"Servizio pubblico e pluralismo televisivo nell'era del digitale - Giornate d'incontro e riflessione" (18 - 19 novembre 2002) - promosso dalla Commissione Parlamentare per l'Indirizzo Generale e la Vigilianza dei Servizi Radiotelevisivi e dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni con il Coordinamento Tecnico scientifico a cura dell'Istituto per lo studio dell'innnovazione dei media e per la multimedialità (ISIMM) (presso la Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio, Camera dei Deputati, Piazza Montecitorio)

Siamo vicini
Guarda
Non si può sia un po'il fucile
Importante
Prego
Buongiorno buongiorno
Benvenuti alla seconda giornata
Di questi
Lavori lavori molto interessanti ieri abbiamo finito in tarda serata
E purtroppo per impegni istituzionale il presidente della RAI Baldassarre non ha potuto intervenire
Ovviamente rinvieremo a lui la possibilità di farlo ora introducendo questa seconda giornata che verrà in in mattinata riservata ai membri della Commissione di vigilanza
Sulla RAI prego presidente
Prima di tutto grazie per l'invito e grazie anche per aver permesso lo spostamento a questa mattina
Del mio intervento
Ieri era impegnato a Torino in un convegno organizzato dalla Margherita terminato ieri sera abbiamo siamo tornati con l'ultimo aereo a Torino
Per Gentiloni serrati sarà qualche ripetizione rispetto a ieri ma non è che posso cambiare opinione da un giorno
All'altro
Seguirò nella traccia un po'ho visto anche le relazioni scritte presentata ieri e ho trovato di grande di grande interesse seguirà un pochino alcuni punti che sono nella nella nel programma di questo convegno prima di tutto
Volevo sottolineare l'aspetto del servizio pubblico
E la centralità del ruolo della RAI in questa direzione
Servizio pubblico
Una nozione controversa
Si è molto discusso si discute molto su cosa si deve intendere
O letto anche di recente
Affermazioni le più diverse si passerebbe da una nozione sostanziale una formale
In realtà io non credo molto a tutta questa discussione
Sono convinto che c'è una sostanza di servizio pubblico che rimane da sempre la stessa e alla quale la RAI deve essere obbediente
E cioè l'idea del servizio pubblico un'idea di sostanza di contenuto
Per la quale il servizio pubblico
Qualche cosa che interessa e coinvolge tutta l'attività dell'area
La Corte costituzionale è una sentenza di cui ho avuto l'onore di scrivere il testo e più recentemente con una sentenza apparsa soltanto qualche mese fa ah beh ma sottolineato la distinzione
Tra un'emittente che opera all'interno del sistema radiotelevisivo come può essere anche un'emittente privata
Che ha degli obblighi pubblici nell'interesse generale ma non è servizio pubblico è un'emittente come la RAI che invece concessionari del servizio pubblico
Il riferimento della corte costituzionale a due distinti articoli della Costituzione
Il primo è l'articolo che riguarda le imprese private reagiscono
Nell'ambito di limiti di utilità sociale e l'altro e l'articolo quarantatré che riguarda le attività che riguardano servizi pubblici di e preminente interesse generale
La RAI si muove in questa seconda orbita
E questo significa che per la concessione del servizio pubblico qual è la RAI ogni sua attività deve rispondere a criteri di utilità generale a criteri di interesse generale
Da questo punto di vista il ruolo della RAI che avessero un ruolo centrale nella promozione delle diverse identità culturali di cui consta l'identità nazionale di questo Paese
Nell'offerta di programmi educativi
Nella in una informazione nero nell'erogazione di un'informazione che deve essere obiettiva e imparziale completa nella formazione conseguente della pubblica opinione
E questo è un uno specifico ruolo legato al ben al buon andamento della democrazia pluralista
Nel garantire il pluralismo e l'offerta democratica e uno nel permettere l'accesso alla tutte le componenti della società
Nel nell'esercizio appunto del servizio pubblico e persino a il ruolo del servizio pubblico si individua nel nelle attività di intrattenimento
Perché l'intrattenimento del servizio pubblico non può essere una qualsiasi forma di intrattenimento ma deve essere una in intrattenimento di qualità
In altre parole certi programmi anche di intrattenimento cito per tutti
Perché ormai un caso classico Grande Fratello darai non può trasmetterli proprio perché è concessionaria di servizio pubblico anche nell'intrattenimento
La qualità richiesta al al prodotto deve essere una qualità particolare rispondente all'interesse generale ad interesse
Tutta RAI dunque è servizio pubblico in ogni suo aspetto e tutta la RAI deve essere considerata come tale
La RAI dunque svolge una particolare funzione culturale che è quella in modo particolare di essere un soggetto di trasmissioni di valori
Perché la cultura un altro questo che trasmettere dei valori
E in questo compito nell'essere una televisione di valori
La RAI deve
Avere delle direttrici ben precise
I valori non emergono da qualsiasi forma di vita collettiva i valori nascono soltanto per riprendere un'espressione del filosofia della sociologia tedesca nascono soltanto da comunità di libera dalle habens che mai sciatto e sono in queste comunità sonoro che da queste comunità che emergono valori e al solo acque e principalmente a queste comunità nera e deve guardare per essere soggetto di trasmissione di valori di quell'importanza per la RAI dell'attenzione alle diversità culturali di questo Paese
Tale diversità territoriale di questo Paese quando il consiglio d'amministrazione della RAI approvato l'indirizzo generale
Definito come Indirizzo federalistico non ha fatto altro che declinare questa sua particolare attenzione ai valori e alle alle comunità di vita territoriali e questo è un aspetto fondamentale
Della nostra società del nostro paese e soprattutto dopo che è stato approvato il nuovo Titolo quinto della Costituzione
Ma tv di valori significa anche altro non significa soltanto questo tipo di valori significa anche prestare una particolare tutela alle fasce sociali deboli di qui l'impegno già iniziato e che arriverà a conclusione fra pochi giorni
A favore ad esempio dei minori la RAI ha avuto un ruolo fondamentale nel riprendere il codice di tutela dei minori e soprattutto viene da una proposta della RAI la novità conseguente a questo al nuovo Codice al Codice del di tutelare i minori c'è la novità consistente nella dare a questo codice un'efficacia che per il passato non ha mai avuto
Firmeremo nei prossimi giorni nuovo Cordovano convenzione con il Ministro della ministero delle comunicazioni che prevede un insieme di sanzioni a carico di tutte le emittenti televisive private e pubbliche a tutela dei minori è un sistema sanzionatorio specifico
è un sistema sanzionatorio che io ritengo efficace e mi preme sottolineare che questo tipo di di organizzazione dei sistemi sanzione viene da una proposta RAI cioè di accettata poi anche per le altre emittenti
Perché noi vogliamo che un codice non sia in codice a tutela di una fascia così importante come quella di minori non sia un codice scritto soltanto per la letteratura o per qualche cosa vinili che rimane astratto un qualche cosa che rimane solo sulla carta ma vogliamo che la tutela dei minori sia effettiva
E si riscontri giorno per giorno nelle trasmissioni di qualsiasi emittente televisiva
Tv di valori significa anche altro
Lo rivela lo accennavo prima lo voglio sottolineare ora significa anche ricerca in modo particolare della qualità
So bene che quando si parla di qualità si parla di una nozione
E di un'idea abbastanza elastica addirittura può essere anche Vacca e comunque può essere anche seriamente soggettiva
Ma la qualità
Per quanto contenga delle sfide
Alle quali difficilmente si può dare una replica esaustiva totale la qualità sempre qualche cosa che lascia dei margini
Rispetto ai quali bisogna fare sempre qualche cosa di ulteriore è un impegno che la RAI persegue non soltanto al proprio interno non li abbiamo già una consulta la qualità abbiamo anche votato un una un indirizzo di riforma della Consulta dalla qualità dando più poteri a questa Consulta dalla qualità che un organo in indipendente ma che opera al servizio della azienda RAI
Ma vogliamo tempo la qualità diventi qualche cosa di che riguardi l'intero sistema televisivo
Presidente ma anche la giustamente nella sua relazione ha giustamente sottolineato questo aspetto di novità delle disegni di legge Gasparri e che è un aspetto importante dobbiamo aver presente l'intero sistema televisivo
Noi vorremmo che la qualità diventi un indice anche per l'intero sistema televisivo
Non personalmente credo che la direttiva mia dell'Auditel sia qualche cosa da cui dobbiamo liberarci
Nonché non ci debba essere una verifica quantitativa come quella che fa l'Auditel cioè sul sul loro sulle udienze che ciascuna emittente ciascun programma a ma questo a questa verifica deve essere anche aggiunta una ulteriore verifica quella della qualità la raccolta dalla Consulta dalla qualità fa anche una verifica in questo senso seguendo degli indici di qualità percepita e gli indici di qualità che riguardano il come la gente percepisce la qualità dei prodotti radiotelevisivi
Noi desidereremmo che questo divenga anche una liberisti che viene fatta da un soggetto indipendente potrebbe essere una modifica dell'Auditel in questo senso cioè di affiancare oltre ad analisi quantitativa anche un'analisi qualitativa potrebbe essere anche una un soggetto indipendente come l'Authority che faccia anche una verifica di questo tipo
Ma noi riteniamo che leggere sui giornali continuamente come misura del successo o addirittura nella buon andamento di un'azienda soltanto il dato quantitativo dell'audience sia fuorviante non sia cioè l'elemento fondamentale che serve per dare per avere una televisione di qualità
Un punto fondamentale
Dell'impegno
Culturale della RAI tra l'altro voglio dire che stiamo lavorando ha un progetto culturale abbiamo già fatto un consiglio di amministrazione
Ha un con un solo punto all'ordine del giorno quella di discussione del progetto culturale della dell'azienda
Avremo a breve un secondo Consiglio su questo tema che riprenderà alle linee
Di indirizzo che sono state definite nella discussione che tocca abbiamo fatto in quell'occasione e poi proporremo a questo progetto alla discussione più ampia della della dell'intera azienda
Ma l'impegno culturale sono note le polemiche sulla televisione sono note le polemiche sulla fatto Seracca revisione Possa fare cultura
Sono note anche alcune posizioni non certo secondari illustri filosofi illustri pensatori che negano addirittura la possibilità che la televisione possa fare cultura cioè lo stesso strumento viene concepito come qualche cosa di eterogenea fondamentalmente eterogeneo e così via cultura la brevità del messaggio il fatto che in televisione i secondi sono eternità il fatto quindi che la stessa affermazione le stesse proposizioni sono o proposizioni inevitabilmente dotate di un certo grado di superficialità perché non si possono parlare concetti non si può pagare i concetti profondi attraverso raggi attraverso affermazioni che non possono seguire un complicato ordine logico tutto questo ha fatto dire a pensatori importanti che lo strumento televisivo è uno strumento che oggettivamente porta una dequalificazione dalla cultura
Può darsi che sia così l'autorevolezza di chi sostiene queste tesi fa riflettere però il nostro impegno deve essere quello di ricercare in questo nuovo linguaggio nel linguaggio televisivo
Qualche cosa che possa essere associato con un impegno culturale
Anche in un messaggio particolare come quello televisivo va ricercato infatti qualche cosa che deve richiedere all'utente una capacità di riflessione
Se si vuole impegno culturale di una televisione di servizio pubblica rispetto all'utente deve essere quello appunto di espiazione qualche cosa che stimola la riflessione dell'utente
Che combatte la naturale passività che l'utente può avere nei confronti dell'emittente televisiva
Già in questo a mio avviso ci può essere un elemento di profondamente culturale
Cioè utilizzare l'emittente televisiva non per appiattire la spiritualità del di chi di fronte l'apparecchio televisivo ma cercare di sollecitare questi aspetti che sono profondamente radicati
Nel nell'essere umano come essere etico spirituale
Come essere come soggetto quindi di cultura l'impegno della RAI in questo in questa direzione sarà un impegno sempre più forte e mi rendo conto che su questa strada c'è ancora molto ma molto ma molto da fare mi rendo conto che ancora difficile uscire da certi schemi
Che sono i più comodi
Perché ritrovare forme di espressione che sono come si può dire più rassicuranti dal punto di vista del successo dell'audience
Questo può portare a trascurare
Quello il lato che dicevo prima spirituale e culturale però è una sfida che la RAI deve avere il coraggio di affrontare è una sfida quella dell'innovazione
E della ricerca di un messaggio che possa essere un effettivo stimolo alla riflessione dell'utente un effettivo un momento di della problematicità della vita e non quindi in un momento di conformazione a a dei parametri come si può dire di estremo conformismo
Ecco questa è una sfida che la RAI non può lasciar cadere ed è una sfida che la RAI deve affrontare deve affrontare al più presto possibile proprio per dare un segnale di cosa deve essere il servizio pubblico
Nel non vorrei essere infatti non dovrei dire nel terzo millennio ma diciamo all'inizio del due mila
Questo elemento di interattività e di coinvolgimento dell'utente in senso o costruttivo può essere esaltato
Dalla grande novità tecnologica che è collegata digitale terrestre
Con il digitale terrestre cambia il senso stesso che il concerto stesso di televisione
Il digitale terrestre comporta naturalmente proprio per la propria struttura tecnica una interazione tra utente ed emittente quale mai si è avuta in passato
Il digitale terrestre quindi e non soltanto un'occasione fondamentale per lo sviluppo anche per lo sviluppo economico ma è anche una un'occasione da sfruttare profondamente rispetto alla sfida che la televisione deve affrontare in direzione di una impegno culturale nei confronti della comunità
Confesso
Che quando noi non i nuovi consiglieri d'amministrazione siamo stati insediati abbiamo trovato un'impresa fondamentalmente ferma e ripiegata su se stessa
Il digitale terrestre può essere sicuramente la leva per
Affrontare un nuovo cammino
Ma oltre a questo dobbiamo anche pensare
Che la il digitale terrestre da solo non basta a risolvere i problemi
Deve essere inserito digitale essere in una in un contesto più generale di sviluppo
Perché non si tratta soltanto
L'innovazione non passa soltanto attraverso il digitale terrestre tornerò poi un attimo su questo
Ma l'innovazione passa anche attraverso una concezione della televisione come elemento di sviluppo economico e sociale del Paese
C'è ad esempio bisogno di un rinnovamento profondo dei centri di produzione della radiotelevisione della
Oggi anche dal punto di vista tecnologico noi abbiamo centri di produzione che sono più calibrati sul vecchio modo di intendere la televisione che non sulle novità prossime future
Il digitale terrestre quindi una sfida c'è un'occasione da sfruttare profondamente ma a mio avviso può essere una sfida che può essere affrontata vittoriosamente con e comune gran soddisfazione per gli interessi che sono collegati soltanto se viene inserito in un contesto strategico dell'azienda pendente allo sviluppo di tutti i suoi aspetti
Pensiamo quindi che l'azienda avrà un grande impegno per il rinnovamento anche tecnologico dei vari centri di produzione sparsi nel Paese
Non voglio ritornare perché a ritirarlo giramento amare su Napoli
Ma posso dire che oggi con qualche con lo posso dire con qualche soddisfazione
Che noi abbiamo oggi una posizione molto più equilibrata di quella che abbiamo trovata quando ci siamo insediati oggi abbiamo due centri di produzione quello di Roma e quello di Torino che lavorano al cento per cento delle loro capacità produttiva
Abbiamo Milano che sta intorno al settanta per cento e con i programmi futuri che abbiamo già previsto arriverà in poche settimane al cento per cento
E la stessa cosa vale per Napoli che attualmente al sessantadue sessantaquattro per cento delle proprie possibilità produttive
Abbiamo in sostanza attraverso una redistribuzione
Del lavoro di produzione per me in sostanza ha creato una situazione equilibrata dei centri di produzione
Ma proprio non ho notizia dell'altro giorno
La RAI ha acquisito attraverso unito alla gara pubblica il terreno
Larga parte di terreno adiacente alla sa a Saxa Rubra e credo che può essere una una un'idea sulla quale il Consiglio d'amministrazione verrà impegnato avendo preso quest'area
Quella dipende appunto un progetto del vecchio consiglio d'amministrazione del nostro per precedente del così mi sono precedenti al nostro quella di pensare a una Saxa Rubra due e pensare addirittura a chi sta
A costruire in quell'area una
Città della televisione
Una grande costruzione che possa dare essere non solo simbolo della della importanza della RAI ma anche essere un volano di sviluppo di quell'area nei prossimi giorni
Proporrò alla alle autorità regionali e comunali di questo Paese
Di affrontare questo problema devi vedere le possibilità che si possono creare attraverso un possibile e io dico auspicabile accordo di programma
A né attraverso il quale pensare a uno sviluppo di questo tipo a Roma
La riforma
Del sistema ha sicuramente nel digitale terrestre un punto di di attacco importante ma questa riforma non è una riforma che riguarda soltanto la RAI è una riforma che riguarda l'intero sistema televisivo
La RAI farà sicuramente la sua parte e la farà come opposizione come si può dire come soggetto leader di questo processo di innovazione
Ma non escludiamo ad esempio forme di collaborazione con i nostri competitori
Non escludiamo che questa occasione in questa occasione di riforma del digitale terrestre diventi un bene per l'intero Paese dell'intero sistema radiotelevisivo
Da questo punto di vista condivido pienamente quanto ha detto ieri il presidente di Mediaset Confalonieri e cioè che noi dobbiamo sprovvisti Cerizza la cultura
Di questo Paese nel senso che non possiamo continuare a pensare che il mercato televisivo sia soltanto il mercato nazionale
Non possiamo continuare a pensare soltanto che è l'unico problema è che che c'è quello della competizione tra RAI e Mediaset
Ha ben detto Confalonieri
I grandi gruppi multinazionali sono già entrati in Italia saranno molto più forti nei prossimi dobbiamo pensare che il mercato della tensione è un mercato globale e dobbiamo ragionare in termini di sistema
Io credo che la RAI avrà una posizione sempre più forte nel sistema televisivo nazionale ma sarebbe miope pensare in soltanto in termini il mercato nazionale significherebbe che perderemo di considerare gli elementi fondamentali del nuovo sistema radiotelevisivo e da questo punto di vista il digitale terrestre non è qualche cosa che riguarda le singole emittenti riguarda la nazione riguarda il Paese
E non potremo
Accettare e affrontare efficacemente questa sfida se non ci fosse un impegno dell'intero Paese rispetto al digitale terrestre
Da questo punto di vista senza stare a fare tanti discorsi sui conti è chiaro che questo che questa sfida può essere affrontata anche se il governo fa la sua parte
Perché qui si tratta di un impegno consistente di un impegno che non è solo a vantaggio di questo o di quell'emittente ma può essere un grande vantaggio per l'intera nazione
Servizio pubblico chiudo su questo punto significa anche
Che
Significa come sicuri e si coniuga quasi sostanzialmente quasi con sostanzialmente con l'idea di pluralismo
Non c'è il servizio pubblico senza garanzia del pluralismo
La Corte costituzionale ha ripetuto più volte
Da Enzo Cheli ricorderà
I giorni che abbiamo spesso per cercare di definire questi concetti e la passione che abbiamo speso nel cerca di definire questi concetti in almeno due sentenze che hanno fatto la storia della giurisprudenza costituzionale ma mi permetto di dire anche della sistema radiotelevisivo in Italia
Abbiamo sempre detto confrontando ritiro l'abbiamo parlava ancora come corte costituzionale la Corte costituzionale ha sempre detto
Che la una situazione di duopolio non soddisfare il pluralismo ma se questa è la situazione che il mercato nazionale da e allora c'è bisogno di uno sforzo particolare
Nel garantire il pluralismo all'interno su soprattutto all'interno del servizio pubblico
Pluralismo e servizio pubblico sono due concetti che vanno che sono indissolubili
Che non possono essere sciolti l'uno dall'altro
E la RAI torno a ripetere e come tale un soggetto indivisibile
Non si può pensare alla RAI che sia una parte servizio pubblico e altra parte che non sia servizio pubblico
Tutta l'attività della RAI il servizio pubblico e da questo punto di vista io però un apprezzamento positivo del disegno di legge Gasparri quando pone come confine
Per una eventuale privatizzazione quella della trasformazione in public company quello è il limite massimo
La RAI non può essere divisa nelle nei vari delle sulle varie componenti perché la RAI è il servizio pubblico in tutte le sue è servizio pubblico in tutte le sue manifestazioni in tutte le sue prestazioni
La RAI dunque o è pluralista o non è
La RAI servizio pubblico e come tale non può che essere prima prima pluralista anche sotto questo punto di vista anche da questo punto di vista così come ho detto l'impegno culturale del servizio pubblico c'è ancora molto da fare
è una lotta quotidiana ma è una lotta sulla quale bisogna avere sempre come si può dire il avere sempre l'occhio venne attento a cercare di trovare per le varie forme di garanzia del pluralismo
è difficile trovare un equilibrio e difficile trovare la misura giusta per garantire il pluralismo che imparzialità
Ma guai se la RAI non abbassasse la guardia da questo punto di vista mi rendo conto che anche in alcuni nuovi programmi ci siano aspetti critici da questo punto di vista e la RAI il consiglio d'amministrazione deve fare ogni sforzo per cercare di dare una espressione una manifestazione sempre più fedele al principio del pluralismo e nell'informazione quindi al principio dell'imparzialità i due principi sono tra loro strettamente legate
Dal punto di vista del garanzia della garanzia del pluralismo e quindi dal punto di vista dell'apertura della RAI alla società sono convinto che ha perfettamente ragione manca quando nella sua introduzione impone un imperativo quello in qualche modo di rovesciare il sistema manca sottolinea giustamente un aspetto critico di questo e cioè come le produzioni siano in qualche modo dipendenti dalla RAI dalla RAI
In questo modo
Avendo per così dire essendo la RAI quella che determina le produzioni essendo la RAI quella che determina il sistema delle produzioni
C'è una difficoltà e c'è un pericolo
Il pericolo è quello che la RAI sia sempre più ripiegata su se stessa
Che la RAI sia Fo profondamente autoreferenziale e questo fa nere frenerebbe non solo lo sviluppo della RAI stessa ma anche sarebbe un nel limite al pluralismo stesso
Perché è un'azienda ripiegata su se stessa rischia di non essere aperta a tutte le diversità della società
Da questo punto di vista credo che abbia perfettamente ragione Enrico Manca quando dicevo occorre rovesciare il sistema occorre partire dalle autonomie sociali della società per avere da queste la la spinta alle innovazione produttiva
Affronteremo nei prossimi nelle prossime settimane il problema della fiction intesa come no come direzione ma intesa come come programma di attività
E quella può essere un'occasione prevedendo una programmazione pluriennale
Triennale del piano da Fitch può essere un'occasione perché riorganizzare questo profitto
E aprire la RAI alle alle e capacità produttive esterne a un sistema produttivo indipendente e forte
Può essere appunto il modo per
Obbedire per così dire anche al principio del pluralismo anche in questo sotto questo aspetto pluralismo non è qualche cosa che sia soltanto nelle attività di informazione
Il turismo sia in ogni attività del servizio anche nella fiction questo principio può svolgere un ruolo guida fondamentale
La RAI in sostanza può dare deve dare degli input che possono dare possono come scudi restare essere il diritto per i idee che provengono dalla società ma le idee fondamentali devono venire appunto dal sistema sociale e dalla cultura che questa società esprime una tv credo che nel chiudere non posso usare parole migliori di quelle che ha usato ieri dico ma anche nella conclusione della sua interruzione
La RAI deve battersi perché ci sia una tv come ha detto Manca con un'anima
La tv cioè che dia senso ai valori e la cultura di questo Paese la RAI è specchio di questo Paese Maso volta anche un compito di guida e di orientamento nel senso che deve percepire della società i nuovi nuove idee nuovi concetti i nuovi valore una DVD valori però e questo va ricordato non ha alcun senso se non si riscoprì visse all'interno della stessa azienda una capacità di innovazione che riguarda anche il prodotto ingresso molto per l'attenzione
Ringraziamo il professor Antonio Baldassarre ricordiamo che non potrà stare con noi
Tutta la mattinata in quanto la Camera dei Deputati dando prova
Di grande organizzazione ha riempito l'agenda del consiglio d'amministrazione del vertice RAI con audizione alle undici e trenta nelle commissioni riunite cultura comunicazione iniziamo ora la tavola rotonda
No dopo il piano della politica quindi tocca miei colleghi
Intervenire io a loro consegno una una riflessione una riflessione dal professor Sabino Cassese in ieri è stato sottolineato come in una democrazia maggioritaria
L'aggancio della RAI al Parlamento opuscoletto in questo senso c'è stato quindi un appello a seguire a trovare nuove strade e nuovi percorsi dato che il parlamento siamo noi penso che la palla ora nelle nostre mani gestiamo la il primo che interverrà sarà il senatore Maurizio b
Si tratta adesso lancia scolo Giordano
Un richiamo stretto i tempi quindici minuti a mio avviso no due minuti prima dalla conclusione
Ma io penso che non sono di meno buongiorno a tutti
Partendo dal titolo di questa tavola rotonda voglio iniziare con una battuta nel rapporto tra sistema televisivo politica non si possono prendere scorciatoie
Non c'è davvero bisogno oggi di un modello le Sandro Magno che risolva il problema tagliando il nord il nodo di netto di questo rapporto effettivamente difficile intricati
Ma la cui complessità rappresenta una delle questioni aperte una vera e propria emergenza della moderna democrazia
Non sono d'accordo con chi dice che la politica deve fare un passo indietro la politica deve svolgere il proprio ruolo deve saperlo svolge questo il punto in maniera corretta e rispettosa delle proprie competenze e rispettosa del del Puy autonomie senza invasioni di campo
Non credo sia compito della politica stabilire i palinsesti televisivi
Così come non è compito della politica stabilire che dire andare in video e chi invece deve essere allontanato
Questione questa che ha assunto momenti di rilevate criticità soprattutto in presenza di un sistema politico maggioritario non voglio qui soffermarmi su quanto la politica non deve fare lo sappiamo tutti come sappiamo altrettanto bene che ciò continua a succedere
Piuttosto vorrei soffermarmi su ciò che la politica è chiamata a fare su ciò che la politica dovrebbe fare perché sappiamo bene che quasi mai che ne fa
Troppe latitanza è quasi sempre interessate che fanno il paio con le ingerenze
La politica deve assumersi la responsabilità di fare in modo che i mezzi di comunicazione conservino alta la finalità primaria di servizio le persone alla società
L'assenza di controlli di vigilanza in questo senso non è garanzia di libertà come molti vorrebbero far credere piuttosto l'assenza di Rigoletto indice per favorire un uso indiscriminato che noi non possiamo accettare questo è il compito della politica e la politica è chiamata a dare risposte in questa sede vorrei sottolineare tre compiti quello di garanzia di tutela e di indirizzo
Alla politica spetta innanzitutto il dovere di adeguare strumenti di garanzia per favorire la pluralità dell'esperienza del pluralismo delle idee l'imparzialità e la correttezza dell'informazione
Non è solo una questione di par condicio
Ma è anche una questione di pari condizioni di accesso ai mezzi di comunicazione di garanzia affinché tutti possano avere una possibilità di rappresentanza
In questo senso va colta a mio giudizio il riferimento del presidente della Repubblica a quelle necessità avvertite non solo dalle forze politiche
Ma anche dal mondo della cultura della società civile che sempre più spesso la mente di trovare crescenti difficoltà nella chiedere i mezzi di comunicazione dominati dalle regole del mercato pubblicitario
La pluralità dell'emittenza di per sé non è però certamente sufficiente ad assicurare un reale pluralismo dell'informazione
Anzi sappiamo benissimo che l'eccessiva concorrenza e qui lo ricordava anche il presidente Baldassarre ha come conseguenza quelle di abbassare il livello di qualità del prodotto televisivo compresa l'informazione spesso appaltata redazioni Sterne giocano il prodotto più emittenti tutto ciò a discapito di ogni aspettativa di pluralismo
è difficile se non impossibile imporre livelli minimi di qualità per un prodotto televisivo
L'autonomia dei territori è tale che non può essere certo condizionata da norme che rischierebbero di risultare oltretutto inapplicabili per l'impossibilità impossibilità oggettiva di determinare i criteri di valutazione
E noi dobbiamo illuderci che possa essere l'utente ad espellere dal mercato televisivo le trasmissioni più bassa qualità purtroppo in questo ce lo dicono molte indagini e proprio la corsa alle percentuali di ascolto a portare verso il basso il livello medio di qualità
Già oggi risulta assolutamente difficile applicare e far rispettare le singole emittenti le normative esistenti quella di esempio che impongono fasce di rispetto per certe programmazioni
Proprio in relazione a ciò ritengo che si debba individuare il secondo impegno della politica vale a dire quello di tutela tutela che deve riguardare soprattutto chiamino attrezzato nel valutare nel lavorare i messaggi che arrivano dalla televisione
Nello specifico la questione della tutela dei minori che anche qui ho sentito oggi ricordare in televisione e la questione della tutela dei minori rispetto alla televisione specificatamente nei confronti di certe trasmissioni e di certe pubblicità
è una questione fondamentale perché riguarda il futuro delle generazioni
Tutela vuol dire ad esempio fare in modo che gli obiettivi dell'ascolto dei minori vengano banditi i programmi con violenza
Serve una legge chiara in un patto di civiltà tra le diverse emittenti a partire da servizio pubblico che nelle trasmissioni per bambini alle otto di sera ad esempio tra i cartoni animati continuo di inserire anche promo di film del dell'horror e spot Emily violenza
Tutela significa aiutare i bambini a comprendere che la televisione non è la realtà che qualcosa di diverso dall'ambiente reale che li circonda e dove vivono io ritengo che da questo punto di vista debba essere proprio la scuola a mettere in campo anche iniziative di formazione per i bambini a partire dall'elementari
Una sorta di educazione alla televisione per consentire all'uno di definire di accrescere la capacità di distinzione tra ambiente reali ambiente televisivo dobbiamo infine per il coraggio di togliere qualsiasi spot pubblicitario delle trasmissioni destinate ai bambini
Creare delle zone televisive assolutamente protette già esistono delle norme peraltro fino a questo momento del tutto disattese
Il nostro compito nel porre delle regole in questo campo e nel far rispettare comunque puntualità è quello di favorire la crescita di bambini che debbono diventare innanzitutto cittadini non solo consumatori
Infine non certo ultimo per importanza alla politica spetta un compito di indirizzo che si potrebbe atti si potrebbe anche definire come compito di sollecitazione alla responsabilità dei mezzi di comunicazione
Sarebbe sbagliato affidare la televisione una funzione educativa ma è altrettanto errato pensare che la televisione non abbia alcuna incidenza nella crescita delle nuove generazioni la società del futuro
La politica deve saper elaborare una risposta anche ai recenti autorevoli appelli perché la televisione riesca ad invertire quel processo di livellamento verso il basso nella sua qualità della sua proposta culturale anche del livello qualitativo delle sue informazione
Oggi il mondo giovanile italiano ce lo dice una recentissima indagine del Censis è un mondo che nella grande parte dipende sul flusso della quotidianità senza pagine maestri dice il Censis
Giovani non certo tutti ma la maggioranza che sembrano aver perso ogni senso di appartenenza perché non sanno valorizzare le proprie radici perché non conoscono la storia della propria comunità
E forse anche per questo non sanno progettare il futuro non riescono ad individuare ed essere il loro stessi motivi di speranza
Una generazione che si trova a vivere in solitudine una trasformazione epocale in cui la tecnologia si avvia a dominare la cultura giovani che non lo dicono solo il ventisei per cento ha letto almeno un libro nell'ultimo anno
Il ventisette per cento non eletto neanche uno che non frequentano biblioteche il settanta per cento dice di non andarci mai che non vanno a teatro
Che non partecipano nemmeno le feste della propria comunità e del proprio Paese che dichiarano di non fare volontariato
La televisione in questo contesto è ritenuto dal novanta per cento dei giovani lo strumento più rapido per aggiornarsi salvo poi dichiarare di preferito le trasmissioni di evasione e di intrattenimento dobbiamo chiederci se la quale condizione del mondo giovanile italiano non sia anche conseguenza Effetto magari solo in tedesco di un sistema televisivo e di una logica di fare televisione che non affronti
Voglio chiudere con un riferimento alla RAI alla crescente esigenza di servizio pubblico che si deve certo far carico del pluralismo ma anche della complessità della società
Da parte mia come ho già avuto modo di sostenere sia in Commissione vigilanza e se nel dibattito in Senato mi sembra necessario ribadire esistono oggi nuove aspettative sul servizio pubblico più attento alle realtà locali e alle realtà sociali
Il nuovo ruolo delle regioni il trasferimento di competenza delle prospettive di un rafforzamento delle dimissioni federalista accresce l'accresciuto ruolo delle municipalità
Come espressione prima della rappresentanza popolare richiedono oggi un'adeguata presenza dentro il servizio pubblico
Da questo punto di vista io sono d'accordo con chi propone anche una diversa designazione del consiglio di amministrazione della RAI
Accanto ai consiglieri indicati dal Parlamento potrebbero prendere indicati dalla Conferenza delle Regioni delle delle municipalità altri rappresentanti vi sono anche d'accordo con una riflessione sulle possibilità di coinvolgere la società civile il mondo dell'associazionismo il mondo della cultura grazie
Grazie senatore Maurizio Beretta
Ora tocca all'onorevole Francesco Giordano sempre pare l'onorevole Alberto la la fonte
Ma io mi scuso
Per alcune semplificazioni
Magari anche derivate
Da un punto di osservazione della realtà che come è noto è assolutamente parziale
Riconosco però credo che sia utile mettere a confronto questi punti di osservazione così
DiVersi perché a me capita
Spesso di
Condividere aspetti della produzione intellettuale
Del presidente della RAI
Baldassarre ma diciamo mi capita altrettanto spesso devo dire da un po'di tempo sempre di essere il totale disaccordo sulla gestione concreta la stesse
Avverto
Insomma una divaricazione molto forte tra principi generali e gestione
Dell'azienda pubblica è io credo che copre con grande tranquillità provare a confrontarci certamente su questo terreno
Io mi trovo francamente di questi tempi lo dico con totale sincerità
Francamente troppo difficile è un po'imbarazzante parlare di pluralismo quando ci sono dei casi così clamorosi ed evidenti che parlano un linguaggio esattamente contraria quattro ragazzi
Che a me induce a parlare di una eccesso diciamo di faziosità e di gestione unilaterale della
Io penso che su questo terreno dovremmo fare una battaglia di democrazia parlandone della posizioni che mettendo rappresentante
Dovremmo coinvolgere forze sociali e culturali democratiche perché io credo che questo problema della unilaterali e della gestione faziosa del servizio pubblico onestamente lo devo dire con grande anche qui con grande sincerità
è stata intubata da tempo proverò a spiegarmi le ragioni ora ed eccetera
Io credo che oggi esploda in forme patologiche
Posso provare a trovare una diciamo una ragione tra virgolette nobile di questo problema io trovo che questo problema magari da questo punto di vista esprimo
Punto di vista assolutamente dissonanti dissonante con i più a la sua reddito c'è nel sistema dall'alternanza
Guardate il sistema dell'alternanza una con un'idea precisa che è quella del governo delle regole condivise
Nasce con l'idea di una reciproca legittimazione tra i poveri ma noi ci troviamo in una condizione esattamente opposta
Ci troviamo una sorta di spoil system delle regole
L'esatto contrario della reciproca legittimazione
E guardate non c'è nessun atto nessun meccanismo di produzione legislativa che parla di una legittima riconoscibilità dei soggetti
Parla l'otto e e diciamo una parzialità una forzatura del sistema delle regole io trovo che nella comunicazione questo è particolarmente grave perché trasforma la più grande azienda culturale del Paese in un megafono
Che tende ad amplificare un consenso le forze di governo
Io voglio sgombrare il campo da equivoci immediatamente per me il pluralismo nomi bilancino tra il comuni o dei singoli partiti che fanno parte di questi cioè una concezione totalmente diversa pluralismo tra l'altro questi Tatone fondata neanche costituzionalmente sfido chiunque a trovare sulla nostra Costituzione una leggi fonte di legittimazione sul sistema dell'alternanza dei pubblica dove singoli partiti soggezione culturale
Io credo che quest'operazione belli a determinare una sorta diciamo di di permanente patteggiamento interno tra opzioni culturali tra opzioni diciamo di segno partitico che alla fine deprime mortifica il servizio pubblico
Per questo tendo guardare alle cause di fondo
Il pluralismo a mio modo di vedere e il pluralismo
Delle culture profonde della società italiana faccio un esempio su tutti così ci intendiamo
Firenze un milione di persone il giorno nove grande manifestazione ho sentito adesso parla il presidente della RAI di pluralismo culturale ma cosa deve accadere perché la RAI possa seguire in diretta un avvenimento di grande rilievo che cosa deve accadere di più non è quello un cambiamento culturale
Non ci troviamo di fronte ad una faziosità indescrivibile quando si scelgono meccanismi di selezione per quell'evento viene totalmente ignorato dalla RAI e dall'azienda pubblica e invece c'è persino un'altra
Emittente penso alla La sette che quintuplicate nella sua fascia di ascolti perché lo trasmette in diretta che così diventa che cosa non è questo il principio il principio di pluralismo culturale a me pare un esempio clamoroso non so vari da dieci milioni di persone vestiti da marziani per poter cogliere l'attenzione diciamo quando
Io mi chiedo allora qual è l'evento che insegue il presidente della RAI
Qual è il momento qual è l'elemento dovesse dove esiste il pluralismo culturale quando accade che la RAI trasmette in diretta plasma culturale veramente non ho nessuna
Diciamo intenzione di di fare però qual è la differenza tra la vostra manifestazione appuntita e il milione di persone che c'erano a fine
Mi chiedo perché vorrei capire il meccanismo di discrimine di differenza
Per questo io ritengo per stare al tema che sia urgente modificare mutare la fonte di legittimazione del consiglio d'amministrazione
Perché se no non ne usciamo
Io credo che nel breve forse occorre aprire una discussione più seria su che cos'è il pluralismo perché appunto sei bilancino tra i pochi tra le forze politiche non esiste questo i problemi
Ma forse dovremmo cambiare la fonte di legittimazione io penso per esempio avendo come platea di riferimento gli utenti consumatori gli operatori per avere
Un quadro più mosso della Reale Società della società italiana
Stiamo al nudo della del progetto di legge io credo che per fare un'operazione di questo tipo bisogna che l'azienda continua a restare pubblica nel senso più pieno e più forte la parola
E allora la discussione che si deve aprire sul testo di legge su cui il presidente della RAI dice di essere d'accordo non è sul come privatizzare per esempio una parte dell'azienda pubblica ma è assente privatizzare l'azienda pubblica io penso che non sia privatizzati tappe
Certo ci sono altre questioni pro io per io critico le modalità di allocazione delle risorse pubblicitarie che c'è in quel testo
Di Gasparri che mi pare diciamo anche questo un post marcato un po'sbilanciato e del tutto tendente a favorire la concorrenza
Ma il punto è che se non ci mettiamo d'accordo preventiva mente sulla
Dimensione pubblica dell'azienda
Non riusciamo a fondare quell'autonomia culturale che incorpori il pluralismo reale non quello fittizio del Bilancio
Secondo me
Questa azienda dovrebbe provare a tenere dentro alcune grandi discriminanti che sono presenti anche la società cambia chi è contro la guerra chi a favore della come chi a favore del liberismo chi appunto del liberismo
Invece sento che in questo periodo c'è una modalità malata che tende a determinare il controllo del prodotto o del servizio informativo pubblico e non solo di quello da questo punto di vista cento lo dico quindi in termini persino autocritici c'è una qualche analogia tra le forze di centrodestra le forze che fanno ribrezzo
Riferimento lo schieramento avverso perché quella della di buttarsi tutti sul governo e su un controllo del prodotto e non di guardare con a questa vicenda che la comunicazione pubblica occupa un sistema di produzione e quindi dentro quella di provare anche a determinare la qualità dei contenuti e non semplicemente il governo a me pare
Che dovremmo con grande forza fuoriuscire quindi dallo schema che ha caratterizzato sinora io lo dico anche cioè io trovo sbagliata ho letto la rete quotidiano di grandi tirature di oggi
Lo dico a conferma delle delle tesi che supportò io trovo sbagliato dire
Trovo sbagliato l'elemento di faziosità di quella terra dell'attuale gestione della RAI ma trova altrettanto sbagliato dire se non passano le nostre nomine alcuni amministratori devono dimettersi e lo stesso schema
è lo stesso identico schema
E trovo questa maniera di intervenire una maniera che non comuni e inutili fondamentali i nodi fondamentali e le forme diciamo
Di deformazione patologica dell'azienda pubblica per questa ragione penso molto di più insisto ad un pluralismo di società turismo culturale
Francamente anche una cosa un po'diversa da quella che occhi
Almeno leggendo può darsi che mi sbagli minimi
Mi scuso se interpreto male il pensiero anche a quella che ho sentito ieri fatta dal dal presidente del Senato che dice proviamo a tenere distinti i ruoli alla RAI l'alfabetizzazione tecnologica e poi magari all'azienda concorrente diciamo forme più evolute
Anche questa modalità di ripartizione francamente troppo che sia abbastanza impoverendo e per la Rai
E al contrario forse invece questa azienda dovrebbe a partire dalla centralità della sua dimensione pubblica provare a fare una produzione anche culturale a redditività differita che sono il pubblico può fare chi è quello
Quel privato che fa nella valutazione costi benefici diciamo e che tende a valorizzare esattamente questi questi contenuti no a provare ad una redditività differita che possa tenere dentro anche un processo
Di qualità diverso è significativa del nostro Paese perché per l'appunto la nostra l'azienda pubblica e l'unica in grado di produrre ad alto livello un altissimo lì diciamo un altissimo livello di produzione culturale
Cercano
Una il tono dell'onorevole Alberto la Volpe era previsto l'intervento del senatore Ottaviano Del Turco che ha raggiunto Napoli pare i funerali del presidente De Martino ovviamente
Non potrà essere presente Cogorno l'occasione per esprimere il cordoglio la Pasqua di di tutti noi per la per questa luttuoso scomparsa
Do la parola grazie
Anch'io credo debba essere considerato pronte le ragioni abbiamo appena ascoltato un riservista
Nel senso che non era previsto il suo intervento ma quello del senatore Del Turco ma
In sua assenza
Mi è stata data la possibilità di intervenire ringrazio
Chi me lo ha consentito riservista perché qualcuno l'ha detto scherzando
I riservisti sono coloro che hanno svolto una certa funzione di un'azienda e che poi per una serie di altre ragioni sono fuori ma conservano sufficientemente intatto il legame
Verso un'azienda nella quale hanno creduto hanno lavorato
Hanno
Insomma profuso bene o male le loro le loro energie
E devo dire che sotto questo aspetto
Mi ha intristito
L'approccio il l'avvio dell'intervento peraltro interessante sempre brillante del presidente Confalonieri ieri
Quando ha detto ma voi state discutendo di tutte queste storie
Ma non discutete dell'azienda
Queste era un richiamo brusco che addirittura veniva fatto dalla concorrenza
E certo com'è noto a tutti lo stato di disagio sofferenza oggi dell'agenda è rilevante
Io ho ascoltato l'intervento anche del presidente Baldassare di altri sul problema per esempio della fiction
Si discute ecco a cosa debba essere come deve essere fatta la fiction l'ha detto anche prima in linea remore Giordani ma insomma
Nessuno ha detto che la RAI è da oltre un anno
Da oltre un anno
Senza la direzione reale della
Ma in quali aziende
In quale azienda televisiva una grande azienda televisiva la più grande azienda culturale del Paese
E possibile una cosa del genere
Che crea Caterina
Penso di bare dei giornalisti e non voglio parlare del sui giornali
Voglio parlare di questo problema perché credo che tra l'altro una politica culturale vena di orientamento come vogliamo chiamarla dualismo non avviene attraverso i telegiornali viene su ben altre questioni su ben altre trasmissioni
Ebbene questa è un'azienda che non ha una direzione
Da da molto tempo
E quindi questo produrrà
Dati i tempi di Scelta di realizzazione effettivi devastante profilo complessivo
Quindi questo è un elemento sul quale riflettere seriamente
Ed è vero come ha detto Giordano la faziosità di di oggi è anche risultato della faziosità di ieri
Questo spesso da noi viene trascurato
Ma noi nel recente convegno come socialisti che abbiamo fatto lo abbiamo detto con molta chiarezza
Molta lealtà
Non ci faceva non ci piaceva la faziosità di ieri
E non ci piace la praticità
Ma questo è il e segnale di un meccanismo perverso
Che non dà pace non dà tregua all'azienda e adesso non so come finirà questa vicenda dei consiglieri diciamo che in qualche modo sono riconducibili all'area del centrosinistra
Su autosospensione dimissioni sì no poi vediamo che succede
Insomma tutto questo determina disaggio d'incertezza disorientamento
Disorientamento all'interno dei quadri dirigenti e l'azienda che giustamente hanno detto ci sentiamo incessanti
E non sarà il direttore generale insomma
Questa è una preclusione
Un'altra illusione
Deve essere cancellato il problema di altra natura
E quindi non è pensabile
Che ci possa essere un segnale x per cui da quel momento cambiano le cose e si determinerà un clima di collaborazione sincera reale e fattiva
Fra il vertice dell'azienda e coloro che operano non è così noi ci siamo incamminati su una strada che ci porta al disastro
E noi perciò abbiamo proposto e mi è sembrato di grande interesse ivi compreso non ho visto ancora bene i giornali stamane un passaggio che il presidente del Senato ha fatto ieri qui nell'aprire nell'aprire i lavori
Allorché data la sua suo ruolo
Altissimo istituzionale ha detto giustamente e su questa questione e necessaria la regola bipartisan
Allora se è vero questo principio l'ha detto il presidente del Senato
Beh credo che non ci sia da perdere tempo per prendere direi da subito
Un'iniziativa tesa
A cambiare in qualche modo le regole del gioco che altrimenti si ripetono in maniera ossessiva in negativo
Posto che si dovessero di mettere i Consiglieri allora i presidenti sono chiamati nuovamente che insomma a fare una cosa che non vogliono più fare ecco perché noi abbiamo proposto che ci sia un decreto legge che veda ovviamente il consenso della maggioranza e dell'opposizione per stabilire nuovi criteri di nomina inattesa che si chiarisca poi la natura futura del servizio pubblico se debba essere un'azienda privata pubblica questo lo vedremo dopo ma in tempi sono così lunghi necessariamente che sono incompatibili con una necessita con urgenza di un intervento immediato
Per salvare
Per salvare
Qui da qui la nostra proposta la proposta un'intervista che è stata poi ripresa anche
Dall'onorevole Rutelli un'intervista come ha detto siamo d'accordo su queste cioè io credo che su questi
E io vorrei mi permetto umilmente cominciando a questa a ottobre questo autorevole consesso dobbiamo ringraziare il venticinque per cento per avercelo consentito
Di rivolgere un appello pressante alla maggioranza il ministro Gasparri si è espresso in termini come sempre
Perentorio dicendo che non si va avanti così questa è la strada e cioè non è questo in modo di affrontare una vicenda così importanti così delicata come le nuove regole della RAI
Ora qui non voglio fare il discorso su cosa è cambiato nel sistema politico perché il maggioritario diverso al proporzionale il tempo non me lo consente sarei oltretutto anche scopi Federchimica e consentito di parlare
Però voglio sottolineare questa urgenza questo è urgente
Io insomma noi proporremo non solo coloro che fanno parte del centrosinistra una iniziativa del genere in termini operativi ma questo non sarebbe sufficiente potrebbe essere una nuova formula agitatori e o fini a se stesse del centrosinistra io penso che bisogna invece richiamare la maggioranza a dare una prova effettivamente in reali Dini di cambiamento insomma e di attenzione
Per questa per questa per questa vicenda insomma
Così come è necessario ridefinire i rapporti ruolo del direttore generale rispetto al Consiglio
Di amministrazione dove non si capisce mai che cosa deve fare il direttore generale e che cosa deve fare
Il consiglio di amministrazione e non sarà certamente la Terza Rete il contentino che viene dato alla opposizione perché si tranquillizzi e stia in pace
E non rompa le scatole insomma io non credo che sia questo il problema in un modo sbagliato porre di porre le questioni noi pensiamo anche che ci sono alcune cose che si possono fare anche ieri Confalonieri ha ribadito
La proposta di prevedere per la Commissione parlamentare di vigilanza un'attenzione anche per
Le reti che non sono pubbliche non è pur se non solo Lara il presidente Petruccioli già veniva espresso questo riduciamo se necessario il numero dei componenti di questa Commissione parlamentare così enorme con quaranta persone non si riesce a far niente non si vigila sul niente
Chiamiamo diciamo le cose col loro no insomma questo un altro male oscuro
Del Parlamento italiano ma insomma in questa sede nomi illustri sembrare offensivo ma insomma così non può funzionare e credo che l'esperienza attività così attenta intelligente presidente Petruccioli potrà apre un un contributo di chiarezza in questa direzione quindi io voglio concludere riconfermando quelle che sono state le nostre posizioni in questo convegno che abbiamo tenuto nei nei giorni scorsi settimane scorse qui a Roma a dal titolo chi baderà la RAI noi vogliamo badare allo sbaraglio
E allora le nostre proposte sono sostanzialmente questi insomma
In
Quella primaria e stabilire nuove regole per il consiglio di amministrazione due della maggioranza trainer a maggioranza tre dell'opposizione o due d'opposizione che insieme eleggono poi il membro presidente
Dell'organismo crediamo che questo possa essere bastata la seconda e realizzare una nuova disciplina nuovo compito per la commissione indicare nuovi compiti per la Commissione parlamentare di vigilanza terzo e concludo questa questione degli digitale che il disegno di legge
Affida esclusivamente all'azienda pensiamo che questo sia sotto tanti aspetti un fatto giusto
E negativo per l'azienda che si dovrebbe accollare un peso finanziario in una situazione di crisi come questa
E per altri motivi quindi credo che questa questione digitale debba essere estesa anche a Mediaset alle altre aziende compatibilmente e coerentemente con il loro peso e la loro influenza io ringrazio ancora
Secondo la possibilità di parlare grazie
La onorevole la volpe
Ora tocca al senatore Paolo Gentiloni
No no no no scusa no no alla Regione
Senatore Antonello Falomi
Stavo interrompendo una telefonata
Da altri già hanno evocato l'immagine nodo Gordiano è stata utilizzata come immagine che dà il titolo
A questa parte dell'incontro e che in qualche modo suggerisce l'idea che il nodo di cui si parla punto può essere sciolto positivamente
Soltanto con la spada perché è un nodo così intricate così resistente che spezzare il legame tra politica e servizio pubblico è un'impresa disperati va be'te quest'idea di troncare di netto questo legame
Non è certamente un idea nuova si può dire guardando un po'alla storia del dibattito politico attorno al a questo nodo si può dire che quest'idea come dire gode di consenso crescente in modo direttamente proporzionale
Alla pesantezze alla valuta brutalità con cui i partiti interferiscono nella vita del servizio
Però io voglio dire questo che i caratteri più o meno asfissianti dell'interferenza partitica non sono una espressione semplice diretta del meccanismo di nomina degli organi di governo della RAI prevista dalla
Certamente quel meccanismo pesa quel meccanismo va cambiato
Ma pesa a volte
In modo preponderante il grado di indipendenza e di autonomia di comportamento delle persone
Che vengono nominate ai vertici dell'azienda
Da uno stesso meccanismo di nomina ancorché difettose da cambiare
Cioè possono scaturire governi aziendali la cui capacità di resistere alle pressioni esterne della politica
Una capacità profondamente diverso
Io credo che nessuno oggi possano negare
Che mai come in questo momento la RAI sia sottoposto ad una pressione politica esterna molto pesante molto violenti
Perché non ha precedenti
Nella storia democratica del nostro Paese
Né vi sono precedenti in altri paesi democratici che un Presidente del Consiglio possa dire quei giornalisti lì non mi piacciono e quindi cacciate Livia
Si tratta a mio avviso di una intimazione brutale
La cui gravità sta non soltanto nella aperta violazione dei principi costituzionali che regolano il rapporto tra esecutivo il servizio pubblico radiotelevisivo ma sta anche nel fatto che essa è uscita di dalla bocca del proprietario del monopolio televisivo privato
La nostra insistenza parlo per la mia parte politica
Perché due trasmissioni di successo e di qualità
Come il fatto e Sciuscià siano ripristinate nei palinsesti della RAI
Vuole sanare quello che io ritengo essere un vero e proprio vulnus che si è prodotto nei rapporti tra politica e servizio pubblico radiotelevisivo
La soluzione positiva dei casi Biagi e Santoro è per noi questione dirimente
è il banco di prova della capacità dei vertici della RAI di resistere alle pressioni esterne di tutelare l'autonomia e l'indipendenza dell'azienda
Fino ad oggi di questa capacità non vi è stata tracciata
Perché a chi chiedeva autonomia e indipendenza del servizio pubblico
I vertici dell'azienda di fronte alla Commissione parlamentare di vigilanza hanno risposto affermando che la Rai
Di chi vince le elezioni
Abbiamo visto un consiglio d'amministrazione che anziché come organo di governo della più grande azienda culturale del Paese
è stato fatto invece funzionare come riproducendo nella forma peggiore i riti di una politica ispirata ad un rigido principio di maggioranza alla logica dello spoil system
Ci sono decine di dirigenti di professionisti autori e produttori di fiction che sono emarginati non in ragione delle loro capacità professionali ma dalle delle loro idee politiche
Ci sono valide professionalità interni della RAI che sono state sacrificate a professionisti esterni assenza che ve ne fosse una reale giustificazione
E anche i solenni impegni che sono stati assunti di fronte alla Commissione parlamentare di vigilanza
Dal presidente della RAI
E alle pressanti ripetute richieste del presidente della Commissione Petruccioli sulle vicende di Biagi e Santoro si è finora risposto con impegni generici e con manovre dilatorie
Contro le loro trasmissioni nonostante la più volte dichiarata disponibilità del direttore di RAI tre si continuano a porre strumentali ostacoli io credo che c'è il solo modo oggi per
Dare finalmente prova di quell'autonomia e quindi e dipendenza che finora sono mancate
Decidere subito senza ulteriori rinvii che il fatto Sciuscià siano rimessi in e questa per noi una questione pregiudiziale la libertà e il pluralismo del sistema
Credo
Debba venire prima di qualsiasi organigramma se così non sarà se dal consiglio di amministrazione convocato per oggi non verrà una parola chiara allora sì credo che sia meglio tagliare di netto con le dimissioni dei vertici il nodo Gordiani che lega questa RAI alla politica
Ma al di là delle scelte contingenti
Che possono migliorare o peggiorare
Il rapporto tra televisione pubblica e politica
Certamente rimane aperto come dicevo all'inizio il problema i nuovi meccanismi legislativi di nomina che sciolgono in modo più positivo di quanto fino ad ora non se sia riuscito a fare il nodo aggrovigliato che e di che lega diciamo così la RAI ai partiti
Le molte esperienze negative fatte nel corso di tanti anni
Inducono alcuni a pensare che l'unico modo per sciogliere quel nodo sia quello di recitarlo di netto con la privatizzazione del servizio pubblico ha raggiunto
Ora io non affronta in questa sede
Le considerazioni che si possono fare contro questa ipotesi è a favore dell'esistenza di un servizio pubblico radiotelevisivo sotto il profilo della gara diciamo dello Sticky essere lo strumento di garanzia del pluralismo culturale sociale e politico
Guardando la questione del rapporto tra televisione e politica la nostra esperienza concreta ci dimostra che un sistema radiotelevisivo tutto privato non risolve il problema del rapporto con la politica
Anzi per certi aspetti il nodo dal rapporto politica televisione si riproporsi ripropone in forme più insidiose
Credo che la vicenda politico imprenditoriale di Silvio Berlusconi
Ci ha mostrato come sia possibile un uso aperti e diretto della televisione a sostegno di progetti di scalata del potere politico eccome la politica possa essere utilizzata per sostenere le ragioni e gli interessi delle imprese televisive
Una buona legge sul conflitto di interessi può certamente impedire che nella stessa persona si sommino funzioni di governo e titolarità di imprese radiotelevisive
Se questa legge che sembra essere finita nuovamente nei cassetti della Camera dei Deputati vedesse finalmente la luce
Credo che sarebbe sicuramente un grandissimo passo avanti
Lascerebbe però aperto il problema dei rapporti di scambio tra potere politico e interessi Pivetti e indiretti coinvolti nell'attività radiotelevisiva che hanno segnato non poco la storia del nostro sistema radiotelevisivo
Qui certamente possono soccorrere ci nuove regole per contenere l'uso di parte della televisione privata
In questa direzione si è mossa la tanto contestata normativa sulla par condicio
A questo indirizzo ci ha richiamato la recente sentenza centocinquantacinque due mila due della Corte costituzionale lo stesso messaggio del Presidente della Repubblica Ciampi
Che hanno sottolineato la necessità anche per le emittenti private di conformarsi ai principi di pluralismo di imparzialità di completezza previste dall'articolo uno della legge Mammì la televisione non può essere considerata un mezzo di comunicazione di massa come tutti gli altri
Come fa il disegno di legge del ministro Gasparri quando parla di sistema integrato della comunicazione che mette sullo stesso piano i mezzi di comunicazione tra loro diversissimi
La televisione entra nelle case di tutti
Come nessun'altro mezza capace di fare orienta opinioni sentimenti stili di vita comportamenti come nessuno tra gli altri media Safari
Al tempo stesso per la limitatezza delle risorse tecniche disponibili anche se l'innovazione digitale
Tende nel tempo ad accrescere abbiamo visto nel dibattito che c'è stato ieri quali e quante difficoltà ancora si frappongono potere perché un nuovo sistema tecnologico si affermi
Ma soprattutto oltre alla limitatezza dicevo delle risorse tecniche disponibili soprattutto l'ingente quantità di risorse e finanziarie necessarie in un sistema della comunicazione che è globale
Rimane ristrettissimo non più di due o tre il numero degli operatori in grado di competere per queste ragioni è giusto che il legislatore si ponga il problema di quale di regole c'è necessità per limitare l'uso di parte della televisione
Però occorre anche sapere una cosa che queste regole
Ghezzi per disciplinare diciamo così la televisione privata non possono essere respinte
Fino al limite oltre il quale viene messa in discussione quella libertà di espressione con qualunque mezzo di cui parla l'articolo ventuno della nostra Costituzione
Le regole per gli operatori privati non possono cioè far venire meno la necessità di un servizio pubblico forte che si prenda in carico il compito di garante del pluralismo inteso nel suo significato più ampio
Non esiste però al mondo servizio pubblico che non abbia un rapporto con la politica
Possono esserci varianti di quel rapporto varianti che fanno riferimento alla composizione
O alla durata degli organi di governo delle emittenti radiotelevisive pubbliche o varianti che riguardano la tradizione di comportamento delle persone che sono nominati
Penso al modello inglese che hanno strettissimo rapporto con l'esecutivo ma che ha una tradizione di indipendenza nota diciamo ormai cinquantennale
Non esiste tuttavia dice qui servizio pubblico i cui amministratori non siano di nomina politica
In sostanza penso che il nodo Gordiano dalla politica può essere non può essere sciolto con la spada mare sci ma recependo ogni legame con l'ex popolare essere sciolto positivamente
Attraverso una profonda riforma dei meccanismi di nomina degli amministratori della radiotelevisione pubblica
Io penso che nuovi criteri di nomina degli organi di governo del servizio pubblico debbano proporsi di perseguire due diversi e contesto e contemporanee obiettivi
L'obiettivo di chiudere definitivamente con il principio non scritto ma che è stato praticato più o meno brutalmente che la televisione pubblica è di chi ha vinto le elezioni
E l'obiettivo di avere amministratori compatibili con le dinamiche di sviluppo competitivo di un'impresa televisiva
Io credo che siano coerenti con il primo obiettivo tutte quelle proposte che fondono la costituzione degli organi di governo del servizio pubblico radiotelevisivo
Su meccanismi di garanzia che rendano obbligatoria l'intesa tra maggioranza e opposizione nella scelta delle persone da me la nomina
Credo che vadano in questa direzione le proposte che sono state avanzate dalla dallo SDI che sono state avanzate dalla Margherita
Proposta cioè di nomine parlamentari paritarie tra maggioranza e opposizione assegnando alle persone nominate il compito di scegliere al loro interno o al loro esterno il presidente dell'organo di governo sì anche meccanismi di nomina analoghi a quelli che si utilizzano per la nomina
E i componenti della Corte costituzionale o del CSM possono essere utilmente utilizzati anche presi diciamo come esempio per accrescere le garanzie di pluralismo contro ogni logica di spoil system
Credo che un altro di stanziamenti elemento di distanziamento delle dalle contingenti maggioranze politiche
Può essere ricercato nella sfasatura temporale tra durata dell'organo che nomina il Parlamento e durata dell'organo nominato la cui indipendenza cresce se può sopravvivere alla sua fonte di nomina per questa via si può anche per seguire il secondo obiettivo quello della compatibilità dei meccanismi di nomina con le esigenze di sviluppo competitivo dell'azienda organo di governo stabile nel tempo con durata che va ben oltre i due anni attualmente previsti e il CDA della RAI
Possano dedicare più tempo a progettare nel medio-lungo periodo il futuro dell'azienda senza le briglie strette della politica sul loro col e anche la presenza di amministratori nominati
Da soci privati presenti in quei segmenti di attività non strettamente connessi con le finalità pubbliche
Può essere un un utile elemento per rendere gli organi di governo del servizio pubblico più adeguati a promuovere una politica di sviluppo dentro un mercato e
Globale e competitivo
Concludendo credo che diciamo sì posso dire che ormai il problema non è più di proposta ce ne sono tante che vanno comunque tutte nella stessa direzione
è un problema di volontà politica da parte nostra questa volontà politica cioè ma noi siamo una forza d'opposizione quindi la parola qui
Nel finale credo che spetti alle forze della maggioranza gran
Grazie senatore Falomi
Una Nettuno dell'onorevole non tintinnio ma mi si preparino non è un'entità astratta
Sì grazie
Presidente il
Il presidente che nella sua
Relazione annuale
Lamentava l'esistenza di un duopolio strutturale
Il sistema televisivo italiano
Stamattina il presidente Baldassarre
Ha richiamato una serie di decisioni della corte costituzionale secondo le quali il duopolio questo duopolio nel sistema televisivo non soddisfa il pluralismo e quindi il pluralismo interno
All'interno delle diverse reti televisive è un po'una soluzione di ripiego rispetto a
Quello che sarebbe uno schema reale
La domanda che io vorrei girare a questo convegno alla discussione di stamattina è se a questo duopolio noi ci si debba rendere
In qualche modo considerandolo intoccabile inevitabile
Beatificato lo sdogana usate voi termine che vuole
Sinceramente ho colto qualche rischio
Di questo genere anche non ero presente ma vedendo sulle agenzie
In alcuni accenni del dell'intervento del presidente del Senato oppure per altri versi interessante
Cioè tira come una aria secondo la quale noi in nome dell'avvento del digitale
O meglio in nome della insistenza già oggi digitale perché se noi andiamo a leggere
Servizio pubblico pluralismo televisivo nell'era del digitale
Poi le premesse
Come posso dire ideologiche e culturali
Del disegno di legge del ministro Gasparri
Danno per scontato che quello è il disegno di legge che regola il sistema televisivo nell'era del digitale
Ma se non fosse così
Siamo certi che
Perché in il il ragionamento è molto semplice
Perché voi passatisti vi azzardate a discutere di regole antitrust di rispetto delle norme antitrust di liberalizzazione del sistema televisivo di privatizzazione o non privatizzazione di ingresso di nuove attori se
In fondo tra uno due anni ci sarà
Il famoso switch-off cioè il famoso cambiamento generale di tutto il sistema alla tecnologia digitale terrestre
Che consentirà pluralismo cento Floris proliferazione delle reti e dei canali eccetera
Una discussione in parallelo a quella che svolgiamo noi che si svolge nelle Commissioni riunite culturale trasporti e comunicazione della Camera c'è un collega all'onorevole Rognoni che si è riproposto il seguente obiettivo in tutte le audizioni che facciamo li facciamo credo una molte decine chiede come prima domanda l'interlocutore
Esperto protagonista di questo settore ma questa data fissata dalla legge sessantasei e cioè del passaggio integrale del sistema al digitale nel due mila e sei verrà rispettata
Noi non abbiamo ancora avuto una risposta sì da nessuno degli interlocutori che finora sono stati consultati
Allora il nostro convegno ma più seriamente del nostro convegno il disegno di legge del ministro Gasparri si occupa dell'era prima digitale
Non dell'era digitale
La durata media delle leggi che regolano questo sistema pensata la legge Mammì e poi la legge Maccanico è una durata di cinque sei sette anni non è una durata ventennale
Allora è molto probabile non dico sì accetto perché tra l'altro condivido l'esigenza sottolineata ieri
Dal commissario Sangiorgi di spingere in direzione del digitale Sangiorgi di Richard ricostruito una specie di ingorgo di calendari sollecitando giustamente la necessità di spiccioli
Ma per quanto forte e convincente possa esser questa spinta è molto probabile che il disegno di legge che stiamo discutendo regolerà l'epoca precedente al digitale
Al digitale integrale naturalmente
Allora torno alla domanda iniziale siamo certi che dobbiamo rassegnarci in questo clima
Rifugiandosi in una sorta di di escatologia del digitale
Al fatto che finora nel mondo terreno dobbiamo inattesa di questa salvifico digitale dobbiamo tenerci il duopolio
Così come
Io mi permetto di di contestare
Attesi non credo che il duopolio si possa rompere soltanto facendo crescere i piccoli attori diversi che già esistono sul mercato La sette
Non credo a soluzioni tipo quella della public company credo del resto
C'è anche un disegno di legge alternativo presentato dal dall'onorevole Maccanico che va in questa direzione che una strada possibile sia quella di mettere sul mercato una rete RAI una mia è una rete Mediaset
Qualcuno
Dice che in questo modo si indebolirebbe il servizio pubblico
Ma io vorrei osservare primo che l'esistenza di un servizio pubblico articolato su tre reti non è la regola è un'eccezione nel panorama televisivo europeo
Secondo osservo che lo stato di salute del servizio pubblico non mi pare brillante
Può darsi c'è una discussione aperta anche nell'Ulivo nel centrosinistra su questo che
Ridurre e mettere sul mercato una rete non abbia quegli effetti positivi che ha avuto ad esempio in Francia in altri sistemi
Certamente non si può sostenere che grazie alle tre reti il servizio pubblico e code di o goda di ottima
Di ottima salute
Anzi vorrei spendere qualche minuto su questo attraversa uno stato di crisi gravissima dal mio punto di vista io non condivido
Alcuni bollettini di vittoria che ogni tanto la Rai trasmette l'
Non non li condivide
Vedo una crisi di ascolti so che c'è nervosismo ogni tanto quando un politico parla di crisi di ascolti o di Auditel
Non so perché noi pensate si discutesse la crisi dell'auto senza parlare delle vendite di automobili
Noi siamo in un sistema in un mercato gli ascolti sono uno dei metri di misura del successo o dell'insuccesso anche la RAI è chiara e siccome è servizio pubblico
Fa meno
Allora la crisi degli ascolti è sintetizzabile in un punto molto semplice non vi voglio tediare con dei numeri con troppi numeri è in corso un aggancio e forse mi auguro di no un sorpasso da parte di Mediaset in quello che si chiama trenta cioè nella prima serata televisiva questa prima serata televisiva è stata negli ultimi cinque o sei anni
Tra RAI e Mediaset distanziata da cinque sette punti negli ultimi cinque o sei anni
Quest'anno il il rapporto è crollato
Nel mille nel due mila e due dal primo gennaio al diciassette novembre quelli che erano da cinque a sette punti sono diventati un punto virgola cinque
Siamo vicini all'aggancio a novembre c'è stato un sorpasso nei primi diciassette giugno cioè Mediaset nel trenta anni sta due punti avanti alla questa è la crisi degli ascolti poi ci si può divertire a dire ama la mattina la notte quella Rete quell'altra niente è una crisi importante perché può avere dei riflessi economici che ancora noi non vediamo distintamente perché come sapete il parente anche quello più importante per la raccolta pubblicitaria
Questi riflessi economici possono essere particolarmente gravi visto che la concessionaria di raccolta pubblicitaria della RAI
è in una grave crisi come sapete di guida per alcuni mesi si è delegittimato un vertice costituito dal dottor Perricone e da professori si qui dicendo che sarebbe stato sostituito e oggi si dice che hanno lavorato benissimo hanno ottenuto grandi risultati zero che purtroppo Perricone se n'è andato è oggi si vogliono fare delle sostituzioni il cui senso economico non mi è chiarissimo
Quindi la crisi di ascolti può tradursi in una crisi economica
Al quale non credo si potrà porre rimedio
Alimentando diciamo il cavallo di viale Mazzini con la carota del canone sentito parlare di aumenti del canone tre quattro volte superiori a quelli dell'anno scorso signori c'è un contratto di servizio che dà delle regole precise
Ci sono delle pagine di equazioni per il calcolo dell'aumento del carico non è qualcosa che decide discrezionalmente un ministro per dare un una mano a una RAI in difficoltà e infine c'è una crisi ovviamente
Di qualità identità
C'è sicuramente una nuova identità della RAI da scoprire non c'è dubbio perché noi abbiamo passato tante fasi dalla Rai della ricostruzione alla RAI la riforma la RAI della pubblicità Rai berlusconiana dalla quale stiamo uscendo solo adesso verso una RAI non so di identità italiana europea non non so bene cosa dire ma certo non si intravede ancora un percorso nella crisi di identità c'è anche il problema del pluralismo problema del pluralismo e solo quello di Biagi e Santoro di cui ha parlato poc'anzi il mio collega Antonello Falomi
E anche il problema che trasmettere l'idea di una RAI
Che politicamente taglia alcune aree che politicamente rinuncia al pluralismo indebolisce il marchio della RAI la forza della Rai almeno dalla metà degli anni settanta è stata quella di proporsi come rappresentativa di tutta l'area politico-culturale del Paese
Oggi si rischia di dare un messaggio diverso non so se i risultati ieri c'era un sondaggio di di Mannheimer sul Corriere che dà dei risultati molto molto duro preoccupanti per l'immagine del servizio pubblico stava sei sette punti sotto Mediaset come fiducia da parte dei cittadini
Io tempi penso che quel sondaggio si è un po'troppo
Ingeneroso ma vedo nella crisi del pluralismo un pezzo di questa crisi
Quindi questo quadro a mio avviso configura una difficoltà gravi del servizio pubblico cc e queste sono le ragioni per le quali nel consiglio di amministrazione della RAI siamo sull'orlo alla vigilia
Il di una rottura non
Perché se questo fosse il messaggio sarebbe veramente sbagliato
Nomine o cose di questo genere
Ci sono i contorni di questa crisi scusate se è poco c'è il fatto che io non credo che sia giusto
Silenziosamente accontentarsi di accompagnare questa dinamica verso quel due mila tre che può essere l'anno più difficile da dieci anni a questa parte
Per la
Che cosa può fare la politica e concludo in questo in questo scenario io farà giorno soprattutto su due cose la prima è quella di sistema
Noi abbiamo presentato un disegno di legge a firma Maccanico
Riteniamo che sia il sistema debba occuparsi della possibilità di rompere incrinare mettere in discussione il duopolio
E che invece l'impianto del disegno di legge attuale tende a legittimare tutto quello che esiste togliendo limiti antitrust limiti interni eccetera in nome del fatto che siamo già arrivati
E un altro mondo è possibile
Secondo più concretamente è più legato credo anche alla dialettica maggioranza e opposizione
Torno su quello che diceva anche qui Alberto la Volpe che ha ripreso anche Antonello fallo e cioè
Diamo un segnale questo è un invito esplicito che noi rivolgiamo anche alle forze della maggioranza presenti in in Commissione di vigilanza
Diamo un segnale di ripresa del dialogo partendo da una considerazione molto semplice l'ha detta il presidente della Camera che pena Ferdinando Casini concludendo il dibattito che abbiamo avuto alla Camera sul messaggio del presidente
Un dibattito poteva essere forse utilizzato me comunque Casini concluse quel dibattito dicendo che riteneva sono ricordo a memoria le parole scusate comunque riteneva assolutamente disdicevole o impossibile ripetere una ulteriore nominato il consiglio d'amministrazione RAI con i criteri fissati dalla legge del novantatré perché la legge del novantatré fissa un obiettivo e cioè chiamiamolo così nomi nel super partes perché è vero che con con un servizio pubblico le nomine hanno a che fare con la politica è inutile che facciamo finta che non esista questo collegamento fissava un obiettivo nomine super partes ma lo strumento scelto si è rivelato per l'evoluzione del sistema assolutamente inadeguato voi siamo arrivati invece che ha un sistema di un vertice RAI super partes a un sistema di un vertice RAI in qualche modo legato al governo alla maggioranza
Che è uno dei degli aspetti fondamentali della crisi è possibile riprendere il filo dell'iniziativa tra maggioranza e opposizione da quelle parole del presidente Casini io penso che questo sarebbe un primo contributo al superamento di una fase difficilissima per la RAI
Grazie
Vi facciamo no ora è il turno dell'onorevole critiche
Si può fare
Il senatore Ichino Moncada Lo Giudice
Io non sono
Un tecnico della televisione o del sono com'è noto l'uomo della carta stampata
Solo come è noto un uomo della Carta
Ho ascoltato le relazioni ieri non tutte ma quasi tutti di oggi
Con
Lo spirito di uno che ha vissuto una vita dentro i giornali cioè dentro la carta stampata
Con qualche stupore a con qualche perplessità
Per
Tutti gli aspetti tecnologici
Della tv del futuro della tribù dell'anarchico eccetera
E voglio venire però su questo aspetto
Voglio venire a quello che a me sembra in un dopo da sciogliere
E cioè il rapporto farà politica e Numidia
In questo caso fra politica e televisivo radiotelevisivo
Io credo
Che abbia ragione chi qui è venuto a dire che bisogna tagliare il rapporto
Politica tempo non c'è dubbio
Come non lo so
è stato citato il caso
Della tv britannica
Dove si c'è un rapporto ma c'è una tradizione antica
Della politica britannica
Che in Italia non è così
In Italia purtroppo la politica ha sempre condizionato la televisione
Senta
Tuttora
Per esempio
Un altro aspetto
Un'altra affermazione che è stata fatta qui da qualcuno mi pare dal professor Cassese
Io ritengo interessante e cioè che il potere va distribuito e allora se è vero questo
Un consiglio d'amministrazione come quello che c'è oggi che hai fatto in sostanza di cinque personale secondo me non distribuisce affatto il potere forse era meglio un consiglio d'amministrazione fatto di quattordici quindici persone e comunque le cose forse funzionavano anche
Non c'erano le polemiche che ci sono oggi
Questa è la verità
Badate che io parlo dalla sponda della maggioranza sono un liberale peraltro nella maggioranza ci sponda liberale con grande indipendenza
Quindi questi sono gli aspetti fondamentali che secondo me vanno praticati su cui bisogna discutere e per i quali trovare una soluzione che non è facile
Non è assolutamente facile io non so niente di tv digitale
Io di digitale conosco solo ancora la Olivetti la macchina da scrivere con i quali scrivono vorrei articoli
Però ho sentito dire qui che il digitale ci vorranno forse dieci anni forse di più l'amico Sangiorgi mi spiegava prima che invece
Si potrebbe realizzare al più presto se ci fosse una pressione se ci fossero dei capitali da utilizzare io non lo so se questo sia possibile comunque inattesa del digitale se verrà e se sarà questo grande miracolo per le libertà all'indipendenza il pluralismo soprattutto vedremo
Ma in attesa che il digitale gestiamo oggi i media che abbiamo oggi nel caso specifico la televisione gestiamo Celli con il massimo del pluralismo chiedendo il massimo dell'imparzialità il massimo dell'indipendenza soprattutto a chi lavora in questi mesi
Nel caso specifico ai giornalisti i tecnici eccetera so che non è queste sono mie affermazioni forse un po'utopie ma fatte queste considerazioni
Io voglio parlare
Da un uomo ripeto della carta stampata e quindi
Fare qualche considerazione sulla sul problema dell'obiettività dell'imparzialità del pluralismo
Oggi la televisione è diventato un fatto importantissimo
Io che vengo dalla carta stampata che il televisore suo usarlo soltanto per vedermi dei programmi
Dico che non c'è dubbio che la televisione a
Conquistato un primato che non hanno più i giornali
Stampati una più la carta stampata
C'è stato un salto tecnologico che ha realizzato questo primato
Quando si discusse anni fa mi pare negli anni settanta ottanta inizi anni Ottanta una legge sulla editoria in Parlamento io feci un intervento allora nel futuro relatore questo lo ricordo lucidamente Aldo Aniasi io ricordo che fece un intervento citando l'opinione di Einaudi
Che diceva la migliore legge sulla stampa e nessuna legge
E ne ero così convinto che lo afferrò
Oggi devo dire che in materia di televisione anche allora pensavo che non fosse necessario
Necessaria una legge a parte alcune norme diciamo di carattere tecnico
Ma oggi io sono convinto invece che occorrano delle norme occorre occorra una legge io ho letto la proposta di legge del ministro Gasparri e alcune cose devo dire mi convincono altre meno comunque è un progetto di cui si discuterà in Parlamento e certamente in Parlamento si potranno alcune cose modificare si possono modificare personalmente
Darò un contributo
In questo senso
Perché dico che
Occorre una legge certamente in questo momento in poi non so se quella digitale non ci sarà più questa possibilità perché a tutti sarà data la possibilità di esercitare del pluralismo questo non lo so ripeto
Molti ma molti anni fa quando
Prima di trasferirmi da Roma a Milano mi fu offerto dalla possibilità di andare in televisione c'erano
Granzotto c'erano e io quando un amico collega che poi è diventato un personaggio importante della televisione mi disse sai viene qui impari qualche cosa come
E è facile io venivo dalla carta stampata rifiutare perché mi fece paura
Mi fece paura questo è era abituato
A impaginare
A inventare in modo costruire un giornale la televisione mi spaventano però oggi riconosciuta
Credo che
Non c'è dubbio che la televisione l'ho già detto ha conquistato prima
Anche se io rimango dell'opinione che la televisione in realtà
Date le immagini fugaci
Fotografa la realtà ma non la scapola
E spesso anche superficiale mentre la carta stampata più spesso pene la realtà
L'analizza e la spiega
La televisione produce sensazioni e stimoli che gli psicologi come si sa definiscono subliminali che aggrediscono le coscienze le condizioni non punisce per alcuna dismissione
Cosa che invece produce la lettura
Dico queste cose forse perché sono influenzato da una vita trascorsa nella mondo della carta stampata
So benissimo come ho detto qui per esempio il collega Falomi
L'influenza e alla televisione perché penetra nelle case
Influenza l'opinione dei bambini
Dei degli adulti degli anziani delle donne soprattutto che sono in casa quindi è necessario in qualche modo
Dare delle regole
Tu hai cose voglio dire per finire
Al collega Falorni che ha tirato fuori il problema della politicizzazione della diciamo così
Della parzialità del servizio televisivo ci
Glielo dico con grande
Cordialità io sono abituato a ragionare
Non ad affermare
Il principio che quello che dico io sia giusto quello che dicono gli altri non
è stato detto qui
Giustamente
Che la parzialità di oggi se esiste è frutto della eccessiva parzialità di ieri non c'è dubbio io non voglio esprimere giudizi e non voglio fare nomi ma la televisione fino a un anno fa diciamolo francamente
Aveva una faziosità che oggi non ha
Ci sarà parzialità perché non c'è dubbio sono stati scelti i direttori sono state fatte delle assunzioni sono state programmate
Nuove
Trasmissioni ma la faziosità eccetera che c'è stata negli ultimi cinque anni oggi annuncia
Badate che io sono presenti un difensore della presenza di viaggi solo perché è un mio amico ma perché è un giornalista che io stimo
E persino sono difensore della presenza
Dice usciamo
Perché perché io mi divertivo nonostante qualche alcune cose meno dessero fastidio ma mi divertivo e mi interessava seguire queste trasmissioni e vorrei che nella televisione di oggi
Ci fosse il però e il conto
Questo lo dico con molta non sono un fazioso
Concludo
Anni fa
Anni fa molti anni fa il nel mille novecentocinquantasei io feci il mio primo viaggio in America
Lo feci allora con una nave
Gli aerei ancora non erano oggi
Fece il giro per un peso per tutto le
E Capitani
Al Los Angeles Times
Giornale che esiste ancora oggi è uno dei giornali credo il più diffuso
In termini numerici
E nell'ufficio del direttore di uno dei direttori
Io trovai appeso al muro un quadretto con cinque norme
Che mi dissero poi che erano addirittura degli atti quaranta
E voglio leggere
Per dire a che cosa bisogna ispirarsi quali sono eventualmente le regole a cui si deve ispirare
Un giornalista o comunque gli operatori dell'informazione che voglia praticare il pluralismo
Seguire le regole dell'imparzialità dell'indipendenza
La prima
Ho tradotto dall'inglese ovviamente liberamente
Fornire una relazione fedele comprensiva degli avvenimenti del giorno
Non solo fedele ma comprensiva voi sapete che
Gli americani dicono farsi capire anche dalla Taito dell'Ohio
Spesso purtroppo i nostri giornali una comprensibile comprensibili
Infatti dicevo
Secondo regola essere una palestra per lo scambio di commenta
Non sempre i nostri giornali tuttora sono una palestra in questo senso
Terza regola farà conoscere ai differenti gruppi che compongono la società le opinioni o gli atteggiamenti di ciascuno di essi
Quarto costituire un mezzo per raggiungere ciascun membro della società
Quinta regola offrire ai lettori un metodo per valutare fatti
Opinioni e valori della società
Cinque regole perché se fossero applicate se fossero seguite ci darebbero veramente la possibilità e nei giornali carta stampata e nella televisione
Di realizzare pluralismo imparzialità indipendenza chiarezza grazie
Onorevole Scarpa o nel forno lindo l'onorevole del senatore Gino Moncada Lo Giudice si prepara
Onorevole Alfonso Pecoraro Scanio
Sì signori buongiorno
Io mi mi trovo un po'disagio a parlare con voi perché rispetto chi mi ha preceduto Marco
Giordana certo io sono un Senatur apprendista nel mondo della RAI TV e quindi però mi consolo perché Giordano ognuno di noi porta un suo punto di vista ed anche a Baldassare in fondo portava il suo punto di vista ognuno si porta dietro la propria storia io con una lunga storia di docente universitario
E quindi probabilmente vedo le cose in modo diverso fra Ottocento restarono Sergio tecnologico perché porta mi porta a essere alcune volte pragmatico fino a deformazione a me sembra che sia assolutamente corretto
Che ognuno dica e ripeta molte volte alcuni concetti che sono ormai di dominio pubblico
D'altro canto mi pare proseguì Cardano prossimità diceva che l'impeto osti Chendi è un fatto positivo
Però io ho paura che quando noi parliamo di
Qualità per esempio
Quando parliamo di protezione dei bambini eccetera io non so se fieramente fin in fondo diamo alle parole un significato corretto
Perché per parlare qualità bisogna che assolutamente si sia un'etica di base altrimenti parlare di qualità è una cosa che ci porta lontano e chi non li si riesce a definire che si presta a interpretazioni a trovare stamattina ne abbiamo sentite tante ma poi mette si riunisce qui avrebbe una sua idea della qualità ma perché cosa eccetera per avere un'etica di base occorre una cultura allora io mi domando
Questo Paese vi si è discusso se la tv fa cultura non fa cultura ma in questo Paese esistenti cultura possiamo un Paese provinciale in fatto di cultura ed io credo che che questo attenzione alla cultura nel mondo politico
Il testo è di sinistra sia molto scarsa
La nostra scuola e la nostra università per anni sono state lasciate allo sbando continuano a essere lasciati allo sbando
Sono convinto che ne risentiremo le conseguenze fra qualche anno non ci dobbiamo ha fatto secondo me stupire se quindici sia una serie infinita di interpretazioni che non sono basate su una cultura comuni il giornalista il magistrato il il presidente Baldassarre sono tutti figli io stessa opportuno che questa cultura del nostro Paese e allora bisognerebbe badare molto a quando si parla è vero credo si parla quesito devo fare mille esempi perché una volta che ci si una volta che si accetta questo gioco che ognuno delle parole usarle come vuole viene facile allora dire che chiede di non vorrebbe che la RAI facesse attenzione all'educazione dei bambini
Ma chi si preoccupa dei videogiochi che sono invece comuni sul mercato
Chi si preoccupa del fatto i telegiornali uno due tre quattro cinque sono per tre quarti dedicati a gentile signore che sbocciano i bambini a bambini che stuprò una compagna quando nei tempi morti non riescono a coppa neanche i genitori
Allora io sono convinto che chiunque di di cui parla di protezione dei bambini di cultura di qualità spingono a Fede ma bisognerebbe intendersi su quello che in questo su questo su quello sì sì intenso queste parole io poi non ho capito ha storto il nodo Gordiano gli ho fatto due scommesse avendo qui come specialmente tutti e due primo che serve parlato ad Alessandro Magno
E secondo sarebbe parlato di Biagi e Santoro io da quando sono in commissione RAI ho sentito parlare molto più di Biagi e Santoro che di palinsesti o di problemi economici quindi lo davo per scontato come ma perché nodo Gordiano do io trovo che essi sei piloti alla tv dava deve essere la tv dello Stato
Quindi necessariamente aprire un collegamento con la politica non può non essere così qual è il problema deve avere anche questa una banalità un collegamento corretto
E il perché sia corretto bisogna che sono seguite divide norme etiche mi dispiace doverlo dire io non voglio fare riscossi riparte e devo apprezzare Falomi quelli che mi hanno preceduto perché hanno fatto discorsi
Molto obiettivi ma per esempio quando due consiglieri
Il primo giorno di apertura
Del Consiglio non votano il presidente ma sono loro che qualificano il il che dividono il il consiglio in due
Che rendono Cordignano questo nodo evidente questa questa questa differenziazione non voglio dire frattura
Quando due consiglieri dicono mi dispiace agito su Repubblica Falomi acciaccato abilmente vi vi sorvola dicono se non vengono nominati tre Biagi e Santoro potremmo anche andarsene
Questi sono nodi Gordiani chiamarlo sciolti presto modo malinteso di sentire la la la la politica
Io trovo che la politica invece possano essere rispetto rispetto tra i vari consiglieri tre consiglieri presidente tra il presidente e direttore si sappia notassero di esternare ogni minuto io non non vincono mai visto
Nessuna società dove ogni giorno ci sia qualcuno che anziché manifestare la propria posizione all'interno di una sua struttura manifesti all'esperto non mi pare corretto questo che cosa fa proprio un disorientamento all'interno e all'esterno dà un'immagine alla RAI falsata io non credo assolutamente queste cose
Anche questa questione de nomine politiche c'è stare attenti perché si rischia di pentiti ma anche i profili e la professionalità dei giornalisti
Ma può essere mai che un giornalista solo perché vota Forza Italia o Rifondazione Comunista deve essere per definizione stupido l'Inter in sé io non ci credo e io credo che i giornalisti meritano rispetto
E io non sento discutere sulla qualità delle persone ma sento congelamento discutere se sono di destra sì sono di sinistra non vi pare questo modo di fare cultura ecco questo mi sembra una cosa perché volevo che volevo dire soluzioni voi siete convinti che nelle nomine il track più tre sì e più efficace
E se ci sarà la posizione di stallo chi decide
Il presidente della Corte Costituzionale il presidente della Camera non lo so come si fa è difficile stabilire queste cose il terzo polo risolve il problema ma il come risponderà il mondo la pubblicità la torta è quella come in questi giorni in cui si può si protesta perché non si hanno i soldi al Mezzogiorno ma alla torta del pile quella che si può dividere affette ma l'insieme in quella che io non credo che siano questi in Prodi il per risolvere i problemi allora io credo
Per tornare a Biagi e Santoro
Io vorrei soltanto due professionisti io penso sia utile di di qualità
A differenza di trattamento Santoro mi mi diverte abbastanza viaggia umiliante niente perché sono questioni personali io però ho detto una frase
Io vorrei sapere perché io il no concusso perché proibite del posto o servirà a spiegare meglio qual è il messaggio e modesto perché voglio lanciare Dino di un non specialista dichiaro subito
Il problema degli sulla riva l'informazione e si può anche risolvere attraverso l'autorevolezza del giornalista spesso il cui equilibrio e la cui competenza costituiscono garanzie Dean attacca l'abilità anche quando nei suoi programmi visita un riconoscibili dunque sia una riconoscibili impronta politico-culturale
Sì per io recitava ad esempio Sergio Zavoli
Che ha fatto dell'inchiesta non parte in momento particolarmente difficile in cui rosso e nero aveva un significato toccando dei temi molto delicati per la vita nel nostro Paese
Temirkanov quelli della Resistenza che erano quelli dei laghi cioè temi molto sensibili ebbene io non so chi di molti di voi sono più giovani di me e quindi non posso ricordare ma io mi appello alla storia le sue trasmissioni sono sempre stati un livello tale che anche a chi aveva idee contrarie
Non ha avuto nessuna possibilità di critica quindi ben venga avviati venga Santoro perché chiunque la correttezza il rispetto reciproco questo secondo me è l'unico modo per fare politica seria altri modi onestamente non ne vedo
Senatore del giudice l'ultimo intervento dall'onorevole Alfonso Pecoraro Scanio
Mi sembra che
Questo momento di riflessione
Andrebbe colto
In relazione a quello che sta vivendo sia del servizio pubblico sì del sistema televisivo
Abbiamo l'occasione anche di parlarne in Commissione di vigilanza
E credo che l'intervento stamattina introduttivo del presidente Baldassarre da alcuni elementi di riflessione otto elementi di delusione nel senso di non adeguata attenzione ai temi servizio pubblico pluralismo era digitale che poi sono i tre
I tre punti di riferimento di questo di questa riflessione
Primo problema
Sul pluralismo
Abbiamo una situazione paradossale nostra
In senso ne abbiamo sentenza della Corte costituzionale giustamente Baldassare parlava un pochino anche da ex presidente della corte
E la Corte Costituzionale Italia un ruolo molto rilevante in questa materia perché mi nel nostro Paese in realtà il limite enorme della politica
E non aver saputo legiferare in una materia così delicata come quella settore dell'informazione noi siamo di fronte a sentenza della Corte costituzionale che hanno introdotto nel settantacinque in questo Paese la libertà di antenna come si vede
Nasce non da una sana chiara trasparente
Discussione parlamentare con leggi ma nasce da una sentenza della Corte costituzionale che ha riconosciuto ai cittadini una libertà ai cittadini perché la libertà di informazione libertà di poter informare non so di poter guardare e ed è uno dei temi di cui non si discute mai il problema non è il pluralismo nella possibilità miliardi cittadino di ascoltare il problema è il pluralismo nella possibilità di essere operatore esso oggetto dell'informazione
Ecco perché ogni volta lo discutiamo uno dei grandi temi che fine fanno le settecento emittenti private televisive e quelle radiofoniche questo Paese questo mese dal settantacinque a una legge sulla libertà di antenna che la legge sul diritto
Miglio di cittadino insieme ad altro da sola poté informare non solo a poter guardare non c'è solo la logica passiva dell'informazione in quanto tele utente
Questo è il primo punto che totalmente carente dibatto politico di questo Paese dei
La dimostrazione della
Ancora attuale inadeguatezza del dibattito politico e della grande preoccupazione per quel pluralismo al massimo viene perpetrato come una sorta di pluralismo partitico per cui ogni partito in qualche modo avere un pezzettino di visibilità è quello il pluralismo una cosa che non ha senso è come se ci fosse una proiezione di quello che è un tema da campagna elettorale
Sulla quotidianità
Del momento dell'informazione quindi propongo
Siamo la condizione in cui dopo tanti anni abbiamo necessità che un Presidente della Repubblica faccia il primo messaggio che ha fatto alle Camere lo faccio ancora voto sul tema del pluralismo e libertà d'informazione
Io ho avuto occasione di stare ma solo un po'a Bruxelles una settimana scorsa in un convegno che ha fatto il nostro gruppo parlamentare verde a livello europeo con una serie di operatori d'Europa sui tema della libertà d'informazione in cui il caso Italia è un caso studiato ma studiato non solo per la vicenda Berlusconi
Sudato per l'inadeguatezza della nostra
Difficoltà
A regolamentare
Di cui Berlusconi in qualche modo è
Come dire causa ma anche affetto perché probabilmente se la vicenda dell'informazione questo e se avesse avuto prima le leggi e poi gli operatori probabilmente a dipanare il conflitto di interesse non si poneva nei termini in cui si è posti in cui paradossalmente nel nostro Paese oggi avviene o oggi abbiamo la necessità uno di riprendere il discorso riuscendo a fare una legge in Parlamento di sistema che non sia una fotografia dell'esistente altrimenti siamo di nuovo affare normative che sono ormai vive parte ex-post noi sulla materia televisiva
Abbiamo sua materia televisiva sua materia dell'informazione ma in particolare della televisione continuiamo a fare leggi ex post che fanno fotografia dell'esistente poi ovviamente nei convegni ricordiamo dell'era digitale ma su questi o condivide la preoccupazione che c'è da lavorare per il digitale per evitare che anche sul digitale ci troviamo prima di fronte al fatto compiuto e poi magari a regolamentare ciò che avviene successivamente io credo che per esempio abbiamo la necessità di sostenere quello che può essere il rilancio della RAI quello che può essere la rottura del duopolio nazionale però la essendo nel frattempo discutiamo di rompere dopo nazionale ma lasciamo deperire morire la ricchezza a volte magari eccessiva del radio e televisioni locali ma senza un'attenzione a quello che il terzo settore
Da noi in realtà è costituito dall'emittenza locale ma questo vale anche per i dati molto irrilevante o poco credibili dell'altro quello è il terzo settore che già esiste
Se nel frattempo che pensiamo a Rho al al terzo soggetto possibile intanto facciamo morire distruggiamo i soggetti reali che ci sono siamo come al solito
Un di fronte a una classe politica capace di fare analisi dirigista e astratte e incapace
Di guardare a queste queste
E allora uno bisogna prorogare i contributi in Parlamento in modo chiaro accennavo prima breve di
Brevemente a al ministro che ebbene che dovrebbe parlare dopo credo prorogare le possibilità
Di accedere anche per le emittenti locali alto al contributo dell'ottanta per cento anche il più per l'adeguamento al digitale perché altrimenti questo meccanismo il genitore può divenire il meccanismo per aumento diminuire il pluralismo dell'informazione non per aumentare perché se poi dice che c'è ma grande disponibilità di canali ma tutti i canali possibili se li prendono due operatori non è chiaro aumentato la possibilità del pluralismo nell'informazione
Abbiamo la necessità di discutere meglio anche della discussione ero quindi pluralismo secondo me da questo punto di vista e innanzitutto non solo il pluralismo nella trasmissione che c'ha due conduttori o nella Cosa il pluralismo e la possibilità in un Paese democratico e civile di fare informazione
Di farla per i soggetti se c'è addirittura l'erario comunitario pensioni comunitari quindici a titoli soggetti associativo del terzo settore volontario però questo è
A poco avuto evoluzioni ma sicuramente l'abbiamo la necessità
Di aderire un aumento del pluralismo come anche di soggetti locali e regionali nessuno vieta
A una televisione una radio di far sua una Regione una provincia di a vere anche strumenti di informazione il vero problema è che questo deve avvenire smembrato smantellando la RAI
Per cercare di fare uno spezzatino in chiave come dire di
Di distruzione e di opportunità
Quello che invece forte e la possibilità di tutelare questo grande pluralismo che già deve esistere secondo c'è la problematica del servizio pubblico credo che tutta la discussione sul nuovo contratto di servizio deve essere l'occasione per definire anche in commissione anche nel discorso generale che si fa o se è un servizio pubblico anche lì il pluralismo e il servizio pubblico deve esserne anzitutto un pluralismo sociale tematico
Non solo guai sono partiti perché altrimenti è un bravissimo limita il problema nostro è un servizio pubblico che sia specchio capacità di far discutere la società non la parte che poi si riduce molto spesso alle piccole e micro a arredi di apparizione del delle forze politiche quello che è fondamentale il pluralismo dei temi dei grandi temi come diceva Giordano
Sicuramente è un grande evento con luce da Firenze sicuramente ci sono altri grandi eventi
Che fanno parte di una ricchezza di un Paese ampio dove il servizio pubblico va ridisegnato come pluralismo che ci sia pure quello Partinico delle forze politiche ci mancherebbe ma non abbiamo capacità di rilevazione di quello che il pluralismo tematico e culturale poi non so se la RAI fa cultura non fa cultura col dibattito che ha lanciato il presidente Baldassarre quello che io mi accontenterei che mangia magari quanto meno non danneggiarsi quel fra culture
Non voglio che la faccia quanto meno che non la distrugga quella poca vitalità o
Culturale che poi difficile che deve emergere nel Paese nella società comunque sicuramente il discorso del servizio pubblico merita
Una definizione che non è facile io non penso che guida bisogna andare inseguire la come dire risultato che su cui magari cioè la perfezione ma quanto meno sapere le cose che se e dentro questo il costo del servizio pubblico io francamente ritengo che il dibatto sulla privatizzazione organizzazione ormai obsoleto
Non siamo in un Paese dove il ministro Tremonti ha dichiarato pubblicamente che il sogno di del fatto che le prime tentazioni non sono più un monologo una cosa importante non vorrei che la fissazione sulle privatizzazioni ce l'avesse il centrosinistra
Memore come dire senza capacità di aggiornarsi
Oggi non c'è nessuna garanzia per quanto pedoni che mettere in vendita uno due reti sia in questo Paese la garanzia che rompe il duopolio o soprattutto non deve diventare una lady per non difendere le realtà private esistenti che esistono oggi in questo Paese
Perché se no oltretutto il rischio reale che padre apriremo il dibattito ufficiale compra queste altre televisioni avremo magari un modo indiretto per cui chi già ne possiede qualcuna se ne compra pure altre
E poi ci ricorderemo a Boa cose fatte che abbiamo ragionato in astratto
Senza capire che operi in un sistema paese che di un certo tipo e non stai come dire
In un una condizione che ti danno certezze questo vale per essere chiari anche sull'ipotesi di stralciare para nomi del nuovo CDA
La proposta queste anche interessante ma
Siamo in condizione di sapere che abbiamo un margine reale di condivisione o apriamo un dibattito in cui poi escono quaranta proposte diverse io vedo molto favorevolmente il fatto per esempio micidiali presenti degli utenti degli operatori una cosa a cui si fa riferiva anche alcuni mi mi mi chiedo
Cerchiamo di capire in che modo noi realisticamente cosa è molto contento vacante di rompere un ingranaggio perverso che affidava ai presidenti di Camera e Senato una condizione tutta diversa un'elezione provvisoria CdA ero un altro mondo
Però se davvero ne abbiamo tutto l'interesse ad avere un nuovo assetto del CDA che ripeto poi non è che risolve il problema perché non è che tu vada risolto solo con un CDA
Però un nuovo assetto
Che davvero ci dia la possibilità di avere una RAI che Bossari sponde dei più agli utenti alla società in meno diciamo agli ordini
O anche alle schiavitù della politica che alla fine diventa schiava di una logica perversa del io credo francamente che poi l'accanimento
Di questo i per lo più di questa logiche per Lotito dice non so quanto vantaggio porta a queste forze politiche che lottizzare un tutto ciò alla fine non so qual è l'esito perché credo che poi c'è una specie di
Di negoziati logica inerziale per cui molte cose sono fatte più per bloccare gli atti d'epoca e gli altri con un dispendio dispendio di energie talmente esagerata che alla fine il rischio è lo faceva e l'ha fatto centro sinistra lo fa in modo ancora devo di più paga del centrodestra che annuncia nomine qua non riesce a fare
E e di fatto paralizzata una serie di strutture collegate alla RAI io credo francamente che ne abbiamo l'esigenza di cercare di coglie l'occasione di pensare un po'più in alto e di fare in modo che anche questa cosa del servizio pubblico
Sì rilanci sul fronte dei tempi se non riusciamo a rilanciare il pluralismo tematiche un servizio pubblico attento a dare una serie di risultati reali
Facciamo questo sforzo anche nella qualità chiudo su questa vicenda che riguardava la qualità mi sembra interessante che il presidente
Della Rai abbia praticamente condiviso una tesi ormai molto diffuse cioè la totale inadeguatezza portare ad una bettola totale comunque la non adeguatezza totale diciamo così dell'Auditel
Mi sembra che questo elemento però sono contento che qui il presidente dell'Authority deve trovare una possibilità di un'azione nuova da parte dell'autore che aveva già nei compiti di legge la possibilità di fare i controlli di verificare certe ne abbiamo bisogno di rompere un ingranaggio perverso l'altro che lei vecchia e inadeguata è uno strumento assolutamente sbagliato anche come procedura senso se il siamo un Paese pluralista non possa avere un solo sistema di rilevazione dei dati dell'ASP
Abbiamo un sistema di modernità che ci consentirebbe di avere esulta in modo più avanzate molto più moderno abbiamo ormai per quanto sia stato messo sempre a tacere libri riviste dati scientifici oppure ha avuto occasione di leggere
Che ridicolizza hanno alcuni dati dell'albero addirittura col buono scoppio che viene ascoltato da milioni di persone o con cose che sono patetiche
Poiché poi una verità nonostante che tu cerchi di sopprimerla emerge da tutti i lati per fortuna perché perfino nei sistemi talora anche Ceausescu non riusciremmo Mania
Hai vita e che si sapesse dopo le notizie perché viva dio esiste un meccanismo in cui non riesce a bloccare tutto
Credo che da questo appello che ha fatto il presidente della la RAI dovrebbe emergere io spero una buona volontà di dare innanzitutto i dati per esempio dell'indicazione di qualità che già la RAI fa e renderli pubblici qua visto che non sono la customer satisfaction che la RAI dopodiché avviato sarebbe utile che venisse conosciuta io sto in vigilanza RAI non ho avuto occasione di saperlo credo che altri non hanno hanno la stesso dispiacere di avere un servizio fatto pagato dalla RAI
Di cui non abbiamo notizie
E che dovrebbe dare elementi sulla qualità più validi
Seconda cosa aprire alla possibilità di aprire altre forme di rilevazione degli ascolti perché se no altrimenti tutto il nostro dibattito visto che molto collegato lo diceva prima qualche oratore al fatto che il prodotto RAI si misura sulla base del fatto di quanti ascolto ma non sovrani anche gli altri
Beh abbiamo esigenza di questo dato non sia falsa ossia leggo perfetto
Ma ci sia una pluralità di possibilità di valutazione che ci permettono di avere una maggiore chiarezza questo è un elemento che è importante mi sembra che se da queste giornate di riflessione
Potesse uscire
Una maggiore attenzione come ho sollecitato al sistema del pluralismo anche sul fronte delle televisioni e radio private e locali libere perché questo è un pezzo della democrazia ed è collegato direttamente alla prima sentenza la Corte sai settantacinque che ha dato al libertà ai cittadini di poter trasmettere e parlare poi proprie dei sistemi di interattività dovrebbero essere visti anche in questa direzione e dando facoltà
Di parlare non soltanto di ricevere più messaggi non il pluralismo degli ascoltatori pluralismo della possibilità di parlare di trasmette perché quella è un'essenza della democrazia
L'altro aspetto se sulla vicenda appunto del versante invece degli ascolti io ritengo ancora su questa vicenda del delle radio tensione private visto visto che è ritornato il ministro Gasparri privato accennato lotto detto appunto che Attalo riferì che sarebbe molto utile dare un segnale in positivo da questo risale radio televisioni private che c'è la positiva di prorogare questo contro
E altre forme che ne abbiamo messo le leggi come quella per esempio della necessità che le realtà istituzionali locali desse una parte delle loro attività pubblicitarie nelle campagne di informazione e cosa che in molti casi non avviene perché non c'è poi tra l'altro una norma diciamo coi coercitiva e quindi questo molte volte disatteso dicevo l'altro aspetto e vedere se si può realisticamente ottenere da parte dell'Authority un'attivazione di quelle di di quel diritto dovere che ci ha già l'Authority
Di fare le rilevazioni perché questo secondo me aiuterebbe ad avere elementi di maggiore trasparenza
Per il nostro dibattito e forse permetterebbe di fare un confronto più sereno e garantire veramente Polaris nel servizio pubblico grazie e buon lavoro
Grazie
Devo portare i saluti dall'onorevole Alessio Butti che per cause di forza maggiore non ha potuto intervenire questa mattina ne spetta il compito di di concludere gli interventi
Devo dire che sia nella giornata di ieri che questa mattina molte cose sono state dette hanno tutte contribuito a rafforzare un mio convincimento che il servizio pubblico non può e non deve essere privatizzato e mi spiego
E necessario fare un salto di qualità cioè passare dalla visione soggettiva di chi fa il servizio pubblico alla visione oggettiva
Cose il servizio e se passiamo a questo livello un livello superiore di conseguenza poi le sorti della privazione o di come verrà privatizzato l'odierno concessionario secondo me passa in secondo piano
Rimane centrale invece
Il ruolo che deve assumere che devono assumere sia la commissione di vigilanza l'autorità il ministero piccola retromarcia le autorità regionali
Per quanto riguarda l'Indirizzo la regolamentazione del servizio pubblico per riempire di contenuti il servizio pubblico
Quindi la centralità del parlamento trovo che sia l'argomento soprattutto ieri nell'intervento del professor Cassese è stata sottolineata questa in rete inadeguatezza questo mancato collegamento tra RAI commissione di vigilanza che rappresenta il Parlamento
Ho sentito più volte dire la politica deve fare un passo indietro io sono convinto che la politica invece Delbert fare un passo avanti
Debba uscire un po'dalla sua logica ipocrita di lottizzazione strisciante
Di occupazione degli spazi
Con una logica diversa una logica che rivendichi degli spazi per la politica per comunicare ciò che la politica deve anni cecità di comunicare
Ovviamente ma soprattutto degli spazi per definire i contenuti
I principi del servizio pubblico appello alle limitarsi io nei vari interventi soprattutto in una in particolare ha consentito un importante richiamo all'etica
Un richiamo al frodi c'è deontologico un richiamo che deve essere fatto e deve valere sia per i giornalisti ma anche per i politici
Un richiamo che quindi serve a tutti
Esistono una lottizzazione sì ci sono i lottizzati questo dobbiamo sempre tenerlo ben presente e quindi e giusto che tutti noi Ricci
Richiamiamo a ai doveri principali e quindi l'impegno per la definire delle regole diverse delle regole Fedele quesiti di professionalità per coloro che gestiranno la RAI del futuro un un richiamo ed è un impegno al quale noi non possiamo sottrarci come del resto non possiamo sottrarsi per quanto riguarda le regole a devono degli argomenti secondo me Crociani è stato toccato più e più volte cioè il rapporto dalla tv con i minori
Io credo che non possiamo oggi limitarsi a esaminare le zone protette le fasce protette per quanto riguarda la programmazione del minore qui c'era un un discorso complessivo che dobbiamo fare ormai acclarato condiviso da tutti
La preoccupazione per il potere omologante dalla televisione
Per il potere devastante che questa quando tratta troppo spesso violenza o tratta troppo spesso volgarità e in questo senso io credo che la politica abbiamo fatto troppo poco e troppo poco stia facendo la Commissione di vigilanza
Si è prese in carico l'impegno di attuare una norma di una legge del mille novecentonovantasette quindici a questo vi dice
Il ritardo spaventoso che le palle siamo incorsi cinque anni per regolamentare la tv pubblica il ministro Gasparri che tra poco interverrà sta facendo altrettanto però io credo che al di là delle capacità necessarie capacità sanzionatorie che serviranno agli organismi a cui facevo riferimento prima per il tema per migliorare la qualità della tv per i minori serve comunque un forte appello un forte richiamo al chi la televisione la sta facendo e guarda troppo spesso la logica dell'audience
E troppo poco quella della della qualità
Ultimo punto che mi sento di sottolineare e quello del delle risorse delle risorse necessarie per questa svolta epocale è stata delle spiegata ieri della digitalizzazione e anche qui la politica deve fare un passo avanti deve trovare le risorse e non sono poche se non vogliamo rischiare di
Eliminare dei soggetti di cancellarle soggetti dal mercato e quindi proprio ora che c'è un uno strumento che consentirebbe un accesso diretto meno costoso una volta a regime
La politica detto farsi carico e quindi attraverso il dal servizio pubblico ci deve essere questo impegno questo impegno nella poté avere dare la possibilità di un affettivo le ali nutritiva realizzazione del pluralismo delle fonte quindi contatti più che impegnativi compiti che attento attendono a breve
La commissione di vigilanza e non solo Dora io credo che sia il momento è arrivato il momento di sentire l'intervento del ministro delle comunicazione Maurizio Gasparri
In primo luogo intendo ringraziare sinceramente il presidente dell'Autorità delle Comunicazioni professor Cheli
E il senatore Petruccioli presidente la commissione parlamentare vigilanza per aver voluto questa iniziativa e ovviamente ringraziare anche salutare l'insieme suo presidente manca che a dato che un contributo essenziale dell'organizzazione di queste iniziative anche dato un contributo di idee notevole nella giornata di ieri perché il tema del servizio pubblico del pluralismo nella era del digitale un tema attuale è un tema che spesso poi evoca discussione sulla quotidianità e quindi devo dire questo convegno ci sono stati sia richiami vi aspetto più generale la legislazione quello che si dovrà fare potrete anche accenni a interventi che sono legati a questioni che ogni giorno vengono dibattute io credo di dover privilegiare l'aspetto di carattere generale di questo convegno anche perché ieri molti anche oggi ma di cui anche autorevolmente il Presidente del Senato a sottolineato la opportunità di una rapida discussione della legge riassetto del sistema radiotelevisivo e devo dire lo dico con grande rispetto e sincerità il presidente Petruccioli giorni fa intervista coi dall'alto del fatto che oggi c'è un terzo attorno al quale discute l'ho detto più volte che non vuol dire che si condivida quel testo però da qualche parte bisogna cominciare
Io come ministro quindi col governo il merito di aver proposto all'inizio di settembre al Parlamento una base di discussione che tiene conto della nazione digitale
Funzione servizio pubblico quanta e il Parlamento ovviamente poi deciderà quale legge varare spero che ora che abbiamo esperienze del passato di discussioni che si sono protratte allungo senza aggiungere soluzioni e quindi credo ecco portandolo da un punto di vista comprato da questo punto è diventato più formare l'intervento che il pluralismo e l'imparzialità costituiscono un nucleo essenziale anche di quel messaggio più volte richiamati in questi giorni del Presidente
Cioè e al pluralismo e alla imparzialità dell'informazione si ispira il disegno di legge che io ho presentato e che già in discussione in Parlamento e voglio dare anche alto al Parlamento di averlo già avviato al suo esame
E discussione alla Camera in questo momento c'è l'audizione del presidente dell'Atc della RAI perché la commissione le Commissioni congiunte
Della Camera trasporti telecomunicazioni e cultura hanno deciso di far precedere la discussione proprio da una serie di audizione che si sta svolgendo con rapidità e con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati a legge coinvolge tanti aspetti del mondo delle comunicazioni non solo la RAI con le televisioni e quindi si sta discutendo questo lo dico perché ricca auspicando la discussione
Una notizia tant'è che appunto addirittura c'è una singolare ma che Giulio comunque positiva contestualità ragioni così assolutamente casuali di calendari il disegno di legge nasce da un'esigenza di riforma dell'attuale legge delle attuali leggi perché siamo diverse leggi che si sono succedute
Sia sotto il profilo economico da affrontare la questione del progresso tecnologico come da questo ci richiama che anche tutti gli altri aspetti del pluralismo delle varie garanzie essenziali
Sotto il primo aspetto nel sistema due fenomeni il processo di convergenza tra i vari settori della comunicazione di massa raggio telecomunicazioni editoria internet e la tecnologia del digitale terrestre
Che permette di moltiplicare nel campo televisivo i canali saranno probabilmente più di cento si calcola anche centoquarantaquattro canali e quindi questo diverse è un fatto che sul pluralismo offre sicuramente una prima risposta perché ci saranno più potenzialità poi come si riempiranno chi le gestirà certamente altra questione però intanto c'è una prospettiva di maggiore possibilità di accesso a questa questa importante risorsa in questo caso parliamo soprattutto dalla televisione
Sotto il profilo normativo voi noi consideriamo anche le nuove norme europee in materia di telecomunicazioni
Con le direttive comunitarie sulle reti e servizi di telecomunicazioni che riguardano altri aspetti e che già sono in corso di recepimento
Rendono tenuto su questo una delega che eserciteremo i tempi previsti che però non riguarda altri aspetti invece del pluralismo e delle assetti che sono invece in discussione
Sempre da Roma giunge la richiesta di Stati membri con il protocollo sul sistema della diffusione pubblica allegato al Trattato di Amsterdam di definire con precisione i compiti del servizio pubblico radiotelevisivo
In ragione dei quali si giustifica un finanziamento pubblico
Disegno di legge che abbiamo presentato rappresentano oltre il primo intervento riordino complessivo della materia disciplina il progressivo ovvio della tecnologia di trasmissione in tecnica digitale senza trascurare definizione delle regole da applicare nella fase di transizione che ovviamente ci sarà
Ostilità dal Prado all'abbandono delle trasmissioni in tecnica analogica ed è diretto da sé
Con dare il processo di convergenza dei sistemi di comunicazione favorito appunto dal fatto che tutto si muoverà con le stesse tecnologie
C'è poi la riforma del titolo quinto della Costituzione ma abbiamo il dovere di considerare di rispettare che ha segnato per quanto riguarda l'ordinamento delle comunicazioni una competenza concorrente alle regioni e che quindi non in termini di principi nella proposta di legge affrontiamo ricordo che una legge di Princi quindi alcuni campi definisce delle regole principale
A tutte queste questioni disegno di legge ha inteso fornire una risposta ricostruendo un quadro normativo generale della materia fissando dei principi fondamentali anche a garanzia ovviamente degli utenti
E del pluralismo del sistema radiotelevisivo indicando ancora una volta a garanzia del pluralismo e questo è un punto che io sottolineo ogni volta che ne parlo come servizio pubblico tutta la attività di informazione radiotelevisiva
Sia di proprietà pubblica sia di una vita privata questo aspetto credo che sia importante perché anche rispetto al titolo del convegno
Mediando lo conosco proposta di legge il concetto di servizio pubblico
Per me si estende che non vuol dire pubblicizzare si parlava di privatizzazioni ciò che è privato ma di imporre delle regole dei carri sulla pari opportunità di accesso sul pluralismo sulla tutela dei minori fattori che sono stati qui richiamate altre proprietà che può essere pubblico-privata ma concetto di servizio pubblico
E differenziato dalla vita pubblica tanto è vero che la legge il servizio pubblico e concessione definito servizio pubblico generale quello diciamo svolto attualmente dalla RAI che la proposta di legge ritiene debba essere svolto per un periodo ancora molto lungo dalla dalla e quindi ecco anche questo è una risposta dalle maggiori doveri a tutti quelli che comunicano che entrano nelle case delle persone che hanno un potere che tutti quanti consideriamo rilevante rispetto ai comportamenti sociali rispetto a tante questioni e ribadisco ancora molta cura dei minori che molto cosa ci sta a cuore a tutti
Poi sono dettate anche delle nuove norme in materia di concorrenza
E di tutela del mercato
E vorremmo anche con questo disegno di legge una volta approvato redigere un testo unico che non vuol dire espropriare il Parlamento di poteri ma coniugare le norme che saranno applicate con quelle che resteranno in vigore che tutte le leggi innovano abbondano una volta approvate alcune norme lasciano invitate dal bisogno di un testo unico che raccordi tutto ciò che in sede parlamentare sarà stato approvato oh che sarà in vigore perché approvato in altri momenti
Il sistema radiotelevisivo ci sono norme alcuna quella che nel sito del Canova che risalgono addirittura agli anni Trenta ogni volta le leggi vedetevi richiamato regio decreto non so quale vent'bisogna fare un testo unico che metta insieme tutto ciò che il Parlamento approvò o approverà quindi non una delega per poi chiudersi in una stanza che questo mi tocca corregge scrivere le regole non c'è scritto questo quindi c'è una quantità di bugia intorno a questo dibattito rilevante recitano una ieri leggendo la notizia anzi esplicitamente o anche avvisato la persona così diciamo la discussione che nascerà sarà assolutamente trasparenti
E quindi intendiamo rafforzare la centralità del ruolo pubblico assunto dall'informazione era diventato televisiva sia pubblica che privata
Esercitata in modo da garantire anche il pluralismo interno del sistema informativo riaffermato anche dalla corte costituzionale nel due mila due una ulteriore sentenza su questo tema
Quindi diamo dei principi generali che devono sovrintendere l'informazione radiotelevisiva
E sono citati nella legge si dirà sono affermazioni di principio una legge di vigili fa affermazioni Ricci e quindi parliamo della presentazione reale dei fatti e degli avvenimenti nei telegiornali e nei giornali radio
In modo da favorire la libera formazione delle opinioni nell'obbligo di effettiva trasmissioni dei notiziari e la garanzia del diritto di accesso a tutti i soggetti politici alle trasmissioni di informazioni e anche quelle di propaganda
Elettorale politica in condizioni di parità di trattamento di imparzialità quindi estendendo a tutti dei doveri la discussione sulla par condicio insomma non parlo della legge ma del principio discussione di questi anni come regolarla ovviamente potere-dovere del Parlamento ma il principio ma esteso a tutti
L'Autorità per le garanzie delle comunicazioni più volte richiamata
Nel testo di Lecce non ruota anche sul digitale dell'importante lavoro l'approfondimento di preparazione
Questa è una base per il Paese fatto dall'utilità delle comunicazioni autorità chiamata garantirà effettivi l'effettiva tutela dei diritti fondamentali della persona nel settore delle comunicazioni a dettare eventuali ulteriori regole
Per rendere effettiva l'osservanza dei principi generali del settore radiotelevisivo
Dal servizio pubblico informativo si distingue nel nuovo sistema delineato dal disegno di legge appunto il servizio pubblico generale radiotelevisivo che deve essere svolto dalla concessionaria nel rispetto di ulteriori
Specifici obblighi nella programmazione che rispondono a preminenti finalità di carattere sociale RAI a ulteriori obblighi e doveri evidentemente perché nelle dove i generali c'è un qualcosa in più di doveri da parte del concessionario
Compresa la concessionaria consistono nello svolgere informazione favorire l'istruzione la formazione la crescita civile il progresso sociale nel promuovere la lingua italiana e la cultura
Salvaguardare l'identità nazionale
Assicurare un'adeguata programmazione per i minori e garantire prestazioni di utilità sociali quali programmi per le fasce più deboli
La missione del servizio pubblico radiotelevisivo così delineata può giustificare ovviamente il pagamento del canone di abbonamento quale contributo pubblico destinata l'assorbimento di questi compiti
Secondo i principi del protocollo di Hans Adam è stabilito infatti che le risorse pubbliche
Siano finalizzate esclusivamente al finanziamento del servizio pubblico nel rispetto delle regole in materia di aiuti di Stato ci siamo confrontati con le europee e c'è anche come dire convergenza rispetto alle regole che debbano garantire trasparenza
Nell'individuare a quali finalità destinare ciò che viene
Versato dai cittadini e quindi rappresenta una risorsa pubblica
Nella predisposizione del modello organizzativo della RAI si è tenuto anche conto dell'esigenza di garantire una maggiore aderenza alla disciplina generale delle società per azioni
Senza trascurare alle necessità di introdurre regole specifiche dirette a salvaguardare i principi Matera di pluralismo e assicurare anche il rispetto delle minoranze
Nello sforzo teso a dare attuazione maggiore al principio di pluralismo si inserisce anche
L'impulso verso il digitale terrestre di cui la legge ampiamente si occupa perché partiamo dal convincimento che digitale deve essere ho detto all'inizio possa essere utile contributo in questo caso l'infrastruttura di spazi maggiori a garantire un maggior politici sono più opportunità ci saranno sfide creditori
Il più democrazia più libertà
I vantaggi dello standard digitale oltre a questa moltiplicazione di offerta saranno anche quelli dei servizi aggiuntivi cosa sui quali io non credo che ci sia ancora un'adeguata consapevolezza nella pubblica opinione sembra un dibattito dal detti lavori cosa sarà questa televisione digitale
Ci sarà un'offerta di tante altre cose perché si potrà collegare a un normale televisore una capacità di memoria e di elaborazione che permetterà di trattare immagazzinare informazioni
E quindi mette potranno essere scambiate in forma interattiva collegando l'apparecchio a linea telefonica domestica o anche con collegamenti senza fili la televisione diventerà non solo la televisione che ne guardiamo ma un oggetto col quale faremo molte molte altre cose
Il riferimento anche all'e-government o all'accesso a banche dati alla migrazione
Nella Rete al all'e-commerce perfino la telemedicina quindi sarà lo strumento utilizzabile in moltissimi altri direzione questo aspetto deve essere sottolineato perché non mi pare che sia ancora
Emerson è colpa certamente di tutti noi che dobbiamo comunicarlo e sottolinearlo meglio e quindi questo darà tante opportunità che oggi soltanto con il computer internet si possono ottenere la diffusione del digitale terrestre assicurerà nutro una copertura capillare del territorio e sarà disponibile nella quasi totalità delle abitazioni
Senza richiedere agli utenti di sostenere spese aggiuntive oltre all'acquisto ovviamente di un decoder per il quale anche la indichiamo delle forme di eventuali incentivazione che possono essere alimentate dalla progressiva parziale privatizzazione
Della RAI di pure pure si parla nella legge
La Grecia digitale terrestre quindi offrirà una potenzialità superiore a quella del cavo e del satellite perché ci saranno tutta una serie di vantaggi ci sono diffusione sul territorio se saranno rispettate le previsioni che la legge propone per tutte le famiglie
E diventerà anche uno strumento per offrire un servizio universale una serie di opportunità e di vantaggi che oggi sono riservati soltanto
A una fascia crescente ma ancora parziale di popolazione pensiamo rifugio del personal computer e di internet cresce ma riguarda ancora crescenti minoranze colazione digitale alcuni servizi saranno sicuramente disponibilità molto piano
Non bisogna può ignorare l'opportunità che il digitale costituisce in termini di ritorni per il sistema Paese sotto profili strategici economici e sociali
Sotto il profilo strategico esso può comportare la crescita della competitività industriale
Lo sviluppo di infrastrutture che possono migliorare la produttività la creazione di ambiti di eccellenze nazionali riconosciute all'estero
Dal lato economico può indurre un incremento del prodotto interno lordo la creazione di nuovi posti di lavoro per lo sviluppo di nuovi servizi la nascita di nuove piccole e medie imprese in aree specifiche ragioni dei servizi e dei contenuti innovativi
Che le tecnologie possono offrire successo in altri settori pensate a telefonia mobile pensate internet quante cose sono nate sono cresciuti intorno certo a volte anche una selezione di Chiara idee migliori e chi forse pensava rimettendo una chiocciolina sul biglietto da visita diventasse ricco sull'onda dalla bolla speculativa dal punto di vista sociale questo nuovo strumento può comportare un miglioramento dalla qualità della vita sotto il profilo dalla diffusione della cultura e dell'istruzione e dei servizi offerti dalle pubbliche amministrazioni delle condizioni e delle modalità di lavoro
E anche da eliminazione di quel rischio di un digital device creme sopra tra il nord e il sud del pianeta ma può essere anche un problema trarre varie dell'Europa e della nostra nazione a intermediare metropolitane dove la tecnologia si diffonde con rapidità ahimè
Non uguali perché il business va dove ci può essere maggiore
Pro immaginazione di una di un riscontro di un profitto Grande attenzione dedicata dal Governo e dall'autorità per le garanzie lo sviluppo del mercato della televisione digitale nel nostro Paese nella consapevolezza che da tale sviluppo può dipendere soprattutto nella fase di transizione
è un'attività di diffusione di questa tecnologia e quindi anche vento Ali incentivazioni che possano consentire di alleggerire gli oneri da sostenere in questa in questa fase e quindi c'è anche un collegamento rispetto agli eventuali proventi di una parziale realizzazione della RAI voglio ricordare che la data del due mila e sei che certamente molto vicina per il passaggio al digitale
Fu fissata
Dalla legge sessantasei
Del marzo due mila e uno nella precedente legislatura in un altro contesto il quadro
E quindi questa data dello switch-off dal passaggio dalla tv Al dedita e certamente una data
Molto vicina molto impegnativa questo dovrebbe indurre tutti noi escussione serrata profonda sincera estremamente libera della proposta di legge ma sapendo che ci sono limiti temporali che non io non questo governo nemmeno il Parlamento attuale hanno indicato al Paese
Come l'obiettivo che io
Condivido
Che però comportano tutta una serie di elementi perché l'indicazione fu molto programmatica e non uso altri aggettivi ma
Succederà questo dopodiché ci si sta così femmine che succede giugno pare qualche cosa investire risorse l'autorità ha prodotto un regolamento molto importante di cui abbiamo tenuto conto e abbiamo voglio travasato in tutti i suoi contenuti nel disegno
Di legge
E quindi è come abbiamo anche varato un programma di sviluppo della trincea digitale terrestre come governo e dei sistemi a larga banda che è stato approvato con decreto del luglio due mila e uno nel quale è stata delineata una serie di possibili interventi a sostegno del sistema
Delle tecnologie più avanzate anche nel digitale autorità papà dotato Regolamento per il rilascio dell'ICI licenza dell'autorizzazione nel novembre del due mila uno
Che stabilisce una serie di requisiti e le condizioni per il rilascio dei titoli autorizzatorio individua il regime transitorio per la definitiva sostituzione della tecnologia analogica
Il ministero abbiamo costituito una commissione per lo sviluppo del digitale terrestre
Con il compito di fornire gli strumenti necessari per predisporre il programma
Che ci consenta da qui al due mila e sei di accompagnare questo sviluppo confrontandoci anche in sede internazionale due giorni fa confrontandoli col governo inglese che ha una data possibile due mila sei due mila dieci all'indicato loro hanno iniziato delle sperimentazioni poi fuori verbale va proprio due mila dieci nel due mila e sei però c'erano anche le un sistema Paese proteso a tentare di raggiungere questo traguardo il prima
Possibile
Il governo poi nel disegno di legge di sistema appunto fa riferimento de il concreto apporto che sono allo sviluppo del digitale consiste oltre che nella individuazione delle risorse destinate ad incentivare l'acquisto di nuovi apparecchi pari al venticinque per cento degli introiti
Derivanti dalla collocazione sul mercato delle azioni RAI nell'incoraggiamento rivolto a tutte le emittenti ad attuare la sperimentazione sugli impianti
Attuali a tal scopo permettendo la prosecuzione delle attività anche se sprovviste di concessione purché legittimati da un qualsiasi titolo autorizzazione provvedimento giudiziale concesso in precedenza non dal nostro governo in questa fase e infine la scansione di precise fasi che la concessionaria pubblica cui si attribuisce un ruolo trainante
Nella fase di transizione verso il digitale dovrà rispettare per la progressiva copertura della maggior parte del territorio nazionale e della popolazione strettamente collegata al tema del pluralismo e poi quello
Da tutelata la concorrenza e disegno di legge muove dalla constatazione che esiste ormai un sistema integrato della comunicazione inteso come un seme dei settori che compongono il mercato della comunicazione e quindi lo individuiamo
Dei tetti noi diciamo nel progetto di legge che nessuno può controllare più del venti per cento di questo sistema integrato delle comunicazioni
Di cui fanno parte televisioni radio giornali internet pubblicità è un limite Antitrust adeguato a due esigenze
Evitare posizioni dominanti nel mercato interno ma attenzione evitare un nanismo nella competizione che planetaria è un devo richiamare anche vicende recenti tre televisioni satellitari delle pay tv dove sul mercato non certo per colpa di nessuno le difficoltà delle piattaforme esistenti hanno portato all'acquisto di una da parte dell'altra
Con come dire la presenza di un operatore quando dimensione redarguito dobbiamo evitare posizioni dominanti sul mercato interno
Evitare un nanismo imprenditoriale sul mercato globale della comunicazione altrimenti nostro paese in settori importanti di cultura d'identità sanato colonizzato
Questo è il problema che io credo debba essere tenuto presente pagine compete non potevo chiudere la porta ad altri che arrivano ma deve anche il nostro Paese delle realtà che possono competere Arrigoni Murdoch con coloro che agiscono contesto mondiale quindi dobbiamo porre dei limiti anti concentrazione ma anche appunto evitare che dei limiti che costringano nanismo
Facciamo sì che poi ma il nostro Paese poi viene colonizzato o solo altri operano operano in concorrenza perché non abbiamo la Regione autarchica come si potrebbe nell'era del digitale dei mezzi di comunicazione proporremo anche nel nostro Paese ci fossero opportunità a cominciare da quella della RAI che ha un prezzo di paese l'identità ad altre la possibilità di competere non solo tra loro ma anche con altri che ci sono non è un problema arriveranno ci sono sul nostro mercato
E quindi ecco l'abbiamo dato questa regione del Sistema integrato delle comunicazioni ponendo questo limite aggiungerne un altro oltre alla impossibilità di avere il venti per cento del venti per cento delle risorse complessive
Di non avere più del venti per cento delle reti
è una cifra questa un numero tipico dalla giurisprudenza dalla Corte costituzionale ceto rapportato propria di più di cento reti perché non era del digitale il venti per cento la percentuale di un bene quindi sebbene si moltiplica non può essere il numero in assoluto delle reti è come oggi del resto ha detto oggi il venti per cento rispetto a un certo numero di reti a una cifra domani è un'altra cifra
E quindi c'è anche quest'altro ripete
Su questo sicuramente si discuterà moltissima come siamo consapevoli della delicatezza dei temi
Si legge improntato vari capisaldi impedire appunto la costituzione di posizioni dominanti
Imponendo la modifica l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni di qualsiasi accordo intensa concentrazione che posava presagire il rischio di violazioni di questi limiti antitrust affidando ovviamente all'autorità la verifica di questi limiti
Vietare che una volta attuato il passaggio dal sistema analogico a quello digitale uno stesso fornitore di contenuti appunto possa diffondere più del venti per cento del totale dei programmi televisivi e radiofonici
E appunto impedire che ci sia un operatore che abbia più del venti per cento dedica dice la cifra è grande qualcuno può crescere
E proprio Uto la competizione a vista rispetto all'interno ma rispetto anche a bordo e quindi poi queste cifre diventano molto relative c'è un effetto Gulliver ricchezza andava in un posto sembrava
Un gigante si andava in un altro sembrava una e così nel mondo della competizione multimediale e quindi questo lo dobbiamo da registratore doni di governo da operatori tener conto
C'è poi una deroga che riguarda chi ha più del quaranta per cento del settore delle telecomunicazioni che secondo la proposta di legge dovrebbe avere non il venti per cento ma il dieci per cento come limite massimo limite asimmetrico
Sì RAI giusto non è giusto discutere il Parlamento legislazione precedente diceva di chi era dominante delle comunicazioni non poteva entrare nel mercato televisivo può alcune sentenze
Del Consiglio di Stato hanno come dire sboccato questa norma la norma in teoria vigente è ancora in coma preclusiva nessuno l'ha mai abrogata ci sono state sentenze consiglio di stato la legge apre astrale o se l'interesse la simmetrico meno
Noi crediamo che ci debba essere corso limite più basso in considerazione di chi ha una posizione dominante nel telecomunicazione del cash flow degli incassi dalle bollette che ogni giorno e quindi una abilità
Rilevante ma comunque un tema che poi sicuramente sarà oggetto di riflessione ma abbiamo messo sul tappeto una tesi una
Proposta
Ecco io credo che temi sarebbe ulteriori io mi dette queste cose gioca qualche notazione sulla proposta che ne abbiamo fatto ringrazio tutti coloro che hanno giudicata comunque un punto di partenza ecco vorrei però che il nostro dibattito fosse improntato alla sincerità alla diversità delle posizioni che il sale di una democrazia ovviamente nessuno
Ma nella passata legislatura si è discusso anni anch'io mi augurerei al limite ecco che ci fosse un punto di conclusione del dibattito come accade normalmente nel Parlamento
Oppure che ci fossero meno Bugie e più futuro se da giornalista posizioni sentito del mio intervento perché a volte le discussioni lo cito perché presente in sala ieri sull'Agenzia Ansa non smentita illo collega durezza Paolo Serventi Longhi autorevole sia dalla Federazione stampa dice
Solo ossa Gaspare elementi negativi e pericolosi opinione corrente rispettabile
A cominciare da limite antitrust ovviamente anche questo che non rispettabili dal controllo del governo sul CDA della RAI la proposta di legge non prevede il controllo del governo sul CDA della RAI qua cioè gli Antitrust ho fatto una cosa possa essere negativo pericolosa nono nulla da obiettare sono opinioni renale opinione ovviamente ma non non abbiamo l'obbligo non è così
Perché bisogna legge le proposte per confutare le nella proposta di legge prematura dalle nomine
Cari sono non vanno stracciate va discusso tutto riassetto del sistema
Perché se noi pensiamo di risolvere i politici facendo le norme perché oggi pomeriggio succede non so che cosa questo il sistema sbagliato di legiferare che è stato fatto nel passato leggi a ratifica stralcia ratifica facciamo una riflessione sul sistema sull'avvento del digitale sull'idea di pluralismo non facciamo quasi fatto nel passato della legge perché bisogna fotografare resistenti ci sono anche norme di transizione nella mia norma nella mia proposta e le hanno fatte gli altri governi la legge Maccanico leggevate da precedenti variegato allentamento hanno giocati notate c'erano visto emittenti andare sul satellite o sparire
In questi anni fa ci sono procedure ricorsi e per un'altra vicenda sulla quale non interferisco
Voglio dire che nella nomina coso opinabili sì ma cosa si diceva la proposta di legge che andando proposta di legge anche a proporre una parziale progressiva privatizzazione della RAI su modello di Papi copre nessuno vuole più dell'uno per cento e poco e tanto si discuterà non ho visto disegnate ma tiri molto netti e chiari ci sono varie proposte ma non c'è un disegno alternativo consolidato ci sono varie ipotesi io dico che mi avvio a conclusione che le nomine
Sono così prefigurate
Siccome si deve vedere rito societario citato prima eventuali soci privati se ci saranno soci privati designerà hanno i loro consiglieri quando ci saranno secondo le procedure del diritto società la parte pubblica di proprietà che oggi al cento credo sarà anche se la legge sarà approvata avviato il processo significativa ancora a lungo però io vedo che lei oggi lo Stato al trenta per cento non è più solo cinquantuno
Rendere ancora intorno al sessanta però non è più al centro cosa sarà della RAI se la legge sarà approvata come demo solo vivendo ovviamente quindi non non me la legge non contiene da questo iter scansione dice solo quando si può cominciare il processo con delibere CIPE seguendo i modelli della legge Ciampi Draghi modelli già sperimentati nel Paese
Quanto se ne rende codici saranno gli organi di Governo nel momento in cui si dovesse passare a questa base decisione dei governi tra pur come è successo
Per meglio per trenta banche parte sarà deciso quanto vende anche in base al mercato ha convenienza alla appetibilità RAI che si deve vendere per forza condivido quello che diceva Pecoraro Scanio si vende anche per una scelta di sistema ma anche per un vendere al meglio un prodotto noi prevediamo che quindi ciascun socio designa i suoi consiglieri e che il tesoro che allo stato il proprietario del cento per cento
Ma lì nell'assemblea c'è scritto chiaramente la legge il suo rappresentante non a proporre i nomi del Governo
I nomi che saranno stabiliti conato d'intesa dai presidenti di Camera e Senato quindi il governo è latore Dini una proposta nella nella carrozza amministrazione diritto societario imponevano sceglie nulla
è giusto non è giusto che lo faceva di Camera e Senato lo discuteremo in Parlamento non li sceglie dove c'è scritto nella proposta di legge è una specie di postino poi qualcuno dirà ma e i presidenti di Camera e Senato i nomi chi gli suggerisce da questo dibattito alla politica io porto sempre come la lettera di Fassino sulla stampa del quindici febbraio titolata indicato conservi per le sue capacità Fassino no qua il presidente dalla Camera
E del Senato però la scrittori quindi non so come formino loro come dire volontaria di Camera e Senato rispetto devo immaginare che siamo loro determinazione ma il Governo non fa nessuna nomina
Perché la pesantezza del porta a quello che i presidenti di Camera e Senato li consegnano in più nella proposta di legge si dice che il presidente designato dal consiglio di amministrazione come oggi si unisce al Consiglio
E elegge presidente poi lo si sappia più o meno private è un fatto come dire prevedibile ma lo elegge il Consiglio e diventa presidente dice la proposta di legge solo quando i due terzi della Commissione parlamentare di vigilanza
Nella divideranno la designazione due terzi vuol dire una maggioranza qualificata
Quindi secondo questa proposta di legge il Governo non ha nessun potere di nomina di consiglieri perché porta quello che da questi palazzi viene definita secondo modalità che io salvo la lettera di Fassino alla stampa devo immaginare autonome e libere e presidenti di Camera e Senato e poi il presidente di avere un voto che oggi non è previsto dalla legge vigente con la maggioranza dei due terzi si tratta un meccanismo che blocca a maggioranza qualificata se leggo giudici della Corte membri del Consiglio della magistratura anche i vertici di autorità di garanzia vengono designati non è che insomma nessuno di noi ha già avuto da parte insomma siamo tutti frutto di un processo di selezione democratico di qualità o di titoli e poi se presente che gli consente anche la pensione c'è un voto delle commissioni che ratificano con una maggioranza qualificata l'ottima individuare persone che possano raccogliere evidentemente delle maggioranze qualificate e questo è un dovere della politica
Che si deve mettere chiunque governi si governa fasi alterne nessuno governa
Per sempre se sarà approvato un meccanismo del genere se ne possono approvare altri non è che sto dicendo che questo è meccanismo perfetto dico che non affida al governo nella nomina dei consiglieri né anzi sono nomina del presidente spoglia la maggioranza di un potere la maggioranza quale quale che sarà nel corso del tempo perché due terzi qualcuno vinca
Le lezioni con i due terzi ma questo sarebbe sempre frutto dalla volontà popolare degli italiani con quel punto non so se potrà mentre la maggioranza dei quattro quinti ma mi pare eccessivo
Quindi Merkel maggioranza qualificata non lo invento io è un meccanismo che esista
Lo dico presidente scusa per precisare che non è vero dire che il governo ha questi poteri che la legge sia bella o brutta per carità normalissimo concludo davvero
Dicendo che anche sul giudice locali si è fatto un cenno noi invitiamo utilizzare di più e meglio quei fondi per l'ammodernamento tecnologico abbiamo portato l'anno scorso con legge finanziaria del due mila due all'ottanta per cento quel contributo cara del quaranta per incoraggiarli a spendere e molti fondi non sono stati utilizzati li utilizzino perché bisogna prepararsi al digitale pure l'emittenza locale non pensare che non avverrà poi il giorno l'ora esatta la Colchide potuti insieme però ci sarà
E poi c'è anche l'aumento che abbiamo fatto di risorse anche con questa legge finanziaria
Per l'emittenza locale per le radio locali tra loro alcun fondo quindi credo che da questo punto di vista ci sia stato dal nostro governo
Una forte attenzione sui minori nei prossimi giorni firmeremo una modifica del codice di regolamentazione hanno già dato l'adesione disponibilità la RAI Mediaset La sette anche l'Associazione emittenti locali che introduce delle sanzioni poi il Parlamento potrà fare tutto quello che vuole anche in occasione di questa discussione io devo agire a legislazione vigente quindi ho come dire
Portato al limite massimo perché potevo fare in assenza di una legge innovativa quindi utilizzando su un ente amministrativo presuppone dice che fu fatto nel novantasette
Da altro Governo altro rientra mento e abbiamo inserito un articolo aggiuntivo con delle sanzioni alcune di carattere morale alcune di censura alcune di invito a sospendere programmi alcune anche delle delle televisioni le radio fare un'attività pubblica la denuncia pubblica gli organi di controllo dei loro errori è comunque una penalizzazione in termini di mercato di credibilità ma si può anche secondo questo lo posso arrivare a invitare a sospendere normali e poter sanzioni ulteriori si chiama in causa il Regolamento l'autorità per le comunicazioni che ringrazio per aver convenuto su questa ipotesi perché già leggi vigenti consentono l'autorità di intervenire con poteri che già quindi sono intervenuto ve lo diremo nei prossimi giorni questa corda legislazione vigente poi de iure condendo si può fare di più e di meglio disegno di legge ci consente tutti quanti di riflettere ho lasciato su questo aspetto anche al Parlamento spazio di riflessione perché tema e sentiti Simo dalle tutti intanto siccome la legge si discuterà credo per qualche tempo qualcosa andava fatto subito e questo lo faremo così come concludo questo abbiamo rispettato almeno per la nostra parte presidente Petruccioli i tempi per il nuovo contratto di servizio con la RAI
Tra ministero delle comunicazioni rari il nostro testo per quanto mi riguarda poi l'intendenza seguirà diceva debole traccia a volte un po'come dire non intendo il Parlamento conferenza penso agli uffici caduti del vento
Decideranno per quanto riguarda il testo e definito potrà esaminare il secondo le procedure alla legge così amministrazione Jarach ne discuterà farà le sue valutazioni chiaro c'è stato una commissione che ha istruito e ha predisposto un testo che al clima che si può incontrare in cinquanta cosa si fa abbiamo lavorato a lungo con la delegazione RAI ci sarà questo testo che quando è così amministrazione chiederà di discutere è nella condizione tecnica ridiscuterlo
Poi ci sarà il passaggio nella Commissione parlamentare di vigilanza e via il suo tempo ecco io prenotato tutti i soggetti coinvolti o qui impegnati a rispettare la data
Del primo gennaio
Due mila e tre pretoriani dovevo contratto di servizio zone proprio a gennaio quindici non succede nulla anche perché entro gennaio insomma è un giorno di festivo
E vicino però io per quanto riguarda la nostra attività del ministero l'abbiamo conclusa lasciando appunto un lasso di tempo la legge prevede che la commissione posso per trenta giorni ci sono dei limiti che tutti dobbiamo rispettare
In modo tale che all'inizio del nuovo anno settimana più settimana meno entri in vigore il nuovo stato di servizio molto innovativo con molte cose importanti anche rispetto alla qualità
Perché bisogna rendere pubblici alcuni dati che l'azienda RAI conosce anche anche incentivare una giuria di qualità senza potevo rizzare troppo la quantità perché vedete
Voglio andare controtendenza se facile sparare così sull'Auditel
Cesano due tre quattro e poi dato della quantità dato che orienta il mercato inserzioni pubblicitarie episodio di pretori uno che metteva un recitavo pagare anche in ragione di quanti potenziali consumatori raggiunge quindi o dopo essere come dire meno ipocriti non può essere l'unico elemento di guida trovo qui dall'abilità il mercato le aziende nobilita posta prezzi diversi astenuto quanta gente guarda quella televisione quello non possiamo aprire un principio di mercato di concorrenza dobbiamo introdurre una maggiore attenzione alla qualità che non è sempre l'audience
Dopodiché si opporranno può essere di qualità e fa meno Shaker bisogna sopravvivere invece qui ogni giorno il giorno dopo i giornali la informazione tutti i politici discutiamo quello perso mezzo punto ma guadagnato mezzo
Qualsiasi autore anche di qualità sì forse riaccese Dante Alighieri comandato in televisione Polo potrebbero impiccare perché ha fatto poco scegliere forse invece che la Divina Commedia scriverebbe delle canzonette allora dobbiamo su questo introdurre visto molti Dante Alighieri recentemente no non lo so se ci sono molti Dante Alighieri Chairs comparissero prete non li manderebbero in terza serata probabilmente evitare un crollo dello share
Io credo che su questo aspetto da qualità anche il contratto di servizio comincerà a dare delle risposte per una divulgazione maggiore dei dati e contemperare l'aspetto quantitativo che nessuno su Primera
Con l'aspetto qualitativo che va valorizzato soprattutto per quanto riguarda la mission la funzione che il servizio pubblico generale così come lo chiama la legge cooperare deve svolgersi tenendo conto che anche tutti gli altri che noi definiamo corretto un servizio pubblico degli obblighi dei doveri devono dire e anche sui minori sul contratto di servizio da continuava a lavorare e concludo usando del tempo ma l'occasione era credo importante per chi l'ha promossa non certo
Per la mia così ad intervenire
Crepacci alcun lavoro costante disegno di legge è stato presentato si dovrà discutere il contratto di servizio davamo discutere la Rai va così a parlamentare ma noi abbiamo diciamo completato in questione il lavoro di numerazione sui minori a legislazione vigente la tesi del Parlamento
Che il sovrano decida quello che ritiene io anche come parlamentare contribuirono ha deciso intanto facciamo il massimo che si possa fare una collaborazione anche con l'autorità per le comunicazioni con il parlamento che la Commissione per l'infanzia oltre che la commissione di vigilanza sulle citato il Governo e tutti quanti orazione maggiore e quindi io credo che considerato la delicatezza dei tempi e la sensibilità di Tutino intorno a queste questioni nella coscienza posso aver offerto risposta iniziative poi sarà il Parlamento in ultima sede a pronunciarsi radici
Ringraziano il ministro Gasparre vi ricordo che più al fianco il c'è il buffet buffet che sarà aperto persone fino alle ore quindici e trenta ora di inizio della sessione pomeridiana
Benissimo e
Benvenuti a questa sessione conclusiva del nostro
Incontro vi ringrazio per essere presenti
Questa sessione come avrete potuto modo di
Controllare soprattutto
Se avete partecipato anche le precedenti
Questa sessione si inserisce in un itinerario certo ambizioso però
Motivabile comprensibile perché ieri noi abbiamo avuto
Diverte tre sessioni di approfondimento su alcuni temi di carattere istituzionale anche di carattere economico e tecnico
Con il contributo di diversi relatori e di diversi discusso ori che hanno approfondito
Questa mattina c'è stata vi è una sessione più strettamente politica perché esponenti dei gruppi parlamentari di quelli che sono presenti nella Commissione parlamentare di vigilanza allo stesso modo come ieri i componenti i membri dell'Autorità per le comunicazioni
Sugli altri argomenti sono intervenuti essenzialmente e ad discutere e gli argomenti più vivi e più più coinvolgenti sia per quanto riguarda diciamo la situazione del servizio pubblico della RAI in questo momento
E sia anche per quel che riguarda lo stato della discussione sul disegno di legge presentato al governo
Il ministro Gasparri poi questa mattina fatto l'ultimo intervento attivato le somme illustrata
La disponibilità ringraziamo veramente molto per la risposta positiva che abbiamo avuto
Riteniamo utile concludere con delle con un confronto di opinioni assolutamente libero
Senza nessun binario non solo ovviamente vuole chiedere a nessuno di orientarsi in un modo o nell'altro ma vogliamo abbiamo chiesto la maggiore libertà anche nella scelta del punto di vista del taglio si dice giornalisticamente con cui affrontare il tema della prevenzione per una ragione molto semplice perché il tema della televisione è sicuramente un tema che ha rilevanti risvolti di carattere giuridico normativo legislativo tecnico
Il tema della televisione si intreccia con la vita di un'azienda come la RAI che oggetto anche di discussioni e e polemiche e ma la televisione poi anche una protagonista
Bellano
Direi che la coscienza pubblica del dibattito
Che c'è nel nostro paese in modi che possono essere più o meno
Consigliati soddisfacenti ma tuttavia si parla di televisione spesso riferendosi a questioni fondamentali della vita individuale e collettiva culturale e sociale
E quindi abbiamo chiesto a autorevoli personalità intellettuali di misurarsi con questo problema e fornirci quindi questo segmento conclusivo
Della rilevazione che ci siamo proposti di ottenere da queste due giornate di lavoro
Prego quindi il dottor Piero Angela
Di prendere la parola per primo
E poi gli altri seguirà grazie
Grazie
Beh io vi parlerò un po'come da addetto ai lavori perché ovviamente abbiamo sentito purtroppo io non c'ero che stamattina il parere di tanti giuristi di esperte di politici e vorrei raccontarvi un po'di cose che riguardano invece di livello poi operativo di chi si trova a doveva operare all'interno della televisione produrre dei programmi
Per quanto riguarda il digitale
Sappiamo che è una cosa ancora lontana da venire
Non si sa bene come e in quale misura poi si estenderà
C'è però forse voglio dire una cosa credo che mi hanno detto è stata anche messi in rilievo
Che per fare la televisione costa bisogna avere delle risorse quali sono le risorse per la televisione digitale sono l'abbonamento ma anche qui c'è un un limite per quanto la gente potrà pagare
Certi programmi oppure la pubblicità Del Monte pubblicitario non è infinito gruppo allargarsi a dismisura come invece possono fare le reti che trasmettono attraverso il digitale
Del resto oggi stesso abbiamo praticamente una situazione di fatto che è già vicino al digitale perché basta prendere un settimanale un giornale guardare tutte le televisioni che già oggi offrono sì gli attraverso abbonamento sia in chiaro i loro programmi per rendersi conto che senza contare poi le televisioni locali abbiamo l'enorme massa di Offerta
Quindi credo che dal momento che questo ancora abbastanza lontana rapina occuparsi un po'questo è stato fatto di quello che avviene oggi perché avrà nei prossimi anni
E quindi occuparsi in particolare del servizio pubblico che è quello dove io dopo
Per
Impostare in contestualizzare un po'il discorso non vale la pena di ricordare alcuni dati che si riallacciano all'ultimo censimento
Ho
Quello precedente a quello attuale del novanta novantuno
Vietati sono oggi un po'diversi anche se
Non sono ancora stati elaborati però diciamo il punto di partenza con estro
Dieci anni fa in Italia
Uno virgola due milioni di persone erano completamente ha mal fatte
Sei milioni di persone avevano soltanto non avevano la licenza elementare
E diciassette milioni di persone soltanto la licenza elementare quindi ventiquattro milioni di persone ritmi degli adulti a Novara quinta elementare in giù
Questo deve essere scritto sul frontespizio di qualunque riforma che si può fare dal televisione perché se non si parte da questo concetto è finito
Allora la televisione
Che viene pagata
Tanto che i cittadini non può essere una televisione
Di minoranza per quel che riguarda il tipo di programmi che poi sono importanti per il momento in cui richiamo perché oggi siamo entrati in un sistema altamente competitivo
Per la maggior parte delle versioni nutrizione rappresenta l'unico aggancio culturale runico modo per capire un po'il proprio tempo
Per anche sviluppare quella percezione dei cambiamenti per cercare di capire un po'riassorbire il nuovo modo di progettare di innovare
Ripensare
C'è un dato che è stato
Messo in evidenza recentemente da ministero dalla pubblica istruzione in base del testo fatti si è visto che i due italiani su tre hanno difficoltà nella comprensione di un testo
Allora quando si parla del ruolo della del servizio pubblico e quindi anche
Del ruolo della cultura nella televisione
Bisogna tener conto del fatto che la cultura non può essere limitata a una minoranza colta la quale già legge la quale a
Una formazione
L'istruzione che consente loro di essere capace d'interpretare i problemi del proprio tempo e anche di andare di comprarsi i libri di devi andare a concerti e quindi non può essere limitata a questo tipo di pubblico bisogna rivolgersi a tutti e nella mia esperienza personale io visto che la divulgazione culturale è indispensabile per comunicare
Attraversamento attraverso anche le persone conti perché se si parla di astrofisica un magistrato messa quanto un ragazzo di quindici anni e che ha studiato o forse meno perché ha perso il contatto e così si si parla di biologia un avvocato
Ho gli
O di diritto a nuova un biologo tutti abbiamo bisogno di capire quindi ne ha bisogno di qualcuno che traduca dall'italiano in Italia
E questo vale anche per tutto il nostro partito culturale parlante vale per i sistemi complessi nei quali siano entrate e allora qui succede occupato che il servizio pubblico
Si pone si è posto il problema del pluralismo in politica ma molto poco quello del pluralismo della par condicio sia seppure minoritaria per quanto riguarda i problemi della diffusione delle conoscenze che sono oggi il petrolio del cambiamento del nostro
Allora io vedo spesso sui giornali anche in televisione i dibattiti sull'ardite sul su questo mostro malefico che Italaudit è uno strumento più a cuore in perfetto che serve ai pubblicitari da sapere quanto devono pagare
Non minuto di pubblicità così come avviene per i giornali che devono mostrare qual è la loro tiratura in funzione di questa far pagare alla pagina
Certo una certa somma tornando vero problema sono sette mila cinquecento miliardi che gli industriali mettono del mercato e e che stavano richiedono poi una una corsa a a catturare questi soldi è che esso sono questi soldi che determinano ovviamente la situazione che vediamo
Il problema è che per riuscire a vere più soldi quadrare il bilancio per quanto riguarda la RAI bisogna fare dei programmi che hanno sconfitto e per farlo ranghi danno ascolto bisogna fare dei programmi di di un certo tipo
Allora c'è il paradosso che programmi culturali danneggiano i bilanci aziendale che si fa Brancati qualità di cultura questo da me portiere sono soldi pirateria dalle casse darà
Attualmente voi lo sapete la RAI percepisce due mila seicento miliardi circa di abbonamento dei due mila trecento miliardi circa di pubblicità ed è stata superata da Mediaset con un tolto globale calcolato intorno ai cinque mila miliardi
Per un'azienda che è molto più agile cammino personale chi ha più mobilità
E e quindi si è creato sui mercati una competizione molto forte delle aste sui Šimić gli sceneggiati sul regista solista sugli sulle scenografie questo fatto lievitare enormemente i costi mentre il canone è rimasto sostanzialmente immutato e la RAI è un tetto pubblicitario
Allora c'è un contratto di servizio è vero non so se voi avete avuto occasione di leggerlo ma se si legge la parte che riguarda la cultura ci si rende conto che alla lettera c ci sono certi eventi letterari arti figurative programmi educativi eccetera però subito dopo sempre in questa sezione si dice che rientrano anche tutti i film Italianieuropei
Cioè il film con rischi sexy con che cosa è nella voce cultura
Non c'è del resto nessuna
Diciamo quota parte per questo o quel genere e tutto viene messo in un solo un calderone che prevede in questo modo concorre a riempire non meno del sessantacinque per cento della programmazione complessiva annuale in un anno dell'ottanta per cento per la terza ripetuto e questo è un vero problema perché
Se la RAI dovesse veramente fare
Osservare annuale era quello che dovrebbe fare come servizio pubblico andrebbe rapidamente in crisi dovrei portare i bilanci in tribunale perché non potrebbe pagare gli stipendi allora si crea una situazione perché lì c'è un dato che aveva addirittura messo in evidenza il Presidente del uno dei recenti presidente della RAI
Un punto di scenari meno a annualmente rappresenta per la RAI una perdita di cento miliardi
Ecco se questo è un altro punto da chissà cento miliardi però nel conto invece non di di scena hanno allora qui si pone il problema del nuovo contratto di servizio che personalmente io non conosco più di qualche entro costa siano domani sarà aperto al pubblico poi sarà la commissione parlamentare di vigilanza a
Detenerlo riabilitarlo eventualmente
Al secondo me
C'è un punto che forse varrebbe la pena di chiarire che non si può chiedere ha un'azienda di fare il sessantacinque per cento di programmi di servizio pubblico cioè i due terzi in queste condizioni
Allora o si diminuisce drasticamente
E realisticamente questa porta oppure si devono essere risorse aggiuntive che siano quelle del cambio oppure della fiscalizzazione dalla pubblicità attraverso dei sistemi di compensazione
Ma e se la RAI dovesse veramente seguire questa indicazione entrerebbe in una crisi profonda per questo
è importante che questo contratto di servizio pubblico
Segna una svolta io non so se lo farà ma più sarà simile a quello precedente più la televisione e non solo la RAI sarà simile a quella precedente
Vorrei concludere con due piccole notazioni che riguardano una la vendita di una religione entro il ventidue
Ma se si vende una rete io non ho capito bene il personale che fine fa si vende anche un terzo del personale
E quale privato si accollerebbe tre mila cinquecento persone
E tutte le strutture connesse non solo ma poi chi sarebbe venduto
Perché poi ci sono persone che sceglieranno una parte l'altra quindi ci saranno meglio pagate il migliore poi sembrava l'altra parte
Cioè si venderebbe una rete con un personale che sarebbe simile a quello delle tre reti Mediaset cioè qui io non ho ancora ben capito militare l'altra cosa che non è invece molto più chiara è già molto precisata è la terza rete come una rete di servizio pubblico a tempo pieno senza pubblicità e finanziata dal cinquanta per cento del campione a parte il fatto che oggi la rete la terza rete più di trecento miliardi di pubblicità rendono risucchiati quindi la RAI ha per diciamo una perdita netta chi Malagodi dove e come può essere ma il vero problema è che questa terza rete io ce l'ho quindi sarebbero paese delle meraviglie poter avere una televisione che non ha problemi di ascolto perché ha l'abbonamento come unica risorsa quindi c'è la rincorsa dalla pubblicità
Che è destinata alla cultura quindi benissimo in realtà io temo moltissimo che questa rete di rende una sarebbe un boomerang perché perché intanto si tratterebbe di togliere tutta la cultura dalle altre reti per metterla su questa come fare un quotidiano specializzato temi sull'opera ci sono esempi in Francia in America diretti pubbliche culturale come la arte tre per cento d'ascolto la Pbs tre per cento d'ascolto
Perché vuol dire che bisognerebbe prendere detto i soldi dalle tasche dei poveri per mettere le tasche dei ricchi perché il novanta dal sette per cento della gente che paga il canone non vedrebbe della rete era vedrebbe un piccolo non solo ma sappiamo benissimo per esperienza diretta personale tutti quelli che lavorano in RAI lo sanno
Che a un certo momento su questa rete starebbero scaricate tra virgolette una serie di cose che gli altri non volevo fare a cominciare dall'alto cultura dovuta perché evidentemente bisogna fare certe dare spazio e voce tante persone a tutta quella serie di premi letterari manifestazioni regionali
Donne la terza rete stare dove questo farebbe sì che l'ascolti precipitano ma supponiamo che questo non non avvenga che sia invece una rete IP in cui un personaggio un direttore straordinario dall'équipe di collaboratori è Ultori eccezionali discesa facciamo rete del dissi ma culturale ma divulgativa interessante cioè veri e anche il Progetto molto difficile ma possibile e cosa succederebbe quello a questo punto succedere ed è quello che c'ha sta succedendo oggi che essendo questa rete priva di pubblicità
Si dice ragazzi calma voi mi dovete fare ascolto perché più ascolto fatte in più soldi ci portate via
Non aveva bisogno di pubblico da le altre reti per incassare soltanto sarebbe programma di Pippo Baudo che aveva un ottimo ascolto sulla terza rete è stato mandato di perché se la terza rete non bisogna far troppo stupito ci sono gli obiettivi del resto dove quaranta sulla terza tredici sulla seconda ventiquattro venticinque sulla prima quindi ci sono dei dosaggi che impedirebbe sperimentano replicava più pubblicità di fare alti ascolti
Quindi io inviterei dei personaggi che e poi devono decidere queste cose di elaborare queste colta al comando anche cosa che spesso non viene fatta anzi io ringrazio molto
Degli organizzatori di questo incontro di aver fatto indire personaggio un po'fuori dalle dalle rime come sono io perché in fondo per sono le persone che operano all'interno che hanno come nel mio caso cinquant'anni di esperienza della RAI che sanno poi come andò a finire certe cose
Ultima cosa per concludere
No volevo solo dire che gli ho elaborato un documento il proposito che ho mandato varie persone
E che e disponibile per chi lo volesse vedere nell'ingresso non sono una ventina di pagine in cui riprende un po'tutti questi discorsi in modo più elaborato poi naturalmente
Domani quando uscirà il nuovo contratti servizio sia la vuole fare un'appendice di aggiornamento quindi chi vuole lo può trovare sul banco in uscita o se non ce ne fossero copia perché non lasciate solo una ventina
Di lasciare Lorraine Gary solo posso inviare lettere i mezzi
Quindi diciamo per concludere bisogna ben capire che la televisione va laddove la porta il soldo
Anche quella pubblica e per cambiare di direzione bisogna spostare i soldi da un'altra parte
Attraverso vari modi complicato oppure
Attraverso il canone attraverso una diversa anche avverso a regole del gioco dal Parlamento abbassando l'indice di di servizio pubblico eccetera però più il servizio più il contratto di servizio pubblico sarà simile a quello attuale più la televisione nei prossimi tre anni sarà simile a quella attuale grazie grazie a lei
Dottorando era
Ora la parola al professor
Alberto Abruzzese all'Università la Sapienza di Roma
Io non intervengo nei tempi
Dico soltanto che dividendo il tempo che abbiamo a disposizione per il numero degli oratori
Previsti all'incirca vengono quindici minuti a testa quindi pregherei di tenerne conto per quanto possibile prego professor Abruzzese
Grazie
Grazie di invitato passa occasione chili grazie gentilezza naturalmente come dire non sono riuscito a frenare però un inizio delle cartelline nello schema della mia relazione che avete visto poco gentile invece perché dovuto confessare che sempre questi convegni che pure si sono distribuiti nel tempo a mio modo di vedere
Hanno in qualche modo rappresentato un fallimento costante
E che le condizioni materiali all'interno delle quali al di là di tutte le ottime intenzioni di questo convegno le condizioni materiali in cui ci muoviamo mi pare ci confortino sul fatto che sempre di fallimento non si può che tanta
Cercherò di dare corpo a questo e non voglio essere irrispettoso
Ho letto la relazione di Manca ho ascoltato qualcosa non farò un intervento come Angela che pure mi sembra un tipo di intervento come dire concreto tecnico no professionale eccetera
Che è quello che poi in qualche modo ciascuno di noi si aspetterebbe da chiunque parlare parli
Pubblicamente in televisione
Il tempo in cui un politico che si occupa di televisione manager che si occupa di televisioni un consigliere d'amministrazione che si occupa di televisione un dirigente delle strutture alte eccetera
Parli si mette a parlare di queste cose io ancora non l'ho contemplato
Non l'ho visto che credo che questo sia un punto un punto veramente dolente troppo lungo troppo lungo nel mantenuto come elemento caratterizzante della sfera in cui si svolgono i ragionamenti politico istituzionali e della sfera poiché riguarda la televisione in quanto linguaggio
Allora si certo manca lo ha sottolineato ci sono vari punti sono assolutamente d'accordo trovo molto dovute efficace ecco l'introduzione di manca a questi lavori e mi sembra anche che proprio la chiusura sua illustri sottolinei come sia importante per qualsiasi intento e strategia innovativa degli assetti istituzionali anche il quadro complessivo del sistema dei media oggi sia importante partire dei contenuti partire dei contenuti
Se ti chiede poi di capire che cos'è che intendiamo per contenuti beh certo un contenuto che è un contenuto culturale però si badi bene prima di essere una proposta una proposta politica e anche economica è quello di ragionare in termini di sistema dei media
E questo è sicuramente un qualcosa che a molti di noi forse appare può apparire scontato
Molti di noi forse pensano che oggi non possano essere va fatto un solo ragionamento di proposta sulla televisione generalista sul sistema pubblico sulla sulle reti pubbliche sulle reti
Privata o altro che possa essere fatto se non ragionando con nell'ove continuazioni lo scenario che ci pone
La multimedialità infine quella infinita
Quantità e qualità di modi espressivi di comunicazione che oggi è a disposizione a patto di volersene servire direi che però qui appunto il contenuto si rivela soltanto quando magari ci proviamo a dire che questa multimedialità
Anche Effetti davvero o potrebbe avere se opportunamente negoziata potrebbe davvero a venire qualche relazione con uno dei temi no a cui si fa riferimento in questo convegno e cioè il pluralismo
Perché parlare usare questo termine ormai qualcosa di estremamente vago abbiamo visto che vive no che siamo d'accordo sul pluralismo non significa assolutamente nulla
E oltretutto questa parola è squalificata vecchi beh attraversato tutta la storia della televisione generalista beh insomma studiamo l'organismo della televisione generalista anzi certo ha fatto l'Italia ma l'ha fatta
Esattamente come come dire come l'Italia no quindi
Viene poi lavorare sull'idea di come si costruisce un pluralismo ma come si poteva costruire un pluralismo e che cos'era pluralismo con la televisione generalista
A è una cosa e come oggi si può parlare di pluralismo relativamente a ciò che oggi può significare il pluralismo che mi sembra cosa assai più complessa del passato e come oggi il discorso non possa restare chiuso intrappolato imprigionato soffocato
Dalla dimensione generalista cui però tuttavia il sistema politico ancora fa riferimento con grande forza beh qui è un altro nodo è che i contenuti si comincia ad affrontare
Quando si parla da questo
Ora io penso che perché a me pare che sia difficile che un convegno che anche si chiuda con una piattaforma comune
Con la verifica di intenti che vanno al di là di quelle spaccature di quelle disomogeneità e anche di quel grande rumore con cui la televisione
E i problemi relativi alla televisione vengono affrontati e credo che però il problema qui sia appunto un po'a monte è un po'vale
Nel senso che anche se qui diventassimo qualcosa io me lo auguro davvero aumentassimo qualcosa di efficace che ha la possibilità di muoversi e beh
Io non credo che abbia gli strumenti per muoversi
Perché perché qualcosa poi si realizzi e si renda efficace possa cadere bisogna avere delle persone ecco le persone avrebbero dovuto fare un processo di maturazione dovrebbero essere messe nelle condizioni di lavorare eccetera eccetera
Popoli che a me polemicamente voi sapete che come dire sono tra quelli che in genere non sollevano particolari anatemi sul sistema della pubblicità né in termini culturali né in termini di sistema
A io ritengo che si sicuramente c'è stato e ci sarà sempre un grande problema relativamente alla pubblicità ma sono alcuni degli elementi come dire concreti tecnici che ha illustrato Angelo
Io però credo che al blocco del nostro sistema comunicativo che significa blocco delle grandi risorse la comunicazione in un Paese come il nostro in cui la la comunicazione televisiva assunto un ruolo centrale ma io non credo che questo blocco sia dovuto a fattori di questo tipo
Sinceramente non credo che sia dovuto alla rincorsa sull'utenza anche perché sono di quelli che poi non ritengono che il nostro sistema televisivo sia da buttare via uno comunque dei migliori del mondo e anche rispetto quelli degli altri paesi ha un grado di pluralismo anche in senso contemporaneo diciamo un po'superiore ad altri quindi non credo che sia lì credo che sia legato invece al fatto che ciascuno di loro Dinoi lavora in apparati in uffici in meccanismi che soffrono ormai di una inadeguatezza professionale e di una lentezza delle procedure i procedure assolutamente drammatica
Se noi leggiamo diciamo come dire il disegno della legge si potrà discutere ci convince non ci convince a degli elementi di interesse presenta delle del del no dei meccanismi di modernizzazione eccetera sì possiamo discutere di questo
A me quello che spaventa è che perché una legge qualsiasi legge oggi trovi la sua applicazione ma avremo bisogno di un sistema che poi ha rapito esecutivo efficace prende cioè
Decisioni non si scontra con corporativismi non si incontra con arretratezze culturali eccetera io temo che ai miei purtroppo invece noi siamo in una situazione drammatica in questo senso veramente drammatica e lo tirò alla fine negli ultimi minuti
Sulle punti proprio particolari che secondo me non possono essere esclusi da questo convegno c'è questo con ogni venga un titolo riguarda determinati interlocutori mai meno
Se usiamo in modo credibile con un contenuto e la parola sistema attribuendo appunto questa parola a la comunicazione a questo punto però sappiamo cosa significa la parola sistema e probabilmente anche se onoriamo il senso il significato della comunicazione
Probabilmente dobbiamo pensare che essa non possa essere considerata non possa essere preso in analisi in analisi se non con il rapporto lo all'interno di altri sistemi
L'appunto prima di dire questo
Io di rimando tanto visto ci sono ancora le scalette quindi voi potete diciamo il miglior secondo punto di considerazioni lo potete rapidamente diciamo
Rileggere nei suoi schemi io cercavo semplicemente avrei avendo più tempo avrei semplicemente cercato dimostrare come dire quanto su alcune questioni di contenuto nomi non si sia per nulla omogenee
Diciamo come dire
Noi usiamo il termine appunto udienze parliamone il termine
Generalista usiamo il termine concorrenza usiamo il termine televisione pubblica televisione privata e via dicendo non avendo per niente da molto tempo confrontato i nostri punti di vista e forse anche persino qualcosa più di grave
Avendo insistito a rifiutare qualsiasi discussione per cui ancora oggi io intervengo qui sapendo benissimo
Che gran parte di chi qui è radunato non condivide l'idea per esempio che per me non esista possibile possibile né teorica ne pratica distinzione
Trama televisione pubblica una televisione privata perché la natura stessa della comunicazione è quella di essere immerse meccanismi di mercato e quindi su quello bisogna riflettere se contenuti forme vogliamo trovare li dobbiamo ragionare non ci salviamo va pensando lì strato Angela dato ampiamente prove di cosa significherebbe un certo punto no ridurre e in un solo luogo in una sola rete o anche ancora peggio nelle tre lettere ai delle funzioni di servizio pubblico che tra l'altro io sfido chiunque a sapermi elencare perché molto spesso sono soltanto una astratta rivendicazione perché che cosa è il servizio di qua e là
Natura ma solo cultura punto non state hanno stiamo ragionando bene perché nessuno si è preoccupato di definire la cultura che dovrebbe servire
Diciamo in una comunicazione televisiva e la maggior parte delle persone quando dicono cultura pensano alla vecchia televisione una parte della vecchia televisione c'è una sfida invece che andrebbe accolta e noi invece questa non l'assumiamo
Quindi non è no non è per quello non è non era sulla allora che cos'è e sono quelle forme di comunicazione di servizio che appunto sono necessari in un Paese maturo
Era un Paese che servono alla cittadinanza eccetera ma allora perché si pensa che questi debbono vincere ad onta dell'attrazione televisiva per l'audience abbiamo ormai un sistema multimediale e qui condivido una delle tracce di Manca laddove dice bello avocazione del servizio pubblico non può riguardare soltanto revisione generalista che per di più è molto ambigua in questa sua vocazione al servizio pubblico ma forse poco riguardare ancora di più il se il il sistema multimediale profferte multimediali quindi quindi lì e interessati ma vedete che se andasse avanti di questo passo
Sarebbe assai difficile trovare un livello diciamo di omogeneità su questo ripeto
Forse tutti siamo restati nelle stesse posizioni
Ci sono dei motivi non ci sono e la tristezza cultura per me naturalmente la rete rate dell'arretratezza culturale del Paese no invece sono la difesa di lei vedete posizione che naturalmente sono incollate diciamo a vecchi concetti ma non lo so sarebbe complesse certo bisognerebbe fare l'intervento di un'ora
Per provarsi a
Chiudo
Appunto rimandando alcune articolazioni del discorso alla scaletta che avete non riesco mai a seguire una scritta quindi come faccio sempre
Interamente a braccio
Supera una questione e siccome questo sì perché appunto quando dicevo non abbiamo poi come rendere operative le cose volevo dire in sostanza che noi abbiamo abbandonato non soltanto la ricerca sperimentazione formazione per quanto riguarda la RAI e questa davvero sarebbe una grande anche qui accennato
No da da manca con chiarezza e qui sarebbe un grande moto d'interpretare il servizio pubblico cioè se sto soldi dobbiamo spenderebbe spendiamoli allora per cercare di ricercare sperimentare
E e formare perché questo è qualcosa che giustamente il servizio pubblico fa non soltanto per quelli che si schierano con una bandiera per il servizio pubblico ma per va che fa per la qualità generale quindi per anche riferito giurisprudenze misti e per i prodotti che riguardano le televisioni private
Quindi diciamo intendo non solo quello ma che riguarderebbe per esempio ecco qui direi anche sì noi dobbiamo innovare il prodotto ma insomma detto allora la stessa cosa dico in questo modo
Lo dobbiamo innovare il prodotto ma se non innoviamo non interveniamo interveniamo sul processo è inutile pensare a rinnovare il prodotto è assolutamente inutile processo non significa dire appunto avremo questa lite quest'altra sistema pubblico privato vendiamo privatizziamo noi cioè non significa quello
E innovazione di processo significa pensare e da monte a valle un'intera filiera che significa appunti inventarsi come formare inventarsi modelli nuovi espressivi e così via oggi non basta dire sì punteremo sulla fiction che significa oggi puntare sulla fiction si dica nulla scuola ripensa interamente la fiction non serve a niente no allora vice un lavoro no pesantissimo diciamo da fare
Ma non basta pensare che questo possa accadere all'interno della RAI o di qualsiasi altra istituzione no che volesse addossarsi né quest'incarico magari l'impresa privata sento sa se questo questo compito di interesse pubblico e sono molto felice quando l'impresa privata si assume e funzioni di tipo pubblico valori pubblici purtroppo fa assai raramente finire aspetto appunto che lo faccia l'istituzione pubblica e ma non è solo questo perché questo non poche a cadere dentro una dimensione più generale direzione generale è il fatto che questo è un Paese che ha mollato scuola università e ricerca scientifica ormai danni è un intero ceto politico di ogni tipo Biondi natura
A che l'ha abbandonato
E sarà giustificabili non giustificabili non lo so quali possano essere state le ragioni questo davvero ci distingue la mente sulla televisione tutto sommato possiamo dire che abbiamo una buona televisione rispetto ad altri Paesi
E sull'avere mollato scuola università e ricerca scientifica nonostante sia giusto dire che le nostre università sono le migliori eh ma le nostre necessità sono le migliori per un per mille gli altri novecentonovantanove per noi sono carne da macello
E altre università tentano di dare un qualcosa di meglio per i novecentonovantanove ebbe un bel problema ma interessante atto abile anche un poco la televisione quella generalista
Allora dico prese asana mollata beh forse per esempio è la butto lì
Se e quando si è cominciato dieci anni fa ha sentito decenni fa pensare i corsi di scienze della comunicazione novanta erano nuovi indirizza una volta si era pensata lettere che fosse di professori di università dare una cosa importante no
E se si fosse pensato e così scienza della comunicazione come un qualcosa che doveva trovare risorse senso ha ragione ecco legati diciamo con nelle aree di produzione
Della anche ricerca di produzione della comunicazione quindi con la televisione come tante altre aree e non sarebbe stata una cattiva idea perché per esempio se lo si fosse fatto sin dall'inizio si poteva pensare a un sistema diciamo economico che le registe nessun regista e soprattutto sarebbero state che dico una decina o comunque il numero per esempio di centri televisivi distribuiti no
In Italia
Ma e a quel punto avendo strutturato in quel modo la nascita diciamo di nuovi profili professionali probabilmente si evitava che nascessero accanto diciamo no a quelle almeno un'altra sessantina
Di corsi di laurea in scienza della comunicazione come stanno nascendo ora questo per dire che insomma è l'assenza di un pensiero della comunicazione di contenuti sulla comunicazione all'interno delle reti pubbliche e private all'interno della RAI e poi comunque assolutamente nel contesto di un'assenza totale
è di investimenti perché il denaro ci vuole comunque quindi di scelte di scelte forti che vanno fatte se ciò quello no però quell'altro ma ritengo si è comportata bene questo gli investimenti nel campo del università e della scuola e della ricerca scientifica
Come sistema complessivo del
Della che Paesi TAC grazie
Grazie a lei professor Abruzzese la parola al professor Roberto de Mattei dell'università di Cassino
Da quanto è stato detto in questi due giorni
Mi sembra emerga con chiarezza che i nuovi scenari della comunicazione rendano necessario un ripensamento di due termini e concetti che danno titolo al nostro incontro cioè quelli di servizio pubblico e di pluralismo
Servizio pubblico il primo parto qui dal ipotesi non paradossale evocata dal senatore Manca se il servizio pubblico cessasse di esistere come soggetto giuridico l'Italia sarebbe in Europa con il solo Lussemburgo
Ad a vere né è l'unico Paese ad avere una servizio con finalità pubbliche interamente privato il fatto innegabile dimostra mi sembra la necessità di dissipare un equivoco di fondo
L'equivoco per cui il pubblico è statale coincidono
In realtà République statale non equivalgono privatizzare il servizio pubblico è un controsenso perché io credo che esista una bene pubblico come system un ordine pubblico che non è il bene o l'ordine dello Stato ma il bene comune della società ossia dei cittadini che vengono prima dello Stato ai quali lo Stato è finalizzato dunque nel campo della comunicazione anche le reti private possono svolgere un servizio pubblico sia pure non ufficiale né statale nella misura in cui promuovono un tipo di comunicazione che vada a beneficio della collettività
Per cui una rete privata che si sotto mettesse alle norme che caratterizzano un al servizio di interesse generale dovrebbe essere elevata al ruolo di servizio pubblico se al contrario questa rete privata agendo per fini meramente commerciali
Non rispettasse neppure le leggi dello Stato come accade oggi per la maggioranza delle reti private che violano la legge Mammì
Lungi dall'essere ricompresa nella categoria servizio pubblico dovrebbe credo essere penalizzate economicamente giuridicamente
Non si tratta dunque di né di privatizzare ciò che è statale né di creare una categoria Unni comprensiva di servizio pubblico
La vera alternativa credo che sia quella tra una servizio attento agli interessi generali è un servizio gestito con criteri meramente commerciali
E sarebbe riduttivo in questa prospettiva fare coincidere il servizio pubblico con la cultura avrebbe ragione allora Piero Angela considerarlo inadeguato ad affrontare la sfida commerciale ma la cultura non è che un aspetto del servizio pubblico non l'unico la linea da seguire in un sistema misto come il nostro sembra essere quella piuttosto di ricondurre lo statale e il privato alla rispetto del bene pubblico ossia la correttezza l'obiettività dell'informazione alla qualità culturale di contenuti
E anche al rispetto di quei valori che fondano l'etica pubblica di una nazione
Statale o privato che sia rimane la necessità di un servizio pubblico radiotelevisivo che riscopre il concetto fondamentale di bene
Il comune e credo in questa prospettiva che l'articolo sei comma uno della nuova disciplina del sistema radiotelevisivo
Secondo cui l'attività di informazione radiotelevisiva da qualsiasi soggetto esercitata costituisce un servizio pubblico ed è assoggettata particolari obblighi apra uno spiraglio in questa direzione
Il secondo punto legato al precedente riguarda il concetto di pluralismo perché quando si parla di pluralismo ci si riferisce sempre al passaggio da un regime di monopolio statale a un regime di pluralità di concessione
In realtà mi sembra che gli attori dello scenario comunicativo non sono solo le fonti di emittenza ma sono anche gli utenti radiotelevisivi e quindi un regime di autentico pluralismo deve coinvolgerà accanto ai produttori i consumatori del prodotto
Gli utenti vanno affrancati dall'attuale posizione strumentale di neri rilevatori di audience di fornitori di consenso commerciale
Gli utenti devono essere giudici del prodotto loro proposto specie se questo poi a rilevanza pubblica
E dunque l'otto reti può svolgere un importante ruolo di garanzia dei diritti dei consumatori ma il naturale interlocutore dell'autorità
Sono le famiglie che dovrebbero essere rappresentate da associazioni portatrici dei loro legittimi interessi
E d'altra parte le associazioni delle famiglie
O le associazioni più in generale dei consumatori dovrebbero essere considerate dal governo come parti negoziali da consultare da associare alle decisioni allo stesso modo delle parti aziendali ossia delle concessionarie private o statali
La ciò conseguono alcune proposte concrete che in parte sono già emersi ad alcuni interventi precedenti primo luogo bisogna cessare di orientare la programmazione televisiva in base ai dati dell'Auditel
Perché senza entrare nel merito dell'attendibilità di questi dati
è chiaro che ci troviamo nel caso dell'Haute lì pronta una rilevazione che si limita rigida registrare le pulsioni emotive in quel momento degli spettatori
Bisognerebbe passare a un'altra forma di rilevazione basata sulla partecipazione interattiva dei cittadini ai programmi di ai processi di programmazione radio televisivi
Registrando non il puro movimento dello zapping ma i giudizi meditati le aspettative degli utenti sulla trasmissione
E dunque in questa prospettiva bisognerebbe permettere che rappresentanze degli utenti soprattutto rappresentanze qualificate ossia associazioni di genitori o comunque di telespettatori possano entrare nella gestione delle reti partecipando alla elaborazione dei palinsesti con facoltà di controllare i programmi
Devono cioè essere riconosciuti accanto agli interessi economici delle aziende i legittimi interessi etici e culturali dei cittadini e delle famiglie
Terzo luogo bisogna introdurre nuove forme di controllo sociale sulla qualità dei programmi televisivi questo è stato detto lo ha ribadito il professore che in modo che accanto alla partecipazione degli utenti dal basso su cui mi sono soffermato si sviluppi una maggior controllo della qualità del prodotto dall'alto
Un mezzo per questo sono i codici di auto regolamentazione
Che però sono ormai diventati un genere letterario come ha ironizzato il professor Mirabelli
Ora si sta lavorando a un nuovo codice di autoregolamentazione TV e minori minori come testo di riferimento unico però c'è bisogno o di una legge vera che imponga il rispetto di questi codici e più generalmente Della stessa normativa statale disattesa
Il ministro Gaspari ha ipotizzato di inserire questa legge nell'imminente
Riassetto o delle comunicazioni vedremo che cosa accadrà
Infine ma non ultimo occorre ricordare che per quanto sia aereo e virtuale il sistema mediatico deve pure cadere sempre delle concrete basi TAR territoriali una radicamento sul suo delle nazioni cioè il sistema internazionale serve appunto a questo garante il sistema internazionale garantire il rispetto dell'etica pubblica
E impedire che si crei una zona franca internazionale una sorta di oceano di pirateria virtuale in cui tutto è lecito perché non vince nessun delitto
Ma il recupero della sovranità culturale della nazione non post anzi può favorire l'istituzione di un sistema giuridico europeo delle comunicazioni
è un spicca dire dunque che la convenzione europea che sta elaborando un nuovo trattato costituzionale per l'Europa faccia un passo avanti in questa direzione la creazione di uno spazio europeo
Che assicuri nel rispetto delle identità culturali degli stati membri un autentico servizio pubblico in materia di comunicazione
Come già prevede la direttiva numero cinquecentocinquantadue cioè sulla Televisione senza frontiere dell'ottantanove recepita in Italia dalla legge Mammì
Questa direttiva ha ribadito il ruolo dello Stato come garante dell'identità nazionale dell'etica pubblica
Gli Stati membri si legge tra l'altro in questa direttiva adottino le misure atte a garantire che le loro trasmissioni non contengano programmi in grado di nuocere gravemente allo sviluppo fisico mentale un morale dei minorenni in particolare programmi che contengano scene pornografico di violenza gratuita
L'articolo quattro del disegno di legge del governo recepisce queste indicazioni riconoscendo un sistema di diritti e di valori
Di rilevanza generale che forse può contribuire a ridefinire il concetto di servizio pubblico quindi un quadro di autentico pluralismo
Grazie al professor De Mattei la parola al professor Ernesto Galli della Loggia dell'Università di Perugia
Sì
Sicuro
Non è una civetteria fatto che mi chiedo a quale titolo stia qui perché non ne ho veramente nessuno se non appunto la cortesia del presidente Petruccioli
Veramente non so nulla di quello di cui si parla non sono un giurista ho sentito parlare per la nostra di Digitale Terrestre l'unico digitale D Urso c'è un digitale purpurea che una pianta ed è anche una bella poesia di Giovanni Pascoli insomma Salonicco digitale a me noto quindi punto capirete mi imbarazzo anche perché naturalmente come tutti gli italiani sono in grado di organizzare una squadra la nazionale di calcio e sono anche in grado di parlare della televisione dei problemi della televisione ma però con l'imbarazzante sensazione
Che mi auguro abbia anche avuto qualcuno che i presenti stamattina ieri
Che se ne è parlato pure troppo cioè che insomma siamo sempre a raccontarci a dirci più o meno le stesse cose io almeno chiusi o questa impressione e poi appunto
Parlando nessuno risponde nessuno se ognuno fa
Le sue considerazioni a me presente stamattina colpito che
La volpe deputato alla maggioranza abbia detto
Perché intendiamoci anche la TV dell'Ulivo era faziosa la sua parte e altri
Camerieri della maggioranza ulivista
Non abbiano sconti avete fatto vittime sempre ha detto né sì né no non hanno neanche avuto un modo sarebbero non no e la televisione di Berlusconi in quella davvero è faziosa noi facevamo la televisione di Zachary Ierna televideo
Appunto
Si parla
Si continua a parlare nessuno risponde a nessuno è un esercizio di
Di resistenza
Ognuno poi parla sulla base poche esperienze io ho avuto una piccola come tutti i personaggi pubblici e semi pubblici un'esperienza ogni tanto
Qualcuno mi vuole intervistare raccomandando midi dire
Quello che ho da dire ma in pochissimi secondi l'unica cosa che mi preme che sia brevissimo
Io cerco di attenermi educatamente alle sue direttive
Mi domando ma ci sarà pure qualcuno che sarà interessante sentire invece a lungo fa perché mai tutti quanti punto per pochissimi secondi
E rimestando sempre sul piano delle opinioni personali poi dirò anche qualche cosa diciamo così però penso che molto atteggiamento nei confronti poi molti punti di vista prese di posizione nei confronti della televisione del modo in cui avente per esempio
La la RAI al servizio pubblico dipende dall'esperienza concreta personale insomma che domande banali stupide che forse in quest'aula non hanno il diritto di di risuonare ma io mi chiedo ad esempio
Questo parlare della qualità così ma perché un tempo vedo che abbiamo tutti una certa età qui dentro e quindi sapete tutti di che cosa parlo perché un tempo c'erano dei varietà di un certo tipo tipo appunto mitico un due tre studio aperti e adesso invece ci saranno queste porcate immonde perché insomma qual è il motivo
E o anche perché a nessuno viene in mente il campo dei programmi politici così
Di dire ma insomma questo Paese ha discusso si è diviso ferocemente successo Lia rinvio e scorso anche il sangue
Per modificare un articolo di una legge dello Stato regolatore l'articolo diciotto
Che poi tutto è finito perché non c'è più nessuno l'ha approvato perché messo lì da parte e nessuno presto programmi sta politico ai neanche ma facciamo una trasmissione di dieci minuti di venticinque secondi per capire come mai una roba che sembrava tre milioni di persone in piazza omicidi con i quali viene messa da parte e nessuno ne parla Missoni tale mi sembra un argomento politicamente interessante sollevare
Comunque fine del del parlare così
Diciamo più abbraccio che mai
Se ho capito bene la di la il digitale il significato la seguente citazione del pubblico significa la possibilità con centoventi canali di piani cento appunto un pubblico specifico per ogni interesse
A me io credo che questo sarebbe un per un pericolo mortale per il servizio di
Per il senso per la ratio del servizio pubblico cioè penso che perché esiste il servizio pubblico deve esistere un pubblico non devono esistere dei pubblici se esistono dei pubblici è finito francese cioè a me pare così puntoni capisco niente ma che
C'ha usi
Il senso del servizio pubblico e che esista un insieme di persone Conforti denominatori comuni per esempio pure di essere italiani
Sa Cocco appunto con una trasversalità se invece c'è una segmenti d'azione del pubblico per cui ci sono appassionati di motociclismo gli appassionati di francobolli gli appassionati di pornografia così e
E quindi nascono mille cento fiori e cento canali televisivi nonché Vesco più come posta mantenersi in piedi diciamo così un fondamento della TV pubblica
Servizio pubblico credo che sia legato indissolubilmente ad una prospettiva generaliste S.p.A. genetista altrimenti non vedo come e poi mi domando anche parenti e la politica
Con lui il digitale terrestre eventualmente per finire la politica cioè nessun pubblico della politica non ci sarebbe il canale per la politica credo che insomma è difficile pensare porterebbe canali pubblico Caio pubblicati fanno ventiquattro ore di politica sul ventiquattro sarebbe Ford Ka la la premessa per il maschio massiccio rifiuto della politica e dell'astensionismo elettorale insieme io penso in realtà che nessuno e le forze politiche abbia una reali intenzioni di tagliare il cordone ombelicale tra la politica il servizio pubblico radio-tv nessuno cioè su una forza politica abbia realmente l'intenzione di uscire dall'alternativa perversa tra la spartitorie la la spartizione lottizzata o la prepotenza anche i pluralisti tanto dall'altra
Questa proposta è consentito del tre più Telecom sei consiglieri Telecom
Che leggono un presidente tra di loro con l'esterno
E c'abbiamo altri illustri colleghi che possono dire la loro ma sì sul piano del funzionamento di sistemi i giochi politici è un assoluto equilibrio perché innanzitutto non è che si reggono la maggioranza è legge tre consiglieri d'amministrazione a Misurata la minoranza vi legge altri tre Pacini spense mi sei ed è con un presidente non funziona così cari deputati e senatori prima si elegge il presidente si decide chi deve essere il presidente poiché indiano i tre e i tre gli si dice il presidente quello lì e voi lo voterete e quello voteranno
Il quale presidente a questo punto non si vede con quale diciamo sì quale o diventa una specie di vita Tosi è fortissimo diventa di dittatori che si impone a questo consiglio internamente diviso
Creandosi ogni volta una maggioranza diversa alleandosi ora con i tre o con gli atti tre oppure come è più probabile perde se un'azienda Diretta da una testa così concepita perde io credo qualsiasi
Coerenza PD di direzione
Per nessuno affiderebbe i propri soldi ad un'azienda di Letta insomma il cui cervello fosse eletto in questo in questo modo in realtà cadute per separare
La politica dalla RAI insiste nasce lo sappiamo tutti quello di non fare eleggere in CDA da qualche cosa che abbia a che fare con la politica c'è da fare emerge da un corpo elettorale
Molto diversificato eccettuati una proposta che feci una decina d'anni fa si prendano appunto
Tutti i rettori di università italiana utili i segretari del delle confederazioni sindacali
Tutti i i vescovi delle principali ti faccio un corpo elettorale che sia una sommatoria Discetti di classe dirigente dopodiché i partiti propongano pure una rotta di candidati ad un corpo elettorale del genere che molto difficilmente guidabile
Se dimentichiamo invece del Pubblico segmenti vediamo il corpo elettorale del CDA che voglio vedere qualche cosa cosa succede mi sembra difficile che possa appunto venir fuori qualcosa peggio non è mai morto potrebbe venire fuori così chissà però non credo soprattutto se la rosa dei candidati appunto fatta dei partiti quali però sanno che devono preparare
Rose di candidati tali da poter essere eletti da un tipo di corpo elettorale del genere quindi non possono essere appunto delle persone come dire insomma privi che non diano garanzia di di qualità
Qualità con la due minuti poi
Come è stato già detto molto bene ma anche il problema dell'autovettura danno al fatto che
Su cento persone punto ottanta preferiscono vedere
Come si chiama la Estrada di nome non mi ricordo insomma quello numerosi diciotto Piero Angela e le tue soltanto un signore che lei cita la Divina Commedia
Questo è il problema cioè che il pubblico lasciato a se stesso vespisti libertà di esprimersi si orienta in questo modo la pubblicità amplifica
Scelte appunto che sono quelle fatte dal pubblico cioè la pubblicità colloca agli inserzionisti pubblicitari collocano i propri le proprie annunci sui programmi che il pubblico autonomamente diciamo così
Predilige concentra le inserzioni sui programmi più venduti quelli più e quindi c'è un sì circuito si a dire ore
Io penso
Qui lo dico e qui lo nego che nel campo della cultura se si vuole se si rimane attaccati all'idea che mi pare appunto Alberto Abruzzese
Aborrisce
Io invece i toni sono molto meno moderno di Lou invece in qualche modo anche agricolo che la televisione il servizio pubblico abbia a che fare con la cultura sia pure inteso nel senso più vasto Berio mi spavento per dire che la cultura di vedere un elemento pedagogico
Gli indagati del Corriere della Sera sono lenti sì e no da un decimo di coloro che compro il Corriere della Sera se quella sera fosse dipendesse dei gusti del pubblico ci sarebbe soltanto lo sport e le farmacie di spettacoli
Gli inserzionisti metterebbero lì soltanto non ci sarebbe il Corriere sere promette non ci sarebbe nessun altro giornale
Il problema quindi non è di tendenza secondo me di il problema è di spezzare un po'di pedagogico Zani pedagogica
Infliggere in prima serata un bello spettacolo culturali e secondo me quello che il servizio pubblico deve fare diceva così perdiamo perdiamo lo share pubblicità a questo punto siccome è vero che la moneta cattiva scaccia la buona secondo me bisogna cercare qualche stratagemma
Perché chi punto immette la Matteo la ma la moneta cattiva sia però al tempo stesso obbligato a riequilibrare le cose appunto obbligato a rimettere anche la moneta buona in che modo tutto
Butto lì una patetica proposta tanto fu però sarà una sciocchezza sicuramente lo è ragioniamo di qualche cosa
Per esempio per esempio obbligando gli inserzionisti pubblicitari al di là di un tetto medio basso di pubblicità loro personale c'è chi vuol fare punto più di sottoposto attualmente obbligarli per esempio a finanziare un programma culturale a farsi carico della spesa entrava cioè appagare non immuni da pagare un costo non monetizzato ma un costo di programmi
Ho sempre da sì ci si può orientare e rete per lui sarebbe un costo ma appunto è un costo la pubblicità si sacche costano chi vuol fare la pubblicità deve tirar fuori dei soldi non li tira fuori appunto però ciò in Generali chi da fuori mirati a un certo tipo di di programma
Come vedete una patetico tentativo di dire qualche cosa nel merito però io penso che bisogna dire qualcosa sentire qualcosa né io
Finisco in questa notazioni cioè ascoltare nascosta perché al presidente RAI Baldassarre credo che sia una delle incombenze
Che terribile un presidente della RAI del Governo di centrodestra appunto dove venire a fare queste cose sui valori insomma che sono argomenti terribile poi affrontati Franchetti sede per mettersi a parlare di valori da comunità di vita resteremo ma ne siamo unità chimiche siamo una comunità politica retta dalla Costituzione sui valori
Sono questi però appunto usciamo dal richiamo
Cerchiamo di dire qualche cosa nel merito grande
Grazie al professor Galli della Loggia la parola adesso al dottor Jader Jacobelli chi presiede la
Insulta qualità RAI
Che credo ascolteremo con interesse con cui abbiamo ascoltato tutti gli altri interventi e in più con una la curiosità che CdA qualche elemento su queste valutazioni di qualità prego discusso la voce rauca ma quando non lo è non è migliore e quindi non ci perché niente
Grazie per avermi invitato ad esprimere qui un'opinione
Lo faccio però non a titolo personale ma a nome dei tuoi non pochi colleghi erariali che non si pongono il problema del servizio pubblico
Confini personali o corporativi
Che concepiscono la loro professionalità
Come un dovere essendo civico
E che interpretano le funzioni del servizio pubblico
Non come servizio di Stato e men che meno di governo ma come cementizio alla comunità
Sentiti ieri fra gli altri autorevoli studiosi
Paolo Caretti Chubby l'inno Cassese Alessandro pace
Basterebbero mi sembra due tagli di fondi dice
Per ottenere un vero servizio pubblico
Un servizio pubblico grado dice volgere con
Abbastanza generale con un cencio
Il suo compito
Di informazione in formazione civica
Egli milioni sviluppo del nostro Paese
Il primo taglio
Dovrebbe essere quello al condizionamento politico partitico
Perché il servizio pubblico
Posso a garantire quell'imparzialità
E quel pluralismo di cui da cui soltanto può trarre la sua legittimazione sostanziale
Non ripeto quello che è divenuto ormai uno slogan che la politica deve fare un passo all'indietro
La politica faccia pure tutti i passi che viene ma non fuori strada
Del resto un servizio pubblico di patacche non serve più a nessuno neppure a chi crede riceve via sia nel perché diviene con controproducente
E crea alternate tensioni nel Paese
Non dico quindi ripeto che la politica faccia un passo indietro ma che faccia la sua parola
In modi Perotto nomi sale il servizio pubblico
Possono essere tecnicamente viene chic e quindi sono stati indicati vari
No presuppongono tutti un ancoraggio più rappresentativo alla cosiddetta società civile un ancoraggio che garantisca di più le professionalità
Un ancoraggio il più possibile super partes
Il secondo taglio di forbice dovrebbe essere quello
Alla transessualità della RAI metà pubblica con il cannone e quasi metà privata con la pubblicità
Cannone e pubblicità
Hanno due logiche contrastanti
Il primo consente di impegnandoci sul fronte e la qualità
La seconda ci spinge ad appagata e ci dell'audience
Fino a quando le entrate pubblicitarie rappresentavano un terzo delle entrate complessive della RAI
L'auto temi non importava e la convivenza delle due logiche era possibile
Ma da quando la pubblicità soffia sul comò del cannone
E l'outlet nel è divenuto in boccette la televisione la contraddizione si è aggravata e la partita è sul punto d'essere perduta perché la pubblicità Cresci a cucchiaiate mentre il cannone cresce cucchiai
Da ciò deriva inquinamento della programmazione
L'occhiolino degli operatori sempre rivolto agli investitori l'egemonia dell'autrice
Dunque delitti più corposi che dopo
Quelli che la RAI compie dal punto di vista della imparzialità
E da quello della qualità perché derivati dal suo ordinamento anfibio
Soltanto CESC invece lo questi due tagli oggi è necessario ieri
E domani fornisce
Più di oggi il servizio pubblico potrebbe calmierare il mercato nel segno della qualità e dell'imparzialità
E divenire gli volano dello sviluppo civico del nostro Paese nella nostra più autentica modernità domani più di oggi perché la moltiplicazione dei canali che il digitale renderà possibile ci daranno nuovo opportunità va forte Belgrade era ulteriormente la programmazione della tv generalista perché punterà tutte le sue carte sull'attenti e ci unisce vizi a pagamento
C'è però le riforme continueranno ad essere un restyling se continuiamo a bruciare il pennello invece che la forbice la RAI
Non per sua colpa sono ancora lacerata dalle polemiche esterne ed interni e passerà ancora di mani in mano come un bottino
Non c'è stata privatizzata
Non andrà ad aumentare il pluralismo ma per crescere la spazzatura con il pretesto con l'alibi che la spazzatura piace alla gente
Ricordo anche quelli circa in Gran Bretagna quando nacque la televisione commerciale
La BBC
Preoccupata della concorrenza
Cominciò ad inseguirla sul piano dell'audience e degrado la sua programmazione questa perversa gara dura un paio d'anni ma a un certo punto la dei pesci al resto e con uno scatto d'orgoglio
Tornò sui suoi passi e per legge a migliorare la sua programmazione a recuperare i suoi standard di qualità
Avvenne allora
Quello che dovrebbe sempre avvenire in un sistema misto
La commerciale per non squalificati troppo nel confronto comincio anch'essa a migliorare il suo standard
La morale
è che i servizi pubblici non debbono inseguire ma essere inseguiti
Come coordinatore della Consulta qualità
Ne ho sollecitato il Presidente della commissione parlamentare
Sento di dover fare una prova una precisazione
E di dare un suggerimento
La precisazione che per il servizio pubblico
La qualità non è un problematico parametro filosofi questi e tanto meno moralistico
Ma semplicemente il corretto rispetto degli obblighi e dei doveri che il servizio pubblico ha in quanto tale gli obblighi derivano dalla Costituzione dalle leggi dal contratto di servizio dagli indirizzi della commissione parlamentari dagli interventi dell'Authority
Dalle linee editoriali approvate dal consiglio di amministrazione e dalla direzione generale
E dove io mi sono quelli della carta di comportamento che quasi nessuno conosce ma che la RAI si è data a garanzia degli utenti
La Consulta Qualità
Ha soltanto il compito consultivo lo dice il nome
Di verificare la rispondenza della programmazione radiotelevisiva a quegli obblighi e a quei doveri
Compito consultivo perché la Consulta non può essere organo sovraordinato alle direzioni di rete e di testata che rispondono direttamente al vertice di ciò che fanno
Così intesa la qualità dovuta da un servizio pubblico non va confusa con la cosiddetta qualità percepita alias il gradimento del pubblico
Che non si differenzia molto dall'audience quando lo si approfondisce un po'anche il servizio pubblico come l'emittenza commerciale deve soddisfare la domanda ma soddisfarla proponendosi di migliorarla qui sta la differenza sostanziale fra il pubblico e il privato
Dopo la precisazione
Vengo suggerimento
Perché si è ritenuto che a monitorare la quantità l'audience sia un organo esterno come l'Auditel istituito dagli enti interessati a maggior ragione sarebbe opportuno che il monitoraggio di qualità
Certamente più delicato e sofisticato
Forse è svolto da un organo Esterno d'intesa tra il Ministero la commissione parlamentare l'Authority e la RAI
I quattro enti interessati direttamente al rispetto degli obblighi e dei doveri che ho indicato e che sono gli assunti nel contratto di servizio
Grazie alla collegialità della sua formazione Yehoshua autonomia funzionale un organo del genere lo potremmo chiamare Qualitel potrebbe essere più incisivo di quello che non possa essere per le ragioni che ho detto la Consulta Qualità
Che comunque potrebbe essere migliorata
La RAI intanto potrebbe sperimentare al suo interno un monitoraggio di processo
Sulla produzione
Il monitoraggio non gestito dal vertice per non avere il sapore amaro della censura ma attivato dalle singole strutture
Come loro autonoma funzione
Meglio evitare certi errori che doverli deplorare quando Gianni esercitato i loro effetti negativi ormai nel mondo industriale
Ai monitoraggi di prodotto si affiancano sempre quelli di processi
In conclusione mentre oggi ci polemizza come è stato quasi notato da tutti a colpi di audience vinco io non vinco io vorremmo che RAI e Mediaset
Nell'interesse quello vero del pubblico scegliesse Lodi confrontarsi sul piano della qualità dei loro programmi grazie
Grazie al dottor Jacobelli la parola al professor Lorenzo Ornaghi rettore dell'Università Cattolica di Milano
Grazie prego scusa ci ascoltasse io separazione si muoveranno non solo senza i binari evocati all'inizio ma anche senza rete di protezione perché non cioè quella rete di sicurezza
Che in genere data a chi fa il professore dal palchetto di libero da una competenza specialistica come quella che ha l'amico Bruzzese non ce l'ho quindi le mie a maggior ragione sono le opinioni di qualcuno che talvolta fruisce della televisione che in passato fui molto della televisione che leggendo i giornali esprime qualche libera valutazione
Lì dalla valutazione fondata su un'idea forse non condivisibile ma che e i tanti discorsi sul sistema di comunicazione sulla RAI TV su due polverose sistema misto rischia di diventare un po'come le tanti analisi sulle riforme costituzionali
Sempre lì lì da attuare è sempre impossibili da realizzare fosse l'analogia almeno peregrina di quanto possa sembrare
Perché credo che come il sistema dei del paese il riformabile anche i live riformati Rita
Del sistema televisivo sarebbe davvero un fallimento clamoroso di riguardo a quel che è il possibile sviluppo ancora del Paese
E devo dire trovavo semplicemente raggelante le considerazioni di Piero Angela
La Cerati perché assomigliavano al principio di perché è successo l'università quando ha cominciato a calcolare i rapporti qualitativi docenti studenti a parlare dei requisiti minimi e quant'altro no
Inizia una logica burocratica che qualche mente diabolica partorisce all'inizio ma che poi scappa di mano anche il diavolo quindi non si capisce più dove la burocratizzazione posso aver Terni
Ma al di là della raggelante che non era ovviamente colpa sua erano i dati della realtà che lei indicava
Credo che fosse occorra considerare più o dentro e iniziato a farlo anche nastro Galli Della Loggia dentro molte formule che usiamo più o meno pigramente o più o meno consapevolmente
E io ho letto ho potuto leggere la relazione di base si osservava chi il sistema misto è un sistema sempre più pregnante parola pregnanza per dir così
Di questo sistema misto trova o dovrebbe trovare il suo aspetto centrale nel servizio pubblico
Perché poi appunto la irrinunciabilità altro terminato operato del servizio pubblico a fare strani piedi sistema misto sono site crebbe perché sistema misto debba esserci
E ora fosse come cominciare a domandarci anche qui oggi mi sembra sia stato fatto utilmente quale sia il significato odierno Tipu
E se per caso appunto quei pubblici determinati non soltanto da innovazioni tecnologiche ma anche dalle nostre rappresentazioni sociali
Se la presenza di pubblici non si ormai la negazione definitiva o il seppellimento di una certa nazione di Punzi
E forse bisogna anche cominciare interrogarci non solo e non tanto su equivalenze di pubblico con qualcos'altro ma sulla stessa nozione di Servizio capisco che un argomento un po'complicato ma lo faccio punto da semplice lettore di giornali è semplicissimo fruitore di e quelle cose che citava l'amico Galli Della Loggia
Perché servizio Rispetto a prestazioni che ha dato lo stato i servizi a cominciare preceduta la bella dottrina sui servizi dello Stato primo Novecento ma basta pensare a tutti
So che lì non c'è sopra magari mi bacchetta ma servizi è qualcosa che nasce dallo Stato da una città un certo più dello Stato per molti casi in molti casi corrispondere ad attesi aspettative a bisogni reali
Non v'è dubbio senza cadere nelle stazioni del rimpianto che per lunghi decenni i la televisione di Stato presenti così la televisione pubblica risponde a bisogni reali presso la rimpiange hanno
Corrispondeva ai bisogni reali era pubblica anche in questo senso lo è stata e fatto Penny suo servizio
Molto spesso però i servizi pubblici dello Stato spesso non rispondono più aspettative reali non rispondono a aspettative inventate costruite dobbiamo avere il disincanto di dirlo perché sanno si piega perché temuto la dilatazione dei servizi
Dello Stato burocratizzato
Talvolta forse è il caso della TV
Bisogni che inizialmente erano autentici alla fine non ci sono più li teniamo in piedi
Soltanto perché c'è un'organizzazione burocratica che deve soddisfare quel bisogno dalla domanda impertinente ma forse va fatta è siamo in questo caso oppure no perché se fossimo nel caso in cui esiste un'organizzazione che risponde a bisogni che non ci son più ma solo a bisogni di auto alimentazione per molti aspetti ecco la raggelante i perché raggelante oppure sono esitare considerazioni
Di Piero Angela è l'ora anche stima visto visto va ripensato mai va ripensato a partire da che cosa è servizio pubblico ma credo che al di là di queste considerazioni tutto non pertinenti e anche impertinenti forse
Il tener presente le aspettative quanto meno se non il bisogno gli interessi dei diversi pubblici che cominciano a negare l'unicità del di un pubblico
Porta inevitabilmente a considerare come elemento contraddistinguono in quinta conta distintivo non soltanto come elemento di rimpianto per i tempi passati l'aspetto della qualità però anche qui credo che occorre a non cadere troppo nelle tentazione dei convenzionali spiccate qualità se ne parla tanto di nuovo chiedo scusa faccio gli unici esempi e conosco presso il mio campo anche qui
Sarà forse un po'conservatore chilo Samanidi allettanti Pollini che vengo messi capisco la necessità però appartengo quei consumatori diffidenti persino sulla certificazione della qualità delle caramelle perché non son così sicuro che è stata fatta dei
E allora qualità che cos'è cioè non può essere soltanto evocata non non può essere soltanto certificata con apparati burocratici non mostrano con procedure che un po'dogmaticamente dobbiamo dire che siamo sicuri che queste procedure certifica la qualità
La qualità porta appunto ha domande più radicali che si fa fatica a fare però grazie al cielo sono state fatte in che rapporto cioè fra la qualità di un qualcosa che è ancora un servizio questa società italiane
Tra qualità e i un qualcosa che ha a che fare con la cultura o con l'identità o con quant'altro ecco questo è il tema della qualità a mio modo di vedere perché e arrivo all'ultimissima osservazione credo proprio che Ernesto Galli Della Loggia il punto l'abbia toccato abbia toccato non soltanto perché di mestiere fa anche se qualcuno non glielo riconosce lo storico scherza
E cioè che non si vede all'orizzonte non tanto una classe politica ma nemmeno una frazione di classe politica che intente a sciogliere questo nesso no fra una cosa qui Continassa chiamata servizio pubblico e la propria competizione ed ora questo credo sia davvero infra fondamentale che alla fine se in un sistema misto
Legittimasse e pensasse di perpetuare in eterno appunto di perpetuare in realtà un duopolio che in realtà è una forma di concorrenza fittizia no a tutti e due va bene così atto dell'va bene così versioni dati Auditel
Qua tutti e due va bene così le certificazioni di qualità
Beh forse non solo ci prenderemo in giro
Ma rimarrebbe dissoluto il vero problema di questo paese cioè se la classe politica ritiene di tener le mani Kellie o qualcosa su un servizio pubblico solo perché è l'estremo atto di saggezza per conservarsi oppure invece se l'ennesimo atto di ingenuità ecco il quesito lo sollevo nono la risposta grazie
Grazie
Rilanceremo anche fuori da questo
Da questa sala dove ci sono alcuni gli interlocutori a cui si è rivolto lei professore
La sua ultima domanda
Il professor Fabio Roversi Monaco che avrebbe dovuto prender la parola a questo punto ci informa con una lettera che purtroppo in qualità di presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Bologna tutto
Un impegno al quale non ha potuto sottrarsi e quindi non può essere presente se ne rammarica si scusa e ci rivolge i suoi auguri di buon lavoro
Quindi do la parola adesso al professor Carlo Secchi rettore dell'Università Bocconi di Milano e poi seguiranno gli interventi conclusivi che sono affidati al presidente che lì e a me grazie
Grazie a lei presidente buonasera tutte le
Loro non avranno Trovato ammesso che ha abbia avuto la voglia di cercarlo
Vero documentino la scaletta di questo intervento pratica analogamente qualche collega già intervenuto
Non avevo le idee molto chiare su come sarebbe stato utile focalizzare dibattito e quindi l'intervento alla luce certamente dalla ricchezza di tematiche di questione sette da ieri e oggi
D'altronde sono stato invitato così come una sorta di
Persona che può vedere quali che elemento da da sottoporre alla alla riflessione collettiva e questo lo cercherò di fare diciamo da due punti di vista
Dal punto di vista dell'economista abbiamo sentito oggi molto ben rappresentate molte discipline importanti rende porto anch'io il mio contributo in tal senso da quella da quella ottica e anche dal punto di vista di uomo de di università pur nomina portando qui assolutamente una sorta di opinione della mia università dei miei colleghi sono già intervenuti nel dibattito
DR
E certamente hanno le loro idee in materia probabilmente più fondate delle mie dal punto di vista tecnico come io posso avere le mie
La mia università pur non avendo Weltanschauung condivisa sul tema della televisione e della multimedialità in generale certamente si preoccupa del problema dell'efficienza nell'uso delle risorse per l'erogazione di questi servizi di questi beni intangibile
Tanto è vero che abbiamo costituito un po'lanciato un corso di laurea che non vuole scimmiottare
Quelle egregiamente offerti altrove in materia di scienza della comunicazione possibile
Ma sì però occupa del ménage mentre dalla comunicazione del Veneto dell'arte eccetera quindi uno interessa certamente l'abbiamo anche da questo punto di vista allora prima riflessione sarò anche un po'provocatorio ma credo che sia utile così lanciare qualche sasso in piccionaia poi vedere se da lì può svilupparsi in una ragionamento interessante non c'è dubbio che il tema che noi stiamo dibattendo lo stiamo dibattendo
E in un contesto fondi sia la fine di un'epoca tra non molto il mondo dalla televisione sarà completamente diverso da come lo conosciamo oggi
Per cui
Il board c del quesito
Su come migliorare su come produrre vere come se non fossimo alla vigilia di un'epoca totalmente diversa
Insomma un popolo sinistra fosse a quasi l'aspetto di un esercizio fine a se stesso
è un po'come preoccuparsi dell'insolvibili al problema cito professor Ornaghi dalla riforma dalla Costituzione italiana senza curarsi che nel frattempo avanzano processi costituzionale di ben più ampia portata quindi questo è il contesto nel quale noi ci poniamo
Voci o ci troviamo usiamo delle categorie degli approcci che forse potevano andar bene per l'epoca che si sta chiudendo ho seri dubbi che si erano appropriati per l'epoca nella direzione dalla quale ci stiamo muovendo per esempio concetto di servizio pubblico non ripeterò quanto è stato detto da Galli della Loggia torna anche in materia
Ma guardando la questione dal punto di vista dell'economista un bene pubblico anche un bene intangibile quindi un servizio e tale se deve essere consumato collettivamente non può essere consumato individualmente
Perché non può essere prodotto per l'individuo perché vi sono delle barriere di tipo tecnologico che lo impediscono
Ma tutti non abbiamo ben presente esempi di grande importanza
Dei beni intangibili cioè servizi che erano pubblici per definizione fino a poco tempo fa e che ora non appartengono più a quel tipo di definizione prendete la telefonia
Non è più il servizio pubblico e il servizio erogato da un certo numero crescente
Tutti da fornitore di questo tipo di di tutti gli eletti
Lo stesso concetto di servizio universale che poi si lega al concetto di servizio pubblico che trae
Le sue legittimazione in questione di carattere tecnologico produttivo
E che poi rappresenta il cavallo di Troia per controlli pubblici ingerenze pubbliche cioè pubbliche buono può di più o meno garantiti con tutto ciò dei discorsivo che ne consegue
E duramente messo alla prova dal progresso tecnologico quindi l'accenno fatto in precedenza da più di uno degli oratori e sul fatto che noi dobbiamo guardare il tema di cui ci occupiamo oggi
Nel contesto dall'avanzare della multimedialità con l'impatto che potrà avere
Sull'abitudine sulla domanda sulle richieste da parte dei cittadini-consumatori ecco un testo fondamentale nel quale porzione il mondo purtroppo non è più quello di Carosello
E di un due tre giustamente evocato come il periodo in cui si svolgeva anche una funzione di tipo educativo non diseducativo ma su questo può tornerò brevissimamente più avanti
L'avanzare della multimedialità e quindi di una libertà ben maggiore offerto al cittadino consumatore
Mette a rischio anche tutta una serie di certezze su cui oggi ci sia seppur brevemente concentra per esempio la questione delle risorse dalla pubblicità siamo sicure che ai sette mila cinquecento miliardi di vecchie lire allocate
E comunque l'utilizzo diciamo di questi strumenti di comunicazione promozione con l'imporsi di nuove modalità multimediali per soddisfare i bisogni
Dei cittadini M avranno questo stesso tipo di destinazione io severissime dove perché un conto è utilizzare l'unico canale nazionale disponibile che infatti non aveva neanche la disponibilità la pubblicità un conto venne cinque o sei un conto venne centoventi dove certamente per quel che riguarda la televisione dei filatelici chi vende materiale di quel tipo si avvarrà di quel canale pubblicitario ma tutti gli altri se ne guardano bene quindi dopo pensiamo che inerzia ammette si andrà avanti cose che coloro che destinano le risorse Baggio pubblici dettare usando i dati dall'Odette al quando poi la fine faranno il ponte ed entrando che fine hanno fatto doni pagine pubblicitarie mai pace veri delle loro aziende continueranno con questo tipo di di approccio in moto inerziale
Cioè anche lì siamo alla vigilia di rivoluzione molto importante che naturalmente se le conoscessi un po'in anticipo avremmo come si suol dire scherzando a portata di mano il modo per arricchire rapidamente dobbiamo cercare di capire i segnali che arrivano discende dalle di tenerne conto nei nostri comportamenti se posso avanzare una garbata critica
A una certa parte delle cose che ho sentito oggi
Ho trovato un orientamento molto molto offerte istintivo produttivistica in Loggia si guarda al problema dal lato di chi produce questi servizi dall'atto di chi li eroga
Dall'altro chi di chi li vuole regolamentare
La domanda non entra in gioco entrano in gioco teller rilevazioni dalle preferenze
Dagli utenti e dai destinatari quali però non possono che scegliere
All'interno di quello che passa il convento come si suol dire non è un vero approccio orientato la domanda come si fa per l'offerta di qualunque prodotto che vuole avere successo sul mercato
Si parla di qualità ma una qualità autoreferenziale cioè i cui campioni vengono stabiliti da coloro che in qualche modo interferiscono disciplinano o sono i protagonisti del processo produttivo non è una qualità basata su criteri diciamo vede del tipo customer satisfaction proprio di questo genere quindi io decine di donne alla nello stabilire le caratteristiche avverrà del servizio che ti viene sottoposto ti piaccia o no anche quali sono gli standard di qualità da rispettare ora questo non può andare molto lontano nel momento in cui finalmente la tecnologia ci affrancata questa sorta di schiavitù
Nella quale ci trovavamo senza poterci fare molto a causa ovviamente dalla precedente tipo di di tecniche di tecniche a disposizione
E quindi anche il discorso del Canone questo contesto insomma il canone è una stanza perché obbligatorio pagarlo
Io quando casualmente apro qualche televisione della mia parte avrete capito dall'accento da dove adesso è ricorrente un qualche tipo di dibattito su va pagato non va pagato quali sono i modi per non pagarlo senza incorrere poi c'è chi come me lo paga così un po'per ignavia per non avere storia però non c'è dubbio che una tassa va considerato come una qualunque tassa perché non esiste che io sono obbligato ad avere in tasca un abbonamento del treno anche se non lo uso perché ci sono i treni che sostengono dei forme re un servizio pubblico quindi anche questo problema è inutile che ci nascondiamo dietro un dito
Salterà fuori
Teniamo presente che abbiamo un forte
Muro di protezione
Che il vincolo della lingua
Grande vantaggio ciò che ci ha consentito di essere al riparo dalla concorrenza internazionale in materia servizio televisivo e anche il fatto che dato che in Italia si parla solo italiano al massimo dalle nostre parti professor Ornaghi si vedeva la televisione del Canton Ticino ecco ma non si andava oltre quello ma quanto durerà
Si imporrà una competizione globale anche nel campo dalla televisione credo se sempre più diciamo la vera lingua universale purtroppo non è la nostra assenso
Cavalcare esce lusso che possiamo chiamare di protezionismo culturale la clausola culturale che si vuole perdere nell'ambito del dub bio Trio suggerita dai francesi ma che piace anche ad altri paesi forse compreso il nostro ho qualche dubbio il protezionismo non è mai stato
Qualche vantaggio nel lungo periodo più ritrovi le diciamo così inefficiente e non in grado di reggere assolutamente il confronto con allora provocazioni giusto caro presidente diciamo così contribuire al dibattito forma qualche punto di vista di che però guarda con occhi da dilettante al problema
Ho detto da lei ha avuto piacere ho piacere anche voglio paio di considerazioni anche non più da da economista ma ma da uomo di università
Cioè io qui devo lamentare che non non posso addentrarmi nessun tipo di analisi ma se le università hanno un compito che è quello di formare la gioventù la giovane generazione di preparare la classe dirigente di domani
Quindi un compito di educatore
Almeno noi cerchiamo di farlo tutti quanti la la televisione di fatto svolge un ruolo diseducativo
E quindi non solo non ci aiuta
Ma
Ma ci rende molto arduo
L'obiettivo perseguimento dell'ambizione di creare una classe dissi dei cittadini diciamo migliore di quello a cui apparteniamo noi stesse
Diesel Duca perché propone modelle di detta modelli di successo testimonianza e che sono l'esatto contrario di ciò che dovrebbe fare una persona responsabile nella propria società il cui progresso il distacco propone sistemi di valore punto chiave di fronte al quale noi ci troviamo come educatore proprio quello de non di tentare un sistema di valore ci mancherebbe anche questo ma di dare gli elementi perché la classe dirigente dirigente di domani si costruisca un proprio sistema di valori possibilmente condiviso con gli altri concittadini
Anche in questo abbiamo troviamo serie difficoltà
Una visione short torme di qualunque cosa l'accenno fatto l'articolo diciotto è perfetto perché sono importanti oggi solo quelle cose che hanno colto diciamo che colgono oggi nell'immaginario collettivo secondo tipo c'era il problema
Però se questione del recente passato possono essere diciamo così parte accantonati quelle che abbiamo davanti del non vengono mai in qualche modo sottoposte con valenza anche educativa ai cittadini e soprattutto il cittadino
Siamo alla vigilia dell'allargamento dell'Unione europea siamo alla vigilia è stato evocato dalla nuova costituzione europea di Europa si parla con delle banalità che ormai non fanno più neanche ridere tipo le direttive sulle banane o quando qualcosa va storto
E uso l'Europa solo come esempio cioè l'idea di andare oltre l'effimero l'immediato
Offrire così anche delle visioni dalle prospettive di elementi di giudizio che vadano verso il medio periodo
Diciamo non mi sembra trovare molto
Molto spazio molta cittadinanze anche questo naturalmente ci rende il compito molto più difficile in conclusione qualche riflessione dal punto di vista diciamo tentativo di applicare gli strumenti dell'economista al problema di cui ci stiamo occupando sottolineando con forza che non ha molto senso ragionare inerzia mente alla vigilia di un momento di importantissima discontinuità
E anche il fatto che ci piacciono fino a che non avremo i famosi centoventi canali allora probabilmente questo frazionamento
Eliminerà un po'dei problemi di cui abbiamo parlato oggi insomma non ci piacerebbe cioè ci piacerebbe avere un aiuto la per lo meno non avere un qualcosa che ci fa come si suol dire bugie dall'aria in saletta nella compito che cerchiamo del suocero molte grazie grazie a lei
Professor Sechi la parola al presidente Professore Enzo Cheli
Grazie presidente
Il dibattito che si è sviluppato nell'arco di questi due intense giornate ha preso le mosse da una domanda
Nella nuova prospettiva tecnologica economica
Sociale che la cosiddetta età del digitale sta delineando
Come rileggere e reinterpretare la nozione di pluralismo
I caratteri del sistema misto la funzione assegnata in questo sistema al servizio pubblico radiotelevisivo
Intorno a questa domanda abbiamo ascoltato le risposte tanti soggetti impegnati per i loro ruoli istituzionali nel mondo della comunicazione
E abbiamo avuto
Una grande varietà in queste risposte
Ora e proprio la varietà
Che mi pare non consente
Nel tempo che abbiamo a disposizione di riassumere nemmeno per grandi linee a quello che è stato detto che
Sono state toccate una quantità enorme ditemi allora io vorrei tentare un un'operazione così concludendo più semplice cioè riportare latte l'attenzione partendo dalla relazione introduttiva che ci ha fatto i Comanche che ha dato un quadro generale dei problemi
Vorrei riportare l'attenzione su quello che a mio avviso restano i punti nodali
Delle questioni che abbiamo esaminato
In particolare vorrei riportare l'attenzione su tre punti che forse più di ogni altro possibile aiutano a comprendere il senso
Di questo passaggio storico che oggi stiamo vivendo nel mondo della comunicazione e in particolare nel mondo dalla comunicazione radiotelevisiva
I punti sono gli effetti su via Secchi di sistema che il passaggio al digitale
Sta determinando e determinerà ancora più intensamente nei prossimi anni il nuovo ruolo che servizio pubblico
Tende ad assumere in questo nuovo quadro e il nuovo rapporto che si va delineando tra servizio pubblico e informazioni
Mi sembra che questi siano tre punti che sono stati particolarmente al centro delle varie intervento partiamo dagli effetti del passaggio al digitale
Questi effetti come sappiamo nascono sul piano dell'innovazione tecnologica ma si riflettono immediatamente già i riflessi sono in corso nella sfera economica e nella sfera politico sociali
Basti pensare all'addio di l'interattività della comunicazione attraverso lo strumento televisivo
Su questo terreno il nostro dibattito
Ha fatto registrare una divisione che potremmo definire classica tutte le volte che si affrontano temi collegati al progresso della scienza e agli effetti progresso
Cioè la divisione di fondo tra ottimisti e pessimisti
Tra coloro che credono che la rivoluzione digitale nel mondo radiotelevisivo e già oggi in atto
E destinata a produrre tutti i suoi effetti in brevissimo tempo
E coloro che pensano invece che espressioni come detta digitale o società dell'informazione sono ancora espressioni più retoriche che reali noi abbiamo proprio constatato questa divisione di un motore
Del nostro dibattito
Io dico subito che mi sono sempre collocato e nonostante tutto seguito ancora collocarli nella schiera degli ottimisti
Processi di innovazione tecnologica quale quelli che stiamo vivendo possono essere sì ritardati
Ma non arrestati da fasi di recessione economica come quella che stiamo oggi attraversando nel mondo della comunicazione
Gli effetti della digitalizzazione
Si tratti dell'aumento della potenziale trasmissivo delle reti in quantità e in qualità per l'uscita si tratti della crescente interattività vedere si tratti della convergenza tratte le comunicazioni radio televisione ecco questi effetti hanno un'incidenza così profonda così strutturale
Che non possono considerarsi alla fase in cui già siamo arrivati come previsioni avveniristiche oggi questi effetti sono già realtà operanti e forse prossimi a tradursi in fenomeni di massa
Del resto qualcuno ha rilevato anche stamani che il nostro paese ha scelto una linea di massima accelerazione per il passaggio dall'analogico al digitale e per l'introduzione del digitale terrestre
Fissando nel due mila sei la data di conclusione di questo percorso
E questo non può non impegnare tutte le energie di cui disponiamo netti politiche economiche istituzionali verso questo obiettivo porti tremo quando saremo lì soldi questo obiettivo si erano obiettivo realistico ma oggi questa è la legge che dobbiamo rispettare
Per quanto riguarda poi gli affetti che la digitalizzazione sta determinando sul piano delle regole
Sul piano dei parametri giuridici che devono garantire il pluralismo io vorrei limitarmi a rilevare due effetti significativi che sono in prevalenza legati proprio processi di convergenza
Il primo effetto e che le nuove regole della comunicazione che troni Ca'
E questo anche sulla linea delle recenti direttive che
Sono state tracciate proprio con riferimento al comparto generale della comunicazione elettronica dall'Unione Europea sono regole che nascono dalla contaminazione di principi diventa
Cioè dalla contaminazione di principi propri del settore che radiotelevisivo con i principi propri del settore delle telecomunicazioni
Il problema non facile che oggi si presenta ai regolatori e ai giuristi e come attuare questa contaminazione senza ridurre ma anzi potenziando e rafforzando sicurezza
Da qui nasce l'esigenza di ricercare nuovi e difficili punti di equilibrio
Tra la logica di mercato che negli ultimi vent'anni ha ispirato e guidato lo sviluppo del settore delle telecomunicazioni nel mondo in Europa in particolare e la logica di servizio pubblico che seguita ancora Arlette Cerri la vita
Del servizio radiotelevisivo il ragione
Dei carattere dei contenuti dei messaggi valori che attraverso questi messaggi sono trasmesse
Il secondo effetto debba segnalato sul piano delle regole tra questa
Processo di digitalizzazione
E che mentre la convergenza da un lato avvicina le telecomunicazioni la radio televisione e porta verso questo mix di principi che si può definire il diritto della comunicazione convergenza diritto nuova non è quello delle telecomunicazioni non è quello della radiotelevisione qualcosa di nuovo
Ecco da un lato assistiamo la convergenza tra i due campi dall'altro assistiamo indigna opposta al distacco tra operatori di rete fornitori di contenuti che sono gli editori dell'età digitale
Fornitori di servizi fornitori contenuti fornitori messaggi
Allora questo processo di distinzione tra operatori di rete i fornitori di contenuti Porta al centro di questo passaggio che stiamo vivendo un nuovo diritto che si va affermando ma che ancora non è ben definito che il diritto di accesso alle reti
Il diritto di accesso da alle reti nella prospettiva della comunicazione elettronica e questo emerge molto bene dalle dalle direttive europee diventerà io credo il perno fondamentale il cuore del pluralismo dell'età digitali
Accesso alle reti da parte degli utenti accesso alle reti da parte degli altri operatori di reti accesso alle reti in modo particolare da parte dei fornitori
Di contenuti di prodotti e servizi ora questo diritto d'accesso alle reti acquista sempre più un valore
Costituzionale anzi vorrei dire che rappresenta la rilettura nella nuova età digitale
Dei principi tradizionali fondamentali dello Stato liberale la libertà di comunicazione e la libertà di espressione che la nostra Costituzione ha tracciato molto bene negli articoli quindici e ventuno
Su questo terreno della definizione dell'accesso alle reti d'autorità lo scorso anno se impegnate forse è stato il primo tentativo in Europa credo nel varare il Regolamento sul digitale terrestre ma si tratta di un Regolamento oggi quest'opera che è appena iniziata va integrata va ripresa ma completata a livello di normazione primaria cioè io penso proprio alla legge di sistema
E forza anche a livello di disciplina costituzionale e qui più che a una riforma costituzionale l'Italia se ne parla sempre ma poi non è perché vuole farle penso forse a una presenza di questo diritto
Nel nuovo quadro della costituzione europea
Stante la fragilità della norma in tema di informazione che è stata tracciata dall'articolo undici del Trattato di Nizza forse un elemento per rafforzare la precipita di quella norma può essere proprio dire qualcosa di più sul diritto d'accesso se questo sarà possibile nella nuova Costituzione
Secondo punto su cui vorrei richiamare l'attenzione le nuove prospettive per il servizio pubblico radiotelevisivo qui mi sembra che bisogna partire da una premessa così di carattere storico
Nel nostro Paese lo sviluppo del sistema misto nell'arco degli ultimi venti anni ha visto il servizio pubblico imboccare una curva discendenti inesorabilmente discendente
E questo non solo per le quote di mercato che giustamente il servizio pubblico così passando da un monopolio a un sistema misto doveva scendere questa è la logica del mercato ma una percorso discendente anche sul piano della specificità
Cioè di quella che viene chiamata normalmente della qualità del servizio
E questo tendenza che ha portato a omologare sempre più i contenuti del servizio pubblico a quella dell'emittenza privata e nata proprio da le modalità di approvvigionamento economico del servizio pubblico e dalla crescente prevalenza
Nel mercato della comunicazione appunto di una logica legata alla raccolta delle risorse pubblicitario di tipo quantitativo
Ora in questo processo
Di omologazione un ruolo importante molti l'hanno sottolineato importante nel bene e nel male forse più nel male che nel bene è stato giocato dalle criteri e le metodologie di rilevazione quantitativa dell'ascolto cioè dal acquisti che oggi è un metodo che viene messo indiscussi
Questa percorso storico del sistema visto italiano che ha portato verso questa omologazione al basso del servizio pubblico
Rischia di aggravarsi col passaggio al digitale alcuni pensano di no io credo di sì
Perché il passaggio al digitale per la forza di attrazione prevalente del comparto delle telecomunicazioni e te la logica di mercato lega questo comparto inevitabilmente spingerà il servizio pubblico è essere risucchiato
Nel cosiddetto servizio universale che la componente di servizio pubblico del sistema delle telecomunicazioni ma che è una cosa profondamente diversa del servizio pubblico
Perché il servizio universale attiene all'approvvigionamento dei decreti e dei mezzi e non incide minimamente sulla qualità sulla natura
Sui contenuti del messaggio
Questo rischio c'è tant'è che alcuni pensano che nella prospettiva digitale il servizio pubblico è destinato progressivamente estinguersi ed essere risucchiato nel concetto più diciamo
Non so oggettivo più astratto dal punto di vista dei contenuti il servizio universale
Ora io credo che questa linea va contrastata
E devo dire va contrastata
Non solo perché dal punto di vista concettuale servizio pubblico e servizio universale sono cose storicamente e concettualmente
Diverso il ma anche perché giustamente l'Unione Europea che poi ha fatto da guida nel processo di liberalizzazione delle telecomunicazioni ha affermato con forza il principio del servizio universale
Nel settore delle telecomunicazioni ha sentito il bisogno di Farsalo l'eccezione del servizio pubblico nel Trattato di Amsterdam quando ha derogato e principi
Io e divieti sugli aiuti di Stato proprio con riferimento al servizio pubblico radiotelevisivo in ragione di che cosa
Dice protocollo di Artena delle esigenze democratiche sociali culturali di ogni società e dell'esigenza di preservare il pluralismo
Questa finalità che ha portato a livello europeo a distinguere la specificità il finanziamento del servizio pubblico è stata poi chiarita meglio hanno una raccomandazione è stata ricordata spesso del due mila uno dell'Unione europea dove si precisano i contenuti del servizio pubblico cioè la qualità del servizio pubblico viene indicata nel fatto che le emittenti pubbliche hanno un ruolo importante da svolgere
Nella promozione della diversità culturale di ogni Paese nell'offerta di programmi educativi né di informazione obiettiva della pubblica opinione nella garanzia del pluralismo e nell'offerta di mo'CRA attica
E chi veramente accessibile di intrattenimento di qualità questi sono i punti essenziali direi che scritti bene con una bontà delle del contenuto e della missione nuova del servizio pubblico anche nella prospettiva del digitale
E allora il problema che si pone per il servizio pubblico
Non è di fronte a una tendenza che spinge omologare e invece quello di trovare le chiavi per accentuare la specificità di questo servizio davanti al quadro
Che si va evolvendo e accentuare la specificità quindi abbiamo detto e ripetuto significa valorizzare la qualità dei messaggi
Qualità dei messaggi che poi si brillante pluralismo politico culturale sociale all'obiettività e la completezza dell'informazione alla difesa dei valori fondamentali che sono legati alla persona ma questi sono i contenuti che anche la raccomandazione dell'Unione Europea fallimenti e in cui si riassume questa qualità specificità del servizio
Come rafforzare questo binomio specificità qualità e dibattito ha fatto emergere tante strade su cui abbiamo sentito Pino nitide
Riassumo rapidissimamente la prima strada è quello del rafforzamento dell'indipendenza del servizio pubblico dalla sfera politica
E la base di tutto se vogliamo un servizio pubblico che punti sulla qualità bisogna percorrere la strada della sua indipendenza questo è accaduto in altri Paesi tutti pensiamo regno Unito che hanno avvertito questi problemi
Per te
Come valorizzare l'indipendenza dalla sfera politica una strada che oggi si tende a percorrere quella della privatizzazione io vi dico con assoluta franchezza non credo molto a questa strana e in questo sono d'accordo
Col presidente manca
O perlomeno non crei può essere una strada utile se combinata con l'altrimenti ma non è certamente una strada sufficiente non è certamente uno strato soffice e allora terre affrontare nell'immediatezza questo problema di rafforzare l'indipendenza del servizio pubblico dalla sfera politica bisogna percorrere altre strade
E la strada i criteri di scelta tanti ne hanno parlato ieri anche stamattina felicità degli amministratori che scende scelta dei responsabili
In prevalenza del settore informativo criteri di scelta che devono essere fortemente agganciati alla professionalità alla trasparenza l'opinione pubblica deve sapere Kiba amministrare
Organismi di questo tipo i curriculum devono essere resi pubblici devono essere discussi in Parlamento
E e anche utilizzazione di quelli che sono stati i criteri che meglio hanno funzionato nella nostra storia quando la sfera politica dovuto produrre soggetti
Garantisti soggetti indipendenti io penso ai criteri di nomina non so dei giudici costituzionali le maggioranze ripetersi di quattro quinti Jack o ai certi criteri di nomina dei tre otto Rita indipendenti cioè occorre trovare una giusta combinazione tra professionalità accertata di soggetti investiti e criteri politici sganciati dalla volontà casi male delle varie maggioranze nella scelta di queste persone accompagnate con criteri di trasparenza controllo sociale sulle nuove e così ecco questo che si è la privatizzazione in un quadro di questo genere può forse servire non mi pare però che in questa fase sia la terapia risolutiva la terapia
La seconda strada
Per rafforzare questa specificità qualità del servizio e quella di garantire al servizio pubblico risorse certe
Oggi il servizio pubblico dipende troppo dalla casualità delle decisioni che di volta in volta il potere politico prende sulla variazione del canone così no bisogna
Che le risorse siano certe e con sé poche la programmazione di qualità una programmazione di lungo periodo che richiede risorse e formazione adeguata e e bisogna che chi gestisce il servizio pubblico sappia che dispone per un arco temporale adeguato a una programmazione di qualità di risorse certe che possono derivare dal Canone come oggi dalla fiscalità ho dato ai criteri e questo è un tema su cui l'Europa si sta oggi
Esercita
Comunque credo che bisogna puntare la strada di superare o comunque attenuare
L'influenza negativa degli indici d'ascolto di tipo quantitativo alcuni hanno parlato di indici d'ascolto di tipo qualitativo ben vengano a mio avviso non sono affatto facili perché si va negli umori soggettivi dice vede la televisione
Comunque l'influenza negativa degli indici d'ascolto meramente quantitativa non dico che vada azzerata qualche verifica di mercato sempre utile in un mezzo di massa
Ma certamente non deve essere l'elemento decisivo che condiziona il finanziamento di un servizio
Terzo aspetto anche questo qualcuno l'ha richiamato con forza ricordo l'intervento di Cassese vie la professionalità Interna
Forse la vera forza la vera indipendenza un servizio pubblico sta nei professionisti e nella qualità della formazione professionale specifica
Destinata al servizio pubblico che richiede caratteristiche diverse da l'emittenza private Peugeot un altro aspetto da valorizzare è proprio quello della formazione professionale delle risorse interni
Al servizio
Un ultimo strada e poi quella delle sedi istituzionali di vigilanza
Bisogna rafforzare coordinare meglio l'azione delle sedi istituzionali di vigilanza e collegare l'azione di queste sedi con istruttori Tupelo usciti interventi più con carattere arbitrale ma che abbiano il senso dell'immediatezza perché tutto il sistema di vigilanza e debole per la lentezza delle procedure che sono invitate dal processo civile dal processo penale
Qui siamo davanti a situazioni che si decida nell'arco di ventiquattro ore di quarantotto ore perciò occorre un meccanismo diverso dal punto di vista procedurale
Perciò allora si tratta di ripensare anche le procedure della vicinanza e forse dare più forza agli strumenti di controllo sociale che poi sono i più sensibili alla valutazione del contenuto
Dei messaggi qui si può pensare appunto molti l'hanno sottolineato al ruolo che possono giocare in codici deontologici se adeguatamente presidiati ad esempio da sedi arbitrali
Tempo giocare un Consiglio nazionale dirigenti una consulta di qualità i Co.Re.Com. nell'arco dell'emittenza locale e così
Ora io vorrei dire che su questo tema che dal punto di vista istituzionale forse più delicato il disegno di legge tre mila centottantaquattro il disegno di legge che il Governo ha di recente presentato offre una serie di soluzioni nuove che puntano molto a valorizzare il ruolo delle sedi di vigilanza e particolari
Della autorità la cosa mi preoccupa da certo punto di vista anche mi pare
Interessante questi nuovi poteri attengono alla quantità della programmazione di servizio pubblico attengono al rispetto del contratto di servizio e così terzo punto e ultimo
Come volta il rapporto tra servizio pubblico informazioni
Qui noi siamo in presenza di una linea di tendenza che parte dalla legge Mammì e arriva fino a oggi nella legge Mammì all'articolo uno del secondo comma si pongono una serie di principi pluralismo obiettività e imparzialità dell'informazione rispetto dei diritti fondamentali
Che vengono riferiti da quella legge all'intero comparto delle obbligazioni al sistema pubblico al sistema privato per molti anni non ce ne siamo accorti qualcuno ma solo di recente è stata utilizzata per un per una ricorso verso il emittenza privata controricorso diciamo verso l'emittenza pubblica però quella legge c'era debuttava Criterium Molteni per l'intero comparto della comunicazione
Questa legge è stata ripresa e specifica da più dalla legge ventotto del due mila sulla comunicazione politica che ha accentuato questi elementi di parità del mondo dell'emittenza pubblica dell'emittenza privata rispetto ai doveri di par condicio delle campagne elettorali nella comunicazione politica l'informazione politica
Questa tendenza è stata ripresa e anch'essa valorizzata dalla sentenza di quest'anno molto importante la sentenza centocinquantacinque di quest'anno della corte costituzionale che a Tokio richiamato questo percorso la legge Mammì la legge ventotto per dire attenzione i doveri collegati alla comunicazione quando riguardano l'informazione sono dove ieri di comparto che riguardano pubblico riguarda un privato perché alla base c'è una concessione e il concessionario a degli dove questa linea è stata poi e rilanciata con efficacia nel messaggio del capo dello Stato del luglio scorso dove appunto si parla
Dell'intero circuito mediatico pubblico o il privato
Su cui dovrebbe estendersi la vigilanza del Parlamento in coordinamento con l'autorità è un è un passaggio nuove intero comparto mediati pubblico-privato su questa Indre la vigilanza Parlamento d'intesa con l'autorità e su questa linea che però nasce da un percorso che comincia oltre dieci anni fa
Troviamo poi appunto il disegno di legge ora all'esame della Camera tre mila centottantaquattro che all'articolo sei e rompe l'ultima barriera e questo sarà un tema di grande discussione che il Parlamento quando si rompe appunto nell'articolo sei che l'attività di informazione radiotelevisiva da qualunque emittente esercitata e servizio
è un passo ulteriore rispetto alla Mammì ma e sulla linea di quel percorso che era iniziato nel novanta e questo è un punto di grandissimo impegno direi istituzionale dette e cultura
Allora se questa linea che porta nel comparto generale della comunicazione a far gravare su di informazioni stessi doveri tanto nella sfera pubblica quanto una sfera privata e anche le aree dei meccanismi di vigilanza omogenei perché l'informazione ha caratteristiche oggettive di servizio pubblico
E questa tendenza se si dovesse affermare mi pare che si stia affermando infatti chiede leggi porta a riconsiderare anche il ruolo della commissione parlamentare di vigilanza e il ruolo dell'autorità e il modo di coordinamento di soggetti perché questi due soggetti le loro funzioni sono nati per stratificazione storica la commissione parlamentare mio centosettantacinque quando quando il servizio pubblico era ancora
In fase di trasformazione era ancora monopolista invece l'autorità molti anni dopo nel mille novecentonovantasette quando il sistema misto si era già si era già si era già consolida
E oggi questa separazione di funzioni tra due soggetti diversi costruita sui comparti un soggetto prevalentemente orientato sul pubblico la commissione un soggetto prevalentemente orientato sul privato ma con alcune funzioni significative sul pubblico le quote europee i diritti dei minori e così via non regge più non regge più a questa tendenza allora probabilmente questo è un punto che va ripensato e che va affidato alla legge di sistema questo è un punto delle liste ma non tocca ma che io credo guarda affida ripensato come superata la barriera pubblico-privato rispetto al comparto informativo forse bisogna ripensare a una distinzione di funzioni la commissione parlamentare vigilanza che esprime indirizzi
Riferiti al comparto comprensivo della comunicazione rispetto all'informazione così come accanto per alcuni aspetti della comunicazione politica è un'autorità che esprime invece una vigilanza un controllo tecnico-giuridico con strumenti sanzionatoria
Ma tutto questo porta proprio sulla linea del messaggio del Capo dello Stato a rafforzare il coordinamento tra i due soggetti perché questa è la quindi
Detto questo vorrei chiudere velocemente
Con qualche osservazione finali questo convegno né ieri lo accennavo in apertura cade in una congiuntura molto particolare del nostro sistema radiotelevisivo inteso come elemento portante del nostro sistema politico istituzionale
Immediatamente a monte di questo convegno cioè il messaggio del Capo dello Stato che tutti hanno richiamato Chinchio richiamato c'è un messaggio che
Ha sottolineato fortemente l'esigenza di una legge di sistema
Agganciata il quadro costituzionale agganciata tutta la giurisprudenza costituzionale che si è voluta in Italia nell'arco di oltre trent'anni
Ma anche una legge di sistema aperta al nuovo quadro delle regole europee ai processi di decentramento legati alla riforma del titolo quinto e ai nuovi linguaggi nuovi strumenti della comunicazioni
E digitali questo è a monte di questo incontro
La vicenda del dell'estate scorsa
A valle subito dopo anche questo alcuni a rifacendo il calendario dei percorsi che abbiamo davanti ci sono altri passaggi
Molto significativi appunto recepimento delle quattro direttive ora sono cinque tre cinque direttive dell'Unione Europea sulla comunicazione elettroniche
La stipula del nuovo contratto di servizio
Con la RAI l'avvio della sperimentazione sul digitale l'avvio dell'esame già iniziato in Parlamento stamani ce lo ricordava il ministro
Del disegno di legge tre mila centottantaquattro che indipendentemente dai giudizi che si voglia dare sui suoi contenuti e certamente una legge di sistema costruita per principio
è una legge di sistema costruita per principi che delimita il campo dei problemi morto e perciò una legge su cui io credo che ci si debba molto laicamente
Confrontare perché fissa il perimetro dei problemi e fissa l'agenda dei problemi
Ora io credo che questo confronto che si apre in Parlamento su questa legge di sistema il fatto di avere una legge di sistema appunto un fatto abbastanza nuovo
E e impone un'esigenza quello di acquisire proprio perché si tratta di legge di sistema il massimo consenso possibile da parte delle forze politiche da parte delle forze sociali
E questo in relazione alla connotazione prettamente costituzionale questa questa una legge ordinaria ma che ha una fortissima valenza costituzionale
Perché gli assetti del sistema radiotelevisivo le definizioni concrete delle forme del pluralismo sono il cuore da sempre il cuore delle democrazie
Molti
Vorrei anche rilevare che la congiuntura presidente rappresenta anche un'occasione una buona occasione che il nostro Paese e in particolare il nostro sistema politico non dovrebbe perdere
Se ripensiamo alla storia del nostro sistema radiotelevisivo dalla riforma del monopolio anni settanta al gli sviluppi attuali del sistema misto noi vediamo che nella fase iniziale di questo processo
L'Italia aveva fatto per molti anni da battistrada ignoro non si fa molta attenzione a questo punto ma questo un punto importante
L'Italia aveva aperto la strada ad un sistema misto quando ancora l'Europa doveva cominciare a nascere è stato il primo paese che ha cominciato a porre questi problemi sia pure innaturale
L'Italia ha sviluppato una giurisprudenza costituzionale sul pluralismo interno esterno che ha orientato è stata una delle prime giurisprudenza costituzionale questa una teca orientato l'indifferenza costituzionale gli altri paesi in parte anche quella della corte di giustizia europea
A
Aperto per primo in Oropa alla prospettiva dalla convergenza con la legge duecentoquarantanove del novantasette
Questa era la situazione fino a qualche anno fa ora questa situazione risulta cambia l'Italia se andate in giro Europa andata a Bruxelles a trattare di questi problemi come noi capita continuamente di fare non è più un caso pilota non è più un esempio da studiare ed a seguire
Ma una realtà da evitare
Ce lo dicono continuamente nelle riunioni perché l'Italia in questi anni ha perso questo abbrivio veloce che aveva su questi problemi questa forza di anticipazione specialmente sui modelli istituzionali di si era verificata la massima creatività
Del nostro Paese io credo che ci sono due ragioni fondamentali
La prima ragione si collega alla rigidità e all'immobilità l'abbiamo denunciata tante volte
Di un impianto tuo polista
Che si è consolidato
Alla fine di questo percorso del sistema misto
Un impianto non equilibrato perché vedo una forte concentrazione di risorse economiche al centro e un'eccessiva frammentazione di queste risorse alla periferia
Questo è un punto che ha frenato la forza anticipatrice del sistema collegato a questo punto una politica industriale non adeguata perché
Una politica alta anche non ha investito sufficientemente nei processi di innovazione tecnologica pensiamo a tutta la storia del capo che rimane esemplare ci viene e che ci viene
Continuamente contestata anche a livello europeo e allora direi che questa è veramente una grande occasione per riprendere il passo con l'Europa non dico per riprendere una posizione di punta perché una situazione
Non ci sono forse più paesi di punta dato che
Si va verso un'integrazione sempre più forte ma per riprendere il passo in Europa invertire queste tendenze che hanno portato a irrigidire un modello e ritardare in percorsi
Degli investimenti sul terreno dell'innovazione tecnologica
Detto questo io minimizza chiudere con i ringraziamenti che l'autorità indirizza in primo luogo alla Commissione parlamentare di vigilanza in particolare al suo Presidente che ci ha voluto coinvolgere in questa importante iniziativa in secondo luogo al leasing
E anche in questo caso al suo Presidente che ha messo a punto mi pare un'organizzazione perfetta
In terzo luogo ai relatori
Tutti coloro che sono intervenuti con grandissimo impegno e infine a tutti coloro che hanno seguito questi giornate di riflessione vi ringrazio
Grazie professor Cheli altri ultimo intervento conclusivo quello del presidente della commissione parlamentare di vigilanza Claudio Petruccioli naturalmente conosco i rischi
Eviterò di
Fare ripetizioni
Quindi da scendono di quota da un livello molto alto cercherò diciamo di
Volare più vicino al terreno
Sono anch'io d'accordo sul fatto che vedo che non c'è il professore Apruzzese
Che ha parlato di fallimenti di tutte queste iniziative e noi naturalmente ci proponevamo un obiettivo abbastanza limitato quindi siamo partiti con con senza eccessive ambizioni e senza eccessive promesse ci proponevamo di rilevare di fare un catalogo ragionato dei problemi emergenti e delle posizioni esistenti per misurare convergenze dei punti irrisolti o naturalmente è stato di grande impulso lo diceva adesso anche il professor Pierre il messaggio del Presidente della Repubblica
Non volevamo invadere lo spazio legislativo perché lo spazio legislativo appartiene ad altre sedi istituzionali
Tuttavia si è formulata mi sembra una idea anche o comunque meglio definita un'aspettativa rispetto alla legge che sia incardinata nella competente commissione della Camera
Speriamo che si arrivi presto ad una legge di sistema alba una legge di sistema
Il successo di una legge di sistema dipenderà dal fatto che si giunga finalmente ad approvarla entrare in vigore ma anche da un altro elemento dal fatto che questa legge introduca novità rilevante rispetto alla situazione attuale
Perché se non introducesse queste novità evidentemente la semplice che approvazione di una legge non sarebbe sufficiente su questo scoglio lo ricordo anche come relatore dell'ultimo tentativo purtroppo senza buon esito su questo secondo Strokes scoglio dell'introduzione delle innovazioni sono fregati tentativi precedenti
Il mio avvisa che ci sia un punto soprattutto di carattere premi preliminare più importante che condiziona tutti gli altri punti le nuove norme anche utilizzando la sfida del salto tecnologico digitale terrestre
Le nuove norme devono creare le condizioni per una apertura del settore dell'ingresso e l'affermazione di nuovi soggetti
Tutte le altre questioni anche se di importanza decisiva assumono diverso significato e presentano diverse possibilità di essere affrontate e risolte secondo che si collochino in un universo che continua ad essere occupato da due protagonisti
Antagonisti speculari e complementari
O che invece facciano riferimento ad un ambiente in cui i soggetti sono più di due e hanno tutti se non le stesse dimensioni una vitalità sufficiente arrendervi percepibili e rilevanti
Credo che questo sia un punto che possiamo fissare come chiarezza
Perché la discussione su questo punto è stato abbastanza convergente nessuno ha difeso lo Stato
Attuali così come le discussioni sono state di altro tipo
E io farò una Breve sistemazione e dei punti essenziali più in modo più ravvicinato rispetto a quello che ha già fatto il professor Cheli dicendo che mi sembra che l'obiettivo poiché ci proponevamo proprio perché non era ambizioso
è stato è stato raggiunto e grazie all'apporto di relatori discussioni che hanno garantito altissimo livello grande rigore è bisogna dire ma pluralità posizioni una pluralità di posizioni importanti non volevamo fare qui e non voglio fare io qui gli interventi che devono essere fatti all'interno del lavoro della Commissione parlamentare di vigilanza
Quindi non dirò nulla non perché non ci sia nulla da dire sulla situazione attuale della Rai
Ma perché è altrove questi temi dobbiamo affrontarli con la dovuta responsabilità e trasparenza
Certo i motivi di preoccupazione di critica e per quanto riguarda il rapporto fra RAI Commissione di vigilanza in una certa misura anche di contenzioso
Non sono pochi
Ma vediamo i punti il passaggio al digitale
Ieri la la sessione del pomeriggio ha fatto una radiografia spietata direi delle difficoltà del passaggio al digitale
Non c'è stata nessuna faciloneria nessuna esaltazione dai di ottimismo tecnologico nella nella discussione di ieri
E allora io vorrei dire ai molti l'ultimo
Amico collega Gentiloni che hanno solleverà avanzata questa preoccupazione
Che non mi sembra che la preoccupazione che e l'attenzione che prestiamo e che vogliamo si presti al passaggio al digitale
Sia da intendere come un alibi per evitare i problemi che vengono posti oggi dallo stato attuale del sistema soprattutto dai problemi dallo stato attuale del pur pluralismo oggi no non è questo non è questo non è questo lo spirito intanto perché non dobbiamo e non vogliamo evitare i problemi di oggi
Ma poi perché l'attenzione al digitale
Nasce da la preoccupazione almeno per me è esattamente opposta l'attenzione nasce dal fatto che non vorrei che scadesse mo'anche in questa circostanza in una forma di arroganza voti distrazione di insipienza nei confronti dei processi tecnologici ed economici come avvenuto purtroppo in passato da parte del legislatore diciamoci le cose come stanno
La legge centotré del settantacinque è una legge molto importante figuriamoci tuttavia quella legge è stata messa a punto quando stava decollando la tv commerciale quando premevano le esperienze locali ma tuttavia si legge però come se il monopolio pubblico fosse destinato a restare eterno
Ora per avere una legge che facesse i conti con un sistema misto si fecero trascorrere quindici anni la Mummia del novanta ed era chiaro che a quel punto non si potevano cancellare i dati accumulati in quindici anni di azione e dei piedi di processi e diciamo materiali del settore e che si erano realizzati al di fuori della legge
Anche perché la legge si era ostinata a non considerarli quando venne messa allora noi non badiamo spazi legislativi
Però la ricognizione puntuale spietata
Che dobbiamo fare
E e perché pensiamo che la definizione legislativa debba misurarsi con i processi prevedibili dettati dalle innovazioni tecnologiche
E non ritagliarsi su un campo presente lasciando poi indifesi quando le innovazioni prima o poi prendono corpo e allora questo è il punto l'attenzione al digitale terrestre non vorrei che ci ritrovassimo come e in e in passato
L'altro punto che diciamo è venuto fuori su questa questione digital passaggio al digitale terrestre e che non possiamo avere l'idea che si a un certo punto si giri un interruttore
Si spezzi passa o una dalla tarda una modalità di acque di tra di di di comunicazione di produzione e alla Durante il passaggio e questo è un punto che io considero un'acquisizione di grande importanza che offriamo riflessione davvero qui grazie soprattutto all'intervento con ringrazio particolarmente professors sanno ieri abbiamo offerto un un passo avanti durante il passaggio al digitale terrestre
Non solo le risorse non cresceranno ma si faranno particolarmente scarse è la competizione sarà dura i soggetti che occupano attualmente il mercato che risponde
Per il passato
Pertanto le valutazioni economiche che ci sono state fornite non autorizzano eccessivi ottimismi ma neanche non so neppure Talita scoraggia sono valutazioni economiche che dicono si può lasciamo stare in si deve si può
Tutti i dati
Complessità uso delle frequenze valutazione delle risorse inducono a ipotizzare e chiedere una chiara assunzione di responsabilità pubblica anche questo è stato un risultato di questi nostri lavoro senza una chiara assunzione di responsabilità pubblica su tutti e tre questi livelli non li ripeto non solo i tempi sarebbero e saranno più lunghi ma gli esiti sarebbero più incerti e contrastanti quindi
Punto di convergenza è importante che necessario un indirizzo è un impulso Boogie
Se la domanda è e termine
Dobbiamo decidere il passaggio al digitale anche se mi permetto di dire che con la legge sessantasei
Questa decisione sarebbe già stata penso ma insomma la dobbiamo prendere in modo più incalzante
Se la domanda che dobbiamo decidere il passaggio al digitale
Io capisco che viste tutte le difficoltà e i problemi si potrebbe essere tentati di rispondere no oppure di continuare a pensarci su
Ma se la domanda attenzione
Possiamo decidere di non passare città credo che nessuno si permetta di rispondere no questo è il dato che e abbiamo visto e allora anche perché il passaggio sarà lungo come è stato detto bisogna cominciare il suo e bisogna dare certezze di ogni tipo su perché prima si comincia e prima si finisce il due mila e sei io vorrei che fosse chiaro questo credo che se si attribuisce al legislatore vidi allora il l'indicazione del due mila e sei come momento dello su cui ciò wiki o come si dice cioè del pass del del CIPE non c'è più visto non c'è più quel sistema
Sinceramente siparietto
Qui il problema è e entro il due mila e sei questo almeno io credo che si debba di tutti i soggetti si siano incamminati e abbiamo visto quanti sono si siano incamminarmi sul terreno del digitale sapendo che devono inoltrarsi è che non c'è vi ha vinto cioè che è stato superato il punto di non ritorno e che non si sta lì a traccheggiare a dire si fa non si secondo punto anche qui sono in aggiunta alle osservazioni del dottor del professor Cheli il servizio è stato detto di carattere storico questo concetto tutti i campi anche in quello televisivo il concetto di servizio pubblico evoluto nel tempo basti pensare per quanto riguarda la televisione che per lungo tempo nel nostro Paese e ancora culturalmente sì avvertono di sedimentazione di questa lunga idea di questa identificazione il servizio pubblico è stato identificato con il muro un poco statale della televisione
L'altra cosa che è stata ricordata
Fino a dieci anni fa c'era il monopolio pubblico quella informazione televisiva sono appena dieci anni che questo monopolio comunque su questo terreno il vent'anni invece il di base ma è stato molto ampio dibattito e dal proseguire ma alcuni punti anche qui si possono fissare ripeto qui con argomenti diversi non perché io abbia di mira la privatizzazione
Cioè la soluzione trovata al problema diciamo ha detto il servizio pubblico oggi indicata anche dal presidente ora la parola privatizzazione si riferisce al titolo di proprietà dell'azienda
Io che cosa voglio dire perché non risolte
Ma gira la questione del servizio
Servizio pubblico al quale ci ancor il protocollo Guns
Il fatto che noi dobbiamo aveva un servizio pur
Questo è una cosa che ci viene senza farla troppo lunga dalle stesse perché dagli stessi obblighi obblighi comunitari
Noi potremmo immaginare e che una RAI privata o privatizzata offriva
Ma allora si dovrebbe poi definire come il servizio pubblico si esplica
Attraverso quali modalità con un attraverso un contratto all'istmo Fabius oggetti e insomma una serie di domande
Ora io che cosa penso da questo punto di vista che la ricerca ma continua però intanto
Non vorrei che
La tendenza che giustamente è emersa nel corso dell'esame e che abbiamo fatto nel durante queste due giornate alla
Estensione sempre più ampia del servizio Bin
Rispondenza della corte la stessa
Disegno di legge del governo
Beh porti come si può dire quasi a far scomparire il concetto è l'idea di servizio pubblico a far confondere i due piani il servizio di interesse generale
Vuol dire e questa è anche la giurisprudenza della Corte
Insiste sul il servizio all'interesse generale comporta per l'attore che e agisce in concessione e che produce quel servizio una serie di obblighi chiaro che poi sarà la legge stabili
Le autorità a verificare possibili il servizio pubblico non ha solo quegli obblighi anche delle sue finalità questo è la la sono due concetti diverso sono due piani diversi ora intanto è bene che si consolidino questo due concetti
Io sono favorevole sia all'estensione del concetto di servizio interesse generale ma non a scapito di una vanificazione dell'idea di servizio
Se ne devono vedere le connessioni distinzioni il servizio pubblico anche altri obiettivi cento ma devi interpretare basterebbe questo ben interpretata in modo ineccepibile quanto ricchi anche quanto richiesto al servizio di interesse generale
I vecchi il servizio di intere e il il primo compito la prima funzione del servizio pubblico è quello di tale approvazione agli obblighi che vengono stabiliti per tutti coloro che svolgono un servizio di interesse generale in una maniera esemplare e promozionale e poi gli altri svolge cioè un compito anche all'interno a a rispetto all'insieme all'insieme del sistema
Naturalmente questo comporta dobbiamo sapere che comporta una innovazione nella sperimentazione
Perché credo che non possiamo limitarci il professore
Diceva il la linea editoriale e del servizio pubblico e nell'articolo uno della legge centotré del settantacinque
Il professor si vero anche troppo facile come dire tante come dire alla sì la la la la i caratteri dello Stato italiano sono il pubblico concludo come sui contenuti dico costituzione è anche vero per carità dopodiché però se tali alla traduzione c'è una serie di passaggi è chiaro che la funzione dovrà restare definita per legge ma è anche chiaro che in momenti convenzionali contrazione
Per definire gli obiettivi del servizio pubblico cresceranno forse a questa abbiamo prestato troppo poca attenzione
Due giornate
E gli obiettivi riguardo agli standard della produzione il pluralismo qualcuno ha detto la funzione di incubatore o acceleratore tecnologico e comunque tutta una serie di ulteriori specificazioni che adesso non sto a ora per la crescita e la differenziazione della domanda e del prodotto per l'auspicabile crescita dei soggetti che agiscono nel settore noi avremo appunto una
Progressiva crescita della ed importanza del momento convenzionale contrattuale cioè quando il soggetto che svolge a cui viene affidato un servizio vizio pubblico
Metti appunto con il soggetto pubblico con la l'Agenzia pubblica con cui ha rapporti diciamo modifiche delle persone ora qui
Stamattina il ministro Gasparri mi ha invitato ci ha invitato a nome della Commissione d'essere rapidi andare oltre i trenta giorni che la legge si affida per parlare perché dare al nostro il nostro parere sul contratto di servizio sarà soddisfatto
Io che cosa voglio dire però voglio sollevare il problema più rilevante per quanto riguarda
Se
Aumenta l'importanza il peso del momento
Con contrattuale e convenzione
E dalla legge possiamo avere solo indicazioni molto generale importantissimo molto generali
Be allora qua bisogna andare a fare i conti Sookie
L'interlocutore della a della concessionaria del servizio
Perché giuri la giurisprudenza della Corte
E anche legge centotré fanno riferimento a una cosa precisa l'interlocutore istituzionale del servizio pubblico non è il governo è il Parlamento
Però per esempio nella messa a punto del contratto di servizio e e il Governo l'interlocutore il Parlamento per legge da parere obbligatorio della commissione di vigilanza punto e basta
Quindi il nostro parere deve essere d'accordo ma non è neanche vincolante allora quando noi diciamo per esempio che la legislazione attuale è chiarissima nel dire che il governo non c'entra e così via non è vero almeno alcuni casi questo è uno di quei casi questo è uno di quei casi alcuni bisogna essere essere molto molto molto chiaro
Ultimo punto sulla questione del diciamo del servizio pubblico l'azienda la sua storia si è parlato sì arrivati a parlare io sono d'accordo addirittura dell'azienda che si fa istituzione come nel caso della BBC
Io credo che in se vogliamo salvaguardare il servizio pubblico sotto questo aspetto dobbiamo chiedere una molto maggiore responsabilità e una molto più ampia possibilità di iniziative di movimento degli organismi di gestione dell'azienda rispetto a quello che è oggi consentito dalla legge
Le norme esistenti non sono affatto soddisfacente
Adesso al di là del giudizio su quello questo quel consiglio di amministrazione io sfiderei chiunque a gestire in maniera soddisfacente un'azienda con i vincoli formali che oggi
A chi ne ha la responsabilità cominciare guardate dal vincolo di te il consiglio d'amministrazione è nominato per due anni che è una cosa che non sta né in cielo né intendo i vincoli sono troppo stretti i poteri sono malvisti definiti e mal distribuiti
Si tratta di a vere fare davvero
Saggio per cui la RAI che ancora si configura sul terreno legislativo e giuridico qua come un ente diventi davvero sottoposti nei tempi e nelle cose diventa un'azione
E qui c'è la questione che a me sta molto a cuore sia stato la la separazione contabile è un obbligo che ci viene alla richiesto dal
Io credo che la trasparenza e la voce della rivoluzione sia dei contenuti sia della presenza sul mercato richiede qualcosa di più i più sostanziale di più misurabile e di più credibile rispetto alla semplice separazione contabile richiede a mio avviso che la legge la all'azienda e a chi la gestisce la possibilità di creare società distinte sulla base delle diverse fonti di finanziamento che servono vero finanziare le diverse attivi la responsabilità della
Si entra la sua continuità è un delle condizioni sicuramente per lo svolgimento del servizio pubblico ultimo
Mino questo punto
La garanzia le garanzie sul maggioritario le garanzie mutamenti della situazione e dei la
E rispetto ai mutamenti della situazione della legislazione quel voglio
è stato uno dei punti che ha preso di peso anche presidente che e che ha avuto più attenzione del resto era uno dei punti sui quali con maggiore urgenza il Presidente della Repubblica interrogato il Parlamento attraverso il Parlamento l'opinione pubblica di questo Paese
Con il passaggio al maggioritario deve cambiare il sistema delle garanzie e dei controllori il modo di concepire e attuare la indipendenza rispetto alla politica e a le istituzioni nelle quali la politica ritorni
Questo mi sembra un obbligo di carattere generale che riguarda l'insieme dei controlli e delle garanzie nel nostro ordinamento
Ma noi ci occupiamo adesso del servizio pubblico televisivo e anche delle autorità amministrative indipendenti quelle esistenti o quelle che possono prendere corpo domani in una
Ridefinizione diciamo come accennava perché parte conclusiva del suo intervento in una ridefinizione e delle funzioni e delle attribuzioni
Il riferimento esclusivo al Parlamento come ha sottolineato ieri in modo che ed è stato convincente per tutti quelli che hanno sono intervenuti tutti quelli che hanno ascoltato il riferimento esclusivo al Parlamento non fonda più quella indipendenza che si vuole afferma
Diceva ieri Cassese
Lo si riconosce anche attraverso l'attivazione di palliativi convenzionali e transitò
Il palato in funzione della nomina del Consiglio amministra Simone ai presidenti di Camera e Senato impatto spesso che il presidente della Commissione di vigilanza dal nelle ultime due legislature sia attribuito ma per convenzione alla minoranza
Dicono che c'è esiste il problema ma
Sono palliativi non solo soluzioni del problema dal sistema proporzionale a quello maggioritario in Italia cosa è cambiato attenzione
Badiamo bene perché non è cambiato il fatto che adesso c'è una maggioranza e prima non c'era una maggioranza anche prima c'era una maggioranza di governo esprimeva un Governo
Il fatto è che prima non c'era la ternana anzi non c'era il passaggio da una maggioranza l'altro questa è stata la caratteristica del sistema italiano fino all'inizio del fino a a metà degli anni novanta
E questo col passare del poi ha condizionato i rapporti tra i partiti tutti e in particolare il rapporto con l'opposizione l'assenza di alternanza determinava uno statuto speciale di fatto dell'Opus tu non vai al governo ma io non ti taglio del tutto fuori le decisioni alle gestioni a casa quest'estate lo dico senza nessuno scandalo questo io che scrivo ora il vero problema che abbiamo è che bisogna mettere quando è cambiata la situazione non dobbiamo mettere al riparo il servizio pubblico e secondo me qualunque autorità qualunque sede che vogliamo indipendente dalla dice a da da da con un grado accettabili indipendenza rispetto alla politica di dobbiamo mettere al riparo dai riflessi impropri dell'alternanza questo è il punto di sistema che dobbiamo affrontare unendo prestazioni improprie gli affetti dell'alternanza può complemento promette che badiamo bene l'idea stessa del servizio direi che il carattere di servizio pubblico e questo ce lo insegna l'esperienza negli altri Paesi si misura con la continuità nel servizio quando cambia una maggioranza il servizio pubblico non dovrebbe accorgersene e non dovrebbe farsi farne accorgere e aiuta enti a cui si rivolge perché altrimenti se non se avviene quel se avviene qualcosa di diverso l'acqua l'aspirazione ad essere servizio pubblico viene messa a è cadrebbe su una parte della cosa ampiamente in discussione a anche perché dove il servizio pubblico dovrebbe esser tale da non suscitare in una nuova maggioranza che prima era opposizione il bisogno di
Prevarica e così rispondo GA messo a alla sollecitazione che tu facevi no no siamo in una situazione in cui il sistema sotto questo aspetto non funziona insiste
Prima le elezioni politiche non producevano mai cambiamenti fra non c'era questa questa coincidenza perché perché non guardiamo mai le maggioranze di governo è perché le relazioni fra i partiti e la maggioranza opposizione avevano una loro stabilità
Questo è il dato della simulazione allora qui bisogna mettere Blanc bisogna introdurre introdurre punto di cecità che cosa dobbiamo blindare che cosa non si deve dei Tirreni cosa i cittadini non devono vedere esattamente secondo me non devono vedere non devono o identificare negli organi di gestione di un servizio pubblico
O non devono vedere nelle autorità nelle sedi istituzionali che devono essere indipendenti non devo vedere la maggioranza politica di governo questo non devono
Questo è il punto cioè bisogna che bisogno aveva badate bene questo non vuol dire
Che l'emanazione parlamentare sia da escludere ma non può più essere esclusi perché è un parlamento maggioritario che emani evidentemente quest'
Essa e la il e non c'è Dini Blanc dolce la cecità tutti vengono quello che invece non dovrebbe accadere e da questo punto di vista mi lo devo dire il disegno di legge del governo alle San
Nel parlamento non ha verde l'esistenza di questo problema e quindi non lo risolve neppure mentre il problema è questo
Allora
L'emanazione parlamentare dicevo non deve essere esclusiva perché si trascina la maggioranza politica la maggioranza di governo e allora una serie di accorgimenti determina discusso
Una parte
Dei collegi che devono essere indipendenti
E apparire indipendenti a chi li guarda ma può anche essere una parte minoritaria anche un terzo del collegio perché basta questo per rendere impossibile che si identifica una maggioranza deve essere
E nominata da sedi che non siano quelle parla parlamentari non sto a dire si può agire sulla durata del mandato si può differenziare la bolla il mandato e diversi mentre
E quindi fa scorrere i momenti di scadenza avere sempre rinnovi parziali e mai rinnovi totale dell'organismo la disponibilità di voto chiunque e abbia il diritto di voto siano i parlamentari siano altri deve essere sempre limitata uno
Non si dà è mai poter votare per più di una persona perché altrimenti è chiaro che entrano un altro tipo di valutazione questo deve esser vero sia per l'emanazione parlamentare
Del come per qualunque or la normale a cui si riconosca diciamo la possibilità di designare leggere una cosa un un rappresentante
E perfino quando si riconosce a alla al a chi detiene un dette una determinata fra esercito una determinata funzione per esempio i presidenti di Camera e Senato
Il potere di intervenire in questa enorme o uno di vogliamo lasciando ma ognuno ogni energia perché non c'è niente da fare tossicodipendenti i pre
Si tenti di Camera e Senato se dobbiamo scegliere cinque è inevitabile che cercheremo di fare una composizione come facciamo a far diversamente sarà più o meno aggiustata e così via
Altro è se mi dice benissimo sono sette i consiglieri di amministrazione la RAI uno lo nomina presidente azionato uno nomina presidente dalla canna e io mi prendo la responsabilità ci metto la faccia in quello che e e che che decido chi ha
Però quindi come vedete importantissimo che si prenda la decisione su uno non so e poi un concorso di potere
Per esempio attribuire a qualcuno il potere di di proposta e ad altri il potere di scelta e anche la possibile
Interventi comunista quello questo invece è un fatto positivo attribuire come per la presidenza della della autorità
Proporre al presidente alla anche del presidente ai che sia Commissione parlamentare
Con una maggioranza qualificata a
Comunque quello che è certo è che non si deve vedere maggioranza politica
Governativa questo è il problema che abbiamo visto avrei altre cose da dire ma Biondi molto annoiato vi ringrazio ringrazio tutti e voglio dire
Che al termine di questo lavoro noi spenderemo il nuovo
Colgo l'occasione per raggiungere anch'io i miei ringraziamenti al leasing al presidente manca ricorrendo di nuovo al supporto tecnico sul il figlio del turismo e noi faremo un documento nel quale raccoglieremo il materiale e che nel corso di questo convegno si è e stato elaborato e proposto e ne faremo una esposizione ragionata così che questo assaggio non sia un passaggio che si finisce in se stesso ma dia impulso a quel tipo ma tutto pubblico che pure e e una cosa di cui sentiamo molto di sogno e di cui invece avvertiamo un deficit molto alto grazie
Ottobre