01 OTT 2002

TPI: Il presidente croato Stepjan Mesic depone contro Milosevic

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 3 ore 52 min

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Il presidente della Croazia accusa Milosevic di aver instaurato illegalmente un regime sanguinario in nome della Grande Serbia e racconta come è stato attuato il golpeL'Aja, 1° ottobre 2002 - Ha prestato giuramento questa mattina davanti alla Terza Corte del Tribunale Penale Internazionale per la ex Yugoslavia il presidente della Croazia, Stjepan Mesic che ha deposto contro l'ex presidente serbo Slobodan Milosevic.Il presidente croato ha raccontato nei dettagli come l'imputato abbia assunto illegalmente il controllo sulla Banca Nazionale, sulla JNA e su tutte le istituzioni federali, orchestrando un colpo di stato 'strategico'Il teste dell'accusa ha chiarito che Milosevic ha assunto il potere sulla SFRY mentre Mesic era presidente di turno della Presidenza federale prendendo il controllo su esercito, Banca nazionale, apparati burocratici per realizzare le mire espansionistiche della Serbia.

Mesic ha inoltre spiegato che l'ex presidente serbo ha creato e mantenuto una rete di potere appoggiando persone a lui fedeli in tutti i punti-chiave e defenestrando chiunque cercasse di opporsi alla sua egemonia.La tanto attesa deposizione del presidente croato ha quindi sostanziato le accuse avanzate dalla Procura Onu sulla costituzione di una 'joint criminal enterprise', impresa criminale organizzata, con il solo scopo di creare una Grande SerbiaIl teste ha inoltre spiegato come e perché l'esercito e le istituzioni federali hanno deciso di appoggiare tale disegno criminale e ha ribadito le denunce alla comunità internazionale che avrebbe potuto intervenire tempestivamente ed evitare la più sanguinosa guerra della moderna storia europea dopo la Seconda Guerra Mondiale.Domani si prevede un controinterrogatorio dai toni piuttosto caldi.

Probabilmente Slobodan Milosevic cercherà di screditare il teste andando a scavare nella sua lunga carriera politica.

Il disegno per la Grande Serbia e il controllo illegale delle istituzioni federali"Mi era piuttosto chiaro che Milosevic voleva creare una Grande Serbia dalle ceneri della Repubblica Federale Yugoslava", ha affermato in aula il secondo testimone dell'accusa nella fase del processo a carico di Slobodan Milosevic riguardante Croazia e Bosnia ErzegovinaIl presidente croato ha chiarito che l'ex uomo forte di Belgrado ha preso il potere tramite una serie di violazioni della costituzione e delle leggi federali, attuando un vero e proprio "colpo di stato".Mesic ha inoltre chiarito che Slobodan Milosevic controllava l'esercito federale, nonostante fosse presidente della Serbia, controllando la Banca Nazionale della SFRY.

"Lei sostiene signor Mesic - ha chiesto dal banco dell'accusa Geoffrey Nice - che la Banca Nazionale finanziava l'esercito della Federazione Yugoslava e che tale banca era sotto il controllo di Slobodan Milosevic, è corretto signor Mesic?""Sì, è corretto", ha confermato il presidente croato aggiungendo che "la guerra è stata finanziata dalla Banca Nazionale, mi riferisco alla guerra per la creazione di una Grande Serbia"Il golpe di Milosevic Stjepan Mesic ha spiegato davanti alla Terza Corte del TPIY come l'ex uomo forte di Belgrado ha attuato il "colpo di stato" nel 1991.Nell'anno in cui Mesic era presidente di turno della Presidenza della SFRY - Socialist Federal Republic of Yugoslavia - Slobodan Milosevic, allora presidente della Serbia, ha preso il controllo della Banca Nazionale federale.

Con i soldi della Banca Nazionale e delle riserve di valuta estera che provenivano in particolare dalle casse della Croazia, lo stato con maggior turismo, Milosevic ha finanziato l'esercito federale, utilizzandolo "per perseguire i suoi personali obiettivi" Mesic avrebbe dovuto avere il controllo de jure sulla JNA - l'esercito federale, in quanto presidente della Presidenza, un organo collegiale.

Stando a quanto ha raccontato oggi in aula Milosevic aveva però assunto il controllo de facto sull'esercito federale, pur essendo presidente della Serbia.Slobodan Milosevic, secondo quanto affermato nell'atto d'accusa confermato oggi in aula dal presidente croato, ha quindi assunto il controllo delle strutture parallele a quelle costituzionali e delle istituzioni federali yugoslave che si trovavano fisicamente nella capitale serba.Stando alla testimonianza di Mesic, Milosevic ha attuato un vero e proprio putsch, assumendo illegalmente il controllo su tutte le importanti istituzioni federali, che sono diventate una sorta di appendice del governo serbo.

Per mantenere una legalità di facciata, l'imputato ha fatto quindi in modo di avere tutti 'uomini di fiducia' nei posti-chiave della Federazione, defenestrando tutti coloro che si opponevano ai suoi progetti espansionistici per la creazione di una 'Grande Serbia'.La JNA decise di appoggiare Milosevic"L'esercito - ha spiegato Mesic - era interessato a trovare uno sponsor e lo hanno trovato in Slobodan Milosevic perché hanno ritenuto che lui potesse essere colui che sarebbe riuscito ad avere il controllo sulla maggior parte del territorio e quindi sarebbe stato in grado di mantenere l'esercito stesso.

Per questo motivo - ha chiarito - hanno deciso, a partire dai più alti ranghi, di appoggiare la sua politica e obbedire ai suoi ordini".Se la comunità internazionale fosse intervenuta in tempo si sarebbe evitata la guerraIl presidente croato Stjepan Mesic ha inoltre ribadito, nell'aula in cui Slobodan Milosevic è giudicato per crimini di guerra, genocidio e crimini contro l'umanità, le denunce già avanzate durante il periodo in cui è stato presidente di turno della Presidenza della SFRY."Se le forze internazionali fossero intervenute quando era chiaro che Slobodan Milosevic aveva intenzione di occupare la Bosnia Erzegovina e la Croazia, non ci sarebbe stata la guerra", ha affermato Mesic.La Grande Serbia e il ruolo di Tudjiman.

L'incontro di Karadjordjevo Il teste ha inoltre chiarito i retroscena dell'incontro di Karadjordjevo, in Serbia, tra Milosevic e Franjo Tudjman il 25 marzo 1991.

Mesic ha affermato che Tudjman e Milosevic hanno raggiunto un accordo per "la spartizione della Bosnia Erzegovina".

Secondo l'accordo, Milosevic avrebbe proposto la spartizione della Bosnia in modo che la Croazia potesse entrare in possesso di una parte della Bosnia e la restante 'porzione' doveva essere considerata Serbia.

Il teste ha rivelato che si è trattato di una spartizione sulla carta e che Tudjman "ha cambiato idea dopo l'incontro, evidentemente Milosevic deve averlo convinto", ha affermato il teste che forse ricorda con affetto il presidente croato deceduto il 10 dicembre del 1999.

L'attuale presidente croato ha ricordato che Tudjman gli ha raccontato quanto avvenuto nell'incontro con il presidente serbo e ha affermato che Milosevic ha dichiarato: "Franjo, tu prendi la Croazia Turca e io mi prendo il resto".

L'annessione della 'Croazia Turca', ovvero la Bosnia Occidentale, era un sogno a lungo covato dal presidente croato, quindi non deve essere stato difficile per Milosevic convincerlo della 'validità' della sua causa.Mesic ha inoltre fatto luce sul ruolo del ministro della Difesa federale Kadijevic, indicato nell'atto d'accusa, depositato dalla Procura ONU, come uno dei partecipanti alla 'joint criminal enterprise' organizzazione criminale organizzata, per l'eliminazione dei non-serbi dalla Croazia.

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  • Questioni procedurali

    <br>Indice
    0:00 Durata: 5 min 58 sec
  • Stepjan Mesic, interrogatorio dell'accusa

    0:05 Durata: 1 ora 12 sec
  • Proiezione video con discorso di Slobodan Milosevic sulla Grande Serbia

    1:06 Durata: 8 min 13 sec
  • Stepjan Mesic, interrogatorio dell'accusa

    <br>[Aggiornamento]<br>
    1:14 Durata: 12 min 51 sec
  • Stepjan Mesic, interrogatorio dell'accusa

    <br>[Aggiornamento]<br>
    1:27 Durata: 1 ora 20 min
  • Stepjan Mesic, interrogatorio dell'accusa

    <p><p><strong>Link:</strong><p> Le trascrizioni delle udienze<p> Non c'è Pace Senza Giustizia [NPWJ] <p> 24 maggio 1999 - Formalizzati i capi d'accusa nei confronti di Milosevic<p> Tribunale Penale Internazionale per la ex -Yugoslavia [ICTY - TPIY] <p><p> North Atlantic Treaty Organization [NATO]<p> Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa [OSCE]<p> Human Rights Watch<p><p> La battaglia radicale per l'istituzione del Tribunale ad hoc per i crimini nella ex-Yugoslavia (1993) <p> La campagna del Prt per l'incriminazione di Milosevic<p> Dossier Milosevic<p> Balcani: una cronologia<p><p><strong>Dall'archivio multimediale</strong><p> <strong>Capodanno 1992</strong> - Pannella in trincea ad Osijek con le "brigate della nonviolenza" <p> <strong>Antonio Russo</strong> - Le corrispondenze dal Kosovo<p> I radicali, Milosevic e la politica estera italiana<br><p><p><strong>Servizi correlati</strong><p> 27 settembre 2002 - Emma Bonino smentisce Milosevic<p> 26 settembre 2002 - Milosevic tira in ballo anche Emma Bonino<p><br>
    2:47 Durata: 1 ora 4 min