacologiche molto più alte rispetto a quelle gestite in un ambiente così di tipo o familiare di microstruttura
E soprattutto che mentre il i primi giovani
Avevano un cioè praticamente per loro la crisi psicotiche era stata e qualcosa che aveva favorito poi il loro sviluppo cioè continuavano a crescere
Gli altri invece in cui questa crisi era stata repressa sedata e silenzi atta arrestavano Piero possibilità di sviluppo quindi per vedere come cronicità e e crisi siano collegate ma questo anche per la lungodegenza infatti lo ricordiamo che in manicomio ogni manifestazione e diversa del paziente e veniva etichettato la prova e matto cioè ogni tentativo di ripresa di un'opposizione di una soggettività seppure in modo così agito non immediatamente comprensibile veniva vi etichettata con la così colà stigma come con le stigmate della follia andato invece a vedere cosa c'era dietro quel cazzotto quella rottura di vetro quelle quell'atto insomma cioè quell'esplosione di delirio dopo il silenzio che si scopriva qualcosa
Che era come di un un tentativo di andare avanti di ricerca qualcosa criticando l'esistente nella propria storia e anche la prostituzione ecco questo per dire come queste due parole crisi e comicità sono strettamente collegate
E quindici e quindi ci invitano a riflettere
Come lavorando sull'una sì cerchi di evitare l'altra all'interno dell'organizzazione di servizi ecco dopo questa brevissima introduzione do la parola a Paolo bloccare che leggera un intervento dal titolo Crisi dalla distruzione alla articolazione e lavorato insieme a Purpura
Ma volevo innanzitutto dire che il sapore vagamente ortopedico del titolo dalla nostra comunicazione dipende solo in parte da una nostra scelta ma è anche dovuta ad una sintesi tipografica che c'è stata nel nel passaggio al alla biglietto insomma al cosa degli inaugurazione infatti il titolo completo è la situazione di crisi dalle distinzioni semplificatrice i all'articolazione della complessità
Che almeno non è ortopedico e
Soltanto
Ma possiamo considerare le situazioni di crisi come momenti in cui gli equilibri e le regole raggiunte consolidate attraverso non lo sconvolgimento radicale
Sia a livello individuale che a livello di piccoli grandi gruppi
In tali occasioni come sappiamo bene nulla viene dato più per scontato tutto viene messo in discussione
Viene avvertite una sensazione soggettiva di minaccia della propria esistenza un indebolimento dei propri meccanismi di regolazione
Si vive una perdita di controllo sulla propria storia in un'atmosfera di incertezze di confusione
Tali situazioni devono innanzitutto essere distinte dalle emergenze sociali o psichiatri di altro tipo e debbono essere presi in seria considerazione dato che mobilitano richieste d'aiuto
Alle quali servizi ambulatoriali i pronto soccorso degli ospedali civili dovrebbero rispondere in modo adeguato
Le crisi diventano quindi situazioni gravi nella misura in cui creando una tesa di risposte immediate
Ma l'evento in sé e la sua possibile evoluzione deve anche essere definito dal tipo di risposta che adesso viene data ed è in tal senso che ci sembra importante parlarne qui oggi ad un convegno sulle gravità in Psichiatria dato che oggi ci stiamo occupando di tutte quelle situazioni in cui i livelli di funzionamento mentale sono estremamente compromessi
E si richiede quindi capacità di intervento a vari livelli biologico sociale e psicologico in modo integrato
Secondo un modello medico di tipo meccanicistico ancora in gran parte operante la crisi è comunque un accidente biologico da riparare la persona è assimilato ad un oggetto espropriata dalla propria storia
I pazienti crisi è come una macchina rotta come ricorda Philip Cayenne un suo bell'articolo ultimamente in cui occorre individuare il guasto in modo tale che una volta riparato può essere restituito allo stato quo ante il non funzionante in in questa visione non ha alcun significato e va al più presto riaggiustata o per restituire un senso condivisibile
Il malato quindi viene curato allontanata dal suo normale contesto di vita in una situazione di attesa solo per ricomporsi e tornare in sì attraverso un processo di completa del legale all'operatore
Ora in contrapposizione a questa visione che molti di voi
Sanno e conoscono bene questa visione però riduzioni Stephen senso negativo della crisi già negli anni sessanta settanta si era cominciato a fermare un nuovo punto di vista partendo dalla tradizione ippocratica secondo cui la crisi era un evento salutare come spontanea risoluzione dello Stato in malattia
Risalendo la radice greca di crine n scegliere separarsi scoprendo i due il dog grammi anche se cinesi l'uno significante pericolo l'altro significante
Opportunità questo nuovo punto di vista evidenziava l'aspetto di svolta di biforcazione di Bivio presente nelle situazioni di crisi
Questa cioè la crisi presentava una certa ambiguità si definiva come un evento Complesso prodotto da molteplici fattori
Accidentali situazionale in fisiologici maturati i vini tendente a molteplici sbocchi non aprirsi aprioristicamente definibili
Osservando le possibili evoluzioni si cominciò in quegli anni a distinguere situazioni in cui gli antagonismi il disordine bloccavano energie disponibili
Casi di aumento puro e semplice di disordine deterioramento ma si evidenziano anche situazioni di crisi in cui il disequilibrio l'instabilità davano luogo a trasformazione e a creazioni di nuovi equilibri
I sintomi cioè le forme patologiche il comportamento venivano allora letti non solo come segno di arresto evolutivo ma anche come ulteriore tentativo per uscirne quindi proseguire nello sviluppo si cominciarono così
Come voi ricorderete ad organizzare veri e propri interventi sulla crisi o di crisi
E questi fortificati da una pratica territoriale tendente a impedire ricovero evidenziare tra le emergenze qui più più quelli a carattere sociale che a quelle psichiatriche si focalizzarono sul qui ed ora
Cioè sul problema responsabile del break da un emozionale e puntavano sulla mobilitazione rapida delle risorse presenti nell'ambiente perseguendo l'obiettivo del sollievo sintomatico verifichi evitare sostanzialmente la istituzionalizzazione Psychiatric
Ora
Considerare gli aspetti positivi della crisi intervenire tenendo conto di questi non garantisce però secondo noi la dovuta considerazione nel carattere di complessità delle vento
E infatti quella pratica operativa ci sembra sottolineare la ricerca di immediati legami causali
La riduzione al semplice la parziale esclusione dell'osservatore da ogni descrizione e ci sembra tendere di fatto al di là dei suoi indiscussi meriti storici ad una concezione scientifica ancora di tipo naturalistico lineari
Sì passati infatti dalla considerazione della necessità del silenziamento della crisi
In quanto disordine alla induzione della crisi in quanto momento salutare portatore di maggiori possibilità di aggancio terapeutico ma entrambi casi ci sembra si rischi di avallare l'idea
Di una crisi quale elemento il vento puntiforme e non un evento processuale
Ora è evidente che di fronte a realtà umane così complesse aderenti incommensurabili rispetto ai nostri strumenti conoscitivi noi spesso cerchiamo di ridurre le variabili di semplificare di sospendere il giudizio interpretare la realtà in modo stocastico
Utilizzando cioè il calcolo delle probabilità e la legge dei grandi numeri
Cioè andiamo incontro a strategie di contenimento di INCE dell'incertezza
Ma sono proprio queste strategie di contenimento che oggi occorre mettere in discussione non sempre aprendo nuove frontiere del sapere ma come dice Moreno in trasformando ciò che genera frontiere cioè i principi organizzatori del sapere
La lettura della complessità degli intrecci esistenti tra i vari aspetti della realtà ci permette di utilizzare una nuova epistemologia esserci aiuta a ricordare che le nostre ipotesi
Non sono dati oggettivi della realtà o dati di una realtà oggettiva bensì strumenti che servono a creare connessioni e a dare un senso temporaneo e soggettivo ai fatti il tema della soggettività secondo il principio della complementarità dell'Osservatore col sistema osservato e la dimensione dialettica della logica delle complessità attraverso il principio dell'assunzione dei contrari
E quindi non sintesi dei contrari ci permettono di accedere ad una valutazione oggi più diretta di come gli avvenimenti siano messi insieme connessi attraverso le nostre descrizione
Gli studi della termodinamica della micro fisica quelli sulla continua espansione dell'Universo e quelli di prima cugina sulle strutture dissi patire
Diventano noi utile allora per considerare i termini come ordine e disordine potenzialità organizzatrice come elementi da pensare insieme nei loro caratteri antagonisti per lo più noti e complementari ancora ignoti
Questi studi cioè ci impediscono di sostituire un'idea semplice l'ordine con un'altra idea semplice il disordine spostando semplicemente comici sembra avvenuto negli anni precedenti la nostra attenzione dagli stati di equilibrio e normalità agli stati di crisi
Ordine e organizzazione secondo questi studi diventano inconcepibili senza interazioni e le stesse interazioni non possono aver luogo senza disordine ineguaglianza turbolenze ed agitazione
Se pensate per esempio che gli stessi esseri umani appartengono due sistemi primari incompatibili il sistema biologico governato dell'entropia il sistema simbolico orientato verso la stabilità in cui l'idea ideale sarebbe lo Stato di variabilità
Ebbene la crisi del SISDE il proprio sistema di appartenenza individuale o di gruppo appare inevitabile
Come anche nell'ambito di una famiglia il succedersi di matrimoni di nascite di morti cambia il contenuto del sistema stesso e impone trasformazioni periodica
Ora in una visione dualistica entrambi i poli della dualità crisi non crisi disordine
Ordine disequilibrio equilibrio cambiamento stabilità appartengono allo stesso livello logico secondo un processo disgiunti Ivo ecco il senso del titolo del tipo o o la visione a cui ci siamo riferiti invece introduce un procedimento di articolazione del tipo e e sia sia sia un ordine che disordine sia crisi che non crisi
Un procedimento in cui i due poli coesistono senza soluzione di continuità in una continuità processuale che vi comprende e proprio perché li comprende procede
L'ossatura della logica utilizzate in questo tipo di dialettica e l'Authority per il mento che considera l'evento il processo che conduce l'evento la crisi è il processo che conduce la crisi
Una processualità che indica non solo il passaggio dalla non crisi la crisi ma anche come questo passaggio venuto
E soprattutto come si tratta di un raffronto tra diversi livelli in cui il processo che porta la crisi di ordine superiore e comprende in sé stesso anche la crisi medesima
Ecco allora che a livello del nostro lavoro e chiaro che l'idea di processualità
Comporta l'acquisizione da parte dell'operatore del servizio di una capacità di scendere e di risalire con le proprie ipotesi lungo la griglia del tempo
Gli eventi assumono così un senso relazionale ed evolutivo nel loro essere interpretati rispetto a fatti precedenti a situazioni attuali e da ipotesi di futuri interventi terapeutici la storia torna così ad interessarci
Reversibilità di termini Isma'diventano solo casi particolari e irreversibilità e indeterminazione si stabiliscono come regola
Il qui ed ora di prima diventa solo la marca di contesto per leggere un'evoluzione per costruire una conoscenza per partecipare alla costruzione del nuovo diventa una semplice punteggiatura
Ma ancora centrare la nostra attenzione sul processo che porta alla crisi significa considerare come quanto di frequente
Possano convivere così come dicevamo prima l'ordine il disordine relazioni patogene che provocano sofferenze con altre forme di relazione non patogene che sono però nascosto nascenti
Cioè come possono convivere per esempio nelle famiglie che si rivolgono ai servizi coinvolgimento totale ed impegno reciproco
Conflitto distruttivo in magari in modo meno evidente tentativi di carattere conciliatorio
Significa infine
Mettere in evidenza negli individui nelle coppie famiglie la coesistenza di una molteplicità di livelli per cui i comportamenti dei singoli e le interazioni tra essi sono strettamente interconnessi col mondo di significati e dei valori che le persone si attribuiscono come individui e come gruppo infatti parlando adesso di organizzazioni umane differenza di i prima che parlavamo di entità fisico biologiche contano in campo delle organizzazioni umane soprattutto i significati attribuiti ai vini menti cioè i limiti i vissuti e non solo idee che esse mite in in modo sono la modalità del tutto particolare di organizzazione e disorganizzazione delle relazioni
Lavorare non solo sulla crisi delle modalità attuali del funzionamento e individui del gruppo ma anche sulla crisi dell'immagine che l'individuo il gruppo di se stesso come ricorda
Onnis segno commento quell'articolo di quegli di cui parlavo prima implica allora un'attività intensa da parte di tutti operatori pazienti e familiari non più una delega all'operatore come nei discorsi fatti precedentemente
Un'attività volta a potenziare quella capacità assolutamente specifica dell'umano che la funzione riflessiva funzione per la quale il suo può riflettere su se stesso darsene rappresentazioni sì acquistare consapevolezza di sé
Ed è evidente quindi che con ciò concludo che tenere conto di queste considerazioni svilupparle dando anche l'urgenza il tempo per riflettere rende il nostro compito sicuramente il più difficile
Ma per certi versi più stimolante a volte più interessante Complesso potremmo dire oggi dato che ci ha permesso una gamma di possibilità di intervento e anche di crescita personale che secondo noi sono state a lungo trascurate anche al nostro interno
Ringraziamo Paolo Boccalatte nella sua interessante relazione
E diamo la parola adesso a Roberto Roberti che leggera quella rottura relazione dal titolo il crinale dell'emergenza
Senta il titolo vuole essere evocativo della posizione che l'emergenza sembra occupare in Psichiatria una linea che si snoda sui punti culminanti di una catena montuosa un luogo ricco di orizzonte di possibilità ma anche difficile e scomodo
Trovarsi ad operare nelle situazioni di emergenza infatti molto simile al trovarsi su un crinale vi si può trovare quella chiarezza di prospettive necessaria per dare un aiuto efficace a chi è in stato di sofferenza acuta
Ma allo stesso tempo si corre il rischio reale di scivolare per una china o per l'altra nella sanzione definitiva della malattia o nell'abbandono del paziente a se stesso
Nella nuova realtà dei servizi nati dalla riforma L'emergenza copre pertanto un ruolo delicato ed importante
Questo ruolo dell'emergenza si evidenziato in diversi contesti dell'organizzazione psichiatrica Stati Uniti Francia Gran Bretagna
Ma è particolarmente significativo in Italia dove l'organizzazione dei servizi nel recepire uno degli aspetti più qualificanti delle esperienze anti istituzionali
La lotta al manicomio e caratterizzata proprio dall'abolizione dell'ospedale psichiatrico dal circuito
E negli ultimi decenni che l'emergenza psichiatrica sia andata definendo sempre più sia nel nostro che in altri Paesi come un momento centrale in una strategia di risposte efficaci alla sofferenza psichica
L'intervento di aguzzi infatti assume importanza determinante nel fornire l'occasione la possibilità di prevenire i trattamenti a lungo termine la cronicizzazione vicari aiuto immediato al paziente in crisi evitando nell'abbandono a se stesso
E di esplorare in una fase estremamente delicata le alternative possibili al ricovero
Nella psichiatria centrata sul manicomio sull'internamento di lungo periodo l'emergenza perde d'importanza schiacciata come dalla ineluttabile presunta processualità della malattia
Mentre nella psichiatria centrata sul territorio e solo in essa che si creano le condizioni necessarie prestare ascolto ed attenzione al paziente in crisi
In diverse riflessioni sull'emergenza psichiatrica svolte nell'ambito in relazione a pratiche territoriali
Si è d'accordo nel distinguere ed evidenziare alcuni concetti che pongono la nozione di emergenza in una prospettiva che solo in parte si sovrappone al paradigma medico
Mentre per un'altra parte se ne discosta ampiamente si tratta dei concetti di urgenza crisi e situazioni di rischio che entrano a diverso titolo ad arricchire di significato la nozione di emergenza
Che si distingue dai concetti predetti ma che per loro tramite si riempie di connotazioni rispetto ad ambiti come il corpo la persona l'ambiente
L'urgenza e il concetto che più si collega al paradigma medico ma nella pratica l'operatore risulta essere l'ultimo di una conti di una catenina che ha già predefinito d'urgenza
Tale catena comprende la persona la famiglia la polizia tutti coloro insomma che vengono disturbati dal comportamento disturbante
Questa dose questa sopra determinazione dell'intervento viene vissuta dall'operatore in genere come una situazione di perdita di ruolo e di potere
In realtà sembra piuttosto la conseguenza delle esplicitarsi della contraddizioni inerente due diversi aspetti dell'urgenza e dell'emergenza
Il primo pertinente ad un soggetto che osserva classifica del Duce il secondo ad un soggetto che è immerso in una situazione di cui è parte integrante
Lo psichiatra del manicomio risolveva la contraddizione accettando il mandato sociale di controllo oggi con i servizi territoriali le cose si pongono in maniera forse più dialettica
Se infatti si trattasse solo di urgenza spetterebbe unicamente all'operatore al tecnico di definire la situazione egli avrebbe cioè il potere della di nomine azione
Ma ciò che provoca l'intervento specialistico in realtà la risonanza dell'ambiente l'aspetto emergenziale al di là dell'esistenza o meno di urgenza specifica
Il servizio allora meno facilmente potrà ridursi a fare un'operazione di riunificazione di silenziamento dei sintomi di disturbo sarà invece proprio perché è un elemento tra gli altri di in più privo dell'onnipotenza delegata per il controllo portato ad assumere quel ruolo di osservatore partecipe che è esperienza comune per chi lavora nei servizi psichiatrici della riforma
Il concetto di osservatore partecipe proprio anche anche di altri ambiti delle scienze umane
Dove non può credibilmente darsi una separazione netta tra chi lo serve chi ha osservato e dove l'operazione conoscitive legata ad una serie di variabili indipendenti in cui la presenza dell'Osservatore parte del campo
Perde anche significato in questa prospettiva una separazione rigida fra soggetto e oggetto
Infatti il soggetto in qualche maniera in parte assoggettato per così dire non contesto che in gran parte lo determina
E quello che dovrebbe essere l'oggetto in realtà esprime emozioni pensieri contenuti che non possono essere i citati se non a prezzo di una violenta operazione di disumanità azione silenziamento
Nella pratica anti istituzionale c'era la come la consapevolezza di questa prospettiva e i nuovi servizi se non intendono ridursi a ripetere in peggio il vecchio non può non affermarsi
In particolare nell'intervento di emergenza con il mobilitarsi di tutte le variabili liste e soprattutto con l'assenza della comoda via di fuga costituito dall'internamento manicomiale che azzera vale quanto la contraddizione risolvendo la nel mandato sociale di controllo
L'operatore facilitato in un suo più corretto posizionarsi egli è più portato cioè a costituirsi come attore all'interno di una situazione in cui assieme a Luís ci sono altri attori tra cui il paziente invece di porsi falsamente fuori di essa oggettiva Andora
C'è qui ed è centrale il problema della contrattualizzate il paziente cioè del potere che l'assetto normativo gli affida
Se il tecnico che ha tutto il potere egli non riuscirà a vedere che artefatti mentre una limitazione del suo potere non è solo una conquista civile dell'altro e anche e soprattutto la possibilità di esprimersi come soggetto per l'altro e per il tecnico la possibilità di avere una per città una percezione una percezione non è artificiosa della realtà
Quei concetti di crisi e di situazioni di rischio anch'essi come segreti legati alla nozione di emergenza e il paziente soggetto che tende a venire in primo piano
La crisi ha che fare con un operazione conoscitiva e con una scelta in questo senso l'emergenza può diventare l'occasione di una scelta consapevole
è necessario però che il paziente abbia voce per parlare e per tale ragione il puro controllo dei sintomi prima ancora che un sopruso è un limite una preclusione di possibilità un tragico errore tecnico
Situazioni di rischio un'espressione che si riferisce a quei periodi della vita quelle fasi in cui il pericolo di crisi è più elevato l'adolescenza il pensionamento il cambiamento di ambiente
Gli avvenimenti della vita la storia personale entrano così in un rapporto Conan con urgenza psichiatrica
Nell'emergenza pertanto l'aspetto di derivazione medica dell'urgenza di viene solo uno degli elementi che entrano in gioco è necessario prendere in esame l'arco più ampio di dati per poter pervenire ad una decisione
Ma bisogna soprattutto esserci nella situazione perché questa possa adeguatamente parlarci
è questo il discorso della valutazione operazione che appare assolutamente distinta dalla diagnosi
In un'emergenza occorre valutare oltre che diagnosticare occorre rendersi rendersi conto di ciò che sta accadendo tramite il proprio essere osservatore partecipe
Sperimentando un incontro con l'altro che ha una storia un ambiente una sintomatologia psichiatrica d'urgenza
è su questo piano il piano della valutazione dell'esserci che forse si può porre il problema del rapporto possibile tra psichiatri e medicina
Un rapporto che nella pratica delle emergenze spesso di contiguità fisica
Entrando negli ospedali generali con la legge di riforma tale problema si è necessariamente posto
A nostro parere l'incontro con la medicina non può che avvenire rispetto ad una medicina che riconosca l'inadeguatezza del proprio modello basato sulla centralità istituzionale sull'oggettivazione
A questo modello le nostre pratiche oppongono la centralità territoriale l'aver e la relazione tra soggetti
Un motore un modello diverso ma più adeguato anche ad ambiti per i quali modello medico ampiamente insufficiente come la tutela dell'ambiente e la salute nei luoghi di lavoro la prevenzione per l'infanzia l'età anziana le indica
Scrive Agostino Pirella vogliamo citare a conclusione del nostro lavoro le posizioni di critica la separatezza dell'atto medico non debbono trascurare che ciò che si domanda non è una nuova separatezza tecnica
Psicologico e sociologico o altro ma un nuovo orientamento della medicina che riconosca la propria crisi e la necessità di rispettare elaborazioni professionali autonome
Senza pretese di ricondurre ad omogeneità disciplinare ciò che è bene possa svilupparsi liberamente
La scienza non sopporta poteri disciplinari d'autorità indiscutibili per la psichiatria che ancora rispetta il proprio fallimento istituzionale questo discorso è ancora più valido
Ringraziamo Roberto Roberti per la sua relazione sul crinale delle emergenze e diamo adesso la parola Filippo Maria Ferro che ci leggerà una relazione dal titolo il mito della cronicità
Rinuncio in qualche modo la legge l'elaborato che vedete poi negli atti mi premeva fare alcune considerazioni
Merito possibile discussione tenendo anche presente che cose che sono state dette
Prima per esempio la relazione di Purpura e del suo collaboratore mi trovano molto consenziente su alcune cose anzi mi ha molto sorpreso che ci sia stata una collimare di impostazione teorica riguardo a certe
Elaborazione del concetto di crisi per esempio la settima proprio l'ultima settimana
Io sostenuto una lettura della crisi al convegno di Pavia che si faceva riferimento proprio alla fisica di Trilogy né ma vorrei saltare questi aspetti teorici e vedere soprattutto di centrare l'argomento dal dal punto di vista clinico che quello che interessa i più le riflessioni io penso anzitutto che proprio leggevo ieri sera l'edizione ultima Filippi il del trattato
Che la cosa importante sia di ripensare la nostra pratica anche la nostra che Oria
Al di là di tutto una serie di mistificazioni che sono state giustapposizione tra Ottocento e Novecento mi sembra per esempio che questa figurativi Pinel fosse particolarmente moderna rispetto a tanti libri o sullo scaffale contemporaneamente da leggere e che in questa rivendicazione del gesto con cui di solito Pinel e consegnato alla storia della Psichiatria
Dica come a volte questa rottura istituzionale questa pratica di istituzionale sia riduttiva rispetto a un pensiero che sta molto profondamente dietro il gesto e questo vale trasportato secondo me da P. nel a Franco Basaglia e cioè il tentativo di ridurre al gesto anti istituzionale quello che in realtà è una mutazione culturale profonda
Dico questo perché la considerazione di questa figura presente Lippi nel metti in discussione tutta una ideologia della cronicità
Che si è strutturata conseguentemente
E rimando per questo al lavoro che ha fatto Lantieri Lorandi analisi come
La concezione della cronicità sia essenzialmente una concezione che si sviluppa appartiene alla mille ottocento sessanta per strutturale
Uno psichiatra dei primi da ottocento non ha l'idea che ci possa essere una cronicità non ha neanche l'idea che il fatto morboso possa esser qualcosa che si discosti dalla storia Interna dell'individuo
Per cui la lettura in questo senso del rapporto tra moral di fisica
Che fa Pinel sulla scorta degli ideologo che è estremamente moderna da questo punto di vista e risponde anche a tante considerazioni che son fatte oggi nel pomeriggio
Ora venendo alla questione della propriamente della crisi
Non ci troviamo di fronte con una la rivalutazione del concetto di crisi proprio nella misura in cui si rivede il concetto di cronicità
E questa nozione di crisi è stata in questi anni variamente sofferta all'interno dalla nostra pratica
Perché ovviamente la prima cosa che se dovuto fare è stata quella di abbandonare il concetto che la crisi fosse un evento destrutturato tre
Che era collegato all'assistere alla naturalità dello sviluppo presente di una psicosi senza che questo fosse sostanzialmente modificabile da una presi in cura o da una donazione dissenso Al Fatah
Poi c'è stato un periodo ovviamente antinomico rispetto a questo in cui la crisi è stata letta come un fatto
Sostanzialmente positivo anzi sempre positivo la lettura che abbiamo fatto tutti sollecitati da lei in via e che c'è impegnati così in un confronto molto coinvolgente con i pazienti in crisi soprattutto con i giovani
Psicotici alla prima crisi ora anche questa
Concezione non ha mancato di sollevare a distanza dei ripensamenti proprio per l'ottimismo tutto sommato riduttivo che portava con sé
Più coerente la concezione a cui si è accennato prima nella relazione di porpora cercherà crisi rappresenti un momento di instabilità
E che vada quindi letta in quest'ottica incipit che che vada di codificata come una situazione di estrema complessità come indicatore del fatto che le trasformazioni non sono lineari ma sono necessariamente discontinuo e come è stato giustamente detto
E questo però comporta una ovviamente una revisione di quella che è la Presa in cura della situazione di crisi che ci porta alle considerazioni che faceva prima Tranchina sulla base di esperienze di Terni ma anche di altri e cioè la crisi è qualcosa che impegna a un lavoro dentro la crisi
Come preoccupazione massima dell'operare psichiatrico
Cioè nel senso che all'interno della crisi paziente ripropone in modo senza più veli
Tutta una serie di problemi che non sono i problemi del qui ed ora ma solo i problemi del suo processo di identificazione
Più primitivi che si ripropongono tutte le volte che c'è una un pass non tanto in relazione a un evento della vita qualsiasi ma in relazione a un evento specifico che ripropone queste situazioni mature attive
E che quindi il lavoro
Dentro la crisi sia di primaria importanza per orientare lo sviluppo della crisi stessa si ricordava che ovviamente la crisi
In ambiente tradizionale porta molto spesso a una del maturazione di queste evoluzioni e quindi a un esito involutivo
Che invece la crisi gestita in una relazione che le dia senso può portare non è una cosa automatica peso dei pazienti che possono nonostante tutto trovarsi notevoli difficoltà anche in una relazione che abbia senso ma in ogni cosa puoi entrare quindi in modo molto positivo l'andamento della della cura
Tenendo presente che in questo caso c'è una saldatura precisa anche dal punto di vista epistemologico
Se ritiene che vi sento un po'da Gaston in questo cioè tra quella che è la pratica della clinica intesa come conoscenza del fatto clinico
E la pratica come prese in cura di quello che si sta osservando cioè non esiste una psicopatologia che si ponga come osservazione neutrale esiste una Psicopatologia che partecipa in modo
Costruttivo alle costruzioni alle trasformazioni che si vanno compiendo all'interno del paziente
Qual è il suo fare alcune considerazioni che riguardano propriamente la pratica della crisi
Anzitutto la crisi non coincide con la cui sia nel senso che la crisi è definibile come qualcosa che dice dell'evoluzione di un sistema sistema interno
Discontinua non necessariamente acuta possiamo avere per esempio delle situazioni di crisi che si protraggono
Per un certo periodo di tempo che possono essere anche relativamente subdole possono essere per esempio la comparsa di vissuti psicotici che dura un certo tempo che si sviluppano
Come un di raggio di certe situazioni nel senso di una perdita momentanea di certi equilibri in vista la ridefinizione di altri equilibrio possono essere anche delle fluttuazioni di sintomi che non hanno un andamento lineare da questo punto di vista propongo di considerare anche una categoria psicopatologica che è abbastanza significativa quella dell'assoluzione
In da mettersi tra il sintomo che qualcosa che si muove del paziente si relaziona determinate situazioni e la vera di vestiti azione delirante che comporta una messi in discussione i tutti i parametri la soluzione è qualcosa che invece condensa certe difficoltà e le opacizzazione Pica presente l'assoluzione dell'anoressia mentale
Ora che cosa succede quando si va a a relazionarsi con queste situazioni tenendo presente che il relazionarsi non implica una pratica secondo me aspecifica ma qualcosa che
L'operatore deve concepire come una non solo una conoscenza dalla storia il paziente ma una prese in carico di una relazione dove tutto viene a prendere un senso allora noi possiamo vedere delle cose che si possono aggiungere a quello che diceva per ricerche la crisi ha una durata che è proporzionale all'intervento cioè non è una durata naturale ma è una durata proporzionale intervento tant'è vero che le possiamo vedere
Dei pazienti che quando comincia la presi in cura ripetono le crisi ma le crisi perdono il il carattere di a Curzi così dilatata come nella prima manifestazione diventano dei fatti
Molto intercorrenti è sempre più contenuti addirittura potete vedere delle crisi comparire all'interno di una seduta e a risolversi nell'ambito della seduta medesima
Oppure nella fase più avanzata della presi in carico voi potete vedere
Che l'elemento della crisi si ripropone magari con un'insistenza di un fenomeno onirico che trascrive la crisi tenete presente che ovviamente i pazienti in crisi non sono in grado di riferire materiale onirico perché non c'è distinzione tra il processo primario del sogno e il processo primario della crisi medesima che rappresenta una assoluta omologia di situazione dal punto di vista psicopatologico
Ora questo che cosa configura configura che è stato prima citato molto opportunamente ed Antonucci pensiero di bio che nell'ambito di questa possibilità trasformazione Ale
Si sia da parte di questa presi in cura che propone una relazione dissenso una possibilità di proporre uno schermo atto un contenitore se volete atto a promuovere questa trasformazione direi che qui si gioca il problema della dell'orientamento l'uso grafico che è un'esigenza anche nella pratica cioè nel senso che avete dei pazienti in cui l'evento trasforma attivo comporta certo tipo di contenimento e pazienti in cui il contenimento deve essere superiore questi in ordine per esempio alla possibilità di ricovero o di operazioni di un servizio è evidente che la gestione di una situazione di crisi acuta comporta un contenimento che va al di là della prese in cura che sia di una qualsiasi altra situazione della psicopatologia
Richiede tempi di di relazione molto più lunghi richiede soprattutto che il paziente abbia un referente adeguato che può essere la situazione diciamo del servizio oppure può essere più in felicemente una situazione ospedaliera
Tenendo presente che poi questa Guzzi e appunto non è una Cuzzi e temporale ma è una Cuzzi qualitativa per cui anche se la cute si protrae per qualche mese non per questo deve essere considerata come un fatto cronico ma semplicemente come una difficoltà a ricreare delle situazioni di equilibri su piani più assestati
Nuove ora questa credo che sia il parametro con cui ci si può muovere in questo senso devo dire anche una cosa che quando ci si occupava in modo molto l'indiano delle crisi
E io stesso era così la cosa che facevo preferenzialmente nella pratica
I risultati erano dal punto di vista Khatami Nisticò abbastanza discutibile in che senso nel senso che intanto le crisi
Anche partecipate o anche non partecipate
Possono anche avere delle remittente spontaneo basta che non sia in gestite male cioè meglio lasciarle assesta a se stesse piuttosto che intervenire malamente questa è la critica che si poteva fare alla psichiatria istituzionale
Che se mai le mandava sì sì sempre in senso negativo mentre invece l'IST instabilità lasciata a se stesse a volte riesce anche degli assestamenti auto terapeutici
Questo è il primo punto l'altro punto è che spesso la mobilitazione nei confronti di queste situazioni quando è molto intensa e controproducenti
Dire che io per esempio ho migliorato la carta mesi rispetto alla presi in cura delle crisi nella misura in cui mi sono tranquillizzato io rispetto le situazioni di crisi
Faccio l'esempio per esempio di di una paziente che ho visto questa mattina che è arrivata in ospedale per avere un appuntamento per un appuntamento e non arrivava l'appuntamento perché e in effetti caduta a terra davanti al pronto soccorso un'anoressica mentale gravissima molto scompensato dal punto istinti e mistico
E devo dire presente do subito verificato come
L'andare incontro mobilitando sì con il convincimento e con l'accettazione dei dei suoi parametri risoluzione che aveva fatto il medico internista aveva rapidamente esasperato la situazione
Mentre invece diciamo è bastato spostarsi a qualcosa che con la soluzione della paziente sembrava non c'entra nulla
Perché la situazione diventasse rapidamente traumatizzata
E per desse diciamo tutta la Cuzzi che all'inizio dimostrava cioè in altri termini bisogna riconoscere che se nel from nei confronti della situazione di crisi si hanno delle grosse responsabilità
Di intervento
La cosa più importante non è tanto una mobilitazione in senso quantitativo nei confronti dell'episodio quanti invece la messa appunto
Di una qualità
Della relazione con l'operatore ed è la possibilità che l'operatore sia in grado veramente di dare una donazione dissenso al messaggio del paziente e questo comporta un ripensamenti epistemologico che nel segno anche di una relazione la rilettura di certi momenti della psichiatria e secondo me autenticamente anche nel pensiero di Basaglia diventa oggi necessaria grazie
Ringraziamo Filippo Maria Ferro per la sua relazione
Sul mito della cronicità
E apriamo brevemente dibattito sugli ultimi tre interventi
Siamo firmo e io faccio una proposta
Di passare subito all'ultima sezione che sono i cicli vitali tra biologia e Fenomenologia e di riservarci poi interventi di discussione all'ultimo alla fine di questa sessione del del convegno per cui invito Enrico Salvi coordinatore del Dipartimento di salute mentale di Cortona
Di coordinare questa sezione di lavori
Anticipando che Adriano ossicini il senatore ossicini è impegnato nei lavori della Camera del Senato oggi pomeriggio e civili si scusa perché non potrà partecipare portare il suo contributo che però sarà pubblicato negli atti
Prego Enrico
Grazie mi sembra che avere previsto questa
Sessione
Permette di valutare appieno quel passaggio in cui Roberto perde la sua relazione faceva riferimento citando Pirella da quella che è stato un fallimento istituzionale a che cosa significa
Aver lavorato per far sì che i terminali dell'esclusione terminali delle non risposte potessero essere i punti di partenza per indagare i meccanismi di riproduzione della quotidianità ed è la normalità
Mi sembra importante anche da un punto di vista di politica sanitaria che come Psichiatria democratica si apra il fronte del dei settori di intervento proprio per riprendere quell'affermazione che Magritte Rosetti faceva nel suo intervento di possibilità per ciascuno di impegnarsi nella sua sfera di influenza di portare un contributo e allora insieme importante di nuovo che la prima di queste relazioni abbia che fare tratti del problema
Del curare all'aver cura dell'handicappato grave in una situazione in cui forse è opportuno ricordare che contemporaneamente in questi dieci anni
Cento mila ragazzi hanno smesso di frequentare istituti scuole speciali classi differenziate
E contemporaneamente hanno incominciato a vivere una vita quotidiano della scuola di tutti
Questa significati questo significa
Che la popolazione complessiva i cittadini del domani si confrontano con il problema della diversità non tanto a una dimensione culturale quanto nella loro vita quotidiana e su questo forse lo rispetteremo abbastanza su che cosa significa riprodursi
In questo ciclo vitale avendo accanto la diversità avendo accanto tra virgolette il diverso
Io apro solo questo flash anche perché è di questi giorni
La notizia che dalla civile così culturale Francia invece qualcuno pensa di nuovo che la soluzione sia la Rupe Tarpea per gli handicappati
Io penso che coniugare di nuovo scienza e politica oggi nel mille trecentottantasette significa anche indignarsi eticamente
Per questa pseudoscienza per questi pseudo miracoli tecnici istrici della diagnosi precoce di tutti quegli screening che altro non sono se non ridare la responsabilità il potere di scelte in mano di o di dare chiglie
Io penso che come Psichiatria Democratica
Noi dobbiamo riscoprire il gusto di indignarci e di nuovo cito Margherita Rossetti quando invece la mentalità la caduta di tensione rispetto a quello che non c'è ancora troppo spesso la politica in questi anni è stata la politica dell'intanto qualcuno ha scritto sulla politica dell'intanto e mi sembra che la giornata di oggi ossia un canto del cigno di tigri evocati cava forse sì o liberarsi da tanti legacci che come ci capiamo pratica d'auto in questi anni per non riuscire a sviluppare appieno le potenzialità che grazie
Alla tenace al lavoro organizzativo e di nuovo
Alle possibilità che il gruppo di Psiche Democratica Centro Italia ci ha dato i cita di vedere l'organizzazione di nuovo come mediazione tra teoria e pratica per evitare che questi tre ambiti in questi tre settori si autonominò l'uno dall'altro
E allora riservando le altre cose alla fine del dei lepre delle due relazioni previste io vorrei passare velocemente la parola a Giorgio Spini Ripa che ci parlerà del dai curare ad aver cura dell'handicappato grave
E il mio intervento è frutto di un'esperienza che è stata fatta a Roma
In un istituto medico psico pedagogico che sia una Scuola viva
I principi su cui fondare la nostra pratica sanitaria si identificano con i risultati della riflessione teorica che ha interessato la scienza medica negli ultimi anni
E che solo forze riassumibili con le dovute i limiti di ogni generalizzazione dallo slogan della organizzazione mondiale della sanità from Chiurchiù che dal curare all'aver cura
Nel quale è possibile leggere lo sforzo di sostituire il vecchio modello operativo sanitario specialistico rigido è sintetizzabile nella sequenza malattia terapia guarigione con una più flessibile multidimensionale modalità di intervento che veda la persona malata nella sua complessità e globalità come oggetto di una particolare cura
In terza rima ecologico preoccupazione interesse solidarietà comprensione aiuto da parte di tutti gli operatori
Ciò è possibile a condizione che alcuni concetti generali come salute e malattia siano sottoposti ad una profonda revisione se infatti la medicina tradizionale fa riferimento alla salute alla malattia identificando la prima come norma e biologica e sociale e la seconda come eccezione e biologica e sociale
Rispetta teorizzazioni quanto meno arbitrarie la nuova medicina propone invece una lettura diversa nel rapporto tra l'uomo la malattia e la sua salute
Definendo queste due variabili come aspetti compresenti all'interno della vita umana
Ed in particolare affermando che la malattia non può essere considerato un evento abbi norme ed estraneo al fluire dell'esistenza bensì un'esperienza attive soggettiva della persona
Un particolare momento del rapporto dell'uomo con il proprio corpo
La malattia innegabile oggettiva diventa attraverso i linguaggi del corpo un segno il cui significato è un più profondo bisogno di vita di rapporto di socialità che la medicina non è ancora preparata soddisfare questo non deve portare a ridurre una riforma dell'intervento sanitario nella semplicistica richiesta di una maggiore umanizzazione
Benzi ad affermare con la medicina che non riferisca i bisogni umani all'interno della propria elaborazione teorica
E delle sue strutture operative OK legga la malattia e non la persona come oggetto del suo interessamento e necessariamente fallimentare
Quanto detto assume un evidente importanza se ci riferiamo al lavoro sanitario con il bambino handicappato laddove lo stato di malattia è un elemento costante nell'economia della personalità dell'individuo
Il bambino handicappato infatti e sempre in condizioni di bisogno e se le persone operatori genitori coetanei che interagiscono con lunghi non si prendono cura della sua sofferenza permettendogli di socializzare il suo vissuto di malattia le sue fantasie le sue difficoltà
E i suoi sforzi per superarli qualsiasi integrazione sociale sarà velleitaria
Egli cioè potrà socializzanti solo se sarà accettato come persona e come persona globale e solo se avrà la possibilità di socializzare anche il suo handicap tanto come vissuto tanto come difficoltà di prestazione
In campo strettamente riabilitativo dativo perciò dichiarare di voler passare dalla cura della malattia all'aver cura della salute comporta operazione radicale o comporta operare radicali mutamenti nella filosofia di intervento in primo luogo significa rovesciare i parametri di riferimento diagnostico-terapeutici in base ai quali il trattamento del bambino viene impostato in negativo valutando i suoi deficit i suoi ritardi e le sue difficoltà
Per elaborare invece una metodologia di intervento fondata in positivo
Sulle competenze sulle prete anzianità evidenti latente residui del bambino alla luce delle quali ogni oggettiva difficoltà diventa un problema da risolvere più che una statica né minorazioni
In secondo luogo significa abbandonare l'impostazione settoriale e asociale di una prassi riabilitativa rigida e ripetitiva e necessariamente marginale ante per rapportarsi alla globalità della persona
Riservando al contesto sociale e alla dimensione dei rapporti interpersonali il giusto peso che hanno all'interno della su su della strutturazione del disturbo e del suo sviluppo
Recuperando una prospettiva evolutiva in sede diagnostica terapeutica e prognostica che permetta di lavorare realisticamente per il futuro del bambino
In terzo luogo significa denunciare come inutile e dannoso l'intervento terapeutico che fonda la sua ragion d'essere nel suo stessi Perazzi
Quantitativo più terapia più riserve più risultati e qualitativo stesse terapia stessi risultati per elaborare invece una modalità di intervento che riduca al minimo i i tempi della terapia demedicalizzazione editi l'esercizio terapeutico proposto nell'ambito di un'artificiosa seduta
E se tutti gli unisca adesso la preoccupazione di primeggiare di privilegiare l'esperienza concreta
Sappia essere elastica è adattabile ad ogni singola situazione e disponibile a sottoporsi a verifiche costante che possano modificare la qualità degli obiettivi e dei suoi mezzi per raggiungerli in sintesi
Se la medicina della malattia e unidirezionale cioè mirata a valutare l'handicap e verrà ed ad intervenire contro di esso
La medicina della salute si prende cura
Del bambino in quanto tale nella sua interezza e nella sua qualità di essere sociale
Delle problematiche cognitive affettive che pesano sul bambino che vive quotidianamente nonostante il suo handicap
Delle competenze in suo possesso e delle potenzialità di sviluppo e di compenso
Infine indirettamente deve il PGT specifici intervenendo in modo tale da ridurne al minimo l'opera di disturbo sull'efficacia delle consolidate attive all'ambiente e delle relazioni sociali
Gli orientamenti ora descritti acquistano la luce più chiara se ci riferiamo al bambino handicappato grave
In questa situazione non interessa eccessivo ed esclusivo per gli aspetti deficitarie nello sviluppo psicomotorio del bambino è da considerarsi inutile
Perché essi sono spesso poco affatto modificabili
Inoltre dannoso perché non risponde a reali bisogni del bambino oppure gli attribuisce altri arbitrariamente
Basti pensare ai prolungati interventi mirati a stimolare la produzione verbale o l'apprendimento della lettura e della scrittura che stesse il grave crisi subire se infatti per il grave si intende un bambino che per pesanti meglio l'azione sul piano motorio cognitivo e relazionale e assolutamente dipendente dell'adulto
Anche nelle più elementari situazioni della vita quotidiana ed è privo molto povero di strumenti efficaci per rapportarsi con la realtà
L'obiettivo della riabilitazione non poche coincidere con la sollecitazione del favorire quanto più è possibile da un lato la conquista di una sempre più reale autonomia
Dall'altro lo sviluppo delle più semplici competenze comunicative
Che laddove il linguaggio il povero assente siano esplicitate con mezzi non verbali
Autonomia comunicazioni vengono così ad essere i campi del periodo d'Italia intervento di un progetto
Che vuole fornire realisticamente al grave le minime indispensabili prerogative per il suo inserimento sociale e il suo benessere
Personale
Oltretutto questa linea operativa ci sembra l'unica che cercando di evitare al grave le stimolazioni per lui troppo o troppo poco impegnative
O di loro spesso frequenta alternarsi possa ridurre al minimo i notevoli rischi che Illy per le sue caratteristiche perché spesso poveri stereotipi modalità di interazione ambientale corre sul piano psicopatologico
Il caso del bambino handicappato grave diventa perciò un duro banco di prova per la prassi riabilitativa
In quanto qui più che mai solo l'intervento che legga la cura e non la guarigione i bisogni e non i tecnici
L'autonomia e non la funzionalità come suoi elementi qualificanti è in grado di evitare gli opposti atteggiamenti fallimentare gli opposti al presente va elementari nella rassegna d'assistenza che artistica e dell'efficientismo superficiali
E invece rispondere in maniera concreta con le adeguate a disposizione affettiva alla dolorosa domanda inespressa del bambino
Questa sensibilità
Più umana che specialistica sarà poi la garanzia per una progettazione realistica per quanto riguarda i tempi dell'intervento
Mettendo fine alle Terapia interminabili che pretendendo di rispondere quantitativamente alla qualità dei bisogni del grave ritardano invece la sensibilizzazione dei contesti umani
In cui il bambino vive e nei quali soltanto può trovare il suo posto è forse la sua parte di felicità
Il bambino handicappato grave permessi per le caratteristiche che lo definiscono costringe tutti gli operatori che a vari livelli si occupano di lui ad una profonda revisione del loro ruolo e delle loro modalità di intervento educatori terapisti e medici
In questo caso a meno che essi non applicano pedissequamente in modo indifferenziato il loro modello operativo troveranno via via sempre maggiori difficoltà delle ignare un'aria di competenza specifica e ben definita secondi classici sistemi di riferimento
Se infatti di fronte a disturbi specifici sul piano motorio cognitivo comunicativo
Gli operatori si orientano sufficientemente utilizzando le loro mappe teoriche i loro abituali punti d'orientamento con la crescita del bambino e l'aumento della gravità del disturbo che diventa più blog globale e a specifico
E se si trovano ad avere indicazioni teoriche strumentale e strumenti pratici inadeguati e insufficienti
Una metodologia di superamento di tale difficoltà consisterà nell'incontro e nel confronto degli operatori che per mestiere si interessano di quel bambino
Per progettare insieme alla nuova impostazione che implica una serie di modifiche
Nella terapia cioè nei suoi invettive nei suoi mezzi che deve focalizzarsi sui livelli minimi di autonomia e di comunicazione che generalmente se uno degli schemi classici l'intervento
Nell'intervento pedagogico la scuola deve ristrutturarsi nei programmi d'apprendimento privilegiando le competenze del bambino in vista della sua massima autonomia e organizzarsi in modo strutturale per integrarlo efficacemente
Nell'atteggiamento di fondo di tutti gli operatori i quali devono creare lo spazio effettivo adeguato in cui inserire il rapporto con il bambino e di conseguenza a lavorare sulle capacità relazionale
Sulle loro capacità relazionale
Su queste idee su questa ipotesi di metodologia nell'ambito dell'associazione di Psichiatria democratica si è costituito un gruppo infanzia rivolta a tutte le persone che per mestiere stanno con i bambini insegnanti educatori riabilitazioni terapeutici e medici
Vorremmo essere in grado di interessare chi vive con disagio il momento attuale
Perché sentendo il bisogno di cambiare di definire una nuova professionalità comprenda che è inutile e dannoso chiudersi nell'isolamento dello specialismo il cui risultato non può che essere lo spezzettamento del bambino
Vorremmo offrire uno spazio per riflettere insieme sulla Teoria sulla metodologia sulla pratica quotidiana del lavoro
Perché siamo convinti che iniziare a costruire insieme una scienza dei servizi territoriali per l'infanzia sia l'antidoto più potente contro lo specialismo e contro il Pd ritmo
Vorremmo essere un punto di riferimento per tutte le persone che sono interessati a quanto è stato detto e l'occasione di questo convegno lo può diventare
Ringraziamo Giorgio scriveva non solo per quello che ha detto ma soprattutto per quello che ci permette di intravedere in termini di prospettive di lavoro su cui vorrei ritornare alla fine della sessione ora la parola
A Giovanna Montinari che ci parlerà dei percorsi della gravità all'adolescenza lavorazione congiunta con cinque Rotunno Satta truppa
Dunque sembra chiaro che il cui il superamento del concetto di gravità della psichiatria non può che andare verso un concetto di valutazione multifattoriale di questa
Io mi occuperò appunto nello specifico di una fase della vita che si chiama dove scienza e che ha davanti a sé dei compiti di sviluppo ogni individuo ha dei compiti di sviluppo a seconda del ciclo vitale escono dalla fase del suo ciclo vitale i compiti di sviluppo propri dell'adolescente del giovane adulto
Ma li conosciamo tutti i cambiamenti corporei l'emancipazione della tutela degli adulti la sessualizzazione la costruzione di relazioni di coppia e così via
Tali compiti ci fanno riflettere sul fatto che la riuscita di essi non dipende solo dall'adolescente come persona ma dipende anche in parte dalle opportunità che gli sono offerte e dal sistema di rapporti affettivi e relazionali in cui è inserito riguarda questa fascia
Di utenti per i servizi ma di popolazione normale generale noi ci confrontiamo con un passato assistenziale drammatico
Soprattutto per uno spazio vuoto riempito da controllo rieducazione e ghettizzazione in gruppi marginali
Un vuoto su cui a nostro avviso sia trasversalmente collocata sempre una psichiatria nosografica
Per cui quando la cosiddetta crisi giovanile travalicano alla tolleranza e la possibilità di comprensione del mondo degli adulti soprattutto sul piano comportamentale
E se entrava a pieno titolo a far parte della patologia o della devianza
Con il termine di crisi evolutiva oggi ampiamente superato anche in ambito clinico
Si è voluto spesso nascondere impotenza per la non comprensione che il fenomeno sollecita anche se dobbiamo dire che i cambiamenti sociali di quest'ultimo ventennio
Se da un lato hanno portato alla ribalta il problema specifico di questa fascia d'età dall'altra la risposta sociale sembra essere più diretta a un aumento della tolleranza che non riconoscimento dello specifico
Mi sembra molto interessante quello che dice le buddisti in un ultimo libro uscito adesso adolescenza terminata interminabile e gli dice
I giovani adulti opposta adolescenti trovano nel posto che la società contemporanea gli riserva uno specchio
Una ecco per le loro difficoltà di cambiare e per la loro incapacità di essere potenti malgrado le falle che inclina non incrinano i loro conflitti d'identificazione e la loro espansione accise mistica
Si potrebbe quindi parlare di uno scoglio sociologico oltre che biologico ai piedi del quale il posto adolescente deve abbandonare le sue armi cioè le sue rappresentazioni di Progetti
Il convergere speculare di questi due scogli lo condurrebbe allora ad una ad un'adolescenza interminabile che cronologicamente viene iscriversi nel passare del tempo sociale
Questo convergere lascia poco spazio all'espressione conflittuale
Conducendo a pratiche operative del conflitto a Mezzate dei sessualizzata e al drenaggio tramite l'azione queste sono varie maniere in cui si possono definire le depressioni bianche degli adolescenti
Dobbiamo quindi rinunciare a una definizione univoca di gravità
A favore della Consob della considerazione che quello che accade è grave nella misura in cui l'adolescente lo sente tale ciò non può essere disancorato da che cosa dalla capacità di osservare e partecipare alla specifica gravità in atto in ciascuna conoscente
Concetti clinici quali libri davano l'arresto di sviluppo introdotti dall'offre ci aiuterà a discriminare meglio a superare il concetto di crisi evolutiva
Ci aiutano anche a capire i modi peculiari non solo del funzionamento mentale relazionale dell'adolescente ma indicano anche come sia necessario accompagnare e sta per prendere al volo un segnale di disagio che o annuncia il rischio di un fallimento o è già il risultato di esso
Ci è sembrato dolente doverosa interrogarci sull'idea di gravità che hanno che naturalmente e sull'atteggiamento interno con cui si pone verso questa fascia giovanile
è chiaro che se volessimo fare una discriminazione
Il grossolano sui pazienti giovani che vediamo nel nostro servizio intanto possiamo dire che è una indagine di di ricerca su un anno
Ci siamo accorti che nella fascia d'età fra i quattordici e ventitré anni il trenta per cento degli utenti poteva essere considerato psicotico
Quindi è chiaro che ne potremmo dire che i più gravi sono gli adolescenti psicotici anche se sappiamo quanto è importante saper differenziare da un funzionamento psicotico un atto psicotico e una psicosi
Ma non è necessario considerare gli adolescenti psicotici gravi non solo loro soprattutto se ne commettiamo queste valutazioni alle dinamiche dell'équipe di fronte al giovane in difficoltà
Paura di influenzare in senso negativo ecco che compare rapidamente il fantasma pedagogico odiata una cura
Paura di non vedere la gravità dietro una maschera visiva fantasma della diffidenza
Speranza che il tempo del transito nel servizio si abbrevia tale speranza ci sembra collegata a quella che è sembrata una riserva comune la paura di psichiatri Zani ma che significa avere paura di di psichiatri Zare rispetta la cultura che circola nei servizi
E in che modo possiamo uscire rompere l'annoso dilemma cui sappiamo bene non c'è risposta fra la domanda
Che influenza strada domanda che influenza i modelli o sono i modelli di risposta che definiscono la la domanda
Quindi dobbiamo attrezzarci ma anche ottica e imparare a recepire le differenze all'interno di quel calderone che rischia di essere la devianza o la patologia giovanile
Sono più utile allora strumenti di lettura che rispettino da un lato la capacità di progettarsi in un tempo evolutivo nella relazione con l'adolescente
Dall'altra tuttavia di rispettare quella dimensione singolare di tempo si in cronico quell'adolescente nel qui ed ora richiama e provoca
Salvare questa comunicazione come molti Autori sull'adolescenza dicono oggi può comportare indubbiamente un alto margine di errore di rischio
Che tuttavia non accettare di correre ci può riportare a quel paziente che oggi ha trent'anni e che ha cominciato la sua carriera psichiatrica sedici anni quando sentiva le voci che gli dicevano di non studiare è stato considerato grave è stato trattato con l'elettroshock con farmaci e quando i consigli torno a scuola studia e ha preso il suo diploma a ventuno è crollato e oggi tristemente può dire chi è cieco perché siccome si masturbava non aveva tempo di studiare
Allora può essere grave che ci si dimentichi di affrontare la situazione globale in cui l'adolescente si trova in cui noi e sintonizzarsi soltanto sui sintetico sui sintomi
Come può essere grave quando un paziente diciassette anni inattesa nella sala d'aspetto ha paura di un altro paziente di sessanta cronico che ormai viene da molti anni che potremmo dire che sta bene
Ma chi è più grave il paziente di sessanta che non si turba di fronte al ragazzo di sì diciassette inattesa o il ragazzo di diciassette che ha una profonda paura di diventare come grazie
Ringraziando Giovanni Avanti Inari chiederei Roberto Tartarelli di parlarci del rischio di invecchiare gli anziani con disturbi psichiatrici non per per effettuare il dilemma adolescenti anziane o i rischi di guerre tra poveri in termini di attenzioni ma proprio per vedere quanto è possibile rinforzarsi a vicenda
Data l'ora
Taglio qualcuna delle premesse che avevo fatto
Che avevamo fatto
Per dire sono qualcosa sulla specificità del disturbo sito geriatrico che a nostro avviso deriva soprattutto dal campo socioculturale nel suo particolare impatto
Con il se dell'anziano in specie alle prese con fenomeni corruttivi fisiologici nel con disturbi fisiopatologici per lo più croniche invalidanti
L'anziana è ad alto rischio di eventi che sono tutte imposte dei santi e distruttivi della rete di rapporti sociali e di legami affettivi
Pensionamento allontanamento dei figli eventuale perdita del coniuge della casa degli amici modificazione dello stato sociale eccetera
Paradossalmente come si può dedurre da certi dati recenti le gravi carenze dello Stato assistenziale del del mercato del lavoro sembrano di nuovo offrire spazio all'anziano
Nel senso di mettere sempre più in crisi la famiglia nucleare e di favorire quella combinatoria
In cui tra anziani e giovani si intrecciano rapporti di reciproco sostegno anche il recente grande interesse del mercato per gli anziani vedi spot pubblicitari con anziani in primo piano forse in grado di ridurne l'emarginazione
Certo comunque che nel vecchio con disturbi psichiatrici
Si sommano la più o meno rilevante emarginazione e la scarsa accettazione del disturbo psichiatrico una doppia gravità
Adesso vorrei dire quale vorrei fare decenni sul rischio della sofferenza psichica dell'anziano
Riassume Remo nei punti che seguono gli elementi principali che indicano i problemi ai rischi cui l'anziano va incontro quando manifesta disturbi psichiatrici
Primo punto la relativa ignoranza della psiche o geriatria
Ondate indubbio che riguarda tutti gli operatori sanitari in particolare il medico di base lo specialista psichiatra
In effetti è il corso di laurea in medicina come d'altra parte anche nel corso di specializzazione in psichiatria l'insegnamento della psiche geriatria in pratica del tutto assente almeno finora
Mancano inoltre completamente seri corsi di formazione e di aggiornamento
è da dire che da un po'di tempo fioriscono convegni si imposti anche congressi ma per lo più sono sostenuti o completamente sponsorizzati
Da case farmaceutiche fortemente interessati al potenziale enorme mercato di farmaci per la mente che invecchia
Secondo punto la difficoltà del rapporto medico-paziente
L'incontro con l'utente anziano rappresenta un momento delicato e decisivo del processo diagnostico e terapeutico in quanto mette in gioco non soltanto non soltanto le competenze tecniche dell'operatore psichiatrico
Ma anche la sua concezione dell'anziano della malattia e della morte
E di conseguenza le sue reazioni emotive e comportamentali
Inconsciamente molto spesso per esempio il vissuto onnipotente dell'operatore che viene stimolato e che tende a muoversi Polar mentre nelle due prospettive
Della negazione e dell'estraneità della sofferenza e della morte
Le aspettative dell'anziano inoltre sono in genere diverse da quelle dell'adulto perché si basano soprattutto sull'esigenza di stare meglio fisicamente ed emotivamente di soffrire meno di migliorare le proprie prestazioni intellettive sentite deteriorate
L'anziano ambisce pur piuttosto ad una guarigione ad una guarigione potremmo dire sociale cioè in ultima analisi alla possibilità di entrare in rapporto con gli altri
Sembra proprio che l'anziano sia spesso più saggio
Rifiuta in altre parole il termine di guarigione che è un termine sono d'accordo con l'accenno che questi che a proposito faceva Lo Savio
è un termine più consono alla stregoneria e ai procedimenti in genere ma dico magico primitivi
Terzo punto le difficoltà diagnostiche
Già crepe Ling
Considerava l'inquadramento clinico nosografica della patologia psichiatrica senile come uno dei più difficile di tutta la psichiatria innanzitutto le modificazioni della personalità che avvengano nel segno agenda in senso Pato plastico
Rendano conto di peculiarità psicopatologiche con conseguente frequenta frequente insorgenza di quadri pluri sindromi sì
La presentazione clinica risulta avere spesso caratteristiche che possono rendere imprecisa la diagnosi e assai difficoltosa la diagnosi differenziale
Si vedano ad esempio i casi della depressione mascherata delle sindromi deliranti e della pseudo demenza
L'applicazione all'anziana di categoria diagnostica estrapolate da quelle utilizzate nell'adulto rischia di produrre pure con un'osservazione clinica corretta diagnosi errate
Il procedimento diagnostico può essere ovviamente distorto da un'osservazione inadeguata per esempio derivante dal considerare l'anziana già di per sé depresso
In accordo ad un falso concetto culturale che tale lo vuole e a cui il medico spesso non si sottrae
Così che molti anziani depressi che potrebbero avere grande giovamento dalla terapia vengano lasciati senza cure con conseguenze molto spesso serie
I problemi diagnostici derivano insomma dalla necessità e dalla relativa difficoltà di instaurare un procedimento operativo che duri quanto la malattia
O la sofferenza in esame in continuo reciproco rimando con le osservazioni cliniche con i risultati della terapia e con le modificazioni dell'ambiente
Quarto punto la la prognosi diverse
La prognosi del disturbo psichiatrico dell'anziano può spesso differito
Da quella relativa al soggetto adulto le peculiari presentazioni cliniche deboli
La depressione per esempio
Le depressioni per esempio sono caratterizzate come è noto da una cattiva prognosi
Per di più questo pronostico negativo non sembra essere in relazione alla gravità dei sintomi osservati
Di qui la pericolosità di discriminare depressioni leggere le depressioni gravi per intervenire solo sulle seconde
Ai fini dell'intervento antidepressivo risultano quindi inutili le classiche contrapposizioni
Di tipo reattivo endogeno nevrotico psicotico proprio perché nell'anziano la depressione va sempre curata come un evento clinico prognosticamente serio
Per l'elevato rischio di suicidio per la frequenza delle ricadute per la lunga durata degli episodi
Per il rischio di cronicizzazione
Che ha perciò bisogno di precoce valido trattamento
D'altra parte stati deliranti frequenti nell'età senile sostenuti da cause come il sentimento di un aiuta abilità il disorientamento
Oltre ad essere per lo più transitori rispondono presto e bene a misure di sostegno ai bisogni del vivere quotidiano all'aiuto psicoterapico centrato sulle prove di realtà e ad interventi ambientali più vari
Le passerei al quinto e ultimo punto
Il problema terapeutico
La gestione terapeutica dell'udienza dell'utente psico geriatrico dovrebbe prevedere una strategia unitaria strutturata a vari livelli
Se è un trattamento unilaterale derivante da un approccio biologico oppure sociale oppure psicologico è talora accettabile
In altre fasce di età
Nel senior risulta ingiustificato
Proprio per la stretta proprio per la stretta e dinamica interconnessione dei molteplici fattori collegati correlati alla sofferenza in atto
L'assistenza sociale costituisce una linea di intervento fondamentale
Dati i problemi tinte di integrazione di inserimento propri dell'età senile
Dove è una malattia psichica proprio di questi problemi spesso fonte insieme conseguenza
D'altronde un soggetto così vulnerabile alle influenze ambientali e familiari in quale all'anziana
Più che un semplice portatore di patologia diviene un indicatore di fattori patogene dice o patologici operanti in seno alla matrice ambientale e sui quali è molto spesso possibile intervenire
La mancanza o la mancata utilizzazione di strutture sociali di supporto può poi costringere l'operatore sanitario
Ad un'azione medica e medica Rizzante anche su sintomi che sono talora espressione più di un disagio sociale che di vera e propria
Tra virgolette patologia in atto
Esiste tuttavia al contrario il rischio di imputare esclusivamente a fattori sociali
La responsabilità di quadri sindromi sì
Così il che agendo in base a tali presupposti si potrà privare un paziente affetto da una specifica patologia psichiatrica di una indispensabile terapia farmacologica
L'anziano risulta del resto particolarmente esposto ai rischi di un inadeguato approccio psicofarmaco della pentito
Citiamo a questo proposito alcuni fattori solo alcuni fattori di rischio
Modificazioni farmacocinetica e farmacodinamica e che portano alla tossicità Poli patologia e Poli farmacia con interazioni pericolose
Il perso certi Bell'Italia effetti collaterali
Rilevanza dei fattori extra farmacologici
Scarsa come abbiam detto prima cultura psico gerarchica che può condurre a ritardi o astensioni terapeutiche la somministrazione di farmaci inappropriati specie le benzodiazepine
Ah sopra e sotto dosaggi a somministrazioni eccessivamente prolungati Hope eccessivamente prolungati oppure a sospensioni precoci
Al privilegio di altre terapie come unico tipo di intervento come la psicoterapia
E la socio terapia
Tutto ciò nel particolarmente evidente nel trattamento della patologia depressiva dove si verificano frequentemente astensioni e ritardi
E dove errori di dosaggio di modalità di somministrazione possono essere responsabili di modificazioni nostro Groninga della patologia in atto scatena menti di un episodio fuori dico
Induzione di un decorso cicli rapidi resistenti al litio scomparsa o riduzione dell'intervallo libero permanenza di sindromi
Residuali nonché della insorgenza di sindrome da sospensione crisi di astinenza ricadute depressive induzioni ricicli rapiti
Scatenamento io forbici
Nel trattamento dell'anziano non si dovrebbe poi prescindere da un approccio psicoterapico
Esso proprio perché si basa su un rapporto più costante continuato nel tempo oltre a una valutazione valuta validazione della diagnosi della prognosi e delle effetti della terapia
Il riconoscimento precoce di un eventuale modificazione non so Dromì che ha indotta da farmaci
In grado di garantire sostegno e responsabilizzazione
E diffondere fiducia nella possibilità di controllo della terapia ho finito
In questo senso sarebbe anche auspicabile un maggiore utilizzo della psicoterapia nelle sue varie prassi specifiche
Tutte riconosciute negli ultimi anni non solo desiderabili ma anche possibili e praticabili nell'utente geriatrico
Tutte queste considerazioni imporrebbero quindi nel trattamento del dell'anziano l'integrazione fra intervento farmaco
Siccome sono scelte rapide dovrebbe così essere possibile evitarli
O ridurli il rischio di subire oltre agli effetti negativi della patologia dell'invecchiamento anche quelli del nostro trattamento
Grazie
A partire da dalle cose che abbiamo sentito
In questi tre interventi permettetemi tre slash per poi poter passare la parola Tommaso Losavio per il dibattito stretto in questa ultima mezz'ora di lavori intensissimi di di oggi pomeriggio è anche molto ricchi stimolante
Un primo aspetto che mi sembra importante fondamentale sottolineare non perché non per concludere ma per aprire con delle domande riguardava proprio il superamento che intanto relazione abbiamo sentito di storiche contrapposizione o attualizzazione in esteri dibattiti sul rapporto tra corpo mente quando questo si dimentica della persona e della centralità della persona con cui abbiamo a che fare
Rispetta questo volevo rifarmi ricordare quanto ci diceva Giampiero Griffo a partire da una concezione allora
Dei danni che una persona può aver subito delimitazione del disabilità che questa persona povere
E di quanto è possibile continuare di nuovo a intendersi ugualmente con questa persona in quanto persona senza che questi danni
E limitazioni si trasformino in handicap questo non per riprodurre stantie polemiche rispetto alla genesi di questi problemi ma quanto terra citando l'OMS a riconsiderare la dimensione relazionale comunicativa fondamentale
E allora da questo punto di vista la necessità che se l'interlocutore nostro è una persona nella considerazione di questo interlocutore lo si consideri un alter-ego
Cioè lo si consideri analogamente hanno voi
Persone con diritti consapevoli e con delle possibilità questo per impedire una scena che Gorreri ricordare di un film splendido bellissimo figli di un dio minore di dire noi stessi tante volte implicitamente o esplicitamente se vuole parlare con me tu devi imparare il mio linguaggio queste quello che Jamie sedici alzare in una delle più belle quante volte noi diciamo questo quante volte palmo diamo il nostro linguaggio e come standard a cui l'altro si deve adeguare questo lo fa la maestra e la classe lo facciamo in casa lo facciamo in tutti quegli ambiti di vita quotidiana dimenticandoci di entrare in sintonia con tutta la fatica
Che facciamo a mettere tra parentesi ma non per negare i punti da cui partiamo per vedere dove è possibile incontrarci con l'altro
E allora in questa fusione di orizzonti in questa possibilità come qualcuno definiva per queste lingue nel silenzio per i bambini utenti coatti
Di esprimere di nuovo un loro modo di essersi non interstiziale rispetto le istituzioni ma come nuova possibilità per esprimersi nelle istituzioni e mediante l'istituzione che volevo ricordare quanto Tommaso introduceva nella sua relazione in sul concetto di gravità
Chiedendosi di interrogarsi su come si arriva la gravità
Perché la gravità si configura sempre come una figura che ha uno sfondo la gravità non è la carità o la punta di un iceberg non non ci limitiamo a questo così come nella scuola
L'espulsione dei grave guarda caso dei gravi handicappati psichici passa attraverso la messa tra parentesi di tutta quella realtà di malessere di difficoltà e di ritardi che all'interno della scuola veniamo ad avere così come di nuovo
La gravità lo è tanto più quanto Tommaso ricordava via impotenza solitudine difficoltà di collaborazione con l'utente e tra operatori
E questo terzo apertura non dimentichiamocelo è queste cose terza apertura perché altrimenti saremmo costretti a fantasticare qualsiasi onnipotenza ma anche qualsiasi multifattorialità rispetto invece una difficoltà di incontro di intendersi e di orientarsi
Terzo aspetto su cui è riaprire di nuovo
Riagganciandomi una cosa è uno dei punti della proposta che Franco Ungaro Basaglia stasera ci portava di del di modalità attuativa dei dipartimenti di salute mentale quando ricordava di nuovo un'attenzione non solo per l'età adulta ma anche per l'età evolutiva perché questo al di là come qualcuno ha ricordato non tanto per riprodurre i dibattiti sul cicatrizzazione Sion cicatrizzazione no ma quanto per rivedere una funzione che non sia quella della Psichiatria perché se qualche mese fa dicevamo
Dalla psichiatria la salute mentale sarei molto preoccupato se poi a livello organizzativo ritornassimo dalla salute mentale alla psichiatria e su questo vorrei richiudere aprire rispetto al discorso dei dipartimenti cioè rispetto a quali sono
Allora le modalità organizzative con cui noi quotidianamente non ci sentiamo soli nel nostro lavoro
Quali sono le modalità organizzative per cui la comunità in un territorio geografico ma una comunità fatta di storia di vita di persone di saperi si incontra e si confronta e come da questo punto di vista è possibile una ricomposizione di sedi come possibile comperare
Dei medici di famiglia forse provengo da realtà piccole in cui queste cose cerchiamo di praticarle ma di molto dipende anche da come pensiamo da dove vogliamo andare molto dipende anche da quella differenziazione che Sergio Piro ci ricorda tra intenzionalità fra l'andare a spaccare il capello in quattro invece vedere come possibile un'estensione come possibile una ricerca di alleanze che sono quelle che ci permettono di uscire dall'isolamento ci permettono di non discutere solamente di Bornato e degli operatori e di gravità guarda caso speculare degli utenti che più ci pongono problemi
E va da questo punto di vista io penso che iniziative come queste permettano di essere contemporaneamente presenti nel tempo e proiettati nel futuro grazie
Se qualcuno dei presenti vuole intervenire nelle tante cose che abbiamo detto oggi forse un po'di corsa e un po'senza dare molto spazio al dibattito abbiamo ancora una mezz'ora di tempo per poter discutere insieme
Volevo ricordare che comunque questa sera alle nove e mezza le gli associati a Psichiatria democratica si trovano in questa sala per fare un momento di verifica della situazione delle varie associazioni regionali
Un'altra cosa che volevo ricordare che ci sono delle tessere di iscritti a Psichiatria Democratica Centro Italia del mille novecentottantasette che non sono state ancora ritirate che le sono in segreteria
Agostino di regole
Nonostante l'ora tarda non è che voglia fare un intervento più che altro una domanda a ai tre relatori di questo ultimo quest'ultimo come si chiama sezione sezione perché qualcuno con gli USA termini inglesi workshop aggiunge
Cioè a me sembra che
Sia rimasta in ombra tranne forse nel primo intervento nei film d'azione quello che diceva sembra vicino fischia non so come si fa V questa
Quello che Enrico Salvi dicevo appunto l'aspetto organizzativo si preoccupava molto esplicitamente di una sorta di ritorno dalla dalla stando a difesa della salute mentale alla cicatrizzazione
Che è un rischio mi pare che la Montinari dicesse appunto siamo consapevoli di correre un certo tipo di rischio
Ecco io credo che non si tratti soltanto di dire siamo consapevoli di correre il rischio di cicatrizzare
Ma io credo che dobbiamo così approfittare di questa anche se siamo rimasti credo terzo un quarto di quelli che quelli dei partecipanti ed è ovvio non mi sembra talora però mi sembra ecco che si possa
Affrontare questa questione e cioè in termini molto precisi
C'è una tendenza alle specializzazioni no cioè ci sono gli altri ad uno Scientology
Poi ci sono quelli che come il collega
Tata Fiore no Tatarella Tatarella
Propone così criticando io penso anche un ritardo quello che può sembrare un ritardo italiano rispetto all'Europa un rispetto al mondo no
Perché noi non abbiamo Chico geriatri insomma non abbiamo fico Geriatria ecco appunto ma però noi sappiamo che ci sono dei fior di professori universitari
Follemente non solo loro anche fiordi psichiatriche sognano primariati strutture eccetera no
Beh io stato un po'in giro per il mondo credo che anche voi insomma perché adesso si viaggia molto quindi fortunatamente non ci accontentiamo di leggere relazioni sulle riviste o libri su andiamo anche a vedere e e i quando andiamo a vedere la Fico Geriatria vediamo appunto delle per le strutture
A maggiore o minore tasso di squali dita squallore e in cui dei vecchi girovaga uno probabilmente hanno una un'attenzione alle loro condizioni biologiche molto molto elevata con così screening continui
Dei saliente del
Di tanti altri fattori ematochimici probabilmente sono anche inseriti in un ricerca sui fattori sociali
Che hanno determinato con la loro condizione però dire in realtà sono chiusi dentro insomma no e vai con l'anno ecco in queste strutture il problema non è evidentemente soltanto quello di dire di no a queste strutture e credo anche che scrivo vero non sia quello di dire di no articolo Geriatria e basta ecco si tratta probabilmente di tradurre questi no in termini appunto di una diversa organizzazione delle risposte
Di una diversa penetrazione anche dei problemi perché evidentemente come possiamo non essere d'accordo col collega
Tranelli quando ci dice e bisogna bisogna ma verificare la somministrazione di psicofarmaci bisogna intervenire no
Perché perché la depressione dell'anziano ha una sua specificità e come possiamo dire di no ecco però sono i modi di questo intervento ecco che vanno messi sotto monitoraggio forme come sì potrei dire
Cioè bisogna che studiando una diversa organizzazione delle risposte ecco su questo evidentemente ci sono c'è molta strada da fare molta strada io non è chiaro che non c'è spazio per dire
Come il medico di base posso dare risposte come la duecento o luogo o logico geriatra possono fare il Sud a supporto tecnico all'intera un intervento nella scuola o all'intervento nel quartiere per dire ecco cioè questo mi sembra la dimensione in cui si coniugano si collegano in momenti di scientifici di approfondimento di specializzazione anche ma in un contesto però di verifica con quello che veramente accade come io ma contento di questa frase che ho colto trascritto da Montinari che importante che l'adolescente se sente la situazione come grave anche noi dobbiamo accettare che la situazione sia gran non mi accontento perché io voglio sapere se la situazione effettivamente grave è realmente gravi e allora questa verifica sulla situazione che o non è grave non può che essere una verifica collettiva una verifica sociale non vedo altra possibilità di verificare se la situazione è veramente grave come è grave
Ecco evidentemente questo è un traguardo è una un itinerario una prospettiva è un programma se vogliamo dire così
E su questo ecco mi sembra ecco che le relazioni quest'ultimo sezione abbia indicato soltanto il alcuni problemi in mano per carità nessuno pretende le soluzioni ma nemmeno anche il modo come muoversi concretamente verso questa direzione è una critica che faccio ma è anche una domanda non lo fosse
Il relatore Ivo vogliono dare una risposta
Non vorrei che la mia relazione sia stata interpretata male ecco il mio primo è il nostro primo intento era di di di porre sul tappeto la necessità di una formazione di un di un aggiornamento super premi di cui non tutti sono a conoscenza e al non tutti hanno una cultura per affrontare certi problemi che sono sicuramente specifici noi ogni giorno nell'attività clinica ci troviamo di fronte a gravi danni
Per Petrachi ai danni del soggetto del dell'utente anziano
Per per per difetto di conoscenze sui problemi dell'anziano i rischi di cui al qui accennavo era un tentativo di di di vedere di di dire proprio a quali rischi lo l'utente anziano psichiatri andava incontro
Nel per quanto riguarda quello che diceva Pirella
Nell'ultima parte della relazione avevamo anche fatto qualche tentativo di dare delle risposte purtroppo non c'è stato tempo ma sanno perfettamente d'accordo con la risposta non è non ce l'abbiano
Dobbiamo sono tener conto dei rischi che corre per in questo se io tengo conto dei rischi posso dare delle risposte più adeguate
Devo dire che sono abbastanza preoccupato di rispondere quindi all'estrema
Che come al solito devo dire una cosa un po'
Io la dico però non vorrebbe essere attiva cioè nel senso che mi sembra che che Pirella forse l'ha sentito bene la relazione cioè il modo di come posso il problema del del gruppo infanzia perché a me sembra voglio dire che c'è una diversità di fondo rispetto alla scorsa ad esperienze Siria democratica come storia per quello che ha rappresentato
E diciamo l'ipotesi di questo di questo gruppo infanzia nasce proprio da quello che diceva Pirella cioè nel senso che questa va be
Il perché almeno
Allora ho capito cioè poi come per forza alla faccia delle messe sempre vivo per può darsi che ho capito male cioè
Perché mi sembra spero che tu avessi detto rispetto alle tre relazione no io volevo allora va bene l'idea di di ribadire
Ed ebbe a dire queste cose cioè quando come come neuropsichiatra infantile ma non sono diciamo come terapista della riabilitazione come educatori noi ci prendiamo il problema di affrontare diciamo ci poniamo devo deve affrontare il problema del bambino nella sua globalità
E rispetta acquisto mi sembra che scegliamo alcune cose diciamo importante cioè nel senso che per esempio c'è
Noi abbiamo abbiamo elaborato un
Un documento che sta lì all'entrata che più o meno tentiamo di venderlo
E proprio vengono dette queste cose cioè nel senso che noi pensavo che rispetto a questo ci siano rispetto al problema dell'infanzia si o due nuclei problematici uno e degradate
Diciamo secondo due direttrici quello orizzontale nel senso in una stessa fase di sviluppo medesimi problemi vanno affrontati secondo diverse prospettive
In relazione alle diverse a differenze delle competenze delle esperienze dei requisiti dei vari soggetti
Quello verticale nel senso che nel corso della propria storia lo stesso oggetto più volte tornerà a misurarsi con modalità e condizioni di volta in volta diverse con lo stesso problema e paghi poi volevo dire un'altra cosa importante che mi sembrava che nella nostra elaborazione del nostro gruppo più o meno fossero importante noi abbiamo
Fu diciamo rispetta questi conti con ci sono dei nuclei problematiche identifichiamo né nel la nel diciamo nella crescita del bambino
Rispetto a questi contenuti dei nuclei problematici
Si tratta solo di ampliare il loro ambito di validità a tutto il periodo dell'età evolutiva precisando costanti è variabile secondo le due delle azioni che ho letto prima orizzontale e verticale e quindi per esempio attaccamento
Su sull'argomento su quest'argomento abbiamo discussa anche letteralmente in relazione alla prima infanzia possiamo facilmente supporre questo tema per a ben più ampia risonanza in tutta la vita delle persone si tratta dunque oltre che di tornare sul già detto di introdurre nuove ipotesi possano verificare
Le conseguenze dell'attaccamento positivo o negativo nel corso delle varie fasi dell'età evolutiva
Autonomia
Possiamo considerarlo l'altra faccia del problema precedente è stato in parte già chiarito che lo stesso concetto di autonomia è un concetto evolutivo nel senso che si modifica nei contenuti con lo sviluppo stesso del bambino
Poi un pezzo importante diritto all'ascolto che io certo Montresor proprio arrabbiato rispetto a questo diritto alla scultura questo tema riguarda specificatamente l'atteggiamento dell'adulto nei confronti del bambino
Rispetto a ciò oltre a dover essere precisato il significato dell'ascolto nella quotidiana trasse professionale vanno ricercati insieme oralità che garantiscono i diversi momenti dello sviluppo reale ascolto del bambino ragazzi
Affettività professionalità sono proprio un binomio inconciliabile queste due realtà o viceversa la responsabile professionale ma non può evitare di fare i conti con l'effettività sarebbe interessante analizzare insieme esperienze vuole questo lo sa propositi ministro poi dalla cura l'aver cura
Questo che può sembrare uno slogan poco incisivo nel lavoro quotidiano può essere il banco di prova della loro professionalità tutta da inventare che privilegia rispetta l'insegnamento terapia all'educazione nel senso di fare argine quindi valorizzare ciò che c'è le spetta al surrogare ciò che in banca ore carente e ciò sia da un punto di vista medico riabilitativo che da quello che era logico
Didattico quindi io dico rispetta queste a me sembra che
Che come proposta proprio sia cioè ed eventi di grande proprio sottolinea questa cosa e rispetto a questo devo dire che come gruppo infanzia questo per bellicosa del convegno sembrava una cosa importante
A questo punto per dire una cosa che mi ero dimenticato prima fatta di segreteria del foglietto
Noi vorremmo invitare tutti psichiatri tutti tutte le persone che che fanno parte di questo convegno di aiutarci a fare un piccolo libricino che noi vorremmo chiamare i pensieri psichiatrici sui bambini
Quindi all'entrata c'è un foglietto con il nostro manifesto diciamo con la nostra cose in cui c'è uno spazio che uno può può dire e possibile proporre onde il pensierino un disegno una parola non ci fa piacere se ci fate questa cosa poi chi è interessata al ad essere invitato al gruppo infanzia può lasciare nome cognome indirizzo che noi e in questo dico forse scordato di dirlo a breve scadenza diciamo spazio di quindici giorni il tempo di organizzarsi faremo una riunione specifica del gruppo infanzia di Psichiatria democratica
Volevo fare una comunicazione
Questa sera per chi non viene qui sul Rai Regione di del Tevere della Rete Tre potete vedere un'intervista che hanno fatto suo alla nostra comunità De Prima Valle perché abbiamo occupato un appartamento abusivo IACP
Siccome abbiamo votati mettere da un anno sette pazienti che nessuno ci ha dato le case per poterli mettere pazienti che lavorano che si possono mantenere da soli
Abbiamo occupato un appartamento abusivo accedono del TG tre tomografo del TG tre e siamo riusciti anche con l'aiuto alla Camera del lavoro di tutte e tre le confederazioni sindacali
A stringere tre assessori intorno a un tavolo e adesso con la carta in mano una pistola in mano dell'appartamento forse riusciremo a poterle dimettere questo è come le istituzioni ma
No io sotto adesso è stato accusato di non aver ascoltato bene le relazioni ma non mi sembra perché io ho detto chiaramente che mi riferivo esplicitamente alle due ultime relazioni mentre la prima sulla prima non avevo molto da dire da questo punto di vista e quindi non non non è non era questa la questione insomma ecco mi riferivo appunto le due specialità attico geriatrica e la dello ad un recinto ludica
Due cioè il rischio di due specialità con due pratiche separate aggiuntive questo era la mia poiché venuta una risposta da parte del collega Tartarelli l'altra l'altra risposta non è venuta prendo atto
Se non ci sono altri interventi e dire che possiamo chiudere qui i lavori
Dandoci appuntamento a domani mattina alle nove
E dicendo anche che probabilmente quest'incontro a Man tenuto le promesse o comunque gli obiettivi che ci eravamo posti di non dare delle risposte ma porre degli interrogativi e dei programmi di lavoro grazie buonasera