Sistema Italia - meeting organizzatodal dipartimento Piccole e Medie Imprese di Alleanza Nazionale

Ad arte i più importanti proprio per fare il punto sulla situazione e su questo argomento tirerà le conclusioni il ministro Marzano
Intanto però ricordo noi come ente nazionale italiano per il turismo no stiamo con le mani in mano ci siamo subito morsi per affrontare queste crisi del turista Statunitensi cito due fatti
Il quindici febbraio per nostra iniziativa Napoli accoglie il grande evento che vede coinvolti i maggiori tour operator americani ebbene duecento agenti di viaggio statunitensi sarà un incontro fra loro perché c'è una spiegazione noi punteremo con Lita con all'Italia la destinazione Italia che sarà al centro appunto di questo grande meeting
Per farsi che questi cataloghi siano sempre di più conosciuti anche dagli stessi agenti di viaggio americani che dovranno poi
Così fu usufruirne nel momento opportuno
Ma oltre a questo evento segnalo che noi abbiamo coinvolto di operatori di viaggio statunitensi nelle nostre principali borse a cominciare dalla prossima Borsa che interesserà sempre le città d'arte e che è la borsa del turismo che si terrà a Roma al Palazzo dei Congressi il prossimo venticinque febbraio me ma gennaio e ricordo che saranno presenti cerca trenta operatori americani che potranno incontrarsi con le nostre regioni ma soprattutto con i i nostri operatori
Ma via non c'ho anche e a marzo faremo un'alterazione direttamente
Sul mercato statunitense cioè sarà una grande missione italiana con le sue rappresentanze più importanti del nostro turismo in cammino e autonomi
Per esprimere intanto tutta la nostra amicizia e solidarietà al mondo dei viaggi americani ma anche per sviluppare i rapporti già molto proficui che abbiamo con loro e che sono confezionati
Dall'apposito organismo che abbiamo costituito gli italiani Promotion Travel Council
Siamo certi che queste azioni concertate con le regioni daranno positivi frutti pensiamo anche che gli accordi di programma e dobbiamo realizzare nel due mila due con le Regioni possano essere anche finanziati alla promozione del turismo sempre statunitense
Con le campagne di comunicazione centrate soprattutto sul fatto che l'Italia non è un Paese a rischio più di altri e situazioni speciali del mercato intere media
Da questo problema da questo quadro di Problemi e iniziative
Potete ben comprendere come l'ammissione dell'Enit è fondamentale per tutelare l'immagine dell'Italia e gli interessi di migliaia di imprese turistiche
E questa missione deve essere considerata con attenzione oggi che le forze politiche sono alle prese con un grande problema che è quello della riforma dello Stato e delle riforme del turismo materia di competenza regionali
Consentitemi allora di affrontare questo tema istituzionali e l'Italia è una fortuna disporre di uno strumento pubblico che ampiamente sperimentato e collaudato quale Leni
Ho detto strumento pubblico per la ragione che la nostra promozione internazionale riguarda l'intero sistema turistico e dunque tocca quello che potremmo definire un interesse nazionale
L'immagine dell'Italia è un patrimonio nazionale che non può essere promosso se non dallo Stato e che significa tutelare e promuovere la nostra identità di nazione e non solo
Singole realtà del nostro territorio
Ma ci sono anche altre ragioni che evidenziano l'importanza dello strumento pubblico
Il fatto che operi come strumento di tutta la nostra industria turistica sia le in prese di filiera come si suol dire oggi le realtà più importanti consistente sia e soprattutto e le miriadi di piccole e medie imprese diffuse in tutte le regioni per queste impresa e ricordo è impossibile la piena anche sentito questa mattina è impossibile conquistarsi sparsi di domanda a livello internazionale se non sono assistite orientate appoggiate da un organismo che garantisce economie esterne alla loro attività qual è la promozione dei loro prodotti sia rapporti con gli operatori di viaggi internazionali
Con la loro presenza in migliaia di workshop missioni borse e altri inziative finalizzate alla si Stense alla loro commercializzazione
E poi c'è un'altra ragione per la quale l'ammissione pubblica dell'Enit che è insostituibile la riduzione delle distanze tra aree di diverso sviluppo turistico
Se noi operarsi no in Italia secondo pure regole di mercato
Non c'è dubbio che le Regioni turisticamente più forti disporrebbero di maggiori mezzi per conquistare spazi internazionali e le regioni del Sud vedrebbero accrescere il loro distacco
E questo significherebbe indebolire il loro ruolo di attrazione ricevere dalla domanda estera minori apporti economici
Affrontare con le loro solo modeste forze un mercato globale che impone una grande visibilità nei confronti di una concorrenza molto agguerriti basta vedere come piccoli paesi diventano di grande notorietà pur disponendo di risorse turistiche complessivamente minori rispetto alle regioni del nostro Sud ma disponendo di risorse proporzionali più ingenti dunque
La natura pubblica dell'ENIT come organo investito nella funzione di garantire una serie di obiettivi di interesse del Paese e dell'intero turismo nazionale è per noi un elemento da salvaguardare e valorizzare ma lei niente
Nell'ambito di questa funzione pubblica opera in realtà come un ente misto in cui convergono per le decisioni le strategie i programmi non solo le istanze pubbliche ma anche quelle privati gli organi di direzione politica ricordo sono infatti composti da regioni e rappresentanze categoria questo è l'organo di governo e il nostro consiglio di amministrazione i nostri programmi per i quali ci atteniamo alle direttive del governo debbono tenere il parere della conferenza delle regioni e sono elaborati congiuntamente in un apposito comitato tecnico ENIT regioni e aggiungo che abbiamo utilizzato le nostre risorse promozionali per varare una serie di accordi di programma con tutte le regioni italiana
Ma questi programmi sono però anche il frutto dell'accordo con le categorie economiche del turismo con i quali abbiamo un rapporto organico a livello politico e tecnico per cui nell'ENI si realizzano una programmazione nazionale è un coordinamento regionale che sono condizioni fondamentali per rendere la sua attività di autentico interesse nazionale se noi teniamo presente questo dato di valutazione come ho sottolineato ricordo mercoledì scorso nell'udienza conoscitiva al Senato sul turismo né lei niente si può vedere lo strumento utile perché le regioni nell'ottica della loro autonomia
E delle loro funzioni in materia di turismo possono auto coordinarsi esprimendo nell'ente le loro peculiarità e le loro specifiche esigenze di promozione
Sono termino tutto però anche aggiungo in un'ottica di rispetto dell'interesse nazionale alla promozione dell'Italia a livello internazionale
Confido molto
Nella vostra attenzione
Perché AN ha dimostrato una come dire un particolare impegno su questi temi e sono certo che con il vostro lavoro
Consentire che al turismo italiano di affrontare un momento difficile molto difficile e di proiettarsi nel futuro con un sistema pubblico e privato ancora più moderno ed è efficiente ringrazio per l'attenzione
Grazie presidente vorrà la parola al dottor detta non ricco presidente dell'Assoturismo Confesercenti
Anch'io ringrazio Alleanza Nazionale per questa iniziativa che credo sia stata opportuna e tempestiva
Stato al momento in cui ci troviamo
In questi pochi minuti diciamo così che ho a disposizione vorrei
Tracciare due elementi fondamentali siamo può riassumere il primo livello economico il secondo livello istituzionale
Sul piano economico non c'è dubbio che ci troviamo di fronte a un settore espansione un settore che tutti i dati danno come uno dei pochi settori di crescita di lungo periodo
Ma dobbiamo pensare anche che un settore molto esposto alle turbolenze internazionale
Se vogliamo tracciare un primissimo bilancio diciamo di del due mila e uno
Possiamo considerare che se prendiamo i dati assoluti Cernusco tuttavia nello faceva
Alla fine il nostro è un Paese comunque che non avrà una grandissima difficoltà sul piano del competizione internazionale
La stagione estiva è stata con si era conclusa in modo positivo
Addirittura in con un più due per cento rispetto al due mila cioè oltre il Giubileo
Che noi pensavamo fosse un fatto straordinario non ripetibile
Questo ci ha consentito in qualche modo GR di gestire anche i fattori dell'undici dodici settembre in modo diverso
Anche se qui dobbiamo fare una piccola prego
C'è un precisazione
Devono stare attente che del fenomeno dell'undici settembre ha contribuito colpito in particolare alcuni settore o nel turismo in quanto tale anzi
Per quanto riguarda il flusso turistico possiamo dire che forse si concluderà in modo positivo modo potrebbe anche esserci un più uno per cento o meno uno per cento non è questo il problema
Il problema che ha investito esclusivamente alcuni settori particolari e c'era portato dei problemi con delle arie
Particolarmente precisi di turisti particolarmente importanti per il nostro settore
Allora sono stati colpiti e le agenzie di viaggio i tour operator soprattutto quelli che lavorano con l'estero
Cioè ti statura forte diminuzione d'Italia all'Est
E c'è stato una crisi delle città d'arte soprattutto nei mesi settembre ottobre e novembre in particolare con per il turismo giapponese tematica
E quindi che è colpito sono le città a a le città d'arte
Roma Firenze Venezia Napoli cioè tutti quelli che questo momento in questo periodo hanno avuto di fico
è chiaro che chi aveva laccato a conclusione della stagione estiva gli operatori che stanno sul mare non hanno subito nessun danno perché ero ormai alle spalle alla nostra
La nostra stagione quindi come vedete un quadro differenziate
E anche qui credo che il governo avrebbe fatto bene intervenire
Per questi aiuti mirati e specifici queste sofferenze di settore agenzie di viaggio e tour operator
E alcuni pubblici esercizi e le storie ristoranti e alberghi nelle città dati per quei mezzi specie ci quindi non è una crisi epocale
Però prima creato qualche difficoltà
E ci deve anche far riflettere
Perché il nostro sistema di impresa di piccole e medie basta tre mesi di attività come questo permetta di Gino
C'è la nostra struttura dei piccolo imprenditore importante perché ci avvicina al al mercato ma non è capace non è in grado di sostenere uno benché minima difficoltà esterno al settore
Questa è una riflessione che dobbiamo fare insieme parti sociali dove domani lavori per dire quali strumenti in questo settore dobbiamo mettere in campo
Probabilmente anche di natura privatistica
Cioè quali strumenti posso mettere a disposizione perché sappiamo che è una crisi c'è stata la crisi del Golfo c'è stata la crisi delle torri gemelle ma il mondo è è in difficoltà e ci potrebbero essere anche altre aree di crisi del turismo uso avrà sempre queste est queste difficoltà a livello internazionale
E allora io credo che noi dobbiamo trovare strumenti capacità perché ci sia non aiuta assistenziale non aiuti via piogge che non servono
Ma strumenti che ci faccia superare questi elementi di difficoltà quanto ci sono
Perché i cibi avevamo di fronte al settore turismo dice ripeto non strutturalmente in difficoltà
Lei difficoltà è stato in difficoltà per fattori esterni all'economia turistica ed è in grado di riprendere immediatamente
L'altro difficoltà che in questi giorni abbiamo e sulla montagna
Paradossalmente mentre c'era una bombe sulle montagne ci manca la neve
Cioè abbiamo avuto disdette dal sedici ai gendarmi ad oggi dismettere il cinquanta per cento di questi stranieri che non vanno a sciare perché un giovane
E anche questo è un è uno uno uno un problema voglio dire di fattori esterni quindi ci troviamo di fronte al sesto grazie economicamente importanti strutturalmente positivo ma esposto ai fattori Esterne alle proprie con un grazie
Ed è una prima riflessione che ci consente poi di ragionare
Le altre cose nostra brevissima riflessione finiscono diceva mazzo che e Baronio
La competizione sistema ed esistere ma credo che questo sia e sia il momento centrale ed è stato il momento centrale anche dalla legge quadro Peppu tocco l'ultimo l'ultima riflessione che voglio fare
Nella legge quadro
Sono saldati problemi alla fine si è avuta se è stata è stata fatta verso la fine della legislatura con il contributo di tutti
An operante
è operante ci sono i fondi stanziati anch'essa in opera c'è il sistema turistico locale che potrebbe creare una vera novità nella legge
Che non si attua o che le regioni stanno discutendo magari di attuarlo in modo difforme l'uno dall'altro oppure rischiamo di essere di perdere un'altra opportunità io credo che qui va chiarito un punto importante
Tra lo stato e la Regione
Perché poi non ci si è messo sola mancanza di neve le torri gemelle CMS poi la legge costituzionale
La legge quadro alla legge costituzionale che ha ingarbugliato
La situazione
Ora io non non so se il nostro Paese
Possa fare a meno di una politica nazionale del turismo io credo nessuno
Coppi credo imprenditore può dire affermare che il nostro Paese
Non non debba avere una politica nazionale suture
C'era la Spagna cioè la fragile nostri competitori più agguerriti non parliamo del resto del mondo l'Italia si può attrezzare con una strumentazione di questo genere
Non ha una legge quadro approvata perché non viene non si riesce a trovare un minimo comun denominatore con le regione sulla linea guardate le linee guida significa questo
Significa mettere in fila quattro cinque argomenti di quali si discute con la lo Stato con la Conferenza Stato Regioni si stabiliscono dei paletti e le regioni sono autonome di legiferare a partire da quelli da quelle indicazioni
Non mi pare nulla di rivoluzionario
Non mi pare nulla di scandaloso né che elimina i problemi della regione
Io le piccine dieci vada unendo divertire di applicare la legge quadro va applicata e va debba questo ci darebbe la possibilità di sbucare una situazione ferma e cinque e metterebbe in moto il nostro settore a livello regionale la nuova fase di legislazione su una serie di questioni appeal particolare avviare i sistemi turistici locali
Perché ormai guardate non non compete più l'albergo il più bell'albergo del mondo non compete sul mercato internazionale
Questo abbiamo fatto gli operatori quello che potevo fare hanno fatto e faranno un po'ma la nuova competizione che si apre una più queste sono sistemi territoriali la globalizzazione la vocalizzazione sono sono i sistemi locali
Dove l'artigianato di qualità il commercio l'agricoltura di qualità legano Gastronomia il territorio è in grado di vincerò perdo una sfida sul piano internazionale
Allora come questo possa avvenire con quale risorse ci attrezziamo risorse ci sono
La legge dice va applicata va dato un input preciso di arrivare a questo stato di cose le organizzazione di categoria faranno la propria parte io credo che il nostro Paese ingrato
Se con un minimo di di progettualità e di organizzazione di competere di essere in grado di vincere la sfida della globalizzazione
Grazie manda Orrico l'ultimo intervento dal dottor Antonio Tozzi presidente della FIAVET
Buongiorno a tutti
Grazie Alleanza nazionale l'onorevole Mazzocchi per aver organizzato questa interessantissimo convegno un saluto particolare al vicepresidente percorse mise onorevole Fini
E all'onorevole Bono che c'è sempre stato se vicino in questi ultimi anni sulle problematiche che abbiamo in campo turistico
Parto proprio dall'analisi della statistica che c'è stata presentata oggi come documento congressuale
Le statistiche presentate nel documento che alla base di questo nostro costruttivo confronto di oggi depone stellette e in tutto il loro importantissimo significato
Il numero degli italiani che quest'anno ha effettuato una vacanza nel periodo compreso tra Natale ed Epifania è diminuito del tredici virgola cinque per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente più consistente il calo concentrato su Capodanno meno venti per cento
Se però si incrociano questi dati con la destinazione scelta ottantaquattro per cento per l'Italia sedici per cento per l'estero
E la tipologia di sistemazione quarantacinque per cento in casa di amici e soltanto il ventisette per cento in albergo
Abbiamo una prima chiara inquadratura della diminuzione di quei della spesa turistica Ted italiani in questo periodo
Diminuzione che se letta appunto in termini di valore o degli acquisti di servizi turistici
Ho tranquillamente attestarsi intorno a quel cinquantacinque per cento che FIAVET aveva rilevato dei propri monitoraggi sulle agenzie di viaggi eseguiti subito dopo gli attentati dell'undici settembre
Ancora più grave è sconfortante e la panoramica che emerge dall'esito delle altre risposte date dal campione di intervistati in merito alle proprie previsioni di vacanza
A suscitare profondo turbamento non è tanto il fatto che gli italiani non abbiano sostanzialmente viaggiato nelle scorse festività
Il problema è che circa la metà di loro indica di attendere positivi evoluzioni degli eventi sullo scenario internazionale per prendere decisioni sulle prossime vacanze tanti invernali quanto estive
Un clima di grande incertezza che ancora oggi ad oltre quattro mesi dall'undici settembre pesa come un macigno non solo sulla più grande risorsa economica italiana ma anche su un valore espressivo della libertà individuale che il turismo
In un paese circondato da otto mila cinquecento chilometri di coste italiani per le proprie vacanze almeno questo dice l'indagine del campione progettano di usare di meno la nave ventitré per cento
Di eliminare totalmente l'aereo ottantuno per cento e di sfruttare quasi totalmente mezzi propri ottantacinque per cento
Va molto bene per l'hashish dopo Breno bene per noi
Che cosa può volere dire questo se non starsene a casa
All'indomani del trionfo dell'euro che sanzioni share esistenza di una grande nazione europea dove tutti possiamo muoverci liberamente da ieri senza più controlli alle frontiere i e da oggi con un'unica moneta
Noi restiamo a casa questa è la vittoria più grande del terrorismo una vittoria che spiace constatarlo solo nel nostro Paese assume dimensioni così importanti
Unicamente la Francia infatti con un calo della spesa turistica del quaranta per cento circa si avvicina i numeri registrati in Italia
Mentre in Gran Bretagna paesi è direttamente coinvolto sin dai primi giorni del DC seguite agli attentati del Manhattan
Termina l'anno due mila uno con una calo del solo dieci barra quindici per cento
E prevede già per l'estate due mila e due il ritorno alla normalità delle prenotazioni
Questa nostro viso è la dinamica più rilevante del sistema europeo del turismo e purtroppo non si tratta certo di un dato che ci vede vincenti al contrario è questo un ulteriore aspetto negativo che va a sommarsi ad un immobilismo normativo veramente sconcertanti con il quale noi imprenditori del turismo siamo costretti a misurarci ormai da decenni alcuni dati circa dieci anni per avere una nuova legge quadro del turismo è datata dell'ottantatré ma negli ultimi dieci anni si è lavorato per trasformarlo peraltro subito bloccata dalla mancanza delle linee guida necessarie per la a completa attuazione cinque anni per recepire la direttiva dell'unione europea sui pacchetti di viaggio più altri quattro anni per aver il decreto di regolamentazione del Fondo nazionale di garanzia elemento qualificante della direttiva stesse
Nessuna traccia di provvedimenti a Regolamento della compravendita di servizi turistici via internet quando l'Unione europea da oltre due anni lavora su bozze in tale senso
Una procedura di infrazione sempre da parte dell'Unione Europea perlina partenza della nostra normativa sulle figure professionisti professionali turistiche per esempio le guide
Senza proseguire in una sterile elencazione possiamo però asserire a buon diritto che non è questa la risposta dovuta ad alcun settore dell'economia di cui tutti riconoscono l'importanza strategica
Il turismo avanti
Negli ultimi quindici anni nazioni come Spagna Portogallo e Danimarca solo per citarne alcune europee
Hanno costruito su quest'asse il loro rilancio economico coinvolgendo concretamente gli imprenditori del settore nelle scelte strategiche di base
E successive
In Italia tutto questo non è avvenuto Ino sta avvenendo
Non solo sono stati gravemente sottovalutati i segnali di allarme che supportati da documentazioni chiare completa abbiamo sottoposto a tutte le autorità competenti dall'undici settembre in poi
Ben più grave non vediamo ancora oggi a oltre quattro mesi dall'inizio di questa crisi
L'istituzione di un tavolo permanente interministeriale con la partecipazione delle Regioni dei rappresentanti delle associazioni di categoria del turismo i veri attori del processo che sia chiamato ad analizzare seriamente e con urgenza cosa è davvero successo il turismo italiano nell'anno due mila e uno e quali sono le linee d'azione per il rancio
Di un'enorme opportunità economica che non possiamo più farci sfidare dalle mani da vecchi e nuovi competitors
L'unica strategia possibile per il superamento della grave a un passo il culturismo italiano ora si trova passa innanzitutto per una fondamentale presa di coscienza
Bisogna aprire gli occhi a riconoscere finalmente a tutti i livelli che il turismo e l'industria nazionali di riferimento
Il settore spina dorsale di tutti gli altri la principale leva per qualsiasi scenario di riorganizzazione del sistema economico del nostro Paese
Ne sa qualcosa proprio la Francia il nostro concorrente principale europeo che dell'attuale crisi del turismo è stata colpita tanto quanto l'Italia e che tuttavia già alla metà di ottobre aveva emanato a tutti i livelli sostegni di natura fiscali e previdenziali
Per gli operatori che non mancheranno di avvantaggiare ancora di più i nostri colleghi d'Oltralpe nella già durissima competizione per accaparrarsi
I flussi turistici che lentamente torneranno speriamo presto apparsi vedere in Europa
Pensare ancora come invece proprio in questi giorni si sta facendo in Italia che lo stato di crisi del trasporto aereo
Possa essere valutato senza considerare quello dell'intera industria del turismo dirà quali il trasporto aereo è sì sì sicuramente una delle componenti e a nostro avviso un grossolano terrore
Solo se il governo Parlamento e regioni riusciranno una volta per tutte a compiere quanto questo passo epocale nella mente dei loro rappresentanti
Allora finalmente l'Italia sia via proprietaria di una risorsa più preziosa dell'uranio e del petrolio
Il cui sfruttamento e sino ad ora stato sostanzialmente demandato alla buona volontà di qualcuno senza un ottica sistematica senza crederci davvero
Nessuno tocchi l'autonomia regionale nella potestà legislativa in materia di turismo
è un concetto che sottoscriviamo con convinzione così così come quello dell'assoluta necessità da un lato di una coerente ho molti amici citate dei provvedimenti su tutto il territorio nazionale
E dall'altro di valutazioni in linea con le realtà del mercato e dell'economia
Per questo non possiamo sicuramente concordare con alcuni punti delle bozze di linea guida prodotta dalle regioni l'estate scorsa come ad esempio quello che dà una definizione di agenzie di viaggi denti Ca'a quella di diciotto anni fa
Il passaggio che in questi diciotto anni abbiamo compiuto nel nostro settore è pari a quello intervenuto dalle locomotiva a vapore al treni Eurostat ora dobbiamo individuare un'autorità di indirizzo strategico all'interno della quale sia possibile decidere come operare
In sintonia con i nostri imprenditori una promozione della destinazione Italia davvero incisiva sui mercati turistici in forte crescita come ad esempio quello della Cina
Come riformare regole kafkiana sui visti turistici d'ingresso che ci vedono soccombere ogni giorno rispetto alla concorrenza di Paesi della nostra stessa aria quindi discente
Come avere una definizione delle categorie alberghiere
Che almeno le gare nelle caratteristiche minime sia valida in tutta Italia come rivedere la struttura delle aliquote Iva sul turismo per non restare anche in questo caso fanalino di coda in Europa
Con l'aliquota dei nostri tour operator s'al venti per cento contro il quattro per cento della Danimarca
E così via discorrendo insomma abbiamo bisogno di una strategia del turismo che sia nazionale che faccia valere i nostri diritti a Bruxelles e che trovi a livello regionale la sua massima realizzazione una strategia che ci convinca finalmente che al turismo si pensa in prima battuta allorquando si individua qualsiasi provvedimento che interviene sul sistema economico nazionale oggi è esattamente il contrario si regolamenta si legifera sui settori diversi e poi in seconda analisi magari ci si accorge che quei provvedimenti comporta una una valenza negativa sul turismo
Invertiamo le regole del gioco se vogliamo far prendere a questo Paese l'unico treno dell'economia pronto a lanciarsi a grandissima velocità
Le agenzie di viaggi tour operator e tutte le imprese del turismo che oggi sono in ginocchio colpite da una crisi gravissima vi dicono chiaramente che cercheranno di risollevarsi con le loro forze
Anche senza gli aiuti straordinari e urgenti che avevamo richiesto
A voi ora il compito che vi è proprio di vitali il rilancio del settore in cui esse operano ponendo la finalmente con decisioni concrete al centro delle vostre strategie politiche ed economiche
Io mi auguro anzi sono sicuro che Alleanza nazionale sì per la portavoce tramite i suoi rappresentanti all'interno della coalizione governativa in primis mi rivolgo al vicepresidente onorevole Fini
A portare avanti queste per noi essenziali esigenze vi ringrazio per l'attenzione
Come nostra tradizione facciamo questi incontri per arrivare voi a delle conclusioni che siano di carattere operativo pende brevissimamente perché Mazzocchetti Stafford Grando con occhiate
Credo che
Sì è emersa fra tutte una esigenza che è quella di dare seguito alla legge sullo turismo approvata
A marzo dello scorso anno e lasciando trentacinque e la legge su cui tutti ci siamo impegnato pur nella diversità di opinioni e ricordo che noi votammo contro perché ritenemmo una enfatizzazione eccessiva
La vere dato quel taglio ma è anche vero che gran parte di quella legge il frutto concertato di impostazioni atti alle quali noi rivendichiamo
Il
Merito di avere dato una interpretazione particolare Issa ma soprattutto di aver rinnovato radicalmente sul concetto di come si fa sistema del turismo attraverso la individuazione dello strumento
Sistema turistico locale
E quindi quando Abete prima Orrico e praticamente tutti gli altri hanno richiamato l'esigenza di uscire fuori da questa situazione di Rimbaud in cui un po'per una del necessita di definizione di ruoli tra Regione è stato un po'per difficoltà probabilmente nella emanazione delle dei regolamenti che poi sono le linee guida che dovrebbero essere varate non si è prodotto effettuo noi riteniamo sia doveroso stamattina
Assumere l'impegno di riprendere di far rimettere l'agenda politica del Governo questo punto all'ordine del giorno di avviare superare eventualmente se vi siano delle contraddizioni all'amico Presidente Ottaviani
Voglio ribadire che la posizione di Alleanza nazionale essendo stata per la difesa del ruolo pubblico delle noi lo vogliamo quaestor sottolineare perché ci sono funzioni e ruoli che non possono essere messi in discussione
Pur nel necessario rinnovamento dell'apparato istituzionale dello Stato che va ed è questo anche un dato assolutamente acquisito inevitabile verso una logica di federalismo di regionalizzazione la più
O funzionale possibile
Abbiamo
Da sottolineare ancora per quando riguarda le osservazioni che facevo soprattutto Tozzi ma che sono state richiamate dagli altri l'esigenza di un non luogo
Dove discutere del questione del turismo
Io all'inizio l'ho detto forse non è stato chiaro è stato non a caso costituito un comitato interministeriale che ha come compito principale quello di affrontare le problematiche del turismo culturale
Ma che di fatto proprio perché vede insieme soggetti principali protagoniste principale almeno a livello nazionale del settore cioè il ministero per le Attività produttive del ministero dei beni culturali nel ve ne è stato delle infrastrutture
Sarà immagine nell'abilmente il luogo dove potere ideare politiche concertate né più articolate possibili sul settore
In quel luogo e aprendo necessariamente unendo allocuzione di cui però anche quella di stamattina e umbro tassello importante di questo processo conoscitivo
Con gli operatori economici e con le associazioni che operano nel settore e chiaro che andremo a definire quelle che sono le priorità
Attenzione lo dicevo Regolo voglio sottolineare
Il dato delle conseguenze negative nel settore io stamattina ho detto allocuzione dei lavori ancora non è definito e non è definibile soprattutto non sono definite non sono definibili
I danni che resteranno a regime in conseguenza della vicenda dell'undici settembre
Come si fa ad articolare i strategie se non sia un quadro preciso delle osservazioni e ciononostante però già abbiamo morte ferito sul campo perché tre mila poste sono perse solo nel settore delle agenzie di viaggio ecco allora l'esigenza della politica
Che deve farsi carico delle emergenze deve mai perdere la visione del Complesso del sistema che va governato e deve quindi avere questa capacità di risposta al momento ma anche di prospettiva ed è in questo senso che noi stiamo lavorando anche perché il turismo e di turismo e ce ne sono mille non ce n'è uno ecco perché la scelta strategica del sistema turistico locale e una scelta e quello che dice Orrico noi non vogliamo interventi a pioggia ma strumenti operativi e uno strumento Anzio Dreyer lo strumento perché ci consente per ogni ambito territoriale di avere una propria interpretazione dello sviluppo turistico e quindi al Lucchese che si preoccupava di avrebbe avere strumenti e rigide vorrei dire che se sta modesto locale persona dura non rigido diventa rigido se per esempio come qualcuno voleva fare se dalle Regioni o chiunque altro organo
Il compito di andare a disegnare sulla carta system turistici questo sarebbe un grave errore sistemato l'istrice hanno un valore se sono una ecco domanda che verrà dal basso Sella capacità del territorio del sapersi organizzare individuare definire promuovere un prodotto turistico locale dare specificità dare un'anima quello che
La logica dello sviluppo territoriale offrire ai turisti ai soggetti che vogliono passare una parte della loro vita una parte della loro
Esistenza in un contesto diverso da quello cui sono abituati a offrire uno stile di vita che solo in quel posto che sola in quella zona che solo in quell'area si può realizzare si può definire
Questo il sistema turistico locale stesse capisce che queste la risposta della localizzazione organizzata alla globalizzazione masse gigante abbiamo forse fatto gran parte del percorso che ci interessa
Ringraziamo l'amico Nicola Bonera Bovo ai sei presidenti opere concrete azioni di anno dato un grande prezioso contributo propositivo abile Mabilia che ci eravamo proposti ora chiamo qui al tavolo la presidenza per la Sea il secondo confronto panico presidente nazionale la Confcommercio Sergio Billé
L'eco Luciano Petracchi presidente nazionale Confartigianato
Amico Marco Venturi presidente azione la Confesercenti
Diego Buono Mennini presidente azione ce ne ha e Giacomo Basso presidente nazionale nella casa io desidero ringraziare anche in questa rete intervenuto so no questo è da molto tempo avvenuto essa seguendo i lavori viceministro
Ugo Martinat che ringrazio e soprattutto attenderemo poi il suo autorevole intervento ringrazio diversi amici dei le Aes come qui presente in particolar modo residuo rivolgere un saluto cordiale all'amico Maddaloni il presidente dell'Ascom
Di Napoli e mi scuso con molti amici
Che purtroppo stanno in piedi alcuni stanno fuori ogni anno diciamo cerchiamo di allargarci come si vede
Ma poi un po'per paura che la gente non venga un po'per direi difficoltà di trovare dei locali a Roma siede riusciamo sempre a riempire queste sale ma quest'altra non ci impegneremo
A fare in modo che vi sia una fama più adeguata io desidero anche mi consenta di presidenti qui presenti
Salutare una delegazione di ottenete riuscito di ottici qui presenti
Voi dovete sapere che l'Associazione italiana ottici ha proclamato lo stato possiamo dirlo di agitazione
A seguito di un provvedimento che il governo intende debba adottare per la regolamentazione relativa la misurazione della vista e dei conseguenti difetti e malattie degli occhi
Io ci tengo a sottolineare come responsabile di un settore così importante come piccole e medie imprese di Alleanza nazionale che gli ottici in Italia
Con i loro le loro attività sono circa ventotto mila o attività è regolata da una legge del mille novecentoventotto non vogliamo entrare lo dico subito rappresentanti sindacali entrare nel merito del provvedimento sia quando non verrà adottato dal governo
Vogliamo soltanto dire delegati degli ottici che già i presidenti già col presidente la Confcommercio Billé ne parlavamo adesso in presidenza Confesercenti credo che anche lui ne prenderà conoscenza e coscienza di questa situazione
Che
Io ho paura che non vorrei lo dico a Billè avventori che avvenisse degli ottici quella vecchia avvenuto per i piccoli dettaglianti del commercio e cioè con la scusa di tutelare il consumatore si è garantito soltanto la grande distribuzione
E questo pericolo sta avvenendo lo dico con molta chiarezza anche nel campo degli occhiali da vista dove multinazionale stanno invadendo mer i supermercati e farmacie con occhiali da vista danneggiando in tal modo proprio il consumatore colpendo l'attività di migliaia di negozi di occhiali
Io gioco parlato col sottosegretario Cursi
Che sensibilizzato a questo problema mi sta dicendo proprio mi diceva sabato che stiamo trovando una formula di mediazione per cui anche la delegazione degli ottici qui presenti credo che possa essere soddisfatta comunque sia Billé che Venturi
Seguiranno direi seguiranno questa questa problematica
Noi come Alleanza cioè diciamo che gli ottici possono continuare l'attività soltanto limitata la misura di lievi legge i difetti di vista demandando invece agli oculisti altri gravi difetti dura professione del medico deve maggiormente subentrare però ecco alla delegazione li affiderà ottica qui presente esprimiamo grande solidarietà sperando
E credo proprio anche perché il sottosella Curci si è dimostrato sensibile questa problematica credo che si possa trovare
Una soluzione che possano dare incontro sia alle agli otto metrici sia la professione degli oculisti ma sia soprattutto ai consumatori italiani ora passiamo ad un confronto con le maggiori confederazioni del di categoria io sarò brevissimo in questa introduzione anche perché questa mattina
Nell'aprire i lavori ho sottolineato come come il sistema Italia debba tenere presente che la competitività interna al Paese e nella internazionale deterrenza azione dei mercati
Le piccole e medie imprese non si possono abbassare soltanto sua qualità della produzione ma necessito soprattutto in una proiezione internazionale
Di nuovi strumenti Esterni nuove tecnologia dicevo proprio la presentazione che ottimizzi lo sempre più il rapporto con il mercato
In questo contesto le piccole e medie imprese possono rappresentare qualcosa di straordinario
La domanda che io vorrei fare a tutte e cinque presidenti le confederazioni
E io qui debole la vita mi rifaccio un po'uno studio lo dicevo poco fa minimi che la la CN ha a suo tempo fece proprio sulla globalizzazione dei mercati cioè le piccole e media impresa e commercio artigiano posso solo le funzioni che lo so so quel distribuire il reddito ma di creare condizioni di equilibrio e di coesione di equilibrio e di fare società direi
Comunque
Con l'avvento della mia economico la conseguente rivoluzione rapporti
Fra impresa il commercio l'artigianato devono avere la capacità attraverso nuovi strumenti e nuove tecnologie di produrre nuove performances per mantenere i loro vantaggi competitivi ecco a questa domanda con questa brevissimi produzioni io darei subito la parola
Alla l'amico Menini per poi seguire piano piano gli altri Presidenti prego
A
Grazie onorevole saluto il vicepresidente del Consiglio
Ringrazio l'onorevole Mazzocchi di avermi invitato a questo importante convegno le voglio anche approfittare questa che è la prima volta che partecipò solo jeune dal Presidente a un convegno di alleanza nazionale fare unica al segmento particolare l'onorevole Mazzocchi anche altre
Che in questi anni ci hanno dato una mano al mondo dell'artigianato e della piccola impresa cito solo due cose
Per legge sulla subfornitura quella sugli S.r.l. battaglie che abbiamo fatto assieme in Parlamento con tutti quelli che ci stavano
E che hanno portato risultati utili alle nostre imprese noi ci basiamo su quello
E non è molto lontano dal contesto di quest'oggi perché abbiamo portato a casa degli strumenti
Che devono che sono di utilità immediata se vogliamo rendere il mondo dell'artigianato e della piccola impresa competitivo in un mondo che cambia
Se pensiamo solo al cambiamento epocali che c'è stato in questo in questi ultimi anni
Perché non è cambiata anche solo l'economia ma è cambiata la cultura dei popoli che europee
Servono nuove strategie di comportamento molto diversi dal passato
Se pensiamo solo a quello che significa la rete internet
Per le nostre imprese io sentivo stamattina parlare gli autorevoli presidenti
Che la rete internet
Porta oneri e problemi enormi io lo posso misurare sulla mia pelle
Nel senso che da piccola impresa ci ci si avventura in questo contesto straordinario che il nuovo mondo internet ma ci accorgiamo ogni volta di più
E questa forse è una peculiarità sicuramente io europea ma molto di più italiana che dobbiamo tener sempre presenti che il nostro mondo è fatto più piccole e piccolissime imprese
Questa è una realtà che può darsi delle enorme delle enormi possibilità Maggi ma che ci crea e chi impone un cambiamento così veloce che forse non siamo usiamole altri c'abbiamo unicità e bisogno di aiuto
Ci sta pensando per esempio un cambiamento radicale di concezione economica si percorre la via
Che uno Stato moderno uno stato modesto
Insomma meno statalismo e più stato
L'artigianato e la piccola impresa in un contesto di questo genere
Possono rappresentare può rappresentare qualcosa di straordinariamente importante
Quando si parla di globalizzazione dei mercati bisognerebbe riflettere sulle funzioni delle piccole imprese
Che è quella distribuire reddito di creare condizioni è questione di equilibrio ecco io credo che laico la novità più porno la novità la realtà più importante del nostro mondo
è proprio quella di trasferire al reddito che carichiamo nei territori ho sentito prima qualcuno parlare giustamente di globalizzazione da una parte e localizzazione dall'altra sembra un paradosso invece la realtà
Perché le nostre impresa il nostro mondo dell'artigianato del commercio trasferisse al reddito immediato nel contesto in cui opera e questa è una cosa fondamentale questo è il vantaggio deve essere il vantaggio più grande che ha il sistema Italia
Partendo dalla realtà economica italiana come dicevo prima è una realtà
TAR certi versi diversa perché credo dopo la Grecia siamo il Paese a più micro diffusione di impresa voglio dire già la Germania a una sono altri dati ho visto anche la la vostra perché ci avete fornito nella cartella i dati dimostrano questo mentre in Italia zero
I vantaggi competitivi delle piccole imprese a risiede essenzialmente nel fatto che operano all'interno di una naturale segmentazione territoriale dei mercati
E di un contesto solo di sostanziale protezione politica ecco anche questo molto probabilmente dovrà cambiare io sto pensando alla legge delle sull'artigianato non lo so per quanti anni potrà restare così come senza pensare che viviamo in Europa vediamo il mondo globalizzato
Oggi vantaggi competitivi risiedono nella varietà dei prodotti e dei servizi che sono in grado di offrire operando Terni chi è e piccole serie nella flessibilità della presentazione di offerta al cliente nell'economia di scala e di specializzazione attraverso il collocamento il collegamento arredi consortili e associative a reti locali
E per l'iniziativa o per iniziativa di una grande impresa vedi l'indotto
Oppure attraverso la partecipazione a reti di fornitura
Ciò con l'avvento della New Economy il mondo dell'impresa diffusa deve produrre nuove performances per mantenere i suoi vantaggi competitivi
La soluzione risiede nel fatto che esso deve investire sulle reti e devi investire sulla conoscenza
Gli Stati nazionali avranno sempre meno risorse a disposizione per aiuti alle imprese
Dipendenti dalle a propria discrezione discrezionalità e di compatibili spesso con le linee guida della Comunità europea
Cambia nei ruoli
Il consumatore ora domanda ed ottiene comperato a tutti e non è più fedele a nessuno
E qua c'è l'ingrosso intreccio che che cominciamo ad avere sempre di più tra il mondo dell'artigianato e della piccola e impresa il commercio
Io commenta o una piccola impresa che esporta il lavoro soprattutto nell'area del Pacifico gli Stati Uniti eccetera noi tentiamo da piccolissimi imprenditori di far fronte alla nuova realtà
Vedi gli orafi di Arezzo che partono quelle valigie vano trovare il turista nei porti turistici in tutte quelle mie richiede i suoi cara ecco questo è utilissimo è interpretare bene
E tentare di interpretare bene il mondo che cambia
Ma voi capite che da soli non andremo troppo lontano sono sicuramente cose inutili ma se non c'è un un disegno più generale più globale difficilmente potremmo con le nostre valigie a restare competitivi mai secondo me come oggi si può restare piccoli ma occorre ragionare in grande ci poco si può ancora essere piccoli Massimo sicuramente non come per il passato
Se vogliamo annunciare alcuni fra i fattori più importanti per l'impresa di oggi e di domani questi si possono riassumere a mio parere così il futuro si gioca sulla qualità di assunzione ed è sul servizio
è fondamentale riuscire ad analizzare il maggior numero di dati
Ad avere abilità di gestione dell'impresa identificando del ruolo della propria azienda nel contesto che lo circonda
Il lavoro il suo orario e la sua organizzazione cambiano profondamente e si richiedono metodi di contrattazione di rappresentanza sempre più diverso
I metodi di lavorazione si può Pisa possono cambiare ogni tre anni e su dati certi sintetici pensate voi cosa succede una volta si cambiava produzione
Mi io rinnovavo il mio catalogo mediamente ogni sette otto anni adesso siamo già sotto la media che che scredita quali tre anni bisogna rinnovarsi continuamente da una fiera data la se non esci con cabaret un nuovo non sei più nessuno ti guarda più nessuno
Questo porterà a una forte creazione della creatività della baia abitazione della creatività
Ecco se io penso secondo me non solo un rustico
Non ho visione globale su un imprenditore a vigevano visione globale dell'economia
Ma se io penso che secondo me questi sono i problemi
Che la piccola impresa deve affrontare
Non non riesco a capire
Comunque la cosa così
Nuvolari suscitare chissà quali polemiche una cosa così modesta
Come tentare di
Mentre le mani anche sull'articolo diciotto possa riservare chissà quale rivoluzione voglio dire se siamo convinti che il mondo l'economia sta cambiando bisognerà anche pure dire come si cambia
Perché non basta dire bisogna cambiare e non fa niente qualcosa qualcosa bisogna pure pure fare
Bisogna rimuovere inefficienze del sistema bancario italiano pagato in grandissima parte delle PMI io mi sento dire sempre non lo so se è vero Roma imprenditore lo dico lo sentono i convegni
Che il sistema bancario italiano ha non so se il pallore quindici venti mila esuberi certo che è un problema ci mancherebbe altro saremmo sciocchi se non se ne tenessimo presente
Ma se no se poi questa surplus
O inefficienza come lavoriamo che amare si trasferì si trasforma io un costo per le imprese non va più bene bisogna intervenire bisogna far presto intervenire su questa cosa
Non servono solo strumenti volti all'introduzione di tecnologie ma si deve andare oltre gli strumenti di prestito tradizionale puntando maggiormente sui lo strumento del Venture Capital e sulla finanza informale il business
Io faccio sempre il paragone
In questi vent'anni
Per lavoro ho girato
Oltre che fa alle fiere fai anche quelli incontri
Da per tutto il mondo io sempre visti i miei colleghi tedeschi
Che erano sempre cauchemar dico sempre no qualche volta sempre accompagnate dal sistema bancario
E portavano a casa i contratti noi italiani portavamo a casa si anche contratti ma soprattutto ebbe l'intenzione perché poi alla fine dovevamo dire
Sì adesso vado palo cambia banca vedo se riesco a portare a casa ma non non avevo invece la gente non vuole mica più chiacchere con le fatti vuole fatti concreti
E loro porta una carie contratti perché erano puntualmente assistiti dal dal sistema bancario
I contratti si facevano vivi da Banca dei del fornitore e quella del cliente agirono in un contesto ecco queste secondo me sono le cose sulle cose che bisogna fare
Qui ho sentito stamattina a parlare moltissimo dei Tories di turismo è una cosa fondamentale per il sistema Italia anche qua sono state dette tantissime cose
Sicuramente nel turismo l'impatto dei fatti americani ha avuto un peso e ci e stavano ancora un peso enorme
Ma secondo me guai a noi
Se pensiamo che tutti i mali del mondo o tutte le ossia se ci creiamo un'auto alibi per non fare quello che dobbiamo fare in ogni caso certo ci sono state la caduta delle torri gemelle ma l'economia stava cambiando molto prima nel mio settore bancario di diritti del venti per cento c'era già prima del dodici per in generale
In generale perché il mondo cambia perché non sono stati più deve proprio fare ecco non trasformiamo i fatti che americani in uno ma un'OPA in un alibi per dire ma bisogna aspettare che passi questa ventata poi si vedrà no paghiamo ancora ulteriormente dal tempo c'è un fatto gravissimo questo sicuramente soprattutto per il turismo ma nel contesto economico le avvisaglie le avevamo già tutte
Perciò è ancora più urgente intervenire in maniera più ragionata credo che questo sia tra l'altro il compito della politica io vi ringrazio
Ringraziamo
L'amico Presidente nazionale c'è Neale amico Minini
E prima di dare la parola Sergio Billè presidente la Confcommercio nazionale che ha chiesto di parlare anche perché impegni precedenti lo lo spino poi subito dopo mi sembra a lasciare questo nostro incontro io desideravo fatto prima il viceministro Martinat salutare anche il viceministro Urso viceministro attività produttive al quale poi rivolgeremo proprio delle domande in merito anche alle problematiche che questa mattina stanno sollevando la parola all'amico Sergio Billé
Grazie e hanno scuse anticipate se dopo l'intervento dovrò allontanarmi
D'altronde non è la prima volta che mi capita di intervenire a un convegno di AN sul sistema delle piccole e medie imprese credo che non sarà nemmeno l'ultima vista l'attenzione continua Costa
A cominciare dal suo massimo esponente nonché vicepresidente del Consiglio che attentamente in prima fila sta seguendo questi lavori e da a questo settore e se debbo cercare di dare un contributo a questo dibattito ha avuto modo di ascoltare diversi altri amici e presidenti fare le loro osservazioni e credo che lo si debba fare con partendo da un un dato di fatto che non è un dato positivo
Noi oggi viviamo una situazione economica
Che ha qualche
Motivo di perplessità a dire che ha la febbre
E non una semplice atto la Gualtieri Simona febbre che abbastanza consiste
Lo ha già detto Menini dopo e prima del crollo delle Torri Gemelle c'era certamente una situazione di rallentamento della economia ora è chiaro c'è sempre chi ci guadagna e chi ci perde in fase di rallentamento dobbiamo evitare che questa caratteristiche Taliani a questo sistema delle piccole e medie imprese italiane in una economia che ha la febbre non siano quelli che debbono fare per la il la nello il capro espiatorio o come dire la vittima predestinata di questa situazione
Allora io interrogato in quest'
I giorni il centro studi nostro di Confcommercio per cercare di dare anche alcuni dati di scenario
Su cui poi ma costruire un ragionamento e i dati di scenario vi sono stati forniti sono di una certa entità e credo che meritino qualche risposte qualche osservazione dei numerosi esponenti di governo che sono qui presenti
Comincerei dal l'andamento del nostro prodotto interno lordo che l'elemento chiave direi per capire qual è lo stato credo che la nostra economia
Noi avevamo avuto nel due mila una crescita del nostro prodotto interno lordo pari al due virgola nove per cento nel due mila e uno
Questo crescita si è dimezzata scendendo all'uno virgola nove per cento
Questo scivolone è stato determinato da cause diverse che si sono tra loro tra l'altro incrociate avendo quindi un effetto perverso ulteriore
Da un lato una congiuntura che per produzione consumi si è rivelata stagnante stagnante dall'altro
Il colpo di maglio prodotto lo dicevamo prima dal sull'economia mondiale dagli attentati terroristici dell'undici settembre da quello che poi sui mercati ne consegue
E guardiamo a quelle che sono le previsioni per il prossimo per quest'anno per il due mila e due la previsione e che il PIL
L'aumento del nostro PIL posso scendere ulteriormente fino a uno uno virgola due per cento aumento che può davvero metterci in uno stato di preoccupazione per due motivi
Primo perché conferma appieno direi le difficoltà che permangono nelle economie americana ed europea
Difficoltà che si potranno superare soltanto nel tempo a partire probabilmente dall'anno prossimo cioè dal due mila tre
Secondo perché il meno il mancato aumento del prodotto interno lordo riduce automaticamente
Anche le risorse dello Stato proprio nel momento in cui è necessario accrescere il volume degli investimenti ha celebrato i programmi di riforma del nostro sistema Paese
Quel sistema paese che ha appunto nel sistema delle piccole e medie imprese uno delle sue caratteristiche fondamento
Detto del PIL guardiamo la spesa delle famiglie che purtroppo anche se in fase discendente
Dal due al nove del due mila un risicato più uno e due nel due mila e uno e anche questo è sintomatico noi abbiamo avuto un aumento del PIL che poi è stato uguale all'aumento del della spesa per le famiglie nel due nove aumento di Bill nel due mila due nove spese le famiglie nel due mila e uno all'anno scorso
Abbiamo un aumento di PIL dell'uno al nove per cento però l'aumento della spesa delle famiglie è stato di appena l'uno virgola uno per cento
E le previsioni per quest'anno
Sono addirittura peggiori parlano di un incremento di appena un punto uno virgola zero per cento nel due mila una risalita almeno a un più uno virgola otto e prevista non per quest'anno ma per il due mila e tre ma il punto è come scavalcare un anno anche a meno di improvvise per ore in non prevedibili impennate resta direi difficile molto difficile
E aggiungo per completare questo quadro altri due dati che mi sembrano significativi il primo riguarda le esportazioni anche se in fase di calo
Dal più tre quattro del due mila e uno al più due del due mila e due
Il secondo riguarda la produzione industriale la cui risalita dopo il tonfo del novembre scorso meno cinque virgola otto stenta questa produzione industriale risalire e i dati Istat dei giorni scorsi ce lo conferma
Noi tutti ci auguriamo ovviamente per il vento della economia cambia più presto direzione
Ma inattesa che ciò accada spazi ci sembrerebbe sbagliato e oltre che sbagliato poco produttivo non tenere i piedi per terra non ragionare non riflettere su quello che realmente staccate
Nessuno di noi pensa di attribuire all'attuale Governo la responsabilità di questa situazione che o era maturata precedentemente o è stata negativamente influenzata da fatti internazionali e non certo non potevamo controllare
Ma purtroppo dire i numeri sono quelli che sono e non riflettere su di essi serve a poco
Non riusciamo a dare alle nostre imprese uno standard di competitività sufficiente
Il potere di acquisto della famiglia media italiana come dimostrano i dati sui consumi che vi ho appena trasferito Sila erodendo in modo preoccupati e terzo elemento lo stesso clima sociale di conseguenza si va riscalda
Allora io credo che far bene anzi benissimo dal nostro punto di vista il governo
A cercare di accelerare al massimo il programma di riforme che ha progettato e sarebbe davvero un guaio se questi fatti congiunturali come già è accaduto spesso in passato diventassero un alibi per rallentare
Per ridurre per far cambiare obiettivi e direzione
Se una cosa del genere accade se ci ritroveremmo tra un anno con un'economia forse per ragioni cicliche in fase di ripresa del l'auspicio che tutti facciamo ma senza quei pilastri quelle nuovo fondamenta che ormai sono indispensabile al nostro sistema per operare
Sui tempi lunghi per diventare competitivo sui mercati che concedono sempre minori spazi e deroghe a chi non cammina anzi a chi non corre al ritmo giusto allora le piccole e medie imprese che Confcommercio rappresenta queste piccole medie imprese vivono di mercato e per questo più di altre sono consapevoli dell'assoluta necessità di attuare riforme che strutturalmente consentono la nostra economia di operare un vero sviluppo
Chi vive e purtroppo in Italia ce ne sono diversi
Torno al concetto del rallentamento dell'economia chi vive di speculazione finanziaria occhi continua a navigare attraggano di quelle vecchie rendite
Di potere che ben conosciamo e che sono rappresentate soprattutto dagli oligopoli non hanno le nostre stesse preoccupazioni una ragione in più per noi per essere solidali con un governo che sta tentando invece di superare le strettoie di un'economia fatta per pochi a beneficio
Di davvero pochi per dare vantaggi a pochi per tutelare il potere di il potere di sempre di questi pochi
Questa premessa ecco per arrivare finalmente al punto
è il punto credo che oggi come oggi non è quello del sistema Italia ma quello delle riforme di cui il sistema l'impresa presenti terzo delle piccole medie imprese presente il sistema Italia abisso
Come portarle avanti in fretta
Ma cosa fare anche perché sì
I venti non cardinale di un binario che possa produrre intorno ad esse anche una sufficiente dose di consenso sociale
Su pensioni fisco e lavoro mi sembra che il governo abbia fatto un buon lavoro di preparazione i progetti che sono stati impostati sono da noi largamente condivisibili e oltre che condivisibili direi praticabile
Ma non basta che siano praticabili solo per noi occorre ripeto che intorno ad essi si formi un sufficiente consenso il maggior consenso possibile
E devo dire da questo punto di vista non mi sembra che questo consenso per ora si sia concreta
Per questo l'iniziativa del capo dello Stato dal quale oggi anche noi andremo l'appuntamento è previsto per le diciannove mi sembra legittima
Più che un'iniziativa è un ricevimento di una serie di osservazioni che il sindacato per primo altre organizzazioni imprenditoriali e noi stessi abbiamo sollecitato con l'incontro
Perché tutti nei limiti dei loro poteri compreso il capo dello Stato delle loro competenze possono devono contribuire fin dove sarà possibile a sciogliere i nodi di una situazione che mi sembra ancora confusa
E quello che noi abbiamo chiesto al Governo e che oggi chiederemo al Capo dello Stato di trovare il modo di uscire da un'impasse che non risolve il problema rallenta ulteriormente la crescita formale a tutti
E credo che sia questo il come dire il binomio da mettere
In relazione la necessità di riforme rispetto a un quadro economico si sviluppa poco ed ha necessità di riforma è chiaro che non è il consenso un loro come dire denominatore di alto profitto perché
Da un certo punto di vista non se ne può proprio più
Di questo logorante continuo incessante gioco di interdizione sulle riforme che tutti stanno conducendo per via mediatica come se si muovessero sulla pista di un autoscontro di un luna park
Se davvero si vuole una ripresa del dialogo come ora chiede anche con l'autorevolezza del capo dello Stato si esca dunque
Da questa pista da autoscontro e si ricomincia a discutere spegnendo una buona volta e credo che ce ne sia davvero bisogno tutti i microfoni
E io credo che anche la ultimi d'apertura fatta qualche giorno fa dal Ministro Maroni vada in questa direzione e parta soprattutto da questi indispensabili per lo sport presupposti
Consentitemi qualche altra considerazione
Chi ha puntato e qualcuno certamente lo ha fatto sulla possibilità di dividere i sindacati per accelerare processo di riforma mi sembra che oggi stia perdendo questa partita questa scommessa
Sarebbero bastardi Forge cinque centimetri di naso in più per prevedere quello che poi durante la corsa sarebbe necessariamente accaduto e credo che probabilmente noi ci siamo affidati a un errore
è stato quello della scorsa estate quando sul contratto chi lavora per un po'determinato il governo riuscì a ottenere il consenso di CISL e UIL e a lasciar fuori la CGIL allora la rottura lo strappo sembravano cosa fatta e soprattutto sembrava che ci fosse il preludio gli altri accordi nella stessa direzione anche su altri terreni più ingombranti ricorderete le nostre perplessità
Al punto di non mettere la firma in calce a quel documento e se lo abbiamo fatto l'abbiamo fatto per due motivi primo perché noi ritenevamo un errore escludere da quell'accordo un sindacato e avendo una larga base di consenso
Avrebbe potuto creare serie difficoltà sul territorio e la sua attuazione operativa
Se c'è un settore che ha bisogno di un agile
E innovativo coloro strumento qual è appunto il contratto a tempo determinato credo che questo settore sia soprattutto il settore del terziario
Secondo perché era più che logico che su temi ecco il più vasta portata come quelli delle riforma del welfare di quella lavoro in presenza tra l'altro di una congiuntura lo abbiamo appena ricordato che stava significa mente erodendo il potere di acquisto di operai di impiegati il ricompattamento
Dei sindacati fosse direi prevedibile fosse cosa abbastanza naturale ma veniamo alloggi
Io credo che sia giusto sacrosanto mandare avanti quelle riforme che per troppo tempo e sempre a causa di veti incrociati sono rimaste nel freezer
Ma io credo che dobbiamo registrare due errori che in questa fase sono state commessi
Il primo è stato quello di sottovalutare la valenza e la latitudine di reazioni che una sia pur timida lo ha ricordato meni modifica dell'articolo diciotto avrebbero provocato in campo sindacale
Un capo sindacale che ha bisogno di sventolare una bandiera di scontro anche per lui consolidate e ricompattare il consenso di una base che si stava sempre più demotivati
Seconda considerazione perché se poteva anche essere giusto buttare a mare il modello arrugginito poco produttivo della concertazione
Quello che per anni ha permesso e i governi della sinistra sono responsabile che prevalesse il gioco dei veti incrociati lo si doveva pur sostituire con un modello di confronto che fosse meglio strutturato
Meno volatile più programmato più reattivo anche per tempi dell'economia lo ha detto che mi ha preceduto diverse altre che sono sempre più palestre quindi in maniera da lasciare il minor spazio possibile a quella fuga di responsabilità che è sempre stato un letto dei nostri sindacati o almeno di una parte di essi allora io credo che e mi avvio a concludere
Se oggi noi vogliamo
Davvero dare un valore aggiunto questa riflessione che con molta
Saggezza AN propone al sistema imprenditoriale la riflessione che dobbiamo fare è la seguente ci muoviamo
In un mare che non è un mare tranquillo è un mare con onde che corrono il rischio di lettura di aumentare con previsioni che sono quelle tua abbiamo appena ricordato ci muovevamo altresì in un mare lo dicevo prima con delle imbarcazioni che assolutamente debbano essere modificate
Il rischio quale può essere il rischio può essere che quello quella parte di sistema rappresentato da ovvio Nikopol i soliti noti dall'altro possa fare incetta in settori turismo commercio e artigianato
Dell'attuale composizione del del
Composizione numerica e qualitativa del sistema Italia delle PM allora da questo punto di vista scaturiscono alcune necessarie conseguenze la prima è appunto quella di dare seguito alle riforme e tra le riforme non dimentichiamo anche soprattutto quella fiscale e credo il miglior modo per ridare slancio linfa e vitalità al sistema delle piccole e medie ma anche quelle a cominciare
Quelle che sono oggi all'attenzione del del e l'opinione pubblica come che si chiamano welfare e che si chiama il mercato del lavoro
Quindi un incoraggiamento al suo segretario nonché vicepresidente del Consiglio e andare avanti su questo perché risolvere questi problemi significa anche assicurare
Non dico la sopravvivenza perché mi sembra che più di sopravvivenza dovremmo paralisi sviluppo del sistema delle piccole medie imprese italiane
Che come come ricordava anche l'ex presidente Clinton sono un caso mondiale in positivo una best practice brutta espressione inglese che andrebbe non solo replicata altrove ma soprattutto potenziata nel paese dove essa si è prodotta
Ringraziamo l'amico Presidente Nazionale Confcommercio Sergio Billé
Proviamo a parola al presidente nazionale la Confesercenti Marco Venturi
Già
Del
Tornano
Ma io ritengo che all'iniziativa di AN ha il merito di porre la questione della crisi economica dal punto di vista delle piccole e medie imprese
Leggendo nel turismo nell'artigianato nel commercio le chiavi delle risposte per il rilancio di questi settori
Sottolineandone la capacità di produrre occupazione
E con l'impegno mi pare abbastanza esplicito di sostenere le politiche di incentivi per questi per questi settori
Le piccole e medie imprese hanno bisogno di interventi importanti troppo spesso si fa l'errore di pensare che le piccole e medie imprese per le piccole e medie imprese siano sufficienti interventi settoriali
Mentre le grandi strategie economiche sono questioni che riguardano le grandi impresse
E credo che si fa bene a sottolineare per esempio la necessità di investimenti infrastrutturali soprattutto per il Mezzogiorno del Paese tenendo conto che siamo sotto la media europea abbondantemente
Occupiamo il decimo posto a livello infrastrutturale
Siamo molto indietro Peraro porti per le ferrovie
Per le ferrovie per esempio nel mezzo dell'Italia al sessanta per cento dell'Europa
Nel Mezzogiorno siamo al trenta per cento di doppi binari e lime Elettra i elettrificate quindi appena al trenta per cento
C'è un problema dell'acqua molto forte che ha un peso per esempio non solo sulla cittadinanza ma anche sul turismo
L'assenza di acqua crea dei problemi salvo che può intervenire con sistemi meccanici per cercare di risolvere questo in problema ma credo che sia importante le tanto importante per le piccole e medie imprese riso risolvere quelli che sono i gol i problemi di fondo del paese in particolare io voglio evidenziare quattro grandi questioni che sono sul tappeto
Il lavoro la previdenza il fisco e la coesione sociale
Su quest'ultimo punto re
Voglio ricordare semplicemente ricordare quello che sta succedendo per esempio su alcune questioni e mi riferisco euro e prezzi dei prodotti ortofrutticoli tra commercianti e consumatori cioè se aperto
Quindi una conflittualità che molto spesso non ha ragione di essere però mi pare che questo proprio per sottolineare una necessità di coesione sociale che tende invece a trovare difficoltà anche nel nel né i rapporti tra parti sociali
Parto dalla coesione proprio perché mi pare una questione di fondo aperta del governo ha scelto il dialogo sociale ha rotto il rito della concertazione rivendicando il diritto di decidere dopo aver consultato le parti sociali e io ritengo che questa sia una scelta politicamente corretta e il Governo affatto ovviamente questo ha portato a delle conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti uno scontro astro
Con i sindacati
Con la divisione distinguo anche tra le parti datoriali perché non è solo uno scontro con tra sindacati e Governo
O tra sindacati e parti datoriali ma c'è una profonda divisione distinzione anche all'interno
Delle associazioni che rappresentano le imprese è evidente che qui ci sono questa dinamica comporta una serie di rischi anche forti per il governo per esempio dalla disgregazione sociale
Da rivendicazioni di nicchia ad alta ingovernabilità con cui conflittualità diffusa
E quindi altrettanto evidenti sono anche rischi però per quello che riguarda l'opposizione
Che non governa avrebbe quindi un'opposizione frantumata in mille rivoli sociali e quindi questa avrebbe conseguenze quindi un conseguenza complessiva che io la leggo da questa situazione allora qual è la priorità rispetto a questo quadro il ministro Maroni ha fatto bene a riaprire il confronto il problema aperto e dobbiamo capire dove dobbiamo andare
Io non sono però d'accordo su chi pensa di tornare indietro completamente indietro rispetto alle scelte che sono state fatte
Io credo che e tornare al punto di partenza sarebbe un passo indietro per il Paese è negativo
Sicuramente dobbiamo riaprire il dialogo riaprire una discussione proprio perché c'è questa polverizzazione di posizioni
Ma io credo che alcune cose vadano mantenute dobbiamo puntare ad alcune cose per esempio io sottolineo
La necessità la priorità in riferimento all'articolo diciotto di far crescere le piccole e medie imprese
La possibilità per le piccole e medie imprese di andare oltre i quindici dipendenti quindi stabilire un meccanismo io ritengo che questo sia il meccanismo la parte più importante di quel provvedimento che dovrebbe in qualche modo essere salvata anche utilizzando l'arbitrato quindi potremmo aprire una discussione anche su questo proprio nella riapparve riapertura del dialogo
Un arbitrato che prevede comunque l'alternativa
Tra l'intervento economico o la riassunzione
Affiancando questo provvedimento ovviamente con un rafforzamento importante degli ammortizzatori sociali e anche della formazione
E su questi temi credo che le associazioni delle piccole e medie imprese farebbero bene a non dividersi quindi cercare convergenze forti mentre appunto come dicevo prima ci sono
Alcuni segnali di divergenze anche tra le associazioni anche sulla le pensioni è possibile una sintesi positiva
Io credo che il punto più significativo contestato dal signor il sindacato sia quello dell'abbattimento contributivo per gli affetti che questo avrebbe sull'INPS sulle future perdite sui conti dell'INPS sulle future pensioni
Il Menini Ministro Maroni ha già manifestato la disponibilità di copertura comunque nella con la fiscalità generale
Io credo che
Gli effetti sulle pensioni
Bisogna tenere conto che si potrebbero risolvere agendo non tanto sui contributi previdenziali quanto pre esempio sugli oneri impropri
Noi anche in passato abbiamo fatto un'azione che ha previsto tagli contributivi nonno sulla sui contributi previdenziali
Ma sulle voci come maternità Tfr altre voci che ci sono ancora per esempio nel commercio siamo sopra i quattro punti e mezzo di oneri impropri quindi potremmo trovare lì
Quindi senza intaccare la parte previdenziale con la fiscalizzazione da parte dello Stato di questa parte di contributi
Io credo che appunto possiamo tagliare il costo del lavoro appunto senza incidere sui sui sulla previdenza sulle future pensioni
Bisogna però chiarire alcuni punti sicuramente quindi in questa trattativa che si riapre bisognerà chiarire alcuni punti
Per marcare capire quanti contributi verranno tagliati e a chi perché anche qui c'è una discussione aperta
Se sono tre cinque punti come viene fuori se un punto un punto e mezzo ecco dobbiamo chiarirlo questo
Credo che sia importante anche definire per esempio la generalizzazione del taglio contributivo ed esprimo unno
Un non mio parere una mia preferenza cioè io preferirei che ci fosse un intervento generalizzato e non un intervento solo sui nuovi occupare
Questo e questo credo che potrebbe essere un meccanismo che aiuta in qualche modo anche le piccole e medie e medie imprese così come è necessario chiarire l'uso del TFR e la destinazione del TFR ai fondi aperti ai fondi chiusi sono punti fondamentali che fanno parte della discussione che valgono per noi ma valgono anche per i sindacati dei lavoratori dipendenti
E qui affrontare questi punti potrebbe voler dire aiutare quindi il superamento delle difficoltà che sono entrate in casa
L'altro punto importante e mi avvio alla conclusione è quello della riforma fiscale
Io credo che su questo noi ci giochiamo una partita importante andiamo dicendo da tempo
Che bisogna evitare di approdi sfogliare il carciofo affrontando prima un problema poi un altro problema io credo che potremmo cercare e trovare un equilibrio e proprio affrontando questi problemi con una prospettiva unica
Quindi bisogna accelerare i tempi sulla riforma
C'era un'aspettativa molto forte di partenza dal due mila e due della riforma fiscale
Ma adesso bisogna non allungare appunto troppo i tempi i due anni previsti dal dalla delega devono essere accorciati il più possibile per arrivare a una conclusione
Una conclusione rapida quindi della della riforma
Su queste è necessario un confronto con le parti sociali un confronto importante con le parti sociali per valutare i contenuti poi della riforma che non sono indifferenti e faccio un esempio notturno abbiamo presentato poi una proposta che un po'diverso diciamo leggermente diversa da quella presente ipotizzata dal governo che è contenuta già indicata nella delega
Ma per esempio sull'IRAP io farei una distinzione da tante posizioni che sono state espresse per me va bene l'esclusione della base imponibile
Ho dubbi sull'abolizione per esempio dell'IRAP che vorrebbe dire un favore esclusivamente prima alle grandi imprese Mazzocchi prima
Si chiedeva l'interrogativo la grande distribuzione la grande impresa ecco questo è una di quelle di quegli esempi perché bisogna tenere conto che già con la finanziaria del due mila e uno ottocentoventi mila imprese piccole imprese sono state escluse dal pagamento dell'Iraq perché tagliando la base imponibile sono state totalmente escluse qualunque altro intervento sulle irato si escludeva dal beneficio di questo intervento queste impresse le piccole imprese quindi un intervento sì sulla sul costo del lavoro
No è un dubbio quindi sulla abolizione completa
Della dell'IRAP
Credo che l'altro punto importante ho concluso è quello del mantenimento dell'equilibrio centro-periferia questo è un altro nodo se dobbiamo stare attenti Ezio deve essere chiaro che se si riduce la il prelievo fiscale a livello centrale
Poi non non si può pensare che questo riduzione venga consente compensata abbondantemente a livello periferico perché io questo rischio c'è lo vedo
Vedo il pericolo che per la gente e che per le piccole imprese per i commercianti per gli artigiani per le imprese turistiche non cambi nulla fuori perché quella parte che viene ridotta al centro viene prelevata a livello territoriale
Quindi su questa partita conferenze stato regioni ci deve essere un modo chiaro per definire quale il prelievo fiscale da parte di ogni livello istituzionale quindi è stato regioni comuni
Ringraziamo l'amico Presidente nazionale Confesercenti per il suo intervento però vorrei chiedere scusa sia all'amico Presidente nazionale Confartigianato sia l'amico basso della casa e sia il vicepresidente del Consiglio
Se deroghiamo per un attimo ai lavori di questa mattina quei sapere quello che sta succedendo va citato poco fa l'amico Venturi
A livello di politiche agricole io fra altre cose ringrazio in particolar modo il ministro Alemanno e non è che lo dico per piaggeria
Noi da quando questo governo sta andando avanti voi ci avete fatto caso finalmente il prodotto nazionale
Viene stimato a livello europeo finalmente ci sono delle persone come ministro Alemanno che combattono affinché il prodotto doc italiano sia messo nella giusto né al giusto dire rilievo proprio per rendere sempre più competitive
Le nostre aziende io però al ministro Alemanno al quale subito dopo però in quanto deve partire immediatamente per Bruxelles vorrei ricordare che l'impresa è artigiane che Simone al settore agricolo diventare solo circa settanta mila rappresentante il sessantacinque per cento del totale delle aziende del settore perché dico questo Alemanno
Perché vedi ministro io ritengo che tu in questo momento debba sentire tutte le confederazioni agricoltura ma non dimenticarti di confederazione come quelle dell'artigianato e del commercio che tanta incidenza hanno sul mondo anche agricolo le polemiche proprio di questi giorni che citava
L'amico Venturi hanno visto presente il ministro dell'Agricoltura che ci tengo a dirlo non a colpi periziato nessuno
Certo noi diciamo con molta chiarezza non vorremmo che alla fine la patata bollente andasse proprio in in mano a coloro che hanno sempre difeso il commercio con l'organo che sono stati dedica al mirato il mercato e mi riferisco agli ambulanti
Dei mercati queste persone questi operatori non hanno sicuramente alcun interesse
Ad aumentare i prezzi e allora ben fa bene ha fatto il nostro ministro delle politiche agricole a vedere
Quali sono le cause che stanno producendo
Questo aumento dei prezzi all'ora caro ministro ringraziando di per questo tuo intervento ti do la parola nuovamente invitando favorisce
Sono io la ringrazio l'amico Manzocchi veccia dato ciò stretch offre questa occasione di confronto tra tutti i ministri che hanno a che fare con le attività produttive
E quindi sostanzialmente a non perdere mai il riferimento il quadro complessivo del sistema Italia della sua competitività che è un riferimento che deve essere un punto di congiunzione fra tutte le politiche settoriali che noi andiamo a fare
Per quanto riguarda l'agricoltura io penso che ci sia un vero e proprio universo che deve essere in qualche modo esploratore in qualche modo commesso alle politiche di sviluppo complessivo
Perché sicuramente lei prospettive l'agricoltura italiana come tutta l'agricoltura europea sono prospettive che sempre più si muovono nel segno di quella che viene chiamata la multifunzionalità
Cioè si comprende che l'agricoltura non vale soltanto per quello che produce in termini di prodotti agricoli
Ma vale perché garantisce la difesa del territorio
La presenza degli uomini la campagna e sappiamo che non c'è difesa del territorio dell'ambiente senza il coinvolgimento le popolazioni residenti questo
Soltanto per marcare la distanza un certo tipo di ambientalismo astratto di sinistra
E poi perché l'agricoltura diventa sempre più proprio con questa connessione con l'ambiente un legame di carattere culturale che a forte valenza sul terreno del turismo oggi l'imprenditore agricolo sempre più si differenzia
E cerca di connettersi a varie realtà prova per mantenere il proprio reddito sul territorio
E poi era trarre questo reddito da funzioni diverse da realtà diverse che ripeto in Italia sono ancora poco esplorate perché nonostante noi possiamo rivendicare una sorta di leadership mondiale
Sul versante l'agroalimentare sul versante dell'immagine fra che lega agricoltura turismo identità
Nonostante questo questa leadership purtroppo il riscontro economico che riusciamo a mantenere in termini economia globale è un riscontro ancora molto ridotto rispetto a questa forza
E questo deriva dal fatto che per lunghi anni l'agricoltura e tutto quello che è legato all'agricoltura è stato con considerato dai governi la Prima Repubblica
Dalla anche dai governi di centrosinistra come una sorta di patrimonio arcaico come qualcosa che è dato per scontato e che quindi viene trascurato lasciato a se stesso viene visto che una politica estremamente settoriale o marginale
E quindi non si è voluto investire
E credere nella realtà dell'agricoltura e di tutto quello che ruota attorno a multiplazione dall'agricoltura come grande punto di riferimento per lo sviluppo come grande sviluppo come grande volano di sviluppo per il nostro Paese
Eppure noi sappiamo che in giro per il mondo il made in Italy e innanzitutto e soprattutto l'agroalimentare sappiamo anche che proprio il dato identitario uno dei motivi per cui i turisti vengono in Italia la tutti i popoli della terra guardano all'Italia proprio legato a questa connessione profonda fra antiche tradizioni culinarie
Fra la realtà enogastronomica e quello che la realtà del turismo con la realtà del territorio dell'agricoltura ecco tutto questo insieme di fattori ci fanno comprendere che noi possiamo scommettere su questo settore nonno per difendere qualcosa che appartiene al passato non per ragionare in senso difensivo ma per puntare
Sono necessarie delle politiche globali
Dobbiamo essere consapevoli della fatto che non ci può essere questa funzione se insieme all'agricoltura non si fa una generale Polia per l'ambiente e questa buriana ambiente non garantisce la qualità del prodotto
Il termine la qualità del prodotto passi che ogni Polia per l'ambiente del Papa nel nostra campagna non è più soltanto Napoli assistenziale
Ma è una politica che riesce a dare un risvolto dal punto di vista delle attività produttive da una propria forza al prodotto interno lordo riesce sostanzialmente a muovere altri settori
L'agricoltura
Vista in termini ristretti e soltanto il sette per cento all'otto interno lordo l'agroalimentare il venticinque per cento raccolto intorno interno lordo
Ed è l'agroalimentare non allargato che non comprende le macchine che fanno trasformazione però comprende le varie realtà che sono connesse a questo a questa filiera agroalimentare che abbiamo di fronte
Bene allora questa consapevolezza ci deve portare non soltanto a investire sul per sulle gambe in Wien ambiente e territorio agricoltura
Ma anche a comprendere che ogni territorio pioniere alta delle nostre regioni ha una propria specificità deve restare colta la sua complessità difendere un distretto agroalimentare significati amare la gente a conoscere questo distretto come per esempio succede per le strade del vino
Andare a vedere quelle che sono le implicazioni fra città e campagna per quelle che sono le realtà ambientali per quel che sono la distribuzione del della popolazione andare insomma fare una vera e propria strategia di sviluppo locale
Faccio un esempio per tutti la programmazione negoziata che in altri campi ha lasciato a desiderare sicuramente nella terreno agroalimentare nel campo agroalimentare
Può diventare un grande volano parole a creare questi distretti alimentari questi distretti agroindustriali
Ma c'è anche qualcos'altro dobbiamo sottolineare l'agricoltura e punta di sviluppo volano di sviluppo per il nostro Paese in generale
Ma lo è in particolare per il Mezzogiorno per le realtà per le regioni del Sud
Dove dopo anni in cui si sono sprecate risorse immense con contratti di programma che servivano appare le classiche cattedrali nel deserto finalmente sa nascendo spontaneamente
Un tessuto di piccole e medie imprese che finalmente riescono a trasformare il prodotto nella realtà locale dove questo viene coltivato viene viene viene vissuto dall'agricoltura
Stiamo cioè lentamente superando la logica per cui arance di Sicilia vengono trasformati magari quando va bene nel Norditalia oppure nel nord Europa stiamo superando lentamente la logica per cui il solo diventa soltanto un punto in cui trarre le produzioni agricole del Po e trasportarle altrove magari perdendone riferimenti identità
Questo ha connessione questa logica di filiera è una logica e noi dobbiamo difendere in tutti i vari aspetti
Ramazzotti mi chiamava mi richiamava l'attenzione al dialogo col mondo l'artigianato è un dialogo che lo confesso rimasto indietro attività
Nel nostro ministero perché prima ancora di affrontare il discorso artigianato abbiamo dovuto lentamente e ricominciare a parlare con i trasformatori e connettere il discorso fra produttori e trasformatori pagata suonatori la questione la distribuzione poi alla fine il mio intervento verrò anche l'emergenza di questi giorni
Bene questa realtà deve essere completata coinvolgendo la e l'artigianato in quel tavolo agroalimentare che il punto di riferimento pre nostre politiche
Tavolo agroalimentare un tavolo di concertazione
Ed è per fortuna un tavolo che funziona non è un tavolo di veti incrociati non è un tavolo dove c'è una ricerca esasperata da anni mia unanimismo ma è un tavolo dove le bare data la Fia si stanno incontrando per ragionare insieme per costruire questa grande progetto di sviluppo
Vedete sono necessarie delle leggi difficili come la legge sulla tracciabilità chiedere permetterà al consumatore di avere la carta d'identità di ogni alimento non solo delle bistecche ma di ogni realtà
Ci sono leggi difficili che ci porteranno all'etichettatura il prodotto agroalimentare
C'è la necessità di rafforzare gli accordi interprofessionali e necessario che attorno a questo tavolo agroalimentare ci siano tutti gli attori la filiera nessuno nessuno escluso perché noi possiamo in questa unità trovare una grande spinta che darà risposta ogni categoria la concertazione assenso se strumento per lo sviluppo non strumento per impedire lo sviluppo debellare alta dell'agroalimentare questa è una realtà a portata di mano
E mi permetto di dire che questo dal punto di vista sociale sociologico è spiegato dal fatto che la il vero tessuto la vera data di questo tavolo agroalimentare Pato qualora quella che sono le piccole e medie imprese
Nell'anime l'agricoltura in particolare non c'è la frattura di classe non ci stanno le grandi realtà e soltanto i braccianti ma c'è un passo tessuto di piccole e medie imprese che fanno da da tessuto connettore dalla realtà produttiva in agricoltura e poi successivamente la realtà la trasformazione non si capirebbe rafforza
Della dei nostri prodotti DOP IGP se non si comprende se la funzione trainante che hanno le piccole e medie imprese anche l'artigianato in questo settore
Perché il prodotto dopo il prodotto tipico è un prodotto che si fa con le proprie mani che si fa direttamente quel rapporto tipico
Che che raggiunge la sfera artistica tetti della produzione artigianale o delle piccole e medie imprese o delle imprese familiari
Poi certo ci sono anche le grandi realtà ci sono anche i grandi colossi ma questi colossi si qualificano alla immagine sono credibili
Come colossi come come realtà industriali italiane perché dietro c'è questo tessuto perché questo tessuto fa immagine dietro questa immagine
Procede la realtà dell'Italia
Allora insomma io credo che se noi riusciamo a connettere bene con accordi interprofessionali forti questa con tutti gli attori di questo settore di questa filiera se riusciamo a mettere ordine Italia uscire
Dall'eterna stagione delle emergenze mucca pazza
Brutto onde altre realtà che hanno inquinato tutti gli anni Novanta l'agricoltura italiana
Bene allora noi potremmo fare un grande servizio al nostro Paese perché con questa operazione daremo contemporaneamente sviluppo economico sviluppo sociale e soprattutto identità la grande forza agroalimentare italiano è una forza di carattere identitario è una scelta di qualità e qualcosa che nessuno ci può rubare o ci può espropriare di questo dobbiamo essere orgogliosi e soprattutto da destra
Dobbiamo riuscire a dare un'immagine una strategia che lei questi fattori
Gli ho usato spesso l'immagine della rivoluzione conservatrice
Per spiegare questa necessità perché ho detto e noi abbiamo bisogno di una grande rivoluzione per modernizzare
Questo settore questo comparto ma questa rivoluzione si deve fondare sulla conservazione dei valori tipicità di qualità che solo il tipico risultato la tradizione dell'Italia in questo settore
Bene questo come quadro generale voglio però toccare anche i temi dell'emergenza di questi giorni perché sono temi caldi domani insieme al ministro Marzano abbiamo convocato al presso il ministero e poi di Agricole il tavolo che raccoglie tutta la filiera dell'ortofrutta e in questa convocazione noi diamo un segnale preciso che segnali la responsabilizzazione del chiarimento
Vedete uno dei grandi problemi che affligge l'agroalimentare italiano in particolare la catena del fresco cioè dell'ortofrutta è una frammentazione che fa sì che per ogni passaggio che per ogni realtà bisogna passare per tanti intermediari che creano confusione che aumentano i costi che creano sostanzialmente una enorme distanza fa il produttore agricolo il consumatore
In Sicilia solo dagli arancini sono mi pare quarantacinque organizzazioni professionali ognuna che opera per conto proprio senza collegarsi
Una con l'altra senza fare sostanzialmente squadra in questo come in altri settori c'è anche la spiegazione la debolezza del nostro tessuto produttivo rispetto a quelli che sono gli attacchi dell'importazione di altri paesi del
Mediterranea
Allora chiamare questo tavolo domani significa sostanzialmente chiedere ai grandi soggetti alle associazioni di responsabilizzarsi di fare autocontrolli fare autodisciplina
Perché vedete ci sono dei dati che non si spiegano soltanto la siccità consisteva la si cita il fatto che sono aumentate anche lei prodotti che erano stoccati da mesi dentro i magazzini e quindi non non potevano in nessun modo risentire leggera della siccità di questi sconvolgimenti atmosferici abbia avuto in questi giorni
Sono stati trascinati nell'aumento del prezzo soprattutto la fase intermedia la fase della distribuzione io non voglio fare un attacco generalizzato ai grossisti però sicuramente i nostri osservatori dei prezzi hanno registrato che fra produttore e consumatore è commerciante al dettaglio c'è una sorta di dopo perché al centro c'è l'aumento più netto anzi i piccoli commercianti commerciante al dettaglio hanno sopportato sulle loro spalle hanno cercato di calmierare i prezzi cercando di comprimere quelle che sono le proprio margine di acquisto proprio per contenere quella è stata la spinta dei grossisti e ti pare in qualche modo da scudo a quelli che sono i consumatori
Quelli in questa realtà sicuramente ci sono tre soggetti deboli
Il primo sono i produttori agricoli il secondo sono i consumatori il terzo sono i commercianti al dettaglio
Allora è necessario che ci sia un atto di responsabilità soprattutto per da parte di chi gestisce i grandi flussi di di di materia commerciale i grandi flussi di prodotti che attraversano questa filiera
C'è un altro dato che voglio sottolineare la forbice degli aumenti è stata si è ha offerto in termini molto forti tra quelle che il commercio al dettaglio e quello che sono i supermercati i supermercati hanno contenuto molto di più i prezzi in maniera molto più marcato di quello che è abituale rispetto al commercio al dettaglio
Questo perché i supermercati le grandi catene di supermercati ormai vanno direttamente alla fonte apprendere quelle che sono le materie prime dell'agricoltura quindi saltano tutti gli intermediari questa capacità da parte supermercati che per certi versi non ci piace che non ci piace non ci è mai piaciuto che il piccolo commercio soffra Lalla troppo la concorrenza la grande distribuzione però la dice lunga sul problema
Cioè che dentro l'intermediazione in questa realtà caotica c'è stato chi ne ha abusato viale creato una sorta di Psicologia del Riedel rialzo e da questa realtà sostanzialmente ha portato i risultati non abbiamo di fronte
E che in qualche modo tutti consumatori oggi devono pagare
Vedete noi siamo e vogliamo rimanere un'economia di mercato non appartiene certamente a questa epoca la calmierazione del prezzo la designazione del prezzo ma credo che un governo debba avere la responsabilità di intervenire quando qualcosa non funziona
Chiamando la responsabilità attivando i controlli attivando quelle che sono le misure presenti all'interno del nostro corpus giuridico la la realtà della della della possibilità di una truffa la possibilità in qualche modo di tenere i prodotti in magazzino per alzare quelli che sono i prezzi
Bene questa realtà è una realtà che noi dobbiamo in qualche modo andare a verificare responsabilizzando le categorie da un lato e dall'altro lato attivando i controlli in maniera tale che nessuno posso giocare dal punto di vista della speculazione vedere in questo ma in questa fase in quella situazione caotica
Io credo che domani usciremo dal tavolo che faccio che faremo col ministro Marzano con un grande accordo con un grande patto perché l'agricoltura in Italia può vincere ma insieme l'agricoltura possono vincere distributori trasformatori se e saldato il patto fra chi produce e chi consuma fra chi è il produttore che il consumatore di grande patto che a cui siamo chiamato alla modernità il grande patto vedere se sicurezza alimentare e il grande patto che deve essere accessibilità dei dei Prezzi grande patto so insomma che ci deve legare a Totò una grande tradizione dell'agroalimentare italiano
Io credo che questo sia un compito di carattere sociale economico a cui non ci possiamo sottrarre non può avvenire per nessun motivo per lui sono dogmatismo di mercato che è un governo di centrodestra che un governo che espressione popolare democratica delle proprie lettori si sottragga al confronto e alla capacità di intervenire a risolve i problemi ai cittadini oggi le nostre Massagli
Chi si avvicina al mercato ha problemi seri noi dobbiamo dare risposte stiamo cercando di dare delle risposte facendo in modo che ognuno si responsabilizzi risposte moderne
Non appartenenti al passato risposte che hanno il sapore la sussidiarietà della responsabilizzazione la partecipazione questo appartiene nostra tradizione al nostro impegno sociale che è insieme che è sposato e legato profondamente con la modernità al progetto dobbiamo andare avanti
Io credo che se insieme le varie realtà produttive levare alta vedono fare competitività al sistema Italia lavoreranno attorno al governo Berlusconi attorno Alleanza Nazionale per creare questo progetto verso il futuro
Bene io credo che il sistema Italia veramente potrà competere nell'economia globale e trovare spazi risorse e possibilità mai viste nel passato grazie
Ringraziamo il ministro Alemanno per interessante esauriente
Intervento adesso ci avviamo piano piano a conclusioni io chiedo scusa nuovamente sia al al presidente la Confartigianato sia al Presidente Agasa se abbiamo interrotto questa discussione sulla tematica così importante però ecco pregavo anche gli amici chiedo scusa moltissimi che stanno in piedi ecco adesso dopo gli interventi di Petrachi
Di basso auto direttamente andremo agli interventi dei viceministri Urso Martinat poiché il ministro Gaspari e poi l'attesissima conclusione nel nostro vicepresidente del consiglio onorevole Gianfranco Fini la parola al presidente nazionale a casa basso
Io recupero sui tempi promesso
Cerco di essere veramente breve
Innanzitutto mi compiaccio con Mazzocchi perché questo convegno credo che sia la terza la quarta volta oramai a gennaio di ogni anno inaugura un po'i lavori del del nuovo anno perlomeno dal punto di vista pubblico un quest'anno c'è una differenza se sinceramente molto importante Alleanza nazionale al Governo e Gianfranco Fini è vicepresidente del Consiglio e non credo che sia una differenza da poco
Anche vedo anche la partecipazione molto più ampia non so se c'è una correlazione tra le due cose ma comunque
Comunque una cosa sempre non è raro a fare opposizione no Name ma vedo vedo doverosa qualche qualche volto nuovo qualcosa
Qualcosa di diverso nell'aria come diceva il poeta poca molto bene io sono molto contento lo sapete vende il questa è un'occasione vennero mi compiaccio pronto a Londra con Antonio perché effettivamente sei è una dimostrazione di grande partecipazione alle sensibilità al nostro mondo cerco di parlare coi giornalisti la io ho sempre anch'frutto anche questa occasione per enunciare delle convenzioni e quindi anche degli assiomi se volete piuttosto le convenzioni cioè io qui c'era già stato al ministro delle del dell'agricoltura
Ricordiamo Efisio grati vicina Quesnay quello che deve che che auspicavano un ritorno alla natura tutto tutto doveva essere agricoltura io me che sono un artigiano Crati dico però io sono convinto che in questo Paese senza artigianato preconcetti elitarie soprattutto artigianato più ancora che piccola e media impresa
Senza artigianato non avremmo raggiunto il livello di benessere diffuso in gran parte del Paese
E viceversa in in alcune zone dove c'è ancora molta volontà non ci sarebbe sopravvivenza
Poiché fino ad ora c'è stata sempre una sperequazione tra la grande industria che ha ricevuto provvidenze a iosa insomma il delle idee i lavoratori dipendenti che hanno avuto comunque guarentigie Mammano sono andato sono diventate sempre più sofisticate
E l'artigianato e quindi anche il commercio in parte devo dire di essere c'è qui il mio amico Venturi
Invece è stato è stato sicuramente sicuramente sperequato e poi in ultimo che l'artigianato l'unica ancora di salvezza nei momenti di recessione come come avvenuto anche recentemente
Quindi che debbo dire come Ungaretti m'illumino d'immenso questions ho letto la relazione vede non ha poi non ho partecipato all'inizio però ho letto la relazione di Mazzocchi è ripeto alcune rapidissimamente alcuni alcuni punti come son cambiati i tempi alla resistenza che abbiamo fatto corsa parola
In una però comunque
Adesso resistenza nel senso io se se sapete quello che ho subito da Visco io forse mi commi serate perché già era ritenuto ero ritenuto una sorta di reprobo perché dicevo che in Italia la la il fisco superava le la la media europea del quindici per cento dicevano di novembre vitale una specie di Montecarlo va be comunque oramai è acqua passata
Alcuni stracci reazioni Mazzocchi in Europa il cinquanta per cento delle imprese private hanno solo titolari senza dipendenti quindi anche in Europa
Il modello è quello che ho sempre sostenuto io fra l'impresa individuale quindi quell'artigiane nel periodo novantotto novantanove i posti di lavoro creati nella piccola e media impresa più che comunque pensato quelli perduti delle grandi imprese
Non so non credo sic come dicono giornalistica
Sic stantibus il coinvolgimento delle piccole imprese l'attenzione allora esigenze potenzialità è l'unica strada per dare risposta al problema disoccupazione anche questo credo non abbia bisogno di spiegazioni dall'industriale o l'Italia industriale
Il paradosso no la dicotomia ridare industriale un paese di piccole e piccolissime imprese il sistema Italia deve ora comprendere conoscenza che sempre meno si può soltanto esportare perché sempre di meno i mercati che comprano dei accettano di essere i mercati passivi che solo comprano
Vogliono viceversa merci anche da noi oggi tecnologie e capitali e investimenti ma in buona sostanza ogni Paese tende a costruirsi un'economia che abbia elementi di autosufficienza autoreferenzialità che sia forte e che esprima tecnologia
Autoreferenzialità autosufficienze si deve costituire una strategia di sistema innalzare il tasso sistemico
Questo è quello che ha detto giustamente Tonino e mi sembra che non ci non ci siano io so molto contento perché se cose prima
Non è no da AN in altri ambiti ma soprattutto in ambiti governativi non le sentivo dire aggiungo qualcosa io se mi grazie mi permettete nasce una ditta artigiana ditta ogni quarantadue ore nella piccola e media impresa
Abbiamo in Italia circa il cinquanta per cento delle imprese artigiane d'Europa
E un quinto del mondo quindi pensa della densità di questo fenomeno di questo fenomeno italiano l'artigianato cresce sempre anche nei momenti di difficoltà in un anno e mezzo cinquanta mila unità
C'è un cambio epocale siamo arrivati abbia a essere un milione quattrocento mila crescono le donne imprenditrici imprenditrici
Anche questo credo che sia un fatto molto nuovo solo nell'artigianato sono ben centottanta mila e sempre più sono i giovani oltre il cinquanta per cento è sotto i cinquant'anni oltre il venti o il venti circa il venti per cento è sotto i trenta
Tre milioni sono gli occupati nell'artigianato undici per cento del prodotto interno lordo circa cinque milioni di famiglie quindi quindi circa quindici milioni di italiani nel nome si emana stima in eccesso vivono di artigianato
Ho dopo lunga così
Qui dopo l'undici settembre il villaggio non è più globale gli spostamenti sono insicuri l'abbiamo detto oggi se parlo tanto di turismo lì son problemi seri mi dolgo nato di Capello
La new economy si rifugia nella net economy come dicono quelli bravi cioè quella di Rete tutti quelli che facevano new economy e sono andati nelle aziende a fare nel economi gioca a tennis netta la Rete lo sa bene
Si riafferma e si affermerà sempre di più il modello artigiano pensione quando è troppo piccolo ci vogliono gli occhiali scusa con l'euro è più difficile l'esportazione
Allora io dico meno male che è cambiato questo governo ripeto ribadisco senno questi fatti erano sempre in dissolvenza o di sconosciuti
Per esempio va bene l'iniziativa del viceministro Urso di cui ho ricevuto contezza in questi giorni sulla interno al internazionalizzazione delle imprese
Un sostegno che imprese italiane con per esempio la nomina diretta degli addetti commerciali presso le ambasciate
Bah sono pienamente d'accordo con Petrachi quando ho letto sul Sole ventiquattro Ore che per la Farnesina e parte né per la piccola e media impresa è
E in particolare per quelle duecento mila circa impresa che esportano
Devono
Essere più più più determinati insomma deve
Deve ardevano arrivare a pubblicizzare bene il nostro il nostro impegno nostro prodotto all'estero
Voglio anche dire un sempre Flash un plauso ad Amato
Che non conosco non non ho motivi incerto di
In questo momento nel dissidio lineare né niente ma che sta facendo mi sembra qualcosa mettendosi anche in alcuni casi a rischio perché ha capito probabilmente questo cambio epocale che l'Italia soprattutto oramai piccola impresa se non se non artigianato
Quindi l'artigianato avuto ragione anche nei fatti ricordo affini a Napoli quando disse che l'unica soluzione in particolare per il Sud era l'instillazione della cultura imprenditoriale unico Napoli ultimo dico Napoli Napoli l'altro
E da cui nacque voi una strategia credo anche no non non solo non solo a parole e quindi il sillogismo si completa perché la cultura imprenditoriale all'inizio ovviamente può essere solo artigianale
O commercio ma insomma il titolo piccolo commercio ma artigianato in particolare se parliamo di imprenditoria in senso più strettamente lessicale etimologico
E poi siccome il il mio il vostro pensiero va sempre alle fasce deboli alla gente
Alla gente semplice non vedo perché non vedo come un giovane che comincia se non è figlio di papà possa fare l'imprenditore medio o piccolo eccetera eccetera quindi artigianato altra dimostrazione
Abbiamo un potenziale che precedenti governi hanno colpe Paul colpevolizzato i premi vita talmente penalizzato noi possiamo arrivare in breve tempo se con questo riscatto possiamo arrivare in poco tempo
A diventare due milioni due milioni di artigiani
Ma non non sono frasi buttate là pensate all'emersione del sommerso pensate a a a una valorizzazione concreta e questo che tipo di positiva risultato può dare nel confronto con l'Europa
E che è una potenzialità sono nostra qui dentro ma so che ha messo i dati di raffronto con le altre giusto in Francia
E in Germania c'è qualcosa ma attenzione landa Bourque come lo chiamano loro non è l'arte i Sex Lissone ad un altro tipo di artigianato quindi l'artigianato come ce l'abbiamo noi non ce la non ce l'ha nessuno la ricetta e concludo
C'è la bella sappiamo tutti e sono stato bene veramente
La la sappiamo tutti è in poco tempo ripeto si potrà raggiungere un livello di artigianato incredibile
Meno fisco e qui mi sembra che il programma ci sia meno burocrazia perché sto Leviatano di Hobbes continua ancora pertanti misure non sarà facile scardinato lo perché è anche una questione di mentalità forse ci vuole una generazione forse qualcuno
Deve andare a casa se non se non capisce che bisogna togliere questa questo Leviatano sulla gente che non ne può più
E il sommerso l'emersione del sommerso perché questo recupera molto molto molto credito agevolato qualcuno già lo ha detto ma veramente anche alle idee non solo ai capitali USA vere banche danno i soldi solo a chi c'era
Già delle o proprietà o capitali l'artigianato invece tante volte ci ha idee infrastrutture perché ne ha parlato prima Venturi siamo a livelli in alcune aree del Paese è veramente arretrati rotta lotta alla criminalità regole sul lavoro io non entro nel che l'attualità perché mi sembra ancora prematuro io sono convinto che che il governo stiamo avendo sì bene voi le resistenze sono politiche non sono nella logica e determinare nel contesto europeo delle regole attenzione che non penalizzino nostra tipicità
Già Europa da poi lo dico tra
Una cosa bellissima ne siamo in euro entusiasti
Però insomma ecco per esempio il preambolo sulla Costituzione europea anche come cattolici non è che ci è piaciuto molto sinceramente comunque questo questo è un altro una cosa che sulla non no no io la statura per parlare di queste cose voi se vorrà lo farà Fini
Però ecco le regole non devono penalizzano sesto e tipicità perché noi siamo Euro entusiasti ma l'Italia e l'Italia e non è una provincia grazie
Ringraziamo l'amico Bassora il suo prezioso coinciso intervento ecco conclude questa tavola rotonda l'amico Petracchi presidente nazionale della Confartigianato
Quando Mazzocchi trovate Alleanza Nazionale voleva fare
Una riflessione sul dopo undici settembre io colto molto volentieri questa idea sua
E quindi purtroppo vi chiederò mie minuti di voglio perché ho anche se tardi ma a io l'opportunità tra l'altro di avere qui tutta una serie di ministri mi dà questo vantaggio che non non è non non sempre posso avere e quindi certamente quel giorno ha avuto anche se non è da enfatizzare però è stato un brutto giorno per il mondo
è assegnato possiamo dire una linea di demarcazione tra tra passato e futuro ripeto non dobbiamo enfatizzando ce lo dobbiamo dovremmo dimenticare il prima possibile però in realtà questa cosa c'è stato
E quelli quei fatti hanno dimostrato che purtroppo il mondo non può vantare nessuna certezza
è stata un risveglio
Violento sicuramente ma chi poteva pensare
Che la prima potenza del globo potesse venir colpita nel cuore del proprio territorio nessuno di noi avrebbe pensato che fosse costata possibile una cosa diversa dice
E quindi sconvolto ha sconvolto questo episodio tutta l'umanità
Ma anche determinato delle conseguenze
Sul piano economico
Qui stamani si è affrontato il problema del turismo
Perché il turismo è stato sicuramente tra i settori che è stato colpito da questa cosa
Manca mammo noi pero mancava l'artigianato anche se Mazzocchi sapeva benissimo che avremmo parlato dopo e quindi qualcosa l'avremmo avremmo dei è stato detto che c'è stata una flessione
Dei viaggi all'estero
Parzialmente compensata
Da il turismo domestico
Però parzialmente
E
Che
Noi italiani siamo andati meno all'estero ma che soprattutto gli stranieri son venuti poco in Italia e quindi questo ha determinato conseguenze anche per l'artigianato
Una recente indagine fatta da Confartigianato
Con l'aiuto del Università la Sapienza la facoltà di Sociologia
La questa indagine è emerso che intanto l'artigianato la terza motivazione di attrazione turistica fatto
Che ha post concertata anche noi ma questo è quanto cioè gli italiani impieghi i stranieri vengono in Italia non solo per i nostri beni culturali non solo per le nostre bellezze paesaggistiche ma vengono in Italia anche per il nostro artigianato l'altra cosa curiosa è che vogliono compreranno gli atti articoli prodotti dagli artigiani
Ma vogliono andare nelle botteghe artigiane a vedere come vengono costruiti come vengono prodotti questi manufatti e quindi non solo diciamo l'artigianato artistico non solo i prodotti tipici delle singole regioni
E tutta una altra serie di diciamo produzioni del dell'artigianato
Che sono chiaramente
In qualche modo appetibili da parte del del turista ma c'è anche da fare un'altra considerazione
Che
L'artigianato è coinvolto nel turismo anche per tutti i servizi annessi
Si pensi alla cura della persona cioè uno si pensi a a a tutte quelle attività connesse con il
Connesse al fatto che il turista sia qui per diciamo che curato in tutte in tutti in tutti i i i modi
Quindi si pensi al trasporto cioè il tutto il problema logistico passa attraverso con l'artigianato
Si pensi a alla multa manutenzione
Di tutte diciamo belle leciti vita ieri passa tutto attraverso la giacca quindi siamo coinvolti pienamente in questo in questo settore
E proprio per non dilungarmi perché su questa fronte ma perché voglio dire alcune altre cose ma estremamente importanti
Devo dire che noi
Siamo favorevoli a che ci sia l'attuazione dei decreti per la famosa legge citata qui stamani
Nel senso detto dal sottosegretario Bono però noi condividiamo tutto quanto ha detto il sottosegretario Bono a riguardo
Chiuso questo argomento ho bisogno di parlare di altre poche cose ma che credo siano di estrema importanza
Il governo appena insediato
è montato su una Ferrari partito a grandissima velocità chi cento giorni
Famosi cento giorni nei famosi cento giorni ci sono stati tutta una serie di cose estremamente importante che noi abbiamo apprezzato e che abbiamo anche pubblicamente detto
Poi però abbiamo avuto l'impressione ci sono c'è stato anche l'undici sette
Che ha voluto dire perché siamo stati riconvocati a Palazzo Chigi c'è stato detto chiaramente quello che avevamo ipotizzato
In finanziaria nel Documento di programmazione economica e finanziaria non è possibile mantenerlo perché sicuramente ci sarà una crescita inferiore abbiamo capito perfettamente
Senonché abbiamo l'impressione che siano stati messi dei freni al governo io ho questa impressione
E
Anche certe iniziative
Di questi giorni
Ho appreso per esempio con stupore cosa ha detto Sergio Billè amico mio ma ha detto l'iniziativa della Presidente della Repubblica e lodevole e io non mi risultava che fosse una una iniziativa del Presidente della Repubblica però me lo dice lui
Perché io otto dopo che ci sono stati sindacati sono andati dal presidente La Repubblica dopo che Damato ciò che oggi va dal presidente del dopo che mi risulta che ville vada pendente la Repubblica è chiaro che io
Rappresenta insieme a me quindi insieme a basso una una importante componente di questa di questo Paese piccole di questa società e ho detto bisogna che ci vado anch'io dal Presidente e invece tant'è che ci siamo ovviamente sentiti e poi abbiamo fatto una richiesta al presidente
Della repubblica però mi stupisce questo fatto che il dica che l'iniziativa del presidente che a me è stato detto
Aspetti pure lei stia calmo e tranquillo e aspre quindi sicuramente sarà ricevuto eccetera ma non tanto perché il presidente La Repubblica abbia la facoltà di poter fare qualcosa sui problemi che sono sul tavolo perché può solo fare un'opera di mediazione tutt'al più ma tutto questo passa attraverso l'esecutivo e poi passa attraverso il Parlamento
Però insomma noi emarginati non ci stiamo a essere questo io lo dico così
Insomma dovete capirmi insomma non non siamo talmente importanti per questo Paese che non non riteniamo giusto se le cose sono così essere marginale e allora qual è la mia sollecitazione io parlo o ministri davanti col vice presidente del consiglio noi anche per i fatti dell'undici settembre rischiamo che si vada incontro a una possibile recessione mondiale speriamo di no
Ma una decelerazione sicuro
In situazioni di questo tipo aumenta
Il livello di competitività tassisti tra sistemi economici e allora noi abbiamo proprio bisogno di fare in modo che il nostro sistema
Economico abbia la possibilità di essere competitivo di avere una competizione superiore agli a un uomo un tasso di competizione superiore agli altri perché come sappiamo tutti noi non abbiamo materie prime non abbiamo risorse energetiche naturali e tutto la nostra forza è rappresentata da quello che noi chiamiamo capitalismo personale forse noi non ci siamo resi conto che cosa ha fatto questo Paese questo Paese ha fatto una cosa che non c'è nessun altro Paese ha coinvolto milioni di persone milioni di soggetti che si sono responsabilizzati che hanno aperto piccole strutture produttive che hanno lavorato in maniera indipendente e che sono un caso unico nel mondo ma credo che abbia avuto una importanza fondamentale perché il nostro paese diventasse la sesta potenza economica mondiale sicuramente è così
Allora ritornando
Presidente Fini
Ai al problema del l'impressione che noi abbiamo che ci siano dei freni
A perché si facciano le riforme noi personalmente vi invitiamo andare avanti andare avanti
Cenno ad alcune cose l'articolo diciotto ma perché nessuno dice
Cos'è l'articolo diciotto cos'è l'articolo e le variazioni che si devono fare vedi l'articolo diciotto sembra una cosa una cosa un tragedia cosa perché nessuno dice che cosa si vuol cambiare perché non ci dice che ci sono dei lavori perché non si può tener conto solo dei lavoratori dipendenti in attività e trascurare quelli che sono magari in attività ma non nel sommerso che perché non farli emergere perché non dare a loro delle delle garanzie che hanno gli altri quella variazione all'articolo diciotto finalizzata qui
Perché non dirlo però all'opinione pubblica perché se no sembra che sia chissà che cosa uno sconvolgimento diciamo delle tutele nei confronti del lavoro dipendente
Poi
Posto faccio un ultima delle ultime riflessioni noi abbiamo tanti di quei lavoratori indipendenti che queste tutele non ce l'hanno poi noi abbiamo dei dipendenti delle piccole imprese che non hanno le tutele di quelle grandi
E quindi voglio dire se anche su questo versante sì cerca di in qualche modo trovare una soluzione che sia giusta credo che sia opportuno ma noi vogliamo che il governo vada avanti
Sul problema dell'album Rock attizza azione
A Nantes sono già state fatte cose importante noi vogliamo che in tema di mercato del lavoro si vada avanti noi vogliamo che mantenga di previdenza si vada avanti noi vogliamo che in materia di fisco si badava
Cioè noi vogliamo in questo modo per le cose che sono possibili fare
Con diciamo
Questo due mila uno diciamo che si possa fare in modo che questo Paese sia ormai un paese più competitivo dei dico per l'ultima volta copione
Le ha dette molto bene basso tutte le nostre cifre
Io dico che senza l'artigianato
Noi avremo il ventisette per cento delle imprese in meno
Noi avremo il dodici per cento del prodotto interno lordo in meno avremmo il diciotto per cento in meno delle esportazioni sono cifre che aggiungo a quelle che ha detto Basso molto bene
E quindi quando si fanno quelle riforme quando si devono recepire diciamo le direttive europee bisogna tener conto di che tipo di sistema produttivo abbiamo noi
Perché in passato così non è accaduto quindi bisogna rendersi conto che le direttive che vengono dall'Europa deve adesso devono essere appropriati al sistema produttivo che abbiamo che estremamente e diffuso
E dobbiamo tener conto quando si trasformano in il in atti legislativi in Parlamento che sono destinate a un sistema produttivo che estremamente polverizzato
Questo è il messaggio forte
O Margiotta mi ha dato l'opportunità di dare a a a rappresentanti del governo l'ho fatto con molto volentieri
Ringraziamo l'amico Petrachi presidente della Confartigianato nazionale io credo che le risposte a questa tavola rotonda le darà sicuramente il vice Presidente del Consiglio onorevole Gianfranco Fini o per poi che siamo un po'in ritardo di circa un'ora non mi soffermerò su alcune conclusioni vuole soltanto prima di dare la parola alla viceministro Urso ministro junior per il commercio volessero fare una riflessione
Negli anni passati caro amico russo con i governi di sinistra di sinistra tu sai meglio di me che la politica per far crescere l'economia livelli internazionale quindi Visco anche un po'alla all'intervento dell'amico
Basso è stata Traversi ministro del Commercio con l'Estero lisce
E altri istituti rivolta a premiare soprattutto la grande industria
Questa scelta a Fini ha finito per aggravare l'isolamento delle piccole e medie imprese a livello internazionale costringendola ad affrontare dire da sole la competizione sui mercati esteri ciò Anna ha naturalmente ha portato a limitato dire la loro possibilità di espansione e ha scoraggiato l'ingresso di altre imprese in questi mercati
Non lo sto nonostante ciò se andiamo a esaminare anche gli ultimi dati lo dimostrano la piccola e media impresa saputo svolge un ruolo cruciale sovvertendo il concetto che vedeva il commercio internazionale basato soltanto sulle grandi unità produttive
La piccola e media impresa proprio con l'abbattimento delle barriere la maggiore circolazione dell'informazione ha dimostrato di saper cogliere con rapidità e opportunità le opportunità offerte dai cambiamenti in corsa oramai direi che se noi andiamo a esaminare gli ultimi dati di identikit dell'azienda italiana e questo gli amici artigiani io stavo dicendo poco fa convocazione dei mercati esteri parla di una piccola impresa con un più di diciannove addetti in questo quadro non possiamo non sottolineare che la competitività dell'impresa euro e lo ripetiamo questa mattina abbiamo detto diverse volte anche nell'intervento introduttivo non è dato soltanto dalla qualità della sua produzione
Ma dà la possibilità di potersi avvalere nella sua proiezione internazionale di strumenti Esterni
Che ne atti che ne ottimizzi nel rapporto con il mercato alla quando parliamo di sistemi Italia la domanda chi ci viene poi direi
Spontanea corre alla misura e qua il sistema da offrire alle piccole e medie imprese di fronte a una capacità che si hanno di produrre icone proiezione che li vede a livello internazionale inferiore ad altri paesi ecco o meglio dire questa strategia
Quale strategia Riley usare per innalzare il tasso sistemico
Che consenta ai nostri imprese di andare sul mercato internazionale di lei con questo situazioni do la parola al viceministro Adolfo Urso
Sì Grazia Antonio le domande che posto che poi sono le domande che si fanno
Gli innumerevoli imprenditori italiani che si sentono disperatamente soli quando vanno all'estero ma per inquadrare questa domanda l'ha fatto un breve bilancio
Degli ultimi anni
Quando son seduti gentilizio l'era della globalizzazione
Quando suo e cadde il sistema comunista
Quando cioè fu ammainata la bandiera rossa Mosca
Il venticinque dicembre del novantuno
Creando innescando un mini schiavismo di trasformazione epocale che ha coinvolto l'intero pianeta
L'Italia nel mille novecentonovantuno deteneva
Il quattro virgola nove per cento del commercio mondiale noi siamo tradizionalmente un Paese esportatore trasformatore esportatore novantuno quattro virgola nove per cento
Dopo dieci anni dell'anno due mila l'ultimo anno dell'era dell'Ulivo
La quota del commercio mondiale del nostro Paese in questa prima fase della globalizzazione quella che ha permesso l'accesso ai mercati nell'est della dell'Oriente
Di buona parte di quei paesi che prima erano governati secondo una logica comunista si era ridotta di un quarto
Dal quattro virgola nove per cento noi siamo scesi altre virgola sette per cento della quota del commercio mondiale abbiamo perso più io ogni altro Paese sviluppato abbiamo perso l'uno virgola due la quota del commercio mondiale un quarto in percentuale della nostra presenza in percentuale ovviamente non in data assoluti perché nel frattempo il commercio mondiale è cresciuto moltissimo
E noi siamo cresciuti all'interno in termini assoluti ma in termini percentuali abbiamo perso sempre più posizioni perché questo
Perché
Non abbiamo un sistema istituzionale che ha supportato la nostra impresa quando va all'estero
E in questo ammesso giustamente il dito sulla piaga il Presidente Berlusconi quando ha detto che le nostre ambasciate
A differenza delle altre ambasciate degli altri paesi occidentali non fanno sistema e non rappresento non sufficientemente non sistemi imprenditore all'estero
Tanto più necessario nel nostro sistema rispetto agli altri step economici perché noi siamo fatti di piccole e Dini con impressa
Che hanno più bisogno delle grandi imprese di essere supportati all'estero
Perché ovviamente sono più deboli nella contrattazione internazionale nel mercato globale e quindi l'Italia avrebbe bisogno più degli altri sistemi imprenditoriali di ambasciate al servizio delle proprie imprese
Il secondo motivo e che siamo fatti di piccole imprese
Di micro impresa che potevano esportare nell'epoca in cui vi era un sistema economico diverso nell'Europa occidentale rispetto all'Europa orientale
Nell'epoca in cui non era necessario investire all'estero per esportare nell'epoca in cui non era le necessarie internazionalizzarsi perché le imprese vivevano nei mercati nazionali e tutt'al più esportava i loro prodotti rivendevano all'ambasciata e l'Unione Sovietica o della Romania e lì si ferma
Ma nell'epoca della globalizzazione innescata dieci anni fa non basta più esportare occorre investire e lo sistema fatto di piccole e micro imprese che ci ha fatto forti e ricchi nell'epoca antecedente permettendoci di cogliere meglio degli altri il miracolo economico del dopoguerra pensione ormai troppo
Stretto e un vestito sto posto letto per poter competere sui mercati mondiali
E quindi questa è la secondo handicap non sistema istituzionale quello dello sistema sociale siamo troppo piccoli abbiamo un sistema di troppo micro impresa il terzo motivo e legato al secondo bianche al primo
Noi non siamo un Paese investitori ma solo un
Lunedì scorso in materia di sosta di Romania
Per incontrare i vertici rumeni ministro del primo ministro misto all'industria e quant'altro ancora per presiede una commissione mista bilaterale per incontrare gli imprenditori italiani a Bucarest e a Timisoara la piccola impresa italiana
Noi siamo il primo partner commerciale dalla Romagna
Soltanto l'anno scorso sono cresciute le nostre esportazioni circa il trentatré per cento e le importazioni del quaranta solo l'anno scorso siamo il primo partner commerciale abbiamo undici mila imprese
In Romania undici mila di cui due mila e cinquecento operative di cui mille trecentoquindici ragioni Timisoara quindi siamo privilegiati eppure nonostante siamo il primo partner commerciale di gran lunga la Romania non Hassan abbiamo ed gran numero di imprese italiane lì noi siamo il sesto Paesi investitori in Romania il sesto
Il che vuol dire che noi non investiamo all'estero
Non investiamo e non otteniamo investimenti dall'estero
Siamo al tredicesimo posto in Europa al ventitreesimo posto nella scala delle colonie occidentale c'è all'ultimo posto sostanzialmente dalle economie ricche nella capacità di attrarre capitali stranieri
Noi esportiamo importiamo ma non internazionalizzato la nostra impresa non investa all'estero e non attrae investimenti dall'estero è questo il problema del nostro Paese l'altro giorno ero negli Stati Uniti e mi ha colpito un dato
Che pongo all'attenzione poi fatta la fase propositiva
Gli Stati Uniti sono ancora oggi il primo Paese investitore in Italia primo Paese straniero investito Rita ancora oggi sapete quale parte della quota degli investimenti degli Stati Uniti che giungono in Europa giunge nel nostro Paese appena il due per cento col due per cento degli investimenti che le imprese statunitense fa in Europa
Che fa in Italia e i il primo Paese investitore in Italia cioè siamo veramente messi male
Per poter sopperire questo bisogna creare condizioni di impresa in questo Paese bisogna supportare le piccole e medie imprese a breve termine a loro opera di internazionalizzazione ma soprattutto bisogna consentì alle microimprese italiane di crescere e di si sviluppasse
Perché se non cresca cioè la micro impresa italiana se non diventa un'impresa media capace di gareggiare nelle competizioni internazionali noi siamo condannati a un ruolo minoritario sempre più decrescente
Non solo come capacità di investimento e all'estro ma anche come capacità di esportazione come economia nel suo complesso
E per far questo bisogna rimuovere gli ostacoli alla crescita
L'impresa italiana non è un'impresa piccola
E come dicono gli economisti un'impresa Nana
Cioè impossibilitata accresce
E per poter permettere ad essa di crescere come deve crescere bisogna rimuovere gli ostacoli alla crescita
Bisogna riformare l'articolo diciotto e necessario non per l'impresa in quanto tale per il sistema economico italiano bisogna dar voce ai deboli e chi sono i deboli nell'economia italiana
I deboli dell'economia italiana nel mondo del lavoro solo coloro che non hanno un lavoro sono i più deboli sono i disoccupati e tra essi il gioco
E i deboli nell'economia italiana tra le imprese italiane Tiso solo e piccole e le micro impresa italiana e noi dobbiamo dar voce ai disoccupati ai giovani disoccupati che sono i deboli tra gli ambulatori e alle piccole e le micro impresa e che sono i deboli nella scala dell'industria italiana
Per far questo è necessario che il governo non indietreggia
Ma vada avanti nella riforma dell'articolo diciotto per consentire a quelle micro impresa
Che volendo assumere superino la soglia dei quindici addetti di farlo senza incappare nei primi quattro anni nella gabbia dell'articolo diciotto è una necessità delle piccole imprese
è una necessità dei disoccupati è una esita della sistema economico italiano per questo non capisco
L'amico Bill e che prima diceva sì però dobbiamo fare le riforme ma dobbiamo concertare
Se noi pensiamo di utilizzare la concertazione così come l'ha fatta nel passato noi non faremo le riforme
Che
La concertazione nel passato è stato un elemento di veto e di potere dato esclusivamente ad alcuni soggetti forti dell'economia italiana che per loro natura sono conservatori alla grande impresa pubblica o privata che ha vissuto dell'assistenza pubblica e cioè anche e soprattutto dalla cassa integrazione
E ai soggetti sindacalizzati piani impedito agli altri sindacati di affacciarsi e difendere gli altri lavoratori italiani e soprattutto i lavoratori autonomi che sono i più tre lavoratori Italia
No
Ed è questo io credo che il convegno di Alleanza Nazionale vuole porre forza noi dobbiamo dar voce e rappresentatività nel dialogo sociale e nel confronto sociale ai soggetti che sono stati imbavagliati nel passato
E quindi sicuramente anche e soprattutto a quella piccola e media impresa
A quel modo del commercio e dell'artigianato dell'agricoltura che ha pagato i costi della globalizzazione e nonni ottenuto sinora i benefici alla qui la piccola media impresa che nel passato non sedeva dei banchi della concertazione tra i privilegiati soggetti sociali in questo Paese
Per questo questo convegno secondo me pone l'accento sul nodo della politica economica di questo Paese
Dar voce ai più deboli alla piccola impresa che sono i più deboli dell'economia della scala industriale e i disoccupati che sono i più deboli nell'economia tra i lavoratori italiano
E farlo dando cambiando il volto della concertazione ponendo all'interno di essa questo nuovo soggetto sociale
Che quello che ha fatto ricco il nostro Paese che gli ha permesso di competere negli anni passati ed è quello che noi dobbiamo consentire di far crescere se vogliamo rendere più forte complessivamente il nostro Paese
Questo convegno serve a questo apporto porre all'attenzione del Governo
E certamente Alleanza nazionale questo deve e può fare il nuovo soggetto dell'economia italiana che siete voi
Che sono coloro che sono in grandi lavoratori Uto ogni lavoratore Toni che sono le piccole e medie imprese con quel tessuto con quel modello italiano che ci è invidiato nel mondo
Ma che oggi ci sta piccolo per la cravatta agilità di crescita dell'economia del nostro Paese
E come si può fare giustamente il tema del convegno il sistema Italia
Noi dobbiamo fare sistema
Io questo pomeriggio vado a Ginevra
Per incontrare il direttore generale del da brutti o ma in che modo per chiedere adesso di inserire tra le cinque Commissioni di aggiungere alle cinque Commissioni già previste
I tre anni del round negoziale che inizierà il ventotto di gennaio di questo mese
A Ginevra i tre anni del nuovo round negoziale che insieme abbiamo definito a Doha nel Qatar quando abbiamo lanciato appunto dell'auto dello sviluppo insieme alle cinque Commissioni già previste e servizi industria agricoltura
Concorrenza ambiente commercio una sesta Commissione la Commissione sui diritti di proprietà intellettuale e quindi anche e soprattutto sul riconoscimenti
La tutela dei prodotti d'origine controllata tipiche geografica che per la prima volta sono stati inseriti con forza nell'agenda negoziale del da Buttiglione
Se riuscirò nell'intento di ottenere una commissione specifica su questo avremo fatto più di metà del percorso perché aveva un posto questo problema sui diritti di proprietà intellettuale
Che il problema principale del nostro Paese che nella sua storia economica culturale e commerciale non ha prodotto altro e soprattutto che è proprietà intellettuale
Sia essa l'ingegno
Di Leonardo Osiris all'inventiva del piccolo imprenditore noi nella nostra storia abbiano fatto soprattutto questo ricoprendo il ruolo di paese inventore produttore di cultura e di culture
Per questo noi abbiamo il dovere oltre che il diritto di chiedere con gran voce che tra le questioni fondamentali delle regole del commercio mondiale un aspetto specifico particolare importanti sedato al diritto di proprietà intellettuale
Che non è più solo
Non è più solo il diritto di proprietà dell'individuo
Cioè il diritto di proprietà degli Ostiense ATO che registi il brevetto e dell'imprenditore che registra il marchio così come era in tutto l'Uruguay era così come sino ad oggi nelle regole dal dub vecchio ma da Doha nel Qatar in poi nei prossimi tre anni vera definite portata a norma un nuovo diritto che abbiamo inserito per la prima volta nella storia del da vecchio cioè del commercio dell'economia mondiale che fa forte questo Paese
Non solo il diritto dell'individuo rispetto ai diritti del mercato
La prima fase della globalizzazione erano caratterizzate al diritto dell'individuo e dal diritto del mercato ma abbiamo inserito e pochi se ne sono accorti ma non l'abbiamo fatto consapevolmente
Per la nostra storia di italiani e di uomini di destra un nuovo diritto tra i diritti da difendere nell'ambito del commercio mondiale il diritto di proprietà dei popoli il prodotto doc il prodotto d'origine controllata e la tutela di esso e la proprietà non del singolo individuo
Ma la proprietà di un popolo come serializzato storicamente in un'area geografica sia esso il prosciutto di Parma sia esso il prodotto artigianale
E nell'inserire questo delitto tra i diritti fondamentali del dub Oricchio a cui tutti i popoli dovranno attenersi anche i popoli che nominalmente si definiscono ancora comunisti come la Cina
Che è entrata nel da brutti o o la Russia che entrerà ora ovviamente un popolo ex comunista tutti dovranno attenersi tra cui si dritti nei prossimi anni una volta che saranno portati a norma non ci sarà soltanto il diritto dell'individuo
Dell'imprenditore o dello scienziato che registro Marte un brevetto e il diritto del mercato di sempre più apertura mercati ma ci sarà per la prima volta è per sempre il diritto dei popoli il prodotto d'origine controllata tipiche geografica non appartiene a un individuo
Appartiene a un popolo
è un marchio di una storia di un'esperienza e non a caso essendo nel popolo che più ha costruito nel mondo infatti risiede qui i due terzi del patrimonio culturale d'umanità siamo anche il popolo che ha riconosciuto più prodotti d'origine controllata in assoluto nel mondo
Questo significa difendere l'interesse nazionale il nostro Paese ed è questo che dovrebbero fare gli esterni in ogni campo in ogni momento
E invece accade purtroppo accade lo voglio dire che accade che i nostri funzionari i nostri rappresentanti italiani che riescono a conquistare con un mando un concorso all'estro un ruolo importante nel double etiope nell'organizzazione del dell'azione del lavoro o un ruolo importante la banda sudamericana la Banca mondiale
I nostri rappresentanti indicati dallo Stato o che per ora bravura riescono a vincere un concorso d'essere esponenti in organismi internazionali sono sostanzialmente solido
E non riesco a far parte di un progetto di un sistema paese
Quando sono stato a Washington lo scorso mese di dicembre mi sono accorto come i nostri rappresentanti si onesti o i nostri o gli italiani che la voglia di internazionali non lo fanno secondo uno schema di un progetto Paese
Come invece fanno altri Paesi come fa la Spagna come fa Germania come la Francia che laddove a è riuscita a conquistare un posto in organismi internazionali lo fa valere per l'interesse generale del nostro Paese per questo stasera
A Ginevra glielo innanzitutto i nostri funzionari
E i vari organismi internazionali a Ginevra perché si debbono sentire eh sì
Stessi parte di un sistema il sistema Italia come voi avete definito qui Chiorrini c'è come tale
La sua sfida nella competizione mondiale riuscendo a ottenere nelle regole del commercio mondiale dell'economia mondiale delle regole e delle norme che si un attinenti alla difesa degli interessi specifici nel nostro Paese e che riesca a mobilitare laddove sono presenti e ve ne sono e tanti i nostri rappresentanti i nostri funzionari coloro che italiani riescono a conquistare un posto negli organismi internazionali e farli sentire partecipi di un sistema paese
O questi fanno come fanno i funzionari spagnoli si riuniscono continuamente secondo direttive specifica come Paese intervengo gli avvisi degli organismi internazionali secondo un Progetto una Missione nazionale
Dalla da difendere l'interesse complessivo del Paese oppure sono semplicemente i cittadini del mondo
Incapaci di fare quello che loro farlo la loro esperienza del loro lavoro al servizio del pro PACS e quello che noi dobbiamo fare in questi anni
Per questo mettendo se vogliamo
Il piede sul piatto io dico che se dovessimo Malagola talmente spostare lisce
Vissuto del commercio con l'estero
Togliendo dalla filiera dell'internazionalizzazione gli accorpandolo quasi come annessione agli esteri noi non faremmo un servizio alla nostra diplomazia
Ma faremo un danno al sistema impedirà il nostro Paese
Perché felice da solo dovesse essere spostato dovesse essere inserito nella nell'architettura del Ministero degli Affari Esteri sarebbe anche i licei diplomati usato annesso come cultura una logica diplomatica che questa mia presieduto agli affari esteso e vero esattamente il contrario dei bisogni di portare uno spirito imprenditoriale nelle nostre ambasciate
E quindi di sogni è necessario fare quello che fanno già le altre ambasciate nel mondo laddove per esempio gli addetti commerciali delle ambasciate in nessun altro Paese del mondo accade quello che accade nel nostro Paese
Dove gli addetti commerciali sono in Italia anomalia europea
Degli esponenti della diplomazia nel primo gradino della carriera diplomatica ho una formazione
Con una cultura con una professionalità con un'ambizione è un'aspirazione diplomatica di completare i gradini della carriera diplomatica e quindi si fermano a quel gradino poco tempo nei primi anni della loro carriera per pensare di fare giustamente altro cioè la carriera diplomatica mentre nelle altre ambasciate
L'Europa e del mondo gli addetti commerciali sono esponenti dei ministeri
Delle attività produttive nominati d'intesa con gli affari esteri quel Paese che hanno formazione
Vocazione aspirazione pende in salita di altra natura di promuovere e cioè le proprie imprese penso una quello perché quella è la loro missione è quello il loro lavoro
Dovremo Rai portare più spirito imprenditoriale nell'apparse nei Farnesina e non viceversa più diplomazia adesso del commercio con l'estero perché altrimenti arrecheremmo ulteriore danno a sistemi ibridi al nostro Paese io mi pongo un altro dato
La Rete dei nostri consolati all'estero e disegnata come giustamente lo era fino a pochi anni fa sulla Rete dalla nostra vecchia emigrazione ci sono tanti i consolati là dove ci sono i flussi dei vecchi emigrati credo che esista revisiono circa venti consolati
Perché ovviamente diano i flussi dalla vecchia di emigrazione che aveva bisogno allora del sostegno ovviamente il primo Paese quanto l'emigrato era un povero
Che andava in quel Paese a tanto disperato bisogno del sistema pensionistico italiano per l'assistenza e quant'altro ancora ancora oggi in Svizzera vi sono più di venti consolato
Vado a Timisoara dal dove sono presenti mille centoventi tre imprenditori italiani
E l'impresa italiana e il piccolo imprenditore italiano che va in giro per il mondo e il nuovo emigrato italiano e deve essere assistito esso ancor più di quando si facesse con la vecchia emigrazione ebbene a Timisoara dove si è aperto l'anno industriale
Dico l'anno industriale delle Unioni Industriali previsto è stata aperta a Timisoara perché esistono più imprenditori trevigiani a Timisoara che a Treviso non vi è ancora un consolato italiano
Questo è assurdo sono questo le prime cose che bisogna riformare
Bisogna ridisegnare la mappa dei consolati italiani seguendo il flusso dell'impresa italiana affinché essa sia assistita realmente laddove opera in giro per il mondo
E fare questo significa fa sistema Prina i rappresentanti della di contrazione gli artigiani dice diceva
Una saper ricordavo una nostra iniziativa noi abbiamo fatto cinque tavoli per l'internazionalizzazione tre si attiveranno la prossima settimana il tavolo agroalimentare d'intesa con la ministro Alemanno il tavolo dell'arredo
E il tavolo della moda vi è l'altro giorno abbiamo inaugurato a Bologna il tavole macchine strumentali infine faremo il tavolo multimediali settori prioritari per qualità e per quantità alcuni di essi delle nostre esportazioni
Per mettere intorno a un tavolo i soggetti sociali e le istituzioni e gli enti gli strumenti i ministeri e le regioni che presero il campo della internazionalizzazione della promozione
Per insegnare loro e insegnare a noi stessi a fare squadra a fare sistema
Per promuovere di concerto con loro e per individuare di concerto con loro in quale Paese
Investire la nostra promozione con quale strumenti e in quali settori questo può aiutare a fare sistema
Così come quello che siamo riusciti a far passare in Consiglio dei ministri quello della logica secondo la quale nell'ultimo collegato internazionalizzazione approvata a fine novembre dal Consiglio dei ministri e prevista l'istituzione degli Sportelli Italia nel mondo
Affinché finisca questa duplicazione sovrapposizione contrapposizioni di enti e strumenti e competenze nel campo dell'internazionalizzazione noi abbiamo tanti soggetti che operano in questo campo
Liceo nel campo della promozione la Sace nel campo dell'assicurazione
La Simest è la fine sta nel campo del finanziamento
Le fiere internazionali il sistema camerale con le sue sessantasei camere all'estro
L'Enit e qui c'è il Presidente con le sue venticinque sedi all'estero
Lippi vissute promozione industriale di Sviluppo Italia per quanto riguarda l'attrazione di capitali straniere tanti enti e strumenti che sino ad oggi agivano separatamente l'uno dall'altro in sede diversa e con dispersione di mezzi
E di risorsa talvolta in contrapposizione tra loro
Abbiamo individuato il problema
Abbiamo deciso e portata al Consiglio inizializzare lo Sportello Italia lo sportello unico
Dell'internazionalizzazione uno in ogni Paese del mondo dover a chiudere e dare informazioni agli imprenditori italiani che operano in quel Paese
O agli impedito di quel Paese che vogliono entra in Italia e abbiano necessità di avere informazioni per tutto il ventaglio dell'internazionalizzazione
Lo sport e l'Italia promosso dalle attività produttive dal mio dipartimento che coordini l'attività e porti a unità e a progetti a sistema
Di tutti gli enti e tutti gli strumenti copre il campo dell'internazionalizzazione per fare sistema e poi questo è il passaggio attraverso cui sostenere sostenere la piccola e media impresa italiana noi abbiamo davanti concludo due livelli di intervento a breve
Dobbiamo sostenere l'impresa così come è fatta
L'amico l'impresa la piccola impresa nella sua opera di internazionalizzazione chi ha più bisogno della grande impresa del sostegno delle istituzioni pubbliche a cui dobbiamo aprire e disposizione che abbiamo dato
Le assicurazione pubblica la Sace che non può essere un sito di assicurazione riservato soltanto a poche grandi imprese che hanno il know out per accedere ad assicurazione pubblica
E la Simest bisturi finanziario affinché anche la piccola impresa sia davvero finanziata da sopra l'internazionalizzazione
Ebbene Abbey Dio a Brema possiamo fare questo un sistema che aiuti
Le imprese così come sono connaturate alla loro opera di internazionalizzazione
Ma a medio lungo termine abbiamo davanti due cose più importanti da realizzare che sono le uniche che possono davvero permettere l'economia italiana di competere nello scenario dell'economia globale come sistema Paese
La prima e quello di ridisegnare delle regole internazionali che si vanno ai congeniale ha fatto bene il Governo che a me piace sottolineare il governo Berlusconi Fini apporre la questione europea in Italia affinché l'Italia sappiamo nelle sedi internazionali laddove si designano e si delineano le nuove regole del commercio dell'economia dell'investimento dell'ambiente a cui tutti i Paesi devono attenersi unione europea ed extra Unione europea che la presenza del Paese e dell'Italia sia una presenza forte capace in vere difendere gli interessi nazionali sia onesti
Nel consiglio degli affari generali dove sta andando il ministro Alemanno a Brussel sia esso l'organismo al nel commercio mondiale dove fra poche ore andrò io dovremo agire come sistema Paese per far valere la forza del nostro Paese
Che non è seconda a nessuno e certamente non è seconda la Germania alla Francia alla Gran Bretagna e alla Spagna qui a Roma
E non altrove lo voglio ricordare ricordare ai denigratori
Dell'europeismo italiano e qui a Roma che il padre di Antonio Martino
Gaetano Martino nel mille novecento cinquantasette realizzò i Trattati di Roma che sono nati a Roma e che hanno dato via
Alla Comunità economica europea a una comunità che era nata in Occidente contro un sistema economico rientrare che era quello del Comecon e per questo nei primi anni della sua storia per tanti decenni la sinistra italiana non la destra italiana
Si oppose ad ogni forma di integrazione europea atlantica o continentale noi e non loro siamo stati tra i padri della attuale unione europea
Il secondo aspetto e quello di rimuovere come diceva all'inizio le cause che hanno impedito alle piccole imprese di crescere e di poter competere a livello mondiale
Ed è questo che il governo deve fare in questa fase importante della politica economica che giustamente iniziata con la legge dei cento giorni
Che giustamente proseguita con la legge finanziaria Makeba necessariamente completata con le leggi delega sulle grandi riforme strutturali e di questo certamente che parlerà con più competenza di me il vicepresidente del Consiglio
La riforma fiscale
Per permettere davvero alle piccole imprese di poter investire i propri utili nella propria crescita ed errori novazione la riforma del sistema pensionistico per dare più libertà non meno libertà ai lavoratori anziani più libertà ai decidere quando come e se entrare nell'era del sistema pensionistica libertà non meno libertà
E la terza riforma la riforma del mercato del lavoro per rimuovere gli ostacoli alla crescita
Per permettere a chi voglia assumere di farlo per dare più diritti non meno diritti ai disoccupati e per dare più possibilità libertà alle quelle piccole e Mikulin prese che in questi anni hanno operato talvolta in assenza dello Stato
Purtroppo molto spesso contro lo Stato percependo lo Stato italiano come uno Stato nemico se noi in questi anni nell'arco di questa legislatura
Se la destra italiana riuscirà a modificare l'immagine la percezione che l'opinione pubblica e soprattutto gli imprenditori artigiani e quant'altro hanno dello Stato italiano trasformando queste immagini da un immagino stato assente nemico nell'immagine di uno stato presente e amico
Se riusciremo a fare questo noi avremo fatto un servizio alla nostra nazione
Ringraziamo il ministro Urso so per velocizzare i nostri interventi diamo subito la parola al ministro Martinat
Sottolineando come questa mattina sia quando si è parlato del turismo sia quando dopo nella tavola rotonda successiva si è parlato di piccole e medie imprese direi che la prima domanda che ci siamo posti quale infrastrutture questo stato questo sistema Italia può avere
Ma io ringrazio l'amico Tonino Mazzocchi per aver organizzato questo importante incontro questa mattina come Alleanza nazionale credo che il primo problema
Che noi ci poniamo si impone si propone la Monte Pretoria italiano è semplicissimo oggi si commercializzare i propri prodotti via internet via fax in pochi minuti
Dopodiché bisogna trasportarli a chi li ha ordinati
Il signor Smith poche va in vacanza
Parte da Amburgo
Sul treno ad alta velocità dopo sette otto ore Sibiglio o ma o Barcellona
Scende c'ha il suo Mercedes dietro al treno alta velocità
E va in Spagna
Do peso se il signor Smith avesse pensato mai di venire in vacanza in Calabria
O il mezzo nel Sud nel nostro Paese si è parte dopo due giorni forse lui arriva il suo Mercedes russa che fine ha fatto forse arriva nel momento in cui cui deve tornare indietro
Perché ho detto acque
è stato ricordato prima da alcuni interventi che questo governo preso impegni precisi
Sta cominciando ad onorare prima di Natale abbiamo provato la legge obiettivo
Che permette allo Stato al Governo
Di poter fare quello che la troppa democrazia
Va impedito di fare e la troppa demagogia non aveva voluto fare mi spiego meglio
Troppa democrazia voleva l'unanimismo sul tutto conferenze dei servizi che dall'ultimo dei paesi all'ultimo dei sindacati doveva andare l'assenso su un'opera pubblica
Alcune conferenze di servizi ci hanno messo sei sette otto anni per la prova dei progetti alcuni non sono ancora provati e oggi il sistema della demagogia l'ha fatto fare la sinistra italiana venticinque anni fa una legge per non costruire più autostrade in Italia
Abbiamo cancellato la demagogia e la troppa democrazia
Perché bisogna dare i servizi ai cittadini per permettere al signor Rossi di commercializzare i suoi prodotti e portarli poi esportare o trasferire in tempo reale
Forse ci auguriamo fra non molto al signor Smith di poter venire in Calabria a fare il turista in tempo reale cioè mi spiego meglio
Abbiamo inserito quello che a livello suo stradale sono le dorsali adriatiche terrene
Che nel mese di giugno partiranno con le grandi concessione abbiamo inserito l'alta velocità la Napoli e Reggio Calabria e quella che il Governo precedente non ha messo neanche dei programmi del prossimo decennio
Che era la Venezia Trieste eccesso parliamo i corridoi adriatici delle in grandi linee
Non possiamo dimenticarci dei delle grandi linee commercializzazione di trasporto abbiamo inserito i corridoi le autostrade del mare
Cioè la Gioia Tauro Genova inserendo il cosiddetto Terzo valico Geno per permettere poi a Genova di avere veramente il suo porto vero oggi circola nel Mediterraneo ventidue
Giramondo sono navi che trasportano da otto a dodici mila conta e Nava nessun porto italiano in grado di scaricarle
Queste giramondo vanno a scaricare Amburgo a Rotterdam Marsiglia
E poi migliaia di TIR parco all'Amburgo ed a Rotterdam per portare le merci dall'Italia o dall'Italia per il giro del mondo ha rotto abbiamo Amburgo
Incredibile perché l'Italia non c'è mai posta il problema di fare il terzo valico Geno e fare il suo grande porto di scarico fuori Genova Novi Tortona
Ci siamo posti questi problemi l'abbia inserite a legge obiettivo li abbiamo finanziati si chiederà al concorso in molti di questi della partecipazione del privato ove possibile per c'era e moderazione
Per rimette nel nostro Paese a quello che era
Fino al mille novecentosettanta
Il primo Paese a livello otto stradale un Paese che era concorrenziale oggi siamo il sesto Paese a livello europeo come Autostrade e siamo l'ottavo livello di ferrovie rapporto ferrovie
Persone velocizzazione merci prodotti eccetera eccetera
Io credo caro Tonino che l'impegno l'abbiamo assunto abbia cominciato a mantenere il primo il primo impegno abbiamo messo la legge finanziaria migliaia di miliardi per iniziare queste opere
Aspettiamo alla prova ci vedremo fra qualche mese quando si faranno i primi i primi siti i primi cantieri
Non a caso come Alleanza nazionale abbiamo messo in moto un sito così toccanti ritagli Alitalia deve diventare un grande cantiere per rimorchi avvisare il nostro Paese per portarlo a livello di nuovo europeo per permettere agli imprenditori di fare il loro mestiere e per permettere ai turisti di poter circolare le nostre strade nostre autostrade Grasso
Il ministro Martinat ha dimostrato chiaramente di essere un europeo perché in cinque minuti ha saputo dire tutto quanto si poteva dire in un qualificato ero ringraziamo veramente di cuore e il ministro Martinat
Parlava di sito internet mentre parlava io guardavo il ministro Gaspari ministro delle comunicazioni che ringrazio alla mente
Per il suo intervento vedi Maurizio riveda prima però sarò velocissimo perché abbiamo già approfittato troppo sia del vicepresidente del Consiglio sia di cui tutti me venerdì sul Corriere della Sera
Uscito una notizia che fra altre cose una uno studio fatto dalla dalla Società americana Hughes Peter
Ha dimostrato come in Italia nel periodo delle vacanze in Italia in Europa trentatré milioni di persone hanno navigato in internet ma trentatré milioni di persone hanno navigato su internet e sussidi commerciali ben quattro milioni di italiani
Hanno radicato comprando
Sussidi commerciali questo perché lo dico la presenza soprattutto di Venturi
Mi richiama l'articolo ventuno della decreto legislativo Bersani cioè quando si parla di commercio elettronico sarebbe importantissimo il romancio come proposta che il ministro dell'attività produttive insieme al ministro delle Comunicazioni insieme le confederazioni del commercio Confcommercio e Confesercenti
Crearsi un tavolo permanente per poter vedere come in Italia si possa finalmente attuare questo commercio elettronico salvaguardando i consumatori i piccoli e le piccole e medie imprese la parola al ministro Gasparri
Ringrazio l'onorevole Mazzocchi per questa sollecitazione che ci introduce direttamente senza preamboli sui temi concreti e lo ringrazio anche per tutto il lavoro che svolge a nome di Alleanza Nazionale in tutto il settore del della piccola media impresa dell'artigianato del commercio
Perché l'azione del governo non può non essere collegata all'azione delle forze politiche nel rapporto con le categorie il ministero delle Comunicazioni così come è stato diciamo rinnovato perché non prometto si era pensato di accorpato ad altri ministeri e questo come non l'ha voluto invece mantenere la sua autonomia si sta occupando in questa fase di costruire le autostrade su cui devono viaggiare i prodotti quando prima faceva riferimento Mazzocchi al commercio elettronico evidente che ci sono aspetti di competenza del ministero delle Attività produttive però la dobbiamo creare una diffusione delle reti che consentono a questo commercio di svolgersi e allora ne abbiamo problemi di sicurezza cosa stiamo facendo in questo campo dopo l'undici settembre dopo le vicende della ritorno drammatico del terrorismo fondamentalista tutti i problemi delle tecnologie sono tornati ancora di più in primo piano
Perché commercio elettronico perché le videoconferenze perché è un'attività come dire che non deve sostituire il movimento delle persone delle merci ma che deve integrarla improvvisamente diventata un'opportunità ancora più necessaria per tutti dall'amore per dire fare allargare commercio elettronico che ancora una presenza ridotta che può servire soprattutto mi ricollego al tema di fondo al sistema Italia la piccola e media impresa dobbiamo garantire maggiore sicurezza
Oggi c'è ancora molta gente
Che diffida fare un acquisto via internet perché pensa che digitando i dati dalla carta di credito su un computer possa emettere questi dati in un circuito dove voglio chissà che cosa accadrà hacker speculatori
Lo sapete diceva un trekking riunioni che abbiamo tenuto che anche quando ne diamo anche altri credo
è un ristorante per cinque minuti poi non sappiamo dove la carta di credito
Potrebbe succedere di tutto non voglio attaccare ovviamente gestori derogare non succede nulla in teoria lo dico perché c'è sempre uno che non capisce la metafora dice c'erano i camerieri non ce l'ho né perché a vedere con ristoratori però accadono momenti in cui noi perdiamo il controllo fisico di un oggetto delicato come la carta di credito e in teoria uno va macchinetta potrebbe fare di tutto ora quindi i rischi ci sono anche nelle attività tradizionali
Ma stiamo lavorando per la sicurezza delle reti a livello europeo a livello internazionale quindi Ministero delle Comunicazioni sta lavorando anche a degli standard a dei protocolli che garantiscano
Il più possibile la misura in cui umanamente possibile poi ci sarà sempre un rischio ma c'è in qualsiasi attività umana possono fare anche i furti nelle case o fare qualsiasi attività
Per garantire maggiore sicurezza perché il commercio elettronico che potrà essere una grande opportunità si svilupperà se avremo un sistema di sicurezza maggiore Kemboi la gente a incrementare per scelta non per costrizione questi acquisti e quindi nostro compito e questo si sta lavorando proprio l'Italia a posto al centro del consiglio dei ministri delle Comunicazioni questo teme a dicembre abbiamo varato delle decisioni comuni perché il tema non sfuggirà a nessuno
E ovviamente internazionale per definizione per quelli che devono essere gli standard e i meccanismi di controllo
Se ne discuterà a marzo a Washington una grande assise mondiale e credo che su questo terreno il nostro compito e quello di dare maggiore sicurezza a chi naviga per acquistare per vendere
Per commerciare poi le altre norme gli altri aspetti come giustamente ricordava Mazzotti sono di competenza gli altri dicasteri ma accolgo la proposta insieme ce ne avremo la Torino Marzano e penso con l'associazione di categoria
Per integrare gli aspetti fiscali commerciali con gli aspetti della sicurezza del mezzo che sono assolutamente prioritari
Così come in questo problema di diffusione del sistema Italia nel mondo quali sono le cose come stiamo lavorando e che interessano tutto il sistema delle imprese i grandi standard di modernizzazione dell'Italia
Volevo emarginate faceva riferimento alla legge obiettivo una legge chiara come scopo rendere più rapide le procedure nel coinvolgimento di tutti
Gli elenchi delle grandi opere sono stati fatti sentendo le regioni sentendo la rata del territorio e del resto è logico che la Regione Calabria interessato alla ferrovia veloce Napoli Reggio Calabria che la Regione Veneto interessato alla passante di Mestre che la Regione Lazio è interessata allora portano rare o alla Pontina più moderne evidente
Ma abbiamo fatto inserire questa legge obiettivo anche tra i grandi sfide tecnologiche
Che sono la larga banda la televisione digitale terrestre e i telefoni UMTS il telefono
Mobile cellulare di terza generazione quello che ci consentirà di navigare più velocemente in internet fare anche acquisti con il telefonino e di vedere immagini perché abbiamo inserito queste tre grandi sfide
Perché riteniamo che la modernizzazione dell'Italia passi anche attraverso la realizzazione di questi grandi sistemi infrastrutturali perché soprattutto la larga banda internet più veloce è un servizio reale alle famiglie alla cultura alla conoscenza e perché no anche a riprese
Saremo unità di più veloce anche il commercio elettronico si svilupperà oggi dove il collo della bottiglia a volte la lentezza
Una pagina prima che si scarica e poi si passa un'altra pagina e poi casomai cade la linea questo è uno degli ostacoli alla diffusione e di internet e della collettività la larga banda che una tecnologia non mi dilungo per i tempi pare europei
Le gare fa viaggiare più velocemente tutto ciò già oggi è possibile con linee telefoniche
Specifiche già è alla portata di molti cittadini larga banda si può fare con i satelliti si può fare con il filo di rame che ci porta il telefono in casa si può fare con la fibra ottica si può fare in mille modi noi vogliamo accelerare la diffusione di questo servizio in tutta Italia
Oggi alcune aree più redditizie sono servite da fibre ottiche da cablaggi Milano non sanno più dove scavare le zone certi l'ex assessore Gamba oggi parlamentare che sorride
In altre zone con minore densità economica c'è meno interesse il compito del governo a evitare che il Sud
Perse alcune occasioni del passato perda anche il passaggio alla nuova fase tecnologica i servizi Inter più veloce servono anche a delocalizzare investimenti attività
Perché un servizio di contabilità di un'impresa o il servizio di prenotazione di una compagnia aerea
O servizi di supporto possono stare al piano di sotto o dall'altra parte l'Italia è esattamente la stessa cosa la Swissair negli anni passati aveva delocalizzato e servizi di produzione aria in India
Non erano nati centri di eccellenza nel campo tecnologico e via internet venivano gestiti tutti i dati da un centro che stava a migliaia di chilometri in tempo reale poi l'agenzia otteneva il dato
Può la Svizzera adesso ha problemi di altra natura perché essendo la compagnia più internazionale che nazionale perché la Svizzera è piccola come dire sconta gli effetti ma questo è un altro discorso
Donne possiamo dare un servizio che soprattutto per la piccola e media impresa che non può da sola dotarsi del grande investimento tecnologico di una rete telefonica della rete di connessione importantissimo quindi offrire un servizio di questa natura cancella le distanze geografiche favorisce la delocalizzazione degli investimenti
Garantisce anche la piccola e media impresa una rete che caso mai la grande impresa
Si costruisce da sola
Molte delle grandi imprese sono socie basta andare a vedere insomma gli elenchi di grandi iniziative telefoniche quindi si risolvono in casa il problema la diffusione della tecnologia serve soprattutto a quelli che non possono da soli fare il mega investimento allora
Questi sono i nostri principali obiettivi
Attraverso la legge obiettivo e tempi più rapidi essendo quasi tutti privati soggetti interessati larga banda
La diffusione di internet più veloce UMTS che anche un paio di commercio
Di crescita di consumi il telefono cellulare ha semplificato sarà anche una maledizione pure dicono molti non ha avuto un successo enorme l'Italia
è una nazione dove l'ottantatré per cento dei cittadini usavano mai telefoni mobili che hanno superato quelli fissi tre voi terza generazione che nascerà ci consentirà di fare ancora cose migliori
Infine c'è anche il problema della comunicazione in senso lato
E qui si è parlato di commercio Enzo si è parlato di infrastrutture del signor Smith dobbiamo anche comunicare meglio la nostra storia la nostra identità
E credo che da questo punto di vista porrà un grande sforzo perché abbiamo messo anche la televisione digitale terrestre né con la legge obiettivo perché tra la televisione che in casa attraverso i normali collegamenti ci darà tanti canali tante scelte
Ciò che oggi è possibile con parabole consapevoli di con costi che non tutti affrontano sarà a disposizione di tutti cambieremo apparati televisivi sarà un passaggio molto più importante di quello dal bianche nero colore
Ci si va dal palinsesto il televisore diventerà un computer televisore non solo per derelitti e come già oggi oggi si poggia su internet vedere un programma televisivo ma qui parliamo
Del cambio dall'apparecchio televisivo che diventerà un qualcosa o come si vedrà la televisione si potrà fare un acquisto si potrà navigare in internet
E quindi questo porterà una maggiore diffusione di tecnologie avvantaggerà anche i piccoli per con la tecnologia potranno colmare parte
Dietro che inevitabilmente c'è rispetto ai grandi
E qui sarà anche però un veicolo di diffusione di cultura italiana mi auguro che anche l'informazione pubblica e quella privata
Promuova al meglio in questo villaggio globale la immagine la nostra nazione del nostro turismo noi riteniamo che le tecnologie servano anche a far veicolare maggiormente l'offerta del turismo e non mi dilungo perché accolgo l'appello di Mazzocchi ma la larga banda serve anche a questo a inserirsi nelle offerte potere conquistare la clientela sul piano internazionale anche far conoscere meglio ridà durante
La campagna elettorale
Presidente Fini rilevava giustamente che l'Italia a la maggior parte del patrimonio artistico del pianeta i centri storici quadri Musei le gallerie d'arte
Tante cose tante pietre tanti oggetti di arte tante mura e tante realizzazioni che sono anche un nostro o motivo di opportunità per il turismo per non parlare delle coste dei boschi e quant'altro che dopo prima dell'immagine italiana
L'informazione televisiva in particolare da questo punto di vista chiamato a uno sforzo ulteriore
Non ci può essere solo RAI International che fa quello che può ma è considerata marginale nell'ambito del servizio pubblico e anche in questa dimensione del villaggio globale dobbiamo fare di più e di meglio comunicare di più in maniera positiva
La globalizzazione vedete e concludo uno la può subire passivamente
Come accade molte volte ridare abbiamo subito anche dal punto di vista alimentari da che potremmo creare credo che ne abbia parlato anche mese Alemanno
Filiera internazionali per promuovere un modo di mangiare veloce italiano nel mondo abbiamo importato esempi di varia natura e non li cito per non fare pubblicità
Dove quel portare attraverso anche la comunicazione uno stile e un sapere italiano per trasformarlo in promozione di turismo in promozione d'impresa italiana né presa di commercio e quindi una visione integrata che non a caso Alleanza Nazionale può offrire
Non è una visione autarchica perché ripeto ma la globalizzazione non si ferma qualche illuso pensa di bloccarla ma impossibile anzi tecnologie più veloce più rapide come dire annullano le distanze però si può appunto non subirla passivamente viverla attivamente
Ricevendo e trasmettendo saperi culture offerte programmi e quant'altro e credo che da questo punto di vista anche un'informazione migliore più pluralista più al servizio di un progetto la nostra nazione potrà servire in questo senso anche il servizio pubblico
Dovrà affrontare questo aspetto noi
Ultimissima riflessione oltre a quel tavolo avremo un altro nel mese di di luglio prossimo che non è lontanissimo volevo discutere con la RAI forse Como vertice dalla RAI il contratto di servizio
Che regola i rapporti del ministero delle comunicazioni e la RAI finché sarà pubblica poi quando sarà un'altra cosa lo deciderà il Parlamento se ne prenderà atto ma credo che insomma sia prevedibile che si dovrà discutere ancora per qualche anno con un servizio pubblico
Noi vogliamo discutere del contratto di servizio che indica quanta informazione culturale quanta informazione per le fasce da proteggere in termini sociali quanto pluralismo decreto potremo discutere con tutto il sistema Paese del contratto di servizio e quindi anche con il mondo dell'economia con la piccola media impresa del turismo dalla promozione deve dare al mondo si dovrà discutere quindi oltre a quel tavolo su commercio elettronico sulle autostrade che noi dobbiamo blindare rendere sicure che poi le attività produttive il commercio l'impresa danno a riempire di contenuti per fare scegliere alla gente un altro tavolo ci farà vedere insieme presenti perché anche l'economia la piccola e media impresa del commercio del terziario e turismo
Devono dire Maroni la loro se la RAI è un grande servizio pubblico è di tutti come ha detto Giuliano Amato giorni fa c'è un conflitto di interesse della sinistra cito Amato che considera suo alla RAI Lara è di tutti e anche del sistema Italia della piccola e media impresa che cedono aiutare a fare un buon contratto riferisce
Ringraziamo ministro Gasparri adesso consentitemi anzitutto una comunicazione di servizio vorrei dire ai membri dalla Consulta nazionale ci comunque ci ci fidiamo qui dopo il pranzo ai tre e mezzo ecco ci prendiamo un ora un'oretta di riposo io ringrazio tutti ringrazio anche se so che ci sono dei parlamentari di Forza Italia oltre che parlamentare di Alleanza Nazionale di ringrazio anche gli amministratori locali che sono utili qua
E credo che ringrazia e voi tutti per quattro ore e mezzo che siete stati seduti ma soprattutto ringraziare il presidente Gianfranco Fini credo che sia la prima volta io ci tengo a ripeterlo non per piaggeria che un uomo politico sta ad ascoltare le quattro e mezzo un convegno grazie presidente Fini
Grazie parto dalla considerazione finale di Masotti non sono stato ad ascoltare quattro ore di convegno perché non avessi null'altro da fare
Bensì perché ritengo trattandosi di un convegno importante
Sia per il tema che è stato posto al centro dell'attenzione sia per la oggettiva qualità non solo della platea ma anche tutti i graditi ospiti
Poiché
Si sono alternate al microfono
Quasi tutti i ministri i vice ministri di Alleanza Nazionale
Ritenevo e ritengo che un convegno quale quello che si sta svolgendo rappresentarsi in qualche modo un buon biglietto da visita per far comprendere Alleanza Nazionale Forza
Che sta al Governo
Io credo e sarà l'unica considerazione che farà come presidente del partito
Arrivato a cinquanta mila euro scoperto il doppio lavoro quindi chiaro devo alternare anche
Credo che
La qualità oggettiva degli interventi degli esponenti di Alleanza nazionale e quindi ringrazio anch'io Manzocchi Bonnot ma anche i ministri Alemanno Gasparri viceministri Gussoni emanate in dimostri chiaramente che cosa intendevamo dire qualche mese fa quando eravamo all'opposizione ci confrontavamo anche allora con gli esponenti della piccola-grande impresa del mondo del lavoro l'economia le categorie dicevamo qualche mese fa Alleanza Nazionale una forza che aspira ad andare al governo perché presume di avere una mentalità e una cultura di governo
E che io credo che il convegno di
Che Alleanza nazionale ce l'ha davvero una mentalità e una cultura di governo
Perché governare l'Italia è certamente un compito difficile in quanto la nostra società complessa
I chiamo tra l'altro in un momento storico molto particolare siamo alle prese con una crescente e giusta integrazione europea
Non si può presumere di governare nel senso vero della parola perché governare non vuol dire comandare governare non vuol dire imporre governare non vuol dire alzare la voce governare vuol dire modificare gli assetti e soprattutto migliorare la qualità della vita degli italiani anche io credo che anche un convegno come queste dimostri per la qualità degli interventi e anche per fatti concreti che gli esponenti di Alleanza Nazionale al governo stanno facendo seguire al loro impegno ecco dimostri un convegno come questo che per davvero non eravamo presuntuosi quando dicevamo abbiamo in include una mentalità di governo chiediamo di essere messi alla prova come forza di governo lo dico anche perché questo è uno dei convegni importanti in preparazione della congresso nazionale
Il congresso nazionale sarà in grande quel che è stato questo convegno in piccolo congressi nazionali quando vengono indetti da forze che stanno non transitoriamente ma stabilmente al governo devono avere
Quello di indicare crepitio di azione a se stessi alla coalizione di cui si fa parte e ovviamente poi di confrontare quelle che sono le linee di intervento con le realizzazioni di cui si è capaci e chiusa la parte relativa alla prima parte del mio lavoro vale a dire quello che il presidente del partito qualche doverosa considerazione come vicepresidente del Consiglio
Riprendendo alcune delle osservazioni che già sono state fatte ma partendo da una considerazione che i membri dell'esecutivo Berlusconi hanno sempre ben presente
Che le forze politiche della coalizione devono avere altrettanto presente e che in qualche modo bisogna trasmette nordico pignola
Bisogna trasmettere in particolare alle categorie del mondo del lavoro e dell'economia la logica lungo la quale si muove il governo non è una logica del quotidiano
Noi sappiamo di essere chiamati a governare l'Italia per l'arco della legislatura
E lo dico perché in molte circostanze io credo che il dibattito risenta di una condizione in cui si trovava la politica fino a qualche tempo fa
Fino a qualche tempo fa fino al giorno antecedente la data delle elezioni
I governi più o meno capaci che fossi che fossero sapevano di dover Axhire giorno per giorno e di dover Campari in qualche modo del consensus Cutting no no perché il loro profilo il loro respiro il loro orizzonte era in qualche modo limitato a pochi mesi ad un anno un anno e mezzo nella migliore delle ipotesi
Il governo è al contrario un governo che si muove in una logica che è quella della legislatura
Il passo che abbiamo è certamente il passo di chi sa di avere dinnanzi ancora molti e molti mesi io ringrazio chi ha detto questo è un governo che è partito con una velocità che mai aveva avuto precedenti
E questo è un dato che risulta direi proprio dai dai numeri ci si guarda al numero dei disegni di legge presentati e al numero dei disegni di legge già approvati o comunque in via di approvazione da parte del Parlamento e sia ben chiaro che l'esecutivo non è stato con le mani in mano
E questo è un dato ancor più significativo se si pensa al fatto che noi siamo in carica da sette mesi compreso il mese di agosto e sappiamo di dover governare l'Italia almeno per altri quattro anni e mezzo
Lo dico perché perché la densità dei problemi la corposità dei medesimi la complessità della società italiana impone un ragionamento ed una strategia che giorno per giorno incida in modifichi ma con un orizzonte con un respiro che non può essere quello della cartella GM del vivere alla giornata del vedere quel che si può fare oggi perché magari domani non si sa se si può continuare a legiferare
è uno degli elementi secondo noi che maggiormente rappresenta la discontinuità con il passato
Perché poter contare su una maggioranza che non solo ampia numericamente in Parlamento
Ma che anche solida perché in questi sei mesi
Abbiamo dimostrato di saper affrontare questioni anche molto delicate
Senza che vi fossero linee di frattura all'interno dalla maggioranza certo si discute e ci mancherebbe altro
Siamo una coalizione tra partiti non siamo un solo partito va be'il fatto di avere una maggioranza numericamente ampiamente coesa da un punto di vista politico programmatico ci induce a dire con molto ottimismo ma i conti i conti circa gli e mi presi e circa le cose oggettivamente fatte quindi il raffronto fra ciò che si è detto in campagna elettorale e ciò che si è fatto non lo si fa dopo sei mesi non lo si fa giorno per giorno lo si fa al termine della legislatura ora non soltanto perché il nostro era ed è un programma ambizioso di profondo rinnovamento ma soprattutto perché ed è stato detto molte volte durante la mattinata vi sono stati degli eventi totalmente indipendenti dalla volontà non soltanto del governo atti e in questo caso dell'umanità intera tali da determinare una scansione temporalmente diversa rispetto agli impegni assunti in precedenza è il riferimento all'undici settembre e riferimento alla necessità obbligata di differire di qualche tempo alcuni degli interventi che il governo aveva già programma
Ma ciò detto cerchiamo di dare una conclusione se volete una sintesi anche alla ragionamento complessivo che si è sviluppato nel corso della mattinata
Partendo da un dato alleanza nazionale l'ho detto lavora seriamente ecco questo avverbio lo sottolineo seriamente per realizzare insieme ai suoi alleati il Progetto il programma che il presidente Berlusconi ha presentato insieme a noi all'attenzione della pubblica riunione e non c'è ombra di dubbio che se volessimo tradurre in poche significative parole qual è l'identità del programma che cosa vogliamo fare in acqua in che modo come vogliamo essere giudicati quando torneremo al giudizio degli elettori al termine della legislatura potremmo tradurlo con una doppia considerazione
Da un lato migliorare la qualità della vita dei nostri connazionali
Compito di un governo è sempre quello di guardare alla complessità della società e un governo con i nostri valori culturali un governo che certamente e a pieno titolo etichettabile di centrodestra non può avere una logica classista per noi la qualità della vita di tutti gli italiani va migliorata non si può avere un solo interlocutore un solo centro di riferimento un solo settore della società su cui indirizzare in esclusiva l'azione legislativa e dall'altro lato accanto a questo già importantissimo compito che migliorare la qualità della vita della nostra società difendere gli interessi nazionali
Difendere gli interessi nazionali soprattutto perché viviamo in una fase di fortissima integrazione e il capo della mondializzazione dell'economia e il dato della globalizzazione dei mercati ma anche difendere l'interesse nazionale perché siamo in una fase caratterizzata dalla nascita della Unione Europea che si è dotata della moneta unica e alle viste di una successiva e giusta ulteriore integrazione europea
Piccola considerazione
L'Europa è una grande opportunità l'Europa è certamente una obiettivo al quale bisogna lavorare con una grande serietà e con grande impegno l'Europa è in qualche modo il destino perché già il presente
Ma il semplice fatto che l'Europa sia la vera grande novità della nostra generazione rispetto alle generazioni precedenti non cancella il dato rappresentato dall'interesse nazionale
La politica l'economia la società alla cultura si devono semmai abituare a pensare nel prossimo futuro ha come contemperare ha come esaltare a come rendere l'interesse nazionale in un contesto che non è più quella verrà Porto tra stati che non colloquiavano e in molti casi tra stati che non era né integrati oggi il tema dominante se volete da un punto di vista culturale prima ancora che economico politico è come l'interesse nazionale che poi è l'interesse un popolo si va a sublimare in una logica che non è quella della contrapposizione ma è quello della piena integrazione lo dico perché se non sia chiaro questo aspetto si rischia di non comprendere che cosa effettivamente l'Italia può al portare nel progetto di integrazione di costruzione dell'Europa noi non meritiamo lezioni di europeismo e difatti chi ha tentato di dare lezioni di europeismo si è dovuto arrendere di fronte ai fatti è che il nostro europeismo è un euro per mo'che non è ostile alla difesa dell'interesse nazionale perché non si può costruire una patria europea se si va a sradicare quel senso di identità e di appartenenza ad una comunità che poi è la parte nazionale di cui ognuno di noi
Grazie
Crearmi mai
I battiti europeo questo è un concetto che animerà il lavoro della Convenzione europea questo è un concetto che non può e non deve in alcun modo essere tacciato di antieuropeismo
Ora da un lato dicevo migliorare la qualità della vita della nostra società dall'altro lato difendere l'interesse nazionale potenziare la possibilità di espansione dell'Italia
Sia in termini economici ed è stato al centro di molti degli interventi di questa mattina sia in termini di identità culturale io credo che l'Italia si debba immaginare si debba pence ma nel prossimo futuro non soltanto per quel che già è vale a dire come potenza di carattere economico di carattere industriale ma anche come punto di riferimento di carattere culturale
Il Metheny cali l'Italian style non è soltanto nella qualità del suo prodotto e in molti casi nella qualità della vita o se volete nella qualità percepita come tale dell'essere italiani ed è un dato che va molto molto al di là del fatturate economico o dell'aspetto che pure è rilevante nella bilancia dei pagamenti
E allora in questo progetto in questo quadro e in una logica per l'appunto che quella non del giorno per giorno ma l'azione nel corso di una legislatura non c'è ombra di dubbio che il governo è partito con una serie di provvedimenti che vanno visti in qualche modo in tre Stati
Perché pur essendo trascorsi solo sette mesi e agosto va necessariamente messo tra parentesi perché il mese per tutti del riposo per in questi sei mesi di attività il Governo a Inter tutto con una logica che se volete si può ripartire in tre momenti precisi il monumento è stato quello e molti interventi lo hanno ricordato del pacchetto dei cosiddetti primi cento giorni
Teso a far cosa teso a far comprendere in particolar modo ad una componente importante dell'economia la componente che voi in qualche modo rappresentate che era giusto dar fiducia al nuovo esecutivo
Il pacchetto dei primi cento giorni attentato ed è riuscito
Di iniettare in un'economia che in qualche modo era appesantita ancor prima dell'undici settembre quell'elemento importantissimo pur essendo un elemento immateriale che è rappresentato dalla fiducia
Noi nei primi momenti di attività di governo con la legge obiettivo con il disegno di legge per la rimessione del sommerso con il disegno di legge per la semplificazione burocratica abbiamo fatto capire in particolar modo le piccole
Medie imprese che vi era una effettive precisa volontà di cambiare quella discontinuità che avevamo annunciato in campagna elettorale poi ci siamo trovati questo è ahimè un dato innegabile di fronte a quelle me elemento a quella data epocale dell'undici settembre
Avremmo potuto
Prendere non pretesto perché nessuno può giudicare l'undici settembre un pretesto ma prendere come punto di riferimento l'undici settembre e dire nelle famose consultazioni a Palazzo Chigi con tutte le categorie
Piccola parentesi
Questo è un governo che crede al dialogo con le categorie crede al dialogo con le parti sociali
Crede al dialogo con tutte le categorie con tutte le parti sociali senza alcun tipo di discriminazione preventiva perché tra i dati innovativi di questo Governo c'è anche lasciatemelo dire la fine di quella prassi per cui non soltanto la concertazione ventesimo un salto modo ma anche i tavoli dovevano essere composti in un certo modo non si può ritenere un interlocutore
Tale da rendere indispensabile il suo consenso e un altro interlocutore invece meno rappresentativo e quindi in qualche modo non indispensabile
Incontri dopo l'undici settembre molti tra di voi lo hanno ricordato abbiamo onestamente ha detto quello che da tutto il mondo sapeva vale a dire
Che la drammaticità alla tragicità di quell'evento comportava in qualche modo una diversa gerarchia
Negli interventi
Comportava necessariamente una ridefinizione della strategia voglio fare un solo piccolo riferimento su questo concetto
Io non so e credo che sia ozioso chiederselo adesso
Se l'undici settembre davvero segnato il momento di discrimine tra un'IPO che un'altra sono sempre in qualche modo i posteri che poi vengono la storia che degenerazioni sono chiamati a vivere non c'è ombra di dubbio però che l'elemento
Rappresentato dalla sicurezza non solo dalla sicurezza individuale ma dà la sicurezza di una collettività l'elemento rappresentato dal valore sicurezza dopo l'undici settembre è diventato un dato dal quale non si prescinde più pensate ATO una ideale gerarchia dei valori prima dell'undici settembre dopo l'undici settembre prima dell'undici settembre tutti dicevano che il diritto alla privacy ad esempio o l'esercizio della massima libertà nell'espressione dei diritti civili era il valore fondamentale
Oggi per molti cominciano a pensare che il valore fondamentale sia la sicurezza
è un tema se volete che si presta a mille considerazioni anche di carattere culturale ma non c'è ombra di dubbio che dopo l'undici settembre il tema sicurezza e diventato il tema centrale poteva un governo non investire sulla sicurezza
Potevo un governo come il nostro di un Paese che tutto quanto proiettato nel Mediterraneo far finta che l'undici settembre non ci fosse stato e quindi non destinare aumenti di risorse a tutti quei comparti
Nessi alla sicurezza dell'Italia e alla sicurezza del cittadino beh avremmo fatto certamente un'operazione sbagliata se non avessimo tenuto conto di questo elemento che tra l'altro incide poi anche nei dati economici
Perché non c'è ombra di dubbio che si va ad investire là dove ci sono alcune elementari condizioni tra cui quello della sicurezza e sicurezza non è soltanto la sicurezza del cittadino e la sicurezza dell'impresa
Orbene pure in presenza del dato l'attentato dell'undici settembre beh la legge finanziaria piaccia o meno che questa il secondo elemento dell'azione di governo
Ha svolto anche Rizzato la sua azione per garantire che compatibilmente con le risorse vi fosse uno oggettivo miglioramento della qualità della vita dei nostri connazionali
Io mi limito a tale riguardo a a ricordare una analisi fatta dalla Università di Roma e pubblicata dalla Sole ventiquattro Ore quindi forse dal maggiore giornale economico italiano secondo la quale con la legge finanziaria
Un milione ottocento mila due milioni a seconda dei parametri che si prende connazionali cittadini sono usciti dalla fascia di povertà
è la conseguenza logica dei due interventi relativo all'aumento delle pensioni al minimo e l'altro intervento altrettanto importante relativo agli sgravi fiscali a favore delle famiglie che hanno numero di figli
In rapporto al reddito
Badate non si è trattato come qualcuno ha detto in modo un po'superficiale di un intervento volto soltanto a garantire maggiore equità
Già fosse soltanto questo credo che si tratterebbe di un elemento di cui un governo può e deve legittimamente andar fieri
Ma si è trattato anche di un intervento che sia indirizzato in quella logica
Di mantenimento dei consumi che è indispensabile avere ben presente soprattutto se si vive in una fase che dopo l'undici settembre è di stagnazione o comunque di non forte crescita dell'economia
Immaginate di che cosa sarebbe oggi la condizione in particolar modo per alcuni settori della piccola delle mete impresa sento Vernon si fosse preoccupato nella legge finanziaria di tutelare chi di tutelare chi aveva meno soldi da spendere
I consumi come si alimentano i consumi si alimentano certamente garantendo che i salari pensioni redditi siano in qualche modo tali da reggere perlomeno l'impatto con l'inflazione o comunque determinare una tendenza a crescere e non a Cal are coloro che oggi dicono ma viviamo in un momento di fermo dei consumi o addirittura di regresso dovrebbero interrogarsi su quale sarebbe la condizione italiana oggi se il governo non avesse con lungimiranza capito che era arrivato il momento
Di intervenire a sostegno delle categorie più poveri non soltanto perché questo è giusto da un punto di vista morale ma anche perché è da un punto di vista con nomi con intelligente potenziare queste fasce soprattutto nello stesso momento in cui ci si trova in una condizione anche per ragioni di carattere
Congiunturale per ragioni di carattere internazionale con un'economia che non tira così come era stato previsti inizialmente
Anche qui una piccolissima digressione
Undici settembre intervento militare
Io credo che coloro che subito dopo l'undici settembre o meglio a cavallo dell'intervento militare andavano dicendo
Alla guerra non si risponde con la guerra oggi dovrebbero se hanno una coscienza presentare le loro scuse agli italiani
Perché quell'intervento militare che era l'unica risposta possibile
Certo non ha garantito ancora la certezza di poter vivere serenamente ma non c'è ombra di dubbio che ha fatto correre la storia
Il regime talebano non c'è più Al Qaeda e smembrata bisogna stare certamente con gli occhi aperti ma tutti hanno capito che di fronte ad un attacco che era un attacco non soltanto terroristico ma un attacco
Il carattere bellico bisognava rispondere con l'uso della forza che quando è legata ad una causa di giustizia fa sempre gli interessi dei popoli o per lo meno dei popoli che vogliono
Ascoltando il dibattito questa mattina e ascoltando in particolar modo gli operatori del settore del turismo che non c'è ombra di dubbio hanno risentito del post undici settembre
Ho con piacere preso atto della loro onestà intellettuale non avevo dubbi su questo
è stato un momento difficile un momento sul quale la congiuntura pesava ma non c'è ombra di dubbio che qualche segnale seppur timido di ripresa c'è e questo segnale timido di ripresa c'è perché tutto il mondo ha compreso che l'Occidente non si è fatto mettere in ginocchio
E tutto il mondo ha compreso che la lotta al terrorismo doveva essere fatte può essere vinta immaginate di certo la storia non si fa con i se e con i ma mai immaginate il quale sarebbe oggi la condizione anche la fiducia in qualche modo del consumatore il dato delle cono mia la capacità d'investimento se fossimo ancora nella situazione immediatamente successiva all'undici settembre vale a dire con un mondo attonito paralizzato e con i terroristi di che forti della ignari dell'Occidente avrebbero mandato i loro proclami ancor più violenti e ancor più eversivi di quel che hanno fatto chiudo la digressione la parentesi se c'è un elemento che oggi deve necessariamente essere tenuti in considerazione è certamente quello di un dato congiunturale ma anche ma anche
Quattro segnale di ripresa si comincia adesso credo è una ipotesi un'ipotesi che può apparire anche come dire abbastanza azzardata visto che non abbiamo ancora tutti i dati per trarre ipotesi così definitive ma credo che si possa dire che l'undici settembre
Sulla società occidentale determinerà una serie di conseguenze da un punto di vista culturale dibattito di rapporto tra l'Occidente e le altre civiltà
Di raffronto tra i Paesi ricchi e Paesi poveri o poverissimi dopo l'undici settembre ad esempio tutti hanno capito che se si vuol combattere il terrorismo bisogna in certi momenti usare la forza ma bisogna agire con la politica per evitare che ci siano questioni come quella mediorientale o per evitare che ci siano Sacchi intere di aree del terzo e del quarto mondo in cui l'Occidente non viene percepito come civiltà ma viene percepito come avversario nemico io credo che l'undici settembre più che sul dato economico perché i segnali di ripresa ci sono e magari tra giugno e luglio
Io l'economia si rimette a camminare con l'undici settembre sia una pietra miliare proprio nella raffronto tra alcune aree del mondo e s'
è un momento importante di rivisitazione se volete di certi parametri culturali che forse un po'troppo frettolosamente avevamo dato come acquisiti la gerarchia libertà sicure
Ma torniamo all'economia viviamo in una fase in cui per qualche mese ancora
Siamo in presenza di un momento che non è espansivo
In una logica quella italiana che è di piena integrazione europea
E se l'euro rappresenta certamente un traguardo insuccesso è anche perché lo diceva Urso pochi istanti fa tutte le grandi operazioni di carattere finanziario oltre che economico come sociale nell'economia mondiale si svolgeranno si svolgono ormai
In base all'adozione sostanzialmente di due sole valute comminare a quella dello yen che è per certi aspetti Laterza are
Ma anche qui siamo pienamente integrati in Europa ma siamo in una logica quella europea che non è quella statunitense qual è la grande differenza dopo l'undici settembre tra l'Europa e gli Stati Uniti
Gli Stati Uniti uscivano da dieci anni di espansione
La prima reazione di carattere economico industriale del presidente Bush all'undici settembre quale è stata è stata quella di proiettare di pompare masse notevoli di dollari nell'economia ha fatto una scelta dirigista fatto una scelta a statalista ha rinnegato i parametri del economia di mercato e niente affatto ha fatto quello che doverosamente si fa in un momento di crisi ci sono le risorse investiamo una parte delle risorse
Cioè per tener su quello che il nerbo della società in questo caso statunitense e la produzione di quell'economia d'Europa no l'Europa non usciva da un decennio di crescita
L'Europa usciva da anni di sacrifici ed in particolar modo l'Italia
Ma lo dico perché bisogna in qualche modo abituarsi nel prossimo futuro forse a valutazioni un po'diverse rispetto a quelle che abbiamo fatto fin qui come se fossero valutazioni il in qualche modo irreversibile cosa intendo dire
Intendo dire che nessuno può contestare l'economia del mercato ci mancherebbe soprattutto oggi che l'economa il mercato è mondiale l'integrazione sempre più crescente
Ma bisogna anche rendersi conto
Che piccolo è bello soltanto se quel piccolo in qualche modo è aggiuntivo non se sostitutivo la piccola la media impresa e l'ossatura dell'economia nazionale
Poi ci sarà da chiedersi se siete contenti di essere piccoli o se in alcuni casi siete costretti a rimanere piccoli perché per me queste una delle grandi differenze ma la piccola e la media impresa deve
In qualche modo lavorare agire produrre economia in un sistema che è sempre più integrato in un sistema Italia e aggiungo io in un sistema Europa il che comporta tutta una serie di conseguenze
Comporta ad esempio la necessità di porsi il problema nel sistema Italia di che cosa significa oggi la politica che fa Nemi
La politica relativa cioè all'approvvigionamento energetico che cosa significa la politica che può fare Irene
Che cosa significa la politica che può fare Finmeccanica perché ci siamo ridotti a pochi grandi gruppi pubblici perché siamo reduci da una stagione di privatizzazioni di liberalizzazione quella stagione non può e non si deve fermare ma dobbiamo può anche essere coscienti del fatto che non possiamo ridurre l'economia nazionale soltanto a piccole o piccolissime in prese e poi non avere ben chiaro che in una logica di integrazione in una logica dico
Petizione i grandi gruppi rappresenta un un un interesse strategico nazionale che va tutelato altrimenti rischiamo davvero di essere sì belli ma poco competitivi
Perché il dati italiane tutto qui noi siamo coloro che riescono a competere meno rispetto agli altri e il problema della compete
Zione nel problema che abbiamo cercato di affrontare o meglio abbiamo iniziato ad affrontarlo con il terzo livello dell'intervento il primo è stato quello del pacchetto cento giorni poi la legge finanziaria porta a fare uscire dalla fascia di povertà alcune categorie anche perché nel sui consumi il terzo livello quale ma terzo livello e necessariamente quello delle riforme
Delle riforme strutturali del nostro sistema
E sulle riforme che poi è oggetto del dibattito e anche della polemica di questi giorni io credo che molta della polemica sia relativa più che al merito dei provvedimenti se relativa al metodo
Molte polemiche sono rivolte unicamente al fatto che il Governo ha chiesto la delega al Parlamento
E alcune delle parti sociali hanno detto voi non potete legiferare con delega
Io credo al contrario che se si vuole dar vita ad un processo di riforme in quelli che sono da sempre i settori non soltanto centrali ma anche i settori più complesse e dire la riforma previdenziale la riforma del sistema fiscale la riforma del mercato del lavoro il governo possa e debba agire attraverso la delega che chiede al Parlamento
La delega chiesto al Parlamento obbliga il governo a presentare quella che le linee guida la cornice salvo poi una volta ottenuto l'approvazione del Parlamento con i decreti legislativi riempire il rendere ancor più esplicito quello che è contenuto nella cornice nell'affermazione dei principi
Le parti sociali oggi ci contestano per lo strumento che abbiamo scelto o per il merito dei provvedimenti che abbiamo presentato lo dico perché la risposta è in qualche modo una risposta che
Da
Corso al successivo e venti
Quando ci si dice ma voi volete dialogare certa che vogliamo dialogare quando mai si è visto un governo che rifiuta preventivamente il piano
Noi vogliamo dialogare vogliamo migliorare la qualità dei provvedimenti che abbiamo presentato anche attraverso il confronto un confronto però che non può essere inteso come diritto di veto
Perché una delle grandi differenze rispetto alla fase politica precedente a questa è che noi non riconosciamo ad alcuno il diritto di veto
Questo non può essere un Governo e non è un governo eterodiretto
Non può essere eterodiretto da alcuna parte sociale e questo vale per alcuni sindacati così come vale per alcune categorie di imprenditori questo è un governo che risponde unicamente del proprio operato alla maggioranza parlamentare e agli elettori che gli hanno conferito il compito di governare per un arco di tempo che tra l'altro come ho detto all'inizio coinciderà con la legislatura il dialogo è un valore ma è un valore che poi deve sapersi in qualche modo legare alla bontà dei provvedimenti
E allora si si chiede come è stato detto al ministro Maroni come è stato detto più in generale ai rappresentanti dell'esecutivo al presidente Berlusconi beh dialoghiamo è ovvio che il governo dice sì certo dirlo via
Ma se si chiede al governo rinuncia alla delega non è un dialogo è in qualche modo la richiesta di una capitolazione
Così come se si dice al Governo dialoghiamo sulla provvedimento che hai presentato per fare in modo che sia migliorato e quindi
Qualche modo sia più capace di uccidere e di determinare la ripresa dell'economia l'aumento del numero degli occupati Governo risponde certo che dialoghiamo
Ma se si chiede al contrario di ritirare provvedimenti che vengono giudicati centrali nell'architettura che abbiamo in mente che abbiamo cominciato a costruire il governo non può che dire
Che non è disponibile ad accettare le richieste di stralcio
E se questo approccio è un approccio non ideologico è un approccio in qualche modo laico c'è un approccio teso a veri gare non quella che è la valenza dei simboli ma quella che è la reale incidenza o meno di certi provvedimenti
Io sono convinto che se l'approccio è tale da entrambe le parti possa e debba determinare un effetto positivo non solo per la capacità dei provvedimenti di migliorare la condizione della società italiana ma più in generale per quello che è l'economia
Perché ho detto valore simbolico perché ho detto approccio che deve essere laico e non ideologico
Perché mi sembra che molte delle polemiche siano polemico sul metodo io lo capisco ma è evidente che non si può discutere sul metodo se qualcuno ci contesta lo strumento vale a dire la delega B noi non possiamo fare altro che prendere atto della ostilità che hanno nei confronti della delega ma proseguire lungo la nostra strada ma al di là della polemica sul metodo a volte mi sembra che la polemica sia più che sulla merito del provvedimento sulla valenza simbolica del provvedimento medesimo
E il caso specifico dell'articolo diciotto Statuto dei lavoratori
Io mi rendo conto che un simbolo l'articolo diciotto mi rendo conto che si tratta in qualche modo di un totem
Ma io spero che le parti sociali si rendano conto che la polemica se vuole essere una polemica costruttive non soltanto una polemica ideologiche aprioristica va fatta non sui simboli ma va fatta su che cosa effettivamente noi chiediamo modi modificare dell'articolo diciotto perché non è vero che lo vogliamo abolire non è vero che vogliamo rendere meno tutelato il lavoratore dipendente esattamente vero il contrario vale a dire che vogliamo rendere meno precario il lavoro attore che oggi è garantito da contratti che sono unicamente contratti a termine perché questo è uno dei dati qualificanti le modifiche auspicate l'articolo diciotto riguardano innanzitutto quei lavoratori che passano da un contratto a termine ad un contratto a tempo indeterminato nello stesso momento in cui a quel lavoratore si garantisce la possibilità di avere un contratto a tempo indeterminato Malossini caratterizzati più da un punto di vista di protezione su Sale o meno io sono convinto che non si caratterizzi di più perché l'alternativa è quella quando gli scade il contratto a tempo determinato di trovarsi disoccupato non mi trovarsi occupato ma senza la garanzia dell'articolo diciotto e questo vale ancor di più per l'altra parte specie per quella relativa al lavoratore che emerge il lavoratore che è disoccupato viene regolarizzato e quindi in qualche modo
Per l'azienda che lo regali regolarizzata lo mette in condizione di avere la busta paga scatta la modifica dell'articolo diciotto e la categoria la fattispecie dei neo assunti
Ecco perché
Abbiamo tutto l'interesse ad un confronto serio su quella che è la portata del provvedimento
Non è il governo che alza lo scontro nel governo che lancia in qualche modo cortine fumogene di tipo ideologico non è il governo che ha intenzione di alimentare tensioni governo
Anzitutto in tensione l'intenzione di dar vita ad un dibattito serio approfondito nel merito perché siamo convintissimi che così facendo si determina non solo uno strumento più efficace
Ma si determina una crescita dell'economia
Perché io ho detto prima in un inciso sarebbe bello un giorno capire se le piccole e medie imprese sono piccole per scelta o in alcuni casi sono piccole per necessità
Perché sono convinto che in molti casi sono piccole per necessità perché lo sanno tutti che sono tantissime le aziende che si fermano a quattordici dipendenti poli hanno il quindicesimo sedicesimo diciassettesimo diciottesimo è anche il ventesimo
Ma non lo hanno dipendente con un contratto a tempo indeterminato perché quella soglia dei quindici dipendenti che fa scattare l'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori è un oggettivo freno alla crescita delle piccole delle nel in prese con il risultato che abbiamo molti lavoratori precari e con il risultato specie nel Sud che abbiamo molti lavoratori in nero che di garanzie sociali non ne hanno ovviamente neanche allora discutiamo tutti quei lasciamo da parte
Il parametri biologici no discutiamo serenamente di questi aspetti e io sono convinto che dal dibattito sarebbe non solo una maggior possibilità di comprensione ma anche un evidente crescita della nostra economia questo vale dell'ultima considerazione anche sull'altra materia che è quella della riforma del sistema previdenziale anche qui io credo che
Si debba dare atto al governo di un approccio estremamente serio
E di un approccio estremamente
Giusto da un punto di vista sociale
Quando si dice come abbiamo detto nella delega innanzitutto i diritti acquisiti non si toccano beh si stabilisce un punto importante io so e voi sapete che i costituzionalisti hanno discusso a lungo se trattasi davvero di diritti acquisito di legittime aspettative consolidate nel tempo lo lasciamo ai cultori della materia però non c'è ombra di dubbio che sia mi metto nei panni di quella lavoratore no
Che lavora da trent'anni trentun'anni sa dopo la riforma Dini che il trenta giugno del due mila e quattro scatta il suo sacrosanto diritto di andare in pensione poi arriva di punto in
Anche il Governo che gli diceva sai che cosa succede che non ci metto il trenta giugno ma ci vai sei mesi dopo un anno dopo da quel lavoratore ha tutto il diritto di dire ma che gioco giochiamo ma perché cambiate le carte in tavola
Governo parte al contrario dal presupposto che il diritto non si tocca per cui nello stesso momento in cui matura quel diritto di andare in pensione il lavoratore riceverà addirittura una lettera da parte del governo è lo Stato che gli dice tu il diritto lo hai maturato quando lo può esercitare lo eserciti
Ma se vuole continuare a lavorare
Se vuoi che l'età pensionabile sia innalzata non d'inverno no no Peleggi sì ma con sua volontà se vuole continuare a lavorare
Sai che c'è di nuovo che ci guadagna e ci guadagni perché perché avrai una busta paga più pesante perché avendo raggiunto il diritto di andare in pensione e quindi avendo raggiunto il massimo dei contributi non c'è più necessità di gravare sul datore di lavoro con un trentatré per cento di costo previdenziale venticinque a favore del datore di lavoro e otto a favore del lavoratore valuteremo come quel trentatré ripartirli lo tra le parti daremo ovviamente corso a questa la attiva anche con le parti sociali ma non c'è ombra di dubbio che il lavoratore che rimane in servizio avrà una busta paga più pesante e allora come si fa a dire che è una politica antisociale che è una politica che non tiene conto del evito di lavoratori è una politica basata come sempre sul principio della libertà perché queste si chiama Polo delle Libertà perché ha posto proprio questo valore al centro della sua azione anche in termini economici
I c'è perché su questo come avete visto la polemiche meno alta perché sono oggettivamente dati che parlano da soli si dice e ma attenzione perché la decontribuzione per i neo assunti che l'altro pilastro insieme a quello del TFR
Della riforma previdenziale può comportare un carico per l'INPS non sopportabile nel corso del tempo è stato detto autorevolmente attenzione perché rischiamo che poi l'INPS vada incontro ad una voragine nella bilancio
Mi limito a fare una doppia osservazione
Da un atto è stato detto dal governo che se ciò dovesse essere tutto da dimostrare si potrebbe e si dovrebbe fare corso all'eventuale disavanzo non sospendendo il pagamento delle pensioni va da sé ma ricorrendo alla fiscalità generale
Ma in secondo luogo faccio un'altra considerazione
Tutta la tesi di chi dice non potete dar corso ad una politica di decontribuzione per i neo assunti perché poi non ci son più le risorse per pagare le pensioni si basa su un presupposto vale a dire che non aumenti il numero degli assunti
Noi al contrario siamo convinti che si è finalmente si dà vita ad una politica che mette il datore di lavoro nella condizione di assumere gli assunti ci possono essere perché il lavoro in Italia c'è altrimenti non si spiega la non è per la quale abbiamo indici di disoccupazione all'ufficio di collocamento del trenta trentacinque per cento però poi non abbiamo per fortuna le barricate nelle strade perché di quel trentacinque per cento lavorano in tanti è che lavorano in nero e lavorano in nero perché non sono stati assunti e non sono stati assunti perché c'è un carico fiscale previdenziale eccessivo rispetto a quello che il datore di lavoro si può permettere allora certo sappiamo che una sfida sappiamo che è un impegno pesante
Ma sappiamo anche che questo è in qualche modo il compito che abbiamo avuto dagli elettori il nostro non è un Governo di ordinaria amministrazione
Non è uno dei tanti governi come quelli precedenti per i quali passano e non si ricorda nemmeno che cosa hanno fatto se non qualche cosa di negativo magari che è stato fatto il alte un governo che ha una volontà forte di riformare e in profondità la società italiana lo facciamo nell'arco come ho detto dei cinque anni ma lo facciamo con quelle riforme strutturali che sono indispensabili il dialogo è certamente un valore siamo pronti a dialogare di allocherei
Mo'ma è evidente che il dialogo non può essere la convinzione da parte di qualcuno di imporre un diritto di veto perché un governo espressione della libera volontà degli elettori non subisce reti e risponde soltanto agli italiani
Va
Ho visto