Ai confini-eutanasia-temi etici-diritti-laicità

Vede buona sera a tutti di che possiamo cominciare chiedendo scusa a chi è arrivato prima
Sono Giuseppe Musolino presidente provinciale dell'Arci una brevissima introduzione proprio per cominciare
Come arcigni abbiamo deciso per quest'anno di assumere la scelta della Comunità europea
Che ha proclamato il due mila e sette
Anno europeo delle pari opportunità per tutti
E un'indicazione secondo noi d'agire
Sempre più e sempre meglio
E che è diventa una precisa permanente direttrice per il nostro lavoro per il nostro impegno di associazione di promozione sociale
Ed è d'altra parte una piena conferma di quanto abbiamo sempre fatto un fare il nostro fondato sul concetto sulla pratica costitutiva appunto delle opportunità pari dei diritti di tutte e di tutti
Se possibile un impegno che assume un significato particolare per noi in questo anno che segna anche il cinquantesimo anniversario della nostra Costituzione a livello nazionale
Produrremo se possibile unitariamente assieme ad altri soggetti uno sforzo per così dire eccezionale che si svilupperà lungo tutto l'anno per poi ovviamente proseguire ben oltre essendo appunto impegno permanente il nostro in quanto oltretutto si tratta di temi e questioni su cui l'attenzione non può e non deve mai venire meno
Il dibattito di questa sera al centro l'eutanasia ma forse sarà inevitabile allargare il ragionamento cosa che hanno interessa molto
E eutanasia dunque ma in un contesto ampio con tutte le molteplici implicazioni del caso medico-legali etico culturali politiche
Già nel sottotitolo che delinea di cosa vogliamo parlare quello che abbiamo messo nel manifesto iniziativa abbiamo scritto
Abbiamo parlato anche di temi etici i diritti di laicità temi dunque che affrontiamo anche nel dibattito di stasera temi del resto che abbiamo sempre affrontato anche negli anni passati anche il rapporto a volte col universitari corto per esempio l'iniziativa molto importante
Si intitolava uomo tecnologico il concetto di vita e di morte nella prospettiva dei trapianti abbiamo visitato con altri di Bart il rapporto tra medicina e malattie tra diritti e doveri
Del malato del paziente di tutti noi quando siamo in quelle condizioni dal medico ovviamente
Abbiam parlato la cura Di Bella cioè questo per dire che non è e ovviamente una prima volta per la nostra associazione e sono teme che continueremo ad affrontare a breve organizzeremo un altro dibattito
Credo su un'altra questione molto importante oltre che di estrema attualità ovviamente sulle unioni civili
Dibattito che avevamo già annunciato in conferenza stampa prima del varo tutti saprete nel disegno di legge Bindi Pollastrini
Ritenendo ovviamente che andava e va tutelato riconosciuto il diritto individuale
Della persona rispetto a scelte orientamenti comportamenti che riguardano possono riguardare la sfera sessuale possibilità di convivenza e quanto attiene comunque al privato e che in quanto tale va considerato e rispettato se non lede i diritti di nessun altro di nessun altro
Senza entrare nel merito di questa questione che appunto sarà oggetto di un prossimo dibattito che proporremo le città per noi
è questo il modo di assolvere ad uno dei nostri compiti che è appunto quello del dibattere la discussione il dialogo il confronto dialettico
Il conflitto anche se necessario quando costruttivo per cercare e ritrovare soluzioni possibili ai problemi che via via vengono iscritti in agenda sono modalità fondanti e fondamentali del nostro fare attività
Divulgative quindi di informazione conoscenza saperi per contribuire a formare coscienza e consapevolezza dei problemi e se possibile indicare buone prassi fornire stimoli sollecitazioni indicazioni anche la stessa politica
Detto qualcosa su temi etici e diritti un passaggio altrettanto veloce sulla laicità
Una legge sulle convivenze oramai mi sembra chiaro comunque si farà si fa questo e lo Stato laico che non solo può ma deve riconoscere rendere esigibili i diritti individuali
Sia pure ovviamente nel massimo rispetto possibile di chi operando in altri ambiti
Svolge una sua funzione legittima ma ritenendo che ovviamente la scelta e indiscutibile quella dello Stato laico che non può essere messo minimamente in discussione in nessun modo può essere insidiato o assediato
L'attacco frontale delle delle scorse ore dell'altro giorno nei confronti del presidente La Repubblica che su queste questioni aveva sollecitato una sintesi legislativa
Noi riteniamo non sia facilmente accettabile non è ammissibile fuor di metafora uno Stato laico e non etico religioso può e deve varare una legge anti discriminatoria
Che riconosca regolarizzi diritti è componente delle unioni di fatto etero ed evoca ed omosessuali senza con questo scardinare questo ci tengo a dirlo dal nostro punto di vista la famiglia così come del resto e voi sapete quante battaglie abbiamo fatto indifesa dei principi costituzionali dicevo quella famiglia così come nella nostra Costituzione
Scardinamento che non c'è ci dicono tutti gli come dire gli studiosi gli addetti a queste questioni da nessuna parte dove esistono leggi di questo tipo
Dove addirittura la famiglia si è rafforzato
Arrivando più vicino al merito di stasera i confini dunque
A limitare alla frontiera in qualche modo parlando di vita di morte
Eutanasia è un modo per così dire sbrigativo per definire immediatamente di cosa si parla ma ovviamente il discorso è più articolato più correttamente in modo più completo bisogna parlare questo faremo con i nostri relatori
Bisogna fare di consenso informato testamento biologico e poi tra l'altro ancora distinguere eutanasia attiva e devota ne sia passiva
Quindi ripeto questo è quello che faremo che i nostri ospiti che approfitto per ringraziare tutti da loro attenzione nei nostri confronti ma soprattutto dei temi che qua affrontiamo
Propongo quindi per la prosecuzione della serata un ordine
E di interventi che poi e quello del Manifesto le due relazioni
Per iniziare tecniche che servano a inquadrare la questione dal punto di vista medico e dal punto di vista legale quindi per primo chiederei al professor Giulio Minoia
Di di intervenire direttore anestesia rianimazione all'ospedale di Circolo e poi
Il dottor Agostino Abate procuratore della Repubblica
Sostituto procuratore mi scusi questo
Sostituto procuratore della Repubblica di Varese
E poi di seguito le due visioni diciamo laico religiosa quindi Manlio Mele dell'Associazione Luca Coscioni e don Luca violone assistente spirituale dell'Università di Varese
Queste le quattro relazione saranno preceduta da una altrettanto breve introduzione di Emanuela parlano che e al mio fianco che per l'Arci si occupa il responsabile delle delle pari opportunità
Per i relatori faccio un'altra proposta l'indicazione e quella di contenere gli interventi in quindici minuti questo per dare quella possibilità al pubblico presente numeroso devo dire molto numerose e vi ringrazio
D'intervenire con domande ma eventualmente anche con brevi
Contributi e poi chiuderemo la serata con un altro giro dei dei relatori stessi per concludere dunque stretta attualità abbiamo detto anni europeo delle pari opportunità per tutti
Pratica del dibattito promozione sociale civile che ci porta naturale terre direi in modo naturale a proporre temi e questioni che ci riguardano tutte e tutti anche quando non siamo o non siamo almeno in quel momento direttamente interessati eppure siamo tutti comunque coinvolti
Se una crescita civile sociale politica culturale c'è migliora la qualità di vita per tutti ovviamente
I diritti dunque è ancora e non sto parlando di quelli dei diritti televisivi
E sono una cosa molto molto centrare la nostra azione e molto importante io credo e credo che valga molto la riflessione che un diritto in più per qualcuno non toglie niente a nessuno
Questo quindi e dunque per noi il tema il diritto della persona la libera determinazione in questo caso sulla propria vita concorrendo ovviamente perché devono concorrere condizioni di certezza di scelte compiute nel pieno possesso delle proprie facoltà
Quindi e concludo veramente è una questione che immediatamente secondo noi diventa legale e che deve essere normata questo livello rispettando e ispirandosi a questi criteri che a questi principi vi ringrazio dell'attenzione do la parola Emanuela Talamo
Grazie buonasera a tutti
Due appunti che pensano sparata
Allora sulla manifesta del ventisette gennaio del due mila e sette compare un'indagine condotta dei voli spesse che ci fornisce i seguenti dati
In venti anni è raddoppiata la percentuale degli italiani favorevoli all'eutanasia il sessantotto per cento pari quindi a sette persone su dieci
Questo Cani cambiamento registrato tra l'altro una forte accelerazione negli ultimi anni dal due mila e cinque due mila e sei di favorevoli sono aumentati addirittura del venti per cento
C'è quindi molta più attenzione a questo problema anche perché i casi drammatici come quelli di Welby diventano sempre più numerosi
Infatti la scienza e la tecnologia
Fanno sì che molti corpi al limite ormai della vita e senza possibilità di recupero comunque in modo artificiale le loro funzioni biologiche
Un tema così delicato come l'eutanasia divide senz'altro coscienza e sensibilità e partiti politici ma la discussione è ormai cominciata e noi non vogliamo che venga interrotta
Questo è l'anno europeo dedicato alle pari opportunità per tutti come già detto il presidente Musolino appare pertanto doveroso impegnarsi civilmente
E lavorare per il rispetto e la protezione di alcuni diritti specifici in questo campo il diritto per esempio per ognuno di noi di comprendere il significato di parole come tutte nasi attiva o passiva accanimento terapeutico
Consenso informato sedazione poi pieno diritto all'autodeterminazione nel momento di una scelta in questo caso solo la legge ci potrà tutelare e poi per esempio il diritto per tutti di esser messi nella condizione che la morte avvenga realmente gli in modo dignitoso
E in questo anche rapporto di in rapporto con i medici in un rapporto di fiducia ci potrà aiutare
Nell'anno Duemila lo spagnolo esordire Leonetti scudiero ebbe un incidente domestico e da quel momento riuscì solo a muovere la bocca e morto nel maggio del due mila e sei per avvelenamento
Nel due mila e cinque aveva aperto un blog in cui raccontava sofferenze che richieste di aiuto ecco come si esprimeva nell'agosto del due mila cinque
Giovedì quattro agosto due mila e cinque eutanasia significa buona morte niente di più niente di meno
Buona morte per l'essere umano significa soprattutto morte dignitosa una morte conforme alla nostra condizione di esseri razionali liberi e dunque padroni di decidere le circostanze in cui morire il dove il come il quando
Specialmente se il nostro corpo più morto che vivo non può adempiere al proprio compito di eseguire quello che la volontà dispone buona morte se si è in uno stato di incoscienza significa morire come un avrebbe desiderato
Meglio se specificato per iscritto
Bisognerebbe aiutare a vincere la pigrizia di affrontare la burocrazia nelle in gola con una procedura semplice un testo in cui desiderio a questo riguardo non trovino restrizioni nei punti oscuri ma ogni particolare si è invece previsto in modo inequivocabile
Mi viene in mente il ruolo che potrebbero avere i nostri medici di famiglia se fossero loro incoraggiare i pazienti da formalizzare il proprio testamento biologico
Capo eutanasia al contrario e morire con dolore
Perché non siamo lo specialista chiavi mezzi per evitarlo che sia disposto ad accorciare non la vita per carità ma una drammatica agonia in cui la morte domina ormai la situazione
Capo eutanasia e lasciare con corpo in stato vegetativo
Ma in certa misura ancora sensibile
Si consumi da serie quando si può ridurre il tempo di Berio rammento Calcutta in Asia e dovere prendere clandestinamente il cianuro dà una mano che rischia il carcere come minimo come buona conia indesiderata nobilitare una persona dov'è l'esercizio della ragione attaccate assediata da gravi sofferenze magari colpita da deficit fisiologici che possono ridurre niente
Che integrità etica si può mantenere come resistenza che tende a livelli più elementari di sopravvivenza
Finché è lontana Asia non sarà regolamentata si continueranno a verificare capo Attanasio ed inutili e dolorose contro la volontà di che deve sopportare ecco io penso che queste parole
E Scano dal pantano molta ipocrisia e che concretizzano i pensieri di molti di noi
Grazie
Beni grazie Manuela travolti redini cominciare immediatamente il giro delle relazioni
Il professor luglio prodotto Giulio Minoia
Delle travestirsi animazione ospedali circo prego
Ricordo
Bene del Gran Premio d'onore che noi
Ringrazio gli organizzatori di questo incontro dice prevedersi data l'opportunità di incontrarsi e questo tavolo il Congo e per condividere qualche certezza in qualche dubbio che viene evocato da un tema così difficile
Si parla di confini e allora ho pensato essendo un tecnico ruolo tutto sommato più facile
E almeno cominciare ad eliminare qualche confine dare qualche certezza qualche ordine nella terminologia che la volte viene usata
Ho usato umani usata
L'impatto mediatico ha finito per parlare innanzitutto del confine della morte perché la medicina spostato un po'i termini della morte purtroppo o per fortuna per tanti casi
Perché non si può porre più perché si smette di respirare per possiamo intervenire con le nostre apparecchiature di rianimazione cardiopolmonare
Si può non volere più per l'arresto del cuore perché il cuore può essere ripreso anche dall'arresto della sua funzione almeno temporanea
Allora la medici nella legge
E anche l'etica medica si sono trovati d'accordo nel definire la morte come la perdita irreversibile di tutte le funzioni del cervello dell'incesto
Qui entra in gioco la discusse con la distinzione è una una precisazione diciamo dei tauren atomica perché però importante corpo di definire la scala dallo stato di morte cerebrale a quegli stati di sopravvivenza come lotta come lo stato vegetativo
Per morte del tutte le funzioni dell'encefalo significa appunto morte della corteccia cerebrale
Quella che ci serve a una vita cosciente una vita consapevole ha un'attività volontaria e morte del tronco cerebrale
Una struttura molto profonda molto primitiva che non ci serve a capire non ci serve davvero a sentire ma che cerca specie tutte le funzioni sovrastanti
E il tronco cerebrale quella strutture dell'encefalo che ci fa vivere una vita vegetativa quindi definiamo per definire la morte dell'individuo anche il fine della donazione d'organi concetto molto importante e positivo per tutti noi
La morte della corteccia cerebrale quindi il comma e classico le tracce programma piatto cresta uno passaggio fondamentale ma questa condizioni di dado della sola corteccia non è sufficiente per essere accertata e documentata la morte del tronco cerebrale quella struttura che ci fa vivere anche in condizioni vegetative se funzionerà che ci fa respirare quindi essenzialmente l'accertamento della morte si basa anche sull'accertamento della determinazione precisa e certa delle perdita delle funzioni anche vegetative in particolare quella respiratoria che fa sì che l'individuo
Pure a cuore battente possa essere definito un cadavere perché è morto la corteccia quella che se avrebbe tratte da film una vita cosciente avrebbe potuto sostenere tutte le sue funzioni volontarie ma è morto anche il tronco cerebrale quella strutturate primitiva che ci permette di respirare star battere un cuore regolare le funzioni degli organi
Questo cadavere a cuore battente perché il cuore suo automatismo che si esaurisce più tardivamente viene definito comunque un cadavere a queste condizioni viene da nove certificata la morte da noi
Nel rispetto della legge con una commissione che la legge determina in maniera precisa
Alla fine di un periodo ben definito per l'accertamento della morte viene certificata la morte
Il cadavere a cuore battente può essere se possibile se accettata del il concetto titolazione sottoposto al prelievo degli organi ai fini della donazione e quindi del trapianto cosa estremamente importante altrimenti delle seguire le pratiche purtroppo mortuarie
è queste interna sia quindi certamente no perché nel rispetto ripeto della legge che delle conoscenze della medicina e della fisiologia queste individuo
Ed è finito ed è definito esattamente come deceduto
Se invece abbiamo il danno della corteccia cerebrale solamente ma il tronco cerebrale questa struttura più primitive resistente sopravvive
Possiamo andare incontro a condizioni intermedie che sono principalmente lo stato vegetativo stato vegetativo dove il paziente soggetto ha perso completamente la vita di relazione perché la corteccia e danneggiata ma in grado di respirare principalmente ed è in grado di avere una una sua attività diciamo di controllo delle funzioni più elementare che gli permettono sopravvivenza diamogli un nome e cognome la ragazza di lecco Terri Schiavo
Questa è la condizione che mi si può prolungare semplicemente garantendo questo soggetto alimentazione e idratazione
E qui entra già un primo dubbio che coglie alcuni l'idratazione e l'alimentazione è un accanimento terapeutico è un trattamento straordinario o è semplicemente un supporto elementare
Quindi
Sospendere l'alimentazione e l'idratazione è un atto di pietà oppure un gesto di eutanasia
Mi limito ammonta a questo punto di domanda
A complicarsi il nostre conoscenze
L'approfondimento di questi stati vegetativi e dove non abbiamo dei confini netti dalla morte in poi inizia una zona con scale di grigi
E di penombre infatti sono state riconosciute negli ultimi anni gli stati di coscienza minimi
Ovvero quelle condizioni molto vicino allo stato vegetativo ma dove persiste qualche minima relazione con l'ambiente
Il la ragazza o il ragazzo che dopo un trauma cranico in coma arriva alla fine di un perito di riutilizzazione domicilio ed è in grado di assumere cibo aprendo la bocca ha una relazione con l'esterno
O che magari si emoziona perché sente la voce della mamma o del papà
Ecco questo è lo stato di coscienza minimo
Non entro nel merito se definire la sospensione di Cortina condite con della condizione del genere eutanasia o meno certamente la problematicità aumenterebbe
L'ultima condizione paradossale è ancora li diamo un nome cognome ovvero il recentissimo caso
Del quale abbiamo registrato la la il decesso e la condizione di un soggetto in piena consapevolezza
Contenuto imprigionata in un corpo immobile un cervello perfettamente sano che per una malattia neurologica progressiva ce ne sono alcune cose lui avanzare oppure comparire improvvisamente ecco che si trova imprigionato dentro questo corpo del tutto immobile
Prima conclusione l'unica certezza che abbiamo in medicina è certamente quello della morte cerebrale l'unica di Agnes certa che abbiamo a disposizione tutto il resto può essere opinabile questa certamente non è una non è una e non è una forma di eutanasia la sospensione delle cure in tutte queste cose in questa condizione
Altro
Quando ci troviamo di fronte allo stato vegetativo gli stati di coscienza al minimo o al contrario a condizione di coscienza in un corpo immobile questi sono condizioni di estrema fragilità di totale dipendenza dall'esterno
Dove discussione la durata della vita le qualitative della vita che si era incosciente o coscienza
Promesso che la rianimazione ingravescenti sostenere le funzioni vitali
Ma la domanda che viene a noi può venire non tutti i giorni
Annuncia e sulle quali c'è discussione anche nei nostri reparti e dal momento che disponiamo di strumenti tecniche e conoscenze
E indispensabile è necessario è dovuto il sostegno delle funzioni vitali per tutti i pazienti a tutti i costi in tutte le condizioni per tutte le patologie a qualunque state delle tre delle del della patologica
Ovvero esiste un limite delle cure in medicina in particolare in rianimazione strumenti potrebbero essere applicati a questo punto a qualunque paziente che arrivi in condizioni terminali in ospedale
E quindi si deve si può definire i limiti e le cure io faccio qualche esempio per questi sono casi pratici che creare che ci troviamo ad affrontare vediamo nei nostri reparti chirurgici o nei nostri reparti oncologici trattamenti molto spinti molto aggressivi che tutti noi ci aspettiamo di vedere che tutti noi nel nella speranza di un recupero però troviamo il paziente in età avanzata con una patologia magari tumorale un intervento chirurgico che magari non l'ha potuto essere totalmente radicale ma del quale ci si aspetta qualcosa
Assistiamo a volte la complicanza settica con insufficienze di più organi
Questi sufficiente si sommano e magari interviene non una condizione di morte cerebrale che ci dà la certezza della diagnosi di morte ma un'ulteriore complicanza uno stato comunque una una una una un difetto della funzione cerebrale magari se sta ora anche la dialisi
è una cascata che non è difficile vedere
è legittimo interrompere il sostegno delle funzioni vitali dal momento che questa cascata assunto una progressione che non è più se il più possibile intorno pere
Anche in
Tutto questo fatto non come dire come il sotterfugio ma con una ragionamento clinico fra tutti i curanti del paziente associati al a quello che la legga il contatto il confronto con la con la famiglia del con con la famiglia del paziente nel momento in cui ci accertiamo
Che al di là di questo non ci sono più speranze
Mi ha risposto anticipo è che penso sia legittimo e doveroso affrontare un limite alle cure artificiale
Altro caso clinico invece quello della consapevolezza del paziente e del ruolo del suo consenso
Caso vissuto da noi e che fortunatamente si è risolto spontaneamente ma in altri casi ha fatto clamore il paziente che deve andare incontro ad amputazione Donato per questa questo Martina che Alena
Minaccia la sua vita
Il paziente che con una grave vascolopatia tende dopo tentativi d'intervento chirurgico di rivascolarizzazione dell'arto
Vede un arto andare in gangrena il paziente si rifiuta lucidamente di essere sottoposta all'intervento chirurgico d'imputazione che è un intervento salvavita dobbiamo rispettare questo questa posizione di questo paziente o dobbiamo portare imprigionare il paziente in costringendo l'intervento di imputazione
E quei non amputare per caso essere complici di un sito di un suicidio
Quindi sono problematiche molto complesse con dei confini molto sfumati quello che negli anni
Abbiamo di dico al plurale perché fortunatamente in ospedale non lavoriamo da soli lavoriamo in équipe Pinocchi in équipe all'interno del reparto e in équipe con colleghi di altre parti
E che questa non è una decisione di un singolo non è una decisione di un momento ma è un processo decisionale cioè non si arriva al tutto nulla la diagnosi di morte di la cerebrale la si fa in sei ore
O in dodici punti ventiquattro ore a seconda di quello che dice la legge una posizione su una condizione che scivola verso insufficienza molti parla d'organo o altro non si prende certamente in un durante un turno di notte un tono di domenica si può però
Al attivare un tempo una una una discussione prima di tutto clinica facendo in modo che questa sia un processo decisionale tenendo conto il più del rispetto del paziente del suo pensiero coinvolgendo tutte le figure che ancora il paziente il rianimatore che l'ha in cura gli specialisti che hanno sottoposto il paziente le cure a quelli che possono prospettarle non possono più presto il suo prospettando eppure ultima cosa abbiamo anche attivato Luca violone lo conosce una consulenza etica con i nostri colleghi amici della medicina legale che spesso ci vengono in aiuto
Ultimissima cosa dico dottor Abate qualunque ragionamento clinico
Riteniamo che sia anche utile a riportarli in cartella clinica perché questo non è qualcosa che si deve fare di nascosto oppure che si fa perché è una decisione di di di un singolo non supportata comunque delle nostre conoscenze
Ecco questa è un po'la mia
Visione per il momento non conclusiva di queste situazioni
Ringraziamo
Sicuramente tantissimi tantissimi spunti di riflessione
Dottor Agostino Abate sostituto procuratore della Repubblica di Varese
Grazie prova appoggiarlo no non si sente siano appoggiarsi sempre per fermare va benissimo così
Io partirei proprio dal dall'introduzione del dottore perché non ho nessuna voglia di parlare di articoli di legge specifici di stare con voi e ad annoiarsi su quelle che sono le specifiche pronunce della giurisprudenza o da invece cogliere quest'occasione per fare una riflessione sottoponendo innanzitutto al vostro giudizio
Su quello che è l'attuale nostra situazione
In tema di libertà di decidere il Rettore via illustrato soltanto una mia parte avrebbe potuto purtroppo indicarci è molto di più ma affatto benissimo rizzare investì sempre dei casi che toccano quotidianamente l'operato dei sanitari molte volte noi siamo interessati da queste vicende quel caso cui riferimenti dottore ed altri ci interessano in via preventiva perché si ponga tutta una serie di problemi
Però ascoltandolo
Mi convincevo sempre più dire di una di una mia idea noi abbiamo due capisaldi nella nostra legge anzi tre
Davanti c'è il principio costituzionale che dice
Che nessun cittadino può essere sottoposta a cure mediche se non è d'accordo
E questo sembra essere un caposaldo che sta lì a tutelare qualunque libertà di decisioni del cittadino
Tra l'altro poi abbiamo due norme
E due concetti meglio che ci vengono dal diritto penale
Che ci fanno capire che in realtà
Quando si è pensato colui che deve decidere sulla propria vita si è pensato sempre alla persona sana
O almeno capace di intendere e di volere capaci di controllare domina le proprie azioni
Da una parte vi è il concetto generale che una persona si può uccidere
E non viene punito se non ci riesce
Cioè questo ce lo dobbiamo ricordare
Se qualcuno tenta il suicidio e non ci riesce e io dico fortunatamente naturalmente
Non per questo viene soggetta ad hanno nessuna conseguenza
Dall'altra parte per contro vi è la punizione di colui che in qualche modo si sostituisca
E cioè l'omicidio del consenziente
Queste due visioni in verità
Sono svolte secondo quello che purtroppo non penso solo io ma ormai in tanti ci andiamo a convincere sempre più dia una tentazione di allontanare anche quando si parla di diritto
Il tema della morte
Dalle nostre menti
Il suicidio lo proporrei soltanto una persona che abbia almeno un livello di vita Rita tale da vincere ostacoli da fare tutta una serie di cose
L'omicidio del consenziente può realizzarsi soltanto se esistono aperta Nigra di esprimere un consenso io oggi io posso comunicare io posso convincere l'altro
Ma poi ci sono tutta una serie di altre situazioni
La cronaca ce l'ha portato purtroppo tristemente all'attenzione di tutti quanti noi dove questi presupposti non si realizzano per una serie di fatti il soggetto in quel momento
Nella sua massima espressione di debolezza è completamente affidato ad altri
Questo è il punto da cui bisogna partire
Voi avete ascoltato il dottore vi ha illustrato una serie di aspetti che riguardavano sempre fondamentalmente però questo quesito
Cosa deve fare il medico cosa può fare il medico costa il medico decide sia giusto o meno per la vita della persona nei suoi discorsi giustamente non è mai entrato
L'altro aspetto
Quanto conta la decisione della persona in questo processo ma non poteva entrarci correttamente perché stava affrontando tutte situazioni nelle quali questo oggetto e incapace di partecipare al processo formativo
Di quello che poi sarà l'esito finale
Quindi alla fine non ci stiamo avviando
Stancamente io credo ad un momento di passaggio però poi come ci capita spesso ma perché siamo cioè voliamo e dibattiti coinvolgono tanti non soltanto il gli addetti
Già abbiamo forse ad una riflessione profonda d'un colpo d'ala
Noi oggi qui abbiamo un rappresentante di una movimento politico che di due vicende
A
Giustamente
Fatto il punto di partenza per aprire una discussione che profonda
Noi adesso abbiamo in Parlamento prendendo una serie di progetti di legge
Alla Commissione sanità vi sono otto disegni di legge
Che la commissione Marino presieduto dal professor Marino sta
Armonizzando eccetera eccetera
Io sono rimasto sorpreso moltissimo quando l'altro giorno ho sentito la notizia che all'unanimità in commissione
Erano state approvate determinate norme
Ben venga questo unanimità
La mia sorpresa dove non tanto che ci sia stato un Anita una una unanimità in sede legislativa si è posto tardi commissioni ma che ci sia stato su questo tema
E allora vorrei fare insieme a voi una riflessione
Non è che ci stiamo avviando ad un'operazione ancora una volta che pur con i migliori intenti di questo mondo in maniera ipocrita
Non chiarisce
Quale veramente il salto legislativo che bisogna decidere se fare o meno mi spiego
Professor Veronesi a magnificamente con tutta la sua autorevolezza il comitato che lo sostiene portata avanti una campagna di opinione pubblica meritorie
A favore di testamento biologico
Bene
Io sono lo dico subito così evitiamo equivoci
Assolutamente favorevole al testamento biologico
Soprattutto perché sono favorevole non al testamento biologico
Ma quello che in realtà è il testamento biologico cioè un'altra cosa
Testamento biologico è bene che noi ce lo diciamo con chiarezza
Perché bisogna evitare che di qui a qualche anno in qualche dibattito ancora si torni come ci ricordava poco fa il tutore
A chiedere e a dare spiegazioni su che cos'è la morte celebrare quali sono alcuni determinati meccanismi quando è possibile espianto cioè c'è bisogno di chiarezza
Perché noi dobbiamo crescere insieme sapendo quali sono i termini esatti del problema
Testamento biologico è una parola bellissima coniata per fare accettare
Secondo me ripeto giustamente quello che è l'introduzione dell'eutanasia passiva
Non è non c'è alcuna differenza
Allora bisogna affrontare il dibattito in questi termini
Personalmente sono favori
Con determinati limiti con paletti molto rigidi
Prevedendo tutta una serie di situazioni verificabili e controllabili
Però la cosa che proprio non accetterei come cittadino e che noi fossimo convinti che è stato introdotto il testamento biologico quando in realtà e tutt'altro e mi spiego
Sei soltanto voi riflettete alcuna parola testamento testamento dichiarazioni pubbliche si fa per lasciare qualcosa
E non certo la propria vita
Dopo la morte quindi quando ormai non ci non siamo più interessati
Testamento biologico significa forse disporre della propria vita
Questo sì
Ma quand'è che si dispone della propria vita con questo testamento biologico
Quando non si è in condizioni di disporne
Cioè le situazioni nelle quali il paziente non è più capace o possibilità da annegare il consenso al trattamento sanitario
Perché se il paziente lucido
Da un po'e e rispondo al quesito del dottore ben può negare qualunque ancora
Io sono assolutamente convinto che nel caso di quella persona che
Avrebbe rischiato la vita se si fosse stato diffidato nelle di essere sottoposto all'intervento abitativo beh io non avrei avuto dubbi come come operatori del diritto attacchi ragione
Nessuno può imporre ad un altro di vivere il suo malgrado
Nessuno glielo può imporre
Perché lui ha in base all'attuale legislazione gli strumenti per opporsi
Il caso Welby
è stato un esempio tremendo
Tremendo ma assolutamente chiaro in tal senso
Applicando la legislazione attuale
La persona ha ottenuto di morire
No distaccare la macchina o quant'altro ha ottenuto di morire e di morire in maniera degna non soffrendo
Perché quello che chiedeva
Un re o verdi era non semplicemente morire ma di morire senza soffrire cioè di poter avere l'aiuto di uno specialista che con una terapia antidolorifica
Impedisse che i suoi ultimi minuti
Fossero di tremenda straziante agonica dolorosa questo lui ha ottenuto allora sulla base della legge attuale hanno ragione coloro che dicono alcune cose sono già possibili però vi sono dei momenti in cui il soggetto non può disporre più
Allora noi dobbiamo sapere e ti faccio un esempio classico che il testamento biologico
Nella sua vera applicazione si risolverà meglio eutanasia passiva io lo dico e lo ripeto con chiarezza perché sono favorevole e vorrei che ci si confrontasse su questo
Esempio chiaro
Il soggetto che in base alla legge qualunque essa sia
Ha minacciato una dichiarazione pubblica con la quale ha chiesto di non essere rianimato
In qualunque modo nel caso in cui perdesse la coscienza eccetera eccetera avrà depositato questo testamento da qualche parte
Non è che tutti sanno
Che i singoli soggetti hanno depositato questa persona sfortunatamente facciamo un esempio
Viene coinvolto in un incidente stradale gravissimo trecento quattrocento cinquecento chilometri alla sua città senza parenti nell'immediatezza da solo
Viene immediatamente soccorso viene portata in pronto soccorso da pronto soccorso legittimamente perché in quelle condizioni non c'è bisogno del consenso viene portato in sala operatoria di portata immensa la dimensione poi dopo viene immediatamente salvato
Opera meritoria ma per salvarlo delle condizioni gravissime le quali si è trovata naturalmente viene sottoposta a tutta quella serie di attività
Che lui nel suo testamento ha detto che non vuole
Cosa accadrà
Appena saranno ha aggiunto da coloro che in sua vece
Possono far valere le sue precedenti volontà sarà pubblicato cioè sarà reso noto che non come quelle pure
C'è poco da fare
Ci sarà bisogno di qualcuno che stacchi la spina
Ci sarà bisogno di qualcuno che di tanto all'ossigeno credo il dottor su questo non mi contraddirla sul punto
Ci sarà bisogno per attuare quella procedura cioè per fare presente il suo testamento sia realizzato ci sarà bisogno di ciò che tecnicamente non si scappa
Rientra nelle Tommasi eutanasia passiva
Cioè
La come dice il termine la buona addirittura i temi significa felice morte ma io credo che certamente non è appropriato come termine la morte voluta dal soggetto in quelle condizioni come da sua volontà
Non lo può fare da solo
Non sarebbe possibile ad un parente naturalmente farlo perché non sarebbe neanche corretto ci sarà bisogno di questo operatore allora forse la riflessione che noi dobbiamo fare e su questo punto
La dobbiamo fare per
Avere il coraggio di affrontare il grosso quesito
Che questo di chi è la nostra vita
è nostra
E dei nostri familiari
E delle persone che ci vogliono bene
E qui chi ha investito un patrimonio su di noi per inserirci nella loro collettività o meno e dello Stato e di qualcuno che ritiene di avere potere su di noi in base al convinzioni filosofiche politiche religiose di chi è la nostra vita
E che cosa
Può accadere di questa nostra vita contro il nostro desiderio
E poi soprattutto costringere una persona in nome di qualunque
Principio
Etico legislativo
Etico spero mai o o ancora semplicemente morale a soffrire
è giusto
Io credo di no
Credo che
Accettabile il principio che la vita sia della persona
Significherebbe forse puntare su una nuova visione della stessa responsabilizzando innanzitutto l'individuo
Perché spostare il concetto sulla responsabilità del singolo per la propria vita significherebbe forse
Impegnarlo di più per viverla degnamente secondo il Comune vivere civile ma contemporaneamente forse significherebbe anche impegnare quelle stesse strutture che oggi si vorrebbe soltanto fatti di codici penali
Capace di dire no e di proibire a impegnarsi a sostenere quella persona
Nel momento in cui pelle qualche difficoltà Istica o altro si trovi di fronte ad una infelice gestione della propria vita
Questo secondo me e il grosso appunto interrogativo che ci accompagnerà per i prossimi mesi
La cosa e chiudo
Che veramente mi preme e di mettere sul piatto in maniera cruda qual è la vera questioni
Testamento biologico è un bellissimo dolcificante
Che serve forse a fare accettare il concetto di eutanasia passiva
Non è giusto cioè non è giusto non riflettere su quello che personalmente ritengo giusto fare questo passo di civiltà
Di di impegno complessivo
Ma mi auguro che sia accompagnato da una crescita della comunità che lo accetti
Che lo viva che sia capace di supportare anche la persona che deve prendere quelle decisioni perché altrimenti in questo Paese accadrà ancora una volta come spesso capita e come capita anche con altre legislazioni
Che sono state mal digerite dalla collettività che determinate scelte drammatiche vengono fatte nella solitudine
Senza il sostegno
Mi riferisco alle scelte che consente la legge sull'interruzione della gravità
Come mi riferisco anche ad alcune interpretazioni per esempio della legge sull'espianto
Dove vi sono degli organi
Dopo il penultimo poi in maniera molto meno importante l'incidente quella sulla fine della salma del dei resti mortali cioè l'incenerimento o meno la gestione delle stesse
Il voler rifiutare di affrontare questi discorsi in maniera cruda e chiare di digeribili nel dibattito quotidiano non lasciandolo solo ai politici Ovadia esperte
Forse consentirà a queste persone nel caso a quelle persone io spero pochissime si trovasse una condizione di prendere decisioni così importanti di non essere solo
E di non vedere nella struttura sociale un carabiniere o un poliziotto un giudice pronto soltanto a punirli mi aspetto molto da dibattito su questo tema grazie
Il dibattito sarà veramente disagi ringrazio tutta la base per la lucidità la chiarezza anche la crudezza ma credo che sia necessario entrare a fondo del problema
Subito la parola Manlio Mele dell'associazione Luca Coscioni vi chiederei se possibile di parlare con questo microfono perché mi dicono che viene meglio la registrazione grazie
Grazie buona sera
Dunque io sono veramente contento di questo incontro come di molti altri che in questo periodo sono stati organizzati
Perché ciò appunto il tema dell'eutanasia
è un tema che
è stato spesso posso dire ignorato si è cercato di non parlarne prova ne è stato il fatto che ci sperano diversi disegni di legge
Che insomma giacevano in Parlamento senza essere presi in considerazione né dalle commissioni né poi tanto meno dalle Camere
Insomma c'era un po'un una convenzione una legge non scritta per cui di questo argomento era forse opportuno non parlare
E quindi
Come spesso accade su tanti altri temi che sono dei temi molto scomodi molti difficili
Si tace perché è difficile maneggiarli
E questo invece oggi non è più per l'eutanasia questo bisogna dirlo grazie a delle campagne molto importanti per esempio anche della Fondazione Veronesi ma certamente tra la fine del due mila e sette appunto all'inizio di quest'anno per l'impegno di Piergiorgio Welby che io ritengo sia molto importante ricordare e sia molto importante ricordare come leader politico di questa campagna sull'eutanasia
Si è detto
Da varie parti che quel vero poverino insomma una persona che era stata presa
Per degli strumentalizza tori
Caro buttato in pasto ai mezzi di comunicazione per ottenere dei vantaggi politici per far passare la legge sull'eutanasia ora dal punto di vista medico mi sembra chiaro che
Persone che si trovano in quelle condizioni
Cioè soggette a quelle patologie sono perfettamente lucidi è capace di intendere e di volere tanto più che quelli da diversi anni quindi già prima di trovarsi in queste condizioni si è sempre impegnato che ha condotto battaglie sull'eutanasia
E ben riuscito straordinariamente a riportare al centro della discussione
Questo argomento ma al centro della discussione questa è la cosa più importante non soltanto politica perché non è che se ne parla soltanto sui mezzi di comunicazione o in Parlamento ma appunto se ne parla nelle famiglie cioè io penso che veramente guardando il telegiornale discutendo con gli amici col fratello con la moglie questo tema è entrato nella discussione pubblica e così io penso si può leggere anche questa a questa ricerca dello rispetto a questo sondaggio dell'Eurispes che ha visto un incremento dei favorevoli all'eutanasia proprio in questo ultimo anno e proprio nel nel due mila e sei fine del due mila e sei due mila sette
Proprio perché diciamo questa grande informazione che c'è stata questo grande dibattito questa possibilità di discutere di questo argomento di confrontare le posizioni era quello che si diceva prima cioè questi sono temi che fanno sempre di più portati nella società civile e la società civile che in ultima analisi deve confrontarsi deve discutere
Le istituzioni possono aiutare possono dare delle indicazioni ma in ultima analisi cioè l'individuo
E io a questo punto voglio dire una cosa noi perché c'è stato questo equivoco siamo passati come quelli che erano a favore dell'eutanasia
Niente assolutamente no non siamo a favore della possibilità che ci sia anche questa scelta
La la domanda che era stata fatta prima a chi appartiene la vita
Appartiene all'individuo appartiene allo Stato appartiene a Dio
Io penso che sia una domanda in ultima analisi a cui nessuno può rispondere in maniera definitiva cioè ognuno Dinoi deve rispondere io penso a questa domanda di fronte a se stesso
Ma la risposta che età a se stesso è per lui la verità io penso che in questi casi ci sia una profonda verità individuale che nasce dalle proprie esperienze dalla propria cultura
Dai rapporti che quotidianamente noi viviamo
E quella verità individuale vada rispettata
Questo è il relativismo che non vuol dire che allora tutto ci va bene no questo o quello
Significa compiere delle scelte valere sempre presente hanno gli stessi che queste sono che le nostre scelte sono scelte tagliate su di noi sono scelte che vanno bene a noi e non è detto che posso andare bene a qualcun altro
Perché siamo diversi lo constatiamo ogni giorno
E prendiamo scelte diverse allora è questo il punto fondamentale non la vita
No
Difendere la vita
Ma proteggere e difende lei fitte delle singole persone
Di ognuno
A questo proposito a me è piaciuto moltissimo un documento
Che è uscito dal Sinodo il già nel novantotto della chiesa valdese che si è interrogata insieme ad altri temi di bioetica anche sulla questione dell'eutanasia per esempio la Chiesa Valdese
Ha concluso che praticare l'eutanasia non è un peccato
E conclude appunto dicendo che l'atto dell'eutanasia non è lesivo della vittima e definisce in questo modo la vita vita che ha un nome è una storia di relazioni quindi quello di non è la vita astratta con la P maiuscola di cui spesso si parla o la morte ugualmente astratta di cui spesso noi parliamo ma nella vita di ciascuno di noi quindi questo e la cosa fondamentale
Io penso che le istituzioni e quindi poi gli strumenti giuridici che dobbiamo trovare devono essere degli strumenti giuridici che non rispondano mannaia domande di questo tipo
Ma che lascino invece la possibilità
Alle persone
Di scegliere
E quindi poi trovare gli strumenti perché queste scelte si attuino in azioni concrete quindi questa è la nostra posizione
Bisogna tenerne conto
Perché evidente che
Chi è contrario chi considera che la vita non gli appartenga che appartiene a qualcun altro
Una volta che passa una legge sul testamento biologico sull'eutanasia Sutto quello che volete potrà continuare
Non
A affidare ad altri le proprie scelte potrà continuare a seguire
Direttive che vengono da altre parti
Chi glielo impedisce SIDRA però la possibilità a chi ha un'altra visione delle cose i poteri infelici fare una scelta diversa
E a questo proposito
Io volevo dire proprio brevemente qualcosa riguardo la laicità che è un tema chiaramente fondamentale
Se ne parla oggi moltissimo non soltanto riguardo all'eutanasia ma diciamo ormai è diventato un po'un tema che anche questa attraversa il dibattito politico e penso anche le nostre discussioni quotidiane
In questo caso mi sembra però che si giochi un poco le parole come spesso accade e quindi si giochi un po'sui vari significati che questa parola cioè qual è l'opposto di laicità no cioè il laico e c'è il credente per esempio
Cioè il laico c'è il chierico
Ma sono queste le opposizioni vere cioè i laici noi che diciamo abbiamo sull'eutanasia una posizione laica abbiamo come i nostri avversari
I chierici odiamo Coop cioè voglio dire gli uomini di Chiesa o abbiamo come i nostri avversari credenti allora avremmo fatto un'altra volta diciamo una guerra di religione no al contrario da da non credenti ce l'abbiamo con chi crede
Invece c'è un'altra opposizione ed è quella pertinenti al nostro discorso e che una posizione che viene un'opposizione che non viene mai
Diciamo citata e quella tra laici e clericali
E clericale non è detto che sia credente il clericale soltanto colui che con lo strumento della religione crea delle gerarchia delle strutture dei dogmi dei poteri dei divieti
E circa di imporre tutto questo agli altri
Quindi questo è quello che noi combattiamo su queste e il nostro obiettivo allora capite bene che questa posizione non è una posizione necessariamente di un credente
Quanti non credenti abbracciano comunque queste posizioni dei non si può perché
Non è detto che in nome di Dio ma non si può perché per esempio la natura no questa cosa è contro natura e poi insomma questa natura chi lo sa che cosa dice no per loro lo sanno e qui dicono non si può perché questa cosa non è naturale in ultima analisi cioè tutti coloro che considerando diciamo un peccato o un comportamento eticamente sbagliato come un qualcosa da sanzionare giuridiche in in in ambito giuridico quindi come un reato ciò che confondono il peccato con il reale
Quindi questo è molto importante da tenere in considerazione perché io conosco molti credenti molti cattolici ma non soltanto appartenenti ad altre confessioni religiose e quando sente uno delle posizioni diciamo così perentoria dalle gerarchie
Restano molte molte interdetti c'è c'è veramente una lotta all'interno della persona ma come io questa cosa pensavo che si potesse fare abbiamo visto il bene il sessantotto per cento degli italiani
è sostanzialmente favorevole all'eutanasia e poi c'è anche una grande fetta ci circa l'otto il cinque per cento che indeciso quindi quelli che sono veramente contrari su una parte molto bassa e sono divisi un po'diciamo tra tutti gli schieramenti politici per esempio anche negli schieramenti di centro
C'è una percentuale altissima più bassa chiaramente rispetto agli altri schieramenti però di favorevoli e chiaramente sappiamo che il nostro Paese un Paese con una presenza cattolica significativa e quindi quanti cattolici tantissimi sono d'accordo su questo tema
E poi c'è anche la questione che noi non possiamo ancora diciamo in chiave ottocentesca parlare di libera Chiesa in libero Stato no oggi laicità significa anche dire libere Chiese in libero Stato
E quindi anche questa volta non si tratta della lotta dei senza Dio contro chi crede perché per esempio la posizione della Chiesa
Evangelica dei dei valdesi metodisti per esempio su questo argomento è assolutamente favorevole va cioè l'eutanasia non viene considerata una violazione della legge divina Manzi
Uno dei modi attraverso cui si esprime la carità cristiana naturalmente incerte particolari condizioni
E quindi diciamo questo mi sembra importante considerando che ricordarlo e anche all'interno della Chiesa cattolica per esempio io ricordo una lettera bellissima che è stata scritta
Welby
Dai cristiani di base delle comunità cristiane di base sono precristiana cattolici
Che appunto hanno riconosciuto il diritto di Welby di porre fine alla propria vita ritenendo che non ci possa essere un dogma tale per cui si possa imporre di soffrire
Ad una persona
Quindi ci tengo molto a che
Il dibattito della laicità non venga visto come un dibattito contro la religione contro la Chiesa ma nel senso la chiesa da comunità dei credenti un dibattito anticlericale sì
Contro appunto i clericali che sono cosa diversa e sono ha tra i credenti ma sono anche al di fuori
Per quanto riguarda la situazione legislativa
E certamente il caso Welby aperto alcuni alcune questioni diciamo abbastanza strane e a volte paradossali ridicole se poi non avessero avuto una ripercussione così grave
Sul corpo di Welby sulla sua sofferenza per esempio si dice ormai assodato
Che una persona può sospendere
In qualsiasi momento rifiutare
Nelle terapie che ci vengono proposte che magari all'inizio aveva accettato
Perché all'inizio pensava di queste terapie potessero essere adatti a lui e successivamente si rende conto che queste terapie non sono più adatte e dunque si diceva nessuno può impediti di dire basta
Beh qui c'è un problema però di diritti perché di fatto la persona
Che non soltanto è capace di intendere e di volere ma ancora Ugo diciamo una capacità di muovere non dico magari al cento per cento il proprio corpo vede questo diritto effettivamente poi difeso se questa persona invece si trova in un corpo che non può più utilizzare mai perfettamente lucido è una persona che è capace di intendere e di volere esattamente come noi B in questo caso questo diritto non è più non è più garantito c'è stato questo
Questa sentenza del Tribunale che verso Dio che era
Che non sono un addetto ai lavori però mi ha lasciato molto perplesso si dice beh il diritto di Welby
Di ottenere la sedazione e poi che gli venga tolto il respiratore artificiale è un diritto riconosciuto costituzionalmente
Però visto che poi non è non è un diritto effettivamente salvaguardato all'interno dell'ordinamento non si può fare nulla come dire che la bella costituzione cioè però chi se ne frega è visto che Welby non è può prendere le sue mani e fare certe cose allora non può avere quei diritti che vengono riconosciuti invece ad altre che vengono praticamente poi messi in atto per altre persone quindi qui mi sembra veramente che ci sia una disparità di diritti
Tra malati
Per quanto riguarda la questione
Te l'accanimento terapeutico e del testamento biologico
Anche qui noi possiamo chiedere una norma sul testamento biologico cioè qualcosa che permetta ciascuno di dire che cosa vuole fare nel momento in cui appunto lì è il problema grosso in cui non può più con la propria voce e dire che cosa si deve fare
E in questo caso dobbiamo chiaramente fa sì che questa scelta sia il più possibile una scelta consapevole perché è chiaro che ogni volta che io da una libertà in più alle persone io aumento il loro livello di consapevolezza perché tutti noi nel momento in cui abbiamo una libertà in più siamo coscienti di poter fare una scelta in più
è in quel momento cerchiamo di capire di più che cosa vuol dire quella scelta che cosa vuol dire se faccio questo che cosa vuol dire se faccio quello e io veramente a volte in questi richieste di non lasciare libertà alle persone vedo anche un timore
Che le persone possano essere più consapevoli
Di se stesse
E delle proprie scelte
Cioè quando io sento che la Cei chiede di non legiferare
Sul testamento biologico
E ma scusate e quindi nessuno deve poter porsi questa domanda
Una domanda che il testamento biologico anche se non obbligatorio chiaramente perché non è questo che si vuole nel momento in cui questa possibilità c'è quanti Dinoi
Si porrebbero questa domanda che e io che cosa faccio faccio finta di niente lo scrivo niente oppure scrivo che a tutti i costi
Voglio essere tenuto in vita anche se ci fosse accanimento terapeutico perché chiariamoci bene se poi una persona desidera per vari motivi che sul proprio corpo ci sia accanimento terapeutico io faccio un caso come tanti altri poniamo che ci sia una signora molto anziana
Ammalata di cancro con varie complicanze
Con delle cure molto forti invasive
Che alla fine provocano più sofferenza che benessere alla persona
E quindi si pone il problema appunto di un accanimento terapeutico il medico si deve confrontare con la signora però la signora per esempio può avere dei dei dei nipotini
No e quindi ha come priorità vive neanche un giorno di più un secondo di più perché vuole crescere vuole essere una presenza viva per i nipoti boh educativa affettiva presente allora in quel caso
C'è accanimento terapeutico non c'è la signora pone quel fine
Al di sopra della sofferenza che prova
Quindi se bisogna io ritengo assolutamente che si giunga ad una legge sul testamento biologico e non ritengo che bisogna nascondere che il testamento biologico porti anche all'eutanasia passiva
è difficile fare un testamento una legge scusate sull'accanimento terapeutico che cosa vuol dire in astratto dire be questo accanimento terapeutico e quindi cosa vuol dire che se io voglio sottoporvi allora non posso
Questo è un processo che deve passare soltanto tra il medico e il paziente
Noi nonostante direi questa questa mentalità è stata superata in astratto abbiamo io penso ancora un un rapporto medico paziente un po'di tipo paternalistico
Nel senso con le migliori intenzioni ecco intendiamoci
Spesso il medico tende a trattare il paziente un po'come il bambino no che deve fare il bravo che deve obbedire insomma a quello che gli viene detto
Che non è detto che debba capire esattamente tutto però insomma io sono il medico lavoro o questo fine devo curarti devo devo farti guarire tu obbedisce e fai il bravo addirittura poi in casi di persone anziane di malattie particolari spesso l'ultimo a sapere il paziente e il rapporto e soprattutto tra il medico
E i familiari
Allora è chiaro che qui ci vuole un passaggio nei fatti un cambiamento completo in questo rapporto tra il medico e il paziente
Certe scelte in ultima analisi e sono il paziente che Paul prenderle questo però allora non comporta che la figura del medico venga sminuita ecco io ho sentito dire ma allora la possibilità per il paziente di decidere addirittura se vuole morire toglie al medico la sua professionalità la sua funzione il medico non ha più la sua libertà di scegliere la cura
Io penso che il medico non perde la sua funzione è semplicemente la multa
Il medico diventa la persona con cui il paziente discute con capire che che diciamo serve al paziente per capire effettivamente qual è la sua situazione quali potrebbero essere
I risultati di una determinata scelta piuttosto che un'altra cioè si viene a creare un rapporto tra medico e paziente che paritario non naturalmente nella professionalità e questo non può essere ma nelle scelte finali insomma alla fine in ultima analisi dell'Est devo essere io cioè io voglio decidere
Su ogni attimo della mia vita e anche dell'ultima fase della mia vita quindi non è più tanto anche questa è un'altra mentalità che senta i fatti non è completamente superato dal punto di vista teorico sembra che ormai si è superata cioè l'idea che il medico a tutti i costi a tutti i costi ci debba mantenere in vita
E in passato e era anche accettabile quando c'era un livello di vita così basso beh certamente ogni mese va ogni anno e Io sottraggo alla morte era un vantaggio anche per il paziente
Oggi non è tanto di dare anni alla vita mai dare vita agli anni e quindi attraverso questo rapporto nuovo
Tra il medico e il paziente rendere anche gli ultimi momenti di vita non felici non è tanto questo io l'Inter Peuterey e con questo l'eutanasia come la morte felice
Ma piuttosto come diceva web di morte opportuna cioè il meno dolorosa e nemmeno spaventosa possibile per l'individuo cioè che l'individuo si avvicini a questo momento nel modo più sereno
E meno doloroso possibile quanto questo sia possibile
Grazie
Diamo girò per intero ovviamente Cristiano gli spunti del dibattito credo ora un'altra visione Toluca villoni assistente spirituale l'Università di Varese
Sì intanto qualche chiarimento terminologico
Ecco sono così penso abbastanza note ma forse è il caso di dirlo intanto quando si parla di eutanasia mi ha sempre distinguere tra con tre livelli di eutanasia involontaria appunto non volontaria e volontaria
Involontaria significa che contro
Il paziente cioè che viene fatta contro la sua volontà
Abbiamo avuto ampi casa rispetto a questo ad esempio il nazismo ha praticato questo
Ecco non non volontaria fatta su un punto non soggetti che non possono punto disporre disse quindi grazie al fatto che siano consapevoli o meno ma anche questo praticato appunto da regimi di questo tipo
E poi c'è quella volontaria quella di cui stiamo discutendo anche oggi che può essere attiva o passiva
Attiva significa che o c'è un medico che interviene direttamente oppure un paziente a a cui il medico ha dato lo strumento per togliersi la vita
E poi c'è quella passiva che appunto l'omissione
Ovvero si omettono delle cure fondamentali perché uno possa continuare a vivere
E come ci siamo posti dunque sul piano delle delle del eutanasia appunto volontaria in particolare di quella passiva cioè dell'omissione il quale naturalmente
E più largo ci sono appunto alcuni Paesi come l'Olanda che hanno fatto scelte diverse cioè hanno introdotto anche quell'attiva e poi naturalmente non è detto che si parte da appunto una passiva e poi discorso si è si allarga quindi ebbene prima che entra dentro i contenuti avere chiaro che è molto più ampio lo spettro di ciò che intendiamo per per eutanasia
Ecco allora per eutanasia intendiamo
Un'azione che
Intenzionalmente o di per sé provoca la morte di un'altra persona che può essere appunto attiva o passiva ma non c'è differenza in un certo senso no perché quello che e in comune
Appunto che io
Passi una siringa inietta una sostanza o che io stacchino appunto respiratore contro comunque io appunto questo lo faccio intenzionalmente perché è data per mille motivi ma al di là dei dei motivi quello che avviene che intenzionalmente io faccio questo
E qui dopo vedremo sta la differenza rispetto all'accanimento ecco allora anche qui si si apre un'altra questione cioè quando questo avviene
Avviene quando il soggetto se soggetto a chiedono in quel momento o se l'ha chiesto punto precedentemente centra quando il soggetto non è più appunto fondamentalmente un tu ma è è diventato solo unito
Unico che ha deciso di sganciare ogni relazione che non ritiene appunto le sue relazioni significative al punto tale da di Carmen o da accogliere
Che non ritiene che ci sia alcuna alleanza umana
Che meriti di essere condivisa con qualcuno
Che non ritiene che ci sia neanche una forma di amore se non quella che lui può dare quello che può ricevere
Che meriti di essere vissuta questo è un dramma spaventoso che uno vive dentro di sé e non posso che cercare di interrogarmi su quanto profondo possa essere il vissuto di chi arriva a fare questo
Perché vuol dire che uno nega se stesso cioè io sono appunto le mie relazioni si arriva al punto di negarle
Anche quelli che mi sono più care
Vuol dire veramente che sono al confine della mia umanità
Ed è questo il senso della sofferenza
Noi soffriamo perché la nostra libertà viene arrestata rispetto ai nostri progetti solo perché siamo costruiti come un'attesa rispetto a qualcosa di buono possiamo soffrire
Altrimenti neanche soffriremo sarebbe impensabile la sofferenza
Dunque in realtà quello che viene chiesto parte da una solitudine estrema
Che nega la mia condizione umana
E questo sofferenza che percepito in modo così acuto mi porta a dire
Per togliere la sofferenza non togliamo la sofferenza togliamo la vita
Perché l'unico modo per togliere la sofferenza è questa la richiesta
Io mi chiedo se ci sia proporzione cioè se per attori della sofferenza devo togliere la vita che la radice stessa di tutto
Forse c'è un salto in questo ma è questa la richiesta quindi questo è un dramma naturalmente se uno arriva a chiederlo e che ci interroga profondamente no quanto è profonda questo
E allora io sgancio l'alleanza con gli altri con gli altri soggetti
E a questo punto questo è possibile soprattutto in un contesto come come il nostro viene alimentato no non solo dalla tecnica
Varie alimentato dal fatto che spesso questa situazione viene appunto avanzata in un contesto fortemente medicalizzato
Dunque dove il mio modo di vivere relazioni e comunque modificato artificialmente e in un contesto di maggiore solitudine appunto delle relazioni perché laddove c'è una condivisione più profonda
è molto più difficile che un avanzo questa richiesta
Perché non ha la forza comunque di dire non c'è più nessuna relazione che sia degna di essere vissuta questa solitudine estrema io credo che sia una forma disumana che nasce da una profonda sofferenza che che mi interroga ma che non vedo come appunto figura dell'umano perché l'umano sta nella relazione
Ed è anche vero come diceva anice nelle sue affermazioni sempre conclude che fanno pensare tutti
Che la tecnica ha reso l'uomo più debole
Cioè qual è il livello di sofferenza qual è la la soglia di sofferenza sopra o sotto la quale io posso avanzare questa richiesta chi misura questo
Uno tira il soggetto
Ma è chiaro che estremamente delicato questo no cioè io come faccio a dire io da questo punto in poi
Ritengo che questo sofferenza che misurò io sia insuperabile
Ma qual è la scala di misura
Chiaramente è evidente che siamo oltre il piano biologico siamo sul piano umano
Ma questo apre enormi altri problemi di valutazione
Perché allora uno apre un discorso legislativo che che rende le cose ancora meno chiare oltretutto
E qui si aprono questioni radicale rispetto al concetto di laicità
Io credo che pensare che lo stato
Abbia il dovere di dare la morte a chi glielo chiede certe condizioni naturalmente
Poi dello Stato in una condizione per lo meno singolare cioè che appunto lo Stato abbia il dovere di dare la morte non è un compito dello Stato il dovere di dare la morte
E credo che questo modifichi anche l'idea di medicina
Che non è più allora solo quello di guarire di curare ma che diventa anche il dovere di dare la morte non è mai stato questo compito la medicina
E non credo lo sia
Allora io mi chiedo se questo se questa richiesta di cui mi faccio carico nel suo dramma pensando anche situazioni concrete
Che incontro e conosco non sia anche oltre che introdurre dei gradi di arbitrio estremamente elevati nella valutazione non sia anche un intaccare la stessa laicità dello Stato
E la stessa identità della medicina
Cambiandone appunto la fisionomia
In modo radicale
Perché se lo Stato deve dare la morte vattene darlo
Oggi uscito sul giornale rispetto al testamento biologico nonché alta addirittura appunto in Commissione si è detto che i medici non possono fare neanche l'obiezione se uno chiede è chiaro che c'è il principio viene identificato così
Addirittura non esiste l'obiezione rispetto a una richiesta di questo tipo altro che laicità dello Stato
Siamo in ben altro territorio
Il motivo per cui la Chiesa cattolica dunque questo la dichiarazione della della Congregazione della Fede nell'ottanta catechismo dalla Chiesa cattolica novantadue dei Vangeli un vita eccetera eccetera
Il motivo per il quale si esprime questa contrarietà questa azione intenzionale
E che si si ritiene un po'tutte queste cose
Oltre a questo c'è un discorso religioso questo c'è chi dice appunto la mia vita ecco di clienti appartiene a Dio ma non è solo questo
Perché la fede cristiana non è mai un salto nel vuoto ma il tentativo sempre di rendere ragione di serie la propria struttura nazionale come ho cercato di fare poc'anzi seppure in sintesi
Ecco perché allora appunto la chiesa e contro l'accanimento terapeutico
Perché l'accanimento terapeutico esprime esattamente l'opposto cioè esperimenti una volontà titanica
Di dominare la vita
Una forma di titanismo
La volontà di onnipotenza dove appunto alla vita ma anche la morte ecco non è più la mia vita e la morte non è più la mia morte perché la tecnica che decide e e per accanimento terapeutico solitamente si intende
Un intervento terapeutico che modifica dei valori parziali nella vicenda clinica del paziente ma compromette comunque l'esito complessivo cioè magari migliora in valore clinico ma complessivamente il paziente sta sta peggio
Il motivo per cui la Chiesa cattolica e contro l'accanimento e lo stesso
Per per il quale è contro appunto il il fatto eutanasia ecco e lo è lo stesso motivo
Cioè non è che son due cose che si giusto appongono uno e contro l'accanimento dei motivi e poi che contro Trane sia per altri motivi e no è sempre lo stesso cioè e la dignità del è la e l'identità dell'uomo come relazione
Che è chiamato a superare ogni forma di onnipotenza voler vivere tipo Highlander
Ma anche chi è chiamato riconoscere che una relazione che non può interrompere perché in questo caso vorrebbe dire che lui è al di là e al di sopra di ogni relazione
E anche questo
Appare una forma di titanismo
Quindi c'è una congiunzione di queste cose inseparabili
Ed è per questo che il cardinal Martini
Questo articolo attualmente avete letto sul Sole ventiquattro luglio punto ecco ricordo sono nato in edicola ogni domenica contro solo ventiquattro ore per leggere l'inserto culturale apro Carlo Maria Martini per il quale nutro sconfinata stima scrive
Del resto questo non deve equivalere a lasciare
Il malato in condizioni di isolamento nelle sue valutazioni e nelle sue decisioni secondo una concezione del principio di autonomia che tende erroneamente a considerarla come assoluta anzi è responsabilità di tutti accompagnare chi soffre soprattutto quando il momento della morte si avvicina
Forse sarebbe più corretto parlare non di sospensione dei trattamenti
E ancor meno di staccare la spina ma di appunto limitazione dei trattamenti
Risulterebbe così è più chiaro che l'assistenza deve continuare e deve con misurarsi alle effettive esigenze della persona
Assicurando per esempio la sedazione del dolore e le cure infermieristiche proprio in questa linea si muove la medicina palliativa
Questo è molto equilibrato
I soggetti entrano tutti in gioco
Entra in gioco il principio di autonomia principio di autodeterminazione che non è un assoluto entri in gioco
Il medico con la sua etica la sua coscienza medico non è un esecutore nella sua competenza
In tre in gioco la possibilità di fare un cammino in una relazione ed eutanasia esattamente la sospensione di ogni relazione
Ecco e imporre qui si parla del discorso delle cure palliative sono mentre in questo ma un discorso molto importante ora è chiaro che praticamente nella gestione concreta il confine tra l'accanimento terapeutico ovvero tra tra la sospensione dell'accanimento e e l'eutanasia passiva è un confine praticamente molto sottile
Perché in certi casi si può discutere
Ma se si può si può discutere in molti casi se sia stata eutanasia passiva o accanimento terapeutico
Ecco la differenza in modo formale chiara uno intenzionalmente vuole dare la morte l'altro dice fare questo comunque
Migliora fosse un parametro ma appunto la peggiore la situazione per cento e e quindi uno cioè non è che vuole dare la morte ma vuole impedire una cosa assolutamente inutile
Però il confine pratico è molto sottile quindi è chiaro che ogni intervento legislativo appunto come è stato giustamente detto non serve per stabilire il confine tra accanimento ed eutanasia
Perché evidentemente non è sulla legge potrà stabilire questo confine anzi popolo opporre entro ancora più difficile da comprendere una nuova legge serve non per definire questo confine
Che solo appunto la saggezza pratica potrà definire ma serve per introdurre altri altri principi dentro l'ordinamento cioè appunto la Teresa passiva eccetera eccetera questo è stato detto chiaramente io ringrazio quelli che han parlato prima perché l'hanno detto esattamente quelli invece che dicono facciamo una nuova legge per chiarire meglio il i vari casi e dico una cosa che non è vera
Perché non è la legge della sua formalità che può definire delle zone d'ombra
Se mai saranno alcune linee guida delle cose più precise è una cosa un po'nostra italiana questa no infatti siamo uno dei paesi che invece ne abbiamo un problema no magari esempio l'ordine pubblico facciamo una nuova legge infatti abbiamo quante tredici mila il suo ricordo
Nove legge poi dopo una spetta linee guide anni però intanto mi ha fatto leggere nel problema sicché eh no cioè sono gli stili sono i costumi che devono cambiare l'interpretazione della realtà le leggi devono essere sulle questioni fondamentali non sulle linee d'ombra
A meno che ci siano delle situazioni gli arbitri a tale punto far west allora sì
Il testamento biologico in realtà l'espressione in felicissima
Perché e biologico no appunto come è stato detto giustamente non è un testamento biologico è una disposizione di sé e io non sono solo biologia neanche il più in giro pensatore oggi ritiene questo che l'uomo sia la sua biologia in modo tecnico si dice che è una disposizione anticipate di fine vita
No testamento biologico
Io puntano dispongo di me
Quali sono i pregi e i limiti di questo ma i pregi e penso che siamo due di questo strumento il primo è che
Costringe se uno sceglie o consente di riflettere sulla propria morte
è stato detto anni fa anche un famoso libro sul tema della morte in Occidente che dopo il tabù del sesso il nuovo tabù dell'Occidente era la morte questo privo di trent'anni fa
E in effetti appunto questa rimozione del tema della morte palese nella nostra società quindi se uno il coraggio di mettono in gioco naturalmente vuol dire che si sta attivando sulla dimensione fondamentale questo è positivo
E come diceva Carlo Maria Martini questo può aiutare a limitare una certa forma di invasività
è chiaro però che nel momento in cui io appunto lo faccio per introdurre non lontana sia passiva come è stato detto con grande onestà intellettuale
Ringrazio allora io appunto cambia la natura del problema e vale quello che abbiam detto prima qui naturalmente entriamo sui fondamenti no
Oltretutto questi testamenti per esempio anche in Svizzera sono presenti non solo chiaramente vengono accettati solo esempio serie fatto negli ultimi tre anni no piuttosto che perché se l'ho fatto dieci anni fa
Ma in fondo c'è dietro una
Un'ingenuità diffondono cioè se vogliamo cioè che io
Sappia qual è la mia sete di resistenza al male adesso che sto bene nel momento in cui mi troverò ad affrontarlo
Noi non sappiamo quale siti di resistenza quale sente di voler vivere si scatena in noi magari anche quale debolezza per carità assolutamente no
Ma direi io adesso a tavolino possa cioè io potrò fissare forse delle cose molto larghe
Appunto per limitare i trattamenti stando all'attuale contesto se si cambia la legge non diventano tre cose
Ma che io posso definire ciò che sarò nel momento in cui mi troverò nel momento supremo della prova della vita che produce un orientamento cosmico perché la sofferenza una foto parziale cambia a mio modo di vedere il mondo cioè a una a una dimensione cosmica per me
Che io posso farlo questo a tavolino adesso sinceramente fa sorridere rispetto all'esperienza umana
Concludo dunque dicendo che
Quando si parla di morte
Dignitosa
Io credo che non bisogna confondere dignità con morte dignitosa cioè non bisogna confondere il sostantivo con l'aggettivo c'è una morte dignitosa se c'è dignità c'è dignità se c'è relazione misura fino in fondo
Io credo che stia qui la dignità che la dignità di quelli che stanno accanto a me si prendono cura di me e c'è la mia dignità che cerco di stare in una relazione aperta con con l'altro affrontando le cose più positive le cose più estreme
Quindi becco per parlare di morte dignitosa devono totalmente torture anche questo poi dopo sia per tutto il discorso della medicina palliativa dell'intervento analgesico come si dice
Chiaramente poi appunto ripeto ci potranno essere situazioni che magari non abbiamo ancora previsto perché si potranno creare nuove malattie nuovi contesti nuove tecniche che ci porranno di fronte a a delle cose inedite per cui magari casi in cui lo dovremmo dire
No questo è accanimento e passo dobbiamo sospendere questa cosa in questo bisogna avere anche molta libertà
Ma l'eutanasia è un'altra cosa
E una delle cose che forse non ci si stampo introducendo anche l'eutanasia passiva forse non sia poi così tanto appunto nota in Asia ma sia come dire lasciare spazio all'autodeterminazione del soggetto ma evidente a tutti che soggetto ha dei limiti perché non è che ogni cosa che soggetto chiede può essere fatta comunque sono si è ritenuto un bene dalla collettività qui si apre l'ultima questione cioè che il discorso è tanto privato intimo quanto pubblico
Perché riguarda il modo con il quale una società si pone rispetto alla vita e la morte non è solo un fatto
è una questione delicatissima
Però credo che vada approfondito un po'meglio come le persone vivono sofferenza il perché soffrono e che cosa rende loro così insopportabile la sofferenza senza questo diventa difficile
Fare un salto giuridico che scavalca l'esperienza dell'uomo
Quindi credo che il discorso debba andare in queste direzioni pensando come dicevo che la laicità dello Stato io penso possano essere messa in discussione da punto la fenomeno dell'Attanasio
Perché poi dello Stato di fronte ha dei doveri che mai avuto nella sua storia
E che io credo non corrispondono i compiti dello Stato e della laicità che era laicità l'apertura a trecentosessanta gradi rispetto alla realtà ed è stato detto prima molto bene no
Essere laico
Può dire che uno si confronta con tutte le realtà senza escludere nessuno
Ecco quest'ultimo che penso in sintesi
Ringraziamo anche Toluca violone credo che
Quest'ultimo intervento assieme a tutti gli altri tre si avvia veramente fornito di di spunti
Molto ricchi molto molto precisi quindi direi di aprire subito ti darei subito poi la parola per domande ovviamente ma se ci fossero anche previ interventi in modo che riusciamo poi a dare un nuovo giro conclusivo poi ovviamente ai relatori
Gli aspetti come diceva introduzione credo che siano stati ampiamente toccati tutti
Tutte le implicazioni medico-legali etico culturali e politica e quindi c'è materia per discutere ampiamente il microfono a vostra disposizione prego
Ma tutto io sono dell'associazione culturale protestante Dietrich Bonhoeffer e quindi vorrei intervenire soprattutto la questione diciamo dell'etica della lettura attenta alla cultura protestante di questo tema
Concordo con il signor Mele io sono una credente e voglio vivere in una società laica non voglio che ci sia nessuna legge che corica quello che ho io ma io voglio lavorare all'interno di questa società pertanto maturare un sentire che sia sentire diciamo di un credente protestanti
Quindi io ho letto sui giornali la però io devo dire che i giornalisti sono un po'
Molto ignorante dei temi che riguardano
La rischiosità anche al posto del di parte di questa sera come uno scontro tra laici e credenti e variazioni questo impagliati ce ne son venuta proprio per difendere questo fatto
Sì è credenti si può anche e pretendere che lo Stato sia al ai primo punto secondo sono molto felice di questa iniziativa perché non a caso e qui mi dispiace dovere non essere accordato don Luca stamattina su tutti i giornali emerso che ben due magistrati uno della Corte costituzionale l'alto della corte
Di cassazione almeno chiesto alle ci senatore di legiferare su questi tema nel modo che vorrà
Ora io credo che ogni cittadino italiano debba poter avere l'opportunità come in una serata simile come questi e poter dire a legislatura cosa noi pensiamo poi legislatore si assumerà le sue responsabilità
Terzo punto perché protestanti l'ha ricordato signor Mele hanno detto per noi questo percorso non negato dalla nostra fede
Brevemente l'esegesi biblica dei facciamo ci dicono che l'uomo è stato creato qui Catamo è il nostro progenitore
è stato creato attraverso un dono allora il dottore ci ha parlato e cos'è la morte molto bello suo intervento io vorrei leggere questo percorso di come ragioniamo su internet sia morto eccetera
Dall'altra parte cos'è la vita allora cos'è la vita della lettura protestanti
Dio ha donato alla vita all'uomo non allo stato non alla comunità cristiana a ciascuna essere umani
Questo odore no che noi riceviamo e per il cultura protestante accanto questo d'ora c'è l'altro che lascio vogliamo la risposta dell'con la responsabilità tu hai dato abbiamo ai questo sì piuttosto dove tu sei simile ho fatto somiglianza di Dio e quindi questo è l'intelligenza però dedicò fermare questo mondo ecco quindi io vedo la medicina
Che rientra all'interno delle regole diciamo che son state posto da Dio perché la natura è regolata da queste magnifiche meravigliose e armoniche leggi
Che regole del corpo umano mio padre medico me l'ha raccontato mille volte nella mia infanzia né giovinezza che meraviglia che il corpo umano quanto misterioso quando si tanto sfugga anche alla medicina
Certe donne era ci ricorda che sembravano vicino alla morte per una tale voglia di irriverente che riuscivano meglio di altri ecco allora se questo è il se queste la vita è un dono un giorno ha fatto al singolo alla singola persona che deve assumersene tutta la responsabilità
E io fino alla conclusione che forse allora a questo punto e giusto che anche qui nuovo decida il percorso del del medicamento
S'come guarire come affrontare la morte quindi questo io credo che non stanno né nelle mani dello Stato nelle malattia comunità cristiane né di nessuno che voglia legiferare sinusoidale quello che Dio adatto all'estero ma infine chiudo e qui mi sembra molto bello che voi avevate messo questo tema questo dibattito all'interno dell'anno europeo delle pari opportunità per tutti allora io vi domando da credente e parlo per Trinità pensare che io essendo nata nell'Occidente ricco posso permettermi quanto costerà io vorrei sapere quanto costa il Ruanda quanto costa all'ex ministro Andreatta nel prosciutto e un uomo eccezionale
Di una cultura economica a livello veramente europea quest'uomo giace da anni
Danni l'ex ministro Andreatta
Ha avuto un ictus allora non si è più ripreso quanti milioni ci costa allora chi è nato nell'emisfero sud perché è un bambino di sei mesi ove non può mangiare un questi Lotito non si può curare dall'Ice e questo un'altra bella domanda etica e rivederci
Grazie
Molto stimolante di questo intervento chiederei soltanto la brevità magari per dare spazio a tutti e poi fare riuscirà a fare in tempi brevi il silenzio sono brevissima che avevo otto Inter dove
Pasti due collegi vogliono intervenire ma una è stata se non espressa benissimo dalla signora che ha parlato cioè
Io sono credente anch'io quindi il tema del tono il prima della diamo la domanda a chi appartiene la vita di omissione ci sia nessun buon dibattito teologico mi bastava chiedo subito una contraddizione tra perché se è un tono il tono una libertà di utilizzare e quindi li ha messi Paci ed appartenga Trio sembra quasi un dono
Me meno vaghi donne importante anche un dono relativo ai tre diverse è una domanda che
Che mi faccio e per la quale io non capisco rimango perplesso una posizione così per me rigirando la Chiesa cattolica ma nel secondo intervento era
Ma se è stato molto bene d'interventi don Luca Galloni e non ho mai sentito un termine che ha diritto cioè
Mi sembra che ci sia la rimozione di questo tema si è parlato nel tempo un vero e prive di coltello
Dovere o del non dovere dello Stato ma mai tentano Airplus fondamentale che diritto cioè il diritto della persona simpatie per cinque cosa sta prima
Il diritto e il dovere l'idea io credo che presto ci sia un diritto era persona di decidere di se stessa
Che sta soprattutto non sono dove ci sono
Ti posso fare poi
Qualsiasi cosa che avrà conseguenze anche sugli altri ma anche il diritto di decidere della mia vita sia un bene primario e fondamentale presto un'osservazione che vedo la Chiesa non parla mai in questi temi etici del diritto della persona trasferta opere
Osservò come delle altre entità ma mai della persone insieme individuare
Chi altri
Chiede eccola mezzo
Scusate non non non sapevo ecco chiedo però un un minuto perché la situazione che vorrei
Vorrei sottoporre alla vostra attenzione mie colpisce mi ha colpito talmente a fondo che non posso veramente sintetizzare il poco in brevissimi Paroni e vorrei richiamarmi a quanto
Prima menzionato dal dottore a tante e cioè alla debolezza del del soggetto che incapace di decidere e vorrei ricordarvi che non seriamente in avanti hanno diritto a morire il ma anche gli anziani
E la questione degli anziani che sono costretti a vivere credito sia un tema che non tiene
Attualmente preso TG tre che hanno diritto a morire
Non credo che sia un tema che non viene preso in considerazione tutte le mete tutti si parla oggigiorno di malati giovani che hanno diritto a vivere per i quali gli strumenti della medicina possono essere foriere di vita e di speranza
Ma ci sono molti anziani che
Dovrebbero morire
Iniqua non si permette di immagine perché esistono delle tecniche per esempio il sondino naso
Strano che lì oplitica a vivere anche contro la loro volontà
Perché molti anziani rinunciano a quelle a quelle relazioni interpersonali citati tanto unghioni rinunciano consapevolmente rinunciando Anna probabilmente Simoni
E le tecniche mediche oggigiorno consentono
Consentono chi portare avanti le loro vite contrariamente a Roma con loro volontà non solamente questo maxi chiede ai fichi che cosa politiche facciamo
E come posso nichilisti irrinunciabili a questa possibilità ecco volevo volevo sottoporre con attenzione anche queste pentiti Chianti sottobosco
Raccogliamo ancora qualche domanda intervento giudice
Ma pensavamo di fare un giro conclusivo poi ognuno risponde sul tutte le domande gli interventi fatti
Ecco io vorrei porre questa questione rito Lukács ha provocato profondamente riferimento al
Grave situazione e sulle quali si sta decidendo in questi giorni a livello sociale e poi anche a livello legislativo
Le conseguenze ecco di questo discorso sull'eutanasia
Tanto quella passiva come anche quell'attivo perché poi l'uso dimenticare che sono anche altri paesi europei come l'Olanda il Belgio hanno fatto il passo ulteriore quindi mi sembra che approvata l'eutanasia passiva
Sì posso anche facilmente arrivare anche a quella attiva eccolo io vorrei chiedere particolare alle mitico e poi giurista per quanto è possibile oggi definire i due aspetti quello della cura che costituzione veti come ci è stato detto il paziente può rifiutare il caso deputazione della gamba eccetera eccetera piuttosto che quelle minimo sostentamento vitale ritrattazione la ventilazione o altro
Che comunque che questo mi sembra debba essere assicurato il malato perché nel caso di quelli almeno come lo concepito io non è venuta meno una cura mai venuto meno
Poi il sostentamento vitale quel minimo che comunque doveva essere assicurato per le sembra questa la discriminante fondamentale sulla quale riflettere grazie
Mettendo per favore da questa parte
Maurizio Melis generaliste scientifico
Allora niente volevo solo porre una riflessione che riguarda forse un po'tutti
è cominciato il dibattito dicendo che bisogna avere il coraggio di parlare di eutanasia non cominciato è stato secondo il secondo intervento è particolarmente a parte
Io però invito tutti a fare una riflessione noi non saremo probabilmente qui a fare questo dibattito se non fosse successo una cosa se non fosse nato non troppo tempo fa la medicina con la M maiuscola perché fino a non molto tempo fa
Non c'era nemmeno la sepsi non c'erano nemmeno anestetici insomma la medicina nel vero senso della parola non esisteva quindi oggi come oggi tutta una serie di problematiche che affrontiamo la facciamo perché esiste una cara cara grazia esiste esiste la medicina
Che come tutte le tecnologie e oggi ce ne accorgiamo dalle dalle telecomunicazioni in avanti portò con sé e per conseguenza inevitabilmente allora
Noi nel momento la medicina crea quelle situazioni crea delle misurazioni e non possiamo non porsi la domanda di come uscire da queste situazioni
La medicina
Permette si diceva qualche tempo fa adesso forse mi mi correggerà
Esso stesso sostanzialmente ad un corpo spaccato metaforicamente se non fisicamente dalla testa di sopravvivere cioè le le cellule continuano i mitocondri approcciare carboidrati
E in qualche modo l'organismo rimane in vita ma e qui c'è il collega vitali di che tipo la vita biologica o la vita in quanto insieme di esperienze di tutto il resto
E poi ci si deve fare infine una domanda lei mi fermo qui
Se la Medicina non tempi deve porsi come obiettivo quello di curare cioè non può porsi l'obiettivo conclude il tipo di uccidere mettiamola in questi termini
Opporsi l'obiettivo di prolungare indefinitamente la sofferenza questa è coerente con l'idea che abbiamo di medicina
Io non credo nemmeno questo credo che anche questo sia un e vi sarà sanno ho sentito la sua in questo caso la sua definizione di accanimenti accanimento terapeutico mi piacerebbe sentire la definizione di accanimento terapeutico
Del dottor Minoli e capire se sono se la stessa insomma grazie
Intendo
No no ben capito una fase di don Luca che sia recepito bene diceva
è una cosa così difficile stabilire il confine tra l'accanimento terapeutico e la è un cane a Signa sarà sono la saggezza pratica la saggezza pratica Chicchi in termini di costo familiare del soggetto che è ancora in grado di lanciare segnali questo mi resta molto Cosimo implosa come affermazione ma mi interessa
è un'altra cosa volevo solo invece condividiamo un'altra frase dettata dalla nuca anche a me veniva da sorridere meno male che non sono da sola di fronte al discorso del testamento biologico e che ne so intanto faccio le colonne che ne so io tra tre anni cosa penserà e che ne so io nel percorso da unanimi a mano da qui a tre anni
All'interno di quella sofferenza alcune io dentro ma pure no che cosa ha ogni cambierà la mia ideologia del mio rapporto con Dio piuttosto che e come posso stabilirlo così freddamente a tavolino è chiaro che adesso freddamente a tavolino io esco di qui e lo faccio il testamento biologico perché mi son preso alla Pisacane Panarello tutte queste cose
No a insomma credo che ognuno di noi si mette un po'assicurò così insomma dopo dopo siamo tutti più tranquilli però è anche vero che io non posso sapere quale sarà
Ammesso che ci sia la mia maturazione all'interno di una sofferenza che comunque parti nell'uomo credo che ci accompagni che parliamo hanno sempre
In fondo
Volevo importuno equo qualunque cosa intanto i tre scusate
Una cosa che vi ha lasciato un attimo terrorizzato quando ho sentito dire c'è la mia vita si poteva sacrificare a favore di bambini della dell'Africa
Volevo vedere se quella sequel se togliamo settore se quei soldi risparmiati mantenendo in vita quella persona che in rianimazione fossero se fossero stati usati per andare per aria per salvare dei bambini africani o molti dubbi e coso un'altra cosa questo il mio padre specialmente un'altra cosa mi sembra non corretto quello di dire chi la pensa come me laico credente chi non la pensa come me
è un è un clericale cioè quando si quando chi non la pensa come me lo voglio categorizzare all'interno di un gruppo di con quello periferici al quindi lo sbatto fuori non è corretto ma lo faccio a dire chi non la pensa come me e clericale non so non mi sembra giusto
Un'altra cosa per la terza cosa poi chiudo velocemente quel sondaggio Eurispes dell'Abetina agitati quanti sono perché mi sembra giusto fatto in un momento dove c'era una forte emotività al seguito del fatti del PD quelli è stato fatto in un gruppo di gente abbastanza ristretta perché numericamente non ho portato i dati purtroppo muoiono non esco con con la carta con i documenti in mano
Mi sembra che il e la il il ceto delle persone su questo fatto è stato un certo molto limitato di persone che anche numericamente limitato
Io volevo sapere se era accanimento terapeutico contigue e come mai si è dovuto spostare un medico tra Cremona per accompagnare alla morte quando potevano farlo suoi medici curanti uno due in Belgio dove da anni da qualche anno c'è l'eutanasia è provato che sono pochissime le persone che la richiedono perché le altre quando vengono accompagnate nella nell'attacco al più terapia del tutto il dolore con la terapia palliativa piuttosto che con l'amicizia con il sostegno e con l'affiancamento chiedono solo di chiedere questo prodotto che in Italia ed è una cosa che il dottor negozi che continua a chiedere
Di incentivare queste cose il dottor relazione del presidente per una scusa
Quindi piacerebbe anche che fosse fatto pagare un incontro con con questo dottor Melazzini proprio per per sentire anche queste persone che vivono anche loro nella sofferenza che cosa chiedono effettivamente
Io volevo porre una questione aggredito nel proprio comune
Ed è di questo tipo
Un invito al tutto Minoia perché trasportiamo comunque il trattamento Luca più l'ordine nei reparti di Oncologia e magari niente
Sale diciamo triangolazione forse per forse in questo in questa maniera il reperendo Fioroni potrebbe Zingaretti impersona la sofferenza umana che certe volte non ha limiti
E non è che se può portare abiti in questi reparti un bel trattato di filosofia teoretica sa bisogna portare una parola di conforto e anche aiutare il paziente a decidere ma non a non decidere
E poi quindi mi sembra speciose un patto che ogni tanto viene tirato fuori il cardinal Martini quanto ci conviene e quanto invece non ci conviene cocktail Martini molto vedo che stiamo in Israele
Sì e questo guarderò vice uno era un cristiano vendite colpa Serghei con questa Chiesa che non porta in nessun posto e una seconda cosa aderendo sarebbe molto meglio per rinvigorire il suo posto auto
Che aiutasse i suoi confratelli missionari delle sorelle commissionare in Uganda insieme ad Acone diverso danni nelle parti più lontani dell'Africa a distribuire preservativi questa apostolato vero
Non quello che tende questa chiesa che vedete in difficoltà come cristiano che non mi porta da nessuna parte
Questo è il vero tra lei per piacere oggi non può venirci a dire a raccontare con un bel discorso migliore a patto che queste parole che Luca Coscioni era quello era è stato strumentalizzato racconti Luca Coscioni è stato un esempio visibilità
Un incendio che tutti gli italiani dovrebbero seguire
E soprattutto lei che ha una missione in questa in questa accertati dovrebbe aiutarci a trovarla retta va però non può dire lo Stato laico non può fare le veci ostacolo deve fare a Venezia
Perché tanti Stati laici hanno fatto la legge e perché l'Italia non dovrebbero avere una legge di questo tipo
Che si chiama autore sia passiva questa voce sta avendo biologico lo devo avere se poi io lo voglio usare annunciassero voglio fare buon uso se sono comportando sopportato dei convincimenti religiosi etici e morali non lo faccio se invece posso decidere diversamente però reggerla bisogna fare cosa vuol dire da sopra senza io spero oggi da cristiano me l'aspettavo un modo di pensare d'aria educata consola prenda Mark io ma aspettavo il prete M alla persona che soffrono in mezzo alla gente che vive certi problemi le intervenuta autentici posso di Benoit Filosofia teoretica grazie me ne faccio a meno
Se non ci sono altri interventi faccioni un attimo una domanda io finale
Poi c'è anche la signora forse che segni io brevemente soltanto sui sui diritti andare anche questo forse non è la serata però anche andare a focalizzare
I diritti delle cure delle medicine alternative
Soprattutto dato che
Purtroppo ci sarà tra un po'il discorso legato anche alle mode Cino tomo patita e ci sono milioni e milioni di persone che sicuro come dicevo fatica non potranno più curarsi in Italia prendere le medicine perché ci saranno un divieto questo è un tema
E realtà cacciando mi Ardis al discorso della cura
Cercare soprattutto purtroppo la medicina occidentale
A
Lega il discorso della della cura sulla patologia quindi sul sul dolore sul male ma non sulle cause bisogna cercare o comunque
Si si cerca più a di andare a focalizzare il la causa le dolore e quindi la il male
Che non andare in preventivo e sulle cause che possono comportare questo tipo di dolore questo tipo di malattia e quindi
Magari questo punto l'argomento numero di questo c'era però giro focalizzato anche su questo perché ci sono milioni e milioni di persone che sicuro
Soprattutto in in Occidente in in Europa con la medicina Lupatelli non avremo la possibilità di curarci
Io ero appunto compra compra medicine in Italia
Bene chiudiamo penso di poter dire con la signora
Io volevo chiarire che ho letto anch'io tutto il discorso che ha fatto il cardinal Martini
Il tuo Luca ha dimenticato un passaggio molto bello dove il cardinal Martini dice non si tratta di dare la morte ma di accettare di non poterla impedire e questo è importante ma proprio anch'io da credente da credente non voglio dire a questo signore che parlava perché quando uno è laico poi il la sua contrapposizione diventa e clericale
Perché ci siamo abituati a pensare che i credenti non possano essere lanciò avvierà una mentalità anca il primo che ha avuto la mentalità laica in assoluto è spirato Gesù Cristo per cui io mi meraviglio che a volte la chiesa assomigli molto di più
E lo dico perché amo la Chiesa cioè se se io amo mia madre e mio marito i miei figli devo anche vedere quando sbaglio ne posso avere il diritto e il dovere di dirlo che non è così è lo stesso affatto Gesù Cristo c'è un passaggio quando Gesù in casa del fariseo di un fariseo in giorno disadattati guarisce un ammalato
E e fa la domanda e lecito guarito in giorno di Salvator no
Quasi a dire che il a la vite bene dell'uomo e prima milioni
Come dire
Voglia di di leggi religiose la dignità la libertà dell'uomo
Il primo laico in assoluto è stato Gesù Cristo che ha sempre quando ha alzato la voce è stato sempre dove ci sta da due ci sono state delle prevaricazione
Del potere religioso usato come potere e non come servizio allora io che sono credente e io sono anticlericale e mi ritengo laica e amo la Chiesa e proprio per questo mi sento di poter dire la mia parola perché la Chiesa non è solo il Papa e i vescovi della Chiesa e il popolo di Dio
E solo così e Chiesa altrimenti non lo è e potere religioso mi sento di dire la chiesa che davvero assolto al suo compito di essere annuncio e profezia poiché anche Gesù ha detto
Date a Cesare quel che è di Cesare ed alternativo a quello che è di Dio e a volte purtroppo bisogna accettare che ci siano le sì che magari mi lascino inquieta
Ma io devo rispettare anche chi non è credente come me e che non è capace di accettare la sofferenza il nome
E chissà quante cose anche gente credente non la sanno accettare neanche il nome delle tele di Gesù Cristo
Ecco questo voglio dire io mi aspetto che la Chiesa aiuti in questo cammino in un cammino che misericordia che accettazione di chi non crede o non ha la fortuna di credere che la fede posso sopportare supportare di più la sofferenza
Ma non è così
Ecco perché io credo che in questo momento mi sentirei di fare il testamento parola sbagliatissime non so come sarò in quel momento però anche a voto nell'esperienza di una mamma con sedici anni di azzardi
E che ha sempre detto che se fosse andata fuori di testa
Prima se se ne fosse accorta si sarebbe buttata dalla finestra per fortuna non se n'è accorta
Però riferendo che in questo che diceva questa signora sugli anziani io so anche che ha fatto due notti e due giorni di un'agonia spaventosa
E io ho chiesto continuamente alle infermiere al medico di darle dei sedativi perché non era possibile vederla così a novantasei anni
Con un probabile tumore all'intestino dovuto firmare mille carte per rifiutare
Che espose portati in ospedale
Per rifiutare che facessero la gastroscopia la rettoscopia all'attacco a una donna di novantasei anni
Con sedici anni di alzare ho firmato mille carte per liberare tutti dalla loro responsabilità e chiaramente la totale responsabilità mia
Quando ho chiesto dei sedativi antidolorifici per calmarla
Perché due giorni e due notti senza poter respirare sempre a parlare che gridava dal male non si sapeva dove e mi è stato detto di no perché con quell'iniezione avrei potuto accorciato della partita
Questo
Io non so ma mi ha fatto molto riflettere
Direi che c'è abbondantemente materia tutti ovviamente i nostri relatori quindi darei loro ora la parola per il giro ovviamente conclusivo della serata
Magari invertiamo lasciamo comunque duri diciamo quello tecnico tra virgolette scuse lettera la semplificazione poi quello diciamo più politico culturale
Va bene va bene se va bene a tutti io
Venne siamo per la democrazia
Sì dunque prima avevo citato implicitamente Carlo Maria Martini che diceva evitando l'accanimento terapeutico non si vuole proprio appunto
Anche dare la morte si accetta di non poterla impedire esattamente quello che ho detto quindi siamo pienamente in linea
Dichiara il cardinal Martini al vescovo che mi ha ordinato uno snodo trovava Gerusalemme siamo in contatto non lo tiro fuori quando mi serve e credo che lei non abbia gli elementi per dare questi giudizi perché non mi conosce quindi io la inviterei a parlare delle cose che sa e a non parla di quelle che non sa
Ebbene credo che non sia questo morto
Guardi lasci resti tranquillo
Non ha mai parlato di Luca Coscioni non me ne permettono né mi permetto come ho detto prima di appunto cioè prendere sottogamba la sofferenza altrui infatti ho detto che mi interrogo fortemente su questo vado spesso negli ospedali incontro molti medici quindi guardi ecco prima di dire cose così
Abbiamo letto tempo fa pensare a quello che dice
Appunto non c'è sul laico ecco rendete a Cesare ciò che è di Cesare ecco non date a Cesare ciò che è di Cesare Gesù non ha mai detto questo ha detto appunto non rendete a Cesare vuol dire che è già suo
E questa la laicità
Perché se io do una cosa a uno e perché appunto in grado siederà rendo
Vuol dire che ha già sua
è molto di più che dare questa la e la appunto lecita però per un credente che che va salvaguardata
Anche perché non potrà mai esistere una legge cattolica o induista buddista conformare o marxista perché la legge grazie a dio perché la legge fissa alcuni riferimenti fondamentali ma non potrà mai incarnare tre così Puno crede
Quindi ecco non bisogna appunto cercare leggi
Cattoliche marxiste buddiste e induiste perché
Mai potranno esserlo se non per qualche aspetto quindi su questo siamo assolutamente d'accordo
Il tema del diritto
Io non ho usato la parola diritto ma se no se se non implicitamente il diritto a sospenda l'accanimento terapeutico per implicito al mio ragionamento il diritto alla relazione
Il diritto alla cura e
A vedere diciamo ridotto il mio dolore cioè il tema delle cure palliative che ho accennato
Il diritto al testamento biologico delle misure in cui e per vedere appunto ridotti cioè a trattamenti invasivi e a limitare delle manovre arbitrare su di me cioè non ho usato il termine di Thomas su quattro punti ho fatto riferimento a questo
Dove sta il confine di questa saggezza pratica credo che questo debba essere appunto precisato infatti parlavo di linee guida più che di legge cioè mi sembra che lo strumento sia più un Regolamento
Che è una legge che fissare i principi e certo che comunque questo andrà deciso insieme in questa alleanza terapeutica che accennavo
Il il paziente c'è il primo riferimento ove appunto la sua volontà i suoi parenti se se non può e il medico naturalmente in un processo di avvicinamento senza dire a priori quale sarà il confine perché non lo sappiamo
Qui non si tratta di difendere la vita a tutti i costi questo sarebbe fisici Isma'non si tratta di dire che a tutti i costi ogni sofferenza per eliminata cioè io ho cercato di dire che vanno eliminati questi estremi ideologici non mi è parso così rigido la cosa
E poi appunto il tema del costo opportunità qui si toccano delle questioni cruciali cioè appunto cioè quanto costa lo stato vegetativo con quello cosa potremmo fare o cose di questo tipo no
E in corso una commissione d'inchiesta sappiamo gli anche la presiede in questo momento a livello nazionale un senatore varesino presiede questa Commissione sui come vegetativi è un delle quattro Commissioni d'inchiesta che ci sono però molto delicato credo che sia difficile risponde
Attualmente la sanità spende novantotto miliardi di euro in Italia per affrontare tutti i problemi sanitari il punto è in base a che cosa vengono allocate le risorse per dire un miliardo qui piuttosto che qua questo una questione cruciale non saprei rispondere questo momento ma credo che sia
Ecco un socio rispondo tutto ma grande cinque
La storia o la Manlio Mele e credo che abbia una logica anche questo cambio in corsa che abbiamo fatto quindi che poi qualcuno si DC si diceva prima la contrapposizione RAI e contraddittorio credo che serva a questo la abbiamo fatto di proposito questo punto di vista
Sì dunque iniziali proprio su questa questa questione laico insomma clericali eccetera io non ho mai detto che il il criticare è stata detta spazzatura no non ho detto questo l'ha detto quale l'avversario che io ho di fronte in una di fronte il cattolico io di fronte il clericale che fa queste cose
Ma per carità adesso l'avversario non è che voglio dire
Anche l'avversario e cioè la persona con cui mi confronto non non è stato da parte mia un tentativo di sminuito Cetto le tesi sono poste io voglio portare due tesi opposte si discute su un piano di parità quindi io non non ho inteso offendere penso che non sia stata offensiva
Ma la mia affermazione
Allora invece mi ha fatto piacere questi interventi perché secondo me è venuta fuori da questa sala proprio una situazione che in piccolo riflette la situazione del del nostro Paese con delle realtà appunto che si dice non bisogna guardare il caso singolo quando si parla di queste cose è vero bisogna essere generali
Però la sofferenza è quella che abbiamo sentito
E quando noi andiamo a a ragionare anche in astratto questa sofferenza non ce la possiamo scordare queste sono le cose che sono venute fuori e noi con queste ci dobbiamo confrontare se no appunto quello che dicevo la vita le viti queste sono le vite
Qualche cosa sia la vita con la con la P maiuscola di uno
Ci pensa e che può dare delle risposte
Per quanto riguarda poi la questione dello stato ecco dice ma lo Stato laico allora
Può
Dare la morte
E anche qui la morte Montanelli ha raccontato un fatto molto se uno è molto interessante per capire questa questione un suo amico
Sul letto di morte vicino alla morte Monterey dice ma come ma tu ti conosco eppure non avrei mai creduto che tu avessi paura della morte bene l'amico gli risponde ma io non ho paura della morte
Io ho paura di morire
Allora è questo che deve fare lo Stato nel momento in cui qualcuno gli chiede di morire
Cioè che cosa così sembra un gioco di parole ma non si ha paura della condizione o di un momento sempre più noi ci prego creiamo un un consumo uno stadio sempre più vicino di allontanamento Lambdi di avvicinamento scusate la morte e allora nel momento in cui qualcuno vuole un aiuto diverso anche in questo fase io penso che lo Stato sia chiamato ad intervenire per quanto riguarda l'obiezione di coscienza per carità chi vuole fare l'obiezione di coscienza la faccia
Certo io penso che però bisogna garantire che se c'è un obiezione un obiettore di coscienza dove ci sia qualcun altro che risponda a quella richiesta di chi soffre e appunto
Vuole un aiuto nel morire questo chiediamo in questo processo non del appunto dare la morte così anche qui
Le cure palliative
Sono fondamentali
Anzi andrebbero sempre più incrementati la parte che non è un caso che in Italia tra i primi che hanno cominciato a parlare di eutanasia o meglio scusate
La Fondazione Floriani che è stata la prima fondazione che ha parlato di cure palliative cioè di terapia del dolore
Sia stata poi anche una fondazione che ha introdotto i temi dell'eutanasia e ha creato una grande discussione anche c'è stato una tavola rotonda per esempio nel novantanove vitale su questo tema
Quindi anche qui non siamo eutanasia da una parte e testamento biologico dall'altra cure palliative dall'arte ma sono complementari sono momenti diversi sono cose che anzi possono essere due momenti di uno stesso processo di una stessa esistenza
E poi scusate adesso mi rendo conto che tardi quindi sarò anche previsto su un'altra cosa si dice
Ma io come faccio a decidere la signora giustamente diceva io
Posso cambiare col tempo chi mi dice in un percorso di malattia di sofferenza di crescita no e poi si dice anche no che solo gli stupidi non cambiano mai idea no se questa battuta ed è vero noi cresciamo cambiamo oggi
Però io vi dico una cosa
Non è che se noi non diciamo l'ultima parola su come su cui cosa vogliamo che avvenga dopo allora non c'è scelta cioè nessuno sceglie sia chiaro che se non scegliamo noi
E qualcun altro che sceglie cioè non è che se c'è l'assenza di testamento biologico se noi non diciamo nulla allora non c'è la scelta e resta tutto bloccato no scelta c'è semplicemente diamo per scontato che la faccia qualcun altro quindi stiamo attenti che poi anche la nostra scelta possa avere dei margini di errore beh scusate ma siamo d'accordo tutti marchi che chi pensa di che le proprie scelte siano definitive
E e perfette però stiamo attenti non scegliere non vuol dire che non c'era scelta
Siamo consapevoli che sono altri che scelgono sono quelli che hanno una certa idea
E ce la fanno accettare comunque
Ecco questa è la questione fondamentali delle giocate poi sul caso del Belgio ma scusate il fatto proprio che in Belgio dove possibile
L'eutanasia non ci sia questa esplosione
Di di morti ma che anzi
Siano molto contenute ma
E proprio quello puri cioè producono che ci fa capire che non c'è da paventare che un'introduzione dell'eutanasia provochi poi ad una serie di morti senza controllo e piuttosto la situazione attuale la situazione in cui neanche l'eutanasia non c'è
Allora certo quando si parla di cose clandestine che che cita i dati è sempre molto difficile però la stessa Università Cattolica alcuni anni fa ha condotto un'indagine e da questa indagine emersa su un campione di alcune centinaia di medici emerse anche questo è un fatto che che avviene ci sono delle richieste e alcuni medici lo fa
Il problema è questo però nel momento in cui queste cose non avvengono alla luce del sole in cui non c'è la possibilità chiara del paziente di scegliere anche qui chi sceglie come avvengono questi fatti
E quindi questo è un dato anche questo che deve deve far pensare e poi l'ultimissima cosa a me io mi sono veramente spaventato quando ho sentito questa frase
Di don Luca violone
Scusate ma non so se ho capito che anche voi non si può sempre fare ciò che chiede il singolo se la società non ritiene che sia un bene
Che cosa vuol dire questo io penso no e quello ho capito male la frase forse ho capito male io ho sentito questa frase non so probabilmente ho capito male però l'ho sentita
Il peso della sentite
Per è uscita è uscita allora io penso che la la società e lo Stato deve impedire che il singolo nell'esercizio della propria libertà vada a ledere la libertà degli altri e quindi faccia un danno
Ma si semplicemente fa qualcosa che a me sembra una grande stupidaggine o che ritengo che sia una cosa negativa caspita che la faccia
Allora chi chiede utero Asia
Non lo sta danneggiando
Chi per sé perché attenzione l'eutanasia è sempre per se non per altri non si presenta diceva uno chiedete all'Asia per quello no io chiedo per me allora chi danneggio
E la chiedo
Quando
Quindi non danneggio nessun'altro quindi io starei sempre attento dicendo che la società può decidere se la mia scelta è un bene o un male in base a dei parametri eccetera
Comunque dai sondaggi che vedo che mi sembra dei sondaggi certo non il sondaggio ha sempre un campione ristretto però più o meno cioè ce ne sono me che possiamo fare domande a tutti quanti mi sembra che nella società italiana ormai questo tema diciamo sia sentito
In una maniera abbastanza positiva quindi se proprio dobbiamo dire qual è la sensazione la sensazione diffusa mi sembra che non sia certo negativa ecco che la società cioè non è che l'individuo probabile è staccato dalla società chiaramente l'individuo al centro della società ma non credo che sia cioè e ne è parte ma non credo che sia la Società subordinato
Io penso che sia il centro tutto ruota noi facciamo le leggi le norme gli statuti
Perché l'individuo deve essere al centro non perché l'individuo sia sottoposto al controllo dire non è l'individuo io dire che deve dipendere da queste cose ma tutta questa roba deve dipendere dall'individuo cedere valorizzarlo dei regali di
Libertà e benessere
Dottor Minoia
Ma definita avrei data per certa e spero che appunto condiviso il concetto della morte alta cerebrale potremmo tornare a casa comunque e io in ospedale in stato confusionale mancando un amico una legge che riordina vota una traccia le linee guida qualche guida fortunatamente l'abbiamo e dobbiamo ricondurla meno noi medici e far sapere a a chi corriamo e a chi non è medico che comunque un'altra ce l'abbiamo ed è il Codice deontologico che regola la nostra professione
L'articolo quattordici dice l'accanimento diagnostico e terapeutico così rispondo il medico deve astenersi dall'ostinazione in trattamenti
Da cui non si possa fondatamente attendere un beneficio per la salute del malato e o un miglioramento della qualità di vita
Per quel termine cinismo che non porta a niente
Non voglio esprimere in termini crudi Medeiros in ogni intraprendiamo la strada dell'applicazione sistematica aggressiva eccessiva puramente tecnica delle nostre strategie e delle nostre supporti artificiali
Portiamo il il corpo al disfacimento prima che oggi e queste cellule che lui diceva prima che l'individuo raggiunga finalmente la pace
E invece questo tipo di ostinazione che il Codice o deontologico ci chiede di non fare
Qui terra tra di noi e credo che si parli forse il termine eutanasia drammatizza forse la i nostri atti d'accordo eutanasia attiva è un concetto ben chiaro e allora ne approfitto per dirle il codice per dirlo il Codice deontologico dice anche articolo trentasei il metti il medico anche su richiesta del malato non deve effettuare nel favorire trattamenti di reti a provocarne la morte
E anche autoanalisi attiva
E attorno no quindi no no sulla sedazione lui parla anche di di parla anche di terapie palliative e chiaramente il codice deontologico non solo autorizza ma richiede questo tipo di auto questo tipi di trattamento quindi non confondiamo e cure palliative la sedazione e la terapia del dolore con un atto attivo di procurare la morte credo che su questo chiunque si possa trovare
In termini di minuti ore o giorni anche essi né io ammetto personalmente sono Proto sostenerlo di fronte a tutti
Che questo può essere accettabile perché non è il numero di giorni che viviamo di ore che viviamo a fronte di un evento che sta il rap irreparabilmente avvenendo
Quindi ecco una traccia l'abbiamo fra l'altro eutanasia non credo qui fra noi c'era cessi certamente un pediatra oncologo l'amico Claudio del SISDE che dirige centodiciotto una radioterapista un geriatra forse non credo che tutti noi ci sentiamo di fare un tema sia anche passiva nel momento in cui mettiamo dis in discussione l'inutilità delle nostre cure perché quando il non colloco
Del decide che tutti gli stati del trattamento antineoplastico sono stati
Tentati e non hanno avuto risposta non penso che continuerò a somministrare farmaci ritorna terapia antitumorale a tutti i costi l'amico Claudio però momenti in cui il paziente che è in arresto cardiaco
E che non hanno ripresa smetterà di fare che di fare le pratiche di rianimazione cardiopolmonare e noi ci sentiamo di fare una eutanasia in questo caso semplicemente poniamo un limite alle cure che abbiamo tentato di intraprendere quindi questo
Questa tracce del Codice deontologico noi la teniamo nolente Nasica attiva no all'accanimento terapeutico di mezzo certo c'è una zona grigia ma qui c'è l'impegno nostro con la nostra relazione tra noi e il nostro paziente
All'interno della quale ci dobbiamo porre i limiti di quello che tecnicamente utile a quello che è del tutto futile per il paziente
Limitazione delle cure che non vuol certo dire però abbandonare il paziente abbandonare la famiglia abbandonarlo al dolore abbandonato la solitudine ma continua a restare vicino a lui accompagnato in questo percorso noi i nostri infermieri chi sta vicino
Semmai se vogliamo pensare all'aspetto sociale potenziare le cure palliative magari pensare strutture di lungodegenza che a qualcuno questi malati che non siano totalmente a carico delle delle famiglie ed è discutibile fare solamente uno stretto ragionamento di costo su questo perché in fondo loro potremmo costruire uno stadio di meno e avere una struttura di cure palliative
Bene l'ultimo intervento dottor amante
Grazie sì no no solo in ordine alfabetico invertito veda abbia fatto una piccola prevalenza abbiamo tolto la parola soprattutto al politico mi perdonerà per ultimo perché questo dibattito veramente merita di essere chiusa secondo me con degli interrogativi
Degli interrogativi e con una certezza almeno la mia che viene anche dalla sensazione veramente
Veramente piena di essere contento di aver potuto discutere tutti insieme
In questa materia ciò che non vorrei mai sentito nominare e la parola sondaggio
Sondaggio
Cioè del sondaggio proprio non ce ne deve importare nullità
Perché ma non è una critica chi ha usato ha citato sondaggi una mia riflessione
Oggi di stasera il dibattito ha dimostrato come ognuno di noi è portatore o di esperienze dirette o di esperienze vicine o quanto meno di proprie paure preoccupazioni prospettive
La signora ha detto uscendo di Cuocolo subito fare testamento
Certo no signora mai la verità c'è da occhi è proprio non so che la verità che lei ci ha creduto ci crede profondamente questa perché e la mia preoccupazione iniziale cioè il grande dibattito che si è aperto in questo momento macchine viene coperto da un velo
Che non ho ancora ben capito se di zucchero filante o qualcos'altro in realtà sta creando forse un passaggio verso qualche cosa di innovativo
Ma lasciando indietro quella che è una profonda riflessione su cosa significhi e su come la società si dovrà orientare di conseguenza
Io ho avuto una risposta all'interrogativo ho avuto da Tumbiolo ogni non la condivido ma la capisco quando mi ha detto ha risposto alla domanda di chi è la vita ha detto la vite di Dio
E la sua posizione
Abbiamo avuto un'altra risposta della signora che ha detto la vita e data da Dio come dono
Io ho avuto un'educazione cattolica credo fermamente in quei valori di principi di solidarietà Moretton su tutto quello che di buono non sono più credente e quindi permettere di dire qui che la società non è fatta solo di cristiani di qualunque orientamento essi siano o comunque di religiosi
Quindi noi tutti dobbiamo forse concentrarci sul tempo di scelte che si va a fare
Che va a fare la società togliamo anche di mezzo la parola Stato parliamo di società allora la prima scelta che dovrà fare la nostra società e di massima responsabilità che significa anche l'impegno fattivo economico
Perché la società sì sì andasse incontro a quello che certamente sarà una forma di eutanasia passiva dovrebbe farsi carico dei costi dei costi
Perché se io decidessi di sopportare fino alla fine
Io spero di avere una collettività che mi sostenga fino all'ultimo che non mi abbandoni per un attimo
Perché se io come soggetto titolare del diritto sulla mia vita
Ho deciso di non farle interrompere forse l'ho fatta per rispettare quella che quella rete di relazioni di cui parlava il sacerdote e quindi per consentire ai miei parenti di vivere una certa situazione
E devo dire la verità considererei terribile
Che a quel punto la mia vita ecco tutto questi insieme fosse posto su un piatto di una bilancia e dall'altra parte un contrappeso di quanto costa che cos'altro si potrebbe comprare quanta benzina volevo mettere macchina dello Stato per invece di salvare queste Corman vegetale eccetera eccetera
Allora se si va incontro ad una scelta bisogna farlo in maniera consapevole
Bisogna garantire e rispettare anche la decisione di chi non lo fa il testamento
E rispetto a quella persona che non sarà una minoranza ma la maggioranza
Bisogna essere pronti a spendere ad investire in termini economici di strutture di supporto allora ragioni dottor Minoli quando dice uno stadio quello sì meno fremente risparmieremmo anche altri costi umani
Soprattutto sotto certe filosofie e più centri di cura e trattamenti per il la terapia antidolorifica eccetera eccetera su questo sono d'accordo però la risposta mandate dichiara
E a me non è piaciuta la risposta
Data lo dico da tecnico e se mi consentite questa prospettiva in questi termini
Noi dobbiamo decidere di chi è la vita no non non non si va avanti così bisogna prendere posizione
Non è possibile lasciare queste zone grigie
Perché noi stiamo dicendo che il testamento o meglio funzionerà quando il soggetto da solo non potrà più togliersi la vita
Allora a quel punto noi dovremmo avere chiarezza di regole non potremo dire al medico decidi tu
Non è giusto
La collettività si deve fare carico anche di quelle che sono le tremende
De riflessioni e i tormenti che il medico dovrà vivere in quel momento
Perché se il medico è strutturalmente e intimamente geneticamente portato a salvare la vita non potrà mai fare quel gesto è staccare la spina a cuor leggero mai
E noi non possiamo allora abbandonarlo ad una decisione fai tu
Non risolva la giurisprudenza
No
Non possiamo portare i medici davanti ai tribunali perché rispondano penalmente di omicidio del consenziente o di omicidio colposo è per formare una giurisprudenza e poi nel frattempo creare situazioni di incertezza nelle quali altri soggetti spaventati direbbero
Non sono mica così irresponsabile non la stacco la spina il mio collega sta ancora sotto processo per averlo fatto
Noi non dobbiamo gioca non possiamo esitare
Di fronte la sofferenza
Abbiamo il dovere di interrogarci profondamente e di dire
è giusto che la volontà del soggetto che deve essere sempre revocabile signora sempre in qualunque momento
Ho letto in uno dei progetti di legge che non è chiaro la disposizione di in che modo può essere revocato il consenso
Si dice che la lega consenso del la volontà deve essere fatto con un atto pubblico io personalmente mi permetto di dire ma deve essere possibile revocabile in qualunque modo
Perché al signore del centodiciotto che mi sta raccogliendo per strada un attimo prima che io perde i sensi io devo essere in condizione di affidare la mia volontà
E gli direi e ha cambiato idea salvati
Fate qualunque cosa per salvarmi io devo avere il diritto di farlo
Quindi non c'è paura da questo punto di vista si può andare avanti però ci vuole chiarezza chiarezza l'accanimento terapeutico è un'altra cosa
Non confondiamo l'accanimento terapeutico evinciamo non consentito ha ragione il dottor minore ma non siamo agli albori della dell'esame giurisprudenziale e tecnico di quelle che sono le problematiche così complesse
Oggi non si chiede di punire o di impedire l'accanimento terapeutico signori e già nelle legge già detto agibili deontologico perciò vi dicevo oggi si decide e dobbiamo ognuno di noi ripeto ancora volta a riflettere su questo
Si decide se andare oltre
Se affidare al la possibilità al singolo soggetto di decidere
In che modo voglia terminare la sua esistenza
La domanda perché è stato necessario allora che arrivasse un dottore da Cremona
Perché lui ha avuto il coraggio
Perché nonché altri siano stati pavidi
Però lui ha avuto il coraggio
L'UPI ha avuto il coraggio di rischiare
E lo ha fatto e qui mi perdoni
Mele e lo ha fatto perché ha avuto un grandissimo aiuto
Da quella pronuncia giurisprudenziale un po'maltrattata stasera
Dei colleghi di Roma
Se oggi noi stiamo discutendo di queste cose
Forse dovremmo anche dire grazie allora sforzo e al coraggio interpretativa dei due colleghi della Procura Repubblica di Roma e del tribunale civile di Roma che hanno preso delle posizioni importantissimo
Il pubblico ministero ha detto e possibile accogliere il ricorso di Welby
Il giudice pur dicendo non troppo nell'ordinamento una legge che mi consenta di ordinare ad un medico di nome ripristinare perché questa era la richiesta
Il trattamento affermo però che il diritto di Welby eh
Giusto
Su questo si è inserito quello spazio interpretativo l'attuale situazione che ha consentito al dottor Riccio se non ricordo male proveniente da Cremona di
Operare come ha fatto
Tant'è vero che non è stato incriminato tant'è vero che la procura di Roma ha sentito solo come testimone tant'è vero che l'ordine dei medici di Cremona ha già archiviato il procedimento cioè non Prodi perché ha ritenuto che l'abbia rispettato appieno il codice deontologico
E allora io dico
Noi probabilmente siamo appena all'inizio di un certo discusso
Però lancio un ultimo accorato appello
Vi prego è un tema così delicato così profondo dove noi ci siamo arrivati io per esempio vi dico che se non avesse fatto questa domanda forse dieci anni fa sull'eutanasia passiva
Non avrei avuto la certezza di stasera nel dirgli di essere favorevole
Sarà questo una situazione conseguente all'evoluzione alle riflessioni
Ma sono convinto che ognuno di noi rispetto a questo argomento testamento biologico eutanasia passiva che sia ci arriva con grande ponderazione riflessione travaglio
Sofferenza culturale e allora per favore
Vi prego non facciamo terrorismo
In che senso noi diciamo
Che se passasse in Italia la legge che è in pratica della sia passiva sarebbe poi inevitabile è facile passare all'eutanasia attiva
Non è giusto non è rispettoso
Non è giusto allora il dispettoso
Io sono profondamente convinto che va rispettato il diritto alla vita e alla gestione della vita io sono contro la pena di morte
E non potremo mai accettare
Che in nome dei una legge dello Stato qualcuno decida in base a sue convinzioni fosse anche il più grande luminare del mondo di togliere la vita ad un'altra persona perché ormai secondo lui è giusto farlo
Non lo accetterei ma ha ragione
Donne Luca quanto prima faceva la distinzione e media sola di esse sottolinea
Tutto ciò di cui abbiamo parlato fino adesso testamento biologico o eutanasia passiva riguarda la volontà dell'interessato
Quello che invece l'eutanasia attiva o altro riguarda la decisione di un terzo
Non è assolutamente la stessa cosa
Non deve essere facile passare all'altra cosa per favore rispettiamo il travaglio profondo che ci accompagnerà nei prossimi mesi
E non sarà facile per nessuno grazie
Bene io ringrazio veramente tutti voi per l'attenzione la partecipazione tutti i relatori volevo concluda solo con una brevissima cosa un'altra con come dire un'altra suggestione parlando di volontà della persona è stato citato anche nell'ultimo intervento tuttora Abate
Ne abbiamo parlato un po'tutti è stato ripreso anche da Marco nel dibattito mi sembra almeno per noi dal nostro punto di vista la come dire una delle questioni centrali ma se non la più importante
Pensavo che nel dibattito si sarebbe parlato della Convenzione di Oviedo perché c'è un'indicazione a livello europeo
Però che dice che indica agli Stati
La
Necessità di legiferare rende rispetto pieno della volontà della persona questo dice questa convenzione che una convenzione etica ovviamente però di livello di livello europeo la legge la la Convenzione di Oviedo quindi mi sembrava volevo sottolineare questo aspetto
Siamo estremamente soddisfatti per la serata per quello che abbiamo fatto io penso di poter concorrere così abbiamo fatto
Non saranno forse tutti d'accordo ma questa è la mia convinzione una grande operazione politica politica nel senso nobile del termine con la P maiuscola perché abbiamo partecipato siamo stati protagonisti grazie anche ai nostri relatori che ci hanno molto aiutato in questo grazie