L'intervista è stata registrata giovedì 2 ottobre 1986 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Nucleare, Psi, Referendum.
La registrazione audio ha una durata di 1 ora e 30 minuti.
Rubrica
Commemorazione
10:00
10:00 - Roma
18:30 - Roma
17:45 - Napoli
9:00 - Santa Maria Capua Vetere (CE)
9:30 - Roma
14:00 - Caltanissetta
Radio radicale in questo spazio nostro programmazione per circa un'ora parleremo della posizione del Partito socialista a proposito del nucleare
Lo facciamo a partire da un convegno che si è tenuto ieri a Roma dal titolo nucleare no perché organizzato dal comitato regionale del PSI del Lazio è stato praticamente un appuntamento
Per il partito socialista della zio di sintesi di verifica per fare il punto della situazione del Partito socialista sul tema del nucleare e per prendere posizione
Di questo convegno che radio radicale ha seguito il registrati integralmente vi proporremo purtroppo per motivi di tempo solo l'intervento il nostro giudizio più significativo quello di Gianni De Michelis e ministro del lavoro
Non senza fornirmi però una sintesi degli interventi ha preso per primo la parola Otello Bocci segretario regionale del PSI del Lazio il quali confermando la scelta ecologista antinucleare del partito socialista anche nel Lazio
Ha però in un passaggio del suo intervento parlato di inadeguatezza dei referendum abrogativi a proposito della situazione italiana ed internazionale
E di impossibilità a procedere con i referendum consultivi che non sono previsti dalla legge e il PSI quindi la posizione del vice del segretario regionale del Lazio
Preferisce spingere nelle sedi istituzionali affinché si arrivi ad una decisione a livello governativo di blocco della politica nucleare il nostro Paese
Presente al convegno anche il sindaco socialista di Montalto di Castro Leo Lupini il quale ha chiesto più sicurezza e più informazione sulla questione nucleare
Ma anche chiesto di dar seguito alle promesse dell'ENEL a proposito di i più infrastrutture e servizi nella cittadina che è stata inondata da i lavoratori per il cantiere
Della centrale si maturano quindi la originaria conformazione sociale e produttiva e ad esempio anche abitativa del paese per il quale visto sorgono diversi problemi
Inoltre il sindaco di Montalto di Castro ha chiesto anche di precisare
Parlando ovviamente rivolto teoricamente al mai i massimi dirigenti del suo partito ha chiesto di precisare la posizione del PSI nel governo a questo proposito e anche le iniziative che si intendono portare avanti
Il presidente della provincia di Viterbo Antonio Delle monache a chiarito come la sua sia la più grande provincia nucleare d'Italia con non molti problemi e la scelta nucleare la costringe a una sorta di desertificazione forzata
Senza possibilità di sviluppo produttivo in quanto la zona che ha una forte vocazione agricola si parla della Maremma tosco laziale Montalto di Castro infatti quasi a ridosso del confine fra le due Regioni
Un po'comportato quindi il raffreddamento dell'iniziative produttive ad esempio anche nell'agricoltura in virtù della centrale per la necessità di lasciare un'adeguata fascia di sicurezza agli insediamenti abitativi o i grandi impianti
Signore Antonio Signore pre presidente de la provincia di Latina ha ha parlato della sua esperienza amara della presenza di tre centrali nel suo territorio quella di Borgo Sabotino della costruenda Progetto Cirene
E quella del dell'insediamento in decommissioning cioè in via di smantellamento della Centrale del Garigliano
E il Presidente Provincia di Latina si è pronunciato contrario a tutti gli insediamenti nucleari nel suo territorio alla riconsiderazione del progetto cilene e ha chiesto lo smantellamento del poligono di tiro di Nettuno che sorge a ridosso della centrale di Borgo Sabotino costituendo così un pericolo in più
Nel dibattito si è inserito anche Silvano Miniati del Comitato socialista antinucleare per i referendum abrogativi
Che ha difeso appunto i referendum dalla polemica in corso e anche dai passaggi appunto che vi abbiamo riferito dell'assegno dicesse che del segretario regionale laziale Bocci
Se il governo vuole ha detto Miniati il l'unica nucleare si blocca subito e i referendum sono inutili quindi questa è la via da percorrere
Se no è inutile discettare dei quesiti quali quelli ad esempio del referendum consultivo ma bisogna portare avanti coerentemente l'ipotesi abrogazioni viste quindi dare indicazioni di voto
Per il referendum evitando che questi siano scippati dalla Corte costituzionale
Halloween ha fatto eco il membro del consiglio d'amministrazione dell'Enea
Chi si socialista anche gli uno stato presentato come uno degli ultimi nuclearisti benché giudiziosi all'interno del PSI Amedeo briganti
Il quale ha parlato della possibile riconversione del nucleare una riconsiderazione che deve in Italia facilmente attuabile che però deve tener conto dei costi i costi abbastanza alti
Che nell'ambiente oggi richiede si devono pagare
E si possono anche facilmente pagare una scelta politica da fare lei ne ha non ha nessuna difficoltà basta che questo sia il messaggio che venga dal Parlamento c'è comunque un problema sottolineato Briganti di sostituzione delle centrali
Se secondo il membro del del consiglio mista cioè dell'Enea servono comunque eliminato Montalto entrino anche le altre centrali nucleari in funzione in Italia dai dodici ai quattordici megattere per di energia il nucleare ha anche affermato briganti ha una posizione una funzione calmierati ICE del prezzo del petrolio ricollegandosi in questo agli anni Settanta quando la crisi del petrolio ha fatto apparire come economico il nucleare e quindi di converso il il passaggio all'energia nucleare da parte di altre nazioni industrializzate a parte d'Italia
Ha creato anche un calo della domanda del petrolio a cui l'abbassamento del prezzo
Interessante anche l'intervento del segretario su della finge sei del Lazio Bongiovanni il quale ha ricordato i dati dell'Istat e quindi non di fonte non sospetta
Sulle morti per tumore in Italia in una Esame di questi dati nelle zone intorno alle centrali
Ha effettuato in un suo studio libro pubblicato dall'avvocato Tebaldi
Il si è registrato un aumento anche superiore al quaranta per cento appunto nelle zone prossimale le centrali e quindi Bongiorni si è soffermato non tanto sui morti da incidenti nucleari ma quanto
Piuttosto i morti trascurati morti silenziosi di cui nessuno parla che sono appunto l'aumento dell'incidenza di casi di tumore leucemia
Il capogruppo alla Regione Lazio del Partito socialista Landi a anche lì auspicato un ripensamento della politica
Nucleare ma non tanto del nucleare inteso in senso generale ma di talune opere realizzate con questa politica e quindi di centrali specifiche di un modo di costruire queste centrali
Impartirgli importante Passavanti registrato con il voto dell'ordine del giorno del consiglio regionale
Nella giornata di ieri che ha chiesto al governo di sospende la costruzione delle centrali è un esempio di come si possa e si debba far politica senza isterismi
Ripensare il piano energetico di sviluppo è un imperativo ma la domanda è quale sviluppo quali sostituzioni quali fonti energetiche alternative il blocco delle centralissime impone comunque
E e bisogna dar rilievo a una politica puntata sul risparmio energetico e lo sviluppo delle tecnologie alternative
Al dibattito attesissimo anche l'intervento di Giorgio Benvenuto leader sindacale nella UIL
E che ha chiarito come questo sindacato preciserà la sua posizione nel prossimo Comitato centrale in ogni caso la UIL così come il suo leader è preoccupata
La Conferenza sull'energia è stato organizzati in modo precostituito i risultati per ciò non saranno Obiettivi Nick credibili la scelta nucleare secondo Benvenuto a dei rischi
E ci sono altri rischi ma quello nucleare è diverso
Citato leggo da un settimanale che Amaldi il fisico a mare Edoardo Amaldi paventa gravi rischi per l'ambiente derivanti dall'utilizzo dell'energia eolica altri lo fanno dall'energia solare Colombo il presidente dell'Enea
Dice vi sono altri altresì i rischi per l'ambiente dall'utilizzo del Carbone così come ad esempio il sollevamento delle oscene l'allagamento delle città per lo scopo nel sprofondamento del terreno qualora sì disse sì dovessero votare completamente le miniere di carbone queste critiche rivolte alla scelte ecologista
Del partito socialista ma così come di chiunque altro sia preoccupato dopo Chernobyl sono critiche assurde la definite benvenuto
In in conclusione benvenuto auspicato
Un nuovo piano energetico anche gli ha battuto il tasto del risparmio e della diversificazione delle fonti e l'unica cosa che si è fatta detto testualmente in Italia e cambiare il nome delle che ne nel Comitato nazionale di energia nucleare che ora viene definito Enea
E l'altra soluzione può esserlo incentivare delle ricerche incentivazione delle ricerche sulla fusione nucleare che Benvenuto ritiene pulita e quindi la necessità di finanziare la ricerca a proposito di Montalto di Castro facendo riferimento a il blocco del dieci ottobre prossimo
Benvenuto ricordato come si avvenne sì avviene un incidente serio estranei grave tipo quello di Chernobyl a Montalto di Castro occorre sgomberare Roma e si è chiesto chi lo fa
Dove andrà la gente in questa ipotesi e nel entrando concludendo il suo discorso nel merito dei rapporti fra movimento ambientalista e Movimento dei lavoratori operai la gente che lavora nei cantieri che col nucleare vive
Si è opposto all'ipotesi di mettere in cassa integrazione gli operai non deve esserci contrapposizioni fra i due gruppi sociali bensì un patto tra sindacati e ambientalisti e ha proposto di promuovere per il dieci ottobre prossimo giorno delle manifestazioni di blocco dei lavori del mare cantiere di Montalto un'Assemblea il cantiere se soffra ecologisti
E operai perché occorre ricercare il consenso dei lavoratori nella lotta al nucleare
Dopo Benvenuto sono intervenuti altresì Gabriele Panizzi vice segrete vice presidente del consiglio regionale del Lazio e Sebastiano Montali
Presidente della Giunta Ilo interventi sono incentrati avviamenti sul ruolo degli enti locali delle amministrazioni
Regionali e nella materia nucleare e hanno richiamato lei gli ordini del giorno approvati in particolare il presidente Montali
Ha ha chiarito come l'attività della Regione Lazio sarà prossimamente mirata anche alla riconsiderazione del l'energia nucleare nel suo territorio ma non senza considerare da qui il monito al governo che si tratta di un problema internazionale dunque non è semplicemente alla portata degli amministratori locali
Le conclusioni il ministro Gianni De Michelis e con l'intervento che ora vi facciamo ascoltare
La parola al compagno De Michelis ministro del lavoro
Care compagne cari compagni
Io ho accettato molto volentieri l'invito del comitato regionale del Lazio di partecipare a questo convegno di concludono nel senso di dare un contributo a questa discussione
Su un tema che non solo di scottante attualità politica ma che è anche uno dei grandi terreni su cui si misura una volontà di offrire una prospettiva al nostro Paese
Di sviluppo di crescita reale di crescita qualitativa e non solo qualitativa quantitativa per il medio per il lungo periodo
Perché come credo vedremo nel corso delle prossime settimane i prossimi mesi
Questo del modo di soddisfare il fabbisogno energetico del Paese tenendo conto di altri valori di altresì intero soddisfare sarà nei prossimi nel prossimo futuro uno di grandi terreni su cui si misureranno
Come sue le diverse impostazioni
Di governare la trasformazione il cambiamento di una società industriale avanzata come la nostra e quindi non solo abbiamo fatto bene né i socialisti a sollevare la questione come abbiamo fatto in queste settimane ma facciamo bene a discuterne a discutere a fondo approfondire le questioni
A non limitarci ad assumere delle posizioni pregiudiziali e preconcette ma da affrontare nel merito le questioni relative alle decisioni che dovranno essere assunte
Ed è giusto farlo anche diciamo con riferimento alle situazioni locali
In modo particolare con una situazione Cobra del Lazio si hanno due questioni concrete come quella del futuro della centrale di latina e del che fare a Montalto dove in corso la costruzione di una centrale nucleare
E quindi un convegno assolutamente utile per chiarire innanzitutto noi stessi poi chiedeva lo stesso all'esterno
Le nostre posizioni le nostre proposte le indicazioni con le quali vogliamo affrontare punto delle scadenze decisionali che abbiamo di fronte
Prima tra tutte quella più importante quella decisiva che la Conferenza nazionale che il Governo ha deciso di convocare su questo argomento con il consenso del parlamento dopo l'incidente di Chernobyl conferenza sarà dicembre sarà gennaio suppongo più a gennaio febbraio che a dicembre comunque è ormai prossima di fronte a noi
Va prima va detta innanzitutto e preliminarmente una cosa che è interesse io dico del Paese ma di sicuro nostro che abbiamo sollevato questa questione nei termini in cui l'abbiamo sollevata che questa Conferenza risulti una conferenza utile
Presuntive risulti un un momento costruttivo ai fini della indicazione dell'individuazione delle decisioni
Io voglio dire come estrema chiarezza che ritengo che sarebbe di scarsa utilità per la battaglia che stiamo facendo attorno alla questione nucleare
Se la Conferenza risultasse un fallimento se si riducesse solo a una mera contrapposizione di posizioni a un mero scambio di numeri come si può dire non confrontabili
Per dare la impressione poi all'opinione pubblica
Che sulla questione non è possibile altro che una sorta di decisione tra virgolette politiche da prendere pregiudizialmente senza o comunque ferendo io sono tra quelli che ritengono invece che la conferenza possa e debba essere
Non è evidentemente il momento della decisione che poi spetterà al governo spetterà al Parlamento spetteranno alle sedi che hanno approvato il piano energetico nazionale che dobbiamo ridiscutere eventualmente cambiare ma deve essere il momento importante però fornire
Di elementi su cui poi prendere correttamente queste decisioni
Che ripeto l'ho già detto e lo voglio ripetere con estrema chiarezza sono decisioni che possono correttamente essere prese solo nelle sedi proprie che sono il Governo e il Parlamento
E però perché questo succeda perché la conferenza appunto non risulti in un'inutile rissa in un'inutile dialogo fra sordi in cui ciascuno ripete le sue cose senza minimamente tentare un confronto effettivo sulla realtà sulle questioni concrete sui numeri sulle cifre e così via
Beh bisogna già da ora già nel in questa fase di dibattito interno esterno alle forze politiche e sociali che vedete si sta sviluppando per la nostra iniziativa
Direi non solo con grande vivacità ma anche con notevole costruttività
Lentamente la maggior parte delle forze politiche sociali in questa pare è stata sgridata da posizioni di
Come si può dire di tipo manicheo di pura contrapposizione sul ciglio sullo su questa questione
Per farsi per per andare in questa direzione occorre questo dibattito cominci a orientarsi in maniera logica in maniera razionale attorno alle domande che bisogna porsi alla conferenza a cui la Conferenza dei rettori pare dare una risposta
Perché certo se la conferenza si riduce a un dibattito sul sì o no al nucleare non ne verrà fuori niente
E io credo
Questo è tanto più vero se poi socialiste del Lazio vogliono darsi un orientamento per poi darlo all'opinione pubblica rispetto alle due questioni poi concrete dentro il problema del che fare a latina del che fare Montalto che appunto bisogna cominciare nel ragionamento cercando di individuare con precisione quali sono queste domande a cui bisogna dare una risposta perché il problema è fatto di vari pezzi e può essere affrontato solo distinguendo né i vari pezzi e tentando di dare risposte corrette ai vari pezzi in cui si compone il problema
E la prima delle domande a cui va data risposta
è quella se dopo Cernobyl
Alla luce dei nuovi elementi che oggettivamente questo incidente di proporzioni gigantesche ha posto di fronte all'attenzione di tutte le persone nazionali del mondo
Se dopo c'è un amico a ancora senso nel mondo in generale e nei Paesi industriali avanzati porsi il problema di costruire nuove centrali nucleari prova
Cioè di cominciare da domani a realizzare nuove centrali nucleari prova
Questa è la prima domanda e va affrontata in questi termini che non è esattamente il PRA del sì o del no al nucleare e il problema della come si può dire della convenienza della praticabilità della giustezza di potere ancora
Nelle varie parti del mondo porsi la questione di come si può dire continuare con dei programmi di sviluppo nucleare ripeto di sviluppo di centrali nucleari trovate cioè delle centrali a fissione
Di cui discutiamo quelle che conosciamo non quelle che non conosciamo l'opera provi a quelle di cui diciamo si parla questo momento storico cioè le centrali di guerre più guerre così alle varie di cui conosciamo esattamente le caratteristiche le tecnologie
La seconda domanda corredata risposto una volta data risposta la prima e nell'ipotesi che perché poi dopo subito non lo so perché argomenta però che è la prima domanda la risposta sia no non conviene più fare nuove centrali nucleari provate
Che è la nostra posizione credo siamo in grado di argomentare con molta dettagli dovizia di argomenti tecnici gli argomenti aggettivi gli argomenti economici di argomenti connessi alla sicurezza la salute della gente la seconda domanda è
Cosa si deve fare un paese come l'Italia può evidentemente in ogni Paese si potrà dare una risposta diversa ma bisogna dare in ogni Paese una risposta ancora si deve fare per sostituire quel
Fabbisogno energetico che nei vari piani dei singoli Paesi pensava di coprire con nuove centrali nucleari perché ritenute perché non è pensabile come si può dire di prende una decisione solamente in negativo Kant cancellando una parte delle proprie strategie energetiche senza sostituirle comunque altre soluzioni ovviamente
Essendo in grado di dimostrare che esistono delle alternative che sono economicamente praticabili che sono ecologicamente convenienti eccetera eccetera eccetera
Qua c'è una terza domanda superata risposta ma che distinta dalle prime due
E che ovviamente una terza domanda che inevitabilmente avrà risposte diverse da Paese a Paese ed è ovvio è giusto che sia così cioè cosa fare con le centrali nucleari che si hanno quelle che esistono già poi si potrà discutere se Montalto essendo al cinquantacinque per cento sta più di quattro mila sembra secolare a quelle che ci sono già o quelle che sono già in così avanzata fase di costruzione
Ma essere considerati gli investimenti che potrebbero diciamo così di essere tali da fornire energia ripeto questa una terza domanda
Perché naturalmente il discorso non solo sotto il profilo economico ma anche sotto il profilo della sicurezza ecologico di via si pone in termini diversi dalla prima domanda
E ripeto la questione ed è palese questo allarga il agli occhi di chiunque abbia un atteggiamento razionale se da queste cose si pone in modo diverso da Paese del Paese Chinea tantissimo come la Francia
E ovviamente valuterà il problema in maniera diversa da chi ne ha pochissime come l'Italia non c'è il minimo dubbio
Cartello ovvie ragioni che ripeto non solo come cercherò di spiegare di natura solo economica ma sono anche più complessive connesse alla situazione
Come si è strutturato in quelli economici e di quelle società poi c'è una quarta domanda
Io credo che con queste quattro domande si esaurirebbe una buona conferenza sull'energia
Che riguarda l'iniziativa a livello internazionale che ciascun Paese deve prendere sul piano della sicurezza perché poi uno può decidere
In casa sua di non farne più al limite di chiudere quelle che ci auguriamo in cinque anni dieci anni e poi però come è stato giustamente spiegata da più parti ci sono le altre centrali nucleari Cernobyl ha dimostrato dov'è la sicurezza è un problema globale planetario che non si è sicuri in un singolo Paese se poi come si può dire vengono fatte scelte sbagliate in altri paesi quindi che iniziative deve prendere un singolo Paese in questo caso l'Italia a livello internazionale pensiamo soprattutto europeo ma non solo proprio per come si può dire garantire una prospettiva di sicurezza
L'ho messa ultima questa quarta domanda perché ovviamente connessa alle altre tre dal come si può dire quello che si può andare a proporre agli altri è evidentemente di un tipo di un altro a seconda delle risposte che si danno alle prime tre domande
Se il problema posto così ed ha posto seriamente così perché solo se lo si pone in questi termini come si può dire si può giungere non tanto a una sorta di
Emotiva valutazione sul fatto che ci piacciono non ci piacciono che temiamo non teniamo questo tipo particolare di impianti tecnologici ma di dare una risposta che tenga conto del problema del Paese che è un problema di garantirci uno sviluppo di avere l'energia che gli serve di avere la crescita economica gli serve e così via perché altrimenti e poi ci troveremo con problemi su altri terreni penso a quello dell'occupazione del lavoro altrettanto Graglia quelli che pensiamo di recente
Quindi dobbiamo noi socialisti la cui posizione lo dirò che la fine meglio
E sempre stata in materia una posizione estremamente pragmatica e razionale glielo ricordo io sono uno di quelli rimasto per anni in minoranza nel partito essendo stato da sempre per ragioni razionali un antinucleare
E però ricordo che noi sempre ci siamo distinti dagli altri anche quando abbiamo accettato io stavo in minoranza pagata accettava di la diciamo i vari piani energetici e la logica cosiddetta del nucleare limitato il nucleare residuale che è stata adottata via via per la settantasette l'ottantacinque
Noi abbiamo sempre avuto un atteggiamento pragmatico e razionale
Non siamo mai stati tra quelli che hanno ideologizzato il nucleare quando anche a sinistra nel Partito comunista nel sindacato in certi settori della cultura della scienza il nucleare veniva quasi levato emblema del progresso dello sviluppo
Diciamo così dello stare nella logica della tecnologia che non so mai stati in questa direzione siamo sempre stati come si può dire molto coi piedi per terra abbiamo sempre cercato di ragionare ripeto facendo i conti con la realtà e cercando di far tornare i conti diciamo così la logica di un ragionamento credo che possiamo rimanere fedeli a questa nostra impostazione che nonostante tutto è stato l'impostazione giusta e costruttiva e quindi tentare di dare queste risposte partiamo dalla prima domanda
Conviene o non conviene fare ancora nuove centrali nucleari sono stare per un attore che fa paura vediamo può razionalmente vediamo da da tutti i punti di vista cioè vediamo dal punto di vista economico dal punto di vista della sicurezza dal punto di vista della tecnologia
Allora io voglio essere molto sintetico
E però su questi punti siamo in grado di essere oltremodo sentenze anche molto dettagliati se qualcuno ci vuole sfidare cimento ci vuole chiedere come motiviamo la nostra terra
Allora la risposta la risposta che io credo possiamo andare che stiamo dando e stiamo dando a ragion veduta non in modo emotivo non in modo come si può dire irrazionale e meno che mai come qualcuno cemento per cercare voti o per e questo è una posizione che può risultare simpatica la maggioranza della gente un po'o compiacente l'atteggiamento emotivo della gente
La risposta la domanda e non e del no sia sotto il profilo economico no sia sotto il profilo della sicurezza no sia sotto il profilo della diciamo così
Della tecnologia cioè del del dell'interesse della ricaduta tecnologica per stare in incerto una certa
Tecnologia specifica oppure no ecco la risposta è no non conviene più e non converrà più in nessun Paese del mondo fare nuove centrali nucleari trova non converrà dal punto di vista tecnologico partiamo dalla coda di di questo ragionamento per la semplice ragione che la i reattori nucleari trovati su una tecnologia matura
Io mi spingo addirittura nel dire che sono un ottimo riso un po'obsoleta ma di sicuro solo una tecnologia matura e la tecnologia da metà
Del ventesimo secolo è una tecnologia che ha dato tutto quello che poteva dare dal punto di vista delle ricadute diciamo in altri campi in altri settori che ha contribuito diciamo così per quello che doveva contribuire in maniera orizzontale per la sua pervasività all'uso in un po'più generale tecnologico delle stando stati avanzati non ha più nulla da fare
Quello che c'era da imparare è stato intaccato
E non è certo il la non è certo una delle trincee dell'innovazione tecnologica su con cui si battono i Paesi che vogliono tra entrare all'avanguardia il ventunesimo secolo le trincee sono altre
Sono le vie tecnologie sono i nuovi materiali sono ancora l'elettronica soprattutto nei microprocessori nelle memorie di massa eccetera c'è un evento nel mio mestiere ma non sto né di sicuro il nucleare troppo
Quindi non è che un Paese che non ci sia poco non ci stia per un contenesse ci può pensare di averne questa sorta di danno indiretto dal numero fare esperienza in un settore che diventa decisivo per poi
Per Opel diciamo per la competizione tecnologica in senso lato
Non è ovviamente più conveniente fare nuove centrali dal punto di vista la sicurezza equiparati bene non perché io per un attimo
Voglio essere preciso questo punto non perché
Cernobyl abbia dimostrato definitivamente che una centrale nucleare di per sé insicura
E su questo si può aprire la discussione infinita e naturalmente ci può essere chi dice Cernobyl ed è stato un incidente come è stato detto per questa questa questa ragione connessa alla
Alla situazione specifica dell'Unione Sovietica quel tipo di funzionamento di quella società di quell'organizzazione
Perché le loro norme di sicurezza non erano adeguate le mostro quello europeo con l'America nessuno più adeguate perché le procedure non sono state rispettate si possono espletare si apre la discussione che non porta da nessuna parte ma anche accettando il punto di vista
Di chi ritiene
Che nonostante tutto con norme adeguate una centrale nucleare alla fine sicura o comunque è una come si può non è così insicura da dove essere scartata dalle cose che si possono fare così come l'accettiamo molte altre cose della nostra vita odierna che un margine di sicurezza ce l'hanno anche per chi sta questa posizione
Quello che Chernobyl ha definito ente dimostrato è che
Il fare molte nuove centrali nucleari in modo oggettivo in modo razionale aumenta il rischio oltre la soglia che una società civile nazionale può accettare spie o comunque
Tutte le centrali nucleari provate sono state le le norme di sicurezza
Sia nella costruzione degli impianti sia nell'esercizio degli impianti
Sono state costruite sulla base di studi fatti in modo molto rigoroso soprattutto negli Stati Uniti all'inizio degli anni settanta
Che hanno come si può dire fatto tutte le ipotesi possibili circa i possibili incidenti circa ai le probabilità che questi incidenti avvenissero e quindi hanno come si potesse studiato norme e procedure
Le tecnologie nel senso di doppi tripli sistemi di controllo per evitare
Quei rischi secondo
Questo diciamo ipotesi priorità che erano state fatte il principale di questi studi si chiama rapporto Rasmussen
è stato fatto negli Stati Uniti insegnano i settanta ed è stato per anni fino a poco tempo fa fino alla fine degli anni Settanta di sicuro come si quella pietra miliare su cui si è fondata l'intera filosofia della sicurezza delle centrali nucleari bene questo rapporto a otto
Le conosciamo di cui abbiamo i dati così via faceva certe ipotesi sulle probabilità di rischio le faceva sia dal punto di vista del rischio per le persone sia dal punto di vista il rischio economico possiamo andarci da rivedere le abbiamo questi dati e diceva il rapporto Rasmussen poco più di dieci anni fa
C'è il rischio che ci fosse una centrale nucleare in un impianto nucleare il l'eventualità peggiore cioè quella che poi si è verificata Cernobyl cioè quello che si chiama la fusione del nocciolo era uno ogni venti mila anni reattore cioè moltiplicando il numero di reattori per il numero di anni confusione
Uno ogni venti mila anni c'era il rischio che succedesse una cosa simile e ovviamente sulla base di questa valutazione probabilistica
Ne traevano le conseguenze sulle questi mille prudenze da adottare per essere ragionevolmente sicuri che questo incidente non avvenisse
Ora quella volta il rapporto Rasmussen fu fatto avendo a disposizione l'esperienza di circa seicento anni rettore cioè in quel momento tutti i reattori che erano stati costruiti avevano operato per un totale di seicento anni
Oggi noi abbiamo a disposizione l'esperienza di quattro mila negato grosso modo sugli conosco numero esatto saprà bene ma è grosso modo quattro mila mila bene in quattro mila anni l'attore c'è stato due volte un incidente del genere
Una prima indagine una Cernobbio e questo senza tanti conti in attesa che gli studiosi vi facciano rapporto Rasmussen lo migliorino ci permette di dire che siamo un fattore dieci da uno a venti mila uno dei
E se c'è un fattore dieci rispetto a una al rischio di fusione del nocciolo già quel rischio che non si può correre cioè quel rischio che come Gaveston Cernobyl non si può correre non si può accettare di poter correre
Perché ha una proporzione di devastazione tale che nessuna società ordinata può cercare di corte a questo punto il problema di fare le centrali di quante centrali nucleari si fanno quante funziona diventa decisivo
Perché è chiaro che se ne ho accento
Gli anni reattore sono cento al ma
E quindi in dieci anni sono Michelin cento anni sono dodici mila
Ma se ne ho mille o se ne ho due mila cioè se il programma e da cui si era pensato avanti noi oggi abbiamo circa non mi ricordo più trecentosettanta trecentottanta reattori tra funzionante dopo ma se cresce questo numero il rischio diventa assolutamente è matematicamente di uno Stato che si supera la soglia di ricca città quindi se continuassimo a farle
Al di là noi entreremo in una fase in cui come si può dire scendere sapremmo razionalmente
Di mettere se non tutto il mondo una parte consistente dell'umanità
In soglia di rischio che ripeto non non e esce dalle possibilità di decisione di qualsivoglia Società nazionale venerdì
Si potrebbe fare lo stesso discorso moltiplicato per i danni economici perché la terra bella tabellina del rapporto la seducente dice quanto rischio c'era che ci fossero danni per un milione il nove undici milioni cento milioni di dollari quanti all'anno beh i danni di Cernobyl da soli come si vede sono quelli che secondo Rasmussen potevano succedere in
Cento mila ammiratore
Quindi sul piano dei danni economici contano le piante giocano la questione delle vite umane ma giocano anche poi come ha giocato Cernobyl
Perché tende quando si fa si faranno i conti chi su quali chilowattore nucleare verranno contati quattrocento miliardi che noi abbiamo dato solo agricoltori italiani due mesi fa su quali chilowattore vanno sommati su quale conto russo italiano non lo so con i soldi spesi soli spedito se si somma tutto quello che è stato svengono possono cifre spaventose ripeto
La questione è vita è la questione più importante ma la questione economica non sfugge visto che poi si fanno ragionamenti circa la convenienza economica dei locali quindi Czernowitz definitivamente tolto di mezzo
La questione della
Fattibilità in termini di sicurezza di grandi programmi di centrali nucleari non è una in più uno in meno che sposta storicamente
Ma se si dicesse che si può continuare a farle su tutti i Paesi in maniera consistente si andrebbe sicuramente in una direzione che ripeto porterebbe oltre
La soglia di rischio accettato
Se poi ci aggiungiamo un altro piccolo ragionamento che ho sentito Umberto Colombo al nostro convegno a Ripetta ha fatto una descrizione molto interessante
Dell'incidente di Chernobyl
Io condivido la sua osservazione che probabilmente in un Paese europeo occidentale Cernobyl in quei termini non sarebbe successo perché le procedure sarebbero state tale da impedire quegli errori
E però questo ragionamento si vicino Brescia
E paglia la testa al toro un altro degli argomenti cari nucleari fino a ieri
E che era il problema che l'energia l'ok essere antinucleari significava in qualche modo togliere i paesi in via di sviluppo una possibilità di crescita c'è un gran bisogno di energia ma soprattutto dei Paesi in via di sviluppo dicevano i nucleari
L'energia nucleare un modo di averla buon prezzo non voler fare centrali nucleari è gravi omissioni nucleari per i Paesi sviluppati per il Paese industriale vantati ma gravissimo per i Paesi in via di sviluppo B dopo un dopo che abbiamo letto
Cosa è successo a Chernobyl che nell'Unione Sovietica che non è un Paese in via di sviluppo un paese in cui le condizioni di funzionamento della burocrazia russa sono tra virgolette migliori
Beh la prima conclusione a cui dovremmo giungere in sede internazionale sarà di fare una lista di paesi in cui deve essere vietato di Sacile centrali nucleari perché io ce n'è una che è finita in nelle Filippine che potrebbe poi entrare in funzione domani
Dopo aver letto cosa successe a Chernobyl per il semplice fattore dell'errore umano chi può pensare che risulti ragionevole saggio mettere in esercizio centrali nucleari in paesi che non è una questione di colpo di non conta le cui condizioni di funzionamento medio del sistema sono ben peggiori di quelli in Unione Sovietica
Abbiamo un'esperienza scritta di come icone Successo agli impianti siderurgici agli impianti di alluminio agli impianti di urea agli impianti di etilene nei paesi in via di sviluppo cioè qual è stato il livello di efficienza della gestione di quegli impianti più moderni per ragioni umane
Non ci vuole molto a capire cosa succederebbe occorra succederà ancora può succedere con Cernobyl negli occhi e nella testa nei paesi diciamo la cui condizioni di organizzazione sociale sono diversità quei dieci Paesi i più efficienti del mondo quindi la prima conclusione che comunque ammesso che si possa pensare di continuare a gestire un certo numero di centrali nucleari questo comunque proprio perché l'esperienza di Cernobyl questo ci ha insegnato
Potrebbe succedere solo in quei Paesi che vanno in grado massimo di affidabilità dal punto di vista del funzionamento come si può dire interno delle Società dell'economia
E quindi a questo punto comunque
Il nucleare esce di scena per i nove decimi dei Paesi del mondo
E quindi e per il soddisfacimento di nove nei cinque il mento del fabbisogno potenziale delle agende
Non il no e anche sul piano strettamente economico
Perché a parte i conti non inutile di fare i conti insomma eh come si può dire ormai abbastanza dimostrato
Che il sotto tra i venti e i venticinque dollari al barile di petrolio e il nucleare dal punto di vista della competitività economica entro una sorta di zona di indifferenza cioè si può discutere molto se conviene o non conviene ma in realtà siamo nella zona di indifferenza e siccome ormai abbiamo
Una serie storica di costruire energia dal settantaquattro ad oggi abbiamo senza pensare a ottantasei che premendo un anno limite l'ottantasette persona lo limitiamo una serie storica
Noi vediamo che l'andamento è vero che l'andamento di prezzi l'energia andato come si può dire a balzelli ma è vero anche che dopo quindici anni grossomodo la media sta esattamente
Ai livelli di quella che è la zona di indifferenza dell'energia nucleare qui non c'è più
Quello che si è ritenuto per un attimo Magnanini punta cioè una netta convenienza economica per cui un Paese che fa tante centrali nucleari a un netto vantaggio economico nel nella produzione kilowattora rispetto a un Paese che non ne ha un reato non c'è più neanche questo discorso
Se poi si aggiungiamo l'effetto rimbalzo del discorso sulla sicurezza che ho fatto sulla questione economica di nuovo non c'è più ragionamento possibile
Perché anche ammesso che si decidesse sulla base di un rapporto Rasmussen di fatto di studiare sicurezze tali da potere come si può dire riportare lungo due mila uno a venti mila cioè di creare tali procedure da spostare più in là la soglia della probabilità che sulla base delle norme attuali e uno due mila
E questo comporterebbe dei costi economici
E comporterebbe dei costi economici inevitabilmente sposterebbe nucleare al di sopra di quello che è chiamato prima d'ora indifferenza fuorigioco economicamente non è il mio mestiere
Parleranno gli esperti ma noi abbiamo già un'esperienza concreta che quella di Three Mile Island
Prima alive and avute in America l'effetto che ha avuto ciò non si sono più ordinate centrali nucleari dall'ottanta in poi lo Stato ottanta ottantuno amico negli Stati Uniti perché e ci sono voluti due o tre anni perché sulla base di quell'incidente la sua autorità regolatoria americana rivedesse le procedure la revisione delle procedure attua spostato i costi non è più convenuto fare non se ne sono di fatto per questa semplice ragione
Quindi l'effetto di Cernobyl comunque da questo punto di vista non lo si può vedere a nessuno sia errata due o tre anni quando l'Agenzia di Vienna e gli altri organi come si può dire dei paesi che hanno ancora centrali nucleari vi faranno le regole rifacendo aumenteranno i costi lo faranno
Almeno su un punto sappiamo data adesso che come si può dire l'effetto sarà economicamente drammatico e il punto riguarda la questione dell'evacuazione
Tutti i lascio da starebbe le cose di cui ha discusso per anni il costo di smantellamento il costo del del dello stivaggio dei rifiuti
Dei rifiuti radioattivi che sono problemi Tarja gli antinucleari in effetti non risolti ma che in qualche modo la comuni supino sempre spostati un futuro lontano dal parlare del futuro vicino del presente
Quello che ormai dopo Chernobyl non si potrebbe più fare sarebbe quello di non prevedere tra le norme di sicurezza norme molto stringenti per l'evacuazione delle gare in cui ci sono centrali nucleari e i costi delle del della prevedeva l'evacuazione sono a norma
Perché presuppongono
Strade infrastrutture cose che non potrebbero non esserci e che dovrebbero essere fattori che graverebbero sul costo della centrale quindi sul posto dell'esercito da medesima quindi sul costo del kWh
C'è un tasso di cui si dà parlato sulla stampa abbondantemente che ha di nuovo negli Stati Uniti c'è una centrale nuova di zecca
Iniziata al dei tempi di prima e Lionel finita recentemente attaccata negli organo migliaia per cui è stata presa definiti ente la decisione di Cancemi nuova di zecca di calciatori Montalto di cancellarne il funzionamento perché dovendo essendosi dovuti porre dopo ce lo vide per avere la passione essendo Long Island un'isola con tanta gente in vicinanza ignoti eccetera eccetera ho scoperto che per farla funzionare dovrebbero di costruire un altro ponte di Verrazzano il cui costo molto superiore a quello della centrale che
Chiudo l'argomento non si discute più non si è più discusso
Il ragionamento avrebbe ovviamente anche in Italia comunque situazioni diverse Caorso peggio di Montalto ma con dei diciamo delle conseguenze pratiche dalla persona subito adottate che avrebbe effetti economici che sarebbero evidentemente sul costo intitolato se poi in Italia aggiungiamo una peculiarità che nostra ma che c'è che che è quella che come si può dire Arci chiude il discorso e cioè pensiamo al costo
Della degli organismi che tutelano la sicurezza centrali nucleari perché quali i nostri amici dell'ENEL
Ci presentano le tabelline col costo del chilowattora nucleare quelli che l'hanno loro che tra l'altro quelli che danno loro da dimostrano che latina centoventidue lire al chilowattora l'ottantacinque da fuorigioco cioè fare l'andare latina già postazione da economicamente non comuni ma quando si danno i costi di Caorso che invece dicono essere economicamente o conveniente o comunque non sconveniente che siamo attorno al cinquanta e cinquanta non so cinquanta lire al chilowattora B si dimenticano un piccola qualche
Chi paga
I costi di quella parte dell'Enea
Che garantisce la
Tra virgolette la sicurezza senza
Chi paga sia di spuntare
Nastri sul
L'Italia nessun allo stato cioè non compaiono nei conti aziendali dell'ENEL e non comprendo il costo aziendale chilowattore delle le mani costi del paese che io governo devo fare compagnia
E siccome noi in Italia produciamo pochi chilowattore nucleare i soldi che non so quanto su Roma trampoli sapremo con molta precisione divisi per i pochi miliardi di kilowattore i nucleari prodotti in un anno Alitalia portano qui cinquanta lire al
Alcune decine di dire di più che non possono non essere imputate
Non è il conto delle che lui vuole paga quindi ma nel conto dello stato si nel conto del paese si nel conto complessivo delle decisioni si ecco la somma di questi argomenti e molti altri potrò portare ripeto ci permette di poter dire a John veduta
Che la posizione socialista che già fin d'ora
Ritiene di poter trarre la conclusione che non convenga più non convenga più per ragioni di questo tipo nazionali oggettive fare nuove centrali nucleari in Italia
Risulta difficilmente controvertibile
A questo punto che la risponde alla seconda domanda
Siccome dobbiamo cambiare non dobbiamo più fare nuove centrali nucleari e nelle nuove centrali nucleari ci sta chiaramente anche prima di cui non c'è nulla tracce
Solo della terra sbancata deve cominciare da zero cosa facciamo per sostituire nel piano energetico i nostri piani energetici i circa dieci mila Mw due mila più otto mila trino non due mila e otto mila quelli che mancano i circa dieci mila megawatt
Che non ci sono più evidentemente si può Vian previsto dicesse dovesse sostituiti da qualcosa per produrre energia elettrica che ci occorre
E a tutte le domande legittime bisogna dare questa risposta una risposta resta domande già dato in termini reali ecco non possiamo ricominciare con le cose che si sono dimostrate impraticabili dire ma verrà al vento
Al solare verrà quest'opera quella sappiamo ormai che queste sono come si può dire strade importanti dando un contributo nel lungo periodo e in certe situazioni particolari del mondo serviranno ma che non sono certo la risposta per un Paese industriale europeo come e lo dobbiamo dare una risposta come crediamo di avere la risposta anche a questo e di averla in termini realistici perché crediamo che quando avevo letto il metano che la corrente non vuol dire il metano da solo
Contiene un mix di combustibili in cui c'è il carbone solo come ostilità in cui il metano può avere uno spazio maggiore soprattutto può servire a coprire la differenza
E siamo in grado di di uno stage certo ma qualcuno ha scritto tu voi vorreste
Come si può dire facendo andare a metà anno tutte le centrali che non solo nucleari si dovrebbe consumare tanto di quel metano italiano che quello che abbiamo scomparirebbe in pochi anni e quindi non non è così
Perché bisogna essere fare i discorsi precisi e allora il discorso preciso qual è
Che la centrale di Montalto partendo da Montalto deve entrare in funzione nel novanta novantuno e quindi si tratta di sostituire circa due miliardi e mezzo diciamo così di cioè avere due miliardi e mezzo di metri cubi di metano in più dal novantuno in poi la centrale di Trino deve ancora cominciare col comincerebbe teoricamente adesso
Non entra in funzione nella migliore delle ipotesi prima del mille novecentonovantasette novantotto e quindi solo da quel momento occorrerà il gas eventualmente necessarie e così via ora se uno fa questo ragionamento lo colloca nel tempo e fa i conti perbene
Come si deve fare investigare le debite forme facendo ragionamenti vede che noi siamo in condizioni nella situazione data è nella situazione prevedibile di risorse di metano interne e di possibilità di accedere a risorse di metano Esterne perché nel nostro piano energetico nazionale quello approvato quello che viene difeso
Da quelli che ancora si attardano sulle posizioni nuclearista e non prevedeva che l'Italia consumasse solo metano italiano prevedeva un certo Prince quindi senza modificare quello modificando non solo per la parte in più
Che deriva da un'eventuale decisione di cancellare le centrali nucleari si vede che i conti possono tornare
Che usando le Riserve che abbiamo scoperto negli ultimi anni e che non erano note nel momento in cui il tema è stato redatto prevedendo che nei prossimi dodici anni si trovino altre mi serve perché abbiamo una serie storica che ci ha dimostrato che in Italia abbiamo trovato circa dieci undici miliardi di metri cubi di riserva di cassa ogni anno ora non bisogna scommettere al cento per cento che vada sempre così ma naturalmente non c'è nemmeno la come si può dire la conclusione opposta che improvvisamente da adesso in poi non troveremo più metro cubo sapendo qual è la situazione geologica dell'Italia e le ragioni per cui l'abbiamo trovato in questi anni
Proiettandolo nel tempo e quindi facendo i conti sul fatto che il grosso del contributo del nucleare nel nostro Paese sarebbe comunque venuto dopo il due mila
E non prima del due mila
E ragionando anche sul fatto che abbiamo tecnologie su cui si può discutere ma che comunque in questi anni possiamo di sicuro metterà a punto con molto maggior certezza e sicurezza di quello che riguarda il nucleare che consenta
Di mettere a punto centrale sempre a metano male a ciclo combinato così detto che danno una maggiore efficienza assommando tutto questo il ragionamento
Nella sostituibilità commettano nazi con prevalentemente commettano nazionale cioè delle nostre riserva e che quindi non creano problemi dal punto di vista della bilancia dei pagamenti della bilancia commerciale
Del fabbisogno di metano per il medio periodo quando parlo di me ripeto parlo di prossimi venticinque anni
Oltre venticinque anni non riesco a fare previsioni non riesca a fare i conti ma non ci riesce poco nessuno
Quindi non non solo io è un discorso sta assolutamente in piedi che siamo in grado presenteremo la conferenza con i numeri con le cifre con i dati con il tutto che porta e naturalmente in metallo a due grandi vantaggi dato il metano da solo insisto ci sarà il carbone ci sarà l'olio combustibile
E ci saranno le centrali Poli Poli combustibili che lei aveva deciso di far sarà tutto questo ma
Il delta diciamo così si basa su la prevalente utilizzazione di metano nazionale il metano a due grandi vantaggi tolto il primo vantaggio è quello appunto che è una risorsa nostra cioè è una risorsa
è l'unica risorsa energetica consistente che italiana e il secondo grande vantaggio quello che è da un contributo anche in termini ecologici anche in termini di inquinamento
Che in determinate situazioni soprattutto quelle dove c'è la maggior concentrazione di centrali a maggior concentrazione urbana
L'uso di metano prevalente o totale o in quei momenti del dell'anno in cui le condizioni atmosferiche rendono più pericoloso inquinamento da Dolph eccetera eccetera permette una riduzione notevole
Il tasso d'inquinamento rispetto alla situazione data
Quindi il discorso torna compiutamente ripeto non è qui il momento per ma siamo in grado di farlo come estrema precisione non abbiamo trovato in questo mese discussione nessun argomento come s'è dirimente tale da Pagliara pertanto a lire no questa era stato impraticabile questa è una strada praticabile
Ed è tra l'altro badate bene anche un'altra cosa visto che qui
Ci si fa spesso la lezione che una posizione anti nucleare sarebbe una posizione retrò sarebbe una punizione che non tiene conto di come va il mondo sarebbe una posizione in qualche modo anti industriale pro o anti progresso mi aveva fatto
Il metano sana nella prima metà del ventunesimo secolo la principale risorsa energetica in tutto il mondo è esattamente la direzione verso cui si va ed è non è che ed era Etro chi rimane ferma i ragionamenti che si facevano sul metano dieci anni fa
Dieci anni fa il metano non veniva considerato risorsa così importante e taluno diceva addirittura essere risorsa preziosa da usarsi solo non a fini energetici ma fino industriali
Nella chimica soprattutto per la semplice ragione che buona parte del metano che è stato scoperto era in trasportati entra spostare in posti dove veniva bruciato in torcia e quindi era una
L'unico uso che si riusciva a prevedere non essendo trasportati da di fare accanto dove c'era la torcia invece di bruciando degli impianti chimici per trasformare
Oggi non è più così oggi le riserve sono montate dalmatica mentito al mondo i sistemi di trasporto sono stati messi a punto esistono tra l'altro pensiamo ai gasdotti e così via alle navi eccetera eccetera e
Il così detto uso prezioso cioè l'uso chimico lo fanno i paesi in via di sviluppo come giusto che sia e non conviene più in Italia a trasformare i
In Arabia Saudita in cui vai in Bahrein negli altri Paesi avendo la possibilità di dare un valore zero alla alla risorsa energetica il polietilene che fanno con etilene tratto da quel metano assolutamente competitivo con quello che comunque potremo fare quindi non c'è più posto perché dovrete esattamente opposto
Il metano sarà nella prima metà del ventunesimo secolo la principale fonte energetica in tutti i Paesi del mondo
C'è anche il sono anche dei divertenti studi che dimostrano diciamo così
Qual è appunto che siamo appena entrati in quella che viene chiamata degli studiosi seri di questo per le male era del metano che noi stiamo esattamente nella direzione del mondo
Stiamo Vienna la retroguardia ma semmai ci muoviamo esattamente lì dove si muove come si può dire l'avanguardia diciamo del mondo in materia energetica
Noi abbiamo detto anche voglio su questi quei godono concludo dire due parole molto precise abbiamo detto anche metano più fusione anche qui è uno slogan
Ed è chiaro che nessuno di noi è in grado di scommettere sul fatto che la fusione darà energia elettrica a prezzi competitivi tra venti trenta quaranta cinquanta non lo sa nessuno ci vorranno alcuni recenti
Probabilmente ce ne vorranno qualcuno di più piuttosto che qualcuno di meno non è questa la questione e quindi non è che noi scegliendo di muoversi nella direzione della fusione e in qualche maniera pensiamo di trovare la scorciatoia la soluzione no solamente un altro
Il ragionamento è di accompagnare una scelta del piano energetico di revisione del nucleare provato di sostituzione pendenza con il metano quei una scelta nelle chiappe la fusione esattamente per dimostrare che questa è la posizione che porta l'Italia nella direzione del ventunesimo secolo dello sviluppo tecnologico della competitività del del paese dei nostri figli o meglio ancora di nostri nipoti non quella
Perché quello che è sicuro che la fusione rappresenterà uno di quei campi in cui non solo la ricerca pura ma anche la ricerca applicata nei prossimi decenni mancherà lo sviluppo e la tecnologia e la scienza
Cioè che chi farà ricerche in quel tempo ne avrà comunque ricadute indirette
Come si può dire all'atto penso un appunto nelle tecnologie di campi magnetici penso le tecnologie dei nuovi materiali resistenti a temperature e così via di sicuro vantaggio e l'Italia
Che nei decenni precedenti avuto la classe dirigente non solo politica ma anche industriale economica che troppe volte ha perso il treno
Di stare nella direzione del mondo che cambia
Compreso quello del nucleare provato quando si poteva pensare negli anni cinquanta che questa fosse un'efficienza grattarsi quasi tutte queste trincee noi diciamo può cogliere l'occasione da questa discussione percorre più rapidamente avanti può trasformare il fatto di essere rimasta indietro nel passato e quindi di avere un problema rispetto al nucleare trovato diverso da quello di altri Paesi in vantaggio
Perché gli altri Paesi si muovono con più lentezza in questa direzione per la semplice ragione che hanno investito risorse energie impianti e così via e quindi io l'ho tempi in sostituzione sono diversi da quelli che possono essere no
E allora la scelta metano più fusione la revisione che vi proponiamo del piano energetico è una è una scelta anche tra virgolette di prospettiva di lungo periodo
Che è esattamente l'opposto di quello di cui ci accusano cioè di essere una sorta di settecenteschi Russo gli anni di amanti del piccolo è bello gli amanti di una civiltà delle candele o di una civiltà delle capanne e delle Capannina il proprio esattamente l'opposto
Mentre è vero invece che chi si attarda nel proporre di fare degli anni novanta e nel due mila e dieci le centrali nucleari provate e quella sì una scelta di arretratezza di ritardo di tenere il Paese all'indietro ed una battuta verrà battuta che corrisponde al vero
Che ragionare in questi termini e come potrebbe ragionare un'azienda che non essendosi informatizzata a tempo decidendo di informatizzare sì tra gli ultimi ora sceglie calcolatori provate della terza generazione
Invece che quelli della quarto prepararsi a quelli della quinta chi ce li ha i calcolatori la tata delatore se ritiene di ammortizzare gli USA ancora di possono servire ma chi comincia oggi a parte da oggi si comincia un guerra dell'etere suggerito uno scemo ecco questo è un ragionamento che mi pare abbia come si può dire il valore non solo tecnico
Ma direi politico e culturale di essere una risposta a chi invece pensa di dipinge al sito di collocarci o di sistemarsi nel fronte degli arretrati o di coloro che mettono a repentaglio
Il la diciamo il futuro del Paese dal punto di vista di Bari ma avere un Paesi industrialmente ha vantato un Paese avanzato semplicemente per ragioni di bottega elettorali o di emotività comprensibili di breve periodo
Ecco in questo contesto ci sta poi la terza e la quarta domanda sulla terza cioè cosa fare delle centrali che ci sono qui può essere nessun problema di Montalto consiglio a decidere cose c'è una centrale che c'è una centrale che non c'è
Questo una volta che si è deciso di dare l'azionamento risposte le prime domande mi pare un problema secondario
Nei Paesi dove ce ne sono tante
Presumibilmente decideranno di uscirne lentamente la stessa posizione spedì
Che noi abbiamo citato a conferma delle nostre non propone di chiudere domani tutte le centrali nucleari tedesche propone di chiudere entro dieci quindici anni gli svedesi si pongono quindici anni altri Paesi se ne pongono venti
Questa sarà la logica in cui si sta un Paese che ne ha poche può decidere di fare più svelto un Paese che sostanzialmente ne ha solo due una e mezzo due e mezzo a seconda se calcoliamo uno la prima uno può decidere di fare prima
Perché può fare di conti economici delle analisi costi-benefici e può decidere di fare più rapidamente
Quello che altri ne evita abilmente faranno più lentamente
E questo lo può fare non tanto per venir dietro a un aspetto il motivo della gente
Non tanto perché chiudendo le prime non c'è più il rischio che si faccia un referendum emotivamente pareva per un ragionamento di nuovo di circolazione
Perché siccome c'è la domanda numero quattro a cui dare risposta cosa fare sul piano internazionale
Noi abbiamo la possibilità di svolgere una funzione più incisiva più incidente più convincente
Se essendo nelle condizioni ripeto che lotti tra virgolette ci costa meno cioè diventa una cosa sopportabili dal punto di vista dell'analisi costi-benefici una fuoriuscita più rapido e gli altri Paesi adottiamo questa scelta e ci andiamo rapidamente in questa direzione io non ne faccio una questione di principio si tratta di fare dei conti i conti li abbiamo certo un costo c'è ma sono costi che stanno dentro l'ambito di quello che come si può dire un Paese normale può fare l'austera fatta uno poi dice di non farla la S-Bahn tenderà per pezzi noi stessi abbiamo parecchi esempi in Italia di programmi diciamo in cui sono stati spesi anche le migliaia di miliardi dopo per una ragione dall'altra non ha funzionato e sono stati cancellati gli investimenti
Non vedo una questione drammatica Antenore dei PTP che cose che in un paese dove prevale la ragione si discute secondo logica una decisione può essere prese non vedo affatto come si può dire che diventi dirimente o assurdo
E meno che mai ragione di farci sopra di compromessi per accontentare un po'tutti per stare in mezzo e così via il fatto che si possa razionalmente decidere di cioè di fuoriuscire con un certo tempismo e probabilmente la facendo i conti in questo senso la conclusione sarà che Montalto conviene fermarla
E vedere come si recuperano
Almeno parte dei soldi investiti perché sembrava stanze ragionevole continuarla metterci al Goganga dominare miliardi arrivare novanta e poi prevedere una fuoriuscita è una specie di di utilizzazione accorciate abbreviata nel tempo per stare un po'una certa logica
Su cosa si potrà fare un ragionamento nazionale perché alla fine né dal punto di vista della sicurezza altri punti di vista Cousin Serra presenta un problema si potrà decidere seta dividere il suo ciclo farglielo diverrà conciato così via
Latina era chiaramente chiusa da subito ma perché è antico no c'è pertanto che ha finito il titolo non è più cronicamente conveniente non c'è coordinamento come credo la l'ENEL avrebbe comunque deciso di di chiuderla quindi il problema è fuori gioco e quindi il ragionamento Tor tornerà e a questo punto possiamo dare una risposta convincente alla quarta domanda
Cioè che iniziativa deve prendere in Europa il Paese l'unico grande Paese che per ragioni storiche perché così siamo e in condizioni di porre la questione della fuoriuscita dal nucleare in termini diversi da Germania Inghilterra e Francia che hanno invece tante centrali cioè che a questo punto l'onere storico
Di anticipare questo problema
Cioè di porlo siamo pretendere che siano loro a porlo
A tra virgolette ma delle situazioni effettive ma che comunque il problema c'è che di fatto lo stanno da discutendo tutti e che in questo concerto al nostro ruolo è quello di spingere perché si vada più rapidamente avanti
E perché le decisione siano decisioni che davvero ripeto non in un minuto ci vorranno dieci o quindici anni forse venti per completare questa operazione ci sia questa fuoriuscita revocare prova
Abbiamo alcuni argomenti concreti da usare un primo tra tutti quello Supertennis
Perché nel super Fenix noi siamo soci al trentatré per cento perché Supertennis non è un reattore nucleare provato curatore al plutonio raffreddato al sodio con problemi di sicurezza o di insicurezza molto maggiori e quindi ci sono argomenti molto forti io cominciai da lì nel fare il ragionamento nel porre la questione avremo ragionamenti da fare in sede CEE a Vienna nella nella nella presso l'Agenzia delle leggi internazionali dovremo porre questa questione ma se avendo dato risposte razionali e coerenti alle prime domande avremo anche io credo l'autorità l'autorevolezza per porre in modo razionale non in modo evidentemente emotivo anche l'ultima anche diciamo l'ultimo problema e le risposte volevo dare un primo problema
Ecco come vedete c'è questo è un è un disegno completo
Si tratterà di lavorarci numeri vanno corretti dovremo fare tutte come si può dire le controllo e contro i controlli devono essere fatti ma il ragionamento sta in piedi ed è una posizione molto precisa io voglio su questo più che perfettamente coerente con l'impostazione generale che noi abbiamo danni seguito rispetti prende il Paese
Noi da anni diciamo
Che l'asse portante della nostra politica il riformismo
Abbiamo come si è sostenuto in questi anni che la praticare la logica i contenuti di un riformismo moderno ai problemi di un Paese come l'Italia dare risposte migliori ferita e abbiamo usato questo su dico in poche parole ma si può parlare molto lungo abbiamo usato questa impostazione per affrontare problemi anche molto delicati di carattere economico sociale
La battaglia sulla scala mobile sulla politica di rally terapia fatti in questo senso
E abbiamo avuto ragione anche se all'inizio sembrava che la cosa fosse
Inaccettabile e insostenibile contraddittorie quei valori che gli stessi volevamo sostenere eccetera abbia avuto ragione non seguendo questa politica che non siamo riusciti in larga misura imporre nel governo del Paese in questi anni per italiano avuto vantaggi
Oggi in Italia rispetto altri paesi d'Europa in una condizione almeno in relativo migliore proprio perché ha seguito questa politica
E abbiamo seguito la linea che abitiamo riformista e dobbiamo aver chiaro cosa significa riformismo
E riformismo eh soprattutto in momenti storici di grande cambiamento
Cioè soprattutto in fasi in cui le società umane si trovano a fare i conti con problemi e tra virgolette sembrano oggettivi ciò che sono il frutto di un qualcosa che trascende
Le decisioni soggettive
Dei singoli delle collettività non so ma tendenza demografica certo dipende dalla volontà degli uomini a un certo punto acquista l'andamento con cui devi fare i conti consuntivi in sé invertire il quale richiede tempo per via la tecnologia la scienza eccetera eccetera e poi siamo in una fase di grandissimo cambiamento legato a questi fortissime spinte di carattere strutturale in tempi di che
Il cambiamento
Vengono meno le possibilità delle rivoluzioni perché il bond cioè la rivoluzione è in re ipsa e la speranza di dare risposte queste cose di anticipare i fenomeni con atti rivoluzionari nome scompare infatti largo
Mozione è uscita in questi anni dal panorama delle possibilità tolto casi eccezionali dare risposte ai problemi delle società non per una una ragione come si può dire di filosofica non perché filosoficamente con lo
No che non credevano ai lituani abbiano prevalso perché la rivoluzione non è più praticabile la stragrande maggioranza di casa
E l'alternativa che rimane in questi tempi della maggioranza delle società è un'alternativa molto semplice tra quello che noi chiamiamo riformismo da un lato
è quello che ormai in modo crescente si chiamano i fondamentalismi dall'altro lato il vero rischio che si corrono in tempi di grande cambiamento è il prevalere dei fondamentalismi cioè che nelle diverse società
Per ragioni di Venere e con ispirazioni culturali ideali diverse religiose etiche e sociali di valori e così via là dove sono nati di fronte al come si può dire alla grande paura che crea al cambiamento
Di fronte al crollare delle certezze precedenti di fronte al collare dei i disegni globali totalizzanti che nelle fasi precedenti sembravano essere soli punti riferimento numeri crescenti di persone soprattutto tra i giovani si rifugia irrazionale
Fondamentalismi inermi assistiamo di tipo religioso in molti Paesi del Terzo Mondo con l'islamico solo uno di questi ma fondamentalismi abbiamo visto scoppiare in società come qui l'americana cioè le società
L'avanzata e più industriali se uno va a vedere cosa è successo in questi anni ha detto i troviamo a casa vostra perché anche noi abbiamo casi di fondamentalismo di tipo religioso che vengono fuori fondamentalismi sono ho a destra a sinistra sono di tipo conservatore e uno progressista usano parolacce le sono di vario tipo uno dei fondamentalismi quello ecologico non c'è il minimo dubbio che è uno dei fondamentalismi e quello di tipo ecologico piatte e così via perché anche qui esprime delle esigenze
Giusto e di valori giusti una una una sensibilità nuova come si è più sentita ai fini fa che è quella della qualità della vita dell'ambiente del rischio del disastro che è connesso a un mondo che cambia così rapidamente ma esprime in termini razionali in termini emotività in
Gli assoluti interni rischia beh il il riformismo e l'esatto opposto di fondamentalismo ed è l'unica speranza che hanno società nazionali ordinate quelle democratiche quelle dove funziona un meccanismo in cui si può come si può dire riassumere non solo i desideri
I della gente ma di assurdi un progetto nazionale ordinato praticabile per evitare che i fondamentalismi portino in direzione che poi regolarmente Portanova grandi costi e grandi sacrifici e noi siamo su questa posizione
E siamo l'esatto opposto di questo siamo risottoposto di tutto quello che invece tenta di scegliere queste impossibili scorciatoie
E l'esempio energetico è un buon esempio perché è vero che ne spende in Germania Norimberga
Ha scelto la strada che ha scelto giustamente e correttamente rappresentando come si può dire la risposta riformista questi problemi in quel Paese ma è vero anche che non più tardi di qualche giorno fa quando si è riunito un altro congresso non quello delle spedì a Norimberga ma quello dei Verdi ricordo dove la prima cosa che il capo del partito socialdemocratico ha detto e ripetuto per tre giorni che i socialdemocratici in Germania non hanno nessuna intenzione in nessun modo i nessuna forma
Di fare nessun tipo di alleanza politica concreta perché la linea che loro chiamano rossa diverso dalla linea verde è una linea che va in altra direzione che vuol dare risposta alle stesse esigenza e gli stessi valori ma in modo diverso è esattamente quello che deve essere tenuto presente in ogni Paese diciamo così a democrazia rappresentativa alla logica razionale come evidentemente l'Italia anche rispetto a queste a queste questioni
Non siamo in grado di esprimere questa posizione perché va dovendo che ho fatto hanno gli hanno vite gli angoli per qualche decina di minuti dimostra che noi siamo in grado noi e non gli altri noi riformisti e non i fondamentalisti noi che abbiamo una posizione Pacman razionale non gli altri di vincere questa battaglia di vincere in modo concreto mentre gli ecologisti né in Italia e nel mondo l'hanno mai vinta sono sempre rimasti ovviamente minoritari io ovviamente non sono mai riusciti a dare risposta
Al cosa si fa al posto di qual è la strada che si propone qual è la direzione che si propone perché trovi in qualche modo il consenso di una larga maggioranza di una società mature cresciuta come quella come per l'Italia ecco
Se c'è un ulteriore valore della battaglia che stiamo facendo in questi giorni è proprio perché è un nuovo segna un nuovo mattone il nuovo pezzo dell'impostazione riformista che in questi anni abbiamo costruito in questo pezzo
Ecco la ragione per cui sbagliano quelli che ci criticano e ci attaccano dicendo che avremmo assunto queste posizioni per pure ragioni strumentali per pura come si può dire risposta all'emotività con cui giustamente l'opinione pubblica ha reagito a Cernobyl per una semplice modo di sfruttare a breve un fatto è certo totalmente eccezionale te in qualche modo a colpire è esattamente l'opposto di questo questo non vuol dire ma datemene
Che non ho dubbi
Aprire una sorta di fronte contro gli ambientalisti gli ecologisti no perché noi esprimiamo i valori diciamo quelli che sono all'origine di questi movimenti non li facciamo nostri schiacciamo nostri fino in fondo e gli esprimiamo in modo che è come si può dire semplicemente più realistica più praticabile che può portare al risultato che tiene conto delle cose che si pone le questioni concrete che sono quelle non mi di delineare un astratto come si può dire
Bene migliore situazione migliore ma una concreto miglioramento della situazione esistente e su questo terreno allora per intenderci anche nei rapporti con le altre forze politiche a parte i movimenti ambientalisti culturisti penso ai comunisti penso alle stesse for la maggioranza noi abbiamo garantito argomenti
Perché a noi non interessa come succede ogni comunisti questa sorta di oscillare tra una posizione e l'altra perché noi non ci siamo mai divisi come i comunisti tra quei di che ritenevano che essere nucleari era un modo per essere riformisti questa difficile scelta nucleare e quelli che ritenevano invece essere antinucleari era un modo di sviluppare per gli anni Novanta la posizione di Ingrao tradizionalmente opposta cura riformista non è questa l'alternativo si pone e noi tra l'altro dobbiamo costruire una linea che permetta di trovare come si può dire una vera posizione convergente con quella stragrande con quella grande parte dei comunisti di sindacalisti che sono stati nucleari non per
Come si può dire non per una
Sorta di cecità o di non volontari considerati per le ma perché facendo una riflessione che era probabilmente da papà all'indietro volevano a per mare delle questioni dei problemi riguardanti il progresso lo sviluppo e così via che sono giusti e che noi dobbiamo recuperare rispetta la maggioranza a parte come si può dire
Le tendenze opportunistiche che abbiamo visto affiorare in questo o quel partito in questo o quel leader di colore comunque dietro a quella che sembra la posizione che comunque vinto ma dobbiamo fare un discorso nazionale perché non abbiamo nessun interesse che nascano dei fondamentalismi nuclearisti degli delle vestali del Gori in ogni campo e quindi anche del rigore nucleare più in Congo risultati che sarebbero solo di minor governabilità delle situazioni come si può dire di non prendere tempestivamente seriamente le decisioni necessarie calcolatore per cui e questo lo dico a titolo personale che su questo devo ancora discutere credo formarci un'opinione io ripeto che sono contro il referendum solo contro sì al referendum abrogativo che al referendum consultivo ambedue strade che ministri ritengo scarsamente utili a darci la dritta per trovare la soluzione Franco il problema sono contrarre ferendolo abrogativo perché ritengo pagamento che ha fatto che se prendiamo le decisioni razionali che si possono prendere non c'è niente da abrogare e non credo che si potrà fare un certo punto una una ci nel referendum per abrogare fisicamente la centralità si possono abrogare solo le leggi ma se noi come io credo sia possibile doverose le leggi le modifichiamo Halfpenny in giù nel senso che come ho detto non c'è proprio nulla proprio da droga e naturalmente è più facile più semplice più razionale e più giusto e più corrispondente ai valori di quegli
E sì che che vogliono fare il referendum abrogativo abrogare leggi norme cose in modo razionale che non abrogarle con un'accetta pericolosa perché il referendum un meccanismo un po'lungo che rischia poi di tagliare come si può dire male cambiare solo in parte all'in
Di non abrogare nemmeno tutto quello che invece si può razionalmente abrogare modificando la politica energetica nella direzione che ho detto che sono continue ferendo un consultivi perché in effetti consultivo perché come si può dire diventa una sorta di sedici sondaggio d'opinione in cui inevitabilmente la domanda ancora più semplificata e alla fine della quale si pongono solo due alternative o seguendo io sondare l'opinione che si può fare anche senza referendum il Governo e il Parlamento si adegua quello che dice la maggioranza della gente anche se per in astratto così la razionalità non porterebbe a questo questo non è un buon segno per una democrazia per il corretto contenuti o non si adegua
E crea una spaccatura tra Paese reale e paese legale di cui non c'è assolutamente bisogno è assolutamente possibile giusto risolvere queste questioni hanno impedito capisco che i comunisti abbiano ancora del referendum ce l'hanno per una ragione loro interna perché è un modo di uscire da un euro di fico ma noi che non abbiano questa difficoltà noi che siamo tutti di anche in questa volta muovere su questo terreno con molta maggior libertà proprio perché come si può dire dei nostri abiti riformisti questo ragionamento ci sta comodo e quindi non abbiamo difficoltà nell'indossare quest'il ragionamento noi questa strada noi abbiamo ragione al mondo o di seguirle noi siamo da anni i campioni della governabilità abbiamo dimostrato che si può decidere e governare prende le decisioni corretta adeguata siamo un partito che ha come si può dire spray le matite dato questa possibilità di governare un Paese la direzione giusta tra l'altro avendo il Presidente del Consiglio nell'arco di un po'di tempo che ormai sfiorava i quattro anni quindi abbiamo tutte le carte in regola per farci campione di questa posizione e siccome abbiamo anche gli Argo in reazionari non vedo perché fasciarsi la testa prima che si era un po'vista mi pare difficile che s'era un po'non ne siamo in grado nell'arco delle prossime settimane di prossimi mesi nel tempo giusto quello in tempi storici aggravato diciamo del primo semestre mille novecentottantasette d'riuscire a
A portare la maggioranza del Paese su queste posizioni di adottare seriamente le decisioni conseguenti e quindi di guidare in modo giusto senza spaccature mani
Senza affronta menti di tipo emotivo irrazionale il Paese in modo ancora una volta nella direzione che corrisponda agli interessi della maggioranza degli italiani
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