Convegno Internazionale Laicità

Se coloro che sono nella sala attigua danno assegna agli altri non è che a Gemina riprendiamo
Sei sempre
Allora io
Io due persone iscritte a parlare la prima delle quali non è sta rientrando ora e prendo volentieri altre iscrizioni perché facciamo allora Moretto
Sì
A mano si consumino
Già paga chiesto torna a Palermo
Rostagno e nome insomma
Aspettiamo solo secondo che apposta s'Natoli ente limo comunque economiche incrocerà incrocia Lorenzo è posta parla più Salvatore Natoli ti cercano per darti il microfono ecco eccola
Raccogliamo un po'di interventi e poi diamo le risposte nell'ordine penso inversa delle relazioni
Quindi
Sono sei persone iscritte a parlare consigliere relazione direi che senatore Natale potrebbe cominciare con la sua questione
Allora
Io intanto mi scuso con ai relatori che nel senso che faccio la domanda ma non potrò ascoltare la risposta al solito purtroppo ad alternativa fai tu rimani e quindi domani possiamo parlare con quando i giovani ci sentiamo
Ogni tanto cinque mila
Allora la
La domanda che intendevo fare da queste
Partendo proprio da
Dalla metafora
Che non è una metafora proprio una rassicurazione kantiana dello spazzino
Parto perché in tante occasioni mi è capitato di di riprendere questo motivo d'atmosfera
L'articolo canti collegando vigliacco che a cose che si dicevano stamattina quando si parlava di comune umanità
Ecco una delle caratteristiche dei processi storici dei processi di trasformazione
Perché detto per inciso la laicità SocGen un certo momento storia
Come sicura come concetto un'esperienza che ci fosse prima
Ecco noi ci siamo trovati in una situazione in cui non c'erano
Radici comuni dell'umanità in termini di valori
C'erano radici comuni forse adesso parlando in termini di neuroscienza nella comune base animale
Ma le i sistemi culturali erano sistemi di distanza e ti differenziamento
Allora
Nelle grandi distanze c'erano comunità ha cassato e nei loro spazi
Nel corso
Per la storia e qui per inciso parlavo credo nel convegno di Macerata quando parlo quello spagnolo quando dice le vostro euro centrismo no ci sono le fasi rigo però perché questo piccolo punto di mondo è diventato così determinante
Ecco la mondializzazione avuto questo motore no allora la modernità non è soltanto un periodo della storia e quella potenza che ha creato la globalizzazione perché improbabile pensarla come abitazione senza modernità fattore della globalizzazione alla modernità questo passaggio inevitabile
Già questo meriterebbe una discussione
Senza la modernità non non avremmo la globalizzazione e la questa umanità distante
Si è trovata sostanzialmente progressivamente in contatto
E allora la tematica del riconoscimento del contatto e una tematica che si è declinata varie volte nella storia
In altre occasioni ho detto oggi abbiamo una globalizzazione totale ma i modelli di colonizzazione per ce ne sono almeno sei o sette li possiamo contare D'Alessandro Antichi ad Alessandro Magno in avanti allora abbiamo avuto sempre la composizione ricomposizione di koinè nuove
Stamattina si parlava dell'Impero romano no impero romano che è stata una forma di globalizzazione dove c'era un problema di laicità no la la la religione Giggino à qual era ecco tutto te hanno questa umanità
Prende nello spazio mondo
Al contrario
Quindi lumi l'umanità non è uguale all'originale
Ecco i modelli fondamentalisti di qualsiasi natura ma l'umanità
Infatti inventando sempre più simile mano a mano che entra in contatto
Ma la somiglianza l'assimilazione nomi un elemento di omologazione
Ecco il punto porta
Cioè lungi dall'omologazione un modello troppo occidentali sta in fondo quello di a integrare
Non siamo dinanzi all'omologazione
Perché perché dinanzi a elementi fusivi ci sono dimenticati i fondamentalismi larga parte possono essere interpretati e tengono essere interpellati come elementi inquinanti
Cioè dinanzi al dinamiche di
Omologazione anonima
Ci sono questi contraccolpi fondamentalisti dove l'identità e un meccanismo difensivo difensivo aggressivo
Allora faccio discorso in propositivo a fronte di una omologazione impersonale
E possibile trasformare questa riscoperta della identità
Non in ragione di scontro ma in ragione riconoscimento
Ecco il passaggio
Io oso dire è una forma di ibridazione di di ibridi zonazione dell'umanità
Dove vai per distrazione dall'umanità non è il dialogo
Non è neanche il riconoscimento
Perché questi sono ancora termini polari
Ma è la produzione inedita di una umanità nuova che non è mai esistita
E che dobbiamo immaginare popolo era quella sfera rifiutarla Ca'
Cioè non è ancora ragioniamo in termini media azionisti
E antagonisti
E credo che i termini mediazioni stia antagonisti sono ancora femminile dobbiamo ragionare in termini integrative selettivi cioè attraverso lo stare insieme verrà fuori un tipo di umanità stando insieme ecco il discorso che ho scelto
Stando insieme verrà fuori un tipo di umanità inedita
Che non può partire da dimensioni di contratto
Questo è il primo punto secondo punto concludo
La dimensione del diritto
La la dimensione del diritto il diritto non può produrre questa nuova umanità
Ma è necessario congiunturalmente
Per
Evitare il conflitto distruttivo
Quindi noi abbiamo bisogno del diritto non in quanto capace di produrre una e Maritati abiterà questa sfera ma in quanto laddove ci sono focolai di conflitto impedisca che si distrugga
Quindi la grande unità del di ecco la neutralità positiva del diritto una neutralità nel senso che deve entrare in gioco per evitare che laddove c'è questa frequentazione
Si producono fenomeni di autodistruzione
L'umiltà del diritto
Regolatrice del conflitto deve permettere la possibilità del riconoscimento ecco un gioco secondo me inedito tra l'antica neutralità dello Stato e la spontaneità della società civile
Perché non dimentichiamo ribollire parigine eccetera eccetera le seconde e le terze generazioni
Dove sia islamici non per appartenenza a perché si riscopre la propria identità e la rivendicazione della identità è sempre rivendicazione di cittadinanza
Il modo originale
E che tu rivendichi l'identità nella forma della cittadinanza quindi ad una contaminazione di antico e moderno atleti non capisce gli antropologi urbane delle nostre società europei ma anche americani questo tipo di domanda
Sì Maurizio Pagano fa dove vuoi tu dove lo ritieni più opportuno
Analizzando atti perché considera alzare tanto vale
Volevo limitarmi a fronte ma che di per sé molto complicato in riferimento alla questione dei riconoscimenti nega che Biagio De Giovanni ha toccato quindi mi scuso se dovrà dire in fretta cose che hanno diritto testi che da anni molto complessa
Il primo il tema del riconoscimento nella Fenomenologia comincia con intarsi più noti quelli della lotta per la vita per la morte del rapporto tra le due auto coscienza però culmina dette finisce con il perdono delle coscienze
In cui questo tema
Aggiunge a compimento in senso positivo quindi neanche c'è conflitto riconciliazione
Primo elemento secondo e che è giunto quasi alla fine dell'opera rifarlo schema dell'opera dice ci sono la percorso fenomenologico due grandi camini fu un il percorso che lui chiama della coscienza dello spirito che comprende coscienza otto coscienza ragione spirito e l'altro è quello della religione che lui chiama il avuto coscienza dello spirito
E sulla base dell'identità in tutti e due i percorsi c'è una conciliazione
Campi sul piano della storia diciamo il la conciliazione perdono delle coscienze sul piano della religione e la conciliazione cristiana
Il sapere assoluto quindi la conclusione e costruito sull'identità di questi due processi di conciliazione
E quindi volendo si può dire che non è propriamente una offre Bong
Della religione sapere assoluto Inc a elementi di ha offerto un perché
Ritira la dimensione della cioè di superamento no perché ritira la dimensione della rappresentazione quindi una certa esteriorità che c'è ancora interpretazione cristiana
Però per molti versi sapere assoluto testo peraltro quanto mai difficile da interpretare
E costruito anzitutto sull'identità di questi due processi di riconciliazione come quando lo messa tema quando traducevo quel questa parte mia devo dire sconvolti non ne sono mai venuto a capo fino in fondo perché se vogliamo fare una prima vicino a traduzione per noi che Hillary dico i cristiani
E cristiana laico in questa prospettiva hegeliana e in questo processo c'è l'esperienza di libertà e di conciliazione
Della storia moderna eh nel contenuto identica all'esperienza di conciliazione tempio cristiano la barriera ha un'espressione fece nel commentarla dice il Dio cristiano rinuncia definitivamente alla possibilità di restare un'anima bella cioè separata no
E questo fa riflettere molto è la posizione di Hegel però dice almeno in questa prospettiva un rapporto molto stretto tra un cammino storico laico certo sottolinea quello che si conclude Prato una figura enigmatica il perdono delle coscienze perché le altre figure storiche latte figure che che il tratto in un modo o nell'altra hanno riferimento o alla storia o a qualche aspetto dell'esperienza e per dare delle coscienze dovrebbe essere successo all'epoca Jechel no ma in qualche modo e più supposto che non verificato nelle lo quindi c'è questo problema supplementare
Però certo dà dei suggerimenti e pone dei problemi
Per esempio si potrebbe dire la laicità sullo sviluppo nella misura in cui si si ci rimettiamo a sviluppare questo Sculli Hegel nonne
Un qualcosa di esterno non è uno spazio che si possa circoscrivere nel senso direi rapidamente a cui s'illudeva ieri parlando di Rusconi no qualcosa di separato
Ma potrebbe essere pensata come una dimensione io personalmente direi anche una dimensione di universalità che accompagna diverse posizioni concrete confessionale non confessionali o o arte
Grazie
Do la parola Camorani per non torinese dover fare una parte molto antipatica di strozzare gli interventi Marani dottor Marani per Università di Macerata
Pregherei di essere sintetici perché ci sono anche cinque interventi compreso questo che sta per iniziare dovremmo riuscire a contenere in una ventina di minuti quindi mi affida alla clemenza della corte
Volevo fare una domanda al professor tutti Giovanni
Volevo chiederle
è una serie di considerazioni
La prima perché
Sono
Mi sento così mi sento più particolarmente vicino no
Alla sua strategia di
Di recupero del moderno un recupero che passa però attraverso i fari conti quindi limiti strutturali costitutivi del moderno solo tromboni molto interessanti
Tra queste da questa elemento da recuperare del moderno se ho ben capito uno degli elementi appunto è il
E no una delle domande appunto uno il il motivo della ritorna ante dell'inesauribile Scudiere autoritarie nel forse il fatto che la condizione del senso di nega la condizione del senso della storia
è proprio la l'assenza del fondamento è il fatto che la libertà come Tissot non è vista come un un naufragio del senso di un senso tutto monolitico statico sostanziali mistico ma come il
La Venturi in fondo il senso della storia senso tutto in fieri eccetera
Da da questo punto di vista e quindi in senso duplice della libertà i neri il possibile carattere nichilisti col della libertà e quelli del ritorno in un sol tema
Dell'ironia tragica
Nella paradosso centoquaranta della filosofia del diritto tutte quelle analisi in cui alla fine il nichilismo sembra l'ultima parola della libertà appunto sembra perché per la libertà anche questo questa possibilità di sostanziarsi dissenso di valore
Quindi questo mi mi sento particolarmente la corruzione capisco meno invece il discorso sul se ho ben capito il discorso sul vince
Perché in qualche modo diceva a fare i conti quindi col moderno come che come critico del moderno sul suo ben capito
Lei utilizzava però l'ha lasciato il l'ha citato en passant
Citata il non identico Dini ce sito se ho ben capito ora indice direi che nella condizione del Nunzio
Alla morte di Dio in quanto oblio bensì su non
Amor di dio il soggetto cioè la volontà di potenza difendo puntuale al Sinister film sul mark è la volontà di potenza che quanti identità costitutiva diventa fattore disse su mi sembra un orizzonte un orizzonte completamente dico posto comunque molto alternativo a quelli che gli hanno da questo punto di vista
Da questo punto di vista invece riprenderei anche che c'è un autore che non so secondo me in quanto critico del moderno funziona meglio cioè nella sua analisi del soggettivismo lei le sue sacrosante critiche al al al razioni all'occhio siccome Potenza secolo ne funzionano ancora bene
Grazie
Palumbo
Per il microfono e qui sul tavolo Giorgio
E allora al professore per Giovanni volevo chiedere questo ecco nella prospettiva proprio di questa riscoperta e la laicità come auto ha potenzialità dello spazio globale
E
Ah passando attraverso prima lezione che è fatta di crisi del dei fondamentalismi che è fatta di etica della finitezza
Bisogna fare i conti oggi con due vi è che spesso vengono battute dal dall'etica alla perché detta una via che è una riscoperta del del naturalismo persone cerco AN nell'ecco appartenenza che dobbiamo trovare le risorse per andare incontro a questa dimensione ignota ecco di un umano
Liberato appunto
Da da da quelle condizioni lei faceva riferimento a usarle quella battuta
E da coloro che puntano invece su una un'aria costruttivisti cacciare nella vertiginosa assenza di fondamenti ultimi noi produciamo essendo esso non ente romano allora vorrei sapere la Rete come sembra che queste due vie possono corrispondere a questa atteso è questa
Di tensione che non riusciamo a definire c'è una via diciamo naturalistica una via costrutti fisico oppure c'è qualcosa posto cauta la chiave a sondare qui verrei alla domanda al professor Ruggeri
E perché professor geriatra attuato dell'universalità originale che viene fuori dall'evento ricchi stormo
E certamente in questo a sottolineato molto bene questa accoglienza dell'altro anche nella sua estrema lontananza ma io vorrei chiedergli bene
Beh vorrei chiedergli che cos'è che rende l'universale ideologico ecco cioè è possibile che quella di in quella dimensione del cristianesimo che lui ha illustrato così incisivamente
Sia come dire collegata in un modo che dottore cercare di capire
Con l'universale della laicità ancor universale del comune riferimento ai valori della convivenza riscoperto come un dopo cioè riscoperto come ciò che non produciamo e come ciò che non si lega neanche alte le basi semplicemente naturalistico
Perché se no mi sembrerebbe che questa dimensione Cristiana venga fuori come una dimensione che da un lato valorizzare l'intensità di comunicazione alla resistenza del romano di cui lei ha parlato dall'altro crea una sorta di scissione di incomunicabilità rispetto a tutto questo sforzo tutto questo nuovo sforzo di un universale non ideologico
Grazie la parola a questo sono stagna
Stagnanti chiede se gli allunghi il microfono
Se l'armiere solo una separazione non è neanche una domanda e una osservazione una sottolineatura la alla relazione Ruggeri partendo dal fatto che una dei testi proposti per domenica prossima
In uno dei tanti gli azionari e la testa il cosiddetto testamento del Davide di Davide che si trova in seconda Samuele ventitré
Quindi lei Davide sentendosi morire dice io ho avuto queste Benoit ringraziano la Sicilia grande capo mafia se disse dice io ho avuto queste benedizione abolito il patto e questo questa benedizione a questo fatto
è in ente hanno doveva se poi
Dice anche un'altra cosa qui finisce il testo anche in modo molto interessati dicendo però fate attenzione che ci saranno sempre delle stime anche spine
Dice come palmo
Non la faccio io non la faccio lunga ma è molto interessante questo perché io ho notato nella relazione Eugenie un elemento che finora non era emerso cioè finora mi sembra che noi siamo stati
Una condotta l'adesione a quello che è stato detto però siano state sulla dicotomia sulla divisione chiesa Stato oppure laicità Anna nulla in città eccetera religione laicità
Ma è un fondo in fondo
Perché la venitemi tiene dette la benedizione di Davide eh mica solo la chiesa a voi mica solo lo Stato sono mancanti
Devono essere entrambi cioè non è possibile che lo Stato non diceva anche lui questa questa benedizione che viene dall'alto altrimenti non non ci sarebbe neppure lo Stato
Quindi non può esserci uno stato laico in questo senso nel senso di rifiutare questa benedizione in questa invenzione Luini uno stato c'è la c'è la in altre no come dice il mo'ma naturalmente se questo pone un'altra prospettiva secondo me è anche interessante anche da seguire cioè non dividere ma mostrare non esiterei saluteranno questo due reggimenti non dividere come abbiamo fatto finora no non contrapposte nel novembre due deve avvenire che i è legittimo questo discorso che è stato fatto fino adesso
Più che legittime giuristi gelando illustrato il piglio sentiti con piena adesione ma insomma voglio anche girare la frittata ad un certo punto servendo in quanto di quello che tu hai giustamente sottolineato mi sembra però pronti a una una semplice condizione ritrovamenti che nessuno dei due contendenti iniziò con la coperta verso disse e e e soprattutto che prende l'elemento del allora dell'altra e nazione nella dell'attività di questi cioè ciascuno fa deve per forza farle una parte
Ho deve per forza avere una funzione diversa cioè la chiesa deve avere una funzione diversa dallo Stato lo Stato deve avere una funzione diversa Dalla Chiesa queste era che l'attività dell'attività delle loro funzioni
Grazie accettata ma la benedizione deve essere sottoscrivere due ugualmente
Era questo che volevi dire o no
L'errore Semeraro di chiarire dannarsi
Allora c'è una domanda per il professor Ruggeri
No
Che non riguarda diciamo la parte più intensa del suo nel suo discorso ma proprio un passaggio abbastanza rapido che però mi ha molto interessato perché c'ho trovato alcune questioni
Appunto che mi
Ed è a pagina quattro a un certo punto RAI parlando di lusso dell'idea di rappresentazione come ripresentazione della volontà di Dio viene a dire che col cadere di questa idea della rappresentanza come ripresentazione di una volontà di Dio
E cito non si vede più quale possa essere l'ultimo fondamento condiviso per il rispetto dei diritti di tutti
Mi chiedo
In che senso con il venire meno di una idea della rappresentanza come ripresentazione della volontà di Dio non si non si vede più quale sia il fondamento condiviso prevista tra i diritti di tutti i devo pensare che appunto ne abbiamo parlato questa mattina le costituzioni la cultura europea successiva a queste concezioni della rappresentanza non abbia prodotto argomenti buoni
Anzi proprio col venire meno uno potrebbe dire potrebbe con non è la mia proposta però come provocazione uno potrebbe dire potrebbe rovesciare il discorso direi proprio grazie al venire meno
Di una religione sociale condivisa
Emerge il senso del rispetto dei diritti di tutti i
Lo pongo come problema non voglio sostenere la tesi opposta
La seconda cosa riguarda sempre lo stesso passaggio che molto rapido intenso reso sospeso schiene sorge quindi il problema che non è solo giuridico politico ma altresì sociale personale ciò che occorre pure offrire le persone un ancoraggio per la conservazione e la propria identità
Qui mi chiedo
Se non ci sia una concezione dell'identità e dell'esistenza umana
Fin troppo rassicurante era assicurativa
Cioè se non c'è un aspetto significativo dell'avventura laica della modernità cioè quello appunto avventuroso notte lasciare non del gettare a mare ogni identità e fischietti spettare passeggiando verso un futuro roseo però anche di appunto di avventurarsi oltre oltre i limiti di identità consolidate e questo è stata anche l'avventura della modernità laica
E invece concepire l'identità come qualcosa che occorre dare come problema no occorre dare corso un ancoraggio come se senza ancora andassimo tutti alla deriva non siamo tutti i colloqui
Questo pluralismo radicale di cui lei parla
C'è tutto questo pluralismo radicale penso all'Italia a me non sembra che ci sia una società accusi pluralista
Se uno la paragona anche solo all'Impero Austroungarico vivi centotrent'anni fa equilatero con convivevano culture religioni lingue diverse e in cui non c'era veramente il problema di un riconoscimento insomma
Non è una cosa così dirompente eventuale Edmundo grazie un solo un dubbio
Questo poche righe dopo le dice
Che vediamo oggi in comune degli skills ma non i valori cioè la visione della vita due punti si pensi a riconoscimento dell'omosessualità
Mi chiedo
Punto a punto questo accenno abbastanza critico come lo sciogliere
Sì grazie grazie Goldoni l'ultima domanda
Colto
Sì
Dunque solido mi sembra di aver capito oggi pomeriggio
Che il problema della laicità non riguarda solo il rapporto che noi avremmo noi laici insomma perché credo che siamo sì un accordo di massima insomma su questo anche se uno ha fede eccetera
Verso gli integralisti altro verso il fondamentalismo ma riguarda anche un'incertezza risposte rispetto alla nostra capacità di risposta verso il era Di Giovanni che metteva l'accento su questo in quanto tutta una serie di filosofi pensieri eccetera eccetera si porterebbero verso un relativismo nichilista eccetera che Ratzinger appunto
Così criticare colpisce allora
Da un certo punto di vista
Io avrei anche voglia di dire che e vero nel nella filosofia occidentale nel pensiero occidentale c'è da difendere per me almeno secondo me un pensiero della contingenza e della finitezza anche se volete relativismo ma non è nichilista
Si potrebbe anche articolare questo non era su questo che volevo intervenire si potrebbe discutere molto di questo qualcosa qualcosa è stato detto
Ma credo che nessuno dei filosofi tutto sommato ai quali ci riferiamo dal Wittgenstein delle ricerche filosofiche a che ne so forse inizia esteso ai di Grecia e tra sarebbe considerato un pericolo nichilista dai fondamentalisti
Cioè il il pericolo o quello che il fondamentalismo intendo non quello di Ratzinger ma lo islamiche eccetera vede è la globalizzazione come mercato cioè siamo su un altro piano rispetto quello della filosofia siamo sul piano dell'economia siamo sul piano della politica mondiale siamo sul piano anche dei media dopo mi spiego
Allora voglio dire forse rischia di essere presunzione in buona fede eccetera oppure ci sia il senso di responsabilità portare delle scuse noire da attivisti come perché non siamo noi insomma la questione
Credo che se una comunità di filosofi relativistici sarebbe molto tranquilla e farebbe anche una comunità molto conviviale abbastanza solidale forse parte qualche qualche qualche lite forse noi stessi ecco soffriamo di di problemi di nichilismo che sono dovuti non tanto teorie filosofiche
Quanto al modo in cui il mercato Emilia eccetera distruggono ogni comunità perché il fatto della precarietà del lavoro non è solo un fatto economico
è un fatto di distruzione del luogo di incontro e siccome il lavoro sta storicamente è il luogo di socializzazione oggi viene meno il voto della socializzazione quindi noi abbiamo il problema del nichilismo da contrastare
Questo però è un problema ulteriore forse abbiamo lo stesso nemico che hanno i fondamentalisti però con altri con altri mezzi il fondamentalismo ecco una cosa che non ho sentito finora in questo convegno c'è il fondamento non è solo una posizione teorica un fenomeno storico che è nato anche abbastanza recentemente una ventina d'anni fa insomma cioè diciamo l'Algeria si è un fenomeno storico ma come fenomeno storico insomma come interlocutore delle politiche occidentali tiene dopo la crisi e la caduta del muro di Berlino che fra l'altro è avvenuta anche con la cooperazione di fondamentalismi cattolici
Non dimentichiamo la Polonia distruzione della unitaria dell'ex Jugoslavia perché la Chiesa si è messa in mezzo cosa trovarsi eccetera quindi la cosa è molto complessa ma come mai il fondamentalismo è diventato così importante politicamente
Non c'è bisogno di essere marxisti ortodossi per pensare anche alla primato delle risorse all'industria di guerra insomma
Il povero fondamentalista che noi contrasteremo dobbiamo prenderlo sul serio quando lui dice io sono fanno ministri per motivi religiosi o questi motivi religiosi non sono anche se il la fa il fatto le magari inconsapevole insomma di grosse trasformazioni politico
Sociali sulle quali bisognerà incominciare a pensare anche mediatiche Bin Laden un fenomeno mediatico
Le tv arabe fanno parte fondamentalmente del fondamentalismo se non ci fossero non ci sarebbero sono tutte cose perché che fanno parte del del contesto della della laicità credo ecco grazie
Grazie prima di dare la parola due relatori nel senso inverso in cui hanno il
Tenuto alle relazioni
Per circa dodici quindici minuti per ciascuno perché poi la dispersione molto veloce
Ricordo a tutti che al banchetto dei libri è possibile effettuare l'escrezione Anaïs perché la nostra associazione ognuno vede di qualità ai frutti sia capace quindi vale la pena di iscriversi
Ricorda anche perché domattina è prevista la discussione generale e quindi invito tutti a non tirare i remi in barca direbbe un convegno chiuso ma a mettere in moto invece cedole Bridget riflettere domani di nuovo insieme
Adesso do la parola al professor De Giovanni per la sua risposta
Il sì grosso modo nell'ordine delle questioni che sono state poste e con due brevi premesse realmente
Come sempre
Giustamente il problema non è tanto diciamo la nostra risposta per di più in tempi giustamente brevissimi
Ma il contributo quindi io ringrazio molto tutti gli intervenuti il contributo che viene aula struttura del convegno aula complessità del nostro ragionamento gli arricchimenti poi ognuna di queste questioni
è talmente complessa che richiederebbe risposte meditate
Io proverò a dire qualcosa su ciascuno degli interventi molto velocemente
A Salvatore che purtroppo come già detto è dovuto andar via
Avrei risposto questo rispondo Quist avrei risposto con maggiore convinzione vedendo lo di fronte a me lui ha questa forte capacità di spostare sempre in avanti i confini del
Del ragionamento io purtroppo non riesco a seguirlo sempre neanche stasera diciamo così
Cioè l'idea che
Anche il riconoscimento insufficiente perché
Il problema è la produzione inedita di un'umanità nuova è un è una proposizione assai affascinante che tra l'altro devo dire avuto interesse a sentire su questo punto specifico la sua reazione
Lo conduce una direzione interessante perché
Che ci dice una cosa sicuramente non sarà la tecnica ai a unificare l'umanità cioè ad essi si Viridiana no non sarà la tecnica unificare l'umanità ma sarà questa forma di umanità nuova che dobbiamo produrre unificare l'umanità
Che dire
Dicevo difficoltà a seguire questo spostamento di confini
Perché non riesco a pensare a lui cioè io non riesco a pensare il mondo al di là del contrasto
Il che non significa irriducibilità del contrasto ma significa che poi tutto sommato il mondo nasce da questa dialettica
E mondo conciliato il mondo della nuova umanità Mizzi
Di petto non riesco a pensarlo e quindi per me il discorso resta sospeso dicendo aggiungendo anche in assenza di Salvatore che come sempre le cose che lui dice sono di grande fascino quindi sono rilievi lavoro direi
Secondo intervento molto etilista nel senso di un esperto di tecniche gli anni io vorrei
Fare due osservazioni se mi è permesso
Come primo sì io capisco il umbra una una complicata qui accennata ricostruzione della della dimensione sistemica del problema Hegel io ho voluto sottolineare due elementi uno
Starei per dire l'ho detto l'ho detto abbiamo discusso con questo ancora con Salvatore Natoli non più di un mese un mese e mezzo fa Venezia la possibilità di utilizzare li figure
Il caso specifico le figure della Fenomenologia come rappresentative di aspetti della condizione attuale in qualche modo rinunciando a vederle come elementi di una connessione sistemica nella quale il garbuglio e la complessità
Finiscono col prevalere sulla possibilità Franca di rappresentare utilizzare la dimensioni figurano esteri per dire di certi Grandi passaggi in particolare naturalmente della fenomenologia dello spirito seconda cosa cosa che ho accennato citando quel testo dalla filosofia della storia che mi pareva ribadito nella nella l'intervento che è stato fatto il professor Pagano diciamo questa centralità del tema dell'incarnazione tra questa centralità della dell'unità diversità che diciamo questa lettura della della della potenza del del del logos cristiano offre ad Hegel per aprire lo scenario del tra storia
E lì ci sono quei passaggi bellissimi
Come dire pericolosamente belli oggi perché naturalmente anche trattati se pulite l'unicità orientale contro uno diverso occidentale insomma l'unicità con la un'maiuscola con con l'orda selvaggia come diceva Hegel che da quell'unicità si si si sviluppa mentre la dall'altra parte si si creava la polis poi sostanzialmente quella polis che riesce a battere il tempo come dice la filosofia della storia
Tra l'altro sui due primi interventi sempre per tornare per un momento sul tema del riconoscimento
Varrebbe anche come ulteriore considerazione sulle riflessioni faceva Salvatore Natoli insomma i problema è la la sigla produzione di un'umanità nuova o e ci permette di pensare fino in fondo il tema attuale cioè che cosa significa oggi riconoscimento
Come mette in gioco la radicalità delle identità possiamo immaginare questo punto di mediazione più alto o la radicalità del riconoscimento è un problema sul quali converrebbe riflettere oggi senza fare un salto in avanti verso un mondo che ancora non ci appartiene che non so se mai ci apparterrà
Terzo dalla terza domanda la terza questione per meglio dire anche qui così sì condivisione di alcune cose relative alla una certa tipo di strategia sul moderno io io sulla legge non ho detto io metto io considero micce nettamente alternativa
L'ho scritto in mari parti insomma ciò lavorato eccetera ho detto qua metto il non identico volevo dire esattamente questo ed altro mi riferivo in modo particolare
La critica della crescita Annie cioè i vedi il punto luminoso e l'identità non identica l'unione dell'unione dell'anno un'unione
Ma l'unione dell'unione della non unione inni c'è mi pare che questo nesso si spezzi perciò si spezza la la luminosità dell'origine
E spezzandosi la luminosità dell'origine il non identico
E cioè la pura potenza si libera
Carlos nonché o diventa il logos
E questo naturalmente i come dire immette un'altra cosa nel nel divenire del pensiero e quindi chiaramente l'alternativa è secca netta secondo me
Da questo punto di vista io personalmente non ho dubbi il discorso andrebbe ovviamente molto approfondito
Sull'intervento del del professor Palumbo lana una tra naturalismo il costruttivismo
Io credo non lo so se ho ben capito io accennerei a un a una sarà questo lo questa voglia di recupero del naturalismo di
Io credo che nel moderno ci siano più di ieri anche questo è un tema perché c'è la via del costruttivismo c'era via del cartesiani Simone
Ma c'è la via io lo faccio come dire in maniera un po'corporativa perché sono temi che amo molto
C'è la DDA
Bruno vico cioè c'è la via in cui la vita
E in tra nelle forme in maniera non deduttiva mente costruttivisti Ca'ma fortemente ancorata alla al al alla alla relazione mente e corpo
Con dicesse stessi spinotti anima insomma c'è una via Italia meridionale del pensiero su questo fortissima che una che una la modernità a diverse incrocia diversi sentiti
Se la questo vicolo lo lo lo afferrò benissimo essendo il più moderno dei moderni perché posi in fondo in campo il tema della storia in maniera pesantissima
Spalancando il tema della storia cioè rompendo la la filosofia dei tutti gita e lo fece contro Cartesio ma non da una posizione tradizionaliste antimoderna da una posizione ipermoderno secondo me in cui tutto il tema Natura vita veniva riconosco questo per dire che cosa
Cosa alla qualità e alla quale sono affezionato che noi possiamo riprendere la strategia o le strategie intorno al moderno alla condizione che non rinsecchiti amo l'idea di modernità come la filosofia ha operato secondo me in maniera nefasta per decenni
Asciugando sempre di più questo concetto arrivando fino proprio allo scheletro
E ritrovando secondo nulla e come cedere il perché ci sono prendiamo del fatto che nel momento in cui la modernità è diventata il niente poi arriva a chi ci dice ma io sono il custode di valori
E voi ormai siete allo sbando quindi o venite qui o
E quindi o si recupera il complesso il discorso sulla complessità del moderno
Con le relative strategie persino di ricostruzione storica di sui passaggi fondamentali delle sue articolazioni
Varie ricche complesse o altrimenti un un moderno rinsecchito in un'identità statica Invimit avvinta dalla realtà e cosa più dati
E qui c'è il rischio come dire però di fare questo salto verso l'umanità futura io penso che noi ancorandosi alle strategie del moderno qualcosa insomma il discorso si riapre la dialettica si apre poi chi sa che accadrà questo non fa parte delle nostre nelle nostre capacità di previsione
Ho condiviso molto le cose di Rostagno come ho detto
Anche ricordando il suo intervista dosaggio nella nella mia relazione quindi questa idea del del relativo su condivido e quindi a staccio a mia volta una domanda al professor Ruggeri condivido la tesi del quella difficoltà che è stato proposto sul tema della rappresentanza e mi sono interessato a sentire
A sentire la risposta perché mi sembrava che avesse un un fondamento cosa infine ultimo intervento
E un po'quello che dicevo prima eh no paillettes ma io le ho fatto fare due osservazioni recupero un punto che mi stava sfuggendo ma siamo veramente convinti che che quando si parla di globalizzazione i in realtà c'è un discorso apparente c'è un discorso reale
Cioè che poi però il punto di fondo è il mercato
O non c'è veramente dei diciamo
Al e se come sempre in maniera non mono casuale Momo causale o o rovesciando il rapporto ma
Individuando anche qui la complessità sincronica dei temi
E insomma il tema dello scontro tra modernità e tradizione è anche uno scontro identitario perché no
E anche anche una Egitto c'è anche una dimensione identitari perché si dice che la la cultura i il tema dello scontro fra le culture oggi al primo posto è proprio una panzane è proprio una cosa che
Che non sta in piedi perché dobbiamo vedere quello che sta dietro questo scontro o non c'è realmente un passaggio in questa direzione non della direzione necessariamente anche se il tema non può essere esorcizzato
Te lo scontro tra le civiltà
Ma certamente di una come dire di una differenziazione forte imitare sulle articolazioni di sistemi politici
Quindi
Test per concludere proprio su questo nelle articolazioni del moderno
Il tema dei sistemi politici non è un tema che possiamo tralasciare o trascurare tra il tema della democrazia nella sulla scena globale è un tema centrale
Io da questo punto di vista lo vedo
Come un tema dirimente
Non mi sentirei mai di parlare di superiorità di una civiltà sull'altra perché una banalità perché un errore perché le civiltà si sono mescolate perché l'Islam il cristianesimo hanno combattuto ma si sono l'Europa insomma si sono incontrate rincontrate hanno battagliato ma sui sistemi politici una cosa un po'diversa
Quindi se la modernità produce un sistema politico capace di costruire Garanzie capace di costruire costituzioni costituzionalizzazione i del mondo e questa è una cosa importante interessante
Come centra il mercato in questo è è uno degli elementi di questa costruzione naturalmente quindi insomma su questo sarei più problematico però naturalmente il discorso rimane aperto scusatemi sorpreso un po'scritte
Non ha preso affatto che il tempo è stato proprio la ringraziamo moltissimo non solo per questo aspetto puramente formale ma per a la ricchezza che delle risposte che ci ci conforta sul fatto che il problema è apertissimo e che dobbiamo ancora pensarci molto quindi che convegno non non ha risolto il problema non ha chiuso il discorso è questo sarebbe una cosa non buone da senza trattano dal professor Ruggero grazie anzitutto vorrei fare una precisazione che fondamentale voi per lo più o meno
Guardando in faccia siete dei filosofi
Io non sono un filosofo
Prego
No chiarisco
Non sono un filosofo nonché non conosca la filosofia per ma è diverso discorso cioè che ritengo che il rapporto tra filosofia e teologia debba articolarsi in maniera molto differenziata grossolanamente dico
Certamente il teologo usa la filosofia ma non è più filosofica
Quando il teologo si pone seriamente davanti alla filosofia la filosofia dirimpettaio R. statale del teologo e un altro universo del pensare e un altro Logos
Checché ne dica la santità di Nostro Signore
Questo per me è fondamentale
Questo capire da questo punto capirete anche il senso di alcune mie risposte di fronte alla domanda di Natoli ecco io non so rispondere
Perché fatta con un impianto tipicamente filosofico che non è il mio io noto nella storia del cristianesimo invece varie cose diverse
Noto l'impero come grande forse unificatrice storicamente non lo possiamo saltare non è la modernizzazione e l'Impero come forma di ricompatta azione violenta
Dobbiamo pensare che la prima volta e già vengo alla seconda domanda Ossuccio che permette il passaggio dall'universale cioè all'universale Dio logico è un imperatore che impone a tutta la cristianità l'unica formula del credo
Prima di Costantino nel Trecento venticinque ogni chiesa deve il suo credo
E la formula di un riconoscimento vicendevole il e qui andiamo a quell'universale ideologico l'università della vento non avveniva nell'uno e dice nell'unicità della formula della teoria
E lei per esigenze dell'impero che Costantino poi traspone il credo di Nicea Hilu nel diritto nella legge
E quello è uno come dire una un un terribile come dire capovolgimento nel senso dell'universalità della dottrina cristiana
Questo è solo uno dei momenti dico perché la mia come dire la mia
Il mio modo di pensare segue altre strade ecco non molto più legate alla storia molto meno legate a sintesi
Nonché c'è c'è il cono di forzare in alcune cose ma è vero anche il fascino della grande figura
L'il cante integro oltretutto è stato citato un libro
Di canti che io
Amo moltissimo dopo l'affido non avevano religione nei limiti della semplice ragione eh ma
Sono anch'io molto affascinato però non so molto dire a questo proposito
Ecco
Qual è la differenza però vorrei dire tra l'universale che io ho dichiarato ideologico con una connotazione negativa cioè inevitabilmente legato a degli interessi ma soprattutto non rispettoso del cammino della verità
E quelle minime universale che impone la formula
E quell'universale che impone la Teoria prima dell'incontro
Ecco quando questa viene ma
Direi che avviene anche abbastanza presto molto spesso i avviene sempre perché poi non c'è il passaggio definitivo dall'una all'altro ceppo e la coesistenza
Delle due maniere no delle due maniere di proporre l'esperienza cristiana
Dove a volte prevale l'una e a volte prevale l'altra non vorrei fare una vera lettura hegeliana Nolan certo punto si capovolge ecco diventa così credo che perlomeno la storia del cristianesimo sia molto più complessa
Arrivo alla interessante domanda di Rostagno la benedizione ma io no gli ho fatto una domanda cattiva ma se un luterano
Perché vorrei liberarmi da quella costrizione sullo schema della benedizione nell'Antico Testamento comincia prestissimo
Noi parliamo della narrazione del peccato originale
Ma Genesi tre e quattro che debbono essere letti in unità come sono i racconti di due benedizioni unite
Che Dio è sono benedizioni all'uomo
Non sono benedizioni né all'uno né all'altro non è né alla Chiesa né allo Stato
All'uomo dopo la ribellione Dio promette la salvezza e per calino pronuncia la bene per Caino il racconto di Caino il racconto della benedizione di un assassino
Perché il senso del racconto questo l'ho mostrato molto bene il Sandy un'esegesi che a me è piaciuto molto dico il senso del racconto e canterino non deve essere punito
Non è che Caino sia maledetto
Ed entro l'Antico Testamento poi l'accavallarsi delle benedizioni no
Ogni volta assume no o una connotazione particolare certamente alla benedizione Davide I care contrapposta alla considerazione della monarchia che in alcuni circoli profetici viene sviluppata
Come precisa critica di quella di quelle di quella centratura della storia di Dio con il popolo attorno alla monarchia e che si pongono India letta in dialettica allora io direi questo fa nel senso delle cose che ho detto
Che Benedetto nell'uomo
Ma nel senso più forte basterebbe leggere la torre di Babele per nelle sue due versioni evidentemente con una come benedizione e l'altra come maledizione dieci rispetta undici
Allora
Il senso più profondo non mi pare quello delle istituzioni all'interno
Dell'Antico Testamento e tanto meno all'interno dell'uovo questo non significa non riconoscimento questo non significa questo non significa non accettare l'utilità la necessità dello Stato eccetera eccetera eccetera tutt'altro
Ma coartare la come dire nel senso in quel senso una io non mi sentirei tanto di accettarlo
Il discorso sulla repressa intarsio quindi per due terzi alla mia relazione era espositiva non era propositi
Volevo semplicemente notare in quella parte dell'esposizione in maniera critica veramente un capitolo che ancora non è stato chiuso
E cioè la critica che comincia a fare calci mezze Allo stato moderno proprio basandosi su questo concetto
E la discussione che esso suscitò sappiamo tutti come nelle fonti antiche prima della modernità ma a partire dal diritto romano ripresentarsi o non ha significato di Benaglia
Ripresentarsi o e io nel presentare
No
Il presentare soltanto in epoca moderna con la secolarizzazione dalla società e dallo Stato che il re presentarsi o assume anche la categoria rappresentanza ci sono degli studi fondamentali in materia su tutte le celle lo studio di Hoffmann o che oltretutto ha avuto nell'edizione tedesca ben quattro edizioni no proprio sul concetto deve presentarsi
Le e vorrei ricordare che in quello stesso contesto
Poi si inserisce un anno il tra discussione che per noi è importante di cui beniamine diventa uno dei rappresentanti principali e cioè la discussione sulla violenza
Sul perché su che cosa ha origine il diritto lo Stato
No anche questa suscitata da Schmitt che ebbene a mio né che proprio scrive suo famoso scritto sul critiche degli a Walter in opposizione esattamente a Schmitt con tutto quello che accade dopo
Dicendo queste cose cosa volevo dire semplicemente che abbiamo dei nodi irrisolti semplicemente questo nient'altro che questo che io però enumera amò per dire la problematicità oggi del concetto di laicità ma problematicità che per me non significava rifiuto perché
Dicevo e una contingenza storica e una evoluzione storico l'ho trattato dal punto di vista giuridico tra parenti se non dal punto di vista in cui l'ha preso il professor Di Giovanni mi sono limitato volutamente alla sua connotazione giuridica e a quello che essa rappresentava non ho voluto toccare altri campi
Allora il costituzionalismo non ha prodotto elementi buoni perbacco come facciamo fa a farne a meno
Ma quella stessa frase di Beckham Ferrod che nella volgarmente viene detto il detto di Beckham ferve che io vi ho citato sta a evidenziare appunto la problematicità nel senso di problemi da affrontare a cui dare una soluzione di tutta la discussione
Quando parlavo dell'identità che non può vivere senza un riconoscimento mi riferivo a uno motore che ha citato di Giovanni anche che mi pare fondamentale in questa nostra discussione debba umana
E cioè quando lui analizza nera nei suoi scritti no o credo con molta pertinenza il problema della identità nella nostra città contemporanea spiega molto bene più di tanti altri l'origine del comunitarismo
Perché nessuno di noi vive se sul riconoscimento sociale scusate questo è un problema di Psicologia altrimenti diventiamo pazzi
Minimamente occorre che qualcuno ci riconosca questa è una verità semplice saranno sua moglie Sara nostro figlio saranno i miei parrocchiani non lo so che e c'era ma tutti abbiamo bisogno di un riconoscimento questo il problema è come questo ora conosci mento si articola oggi se nelle forme del comunitarismo dove io intendo il senza americano del termine cioè il gruppo e la comunità di appartenenza
Diventa la norma suprema no suprema ed esclusiva
Del mio riferimento esistenziale
Oggi credo che da chiesa per esempio per quel che mi riguarda venga soprattutto vissuto in forma mura ma comunitari Istica
Non venga vissuta nella sua cattolicità eccetera prevalentemente credo ognuno beh non male ai suoi maestri ai suoi leader si identifica con quelli un il significato ad esempio del canone neotestamentario oggi nei nostri gruppi ma è quasi inesistente
Totalmente inesistente c'è una lettura prevalentemente gnostica no io credo dell'evento cristiano
Ma questo è un altro discorso che non nostra me ampliare anche qua io mi
Come dire non volevo proporre nulla volevo agitare problemi che oggi si pongono e che poi di fatto non ho trattato nella mia qua per l'ultima domanda cosa intendevo dire che noi adesso abbiamo Skins ma non valori ma quindi quello che mi ritrovo pienamente
Con la finale credo poi la conclusione che accomuna l'intervento di Natoli & interventi di Giovanni il mio intervento
Cioè
Oggi ritrovare un senso diverso la convivenza umana passa al problema della radicalità del riconoscimento
C'è qualcosa che abbiamo in comune dicevo gli skills usavo di proposito un termine americano che essa poi sarebbe un altro modo di dire la tecnica ma non è soltanto tecnica evidentemente e l'abilità no abilità la capacità di a risolvere i problemi in maniera adeguata queste lo scritto
Ora o di certamente non verrà da lì
Il problema è se tutti cristiani laici comprendiamo come ci troviamo in un momento a mio avviso può darsi che mi illudo che non sia il solito Gioacchino da Fiore che immagina di essere sulla soglia del tempio dello spirito
No credo che ci troviamo veramente in un momento dell'umanità con Problemi inediti
Per cui le per le chiese anche con problemi inediti
Per cui i mezzi che sono nelle nostre mani e sono insufficienti
E per cui all'ora o e come è oggi un problema dato dato proprio dal riconoscimento dell'alterità a chi mi facevo l'obiezione sul l'accenno allo o l'omosessualità che ho fatto
Questo è fondamentale nella nostra Costituzione
La famiglia resta il fondamento boh sul matrimonio fondata sul matrimonio ma pare che l'articolo ventinove non lo so quando eccetera della Costituzione resta il fondamento della società la costituzionale di Nizza
La Carta dei diritti fondamentali mi pare nel Capitolo terzo recitavo quella
Dice che non si può imporre nessuna discriminazione alle persone sulla base delle loro tendenze sessuali se voi mettete queste due norme
A confronto scarta qualche scintilla
Adesso il modo come poi bisognerà affrontare questi problemi quello io non lo so però il problema esiste
E noi oggi siamo posti veramente davanti alla radicalità di questo riconoscimento dell'altro
Che non è secondo i canoni del passato giustamente quei e l'ha detto anche il rosso di Giovanni la vecchia idea di laicità quale si è affermata nella prima modernità e radicalmente insufficiente
Proprio non non non serve
Ma che cosa significa possiamo fare a meno di valori comuni possiamo fare a meno di un fondamento comune ma come ce lo diamo come ce lo creiamo cose frutto di una convenzione non ripresenta la volontà di Dio proprio in questa sua nuova forma
Tutte sono tutte questioni The questione che stanno davanti a noi ma che per cui non credo che possa ergersi qualcuno hanno qualcuno ha dettare immediatamente l'assoluzione
Grazie
Ringrazio a nome di tutti tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questa bella giornata i relatori di stamattina il relatore del pomeriggio gli intervenuti e tutti quelli che hanno partecipato ai lavori sul quale consulenza sui nostri contenuti di questi giorni continueremo a riflettere domattina a una dolorosa comunicazione di servizio la direzione di filosofia e teologia convocata per le diciotto e quaranta sine tempore nella saletta attigua all'amore del dell'albergo Touring così facciamo la riunione prima di cena quindi la doverosità del fatto che adesso Maria ma intervalli attenuata dal fatto che dopo cena invece ci potremmo ripassare
Grazie a tutti a domattina
Prendiamo posto e ci disponiamo alla ripresa dei lavori
Allora riprendiamo i lavori oggi pomeriggio e il prima la prima tappa una riflessione nella quale ci guiderà Giuseppe Ruggieri che
Come c'è scritto nel programma insegna lo studio geologico di Catania ed è anche lavora anche alla Fondazione per la per le scienze religiose fa di Alberico dietro sono Alberico tipo rogna
Il titolo del suo intervento è riflessioni teologiche in margine alla considerazione concezione contemporanea della laicità non voglio certo rubargli del tempo ma solo richiamare una cosa che mi sembra interessante stamattina nella relazione della professoressa Randazzo
è stata menzionata l'annotazione che la professoressa Randazzo ha sottolineato in sé problematica e inserto senso contraddittoria di laicità cristiana
Il professor John non ci parla di laicità cristiana non è questa la nozione di cui adesso ci occupiamo bensì semmai di una considerazione teologica e quindi di teologia cristiana sulla laicità senza aggettivi sono due cose diverse
Noi lo ringraziamo per la sua presenza e io gli ho senz'altro la parola
Grazie buona sera a tutti
Lo dico da siciliano buonasera sapendo che un po'più al Nord si terrebbe ancora Bongiorno Maio sono sicura
Vorrei anzitutto chiarire la prospettiva particolare dentro la quale svilupperò le mie riflessioni
Non ho affatto l'intenzione né di procedere ad una fondazione teologica della laicità ne è di contestarne al contrario sembra da un punto di vista teologico la pertinenza e o i limiti
Ritengo siffatta prospettiva alquanto sterile pericolosamente vicina a un Giocasta tratto o peggio ideologico
La laicità come concezione che contrassegna l'Occidente contemporaneo anzi come il principio supremo delle carte costituzionali
Mi sembra anzitutto un fenomeno storico di portata decisiva nell'evolversi delle società moderne occidentali ed è interrogare comprendere quindi come fenomeno storico
Anche l'archeologia nella sua storicità costitutiva
Come riflessione sul vissuto della fede nella contingenza del tempo e dello spazio
E chiamata interrogare la storia vissuta dagli uomini per coglierli le tracce di una presenza che alla interpella essa nella sorgiva ingenuità della fede
Della propria fede nella presenza del risorto e del suo spirito ritiene che gli avvenimenti sia di Breve che soprattutto di lunga durata
Sono attraversati da quelle Energia messianica che in direzione contrapposta alla forza del profano nei influenzata e l'influenza a sua volta in un altro contesto non cristiano ma ebraico Benjamin pensava che le due forze
Quelle del profano e quelle del regno messianico pur muovendosi in direzione contrapposta restano tuttavia all'interno dello stesso campo
Per cui accade che proprio la direzione opposta delle due energie
Serva a farsi che le energie dell'una proprio mentre tende a sfuggire alla forza d'attrazione dell'altra di fatto la acceleri
La conseguenza può sembrare in contraddizione con la differenza radicale tra storia profana il regno ma almeno in Liberia Menni suona così cito
Anche se il profano non è una categoria del Regno
E tuttavia una categoria anzi una delle più appropriate del suo leggerissimo avvicinarsi
Il cristiano comunque da parte sua ha molti motivi per accettare una siffatta visione dialettica mai risolta
Ma dominata dalla speriamo dalla speranza messianica del Regno
Ritengo qui superflua ogni e documentazione di questa convinzione può volere per tutti il riferimento all'ormai lontano classico di Oscar cool Manna Cristo il tempo Cristo e il tempo Pardo mai smentito in questa sua acquisizione fondamentale dalle svariate critiche a tanti aspetti della sua costruzione teologica
Prescindendo qui da ogni connotazione legata all'uso ecclesiale
E al classico perlomeno di Graziano duro su undicenne era cristiano Romo
Dove vorrei ricordare anche
Lai CUS all'interno della chiesa come diceva il buon anonimo normanno nome Nesti ignominia
Io sono ancora convinto così
Allora dicevo la laicità oggi prescindendo da questo uso ecclesiale la laicità oggi star designare anzitutto quel processo di radicalizzazione della separazione tra Chiesa e Stato
Che porterà dopo il mille ottocento settanta in Francia alle nuove leggi sulla scuola e sulla sua neutralità nei confronti delle convinzioni religiose
La prima è entrata del sostantivo astratto laicità si registra nel suo playmate del le tre che ne definisce il significato come carattere laica avendo definito però in precedenza il laico come colui lo che non è l'Ecclesiaste il Co né religioso
Dopo circa centocinquant'anni dall'entrata del termina nel vocabolario comune dell'Occidente mi sembra importante registrare la ormai nota differenziazione delle sue accezioni
Io ho qui procede in maniera più grossolana sì ho capito rispetto alle distinzioni apportate stamattina dai costituzionalisti
Infatti fermo restando che il principio di laicità denota in primo luogo l'autoaffondò azione dello Stato con il conseguente il rifiuto di qualsiasi fondamento Esterno
Sostanzialmente si sono affermate due accezioni diverse della laicità laicità come neutralità rispetto al pluralismo delle convinzioni oppure laicità come garanzia per la pacifica convivenza delle varie convinzioni
La prima e la diretti erede delle lotte religiose nel secolo decimo sesto e decimo settimo
Per cui uno Stato che voleva garantire la pace tra i cittadini di convinzioni diverse doveva a prescindere da queste convinzioni
E fondarsi su se stesso su quelle convinzioni etiche che esso autonomamente riteneva dover costituire il fondamento del vivere sociale ordinato
La seconda eccezione cioè laicità come garanzia della pluralità delle convinzioni nasce in un contesto storicamente diverso oserei dire postmoderno
Laddove il pluralismo radicale delle culture e delle appartenenze religiose non consente più
Allo stato di auto alimentarsi autonomamente ad un patrimonio di valori comunemente condiviso
La recente giurisprudenza della Corte costituzionale sembra sposare una concezione aperta stamattina mi è sembrato di capire che fosse chiamata positiva e non neutralista della laicità per un verso infatti ci troviamo di fronte al principio ribadito dalla Corte secondo cui la laicità dello Stato costituisce un principio supremo della carta costituzionale
Dall'altra parte questo principio supremo viene interpretata in maniera non scontata nella misura in cui si riconosce
Cito che i valori di libertà religiosa nella duplice specificazione di divieto
Che i città a che i cittadini siano discriminati per motivi di religione b che il pluralismo religioso limiti la libertà negativa di non professare alcuna religione concorrono con altri a strutturare il principio supremo
Della laicità dello Stato che uno uno dei profili della forma di Stato delineato nella carta costituzionale della Repubblica
Più oltre la stessa sentenza citata già stamane credo
La numero duecentotré del mille novecentottantanove ribadisce ancora che il principio di laicità implica non indifferenza dello Stato davanti alle religioni ma garanzia dallo Stato per la salvaguardia della libertà di religione
Il regime di pluralismo confessionale e culturale
Questo passaggio nella concezione e nella pratica della laicità dalla neutralità alla garanzia e alla tutela delle differenze
è stata confermata dalla giurisprudenza ordinaria fino al punto che il Tribunale di Roma con sentenza del ventisei aprile del mille novecentonovantuno stabiliva che anche cito alle associazione Londero riconosciute
Deve essere riconosciuta la titolarità di situazioni giuridiche soggettive tutelabili in via giudiziaria
Ivi compresi i cosiddetti diritti della personalità tra i quali sono da ricomprendere quello della denominazione è quello dei simboli fine della citazione
Da parte sua la Corte costituzionale aveva già ribadito nel novanta anche la portata del principio fondamentale dell'autonomia della religione
Espresso nell'articolo cinque della Costituzione
Il implica cito ancora che non può non ritenersi minimale dell'autonomia della religione il potere di scegliere i segni più idonei a distinguere l'identità dei
L'identità stessa della collettività che essa rappresenta
Ritengo ancora che la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea del sette dicembre del due mila testimoni ormai di questo sviluppo del principio di laicità quando non solo mette di nominare Dio come ad esempio ancora aveva fatto la Costituzione tedesca
Ma riconosce per un verso l'espressione pubblica delle diversità della coscienza morale delle vere e delle religioni
E per altro verso traduce in norma giuridica
Sotto forma di divieto di discriminazione il riconoscimento pubblico del pluralismo etico su questioni fondamentali come l'omosessualità
Anche se in maniera implicita perché paga ma emette il divieto della discriminazione
A causa della diversità delle tendenze sessuali perché secondo me può essere spiegato solo in un modo
Le due accezione di laicità non sono contraddittorie
Infatti la neutralità dello Stato rispetto ai valori non comunemente condivisi resta pur sempre il presupposto perché esso si ponga come garanzia del pluralismo delle convinzioni
Prescindendo da ogni considerazione maggioritaria
Ma c'è una novità nella nuova situazione che fa colta se non si vuole rischiare di perdere di vista di vista il senso profondo del processo in atto oltretutto in una fase iniziale e ancora aperti
Evidenziata da inevitabili conflitti di non facile soluzione
Dall'esposizione dei segni religiosi nelle scuole
Fino alla legittimità della Girardot del niqab dell'insegnamento dall'insegnamento Q confessionale curriculare nelle scuole pubbliche al diritto matrimoniale
Altre considerazioni vanno aggiunte necessario per comprendere i mutamenti indotti nella situazione delle Chiese cristiane
E la prima verte sul cosiddetto mercato Infrared dictum
Nella riformulo nella sua formulazione sostanzialmente del sessantasette
Egli affermava cioè sto Wolfgang Becker Infrared
Cito lo Stato libertario e secolarizzato
Vive di presupposti che da se stesso non può garantire
Questo è il grande rischio nel quale a causa della libertà si è messa
Come è stato libertario esso può sussistere
Solo se la libertà anche esso garantisce ai suoi cittadini irregolari dall'interno a partire dalla sostanza morale del singolo e dall'omogeneità della società
Ma d'altra parte
Lo Stato non può cercare di garantire queste energie di regolazione interno a partire da sette
Cioè con i mezzi della costrizione giuridiche del comando autorizzativo senza rinunciare al suo carattere libertario per ricadere su un piano secolarizzato in quella pretesa totalitaria dalla quale esso avevamo fatto uscire nelle guerre civili confessionali
Fine della citazione
Vorrei aggiungere da parte mia che questa contraddizione in un clima alla laicità dello Stato libertario era rimasta nascosta fin quando poteva valere quello che il russo
Diceva a proposito della religione Lou parla di fede civile e che egli chiama appunto chiamava fedi civile
Nel capitolo finale del contratto sociale troviamo cito esiste una professione di fede puramente civile il cui articoli vanno fissati dal sovrano
Ma non come dogmi religiosi ma come i sentimenti di sociabilità
Sossi abilità dice Lupi
Senza dei quali sarebbe impossibile essere un buon cittadino o un soggetto fedele il sovrano non può obbligare a qualcuno accreditarli
Può tuttavia bandiremo dallo Stato come incapace di stare in società penso sia la
Via mare sinceramente le leggi la giustizia di molare secondo la bisogna la propria vita al suo dovere
Ma rivede la citazione ma il sovrano di Rousseau
In qualche modo rappresentava pur sempre la volontà di Dio
Nel passaggio dall'idea di rappresentanza come altri presentazione della volontà di Dio
Rappresentanza non è la delega
Per la il rendere presente
Come rendere quindi come Harry presentazione della volontà di Dio a quella di delega
Basata sulla elezione venne invece a cadere il presupposto ultimo trascendente del vivere sociale che ancora la politica obesi Anna manteneva
Questa a mio avviso e la sollecitazione che bisogna cogliere da Carl Schmitt
A questa perdita del fondamento trascendente si associa nel nostro tempo un multiculturalismo crescente con il venire meno di una filosofia sociale condivisa nell'epoca di un pluralismo radicale non si vede più quale possa essere l'ultimo fondamento condiviso per il rispetto dei diritti di tutti
Sorge quindi il problema non è solo giuridico politico ma altresì sociale e personale giacché occorre più può offrire alle persone uno ancoraggio per la conservazione della propria identità
Un'identità fonte di sicurezza infatti non esiste se non è condivisa se non è riconosciuta
Nelle venire meno di riferimenti ultimi comuni dove viene conservata la propria identità
All'identificazione con lo Stato si sostituisce il comunitarismo cioè l'autoreferenzialità dei singoli gruppi sociali
L'identità collettiva
Necessario supporto
Dell'identità personale
Poi non avvenuta nel comune del riconoscimento di una colpa di una cultura cultura come insieme di valori e dischi s'di strumenti in un comune possesso per aggredire la realtà
Noi abbiamo oggi in comune questi Skills
Forniti soprattutto della tecnica non i valori la visione della vita
Grazie
Si pensi al riconoscimento dell'omosessualità ma anche al pluralismo religioso introdotto dalla presenza dell'Islanda e delle ricette le religioni orientali dentro la cultura cristiana sia pure secolarizzata dell'Occidente
Come si configura allora la situazione è pubblica del cristiano
La domanda che mi interessa
Da teologo non mi interessano altre domande evidentemente
Una risposta alla questione suggerisce sulla crisi del diritto sulla pendio di una comune
La filosofia sociale la possiamo e semplificare a livello teologico attraverso il dibattito Ratzinger Faber mass del gennaio due mila e quattro
Mi permetto quindi di Lungarni nell'esposizione di questo dibattito con estese citazioni soprattutto del teologo Ratzinger
Perché a mio avviso esse costituiscono un modello significativo con il quale è necessario fare i conti da parte di tutti
Faber mass ripropone la questione nei termini di Beckham si perde e a Lucca Lusi riferisce
In essa come abbiamo detto si esprime il dubbio che lo Stato democratico costituzionale possano innovare in maniera autonoma le condizioni normative della propria esistenza
Non che l'ipotesi che questa forma statuale dipenda da tradizioni metafisiche o religiose autoctone o comunque da tradizioni etiche vincolanti per la collettività
Amber mass nonne conclude che i cristiani possono essere gli unici che si apprestano quelle tradizioni metafisiche o autoctone che mancano attualmente agli Stati secolarizzati
Egli pensa che i cristiani come gli altri gruppi possano far valere queste tradizioni nel confronto plurale
Basalto su argomentazioni plausibili
Solo da questo confronto attraverso il comune consenso e il contributo cristiano può essere recepito nella misura in cui appunto esso diventa capace di comunicarsi
Nella sua risposta Ratzinger riprende riprende riflessioni manifestate già aiuto una diecina di anni prima
E il giallo ora cioè nel novantadue nell'edizione italiana di fatto l'edizione tedesca del novantuno appariva tutta la complessità della sua posizione
Per lui sono il cristianesimo di fatto può assolvere al compito di una rinnovata Fondazione dell'etica individuale e sociale
Cito ciò che fu patrimonio comune a quasi tutta l'umanità prima dell'epoca moderna si dispone obiettiva mentre su di un'unica direttrice rappresentata da una prima convinzione
Nell'essere dell'uomo è iscritto un dovere essere e da una seconda per la quale l'uomo non è escogita da sei e la morale sulla base di calcoli utilitaristici bensì la trovo fattori figurata nell'essenza delle cose
Fine della citazione
Per un verso quindi questa convinzione fondamentale sia sviluppati e purificata poco a poco peraltro verso è stata riconosciuta come in scritta già in anticipo nella creazione stessa
La moralità anche la Chiesa insegna non è un mondo del particolare riservata ai cristiani bensì la difesa dell'uomo contro il tentativo di pervenire alla sua eliminazione dopo l'equilibrio medievale il cui non esisteva un vuoto spirituale
Giacché il bisogno di trascendenza era colmato la modernità aveva distrutto sia la natura riducendo la pura fatti città campo di dominio del soggetto
Sia l'uomo stesso anch'esso evoluzionistica mente inteso come puro fatto
La morale non poggiava quindi sull'essere delle cose dell'uomo ma veniva noi unicamente dal futuro non l'essere ma il futuro è il grembo dalla morale
L'uomo deve progettarla da sé l'unico valore morale che fitti vivamente Silvia e costruito dalla società futura nella quale sarà pienamente realizzato tutto ciò che attualmente ancora non esiste
Ad avviso di Ratzinger in questo vuoto si comprendono allora le degenerazioni sia della droga e del terrorismo S pur se in forma distorta hanno un'ispirazione religiosa
E costituiscono il rifiuto di una società vuota di valori
Ma travolgono questa giusta protesta nelle grande viaggio pervertito dentro dell'aspirazione umana all'infinito ovvero otto no verso la dimensione mondana un'aspettativa messianica
Persistenza della droga e del terrorismo ci debbono far comprendere che anche il ritorno del religioso potrebbe incanalarsi verso soluzioni esoteriche e quindi in un nuovo vuoto di valori etici
Due barriere si frappongono le nuove istanze religiose
In primo luogo infatti è difficile accettare la necessaria continuità di una stabile disciplina la fedeltà ad un lite nata ad un itinerario lineare
Ma più difficile ancora sembra far far confluire tale istanza nel contesto di vita comunitaria di una istituzione religiosa
Nella quale la religione si configuri in senso proprio come fede e divenga via così forma e il convegno che cambino comunitari questo era lo scritto del mille novecentonovantuno
Nel dialogo con Amber Massa Ratzinger sembra affinare ulteriormente il suo pensiero
Per concludere alla necessità di un rapporto con relativo tra la ragione e la razionalità laica occidentale
Esortando questa liberarsi dall'errore epocale secondo cui la fede non avrebbe più nulla da dire
Ai contemporanei piuttosto ragione e fede ragione e religione cito sono chiamati alla reciproca chiarificazione
Per debbono fare uso l'uno dell'altra il riconoscersi reciprocamente questa regola di base deve essere messa in pratica nel contesto interculturale della contemporaneità
Senza dubbio i due partner principale in questo rapporto correlativo sono la fede cristiana e la razionalità laico occidentale
Si può
E si deve dirlo senza falloso euro centrismo
Entrambi determinano la situazione globale come nessun'altra delle forse culturali ecco io sono reduce da un viaggio in Cina
Leggo un po'estraniato questa affermazione ad ogni modo Giotto ciò non significa però che sia lecito accantonare le altre culture come un'entità in qualche modo trascurabile
è importante accoglierle nel tentativo di una correlazione polifonica in cui esse si aprono spontaneamente alla complementarità essenziale di ragione Effeti
Tutto questo sembra inevitabilmente portare all'assunzione improprio
Da parte delle chiese del compito di una religione civile
Che è una religione civile di tessere anche nelle società moderne non veniva di fatto il contrastato soprattutto dopo che è bella li aveva risuscitato il significato nel contesto americano
Ma soprattutto in Europa se ne difendeva per così dire il carattere laico
Dalla religione civile
Scriveva ad esempio libere in un contesto storico vecchio soltanto di qualche decennio
Cito
L'insieme degli elementi stabili della cultura religiosa che sono integrati di fatto nel sistema politico
O addirittura formalmente istituzionalmente come nel caso di vittoria lidi del diritto religioso dello Stato
Questi elementi non vengono quindi affidati alle comunità religiose come loro a fare specifico
Ma senza pregiudicare la libertà religiosa garantita
Ritengono i cittadini alla comunità civile e anche nella loro esistenza religiosa e indipendentemente dalla loro appartenenza confessionale
Essi rappresentano quindi questa comunità civile stessa
Nelle sue istituzioni e nei suoi rappresentanti come religiosamente legittimate in ultima istanza e cioè come incapace di riconoscimento anche per motivi religiosi
Ma ciò risulta ormai nel multiculturalismo e nella crisi della trascendenza da cui sono affette le nostre culture improponibile
E così
Nel libro scritto con l'intera dove viene rifuso una precedente conferenza tenuta a Berlino nel due mila e viene aggiunto non sono lettere di risposta per era l'allora prefetto della Congregazione per la dottrina della fede tira le conseguenze
Qui mi limito ad alcuni passaggi
Anzitutto Ratzinger sposa la tesi di Toy invece sulle minoranze creative in grado di salvare l'Occidente a questo papà potremmo dire
E un
Come dire e molto gradita alla lettura delle degrado dell'Occidente della fine dell'Occidente
Come può l'Europa arriverà arrivare a una religione civile cristiana
Che vada oltre i confini delle confessioni e rappresenta i valori che non solo si uno di consolazione per l'individuo ma che possono sostenere la società e chiaro che essa non può essere costruita da esperti in quanto nessuna commissione nessuna riunione quali che essi siano possano possono produrre un ethos mondiale
Qualcosa di vivo non può nascere altrimenti che da una cosa viva
E qui che vedo l'importanza delle minoranze creative la dicitura è quello di Toynbee
La mia prima tesi è che una religione civile che realmente abbia la forza di morale
Di sostenere tutti presuppone delle minoranze convinte che hanno trovato la Perla per la tra virgolette e che vivono questo in modo convincente anche per gli altri
Senza tali forzista forse sorgive non si costruisce niente
La seconda tesi poi ieri che ci debbono essere forme di appartenenza o di riferimento semplicemente di contatto con tali comunità o piuttosto se si creano da sei tu quando la loro capacità di convincere sufficientemente grande
Il signore ha paragonato il Regno di Dio a un albero sono di quegli anni fanno il nido vari uccelli
Forse la Chiesa dimenticato che l'albero del Regno di Dio giunge oltre i rami della Chiesa visibile
Ma che proprio per questo essa stessa deve essere per così dire un luogo ospitale nei cui rami molteplici ospiti trovano posto
E così attorno alle minoranze toccate dalla fede si devono formare luoghi di incontro che poi diventino lievito
E cioè forza persuasiva chi agisce oltre l'ambito più ristretto fino a raggiungere tutti ho i miei di Esine Rete dal commentare con esempi pratici la valenza di queste affermazioni
Come terza tesi direi che queste minoranze creative evidentemente non possono stare in piedi da assente nel vivere disse
Vengono naturalmente del fatto che la Chiesa nel suo insieme resta non vede la fede nella sua origine divina e di conseguenza difende ciò che non ha inventato lei stessa ma che riconosce come dono della cui trasmissione responsabile
Le minoranze rendono di nuovo vitale questa grande comunità ma attingono nella stesso tempo alla forza che nascosta in essa ed è in grado di creare sempre una nuova vita
Come quarta stesi infine direi che laici e cattolici coloro che credono in coloro che non credono nel folto intreccio di rami dell'albero contanti uccelli
Devono andare gli uni contro gli altri con una nuova capacità di apertura
Anche i credenti non smettono mai di cercare
E chi cerca d'altra parte è toccato dalla verità e come tale non può essere classificato come un uomo senza fede o senza principi morali ispirati dalla fede cristiana
Beh
Va beh
Una siffatta reazione all'evolversi della laicità in contemporanea
Accetta sostanzialmente il metodo democratico del confronto e almeno nella sua formulazione teorica prende sostanzialmente atto del suo carattere irreversibile
Inoltre essa ha il merito di descrivere l'unica via per percorribile se si vuole vivere nella pace per va bene tuttavia essa soffre di una carenza che io ritengo grave
Esse infatti non si interroga sul senso di ciò che sta accadendo nell'epoca contemporanea
Questa viene descritta in termini di pura crisi di puro vuoto
La condizione della laicità e del pluralismo culturale contemporaneo viene dipinta nei termini di una malattia di un degrado che forse possibile grazie ai cristiani soprattutto arrestare
Non ci si impegna in una lettura della storia Voltan coglierne le possibilità le promesse che essa contiene
Da questo punto di vista si resta ancora sì cubi di una prospettiva chi ha dominato l'intransigente Isma'cattolico della veste ozio della restaurazione otto dalla restaurazione ottocentesca in avanti
Non voglio assolutamente invitare a chiudere gli occhi davanti ai rischi che tutti corriamo
Ma resta vero in tutto questo che si sta progressivamente disegnando sia pure al tentoni un nuovo modo di convivenza umana caratterizzato da una intensità di comunicazione di scambio che segna il passaggio da un sistema di società e opportuna sostanzialmente chiuse
Ad ogni sistema di rapporti dove le maglie di protezione vicendevole si allargano e lasciano scorrere confondersi russi di umanità prima impensabili
L'ingresso dell'altra casa nostra non è un pericolo per la nostra identità
Ma una sifilide una provocazione perché essa diventi sempre più ricca
Non esisteva processo storico senza l'insorgenza di strutture delle deviazioni che vanno di volte identificate corretta inoltre una visione di lungo Periodo nelle vicende della storia
Ci permette di dire che ogni sistema possiede dentro di sé le energie necessarie per affrontare i problemi a cui esso stesso teorici
Mutano spesso i rapporti di forza cadono gli imperi ma senza cadere in una visione in una visione progressiva della storia umana non si può non notare la resistenza dell'umano
Ci sono le stesse vittime della storia che impediscono all'Angelo come notava Benjamin interpretando il dipinto edicole di spiccare il volo il responsabile il ceco nel futuro
Tuttavia non è il suo futuro della nostra società che vorrei fermare la mia analisi per la quale del resto sono incompetente
C'è un che mi pare invece opportuno sottolineare è il fatto che l'evoluzione delle società contemporanee
Nel suo aspetto di pluralismo culturale radicale della conseguenza laici e della conseguente laicità
Come il principio supremo della convivenza civile che vuole garantire a tutti la libera espressione della propria identità annunciò un mutamento che tocca da vicino anche l'identità cristiana
E cioè la fine dell'universalismo ideologico
Mi sembra questo il vero terreno di confronto tra fede cristiana istanze della laicità ed è su questo punto che vorrei soffermarmi
La soluzione adombrata da Ratzinger mi sembra sollecitare un chiaramente attorno alla valutazione sta alla valutazione stessa della laicità quella soluzione infatti di per sé lascia aperte due possibilità
La prima vede nella laicità dello Stato una triste necessità che il cristiano accetta come un male minore
Il messaggio cristiano ha valore universale e dovrebbe quindi essere riconosciuti da tutti ma nelle condizioni attuali esso non può far valere questa sua universalità S.p.A. e quindi la via del dialogo
Per sostenere questa universalità del proprio messaggio si è tuttavia costretti a introdurrà una distinzione a motivo del carattere gratuito della fede
Vale infatti per il cristiano che la fede e la grazia e un carattere obbligatorio universale ne distruggerebbe questa connotazione essenziale
Come dicevano i padri pubblica Idris non ad est argumentum no
Ma se questo è vero del contenuto soprannaturale della fede
Non vale delle verità necessariamente connesse al messaggio soprannaturale che descrivono la condizione naturale dell'uomo la legge universale dell'umanità
Che la verità cristiana garantisce come somma presupposto essenziale valido per ogni uomo
Solo una situazione contingente dovuta alla condizione peccatrice dell'uomo può far valere allora la rinuncia a perseguire con i mezzi del diritto e della legge
Questo riconoscimento dell'auto univa verità universale implicita nella fede
Qui occorrerebbe fare un'analisi approfondita soprattutto sul piano storico ma mi limito a notare che così l'universalità del messaggio cristiano non viene affidato al contenuto dell'annuncio
Ma insomma i preamboli
Che in epoca moderna e con una netta differenza rispetto a Tommaso sono affidati alla ragione universale e previa
Nell'accezione moderna non in Tommaso alla fede stessa
Inoltre non pretende identificare questa posizione con quella di Ratzinger che a mio avviso manifesta a questo proposito più di un'ambiguità
Ma esiste una seconda possibilità che l'universalità del messaggio cristiano venga cioè il collocata nel centro del messaggio stesso
E che una volta collocata nel centro del messaggio sia proprio l'universalità che ebbe che debba essere declinate in maniera originale
Non solo ma ciò che vorrei dire che proprio che di fronte alla laicità come il principio supremo della convivenza civile
L'universalità cristiana sia sfidante a interrogare se stessa ponendosi no ai media ai margini del messaggio nei soli preamboli male il centro del messaggio
La laicità da questo punto di vista non è il male minore
Ma una di quelle situazioni privilegiate della storia di fronte alle alla quale la fede per così dire è costretta a ritrovare se stessa con maggiore profondità
L'universalità del messaggio cristiano originariamente non si pone come l'universalità di una dottrina ma di un evento
Certamente con il teologo preferendo usare il termine cattolico e cattolicità rispetto a quello di universale e universalità
Nel primo termine J. l'Ignazio si esprime infatti il riferimento al tutto dell'evento Cristo mentre nel secondo e troppo forte il peso del contesto filosofico categoriale
Perché possano essere evitati equivoci anche gravi
Comunque non è una questione di parole
I cristiani credono che la morte di Cristo grazie al suo accoglimento da parte di Dio lo costituisca come la pietra angolare della storia umana il giudice dei vivi e dei morti
Se inoltre schema scaviamo nella comprensione di questo evento costitutivo del Cristo come giudice dei vivi e dei morti troviamo non solo un rapporto con la diversità
Ma un rapporto costitutivo tale che ne definisce la portata stessa
Si tratta non di un di un rapporto in cui la diversità dell'altro viene integrata ma viene messa piuttosto in una relazione positiva in maniera assoluta cioè senza condizioni previe
Sono due aspetti che occorre trattare successivamente
Unitario
Il rapporto con l'altro lesse ad adiuvandum nel dentro cui istologico non è successivo
Ad una sostanza che esiste già ISEE
E si apre quindi in un secondo tempo all'altro
Ma è estensivo all'evento in quanto tale e la sostanza dell'evento e tutta nella relazione
E sufficiente per rendersi conto di questo fatto partire dalle stesse parole Uka Ristich
Nelle quali Gesù definisce secondo la tradizione la tradizione lucana e Paolina il suo corpo Cometto io spero piumoni
Il per gli altri top più per il piumone Didone nonno il dato per gli altri
Il significato del corteo coristi Co di Cristo e c'è racchiuso in una relazione in un essere per voi questo poi non è costituito propriamente dai discepoli
La tradizione delle parole coristi che Marco e Matteo
Che esprimono la relazione non il riferimento al corpo ma al sangue
Sottolinea infatti come questo voi siano in realtà i molti cioè se mi eticamente tutti ma nella specificazione ulteriore di Matteo tutti coloro che sono gravati dal peso del peccato per il perdono dei peccati
Il corpo del Cristo cioè non essere per tutti gli uomini perché siano perdonati i loro peccati
La relazione come elemento costruttivo dell'elemento clou dell'evento cristologico non è presente solo nelle parole delle istituzioni Caristi gamma in tutte le narrazioni cristologiche fondamentali
L'altro del quale si parla in questi tratti delle narrazioni neotestamentari e tutta l'umanità in quanto peccatrice
Ciò che contraddistingue l'alterità di questo altro rispetto al Cristo il peccato cioè
L'estrema lontananza da Dio
Questa alterità
Proprio perché essa designa il limite estremo lei impraticabile rispetto all'identità divina
E per ciò stesso onnicomprensiva
In essa sono racchiuse diversità meno significative meno estremi
Gesù non è avvenuto per il giusto
L'alterità in forza della quale si definisce Gesù e quindi non soltanto la creatura vita dell'uomo
Della quale lui partecipa e nemmeno quello che noi oggi chiamiamo la cultura la diversità culturale appare irrisoria di fronte a questa terribile diversità cioè alla diversità dell'uomo che si costruisce sulla negazione e sulla Miss conoscenza dell'amore divino
Il secondo aspetto che occorre allora sottolineare sta nel fatto che la relazione cristologica mette in atto un rapporto che primariamente non è di integrazione come risultato conseguente alla conquista di una certa misura di omogeneità
Sia esso il minimo comune denominatore dei valori condivisi nella finzione del contratto sociale o nella legge naturale universale della cosiddetta dottrina sociale della Chiesa cattolica
L'alterità di appare in primo luogo come realtà colta
Costituite nella sua dignità riconosciuta come tale nella sua specifica formalità di essere altro dico le parole semplici della fede
Dio ha mostrato il suo amore eterno in questo che mentre noi eravamo peccatori Cristo è morto per no
L'evento Gesù Cristo costituisce quindi l'altro e conferisce adesso vignetta lo fa interlocutore di Dio e tutto questo avviene non in quanto l'altro
Viene prodotto creato nella sua alterità ma in quanto l'altro viene accolto
Accoglierei significa anzitutto un far posto dentro di sé
L'evento cristologico la storia di questo fare spazio all'altro non solo nella creazione ma all'altro costituito dalla storia della sua libertà
Gesù Cristo e l'annuncio che i suoi seguaci fanno introducono allora sto nella storia il tempo di Dio
Questo tempo e il tempo dell'alterità raccolta e liberata
Questo tempo ha come suo elemento una diversità sostenuta proprio nella sua alterità perché attraverso questo sostenere più un polmone
Si apre un cammino che segue l'accoglienza
E non la precede
Nell'evento dell'accoglienza cristiana che dà consistenza e dignità psicologica l'altro cioè teologia qui significa davanti a Dio
è possibile costituire uno spazio di libertà non come assoluto affermazione disse ma comune se raccolti dall'altro e Donati hanno gli stessi dall'altro
Una conclusione dovrebbe apparire evidente
Se interrogato nel suo centro delicato e più intimo il messaggio cristiano manifesta una sua università universalità originale
Che non è quella del Comune il riconoscimento dei valori della convivenza
Ma sta piuttosto nell'Energia nella diciamo una miss dell'evento predicato di riconoscere l'altro chiunque Louisiana
Nella capacità di sedere a tavola con i peccatori come segno dell'irruzione del Regno
La laicità come principio regolativo dei rapporti fra i diversi in quanto garanzia Esterna libero esprimersi delle diversità
Al fondo resta pur sempre limitata incapaci di garantire quell'accoglienza assoluta che definisce l'universalità del messaggio cristiano
Essa non sotto questo nome di laicità ma nella sua sostanza non è una creazione cristiana
Semmai nelle sue origini moderne è una reazione alle contraddizioni delle Chiese cristiane incapaci di vivere la perché le proprie diversità nella pace
E sulla base di questa incapacità esportatrici di violenza la società chiunque abbia letto gli scritti di Michel dello Petăr o degli altri politiche fino a Bode se ne rende facilmente conto
Ma la radicalizzazione del principio di laicità nelle solo società contemporanee non solo come neutralità di fronte alle convinzioni private della coscienza ma altresì come garanzia
Dell'espressione delle diverse identità nello spazio a Brunico per la convivenza civile cioè religione non è più soltanto affare privato ma si può esprimere pubblicamente
Potrebbe
Potrebbe sottolineo il condizionale impedire
Alle chiese per così dire quel compromesso con la radicalità universale del proprio messaggio che ancora le varie forme di religione civile promettere mettano
Che le Chiese scelgono o meno questa possibilità offerta dalla congiuntura storica non è tuttavia la questione che il teologo possa derivare in anticipo grazie
Ringraziamo molto il professor Ruggeri per questa intensa relazione un ringraziamento anche per essere riuscito con consapevole sforzo coronato da successo compattare una nei tempi stretti che gli abbiamo concesso
Ricordo e quindi mi sembra che sì è una relazione particolarmente stimolante perché condotta con la rigorosa logica interna dal punto di vista della silloge cristiana di ciò che interessa la teologia cristiana sono le ultime considerazioni Croce professor Ruggeri cioè il fatto che la laicità
Prima di tutto riletta storicamente cosa che è sempre fatto di igiene mentale Marco dalle città sia un'occasione preziosa e non un solamente con le contingenza perché la fede cristiana possa ritrovare la sua dinamica in Terna che lui ha così bene messo in luce ma con questo devo dire anche uno stimolo c'è molto forte
A deve ideologizzazione di universalismo i di vario genere che non sono appannaggio esclusivo della pretesa avanzata dalla fede cristiana c'è diventa un modello metodologico
Di alla rilettura di posizioni di che avanzano pretese di universalismo e che sono cariche di ideologia penso che ci sarà a materia di una discussione dopo adesso do la parola al professor Biagio De Giovanni ringraziando anche lui per essere colto il nostro invito
Professor De Giovanni insegna all'Istituto Universitario Orientale di Napoli Mannoni insegna filosofia della politica come molti di noi ancora credevano io mi sono informata essere precisa insegna una stimoli entusiasmante disciplina che storia della integrazione europea
E credo che questo sia già una promessa oltre a tutto il suo curriculum precedente di dipendente delle luci che potrà portare alla nostra riflessione su che cosa significhi oggi le città do senz'altro la parola grazie
Vi ringrazio sono io che ringrazio per l'invito
Ho intitolato questo mio intervento di oggi come è stato adesso ricordato
Che cosa significa
Essere laico o cinquantuno molto ambizioso le risposte saranno molto provvisorie molto parziali
Perché la prima domanda alla quale vorrei provare a rispondere
Se c'è una nuova attualità del problema
Se c'è una nuova attualità
Di questa parola
In questa condizione storica
La verità è che spesso le parole si stancano no il Lessico diventa star
E forse anche la parola democrazia parola Dini
Laicità laico
Di volta in volta secondo man mano che mi il contesto storico mature cambia bisogna provare a ridare vita queste parole cioè bisogna provare a rimetterci dentro degli elementi per spingere la riflessione in una direzione possibile
Da dove il mutuo dato che muove questa riflessione
Dicevo in questa condizione storica e poi diamo per acquisito adesso cercherò di dare un minimo di specificazione di questo che questa condizione storica dei Linea una scena globale
Delinea uno spazio interdipendente
Delinea connessioni
Ah mi son capitati due immagini di questa scena globale una devo dire molto anticipata nel tempo rispetto agli anni che viviamo adesso
Perché il primo testo di riferimento di questa breve riflessione
E un testo di Kaitech
Un testo che
Del mille novecentoquarantanove
L'avvio delle conferenze di Brema
E io vi leggo questo passaggio che
Mi pare molto stimolante anche molto capace di previsione
Si domanda idee che cos'è l'Ardis la vicinanza se rimani assente malgrado la riduzione dei tragitti più lunghi
A distacchi più brevi che cos'è la vicinanza se viene tenuta lontana persino dall'incessante eliminazione delle distanze
Che cos'è la vicinanza siccome suo rimanere assente viene a mancare anche la lontananza
Che cosa accade se con l'eliminazione delle grande distanze ogni cosa si trova ugualmente lontana e vicina
E cos'è questa uniformità in cui tutte le cose non sono nel lontano e medicine e sono per così dire senza distacco
Tutto si confonde nell'uniforme senza distacco come questo compattarsi nel senza distacco non è forse ancora più inquietanti di un frantumarsi di tutto
è un testo del mille novecentoquarantanove quindi in questo senso dicevo
Molto anticipato rispetto all'irrompere della scena globale
Ma c'è in questo testo ed è la ragione per la quale cominciato da dalla dalla sua letture da un velocissimo compimento
Come e l'immagine di una disgregazione della spazialità
Di un suo diventare virtuale no
E in questa disgregazione della spazialità
Sembrano sparite le condizioni delle differenze
Cioè qui questa anticipazione sul che Heidegger fa nel mille novecentoquarantanove sull'irrompere della globalizzazione sembra che si possa specificare in questo modo
Disgregazione dello spazio
Sparizione delle differenze
E in un certo senso un mondo omologato dall'assenza della distanza spaziale
Per cui Heidegger
Maniera come dire anche qui con quella capacità visionaria
Che era tanto sua
Si domanda la domanda è aperta questo compattarsi del senza distacco non è forse ancora più inquietante di un frantumarsi di tutto
E poi mi è venuta un'altra immagine tutta diversa molto più politica molto più ideologica se volete ma che forse con qualche imprudenza io vorrei quasi un po'vedere in parallelo a questa sottile
Finissima argomentazioni hegeliana
Quella della fine della storia che ha occupato molto come dire le prime letture della globalizzazione
Quindi come dire da un lato dissoluzione disgregazione dello Stato
E dall'altro
Disgregazione del tempo
Mondo omologato nell'assenza di storia nell'assenza di divenire cioè queste due queste due biglietti la scena globale se
Sembrava indicare
Sembrava indicare
Perché dico sembrava indicare
Perché
Perché non è così
Perché in fondo lui la lettura di ai tempi era nella lettura di Fukuyama ripeto così lontane e diverse fra normativo messe in parallelo per la ragione che vi ho accennato
Sembrano rispondere
Alla
Dimensione che il problema sta acquistando adesso
E qual è questa dimensione che il problema sta acquistando adesso e in un certo senso nella parte finale dello stesso dpi perché
C'è un'indicazione quando Heidegger dice
Questo compattarsi nel senza distacco non è forse ancora più inquietante di un frantumarsi di tutto io non so se sia più o meno in inquietante
Ma certo è che la contro faccia di questa scena globale così rappresentata
In diverse letture in diverse rappresentazioni
E
Leader rompere prepotente il ritorno prepotente ditta era digiuno identitari
Del tema dell'identità
Dell'entropia dell'identità
Quando dico ritorno prepotente dei paradigmi identitari
Mi riferisco
A quella che in tanti per la verità
Da ieri dalla sociologia di Becker di Baumann alla filosofia
Anche la filosofia europee la filosofia italiana difesa rimarrà Nava riflessioni Salvatore Natoli su questi temi e tanti altri ancora
In questa radicalizzazione di questa contro faccia della scena globale
Che nella radicalizzazione libera vittime identitario
In questa radicalizzazione dell'identità
C'è l'atto di nascita della
L'atto di la l'atto d'avvio della rinascita dei fondamentalisti
Di natura varia questa radicalizzazione dell'identità
Religiosa ed etnica nazionale sub nazionale
Direi dalle piccole parti alle grandi civiltà identitaria
E qual è l'elemento che contraddistingue questa
Radicalizzazione dell'identità detto fondamentalismi
Integralismi
Ritorno di xenofobia
Rottura della relazione fra identità e differenza
Ecco perché entropia dell'identità e radicalizzazione dell'identità
Il possibile disvalore della particolarità perché non ogni non ogni dimensione particolari ed accettare da prendere come tale
Soprattutto se essa si vuol porre nella sua assolutezza
E nella sua incapacità di riconoscimento
Se le cose stanno così
In questa assai sommaria indicazione
Di quella che ho chiamato
Controfacciata della scena globale
Allora forse possiamo cominciare a ad avvertire perché oggi torna attuale il tema della laicità
Questo mi pare il primo nudo su cui vorrei mettere un momento di attenzione
Soprattutto per preparare la discussione successiva non per esporre tesi né conclusive ni assai diffidente
Come torna oggi
Almeno qual è la la prima forma nella quale noi possiamo pensare che torni
L'attualità in questo scenario sufficientemente drammatico io non credo che si tratti come dire
Di una ricerca meramente accademica cioè del del modo di Colin come noi aggiorniamo una parola come sempre si fa negli studi cerca di capire le cose come vanno il mondo come diviene qui in primo piano mi pare che oggi il ritorno della laicità segnali
Un elemento di lotta
Di lotta al fondamentalismo
Di lotta all'integralismo
Di lotta alla confusione tra assoluto e relativo
Di lotta all'indistinzione fra religione politica
Può significare questo rimettere io lo pongo veramente in forma interrogativa e non in forma non per ragioni come dire
Retoriche ma sostanziali no
E possibile rimettere la parola laico in relazione all'attualità da questo punto di vista
Cioè assumendo ok il dato della scena globale e la frantumazione identitaria del mondo ripropone in maniera
Forte significativa
Il senso di questa parola ma quale senso da dove come riprenderlo questo senso da quale punto di vista come torna
Naturalmente
Ci sono degli elementi che
Ne danno una identità se vogliamo dire così costante usiamo delle parole
Il senso della diversità
La libertà la capacità di riconoscimento tolleranza
Ma non sentiamo anche che tutto ciò non è sufficiente
Che la risposta è più problematica che la riflessione da ravvicinata
E per fare questo per trovare a ravvicinare la riflessione rispetto a parole che potrebbero anche come dire darci sicuramente un orizzonte dentro il quale lavorare riflettere
E la costanza di questi significati
Ma se vogliamo sondare una via più definita io credo che noi dobbiamo
E mi pare che le cose che venivano dette prima ma anche alcuni di quelli che ho ascoltato nel finale della
Della delle relazioni stamattina possano andare un po'in questa direzione
A sollevare un'altra potenzialità della scena globale
Che noi finora abbiamo visto come dire fra queste due alternative
O quelle indicate nella acutissima antica riflessione di Heidegger
E poi in quella successiva
In cui cioè il Corballis mo'si presenta come elemento di cattiva unificazione
E di virtualizzazione del mondo
Ho sulla faccia opposta
Quella entropia dell'identità quella radicalizzazione del momento identitario dei paradigmi identitaria
Che abbiamo notato essere la risposta
Che viene data che è in corso che drammatizza la storia che la rimette in campo
Che la rimette in essere
Quale quest'altra potenzialità
Che la scena globale
Che la potenzialità della scena globale possibili dentro di sé i contiene dentro di sé
E qui io richiamerei alcuni
Credo che il termine
Pia piaccia anche a Salvatore Natoli figure della filosofia classica
Quelli di cui parlavamo anche a Venezia no
E io vorrei partire da qualche figura kantiana
Con qualche velocissimo accenno spesso
Nel senso che in alcune sicure e concetti chiave della filosofia occidentale
Noi possiamo trovare
Sondare delle potenzialità della scena globale che non ci conducono né verso
L'omologazione la virtualità
E la disgregazione dello spazio e la fine del tempo
Nel adesso l'entropia dell'identità è verso la
Drammatizzazione radicale dell'identità
Questo paradigma fisso il catastrofico tendenzialmente
Quali sono queste figure
Che possiamo richiamare
Possiamo richiamare tante
Con una consapevolezza antica
Siamo agli anni novanta del diciottesimo secolo
Che la storia si andava mondializzata
Ma da questa mondializzazione della storia
Intuita splendidamente nel testo kantiano
Cantet cavava una conseguenza
Che è quella che velocemente lecco
Parlava lo sappiamo benissimo conosciamo tutti il termine del diritto cosmopoliti con
E diceva qui come negli articoli precedenti si tratta del testo della pace perpetua
Non si tratta di filantropia ma di delitto e ospitalità significa quindi il diritto di uno straniero
Che arriva sul territorio altrui
Di non essere trattato ospiti in mente
Può venirgli allontanatosi cioè possibile senza suo danno ma fino a che dal canto suo si comporta pacificamente l'altro non deve agire possibilmente contro di lui
Si tratta e questo mi pare la parte più interessante del testo kantiano
Perché
Finisce col mettere in evidenza quello che richiamavo prima cioè questa sorta di intuizione originaria del processo di mondializzazione
Ma di un si tratta di un rito di visita spettanti a tutti gli uomini quello cioè di offrirsi alla socievolezza in virtù del diritto al possesso comune della superficie della terra
Sulla quale essendo sferica
Gli uomini non possono disperdersi all'infinito
Ma devono all'ultimo tollera sì nel vicinato
Dove mi pare che i la parte come dire sorprendente di questo questo testo straordinario sta proprio in questo passaggio finale
Sta forma sferica della terra il e l'immagine che che questo ci impedisce di immaginare che ognuno se ne vada in una direzione indefiniti in un cattivo infinito in una cattiva lontananza
Ma che alla fine in questo circuito della sfericità l'incontro il re incontro su uno
Legge necessaria
Quindi Illy
Questo questa necessità del riconoscimento affidato
Come dire
E avete sentito le varie commissioni a questo
Diritto di visita questo problema
Che canta lega la sfericità
E poi un altro velocissimo testo
Sempre di Cantet
Dalla dal dal dal dal dalla dallo stesso sul diritto e sul diritto pubblico
Testo famoso anche questo in cui si dice
Il male la violenza che si fanno sentire su un punto del nostro globo si fanno sentire anche da tutti gli altri qui veramente il tema della mondializzazione interviene con un'impressionante capacità di previsione
Male violenza in un punto lontano che tornano e diventano come dire quindi elemento di una
Costituzione mondiale della storia e sui tetti delle sue connessioni
Intorno a questi elementi non ho bisogno di dirlo fra molti addetti ai lavori
L'umanizzazione della storia fondo
Quindi mondializzazione umanizzazione della storia procedono insieme
è c'è bisogno di aggiungere altro sentirsi parte dell'umanità non trattare mai un individuo come mezzo come mero mezzo
I principi fondamentali dell'etica kantiana
E quindi la libertà della critica della ragion pratica come
Principio costitutivo dell'umanità vera storia
Ma non dell'umanità di una storia qualsivoglia
Ma dell'umanità di quella storia nella quale la coscienza della sfericità del mondo
Obbliga e mette in rapporto
Gli uomini fra di loro
Nel necessario riconoscimento della loro umanità
Naturalmente è difficile non richiamare ed è su questo
Cioè
La dialettica del riconoscimento
E sono figure che tornano secondo me
Al di là delle costrizioni nei sistemi
Al di là delle costruzioni inesistente
Tornano con una impressionante forza analitica e che sono forse forse io dico quelle figure che
Rendono ragione e poi naturalmente qui c'è tutto un un discorso da aprire una dialettica complicata
E questo forte sforzo di rivalutazioni del
Della laicità del razionalismo occidentale
Del suo nuovo corso
Che sappiamo talvolta essere stato dissennatamente potente
Ma il loro se sempre anche potenza sennò non sarebbe
Il locus sempre invece girassero non sarebbe quindi inutile pentirsi dalla storia credo
Indicati capire perché pentirsi no Spino d'chiaramente
Ma per tornare al ragionamento principali quindi
Che cosa c'è nella nella nella dialettica del riconoscimento c'è c'è una un solo elemento che io voglio mettere tra i mille possibili in evidenti perché più legati naturalmente al nostro
è un altro discorso
C'è l'idea di una identità non statica e non bloccata in se stessa
Ognuno e se stesso autocontrollo dell'altro
Altro dell'altro
Un'identità che diviene
E che per Hegel quindici fieri dell'identità
Il primo
Io credo che tutti quanti noi avvertiamo che
In queste parole in queste connessioni
La parola laicità centrale
E si costituisce intorno a queste coordinate profonde diciamo così profonde perché tolte raccolte di peso
Da alcuni dei grandi passaggi della filosofia occidentale
Perché se non ritorniamo quelle fonti se non rivediamo il senso di quelle figure il rischio della stanchezza delle Sico secondo me tutto quanto presente
Difficile recuperarlo secondo me senza fare uno sforzo critico naturalmente per
Per ritornare a questi a questi punti
Che poi sarei Gallera
L'identità dell'Europa
L'identità della sua coscienza col cioè quella identità
Permanentemente differente su cercando lo l'orario da nel momento in cui ho cominciato e perché non voglio sforare
Allora sedicenne cercano ancora non volevo se volevo ricordare che l'avevano incominciato scusami perché se no non voglio sforare naturalmente
E allora dicevo in dove testi rappresenta in questa identità differente come sappiamo tema classico forte però
Diciamo l'origine della coscienza europea
Che nel divenire nel fieri
E l'idea della libertà
Ma
E questo testo secondo me va alla Pinetina prossima ricordato
In qualche modo le cose comunque si prendono anche loro connessione anche se il mio tema tutto diverso
Con la consapevolezza che Liala
Anche questa la conosciamo bene ma val la pena di ricordarla per dare Coppo diciamo questo
A questa sua Fondazione della Libertà nella nella identità che si rompe in lei stesse in diversità come anche dice
Che non è mai solo identica a se stessa così comincia il mondo
Così la coscia l'Europa prende coscienza di se stessa e non mi dice e non mi ha lungo qui su i passaggi e le forme dalla polis allo Stato
Nel quale questo avviene
Ed è che il dice
Nella piena consapevolezza della funzione del cristianesimo in questa fondazione
Dei sacra Lizza della storia
In questa identità che si rompe nella differenza
Diciamo trinitaria mentre si potrebbe dire nel senso che e che l'ha avuto negli scritti giovanili estrema attenzione al Trinità di Isma'cristiano
E quindi naturalmente al tema dell'incarnazione contrapposto alla unicità con la un maiuscola
Di altre religioni i
E quindi la consapevolezza perfetta che questa idea di libertà e questa fondazione moderna se volete anche diciamo la parola della laicità
A
Un antecedente preciso
Nell'epoca cristiana nell'epoca cristiana scrive Hegel lo spirito divino è venuto nel mondo ha preso il suo posto nell'individuo che ora è completamente libero a inserì la libertà sostanziale
Questa è la conciliazione dello spirito soggettivo con quello oggettivo lo spirito e unificato col suo concetto
In cui si era sceso in direzione della soggettività
Che vuol dire come sicuri chi siamo velocemente commentare questo testo
E solamente naturalmente prendendo coscienza di questo grande passaggio
In Hegel costante cioè la funzione della cristianità del cristianesimo
Naturalmente sappiamo poi tornerò su questo punto velocemente soprattutto nella sua
Lettura riformata nella sua lettura luterana almeno largamente gli scritti teologici giovanili di Hegel
Ma quello che ci importa è questa come dire questo sport soldi
Immettere nel finito nel relativo
Il senso della libertà e della responsabilità
Immettere lì dentro
Farsi cioè che questo abisso della libertà
Perché in fondo tutto il testo è un tentativo di come dire di
Di mettere insieme
La libertà e la costituzione del mondo storico di sottrarre l'abisso della libertà al rischio dell'assoluto sradicamento
Che il problema della modernità simboli
Questi mi paiono i termini della
La forma nella quale il discorso si presenta col piccone
Questo passo breve che ho letto sul significato dell'epoca cristiana cioè su questa conciliazione questo
Questo spirito divino che è venuto nel mondo è tutto fuorché una sacralizzazione della storia
Tutto fuorché una sacralizzazione della storia
E l'affidamento al
Alla stessa contingenza umana
E il senso della libertà e del senso della responsabilità
Questo è il punto fondamentale in questa chiave questo testo valletto
E che per questo che
Il tema dello sradicamento si accompagna secondo me del
Lo sa in anticipo
Che l'abisso della libertà e
Moderna di questa libertà che si è fatta mondo
Il nichilismo
Ho la possibilità del nichilismo
Questa libertà che e fondata negando il fondamento
Che è fondata negli
Nello sradicamento dissi questo è il divenire
Questo è il fieri
E l'impossibilità di come dire assumere un confine esterno Alfieri un recinto del sacro all'interno della storia ecco perché io dico
Cristianesimo riformato e diciamo
Allora la domanda è
E possibile assumere ancora a questo punto di vista per rispondere alle tematiche del fondamentalismo contemporaneo questa visione della modernità
Naturalmente io credo che si debba fare i conti
Con la critica del moderno
Bisogna fare i conti con quella critica del moderno che ha
E
Io lo dico con non per creare la premessa di una come dire Latteria della rissa la premessa di una finale risposta positiva
Ma perché lo avverto come un problema
Ecco perché mi pare che sia difficile semplicemente rifugiarsi nelle forme nelle quali
Il moderno e la libertà dei moderni
Sono state pensate
Quindi la critica bisogna fare i conti con la critica del moderno
Con la fragilità di quel fondamento non fondamento
Non per caso ogni c'è
A questa identità che si fa diversità risponde con il non identico
Cioè all'origine c'è la forza ce la potenza
E quindi questo nesso fra identità e diversità che che garantisce il divenire nel garantisce il senso del divenire perché mette il senso del divenire nel principio della libertà
Viene messo in discussione
Ora rispetto alla critica del moderno
Qui
Ho sentito accenti che condivido
Sì ho capito sì o se sono riuscito a seguire bene naturalmente che quelle cose vanno lette rilette risulti egli studiate
In fondo come si cerca di rispondere alla a quella critica del moderno che ne abbiamo sentito e che sentiamo per esempio continuamente nella lettura di Benedetto sedicesimo
E possibile ricostruire un recinto del sacro
Dove siano custoditi i valori
Cioè possibile ricostituire questo assoluto fuori del relativo
La con questo assoluto fuori del relativo entra in radicali Chrissie la laicità dei moderni
Io credo che da questo punto di vista
E resa così nel suo insieme capisco che le sfaccettature le analisi e le e le specificità possono essere tante e una visione profondamente regressiva della moderna
Perché come dire coglie questo nesso questa potenzialità nichilisti cade l'abisso della libertà
E non coglie la capacità costruttiva l'abisso nella libertà nella scena globale
Questo mi pare il punto
Quale poi possa essere questa capacità costruttività
Dell'abisso della libertà nella scena globale naturalmente un problema che rimane apertissimo e su cui credo che la filosofia contemporanea stia propri cominciando veramente a riflettere questo mi pare
Sottocampo strettamente
Il notaio
Ma è giusto così anziano abbinata
Allora
Il rischio di questa visione
E secondo me
Che la lotta al fondamentalismo venga fatto torna in fondo con un altro fondamentalismo
Che lotta al fondamentalismo venga svolta appunto attraverso questa
Rissa tra Lizza azioni
Di un recinto della storia dove sono custoditi i valori
Che diventano la garanzia che il mondo possa continuare
Quindi una visione per certi aspetti terribilmente catastrofica da un certo punto di vista
E allora in questo quadro come proporsi siamo provare a a ricollocare le nostre categorie di comprensione io metto velocemente a fuoco ma molto velocemente due grandi punti quindi mi scuso dell'approssimazione da un lato credo due punti voglio mettere in evidenza qui prima di qualche battuta conclusiva
Anzitutto non ci confrontiamo con due letture del moderno io lei indicherei come
La lettura della
Se vogliamo mettere una contrapposizione di Autori Leavitt Blumer Merk
Cioè moderno come progressivo indebolimento di categorie teologiche
Per cui a un certo punto questo asciugamento progressivo questo indebolimento progressivo conduce nel niente
E mette la libertà a contatto diretto con il nulla
E invece questo sforzo di autolegittimazione della modernità
Che non vuole essere almeno nelle mie intenzioni e certamente nelle intenzioni di molti degli autori che l'hanno sostenuto una visione un po'con ricca
Noi ci dialettica cioè che dentro
La nascita del moderno tende a valorizzare le potenze del moderno
Che sono le grandi parole che hanno formato il governo il il moderno libertà uguaglianza fraternità
I temi le forme politiche le costituzioni le garanzie e i diritti
Perché poi il moderno sì lo immobilizza diamo in una parola astratta rischiamo di non vedere la la complessa fenomenologia del modello dentro la quale tutte queste cose ci sono
Io resto problematica mente aperto sul tema ma mi domando se i diciamo pur questo sforzo di specificazione della Fenomenologia del moderno oggi nella condizione nuova nella condizione di un'attualità
Che deve fare i conti con forme inedite e anche con forme di convivenza inedite non vadano al massimo potenziate
Non unificante negativo
Non immobilizzate nella negatività di una critica che
Vede nel moderno diciamo soltanto
Finale
Indebolimento e quindi la finale rottura con la forza dell'origine e allora dice come facciamo a tornare all'origine
E la scorciatoia come dire della custodia dei valori
Di un luogo dove i valori vengono custoditi
Ma che speranza ci sarebbe per l'umanità se le cose stessero così
E naturalmente io qui colgo finisce nella lettura del messaggio cristiano che è stato dato
Nella relazione sull'uscio di prima
Una un tutta un'altra strada è tutta un'altra potenzialità di analisi di questo stesso tema
L'altro accenno che volevo fare e
Al contributo della riforma protestante alla definizione della libertà dei moderni in un fatto già cenno riferendomi alla lettura di Hegel
Molto presente il bellissimo saggio di Sergio Rostagno su questi temi
Non faccio altro che ricordare elencare qualcuna delle sue conclusioni
La sua lettura del il contributo della riforma luterana restrizione della libertà dei moderni perché va nella direzione di questo ragionamento ecco perché
Colgo questo passaggio crearci accettare la sfida della contingenza
La relatività della creatura
Assunta nel suo valore positivo tutto il dibattito sul relativismo al dibattito sul relativismo ha un senso se noi
In chiudiamo il moderno nella sua negatività in chiudiamo in chiudiamo il relativo nella sua negatività
Se intendiamo il relativo nella sua negatività e allora cioè
Qualcuno poi un po'ironicamente ma fino a un certo punto ricordava il contrario di relativismo e assolutismo nel male convegni
Per farci un po'rimettere con i piedi a terra alcuni problemi perché se no la cosa diventa elementi e allora per
Dedicare proprio gli ultimi minuti acquista a una breve conclusione che non è una conclusione come capite bene ho cercato di
Se mi è riuscito di impostare
La possibilità anche di una discussione quindi io lascio un po'tutta aperta la
Diciamo le cose del nelle conclusioni voglio fare due o tre annotazioni telegrafica
Evidentemente non non è più sufficiente un'interpretazione come dire ridotta della laicità oggi
Consente all'interno di un confine sia ben chiaro fondamentali importantissimo come quello della
Della distinzione fra religione e politica ma abbiamo bisogno di altre parole Caroli riconoscimento responsabilità libertà garanzia dei diritti
Intanto perché non è più possibile che sia sufficiente quella distinzione perché è stato detto credo che sia stato detto anche stamattina
Consideriamo questo abbastanza pacifico perché la risposta alle origini del moderno la risposta obesi ama della separazione tra privato e pubblico per superare diciamo
La catastrofe delle guerre di religione non è più una risposta attuale perché sappiamo tutti quanti che dello Stato in democrazia
Il problema non è
Rimane nella mia coscienza e la dimensione pubblica la dimensione neutrale le cose si mescolano
E si mescolano perché perché la democrazia ha bisogno di uno spazio pubblico è quello che i nove se non non c'è
E non ci poteva essere e quindi la la separazione secca tra pubblico e privato le le pagine di cos'è l'ex su queste cose sono naturalmente fondamentali come assedi risposta alla alle lotte alle guerre civili di religione
E risposte importanti alle guerre civili Fondazione lo Stato moderno non è più sufficiente oggi non è più sufficiente oggi per l'ampiezza
Della della della recita dell'ampliamento della dello spazio pubblico
Perché
E sia ben chiaro io verso la bio politico tutte le diffidenze di questo mondo
Però devo riconoscere che
Mette in in evidenza un punto e cioè che la vita non è che pubbliche sono privati privatezza non può più restare fuori dalle forme
E quindi il tema si complica ecco perché
Laicità se vogliamo ridare dita questa parola dobbiamo fare un enorme lavoro di ricostituzione dei suoi significati e non di immaginare semplicemente che la sosteniamo difendendo né
Quelli che pure sono cardini come poniamo la differenza distinzione il senso delle risse non ci basta più questo è sicuro perché il livello della dello scontro su questi punti e è andato assai avanti
E la riflessione se non vuole rimanere riflessione accademica che semplicemente ricorda il passato di ricercare deve provare ad adeguarsi a questo livello della cosa della del del della recessione
E quindi l'ultimissima
Riflessione che voglio fare
E che
E questo tocca diciamo il tema che ho appena sfiorato qua e là
Abbiamo detto un'altra potenzialità dello spazio globale
E ho letto Kant soprattutto per individuare quali l'avvio di una riflessione sulla potenzialità dello spazio mondiale io credo che questo sia il problema attuali
Dal momento che la scena globale non è esorcizzato bile
Il tema che abbiamo eccome attuare a quest'altro livello e cioè in una dimensione ignota assolutamente ignota
Perché siamo oltre lo Stato perché siamo contro le forme classiche della politica forse siamo oltre le forme classiche della democrazia
Siamo in un mondo otto le vecchie categorie ci servono e non ci servono nessuno le vuole buttar via
Ma non sono più sufficienti
Per fare un solo riferimento diciamo agli studi che dato facendola in questi ultimi anni l'impressione netta Hickey la rottura di tutti i confini disciplinari che si è verificata
è il riflesso della crisi dello Stato nazione
Perché tutte le categorie di analisi anche quelle che abbiamo utilizzato stasera in parte erano legate alla forma dello Stato nazione
Non tramontato ma in crisi l'esclusività di questa forma tutti i confini disciplinari sono rotti
Il tema è come ricostituire le commissioni le agende di ricerca si potrebbe dire in un mondo che cambia io credo che la laicità come grande tema del riconoscimento delle differenze
Non si sottragga a questa necessità
Grazie davvero Alfonso De Giovanni per questa relazione appassionata e appassionante c'era
Posso dire dal punto di vista del benessere del convegno ci ha confortato sul fatto che il nodo della laicità non è una dei tanti problemi
Che ma è veramente un fulcro in cui si incrociano i problemi del nostro tempo rosso da Giovanni c'era illustrato riportandoci anche a parole antiche e tra l'altro mettendo per il richiamando punto tutto il tema della modernità ma il tema
Di una visione dialettica della laicità ecco anch'non vista non solo storicamente ma anche storicamente della lotta con il termine chiave mi sembra col quale anche concluso che era già emerso
Nella relazione sponsor Ruggeri del riconoscimento e come sembra un termine di estrema importanza di antica tradizione di grande peso ma di estrema importanza e un altro elemento che con la rapidissima mente
Proprio questo mettere in relazione lari emergenza dei fondamentalismi con questo non dovrebbe generare alla sparizione del fondamento cioè il fondamentalismo come surrogato di ripiego
Di un fondamento che non c'è più e non si vuole più e però di cui non sopporta l'assenza non ci si misura con questa assenza
Io ho fatto un colpo di mano qualcuno se n'è accorto altri no rispetto alla scaletta dei lavori ma mi era sembrato veramente un peccato interrompere la concentrazione
E per cui facciamo adesso un quarto d'ora di intervallo poi ci ritroviamo per la discussione grazie