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New media, nuove professionalità e informazione.
Studiosi, giornalisti ed esperti del settore si sono confrontati nel convegno "Professione Giornalista: Nuovi Media, Nuova Informazione"Montesilvano (Pe), 24 novembre 2001- Durante il convegno "Professione Giornalista: Nuovi Media, Nuova Informazione", organizzato per la Federazione Nazionale della Stampa Italiana dalla giornalista Fiorella Gentile, a conclusione del 23° Congresso Nazionale della Stampa Italiana, antropologi, studiosi ed esperti del settore si sono confrontati sui nuovi modi di fare informazione in relazione ai new media.Nella … sessione mattutina, un'introduzione ai lavori pomeridiani, sono stati affrontati i temi inerenti alla comunicazione multimediale e multicanale, evidenziando le potenzialità offerte dai vari protocolli.
Prevedibilità della notizia e villaggio globaleAl convegno è intervenuto tra gli altri l'allievo di Marshall McLuhan (lo studioso che ha coniato la definizione 'villaggio globale'), Derrick de Kerckhove.
L'antropologo ha spiegato come le nuove tecnologie offrano la possibilità di prevedere la notizia non solo nell'immediato o nel passato, ma anche nel futuro, andando così a scardinare i concetti di spazio e tempo cartesiani, nella realizzazione concreta di uno spazio-tempo multidimensionale e relativo.
"La globalizzazione - ha evidenziato de Kerckhove - non è una cosa che riguarda la finanza e l'economia, ma la psicologia, lo stato mentale e la percezione.
Per questo è interessante studiare i punti di intersezione tra i vari media".
Una di queste "configurazioni ibride tra i vari media" è, secondo l'allievo di Mc Luhan, "il rapporto tra stampa e Internet, che esiste ed è molto produttiva per tutte e due.
La creazione di mondi virtuali senza una base materiale attraverso l'intersezione dei vari piani di realtà, dà la possibilità di una prevedibilità approssimativa di alcuni effetti di questi media.
Era prevedibile l'attacco dell'11 settembre, la caduta del muro di Berlino, ecc.
La prevedibilità della notizia, non solo nel passato e col senno di poi o nell'immediato, arriva oggi.
Siamo ad un cambiamento radicale del concetto dello scorrere del tempo".Con le nuove tecnologie si inverte il rapporto ipotizzato da Orwell tra Grande Fratello e cittadino Paolo Vigevano, ricordando brevemente la sua esperienza pionieristica con Radio Radicale che "è on line da 25 anni" perché "negli anni 70 trasmettere in diretta 24 ore su 24 significava essere già on line", con Agorà Telematica e con il sito e l'archivio multimediale di radioradicale.it, ha chiarito che "l'on -line è una vecchia storia che si realizza attraverso strumenti diversi di cui Internet è un aspetto".Riagganciandosi alla definizione di de Kerckhove, il capo della segreteria tecnica del Ministero per l'Innovazione e le Tecnologie, ha affermato che "le nuove tecnologie sono la capacità di prevedere il futuro, di prevedere non tanto la tecnologia ma come mettere a disposizione del cittadino nuovi servizi sempre più vicini alle esigenze del cittadino.
Il grande processo di trasformazione che è avvenuto è stata la trasformazione progressiva" grazie all'evoluzione dei mezzi di comunicazione "dei servizi che si realizzavano attraverso i mezzi di comunicazione di massa da simulazione di servizio" a "servizio vero e proprio".
Questa, secondo Vigevano, è "la sfida che va affrontata con strumenti adeguati, non con politiche di annunci", su questo il governo sta "lavorando molto".
"La web-tv di Radio Radicale è ancora oggi una delle più importanti al mondo in termini di massa di dati e di informazioni che riesce a mettere a disposizione".
La web-tv, ha precisato, si differenzia nettamente dal broadcast televisivo trasposto sulla Rete e in termini di esigenze future è la soluzione migliore.
Insomma, per Vigevano, è stato "invertito il rapporto che Orwell aveva ipotizzato tra il Grande Fratello e il cittadino" mediante la creazione di "tanti piccoli fratelli che possano assistere, grazie a questo sistema alle decisioni" della politica e del potere.
Internet come garanzia "di trasparenza della government"Informazione on-demandPaolo Ruffini e Matteo Montan hanno focalizzato i loro interventi sull'informazione on-demand, evidenziando le differenze nella creazione di contenuti che vengono diffusi via Internet, via e-mail o via Sms.
Per quanto riguarda l'informazione on-demand sul Web i contenuti, che possono essere elaborati da redazioni interne ai siti o da società esterne a cui vengono commissionati, offrono la possibilità consultare veri e propri archivi multimediali in cui la documentazione si coniuga con l'informazione giornalistica di attualità.
Montan ha spiegato che l'on-demand via posta elettronica ha come peculiarità la differenziazione dei contenuti e la richiesta delle informazioni direttamente dall'utente.
Tra le soluzioni, l'unica che per la quale è richiesto un pagamento direttamente dall'utente, è quella dell'informazione on-demand via Sms.
Nuovi scenari dell'informazioneCon il formarsi di nuove professionalità e nuovi scenari dell'informazione si ripropone la questione della regolamentazione delle figura giornalistiche e dei tentativi di definizione delle nuove figure professionali.
Se Antonio Velluto afferma che "la risorsa della multimedialità al servizio dei lettori non può trascurare la giusta remunerazione del lavoro, soprattutto quando è un lavoro meglio e più qualificato", Paolo Vigevano ribatte che "pensare di regolamentare oggi queste aree significa bloccare uno sviluppo" "Se i new media rimarranno esclusivamente degli esercizi di tecnologia rivolti al mercato - ha affermato Roberto Morrione - non avranno migliorato la qualità dell'informazione", mentre "con gli eventi che abbiamo di fronte c'è una buona opportunità di estendere le fonti, dare più informazione in tempo reale e quindi dare un servizio migliore al pubblico a livello mondiale"Manlio Cammarata ha evidenziato le differenze fondamentali che esistono tra informazione cartacea, peculiarmente testuale, e informazione on-line, ipertestuale al massimo grado, ammonendo sui rischi che derivano dal considerare l'una derivante dall'altra: "Pensare all'informazione su Internet come ad un'appendice del medium tradizionale non porta da nessuna parte".
Per questo è importante differenziare nettamente le professionalità del giornalista tradizionale e del giornalista on-line, il cui lavoro si sviluppa su una struttura verticale piuttosto che orizzontale del fare informazione.
"Internet in un certo senso è il trionfo del giornalismo in quanto professione della selezione e della valutazione delle notizie", ma per molti giornalisti, che secondo Vittorio Zambardino dovrebbero imparare a guidare le trasformazioni che si attuano su Internet, spesso la rete è vista come una minaccia o come "un fastidio, mentre invece è una grande opportunità professionale"Per Giuseppe Fumarola la "deontologia e l'etica del giornalista e dell'informatore non cambia" in base ai mezzi di comunicazione utilizzati, in quanto la selezione e la diffusione di notizie prevede una professionalità comune per tutti i mediaIn conclusione Sebastian Voss, parlando della sua esperienza nella prima tv tedesca e alla Bbc, si è dichiarato "felice, ascoltando il dibattito sulle figure professionali, "che in Germania la situazione sia molto diversa".
Studiosi, giornalisti ed esperti del settore si sono confrontati nel convegno "Professione Giornalista: Nuovi Media, Nuova Informazione"Montesilvano (Pe), 24 novembre 2001- Durante il convegno "Professione Giornalista: Nuovi Media, Nuova Informazione", organizzato per la Federazione Nazionale della Stampa Italiana dalla giornalista Fiorella Gentile, a conclusione del 23° Congresso Nazionale della Stampa Italiana, antropologi, studiosi ed esperti del settore si sono confrontati sui nuovi modi di fare informazione in relazione ai new media.Nella … sessione mattutina, un'introduzione ai lavori pomeridiani, sono stati affrontati i temi inerenti alla comunicazione multimediale e multicanale, evidenziando le potenzialità offerte dai vari protocolli.
Prevedibilità della notizia e villaggio globaleAl convegno è intervenuto tra gli altri l'allievo di Marshall McLuhan (lo studioso che ha coniato la definizione 'villaggio globale'), Derrick de Kerckhove.
L'antropologo ha spiegato come le nuove tecnologie offrano la possibilità di prevedere la notizia non solo nell'immediato o nel passato, ma anche nel futuro, andando così a scardinare i concetti di spazio e tempo cartesiani, nella realizzazione concreta di uno spazio-tempo multidimensionale e relativo.
"La globalizzazione - ha evidenziato de Kerckhove - non è una cosa che riguarda la finanza e l'economia, ma la psicologia, lo stato mentale e la percezione.
Per questo è interessante studiare i punti di intersezione tra i vari media".
Una di queste "configurazioni ibride tra i vari media" è, secondo l'allievo di Mc Luhan, "il rapporto tra stampa e Internet, che esiste ed è molto produttiva per tutte e due.
La creazione di mondi virtuali senza una base materiale attraverso l'intersezione dei vari piani di realtà, dà la possibilità di una prevedibilità approssimativa di alcuni effetti di questi media.
Era prevedibile l'attacco dell'11 settembre, la caduta del muro di Berlino, ecc.
La prevedibilità della notizia, non solo nel passato e col senno di poi o nell'immediato, arriva oggi.
Siamo ad un cambiamento radicale del concetto dello scorrere del tempo".Con le nuove tecnologie si inverte il rapporto ipotizzato da Orwell tra Grande Fratello e cittadino Paolo Vigevano, ricordando brevemente la sua esperienza pionieristica con Radio Radicale che "è on line da 25 anni" perché "negli anni 70 trasmettere in diretta 24 ore su 24 significava essere già on line", con Agorà Telematica e con il sito e l'archivio multimediale di radioradicale.it, ha chiarito che "l'on -line è una vecchia storia che si realizza attraverso strumenti diversi di cui Internet è un aspetto".Riagganciandosi alla definizione di de Kerckhove, il capo della segreteria tecnica del Ministero per l'Innovazione e le Tecnologie, ha affermato che "le nuove tecnologie sono la capacità di prevedere il futuro, di prevedere non tanto la tecnologia ma come mettere a disposizione del cittadino nuovi servizi sempre più vicini alle esigenze del cittadino.
Il grande processo di trasformazione che è avvenuto è stata la trasformazione progressiva" grazie all'evoluzione dei mezzi di comunicazione "dei servizi che si realizzavano attraverso i mezzi di comunicazione di massa da simulazione di servizio" a "servizio vero e proprio".
Questa, secondo Vigevano, è "la sfida che va affrontata con strumenti adeguati, non con politiche di annunci", su questo il governo sta "lavorando molto".
"La web-tv di Radio Radicale è ancora oggi una delle più importanti al mondo in termini di massa di dati e di informazioni che riesce a mettere a disposizione".
La web-tv, ha precisato, si differenzia nettamente dal broadcast televisivo trasposto sulla Rete e in termini di esigenze future è la soluzione migliore.
Insomma, per Vigevano, è stato "invertito il rapporto che Orwell aveva ipotizzato tra il Grande Fratello e il cittadino" mediante la creazione di "tanti piccoli fratelli che possano assistere, grazie a questo sistema alle decisioni" della politica e del potere.
Internet come garanzia "di trasparenza della government"Informazione on-demandPaolo Ruffini e Matteo Montan hanno focalizzato i loro interventi sull'informazione on-demand, evidenziando le differenze nella creazione di contenuti che vengono diffusi via Internet, via e-mail o via Sms.
Per quanto riguarda l'informazione on-demand sul Web i contenuti, che possono essere elaborati da redazioni interne ai siti o da società esterne a cui vengono commissionati, offrono la possibilità consultare veri e propri archivi multimediali in cui la documentazione si coniuga con l'informazione giornalistica di attualità.
Montan ha spiegato che l'on-demand via posta elettronica ha come peculiarità la differenziazione dei contenuti e la richiesta delle informazioni direttamente dall'utente.
Tra le soluzioni, l'unica che per la quale è richiesto un pagamento direttamente dall'utente, è quella dell'informazione on-demand via Sms.
Nuovi scenari dell'informazioneCon il formarsi di nuove professionalità e nuovi scenari dell'informazione si ripropone la questione della regolamentazione delle figura giornalistiche e dei tentativi di definizione delle nuove figure professionali.
Se Antonio Velluto afferma che "la risorsa della multimedialità al servizio dei lettori non può trascurare la giusta remunerazione del lavoro, soprattutto quando è un lavoro meglio e più qualificato", Paolo Vigevano ribatte che "pensare di regolamentare oggi queste aree significa bloccare uno sviluppo" "Se i new media rimarranno esclusivamente degli esercizi di tecnologia rivolti al mercato - ha affermato Roberto Morrione - non avranno migliorato la qualità dell'informazione", mentre "con gli eventi che abbiamo di fronte c'è una buona opportunità di estendere le fonti, dare più informazione in tempo reale e quindi dare un servizio migliore al pubblico a livello mondiale"Manlio Cammarata ha evidenziato le differenze fondamentali che esistono tra informazione cartacea, peculiarmente testuale, e informazione on-line, ipertestuale al massimo grado, ammonendo sui rischi che derivano dal considerare l'una derivante dall'altra: "Pensare all'informazione su Internet come ad un'appendice del medium tradizionale non porta da nessuna parte".
Per questo è importante differenziare nettamente le professionalità del giornalista tradizionale e del giornalista on-line, il cui lavoro si sviluppa su una struttura verticale piuttosto che orizzontale del fare informazione.
"Internet in un certo senso è il trionfo del giornalismo in quanto professione della selezione e della valutazione delle notizie", ma per molti giornalisti, che secondo Vittorio Zambardino dovrebbero imparare a guidare le trasformazioni che si attuano su Internet, spesso la rete è vista come una minaccia o come "un fastidio, mentre invece è una grande opportunità professionale"Per Giuseppe Fumarola la "deontologia e l'etica del giornalista e dell'informatore non cambia" in base ai mezzi di comunicazione utilizzati, in quanto la selezione e la diffusione di notizie prevede una professionalità comune per tutti i mediaIn conclusione Sebastian Voss, parlando della sua esperienza nella prima tv tedesca e alla Bbc, si è dichiarato "felice, ascoltando il dibattito sulle figure professionali, "che in Germania la situazione sia molto diversa".
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