"Identità Cooperativa: lavoro, sviluppo, solidarietà. Un'economia sociale europea dei valori" 6º Congresso Nazionale dell'Unci, Unione Nazionale Cooperative Italiane (presso l'Hotel Ergife di Roma dall'1 al 2 dicembre 2004)

Come al solito sue fuori all'inizio
Immaginate di voi durante la fine quello che succederà Como
Vediamo allora parte la battuta io ringrazio tutti per la presenza diamo avvio ai lavori del nostro congresso
Ottemperando diciamo a quanto prevede il primo punto all'ordine del giorno e cioè all'insediamento della presidenza
E nominata commissione verifica poteri ed elettorale per la verità dovremmo anche nominare la commissione per la mozione programmatica
Quindi nelle cartelle non so se vi sono state date a tutti le cartelle
Sì
Ci sono le proposte cella presidenza avanza al congresso per gli organi cioè per la presidenza del Congresso per la Commissione verifichiamo devi fare la commissione elettorale per la commissione dalla mozione programmatica
Ora in questa fase preliminare
Non potendo convalidare le deleghe da parte della commissione verifica polveri
Dobbiamo usare la delega che i delegati c'hanno questa qua questa qui va convalidata dalla commissione verifica poteri però per queste attività preliminari cioè la nomina degli organi che debbono verificare la validità
Delle deleghe delle presenze
Delle votazioni delle mozioni ecco dobbiamo usare questa per adesso finché non è convalidata dalla commissione verifica poteri quindi io vi prego anche di non andare tutti alla commissione verifica poteri una volta nell'avremo letta ma di arrivarci gradualmente altrimenti poi qui
Succede una come proprio una migrazione verso la commissione verifica moderno
Allora nelle cartelline dicevo a vede le proposte che noi avanziamo
Per questi organi che io non vi leggo perché esso una sfilza dei nomi e perdiamo solo tempo
Chi ha le deleghe cioè la vede le deleghe ecco vicino all'Iran le fuori perché io devo vedere
Se ecco l'Assemblea
Sì l'assemblea approva quindi io se volete ve lo leggo ma ce l'avete in cartellina la cartellina dice proposta della presidenza oggi per la nomina dico presidente del congresso
Commissione verifica poderi Commissione elettorale in commissione per la promozione per la mozione queste sono i quattro organi
E manca ovviamente non c'abbiamo messo la segreteria
Perché che c'è anche la segreteria che andava a messa non aveva
Non c'è
Ah qua sotto nera ecco ecco ecco c'è mi sbagliavo io va be perché c'è il presidente del congresso la segreteria hanno unità
Allora comunque dei leggo
Dal momento che voi vorremmo essere più chiari corretti possibile
Presidente del congresso il presidente dell'UNCI il sottoscritto vicepresidente vicepresidente vicario Paolo Galli giorni segretario segretario generale Dante flemma
Vice segretario la dottoressa Luisa marchi gioiello commissione verifica poderi presidente Michele Marinelli e il nostro segretario amministrativo
Componenti
Gastone Sartori altro componente Carmela fiorentino della Campania segretario Stefano dottor cioè fanno Chirico
Commissione elettorale Presidente settimo Marchione che nostro consigliere delegato attività sindacali
Componente giù sette Rebecchi della Federazione del mio Romagna altro componente
Giancarlo carta della Sardegna
Della federazione della Sardegna segretario il dottor Alessandro Dalla Fiore nel nostro funzionario
Commissione per la mozione programmatica
Presidente sarà per levi Formentini che la segretaria generale del del federazione regionale undici Lazio
Componente Angelo mossa della nostra cooperazione sarda e Franco code Emo della federazione di Padova se non vado errato
Segretaria Sala la dottoressa Sara Agostini ecco io voi lo avete in cartellina quindi potete anche riverificare i nomi
Sono tutti i delegati salvo i segretari tutti i delegati salvo segretari
Quindi chi è d'accordo sulla composizione deve alzare la delega e poi facciamo la controprova io sono d'accordo
Allora chi non è d'accordo
Nessuno non è d'accordo chi si astiene
Allora
Gli organi del congresso sono così costituiti e nominati e quindi prego di prendere possesso delle relative funzioni e incombenze
E cominciamo veramente era previsto il saluto del vice sindaco di Roma
L'onorevole Garavaglia sono quindi dobbiamo un po'aspettare
E a questo punto possiamo anche procedere con gli adempimenti di convalida delle deleghe eccetera eccetera
Quindi sospendiamo in attesa che arrivi il vicesindaco vicario di Roma per il suo saluto e poi iniziamo il congresso del proprio
Ovviamente il Congresso io lo dico subito ai ai nostri amici delegabili sarà soprattutto su presieduto dal vicepresidente
Vicario Paolo mondiali giorni
Pone che il presidente della Confcooperative Marino
Verrà solo a mezzogiorno e mezzo ore una
Intanto
Sarà tra noi il vice presidente di Confcooperative Djerba auro quindi precedente Marino ricorda come a dire interverrà verrà ma verso mezzogiorno e mezzo a Verona
Ai lavori del Congresso fin dall'inizio parteciperà il vicepresidente Al Gore Corradi già Baudo
Dopo debbo anche comunicare se non so se ce l'ho il messaggio del Presidente della Repubblica che ci ha voluto inviare
Se qualcuno cioè messaggi
Perché ecco il messaggio
Allora dice
Indirizzato al presidente Nanni delle Ande l'undici sesto congresso nazionale dell'UNCI rappresenta un'occasione di riflessione sul ruolo propulsivo volto oggi dalla socialismo cooperativo
Nel mercato italiano ed europea
In una realtà economica sempre più avverte globalizzata le imprese cooperative sono capaci
Di impostare efficaci azioni ed interventi sia in termini occupazionali
Che di produttività
Attraverso la cooperazione forze vitali della società
Hanno potuto accedere all'esperienza dell'impresa
Che esperienza di libertà di responsabilità di cittadinanza
Sviluppando forme nuove di attività economiche capaci di coniugare efficienza solidarietà ed equità può le parole del lupo
Consapevole del prezioso patrimonio storico e tradizionale rappresentato Dario gente come a dire il capo dello Stato in via lei
Presidente alle autorità e tutti i presenti
Un cordiale augurio di buon lavoro cui unisco i miei personali
Gaetano Gifuni preside segretario generale senza della Repubblica
Quindi assolto
Cresca incombenza
Attendiamo dice il sindaco di Roma del saluto dopo diamo inizio al congresso proprio
Senta sì sì sì sì tu sei andato fuori io sapevo volevo avvisarti prima comunque
Allora pregherei i delegati che sono usciti nei limiti del possibile rientrare perché cominciamo cominciamo i nostri lavori
Ne fa le ha provate dopo da parte alla commissione verifica moderni
E uno alla volta non tutti insieme
Va be allora noi incominciamo intanto che rientrano anche le altre delegati i nostri lavori salutiamo le autorità i colleghi delle altezze tali cooperative presenti
Delegati i nostri ospiti invitati
Si sente sì
Si sente siamo noi
Siamo arrivati a questa giornata congressuale
Adesso noi procederemo con i nostri lavori con la relazione del presidente
Nel frattempo se poi ci sarà qualche autorità voi sapete che poi gli impegni politici istituzionali che portano via molto tempo e quindi evidentemente io credo che faremo in tempo a leggere la relazione del presidente però se dovessimo eventualmente avere qualche richiesta
Di intervento di saluto evidentemente chiediamo pazienza di per l'interruzione
La il momento nel quale noi svolgiamo il nostro congresso come tutto sia importante per il momento cooperativo che lo vede coinvolto in un'azione di rinnovamento importantissima sia sul piano istituzionale statutario sia sul piano anche della riforma del mercato del lavoro
La Biasi la legge centoquarantadue che sono in non siamo in dirittura d'arrivo perché ormai sono dovrebbero essere già ampiamente operative però lo sappiamo che queste queste Lezzi nuove dovranno sono in fase di forte
Attuazione collaudo da parte delle nostre realtà operative periferiche
Momento cooperativo che viviamo in questo frangente congressuale vede inoltre anche una difficile situazione sul piano economico non entriamo qui perché l'Inter al presidente nel merito ampiamente di quella che può essere anche le difficoltà che vengono creati a livello così di riforma fiscale e con le diverse impostazioni che possono essere date poi dal punto di vista completamente opposti
Certamente che la congiuntura economica che stiamo attraversando non è delle più favorevoli ribadiamo così per inciso rapidamente sarà sufficientemente poi sottolineato dalla relazione del presidente
Anche il ruolo che in questa Franzetto il movimento cooperativo può svolgere movimento cooperativo che sempre è stato presente nei momenti di difficoltà sostenere l'occupazione
E anche la capacità reddituale
In favore dei soci delle cooperative ma non solo di favore poi anche di una socialità di diffusa che altrimenti soprattutto nei momenti di maggior difficoltà vedrebbe abbandonate
Lasciate a se stesse le classi più deboli
Detto questo siccome poi ci sarà ampio spazio nel dibattito ritengo io lascerei direttamente la parola Presidente per iniziare la sua relazione
Allora cari amici delegabili graditi ospiti io intanto debbo dire che la relazione non è frutto solo del mio lavoro delle mie intuizioni
Ma è stata anche confrontata con tutto il consiglio di presidenza
Che ringrazio per i suggerimenti per il contributo che sostanzialmente ma hanno dato nel costruire questa relazione al nostro sesto congresso
Ringrazio per aver accolto il nostro invito cari amici delegati graditi ospiti partecipando a queste due giornate di lavoro comune
Sulle tematiche che abbiamo proposto ante Bongo alla mia relazione tre affermazioni fondamentali che ne sono il filo conduttore
L'economia e per l'uomo e non l'uomo per l'economia sua Santità Giovanni Paolo secondo
L'uomo va trattato sempre come un fine e mai come un mezzo
Mano è il campo la cooperazione tendeva a crescere
La produttività del lavoro mettendo la massa dei lavoratori in una condizione tale rispetto al loro lavoro da far sì che diventi loro Princi
Il primo
E loro interesse fare il massimo possibile invece che il minimo possibile Jones più armi
Cari amici dei regali e graditi ospiti le imprese come nel loro insieme rappresentano ormai l'asse portante del nuovo sviluppo Pedenovi vuol fare
Le Nazioni Unite ne riconoscono la funzione contro la disoccupazione
L'emarginazione la povertà
L'Unione europea le indica nel nuovo scenario allargato dei
Dei venticinque Stati Coop
Direttore
Costituzione italiana che ci sembrano fortemente condizionanti dalle necessità del momento non hanno rimesso in discussione le funzioni sociali
Della cooperazione nel nostro Paese
Purtuttavia assistiamo ad un continuo depauperamento delle insignificanti risorse che vi erano destinate e da una a un accentuarsi del carico burocratico e fiscale e dei controlli che la riguardano
La cooperazione italiana le centrali cooperative che la rappresentano hanno raccolto con entusiasmo debbo dire dandoci un ruolo diverso per Corviale percorso le indicazioni degli organismi sovrannazionali emettendo
Concretamente in atto il dettato costituzionale seppure ancora in larga parte incompiuto anche nelle prerogative della cooperazione i risultati della cooperazione italiana sono sotto i diversi profili lavoro lo sviluppo la solidarietà
Sono del tutto evidenti e difficilmente disconoscimenti e da chiunque
Il PIL cooperative dal piano rappresenta ormai circa il dieci per cento del PIL complessivo via evitato all'economia italiana rientrare in un vulnus recessivo la nuova occupazione per me un quarto è stata creata dalle imprese cooperative
Il sistema del welfare è unicamente sostenibile grazie alle cooperative sociali
Che non mi stancherò mai di dire su una risorsa insostituibile
E preziosa per il nostro Paese
In questo scenario di nuove forte sviluppo del lavoro del lavoro della solidarietà della cooperazione italiana l'undici neanche le mentalità concretamente la funzione fornendo anche le caratteristiche delle prassi economiche sociali
Le trecentoventisei imprese cooperative d'eccellenza aderenti all'UNCI
Quelle che superano i cento occupati hanno prodotto nel due mila e tre
Un miliardo e duecentotré milioni di euro di valore occupando cinquanta mila cinquecentotrenta lavoratori e accumulando un patrimonio netto di centootto milioni di euro
L'incremento produttivo d'Italia prese rispetto al due mila e due è stato del cinque virgola cinquantacinque per cento
Va detto anche che l'UCI rappresenta oltre cinquantuno grandi imprese cooperative quelle che superano i cento occupati
Pari all'uno virgola quarantacinque per cento del totale delle grandi imprese italiane
Con un contributo alla crescita del diciassette per cento rispetto al proprio valore precedente a tutto ciò va aggiunto che le imprese cooperative del sistema Uncini
Hanno creato nel durissimo quadriennio quaranta mila settecentosettanta sei nuovi posti di lavoro
E che le seicentoventisei cooperative sociali aderenti hanno erogato servizi di qualità socio sanitaria non meno dei seicentotrenta mila cittadini disabili
E svantaggiati
Inoltre settecentoventinove Corradi anche a agroalimentari UNCI di medie e grandi dimensioni realizza un volume di produzione pari a un miliardo quattrocentocinque milioni di euro e associano novantotto mila duecentodue produttori ed hanno una forte incidenza sull'intero sull'intera produzione agricola
Questi dati da soli e non voglio non possono rappresentare la campo sì da realtà del nostro movimento
Ma ci permettono di introdurre nel nostro dibattito la funzione esercitata dall'economia cooperativa nell'attuale congiuntura
Infatti i nostri risultati non sono funzionalmente diversi da quelli registrati dalle altre centrali cooperative
E faccio riferimento in questo caso cooperativa lega delle cooperative e quindi rappresento non arrivo da sostanzialmente omogenee perciò utile al nostro esame
Comunque va meglio individuata la rappresentatività delle singole centrali anche per valutare il sistema nelle sue
Specifiche potenzialità va notato anche dei nostri incrementi occupazionali sono stati ottenuti senza l'ausilio degli ammortizzatori sociali e tanto meno con l'adozione di pratiche sommerso
Il risultato è netto senza evasioni fiscali oneri aggiuntivi a carico dello Stato e tanto più evidente se teniamo conto
Del radicamento sul territorio delle imprese cooperative
Che perciò stesso non delocalizzano le proprie produzioni attività in sostanza le imprese cooperative agiscono in funzione anticiclica rispetto alle congiunture recessive distorsive
Dando la possibilità ai disoccupati ai giovani alle donne
Dico imprenditori realizzarsi e quindi creare il lavoro da se stessi
A chi aspira il bene primario della casa non può permettercelo per valori di mercato irraggiungibili ad ottenerlo a prezzi accessibili e così anche per le cose categorie cooperative
Come quella sociale di consumo agricole eccetera e legittimo quindi sostenere che il mercato delle istanze inevase
E cioè la domanda sociali nel saudita trovi nel sistema cooperativo dei possibili le possibilità di esaurimento e che questa funzione dell'economia cooperativa eserciti
Una forte ed incisiva azione di mutualità
Sia in Terna che estenda e come forma di superamento di quelle quella che viene definita antitesi tra mutualità di sviluppo di tutto ciò
Chi vale e non non che non s'accorga come Dutt dovuto rilievo chi avrebbe l'onere istituzionale di promuovere e incoraggiare il sistema cooperativo al raggiungimento di ulteriori risultati in favore dalla domanda sociale
In proposito alcuni fatti sono eloquenti
Il tavolo permanente della cooperazione previsto dagli accordi con il governo non ha visto mai la luce
Il nuovo meccanismo fiscale per le imprese cooperative previsto dalla legge finanziaria penalizza la cooperazione a mutualità prevalente i prestiti sociali
Legge finanziaria non raccogliere proposte del movimento collettivo né tenta di aiutare la sua funzione di sviluppo nel Mezzogiorno
Vengono invece incoraggiati i tentativi per la formazione e il riconoscimento di organizzazioni politico cooperative un grado di menomare le caratteristiche fondanti del movimento quell'addio
Che si è fermamente opposto con le azioni più adeguato
Insomma siamo ancora alle prese con attività rischiose
Che tentano di frenare l'espansione della cooperazione in funzione sociale attribuendogli significati omologabile all'impresa neo capitalistica e peggio siamo in presenza di pratiche
Che cercano di acquartierata parla insediamenti politici antidiabetici ai propri valori
Eppure l'UNCI ha sempre dimostrato apertura nei fatti e disponibilità concrete nei confronti di qualsiasi forza politica purché veramente convinta della verità del metodo cooperativo nella sua autonomia
Le proposte non sono mancate anche nel più recente passato
L'UNCI sia assunto l'onere in occasione del Documento di programmazione economica e finanziaria nella via consultazione con le forze sociali
A Palazzo Chigi
Di indicare con un proprio documento la necessità che la futura legge finanziaria fosse tanto
Di contenimento del debito pubblico quanto di sviluppo per agganciare la ripresa mondiale chiedendo anche revisione dei parametri del patto di stabilità e sviluppo
Per gli investimenti veramente veramente produttivi infatti argomentava amo che senza risorse aggiuntive e compattazione che saltasse la funzione cooperativa
In funzione anticiclica insieme a un forte inglese una forte implementazione della ricerca dell'innovazione della formazione quindi un sostanziale recupero di competitività
Con ogni probabilità il nostro sistema economico di vuol fare sarebbe rimasta al palo ovvero nei vi sarebbe stata una sostanziale ripresa
Dell'emissione ad oggi disponibili
E la discussione politica in corso ci danno ragione
Né tanto meno riteniamo che il recente riordino delle aliquote fiscali
Io e la riduzione circostanziata dell'IRAP adottato dal governo
Con un emendamento alla legge finanziaria possano cambiare la situazione sono un atto di buona volontà ma inconsistente rispetto alla ripresa dello sviluppo e dei consumi
Al dilemma del prigioniero tra meno tasse alle famiglie o meno tasse nei pressi per rilanciare con Ciro su un investimenti rispondiamo con una soluzione Pareto ottima e cioè che non
Che con le risorse aggiuntive le restituibilità e con la re revisione del Patto di stabilità e aggiungo sviluppo è possibile contemperare efficacemente le due funzioni
Rilancio dei consumi e del Chimenti dei
In funzione sociale
E con ciò adottando guarda caso il gioco cooperativo
E cito l'autore del gioco cooperativo
Che una delle scienze ormai conclamata
Fa pensare che la prassi americana di riduzione delle tasse per rilanciare lo sviluppo e quindi ampliando il debito pubblico sia adottabile al nostro Paese quando la prima accumulato un disavanzo pubblico cioè gli americani
Di quattrocentotredici miliardi di dollari su un pile di undici mila miliardi di dollari mentre noi ne abbiamo accumulato il centosei per cento del PIL pare un debito complessivo di oltre mille e cento miliardi di euro
Le distanze sono talmente evidenti
E macroscopiche tra i due sistemi che rischiamo a volerle coniugare illogicità lo Chiana
Perciò anche qui in questo congresso torniamo a riproporre le nostre indicazioni su nuova legge finanziaria che non voglio vogliono essere una presa di distanza
Dalle proposte avanzate in un unitariamente al Governo dalle altre organizzazioni imprenditoriali e cooperative
Ma sostanziale la percorribilità con l'adozione di specifici provvedimenti e quindi con una piena assunzione di responsabilità
E mettere in risalto valorizzandolo nel lo in gli insostituibile ruolo del sistema cooperativo Italia
è evidente che avremmo preferito una presa di posizione un contributo propositivo sulla nuova legge finanziaria prima in termini unitari tra le centrali
Cooperative e poi di Synergy distrazione
Con le altre organizzazioni imprenditoriali e ciò per una serie di ragioni che in parte ho già svolto e che mi accingo adesso a completare in termini veramente sintetici
Il bisogno di unità
Della cooperazione italiana da tutti invocato non è solo un fatto di volontà di efficienza dissi energizzato io di accorpamenti di fare squadra di strategie progetti comuni perché no
I risparmi di processo ma è anche forse soprattutto fare sistema economico cultura socio mutualistica risponde la domanda sociale disattese
Ovvero metterci in gioco non solo che principalmente per la propria base sociale le imprese cooperative per i propri soci proprio lavoratori ma anche per me mettersi in gioco con l'attenzione necessaria
Per l'insieme sociale che viene escluso dal partecipare al processo di sviluppo civile
Si tratta di coniugare correttamente i termini in termini moderni il verbo cooperativo dei padri fondatori e in ciò superare efficacemente come accennavo l'antitesi tra mutualità di sviluppo
Sono infatti d'accordo che la cooperazione vincente sarà quella
Quentin significherà la partecipazione dei soci la capitalizzazione di innovazione la visione globalizzata e fenomenologica
Della società e dei mercati ma non basta la cooperazione senza la sua anima del fare
Sistema economico e sociale
Risulterebbe dotata di un corpo che può anche crescere crescere molto
Ma vi diviso dal fenomeno che la generato e tutto sommato essere un corpo senz'anima ecco quindi occorre curare il corpo ma anche l'anima della cooperazione in ciò raccogliendo l'esortazione
Di sua Santità Giovanni Paolo secondo le linee di dire le meditazioni sull'essere Immanuel Kant e le razionalità economiche di Jones più armi noi non vogliamo meriti
Che non abbiamo
Ma quello di avere indicato sempre e comunque un percorso una prospettiva di un progetto anche di autonomia del movimento cura di italiano ci deve essere riconosciuta
Come ci deve essere riconosciuta di aver mantenuto un equilibrio di rapporto
Con Confcooperative lega delle cooperative abbassandolo sul merito funzionale rispetto all'appartenenza di matrice chi non sa che la legge sul socio lavoratore è stata fortemente voluta e otto nuda soprattutto dall'UCI chi non sa che la non tassabilità delle cooperative sociali è stata a condizione perché aderissimo all'accordo dalle centrali cooperative il ministro Tremonti chi non sa che la legge Biagi per quello
Che riguarda le imprese che operative e le centrali cooperative è stata migliorata sostanzialmente grazie ad un nostro pervicace impegna potrei andare avanti ancora ma non si tratta cari amici delegabile gradi dissimili ospiti di rivendicare i nostri meriti quanto mettere in evidenza
La funzione che lungi può svolgere sta svolgendo
Per una più ampia e funzionale presenza della cooperazione italiana
E quindi mi limiterò ad alcune altre cose essenziali
Abbiamo partecipato alla definizione del nuovo ordinamento cooperativo
Prendendo parte alle attività della commissione istituita dal sottosegretario Vietti
I risultati il risultato anche del nostro lavoro delle nostre intuizioni cioè il nuovo ordinamento giuridico
Delle imprese cooperative ricompreso nella riforma civilistica di recente attuazione e secondo noi più un'opportunità che una complicazione per le stesse impresa e per l'intero movimento cooperativo italiano infatti si denota chiaramente la funzione mutualistica delle imprese cooperative
I si permette di organizzarsi anche sotto il profilo finanziario e della capitalizzazione esterna
Si introducono più strumenti per la gestione di impresa mutualistica sia odore automatizza la rilevazione diversi gradi di mutualità
Si accoglie la necessità di un'ampia autonomia regolamentare insomma si danno quegli strumenti di modernizzazione sufficienti ha pronte proiettare l'impresa con radio ne hanno a farsi dell'economia globalizzata nel terzo tempo della cooperazione moderno
Debbo ad onor del vero dire che
Contrariamente a quasi a quasi tutto il resto salvo quanto riguarda la riforma del diritto del lavoro questo governo assecondato le nostre istanze e quelle dell'insieme del movimento cooperativo sulla Beretta riforma
Di ciò gli va dato atto e merito
Un contributo sostanziale è stato dato alla luce anche per la riforma del mercato del lavoro e in modo specifico sugli aspetti riguardanti le cooperative sociali
E il ruolo di rappresentanza delle centrali cooperative siamo riusciti ad inserire il concetto che ruolo funzionale Fulci di funzionalità Esterna Emo genera della cooperazione sociale
Rispetto alle imprese fu profitti che se ne possono a anche avvalere è il ruolo di collante delle centrali cooperative questo risultato non va sottovalutato infatti la cooperazione sociale e il movimento Corradi
Che la rappresenta riescono a determinare una supplenza funzionale
Rispetto alle imprese profit e quindi al determinare una nicchia di mercato sociale del lavoro utilizzando le potenzialità lavorative dei disabili che probabilmente sarebbero rimaste
Inespresse anche valori al mentre quest'ultima prerogativa ormai attribuita la legge dalla legge alle cooperative
Sociali alle centrali cooperative
Per il loro coordinamento risulta essere osteggiata ed è in atto da parte nostra delle
Associazione di settore un vero e proprio Baccio di ferro con alcune Autonomie locali e con una parte significativa del sindacato dei lavoratori
Per attuarla concretamente e correttamente in favore della lega categorie disabili
Sulla riforma fiscale in genere riferita alla manovra finanziaria ho già detto qual è la posizione dell'UCI ma occorre delineando la meglio in ordine alle nostre impresso
In base alla legge finanziaria proposta dal governo le imprese cooperative a mutualità prevalente saranno costrette a pagare in posta su una lingua di a di avanzi di gestione destinati a riserva indivisibile
Tale definizione dopo il periodo transitorio ci sembra oltre che del tutto fuorviante rispetto alle finalità e agli scopi mutualistici pieni
Anche profondamente ingiusta
E comunque peggiorativa del trattamento precedenti
Lo scopo del riordino fiscale per le imprese come dire non era quello di penalizzare soprattutto le come dire con finalità mutualistiche
Prevalenti bensì di far chiarezza e stabilire chi avesse effettivamente diritto ai benefici fiscali pieni
Perciò chiediamo che le imprese cooperative a mutualità prevalente vengono totalmente esentate dall'imposta
Altro aspetto della fiscalità cooperativa
Fortemente di cotto amico è quello dell'IRAP rispetto alle cooperative sociali e a lei come a dire a mutualità prevalente infatti la volontà del costituente prima del legislatore dopo è stata quella di permettergli l'accumulo di risorse derivanti dall'avanzo di gestione in esercizio nel sanzione imposta attraverso la costituzione di riserve indivisibili
Come si concilia dalle prerogativa di alcuno con i mutilare a monte il lavoro cooperativo assoggettando lo all'imposta e quindi inficiando ne avvale la sua capacità ed efficacia di fatto nelle altre tipologie d'impresa
Cioè quelle proferite la filosofia fiscale si fonda sulla necessità resa concreta di di determinare un'imposta comunque certa disponibile per le più ampie finalità sociali a scapito del flash profitto individuale
Ma non è così per le imprese cooperative o per lo meno per le cooperative sociali e quelle a mutualità prevalente nel nostro caso gli avanzi di gestione
Non seguono la logica delle imprese profit ma proseguono in altro modo perseguono in altro modo le più ampie finalità sociale e in molti casi anche per le generazioni future
Evidentemente l'IRAP per le nostre imprese mutualistiche una dicotomia insanabile
Ovvero sanabile con la sua eliminazione in particolare delle cooperative sociali che assolvono anche quella funzione più ampia di cui parlavo e per le cooperative a mutualità prevalente che fanno della valorizzazione del lavoro
La loro peculiarità preminente
E partecipativa
Ma la cooperazione ed avviare nel saloon ci non dovrà solo impegnarsi per vedere finalmente pienamente riconosciute le prerogative e i valori costituzionali ma anche come ho detto fugacemente prima su tutti gli altri fronti che caratterizzano imprenditorialità avveduta moderna e socialmente utile
Si tratta in sostanza di non ha arrivare in ritardo o meglio di premio organizzarsi rispetto alle riforme in itinere alle evoluzioni dei mercati e dei processi economici
Il credito delle imprese cooperative ha rappresentato e rappresenta una velina amiche simmetriche scarso capitale di rischio scarso credito
Alagna ed è inadeguate a volte irrisoria capitalizzazione le cooperative hanno fatto fronte con l'accumulo di degli avanzi di gestione
Consolidate riserva indivisibile il patrimonio netto delle cooperative il più delle volte è costituita per la stragrande maggioranza dei predetti accomuni
La ragione è spiegabile dalla scarsa o nulla capacità dei soci di apportare valori monetari ma anche per alcune tipologie cooperative dalla scarsa propensione
Dei partecipanti all'impresa con rabbia di unire al rapporto funzionale il rapporto finanziario
Ora siamo di fronte ad una sorta di rivoluzione
Copernicana del credito quella che viene definita Basilea due
Che di fatto è sfavorevole all'attuale impostazione patrimoniale e finanziaria delle cooperative
Non c'è predisposto un proprio progetto di servizio per le cooperative associate che lo porterà avanti con assoluto rigore e determinazione
Affinché il nostro progetto abbia effettivo successa e quindi possano assicurare delle imprese cooperative il credito necessario anche con le nuove norme al regime è necessario che tutte le sue parti vengano concretamente realizzati maggiore capitalizzazione relazione ai volumi ai valori della produzione garanzie accessorie attraverso il potenziamento delle cooperative dei consorzi di garanzia fidi finanza di sistema orizzontale e verticale
Ma anche qui i poteri pubblici hanno un forte impatto dirimente
Attuale e nuova normativa sulle cooperative consorzi di garanzia
Non può generale Effetti contro funzionale ovvero imporre balzelli che nulla hanno a che fare con le capacità di garanzia accessorie e sussidiarie
è facile capire quello che chiediamo
Per organizzarsi significa predisporre le funzioni di sistema
Più consone a valorizzare le peculiarità e cioè per noi quelle mutualistiche cooperative nei termini che ho cercato di spiegare
Allora in questo senso non potremo essere disattenti ai nuovi principi contabili internazionali superando la distinzione tra capitale e patrimonio netto
Né per il raggiungimento degli oneri menzioni aziendali
Delle imprese cooperative che gli permettano le funzioni più ampie anche attraverso gli strumenti classici della cooperazione come i consorzi articolando con efficacia
Quanto previsto l'amore norme codicistiche e mi riferisco al gruppo cooperativo paritetico in altre parole dovremmo farci che il nostro modello Varriale ad alta intensità di lavoro non venga ritardato peggio inficiato dai nuovi assetti e dalle nuove regole del mercato globalizzato sempre più formazione diffusa specialistica e cooperativa sempre più innovazione di processo e di prodotto con forti connotazioni
Di ricerca applicata debbono guidare il lavoro delle imprese cooperative quindi dovremo darci anche come movimento gli strumenti più aggiornati perduti a e trovare risorse finanziarie necessarie
è opportuno quindi superare le difficoltà esistenti per la formazione continua interrompere il circolo nel fango dell'azzeramento dei fondi pubblici per la formazione di gente tecnici della cooperazione riqualificare anche sotto i canini cooperativi la formazione professionale e infine ma non in ultimo rivedere accrescendo oro l'apporto delle imprese cooperative ai fondi mutualistici
E finalizzando lo prevalentemente alla diffusione
Della formazione
Cooperativa alla ricerca e all'innovazione
Quest'ultimo aspetto va meglio sostanziale
La proposta e quindi l'appello al Governo al Parlamento alle forze politiche politiche perché la facciano propria Nord riverbera Ambra sostanzialmente costi aggiuntivi per l'erario
è questo passare dal tre per cento dell'apporto dei fondi mutualistici a carico delle imprese cooperative
Col calcolati sugli avanzi di gestione al venti per cento
E quindi aumentare sostanzialmente le risorse che dovrebbero essere impiegate precipuamente per la formazione la ricerca e l'innovazione cooperativa
D'altronde gli effetti sulle cooperative che beneficerebbero da subito dei processi formativi di ricerca e di innovazione sarebbero del tutto evidente costituendo massa critica
E dimensionalmente funzionale rispetto alla portata e alla complessità delle attività da mettere in atto soprattutto
Ricerca applicata innovazione
La minor consistenza delle riserve indivisibili
Restano l'ottanta per cento anzi di gestione annuali se la tassazione verrà corretta
Non inficerebbe sostanzialmente la patrimonializzazione delle imprese cooperative invece gli permetterebbe di perfezionare
Che fare avanzare il proprio modello Varriale in termini di competitività la realizzazione della proposta sul nuovo apporto ai fondi mutualistici
Significherebbe significherebbe mettere a disposizione
Della formazione della ricerca e dell'innovazione e quindi le imprese cooperative italiane per la loro competitività non meno di duecento miliardi delle vecchie lire ovvero cento milioni
Di euro hanno
Ma occorre anche non trascurare tutte le altre piste che la cooperazione deve battere per esse non solo innovativa ma anche soprattutto competitiva
Dalla nuova quattro otto otto che dovrà riservare una corsia specialistica per le imprese cooperative che poco o niente l'anno in attivata e la sua in percorribilità
Ha ragione di parametri contro funzionaria ricopra alla cooperazione al fondo rotativo unico ove rischiamo lo stesso risultato della quattro otto otto prima maniera e quindi chiediamo al Governo e al CIPE
Di articolarlo in modo che le imprese cooperative possono accedervi
Infine ma anche in questo caso non ultimo l'aspetto della contrattazione collettiva dei lavoratori cooperativi siano essi soci lavoratori coi imprenditori che i lavoratori dipendenti
Cari amici cooperatori delle altre centrali e amici sindacalisti noi non abbiamo scelto di articolare una contrattualistica nazionale del lavoro cooperativo contro qualcuno
Ma in favore delle nostre impresse
E del nostro sistema mutualistico e in fondo nell'interesse degli stessi lavoratori
Intanto riteniamo che non si possono isolare sindacati dei lavoratori
Che sono rispetto al nostro sistema democratico
E partecipativo del tutto rappresentativi e riconosciuti
Non è che si possa dar vita ad accordi sul lavoro che risultano del tutto incontenibili
Nel risorse economiche delle imprese cooperative
Noi siamo
Non siamo distanti dal sindacato confederale
Solidarizzare con il sindacato confederale in occasione della riforma previdenziale
E dell'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori sulle quali abbiamo manifestato le nostre perplessità e siamo convinti
Che da un confronto diretto e senza pregiudizi potremo trarne soluzioni avanzate per la tutela e lo sviluppo del lavoro cooperativo
E per l'introduzione diffusa delle forme di previdenza integrativa e complementare
La nostra disponibilità a dialogare a collaborare a confrontarci partite per articolare processi di sviluppo economico e di crescita sociale e civile
Nella visione dell'Europa allargata a e a tutto campo e riguarda l'insieme delle parti sociali e delle forze politiche
Ma dobbiamo preoccuparci che il nostro dialogo sia soprattutto costruito ed efficace
Costruttivo efficaci e che quindi produco Effetti che ci permettano di avanzare economicamente e socialmente e civilmente
Poiché di questo si tratta né di spiegare l'azione cooperativa
Che risulta ancora troppo opaca incerta non sufficientemente supportata dalla base delle imprese che la costituiscono infatti troppo impresse come dire su una ancora fuori dal movimento cooperativo organizzato dalle centrali cooperative
E sembrano non cogliere l'importanza di cooperare tra cooperative
Cari amici delegati e cooperatori ma anche noi dobbiamo chiederci perché non abbiamo avuto la capacità di attrarre le cosiddette cooperative libere
Intanto occorre dire che una parte di queste cooperative sono transitate nell'una o l'altra centrale ne hanno tratto alla conclusione sommamente errata di inutilità di appartenere
Altre sembra sostengono come caso del loro isolamento l'hanno un'autonomia delle organizzazioni cooperative alza Ancona sembra ignorino l'esistenza delle centrali cooperative o comunque le loro funzioni verso le singole imprese e infine esistono
Cooperative che esercitano la loro funzione mutualistica in termini spuri non possiamo nascondercelo
E che quindi trovano nell'isolarsi la condizione migliore per le loro pratiche Pseudo mutualistiche
Molti sostengono che con la riforma della vigilanza e quindi con l'Albo nazionale delle cooperative avremo più efficienza e anche più trasparenza
Sono d'accordo sull'ottenimento della prima non lo sono assolutamente sull'otto elemento classico
Di conseguenza è necessario non farsi soverchie illusioni e mettere mano a un'attività che recuperi le dicotomie accennati ovvero tanto di rapporto
Con il movimento cura di organizzato da parte del Comune di Eno aderenti quanto di messa al bando della cooperazione puri
Si tratta secondo noi
Di creare le condizioni interne al movimento cooperativo
E poi le condizioni esterne allo stesso nostro agire per il primo aspetto sarebbe necessario procedere su due fronti essenziali quello di una diffusa con con campagna di visualizzazione delle organizzazioni come a dire mirate alle cooperative non aderenti
Come stiamo facendo grazie alla collaborazione di Unioncamere con il protocollo sottoscritto alcuni giorni fa
Ma non basta
E quello di Synergy Zarrelli diverse categorie cooperative
Per l'ottenimento di funzioni come la dire Inter cooperative inespresse sia a favore dei soci che dei fruitori debbo nostre attività dei nostri servizi e iniziative
Accentuando la funzione di modo mutualità Esterna insomma voglio dire
Che le centrali cooperative dovrebbero Synergy girare la cooperazione tra cooperative
Non solo all'esterno recuperando quanto si più possibile momento come l'addio organizzando e dandogli una prospettiva di inclusione in un in un sub sistema
Ma soprattutto all'interno delle stesse centrali creando le condizioni affinché le cooperative di consumo siano efficacemente collegate con quelle di produzione
Che quelle di credito fungono da finanza di di sistema e così via
Per quanto riguarda le cooperative spurie la posizione dell'UNCI non cambia
Si tratta di individuare prima con i dovuti controlli
Di perseguire subito dopo con azioni appropriate e di annullamento del crisma cooperativa
è inevitabile che l'azione del governo e del Parlamento e prima delle forze politiche debba aiutare la volontà del movimento cooperativo italiano di espellere le scorie
Del sistema ed anche per questo che ritorniamo a sollecitare per l'ennesima volta a quel tavolo politico della cooperazione che ci è stato promesso
Sì è vero non lo nascondiamo il più delle volte gli appelli le stanze i suggerimenti le soluzioni le proposte programmatiche del Movimento vorrà di organizzato delle centrali cooperative non vengono ascoltate
Da chi dovrebbe farlo l'un c'è stata ed è presente nel rappresentare le sette mila cooperative ai seicento mila come e dove che ne fanno parte in tutti i momenti sociali economici istituzionali politici proponendo le proprie istanze ma non solo
Ponendosi come interlocutrice
Sociale attento ai problemi del Paese nella visione dell'Europa allargata e delle sue responsabilità nel contesto globale
Ricordo tra le nostre iniziative la con una inferenza adeguati momento cuore glielo dal centrodestra e centrosinistra del novembre del due mila tre
E la conferenza per l'Europa del gruppo del giugno di quest'anno che hanno suscitato
Interesse tra le parti sociali e sono servite a direzionare la posizione di una parte significativa del movimento cooperativo
Ma a fronte di queste attività e dei risultati ottenuti in favore non solo dei propri rappresentati ma dell'insieme del movimento vuole Dio e dei ceti sociali meno protetti
Ed è la stessa domanda sociale in esaudita dobbiamo registrare
Non solo un tiepida scorto istituzionale e a volte delle stesse parti sociali ma anche da alcune circostanze vere e proprie latitanza che in fondo si traducono in un trattamento discriminatorio
L'undici ha attraversato un periodo di turbolenza in Terna
Non lo nasconde
Che non può escludere interferenze di alcune frange politiche e di sedimenti spuri della cooperazione quindi poteva essere facilmente emarginata e comunque do condizionando le sue iniziative
E in conseguenza sta subendo un trattamento sicuramente non imparziale
La verità forse ed insieme due questioni che vi rappresentava scarso ascolto tout-court dell'assist delle istanze del movimento cooperativo e volontà di ricondurre le scelte eterodosse dell'UNCI in quelle ortodosse
Ma l'UNCI ha saputo rispondere e riprendere con forza e dignità il suo cammino per un rinnovato radicale
E funziona
Funziona funzionale al movimento cooperativo italiano
E non accetta non può accettare discriminazioni come quelle riferibili la presidenza la commissione centrale delle cooperativa o ancora l'insignificante attribuzione
Ed era per della rappresentanza nel settore cooperativo e chiudo qui per non proseguire su altri livelli dobbiamo darà atto a Confcooperative lega delle come dire di aver sostenuto le nostre ragioni e chiediamo che proseguono nella stessa direzione
Ma è inutile dirlo chiedo cosa abbiate capito perfettamente i poteri forti del nostro sistema non ci amano anzi tendono a del ridimensionare se non a a vanificare il nostro progetto
Noi insisteremo saremo pervicace forti della rinnovata e ampia rappresentatività che ci proviene dal crescente consenso delle cooperative dei cooperatori
Che è sempre più apprezzano coerenza e chiarezza lungimiranza nelle scelte
Efficienza dei servizi autonomia vera
E progettuale del movimento cooperativo
Si tratta in sintesi di insistere nella costruzione di un modello cooperativo di nuova generazione che trae le proprie radici dal Progetto etico e sociale della cooperazione europea
E che rifiuta invece quello dell'egoismo e della sopraffazione
Noi non intendiamo semplicemente rispondere no al terrorismo no ad un Mezzogiorno ghettizzato non solo italiano no è uno Europa dei soli mercati della finanza
Ma intendiamo lavorare e metterci in gioco perché tutti no ci trasformino impossibili soluzioni sia Viani ma pure pragmatiche e pratiche
La cooperazione il movimento con radio a questa necessità ma anche questa capacità cioè di fare seguire all'enunciazione di principio i fatti possibili e coerenti
E lo abbiamo fatto e lo faremo creando lavoro e accoglienza per gli immigrati
La nostra Tuturano sin è la dimostrazione
E organizzando l'in come la devoluzione
Il lavoro crea lavoro
E introducendo nei Paesi di provenienza degli stessi immigrati una funzione cooperativa il nostro consocio sociale per integrazione non le culture
Lo abbiamo fatto e lo faremo per il Mezzogiorno creando e organizzando centinaia di nuove imprese come a dire e in migliaia di nuovi posti di lavoro difendendo la cultura del cui imprenditore Cobra di le nostre cooperative nel Mezzogiorno nell'ultimo quadriennio
Di produzione sono state ottocentoquattro con la creazione di ventiquattro mila trecentotré vicino al voti di lavoro
Lo abbiamo fatto e lo faremo per l'Eur scegliendo la moneta unica e mettendo in atto
Condividendo in ogni sua parte il documento sulla promozione nelle società cooperative europee
Della commissione però che pure abbiamo nelle audizioni e nelle ricco conferenze europee dell'economia sociale contribuito a costruire cari amici sono alle battute finali
Si tratta come avrete capito Vigoni coniugare il verbo cooperativo dispiegando le dei efficacia non solo per noi ma anche perché per tutti gli altri che lo chiedono prendono ad esempio e prendendo ad esempio la parola evangelica
Che rispecchia il nostro credo
Dal seme di Sennar il più piccolo dei semi cresce l'albero
L'altro che porta i frutti già il giusto orgoglio di essere cooperatori l'albero della Fratellanza cooperativa con gli altri l'albero della grande forte prospettiva cooperativa
Sì
Senza la relazione del presidente è stata come sempre caso schiva
Precisa approfondita
E ha spaziato da un'informativa generale su un analisi diciamo piuttosto anche pur sintetica ma comunque completa di quelle che sono le potenzialità che il movimento cooperativo può esprimere ma non si è limitata a questo ha dato anche delle precise
Indicazioni complete indicazioni su quelle che potrebbero essere secondo noi diciamo secondo la presidenza dell'UCI secondo il presidente dell'UNCI le indicazioni che emergono anche per affrontare le problematiche contingenti in termini anche molto pratici cioè si è parlato addirittura termini come dice il Presidente
Eterodossi
Addirittura di potenziare quelle che sono le capacità finanziarie del movimento cooperativo capacità di investimento di sviluppo di ricerca
Potenziando il fondo di solidarietà
Così come è stato costituito dalla legge cinquantanove novantadue
è chiaro che questa non può essere una misura che appare immediatamente popolare e ho visto immediatamente
Il sorriso sulle labbra dei nostri amici delle altre centrali però ecco è una proposta che vuole essere provocatoria
Se il movimento cooperativo riesce a darsi
Questa capacità finanziaria in modo autonomo dimostra di essere assolutamente indipendente dai cosiddetti poteri forti che sono stati qui citati Mannoni in termini di contrapposizione
Perché tutta la relazione se avete osservato è importata in termini positivi di proposta positiva cioè le proposte non vengono fatte
Contro chi e contro cosa vengono fatte per chi e per lo sviluppo del movimento copre
Quindi ecco io a questo punto direi che abbiamo materia di riflessione a lungo
Naturalmente dopo seguirà la discussione diciamo interventi
Noi sinti tenteremo queste proposte fatte nera che emergono insomma dalla relazione Presidente anche se sono state addirittura delle indicazioni molto precise impreciso emozioni programmatiche
Perché dovremmo puntare ad avere degli obiettivi precisi per il prossimo
Periodo di gestione dell'attività dell'intero dell'un sì ma soprattutto al intervenuto cooperativo nei rapporti e con le istituzioni esterne e con le nostre realtà cooperative che come dicevo prima attraverso un momento di grande aspettativa di grande adattamento e devono essere dal movimento cooperativo soprattutto esentare localizzate guidati
A darsi gli strumenti operativi per poter affrontare queste sfide del futuro
Però noi abbiamo il presidente di Legacoop Poletti io mi metterei a prendere la parola
Grazie buongiorno a tutti trasse vostro presidente alla vostra presidenza per questo
Invito
Io vorrei proporvi qualche riflessione mi fermerei qui mi permetterete di farlo in maniera come si fa tra cooperatori del tutto Franca perché ci sono cose sulle quali siamo d'accordo ce ne sono altre sulle quali abbiamo qualche opinione diversa e io credo che andremo avanti meglio
Se in quanto riusciremo a confrontare le nostre posizioni per quelle che sono senza troppe diplomazie che poi alla fine rischiano di annebbiare le opinioni piuttosto che renderle chiare consentirci poi di collaborare
Partirei da un dato generale io credo che il mondo cooperativo effettivamente si presenti a questo tornante della vita del nostro Paese in una condizione molto particolare negli ultimi anni il mondo cooperativo italiano ha sconosciuto uno sviluppo importante
Se guardiamo gli andamenti parlo in generale la presenza cooperativa in questo Paese sicuramente si può dire chi ha avuto trend di crescita
Largamente diversi molto più forti dell'andamento medio dell'economia italiana lo sviluppo della ricchezza lo sviluppo dell'occupazione la crescita dimensionale delle imprese
Beh sicuramente non sono paragonabili se guardiamo ciò che è accaduto in casa cooperativa rispetto a quanto è accaduto del sistema economico nell'apparato produttivo di questo paese dire questo non significa in qualche modo accreditare l'idea che i cooperatori come si dice dalle mie parti fa non dare l'acqua in su non credo noi stiamo dentro questa società stiamo dentro questa economia stiamo dentro
Il tragitto che fa il nostro Paese
Credo che non possiamo immaginare
Di avere un destino molto diverso da ciò che capiterà ai nostri concittadini e quindi dobbiamo sapere che se le cose in questi anni sono andate in questo modo è perché
La presenza cooperativa è posizionata in certi settori organizzato in un certo modo a delle logiche generali a un sistema di valori a cui si riferisce che sono diversi
E quindi quella diversità è stata una molla per crescere anche in questo momento in questa fase storica
Però non dobbiamo illuderci io credo che se guardiamo con un po'di cura ciò che abbiamo di fronte anche nell'immediato futuro dobbiamo essere molto preoccupati dobbiamo essere molto preoccupati perché
Il quadro generale è un quadro che non ci consente distrazioni e non ci consente illusioni
Detto questo consapevoli della condizione del contesto nel quale ci muoviamo io penso che dobbiamo sforzarci per affermare da una parte
La presenza cooperativa per quella che è
Lo dice il presidente D'Ulizia nei fatti non abbiamo anche come cooperatori probabilmente una qualche responsabilità
Nel ritardo dell'apprezzamento che la società italiana la politica le istituzioni le forze sociali hanno della presenza cooperativa
Noi forse non siamo riusciti
A far comprendere a testimoniare in maniera sufficientemente efficace
I dati
Di questa presenza perché volta a volta la cooperazione è vista come una sorta di Croce Rossa che aiuta a prendere sulle disgrazie
Oppure
Un testo dell'apparato produttivo che può essere spremuto perché servono un po'di soldi
In un'altra occasione una sorta di ruota di scorta di un partito o di un sindacato e quindi in ognuna di queste condizioni si è tentato di guardare l'esperienza cooperativa in maniera distorta e parziale
Io credo che noi dobbiamo sforzarci tutti insieme di rappresentare l'esperienza cooperativa per quella che è
Ci sono alcune cose che neppure noi mettiamo in valore io ne voglio citare un paio
C'è un primo dato che oggi è in grande è un elemento della discussione nazionale ci dice l'Italia ha come uno degli elementi di difficoltà della propria crescita la dimensione dell'impresa
Quindi imprese piccole che sono detti colta innovare a completerà internazionalizzarsi eccetera eccetera bene nel mille novecentocinquantuno le imprese italiane in forma di società avevano di media
Ventiquattro addetti le cooperative ne avevano dodici
Nel due mila uno le imprese italiane hanno una media di addetti di sette virgola otto eravamo ventiquattro sono diventati sette virgola otto le cooperative ne avevano dodici adesso sono vicine a diciotto
E Argo è stato sorpassò marcia indietro perché
Sono in prese non cooperative che sono passate da ventiquattro otto ma oggi il dato di fatto è che la dimensione media delle imprese cooperative italiane è doppia rispetto la dimensione media delle imprese non cooperative
Vorrà pur dire qualcosa avrà pure un senso questo fatto
Significherà pure che l'impresa cooperativa riuscita a costruire nel tempo una sua tenuta e quindi attraverso i meccanismi dell'accumulazione che gli sono propri è riuscita a fare in prese solide ed efficienti
Io passo tanti giorni dalla mia vita fa partecipare a iniziative delle cooperative aderenti a Legacoop dove si festeggia il cinquantesimo il settantesimo il centenario recentemente siamo andati
Siamo stati ricevuti dal Presidente Ciampi insieme alle cooperative di consumo che hanno festeggiato i loro centocinquantesimo anno di vita
Io credo che durare nel tempo
Per un'impresa cooperativa è una delle sue missioni l'impresa cooperativa non è legata al destino di un imprenditore che può decidere
Di regalare al figlio di andare alle Maldive di giocarsela i cavalli di fare quello che vuole perché è un libero cittadino che decide di fare quello che vuole di ciò che ha prodotto per una cooperativa non è così
Per una cooperativa c'è una logica che quella di passare da socio socio da generazione a generazione ma guardate che durare nel tempo e avere come missione dura nel tempo non è una questione irrilevante
è una questione che cambia il modo cambia l'ottica attraverso la quale l'impresa guarda il suo rapporto con la società i cui cittadini
Perché se uno pensa di essere in un'impresa che fa il colpo della vita
Che piglia i soldi e scappa quello può fare quello che vuole
Può compiere qualsiasi atto ma se tu sei la cooperativa che pensi di stare cent'anni in un posto di stare radicato lì e di vivere lì non puoi fare quello che ti pare perché la tua reputazione è un elemento decisivo della tua vita
è la condizione dell'efficienza e dell'efficacia della tua impresa
E quindi cambia
Il modo di relazionarsi tra impresa e società
C'è un tratto di qualità che sta nella logica del durare nel tempo e quindi noi da questo punto di vista dobbiamo sapere che abbiamo in mano un patrimonio importante
E noi cooperatori abbiamo un obbligo abbiamo un obbligo soltanto questa chiusi in una parolina semplice semplice che si chiama coerenza
Noi non possiamo tradire le aspettative dalla comunità nei nostri confronti
Noi non possiamo dire voleva essere una cosa e comportarci in una maniera diversa perché la gente ci guarda si vede
A aspettative importanti nei nostri confronti a qualcun altro fa lo sconto perché è tanto quello vuole fare gli affari suoi ed è logico è accettabile che faccia anche qualche atto al limite dalla norma
O al limite dell'etica o limite dell'accettabilità da una cooperativa questa cosa è inaccettabile perché nasce per la ragione opposta nasce per evitare che questo accada
Ah ma guardate che tenere in piedi questo tratto di coerenza tra
Voler essere impresa volere essere imprese efficiente doversi misurare sul mercato con le condizioni che il mercato determina e volerlo fare
Tenendo fermi i principi valori il rispetto della norma eccetera è una bella gara complicata
Quindi noi dobbiamo essere molto chiare da questo punto di vista ogni tanto a noi cooperatori parlo parlo per me
L'idea di pigliare una scorciatoia di trovare una strada un po'più semplice
Questa tentazione ci arriva
Ma noi dobbiamo sapere resistere a queste tentazioni e costruire delle risposte
E due corrette a queste tentazioni ne cito una breve è stata citata guardate che questa vicenda del come noi trattiamo i lavoratori delle imprese cooperative i soci lavoratori prego per lui è una questione molto delicata
Noi non possiamo immaginare che siccome il mercato stringe la risposta è la scorciatoia del pagare meno i lavoratori
Garantire di meno i diritti questa non è una strada questa è la fine della ragione d'esistere delle cooperative le cooperative sono nate per dare più sicurezza e più salari dei lavoratori non di meno
Non di meno allora può succedere per un periodo transitorio può succedere che il nostri soci siano disposti a sacrificarsi per fare partire cresce la loro impresa tutto questo può succedere
Ma se questa diventa la Filosofia
Imprenditoriale delle nostre cooperative è meglio che andiamo a casa è meglio che lasciamo stare perché della gente che sa fare impresa trattando male i lavoratori ce ne sono molti altri molto meglio di noi fuori di noi
Non è il nostro mestiere quindi dobbiamo discutere col sindacato dobbiamo discuterlo e abbiamo la nostra autonomia la
Tutto quello che volete ma tutto questo non deve mai sconfinare nel fatto che accettiamo l'idea che noi possiamo trovare una scorciatoia per noi queste scorciatoie non esistono essere cooperatori eh
Più faticoso è più difficile è più complicato
Se non ci va bene cambiamo
Ma non possiamo pensare di derogare o decampare da queste condizioni perché se accettiamo questa strada è finita mai finita sapete non per quella cooperativa che se gli per quella strada mai finita per la cooperazione in questo Paese
Perché noi siamo una comunità che si qualifica perché si chiama così noi siamo i cooperatori
E noi ci becchiamo delle randellate fuori di misura quando con disastrose alcuno che con noi non c'entra niente che USA usurpa usa in maniera indegna il nome di cooperatore
E noi paghiamo il darsi per queste cose e quindi il primo problema che abbiamo è quello di essere ferocemente rigorosi nei confronti di tutti i comportamenti che danneggiano la nostra comunità
Che siano di soggetti che stanno dentro le nostre organizzazioni che siano i soggetti che sono fuori dalla nostra organizzazione perché io comincio da casa mia non assolvo nessuno per principio perché guardate il tema non è che la gente è buona perché sta sotto la bandiera giusta
Io non credo che i cooperatori buoni stanno tutti sotto le bandiere della lega delle cooperative
Solo gli uomini
Che danno un senso alle bandiere solo gli uomini con i loro comportamenti che danno un valore allo stare in un'organizzazione
E quindi se qualcuno fa del danno deve essere escluso dalla comunità nella quale sta collocato responsabilità delle centrali cooperative a Veron comportamenti rigorosi da questo punto di vista se non ci comportiamo così non ce n'è per nessuno né per i grandi né per i piccolini
Detto questo due osservazioni solo su quelle che sono vicende che riguardano l'ho il nostro mondo anche all'interno c'è un tema che un po'ci agita facciamo questo fare un po'fatica abbiamo qualche disco qualche difficoltà a dialogare tra i centrali cooperative
Io credo che dobbiamo sforzarci per ricostruire le condizioni per un dialogo produttivo efficace su questo versante c'è un problema però che ci angustia un po'e che forse dovremo tutti insieme trovare la maniera di risolvere
Questo tema è quello della rappresentatività
Ci raccontiamo che io sono più grosso tu sei più piccoli otto venti mila cooperative te ne quattro tutto non è vero mi hai sette
Io credo che dovremmo cercare di trovare uno strumento una modalità attraverso le quali si possa aver bollette
Definire in maniera condivisibile qual è il quadro perché io ho fatto una grande differenza tra la pari dignità che è di tutte le organizzazioni che siano piccole o grandi e quindi tutti debbono essere rispettati e tutti devono avere titolo è condizione per esprimere le proprie posizioni ma il fatto che abbiamo tutti pari dignità non vuol dire che siamo tutti uguali
Vuol dire che abbiamo pari dignità poi ci sono quelli che hanno mille aderenti quelli che neanche cinque mila ettari che ne ha cinquanta mila
E da questo punto di vista ci sono delle responsabilità che sono diverse e che vanno qualificate come tali quindi io quando faccio questo ragionamento non lo faccio per dire siccome sono lega delle cooperative sono grande grosso e fatto qualche mi pare
Vada l'ultimo dei problemi che ho anzi io spero di avere sempre qualcuno che condivide con me la responsabilità delle decisioni delle scelte degli impegni che dobbiamo prendere perché solo tanto più grandi delle mie e forse delle nostre spalle quindi io spero sempre che il mondo cooperativo abbia una capacità di costruire intese interno efficaci da questo punto di vista però l'altra questione due brande affrontarla perché altrimenti se noi litighiamo per stabilire se io son più grande tu sei più piccolo
è finita prima di cominciare siamo piantati in una situazione dalla quale poi nei Vadis capito
Della nostra capacità di rappresentare in maniera efficace le cooperative che sono aderenti alle nostre centrali perché il mio problema non è c'è discutono discuto il mio problema è salito fare delle politiche in maniera efficace che aiutino le mie cooperative aderenti questo l'obiettivo fare bene il mio lavoro se questa è la condizione io credo che questo sia un passaggio che noi possiamo e dobbiamo fare
Detto questo su questo tema dicevo già sulle vicende generali possiamo cercare di trovare punti d'intesa o divergenze
C'è ho fatto durezze una provocazione è stata chiamata
Della serie aumentiamo il fondo la dotazione del fondo ma io credo che
Questo sia in effettiva va messo tra parentesi in questo senso poi lo fate bene a fare la vostra riflessioni in piena la vostra discussione sulla
Praticabilità di una scelta di questo tipo io credo che noi abbiamo un problema oltre che un problema di come utilizziamo le nostre risorse io credo che il mondo cooperativo se vuole
Intercettare le opportunità di crescita che il mercato e le condizioni e le necessità della società italiana ci propongono abbia un altro problema non soltanto quello di come usa le proprie risorse interne ma deve trovare le modalità per mettersi in una relazione positiva con il mercato e nel caso specifico il mercato i capitali
Se noi ci scambiamo le figurine tra di noi
Io do ai miei dieci euro al mio consorzio che lo dalla mia cooperativa che la dal suo consorzio che lo dalla mia cooperativa sono sempre i dieci euro e fanno un gran giro ma sono dieci euro e con quei dieci euro si fa un gran giro ma si rimane lì alla fine della giostra
Noi abbiamo bisogno
Che insieme alle risorse del mondo cooperativo
Affluiscano
A questo mondo
Altre risorse perché possono essere investite per la crescita e per lo sviluppo e quindi dobbiamo essere capaci di costruire degli strumenti
Efficaci e trasparenti che consentano agli altri cittadini all'altre istituzioni al mondo del credito di stare in relazione con noi
Per consentirci di sviluppare questa azione questo è un problema complesso delicato perché si fa un po'tirar la corda di Stato quelle che sono le nostre tradizioni dice il vostro presidente i nostri soci diventano soci anche perché hanno pochi soldi perché hanno più e trovare la maniera per lavorare non sono esattamente il soggetto migliore per
Promuovere una fortissima capitalizzazione di un'impresa lo sappiamo bene
Ma se questo è il dato noi sappiamo anche che le imprese eccellenti le cooperative che crescono solo cooperative che hanno bisogno di risorse per fare Investimenti per stare sul mercato per fare alleanze perché altrimenti
Che ci piaccia o non ci piaccia ci pensa il mercato a risolvere il problema io ogni tanto ripeto che preferisco avere una cooperativa imperfetta viva
Che una cooperativa perfetta morta
Perché questo è il punto noi a un certo punto rispetto a queste questioni di Jan trovare gli strumenti che ci consentono di lavorare per la crescita e per lo sviluppo salvaguardando il nostro sistema di valori
Ma anche essendo capaci di aderire alle condizioni del tempo quindi acciocché il mercato la società le leggi ci consentono di fare io credo che queste siano ispirazione di fondo condivise nel mondo cooperativo
E se su questi ispirazione di fondo non riusciremo a costruire poi anche l'azione comune superare gli elementi di problematicità io credo che abbiamo le condizioni per costruire una nuova fase nuovo fase che non è semplice perché io voglio fare solo una battuta
Su questa vicenda fiscale che ci ha ricapita TAR sulle spalle in questi giorni in tutta sincerità io credo che
Questa vicenda testimoni di una grave inconsapevolezza la voglio definire così gravi inconsapevolezza perché scrivere in una tabella
Di un emendamento alla Finanziaria
Che le cooperative pagheranno in aggiunta a quello che prevede già la Finanziaria in prima battuta perché cioè non è che siamo senza oneri fiscali scrivere una tabella che dopo quello che è previsto dalla Finanziaria ci si aggiungono sopra
Cinquecento milioni di euro e cioè mille miliardi di vecchie lire e si vanno pigliare
Dalle cooperative italiane B significa non avere il senso delle cose che si hanno di fronte non sia il senso del danno che una situazione di questo genere fa e quindi io credo che oggi a Verre scelto
Questa strada e poi per fortuna per la modificata
Salutiamo il ministro Buttiglione che arriva per come ministro lo lo faccio in aiuto al mio collega grazie all'uso
Nero prima del Signore
Ero ero ero ero in piedi dei l'ho visto prima
E quindi questa vicenda e posso dire una vicenda che testimonia di una problematicità di una difficoltà che dobbiamo ancora superare
Per fortuna diciamo così e anche per l'aiuto che
In Consiglio dei ministri e nella maggioranza c'è stato dato perché la vicenda era lì
Sul tavolo e quindi doveva trovare una sua risposta quella vicenda è stata scongiurata nel senso che oggi l'emendamento che abbiamo letto non prevede interventi sul fisco cooperativo diverso da diversi da quelli che avevamo convenuti in qualche misura che comunque erano contenuti all'interno della finanziaria io credo che questo sia un elemento importante che va
Salvaguardato come tale io lo dico qui in presenza del ministro che so essere molto attento queste questioni ma credo di tutti i cooperatori noi abbiamo un grande bisogno
La cooperazione in questi tre anni è stata sottoposta
Ad una fibrillazione molto forte il cambio delle leggi sul diritto societario e il cambio del trattamento fiscale hanno messo nell'incertezza tutte le nostre imprese
Lo sappiamo tutti che l'incertezza è la peggiore delle malattie che può colpire un'impresa ed è la peggiore delle malattie che può colpire una cooperativa noi abbiamo bisogno di un periodo di stabilità
Nel quale le nostre cooperative possono investire sapendo in quale quadro questo verrà noi siamo in condizione di crescere ancora per il bene di questo Paese ma per poterlo fare
Abbiamo bisogno di stare dentro un quadro
Dove sappiamo che cosa ci aspetta che cosa ci aspetta dopo Lisa del diritto che cosa ci aspetta dal punto di vista fiscale
Se questa è la condizione che ci sarà data io credo che il mondo cooperativo potrà essere una molla importante per il rilancio di questo Paese vi ringrazio
Ringraziamo Poletti della lega delle cooperative per il suo intervento ritengo che si possa
Direi che nella diversità delle ispirazioni movimenti possono esserci comunque delle sinergie dell'unità di intervento proprio per conseguire gli obiettivi che sembra siano gli stessi cioè il miglioramento delle condizioni dei lavoratori
Perché mi pare di avere capito questo e comunque anche con metodologie diverse naturalmente nella libertà anche dello svolgimento delle proprie attività in riferimento al associazioni organizzazioni diverso
Dare adesso la parola alla allora Maria Pia Garavaglia che si porta salutò vice sindaco del comune di Roma che si porta assoluto del Comune di Roma
Grazie non è stato cortese non sentire l'intervento del presidente Gorizia ma purtroppo accadono queste cose mai venire qui per portare un saluto invece è doveroso comunque e credo che mi consentirete pochissimo tempo affinché sia un vero saluto
Intanto è una saluto doveroso perché bisogna stare come amministrazione comunale laddove c'è la nostra gente che esprime nel mondo del lavoro una qualificazione molto particolare a causa proprio delle radici stesse dell'organizzazione questa è la terza centrale che nel nostro Paese rappresenta un mondo vitale in vitale dopo centocinquant'anni da che è stata inventata l'attività cooperativa
Lo è perché è la impresa industriale che oramai abbiamo alle spalle a causa del fatto che l'eccesso di finanziarizzazione
Fassi che conti sempre meno il lavoro invece che dell'uomo la persona la qualità anche flessibile del lavoro per il movimento cooperativo la flessibilità non è quella che sta buttando nell'incertezza
Il lavoro dipendente la presa alla capacità di autorganizzazione funzionale agli obiettivi che si dà e allora è evidente che per un'amministrazione comunale che ha dall'origine del mandato un tavolo di concertazione perché per la missione comune di Roma questo tavolo non ha mai rappresentato una parolaccia ma anzi la sede dove anche interessi confliggenti diventano invece convergenti quando sia in comune il faro aumentare l'occupazione e le cooperative hanno fatto aumentare occupazione
Quindi quando qualcuno vanta questi dati si deve sapere che per un venticinque per cento i posti di lavoro aggiunti i posti veri perché cooperatore risponde a se stesso del fatto che lavora quindi posti veri sono a carico fortunatamente di questo mondo che in centocinquant'anni ha segnato anche la cultura
Di impresa perché la tutela del lavoro
E del lavoratore viene dalla cooperativa a causa della responsabilità condivisa in altri mondi è più facile mettere fuori di sé
La responsabilità anche del risultato economico il cooperatore sacche il risotto economico dipende dalla sua aderenza continua alla scelta originaria
Secondo
Noi abbiamo un problema ce lo raccontano i vertici anche del nostro Paese sia quelli politici che quelli imprenditoriali e di tutela dei lavoratori rispetta la competitività
Il tema della competitività rispetto al resto del mondo
è quasi un cucciolo però mentre il trasferimento della tecnologia dalla grande impresa alla divulgazione periferica dei frutti
Staff segnando il passo mi pare che uno dei settori nei quali più facile proprio il dialogo diretto fra momento di ricerca e di aver semiologica e l'attualizzazione è veramente legata a questo mondo che dicevo prima flessibile ma anche variegato
è un nuovo mondo che occupa moltissime persone con una genialità autonome individuale nel scegliere il tipo di a cooperazione a cui aderire
E quindi credo che non a caso essendo quattrocento mila in Europa le cooperative questo è un filone si suol dire spesso un filo rosso che può far modificare la cultura prima ho sentito dire
Una affermazione che non posso che sottoscrivere e guai se gli enti locali non scegliessero di stare da questa parte anche con le loro scelte di stare dalla parte di quelle imprese cooperative dove il lavoro è ben remunerato dove la sicurezza del lavoratore è accertata perché il è stato scongiurato un rischio fiscale in questa finanziaria ma poiché spesso il lavoro cooperativo è un interlocutore degli enti locali non è affatto scongiurato invece non solo il timore oramai la certezza di minori trasferimenti agli enti locali che sono spesso coloro che creano più condizioni di interlocuzione col sistema cooperativo
E l'ente locale non può diminuire la qualità dei servizi quando si tratta di servizi ai cittadini
E quindi il mio auspicio ma anche la mia richiesta è un po'una richiesta di aiuto di fare in modo che anche voi non abbassi atte la guardia a far sì che siccome oramai il rischio di tirare la cinghia c'è
Pur di lavorare anche noi abbassiamo la guardia
è un rischio per l'ente locale può occorrere per non voler diminuire nessun servizio di voler diminuire magari qualche garanzia allora in questa dialettica di chi chiede che l'ente locale sia più che altri
Titolare di una responsabilità
Che è insita nelle istituzioni di stare dalla parte del cittadino che è quello che viene servito ma il cittadino anche lavoratore cooperatore quindi sono due dignità che certo noi anche quando parliamo di politica riteniamo che la pari dignità prescinde dalla diversa responsabilità
Perché c'è chi ne ha di più chi ne ha di meno ma ci sono momenti nei quali si può far valere alla stessa maniera anche a prescindere dalle misure diverse di partenza
Quindi questo vostro congresso che è un congresso da un titolo impegnativo perché essi significa il nostro programma di lavoro
è un titolo nel quale si devono riconoscere gli enti locali perché ed è l'ultimo messaggio per il quale scrisse utopie doveroso e anche grato grato per quello che siete grato per averci invitato a poter sottolineare questi fatti
Il lavoro cooperativo a una sua logica Interna che quella che è stata originata quando è stata pensata in questo nostro Paese
In questo nostro Paese le e qui c'è un Antropologia
Che fa della solidarietà della eticità della famiglia momenti essenziali e sostanziali di costruzione per nostra comunità civile allora all'ente locale Roma che vuole essere anche quanto capitale service per il Paese ma per tutti gli enti locali
Del nostro Paese voi
Avete anche questo testimone in mano di portare quei valori che sono alla base del movimento cooperativo anche nel momento civico perché se voi ci siete
Voi lì proclamate ma poi di vivente alla fine dimostrati che che è possibile di Vialli e quindi non c'è l'alibi di non vivere così e quindi noi abbiamo bisogno
Che anche in ciò voi non De Campi attenti perché diventi anche cittadini più esigenti sette lavoratori
Che mantengono il lavoro lavoratori che costruiscono lavoro perché avete dalla vostra parte non la scelta della finanziarizzazione in fondo la ricchezza
La nostra Costituzione
Parla del lavoro non parla della finanza alla finanza
Ci si arriva come strumento per ampliare gli ambiti del lavoro quindi il vostro esteri dei lavoratori responsabili di voi e di creare il lavoro
Vi rende cittadini esigenti e per i politici
Diventate dei cittadini che tolgono gli alibi quindi non mi sembra anche dal punto di vista civico un compito di poco conto quello di realizzare il titolo del congresso al quale mi avete gentilmente invitato a partecipare grazie buon lavoro
Ringraziamo Mariapia Garavaglia i Comuni di Roma perché che si ospita e possiamo assicurare credo con molta tranquillità tutte le amministrazioni locali queste compresa quella evidentemente dal sito di Roma che la cooperazione che
Tutto il movimento cooperativo sviluppa in termini territoriali estremamente legata in una simbiosi estremamente sviluppate costruttiva perché perché evidentemente abbiamo le localizzazioni territoriali che sono una forma di arricchimento del movimento cooperativo al quale poi trasformandolo quelle che sono le loro potenzialità una volta che le hanno sviluppate quindi è inevitabile che ci sia questo un reciproco arricchimento e quindi anche estremamente produttivo per tutto il resto della socialità territoriale
Diamo adesso la parola favorevole Rocco Buttiglione ministro per le Politiche comunitarie
Grazie
Sono molto lieto di potrà essere presente qui oggi a portare il saluto del governo è quello mio personale alla ci vostra centrale cooperativa mi scuso anch'io per non avere potuto ascoltare la relazione te Presidente durezze Anna
Il governo non sempre trattato bene dal Parlamento ogni tanto siamo convocati per importanti atti parlamentari poi da onorevole Garavaglia conosce queste storie si sospende tutto ci fa una bella conferenza dei capigruppo e noi che magari avremmo anche così di una qualche rilievo da fare
Siamo bloccati in Parlamento ma sono le le cose necessarie della vita parlamentare e io personalmente sono un fautore convinto del ruolo centrale del parlamento quindi questo sfogo non è in alcun modo una critica
Cooperazione cooperazione oggi cooperazione davanti a una terza fase che si annuncia del movimento cooperativo
Cooperazione in Europa
Perché sempre più il tema della cooperazione va pensato in una dimensione europea
Io ricordo che con alcuni di voi abbiamo fatto un'infelice tentativo per introdurre all'interno della nuova Costituzione europea il riconoscimento della funzione specifica della cooperazione
Come questo avviene nella Costituzione italiana come questo avviene all'interno della Costituzione tedesca come questo non avviene all'interno di altre costituzioni europee
E una battaglia perduta
Non siamo riusciti il nostro suggerimento appoggiato ovviamente dal Governo italiano non ha trovato un coltello sufficiente negli altri partners europea e tuttavia il problema ad una legislazione europea che riguarda la cooperazione è un problema che ormai e ineludibile
E io
Mi farò parte attiva persistente spingere la commissione affrontare in dimensione europea il tema della cooperazione
Se non altro perché ormai molte delle vostre cooperative hanno una dimensione che non è più soltanto nazionale ma è europea
Vanno oltre i confini
E quando si affacciano oltre i confini si muovono in una situazione di incertezza del diritto ovvero in una situazione nella quale la specifica funzione sociale della cooperazione in forza della quale avete riconoscimento costituzionale italiano
Non mi viene riconosciuta nel resto d'Europa o mi viene riconosciuta di volta in volta con del particolarità delle modifiche
Di
Che limitano la fecondità del vostro lavoro
Io che non ho ascoltato la relazione di D'Ulizia però l'ho letta e devo fargli subito un primo rimprovero
Di questi tempi citare Giovanni Paolo secondo può essere pericoloso
Citare Cantet come ho sperimentato io stesso può essere ancora più spericolato ma citare Giovanni Paolo secondo Immanuel Kant deve Stuart Mill tutti insieme
è significa avere una forte candidatura al martirio complimenti siccome condivido questa medesima proprio
Sono stato lieto di ritrovarmi in tutte e tre le citazioni molto appropriate
Perché è indubbio che dietro il movimento cooperativo c'è una forte cultura senza una forte cultura e movimento cooperativo non può essere se stesso
E questa è una cultura che ha la sua radice antropologica proprio degli Autori citati vorrei ricordare Giovanni Paolo secondo la sua idea fondamentale che poi né sua soltanto ovviamente che l'uomo è un individuo ma è anche una comunità e il l'essere parte di una comunità non è qualcosa di accessorio come in una visione liberale classica non quella di Stuart Mill
Non è accessorio essere membro di una comunità come ha fatto per essere membro d'una comunità si diventa veramente uomini quando si ha la libertà di mettersi con altri di creare una comunità e il lavoro e una realtà comunitarie
Contro le ideologie del Novecento che hanno ridotto l'uomo a Massa
E contro un liberalismo estremo che lo vede soltanto come individuo Giovanni Paolo secondo propone un'idea dell'uomo come
Soggetto
Comunità
E credo che il movimento cooperativo abbia proprio questo sfondo culturale
Uomini i quali si mettono insieme per rispondere a bisogni profondi e mettendosi assieme si educano adesso le più uomini essendo partecipi l'uno Della vita dell'altro e rispondono molte volte in questo modo anche alla domanda di quei beni fondamentali che sono il lavoro
La casa l'accesso ai consumi fondamentali che sostengono la vita di una famiglia
Per questo io ho sempre sentito il partito che rappresento sempre sentito un forte legame originario col movimento cooperativo un legame non politico nel senso banale dello scambio di sostegno di favori politico del senso del riconoscimento di una radice comune
E a partire da questo che abbiamo in questo tempo anche lavorato insieme e io vedo che questo lavoro viene puntualmente rivendicato
Nella relazione ovviamente io non potrò essere d'accordo con tutto quello che dice
Durissima
Io ricordo che qualche anno fa
La cooperazione italiana attraversava un momento di difficoltà anche nel rapporto con la pubblica opinione
Molti pensavano e io ero fra questi che molte cooperative fossero grandi cooperative fossero società per azioni travestite da cooperative per non pagare le tasse e fare concorrenza sleale agli imprenditori onesti
E c'era qualcosa di vero questo diciamocelo fra di noi credo di poterlo dire perché credo di aver mostrato nei fatti di essere un amico del movimento cooperativo
E c'erano anche come reazione forti domande di una politica punitiva verso il movimento cooperativo ricordate la finanziaria del due mila e due
è stato il primo momento in cui ci siamo trovati uniti nel dire no
Le cooperative devono pagare le tasse ma bisogna trovare un modo di far pagare le tasse alle cooperative
Che non sia punitivo che riconosca la loro specificità che non ostacolerà pro-crescita che le renda capaci di continuare a produrre posti di lavoro benessere e servizi per i cittadini italiani come hanno fatto fino ad ora
è stata una battaglia che si è prolungato attraverso la finanziaria del due mila tre
Del due mila quattro e io credo che oggi questa battaglia posso dire di essere una patella sostanzialmente vincente e credo che questo abbia fatto bene anche alla considerazione generale del sistema cooperativo nessuno oggi può dire che le cooperative non pagano le tasse
Anche prima beninteso quelle che ricadevano in quella brutta definizione erano alcune poche che però davano una cattiva immagine a tutte ogni movimento cooperativo le tasse le paga
Proprio per questo sarebbe stato ingiusto
Mettervi sulle spalle altri trecentoquarantasette milioni di di tasse che
Io ho detto al capo del governo ma come riduciamo le tasse a tutti e le aumentiamo alle cooperative ma corre il movimento cooperativo la nostra politica verso il movimento cooperativo
La espressione sintetica della giustezza della nostra idea sulle tasse la gente le tasse non le paga mai volentieri e che voi non le pagante volentieri però quando si chiede quello che è giusto
Pur faticosamente alla fine la gente accetta di pagare gli ha fatto un patto fiscale
Di ogni nazione vive di un patto fiscale perché non è possibile andare a perseguire ognuno controllare quanti soldi prende è una illusione
Il patto fiscale che lo Stato chiede il giusto il cittadino paga Jesus
Con la cooperazione abbiamo fatto un patto fiscale di questo tipo vogliamo andare a distruggerlo vogliamo andare a distruggerlo chiedendo troppo e spingendo a tornare nel sommerso andare nell'economia in nero
Devo dire che queste argomentazioni hanno trovato consenso
Il film
L'alluvione di tasse che tutti voi avete temuto è stata evitata io credo però che dobbiamo stare su quel patto fiscale
Ho registrato le critiche che voi ne avete fatto e parliamone perché ogni patto fiscale può essere migliorato però credo che vada rivendicata la positività di questo patto fiscale
Come va rivendicata la positività della riforma del diritto societario che ha dato alle cooperative
Una posizione una e anche una flessibilità che che prima non avevano
è una grande riforma sulla quale sono lieto di registrare le osservazioni positive che vengono che sono state fatte nel relazione s'
Non posso non fare un'osservazione sulla questione
Del giorno abbiamo ridotto le tasse faccia c'è molta discussione su questo qualcuno dice che non è vero che le abbiamo ridotte qualcuno
Qualcuno dice invece che questa riduzione una riduzione folle io credo che sia una
Buona riduzione evidente che le tasse le abbiamo ridotte ridurre le tasse una cosa buona perché paghiamo troppe tasse tutti paghiamo troppe tasse
Bisognava ridurre le tasse con due preoccupazioni
Di cui io in modo particolare ho cercato di farmi carico la prima ridurre le tasse in modo tale da non imporre dei tagli dolorosi alla spesa sociale a favore di chi più ha bisogno di un sostegno
Secondo senso ridurre le tasse con modalità tali da essere adeguatamente finanziabili
Perché siamo in Europa c'è il patto di stabilità il patto di stabilità vari formato perché con l'euro così alto
Con i tassi di interesse con ribassi
Con i prezzi livello che sono
Un moderato keynesismo
Non quello di chi butta i soldi per la soltanto per alimentare i consumi ma quello di chi investe ragionevolmente per fare infrastrutture materiali per fare infrastrutture materiali per aumentare la competitività
Sarebbe perfettamente giustificato legittima però sarebbe sbagliato da parte nostra pensare di poter sfondare noi
I parametri di Maastricht
L'interpretazione del patto va corretta ma la corretta insieme tutti quanti insieme insomma queste una porta che deve essere aperta
Ma la portava aperta se provassimo affondarla nove a spallate ciclo che Remo la spalla
E la porta rimarrebbe chiusa
Il nostro limite non è il Patto di Maastricht e il fatto che noi siamo affidabili per i mercati finanziari perché c'è il Patto di Maastricht e se non ci fosse o se noi uscissimo noi rischieremmo di avere aumenti dei tassi d'interesse
Con i quali finanziamo il debito pubblico che si riguarderebbero non una ma molte manovre finanziarie
Per questo io ho insistito nel indicare la necessità di ridiscutere il Patto sono due anni che vado dicendo
All'inizio attimi amici come altri aspetti mi hanno preso a pomodori poi dopo pian piano si è fatta su strada l'idea che una cosa da fare va rivisto ma non va affondato
Rivisto in che senso
Per mettere l'investimento sullo sviluppo per mettere l'investimento sulla crescita
Vogliono dare più valore al parametro del debito
Qualcuno vuole fare per penalizzare l'Italia che ha un debito alto io dico diamo più valore al parametro del debito ma mettiamo tutto il debito
Anche il debito pensionistico dove l'Italia da riforma delle pensioni l'ha fatta la Germania e la Francia non le hanno fatte e quello e debito anch'esso perché sono soldi che bisognerà pagare
Ci sono dei diritti dei pensionati ad avere quei soldi vediamo quando calcoliamo anche il debito pensionistico se è proprio vero che stiamo così peggio dei nostri fratelli tedeschi francesi perché se vogliamo fare il gioco del rigore dobbiamo farlo fino in fondo e dobbiamo anche capire quali sono le carte che l'Italia trova giocare il gioco del rigore
Perché il cambiamento
La il rilancio dell'economia
Evidentemente non si fa soltanto con le cifre di cui possiamo disporre noi in Italia gli Stati Uniti quello che è stato ricordato nella nella relazione hanno rilanciato la loro economia con una manovra che atto
Atto sette punti di PIL
Sette punti di PIL la nostra manovra tocca zero virgola cinque punti perché Pitt quale Rosa differenza in Italia non possiamo fare di più
Ma in Europa possiamo però dobbiamo portare questa domanda di meno tasse in Europa
Questo taglio che effetti avrà sulla nostra economia s'dipende dipende molto da voi e da noi dipende dalla nostra credibilità e dalla vostra voglia di darci fiducia se verrà letto dagli operatori come l'inizio di un cammino se la gente si convincerà che le tasse hanno cominciato a scendere continueranno a scendere comincerà già adesso a ragionare nell'aulica nella mentalità di chi domani pagherà meno tasse e allora sarà più è interessata a lavorare un po'di più nella convinzione che le tasse non li porteranno via gran parte di quello che produce sarà interessata a investire un po'di più sulla propria formazione sulla propria impresa
Se invece ci si convince che una rondine
A cui notte erano dietro storni allora evidentemente gli effetti saranno inevitabilmente limitati
Su questo c'è una osservazione da fare meno tasse significa meno spesa pubblica
Meno spesa pubblica significa meno servizi
è una questione a cui dobbiamo dare risposte nette
Io credo meno spesa pubblica può significare
Non meno ma più servizi e servizi migliori se accompagnata all'idea che meno tasse significa più libertà
Significa più capacità di rispondere alla domanda sociale non direttamente lo Stato attraverso organizzazioni burocratiche ma lo Stato in dialogo con la società che si auto organizzano valorizzando il volontariato valorizzando il terzo settore valorizzando il movimento cooperativo che di queste cose un'espressione Forte ed è interlocutore necessario privilegiato di questa politica se si entra in questa logica allora il percorso del meno tasse si accompagna ad un altro percorso che meno tasse
Ma più società civile più iniziativa della società civile più collaborazione tra lo Stato e la società civile un ruolo più forte
Del movimento cooperativo
Più libertà per tutti
Ringraziamo l'onorevole Rocco Buttiglione e colgo soltanto uno spunto salutiamo anche il disse il sindaco di Roma che si sa si lascia
Colgo soltanto uno spunto si detto che la relazione del presidente
Ricca di fermenti e di aspetti anche di Atzeni culturali beh io credo che queste siano e debba essere una delle caratteristiche fondamentali della cooperazione per la cooperazione nasce soprattutto come aspetto di formazione culturale come aspetto di espressione di una cultura quindi è chiaro che poi per affrontare qualsiasi tipo di problematica la dobbiamo conoscere va approfondita va sviluppata
Quindi aspetto dice approfondimento culturale è nel nostro però così termini molto demeriti di Enea
Esserlo e deve essere mantenuto non a caso noi esistiamo sugli aspetti della formazione come i fondamentali diciamo della della nostra realtà cooperativa
Abbiamo tra di noi l'amico Altieri della nostra consorella associazione della cooperazione italiana e lo inviterei al parco partire qualcosa
Grazie amico Galligioni
Devo
Prima di ogni altra cosa rappresentare il rammarico del presidente dell'Associazione generale cooperative italiane italiane per non essere potuto venire personalmente
E non aver potuto partecipare personalmente ai lavori del vostro congresso
E con il saluto del
Del presidente della DC Vito di lascio anche il mio e quello dell'intera associazione che rappresento
Voglio subito dire
Alcune a cose anch'io perché credo che questa pure debba essere utilizzate con l'occasione per dirci reciprocamente de certe cose
E voglio partire
Dal punto dal vostro dal tema del vostro congresso
Che dico subito condivido pienamente quando si dice che l'identità della si fa risalire all'identità della Coop della cooperazione al lavoro allo sviluppo e la solidarietà si dice qualcosa di molto vero
Eh sì dice qualcosa che deve necessariamente poi una volta detto impegnarci
A realizzare col nostro lavoro quotidiano
Lavoro lo sviluppo e solidarietà
Io credo che è stato detto anche da qualche intervento che mi ha preceduto
In un'epoca di globalizzazione nella quale sembrava che il movimento cooperativo per la dimensione che
Di cui sono che che che presentano le varie imprese cooperative
Si poteva immaginare fossero escluse dal mercato
In un'epoca nella quale
Sembrava che la globalizzazione dovesse fagocitare tutto e quindi eliminare una parte del sistema imprese del nostro paese che è rappresentato dal movimento cooperativo
Le risposte che il movimento cooperativo sta dando siano risposta che sono molto più che apprezzabile
In alcune regioni del nostro Paese e mi riferisco soprattutto al Mezzogiorno
La cooperazione rappresenta
Come dire lo lo scudo
Che
Non credo non consente alle economie di quelle di molte regioni
Dinamo fra gare verso derive
Poi dalle quale di sarà sarebbe difficile di sollevarsi
E probabilmente questo è dovuto alla sua alle caratteristiche proprie della dell'impresa cooperativa
Al fatto che essa riesca a inserirsi in maniera
Profonda in quei mercati di nicchia
Da diventa dipenda dal fatto credo che dipenda dal fatto che essa riesca a rispondere alle logiche della competitività sostituendo
La finanza al lavoro dell'uomo
Sostituendo
Il il dio utile
Ha un lavoro che possa essere io
Giustamente retribuito
Ci sono realtà nelle quali il mondo la cooperazione non solo riesce
A
Retribuire giustamente il lavoro del socio lavoratore e riesce andare anche un poco al di là e questo lo ricordava anche l'amico Poletti
Credo che sia poi
Il ruolo fondamentale che la copre il sulla funzione fondamentale che le cupe lavora cooperazione dovrebbe aprire quella cioè di
Retribuire lavorò al meglio possibile anche se nei limiti in cui la legge ce lo impone
Ma credo che in alcune altre circostanze consenta ad alcune imprese di andare avanti anche senza che vi siano
Una serie di condizioni che possano consentire ad altre imprese non cooperative di competere sul mercato e in questo
Io voglio allacciarmi ad una del
Leggi che hanno interessato il mondo della cooperazione degli ultimi anni
Una legge che nella
Relazione del presidente
è stata detta voluta dall'UNCI
Io voglio subito dire una cosa forse
Dicendo delle cose un po'diverse da quelle che direbbe la su questo Labico Poletti perché c'è come dire
Il dibattito in questi anni ci ha portato anche ad esprimere qualche
Valutazione non coincidente ma credo che questo sia poi la capacità di arricchire il dibattito all'interno della cooperazione
Io credo che fondamentalmente sì
Avvertisse la necessità di avere una legge che riformasse
Il modo di concepire il ruolo del socio lavoratore all'interno della società cooperativa
Credo però che quella legge approvata nell'aprile del due mila e uno
Abbia rappresentato
Lo dico con un'espressione che usata qualche altra volta che può sembrare forte ma dall'idea di quello che voglio rendere abbia rappresentato il cedimento di un parlamento a maggioranza di centrosinistra
Nei confronti della volontà Panti indaga lista di CGIL CISL e UIL
Cioè quello di determinare una condizione nella quale come dire si determinasse una condizione nella quale il rapporto prevalente del socio lavoratore nei confronti della cooperativa fossero potuto lavorano nel rapporto solo non del rapporto
Di socio
Devo dire la verità che l'intero movimento cooperativo rispetto a come è venuto fuori dalla legge centoquarantadue dell'avvio del due mila uno poi ha fatto una serie di
I del corso la serie di confronti affatto dei passi avanti nel poter come dire limitare l'impatto che sarebbe stata veramente letale per il mondo della cooperazione se i decreti attuativi fossero stati concepiti così come lo spirito e la lettera della legge due centoquarantadue dettata
Ma credo che questo problema dove lo dobbiamo tenere sempre in mente
Quando parliamo e non dovremmo mai considerare
Sufficiente
La il contentino che al movimento cooperativo secondo
Poi le logiche governative sarebbe stato dato
Con l'articolo sette
Di dire va bene probabilmente qualche danno
Sulla collocazione del socio lavoratore nei mi compro dei rapporti con la cooperazione ve l'abbiamo creato con i primi articoli di questa legge all'articolo sette vi diciamo che vi lasciamo anche fare
Svolge il compito di vigilanza per le cooperative non associate in questo modo a voi
Centrali cooperative qualcosa che è tornato è quindi abbiamo in un qualche modo pareggiato fra i danni e i benefici che avete ricevuto noi non riteniamo che questo possa essere considerato un un argomento sul quale poter
In un qualche modo
Ripianare
Alcune
Questione deficitarie con altri argomenti che non c'entro niente noi non stiamo e quando ci confrontiamo con le istituzioni con le forze politiche con il mondo della rappresentanza sociale non
Andiamo a rivendicare posizioni di
Di rendita per le centrali cooperative mandiamo a a rivendicare posizioni di agibilità per le imprese che rappresentiamo
E dico che su questa questione noi dovremmo tenere sempre alte vigile la nostra attenzione
Perché guardate quando si è e termino su questo argomento quante dosi definisce
La necessità di garantisce di garantire il minimo socio lavoratore all'interno di una Società delle due l'una
O ci troviamo di fronte ad una di quelle società cooperative come le definiva D'Ulizia spurie
Per cui non sarebbe solo questa la sanzione che bisognerebbe determinare per questa cooperativa o ci troviamo di fronte
Ad una vera società cooperativa nella quale probabilmente potrebbe esserci Lou qualche momento una condizione finanziaria che non consenta
Di retribuire neanche con il minimo il socio laboratori a questo punto obbligare il socio lavoratore a garantirsi ad avuto avrà di Sylvie vivo significa esporlo
Ad altre insidie
Significa dare a reperire finanziamenti sul mercato significa aumentare i costi significa questo punto determinare delle condizioni di svantaggio per l'Inter recuperati
Questo
Sono queste sono delle considerazioni sulle quali
Abbiamo dibattuto molto probabilmente avremo anche modo di poter intervenire per definire
Delle determinazioni che siano ancora più rispondenti alle esigenze dell'impresa cooperativa
Ha fatto riferimento pulizie al mercato del lavoro
Al settore sociale ecco io su questo vorrei dire e su questo vorrei sono certo
Che faccio un ragionamento che trova concordi
Sia il presidente della dell'UNCI sia l'intera presidenza sia l'intero mondo dire l'intera associazione
Noi dobbiamo
Fare attenzione
A non praticare strade e sono certo che su questo voi siete attenti quando lo siamo noi e quanto lo sono le altre centrali cooperative a non praticare strade che nei rapporti con il movimento sindacale possano determinare condizioni di destini di diversificazione
Nei trattamenti
Nei confronti dei soci lavoratore del lavoro di vent'dei lavoratori dipendenti delle cooperative sono certo che quell'esperienza di un accordo vudù contratto collettivo nazionale di lavoro
Firmato nel sociale
Molto diverso da quello che
Agisci con Fellay che hanno firmato con CGIL CISL e UIL sia qualcosa su quale dove ha dove dovremo discutere approfondire un attimo per capire in che modo riconduciamo partendo da questo esempio riconduciamo unità
Anche la parte contrattuale nazionale sia del sociale che in tutti gli altri settori perché questo credo che sia uno dei punti principali sui quali la cooperazione si mette in discussione
E sui quali la cooperazione ha bisogno poi di dare delle risposte concrete
Partendo da questo potremo affrontare anche i problemi
Del fra le centrali cooperative
Guardate
Io ho apprezzato molto le cose che duri ci ha detto nella relazione
Citando anche una serie di aspetti
E non facendo
Menzione
Di
Quali fossero le sigle verso le quali eventualmente io voglio cogliere questa l'assenza assoluta della della della nostra sigle all'interno della relazione con un fatto positivo
Cioè di non però voglio dire se noi non ci dicessimo le cose con la serenità con la quale è giusto che ce le diciamo rischieremmo anche di apparire ipocriti
Eh io dico che non lo siete voi
Non lo è nessuno all'interno due del movimento cooperativo dobbiamo capire quali siano oggi le questioni che impediscono un rapporto fra le centrali cooperative
E più rispondenti alle esigenze alle necessità di fronte alle quali ci troviamo eccome questo rapporto all'interno di un confronto sereno serio approfondito possiamo supera
Ecco io ritengo
Che è una delle cose
Che dovremmo fare per primo
Sia quello di evitare di dividere le cooperative in una graduatoria numerica
Io non so se
Lucille sia la terza se sia la seconda ne sia la prima sono certo che nel momento in cui leggo nella relazione e su un documento che stato
Sul sito
Diciamo lasciato quando si dice Lucilla terza
Associazione dovrei capire che la quarta sarebbe l'AGCI
Perché mi mi risulta difficile immaginare che invece la quarta possa essere la consola lega mi risulta difficile immaginare
Ma anche se dovesse essere così
Riteniamo che sia proprio questa poi la discriminante
Riteniamo che noi dobbiamo misurare la validità delle cose che diciamo del confronto che dobbiamo determinare a a suon di numeri
Se la un ci fosse seconda prima e non terza
E se invece di rappresentare le sette mila imprese cooperative che denuncia nella relazione
Le rappresentasse quindici mila ma i primi ad essere accontenti i primi a congratularsi con lungi sarebbe la Gigi perché significa che avremmo portato nel movimento cooperativo organizzato un numero di consiglieri imprese cooperative non spurie
Perché pure ci sono all'esterno del movimento d'operativo organizzato e l'avremmo introdotto in un ragionamento in un confronto e una logica che ci farebbe essere tutti un po'più forti tutti un po'più capaci di contrapporsi ad avere una come dire nei confronti delle nostre dei dei non delle nostre controparti perché noi immaginiamo di avere delle parti con le quali confrontarci con delle controparti cori quale scontrarci ma ci sarebbe essere molto più forti complessivamente delle dei della dialettica
Che all'interno del sistema delle imprese addio al limite all'interno del sistema Italia più complessivamente può essere in grado di realizzare
E allora io dico che se questo non dovesse non deve essere la discriminante probabilmente la discriminante deve essere quella di verificare all'interno
Del di ogni centrale cooperativa e fra le centrali cooperative edificare quali siano gli argomenti che devono appassionarci di più per capire quali sono gli obiettivi che effettivamente servono
Al mondo della cooperazione e come noi ciascuno di noi a tutti insieme ci attrezziamo per dare delle risposte a queste esigenze che siano effettivamente risposte concrete e risposte adeguate
C'è una cosa che
In questa materia
Labico dovizia citato nella sua relazione
Il problema della
Se l'ancella nascondessi modici cioè
Potremmo evitare ma voglio dire diciamo cioè le cose il problema della Commissione centrale per le proprie
Qui non c'è nessuna rivendicazione da parte della DC tra l'altro anche se vi fosse sarebbe
Diciamo molto può molto poco comprensibile
Perché non nella passata tornata ma in quella immediatamente precedente la DC ha avuto la presidenza di questa Commissione centrale
Ma non solo per questo
Ci sono due elementi sui quali dovremmo ragionare serenamente poi dal momento in cui si discute
Si affrontano i problemi per quello che sono sì si trovano anche le soluzioni che sono coerenti con le discussioni che noi poniamo in essere uno
E che avremmo gradito pulizia
Avevo molto gradito che prima della presentazione di qualsiasi candidatura
Si fosse fatto un incontro fra le quattro centrali cooperative che se a questo incontro di Bosso e do si fosse anche pervenuti con una quota una candidatura comunque già
Posta sul tavolo come contributo perché io voglio cogliere così la candidatura dell'undici come contributo
Questo fosse stata posta non soltanto con una lettera ho personalmente alla lega e alla conferma ma fosse stata posta che alla DC
Perché credo che sia giusto
Che ciascuno di noi a cominciare dalla DC
Sì poniamo il problema di rispondere coerentemente alle esigenze di fronte alle quali ci troviamo ma credo che sia veramente inaccettabile pensare che tre discutano che tre
Concordino e poi una quarta o è d'accordo o vota contro
Il risultato che si riesce poi a tutte nere amici e che la quarta vota contro
E parlo di quarta non in quell'ordine perché abbiamo detto che non questo ordine non lo determiniamo ecco su questo sarebbe stato come dire
Avrebbe apprezzato
Se fosse stato seguito su questo un garbo diverso
Rispetto a quello che invece è stato di l'altra questione
E lo abbiamo posto in un qualche riunione che abbiamo fatto
Io ricordo in sede legale
Fra le quattro centrali cooperative
L'altra riguarda una considerazione
Credo che tutto quello che è avvenuto dal punto di vista legislativo dal due mila uno ad oggi rappresenti veramente una rivoluzione
Forte notevole stravolgente per il movimento cooperativo mi riferisco alla alla richiamata centoquarantadue mi riferisco alla all'articolo cinque della trecentosessantasei a tutte le leggi che ne sono conseguite
Credo che in questo momento in cui il trentuno dicembre
Decorre alcuni termini
Per le modifiche statutarie e ancora siamo in attesa di conoscere se riusciamo ad avere un'ulteriore proroga perché nel frattempo
Non solo per le banche di credito cooperativo certe cose sono cambiate possono cambiata anche per molte altre per tutti gli altri settori per cui è probabile anche che chi avesse provveduto in tempo a fare la modifica statutaria oggi sarebbe costretta a ritornare
Dal notaio per modificare ulteriormente per inserire all'interno dello Statuto alcune questioni che erano state contenute precedentemente
Scade il termine per la presentazione per le deposito della dei regolamenti previsto novecentoquarantadue l'otto di gennaio se non ci sono ulteriori proroghe scade anche
Il termine per la presentazione delle domande per l'iscrizione all'albo delle cooperative
La valutazione delle cooperative presso il ministero per le attività produttive io
Mi domando
Il TAR svoltesi formulo questa domanda in maniera serena tutt'non sarebbe il caso rispetto a queste cose salvaguardando
La rappresentatività la professionalità di tutti di ragionare un poco di più rispetto anche ai vertici della commissione perché probabilmente ci possiamo trovare rispetto ad altri periodi norma di normalità
Di fronte ad una ad un alla ad un lavoro della Commissione del è centrale per le cooperative
Un pochettino più intenso usando une un femminismo non sarebbe il caso di fare qualche approfondimento prima i decidere quale qualsiasi candidatura prima di decidere qualsiasi definizione che possano intanto partire da una condivisione fra tutti i soggetti
Che hanno titolo a sedersi intorno a un tavolo e che possa poi realizzare una
Definizione qualunque fosse senza preclusioni per alcuno qualunque fosse che poste potesse essere come dire effettivamente considerata e potesse essere effettivamente vissuta come una decisione che
Non una parte
Ha deciso e qualcun altro ha dovuto subire ma la decisione che fosse stata il come dire la il il terminale di una discussione alla quale tutti con la pari dignità
Alla quale faceva riferimento Poletti avremmo eventualmente contribuito
Un'ultima cosa
I fondi mutualistici
Io non so quanto di provocazione ci sia in quella proposta ma
Non considero
Percorribile immediatamente quella proposta ma non non dico neanche che questa proposta sia una proposta dallo le poi le misure bisogna bisognerà ragionarci timido sopra io dico che dovremmo avere attenzione a due elementi
Uno è quello degli afflussi di maggiori possibili afflussi ai fondi mutualistici
Perché credo che ciascuno di voi che ognuno di noi che ha i fondi mutualistici propri vive questa la condizione di rispetto a molte domande a molti progetti che sono egualmente a pensionabili vive la drammaticità di dover fare comunque una selezione quindi poter disporre ciascuno
Preview sul proprio fondo di risorse maggiori significherebbe poter e investire su progetti sul numero di progetti maggio
Quindi c'è un problema di maggiori afflussi di risorse su questi fondi ma c'è un problema anche dell'utilizzo di questi fondi e a questo voglio fare breve brevissimamente proprio due esempi telegrafici uno è verificare discutendone con le le istituzioni quindi con i soggetti politici e istituzionali competenti
Fare iniziare un ragionamento per vedere se queste
Risorse se questi fondi possono anche essere utilizzati per esempio
In vista di Basilea due che rischia di mettere in ginocchio
Tutte le piccole e medie imprese ma soprattutto le piccole e medie imprese del Mezzogiorno e soprattutto le piccole e medie imprese nel Mezzogiorno e cooperative
Rispetto ai parametri che mai potrebbero raggiungere previsti dal documento di Basilea due di poter utilizzare questi fondi anche in un qualche modo
Per verificarne la opportunità di
Servite anche da garanzia
All'accesso al credito di questo piccolo delle delle imprese cooperative
L'altro
Un esempio che ci viene da un bando che il giorno ventidue
è stato
E ma nata dalla Regione Campania
Sulle misure
In favore della cooperazione che ha previsto tenendo conto che ormai la cooperativa la cooperazione una più o per credito a livello nazionale e che i fondi sono stati distribuiti sulle regioni in ogni regione con un criterio
De dico a te Poletti perché sei stato fra quelli che ha fatto la la parte più grossa non come lega ma come regione insieme a alla Toscana distribuito sul criterio del precedente utilizzo
Per cui al tutte le regioni del Mezzogiorno del fondo di rotazione dico partendo sono arrivate qualcosa
Delle risorse pari a meno del dieci per cento stiamo a nove e cinquantacinque per cento mentre per il Centro Nord
Stiamo al novanta novantuno il cinquanta per cento l'anno novanta cinquanta per cento
La Regione Campania ha fatto questo provvedimento di sostegno ai il regime di aiuti alla cooperazione nella quale ha previsto una premialità per quei progetti che venissero presentati al finanziamento e che contengano
Anche il cofinanziamento da parte degli enti mutualistici io credo che se noi riuscissimo a ragionare sulla su una o come dire un percorso attraverso il quale raggiungere una maggiore afflusso di risorse a questi fondi ma riuscissimo anche a ragionare su come utilizzare meglio
E più produttivamente queste risorse avremmo fatto il nostro dovere è un servizio maggiore al mondo della cooperazione dichiara vi ringrazio buon lavoro
Io ringrazio per l'intervento collega della Gizzi ha toccato dei temi che sono praticamente quelli che sui quali deve essere fatta chiarezza
Lei si è fatta chiarezza cioè qui
Salutiamo il Ministro degli onesti lascia
Sì deve essere ovviamente fatta chiarezza perché ci sono degli aspetti
Relativamente alle posizioni che non abbiamo dibattuto in altre in altre sedi quindi non è qui il caso di affrontare però denuncerò delle posizioni diverse
Che sono
Che sono riferite
A quelle che noi consideriamo il rispetto necessario delle regole cioè praticamente se noi abbiamo delle regole da rispettare bisogna rispettare in ogni occasione all'interno come all'esterno delle nostre strutture cooperative dalla più piccola cooperativa
Al più grande associazione il rispetto delle regole è garanzia di
Sviluppo delle attività reciproche di scambio interpersonale tra i soci ma anche di corretto rapporto sociale e anche garanzia di sviluppo della democrazia nei rapporti
Come se in cui dimentichiamo questo è chiaro che non possiamo più a questo punto aspettarsi che come non rispettavano le regole rispettino gli atti quindi io credo che su questo ci si debba intendere
Io non credo che le regole nascano prioritariamente all'uomo l'uomo
Nasce e le regole sono fatte per svilupparne e darne diciamo così una garanzia di ulteriore sviluppo e crescita
Però ci sono alcuni aspetti fondamentali sui quali non si può assolutamente trasmise perché altrimenti si possono e si fa adesso se di estremo paradosso e estremamente difficili da governare
Io su questo tema quindi non mi diffonde nei però reputo che sia importantissimo che per il futuro si arrivi l'abbiamo preso per posizioni molto ferme molto di
Però una volta che si è avviato questo tipo di rapporto bisogna essere anche conseguenti e accettarne anche che le finali
Comuni decisioni
è chiaro che la questura centrale avrà sue problematiche perché e oggi siamo fermi da credo ormai oltre due mesi
Ora io non so una pausa di riflessione autoriflessione però
Metro delle cooperative abbastanza pesante perché dopo tutto si riflette anche nei confronti del Comitato che dalla Commissione che dalla Commissione deriva
Anche io credo che non ci sia stata nessuna volontà di escludere nessuno ma noi assolutamente già io non ho seguito queste vicende perché poi erano parte interessata anche direttamente quindi assolutamente non mi sono interessato di queste di queste vicende però non credo che sia stato fatto all'azione di esclusione nei confronti di nessuno
Se poi questo è stato interpretato in termini diciamo eccessivamente visibili bene sì vuol dire che non siamo riusciti a parlarsi io non voglio dire per colpa di nessuno
C'era qualche responsabilità evidentemente da parte di tutti però
Vorrei che questo fosse un discorso per il quale si prende atto di questa difficile comunicabilità si riesce in qualche misura a da avviare un dialogo lento difficile perché magari le lingue son diverso gli alfabeti stesso universi
Ma non è vero neanche questo perché poi
Insomma sommato gli obiettivi sono comuni quindi io non credo proprio che io credo che più che altro si tratti di
Necessità di comunicare di più e di rapportarsi di più e di conoscersi meglio di non avere diciamo esclusioni aprioristiche che possono comportare la preoccupazione di essere
Siamo emarginati dai nostri interlocutori quindi credo che tutto questo non debba essere noi siamo tutti interessati alla questa al movimento cooperativo sono tutti interessati al fatto che la gente lo conosca meglio lo sappia affrontare certo che
Noi abbiamo perso molto tempo perché in queste discussioni in queste diatribe dovremmo aver dedicato probabilmente anche ad approfondire meglio
Nel senso che questa nuova legislazione a
Di questi tipi di interventi che ci coinvolgono direttamente non siamo molto preoccupati lo stesso anche per l'applicazione di Basilea due
La citazione che è stata fatta a proposito dal
Collega della Zil si è stata fatta con la
In termini molto molto tempestivi e opportuni il riferimento al credito riportato in in sede regionale viene affrontato in modo molto diverso a seconda delle diverse zone siamo Redi signor Presidente io da una Regione che noi riteniamo particolarmente sensibile su tutto il tema dalla cooperazione che il Piemonte
Abbiamo degli amici piemontesi e abbiamo potuto riscontrare e dare atto che se un tipo di legislazione molto avanzata rispetto a molte altre zone
Però anche lì questo obiettivo è stato conseguito
Attraverso una consultazione costante defaticante vorrei dire
Perché un incontro la settimana un tavolo di lavoro che si riunisce ogni settimana con il rappresentante se tali cooperative
Ma non lo so loro ego non lo vedono il Veneto per esempio
Non lo so ecco probabilmente nel Lazio può darsi che anche Maria Pia Garavaglia possa garantire un futuro ma non credo che ci sia vi voglio dire su questi temi è chiaro che dovranno essere pressanti
Le così continue richieste delle centrali cooperative unite nel richiedere questo tavolo di confronto che tra l'altro ribadisce presenterà la sua relazione
è stato richiesto da tempo da parecchio tempo non tavolo di più tavoli in modo che si possa essere in grado di confrontarsi su tematiche di svilupparle dando un contributo prima che arrivino le problematiche solo allora
In sinergia con le nostre operazioni territoriale potremmo informare anche le nostre cooperative su quelle che possono essere le indicazioni migliori da assumere per lo sviluppo di queste nostre realtà
Vedo entrare il presidente della Coffa cooperative Luigi Marino io approfitterei proprio così brutalmente chiedere se vuole prendere la parola da subito
Subito
Intanto vi ringrazio dell'invito e mi scuso del ritardo
Era però presente il vicepresidente
Baudo
Dovuto un equivoco mio perché pensavo gli ospiti intervenissero nel pomeriggio avevamo convocato il consiglio di presidenza per esaminare le ultime vicende
Politica dei rapporti con la politica
Vi auguro anche Successo
Per la vostra
Assemblea e per la vostra
Organizzazione
Ho avuto modo di sfogliare molto velocemente la relazione del presidente d'Ulisse
Dove ho trovato posizione comune ma anche alcune oggettive diversità di valutazione
So anche che è intervenuto il presidente Poletti crea
Come dire stigmatizzato alcune di queste diversità
Io
Come dire vorrei
Parlare nelle assemblee
Nelle riunioni di cooperatori
Vorrei parlare dei problemi generale del Paese
Vorrei parlare dell'economia preparare del mondo
E l'internazionalizzazione dell'economia perché noi rappresentiamo dell'impresa
Siamo è vero anche movimento
Perché richiamiamo noi i soci di questa impresa e che per natura
Voto uno a testa per una scelta per
Atto costitutivo conferiscono nella loro cooperativa la loro personalità Tirelli
E quindi
Non fanno della cooperazione solo
Un'organizzazione puramente sindacale di impresa ma anche un movimento di anime
A secondo delle circostanze ispirate
Ad alcuni valori
Che possono essere
Valori di riferimento ideologico
O anche dei valori che si riferiscono come nel caso di Confcooperative
E dell'UNCI alla dottrina sociale della Chiesa
Vorrei quindi parlare
Dei problemi che assillano le impresa e cooperative nel loro rapporto col mercato
E quindi dire che stiamo vivendo un'epoca difficile ma anche esaltante perché mai nella storia dell'umanità
Le donne e gli uomini
Del nostro Paese del nostro continente diciamolo pure di buona parte
Della terra del nostro pianeta hanno raggiunto
Livelli di benessere di democrazia e di libertà come negli ultimi anni
è vero che ci sono guerre è vero che ci sono divisioni ma anche vero
Che è sempre più la tecnologia alla scienza
L'internazionalizzazione dell'economia porte porta e diffondere benessere tant'è che aumenta
Nel mondo
Letta l'attesa di vita
Aumentano le protezioni sociali aumentano alcune attenzioni alla persona umana
Alla alla senza Sessa
Dell'uomo e della donna
Altra aumentar no con grande
Ripeto attenzione non solo da parte degli Stati ma da parte dell'impresa da parte degli operatori economici pensiamo soltanto al grande capitolo della responsabilità sociale che per noi che è connaturata alla missione cooperativa ma che per altri invece come le grandi multinazionali sta diventando una recente
E innovativa
Senza ecco attività dell'impresa
Io vi vorrei polare quindi del fatto che noi siamo per l'internazionalizzazione dell'economia
Che abbiamo auspicato in passato che
I paesi del terzo mondo uscissero dalla miseria questo è avvenuto
Perché l'internazionalizzazione dell'economia consente di avere sempre più un un mondo senza barriere senza muri senza divisioni
E quindi un mondo più libero mondo più democratico messo oggi Inter in discussione
Ovviamente dal fatto che questi Paesi emergenti che stanno sempre più prendendo posto da protagonisti nella attività economica e finanziaria del mondo
Stanno usando contro di noi anche contro le nostre cooperative una sorta di dumping sociale
Sanno sempre più facendo ricorso al lavoro minorile
Saranno sempre più
Applichi non applicando quelle normative che invece noi nei nostri ordinamenti sempre più fissiamo come essenziali per la qualità della vita
L'ambiente la sicurezza sul lavoro e quindi quello che noi ospitiamo un tempo e che cioè che l'economia davvero si internazionali versasse per portare democrazia e libertà finisce per penalizzare le nostre impresa
Vi vorrei parlare di questo per dirvi che noi siamo per la globalizzazione noi siamo globali istituzione mono globali che noi siamo però per un'internazionalizzazione che abbia delle regole precise
Chiare che sia soprattutto
Guidata da organismi sovranazionali
Come ci battiamo nel nostro Paese e in Europa
Perché vi siano sempre organismi che presiedono al corretto funzionamento del mercato così pensiamo che debba avvenire nel mondo con organismi sovranazionali
Che non solo detti non regole uguali per tutti ma che queste regole
Siano in grado poi di farle rispettare
Vi vorrei parlare del fatto che noi siamo
Da tempi non sospetti insieme a voi
Insieme a qualche altra organizzazione cooperativa ma non a tutte
Siamo stati sempre per l'integrazione europea siamo stati sempre per l'Unione europea
E ripeto che non siamo state che quando c'era il muro di Berlino
E lo siamo stati perché crediamo che l'integrazione europea sia al tempo stesso un grande avanzamento per l'economia del nostro continente nel nostro paese del nostro tempo impresa
E lo sia anche per quanto riguarda l'affermazione di diritti civili democratici
Del nostro continente
Diciamo anche che sull'integrazione europea noi vogliamo un'Europa
Della politica governato dalla politica e non dalla tecnocrazia
L'Europa che abbiamo costruito il visto costruire in questi anni non è l'Europa che noi vogliamo e per la quale ci siamo battuti
Noi vogliamo un'Europa che rispetti le identità e le diversità
L'Europa omologata soltanto per quanto per esempio ci riguarda sulla impresa di capitali anzi vorrei dire sulla grande impresa di capitali non è l'Europa
Che noi diamo voluto costruire
L'Europa di Basilea due non è la nostra Europa
Quindi noi non vogliamo l'Europa
Delle tecnocrazia e o dei funzionari di Brussel
Noi vogliamo un'Europa dominata dalla politica guidata dalla politica
Ma che soprattutto rispetti le grandi diversità le grandi identità che ha il Vecchio Continente quindi che non abbia paura della sua storia ed il suo presente
E non invece un'Europa indistinta che non ha da un lato il coraggio di scrivere il proprio riferimento nella Carta costituzionale
Alla religione fondante
Che è un comune valore e dall'altro che non riconosca nella pluralità delle in prese la forza non solo per creare ma anche per distribuire più equamente ricchezza
E infine vi avrei voluto soffermarmi vorrei soffermare
Con voi come con qualsiasi altra impresa sui su come si esalti Assemblea sui temi ad esempio della democrazia economica che so che curate che sul quale avete una particolare sensibilità democrazia economica che significa aprire un mercato ben regolato nel nostro Paese
E soprattutto nel quale possono competere impresa e tante tantissime ma anche diverso e per tipologia
Quindi la grande impresa perché il nostro Paese non può fare a meno della grande impresa e aggiungo non può non sostenere la grande impresa un paese senza grande impresa non è un Paese competitivo
Soprattutto nelle nuove tecnologie ma anche un Paese che ha bisogno di rafforzare di irrobustire la piccola e media impresa l'impresa cooperativa il lavoro autonomo
In una miscela in un equilibrio che come dicevo prima consenta
Sì di aumentarle la produttività la produzione e quindi il benessere
Ma soprattutto quindi la ricchezza ma soprattutto quella ricchezza la sappia equamente distribuire o più equamente distribuire
Il modello italiano del passato
E questo a vere un'altra produzione di ricchezza e una conseguente
Adeguata distribuzione di questa richiesta a differenza di quello che avviene negli altri Stati
E nelle altre regioni
Ricche dell'Europa e del continente Nord Africa nordamericano
Noi riusciamo siamo riusciti in passato a distribuire più equamente la ricchezza e lo abbiamo fatto proprio attraverso la democrazia economica attraverso questo insieme
Multiforme di impresa che sono riuscite con le varie forme con le varie tipologie a arrivare a un numero più grande di italiani quindi a fare in modo che tanti italiani potessero attraverso la ricchezza dell'impresa potere potessero avere una
Migliore benessere economico
Dicevo che nelle assemblee vorrei parlare di questo e quindi ai problemi conseguente
Del fatto che siamo in un momento dice difficile dell'economia che quindi abbiamo bisogno
Direi serrare le file abbiamo bisogno di una politica di una politica che economica che aiuti l'impresa
Di unirà perché è stata devastante sopruso per il mondo cooperativo altro che l'Inter stabilità degli utili perché come voi sapete l'Inter stabilità degli utili riguarda
Qualche cooperativa il venti per cento in genere forse su tutto il panorama italiano un po'meno il quindici per cento
Vorrei parlare del fatto che ad esempio
Come il ragionamento è valido per la piccola e media impresa italiana nel nostro paese crescono nascono cioè tante piccole e medie imprese piccole imprese
Come nascono tante cooperative
Però questa ricchezza del nostro Paese oggi non è più sufficiente
A sostenere la crescita complessiva del Paese
C'è bisogno che queste piccole e medie imprese e quindi le imprese cooperative si consolidino si rafforzerà attraverso processi di concentrazione di integrazione e cioè
Le piccole e medie imprese debbono crescere
Noi abbiamo quattro milioni di piccole e medie imprese
Di queste
Soltanto centonovanta mila esportano
Il dieci per cento cioè diciannove mila imprese italiane esportano per il novanta per cento dei volumi complessivi
Questo significa che il nostro sistema imprenditoriale e industriale dei servizi non compete più a sufficienza tante che diminuisce costantemente la nostra presenza sui mercati internazionali
Dobbiamo quindi fare in modo che le piccole e medie imprese e le cooperative trovino Minus dimensioni più adeguate
Perché se in alcuni settori la nicchia la piccola impresa la micro impresa è fondamentale in altri settori un po'più maturi
Come per esempio il settore agricolo il settore dei servizi
Abbiamo c'è bisogno c'è necessità che le nostre imprese si consolidano
Che siano irrobustite sul piano finanziario sul piano della capitalizzazione
E quindi c'è bisogno di un progetto per la cooperazione di maggiore finanza per le cooperative
Di maggiore patrimonializzazione
Per fare in modo che non soltanto dieci quindici cento grandi cooperative
Siano come dire
Il fiore all'occhiello della cooperazione italiana
Ma che le ho siano qualche migliaia di cooperativo che d'altronde diventerebbe anche un punto di riferimento per le restanti cooperative
Di avere avuto parlare
E le infrastrutture
Che sono deficitario nostro Paese
Del grande enorme
Eccezionale scandalo che continua nel nostro Paese che ne sulla quale nessuno vuol porre rimedio che quello dell'evasione e dell'elusione fiscale
Ogni anno si ripete il ritornello di manovre finanziarie che si aggirano tra i dieci e i venti mila miliardi delle vecchie lire così ci capiamo meglio forse qualche volta anche trenta
E ogni anno nel nostro Paese
Deve registrare almeno un sommerso di sessantacinque miliardi di Europ cioè cento venti mila miliardi centotrenta mila miliardi
Di tasse inevase illuse non pagate
Questo è lo scandalo del nostro Paese di un Paese che ad esempio cerco di trovare il dato
Del ministero dell'Economia
A mille duecentocinquanta persone fisiche che hanno dichiarato più di due miliardi di vecchie lire di reddito
E sedici mila
Persone italiane e non della mia città o di Roma di tutta Italia che hanno dichiarato più di seicento milioni di vecchie lire di reddito
E in compenso ogni anno il nostro Paese il nostro Paese si acquistano duecento Ventimila macchine di grande cilindrata
Questo è il Paese
Un Paese che vuole essere competitivo che vuole essere moderno ma che continua ad avvenire problemi strutturali gravi
Come appunto quello dei piccola e media impresa che non cresce come quello di un elusione di un'evasione fiscale enorme come quello di infrastrutture obsolete
E poi ci potremo mentre la pubblica amministrazione e tutto il resto ma
Ma nelle nostre assemblee
Nell'assemblea di Confcooperative come dell'UNCI come delle altre centrali cooperative
Se vogliamo guardare alla sostanza dobbiamo parlare pensare in altro modo
Perché da un decennio a questa parte forse più
La cooperazione e sotto attacco
Costantemente
Costantemente
E attaccata
In passato e nel recente presente dai nostri competitor cioè dalle altre impresa che competono con uno sul mercato
E
Soprattutto da una parte del mondo politico
Mi verrebbe da dire se avessi tempo per sviluppare il ragionamento ma non c'ero
A secondo delle circostanze di centro sinistra e di centro destra
Perché l'IRAP non ce l'ha messa il governo del centrodestra
E l'Inter stabilità degli utili toccata c'era nessun governo di centrodestra
Io fino a qualche
Giorno fa se questo sembra si fosse svolta tra la settimana scorsa
Avrei sicuramente iniziato dicendo
Che nella cooperativa nella cooperazione si chiudeva
Un capitolo
Quello degli anni gelidi
Per il movimento cooperativo
E se ne apriva in questi giorni in questi mesi
Quello che abbiamo chiamato che mi pare di aver letto stato richiamato anche la Tunisia
Sottolineatura fatta la mia citazione il terzo tempo della cooperazione nel nostro Paese
Dopo l'epoca di una cooperazione che oggettivamente
è stata assistita come gran parte dell'imprenditoria del nostro Paese fino agli anni settanta
Forse anche un po'della mia stanza poi l'epoca del punto di riferimento del mercato che ha avuto anche dei travisamenti nel nostro mondo
Con imprenditori cooperativi e management che individuavano nella cooperativa uno strumento diverso delle società di capitali ma sempre a fine seduta di capitali
E quindi cercavano di scimmiottare regole metodi comportamenti delle società di capitali
A un terzo tempo che quello che avremmo avuto dovremmo vere nei prossimi anni
E nel quale dobbiamo trovare una nuova una nuova coniugazione tra solidarietà imprenditorialità
Tra mettere insieme questi due concetti efficienza e solidarietà
Tricarico operatori voi sapete benissimo che la solidarietà senza efficienza e un inganno ai cooperatori anzi è un outing hanno dei cooperatori
Bisogna essere solidaristici nell'efficienza e quindi dobbiamo mettere insieme questi due termini in un mercato che è molto più competitivo di quanto non era in passato e anche con meno protezioni economiche sociali
Che inevitabilmente sono destinate a finire così come dobbiamo cercare di capire la ragione per cui stanno insieme in una cooperativa talvolta grandi imprenditori
I piccoli lavoratori
Cosa li unisce
Quali sono quale come dire
Il filo rosso che le
I GA
Questi queste persone queste figure come ridefinirle in un concetto più moderno di cooperazione
E quindi avrei detto ripeto qualche giorno fa una settimana fa
Che si è vero siamo stati a lungo in discussione
La cooperazione divenuta suo malgrado oggetto di scontro politico
è stata investita da spinte di omologazione verso le società di capitali
Perché l'omologazione
Perché ovviamente non si capisce non si vuole capire la differenza cooperativa
Questa società stenta a comprendere che la remunerazione del capitale e il capital gain non è l'unica missione di una società di una società non diciamo che la società capitalistica e una società sbagliata
E giusto e legittimo ed è legittimo che nelle società capitalistiche
Messa da parte la responsabilità sociale si punti alla massima zero massimazione del capitale e soprattutto del capital gay
Noi diciamo però che nel mercato ci possono essere come le imprese cooperative in prese che sono animate da qualcos'altro che
Dare al socio un servizio diverso dalla pura remunerazione del capitale
Voi vi unite nelle cooperative perché trovate nelle cooperative qualcosa di diverso dalle società di capitali
Qualcosa che è insito nella natura della missione cooperative che quello di soddisfare l'esigenza della persona come tale
Ecco quindi di fronte a questo fatto e cioè ad anni J. riti nei quali abbiamo avuto l'omologazione abbiamo avuto gli attacchi della politica del mondo imprenditoriale
In anni nei quali abbiamo dovuto difendere
Con tutte le nostre forze il movimento cooperativo ma soprattutto lo abbiamo fatto cercando di difendere la cooperazione autentica la cooperazione buone uso il termine l'aggettivo buono
Per usare questo tabù Wonder
Cosa vuol dire la cooperazione buona una cooperazione che innanzitutto dallo scambio mutualistico
Che è partecipata dai soci
Che è guidata democraticamente
Troppe cooperative
Ancora oggi sono cooperative guidate da padroni
Grazie al cielo sempre più dentro l'azienda non fuori dall'azienda
Abbiamo troppi presidenti padroni abbiamo troppi direttori padroni abbiamo pochi soci protagonisti della vita della cooperativa
Una Coppelia e buona quindi se partecipata SEA lo scambio mutualistico Sir radicata nel territorio perché una cooperativa deve essere le emblema dell'impresa locale
Può anche su girare per il mondo può anche portare il prodotto della propria cantina sociale o dalla propria industria in Giappone o in Cina
Ma l'ancoraggio non può che essere il locale e una cooperativa che non è locale che non era ancorata sul territorio
Che non dà risposte alle donne e agli uomini di quella terra o al prodotti di quella terra non è una vera cooperativa non è una cooperativa muore
Allora abbiamo difeso di fronte i terzi che sono la politica che sono il mercato attraverso i competitor abbiamo cercato di difendere la cooperazione autonoma
Autentica
Abbiamo anche assunto l'iniziativa quando è stato il caso
Noi non l'abbiamo fatto con il sindacato
Che è stato in trincea che trincea dappertutto al di là del fatto della nostra vicinanza alle posizioni della CISL
E non come fa l'UNCI purtroppo dell'organizzazione del lavoro autonomo lo voglio dire con franchezza voi voi dovete avvicinare il percorso con i le grandi centrali sindacali
Che sono comunque come stiamo noi come siete voi
Un corpo intermedi un grande corpo intermedio
Col quale bisogna fare i conti perché attraverso i corpi intermedi della società civile si rafforza la democrazia
Le democrazie plebiscitarie non portano da nessuna parte portano solo guai e quindi anche se è difficile il confronto anche se oneroso il confronto
E con questa grande parte del sindacato che bisogna fare i conti però lei non abbiamo fatto come loro
Che hanno come dire si sono chiusi in un angolo nove dei abbiamo visto ricevere pensioni
Noi abbiamo cercato di fare proposte innovative realistiche sul diritto societario sulla sui socio sul socio lavoratore sui ristorni
E su altri provvedimenti settoriali
Abbiamo cercato come dire dibattere
Qualcun altro sull'anticipo cercando di innovare di profondamente innovare pensata la revisione profondamente innovare il nostro ordinamento e le normative che ci regolavano
Noi abbiamo volute accettato un confronto di merito sulle questioni della cooperazione oltre il fumé oltre i luoghi comuni e anche mangiando dei rospi
Dei rospi che altri non hanno fatto anche nel mondo cooperativo
Quando
Il presidente la Malfa
Ha presentato
La sua modifica al diritto societario introducendo il famigerato articolo cinque nella prima stesura
Altro che rospi che abbiamo ingoiato
Ma abbiamo cercato in tutti i modi di avere un dialogo con il governo altri e non dico chi
Hanno inviato mettendosi all'angolo le cartoline di protesta al presidente del Senato
Noi ne siamo certi Cato indiano
Lo abbiamo fatto perché siamo un'organizzazione autonoma
Perché il nostro riferimento è la dottrina sociale della Chiesa
Lo abbiamo fatto perché non scegliamo il centrosinistra il centrodestra
Non cediamo sulla base
Di ciò che i governi fanno per o contro la cooperazione
E il diritto
Di una il dovere non il diritto scusate di un sindacalista
Di un'organizzazione sindacale anche se imprenditoriale e quello di cercare sempre e comunque il dialogo con le istituzioni soprattutto quando sono elette dalla maggioranza degli italiani per la maggioranza della gente
Quindi avevo cercato un confronto di merito e un dialogo con il governo
A partire dalla convinzione
Che abbiamo cercato di far maturare nel governo
Delle forze politiche soprattutto di maggioranza
Che la cooperazione è un bene per tutto il Paese e non il bene di una parte del Paese
Il fatto che la cooperazione fosse identificata soltanto con una parte del sì paese con una riferimento culturale ideologico e partitico è un danno per la cooperazione italiana
E noi e voi dobbiamo cercare costantemente di richiamare questo valore assoluto della cooperazione cercando intelligentemente di portare la cooperazione nel cuore di tutti i partiti della vita politica italiana
Questa legislatura quindi siano aperte avviata
In un clima di spavento di dubbio sulla stessa possibilità di sopravvivenza dell'esperienza cooperativa italiana
Io credo che il nostro lavoro il nostro coraggio
Ha messo
Una forte
Ha messo forti presupposti forti basi
Per la sicurezza sul futuro della cooperazione del nostro
Del nostro Paese
Avrei detto fino all'altro giorno
Che pensa pensiamo di aver messo in sicurezza
La cooperazione nel nostro Paese
Almeno per i prossimi anni
Accettando un diritto societario
Ti allocando sul diritto societario dialogando
Sulla normative fiscali
Dialogando e cercano dei punti di convergenza su altri aspetti come la revisione e come socio come sulla vicenda del socio lavoratore
Però
Quello che noi cerchiamo di costruire
In tutti i partiti italiani cioè il partito trasversale della cooperazione
Non è ancora del tutto al tecnico
Abbiamo anche nella maggioranza
Componenti che tuttora resistono
Al fatto che la cooperazione sì un bene del Paese si una forza strutturale di questo Paese nell'economia di questo Paese
E qui quindi di volta in volta
Di volta in volta
A seconda delle circostanze e degli uomini
Dobbiamo registrare il tentativo di un forte ridimensionamento della cooperazione italiano
E così è stato quattro giorni fa
Come voi sapete sulla vicenda relativa alla
Riduzione delle aliquote IRPEF
Nonostante le assicurazioni che avevamo ricevuto
Dal dal ministro competente Siniscalco
Circa l'intesa che avevamo raggiunto sull'articolo trentasei della finanziaria quello che riguarda la nuova normativa fiscale a valle del diritto societario
E che riteniamo un equilibrio soddisfacente anche se doloroso raggiunto dalle cooperative dal momento che operativo
Vi è stato il tentativo concreto reale fortissimo di raddoppiare
Questa imposizione fiscale
E quindi di fatto tutte le cooperative a mutualità non prevalente il pagamento del cento per cento
Delle tasse sui redditi
Mentre invece le cooperative a mutualità prevalente il raddoppio di quanto previsto dall'articolo trentasei della finanziaria
Già noi ritenevamo al limite del sostenibile l'accordo con Tremonti e Siniscalco
Ovviamente la devastante il passo successivo
Oltre che paradossale
Perché si tentava di Baba tre le tasse o diminuire le tasse agli italiani
Persone fisiche
Raddoppiando le tasse alle imprese cooperative anche raddoppiando le tasse alle imprese cooperative
Questa operazione non è passata dalle passate in Consiglio dei ministri
Non è passata perché cresciuto grazie alla nostra azione il partito della cooperazione
Perché gli sono forse sensibili agli anche nella maggioranza al disegno cooperativo
Al discorso cooperativo
Perché alla fine la maggioranza si è resa conto che Contini dialogava non era possibile pur sempre rompere o rompere anche con chi cercava il dialogo
In questa
Battaglia che è stata vinta
E che tanto per venire al movimento cooperativo comporta un vantaggio di mille miliardi di vecchie lire in due anni ma a regime in un anno solo
In questa battaglia abbiamo dovuto nuovamente ripeto registrare
Che ci sono comunque ambienti e settori della politica
Che circolano il ridimensionamento della cooperazione
Noi vogliamo
Dire
Diciamo
Che in queste circostanze l'unità del movimento poco cooperativo paga
Un movimento cooperativo diviso avrebbe vanificato o comunque ridotto di molto le potenzialità di chi aveva la responsabilità delle trattative
Ma è anche vero
Che noi dobbiamo dare più strategia più forza o un disegno complessivo della cooperazione italiana
Io credo che questa legislatura debba compiersi nei tempi regolari che sono previsti ovviamente dal dal nostro ordinamento statuale
E dalle nostre leggi elettorali con il consolidamento del risultato che noi abbiamo ottenuto fino qui
E che ripeto ritengo onerosissimo ai limiti della sostenibilità ma non
Pregiudizievole dello sviluppo del movimento cooperativo della nostra cooperativa
D'altronde in periodo di norme transitorie fiscali noi abbiamo visto che le cooperative a nome intatto nel numero INPS
OC in un reddito in utile
Dobbiamo però incominciare a mettere nel conto
Ciò che dobbiamo chiedere alle forze politiche e nel momento in cui si presenteranno al corpo elettorale
E quindi mettere nel conto un dibattito interno al movimento cooperativo
Se queste se questa strategia una strategia che dovrà vedere ancora alcune centrali protagoniste per il confronto o se invece su questi obiettivi di fondo diciamo di fine legislativi cultura inizio della prossima troviamo momenti di convergenza e di maggiore unità e lo dico subito concludendo quali sono questi punti
Uno innanzi tutto
Noi abbiamo accettato
Lavorato e accettato la soluzione sulle normative fiscali sulle normative scusate civilistiche poi naturalmente su quelle fiscali
Perché ne è una conseguenza
Lo abbiamo dialogato come e confuse ci siamo confrontati col governo su questa materia
Ma lo voglio dire con estrema franchezza
Quello che è uscito dalla Commissione Vietti
E ovviamente dal Governo dal Parlamento che avevano provato non è la nostra riforma
Noi non avremmo mai scritto quella riforma
A noi non va bene che il movimento cooperativo italiano che anzi non il movimento le cooperative italiane
Sia uno divise tra cooperative a mutualità prevalente come devota non prevalente
La riteniamo una scelta sbaglia
L'abbiamo accettata per consentire comunque alla cooperazione di andare avanti di svilupparsi
Di evitare il braccio di ferro di perdere una battaglia e pregiudicare lo sviluppo di tutta la cooperazione ma non è la nostra riforma
Noi abbiamo lo dico per Confcooperative e mi auguro anche per l'undici il dovere e il diritto proprio perché lo abbiamo detto di continuare a lavorare per la modifica di questa impostazione
Noi vogliamo che la cooperazione si divida ossia
Come dire abbia il fa muro dello Stato
Quindi i vantaggi pochissimi che sono rimasti dello Stato sulla base del rapporto di mutualità
Non sulla base NATO per via prevalente o no per cui al cinquanta virgola uno per cento una cooperativa come dire va in un regime fiscale e in un'altra leva in un altro uno va in Paradiso si fa per dire un all'inferno
Noi riteniamo che debba esserci un favor graduato sulla parte del rapporto di mutualità
Una cooperativa che ha il cento per cento dei rapporti di mutualità avrà il cento per cento di fa
Una cooperativa che al cinquanta per cento l'avrà il cinquanta per cento
è un'anomalia che l'al venti per cento al venti per cento perché la cooperativa e una la società cooperativa come dire
I principi fondanti di una cooperativa rimangono di stesse
Gli stessi non cambia e non si modificano
Può modificarsi questo rapporto di mutualità e in base a questo rapporto di mutualità può essere di il favore o meno da parte dello Stato
Il secondo argomento
Noi
Abbiamo fatto noi non abbiamo vedete quando è scoppiato l'articolo cinque poi quella insana proposto di Tremonti
Che è un provocatore ma col quale almeno quando si metteva d'accordo
Una volta
La parola veniva mantenuta mentre con i nuovi ci si mette d'accordo la parola viene disattesa
Quando si mandò la prima Bossa
Sulla riforma fiscale a regime
Non so se voi sapete che la proposta era ovviamente il cento per cento per le cooperative a mutualità non prevalente e l'ottantacinque per cento delle cooperative a mutualità non prevalente
E Tremonti quando tratta quando trattava conoscendo l'abbastanza bene non è che trattato ieri prendiamo a metà e facciamo a metà adattato e tira via il tre per cento il cinque per cento
Quindi un grande lavoro per modificare quell'impostazione
Ma noi non abbiamo paura
Di queste di questi problemi perché alla fin dei conti la cooperazione nell'uscirebbe uscire certo ridimensionata ma riuscirebbe a sopravvivere al tondo sul gol subito era sopravvissuta al fascismo quindi
I prende un altro
E che nella bozza iniziale di la Malfa
Come in tutti i passaggi successivi e come anche nell'azione di al gruppo di alcuni gruppi politici parlamentari e personale i personaggi della politica c'è sempre al fondo l'intenzione di omologare le società cooperativa le imprese di capitali attraverso la possibilità
Di trasformazione di una cooperativa in società per azioni
Questo è il vero grande pericolo che noi abbiamo e avremo nei prossimi anni
La possibilità che data ad una generazione che subentra vecchia generazione
Di come dire liquidi usare e privatizzare il consolidato generazionale
Oltre che di esperienza anche patrimoniale di quella cooperativa
Contro questa concessione ci siamo sempre fortemente battute
E su questo ci dovremo battere
In futuro e davvero infine
Io
Non so se democrat chiedere scusa per ricordato alcuni passaggi
Della relazione di D'Ulizia
Venendo in macchina e quindi non ho visto SerT veniva trattato veramente vi chiedo scusa circo dei media alla prossima volta tenendo due ore prima dell'inizio dei lavori
Sesto accennato Gorizia e quindi voi all'unità del movimento comparvero
Non so cosa avrebbe detto ma immagino io su questo tema voglio
Soltanto dirvi in conclusione che
Però la storia del movimento cooperativo italiano
Come dire una storia è una storia
Quindi nelle storie ci sono dei fatti
E i fatti non si cancellano
Improvvisamente
Soprattutto perché è stata anche una storia di errori eravamo uniti diciamo di di sono sorti la centrale ognuno sorge la propria
Per esempio
L'ultimo errore certamente non l'abbiamo fatto noi
Qua non se no noi non abbiamo fatto né noi dei Confcooperative che voi dell'UDC
Quello della nascita
Surrettizia di una quinta centrale contravvenire
Che complica le cose di poco male complica
Perché è un errore perché sono contro la democrazia economica contro la democrazia
In contraddizione con quanto detto prima
No
Se è una centrale cooperativa legittimità
Secondo delle regole
Del passato assurde
Assurde
Può essere riconosciuta e deve essere riconosciuto la legge è legge la prima regola morale rispettare le leggi
Per noi
E per gli altri
Noi crediamo che gli altri non abbiano rispettato queste leggi
Noi pensiamo che sia una centrale giocattolo
Surrettizia addirittura non ha un partito ma una componente
Di un partito
Quindi che sia figlia di una forzatura politica
E che spinga ancora una volta la cooperazione nelle interpretazione generale su una strada che la strada sbagliata perdi per sempre più come dire
Diminuire di peso nella politica
Sì aumenta di peso se si autonomi non se sia al servizio di altri
E non si si legittima il sospetto che la cooperazione sia comunque debba essere sempre e comunque figlia
Di una origine di una madre politica partitica
Per cui la vita e la cooperazione vive solo se protetta politicamente
Non se nasca dalla società civile
Ma se nasca da una costola il partito
E quindi si legittima così da parte dei nostri avversari la cooperazione rossa la cooperazione bianca non so se chiamava cooperazione nera un tempo c'era anche la cooperazione verde
Quindi ci sono delle c'è una storia del metodo operativo una storia fatta anche di errori
Ma è anche una storia di valori di radicamento nella società civile di conquiste
Noi di Confcooperative
Riteniamo di avere da tempo da tanto tempo conquistato un'autonomia vera reale noi rispondiamo soltanto ai bisogni delle nostre cooperative
Noi non leggiamo la mattina il quadro politico e in riferimento al quale vicende politiche e il riferimento al quadro politico facciamo le nostre scelte per cui a finanziare comunque cattiva perché siamo all'opposizione voi comunque buona perché siamo
Vicini alla maggioranza
A noi interessa sempre vedere che cosa viene dato in che modo al movimento cooperativo alla cooperazione
è indiscutibile amici dell'undici
Che una cooperazione unità
è avrebbe una forza è un'autorevolezza molto maggiore
Che dice cinque centrali ripeto cinque centrali
Diverse fra loro per quantità
E anche immagino per qualità
Chiamo l'ultima
Che parlano ognuno per proprio voce e che ultimamente ovviamente
Finalmente in gran misura non si incontrano neppure più a livello collegiale e anche uno di Confcooperative
Al fatto che non ci si incontri abbiamo dato certamente una mano
Si potrebbe avere un'unica rappresentanza più forte tutore vuole
Si potrebbe essere una contrazione una come di una presenza sindacale più adeguata si potrebbe Meglio difendere la reputazione delle cooperative italiane
E si potrebbero anche forse dare una soluzione alcuni problemi comuni
Non tocco perché so che ci troviamo d'accordo inutile compiacerci che però ci sono anche dei V dei valori da salvaguardare
Perché per noi cioè perché noi dove di Confcooperative ma ripeto la seconda secondo me vale anche per le altre centrali in modo particolare per l'undici
Non possiamo imporre i nostri amici della lega
O dell'AGCI
Le nostre radici sulla dottrina sociale della Chiesa
Ma neppure però possiamo vederle fra volte
Ridimensionate annacquate
Vale a dire dura dal mille novecentodiciassette ci portiamo Hansel diciannove del primo congresso ci portiamo iscritto all'articolo uno dello statuto della Confcooperative riferimento alla dottrina sociale della Chiesa
Ce l'abbiamo da me ne sono diciannove
Quindi la la nostra identità come la vostra identità non è acqua sporca da buttare solo il bambino che non va buttato
E voglio dire insisto il bambino il bambino che cos'è il futuro
Cioè il futuro sono i nostri valori
Che non vanno buttati
Non il passo
Quindi dico con grande franchezza a fronte di una visione alta e unificante della cooperazione italiana
Si contrappongono oggi
Degli atteggiamenti e delle realtà molto difficili che rendono più difficile più compresso questo tentativo di unità
Io
Ho già detto dell'avvento della quinta centrale
Dalla quale
Qualche problema qualche affetto sui rapporti non non potrà non essere
Abbiamo un rapporto difficile con la DC
Abbiamo una ripresa dei rapporti con voi
Ma abbiamo anche le differenze con voi
Non possiamo però rimanere permanentemente fermi
è un fatto se io lo
Lo ponessi
Da presidente di una centrale cooperativa che credo rappresentativa
In termini egoisti avrei qualche immediato vantaggio
Di capitalizzare quanto abbiamo fatto in questa legislatura
Ma se parlo a voi da cooperatore cooperatore da organizzazione organizzazione diciamo amica
Debbo dire che la cooperazione non si può difendere nel terzo tempo con una rappresentanza così suddivise polverizza che sono e le piccole o grandi nicchie nelle quali troviamo degli interessanti torna conti mediati torna contumace sollecitò la parola senso buono
Ma non pensiamo in termini
In prospettiva allo sviluppo del movimento cooperativo in Italia
Quindi il tema della rappresentanza è un tema che noi dobbiamo assolutamente affrontare
Se andrà anche avanti lo stesso così se non lo risolviamo ma non certamente le trame vantaggio le vostre cooperative le nostre cooperative e anche quelle che non sono di reggere sulla centrale operativa
Io sono stato sempre sostenitore Caro turista tu lo sai della unificazione nazionale
Ma la rende ma oggi le vicende
Che o appena enucleato Cerato credo che rendono
Ancora più lontana questo obiettiva
E sono sempre stato contrario a quello che era favorevole su cui era favorevole luce durezze
In passato
E cioè la federazione
Io ritengo
Che dobbiamo prendere in considerazione comunque
Delle formule organizzative che consente di dare
Anche se in modo provvisorio in questa stagione politica un segnale di maggiore unità del movimento cooperativo
Che sia il comitato di coordinamento che sia una federazione che sia qualcosa di più ma lo dobbiamo prendere in considerazione
E mi fa piacere dirlo davvero concludo in questa occasione
Perché ripeto egoisticamente potremmo anche trarre qualche vantaggio
Dalla situazione nella quale stiamo vivendo e con i risultati che abbiamo ottenuto
Ma proprio in queste circostanze proprio in queste vicende dobbiamo trarre la conseguenza è l'accusa la logica conclusione che solo un movimento cooperativo unito porrei Jeremi meglio
I contraccolpi le difficoltà del mercato le avversità gli assalti ma soprattutto da davvero una prospettiva di sviluppo alla cooperazione italiana
Credo che si fatto qualche accenno prima per gli altri interventi nel caso del intervento Marino ritengo che lo spessore le comunicazioni
Del relatore siano sufficientemente supportate da se stesse quindi penso proprio che valga la pena di procedere anzi meritino risposta probabilmente più importante e impegnativa nella ripresa dei lavori quando ci saranno domani da parte del presidente D'Ulizia mi risposta agli interventi
Da lei adesso loro la parola direttamente a Ulderico che anzi il della Cisal
Nel prendere la parola questa vostra Assemblea si intanto pensavo di iniziare ringraziandovi ringraziando
L'amico pulizia del cortese invito che ci ha rivolto
Ma siccome
Noi non ci conosciamo molto con parecchi di voi ma con alcuni di voi ci conosciamo un po'meglio vere tutta una serie di questioni che poi magari in maniera sintetica
Cercherò di illustrare e chi mi conosce sa che purtroppo fra i miei tantissimi
Difetti c'era uno che se penso una cosa la debbo dire se no sto male sono costretto a pagare a tornare domani rompermi le scatole averli dirla alla preferisco dirla subito
Dicevo io pensavo di iniziare questo mio modestissimo contributo ringraziandovi del del cortese invito Vece Non vorrei che l'aver mi dato la parola ha vuotato la sala dalle prime file se così fosse la cosa
Mi dispiacerebbe perché io invece proprio per le cose che dirò in seguito amo il confronto ricerco il confronto sono disponibile a farlo e se qualcuno mi dimostra che sbaglio non ho problemi a dire che ho sbagliato e a correggermi
Però questo nel confronto in un confronto leale avverto sincero e documentato perché se non prevede diventa un monologo
Interessante bello
Dopo trentaquattro anni che uno fa attività politica e sindacale di monologhi anche a livelli alti credo di averne sentiti abbastanza quindi preferisco ripeto il confronto anche se a aspro anche se duro e motivato
Detto questo che ripeto non sarei stato tranquillo se non l'avessi detto del quale ve ne chiedo anche
Anche scusa passo ad alcune modeste considerazione
Qual è oggi uno degli argomenti più attuali sulla stampa sui mass media
Che purtroppo vediamo sempre sempre presente
è il problema della sicurezza è il problema della criminalità
L'utile citare i tristi eventi di qualche giorno indietro presenti o di Napoli
O gli altri che hanno contraddistinto un comune dell'alta dell'Alta Italia
Problema importante problema determinante io credo che sia addirittura uno dei punti col quale è possibile
Documentare il livello di spessore sociale di uno stadio sono al livello di spessore sociale di una nazione
E se tanto mi dà tanto forse il nostro non è poi così forte e così così un robusto
Ma come mai succedono queste cose in una nazione che fra alti e bassi viene considerata fra le sette nazioni più industrializzate del mondo quindi non azione che dovrebbe riuscire ad auto tutelarsi io credo che al di là delle facili soluzioni che ne abbiamo sentite e lette parecchie sulla stampa in questo giorni forse non perché io abbia la bacchetta magica ma forse magari perché ripeto il confronto mi posso essere soffermato un attimo di più a rifletterci forse magari
Uno dei problemi più importanti che potrebbe aiutare la soluzione di questa di questo questo problema
Il problema della mancanza di lavoro
Magari lasciatemelo sognare
Magari a una serie di persone che si trovano coinvolti in quel mondo di criminalità se noi riuscissimo ad offrirgli delle opportunità di lavoro
Magari potremmo o non farcele entrare o riuscire addirittura a tirarlo fuori
è sufficiente quindi mettere in evidenza soltanto il lavoro in quanto tale anche se lo recita perfino la nostra costituzione ecco io proprio perché conosco e cerco di praticare il criterio di democrazia economica
Il criterio di partecipazione
Anche i principi della dottrina sociale della Chiesa bene ve ne cito uno io non so se tutti quanti
Al di là di quello che possono dire condividerebbe lo per esempio una valutazione fatta anzi un'affermazione fatta da papa Giovanni Paolo secondo
Che andando a visitare le Acciaierie di Terni disse ai lavoratori ripresenti di considerarlo come loro di considerarlo un lavoratore come loro
Ecco io allora voglio sentirmi un lavoratore come tutti e confrontarmi su questi temi ma vorrei che tutti la pensassero come me nella pratica specialmente gli lo afferma
Quindi dicevo
è sufficiente a valutare il lavoro in quanto tale ecco io non credo io credo che alla l'importanza del lavoro in quanto tale vai immediatamente
Messo accanto la figura dell'uomo quindi il lavoro per l'uomo quindi l'importanza dell'uomo quindi l'importanza che questa società questo modello di società che viene avanti posso offrire all'uomo
Tutte quelle opportunità che potrebbero io me lo voglio augurare fortemente consentirgli di stare nella legalità di stare in un processo produttivo vero
Di essere veramente parte attiva e parte legale di questa nostra società venga qui un altro concetto mi viene in mente
Ma come è possibile portare queste figure all'interno di questa di questo modello all'interno di questa legalità sociale ecco io credo non soltanto appunto offrendogli un lavoro ma magari facendo questa valutazione
Il sindacato tradizionale a parer mio fino a qualche tempo fa
Ha cercato di tutelare il lavoratore in quanto tale nel momento specifico che esercitava la funzione di lavoro di essere lavoratore vedono dovremmo cercare di alle volte un po'più lungo
Di tutelare sicuramente perché alla funzione primaria di qualunque organizzazione sindacale il lavoratore non soltanto oggi ma di tutelare non è la prospettiva futura
Proprio perché io condivido che dobbiamo buttare via l'acqua sporca Nord bambino
Condivido che il bambino il futuro ma se io lo tutelo solo oggi
E non riesco poi con questa forma di tutela odierna a creargli delle condizioni di vivibilità e di tutela per il futuro avrò fatto un buon servizio a parer mio no
Perché io debbo pormi l'obiettivo un obbligo morale di tutelarlo anche in una prospettiva futura a maggior ragione in un momento come questo momento difficile in un momento congiunturale in un momento di scarsa crescita economica
In un momento in cui le difficoltà le conoscete e qui mi sovviene un altra considerazione perdonata per
Cioè scelto io quando per la prima volta ho sentito parlare dell'UNCI per esempio sono andato a vedere che significava la sigla uncino la conoscevo e ho letto
Unione nazionale cooperative italiane
La parola Cisal significa Confederazione italiana sindacati autonomi lavoratori
Quindi non capisco che vuol dire un sindacato autonomo
Se per autonomia vuol dire essere autonomi dalle controparti se per autonomia vuol dire sempre autonomi dalle forze politiche
Se per autonomia vuol dire essere autonomi dalle istituzioni io sono orgoglioso di appartenere a un'organizzazione sindacale che essendo autonoma
Da tutte le cose che ho detto cerca di tutelare al meglio chi rappresenta e cioè i lavoratori
Ma non può che essere una confederazione perché vedete la parola stessa e chi un po'più pratico del mondo del sindacato lo sa quanto me
Non è semplicemente una definizione che definisce un sindacato confederazione hanno lo definiscono le politiche che quel quel sindacato porta avanti se quel sindacato porta avanti politiche settoriali non è un sindacato confederale
Se quel sindacato portava antipolitiche intersettoriali e nei fatti un sindacato confederale
Quando la mia organizzazione partecipa alle riunioni di Palazzo Chigi per firmare il Patto per l'Italia secondo voi che fa
Partecipa politiche intersettoriali quindi fa una politica confederale o partecipa politiche settoriali e quindi fa politiche
Specifiche di settore
Bene la risposta non verrà chiedo perché credo sia
Ovvia naturale parliamo di un sindacato confederale
Pari dignità certo con pari dignità io rispetto tutti e pretendo che tutti mi rispetti
La rappresentatività io credo di essere rappresentativo ma la risposta a questa mia così modestissima
Ambizione me la dà per esempio il cane che mi consente alla mia organizzazione di avere un posto nel Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro e quindi considera rappresentativo
Però forse per altri che praticano la bruttina sociale della Chiesa io non so non rappresentativo quindi il canale sbaglia quindi dovremmo fare in modo di dire al cane che cancelli la Cisal da quella da quell'assise
Non tenendo presente che è proprio perché la rappresentatività a vari gradini esistono organizzazioni che in quella sede annoto posti rispetto alla mia che ne ha uno solo
Perché è più piccola ma piccolo non è sinonimo di brutto solo sinonimo di piccolo quindi nella l'andare avanti da sviluppare questi miei ragionamenti dicevo
Questa è la differenza delle politiche contraddistinguono un sindacato confederale d'altre cose
Poi non voglio annoiarvi più di tanto ma potremmo benissimo aprire un dibattito discutere se in una società democratica
Debbono avere titolo a esistere anche quelle organizzazioni che sono definire squisitamente settoriale ne cito una se esiste una larga parte dei lavoratori della trasporto urbano che non hanno condiviso la firma del contratto posta da CGIL CISL e UIL Cisa Lubitsch UGL compensa e anche dalla mia organizzazione anche dalla Cisal
Quindi su alcuni tavoli stiamo tutti quanti insieme fortunatamente al di là di chi poco pratico del mondo sindacale
No non sa queste notizie ma se alcuni lavoratori rappresentati da altri sindacati
Specifici di settore non hanno condiviso quella firma di quel rinnovo contrattuale e intendo nel rispetto delle regole nel rispetto delle leggi vigenti in questo stato lottare per farlo modificare e democrazia proibiti di farlo
Io non credo io non credo quelle persone vanno convinte allora chi non condivide certe cose non lo devi dire qui lei deve dire al deposito gli autoferrotranvieri di vittoria
Al deposito gli autoferrotranvieri di Milano e lui Valli e convince quelli che non hanno accettato quel contratto a doverlo accettare che vedete dirlo da qui è molto comodo è una posizione
Di privilegio io sono più alto rispetto alla platea normalmente lì al contrario la platea che è più alta dell'oratore perché sennò diventa un gioco al massacro diventa un gioco bimba
Basato su una scarsa conoscenza della materia che stiamo che stiamo affrontando
Come voi tutelare questa questo lavoratore nel suo evolversi della carriera lavorativa
Normalmente lo si fa con utilizzando l'unico strumento che ha a disposizione un sindacato confederale ed autonomo che il contratto collettivo nazionale di lavoro
Ma consentitemi
Deve esistere in Italia un solo modello di contratto collettivo nazionale di lavoro cioè esiste qualcuno che ha il patrimonio in dote per così per eredità divina
Della contrattazione collettiva nazionale di lavoro in Italia
Io non credo e i fatti loro credono e i fatti dimostrano il contrario
Quando la Cisal insieme all'UNCI e insieme a Hockenheim un'altra controparte
Ha sostenuto due livelli contrattuali tre anni fa che sembrava quasi che eravamo dei pazzi furiosi oggi sono parecchie le confederazioni tra virgolette che sostengono i due livelli contrattuali allora
L'unico nostro porto è quello di averlo detto per primi questa sarebbe la pari dignità io non credo la pari dignità e che se l'hanno detto per primi e altri tanto di cappello se l'abbiamo detto per primi noi tanto di cappello
Quindi nel modello contrattuale
Non c'è mai tutto esatte tutto sbagliato
Non non abbiamo avuto mai problemi non ne avremmo sicuramente da oggi in poi ad essere disponibile ad affrontare qualunque tavolo
Qualunque sede di confronto sul modello contrattuale per capire se ci dimostreranno che il nostro modello contrattuale è sbagliato lo correggeremo
Ma amici una considerazione va approvato nella relazione dell'amico l'amico pulizia
Il Pd del mondo cooperativo rispetto al PIL nazionale
Ma se il PIL del mondo cooperativo è maggiore rispetto al PIL prodotto dalle imprese strutturate
Nella contrattazione di secondo livello che ci sarebbe di strano se
Perdonate mila estrema schiettezza se nel contratto collettivo nazionale di lavoro della cooperazione ci fosse un livello economico più forte rispetto a quell'altri che hanno avuto invece un PIL una produttività più bassa
Ma se è la stessa cosa la applicassimo secondo la produttività delle sin dei singoli territori che ci sarebbe di scandaloso
Le gabbie salariali non è vero chi sostiene questo non le conosce perché le gabbie salariali sono numeri precostituiti questo non c'è niente di precostituito in quanto è un calcolo una verifica e una trattativa ad hoc specifica per quella realtà
Allora
Io credo che intanto tutti dovrebbero parlare di argomenti che conosco
Io non azzarderà o a parlare del mondo della cooperazione perché lo conosco poco perché non conosco lavora prevosto le problematiche specifiche
Perché credo che occorra una forte professionalità per parlare di cooperazione a questo livello
Beh consentitemi di pensare che la stessa cosa valga per chi fa la mia attività
Per parlare di sindacato occorre forse una forte professionalità una forte conoscenza delle problematiche delle materie che non è scontato che tutti che tutti conoscono
Ma rispetto alla modello contrattuale ma vivo a finire che capisco che avete sforato quindi
Ogni orari
Ma rispetto al modello contrattuale
I due livelli come vi dicevo un primo livello che è quello rivolto a far recuperare la perdita di potere d'acquisto il secondo livello rivolto a recuperare
In base a prodotto interno lordo delle singole realtà
è una cosa scandalosa è una cosa che grida vendetta
Griderà vendetta anche avere creato un contratto collettivo nazionale di lavoro specifico non per il settore tessile ma in modo particolare per i contoterzisti
Anche questa forse sarà una bestemmia sarà un peccato di lesa maestà
Perché ovviamente chiunque capisce che la piccola azienda che opera per conto terzi a Lecce di quindici persone di venti persone di trenta persone
è ovvio che debba avere la stessa normativa contrattuale della Benetton che già quattro mila dipendenti in Italia e tre mila all'estero
E secondo voi se noi applicassimo lo stesso
E contratto collettivo nazionale di lavoro lo stesso modello contrattuale non riusciremmo a poter coniugare queste due realtà non riusciremmo a portare in Europa per usare un termine che piace a tanti in questo periodo tutte e due le realtà produttive una delle due vagando per l'aria
O appunto
Teniamo presente la produttività della Benetton contenuti trenta dipendenti e Lecce
Ci salutano o i trenta dipendenti e leche manodopera che alla Benetton alla quale nell'errore contrattuale dell'aver diviso queste due contrattazioni nell'aver pensato che per una realtà tipo Benedetto occorre un modello contrattuale ad hoc e per una realtà conto terzi stati legge occorre un modello contrattuale ad hoc
Avendo presente che per la parte normativa per larga parte scusate il bisticcio di parole ormai valgono le leggi vigenti sulle quali c'è poco da trattare a meno che non andai andiamo nelle cosiddette condizioni di miglior favore
Ai ventisei giorni di ferie non è proponessimo trentasei ma nessuno ne potrebbero porre venti quindi non capisco quale il timore
A considerare queste queste novità io capisco che la novità è sempre un qualche cosa che sconvolge fan vedere
Nella passaggio fra fine millennio inizio terzo millennio molti si sono riempiti la bocca appunto questo terzo millennio sarebbe dovuto essere il millennio che ci portava nel nel nuovo sul che ci portava nella dimensione nuova e allora adesso ci stiamo le novità creano qualche preoccupazione perché ovviamente non si conoscono la disponibilità e il buonsenso delle persone star rimboccarsi le maniche e fare in modo che queste novità vengano conosciute
Diventino patrimonio patrimonio di tutti io credo che in questa maniera noi faremo veramente fino in fondo almeno un un sindacato il ruolo di tutela dei lavoratori che decidono di iscriversi alla nostra confederazione autonoma
Se facessimo cose diverse forse non faremo fino in fondo alla nostra il nostro ruolo e eserciteremo fino in fondo la nostra responsabilità nella da Bear mi a concludere come era iniziato Galligioni io mi auguro che le assenze dipende non soltanto da lo lo scarso tempo
Ma il tempo è tiranno per tutti quindi
Ma proprio per questa mia ha avuto con convinzione
Io rinnovo qui davanti a voi la piena disponibilità ad incontrarmi con qualunque organizzazione sindacale con qualunque controparte per discutere insieme anche prima che scada il contratto delle cooperative sociali
Da domani mattina no perché voi avete del congresso da venerdì mattina la mia organizzazione e io personalmente sono disponibile ad aprire questo dibattito
Se poi ci fosse la disponibilità ad aprirla su tutta la partita contrattuale della contrattazione privata ne saremmo ancora più orgogliosi grazie auguri di buon lavoro
Ringraziamo Ulderico per la passione con la quale
Con la quale ha illustrato la sua Scelta di tipo sindacale lui d'altra parte siamo il sindacato delle cooperative
Pensiamo a Ginevra dove l'opera deve quindi se non tuteliamo le cooperative che tuteliamo Manole tuteliamo nel senso contingente come assennato Ulderico
Di vedere
Oggi lo spazio di recupero delle cooperative lo dobbiamo tutelare nello spazio di recupero complessivamente anche di Prosperi prospettato sul futuro ce la dobbiamo fare in modo che le cooperative siano in grado siano poste in grado di stare sul mercato c'era quel differenziale qui al Senato il presidente nella sua relazione dice ma come
Se da un certo tipo
Di punto di vista si può presumere che i costi che possono affrontare supponiamo che gli appalti
Gli enti pubblici e le istituzioni
Sono superiori a quelli che sono quelli del costo del lavoro allora cosa facciamo
O ci adeguiamo come diceva anche Maria Pia Garavaglia
Insieme discutiamo vediamo
Ma se
Aprendo la borsa i soldi non ci sono
Spinosa sono quel dilemma del prigioniero a cui accennava Luciano prima classico della filosofica dell'economia allora io credo che le scelte ci devono fare con le competenze specifiche e con la caratteristica di ogni singola rappresentatività noi rappresentiamo le cooperative
Il sindacato rappresenta una fase lavoratori che cercano la continuità della loro occupazione
Sì io ho anche ho notato che qualche prima fila sia svuotata però io ove solo previo penso che adesso che l'impegno e l'ora di pranzo poi saltato all'incombente non credo assolutamente che questo si possa
Così a scrivere
A una volontari mancanza di dialogo noi abbiamo qualche segnale per la verità perché bisogna essere onesti in verso e nell'altro
Per il quale ci viene fortemente aspramente criticata la nostra posizione beh non è una novità lo sanno tutti
E non è una novità che dobbiamo rilevare in
Tempi ormai passati remoti innova anche dei giorni scorsi potevo dire questo per onestà
D'altra parte solo per scelte
Ognuno fa le proprie noi riteniamo che le scelte però devono essere viste alla luce
Di un discorso che non non so il discorso di Marino stato importantissimo per lui ha parlato di globalizzazione di internazionalizzazione
Di capacità anche di concorrenza sui mercati esteri ai sono i però nel nostro più piccolo cioè importante il suo stima spessore
Però nel nostro più piccolo e dobbiamo pensare che anche dobbiamo tutelare la cooperazione in un ambito più intersettoriale possibile
Discorso che faceva a Gerico
E contestualmente portare avanti quelle che sono le strategie del movimento cooperativo nel suo complesso noi abbiamo una nostra filosofia una nostra concezione della cooperazione è basata su alcune maggiori o minori consensi e adesioni che vengono da quelle centrali che ci sono più vicine per nascita storia condivisione non siamo una contro la mamma sappiamo chi era insomma non è che però al di là di tutto questo gli altri che si differenziano sull'altrettanto rispettabili fanno delle scelte più laiche indubbiamente noi riteniamo di così riconoscersi su alcune scelte dell'ausilio Stato e la Chiesa
Però è chiaro che questo il nome è assolutamente non siamo libertà vale per tutti quindi voglio dire le scelte anche di tipo laico possono essere estremamente valide e condivisibili
Portale addirittura gli stessi risultati
è importante però che noi abbiamo questa visione di grande respiro non possiamo limitarci a tutelare oggi alcune situazioni particolari territorialmente magari più favorite o comunque speciali qui dobbiamo vedere nel suo complesso l'attività del movimento cooperativo
Con le regioni più fortunate e per legislazione e per sviluppo dell'economia e per lo sviluppo delle infrastrutture
Ma anche tenere presente che questo movimento se è un vero movimento cooperativo dovrà essere non dico solo sussidiario ma anche solidale con le realtà più sfortunate They are territorialmente meno protette meno strutturate meno ricche
Nell'organizzate
Ma anche meno culturalmente informate
Cioè c'è una serie di ricette
Perché noi abbiamo sindacati che siano affiancato
Dobbiamo sapere che sarà affiancato lavoriamo di concerto con il sindacato dobbiamo conseguire degli obiettivi comuni
E sono quelli che ho citato prima che ha citato anche
Per la Sisal Ulderico
Per chiudere darei la parola
è l'ultimo intervento velocissimo
S'direi almeno
A Mastro buoni dell'Asia
Facciamo uno sforzo
Vi garantisco che il mio sarà solo un saluto un vista allora
Porto il saluto del presidente Politi e della presidenza dalla Confederazione italiana agricoltori
Naturalmente il nostro un punto di vista parziale rispetto alla con vostra confederazione
Ma la nostra è un'organizzazione di imprenditori di cui molti tanti sono cooperatori e quindi ci pareva giusto opportuno raccogliere l'invito a questo vostro congresso
Proprio questa stretta relazione tra il nostro mondo imprenditori agricoli il mondo dalla cooperazione ci fa sottolineare solo due questioni
La prima e che come già voi avete fatto a partire dalla relazione del presidente siamo insoddisfatti delle scelte economiche di questa fase a partire impartiva dalla finanziaria
E dico soltanto questo
Anche questa finanziaria è una finanziaria non soltanto sulle vicende Fini fiscali
Una finanziaria che non tiene conto delle esigenze dell'impresa che è inadeguata rispetto alle esigenze di della competitività e dello sviluppo che sono l'imperativo principale di questa fase per le imprese per le imprese agricole aggiungo che peraltro le imprese agricole vengono da una da due anni terribili prima le calamità oggi una situazione di mercato
Inaccettabile
Produce produzioni sottocosto ormai per i produttori pagate sottocosto o che rimangono invendute
Ecco a fronte di questo ripeto le scelte che sono state
Compiute in nella finanziaria Cirini di le riteniamo inadeguate e stiamo svolgendo una serie di iniziative la settimana prossima
Saremo davanti al Senato proprio per tentare ancora fino all'ultimo di correggere queste su scelte sbagliate
Il secondo elemento che voglio qui soltanto ricordare e che proprio in relazione a questo rapporto stretto tra imprenditore agricolo e mondo cooperativo
Noi abbiamo anche delle scelte in quanto imprenditori da assumere come imprenditori singoli o associati per l'appunto
E penso mi pare di poter dire che anche su questo ci sono elementi di convergenza che andranno ulteriormente sviluppati
Peraltro sulla Finanziaria come per le sue Mezzogiorno c'è un lavoro delle organizzazioni di categoria Dini degli imprenditori che stanno lavorando insieme per avanzare proposte non soltanto dire dei no come ricordava il presidente la relazione
Ma aggiungo appunto e concludo che abbiamo due punti di riferimento fondamentali che credo ci possano vedere insieme in un lavoro anche successivo
Di approfondimento e di lavoro comune che sono lecito solo come titoli per l'appunto la scelta strategica della qualità
E la scelta altrettanto strategica delle gamme con il territorio mi fermo qui vi ringrazio grazie
Estratto veramente
Sul video allora per il pranzo dobbiamo spostarsi poi ragazze hanno ma pare che zona tutti o quasi lo sappiano
Diciamo
Nel giro di una mezz'ora
Tale Trento o due tre meno un quarto
Dalle due quaranta diciamo in poi ecco
Prendiamo verso le sedici
E quindici e trenta
Perché programmazione sul
L'acqua fra le tre
Allora sì liberiamo uguale alle quindici si
Alle quindici e trenta va bene quindici e trenta
L'orario sì se dopo l'applicazione come
Allora riprendiamo i nostri lavori è il momento dei delegati anche se
Portland sia una una cosa un po'cose chi è che chiede la parola chiaramente bisognerebbe farlo per iscritto come da delega però in via eccezionale allora perché io non c'ho i nomi ma mani se l'ho capito lei
Ah prego prego
Delegato della Campania
Allora quella sera tutti sono Gabrielli cresce commissario provinciale dell'UNCI di Napoli
Ringrazio la questo tavolo di presidenza limita l'opportunità di e la parola potrei dire alcune cose e mio intervento vuole essere
Anche una richiesta per il mondo delle cooperative una richiesta che la presidenza stessa da ora inoltrare al Consiglio dei ministri e quindi al parlamento al ma già alla maggioranza che amministrano esser questo nostro Paese
Si è parlato prima anzi avrei voluto intervenire quando c'era il ministro Buttiglione perché la richiesta è importante quello che faccio adesso se si si è parlato delle cooperative
Si è detto qual è il motivo che status si stanno riducendo il nostro Paese qual è
La causa
Lo sappiamo tutti che la società cooperativa
In sé e pressioni è una società di capitali
Anticamente cioè dal sindaco antenna del capitale sociale potrà essere costituito da una quota societaria delle dei cinque mila per ogni associato e qual era il ricorso alla forma della cooperazione
Precedentemente anima c'erano norme restrittive sul collo carente ricordare di tutti
Una società o la ditta individuale
Per poter assumere lavoratori dipendenti lo potevo fare vino numeri tre persone con una richieste nominative dopodiché si può fare una richiesta numerica
Quindi c'erano norme restrittive sul collocamento ma c'erano anche dei vantaggi si è parlato aveva girato relativa fino all'anno scorso era assente dal pagamento dell'IRPEF i famosi inutili di bilancio non venivano tassati vengono accantonati ai vari fondi stabilire la leggina risalgono straordinario la riserva legale
E quindi non subiva tassazione
C'eravamo la facoltà di poter fare lavorare il socio lavoratore
Senza di obblighi del collocamento non c'era l'obbligo di fare la comunicazione a condannare dell'assunzione del lavoratore stessa anche se i contributi anche se la contribuzione
Per la appunto per i dipendenti era equiparata a quello degli altri dipendenti di altri tipi di società non a caso il socio lavoratori pubblici primari della disoccupazione
Socio lavoratore Google diciamo della cassa integrazione
Ma io provento nel mondo del lavoro ci si poteva
Diciamo impegnare ci si poteva diciamo consentibile alle giovani leve garanzia disoccupati di costituirsi in cooperativa e cercare commesse varie per poter dare lavoro soci stessi bastava semplicemente l'iscrizione di una società stessa
Alla Camera di Commercio nero latte costitutivo bastava semplicemente l'iscrizione al registro prefettizio naturali settori di produzione lavori di edilizia cooperativa agricole biodiesel
Non c'erano altri requisiti
Che cos'è verificata nell'anno due mila Cordier Pierre riprende quattro uomini dall'articolo ventotto viene obbligatoriamente sancito
Una società cooperative di produzione e lavoro o una cooperativa sociale un'altra ancora per poter ricevere con maestri dello deve aderire appunto
Ripetuta quest'articolo ventotto della capacità deve dimostrare la capacità finanziaria e tecnica al tremendo da poco correlato al parto questo no alla fine centocinquantadue mila euro trecento milioni delle vecchie lire
Dopo di che certe proprio dall'età dei certificati di iscrizione
Alla sua nuova Società organismi le transazioni ora qual è la mia richiesta che faccia la residenza è quella degli ripristina il vecchio i vecchi requisiti il perché dobbiamo domandarci se alcune regioni almeno tre il perché con la con la l'ultima disposizioni in materia anche tre professa
A quel proprio ad affacciarsi nel mondo del lavoro devono dire alla base questi requisiti di cui dicevo prima e se non ci si dà la possibilità
Di crearli questi requisiti vuol dire che la costituzione della cooperativa stesse rimarrà sulla carta
Allora ecco tutte
Queste questi obblighi imposti dalle varie leggi e non hanno fatto l'altra lo stanno facendo altre che ridurre sensibilmente il mondo del lavoro sotto forma di cooperazione perché come dicevo prima oltre ai vantaggi di tipo collocato dentro c'erano i vantaggi appunto delle se n'è una livella rivisto scusi RC attualmente bisogna che approfondisca meglio questo concetto perché
Cioè non non è chiaro se perché faccio la domanda
Perché tre Giovannino
Volendo costituire un'impresa cooperativa di produzione e lavoro quali sono gli ostacoli io non ho capito bene l'unico ostacolo se lei volesse se avessimo Angelo
Prima bastava la costituzione all'atto costitutivo che nei obbligatoriamente quindi con la minuscola società soluzione allagava risolvere c'è all'iscrizione al registro prefettizio tenuto presso le prefetture
Bastava solo quello ma nemmeno e
Bastava solo per insomma diciamo
Attualmente adorava c'era l'omologa dal due mila presidente dal due mila da febbraio due mila e da quanti e si divide questo decreti del presidente Pubblico numero trentaquattro dell'anno due mila
Questi giovani costituiti singolari non possono partecipano possono partecipare ad appalti pubblici o appalti privati se non hanno le referenze tecniche economiche l'articolo avendo fatto dice bisogna avere eseguito nell'ultimo quinquennio o la dimostrazione dei bilanci un volume d'affari pari acceda cinquantadue mila avere o all'importo massimo dell'appalto è chiaro allora queste e il quel la mia richiesta che il bacio se come associazione come Unione nazionale cooperative italiane per garantire per poter salvare questi giovani che si si costituirono tempo fa in cooperativa in piccole cooperative
Abbiano la possibilità di potersi affacciare al mondo del lavoro non è una forzatura
Era una cosa che già esisteva si può fare questa richiesta
In modo che si ponessero creare anche così facendo dei posti di lavoro perché i giovani stessi possono una volta avuto questa come si viveva un solo con quei requisiti di costituzione
Insomma appalti vari commesse vari per cui non c'è questa questo vincolo per cui altre mente ma questo è normale anche Del Piero non parlo solo di cooperativa nelle ditte individuali e società varie
Quindi eliminandolo variamo non solo il nostro diciamo movimento cooperativistico ma favoriamo anche la singola persona che si scrive alla alla camera di commercio come ditte individuali lo stesso potrà affacciarsi nel mondo queste quello che volevo richiedere come
Delegato ma anche come rappresentante dei lavoratori
Con questa possibilità sicuramente si potranno creare dei posti di lavoro vi ringrazia
No io volevo dire il vetro viene Frankie quando diceva delegato risciò
In F che cioè in parte
è così
In parte non è così mi spiego cioè e così per i pubblici appalti e non c'è dubbio non è così per tutte le altre attività perché come lei lo ha rappresentato al Congresso sembrerebbe che se si costituisce un non esiste più Labico con la riforma ne sappiamo che non esiste più una piccola società cooperativa ma esiste la cooperativa e non esiste di una cooperativa a responsabilità limitato a responsabilità sussidiaria esisterà cooperativa
Che non ha che non dà cara e ansie
Dei soci ma dalle garanzie che la società può può dare quindi fatta questa precisazione se un tre giovani cinque giovani si costituiscono in cooperativa per fare una qualsiasi attività che esuli dei pubblici appalti può farla
è chiaro che invece se volesse quella cooperativa concorre pubblici appalti incappa in quelli cd i cui lei ha fatto menzione quindi vorrei precisare questo perché vorrei dare la dimensione il problema esiste non ce ne facciamo carico cercheremo di fare il nostro dovere
Allora a questo punto però i delegati mi devono far pervenire prima dalla parola
Al nostro amico Giovanni Garavello che è stato il secondo presidente nazionale dell'UNCI negli anni se non ricordo male a cavallo degli anni settanta primi anni ottanta
Prima di dare la parola Luís se c'è qualche altro delegato si faccia avanti così occupiamo bene il nostro spazio
Cioè noi diamo la parola Garavello
Prego amico Garavello
Calze la memoria storica dell'UNCI
Signor presidente
Congressisti
Ospiti
E con una certa mozione che prendono la parola
Dopo alcuni interventi fiume di stamattina
Mi sono ritrovato con sorpresa a conoscere persone che si parlano addosso come si dice no
Per cui mi consentirete
Di non parlare a braccio ma pensi mi sono scritto la paginetta con la quale così portare il mio saluto al congresso
E portare anche una incitamento a proseguire
Nella crescita
Della della nostra unione nazionale
Che un
Diciamo così che è nata su un cemento molto duro
Perché diversamente ci sarebbe già
Ecco così nord
è un cemento che è nato da tanti sacrifici
Da tante lotte
Latitanti ostacoli superati
Il sette otto anni cioè tutto quello che è avvenuto prima del riconoscimento giuridico proprio
Vado col pensiero ricordando
Quando con un gruppo di amici
Si pose la prima pietra dell'UNCI
Costituendone il Centro italiano Sviluppo Cooperazione
C'era l'organismo attraverso il quale abbiamo raccolto le mille più adesioni che ci volevano
Per presentare così la domanda di riconoscimento giuridico
E non fu una cosa facile
Luciano ricorda
C'è quello di andare nelle varie province nelle varie regioni
A innescare questo meccanismo
Di
Di aggregazione
E soprattutto a vere per ogni regione per ogni provincia persone con l'acqua da convincere
Insieme alle altre
Congo
Finalizzando ecco quello che era il problema principale c'è una istituzione
Con l'undici aveva bisogno era indispensabile il decreto di riconoscimento giuridico perché con questo era più facile
Portare avanti poi
La organizzazione che non bastava una sede non bastavano gli statuti non bastavano le
Atterrita materiali ma ci volevano le cooperative legittimamente costituite così
A quei tempi e alle prime iniziative nelle varie nostre regioni ripeto
Ricordo la carica di entusiasmo
Che ci veniva trasmessa
Da tanti amici
Del mondo sindacale
Del mondo cattolico
Del mondo farà sindacale
Fresco soprattutto le ACLI
Con l'invito a raccogliere il testimone
E stamattina se ne è parlato un po'di sfuggita
Il testimone delle cooperative bianche del secolo scorso
Un minimo di storia
Non fa mai male al coperto riallacciarsi
A quelle cooperative bianche e poi con l'avvento del fascismo furono
Come dire decapitate furono
Combattute furono violentate in tutti i modi ecco questo era l'invito che venivano avveniva fatto tra queste forze da questi abc
Riscoprire i valori originari ricordare ritornare alle radici
Della nostra associazione sicuramente
Una coesione unica nel momento comunque lascio
La nostra carta costituzionale
Nel sottolineare la funzione sociale della cooperazione
Come
Strumento di crescita e sviluppo
Economico e civile
Del mondo del lavoro
Dice
Il concreto quanto i padri della nostra Costituzione
Con la loro estrazione
Volare via perché c'erano tutti che contavano i padri costituenti cioè la famosa costituente
Tutte hanno però
All'unanimità poi votato a questa dizione
Della importanza del cooperazione
Per appunto la crescita civile economica
Soprattutto del mondo del lavoro cioè a quelli che agli ultimi cosiddetti no
Con questo Trattato costituzionale l'importanza piena della cooperazione
I temi impegnativi sono sicuramente ancora di attualità
Io non non voglio proseguire perché l'emozione
Nelle
Forzare queste cose
Pesano un po'nel ringraziare per il cortese invito
Invito
Tutti
Al termine al termine del conto
Del lavoro di tutti congressisti cioè della della pace che che operano nelle varie province delle varie regione
Avevo
Di qua i fondatori mi mi esprimo in questi termini che per diversi motivi oggi non possono essere
Grazie
Io volevo ringraziare l'amico Giovanni Garavello come vedrete non voi abbiamo pensato che fosse giusto dargli un riconoscimento perché è stato io lo so anche se poi io sul sono venuto subito dopo di lui
In una fase anche quella non tranquillissima dell'undici però noi oggi nuovi domani queste giornate del Congresso vogliamo Dario riconoscimento che io capisco
è un riconoscimento puramente simbolico ma per noi pieno di contenuti di passione
E cioè noi lo proponiamo come presidente del collegio dei probiviri dell'undici in questo senso di riconoscere il suo impegno la sua fedeltà al movimento cooperativo italiano e in particolare la luce
Perché anche queste cose contano noi
Siamo delle persone in cui che crediamo nelle cose che facciamo
Quindici l'economia importante
La competitività è importante ma secondo noi sono più importanti uomini che la costruiscono
A questo punto dovremmo dare la parola al presidente della federazione regionale un ci serve Igna professor Adolfo Manis
Però qui bisogna
Grazie
Presidente per avermi concesso di intervenire
Scusa sempre
Interrompo intervento perché dire che bisognerà che gradualmente e lentamente di delegati vadano intanto ad aver far dalla reclusione perfino poteri faro tentare le loro deleghe
E poi aspettiamo quindi le richieste di intervento perché altrimenti eseguito questo intervento Smiley alla parola nessuno almeno che lo facciamo alzare le mani
E quindi aspettiamo che mandare le prenotazioni perché
Va bene
Cioè questo folle di avere in una cartellina
Chi vuole intervenire dal palco io la presidenza scusa ma no
Io credo di dover esprimere uno stati d'animo di profonda emozione coinvolgimento dopo aver sentito le parole il i concetti espressi dal nostro
Sì consentitemi di chiamarla così presidente onorario Scarabello
Perché perché perché il suo stato d'animo la sua commozione del suo coinvolgimento
E dunque la sua memoria storica oltre che culturale si richiama ai valori istitutivi del fare cooperazione
Troppo spesso noi usiamo i termini mutualità solidarietà promozione umana
Senza forse almeno parlo per la mia parte riflettere
Sul concetto
Di questi valori espressi
Non si dimentichi mai il ruolo che il nostro Paese
Ha avuto
Nei primi anni del secolo ventesimo
Il ruolo purtroppo da sconfitto dopo il secondo
Dopo la seconda guerra mondiale
Lo sforzo immane che il Paese ha fatto per promuovere un numero sempre crescente in termini non soltanto di produzione di ricchezza ma in termini sociali civili culturali e democratici
Io credo dopo aver studiato un po'di storia
Non soltanto nel nostro Paese ma di storia
Di tutti i gangli vitali il suo tessuto civile di poter affermare che la cooperazione in Italia rappresenta
Un aspetto importante della sua evoluzione democratica prima ancora che della sua evoluzione
Sociale ed economica
Quindi un'evoluzione democratica questo credo sia un baluardo
Credo sia uno dei punti focali che ci distingue da tutte le altre agenzie con le quali oggi ci confrontiamo e con le quali oggi parliamo di defiscalizzazione
Parliamo di riforma statutaria
Parliamo di incentivazione al Credito Cooperativo che sicuramente sono cuciti basilari ma che non devono farci perdere appunto la memoria storica che l'amico Garavello anche se ho avuto solo l'onore di conoscerlo per la prima volta qui questa sera ci ha richiamati
Noi siamo uno dei presidi fondamentali di crescita democratica del paese
Questo non ce lo può portare via nessuno
Non ce lo può portare via l'influenza sempre più ingombrante del Rinascimento i partiti
Partitiche
Hanno avuto un ruolo fondamentale nella crescita del nostro Sud società in quanto non soltanto
Sintesi di bisogni gli aspirazioni e dunque sintesi sociali ma anche cinghia di trasmissione
Del paese che vive del paese che sperare
Bene questi partiti poi hanno svolto un ruolo sempre più diciamolo pure
Extra istituzionale
Per certi versi molto invadente
Ricoprendo ruoli funzioni che hanno di fatto costretto hanno di fatto limitato la libertà e le libertà individuali
Eravamo convinti di entrare
In una seconda Repubblica
A metà degli anni novanta
Abbiamo sperato tutti in un sogno liberale
Dove si affermava che il cittadino l'uomo l'individuo deve sapere più spazio rispetto allo Stato abbiamo sognato tutti
Ma il sogno è durato poco
E allora se per poteri forti si intendono il ruolo che extra costituzionalmente il ruolo che extra
Democraticamente si ritagliano le istituzioni le agenzie
Occupando sempre più spazio sempre più ruoli più funzioni
Allora c'è da riflettere ed a ritenere che il percorso democratico non si è esaurito con la stesura nella Carta costituzionale ma è un processo
Che si rinnova costantemente e che inizia quasi come se fosse oggi il mille novecento quarantotto
Ci ritroviamo dunque dicevo davanti
A delle aggregazioni che limitano il nostro spazio ed ecco la chiave di lettura d'una certa ostilità
Questo utilità stamattina ce lo richiamava molto brillantemente il nostro presidenti d'unità di cui parlerò nell'ultimo seconda parte conclusiva del mio breve intervento
Beh le dicevo
Questo spazio
è rappresentato dai cosiddetti poteri forti questo ostilità che veniva manifestata prima
Nei confronti dell'undici poi dopo dall'intervento gli altri colleghi presidenti delle altre
Consorelle delle altre associazioni
Viene manifestato nei confronti del comparto cooperativa
Intendo perché questo perché evidentemente noi non rappresentiamo una logica ormai consolidate la logica che vede il grande capitale
Ecco i poteri forti la finanza dunque
Che vede grandi poteri della pubblica amministrazione ecco un altro potere forte
Che vede perché no diciamolo con estrema franchezza
Il grande potere sindacale
Il grande potere confindustriale
Il grande potere bancario
Dettare le regole della crescita e della vita del Paese la cooperazione non è in nessuno di questi gangli così definita
La cooperazione è espressione viva di una società che intende promuoversi
La cooperazione si identifica nel lavoro
Lavoro è bene ricordarlo che pure essendo uno e i fattori principali forse sicuramente il principale
Della produzione finisce per essere costretto è relegato a un ruolo marginale
Ma allora ci dobbiamo porre tutti una domanda
E la dovevamo porre anche non soltanto
A quanti ci governano e alle forze politiche a cui non gli ho dato il nostro consenso
Tutte
Compresi misura esclusa ma qual è il progetto di società
Che voi avete disegnato per la per gli anni due mila
Qual è il ruolo che voi date ad un Paese che vuole sempre
Ma emanciparsi cresce
Qual è il ruolo per una società che non è più espressione di una collettività nazionale e dunque ristretta in angusti confini
Di paese ma è una comunità come dice il tema del nostro congresso ormai europea
Ormai planetaria
Qual è il ruolo dei ceti sociali non emergenti decisi sociali che precondizioni culturali geografiche
Sociali
Politiche sono condannati ad un ruolo subalterno
Ecco io credo che queste siano le domande Casey grossi risposte ma che soltanto a formularle giustificano il ruolo del fare cooperazione
Fare cooperazione significa lavorare fare cooperazione significa produrre fare cooperazione significa restituire dignità alla persona umana
Noi oggi ci confrontiamo con le sfide che appaiono impossibili
La caduta della competitività del sistema Paese
Il difficile ricorso al credito
L'impossibilità di competere con i giganti multinazionali
L'ostilità talvolta del potere legislativo che non interpreta i bisogni di un settore vitale
Ebbene
L'esasperazione di queste difficoltà
Porta
Ad una concezione di mercato talmente chiusa
Tale da vedere sempre meno protagonisti
Che lavorano
E sempre meno ma purtroppo più potenti e più ricchi protagonisti che detengono il fattore classicamente chiamato numero uno nella produzione e cioè il capitale
è un disegno drammatico questo
E non può tutto essere giustificato secondo la logica del mercato che chi non è competitivo deve ritirarsi perché questa logica
Porta inevitabilmente a sostenerne un'altra forse ancora più perversa
Che è quella
Che chi non è bravo non ha diritto di stare in una società civilmente giusta equilibrata ed organizzato
Io non condivido l'opinione di quei pochi grandi imprenditori che dicono e chi è molto bravo
Ha diritto di guadagnare tanto
E chi non è bravo deve uscire fuori dal mercato
Non è questa la logica cristiana
Non è questa la logica solidaristica
Non è questa la logica mutualistica manone può esservi anche questa la logica di una nuova la nuova socialità
Questa nuova socialità non può fondarsi né sul mercato esasperato
Nessun l'unilateralismo politico e militare
Dei Paesi forti a danno dei Paesi meno forti
Questa nuova logica non può assolutamente fondarsi
Sul dominio delle capacità tecnologica e sul monopolio della ricerca scientifica
Questa logica di nuova società non si può fondare sulla diversità intesa come fattore premiante
La diversità deve essere fattore di promozione
Fattori di realizzazione di ispirazione di idee di aspirazioni si vivesse ma uguali nella loro intensità nella loro dignità
Nostre aspirazioni devono essere pari in termini umani alle aspirazioni di biglietti
Dei nuovi ricchi
Non è demagogia queste questa interpretazione di una dottrina cristiana alla quale noi diciamo di ispirarci
E allora
Se questi concetti vengono condivisi se questi concetti sono veri come immaginare che anche fra di noi ci sia chi intende svolgere un ruolo di prevaricazione
Come ritenere che il peso specifico dal punto di vista numerico autorizzi a svolge di fatto un monopolio nella gestione delle politiche cooperativa
Come ritiene che soltanto perché non essere appare non appartenere ad una confederazione e qui mi ritrovo dispiace anche doverlo dire
Con il rappresentante di una confederazione sindacale un tono ma che rivendicava pari dignità
Ancorché minoritario
Come ritenere dicevo soltanto per il fatto di non appartenere ad una confederazione ad una federazione di non avere un peso decisionale di non poter partecipare al tavolo delle decisioni
Ecco perché ritengo che il fare cooperazione significhi non soltanto saper fare impresa
E saperla fare anche bene per vincere le sfide di questo mercato ingrato ma significhi anche essere portatori prima di tutto di valori solidaristici i valori sociali che la nostra società
Sempre più divisa in caste Noli in classi sociali
Purtroppo sta
Ma significa sta eliminando ecco amici oggi noi celebriamo
Il nostro sesto congresso
è un congresso che grazie
A una dirigenza nazionale a una presidenza nazionale consentiti minore retorica illuminata ha saputo restituire la nostra ancorché Giovanni associazione ad una pienezza statutaria ad una normalità democratica ad una collegialità di decisioni a una compartecipazione di programmi e di intento
Bene
La celebrazione odierna riveste un significato particolare
Un significato politico
Una sottolineatura
Dell'essere responsabilmente inseriti in una società che non vuole le diversità di censo le diversità di credito le diversità di cultura le diversità di credo religioso e le diversità di pelle una società equilibrata una società che saprà premiare quanti aspirano a rivestire la propria dignità umana in quanto personale in quanto portatori di diritti
Questo significa come sottolinea il nostro presidente di diritto di cittadinanza
Il diritto di cittadinanza non è il diritto all'iscrizione all'ufficio anagrafe non è il diritto alla distinzione tra un sesso e o d'un altro e il diritto alla fruizione di libertà
E di condizioni che non sono più appannaggio di popoli occidentali di popoli sviluppati ma che devono essere appannaggio di popoli dell'intero pianeta ecco perché fare cooperazione oggi implica una grande responsabilità non soltanto statutaria non soltanto economico-produttiva non soltanto sociale non soltanto politica ma soprattutto etico morale questo è il messaggio del fare cooperazione in maniera utenti quindi noi oggi festeggiamo non soltanto il nostro congresso nazionale ma anche il nostro orgoglio
Cooperativo
Il nostro orgoglio di essere fermento di una società che non vuole appiattirsi sul mercato
Di una società che non vuole solo ed in funzione del profitto classificare illumini e premiarli in termini di qualità della vita e in termini di realizzazione umana
Io credo che le condizioni per riproporre un discorso di centralità ci siano tutte
Certo è anche una questione di messaggio di comunicazione
Ma la forza dei lustri contenuti la forza delle nostre idee
La forza dalla nostra indipendenza di pensiero la forza della nostra laicità politici politica che non significa essere a politici ma che significa essere interlocutori indipendenti dignitosi
Degli organi decisori delle istituzioni
E delle forze che stanno in Parlamento ci restituisce un ruolo che nessuno meno che mai il peso numerico degli associati può toglierci ecco io mi fermo qui perché credo che intervento debba o toccare temi di carattere generale o toccare temi di carattere specifico ci sono decisioni le commissioni ma soprattutto il nostro futuro lavoro
Attende l'approfondimento di tematiche che ci consentono di essere sempre più protagonisti sempre più responsabile dunque io credo dei ringraziare l'attuale dirigenza che oltre a per saputo organizzare in maniera egregia questa giornata
Ha saputo focalizzare i tempi di una Rinascente cooperazione cooperazione tra uomini
Cooperazione
Tra comunità cooperazione tra popoli cooperazione tra culture diverse ma promozione comune di valori sentimenti e aspirazioni grazie
Ringraziamo l'amico Manis anche duri ha dimostrato la sua passione cooperativa poi credo che dopo l'intervento
Ringraziamo l'amico umanissima che ha dimostrato anche lui la sua passione cooperativa che d'altra parte era inevitabile dopo la intervento storico che e diciamo di di di memoria dell'amico Garavello
Adesso facciamo parlare Gabriele capitelli dell'Anco ossa presidente della
Grazie mi pago il pranzo
Allora Bortot dando il saluto della Campania dell'angoscia in particolare insomma che poiché al settore e il mio settore il settore che io amo e che mi onoro di rappresentare
Volevo sintetizzare il mio intervento
Rispetto al cammino che stanno svolgendo le cooperative sociali e quindi il settore delle imprese sociali
Che è un cammino
Ci sia visto partire dal volontariato
Sì perché prima noi non non conti concepiva l'impresa la la possibilità di non so di di di di di prendere dei soldi per poter fare queste cose siamo partiti facendo del volontariato
Volontariato laico o religioso
Ma volontariato cioè in Nocera lo spirito di di dare solidarietà al a agli altri la voglia di occuparci dei problemi degli altri
Col tempo con con la fortuna di avere un settore cooperativistico che sia colto ci ha ci ha dato degli spazi ci ha dato c'ha dato o la possibilità di crescere di esprimere
Quelli che erano i nostri valori
Il il nostro movimento si è si è spostato dalla dalla dalla possibilità di di offrire agli altri
Alla possibilità di risolvere i problemi di quelle dell'altro
E questo per noi è una grande cosa
Perché io dico sempre che che noi del sociale siamo persone fortunate perché riusciamo a soddisfare due due bisogni
Il primo e quello lavorativo e ritengo che sia un bisogno legittimo essenziale e primario per ogni essere umano
Il secondo e di divo solidaristico cioè di quel di quel sentimento che ognuno che fa parte del del del sociale
Che prova dentro le sedi curare nel momento in cui cura anche i suoi interessi curare anche quelli degli altri
Questo cammino che noi stiamo percorrendo è ricco ricco di di soddisfazioni
Oggi ho ho letto preso atto che esistono c'è stato un incremento nella nell'ultimo periodi di ottocento cooperative per lungi questo è un grosso
Pare pare ventiquattro ha detto i ventiquattro mila detti in più insomma nell'ultimo periodo sono sono cifre che ci inorgoglisce sono tutti quanti anche perché ritengo che il sociale abbia contribuito o in buona parte insomma a far lievitare queste queste cifre
Andiamo ad analizzare brevemente
Qual è
Diciamo qual è stata sulla strategia nostra denuncia insomma
Che ci ha permesso di di avere questa affermazione che speriamo che si possa permettere di crescere ancora di più per il futuro
Porre realmente l'uomo al centro della dell'interesse del nostro interesse
Guardate porre l'uomo al centro del nostro interesse
Non significa solo occuparci di quella persona ma significa preoccuparsi dei bisogni riguarda persone non di quello che non gli possiamo dare ma di quello che lui ha bisogno
E questo è una cosa difficile da fare perché quante volte ne abbiamo visto nelle comunità di accoglienza dove assistevamo i ragazzi tossicodipendenti 'ste cose
Gli facevamo assistenza così arrivava a un certo punto insomma aveva bisogno di essere inserito nell'ambito lavorativo
Oppure doveva
Staccarsi dal mondo assistenziale aveva bisogno di una casa
Come vedete
Il sociale ha trovato nel mondo della cooperazione l'habitat naturale
Perché nella nella cooperazione troviamo le cooperative agricole troviamo le cooperative abitative le cooperative di consumo
Cioè praticamente
Quello che era il bisogno primario della persona
Ma abbiamo trovato come risposta naturale nel settore della cooperazione e quindi il cammino della cooperazione sociale
è quello di
Condividere sempre più possibilmente rese proprie esperienze con quelle degli altri settori
è importante è importante perché noi possiamo trasferire al al settore agricolo un beau della nostra mentalità un po'dei nostri valori
E viceversa possiamo prendere al settore agricolo quello che la loro esperienza imprenditoriale nel settore quello che le sono la loro capacità di organizzarsi di dare risposte eccetera eccetera e questo questo interscambio
è un interscambio utilissimo
In tutti i settori
Edilizia produzione lavoro pesca eccetera eccetera
Ma questo che significa
Significa pure che
Il confronto del del volontario che prima era rispetto alla persona che voleva aiutare adesso diventa
Il confronto di un gruppo di persone che si deve sempre più organizzare che si deve integrare armonicamente all'interno di un buon testo cooperativistico più ampio più più grande
Comunque questo gruppo di persone devono devono essere come posso dire
Maggiormente competenti bisogna che si ragioni dispetto al mondo del lavoro alle tematiche del lavoro alle agenzie per l'impiego si si deve incominciare a capire che cosa sono le cooperative di credito
Non so le cooperative al consumo
Non è semplice
è una sfida indubbiamente ambiziosa ardua
Però il fine te e e molto molto alto e molto nobile e io penso che questa sfida possa essere sicuramente
Perseguita possesso sicuramente combattuto
Io devo
Devo ringraziare la
Il Consiglio di Presidenza tutt'ma pure tutti gli altri colleghi
Perché in questa esperienza che che ho fatto io personalmente ho sempre trovato una un appoggio pieno una condivisione nel negli ideali nei modi di fare
Che mi ha mi ha sempre incoraggiato mi ha mi ha dato la carica per guardare sempre avanti
Io spero
Sì c'è
La mente che nel futuro dell'undici futuro che dell'angolo s'ci sia o una speranza di vedere risultati ancora più belli ancora più nobili e e che insieme si possa fare un cammino che si possa portare ad essere uno delle prime centrali
Se non la prima centrale l'Italia e non per i numeri ma per i contenuti grazie
Ringraziamo capitelli dobbiamo dire che noi ci siamo trovati subito in sintonia abbiamo parlato in riunioni
Di parecchie persone
Da quando abbiamo iniziato la strada per la costituzione dell'ancor sono alla costituzione e successivamente
Parecchie persone dicevo che tutte sentivano la necessità di proseguire sulla strada che riconoscendo neppure la difficoltà per la replica la premiazione che richiedeva e per comunque la competenza che richiedeva come ha detto Franca francamente anche l'amico capitelli
Per l'impegno in diversi settori della cooperazione per poter inserire giustamente
Queste persone in attività
In attività che sono tra loro molto diverse ma che comunque hanno come denominatore comune un aspetto di solidarietà e di partecipazione i più deboli e insieme più disponibili
è chiaro che su questa strada sa trovati concordi perché questo
è infine i conti uno dei degli obiettivi della nostra della nostra organizzazione
Adesso do la parola a Giorgio Ferraris
Membro uscente del consiglio generale comunque
Niente di strano allora
Grazie la previdenza che mi dà la possibilità di fare quello che virgolette consiglio al mio ultimo intervento
Al Consiglio a un consesso importante dell'undici a livello più generale che quello territoriale
Io intervenuto come consigliere uscente rappresento in
Anche insomma faccio comperato in Piemonte
E in qualche modo sono come dire
Invischiati alcune vicende piemontese che alcuni di voi sanno ma non stiamo qui a lì un Garacci allora
Il mio più che un intervento sarà un saluto non una di ovviamente un arrivederci perché chi mi conosce sa che non è che bollo molto facilmente
Mi dispiace di non poter per motivi di regolamento congressuale dei legittimamente votati dal Consiglio generale essere in qualche modo rieletto
Nei prossimi al prossimo Consiglio
Però comunque ripeto un saluto mi è doveroso mi è un dato che mi sento di dover dare quindi lo faccio e gentilmente la prevenzione lo concede
Mi peserà del potere di lupara in questa sede alcuni ragionamenti tipo politico più generale nel senso che mi piacerebbe intero nel merito
Delle questioni vere che le cooperative del nostro movimento anche sto Periodo le questioni natura politica generale le questioni economiche la stessa questione con della della contrattazione collettiva
Che in qualche misura vivono anche di aver contribuito a mettere in piedi per l'undici la questura di rapporti con i partiti politici
Con gli enti con le amministrazioni locali la questione da Coop
In qualche modo abbiamo realizzato anche noi nel nostro piccolo qualche cosa
Su quel terreno
Ma
Può decidere invece di Abbio brevissimo sarà brevissimo intervento da un altro taglio
Qui tutti da presidente Luciano D'Ulizia
Al ministro Buttiglione hanno citato il Santo Padre
Ora
Chi pontino
Santo Padre in un intervento fatto nel due mila due mila due mi sembra dice
Come gli alberi così anche gli uomini hanno bisogno di radici ancorate nella profondità chi crede di poter vivere senza fondamento lega si anima
Dire un'esistenza incerta che assomiglia ha radici senza terra
Fondata del mille novecentosettantuno da un gruppo di entusiastico operatori
La nostra centrale affonda le sue radici ideologiche dell'insediamento di quella cooperazione cristiana che ha indosso Sturzo il suo massimo esponente le moderne esperienze di carattere sociale le derivano da una militanza dei dirigenti delle file delle ACLI e della CISNAL
Fin dalla sua costituzione
L'undici si è proposta di restaurare un modello nuovo
Punti di riferimento prioritari sono stati e sono il pluralismo
La formazione
E la democrazia interna intesa quest'ultima
Non come postulato retorico ma come effettiva partecipazione delle cooperative
E consorzi associati chiamandoli al ruolo di potrà protagonisti senza relegare lì a numeri amorosi
Dobbiamo quindi riportare ad unità i nostri rapporti interni con un'ampia e profonda azione di Capitol satura là dove si rendesse necessaria
Orbene dalla prima affermazione fatta della relazione del primo congresso nazionale dell'undici
Di democrazia interna alla seconda ne passa io mi riconosco in quell'affermazione fatta dei padri fondatori
Di cui abbiamo anche l'onore del presente
Io lo chiamo il primo presidente Matteo fu secondo non importa che Giovanni Garavello sarà perché nato nelle mie terre qui nel Piemonte ma c'è una questione anche di natura sentimentale
Io quindi concludo proponendo due cose la prima
Se proprio vogliamo dare un riconoscimento
Alla persona che voi gli atti dietro chi vuole può vederli a leggere
Che ha fondato questo organizzazione con i principi di democrazia e di pluralismo che ho letto
Io chiedo che il Congresso a a a norma dell'articolo mi pare ventuno dello statuto lo proponga presidente d'onore dell'organizzazione
Io credo che sì è importante anche la carica proposta al presidente attuale in futuro credo non lo so
Apre evidente del del collegio riprovi direi io non so voi nelle vostre cooperative quando volete dava un incarico ovvero serio e importante quale ciliate io credo che l'articolo ventuno il previsto dal nostro statuto almeno che ancora sono cambi questo un son delegato non lo so
Sia messo come dire ai voti nel senso che c'è una una una maggioranza di devo tenerne se il congresso approva
Potrebbe anche essere la seconda
E che questo lascio così perché ho iniziato a luci quasi così
Non posso
Non dimenticare la figura di Giuseppe D'Andrea
Che è stato vicepresidente di questa organizzazione fino al mille novecento novantuno prima che purtroppo
Dovesse lasciare questo mondo
Di cui voglio dire nel ricordo l'amicizia e Ripa di anche ho una stima perché stare anche reciproca per molto tempo grazie
Sì o no versiamo anche esoso Ferraris del suo intervento
Prendiamo atto della sua proposta evidentemente poi se qualcuno vorrà
Proporre portare avanti questa iniziativa noi abbiamo fatto quello che ritenevamo opportuno in questo momento senza scaricare di ulteriori impegni
Posto unico Caravello pregevole leggendo anche le altre parti dello Statuto come una figura così solo rappresentativa ma anche assumere impegni di ruoli che tutela del movimento che sono direi abbastanza pesanti ecco
Dovremo passare adesso io non so chiedo se ci sono altri interventi perché diversamente dovremmo passare
All'esame l'analisi delle mozioni
Mozione sull'elezione di né dei costi generale la mozione
La cooptazione di membri del consiglio generale
La mozione sulla cooptazione di rappresentanti settoriale e territoriale mi costituzionale
E la mozione contributiva
La mozione invece programmatica
Per la sua consistenza per il suo significato per l'importanza che assume la esamineremo Cosimo secondo programma
Una giornata di domani
Sì
Procediamo con l'apertura del come
Va be'
Allora per quanto riguarda la
La prima mozione
è collegata al fatto che il ecco congresso deve stabilire il numero dei consiglieri da eleggere
Perché lo Statuto dice c'è il congresso che stabilisce
E quindi il Congresso deve dire ne vogliamo fare
Ora la proposta che viene fatta e quella che io vi leggo ma che vi posso illustrare cioè noi proponiamo perché il Consiglio nazionale dell'UCIS il nuovo Consiglio nazionale come
Come il vecchio è costituito da tre elementi il primo elemento sono i consiglieri
Nominati i votanti dal Congresso
Il secondo elemento è dato dai consiglieri che rappresenta non le federazioni regionali
Il terzo elemento è dato dai consiglieri che rappresentano le associazioni nazionali
Mi spiego
Quindi il primo elemento
Sono i Consiglieri indirettamente elettiva aggregati
Quindi dobbiamo stabilirne il numero
Il secondo elemento si ottiene i delegati di ciascuna regione si riuniscono e dicono il rappresentante in consiglio generale di questa Regione Regione Piemonte Regione Marche regione esige solo è questo
E quello è un consigliere eletto solo dai delegati
Di quella regione
Terzo elemento siti riunisce il consiglio nazionale dell'anche forse il Consiglio nazionale della scatta il Consiglio nazionale dell'UNCI pesca
Nell'ambito del congresso e nomina il proprio rappresentante dal consiglio generale
Quindi il consiglio generale l'Uncem costituito dai rappresentanti del congresso nominata nominati in seduta plenaria dal Congresso con le modalità di votazione che sono previste dai rappresentanti delle Regioni come dicevo prima vengono eletti dai dai delegati di ciascuna regione e dai rappresentanti delle associazioni di settore
Eletti dal consiglio generale riunito in sede congressuale di ciascuna associazioni del settore
Noi oggi adesso in questo momento stiamo determinando il numero
Dei
Consiglieri da eleggere in seduta plenaria
Bisogna dire che noi chiediamo come prevede il Regolamento
Che
Il numero sia del dei consiglieri da eleggere ce lo avrà sia disc quarantasei di cui quaranta
Direttamente sei per
Compensazione da parte del consiglio
Generale
Tanto è vero che la seconda mozione
Prevede l'autorizzazione al consiglio generale gli avevano così di cooptare sei consiglia
Io non voglio al contrario al congresso nascondere alcunché questi sei consiglieri erano sei consiglieri ineleggibili
Perché hanno agito nella famosa situazione che non sto qui ne contro l'organizzazione hanno agito giudizialmente contro di lei
No agito nel senso così che ci siamo detta male parole come si usa b hanno agito giudizialmente nei cui insomma è chiaro che se uno agisce giudizialmente trova la propria organizzazione in termini politici non in termini c'è dove alle dieci lire non me l'avete orale e il Consiglio generale uscente detto questi non sono eleggibili resi chiaro che portano in come però noi abbiamo ritenuto che alcuni di questi dirigenti non avendo
Ripetuto questa azione contro l'UNCI fossero
E abbiamo chiesto questa delega quindi la prima mozione dice che ha il consiglio elegge quarantasei di cui quaranta direttamente sei per cooptazione da parte del nuovo CIO generale
Queste sono le prime due mozioni sulla qua sulle quali io aprirei un minimo di discussione perché ogni delegato vuol dire suo favorito foro poi si vota alla fine insomma però ecco qualcheduno potrebbe chiedere chiarimenti ecco quindi io su queste due mozioni cioè su quella che determina i quarantasei Consiglieri e quella che dà la facoltà al nuovo Consiglio agenti generale dico portarne sei
Cedo la parola a chi le chiede
Nessuno è che
è tutto chiarissimo
No dei viene qui non c'è sente niente male
Io le ultime volte singole
Lo spiego più niente
Bisogna essere chiari nelle corse verso abituato agire così
La gente capì quello che fa io non ho nulla in contrario a questa norma la domanda che sta opponendo abbondava Cavalera domanda sola e non si sentiva però è vero che rilievo curatela Ucraina millanta
Squillante era la strada i sei consiglieri andremo poi successivamente a portare sì
Comunque sono sei consiglieri
Di quelle regioni
Che avevano partecipato alla alla all'epoca quella cosa che ti vuole scendere giù dove ora questi venivano da sei regioni diverse o erano sei consiglieri magari tutti della regione no diverso e divennero diversi esponenti allora il ripescaggio di sei consiglieri ora non voglio sta a sostenere debbono essere quelli che può darsi pure che questa vicenda io non sono tra coloro che fecero la rivoluzione copernicana però dico
Qualcuno credo che abbia pure messo la firma così portato trascinato da in quel momento che ne era convinto voi non ha ripetuto come mi pare che giustamente diceva Presidente ora se e vengono cooptati nella stesse nelle stesse regioni loro o altri ma che comunque va a coprire la Regione ha versato manda la mia non voglio sì sì non voglio determinare una discussione in ordine a questo domande
E il consigliere Bocciolini in modo da non facciamo i nomi nessuno io
Della regione Lazio ha messo sapere ma all'epoca
Non è rieleggibile perché passato Consiglio generale stabilito questo lasciando questi positivi posti liberi e mi pare una cosa saggia perché la leader bene che poi si interrompa per tutte quelle belle cose che sono state dette in ordine alla cooperazione
Quindi il consigliere Bocciolini o chi della regione Lazio in modo che non andiamo a pescare o meglio e viene ripescato in quella regione ha confessato manda non so se
è chiaro il concetto
Il sei
Che sicuramente saranno di sei regioni diverso comunque di quattro regioni diverse c'è andranno a coprire con la loro presenza questa compensazione la regione che s'altrimenti rimarrebbe scoperta se sono non è così
Non è così no era che sarà mia domanda non è così e non le regioni sono già coperte degenerato tutte coperte ok va no tutte coperto sono in campo
Dove stanno questi sono coperte va be anni ecco vorrei essere io se devo dire le cose come stanno non è che e noi lo facciamo per che c'è una Regione una provincia che sono scoperti noi lo facciamo perché avrebbe udiamo e quindi lo sottoponiamo al congresso perché reputiamo che questi persone
Hanno Siss già hanno che ha bisogno del Baja ed Enzo infetta retrodatazione non so se sono nove sentenze non lo so io non è che Enrico Iori e noi ci diciamo siamo stati bravi e ci abbiamo azzeccato
Dato che siamo tra di noi credo che non ci siano ospiti ci sono nove sentenze qui c'è un terzo un giudice che dice e l'undici
Ci ha azzeccato quest'altri hanno sbagliato gola dove non è che quando abbiamo la controversa una controversia dobbiamo rimetterci a un a un terzo che il giudice
E il giudice dice che c'ha ragione
E il giudice ha detto che aveva ragione l'UNCI aveva ragione il suo presidente però questi non hanno insistito perché GIANOS alcuni che hanno insistito hanno convocato il comitato esecutivo hanno dei dei non come fate a dire cose non posso dire
E invece costoro non hanno insistito hanno detto abbiamo sbagliato tutti possono abbaiare
E rientriamo nell'organizzazione in termini servizio chiuso il problema quindi non è un ripescaggio per coprire aree geografiche sguarnite
è se lo vogliamo chiamare così un ripescaggio perché si è arrivati a una composizione cooperativa e obiettiva questo è il dato grazie re
Quindi qui c'è il problema delle deleghe
Ci vogliono vedere che per votare che se no non è regolare
Quindi c'è qualche d'un altro riceve la parola
E non siamo nell'impatto impasse
Manco la mia meritano presidente ecco
Va be'l'area di via voterete no trovare un presidente ci dovrebbe essere una corsia preferenziale e allora
Ovvio ovvero insomma
Allora occupiamo il tempo illustrando l'unica mozione che non possiamo illustrare per adesso è quella programmatica
Quindi potremo illustrare
No qui restano l'abbiamo già non abbiamo visto una mozione non possiamo allora potremo intanto per occupare utilmente il tempo dal momento che non ci sono interventi dei delegati e di questo mi dispiace perché noi dovremmo fare un dibattito molto molto approfondito e
Signori siamo domani vengono credo viceministro due sottosegretari speriamo di essere qui perché radiante se se ne va mentre vengono tutti questi esponenti del Governo
Ebbene qualche esponente sindacale non so che diciamo qui cerchiamo di esserci domani mattina
Perché doveva se no gli facciamo trovare la sala vuota perché non è
Allora la terza mozione che io vi illustro
E relativa al fatto che alcune
Federazioni territoriali
E alcune associazioni di settore purtroppo non hanno potuto esprimere
Le rappresentanze in consiglio generale
Chi sono costoro sono quelle Federazioni ove
Non è stato celebrato il congresso cioè praticamente il Regolamento diceva le federazioni che possono esprimere delegati sono quelle che hanno legare in regola per abbiamo federazioni che dieci anni che non non rinnovano le cariche e non possono fai prego ingresso solo prevedere gradi
Dovevano prima a regolarizzare le proprie cariche e poi eleggere i delegati qui dice abbiamo casi di questo tipo ovvero addirittura in qualche regione abbiamo Thibaut la Val d'Aosta o Thibaut la Basilicata
Ambedue non hanno fatto il congresso
Poi abbiamo alta e così la Toscana
Che è una gran grande regione come la via dove noi siamo cresciuti molto ma non hanno fatto il Congresso Dante da tanto tempo quindi non hanno negare che regola
Quindi oppure laddove parliamo di associazione di settore chiesti sono associazioni commissariate
Tipo lance a
Le quindi le cooperative edilizie o Thibaut Lancôme horror
Leggo elezione di lavoro cioè
In questo caso i rispettivi consigli generali come spiegavo sì prima nell'ambito del congresso avrebbero dovuto nominare il proprio rappresentante del consiglio generale
Ma essendo commissariate non esiste consiglio genera e quindi rappresentante
Dell'associazione di settore non è stato
Allora c'è una mozione che io posso anche leggervi se volete ma ce l'avete in cartellina
Che dice che qualora le federazioni non rappresentate
E quindi abbiamo detto quali sono
E Celli Brini i propri congressi quindi si mettono in regola
E e recupera inno il tempo perduto e quindi abbiano una diligenza legittimata a governare la federazione a solo dopo possono nominare Euro rappresentate in Consiglio regionale
Le associazioni di settore una volta che hanno celebrato i loro congressi eletto i consigli nazionali possono anche loro nominò nominare il loro rappresentante nel consiglio generale De Lucia
Quindi questa mozione serve
A quelle Federazioni per mettersi in regola e nominare il loro rappresentante a quell'associazione di settore che come dicevo prima non avendo i consigli nazionali perché commissariate debbono fare il congresso nominare il Consiglio nazionale e in quella sede nominare il loro rappresentante nel consiglio generale luci questa alla terza mozione
Ora io però vorrei non andare avanti così perché cioè
Vorrei chiedere ecco per esempio su questa terza mozione ci sono interventi
Ci sono no perché qui i delegati sono centocinquantatré io ne vedo una cinquantina qua dentro sessanta do
E quindi
Dovremmo voi votare qua e cioè nella gente dentro per votare o ancora stanno la commissione verifica poteri
Allora l'avanzo con l'emozione allora su questa terza mozione
Che dà la possibilità alle federazioni i nomi una volta regolarizzate di nominare loro consigliere nel consiglio generale l'undici e le associazioni una volta fatti i rispettivi congressi nominati i rispettivi consigli possano nominare c'è qualcuno che vuole intervenire le ritenete giuste
O o non lo ritenete giusto e non lo so ditemi voi qualcuno ritiene gli alimenti
Allora a ero io
No no tutto è tutto da ma momento chi è che nomina il consigliere in rappresentanza della Regione e la federazione regionale
Non è la federazione provinciale
Non ci riguarda per adesso
Quindi se non ci sono
Passiamo invece alla mozione sui contributi che è molto più complessa e io prego con la segretariato vice segretario al congresso di dar lettura perché bisogna leggerla questo
E c'ero io la data di
Io tante
C'è una
Il sesto congresso nazionale dell'UNCI Unione nazionale cooperative italiane riunito a Roma
L'uno e il due dicembre due mila quattro dopo ampio e approfondito dibattito sul percorso di questa sul percorso di crescita graduale ed incisivo maturato dall'associazione
Prende atto che l'UNCI Unione nazionale cooperative italiana è giunta ad essere considerata oggi la terza centrale riconosciuta in Italia
L'unione ha nel corso degli anni promosso e difeso a tutti i livelli istituzionali il sistema cooperativo alla luce sia delle potenzialità economiche sia dei compiti sociali che adesso fanno riferimento lo sviluppo della base associativa anche l'UNCI ha dimostrato di saper realizzare
Costituisce motivo basilare per dare all'organizzazioni più efficienti strumenti affinché essa nel prossimo quadriennio possano continuare a competere in termini quantitativi e qualitativi per l'acquisizione di una posizione di sempre maggior peso e prestigio all'interno del movimento cooperativo
La politica contributiva dell'UNCI si basa sul principio cardine secondo cui l'autonomia economica è sinonimo di autonomia politica cioè questo questo
Premesso quanto evidenziato la mozione sulla politica contributiva dell'UNCI vuole evidenziare seguenti aspetti
Le società cooperative e gli altri enti aderenti all'un ci sono tenuti a norma dell'articolo cinque ultimo comma dello Statuto dell'Unione al versamento dei contributi associativi
Le quote associative sono uniche e vengono ripartite tra il livello nazionale dell'Unione delle federazioni regionali provinciali e comprensoriali sulla base delle decisioni assunte dal consiglio generale
La riscossione delle predette quote effettuata dall'UNCI nazionale il consiglio generale può comunque in via facoltativa attribuire ad alcune federazioni territoriali la delega per la riscossione della contribuzione associativa
Le federazioni territoriali devono garantire la corretta contribuzioni da parte delle cooperative ed enti aderenti
Le associazioni nazionali di settore sono finanziati con una quota parte percentuale dell'ammontare complessivo dei contributi associativi ordinari straordinarie di servizio
Versati dalle cooperative dagli enti aderenti per ciascuna tipologia settoriale
La determinazione della quantità e del valore delle quote associative effettuata in modo tale da ottenere le risorse economiche necessarie a supportare la realizzazione delle strategie dei programmi dell'associazione la fruizione dei servizi offerti dall'UNCI è riservata solo alle cooperative agli enti associati in regola con il versamento dei contributi previsti a norma dell'articolo ventiquattro dello Statuto dell'Unione
La contribuzione associativa è articolata come segue
Contributi associativi ordinari dalle quote sono finalizzate a garantire il funzionamento delle strutture nazionali e territoriali dell'UNCI e all'attuazione dei relativi programmi
Contributi associativi per servizi tali quote sono correlati ad una specifica attività di assistenza assistenza in occasione della riforma del diritto societario assistenza sindacale
Attività di rilascio di certificazioni secondo le previsioni di legge eccetera
Contributi associativi straordinari tra le quote sono calcolati in misura percentuale sulle provvidenze pubbliche previste dalla normativa nazionale e comunitaria ottenute dalle società cooperative dai consorzi e dagli altri enti aderenti
Tale contributo è destinato al potenziamento e all'ampliamento dei servizi a livello nazionale ed internazionale
La contribuzione revisionale tali quote il cui versamento risulta essere obbligatorio ai sensi del decreto legislativo duecentoventi del due mila due sono destinate esclusivamente al potenziamento dell'attività di vigilanza dell'UNCI e all'aggiornamento professionale dei revisori
Il Consiglio generale potrà determinare per le cooperative non gli aderenti della giusto dovrebbero
Siamo sicuri che questa giusta
No perché c'era anche alle spese generali naturale
Ci sono ci sono ci sono
Ho non ho seguito bene io funzionato no quel i contributi visione
Tali quote il cui versamento risulta essere obbligatorio ai sensi del decreto legislativo due venti del due mila due sono destinate esclusivamente al potenziamento dell'attività di vigilanza dell'Uncem l'aggiornamento professionale dei revisori
Il Consiglio generale potrà determinare per le cooperative nuovi aderenti il versamento all'atto della notifica di avvenuta ammissione di un contributo di iscrizione
I contributi provenienti dallo Stato e dagli enti pubblici devono essere impiegati direttamente unicamente per le finalità dall'istituto previste dalle istituzioni erogati
Mi pare che non c'è manca una parte perché qual è questo del del contributiva ce manca una parte perché se noi mettiamo così siamo bloccando i boy
Però non so perché è venuta fuori questa perché era stata mandata a destra
Che vorrei
Sul secondo
Colazione
Non lo so qui c'è qualcosa che non va sulla mozione
Nessuna droga Rommel nel Banato invece non so che sia successo
Perché non era così la mozione
Non ci sono riforme che scappa da fuori questo ricorso
No mai questa probabilmente una copia della mozione contributiva vecchia maniera diversamente
Tutti poetessa cedente seppur
Si riferisce proprio deduzioni
Esatto era stata modificata
L'articolo che ecco ovvero per colmare alla frustrazione
Costruzione questo seminario sulle straordinarie no dov'era continue revisione
I costi indotti doveva eccolo quei costi indotti per la direzione del coordinamento del servizio eccola qua
E qui non c'è
L'emissione
Ecco la fai la la la la corsa
Tali vuoto il due per cento del totale subito ai sensi del decreto del due quindi sono destinati esclusivamente al potenziamento l'attività eh no revisione infine si stabilisce
Ricordi presso l'istituto sotto
Cura e conduce la conduzione revisione la questo è quello che alletta è diverso e scusate
La mozione che è stata letta per far capire dice tali quote cioè quelle della revisione il cui versamento detto essere obbligatorio ai sensi del decreto legislativo due venti sono state destinate esclusivamente sono state destinate saranno destinati espressamente al potenziamento dell'attività di vigilanza e all'aggiornamento professionale del suo invece deve il signore e dai costi indotti dalla direzione del Corriere del servizio germanica Senna noi possiamo spende i soldi solo per i revisori scusate
E non c'è stato ma e allora vedo però ragazzi qui se non se ne accorge il presidente vogliamo le mozioni che io dopo media io so fare vero quando il congresso ha votato una cosa io la faccio rispettare
E non facciamo le solite storie perché cioè non lo so corregge della perché la mozione che è stata votata varata dal consiglio presidenza è questa non quella come è scappata fuori
Non ho capito
Non è la stessa cosa perché qui si Terna appagamento le ceneri fiori qui c'è
E dai costi indotti per la direzione ed il coordinamento del servizio
Ci manca tutta questa parte che Funari fondamentale al signor no noi con i contributi revisione possiamo solo pagare revisori e aggiornarli
Se invece mettiamo e dai costi indotti per la direzione del Colle mezzo il servizio possiamo pagare gli uffici e parliamo di via
Con questa mozione sembra io non so come si è creata questa dottrina me la dote di voi mica io
Chi è che c'aveva la i documenti scusi telematica
Non chiami inizio
Sarà stata la confusione degli altri non dicono però sette diciamo una cosa e quello al congresso siamo d'accordo però tutto
Non so che c'è scritto riassuntivo e basta col mare possibili fino ad ingrandire ma c'è scritto che stanno musicisti l'ho visto io
Ecco sì sì ma pedigree giudizi Silvano utile cioè richiesta è successa in uso se lo richiedono l'avvocato Sammarco rapido operaio ed ecco ma chissà se non ce l'avevo io non si trova più perché lo facciano le MOT la mozione sbagliata
No non ce l'ha cioè non c'era
Allora insomma questo share ovvero per le colmare pro sì sì c'era Sergio cioè anno fa lo stampato
La perché la qui bisogna allora spiegare come la mozione definitiva
Volevo solo
Bisogna spiegare al Congresso la mozione definitiva allora allora
No tuttavia leggiamo almeno la parte modifica allora
Allora la contribuzione associativa e articolata ovviamente in diverse
In diverse tipologie
Una e data dei contributi associativi ordinari
Io devo adesso sì ordinari sono finalizzati a garantire il funzionamento delle strutture nazionali e territoriali dell'undici rotazione dei relativi programmi
E questo mi pare chiaro no i contributi associativi ordinari sono destinati al funzionamento generale della struttura
Poi abbiamo i contributi associativi per servizi
Queste sono specifiche di taluni servizi e quindi sono correlate ad una specifica attività di assistenza
Assistenza in occasione della riforma di rito societario per l'assistenza sindacale per il rilascio di certificazioni secondo le previsioni di legge noi abbiamo l'obbligo
Una cooperativa che si rivolge all'UNCI e si fa rifare tutto lo Statuto in relazione alle nuove norme sul diritto societario deve pagare un servizio perché non è una funzione di rappresentanza assistenza generica c'è una prestazione specifici chi adotta i contratti undici
E quindi contratti UNCI prevedono le commissioni dirimenti tra lavoratore e impresa prevedo hanno i contratti individuali Preve cioè deve pagare una quota su i contratti ecco questi sono i servizi
E così via sente e così via ovviamente se c'è la richiesta di rilascio di certificazioni ad hoc per l'attività svolta dalla cooperativa che vengono certificate o dal servizio
Centrale revisionale o dal servizio centrale dell'UCI evidentemente anche queste sono le attività che richiedono uno specifico
Poi abbiamo i contributi associativi straordinari
Questi sono calcolati in misura percentuale sulle provvidenze pubbliche prevista dalla normativa nazionale e comunitaria ottenuta dalla società cooperative dai consorzi dagli altri enti aderenti
Tale contributo e destinato al potenziamento all'ampliamento dei servizi a livello nazionale e internazionale
Cosa vuol dire
Nel momento in cui una cooperativa un consorzio o un altro ente aderente richiede un attività di supporto da parte del della sede nazionale
Dice fisica azione della sede nazionale di assistenza nazionale per la presentazione di documenti per la prestazione di richieste o comunque l'inserimento in liste di gradimento per quanto riguarda determinati tipi di attività soggette a finanziamento
Sia dalla normativa nazionale e comunitaria
è chiaro che questa attività richiede l'organizzazione del servizio
Questa relazione servizio e quindi
La destinataria organizzazione del servizio destinataria di questo contributo che è destinato sia al potenziamento all'avviamento di servizi a livello nazionale internazionale
Poi c'è il momento abbiamo attività di tipo nazionale però non è escluso che con l'avviamento è stata a livello delle della cooperazione a livello europeo e anche confronto di parità sul Mondiale soprattutto per la collaborazione
Per quanto riguarda faccio un esempio così potrebbe essere organizzazione di un centro di formazione in un Paese terzo mondiale per poi garantire una presenza qualificata sull'altro territorio e mirata ecco tutto questo richiede un tipo di organizzazione che ha un costo questo costo è oggetto di contribuzione associativa straordinaria
Tali quote
Ecco la pozione la contribuzione revisionale perché il titolo è sotto quindi anche questo la contribuzione revisionale le quote della potevo se vuole migliorare voi sapete vengono fissate con un decreto del ministero
A febbraio di ogni biennio
Di norma
Sentita la Commissione centrale
E sono obbligatorie sia per le cooperative attualmente associate le organizzazioni
Riconosciute nostra citazioni rappresentanza e tutela riconosciute sia per quanto riguarda le coliti prative cosiddette libere è identico
E adesso risulta sulla scorta delle creato legislativo due venti due mila due ed erano quelle vecchie contribuzione prevista del mille quattrocento e cinquantasette del quarantasette
Sono destinate esclusivamente queste quote
Al potenziamento dell'attività di vigilanza dell'undici all'aggiornamento professionale dei revisori
E qui era il punto che io ricordavo benissimo è stato inserito perché voi capite sì non è sufficiente potenziare l'attività di vigilanza non è sufficiente aggiornare possono i televisori cosa vuol dire potenziare l'attività di vigilanza vuol dire
Incaricare il più revisori quindi formare più revisori quindi aggiornare professionalmente i revisori ma anche ovviamente ai costi indotti per la direzione e il coordinamento di tale servizio perché non è sufficiente quindi averi revisori Origene anche coordinare l'indirizzo di dare incarichi farlo notifiche spedire quest'anno cioè specie di organizzazione di ufficio di telefono di segreteria
Postali telefoniche
Naturalmente tutte queste sono finalizzate e non possono essere che utilizzate a questo scopo esclusivamente destinate al potenziamento dell'attività di vigilanza dell'non sia l'aggiornamento professionale dei revisori e ai costi indotti per direzione coordinamento dei servizi
Il Consiglio generale potrà determinare per le cooperative nove venti il versamento all'atto della notifica divenuta ammissione un contributo d'iscrizione
I contributi proveniente dallo Stato dagli Enti pubblici devono essere impiegati direttamente e unicamente per le finalità previste dall'istituzione eroganti cioè non possiamo utilizzare particolari Fini per i quali sono destinate o per altri DiVersi
Dei finanziamenti che mise sono estremamente rigorosamente finalizzati a quello cui per cui sono stati richiesti sono obbligati
Mirati al concerto mirati mi aiuta Manes sono mirati
Non so se sta mozione è stata distribuita o se viene distribuita l'unico punto che mancava giustamente produssero il presidente perché era era una carenza evidentemente nella battuta questa parte io ricordo è stata aggiunta la battuta poi sfuggita rimasta com'era prima
Nella prima stesura una prima correzione insomma
Ci sono domande su questa
Su questa parte che
è sempre cioè io vorrei spendere due parole su questo è chiaro che l'organizzazione che vuole dignitosamente ritenesse autonoma non avere quindi
Particolari forze speciali da riferire e non può andare a chiedere in giro la carità quello che spetta deve riceverlo però
Prima di tutto deve essere in grado di autofinanziarsi per quanto riguarda le proprie attività soprattutto quelle che richiede un minimo di impegno da parte delle realtà territoriali e che sono poi oggetto di ritorno anche abbondantemente diciamo così produttivo sotto forma di interventi informativi di carattere sindacale e anche di possibilità nei confronti della sede centrale di lavorare con gruppi di lavoro che mettono cita un esempio lo statuto nuovo che mettono in piedi delle
Offerte disservizio interessanti e importanti e soprattutto competenti perché perché io ho visto in periferia delle situazioni e per quanto riguarda gli statuti che sono estremamente terrificanti
Crea così chiaro
Io non dico che lo Statuto nostro che è omologato possa essere preso e applicato così però certamente se viene poi sulla base della valutazione della sera realtà cooperativa cui deve attagliarsi perfettamente
Viene adattato a questa realtà e il più idoneo non solo ma contiene le opzioni
Per esempio che possono essere alternative e che non costringono quindi la cooperativa nel momento in cui voglia cambiare una sua tipologia applicativa di modifica dello statuto
Faccio l'esempio della possibilità di previsione della spada S.r.l. faccio l'esempio la possibilità di opzione tra l'amministratore unico e così l'amministrazione io potrei fare altri esempi ma comunque mi interessa chiarire che questa tipo di servizio non è nato così e nato da una volontà precisa della presidenza di dare questo tipo di organizzazione di servizio alle associate naturalmente ha un costo perché il personale deve
Vede se li studiarsi la cosa approfondirla
Prepara rivederla
Confrontarsi poi con le istituzioni esterne per vedere se ci sono delle cose che possono essere invece non accolte territorialmente perché guardate che io ho sentito anche ieri sera parlando con alcuni di voi
Delle differenze anche territoriali importanti tra la Sicilia che so la Sardegna
La Campania e il Veneto per esempio ecco qui voglio dire questo riscontro purtroppo sarà perché non abbiamo un meccanismo ancora collaudato non per colpa nostra solo ma comunque
Anche però tutto sommato non ne abbiamo avuto una verifica di riscontro e di ritorno a tre quarti di cooperative oggi credo che manchi ancora l'omologazione del nuovo Stato
E siamo a scadenze molto ravvicinate piccoli
Io penso che poi siano problemi e di tempi e i termini però speriamo che questo non comporti nessuna problematica abbiamo discusso non è la sede questa
Tanto che comunque anche se fatto nei termini è sempre una soluzione di tipo affrettato
E quindi quello che si fa senza riflettere su risultati potrebbe anche rivelarsi Primo di conseguenze però una cosa è certa non è mirato e nuovo offre quella copertura
Diciamo così anche di opportunità colte che invece una situazione studiata ristudiare da filtrata decantata potrebbe offrire cioè qui bisogna che la gente capisca che lo sforzo purtroppo siamo in tempi nei quali sono accavallate sentì situazioni stradina parlavamo da come sono e se entrare adesso a Sondrio mesi oltre che è ferma
E tutta quella volo saranno le tre quattro ma
Quindi praticamente dove lavoro più ombra d'osso suggestivamente suo intestazioni di controllo della realtà cooperativa di periferia che evidentemente andranno poi a ad accavallarsi a sovrapporsi anche alla istituzione dell'albo che ancora è relativamente in alto mare
Abbiamo avuto largo la loro camere per quanto riguarda la gestione periferica ma per quanto riguarda quella centrale noi non sappiamo ancora esattamente come funzionerà il Meccano
Allora su queste emozioni io
Continuamente Diedo c'è stato al COMU Ciolini richiesto chiarimenti ci sono altri chiarimenti non sono chiare c'è qualche domanda Buccioli e andavo allora tutto
No no a me non mi sta bene però perché noi
Mi sta bene però non vorrei che le delibere del Congresso fossero quanto più come posso dire comprese
No sono chiarissime però sa poi c'è sempre quello che dice io boh non lo so davvero
Che abita a prendere la parola c'aveva che cosa dice
Allora io
Fermo restando che
Queste norme condivido tutto avendo fatto parte dell'esecutivo precedente Wenzel 'sta roba decisa discussa oggi aggiornata ai no alla alla luce del cui di questo congresso
Dunque io mi interesso principalmente le abitazione abbiamo anche dei servizi Acea però una timida principale
è l'abitazione Buccioli notando beh se allora questo è un intervento a me sta bene all'intervento a un e non è una donna domanda questa non è una domanda che è una proposta che fanno l'amore verso la presidenza ceca ove
Che cosa intendo dire non interesso di abitazione abbiamo le cooperative d'abitazione
Che molte
Hanno tenuto i contributi hanno tenuto le aree dai Comuni stanno lavorando o hanno lavorato hanno fatto realizzato comunque un programma
Quindi chiede di contributo di
Associazione contributo associativo
Non parlo della revisione obbligatoria quindi se non la fa lungi da farebbe ministero
E quindi non è gravoso
In modo insopportabile da parte della compagine sociale
Per quelle cooperative che stanno realizzando un programma quando meno stanno realizzando il proprio sogno cioè l'abitazione
E parlando di prima di prima casa quindi era un sogno che realizza
Però voi abbiamo un gran numero di cooperativa non delle regole d'Italia sono centoventi mila e passa alle centrali ad né aderiscono solo venti mila
Sanno che c'è noi abbiamo una miriade di cooperative in giro soprattutto di abitazione
E anche di produzione del lavoro
Voglio continuare sull'abitazione che sono lì costituite magari sono i dieci anni quindici anni e sono costituite non sono mai riuscite la direzione a dare alla vede il punteggio
Sui bandi che vengono coi fatte dalle regioni perché cosa dallo Stato ad avere punteggio per poter realizzare voi il programma
Ora queste cooperative hanno
La contabilità che la debbono comunque mantenere
La Camera di commercio la marciare prima adesso ci sarà nuovo albo anzi voi
Speriamo che la nostra la nostra presidenza
Sappia darci per lo meno a me lumi
Sull'atteggiamento delle camere di commercio perché sta scadendo fra un mese i termini
Per l'iscrizione a questo albo le camere di commercio non sono attrezzati non hanno ancora lo strumento dove far confluire questa questa trasmissione telematica dei dati
Ma torno alla cooperativa quindi queste cooperative che già sopportano tutta una serie di costi perché la sola tenuta della contabilità un commercialista
Non parlo del gamme chavista di grido parlo di un commercialista normale
Cinque sei settecento mila lire al mese delle vecchie lire sere fa dare più assorbe a mettiamoci sopra le le varie registrazioni c'era e c'è la spendo una cifra che
Abbastanza rilevante
La cooperativa che questo tipo di cooperativa aderente all'undici
Che ha superato i dieci anni di dalla propria costituzione
Paga un contributo che si si aggira intorno
Ai due milioni e trecento mila lire annue
Cioè mille centottantasei virgola quarantatré euro
Annoni
Questa Spesal io sto questa tesi l'ho sostenuta anche in precedenza
A me pare che dovremmo in qualche modo di vedere questa questa cosa per l'epoca degli operandi sta parlando e il fatto che abbiano coste abbiano compiuto dieci anni un giorno per cui dalla quota minima passano a questa dà a quest'altra all'eccessiva quota francamente mette le cooperative di fronte a una riflessione se aderire se restare oppure no nell'ambito dell'undici
Perché soprattutto viene fatta questa riflessione da molti da molti per essa
No no o visto che insieme degna di di fame di la mia qua voi al consiglio generale ci ripeteremo
Tu che parli perché medico e di qualche congegni Andrea dietro qualche cosa di abbi pazienza dovremo pure di parla domani vengono i sottosegretari finanza corregge
Allora
Questo dato è vero quello che suggerisce dunque il problema del consiglio generale però io credo che il congresso su queste cose debba Mambo degli pressione perché a seicento mila cooperative che vanno in giro
è una stragrande maggioranza saranno comunque saranno composte seicento mila da questi soggetti se vogliamo far sì di portarseli nelle centrali
Perché voi mi pare che il ministero se ne sta pure disfacendo che in qualche maniera avessero rimangono allo stato brado qualora Nora derive a qualche centrale dobbiamo pure convincere un qualche cosa
Perché arance è commissariata e non mi risulta che sia mai intervenuta
Né a livello nazionale quando si preparano i bandi quando corpo e lo stato deciderà che cosa le Regione paese vengono fatti Banti
E quindi non mi risulta che intervenga in questo senso è quanto meno non è la lega la nostra che sia caparra un monte di denaro tale che puoi far finanziare le proprie cooperativa
Non siamo liberi indipendenti
Non siamo legati ai partiti però non lo teniamo assolutamente niente
Perché le cooperative che partecipano ai bandi Ocean nel punteggio
Ora non entrano
O ci hanno il punteggio oppure non entrano e quasi sempre questi bandi sono cuciti addosso alla lega a gonfie
A qualche organizzazione grossa
De Roma ce ne siamo pochi comunque i giornali leggiamo in tutta Italia oppure a qualche organizzazione Grottarossa che poteva essere coppe Casa Lazio che
Ha combinato quel casino che tutti avremmo letti qualche giorno fa qualche un mese fa
In ordine a questa grossa truffa che c'è stata cooperative a Roma
Quindi e concludo qui egli pregando di nuovo la presidenza rivediamo un po'questa questa
Aliquota associativa che noi facciamo pagare a quel tipo di cooperative perché io sono convinto
Che così facendo noi potremmo acquisire un gran numero di cooperative di queste che stanno sparse in giro poi ovviamente e la bravura sta
Ai dirigenti dell'undici ai dirigenti delle sedi periferiche
A dirigenti delle sedi territoriali a fare in modo di farle finanziare di fargli realizzare programmi debba vaste case cervo diventa bravo Ezio erogare certo non possiamo dava esito a Bisanzio orale che ci assiste ci guidi in questo poi dipenderà
Ovviamente da da da tutto quella che è l'organizzazione periferica e quindi riuscirà a tenere il più possibile
Ecco io duri pregare rimediamo lampo questa cosa perché effettivamente è troppo tra l'uno e l'altro
Perché la prima cosa dice ma che messa da Luciano M. dice Medea mila sta contribuzione però le facce avete
Ho un contributo per cui tu realizzi due i tuoi nove alloggi sta parlando di cooperative che abbiano migliaia di Albisola i tuoi nove alloggi questo non lo può fare luce non lo fa lanci al mondo non no non è
E in non si Carla in questa realtà qui
Quindi credo che con l'avvio del prossimo quadriennio alcune cose nell'ambito abitazione dovremmo rivedere
E dovremmo rivedere perché così come stanno credo che pescherie mo'poco grazie
Cioè nel Setti questa cioè noi qui come posso dire
Facciamo la cornice
E
Denotiamo un po'il quadro poi questo quadro dovrebbe essere definito per varie
Per vari motivi per vari motivi dal consiglio generale non è che il congresso dice le quote associative sono queste perché è ovvio che regola socio direi che possiamo stabilire non solo nel due mila e quattro non possono essere quelle del due mila otto tutti dove ambiscono perché
Ora quindi diciamo che il congresso disegna la politica contributiva generale e il Consiglio il nuovo consiglio generale invece la cava nella realtà quindi non è che non avesse ragione Bocciolini aveva ragione Bocciolini però aveva ragione anche con orgoglio cioè sono due momenti
Il congresso te dice la Bolivia contributiva deve essere come sta scritto nel documento il consiglio generale ci mette un po'i numeri
E questo è un po'il dico ora io dico perché è successo questo lo spiego subito
Perché ad esempio era capitato che in un congresso dico anche quello qual era il congresso di Messina
Noi avremmo fatto un congresso in una delle federazioni più grandi dell'UNCI con la maggioranza di cooperative edilizie che risultavano tutte
O quasi tutte con un contributo dei centocinquanta mila lire perché inattive
Però erano tutte le cooperative che avevano quindici anni trenta cioè
Quindi sì
Verificava una situazione in cui cooperative edilizie
Che
Pur esistendo da vent'anni trent'anni con una contributo non mi ricordo se la centocinquanta mila lire avrebbero determinato
Le linee la rappresentanza di una grande federazione provinciale come quella messi e pare giusto centra ma come degli operative tuttora al lavoro le come dire sociale
E c'è che ogni giorno fanno quel mestiere no parliamoci chiaro
E invece regole di edilizia che si d'accordo non non non è che io voglio discriminare però inattive che paga centocinquanta reale a allora fu introdotta questa norma per dire beh volete partecipare
Veramente date un contributo all'UNCI alla Federazione che sia un contributo non da cooperative morte ma da cooperative vive
E lui si è innescata questo meccanismo e cioè ora questo meccanismo è giusto e ingiusto
Ma quella era la politica del passato probabilmente che è stata fatta sulla base di un'emergenza è un'evenienza Fiori reputo che era una scelta che anche discutibile se vogliamo
Nella fattispecie non era molto discutibile ma siccome poi l'UNCI non è che può fa una scelta a Messina io fa paga centocinquanta mila lire
Ovvero un milione come ha detto Buccioli due milioni e rotti poi arriva a Roma dice no a Roma gli facciamo fare lungi deve avere un minimo di uniformità su tutti i livelli attive di non è un'organizzazione nazionale non è un movimento vorrà dire probabilmente questo evento
Ha scatenato la caduta delle situazioni che non erano perfettamente corrette o comunque non erano
Come posso dire coerenti ecco
Il nuovo consiglio generale a un certo punto prenderà in esame
Questo aspetto cercherà di trovare le soluzioni più giuste
Purtroppo le risorse si fanno a chi le fa può farle anche non benissimo
Forse questa non è una delle cose che è uscita benissimo per le le le ragioni che ho scelto a Boccioni o quindi a questo punto non c'abbiamo una serie di adempimenti da da portare avanti perché qui c'è da fare le riunioni dei delegati regionali che devono leggere come voi sapete dall'ordine del giorno e dal e dalla invito dobbiamo procedere con le emozioni ora le mozioni sono state illustrate
C'è chi vuole intervenire su quelle mozioni io le ricordo quelle relative
Alla possibilità di cooptazione ai consiglieri delle federazioni regionali o non hanno voluto fare quella di cooptazione i nomina dei consiglieri delle associazioni nazionali che l'hanno voluto fare quella relativa alla alla questione contributiva che adesso abbiamo discusso
Quella di pur la della possibilità della cooptazione dei sei membri da parte del Consiglio generale lo spiegava io aggiungerei anche quella sul collegio sindacale
Cioè sul collegio sindacale noi proponiamo che i sindaci abbia una remunerazione annua
L'indennità non so come lavori degli al compenso per il presidente di tre mila e cinquecento euro
E anni
Per i sindaci
Due mila e cinquecento euro effettivi ovviamente i supplenti quando subentra ecco questa è un'ulteriore allora questa non è che ce la spiega la molto noi abbiamo un collegio sindacale che
Controlla i conti bilanci dell'UNCI e
Si deve riunire col nuovo col vecchio Statuto si unì a ogni tre mesi con loro se verrà approvato ogni sei deve verificare i bilanci eccetera noi riteniamo che questo compenso di tre mila e cinque Presidente due mila e cinque ai sindaci
Sia un compenso equo ovviamente
Quindi ecco questa è un'altra mozione che aggiungo alle precedenti quattro o cinque che abbiamo già illustrato
Cinque
No no quella contributiva tutti ce ne sono tre già che sono state illustrate d'azione più quella contributiva osso no perché c'è
A quella sul il numero dei consiglieri queste cinque con questo quindi ecco chi è che chiede la parola anche qui su questa ulteriore mozione per la remunerazione del collegio sindacale
Nessuno
Qui non c'è nessuna parolaio metti in votazione emozione
Ma sentite male ed era invece la vede regolarizzate
Non tutti
Quanti ce ne manca
Su tale bene quindi su centocinquantatré ed eleganti centotrentatré l'hanno regolarizzato e quindi non è che possiamo costringere delegati
Allora a questo punto procediamo con ordine ecco procediamo dall'ultima la mozione che assegna la remunerazione a sindaci come è stato detto chi è d'accordo alzi la delega
Lei ed è lei che bisogna alzare
Allora Commissione elettorale c'è
Presiede la commissione elettorale
Chi è il presidente la commissione elettorale
Punto i guardiani quale viene verificare dove i certificati che avevo da dire meglio regolare ecco conico nei tuoi colleghi della Commissione elettorale
Devi verificare allora chi è d'accordo alzi la mano per la mozione colei sindacale
Chi non è d'accordo
Chi si astiene
Allora la mozione sulla remunerazione al collegio sindacale approvato all'unanimità
Mozione per l'elezione membri consiglio generale
Come abbiamo proposto i consiglieri da eleggere direttamente sono quaranta quelli da cooptare da parte del Consiglio generale per le ragioni del Veneto sono sei
Quindi ci sono due mozioni
Possiamo e farle tutte e due insieme perché sostanzialmente dicono le stesse cose chi è d'accordo sul numero di quaranta più sei da cooptato nel consiglio generale al sia la delega
Chi non è d'accordo aggiunge Reja scusate tu non ce l'ha avere inizieranno me l'Alzano va in mezzo perché non l'ho ritirata io lambiti da Avatar non ha
Chi non è d'accordo su questa mozione
Chi si astiene anche queste mozioni sul numero di quaranta del sei da cooptare
All'unanimità
Allora poi c'è la mozione relativa
Alla possibilità delle federazioni territoriali e dai delle associazioni nazionali
Una volta che hanno celebrato i rispettivi congressi di poter nominare un rappresentante ciascuno ovviamente nel nuovo consiglio generale
Questa è la la quarta mozione se non vado errato chi è d'accordo alzi la Scheda la delega
Chi non è d'accordo
Chi si astiene
Anche perché è passata all'unanimità
Cioè la mozione già qui dibattuta e chiarita
E illustrata
Per quanto riguarda
Sì no falene contro
Bene questa stoffa ottenuto questo stavo bene mozione sui contributi
Ho anche su questa modesta novazione importante quindi vi prego di riflettere
La comici come è stata illustrata chi è d'accordo alzi la delega
Chi tu sempre di assieme che fai no io le chiedevo di Lecce ha tenuto duro ma viados è astenuto
Godard Walter
Esso voto a favore
Però vota a favore chi è contrario
Chi si astiene anche i contributi sono passati all'unanimità ora non c'abbiamo il problema
A parte la mozione programmatica che necessariamente l'approviamo domani perché va avanti la discussione
Quindi la Commissione la mozione programmatica potrebbe essere anche integrata e quindi non è giusto dare per scontato oggi quello che faremo domani perché quello che faremo domani non lo sappiamo
Nessuno e non lo sa
Questa la bellezza dell'uomo
Dobbiamo secondo me procedere in base all'ordine del giorno ora qui il problema qual è
Che c'abbiamo due incombenze però se voi mi date le liste io dirò che forse questa è un'incombenza le liste
C'abbiamo l'altra incombenza aveva la prima incombenza la basso come seconda dovremo riunirci attenzione
Per federazioni per regioni i rispettivi delegati dovrebbero nominare i rappresentanti nel consiglio generale
Che li rappresentano
No me le avevano date di sette caso al congresso di
Quindi
I presidenti delle federazioni regionali
Assistiti
Dai segretari dei nostri funzionari solerti funzionari
Dovrebbero riunire i propri delegati e fare il verbalino di elezione
Del rappresentante non so della Federazione Marche della Federazione Campania della Federazione Biamonte
Nella consiglio generale stessa cosa devono fare lettere associazioni di settore cioè las scatta il presidente Front Soudhi deve venire
I suoi consiglieri e dire chi è che ci rappresenta nel consiglio generale dell'UNCI
Così deve fare il presidente amico
Così deve fare il Presidente capitelli questo è uno dei aspettare un momento e finiamo o poi abbiamo ancora l'altra incombenza
L'incombenza di
Determinare il termine la presentazione di liste ora io vi dico le cose come stanno poi ognuno di voi può intervenire dei delegati e dire come vede la cosa
Ovviamente questo è un buon è un congresso unitario
Non ci sono grosse differenze anzi non c'è nessuna differenza le liste che sono state raccolte
Quella per il consiglio generale
Porta la firma di
Cento diciannove delegati
Quella per il collegio sindacale
Porta la firma dicendo dieci delegati
Quella per il collegio dei probiviri
Porta la firma di centootto delegati
Quella per il presidente dell'UNCI porta la firma di cento dodici delegati
Vogliamo procedere lo stesso a determinare l'orario della presentazione delle liste
Con voi ritenete che queste liste siano assorbenti
Noi possiamo anche dire rispettando il Regolamento che stabiliamo che ne so fino a domani mattina alle ore dieci la presentazione di liste
Però io
Non lo vogliamo far così
Verbale del tutto privo però insomma per regolarità vogliamo farlo
Allora stabiliamo qui c'è una proposta aveva che direbbe che le liste
No io ho fatto presente come stanno le cose che mica
Sì no ci vuole il venti per cento dei delegati
Beh va be la no centododici dei regali so centocinquantatré ci sono quarantuno delegati io hanno firmato
Scusi
Perché ribassi AOGR io avendo media tra mobili e vogliamo rimbalza
Ma va be io direi questo per regolarità
Noi fissiamo no perché bisogna che i nostri lavori come tutte le cose dell'Uncino spero anche del resto del movimento ed io spero detta
Siano corrette e trasparenti quindi noi non dobbiamo affrettare leggo
Io so che è perfettamente pleonastico perché ad esempio se prendiamo la lista dei consiglieri
E i consiglieri che hanno firmato la lista del consiglio generale sono quaranta
No i candidati e sono di tutte le regioni per cui si vede già
La volontà unitaria no se no qualche Regione ha detto non ce li metto i miei perché non ci sto o no è chiaro che io francamente io
Ci sono quindi qualche cosa come quarantuno i settantanove centodiciannove firma
Centodiciannove delegati
Però per regolarità per non dare adito a nessun tipo di eccedere io sono dell'avviso dell'amico adesso non ricordo e la Sardegna
Di determinare il termine presentazione di liste
A domani vediamo domani quando si vota quotazione dizionario arresto tredici io direi che potremmo stabilite alle ore dieci domani cioè c'è tempo fino a domani per presentare le liste alle ore dieci
Quindi chiaro va be dopo se firma un'altra lista vengono annullati era che
Allora è chiaro che non ci possono firmare il regolamento dice più di una lista De Rossi e il film si firmasse un'altra lista i quelli la la duplicazione viene annullata dice il Regolamento vendendo e prove
Però io sono del parere che dobbiamo dare tutte le possibilità possibili e immaginabili ed elegante quindi non restringere il dibattito non restringere
Le possibilità ma allargarle quindi cioè polvere che liste possono essere presentate entro le ore dieci domani mattina
Questa è la proposta che faccio se ci sono altre proposte fatele che vogliamo tutte le volte ci sono altre proposte prima
Ci sono altre persone Boleslav erano i colleghi luce mistica
Allora i delegati sono cento e cinquanta quattro pare cinquantatré ecco
La lista pre sottoscritta da centododici riporta quaranta nominativi europei quello che voglio dire mi hanno poi a figure sa se a ottobre alle comunque io l'ho l'ho l'ho ricordato soltanto perché sia chiaro insomma che d'accordo
Che nelle corse
Per la trasparenza aveva correttezza le cose che ho detto prima io ribadisco la necessità di fissare alle ore dieci di domani la possibilità la possibilità di presentare liste
Io ho aggiornato su come stanno le cose fino adesso quindi voi sia il edotti ridotto
Chi è d'accordo nel definire alle ore dieci e non Anica presentazione liste alza aderì
Sempre la commissione elettorale deve controllare
Chinò d'accordo
Chi non è d'accordo uno no
Chi non è d'accordo nessuno non è d'accordo tutti sono d'accordo chi si attiene
Nessuno s'è astenuto quindi il termine
Presentazione delle liste è stabilito al congresso alle ore dieci di Roma o io vi debbo dire che noi adesso possiamo senz'altro procedere alle riunioni che dicevo cioè i delegati delle singole regioni si uniscono e debbono assistiti da un funzionario luci fare un verbalino e credo sia stato già risposto
Ecco è quindi dico i gregari sorridi e a eletto il delegato delle Marche della Sardegna della Sicilia in nella persona del delegato XE e così i tre consigli nazionali
E con questo noi chiuderemmo la serata
Se non c'è nessuno che vuole intervenire ancora
O per
Dare un contributo al dibattito o per presentare mozioni
Debbo ricordare al Congresso che abbiamo le incombenza di modificare lo statuto e quindi discuterlo e
Firenze modifica dice tuorlo aureo e ora bisogna cui illustrarlo illustrare il motivo delle modifiche
Discuterlo e infine votarlo
Ecco
Quindi questa è un'incombenza che noi abbiamo ora domani mattina il problema qual è prima di scioglierci quindi ognuno a fare il suo riunione regionale o di associazione di settore
Domani mattina non c'abbiamo diversi mi dicono che c'abbiamo diversi ospiti due sottosegretari lei eccetera no qui io me raccomando cerchiamo almeno no non dico alle nove di star qui perché a che ora è previsto a c'è la messa che il non so servano dato il comunicato gli non la cioè al attuare il piano ma presso la cappella ecco qui è prevista sì è prevista la prosecuzione nove trenta ecco io vi prego domani mattina dato che non sarà moltissimi come oggi perché dice fanno un po'di truppe cammellate son venute oggi ma domani non ci saranno perché fra quindi di esserci tutti alle nove e trenta perché probabilmente dalle dieci arrivano i nostri ecco il lavoro che dobbiamo fare domani è a sentire questi nostri ospiti vi ci sarà un una replica da parte mia per rispondere soprattutto i delegati e poi dovremo contare oltre che esaminare lo statuto dovremo dare a questo punto le la mozione programmatica il nuovo Statuto e le nuove cariche ecco questo è il lavoro che ci aspetta io per questa giornata vi ringrazio tutti per il contributo per l'attenzione che arrivederci
Via a stasera a stasera attenzione stasera è molto importante
Perché sta se ma verrà presentato in anteprima ai soli delegati già soli annui come interno ma quindi all'esterno Lino dell'UNCI che doma anni che domani cioè domani oltre la bandiera dell'UNCI che vedete alle mie spalle le mie sinistra inizieremo dovremmo iniziare Collino dell'undici a dei
Essa scusa adesso de scusa pagano spostare riagguantare ha sempre l'Isotta esser erano viste ecco quindi doma
Anni se non avete niente in contrario dovremmo iniziare Collino denunci la seconda giornata di congresso grazie a tutti e aveva
La messa