L'intervista è stata registrata giovedì 12 febbraio 1987 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Dissociazione, Legge.
La registrazione audio ha una durata di 5 minuti.
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grn
Siamo nell'aula del Foro Italico con Carla Mosca che gli ascoltatori di radio radicale conoscono che e giornalista collabora collabora col Manifesto e lavora nella redazione del GR uno Carla Mosca a seguito assiduamente tutto il la l'iter del processo sette aprile primo grado ora lo sta seguendo in appello ma non del processo sette aprile in senso stretto fra un parlare bensì legge che nota legge lo Stato in questi giorni la legge sulla dissociazione dal terrorismo un commento a questa norma ma secondo me si può
Sono dire due cose la prima è che una brutta legge la seconda è che una legge è venuta in ritardo perché dico che è venuta in ritardo è semplice da spiegare perché alla vigilia dell'inizio del processo sette aprile cinquantuno persone
La maggior parte imputati di questo processo firmarono un documento quello famoso dei cinquantuno di Rebibbia che conteneva già praticamente le posizioni della dissociazione e da allora sono passati circa tre anni perché dico che è una brutta legge una brutta legge perché praticamente non si differenzia in modo sostanziale come avrebbe dovuto dalla legge orrenda in favore dei pentiti
Allora che cosa innanzitutto questa legge impone a chi in realtà a come dire da fare soprattutto un'analisi politica e a da prendere una posizione politica invece impone un comportamento di ammettenza di proprie responsabilità in tal toh in moltissimi casi molti interessati a questa diciamo a questa faccenda non hanno nulla da cui dissociarsi in secondo luogo parlare contro sé medesimi è una cosa contraria al diritto di ogni
Perché come dire è assolutamente escluso che si debba parlare a proprio sfavore come commento di fondo ma questa è una legge
Tipica di questo Statuto e di questo Paese che non si è saputo misurare con un fenomeno tremendo e complesso però come quello del terrorismo
Ne ha fatto diciamo lo ha guardato come si ogni manifestazione manifestazione eversiva manifestazione terroristica manifestazione di insorgenza di nuovi soggetti fosse tutto la stessa cosa ha omologato tutto non ci si è saputo misurare perché come unica risposta ha dato sempre e solo una risposta attive repressione e oggi non si vuole misurare ancora con quello che è stato come dire il passato di questo Paese cioè il fumo sì anni settanta allora nel momento in cui si apre uno spiraglio perché lui una generazione politica una parte di una generazione politica è disposta a fare un'analisi politica di quegli anni arriva questo nostro stand tu in questo nostro Paese dice va be non ci interessa noi vogliamo solo che voi a mettiate le vostre responsabilità ed è chiaro che un Paese che non sa riguardare al proprio Complesso passato è una delle grandi speranze per il proprio futuro mi
Sembra
Ecco tra l'altro mi sembra che sia una legge che volendo cercare di mettere d'accordo tutti rischia poi di scontentare ciascuno perché le polemiche stanno nascendo da ogni settore mi sembra sia da coloro che chiedevano un'uscita dall'emergenza
E dalla cultura proprio dell'emergenza sia da parte dei giuristi che contestano la costituzionalità stessa di questo impianto della legge e sia da parte lo possiamo prevedere dei ben pensanti che temo non lo ha del ritorno alla vita civile dei condannati per terrorismo e beh certo innanzitutto perché i benpensanti che vivono in questo Paese sono espressione di questo stato d'
Riproducono gli errori e quindi non fanno distinzioni qui come prima cosa per loro un dissociato un pentito una persona che vuole fare l'analisi politica o uno come Savasta che invece non so manda in galera duecento persone nel suo pentimento non fa una grande differenza
Come dire come
Come osservazione di fondo chiaramente una legge che scontenta tutti perché perché viene definita legge che ratifica l'uscita dall'emergenza invece in realtà è una legge tipica dell'emergenza
C'è una legge toppa una legge che arriva l'avevamo detto prima in ritardo grossolana come dire dell'oste
Sono genere se posso saltare a un altro processo che io sto seguendo con un certo interesse e devo dire anche con qualche orrore
E mi riferisco al processo di Palermo il cosiddetto maxiprocesso sì idea questa legge che adesso certamente passerà e diventerà esecutiva c'è quella che congela i termini di carcerazione preventiva cioè questo è un paese che vite in una emergenza perenne nel senso che l'emergenza è diventata un modo di governare cioè una serie di toppe una serie di pezzi di una serie di provvedimenti dei quali si
Situazione per situazione dei quali poi una volta applicati ci si pente scontento ma un po'tutti si viene a scoprire che sono anticostituzionali io credo che costringere un imputato
Che difatti non giura quando depone perché deve difendersi con ogni mezzo io credo che costringere un imputato a parlare contro se stesso dittatore proprio contrario ai principi del diritto ma quelli addirittura del diritto romano nessuno può parlare contro se stesso poi ci si accorgerà a un certo giorno è una legge incostituzionale ad esempio si correrà ettari con un altro provvedimento
Pone con un'altra pezza perché l'emergenza è veramente diventata un modo di governare in questo Paese io ne sono assolutamente convinta
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