"Le istituzioni della solidarietà"

Solo fa a me spetta solo fare qualche diciamo ringraziamento invece e cioè a tutte quelle ore di partito non che
Qui come giù a Roma hanno reso possibile questo convegno al quale il partito la segreteria la direzione nazionale ammettono una notevole importanza
Credo in particolare il dover ringraziare la segreteria regionale del Veneto il segretario Bonomo
L'amministrazione regionale
Del Veneto sia nella persona del Presidente del Consiglio
Guidolin come nella persona del Presidente della Giunta
Bernini
Oltre alla sindaco di Padova Gottardo alla delegata regionale del movimento
Femminile non che poi ai funzionari
Pasini e Marie Mario in particolare dell'Ufficio sanità
Di Roma per la grande disponibilità che hanno manifestato per l'organizzazione del convegno debole anche ringraziarli per una specie di imposizione che gli ho fatto che è quella di dare per scontato tutti i saluti di apertura
Con questo entro in un dettaglio organizzativo che mi sembra
L'importante
Ed è questo noi siamo costretti a procedere con tempi molto stretti ed in ogni caso siamo costretti a procedere rispettando una serie di tempi che ci siamo dati
Consentire la maggiore partecipazione possibile da parte di tutti alla discussione per consentire in particolare di far emergere le tre grandi componenti che hanno partecipato all'impostazione del convegno che sono presenti alla convegno e cioè il le strutture di partito
Ed è i gruppi parlamentari
Da una parte e dall'altra parte una serie di studiosi ed esperti che ci hanno agli Oscar aiutato ad impostare il convegno ed in terzo luogo i rappresentanti dei settori più significativi della associa associazionismo anch'essi presenti al convegno al quale porgo il ringraziamento più sentito per la partecipazione detto questo io ho finito prego l'onorevole Fracanzani di assumere la presidenza di questa prima sessione dei nostri lavori e porgo a tutti un ringraziamento
Ulteriore lo comunico io anche per togliere l'imbarazzo alla precedente i tempi sono i seguenti per le comunicazioni un quarto d'ora per gli interventi nella discussione dieci minuti
Grazie
Allora con saluto ai rappresentanti della segreteria nazionale in particolare
Al vice segretario Scotti alla delegata nazionale del movimento femminile Ceccatelli con saluto a tutti voi iniziamo i lavori di questo convegno
Che già né il titolo si pone in termini estremamente significativi
Perché già il titolo prende posizione rispetto a due preoccupanti orientamenti di pensiero che sono abbastanza diffusi
Il primo quello secondo il quale le tematiche di ordine sociale ed economico marcerà ebbero in termini nettamente separati rispetto alle tematiche istituzionali mi pare che lo stesso titolo
Afferma l'intreccio che esiste tra tematiche istituzionali e tematiche di ordine sociale ed economico indicando anche il modo con cui si intende
Affrontare e caratterizzare questo intreccio
Una seconda linea di tendenza per certi versi alternativa alla prima pensa anche se non viene esplicitato lo si ritiene né i fatti con i comportamenti che le tematiche sociali ed economiche
E il riflessi che queste possono a vere nel rapporto fra cittadini e istituzioni quantomeno per questi aspetti
Rimangano di fatto congelate finché le forze politiche assumeranno le loro decisioni in ordine alle questioni istituzionale mentre invece nei fatti si stanno ridisegnando con i processi Ina
Le situazioni a livello economico sociale
Con incidenze che concernono anche i rapporti tra cittadini e istituzioni per quanto riguarda questi problemi economico sociali e per certi versi anche ci sono delle ricadute nei rapporti all'interno delle istituzione e tema di questi giorni che si lega con grande attualità
Alle tematiche della prima relazione ma direi di tutto il convegno quella concernente la discussione circa l'attribuzione della della autonomia impositiva
Ai centri periferici dispersi
Questa tematica mostra evidentemente un chiaro intreccio tra aspetti istituzionali e aspetti di ordine sociale autonomia vera secondo il nostro concetto e non può essere soltanto autonomia di spesa ma deve essere anche autonomia rientra gli enti locali gli enti periferici non possono essere dei terminali più o meno di lusso dei poteri centrali e la discussione non può ridursi sul fatto se questi terminali debbano essere dotati in misura maggiore o minore di risorse ma il problema è di una partecipazione vera di un ruolo vero di questi organismi locali delle amministrazioni e degli stessi cittadini nella gestione del prelievo dell'incidenza dell'economia e poi di un ruolo che attraverso questa autonomia impositiva
Consenta agli amministratori di crescere una leva di amministratori che non sia soltanto capace impegnata nella distribuzione delle risorse ma che sappia attuare il confronto tra costi sacrifici del prelievo e anche d'altra parte il raffronto con quelli che possono essere i vantaggi e le necessità il servizio
Un passaggio essenziale anche in termini di solidarietà se ne vogliamo attuare un disegno secondo il quale lo Stato con i trasferimenti
Alle realtà periferiche deve concedere
Dei finanziamenti sostanzialmente paritaria parità adesso dazione di popolazione perché a loro volta tutti gli enti locali possano garantire ai propri cittadini servizi essenziali e poi un'area aggiuntiva impositiva facoltativa in base alla quale gli amministratori che loro ritengono possano fornire ai loro cittadini dei servizi più complessi e più sofisticati questione che riguarda l'aspetto istituzionale ma che incide anche sulla capacità di giustizia di distribuzione dei trasferimenti statali sulla capacità degli amministratori di porsi con criteri di efficienza di produttività verso la gestione delle risorse secondo la base di precise priorità ma tutto questo chiama in causa loro in definitiva la tematica di fondo stato sociale è stato assistenziale ci fa meditare ulteriormente se oggi lo Stato assistenziale non solo sia cosa diversa dallo stato sociale ma anche si può riflettersi può approfondire emotivo di questo convegno sia proprio l'alternativa allo stato sociale nel senso che lo Stato assistenziale assorbendo in larga misura righe risorse per le strutture per le spinte corporative parassitarie nei fatti
Sottrae risorse destinate invece un corretta accezione dello stato sociale agli utenti e cioè ai cittadini ma questo è il tema di questo convegno un convegno d'altra parte che dovrà avere i suoi sviluppi con un altro incontro come credo dirà nelle sue conclusioni Ruffilli e cioè l'altro aspetto l'altra faccia della medaglia rispetto a quella di una corretta distribuzione delle risorse
Da parte del pubblico secondo criteri di solidarietà e cioè un'altra faccia come si formano si creano le risorse come vengono distribuiti attraverso un corretto prelievo fiscale tra pubblico e privato ma su questo ripeto io credo che ritornerà le sue conclusioni
Il senatore Ruffilli e io vorrei senta perdere altro tempo e secondo gli input giustamente ci ha dato il senatore Ruffilli dare senz'altro la parola onorevole Scotti vice segretario del partito per l'introduzione a questo convegno
Facciamo così familiare
Ieri Amici
In queste settimane
Il nostro partito e impegnato
In un sforzo
Di riflessione e politica
Di elaborazione e di proposte
Questo convegno si colloca all'interno
Di questo sforzo di elaborazione
Di questa nostra elaborazione collettiva
Per far fronte
Ai grandi mutamenti
Del società
Italia
In questo
Lavoro si intrecciano
Convegni
Che richiamano
Alla riflessione i nostri quadri
Di partito
Convegni che portano avanti un dialogo fecondo
Tra noi
E
Gli uomini impegnati
Nella ricerca
Oggi qui andavano
Il tema
Costituisce questione decisiva per un partito come il nostro perché chiama indicare un segno il nostro essere
Partito popolare
E al tempo stesso la nostra ispirazione cristiana
Credo che tra
Le diverse iniziative assunta questa e quella forse più decisiva
E quella destinata maggiormente a incidere
Sulla
Nostra proposta politica complessiva
Ieri a Mila no
Il partito i nostri amici della Lombardia
Hanno collocato al centro della loro riflessione il tema della coscienza del religioso
Ed è la risposta
Poli
Ebbene
Ieri la riflessione
Immediatamente
Si è riferita al tema
Delle istituzioni della solidarietà cioè immediatamente venute sul terreno che oggi dovremmo arare Nouri
Per un partito come il nostro
Per la sua natura popolare
E nazionale
Noi siamo obbligati a ricercare volta per volta
Sulla linea dei cambiamenti reali che intervengono nella società e nello Stato
Quello
Che può e deve essere il nostro progetto storico
L'orizzonte politico e strategico nel quale spendere
La nostra forza
E la nostra
Iniziative
Il tema di oggi si collega direttamente alle conclusioni
A cui la nostra riflessione arrivata
A Bologna
Quel convegno sullo stato
Sociale
E quindi io
Posso esimermi dal riprendere
Le conclusioni
Di quelle giornale
E partire
Proprio da quelle conclusioni
Dicendo
Che la nostra posizione politica
Si muove
Non per una difesa acritica
Delle forme storiche
Dello stato sociale
Ma
Si muove
Dentro uno sforzo di ripensamento
Lo bene
Quella esperienza
Soprattutto
Concentrando la sua novità
Sul versante
Delle istituzioni che abbiamo costruito
Nel corso
Di un secco
Per far questo grazie abbiamo bisogno di un forte radicamento culturale
Di una grande fantasia di
Innovazione
E soprattutto di un approccio istituzionale globali
Non di uno e sei anni
Particolare su ciascuna questione chiamate in causa ma ho una riflessione complessiva che ci consenta di avere dei punti di riferimento nella proposta
Politica istituzionali
Ho detto un forte radicamento culturale che si fonda da una parte sulla centralità dell'uomo
Dei suoi bisogni fondamentali
E dall'altra
Sul primato
Della società
Il dato effettivamente nuovo
E di cui non possiamo le forze politiche nel nostro Paese non posso non prendere atto ormai
E che Lost per quanto riguarda lo sto che per quanto riguarda lo Stato la sua estensione
I processi politici non possono essere più
Ricompresi nell'ambito
Dello stato dell'istituzione
La lenta autonomizzazione della società
Cominciata sul terreno dell'economia
Orson due secoli ormai giunta al suo compimento
Titolare come la Società dei suoi propri diritti e doveri
Che è capace di far valere non solo nei suoi rapporti interni
Ma su nei suoi confronti
Dello stato
I rapporti tra lo Stato e la società quindi non possono essere più regolati solo entro l'ottica del patto di assoggettamento e di dominio ma essenzialmente nell'ottica di un patto associativo di regole istituti di mutua cooperazione
E di reciproca legittimazione certo
Questo sopravvenire non astratto ma reale di una nuova relazione tra Stato e società tende a spiazzare molte delle vecchie concezioni
E dei grandi riferimenti culturali
Che sembravano validi anche solo pochi anni fa
E ciò mentre spiega la grande difficoltà di analisi corretta spiega anche il lento e inevitabile esaurirsi di spinte politiche
Che pure aveva hanno avuto grande forza nel passa ma quel che conta e che alcune dinamiche dell'azione politica in qualche modo date per scontate
Non sono più praticabile
Ciò mette in crisi da una parte grandi correnti di pensiero e di azione politica come quelle che si ispirano al marxismo
Mette anche in grande difficoltà corsi politici che si sono ispirati a priori è più pragmatica ma altrettanto forti quali le varie correnti riformisti che delle varie scuole
Gli effetti destabilizzanti prodotti dalla messa in questione di questi grandi filoni culturali
A cui corrispondono altrettanto grandi corsi di azione politica
Non sono purtroppo né attenuanti né tanto meno superati da altre teorie politiche di governo della società
Che sono via via sopravvenuto
Un di queste teorie vuole che sia possibile affrontare i problemi di sovraccarico di governo o le stesse effettive minacce che si rivolgono contro le libertà e le responsabilità dei cittadini
Ritirando lo stato sempre più indietro sostituendo adesso il dominio incontrastato del mercato ritornando ai consumi privato individuali contro i grandi consumi collettivi e sociali
Ma l'idea dello Stato minimo
Se coglie alcuni fondamentali limiti anche degenerazioni dell'intervento pubblico cresciuto in se stesso quasi senza controllo
Sottovaluta le oggettive insufficienze del mercato anche nella sua funzione di ottimo al locatore di risorse e quindi cancella il peso delle persistenti ancora gravissime sperequazioni economiche e delle ineguaglianze sociali che anche sul piano delle opportunità continuano ad affliggere le società contemporanee
Una rivisitazione del riformismo nel suo ceppo storico e nelle sue varie diramazioni politica appare dunque allo stato una strada obbligata
Un necessario ma anche fecondo punto di partenza ed insieme un traguardo di una riflessione culturale che diventa così anche politica
Viene la tradizione storica del riformismo il suo rifiuto di considerare la società come un puro e semplice risulta degli interessi di cui ogni individuo è portatore
E sussidi oppone quindi ad ogni spiegazione della società e della politica
Fondante sulla semplice categoria dell'utilità individuale o collettiva e ambisce a costruire un orizzonte dell'agire sociale politico che attraverso la riflessività e la responsabilità delle persone può proporsi ideali di giustizia distributiva e di più alta equità collettivo
Nessuna corrente neo riformista può tuttavia presentarsi alla ribalta della cultura politica dell'azione politica contemporanea
Senza fare i conti con le grandi categorie dell'agire collettivo che la modernizzazione e lo stesso sviluppo capitalistico che di esso si è fatto veicolo ha imposto ormai universalmente tra queste categorie quella della razionalità come criterio fondamentale della scelta non solo economica ma anche sociale amministrative politica appare decisiva per dare all'azione riformatrice la necessaria base di produttività e di efficienza
Ma il vero terreno fondativo
Di un nuovo riformismo si ritrova pur sempre nel suo essere veicolo di riforma sociale strumento nel mondo di oggi
E dispiegamento insieme di questa nuova alleanza tra società e Stato che non può percorrere le vecchie strade né per quanto riguarda la Società del ribellismo e dell'indifferenza né per quanto riguarda lo stato della prevaricazione del dominio
Un riformismo che non abbandona il suo antico ideale di giustizia nella solidarietà
Ma che avendo fatti i conti con alla razionalizzazione di tutta la vita sociale propria dello sviluppo capitalistico sia in grado di spostare di sposare adesso un altrettanto forte ideale di efficienza rendendo così tra loro compatibili libertà e responsabilità
Ripresa produttiva ed equa soddisfazione dei bisogni autorità dello Stato e pienezza della partecipazione sociale
E qualora la cultura politica che ha tante suggestioni e tanti fermenti e che incontrandosi con la nostra tradizione ad un tempo la conferma la rinnovo
Se la crisi profonda dello stato sociale segna il punto più alto nella crisi dell'utilitarismo come valore politico e proposta etico nessuna nuova moralità pubblica e privata può essere ricostruita se non facendo entrare pienamente in ogni articolazione dalla vita sociale e nella vita delle stesse istituzioni politiche ed amministrative un nuovo senso di equità che sia capace di ridisegnare lei dà in le identità individuali e collettive ed insieme di ridefinire le posizioni di ciascuno individui e gruppi nelle loro reciproche relazioni e nel loro reciproche trattamento
E su questo grande respiro etico politico che si fonda la nostra proposta la proposta di un partito che non può essere né il partito dello stato del benessere né quello dello stato minimo o dell'efficienza decisionista
Ma il partito che si propone come il Grande Inter Petre degli del bisogno profondo della società
Di ritrovare una sua nuova identità come società giusto delle ordinanze nel nome della solidarietà e della cooperazione sociale
E del resto quale altro terreno culturale potrebbe essere scelto per far vivere nel tempo presente la tradizione storica della Democrazia Cristiana il suo grande patrimonio ideale e pratico
E infatti dal messaggio che ci viene da Sturzo tutto centrato sul primato dalla società e sulla limitazione dei poteri dello Stato al testamento degasperiana sul partito la relazione al congresso di Napoli del cinquantaquattro
Che ci ammonisce sul significato popolare dell'Inter classismo
Alla lezione ancora vivente di Moro sullo Stato come società che si svolge secondo un principio di giustizia passando attraverso le altre testimonianze
Di Dossetti di pastori Vanoni tutto contribuisce affermare la DC in questo grande albero di pensiero riformatore solidaristica popolare nazionale tra cui non può essere disancorata se non a costo di perdere la sua identità storica e la sua efficacia Poli
Noi vogliamo con questo sforzo di elaborazione ritrovare rinnovare la nostra cultura
Entro questo albero storico indicando agli altri partiti italiani il terreno su cui misurarsi nella ricerca di una nuova politicità di fronte al cambiamento sociale
E non solo ai partiti delle altre grandi correnti storicamente riformiste ma anche al Partito Comunista che proprio nella rottura con la tradizione riformisti Ca'
Della sua storia lontana innescato un nuovo corso ideologico e politico che si trova ora bloccato proprio sui temi della complessità di una società avanzata i grandi rivolgimenti
Del mille novecentosessantotto sessantanove i diritti civili affermati sì le riforme attuate nel corso degli anni settanta hanno messo in moto movimenti profondi nel tessuto sociale
Che hanno dato luogo a fenomeni tra loro molto diverse che sono stati tuttavia unitariamente letti come causa prima della diffusa instabilità
Dalla crescente frammentazione del continuo accavallarsi dei nuovi bisogni desideri e domando
Sarebbe un errore se di fronte a questo così nuovo e mosso scenario si rispondesse nella logica del passato attraverso una sorta di rincorsa di offerta pubblica di regolamenti e di servizi
Ciò che chiede il nuovo Stato della società è qualcosa di profondamente diverso
Un suo interno principio d'ordine la possibilità di una piena espressione delle sue risorse e semmai un manto protettivo di carattere giuridico che mi accompagni e ne che analizzi la forza e l'autonoma progettualità
Bisogna dare con urgenza una risposta a questa domanda
Perché altrimenti l'articolazione sociale che indisse un frutto maturo della società avanzata se non trova forme adeguate di componimento di canalizzazione rischia di avere esiti destabilizzanti allunga incontrollato
Le spinte che ovunque in tutte le parti del Paese si registrano verso nuovi moduli di organizzazione degli interessi
Nuove strutture associative nuove offerte di collaborazione sociali di volontariato e di presenza civile altro non sono che dei morti quasi istintivi del corpo sociale teso a trovare sulle proprie forme di espressione ed istituzionalizzazione
La questione è più difficile per quanto riguarda la necessità Shaari è sempre più urgente risposta politica da dare a tutto questo e certo quello di trovare forme di collegamento con l'iniziativa pubblica di sostegno pubblico alle iniziative sociali
E si muovono su questo terreno costruendo veri e propri canali di accesso verso l'uso controllato di risorse collettive e soprattutto inquadrando le forme di iniziativa sociale in un'adeguata rete di protezione di valorizzazione giuri
Ciò però comporta prima ancora della definizione puntuale di norme ed istituti un radicale cambiamento di atteggiamento nei confronti di tutte queste aspirazioni di iniziative che si originano nel privato sociale
Un superamento di ogni chiusura e diffidenza da una parte e l'abbandono dall'altro di ogni soluzione di pubblicizzazione forza
E questo è uno dei terreni concreti su cui si realizza la nuova rete di rapporti di cooperazione tra le forze della società e le istituzioni lo sta esso non può essere lasciato quindi alla buona volontà dell'uno dell'altra istanza politica amministrativa
Ma rigorosamente ricondotta nell'alveo dalla piena attuazione degli articoli due e tre della Costituzione repubblicana
Che garantendo lo sviluppo dei singoli nelle formazioni sociali impegnano la Repubblica d'assicurare la piena partecipazione dei lavoratori all'organizzazione politica economica e sociale del Paese
Una nuova stagione di partecipazioni infatti deve essere urgentemente appena
Facendo sia il solo delle esperienze degli errori del passato e in particolare il ritardo la strada obbligata dell'ingresso nelle istituzioni come modo esclusivo di partecipazione all'amministrazione degli interessi sociali
La nuova spinta della partecipazione si gioca infatti sul terreno dell'associazionismo libero ed è libero convergere su forme di autogoverno nella soddisfazione dei bisogni collettivi
Su questo terreno la Democrazia Cristiana apre un confronto attento
Rispettoso delle altrui posizioni con i partiti d'ispirazione socialista e la quest'ultimo anno di legislazione può essere un anno estremamente importante se rifuggendo dal gioco
Dell'immagine ed è la pura ricerca del consenso a basso consumo si riesca a dar vita a questo è nuovo esperienza
Di governo della nostra comunità nazionale
Su questo terreno cioè la sfida appena
Certamente vogliamo dire al partito socialisti che deve prendere atto definitivamente della in Anita dei suoi sforzi
Ed è la loro stessa pericolosità democratica di voler cacciare la DC in una sorta di recinto moderato e conservatore sul quale sia possibile portare ogni sfida ed esercitare ogni pressione occorre infatti
Sul piano operativo grande rispetto delle ragioni ideali e della identità di ciascun partito alleato ogni tentativo
Da una parte di collaborare con noi dall'altra di contestare il nostro ruolo e di lavorare emarginare Arci in base all'idea sbagliata
Di una nostra presunta vocazione conservatrice o peggio
Di un nostro motto inevitabile di declino storico è un gravissimo errore politico che mette in gioco non solo un'alleanza ma gli stessi equilibri democratici del Paese
Ci sono le condizioni per costruire una forte alleanza
Riformista ma bisogna costruirla sul terreno delle proposte che ciascuno è in grado di sviluppare e sulle quali e possibile misurarci nel Parlamento
Nel corso di questo convegno noi analizzeremo una serie e concrete di iniziative legislative di atti di governo possibile sul quale mentre supereremo
Quanto
E vero il contenuto del documento del partito socialista con la sua riflessione critica pesantemente autocritici sulla sua esperienza massimalista
E statalista
Noi vogliamo su questo avere una forte iniziativa nella società e nel paese
Siamo convinti e ho concluso che ricercando insieme
Come democratici Cristian
Una nostro autentico spazi saremo anche punto di riferimento certo nel confronto politico e nella dialettica tra le forze politiche oggi
Alla fine di questo secco
Ho detto all'inizio che questo tema
E un tema che coinvolge e tocca la nostra identità è immane
Ed è un tema di sintesi
Ed è un tema di sintesi è un tema sul quale misuriamo tutta intende quella che indichiamo come natura popolare del nostro partito quella che indichiamo come ispirazione cristiana della nostra iniziativa della nostra proposta politica
Grazie all'onorevole Scotti grazie onorevole Scotti anche perché non soltanto ha parlato di sintesi ma ha saputo correttamente temere dei comportamenti di sintesi tra contenuti di largo respiro i tempi molto stringata
Adesso la parola al professore Mirabelli per la relazione introduttiva della prima giornata la prima media giornali
Avviare una riflessione sulle istituzioni della solidarietà
Significa evocare una molteplicità di problemi e di prospettive
Che coinvolgono i destini e la vita delle persone le relazioni tra di esse il loro naturale aggregarsi in comunità
Il modo di intendere la costruzione di un tessuto sociale che costituisce il sottofondo a volte fragili a volte robusto della stessa intelaiatura istituzionale
Tutto ciò evoca
Pur con i soli segnali resi espliciti dei temi che le parole richiamano alla comune attenzione
Un retroterra che non appartiene sono ad una tradizione culturale sempre viva nel Paese
Ma che appare filtrato nelle intuizioni e nelle enunciazioni della carta costituzionale
Nel programma di sviluppo sociale che la Costituzione ha designato che è stato sino ad ora progressivamente attuato e che è sempre ed ancora in costante divenire per la sua incessante realizzazione nel rispetto e nella positiva costruzione del nucleo forte di modificabile della costituzione stessa
Nella sfera dei diritti e dei doveri fondamentali nella configurazione rapporto tra società e istituzioni secondo il modello della democrazia pluralista
La persona e dunque centro ideale non solo di una visione culturale ma del sistema costituzionale
La persona intesa non restrittiva mente non ovviamente come oggetto ma neppure come mero soggetto centro di imputazioni di rapporti di pretese di attese di doveri
Soggetto rassicurato nella soddisfazione dei bisogni e passivo destinatario di servizi ma persona in tutta la carica di umanità e di socialità che questo implica di potere e di responsabilità che la fanno protagonista della vita nella comunità
In questa prospettiva lavoro salute istruzione cultura
E perché no informazione ambiente come ogni altro elemento della serie ora mai aperta e che sembra indefinitamente accrescersi dei nuovi diritti non si possono costruire come a molti parrebbe con atomistica rivendicazione di pretese verso una incerta controparte diffusa già che non vi è un luogo istituzionale unico ed unitario che possa dar risposta alle molte domande che vengono già avanzate
Gli interessi e i bisogni anche i nuovi bisogni sono proiezione della unitaria personalità e come tali frammento della doverosa assunzione di responsabilità che coinvolge ciascuno e insieme tutti
Non esiste una risposta di altri o almeno non esiste una risposta solo di adottare
Il punto di partenza del personalismo anche per l'orientamento verso queste nuove destinazioni e dunque valido ancora oggi ma una lettura dell'attualità
Che si risolvesse esclusivamente nel nella direzione personalistica
Rischia di far ripetere considerazioni ampiamente note e di non far cogliere quanto proprio nella prospettiva personalistica ci sia o debba esserci di nuovo nella dimensione istituzionale della solidarietà
Un personalismo isolazionista rischi in definitiva di essere culturalmente ripetitivo e di pagatori o come pure ad un tempo rischia di essere poco incisivo nella prefigurazione dei moduli e nell'attuazione di concreti programmi di azione
E non è questo che si ripropone proprio perché non viene qui posto in discussione il primato della persona
Ma non viene neppure coltivata
La prospettiva isolazionista Ica della persona nelle istituzioni che sembra postulare una estraneità se non addirittura un'alterità della persona ad esse
Ne viene ovviamente accettato l'esatto contrario secondo una linea di assorbimento istituzionale della persona e delle sue dimensioni sociali
Una persona confinata nella posizione di destinatario o per quanto concerne i servizi di utente
Un amministratore nella duplice e alternativa veste di contestatore che rivendica o di protetto che graziosamente ottiene elemento comunque estraneo al potere e dalla responsabilità che con il potere si deve correttamente coniugale
Questa gamma di embrionali considerazioni si proietta verso la sfera di fenomeni più ampia di quella proprio ai servizi sociali e non può essere ora sviluppata
Ma vale a significare come il problema dei servizi sociali
Non è fatto solo di domanda da soddisfare di offerta di produrre di gestione da organizzare di risorse da raccogliere e da destinare in un mercato aperto chiuso che sia bisogni offerta dei servizi organizzazione reperimento e allocazione di risorse tutto questo è essenziale ma si atteggia in modo diverso in modo non episodicamente diverso
A seconda dell'impostazione culturale di fondo della scala di valori e di orientamenti ideali impliciti o presupposti in ogni scelta
Questo vale sempre ma forse in modo particolare quando si tocca il tema dello stato sociale contemporaneo
Del quale ogni giorno si afferma l'ascesa e si annuncia il declino in una prospettiva di crisi ma di evoluzione meglio si direbbe del modello di Stato che si è sviluppato sull'antico tronco delle democrazie occidentali
Un fenomeno per molti aspetti transnazionale come tale avvertito ma più spesso analizzato in modo frammentario e settoriale più per emergenze che per linee di tendenza profondità attitudine questa rafforzata dalla molteplicità e dalla reciproca incomunicabilità dei punti di osservazione economico sociale istituzionale e così via
Non fa eccezione il nostro Paese il dibattito sullo stato sociale sulle prospettive della sua evoluzione appare tanto diffuso quanto De concentrato
Sviluppato cioè su singoli versanti in prevalenza economico sociologico o di più generale impostazione culturale
Ma minore attenzione e data per alcuni pure essenziali profili istituzionali
Un dibattito comunque diffuso più nell'analisi che concentrato sulla coerenza delle proposte di rinnovamento
Quando pure si amplia l'orizzonte le riflessioni appaiono sviluppate per settori e per singoli servizi o sottosistemi quali quello sanitario a quello più propriamente previdenziale quello scolastico
Rimanendo spesso in ombra l'assistenza propriamente detta non definitive con la individuazione di un bisogno tipico e predeterminato
Difficilmente emerge quello che lega assieme tutte le prospettive nebbie sforzo per superare le spesso contrastanti direzione di marcia
Senza perdersi nel labirinto di ogni servizio ma tenendo presente la specificità della loro molteplicità l'attenzione deve essere trasversale
Traguardando la convocazione la struttura Dell'Oro complesso nel tentativo di stimolare una sintesi per principi emerge così la prospettiva istituzionale vale a dire del riassetto dello Stato del benessere del servizi nelle sue istituzioni e nel suo governo e nei rapporti con la persona e con la società
Delineare l'affermazione l'evoluzione
Cercare di individuare le prospettive di rinnovamento dello stato sociale del nostro Paese significa non solo fare attenzione a questo ma di costruire momenti importanti delle riforme legislative ed organizzative nel sistema di sicurezza sociale dei servizi
Ricostruire addirittura quarant'anni di vita nel Paese quanto meno nell'orizzonte rinnovamento economico e sociale
E la difficoltà di una sintesi che non si intende percorrere e determinata anche dalle profonde mutazioni che in quest'arco di tempo si sono complessivamente ferite verificate
Di esse occorre tener conto non per motivi di compiacimento non solo per questo ma per segnalare quale sia il quadro di insieme
E per sgomberare il campo con ottimismo dell'atteggiamento lamenta torio rivendico azionista che spesso e praticato
Evoluzioni profonde si sono avute nell'organizzazione sociale nel costume nella vita economica sino a toccare la situazione demografica complessiva e le sue linee di tendenza a tutti note
La dislocazione territoriale la popolazione ha subito consistenti modificazioni per effetto di grandi migrazioni interni dalle aree più svantaggiate alle aree di più accentuato sviluppo
Ne sono derivati secondo la più comune osservazione mutamenti nei comportamenti individuali e collettivi con prospettive di altre modificazioni oggi connesse all'ulteriore sviluppo e la vita economica e sociale
Se ricordiamo la situazione all'esito del conflitto bellico
Possiamo
Ricordare le grandi situazioni di incertezza nel sistema istituzionale spesso che si è poi costruito democraticamente e rafforzato con una nuova e diversa dislocazione dei poteri
Con l'affermarsi di un sistema solidamente strutturato di partiti e di gruppi organizzati sempre necessario in democrazie dai grandi numeri
Con l'emergenza poi di nuovi movimenti culturali religiosi di opinione di rappresentanza di interessi diffusi
Negli anni quaranta si avvertiva allargare di povertà anche al di là delle conseguenze devastanti della guerra unitamente a fenomeni di grande disoccupazione di base particolarmente accentuata in settori di scarsa qualificazione professionale
Prevalente
Era il lavoro agricolo rispetto a quello industriale nel terziario ridimensionamento delle città rispetto all'esperienza successiva contenuto anche per effetto della lotta all'urbanesimo in precedenza praticata
La scolarizzazione ancora ristretta i primi gradi dell'istruzione ed elemento di divisione sociale
Mentre larghe carenze si manifestavano nel sistema di sicurezza sociale sanitario basato sulla solidarietà per categorie e finanziato con sistemi mutualistici o di contribuzione
Da allora
è iniziato il cammino di una modificazione profonda dell'economia che si orientata verso un nuovo sviluppo aprendosi al commercio internazionale alla libera circolazione delle merci e dei capitali
Secondo un modello che riceve notevoli stimoli di derivazione esterna e che determina una interdipendenza se non una completa integrazione dei sistemi non mancano analoghi effetti culturali la integrazione dei modelli la omologazione di comportamenti a modi di vivere meno ancorati alle tradizioni che poi del paese la spinta dello sviluppo economico la prospettiva di una società del benessere
Appaiono coniugati agli ideali di libertà e di democrazia che sentono fortemente l'influsso dei modelli di democrazia occidentale e darla antica libertà politiche libertà dal bisogno si implicano reciprocamente e si un coniugano nel programma di azione dello Stato
Lo sviluppo dei mezzi di comunicazione sociale la mobilità sul territorio
Gestibile di accentuate ulteriori evoluzioni
In economia si affaccia il superamento della spesa fase dell'industria industrializzazione e si avvia la innovazione legata allo sviluppo tecnologico spinto con una prospettiva di sbocco verso una società dei servizi
Traccia di questi mutamenti e offerta dal mantenuto e accresciuto alto livello del risparmio delle famiglie indirizzato un tempo verso l'acquisto di beni ora entrato nella dinamica del mondo finanziario
Si è affermata la scolarizzazione di massa ai livelli più elevati di istruzione tuttavia con un segno evidente di contraddizione
L'effetto della disoccupazione per una diffusa manovalanza intellettuale e la insufficiente formazione per quadri di più elevata professionalità richiesti nei settori produttivi Avenza avanzati muta il modello di famiglia orientato verso la cosiddetta famiglia nucleare e cade la natalità si sviluppa il processo di secolarizzazione e si assiste a te la più accentuata scesa prima e al declino poi delle ideologie
Un declino che lascia spazio largamente spazio apposizione ogni ostriche sotto il profilo culturale e delle prassi nei comportamenti si colgono peraltro segni diversi e contrastanti alla omologazione dei comportamenti fa da contrappunto lavoratori trazione le identità culturali
Di eletti che intendono assurgere al lingua propria di una comunità riscoperta delle tradizioni che recupera per le occuperò del senso religioso subito la famiglia spessa ristretta nella convivenza tiene come Steve tutto e si espande come luogo di solidarietà fino ad essere considerata ammortizzatore di crisi sociali e luogo di primo soccorso anche per bisogni individuali
Sono queste considerazioni comuni
In questo contesto nuove la prospettiva istituzionale che non può muoverà altro che dal quadro e nel quadro costituzionale
Con estrema sintesi si deve ricordare che la Costituzione sulla base del riconoscimento dei diritti dell'uomo della dignità della persona del dovere di solidarietà sociale del programma di rito mozione degli ostacoli che limitano di fatto la libertà e l'eguaglianza
Sviluppa la previsione e la protezione e la persona anche in ragione di bisogni considerati fondamentali vita salute lavoro ambiente sicurezza sociale assistenza
In un quadro che bilancia costantemente pubblico e privato sempre compresenti il sistema prefigurato solo nel suo modo dev'essere deve offrire garanzia e assicurare libertà in un contesto di una società pluralista
Una società che nelle sue autonome articolazioni e soggetto attivo della realizzazione degli interessi anche collettivi e non realtà passiva
In una prospettiva di società amministrata ingessata nelle sue manifestazione nel suo sviluppo nelle strutture di una burocrazia dei servizi
Il programma costituzionale ha trovato impegnative e rilevanti attuazioni rese anche possibili dal complessivo sviluppo economico al quale si è fatto cenno
E che non rende paragonabile l'attuale società industriale matura pronta all'ulteriore sviluppo reso possibile dalla evoluzione tecnologica con la società post bellica che era presente il costituente
La universalizzazione dei servizi sanitari e della istruzione scolastica sono segni significativi di questa effettivo progresso
Come pure significativo e il volume dispensa pubblica stato enti territoriali progressivamente destinate ai servizi istruzione sanità assistenza lavoro
Questo
Pone oggi problemi di rilievo per la stessa concezione di servizi e si possono essere concepiti con me un elemento che concorre unitamente ad altri
Ad una funzione redistributiva del reddito ovvero come prodotto pubblico il cui onere in presenza di adeguata progressività fiscale di politica dei redditi
E il cui il godimento verrebbe le originarie connotazioni redistributive
Le due alternative possono essere miscelate variamente e variamente ricomposte
Purché non sia limitata se non addirittura negata la funzione di garanzia nell'affrancamento dall'indigenza e per la soddisfazione dei bisogni fondamentali che le istituzioni devono come obiettivo assicurare in questa prospettiva può apparire inconcludente l'astratta affermazione o la negazione di un sistema di fasce di reddito nella fruizione di servizi attorno alla quale talvolta ci si è polemicamente attardati
Lo sviluppo della Società dei servizi
Ha inciso anche sui modelli organizzativi con il passaggio che abbiamo abbiamo ricordato dalla protezione per categorie e quindi perenti alle stesse riferibili secondo una impostazione verticale e segmentata
Ad una protezione per territorio secondo una logica universalistica ed orizzontali
In parallelo la linea di tendenza dell'acquisizione delle risorse è stata contrassegnata dal passaggio dalla contribuzione le categorie o commisurata alle prestazioni alla fiscalità per tutti commisurata al reddito oggi si assiste a un riemergere dell'elemento contributivo sia pure espresso al momento del consumo in funzione o della moderazione della domanda o del reperimento di fonti suppletive di finanziamento della spesa
Il passaggio dalla contribuzione alla fiscalità
Che pure ha profonde ragioni di equità a concorso tuttavia determinare in maniera netta la scissione tra centri di organizzazione ed erogazione di servizi in funzione della domanda e centro di raccolta delle risorse e di finanziamento
Innescando una logica del conflitto
E del patteggiamento spesso del tutto scissa dall'effettività dei bisogni ed a livello quantitativo o qualitativo dei servizi erogati
La via del superamento delle piste Storti Oni che ne sono derivate non passa necessariamente attraverso la riduzione della soglia di protezione
O la introduzione di logiche economicistiche che restringano la solidarietà nella sfera dell'utile
Ma non passa neppure attraverso il consolidamento di una visione amministrativa e burocratica della organizzazione e gestione di servizi che facilmente si piega alle esigenze dell'acquisizione della gestione del consenso più che alle opportunità della soddisfazione dei bisogni
Con i rischi addirittura che il capovolgimento delle prospettive faccia dei servizi sono l'occasione per il mantenimento e l'alimentazione delle strutture
Non è questo un invito al ritorno verso formule organizzative più controllate o teoricamente
Più controllabili di mutualità e di contribuzione nelle quali l'interesse e la responsabilità per così dire patrimoniale dei destinatari
Resi essi si più occhiuti perché direttamente finanziatori funzioni da correttivo il ciclo della settorialità è ormai superato per le necessità imposte dalle stesse dimensioni generali dei servizi la settorialità sia avviata chiusura nell'ultimo decennio con il riordinamento degli enti pubblici con la legge settanta del settantacinque con la soppressione degli enti destinati a erogare prestazioni per a categorie nel settantasette e iniziato nello stesso arco di tempo il ciclo della universalizzazione esempi plateau dal servizio sanitario nazionale ma è in atto un sistema incompiuto non essendo stata neppure emanata la legge quadro sull'assistenza ancora in discussione
Per altro verso soddisfatti i bisogni elementari ed essenziali per la vita si è sviluppato una domanda più diversificata in relazione a vecchi e nuovi bisogni
L'assistenza sanitaria indirizzato alla prevenzione e al benessere e dalla qualità della vita ed implica la più diffusa e più utilizzazione del progresso Bio medico e tecnologico
L'istruzione è rivolta nuove professionalità
E dall'acquisizione di conoscenze più sofisticate che non possono essere assorbiti una volta per tutte in un ciclo scolastico forse lungo ma impongono la formazione ricorrente ben al di là dell'alfabetizzazione scolastica di base
Gli interventi nel mondo del lavoro sono indiretti non più solo a proteggere dalla disoccupazione ma stimolare il cambiamento nel mondo della produzione ed a conciliare domande Offerta spesso divaricate
Pur se sempre latente e l'insidia dell'assistenzialismo parassitario
Lo sviluppo della ricerca nei settori interessati dei servizi fa di questi un centro di Spesal e di utenza formidabile anche ai fini dello sviluppo
Nel complesso si afferma un'esigenza di maggiore libertà nelle quale garanzia
Sotto altro profilo I limiti dello sviluppo economico e quindi delle nuove risorse disponibili
E della pressione fiscale quindi l'acquisizione di nuove risorse prelevate impone una revisione del sistema
Probabilmente sia un punto di fuga che può portare all'arretramento dello stato sociale con la valle Moritz azione delle scelte individualistiche
Più assicurazione e meno previdenza con la restrizione la protezione ai bisognosi secondo un nuovo livello di procura povertà si prefigura verrebbe un'affermazione un ritorno alla supplenza del pubblico in funzione di garanzia residuale
Il fai da te dell'assistenza e nei servizi non sarebbe certo ed oggi non potrebbe più essere un abbandono ma Sozzi profile Rebbe come abbassamento del livello di solidarietà
E tuttavia la spinta e forte e non priva di ragioni se la rete di protezione diffusa non affranca dalle incertezze dei grandi momenti di bisogno per i quali il fai da te si pone talvolta oggi più che come regola come necessità
Mentre sono erogati servizi per esigenze minori che troverebbero altra adeguate sedi e luoghi di soddisfacimento
Ma il punto di fuga può portare anche a una opportuna razionalizzazione l'attuale modo d'essere dello stato sociale
La razionalizzazione tuttavia non è totale se si pone esclusivamente a un livello di micro correttivo e non muove piuttosto nella logica di domani dello stato sociale in una società pluralistica e tecnologicamente avanzata
I servizi in questa prospettiva si possono porre per apparente paradosso come elemento che non è condizionato dallo sviluppo ma che condiziona esso stesso lo sviluppo
In questa prospettiva l'efficienza non può essere aspirazione ma dovere e non costituisce una logica un risultato propri solo della competizione del mercato secondo un modello di selezione della specie in campo sociale
L'efficienza e fatto neutro non necessariamente remoto dalla logica della solidarietà
Che implica oggi in molti settori una ingegneria organizzativa e costruttiva articolata l'uso di risorse che esigono razionalità e programmazione definizione degli obiettivi e libertà nelle scelte
La nuova prospettiva della razionalizzazione esige non solo fantasia innovatrice ma saldo radicamento culturale
L'ancoraggio ai valori costituzionali va mantenuto e sviluppato in una logica che ponga al primo posto la persona le prime comunità di solidarietà ed anzitutto la famiglia intesa non solo quale centro di erogazione di servizi a basso costo
Ma quale primo luogo di individuazione dei bisogni di solidarietà e di assistenza che non è fatta solo di cose di prestazioni ma di rapporto affettivo e interpersonale
Una costruzione di servizi camp con ottica frammentata isoli gli individui e si rivolga solo ad essi e non tenga conto in coerenza con l'impostazione costituzionale delle famiglie del sostegno solidaristico avesse o in esse
Per De non solo in valore ma ancor più inefficienza
I modelli organizzativi pur se necessariamente differenziati in ragione della specificità dei singoli settori devono rispondere a una logica comune
Il nuovo contesto nel quale ci si muove mette in crisi anche la vecchia contrapposizione tra pubblico e privato basata sui soggetti e sulle appartenenze ma poco rispondente alla natura il servizio e dalle esigenze dei destinatari
La interdipendenza e anzi la complementarietà tra pubblico e privato appare sempre più evidente e non rappresenta un momento contingente destinato a essere superato con il dominio
L'uno o dell'altro
Non ha più ragion d'essere una supplenza del pubblico rispetto un privato che non è solo di mercato ma esprime informe non lucrative la solidarietà come pure parallelamente non ha ragion d'essere una supplenza del privato residuale rispetto un pubblica assorbente non c'è un ritaglio di aree tra vicini rissosi ma sia piuttosto una complementarietà di ruoli e una di stunt distinzione di funzioni
La distinzione pubblico-privato trasmigrare passa dalla struttura vale a dire dal momento della organizzazione e della gestione dei servizi alla funzione vale a dire al momento alto del governo dei servizi
La funzione pubblica per un verso assolve direttamente o indirettamente l'impegno ad assicurare libertà dal bisogno mediante servizi sociali e livelli di vita confacenti alla dignità della persona nel contesto del Paese
Per altro verso la funzione pubblica non si limita a questo momento della garanzia che al limite più basso si esprime con la supplenza ma programma coordinarsi cura destina risorse controlla
Questa stessa funzione i sardi governo dei servizi e non di dominio dei servizi open space già ancora mediante i servizi deve rispondere incoerenza al disegno costituzionale a moduli autonomistici
Riducendo la distanza istituzionale e in definitiva il distacco tra luogo del potere il luogo della responsabilità
Ed eliminando la non infrequente scissione di questi due momenti che tanto spesso determina una impostazione antagonistica e paralizzante anche nel rapporto tra istituzioni
Può essere così opportuno ricostruire nelle forme rese possibili dalla domanda dalla dominante fiscalità nell'acquisizione delle risorse un momento di unità tra Spesal e reperimento delle risorse stesse
Coerente con questa prospettiva e la valorizzazione del momento delle Autonomie in una visione che non si è ristretta un sostanziale modulo di decentramento ma aspiri ad autogoverno
Per quanto riguarda l'aria dell'assistenza alla persona per bisogni non tipizzabili va recuperata più ampiamente la solidarietà e la responsabilità delle comunità locali anche in ambito intra comunale per le aree metropolitane
Ricostruendo un senso di comunità che forze era culturalmente alla base della vecchia e superata dizione del domicilio di soccorso
Ma se questo riguarda le strutture non tocca ancora la partecipazione che non va confusa con la sua controfigura spesso dominante affermata come linea di modelli e meccanismi di gestione o di diramazione del consenso
La partecipazione attribuzione di potere ma per altro verso l'assunzione di responsabilità da parte di singoli e di comunità
Non può essere ristretta a palestra di formazione politica e di collocazione dei quadri ma neanche ridursi al suo contrario al luogo di rivendicazionismo protestatari
Sul piano della efficienza non è visione economicistica ma doverosa esigenza funzionale la verificabilità dei benefici e dei costi anche in termini sociali degli interventi non perché si debba supporre l'esistenza di uno spreco pubblico a fronte di private virtù qui l'intreccio e vien più sofisticato e difficile da decifrare
Quanto perché e necessario proprio per il corretto esercizio della funzione di governo conoscere il costo dei servizi tipizzabili erogati dei singoli stabilimenti erogatori ciò implica ammettere strutturalmente la presenza nell'ambito dei centri erogatori di servizi pubblici
Di stabilimenti soggettivamente non imputabili enti pubblici ma a pieno titolo erogatori di servizi in regime di eguagliare restringendo tuttavia nei rapporti con questi stabilimenti soggettivamente privati l'area del patteggiamento discrezionale delle convenzioni attualmente dominante
E puntando piuttosto sul controllo pubblico della qualità e quantità dei servizi e sull'automatismo nell'attribuzione delle risorse
Si innesca così un elemento di concorrenza utile non per mettere fuori mercato in pubblico o riservare adesso residualmente l'area dei servizi non lucrativi ma per meglio parametrare la migliore utilizzazione delle stesse risorse
Sul versante dei cittadini rimane ferma la esigenza di universalità della garanzia che tinge ai profili dell'eguaglianza
Occorre peraltro dare spazio a scelte individuali nell'ambito del sistema di soddisfazione dei bisogni garantiti
Con meccanismi che attivino concorrenza anche nell'ambito degli stabilimenti pubblici erogatori di servizi consente consentendo di valico rizzare la loro autonomia organizzativa
Mi rendo conto che il discorso si chiude e dovrebbe iniziarsi in questo momento
E credo che l'apertura e data proprio dalla serie di comunicazioni che sono ora previste
Ho delineato una cornice una cornice piuttosto esile
E sollecitato un invito alla riflessione
Quello della rivisitazione dello stato sociale
Non è un problema teorico non è un problema marginale
E forse la sfida del nostro tempo
Ho
Si riesce ad avere un approfondimento culturale
Che sì e non solo di analisi ma di progettazione
E si coniuga questo approfondimento culturale con la ricchezza delle esigenze che emergono nella società
E si riesce a stabilire non un dialogo ma un comune lavoro tra le diverse componenti di decisione riflessione
Mondo culturale mondo politico mondo degli operatori
Ho è una sfida che probabilmente e perdente
E non so se ne risulterebbe un impazzimento nelle evoluzione le strutture certamente una casualità nello sviluppo e non è credo questo che e opportuno attendersi grazie
Grazie professa Mirabelli per la sua relazione insieme così ricca indicazioni ma anche di momenti di riflessioni e di approfondimento
La parola al dottor Creuso assessore regionale veneto ai problemi dell'assistente sociale
Però raccomandato in dieci minuti cercherò di restare nei dieci minuti Caro Presidente
Caro vice segretario
E autorità
Partirò per questa brevissima relazione sul dando quattro punti o quattro spunti per il dibattito che ci sarà oggi e domani
Che sono frutto di una serie di incontri tra tutti gli assessori regionali e servizi sociali delle dell'Italia
E farò prima queste poi un'osservazione di carattere generale perché penso che probabilmente dopo l'introduzione così
Attenta al discorso generale
Biscotti o di Mirabelli penso che magari un po'più di concretezza può essere un giusto una giusta pausa
Noi come assessori regionali abbiamo puntualizzato queste quattro necessità
Che il governo esamini la necessità di istituire per i problemi del sociale un unico referente individuando lo stesso in sede di riforma della Presidenza del Consiglio dei ministri
Io credo che il perdurare della situazione in atto mentre costringe le Regioni ad interloquire con più referenti non coordinati tra loro
Favorisce il recupero fenomeni di recupero centralistico di competenze già trasferite o delegate alle Regioni
La seconda la seconda osservazione
E necessario che la legge quadro sui servizi sociali se dovesse per caso essere approvata dal Parlamento
Tenga conto delle legislazioni regionali più avanzate confermando il ruolo di programmazione consolidando la funzione di coordinamento territoriale delle regioni
La legge non dovrà essere la sommatoria di principi di affermazioni che non possono caratterizzare una legge di settore e tanto meno essere ricompresi normativi e finanziari
Ma dovrà definire in armonia con le istanze espresse dal corpo sociale dalle prospettive degli anni a venire linee d'obiettivi tesi a dare una precisa connotazione del sociale
Deve inoltre essere riaffermata come sviluppo delle indicazioni del DPR seicentosedici la centralità degli enti locali quali attori e non destinatari di una politica della persona
In tale imprescindibile prospettiva vanno ridefiniti nel rispetto dell'ente locale Comune gli ambiti territoriali di programmazione
La legge inoltre deve prevedere un unico fondo con finalizzazione dello stesso tra le regioni in quanto titolari della funzione programmatoria
A questo riguardo noi avremmo concordato tra assessori regionali che il fondo nazionale per la sicurezza sociale non venga costituito con risorse del Fondo sanitario
E patrimonio comune che le spese sanitarie per i non autosufficienti sono a carico del Fondo sanitario
Ma la richiesta riguarda risorse statali integrative delle risorse oggi previste da ex leggi di settore che dovrebbe aggiungersi al fondo nazionale ed essere finalizzate a Progetti Obiettivo
Relativamente a livello istituzionale brevissimamente
Io credo
Che nulla si debba modificare in merito alle competenze generali dell'ente locale Comune in ogni caso la questione dovrebbe essere più opportunamente posta a livello politico in sede di riforma delle autonomie locali locali in ogni sede di legge quadro sull'assistenza
Ma che si debba fare riferimento all'opportunità che in sede di normativa di legge quadro ci dovrebbero operare invece i vincoli con l'indicazione di ambiti territoriali super comunali
In ogni caso coincidenti con L'Unità locale socio sanitaria per la programmazione di alcuni servizi e funzioni restando ferma l'autonomia regionale dei servizi dei livelli gestionali
Sia consentito e chiudo brevemente
Una breve riflessione sul quadro generale di riferimento su cui va a incidere la nostra azione gli amministratori in questi anni
Nel momento in cui noi ci accingiamo a delineare il quadro dei servizi sociali e questo un appuntamento importante
Quadro dei servizi sociali che lo Stato le istituzioni dovranno offrire nei prossimi anni dobbiamo focalizzare i credo innanzitutto lo scenario dell'Italia verso il Duemila
Una nota Fondazione lo scorso anno
Ha dato questi dati noi avremo di fronte una nazione più vecchie dodici milioni e mezzo di persone due su nove avranno oltre sessant'anni
La crescita zero demografica la maggiore scolarità superiore novantatré per cento dei giovani
E le verrà sempre di più l'età giovanile la maggiore forza lavoro che si offriranno nel mercato sarà ancora a scapito del lavoro femminile solo il ventisei per cento in Italia contro il quaranta per cento in America il trentasei per cento in Giappone
Cambierà la stessa struttura del mondo del lavoro sarà meno rigida pochi potranno sperare di fare lo stesso lavoro per tutta la vita molti dovranno alternare periodi di lavoro a momenti di ritorno a scuola
La rivoluzione tecnologica imporrà per gli adulti l'obbligo della formazione permanente e farà emergere con prepotenza il lavoro part-time
Tutto ciò impone un forte spirito di iniziativa
Il cambiamento interpella tutti
Ai responsabili della politica l'attuale fase impone la necessità di fare emergere di più l'indirizzo politico che si esprime innanzitutto
Di una maggiore solidale interconnessione all'interno dei singoli settori tra i diversi settori in cui si esplica l'azione della pubblica amministrazione
Agli amministratori viene richiesta una strategia innovativa che faccia leva su una partecipazione finalizzata ad una visione complessiva dello sviluppo
Questo rapido cambiamento impone a tutti di non far scadere in individualismo sfrenato come ha ricordato il Papa l'anno scorso a Loreto
La forte soggettività che il mutamento richiama rende necessaria la ricerca di fatti associativi
Che siano essenziali punti di riferimento di una società libera e pluralista
A tal fine mi sembra oltremodo necessario ridefinire nel suo complesso la legislazione familiare
Ma senza pura accedere a generalizzazioni che potrebbero apparire eccessive credo che sia ancora più opportuno ridefinire un codice culturale
In ragione della congruità fra i compiti ad essa famiglia attribuiti e l'operare del sistema amministrativo in senso lato dei servizi della sicurezza sociale del mercato del lavoro e del sistema fiscale
Codice culturale che presuppone il riconoscimento della natura sociale specifica della famiglia
L'emergere di nuovi bisogni in un periodo di crisi di identità dello stato sociale può essere dirompente se non siano chiari gli obiettivi e le risorse
E in periodi come questo che occorre un forte spirito d'iniziativa per garantire l'irrinunciabile funzione dello stato di riequilibrio di garanzia dei più deboli e degli emarginati
è incomprensibile allora il dibattito sullo Stato sociale se non finalizzato alla correzione di sprechi
Sopra sovrapposizioni e diseconomie né è pensabile ridisegnare lo stato sociale affidando lo spontaneismo al solo volontariato che pure risorse inestimabile soprattutto in questa regione
All'iniziativa privata compiti e servizi che pure sono proprie dello Stato
I nuovi immessi bisogni richiedono alla società una solidarietà per lo sviluppo che porti a raccordare le esigenze dello sviluppo con le esigenze della persona
E la centralità della persona che può raccordare le esigenze dello stato sociale con le regole dello sviluppo
Solo così è possibile il coinvolgimento del privato nella previdenza nell'assistenza e nella sanità perché tutti si sentiranno garantiti nella pari dignità
Solo così si sentiranno con responsabilizzati a pieno titolo della nostra società i senza lavoro i nuovi vecchi poveri i giovani in crisi permanente i lavoratori in difficoltà imeni poi i meno fortunati sul piano fisico
E solo allora noi amministratori avremmo creato le condizioni dello sviluppo nella solidarietà
Molte grazie per l'intervento e anche
Lo sforzo veramente apprezzabile di restare
Nei tempi fissati adesso diamo inizio alle comunicazioni
Che incominciamo con la senatore Triglia presidente dell'ANCI tenace
Precedente dell'ANCI sul tema il il ruolo dei
Comunico generalizzazione dei servizi
Ma detto
Umane
Ok
Brevissime notazioni
Accanto alla creazione dello stato sociale negli ultimi cento anni
Legato a normative nazionali che hanno quindi di carattere proprio dalla legislazione quindi carattere di generalità e di astrattezza
La gestione concreta di molti servizi
Sociali è sempre stata
è stata negli ultimi decenni in campo nel quale è cresciuto il protagonismo dei comuni
Istituzione pubblica più vicine ai cittadini quella in grado di rispondere con maggiore flessibilità
A situazioni non tipizzabili
Differenziate sul territorio molto differenziate sul territorio no non solo sul territorio nazionale ma anche sul territorio comunale mi riferisco in particolare alle grandi città
Il protagonismo dei comune nel settore servizi ovviamente è fortemente aumentato con i processi di urbanesimo e di industrializzazione
Se
Sono avvenute in abbiamo registrato nel nostro Paese
Processi che hanno richiesto anche una nuova qualità dei servizi che i comuni che ai comuni vengono richieste
Qual è oggi la situazione
Della gestione dei servizi
Della tutte nel cittadino all'interno delle realtà comunali del nostro Paese
Innanzitutto proprio per il carattere
Di autonomia
Che dovrebbe o è in parte tipico dell'istituzione comunale questo avviene
Comune per comune con modalità diverse
Ed è questo forse uno dei
Delle principali caratteristiche
Sulle quale forse varrebbe la pena condurrà qualche riflessione non c'è dubbio che procedere caso per caso consente di dare
Quella flessibilità che diverse esigenze che le diverse esigenze richieda
Ma è anche vero che introduce elementi di casualità troppo Fortini nell'assistenza spesso
Disservizi nella fornitura di servizi essenziali cittadino ormai considera essenziale la stessa poteri lo stesso potere che le regioni hanno in materia di assistenza è stato esercitato sul territorio nazionale in modo diverso che sono stati costruiti in regioni diverse modelle diverso
Vi sono poi
Dopo la creazione del servizio sanitario nazionale regioni che hanno legiferato spostando
Sulle unità sanitarie locali non solo la gestione sanitaria di tipo tradizionale ma anche il complesso delle gestione dei servizi sociali
Sotto questo profilo è difficile dare un giudizio generalizzato anche qui bisogna vedere caso per caso
Ma
Non credo solo per il difetto degli uomini cioè quella collocazione dei quadri politici all'interno delle gestioni dell'EUR cui faceva riferimento Mirabelli
Con giusto rilievo critico ma proprio per la natura stessa del servizio per la burocratizzazione che questo introdotto devo dire che in genere io registro posizioni di
Come dire denuncia di una minore efficienza dei servizi sociali
Quando questi sono stati trasferiti alla gestione delle unità sanitarie locali Loca locali e si che
Il una maggior base territoriale una più razionale coordinamento territoriale dovrebbe in teoria dovrebbe aver consentito invece una programmazione più razionale
Peraltro i fenomeni di burocratizzazione nell'asse nella gestione dei servizi sono forti anche nei comuni anche nei comuni
Anche perché in un Paese dove la polemica e la lotta politica è sempre così forte come il nostro
La gestione dei servizi è un contenzioso
Che attiene alla a la alla conquista del consenso politico del consenso del voto
Quindi ai me devo dire che un po'per queste ragioni è un po'anche per ragioni che riguardano la natura pubblica dell'ente e la sua attuale funziona funzionamento la sua strutturazione
Il fenomeno della burocratizzazione servizi pesa sì a mio giudizio in modo consistente
Il volontariato è sceso negli ultimi anni in campo il volontariato un volontariato di tipo nuovo in un modo in modo molto accentuato e con risultati straordinariamente positivi
Non c'è dubbio però che occorrono direttive pubbliche entro le quali deve esercitarsi del volontariato altrimenti abbiamo forme curiose di concorrenza a far bene
Il settore inning negli stessi settori
Questo spesso crea disfunzioni anche disorientamento
Accanto a queste considerazioni devo dirvi che oggi i sindaci riconoscono che
è vero che un mercato il benessere ma è anche vero che sono aumentate le povertà
Aumentati intanto la povertà in senso assoluto di una fascia forse ristrette di popolazione ma che per effetto delle ristrutturazioni
Della sistema produttivo eccetera ai marginata emesso in gravissime difficoltà una fascia consistente di famiglie all'interno della nostra società
Abbiamo poi soprattutto i problemi sono moltissime male abbiamo tre rispetto ai quali noi non abbiamo non siamo organizzati in modo adeguato c'è sono i più gravi sono quelli della droga
Sono i problemi degli anziani soprattutto nella nella parte settentrionale del Paese abbiamo un abbandono una aumento della popolazione anziana ormai accentuatisi ma in alcune zone il problema degli straniere che nelle grandi città di straniere nel Terzo Mondo crea problemi del tutto nuove rispetto al quale non abbiamo una capacità di risposta
Rispetto a questi nuovi problemi i Comuni in genere oggi arretrano nella fornitura dei servizi arretrano perché non hanno le risorse
Il sistema di finanziamento dei Comuni è un sistema
Non sto qui a spiegare cos'è
Di tipo finanziarie che sono forse
Fuori dall'argomento che devono trattare però mi basterà dire sinteticamente che i comuni non dispongono
Del
Di un aumento di risorse quale sarebbe richiesto dal loro impegno ad dall'impegno sul fronte dei servizi che devono prestare cittadino in modo particolare devo dire dei servizi di tipo sociale
Crescono aumenta la
Aumentano i bisogni ma devo dire che con molta franchezza che in questa società aumenta anche l'egoismo e non solo a livello individuale ma anche a livello politico per cui fatalmente le nuove povertà i nuovi bisogni
Hanno cioè in molte situazioni verranno meno tutte vanno meno attenzione da parte del corpo politico di quanto forse non non avveniva nel passato
Resta il problema centrale importantissimo a cui ha accennato anche Mirabelli che noi siamo passati da un sistema di contribuzione
Ai suoi per il mantenimento dei servizi a un sistema di fiscali di fiscalità generalizzata
Di questo soffrono i Comuni che non hanno autonomia impositiva vivono di trasferimenti che vengono ridotti per le note ragioni dal debito pubblico
Ma soffrono gli stessi servizi
Io credo che la reintroduzione di un sistema non solo di autonomia impositiva
Ma di responsabilizzazione degli amministratori e dei cittadini nella fornitura fruizione dei servizi sia indispensabile
è successo in me negli anni passati che troppe volte il gratuito il semi gratuito ha di fatto fatto c'ha portato alla cessazione i servizi
Perché successivo passaggio alla contribuzione del ROS risultava politicamente difficile o insostenibile dà ragione il consenso
E ha Aldo ad un certo punto si chiudeva addirittura il servizio con ciò penalizzando ovviamente eccetto i fasce sociali che ne avevano bisogno che si trovavano in una situazione di reale difficoltà
Sotto questo profilo aggiungo che occorra una maggior responsabilizzazione
Dei comuni nell'individuazione delle fasce che sono socialmente da protegge
Socialmente protette
Nella Finanziaria ottanta sei ottantasei era stato introdotto una norma che prevedeva che fossero i comuni ad indicare quali erano i cittadini esenti da ticket
La cosa non più complessa prevedeva addirittura che pagassero il comune facendo sì poi a rimanendo sì poi sulla sulla radio ma il problema di una responsabilizzazione nell'individuare in modo preciso il personale quali sono i cittadini che devono rientrare
Devono devono aver assicurati o in condizioni gratuità o di parziale di semi gratuita alcuni servizi
Molto importante perché la tendenza delle amministrazioni e quelle di Carrà
Perché esercitare l'esercizio e la responsabilità è sempre difficile e quello di scansare questo deve responsabilità e di usare norme generalizzate
Oppure di usare fare riferimento utilizzare sistemi molto discutibile un sistema molto utilizzata è quello del reddito no che uno dei sistemi che provoca più reazione tra i cittadini
Perché sulla base del sistema del calcolo del reddito sulla base del sette e quaranta
Vi è accesso ad un apparse alle deduzioni od gratuita o
Costi ridotti di alcuni servizi
Ma voi sapete come funziona oggi il sistema fiscale sapete le sue ingiustizie soprattutto sapete come il reddito familiare non è norma codificate e quindi non può non può essere il riferimento
Per
Chiedere ai cittadini e contribuzione in modo differenziato
Infine accanto questo quadro non del tutto positivo anzi con molte luci né negative
Debbo dire che i comuni si trovano non solo in difficoltà a finanziare ma la vero e principale difficoltà i comuni la mancanza di una riforma via no via maggiore flessibilità potere di più governo ai comuni più flessibilità nei sistemi di governo e nei sistemi di gestione del comune e spesso oggi in terra il sistema burocratico ottocentesco e nella gestione di servizi sociali e questo provoca
Pensate solo cosa vuol dire la gestione del personale addetto ai servizi sociali personale che ha regolato dalle leggi sul pubblico impiego con tutti i vincoli e le rigidità che queste norme hanno così come devo dire che c'è poco sforzo mi pare all'interno delle municipalità e dei comuni per la preparazione di quadre ad alta professionalità quale oggi sono richiesti
Per i servizi sociale
Nel complesso il mio giudizio è che sia ristretta l'area di intervento in percentuale sia ristretta la ci sarà allargata in assoluto ma si è ristretta percentualmente l'impegno anche per dei comuni sul fronte dei servizi soprattutto quelli di tipo sociale
Per le ragioni che vi ho detto quelle di trasferimenti e molte Regioni competenze alle unità sanitarie locali che sono ormai momento del tutto distinto dei comuni ancorché si configurano come aziende
Comunali per le difficoltà finanziarie Assuan accennate e per le modalità organizzative che spesso non consentono l'esercizio i nuovi serve dei nuovi servizi
Purtroppo io personalmente credo che lo stato sociale vada ancora rafforzato se penso ad esempio al fenomeno degli anziani nelle aree metropolitane
E penso al solo servizio sanitario e dovrebbe essere prestato
A questa fascia di persone a domicilio e contestualmente a registro il numero altissimo di medici sul mercato che non hanno lavoro che non non sanno come utilizzare la propria professionalità
Si è presi da un certo scoramento e anche visto che siamo un partito di governo da una certa vergogna
Molte grazie al senatore Triglia ora la parola al professor Pier Paolo tono Achille per la comunicazione su soggettività politiche forme nella partecipazione
Ringrazio molto il professorale Donati vicepresidente anche per questa presentazione io penso di fare un breve intervento per in qualche modo a lucidare un messaggio che
è in continuazione del convegno di Bologna
Nel quale fu chiaramente stabilito un punto e cioè che lo stato sociale così come è stato costruito non ha favorito la solidarietà sociale
Nonostante si legittimi appunto
Per essere uno Stato sociale
Ha favorito piuttosto un nuovo individualismo possessivo
E qui abbiamo già sentito che stamattina pare risvolti e di conseguenza se ha favorito certe libertà debbono certamente non promosso la solidarietà
Dunque il paradosso dello stato sociale che sostanzialmente sì auto sconfigge
Sì auto sconfigge sia che non riesca ad arrivare laddove dovrebbe arrivare sia che in qualche modo abbia successo perché il suo successo consiste nel favorire l'individualismo
Ed essendo si ottiene solidarietà intermedie
Naturalmente questo crea una crisi di capacità di autogoverno nella società che costituisce la base su cui nascono nuove tentazioni di tipo autoritario
In Italia questa tentazione e ancora larvata ma abbiamo esempi di società in cui questo processo sta andando avanti
Allora si tratta di capire cosa significa che uno stato sociale crea solidarietà crea istituzioni solitarie
Noi oggi abbiamo chiaro che non crea solidarietà perché da un assegno all'invalido da una pensione sociale da un servizio in più Randy Cappato tossicodipendente all'infanzia e così via tutte queste cose sono un po'
Il senso nuovo della solidarietà in un certo modo un principio organizzativo
Culturale organizzativo basilare di una società in base a cui chi assume dei compiti di solidarietà sociale viene ricompensato e non punito perché
In questo momento l'architettura della nostra legislazione sociale tale da punire non da ricompensare chi ha compiti che si assume liberamente compiti di solidarietà
Dunque un principio organizzative in base al quale chi si assume questa responsabilità questi compiti ha riconosciuto e non svalutato
E io tatto e non lasciato solo e valorizzato nelle capacità di autonomia cioè d'imprenditorialità sociale e non è strumentalizzato reso dipendente
Anche da strutture pubbliche come ancora accade nei piani sociali e sanitari regionale
Questo direi è il senso nuovo
Della solidarietà non è semplicemente un atto di beneficenza non semplicemente un fatto di equità di giustizia astratta ma un principio organizzativo molto più preciso sul quale probabilmente dobbiamo ancora capire come effettivamente Possa essere realizzato nei meccanismi e cercherò può evitare qualche contributo in questa direzione cioè credo che il senso di questo convegno che mi pare molto importante sia quello di calibrare de riforme
Istituzionali e le riforme delle istituzioni calibrare lei appunto nel senso di capire
Quale un progetto di partecipazione di soggettività politica oggi e io credo che il nuovo nome della partecipazione
Sì a quello delle solidarietà intermedie non corporative nel quadro di una cittadinanza post industriale
Queste senso nuovo della partecipazione dopo ondate di partecipazione anti istituzionale che non hanno scalfito
L'assetto socialdemocratico della logica chiamiamola così socialdemocratica dello stato sociale
Io credo che oggi bisogna guardarsi da delle filosofie
Di partecipazione che guardano ai grandi sistemi e in questo senso occorre guardarsi dal parlare di istituzione di solidarietà eccessivamente macro sistemiche avrei molte perplessità
Faccio un esempio l'esempio dell'assegno sociale
L'esempio dell'assegno sociale è tipico di un disegno macro sistemico che pur avendo motivazioni indubbiamente condivisibili pone enormi problemi
Questo enormi problemi perché la solidarietà a quel livello macro sistemico può esercitarsi soltanto per vie universalistiche che non
Tengono conto dei problemi concreti locali specifici particolari delle situazioni
E bisogna guardarsi anche da filosofie di partecipazione di opinione pubblica di massa perché questo
Contrasterebbe con il bisogno emergente di soggettività politica che a livello delle solidarietà intermedie
Occorre però anche per rendersi conto che questa solidarietà non può essere integrata al sistema reso dipendente in qualche modo anche dagli stessi enti pubblici per i quali diventerebbe facilmente strumentalizzabili
E fonte di nuovi clientelismi e tre mi riferisco le diverse proposte di legge sul volontariato
Occorre in sostanza che la solidarietà nella forma nuova in cui la partecipazione si presente venga configurata tre livelli molto differenziate fra di loro univano universalistico sui grandi temi del Paese quindi temi della pazzi i temi dell'ambiente il tema nella giustizia sociale e così via a un livello intermedio è un livello locale sono di dalle differenti a cui la partecipazione si pone
A mio avviso a mio avviso la legislazione degli anni settanta ha fatto degli errori
Anche macroscopici quando non ha distinto questi diversi livelli e le diverse forme di partecipazione a Città ciascun singolo livello addirittura in certi casi a capo porto
La il senso della partecipazione sociale faccio solo un esempio nella riforma sanitaria e noi abbiamo tredici articoli sulla partecipazione ma nessuno concerne livello
Più fondamentale che è quello del distretto che il livello locale specifico della comunità locali interessate servizi socio sanitario
Abbiamo costruito delle assemblee cacca ottiche
Nelle Unità sanitarie locali ai livelli superiori non abbiamo operato la partecipazione nel rapporto fra gli operatori formali e informali a livello più basico del distretto
Oggi direi che se c'è una tendenza e appunto nel senso di costruire questa diversa articolazione della partecipazione ad differenti livelli ma prima di entrare nel merito di di questa idea di questo messaggio vorrei sottolineare il fatto che
La solidarietà di cui stiamo parlando deve essere una solidarietà scelta
Noi veniamo da una Società tradizionale e poi moderne in cui la solidarietà è rimasto un fatto in buona parte
Non scelto ma dovuto la classe sociale nella quale si nasceva la famiglia e così via
Noi non possiamo ritornare a forme di imposizione della solidarietà dobbiamo però pare la possibilità alle persone di aggregarsi e di trovare dell'aggregazione
Forme di incentivazione di promozioni di valorizzazione
Se facciamo l'esempio della familia certamente nessuno è obbligato sposarsi nessuno è obbligato a fare figli e lo Stato non può certamente porre nessuna nessuna indicazione quattrini in quella direzione ma chi si sposa chi ha figli chi si assume delle responsabilità deve essere in qualche modo premiata deve essere riconosciuto
E noi sappiamo che i mezzi finora utilizzati dallo Stato sociale cioè il denaro redistribuzione monetari
E il diritto
Non possono più fare molto per questo tipo di bisogni di solidarietà che sono specifici di una soli di una società postindustriale occorrono degli altri mezzi che non sono il danaro il diritto certamente il denaro alla sua
Funzione redistributiva universalistica e tutti devono essere messi in grado di avere una un'autonomia finanziaria ma il denaro non può andare oltre certi problemi non risolve il problema dell'anziano non autosufficiente non risolve il problema del del bambino a rischio della situazione difficile della tossicodipendenza e così via e così anche il diretto non può andare oltre certi limiti questo significa
Che cosa
Significa che dobbiamo istituzionalizzare altri mezzi diversi dal denaro e dal diretto e la solidarietà e questo mezzo cioè occorre istituzionalizzare all'interno della del nostro disegno del progetto di società e di Stato
Che abbiamo muezzin meccanismi di distribuzione di redistribuzione che incoraggi no appunto questa forma di partecipazione
Ora come si arriva a questa situazione è importante che noi ci rendiamo conto perché mai oggi si renda urgente e necessario improrogabile questo disegno
Il perché sta nella nelle vicende dello stato sociale
Contemporaneo
Nel quarantadue post bellico lo stato sociale ha visto molto mutare notevolmente le forme della partecipazione della soggettività all'inizio
Lo stato sociale si è affermato sulla base di una partecipazione di tipo istituzionale
Cioè attraverso partiti politici attraverso sindacati che si muovevano in una logica di tipo socialdemocratico
E quando dico logiche di tipo socialdemocratico intendo un disegno di garanzie di sicurezza e collettive ottenute mediante una contrattazione centralizzata questo meccanismo questa logica non è superata ma ha svolto la sua funzione storica e adesso deve essere relegata ad alcuni problemi di ordine generale di ordine universalistico nella società non può risolvere la gran parte dei problemi emergere
Ora questa logica di tipo socialdemocratico nel corso degli anni sessanta e settanta è stata
Più volte sfidato e ma mai scalfita da forme ideologiche di partecipazione che possiamo chiamare anti istituzionale tipiche dei movimenti collettivi penso e i movimenti femministi movimenti ecologici
Ai nuovi movimenti per i diritti civili e così via ora quale che possa essere stata e sia oggi l'influenza di questi movimenti è piuttosto vero che la partecipazione di fatto più pagante in questo periodo è stata quella corporativa cioè secondo interessi
La quale distorce il senso dello stato sociale e alla lunga non produce un'autentica società di welfare il caso della sanità e abbastanza esemplare in questa direzione anche se naturalmente di estrema complessità e non presenta solo queste caratteristico ora la dialettica fra partecipazione istituzionale e anche istituzionali che si è avuta nel corso degli anni sessanta e settanta ha provocato il venir meno la implosione del senso e della praticabilità effettiva della partecipazione istituzionale attraverso parte sui mercati
E questa inclusione ha legittimato l'emergere di una soggettività politica di mercato in cui l'individuo privato pretende di essere in modo immediato e senza residui politicità in se stesso
E la forma l'affermazione della politicità del quattro del quotidiano in quanto tale questo spiega l'oscillazione tipica degli anni ottanta fra un modello di stato sociale ancora pensato come sistema di offerta pubblica totale o quasi totale di servizi e il modello invece residuale liberale dello Stato sociale proprio delle correnti nero liberato e questa oscillazione fra un modello totale di Stato che offre la globalità dei servizi e il modello liberale
è il prodotto di una alleanza perversa fra le soggettività politiche che sostengono questi due modelli di società Stato
E questa alleanza che sinora impedito la nascita di una società plurale e solidaristica riguardo quindi se noi vogliamo capire il senso della delle istituzioni della solidarietà che oggi siamo chiamati a costruire dobbiamo capire il senso del gioco alterno della complementarietà che esiste fra il modello liberale e il modello chiamiamolo socialista marxista di
Stato sociale
Una complementarietà che si esprime oggi nel movimento nella corrente nella nell'ideologia del libri lebbra della liberismo laburismo
Il quale appunto continua a oscillare fra ricorsi all'individuo e alle istituzioni
Senza del tutto costruendo dei mix costruendo dei dei compromessi che non che non danno in nessun modo vita alla solidarietà per propri ora per uscire da questa tendenza che costa che porta a un misto di neo corporativismo da un lato e di appelli impropri al mercato sui quali rischiano di innestarsi dei rigurgiti autoritari che si richiamano alla partecipazione per semplice opinione pubblica di massa come sta avvenendo
Bisogna saper interpretare la nascita ma soprattutto il potenziale diffusi nel Paese di aggregazioni e solidarietà nella società civile
Credo che da molte ricerche nel campo sociologico mi riferisco anche alle ricerche dell'Eurisko del Censis questa potenzialità sia stata dimostra si può dire che oggi siamo una svolta storica nel senso che la partecipazione istituzionale deve essere differenziata
Fra il livello dei grandi valori delle grandi scelte che competono ai partiti che competono cioè del grandi istituzioni pubbliche e il livello locale
Dei problemi quotidiani
Deve esserci una estrema
Chiarezza nella distinzione di queste due forme di partecipazione e la partecipazione istituzionale deve essere limitata sul proprio terreno che è quello delle istituzioni pubbliche che fanno le grandi scelte
I grandi indirizzi dei problemi di coordinamento
Mentre deve crescere una partecipazione non istituzionale legata alle solidarietà intermedie non corporative capaci di emancipare un'autentica società plurale in cui la partecipazione tende a farsi presenza concreta presenza concreta su obiettivi specifici
Limitati nel tempo dove c'è possibilità di un controllo diretto di micro decisioni efficaci laddove è anche inevitabile anche l'auto organizzazione dei servizi per il benessere
E queste nuove forme di solidarietà sociale primari e secondari vengono legate all'intorno della della famiglia delle associazioni con forme di cooperazione di aggregazione per fini specifici ma che devono trovare dei riconoscimenti degli incentivi una legittimazione una propria diritto sociale che vada al di là della contrapposizione fra diritto pubblico e diritto privato a forme
Di intreccio poco poco chiare
Molti oggi
Parlano di crisi di fine della della politica io non sono di questo avviso credo piuttosto che ci sia il bisogno di una differenziazione della partecipazione e vengo alla conclusione dato che il tema della partecipazione mi è stato affidato a me
Abbiamo avuto
Una partecipazione per centralità in cui ci si identificava con lo Stato nazionale con il Partito nazionale e una partecipazione su culturale cioè di classe sociale del partito livello locale quindi le grandi le grandi
Formenti cattoliche comuniste e così via del nostro Paese nella partecipazione locale ora sembra che queste due forme di partecipazioni
C'è per centralità e persone cultura siano finite c'è la frantumazione della partecipazione centrale perché non esiste più un centro e c'è una frantumazione della partecipazione su culturale perché c'è la perdita di identità delle subculture
Ora io credo che questa frantumazione per quanto reale non significhi la fine della politica e della partecipazione politica solamente cambiano le forme di espressione il senso
Far politica oggi non significa più discutere sui maxi sistemi significa capire come gestito l'asilo nido dietro casa dove passa la linea
Dell'autobus come gestito un servizio sanitario di zona come si può conciliare il rapporto fra lavoro e famiglia come si può assistere un anziano e così via e conseguentemente cambierà soggettività politica e cambia il modo di fare partecipazione
Questa partecipazione deve diventare più concreta e nel diventare più concreta
Non si significa una fine della politica ma invece una ridefinizione e ripeto deve rispettare questa diversità di livelli dei problemi a livello locale a livello intermedio a livello universalistico del del paese per cui un partito popolare come la DC credo che debba raccogliere questo senso delle soggettività politiche che si manifestano differenziando i livelli della partecipazione grazie
Molte grazie alla professor Antonio Pier Paolo Donati credo che sia noto ma il professore di Sociologia non intercettati Bologna accanto a a tanti altri titoli
Del
Diamo ora la parola al dottor Michele da ultimo che ringrazio anche per la partecipazione attiva alla importazione dei lavori del gruppo dall'apposito gruppo di lavoro che ha preparato il convegno che il direttore di un nuovo Instituto di diciamo ricerche sociali per quanto riguarda le in particolare le realtà locali collegato al Censis grazie
Fra i motivi profondi che hanno determinato l'attuale stato di crisi dell'intervento sociale nel nostro Paese
Viene costantemente dimenticata e sottovalutata la rilevante trasformazione di quella che in termini economici si chiama la domanda
Appunto il tema del mio intervento e vecchi e nuovi bisogni
Mentre infatti si insiste e certo non senza una notevole dose di buone ragioni e di buone intuizioni nella denuncia dell'inefficienza e degli alti costi dei meccanismi di Offerta
Le analisi e le proposte divengono più deboli quando si passa a valutare la realtà delle aspettative delle agente i bisogni individuali e collettivi e a ricercare quindi in rapporto a questi bisogni a queste aspettative i più idonei assetti per dare delle risposte
Ci sono infatti delle precise spiegazioni di ordine culturale sociale ed economico che sono alla radice dell'attuale crisi del rapporto fra domanda e offerta fra cittadino le vecchie istituzioni di solidarietà sociale
E che perciò sono anche alla radice di quella crisi di consenso che investe le istituzioni stesse del paese e in modo più generale anche la stessa politica
è significativo dunque esplorare le dinamiche le mutazioni intervenute sul versante della domanda sia per valutare più in profondità lo spessore delle difficoltà e delle sfide da affrontare per la riforma e la revisione delle politiche sociali
Sia per dare risposte più proprio e più vere e più
Solidali ai problemi che si pongono occorre dunque una più puntuale osservazione dei cambiamenti sociali in tema di bisogni e il tema di aspettative
Si è passati infatti negli anni più recenti è stato già ricordato da una società ad elevato tasso di natalità e quindi con un modesto invecchiamento ad una società a crescita zero o addirittura crescita negativa se verranno confermati i recenti dati Istat
L'Italia sì ma la Danimarca e nel mondo un Paese ormai estremamente singolare proprio per via di una crescita di una decrescita diciamo così della popolazione
Presente il problema degli anziani che oggi bene viene sottolineato come problema drammatico tanto più lo sarà in maniera decisiva nei prossimi anni
Si è passati da una società che nel corso di quattro decenni
A ben due volte mutato il suo assetto produttivo e sociale dall'agricoltura povera all'industria dall'industria al terziario e tutto ciò con notevoli conseguenze nel rapporto fra persone lavoro fra famiglia e lavoro fra società lavoro si è passati da una società altamente omogenea e ben articolata per classi categorie ad una società fortemente eterogenea e al tempo stesso tendenzialmente appiattita e concentrata al centro dalla struttura sociale
Si è passati da una società nella quale la famiglia riusciva ad essere ancora sede di compensazione di integrazione di risposta
Anche parziale a molteplici bisogni individuali ad una società nella quale anzitutto i percorsi modelli familiari si sono fortemente pro Lavizzari
E in secondo luogo la funzione della famiglia tradizionale rimasta forte vitale quasi esclusivamente sul piano economico finanziario è sempre di meno sul terreno della capacità naturale di integrazione relazionale
Si è passati da una società povera di beni materiali e tradizionale nei consumi ad una società ricca e ad elevata diffusione del reddito che viene acquisendo consumi vie più evoluti affluenti
Si è passati ancora da una società improntata rigide estatiche gerarchia di valori ad una società dei riferimenti era i comportamenti mutevoli nella quale la spinta la varianza comportamentale rappresenta addirittura un vettore profondo del bisogno di recuperare identità personale familiare di gruppo altrimenti frammentata e dispersa
Le trasformazioni indicate così rapide intense rappresentare altrettante rivoluzioni sociali non hanno mancato ovviamente di produrre effetti sulla composizione carattere dei bisogni personali e collettivi e quasi infatti ormai entrata nel linguaggio comune la consapevolezza dell'esistenza di vecchie e nuove povertà di vecchi e nuovi bisogni cioè di vecchie tradizionali bisogni ai quali se ne affiancano di nuovi e prima sconosciuti
La società italiana infatti mantiene produce al suo interno un'ampia e differenziata tipologia di bisogno
Sono ancora radicati bisogni materiali determinati dalla precarietà dei mezzi di sussistenza dalle carenze di reddito di abitazione di lavoro di assistenza sociale
Accanto a questi bisogni però insorgono anche nuove esigenze determinate dalla disfunzione dei servizi pubblici
Dalla loro insufficiente distribuzione sul territorio dal rapporto fra il cittadino e le istituzioni pubbliche dalla difficoltà oggettiva di partecipare ai processi decisionali
è inoltre membro emergono domande aspettative più evolute più difficili più complesse anche da interpretare bisogni di integrazione di personalizzazione ricerca di identità individuale e di una relazionalità più ampia e dotata di senso
La gamma dei bisogni si è dunque venuta progressivamente allargando indossando come un fiume in piena fino a riversarsi interamente nel corso degli anni settanta contro le istituzioni
Con effetti in larga parte di esplosione della finanza del debito pubblico
E in minima ma non più drammatica ma certamente più drammatica parte
Con effetti di violenza esasperata e anche terroristi
La politica sociale ha finito così per comprendere confusamente insieme alla sanità la previdenza e l'assistenza sociale anche i problemi della scuola della formazione della casa del trasporto pubblico della sicurezza individuale
In sotto molteplici aspetti degli stessi servizi civili di base fino alle tematiche ecologiche e di qualità della vita
Lo Stato ma evidentemente soprattutto la politica non è riuscito in così pochi anni a metabolizzare questa enorme massa di domande e a definire proposte e misure interventi in grado di assicurare un costante ed efficace equilibrio
Ne è prova evidente ancora il contrasto ambiguo esistente fra la dilatazione della politica sociale pubblica
E la dilatazione parallela del sistema fiscale separato il sì paese si è dato
Il venir meno di un chiaro e globalmente solidale processo di scambio fra prestazioni contributi fra domande reali risposte reali ha determinato così profonda sfiducia e tentazione costante alla ricerca di percorsi alternativi
Accade poi spesso che tale vasta tipologia di bisogni che qui abbiamo soltanto appena accennato per brevità non corrisponda ad una rigida tipologia di altrettante fasce sociali
Mentre invece si determinano sovrapposizioni intrecci e stratificazioni di bisogni differenziati dalla stessa persona o nella stessa famiglia fino a situazioni più esasperate di bisogni radicali e ho assoluti
La lettura interpretativa dei vecchi e nuovi bisogni delle vecchie e nuove povertà che si mescolano nella società italiana rischierebbe infatti di essere mistificando e se non si ricordasse che è una realtà del nostro Paese
Permangono diffusi radicati e tanto spesso in crudi di tutti quei bisogni categoriali tra virgolette che troppo facilmente negli anni settanta si è creduto di aver superato solo perché per un breve periodo se ne è fatto motivo di vigorosa denuncia
E il caso della condizione delle persone portatrici di handicap fisici o psichici dei minori abbandonati o devianti delle persone dimesse da istituzioni totali le carceri troni cari gli ospedali psichiatrici
Delle persone anziane a basso reddito in condizione di solitudine
A queste ampie fasce di bisogni che la Società italiana si trascina largamente risolti al suo interno si debbono poi aggiungere le nuove fasce dalla tossicodipendenza delle decine di migliaia di stranieri laboratorio profughi
Che affluiscono nel nostro Paese spesso clandestinamente senza ancora trovare una Rete minimale di assistenza di solidarietà
Fenomeni poiché irrompono improvvisi come l'AIDS senza corrette mediazioni orientamenti di massa determinava esplosione di sindromi collettive di insicurezza e di paura
Delle quali recenti Suicidi annunciati dalle cronache non sono che alcuni dei segni per ora percepibili
Si è dunque cambi se dunque cambiata fino ad una sostanziale personalizzazione la tipologia dei bisogni si possono anche riconoscere richiamare le profonde variazioni intervenute nella qualità delle domande
Anche con riferimento a singoli comparti della sicurezza sociale
Nel campo sanitario ad esempio la domanda è sempre di più quella di mantenere e migliorare la salute oltre che di curare la malattia
Su questo terreno trova coi ampia diffusione la tendenza all'autogestione
Non senza ambiguità del consumo di prodotti e prestazioni sanitarie tradizionali e alternative nel campo previdenziale non solo in conseguenza delle gravi difficoltà del sistema pubblico e anche dei consistente allungamento della vita media si viene facendo strada la domanda di partecipare più direttamente alla programmazione globale della propria condizione anziana
Specie per quanto concerne l'effettiva disponibilità di previdenza direi titoli di servizio
Nel campo socio assistenziale la domanda di chi si trova in condizione di marginalità o di grave disagio e quella di servizi efficienti e personalizzati capaci però anche di elevata integrazione di recupero umano dotato di senso
Nel campo della caso dei trasporti pubblici e ormai forte il bisogno di qualità e di efficienza e cresce anche la disponibilità monetizzare ovvero a contribuire in proprio per avere risposte più adeguate
La prospettiva che si viene dunque dischiude endo e che dovrebbe invece essere aperta con maggiore consapevolezza e determinazione
E quella di una tanto necessaria quanto complessa fase di rinegoziazione dei ruoli e funzioni fra lo Stato e i suoi apparati e la realtà sociale fatta di gruppi famiglie persone
Si tratta di una prospettiva più evoluta integrata nella quale larghe quote della responsabilità della progettazione e della gestione del controllo del benessere personale familiare collettivo
Dovranno essere trasferite dallo Stato alla società e nella quale non c'è più spazio per la Metro contrapposizione ideologica fra pubblico e privato
Il passaggio stretto decisivo e dunque quello che conduce dal benessere e dalla solidarietà di Stato oggi divenuto malessere corporativo assistenziale burocratico alla società del benessere e della solidarietà
è importante chiarire però che tale passaggio non sarà nel nostro Paese di tipo acquisitivo non potrà cioè avvenire secondo modalità interno e sommerse o indolori
Dovrà piuttosto essere necessariamente promosso orientato il negoziato
Attraverso l'attivazione di procedure e modalità di confronto e di scambio che favoriscano regolino quella capacità volontà di arbitraggio di Scelta
Quella nuova domanda di solidarietà nel benessere che nei milioni di comportamenti singoli di piccoli gruppi sovente emerge e della quale la nostra realtà sociale si è già in larga parte di appropriata e per la quale comunque la società si mostra vie più consapevole e disponibile grazie
Molte grazie alla dottor bravo loro la parola professore Antonino Paoletti precedere dalla facoltà di ingegneria l'Università di Roma Tor Vergata
Scusate il il tema del della comunicazione
L'innovazione tecnologica
Do you
Innovazione tecnologica e istituzioni della solidarietà costituiscono un binomio estremamente stimolare dal momento che la società di questo scorcio del ventesimo secolo
E caratterizzati in maniera determinante dall'impatto dell'innovazione tecnologica
Per avere un chiaro riferimento intenderemmo come innovazione tecnologica l'affermazione sul mercato di nuovi prodotti o nuovi processi
Che tendono a sostituire irreversibilmente prodotti e processi precedentemente utilizzate
Ciò avviene per due motivi fondamentali il raggiungimento di un miglioramento delle prospettive delle prestazioni per il conseguimento di una riduzione dei costi
Risulta pertanto assai difficile per qualsiasi tipo di società sottrarsi all'introduzione dell'innovazione tecnologica
Paesi in particolari condizioni di povertà o retti da regimi che rendono difficili i contatti con il mondo esterno
Possono ritardare la Magnum ignorarla
Un Paese poi come l'Italia che un Paese libere quindi aperto al resto del mondo e che risultando privo di materie prime deve la propria sopravvivenza sostanzialmente all'industria di trasformazione non può assolutamente rinunciare ad introdurre l'innovazione tecnologica in tempi strettissimi
Pena una perdita di competitività che rappresenterebbe l'anticamera di una profonda crisi economica e sociale
Naturalmente in tutta la storia dell'umanità all'innovazione tecnologica ha avuto un ruolo fondamentale al punto che essa è stata spesso utilizzata per definire intere epoche storiche
Ma ciò che caratterizza la società contemporanea e il fatto che l'innovazione tecnologica viene scandita contenti particolarmente brevi
Ed in più necessità per la sua acquisizione un retroterra culturale sempre più articolato e flessibile
Si può agevolmente affermare che tutti gli aspetti del vivere civile
Sono in qualche modo influenzati dall'innovazione tecnologica in un'intricata interconnessione fra cause ed effettivo anche sì alcuni settori vengono a trovarsi in una situazione particolarmente critica in quanto parte integrante del meccanismo di produzione oltre che di utenza dell'innovazione
Per quanto riguarda il mondo produttivo e l'innovazione
La puntuale tempestivo utilizzazione dell'innovazione tecnologica rappresenta per un'azienda come già si è detto la condizione necessaria per la sopravvivenza
Occorre sottolineare che ciò non si riferisce soltanto all'industria avanzate come l'Elettronica la chimica l'informatica
Ma anche quelle cosiddette mature come la meccanica l'edilizia l'abbigliamento e si riferisce anche alla più antica delle attività produttive vale a dire l'agricoltura dal tipo di materie prime utilizzate ai processi di produzione alla commercializzazione non esiste comparto che negli ultimi trent'anni non si sia dovuto sottoporre a profondi mutamenti
Ciò spiega la Gran Prix instabilità del quadro produttivo
Nel giro di pochi anni o addirittura messi
Aziende un tempo solidissime piombano in crisi profonde mentre nuovi aziende sorgono essi affermano rapidamente in un convulso con testo di profitti perdite acquisti cessioni compartecipazione
Tutto ciò non avviene in modo indolore quando si tagliano i cosiddetti rami secchi
Rischiano di scomparire consolidate professionalità si pensi ad esempio a quelle esistenti nel campo dell'industria tipografica si pensi ad esempio è quello che in quella in in cantiere in vista della prossima automazione dell'ufficio
Riduzioni dei costi significa sempre riduzione dell'occupazione per unità di prodotto mentre non sempre la riconversione dei lavoratori è possibile
Da qui tensioni sociali conflitti generazionali anacronismi produttivi a carico della collettività
Lo scenario del mondo produttivo gli ormai caratterizzato da un elevato grado di mutevolezza che coinvolge strutture Investimenti rapporti fra le varie componenti aziendali strategie sindacali equilibri tra le nazioni ed all'interno di esse
Da tutti noto il grandioso passo compiuto Grazia ad una generalizzata introduzione dell'innovazione dal Giappone meno noto ma non meno preoccupanti per la nostra azienda quello degli altri Paesi del Sud-Est asiatico Correa Taiwan Singapore
Nell'economia statunitense il peso relativo della costa occidentale enormemente cresciuto rispetto a quello della costa orientale grazie all'effetto trainante di industrie ad alto contenuto tecnologico
In Germania l'innovazione tecnologica spostato dalla Ruhr verso il giusto e moderno e la bandiera il baricentro economico in Belgio altrettanto è avvenuto fra la componente Vallone e fiamminga della popolazione
Gli stessi avvenimenti recenti vicina e dell'URSS trovano una ragionevole e probabilmente corretta spiegazione nell'impatto dell'innovazione tecnologica per esempio rinnovazione dell'informazione gli assenti come si vede sono molti PC ma nella loro diversità resta comunque assodato un punto fermo l'unica strada da seguire per battere le conseguenze dell'innovazione e quella di anticiparla
Vale a dire di appropriarsene in anticipo in modo di valutarne tempestivamente le conseguenze nei vari siti menti non solo del processo produttivo ma del tessuto sociale in cui si opera
Naturalmente ciò vale non solo per le singole aziende ma per l'intera collettività
Sulla quale le aziende tendono a scaricare una parte notevole dei costi dell'introduzione dell'innovazione
Spesso gran parte dei costi economici è sempre tutti i costi sociali
Ed è appunto la collettività che deve preoccuparsi in una visione più ampia dell'equilibrio costi benefici di individuare i meccanismi atti a prevenire o comunque ad attenuare le conseguenze negative dell'innovazione sul tessuto sociale
Se è vero che il nostro Paese non può rifiutare l'innovazione tecnologica e le sue conseguenze è altrettanto vero che molto può essere fatto per ridurre i guasti sociali che essa può produrre di questo molto in Italia si fa di questo molto in Italia si fa poco o nulla si vede quindi che il discorso della solidarietà assume una capitale importanza nella prospettiva di una società che vive nell'era dell'innovazione ma che non ha ancora imparato a convivere con essa
Via innanzitutto da risolvere un grosso problema culturale in quanto occorre da un lato esser in grado di produrre innovazione dall'altro di acquisirla correttamente senza forti contraccolpi sociali
Occorre quindi che il Paese abbia una base culturale al passo con il tempo dell'innovazione questa base culturale deve essere ampia aggiornata flessibile
Fornire al maggior numero possibile dei cittadini questo tipo di base culturale costituisce la prima manifestazione di solidarietà che deve puntare alla promozione dell'individuo e non alla semplice assistenza
E di esse si sente un fortissimo bisogno da parte di tutti e soprattutto i più deboli ed i più giovani
La solidarietà si manifesta attraverso i servizi innanzitutto attraverso il servizio dell'istruzione
E da quanto si è visto appare chiaro che l'istruzione pubblica deve fornire soprattutto metodi strumenti logici assai più che semplici conoscenze ancorché avanzate
Le conoscenze specifiche restano indispensabili ma debbono giocare il ruolo di esemplificazione di applicazione di una metodologia che gli studenti debbono acquisire e che deve loro consentire di fronteggiare con successo i mutamenti spesso radicali che la loro professionalità inevitabilmente costretto a subire nel tempo
Sono ben note le conseguenze dell'introduzione di circuiti integrati nei sistemi elettronici o dell'informatica nel sistema bancario
Per far fronte con successa queste rivoluzioni culturali non è stata certo sufficiente un'approfondita e puntuale conoscenza delle caratteristiche ad esempio delle valvole termoioniche o delle più complesse tecniche di contabilità
Vale a dire non ha contato la specializzazione ancorché allevata ma la capacità di innestare nuovi concetti su una sicura basse metodologica
La scuola e l'università italiana debbono pertanto fare un grosso balzo avanti sulla strada dell'approfondimento delle nuove esigenze della società e del conseguente ha detto adeguamento della propria azione nei confronti della collettività
Si potrebbe a questo punto credo ed è che il problema si possa risolvere con una semplice variazione quantitativa del tempo che in nei vari tipi di insegnamento viene riservate le diverse materie privilegiando le discipline scientifiche
Sarebbe un grave errore dal momento che alla base del ritardo culturale italiano stanche le norme parcellizzazione dei corsi della scuola secondaria in una milite di istituti e scuole tecniche e professionali
Nelle quali viene impartita una banca e sempre più inadeguata informazione il luogo di una sia pur preliminare ma corretta formazione scientifica
Tanto per intenderci occorre che tutti gli allievi anche quelli destinati ad operare in campo giuridico storico letterario artistico acquisiscano in modo corretto le metodologie della conoscenza scientifica
A parte il fatto che il metodo scientifico viene ormai usato regolarmente in discipline umanistiche ad esempio l'archeologia
La sua acquisizione e decisiva per tutti coloro che debbono vivere in quest'epoca caratterizzata da una massiccia innovazione tecnologica
Questo problema si pone ormai in termini sempre più urgenti occorrono adeguamento culturale
Per capire quello che scienza e tecnologia possono dare o togliere alla società utilizzarne i vantaggi e circoscrivere né i pericoli mai in passato si è dovuta a fronteggiare una situazione del genere
Fino a poco più di un secolo fa vale a dire fino al sorgere della civiltà industriale
L'attività produttiva richiedeva prevalentemente destrezza individuale o semplicemente forza fisica basta guardare le illustrazioni scientifiche delle prima Encyclopedia quelle di Diderot per sincerarsi
Si trattava in fondo di manifestazioni a carattere artigianale che era possibile circoscrivere agevolmente nel quadro culturale dell'epoca e che restavano perfettamente comprensibili nelle premesse nello sviluppo e nelle conseguenze
Ora non è più così ed è e se ne ad esempio a corto il corrente pensiero filosofico che cerca appunto nella scienza gli stimoli culturali per restare in stretto collegamento con le problematiche esistenziali più aggiornate
Via questo proposito proprio il problema dell'aggiornamento della formazione permanente
In questo campo poco si è fatto da parte pubblica ed in modo episodico
Occorre un notevole impegno a livello nazionale che vede agire in stretto coordinamento il mondo della pubblica istruzione e il mondo produttivo
Alcuni centri pilota a livello nazionale con il coinvolgimento dei grossi gruppi industriali che già hanno affrontato il problema come sempre ha fatto il gruppo stette per l'aggiornamento dei propri quadri diplomati e laureati può essere di estrema importanza
La presenza della componente produttiva e poi indispensabile per evitare tutta una serie di inconvenienti che si sono manifestati ad esempio in modo anche vistoso nei corsi di formazione professionale affidati alle regioni
Passando un momento molto brevemente
Agli altri servizi si può dire che l'innovazione ha portato un netto aumento ed una profonda diversificazione dell'occupazione
Il terziario tira fortemente si moltiplicano le nuove professioni
Tra l'altro il pronto adeguamento dei servizi attraverso l'introduzione di adeguate innovazioni fornisce alle aziende un indispensabile sostegno in quanto da una facile e fruttuosa interazione Cocconi servizi e dai S.p.A. aziende traggono spesso quel margine di competitività che può risultare decisivo per affermarsi e sopravvivere
Non è un caso che i paesi più competitivi
Presenti no anche un più elevato standard di servizi vale a dire i servizi che utilizzano al meglio le innovazioni disponibili ci si riferisce ovviamente trasporti telecomunicazioni al credito alla sanità
Alla difesa del civile
Alla giustizia
Si è cercato di tracciare e mi avvio alla conclusione un quadro sia pur sommario ed incompleto dello crollo dell'innovazione tecnologica nella società contemporanea
Va detto subito che questo ruolo che per il momento e crescente presenta però grossi pericoli per l'umanità
Il più grave mi sembra il rischio di emarginazione non è facile dopo millenni nei quali l'apprendimento era riservato all'età infantile e giovanile e consentiva di acquisire una volta per tutte le conoscenze atta a garantire un ruolo significativo nella società
Rendersi conto che ormai non esistono più professionalità le quali non necessitino di un continuo aggiornamento che spesso comporta radicali mutamenti rispetto alle situazioni precedenti
Occorre cambiare una forma mentis occorre acquisire l'abitudine
Di studiare il continuamente in modo di impadronirsi degli strumenti dell'apprendimento che dovrà necessariamente protrarsi per tutto l'arco della vita lavorativa
Ora non tutti si sentono sicuri di poter fronteggiare con successo una prospettiva del genere soprattutto all'indomani di una fase storica caratterizzata da una generalizzata lotta alla meritocrazia e che lasciano intravedere ampi spazi per una vita lavorativa all'insegna del disimpegno
Si trattava ovviamente di un'illusione
La fase attuale della società postindustriale e ancora ben lungi da poter indicare un e nuovi equilibri che garantiscono una dignitosa esistenza e tutti gli uomini della terra
Ma certo che lo standard culturale per un attinenze rime interne alla società e già oggi ed ancor più lo sarà domani di molto superiore a quello che risultava ampiamente sufficiente nella prima metà del secolo
Ciò peraltro non dovrebbe spaventare nel senso che l'intelligenza umana possiede potenzialità assai maggiori di quelle che vengono comunemente utilizzato affinché esse vengono valorizzate e diventino disponibili per l'individuo la società è indispensabile un'azione educativa corretta e tempestiva
Ma occorre anche in un mondo che in definitiva è stato costretto a ricorrere all'innovazione tecnologica per soddisfare le domande provenienti dagli accresciuti di sogni educare ad un comportamento in cui razionalità ed emotività intervengano a guidare le azioni dell'individuo in un rapporto equilibrato e coerente
Come si vede siamo all'inizio di un'epoca di grossi cambiamenti e di grossi impegni la sfida della società postindustriale pone al di là di problemi tecnico scientifici dei grossi interrogativi sul piano umano a livello individuale e collettivo
Ed è a questo punto che si innesta le esigenze di un serio discorso sulla solidarietà che non è stato ancora iniziato a parte alcune denunce che costituiscono però grida di dolore piuttosto che proposte concrete per la soluzione del problema
è impossibile in questa sede proporre soluzioni articolate
Può essere però opportuno indicare alcuni criteri generali nel mi dite che a mio perire dovrebbero ridurre il trauma del passaggio alla società postindustriale e che dovrebbero essere bicipiti nelle istituzioni della solidarietà
Innanzitutto occorre introdurre opportuni stimoli individuali a favore del miglioramento culturale dell'intero finora non esistono forme generalizzate di incentivazione sul piano dell'istruzione del reclutamento lavorativo e sul piano della carriera
Le borse di studio gli assegni di studio disse in più sono rare modeste e di solito accessibili solo ai membri di ricche famiglie gli evasori fiscali la mobilità degli studenti fra i vari paesi ad esempio della comunità
Potrebbe fornire valide occasioni di confronto e miglioramento a contatto con realtà culturali e sociali di solito meglio organizzate la scelta del tipo di istruzione che viene poi apre configurare spesso irreversibilmente il futuro di un individuo e momento di estrema importanza
Occorrerebbe preliminarmente procedere da un accurato studio sull'articolazione della domanda del lavoro quale sarà nei prossimi trenta
Pica azione che tra l'altro costituiscono una delle categorie più difficili da riconvertire occorre piuttosto favorire il diffondersi della cultura tecnico-scientifica e con strumenti formativi più efficienti e con prospettive di carriere più allettanti
E qui si pone l'alternativa di autonomia e solidarietà
Che va estesa però fino a livello nazionale prenda oggi ho sentito molto parlare di autonomia stiamo però attenti che non si parli poi di solidarietà
All'interno dei singoli micro sistemi territoriali la solidarietà un fatto di appena il mio va estesa correttamente a livello nazionale se non altro per utilizzare razionalmente
Le risorse disponibili e per evitare che individui soprattutto il giochino di giovani si trovino ad affrontare gravi problemi di inserimento da soli senza un adeguato supporto culturale e psicologico
E qui si inserisce il gravissimo problema della famiglia che nel nostro Paese viene sottoposta agli attacchi concentrici da parte di una cultura laica piena di livore nei confronti dei valori che non possiede e dei quali vuole assolutamente privare gli ha
Se si fa il confronto avvenire nella scorsa domenica ha dedicato una pagina alla disincentivazione alla lotta sorda puntuale che il sistema fiscale italiano
Guidato da un ministro laico fa nei confronti della famiglia non so se l'hanno letto è agghiacciante insomma si vede che nei confronti di Paesi che non hanno assolutamente una tradizione culturale politica cristiana come l'Italia per esempio il Belgio per esempio la stessa Germania noi siamo in una posizione di estrema arretratezza si tratta di compiti di altissimo impegno perché le difficoltà sono grandissime
Ma dobbiamo convincerci una volta per tutte che quando si parla di degrado di qualsiasi tipo se si va al fondo si trova sempre il degrado umano e civile ed è contro quest'ultimo in tutte le sue manifestazioni e ci dobbiamo impegnare attraverso le opportune ed indilazionabile riforme istituzionali le radici culturali del nostro partito radici cristiane e quindi fondate sulla solidarietà che non è elemosina ma sostegno agli uomini di buona volontà
Ritengo che proprio i cristiani fra le varie componenti della società civile siano in grado o meglio di chiunque altro di evitare la strada affinché l'era dell'innovazione tecnologica si epoca di promozione umana e non di degrado civile
E vede ancora una volta l'uomo protagonista e non vi prima dei cambiamenti soggetto e non oggetto della vita sociale per
Ringrazio molto il professor Paoletti invito tutto a riflettere sulle cose molto interessante molto stimolanti che ci ha detto invito peraltro quelli che intervengono dopo il professor Paoletti a non prenderlo a modello per i tempi
La parola alla senatrice IDV Russo Jervolino responsabile dell'ufficio centrale del partito per la per la famiglia
E hanno sul tema
Luogo per la famiglia profili che è sempre molto prudente prima di dare la parola una napoletana l'avvocato chiacchierona puntualizzando il PM lì bisogna seguire il buon esempio in termini di tempo
Cercherò di seguirlo fino in fondo
E per seguirlo fin in fondo naturalmente non farò altro che alcuni accenni sul tema della famiglia
Tema sul quale non poteva certamente mancare una riflessione all'interno di un convegno della DC che tenta di definire che vuole ridefinire le istituzioni della solidarietà per gli anni due mila
E credo proprio non poteva mancare una riflessione non per adempiere a una specie di stanco rito visto alla centralità che il tema della famiglia
Ha sempre avuto nella riflessione culturale nell'operatività politica dei cattolici democratici ma non poteva mancare una riflessione
Perché passata ormai tramontata avendo ormai dimostrato i suoi limiti la cultura della morte della famiglia
Si rilancia una centralità dell'istituto familiare proprio negli anni Duemila proprio nei tempi della evoluzione tecnologica
Centralità dell'istituto familiare visto come momento essenziale certamente anche se non esclusivo di personalizzazione di socializzazione e le predette mille brevissime considerazioni che io vorrei fare attengono alla famiglia vista da tre punti vidi vista non solo la famiglia vista come fruitrici scelti i servizi
Ma la famiglia vista come soggetto attivo mi ricollego ai discorsi che faceva prima anche Donati come soggetto attivo che partecipa alle scelte della comunità le scelte di politica sociale
Ma anche alla famiglia come unità capace di produrre essa stesa risposte in termini di solidarietà
Devo dire che finora non vi è stata grande attenzione alla famiglia nel meno nel primo dei tre aspetti che ho cercato di sottolineare
Cioè come unità come comunità lui Trichet disservizi
Perché la maggior parte delle risposte che sono avvenute dal nostro tipo di organizzazione
Ha prodotto presente più che altro bisogni di carattere individuale chiude appunto momento destinatari più che la comunità familiare le singole persone
E qui vorrei fare una riflessione che paradossalmente tanto è radicata la cultura dell'attenzione al bisogno individuale che anche i servizi che il legislatore aveva prefigurato come servizi tendenti a dare una risposta alla comunità familiare
Faccio per esempio il caso dei consultori familiari sono stati poi ridotti dalla pratica attuativa a servizi capaci di dare una risposta alla singola persona singola utente
Nel caso dei consultori familiari alla donna ecco vediamo in modo molto breve e quali sono stati i motivi che hanno portato a questo tipo di situazione
Ecco direi che i motivi anche quei naturalmente schema Izzo
Sono stati molti fra i quali visto che credo sia nostro dovere guardare prima di tutto al nostro interno
Banche annoverata la disattenzione che alcune volte la Democrazia Cristiana voluto verso le esigenze reali bisogni della famiglia
Pur dovendo riconoscere che fra tutte le forze dell'olimpico nella vicina è stata la più coerente rispetto a un discorso di attenzione alla famiglia
Ma direi che alcune volte ha prevalso l'attenzione e per gli aspetti istituzionali della famiglia
Per i problemi di carattere istituzionale i problemi della riforma del diritto di famiglia i problemi della stabilità della famiglia e quindi il sì o il no al divorzio indubbiamente problemi centrali ed essenziali
Ma che non possono farci dimenticare l'attenzione per le esigenze reali per il vissuto concreto della famiglia
Una seconda una secondo ordine di motivi e mi riallaccio a quanto diceva prima il professor Paoletti
E che certo sulle concrete esigenze della famiglia
Non ci ha aiutato a centrare l'attenzione nell'individualismo tipico delle forze laiche con le quali noi ad collaboriamo a livello di governo né tanto meno la contestazione radical femminista
E ci ha aiutato volto l'apposizione del Partito comunista
Che è sempre stato in fondo in bilico fra all'attenzione a non assumere posizioni di contestazione frontale alla famiglia
Posizioni in fondo non volute dalla stessa base del partito comunista
E la coerenza con le proprie posizioni teoriche tese a far assumere al ad istituzioni esterne i compiti socialmente rilevanti dalla famiglia
E qui mi riferisco per esempio a una polemica una dialettica che ha attraversato tutto il nostro modo di lavorare
Cioè la dialettica fra i servizi intesi come aiuto come sostegno alla famiglia è la nostra posizione
E i servizi intesi come sostitutivi della famiglia una polemica che ha avuto per esempio non so un momento di apice se lo ricorda Tina Anselmi che era gestito con Franca Falcucci in Parlamento
Negli anni settanta nel mille novecentosettantuno allorché si è dovuto fare la scelta relativa agli asili nido
E allorché si è dovuta collegarlo vi l'abbiamo voluta collegare a una revisione della mille duecentoquattro della legge sulla maternità in modo proprio da dare al servizio degli asili certamente importante anche dare e voluto anche da noi una logica hanno un sostitutiva
Poi direi che ci hanno indotto anche a fare scelte che hanno risposto abbisogni di carattere individuale più che familiare
Una certa difficoltà obiettiva tipicizza aree per legge il bisogno familiare molto più facilmente tipicizza bile
Attraverso invece un'azione di programmazione
E ora nel ruolo dell'ente locale laddove l'azione di programmazione il ruolo dell'ente locale molto spesso è stato voluto a livello teorico però non realizzato in concreto intervento anche di triglia patto prima
Un'altra un'altra fattore che ha portato appunto a questa attenzione maggiore per il bisogno di carattere individuale
è stato l'estendersi maggiore interventi di tipo previdenziale e sanitario lo vediamo anche nei il volumetrie spessa
A scapito dell'intervento sicuramente sociale intervento reso difficile anche dalla tuttora inesistente
Legge quadro sui servizi sociali e quindi dalla mancanza di quelle strutture base necessaria per programmare ancor più per realizzare interventi di carattere sociale
Tutto ciò mentre all'interno della famiglia venivano una serie di cambiamenti che io accenno appena cioè il passaggio dalla struttura patriarcale a quella nucleare il processo di urbanizzazione
L'annidamento l'aumento del tempo impegnato fuori dalla famiglia per l'aumentata la presenza di molti membri di essa e fra i quali Dellai donne sul mondo del lavoro
E quindi la devo People Taha a esplicare all'interno della famiglia quei compiti di solidarietà che prima la famiglia spessa era in grado di esplicare contemporaneamente aumentavano ed era giusto che aumentassero le esigenze della famiglia perché non soltanto per ulula un momento di aspettative in termini di più alta qualità della vita
Ma anche per l'aumento di alcuni bisogni e qui voglio fare un brevissimo riferimento soltanto ad alcuni ha due problemi già trattati l'aumento degli anziani
E Problemi che ricadevano sulla famiglia a seguito di una
Corretta e positiva politica vide istituzionalizzazione
Che però non riguardava solo la famiglia non adeguatamente sorretta mi riferisco Armellin al caso degli handicappati o al caso
De in malati di mente a seguito dell'approvazione della legge centottanta una serie di Problemi ed una serie di difficoltà allora qual è la prospettiva necessaria per andare avanti
La prospettiva necessaria a mio parere è quella di puntare su una logica che si focalizzi più fortemente possibile
Sulle esigenze della famiglia Perrault sulle esigenze di carattere individuale
La strada passa certamente per un rilancio sia in termini istituzionali che in termini finanziari dalla politica dei servizi sociali e qui non mi inoltro nella discussione relativa alla legge quadro
Se e ai loro rilancio della centralità dell'ente locale
E qui necessario discussi al discorso che faceva prima Triglia sia a quanto diceva anche Fracanzani in termine di ripensamento dell'autonomia impositiva
Se è a dire un rilancio in termini non ideologizzati di una politica di Program Mazzone e mi riferì di partecipazione e mi riferisco per essere più greve alle considerazioni di Donati
Io vorrei anche dire che questo tipo di quadro che noi trattiamo
Non è un quadro utopico nemmeno in un momento in cui dobbiamo essere tesi a e attenti a ridimensionare la spesa pubblica perché perché certamente la risposta in termini di solidarietà i bisogni della famiglia un posto
Ma innanzitutto è un posto dopo tutto se vogliamo essere coerenti cuore nelle premesse dalle quali noi partiamo e con le stesse premesse costituzionali
E poi dobbiamo anche essere per attenti perché la mancanza di risposte in termini di servizi alla famiglia non è meno costosa ma è più costosa
Pensate semplicemente al problema degli anziani e all'attuale unica soluzione aperta alle famiglie
Che è quello della specializzazione nella soluzione quella della spedalità azione di fatto concorde le spedalità azioni selvagge con costi altissimi per vanno dalle trecentocinquanta alle cinquecento mila lire al giorno
Borrelli avviandomi alla conclusione e fare soltanto un'altra considerazione accennare un tema sul pm eviterebbe un'ampia riflessione che è quella delle famiglie di fatto
Ora noi siamo in un momento nel quale questo fenomeno aumenta nel quale ci troviamo di fronte a situazioni che il legislatore non può ignorare
Allora io vorrei chiarire che secondo me non occorre a non noi non dobbiamo affatto affrontare questi problemi con un'ottica punitiva sono delle comunità che hanno delle esigenze
Alle quali vanno date delle risposte
Stiamo però attenti e almeno questa è una mia preoccupazione personale ma molto viva a un superamento disinvolto del principio costituzionale che individua la famiglia come comunità fondata sul matrimonio
Perché è un superamento generalizzato e disinvolto di questo principio avrebbe a mio parere belle conseguenze devastanti su tutto il settore sociale
Vorrei soltanto accennare due ultime considerazioni che ha ragione anche dove il professor Paoletti parlare di una politica per la famiglia non significa affatto parlare solo di una politica per i servizi sociali
Ma significa aver presente in tutte le scelte e certamente anche quello fiscale e tributario è un settore che va individuato direi che in questo momento
Positivamente la DC è vivace su questo tema anche forse troppo
Vedete l'intervento di corrieri ieri su repubblica con due iniziative una la camera e una al Senato all'interno delle quali la saggezza per esempio del nostro senatore rubi saprà certamente trovare un elemento di concordanza cioè noi dobbiamo fare una profonda conversione di mentalità avendo presente che qualsiasi livello qualsiasi decisione istituzionale
Viene abbinerei Renon sugli individui singoli chiedevano come monadi isolate Massu comunità familiari e un'ultimissima annotazione
Questa conversione di mentalità Amici miei dobbiamo farla non soltanto a livello centrale
Ma a livello di istituzioni e di base
Perché secondo me il futuro della politica di sostegno alla famiglia passa in larga misura per gli enti locali e noi dobbiamo dire con chiarezza
Che in alcune zone governate da noi l'attenzione e per il sociale non è stata all'altezza della coerenza che l'impegno di democratici cristiani avrebbe dopo l'urto con il piede cioè vi sono zone nelle quali via tutto il settore economico è fortemente sviluppato
E invece io il settore della politica sociale è fortemente negletto e questo è un tipo di mentalità che va superata io sono convinta che anche questo convegno contribuirà a farlo grazie
Molte grazie alla senatrice Russo Jervolino e adesso apriamo il dibattito purtroppo abbiamo solo mezz'ora sono così democratico più netto che metto a disposizione anche
Sì no che metto a disposizione anche quei il tempo che mi ero cioè ottenuto sentire qualche buona parola
In questo contesto il primo intervento alla onorevole Adriano Ciaffi sottosegretario al ministero dell'interno che ringrazio molto per essere intervenuti
Telegrafico per stare nei dieci minuti un saluto Corviale cari amici del ministro dell'Interno Scalfaro
Nella collegialità del governo si è deciso di non presentare un disegno di legge governativo di riforma della assistenza aderendo e contribuendo
Ai lavori del comitato ristretto del senato
Ha portato avanti che si sono conclusi si è in commissione
C'è la possibilità di una doppia lettura del titolo invogliato anche dalla ottima relazione di Mirabelli le istituzioni della solidarietà la solidarietà delle istituzioni
Perché perché il fenomeno
Della
Povertà in Italia oggi un fenomeno che deve riguardare lo Stato le istituzioni il trentasei per cento della nostra popolazione vive in condizioni di disagio
Vive in condizioni di povertà vive in condizioni di Micelli tre livelli bassi della fascia sociale
Si è detto che oggi l'obiettivo economico è la variabile principale l'obiettivo sociale è la variabile secondaria
Il sociale quindi pesa meno come potere rispetto all'economico è un interesse debole a volte rischia di essere residuale
E allora
In questa
La logica è necessario che noi recuperiamo il governo del sociale vi sono sì
Diverse modalità di gestire di esercitare il sociale di dare risposte tecniche funzionali a le domande di servizi sociale ma oggi è prevalente la necessità di riflettere sul governo sul peso
Che nella politica
Il sociale può e deve avere abbiamo una realtà
Divaricate ha nel nostro Paese in ordine alla presenza dei servizi assistenziali
Nelle varie regioni d'Italia nei vari comuni da un'indagine del ministero dell'interno sul cinquantatré comuni censiti
Nel mille novecento alla realtà del mille novecentottantaquattro
I servizi di base e quelli sul
Essenziali infrastrutture sono presente in ottantacinque per cento dei comuni
I servizi sul territorio il settantadue per cento i servizi assistenziali richiamiamo assistenziali e non sociali per limitarli al gruppo lo stretto dei servizi sono presenti al settanta per cento nei comuni d'Italia
Mandiamo da un massimo dell'allegoria dell'ottantatré per cento
Del Piemonte nella Lombardia dall'ottantuno del Piemonte all'ottanta della Emilia al settantanove
Della Marche al settantatré settanta e del Veneto al settantatré quattordici
Per cento di presenza dei servizi sociali nei comuni a minimi pensate critica del quarantatré per cento di presenza nel Molise
Del quarantacinque per cento in Sardegna del quarantotto per cento in Campania del quarantotto per cento in Basilicata del quarantanove per cento in Calabria
Quindi è un divario da colmare il rapporto anche al fatto appunto che in genere per la vedi
Da lo sviluppo economico si accompagna uno standard di servizi più elevato e quindi qui alcune osservazioni
Vanno messe d'accordo anche in relazione a quanto è stato detto in precedenza
Il governo
Della funzione
Assistenziale va ricondotto all'unità del governo complessivo noi riteniamo così io ritengo personalmente che occorre più un'unità di governo dell'assistenza che no non unità organizzativa l'unità di governo permette libertà permette duttilità efficienza integrazione del pubblico con il privato
L'unità organizzativa rischia di creare anche per l'assistenza la separatezza che troviamo nell'organizzazione sanitaria con quella fissità e quella deresponsabilizzazione che forse non giova a una rilancio del settore quindi sia un'imputazione giusta di responsabilità
Non dire avvenga avviamento della assistenza a voi dentro la struttura sanitaria per di farla divenire socio sanitaria muore dentro una struttura settoriale finanziaria al fondo unico
Previsto anche dalle nostre proposte lo Stato intervenga con Progetti Obiettivo finanziariamente mai nell'unità orizzontale dei bilanci degli enti locali che occorre trovare le giuste rischi risorse per la a assistenza come in fondo avviene oggi pur nella ristrettezza dei mezzi disponibili
è chiaro che si pone per l'assistenza il problema di fondo che abbiamo affrontato nella riforma dell'autonomia una soluzione credo
Matura ancora non c'è già una soluzione compromissoria attribuzione di competenze materia all'attribuzione di competenze per livelli
Vi materia paralleli ai livelli di governo
Tutta la sanità polmone tutta l'assistenza del Comune o invece i servizi di base al Comune di area vasta alla Provincia l'organizzazione
Le Sisler Piva e gli uomini regionali alla Regione Allo stato il coordinamento dei grandi problemi nazionali io sono per un'attribuzione delle funzioni per livello
Ma il Comune ha gestito niente sanità dal momento in cui legislativamente gliel'abbiamo attribuita tutta
E l'assistenza oggi proprio per l'interventi anche che mi hanno preceduto deve rimanere all'ente locale come assistenza ai bisogni primari vitali del cittadino mano a mano che si organizza che diventa Stato sociale ai vari livelli va a gestita quindi recuperare disegno costituzionale è semplice comuni province regione gli organismi intermedi associativi sono momenti di deresponsabilizzazione
Di fissità e burocratizzazione sfugge
Il pelo e Giappone politico del sociale ancor più sfugge quando lo facessimo gestire da organismi diverse deresponsabilizzati
I referenti istituzionali è chiaro che non c'è un referente per l'assistenza se non tecnico e allora sono i vari ministeri sono i vari assessorati ma i referenti devono essere forti istituzionali comuni province Stato nello Stato
Sarà la Presidenza del Consiglio rispetto alle regioni saranno
Il ministero tecnico per gli aspetti tecnici e quello istituzionale politico gli interni come referente unico sia detto da parte del relatore della gli enti locali
Occorre che chiariamo anche i concetti di assistenza di servizi sociali e servizi sociali
Sono infiniti non hanno limiti
L'assistenza e la beneficenza di quell'articolo centodiciassette ergo seicento sede trecentottantadue seicentosedici è un concetto storicamente definito
è in sostanza la funzione di solidarietà al cittadino per si è detto affrancare lo dai bisogni vitali i servizi sociali sono la tutti non hanno limite
E quindi è difficile ipotizzare se non vogliamo rimanere a livello dei principi e del programmatico una legge quadro sui servizi sociali
Perché perché si scontra con il fronte della sanità si scontra col fronte dell'assistenza della scuola perché nota il problema del lavoro per la sicurezza del lavoro perché no
Con tutta la tematica delle prestazioni economiche fisse
E quindi e
Vanno chiariti questi due termini anche all'interno della legge quadro sulla riforma
Dell'assistenza
Perché poi aver ragione se non delimitiamo anche l'assistenza la tesi del ministro del Tesoro il quale dice se l'assistenza la diamo ai Comuni è giusto che le tasse universitarie
Dei non abbienti vengono pagate dal Comune
E si arriverà a dire che è giusto che il biglietto gratuito sui treni venga pagato dal comune di residenza del non abbiente no la responsabilità è per livelli e quindi il Comune responsabile dei bisogni di livello primario di base
Lo stato sociale lo Stato è responsabile della politica economico sociale e quindi delle prestazioni i trasferimenti
Si è si sta cercando di condizionare parte dei trasferimenti pubblichi allora pubblici ai Comuni e alle Province all'ombelico dell'assistenza per la soddisfazione del bisogno vitale del cittadino
Troviamo che purtroppo il poco peso
Del sociale avvolte vede il Comune disattento rispetto all'isolato alle marginata o al dimesso dallo NPA al dimesso dalla carcere e così via è i trasferimenti dello Stato
Devono essere obbligatoriamente prima di tutto utilizzati per garantire il minimo vitale alle cittadino l'assegno vitale come prestazione economica minima dello Stato al cittadino inabile
L'unificazione di questo minimo vitale
Posso gli mento del novantotto il padre in questo impianto ente strumentale del Comune o è ente morale della società dell'associazionismo
è chiaro che quindi molteplicità della gestione e coinvolgimento del pubblico e del privato ma unità del governo non nei momenti apicali e fondamentali dall'organizzazione democratica del paese in questo senso lo Stato enti locali
Enti organismi associazioni sono le istituzioni della società nella società democratica
Allora molte grazie alla onorevole Ciaffi la parola Claudio Calvaruso
Qui dopo ci prepari il dottor Valentino con che si chiude la mattinata anche perché all'un quarto al massimo dobbiamo essere serbe
Allora adesso il dottor Claudio ma Calvaruso presidente dell'apostolo poi il dottor Valentino anche perché all'una e mezza al massimo proprio un un quarto al massimo dobbiamo essere a tavola
Qui ma cercherò di essere schematico per i pochi minuti a disposizione
Ecco lei collocare questo mio intervento citando una serie di risultati di ricerche che abbiamo portato avanti come fondazione la boss che dimostrano un tema più volte ripreso che centrale in questo convegno che quello dello scollamento tra la domanda sociale e la risposta istituzionale come sapete la Fondazione Lagos è stata costituita dal Censis proprio per indagare per indagare in questo questa problematica della omogeneità tra domanda sociale risposta istituzionale partendo da una ipotesi di attuale scadimento di questa interazione i risultati di una serie di ricerche che abbiamo condotto ecco danno se mi sembra in maniera molto concreta questa questa rappresentazione anzitutto
Stiamo realizzando insieme a gli assessori dei servizi sociali regionali e su incarico del nel una ricerca sulla qualità dei servizi che partendo dalla descrizione di una donna della normativa attuale esistente e individuando all'interno di questa normativa le diciamo i modelli di realizzazione delle politiche sociali tende poi ad una valutazione qualitativa dei servizi
In una sud inchiesta diciamo che si riferisce a questo rapporto che stiamo costruendo
Abbiamo realizzato questa prima valutazione nella Regione Lazio e i risultati sono stati abbastanza al consumo sconcerta
Abbiamo chiesto a un campione
Rappresentativo degli operatori sociali di valutare i bisogni degli utenti che si rivolgono oggi dei servizi sociali della regione Lazio e di dare un giudizio su il tipo di risposta che con gli operatori sono in grado di dare a questi bisogni
Bene i risultati sono che il settanta per cento dei bisogni espressi dagli utenti oggi nella Regione Lazio non trovano un'adeguata risposta nelle istituzioni e sono rappresentati da nuovi bisogno a quei bisogni relazionali che sui quali da tempo stiamo riflettendo
A fianco a questo settanta per cento dei bisogni non soddisfatti abbiamo un cinquanta per cento della domanda rivolta ai servizi che risulta impropria cioè che gli operatori sociali
Valutano essi stessi come non corrispondente a dei bisogni reali ma che viene semplicemente presentata ai servizi per ottenere delle prestazioni che servizi sono in in grado di dare prestazioni per lo più di tipo economico ma che non rispondono di fatto alle vere esigenze degli ecco di fronte a questa situazione di domanda impropria quindi di risposte
Anche in proprio dei servizi di una quota così alta settanta per cento di bisogna non so disfatti delle istituzioni ebbene nella spesa sociale regionale
La voce che riguarda l'innovazione dei servizi si limita ad appena il cinque per cento
Cioè ecco questo credo che sia veramente il senso ecco di come le istituzioni per abbiamo difficoltà a stare dietro alla trasformazione dei bisogni e quando semplicemente si limitano a riprodurre un apparato istituzionale così come è stato impostato diciamo tradizionalmente e dedicano annualmente all'innovazione per interventi istituzionale soltanto il cinque per cento delle loro risorse
Passiamo rapidamente ad altre ricerche che abbiamo svolto parliamo per esempio della tossicodipendenza abbiamo fatto una ricerca rappresentativa sul sui servizi un centinaio di servizi scelti su tutto il territorio nazionale e abbiamo indagato dei bisogni che gli utenti presentano ai servizi e sulla percezione che di questi bisogni hanno gli operatori del servizio la prima volta che si tenta una ricerca in profondità sui bisogni degli Utenti dei Servizi tossicodipendenze
Ebbene anche qui la risposta diciamo risultare sono abbastanza sconcertanti il primo bisogno che gli utenti avanzano Iva dei servizi e diciamo riguarda una qualità del rapporto la possibilità di Avvenire da parte degli operatori un supporto sul piano relazionale dirittura sul piano affettivo
A fianco a questa domanda degli utenti in che quasi esclusivamente concentrata sul rapporto interpersonale abbiamo anche una domanda che vive servizi sempre più intensa che proviene non dai giovani tossicodipendenti ma per le loro famiglie
Sempre di più cioè le famiglie e i suoi si coinvolgono un problema tossicodipendenze e chiedono a loro volta un sostegno da parte dei servizi qual è evidente come la delicatezza di questo di questo tipo di domanda la sua innovazione il fatto che diciamo riguardi soprattutto nuovi bisogni relazionali richiede una forte capacità di risposta da parte dell'operatore
Ebbene se andiamo a vedere dove e cosa succede nel campo della formazione degli operatori ci accorgiamo un'altra ricerca dell'a boss che nello scorso anno su circa cinquanta miliardi a disposizione delle Regioni perdere diciamo mette in atto iniziative per la formazione degli operatori ecco appena il dieci per cento di questi fondi sono stati utilizzati rivesto e andate in economia
E quindi sono questi mi sembra fatti concreti sui quali oggi dobbiamo ragionare quando poniamo il problema della qualità delle istituzioni rispetto ad una domanda che sta cambiando fortemente un ultimo accenno un'altra ricerca fatta dalla la Bosso lo scorso anno con la Caritas Roma ricordava il problema dei Palumbo proporre ai barboni
è un problema nuovo un terzo dei nuovi barboni pensate a meno di ventinove anni
E sono barboni che provengono da un trauma istituzionale e che diciamo hanno perso la fiducia e la capacità di dialogo e di rapporto con la società
Mi aspetto del problema dei barboni abbiamo una società civile bloccata non sta civile che teoricamente per esempio
Afferma e solo diciamo una spessissimo a quota del cinque per cento dei barboni a suo avviso irrecuperabile
Il cinquanta per cento di questa società civile
Più del cinquanta per cento e convinta che si possono recuperare i barboni soltanto con un intervento che con i video coinvolga tutte le componenti sociali quindi non soltanto le istituzioni pubbliche o private che siano ma tutte le componenti ivi compresa la società civile
Quando poi andiamo ai fatti solo il cinque per cento di questa società civile che commenta di doversi impegnare per il recupero dei barboni per esempio
Ecco entra in comunicazione con i barboni stessi il resto ne ha paura mie vita cerca al massimo di dare con una monetina di risolvere il problema
Ci sarebbero altri esempi ma il tempo non lo permette la malattia mentale sulla quale abbiamo fatto delle ricerche sull'utenza
Il disorientamento anche degli operatori sociali che in questa situazione evidentemente sono costretti per in una diciamo condizione di impotenza di impossibilità risponde ai bisogni che poi invece concretamente vedono sotto gli occhi una conclusione ma le conclusioni molto rapidamente quella a mio avviso che oggi la novità di questi bisogni relazionali sposta probabilmente il dibattito dall'alternativa
Tra stato minimale lo Stato del benessere ad un problema diverso a quello cioè di spostare sempre di più diciamo il centro delle responsabilità
Della politica sociale dalle istituzioni dello Stato in particolare alla società nel suo complesso ivi compresa la società civile
Cioè questo tipo di bisogni nuovi che tagli abbiamo visto allo sversamento e non soltanto le istituzioni ma l'intera società civile che deve essere in grado di attivare dei meccanismi di solidarietà di responsabilizzazione per rispondere a questo tipo di bisogni e partecipazione
E corta a nostro avviso ormai rende maturo il passaggio da una concezione dello Stato promesse del benessere a concessione di una società nel benessere una concessione cioè in cui il problema del benessere non è un problema delegato lo Stato ma un problema che riguarda la società Osval simile in primo luogo mi aspetto al quale problema le istituzioni dovranno un compito importantissimo di mediazione di supporto non più autogestione esclusiva delle problematiche cattiva politica sociale complesso seguono e l'orientamento verso il quale dobbiamo andare le istituzioni devono in qualche sorta spogliarsi della soggettività esclusiva
Rispetto a questo tema e ripropone invece una funzione di mediazione e di supporto soprattutto rivolta sul tema civile un nuovo ruolo istituzionale grazie
Il dottor Valentino che ringrazio o anche per per recitato con contributi importanti del gruppo di lavoro che ha preparato il come
Ringrazio la Presidenza di darmi l'opportunità di dire qualcosa prima dell'ora di colazione così questo servirà da maggiore attenzione da parte vostra da stimolo per me
Dico subito che le poche cose cercherò di a cui cercherò di far cenno riguardano il problema della conoscenza della informazione e della cultura la cui carenza sul terreno dell'istituzione sul terreno dell'informazione politica economico sociale e per quanto attiene soprattutto l'intervento di Paoletti professor Paoletti
Per quanto attiene alle nuove tecnologie è veramente disarmante ed è alla base spesso di non buone scelte non equilibrati
Scelte io ho avuto l'esperienza recente di questa riforma del che nel passato in a un emissario tende con totale disimpegno con non più di
Il venti trenta deputati quando si doveva votare eppure si trattava di innovare una istituzione di cui tutti lamentavano la carenza in termini di rinnovo eppure c'è stata una totale così come dire astenia
Dal punto di vista proprio culturale
Un'assenza è il e che questa cosa è stata la fortuna perché l'unica legge istituzionale che è passata forse perché il Parlamento era disattento
E naturalmente io non penso che sia un'istituzione di solidarietà ma certo l'istituzione di partecipazione delle forze produttive ed è ad ha una potenzialità notevole
Per cui forse una maggiore attenzione e ancora maggiore consapevolezza così anche culturale intorno a questo fatto sarebbe stato spiega
Ma non è di questo che volevo far cenno ma volevo far cenno a certi fenomeni di totale incultura o di dissenso persino su dati che sarebbero accettabili e che dovrebbero essere accettabili
Io non non sto qui a esemplificare perché il tempo non me lo consente però ecco io vi vorrei sfidare a trovare un comune dove un denominatore sulla sulla
Sulle Sunny attento del numero e della qualità della disoccupazione in Italia vi sfido a trovare di degli elementi di convergenza laddove il rapporto sulla De Michelis parla di una disoccupazione dell'ordine di due milioni e cinquecento mila poi accenna due milioni di posti di lavoro occulti oltre tutti gli spezzoni di lavoro che ci sono dall'altra parte un milione quattrocento mila stranieri di cui soltanto fino a ieri
Quattrocentocinquanta mila erano stati diciamo così legalizzata una situazione quindi e poi una femminilizzazione e una presenza giovanile all'interno diverse verso disoccupazione questo è quello che dice De Michelis che prospetta un tipo l'incremento ma le varie fonti ed anche in sede di governo su questo elemento peraltro nulla su questo fatto che non mi pare proprio il tutto marginale dissento e non c'è un momento di convergenza includo anche questi sui dati si riesca a trovare un'assenza
E naturalmente tutto questo comporta che sul piano degli interventi sul piano delle politiche per l'occupazione
Del reclutamento il problema è la qualificazione dell'orientamento professionale tutte strutture sulle quali c'è credo abbastanza attenzione ma non tanto quando sarebbe necessario cioè quindi una certa disarmante
Disarmanti contrasti
Avrei da dire su questo argomento molte cose ma vorrei invece riservare la mia attenzione giudice la vostra vorrei cercare di tirare la vostra attenzione su invece su questo argomento che professor Paoletti mi hai vocato
Ed è stato anche uno delle considerazioni conclusive del bellissimo rapporto Mirabelli che a mio giudizio andrebbe a lui di dunque tenuto come base perdiamo ambirebbe il corpo Totti
Vorrei racconta tutto interiore e vedete che cosa prevede il club per Versace sotto questo rapporto però ecco di volta in volta ogni punto di quella Ratchet nato
Indicato molto bene poi abbiamo ognuno di noi si dovrebbe mettere qualcosa di corposo dentro no cosa che lui avrebbe voluto fare me allora avrebbe occupato tutta la mattinata
E a proposito quindi alle nuove tecnologie della ricerca io vi prego di valutare la nostra totale disattenzione
Granelli permettendo verso il problema della ricerca pura oltre che per la ricerca applicata che è un altro dei fattori veramente gravi che incide molto sul sviluppo complessivo
Della nostra società ma era era e l'impatto delle nuove tecnologie che qui ci dobbiamo mettere in testa come ha detto il professor Paoletti che sta cambiando il la vita
Io ho avuto occasione di fare qualcosa in televisione su questo argomento ma cercando di fare una esemplificazione
Voi dite i servizi sociali ma se il servizio sociale di un'auto che poniamo all'autotrasportatore e riesce a dormire perché nel settantacinque la Regione Friuli-Venezia Giulia adottata sistema informatico
E a non seminare lesive riesce a dare a ciascuno il talloncino giusto per cui non c'era gente che non sa quando si può fare un'analisi e se non faranno una tela e bambine sa perfettamente c'è un medico pronto se c'è la figlia nato quale perché c'è un sistema diciamo ci sono anche gli uomini certo perché lo fanno funzionare ma c'è un sistema per cui si sa che se il Papa non trascurabile Pordenone nell'anno della Regione ceppo Pannella alla alla Regione c'è il patto a Trieste
E a Trieste in dando via telex e vivace via telematica arriva tutta la cartella clinica dell'ammalato voi capite che certamente il clima sociale intorno a questi servizi
è un po'diverso io non non vorrei che voi considerate si tratti di una specie di esaltazione del mito della nuova tecnologia
Ma e che vi devo dire per esempio se voi pensate agli sviluppi per quanto riguarda la partecipazione il colloquio
Delle videoconferenze quando i sistemi telematici
Che si attueranno la possibilità del palo gara distanza guardandosi infatti tanto per citare qualche esempio di quelle che sono le straordinarie potenzialità di questi nuovi mezzi e bene
Su questo terreno lungo il potere politico dopo aver elaborato un bellissimo piano non non va non va affrontata
Perdiamo un'altra opportunità la Grandes
Benvenuto leggendo un bellissimo articolo che ha scritto Ennio Caretto sulla stampa che parlava delle enormi spaventose discusse disfunzioni dei servizi americani
Tristezza americani
In particolare inutile compete lunghe file che c'è un della mancanza di volontà lavorativa espressa da molti impiegati fino al punto della tratta e chiusura dello sportello in faccia al penultimo dell'attività perché in effetti era arrivata l'ora per la con l'azione del breakfast Ghelli molto più sacro di qualunque altro pranzo come il nostro
E voi dite queste consolatorio siamo tutti felici perché tutti abbiamo i nostri guai ecco io sinceramente sperare a questa a da questa da questo congresso che non venga fuori pertanto un considerazione dei guai che ci sono ma che vengono fuori delle proposte perché non credo che dobbiamo essere molto fieri
Un'altra forma di Italian style che la disfunzione dei servizi pubblici grazie
Con l'intervento propongono in più su concluderlo motivato
Nel pomeriggio con una relazione sulla legislazione di principio e legislazione di settore per i servizi sociali
Che sarà tenuta dalla senatrice Paola Colombo Svevo che prima di essere senatrice è stata anche assessore ai servizi sociali nella regione Lombardia le diamo la parola
Ma il mio compito questa oggi non è facile si tratta infatti di tentare
Evidenziare alcuni nodi strutturali che esistono nella legislazione sociale nel suo complesso tenendo conto che noi siamo davanti
Ad una legislazione di principio una legge quadro presentata al Parlamento è una serie di altre leggi che sono testi unici o legge quadro su altri settori
Dobbiamo cercare di individuare quindi alcuni punti di riferimento che siano comuni per questi due tipi di normative tenendo conto che noi abbiamo davanti una ricca produzione di iniziativa parlamentare e ci auguriamo che da questa ricca iniziativa né scaturiscono anche alcune leggi approvate prima della fine della legislatura
Mi consentirete però una rimessa
Io penso che non sia un caso che alcuni di noi siano invecchiati aspettando la legge quadro sull'assistenza
Io penso che questo sia il frutto di una marginalità anzi di piume argina ditta che noi quest'oggi qui dobbiamo affrontare che forse questo convegno cerca di rimontare
è prima di tutto una marginalità anche di tipo politico
Giustamente gli assessori dei comuni le grossi comuni
Hanno fatto una specie di alleanza dicendo ai parlamentari e al governo che ormai il problema dei servizi sociali problema dell'assistenza doveva diventare una questione nazionale
E noi ci auguriamo che questa questione nazionale diventi tale anche nei prossimi accordi di governo
La marginalità di questo settore è una marginalità però non solo politica
è anche una marginalità di tipo legislativo
Questo il settore delle mille leggi e delle poche regole c'è una legge per ogni servizio una legge per ogni categoria una legge per ogni intervento finanziamento ma esistono pochissime regole generali
Non si sa quindi chi gestisce e chi programma chi controlla quali sono i diritti e quali sono i doveri
Ma non si sa soprattutto qual è l'obiettivo che insieme noi dobbiamo perseguire attraverso questi prodotti
E si badi bene che non si tratta di leggi di per se stesse sbagliate molti anzi sono ognuno per il proprio settore estremamente innovative
E sono coerenti al loro interno ma certamente ognuna per conto suo non può risolvere i nodi strutturali che il settore presenta oggi poi abbiamo e ne discuteremo oggi pomeriggio addirittura i primi testi unici io
Che a me definirei così la legge quadro sui sugli handicappati un testo unico che giustamente riprende tutte le leggi già passate per la categoria in un certo qual senso li innova
Introduce anche una forte predisposizione di servizi ad hoc
Però è una legge che poi diventa strutturalmente debole perché non prevede chiaramente l'organizzazione dei vari servizi a livello istituzionale né lo può prevedere essendo una legge ancora di settore non una legge generale
C'è un'alta marginalità più vorrei qui sottolineare ed è una marginalità in questo settore
Persino nella definizione è un settore qual è stato tipicamente a fisarmonica si contrae o si estende a piacere in genere a secondo di quanto vogliano gli altri settori
Sì contrari ossia estende a secondo quello che decide il ministro del Tesoro il Ministro della Sanità oppure il Ministro della previdenza sociale
E sotto questa dizione è vero è vero che si può fare entrare tutto il contrario di tutto e che forse è meglio definire ma non concordo mi consenta mi spiace che non ci sia schiaffi non concordo con loro non ne vuole Ciampi quando per cercare di definire il settore lo si riduce soltanto all'assistenza non ricordando che le l'evoluzione dell'assistenza oggi si chiamano servizi socio assistenziali e sono stati complessivamente da tutti quei servizi che noi gestiamo a livello locale a livello regionale a livello nazionale
è giusto quindi chiarire le competenze
Ma è giusto chiarire le competenze di tutti perché l'Assolombarda delle residualità altrui non diventi poi in definitiva quello che mi denota complessivamente questo settore e questo rischio oggi c'è perché siamo in un momento in cui si sta ridefinendo il settore sanitario si sta ridefinendo il settore previdenziale il grosso rischio e che a questo punto il settore socioassistenziale diventi esclusivamente la residualità delle altre residualità
E penso che a questo noi non dobbiamo questa manovra noi non dobbiamo prestarci infine c'è una marginalità che è una marginalità che conta ed è una marginalità finanziaria
Siccome è un settore in cui c'è una mancata definizione ed una mancata dei marchi demarcazione abbiamo anche un'estrema eterogeneità
Di fonti della spesa e in genere la spesa soprattutto nel sociale fa sempre un po'lo scandalo
Ma all'interno della spesa sociale noi dobbiamo rivendicare ancora una volta una residualità tipica della spesa socio assistenziale
Se pensiamo che con i dati Censis ottanta perché non è facile trovare dati
Anche perché difficilmente quantificabile questa spesa
All'interno complessivo della spesa sociale mentre la sanità prende il ventisette virgola otto per cento la previdenza il sessantaquattro virgola otto per cento l'assistenza il sette virgola quattro per cento mi rendo conto che sono settori diversi
E certo che non li voglio paragonare al massimo ma quello che più preoccupa e che all'interno di questi settori visti durante gli anni mentre c'è una continua espansione
Soprattutto nel settore previdenziale molto meno checché se ne dica nel settore sanitario c'è una netta diminuzione nel settore socio assistenziale
Netta diminuzione badate che ancor più preoccupante se no lo confrontiamo con i dati
Con i dati del Censis per quanto riguarda le autonomie locali dove si registra anche qui nel settore quindi che tradizionalmente quello che ha gestito i servizi sotto sociali una netta
Una netta tendenza una netta inversione di tendenza
Allora se poi noi
Facciamo un controllo non soltanto sulla spesa complessiva ma anche in alcune spese specifiche denotiamo un'altra residualità di questo settore che si sta sempre più ampliando
Il settore della monetizzazione in questo in queste in i parametri della moneta monetizzazioni in questo settore anziché crescere invece l'importanza dei servizi e una recente indagine parlamentare una recente inchiesta fa proprio alla Camera dei deputati su quanto si spende ad esempio per gli indica Pati ha messo chiaramente in evidenza che gran parte della spesa
E spesa vincolata ad assegna ad interventi di tipo economico mentre invece sono in netta diminuzione tutti gli interventi di tipo
Di tipo di servizi socio assistenziali
è chiaro quindi che la Spesal rispetti a questo punto la debolezza complessiva del settore
E la mancanza di regole generali è una spesa che si verifica poco incisiva che viene dispersa in mille rivoli talora sovrapposti e non è governata da criteri uniformi e quindi naturalmente
Possibile fonte di di espressione di sprechi e di squilibri squilibri che poi si registrano anche a livello territoriale c'è un'ultima marginalità a cui accenna soltanto perché non rientra nella problematica di quest'oggi ma che è fondamentale per il settore ed è una marginalità che riguarda gli operatori sociali questo il settore in cui non sono neppure individuate le figure sociali soltanto recentemente
è uscito un decreto che almeno cerca di regolamentare quella che è una figura tipica dell'assistente sociale
Allora a questo punto è chiaro che potrei anche finire qui nel senso che ho già adempiuto al mio obbligo di dimostrare che una legge quadro è assolutamente indispensabile se non altro per andare incontro a questi tipi di marginalità e rimettere il settore in una giusta dimensione
Però a questo punto questa legge che è certamente urgente
Ha questa caratteristica che oggi una legge non serve più se è una legge come quella di ieri a limite superata la nostra stessa legge
Che abbiamo presentato che abbiamo presentato in Parlamento perché è chiaro che questa legge viene in un momento in cui è in enorme discussione c'è un enorme dibattito sullo Stato sociale
E allora a questo punto diventa fondamentale chiederci una legge va bene ma per quale stato sociale
Ieri infatti la legge quadro avrebbe potuto a razionalizzare un settore all'interno di alcune linee fondamentali dello stato sociale
Che erano largamente condivise e che si basavano su un ampliamento progressivo dei servizi e quindi presupponevano anche un ampliamento delle risorse su una domanda che era cosciente ma era pur sempre limitate controllata
Oggi da una parte la crisi economica dall'altra parte soprattutto la crisi di credibilità e un aumento della domanda dei servizi sempre più individualizzata ha posto comunque in crisi questo sistema e non lo ricordo perché ne abbiamo già parlato questa mattina
è un dato di fatto però che le grandi parole o le grandi idee
Su cui abbiamo costruito di col insieme noi amministratori insieme gli operatori il grande cambiamento che c'è stato un grande cambiamento in questi anni in questo settore dei servizi sociali
Il file grandi parole di partecipazione e decentramento l'inserimento e l'integrazione
Che hanno cambiato quello che hanno potuto all'interno di questi servizi non riescono oggi a vincere da soli la sfida di questa società complessa che pone altri problemi
D'altra parte le parole nuove che sono state introdotte in questo lasso di tempo quando si discuteva dello stato sociale e sono state introdotte tra talvolta con una certa forzatura in un dibattito qualche volta troppo economicista
Le parole della razionalizzazione della deregulation della privatizzazione hanno rischiano di essere fortemente equivoche se non si chiarisce il quadro all'interno del quale noi dovremmo diamo colloquio collocare la razionalizzazione diventa subito scure sulla spesa la deregulation diventa la regola del più forte che prevale
E anche la privatizzazione diventa è il cucciolo etto privato che sta però sempre a succhiare dalla mamma del pubblico ma badate la stessa solidarietà lo stesso volontariato in un quadro non chiaro
Viene giocato come supplenza come integrazione comunque viene giocato all'interno di una discrezionalità troppi o troppo ampia dei pubblici poteri
Ecco allora che la legislazione che noi di cui oggi noi abbiamo bisogno abbiamo ai deve rispondere ad alcuni precisi ad alcune precise domande perché se noi ci confonda un ci mettiamo d'accordo quest'oggi dato che questa è una è una
L'assemblea di partito
Che siamo per una concezione di uno Stato residuale come strumento come dicono alcuni per assicurare un pacchetto minimo di garanzia a chi ne ha bisogno allora la legge si fa in fretta a farla
Basta razionalizzare il settore individuare magari qualche livello istituzionale più giusto e trovare qualche finanziamento in più ma si gioca tutto all'interno del settore se invece non riteniamo che si esce da questa crisi dello stato sociale
E che rifondare questo stato sociale altro non è che ridefinire in termini più globali il complesso rapporto Stato e società
E quindi andiamo sulla tesi che è di Donati che per noi è stato sociale è un assetto politico che deve garantire che la società possa organizzarsi attraverso istituzioni pluralisti che libere e solidaristiche
Allora il discorso diventa molto più complesso e allora se queste la scelta che noi andiamo a fare abbiamo bisogno complessivamente davvero di inventare nuove parole che significano poi nuove idee
Anche per rifondare per rivedere la nostra stessa legislazione quadro e quali sono queste dico parole nuove per intenderci ma sono i temi sono le linee guida su cui dobbiamo Pera
A me pare che una la prima parola della nuova legislazione sociale e proprio quella che è stata già sottolineata stamattina io interpreto soltanto per quanto riguarda il riferimento legislativo ma è quello della legittimazione di soggetti nuovi all'interno di questo stato sociale badate soggetti nuovi che sono nuovi
Perché noi li chiamiamo adesso a a lavorare con noi nella ridefinizione di questo stato sociale perché è chiaro che la solidarietà
Dalle misericordia in poi e prima ancora sono antiche e quindi sono antiche di tradizione solo nuovi come soggetti come riconoscimento che oggi noi diamo e qui oggi noi vogliamo considerare come costitutivi di questo nuovo stato sociale con la loro autonomia e con le loro vendevo le loro regole
Mentre nella legislazione precedente quindi
Erano ben definiti gli attori miei soggetti ed erano individuati nello Stato e nelle sue articolazioni decentrate oggi bisogna che voi ci apriamo questa società civile a questi soggetti che sono portatori
Di interesse rilevanti per il perseguimento di questo bene di questo del perseguimento del bene collettivo ma badate allora
La linea politica che noi stiamo attuando non è a mio avviso non è a mio avviso casuali noi abbiamo oggi in discussione al Parlamento contemporaneamente nelle due Camere la legge quadro sull'assistenza ma anche l'emergere di queste nuove soggettività da una parte la legge sull'associazionismo a livello della Camera dall'altra parte la legge del volontariato
E delle cooperative di solidarietà sociale all'interno del senato ed è qual è stato il tipo di di disegno complessivo che noi oggi poniamo all'attenzione di questa Assemblea anche l'autore l'attenzione degli organismi politici badate
Non si tratta di tirar dentro nella gabbia istituzionale il privato sociale
A beneficio di servizi che rimangono seriamente organizzati nel pubblico ma si tratta di ridefinire un nuovo patto sociale senza confondere le proprie origini e senza confondere le proprie regole ritornerò coi questa sostanzialmente è la differenza politica tra le nostre proposte di legge sul volontariato e quella presente nel partito comunista
La solidarietà per noi non è che si legittimi in virtù del rapporto col poco il pubblico esiste nella società esiste di per se stessa posso riconoscerlo no questo sì ma non è che non esista o esiste soltanto in quanto viola riconosca
E la solidarietà che è il momento di democratizzazione di questo Stato non possa e non essere solidarietà organizzata la solidarietà del singolo è una grande solidarietà ma incerto debole rispetto a Giuanin cambiamento complessivo dello stato sociale
E la solidarietà infine alle sue regole la sua autonomia che vanno rispettate perché non di non può diventare il terminale dell'assessore ai servizi sociali
E soggetti nuovi in questa società complessa
Sono anche le altre reti informali che solidarietà di base amicale e la famiglia lo ricordava la Rosetta questa quest'odio da soltanto questo dato l'indagine Istat sui comportamenti familiari
Ha messo in luce che a fianco di una debolezza istituzionale che oggi alla nostra famiglia
Anche una forte connotazione solidaristica
A e e mette continuamente agisce in questo settore agendo e facendo servizi improprio
Che però non hanno mai contatto con con il pubblico che però a rischiano di essere altro dall'organizzazione o meglio l'organizzazione è dura ed impermeabile e non riesce a coinvolgere verso un unico obiettivo queste solidarietà
Eppure che pure esistono e quindi esistono i primi tentativi uranio visti anche all'interno della vostra legge quadro sugli handicappati piccoli IMI di tentativi di coinvolgere anche nel momento proprio della soggettività della famiglia in questo discorso complessivo sui servizi sociali
Allora il primo obiettivo quello di individuare questi soggetti e di dare un ruolo nuovo all'interno della nostra legislazione la seconda
Se la legge deve non soffocare questi soggetti nuovi deve cambiare la qualità della legge deve cambiare la qualità della nostra legislazione
In questi anni abbiamo avuto delle leggi che avevano grandi principi nei primi articoli una declinazione Ferry è una rigida normativa in tutti gli altri articoli poiché individuazione di apparati molto dettagliati
E infine risorse che erano del tutto insufficienti sia per i grandi principi e per i piccoli apparati le politiche sociali sono state più descritte nelle leggi che non costruite nella realtà qualche contava era la legge tanto è vero che c'era ci siamo attivati tutti culturalmente nel momento della legislazione e poi abbiamo pensato illuministica mente che bastava la legge poi per fare andare avanti la realtà e noi volevamo
Essere introdotta all'interno della società
Questo schema poteva andar bene
In un mondo fortemente regolato con un consenso consolidato ma viene rotto subito e messi in crisi in una società in movimento soprattutto quando è chiaro che gli apparati non riescono ad attuare una politica finalizzata a quell'obiettivo generale
Cambiare quindi la qualità della norma significa ritrovare non è facile
E significa ritrovare un giusto equilibrio tra gli obiettivi i soggetti chiamati a raggiungerli e le risorse attraverso un no ammette non pongono vincoli istituzionali così forte da soffocare la realtà
Ma che siano sostenute da un consenso sociali che eviti anche l'impazzimento corporativo dei vari interessi che si agitano all'interno di questo Paese
E mi pare che sia nel giusto che afferma che
è vero che questa società complessa non tolleravano norme una normatività soffocante
Ma è anche vero che non tollera neppure l'assenza di qualsiasi di qualsiasi norme ed infine occorrono norme che siano sostenute da un forte consenso politico sociale
Io per la verità non ritrovo dialogando con gli altri partiti devono essere molto sincera
Mi pare dialogando con gli altri partiti mi pare che noi ci stiamo avvicinando sì sotto alcuni aspetti su alcune idee ma più per pragmatismo che non allora una l'identificazione di grandi progetti comuni è vero che oggi ad esempio si fa meno meno battaglia tra pubblico e privato anche da parte della sinistra però quando se ne tirano le conseguenze
In definitiva e non si ridisegna complessivamente al direi quasi c'è una tesa lo passò a utilizzare strumentalizzare però il mio obiettivo è del tutto diverso invece occorre aprire ridefinire anche con gli altri partiti un discorso complessivo complessivo in questo senso e infine abbiamo bisogno di norme che rispettino le regole dei mondi che attraversano
O con cui vengono in dialogo e mi spiego
L'apparato pubblico il decentramento il Comune e la Regione vengono in contatto con il mondo della solidarietà ma devono rispettare le regole della solidarietà la gratuita la spontaneità
Non vanno inquinate perché altrimenti ne avremo tra poco la piatta omogeneizzazione burocratica di tutto
Così se vengo in in contatto con il mondo delle colpe e delle cooperative dopo rispettare il mondo nel mondo delle cooperative con le sue finalità imprenditoriale con le sue infinite finalità di rischio
E dovrà rispettare viceversa la cooperazione di solidarietà sociale per quel tanto di promozione che essa mi può dare ognuno quindi deve è chiamata a rispettare queste regole ed è chiamato a rispettare queste regole anche l'amministratore
Anche l'amministratore
Perché occorre anche togliere questo settore da una discriminante che talora è andata avanti pesantemente per cui servizi tra talora sono stati scelti più secondo la regola del consenso
E non quelle dell'effettiva necessità
Insomma l'attenzione
Io non lo so devo un parlare ancora dieci mila approfitta della fetta di botto messi
Insomma l'attenzione degli ultimi l'attenzione degli ultimi va tradotta nella legislazione l'attenzione degli ultimi per gli ultimi va tradotta nella nostra legislatura magari con una buona definizione anche perché no dello stato di bisogno
Non perché i servizi siano solo per gli indigenti
Ma perché quanto meno i nostri servizi non escludano perché talora questi ultimi sono così marginali nelle nostre politiche che non riescono neppure accedere ai nostri ai nostri servizi
E consentitemi o ancora dieci minuti invitare tela mi
è
Sì ma io penso che invece lo dico lo stesso
Purtroppo
Cioè gli occorre dire che restare non proprio un po'di più stasera e so che questo è un mondo del volontariato un mondo molto generoso anche nei confronti delle senatore chiacchierona lo qua allora c'è poi un problema
C'è poi un problema che seppure tecnico penso che noi dobbiamo invece portare all'attenzione all'attenzione soprattutto di questo convegno che ridefinire nuovi soggetti e ridefinire questa qualità della norma significa anche ridefinire le con certezza con certezza i vari livelli istituzionali
Noi abbiamo avuto noi abbiamo avuto in questi in questi in questi ultimi anni
Certamente un importante decentramento dei servizi però avevano ragioni gli assessori regionali quando dicevano che non potevano cambiare la loro legislazione
Sì oltre alla definizione degli assetti istituzionali delle competenze non si ridefinirà con la legge quadro anche complessivamente tutto il quadro delle competenze cosa è stato una grande occasione mancata perché badate
L'autonomia non vide astrattamente ma l'autonomia è di retta qualche cosa così come le funzioni di attività socio assistenziali hanno bisogno di un adeguato ambito territoriale per svolgersi ha ragione Triglia quando dice ricordate che quando definite i livelli istituzionali e definite le competenze non di bisogna dimenticare la storia e non bisogna dimenticare che lo sviluppo dei servizi sociali e stato intorno al comune
Questo sarebbe uno sbaglio ma sarebbe sbagliato anche dimenticare che la complessità di alcuni servizi e il rispetto per noi dobbiamo al bisogno della persona
è spesso conflittuale con la dimensione dei nostri comuni questo dobbiamo dircelo dobbiamo trovare una su una soluzione così come va riproposta cui pesantemente su questi temi una cultura dalle Autonomie dialoghi sempre più difetti che avvengono e si intrecciano tra il ministero degli Interni
E le singole associazioni o le singole comunità non rientrano in una visione autonomista dello Stato qualunque passa Stella della Lettera al sistema quel sistema autonomista qualunque ripeto possa essere la debolezza del sistema autonomista
E allora questo lo dico a tutti i livello di quelle regioni e comuni dobbiamo essere pronti e meglio ridiscutere le funzioni e livelli adeguati all'esercizio delle funzioni
Piuttosto che essere paralizzati dall'impossibilità di esercitarli per poi consentire interventi dal centro siano essi di emergenza siano essi di sostituzione siano esse di Lesina dei quattrini molto meglio ridefinire e dire chiaramente quali sono allora
Legge indenne il nuovo funzioni che ci competono
E allora e vengo veramente alla alla fine rispetto alla definizione di questi di questi tali cose non mi è consentito rispetta la definizione di questi livelli istituzionali
Mi pare che la legislazione regionale dico soltanto questo abbia messo in atto due due modelli che ormai
Venti sono diventati un po'due modelli tipici nell'organizzazione dei servizi questa perché
Proprio recentemente una serie di regioni ha legiferato intorno al riordino dei servizi socio assistenziali
E non siamo di fronte a due modelli ben precisi e anche abbastanza contrastanti uno è un modello in cui i servizi sociali vengono gestiti a livello di unità sanitaria locale seppur con qualche eccezione
E qualche servizio che viene gestito a livello
Di comune l'altro esempio che è unico finora ma che stai facendo molto strada rispetto anche alla futura legislazione e quello veneto che prevede un un modello diverso più centrato sul Comune
Più centrato su comune per le quali si evidenziano tutti i servizi e al quale si attribuiscono in genere tutti i servizi e una sorta di una serie di servizi che vengono invece allocati a livello delle unità sanitarie locali
Questa legislazione di quella dovremo tener conto quando faremo la nostra legislazione nazionale
Si scontra poi con una tendenza della legge sulle autonomie che sta andando per conto proprio è una tendenza della riforma sanitaria che invece sta a andando verso una forma di regionalizzazione non sarà facile quindi ridefinire gli assetti istituzionali
Io qui però voglio ricordare semplicemente una tendenza che mi sembra di buon senso e può essere portata avanti forse sarà il caso di distinguere le funzioni di distinguere una funzione di programmazione con una funzione di gestione
E mentre mi sembra che sia indispensabile che la funzione di programmazione non venga lasciata al singolo Comune troppo piccolo per la dimensione dei nostri comuni per una ridefinizione di tutti i servizi e quindi possa essere portata ad un livello associato magari con il coinvolgimento obbligatorio dei sindaci
Lasciare invece poi la gestione al Comune seppure con eccezioni che badate non devono essere eccezioni solo per alcuni servizi ma devono essere eccezioni generali che riguardano da una parte la complessità dei servizi dall'altra parte infine
Dell'altra parte infine la dimensione del singolo Comune ecco detto questo perché mi sembra che questo sia un punto nodale non si può fare una nuova legislazione se non si ridefinisca vano questi settori
Ma tutte queste cose che ho detto si incrociano poi e qui vengo alla fine davvero
In quella parola che qui è stata soltanto toccate pentirò nord il tempo di ridefinire eventualmente la rivedremo poi nella nella relazione scritta e quella della programmazione e lui e concorrono tutti i vari soggetti politici pubblici privati
E lì che viene ridiscusso finalmente l'obiettivo finale a cui tendono i vari soggetti politici all'interno del territorio sui servizi sociali
Ed è proprio in questa programmazione che si risolve anche il problema che Mirabelli poneva stamattina
Non la convenzione perché nella programmazione
Sì io ritengo costitutivo anche l'ente privato
La convenzione non è più il titolo in base alla quale io di utilizzo il pubblico bensì è semplicemente l'atto con cui vengono regolamentati i rapporti e definisco veramente parto finisco davvero modesti
Io mi rendo conto che vi può essere sembrata ridicolo che una persona si appassioni tanto ai livelli istituzionali o alla programmazione ma la passione non mi viene da queste che di per se stesse sono cose burocratiche
La passione mi deriva dalla passione che so esserci all'interno del mondo dell'assistenza su questi tuoi su questi temi
è un mondo degli amministratori dei volontari degli operatori e ci chiede questa volta lo sforzo di una legislazione giusta
Perché possano operare con dignità
La passione poi ce la sanno mettere loro
Grazie appare la fauna oltre che per il fronte per
Piantana Karajan
All'onorevole Silvia Costa che parla dell'assistenza
Cari amici io naturalmente faccio riferimento e quindi non mi ha dentro in analisi che già così bene la senatrice Paola Colombo Svevo ha fatto prima di mi
E tra l'altro cerca di illustrare rimanendo nel tempo concesso quello che è il litterae anche la dire il contenuto ma se consentite facendo un piccolo passo all'indietro della legge quadro sull'assistenza
Che come diceva prima Paola Colombo Svevo visto appassionarsi ma per ora abbastanza senza troppe soddisfazioni varie generazioni di legislatori e alcuni visitatori che sono ancora qui tra di noi
Certamente noi rischiamo di concludere credo anche nella con la scadenza naturale dell'anno prossimo questa legislatura
Con un solo un avvio della discussione della legge quadro sull'assistenza nella Commissione affari costituzionali del Senato e questo certamente rischia di essere ancora una battuta d'arresto su un versante che come diceva prima
Paola Colombo Svevo meriterebbe invece una priorità assoluta
Credo che poi molti gli amministratori locali qui presenti sappiano quale sia la ragione profonda dell'urgenza che abbiamo tutti di fronte in un momento tra l'altro nel quale si sta passando non soltanto attraverso una crisi
Del Welfare State che insieme fiscale di delegittimazione ma anche rispetto a tutta una serie di normative specifiche ad un'altra fase legislativa nazionale e regionale che rischia di rimanere senza punti di riferimento
E quali sono perciò in in sintesi le esigenze di questa diciamo urgenza di un'approvazione gioca la sua sentenza mi sembrano evidenti intanto quello punto richiamato prima dalla senatrice Colombo Svevo cioè manca una legge di principi in un settore che ha subito profonde e trasformazioni culturali
Se pensiamo a tutto l'itinerario culturale anche di dibattito politico dalla dei principi dalla concezione della beneficenza la sua separazione tra beneficenza assistenza pensiamo anche al dettato costituzionale alle sue interpretazioni che voto nel tempo
In cui sembrava che ci fosse una ricca in cui l'interpretazione che è stata anche se non mi sbaglio del professor Sandulli a suo tempo in cui l'assistenza si faceva faceva riferimento a un diritto
In qualche modo universale riconosciuto e quindi regolamentate attuato dallo Stato mentre la beneficenza nel senso di intervento discrezionale Rispetto a priorità di bisogni
Era invece affidato agli enti che erano stati regolamentati dalla legge Crispi di cent'anni fa e agli enti locali una concezione che poi visto il suo superamento nel legge trecentottantadue del settanta cinque poi dopo nel decreto seicentosedici
è una legge dicevo che ha bisogno di essere certamente attuata anche considerando appunto che ne siamo di fronte da un lato a vive leggi di cent'anni fa e dall'altro a leggi settoriali che pur avendo innovato molto nei singoli settori Graziano soltanto a leggi sia nazionali che regionali che hanno visto
Hanno così hanno ipotizzato gli o tipo di intervento rispetto a soggetti in difficoltà o soggetti che andavano privilegiati penso alla sta tutto il discorso degli anziani
Degli handicappati la legge quadro perlustra l'onorevole Armellin ma in alcune regioni queste leggi sono già un fatto reale penso anche alle leggi che riguardano la prima infanzia esiste però un problema di normativa generale di raccordo fra queste normative che non può essere ancora e l'uso lo stesso trasferimento di competenze alle Regioni e Comuni operato seicentosedici richiede riferimento normativa quadro lascia troppo spesso
Saluto anche la leva segretario senatore nonché i tempi strani
E il e da ultimo se consentite e da ultimo la situazione di grave incertezza giuridica in cui versano limitando che come sappiamo sono ancora in attesa di una definitiva sistemazione e e un'incertezza che sta procurando né molti questi meccanismi a livello locale pensiamo alle proroghe né consigli amministrazione commissariamenti le trasformazioni patrimoniali spesso al di fuori di un quadro normativo preciso
E questo naturalmente colpisce in particolare alcune IPAB in alcune regioni del nostro Paese
La legge quadro senza farne minimamente perché sarebbe troppo arduo una la cronistoria ma certamente la riforma che appassiona e il dibattito politico da almeno quarant'anni
E che ha visto intrecciarsi posizioni diverse come invece come dicevo prima e che approdata facendo molto velocemente questo passaggio
Una dice direi a una diciamo impostazione di fondo che ormai largamente e condivisa per cui la distinzione fra assistenza sociale previdenza e la il superamento della distinzione fra assistenza e beneficenza ci sembra ormai andato acquisito sul piano legislativo direi complessivo
Anche se siamo di fronte ad una revisione necessaria della della legislazione vigente e in particolare di quella di settore che dovrà necessariamente uniformarsi ed essere coordinata condurre nei vari livelli istituzionali
E in una definizione a livello di normativa centrale né di chi sono i soggetti titolari
Dei diritti di chi sono i quali sono i livelli istituzionali le competenze ma soprattutto io credo alla luce
Di quello che è stata l'esperienza degli anni settanta anche delle procedure certe del rapporto costi benefici della rapporto pubblico privato di un rapporto appunto del privato che non sia soltanto integrativo sussidiario del momento pubblico ma questo costitutivo come dicevo prima Paola Colombo Svevo e se è vero che oggi la la risoluzione in termini anche di attribuzione di competenze alle Regioni
Per la parte programmatoria e normative legislativa e ai Comuni per la parte di gestione amministrativa sembra essere ormai quella di ricomprendere tutte le erogazioni
Erede di possibili gli interventi e le prestazioni all'interno del concetto del sistema di sicurezza sociale superando quindi una concezione che si richiamava prima come residuale
Anche se io credo che dobbiamo avere un occhio non soltanto al dato istituzionale ma e legislativo ma anche al dato reale di quella che è la realtà differenziata del nostro Paese ricordo che in una dibattito che facemmo anche commenta
Il movimento femminile tempo fa sul rapporto proprio fra istituzioni enti locali e sicurezza sociale Silveri veniva emergeva un dato abbastanza interessante rispetto al a quello che è l'ha detto a quella che è la distinzione fra quello che è il dettato costituzionale che sicuramente fa riferimento
Ad uno stato sociale istituzionale senza naturalmente però comprendere tutte le forme di assistenza e di servizi all'interno delle istituzioni pubbliche
E con una realtà che nel territorio talvolta è stata residuale ma talvolta vorrei sottolineare è stata anche di tipo totale
è vero che certamente la concezione anche in termini politici amministrativi dell'assistenza e spesso state tipo residuale e ne fa fede la carenza legislativa
Ma è anche vero che abbiamo avuto situazioni e ci sono situazioni anche dal punto di vista geografico nel nostro Paese penso in particolare alle regioni
E governate dalle sinistre che hanno visto subito negli anni Settanta crescere una concezione da Stato totale e anche sul fronte dei servizi sociali con una negazione complessiva del rapporto pubblico privato e con un avvitamento anche della finanza locale della spesa pubblica che non è certo stata a favore di un riequilibrio territoriale e diciamo di una perequazione fra costi e benefici dei servizi
Nella l'ottantuno ci fu una documento del presidente le regioni che appunto chiedeva alcuni chiarimenti proprio che sono alla base poi oggi della legge quadro sull'assistenza della proposta c'è qua sussistenza
Che riguardasse il chiarimento sulle associazioni dei comuni e i loro rapporti con la centralità pur prevista da seicentosedici dei comuni
Il ruolo delle province in ordine alle prestazioni io all'intervento sull'assistenza sociale
Il problema dell'IPAB le integrazione socio sanitaria spesso Harriman questa è rimasta un livello predicatori ottativo nelle leggi molto poco invece legata a meccanismi certe procedure riscontrabili in qualche modo in qualche modo chiarite a Libero testi normativi il problema della perequazione del fondo da destinare alla a questo comparto e soprattutto la possibilità di superare i singoli fondi legati alle singole leggi sociali siamo appunto alle leggi nazionali per i singoli comparti negli asili nido
Agli anziani eccetera per cui perché confluiscano in un unico fondo che poi consenta non solo alle Regioni di ridistribuirli offre comuni ma i comuni una maggiore elasticità anche nell'andare poi individuare autonomamente delle priorità
Altrimenti l'autonomia comunale rischia di essere soltanto anche questa predicata ma poi non realizzata in ordine all'individuazione delle conto delle priorità dei bisogni e delle modalità per assolvere ANAS disfacimento di questi bisogni
E direi che nella legislazione regionale che è seguita
Dalla costruzione delle regioni ad oggi su questo fronte possiamo dire che si è attraversato tre momenti distinti
La legislazione settoriale per le categorie di bisogno gli anziani degli handicappati lo richiamava prima che ha caratterizzato gli anni fino al settantasei grosso modo un periodo settantanove ottantuno
In cui di fatto si è focalizzata l'attenzione dell'istituzione regionale sul comparto della sanità
In cui sociale di fatto era subordinato alla sanità e questo è stato anche diciamo un discorso che se condotto anche a livello nazionale su questo fronte l'otto ter tre tre
Se vogliamo l'ha fatta un po'da padrone rispetto all'integrazione sociale ma dall'ottantuno noi riteniamo di essere entrato in una fase diversa di maturazione complessiva rispetto a questo problema
E lo vediamo come diceva anche la Colombo Svevo rispetto ad alcune leggi regionali oggi già il Veneto la Basilicata Lombardia Piemonte era siciliano le l'efferato in materia sono in lavorazione le leggi del Lazio della Liguria certamente l'assenza di una legge quadro non non consente però poi un riequilibrio complessivo e una certezza
In ordine a questi problemi
Ebbene la sorte delle il Papa e della a seguito della sentenza Corte costituzionale che ne ha impedito di fatto un trasferimento automatico come era previsto nella l'articolo venticinque sentieri sappiamo tutti e quindi vado soltanto illustrare quelli che sono i punti specifici creerebbe una legge secondo la proposta democrazia creste cristiana con una promessa
Io credo che anche la prima i primi firmatari al Senato la Colombo Svevo la Ceccatelli
Ellena Codazzi venir volino e al Senato alla camera Foschini Garavaglia veline altri colleghi sono sicuramente i primi ad ammettere che la riproposizione di questa legge che poi riprende praticamente il testo unico già approvato
Dalla precedente legislatura sicuramente risente di una ancora di non aver risolto alcuni problemi che si sono opposti nel tempo in questi ultimi anni ma l'esigenza di fare più in fretta
Per evitare che ancora si appunto passi come temo un'altra legislatura senza quella prosa né questa legge ha fatto sì che ci si sforza di trovare almeno su quel terreno in cui con le altre forze politiche ci si è incontrati una possibilità di posizione comune e promessa seconda è una legge che tra l'altro ha visto confluire le proposte per ora soltanto della democrazia cristiana Testaccio gli insulti e non è è stata presentata a tutt'oggi una proposta di questo comunista questo lo dico anche perché credo questo faccia
Sia un un elemento di chiarificazione sulla posizione dei partiti
Direi che i punti qualificanti della legge per richiamo in quattro bravissimi né punti
E poi lasciando poi agli atti la relazione sono sicuramente l'avete identificato nei cittadini superando anche una di una dizione più riduttiva che era presente nella precedente forme di assistenza di previsione di normative in questo senso come titolare i soggetti di un diritto che non è soltanto un diritto un intervento riparatore un intervento fronte situazione di indigenza di difficoltà
Ma un diritto allo sviluppo della persona e la sua partecipazione alla vita del Paese come un principio costituzionalmente garantito
Il la centralità della persona
Sopruso della persona all'interno della famiglia come punto di riferimento ideale preferenziale presso Sviluppo e quindi una logica che di sostegno di integrazione non di sostituzione il secondo punto credo qualificante
E di questa legge il la partecipazione naturalmente la responsabilizzazione della degli utenti del costo dei servizi e quindi nel controllo e nella gestione
Anch'esso un punto qualificante mandando al di là di questa connotazione che pure importante mi pare che tutta quella è stata l'esperienza del decennio che c'era preceduto abbia consigliato giustamente il dottore di andare al di là e di prevedere non soltanto o a pagarsi soltanto della partecipazione nelle istituzioni ma di una collaborazione
Ed è una forma di rapporto di convenzioni ma anche di riconoscimento del ruolo sociale
Del volontariato nelle sue formazioni e libere delle cooperative e solidarietà delle comunità cioè di tutto ciò che si muove in questo settore e con il quale e che c'entra
In modo solamente prioritario nella definizione anche del programma sia regionale che comunale degli interventi e anche in forme integrate digestione
Credo che sia un punto anche nei importante quello che riguarda le IPAB lo dico perché mi sembra su questo vada fatto
Un chiarimento sono praticamente previste all'articolo quindici del nostro pasta di legge l'esclusione dal trasferimento delle delle IPAB
E per quelle che abbiano una struttura associativa e quindi che sia al alla base è stata un'iscrizione una iniziativa per l'Ontario che soci e che questi rappresentino tutt'oggi diciamo i principali attori dell'IPAB che l'istituzione che sono le proposte amministrate prevalentemente da privati e quello d'ispirazione religiosa oltre a quelle naturalmente a carattere prevalentemente e di istruzione sono
Sono illustra il mostra detenuto presso questo chiaramente avverte importarlo sentimentale avuto parliamo promuovano costruita
è una legge quadro non è un un settore molto facile essere condensato in in dieci minuti comunque voglio precisare e pratica perché siamo tutti interessati insieme a sapere le posizioni di quanti sono presenti che si fa riferimento in naturalmente a partire alla sentenza della Corte costituzionale che si è espressa con chiarezza in ordine a queste e al illegittimità costituzionale di uno scioglimento
Di istituzioni che tranne quando siano è questo il caso contemplato anche la nostra legge a prevalente formazione presenza di diciamo soggetti pubblici all'interno dei consigli amministrazione o all'interno certamente queste vanno trasferite comuni perché di fatto possiamo considerarle davvero
Enti che di fatto una persona ragione sociale così come le intanto che non abbiano più perché non corre alle attività statutariamente previste ma per le altre si tratta di credere o non credere aprono e con la tenda situazioni e non soltanto al problema nelle situazioni mi rendo conto che tagliare così è un po'certamente lacunoso rispetto a tutto quello che era giusto dirvi voglio solo concludere con una se consentite una preoccupazione quindi su questo raccogliere anche un invito poi al dibattito eventualmente la replica dopo
Esista un problema che sa che questa mattina si è sollevato e che è presente anche nelle leggi che poi sarà illustrato ai colleghi
Che quello cioè
Pianese passata quella di superare un appiattimento sulla sanità dell'assistenza credo che la la prospettiva di restituendo ministero della Sicurezza sociale come anche adombrato da alcuni documenti dei testi dei presidenti regionali possa essere una prospettiva per la quale lavorare certo è che rispetto a questa legge anche necessariamente per cercare di di fare far leva su anche dei tempi veloci si è fatto una scelta in ordine a un coordinamento con il ministero della Sanità sul mistero stretta
Ma lasciando in prospettiva aperto il discorso della migliore collocazione di un comparto che nel modo di vedere dovrebbe far tenere più conto delle esperienze fatte ad oggi e anche di un rilancio della politica familiare
Io quelli chiudo mi scuso per il tema
Grazie subito teste e la comunicazione voglio proprio farmi nessun problema tappati
Eppure per tutti i relatori attenersi al tempo stabilito spaventarmi lo sgradito compito di intervenire
Nel quadro generale di un superamento della tradizionale assistenza
Nella prospettiva di una autentica solidarietà umana e sociale
E di un'affermazione concreta dei diritti umani
Non si può trascurare il problema degli handicappati
Ossia di coloro che generalmente sono socialmente non sono socialmente inseriti a causa di un danno fisico psichico o sensoriali
è sotto gli occhi di tutti il progresso fatto in campo culturale anche grazie alle associazioni interessate al problema che hanno alimentato con le loro iniziative il processo verso una situazione di vera e autentica solidarietà sei però le affermazioni di principio sembrano scontate accettate largamente come per prossima difficoltà siti traducono indicazioni iniziative in scelte
Non è quindi
Nelle dichiarazioni di principio che dobbiamo soffermarci oggi quanto piuttosto nella necessità ed urgenza di calar le nella realtà
Partendo dalla constatazione che tema centrale della problematica sull'handicappato
E resta il suo inserimento inserimento scolastico inserimento professionale
Inserimento sociale
Permanenza in famiglia nella propria comunità il progresso maggiore sia certamente avuto nel campo scolastico e formativo in genere
Un punto fermo a questo proposito è stato posto dalla legge cinquecentodiciassette del mille novecentosettantasei
Nella politica di integrazione scolastica indietro non si torna
è impensabile
Abbandonare la strada intrapresa la preoccupazione deve essere quella di garantire tutti quei supporti che sono essenziali
Per garantire risultati ottimali sia per l'alunno che per la Società scolastica
Pur esprimendo un giudizio sostanzialmente positivo lo ha fatto anche il Consiglio nazionale della pubblica istruzione nel giugno dell'ottantasei
Per quanto finora si è fatto in questo ambito bisogna prendere atto della carenza delle carenze e difficoltà che rendono ancora problematica e talora poco proficua l'integrazione scolastica degli handicappati
Basterebbe vedere anche una una nota che mi ha consegnato monsignor Nervo relativa a un congresso tenuto mi pare in Calabria se non vado errato
è necessario allora
Un ulteriore impegno
Si richiedono scelte qualificanti affinché nel procedere all'integrazione scolastica degni portatori di handicap
Posto Rossini l'astratto principio di uguaglianza
Di tutti i cittadini sul piano dei diritti e della loro dignità sociale
Sì considerati essenziale necessario l'acquisizione per il in libera uscita
Intesa non tanto come un connotato negativo ma quale dato essenziale dal quale partire per ottenere mediante la valorizzazione delle potenzialità specifiche
La rimozione o quanto meno l'attenuazione degli ostacoli che di fatto impediscono lo sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione alla vita della comunità
è necessario ancora
Chi si pervenga a un superamento
Motivo questo trattato ampiamente in un convegno della fondazione Zancan e che mi trova perfettamente consenziente
Un superamento dicevo della mancanza di collegamento ancora esistente
Fra scuola unità sanitarie locali ed enti locali
Che dovrebbero tra virgolette stipulare intese allo scopo di programmare e attuare il servizio di integrazione scolastica
Pervenendo ha una chiara precisa dichiarazione di competenze della scuola rispetto ai compiti istituzionalmente riconosciuti che non si configurano commi generico atteggiamento teso a favorire la socializzazione ma individuando con chiarezza i problemi che sono propri della scuola
E quindi che ad essa devono essere affidati e gli altri che devono essere affidati invece a servizi specializzati
è necessario ancora
Poter superare lo squilibrio esistente fra zona e zona fra regione e regione soprattutto fra il nord e il sud dell'Italia
Risposte a questo proposito potranno esser date in parte dalla legge sull'ordinamento della scuola elementare
Che stiamo esaminando in Commissione istruzione della Camera il relatore Brocca sta i in questo senso sopportando un grande onere e in parte dalla legge quadro sugli handicappati che prevede norme sull'integrazione prescolastica scolastica
Enorme sull'istruzione e formazione professionale che come si sa è la risposta
Che si presenta come più adeguata alla situazione della maggioranza dei portatori di handicap
Più complessa si presenta la problematica dell'inserimento professionale
Che pure deve avvenire una positiva soluzione
Indispensabile come si può evincere da alcune osservazioni fondamentali la prima secondo la quale va privilegiato l'inserimento lavorativo rispetto all'assistenza si è parlato prima lo ha detto la
Senatrice Colombo Svevo della monetizzazione va superato il più possibile questo atteggiamento
Mediante l'attività lavorativa infatti la persona può esprimere se stessa può sentirsi utili all'interno della famiglia e nella società
L'altra considerazione l'inserimento lavorativo va visto come la fase conclusiva di tutto un processo formativo e riabilitativo del disabile
è come il coronamento dello sforzo e dell'impegno morale
Ed economico messo in atto dalla famiglia dalla scuola dall'équipe riabilitative dai servizi socio assistenziali ed educativi in genere
Ma la terza è la più importante l'inserimento lavorativo è di per se stesso strumento di riabilitazione
L'inserimento lavorativo appare tanto necessario quanto Complesso sotto il profilo tecnico e sul piano della realizzazione
Per questo richiede il massimo impegno a livello legislativo a livello amministrativo a livello di associazioni di categoria e di comunità tutta si presenta come indispensabile un piano di intervento organico che deve prevedere un iter di formazione funzionale all'inserimento lavorativo dei disabili
In particolarmente in particolare in modo per i disabili psichici ricordiamo che attualmente sono i più convinti
Che si concretizzi in una professionalizzazione scolastica formazione professionale adeguata rispondente a queste esigenze che è di competenza delle regioni
La legge quadro fa riferimento alla specificità di attività nell'ambito dei normali corsi alla particolarità dei metodi
Haider attrezzature i sussidi particolarmente adatti e ad eventuali corsi propedeutici da attivarsi anche nei centri di riabilitazione
In taluni casi è necessaria una formazione in situazione in altri casi la formazione nella struttura intermedia
Interessante per quanto riguarda questa tematica ciò che viene previsto dall'articolo otto
Attività regionali in materia di orientamento e di formazione professionale
Gli all'articolo nove convenzioni di riabilitazione del testo unificato sul collocamento obbligatorio che presso la commissione del Senato
Evidentemente a partire dalle diverse forme di handicap e in particolare dalla loro un minore o maggiore gravità possiamo trovarci di fronte a soggetti che al termine formazione possono esser direttamente inseriti un lavoro
Altri più gravi al termine della formazione professionale
Hanno bisogno di un lavoro protetto nel quale si possa proseguire la formazione è la formazione in situazione altri infine sono portatori di handicap
Che sono di pregiudizio al normale ambiente lavorativo e che hanno bisogno quindi o di posti lavorative molto particolari o di strutture lavorative proprio protette noi abbiamo configurato queste come centri di lavoro guidato cooperative miste di solidarietà eccetera
Che riproducano le caratteristiche di un ambiente di lavoro normale che dovrebbero portare ad acquisire le regolette
La produttività i ritmi di impegno i comportamenti di un attività lavorativa e produttiva evidentemente
Quest'ultima risposta è la più difficile e nello stesso tempo la più esaltante in termini di solidarietà perché va incontro ai più gravi
Ci possono essere centri costituiti dall'ente pubblico centri di iniziativa del privato sociale cooperative di solidarietà
Sono iniziative molto apprezzate
Che pongono però problemi che vanno qui accennati perché oggetto di iniziative legislative
Che urge portare a conclusione
I problemi sorgono rispetto agli ambienti alle strutture
Capisco Presidente ma cinque minuti mi deve dare possiede ed è stata abbiamo alla russa Alexander allora siamo gli altri quindi la prego
Non è possibile io
Forza devo ecco
è stata elastica con altri la prego di lasciarmi finire è uno dei problemi fondamentali non perché lo tratturi
Dicevo i problemi sorgono rispetto agli ambienti alle strutture se ne fa cenno nella quale legge quadro così come ci sono iniziative legislative delle Regioni
E mi piace citare la Regione Veneto
C'è il problema del personale e non vi è dubbio che la valorizzazione del volontariato deve manifestarsi anche concretamente con l'approvazione della relativa legge proposta dal senatore Lipari così come la legge sulle cooperative del di solidarietà sociale proposta saldi e dalla legge sui centri di lavoro preposta dalla onorevole Anselmi
Per tornare alla legge quadro
Va detto che da ben due legislature la Camera sta lavorando ad un testo che senza intervenire sulle specifiche norme che riguardano gli invalidi di guerra del lavoro e per servizio
Detti da un lato norme quadro per l'esercizio dei poteri regionali degli enti locali e delle ULSS e definisca nel contempo alcuni diritti generali dei cittadini portatori di handicap
Ne è risultato un testo particolarmente complesso che raccoglie le numerose indicazioni di aggiornamento della disciplina vigente in materia
L'individuazione della categoria degli handicappati gravissimi importante che noi oggi in Italia non abbiamo al pari delle norme
Sugli interi integrazione sociale per le quali ultime l'aiuto economico è previsto come strumento residuale
Quando cioè gli altri non siano somministrargli sono in grado di testimoniare dell'approccio positivo che ha guidato la nostra attività nella stesura del testo
La scelta della dell'istruzione dell'istituzionalizzazione inoltre non resta senza alternative
Gli interventi a favore dei cittadini non autosufficienti
Il Servizio di aiuto personale lei comunità-alloggio i centri socioriabilitativi i centri di lavoro guidati sono tutti interventi alternativi al ricovero
Quando quanto all'imprimatur delle
Delle barriere architettoniche ci si è orientati per soluzioni realistiche e che siano di immediata realizzazione così come per quanto riguarda i diritti di informazione di comunicazione e di immobilità
Un discorso particolare e chiudo riguarda le famiglie degli handicappati riprendo il tema della senatrice Jervolino Russo
E in particolare degli handicappati adulti l'handicappato adulto non ne era una realtà fino ad alcuni anni fa
Celato nelle famiglie e più ancora nelle istituzioni non rappresentava un problema se non per gli aspetti della comune assistenza e del pagamento della retta
Vent'anni di sensibilizzazione al problema dell'integrazione
La dei istituzionalizzazione hanno creato questo problema
Che oggi va affrontato con urgenza di sostegno alla famiglia
L'handicappato giovane adulto rappresenta il banco di prova per tutta l'opera integrazione compresa quella familiare la famiglia invecchia e si trasforma talora e pretesa da stanchezza il testo prevede anche degli interventi per la famiglia
E anzi omologati in ogni
Dall'apparato al Senato sul volontariato allegando l'abbonamento di non farmi fare questo mestiere spiacevole no no prometto mi atterrò rigorosamente alle indicazioni del nostro timer istituzionale che il senatore in ufficio
Ora credo che sia superfluo specie di fronte ad un uditorio come questo per ribadire quali siano i criteri di valore che hanno indirizzato i presentatori del testo di legge quadro sul volontariato
Mi limiterò quindi ad indicare quelle che a mio avviso a mio avviso sono alcune direttrici fondamentali di questo testo in larga misura non coincidenti con i testi analoghi avanzati da altre forze politiche
E poi a a fornire una indicazione così di quadro complessivo rispetto alla tematica di fondo del nostro convegno la prima linea sulla quale ci siamo mossi presentando il disegno di legge quadro sul volontariato
E quella di non fornire direttive né e per quanto attiene alle modalità di intervento né per quanto riguarda le forme e giuridiche di organizzazione delle associazioni di volontariato
Sembrando cicche e l'intervento del legislatore non potesse in nessun modo muoversi nella direzione di sacrificare la fantasia di intervento la capacità di iniziativa che propria del volontariato
Da questo punto di vista quindi il nostro testo di legge si definì differenzia non entro cui nei dettagli da alter ego parallele iniziative legislative perché lascia un amplissimo spazio di libertà sia per quanto attiene ai contenuti di l'intervento sia per quanto riguarda le forme giuridiche di organizzazione delle associazioni di volontariato
Io credo che quando si parla in termini più generali delle istituzioni della solidarietà
Ci si intende fondamentalmente riferire a momenti istituzionali che debbono semplicemente garantire ambiti di libertà entro i quali si esercita questa capacità di espansione
Del mondo del volontariato dell'assistenza o che sia non ad indicare rigorose direttive di interventi il secondo profilo perché mi sembra caratterizzi l'iniziativa di legge quadro sul volontariato
è invece volto in qualche modo apporre limiti anche alle possibilità di intervento della organizzazione pubblica nei suoi rapporti con l'istituzione le organizzazioni di volontariato
Non c'è dubbio che ormai la capacità capelli la capillarità di presenza dell'ordinari del volontariato all'interno della realtà sociale
Esige che in qualche modo il legislatore si faccia carico delle meccaniche del rapporto tra le istituzioni pubbliche e il volontariato
Però io credo che vadano poste a alcune
Alcuni parametri di riferimento alle modalità in cui questi rapporti si debbano instaurare non entro anche Queen dettagli che mi condurrebbe ero lontano ma l'esperienza di alcune diciamo realtà regionali nei loro rapporti con le esperienze del volontariato ci fanno temere una possibilità di strumentalizzazione delle iniziative volontarie nel senso che quindi l'intervento della organizzazione pubblica possa in qualche modo condizionare il volontariato incerti lì casi limite addirittura sollecitare forme di nascita di organizzazioni di volontariato per poi indirizzarli all'intervento e quindi anche le modalità di finanziamento in una certa direzione
Anche su questo bisogna io credo essere cauti lo sforzo che hai la collega Colombo Svevo sta conducendo nella prima commissione del Senato per cercare di
Formulare un testo unificato rispetto ad altre iniziative legislative è certamente molto delicato proprio perché deve arrivare a forme di mediazione che non sempre sono facili forse al limite qualche volta non sono nemmeno possibile
Il terzo profilo che mi sembra molto qualificante del nostro testo riguarda la circostanza che abbiamo inteso riferirci esclusivamente al volontariato associato cioè alle forme organizzative del volontariato che entrano in quanto tali in rapporto con le istituzioni pubbliche ciascuno di noi sa perché rientra diciamo nella sua esperienza personale forse addirittura della sua dimensione di moralità
Che esiste sempre un volontariato di tipo individuale che ci porta ad alcune possibilità di di estrinsecazione di libertà di rapporti
Però nel momento in cui il legislatore pretendesse di disciplinare il volontariato individuale io credo che creerà ebbe non solo il rischio di una possibile limitazione della libertà ma anche sostanzialmente il presupposto per una sorta di legalizzazione di forme di lavoro nero
Su questo profilo io credo che si debba essere molto rigorosi e credo che questo sia il punto di più forte dissenso sia rispetto alla proposta comunista attualmente già formalizzata
Di fronte al Parlamento sia rispetto ad altre iniziative penso
Ad un recente disegno di legge presentato dal ministro per il lavoro che sostanzialmente si muove nella direzione del finanziamento ad iniziative di tipo individuale correndo oggettivamente il rischio di una
Difficoltà
Di valutazione della scriminante tra ciò che sottrazione arbitrale del soggetto alla disciplina proprio del rapporto di lavoro subordinato e ciò che invece necessità
Di disciplina di un rapporto qualitativamente diverso che è appunto il rapporto volontario diverso dal il rapporto di lavoro subordinato
Quindi di diciamo lo spazio di intervento del legislatore è da un certo punto molto delicato da un certa altro molto stretto perché in Italia continuano a moltiplicarsi iniziative giudiziali anche in sede penale mosse da alcuni procuratori della Repubblica che hanno pre assunto iniziative sanzionatorie nei confronti di alcune organizzazioni di volontariato in quanto a loro avviso avrebbero violato la normativa in tema di garanzia del rapporto di lavoro di disciplina previdenziale e via discorrendo l'iniziativa di una legge quadro sul volontariato che volta a neutralizzare
Forme di questo genere ma è chiaro che non può che neutralizzarlo rispetto ad uniti ad un'iniziativa di strutturata in forma associata perché nel momento che tentasse di farlo con iniziative di segno puramente individuale occorrerebbe davvero il rischio di urtare un si sta un sistema di una disciplina che oggi hanno ancora necessità di essere salvaguardate
Ho notato di recente che l'iniziativa legislativa presentata dalla Sinistra indipendente alla Camera non si muove nella stessa direzione del testo comunista a questo proposito e quindi per una certa misura molto più prossima alla nostra alla nostra iniziativa della quale direi che ha recepito i punti qualificanti più significative
Ciò detto e ripeto mi scuso per la schematicità ma parlo ad un Vittorio molto sensibile molto attento a queste cose vorrei limitarmi entro il limite di tempo che mi ero prefisso ad una brevissima considerazione di quadro rispetto alla tematica del nostro convegno io ho molto apprezzato questa mattina la la relazione dell'amico Mirabelli che obiettivamente pur con le necessarie necessari elementi di contenimento che erano offerti dal tempo che gli era stato assegnato a dato alcune indicazioni molto puntuali e significativo
E ha concluso ponendo l'accento sulla sfida che viene al di sotto di questo richiamo alle istituzioni della solidarietà
Una sfida che è stata molto lucidamente ripresa da Donati quando ha parlato della necessità di istituzionalizzare
La solidarietà in qualche misura di istituzionalizzare il gratuito all'interno di un sistema che non assume mai gratuito a parametro delle sue modalità di intervento
Ebbene questa sfida che certamente molto significativa che diventa certamente qualificante per la proposta di fondo di un partito politico come la Democrazia Cristiana
Dobbiamo essere avveduti nel momento di che ce ne facciamo carico che l'assumiamo che è una sfida che deve lottare contro resistenze che le vengono da due direzione resistenze che le vengono dalla direzione del sistema istituzionale dalla direzione della società civile
Vengono dal sistema istituzionale perché e lo ha detto in maniera sottile sfumata questa mattina Mirabelli ma mi sembra molto incisiva un sistema che a livello istituzionale opera
Direi in maniera pressoché sistematica secondo la logica della contrattazione evidentemente non è funzionale al sistema al ad ad una logica che è quella della gratuità
E quindi di un termine di un intervento che non chiede patteggiamento
Il sistema della legislazione contrattata o comunque il meccanismo della contrattazione è evidente che opera secondo la logica dello scambio e quindi inevitabilmente immagine inevitabilmente riduce gli spazi di operatività di tutti coloro che non hanno una moneta da spendere al tavolo della trattativa e che quindi sostanzialmente si trovano in una posizione di sempre maggiore debolezza
Il sistema istituzionale e un sistema che nelle sue coordinate fondamentali riferimento al presente è certamente una forza significativa di resistenza rispetto alla al alla speranza che c'è dietro la sfida delle istituzioni della solidarietà
Ma vi è certamente una resistenza che viene anche dalla società civile analisi recenti quella mi limito a richiamare a quella la quella che ha è analizzato l'ultimo decennio quella degenti si dichiara analizzato l'ultimo analizzato l'ultimo decennio certamente evidenzia la crescita del momento egoistico no sono all'undicesimo minuto ho detto che mi fermavo a tredici perciò qui pre
Quindi ex nel certamente evidenzia i
Quest'analisi ha evidenziato i momenti agonistici che né il tipo di società che noi andiamo costruendo sì vanno moltiplicando noi abbiamo costruito la civiltà se mi consentite un pallido un pallino ecco una una battuta di tipo berlusconiano cioè
La società che considera il momento della rapporto televisivo come necessario come qualificante ed è il rapporto più sfuso disfunzionale alla partecipazione
Perché il soggetto crede di sapere ma non conosce
Crede di partecipare ma non è presente
è proprio tutto ciò che si muove nella direzione opposta del momento partecipativo del momento della solidarietà è questa
La il tipo di società nell'acqua noi viviamo ed è questa quindi il peso la sfida che con cristiana sopportazione se volete che con lucida consapevolezza noi dobbiamo portarci addosso
Non siamo come partito politico momento di raccordo di un sistema istituzionale di una società civile
Ma in questo modo raccordo portiamo il peso e delle contraddizioni del sistema istituzionale la società civile ma anche e della loro in una certa misura specularità e quindi la nostra sfida il nostro impegno è in questa duplice direzione
E allora ancora una volta se mi permettete di concludere con una battuta vi visto che sono arrivata all'undicesimo minuto e trenta secondi
Permettetemi di richiamare ancora una volta l'ho fatto in un'altra occasione in questa in questi ambienti la famosa battuta di
Di Chennedy Brun
Celebre discorso sullo Stato dell'Unione che durava sedici minuti quindi un minuto più di quelli che ci ha concesso che ci ha concesso
Popolo Filly quando diceva molti guardano le cose così come sono e si domandano perché
Noi potremmo dire oggi noi democristiani guardiamo le cose come non sono mai state e ci domandiamo perché no
Grazie senatore profumi attraverso una proporzione sono per proprio disturbando
E tenendo conto dalla vostra
Sensibilità io non faccio
Dalle considerazioni sull'importanza finalistica della cooperazione di solidarietà
Obbedisco all'invito di Ruffilli
E devi presentare la situazione esistente in Parlamento per quanto riguarda la proposta di legge
Sulle cooperative di solidarietà sociale
Un po'di storia
La cooperativa di solidarietà sociale entra in Parlamento nella passata legislatura con una proposta democristiano ad iniziativa dalla DC in questa legislatura nuovamente solo la DC
Attraverso l'iniziativa parlamentare al Senato con la proposta Salvi ed altri
E alla Camera con la proposta Garavaglia dunque solo la DC con una sua iniziativa parlamentare che ha affrontato il problema della cooperazione di solidarietà sociale
Voi non avete bisogno di sentirlo dire da me
Che da anni si parla della riforma della cooperazione
Siamo fermi
Comunque
La cooperazione di solidarietà sociale
Non esiste come diritto
E dunque abbiamo bisogno di vedere trasformata in realtà vivente questa proposta dileggia
Anni fa il ministero del lavoro una sua inchiesta ha trovato in Italia migliaia e migliaia di associazioni impegnate nel volontariato
E ormai siamo non con le centinaia ma con qualche migliaio anche nel campo della cooperazione di solidarietà sociale
Dunque è una realtà
Che abbiamo bisogno di regolare per evitare che in nome dell'umano e del sociale
Si operi come ogni giorno sappiamo si opera
Però profili ha detto fare il punto della situazione esistente in Parlamento
Bene dopo due anni due anni e mezzo di lavoro in commissione lavoro al Senato diciamo che la proposta Salvi
E ancora rispettata per quanto riguarda l'anima dell'iniziativa cioè il volontariato e anche l'asse portante dell'iniziativa cioè la solidarietà sociale
Ma abbiamo dovuto operare tante tante modifiche e siamo arrivati alla ricostruzione di tanti testi ma io mi riferisco all'ultimo testo concordato tra la Commissione lavoro e là sotto commissione
Il governo eletta le grandi centrali dalla cooperazione rispettando anche l'appello
Delle tre centrali di anni fa e anche l'appello
Dalla Commissione centrale per la cooperazione
Certo la proposta Salvi che prevedeva agevolazioni fiscali agevolazioni contributive
Abbiamo fatto
Uno sforzo per trovare un punto d'incontro onde a bere lo abbiamo avuto ancora due anni fa il voto unanime unanime dalla commissione di tutte le forze politiche
Per la legislativa onde
Correre e con il parere dal Governo
Però il parere delle Commissioni interessate al problema e cioè la prima che non ce l'ha dato ancora
La seconda cioè la giustizia
La quinta il bilancio e la sesta Finanze Tesoro e la dodicesima la sanità mi preoccupo di far rilevare il parere della Commissione bilancio perché se il parere contrario come è stato dato per due volte non si può pensare alla legislativa non si può andare ma anche in aula
Il parere è stato contrario perché non c'è copertura in questa proposta eppure terrore la questione fiscale
Così anche il parere il parere
Della sesta della sesta Commissione
Che
Per alcuni punti presenta la sua perplessità
E poi esprimo un parere contrario per quanto riguarda le esenzioni riguardante i redditi conseguiti per attività sociali culturali sportive e ricreative anche dei non so
Non entro nel merito sarebbero da fare determinate valutazione
Comunque abbiamo eliminato con il nuovo testo tutti questi aspetti
Per fare in modo che ritornando a richiedere il parere la commissione Finanze Tesoro non abbia più un motivo di perplessità e di contrarietà
E così anche la quinta Commissione cioè il bilancio non si opponga e per quanto riguarda la copertura abbiamo chiesto al governo che sia impegnato ufficialmente
A collegare per quanto riguarda la copertura il problema al fondo promozionale per la cooperazione voce del bilancio dal e ministero
Per me non sarebbe necessaria questa copertura di partenza qua si basa sul volontariato non c'è scopo di lucro dunque dobbiamo lasciar partire questa cooperazione comunque
Trattando di evitare difficoltà abbiamo fatto anche tutte queste operazioni
Probabilmente il lavoro
Che è stato fatto
è stata per trovare un incontro con chi è impegnato in questo campo
E dunque con le tre grandi centrali cooperativistiche
Voi sapete che noi abbiamo una storia nel campo del solidarismo
E altri movimenti non hanno questa storia questa sensibilità anche se altre forze politiche hanno collegamenti coi movimenti popolari
Ma qua salta fuori il contrasto anche tra la cooperazione di solidarietà ma nel sociale e con la cooperazione di integrazione sociale
Abbiamo trattando di riformare
Perché guai se non
Portiamo il nuovo con questa operazione nella situazione della cooperazione italiana
Perché la cooperazione ordinaria deve lavorare per i soci della cooperativa
Questa cooperazione di solidarietà deve lavorare per i soci ma soprattutto per il gruppo sociale interessato alla finalità della cooperazione di solidarietà umana e sociale
Come faceva rilevare prima l'aspetto
E dunque abbiamo trovato un punto d'incontro e così abbiamo risolto il problema con questa impostazione e cioè il corpo la composizione del corpo sociale dalla cooperativa a tre naturalmente fasce cioè i soci utenti soci volontari e i soci ordinario
Però abbiamo risolto questo problema per avere l'unanimità della commissione
Puntando per quanto riguarda la Cooperativa di solidarietà sociale che si caratterizza per la presenza all'interno della base sociale
Di almeno un terzo di soci volontari che prestano gratuitamente la loro attività a favore delle persone bisognose per le quali la cooperativa svolge la propria attività
E le cooperative integrate si caratterizzano per la presenza tra i soci lavoratori di un'alta percentuale almeno il quaranta per cento di persone parzialmente otto talmente inabili la differenza
è dovuta al fatto che mentre le prime hanno per scopo l'intervento a favore di un'area molto ampia di persone bisognose spesso con interventi anche di carattere temporale
Le cooperative integrate si rivolgono specificatamente a persone inabili da inserire stabilmente nell'attività produttiva della cooperativa
Nel complesso ambedue le tipologie rappresentano il superamento della impostazione tradizionale che ha sin qui caratterizzato il fenomeno cooperativo volto a soddisfare esclusivamente gli interessi dei soci
E dunque questa nuova forma cooperativa
è infatti caratterizzata dall'impegno e dalla finalità di fornire opportunità e risposte alle persone appartenenti anche alla realtà esterna della cooperativa è particolarmente bisogno di solidarietà
Dunque stiamo andando avanti abbiamo trovato i grandi punti di incontro e adesso intendiamo domandare il parere alla sesta e alla quinta però qua faccio una considerazione politica e finisco ogni volta che lavorando insieme ai sindacati alla cooperazione chi la rappresenta con tutte le forze politiche nella sottocommissione ogni volta che abbiamo trovato l'accordo
Il ministero del lavoro è arrivato sempre all'ultimo momento con nuovi emendamenti vecchia esperienza di vita parlamentare sta che l'arrivo all'ultimo momento si sente di nuovi emendamenti rinvia la soluzione del problema
Noi dopo aver fatto questo sforzo per trovare un punto d'incontro perché credo che politicamente in questo momento grande obiettivo da realizzare e quella di rompere la tradizionale situazione
E vincere con una legge che preveda la cooperazione di solidarietà umana e sociale
Poi il resto verrà
Ma appunto per questo io mi trovo in questi giorni con Palazzo Chigi che domanda al testo
E il ministero del lavoro fa rilevare l'opportunità di un incontro anche con le organizzazioni sindacali
Figurarsi se non vogliamo rispettare il ruolo delle organizzazioni sindacali in questo campo ma ci sono stati incontri e incontri
Non possiamo mettere in discussione il primate del Parlamento e non possiamo mancare di rispetto al lavoro fatto con impegno da parte di tutte le organizzazioni impegnate nella cooperazione e devo dare atto a tutte le forze politiche presente in Commissione lavoro
Faccio appello alla vostra sensibilità perché comprendiate tutto quello che ho detto nella parte finale
La prossima settimana continuiamo il lavoro la commissione ha dato mandato al relatore al comitato direttivo
Non è necessario che ritorni più in Commissione può domandare i pareri e procedere
Da solo insieme a quelli del Comitato ristretto però qua occorre una volontà politica speriamo che venga anche questo parere dall'alto e che si possa andare avanti grazie
Senatore una volta
Che volete propongo esponente sindacale questo è proprio l'esperienza del ministro del lavoro e comunque nessuno sottolinea Paolo sordo da considerare dare la parola al dottor Maurizio Giordano dove penso purché non sia a quelle assistenziali
Ma però non per i non addetti ai lavori la Consulta ecclesiale per le opere caritative e assistenziali un organismo costituito nell'ambito della Conferenza episcopale italiana
Ed è una commissione presieduta dal vicepresidente della Conferenza episcopale
Monsignor Castellano riunisce gli organismi che in qualche modo direttamente o indirettamente rappresentano il variegato mondo cattolico che opera nell'assistenza quindi la carità se l'UNEBA la filiera se le l'Unione superiori maggiori la la Conferenza delle sì belli delle superiori dei superiori maggiori e così via e quindi un organismo estremamente rappresentativo in questo di questo mondo
Io vorrei leggere questo invito che la democrazia cristiana rivolto alla Consulta
Come espressione di una maggiore attenzione ai problemi degli ultimi e di un più stretto contatto con gli organismi che direttamente o indirettamente operano nel campo sociale in collegamento con la Chiesa della presenza qui di tanti amici da ha dato un Giovanni Nervo padre Santoro don Franco Rubiani esita avanza Castaldi eccetera eccetera mi conforta in questa lettura
Noi prima della di venire qui e ci siamo riuniti ed ha partecipato anche l'onorevole Anselmi in una riunione della Consulta abbiamo esaminato sia una proposta di iniziativa popolare di riforma della legge di legge del quadro di riforma dell'assistenza sociale preparato dall'UNEBA
E che abbiamo intenzione di promuovere non tanto perché il Parlamento abbia bisogno di un suo ulteriore sussidio tecnico quanto per stima allarme la la partecipazione ai lavori
E per sensibilizzare la il popolo a questo
Un testo che si basa largamente sul cosiddetto Lodo Cabras è quello che aveva dato origine al testo ristretto dalla precedente legislatura e quindi è molto omogeneo con il testo che prima illustrato qui la senatrice Colombo Svevo
L'onorevole Silvia Costa
Ma abbiamo anche approvato una mozione che fa alcune precise proposte
Partendo da un'analisi critica delle carenze del Parlamento e mi spiace per l'ospitalità un'analisi critica della stessa posizione della democrazia cristiana cioè del nostro stesso partito
Non ci sembra infatti che con Pinto abbia sostenuto negli anni stavo per dire nei decenni i parlamentari che hanno via via tentato di fare approvare una legge quadro dell'assistenza qui siamo diventati molti di noi hanno fatto i capelli bianchi con queste leggi quindi ricorderete tutti Foschi Falcucci Cassano Magnago Caprasio Golino Colombo Svevo e
Rammento degli ordinamenti regionali tant'è vero che anche Regioni politicamente non ostili tipo la Lombardia il Veneto e la Sicilia hanno proposte che al di là di esigenze locali
Presentano differenze sensibilissimi né ancora ci risulta che ci sia un comune denominatore governativo abbiamo sentito questa mattina il sottosegretario agli interni e condivido lo sgomento della Colombo Svevo
Nel sentire quelle definizioni di assistenza sociale
Altrettanto sgomento se uno pensa a quello che abbiamo sentito sul sulla referenza centrale per cui noi dovremmo trovarci ancora come adesso con un riferimento ai tecnico ai diversi ministeri alla presidenza per la parte regionale agli interni per gli enti locali agli altri per i singoli aspetti tecnici cioè quattordici ministeri diversi io non so se questo e un disegno omogeneo una legge quadro di riforma
Della emozione cui accennavo
Mi limito a leggere alcune righe centrali e quella consegnerò al convegno principi ispiratori della nuova legge debbano essere sono stati d'altra parte largamente ricordati oggi la centralità del cittadino quale libero e responsabile autore di scelte tra più servizi
E destinatario di una programmata azione di prevenzione sostegno la funzionale articolazione istituzionale nelle amministrazioni centrale e locale con sedi ed ambiti di garantita partecipazione
La qualificazione in un corretto rapporto con gli enti locali delle libere iniziative assistenziali quali presidi della rete di servizi quando per livelli di funzionalità e professionalità diano garanzie di efficienza nel quadro della programmazione locale quindi presidi della Rete
La definizione del quadro delle IPAB riconoscendo che gli apporti della private iniziativa e dell'idealità di solidarietà civile e religiosa
E garantendo nella funzionale destinazione delle risorse condividiamo quello che ha detto prima Silvia Costa sulla parte delle IPAB nonostante alcune interruzioni anche se qualche perfezionamento visto che passa ed è passata dall'elaborazione di questi successivi progetti di legge
Una sentenza Corte costituzionale e una serie di leggi di garanzia o cosiddetta garanzia regionale evidentemente le cose sono cambiate qualcosa va sistemato però l'impostazione di fondo ci sembra corretta
Infine un'equa ripartizione delle fonti finanziarie per agevolare le comunità più deboli
Per semplici titoli consentitemi di esporre i passaggi logici che ci conducono a questa visione dei rapporti cittadino pubblici poteri corpi intermedi che del resto riconosciuto nei chiari concetti esposti oggi da Mirabelli donati al telefono
Una prima constatazione
Che la legislazione si è venuta a Oria intanto nel senso di una netta separazione tra pubblico e privato facilitato dai massicci trasferimenti di reddito operati dalla previdenza
In qualche modo
Questo notava Giardi col diverso tempo fa e finito quel compromesso privato e pubblico che ha fatto di molte istituzioni di ispirazione cristiana anche istituzioni dello Stato clamoroso il caso delle IPAB
Nate come espressione di solidarietà civile
Klee cristiana assorbite dallo Stato con legge ex eversive del novanta di fattoria appropriate dall'iniziativa privata pur essendo ancora gestione pubblica di nuovo condannate seicentosedici poiché e dall'operato delle regioni
C'è comunque nel fondo in questo passaggio un'evoluzione positiva di base
Che segna la fine del ruolo di supplenza
Ma che non segna ancora l'inizio effettivo del ruolo di cittadinanza piena delle istituzioni sociali
Il privato sociale non trova spazio
Mentre prolifera il privato commerciale basti pensare alle cliniche ai pensionati per anziani alle scuole di élite
In campo assistenziale solo la Regione Lombardia la Sicilia hanno tenuto presente questo aspetto
Di fronte a questa mancanza di disegno politico legislativo
Alle chiusure della prassi amministrativa e dei comportamenti degli enti locali
Proliferano invece nella società in mondi vitali quotidiani come forme spontanee di solidarietà di associazionismo di assunzione dei problemi del Paese
Dalle vecchie che ancora esistono alle nuove povertà agli squilibri ambientali all'incuria rispetto al patrimonio culturale
E a queste esigenze risposte della società che deve rispondere a sua volta per il settore la legge quadro di riforma dell'assistenza
E nel rispondere bene tener conto di un importante elemento costituzionale relativo ai diritti del alle prestazioni sociali sulla base dell'articolo tre ne aveva già accennato
Mirabelli questa mattina l'espletamento dei compiti della Repubblica esige un apparato organizzatorio che consenta al cittadino di realizzare i propri diritti in modo finalizzato al pieno sviluppo della persona umana
Il diritto alle prestazioni sociali ha quindi in sé una valenza personale il suo esercizio in altri termini presuppone la partecipazione del soggetto secondo le concezioni di vita che gli sono più congeniali
Questo ancora presuppone risposte sia neutre quali almeno per definizione
Dovrebbero essere quelle organizzate dalla pubblica amministrazione sia orientate
Cioè realizzati in strutture libere vincolate a standard tecnici ma che garantiscano la possibilità che un servizio sociale sia informato a specifiche concezioni culturali
Siamo allora in presenza e qui il riferimento all'articolo due ancora di stamattina di un contenuto ineliminabile di libertà nel diritto alle prestazioni sociali che può essere realizzato solo da un'organizzazione pluralistica
Non è solo un diritto in senso tecnico non diritto pretesa prestazioni culturalmente caratterizzate
Ne discende che la presenza di libere iniziative in campo socioassistenziale a parte tutti i ragionamenti che si possono fare sull'articolo diciotto e trentotto dalla Costituzione in materia di autonomia delle privati iniziative
La presenza di libere iniziative in campo socioassistenziale è una presenza dovuta non marginale o eventuale o suppletiva
In quanto e presupposto necessario all'erogazione di prestazioni che siano capaci di soddisfare i diritti di libertà della persone
Quali conseguenze sul piano legislativo storico
Prima l'ordinamento giuridico deve fissare i principi del diritto di libertà di scelta del cittadino tra più servizi
Ferma restando la libertà in genere dell'iniziativa privata al privato sociale va riconosciuto un ruolo costitutivo del sistema
L'effettivo svolgimento di questo ruolo costitutivo del sistema e la funzione coordinatrice di garanzia dello Stato nei confronti della persona
Quindi lo Stato giustizia inutile parla è stato assistenziale lo stato sociale e lo Stato giustizia se manca la giustizia non esiste lo Stato
E quindi e questo effettivo sbattuto sullo svolgimento del ruolo il coordinamento dello Stato si incontrano poi nella programmazione e nella predisposizione e per questo l'esigenza di una legge quadro di ambiti di regolamentazione
Tipo largo delle istituzioni di utilità sociale nel riconoscimento dei costi del servizio le sedi di partecipazione ma questi fini solo parzialmente possono essere realizzati da leggi regionali come anche l'esperienza insegna da senza legge quadro
Un minuto
Senza legge quadro nazionale si radicalizza era l'attuale situazione di contrapposizione tra pubblico e privato con un pubblico dibattuto tra inefficienze e costi elevati tentazioni Toto assorbenti
Soggetto ai soliti tagli della spesa pubblica un privato commerciale sempre più in espansione un privato sociale condannato a svolge le solo un ruolo profetico e sperimentale
Il tutto permettetemi finalina o popolari distico il tutto a spese delle persone e dei gruppi più deboli come al solito grazie
Grazie dottor Giordano ministero pertanto
Vediamo tutti ha preso il queste giornate che l'Italia più ricca di quanto non sapesse di essere
è un'annotazione che non è solo economica ma credo abbia grosse implicazioni anche per il discorso che stiamo facendo qui oggi
Perché probabilmente dobbiamo allora considerare che la pressione fiscale e realmente minore di quella che si diceva
Che l'area dell'evasione più ampia
Che ciò che come comunità e come istituzioni spendiamo nei settori comprese questi settori è percentualmente inferiore a quello che credevamo di spendere
E che quindi questa società nel suo complesso
Vive con delle distorsioni di tipo individualistico ed economicistico superiori a quelle che noi immaginavamo
Dico questo e dico ancora allora che sapere di essere io del dieci per cento complessivamente più ricchi di quello che sa credevamo di essere vuol dire anche che i problemi che abbiamo di fronte a noi per quanto riguarda questo settore
Sono più avanzati di quanto noi non pensavamo
Più avanzati nel senso che sembra parallelo a me
Pertanto di esperienza che ho potuto accumulare in questi anni che lei societari che le società avanzate
Vedono crescere in maniera più che proporzionale alla crescita del loro reddito
La domanda di attenzione rispetto a questi problemi
Una domanda
Spesso sregolata
Ed una domanda molte volte invece autentica
E che quindi la nostra risposta proprio perché pensavamo di essere più poli è stata perfino inferiore rispetto a quella che avremmo potuto dare se avesse avuto con sé completa consapevolezza e ci fossimo organizzate avessimo potuto usufruire
Compiutamente la ricchezza accumulata ai fini che in questa giornata vogliamo considerare
Ho sentito con attenzione molti interventi a me pare che dobbiamo fare però attenzione ad un discorso la domanda ripeto di attenzione a questi problemi
è una domanda che cresce una maniera esponenziale non segue il ritmo del relitto va molto oltre
E
Allora il tema nomine di sapere quanto siamo in grado di dare di risposta a questa domanda ma come organizziamo la risposta
E le priorità che vogliamo dare a questa
Tipo di risposta
E sono andato maturando
Una convenzione che è necessario probabilmente catalogare le domande che abbiamo catalogarle in maniera secondo principi di moralità secondo principi di richiesta di solidarietà sociale reale
Quando parliamo degli emarginati sappiamo tutti quello che intendiamo dire Congo grossolanamente ma non so se lo sappiamo con sufficiente puntualità
Perché vogliamo che sia prestata attenzione al disagio temporaneo e anche al disagio permanente questa era l'istituzione fondamentale che dobbiamo viceversa approfondito
Perché gli strumenti con cui lo Stato la comunità affronta il disagio coranica possono debbono essere profondamente diverso
Da quelli che attiva per rispondere condizioni di disagio permanente l'handicappato
L'anziano ormai irrecuperabile
Il malato cronico e ce ne sono molti di malati cronici di tipo nuovo cronico antico è una cosa diversa dal cronico moderno cronico moderno è demo di alito quello che deve sottoporsi ad emodialisi Elkann sieroso
è il malato grave di cuore
E invece noi siamo portati ad affrontare le tematiche allo stesso modo
Non c'è alcun dubbio che chi è soffre di un disagio temporali in una società sostanzialmente ricca come la nostra
Ai Da Pozzo possibilità e perfino il dovere di assumere a proprio carico attraverso anche forme assicurative molto del disagio che individualmente di posta deriva
Perché l'infortunato che poi può tornare come prima non vedo perché debba essere ha totalmente a carico della comunità io sono convinto Guardamiglio Lupi perché questi discorsi siamo fatti spesso che ha perfino il dovere di assumere a proprio carico una quota consistente anche forse attraverso forme assicurative tradizionali
Ma poiché questo non abbiamo fattorino abbiamo tante volte neanche detto allora
Il disagio temporaneo
Assorbe una tale somma di sforzo economico che l'emarginato che ineluttabilmente di per sé più debole anche nel sobria capacità di rappresentanza dalla propria domanda
Viene ulteriormente marginale
E allora
Le risposte possono essere date
Debbono essere finalizzati in maniera diversa per l'uno e per l'altro settore e questo secondo settore il settore decisivo della riforma dello stato sociale
Perché il settore che cresce in tutti paesi sviluppati per nostra fortuna siamo pari sviluppato ricco che si evolve che cresce
Ed è la risposta non può essere di tipo istituzionale perché il di chi soffre di un disagio permanente a ineluttabilmente necessita di una risposta di solidarietà sociale
Chiamo disagio temporaneo trova già codificati
I modi della risposta
Se ad Ancona anche un proprio contributo economico per avere la risposta secondo me è giusto
Ma chi a disagio permanente grave spesso gravi ha bisogno della solidarietà sociale ancora prima che per ragioni economiche ne ha bisogno per ragioni morali psicologiche e culturali perché ha bisogno di una risposta sensibile che non può essere quella istituzionale io credo che questa linea deve essere approfondita perché in questo modo noi possiamo anche trovare lo spazio giusto per le istituzioni della solidarietà
Altrimenti rischiamo io ho sentito illustra are molti molti atti legislativi in corso ma vorrei che si facesse anche un po'di confusione
Mettendoli uno sopra l'altro o dobbiamo chiarire molto questi punti di partenza altrimenti noi rischiamo che essendosi accorti di essere un po'più ricchi di quanto immaginavamo siamo anche forse più visti di quanto non faccia
Grazie questo spiega il signor Felice Scalvini
Presidente del Comitato nazionale cooperative di solidarietà
Poi Trincanato agenti
Ciò di essere venuto ad Albano
Confidando di poter ricompattare
In occasione così rilevante
Il mio essere democratico cristiano il mio essere e di essere cooperatore
Devo dire che cooperatore della solidarietà sociale particolare
Devo dire che ha tuttora
Questa operazione di tipo personale ma credo anche di tipo politico generale mi risulta abbastanza difficile
Mi sembra che stia prevalendo al di là di una serie di interventi che
Sottoscrivo appieno come quello come quello della senatrice
Maria Paola Colombo Svevo una sorta di logica deduttiva
Per cui da riflessioni di carattere generale
Si cerca di andare a individuare quali siano le istituzioni della solidarietà
Senza invece accorgersi fino in fondo e concretamente che queste istituzioni della solidarietà già esistono da anni all'interno del tessuto sociale
Già operano all'interno del tessuto sociale non sono andate perché è entrato in crisi lo Stato assistenziale
Ma trovano le loro radici nel modo d'essere dalle persone dalla nostra
Dalla nostra comunità locale
Esistono nella società queste istituzioni purtroppo non esistono è stato detto più volte non trovano ancora cittadinanza nel diritto credo che realizzare questo passaggio sia il compito sostanziale di un partito come la democrazia cristiana che vede lo dico come democratico cristiano credere fino in fondo nella propria capacità di leadership oggi della società e della sua evoluzione e deve candidarsi a guidare questa trasformazione la sapendo riconoscere
Mirabelli Donati Lipari hanno parlato di sfide
Hanno parlato dalla sfida dalla partecipazione hanno parlato della sfida della solidarietà
Come cooperatore della solidarietà sociale aggiungere altre due sfide che vengono proposti da cooperazioni solidarietà sociale
La prima è quella dell'imprenditorialità
Introdurre il concetto di imprenditorialità all'interno del comparto dei servizi sociali è una delle sfide decisive per il futuro
Recuperare i principi di propulsione imprenditoriale superare concetti meramente erogatori puntare a una corretta raccolta di tutte le risorse umane materiali disponibili alla loro organizzazione ottimale questa la sfibrante
Che permetterà a uno Stato sempre più ricco di dare sempre di più a chi ha meno senza togliere troppo attizza e credo che questo sia un obiettivo sul quale possiamo convergere tutti
La seconda sfida è quella dell'innovazione
Oggi si è parlato c'è stato un interessante intervento sull'innovazione tecnologica credo si sia parlato molto poco l'innovazione sociale
L'innovazione non è soltanto l'innovazione tecnologica
L'innovazione imprenditoriale passa attraverso canali molto più complessa e molto più articolati
Cercare di coniugare il prodotto economico il prodotto sociale riabilitativo credo che oggi sia un fattore altamente innovativo che troppo spesso viene dimenticato
L'idea dell'imprenditorialità sociale è credo una delle idee del nipote di lavoro più innovative che oggi possiamo trovare in circolazione e non dimentichiamoci che il volontariato è stata la punta di diamante dell'innovazione nell'area dei servizi sociali
Tutti i nuovi servizi per i nuovi bisogni sono stati affrontati prima di tutto dall'area del volontariato
Questo sta producendo
E vado verso la conclusione un fenomeno interessantissimo
Che ne stiamo rilevando dappertutto nella nostra nazione
La cooperazione e solidarietà sociale sta dando senza volerlo
Una risposta assai rilevante a il più grosso di bisogno e che oggi ci troviamo di fronte che è quello dell'occupazione giovanile
Il riuscire a coniugare in chiave solidaristica allori sorse locali sta creando occupazione
E sta creando tutto un tipo di nuova occupazione che probabilmente costituiranno uno degli strumenti più interessanti di politica sociale per i future di politica del lavoro se lo strappai interpretare se lo si possa per raccogliere anche e soprattutto al Sud
Questo partito
è impegnato a raccogliere queste sfide
Questa è la domanda che io mi sento di fare come cooperato alla solidarietà sociale come democratico cristiano
Toros Maria Paola Colombo Svevo Lipari e gli altri hanno dietro il partito
Quando si trovano nella quotidianamente nella DC defatiganti
Difficoltà di dover superare tutti i problemi che vengono posti dal una nuova area conservatrice che sta emergendo in Italia e la sua sullo sottolinea la Scotti questa mattina
Hanno dietro il la Democrazia Cristiana o sono nella terra di nessuno
Questo è quello che noi dell'area della cooperazione della solidarietà dalle istituzioni dalla solidarietà chiediamo o privato infatti grazie
La musica Anna pagina assessore comunale a Camposampiero e consigliere del comitato di gestione
Deve scegliere
A sentire queste relazioni e queste contributi così qualificati mi era quasi venuta voglia di ritirarmi
Però mi sembra anche opportuno richiamare un momento di riflessione su alcuni punti qualificanti
Da un'ottica particolare cioè anche se volete limitata che è quella di un amministratore
Che occuperà a livello locale da sette anni sul campo allora di produttivi che mi sembrano importanti che mi sono sembrate centrali nella discussione di stamattina hanno il concetto di partecipazione e di centralità della persona
Sono degli ordini che anche per loro sono usciti
Anche da un punto di vista teorico filosofico ed etico
Sono durante su cui si deve fondare una politica dei servizi sociali che voglia essere efficace ed efficiente
Sono almeno oggi anche di uno profondo valenza politica
Di attuazione come è stato ricordato in tutte le comunicazioni precedenti del dettato costituzionale e di attuazione anche dell'ispirazione popolare progressista e cristiana del nostro partito
Il secondo condotto è la necessità di recuperare un modo diverso di intendere la politica
Non proponeva in corsa dei bisogni emergenti una una seria analisi per una programmazione dei servizi lo ricordava anche l'ultimo intervento con criteri moderni scusate scusate non l'espressione manageriali
Cioè se si vuol fare un efficace una de quanto politica di partecipazione nell'ottica di un recupero reale di solidarietà sono necessarie è stato detto stamattina nazionalizzazione scientificità e correttezza
Per quanto mi posso rischio riferire alla mia esperienza di amministratore locale
Spesso il volontariato si trova non in alternative Anna in diffidenza in un rapporto difficile con il pubblico e questo credo che li senta di un'eredità
Di cui è difficile liberarsi e sulla quale è difficile riacquistare credibilità cioè di un collateralismo spesso forzato
Di forme più o meno larvate lo ricordava il senatore ripari di strumentalizzazione di un troppo frequente ruolo di supplenza
Allora
Anche per me è stata entusiasmante la relazione del professor Mirabelli stamattina noi dobbiamo liberarci in ogni campo dalle scorie di un far politica
Volto più all'acquisizione del consenso che è una soddisfazione dei bisogni
Da una pianificazione o da un modo di pianificare che dissente
Di una tale clientelare che ancora spesso presente dobbiamo razionalizzare parametrare precisamente le risorse che sono molto talvolta eppure spesso più di più di quello che pensiamo ma che sono disperso in mille rivoli come diceva stamattina l'assessore plauso
Come quarto punto all'attuazione della partecipazione
E niente attuazione del dettato costituzionale passa anche attraverso un corretto riconoscimento del ruolo delle autonomie locali
Anche in campo di autonomia impositiva lo diceva l'onorevole Fracanzani in apertura di redistribuzione del fiscal drag nel senso di una maggiore perequazione
Cosa questa che è essenzialmente legata a una corretta e qualificata politica dei servizi perché si possono fare le migliori
Pianificazioni e programmazioni di questo mondo ma dobbiamo sempre passare attraverso i conti i costi e il rapporto fra costi e benefici
E si dagli USA qui quindi permettetemi un riferimento all'esperienza personale un ruolo essenziale dell'ente locale nel recupero di questo tipo di partecipazione
Posso fare degli esempi il recupero è una valorizzazione di una solidarietà vicinale
L'informazione il coinvolgimento sui problemi concreti che interessano la collettività
La gestione corretta e rispondente alle legislazione dei consultori familiari la partecipazione dei cittadini hanno in gestione dei servizi decentrati a livello distrettuale ma valorizzazione degli utenti nel ruolo di fare emergere i bisogni e di collaborare
Diciamo con non sforna difficilmente istruttiva istituzionalizzati e lo è ma pur sempre presente al corretto funzionamento dei servizi tutto a quell'istante
è possibile soltanto mediante una programmazione una definizione corretta anche se non eccessivamente rigidamente schematizzata
Del coordinamento dei uguali e delle montagne modalità di intervento dei vari soggetti
E questo dovrà necessariamente trovare spazio e l'abbiamo sentito
E noi abbiamo avuto rassicurazione confortanti nella normativa alla nazionale legge quadro sull'assistenza sul volontariato sulle cooperative di Di sole solidarietà sociale tutto a questo secondo me è necessario se vogliamo veramente ridare alla persona quel valore quella dignità e quella centralità che tutti noi riconosciamo
Che è un punto qualificante troppo spesso ceduto ad altri della democrazia cristiana e che costituisce il prerequisito essenziale per un effettivo e reale solidarietà
Susanna grazie all'anno oggi paga la parola all'amica Emilia no Anna Boselli
E poi prego il dottor Manlio Nozzi di prepararsi per la comunicazione sulla legislazione regionale
L'anno è una comunicazione informazione molto Breve
Sì penso no la delegata provinciale del movimento femminile di Bologna e da anni mi sto occupando di un problema che si è risolto in questi giorni il riconoscimento del titolo di studio degli assistenti sociali
Non solo io ovviamente ma tutto un'associazione che si è mossa intorno a questo
Parla fa
Questo questa comunicazione desidero farla proprio perché oggi mi pare veramente opportuno hanno valorizzare questa fatto che secondo me è abbastanza fondamentale e che non a caso è avvenuto solo oggi e non ieri Nieri e l'altro per intendersi preclusa tali che sono operato per atterranno e nell'assistenza nei servizi socio assistenziali con un ruolo primario ninna dovevano il titolo riconosciuto
Ternana transennata inizio secolo d'incertezza degli operatori ci sono molte operatore ma questo veramente è un operatore che ha un ruolo primario napoletano segmento del titolo
Credo che oggi questo riconoscimento abbia anche un significato politico di non poco conto
Si è voluto dare ad un operatore non solo per tanto ma anche il riconoscimento di una professionalità nella divisione nonna io dei giorni passati degli anni passati
Che anche noi trattava subito che era nell'interpretazione che garantiranno l'intervento ma se voglio tornare a questo è operatore questo tipo
Valorizzazione perché la professionalità che garantisce anche garantisce anche l'intervento negli enti pubblici e anche negli interni e negli organismi private questo è un fatto molto importante perché avviene un'operatore che ha questa personalità riconosciuta
Dai garantiva anche e mi pare averlo sentito un signore che il presidente di una sottrazioni dà garanzie anche a top per una lotta sociale che si stanno dentro con una dotta ma grazie cristiana
Crediamo molto io non è che voglio troverà molte altre cose
Voglio dire che sullo sport che si è fatto per il raggiungimento al più presto a riconoscimento del titolo e per la formazione inverno settaria dell'assistente sociale
A comincia dall'illusione analizzato elettrica ottimi e anche una riconoscimento della importanza dell'affermazione universitaria di un operatore che si collega ha una tradizione occidentale
Della cultura occidentale e nonna d'una cultura del Paese palestra
Vorrei ricordarvi un atto che non sempre chiarissime avvenimento per amministrare il senatore tali tutte liberale ministra dell'Istruzione
Certo per per tra gli assistenti sociali all'associazione degli assistenti sociali formarsi e moderne per tale e quale era alla testa del partito comunista Curcio era enorme proprio perché non c'era nessun dissennata ipotesi
Valutazione per la persona scusate se sono molto brutale ma credo che sono cose che se qualcuno vive nel mondo dell'assistenza la vede nessun tipo spetterà azione per la persona della centralità della persona
Vorrei due piani cioè che all'operatore sociale assistente sociale danni ulteriori perché ha la capacità per la preparazione e poi avere un approccio noi chiamiamo stessi temi però ma una tracciatura tale ecco interprete ma non per strette può avere una psicologa guerre ecco e quindi veramente è una terapia risponde anche alle persone alle esigenze della democrazia
Per non ripetere il problema settorializzato Anna nel suo complesso
Concludo dicendo che vorrei veramente ringraziare questo me lo fanno capire gli amici e le amiche e dall'Associazione degli assistenti sociali
I ministri che si sono contati questo è il problema
Prima di tutto a Franca Falcucci che è stata la propria tradizione essendo ministro della pubblica istruzione partendo a questo decreto dalla ministero della pubblica istruzione
Grande interessamento per il ministro Scalfaro anche l'interessata sento un DPR che un decreto che ha bisogno di un concerto di Ministeri
I ministeri il ministro e Martinazzoli della giustizia e poi riunioni e il ministro della funzione pubblica
Ed è il più serio che non hanno posto ostacoli e poi lasciatemelo dire per
Campanilismo se vogliamo un ringraziamento grandissimo al movimento femminile che anche nella festa dell'amicizia tra Cervia avvenuto atteggiare questa la richiesta della associazione per il riconoscimento del titolo e ovviamente al nostro responsabile dell'ufficio scuola
L'onorevole Tesini che accompagnato tutta questa richiesta non è un piaggeria la mia è veramente una grossissima soddisfazione che per una trasmissione che vede coinvolte moltissime donne
Che peraltro è a contatto con il mondo delle istituzioni tutti i giorni ed è qui trenta che anche chi fa politica possa trarre molti proposte il pubblico insegnamenti per carità ma come anche i consigli ed è ovvio che sia una grande soddisfazione sarebbe nata questo
Grazie Anna
Dottor manga Nozzi per cortesia
Per la comunicazione
Sulla legislazione regionale
Tempo da rispettare quindi l'obbligo a una scelta di sintesi
Scelta che ovviamente paga un prezzo quello dell'omissione di alcuna tutta una serie di particolari che eventualmente
Potranno essere ripresi in sede di atti se credito
Parlare di quadro legislativo regionale significa infatti prendere in considerazione un universo vasto e variegato
Una seconda premessa
Pur nel rigore proprio del linguaggio delle norme sono emersi spazi aperti a interpretazioni e quindi a valutazioni diverse
Così che sulla portata di una legge potremmo trovarci in posizione anche di completo dissenso
Per alcuni particolari peraltro trovo il campo un po'semplificato dalle anticipazioni che sono fatte sono state fatte
Dalla signora Trichet Svevo e da onorevole Costa
Andiamo avanti procedendo per punti
Uno
Le leggi quadro ci sono ma sono Ancona in minoranza
Le regioni che hanno dettato norme per riordino dei servizi socio assistenziali sono nove
Nella seguente successione temporale
Basilicata mille novecentottanta Friuli-Venezia Giulia mille novecentottantuno Umbria Piemonte Veneto mille novecentottantadue
Toscana mille novecentottantaquattro Emilia Romagna mille novecentottantacinque Lombardia e Sicilia mille novecentottantasei
Ma per essere più espressivo e aprì la strada a qualche futura considerazione il dato deve essere eletto con una giunta a mio avviso solo in una regione e del Veneto la legge quadro legge di principi supportata da un regolamento attuativo e da un piano triennale che peraltro è scaduto
Le altre normative di riordino affidano la loro operatività documenti meno formali e meno organici il giudizio peraltro non è sulla loro efficacia
Fatta eccezione per la Basilicata che agisce nel binario di due regolamenti
Una precisazione è dovuta per la Lombardia
Titolare di una legge molto articolata e ricca di parametri e di standard
E ora in attesa del proprio programma poliennale così come l'Emilia Romagna
Tipica infine la posizione della Toscana
Unico caso in cui piano sanitario e Piano dei servizi sociali fanno parte di un'unica legge pur rimanendo due fatti reali
Contrariamente ai casi in cui l'abbinamento sanitario socio assistenziale e poco più che un fatto fonetico
Il punto due
Nelle altre regioni la materia dell'assistenza sociale è oggetto di disciplina di settore
E ricalca uno schema elastico più o meno valido
Si tratta di oltre un centinaio di leggi per lo più non organizzate a sistema integrato all'interno di un determinato ambito territoriale
Distribuite in scala decrescente nelle aree della tossicodipendenza e dell'alcolismo qui c'è una netta prevalenza del disagio e della marginalità dell'handicap degli anziani della salute mentale
Punto tre
Alla ricerca dell'identità sommersa
Anche se da scoprire attraverso le maglie della specificità esistono un profilo che tende ad accomunare le normative quadro regionali e comprende tra diversi altri i seguenti tratti significativi
Ho
Convergenza a livello di enunciazioni di principi e di finalità
Le differenziazioni sempre a livello delle regioni più deboli riguardano purtroppo le norme attuative competenze destinatari metodologie standard finanziamenti
Al discorso delle competenze è ovviamente legato l'istituto della delega difformemente interpretato
Dei
Riconoscimento agli enti locali della titolarità delle funzioni sanitarie assistenziali
Attribuzione della gestione dei servizi stessi all'associazione dei comuni che per operare si avvale della ULSS
In questo assetto tendenziale l'attenzione non va distratta da quanto andranno a stabilire gli articoli dieci e seguenti del Progetto Unificato di legge sul riordino delle autonomie locali
E questo anche per quanto attiene
Il confuso ruolo delle Province
Non si può comunque ignorare che nel Paese esiste una frattura fra regioni che hanno promosso l'integrazione tra i servizi sanitari e quelli sociali e regioni che l'hanno finora oscure USA esclusa o comunque non sancita
Ci
Generale il riferimento alla funzione programmatoria
Il dubbio sulla coerenza operativa nasce di fronte alla constatazione della prevalente assenza di progetti pluriennali
Di
Propensione al superamento del criterio delle categorie in favore del principio di un'assistenza erogabile relazione a stati di bisogno qua situazioni di rischio
Legati piuttosto a condizioni di reddito dei nuclei familiari che non emergenze
è chiaro che in questo tipo di scelta legata al concetto di fasce della povertà le Regioni non possono restare soli innescando si problemi di autonomia impositiva ai problemi redistributivi
La cui soluzione è superato
I confini locali
Le fasce sui gradi di indigenza e le ore lattice negative cifre esposte dal professor Gorrieri debbono lanciare un richiamo
E
Privilegia mento negli interventi della componente relazionale
Così che al concetto di personalizzazione sia Shawn sia quello della esaltazione dell'uomo come sintesi di componenti anche psicologiche o legate ad attese di rapporto priorità quindi per iniziative innovative delitti dei stentano in selezione di reinserimento sociale scolastico lavorativo di supporto alla famiglia
Anche qui le coordinato operative non troverebbero però linearità di incontro se dovesse essere estensibile ma il dato è veramente troppo parziale
La situazione dell'azione che riserva solo il sette per cento della propria spesa mille novecentottantacinque per assistenza sociale alle istituzioni di nuovi servizi e ai programmi di riconversione
L'informazione scaturisce da una ricerca la Bosco operativa due mila e allora l'emergenza e lavoro o meglio non lavoro l'emergenza trasporti e casa l'emergenza anziani qui riferimento potrebbe essere fatto al ai dati citati stamani dall'assessore Creuso
S
Troppo ricorrenti silenzi sui sistemi informativi intesi come strumenti di governo il discorso torna la programmazione strabica e ci fa sentire Piccini di fronte al concetto di visione sovrannazionale del sistema dei servizi espresso dal professor Mirabelli
A quando almeno la sistematizzazione dei flussi di informazioni interregionale
Osservatori e sistemi informativi costituiscono un presupposto necessario per l'individuazione di obiettivi di efficacia di utilizzo ottimale delle risorse di razionalizzazione organizzativa e operativa
In proposito potrebbe tornare utile analizzare con attenzione i prossimi risultati della ricerca sulle politiche socioassistenziali regionali promossa dal CNEL e alla quale le Regioni stesse collaborano attivamente
Dovrebbe uscirne una radiografia delle norme giuridiche amministrative di ogni singola regione con riferimento a una serie di obiettivi che vanno dal superamento dell'assistenza per categorie alla individuazione degli standard
Al raccordo da raccordo tra pubblico e privato alla partecipazione del cittadino alle spese di gestione
Dall'integrazione tra sanità e assistenza alla formazione degli operatori
Un possibile utile contributo per il legislatore g
Un ulteriore elemento di uniformità è costituito dalla norma di salvaguardia riferita ai contenuti della futura legge quadro nazionale
Il che dimostra vivacità di iniziativa in assenza di un parametro statale
Forse ci troviamo di fronte a una materia tra tutte quelle delegate per la quale le Regioni malgrado i limiti hanno inventato diritto nuovo utilizzando il potere nel ma normativo di cui sono titolari
Il discorso mi pare possa essere allargato al tema della solidarietà che con quello dei servizi alla persona si incontra e si salda
Le tredici legge del volontà sul volontariato a questo punto forse quindici
E i numerosissimi richiami solidaristici all'interno di normative di settore sono l'espressione di quell'attenzione alla società civile che proprio in questa uditorio troppo c'è qualche mese fa attraverso le parole della senatrice Colombo Svevo
In questo campo le regioni hanno condotto la loro ricerca
E hanno sperimentato una molteplicità di agganci soprattutto con la solidarietà di matrice associativa per collaborare nella gestione dell'esistente ma soprattutto per inventare risposte nuove alle nuove fisionomie di bisogni
E chiudo
La linea prospettica non appartiene a questa comunicazione ricordo per quanto di riflesso mi sembra possa venire
Dall'elaborazione conclude compiuta dalla commissione per le riforme istituzionali in tema di solidarietà paragrafo sui nuovi diritti sugli interessi diffusi e dei servizi sociali paragrafo sull'articolo centodiciassette della Costituzione
Potrebbe scatoline un contributo per un'ulteriore evoluzione legislativa nazionale e regionale
E chissà chiede la serie di sollecitazioni differenziate non possa beneficiare anche l'itinerario della legge quadro anche per superare il confronto con quella sta
Per sintesi di una comunicazione veramente regga di contenuto e dà la parola al senatore
Anche Twitter pieni di odio
Cara Presidente cari amici penso non sia inutile
Che nel corso di questo convegno chi ha avuto militari così ha avuto negli ultimi anni una responsabilità
In ordine alla politica economica nell'ambito del nostro partito
Testimoni con la propria presenza
Il pieno interessa la completa
Volontà di collaborazione
Con chi
Un nelle istituzioni o negli organismi di partito ha avuto prevalenti responsabilità nel campo della politica sociale
Penso che il ministro del lavoro del governo Fanfani Scotti
O il ministro
Della sanità del primo
Governo Craxi Degan possano dare testimonianza
Del fatto che nella DC
Nei suoi uffici
Economici non mai compiuto il drammatico e orrore nel quale peraltro sono in corsi non pochi uomini anche di livello nel nostro Paese
Sia impegnati nelle attività culturali sia impegnati negli attività
Politiche o sociali
Non abbiamo mai accondisceso
E credo che questo
Sia fatto che possa essere portato con se da chiunque si chiede in un consiglio comunale provinciale o Regina regionale non abbiamo mai accondiscese
Ad una visione secondo la quale i grandi fatti economici dinanzi ai quali ci trovavamo
Ci imponeva hanno lo smantellamento dello Stato sociale
Non abbiamo mai pensato che Cartagine
Fosse da distrugge ma anche negli atti concreti
Quelli che i ministri sono chiamati a compiere mese dopo mese
Nella l'assunzione delle loro responsabilità istituzionali
La nostra attività il nostro consiglio il nostro supporto legislativo e andato sempre in direzione del riconoscimento del fatto
Che se non è possibile
Innalzare il livello di prestazioni sociali senza una un mento del reddito nazionale è pur vero
Non può essere negato
Fa parte della nostra cultura mantenuta ferma ed intatta anche nel corso degli ultimi anni quando le mode volgevano verso altre direzioni
è stato mantenuto intatta la consapevolezza
Che i servizi diventano fattore essi stessi e condizione dello sviluppo
Non siamo mai incorsi
Nelle ruote
Di
Guardare la realtà
Volendo di necessità parole sovrapposizioni di un aspetto all'altro
Non rispondenti alla concreta Rea evoluzione delle società dell'Occidente
La solidarietà e condizione dell'efficienza all'efficienza della solidarietà entrambe dello sviluppo
Sono queste le linde sulle quali ci siamo sforzati
Di portare il nostro contributo
All'epoca passi delle situazioni economiche e sociali del nostro Paese nel corso degli ultimi anni
E anche nei momenti in cui eravamo chiamati alle scelte certa o meno gradite al cuore e la mente di ciascuno di noi ma pur necessarie
Di graduazione degli impegni finanziari
In relazione alle
Scritta
E per essere più chiaro in cui sia per individuare piccoli
Degli eletti finanziato e si sono succedute nel corso degli ultimi anni
Ci siamo sforzati
Di introdurre
Con quella gradualità che non poi ma non può mai essere dimenticata come virtù necessaria
Nell'ambito della nostra legislazione riferimenti
Patrimonio della nostra cultura non di altre culture
Non ci siamo sottratti ad esempio amici
Perché a volte il medesimo segretarie mi vorrebbe contestare questa
Constatazione
Non ci siamo sottratti dall'inserire la registrazione del nostro Paese che punto di riferimento per la erogazione di una serie di istituti assistenziali ira doveva essere considerata la famiglia
E proprio nel momento in cui sul piano culturale maggiormente veniva messa in forse
Come istituzione da salvaguardare e valorizzare
Abbiamo affrontato il Parlamento e siamo riusciti a far sì che nella legge del nostro Stato degli anni ottantacinque ottantasei e seguenti
Le prestazioni assistenziali appieno come punto di riferimento
Il nucleo familiare di istituzione famigliare
E che
Le dimensioni dell'intervento a favore dell'istituzione famiglia debbano essere tanto maggiori
Quanto maggiore e il numero dei componenti della famiglia stessa
Siamo andati a amici chiaramente controcorrente
Lungo questo cammino
E forse oggi e più facile per noi interloquire con i nostri competitori
Dal momento che
L'esigenza di valorizzare l'istituto familiare
Rischia
Di essere dinanzi Annoni come esigenza
Non trascurabile se si vuole
Far modificare almeno per un Epsilon gli andamenti naturali della demografia
Forse oggi amici
Ci sarà più facile far capire come sul terreno dei servizi sociali
Debba essere tenuto conto della necessità
Delle famiglie e segnatamente dei profili e delle necessità di rispettare il redditi minimi
Delle famiglie a seconda del numero dei componenti delle famiglie stesse perché gli andamenti demografici rischiano di tocca o delle possibilità di aumento di reddito del Paese quindi anche con loro
Che possono essere culturalmente
Imposizione di idiosincrasia alla valorizzazione dell'istituto familiare potranno oggi più facilmente recepire le nostre proposte
Che vanno certo dalla gestione dei servizi in sede comunale dalle impostazioni assistenziali in sede regionale
Dalle erogazioni riguardanti gli specifici istituti assistenziali
Gestite direttamente dal potere centrale
Ma anche non possono non riguardare il problema fiscale
Questa mattina
La Rosa Jervolino si ricordava come al riguardo alla posizione dei nostri parlamentari senatori e i deputati
Avessero assunto iniziative chiare per quanto riguarda gli obiettivi da perseguire sì
Foro si accennava c'è un eccesso di iniziativa
E va necessariamente coordinata credo che al riguardo
Non si è inutile dirci
Che per parte nostra avanziamo queste proposte non avendo mai
E concludo
L'intenzione di contrarre comunque di andare in modo avverso atti che sia le proposte da avanziamo perché possano essere fatte proprie anche dalle altre forze politiche e di venire legge dello Stato e dopo settantasette in ordine la tassazione della famiglia che i parlamentari dalla Democrazia cristiana ripetono a voce alta la indispensabilità
Di togliere quel quantum di punitivo che nella legislazione ci sta in ordine alle famiglie monoreddito
Abbiamo portato avanti il discorso con consapevolezza dei limiti delle risorse
E abbiamo contribuito a far sì che le detrazioni per il coniuge a carico salissero dalle duecentottantadue mila lire alle trecentosessanta mila lire oggi nell'ultima proposta le quattrocentoventi mila
Quindi con un'esenzione di imposta
Nell'ultimo scaglione varie all'incirca ad un ammontare di quattro milioni di reddito
Vogliamo però dire e ribadire anche in questa sede
Nel rispetto delle impostazioni diverse che altri possano avere il nostro diritto che sentiamo come dovere nei confronti di chi ci ha espressi nel Parlamento nazionale
Di richiedere che il motto di accelerazione
Di una situazione di parità anche sotto questo profilo quello fiscale
Delle famiglie nono reddito con un numero di figli superiore ad uno due è un impegno al quale intendiamo mantenere fede
Consapevoli come siamo che la solidarietà e l'efficienza sono entrambe indispensabili per una garanzia di sviluppo
Grazie all'Osservatore Romano
Del senatore Pegorer superando le prossime saluto hanno in mente al movimento degli anziani dalla DC
Perché ringrazio di avermi dato la possibilità di portare il saluto del movimento anziani
Che Blast cambia incaricato
Di porgere a questo convegno che nel suo tema solidarietà vuol dire anche solidarietà
Per gli anziani
Gli anziani rappresentano ormai una enorme
Quantità di personaggi che sono interessati alla problematica
Il quaranta per cento ormai degli scritti da molte aziende istriana sono anziani
Noi qui
A Padova e particolarmente nel merito abbia voluti o l'ufficio
La problematica finora degli anziani ha riguardato gli anziani Salmi
Perché il problema dal soggiorno estivo o invernale il problema del tempo libero il problema dell'università per la terza età i conigli o riunioni conviviali sono tutte problematiche che riguardano gli anziani che hanno ancora una possibilità di muoversi
Noi abbiamo svolto un convegno su questo argomento e abbiamo fatto come prefazione
L'esempio di quello che succedeva negli anni cinquanta e sessanta
Quando il problema gravissimo che aveva dinanzi a sé la Democrazia Cristiana che aveva portato avanti anche la scuola dell'obbligo era il problema delle Aule
E fu fatto
Provvedimento specifico per la creazione di queste scuole
E l'abbiamo risolto
Dal tanto risottoposto abbiamo prima che a luglio
Il problema negli anni novantadue mila è l'inverso invece che i bambini e i giovani il problema degli anziani mamma agli anziani
Di cui abbiamo poi considerazioni io la porto invece alla loro problematica gli anziani non ha sufficienti
è un problema provata nelle famiglie non degli steward neanche in campagna
Campagna c'era sempre qualcuno a casa che assisteva all'anziano
Oltretutto il problema ormai sull'opportunità
E allora
Non bastano alcune centinaia di milioni neanche qualche miliardo
Occorre fare un piano
Di grossa portata finanziaria
Prefetto Merloni
Edifici stabili attrezzature
Mesi e paramedici adatte al problema
è un problema che la democrazia deve affrontare perché non basta dire che si è confrontato sia si può fare anche in forma indiretta
E non abbiamo le avremo delle corse porto di omissione
Non veniva
Non basta che evitiamo respingiamo l'eutanasia dobbiamo anche prepararsi a fare in modo che questa gente anziana non autosufficienti
Non autosufficiente possa ancora vere il diritto alla vita
Questa problematica e noi come movimento anziani portiamo avanti e bisogna portarlo avanti attraverso problema dei lavori pubblici problema nella sanità il problema del territorio è attraverso veramente grandioso
Possiamo veramente per i primi che hanno questa preoccupazione perché viziato
Vi pare
A tutte letta
Grazie ex senatore fermarsi che non è ancor più a
L'avvocato Anania
Caro Presidente
Io intervengo
Nella mia veste di presidente regionale del Veneto
Delle istituzioni pubbliche e private di assistenza
Anziani
Handicappati
Minori abbandonati
Eccetera
Siccome si è parlato da
Molti
Delle IPAB oggi
E il pub vuol dire
Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza
Devo dire che questa sigla è stata più volte col impropriamente usata nella gli interventi
Comunque da tutti è stato dichiarato che si tratta di un nodo
Da sciogliere
Nella ed esazione italiano
Commise centosedici prima e la proposta di legge in discussione al Parlamento che ci ha illustrato la onorevole Costa
Si ipotizza il trasferimento delle IPAB ai comuni
Salvando si è detto al massimo quelle istituzioni pubbliche
Che vengono tuttora percepite da qualcuno
Per non conoscenza dei problemi come private
Vuoi per la loro origine vuoi per la composizione degli organi amministrativi
Io su tale disegno
Esprimo la più grande perplessità
Sia e le difficoltà tecniche di recuperare tra virgolette il carattere di istituzioni private dopo quasi cento anni di vita pubblica in in qualche caso e ne sono testimone io presidente dell'IRE di Venezia di nucleare e storia pubblica
Sia perché l'attribuire specifiche funzioni
Di gestione all'assistenza con lui sembra contraddire quanto emerso in pressoché tutti gli altri e tutti gli interventi di oggi ITC
La relazione Mirabelli per esempio indicava il pericolo che l'ente locale tenda a costituire un dominio dei servizio mediante servizi piuttosto che sviluppare le sue funzioni di controllo di stimolo e di erogazione
Se l'assistenza per i disordini non generalizzabili è certamente di competenza dell'ente locale
Perché molto spesso la occasionalità il momento difficile non può essere previsto
Non necessariamente la gestione deve essere dell'ente locale soprattutto quando e lo dice il senatore Triglia
Che ci ha ricordato la demotivazione spesso dei Comuni nella gestione di servizio di lettura stigma che ha privatizzato il protagonismo dei comuni nella gestione di servizi Mirabelli diceva oggi non do migliori servizi o mediante i servizi quindi no la gestione diretta ai comuni io sono sempre stato un procuratore io sono un vecchio amministratore comunale di Venezia
Non è bene che i comuni gestiscono direttamente le cose
Ma controlli stimolo sì
Perché
Bisogna che il Comune
Nuti Rizzi questo strumento
Che data soddisfazione deve da Sodano soltanto ai destinatari dell'intervento
Scopi che sono diversi da quelli veri cioè che sono diversi da quelli che ci proponiamo di raggiungere
Ora
Sulla gestione dei servizi
Mi permetto di fare alcune osservazioni
Certo che le IPAB opportunamente regolamentate possono recuperare ruoli e cittadinanza nel nostro Paese molto di più di quello che oggi hanno ma devono essere commentati
Vi sono certamente delle IPAB inutili o meglio che non svolgono più la loro funzione statutaria istituzionale
Siamo certi che queste finalità
Queste funzioni possono essere recuperate dai Comuni a cui
Pare dovrebbero essere trasferite non piuttosto dalle IPAB che malgrado i quasi cento e più anni di storia hanno saputo aggiornarsi e tuttora rispondono ad obiettivo di assistenza sulla verità in modo soddisfacente
Seppure con qualche problema non sarebbe sarebbe più logico vedere le IPAB opportunamente regolamentate allargate fuse quando necessario
Tenendo conto di ridisegnati recuperati gli ambiti territoriali perché diventano veramente un efficace strumento di gestione del Dolo
Servizio
Due cose signor Presidente ultime
La prima la legge quadro e qui mi riferisco a quello che ha fatto la Regione Veneto
Non vede punire le regioni che ha riassetto funzionale soddisfacente secondo la cultura proprio se una Regione ha già raggiunto dei livelli ottimali in questo campo che la rete quadro che non venga a ridimensionare modificare e diremo così peggiorare in qualche maniera le cose già fatte
Un'altra un'ultima cosa ed è ultimissima
A è stato pare ha raggiunto l'accordo sul contratto dagli enti locali io come presidente
Regionale devo
In un certo senso protestare perché ancora una volta sia ignorata la presenza delle IPAB
Che hanno migliaia di assistiti e migliaia di dipendenti come dipendenti degli enti cioè ai come privi di contratto di lavoro perché viene per decreto esteso ai dipendenti delle IPAB il contratto di lavoro dei dipendenti locali
Dimenticato nel contratto fino figure professionali essenziale dell'assistenza
è un errore madornale sul quale siamo di caduti questa volta anche ieri l'altro e io protesto perché questo non è stato fatto con la dovuta ad una pizza
Ci troviamo di nuovo nelle condizioni di dover subire un contratto di enti locali che non ci riguarda e dovrà rispondere l'applicazione di atti e contratti vedi la sanità per figure professionali che necessariamente operano ai nostri servizi
Mi fermo e ringrazio
Allora per
Al dottor Vianello
Vorrei fare alcune considerazioni in di dare alla parallela Salvatore Ruffino eccetto incorporate lavoro e questa giornata
Mi pare che anche l'ultimo intervento dell'avvocato Vianello mette in evidenza la ragione dell'opportunità di un convegno come questo
Ci troviamo dove tutti ad operare a livello assente in realtà diverse ma nell'esigenza che abbiamo ottenuto in operate con cristiani deve
Darci un aiuto militare
Nell'affrontare i problemi che sorgono davanti a noi
Di Cortina la nostra azione perché in un portare un ministero
Un tempo di stato sociale nell'acqua sociale che si oppone per alla nostra l'ispirazione e alla nostra cultura
Ora le
Noi ci troviamo di fronte a me
Diversità di perché qualche volta
Almeno contraddizione nelle forme perché
Credo che
Dobbiamo però fissare alcuni
Il premier premiati per un attimo
Finita prima dell'approvazione della legge quadro sulla riforma dell'assistenza
Hanno dato luogo a multinazionali regia
Due posti tappa
Che non sia per realizzare nell'ambito regionale Nizzar qualche parte cappesante nell'avventura una platea che ci propongono sul piano parlamentare
Due
Avverte
Questa situazione
Perché il Rettore sarà nel due tre per cento
Mancato
Dobbiamo
Avere consapevolezza che sempre per il periodo nazionale
Si era cani
La situazione
Apriva proprio Eurosport
E quindi certamente
Tutti
Alla faccia del talk show protetta chiamiamo ritorneremo presto
E che succede Yankees Yepes
Perché
Va bene va bene
Un intervento più giusto ma avremo almeno ancorché nulla presto
Perse proprio mentre stava per poter bisogno è sempre più evidente
Abbiamo tanti
Una moralità iniziative legislative
Io credo che anche qui e dobbiamo
Fare di più
E da convegno
Abbiamo in più
Tu delle terapie per i soggetti
Della politica e sociale ero la famiglia
Ebbene ci sono iniziate
Ci sono e per perché
A questo traguardo
Torna Camera stargli assumere alla famiglia
Abbiamo per l'iniziativa
Ma bisogna scegliere
Tra di esse
Ci metto sul piano una politica fiscale
Ma ancora per come perché è trasparente pure troppo premette
Nei tempi stilizzazione
Non è tramite il prelato tutta
Con lo stesso dei carichi di famiglia femminile a reddito più basso
E questa è la strada
Mentre all'epoca negli ultimi apre la strada aperta
Certamente più grave
Certi obiettivi
Per
Hanno
La Scala
Altri esperti
Sparso
Perché una
L'attivo che ci prefiggiamo
E allora e importante
E questo incontro
Bene
Pensa
Alle politiche che dobbiamo perseguire
E direi
Il gruppo che questo è ugualmente dove sì azione
Da produttore per riflesso durante intensamente
Ci permetterà al perseguimento daranno spazio
Penso all'estero sentenze della Corte costituzionale
Il marito
Dei congedi parentali
Alla Camera l'abbiamo già visto all'apertura
Gestito
Che accadrà quest'ultima sapete perché
Questa costituzionale al purtroppo è prossima restituzione
Scheckter fondata sul matrimonio e accento certamente sempre alla Corte attenzione abbiamo per fare gli ha detto perché
Chiedo
Perché se dove
Nella tutti
Allora per costituzionale
Per
Per Ermanno purtroppo per la famiglia con cinque mila costituzione l'ha definita
Allora
Su tutti questi problemi
Io penso Capristo prendendo il cellulare all'opposizione adduttori almeno non il partito è morto che essi se Bettino
Le concluso vorrei solo aggiunge
Una piccola abitazione
Charter per la prima del fantastico e questi di questi aspetti della nostra politica
Ebbene via davvero Carlo
Soprattutto mi avvertì
Che ha una responsabilità nei controlli nel proprio territorio certamente
Ha detto a me Magistro
Durissimo pensando perfette che
I testimoni politica
Spagna attraverso va aveva
Che copre
Potranno i nostri problemi grazie
Disgusto prosegue per una
Ciak per l'appartamento credo sono che l'assessore Beretta nel pesta proprio tra ieri sera
Del resto esperienza da perché
Per
Aperte per spaventare dal professor Petronio presidenziale comunque terreno
Mi pare sì queste particelle eccetera RepRap
Per proprio per
Opportuna
Alla fine
Alla fine di questa prima giornata dei nostri lavori
Poco
Alla fine della prima giornata dei nostri lavori
Ma io
Articolo io io sono un po'sull'handicap in questa casa
Allora
Per la prima giornata del nostro permesso si mette all'asta la sensazione che noi abbiamo imboccato una strada
Abbastanza varietà per quanto riguarda un'opera di approfondimento e di precisazione delle scelte qualificanti e fondanti del partito su questi temi sia sul piano ideale come sul piano operativo sia sul piano culturale come sul piano politico e a me sembra che questo opera debba essere procedibilità
Attraverso la puntualizzazione di una serie di impegni per quanto riguarda l'attività la presenza del partito in Parlamento attraverso anche delibere degli organi
Del partito attraverso la specificazione Simple anziché debbano comunque essere inseriti nel programma del nuovo governo l'attraverso anche un'opera di
Approfondimento sul piano culturale e politico che e che deve passare per convegni che affrontino la questione che noi abbiamo cominciato ad esaminare sia andando permettere sia valutando alcune implicazioni di carattere più generale una quella della
In giornata porre ed al potenziamento delle risorse attraverso il convegno di questa mattina parlava l'onorevole Fracanzani dall'altra attraverso un convegno di carattere ancora più generale circa il rapporto fra il cittadino e la pubblica amministrazione
Fra i punti più significativi emersi in questa prima giornata
A me sembra vi sia quello della necessità di affrontare intimi dello stato sociale
Tenendo ben fermo un processo irreversibile di compenetrazione sempre maggiore fra Stato e società forse tanti limiti dei dibattiti al nostro interno come in altre aree
Culturali
Tanti limiti nei dibattiti politici e scientifici sono legati al fatto che la questione del dello stato sociale l'assicurato di volta in volta o dal punto di vista dalla società della solo società ormai sono stato dando per scontato una specie di adeguamento
Automatico per il secondo termine del rapporto
A me sembra invece che per un verso la compenetrazione
La interdipendenza fra Stato e società sia in aumento e a me sembra che il fatto significativo che non c'è niente di automatico per quanto riguarda questo tipo di rapporto vale a dire non è che l'incidente dove lasciando per esempio corso al processo di trasformazione della società
Automaticamente si trasformino delle istituzioni così come non è automatico il fatto che razionalizzando riformando le istituzioni si riesca
E perciò spesso a ad incidere fino in fondo anche per quanto riguarda la società perché da questo punto di vista anche per superare una serie di polemiche che hanno attraversato anche il partito e comunque l'area nelle che si collega alla cultura cattolica
Voglio dire c'è un punto fermo lo stato sociale non è più neanche una scelta comunque è una necessità
Legata a un processo di sviluppo ripeto della interdipendenza fra Stato e società
Il problema vero è quello che è emerso anche negli interventi e fino ad ora e cioè quello della possibile versione di uno stato sociale che rimane comunque obbligatorio una pressione di stampo individualistico ora stampo
Solidaristico ma non è immaginabile Niccolini
Mi nei paesi diciamo prega Nismo selvaggio Everett torni indietro dall'interdipendenza crescenti fra Stato società il nostro problema è quello allora
Vi
Fare la nostra parte per affermare fino in fondo questa versione solidaristica dello stato sociale e quindi abbiamo aperto ed è che abbiamo una è un fondamento preciso che non può essere messo in discussione e cioè la Carta costituzionale e cioè quella parte della prostituzione
I primi a articoli ogni specie che anche neppure nel processo travagliato di riforma istituzionale non vengono e non a caso messi in discussione perché non è un teatro per esempio insomma aveva terminologico concettuale giuridico si apre portar per il superamento della distinzione fra Stato e società perché lì quando si parla di Repubblica
Alla quale si attribuiscono tutta una serie di compiti per la realizzazione dello Stato sociale
Tasse e parla di un'entità che non è più nello stato persone nello Stato parata da solo e neppure una società senza Stato dall'altra parte ma era appunto un il il mio dato in locazione diciamo distratto società alla Pordenone caso vengono imputati impressione medi compiti che sono i compiti che debbono consentire la realizzazione
Di una serie di equilibri precisi l'equilibrio fra diritti e doveri le fra programmazione partecipazione in grande e difficilissima equilibrio fra autonomia e diciamo
Ma soprattutto
Da questo punto di vista mentre noi abbiamo la fortuna di un grande pazzo per la fondazione della discorso sullo stato sociale al quale noi dobbiamo restare attaccati anche perché noi restiamo fu arriva questa Repubblica era questa Costituzione siamo convinti che in queste ore perché in questa Costituzione vi siano tutte unite potenziare il tappo
Ha riproposto alcune
Sociale
Certo
Detto questo noi dobbiamo anche fare i conti con un dato preciso nel quale anche come partito siamo coinvolti e cioè la grande responsabilità che abbiamo avuto fino ad ora nelle realizzazioni delle potenzialità fissate
In questa tornata soluzione
Per la prevenzione riuscendo a dare un'ottica passa artistica o da un'ottica come si dice continuista dobbiamo riconoscere sono state le realtà una serie di grandi conquiste anche sotto il tendone del disegno costituzionale ma dobbiamo anche mettere in luce che sono emerse una serie di contraddizioni Gelmetti con le quali noi dobbiamo fare pronti
Certo le analisi scientifiche culturali e politiche sulla crisi dello stato sociale hanno messo in luce i diversi aspetti di questa crisi ma io credo che noi dobbiamo portare la nostra attenzione su un punto
E cioè sui limiti che ci sono verificati nella realizzazione dello stato sociale da noi secondo il disegno
Costituzionale il rapporto ripartiti da questo punto di vista e noi dobbiamo sottolineare il fatto che i partiti hanno svolto inizialmente una grande operazione di supplenza rispetto a una società esasperata pratico alla società Vertone
E
Quanto ne resta quindi hanno svolto una funzione altamente positiva per lo sviluppo dello Stato democratico del benessere nel nostro Paese resta però un limite crescente adesso di una presenza capillare in una società da parte dei partitico non intendono darsi carico dell'opera denaturazione che essi stessi sono state hanno contribuito spesso in maniera decisiva diciamo
Attivare
Perché da questo punto di vista vi è un errore storico che partiti rischiano di commettere in questa fase che è quella di pensare di superare le contraddizioni dello stato sociale inseguendo la rivoluzione delle aspettative e diciamo in aumento perché da questo punto di vista la società sarà assente davanti
Per la società domanderà sempre di più e i partiti si riveleranno sempre meno in grado di organizzare un'adeguata distribuzione delle risorse
Rispetto a questo di qui la necessità che i partiti nel nostro partito recuperino una mentale di leader e di proposta valida
Rispetto al sotterramento anche di queste i prodotti
Contraddizioni e in fondo bisogna che i partiti
Sappiamo approfondire fino in fondo l'aspetto che impara peraltro anche in questa prima giornata del nostro lavoro rimasto un po'nell'ombra e cioè l'aspetto della funzione di governo per quanto riguarda lo svolgimento dello Stato
Sociale certo avendo anche avuto uno stato particolarmente diciamo autoreparto come nel nostro caso per il tipo di informazione per la vicenda del fascismo e così via è giusto che il discorso sullo Stato sociale
Si neghi da nuovi alla realizzazione di una serie di diritti allo sviluppo di forme di di partecipazione all'aumento di forme di autonomia però non possiamo dimenticarci che rimane aperta e non per consolidamento dello stato sociale una funzione di governo che deve attraversare deve comporre delle coordinare i diversi livelli attraverso i quali si articola nel nostro paese la funzione di governo di allora in questo contesto il discorso delle riforme istituzionali dove della riforma del profilo istituzionale dello stato sociale
Non è che queste vadano fatto per trovare migliori equilibri all'interno del sistema dei partiti o fra le forze politiche
Ma le riforme istituzionali fra l'altro sono le uniche questi in grado di passare intanto hanno senso in quanto rimetto all'ordine nel rapporto fra partiti istituzioni cittadini
In quanto per quanto riguarda lo stanco sociale sanno individuare un punto di riferimento preciso
Per il dispiegamento di un rapporto corretto fra Stato le società punto preciso che non può essere che il cittadino
Che deve davvero il punto di partenza è il punto di arrivo per quanto riguarda anche il processo di revisione dello stato sociale che il processo di liberalizzazione diciamo delle riforme istituzionale però anche qui bisogna essere chiari
L'appello alla cittadina e cittadino al quale noi pensiamo è un cittadino che decide cioè le riforme istituzionali debbono servire per mettere in grado il cittadino di assumersi un maggiore in misura sempre maggiore le proprie responsabilità del club le responsabilità al momento delle elezioni le proprie responsabilità al momento della transazione le proprie responsabilità al momento della gestione dei servizi
Noi noi una puntiamo a riforme istituzionali che valorizzino un cittadino per un un cittadino abbastanza o astratto per un verso o per l'altro verso di chiedono sostanzialmente forme di idee lega onorari del carismatici o partiti totalizzanti noi puntiamo dobbiamo puntare proprio per sviluppare fino in fondo lo stato sociale delineato dalla costituzione a un cittadino che decida che deciso a tutti i giorni sappia su questo albanese sul
Un nostro limite nella consapevolezza che non siamo soli nella consapevolezza porte per far passare queste linee provvisorio del confronto con le altre forze
Abbiamo bisogno del confronto con tutte le altre forse non siamo convinti che portando il confronto con lo scontro a questo livello possiamo contribuire a mettere in considerazione trova mettono in condizione di tutte le forze politiche di questo paese di tornare a una politica come servizio di tornare alla politica crea secondo un insegnamento che cercherà cercato alla fine la forma più alta utili
Diciamo teorizza certo siamo consapevoli Telemann e poi la battaglia per il potere della legittima battaglia per il potere per vedeva il permesso ma siamo anche convinti che se nel confronto fra le diverse forze politiche
Se porta a questo vorrebbe imporre alla battaglia valido per lo sviluppo dello stato democratico del benessere e poi come diceva Moro alla fine ti dà più filo da tessere tessera
Lavori dalla prego il professor Gregorio superiori la precedente proprio il producono solo dico che lo sciopero alla presidenza di questo sessione firmava dei nostri lavori Colo Colo Colo lo così euro per un gruzzolo moltissimo di ovvero accettò
Grazie senatore Ruffini questa proposta e naturalmente sono a segnalare la esigenza di una programmazione parola inconsueta nei tempi dei molti interventi che sono previsti abbiamo davanti a noi una mattinata importante che sarà conclusa dall'atteso discorso del segretario politico e perciò dobbiamo essere consapevoli anche che necessario chiudere i nostri lavori in tempo per poter consentire a molti di riprendere in troppo l'avvio di casa però e anche per non chiudere troppo tale allora io sono lieto di
Anzi iniziare questo piano mattinata
Facendo presente che prima della relazione del collega professor Balboni come previsto ci sarà un breve saluto doratura Maria eletta Martini dopodiché avremo sette comunicazioni
Di espressione di movimenti e di e rappresentanti autorevoli nel campo della solidarietà sono previsti in due interventi è vero
Supplenti e quindi tutto questo per arrivare in tempo utile attorno a mezzogiorno a dare la parola all'onorevole De Mita
Questo tipo di condensazione mi porta adesso purtroppo scrupoloso anche nella proposta dei temi
Allora io chiederei presente
Allora ecco allora lodevole ma lenta Martini pare un breve saluto alla inizio del nostro
Io sarò non brevissima ma oltre sottolineare
La importanza della presenza a questo incontro
Di associazioni che si muovono il ritorno ai problemi di cui stiamo parlando vorrei anche fare una precisazione
Anzitutto dicevo il ringraziamento perché è importante una riflessione che coinvolga tutto il partito per quanto è possibile nelle sue espressioni più ampie non a caso e non solo quelli per uno spolverino finale abbia mai chiesto da De Mita di concludere questi lavori
Ma anche perché mentre con le associazioni più o meno chi si occupa di questi problemi ha avuto più volte occasione di incontrarsi era giusto che i vertici politici
I parlamentari che si occupano in particolare di questi temi ma soprattutto e dicevo i vertici politici ascoltassero
Dalla voce diretta delle persone che operano nelle realtà sociali e assistenziali del nostro Paese qual è il punto di vista e quali sono le esigenze mi rendo conto della stringatezza dei tempi però abbiamo cercato di supplire almeno in parte inserendo alcuni di questi amici ringrazio anch'io
Mi avendo accettato tra coloro che fanno le comunicazioni ma soprattutto perché le divergenze che qui sono emerse anche nella giornata di ieri
Alcune delle quali sono una delle motivazioni del perché certi leggi non vanno avanti per l'uscita metafora parlo del di quella sull'assistenza
Avranno bisogno di una composizione politica sul quale certamente la sostituzione dell'affitto
A un certo punto dovrà esprimersi e che diventa un oggettivamente re ovviamente a quel punto la linea del partito
Perché mentre negli incontri che abbiamo avuto spesso con organismi di vario tipo siamo arrivati a determinate conclusioni poi di si sa che queste cose non riescono ad arrivare in porto per divergenze che vanno annaffia interno è superato
Desidero dire questo Perre sottolineare il fatto che allora la presenza delle associazioni a questo incontro non è soltanto così una specie di cornice più ampia che si vuol dare ad un dibattito ma vuole essere anche il momento in cui direttamente si pongono i problemi
Non solo ripeto alle persone che con le quali si ha maggiore dimestichezza ma ai vertici politici del partito perché queste valutazioni siano tenute nella presenza dovuta
Così come il raccordo tra situazioni di Parlamento nazionale e regioni che ieri sera sono apparse evidentemente squilibrate e con atteggiamenti diversificati
Tra gli stessi democratici cristiani anche prima delle mediazioni con gli altri partiti politici solo in incontri aperti e con possibilità che emergano come appunto
Questo è stato anche anche ieri possono avere una possibilità di confusione ho detto questo suo stanziando così
Il saluto e il ringraziamento alle associazioni presenti per dire che non è una presenza puramente passi diremmo
Esteticamente interessante ma è oggettivamente il punto di la volontà di creare un punto di raccordo costruttivo e dopodiché le conclusioni politiche debbano essere conseguenti grazie molte grazie
Ed ora la parola a collega procedure Enzo Balboni
Diritto sul solito Publicola cattolica per l'attesa per l'azione pubblici poteri servizi sociali cittadini diritti sociali e doveri di solidarietà ha l'ultima parola
La vastità del tema assegnato Das le vertigini come avete sentito
Dal titolo chiedo quindi scusa in anticipo se la necessità di stare nei tempi stabiliti mi farà saltare qualche passaggio argomentativo e anche alcune esemplificazioni poi il testo scritto consegnato agli atti
Dovrebbe poteva
Dar conto il tutore ragionamento
Se il compito della politica e di costruire la città dell'uomo a misura d'uomo allora anche la più semplice riflessione si carica di per sé di significati profondi forse prima dei giuristi dei sociologi degli economisti
Dovremmo prestare ascolto ai poeti alla parola ispirata del saldo lista se guardo il porcello opera delle tue dita la luna e le stelle che tu hai fissati che cosa è l'uomo perché te ne ricordi e il figlio dell'uomo perché te ne curi eppure l'hai fatto poco meno degli angeli di glorie d'onore lo ha incoronato gli hai dato potere sulle opere delle tue mani tutto a posto sotto i suoi piedi
L'agire dotato di potere agire politico per definizione anzi è forse l'essenza della categoria del politico nel suo trascorrere concettuale dà forza che si presenta come Leo Miglio autorità o consenso
Suo il punto nodale per noi che ci poniamo in una prospettiva cristiana e la mediazione culturale espressione con la quale si chiede ai credenti di vivere di fare cultura cultura o ministro
Qui e ora nella concreta situazione storica e mettendo a frutto i talenti e il tempo di cui c'è dato disporre
Mentre preparavo questo intervento sono tornato a rileggere quell'altissima perorazione e radicale provocazione che Giuseppe Dossetti sollevò la Settimana sociale dei cattolici del mille novecentocinquantuno
E sono rimasto colpito oltre che dal suo tono profetico a volte duro a volte accorato
Dalla quantità di spunti di riflessione e di indicazioni programmatiche volete di cui è zeppa e che ancora oggi appaiono attuali
Anche per il fatto che a molte di esse non è stato dato nel svolgimento né attuazione e sono dunque ancora lì ad ammonire il PCI sul cammino lungo e difficile che ancora davanti a noi
Per l'argomento che qui interessa par quasi di riascoltare la vivavoce di quel grido invocazione ai cattolici a non avere paura dello stato e a respingere ogni visione pessimista premessa indispensabile ad intraprendere con efficacia la costruzione della casa nuova
Ma non uno Stato agnostico debole e insufficiente ad avviare quella riforma sia del corpo sociale ed una maggiore qualità Astra gli uomini che Dossetti aveva in mente e voleva lanciare possiamo e forse dobbiamo fare al riguardo distinzione e usare cautele metodologiche relativamente alle categorie di pensiero adottate da Dossetti oltre trentacinque anni fa
Ma non si negherà che le fondamenta del discorso restano valide
E queste sono quelle antichissime ma fortissime che ci dicono che lo Stato da intendere come l'insieme dei poteri pubblici e il suo ordinamento giuridico
Hanno uno scopo che si trova al di fuori di loro e che essi non si sono dati esso consiste necessariamente questo scopo nel provvedimento di tutte le condizioni necessarie favorevoli al bonus humanum simpliciter
Persona umana bene dell'uomo e bene comune sono i concetti che vengono così a dar luce orientamento il senso finalistico a quella organizzazione politica per la decisione che viene definita sta il passaggio ulteriore vede venire in primo piano le formazioni sociali
Ma non tutte qualsiasi
E nemmeno poste sullo stesso piano le formazioni sociali disegnate nel fondamentale articolo due sono soltanto quelle ove si svolge il che significa ove cresce e si perfezionerà la personalità dell'uomo
Ed appare veramente paradossale che a tutt'oggi dopo che sono trascorsi decenni dagli studi completi appassionati di un Costantino Mortati e di un Pietro Rescigno
Non si sia ancora stati capaci di dare alle formazioni sociali
Quello statuto giuridico che ne sanzioni la primazia sulle persone giuridiche private
Comprese quelle a scopo di lucro che al contrario dell'intenzione dei costituenti hanno continuato a beneficiare di condizioni migliori quanto alle modalità della loro nascita sviluppo e controllo sociale
Persona formazioni sociali e comunità intermedie professionali funzionali e territoriali costituiscono ora l'ordito è la trama dell'ordinamento repubblicano
Da intendersi come l'insieme coordinato di poteri pubblici retto da principi politici profondamente diverso i da quelli propri dello Stato liberale di diritto
Ereditato dal Risorgimento e che aveva chiuso la sua parabola con l'insorgere non ho resistito del fascismo
L'ordinamento repubblicano si presente altresì connotato dal principio democratico secondo i moduli classici della rappresentanza ma con aperture di democrazia diretta e di valorizzazione della partecipazione dei cittadini
Dal principio di eguaglianza sostanziale è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli eccetera
Dal principio lavorista e dal principio pluralista territoriale non delle istituzioni e nelle istituzioni accennato anche Silvia Costa e Galleria questo
Viene anche in luce e per la prima volta nel nostro ordinamento acquista carattere direttivo un dovere generale di inderogabile di solidarietà politica economica e sociale
Le cui forme di estrinsecazioni possibili il legislatore è chiamato a specificare
Si può di passaggio far cenno all'elenco dei doveri costituzionali espressamente definiti
Dal più penetrante diffuso che il dovere di tutti non solo i cittadini dunque né soltanto le persone fisiche di concorrere alle spese pubbliche in ragione della capacità contributiva di ognuno
Al dovere di difendere la patria il cui ambito potenziale si estende al di là della forma che c'è più familiare
Perché più consueta del servizio militare per assumere il servizio il senso di un servizio alla comunità nelle diverse modalità in cui si manifestano oggi i bisogni
Per giungere infine al più generico dovere di osservanza delle leggi e di fedeltà alla Repubblica
Quest'ultima disposizione è da intendersi come norma di chiusura dell'ordinamento dei doveri lasciata anche essa volutamente aperti da per recepire istanze nuove e venire incontro a domande che nascono all'interno della società sottoposta alle continue tensioni delle trasformazioni
E al travaglio del cambiamento
Affrontare l'argomento dei diritti sociali un'espressione contestata da alcuni autorevoli studiosi che la considerano nozione inutile significa evocare un ordine di problemi teoretici formidabile
Ogni nuova generazione di studiosi ponendo sì in dialogo con una eredità culturale millenaria e misurandosi con la situazione storica nella quale vive
Torna a chinare assi sugli eterni conducenti di libertà giustizia equità eguaglianza solidarietà penso all'ultima generazione di filosofi politici nordamericani Rolls novizi working penso anche a studiosi italiani quali Veca e Bobbio dai cui lavori emerge il tentativo di dar vita
Ad una costruzione teorica che riesca a coniugare in un nuovo concetto di equità il contributo dell'idea liberale e di quella socialista
Il tentativo che può essere riproposto dal versante di una rilettura delle libertà negative che postulano l'astensione dello Stato meglio dei poteri pubblici dall'interferire sul terreno che deve essere gelosamente riservato alle scelte individuali contrapposte alle cosiddette libertà positive che pretendono un intervento dei poteri pubblici quando l'obiettivo da perseguire
è la giustizia sostanziale gadget e dunque non solo la eguaglianza delle opportunità o l'identità dei punti di partenza ma il raggiungimento di risultati uguali
La giustizia sociale appare subito un concetto paradossale secondo l'etimo che gli è proprio perché deve soddisfare insieme l'oggetto primordiale della giustizia
Di dare a ciascuno ciò che gli spetta anzi ciò che è suo comuni cui quel sunto ridurre e il riconoscimento che ogni atto concreto attuativo di giustizia ha come destinatario un individuo inserito necessariamente in una trama di rapporti sociali
Che anch'essi pretendono cura e protezione dal momento che l'effetto accrescitivo del singolo non deve essere a detrimento dell'interesse generale
Compito come ben si vede di ardua realizzazione e che ci fa consapevoli di vivere e di dover vivere sempre in una società dell'imperfezione
Vorrei chiudere questa parentesi di ordine concettuale con una citazione una riflessione su due temi cruciali
La citazione di Polo ricche erano per il fatto di occuparsi anche di giustizia redistributiva come carattere essenziale dello stato sociale attira da vicino il nostro interesse ragguagliare afferma il filosofo francese che il volontarismo caratteristico del moderno Welfare State più in chiaro una volontà politica votata alla correzione delle ineguaglianze contraria la coesione sociale
E sicuramente guidato dall'idea di giustizia distributiva la quale tende indubbiamente verso l'uguaglianza delle soddisfazioni a detrimento eventualmente della libertà identificata come lasciar fare e si ricade nel dilemma della libertà e dell'eguaglianza in nome della giustizia intesa come sinonimo di eguaglianza aritmetica dei ma questo dilemma non sembra intrattabile qualora si riconosca l'equivocità delle nozioni di libertà e l'irriducibile molteplicità dei fini perseguiti dall'attività politica la ricerca del buongoverno non si sarà mai sufficientemente puntuali nella distinzione dei piani in cui l'eguaglianza in causa l'uguaglianza giuridica davanti alla legge dello stato sociale degli individui non conta ed è il nostro primo comma dell'articolo tre che significativamente afferma la pari dignità sociale dei cittadini uguaglianza politica
Un uomo un voto il suffragio universale il voto personale eguale libero e segreto
Quale matrice minima ma imprescindibile di ogni costruzione politica libera
E infine uguaglianza economica
In funzione dei bisogni e della soddisfazione degli stessi
E per ogni tipo di uguaglianza si starà attenti alle interferenze dell'una o dell'altra accezione di libertà negativo positiva
Mantenendo la convinzione che la perfetta sintonizzazione tra le idee di libertà di giustizia e di eguaglianza è una chimera che tiene poco conto del tragico dell'azione
Che abbiamo tutti salutato un giorno con paura e tremito nell'Antigone di Sofocle
La riflessione condotta a partire dalla nota distinzione tra un modello marginale e un modello istituzionale di politica sociale
Il primo che vede come attori dominanti le in prese le famiglie come soggetti produttori e consumatori di reddito fa ruotare tutto attorno al perno del mercato e del profitto
Le violenze e gli strappi che si producono nel tessuto sociale sonora ammendate in questo caso solamente da un Welfare State residuale
Che si occupa in modo temporaneo dei bisogni minimali di sopravvivenza di sfere sempre più ampie di poveri
Può essere vero che sotto la sferza del mercato e delle sue leggi si possano eliminare parassiti ismi e si riesca a diminuire la spesa pubblica
Ciò nonostante qui deve essere fatta una scelta e di fronte alle insufficienze ancora enormi di infrastrutture civili e di servizi alla persona che attanaglia ancora tanta parte del Paese
La mia scelte a favore di un modello istituzionale di politica sociale che prevede in modo coessenziale rispetto al mercato un progetto e una organizzazione sociale
In parole più semplici e più e con due esempi immediati
Non riesco a concepire un qualche cosa che pretenda il nome di Rex pubblica a sovranità popolare in cui non siano previsti organizzati in forme tendenzialmente universali e gratuite
Quantomeno i grandi servizi pubblici dell'istruzione della sanità
Se è questo il momento di esplicitare una scelta politica la mia e dunque a favore di un rinnovamento anche totale dell'organizzazione complessiva preposta alla predisposizione fornitura ed utilizzo dei servizi pubblici
Volendo si può anche abbandonare il nome di Stato del benessere o di stato sociale
Per puntare invece se mai a dare ordinamento ad una Welfare society
O meglio ancora ad una società che sia capace di auto amministrarsi fornendo a se stesse a quei servizi che sono che consentano a ciascuno dei suoi componenti
Di vivere in maniera libera e dignitosa
Allora quando i diritti dei singoli delle famiglie dei gruppi e delle formazioni sociali si saranno versati in contenitori adeguati a raccoglierne ad esprimerne la forza sociale
Avremo costruito le istituzioni della solidarietà
Fare adesso l'elenco dei diritti sociali espressamente riconosciuti il termine pregnante e promossi dalla Costituzione cosa semplice
Si possono ricordare il diritto al lavoro e quello a mantenere istruire ed educare i figli e il diritto alla formazione della famiglia
Alla tutela della salute il diritto dei cittadini inabili al lavoro e sprovvisti di mezzi necessari per vivere al mantenimento e all'assistenza sociale
E quello degli inabili e dei minorati all'educazione all'avviamento professionale
Con disposizioni autonoma i lavoratori hanno visto riconosciuti il loro diritto
Che siano previsti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio o malattia invalidità vecchiaia disoccupazione volontà involontario
E questo il grande comparto della previdenza sociale
Sempre nel campo del lavoro sono da annoverare i diritti dei minori e delle donne lavoratrici sia in termini di parità di possibilità di occupazione di retribuzione
Sia attraverso l'obbligo gravante sui datori di lavoro di apprestare condizioni che consentano alla donna l'assolvimento delle sue essenziali funzioni materne i familiari
A parte e non a caso inseriti nel titolo di rapporti etico-sociali vengono poi in considerazione il diritto all'istruzione significativamente speso per i capaci e i meritevoli ma anche quest'ultima è una qualità che si fa apprezzare sul piano sociale per l'apporto che in tal modo si dalla società contribuendo al suo arricchimento spirituale
Agli studenti e infatti riconosciuti il diritto a raggiungere i più alti gradi degli studi e dire riferimento e ovviamente agli studi universitari
Sul punto specifico è doveroso dover denunciare in una sede che fu un tempo molto sensibile a queste problematiche
Che il diritto allo studio come è stato efficacemente denominato conosce oggi un appannamento sul piano culturale ed un degrado della sua configurazione legislativa e gestione amministrativa
Tali da dover rimpiangere l'attenzione e la sensibilità che adesso a cordoli taglia assai più povera di quaranta o venticinque anni fa
Come si sarà notato si tratta di situazioni giuridiche numerose multiformi i culti il cui primo punto di debolezza si palesa per il fatto che se non sempre possono dar vita ad un'azione davanti ai giudici ordinari o amministrativi
E non sempre sono munite degli stessi poteri che competono ai titolari dei diritti soggettivi perfetti
Tuttavia la loro violazione costituisce pur sempre motivo di legittimità costituzionale e in ogni caso impegnano il legislatore al loro rispetto e alla loro attuazione
Sotto un altro profilo si abbia riguardo al fatto che appare possibile e lecito
Parlare di un vero e proprio sistema dei diritti sociali le cui colonne portanti sono dati dei grandi sottosistemi dell'istruzione sanità previdenza e assistenza
Che valutati nel loro complesso impegnano una ingentissime a parte di risorse finanziarie di persona
La pubblica amministrazione è ormai prevalentemente un sistema erogatore di servizi
Da qui viene l'importanza e la necessità di una ricognizione di un'analisi che si volga soprattutto ai problemi di attuazione o di implementa edition come anche si dice
Non accontentandosi delle proclamazioni dei diritti ma verificando con rigore i risultati misurati sul piano dell'efficienza e dell'efficacia sociale della spesa pubblica e dei servizi resi ai cittadini
L'ampliamento imponente dei compiti che la società ha chiesto ai pubblici poteri di svolge negli ultimi cento anni e che vanno ben al di là delle funzioni d'ordine tipiche dello Stato liberale
Produce una modifica della struttura delle amministrazioni
E noto il fatto che sin dai primi anni di questo secolo viene costruito con gli enti pubblici e con le aziende autonome un modello di organizzazione amministrativa parallelo a quello tradizionale
Quest'ultimo poggiava su un circuito decisionale che si alimentava da una investitura di portata generale
Proveniente dal basso e attraverso la quale si sarebbero dovute prescrivere le linee fondamentali di politica amministrativa che un apparato esecutivo il ministro e i suoi funzionari
La Giunta comunale i suoi impiegati avrebbero dovuto semplicemente docilmente attuare
Restando esposto da un lato ad una responsabilità politica nei confronti delle assemblee elettive e in definitiva davanti al corpo elettorale
E dall'altro lato alla responsabilità amministrativa ma esclusivamente sotto i profili della legalità formale degli atti valutati singolarmente di fronte all'autorità tutorio a quella giurisdizionale amministrativa
Il meno che si possa dire di un simile modello è che esso sopra valuta la capacità direttiva ed eventualmente sanzionatrice del momento elettorale dell'investitura
Ormai quasi totalmente priva di riferimenti a programmi concreti o a politiche amministrative presentati in alternativa tra loro e questo a maggior ragione nell'epoca della politica spettacolo e del consenso elettorale conquistato con gli spot televisivi
Il modello degli enti pubblici è andato ben presto assimilando sia quello ministeriale ed è ed è già ben definito dal nome con il quale Losi designa di parastato
Con un'aggravante che dipende dal tipo di prestazioni che vengono rese ai cittadini pensiamo al settore della previdenza sociale così importante agli occhi della gente perché gestisce ed attua di fatto il diritto alla pensione
Qui campeggia un ente enorme come Linux che non riesce ad elevare il tono e la qualità delle sue prestazioni anche nel delicato profilo dei rapporti con i cittadini utenti
Troppo spesso mortificato dalla SISMI e arroganze burocratiche
Il modello dell'azienda pretende invece una speciale autonomia e responsabilizzazione del personale dirigente tecnico amministrativo
Che sempre più deve prender figure ruolo di managers i cui risultati di gestione sul piano dell'aderenza alle direttive politiche assegnati all'azienda e su quello dell'adeguatezza del rapporto spese risultati
Possono essere valutati complessivamente al termine di periodi ragionevoli tre anni cinque anni all'interno dei quali sia possibile progettare sviluppare una politica di un certo respiro e con un effettivo grado di autonomia
è ovvio che si siano revocabili come accade per i dirigenti delle imprese industriali
Un'attenzione maggiore alla dimensione manageriale dovrà pure entrare in strutture oggi troppo dei qualificati sul piano dell'attività di gestione quali i Comuni e le unità sanitarie locali
Il sit-in managed nordamericano si trova oggi ad anni luce di distanza dal suo omologo il nostro segretario comunale
Per parte sua il modello italiano di circa settecento centri erogatori dispensa svincolati da obblighi di raccolta delle entrate e di riscontro da parte degli utenti i quali sono attualmente l'euro le UE selle
Appare largamente fuori misura
Nell'introduzione dei revisori dei conti ore ispezione del tesoro pur lodevoli sono sufficienti a far decollare un sistema di controlli amministrativi specie regionali del tutto in su insoddisfacente
Si può adesso solo accennare ad alcuni argomenti
Meritevoli d'attenzione collocandosi sempre sull'imitato ma decisivo versante dell'amministrazione dei servizi medesimi il che equivale a dire della concretizzazione dei diritti sociali
Non dimentico che già la dottrina tedesca del secolo scorso aveva definito l'amministrazione come la costituzione vivente qui ho scelto questo come taglio pro dell'amministrazione effettiva del servizi come orientamento da dare alla mia relazione
Sarebbe già un grande risultato quello che vedesse la realizzazione della distinzione sono cose elementari tra compiti di indirizzo e progettazione funzione di governo e mansioni di gestione
Un ordinamento democratico deve saper sviluppare un processo decisionale che attraversi tutte le fasi sopra dette distinguendo per ognuna di esse l'attribuzione di poteri funzioni a soggetti diversi
Ognuno dei quali deve essere responsabile secondo un proprio protocollo di doveri apprezzati sul piano professionale e politico
Altro spunto
Solo l'ossequio alla tradizione e alle corporazioni che dentro di essi hanno trovato un comodo rifugio nonché al costume che si è voluto consolidando in un secolo e mezzo di prassi
Ci dovrebbero trattenere a conservare un sistema di giustizia amministrativa
Di cui potremmo fare a meno nella forma che attualmente ha non è stato ancora quantificato il costo in tempo e denaro oltre che in frustrazione e rabbia
Di un sistema di risoluzione delle controversie sia amministrative sia civili patrimoniali qual è il nostro attuale
Rispetto al quale non sarebbe dischi difficile distinguere una parte cospicua di questioni che potrebbero essere risolte definitivamente quantomeno sotto il profilo del merito
Da un sistema contenzioso giustiziale interno all'amministrazione ma formato in via arbitrale con la partecipazione dei cittadini utenti
E con la rigorosa osservanza dei principi propri della della giurisdizione e cioè imparzialità contraddittorio pubblicità e motivazione delle decisioni
Sembrerebbe anche possibile sulla scorta di analoghe di importanti esperienze di altri ordinamenti produrre delle decisioni capaci di soddisfare insieme
Esigenze di rispetto della legalità e di raggiungimento di giustizia riferita al caso singolo o a categorie di casi Hanan Goli analoghi dando vita giudizi di equità espressi dal corpo sociale spesso attraverso strumenti di rappresentanza democratica che a Piario che appaiono più confacenti per il settore dei diritti sociali
Un risultato immediato forse non trascurabile sarebbe quello di ottenere per questa via una giustizia pronta senza speso e con un procedimento compreso e accettato dai cittadini che eri diventerebbero il protagonisti dell'azione
Una gran folla di problemi resterebbero ancora da analizzare ovviamente sarà possibile procedere soltanto ad accedervi
Un importante punto di partenza teorico per il settore dei servizi è costituito dalla prospettazione del servizio pubblico oggettivo
Che tale non perché sia realizzato gestito da un potere pubblico Stato enti territoriali o altri soggetti pubblici ma per la sua coi essenzialità al disegno col promozionale funzionale voluto dalla Costituzione e per la sua pertinenza oggettiva la res pubblica
Di conseguenza risulta irrilevante e comunque non influente sulla regolamentazione dei servizi
La natura del soggetto gestore che può essere indifferentemente un ente pubblico un'associazione privata
Una struttura privata di utilità sociale un ente pubblico associativo come è stato anche suggerito o altre figure giuridiche ancora dal momento che la formulazione dell'articolo due concernente le formazioni sociali
è da considerarsi di tipo aperto ed impegna la fantasia istituzionale del legislatore
Passaggio chiave del ragionamento ora proposto è l'idea di programmazione
Alla quale pur dopo tante delusioni si deve tornare se si vuol conservare fiducia nel finalismo dell'organizzazione politica dal quale anch'io ho preso avvio l'articolazione delle programmazioni generali e settoriali sul territorio che si collegano ai momenti di autonomia locale resta il metodo di governo più rispettoso della pari dignità tra i diversi soggetti chiamati ad intervenire
Per questo aspetto le procedure di programmazione previste dalla legge di riforma sanitaria non meritano il biasimo che andrebbe invece rivolto al fatto che come in altre circostanze anche per il servizio sanitario nazionale
Ci si è limitati alla identificazione alla costruzione delle nuove strutture
Di contenitori dell'agire politico lasciando da parte gli aspetti relativi alla disciplina sostanziale degli interventi e delle funzioni
Esigenza fondamentale del pluralismo è che tra organizzazioni sociali e poteri pubblici si stabilisca un corretto rapporto
Di conseguenza le libere attività dei gruppi devono essere tenute presenti nella programmazione degli interventi pubblici
Per questa via si supera anche il falso dilemma dell'alternatività tra pubblico e privato che può trovare uno sbocco funzionale e praticabile nello strumento dell'accordo della convenzione
Ovviamente deve trattarsi di una convenzione molto limitata sul piano degli apprezzamenti discrezionali e con un massimo di tipizzazione e di controlli sia sotto il profilo della legittimità sia sostanziali
Attraverso di essa alle organizzazioni libere acquistano ai fini dell'espletamento dell'attività o del servizio una condizione giuridica particolare
E privilegiata in quanto entrano per così dire nella rete pubblica del servizio pur restando organizzazioni libere e dunque private
Mettersi su questa strada presupporrebbe sia una netta distinzione tra aziende operanti senza il confine est di lucro sia una radicale modifica anche della organizzazione ministeriale centrale
Che che dovrebbe dimostrarsi capace di esprimere elevate qualità di direzione e penetranti poteri di controllo e di ispettivi che mirasse ero a verificare con con obiettività
La qualità e i costi delle prestazioni rese ai cittadini in ogni angolo del territorio nazionale
Riportando al centro le informazioni e i risultati per attivare un circuito in guisa di feedback migliorativo
Ma forse questo è già utopia
Eppure è la Costituzione stessa volere un tipo di organizzazione pubblica che sia sempre meno organizzazione dello stato dei pubblici poteri
E sempre più organizzazione della società che rifonda lo Stato
Sono già alla conclusione
La grande eredità culturale dei padri fondatori della Costituzione consegnata nell'articolo due
Postura dunque di porre le radici dello Stato non già in un insieme di Poteri ma in una serie di diritti individuali e sociali allora la sovranità non si svolge in poteri pubblici ma in una serie di potenzialità che sono diritti
E poiché il diritto e libertà intrecciata con responsabilità questo diritto è alla base della società e anche della sua trasformazione
E in modo ancor più diretto si può dire così
Solo una concezione popolare pluralista che sposti decisamente il polo dell'ordinamento sociale o politico nella comunità
Colta nella tensione tra le finalità del bene comune ed esaltazione del valore personale dell'uomo riesce a dare concretezza all'idea di sovranità popolare emerge a questo punto nitidamente la tesi di fondo la società da intendere come un'associazione di più comunità non è organizzata dallo Stato ma è organizzante nei confronti dello Stato
La società e la comunità cristiana al suo interno secondo la dinamica dell'anima e del corpo suggerite dalla lettera di ogni sto deve riappropriarsi culturalmente dell'economia politica e dei suoi fondamenti sapendo vi scorgere la centralità dell'uomo il criterio del bene comune
Deve risuonare forte come già nei testi conciliari del magistero sociale dei Papi in documenti dell'episcopato italiano anche recentissimi ce n'è uno di una settimana fa l'annuncio della solidarietà
La quale sia nella comunità cristiana sia nella società non è una virtù accanto ad altre ma espressioni unificante della vita cristiana
Il cardinal Martini ritorna continuamente appassionatamente sul rapporto tra economia e solidarietà e mentre ammonisce che il sistema economico
è veramente efficiente giusto solo quando sa ridurre al minimo i costi sociali socializzante oli al massimo con un criterio di giustizia selettiva per cui i più deboli vanno più difesi
Mette in guardia anche dalle retoriche velleità in cui si potrebbe cadere senza l'intelligente mediazione di competenze abilità tecniche e politiche orientati a plasmare le strutture della società complessa
Con la consapevolezza delle molteplici interdipendenze che la innerva no
Corrisponderà al nostro impegno sarà possibile però solo quando la giustizia sarà immersa nella carità
Perché solo la carità poi indurre al totale rispetto dei doveri Kia e aprire ad una visione al di là dei propri egoismi per scorgere i diritti degli altri che le leggi non contempla no
Paradossalmente si potrebbe dire infine che molti cattolici devono oggi fare maggiore attenzione alla giustizia che alla carità se non fosse che la carità è solo un'illusione quando la si offende con l'ingiustizia
Duro
Di un tema anche era già emerso ieri nella relazione l'intervento conclusivo del senatore Ruffilli
E rimane sempre un po'in ombra il tema della funzione di governo stamattina giustamente relatore già detto l'importante cercare di capire l'amministrazione effettivo dei servizi come va
In fondo questa mattina avremo testimonianze di movimenti importanti
E dobbiamo però Celli condurli al temi al tema della governabilità delle istituzioni che si occupano della solidarietà
Vorrei però dire subito che la riflessione che si fa procedendo è ancora insufficiente rispetto al cambio radicale di realtà nella quale stiamo calando noi siamo soli
Noi non abbiamo più culture politiche solide se non quelle che ci vengono dalla metodologia cosciente del rapporto con le cose dell'Vita mai abbiamo a che fare con una complessità crescente delle dinamiche anche ciò che può essere ricondotto le strutture fondamentali della nostra Ordine nostro ordinamento costituzionale poi in realtà si modificano per la concretezza con la quale i problemi vengono posti
Abbiamo per esempio un nuovo modo di porsi della solidarietà perché c'è una parte di cittadini che oggi è chiamato di poter anticipare razionalmente le decisioni dello stato sociale quindi in qualche modo di neutroni esame degli affetti
E c'è una parte dei cittadini che sfugge completamente la comunicazione anche il correntone minime di base della solidarietà che sono quelle degli uffici servizi sociali di quartiere
C'è gente che adora avrebbe diritto aiuto ma che non comunica più nemmeno con gli uffici di quartiere i servizi sociali switch Aversa sono questi che non comunicano più quindi abbiamo una polarizzazione di tendenze cos'è Forza tra la moltitudine di cittadini che hanno Peci popolazione al vento in qualunque svolta politica del Governo e che quindi mettono in difficoltà le teorie keynesiane questo proposti toh e dall'altra c'è gente che non comunica più con la base minima dello Stato locale e questo vuol dire che c'è qualche cosa di più profondo che che non la continua dei problemi dopo aver il coraggio di porci con forza interpretare anche l'esperienza dei movimenti e funzione di questo tipo nuovo di problematica che dovrebbe in qualche modo come giustamente diceva ieri Ruffilli farci capire che la compenetrazione fra Stato centrale non è poi questa cosa così facile da gestire
La società continuamente in produce componenti funzionali all'intervento pubblico che pure Gigi Buffon ma mentale ma decreto pubblico deve essere io quello del pianista che usa tanti tanti tanti per saper usare una musica perché non quello di formalizzare continuamente strutture di tipo interventisti Coburgo cromatico questo problema nuovo della governabilità che anche accettazione della compenetrazione non facile e della crescita della diva recitazione entro in centri sociali tra quelli che avverte Cipolla razionalmente e quelli che non comunicano più nemmeno a livello in modo locale servizi questa è altra cosa è cambiata sollecitate o lo sforzo di flessibilità tanto maggiore quanto più liberi siamo al parto in più in qualche modo scoperti siamo rispetto al prossimo futuro quindi vorrei capirti a stento utilizzo l'ascolto delle testimonianze dei movimenti questo senso di abita e di Roma ti città che però Cicco può essere guidato dalla metodologie politiche dalla forza del pensiero politico che è un pensiero metodologico è un pensiero di valori che però debbono essere rimessi in discussione attraverso questo sforzo di riflessività continua che in fondo e anche il senso della politica intesa appunto come capacità di entrare nella linea della complicità senza esserne travolti senza accettare emozionarmi di razionalizzazioni Esterne di tipo puramente mercantile
Allora io comincerei l'esposizione lealtà dar la parola con la signora la signora Santerini della Comunità di Sant'Egidio che ci propone la tematica della questione degli anziani sette interventi hanno a disposizione ciascuno purtroppo solo dieci minuti
Al mio otto minuti io farò un segnale per ricordare che il tempo fugge
Molto più rapidamente di quanto non sia ebbero per così dire percepito dal relatore dieci luci posso dire molte cose la parola alla signora Santerini per la Comunità di Sant'Egidio
E dal tema che mi è stato proposto potrebbe essere quella diciamo del peso statistico
Che era presentato oggi dalla popolazione anzianità Ali a ma direi che quasi superfluo oggi sottolineare quanto è significativo quanto essi la significatività demografica dell'invecchiamento della popolazione in Italia
E mi sembra che il tema richiede nei setti qualcosa di più di qualche riflessione sociologica in questo senso certo
Potrei prendo lo spunto per fare qualche riflessione da qualche dato statistico e direi in particolare
Non tanto sul fatto che gli anziani gli ultrasessantenni in Italia oggi siano dieci milioni e cinquecento mila pari al diciotto virgola quattro per cento della popolazione quanto una da un altro dato significativo che quello degli ultra settantacinquenni
Che sono oggi nell'ottantacinque anzi più di tre milioni pari al cinque virgola tre per cento
Ed è quindi al di là di Vecchio nuove definizioni con quali quelle da quarta età
Ieri ho ricevuto una pubblicazione in cui appunto il professor Ardigò parlava da un parla della quarta età come problema sociale della società postindustriale
E è chiaro che la condizione di vita di questi cittadini anziani più anziani a me sembra uno dei problemi più gravi all'interno della questione anziani
Collegato a questo il problema autosufficienza non autosufficienza
Per il quale manchiamo oggi completamente di parametri di parametri di di classificazione punti parametri stima ma ci sono dati che parlano di sei otto nove dieci per cento da popolazione anziana
Vorrei quindi a partire da questi spunti fare alcune riflessioni sul vastissimo tema della questione anziani ma in particolare io vorrei parlare del problema delle istituzioni della solidarietà nei confronti della questione anziani
E in particolare del problema anziani in quest'ottica cioè di coloro di età più avanzata con problemi di salute con problema con problemi di non autosufficienza cannucce ammesse nel problema più urgente che viene posto oggi come interrogativo
Alle istituzioni della solidarietà
E la prima riflessione che vorrei fare
Forse
Magari un po'priva di stima di sfumature è quella che le istituzioni si presentano oggi più come espressione di connivenza collettiva piuttosto che di solidarietà
è chiaro che è un espressione senza sfumature ma io credo che il lavoro da fare per arrivare a parlare di istituzioni solidarietà è molto lungo
è chiaro che si può davanti a questo è chiaro non voglio misconoscere lavoro di migliaia di operatori o di misconoscere lavoro di istituzioni che lavorano a volte con abnegazione eccetera ma e io stessa sono in pratica rappresento un'associazione che gestisce una serie di servizi per anziani a Roma in Italia
Ma mi sembra che esiste un divario in colmate quasi incolmabile oggi tra le necessità espresse drammaticamente dagli anziani e le risposte sociali attuali
E per sociali io in questo caso non non intenderei le risposte diciamo che fanno riferimento all'area di questo chalet diciamo del decreto del Presidente sta da Presidente del Consiglio dell'otto agosto ottantacinque ma intendo
Tutte quelle risposte che la società in quanto tale dovrebbe esprime nei confronti di Foggetti è stato necessità
E quindi direi che questo divario questa questo di vario in colmato tutt'oggi tra bisogni e risposte degli altri bisogni degli anziani e risposte si può riferire a vari aspetti io cito soltanto quattro punti visto il il poco tempo a disposizione
Il primo punto direi è il problema di una cultura dell'anziano una cultura dell'anziano che oscilla tra immagini di consumo e preoccupazioni per la finanza pubblica
Da una parte l'anziano costretto a rincorrere immagini giovanilistica e un anziano a volte immaginario inventato l'anziano della socializzazione l'anziano del dei centri sociali usato sempre di più dal mercato
E dall'altra parte un anziano oggetto di preoccupatissima indagini a sfondo economico sul problema produttivo senza affrontare il problema attraverso un'ottica
Molto più serie fondata di un rinnovamento etico e culturale che dovrebbe esserne alla base
Il secondo punto che accenna un secondo accenno il problema appunto dei cosiddetti cronici che a me sembra uno del gli aspetti più rilevanti della questione anziani oggi
C'è un divario in colmato tra bisogna risposte che si aggrava quanto più l'anziano e anziano
Tanto più ammalato
E la cosa più grave che è sancito per ragioni burocratiche nel momento in cui un cittadino è riconosciuto cronico esista ancora nel nostro Paese è una delle prime cose voglio dire la definizione di cronico ed è indegna di un paese civile
Ed ora ed è una una definizione che viene usata contro proprio contro ai danni di coloro che devono sono costretti a vivere a convivere con una o più patologie e la definizione di cronico è usata nel nostro Paese
Contro chi è in pratica sempre malato
Di fatto in Italia vuol dire non essere curati come si vorrebbe non aver diritto alla prevenzione e tanto meno la riabilitazione non potete ottenere per esempio terapie sintomatiche ematologiche in nome del fatto che chi è cronico non può guarire
In pratica si pretende la guarigione in nome delle cure prestate e in previsione che questa non abbia non avvenga o non possa avvenire mai ci si sente esentati da prestare delle cure può accadere
A Firenze di un caso che ho seguito che a novant'anni spostato Nara camminare sebbene riabilitati dopo una frattura e può cadere altro caso costituito a Roma che si possa morire a sessantacinque anni in una istituzione per una cancrena intervenuta per una una lesione non curata
Quindi inguaribile non vuol dire incurabile mi sembra una delle prime battaglie civili della solidarietà da fare e questo inguaribile non vuol dire incurabile uno dei passi sono i più significativi di un documento prodotto da un gruppo informale che si costringere costituito presso l'istituzione e che ora proseguì lavori con la segreteria del Centro Studi programmi socio sanitaria che ha per titolo i diritti delle persone gravemente non autosufficienti che diffuse in questi giorni
Nel momento quindi in cui si vuole rendere ragione della solidarietà davanti alle istituzioni il modo per attuarlo e il diritto a mio parere il diritto alla salute il diritto alla prevenzione alla cura alla riabilitazione che non vengono meno quando si è cronici
Terzo accenno terzo punto il profilo vuoto di risposte di fronte alle persone gravemente non autosufficienti che un problema diverso per loro diventa difficilissima Tumino otto minuti sul passato si da famiglie istituzione si determina un fenomeno di connivenza che produce i corni micron Hikari e le morti bianche degli anziani non curati le morti per abbandono
Un vuoto che non può essere colmato facendo appello al buon al volontariato la buona voltate le famiglie e dico questo pur facendo parte di una realtà ecclesiale la cometa di Sant'Egidio da sempre impegnata sul fronte servite più poveri
Non si può scaricare né sul volontariato né sul privato la mancanza di risposte adeguate e la fantasia l'imprenditorialità non sempre sono la migliore garanzia la soluzione di privati del di questi problemi non sempre il privato è bello
Sappiamo bene una recente indagine della CISL ad aspirazione a tale la CISL ha dimostrato nel volume comunitari fuorilegge che sul vuoto di risposte istituti istituzionali il privato può lucrare
Primo compito delle istituzioni e questa è la linea anche indicata molto alta pro dal presente Cossiga è quella di realizzare pienamente lo spirito e la lettera delle leggi di promuoverne di giuste
Credo che il diritto alla salì alla salute sancito dalla Costituzione debba trovare una traduzione etico culturale nella realtà
Il fronte di una connivenza ai danni di centinaia di mila i cittadini va rotto e a questo scopo un approccio soltanto economicista non rende ragione dei fattori complessi che entrano in gioco ad esempio non si pone in questa linea l'esclusione dal circuito sanitario proprio di chi è più malate di chi ha più bisogno di cure
E inoltre va abbandonata l'idea che il servizio sanitario nazionali Michel inizi finisca coincida con l'ospedale
E che l'ospedale stesso sia un tutto organico in trasformabile il rapporto percossa uscito in questi giorni pur con tanti limiti ha mostrato con chiarezza che il nostro sistema dove il maggior numero di spreco di risorse determinato dal mio utilizzazione inopportuna
Di personale e di strutture
Possiamo intervenire per realizzare quell'elasticità che ci consenta di dare a ciascuno quello di cui ha diritto il problema non è ospedale per tutti in alcuni casi è un modo per diminuire la vita anziché per prolungarla
Ma prevenzione cura e riabilitazione per tutti i cittadini soprattutto quando sono anziani cronici non autosufficienti
Ultima parola sul volontariato
La solidarietà non elimina l'ingiustizia anzi soprattutto non la nasconde il volontariato non può mai sostituirsi a chi deve costruisco ostruzionistico costruire istituzioni migliori
Certo il volontariato può esercitare un controllo sociale a Banzato attento vigile che sta riscontrando i problemi esprimermi con chiarezza il volontariato deve essere sostenuto in questa sua opera che va forse a danno di qualcuno ma a beneficio di tutti
Prego concluda
Con un questo intervento con un taglio apertamente limitato al problema di un certo tipo di cittadini alla questione anziane particolare di questa anziani
Perché mi sembra che il problema sia non soltanto la psicosi diciamo trombato futuro ma anche il dramma le piaghe del presente
Molte grazie
Dovrà la favola a monsignor Nervo responsabile cioè per i rapporti chiedo al territorio vorrei dire mentre monsignor Nervo si stava vicino al microfono che la Comunità di Sant'Egidio ha dimostrato la verità di una delle proposizioni del quale c'erano prima cioè il fatto che centinaia di anziani poveri o anche molto poco di barboni nella grande città di Roma
Non riescono ad essere avvicinati non riescono ad avvicinare i servizi sociali periferici e questo è un tema forte sul quale l'approdo sentire adulti voglia già Gelmini veramente eccellente l'altro grande tema è che non possiamo limitarci suoi confronti dell'anziano apporre pro premi di aggiornamenti legislativi quindi il tema della condizione anziana è un tema di rimodellamento generale della qualità della vita e su questo non ci vuole a temi depressivi in capo gemme locale per piacere tenete presente che problemi specifici e problemi generale si mettono insieme monsignor Nervo alla parola io chiedo scusa in anticipo se dovrà accertare anche nei confronti di una persona per noi così cala come tutti noi dotto ma così avevano il mio dopo
L'incontro del tempo io però o un contratto firmato del senatore Ruffilli di quindici minuti
Perciò tetto
Terza prego aiutare chiude com'era tempo allora la nuova uso corrente se ha mai fare tardi si però è chiaro monsignore anche in quindici minuti non sono molto estensibile
Ecco mi sentirei tredici io mi permetto però di essere per così dire importuno
Mi sembra significativo che gli organizzatori di questo convegno abili inserito una comunicazione è questo il titolo
Il primato degli ultimi se non vado errato è una delle prime volte che i cattolici che operano in politica
Danno ecco esplicita di una loro iniziativa ufficiale documento della CEI dell'ottobre ottantuno la chiese italiane le prospettive del Paese laddove si dice che occorre ripartire dagli ultimi
Io ringrazio di avermi fatto l'onore di farmi portavoce di questo insediamento che squisitamente evangelico
Cardinal Martini però durante i lavori preparatori conventi Loreto
Ad uno
Che dice che richiamava ed ero io di ripartire dagli ultimi che erano diventati così ultime che non si vedevano più in quel documento documento preparatorio o seriale osservava stiamo attenti che non rimanga uno slogan
Allora che cosa occorre fare perché non rimanga uno slogan
Ci sono stati tanti insegnamenti molto autorevoli del consiglio del sinodo dei dei vescovi il Santo Padre il da Chiesa italiana con vari documenti che io qui non cito particolarmente l'ultimissimo quello che riguarda la Chiesa i lavoratori nel cambiamento che mettono inizia risalto la l'opzione preferenziale dei poveri
Io mi limito a richiamare i tipi molto brevemente il documento dei vescovi americani mia lettera collettiva sul tema insediamento sociale della Chiesa
E l'economia statunitense perché impervio tutto il documento sulla scelta preferenziale dei poveri ma richiedono che questo avvenga anche nella società statunitense in base alla Costituzione molto
Il bene comune dicono chiede giustizia per tutti la protezione dei diritti umani per tutti l'obbligo di fare giustizia per tutti significa che i poveri devono avere il primo posto nella coscienza della nazione come individui e come nazione perciò siamo chiamati a fare una fondamentali opzione per i poveri
Io vorrei far notare qui la sintonia che c'è tra questo documento la Costituzione italiana all'articolo tre afferma che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge
Sapendo però ciò che ciò non è vero
I padri costituenti aggiungono è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico sociale che limitando di fatto la libertà e da quali ampia di cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona e perché questa del materno rimanga generica
I vescovi americani richiamano tre priorità ai quali io accenno appena perché il tempo non consente di citare completamente l'appagamento di bisogni elementari dei poveri è una delle prime priorità seconda priorità aumentare la partecipazione attiva nella vita economica di coloro che sono al momento esclusi perché più deboli
La giustizia di base richiede qualcosa di più che dare aiuto ai poveri e se riconosce priorità alle politiche ai programmi che svilupperò la partecipazione alla vita economica attraverso l'occupazione terza priorità l'investimento di ricchezze di intelligenza ed energie umane dovrebbe essere finita alta finalizzato soprattutto a beneficio di coloro che sono poveri o economicamente sicuri e i vescovi aggiungono che queste tre priorità non sono scelte operative e se sono norme che dovrebbero guidare le scelte economiche di tutti e informare le istituzioni economiche
Ed è qui dove tocca a voi
Che nelle vostre ispettive nelle vostre rispettive competenze nella vostra autonoma responsabilità Delight i cristiani che operano a vita politica tradurre in leggi e istituzioni queste priorità
Che consentono di rendere concreto il primato degli ultimi che se no rimane soltanto uno slogan
Sarebbe interessante per esempio verificare se e in quale misura la legge finanziaria si ispira a queste priorità
Dopo un'analisi spassionata scientifica tenta
Le linee di politica economica e sociale degli ultimi anni si sono mossi su questa strada
Oppure su strada opposta quantità di necessari per far quadrare il bilancio hanno toccato più spesso i rami più deboli quelli che non avevano forza per reagire
Non c'è stata forse un'eccessiva acquiescenza a questa tendenza
Mi sembra che queste leggi che sono state presentate ieri e che saranno in discussione in Parlamento che voi vi proponete di sostenere anche attraverso questo convegno e siano invece su questa linea del primato degli ultimi ed è proprio su di esse che io vorrei aggiungere qualche brevissima riflessione
Noi dobbiamo anzitutto riconosce realisticamente umilmente
Che sia quarant'anni dalla costituzione
Siamo ancora qui a discutere per la legge quadro di riforma dell'assistenza dei servizi sociali
Significa che il primato non la diamo proprio riservato agli ultimi neppure noi cattolici
Dato che questa legge era destinata anzitutto a garantire i loro diritti
Io oggi vedo un impegno raramente riscontrato finora su questi problemi questa mattina qualcuno nei corridoi diceva e molto autorevole anche mi diceva la prima volta che ci ascoltano
E sono molto felice di queste do atto
Mi sembra che sia da incoraggiare in tutti i modi questo atteggiamento di questo impegno nella speranza che giunga a maturare i frutti auspicati
Noi chiediamo che compatibilmente ad evolversi della situazione politica
Si faccia tutto il possibile per fare approvare la legge almeno da una delle due Camere entro questa legislatura
Come avete già sentito ieri l'UNEBA messo a punto da tempo una proposta di legge di iniziativa popolare che promuoverà con l'appoggio della Consulta ecclesiale delle opere caritative e assistenziali che sono le opere e di assistenza e di promozione ma della Chiesa
Se ciò si rivelerà utile come stimolo e sostegno dell'azione politica e parlamentare
Una seconda riflessione
La legge è importante e necessaria ma non basta deve avere un'adeguata copertura finanziaria STET detto anche ieri
C'è il problema delle risorse dove si trovano le risorse
A mio avviso il problema vero e fondamentali non è della quantità delle risorse disponibili mai l'Italia avuto tante risorse come oggi
Ma delle priorità con cui si destinando le risorse e qui che si gioca il primato degli ultimi nel bilancio dello Stato delle regioni delle province dei comuni delle comunità montane delle ULSS se non arriviamo qui tutto il resto rimane parole e solo parole
In una legge quadro come quella dell'assistenza all'uomo politico cattolico si trova di fronte alle opere assistenziali della Chiesa e sente giustamente l'esigenza politica il dovere etico di difendere garantirle
Per la verità questo vale egualmente per tutte le iniziative di bere non statuario ricordo
Che proprio su questi temi quindici anni fa il cardinale Poma allora presidente della Cei affermava che da Chiesa rivendica il diritto alla libertà non per se stesse soltanto che sarebbe privilegio ma per tutti la Chiesa però in un sistema democratico rivendica spazi di libertà non per difendere le sue istituzioni ma per poter esprimere al suo anime di carità e rendere visibile l'amore di Dio attraverso l'esercizio della carità
Il nodo in questo campo è sempre stato quello dell'IPAB
E chiaro che la Chiesa il dovere di difendere i patrimoni che le sono stati affidati per il servizio dei poveri
Però i poveri sono più importanti dei patrimoni
Perciò anche questo delicato problema va collocato nel quadro generale del primato degli ultimi
Che significato avrebbe per il bene dei poderi riuscire a procedere ad affermazioni dei loro diritti riuscire a conservare i patrimoni del passato
Se poi la nuova legge non garantisse spazi e copertura dei costi per i servizi presenti e futuri e incentivazioni per i progetti innovativi perché questo era il problema reale
Comunque qualsiasi soluzione si riesca a dare credo che come comunità cristiana noi abbiamo il diritto e il dovere di chiedere e di esigere che i beni delle IPAB rimangano destinate ai poderi si è che vengano ricopriva tritati si è che vengono trasferite ai comuni
Finora purtroppo negli interventi dei varie regioni non è avvenuto sempre così
Una quarta riflessione sul volontariato
Nessuna forse più di me e convinto che esso sia una grande risorse della società una forte stimolante di rinnovamento nella cultura e nelle istituzioni
La strada per ricostruire la solidarietà nel tessuto sociale e favorire il cammino della Società adesso da tazze di popoli in maniere molto concrete
Però il volontariato non risolve il problema dei servizi
Perciò la legge deve garantire spazi al volontariato perché possa dare pienamente il suo contributo ma non deve dare adito a nessun equivoco
I servizi richiedono professionalità che non sempre possono essere garantite dal volontariato in quanto tale per se stesso
E richiedono finanziamenti adeguati che non possono essere sostituiti dalle prestazioni gratuite o sottoposto del volontariato
Il primato degli ultimi si concretizza anche in servizi bene organizzati con personale certamente motivato sul piano etico
Ma anche qualificato ed adeguatamente retribuito
E acquisito ormai che l'ente pubblico non deve essere l'unico gestore dei servizi deve invece utilizzare e valorizzare i corpi intermedi disposti a collaborare nella gestione dei servizi non a scopo di lucro è un'espressione concreta si diceva ieri della partecipazione ed era prospettiva futura
Ma l'ente pubblico deve garantire i servizi efficienti e Baldi e tutti i cittadini
Deve mettere a disposizione i mezzi perché ciò venga fatto deve controllare da validità dei servizi ed uso del denaro pubblico sì e quando i servizi sono organizzati dallo stesso ente pubblico sia quando sono organizzati da corpi intermedi
Dieci anni fa noi dovremmo combattere per ottenere il diritto allo spazio dell'iniziativa di Pera
Oggi dobbiamo opporci a che l'ente pubblico scarichi sul privato e soggiorno targato i bisogni più gravi più scomodi di cittadini senza mettere a disposizione le risorse necessarie per poterlo fare allo scopo
Allo scopo di risparmiare sul bilancio e di coprire suo inefficienza
Sì la Chiesa afferma il diritto a spazi di libertà ed è disponibile a collaborare con le sue associazioni
E con le sue iniziative con lo Stato nello spirito del concordato anche nella gestione di servizi non ritiene di servire bene i poderi facendo supplenza allo Stato né favorendo ADP e le sue inadempienze
Il primato degli ultimi
Il primato delle ultime non è soltanto l'impegno della Chiesa ma anche per lo Stato in base alla Costituzione
è ovvio che il primato degli ultimi lo si raggiunge soltanto approvando rapidamente una buona legge quadro le buone leggi regionali sull'assistenza ai servizi sociali
Ma investe tutte le scelte politiche in particolare quelli che riguardano il lavoro la casa l'istruzione la salute
Un'ultima riflessione e professor dico sto dentro i termini
Del patto
E un'ultima riflessione sui rapporti tra riforma dell'assistenza dei servizi sociali e riforma sanitaria
In qualche intervento politicamente molto autorevole di ieri
Abbiamo sentito delle affermazioni preoccupanti
Sull'assistenza e sul rapporto fra assistenza e servizi sociali
Se la linea fosse quella che è stata annunciata qui da questo punto qui ieri
Tutto sommato la soluzione migliore sarebbe la conferma del resi Crispi
Basterebbe avere ancora un po'di pazienza
Aspettare ancora due anni
E poi cambiare un motto di nove
Invece che negli ottocentonovanta dal mille novecentonovanta
E tutto è risolto
Io spero vivamente che non sia questa la cultura dominante nel partito dei cattolici
Perché se fosse così chi ha responsabilità di guida dovrà anche tener presente che a quanto io so comunque non vi è più la cultura dominante dei cattolici in Italia
Ritornando ai rapporti fra sociale e sanitario
Ecco la riforma sanitaria messo sotto accusa ancor prima di essere stata sperimentata collegava strettamente la dimensione sanitaria con quella sociale nel rispetto della globalità della persona umana e nella prospettiva della prevenzione
In questi ultimi anni per motivi di efficienza e di risparmio si è andati separando sempre più la sanità dell'assistenza con la conseguente emarginazione dei più deboli anziani non autosufficienti eccetera che vengono relegate nell'assistenza
è un meccanismo a mio avviso pericoloso
Che operi in senso del tutto a posto al primato degli ultimi proprio martedì e mercoledì si terrà Sinigaglia un seminario indetto dalla Consiglio sanitario nazionale sull'integrazione fra servizi sociali e sanitari
Io vorrei sperare che vengano dell'indicazione oppure è inutile no stop ai competenti per bloccare era apprezzare questa tendenza
E così ho finito come si vede un'affermazione come questa il primato degli ultimi collocata in un convegno di un partito politico è un'affermazione di grande coraggio
Che si pone in contrasto con la cultura dominante di oggi
E che se non si ridusse ad uno slogan
Porta conseguente pratiche molto impegnative
Io vi auguro che sappiate affrontarle con coraggio e con fiducia e che tra gli atti nel vostro impegno coerente la solidarietà di tutta la comunità
La farò
La parola
La parola al dottor Mario Colombo segretaria confederale aggiunto CISL e mentre ma ricomporsi al vicino alla tribuna
Vorremmo tutti vivere a monsignor Nervo quanto aveva apprezzato nelle sintesi inesorabili del tempo
La ricchezza dei contributi che ci ha portato sulla base di un'esperienza che veramente unica e vorrei che tutti ricordassimo questa questo ammonimento la legge è importante ma non basta non bastano nemmeno delle risorse disponibili che pure sono importanti se cresce non cresce professionalità analisi del fratello raffinata dei problemi della loro complessità nella compenetrazione prostituta civile è stato dagli eccessi squalo dandoci dagli eccessi opposti da ministeriali in modo oltranza
Ed è lo spontaneismo ad oltranza questi sono tutti i motivi di una riflessione che certamente deve farsi carico degli approfondimenti necessari a Paola a colori anch'io sono
Un po'dalle condizioni monsignor Nervo caro presidente venisse scapo divano europeo nuovi patti segreti è
La società segnerebbe
La crisi bisogna ripartire sono partiti in questo momento divengono pubblici paiono sovente Rocchetti e come fare perché ad una certa ora per una serie di impegni noi non possiamo andare oltre un terzo qui al dodici e un quarto io segretario politico deve poter parlare se noi trasciniamo ancora non allora io credo che in fondo se fosse possibile da quindici portare quanta parte portare a tredici mila bene va bene va bene attacca
Prego
La crisi delle ricette ideologiche le o conservatrici che si erano affermate sull'onda dalla crisi economica degli anni settanta ha reso nuovamente attuale parlare di solidarietà
Sembrano tanto lontani tempi in realtà vicinissimi in cui economisti ed imprenditori anche di matrice cattolica
Pubblicamente apostrofava non l'arcivescovo di Milano rimproverando con espressioni altezzoso del tipo lei non sa di economia
Oggi si sta riproponendo il valore dalla solidarietà e questo convegno ne è una testimonianza
Solidarietà come risorsa imprescindibile per un miglior funzionamento del sistema economico e sociale
Sulla scia di non pochi studi americani monsignor Nervo ricordava la lettera dei vescovi americani ma anche europei ci sono andati rivalutando gli aspetti sociali dell'economia dell'impresa visti come potenziali risorse anziché come vincoli da spezzare
Qui sta lo spazio aperto ma tutto da conquistare
Per una nuova cultura della solidarietà e per istituzioni rinnovate che vogliano incarna la il sindacato dalle sue origini si pone come strumento di solidarietà intesa non come valore da contrapporre gli interessi ma come concreta sintesi di interessi e valori
Fino a ieri nella lunga lotta per l'emancipazione delle classi lavoratrici
La solidarietà era vista come presupposto è condizione essenziale per dare forza ed efficacia ad un'azione prevalentemente rivendicativa
Con la seconda metà degli anni Settanta questo schema che era stato valido per decenni è entrato in crisi
Non perché si sia dimostrato sbagliato ma proprio perché ha avuto successo e da dunque sostanzialmente esaurita la sua funzione
Proprio in quanto attraverso le lotterie Celli le classi lavoratrici hanno visto riconosciuti i propri diritti di cittadinanza hanno posto le basi per un superamento dalla cultura rivendicativa
Per sua natura l'esercizio della cittadinanza si traduce in un anno e la rivendicazione mediante la conflittualità
Bensì una la corresponsabilità mediante la partecipazione ai processi decisionali
Le scelte sindacali difficili e travagliate
Che hanno portato agli accordi tra l'ottantatré e l'ottantaquattro ratificati dall'esito del referendum dall'ottantacinque hanno contribuito in modo rilevante e al miglioramento di quel quadro macro economico del nostro Paese e al rinnovamento del sistema produttivo italiano
In questi anni le impresa hanno riconquistato spazi di mercato grazie incremento di produttività ai livelli di qualità delle spie giapponesi
Ciò è stato possibile grazie ad una politica contrattuale impostata non più come in precedenza sulla conquista di rigidità bensì sulla flessibilità contrattata
Una cioè delle risorse strategiche dell'odierno modo di produrre
Ci sono così drasticamente ridotti gli automatismi salariali ridimensionando istituti come la scala mobile gli scatti biennali all'indennità di anzianità i passaggi automatici di qualifica
Istituti non va dimenticato frutto di lotte e dunque cariche di significati anche simbolici tra le classi lavoratrici
Non tutto il Paese però ha compreso che queste scelte hanno significato per i lavoratori ma e per gli imprenditori dei settori esposti alla concorrenza internazionale passare per la cruna dell'ago
Dobbiamo essere chiari le ragioni dalla solidarietà e dalla stessa razionalità economica in fondo da Occhetto alla società a cominciare dai partiti passi attraverso la cruna dell'ago
Finora infatti al positivo processo di innovazione verificatosi nel sistema dell'impresa non ha fatto riscontro un analogo processo di natura di modernizzazione al livello del sistema nel suo complesso
Pensiamo così sui nostri prodotti le arretratezze i ritardi gli squilibri che accusano non pochi comparti dell'azienda Italia
Ad esempio è da settimane che si sta discutendo aspramente nel caso dei portuali di Genova
Giustamente sia richiesto da parte dell'opinione pubblica quei lavoratori di smantellare il partito organizzato il lavoro arcaiche costosa e quindi fuori mercato
Ma quello della compagnia del porto di Genova non errore toccate e anacronistica istituzione che ingloba ed interessi in definitiva corporativi frena lo sviluppo dalla nostra economia c'è
Assai opportunamente Il Sole ventiquattro Ore il tre febbraio ha definito la battaglia degli agenti di cambio contro le banche per la trattazione continua dei titoli e quale dei portuali genovesi contro il consorzio come le due facce identiche di un'unica moneta svalutata dal tempo è messa fuori corso dal mercato
Non meno anacronistica e contrari ad una moderna cultura di impresa e di solidarietà era praticava il cartello da parte degli istituti bancari
Funzionale alla copertura dei costi spropositati sull'economia e che vengono caricati sugli interessi praticati alla gente comune arriva lì che sfiorano l'usura
E il giorno dopo è il momento sempre il nome dalla solidarietà di chiederci quale sia il contributo dalla corporazione dei notai che si fa dare quindi sempre il trasferimento di proprietà di un alloggio di ottanta cento metri quadrati
O qual è l'apporto delle regioni dei commercianti
Che popolo nel nostro Paese allo sviluppo di una rete distributiva moderna razionale efficiente non parassitaria
Questa situazione intollerabile sul piano morale sta diventando insopportabile anche sul piano strettamente economico dunque oggettivamente in contrasto uno autentico disegno di solidarietà
Se non si vogliono compromettere i livelli di competitività delle nostre produzioni industriali è ineludibile un'estensione dalla logica dell'efficienza e dell'efficacia artistica in questo momento prevalentemente dall'apparato industriale
Credo che questo debba essere fatto a cominciare dal gigantesco sistema di gestione di risorse e di erogazione dei servizi che fa capo lo stato sociale
Formano ad una riforma coraggiosa e trasparente dello stato sociale è una priorità assoluta
Circola però a questo riguardo un luogo comune che è bene sia tolto di mezzo
è del tutto infondata l'opinione corrente secondo la quale i maggiori beneficiari per le prestazioni pubbliche sarebbero i ceti più deboli anziana ci occupa più handicappati
Quegli stessi lavoratori a reddito medio-basso
Vediamo un po'come stanno le cose
Del sistema formativo culturale affluiscono in misura decisamente maggiori ceti privilegiati
Lo stesso sistema previdenziale vede attuarsi un meccanismo redistributivo norme rovescia per cui esistono categorie peraltro assai ben piazzate nella scala sociale che ricevono più di quanto dando quanto alla sanità il ministro Goria denunciato recentemente in occasione dalla polemica sulla tassa per la salute che è un quali nel richiedere le prestazioni cittadini italiani sono tutt'altro che uguali nelle contribuzioni
Grottesche infine la realtà per cui le case di proprietà pubblica
Costruite con i fondi Gescal trattenute sulle buste paga dei lavoratori sono assegnate in larga misura i lavoratori autonomi commercianti e professionisti che figurano copie più bisognosi almeno stando a quanto dichiarano al fisco
L'evasione fiscale ed è così premiato due volte insomma difendere lo stato sociale significa oggi impegnarsi seriamente per riformarlo in radice
Occorre innanzitutto formano d'una coraggiosa riforma del nostro sistema fiscale
Perché si affermi realmente il principio base di ogni solidarietà civile per cui tutti devono contribuire pagando in proporzione alla propria possibilità valutate calcolando tutti i redditi
Questo principio non è certamente presente nel disegno di legge Visentini
In secondo luogo sul versante dei trasferimenti alle famiglie è necessario introdurre forme di razionalizzazione e di canalizzazione venire diversi rivoli oggi esistenti
Soprattutto è importante che la famiglia bistrattata dal sistema fiscale oggi in vigore
Venga presa la pace come del resto si fa in tutto il mondo occidentale a base di calcolo del reddito Ettore ore dall'imposizione tributaria ora per trasferimento delle risorse
Terzo importante capitolo alla riforma dello Stato sociale deve essere quello della riqualificazione dei servizi
Ciò non sarà possibile se non introducendo elementi di mercato nello Stato
Si tratta cioè di mettere alle strutture pubbliche in competizione trattino costruttore private quali iniziative integrative private o privato sociali
Sperimentazione Isernia devono essere avviati nei settori della sanità della previdenza della scuola dalle Poste e delle Telecomunicazioni io sono molto d'accordo con quanto ha detto il professor Balboni a questo riguardo questa mattina
Questa concorrenza deve essere incentivata però smantellando l'ultima fortunati automatismo impazzito che resiste dal nostro Paese
Quello da chi ha dei momenti delle quote di contribuzione e costi dello stato sociale del tutto a prescindere da ogni verifica di produttività dei servizi
Uno stato due minuti
Uno stato sociale più agile e dinamico è del resto anche uno stato sociale più aperto alla partecipazione del volontariato
E dalla cooperazione di solidarietà sociale cioè di quel privato sociale così prezioso ai fini di una umanizzazione dei servizi pubblici alla persona e che da troppo tempo come reclamava giustamente monsignor Nervo
Chiede un riconoscimento giuridico ma soprattutto le risorse una riforma dello Stato e dei suoi servizi all'arresto indispensabile ai fini di un'efficace politica
Anche contro la disoccupazione e cioè della più macroscopica delle disuguaglianze del nostro tempo e per ragioni di tempo salto
Il discorso relativo alla necessità di una politica economica espansiva
Alla costruzione di una macchina produttiva nel Mezzogiorno hanno la necessità di ridurre gli orari di lavoro come strumento integrativo di queste attività e dunque falso che lo sviluppo e implichi meno stato io credo e meno politica
Distacco di politica ne servono semmai di più a condizione che siano qualitativamente migliori cioè capaci di progettualità e di governo reale dei processi economici e sociali
Finisco sottolineando una frase
Che è stata ripetutamente retta che io non condivido
Anche alcuni personaggi di spicco dall'area cattolica nel pieno delle aspre polemiche sul ruolo della solidarietà per affrontare la crisi
Hanno dichiarato che il loro cuore era aperto alla solidarietà macchie la ragione li portava a scegliere il mercato
Bisogna contrastare questa falsa alternativa non è vero che il valore della solidarietà sia connaturato sono ad una società contadina pre moderna
L'esperienza ci dice che questo valore è una risorsa efficace anche dalla società dall'informatica e possibile io credo quindi avere cuore e ragione dalla parte dalla solidarietà a chi crede nel valore dalla solidarietà spetta tuttavia dimostrarlo concretamente
Molte grazie
La parola all'onorevole Domenico Rosati presidente delle Acri Chiappori
Io vorrei fare presente nella un'effettiva in crescita di riflessività nell'intervento
Dottor Colombo che in un certo senso ci fa capire come in pochi anni
La riflessività all'interno dell'importante movimento sindacale che rappresenta ha potuto superare vincoli e limiti e procedere oltre io mi auguro anche che il sindacato non ce la facciamo Yespica a porre in essere anche quell'altro aspetto della solidarietà che la solidarietà di fronte alla ulteriore differenziazione del personale dipendente nelle aziende so che il problema dei quadri e il problema dei tecnici è un problema che anch'esso ha a che fare con la solidarietà
Perché se non si riesce a favorire da una parte il riconoscimento del merito che spetta a queste categorie emergenti dei quadri tecnici e e si dall'altro non si do ut nei quadri tecnici una coscienza del loro legame con gli altri lavoratori uno dei punti nodali del futuro assetto della vita organizzativa produttiva può essere determinato dall'individualismo e non dare solidarietà il pregio di è chiaro che c'è anche un problema interno al sindacato Kevin Choir va il modo nuovo di porsi della solidarietà di fronte alla differenziazione che fa emergere con più forza il ruolo dei quadri e dei tecnici la parola a Domenico Rosati
Grazie
Io comincerò da dove ha lasciato l'amico Mario Colombo coloro che vogliono esercitare la solidarietà debbono dimostrare così di essere in grado di esercitarla ieri sera partendo per qui un collega della presidenza delle ACLI mi diceva mi raccomando vendi bene la nostra merce
E mi diceva racconta che abbiamo fatto il rapporto sull'associazionismo che diamo un aiuto capillare alla gente che cominciamo Ardigò a interpretare e quello che sarà fare il mestiere del futuro il mestiere dello scriba quello che traduce per gli altri gli alfabeti che ancora non conosciamo in questa società della informazione poi mi ha messo in crisi Ardigò quando ha detto bisogna suonare una tastiera che a molti tasselli e mi sono domandato
Come suona il tasto della società dell'associazionismo suona sempre bene
Non è stonato
Qualche volta e penso che allora piuttosto che fare la trionfalistica esposizione di quello che si fa possa essere utile riflettere anche su quello che non si fa si fa male in termini di autocritica delle associazioni essendo anche esse mi pare prese un po'o qualche volta da quella che è l'ultimo rapporto Eurisko chiama la cultura dell'orto piuttosto che la cultura dalla frontiera
E siccome viviamo tutti in questa società io credo che prima di rivendicare mentre si rivendica giustamente anche questo discorso debba essere fatto anche perché in questa fase nel movimento associativo italiano che variegato e composito
Comincia a entrare o forse si ripropone una idea per cui il vero soggetto politico è l'associazione ecclesiale laica o di altra natura
E il compito della politica è solo quello di apprestare gli strumenti e si fa politica si dice come Rampino per garantire il supporto
All'Associazione io credo che il discorso vada rovesciato in ragione dei fini che si perseguono se sono davvero fini di solidarietà un episodio che vorrei ricordare con Maria eletta Martini e il senatore lotti che qui allora era vicepresidente del patronato ACLI quando uscì
La riforma sanitaria ci venne l'idea di generalizzare quel per