"Radio Carcere" rubrica di informazione sulla realtà carceraria e sui diritti della persona detenuta (argomento della puntata: lettere dal carcere)

In nome del popolo italiano il tribunale
Per cinque codice di procedura penale sia in Italia l'appello di Palermo seconda sezione insomma
Dato il cinque aprile mille novecento
Buonasera e ben trovati l'ascolto di radio carcere da parte di Riccardo Arena lettere dal carcere lettere scritte da persone detenute nelle carceri italiane
Lettere che con una graphic grafia incerta e su fogli sgualciti
Però rappresentano bene cristallizzano fotografano bene quella che è l'illegalità presente oggi nelle carceri italiane
L'illegalità il non rispetto della legge la non applicazione della legge
Questo accade negli istituti dello Stato che si chiamano carceri
Luoghi dove primi fra tutti dovrebbe essere invece rispettata la legge la legge dovrebbe essere utilizzata come esempio
Invece in questi luoghi vige l'illegalità
Una illegalità che viste le circostanze visto proprio luogo ristretto senza uscita che il carcere
Illegalità dicevo che si traduce in semplice e spietata sofferenza dell'uomo
Voi che siete liberi esso magari saliti in macchina ascoltate con attenzione queste lettere e vi accorgerete che dietro certe affermazioni dietro certe descrizioni c'è il non rispetto della legge subito dopo c'è la sofferenza e la persona
Iniziamo dalla questo Giro d'Italia attraverso le lettere che ci scrivono le persone detenute nelle carceri italiane con la lettera di Rosario Rosario ci scrive dal padiglione Napoli del carcere Poggioreale di Napoli
Scrive Rosario il padiglione Napoli dove sono detenuto quindi il cacicco gioviale è un vero inferno noi detenuti qui siamo privati di tutto io non abbiamo nessun diritto
Le guardie ci trattano come animali e si ci sentono parlare un po'di più ossidi chiamiamo perché qualcuno sta male la prima risposta è fatta galera
Se si insiste allora ci porto di sotto ma non in infermeria ci fanno scendere solo per il gusto gli riempirci di schiaffi e di insulti
Per quanto riguarda il sovraffollamento scrive ancora Rosario dovete sapere che qui nel carcere Poggioreale siamo costretti a vivere in sette in otto persone in una cella che a malapena ne potrebbe contenere quattro
Qui è nel carcere di Poggioreale non c'è nulla gli educatori non ci sono il vitto fa schifo come queste mura in cui siamo rinchiusi
Le medicine non ci sono mai e per le nostre famiglie il giorno del colloquio e solo un giorno di carcere
Una persona che sconta una pena a Poggioreale o solo uscire peggiore di quando è entrato
Grazie Rosario per la tua letteratura testimonianza ci si è poi Bruno dalla sezione di alta sorveglianza del carcere di lanciano
La lettera di Bruno rappresenta bene il modo in cui le persone detenute anche se volenterosi di migliorare la propria vita non vengono però aiutate Bruno infatti da quando è in carcere si è iscritto all'università e di tutta risposta sentite come viene aiutato Gentile signor Riccardo durante la mia detenzione si riaccese in me la voglia di studiare e così mi sono iscritta folte giurisprudenza di Napoli nella sede distaccata di Santa Maria Capua Vetere
Non le dico quello che sto passando qui in carcere da quando mi sono iscritto all'università
Quindi il Cascilla diciamo a partire dagli assistenti sociali fino ad arrivare educatori se ne fregano dei miei studi ho anche fatto richiesta alla direzione di poter accedere alla biblioteca del carcere ma ancora non mi hanno risposto
Ma il massimo lo ha raggiunto il DAP stesso scrive infatti Bruno pensi che il sedici settembre dovrò essere trasferita a Napoli perché ci sarà l'udienza di appello del mio processo
Visto che ho necessità di conferire con la segreteria dell'università di Santa Maria Capua Vetere ho pensato che l'occasione fosse giusta per chiedere al DAP di essere detenuto nel carcere Santa Maria Capua Vetere
Ma di tutte risposte il DAP ha rigettato la mia richiesta dicendomi che quel carcere sovraffollato
Ma allora chiede Bruno come posso fare io proseguì l'università e poi i signori del DAP si sono dimenticati l'articolo ventisette della Costituzione
Bruno e perfettamente ragione e tra l'altro se Santa Maria Capua Vetere come carcere sovraffollato ci dovrebbero dire quale altro carcere in campagna non soffre di questo problema del sovraffollamento
Poi si stima un gruppo di persone detenute del carcere Secondigliano
Sempre vicino Napoli carissimo amico Riccardo ti scriviamo per informarti che anche nel calcio e Secondigliano abbiamo aderito a gennaio sciopero della fame indetta dai radicali per il ventidue agosto
Per il resto devi sapere che noi detenuti del carcere Secondigliano siamo sempre più soli e qui la situazione è tragica
Oltre al sovraffollamento alla mancanza di cure mediche subiamo l'illecito comportamento della magistratura di sorveglianza che non concede quasi mai i benefici previsti dalla legge
Accade sempre che un detenuto devi aspettare sei otto mesi per vedersi fissato un'udienza e dopo ricevere un rigetto con una motivazione che a loro volta arriva dopo tre
Quattro mesi è questa giustizia firmato anche questa rete anche prima da Ciro c'è Nicola Cosimo Sasa e Checco
Ecco bene fanno queste persone detenute del carcere Secondigliano a sottolineare la lentezza della magistratura di sorveglianza lo ricordiamo per chi non lo sapesse la Magistrelli sorveglianza
E quell'organo della magistratura che deve decidere sui permessi premio per le persone detenute ovvero sulle cosiddette misure alternative al carcere
Sono in una serie di benefici che le persone detenute dopo aver scontato una determinata piena possono ottenere ecco queste persone di detenuti Secondigliano ci dicono che per avere soltanto fissata l'udienza
Per ottenere uno di questi benefici bisogna aspettare sei otto mesi ecco nel livello carceri Tura sappiamo
Di storie non sono poche di persone detenute che hanno avuto fissata l'udienza dinanzi al Tribeca sorveglianza addirittura una volta che hanno finto di scontare la pena ecco questo è il livello del cattivo funzionamento del della magistrati sorveglianza in Italia poi ci scrive Carlos dal carcere di Monza Carlos ci dà una notizia che sa dell'incredibile una notizia che tra l'altro riguarda non tanto la sezione maschile dove Carlos rinchiuso male sezione femminile del carcere di Monza sentite cosa ci dice
Caro radio carcere vi scrivo dalla quinta sezione di alta sorveglianza del carcere di Monza uno degli aspetti che rendono inumana detenzione nel carcere di Monza è la totale mancanza di cure mediche
Vi faccio solo un esempio nella sezione femminile del carcere di Monza non c'è il ginecologo
E lì vi sono ben tre donne detenute che sono incinta e che avrebbero bisogno di visite periodiche
In altri termini Carlos ci sta dicendo che se nella sezione femminile del carcere di Monza dove ci sono tre donne detenute in stato interessante non c'è un ginecologo e come di Radio Carcere cercheremo di approfondire questa
Notizia e nel caso fosse vera come crediamo che sia chiaramente ci impegneremo per risolvere questo questo problema
Marco e i suoi compagni di cella che si chiamano Massimo Fulvio Massimiliano Simone e Giovanni recarci Treviso cara radio carcere siamo di sei persone che sono rinchiusi in una cella del carcere Treviso
Marco sta scontando un reato Lisa risalente al mille novecentonovanta
Poi in cella c'è Simone che senza un braccio e soffre di epilessia e nonostante questo si trova in carcere pace Fulvio che è malato ed è costretto a comprarsi le medicine da solo spende centosettanta euro al mese
Vi sembra reale tutto questo
Il carcere dovrebbe servire a Renzi vicina Società ma trattati così come possiamo mai farlo
Questa è una breve testimonianza di queste persone detenute in questa c'era il cachet di Treviso
Francesco Akashi di Chieti cari amici radio carcere mi trova il cachet di Chieri da dieci giorni sono in sciopero della fame perché da quando sono entrato qui non ho visto neanche un educatore uno psicologo o un assistente sociale niente di niente
Sono stanco di questa vita di Mère da scrive Francesco
Non c'è nessuno che ci aiuti dandoci un lavoro un misero lavoro un barlume di speranza
Francesco coraggio tra l'altro tu nell'attuale tra io non l'ho letto apposta insomma manifesti delle delle intenzioni che noi possiamo rispettare ma non condividiamo quindi stringi i denti e Bellanti
Gennarino il Mugnaini se dal carcere Benevento spero d'aver letto bene il soprannome
Ometto di leggere le belle cose che mi scrive Gennarino
Ma lo ringrazio veramente tanto per per i complimenti comunque Janina scrive caro Riccardo martedì ascoltato radio carcere ho preso che i radicali hanno querelato il ministro Castelli bene
Pensa il ministro messo in una delle tante celle fogna d Italia con la branda per terra e vicino al vada volevamo dirti che qui e calci di Benevento noi della sezione AIDI la sezione B abbiamo fatto un minuto di silenzio per i bambini uccisi in Ossezia
Minuto di raccoglimento fatto anche in nome di tutti gli altri detenuti di Benevento e questa cosa vi fa onore
Poi
A proposito della malasanità qui nel carcere Benevento di informo che un nostro compagno di nome Gaetano due mesi fa si è rotto un polso
Lo hanno ingessato dicendogli che dopo trenta giorni doveva levare il gesso purtroppo i trenta giorni scadevano ad agosto quando il nostro dirigente sanitario è andato in vacanza
Sta di fatto che Gaetano ancora il polso ingessato e siamo al quattordici settembre bene
A proposito Riccardo
Continua Gennarino recarci Benevento
Dimenticò i divi di dirti che ad agosto guardando il TG de la sette all'improvviso ascoltato la do voce ti ho visto in tv fu non può immaginare il boato che si è alzato qui nel carcere Benevento alla fine dell'intervista che ti hanno fatto
Poi c'è un post scriptum APS mi dovessi mandare una magliettina radio carcere che è stata inquadrata durante il TG de La sette
Allora Gennarino innanzitutto grazie a te
E a tutti i due compagni di detenzione in carcere Benevento per l'affetto che dimostrata nei confronti di radio carcere per quanto riguarda la maglietta sì tu hai visto bene è stato inquadrato infatti durante quel servizio
Sul TG La sette il simbolo di radio carcere che impresso su alcune magliette tempo fa durante una puntata speciale di Radio Carcere
In cui era presente Paolo Rossi l'attore Paolo Rossi abbiamo presentato la maglietta di radio carcere che crediamo possa servire a divulgare comunque quello che sono le quella che è l'idea fondamentale di radio carcere cioè far conoscere
Il meccanismo alla giustizia penale del carcere oggi in Italia per poterlo migliorare
Ecco caro Gennarino il problema che radio caccia trasmissione ricchissima di idee ma non è altrettanto ricca di soldi quindici devi dare un po'di tempo per realizzare con la produzione massiccia di magliette appena sarà pronta
Questa produzione di magliette certo io della della spedirò
Dunque torniamo ai cachet Poggioreale i Napoli infatti ci scrive un gruppo di persone detenute nel padiglione Livorno il carcere Poggioreale di Napoli
Scrivono queste persone detenute caro Riccardo la vita qui a Poggioreale è diversa non esiste niente non ci danno niente ma vengono solo violati qui diritti umani di cui oggi tanto si parla
La vita in carcere è un'altra qui a Poggioreale ci sta di tutto un po'
C'è Luigi imprenditore incensurato che dopo un processo ingiusto ora si sta lasciando morire e nessuno far nulla se non dagli forti sedativi per farlo dormire
Per aiutarlo a morire
Qui appoggerà recisa Massimiliano che alla moglie detenuta a Lecce e che non vede da tantissimo tempo
Senza risposta sono rimaste tante richieste per avere un incontro c'è Antonio cardiopatico definito incompatibile con il regime carcerario dagli stessi periti del tribunale di sorveglianza tribunale che però non ha creduto neanche ai suoi stessi medici
Ci stanno poi colloqui con le nostre famiglie che aspettano per ore ed ore e che si svolgono istanze che a confronto le stalle sono dei salotti
Poveri quei bambini che partecipa a quel colloquio
Ci sono due ore d'aria al giorno una la mattina o nel pomeriggio ci sono i prezzi altissimi del soprabito ci sono due docce a settimana e poi poi non c'è nient'altro
Questa è la realtà del carcere di Poggioreale e della giustizia a Napoli
Mario da reparto G quattordic'del carcere bibbia di Roma Mario vive una condizione del tutto particolare di detenzione Mario infatti una persona detenuta che è costretto a stare sulla sedia a rotelle sì avete capito bene è una di quelle persone
Che è in carcere pur essendo paralizzato
Scrive Mario
Caro Riccardo sono in carcere paralizzato su una sedia a rotelle purtroppo soffro anche di epilessia e l'altra sera ho avuto una crisi
E sono caduto dal letto in piena notte senza rendervene conto miei compagni di cella mi hanno poi raccontato con sbattuto violentemente la testa per terra dopodiché
Rigido come Ultron Co ho iniziato a colpire pavimento come un giocattolo al meccanismo rotto
Gli infermieri sono arrivati dieci minuti dopo mentre il piantone che dorme con me in cella e che serve a noi handicappati per andare in bagno affatto di tutto e di più per aiutarmi
Dicevo che sono su una sedia a rotelle con altri compagni detenuti paralizzati dobbiamo affrontare la vita in carcere che piena di barriere architettoniche
Barriere presenti anche in bagno dove manca addirittura il maniglione di appoggio o
Ma io domando come si può parlare di trattamento detentivo non contrario al senso di umanità
Questo ci scrive Mario Buddha reparto G14 carceri vedi Roma e con l'occasione salutiamo anche Andrea
Che detenuti insieme a Mario insomma se già sa un po'di incredibile il fatto che in carcere ci siamo delle persone
Paralizzate beh Noviello caccia scriviamo assolutamente inaccettabile che queste paralizza persone costrette sulla sedia a rotelle
Debbano vivere il carcere con tutta una serie di barriere architettoniche
Non ultimo gli appoggi necessari per potere andare in bagno
Abdullah noi persone libere sarà capitato qualche volta di a aprire anche per sbaglio la porta di un bagno magari stanno in euro portinnesto in euro in una stazione un bagno per le persone handicappate vedi visto quanti maniglioni ci sono ecco
Nel carcere g il carcere di Rebibbia reparto G14 dove ci sono persone paralizzate detenute
Non c'è nessun maniglione nel bagno ogni volta che queste persone detenute costretta se sulla sedia a rotelle devono andare in bagno sono accompagnate da un piantone che lei solleva di peso e ogni volta corrono il rischio di cadere e farsi e farsi del male
Marco positive dalla quarta sezione del carcere di Augusta caro amico di radio carcere rischio per farti sapere che quindi cacci di Augusta
C'è un nostro compagno che da tanto tempo sta facendo lo sciopero ha fame ora le sue condizioni di salute sono gravissime e rischia di non rimanere in vita
Noi detenuti dopo non poche proteste abbiamo tenuto che arrocco questo il suo nome gli mettessero una flebo Rocco dice che non ha nulla da perdere che che continuerà il suo sciopero della fame fino alla morte
Ora Rocco e nella sua cella con la flebo attaccata e non riesce neanche a camminare
Rocco purtroppo non ci sono arrivate notizie il tuo sciopero alla fame nel dire di carcere siamo molto dispiaciuti
C'avrai purtroppo che le lettere che vengono spiega il carcere diciamo così per intenderci spesso fare una brutta fine
Ora è arrivata questa ditta di Marco che ci informa sul tuo grave stato di salute noi siamo contenti
Vorremmo che smettesse il tuo sciopero e la fame per continuare compri energie lato proteste vorremmo anche però allo stesso tempo
Che ci stracciate sapere in maniera più dettagliata le ragioni di questo sciopero della fame che tu Rocco se portano avanti con questa con questa caparbietà insomma
Quindi pregherei Rocco o nel caso anche Marco di scriverci qui radio radicale a Radio Carcere iscriverci una lettera per farci sapere proprio le motivazioni di questa protesta
Non violenta magari ci fate sapere pure che Rocco si è deciso anche conoscendo l'appoggio di radio carcere a sospendere seppure momentaneamente il suo sciopero della fame
Salvatore dal carcere Pagliarelli di Palermo caro Riccardo ti scrivo per informarti che qui nel carcere Pagliarelli di Palermo viviamo insieme a topi giganteschi
Ma non basta perché insieme ai topi le nostre celle ospitano una miriade di scarafaggi sono tantissimi
La differenza tra i topi e gli scarafaggi è soltanto una e cioè che i topi arrivano dopo le ore venti venti gli scarafaggi ci sono per tutto il giorno
Pazzesco
Inoltre scrive ancora Salvatore del carcere Pagliarelli di Palermo ti volevo informare che qui nel carcere Pagliarelli metà della popolazione detenuta si è ammalata di un virus misterioso i medici del carcere non sanno di cosa si tratti
Alcuni dicono che sia veicolato dall'acqua altri dicono dal pesce fatto sta che la verità non si sa e noi detenuti viviamo nel terrore che gli alimenti possano essere contagiosi
Ecco questa è la realtà all'interno di una scena del carcere Pagliarelli di Palermo
Nell'anno due mila e quattro celle in base dei topi invase dagli scarafaggi questa la realtà di un carcere grande un carcere importante noire recarci abbiamo spesso
Veicolato la realtà di queste celle dove oltre le persone detenute ci sono topi e scarafaggi
E non ci stancheremo mai non ci stancheremo mai di accendere una luce un faro che illumini queste realtà che da troppo tempo sono rimaste al buio
Della al buio della illegalità
Per il Tibet zona dal carcere Oprah di Milano Caro caro Riccardo il trentuno agosto ascoltato radio carcere
Puntata in cui avete parlato giustamente del problema delle donne detenute che sono in carcere con i loro bambini e io vorrei manifestare tutta la mia solidarietà alle donne detenute madri che oggi sono in Italia
In carcere con i propri bambini
Grazie Zoran per la tua solidarietà tra l'altro sappiamo
Che tu ai come edifici tu la tua principesse detenuta nel carcere di Rebibbia
Rebibbia di Roma pace riceviamo una cartolina da Guglielmo che la persona detenuta nel carcere Marassi di Genova la cartolina la figura una bella foto di un delfino che è rinchiuso dall'Acquario di Genova e sotto la cartolina c'è la scritta io sono qui
Guglielmo inoltre ci informa che presto uscirà dal carcere
Ma non intende abbandonare i suoi compagni che era e sono nel carcere Marassi Genova uno dei dei delle carceri più degradate
Più degradate d'Italia ed altro godiamoci promette anche appena uscirà ci telefonerà qui a radio carcere radio radicale
Carmelo e un gruppo di persone detenute della prima sezione del carcere di Nuoro
Cara radio carcere il ministro Castelli nel mese di agosto è venuto in visita qui nel carcere di Nuoro ed è stato da noi accolto con fischi e grida che dicevano a basso la lega nord
Dopo questa dimostrazione di dissenso in ministro avendomi notato tra quelli che gridavano abbasso la lega mi ha chiamato e mi ha chiesto di esporre i nostri problemi io ho parlato del sovraffollamento
Dei topi che invadono nostre celle dei bagni che non hanno le porte dei trasferimenti ingiustificati dei detenuti e l'ingegnere non mi ha dato nessuna risposta concreta
è incredibile scrive Carmelo che un ministro della Giustizia si intenda così poco di carcere
Alla sera abbiamo visto il ministro in tv che affermava che nel carcinoma Oro a parte qualche piccolo problema andava tutto bene
Il giorno dopo scrive ancora Carmelo durante l'ora d'aria discutevamo se il ministro lo è o lo fa con maggioranza schiacciante i detenuti hanno risposto che lo è
Ecco salutiamo Carmelo e i suoi compagni di detenzione del caccino loro ricordando anche che Carmelo fu insieme ad altre persone
Creo ha creato un un bel un bel calendario
Stampato come all'interno del carcinoma con delle con delle vignette e di Vauro calendario che poi noi di radio carcere abbiamo ma che a un certo punto
è stato bloccato pare per volontà della della direzione comunque chiunque volesse il calendario curato da Carmelo del carcinoma ro che a appunto anche ha avuto il pregio di avere la collaborazione delle vignettista Vauro può chiamare né di radio carcere perché glielo facciamo avere
Poi salutiamo nelle in co-diretto azioni detenute che c'ho scritto ma purtroppo non abbiamo il tempo di leggere i loro lettere
Si tratta di Luca Enzo e Christian dal carcere di Saluzzo che chiedono anche l'altro di aderire alla Jewish ovvero della fame in detta data abbia un per il diciotto ottobre
Poi i soldi a una persona detenuta nel carcere Pagliarelli Palermo che ci chiede novità sulla liberazione anticipata Vincenzo dal carcere Brizzi il pino Cesare dal carcere OPA di Milano Antonio al Palio del Napoli cacce Poggioreale una persona detenuta
Dal carcere di Prato che si fa chiamare il il Virgilio il nostro vigile calci di Prato Ermanno dal carcere Oprah di Milano Ermanno pensare a un tumore
E tante difficoltà nel carcere operino per farsi curare poi studiamo Domenico dalla sesta sezione del carcere
L'Ucciardone di Palermo e poi vorremmo anche segnalare alcune lettere o e-mail che ci sono arrivate da persone e libere persone che non sono detenute ecco prima fra tutti segnaliamo
La
La lettera che ci ha inviato al freddo Maffi da Caltanissetta
Alfredo che era persona detenute che c'è scritto spesso qui a radio carcere quando era persona detenuta adesso è uscito dal carcere e ha fondato una associazione
Alfredo infatti e da Caltanissetta CIN forma che affondato un'associazione legata a papillon di Roma
Associazione che ha come scopo quello di aiutare le persone detenute o ex detenute a trovare un lavoro voglio dire giocarci riuniamo ottima iniziativa di Alfredo Maffi e per questa ragione vi diamo anche l'indirizzo di questa nuova associazione che poco in Sicilia una regione in cui purtroppo poche sono le associazioni che aiutano le persone
Detenute o ex detenute allora questo è l'indirizzo
Associazione papillon di Caltanissetta dia G bit dei cose mi novantotto non novantatré cento Caltanissetta vi lasciamo anche un recapito telefonico dove
Chi è interessato l'in Sicilia può chiamare il numero e questo tre quattro sette sei tre otto zero
Nove otto quattro
Grazie dottor Alfredo Maffi per questa su iniziativa e non mancheremo qui a Radio Carcere di parlarne ancora
Poi invece sull'indirizzo di posta elettronica che radio carcere chiocciola radio radicale punto it
Segnaliamo ringraziamo e salutiamo la signora Rosalba che c'è scritto da Bologna e che è rimasta colpita dopo aver ascoltato la vicenda di Gaetano
Che persona detenuta nel carcere Poggioreale di Napoli lo ricordiamo Gaetano è entrato in carcere e a causa del degrado del carcere a assunto una malattia che gli ha già fatto perdere uno Kyo ma non basta perché in carcere Gaetano non viene curato
Adeguatamente per questa malattia assunta per colpa del carcere morale Gaetano Ruggiero persona detenuta nel carcere Poggiolini Napoli a causa del carcere sta diventando cieco e con la signora Rosalba
Di Bologna si è interessato si sta interessando a questo caso e noi la ringraziamo poi sempre sull'indirizzo radio carcere chiocciola radio radicale punto it ci ha scritto Patrizia della cooperativa l'utopia anche Patrizia come responsabile della cooperativa l'utopia sarebbe interessata storico domani della Regione Calabria poco a promuovere attività lavorativa all'interno del carcere
Poi ci scrive Alessandro dalla Sardegna
Che ci segnala la questione del degrado delle carceri francesi non lo ringraziamo le Sandro siamo anche al corrente della realtà particolarmente degradata di alcune carceri francesi soltanto che può immaginare come dire del carcere
Già fatichiamo tanto a informare sulla realtà recarci in Italia non abbiamo proprio energie per andarci a occupare delle carceri francesi comunque grazie e poi infine salutiamo la signora Sabrina che ci scrive da Verona la signora Sabrina e la moglie di una persona detenuta che oggi si trova nel carcere di Rovigo grazie anche a lei signora Sabrina bene questa ponti radio carcere finisce qui vi ricordiamo che ogni puntata di Radio Carcere può esservi ascoltata sul sito radio radicale punto it
Vi ricordiamo il numero di telefono dovevo deve chiamare che dei rimedi Riccardo Arena che zero sei quattro otto otto sette otto uno vi ricordiamo l'indirizzo di posta elettronica dove potete scrivere
Radio carcere che
Radio carcere tutto piccola attaccato chiocciola radio radicale punto it e alle persone detenute
Ricordiamo invece indirizzo dove incrementare questo legame fondamentale che c'è tra voi che siete in carcere e neo che cerchiamo di vincolare la vostra voce la scrivente questo è l'indirizzo
Radio radicale rubrica radio carcere via Principe Amedeo due zero zero uno otto cinque Roma
Grazie a Lorenzo Bruschi per l'assistenza in regia grazie alle persone libere che hanno avuto il senso di responsabilità di ascoltare radio radicale e Radio Carcere e grazie
Grazie di cuore a tutte le persone detenute che questa sera anche trovandosi in celle buie
E degradate
Hanno posto in essere un gesto di grande dignità di grande riscatto si sono abbandonati all'abbandono che li circonda
Ma hanno acceso una radio per ascoltare una voce la loro voce quella di radio carcere a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
In nome del popolo italiano il tribunale
Per cinque codice di procedura penale sia voi italiani l'appello di Palermo seconda sezione
Dato il cinque aprile mille novecento