Intervista a Khaled Fouad Allam sulla crisi mediorientale e sull'Afghanistan

Nel giorno in cui il parlamento dibatte sulla proroga delle missioni militari italiane in Afghanistan
C'è l'informativa del ministro D'Alema sulla crisi mediorientale parliamo con Khaled Fouad Allam parlamentare dell'Ulivo è intervenuto intanto questa mattina sulla questione Afghanistan per dire cosa
Per dire che io non ho non ho dubbi nella scelta fra il rischio di ritorno di una tirannia è
E la protezione di un Paese che si avvicina alla posizioni uno spazio democratico io voto ti aiuta ovviamente la posizione e la crescita di uno spazio democratico anche se questo spazio democratico e molto fragile
Ed è molto difficile ecco a me mi vengono sempre in mente quell'immagine terribile dello stadio di Kabul quando questa Donadi qui non ne verremo mai il volto
Fu ammazzata come si ammazzano i i cani gli animali con questi riti di morte correttive che sono un po'che era un po'il simbolo un po'della del del totalitarismo ecco dello Stato tra tra Libano e Nina in Afghanistan quest'immagine io non vorrei più rivederlo edilizio e che si non
Aiutiamo questo pesa costruirà consoliderà posso consolidare neoministro spazio democratico e il ritorno visto l'avanzata che fanno lire trentatré bagni
Di un di questo totalitarismo questo voluto evidenziare e su questo l'Afghanistan va al di là della questa la questione dell'Afghanistan geograficamente e politicamente parlando
L'Afghanistan è una linea di confine veramente fra la tirannia alta del totalitarismo e la libertà e la democrazia dei popoli fa un po'impressione che uno
Una delle icone dei pacifisti italiani Gino Strada abbia rimpianto quel periodo in una recentemente
Sì più che impressione mi fa paura
Mi fa paura che una persona che ha chi conosce bene l'Afghanistan che ha vissuto lì possa possano affermare le cose che ha fermato ecco talvolta c'è anche del terrore nelle parole lo diceva rituale scrittore di San Polo
Ecco spero che sia soltanto una un errore da parte sua eco psicologicamente e psicologicamente parla parla parlando perché allora cosa dicevano ai a questi a questo popolo che è andato votare qualche mese fa che
Questa contro Play un un bel valzer che abbiamo sbagliato di carta straccia non si prendono così in giro i popoli
Sul Medioriente D'Alema le piaciuta la relazione va raccolta dei fatti però poi nel raccontare i fatti ovviamente ci si mette la linea politica del governo italiano una linea che tiene conto della straordinarietà della gravità del momento oppure no allora
Le le tensioni piacere o non piacere poi visto il contesto va al dire ecco di di questo di questo giudizio credo che è riuscito a sottolineare due cose che a me sono essenziale l'aspetto inedito ecco di questo tipo di violenza e le conseguenze
Ecco che potrebbe avere ad esempio Hezbollah sul monopolio della questione palestinese facendo una specie di operazioni congiungimento
G fa svolazzano a masse e dunque di un micidiale
Lavoro di propaganda e poi di un micidiale strumento di guerra che avrebbero di avere una vera destra di opera in opera deflagrazione
Sul tutto su tutto il Medioriente Medioriente anche perché il contesto proprio di la sottile atto benissimo e totalmente diverso di quello di
Di cinque anni fa e di dicendo dice mi fa l'altra cosa sul sentiti perché tutto è che ha ribadito effettivamente questa famosa
Dichiarazione risurrezione scusi del dell'ONU due mila cinquecentoquarantanove che ribadisce ecco il fatto che il libero doveva
Sbirri utilizzare con le milizie senza precisare il nome di sgola odio di altre e cosa molto importante perché è vero che è rimasto un testo una risoluzione punto basta come ce ne sono tantissime
Ecco in nel diritto internazionale ecco
Però si trova Stratta oggi visto la la situazione e la densità di Pero con le dita di questo conflitto adesso
E vorrei trovare uno strumento politico e al mio avviso lo strumento politico quello che dovrebbe riunire un po'Europa Stati Uniti artigli
Soggetti internazionale e quello diventerei ti dichiarare una conferenza internazionale
Sul Medioriente che si fa la promotrice ecco di questa risoluzione che obbliga le parti in gioco a negoziare il disarmo perché il disarmo e la condizione ineccepibile la condizione politica e senza il quale non si può dei Cocer un bel niente
Oppure si negozia con le quesito poco tempo fa una specie di tregua un po'di pompo dirà e poi dopo qualche mese qualche anno si ritorna come nel gioco dell'oca dell'opera che sarà di di partenza manchiamo che la comunità internazionale l'alta
Manca oggi visto che non può più imporre la sua visione del mondo
Manca uno strumento politico in grado di far accettare
Ecco questo tipo di di di risorgere soluzione che sia fondamentale e a ragionare politicamente su questo ultima cosa giusto individuare
Nell'Iran e un partner con cui dialogare come in qualche modo è stato fatto anche nel G otto e sembra anche grazie all'attività dell'Italia o meglio come rapportarsi ad un partner come diranno diamogli bisogna
è complicato perché guardando una carta geografica è evidente che comunque nella relazione esempio Iran Iraq c'è una relazione storica culturale antropologica
Girare destinata comunque a diventare un attore regionale di prima importanza questo non lo non lo dica a nessuno il pollame quello tipo diranno
Quello tipo di governo quello tipo decisivo Siro uscivo di matrice radicale un bel problema per la comunità internazionale
Sì è uno scisma o che si aprirà alle condizione richieste chiede dagli dal popolo iraniano poste stesso cioè e di un Iran Air
Democratico e libero e ovvio che le cose potranno andare per per per meglio però mi sembra evidente che non ci siamo ancora