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Montesilvano (PE), 20 novembre 2001 - La sessione pomeridiana della prima giornata di lavori del XXIII Congresso Nazionale della Stampa Italiana ha continuato a vivere sull'onda dell'emozione delle notizie provenienti dall'Afghanistan con la morte di Maria Grazia Cutuli, l'inviata del Corsera uccisa insieme ad altri tre reporter in una imboscata nella strada da Jalalabad a Kabul.Ottimismo per il futuro degli enti di categoriaNello specifico i lavori congressuali sono stati caratterizzati dalle relazioni dei rappresentanti degli enti di categoria, Inpgi, l'istituto previdenziale, la Casagit, … l'istituto assistenziale.Entrambe le relazioni sono state improntante alla rivendicazione dell'ottima salute dei due enti ed all'ottimismo per il futuro.
Particolarmente soddisfatto, in particolare il presidente dell'Inpgi Gabriele Cescutti, che ha rivendicato la solidità dei bilanci dell'ente, che consente a pieno di titolo "di conservare il diritto alla privatizzazione".In particolare Cesciutti ha sottolineato che la solidità dell'Inpgi può garantire la sicurezza di percepire il trattamento pensionistico dell’Inpgi non soltanto agli iscritti che sono prossimi alla pensione, ma anche e soprattutto anche ai giovani, a coloro che al "traguardo pensione" sono ancora lontani 20 o 30 anni.Analoga fiducia nel futuro è stata mostrata da Andrea Leone, il presidente dell'ente di assistenza integrativa dei giornalisti, la Casagit.
Leone ha auspicato una sempre maggior collaborazione tra tutti gli enti della categoria, anche per razionalizzare e semplificare le tante tipologie di contribuzioni, ma ha soprattutto rivendicato al proprio ente un ruolo non imprenditoriale, bensì di solidarietà sempre pronta a sostenere qualsiasi associato in difficoltà.Del Boca difende l'OrdineDa segnalare nella sessione che ha dato il via al dibattito generale, l'intervento del Presidente dell'Ordine dei Giornalisti, Lorenzo Del Boca che ha anzitutto difeso l'organismo di categoria da quanti ne hanno in passato denunciato l'inutilità e l'arretratezza.Nel proprio intervento Del Boca si è particolarmente soffermato sulla sfida che ai giornalisti è posta dalle nuove tecnologie che non può essere nè sottovalutata nè trascurata.
"Dipenderà da noi se Internet diverrà un potente mezzo o un pericolo per la nostra professione e per la democrazia" - ha affermato.
"Non dobbiamo metterci in concorrenza con le nuove tecnologie - ha proseguito - ma dobbiamo impadronircene per non esserne preda".
Questo discorso però, è finalizzato da Del Boca a rivendicare un ruolo cruciale anche per il futuro per l'Ordine nazionale dei Giornalisti, respingendo le critiche di quanti fanno notare che negli altri paesi europei non esiste un analogo organismo di categoria: "Non mi sono mai posto il problema - ha replicato Del Boca - ma non c'è chirurgo che decida di amputare una gamaba per correre più forte, anche se questa soffre di artrosi".
Particolarmente soddisfatto, in particolare il presidente dell'Inpgi Gabriele Cescutti, che ha rivendicato la solidità dei bilanci dell'ente, che consente a pieno di titolo "di conservare il diritto alla privatizzazione".In particolare Cesciutti ha sottolineato che la solidità dell'Inpgi può garantire la sicurezza di percepire il trattamento pensionistico dell’Inpgi non soltanto agli iscritti che sono prossimi alla pensione, ma anche e soprattutto anche ai giovani, a coloro che al "traguardo pensione" sono ancora lontani 20 o 30 anni.Analoga fiducia nel futuro è stata mostrata da Andrea Leone, il presidente dell'ente di assistenza integrativa dei giornalisti, la Casagit.
Leone ha auspicato una sempre maggior collaborazione tra tutti gli enti della categoria, anche per razionalizzare e semplificare le tante tipologie di contribuzioni, ma ha soprattutto rivendicato al proprio ente un ruolo non imprenditoriale, bensì di solidarietà sempre pronta a sostenere qualsiasi associato in difficoltà.Del Boca difende l'OrdineDa segnalare nella sessione che ha dato il via al dibattito generale, l'intervento del Presidente dell'Ordine dei Giornalisti, Lorenzo Del Boca che ha anzitutto difeso l'organismo di categoria da quanti ne hanno in passato denunciato l'inutilità e l'arretratezza.Nel proprio intervento Del Boca si è particolarmente soffermato sulla sfida che ai giornalisti è posta dalle nuove tecnologie che non può essere nè sottovalutata nè trascurata.
"Dipenderà da noi se Internet diverrà un potente mezzo o un pericolo per la nostra professione e per la democrazia" - ha affermato.
"Non dobbiamo metterci in concorrenza con le nuove tecnologie - ha proseguito - ma dobbiamo impadronircene per non esserne preda".
Questo discorso però, è finalizzato da Del Boca a rivendicare un ruolo cruciale anche per il futuro per l'Ordine nazionale dei Giornalisti, respingendo le critiche di quanti fanno notare che negli altri paesi europei non esiste un analogo organismo di categoria: "Non mi sono mai posto il problema - ha replicato Del Boca - ma non c'è chirurgo che decida di amputare una gamaba per correre più forte, anche se questa soffre di artrosi".
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