I pacifisti e il governo dell'Italia

Cioè ripeto come vuole anzi dedica esclusivamente
Sì vado su questo posso anche
Secondo
Nel
Semeraro
Sale nell'incontro giuridico ricerco ci sono dei giornalisti
C'è
Insomma non è che ci
Questa è comunque molto nel saper lungo
Almeno
Bene
Cesare sulla
No sì
Si sente sempre esistente buongiorno a tutti incominciamo questa incontro al quale vi ringraziamo di essere intervenuti e di avere partecipato
E che abbiamo ritenuto necessario convocare come Tavola della pace dopo due giorni in cui ci siamo riuniti in seminario perché nella situazione grave in cui ci troviamo e di cui valutiamo per molti aspetti anche la gravità dei risvolti possibili come Tavola della pace abbiamo sentito il bisogno è avvertito la necessità di chiarire alcune nostre posizioni e di formulare con forza anche alcune richieste
Che ci sembra importante in questo momento è riuscire a porre siamo quelli che in tutti questi anni hanno organizzato e partecipate promosso una cultura della pace che si è espressa attraverso le marce della pace le molte Marcia della Pace Perugia-Assisi
E in tutte le strade del mondo in cui sono state organizzate Marcia della pace l'ultima è stata nero
Quindi siamo persone che abbiamo cercato aiutandoci reciprocamente nella diversità della nostra composizione a vedere il mondo stando dalla parte di quelli che rischiano di rimanere fuori dal mondo degli esclusi
Di quelli delle vittime in generale degli ultimi e vogliamo chiarire alcune cose in relazione a questo tempo di preoccupazione condivisa ma in cui sono state dette anche alcune cose che ci sembra ravvisino le vere responsabilità e le mettano in ombra
In particolare non c'è nessuna relazione tra la manifestazione di vicenza e il voto del Senato
Rivendichiamo il nostro diritto a dire il nostro parere esprimere le nostre opinioni a dare i nostri giudizi su tutte le questioni che ci sembra richiedano l'espressione del pensiero della dei cittadini nella loro sovranità la partecipazione dei cittadini e il sale della democrazia
Ci importa di dirlo e non certamente il suo nemico e la partecipazione democratica nel rispetto dei ruoli in cui nessuno occupa spazi istituzionali altrui è però un rafforzamento della politica un rafforzamento delle istituzioni
Noi crediamo con questo
Di non logorare nulla al contrario di dare un importante contributo alla crescita democratica del nostro Paese alla diffusione di una cultura di pace che è quella per la quale ci impegniamo insieme
Noi siamo come è noto un soggetto autonomo indipendente da schieramenti da forze politiche da ogni componente noi abbiamo sempre cercato di giudicare i fatti
Quello che viene fatto quello che viene dimenticato quello che vorremmo che fosse fatto
Per questo abbiamo dato sul primi mesi del governo Prodi un giudizio articolato
E abbiamo cercato anche nella fase di costruzione dei programmi di dare il nostro contributo non abbiamo ricevuto molta attenzione abbiamo cercato però di costruire un dialogo e un confronto sul merito delle questioni
Senza trascurare sia la necessità di coagulare un consenso che permette di prendere decisioni senza trascurare nemmeno un realismo politico
Che induce a scegliere le vie che possono avere margini maggiori di efficacia in una costruzione della pace che sappiamo essere progressiva e sappiamo che sia un percorso siamo di questo consapevoli allora senza perdere di vista qual è la parte finale che vorremmo costruire sappiamo individuare anche i passi che avvicinano a questo ci sembra ci siamo anche fatti carico delle sfide che erano aperte per la loro complessità e della loro delicatezza ricordo solo gli ultimi eventi che abbiamo organizzato sul Libano una manifestazione nazionale che sottolineava la novità di questo intervento e gli aspetti positivi sui quali concordavamo con questa iniziativa del nostro governo Assisi ventisei agosto in piena estate in pieno silenzio di molti
Rispetto all'Afghanistan abbiamo proposto di esserci di più e meglio nondimeno presenti in un modo diverso
Smettendo per la guerra impegnandoci davvero a fare la pace sull'Iraq abbiamo proposto di ritirare se esercito non di abbandonare gli iracheni di rimanere al loro fianco in un altro modo
Sul Medio Oriente manifestazione nazionale a Milano il diciotto novembre questi sono stati gli ultimi modi con i quali la Tavola della pace ha espresso il suo parere ha dato il suo contributo ha contribuito a formare per quanto siamo capaci noi stessi e nelle persone che hanno partecipato alle nostre manifestazioni una cultura di pace
In alcune occasioni dopo anni di ostracismo e di preclusioni e chi non ascolto abbiamo condiviso le riflessioni le proposte le iniziative in altri invece ci siamo sentiti anche noi non ascoltati abbiamo registrato disattenzioni insensibilità autoreferenzialità e soprattutto la dispersione di un di un tesoro molto ricco di competenze che nel nostro Paese è maturato di persone che in tanti ambiti e in abiti diverse si sono impegnati e che avrebbe potuto far crescere il consenso diffuso che è necessario per il sostegno di ogni politica in particolare per la politica estera che è quella di cui stiamo parlando soprattutto nei suoi aspetti di novità e di direzione diversa e nuova
Ogni volta ci siamo sentiti liberi di dire se eravamo d'accordo o no di esprimere la nostra soddisfazione il nostro dissenso nei modi e nelle forme che ritenevamo di volta in volta opportuni
Questa è la libertà che pensiamo ancora sia importante
Regalarci e che ci stia riconosciute
A questo punto ci rivolgiamo a a tutti i responsabili della politica italiana naturalmente ai parlamentari che sono chiamati a risolvere la crisi in questi giorni alle forze politiche anche alle istituzioni a cominciare da quella più alta
Della Presidenza della Repubblica di rispettare il voto degli elettori e il programma
Che hanno sostenuto chiediamo a loro di impegnarsi per costruire quanto prima un governo autorevole che sia deciso a proseguire con ancora maggiore impegno la costruzione di una politica di pace e dei diritti umani
Noi abbiamo sottolineato in questo documento come la politica estera dell'Italia sia abbia iniziato un cambiamento
Lo ha evidenziato la relazione che il ministro degli esteri lo stesso dibattito del del Senato si sta imboccando si è imboccata una nuova una strada nuova in Iraq in Libano in Somalia in Europa in Israele e Palestina nelle Nazioni Unite
E in modo particolare contrastando
Quell'unilateralismo prove promuovendo il superamento di quell'integralismo quella logica della guerra che tanti danni hanno fatto negli ultimi anni
Nel mondo
Noi chiediamo al governo
Di proseguire
Su questa strada affrontando con pazienza e con coraggio anche tutte le questioni aperti e quelle più delicate e spinose come quella dell'Afghanistan e quella di vicenza
Chiediamo di farlo con lo stesso stile col quale lavoriamo anche tra di voi quando cerchiamo di ricomporre
Le nostre differenze per cercare di trovare una sintesi la più alta possibile per in grado di raggiungere o di contribuire al raggiungimento degli obiettivi
Comuni ci sono molte cose da fare sono molti molte sfide aperte che incalzano e che reclama reclamano questo impegno nuovo davvero nuovo dell'Italia nella lotta contro la povertà la miseria
Nel disarmo nella promozione dei diritti umani della giustizia la pace in Medio Oriente per la cooperazione internazionale per il rilancio e la democratizzazione dell'ONU
Lo ha già detto grazie a poco fa noi chiediamo a questo governo abbiamo letto di dodici punti che questa mattina
La stampa a a al ha diffuso
Non abbiamo trovato uno che però crediamo dovrebbe caratterizzare questa nuova fase del del nuovo governo che s'ci auguriamo nasca quanto prima
Ed è la capacità di aprirsi all'ascolto della società civile aprirsi all'ascolto e alla collaborazione
Della società civile dell'opinione pubblica degli enti locali che in tutti questi anni hanno dimostrato a più riprese in modi diversi la loro disponibilità a far crescere una collaborazione certamente con spirito di autonomia e anche critiche di criticità
Alla lo sviluppo di progetti proposte concrete
Ecco questo è il
Questo che abbiamo registrato con con grazia il la presa di posizione il messaggio anche l'appello forte che rilanciamo in queste ore difficili dove ancora non è chiaro che esito potrà avvenire questa questa crisi
Per parte nostra
Siamo qui a rappresentare e nostre preoccupazioni ma anche la nostra volontà di andare avanti insieme a quello che siamo una sede d'incontro di lavoro comune di tante organizzazioni diverse qui sono rappresentate l'AGESCI
L'associazione Libera contro le mafie le ACLI l'Arci i Beati costruttori di pace c'è anche l'Associazione un ponte per che pur non estendono il comitato direttivo al tavolo della pace è una delle collaboratore c'è l'Auser ce la UISP c'è il coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza
Lucio Pavolini in fondo sicura non c'è Pax Christi e che purtroppo insomma è impegnata in un'altra riunione ma con lavorato
Fino a pochi minuti fa insomma c'è la Fox IVA
Ecco ci ci sono c'è il coordinamento nazionale degli enti locali per la pace i diritti umani insomma ci sono tanti soggetti che hanno contribuito a fare grande la coscienza e l'impegno di pace del nostro Paese e che sono determinante a continuare a farlo ecco
Con questo io mi mi fermo
Ci sono con noi il punto molti rappresentanti di queste organizzazioni che ai quali daremo tra poco anche la la parola però prima di tutto e chiedere se c'è qualche domanda specifica
Parte degli e voi che siete qui
Altrimenti passo immediatamente la parola
Alcune brevi considerazioni di amici che che sono qui con noi
Parlo sicuramente
Ma molto brevemente perché non c'è molto da aggiungere al considerazioni che facevano Flavia Grazia io credo innanzitutto rispetto a quello che il documento è come Tavola della pace abbiamo prodotto credo innanzitutto l'abbia sgombrato vada sgombrato con molta nettezza il campo da una lettura semplicistica e consentitemi di dire anche un po'tendenziosa che in queste ore da più parti si va facendo per cui l'iniziativa dei pacifisti avrebbe in qualche modo contribuito a mettere in difficoltà in crisi il governo questo non è vero anzi è vero che oggi
Forse come mai era successo mai era avvenuto prima prima d'ora le linee di politica estera tracciate nella sua relazione dal ministro
D'Alema sono vicine sono ormai come prima d'ora era avvenuto alle ragioni alle istanze
Che da tempo voglio dire sosteniamo
Noi vediamo in quel
In quella politica estera che è stata illustrata
Una vera inversione di rotta vediamo un nuovo protagonismo dell'Italia
Nell'ambito dell'Unione Europea per superare l'unilateralismo la logica della guerra permanente che tante devastazioni ha fatto per restituire spazio alla politica e al diritto internazionale
Spira agire per la prevenzione e per la risoluzione pacifica dei conflitti per una strategia di pace come elemento insostituibile di quella strategia della lotta alla povertà all'ingiustizia che stanno il negli Obiettivi del Millennio
E però aggiungo anche questo noi rivendichiamo
Uso proprio questo questo termine il ruolo positivo di stimolo di spinta che in questi anni i movimenti pacifisti nel nostro paese hanno svolto per costruire nella consapevolezza
Diffusa nel Paese la percezione della dimensione globale dei problemi la condizione per un diffuso consenso popolare a quella nuova politica estera che si va delineando perché noi vogliamo sostituisce
Noi siamo convinti che una società attenta partecipe che sa anche agire il dissenso nelle forme democratiche sulle singole scelti il confronto critico non può indebolire ma ho soltanto dare più forza ad un processo riformatori che il Governo si propone di attuare
E allora dobbiamo anche dirci una cosa
Molto chiaramente
Che il governo dell'Unione
Non è stato frutto di un'alchimia parlamentari
Ma di un progetto che ha radici profonde nella società italiana che è stato costruito attraverso anni di mobilitazione sociale di convergenza Di esperienze diverse di forze politiche di forze sociali di pratiche sociali di movimenti di esperienze dal basso
Un processo che ha saputo restituire Speranza
Fiducia nel cambiamento ai cittadini di questo Paese fra mille difficoltà in questi primi mesi sia aperta una stagione di trasformazione che noi pensiamo non si possa arrestare
Perché ci sono aspettative nel Paese che non possono essere tradite
Perché la gente non capirebbe perché si allargherebbe ancora di più quel solco preoccupante fra la sfera politica e i cittadini
Allora in questo senso anche va nostro appello
A tutti i partiti della coalizione
Il centrosinistra e a tutti gli eletti
Che come dice la nostra Costituzione non hanno vincolo di mandato Mannu vincoli un patto con gli elettori
Che devono assumersi la responsabilità di fronte al patto stabilisce con gli elettori c'è un programma che aspetta di essere realizzato e per questo noi riteniamo che il governo Prodi debba andare avanti e trovare la coesione necessaria per produrre a partire dalle differenze legittime che così convivono quella sintesi
Più seria e più avanzata possibile
Che può essere produca questo sforzo voi vogliamo sostenerlo lealmente
Esercitando il nostro ruolo che è un altro e senza rinunciare ad esercitare
Quel dovere civico lo vorrei chiamare i più che diritto dovere civico del confronto permanente della spinta dal basso dell'interlocuzione positiva e anche critica quanto e necessari
Quindi fa bene Prodi a chiedere coesione e lealtà alla sua maggioranza ma sarebbe un errore gravissimo e letale
Se il governo trovato una qualche quadrato alle difficoltà di queste ore
Si chiudesse al confronto con i cittadini con i movimenti con le comunità locali
Perché sarebbe fatalmente ostaggio di quei poteri forti che questo processo riformatore non lo vogliono l'hanno sempre osteggiato e che oggi cercano di affossarlo
Anche con la complicità
Di qualche sconsiderato
Per questo
Noi non rinunceremo anche rispetto alla discussione di questi cori dodici punti fa bene il governo a cercare l'acqua
Però noi non rinunceremo ad esercitare nostra
Diritto dovere civico come dicevo di di critica su alcune questioni che riteniamo insufficienti in quei dodici punti come non rinunceremo a batterci sul tema dei diritti civili
Che la coscienza di questo Paese moderno Chieti voglio dire che
Possono sfociare in una nuova legge che non può essere ancora rimanda ci sono tutte le condizioni
Se la politica saprà ascoltare e dialogare con i cittadini per non tornare indietro per non arrestare questo processo riformatore per non riconsegnare il Paese alle destre per dare
Per rispondere all'esigenza di continuità e di stabilità
Il governo e al tempo stesso per dare risposta alla domanda di cambiamento che emerge dal Paese la domanda di un allargamento i diritti
Delle politiche di pace della democrazia nel nostro Paese noi siamo fiduciosi che questo sforzo anche se in una strada molto stretta e molto compresso
Può essere e perseguito
E siamo nella società nel nostro agire quotidiano
Dal basso disponibili a contribuirvi
E questo non significa essere inevitabilmente
Ho contro a prescindere o disposti ad accettare qualsiasi cosa ma svolge lei in maniera consapevole responsabile quel ruolo di spinta di sostegno
Civile che un processo così difficile di cambiamento deve inevitabilmente
Grazie praticamente sola insomma la tortora delle
Ma davvero brevemente perché nel documento e già contenuto tutto quello che noi volevamo dire
Una sottolineatura soltanto per richiamare quello che diceva all'inizio grazie a Bellini
Questa conferenza stampa e al termine di due giornate di lavoro nel quale nelle quali il direttivo della Tavola della pace
Ha mantenuto fede ai propri calendari e proprio programmi per riprogrammare la prossima
A la la la prossima attività il percorso che ci chiederà da qui al gli impegni della primavera nell'estate e poi dell'autunno con l'Assemblea dell'ONU dei Popoli nella nuova edizione della Marcia Perugia-Assisi
Questo significa che il nostro lavoro quotidiano per la pace
Continua si intensifica tiene fede ai programmi che ci siamo dati
E la nostra agenda sta è totalmente inserita nell'agenda internazionale e interna del nostro Paese e non solo
Questo vogliamo dire a coloro che in questi giorni in questi minuti in queste ore
Stanno provando a riprogrammare il futuro di questo Paese il futuro di questo Paese non può essere riprogrammato a prescindere
Dalle agende e dagli impegni che il paese si è assunto e che il Governo e il Parlamento si sono assunti per il loro stesso mandato parlamentare
Nei confronti dei cittadini ma non solo nei confronti di cui gli ultimi ai quali noi in particolar modo ci rivolgiamo
Alle vittime della di diritti umani calpestati alle vittime di guerre mai dichiarati
Allora a questo punto noi chiediamo fortemente a tutti coloro che in questo momento hanno questa responsabilità di assumersela fino in fondo non soltanto in nome di piccoli obiettivi o di obiettivi diciamo di corto e medio periodo ma di obiettivi di scenario di obiettivi di lungo periodo
Sono in gioco diritti umani sono in gioco davvero spazi di libertà e di democrazia non solo nel nostro Paese ma in tutto il mondo il proprio rispetto a questo scenario internazionale che ieri nella relazione del ministro degli esteri è apparso in tutta la sua complessità ma anche in tutta la sua sfida
Noi vogliamo dare e continuare a dare il nostro contributo ma questo contributo che abbiamo dato anche recentemente al Forum Sociale Mondiale a Nairobi proprio lavorando con cui gli ultimi di cui qui si parla noi possiamo darlo pienamente se questo riesce a incidere né a continuare ad incidere nelle politiche di questo Paese e perché questo accada abbiamo bisogno di un governo forte credibile in grado di mettere di valorizzare al massimo la partecipazione democratica dei cittadini e in grado di ascoltare le nostre voci
Grazie passiamo la parola
Toni dell'ordito Antonio Dell'olio di libere
Sì intanto io voglio portare il saluto di don Luigi Ciotti che non ha potuto essere qui per altri motivi che l'hanno fermato altrove come dire
Ma strada seguendo e e chiaramente molto molto partecipe di questo di questo processo di queste prese di posizione che stiamo avendo soprattutto nell'ottica che condividiamo di un di una pace che non si costruisce soltanto con la politica di sicurezza e con una nuova politica estera questo è sicuramente essenziale è importante lo abbiamo ribadito ed è per questo che libera e anche all'interno della della Tavola della pace ma ci terrei a sottolineare che pace è questa azione diuturno e quotidiana di giustizia che ne possiamo fare nel territorio nelle scelte che appunto anche come come come Governo e Parlamento si vanno a a a fare su su questioni cruciali come quello quelle che riguardano le mafie scusate mio voglio essere il più esplicito possibile vi parlo con il cuore in mano ma veniamo e volo voglio soltanto ricordare da cinque anni in cui da fonti autorevoli cioè ministri abbiamo ascoltato parole che con del tipo con le mafie siamo chiamati purtroppo a convivere
Siamo ne veniamo fuori da cinque anni nei quali si è tentato di disarticolare completamente la legge per l'uso sociale dei beni confiscati
Noi veniamo da cinque anni in cui ai giovani ci siamo sforzati di insegnare legalità mentre qualcuno faceva la legge sui condoni faceva leggi ad personam
E predicava l'evasione fiscale
Ecco a me sembra che in questo solco il Lalla la discontinuità sia essenziale in particolare dopo gli stati generali che sono celebrati vi ricordate
In novembre scorso abbiamo consegnato al governo alcune richieste e su questo il Governo Prodi aveva iniziato a lavorare e non gli chiediamo di proseguire appunto sulla formazione di un agenzia per la gestione l'assegnazione dei beni confiscati su un riordinò una disciplina per quanto riguarda il risarcimento alle vittime di mafia e l'assistenza ai testimoni ai testimoni di giustizia un impegno nuovo che era cominciato su sulla sul piano internazionale con questo governo
E ancora di più scusate mi ha soltanto otto giorni fa Luigi Ciotti è stato invitato e voglio sottolinearlo per la prima volta dalla commissione interparlamentare antimafia
Per una audizione sull'impegno dalla società civile
Ecco io penso che questa interlocuzione costruttiva con questo governo non deve essere interrogato è non penso scusate mi di dirla grossa sette
Dico che
Se si dovesse interrompere questa esperienza di governo davvero sarebbe un ulteriore regalo che facciamo alle mafie
Grazie grazie Tonio Dell'olio qui abbiamo anche degli altri amici se procediamo rapidamente
Penso che ci sono quattro possiamo dalla parola appunto ancora qualcun altro senza però farla troppo lunga in maniera da per consentire a tutti quanti voi poi di continuare a al a lavorare
Io lo darei la parola a don Albino Bizzotto dei Beati costruttori di pace
Che viene letta lettore di dicembre diciamo così
è un cordiale buongiorno Totti no fa devo salutare tutti gli amici sono appena arrivato da Padova ma anche alle persone qui credo che anche la cordialità faccia parte The nostro modo di trovarsi riconoscersi insieme
Vorrei serio se riuscirò vorrei dargli un po'che cosa che cosa sta succedendo a Vicenza
L'abbiamo parlato adesso dell'hard disk discontinuità del governo
Beh anche a vicenza e c'è una grande discontinuità la discontinuità di vicenza avete mai sentite nominare vicenza per qualche azione di impegno di di avanguardia di Società civile no
Ma allora è è scattato qualche cosa è capitato qualcosa di molto importante molto grosso e credo proprio che la richiesta più forte che viene fatta lì in loco è che coloro che hanno deciso lo stanno decidendo vengano a rendersi conto delle cose vengano a dire perché e quali sono le scelte la gente ha voglia di sapere che cosa c'è dentro la scatola
Il diritto di essere informati
Perché sono scelte che decidono dei rapporti per lungo tempo con gli altri popoli decidono di una come dire di una pressione ambientale stabile
E allora il Veneto in questo momento da questo punto di vista è un po'una polveriera sembra quasi presente ben grande sia a livello regionale
Come leader nazionale sulla gente cadano delle scelte
Che alla fine si ritorcono contro
E qui sto è l'appeal problema il grande che abbiamo perché non so se avete notato noi siamo stati male quando il Presidente della Repubblica ha detto che non si fa sulle piazze la la la politica ma guardate che la manifestazione di vicenza è avvenuta dopo una campagna allarmistica di una di una settimana ai più alti livelli e corna un'operazione a orologeria per quanto riguarda il terrorismo
E nonostante questo è stata una sorpresa per tutti vuol dire che c'è qualche cosa di diverso dentro
E allora noi chiediamo su questo punto qui dal dal la che venga rispettato perché altrimenti anche tutti i politici ci son dentro della zona
C'erano anche autosospesi vuol dire che c'è qualche cosa e sapete qual è la novità secondo me
è che la gente ha capito
Per la prima volta forse che le scelte che noi facciamo sul quotidiano oggi devono rispondere e tutte al modo complici rapportiamo con resto dell'umanità e al modo con cui trattiamo il pianeta voglio dire alle urgenze più forti oggi ci vengono sul campo della giustizia che qua è stato sottolineato e sul campo dell'ambiente
E allora la gente ha capito che questa volta le cose si integrano Pecchia non non c'è c'è anche una questione vicenza proprio scusatemi nel cinquantaquattro è stata castigata
Ma nel due mila e sette nomi che ha diritto di essere doppiamente castigata c'è un problema a Vicenza
E i e incredibile questo sapete guardate Mede da studiare
E quindi c'è una reazione immediata sufficienza
Ma c'è oggi un qualche cosa che nato ossia nel modo con cui le varie realtà di tutti i tipi e religioso sociale di movimento di organizzazione e sindacati cioè in hanno interagito e c'è una contaminazione così forte che se è brutto trattare vicenza come una realtà politica a sé stante
E la seconda cosa è che il il il piccolo la scelta piccola e qualche cosa che è riferito al grande e quindi c'è questa unità fra le scelte politiche e le sette sette nel personali locali
Poi un altro punto che io vorrei chiedere proprio noi il sabato il tre Marrazzo lo annuncio faremmo un grosso seminario perché vogliamo guardando alla gente tentare di recuperare il contenuto della Costituzione per quanto concerne queste scelte e i contenuti del diritto internazionale
A noi pare che non possiamo più continuare soltanto sulla fedeltà di accordi segreti che non conosciamo e che il mille nove il due mila e sette non nel mille novecentocinquantaquattro un altro mondo un'altra realtà
E allora abbiamo questa difficoltà e ci auguriamo proprio allora che anche i governanti
Accettino da anche ai governanti accettino di verificare la legalità delle scelte che vengano fatte non le diano per scontati in base alla petizione alle alleanze
E che anche loro stiano all'alla legalità voluta dalla Costituzione e leggi fondamentali dello Stato e però anche vorremmo che i cittadini vengono ascoltati noi non chiediamo altro se non di venire ascoltati e di sapere che cosa si fa
Non lo sappiamo hanno fatto tutto segretamente non ho capito quello di Chiomonte fra chi se non ho capito perché Prodi
In questo momento
C'è il rischio e il pericolo
Di una aziendalizzazione dello stato siccome la realtà è complessa bisogna prendere decisioni bisogna essere fermi
Se è questo pericolo è a rischio io credo che questo non aiuterà nella democrazia e tanto meno aiuterà poi il rapporto con le istituzioni io mi auguro proprio scusate una nota critica la mia in confronto alle altre noi abbiamo siamo stati nutrizione per l'Afghanistan abbiamo accettato abbiamo letto con grande interesse accettiamo tutto di questo documento che è fatto ma permettetemi che riporti una nota critica non contro nessuno vicenza voleva che che avesse il Governo o meglio qualcuno diceva a me interessa questa scelta poi doverosa avanzi qualcuno dei più giovani perché sanno di varie frange abbia essere chiari insomma
Ma la stragrande maggioranza nessuno voleva architrave si governo voi li avete visto anche lo scontro fra variati Rutelli il il politico locale della della della Margherita con Rutelli che sono stati uno scontro diretto
Allora e vorrei volevo porre che sta nota critica non tanto per come dire non fare gli auguri e non valorizzare valutare tutto quello che si può portare avanti ma molto importante che il gancio
Popolazione nel suo complesso e istituzioni non abbia mai da mangiare non si vada mai a a fare delle scelte che determinano per lungo tempo i rapporti che noi stabiliamo tutti viatico pianeta delle scelte che si ritorcono contro la volontà e contro la la la la la i diritti della popolazione
Grazie Albino
Abbiamo con noi anche Maurizio Gubbiotti della Legambiente
Mentre viene qui io vorrei fare una sottolineatura perché credo che sia un dato di realtà da da sottolineare
Appunto che il il primo dei punti tra i dodici sottoposti ieri dal dal professor Prodi alla all'Unione
Non include in nessun vincolo sulla base di vicenza perché si fa cenno esclusivamente alle digitali impegni internazionali assunti in sede o no e Unione europea e della NATO sì essendo la base di vicenza una base americana non non c'è alcun ritorno e non le ho trovato nessun tipo di riferimento non so se i propri ci ripensi era nei prossimi minuti ma certamente per quanto ci riguarda la Bar la questione della base di vicenza non è inclusa in questi dodici punti
Se volete sì no io Dondi Giotto chiudeva proprio diceva che l'ambiente era una delle due questioni vedere sulle quali quelle persone si incontrano sui territori ed è proprio così ed è anche perché io credo profondamente che non può esserci costruzione di pace
Se non a partire dalla rimessa in discussione dell'attuale modello di sviluppo della trama dell'emergere quindi a partire da dalle questioni anche ambientali ma soprattutto dell'intreccio tra queste questioni le questioni sociali per cui io credo che quello che come dire che che l'importante oggi è davvero il fatto che si rimetta in moto un cammino che chi ha dato dei segnali con questo nuovo governo aveva dato dei segnali positivi
Per aprire dei percorsi è evidente che i dodici punti diciamo su vicenza dicono questo poi sulla TAV e su tante altre questioni diciamo ci fa può venire
Alcuni brividi
Ma non è questo di cui dobbiamo credo discutere adesso c'è il terzo fa bene la politica a trovare la modalità per iniziare per continuare questo percorso e riprende un cammino importante credo che si faccia molto bene
Noi si faccia molto bene noi a sottolineare questo e soprattutto a sottolineare alcune delle questioni importanti già messi in campo io
Credo che ad esempio la questione della cooperazione internazionale della cooperazione
Della solidarietà siano due questioni fondamentali per la costruzione di pace nel mondo e allora sicuramente questo è un patrimonio che questo governo deve recuperare da subito perché alcuni segnali positivi importanti c'erano stati e su questo diciamo costruire un cammino molto più solido e anche molto più segnato da questo da questo punto di vista le iniziative che la Tavola della pace oggi e trova l'occasione per rilanciare sono iniziative
Tutte molto legate al radicamento sul territorio e quindi come dire che tengono insieme l'aspetto internazionale le azioni e le elaborazioni fatte a Nairobi ma anche le azioni che sui nostri territori ogni giorno vedono buone pratiche di democrazia e partecipazione altro mercato Altreconomia e così via e credo che questi siano i tasselli giusti per riprendere un percorso
Grazie Maurizio credo che gli interventi che avete sentito altri che potevano parlare magari in sala
Non hanno ritenuto di ricorrere aggiungere qualcosa
Via non può una fotografia di una realtà che era tavole della pace di una modalità di lavoro come avete sentito ci sono sottolineature diverse non solo per ambiti diversi d'impegno proprio delle organizzazioni
Ma anche dal punto di vista del valutazioni certamente anche delle valutazioni politiche
Però c'è un punto alto di convergenza non banale non è più basso non di media delle opinioni
Cioè quello che trovate scritto nel documento
Questo ci sembra uno stile un modo di lavorare che può essere ricco di tutte le diversità e però ugualmente riuscire a tener presente il debito verso le identità e il debito verso il coagulo dei pensieri e la sintesi
Questo che noi facciamo anche con delle fatiche litighiamo consacrò però questa strada che troviamo sempre fra Dinoi
Credo che sia una modalità di lavoro che che a cui non solo siamo affezionati ma che ci sembra utile
E per la quale vale la pena di fare le fatiche del mettere insieme i pensieri ogni identità e rispettata ogni sottolineatura di pensiero ogni valutazione diversa
Ma un obiettivo comune che abbiamo che è quello di contribuire alla costruzione della pace è quello che ci permette di trovare i punti di coagulo di questi pensieri non banali non di media
Ma più alti e sui quali per ognuno di noi e delle nostre organizzazioni vale la pena di impegnarsi questo ci sembra il contributo che vogliamo anche continuare a dare al nostro Paese
Lo pensiamo davvero come diceva prima mi sembra Paolo non solo come un diritto ma anche come un dovere una responsabilità che ha a che fare con la sovranità dei cittadini e con la loro capacità di affidare deleghe
Quindi il nostro cammino di qui in poi continuerà sia sulla parte dell'organizzazione
Di venti quelli che ci sembreranno necessari delle volte in cui sarà importante mettersi insieme a dire qualche cosa per dire che siamo a favore di qualcosa o che siamo contro qualcos'altro o che abbiamo avuto un'idea e vorremmo indicare una strada sia nell'operazione diffusa che giornalmente nei territori che abitiamo nei quali siamo presenti gente comune come siamo noi tra altra gente
Che di comune ha solo il fatto magari chi non ha vere incarichi precisi norma ognuno ha un pensiero non ha fatto comune e una capacità di iniziativa politica non ha fatto comune
E quindi su questi due piani continuerà il nostro impegno come organizzazioni e come tavola sul piano della cultura del far crescere una cultura di pace sul piano delle iniziative perché una cultura di pace ha bisogno di una politica di pace
Ed è questa che noi vogliamo quando indichiamo con un voto e quando indichiamo strade prospettive
A chi abbiamo dato questo tipo di pelle Ca'che però continuiamo in qualche modo a monitorare sulla quale continuiamo estere presenti
Grazie di essere intervenuti grazie per quanto riusciremo a stare insieme su queste strade