Identità e regole delle professioni della Comunicazione

Buongiorno
Prego di prendere posto per favore
Buongiorno a tutti grazie di essere qui a questo incontro di studio
Ma con il ministro della Giustizia onorevole Clemente Mastella che ringrazio molto per la sua disponibilità oggi a partecipare a questo Forum della scuola di giornalismo la nostra scuola di giornalismo organizza appunto questi forum concentrandoli su questioni di particolare rilievo per assaggiare tanto la presenza per così dire dei nostri Giovanni
Che aspirano a fare i giornalisti sulle sui luoghi di emergenza diciamo così anche dell'opinione
Quanto appunto per tenera e la scuola stessa al corrente di quelli che sono i problemi grossi che si dibattono nella attualità
Direi che quello il problema che ci troviamo ad affrontare oggi
Un problema di rilievo
Veramente notevole sia in generale vale a dire sia in relazione a quei però che il problema delle professioni in generale sia in particolare per ciò che concerne più specificamente il problema della professione dei comunicatori come tutti quanti
Sappiamo come tutti quanti verifichiamo tutti i giorni la comunicazione è diventato un momento è diventata un momento che accompagna la nostra vita in quasi tutte le sue manifestazioni
E quindi non è casuale che la professione del comunicatore si sia per così dire frammentata in tanti Rivoli che hanno a che fare con il problema fondamentale della comunicazione non è casuale che la stessa formazione dei comunicatori
Pur essendo affidata all'università che come dice il nome ha il compito di riportare ad uno difficilmente riesce a fare ciò quindi di fronte a questo problema così importante importante diventa una regolamentazione
Di questa professione così delicata
Il disegno di legge di cui è autore il ministro Mastella è un disegno di legge che ha a che fare con il problema delle professioni più in generale coglie questo problema nodale per così dire della prestazione professionale vocazionale in un momento di grande crisi delle identificazioni professionali e di grande critica alle chiusure degli ordini
Quindi ha arrivi avviene in un momento storicamente molto delicato per queste problematiche e in particolari affronta in maniera nuova interessante problematica il problema dei comunicatori ciò che noi oggi in particolare vogliamo discutere qui con l'autore di questo disegno di legge
Ciò che ci chiama direttamente perché come università ne abbiamo tanto il corso di Scienza della comunicazione quanto la scuola di giornalismo quindi tanto una scuola che va verso un ordine professionale ormai pluridecennale codificato in un certo senso anche un po'corporativi Zatopek da cui una serie di critiche molto aspre
Sono avvenute all'ordine giornalisti è l'altro lato invece la formazione di giovani che vanno verso professioni non ancora regolamentate e bisognose invece di una regolamentazione tenendo conto appunto che la libertà di cui all'articolo trentatré della Costituzione che sovrintende
A
Gli albi professionali che sovrintende alla regolamentazione delle professioni tenendo conto che questa libertà non è soltanto svincola mento
Ma è anche regolamentazione e anzi soprattutto regolamentazione forse nell'ambito delle professioni
Il sapore della libertà torna ad essere un sapore antico come appartenenza e di identità quindi il discorso che faremo oggi è un discorso di particolare interesse di particolare attualità di particolare intensità anche ideologica di questo ringrazio tutti i partecipanti in particolare il ministro grazie
La parola al preside professor Lucio D'Alessandro
Naturalmente ringrazio il anche io il ministro Mastella per la sua presenza così come i rappresentanti dell'ordine professionale delle associazioni di riferimento del mondo della comunicazione vorrei dare un attimo così un'idea
Del tipo di a della ragione per la quale noi abbiamo pensato di ospitare in questo luogo di formazioni questo luogo del deputato alla formazione
Questo tipo di dibattito
Voi sapete che siamo in un momento diciamo ci sono dei frutti di stagione tra i flutti
Di questa stagione in questo momento nelle famiglie e quant'altro c'è il problema dell'orientamento le famiglie cercano l'intervento per i propri figli nelle scelte di facoltà universitarie e quant'altro ebbene se c'è una domanda che gli addetti all'orientamento si sentono fare molto spesso e questa ma io quando ha però conseguito una di questi
Ormai l'offerta formativa è vastissima uno di questi titoli di studio che cosa potrò fare nel mio orizzonte professionale futuro
è una domanda cui la risposta e obiettivamente assai difficile e assai difficile e qua bisogna fare anche se dal nuovo da parte del mondo universitario un minimo di autocritica
Sia perché tradizionalmente le università si sono preoccupate naturalmente di elaborare e di fornire di trasferire saperi anche critici ma ci sono tradizionalmente messe fuori
Dal tema della formazione alla professione
Per tradizione non hanno non si sono mai occupate di questo tema e diciamo purtroppo o volendo proseguire nel solco autocritico di questo hanno dato una dimostrazione diciamo alcune università voglio dire
Noi pensiamo di essere esclusi da questo non felice anche nella scelta della chiave della riforma dei tanti curricula formativi che sono stati pensati molti dei quali non hanno un effettivo riscontro professionale e quindi c'è un un grande tema di questo tipo c'è un'università
Che non non ha tradizione rispondere a questa domanda che cosa potrò fare dopo il titolo di studi e anche un'università che spesso riflette troppo se stesso
Però è anche vero che la la domanda trova difficoltà di risposta anche nella selva normativa nella selva dell'Offerta diciamo o di lavoro da un lato anche dalla secondo mattina che riguarda il mondo delle professioni
Io voglio fare un esempio che non riguarda il motore la comunicazione ma che riguarda laureati di questa Università come di altre università
Del territorio nazionale per esempio voi sapete che esiste una laurea sceso ed educazione per educatori professionali non è una laurea inventata da qualche ateneo e una laurea ufficiale
Del del sistema universitario di questo Paese ebbene per strano che possa sembrare quando dice il l'amministrazione pubblica sa dei concorsi mi riferisco in particolare alle altre per educatori professionali i laureati
I educato gli USA non possono partecipare perché e per quello che il complesso sistema lobbistico di questo Paese possono partecipare soli quelli che hanno conseguito un titolo gli educatori professionali presso le Regioni
Dico questo per far capire quanto sia complesso questo sistema in tutto questo diciamo e anche a valere su una riflessione sul tema della professionalità molto importante interviene oggi il disegno di legge Mastella
E come dire tenta di dare un sistema un insieme di regole al mondo delle professioni un insieme di regole che tengono conto degli interessi privati e anche degli interessi pubblici che sono presenti nel settore che non tenta di regolamentare il tutto escludendo o quello che il mondo delle professioni e il loro libero associazionismo che cerca anche di valorizzare la presenza degli ordini professionali e tenta un difficile equilibrio ci sono naturalmente alcune criticità è un discorso estremamente complesso e per questa ragione che noi abbiamo anche invitato ad essere presenti con le ripeto li ringrazio di rappresentanti proprio di questo mondo delle professioni
Una delle cose sulle quali abbiamo molto riflettuto uno dei pegni che noi stiamo cercando di pagare i nostri giovani e questo non fare una formazione di tipo autoreferenziale
Noi non pensiamo assolutamente che sia possibile immaginare dei curricula al nostro tavolo senza fare un preciso riferimento
Al al mondo delle professioni e senza saggiare costantemente questo tipo di formazione attraverso la collaborazione con loro e attraverso un attività statistica sempre più intensa sempre più forte credo che sia questo uno degli aspetti ai quali noi dobbiamo guardare per il resto ringrazio nuovamente il ministro Mastella e naturalmente ci affidiamo al nostro moderatore nostro docente professor Paolo Scarpa
Grazie presi le grazie ancora a tutti io purtroppo devo allontanarmi augurandovi buon lavoro e ringraziando ancora una volta il ministro per la sua presenza e qui affido coordinamento professore scatta l'
Grazie al magnifico rettore appoggia sempre le nostre iniziative grazie al presidente Alessandro che ha lanciato a questa idea e un ringraziamento lordo anch'io e il capi delle associazioni professionali che intervengono in questo dibattito naturalmente il ringraziamento al ministro ma nord darò più motivato fra un minuto
Il compito minore di fare in un Elenco
Delle
Di alcuni almeno criticità che sottendono questa materia questo tema e indicare alcune delle scelte più urgenti noi siamo partiti non è un'esclusiva ma insomma di delega di partenza nostra e il sistema paese e i diritti dei cittadini partendo da questo verso naturalmente evitiamo il corporativismo perlomeno ci proviamo
Proviamo evitare ragionando di associazioni e di professionisti dei privilegi e forse per questa vivace anche modo di recuperare credibilità e ruolo sociale
Vedi l'indagine sulla classe dirigente italiana il libro appena
Allora
Il tema viene di attualità anche per gli obblighi e le utilità europea insomma il nostro Paese deve urgentemente definire l'assetto delle professioni e per quanto ci riguarda quelle della comunicazione
L'ispirazione principale l'ho accennato prima e il servizio agli utenti e poi la tutela professionale
Il Parlamento deve definire uso la parola deve perché è inutile che giriamo intorno ai temi deve definire la via universitaria per la preparazione anche dei professionisti della comunicazione
Dicevano ieri che il nodo per esempio sul rinnovo delle elezioni dell'ordine nessuna scuola di giornalismo siamo ancora all'abc
Per il sistema Paese
L'università
Che cosa deve fare in questo quadro l'università
E deve mettersi in grado di fare un'offerta formativa
Che sia funzionale a questo quadro che sia in grado di fondere
I saperi accademici con quelli professionali
E chi definisce l'offerta formativa
Solo gli accademici oppure assieme ai docenti che arrivano dalle professioni
E questi quelli che arrivano dalle professioni con quale profilo entrano all'università con quale ruolo
Con quale selezione
Con quali compensi
Per concorso con un mandato a termine ma pieno
Come per esempio che accade
In qualche parte
Dell'Europa oppure vogliamo rimanere nell'incertezza delle regole e delle convenienze
Perché più o meno così è andato l'inserimento dei professionisti della comunicazione
E c'è da chiedersi se i segnali che abbiamo ci dicono che è cominciato lei sotto dei migliori magari cominciano fanno tre cinque lezioni e poi mandano vi aiuta
E le tesi
Chi segue pretese se non è il momento questo più alto della verifica per offerta formativa e della preparazione
All'ingresso nella professione quale altro momento cioè
Chi sei cure le tesi
Se voi date a un professionista qualificato capace che viene dalla professione
Perché poi bisogna chiamare le cose per nome
Uno stipendio un compenso chiamatelo come volete
Per un anno di lavoro che è pari a un mese di lavoro di un ordinario dell'università
Provate a chiedervi se questa è una premessa stabilizzante di dedizione o se non sia come dire una premessa tutta a rischio quantomeno
Il disegno di legge Mastella
Ha detto Mastella anzi la scritto
Io sono il soggetto privo nel riordino delle professione io credo che dobbiamo davvero un ringraziamento non rituale
Al ministro
Per la decisa sollecitudine con la quale ha preso in mano questo tema scottante
Sono almeno dieci anni che nelle Commissioni parlamentari ci sono audizioni che hanno questa materia ad oggetto vero
Finalmente arriva Mastella dice adesso usciamo c'è una proposta vi invito a discutere dei in questo senso che il nostro convegno sì realizza allora
Su questo disegno di legge siccome io devo fare l'elenco delle criticità e delle scelte mi consentirà al ministro di fare qualche domanda la definizione di professione intellettuale
E possibile realizzare ciò con il livello della scuola secondaria superiore
Oppure è meglio prevedere la laurea per tutti
Lauria di qualità non ciclostile laurea nella quale c'è fusione vera dei saperi accademici coi satelliti professionali
Secondo
Gli ordini e le associazioni riconosciute naturalmente parliamo soprattutto di questa novità delle associazioni riconosciuti il sistema scelto è duale ordini associazioni riconosciuto e c'è da vedere
Come dire se sono ben individuati i criteri selettivi per la collocazione dei professionisti nell'uno l'ordine o nell'altro le associazioni e se si lasciano troppe libere interpretazione
Cioè che non corriamo il rischio di illuderci di ridefinire l'assetto del poi ce lo ritroviamo ballerino dall'altra parte terza domanda
E ragionevole ridurre
La durata del tirocinio
A dodici mesi
Una volta il contratto di lavoro dei giornalisti prevedeva quando ho cominciato io nel sessantadue
Prevedeva i diciotto mesi di praticantato il compenso era redattore con meno di diciotto mesi di anzianità professionale c'era una riduzione di stipendio perché ovviamente non c'era una prestazione pariglia
Oggi in dodici mesi facciamo tutto
Da trentasei a dodici forse una via di mezzo ventiquattro potrebbe esserci
Per quarta domanda le associazioni professionali riconosciuto
Naturalmente avranno
Il citavo prima il ministro se autodefinito pilot e commentava l'indagine Censis su questa indagine del Censis che cosa dice signori dice
Sentendo i presidenti delle associazioni professionali
Dice quello che ci interessa di più è la formazione continua l'ottanta per cento
Loro l'orientamento deontologico trentasei virgola nove
Chiediamoci cosa significa questo
Allora formazione aggiornamento ottanta
Gestione deontologica meno della metà
Allora le associazioni riconosciute
La partecipazione come dice la relazione al disegno di legge pagina ventuno sessanta Camera dei deputati
Alla fine della prima colonna par di capire che lasciata libera
Ma oggi
Nelle associazioni dei comunicatori chiedo ai Garbagnati agli altri amici è vero che gli iscritti sono il dieci venti per cento
Che la stragrande maggioranza non aderisce alle associazioni dei comunicatori
E allora
Se uno non è iscritto
Pensate che Possati delinea un codice deontologico
No evidentemente non solo l'esperienza di oggi ci dice che laddove le associazioni hanno provato sono state portate in tribunale per danni all'immagine
Perché erano state sottoposte a un codice deontologico professionale
L'ordine dei giornalisti che hanno invece l'obbligatorietà dell'iscrizione per l'esercizio della professione
Non solo alla rappresentanza l'elenco in qualche modo garantisce dialoga con l'offerta formativa e garantisce la società civile sulla qualità del professionista ma la gestione deontologica del codice dei giornalisti il signor Farina dodici mesi sono speso per non andare all'ordine al Consiglio nazionale si è ritirato dall'ordine
Questo avviene perché cella obbligatorietà dell'iscrizione
Mi domando se non si debba fare altrettanto veri comunicato
E poi altra domanda
L'organismo che gestisce
La deontologia
Deve essere pletorico come il Consiglio nazionale dei giornalisti centoquaranta persone qui credo che il prossimo turno siano o conviene invece fare un Giurì
Al numero più piccolo più veloce più agile perché su questi temi bisogna intervenire a botta calda
La discussione sulla pubblicità di Dolce e Gabbana i quattro maschietti che stanno sulla fanciulla elegante non può andare in risposta fra otto dodici mesi deve andare entro otto giorni
L'istituto dell'autodisciplina pubblicitaria seppure con un regime del tutto privatistico si avvicina
Ma quanti sono gli iscritti fanno capo tutti
No allora il problema è appunto della libertà di adesione o meno
Altra domanda al Tribunale di Milano quando c'è il discorso del fallimento Parmalat
Il liquidatore dottor Bondi
Ha dichiarato che la comunicazione di Parmalat era falsa
Falsa
Naturalmente ciò vale per Parmalat ma vale per i risparmiatori che hanno investito su Parmalat azioni e obbligazioni
Qual è la via di uscita che avevano individuato due associazioni professionali dice FrP e
AssoComunicazione dico bene
O era la tua sorella
No insomma la soluzione era noi facciamo l'istruttoria
Diciamo che il Fai il collega ha fatto comunicazione deontologicamente scorretta ma non potendo intervenire perché non abbiamo rappresentanza istituzionale chiediamo a Consob e a Borsa Italiana
Di comminare le pene
è la soluzione
Ho visto che è indispensabile l'intervento fatto in quel modo cioè sentenza non appellabile al tribunale civile affidare questa competenza alle associazioni
Credo di domande averne fatte più di qualcuna aggiungo due informazioni
Entro il mese uscirà il sesto rapporto Censis corsi sulla comunicazione
C'è la comparazione della domanda italiana degli italiani nell'aria del comunicazione con le esperienze di Inghilterra Francia Spagna e germani
Secondo informazione
Alla LUISS abbiamo in corso una ricerca sulle professioni della comunicazione in Italia in Europa
Stiamo facendo il lavoro appunto di ricerca ad autunno faremo un seminario internazionale
Il primo volume uscirà ai primi di aprile il secondo ai primi di settembre credo fra ottobre e novembre faremo questo seminario confronto a livello europeo
Naturalmente e di colleghi che rappresentano le associazioni professionali e gli accademici che si occupano di queste cose anche il ministro sarà invitato perché vede vedremo di fare questa comparazione
Ultima battuta
Forse qualcuno ricorderà che credo se ricordo bene nel novantanove o due mila
Dall'UCSI dall'associazione dei giornalisti cattolici venne la proposta di istituire sulla base dell'esperienza del Comitato di bioetica il comitato di media e
Andammo dal presidente Ciampi
Rappresentare l'idea
C'erano congiunture tipo quella di adesso di questi manifesti toscani o altri insomma che agitavano le acque riceve ma secondo me è una buona idea proviamo andare avanti non se n'è fatto nulla l'idea era di farne un come dire organismo molto veloce di persuasione e dissuasione
Che poteva intervenire sull'aria della comunicazione
La debutto lì
Vuoi mai che possa diventare inutile anche questa
Proposta
Credo di avere finito le domande mi scuso se erano anche abbondanti
Adesso sentiamo
Le proposte che fanno i rappresentanti delle varie parti professionali nell'area della comunicazione e comincerei con Furio Garbagnati che è presidente della sorella cioè dell'Associazione italiana delle agenzie di relazioni
Buongiorno
Io sono presidente dell'ansa del Tevere
Tanto per darvi due no sì e l'associazione che raggruppa le oggi cinquantun principali in tre di relazioni pubbliche operanti in Italia con circa mille addetti diretti
Cento milioni di fatturato onorari è un indotto di alcune centinaia i milioni di euro
Ho diviso questo mio breve intervento in tra i punti sostanzialmente Primo il disegno di legge del ministro Mastella rappresenta indubbiamente un deciso passo avanti in merito al tema della riconoscimento professionale
Con riferimento alle professioni che non coincidono con quelle già svolte tipicamente agli ordini
Riprendendo il cammino che fu malauguratamente interrotto alcuni anni fa Dante il disegno di legge Vietti e riprendendone lo schema attuale
Un plauso quindi al ministro per avere dato nuova vita a questo tema che da tempo era sul tappeto
è importante che una professione come quella dei comuni dei comunicatori
E particolarmente in questo ambito quella delle relazioni pubbliche trovi anche a livello normativo uno status giuridico definito e connesso al ruolo sempre più strategico
Che la professione sta assumendo nelle organizzazioni pubbliche e priva
Personalmente ma anche a nome dell'associazione che rappresento debbo dire di avere sempre avuto una certa contrarietà verso gli ordini professionali
Lo stesso disegno di legge definisce nei suoi primi capoversi il sistema ordinistico quando un sistema predisposto a tutela dei propri iscritti
Quindi un sistema per sua natura corporativo
E sottolinea più avanti come la scelta sia quella di conferire agli ordini una fisionomia organizzativa priva appunto di connotati autoreferenziali e corporativi ma proiettata nell'interesse del mercato
Su questo punto francamente non mi è chiaro con quali strumenti disegno di legge posso intervenire per modificare i caratteri di autoreferenzialità propri tedio
A mio parere sono invece le associazioni professionali riconosciute
Che garantendo il libero accesso alle professioni
Ma nel contempo definendo parametri di qualità e di deontologia proprio delle associazioni stesse tutela no in primo luogo le scelte dell'utenza
E quindi agiscono nell'interesse prioritario del mercato
E non come invece pare scritto nel disegno di legge dei propri associati l'esercizio della attività professionale rimane libero per chiunque
Ma l'appartenenza all'associazione riconosciuta apra valore erga omnes di tutela e di garanzia sulla qualità delle prestazioni però professionali erogate
E il cosiddetto modello Dellai sensing che nell'ambito della professione delle relazioni pubbliche è stato adottato in numerosi Paesi
Primo fra tutti per importanza il regno unito con un governante attesa ma anche dai paesi più disparati Svizzera Brasile Nigeria per fare alcuni esempi e sta per essere adottato anche da Paesi quali Russia e Canada
A su questo fatto molto interessante lo spunto di Scandaletti è vero noi rappresentiamo una netta minoranza rispetto ai professionisti di relazioni pubbliche
Sono stati fatti moltissimi studi secondo me i numeri sono in gran parte inattendibili però si dice che nel nostro nel nostro Paese operano circa settanta mila relatori pubblici
Se diciamo che lei associazioni ne rappresentano a livello di persona fisica commenta dirà dopo il collega ed amico Prandi circa un migliaio mille e due noi rappresentiamo circa mille dipendenti si vede che assolutamente i numeri nonché non collimano
Sono però fermamente convinto che come è avvenuto il sta avvenendo in Gran Bretagna la presenza di associazioni professionali riconosciute sia sostanzialmente dia al mercato la possibilità di scegliere sostanzialmente e quindi anche se il numero degli iscritti a queste associazioni estremamente ridotto rispetto al numero complessivo rappresenti una leva estremamente importante
La presenza delle associazioni professionali riconosciute e quindi di un'associazione professionale riconosciuta nell'ambito delle relazioni pubbliche deve presupporre a mio parere il fatto che le relazioni pubbliche impattino sul pubblico interesse io credo che le reazioni pubbliche impattino sul pubblico interesse e pertanto devono essere regolate a protezione del pubblico interesse spesso e quindi la comunità dei relatori pubblici debba essere riconosciuta come portatrice di un significativo contributo allo sviluppo della socio della società
Il principio ispiratore di ogni associazione riconosciuta deve essere quello della tutela dell'utenza
Che si manifesta attraverso la presenza di codici deontologici di appartenenza impressionante qualcosa che detto tu a proposito del certe emergenze
Attraverso come giustamente sottolineato il concetto di rappresentatività e gli strumenti di formazione professionale
Venendo ora all'ultimo punto quello dell'offerta forme dell'offerta formativa
Anche qui come si suol dire si danno il si danno i numeri nell'ambito del nostro sistema del nostro settore assistiamo dunque obliterare per certi versi sconcertante dell'offerta formativa
Una quarantina di corsi di laurea in Relazioni pubbliche scienza della comunicazione una stima di oltre mille laureati all'anno un numero imprecisato di master decine di miliardi iscritti
Ben venga certamente la scolarizzazione dei comunicatori è un'altra testimonianza che la professione al mai assurto il ruolo di disciplina
Dobbiamo tuttavia chiederci sia questa crescita quantitativa corrisponde un'effettiva crescita qualitativa che sia in grado di commisurare l'offerta professionale con la domanda del mercato
E non invece si è creatore di un'area di parcheggio peggio un incubatore di precariato
Il precariato vero non la giusta flessibilità della legge Biagi il precariato che crea sottotiro cooperazione intellettuale spingendo sul mercato migliaia di giovani
Privi di una adeguata preparazione professionale
Alla formazione sul campo possono e devono contribuire soprattutto le associazioni professionali e le imprese aderenti che hanno tutto l'interesse specifico a farsi che possono essere stabiliti in in modo permanente nelle proprie impresa un capitale un umano solito in quanto vivono e producono solo in forza e qualità dei propri professionisti ben vengano quindi tutte le forme di tirocinio un tirocinio che sia regolamentato e definito
E che superi l'ambiguità di quelli che oggi vengono chiamati molto spesso impropriamente stage e che si tratta esclusivamente diciamocelo chiaramente di di sola sfruttamento professionale professionale
Affinché percorso formativo sia strettamente collegato al dialogo con il mondo dell'impresa e delle associazioni che come Astore rappresentano il settore
è quindi necessario che da un lato i contenuti formativi che si richiamano alle relazioni pubbliche e dalla comunicazione tizia impresa utile cosa siano ispirati sempre più al principio della qualità senza alcuna paura di un robusto c'è cauto
Laddove questo principio non sia rispettato e dall'alto che cresca il rapporto tra il mondo accademico con quelle delle imprese e delle associazione affinché si giunga ad una corretta sinergia di una più completa sintonia tra le attese del mercato l'insegnamento didattico e soprattutto le aspettative dei giovani
Grazie a Verbania
Abbiamo sentito il parere delle proposte delle agenzie sentiamo adesso quella dei professionisti chiamerei Andrea Prandi
Al microfono prego
Quel giorno buongiorno
In particolare al onorevole Mastella che sta facendo un lavoro molto importante lo dico subito noi speriamo che questo Progetto vada sul vada in porto e da la la Lafferty un'associazione che io rappresento da due anni come presidente ma che a cinquant'anni di storia e si è posto questo obiettivo già cinquanta anni fa in cinquant'anni non è ancora riuscita arrivare a un obiettivo che è quello del riconoscimento speriamo di arrivarci e
Noi siamo anche dell'idea che se per cupa che motivo siccome il Progetto riguarda molte associazioni non soltanto quella dei professionisti della comunicazione
Se dovesse incontrare qualche ostacolo noi pensiamo che il la rivoluzione che avvenuto nel sistema dell'informazione della comunicazione oggi sia tale
Che anche pensare a un ragionamento a parte per la comunicazione quindi salvare comunque in ogni caso il il tema della professione della comunicazione
Rivedere quello che possa essere quindi considerare che nel in un'eventuale ipotesi in cui tutto il pacchetto dovesse incontrare qualche ostacolo noi riteniamo che valga la pena comunque di fare uno stralcio non voglio essere pessimista anzi mi auguro che che Pazzini nella sua integrità Progetto rimane il fatto che io ritengo fondamento io e la nostra associazione ritiene fondamentale portare avanti una revisione della normativa per quanto riguarda la professione della comunicazione
è vero che i serbi per esempio l'associazione che rappresenta un migliaio di professionisti oggi
Io penso come lascio da parte della Shoah parte tutto il discorso giuridico di commento sul progetto Mastella e quant'altro mi associo a quello che ha detto il collega Garbagnati faccio solo un
Riporto un esperienza personale io sono un giornalista e quindi sono iscritto all'ordine dei giornalisti
Nel momento in cui però ormai più di dieci anni fa ho lasciato alla professione di giornalista e ho iniziato a fare la propria senza professione comico dell'impresa in imprese comunque di importanti Omnitel Merloni Elettrodomestici oggi Edison
Mi sono reso conto del per questo che poi attivamente o sono entrato nell'associazione
Che le regole un potevano essere le stesse per l'ordine e per chi fa la comunicazione d'impresa per un motivo molto semplice chi fa il giornalista ha un interesse pubblico cioè fondamentalmente non rappresenta l'interesse di una parte almeno non dovrebbe
Dovrebbe rappresentare l'interesse pubblico chi lavora per nel mio caso per Edison è ovvio che in modo trasparente rappresenta l'interesse di una parte a questo punto non può più fare riferimento all'ordine al al codice deontologico dell'ordine dei giornalisti ha bisogno di avere un un nuovo riferimento etico il problema è che molti giornalisti che come fanno il passaggio alla fine non fanno riferimento più a nessun nessun tipo di etica se non a quella personale
Noi recentemente abbiamo fatto come fare più di indagine sull'assenza sulla corporate social responsability da cui veniva fuori che molti comunicatori intervistati un cinquanta per cento riteneva diceva a che cosa ha fatto riferimento nel momento in cui decidete qual è la la etica della vostra impresa del codice etico dell'impresa o si ragiona su questi temi
La risposta era al primo posto la mia etica personale ora io dico come come possibile cioè voglio dire auguriamoci che tutti coloro che fanno comunicazione d'impresa abbiano una etica eccezionale però ecco non ci si può lasciare alla al personalismo perché se no soprattutto visto il crescente ruolo come diceva prima il professore Scandaletti del l'esigenza del mercato per esempio che richiede informazioni sempre più trasparente sempre più quindi non ci si io qualcuno dei comunicatori anche dei giornalisti lamentare il fatto che oggi ci sono troppe regole la Consob la Borsa stabiliscono dei paletti
Allora il mio punto di vista è che queste regole a me personalmente e credo molti colleghi abbiano aiutato
Perché nel momento in cui c'è poi bisogna essere sinceri nel momento in cui il presidente o l'amministratore delegato di una società anche quotata
Di fatto delle richieste e tu non sei il solo a difendere la tua etica personale se vogliamo nei confronti del presidente e dell'amministratore delegato della tua società
E tu sei una posizione un po'debole se dalla sua parte c'è un sistema di regole e un Codice etico professionale cui tu puoi fare riferimento questo ti dà più forza quindi io vedo questo come un aiuto un supporto del motivo per cui io e come me altre mille persone la nostra associazione si stanno impegnando su questi su questi temi evidentemente però lasciando su base volontaristica e non avendo nemmeno riconoscimento giuridico dell'associazione ci siamo dovuti inventare altre cose per attrarre consenso verso di noi ad esempio cercare di attrarre i più bravi all'interno dell'associazione coloro che possono rappresentare un esempio anche per i giovani
Ecco questo è un fattore di attrazione che noi abbiamo utilizzato fino ad ora piuttosto che il servizio che viene offerto insomma ci ma questo di per sé insufficiente l'aperitivo vero nocciolo
La vera motivazione quando io vedo tanti colleghi ecco qual è il motivo per cui mi devi scrivere il motivo vero per cui ti devi scrivere
Dovrebbe essere quello che tu fai riferimento a un gruppo di professionisti che rispettano certe regole e che anche sono condivise queste regole a livello internazionale io penso si possa lavorare molto anche con l'ordine dei giornalisti per arrivare per arrivare a un allineamento delle nostre regole o potranno come dicevo prima essere le stesse ma si potrà arrivare
Visto che sempre più spesso c'è un passaggio tra chi fa il giornalista chi fa la comunicazione di impresa si potrà arrivare a ad avvicinarle parecchio l'importante veramente che ci sia da parte di chi fa questa professione la professione della comunicazione
La comprensione e su questo l'ordinamento giuridico può aiutare moltissimo sul fatto che la Free informazione cambiata e chi fa questo mestiere oggi incide profondamente anche sul sulla qualità della nostra società sulla qualità sull'etica anche del della nostra professione quindi bisogna assolutamente che questo lavoro che l'onorevole Mastella sta facendo vada avanti vado avanti con attenzione particolare sui temi della comunicazione il sistema è cambiato sta cambiando anche per per via delle nuove tecnologie che fanno sì che magari quello che alla volta anche le aziende private inizino a diventare anche e creatrice di informazioni che non riguardano solo l'azienda io personalmente nella mia azienda sono direttore responsabili due riviste tre siti internet e M. altri sistemi di informazione ma il sistema sta cambiando profondamente quindi bisogna assolutamente perché lo adeguiamo in tempi rapidi a quelle che sono le le nuove esigenze del mercato e non solo grazie
Grazie anche ad Andrea franchi ora sentiamo Vittorio Roidi il segretario dell'ordine nazionale dei giornalisti
Allora buongiorno a tutti ringrazio amento professor De Santis
Magnifico Rettore al preside D'Alessandro Paolo Scandaletti al ministro che ci ascolta e può rispondere a qualche nostra domanda anche se ricordo che
Gli ordini professionali al ministro
Lo dico a chi non lo sa in queste settimane hanno già mandato delle osservazioni
E delle domande sul suo disegno di legge
Io sono l'ordine dei giornalisti sulla giudico io sono l'ordine giornalisti oggi a circa novanta mila iscritti
Perché ci sono circa sessantacinque settanta mila pubblicisti e quasi venti mila professionisti in tutta Italia
Tutela dei diritti qualcuno prima ha detto un ordine serve a tutelare iscritti
Io comincio può contestare questa affermazione perché se dovessi dire quali possibili dall'ordine dei giornalisti Della nei suoi scritti
Ma francamente credo che nei confronti di tutto
Di tutti quei precari di tutti quei giornalisti professionisti che vengono pagati cinque euro a pezzo quando l'editore li paga e l'ordine turisti in una quasi strumento per difendermi francamente troverei questa affermazione abbastanza risibile
Io credo che noi siamo qui oggi anzitutto per stabilire la prima domanda l'identità dobbiamo chiarire in questo Paese in questo Paese non solo in questa sala in questa cappella dobbiamo chiarire che cosa questo Paese vuole dai giornalisti chi sono i giornalisti
E non ci dobbiamo nascondere per favore dietro i tecnicismi il mondo che cambia tutto cambia con una velocità impressionante
Io pure ho cominciato nel mille novecentosessantadue
Lui sembra molto più giovane di me
Però ci sono state delle epoche in cui Jalil ma è cambiato poco oggi cambia ad una velocità impressionante e Piero ma l'identità del giornalismo è quella di Guido Gonella del mille novecentosessantatré il ministro o è un'altra perché c'è internet perché ci sono gli editori più cattivi di prima
Perché ci sono le università
Che si occupano di giornalismo il primo e prima no
Allora e il Parlamento ce lo deve dire
E il ministro si è attivato anch'io lo ringrazio per la sollecitudine perché è stata una delle prime cose che ha fatto
Clemente Mastella quando entrato al ministero della giustizia per discutere di professione
Però il quesito è l'identità dei giornali
Ogni tanto periodicamente in questo Paese c'è questo vento liberalizzatore di qualcuno che dice accogliamo io abolite di ma diteci prima se siete persone perbene e molti quelli che parlano lo scoop quindi non è una polemica diteci con cosa li sostituite diteci dischi stabilisce chi sono i turisti se non una legge dello Stato
Diteci chi controlla il comportamento di quelli che fanno quel mestiere
E perché se no chiamatelo invece di ordine perché non vi piace perché ordine lo chiamò Mussolini
Un'organizzazione che riguardava il giornalismo diteci per favore con Kosovo sostituite se non della vostra onestà a astratto qualche dubbio comincia a venirmi allora questo Paese in Parlamento nel mille novecentosessantatré ha stabilito che il giornalista era uno che rispondeva a certe regole
E che aveva l'obbligo di dire io faccio il giornalista poi negli anni di regole per fortuna mi sono venute altre che si sono dati giornalistici nel mille novecentonovantatré quindi quasi quindici anni fa noi abbiamo scritto che il giornalista e al servizio del cittadino e di nessun altro
Caro signor Farina
Jim nessun altro c'è scritto nelle nostre norme il giornalista si occupa solo leggete la la Carta dei doveri io sono convinto che gli allievi della scuola che sono qui la conosco
Solo ed esclusivamente dell'interesse del cittadino e non dell'editore
E non del governo di nessuna
Io credo che quella sia la verità io la pubblico e non c'è peggior giornalista di quello che non pubblica quello che crede sia la verità
Forse danno maggiore per quello di chi imboscati infranta nasconde una notizia
Allora che cosa fa un giornalista ragazzi e dico ragazzi perché loro ragazzi lo so nella legge c'è scritto il giornalista cerca la verità
Il giornalista circa la verità è un obbligo per chi è iscritto all'albo perché non iscritto all'albo non è un obbligo
Pippo Baudo non all'oblio cercare la verità Bruno Vespa ce l'ha
Sircana fa il porta a voce
Non ce l'ha il capo ufficio stampa di un'azienda c'è la e tutto il lavoro che è stato fatto con con la centocinquanta con la legge sugli uffici stampa e tentare di portare le regole del giornalismo e cioè la ricerca di verità anche all'interno non solo degli enti pubblici ma delle aziende
Perché nella legge c'è scritto che per fare l'esame professionista di fare un praticantato scusa tanto opposta abolirlo guarda passa abolirla linea sessantatré e perché gli editori non lo vogliono l'ordine dei giornalisti
Ragionate c'è anche voi per favore perché vogliono continuare a umiliare le persone vogliono continuare a pagare quattro euro un pezzo dopo l'uno ha lavorato mezza giornata
Questo è il punto perché noi non abbiamo un tariffario qualcuno se lo ricorda i giornalisti non ce l'hanno il tariffario è previsto dalla legge ma non è obbligatorio e quindi l'editore dice quanto vuoi cinquanta euro cento euro da noi una parcella di un avvocato sino all'ordine degli avvocati
Non puoi andare all'ordine dei giornalisti
Perché non è riconosciuto
La legge del sessantatré ha stabilito che l'editore condizione perché l'editore che ti fa fare diciotto benissimo ma ci sono ci sono stati editori buoni ci sono stati editori che hanno fatto fare un praticantato decente oggi purtroppo è molto difficile trovare e per questo è stato inventato un modello che è il modello delle scuole di giornalismo che è il modello che c'è in tutta Europa anche se non è previsto dalla legge dove si imparano le regole teoriche e e le modalità pratiche per fare questa professione
Allora questo lo si vuole mantenere se la si vuole alzare la quantità dei giornalisti chi vuole liberalizzare in realtà racconta delle balle il mondo del giornalismo è già liberalizzato
Ma voi lo sapete che ci sono due sessioni di esami l'anno per legge e ci sono mille duecento mille trecento persone che vanno a fare l'esame e più liberalizzato di così qual è la categoria che c'ha mille due mille trecento persone che vanno a fare l'esame di Stato
E il problema ecco come disinformati questi mille duecento per la percentuale che viene dalle scuole è il quindici sedici diciotto per cento
Il resto stanco ottantadue per cento viene da
Aziende ma purtroppo da piccole aziende da piccole testate da piccole radio da piccole televisioni
Dove una vera formazione purtroppo non si fa e questo è il problema oggi rispetto al sessantatré noi dobbiamo pretendere in questo Paese che turisti siano formati veramente ma anche perché voi avete verificato se in questa scuola mi insegnano affari carta stampata a fare scuola a fare radio fare televisione a fare internet voi avete il mercato cioè avete più possibilità di lavorare
Ed è vero
Gli allievi delle buone scuole trovano lavoro forse non trovano contratti con l'articolo uno ma il lavoro
Allora riforma delle professioni
E l'unica cosa che mi ha un po'sorpreso nel disegno di legge
Del ministro Mastella
Che peraltro ci porta in Europa
Ci porta in Europa perché non l'Europa non ci siamo un paese dove il professionista del giornalismo non ha l'obbligo di una laurea non è in Europa
La Comunità economica europea dice che uno per essere professioniste qualificarsi come tale deve aver fatto almeno una laurea triennale
Quindi la legge ci porta in Europa
A me ha stupito un po'che sia stato dimenticato tutto il lavoro che era stato fatto nella legislatura precedente
A me personalmente come segretario dell'ordine
Scusi se la dico così non sono uno che vota per il centrosinistra ma il lavoro che era stato fatto prima per portare i giornalisti
Da una signora che si chiama maniera c'è Siliquini
In realtà è stato dimenticato lì c'era un progetto in cui la laurea diventa obbligatoria per i professionisti lì c'era un progetto con una sanatoria di sette anni perché tutti quelli che facevano già giornalismo potevano andare previsto a fare gli esami incerte condizioni che oggi non trovo più
Allora esaminare per filo e per segno tutto il disegno di legge dell'onorevole Mastella è lungo però alcune cose sono condivisibili
Noi siamo d'accordo che la commissione d'esame non può essere fatta solo di giornalisti in Europa non è più così e quindi è giusto che ci siano i rappresentanti dei cittadini oltre che forse di altre professioni dell'Accademia semplici quindi andiamo verso una forma più moderna
Però vero discorso e se in questo Paese si vuole mantenere quell'identità con il cercatore di verità o se invece si vuole lasciare chi fa del giornalismo sempre più nelle mani di editori che ce l'abbiamo davanti agli occhi per altre ragioni vogliono riavere le mani libere per sfruttare
Chi cerca le notizie grazie
Ringrazio ai
Vittorio Roidi
Per l'intervento
Dove abbiamo previsto anche la voce dei di asso comunicazione
Che raccoglie soprattutto i professionisti della pubblicità
Ma
Non ci sono
Non è la prima volta lo dico con dispiacere che
Colleghi della pubblicità latitano in questi incontri pubblici di dibattito
Forse hanno come dire qualche problemino di cronaca
Accennavamo Aqaba Dolce e Gabbana cose del genere ma credo che anche i pubblicitari compreso
Toscani
Debba rendere conto
Alla Società italiana della propria professione
Per questa ragione che abbiamo invitati va bene non sono venuti detto questo
E messo sul tavolo come avete sentito
Più questione di quante lasciasse intendere il nostro titolo apriamo abbiamo un po'di tempo apriamo la discussione chili tra i presenti
Adulto esperto professionista o i nostri studenti che sono un bel gruppetto presenti desidera interloquire alzi la mano e si avvicini dopo di che sentiremo il ministro Mastella che ha un po'di tempo ancora e ascolterà naturalmente avevamo previsto oltre al primo giro dei
Lettera
Garbagnati Prandi Rovighi che hanno parlato un altro minigiro perché se ci sono aggiunte come credo avendo sentito uno dell'altro
Come avete visto la discussione va sul concreto qui non è che stiamo girando intorno ai problemi li abbiamo messi in fila li abbiamo messi sul tavolo naturalmente il problema è dare soluzione indicare soluzioni
Prego no vieni vieni qua vieni qua
Così sentiamo sentiamo meglio tranne una cosa velocissima su AssoComunicazione ecco è questo il caso in cui loro poi alla fine non sono responsabili ultimi di quella campagna sono i miei soci cioè direttore comunicazione della ENI della di Dolce e Gabbana di quant'altro che alla fine decidono e approvano la punta cioè
E quant'altro quindi sono sono i miei in realtà i responsabili ultimi sono i professionisti del direttore comunicazione delle aziende che poi promuovono quelle campagne che pur non avendo un codice etico se non su base volontaristica
Si comportano poi di conseguenza questo modo in alcuni ma se ricordo bene scusa di AssoComunicazione i codici ce n'è più di uno dico bene Furio più di uno
Il problema è l'adesione volontaria quando hanno provato a incastrare toscani chiedo scusa al magnificenza della sede ma insomma quando però hanno provato incastrando cos'ha detto Toscani e io ti porto in tribunale e hanno ingessato la gestione deontologica delle associazioni è così
Sì sì
E poi senza poteri veri perché se uno dei tuoi soci ti fa causa di bruciare l'associazione
Andiamo avanti allora
Sì sì prego programma lunga prego anzi
Intanto i degli in grazia menti di rito
Per l'occasione che abbiamo avuto di confrontarci su un tema di grandissima attualità e devo dire che mancano le occasioni confrontarci tra di noi
Quello che io ho ricavato da interventi che mi hanno preceduto e come dire un timore
Che questa nostra professione Possa venire sempre e comunque aggredita dall'interno cioè nel rapporto con gli editori con nel rapporto con le regole che mancano mentre il io che vivo una mia esperienza all'agenzia Ansa di cui sono condirettore
E che all'esperienza a numericamente molto vasta perché Lanza come voi ben sapete a cinquecento giornalistico
Credo che il più grosso pericolo
Dal quale noi dobbiamo difenderci preservare l'identità del giornalista
E come arginare il fenomeno della comunicazione affidata ai non giornalisti ma non ai comunicatori della pubblicità
Ai cittadini
Cioè nel momento in cui cittadini si fanno giornalisti fra virgolette attraverso internet attraverso il blog che iniziano a
Dizionario e molto l'opinione pubblica
Italiana giovanile soprattutto perché il mondo dei blocchi comma è un mondo che è particolarmente visitato nella fascia fra i diciassette e i trent'anni ecco io penso che noi dobbiamo iniziare anche a preoccuparci
A come frenare questa invasione che internet
Porta con sé
In campo ogni giorno nel mondo ci sono seicento milioni di pagine nuove su internet
Noi questo tsunami della informazione in che maniera io riusciamo a governarla
Quelli non si governa arroccandosi su se stessi difendendo come dire la nostra
Categoria o difendendo le nostre prerogative l'identità del giornalista si difende unicamente con un unico primato
Che è quello della notizia
E il giornalista che capisce che cos'è una notizia che coerentemente con il primato della notizia continua a scrivere tutto ciò che secondo lui fa notizia è un giornalista che si difende da sé
Ma dare la possibilità di un giornalista
Di continuare a difendersi sempre meglio credo che bisogna porsi il problema della formazione professionale perenne
Cioè non basta dire che il mondo giornalistico non può dirsi soddisfatto dalla constatazione che i nuovi giornalisti vengono dalle scuole di giornalismo che garantiscono una preparazione di base il giornalismo cambia Dionigi giorno in giorno un giornalista che è stato assunto dieci anni fa adesso ha di fronte a sé le nuove le nuove sfide multimediali alla necessità di essere aggiornato perennemente io credo che quindi dobbiamo molto insisterà sull'aspetto della formazione perché credo che la formazione sia sempre e comunque la forza migliore la forza maggiore più efficace per difendere la propria identità sono questo
Grazie a Carlo serba logica
Prego
Grazie io sono toni Bossa comunicatori d'impresa più di trent'anni
Scusate questo profilo personale ma serve giusto per presentare
E per presentare anche questa breve testimonianza sul sull'esperienza che io in trent'anni
Di lavoro nell'impresa prima Milano con la sibilo Vetrella si registi IVA all'epoca quattro organi d'informazione la Nuova Sardegna L'Unione Sarda Momento Sera sarda presso il giornale di cala dico per cui la commistione tra mondo dell'impresa e il mondo della comunicazione è sempre stato molto strette
E io sono soci offerti da più di vent'anni mi richiamo al sottolineature che Andrea Andria Pardi ha prima detto che per chi lavora
E fa comunicazione nell'imprecise avere delle regole
A cui sottostare inderogabilmente è una forza
Perché ci sottrae da quelli pressioni a cui Andrea prima faceva cenno a cui spesso tra l'altro chi vi parla è stato oggetto di proprio perché lei è importante darsi delle regole io propongo solo una cosa al ministro Mastella
Che
Ci possa essere un discorso incrociato tra l'ordine tra i giornalisti e comunicatori
Vale a dire che
I probiviri che decidano di unto logicamente i comportamenti etici degli iscritti all'Ordine sì o no Vera Facchetti così come invece all'interno delle decisioni sul controllo deontologico della professione ebbe per la per la fare precisione provvidero che ci siano giornalisti cioè e da questo controllo incrociato che può venire qualcosa di buono perché se all'intesa in cella autoreferente autoreferenzialità
E e l'ordine diventa quasi una congrega una una una volevo soltanto offrire questo piccolo contributo il suggerimento alla alla discussione grazie
Prego venga venga
Torno parlo per conto del un centro studi Padre Pio da Pietrelcina
Nasi tutto ringrazio il ministro Mastella per la strenua difesa della famiglia sta portando avanti per i valori che rappresenta cioè innanzitutto per gli interessi comuni di ognuno di noi di avere una comunità che sia realmente rispettosa del prossimo solo la famiglia insegna questi valori
Da tempo stavo osservando con gli amici del centro il degrado dei mass media
E il silenzio che si era fatto intorno a queste trasmissioni queste produzioni televisive cinematografiche una cosa scandalosa
Mi aspettavo già da prima che avessero preso posizione su questi produttori cominciassero a dire di mettere a posto le cose perché qui si sta insidiando la famiglia la formazione dei giovani
La formazione dei nostri Figisc forse non abbiamo capito la gravità della cosa finché non siamo arrivati a livelli così bassi dove ognuno di noi insidiato dai comportamenti del prossimo
Quindi io propongo poiché le produzioni sono difficili da governare che si costituisca come ho già detto al cardinale Sepe nel corso dell'incontro sulle comunicazioni sociali che c'è stato a gennaio la costituzione di un terzo polo il terzo polo televisivo che tenga conto realmente della formazione dei giovani tutto la cartellina del lavoro fatto al ministro Mastella perché si faccia interprete di questa proposta e porti avanti con degli altri dipendenti volenterosi all'interno del governo queste iniziative che sono ritengo quanto mai indispensabile grazie
Sì vediamo se ci sono
No per il momento mi pare di no
Il nostro preside il professor D'Alessandro credo
Sentita
La serie questioni che abbiamo elencate
Anche per questo credo voglia aggiungere qualcosa sull'offerta formativa
Grazie
Io uscendo dal dalla ufficialità voglio dire nelle semplicemente questo che questa esigenza di regole che mi pare si sia sentita in qualche modo veramente da tutti
Sia dal mondo delle associazioni che come dire ne sentono un particolare bisogno direi quasi
è stato detto se ne possono sentire protetti sia dall'ordine professionale che può le uscite da questa diciamo questo continuo di battere questo continuo discutere che minaccia l'identità stessa della professione di questo lo capisco ritengo che sia molto molto importante quanto è stato detto in questo senso tra Vittorio Roidi penso che questo bisogno di regole diciamo riguardi molto anche il mondo della formazione il voto e la formazione io ho fatto prima un po'di autocritica pubblica se volete ma credo che una volta fatta autocritica abbia anche bisogno di riferimenti precisi debba sapere diciamo li debba conoscere le identità delle diverse professioni
E vedete proprio il mondo della comunicazione che è una sorta diciamo di termometro del cambiamento epocale io ritengo che questa società viene definita una società tra comunicazione
E che diciamo la il soprattutto perché la comunicazione e il luogo in cui più velocemente si verifica il cambiamento in cui si sono create nuove professionalità come dire rispetto a questo il modo e la formazione abbia bisogno di alcuni elementi di riferimento si è fatto un riferimento al problema della laurea ma questo secondo me è ancora molto poco c'è bisogno anche di fare uno sforzo comune su quelli che sono i contenuti su quelli che sono i curricula su quelli che sono i tirocini qualcosa è stato detto anche a propositi recinti
Deve essere in qualche modo creato un tavolo che io rifletta su questi argomenti perché altrimenti è chiaro che le università vanno in alcune direzioni magari sentendo semplicemente il vento della moda anche hanno anche loro un problema di mercato
Questo però o questa però certamente non è una buona soluzione una soluzione dannosa per gli studenti e in definitiva per il sistema e definitiva per il sistema oltre che per il sistema Paese lo siamo assolutamente contrari a questo tipo di discorso
Questo né quest'anno non può non concepisce un master perché non abbia al suo interno le associazioni professionali i luoghi di lavoro perché qui in cui l'eventuale professione si andranno a svolgere
Perché questo ci faccia da indirizzò questo indirizzi il nostro lavoro ma perché questo tutto questo sia possibile
è necessario che un tavolo venga mantenuto aperto quindi non so se su questo ci può essere una proposta che vada anche in questa direzione quello dei giornalisti è stato possibile costruire questo discorso perché un ordine strutturato che ha una storia che ha i suoi problemi i ma insomma oggi si è aperto ampiamente a questo discorso io credo che vada fatta una riflessione approfondita perché sia possibile una interlocuzione
Diciamo tra il mondo della formazione il mondo professionale credo che l'occasione per decreto legge Mastella io so che il ministro ha dovuto fare uno sforzo per farlo farlo passare de de sia anche un'occasione nella quale nella quale si possa giocare anche questa partita si possa iniziare un discorso con riferimento a questa partita almeno per quanto riguarda il modo la comunicazione in cui le professioni emergenti le professioni non tabellate le professioni fino a qualche anno fa sconosciute
Sono diciamo una realtà importante viva del mondo di questo Paese sono sul confine
Del paese che si evolve che cresce e che si dà sviluppo credo che questo sia un discorso importante sul quale volevo richiamare l'attenzione del ministro grazie
Dal preside
Voglio fare una giunta viene detto prego prego
Ma d'altra parte da un canale corre molto seminariale questo incontro il meglio per più riusciamo discuterà interloquire mi rendo conto che il tempo è quello che il tutti aspettiamo di ascoltare il ministro al collega dell'Ansa io vorrei dire una cosa
L'identità del giornalista
Di fronte ai tanti che fanno della comunicazione
E sicuramente indispensabile stabilirla
Nel senso che dobbiamo trovare degli strumenti
Tutti quelli per esempio che non riconoscono la testata
Ma che fanno un'attività di comunicazione non si sa che fosse e giornalismo e intrattenimento non ci sono tutti questi termini che gli americani hanno intentato e importante
Quei colleghi in cui i giovani che fanno del giornalismo nella trasmissione di Cucuzza
Il pomeriggio
Sono in una testata unno sono giornalisti hanno il cittadino lo deve sapere il cittadino per questo c'è l'obbligo in Italia delle testate
Per questo Porta a Porta e testata uno
Lei lo riconosco perché perché giornalista e noto e si sa che fa il giornalista e non è Pippo Baudo ma quello che noi dobbiamo cioè combattere e questo mischiare le panche attività di comunicazione io penso che sia l'interesse di tutti abbiamo parlato male della dei pubblicitari ma i pubblicitari hanno hanno un codice un Giurì
Bellissimo i pubblicitari fecero con l'ordine giornalisti un accordo succhi stava al proprio posto e di non mischiare informazione pubblicità nel mille novecentottantotto
Hanno anche di me però Licci segreto secondo me e non mischiare le cose perché poi cittadino non capisce il cileno deve sapere questo è giornalismo questo è sanremo
E cittadino ormai sveglio legge un blog legge un giornale legge un volantino legge una cosa un tazebao
Non crediamo che il cittadino sia un punto però noi secondo me dobbiamo pretendere che il giornalismo sia identificato rispetto ad altre cose no allora Fabrizio Moro ha toccato dei dei dei dei una questione sociale in un modo da grande comunicatore Cristicchi è un grande comunicatore ma fa il cantante
Ecco riguardo alla questione dei a che cosa all'intervento del dottor D'Alessandro io credo che vada dato atto all'università
Io lo sento per quel poco che ci sono stato io e sono sei anni che ci sto e adesso finito
L'università ha fatto molto
Nell'avvicinarsi ai problemi della comunicazione oggi è tempo sicuramente di ristabilire e di aiutare anche l'università il binomio giornalisti università
Su cui secondo me io continuo a pensare che si debba basare la formazione dei giornalisti perché i saperi lì dall'università la tecnica del giornalismo eppure l'etica del giornalismo la danno i giornalisti no eccome il binomio università medico
Dove si prepara un medico in una clinica universitaria dove c'è l'università e dove ci sono i medici che lo insegna eccetera eccetera
è tempo sicuramente di stabilire meglio perché se no tutto si annebbia in una galassia della comunicazione in cui c'è di tutto mentre invece lì dove si formano delle professioni da precise poi stabiliamo quale io parlo per me si sappia che in una scuola di giornalismo insisto si insegna la carta stampata la radio la televisione internet l'etica per prima cosa perché se no se non si insegna le dighe per prima cosa però ci interessano le scuole di giornalismo le scuole cieco ci interessano se c'hanno una spinta
La difesa del cittadino e nulla difesa corporativa di quelli che ci stanno dentro se no francamente io io sono per l'abolizione dell'ordine se non sono questi gli ha gli obiettivi
Dell'ordine o l'ordine fa capire al cittadino che i suoi componenti gli iscritti all'ordine lavorano per lui oppure effettivamente lo riconosce
E sono il ritiro del registratore questo non è un intervento minacciato
La signora è un illustre allieve della scuola di giornalismo allora
Prego invece questo è un giovanotto
Un giorno io sono Marco Lombardi in uno degli allievi della scuola di giornalismo volevamo innanzitutto salutare la il ministro è sollecitare
A che questa questa disegni di legge non cada nel dimenticatoio magari se tra non so se a curarlo meno insomma il Governo rimanga queste nel senso che ci secondo me
C'è bisogno di un lavoro di continuità
Perché ad esempio come citavi ma il segretario rei di sia un lavoro che è iniziato in una legislatura nella legislatura successiva viene lasciato nel cassetto
E lavoro viene rifatto sapendo che ci sono dei problemi burocratici dei problemi di tempo insomma
Questa cosa secondo me comporta lo svantaggio
Poi volevo dire due numeri volevo ricordare due numeri
Sono quarantaquattro anni che la legge del
Dell'ordine dei giornalisti ormai andrebbe rivisitata e poi sono due anni che il contratto nazionale è scaduto fra poco c'è stato il compleanno
Quindi voleva insomma anche avere una spiegazione
Quello che il disegno di legge
è una semplificazione di quelle che sono i procedimenti che porteranno poi questo disegno a poter essere una legge
E insomma voleva poi sottolineare la nostra realtà che è una realtà forse diversa da quella dei dei colleghi giornalisti o comunque dei colleghi che hanno fatto questo mestiere ormai da da tempo
Quindi lascio la parola amministra e spero di insomma che avere risposte a tutte
Stelline Spini quesiti grazie
Grazie
Allora abbiamo ancora avevano tutti prima di dare la parola al ministro Mastella si deve ecco
Io ringrazio innanzitutto il giornalista queste resterei qui Anna una giornata che ci vede impegnati a discutere sulle professioni saluto anche un'autovettura che qui in quest'aula il rettore della partenopeo Gennaro Ferrara
Signor ministro presidente quando noi abbiamo iniziato come ordine nazionale dei giornalisti la collaborazione con il mondo universitario
Molte persone morte ambienti anche della nostra categoria guardavano con sospetto quasi con ilarità
Questo rapporto che si andava a creare con l'ordine nazionale e con le università
Invece quanto ha detto poc'anzi segretario dell'ordine Roidi
Fondamentale l'importante è una professione che cambia è un ordine professionale che non c'è chiuso in una torre d'avorio ma che ha aperto alla società civile
E che guarda alla riforma Mastella con grande preoccupazione perché come ha detto Vittorio aboliamo l'ordine cambiamo ma che cosa ci mettiamo posto dell'ordine
E allora poi siamo in casa nostra e parlo al giornalista Mastella non amministra che cosa che fine faranno le casse di previdenza che fine faranno i nostri organismi di categoria assistenziale invece Casagit perché una riforma ordinistica porta anche a guardare attentamente il quello che sono i beni un ordine professionale allora parliamoci francamente altrimenti è inutile signor ministro le casse dei professionisti hanno avuto una buona amministrazione
E hanno oggi un patrimonio immobiliare e liquido di forte consistenza economica negli ambienti romani e questo non è da attribuire assolutamente out giornalisti al ministro Mastella
Circola una voce
Quella di eliminare gli ordini professionali per arrivare alla proprietà delle casse di previdenza su questo l'ordine non ci sta
L'ordine nazionale su questo non ci sta perché il lavoro che hanno dato i giornalisti per tutta la loro vita hanno versato il loro contributo
E hanno creato un patrimonio che oggi è sotto gli occhi di tutti
Quindi una riforma ben venga ma venga una riforma che sia capace interpretare le esigenze della categoria
Dei nuovi mezzi di comunicazione le nuove tecnologie la presenza universitaria un rapporto con le Università privilegiate ma fermo restando quello che abbiamo più volte discusso in Consiglio nazionale
Carroll Ali gettati espressione dei giornalisti sia dissi professionistiche pubblicisti
Vedete noi di nel suo intervento iniziale ha detto io rappresento novantacinque mila giornalisti settantacinque mila
Sono professore sono pubblicisti cioè sono persone che hanno una laurea in ingegneria sono medici sono insegnanti sono professori universitari e svolgono poi l'attività giornalistica
Questo è un ordine che rispetto agli altri appieno le specificità che non possono essere cancellate con un colpo di spugna la nostra specificità come ordine dei giornalisti la rivendichiamo è il paradosso dei bolidi dice sciogliamo turbine va proprio in questa direzione l'ordine serve solo non solo per tutelare iscritti a serve soprattutto per dare al popolo italiano la certezza della libertà parliamo di villaggio globale di grandi mezzi di comunicazione
Di
Vedi di tante espressioni che danno la possibilità della libertà ai beni guardate guarda guardiamoci attorno come è cambiata la campagna abbiamo iniziato molti anni fa il saluto anche il preside dell'ordine regionale della Campania Ermanno Corsi ho visto poc'anzi beh abbiamo iniziato con una senza nessun università avevamo una forbice ci divideva da uno le norme onorevole Mastella le università erano tutte concentrate nel Centro-Nord
Non voglio assolutamente farmene un vanto ma da sei anni dirigo insieme a Vittorio l'ordine nazionale dei giornalisti abbiamo delle università in campagna sale solo Orsola Benincasa
Cassano ogni Sora abbiamo in qualche modo eliminato questo gap esisteva
Tra nord e sud il percorso è ancora lungo perché onorevole Mastella nel Mezzogiorno e me lo sa meglio di lui perché giornalista ed è una persona attenta a non abbiamo editore
Il Corriere della Sera ai lettori dell'ONU di Milano Repubblica altrettanto il mattino ormai ai rigori domani
Più volte ho detto bisogna aprire una vertenza informazione in campagna perché anche gli enti istituzionali onorevole Mastella non si comportano bene nei confronti delle agenzie di stampa non si comportano bene nei confronti dell'editoria locale preferiscono aprire dei rapporti istituzionali diversi che penalizzano l'editoria meridionale
Questi giovani che si laureano qui a suo corso ma e che poi verranno a fare gli esami di professionisti ma dove li mettiamo a lavorare
Allora poniamoci questo problema ecco perché è necessario ridurre perché senza questo ordine non ci sarebbe questa professione allora a mi avvio a conclusione perché ritengo che i tempi televisivi impongano anche l'acqua conclusivo onorevole Mastella
Io va bene di aprire una vertenza informazioni in campagna iniziando dal Consiglio regionale
Perché così avanti non si può andare
Non possiamo sperperare migliaia e migliaia euro per non dire centinaia di milioni di vecchie lire per convegni e convenienti e non si danno coi le convenzioni alle agenzie di stampa come Lanza perché questo non rientra in un progetto politico grazie
Mi pare che abbiamo
Esaurito il giro
Nel dare la parola al ministro Mastella
Volevo cogliere la battuta
Che ha dato il nostro preside un tavolo fra università e associazioni comunicazione cioè meno episodicità e provare a farne come dire una continuità se volete di questo incontro nove quindi reso troverai il tuo nella conferenza dei presidi
I presidenti delle associazioni insomma chi esprime la comunità dei comunicatori un luogo nel quale con semplicità si possano come dire trovare nell'elenco delle criticità delle possibili sostituzione non c'è dubbio che la prima fase si va chiudendo cioè siamo in grado di dire quello che funziona e quello che sta accadendo
E quindi bisogna decidersi a sentir gridare sistematicità ma quello che funziona
La seconda cosa se posso esprimere un auspicio che questo tavolo il tutti gli altri incontri
Proprio perché siamo partiti dal sistema Paese e non dagli interessi di bottega di una categoria tutto questo deve avvenire alla luce del sole
Sotto il controllo sociale
Questo significa fare democrazia Società
E però questo comporta anche qualche scomodità da parte dei città
Quella famosa pubblicità
Dei due giovanotti che si accarezzava nei pantaloni
E che è andata terra-aria
Facendo rimettere a una ditta se ricordo bene di Padova
Qualche miliardo
Di strumenti già collocati tutto ciò è saltato per aria perché un signore a nome della cittadinanza attiva di questo Paese
Ha preso carta e per ha scritto all'Istituto dell'autodisciplina pubblicità
Che facendo il suo mestiere
Ha rimesso in regola anche quel modo di fare pubblicità
E vero Furio è andata così
Allora vuol dire che in questo Paese lo spazio per il controllo sociale
Efficace almeno a livello della pubblicità cioè
è che e poco conosciuto questo possibile per cortesia ecco perché dicevo facciamo il tavolo alla luce del sole il controllo sociale
Cioè fare davvero una società per
Comporta scomodità per tutti
Anche per i comunicatori naturalmente ma soprattutto per i cittadini controllo fanno le persone
Dobbiamo abituarci
Non è che lo facciamo solo quando andiamo a votare c'è una continuità
Da esercitare va bene credo che ne abbiamo dette a sufficienza ringraziando ancora il ministro di Grazia e Giustizia
Non solo per essere stato qui consentitemi divieti grazie è stato detto
A dai dai capi delle associazioni professionali ma insomma questo ruolo di privo perché si è assunto con coraggio
E nemmeno con come dire un percorso facile all'interno del Consiglio dei ministri
Noi non solo diciamo grazie perché l'ha fatto ma a questo punto siccome già in pista nelle commissione del cambio in Senato
Vi auguriamo che vada avanti e poi c'è la seconda fase questa legge prevede dei decreti di attuazione
E li li forse verrà anche la maniera concreta di dare attuazione ad alcune delle richieste che abbiamo avanzato in questa giornale prego ogni
Va innanzitutto dei ringrazio Lucio ringrazio del rettore in Grazio Paolo però me lo vedo da anni e quindi l'occasione mi è stata utile per riguardarci avendo avuto frequentazioni
Se para politiche e umanamente arricchente ringrazio di quanti voi per quelli sono interrotte per quelli che hanno avuto il garbo di ascoltare quindi di far conto di questioni che apparentemente sono un po'distante da loro ma che invece sono frequentate credo da tantissime oggi al nostro Paese
Come è stato ricordato quando io sono arrivato al dicastero a giustiziarlo serbe IVA
Anche per la ragione non occasionale
Che in continuità c'erano stati precedentemente tentativi fatti poi abortiti sul piano legislativo di arrivare finalmente a termine una condizione un po'diversa nel sistema ordinistico del nostro Paese
E la prima questione come sanno coloro i quali sono intervenuti quelli che sono più a detti e sono disciplinati questo punto di vista cioè l'aspetto della qualità determinare soltanto la presenza degli ordini o invece comprenderà anche la soluzione professionali fidare
Una forme dura modalità di acquisizione peraltro prevalendo l'interesse pubblico e l'utenza come tale
Nella intermediazione diciamo tra l'ordine l'utenza nella versione gli ordini Dalmine sua disciplina di natura più interno e quindi più privatistica per quanto riguarda le associazioni peraltro debbo dire che tutto ha riguardato una materia diventata incandescente perché perché c'era stato questa piccola o grande ventata come disse il mio collega Bersani la lenzuolata
Con la quale si era determinato una stretta qualcuno disse interferenza all'interno degli olmi e che riguardano in modo particolare gli avvocati
E quindi le tariffe minime
Arrivavano con il pretesto di una forma quasi di insubordinazione diciamo edite per Renzi negativo rispetto all'impianto che io ho tentato tentavo con grande difficoltà di costruire perché poi va detto cioè mi pare qualcuno che mi ha chiesto ma come mai non c'è una speditezza e c'è qualche vischiosità gli interessi sono notevolissime
C'è un interesse culturale nessuna voglia di cambiare immaginate per un conservatore come me illuminato anch'io un po'come Moro in media di cambiare compasso che come dire
E e dati non passò non lento ma neppure da quello rockettaro quindi c'è una via di mezzo che poco e indice alla mia valutazione politica di esser moderato fino in fondo
E l'altro aspetto come dire che creava
Una forma di disagio al di là del dato culturale che sono interessi incredibili ho sentito far cenno alla deontologia professionali c'ha l'abilità con molta obiettività ma chi la mattinata fino in fondo sono pochi casi Farina debbo dire anche errori
E sul piano della disciplina de diciamo di natura deontologia all'interno degli ordini francamente uno delle cose di cui occorre maggior censura e poi io ritengo non so chi l'ha detto sul piano finale non so chi tra di voi però è la mia opinione questo vale anche per i parlamentari
Cioè normalmente accade che un parlamentare che non è stato eletto ma che è stato trascritto con le modalità di elezione da parte della corte d'appello
E pur avendo avuto voti in meno viene giudicato dall'Assemblea parlamentare obbliga assemblea parlamentare se e in maggioranza del di colui il quale e l'offeso cambiasse viceversa
La maggioranza parlamentare a favore di quello che come dire ha fatto il sopruso non cambia come accaduto alla storia repubblicana
Cioè la stessa cosa vale per la disciplina dei magistrati
Cioè non c'è a differenza di quanto dicono
Urbe dorme voluta di valutazione e che tocca casi se non quelli più significativi la mia opinione che su questo occorre trovare lo devono fare gli ordini qua saranno i destinati e diciamo saranno rimodernata i trovare criteri che vanno al di là cioè sempre la terzietà la cosa migliore da questo punto di vista una persiano l'assoluta evidentemente
Ora Tersilla che tocca il suo il cinquanta per cento di quelli che sono rappresentanti degli ordini ma anche quando disciplinato non può essere il presidente che al tempo stesso quello che poi dovrà essere eletto e quello che gestisce lo stabilisce e diciamo la la pena da comminare nei confronti questo francamente è una delle cose
Disse Sasso galateo vorrei dire di costruzione di natura etica e di natura morale intero ignoti lei questo è un elemento su cui il mio disegno di legge diciamo pone una questione molto forte non esorbitante dall'attenzione va prestata
Io debbo dire anche in premessa che c'è un aspetto perché la parte che riguarda che qua gli ordini comunicatori
Qual è l'altro elemento tipico del nostro Paese
Che noi abbiamo ordini incredibilmente gonfiati abbiamo ordini col anabolizzanti interviene
Credo nei primi tempi Consalvo discutendo di questa disciplina di rivisitazione degli ordini e arrivato in Consiglio ministri un pacchetto per quanto riguarda la sanità di costituire ordini professionali che riguardassero i carlisti IPA c'è una così incredibile e questo vi spiega anche le il tentativo sofferto anche diciamo dalla mia costruzione disegno di legge
Dico che bisogna rendere un nesso la correlazione con l'università e con le accademie come tali perché la laurea breve ha determinato la via d'uscita in cui ognuno che che sia la laurea breve chiedeva di S. normalizzato attraverso diciamo l'esercizio di un di una richiesta di diventare ordina a tutti i costi l'abbiamo ordini a tre mila
Ordini giornalistici a novanta mila centottanta mila sono i massicciamente gli avvocati ma abbiamo un impianto ordini sita lì credo che sia attorno milioni ottocento mila persone pagava anche olio proprio azionate perché è ovvio che
L'ordine dei giornalisti colleghi pubblicisti chi ha bloccato insomma ha una doppia norme come la tessera radicale socialista un tempo la stessa cosa vale avviene anche in questo caso per quanto riguarda gli ho quindi
Una forma di depurazione da questo punto di vista credo vada fatto
Allora qual è il criterio
Che dal mio punto di vista frequenta il mio disegno di legge innanzitutto disegno di legge delega che significa Kyōto di principi e poi successivamente nei diciotto mesi quando il Parlamento ha determinato e ha valutato gli effetti questo disegno di legge ritoccando lo esprime endo valutazioni forme alcuni invece in dissenso
Io vorrò questo il dato importante però corrispondere a quali criteri
Ad un criterio che diciamo su cui io suo peso la mia qualità istituzionale
Che ecco il pivot di cui ha fatto cenno ricordando l'articolo scritto solo di quattro ore di recente Paolo
E cioè quello di essere sponde istituzionali spetta agli occhi
Perché mi rendo conto che nel passaggio sarà la fase più delicata quindi se non c'è questa sponda istituzionale immagina anche di creare un organismo ad hoc
E che Paulo organismo non sincretismo dico come nel caso di questa disciplina generalizzata
Perché evidentemente le movenze che dovrà avessero tante dai i comunicatori sarà diversa dalla e che voi non siete ordini aspirate magari ad esserlo UA diretta associazione però intanto Rozzi disciplinate
Siete nella fase di mezzo mica solo il mio amico Follini cioè ci sono tante cose di mezzo
Che esistano oggi del nostro Paese che devono trovare un esito la prova la la legge stabilisce questo vivere questa proprio sul piano finale perché oggi abbiamo famiglia ordinistiche a dismisura ora secondo noi e non so chi di voi ha valutato o ha avuto riscontri sul piano dalla stampa io ho dovuto come dire
Contrastare in maniera molto netta
Questa contrasto assolta che c'era all'interno della dell'ordine dei commercialisti tra ragionieri e commercialisti una guerra all'infinito
Una parte di commercialisti che accettava l'ingresso di dei ragionieri altra parte invece non voleva assolutamente che ci fosse questa complementarità
Ora francamente non è che noi si possa ritenere che queste famiglie debbono essere appunto famiglie quindi chi ha il massimo di quindi condivida sul piano di relazioni professionali bevete sassi emendare abbastanza evidente
Oh io a vere il dato di da presenterà che riguarda solo una di quelle e divelto una famiglia da questo punto di vista e l'altro aspetto diciamo che col lotta il mio
Disegno di legge quale
è
Ho detto la differenza duale
E una differenza duale che ha visto il contrasto ritenendo che io mi applica soltanto ad una logica mercantile così ha detto gli ordini ma Mastella e gli altri governo voglio voglio una logica mercantile
Non è la mia opinione perché è vero che io lo scudo grandi riconoscimenti
Però da dove si era partiti e non è la mia considerazione
Perché all'indomani anche con elemento mediatico a favore è stato l'unico momento in cui il governo hutu un picco molto alto e quindi evidentemente tra il ristagno e l'emersione
Cielo valutazione anche sul piano del governo dire liberalizziamo tutto Livera anche quella per la quale bisognava abolire gli ordini c'era chi riteneva questo però voglio dire non so chi al vicepresidente
Falda non c'è questa idea cioè se fosse stato per il puro prese dal disegno di legge o di non c'è l'idea per cui la cassetta inviata questo è un po'l'idea di ti Liliana che non mi tocca con molta franchezza che una disputa degli avvocati che in maniera diciamo un po'troppo da destra Valtor questa versione che non è la mia cioè io sono una fonte istituzionale mi son preoccupata anche gli itinerari come sanno i volti utilizzando il mio sottosegretario vedendo anch'io là dov'era possibile
Con l'idea concertativa che eliminasse il bla bla a Oleg l'alterazione particolari e non desse l'idea di una rispondenza o dell'incapacità di gestione per dire avete fatto questa offensiva prescindendo da noi che era stato il limite anche da me riscontrato per quanto ha riguardata la Bersani o il provento Bersani col decreto legge in cui anch'io ho contestato associandomi successivamente puri marcando le distanze ed è stato di qua che è un po'a richiesta un po'per quanto mi ha riguardato riportato una forma di privato il mise la giustizia che sembra invece essere scalzato i proventi di Bersani
Ora però detto questo lo voglio dire nessuno può ritenere
Che non bisogna modificare un bisogna cambiare
Cioè che gli ordini vanno riconsiderati
Che ci sia questa stella polare i trend europea questo mi pare che sia un dato incontrovertibile
Se gli ordini restassero così come solo saremmo in carenza e omissivi rispetto a quanto ci dice a più riprese la commissione ci dice l'Europa all'organizzazione tesserini raccordarci con la vicenda europea
E chi si oppone a questo vedo ancora alcuni perché dallo stesso ritrasmesso dal Censis badando anche a quelle nord est io sono stato recentemente a Verona a corrispondere alcun indicazione discutendo a che la però non con un ramo diciamo che quello vostro
Di natura giornalistica ordinistico giornalistico di natura comunicativa la riguarda un po'diciamo la piattaforma di quelli che più hanno diciamo minore specifici alto sommato e ritenevano di essere quasi quasi o guardavano all'idea della
Della della norme nuove con la specie offensiva contro le norme assolutamente così
Perché io son partita anche da un presupposto lo scritto l'ho detto a più riprese che a differenza di altri anche i miei colleghi a differenze un po'di molti altri culturalmente che da un lato c'è diverse
La mia idea e che gli ordina presento una fonte economica e sociale di grande interesse
Sono poco ve la pennichella dorsali di grande riferimento culturale sociale economico quindi io valutato così
Però dando questa valutazione che significava che gli ordini restavano perché era giusto per quello che davano l'ho spogliati delle loro prerogative in maniera essenziale però chiedevo colpiti da tutti con garbo con molto vita con molta pazienza
Chi vanno velocizzati i tempi cioè nessuno può immaginare che gli ordini restino così come sono non è possibile
E e allora da questo punto di vista le norme non sono norme Saccenti non solo fuori luogo non solo norme esorbitanti da ora disciplinare quando diamo conformarci tutti sono norme che sono suggerite un minimo di buonsenso
E sono norme che sono suggerite come dire da un criterio che quello appunto di modellarsi di essere in parallelo con velocità di cambiamenti epocali che ci sono e con la velocità esigibilità delle richieste in sede europea
Il tirocinio qualcuno ha fatto cenno tirocinio perché la tenete conto che c'è una disparità quindi dopodiché su questo sia sul piano parlamentare inizio sul pianto successione di quando avremo la legge delega pronto a confrontarmi perché diciotto dodici però attualmente abbiamo una disparità di esercizio cioè non è possibile riguarda poli dove fonte
Diciamo di cultura del diritto
E insomma io ho avuto pressioni e contrapposizioni di tiri Janne a parte la cassa ma per dire rispetto ai giovani ma con molta obiettività non è che si può immaginare lo studio professionale così come oggi
Con ragazzotti che non sono pagati in larga misura che fanno parte dell'Astir istituto e lo Studio avvocato questo non è più lo risponde a un criterio legittimo mi ha un criterio morale un criterio economico non può dare più così
Così come l'orgoglio e questo deve valere mi fa piacere quando abbiate detto che nel Sud Napoli in particolare anche oggi c'è questa scuola di cui oggi qua e quindi grato all'uso grato per l'invito e grato per quello che avete realizzato assieme
Io non voglio che ci unitari divise in due a Desio per quanto riguarda la famosa questione che tocca meno voti gli studi professionali
Cioè non voglio che il Nord Qian maggiore diciamo compenetrazione con gli studi che sono a Parigi a Londra ad Amburgo Francoforte e ci siano studi a Milano nel nord del Paese dove più la spinta e forza questo modernista e restiamo nel Mezzogiorno con gli studi presa di un tempo cioè non è possibile non questo non voglio che sia un Italia divisa in due il Mezzogiorno nonché ai vitalizi la necessaria scelta che deve fare azione Cisaria scelta che è quella di essere anche il Mezzogiorno in Europa e quindi come tale occorre un cambiamento di natura sostanziale
Io so non visto e anche in parte ora leggendo dal
Da destra che c'è un problema in parte risolto quali sopruso intellettuali cerchi patologie non solo una dati natura no di di natura intellettuale e professionale su questo debbo dire o i ricavi ritenere che il mio come è stato ricordato è una forma un po'di rottura rispetto a quello che era sembrato l'acquisizione la pigrizia ordinistica nel nostro Paese così non si toccano cioè come vedete anche una forma di autoreferenza enorme
Cioè peggio di noi parlamentari
Nel senso che i cambiamenti ai vertici solo non voglio considera i giornalisti come tali ma di difficile sostituzione e e questo è anche e dice ad un tratto che deve garantire una maggiore competizione all'interno
E noi dobbiamo dare Adua spetti all'utente come tali poi il consumatore da tenere immaginava questa è una richiesta mia più dal mio amico Peppino De Rita per dire ma perché non inserisce in questo organismo che sarà un organismo terzo tra il ministro gli ordini associazioni e e in cui cita anche i consumatori perché è ovvio che si vada all'utenza cioè la prestazione deve esser tale che chi si rivolge al l'avvocato all'ingegnere deve essere garantito e deve essere adesso sulla qualità innanzitutto
Perché dove stanno ordine son pochi si fanno qualità formativa dove la qualità format non c'è e che dopo una delle prime cose da fare e corresse una sorta di badanti rispetto ai giorni professioniste cioè una formazione costante quattro scatta anche l'impegno dico a Gennaro per quanto riguarda gli aspetti correlazioni curiosità e top corone in questo caso diciamo i giornalisti i formatori
Dal punto di vista delle tecniche comunicative ma toccano come dire l'ingegnere quanto ante cioè chi arriva all'interno dell'ordine si siede è una forma quasi di non di patrimonio che tenesse arricchendo in continuazione perché è ovvio che chi ha questo tipo di relazioni col mondo Esterno
Per maggiore capacità di adeguarsi a quello che avviene sul piano estetico lo può fermarsi in maniera istintuale e questo va fatto il mio disegno di legge porta avanti questo tipo di esigenza all'assume la frequenta ne disciplina anche la frequenza successivamente
Voglio dire ai giovani a chi mi ha richiamato per dirmi vissuto non ci sono cioè questo disegno di legge va applicata vedremo con l'ordine giornalisti Maron venti uno schema che una fissità tornai incredibile
Cioè al sodo non esistono editori grandi o piccoli quindi sono giovane e bravo nasce a Benevento nasce a a Caltanissetta poche possibilità di entrare nel meccanismo in cui l'editore lo prende come tale questo va eliminato per cui le scuole informazioni che possono anche i sospiri tirocinio
L'abbiamo messo cioè il tirocinio per quanto riguarda il dato che già oppure sulle scuole che solo presso università quindi mi pare che questo sì un tratto che può eliminare questa distorsione che c'è all'interno nostro paese dove l'editore non è soltanto insolvente come nel caso di chi ha ricordato il giovane studente per i due anni in cui inespressiva mente ero da però dovrebbe farla RAI questa la mia opinione
Cioè la RAI che diciamo e atipico come editore avrebbe il dovere e dovresti insista questo modista avrebbe il dovere di chiudere la vertenza perché la RAI è e atipica ovvero di tornare e quindi mi mi parrebbe una cosa un po'strana che si fermasse a guardare quello che viene a parte gli altri non proponesse questo tipo di iniziativa preventiva quindi lo rompiamo lo schema da questo punto di in cui chi ha possibilità di esprimersi a qualità o beni fuori può emergere questo è anche un criterio debbo dire non di poco conto e non di scarsa acquisizione
Quantomeno non so mi pare pare abbia fatto il riferimento al criterio edito dalla Parmalat eccetera non lo so in questo io ho in cantiere diverse cose però a qualcuno dispiace altri no se il governo cammina alcune cose porteremo avanti perché
C'è e il criterio Class action in cui tentiamo di mettere in piedi
Anche se dobbiamo farla anche qua con un criterio valutativo molto sobrio
Perché non vorrei che scattassero i centottanta mila avvocati tutti a a farsi patrocinatori di cause quindi il rischio per l'impresa diventa molto forte e quindi in queste ne ho discusso in sede
Diciamo confindustriali messo discutendo ancora con altri dato con una certa cautela per questa ragione incontrovertibile cioè non tutti i casi italiani sono i bond argentini o la Parmalat e qui non vorrei che ci fosse diciamo questo incalzare furioso
Che prende come con un criterio molto americanista dovesse privo diciamo di quello che l'accento o le cose abbastanza classiche che insomma da noi non trovano il giusto punto di riferimento ecco io non vorrei fermarmi
Anche perché qualche problema c'ero prima di
Diciamo di di lasciarvi di qua io credo che insomma e una discreta legge una discreta proposta di Lecce ora con tutte quante spie rosse legge che fine faranno è alla commissione parlamentare della Camera Commissione giustizia hanno stanno acquisendo anche ancora la criteri Concetta devi spero non all'infinito mi pare che dovranno terminare a breve dopodiché si passerà a modulare
Quello che questo aspetto certo non siamo ad una tipicità non è che stiamo definendo il loro i giornalisti che fine fa che fino a non fa cioè se dodici la riguarda tutti gli ordini professionali è un criterio universalistico vispi
Non è generalista come qualcuno vorrebbe dire e universalista nel senso come ispirazione criteri ripeto
La salvaguardia anche dell'invita qui avete fatto richiami riferimento potrei essere messi in piedi impiegata come criterio che ispira le mosse di chi è ordine depurato però dalle risiede un tempo e al tempo stesso la legge delega perché mi pare evidente che nella complessità generale c'è anche un'idea che filtra e ci sono alcuni aspetti natura tecnica duro periodiche suo riferendosi agli altri
Vale per i giornalisti li per la notizia come tale per quello che per la fonte che si acquisisce per come si determina per come lubrifica Portela libertà e la costruzione democratica dalle per gli avvocati che si ritengono una forma di di ordino un po'più speciali gli altri perché di loro si parla nella Costituzione come tale quindi richiedono con apprensione anche con molta forza e per me diventa un aspetto defaticante quello di assumere rilievi che all'interno del sistema attuale un anno tanto è vero che al Senato alla Repubblica han presentato gli avvocati che sono presenti nelle Aule parlamentari un propri disegni di legge che riguarda la professione forense che ridere sarà discusso assieme alla legge le professioni come tali pur avendo una specificità ho spiegato a loro come dico anche a voi del mondo giornalistico che questo potrà scansare le difficoltà di esordio
Soltanto quando saremo arrivati alla legge delega discuteremo non con approssimazione
Ma nel dettaglio più specifico dopo aver avuto il mandato dal Parlamento che approva questi principi un po'biblici che orienteranno l'azione successiva
L'unica cosa certa non possiamo stare così come spia
E perché ho visto che da parte di molti ordini anche la riportati
Nella rapporto nell'ultima rapporto Censis
Molti sono contrari alle leggi realtà e come chi si oppone la costruzione del ponte perché per il proprio traghetto trasportava le persone una parte all'altra e quindi come tale non vuole che si consulti il ponte e utilizza il traghetto lo fa cose diverse magari portare in giro Afar visito olistica attrezzata nel Golfo o magari le parti Cile chiariti a me toccava il compito credo che sia giusto questo compito e la responsabilità di dettagli ha una posizione diversa così com'è noi siamo da da cinquant'anni sessanta anni per diversi ordini cui non si parlasse mai affrontato l'argomento per la questione oggi così come sto io non possono stare
Occorre modernizzati occorra tirare una qualità ed una formazione completamente diversa occorre un tasso di deontologia più forte di quello che indubbiamente c'è quindi non voglio dire che non c'è ma molto più forte di quello che c'è se noi teniamo conto di questi tipi di perni questi tipi di orientamenti che non solo gli interventi di poco conto o privi di senso o o magari non possono essere presi a pretesto peraltro il polo di orientamento di natura politica partitica generale perché ritenendo io per definizione che ogni qualvolta si frequentano temi naturisti nuziale questore indubbiamente solo io a chiede l'apporto dell'opposizione e della mia maggioranza sapendo peraltro che i numeri sono talmente indisciplinati al Senato dove c'è quasi una maggioranza ma non so se c'è la maggioranza
Che non soltanto per questa ragione omerica ma come mia cultura richiedo come ho fatto con l'ordinamento giudiziario a novembre come farò ordinamento giudiziario che porterò in Consiglio ministri mercoledì prossimo l'ordinamento giudiziario di chiede l'apporto l'opposizione
Se da questo punto di vista anche gli ordinano una mano cioè nel senso incalzati gli uni e gli altri io non ho motivi vanesi per dire che il merito del ministro di questo governo mi interessa realizzare cose che dev'essere comminate per rendere meno fragile
Il nostro Paese
Perché mi pare evidente che la concorrenza diventa forte le logiche di mercato sono oggi è molto spietate
E se e leggo come lei che in questi giorni che uno dei grandi imbottiti di barometro politico di Zapatero son quelli di superare l'Italia
Nel G otto però seri ragioni e consiglio di Regolo come me che fa i ministri questo vento orgogliosamente temi citare per far sì che tutto quello che fa
Mi ha direzione una giustizia che sia meno ingombrante meno farraginoso e quindi processi più rapidi e più veloci
Di un ordine e i mondi professionali che siano cambiati questo vada perlomeno ad evitare che Zapatero possano soppiantare ci dal mio punto di vista nella logica di natura di costruzione della presenza di questo grande Paese con quel mare Italia nel contesto internazionale
A questo debitamente mi applico se voi come spero e come te fatto perché con alcuni siamo anche visti dato una mano in questa comprensione che non è un appezzamento
Che va sostenuto sul piani territorio politico partitica solamente no un apprezzamento è un apprezzamento che tocca ognuno di noi che sincera della fierezza di proposito sono all'interno degli ordini
Ma anche differenza di proposi per alcuni sono elementi come dire tali da debordare
Dalla costruzione di un sistema ordinistico che va indubbiamente cambiato va cambiato c'è una logica duale perché mi pare evidente l'associazione son fatto anche se importanti vanno riconosciuti
Cioè non capisco perché si oppone a questo
Nel senso che assai spesso si ritiene che quello che c'è
Vada normato perché emerge quindi ha il dovere di immedesimarsi in questo secondo un criterio che era di natura prevalente della del diritto Roma ritroverà sapete si adeguano a quello che veniva fuori non comprendeva precedentemente lo dobbiamo fare la stessa cosa io da anni fa la stessa cosa loro porto a misura parametri natura giuridica disciplinino sul piano delle norme quello che è costato esiste ed è invece nostro Paese quanto di buono evidentemente non come si ritiene il desiderio
Rispetto a quanto il logicamente lo debba corrispondere tra l'altro Ettorre desiderio o invece la regole come tale
Regole devono esserci mi pare evidente che diceva prima l'ex Finanza in aule che sembrava uno sprezzante Rispetto per ragioni di liberalismo che l'abbia scritto dal purista del verbale il criterio per il quale finanche il mercato non può assolvere di per sé alla diciamo composizione tra interessi che sono in contrasto dirò le regole come la loggia del mercato del mercato che come dare porta al massimo di penetrazione spinte al massimo l'edizione senza regole e senza disciplina di regole evidentemente diventa la logica della giungla e di quello che è più forte noi invece dobbiamo rispettare dare diritto di accesso a tutti così come diritti accesso a tutti viene normato
Per cui non stabiliamo che non c'è più come dire chi entra e chi non entro ognuno può partecipare uno può entrare da questo punto vista rompendo anche un muro un involucro che magari per tanti anni ha rappresentato una forma di privilegio
E di oasi particolari gestiti in un certo modo all'interno di questo sistema ordinistico
Che abbiamo il desiderio e la voglia di cambiare con questo ringrazio tutti quanti voi ringrazio ancora Lucio Paolo e grazie a colazione