L'intervista è stata registrata martedì 17 marzo 1987 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Carcere.
La registrazione audio ha una durata di 25 minuti.
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Da ieri i circa trecento direttori delle carceri italiane sono riuniti in tutto il Paese in assemblee permanenti nelle sedi degli ispettorati distrettuali per protesta are contro la risposta offensivamente riduttiva come loro stessi la definiscono che il governo intende dare alle loro richieste di adeguamento professionale ed economico
Dovrebbe infatti essere presentato al prossimo consiglio dei ministri un decreto legge che prevede un aumento lordo di circa centocinquanta mila lire mensili
Per uno stipendio che in media per un direttore di carcere con tredici anni di anzianità di servizio arriva a malapena alla milione e trecento mila lire
Ma la grave situazione di disagio che i direttori vogliono questa prima e clamorosa iniziativa denunciare a causa che vanno ben al di là delle pur sacrosante rivendicazioni economiche e che riguardano la necessità di una riforma complessiva dell'amministrazione carceraria e una maggiore dell'Grazia nella gestione di questo delicato settore attraverso la quale alla figura la ruolo delle direttore di carcere venga riconosciuta quella centralità che finora gli è stata negata
Nel pomeriggio di ieri ci siamo recati all'ispettorato distrettuale vicino al carcere romano di Regina Coeli dove erano riuniti in assemblea i direttori degli istituti di pena dell'azione
E abbiamo raccolto dalla loro voce una serie di testimonianze che ora ascolterete è stata Roberta Tortorici coordinatrice dell'Associazione nazionale direttori di carceri e direttrice del carcere di Velletri a spiegarci i motivi di questa iniziativa
Ma il direttore di carcere hanno indetto queste assemblee in tutti gli ispettorati unitaria siamo tutti riuniti in questo momento da Padova Messina-Palermo
Per protestare contro una farsa di decreto legge con la quale ci viene dato un'elemosina
Noi non riteniamo che la categoria i direttori di di carcere possa ulteriormente sopportare non solo una serie di norme che su a nostro sfavore per esempio il fatto che siamo controllati da tre tipi di magistrature diverse contemporaneamente perché è un fatto estremamente pesante
Non solo protestiamo quindi per questo non solo protestiamo perché ci sono i direttori Dini magistrati alla direzioni già in altri istituti di prevenzione Pina ma protestiamo anche per le nostre condizioni economiche dicevo decreto che è una beffa perché un aumento di centocinquanta mila lire al mese al massimo non risolve le nostre condizioni economiche anzi rimaniamo a un livello bassissimo di retribuzioni non pensiamo che sia dignitoso per un paese civile e trattare in questo modo delle persone che svolgono un lavoro tanto difficile anche tanto pericoloso
Ecco io vorrei che foste voi a far capire a chi ci ascolta che probabilmente non è molto informato sulla tipo di lavoro che svolgete sulle condizioni in cui viene svolto a raccontarci che cosa significa appunto essere direttore di un istituto di pena in Italia
E a che condizioni viene svolto questo lavoro che penso siano lampante come scandalose quasi
Ma fare il direttore del carcere significa occuparsi di una serie di problemi i più variegati dall'amministrazione contabile cioè dal maneggio di denaro pubblico che non è irrilevante in un carcere anzi
Si tratta di svariate centinaia di milioni anche per un piccolissimo istituto come può essere il mio
In poi c'è un problema si tratta di occuparsi ritenuti naturalmente delle loro condizioni di vita della uno dei detenuti della professione della professionalità dei detenuti del tempo libero e si tratta di organizzare il servizio sanitario interno si tratta di gestire il personale civile si tratta e gestire il personale militare cioè noi siamo ad Turati comandanti militari ai quali non viene riconosciuto questo ruolo eppure applichiamo nel regolamento che un regolamento di tipo militare quindi però il di retorica c'è una professionalità che sicuramente molto ampia e complessa e il nostro impegno non si risolve naturalmente come un impegno è un qualsiasi ministeriale
E noi per svolte tutte queste attività con un minimo di oculatezza dobbiamo dedicare molte ore del giorno e dobbiamo essere reperibili Giordano dei giorni a tale regione Capodanno Pasqua eccetera
E questo naturalmente non ci viene riconosciuto nessuno neanche dei sindacati che non sono né minimamente posti il problema per esempio della reperibilità del direttore del carcere
Voli è un mestiere estremamente difficile esternamente Complesso abbiamo anche rimane oscuro sia anche rischioso purtroppo tra le nostre file abbiamo perso due colleghi uno ucciso dalla camorra e un altro alla 'ndrangheta
E
Purtroppo ecco questa o rischio queste difficoltà non ci sono mai state riconosciute da nessuno speravamo che in questa fase il Ministero grazie Tiziano aveva preso tra l'altro gli impegni con noi dichiarandosi disposto a sostenere una parte delle nostre notte ma dobbiamo a questo punto dire tutta la nostra amarezza Rispetto al Progetto che è stato presentato il decreto legge che ci umilia ci mortifica i e non ecco ci ci fa ancora più a maneggiare rispetta le nostre condizioni rispetta la mancanza di prospettive devo dire invece che il Parlamento la Camera dei deputati ha fatto un grosso passo in avanti perché con la legge nei ormai la gente custodi era riconosciuto due fatti essenziali primo la titolarità dell'ufficio del personale civile e militare un direttore di carcere e non a un magistrato
E secondo la indennità di polizia estesa i direttori delle carceri era un minimo riconoscimento rispetto alle nostre necessità che la Camera arrivare intuito aveva sentito il dovere di darci devo dire che questo Governo in crisi non sente dove
Il re di seguire la volontà del Parlamento
Ecco siamo sono qui con noi anche Renato tedesco che è direttore
Di Rebibbia osservazione la sezione sottrazione di Rebibbia da Raffaella durano vicedirettrice della Casa di reclusione di Rebibbia
Lui già culla che direttrice della scuola di formazione e e Pino ma come ci vice direttore del nuovo complesso di Rebibbia nonché segretario dell'Associazione nazionale dei direttori di carceri italiani e vorrei che quattro facendo magari un giro di opinioni anche voi raccontate i perché di questa iniziativa e anche dare una testimonianza su quello che è il vostro lavoro quotidiano
Ma come diceva
Come diceva poc'anzi la collega il nostro è un lavoro del tutto particolare che ha delle peculiarità che praticamente nessun funzionario statale può vantare tra virgolette nel senso che rispetto a una consecuzione lo sto tale al quale siamo Crocco accomunati solo per la parte economica abbiamo tutta una serie di caratteristiche praticamente negative che ci contraddistingue
Basti pensare alla nostra orario di lavoro che se nella base uguale a a quello di tutti gli altri consensi statale nella realtà ci coinvolge spesso anche ventiquattro ore su ventiquattro assecondai certe circostanze
Brevemente dal punto di vista psicologico è un tipo di lavoro che non concede la benché minima sosta e questo è chiaramente coinvolge tutta la persona con tutti gli annessi problemi esistenziali familiari e così via pronte diverse caratteristiche che sono meriterebbero forse un'esposizione molto più lunga
Basti pensare al fatto che i rispetto agli altri funzionari statali noi abbiamo una percentuale di diciamo di di noi ieri di carattere giudiziario o disciplinare di gran lunga superiore pence so che non esiste nessun collega che nel corso della carriera l'abbia avuto quanto meno una comunicazione giudiziaria e quindi ha necessità di nominare un avvocato di difendersi in un qualche giudizio amministrativo addirittura penale
Chiaramente questo comporta non sono spesse ma noi ieri di carattere vario
E a fronte di tutte queste situazione non deve naturalmente stupire se questo lavoro viene disertato sempre più da dai giovani laureati che chiaramente preferisca abbracciare
Altrimenti altre carriere altri tipi di lavoro alquanto percepiscono stipendio praticamente uguale laddove loro carico dei responsi di responsabilità è di gran lunga minore
Di gran lunga minore e praticamente conducono una insistenza di gran lunga più facile ormai possiamo tranquillamente dire che è diventato un lavoro per kamikaze o per masochisti
Per cui siamo arrivati a una fase in cui tutti i colleghi constatato anche che tutte le categorie professionali del Paese vengono piumino accontentate appena si muovono
In questa fase è chiaro che tutti i colleghi d'Italia sono arrivati a un punto di saturazione tale per cui hanno sentito la necessità e l'urgenza di interventi delle iniziative sindacali e di protesta in modo tale da sensibilizzare
Diciamo la controparte politica che per troppi anni ha fatto delle promesse che non ha assolutamente mai mantenuto
Grazie a Renato tedesco Raffaella Alibrandi
Io vorrei aggiungere soltanto una cosa la la legge di riforma penitenziaria già nel settantacinque e e ancora maggiormente modifica apportate dalla trecentosessantatré affidano al direttore penitenziario
Delle competenze direi sicuramente manageriali da una parte e dall'altra delle competenze in campo sociale e quindi così complessive che vanno sicuramente al di là dei compiti che vengono affidati sì agli altri funzionari direttivi amministrativi dello Stato a fronte di questo però anche se mi ripeto ordinò no di dirlo affronta di questo però il direttore del penitenziario nonna né riconoscimenti di tipo economico né tanto meno di tipo normativo
Perché poi paradossalmente il direttore penitenziario è un funzionario direttivo che ha bloccata la carriera
Patti credo che funzionari direttivi siano direttivi penitenziari siano gli unici che non vedono riconosciuto l'ultimo grado dalla carriera direttiva dello Stato cioè il grado di dirigente generale
Non solo e che non vedono riconosciuta la loro specificità all'interno dell'amministrazione centrale
Perché come probabilmente molti sanno e o forse molti non sanno i funzionari direttivi penitenziari sonore legate un ruolo assolutamente periferico e non possono portare la loro professionalità all'interno dell'amministrazione centrale purché R. da da magistrati vorrei aggiungere un'altra cosa che mi pare importante cioè il riconoscimento che il Parlamento aveva dato ai direttori penitenziari sia con l'affidamento del l'ufficio del personale unico
Allora al personale direttivo penitenziario sia con l'indennità di polizia e è stato in un certo senso diciamo rivisto dagli stessi funzionari direttivi penitenziari i quadri in un incontro con il direttore generale in un certo senso avevano rinunciato a questa Giunta dell'indennità di polizia
Che lo stesso Parlamento probabilmente non trovando nessun espediente per aumentare il livello economico delle retribuzioni del personale direttivo penitenziario e perché no caratterizzante diciamo la funzione specifica spesso dei funzionari direttivi penitenziari e quindi invece avevano proposto in accordo con la direzione generale al ministro una riqualificazione economica della propria indennità penitenziaria che ci sembra citi quelli ci ci specifichi meglio si identifichi meglio ed anche perché in questo modo poteva ritmi può riguardare fatti la nostra proposta in questo senso tutto il personale penitenziario anche se graduato in maniera diversa a seconda delle responsabilità e delle specificità
Regia culla
Ma io penso che dopo quello che hanno detto i colleghi ci sia poco da aggiungere quello forse che vorrei ancora una volta sottolineare alla grossa gamma di competenze che derivano la professionalità del direttore penitenziario
Richard mente con la nuova legge da sei sei tre I dell'ottantasei che in effetti è andato diciamo ancora una volta sottolineare la centralità del ruolo del direttore penitenziario in relazione a quella che è l'esecuzione della pena
In effetti la nuova legge così come prima la trecentocinquantaquattro ha demandato tutta una gamma di competenze che prendono molto il direttore penitenziario nell'espletamento della sua attività o di qui viceversa metro diamo riscontrare dall'altra parte una scarsa attenzione della componente politica quello che il problema dei direttori penitenziari a quello che l'affermazione della sua professionalità come direttore di una scuola di formazione non posso nemmeno non sottolineare uno dei dati secondo me più preoccupanti della diciamo della categoria dei direttori nell'ultimo concorso che ha visto l'ingresso in carriera di intimità ha soltanto diciotto hanno assunto servizio e dopo sei mesi del primo corso di formazione soltanto dodici hanno sono rimasti nella carriera di direttori e come la prospettiva per alcuni di essi già di optare per altre i divi di professionalità questo è un dato molto preoccupante che e ci dovrebbe far riflettere che oggi come oggi non è più possibile andare abbia una identificazione del ruolo del direttore penitenziario simile a quello degli altri funzionari delle alt che pubblica di amministrazioni di qui l'esigenza di un riconoscimento specifico che vede il direttore del carcere come un ménage R. dal quale polpo ma hanno tutta quella gamma di competenze che fanno sì che la gestione del carcere possa essere funzionale al sistema
Perché tutti quanti abbiamo come fine ultimo ovviamente da ultimare funzionalità del sistema penitenziario o l'altra o discorso che vorrei aggiungere e quello del
Problema della nuova organizzazione dei la Amministrazione penitenziaria io ritengo che oggi nel mille novecentottantasette un discorso che poteva essere valido per un'epoca quale quella del mille novecentoventitré che vedeva un'organizzazione diciamo che era di mandare da al l'organismo giudiziario in un discorso di giurisdizionalizzazione della pena poteva avere una sua validità oggi come oggi in particolare dopo la sei sei tre che ha creato i tribunali della sorveglianza il problema della giurisdizionalizzazione deve essere affidato agli organismi competenti e come tale bisogna andare ad un discorso diverso dell'organizzazione dell'amministrazione penitenziaria sì vogliamo che il penitenziario sia gestito come modalità funzionali ed ottimale
Allora concludiamo in giro con Pino Makkox
Ma io vorrei conclusione sintetizzare un pochino quello che è stato fin qui detto credo che al di là dell'aspetto sicuramente economico di questa rivendicazione di questa manifestazione diciamo di questa presenza dei lettori oggi in tutti gli istituti in tutti i distretti della della Repubblica io credo che vada colto un dato un dato al quale gli organi politici gli organismi amministrativi debbano prestare la massima attenzione
Io credo che sia l'espressione di un disagio ancora più profondo della della categoria e vorrei sottolineare quello che è stato detto dalla Coletta culla soprattutto per quanto riguarda l'aspetto delle
E le crisi delle vocazioni che è un aspetto determinante un aspetto condizionante fortemente condizionata
E certamente per arginare almeno in parte questo aspetto certamente l'aspetto economico diventa uno strumento adeguato diventa sono strumento forse in questo momento la prima cosa che
Ma credo che non dobbiamo e non possiamo fermarci da questo lo ha accennato anche dalla collega culla vorrei ribadirlo credo che sia arrivato il momento per fare i conti con la necessità di dover andare ad una riforma dell'amministrazione penitenziaria questa riforma deve secondo me significare soprattutto due cose
Una un decentramento dell'amministrazione che significa redistribuzione del potere su questo voglio essere molto chiaro bisogna avere il coraggio di dirlo insomma
Questa amministrazione non così come è strutturata non risponde più assolutamente ai bisogni alla alle necessità anche di una società che comunque si deve tutelare anche per la criminalità è un'amministrazione fortemente burocratizzata e l'amministrazione che ha dei costi e economici e dei costi umani anche rilevantissimi e ai costi ma li vorrei metterci anche i costi di tutti gli operatori penitenziari direttori certamente in testa ma non soltanto i direttori
Ecco il personale paga un prezzo paga un sovraprezzo che non deve assolutamente pagare un'altra amministrazione l'amministrazione più efficiente e direi a questo punto non è non sia consentito forse sembrerebbe strano per gli ascoltatori di Radio Radicale
Imminente nel pieno mille novecento ottantasei parlare di democrazia ebbene noi dobbiamo parlare di democrazia noi fino a quando non introdurremo elementi di democrazia all'interno della struttura penitenziaria nel suo complesso non non avremo fatto un buon servizio né alla collettività né al singolo detenuto ma soprattutto allo Stato italiano la nostra ecco io credo che questo sia il significato più profondo che va raccolto Dida degli aspetti puramente economici io credo che i direttori credo che questo vada ormai è un dato di fatto ineliminabile qui la classe media la vecchia la età media del direttore e quarant'anni quindi una persona che vede al di là delle quattro mura del carcere è una persona che quindi non si identifica più con il carcere è una persona che culturalmente sacchetti il suo lavoro è un lavoro di frontiera è un lavoro di frontiera vuole farlo nella maniera più serena possibile vuole farlo anche con l'impegno ecco ma vuole anche però aprire un ruolo che non sia un ruolo passivo che non sia un volo di supina acquiescenza che non sia un ruolo costretto al quale è costretto a suon di procedimenti penali i procedimenti disciplinari chi pensa questo sbaglia destinato sicura mentre a fallire pensare di che il personale militare abili personale militare personale civile ma il personale penitenziario nel suo complesso
Deve essere governato a suon di procedimenti penali o di procedimenti disciplinari credo che sia sbagli e questo sia un'impostazione fortemente Emilio credo che la risposta di benessere o risposta culturale mi spostai
In termini di diritti e in termini di doveri ma soprattutto in termini di conosci meglio di una dignità e di una professionalità che fino adesso e negata quindi riassumendo vorrei che la lotta che che stiamo facendo
Possa essere etichettata come non lotta per la democrazia all'interno del sistema penitenziari italiani grazie
In conclusione per entrare anche nel merito di quelli che sono gli obiettivi di questa prima iniziativa vediamo quali sono le vostre richieste concrete e come pensate di proseguire in questa vostra lotta Roberta Tortorici
Siccome rivendicazioni economiche intanto appunto nell'equamente le indennità penitenziarie sia come quella di polizia nella quantità d'altra parte ci pare che noi come il lavoro non ci differenziamo molto come rischio se non altro come tipo di lavoro da altre forze che svolgono una lotta alla criminalità insomma in qualsiasi modo la si voglia cambia chiamare d'altra parte perfino le forze armate che se non sbaglio stanno in pace hanno ottenuto il trattamento economico dopo quindici anni è primo dirigente e dopo venticinque anni dirigente superiore noi chiediamo anche questo e non ci pare una una richiesta molto strano
Ma anche perché io credo che il Direttore anche di un piccolo carcere svolga funzioni dirigenziali e d'altra parte dopo quindici anni di sei non mi pare che che chiediamo l'impossibile anzi chiediamo qualcosa che possibilissimo che rivolta una categoria di ordinanze cento persone quindi penso che il ministro Goria non abbia difficoltà uno dovrebbe averne almeno che non sempre dove salire potremmo chiedere tutti andrà al ministero del tesoro dove forse si lavora un po'di meno e siamo sicuramente minore stabilità e chiediamo poi naturalmente per i colleghi che ancora stanno al settimo livello come il direttore di Spoleto direttori di Carinola tanto per citare alcuni carcere importante porto azzurre cioè tre avvengono venga immediatamente messi all'ottavo livello per poi passare al nono livello noi crediamo che i direttori di carcere come direttori didattici cioè dei direttori di scuola elementare vengano inseriti al nono livello professionale
Questo in sostanza quello che chiediamo a quello che chiediamo più di tutti è la possibilità di poter dirigere noi il settore penitenziario attraversa la nostra professionalità attraverso la nostra esperienza
Anche perché ci pare che la gestione attuale delle carceri condotta da magistrati che accentra no
Un magistrato ad due tre uffici e tutti i fondamentali non sia tra le più belle democratiche e tra le più funzionale tutt'altro
Noi riteniamo che la nostra professionalità bada rivalutata soprattutto in questo senso che cioè ci sia data la possibilità di dirigere tutti gli uffici del centro tutti gli uffici dell'amministrazione penitenziaria
Altre rivendicazioni non ce n'è una fondamentale che quella riforma del Corpo e agenti di custodia
E gli agenti di custodia e dal settantasei che aspetta una riforma i primi progetti di legge quello comunista e così è quello radicale risalgono al settantasette sono passati dieci anni credo che sia ora di dare a questo personale una risposta positiva
Allora da siede tuttora in assemblea permanente avete notizia di quello che sta succedendo nelle altre sedi italiane ce lo volete era con
Tare ma in tutta Italia i colleghi stanno riuniti sono in agitazione hanno contattato la stampa non mandato telegrammi di protesta al ministro
C'è la sensazione che la nostra categoria non può più aspettare c'è la sensazione che si deve Rivera qualche forma di protesta molto forte a qualche forma di protesta che e faccia capire al ministro intanto a tutto il governo per quel poco che ne rimane che i direttori di carcere tutto il personale penitenziario non possono più attendere e soprattutto non si accontentano di elemosina
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