"Conferenza Nazionale sul Lavoro" organizzato dalla Direzione Nazionale di Alleanza Nazionale - Dipartimento politiche del lavoro e sindacali - Dipartimento questione meridionale - Dipartimento politica economica 29-30 aprile 1998 nell'ambito della Mostra d'Oltremare

Hanno
Citarli
Sì
Per
Sì
Della
Si
No
Se
Una
Il
No
Allora
Ecco
Bene
Allora
E
Sì Massimo
E
Corrono
Sorridere Trizza
No no no qui facciamo così
Grazie
Quell'edificio
Cari amici
All'inizio questo intervento
Che ha un titolo molto impegnativo
E cioè il Mezzogiorno tra Europa e il Mediterraneo
Quanto può influire
La nuova Europa quali sono i confronti quale sono le quali sono le conseguenze sul piano anche del lavoro anzi soprattutto del lavoro
Come l'Italia sta in euro
Ringrazio
Il presidente del partito che ci ha dato questa possibilità
Ringrazio il ministro Fantozzi il sottosegretario onorevole se
Il rappresentante italiano alla FAO ambasciatore incisa Manfredo Incisa di Camerana
Ringrazio
L'onorevole Occhetto presidente della commissione esteri
Il
Capogruppo di alleanza nazionale
Agli Esteri onorevole Morselli che si occuperà in particolare di cooperazione l'onorevole Amoruso che si occuperà
Vedi del Commercio estero
L'europarlamentare onorevole tesa che si occuperà dei fondi europei che non arrivano mai o quasi mai in Italia
E do subito la parola all'onorevole fisso
L'agenda dell'Europa è piena di appuntamenti importanti dai quali scaturivano dei cambiamenti storici che rappresentano il risultato di un lavoro concepito e realizzato sin dagli anni cinquanta il prossimo fine settimana si darà inizio
Effettivo alla realizzazione della Unione economica e monetaria con la decisione dei paesi che a partire dal primo gennaio del novantanove
Adotteranno l'euro come loro moneta di conto la firma di taglia corto rappresenta un impegno a perseguire mantenere la stabilità delle singole economie nazionali
L'Europa dunque si sta realizzando ed in un certo senso sta cambiando
Al di là delle euro del quale tutti hanno già abbondante conoscenza e che comunque non rappresenta la ragione del mio intervento di oggi in queste settimane ci si trova ad affrontare un nodo cruciale per il futuro del nostro Paese e della sua economia
Con il volgere al termine del quinquennio mille novecentonovantaquattro mille novecentonovantanove in realtà si tratta di sei anni
Si chiude il programma di coesione legato ai fondi strutturali e con esso anche le loro modalità d'impiego e di distribuzione
In questa relazione più che dilungarmi su quelli che sono i motivi
Che hanno determinato il mancato completo la mancata completa utilizzazione dei fondi strutturali
Che sono motivi caro presidente tu me lo chiedevi qualche minuto fa
Di diverso ordine riguardano la capacità o la mancanza di capacità di progettazione una eccessiva burocratizzazione che rendere di chiarendo è difficile l'accesso ai finanziamenti stessi
Unitamente a questo anche un eccessiva lungaggine del procedimento di concertazione delle varie autorità amministrative e di controllo
Che portano tante volte anche imprenditori privati a non scegliere la strada della utilizzazione del cofinanziamento nei programmi comunitari
Ne alla fine della relazione fra un esempio di questa difficoltà ma mentre noi ci dilunghiamo sulla mancata utilizzazione in realtà i fondi strutturali stanno cambiando nel senso che nei prossimi sette anni due mila due mila e sei sicuramente ci saranno nuovi regolamenti e quindi dovremo misurarci con nuovi fondi strutturali
La riorganizzazione strutturale progettato dalla Commissione europea si riassume nel mantenimento dell'ex Obiettivo uno aiuti alle aree depresse nell'accorpamento degli ex Obiettivi due e cinque B are dei industrializzate dare rurali
Col nuovo Obiettivo due e per quello che riguarda gli obiettivi tre e quattro che attengono prevalentemente l'adultera disoccupazione la formazione professionale nell'Unione nel solo obiettivo tre quindi si passerà da se gli obiettivi a tre obiettivi a tali cambiamenti si aggiunge poi la rielaborazione del regolamento dei fondi strutturali che detta tutta una serie di limiti e condizioni all'erogazione dei contributi quindi per il prossimo secolo
Prossimo millennio comunque nei prossimi sette anni tempi più duri per l'Italia
Maggiore concentrazione degli aiuti affinché si rendano più visibili benefici e di risultati realizzati tramite l'erogazione dei finanziamenti europei
Semplificazione decentramento nell'erogazione dei fondi potenziamento dell'efficacia e del controllo dei finanziamenti stessi tradotto in cifre
Il Mezzogiorno dovrebbe ottenere circa cento mila miliardi tra il due mila e il due mila e sei
Nel cui totale ovviamente inclusa la quota di cofinanziamento nazionale
Di tale somma sessantasette mila miliardi dovrebbero essere destinati all'Obiettivo uno
Che cosa non va dunque nel nuovo schema di rinnovamento dei fondi strutturali per quello che riguarda il Mezzogiorno
Il grosso problema e che il Sud Italia e per Sud Italia intendiamo
Abruzzo Molise campagna Calabria Basilicata Puglia Sicilia e Sardegna il sud Italia deve superare l'esame della rigida applicazione del criterio del PIL pro capite inferiore al settantacinque per cento della media dell'Unione
La definizione del ricco e del povero insomma del bisognose di aiuto dell'autosufficiente e lasciate consentitemi di dirlo ad una sterile formula matematica
Che talvolta per quanto possa premiare logiche imparziali di aggiudicazione di incentivi e lo sviluppo non tiene in debito conto della relatività delle regole economiche nel tempo e nello spazio
Da un lato infatti si possono verificare
In ugual danze nella rilevazione dei dati nelle differenti realtà e dall'altro è impossibile assicurare che nel tempo un criterio non penalizzi colui che quasi povero e comunque più ricco dei nuovi entrati mi riferisco qui
Alle prospettive di allargamento dell'Unione Europea contemplati in Agenda due mila che comporteranno per gli stati membri e soprattutto per l'Italia una netta riduzione degli stanziamenti e delle zone ammissibili ad uno o più degli obiettivi comunitari
Sì sarà l'Europa del Sud soprattutto l'Italia del sud a patire maggiormente per l'adesione dei Paesi dell'Europa centrale ed orientale nell'Unione Europea
A parità di somme destinate allo sviluppo strutturale europeo
Ci saranno più Paesi beneficiari e pertanto riceveremo sempre meno
Infine l'importanza dell'effetto indiretto di che di tali cambiamenti ci confronteremo con Paesi ad economie più deboli
Che vantano costi della manodopera più bassi e che quindi costituiranno una meta allettante per gli investitori esteri
Ritornando al problema specifico della riforma dei fondi strutturali per il Mezzogiorno secondo gli ultimi dati emersi da una ricerca che ora li azzardo corsi lo con il supporto della Commissione europea
Si evidenzia l'uscita ormai certa della Sardegna e del Molise
Per le quali si rende necessario uno sforzo politico efficace volto ad evitare penalizzazioni nell'attuazione del nuovo regolamento
Del resto non riesco assolutamente ad individuare le basi logiche della scelta della commissione di derogare al criterio del settantacinque per cento solo per le Regioni ultra periferiche le isole Canarie per esempio o scarsamente popolate la Lapponia
Non considerando che anche la Sardegna oltre al requisito dell'insularità presenta un tasso di disoccupazione particolarmente alto
Più delicata ed urgente la situazione dell'Abruzzo
Solo caso di esclusione dall'Obiettivo uno in corso di esercizio
Per il quale caso ritengo necessaria una lotta di tutti i partiti e anche del governo perché si eviti l'esclusione da ogni regime transitorio il cosiddetto phasing out
Tutti questi problemi
Signor ministro
Denunciano una presenza non efficace del nostro esecutivo nei palazzi europei
I nostri problemi le nostre esigenze il nostro spirito d'iniziativa sono spesso ignorati dagli Europa di di Brussel di fronte a decisioni importanti
Quale questa decisione della ridisciplinare i fondi strutturali il nostro Governo sembra interessarsene solo sommariamente
Non si può venire a Bruxelles e prima di Natale a promettere l'impegno del governo italiano lo sviluppo dell'area mediterranea e quindi anche del sud Italia
E poi non intervenire coinvolgendo tutte le presenze istituzionali italiane a livello europeo a difesa degli interessi vitali regioni
Capisco che gran parte degli sforzi negli ultimi mesi sono stati concentrati a far quadrare i conti del bilancio europeo
Ma che senso ha affannarsi tanto chiamarsi europei di prima scelta se voi non sappiamo difendere i nostri interessi sfruttando le opportunità e di punti di forza che ne scaturiscono
Il Parlamento in fase decisionale ed il governo in quelle esecutiva devono tener presente che non esiste più un solo Mezzogiorno d'Italia accomunato dagli stessi problemi per il quale dunque sufficiente prevedere un'unica azione politica ed economiche
Mi voglio riferire all'Italia dello sviluppo locale
All'Italia
Dei distretti esistono anche nel Sud
Del nostro Paese cioè non c'è più a mio giudizio e lo dico a titolo esclusivamente personale una sola questione meridionale non esiste più un solo Mezzogiorno d'Italia ci sono tante realtà specifiche che hanno bisogno di singole particolari attenzioni
E quindi credo che compito della classe dirigente nazionale deve essere quello di comprendere che non si possono più creare degli strumenti rigidi per lo sviluppo delle zone meridionali ma occorre determinare degli strumenti altamente flessibili lasciando poi alle singole realtà locali la possibilità di utilizzare questi strumenti l'Italia meridionale sia voluta macchie di leopardo alternando zone maggiormente sviluppate
Ad altre dove gli indicatori economici e finanziari indicano scenari assolutamente critici per i quali la mancata utilizzazione delle gli odi nazionali europei sarebbe senza dubbio fatale
La mia critica sia beninteso e indirizzata anche agli enti locali perché prendano coscienza del fatto che il loro risanamento economico ed il loro sviluppo futuro
Dipenderà in gran parte dalla capacità di autogovernarsi e di intraprendere azioni locali di sviluppo
Rivelando mi a quanto detto in precedenza
Voglio approfittare di questa circostanza per segnalare un'ultima nomadi via nell'erogazione dei fondi strutturali
In particolare per quello che riguarda il fondo sociale europeo siamo a percentuali di utilizzazione che non raggiungono il dieci per cento nella stragrande maggioranza dei casi
Numerosi problemi infatti sono emersi nell'attuale Pejo di programmazione e se è vero che nella logica della politica europea si deve guidare utilizzando innanzitutto lo specchietto retrovisore quindi facendosi forti delle esperienze passate ebbene che le decisioni
Sul futuro dei fondi strutturali siano prese alla luce proprio delle esperienze negative che sono state fatte soprattutto in Italia
Esistono delle cause intrinseche che limitano al massimo la richiesta e l'utilizzazione dei finanziamenti sui progetti cofinanziati col fondo sociale europeo che quello determinante per la formazione professionale per la lotta alla disoccupazione il primo di questi ostacoli e la fideiussione sugli anticipi del contributo ammesso a finanziamento che gli enti gestori dei progetti devono presentare secondo le disposizioni del ministero del lavoro e del Tesoro
I suddetti ministeri per di più definiscono anticipi tutte le fatture ammesse prima del saldo finale
Il che significa che il contributo che spessa su che spesso supera il miliardo deve essere completamente coperto dalla garanzia
Così mentre i partner stranieri possono rispettare i tempi e le modalità concordate nei programmi comunitari molti enti gestori italiani soprattutto del centro sud sono in difficoltà finanziarie
Ed alcuni di loro devono rinunciare a quanto inizialmente autorizzato al ministero del lavoro per mancanza di fideiussione e quindi di liquidità
Come si può pertanto accusare in generale soprattutto coloro che operano nelle zone a Obiettivo uno Jon utilizzare i fondi messi a disposizione se gli ostacoli al pieno sfruttamento vengono direttamente dall'interno del nostro sistema
Gli enti gestori molto spesso composti anche l'associazione non profit come fanno a garantire fideiussioni per miliardi per due tre anni di tempo quando loro stessi operano spesso su base di volontariato
E vi assicuro che le stesse difficoltà agli anni comuni
Io come sindaco di un piccolo comune del sud ho presentato quattro progetti di formazione di di per la formazione professionale un miliardo duecento milioni garanzia del Comune duecentocinquanta in fondi comunali duecentocinquanta milioni fideiussione per un miliardo
Significa bloccare un miliardo per due tre anni che il Periodo o della utilizzazione e quindi della messa in opera del programma sembrano queste cifre irrisorie ma se le sommiamo comune per comune enti gestori parenti gestori ci accordiamo perché il Fondo sociale europeo è stato utilizzato per una media del sette otto per cento
Quindi queste contraddizioni non trovano alcuna spiegazione logica e necessario Cormano
Anche attraverso lo snellimento delle procedure burocratiche di accesso
La commissione per le politiche regionali del Parlamento europeo si esprimerà in merito alla riforma dei fondi strutturali prossimamente
Ancora ci sono disaccordi all'intero dalla commissione regionale per quello che riguarda le relazioni ma e mi arriva in tensione insieme con i colleghi di altri Alleanza Nazionale soprattutto con il collega Marco ce l'hai che ci rappresenta in maniera egregia in quella Commissione
Denunciare tutte le anomalie riscontrate finora ma continua a dire che senza la dovuta attenzione del nostro governo iniziative come questa non hanno trovato non trovano e non troveranno mai alcune Spica c'è riscontro e saremo ancora qui
Tra qualche anno a lamentare ancora occasioni perdute grazie
Saluto e ringrazio il padrone di casa del senatore Pontone do la parola all'onorevole Morselli
Grazie presidente gentili signore e signori lustri ospiti
Per avere speranza e lavoro in Italia occorre creare speranze di lavoro nel mondo
In fatto e creare lavoro nei Paesi in via di sviluppo consente di superare anche quella continuo e costante guerra fra poveri
Perché l'intolleranza non è certo dovuta ha problemi di razzismo ma alla drammaticità della fame
Nella maggior parte delle ragioni del mondo
Il lavoro è diventato così scarso che un elevato di Vello di disoccupazione può diventare una delle caratteristiche permanenti delle moderni economie indossando le file dei poveri e minando alla base la stabilità sociale
Ogni individuo ha diritto al lavoro alla libera scelta dell'impiego a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro e alla protezione contro la disoccupazione questo e quanto recita l'articolo ventitré della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
Ci troviamo di fronte a un documento che risale al mille novecentoquarantotto
Ma oggi alcuni dei suoi concetti rimangono rivoluzionari e quindi il diritto al lavoro come riduzione della povertà diffusa diviene un viatico di libertà e di sicurezza
Nel due mila quattro quinti della popolazione divora nei paesi in via di sviluppo
E molti di questi potranno potere sì di condizioni migliori di vita nonostante ciò però il numero di persone colpite da estrema povertà e vera e propria disperazione continuerà ad aumentarle
I problemi che i Paesi industrializzati e quindi l'Italia devono affrontare al loro interno devono essere naturalmente associati a forti impegni
Per creare e per cercare di dare una prospettiva quei popoli che da soli non possono superare in nessun futuro di sviluppo
Capendo bene che oltre un problema morale la sicurezza del globo e sempre più minacciata dalla povertà e dalla miseria
Lo storico Paul Kennedy ci dice la crescita demografica della terra risulta essere asimmetrica ad esempio il sessanta per cento della popolazione del Kenya e sotto i quindici anni detta
Menti il venti per cento del popolo svedese e sopra i sessanta anni
Questo è evidente comporta squilibri e conseguenze per il futuro l'occupazione e l'istruzione
E si crea una sorta di spartiacque di solco profondo dove da una parte vi sono società in crescita tumultuosa senza o con scarsissime rinforza le risorse finanziarie e di base quale distruzione di alloggi l'assistenza sanitaria
E dall'altra società vecchie ricche e democraticamente moribondo e quindi e più che mai necessario allineare le strategie di sviluppo a quelle demografiche
Un miliardo e duecento milioni di persone su cinque miliardi otto di individui vivono nella povertà assoluta
Avendo un reddito medio pro capite di trecento settanta dollari all'anno
Seicento milioni di persone si addormentano affamate è un miliardo e mezzo non ha tale accesso a da quel pure e sistemi fognari
Un milione un miliardo di persone che risultano analfabete
In questi ultimi cinquant'anni il mondo ha realizzato un progresso economico tecnologico e sociale senza precedenti nella storia
Ma questo progresso non è stato equamente distribuito e la forbice fra i ricchi e poveri sia andato allargando esponenzialmente
Da un dettagliato rapporto delle Nazioni Unite risulta che insieme ad avanzamenti spettacolari nella scienza nella tecnologia nella biologia e nella etica vi sono state ferite ciecamente inferte all'ambiente dagli attuali sistema di produzione
Tanto da creare seri dubbi per l'umanità sul proprio futuro creando un clima di incertezza generale da cui deriva una crisi sociale morale che in molte società assume proporzioni enormi
Persino nei Paesi più opulenti le dimensioni di questa crisi sono inequivocabili
Nei paesi industrializzati una persone in età lavorativa su dieci non riesce a trovare un impiego
Che gli consenta un salario di sussistenza e i giovani non comprendono addirittura più l'utilità dell'istruzione
I valori sociali ormai riconosciuti diventano improvvisamente superati e la solidarietà tra individui si ridimensiona sostituito dall'egoismo individuale o politico
Ad ogni latitudine e longitudine del mondo si registra un'insicurezza crescente provocato dalla criminalità dall'abuso e dal traffico di droga
Aggiungiamo che la caduta del muro di Berlino e la fine della guerra fredda da avvenimento storico e di pace
Si è tramutato per molte nazioni nella perdita di influenza che un tempo potevano esercitare come contraltare originando violenze etniche guerre civili e devastante migrazioni o veri e propri peso di nel mondo una persona ogni centoquindici è un migrante o profugo costretto ad abbandonare la propria terra per svariati motivi economici politici militari negli ultimi trent'anni trentacinque milioni di persone a emigrato dal sud al nord del mondo e ogni anno più di un milione di persone si sposta a tutto questo va aggiunto un altro dato angoscioso venti milioni di rifugiati politici e vittime di conflitti etnici all'inizio del settanta erano otto milioni e altri ventisei milioni di profughi
Metà dei Paesi del mondo ha avuto qualche conflitto ecco Nico recente all'inizio del Novecento il novanta per cento delle vittime era rappresentato da militari oggi è rappresentato da civili
Due milioni di bambini sono morti cinque milioni e mezzo vivono nei campi profughi tredici milioni hanno perso tutto casa e famiglia
In questo scenario rappresentato necessariamente per sommi capi l'Italia è chiamata a interpretare un ruolo fondamentale con una politica di cooperazione finalizzata al raggiungimento di fini umanitari caritatevoli e di sviluppo
Che come prezioso insostituibile strumento di politica estera condizioni la crescita sociale e demografica di paesi dove dieci deficit in tal senso contribuendo anche ad impedire possibili guerre quindi non solo ragioni umanitarie ma anche la necessità che sia assicurata al mondo la pace e soprattutto per la posizione geografica del nostro Paese nel Mediterraneo
Ci impone di in considerare la politica di cooperazione euromediterranea comunale asse portante del futuro sviluppo sociale e come area privilegiata di mirati interventi il Mediterraneo è una possibile spaventosa polveriera che va combattuta non certo con interventi repressivi ma più che mai con la prevenzione fondata su precisi interventi economici e sociale
Nella sponda sud si concentra il quaranta per cento della popolazione ma solamente il sei per cento del PIL della regione
Il reddito pro-capite della sponda nord e di undici volte superiore il tutto con una crescita demografica come prima dicevo spropositata alta al Sud e bassa o stabile al nord
Certo un paese come l'Italia
Da non può da sola pensare di risolvere con mirati progetti di cooperazione i gravi problemi legati al futuro di questi popoli è l'Europa che deve attivarsi per impedire la trasformazione del Mediterraneo in una nuova frontiera conflittuale per giungere a una reale stabilita nella sicurezza come ineludibile prospettiva futura
Volta favorirne la crescita ma il nostro Paese deve dar vita a una profonda e organica riforma della cooperazione superando di fatto il desolante stalli in cui è precipitata riconquistando una forte capacità negoziale sullo scenario internazionale
Sulla società contemporanea grava la duplice responsabilità di alleviare la tragedia presente e di evitare alle generazioni che verranno
Tensioni sociali e religiose dalle conseguenze imprevedibili
E in un'area in cui è più evidenti contrasti troppo tra la Società europea
Laica e consumistica e quella africana e mediorientale spetta all'Italia a vedere agili strumenti di intervento e di programmazione che superi il falso umanitarismo e il puro interesse commerciale
Tenendo sempre ben presente che il nostro concetto di sviluppo e diverso da quello dei paesi in cui si interviene e quindi occorre cercare di promuovere a otto sviluppo
Delle organizzazioni locali dei modi di vita di cultura delle popolazioni indigene
Per capirsi
Non si può pensare di distruggere centinaia di migliaia di etere di un bosco come è stato fatto in Perù
Con il risultato di un significativo aumento delle inondazioni e per quelle popolazioni l'impoverimento dell'alimentazioni e il cambio del pesce con gli spaghetti e della selvaggina con il riso
Bisogna pensare
Nel momento in cui si attuano fattivi interventi di cooperazione che in molti casi lo sviluppo dei popoli non è quello di a vere sufficienti dotazioni economiche per comprare una scatoletta di pesce
Ma di poter pescare i pesci senza particolari imposizione Esterni né faraonici progetti di intervento
Trovando anche un giusto equilibrio fra la donazione e credito infatti troppo spesso la percentuale maggiore delle donazioni globale e speso in beni servizi del Paese donatore
E per quanto riguarda il credito si genera un quasi un grave squilibrio
In quanto spesso si viene a vista urlare un meccanismo perverso conseguente al fatto che se gli investimenti non producono nei tempi previsti il programmato Obiettivo
I crediti accesi generano inevitabilmente nuovi bisogni finanziari che generano a loro volta la necessità di ricorrere a nuove Prestiti per pagare interessi e ammortamenti del primo credito e così quasi all'infinito
Da qui la necessità di una seria analisi per vedere di contribuire all'azzeramento dei debiti dei Paesi più bisognosi che di fatto diventano crediti inesigibili
Ma per giungere a questi ambiziosi obiettivi e per far sì che finalmente l'Italia Possa pere questo prezioso insostituibile
Strumento che si chiama cooperazione non si può certo pensare di demandare come vorrebbe il governo Prodi e il sottosegretario Serri tutto a una fantomatica agenzia che di fatto moltiplicare di rischio di distrazione e uso improprio delle risorse e dei progetti
Alleanza nazionale ritiene indispensabile un unico centro dispensa dove devono confluire i contributi obbligatori nonché i fondi stanziati da enti pubblici Enti locali
Enti territoriali ed enti privati atti a finanziare programmi progetti di cooperazione per realizzare le risorse e per evitare doppioni
Interventi di più soggetti nello stesso Paese e negli stessi progetti e per conoscere quali siano gli stanziamenti originali le revisioni Presti i costi conclusivi io ogni intervento e proprio in questo quadro di tutela della correttezza e di massima trasparenza che si inserisce uno dei punti cardine della proposta di alleanza nazionale quello della banca dati che consenta a chiunque di conoscere come sono stati spesi soldi eccome
E con che risultati ne trarrà sicuramente beneficio il comitato direzionale che potrà valutare se gli obiettivi fissati sono stati conseguiti
E ne trarranno beneficio lettera all'attività di cooperazione le ONG i leader di destinatari
Attualmente per a vere informazioni un quadro di minima occorre superare molti ostacoli la banca dati è un segnale netto di Mani pulite nella solidarietà
Come centro di raccolta dispensa non è impegnata riteniamo di individuare come banca della cooperazione allo sviluppo il Mediocredito centrale
Il Mediocredito è un'istituzione pubblica che assicura al tempo stesso un controllo agile e di tipo manageriale
Le competenze tecniche necessarie e la rapidità nello svolgimento dell'istruttoria e nel frattempo
Per le sue caratteristiche istituzionali alla possibilità di un controllo di tipo pubblicistico sulle risorse destinate alla cooperazione
Mediocredito potrebbe inoltre assicurare celerità dell'operazione cosa spesso indispensabile e un'alta efficienza tecnica superando momenti e ci si lamenta e burocratici
E indispensabile altresì razionalizzare l'assurda situazione del personale del Dipartimento della cooperazione perché una riforma che non voglia restare puramente un dettato di norme e che rimanga solo sulla carta
Deve indicare le risorse su cui si può far conto
La principale risorsa che l'Italia può spendere non sono solo i soldi ma il fattore umano il personale
Questo va attentamente e selezionato utilizzando che ha una lunga esperienza nel settore affinché non si faccia tabula rasa perdendo esperienze e professionalità indispensabili e sostituendole con l'improvvisazione
Nella struttura che si è con enorme difficoltà formati in questi anni vi sono professionalità indiscusse finora mai utilizzati appieno
In quanto il settanta per cento di questo personale si è tenuti in posizione precaria e quindi ricattabile in modo da non poter opporre all'illegalità alla logica clientelare in una parola
Alla ma alla cooperazione la propria responsabilità
Personale e professionale
Va ricordato che il personale comandato e già pubblico e sto finendo e di ruolo e quindi volti Rizzato nella tutela dell'interesse pubblico con adeguata autonomia
E poi indispensabile una totale riorganizzazione delle ONG dettando norme semplice ma al tempo stesso efficaci
Per garantire serietà come la presentazione di bilanci analitici e la capacità di documentare la tenuta della contabilità
Unitamente alla presentazione di capillari relazioni sullo stato avanzamento dei programmi è fuori dubbio che discende come naturale da un progetto organico di cooperazione la necessità che i fondi ad essa destinati non debbano essere fissati di soppiatto nelle pieghe di questo o quel provvedimento ma ogni anno in modo netto ed esaustivo nella finanziaria
Per consentire il controllo del Parlamento la certezza di fondi disponibili
è un esame preciso dell'utilità e della necessità delle risorse richieste occorrerà poi coinvolgere sempre di più i cinque milioni di nostri concittadini e cinquantotto milioni di origine italiana
Nei vari progetti per utilizzare appieno tutte le cime agire
Va superata quindi la drammatica fase della ma la cooperazione che tanti guasti a prodotti in Italia all'estero e occorre impegnarci tutti affinché il nostro Paese possa essere trainante ed esempi al mondo intero
Dotandosi di strumenti di intervento efficaci
Tempestivi capaci di fornire risposte chiare e concrete in grado di creare strumenti di vera solidarietà capaci di garantire pace e prosperità vi ringrazio
Inizia confronto con il governo dello su un tema essenziale però dobbiamo dare atto all'onorevole se sottosegretario che ha dovuto ricominciare dico da zero anzi sottozero sotto zero per quello che è avvenuto in Italia
Per quanto riguarda la compresa la cooperazione anzi la mala cooperazione a parolacce
Grazie presidente
Grazie anche a voi né ad Alleanza Nazionale dell'invito dell'invito dell'ospitalità e anche permettetemi di esprimere un apprezzamento per il fatto che discutendo di un convegno del sul lavoro sull'occupazione e voi avete sentito il bisogno di avere questa dimensione internazionale
Non è una cosa insignificante questa io sono convinto che il mondo politico italiano ha su questo punto un'arretratezza seria
Seria non riesce cioè a capire che bene che nell'epoca attuale
Nell'epoca della internazionalizzazione dell'economia
Se noi non affrontiamo questa dimensione non potremo vincere la sfida dello sviluppo e dell'occupazione in Italia
Io ne sono profondamente convinto oggi non non non esiste la possibilità di un sistema economico che oggi cresca su se stesso
Dentro se stesso cresce se riesce a trovare una dimensione internazionale
Che oggi rappresenta uno dei terreni essenziali futuri dello sviluppo da questo punto di vista è molto importante e badate ci sono tutta una serie di conseguenze il primo dei relatori ha fatto una un riferimento
Come dire mi stimola TAR a tornare su un punto che non è in e solo indirettamente legato a Marco la questione della cooperazione e cioè
Il fatto che la presenza italiana
Nei vari organismi internazionali che oggi decidono parte rilevante dell'economia pensata al Fondo Monetario Internazionale e la Banca mondiale tutte le organizzazioni delle Nazioni Unite le agenzie cinquantaquattro credo che siano che fanno azione dalle vendette alla FAO eccetera sono tante
E noi non abbiamo avuto in questi anni una politica coerente di reclutamento
Di gestione di ritorno degli italiani che operano nelle organizzazioni internazionali sono circa mille ottocento adesso
Solo per le più importanti ma qui ci vuole una politica di ripeto formazione reclutamento sostegno e poi ritorno e avere un'osmosi con la struttura economica con l'amministrazione pubblica italiana cosa che adesso risulta invece molto difficile
Questo badate avviene anche nello stesso Unione Europea
In cui i nostri di pesi gli italiani che sono parte delle strutture dell'Unione Europea hanno troppo spesso lo scarsissimo collegamento
Sia ben chiaro io mi rendo conto che le organizzazioni internazionali e poi gli hanno una loro autonomia che va rispettata e non è che ciascun Paese può ricavare la sua nicchia questo ma non è questo e porre in paese
Attraverso anche il rapporto con gli italiani che operano in azioni internazionali ad avere il grado di informazione competenza consapevolezza collegamenti che sono capaci di produrre
La internazionalizzazione del sistema Italia e un livello adeguato e una prospettiva per i giovani
Il secondo punto che voglio rapidamente
Accennare è quello che riguarda il tema che richiamava il presidente
Tra Europa e Mediterraneo
Anch'io considero anche qui che ci sia un problema politico che riguarda tutto la mondo politico italiano non solo il governo
E la maggioranza
E cioè se la tendenza è essenziale politica economica di sicurezza militare di organizzazione di tutte le attività dell'Europa debba tendere verso il Nord-Est
Non non mi riferisco al nord est italiano e dal Nordeste
Oppure se debba avere almeno a tutt'altre tanto peso il riferimento verso sud
Voi sapete che c'è stato un dibattito anche un autorevole giornale ha pubblicato un fondo recentemente dicendo che no non bisogna guardare a sud
E voi sapete che se noi andiamo a vedere certi orientamenti della politica italiana non penso solo ai leghisti
Che pensano che guardare a sud è una specie di andare indietro ma come diventiamo del terzo mondo tra queste tendenze vanno combattute seriamente secondo me l'Italia povera e uno con ruolo decisivo a far sì che l'Unione europea abbia una porta aperta grossa grande e diverse finestre verso il Sud e non solo verso l'estendersi del nord altrimenti io credo che l'Unione europea non avrà prospettive
Perché è un'Unione europea che sia senza il patrimonio che viene dalla civiltà del Mediterraneo che Unione europea è dove dove tra Dodd da dove trae certa ci sono anche altre culture in Europa ma questa è fondamentale portante
Allora se questo il ruolo noi abbiamo un problema di
Grosse scelte politiche che l'Italia deve contribuire a fare verso sud
Ma allora lo dico diceva bene sono d'accordo la prevenzione
Costruire prima risolvere prima i problemi prima che scoppino diceva Morselli
Ma bisogna superare gli embarghi
Bisogna superare l'isolamento in cui si trovano alcuni di questi Paesi pensate al dramma algerino
E che cosa stiamo facendo noi
Per evitare che questo popolo queste istituzioni vengano ridotte nell'isolamento
Esso è come superare l'isolamento dell'alibi andare a superare l'embargo a creare le condizioni
Perché si superi embargo come si arriva a riprendere il processo di pace nel Medioriente tutto questo fa parte di una scelta politica essenziale che l'Italia deve contribuire a far fare all'Unione Europea
E poi c'è l'economia e Venier e arriviamo verso l'ultimo punto che volevo toccare la cooperazione l'economia vuol dire che noi dobbiamo sviluppare in questo ambito
Un'azione specifica dell'Italia sul piano della formazione delle nuove tecnologie dell'informazione pensate
Al fatto che
Perché non c'è un canale mediterraneo
Perché perché al pubblico un può esserci un sistema informativo che colleghi le due sponde del Mediterraneo perché sul piano dell'informazione dobbiamo dipendere solo da altri centri i caratteri sia televisivo si agenzie di stampa
Oppure l'ambiente lo richiamava ancora Morselli se nel Mediterraneo non ci sarà una politica ma con forte anticipazione di conservazione ambientale noi davvero qui potremmo andare incontro a un gran ha un grandissimo disastro
Il Meda il Meda viene fatto il Meda è lo strumento della perché del dell'euro parte Enaiatollah del partenariato euro-mediterraneo ma funziona assai scarsamente né non funziona molto
Bisogna che ci lavoriamo sopra
E poi c'è l'altro ragionamento che la
Continente però sul quale anche lo sviluppo si misurerà nel futuro
Infine l'ultimissima considerazione
L'ultimissima questione cooperazione allo sviluppo
Io non voglio discutere qui le questioni tecniche lo faremo in Parlamento no e siamo d'accordo lo diceva anche prima con Morselli io sono d'accordo sul fatto che la cooperazione deve essere avere un carattere umanitario e di sviluppo tutte e due non uno soltanto e perché altrimenti cioè si crea uno squilibrio e facciamo un'altra cosa e anche qui siamo d'accordo io sono anche convinto che la legge di cooperazione bisogna che sia il più possibile una legge di tutto il Parlamento
Non solo del della maggioranza di governo perché se cambia il Governo non si vede il perché dissi a cambiare anche la legge di cooperazione no bisogna fare una legge di cooperazione che risponda alle esigenze generali del Paese che quindi sia
Tenga conto sì possibilmente sia costruiti insieme tra maggior maggioranza che opposizione dov'è che c'è una differenza voglio ancora dire rapidamente quello che ha detto Mussari io son d'accordo banca dati ruolo del Mediocredito sono d'accordo sul patrimonio umano di cui la cooperazione italiana dispone
E che non va disperso che non va buttato via
Se su questo siamo d'accordo c'è un punto che io vorrei chiarire
Ma serve questo chiarimento così cambiamo più avanti
Il del Mella del progetto di legge che certo porta in gran parte la mia impronta non del tutto
L'agenzia non vuole ora non non non vuole avere tutto sette se inteso così ci siamo capiti male chiariamo il punto
L'agenzia deve essere lo strumento solo di gestione ma il programma è l'esecuzione devono essere fatti fuori
Devono essere altri si deve creare una dialettica in modo tale da evitare quell'accumulo di controllore e controllato programmatore che gestore
Deciso quello che decide quello che segue che era un'unica figura e questo è ora una delle porte aperte anche alla corruzione
Io voglio creare invece questo meccanismo sette se sei intesa così siamo d'accordo Morselli non voglio portare tutto nella agenzia però la questione stessa che tu hai Salt sottolinea beh noi abbiamo un un grato di burocratizzazione badate la cooperazione su questo non regge più un tu intervento d'emergenza sapete quanti passaggi deve fare un intervento di emergenza è trentasei trentasei passaggi
Un progetto di sviluppo sette sul campo benissimo allora dobbiamo fare la qualcosa
Poi quando lo fai cambia devi cambiare qualcosa devi modificare anche se sono solo dieci milioni deve ripartire tutto
Tutto il tutto la la la proposta la moto no non si può continuare così bisogna creare un meccanismo che consente al potere pubblico democraticamente verificato con il Parlamento con tutto di programmare scegliere decidere poi l'esecuzione deve essere molto sulla gestione dev'essere molto snella perché altrimenti la cooperazione non funziona c'è quello stallo che tu giustamente denunciati
C'è quello stallo che del delle eliche si si mette
Io l'ultima questione che voglio fare una proposta sull'oggi su tutti questi temi continueremo la discussione si è cominciata in Senato io mi auguro che entro l'anno
Entro l'estate il Senato la licenza i comici alla Camera in modo tale da pensare che entro l'anno entro la prossima i prossimi mesi dall'anno prossimo riusciamo ad avere la legge di cooperazione ma nel frattempo io voglio qui lanciare una proposta la uso proprio come dire una sede dell'opposizione per farlo
E cioè noi abbiamo mi richiamo un punto che tu ponevi Morselli il credito noi abbiamo una certa disponibilità di crediti di aiuto sul fondo rotativo
Presso il Mediocredito ma i crediti di aiuto presentano tutti i difetti che tu dicevi
E quindi me ne inventi ne diamo anche assai pochi
Perché non spostiamo una parte di quelle risorse non parlo di risorse nuove ministro Fantozzi mi rivolgo anche a te
Perché non ne spostiamo e una parte di queste risorse le mettiamo a disposizione di tre punti cooperazione allo sviluppo sostegno agli investimenti italiani azione culturale italiana all'estero su questi tre punti io faccio questa proposta grazie
Mi pare che il confronto sia estremamente costruttivo ringrazio anche per aver mantenuto i tempi dò la parola all'onorevole Amoruso commercio Forrest
Grazie presidente
Il commercio internazionale rappresenta certamente una componente fondamentale dell'economia italiana nel corso del mille novecentonovantasei le esportazioni hanno raggiunto il valore di quasi trecentonovanta mila miliardi di lire
Collocando il nostro Paese al sesto posto nella graduatoria degli esportatori mondiali con una quota del quattro e otto per cento sul totale delle esportazioni del pianeta
Il nostro Paese a partire dal novantatré quando si verificarono i primi effetti dalla sottrazione da settembre dell'anno precedente che hanno quelli che sono stati quelli che hanno innescato questo aumenti a questo incremento dell'export atti un lato costante avanzi nelle partite correnti che se da una parte hanno consentito la sensibile riduzione del debito estero dall'altra hanno evidenziato come il rallentamento delle importazioni
Fosse determinato anche dalla debolezza
Della domanda interna lo scenario si è parzialmente modificato nel corso del novantasette a seguito della dinamica positiva del prodotto interno lordo si è registrata una forte ripresa delle importazioni con il ventuno per cento in più rispetto all'anno precedente
In presenza di un andamento delle esportazioni però che è rimasto comunque sostenuto con un dieci per cento in più
Anche per il novantotto è atteso una crescita delle importazioni ancora superiore in conseguenza della maggiore vivacità domanda interna sebbene sia previsto anche un miglioramento dalla dinamica delle esportazioni
Seminando la concentrazione delle esportazioni per aree geografiche
Geo economica del nostro Paese si conferma come il divario economico tra il nord e il sud esiste un grosso divario economico tra Nord e Sud il settantacinque per cento all'esportazione del novantasei proveniva dal Nord
Mentre il centro ed il Sud complessivamente contribuivano solamente per il venticinque per cento al totale dei flussi commerciali dirette all'estero
E il dato importante anche da sottolineare che le aziende esportatrici italiane erano state nel mille novecentonovantasei oltre centosettantacinque mila con un dato emergente e cioè che la maggioranza DS era costituita da piccoli esportatori
Da qui si evince come il ruolo dell'export sia estremamente importante nella strategia per uno sviluppo sostenibile e per una politica dell'occupazione in questo in questo ruolo importante anche deve essere ed è il ruolo del Mezzogiorno d'Italia
Nel documento di programmazione economica finanziaria per il novantanove due mila e uno è scritto infatti che segnali positivi per la competitività dell'economia
Del Mezzogiorno vengono proprio dal settore dell'export meridionale che continuando a subire quel divario di cui dicevamo prima tra nord e sud ha dato segni di grande capacità di espansione
E questo in modo particolare se la teniamo conto che il Sud
Non è soltanto quantificabile in quelli che sono i prodotti che direttamente sporta ma il Sud ha una grande rilevanza se noi consideriamo anche la capacità chiavi produzione cosiddetta per conto terzi
Cioè quelle produzioni che il Nord e il Sud
Effetto a per aziende del Nord che poi vengono esportate
E quindi da individuare e quindi da considerare che tra il novantadue e novantasei le esportazioni effettuate da imprese localizzate nel Mezzogiorno sono cresciute da vicenda diciannove mila circa trentacinque mila miliardi
Quindi questo è il dato importante ed è un incremento che si concentra in grande misura in alcune province dice sempre il documento di programmazione economica del Mezzogiorno che spesso nei propri settori di specializzazione mostrano risultati positivi in migliori a quella che è la media nazionale tra il mille novecentonovantadue e mille novecentonovantasei delle otto C o otto mila e cinquecento nuove aziende esportatrici italiane beh in sei mila e duecento sono nate nelle regioni meridionali ad una crescita a livello nazionale relativamente debole del numero di aziende esportatrici si contrappone quindi un incremento del quarantotto per cento de imprese sorte nel Mezzogiorno negli stessi anni
Si calcola che le aziende esportatrici meridionali siano oltre diciotto mila il dieci virgola otto per cento del totale nazionale
Oltre la metà delle aziende meridionali rilevate possono essere come già detto è definito un mito di finite micro esportatrici con un fatturato all'export inferiore ai cinquanta milioni neanche l'uno per cento DS può essere collocato tra le grandi imprese esportatrici mentre il quaranta per cento
è costituito da aziende che per valore esportato possono essere definite medio-piccole
E qui bisogna stare attenti ed è importante proprio in questa funzione il ruolo che lo stato e gli enti di promozione possono avere a sostegno di questo fenomeno c'è quello di evitare che il ci sia una presenza occasionale sul mercato internazionale di queste aziende specialmente delle piccole e medie aziende i dati relativi ai primi nove mesi del mille novecentonovantasette mostra una crescita delle esportazioni del Mezzogiorno del sette cinque per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente
Nell'ottantacinque la metà delle esportazioni meridionali era costituita da prodotti dell'industria ma di base cioè chimica emetteva e metallurgia i beni di consumo tradizionali non raggiungevano il dieci per cento del totale delle esportazioni
In dieci anni la composizione settoriale si è andata progressivamente modificandosi
L'industria di base al mille novecentonovantacinque rappresentate sul venticinque per cento dell'export i beni di consumo il venti per cento di mezzi di trasporto il diciassette per cento
Ai settori legati alle vicende di grandi gruppi imprenditoriali extra territoriali giunti da mezzogiorno spinti dalle politiche di industrializzazione dal Governo
In queste regioni si vanno sempre più affermando con successo altri settori il tessile l'abbigliamento e le calzature legno
Immobili l'agroalimentare la carta e l'editoria
La spiegazione principale delle positivi performances esporta attive registrate nel Mezzogiorno ed attribuire al consolidamento di una ventina di poli esportatori che vanno sempre più configurandosi come veri e propri distretti industriali
Il fenomeno rilevante è rappresentato dal fatto che molte di queste imprese hanno potuto
Incide per il loro sviluppo a valori conoscenze informazioni risparmi disponibili in loco e a loro volta abbiano prodotto conoscenze e cultura e reddito e occupazione
Ma emergendo infine anche se in via embrionale una certa cooperazione tra imprese
Da una recente indagine condotta dall'Istituto Commercio estero
è emerso che i principali ostacoli che incontrano le imprese meridionali orientate all'estero sono la difficoltà del trasporto delle merci Lainati adeguatezza delle infrastrutture la mancanza di manodopera qualificata l'inadeguatezza
Del sistema bancario carenze di adeguati servizi all'export per insufficienza di strutture e mezzi per garantire i crediti e la loro solvibilità
Le aziende del Meridione cerca una maggiore flessibilità dell'intervento dello Stato una snellezza più informazione chiarezza e non è strategia eccessiva burocrazia rende a volte le buone premesse iniziali non non valide e innegabile la disarticolazione disorganicità e confusione con le quali a volte il governo delle sinistre sta operando in questo campo
Ma un partito di programma come il nostro che aspira a essere il partito di governo non può esimersi dal fornire risposte serie adeguate in questo settore strategico per la nazione
E qui è il lavoro che è stato fatto anche insieme al ministro Fantozzi per quanto riguarda ad esempio la riforma dell'Istituto del commercio estero che per certamente uno dei punti essenziali da cui parte tutta la ripresa e la riformulazione delle funzioni del commercio estremità noi siamo convinti che per migliorare e potenziare la presenza all'estero delle aziende italiane e meridionali in particolare bisognerebbe tener conto nella progettazione delle azioni di sostegno delle fonti delle fonti differenzia dalle forti differenziazioni territoriali che esiste una realtà produttiva del sud dei cambiamenti in atto di adottare politiche diversificate territorialmente
Le azioni promozionali ad esempio dovranno essere mirate per Poli e sistemi esportatori lo straordinario aumento del numero delle aziende esportatrici nel Mezzogiorno si traduce in una crescita della domanda di servizi sulla carenza di manodopera qualificata e gli enti preposti a sostegno dell'internazionalizzazione
Delle piccole e medie imprese possono fare molto in termini di formazione di nuove figure professionali sempre più necessarie nonché di aggiornamento professionale
Molte aziende soprattutto in alcuni settori sono ancora legate a modelli di tipo familiare
E probabilmente non avrebbero le risorse sufficienti per acquisire autonomamente una cultura e delle professionalità da export manager di qui il delicato è importantissimo ruolo che lo Stato deve svolge il per favorire l'acquisizione di tali competenze e professionalità
L'effettivo decollo dei patti territoriali ed una maggiore razionale intervento dello Stato nell'intervento sulle infrastrutture sono certo momenti fondamentali per l'effettivo rilancio del Mezzogiorno
Pochissime sono le aziende che penetrano in mercati estivi tramite accordi di vario genere già in venti o raccordi subfornitura eccetera
Con compro con controparti straniere lo Stato non può mancare in questo delicato ruolo di supporto nella realizzazione di queste forme di internazionalizzazione più consone alle dimensioni ridotte delle imprese meridionali
Da un quadro siffatto emerge un punto fermo
L'effettivo rilancio del Mezzogiorno deve necessariamente passare attraverso la riqualificazione del suo ruolo nel Mediterraneo
La globalizzazione l'internazionalizzazione dei mercati
Impongono nuove regole e modalità di comportamento agli operatori Italia deve svolgere un ruolo fondamentale in quel processo solo così il Mezzogiorno potrà finalmente assurgere a protagonista dalla politica e commerciale estera nazionale
L'area di libero scambio del Mediterraneo che dovrebbe realizzarsi entro il due mila dieci non deve coglierci impreparati se vogliamo svolgere un ruolo da protagonisti in una regione il Sud in questa nuova ottica anche in virtù della sua invidiabile posizione che lo vede geograficamente posto al centro del Mediterraneo
Deve essere messo in condizione di diventare la vera cerniera tra i Paesi dell'Africa del Nord del Medioriente e dei Balcani e l'Europa occidentale
Se vogliamo fare del Meridione il fulcro del Mediterraneo vero motore dello sviluppo industrializzazione di quei Paesi che adesso si affiancano
Si affacciano e che da esso traggono linfa e vitalità dobbiamo pensare a forme di cooperazione più mature e compiute con essi il Programma Media dell'Unione europea è stato già evidenziato messo a disposizione dei paesi in via di sviluppo
Che sia piacciono che si affacciano sul Mediterraneo con lo scopo di rafforzare il potenziale di sviluppo endogeno mediante una serie di interventi di liberalizzazione e ristrutturazione economica dell'aria è stato fino ad oggi scarsamente utilizzato da Italia
Media Invest Emmet media sono convinto essere a conoscenza solo di qualche oscuro funzionario dalla comunità
Lo stesso programma e Cipro predisposto dall'Unione Europea per promuovere la costituzione lo sviluppo di Jōban Jiutta intese europee del Mediterraneo dovrebbe essere utilizzato meglio e soprattutto visto in chiave organiche ad una politica coerente e razionale negli obiettivi che in questo momento onestamente il governo dovrebbe più chiaramente precisare
A fronte di dati esposti gli obiettivi che devono muovere quindi l'azione di politiche economiche internazionale di un partito che vuole porsi alla guida del cambiamento sono leve la realizzazione di un quadro di riferimento normativo ed operativo
Certo evitando parcellizzazioni di competenze e pluralità di soggetti disarticolati tra di loro
Orientato non solo verso il comparto dell'export ma più ampiamente verso tutto il processo di internazionalizzazione di investimenti diretti di formazione di promozione dell'intero sistema Italia
In più concentrando la nostra attenzione essenzialmente sulle piccole e medie imprese che rappresentano come tutti sappiamo il tessuto connettivo del nostro sistema produttivo grazie
Bravo
La parola al ministro Fantozzi
Grazie presidente vorrei prima di tutto ringraziare vivamente il presidente di alleanza nazionale presidente Tremaglia per avermi invitato qui e lo faccio
Per con con molta convinzione perché credo che sia le ragioni di esposte da Serri siano validissime e cioè l'internazionalizzazione e lo strumento per risolvere molti dei problemi del Paese e io ho cercato di inserire nel Documento di programmazione questo concetto in particolare i problemi del lavoro dell'occupazione e del Mezzogiorno
In secondo luogo credo che sia il momento e sia da ringraziare Alleanza Nazionale sia necessaria lavorare tra forze politiche governo per trasmettere questo messaggio Audubon opinione pubblica che mia particolare bisogno tra poco
Con l'entrata dell'Italia nell'euro lo ha ricordato chi ha parlato per primo avremo bisogno di materiale umano da spendere ai tavoli internazionali del quale abbiamo scarsezza
Occorre che passi un messaggio nell'opinione pubblica
Di attenzione ai temi dell'internazionalizzazione
Io allora abbandono il testo che mi è stato preparato che metterò a disposizione toccherò brevemente tre punti uno perché questo convegno che unisce occupazione
E dunque lavoro internazionalizzazione o globalizzazione e mediterranea tra Europa e
Tra tra nord e sud per intenderci e Mezzogiorno meglio tra Europa mediterranea e particolarmente di attualità
Toccherò brevemente il quadro globale di riferimento
E parlerò poi delle soluzioni per il Mezzogiorno lo farò brevemente
Perché il momento è particolarmente giusto e dunque è particolarmente importante questa utilizzare questa occasione
Occupazione verso globalizzazione la globalizzazione un fenomeno che sta andando avanti ha rapidamente
Con noi o senza di noi
Esso a mio avviso visto da un Paese industrializzata come l'Italia e e cito qui Renato Ruggiero
Una opportunità un'opportunità da cavalcare piuttosto che un pericolo da temere
Occupazione e globalizzazione sono legate dal fatto che la globalizzazione opportunamente cavalcata carriera opportunità di occupazione
Ed è la vera soluzione come è stato rilevato prima ai problemi dell'occupazione dell'occupazione che non si risolvono certo con misure transitorie con misure di ammortizzazione sociale che pur sono assolutamente necessarie
Ma si risolvono dico io ho sempre occorre dopo avere
Nei momenti di difficoltà la famiglia dopo avere ridotto la villeggiatura la carne il cinema
Poi occorre che il capofamiglia vada fuori e porti a casa i soldi per la famiglia questo per il sistema Italia e soprattutto andare nel mondo
E lo motiverò trauma
Globalizzazione Mezzogiorno signori globalizzazione significa nuovi lavori io non devo richiamare sotto gli occhi di tutti il fenomeno internet
Telecomunicazioni
E nuova novità che questa comporta nel campo del lavoro
Fanno sia ed è un punto che mi è molto caro che renderà cento ricco chi è e centri
Non sarà più importante stare nel cuore del business nella City sarà importante essere collegati i dunque rimetterà in gioco e questo lo capisco di paesi lontani io l'ho verificato con mano con il Sudafrica
Rimette in gioco dei paesi che ritenevamo eccentrici questo vale per il Mezzogiorno d'Italia questo vale per il Mezzogiorno del mondo ma vale soprattutto per il Mezzogiorno Itaca
Dunque sono delle opportunità per coloro che della centri città che la globalizzazione crea sapranno cogliere le opportunità
Globalizzazione Europa lo diceva Amoruso un attimo fa globalizzazione Europa noi stiamo allargando l'Europa
La stiamo allargando verso ex mamma stiamo piccola allargando anche verso sud città
C'è però anche la Area euromediterranea le stiamo allargando verso il Mediterraneo
Ci torno fra un attimo ed è un'area importante che rende il mezzogiorno baricentro del sistema occorre fare attenzione c'è un tema importante che l'agricoltura l'agroalimentare che diventa nodale in tutto questo l'allargamento verso il mondo dell'Europa
Passa attraverso la frontiera che il mezzogiorno e attraverso la frontiera dell'agroalimentare
Perché ci allarghiamo verso Paesi a vocazione agroalimentare è arduo dobbiamo fare estrema attenzione ci torno fra un attimo perché ai tavoli
Delle regole questo punto ossia adeguatamente presentato io adeguatamente risolto perché altrimenti ogni allargamento
Passa per una politica meno vantaggiosa per i nostri agricoltori e il nostro agroalimentare
Questo richiede anche una trasformazione industriale del nostro settore
Richiede anche la percezione che le cose stanno cambiando e chi ci dobbiamo adeguare dobbiamo passare come è stato rilevato da un livello più semplice a un livello più industrializzato
Della nostra agricoltura
Il secondo punto il quadro complessivo globalizzazione Commercio Estero i dati macro degli viaggiare disposti l'onorevole Amoruso e io non perché non riciterò il DPEF
Che ho già citato
Quali sono le linee di intervento signori
Io credo che questo messaggio che di aiuto vi chiedo di aiutarmi a dare è un messaggio di cambiamento della politica commerciale estera del nostro Paese noi fino adesso siamo stati bravissimi non per merito della mano pubblica ma certo per merito delle imprese italiane soprattutto delle imprese piccole e medie quei surplus commerciali quei risultati di cui io mi gloria ma soldi ma che non sono merito mio in nessun senso
Sono dei risultati che il sistema Italia ha ottenuto non sfruttando svalutazioni competitive ma cogliendo un'occasione che è stata quella la sua Lutazio novanta
Oggi dobbiamo capire però che coniugando questa realtà
Con la globalizzazione dobbiamo andare nel mondo l'Italia è un Paese esportato tutto il suo sistema è basato sulle esportazioni anche il sistema del credito le banche italiane che non fanno adeguatamente il loro mestiere
Il credito all'esportazione e lo fanno bene o abbastanza bene
Noi dobbiamo capire che nell'epoca della globalizzazione
è importante presidiare i mercati del mondo gli americani già vent'anni fa conoscevano tre parole chiave royalties interessi e dividenti che cos'era sono gli strumenti con cui andando nel mondo si riportano a casa inutili
Perché gli utili devono tornare in Italia perché dall'Italia è partito il lavoro l'innovazione la tecnologia
Cioè la ricchezza che consente di produrre all'estero dunque la polemica
Che si è instaurata e che a mio avviso è una polemica inesistente
Creare occasioni di internazionalizzazione in uguale delocalizzazione è chiaramente una bestialità non si tratta di delocalizzare
Non si tratta di spostare dall'Italia all'estero e questo non si fa non va fatto e viene comunque fatto meno di quanto non si dica perché le condizioni in Italia sono migliori finalmente salvo quelle burocratiche e quelle fiscali di cui qui oggi non parte
Ma occorre invece trasferire del non trasferire nel senso di delocalizzare creare delle opportunità che consentano di presidiare i mercati mondiali riportando indietro il frutto degli investimenti
E allora qui qual è la la linea che ci deve guidare la tutela del prodotto italiano dobbiamo come si sistema proteggere il prodotto italiano inteso come che cosa vuol dire il prodotto italiano prodotto italiano
è il prodotto frutto della volontà della fantasia della tecnologia del sistema italiano che deve dunque
Andare nel mondo ma riportare indietro gli utili di questa internazionalizzazione perché finalmente il contribuente italiano
Che ha sostenuto questi investimenti che ha consentito queste tecnologie e che deve beneficiare delle ritorno economico di queste tecnologie
Che cosa bisogna fare per ottenere questo tre cose
Proteggere il prodotto italiano ai tavoli multilaterali signori oggi basta una riga di un accordo internazionale per chiudere un mercato e li abbiamo bisogno degli uomini abbiamo bisogno di gente che a quei tavoli si faccia valere sia rispettabile dunque rispettata e si faccia rispettare questo è assolutamente necessaria
Secondo i tavoli regionali e l'Unione europea presto la sovranità monetaria ma presto io dico scherzando credo di averlo detto anche al presidente Fini e forse lui se lo ricorda
Noi scopriremo all'improvviso che abbiamo bisogno di gente da mandare ai tavoli multilaterali e scopriremo di non averne a sufficienza questo è il messaggio
Che sta serve per fare sì che questi tipi di problemi vengano recepiti vengano metabolizzati e che noi ci prepariamo a stare con il nostro vantaggio ai tavoli europei ai tavoli internazionali perché altrimenti come si diceva una volta quando si andava a ballare faremo tappezzeria quindi una presenza adeguata infine gli strumenti gli strumenti italiani cioè le leggi
E io qui non mi soffermo ovviamente per non annoiarvi ma credo che molto si è fatto per adeguare gli strumenti di sostegno finanziario promozionale assicurativo e di semplificarli nell'interesse delle imprese italiane
Terzo e ultimo punto presidente e concludo il Mezzogiorno
Come ho detto prima di mezzogiorno diventa meno eccentrico per effetto della globalizzazione o meglio perfetto
Delle telecomunicazioni e dei canali informatici su cui la globalizzazione dei mercati sta marciando dunque anche quello che sta dietro internet nel paese del Mezzogiorno d'Italia ad delle opportunità che prima non aveva e molti molti le stanno sfruttando
Le ragioni per cui il Mezzogiorno d'Italia sta esportando alcune aree il sud est perché altrettanto famoso è altrettanto brava anzi forse di più del Nord Est
Sta facendo in campo di esportazioni delle cose gregge soprattutto per via dei canali informatici e delle telecomunicazioni
Il Mezzogiorno d'Italia che diventa meno eccentrico per la globalizzazione diventa centrale ma lo ha già detto Amoruso nella a me lo spostamento a sud del baricentro dell'Europa l'aria euromediterranea
Quindi a delle opportunità maggiori che cosa bisogna fare
Prima a mio avviso
E ci credo molto bisogna avere coscienza del problema di queste cose e dell'internazionalizzazione e di queste opportunità che io ho cercato di sottolineare
Conoscerle diffonderle sviluppa metterle in essere essenziale questo è di grande aiuto che io chiedo alle forze politiche
Secondo evidentemente bisogna creare le infrastrutture perché evidentemente la cento ricita del mezzogiorno intanto può essere utilizzata in quanto infrastrutture porti
Ai rapporti interporti
Autostrade strade ferrate vengano adeguate e questo è un impegno che con le difficoltà di tempi e di modiche tutti conosciamo e che sono state sottolineate il Governo appresso
Cito per esempio i porti Gioia Tauro
Taranto non a caso l'evergreen che una grande società di container orientale sì è localizzata con un modo ad hoc a Taranto
Il Progetto di fare checché Prodi ha ripetuto più volte che io condivido totalmente di fare dell'Italia alla porta dell'Est verso al del Mediterraneo e dell'Europa verso l'estero
La collaborazione con l'Egitto per l'allargamento del Canale di Suez in modo di fare sì che le navi portacontainer di più grandi dimensioni possano passa il rafforzamento dei canali verso il Nord Europa io ero a Budapest e verso l'est europeo l'altro giorno il rafforzamento delle linee di comunicazione con quell'area che va crescendo sono essenziali
A i strumenti gli strumenti sono quelli della legislazione interna non mi soffermo
è stato citato Progetto Meda cari amici noi abbiamo depauperato l'Italia delle società di progettazione come funziona il progetto meta Progetto Meda funziona un Paese
Propone un progetto all'Europa l'Europa lo fa diventare Progetto europea lo mette in gara chi le vince legare
Normalmente le imprese di quei Paesi ai quali appartiene la società di progettazione che ha disegnato il Progetto guarda caso e questo è del tutto normale perché è fatto in modo da privilegiare le imprese di quel Paese noi dobbiamo fare altrettanto noi dobbiamo avere una politica e lo stiamo facendo netta di retta verso gli strumenti europei per fare sì che imprese italiane se ne possano avvalere
Ancora la la banca dati la banca dati sarà uno strumento che di cui disporrà il commercio estero italiano per fornire a tutte le imprese italiane che vogliono andare all'estero
I alle imprese estere che vogliono conoscere la realtà italiana in tempo reale
Tutti i dati
Forniti dalle ambasciate dalle in uffici commerciali delle ambasciate dall'ICE dalla Simest da Mediocredito centrale da tutti coloro dalle regioni dalle Camere di commercio da tutti coloro che intervengono nell'internazionalizzazione delle imprese
Occorre fare sistema
Soprattutto a beneficio delle piccole e medie imprese cioè di quelle che hanno bisogno di fare gruppo e di essere sostenute per fare massa critica di presentarsi all'estero in modo adeguato
All'estero cari amici significa presentarsi con il sostegno del paese
Lire le regioni e all'estero non hanno massa critica l'esperienza dimostrata che le case delle regioni se possono servire a fare sventolare dei gonfaloni
Rispettati rispettabili Manni non servono a fare massa critica non perché Italia gli altri Paesi trattano ancora ora con i Paesi con le nazioni e dunque per il commercio italiano è necessario presentarci uniti
E la mia scommessa lo dico francamente
E con le imprese fare in modo che la mano pubblica che è stata latitante per tanto tempo sia adempiente
A quel punto vedere se le imprese sono anche loro in condizione di seguire un ritmo di sviluppo più accentuato queste la scommessa che ci consentiranno mio avviso
Di
Aumentare e migliorare quei risultati ottimi che abbiamo fatto in passato ma che adesso con lei rigidità monetaria e che l'euro ci impone e tenuto con una cresciuta competizione internazionale potrebbero rendere più difficile la posizione internazionale o sull'esterno del nostro Paese
Concludo dicendo che l'ultima cosa che serve oltre a tutte queste cose mi ha indicato serve avere chiarezza di idee e avere la voglia di fare
Le imprese italiane l'hanno dimostrato tradizionalmente la mano pubblica ora lo deve dimostrare gli strumenti di riforma dell'export sono stati varati cominciano a funzionare abbastanza bene e l'ultima cosa che chiedo e l'aiuto di tutti la voglia di fare per quanto mi riguarda c'è sicuramente se riusciamo a mettere insieme le impresa della mano pubblica quei risultati strepitosi che il sistema Italia ha ottenuto finora potranno continuare ad essere ottenuti vi ringrazio
Grazie lanciato questa scommessa
Do la parola
All'onorevole Occhetto che il presidente il mio presidente presidente della commissione Esteri
Riconosco Luís una grande correttezza capacità di sensibilità abbiamo nuovamente una commissione che guarda al di là degli schieramenti
Per arrivare all'interesse sempre generali sugli interessi dell'Italia e dell'Ulivo pro loco
Ringrazio
Tremaglia prima di tutto per avermi invitato anche per le parole che molto cortese che
Ha detto in questo momento e voglio anch'io congratularmi per il fatto di avere collocato il problema dell'occupazione un problema
Così centrale nelle nostre preoccupazioni che diventerà sempre più centrale nella politica europea all'interno di una visione internazionale di questi problemi e cioè all'interno delle grandi politiche che riguardano il rapporto con l'estrema il rapporto nord e il sud del mondo e anche dell'ipotesi di costruzione europea credo che questo sia stato molto lungimirante perché ormai tutti sappiamo che le politiche di occupazione non possono essere fatte soltanto all'interno di ciascuna singola nazione
E io voglio dirlo nel momento in cui stiamo arrivando alla moneta unica
C'è una grande soddisfazione
Io credo che in gran parte questa soddisfazione sia un dato del tutto naturale meritato
C'è arriviamo per merito della politica della maggioranza ma anche per merito dell'opposizione perché ritengo che sia giusto riconoscere che in Italia a differenza di quanto è avvenuto in altri Paesi
Anche l'opposizione ha diciamo condiviso l'obiettivo l'obiettivo europeo l'obiettivo della moneta unica le distinzione quando ci sono state sono state sugli strumenti da utilizzare
Per raggiungere questo obiettivo ma questo ha fatto la differenza se pensiamo alle difficoltà e i problemi che ci sono in altre parti d'Europa perché non c'è dubbio che questa tensione comune
E quella che ha dato la possibilità al popolo italiano di reggere una fase di transizione estremamente difficile di portarci a questo punto ma proprio questa considerazione positiva
Mi permetto di dire
Che io poi non condivido un certo ottimismo Facci Lorne che si sta spargendo attorno al fatto che siamo al momento fatidico importanti
Della moneta unica
E proprio perché non lo condivido credo che abbiamo fatto bene
Come Commissione esteri
A nel momento in cui si doveva approvare il trattato di Amsterdam a fare un ordine del giorno che abbiamo approvato tutti insieme che è stato un ordine del giorno di ratifica critica del trattato di Amsterdam
Anche se si è tentato di presentare questo ordine del giorno per questo io oggi ne voglio riparlare un po'alla chetichella mettendoli in una giornata di lunedì nel dibattito alla Camera con la stampa che ha fatto un meraviglioso silenzio
Stampa come sempre avviene per tutti i problemi di politica internazionale che non entrano nel teatrino della politica italiana della battuta e della contro battuta io ritengo però quell'ordine del giorno che impegna perché è un atto del Parlamento italiano il Governo va ricordato
Va ricordato
Perché in quell'ordine del giorno noi abbiamo dei detto che non basta dire di sì all'Europa e non basta nemmeno la moneta unica
Amsterdam ha molti limiti
Per ciò che riguarda l'individuazione degli strumenti concreti delle politiche di occupo di occupazione del rafforzamento delle istituzioni europee
E anche dell'esistenza di un'effettiva politica estera che cosa vuol dire politica estera europea vuol dire una personalità visibile che rappresenta all'Europa verso destra
Che viene chiamato dei francesi monsieur pesco Madame pesca perché non possiamo escludere anche che ci sia una donna a svolgere questa funzione
Ora io credo che noi dobbiamo spingere per una
Accelerazione dell'Europa politica
Infatti gli interrogativi che ci stanno di fronte sono morti
L'Europa sarà governata da logiche monetarista oppure no
Saprà controbilanciare il potere della banca
Sarà capace
Di trovare gli strumenti di una effettiva politica di piena occupazione
Io ritengo che sia stato importante che Amsterdam abbia introdotto il tema stesso dell'occupazione tra il temi comunitari e che abbia avanzato l'ipotesi di una strategia coordinata delle politiche economiche
Però dobbiamo saperlo non sono ancora stati individuati gli strumenti non sono ancora stati messi in campo i vincoli e i parametri per una politica di occupazione
Io la proposta che farei e che nella seconda fase dalla costruzione europea come abbiamo trovato il famoso i parametri per la moneta dovremmo trovare i parametri che rendano obbligatorio per le politiche di occupazione
E allora sì che incomincia a credere
Che quelli che mettiamo in ogni accordo internazionale non sono dei pezzi di carta che aggiungiamo a quello che poi in realtà interezza che soltanto l'aspetto monetarista
Della costruzione europea e ritengo che questo è un punto che è necessario sollevare tutti insieme anche perché tutto si lega
Perché non è possibile
Dobbiamo dircelo con franchezza un coordinamento delle politiche economiche senza delle istituzioni forti
Senza avere risolto il problema del voto di maggioranza
Senza aver affrontato in modo compiuto il problema dei Poteri del Parlamento europeo della Commissione del Consiglio
Perché se no si va nella direzione nella quale non a caso spingono gli inglesi di una zona di libero scambio che è cosa diversa dal grande
Ideale della costruzione degli Stati Uniti ed Europa come idea diciamo di punto da
E la stessa cosa vale per la politica estera
Io credo che non è possibile fare un'effettiva politica di occupazione dell'Europa se non sia una politica estera europea
E prendo l'esempio del Medioriente
Ho avuto modo l'onore di dirigere una commissione una delegazione della nostra Commissione in Medioriente nel momento più caldo quando sembrava che dovesse scoppiare la guerra
Io ho trovato nei paesi arabi una sola domanda una domanda di Europa
Una domanda fortissima di euro
A fronte della quale abbiamo invece purtroppo ancora in quell'area una politica inglese una politica francese una politica italiana e questo è un problema senza che non possiamo nasconderci alla ragione Serri quando dice non dobbiamo sviluppare tutta la nostra politica verso nord est dobbiamo vedere il fronte sud e l'Italia credo debba avere una funzione fondamentale
Per aprire il fronte sud della politica europea ma dobbiamo sapere che il fronte sud della politica europea non è soltanto un fatto tecnico
Legato ai singoli accordi che possiamo fare con i singoli Paesi ma significa avere un'anima di politica estera
Un'identità di politica estera
E quindi porsi come problemi per esempio risolutivi il problema del processo di pace nel Medioriente svolgere un ruolo attivo in questa direzione perché il commercio viene dopo non viene prima
Rispetto a questo questo dobbiamo saperlo al commercio che viene dopo
Alla capacità che avremo dimostrato di essere interlocutori reali di quest'area che ha bisogno di noi che ha bisogno di noi ne possiamo svolgere una nostra funzione di primo di primo piano
Come si può pensare
Quindi di favorire la stabilità della moneta senza una politica estera e senza un contrappeso politico alla banca europea
Ora il problema del contrappeso politico
Dell'europa
E di fondamentale importanza per la costruzione dell'Europa politica
Noi dobbiamo saperlo lo sappiamo d'altro canto che la sovrana nazionalità economica richiede una sovranazionalità Democratic
Noi ci troviamo di fronte a un fatto curiosissimo prima nascevano gli Stati che battevano moneta qui sta sorgendo prima la moneta
E io non sono d'accordo
Con l'ottimismo ecco perché ritorno al punto di partenza di chi dice beh badate che questo però è ci porta inevitabilmente
Cioè a questa visione nuova può darsi che in questo sia vecchio io ma secondo la quale la moneta sia il perse portatrice di istituzione io di questo non sono assolutamente convinto ci vuole una volontà politica per costruire le istituzioni e quindi dobbiamo vedere che questo è il problema che ci sta dinnanzi ne è un esempio di nega negativo per esempio l'accordo mondiale sugli investimenti formoso anni che è stato per fortuna
Sospese sono dove i diritti degli investitori sono posti al di sopra di tutto e di tutti
Dei problemi nazionale dei problemi dello sviluppo sociale dei problemi delle questioni che sono state sollevate qui con grande forza dello sviluppo sostenibile dal punto di vista ecologico e della si pone quindi la restrizione degli organismi democratici sul territorio cosa intendo dire con questo esempio
Che la moneta unica è una condizione necessaria
Abbiamo fatto bene abbatterci per la moneta unica ma non è sufficiente
è un argomento in più credo questo per muoversi per il contrappeso politico per un rafforzamento delle istituzioni proprio ieri abbiamo chiamato Ciampi alla commissione nostra
E abbiamo chiesto che si affrontasse chiaramente il problema del coordinamento delle politiche economiche in Europa della funzione della Banca europea perché sia un'effettiva banca federale
Perché si un'effettiva mancanza generale e perché ci sia un confronto tra politica di bilancio politica degli investimenti e politica
Monetario
Questa deve essere la strategia fondamentale poi possiamo avere gli strumenti intermedi
Capire che cosa può fare l'Ecofin rafforzare i suoi poteri di vedere quali sono i punti nuovi di applicazione del Patto di stabilità e di crescita non solo per il controllo fiscale dei singoli bilanci ma anche per
L'attivazione delle politiche economiche positive importante e tematizzare questo problema che peraltro Ciampi
Parto quindi il patto di stabilità deve secondo me essere trasformato per esaminare non solo i bilanci
Da un punto di vista di fedi ficca fiscale ma per prendere decisioni e orientamenti sulle politiche di sviluppo e dell'occupazione in Europa e credo che quindi vorrei concludere dicendo
Che l'occupazione rimane un impegno nazionale ma deve essere oggetto di coordinamento e di politica europea e problema centrale della nostra politica estera vorrei concludere dicendo che per frustrare il tentativo che ancora una volta ci sarà di Tremaglia di scavalcare mia sinistra cosa che cerca di fare il più delle volte voglio dire che alcuni temi che qui sono stati sollevati
A me sono molto care quello dello sviluppo sostenibile
Ambientale e sociale quello della mancata linearità tra sviluppo tecniche possibilità delle politiche di occupazione che richiede un pensiero economico nuovo che esca dalla tradizionale posizione keynesiane ma fuoriesca anche da una certa visione
Di liberismo selvaggio e non a che vedere con la libertà con la libertà di mercato ma è il anch'esso una ideologia costruita sulla libertà
E sulla quale bisogna avere il coraggio di fare i top
E permettetemi di dire come sempre mi capita una cosa anche critica nei confronti del mio campo credo che nessuno si può permettere di fare quello che ha sempre la coda di paglia e fare di più nozze come sei stato comunista
Ti devi dimenticare di affrontare determinati problemi per questo io ritengo che movimento di rinascita di libertà e giustizia che io voglio mettere in piedi che non è una corrente del partito ma qualche cosa da ideale al servizio di tutti e di tutta la sinistra ma non solo di tutte le forze che credono nella libertà metterà l'accento su un tema che io ho visto ex attraversato il nostro dibattito cerchiamo di uscire
Dai dopo mi del pensiero unico mondiale monetarista per riproporre al centro i problemi della gente in carne ed ossa
Grazie presidente la favola
Adesso l'ambasciatore Incisa di Camerana che il rappresentante dell'Italia
Alla FAO vice direttore generale uno dei pochi prima Stato è stato detto questo sottovalutazione che vie nei confronti dell'Italia ecco in questo caso l'Italia molto bene qualificante
Prova
Bush
Grazie presidente
Riferendomi al tema specifico di questo incontro devo premettere che le Nazioni Unite guardano con estremo interesse ad ogni processo diretto a promuovere forme concrete di integrazione economica a di a livello regionale
Per quanto riguarda la FAO in particolare il tema di quest'incontro si inquadra per rispettare il carattere universalistico dell'organizzazione in un contesto globale
Di conseguenza il mezzogiorno e inteso prescindendo dalla sua nazionalità
Come un'aria in cui è nato un processo di consolidamento delle strategie di sviluppo economico e sociale miranti alla valorizzazione ottimale delle risorse umane e materiali esistenti
Cioè a ciò anche allo scopo di rendere l'aria in questione elemento propulsivo di un processo di sviluppo i cui effetti positivi vadano al di là dei confini dell'aria stessa coinvolgendo altre aree quali quella l'aria mediterranea ove già esistono ho desistito allo stato potenziale comprovate condizioni perché reale e consolidare effettivi rapporti di complementarietà che potrebbero certamente dar luogo a rilevanti vantaggi reciproci
Peraltro per quanto la vocazione del mondo Mezzogiorno sia in prima battuta mediterranea non sarebbe né corretto né giusto
Non considerare che l'intera area mediterranea potrebbe divenire il motore del processo di sviluppo dell'intero continente africano
Pertanto il tema dell'incontro e da noi visto come un importante momento di un dibattito da tempo in atto mirante a mettere in chiare piena evidenza quali sono le responsabilità dei paesi che sono in più parte integrante dell'aria nei confronti dei popoli che l'arbitro
Nel caso specifico dell'area mediterranea la prima responsabilità e di prendere atto del destino comune
Il che comporta un salto di qualità dell'intendere i rispettivi rapporti l'importanza di creare o consolidare un clima di effettiva collaborazione deriva dalla ovvia constatazione degli effetti positivo
Positivi che ciascuno trarrebbe da un'effettiva integrazione delle economie da un efficace addio divisione del lavoro da un sistema di
Dinamico di interscambio di beni e servizi
Da questa incontestabile di verità derivato il sostegno dei commi e limitrofe i più deboli
Affinché si rafforzino diventando partners paritari diventa fattore di ulteriore sviluppo dell'economie con forti potenzialità come il Mezzogiorno
L'apertura il potenziamento di mercati oggi inerti o chiusi a causa di situazioni di sottosviluppo
Non possono non favorire un più rapido il rilevante sviluppo di aree contigue soprattutto quando queste sono in più impegnate in più anche i processi di sviluppo
Lo stesso problema dell'occupazione potrebbe avere positive prospettive di soluzione in quanto il superamento della limitatezza del mercato dovuta all'incapacità di molti Paesi di parteciparvi attivamente farebbe venir meno
Gli attuali limiti all'espansione della produzione e di conseguenza sarebbe un forte stimolo allo sviluppo dell'impresa siano esse produttrici di beni o servizi nonché alla moda mobilità della manodopera
E ad ogni modo essenziale che l'intere a a l'intera Area sia visto adesso insieme e che nessuna delle sue componenti sia vista come elemento passivo cioè come semplice sbocco di mercato a senso unico
Appare pertanto imprescindibile la necessità di pensare a un a un disegno pluralistico che preveda un rapporto proficuo che garantisca a tutti gli attori coinvolti di considerare nuove forme di collaborazione
Come punti di riferimento fermi e duraturi del proprio processo di sviluppo
Si metterebbe così in moto una dinamica virtuosa che romperebbe il circo il cerchio vizioso della dipendenza passiva e di conseguenza della povertà e dell'emarginazione
E pertanto una visione pragmatica e realistica che dal concetto di ponte contenuti operativi al di là del quale al di là dei contenuti che a tale concetto sono da da sempre dati da considerazione sulle affinità
E sui legami esistenti dal punto di vista storico e culturale
E questo all'impostazione alla quale la fa ossia tiene quando esamina le problematiche di sviluppo a livello regionale
Ovviamente la FAO nell'affrontare il tema dei rapporti esistenti o che si possono instaurare in un ambito regionale tra i complimenti della regione
In questione o tra regioni limitrofe deve condurre le sue analisi e la sua successiva formulazione dei piani d'azioni
Di azione considerando che l'obiettivo di promuovere uno sviluppo sostenibile e rispettoso delle esigenze ambientali
Tenendo conto di tutti gli aspetti che possono influenzare direttamente o indirettamente l'impatto effettivo dei piani di azione stessi
In particolare dato che l'agricoltura intesa nella sua accezione più ampia tale cioè da comprendere l'agricoltura in senso stretto le foreste della pesca e l'ambiente
Costituisce ancora un fattore importante per l'economia di molti Paesi della regione
L'area mediterranea rappresenta per la fa una priorità quale campo di intervento mirante a promuovere uno sviluppo che consenta di soddisfare la domanda interna di beni nonché di creare nuove fonti di reddito
Tuttavia affinché lo sviluppo del l'agricoltura che non significa solamente o principalmente aumento della produzione sia effettivamente significativo nel suo impatto
E necessario vi sia a monte un'azione nazionale che porti alla creazione di tutte quelle infrastrutture che sono indispensabili per esempio per la conservazione la trasformazione e la distribuzione dei prodotti nonché alla messa a disposizione nelle aree rurali in particolare di tutti quei servizi sociali necessari per creare condizioni di vita soddisfacente
Per mettermi a tal riguardo di fare alcune considerazioni di ordine generale allo scopo di meglio chiarire il senso delle responsabilità alle quali la FAO si sente confronta
Ora le statistiche e gli indicatori economici mostrano con drammatica evidenza un allarmante aumento delle fasce di povertà caratterizzate da un reddito pro capite
Molto al di sotto del minimo previsto per la sopravvivenza e per le quali le previsioni a medio e lungo termine non lasciano spazio a prospettive positive
Forse questo non è il caso di tutti i Paesi dell'area mediterranea ma lo è certamente per un gran numero dei Paesi dell'Africa a studentessa
Se si indaga con obiettività sulle cause delle condizione di sottosviluppo in cui versano soprattutto molti Paesi africani si arriva alla constatazione che nella loro maggioranza
E se è scritto trovano la loro origine e il loro alimento nella povertà nell'emarginazione nell'assenza di prospettive per una massa crescente di persone prescindendo dalle conseguenze che lo stato di povertà polvere sulla stabilità politica e sociale
E chiaro che esso rappresenta la causa prima del sottosviluppo economico per gli effetti degenerativi chiesto crea nei meccanismi di gestione di una qualsiasi società
Il sistema delle Nazioni Unite in generale la fame in particolare sentono profondamente la necessità di far fronte alle esigenze alle aspettative delle popolazioni vittime della povertà siano essi nelle aree rurali come gare per urbane urbana peraltro nessuno può ignorare che legami dipende interdipendenza che lega nord in maniera irreversibile inscindibile e tutti i membri della comunità internazionale quale che sia il loro livello di fiducia può economica e sociale fanno sì che sia interesse di tutti il promuovere uno sviluppo equo e generale
Ciò anche per evitare che gli effetti negativi del persistere o addirittura del degenerare delle condizione di sottosviluppo si ripercuotano negativamente anche sulle economie dei Paesi avanzati
In sostanza le esperienze acquisite indicano che l'eliminazione delle cause della povertà e un'esigenza di tutti esigenza non dettata solamente da considerazioni
Meramente umanitario pietistico ma anche da considerazioni di ordine politico ed economico che acquistano crescente i consistenza soprattutto se si intende dare al processo di globalizzazione in atto contenuti non discriminante renderne invece generali gli effetti positivi
è chiaro infatti che sino a quando esisteranno profonde disuguaglianze il processo di globalizzazione porterà ad un mercato mondiale nel quale i deboli saranno condannate a svolgere ruoli meramente passivi con tutte le conseguenze che questa situazione non mancherà di provocare a livello planetario sulla stabilità sociale e di conseguenza politica
è ben noto che lo sviluppo sociale ed economico è legato ad una serie di fattori tra loro interdipendenti e ciò non già a seguito della globalizzazione ma per la stessa natura dello sviluppo
Lo sviluppo cioè comporta tutta una serie di interventi paralleli nei settori vitali di qualsiasi società
Tuttavia qualunque intervento non può prescindere dall'esistenza di determinate precondizioni in quanto ogni processo deve avere delle solide basi di partenza
A tal riguardo affinché un programma un programma abbia solide radici e di conseguenza si è in grado di avere un impatto reale l'esperienza insegna che occorre eliminare gli ostacoli che impediscano
Che gli effetti positivi di un intervento siano patrimonio di tutti enunciati una minoranza
Ciò comporta l'eliminazione della povertà o almeno la sua graduale attenuazione
Che deve essere vista come l'obiettivo prioritario della strategia politica economica e sociale di ogni singolo Paese così come della comunità internazionale nel suo insieme
Questo significa che i criteri ai quali deve ispirarsi la collaborazione internazionale devono essere rivisti e adattati al conseguimento di questo obiettivo
E questi criteri devono essere lavorati in funzione della condizione umana cioè delle esigenze e delle aspettative degli individui in particolare e dei gruppi più sfavoriti vulnerabili in generale
Non appaia questa affermazione come meramente demagogica ma l'intero sistema delle Nazioni Unite e la FAO in particolare all'opposto l'obiettivo dello sviluppo umano come priorità della loro azione
Queste responsabilità sono state ribadite fermamente dal vertice dei capi di Stato e di governo svolti a sia a Roma nel novembre del novantasei il vertice approvato una dichiarazione solenne un piano di azione che impegnano gli Stati a considerare come altamente prioritaria l'eliminazione della fame e della malnutrizione
Che sono gli aspetti più drammatici della povertà e del emarginazione
E se colpiscono centimetri centinaia di milioni di esseri umani e colpirà un numero crescente di persone se non verranno adottate al più presto adeguati provvedimenti
A livello nazionale ed internazionale
Pertanto la strategia della FAO è quella di individuare come attraverso la migliore valorizzazione delle risorse umane
E dell'agricoltura sia possibile dare un contributo sostanziale alla lotta contro la povertà e quindi al miglioramento della condizione umana
A tale scopo la FAO ha avviato una serie articolata di interventi a favore delle comunità più favorite convinta che essi non mancheranno di avere effetti positivi non solo nelle aree rurali ma anche nelle aree urbane e periurbane
Contribuendo così a creare anche nuove fonti di reddito e di posti di lavoro e più in generale grazie alla progressiva eliminazione della causa delle cause della povertà a consolidare la stabilità
In ogni caso affinché quest'Inter interventi raggiungano gli scopi che si prefiggono essenziali estremo siano inseriti dai Paesi in via di sviluppo e dei paesi avanzati in una strategia globale nella quale si è andata alle varie priorità più corretta dimensione temporale qualitativa e quantitativi
Per concludere la FAO ritiene che ogni sforzo deve essere fatto per creare le condizioni per un effettivo miglioramento della condizione umana
E la comunità internazionale deve essere pienamente cosciente delle sue responsabilità e deve pertanto utilizzare tutti gli strumenti a sua disposizione per operare in tal senso
Grazie
Desidero in conclusione in questo nostro dibattito riprende
I discorsi che sono stati fatti circa l'identità europea e circa la internazionalizzazione del problema del occupazione che il Cavaliere non solo l'Italia ma tutte le volte trattato di Amsterdam per la prima volta nel quadro della costruzione europea include nei suoi capitoli e nei suoi obiettivi tra i settori comunitari i gravi problemi dell'occupazione e della politica sociale
La promozione di un alto livello di occupazione è uno dei più significativi traguardi
E attraverso il Comitato per l'occupazione delibera a maggioranza qualificata gli orientamenti che gli stati membri debbono osservare nella elaborazione delle loro politiche sociali trasmettendo con una relazione annuale al Consiglio e alla Commissione
Nel dichiarare come primario obiettivo l'occupazione vengono anche individuati come scoprì quelli del miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro un'adeguata protezione sociale il dialogo sociale e lo sviluppo delle risorse umane
è altresì previsto una nuova procedura di contrattazione di accordi a livello comunitario
Il pesante problema della disoccupazione non potrà risolversi su un piano esclusivamente nostro interno ma impegnerà tutti gli stati dell'Unione Europea
Come ben noto in Europa si arriva a venti milioni di disoccupati ed è proprio per questo che sono interessati oltre i singoli Stati la comunità come tale per giungere ad una soluzione positiva
Il trattato di Amsterdam pone quindi una questione profonda sul piano sociale
Un problema che non può essere ignorato e chi non viene certamente assolto da impostazioni esclusivamente monolito iscritti come già ha detto e sottolineato prima il presidente Occhetto
Come sono quelle di Maastricht che va ragionevolmente collocato nei tempi e che vale certamente per l'Italia ma altresì per la Francia per la Germania e che pone in discussione non tanto l'entrata nell'euro
Quanto alla permanenza in euro
è bene sottolineare che dice il trattato di Amsterdam in primo luogo si includono nelle finalità dell'Unione come abbiamo già detto la promozione di un elevato livello di posti di lavoro
Il si fissa tra i compiti dell'Unione il coordinamento tra le politiche degli Stati membri in materia di occupazione
Circa le procedure Consiglio europeo ai topi riesaminare una relazione annuale
Comune elaborata da Commissione Consiglio sulla situazione dell'occupazione dalla comunità e di adottare conclusioni in proposito in base a queste ultime
Il Consiglio dell'Unione deve lavorare gli orientamenti annuali contro la disoccupazione che gli stati membri dovranno rispettare
Nell'uovo politiche del lavoro il Consiglio potrà formulare raccomandazioni agli Stati membri si prevedono da parte del Consiglio azioni di incentivazione
Per la promozione della cooperazione fra gli Stati membri e sostegno ai loro interventi per agevolare l'occupazione
Un nuovo articolo del trattato sottolinea come nuovi obiettivi
La promozione dell'occupazione l'armonizzazione del miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro una protezione sociale adeguata il dialogo sociale lo sviluppo delle risorse umane e la lotta all'emarginazione le misure attuate in tal senso
Dalla comunità e dagli Stati membri dovranno tenere conto della diversità delle prassi nazionali e della necessità di mantenere competitiva
L'economia della comunità un altro articolo prevede l'adozione di direttive
Da parte del consiglio allo scopo di definire prescrizioni minime destinate a sostenere e completare l'azione degli Stati membri in una serie di settori salute e sicurezza dei lavoratori condizioni di lavoro informazione e consultazione dei lavoratori
Integrazione delle persone escluse dal mercato del lavoro pari opportunità su tale mercato e parità di trattamento tra i sessi su tali argomenti si è deciso che occorre una deliberazione alla unanimità del consiglio per l'approvazione di direttive
Recanti prescrizioni sulla sicurezza sociale protezione sociale dei lavoratori loro protezione in caso di risoluzione del contratto rappresentanza i difesa collettiva degli interessi dei lavoratori e dei datori di lavoro condizioni di impiego
Dei cittadini dei Paesi terzi residenti e contributi finanziari volti a promuovere creare occupazione
Vi è poi una serie di altri articoli assegnando alla Commissione il compito di promuovere la consultazione delle parti sociali
Facilitare il coordinamento dell'azione degli Stati membri circa la politica sociale e in concreto in materia di occupazione diritto del lavoro e condizioni di lavoro formazioni e perfezionamento professionale sicurezza sociale diritti sindacali
E trattativa collettiva come si vede che è un ampio spazio
Attraverso il trattato con le affermazioni del trattato di Amsterdam per affrontare e risolvere i più importanti problemi sociali sul piano europeo e tutto ciò conferma come l'Europa
Debba essere interessata a questa nostra Conferenza nazionale del lavoro ma allora è i parametri dove vanno a finire ecco quello che diceva prima Occhetto i parametri di Maastricht saltano
Perché col Trattato di Amsterdam noi poniamo un problema di fondo che deve essere risolto in sede comunitaria non si può ignorare
Questo problema dell'occupazione della disoccupazione di venti milioni di persone nel quadro europeo e quindi il permanere
In Europa diventa veramente difficile ma soprattutto noi dobbiamo affrontare non possiamo affrontare tutti questi discorsi difficilissimi
E assegnando questa priorità assoluta al fatto Monetary Institute noi dobbiamo arrivare a colmare questo deficit impressionante che ancora c'è
Con la strategia politica senza strategia politica noi diventiamo i arriviamo in sudditanza a una politica che la politica delle banche centrali
Ecco che allora questo problema diventa un problema essenzialmente sul piano internazionale e che va affrontato immediatamente questo certamente e una monito una sfida che noi poniamo anche da oggi perché il trattato di aste ma sono belle enunciazioni ma per poterle affrontare poterle riserva risolvere occorre che vi sia la famosa pesca e cioè una politica comune
Della uopo e in tutti i sensi e su tutti i settori il problema del Mediterraneo
La Conferenza nazionale del lavoro i problemi del Mediterraneo nel Mediterraneo dopo il convegno del novembre novantacinque a Malta degli euro parlamenti e vi è stata la conferenza di Barcellona con la formazione del partenariato euromediterraneo che consiste in una strategia globale
Di cooperazione con i Paesi dell'aria anche quale contributo di stabilizzazione di quei Paesi
Io debbo ricordare lo faccio spesso
Ma devo ricordare che anche qui nel mille novecento e notturno mille novecentottantasette
Ventuno a Tunisi
Una conferenza dei ministri del lavoro anticipo l'Italia la Tunisia l'Algeria l'Egitto la Francia la Grecia la Jugoslavia il Marocco la Spagna la Turchia oltre ai rappresentanti della lega aveva e dell'Ufficio internazionale del lavoro e della Comunità europea per dare corso a un tentativo risolutivo attraverso una politica del mercato del lavoro
Noi facemmo volevamo dare seguito a questa impostazione così importante Barcellona certamente del mille novecento e novantacinque ventinove novembre
E riuscì un prodotto certamente di grande interesse e cioè le il Mediterraneo come zona di libero scambio
E noi a Luca credemmo a queste risoluzioni portammo sul piano internazionale quelli chiedono i grandi problemi dello squilibrio tra la sponda sud la sponda nord del Mediterraneo
E squilibrio dichiarate demografico estivi voce squilibrio sul piano dell'occupazione
Bene noi abbiamo lì una situazione di disperazione
Chi alimenta il terrorismo che alimenta l'estremismo che alimentare il fondamentalismo e vi è questa situazione pericolosissima
Che è pericolosa per la pace mai pericolose in particolare per quanto riguarda l'Europa il Mediterraneo e cella invasione dell'Europa
Da parte di tutti gli sperati dalla fame che vanno a cercare una soluzione abbiamo già espresso più volte un concetto che è un concetto
Certamente di fondo e non è soltanto sul piano della solidarietà
Cioè che noi dobbiamo fermare quella che è la emigrazione selvaggia
Dalla dalla sponda sud del Mediterraneo e l'invasione dell'Europa perché non è giusto in termini assoluti
Che un uomo debba essere costretto a lasciare la propria terra la propria patria per motivi di lavoro e allora noi dobbiamo avere questa possibilità che la possibilità che ci dà la cooperazione
Di farsi che vi siano degli Investimenti europei ecco che torna la politica caro Occhetto la strategia politica che vi siano
Investimenti europei non abbiamo detto trentennali in Africa per dare la possibilità di dare lavoro a venti milioni di africani in Africa ecco queste non sono solo se il solo delle sfide Mark è un tipo di politica che noi seguiamo da tempo abbiamo fatto approvare dalle risoluzioni sia sul piano internazionale ricordo quella a Bucarest del quattordici ottobre mille novecento novantacinque io ebbi l'onore
A nome della delegazione italiana di presentare una risoluzione in questo in questi termini
è che è stata provata da cento a ventisette Paesi
L'ho riportata nel Parlamento italiano
Non già prima l'avevo fatto nel mille novecentonovanta approvata anche quella risoluzione ma poi il governo non ha dato alcun seguito perché non è stato capace di portarla su un piano europeo
E quindi di dare questa dimensione internazionale indispensabile
Allora come conclusione noi oggi possiamo richiedere
Noi chiediamo da questa sede della conferenza nazionale del lavoro organizzata
Da Alleanza Nazionale e noi chiediamo una nuova conferenza internazionale del lavoro e della cooperazione
Con la partecipazione dei ministri del lavoro e degli affari esteri della Comunità europea e dei Paesi nordafricani di rappresentanti della lega araba questo convegno internazionale che noi richiediamo
Deve concludersi con le richieste che sono già state approvate nel tempo ma mai rese esecutive un piano trentennale come ho già ricordato di investimenti in Africa da parte dei Paesi da Unione Europea
Per dare per le possibilità dei posti di lavoro per dare solidarietà per dare una vera cooperazione per lo sviluppo per assegnare all'Africa un nuovo ruolo di sviluppo produttivo per garantire il lavoro in Africa gli africani
Per fermare il massiccio esodo migratorio verso l'Europa
Per combattere sul serio la fame nel mondo per contrastare decisamente il terrorismo dei disperati e degli affamati ed estremismo fondamentalista con una grande operazione preventiva socio economica
Per determinare altresì un ritorno economico a favore dell'Europa
Una prospettiva di grande rilievo il collaborazione politica economica nord-sud in una strategia che può segnare davvero un destino comune tra Europa Africa
Abbiamo sottolineato nelle sedi internazionali questa necessità e questa solidarietà possiamo concludere dicendo che questo è il messaggio
Di grande avvenire che la Conferenza nazionale del lavoro lancia come sfida al governo per dare una prospettiva di solidarietà di sicurezza i lavoratori e ai disoccupati un futuro alle nuove generazioni per costruire la nuova Europa
Nella giustizia sociale e con una vera strategia politica io ove viene io ringrazio quelli che hanno partecipato alla questa a questo dibattito
Del sull'influenza dell'Europa nel Mezzogiorno e del Mediterraneo le ringrazio per l'alta qualità dei loro interventi
E per averci dato il piacere e l'onore di quante di quello che loro hanno sostenuto in in questa conferenza nazionale che Silvio salutare
I rappresentanti delle ambasciate che sono qui presenti Ambasciata d'Egitto ambasciata di Grecia ambasciata di Algeria ambasciate in Tunisia Ambasciata di Turchia di Spagna
E delle unite Lolth che in questo con questi saluti io concludo questa nostra dibattito
Per volta
Grazie grazie
Grazie aspetta aspetta
Tra l'altro
Per sono
C'è la guerra
Convegno abbiamo fatto guardo il convegno continua il CIPE già al consumo aggiunge
Trentottesimo come Zalayeta Giancarlo
Facciamo subito un'azione di
Allora
Nel ringraziare il
Presidente Tremaglia
Che coloro che hanno partecipato alla tavola rotonda
Il Mezzogiorno tra Europa e Mediterraneo passiamo alla tavola rotonda
Il lavoro come valore naturale il la cultura come strumento per il riscatto del Mezzogiorno
Ciò
Nell'aprire questa tavola rotonda
Ermanno Corsi e in sala
Ecco
Posso pregarti di salire sul palco
In questa
Importante manifestazione di AN
Nella quale sono intervenuti o interverranno
Proposte e suggerimenti
Di grande importanza e di grande autorevolezza per come affrontare e risolvere il drammatico problema
Del lavoro
Io vorrei i film esce fare un tentativo di diverso genere
Un breve tentativo di
Andare ad affrontare di inserire
Il tema del lavoro dell'occupazione della disoccupazione
In un quadro di grandi valori di riferimento
Nel convincimento che
Se non riusciremo a dare al lavoro
Come valore
Quella suo inquadramento culturale politico e ideale che esso ha poi ci sarà più difficile andare a trovare una soluzione
Nel senso che se è vero come è vero che nell'ambito politico esistono grosso modo tre grandi vie di riferimento quello tradizionalista
Cattolico che fa riferimento al diritto naturale quella liberale e quella totalitaria
Queste tre diverse situazioni diciamo politiche culturali nell'ambito del lavoro
Trovano tre corrispondenze
Nel concetto cristiano del lavoro nel concerto liberale economicista e in quello utopistico marxista
La visione liberale ed economicista ha come punto di privato per naturalmente vi chiedo scusa vado per grandissime linee specialmente in questa prima padre re parte introduttiva
La visione liberale ed economicistica ha come punto di riferimento all'arricchimento materiale
E salta l'ingranaggio del mercato
E in realtà poi si finisce anche se non sempre lo dichiara per dare al l'uomo un ruolo subalterno
La missione ex marxista già marxista
Da una interpretazione del lavoro sia nella fase del socialismo reale ma anche nella nella fase successiva
Si esprime come si esprimeva come capitalismo di Stato e quindi dava al lavoro un ruolo che somigliava molto somiglia molto a quello che da il la visione liberisti Ca'ad oltranza cioè una in sostanza si tratta di un capitalismo di Stato e quindi
L'uomo assume un ruolo che è subalterno al problema della produzione dell'arricchimento
E poiché è nella sua fase successiva nella fase successiva quella della caduta del socialismo ride fallimento del socialismo reale
è stata catturata diciamo la cultura post marxista da una visione del lavoro che ha delle ma signor 'sti che utopistiche
Dove cioè in sostanza il lavoro viene considerato quasi come un fatto necessitato mo'punitivo e si cerca di risolvere attraverso una visione moderna modernisti Ca'
Un po'ludica e come dire un po'alternativa che punta ad una società dove il lavoro di fatto non ci sia dove nella sostanza l'ozio e un paradiso
Non naturale
Costituisca il punto di riferimento
E direi che tutto sommato è la cultura che abbiamo letto nel pagine dei leader di nuovi movimenti operai
è la cultura di potere operaio è la cultura che in qualche modo c'è stata all'epoca segnalata da diciamo il Cenacolo costruiti intorno a Toni Negri
E che anche nella rivendicazione delle trentacinque ore
Ci fa vedere quale sia questo filo conduttore
Cioè un bel lavoro che sia fuori del mercato e che in qualche modo rappresenti un obbligo per la collettività
E non un diritto naturale da parte dell'uomo
Poi c'è naturalmente un'altra conseguenza e cioè che finirla concezione del lavoro del mondo imprenditoriale soprattutto dell'alta finanza iniziatico capitalista
E che si trova con la visione diciamo post marxista perché nella sostanza c'è una rinuncia non dichiarata Allo sviluppo e al progresso
E il fatto i fautori rappresentanti di questi due grandi filoni culturali
Anche se non se lo confessa hanno ciò con un ruolo importante in una chiave strategica di recessione economica di arretramento e di sottosviluppo attraverso una propaganda di tipo ecologista
E che punta a vedere di sostanza la natura non al servizio dell'uomo ma alla natura come la vera regina dei la del mondo
Allora noi dobbiamo recuperare invece se vogliamo capire dove deve andare
L'iniziativa politica al fine di risolvere il problema del lavoro ne dobbiamo recuperare una visione spirituale Etica naturale del lavoro
E io voglio ricordarvi subito quel messaggio
Radiofonico nel Natale del cinquantatré di Pio dodicesimo
Il quale rilanciò il ruolo della tecnica e cioè pur denunciando le deviazioni
Tecnicistica e quando c'è si è tentato qualcuno ha tentato un fatto storicamente del rigore di porre la tecnica a in primo piano lo scientismo
Pur denunciando e decorando queste deviazioni il più dodicesimo nel cinquantatré appunto disse chiaramente che la tecnica è un dono divino che chiedeva essere ordinato all'elevazione della mente addio
E quindi in sostanza costituisce questa affermazione del papà del cinquantatré è una risposta a una sorta anche oggi di grande attualità perché è una risposta ai languori di una nuova sinistra ad una sorta di frenesia anti tecnologica che la forma ultima della in pietà moderna
E accanto a questo quindi c'è il tentativo di sovvertire quello che l'ordine dei valori secondo la tradizione cattolica
Cioè Dio dice all'uomo domina la terra domina la natura
E perché da alla attività dell'uomo un valore di spiritualità la spiritualità del lavoro che entra a far parte della dignità dell'uomo
E infatti direi che la contrapposizione a questa visione del lavoro intesa come diritto naturale come valore naturale come valore che viene prima dello Stato e della politica
Nel pacchetto dei valori come la vita no che vengono prima dello Stato finché la politica non può discutere ma che soltanto deve vedere come gestire come realizzare
Il lavoro viene a questo punto assumere un significato estremamente complessa importante perché si interseca con i concetti con i valori della dignità dell'uomo
Quindi
Il lavoro è un bene naturale dell'uomo
E
Non è però come per le altre due tradizioni culturali di cui accennavo all'inizio non è un soggetto che fa l'uomo oggetto ma è un oggetto perché è uno strumento di elevazione della dignità dell'uomo
Che i fatti recentemente papà Giovanni Paolo secondo nella Bore Mexès Air France ha dichiarato che il lavoro un bene dell'uomo
Se questo bene comporta il segno di un bonum Argomm secondo la terminologia di San Tommaso ciò non toglie che esso come tale sia un bene dell'uomo
E quindi perché è un bene dell'uomo perché mediante il lavoro l'uomo non solo trasforma la natura adattandola alle proprie necessità ma anche realizza se stesso come l'uomo
Quindi andiamo alle prime conclusioni
Se
Il lavoro è un bene naturale
Vuol dire che nei tra i fra fattori di produzione il lavoro viene prima del capitale
Questo è un dato molto importante incominciamo entrate nella politica incominciamo cioè a ben vedere quali sono le implicanze di scelte che vengono Degrassi dei massimi sistemi
Cioè non è che noi possiamo pensare di risolvere il problema del lavoro in maniera stabile e definitiva senza andarci
A riferire a questi grandi valori perché altrimenti assisteremo ad una serie di a una pioggia di proposte
Ognuna delle quali
Sicuramente coglierà un aspetto ma mancherà a un partito politico la capacità di comprendere perché il suo progetto politico per cercare lavoro e per superare i problemi della disoccupazione vada in una direzione anziché in un'altra direzione
Quindi è un problema di scelta politica
Perché il partito politico quando non fa propaganda e quando non fa campagne elettorali e quindi non deve utilizzare gli slogan che utilizziamo tutti per raccogliere consensi quando deve fare un progetto non può farlo se prima non si sceglie i grandi valori di riferimento
Quindi priorità del lavoro sul capitale
Per cui allora
Andiamo alla prima conclusione che io traggo direttamente da una l'ultima una delle ultime in C l'ultimo titolo ciclica del Papa Centesimus annus che è stata fatta a cent'anni dalla Rerum Novarum
Dove dice una cosa estremamente importante
E cioè è inaccettabile l'affermazione che la sconfitta del cosiddetto socialismo reale lasci il capitalismo come unico modello di organizzazione economica
Questo è un dato per noi molto importante
Perché non dobbiamo correre il rischio di Hunt essere presi dalla nevrosi dalla
Grande preoccupazione di trovare comunque dei posti di lavoro
E allora corriamo io rischio di andare verso scorciatoie che da una parte ci portano verso posti di lavoro che non sono posti di lavoro ma che sono opposti
Di occupazione
Che non servono alla promozione dell'uomo come abbiamo detto all'inizio cioè non sono la realizzazione di quel diritto naturale che serve attracca ad aumentare ad accrescere la dignità dell'uomo in quanto partecipe del processo di creazione
Ho andiamo a cercare posti che diventano
Una uno uno strumento di sfruttamento del capitale e della finanza internazionale nei confronti dei lavoratori dobbiamo trovare una terza via
Cioè la destra politica dinanzi alla crisi
Dell'occupazione dinanzi alla crisi sociale che è una crisi italiana ma che è una crisi europea e che ahimè penso sia ormai una crisi endemica mondiale
Ha il dovere non di dire come facciamo coi usando qualunque strumento a disposizione per recuperare un po'di quella percentuale di disoccupazione
Ma deve invece porre il problema in termini culturali e spirituali e indicare quale deve essere quale debba essere la strada attraverso la quale si arriva ad accrescere la qualità e la quantità del lavoro nella funzione nella dimensione di una crescita esponenziale della dignità umana
Allora dobbiamo andare alla radice
E allora dobbiamo incominciare a dire che non possiamo assolti assolutizzare il mercato la produzione
I meccanismi di consumo
E che anche il concetto di libertà economica è un concetto che non sempre vanno nella direzione che produce un aumento dei posti di lavoro che sia però compatibile con i valori della dignità della persona
E spetta a noi porre questi problemi e dare dei suggerimenti e dare delle indicazioni perché altrimenti finiremo per essere noi portatori
Di una cultura subalterna ai due grandi finora filoni che è quello post marxista e neo capitalista che si ritrovano poi una strategia comune come sta accadendo in Italia politicamente come sta accadendo in
Sa di non valorizzare di non porsi la preoccupazione
Dell'uomo come inizio e fine di ogni cosa
E come soggetto del diritto del valore del lavoro ma semplicemente un problema statistico che poi fra l'altro coincide con Interest sì dei grandi gruppi internazionali finanziarie neo capitalistici che puntano semplicemente a Domaine Tare il profitto delle loro impresa
Noi non possiamo adeguarci se no noi verremmo meno al compito cioè in questo momento in Italia la destra politica ha un grande una grande responsabilità
E allora deve rifiutarsi di assumere una posizione acquiescente
Rispetto a progetti che si pongono l'obiettivo di diminuire comunque la disoccupazione senza invece porsi il breve problema della responsabilizzazione dell'autonomia e della partecipazione del lavoratore al processo produttivo nel rispetto della sua dignità
L'ora dobbiamo andare adesso ad alcune conclusioni e mi avvio alla conclusione
Voglio però ricordare bianche
Come punto finale di questa mia diciamo premessa
Che
La dottrina cattolica e la tradizione cattolica nei confronti del modello liberal capitalistico
Si è già espressa nel passato
E anche più recentemente senza riandare al leone tredicesimo alla sua Rerum Novarum e senza neanche soffermarci su Pio undicesimo nella sua quadra agissimo hanno
Rimane sempre presente nei valori della tradizione cattolica la preoccupazione esplicita per i rischi legati all'imperialismo internazionale del danaro
E quindi quando noi ci muoviamo su una strada di modernizzazione della politica
Non dobbiamo confondere l'esigenza reale di una modernizzazione
Con la distruzione dei valori o comunque con lo scavalcamento dei valori e credo che in questo momento in materia di lavoro di occupazione di produzioni di sviluppo ma anche in tante altri settori della vita sociale compito fondamentale della destra sia quello di richiamare la società italiane la politica italiana ad un progetto a un sistema di valori
Che non sia né subalterni acquiescente
Ai vecchi e due grandi vecchi sistemi quello liberal capitalistico e quello post marxista che come stiamo assistendo quotidianamente anche nel nostro Paese incominciano sempre più spesso ad andare sottobraccio
Allora rivolto alle conclusioni e concludo il mio intervento io non ho ricette da dargli non è che posso dirvi allora facciamo così però io spero di poter avviare un una riflessione con voi che certamente non finirà oggi ma di avviarla semplicemente per capire come ci dobbiamo muovere come partito
Allora primo punto il lavoro abbiamo detto è un diritto naturale
Quindi è parte fondante della natura umana
Quindi è elemento essenziale perché venga rispettata è saltata quella caratteristica centrale dell'uomo che la sua dignità e che il punto di collegamento tra l'uomo e il suo creatore
Quindi il lavoro
Non è una eventuale non è una variante ma è connaturata con l'uomo stesso perché serve al porto a perché è uno strumento un a forza è un potere che Dio ci ha dato
Perché l'uomo possa continuare nell'opera di creazione attraverso un processo di trasformazione della natura
Quindi un processo di accumulazione un processo di progresso un processo di cambiamento
Ma sempre senza perdere di vista che tutto questo è in funzione dei valori dell'uomo della sua dignità
E che quindi l'occupazione il lavoro non può mai trasformarsi in uno strumento di aggressione la dignità umana e di come dire di subalternità dell'uomo al processo produttivo al processo del capitalistica
Quindi non può questa questo compito di garantire il lavoro cioè di garantire questo diritto che esiste prima della vita che esiste prima dello Stato che esiste prima della politica del Parlamento c'è questo diritto naturale non può essere demandato al mercato
Mercato può essere uno strumento importante perché è stato autorevolmente ricordato dal anche dall'attuale pontefice che il mercato può essere uno strumento importante perché crea ricchezza ma può anche essere uno strumento di ingiustizie di emarginazione
Ed è qui che entra in gioco il ruolo forte della politica cioè la politica che la deve smettere di essere una testimone
Distratta dei grandi processi economici che vengono guidati dalle centrali finanziarie mondiali internazionali ma deve invece avere il coraggio di assumere con forza l'iniziativa il controllo
Perché senza politica non c'è democrazia essenza politica non c'è rispetto per i valori dell'uomo
Quindi non può essere affidato al mercato
Non può neanche essere affidato esclusivamente alla struttura produttiva cioè quando si dice sia adesso dove facciamo aumenti amo i posti di lavoro dando agevolazioni alle industrie momento la politica deve entrare nei meccanismi non deve essere un aiuto un sistema che potrebbe al limite anche rappresentare fonte di ingiustizie non fonte di promozione umana
Quindi la politica deve non può affidarsi al mercato non può affidarsi la struttura produttiva non può essere un finto lavoro non può essere un finto lavoro non può essere uno Pseudo lavoro
Proprio perché per le cose che ci siamo detti il lavoro deve essere quello c'è un lavoro di responsabilità un lavoro di creatività un lavoro di presenza un lavoro di partecipazione un lavoro che accresca la dignità dell'uomo
E allora
Noi non possiamo neanche
Essere neutrali lo Stato non può essere nutra non può essere uno spettatore però quando diciamo talvolta che siamo per lo Stato regolatore
E cioè abbracciamo l'ipotesi anglosassone di uno Stato
Che non gestisce il pubblico ma che si limita a regolare i rapporti tra i soggetti economici che si muovono nella società
Noi diciamo una verità parziale
Perché prego sì è giusto che lo Stato regoli le iniziative economiche che si muovano nel territorio per impedire che ci sia una prevede prevaricazione fra un inziative l'altra
Ma non basta perché non è detto che questa regolamentazione del mercato di per sé sia sufficiente a garantire l'accrescimento dei posti di lavoro e l'ente l'aumento degli inserimenti dell'uomo dei processi produttivi
Quindi lo Stato deve rivendicare un ruolo da protagonista in questa fase e quando io sento dire molti personaggi da parte di molti personaggi
Tutti lo slogan più stato meno meno Stato più società
Cioè quando io sento che ormai sta passando sostanzialmente trasversalmente in tutti i partiti in tutte le culture politiche il messaggio che lo Stato deve estraniarsi deve guardare da lontano quello che fa la società civile
Mi preoccupo
Perché invece ritengo che siccome quello del lavoro è un diritto naturale lo Stato debba abbia il dovere invece di essere presente come protagonista
Si tratta di vedere come affinché la gestione di questo diritto che lo precede editti e precursore il diritto rispetto allo Stato e alla politica lo Stato deve fare in modo che questo diritto che c'è nella natura trovi esplicazione venga naturalmente regolarmente realizzato
Anche perché allora quali possono essere gli interventi innanzitutto certamente la politica di sviluppo
Ma con una precisazione che quando un sistema fiscale
Come quello italiano ad esempio con l'attuale diventa un sistema che colpisce soprattutto attraverso le imposizioni attraverso le tasse
Allora bisogna alzare il livello dello scontro politico perché dobbiamo spiegare a tutti che un sistema basato sulle tasse
è un sistema che colpisce l'occupazione che colpisce lo sviluppo che colpisce i lavoratori e quindi è un sistema contronatura perché colpisce un diritto naturale quindi una politica di sviluppo in questi termini ma soprattutto una politica di partecipazione in materia di lavoro
Partecipazione significa è il momento di grande dignità la nostra tradizione
è la tradizione della destra politica e la tradizione del cattolicesimo popolare
Noi dobbiamo incominciare a presentare proposte di legge che vadano nella direzione della presenza dei lavoratori nel nell'impresa pubblica o privata che sia e soprattutto noi dobbiamo cominciare a modificare a trasformare la burocrazia la burocratizzazione dei servizi sociali è la burocratizzazione dei servizi pubblici attraverso nuove formule di gestione sociale
Voglio dire c'è tutto un settore immenso che il settore della vita come dire dei servizi universali che vengono gestiti attraverso un sistema burocratizzata centralizzata
Se per esempio una forza politica riuscisse a trasformare questo sistema produttivo che è un sistema produttivo in un sistema partecipato allargato aperto
Trasformando appunto uno Stato burocratizzato questo è lo stato delle Autonomie il ruolo della famiglia
Quanto spende lo Stato per non assistere alla famiglia voi sapete avete letto come me dieci giorni fa l'ultima relazione del CNL sulla famiglia l'Italia come spessa per la famiglia è scesa al due virgola otto per cento del PIL ed è l'ultimo Paese d'Europa
Stiamo smantellando lo stato sociale
Con la scusa delle riforme del futuro dei figli intanto in attesa di garantire il futuro dei figli del due mila e venti ammiccante ammazziamo i nonni immediatamente
Noi dobbiamo avviare una riflessione profonda su questi su questo versante ma lo dobbiamo fare dando ai giovani disoccupati
Organizzati isolati eccetera un ruolo da protagonisti perché da un lato affrontino il tema dello stato sociale della famiglia ma dall'altro lato traggano da questo tipo di lavoro anche un nuovo nuova forma di occupazione che si affianchi
All'occupazione del volontariato della solidarietà della sussidiaria della sussidiarietà cioè la riforma dello Stato in senso autonomistico in senso del ruolo delle auto delle delle dei dei corpi intermedi della famiglia altro valore naturale cioè questa re questo recupero della dimensione dei valori naturali può anche trasformarsi in un grande strumento di occupazione
L'occupazione di lavoro nel senso alto che dicevo all'inizio cioè di un lavoro
Di grande importanza di grande valenza sociale spirituale ma anche di grande valenza economica perché la sburocratizzazione potrebbe significare la trasformazione anzi sicuramente
Significherebbe la trasformazione dello Stato l'occupazione di centinaia di migliaia di giovani ma soprattutto sarebbe il segno di una destra politica che assume una forte iniziativa da protagonista
Tagliando con culture del passato che non hanno risolto i problemi dell'uomo ma che anzi come vediamo nel mondo gli sta aggravando e dando così un contributo importante ad una strada tutta originale che può essere significativa per il nostro Paese ma per tutta l'Europa vi ringrazio
Io darei la parola a l'onorevole Mennitti direttore ideazione grazie
E debbo confessare il disagio di un intervento che avviene alle tredici sette per il rispetto anche oltre che di coloro che sono presenti anche dei colleghi che devono intervenire credo di dover ridurre in un intervento molto rapido
Non dirò sarò breve perché quelli che lo dicono solitamente la pensano diversamente cercherò di essere breve né i fatti riducendo sostanzialmente l'intervento ad alcune osservazioni
Considero come premessa generale quella svolta da Publio Fiori anche perché debbo dire un convegno come questo credo che abbia già esaurito nel suo intervento i riferimenti i generali io credo che il lavoro non sia soltanto un principio già proclamare sia l'esercizio di un diritto e di un dovere per realizzarlo occorre che la cultura sia soprattutto una cultura che si riferisca ai fatti agli eventi Calle circostanza che siamo chiamati ad esaminare devo dire che nel convegno nel testo del convegno e anche nel testo diciamo della del nostro all'intervento c'è un abbinamento che è quello del lavoro con il Mezzogiorno
Io mi sono già chiesto ieri perché in una Conferenza generale sui problemi del lavoro la relazione introduttiva e fatta sul Mezzogiorno poi la spiegazione c'è venuta dall'intervento
Di Bassolino peraltro oggi citatissimo sui giornali il quale ha detto perché il problema del lavoro meglio del non lavoro e soprattutto innanzitutto sostanzialmente un problema del mezzogiorno e allora forse è importante io approfitto che nel frattempo è arrivato anche Rastrelli che rappresenta la Regione cioè un ente è fondamentale in questa nostra iniziativa per affrontare soprattutto il secondo tema quello che riguarda la cultura
Come possibilità di aiutare a risolvere i problemi del Mezzogiorno che sono poi essenzialmente e soprattutto problemi del lavoro allora prima osservazione la prima osservazione riguarda il fatto che a mio avviso è intervenuto qualcosa che ha sostanzialmente modificato il vecchio modello che in Italia ha funzionato dalla unificazione in toni cioè il modello dell'Italia duale con un Nord progredito che profilo prove produceva sviluppo un sud come mercato assistito
Perché la globalizzazione la mondializzazione dell'internazionalizzazione dell'economia come si dice in effetti ha già determinato oltre alla suggestione
Di quello che intellettualmente rappresenta anche dei fatti concreti cioè ha determinato la crisi dello Stato nazionale
La crisi dello Stato nazionale non ha comportato soltanto riflessi sulle culture di destra e di sinistra che erano articolate intorno al ruolo dello Stato ma ha creato una disaggregazione che
Deve rendere le varie aree del Paese
Capaci di poter reggere il confronto di carattere internazionale le icone dice giustamente Brunetta il problema voi allo sviluppo cioè se c'è lo sviluppo
Il problema dello stato sociale diventa meno grave perché la fascia di assistenza si riduce e se c'è lo sviluppo voglio dire diventa anche molto meno importante il dibattito al quale stiamo assistendo in questi giorni sulle trentacinque ore perché occorre un po'riportare come dire l'argomento alla sua dimensione il problema delle trentacinque ore è l'ultimo in ordine di tempo di una serie di modifiche che sono intervenute sull'orario del lavoro senza che mai
Questo argomento abbia coinvolto anche quello dell'occupazione nella verità e più problema che riguarda la qualità della vita
E che negato anche ad un problema di di produttività si aumenta la produttività del dieci per cento io posso ridurre del dieci per cento l'orario del lavoro senza determinare grande riflesse
Se invece deve aumentare l'occupazione il problema è che deve aumentare la domanda quindi che ci deve essere un processo di sviluppo che quello fondamentale rispetto al quale noi oggi ci troviamo e allora io credo
Che è il primo dato e questo cioè
E superato il vecchio sistema duale perché è venuto meno l'elemento che lo reggeva cioè lo Stato nazionale
Che era anche l'elemento attraverso il quale la politica risarcitoria sostenuta da alcuni del Mezzogiorno ha avuto modo di attuarsi
Oggi lo rilevava ieri
L'onorevole Poli Bortone nel suo intervento ci troviamo di fronte ad una povertà
Di linee di pensiero di indirizzi nel Mezzogiorno d'Italia perché il vecchio meridionalismo sociologico e finito anche fisicamente non c'è più
Il nuovo meridionalismo di Saraceno e quello che apportato alle conclusioni che abbiamo potuto trarre e nella realtà ci troviamo di fronte a una situazione di gestione
Con un Meridione che avendo perso le vecchie risorse che venivano distribuite dal centro essendosi sentito attaccato da un Nord che gli faceva carico distese
Non finalizzati a obiettivi di sviluppo anche di una commistione pericolosa fra criminalità organizzata e politica non ha avuto più la possibilità di potere come dire riflette avere laboratori nei quali si potessero sviluppare indirizzi di politica economica oggi questo è il problema del Mezzogiorno
Di uscire fuori da una gestione che casuale legata ai residui del vecchio sistema dell'intervento straordinario per comprendere che il grande valore del territorio come
E abituato a dire
Con notevoli falsi anche il presidente Rastrelli un valore collegato però il rapporto non alla geografia amministrativa che stabilità dall'unità d'Italia in poi ma è legato al fatto che ci sono aree nelle quali si possono integrare fra di loro e possono rappresentare interesse che rendano quell'aria competitiva rispetto al resto del mondo e allora il problema fondamentale
Diventa un problema di modifica sostanziale delle culture che sino a questo momento noi abbiamo tenuto in considerazione nel nostro Paese particolarmente nel Mezzogiorno d'Italia
Allora il problema è quello per esempio di aggredire modificare una situazione che è politica macchine anche di classe dirigente più largamente intensa che sino a questo momento ha condotto la vicenda del Mezzogiorno
In un rapporto subalterno rispetto all'altra area del paese per dirla in soldoni
Noi che siamo stati abituati sempre ad accontentarci di quello che ci davano
E che sostanzialmente abbiamo accettato che nelle nostre università ci fossero professori i quali erano destinati ad andare altrove una volta la Giunta la maturità della loro professionalità
Che abbiamo avuto dirigenti pubblici con capacità modeste dovremmo organizzarci senso completamente opposto ricito
Brunetta che dice questi si chiamano Investimenti sulla società civile cioè fare in modo che per recuperare rispetto a tutto quello che abbiamo perduto in questi anni si abbia la capacità di una classe dirigente nuova
Dove i migliori cervelli adeguatamente incentivati anche dal punto di vista finanziario vengano a fare del Mezzogiorno una terra che capovolge la sua tradizione di sudditanza per assumere quella di essere protagonista in una società che veramente essenza barriere essenza frontiere una volta ci ha l'abitudine di citare i giapponesi oggi si fa molto meno ma cioè un libro uscito non proprio di recente di di di di Obama il quale dice è finito lo Stato nazionale
Emergono le economie regionali la emergenza di queste economie regionali secondo me è un dato importante che ci riguarda perché anche qui dovremmo perdere un po'del spessi Nismo che sempre ci ritroviamo addosso vedete
Secondo tutte le stime
Oggi di notte
Il futuro dei prossimi venticinque anni non sarà un futuro di emergenza e un futuro di difficoltà la previsione
Ed è quella che ci sia un miracolo economico globale
Per il quale molti popoli chi oggi non appartengono all'area dei paesi sviluppati entreranno
Questo è un problema che riguarderà anche noi con la differenza che essendo un Paese già inserito nell'area di quelli sviluppati avremmo delle difficoltà
Perché essendo uno sviluppo previsto entro il limite del due e mezzo tre per cento annuo e allora perché questo sviluppo possono realizzarsi ha bisogno di buona politica di buona amministrazione
Di buona classe dirigente cioè di persone che siano le condizioni
Digestive adeguatamente la loro vicenda
Il problema dell'occupazione e correlato a questo tipo di gestione
Alla capacità cioè di esprimere delle realtà che siano valide funzionali dal punto di vista economico e che abbiano validi riflessi di carattere occupazionale
Io debbo dire che noi siamo sempre restia andiamo sempre la preoccupazione che le cose si immaginano ma poi sono difficilissimi anzi impossibili da realizzare ma vedete in Calabria
A Gioia Tauro
E accaduto che quel porto che era indicato in tutte le battute ironiche
Del nostro Paese appena ha cominciato a funzionare con una gestione manageriale
Ed è diventato uno dei più importanti porti d Italia non solo per il volume di affari legato al ruolo rispetto al Mediterraneo
Ma anche per una più vasta capacità di riferimento ad perché in fondo i due grandi elementi che puntano a sconvolgere la realtà del nostro mondo che la la la la libera circolazione delle marce delle dei capitali e soprattutto poi la grande innovazione tecnologica e telematica tutti quei tutto questi questi sono elementi che conducono allungato smaterializzazione dell'economia che aprono quindi frontiere molte no molto vaste con le quali noi abbiamo il dovere di fare i conti nuove la realtà
Del Mezzogiorno d'Italia e dell'occupazione che può derivare al Mezzogiorno d'Italia nasce da questa capacità di liberarci dei vecchi vincoli in questa capacità di sapere produrre nuove soluzioni io credo che
La cultura sia sostanzialmente questo la capacità cioè di capire i fenomeni di fronte ai quali noi ci troviamo
La capacità di affrontarli superarle tenuto conto che oltre tutto fra i vari vincoli che ci sono ne abbiamo uno poderoso che è quello che la criminalità organizzata sul quale voglio dire si fa molto spesso vaga letteratura
Sul quale bisogna intervenire ieri anche qui è Bassolino faceva un'osservazione è esatta
è vero che c'è la criminalità organizzata
Ma è anche vero che Vieri una forma di criminalità
Che tutto sommato aspetti legittimi ma che si muove secondo criteri che sono appunto criteri non accettabili quindi lo Stato non può lui rinviando tutto ad interpretazioni sociologiche attendere di risolvere le sacche di povertà per bloccare questo fenomeno è un fenomeno che blocca invece poderosa mente lo sviluppo del nostro Paese perché rappresenta uno di quegli elementi che non venga consigliera allora ha detto queste avviandomi rapidamente alla conclusione io voglio dirvi che diceva fiori noi abbiamo il dovere di assumere una posizione di riportarla alla conoscenza di tutti al libero dibattito ma che deve poi sostanzialmente informare la nostra iniziativa io credo che questo sia un dato importante in un momento in cui come dire vi è una strana tentazione
Che è quella di di di di dire
Noi tutti insieme dobbiamo affrontare e risolvere i problemi del Mezzogiorno certo che dobbiamo farlo tutti insieme che non ci possono essere discriminazioni sul piano di questo impegno però
Le differenze tra le varie forze e sono necessarie sono fondamentali alla io vi rappresento un dato
Vedete per molto tempo noi abbiamo pensato che la sinistra avesse un suo modello di sviluppo
Io ritengo di poter dire che diceva di averlo ma non lo aveva mentre c'è un modello di sviluppo che fa capo alla corrente di pensiero che viene meglio Inter Petrarca dall'attuale presidente del Consiglio che non dice di averlo ma in effetti c'è la cioè Prodi un una sorta di modello emiliano contrapposto per esempio al modello del Nord resta è
Vi è un tentativo di evitare che è il modello del Nord Est diventi anche un modello di sviluppo per il Mezzogiorno d'Italia cioè e un modello nel quale la politica conserva il suo ruolo fondamentale di condizionamento della economia
Non più attraverso la proprietà ma attraverso meccanismi che di fatti la controllano quando si dice la concertazione che cosa è se non un restituire alla politica un ruolo che è anche un ruolo che poi imbriglia le situazioni effettive dello svolgimento dello sviluppo e allora attenzione mi dispiace che Rastrelli sia uscito ma io ieri in questa sede non ho sentito un solo riferimento ad un dato che pure fa parte come dire della nostra realtà più più più più importante ieri si è svolto qui a Napoli l'Assemblea per l'approvazione del bilancio del Banco di Napoli
I dati che sono emersi io ieri li esaminiamo con alcuni amici Saro dati inquietanti
Perché la Campania come tutto il Mezzogiorno peraltro vedete che la crisi delle banche del sistema bancario del Mezzogiorno
Dal Banco di Sicilia alle casse di risparmio di Calabria di Puglia vedi Salerno al Banco di Napoli e una crisi che meriterebbe una riflessione meno approssimativa di quelle che sono state fatte sino a questo momento ma facendo Conti badate bene una cosa con sessanta miliardi
Il gruppo in banca nazionale la ricordo del lavoro a sostanzialmente acquisito il Banco di Napoli che aveva era una naturale capacità di raccolta che sapete quale oggi con quei sessanta miliardi
Con novecentotrenta miliardi apportati non come prezzo ma come aumento del capitale sociale quel gruppo ha acquisito sulla borsa un valore di tre mila e duecentosei miliardi non so se tutti sanno se gli amministratori sanno che il Presidente del Consiglio in un decreto del gennaio del mille novecentonovantotto ha già stabilito il destino del Banco di Napoli che è quello di fondazione con la banca l'azione dell'agricoltura
Con una chiara prevaricazione perché nelle fusioni Lelio i soci Novelli del Presidente del Consiglio quando è così siamo fuori dato per le regole siamo fuori soprattutto da un regime di libertà di democrazia
Noi di fatto consegneremo il Banco di Napoli alla Banca nazionale del lavoro chi è una banca
Senza sviluppo perché è stata la banca delle corporazioni come ricordate è stata la banca degli enti la banca delle partecipazioni statali realtà che oggi non esistono più
E il cui destino è quella di essere acquistata chissà da chi portando in dote il Banco di Napoli perché Banca Banca Nazionale lavoro non conta non vale più nulla
Quindi viene depauperata una realtà bancaria di questa importanza in Campania
Senza che ci sia stata una reazione adeguata
E forte io ho l'impressione che certe volte alcuni amministratori compreso il sindaco Bassolino arrivino tre giorni prima quando si devono fare chiacchiere puntualmente un giorno ha dato quando si tratta di dipende puntare i piedi su situazioni reali
Cioè vi rendete conto che tra poco a Napoli resterà la cosiddetta direzione generale per le famiglie cioè Banche di credito e bancomat mentre un imprenditore per quanto riguarda i suoi progetti dovrà passare da via Roma come se passasse da una qualunque sede bancaria e incontra la sostanzialmente un direttore di sede
Bene in una realtà nella quale il territorio assume l'importanza che abbiamo detto prima ridiventa fondamentale nella capacità di sviluppo di queste aree
Perde in questo modo una realtà bancaria di questo tipo
Per affidarla chissà a quale futuro io credo che sia come dire una mancanza di capacità di stare sui problemi e difenderli adeguatamente in buona sostanza
Una mancanza di cultura di capacità cioè di avere le antenne adeguate per togliere certi segnali e per potere tempestivamente intervenire alloro riguardo e allora io concludo dicendo questo sono convinto che il Mezzogiorno d'Italia e in presenza di una svolta fondamentale una svolta che comporterà anche ove le cose dovessero andare bene difficoltà presenti veramente gravi e difficili forse anche con Rifredi con riflessi negativi sull'occupazione ma vi è una grande prospettiva di sviluppo se noi saremo nelle condizioni di offrire agli imprenditori la libertà che debbono avere di potere svolge la loro iniziativa
E alla classe politica quello spessore necessario perché recuperando intanto una stabilità che soprattutto nel Mezzogiorno
Molto molto fluida possano svolgere il ruolo che quello di aiutare un fenomeno che in questo senso si può sviluppare altra via io credo non c'è ne sono il rapporto con l'Europa ci crea delle opportunità e ci crea delle grandi difficoltà
Le potremo superare non richiedendo al Governo centrale aiuti che non ci potrà dare le potremo recuperare essendo noi capaci di interpretare questa svolta
E di fare in modo che i capitali che guardano con maggiore interesse a queste zone possano trovare occasione per poter avviare meccanismi di sviluppo insomma in conclusione se dobbiamo continuare ad essere trascinati dal nord verso l'Europa io credo che il destino sarà quello di accontentarci delle poche cose che avremo Sella capovolge avremo questa immagine saremo rovi da giù
A spingere l'Italia verso l'Europa forse l'immagine potrà servire anche ad indicare una prospettiva di sviluppo che io credo difficile e problematica
Ma che tuttavia non credo impossibile se sapremo rinnovare
La cultura tutta la cultura di questo nostro paese grazie
Grazie a Domenico Mennitti do la parola al dottore Alberto Arrighi vicepresidente di Azione giovani che vedo a molti Valente
C'è sempre la presenza di Alenia del gruppo di parenti fra
Il sito del flirt dobbiamo essere
Seveso quelli di Napoli che è partecipe
Il suo mercato ancora
No io cercherò di essere realmente Breve anche perché il il discorso introduttivo dell'onorevole Fiori direi che è stato totalmente comprensivo di quello che il problema di come affrontare il riscatto del Mezzogiorno
E più in generale secondo me anche il riscatto del di tutti i disoccupati l'Italia all'interno di quello che il questa crisi congiunturale che stiamo vivendo noi siamo in una fase in cui nel momento in cui massima e l'espansione e la possibilità di apertura dei mercati nel mondo in cui contemporaneamente mai si è visto un così alto livello di possibilità offerto dalla tecnica dalla tecnologia
Viviamo in una nazione che in particolare poi nel Mezzogiorno a questo dramma sociale immenso che la disoccupazione in particolare concentrata su quella che è la disoccupazione giovanile
Disoccupazione giovanile che ricordava qualcheduno ieri nel mezzogiorno Italia tocca anche l'appunto al settanta per cento
Una disoccupazione giovanile che rischia di vederci tra qualche anno a dover fare i conti con una popolazione giovanile o non più giovane che esce espulsa dal mercato del lavoro sensazione mai fatto parte su questo è il il dramma sociale che è stato che s'appresta a toccare l'Italia chiusa questa tocca l'euro
Tutto questo mentre contemporaneamente
Dal sud del pianeta e non siamo confine siamo sul crinale tra nord e sud del pianeta c'è una spinta verso verso l'Europa c'è una tesa verso l'Europa quindi e non solo nei termini
Sicuramente difficili e quella che è un'immigrazione come intera sempre più ma anche nei termini di una richiesta di necessaria cooperazione collaborazione
Ora questa possibilità che viene offerta all'Italia deve essere vista realmente anche come una possibilità di apertura di ulteriori mercati per essere vista una possibilità di sbocco rispetto a quello che il il problema principale io non credo che sia possibile oggi concepire la crescita del della nostra nazione la e lo sviluppo e la creazione di un nuovo modello di regolazione dei rapporti sociali senza mettere in primo luogo mano al problema vero reale della disoccupazione giovanile
Con le marche non è esploso negli anni passati solo ed esclusivamente perché al di là di tutti gli ammortizzatori sociali dello Stato il vero ammortizzatore sociale in Italia è stata la famiglia la famiglia che si è configurata come elemento vero di
Coesione delle delle varie realtà che vivevano la difficoltà della disoccupazione giovanile sappiamo dai dai dati d'analisi sono state fatte che all'interno di ogni famiglia fino a poco tempo fa vi era una distribuzione quanto meno di un reddito oggi questa situazione entra in crisi entra in crisi in maniera pesante entra in crisi e provoca il dramma sociale
Dobbiamo pensare a mettere mano seriamente al problema dalla disoccupazione giovanile con politiche di lungo termine di lungo respiro non con i provvedimenti tampone che creano peraltro solo situazioni di precariato di ma Sasso disco configurano come provvedimenti meno assistenziali escono da quella che è una filosofia del lavoro di tipo partecipativo e d'una grande visione di costruzione del del nuovo rapporto sociale
E dobbiamo pensare seriamente a questo punto che una situazione di questo tipo si affronta solo ed esclusivamente con una rivoluzione copernicana all'interno di quello che il il sistema con cui lo Stato stesso deve intervenire sul povero disoccupazione quindi non più provvedimenti tampone non più le politiche passive
Nei confronti dell'occupazione uscire dalla logica assistenzialista unico assistenziale che viene portata avanti anche attraverso provvedimenti dei lavori socialmente utili per borse lavoro e altre di questo tipo per impostare invece una discussi politiche attive vere che siano in grado di creare nuova occupazione in quanto creano nuove ricchezza e di è una rinascita della produzione che si va ad espandere su quelli che possono essere anche i nuovi mercati
Dobbiamo concepire scippo avvenuto in termini di comunità nazionale la nostra è una società complessa assista complessa che non può che essere concepita oggi come società di comunità comunità che si presentano a diversi e a diversi livelli
Esiste indubbiamente la comunità nazionale esistono le comunità locali che devono giocare un ruolo devono gioca un volo in relazione al territorio nel Mezzogiorno d'Italia devono giocare poi in particolare in riferimento a quella che è la mancata possibilità di uno sviluppo turistico ambientale turistico culturale che sicuramente darebbe il rilancio a tutta la tutta l'economia meridionale deve essere giocato anche nei termini della comunità di impresa
La comunità l'impresa che si configura effettivamente oggi come la nuova frontiera su cui costruire un nuovo modello di regolazione del rapporto solo interno
All'impresa fuori dalla dialettica tra conflittuale lavoratore dipendente imprenditore
Fuori da quello che è il dibattito ideologico strettamente estremamente ideologico che parte oggi a configurarsi tra i fautori della rigidità ad oltranza e ieri i difensori di una flessibilità che rischia di perdere il senso se non viene chiarita nei suoi termini perché evidentemente nel momento in cui tutti si discute di flessibilità si rischia di lasciare la parola finale su come deve essere attuata la flessibilità in Italia a chi ha in mano effettivamente le leve della comunicazione
E allora da questo punto di vista dobbiamo incominciare a pensare una flessibilità che sia fatta attraverso la comunità e che venga impostata attraverso in particolare le cui unità locali si configuri quindi come un fatto di coesione e non solo attraverso la una deregulation che ci porterebbe a trovare si può anche qui provvedimenti temporaneamente delle soluzioni alla dramma della disoccupazione ma ci potrebbe poi nel tempo dover calcolare il problema di un lavoro che perde in termini di qualità e quindi fa perdere poi in termini delle qualità della vita io credo nel Mezzogiorno in particolare l'Italia abbia la necessità di uscire
Anche allo scoperto su questo su questo terreno rendendo più alta la qualità della vita
E attraverso quindi anche la creazione di un lavoro che sì effettivamente il completamento della dignità della persona all'interno dalla comunità
Grazie al del Righi la parola al dottor Ermanno Corsi presidente del consiglio dell'ordine dei giornalisti
Un grande interesse a parlare molto di questo collegamento cultura lavoro lavoro cultura ma a questo punto c'è anche l'esigenza di essere molto rapidi molto sintetici quindi dopo l'introduzione così ampia e articolata del dell'onorevole Publio Fiori mi limiterò anch'io rapidissime considerazioni soprattutto per richiamare l'attenzione nostra qui a Napoli
In un'area particolarmente colpita dal male se richiamare l'attenzione su quello che sta accadendo in quest'area e su come può essere visto il collegamento cultura lavoro c'è un documento dei vescovi meridionali di due anni fa
Nel quale si dice che l'ordine morale e il fondamento dell'ordine economico e politico ma senza lavoro senza lavoro la moralità crolla
E i giovani soprattutto perdono il senso della comunità e dello Stato
Allora il lavoro è il punto di partenza
In un'area
Dove la disoccupazione giovanile supera il settanta per cento
E dove c'è invece una ricchezza di diplomi di laurea
Allora cominciamo a considerare una cosa
Non si studia senza sacrificio le famiglie investo e non sono famiglie molto lanciate quelle che investo nello studio perché il diploma rappresenta ancora come si dice il passaporto per il futuro
Poi un giovane arriva a diciotto anni prende il diploma e si sente dire attacca te l'ho al muro non serve a niente questo qualcuno gli dice probabilmente se ti laurei
Può andare per il meglio allora sotto a studiare ancora per altri cinque sei anni
Le famiglie a fare grandi sacrifici si arriva alla laurea venticinque ventisei anni e poi si sentono dire nemmeno la laurea serve a niente
Qualcuno che ha la fortuna prende un master va all'estero accumula specializzazioni poi a botta di concorsi dove comunque i titoli di studio dall'ancora un punteggio probabilmente un posto lo trova dove nell'amministrazione pubblica
Allora questa è la frustrazione che ci portiamo dietro ecco la necessità di collegare cultura e lavoro ma precisando alcune cose
La cultura non è un insieme di precetti perché di precetti Istica siamo pieni
Così come la sicurezza
La sicurezza non è data dall'apparato repressivo ieri il vicepresidente del Consiglio Veltroni rispondendo a un'interrogazione parlamentare dopo l'autobomba
Di Ponticelli
Dopo il massacro dei genitori di un pentito a Soccavo
Ha detto eppure nella città di Napoli sono in questo momento in servizio quindici mila uomini delle forze dell'ordine un apparato repressivo senza uguali
Ha aggiunto il prefetto di Napoli
Allora vuol dire che non basta un apparato di sempre prescrivo di queste dimensioni per dare la sicurezza che oggi è diventato un diritto naturale come diritto naturale il lavoro
Così come non bastano
Le tante leggi che abbiamo per garantire la legalità
Abbiamo cento mila leggi approvate dal Parlamento nazionale di fronte a una media dei Paesi europei di otto dieci mila leggi al massimo se aggiungiamo le leggi regionali arriviamo a oltre cinquecento mila leggi queste la selva oscura
Dantesca mente parlando
E allora non bastano le leggi per tale legalità e allora come uscire da questo tunnel io francamente dopo aver ascoltato con grande interesse la tavola rotonda presieduta dall'onorevole Tremaglia
Mi chiedevo ma mano che ascoltavo gli interventi
I tavoli
Sono decisivi i tavoli per creare lavoro allora visto che c'è la globalizzazione dei mercati i tavoli comunali provinciali regionali le USL alle aziende municipalizzate è tutta un'archeologia vecchia superata
Sono i tavoli internazionali ma io mi chiedo ma con quale forza con quale prestigio con quale autorità noi arriviamo ai tavoli internazionali intanto ci arriviamo con grande ritardo
Guardate un giornale come la Repubblica che è fiancheggiatore del Governo qualche giorno fa pubblicato in prima pagina un articolo bellissimo
Si parlava del Forum mondiale di Davos in Svizzera
Dove annualmente e vale molto più dei G7 che si fanno si riuniscono le multinazionali quelle che contano
Si riuniscono e in maniera informale che è sempre quella più efficace decisiva si dividono le quote di mercato finanza economia lavoro l'Italia brillava per la sua assenza diceva il commentatore parlo di un giorno ci arriveremo ma quando il forum lo hanno chiuso e rimarranno le briciole
E non ci dovremmo accontentare delle briciole la vicenda dell'acciaio Mennitti è significativa da questo punto di vista
Noi abbiamo perso l'acciaio pesante perché a livello internazionale ci è stato detto
è inutile che insistete ad ammodernare impianti a buttare sull'Italsider mille duecento miliardi l'acciaio pesante non tira quel poco che resta non sarà dato all'Italia
Riconvertite vi sull'acciaio leggero non abbiamo fatto la riconversione giusta abbiamo perso l'acciaio lo fa un po'Piombino è un po'Terni allora e sul piano della divisione del lavoro a livello internazionale che il nostro Paese continua ad essere debole
Molto debole
E un altro punto di debolezza e proprio nell'ambito del Parlamento europeo
Rispetto alle cose fondamentali alla questione del lavoro
Il commercio con l'estero vorrei sapere perché soltanto da poche settimane ha scoperto che esiste il pub il mercato dei Paesi africani diceva giustamente l'onorevole Tremaglia portiamo il lavoro
Dove ci sono le braccia è il discorso che noi meridionali facciamo nei confronti del Nord e qualcuno ancora insiste con il pacchetto Treu ottocento mila lire se andate a trovare il lavoro nel board esterno
Con che cosa con il mercato delle case che per trovare una stanza si prende tutte le ottocento mila lire
Oppure con qualche sindacalista
Prima progressista adesso devo definirlo regressi sta che dice ma ormai tra Napoli era è vero una è un'ora di aereo si può andare e venire ma chi è in grado di fare questo pende pendolarismo elegante e costoso
Chi va avanti con le ottocento mila lire
Ottocento mila lire che sono didatticamente e pedagogicamente molto significative se è un giovane vengono date a un quando a diciotto anni quando prende il diploma e scopre che veramente questa è una Repubblica fondata sul lavoro
Ma se le ottocento mila lire gli vengono date sei chi fa bene
A trentacinque anni non sono più pedagogia sono un'offesa
Quando lui ha imparato da solo
Quando lui ha imparato da solo
L'amara scienza della sopravvivenza
Per cui ha trovato qualcuno che gli ha messo una fotografia in mano è una pistola nella e questo che vide come l'ha raccontato uno degli ultimi questori che sono stati a Napoli poi promosso questore a Roma
Dice ormai il valore in vita e diventato talmente un valore zero che per duecento mila lire si accetta di fare una commissione una persona da posizione verticale deve essere messa stesa in posizione orizzontale
Diventa una commissione o come una qualunque altra Commissione si tratta solo di premere un grilletto ma sappiamo che negli ultimi cinque anni nella sola città di Napoli sono morte ammazzate due mila cinquecento persone
E allora questa è la cultura della sopravvivenza e della morte quella che Giovan Battista Vico chiamava la scienza Nova annodano vi sta diventando sempre più la Marra disperata Scienza della sopravvivenza
Allora se vogliamo collegare sempre più e questa è la via d'uscita cultura e lavoro cominciamo a ritornare al significato vero di cultura cura il rispetto che ciascuno deve avete di nulla
E se veramente cominciamo ad avere cura il Rispetto Dinoi possiamo pensare di avere cura per rispetto degli altri allora basta con la precetti Istica
Basta con i lavori socialmente utili che sono un'offesa la produttività del sistema meridionale facendo gli investimenti che occorrono
Ma dando agli imprenditori che lo chiedono e che le formulano le risposte giuste per avere un sistema avuto propulsivo
Un'economia autonoma che sappia conquistare i mercati nazionali e i mercati internazionali ecco io mi fermo
Perché il tema è talmente stimolante che mi piacerebbe parlare per una giornata intera
Ma se vogliamo tornare a questo collegamento di diritto naturale del lavoro con l'altro diritto naturale che la cultura bene allora evitiamo che passino ancora altri anni e ci crescano le ragnatele in testa
Diceva Guido dorso grande meridionalista
Oggi senza aspettare la prossima occasione storica sempre appesa e che mai rischia di venire
Grazie molto stimolante
Il suo intervento credo che da oggi possa partire espressione molto anche su questo tema dei collegamenti strategici
Chiude questa nostra tavola rotonda del dottor Pini noto economista Valente il convento di concludere
Beh nessuno più di me può fare naturalmente riferimento l'orario per invocare i tempi molto brevi perché siamo molto avanti
Che io trovo molto importante questa iniziativa del convegno sul lavoro anche perché come qualcuno ieri ha notato
Il governo non la realizzano la realizzata nonostante le promesse e ascoltando gli interventi ieri oggi questo non meraviglia perché gli interventi hanno messo tutto in evidenza
Una serie di enormi problemi enormi problemi la cui soluzione non appare affatto semplice e oggi il il il problema del lavoro il grande spartiacque di tutto tutto tutto il mondo in tutto il mondo Europa Asia Stati Uniti il fenomeno aggravato dalla globalizzazione che è un fenomeno che è un un fatto irreversibile creato dalla tecnologia
Creato dagli scambi Complessi
E cattura quindi il le Lapo è un fatto che la politica fino adesso si sia occupata del lavoro con un metodo che viene oggi universalmente respinto cioè quello della inflazione controllata e questo è avvenuto
Negli ultimi cinquant'anni dalla fine della guerra fino diciamo novantadue novantatré e oggi questa formula è respinta da in maniera generale ecco siamo su un piano diverso il piano della deflazione il piano della controllo nella produzione di moneta
E
E questo naturalmente aggrava il problema del lavoro perché a lunga scadenza a lungo termine può forse anche risolverlo ma attualmente lo aggrava e lo aggrava tanto di più
Nelle zone come il meridione d'Italia dove già era grave in precedenza prima
C'è un filo uno studioso francese che si chiama Fitoussi che ha notato una una cosa notato che
E
La politica oggi è spinta ai margini e sopra tutto la politica nazionale perché non è stata in grado di dire di no alla crescita dei bisogni
La crescita dei bisogni ha voluto significare anche la crescita del lavoro
E oggi la politica e spinte ai margini da una
Teoria della mole della dalla dalla moneta unica
Dell'Euro chiamiamola come vogliamo che sostanzialmente è una teoria che controlla le economie nazionali vi si sostituisce
E mette da parte la politica
Noi abbiamo un governo oggi che un Governo di economisti gli economisti di di di di di studi banchieri centrali i quali sono veramente la rappresentazione plastica di questa situazione l'Italia è passata da
I governi politici comunque li si voglia giudicare a governi tecnici come dice Sergio Romano romano dice il compito di portarci in Europa
è finito nelle mani di una coalizione composta da ex comunisti democristiani di sinistra e comunisti di stretta osservanza
Nessuno riuscirà mai a persuadere lì che il miglior modo per sconfiggere la disoccupazione e quello di creare ricchezza che non si può distribuire ricchezza prima di creare una questo l'ha scritto sul Corriere della Sera il quattro aprile
è una cosa curiosa perché questo Governo di economisti che sono degli economisti di tipo macroeconomico ed è fra azionisti
Sono a loro volta anche dei centralisti
E cioè
Entrando in un'Europa nella quale
Il punto di riferimento alla moneta comune questi economisti appoggiati a questa coalizione come diceva Romano gli ex comunisti ed i cattolici di sinistra solo degli economisti centralisti
E cioè continuano a perpetuare il sistema che c'era prima tant'è vero che per quanto riguarda il Mezzogiorno non vogliono è accedere direttamente allo sviluppo come dice verità delle realtà locali economiche bensì vogliono creare un'agenzia centralizzata
Io vorrei soltanto fare rilevare una stranissima situazione che si è creata di recente che credo che possa essere utile per quanto riguarda gli amici di Alleanza Nazionale una riflessione
Il governo del professor Prodi ha attuato una riduzione dei tassi d'interesse sul debito
Questa riduzione ha portato ad allontanare i risparmi delle famiglie
E dal debito pubblico li ha portati a confluire in una borsa
Il fenomeno era un fenomeno evidentissimo che poteva essere previsto già un anno un anno e mezzo fa ed è stato previsto da alcuni economisti alcuni commentatori
Che cosa è successo che questo danaro fruito la borsa vi è affluito senza che vi fosse nessuna iniziativa del governo
Sia per quanto riguarda gli investimenti nel Sud
Sia per quanto riguarda investimenti agevolati nel Sud sia per quanto riguarda il cosiddetto Venture Capital che un capitale nelle imprese che hanno notevole rischio ma che hanno anche notevoli vantaggi perché operano nei campi di tecnologia avanzata sia per quanto riguarda poi la fine i famosi fondi pensione di cui al regolamento e attuativi sono ancora non sono ancora per aria questo che cosa ha comportato ha comportato con ingentissime a Massa di danaro
Che Mario Draghi calcola per i prossimi anni fino al due mila tre
A ottanta mila miliardi l'anno che si spostano dal debito pubblico ed entrano nella Borsa italiana finiscono in quella che una bisca
E non un uno strumento per valorizzare valorizzare l'impresa per valorizzare le iniziative produttive italiane perché dico bisca perché sotto gli occhi di tutti
Che un afflusso così ingente di denaro ha un listino ristretto comporta una una serie di squilibri e è una volatilità che è evidente oggi nei movimenti della Borsa
E a questo punto non ci stiamo stiamo ragionando qui del sud del lavoro nel sud dello sviluppo nel Sud ma questo governo di economisti
Che cosa ha fatto per ha ha usato questa occasione io mi permetto di sottolinearla perché ho visto che anche ben altra sera a trasmissione
Maastricht Italia
Cioè c'è stato chi ha detto ma con un fatto cosi sensazionale come il boom di Borsa di questi ultimi mesi un aumento addirittura quasi il quarantacinque per cento nei valori nel giro di quattro mesi
Il governo non aveva predisposto nulla per indirizzare parte di questa ne di questa manna non nelle tasche dei di coloro che detengono i pacchetti azionari o di chi fa la speculazione ma bensì per gli aumenti di capitale di tutte le imprese
Medie e piccole che hanno bisogno di denaro fresco
E non di interventi di agenzie centralizzate per potere svilupparsi per potersi preparare alla concorrenza mondiale
Ecco io questo è un altro punto prima amico meriti parlava del Banco di Napoli e del mistero di questa stranissima appropriazione da parte della BNL del Banco di Napoli lo sottopongo all'attenzione degli amici di Alleanza nazionale questo stranissimo
Altro punto e come mai come mai si preferisce lasciare alla Borsa la caratteristica di Biscardi tosto che quella di centrale di utilizzo del danaro del risparmio per sviluppare l'economia ecco io credo che su questo punto sulla qualità di questo governo
Non dimentichiamo non voglio fare la polemica per carità ma insomma tre anni fa il grande speculatore Soros
Venne insignito del lauree honoris causa alla Università di Bologna era presente l'attuale presidente del Consiglio allora candidato alla presidenza del Consiglio professor Zamagni
Che il suo illustre consulente economico e solo se quello che fece partecipo alla speculazione contro la la lira nel settembre novantadue che fece scendere il valore della nostra valuta ecco io credo che tutti questi punti vadano attentamente e valutati sotto l'aspetto politico perché altrimenti noi sì se si è fatto una conferenza di grandissima rilevanza una conferenza su un argomento che il Governo non osa affrontare e chiediamoci perché non osa affrontare grazie
Ringrazio tutti i partecipanti ringrazio voi e naturalmente la guerra continua
Cioè ho capito
Sì ma non so
Interruzione che li chiamerei i partecipanti a prendere posto si tratta tra l'altro ha parlato dell'assessore Briguglio dall'assessore Ruocco dell'assessore D'Ercole dell'assessore traversa di Sergio Bianchi e dell'assessore Di Donna
Grande partecipazione inoltre l'aumento
Proseguendo in questa non stop l'argomento di questo incontro invece e quello delle concrete esperienze di governo che in deferimento soprattutto al lavoro vi sono state in questi anni dal mille novecentonovantacinque Alleanza nazionale fa parte
Diversi governi regionali nel Sud come nota in Campania in Puglia in Calabria e in Sicilia governa anche numerose città ovviamente le politiche dell'occupazione
Hanno bisogno di leggi e interventi di carattere nazionale di un'azione del governo centrale che è quella che è che è stata analizzata denunciata lo sarà ulteriormente e non aggiungo ulteriori considerazioni a quelle già abbondantemente fatte in questi due giorni però a livello locale
Si può e si deve fare qualcosa allora abbiamo chiamato alcuni rappresentanti di questi governi locali per poterci illustrare Mediaset amiche alcune cose fatte alcuni Bilanci
La loro attività per dimostrare come laddove la destra partecipa con il Polo al governo locale sono state attivate delle iniziative concrete
In taluni casi come vedremo in particolare dall'intervento dall'assessore Briguglio là dove ci sono maggiori poteri
Si può fare di più la Sicilia dove dove Briguglio e assessore al lavoro e la formazione professionale ci sono dei poteri
Particolari la regione a statuto speciale e questo dimostra anche che il federalismo deve essere visto come un pericolo in un quadro di unità nazionale
Il federalismo l'aumento dei poteri a livelli locali può consentire delle politiche di sviluppo maggiori questo lo dico perché l'ho avuto possibilità di utilizzare in maniera saggia dei maggiori poteri che la Regione Sicilia mentre altre Regioni purtroppo sono più limitate la loro capacità di incidenza
Passando quindi immediatamente a queste testimonianze a queste sintetiche
Illustrazioni di esperienze concrete di buongoverno della destra che spesso passano in secondo piano a fronte a volte dico un eccesso di discussione politica nell'ambito delle giunte di centrodestra o mi auguro sinceramente che la coesione il fare il privilegiare infatti possa essere una scelta strutturale da tutte le giunte a centrodestra perché a volte l'eccesso di discussioni sospetti di schieramento e personalistici fanno perdere la visibilità quotidiana giornalistica informativa tutto ciò che di buono si fa e quindi questo contributo di esperienze anche sebbene un momento
Ovviamente non di grande attenzione ma del resto non credo che la situazione sarebbe migliorata tra onore non era molto migliore un'ora fa credo che però sia comunque una volontà da parte di Alleanza Nazionale dare maggiore visibilità questa esperienza io stesso come responsabile delle politiche di governo a questo vi sono cento a lavorare con gli amici che hanno questa responsabilità
Io comincerei proprio dalla estrema destra del nostro tavolo dando direttamente la parola
All'onorevole di donna che e assessore alla formazione professionale in Puglia che ci darà decenni sintetici ottenuti di parlare sette minuti perché chi fa sa anche rispettare il tempo per quanto riguarda sono tutti lo vedono azione personale come in Puglia si sta modificando questa specie grazie cercherò di rispettare il tempo non è
Per comprendere lo sforzo e di risultati raggiunti in termini di modifica del sistema formativo pugliese è opportuno partire da una premessa
Capire comprendere quello che era il sistema informativo pugliese della Regione Puglia sino ad un anno un anno e mezzo fa
Un sistema obsoleto un sistema praticamente non collegato al mercato del del lavoro incapace di individuare figure professionali un sistema chiuso e concentrato
Su pochi enti di formazione professionale collegate politicamente sindacalmente a partiti politici la gli alla trimurti sindacale
Un sistema che operava nella illegittimità più diffuse
Quindi il lo sforzo che la Regione Puglia ha fatto il l'assessorato che mi onoro di rappresentare ha fatto in questo caso e stato innanzitutto quello di agganciare il sistema questa la prima fase avviata perché sta per partire poi la fase due
Quello di collegate
Il sistema formativo Pugliese al mercato del lavoro quindi praticamente mettere collegarlo in questo modo significa collegarlo al sistema produttivo pugliese
Collegarlo chiaramente al mondo dell'impresa e collegarlo un po'a tutti i soggetti che opera all'interno del mercato per l'amo
Questo non aveva sconto non ce lo possiamo nascondere non è stato un fatto semplice ha avuto aspetti traumatici di forte contrasto soprattutto era parte di quei soggetti che ne avevano il monopolio un monopolio che hanno cercato di difendere sino all'estremo purtuttavia il cambiamento è avvenuto
E avvenuto attraverso l'adeguamento del sistema formativo a quello che è un po'la normativa cogente prevalentemente ed è che quella comunitaria
E avvenuto introducendo chiaramente il sistema delle gare con Swami quindi avviando attraverso sistemi di avvisi pubblici
E avvenuto soprattutto rivolgendo i bandi di gara gli avvisi di chiamata e il di chiamate i progetti
A tutti quei soggetti che effettivamente concorrono a delineare le figure professionali e sono interprete di quelle che sono le esigenze del mercato del lavoro
In una parola le imprese
Gli l'università gli istituti di ricerca gli ordini professionali le associazioni di categoria ma anche gli enti locali la pubblica amministrazione incendia
Questo cambiamento si riteneva non desse dei risultati si riteneva e si è sostenuto polemicamente per contrastarlo
Che le imprese non avrebbero ed erano non erano in grado di presentare proposte formative non erano in grado di fare formazione professionale che c'era un'impreparazione
Di fondo di tutti i soggetti che sino al praticamente a un anno un anno e mezzo fa era Otello stati tenuti deliberatamente e attraverso un disegno ben preciso escluso dal sistema formativo pugliese
Invece a distanza di pochi mesi i risultati sono stati conseguiti
E sono stati complici seguite sul versante della capacità della spesa Manente sul versante della qualità e della quantità del degli interventi formativi come sappiamo la Regione Puglia era una di quelle regioni a bassa capacità di spesa proprio nell'utilizzo dei fondi strutturali e quanti nell'utili e quindi anche nell'utilizzo dei fondi al fondo sociale europeo eravamo nel momento in cui abbiamo raccolto l'eredità di questo settore ad una spesa che non andava al di là del dieci per cento
Quindi si profilava in maniera drammatica la possibilità di un taglio dei fondi strutturali del fondo sociale europeo qualora non avessimo rispettato gli obiettivi che il governo nazionale citava
Cioè quello dell'impegno
Dell'ottantacinque per cento della spesa e soprattutto quello della spesa effettiva nella misura del trentotto del trentotto per cento
Questi obiettivi sono stati raggiunti e superati infatti siamo riusciti ad impegnare il i fondi nella misura dell'ottantasette per cento ma abbiamo speso in termini percentuali qualcosa come il quaranta per cento facendo un salto notevole su questo versante
Come è stato possibile anche a raggiungere tutto questo io credo dando dimostrazione con una parola molto semplici e di buon governo che significa buon governo
Significa innanzitutto rispettare rispettare quanto da leggi e regolamenti è previsto e e quindi introdurre approvare stipulare convenzioni in questo in questo settore
Introdurre sistemi di garanzie come quelle fideiussoria rispettare i termini di pagamento di queste con pure con di queste convenzioni infatti se si considera non solo lo sforzo fatto nella pagare i la spesa afferente i piani formativi degli anni precedenti che abbiamo fatto
Piani che venivano il cui pagamento iniziava al termine delle attività formative cosa che comportava il pagamento il superamento tono regionale di interessi passivi
Noi abbiamo iniziato a rispettare a far approvare nei tempi le convenzioni atto rispettare i i tempi e i termini delle convenzioni stesse pagando prima la la rata del trenta per cento poi quella del sessanta per cento alla scadenza opportune noi abbiamo pagato
Praticamente le attività formative abbiamo erogato alle risorse
Convogliate sul Piano di formazione
Mille novecentonovantasette pari a centonovantadue miliardi esattamente in una percentuale vicino al novantadue per cento in soli in soli tre quattro quattro mesi questo ci ha consentito di fare quel salto di qualità in ordine alla capacità di spesa che la stessa comunità
Europea la stessa Unione europea Acciaro riconosciuto ma nel nello stesso tempo ecco Ciaccona s'è un titolo di non subire quei tagli e che erano stati prospettati e prospettati linea generale sui propri sul sui sui ponti
Ma il risultato è stato raggiunto anche sotto il sul piano della estensione degli interventi formativi e della qualità degli interventi formativi averne introdotto un sistema di gare
A indubbiamente elevato il livello delle proposte e delle attività formative
Perché il dato il dato indubbiamente raccapricciante della Regione Puglia prima dalla gestione del del del settore da parte del dal governo regionale del di centro destra e di Alleanza Nazionale era quello che i piani di formazione completa professionale
Venivano confezionati anche in alcuni sedi di enti collegati a partiti ma venivano confezionati senza procedere senza attivare procedure di gare e quindi senti in assenza di ogni valutazione e selezione
Delle proposte delle proposte formative
Questo ha consentito non solo di a vere proposte formative ad iniziare ad avere nuove proposte formative innanzitutto da parte delle imprese da parte dell'università da parte dei comuni da parte degli ordini professionali da parte degli istituti di ricerca
Ma di elevare le stesse proposte formative di quelli enti che tradizionalmente hanno gestito il sistema della formazione se la formazione pugliese che dovendo reggere alla competizione dovendo affrontare la competizione hanno dovuto fare quel salto culturale quello sforzo progettuale che ha consentito effettivamente di poter iniziare a dare dei risultati che dal primi dati che stanno affluent all'assessorato sono dati positivi sul piano occupazionale perché ad esempio una formazione in materia di sicurezza che prima non si era mai avute
Proposte in questa direzione stanno dando occupazione al cento per cento del delle degli allievi anche sul sui no in altri settori
Ma l'apertura l'apertura è l'aver messo la formazione professionale pugliese in linea anche e quindi aperta alle imprese acconsentito anche di attrarre alcune grandi imprese
Estere sul territorio pugliese parliamo dalla Get Franco parliamo della Bosch tanto per fare alcuni esempi a Boscia è presente sul Piano di formazione novantasette ma anche su quello del novantotto
Che nei loro piani sono previsti sono previste formazione finalizzata ad un'occupazione alterne dello svolgimento delle attività formative
Questa è stata la prima tappa
Anche qui cercherò di procedere rapidamente a delineare quella che è la seconda tappa cioè quella della riforma del settore la legge di riforma del settore io provvederò a depositarla agli atti della Giunta e comunque a sottopormi innanzitutto alle forze di maggioranza dei prossimi nei prossimi giorni
E stata già data una relazione che ho inviato anche a lei onorevole Gasparri illustrativa delle linee di riforma e che in rapida sintesi voglio delinea innanzitutto i principi ispiratori di questa riforme cioè quella di una formazione che inizi a a a guardate una formazione professionale in alternanze cioè una formazione professionale connessa ai contratti di formazione lavoro
Una formazione professionale continua cioè intesa come opportunità data di qualificazione e riqualificazione e aggiornamento durante tutto il corso dell'attività lavorativa e o formazione professionale superiore cioè intesa come occasione di professionalizzazione
Nei confronti del di o diplomati e di laureati senza chiaramente trascurare interventi formativi su su una formazione iniziale o su di una formazione di base però in le linee le linee principi ispiratori vanno in questa direzione
Gli obiettivi che in linea questi principi in ottemperanza a questi principi si intento a raggiungere quello di introdurre praticamente interventi formativi sempre più duttili e flessibile e comunque di superare l'atto il sistema di formazione tipo pugliese ingessato cercando sempre più di collegare è collegabile quasi istituzionalmente a quello che il sistema produttivo su produttivo pugliese
Introdurre e la legge introdurrà la legge prevede l'introduzione di formati accreditamento di certificazione
Chiaramente di di organizzazioni di diffusione anche delle esperienze di specie anche Rispoli ogni di esperienze di stage anche questo è una delle novità che sono state affrontate ed introdotte introdurre la certificazione delle competenze acquisiti al termine delle attività di formazione e favorire una efficace orientamento dei dei giovani chiaramente nel nella perseguimento di questi obiettivi la legge di riforma prevede chiaramente un'organizzazione
Un'organizzazione del sistema formativo in due grandi linee da una parte una organizzazione che guardi essenzialmente all'aspetto della programmazione che risale naturalmente anche per dettato costituzionale ed è assicurata alla Regione la programmazione ci sarà indubbiamente assicurata l'assessorato al mare
In collegamento col duro coordinamento
Un ufficio di coordinamento che Vegas in accanto al all'Assessorato alla formazione professionale anche quello della della programmazione
Vede chiaramente la presenza di rappresentanti delle camere di commercio alla presenza dei rappresentanti dei comuni la presente cioè dei rappresentanti delle province pugliesi ma anche delle organizzazioni dei datori di lavoro e dei e dei lavoratori
Tutto questo aspetto programmatorio la Regioni avvio anche qui alla conclusione prevederà anche una struttura di supporto a questo che e che sarà il cuore un po'Fools al pulsante dall'aspetto programmatorio della della Regione Puglia chiamate chiaramente a soffro
L'aspetto gestionale verrà delegato alle province ma non la Provincia come istituzione in quanto tale come come organismo istituzionale e politico che ha dimostrato di essere fallimentare sul piano gestionale ma di un'azienda speciale che lei Province costituiranno al fine di consentire una gestione rapida ex e snella delle attività di formazione professionali
Chiaramente a queste linee di riforma Nori abbiamo in queste linee di riforma in questa legge di riforma abbiamo voluto considerare un po'quello che è stata la palla al piede che resta un po'la palla al piede
E tempo in si impedito per lungo tempo alla formazione pugliese di decollare cioè un albo di personale di Federico informatori dice circa mille quattrocento persone
La cui professionalità la cui capacità e abbondantemente superata
E comunque abbiamo parti impostato la legge ha affrontato questo problema prevedendo a monte alcuni progetti di riconversione del personale che consentiranno di utilizzare lo gli stessi parte in questa agenzia ha soffocato parte praticamente terra di collocarle all'interno degli enti di appartenenza che però si trasformeranno per legge in agenzia di in agenzie formative altre dovranno essere essendo fuori sistema
Accompagnati con un di di incentivi all'esodo variamente diversamente concepiti
I prossimi mesi saranno immensi in cui il governo regionale si vedrà in cui il governo regionale pugliese vedrà se stesso impegnato nel nel vi nell'avvio e nel varo di questa di questa riforma grazie
Ringrazio l'assessore Di Donna passerei all'altro capo del tavolo per dare la parola all'Assessore Michele Traversa assessore al turismo per raccontarci quello che in Calabria è stato di positivo fatto in questo settore
Il motivo di soddisfazione almeno accontentato i suoi amici lo hanno accompagnato che gioca lo applaudiva ghepardi sempre quella greche di Petrolini
è motivo di soddisfazione di questa conferenza sia stata organizzata da AN da sempre realmente attenti ai problemi dell'occupazione al contrario di chi intento a seguire l'autobus per l'Europa evitando brutte prudentemente le ferrovie dimentica quella parte del Paese che deve confrontarsi con i problemi quotidiani del pranzo e della cena altro che villaggio globale mentre c'è chi si trasforma in un convegno e proclami un'altra Italia chiede assieme al lavoro le condizioni di vita elementari e un minimo di legalità
Tante regioni meridionali hanno vissuto per decenni nell'illusione di una industrializzazione mai giunti all'Avana attese delle grandi infrastrutture ha logorato le popolazioni mentre gli amministratori coglievano l'occasione per liberarsi di qualsiasi impegno progettuale
Oggi preso atto del lungo venti inganno si è delegata a noi la riparazione dei guasti di cinquant'anni e noi siamo stati pronti a dimostrare la nostra capacità di governare e di costruire un Paese diverso
La mia presenza tra voi della quale sono l'oratorio e dovute i sorprendenti risultati dalla Calabria ottenuti in ambito turistico
Risultati che hanno avuto un evidente riflesso sull'occupazione tanto da far diventare il turismo in Calabria fattori primario di sviluppo socio economico e forza trainante di tutti gli altri settori produttivi
Così come dichiarato dal governatore della Banca d'Italia nella sua relazione annuale sullo stato dell'economia e delle regioni italiane questo deve essere motivo di soddisfazione per tutti coloro che come noi
Credo in un'Italia diversa fondando fondata sull'equità e sul lavoro
La crescita della Calabria in ambito turistico si rileva dal numero delle presenze degli arrivi dal novantasette rispetto a quelli registrati negli anni precedenti
Si è registrata in effetti un incremento pari a centoventi mila nuove presente nuove arrivi e un milione duecento mila nuove presenze con una media di dieci giorni di permanenza il che consolida la Calabria come meta turistica Venezia residenziale
La crescita peraltro e confermata dalle venti Ente nazionale italiano per il turismo in occasione della recente Borsa Internazionale del Turismo di Milano che vede la Calabria indicata quale regione italiana dal trend turistico più vigoroso
Tali performances hanno origine profonde il ripristino della legalità un'amministrazione trasparente un lavoro finalizzato non è interesse di bottega ma un progetto ambizioso e compresso quello di fare della Calabria un prodotto turistico integrato e dunque di costruire un vero e proprio sistema produttivo
Di fatto se l'obiettivo principale Bodies oggi raggiunto cioè è stato reso possibile anche attraverso alla contestata credibilità assieme alla fiducia naturalmente degli operatori privati
Le difficoltà maggiori che abbiamo incontrato in questi tre anni per rimuovere l'immobilismo di operatori amministratore burocrazia sono stato elegante come con sedute nel nostro Paese ai mille interessi consolidati ai tanti privilegi di pochi a danno della grande parte della popolazione
Altre difficoltà dovuta al tentativo di alcuni di frapporre ostacoli strumentali e politici sono state immediatamente superati grazie all'eloquenza dei risultati ottenuti
Due esempi sono i dati relativi al traffico aeroportuale cresciuto oltre il cento per cento e i voli charter cresciute del quattrocento per cento e le presenze straniere che hanno registrato nel novantasette rispetto al novantacinque un incremento del quarantacinque per cento
Fondamentale nel nostro lavoro è stato riuscire a utilizzare concerne mente al passato quando enorme disponibilità andavano perdute
Tutte le risorse rese disponibili ai piani operativi plurifondo per la Calabria impegnando con un anticipo di ben due anni quasi tutti i fondi comunitari
In cifre sono stati impegnati ben quattrocentodieci miliardi su quattrocentoventitré miliardi programmati dalla Comunità europea per l'annualità novantaquattro novantanove per un investimento globale di circa mille miliardi con una percentuale di utilizzo pari al novantasei virgola sei per cento il rimanente quattro per cento viene utilizzato non mente per la promozione pubblicitaria
L'attività tutte di non sia esaurita nel pieno utilizzo dei fondi del popolo Calabria infatti con un proficuo sforzo progettuale sia riuscito ad accaparrarsi ben il cinquantadue per cento dei fondi destinati dal Dipartimento del Turismo agli itinerari culturali della Magna Grecia
Mentre un progetto denominato lo assistere è finalizzato alla realizzazione di un sentiero che congiungendo l'Aspromonte o Polino valorizzerà la montagna calabrese è stato approvato dalla Comunità europea fra i tre enti presentate dei Paesi comunitari
Grande attenzione è stata rivolta creare proficue sinergie produttive fra tutte le opere finanziate
Cosicché per esempio la costruzione di impianti sportivi o di ricreazione e stata finalizzata anche se alla creazione di un sistema turistico funzionale competitivo e fruibile a lungo termine
Oggi abbiamo pertanto conferma Ken Loach impegno nostro lavoro sono stati proficui e feriti sono state le scelte le strategie
Qualche dato aiuterà a chiarire quale legamento solvibile ci sia già gli interventi operativi e le conseguenze in termini di ritorno turistico occupazionale
Interventi di prima necessità riguardavano l'adeguamento delle strutture ricettive
Ebbene la nazionale trasparente utilizzazione dei fondi comunitari ha consentito la realizzazione di settantadue nuove strutture alberghiere
La riqualificazione di centosessanta alberghi la creazione di sette mila ottocento camere per venticinque mila nuovi posti letto la ristrutturazione di cinquanta lire balneari di duecentocinquantacinque ristoranti disegni discoteche
Di sette impianti congressuale
Di trentasette impianti sportivi polivalenti connessi all'attività turistica impianti sciistici di risalita palazzetti dello sport piscine coperte campi da tennis eccetera
Di ventuno interventi di ristrutturazione ampliamento e riqualificazione degli impianti termali
Dei trentasei infrastrutture di supporto alle aree archeologiche di due campi da golf
Tutte le opere avviate e gli sforzi compiuti si concretizzano in quattro mila centottantasei nuova detti che saranno impiegate non solo il settore turistico
Beh è chiaro che proprio attorno al turismo si svilupperanno le cromie una cooperazione indotti che si prese pure oggi non quantificabili saranno adeguate alla considerevole consistenza degli investimenti
Un dato invece immediatamente rilevabile ed è quello relativo all'attività edilizia che per l'esecuzione degli interventi turistici a programma
Registrerà un incremento di circa dodici milioni e trecento mila ore di lavoro che da sole rappresentano ben il venticinque per cento
Delle intenzioni dell'intento dell'intero monte ore nel settore dell'inizio basta pensare che la provincia di Catanzaro dichiara la cassetta che soltanto il cinque mila cinque milioni di ore di lavoro del mille novecentonovantasei
Questi risultati ci incoraggiano pur nella consapevolezza delle difficoltà che ancora e ci attendono laddove gli sforzi sul territorio non sono supportate da un governo centrale che si limita l'attività di propaganda disinteressandosi completamente di questa parte del Paese
Allora bisogna procedere da soli ma a mio avviso non trascurando la creando così ore costituita dalla nostra presenza intendo dalla presenza di nuovi uomini bianchi nero ricavi del turismo meridionale io credo che un effettive sinergie apposta concorrere agli interessi di tutti noi che vogliamo costruire un Sud diverso elastico che esperienze comuni possono vederci nel futuro più prossimo unite in un progetto comune un'idea da realizzare attraverso un programma comune con Campania e Sicilia incrementando le presenze turistiche frazionando le spese potrebbe essere quella fortunatissima per la Calabria dei treni del sole
Che oltre a motivare la scelta di turisti verso la mia regione abbattendo il costo del viaggio hanno rappresentato per tutto il periodo del loro utilizzo un valido incisivo strumento pubblicitario
Una seconda collaborazione potrebbe riguardare il turismo religioso scolastico o per gli anziani con la creazione di un circuito turistico alternativo e interno alle tre regioni
Ciò consentirebbe anche attraverso un nazionale mirato sistema di incentivi non soltanto di proporre pacchetti a costi contenuti ma anche e soprattutto l'ampliamento della stagione turistica
E la valorizzazione di quel patrimonio culturale oltreché Basiji sì da ambientale
Che pur con le sue diversità testimone della vicinanza non soltanto geografica tra Campania e Calabria e Sicilia
Sono questi soltanto due esempi un invito che voglio lanciare agli amici Schifone strano assieme ai quali sono sicuro riusciremo nell'interesse del Paese delle nostre tormentate regioni a dare esempio di operatività e di buongoverno grazie
Ringrazio professoressa che dimostra che la Giunta che la Calabria fa delle cose utili e quindi questo dimostra la qualità dell'assunto iniziale
Adesso che se si avesse un maggiore impegno una maggiore coesione si riuscirebbe a far capire anche l'opinione pubblica che la destra là dove ma fa delle cose metterci a volte le discussioni politiche offuscano questi risultati
I passerei da questo lato per dare la parola all'assessore al bilancio Regione Puglia Ruocco che peraltro recente ed è stata anche protagonista tra altre cose di una iniziativa sulla agenzia del Sud tema che è stato richiamato più volte in questo nostro convegno richiamando anche un maggior potere maggior coinvolgimento e ruolo delle regioni però la parola
Per illustrare le sue azione Simone
Soltanto come canovaccio
Per fare due riflessioni che sono frutto dell'esperienza di questi anni
Questi due anni e mezzo al di partecipazione de di AN di Puglia al governo della Regione
Però prima vorrei che ricapitolare due dati obiettivi sui quali chi governa le realtà locali non può fare a meno di fare i conti abbiamo sentito più volte l'abbiamo sentito anche qui abbiamo dei dati sull'occupazione nel Mezzogiorno che sono catastrofici mille novecentonovantasette rispetto al novanta si più quarantasette mila disoccupati
Il tasso di disoccupazione è salito al ventidue per cento
Contro la media del dieci e cinque dell'Unione Europea la componente maschile il sessantaquattro virgola sei per cento della disoccupazione complessiva del sud che rispetto al resto dell'Italia rappresenta il cinquantasette
Virgola sette per cento e per non parlare disoccupazione giovanile che arrivato al cinquantasei e due per cento di fronte a questa situazione
Che è una vera emergenza nazionale abbia dobbiamo verificare su che cosa do per poter fare i conti nel qualche giorno fa il maggior quotidiano nazionale ha pubblicato un'intervista al direttore però adesso ancora in ombra della DG due della della direzione affari economici e monetari dell'unione europea il quale ha detto con molta più chiarezza del governo Prodi quelli che sono gli impegni che sono stati presi agli orchi e dal ministro Ciampi
Usando una metafora ciclistica
Sportiva ha detto che l'Italia come un ciclista che ha fatto la salite con tutti i tornanti che adesso in cima ma che non può iniziare la discesa finché questo non sarà consentito dalla caduta del debito
Ha detto tradotto in soldoni che fintanto che non si riesce ad abbatterli almeno il dieci per cento il debito del complessivo dello Stato italiano un serio progetto di per affrontare l'emergenza sud non potrà essere adottare e se ne vediamo i dati del DPEF con il rientro al tre per cento circa significa che per i prossimi quattro anni almeno per i prossimi quattro anni non potremo vedere un serio impegno per il mezzo allora noi dobbiamo e del resto il DPEF prevede soltanto due mila cinquecento miliardi comprensivi
Del infrastrutture delle incentivazioni Allain Parisse la ricostruzione anche delle regioni del centro Italia colpite dal terremoto dedicati nel mille per il mille novecento novantanove per tutto il territorio nazionale queste sono le scarse risorse su cui possiamo fare i conti e su queste dobbiamo fare delle riflessioni che sono quelle di prodotto dover pretendere come gente del Mezzogiorno come amministratore Mezzogiorno ma come classe politica complessiva
Nazionale che le scarse risorse siano spese in modo non per usare un ritornello in modo efficace ed efficienti
Allora ci dobbiamo porre il problema ma dove governiamo che cosa fa possiamo fare che cosa abbiamo fatto che cosa non si deve fare che cosa va evitato è questo ci deve impegnare a tutti i livelli nelle regioni a livello parlamentare
A livello degli enti locali a livello di pubblica opinioni
Che cosa fare una delle difficoltà più grosse che si registra che registra gli imprenditori che vogliono venire
A investire nel Mezzogiorno ce l'avessi nazionali ma soprattutto quelli stranieri non è soltanto quello del del fenomeno della criminalità che comunque la prima diseconomia che si registra nel sistema nel Mezzogiorno ma è quello di una farraginosità normativa di una complessità della macchina dell'organizzazione burocratica di una scarsa professionalità di di questa macchina
Allora io devo cominciare ad affrontare questo problema non è come giunta regionale abbiamo consegnato al Consiglio qualche giorno fa un disegno di legge per delegificare per abrogare contestualmente duecento leggi regionali molto spesso inutile molto spesso contraddittorie ma molto spesso capaci di creare quelle situazioni diciamo così distorsive su cui poi nelle quali in molti hanno sguazzare
Il sistema delle piccole e medie imprese che informa il all'Europa che quello che è stato capace nel novantanove virgola otto per cento della del sistema delle imprese costituito dalle piccole e medie imprese
Che è capace di resistere i momenti di di restrizione della occupazione meglio della grande impresa basta vedere ideati del mille novecentonovantacinque non posso portare certamente un un sistema che burocraticamente incerta allora altre due iniziative quelle che non costano molto quelle che nessuno soltanto per le quali bisogna lottare contro una burocrazia ma non soltanto con una burocrazia con una visione centralistica
Ma in questa ottica abbiamo anche adottato una normativa per rendere efficace
La la previsione degli accordi di programma previste la centoquarantadue per gli insediamenti produttivi in una realtà come l'Italia che ha la media di quattro addetti ad azienda che non supera quasi mai
Lei ebbe il venticinque unità la Regione Puglia aveva una normativa per gli accordi de per gli insediamenti produttivi delle piccole e medie imprese che partiva da cinquanta addetti in su significava che quel tipo di normativa non poteva essere applica abbiamo anche appunto su proposta della Giunta regionale approvato di recente una normativa per la semplificazione e l'accelerazione della spesa
Dei dell'attuazione dei programmi comunitari degli interventi dello Stato e degli enti strumentali con ampie deleghe i sindaci dei comuni in tema di nulla osta paesaggistici in tema di varianti urbanistiche
In tema di incentivazione di e di di valutazioni infatti ambientale dia di incentivazione a quei soggetti e tutori che riescono ad attivare i cantieri nei tempi previsti ma credo che questo non basta
Non dobbiamo prendere spunto dalla previsione prevista dalla finanziaria di due anni fa
Che prevedeva insiste un sistema di snellimento e di e di deroga complessiva per i contratti d'area
Per estendere questo tipo di normativa a livello regionale
Anche a quelle ipotesi di anche i patti territoriali ma anche a quelle situazioni di insediamenti produttivi anche non straordinaria perché di straordinarie i patti territoriali contratti lariana nel prossimo futuro se ce ne saranno due regione
E grasso che cola
Quegli insediamenti produttivi anche previsti dalle normative ordinarie come per esempio la quattrocento ottantotto
Questo è quello che noi possiamo fare è che dobbiamo fare perché diventa un imperativo categorico non soltanto a livello delle Regioni ma anche a livello dei Comuni semplificare il il sistema l'altro giorno il il CIPE ieri i giornali hanno riportato che il Comune di Bari è riuscito a dare tutte le autorizzazioni è un'impresa tedesca ben finger in tredici giorni credo che sia un un dato più che europeo
L'altra cosa che non dobbiamo fare e che dobbiamo evitare è quella di un ritorna il mio centralistico voi avete come emendato tutti i generi in questi giorni
Il maxi piano delle opere pubbliche del ministro Costa una consociativo il da duecentosessantacinque Mila miliardi o non so se scherza
Se ci prende in giro o peggio se cerca di mettere il cappello su una spartizione Annunziata
Che è quella che viene messa in campo con il sistema dell'agenzia per il Mezzogiorno per quella Sviluppo Italia che è nata da una richiesta
Di rifondazione comunista che voleva ricreare un carrozzone di occupazione surrettizia ma è solo quale sulla quale si sono appuntati
Gli interessi di molti specialmente del PDS di una parte
Del partito popolare io credo che le regioni sotto il Mezzogiorno nona certamente bisogno né di rivedere un film già visto né di un'agenzia che dal centro debba coordinare definire secondo le direttive dice
La la risoluzione approvata nei giorni scorsi dal Senato di direttive
Del CIPE ai ministri che mi hanno il controllo che per adesso sono quelli del tesoro è quello del dell'industria ma credo che costa voglia accomodarsi o il ministero dei lavori pubblici voglia accomodarsi con quel maxi piano da duecentosessantacinque mila miliardi non so dove mai da a a trovare io ritengo che sul Sud ha bisogno con una situazione di scarse risorse di ottimizzare la spesa cioè di realizzare le infrastrutture necessarie per lo sviluppo dei sistemi produttivi locale
Ha bisogno per esempio tante volte di infrastrutture in materia ha bisogno per esempio delle agenzie per lo sviluppo locale io non capisco perché in Irlanda in Galles
Al nord della Spagna
Le agenzie di sviluppo locale sono riuscite a creare nel portare la piccola e media impresa l'approccio con il mercato ricerca del mercato altra sviluppare nuovi sistemi di produzione e accompagnare la quell'imprenditore che da solo non può reggere
Ne non poteva reggere e non può reggere la globalizzazione del mercato a diventare non più aree depresse perché questi sistemi noi non li dobbiamo tentare di ripetere anche in Italia e dobbiamo pensare che le infrastrutture sono soltanto sono soltanto le grandi autostrade Legrand e i grandi i ponti
Del resto la Mezzogiorno non è molto
In deficit per quanto riguarda quel tipo di infrastrutture che fanno gola al sistema dei lavori pubblici molto spesso ha bisogno di alla realizzazione di sistemi produttivi come delle agenzie di sviluppo per a volte di sistemi di depurazione laddove realizzano determinati tipi di interventi la conferenza unificata
I rappresentanti quindi delle regioni dei Comuni e delle Province hanno chiesto all'unanimità al Presidente del Consiglio prima della presentazione del Documento di programmazione economica finanziaria un maggior coinvolgimento il coinvolgimento delle regioni e degli enti locali nell'agenzia io ritengo di aggiungere noi dobbiamo chiedere che l'agenzia per il Mezzogiorno sia una un momento di coordinamento delle Regioni
Un momento di coordinamento per le infrastrutture che interessano più regioni poi ognuno deve scegliere nell'ambito delle regioni secondo lo sviluppo che ha deciso o secondo il tipo di sviluppo che è possibile alla su secco per la situazione
Del territorio che cosa deve fare se deve dedicare all'incentivazione si deve dimenticare alle infrastrutture in materiale o le grandi infrastrutture il suo interne e i suoi interventi io credo che alla Camera quando ci sarà la prossima
La discussione definitiva sull'Agenzia noi queste esigenze del territorio ne dobbiamo rappresentare se non riesce di sconfiggere questo tentativo neo centralistico di chi è ancora innamorato
Del del sistema del Liri le regioni si dovranno far carico di una proposta di referendum abrogativo di questo carrozzone che nessuno vuole che nemmeno parte della sinistra vuole perché abbiamo letto sui giornali come importanti esponenti politici e non politici della sinistra si sono opposti a questo tipo di agenzia centralistica dobbiamo far ricorso al referendum per abbattere per togliere dal sistema un qualche cosa che può essere non soltanto non utile ma d'impaccio allo sviluppo del Mezzogiorno e ricordare
E concludo al presidente Prodi che ha presentato il suo governo alla Camera dei deputati nel maggio del mille novecentonovantasei ebbe a dire che lo sviluppo del Sud la programmazione del sud era fallita per la lontananza nel centro di programmazione del centro decisionale rispetto al luogo ove le opere dovevano essere ogni intervento non essere seguiti e dove dovevano eh
Avere efficace quello che ha detto due anni fa credo che sia valido ancora oggi e credo che noi dobbiamo ricordarglielo a viva voce nell'interesse delle regioni meridionali
Grazie a loro anche per questa ultima considerazione sull'agenzia per il sud dovremmo sicuramente tenere in massimo conto dalle coerente la parola Franco detto l'assessore all'industria della realtà ma l'intimità della della seduta mi consente di avere minore disagio a parlare di ciò che la Regione attraverso di me eccesso la propria giunta ha realizzato in questi tre anni di governo e certo sarebbe bello poterlo dire in maniera chiara è forte soprattutto a quel governo a cui si riferiva il collega della Puglia che non ci dà una mano a risolvere il problema drammatico della disoccupazione
Non ce la dà soprattutto se consideriamo il conflitto che spesso si realizza tra le iniziative che noi poniamo in essere e quelle che di converso pone in essere il governo soprattutto quelle che non pone in essere il fatto che cioè le istituzioni debbano per raggiungere un obiettivo così grande come quello della occupazione andare in sinergia è una esigenza che tutti avvertono soprattutto quando questa sinergia riguarda i massimi organi istituzionali di governo del territorio quindi il governo centrale e il governo regionale
E come fare a far conciliare una politica anche sul territorio la Regione circa di realizzare attraverso l'utilizzo poniamo di tutti i fondi europei a disposizione per lo sviluppo delle attività produttive
E dall'altro c'è un programma del governo
Che magari sta immaginando la riduzione dell'orario di lavoro con tutto ciò che da ciò consegue cioè attraverso un provvedimento di legge senza nessun tipo di concertazione aggiungo
E dall'altro ancora il governo promette infrastrutture che sono di propria competenza e che mai si cominciano io vorrei ricordare a chi magari è un po'di memoria
Che si devono aprire dei cantieri quando il ministro Di Pietro assunse il ministero dei lavori pubblici avete visto qualche cantiere che si è aperto dopo quella quell'annuncio forse quelle di D'Adamo insomma allora come si possono conciliare le azioni di governo di una regione che ha delle competenze più limitate ovviamente rispetto al Governo centrale e che pure l'annuncio di questa delega di funzioni attraverso la Bassanini è un annuncio ancora una volta che non si realizzano i fatti concreti perché chi come noi a questo incarico costato di giorno in giorno invece che c'è da parte del governo centrato il tentativo di riappropriarsi di ciò che sul piano normativo viene decentrato alle alle regioni io sotto questo profilo debbo dire che abbiamo o messo in atto tutto ciò che era possibile per utilizzare gli strumenti della programmazione negoziata
Ma anche questi trovano un grosso intralcio
E o o sono questi gli strumenti unici che abbiamo a disposizione per poter creare nuovi posti di lavoro oggi diciamocelo francamente
Non c'è più la pubblica amministrazione non ci sono più i settori magari dei servizi tradizionali dove si potevano collocare magari anche attraverso a forme di assunzioni alquanto alquanto surrettizie oggi abbiamo la possibilità di trovare lavoro soltanto se aumentiamo le attività produttive e queste attività produttive possono nascere se utilizziamo bene questi strumenti della concertazione
Perché sono finanziati perché hanno anche delle procedure agevolate e accelerate
Ma se da un lato questo è vero sulla carta dall'altro poi constatiamo che quando andiamo a confrontarci con la realtà le procedure diventano ugualmente molto burocratizzati
Ed allora questo è il primo impegno che io credo debba assumere una forza politica e quindi una forza di governo
Sia locale che centrale quello di tentare con tutte le proprie forze di sburocratizzazione sentivo prima il bellissimo intervento di Ermanno Corsi che parlava della necessità di una rispetto della legalità e notava come ci fossero cento mila o duecento mila leggi bene io credo che noi possiamo perseguire l'obiettivo del rispetto della legalità soltanto se iniziamo a delegificare
Iniziamo a ridurre il numero delle leggi sul sul nostro territorio purtroppo questo non è stato ancora avviato questo processo di delegificazione è stato ancora avviato
E c'è ancora una sedimentazione di norme di ordinanze di circolari che intralciano moltissimo l'utilizzo degli strumenti della concertazione noi siamo ma di usciti ad attivare qualche patto territoriale nella nostra regione
E però anche su questi ancora non sono arrivati fondi siamo riusciti a firmare un contratto d'area ma anche sul contratto d'area torrese stabiese che è uno dei il terzo in Italia
Ed è un contratto sul quale la Regione per il quale la Regione ha ottenuto dalle parti contraenti il riconoscimento per l'esercizio della responsabilità
Della gestione di questo grande strumento bene anche su questo si intravedono ostacoli di noti di notevole levatura proprio dal punto di vista burocratico io posso segnalare segnarne uno che estremamente grave di fronte alla possibilità di occupare duecentocinquanta unità in un investimento di alcune decine di miliardi
Nelle in prossimità di Castellammare dovendo procedere
Alla demolizione di uno rudere industriale c'è la netta opposizione della Soprintendenza ai Beni ambientali perché ritiene più importante conservare quello rudere lì dove si trova
Anziché ricollocarlo di una impresa di tipo turistico alberghiera che possa dare appunto lavoro a tanta gente spero di fronte a ostacoli di questo genere io credo che qualche riflessione in più sulla necessità di trovare strade per superare per scavalcare magari ostacoli che vengono fare opposti da chi non ha la responsabilità del governo perché poi diciamoci la verità questi ostacoli vengono ne ha in frapposti da funzionari
Da coloro che sono delegati a partecipare le conferenze dei servizi senza vere
Una conoscenza di quali sono poi gli obiettivi del governo della regione o del comune o della provincia
C'è disconoscendo l'obiettivo finale che la conferenza di servizi magari si propone sono ostacoli forti contro i quali noi dobbiamo o batterci perché finalmente si possa individuare un soggetto che abbia la responsabilità di decidere e su questo credo che si debba fare qualche riflessione io non ho il tempo qui per disquisire come si dovrebbe però credo che da noi in particolare credo che però l'argomento riguardi tutto un po'il Mezzogiorno
Io uno degli ostacoli principali agli insediamenti industriali
Non è tanto il fatto eppure e forte questa resistenza la remora rispetto alla malavita organizzata
Rispetto magari a qualche servizio che non c'è ma e difficile ottenere la l'assegnazione dei suoi noi abbiamo una situazione nel nostro territorio per cui è difficile ottenere è lunga la pratica per ottenere l'assegnazione dei suoi perché ci sono aree dei industrializzate
Aree che sono state investite dai finanziamenti del terremoto per cui ci sono situazioni giuridiche le più diverse rispetto ai vari lotti
E allora di fronte a questa situazione c'è questa fotografia di aree che possono essere re industrializzate perché c'è la volontà degli imprenditori anche locali concrete serie di voler riprendere le attività e le difficoltà di assegnare questi lotti noi dobbiamo individuare un soggetto che abbia la capacità giuridica die appunto requisire questi lotti assegnarli a coloro che hanno la volontà di investire e quindi procedere
Poi successivamente a risolvere il contenzioso che su questi lotti esiste
Si tratta quindi di attività concrete verso le quali io indico ovviamente l'azione del governo l'azione dei partiti politici e sono attività concrete che nascono dalla esperienza che noi stiamo facendo naturalmente
Dovendo poi elencare le ulteriori cose che noi abbiamo fatto io mi mi debbo necessariamente compiacere del fatto che la nostra regione si è dotata dei distretti industriali
E questo è un altro elemento che ha portato o all'esame anche delle autorità accademiche ciò che noi stavamo facendo a livello regionale che abbiamo realizzato ora si tratta di dare attuazione concreta questi strumenti perché Nieri gli i distretti industriali non debbono rimanere soltanto un fatto fotografico sulla carta ma debbono diventare uno strumento che alimenta lo sviluppo e che allarghi il perimetro laddove essi sono stati individuati ed è quanto noi stiamo facendo abbiamo tra l'altro operato anche attraverso una convenzione con Mediocredito centrale
Abbiamo individuato la necessità di in un monitoraggio sul territorio perché ci indichi quali sono le esigenze vere concrete
Relativi a questi distretti industriali per potere poi individuare quale ente quale soggetto dovrà progettare queste infrastrutture e per quale per le quali ovviamente l'impegno della Regione deve essere condiviso anche dal governo centrale stiamo lavorando per
La il recupero del gatto e energetico nella nostra regione utilizzando le energie che abbiamo le materie prime che abbiamo da una parte il vento dall'altra parte il sole polo facendo realizzando impianti di energia alternativa attraverso gli impianti eolici egli è un punk gli impianti fotovoltaici stiamo compiendo anche degli studi
L'amico parlato lo sa sulla possibilità di sfruttare la energia geotermica anche questa è una fonte di cui la nostra terra e ricca e stiamo cercando di sfruttarla al meglio
Di i miliardi investiti in questi settori sono parecchi ci derivano dalla Comunità europea
E lo abbiamo fatto utilizzando tutti i fondi che abbiamo quindi smentendo anche quelle
Quelle voci secondo cui questa Regione non era capace di utilizzare i fondi lo abbiamo fatto e lo abbiamo fatto fino in fondo da ultimo vorrei dire che in collaborazione con il l'Assessorato al turismo abbiamo dato una forma un forte impulso a quei settori del termalismo che erano in panne quando noi siamo arrivati l'isola di Ischia con rischiava di chiudere perché non aveva la possibilità di vedersi approvati i propri i propri impianti termali ebbene attraverso la nostra azione attraverso anche una un una interpretazione normativa che mi sono preso la responsabilità di assumere in prima persona siamo riusciti a ripristinare la legalità in una vasta area e per un'attività produttiva molto molto incisiva
Sono le cose che abbiamo fatto naturalmente
Sulle cose da fare oltre quelle che ho detto ci sarebbe da fare lunghi elenchi sui quali ci dovremmo trovare finalmente tutti quanti d'accordo
Ma sulla modifica delle procedure della pubblica amministrazione io credo che dobbiamo partire subito perché la necessità di essere tempestivi nelle risposte e la prima necessità che ci viene posta dagli imprenditori grazie
Grazie a Franco D'Ercole più avere la parola all'assessore Briguglio dalla Regione Sicilia coloro sottolineare un aspetto io ho detto introduzione che la Regione Sicilia ha poteri particolari che vengono opportunamente utilizzati dal governo regionale
Tra l'altro che ha trovato esperienza oggi erano dovute ad usarla riguardante lire approvata sa che il governo regionale siciliano
Tenterà di applicare ma era meno esosa in Sicilia proprio avvalendosi delle sue facoltà ma vedevo che un'iniziativa di cui certamente ci pareva tra un attimo assessore Briguglio è stata contrastata dalla lega la quale dice sino alla concorrenza sleale perché se la Sicilia
Incentiva Investimenti delle imprese fa concorrenza alla Padania è strano che chi fa vanto del federalismo quando una forma di federalismo cioè di potere Autonomie regionali vengono usati da un Governo di centrodestra Sciarra dovrebbero essere contenti perché federalismo questo vuol dire che ciascuno poi usa come ritiene i poteri che ha e non quadrano sorriso di unità nazionale
E quindi come sentiremo ci sono dei federalisti pratici che sono gli organi di governo di Alleanza Nazionale
E dei federalisti teorici e Bari eloquenti che sono quelli della lega che si arrabbiano quando altri invece dimostrò di saper gestire bene i poteri che hanno la parola all'assessore
Ma io credo che
Come uomini di governo di Alleanza nazionale noi in occasioni come queste abbiamo il dovere di essere come sono stati anche i colleghi che sono intervenuti prima estremamente concreti e direi anche conseguenti anche Asciutti nello stile di governo alcune Bilancio noi siamo al governo da meno di due anni e un bilancio e assolutamente necessari anche un bilancio di i provvedimenti che hanno avuto un impatto sociale che stanno destando grande interesse noi siamo partiti da un principi estremamente semplice che e alternativo alla ispirazione del pacchetto Treu cioè del serie di provvedimenti e che ha varato il governo nazionale noi non crediamo che la pubblica amministrazione possa di per sé creare dei posti di lavoro i posti di lavoro ne creano le imprese e quindi il sistema produttivo ne consegue che bisogna incentivare l'impresa a creare nuova occupazione con adeguati incentivi tenendo ben presente che l'impresa ha una sua funzione sociale che è quella di creare posti di lavoro quindi incentivi contro posti di lavoro abbiamo quindi approvato con mille problemi perché fare approvare oggi
Una legge dall'Assemblea regionale siciliana è una cosa estremamente complicata comunque abbiamo approvato la legge regionale sette agosto mille novecentonovantasette numero trenta che diviene esecutiva dopo una negoziazione con l'Unione europea perché è una legge che contenendo nella sostanza incentivi alle imprese sulle assunzioni abbiamo negoziato in modo favorevole da parte dell'Unione Europea alcuni mesi fa qualche mese fa abbiamo avuto finalmente questo parere favorevole e da oggi anzi precisamente da domani la legge entra nella sua applicazione abbiamo dato via anche alla dato corso alla circolare applicativa cosa dice sostanzialmente il pacchetto lavoro della Regione
Siciliana noi assicuriamo alle impresa ai datori di lavoro ai professionisti alle anche alle società cooperative
Per ogni nuova assunzione che viene fatta in Sicilia
Anche da imprese non siciliani vorrei dire soprattutto in questa sede soprattutto da imprese non siciliani e quindi anche del Centro-Nord che fanno investimenti in Sicilia e che fanno quindi nuove assunzioni in Sicilia fino a sei anni di sgravi contributivi nella sostanza
Il datore di lavoro per ogni assunzione nuova che fa in Sicilia per sei anni non pagherà oneri INPS
Il che significa che questo onere circa viene addossato lo assume in sostanza la regione siciliana con fondi propri e anche con fondi che vengono assegnati dall'unione europea e il costo del lavoro sostanzialmente da oggi in Sicilia e abbattuto del quaranta per cento
Questo e nella sostanza in concreto quello che prevede la nostra legge prevedendo coi più dettagliatamente laddove ci sono degli incentivi da parte dello Stato per esempio i contratti di formazione lavoro che prevedono tre anni di sgravi contributivi noi alla trasformazione di questi contratti a tempo indeterminato ne prevediamo altri tre laddove non si prevede niente prevediamo integralmente sei anni di scavi
A carico nostro non ci siamo fatti carico questa è una legge che molto gradita da parte degli imprenditori e dei professionisti anche perché li abbiamo coinvolti i con una azione di concertazione sia nella formulazione della legge sia delle disposizioni e attuative ci siamo o fatti carico di questo fatto che estremamente importante e fatti carico soprattutto di un'esigenza perché cosa lamenta l'imprenditore perché dobbiamo anche Portici dall'altro lato l'imprenditore di solito lamenta che questi incentivi sono Brevi invece noi abbiamo dato vita ad un incentivo che dura sei anni l'imprenditore a un arco
Di tempo sufficiente per potere programmare degli investimenti e soprattutto non è non procediamo con per via burocratica cioè con la burocrazia regionale con il sistema dei rimborsi dei contributi perché poi si perdono anni di tempo
Abbiamo fatto un accordo una convenzione con l'INPS
Questa era norma che noi non potevamo fare c'è una norma in materia previdenziale quindi abbiamo dovuto procedere per via di convenzione l'accordo con l'INPS dice che e l'INPS che da ogni mese automaticamente quando viene staccato lo stipendio soltanto la retribuzione in favore del lavoratore darlo sgravi o automaticamente poi la prigione che dà il contributo direttamente all'INPS
L'INPS e ci ha dato il via libera proprio qualche giorno fa e quindi è un sistema estremamente moderno che bypassa la burocrazia che incentiva l'impresa su un fatto preciso che è quello di nuove assunzioni noi abbiamo una ma diciamo grande quantità già di richieste da parte anche di imprese del nord e tra alcuni giorni inizierà una campagna promozionale della regione dell'assessorato regionale al lavoro su RAI e media sette per disegnare questo nuovo volto della Sicilia
Una Sicilia moderna noi abbiamo avviato anche una collaborazione con collega granata presidente dell'Antimafia per i riflessi perché da noi il problema lavoro problema
Che significa anche ordine pubblico scrive anche criminalità se ne frega concretamente anche lotta alla mafia per disegnare questo nuovo volto della Sicilia come terra che riesce ad attrarre capitali attrarre investimenti e che non vuole che il vecchio assistenzialismo vuole soltanto impresse a cui con grande chiarezza diciamo venire in Sicilia investire in Sicilia facciamo delle nuove assunzioni in Sicilia abbiamo anche perché abbiamo votato la legge da qui al trentuno dicembre di un sostegno finanziario adeguato di oltre centocinquanta miliardi
Che da potrebbero dare vita a venti mila posti di lavoro da qui al trentuno dicembre adeguatamente incentivate noi ci stiamo giocando tutto praticamente su questo
Pacchetto lavoro c'è un grande interesse e noi siamo convinti di e potere riuscire nell'obiettivo
Vorrei che poi proprio in appendice quindi il citare altra due esperienze brevissimamente ed è una di collaborazione fra la Regione e una università straniera università francese di Parigi tredici Sandrini
Che per un un corso di laurea in primo un diploma universitario con un corso di laurea di scienze turistiche all'università di Parigi tredici è una delle più importanti nel mondo in questo settore non stiamo parlando di cose future
E stato organizzato per la prima volta nel Mezzogiorno d'Italia un corso di laurea indirettamente da una università straniere a questa Francia ad Agrigento i ragazzi quindici giovani
Siciliani sono stati selezionati dovevano conoscere due lingue hanno già finito il primo anno hanno sostenuto a Parigi il gli esami
Del primo anno in modo brillante in questo momento stanno facendo uno stage di tre mesi presso aziende francesi sono stati già prenotati dalla organizzazione francese dei campionati mondiali
Di calcio e e questo esperimento sarà ripetuto il tema riguarda altre vicende con anche con università e israeliani università americane di appartenenza
Ebraica i titoli di studio che saranno rilasciate che sarà rilasciato direttamente dall'università francese sarà valido
In tutto Europa io credo che avendo sostanzialmente il tempo e sviluppando anche una collaborazione poi ce lo diciamo qui a microfoni spenti fra i colleghi
Fra coloro l'uomo di governo di Alleanza Nazionale negli enti locali e nelle regioni noi possiamo dare un grande servizio alla grande causa del lavoro e anche alla causa di alleanze nazionale grazie
Ringrazio dei ruoli attendiamo questa campagna promozionale che farà arrabbiare la lega perché investire in Sicilia sarà più conveniente
Che in altre zone
Offrivano la conclusione che sarà trattato da qualche attimo dall'onorevole
Antonio Parlato prima di lui però prenderà la parola rapidamente Sergio Bianchi che è responsabile della Gionfolo una struttura che opera nel campo dalla formazione professionale già con ottimi risultati credo che sinteticamente ci vorrà illustrare quello che fa l'AGEFORM soprattutto anche relazioni alcune attività nuove o di rilevanza sociale che possono essere connesse alle attività di governo soprattutto nelle regioni in cui il Polo vuole incentivare alcune attività
O innovative o anche se in settori tradizionali ampiamente rinnovate Sergio Bianchi responsabile della già grazie
Ma io vorrei portare a questo convegno
Io l'attenzione dei nostri amministratori sul territorio l'esperienza anche i suggerimenti di chi la formazione che è un settore strategico delle Potì delle politiche attive sul lavoro la vive dall'altra parte della barricata cioè dalla parte degli imprenditori o delle agenzie degli enti formativi visto che acefalo appunto opera come agenzia formativa sul territorio nazionale
Con grande attività credo dalla Puglia al Piemonte
Una premessa credo sia anche necessario indispensabile cioè quello dalla formazione professionale un settore
Dove indubbiamente nel periodo novantaquattro novantacinque cioè nel periodo in cui sono rinegoziati quadri comunitari di sostegno ha presentato un momento di drammatica crisi con un crollo di circa il quindici per cento di attività formative nel Mezzogiorno d'Italia e soprattutto con il coinvolgimento forte pesante nel settore formazione a Tangentopoli nazionale
C'è un'eredità obiettiva del passato che pesa sulle politiche formative tirano la classe politica del centrodestra cercando di attuare nelle sette regioni in cui si trova il Governo
Un'eredità che sicuramente rappresentato dei quadri regionali normativi che sono confusi contraddittori pensate che in Italia non esiste una normativa nazionale di fatto sulla rendicontazione
Che è rappresentata soprattutto da pesantissima eredità lasciateci
Dall'amministrazione del centrosinistra in termini di personale in quanto gli enti professionali hanno scaricato sulle regioni attraverso la forma del convenzionamento o attraverso la forma dei centri di formazione regionale perciò di fatto la dipendenza diretta migliaia di formatori sono i cinque mila formatori che di fatto bloccano in larga misura il Bilancio formativo della Regione Sicilia sono i mille quattrocento formatori a cui faceva riferimento
Prima l'assessore Di Donna sui mille novecento formatori della regione Calabria sono i tantissimi formatori convenzionati tra Regione Emilia Romagna e la Regione Toscana eccetera eccetera
Il centrodestra ha dimostrato una strategia morbida
Di equilibrio fra il vecchio e il prologo c'è una realtà in effetti da cui non si può prescindere immaginando che l'ottantadue virgola cinque per cento di circa diciotto mila corsi cofinanziati dal Fondo sociale europeo regionale erano e sono ancora a gestione diretta oppure convenzionata pensata l'assunto che il Mezzogiorno ha solamente il ventidue per cento pur essendo Obiettivo uno perciò con forti capacità finanziarie ventidue per cento le attività formative nazionali
Immaginate ancora che vi sono indici incredibili come la bassa utilizzazione dell'Obiettivo quattro cioè della formazione privata all'interno del fondo sociale europeo
Per cui dei tre mila seicentosessantasette miliardi che compongono indicativamente l'investimento dei quadri comunitari di sostegno sulla formazione professionale e sul fondo sociale europeo solamente il quattro per cento viene di fatto erogato sono dati bassissimi
E pur in questo contesto di sono esperienze estremamente significative che credo vadano sottolineate
Perché vi è indubbiamente una regione che è andata in controtendenza rispetto questi dati per citarne solo una che la Regione Puglia due per la prima volta si è attivato l'Obiettivo quattro del fondo sociale europeo
Cioè dove per la prima volta la formazione professionale è uscita dai cardini alla formazione tradizionale e si è avvicinata con i sistemi della concertazione territoriale
Alle realtà produttive
Immaginate che noi come Amgen foro abbiamo registrato un grande consenso sul territorio nel momento in cui abbiamo curato la formazione per circa seicento piccole e medie imprese con cento corsi di formazione più di mille cinquecento dirigenti dipendenti imprenditori
Che hanno cercato di riqualificare le proprie attività
Cioè si va registrando sul territorio nazionale dal Nord al Sud una politica non urlata non fatta di grandi proclami ma certamente fatta di radicamento sul territorio fatta di attenzione verso il mondo dell'impresa verso il rinnovamento verso la modernità
Ed è sulla base di esperienze come queste che io vorrei proporre nostre Assessore ai nostri amministratori la classe
Dirigente del partito un'accelerazione in questa direzione in vista
Del futuro dei prossimi appuntamenti elettorali
Perché mi sono tre grandi temi a mio avviso sui quali la formazione professionale può giocare un ruolo propulsore e l'elenco molto brevemente
Vi è innanzitutto la necessità di vedere i quadri legislativi regionali alla luce di due elementi fondamentali
Innanzitutto la lentezza del ministero e del Governo Prodi nella riforma dell'ottocentoquarantacinque sulla legge quadro sulla formazione professionale
Che oramai divenute inderogabili bene le regioni possono anticipare oggi
Con la riforma delle proprie leggi regionali ma soprattutto con la riforma del collocamento possono anticipare oggi l'azione del governo nazionale ponendo sul tavolo della concertazione politica istituzionale nazionale le loro istanze loro discese la luce di esperienze che vanno già consolidandosi
Questo non significa solamente di fare delle leggi perché significa in primis
Inventare creare nuove figure professionali nuove opportunità
Perché la riforma del collocamento comporta necessariamente la presenza di figure professionali nuove sul territorio che operano nel settore avanzato del lavoro interinale che mettono in contatto la domanda e l'offerta di lavoro perché non basta fare una legge per fare funzionare
Il sistema della flessibilità di lavoro come ci insegna benissimo credo la riforma Snark
In Spagna
E qualora in quell'ambito attorno a un progetto di riforma regionale aprono un progetto di riforma della normativa oramai antiquata che non è solo quella nazionale noto quattro-cinque mai soprattutto in prima battuta
Quella regionale attorno ad un progetto simile che chi si fa carico di una riforma del collocamento non semplici intermedi semplice passaggio di deleghe
Bensì di riorganizzazione del settore esistono moltissimi figure professionali nuove che possono fornire capacità di sviluppo e crescita occupazionale ai giovani chi ha imprenditoria
A chi prova chi tenta ovviamente a chi è inventiva
Vi è un secondo settore estremamente importante a mio avviso nel quale farsi carico e che è emerso in questi giorni il dibattito e rapporto fra formazione professionale e tecnologia
Lo sappiamo dall'esempio dell'Olanda un Paese estremamente interessante con le politiche del lavoro
Che fra in un'ottica uno virgola cinque e uno virgola otto milioni di lavoratori su un totale di cinque milioni di lavoratori oggi opera nel settore del telelavoro
Negli Stati Uniti circa quaranta milioni di persone lavorano a casa e circa il sessantadue per cento di questi quaranta milioni di persone operano con strumenti informatici multimediali
Oggi in Italia la presenza del telelavoro e sostanzialmente ininfluente la Cina ma stamattina il ministro Fantozzi sono circa sessanta mila le unità impegnate soprattutto in progetti pilota tipo l'IBM seme S.p.A.
Vi è una potenzialità di oltre calcolata dall'Isfol di oltre due milioni di persone il settore del telelavoro nei prossimi dieci anni
C'è una potenzialità gigantesca gigantesca relazionata al mercato del lavoro e che si traduce già di fatto per esempio nelle attività di commercializzazione dei prodotti turistici attraverso internet l'incontro Ristich oggi registra punte spaventose di rendita attraverso internet
Che si registra le attività del terzo settore che si registra le attività di commercializzazione attraverso gli strumenti informatici multimediali per esempio nel settore commerciale ponendo tutta una serie di problemi legislativi un ultimo vi e problemi di due tipi di problemi
Di carattere più generale
Bene in questo settore per le nostre amministrazioni
Soprattutto per quelle amministrazioni che considerò non più la centralità geografica come un ruolo strategico per lo sviluppo produttivo industriale bensì la centralità culturale come elemento come propellente Beppe le nostre ragioni di una grande opportunità di lavoro perché sono strumenti che permettono un accesso flessibile con porte d'accesso bassa in termini di investimento ed una capacità una resa di radicamento sul territorio molto alta
Io c'ero ad un terzo settore anomalo nell'ambito dalla formazione che pure rappresenta così per il bagaglio culturale della destra
Cioè militari di leva un settore completamente abbandonato la formazione professionale dove pure passano ogni anno migliaia e migliaia di giovani che si formano la futura vita civile ecco settore dove l'integrazione delle politiche attive sul lavoro può permettere severamente vie concertazione regionale territoriale fra le istituzioni può permettere grandi possibilità evoluzioni nuove si tratta di qui ai prossimi due anni in un modo o nell'altro
Di ridisegnare con una strategia generale quelle che sono le linee di una politica formativa che bisogna metterlo da parte del centrodestra in questi anni
Non ha brillato ecco oggi esistono le opportunità per fare quegli sto esistono sul territorio sta esistente sul territorio un radicamento costante e continua anche continuo continuo silenzioso da parte di più enti
Queste opportunità vanno posta la pressione dei nostri amministratori a mio avviso per un'accelerazione di questo processo di modernizzazione per la vita del paese grazie
Grazie a Sergio Bianchi magico lavoro loro parlato virtuosi concludere questo nostro dibattito
Ci sono mi sembra tante osservazioni da fare dai due quale bisogna cogliere alcuni significati soprattutto di natura politica che emergano la questa tavola rotonda la prima questione che mi sembra sia prepotentemente emersa il peso soffocante
Della burocrazia
Rispetto alla quale la riforma Bassanini piuttosto che semplificare le cose sono sicuramente moltiplicando renderebbe molto più difficili
Rispetto a questo la burocrazia regionale e quella comunale e quella degli enti locali
Mi pare stenti a realizzare quella responsabilità dei risultati che funzionale poi
Allarga così pare di essere uno strumento rimane un freno allo sviluppo
è stato giusto sottolineare questo dato io vorrei ricordare ancora esperienza spagnola abbastanza rivoluzionaria che si sta realizzando in questi anni altra verso corsi di formazione professionale sul campo
Che consentano la assorbimento successivamente dopo in cantieri di lavoro permanente questo è stato realizzato nel campo dei beni culturali sono stati attivati cinquecento luoghi di recupero ambientale e culturale e sono state assorbite centocinquanta mila persone con una gemmazione
Delle professionalità emersa in questi corsi di formazione alla volta trasformati in docenti di ulteriori nuclei
Mi sembra che è importante la sottolineatura che faceva l'assessore traversa sul tema del turismo io credo che noi come Alleanza nazionale a dispetto a questo tema grazie anche all'onorevole Bono abbiamo avviato una politica estremamente seria
Ma credo che manchi una consapevolezza che dobbiamo monitor tanto assumere nuovi perché credo che siamo già molto avanti su questa strada
Quanto nella cultura comune
Se c'è uno sul settore produttivo che è in grado di trascinare l'indotto diretto ed indiretto gli altri comparti questo è il turismo
L'ultimo censimento realizzato in ordine al rapporto tra occupazione diretta e occupazione indiretta ricondotto primario secondario
Porta che però nel cento addetti al settore
Turistico Cheney attivano undici nel settore agroalimentare
Sette nel settore edilizio uno per il trasporto di prodotti energetici e via di seguito non parla ma quando il commercio l'artigianato bisogna focalizzare ancora meglio
Nel Mezzogiorno la potenzialità di questo comparto che è in grado dunque di generare nuova occupazione partendo da un elemento fondamentale
Che è quello della capacità che il mezzogiorno
Di sviluppare economia e l'occupazione partendo dalla valorizzazione della sua identità siamo stati con l'assessore delle cose stamattina
Alla presentazione un convegno sul vino sul vero in Campania tra bene il vero in campagna ha una sua specificità storica come la Sicilia come la Calabria del cielo si parlava persino nel Medioevo
Ebbene questo il fattore di competizione su cui si costruisce un'identità forte in grado di evocare una serie successivo di scelte di Confort mi pare che sia anche estremamente importante
La questione delle infrastrutture sempre meno si riesce a comprendere il ritardo
Nell'elaborazione di normative che consentono l'accesso del capitale privato
Ed il ritorno resi investimenti solo a carico dei privati attraverso la gestione delle opere infrastrutturali questo mi sembra la cosiddetta finanza di progetto mi sembra fondamentale
Come un problema nuovo che io vorrei porre mi sembra d'altra parte non potevamo parlato di tutto
Mi sembra emerga qui con prepotenza
Il peso sempre maggiore che erano le infrastrutture immateriali come diceva
Ruocco prima
è proprio così perché quello che è una banalizzazione della è un un vivere si facesse quale quel dell'infrastruttura ordinaria oggi in un mondo tecnologicamente molto avanzato ha implementato da un'innovazione di processo e di prodotto continua assume molto rilievo urla infrastrutturazione il materiale
Per esempio zone franche on line che consentono di realizzare la vendita del prodotto turistico prodotto artigianale dell'identità dei luoghi senza l'intermediazione parassitaria tra l'immissione di internet
Del prodotto e la capacità di raggiungere un potenziale mercato di alcuni milioni anzi di decine di milioni gli ultrà del Niger molto più a distanza
Ha ragione D'Ercole poi quando fa riferimento al distretto industriale questa esperienza della cultura a parte le grosse esperienze lavori già
Rispetto a Santeramo
Soprattutto mi sembra Babe sviluppato come ma un luogo nel quale si collocano le attività produttive
Perché non è questo per realizzare sufficiente per realizzare lo sviluppo ma quella massa critica che realizzato in un certo posto ci diamo subito un caso concreto per il quale perché o si sta adoperando
Rita in grado di realizzare sinergie tra le varie componenti del medesimo prodotto economia di scala tra le varie componenti del medesimo prodotto il che significa gli ho gli ho stretto dell'abbigliamento hanno spazia chi fa tessitura chi fa aggeggi dura chi fa il bottone chi fa le scarpe di Pale calzature di padre cedente chi fa naturalmente alla promozione di questo mercato dell'abbigliamento rispetto ai mercati nei quali la domanda preferibilmente cresce del Mediterraneo che prevede settanta milioni i nuovi nati nei prossimi anni io vorrei concorre con un paio di osservazioni ancora che mi sembrano fondamentali una è un posto oggi Rita
Perché Carmelo Briguglio l'ha detta con grande competenze acquisite colui il quale cioè io competenza dono personale dell'avviso avrebbe dato vede compiuta a Roma assessore ad Arcore ma guardate che è quella che ha fatto Briguglio
Che scavalcando ed anticipando alla lettera la legge Tremonti di fondamentale importanza
Perché la possibilità della convenzione consente la possibilità d'una convenzione con le imprese consente di destinare risorse con D'Ercole appunto ne parlavamo un attimo fa per incentivare la capacità di sviluppo
L'altra questione che qui non è emerso ma che si pone con grande forza e la questione urbanistica perché la organizzazione del territorio funzionale a questi sviluppi in conclusione
A me pare che questo istituto dell'area metropolitana che aspettiamo dalla legge
Centoquarantadue del mille novecentonovanta è quella che è in grado di rispondere ad un problema che ormai diventato davvero oneroso ingovernabile delle scelte di sviluppo nelle conurbazioni che fuoriescano dalla competenza dei singoli gommone che non rientrano peraltro dalla Conferenza delle Regioni ecco che quel frangente armadio potrebbe assolvere a questa funzione una grandissima le metropolitane come a Bari come a Napoli
Le tante altre in Cina
Noi svolgiamo questa conferenza del lavoro sulla base di una lunga disamina articolata e approfondita disamina pensata realizzata a Verona
Il bagaglio di di proposte di analisi e di concetti già in quella sede è stato elaborato trova oggi in un comparto di straordinaria importanza strategica quella dell'occupazione collegato naturalmente perché non pensiamo che sia una variabile indipendente allo sviluppo
Una prima risposta io credo che però per uscire
Dalle sei che di analisi quantomai sarte
Di progetti che tuttavia Silvia Lizzano nell'ambito di scelte normative fondamentali sia i gruppi parlamentari della Camera e del Senato
Sia quelli all'interno delle regioni attraverso un coordinamento di questa esperienza
Perché non c'è l'assessore che non abbia vissuto sulla propria pelle le difficoltà di gestione in questa fase della politica e non abbia con coraggio e con forza ha fatto emergere nuove opportunità con nuove scelte rispetto allo sviluppo ma tutto questo materiale disperso
Lo dobbiamo a raccordare sicuramente la conferenza del lavoro assolda questa funzione
Di costituire una massa critica una base di partenza sufficiente per un percorso fortemente impregnato delle scelte che noi abbiamo attraverso l'esperienza nazionale e quello regionale fin qui registrato parte quindi anche da questo tavolo come dagli altri che ci sono stati e che ci saranno una nuova strategia per coniugare sviluppo e l'occupazione
Dalla Arena di Massimo emarginazione riscontriamo a livello nazionale quella del nostro Mezzogiorno
Con l'intervento dell'onorevole Parlato si conclude la tavola rotonda sul tema la destra di governo nel Mezzogiorno primi risultati come abbiamo visto ci sono stati anche dei risultati eccellenti
E cento la parola per la presidenza della terza sezione all'onorevole Gianni Alemanno
Allora io intanto ha diritto alla tavolo l'onorevole Bampo prima della inizio effettivo della della terza sezione abbiamo previsto una breve comunicazione del l'onorevole tanto che il capogruppo alla Camera i deputati di Alleanza Nazionale in commissione lavoro del senatore Mura se che analogo in analogo incarico al Senato
Dove Mura se in treno sta arrivando quindi diamo senz'altro la parola all'onorevole Bampo perché questo intervento perché questo momento estremamente Fertile di proposte legislative sul versante della del lavoro e quindi esponente importante monitorare quello che sta avvenendo in Parlamento e quello che la produzione legislativa quindi cedo la parola onorevole Paolo grazie
Beh gli interventi di questa mattina mi agevolano moltissimo a questa comunicazione per una ragione molto semplici nella politica generale di questo governo manca lo sviluppo nella politica generale di questo governo manca l'intenzione di programmare sviluppo
Sì che noi abbiamo terreno fertile
Nel confronto che andiamo a fare in Commissione lavoro cioè che spesso e volentieri la si confrontano due filosofie
La sì filosofia di questo governo che figlia legittima
Nella impostazione economica politica e sociale di questi anni i cui frutti sono alla nostra attenzione rispondono alle esigenze più dei gruppi e dei gruppetti delle grande complesso capitalistico italiano anziché invece della piccola e media impresa che il tessuto organico che offre occupazione
D'altro canto la produzione legislativa del governo Dini e del Governo Prodi è una produzione legislativa che fa un po'al mente riferimento a questa indicazione
Dopo aver l'indirizzo di sviluppo di questo Governo delle forze che lo sostengono distrutto l'economia reale di questo Paese dopo che l'impronta data questo governo è servita solo ed esclusivamente per aumentare le agevolazioni verso la grossa industria sostanzialmente il riflesso che abbiamo avuto e l'aumento continuo e costante della disoccupazione
Ma un altro dato ancor più grave va rilevato se noi intendiamo dare sostanza questo nostro incontro e credo che sostanze intendiamo dare qua rilevato soprattutto la perdita dal mille novecentonovantadue ad oggi della occupazione
Cioè nel mille novecentonovantadue sono diminuiti gli occupati di uno per cento nel novantatré del due virgola otto per cento nel novantaquattro dell'uno virgola cinque per cento per risalire al due per cento nel mille novecentonovantasei
Che cosa vuol dire questo che la divisione dei degli occupati è la conseguenza logica di un indirizzo di sviluppo che non ha programmato che non ho aumentato che non ha generato occupazione semmai Davigo
Cioè sostanzialmente l'Italia e gli italiani hanno investito centinaia di migliaia di miliardi
Per non offrire occupazione ma fa perdere l'occupazione questa è la conseguenza politica lo spazio che noi abbiamo abbiamo ricevuto nel confronto continuo e costante che facciamo con il Governo peraltro quali sono i due filoni
Di questo governo che legittimano la loro politica sono le azioni a sostegno dell'occupazione che come al solito è brillante nel come terminologica
Però se si va all'interno della norma e della legge per il sostegno all'occupazione non c'è assolutamente nulla perché si programmano
Le ha la cassa integrazione guadagni cioè gli ammortizzatori sociali che indubbiamente in talune circostanze occasioni
Hanno hanno degli elementi di valutazione pregevole ma sostanzialmente sono sempre degli ammortizzatori che sono contingentati nel tempo e che servono solo ed esclusivamente per poi far accelerare la macchina dello sviluppo che puntualmente non avviene
E questo è il primo filone
L'altro filone
è quello che viene individuato come interventi per la promozione della nuova occupazione tanto per intenderci il cosiddetto pacchetto Treu
Che non ha dato assolutamente nulla ha soltanto accennato a timidi tentativi di innovare il concetto del rapporto di impiego magari con l'inserimento di uno tipo di lavoro interinale particolare che non è quello francese che non è quello che detesto è semplicemente lavoro interinale agli italiani che servirà solo ed esclusivamente a talune grandi aziende di depauperare
Il concetto di lavoro va be'e poi sostanzialmente non ha dato altra indicazione questi sono i pitoni
Con i quali noi ci siamo confrontati in commissione lavoro Ando invece abbiamo proposto abbiamo indicato una nostra alternativa oggi la riforma del del del del Parlamento la riforma che abbiamo in Parlamento consente all'opposizione di presentare un pacchetto organico di legge le commissioni sono costrette contemporaneamente alla discussione dei progetti dei di governo di affrontare anche questi nostri argomenti è vero che lo spazio di manovra rimane poco perché sostanzialmente anche dopo la sentenza della corte costituzionale a questo governo continua con i decreti legge che puntualmente modifica successivamente a distanza di trenta giorni
Ma fatta la legge trovato l'inganno oggi invece dei decreti legge
A ad operano il meccanismo è lo strumento della delega in una legge come la finanziaria dell'anno scorso hanno previsto trenta tre deleghe e anche in questo caso specifico il confronto avviene a sminuire
E il confronto soprattutto non c'entra la obiettività del problema che noi abbiamo di fronte di Convair per quello che riguarda Alleanza Nazionale siamo riusciti proprio mirando al concetto di elemento di sviluppo a determinare nella Commissione lavoro un orientamento
Proprio per merito della nostra forza politica abbiamo chiesto e ottenuto la commissione per la formazione cioè durante il pacchetto Treu lo stesso ministro aveva assunto
Una posizione nei confronti della formazione noi abbiamo chiesto e ottenuto una commissione chi è tratta che discuta che affronta il problema della formazione Mirandola
All'indicazione di sviluppo che noi intendiamo dare che noi e che noi vogliamo dare abbiamo anche ottenuto
Una commissione sul lavoro nero e Mino RAI minorile in Italia che si è uno scempio quello che esiste nel nostro Paese
Al fine di andare a individuare i fenomeni di emersione che ci possono essere e al fine di andare a individuare soprattutto lo sperpero che viene fatto in questo settore
Siamo riusciti ad ottenere un'indagine conoscitiva sul prepensionamento
Basta appena basti pensare ricordare che cosa è avvenuto in Italia in questi anni per accertare che le forze di governo e del centro sinistra sono forse ancorate vincolate all'indirizzo di sviluppo dell'alta finanza
Con l'indagine conoscitiva sul prepensionamento abbiamo visto scaricare sulla collettività centinaia di migliaia di lavoratori provenienti dall'Olivetti Tenza fare non è che gli italiani sono costretti a pagare
Attraverso questa indagine conoscitiva sul prepensionamento abbiamo accertato che la grossa azienda espulso centinaia di migliaia
Di lavoratori che invece i lavoratori in servizio hanno alimentato con i propri contributi nel sistema previdenziale attraverso questa indagine noi siamo andati a scoprire
Gli elementi per esempio che hanno portato l'Alitalia ripresentare provvedimenti di prepensionamento e a scoprire come mai
Venivano imboscati lavoratori nel settore delle Ferrovie dello Stato sono questi gli elementi di confronto
Che noi abbiamo tentato di riottenere con il governo e mi auguro che da questo convegno arrivino anche delle proposte organiche da tramutare quindi azione di legge e che mi auguro soprattutto che dopo questo convegno si arrivi anche ad un confronto diretto aperto e leale
Con le forze del Polo per individuare la strategia che non può essere che non deve essere di super liberalismo ma che deve essere di solito solidarismo anche perché dobbiamo coniugare la sostanza che questa mattina molto brillantemente
è stata evidenziata da Publio Fiori ed altri in quell'incontro in quella tavola rotonda per concepire quel lavoro il lavoro con un bene naturale dell'uomo e come strumento che lo eleva se tutto questo viene fatto armonicamente noi riteniamo di non avere dubbi sul confronto vincente con le forze politiche che governano attualmente impropriamente
La nazione e siamo altresì sicuri di dare una risposta e soprattutto la speranza ai giovani del mezzogiorno e Alitalia tutti
Io
Attenzione proposta
Allora
Adesso cominciamo la la nostra testa sezione
Che
Considerati intese lavoro per lo sviluppo io farà una breve introduzione e poi comincerò a passare la parola in molti relatori abbiamo di fronte non è qui in questa sezione
Siamo purtroppo costretti affrontare una molteplicità di argomenti
Che vanno dalla incentivi all'impresa calata lo sviluppo delle imprese nei diversi settori produttivi
Passando dal turismo alla settore della cooperazione andando Attraverso alle varie realtà che in qualche modo innerva non lo sviluppo nel Mezzogiorno
Fino alla realtà della rapporto che si deve creare dentro il modello che si devo salire in termini di relazioni industriali rapporto fra mondo sindacale e mondo dell'impresa
Nel nostro documento noi abbiamo rilevato un punto e cioè abbiamo rilevato che il problema divide la disoccupazione in Italia si fonde i due fattori diversi
Da un lato c'è il fattore tipicamente meridionale
Legato alla situazione della frattura fra il nord e il sud del nostro pieno Paese e questa frattura e una frattura che si può superare soltanto con un piano
Strategico di
Emersione di rinascita del nostro Mezzogiorno di questo ne ha parlato ieri Adriana Poli Bortone
Mentre la seconda fattore che è un fattore di carattere generale e a nostro avviso il ritardo
Con cui la l'Europa e in particolare l'Italia sta trovando una strada compiuta di fuoriuscita dai vecchi assetti dei vecchi modelli Ford distinti
Il post fordismo ormai è una parola vecchie abusata
Ma certamente noi non possiamo dire che se non in termini teorici e sulla carta oggi sia nata in Italia si è nata in Europa una esempio compiuto di questa alternativa di questo rinnovamento se noi leggiamo
I trattati di Unione europea se leggiamo le risoluzioni che vengono al Consiglio d'Europa se leggiamo anche i testi degli accordi e dei protocolli d'intesa e dal novantatré a oggi hanno segnato la politica la concertazione e vediamo che in teoria c'è un'apertura da un lato al discorso la concertazione fra le parti sociali e dall'altro lato la partecipazione dei lavoratori se vediamo poi in concreto
Come tutto questo si realizza bene vediamo che sostanzialmente c'è un continuo ritornare sui vecchi modelli il vecchio modello fordista del contratto nazionale collettivo di lavoro la contrattazione fondata sulla potenzialità conflittuale degli apparati burocratici dei sindacati da un lato e della realtà delle imprese all'altro lato vediamo ostentare la nascita di un diverso modello
Ora su questo terreno
è chiaro che il dibattito aperto e si tratta innanzitutto ritirare delle vere sperimentazione a questo punto di vista però noi riteniamo che sia veramente colpevole grave non accelerare su questo terreno
E quindi noi apriamo un una un dialogo che anche una sfida col mondo del lavoro al mondo dell'impresa
Una sfida rivolta in particolare il mondo sindacale perché questo mondo sindacale o sceglie di muoversi molto rapidamente sulla strada della modernizzazione o sceglie di interpretare questi nuovi modelli o utilizza la concertazione e poi vedremo come sul terreno di creare nuove non di conservare odi in qualche modo difendono ritardare la trasformazione del passato
Oppure è inevitabile che nascerà una sorta di bipolarismo sindacale
Non in senso di parallelismo fra destra e sinistra o il bipolarismo politico ma un bipolarismo fra chi conserva o vuole conservare il vecchio e chi vuole conservare perché vuole realizzare il nuovo ecco io personalmente Alleanza nazionale questo onore fino a detto anche alla conferenza di Verona
Non non amiamo questa seconda soluzione noi crediamo potenzialmente all'unità e l'autonomia del mondo sindacale però crediamo pure che questa autonomia non può essere pagata sul terreno di una semplice riproposizione dei vecchi assetti ed è vecchi poteri burocratici
Io termina qui la mia introduzione mi riservo intervenire completamente alla fine adesso volevo cominciare a fare passare la parola ai relatori di Alleanza Nazionale
Per una breve carrellata dei vari problemi che sono di fronte e quindi comincerei con quattro on Gaetano Rasi
Che affronta il problema delle infrastrutture dello sviluppo e l'occupazione
Sulle infrastrutture si gioca in particolare la situazione delle Mezzogiorno le infrastrutture sono uno dei volani lo sviluppo
Il problema vero è quello di farlo in maniera inedita rispetto a quelle che sono le vecchie forme di intervento straordinario che non hanno prodotto il cambiamento della e la dello sviluppo del Mezzogiorno
Cari amici di questo convegno nazionale
Oltre che il mio saluto personale di Porto quello degli amici e dei collaboratori
Della ufficio per la politica industriale ed energetica del di Alleanza Nazionale
Siamo tutti impegnati in una battaglia
Che riguarda la ripresa dello sviluppo soprattutto per quanto riguarda il Mezzogiorno
Come è noto la soluzione del problema dello sviluppo paritario del Mezzogiorno con il resto d'Italia
Dipende
Da una serie di precondizioni e di efficienze infrastrutturali le infrastrutture sono necessarie perché costituiscono le economie esterne delle imprese
Senza adeguate infrastrutture cioè senza strade e ponti portiere o porti per le comunicazioni sistema energetico ed altro
Non può esistere una attività produttiva redditizia e soprattutto un'attività produttiva capace di effettiva occupazione
Noi siamo
Contro
La occupazione falsa quella che non crea valore aggiunto contro quella occupazione che è precaria
Contro quella occupazione che avvilisce il lavoratore e che comunque non è continuativa sono con una avrete di in prese è possibile sviluppare adeguatamente una occupazione che sia soddisfacente dal punto di vista morale e dal punto di vista materiale
Certamente
Sia per le attività delle strutture direttamente produttive sia per quelle delle infrastrutture necessario che sia adempiuto una serie di elementi relativi alle precondizioni di qualsiasi sviluppo
Non è il caso certo quindi scomodare tutte le teorie economiche relative allo sviluppo
Per sapere che se in un territorio non vi è la sicurezza per quanto riguarda la vita e di averi
è chiaro che in quel territorio non potrà installarsi nessuna attività lavorativa che sia veramente produttiva e capace di sviluppo e di auto sviluppo successivo
Ma tra le precondizioni Alleanza nazionale sottolinea anche una cultura organizzativa della pubblica amministrazione
Senza un efficiente pubblica amministrazione ben difficilmente vi può essere una struttura produttiva efficiente
E quindi oltre questo poi bisogna che vi sia sempre più diffuso uno spirito imprenditoriale
Lo consideriamo una precondizione
Certo lo spirito imprenditoriale si alimenta nel medesimo tempo in cui esiste l'attività imprenditoriale
Ma è chiaro che anche questa cultura dello spirito imprenditoriale ha bisogno di un alimento e di una atteggiamento propulsivo fin dai tempi della scuola
Ecco quindi che la formazione dei giovani diventa estremamente importante educazione che deve essere rivolta anche a quello spirito dell'intraprendere che comprende lo spirito dello rischio ma soprattutto che spirito di costruzione
E di costruzione anche autonoma di iniziativa anche individuale
Non pensiamo che il Mezzogiorno possa svilupparsi esclusivamente attraverso la dipendenza da una pubblica amministrazione burocratizzato
Quindi una formazione dei giovani
Che dalle classi più inferiori alle università sia adeguata alla prospettiva dello sviluppo dei singoli settori non possiamo pensare ad una formazione dei giovani
Che sia fine a se stessa
è necessario che la formazione sia calibrata in relazione a quei settori che si riterranno traenti in futuro ma soprattutto a cui settori che saranno in grado di effettuare vera occupazione
Ecco che il collegamento tra scuola e formazione e anche aggiornamento con le attività industriali dei singoli settori costituiscono elemento essenziale di una vera politica economica senza questo collegamento a nostro avviso
Non esiste politica economici
Ma veniamo brevemente perché il tempo concesso è relativo
Veniamo direttamente
Ai problemi che riguardano il mezzogiorno e quindi a quello che è necessario perché di sia no infrastrutture mette adeguate alle necessità delle impresa e piccole o grandi
Che debbono instaurato installarsi nel Mezzogiorno in maniera superiore
A quanto finora è avvenuto
La carenza delle strade
La carenza delle strade è una di quelli elementi che continuano a pesare sullo sviluppo del Mezzogiorno nella prima parte dell'intervento straordinario del Mezzogiorno negli anni sessanta e settanta
Si è creduto di fare una investimento adeguata per quanto riguarda lo sviluppo del Mezzogiorno
Ci accorgiamo quaranta anni dopo trent'anni dopo che questo sviluppo delle strade ora non è più sufficiente non è sufficiente per quanto riguarda la condizione delle strade stesse
Non è sufficiente per quanto riguarda quelle necessità di collegamento dei vari centri non possiamo pensare annulla installazione di industria nel Mezzogiorno che non abbiano un adeguato servizio
Di raccordo stradale
Per cui le merci prodotto nel Mezzogiorno
Non abbiano dopo che sono state prodotte dentro il perimetro della fabbrica ulteriori e gravi crisi per essere trasportate sui mercati di sbocco le strade sono perciò essenziali
Per quanto riguarda le ferrovie noi dobbiamo constatare l'usura
Delle ferrovie pur insufficienti esistente lo scadente materiale rotabile
La insufficienza delle linee
Numeri da fin diciamo dalla più tenera età abbiamo sentito parlare di raddoppi di certe linee come quella ionica che non sono mai Stati attuati sono necessità che si rendono ormai assolutamente indispensabili altrimenti noi non potremmo pensare che la produzione del Mezzogiorno sia essa agricola
Sia S industriale o qualsiasi altra produzione che debba essere trasportata possa essere trasportata in maniera adeguata se non vi è un sistema combinato strade ferrovie l'Italia entra in Europa ma non entra ad colleghi a infrastrutture adeguate il Mezzogiorno
Non ha infrastrutture adeguate ad essere un unico sistema italiano ancor meno pertanto può essere considerato allo stato dei fatti un sistema di tipo europeo ecco che quindi mentre noi aspettiamo la definitiva entrata della moneta
Italiana della moneta europea noi dobbiamo sostenere che non è solo un problema di tipo monetario
è un problema anche di sistema articolato moderno collegato con il resto d'Europa
Veniamo al sistema dei porti
Dopo l'ultimo piano e nazionale per le infrastrutture portuali niente più è stato baratto
Vi è una disattenzione completa da parte dei ministeri competenti il sistema dei porti meridionali deve essere Rino impostato e deve essere individuato quali sono i nudi importanti per lo sviluppo delle comunicazioni marittime che riguardano le merci di passaggio
Che riguardano le merci prodotte nell'entroterra del Mezzogiorno
Noi abbiamo sentito più volte recentemente parlare in maniera positiva
Della soluzione annosa per quanto riguarda Gioia Tauro ebbene noi dobbiamo affronta affrontare il problema di Gioia Tauro e a risolverlo veramente e poi problema aeroportuale
Grave
Il futuro degli ero porti meridionali più grave dopo la dichiarazione dell'altro giorno del ministro Burlando il quale ha dichiarato a proposito della polemica per lo spostamento del traffico aereo di Fiumicino
Per il venti per cento a favore di Malpensa
Dicendo che in definitiva funebre più vicino avrà un traffico di tipo istituzionale e turistico mentre Malpensa avrà quello degli affari e dell'industria
Questa concezione è una concezione sbagliata
Ed è sbagliata ancor più per il Mezzogiorno
Perché sotto il Mezzogiorno viene individuata una situazione tale per cui aereo porti efficienti non ve ne dovrebbero essere aereo porti che invece sono necessario nel campo delle telecomunicazioni molta strada deve essere fatta perché bisogna che le inglese dispongano di un collegamento in tempo reale
E di un collegamento adeguato non solo alla trasferimento di segnali in voce e segnali per quanto riguarda l'informatica ma anche per quanto riguarda la multimedialità
Dobbiamo osservare che il bloccaggio che è stato fatto del programma Socrate quello della cablatura in fibra ottica in tutta Italia penalizza soprattutto il Mezzogiorno
E dar luogo alla impossibilitati buona parte del Mezzogiorno porse a salire su un sistema di modernizzazione di alto livello altro discorso e vado per grandi linee riguarda la rete energetica a cominciare da quella elettrica
Ma tenendo presente anche i problemi relativi alla agli idrocarburi e al gas
Noi come Alleanza nazionale abbiamo tenuto una importante conferenza nazionale per quanto riguarda la riforma del sistema elettrico italiano
E immenso abbiamo denunciato proprio una carenza gravissima non relativa proprio al Mezzogiorno non è vero quando si afferma da parte dell'ENEL oppure dallo stesso governo che il Mezzogiorno a raggiunto Attraverso la nazionalizzazione a suo tempo del sistema la industrializzazione elettrica sufficiente
Il consumo elettrico dell'Italia è per il trenta quaranta per cento inferiore alla media dei Paesi europei e questo non è dovuto a questioni climatiche ma al sottosviluppo che vi è nel Mezzogiorno
Se il disco Sud avesse un consumo pari alla media europea aprendo un consumo di circa settanta miliardi di kw in più
Il consumo elettrico nel settore terziario
Che è il settore che dà il segnale della Border lamento di un Paese del settanta ottanta per cento inferiore alla media dei nostri competitori europei
Siamo un Paese con grossi squilibri territoriali poco moderno con una penetrazione dell'informatica bassissima rispetto ad altri
Il consumo pro capite nel Sud è inferiore sino ad un quarto della media europea
Le triplicazione del Sud e oggi sta ancora sostanzialmente di tipo rurale non industriale costituisce ancora un formidabile vincono all'insediamento del lei evita produttive pertanto per quanto riguarda il Mezzogiorno noi riteniamo che non è affatto esaurita l'attività di elettrificazione che è necessaria nel campo degli idrocarburi
Va poi ricordato che il Mezzogiorno lo fa parte di una piattaforma geologica mediterranea per cui con le nuove tecniche possibile estrarre petrolio in quantità
Non irrilevanti
Alleanza nazionale se impegnata attraverso i propri dirigenti nelle elezioni la regioni Lucania e Puglia a far sì che io mi cascò economico della risorsa esistente in Val d'Agri cioè dentro Lucania sia impiegata anzitutto in quelle regioni
Va sottolineato a questo riguarda che si tratta addirittura della possibilità ed è stata confermata proprio questa mattina dal presidente Bernabè dell'ENI che abbiamo sentito nella decima Commissione attività produttive della Camera
è possibile coprire con la produzione di petrolio in Italia il dieci per cento del fabbisogno italiano
Raddoppiando l'attuale produzione nazionale
Altro impegno e quello di riqualificare le raffinerie del Mezzogiorno sia per ridurre gli aspetti nocivi dell'impatto ambientale sia anche per la utilizzazione dei residui Capra morosi
Cosiddetto Tara che oggi non vengono raffinato secondo tecniche moderne
I cui costi ricadono sugli utenti il peso ricade nel Mezzogiorno
Concludendo
Il problema delle infrastrutture
E visto da AN come un problema delle economie esterne decisive per i costi interni dell'impresa e per la qualità della vita che nel Mezzogiorno vuol dire anche sviluppo delle grandi risorse culturali
Artistiche e paesaggistiche climatiche legate al turismo
Gli investimenti nelle infrastrutture sono investimenti che garantiscono l'occupazione duratura
Non solo nel mantenimento delle stesse infrastrutture ma soprattutto nell'efficienza delle strutture direttamente produttive quali quelle agricole industriali e dei servizi
Allora ringraziando Ravasi adesso passo la parola al professore l'onorevole Pietro Armani
Pregando purtroppo dobbiamo abbiamo moltissimi interventi con una maggiore insomma scontri dentro di sette otto minuti di intervento grazie ma io sarò molto breve questa mattina abbiamo approvato il documento hanno approvato
La maggioranza del Documento di programmazione economica e finanziaria che quest'anno è particolarmente caratterizzato come dire il libro dei sogni
In quanto prevede tutto sommato che la pressione fiscale che nel novantotto dovrebbe attestarsi al quarantadue nove scenda nel due mila e uno a quarantadue quattro quindici
Stiamo aspettando questo
Zero cinque per cento di calo della pressione fiscale dipende da che cosa dipende dall'andamento del prodotto interno lordo e dall'andamento dei tassi di interesse dell'inflazione cioè dipende da variabili di carattere internazionale l'andamento del prodotto interno lordo ovviamente non possiamo determinarlo non un Paese fra l'altro che fortemente caratterizzato dalla domanda estera dei propri prodotti e dall'importazione le materie prime
Il i tassi di interesse e il l'inflazione sono ormai passati passeranno con due immagino dalla sfera nazionale la sovranità nazionale a sovranità della Banca centrale europea
E quindi sono avvertiti anche le centrali sindacali e la stessa spettabile Confindustria perderanno assolutamente la possibilità di controllare
La cosiddetta concertazione non ci sarà più concertazione il concerto verrà diretto a Francoforte
In questa ottica cosa ha fatto il governo ha sbandierato oggi ne hanno credo oggi ieri hanno stappato bottiglie di champagne e per l'avvento nella negli undici ha fatto sostanzialmente è una cosa molto semplice nella novanta sette a aumentato a erogato praticamente la cosiddetta rottamazione per le auto che ha fruttato lo zero sei per cento di incremento del PIL il PIL nel novantasette cresciuto nell'uno e cinque quindi meno zero sei fa zero nove per cento di effettiva spontanea crescita allo zero sei Consigliere alla rottamazione ma voi sapete che la rottamazione
Nelle auto ancorché il nostro parco autor fosse molto vecchio e quindi andasse rinnovato la rottamazione delle auto essendo l'automobile un bene di consumo durevole ragazzi Po comprarla una all'anno anche se forse l'avvocato Agnelli vorrebbe questo
Ma evidentemente una volta finito l'incentivo per la rottamazione la rottamazione finisce di avere effetto e infatti a partire da febbraio-marzo noi vediamo che c'è un calo della produzione industriale dovuto proprio al fatto
Nella caduta di questo effetto naturalmente siccome non c'è insistono in Italia soltanto i fratelli Agnelli esistono anche i fratelli Merloni occorre prevedere anche una rottamazione per i frigoriferi e quindi probabilmente avremo nel novantanove
La rottamazione dei frigoriferi con però una notevole differenza che mentre il il sistema dei comparti
Industriale che è coinvolto dall'automobile molto ampio quello di frigoriferi e molto più ridotto e quindi anche lì noi rischiamo di avere un affetto droga che saranno duramente una droga di centrosinistra o di sinistra totalmente
Avremo un effetto droga l'avremo nel novantotto e hanno avuto nella novantasette per impartito in due mesi del novantotto per le automobili lo avremo Frank
Tranne che naturalmente vengono approvate per solleticare l'interesse dei verdi nel momento in cui sì vuole si spera di poter ridurre peraltro verso la pressione fiscale quindi sostanzialmente questo è il tipo di politica fiscale che ha fatto il Governo
Il governo Berlusconi nei sette mesi in cui ha operato come voi sapete a varato la cosiddetta legge Tremonti
Ed è passato gli utili reinvestiti nel processo produttivo in questo fatto
Ha avuto uno spettro di trecentosessanta gradi non ce stanno sono stati figli e figliastri c'è stato industriali era la grande industria la media industria piccola industria
Il commercio l'artigianato i servizi e così via tutti hanno potuto detassare gli utili che il re investivano nel processo produttivo
Secondo dati Confindustria che quindi non sono certamente discutibili in quel Periodo sette mesi fra l'altro poi e il effetto della legge Tremonti si è spostato anche nei primi mesi del governo Dini perché il novantacinque è stato per larga parte influenzato dall'effetto la legge Tremonti come voi sapete aveva un una una durata che si è spostata anche nel novantacinque praticamente secondo dati Confindustria si è fatto un incremento di occupazione duecentocinquanta mila persone naturalmente in parte gli assorbendo cassa integrazione certamente il periodo precedente era stato un periodo di crisi
E il governo Berlusconi fu l'unico che ridusse la pressione fiscale e ebbe una ripresa del processo produttivo fra l'altro nel novantacinque appunto perfetto nella legge Tremonti gli investimenti crebbero del tredici virgola quattro per cento a dimostrazione appunto che lo stimolo era molto sostenuto io come primo firmatario ma naturalmente tutti i colleghi Gianfranco Fini Tatarella
Il collega Bono e altri abbiamo firmato un progetto di legge il ventidue novantadue che è stato discusso in Commissione Finanze naturalmente è stato bocciato dalla maggioranza perché non poteva essere diversamente
Abbiamo varato un disegno di legge che aveva viceversa una Caraga aveva la caratteristica in un articolo riproponeva la legge Tremonti il il provvedimento di detassazione degli utili previsto dalla legge Tremonti ma aveva anche altre caratteristiche cioè collegava la crescita degli investimenti dovuta
Alla RAI investimento degli utili
La crescita degli investimenti all'occupazione e la crescita dell'occupazione
E il più prevedeva anche con nel meccanismo che spingesse all'aumento dell'occupazione in periodi di tensione delle attività produttive per esempio
Nel nord est in molti sono in molti campi c'è stata e c'è tuttora una tensione del processo produttivo
Si devono aumentare diciamo così i ritmi di lavoro si devono montare i turni ecco in quel caso vi sarebbe stato un incentivo fiscale per favorire anche quest'operazione
Questa è la differenza fra la politica la politica del governo di centrodestra rispetto alla politica del governo Dini che ci ha regalato come voi ricorderete la manovra sull'Iva la prima manovra sull'Iva e poi la politica del governo Prodi che è stata come voi ricorderete una politica i successive manovre fiscali caratterizzate soprattutto dall'aumento della pressione fiscale centotrentacinque mila miliardi ne fra il novantasei e il novantasette
Ora
La
Il governo Prodi si vanta di aver risanato l'economia di aver risanato e aver portato l'italiano insiste nella moneta unica ma in realtà ha portato un Paese che ha una pressione fiscale come ho detto quasi del quarantatré per cento considerando tributi e contributi e soprattutto ha non ha speranza non ha prospettive perché il documento di programmazione economica mille novecentonovantanove due mila uno praticamente prevede che la pressione fiscale scenda di due punti
Considerando il rimborso dell'eurotassa ma se l'eurotassa rimborsata al sessanta per cento Di Grazia non può essere un'imposta è semplicemente un prestito forzoso temporanea del viene restituito
Lei la tassa l'aspetto che incide sulla pressione fiscale se mai il quaranta per cento che non viene restituito
Quindi il Governo Prodi punta su una riduzione nell'arco del triennio ti del due per cento ogni pressione fiscale ma sostanzialmente si affida per questa riduzione è questo l'aspetto preoccupante e vorrei che gli amici dell'UDR che hanno votato Jean sciogliendo Carone danze stamattina insieme all'Ulivo
Il il Documento di programmazione economica e finanziaria dimenticando che fra l'altro sono stati eletti anche con i nostri voti
Ebbene volevo dire che la pressione fiscale si ridurrebbe nel documento di programmazione economica di Prodi semplicemente per la riduzione dei tassi
E per i non sente il mantenimento all'uno o più punto cinque per cento nei tre anni
Dell'inflazione
La riduzione dei tassi al quattro virgola cinque per cento è legata appunto a Tietmeyer la la Banca centrale europea alla crisi asiatica la svalutazione del dollaro a tante variabili e naturalmente il problema di questa riduzione
Dei tassi sei euro soltanto è un punto interrogativo fra l'altro il quattro punto cinque per cento previsto dal governo cita inferiore allo zero ha alzato il sei per cento previsto
Dall'Istituto monetario europeo e quindi mettiamoci d'accordo io credo che sia più credibile
L'Istituto monetario europeo
Concludendo il problema che noi abbiamo davanti e non è il problema di questi tre anni che ci aspettano del documento di programmazione economica e finanziaria
Il Paolo per le libertà ha detto che è d'accordo sugli obiettivi di questo documento di programmazione chi non è d'accordo
Coro sullo sviluppo della nel reddito lo sviluppo dell'occupazione
Ma voi sapete
Che la via dell'inferno è lastricata di buone intenzioni e quindi sostanzialmente noi sappiamo che questa prospettiva questi obiettivi non saranno raggiunti anche perché il vero problema è che noi abbiamo è il rientro all'intimità al centoventi al sessanta per cento del rapporto debito pubblico accumulato prodotto interno lordo che ci viene chiesto intenti ridotti e i tempi al con con Ciampi che prevede di ridurlo in diciassette quindici anni quindi il problema vero e questi quindici anni di prospettiva in cui noi dobbiamo provvedere a sì a ridurre la pressione fiscale in altro modo cioè bisogna abbassare le aliquote perché se no aspettiamo che varino i tassi d'interesse nel senso della riduzione e noi sappiamo che già la padana non serve prevede un incremento possibile dei tassi tant'è vero che le turbolenze di Borsa di questi giorni sono dovute anche a questo quindi se noi aspettiamo la riduzione dei tassi il mantenimento in misura costante del tasso di inflazione effettivamente ci impicchiamo
Ad una prospettiva che potrebbe non realizzarsi e quindi occorre ridurre la pressione fiscale soprattutto sulle imprese
E fare in modo che si trasferisca il TFR delle imprese a fronte di riduzione di contribuzioni sociali quindi tanto si riduce il TFR viene trasferito
Nel sistema della previdenza integrativa privata che il ministro Treu rallenta per quanto riguarda i fondi aperti come voi sapete perché i fondi chiusi sono di privativa della triplice sindacale della Confindustria
Ebbene a fronte di questa riduzione del TFR ci deve essere una contestuale riduzione della contribuzione previdenziale a quel punto diventa emette si ridurrebbe il costo del lavoro grazie
Grazie ringraziamo il professore ma adesso entriamo in una serie di diciamo così sottosezioni adesso voglio dare la parola all'onorevole Bono che parlerà delle Puglie turistiche per il rilancio delle aree depresse
E passa dalla parola almeno un ospite relativo con il suo settore grazie sempre problema brevità sdrammatizza
Grazie Gianni essendo fresco come il collega Armani del dibattito del DPEF non posso che iniziare facendo lavare con una delle previsioni più o inverosimili e quindi ridicole di questo documento di programmazione economica e finanziaria della previsione della soluzione parziale al problema occupazionale perché viene previsto l'obiettivo sei settecento mila posti di lavoro nel triennio ma non viene indicato il mezzo il modo la il percorso per raggiungere tale obiettivo evidentemente noi ci troviamo ad avere analizzato come partito che stiamo analizzando in questa conferenza di Napoli tutta una serie di lei novità da proporre a livello normativo di modifica del sistema economico nazionale che hanno impedito impediscono l'avvio di una seria politica per il lancio di Investimenti ma è proprio qui il tallone d'Achille del governo Prodi
Le scelte di politica economica che fa il governo Prodi sono esattamente in contraddizione con uno il presupposto strategico fondamentale per l'avvio di una qualunque politica di creazione
Di nuova produzione cioè porno l'attrazione degli Investimenti sia nazionali che internazionali
E se questa è una un tallone d'Achille che riguarda tutti i settori
Sicuramente per quando riguarda il turismo si avverte ancora di più perché se c'è una potenzialità se c'è un settore economico che ha una potenzialità per dare risposte a regime al problema occupazionale lo scorso ro-ro brutalmente nel poco tempo che l'organizzazione ha concesso a questa relazione di illustrare il il comma una delle prime intuizioni che ha avuto il dipartimento turismo di alleanza nazionale è stato quello di individuare la natura di trasversalità del settore turistico e quindi l'esigenza di assumere una serie di decisioni in maniera concertata la trasversalità del turismo e il fatto che non si possono concepire politica turistiche se nonno sì concerto hanno assieme a a quelle turistiche politiche nei beni culturali
Politiche nel settore dei trasporti politica nel settore dell'ambiente politica nel settore della corretta gestione del territorio o dei lavori pubblici se questo è vero
Una delle proposte che lancia e rilancia da questo convegno nazionale Alleanza Nazionale e proprio l'esigenza di dare seguito a una proposta di legge regionale uniforme che è stata definita dal nostro dipartimento che è stata data ai nostri consigliere regionale in molte realtà regionale sta
Posta anche all'attenzione delle altre forze politiche che istituisce il comitato regionale per le attività turistiche cioè a dire una sorta di CIPE regionale all'interno delle giunte che per alcune materie che riguardano lo sviluppo del turismo pone un luogo istituzionale fisico all'interno del quale i titolari di varie branche amministrative della Regione appunto torno a dire beni culturali turismo trasporti e ambiente
Lavori pubblici urbanistica asseconda le scelte al secondo le direttive
Dei governi regionali possono e debbano aggiungo io e debbano assumere delle decisioni
Concertate
Una sorta di proposta che è in sintonia con il messaggio che vogliamo lanciare da questo convegno nazionale sul turismo dove abbiamo individuato le regioni quale centro propulsivo dell'avvio di una nuova politica per lo sviluppo e assieme alle regioni voglio sottolineare e ribadire il ruolo degli Enti locali dei comuni e delle Province
Allora per quanto riguarda il turismo sicuramente la Regione come centro propulsivo di attività concertata sul turismo con funzioni di programmazione di indirizzo di controllo
Ma una rivalutazione del ruolo di Comuni e Province quali veri protagonisti dello sviluppo sostenibile nel turismo e tra e per essere ancora più puntuale basta richiamare l'esperienza in questo senso del Gallas e dell'Irlanda vedete molto spesso ci si
Lascia un qualche modo impressionare dal problema da da alcuni aspetti e mi per epidermici del successo ottenuto da queste regioni nella capacità di utilizzo dei fondi UE nella capacità di creazione di nuovo lavoro ci si lascia impressionare perché se ritiene di attribuire a questo
Essenzialmente a una fiscalità di vantaggio che obiettivamente cede uno degli elementi propulsive principali o agli incentivi ma è noto che molte regioni del Mezzogiorno come incentivi ne hanno di più appetibili che dell'Orlando del Galles
A mio avviso uno dei segreti dello sviluppo dell'Irlanda del Galles è invece costituito dalla capacità di aver realizzato un sistema ben organizzato di offerta chiavi in mano di aree attrezzate per insediamenti produttivi
Il marketing territoriale che nel Mezzogiorno d'Italia non esiste
E che è uno dei limiti e che è stato affossato dalla suicida politica di sviluppo delle aree industriali attraverso le ASI e strutture di questo tipo
Ora se questo interessa le attività produttive in generale l'artigianato le piccole e medie industrie ed è uno dei talloni d'Achille che va al più presto rimosso per il turismo invece si può ecco qual è una delle proposte delle novità essenziali che vorremmo sottolineare col turismo si può realizzare un marketing territoriale
Col turismo si può realizzare il sistema turistico locale che altro non è che è una società mista con uno prevalente e sottolineo prevalente capitale privato
E corno patrimonio pubblico per mettere insieme uno strumento catalizzatore e capace
Di attrarre veramente gli investimenti privati
Sistema turistico locale
Cioè
Uno una sorta di soggetto
Che nasce per la promozione del prodotto turistico locale il prodotto turistico che non è solo il mare il sole l'ambiente
Ho i beni culturali o i beni e monumentali prodotto turistico locale che anche il prodotto agricolo
Che anche il prodotto artigianale che anche il prodotto tipico che si fa solo in quel posto solo a quelle condizioni sono con quelle caratteristiche
E allora noi che come Dipartimento abbiamo sviluppato questo aspetto ci rivolgiamo i nostri amministratori locali
Ai nostri sindaci i nostri presidenti di Provincia i nostri assessori regionali
Perché sotto questo aspetto si dia una particolare attenzione agli strumenti operativi per poter diventare oggi soggetti che interlocutori della vasta
Platea di potenziali investitori nel turismo che spesso non investono nel Mezzogiorno perché non hanno interlocutore perché non sanno con chi parlare perché non sanno dove
Andare a realizzare le infrastrutture che il problema sia di infrastrutture e chiaro il problema la madre di tutte le questioni che impedisce uno sviluppo serio e sereno nel Mezzogiorno di questa sedimento produttivo fondamentale e proprio il gap infrastrutturale solo il venticinque per cento dei posti letto nazionali sono concentrati al Sud quindi non è poi un caso che su sessanta milioni di visitatori
Ottanta milioni si fermino al nord pari scusate quarantotto milioni si torna al nord o pare all'ottanta per cento
Nove milioni arrivino al centro pari al quindici per cento solo tre milioni pari al cinque per cento vanno nel sud e nelle isole questo il rapporto che oggi contraddistingue il nostro la la la nostra capacità di concepire uno sviluppo turistico che finora è stato trattato solo a livello dialettico e mai con azioni concrete e e propositive così come il problema del Gatto infrastrutturale di porti e approdi turistici
E incredibile l'Italia con ottomila chilometri di coste ha solo cinquanta porti contro i trecento della Francia e duecentocinquanta della Spagna
Porti turistici che sono fondamentali non solo per il turismo nautico ma per l'indotto per tutto quello che può comportare uno sviluppo sereno allora come si può non con non capire anche grazie utilizzando la normativa recente che ha
Agevolato moltissimo le procedure come si fa a non capire di trasformare
La che è un'esigenza fondamentale la trasformazione in una lunga immensa organizzata nuovo costa Zurlo Sud utilizzando anche strumenti come il project financing mi sto avviando alla conclusione più visto già movimentare
Uno degli aspetti fondamentali mi avvio veramente con altre due flash velocissimi alla conclusione e costruito dall'esigenza di destagionalizzare il turismo una destagionalizzazione che può avvenire soltanto grazie a una diversa concezione del Mezzogiorno Prodi vinse le elezioni tra l'altro dicendo facciamo del Sud la Florida
Della dell'Europa bene e poi non ha fatto più nulla ma la Florida che è un'immagine subliminale che fa capire come potrebbe essere un certo tipo di sviluppo
Può essere una delle soluzione da attribuire allo sviluppo del Sud purché ci si intenda su che cosa significa la Florida la Florida significa soprattutto realizzare la condizione perché uno turismo della terzietà stanziale Possa destagionalizzare le nostre strutture
Ricettive ma per avvenire questo non bastano le politiche di promozione non basta il richiamo culturale occorre trasformare radicalmente la qualità della vita occorre per esempio garantire approvvigionamento idrico costante
Occorre per esempio garantirà la sicurezza ma occorre soprattutto per esempio migliorare l'offerta sanitaria non ci saranno pensionati norvegesi o inglesi che abbandoneranno le loro sicure contrade
Per svernare l'assurdo seconde Nora il sud ad avere questo tipo di risposta sanitaria
E infine
Il problema del del turismo di che tipo di turismo turismo e ce ne sono di parecchio tipo c'è il turismo del ritorno degli immigrati c'è il turismo congressuale c'è il turismo attratto delle bellezze naturali c'è soprattutto vede una caratteristica unica del Mezzogiorno il turismo culturale d'Italia a il quarantacinque per cento del patrimonio artistico mondiale ma ben sette milioni quattrocentoquarantatré mila reperti nonno
Esposte nei musei quaranta il settanta per cento del materiale non è custodito ventisette per cento dei musei chiuso
Il quaranta per cento dei musei aperto solo da uno a due giorni alla settimana
Abbiamo quaranta mila tra rocche castelli tre mila cinquecentocinquantaquattro musei quaranta virgola novantacinque
Mila chiese trenta mila dimore storiche due mila e cento aree archeologiche nessuna politica di concertazione tra beni culturali e turismo
In conclusione l'esigenza di mette a rendere sinergici enti locali
Soprattutto Regione ed enti locali e capitale privato
E soprattutto la strada per convincere gli investitori privati come sia possibile e come sia conveniente investire nel turismo anche perché le condizione attuale di sviluppo nel Mezzogiorno sono del tutto ridicole
Il
Il turismo e l'industria al mondo il segmento l'aggregato economico al mondo previsto con il maggior lavora giorno performances di crescita è stato calcolato che entro il due mila sei
Saranno prodotti centotrenta milioni di posti di lavoro in più e sarà raddoppiato il valore attuale degli investimenti
Facciamo sì che l'Italia riesco a utilizzare una quota significativa di questa nel grande capacità di flusso d'investimento e di crescita di questo settore perché riteniamo tutti e ne siamo tutti convinti che abbia tra tutte le nazioni del mondo i maggiori titoli e le maggiori possibilità
Stiamo alla presidenza per l'intervento il commendatore Ottaviani Amedeo Ottaviani presidente dell'Ente nazionale italiano per il turismo
Grazie cercherò di mantenere fede alla richiesta di tenermi nei limiti otto minuti
Mi auguro che siano dieci comunque nei dieci sicuramente andremo bene
Io proporrei porre dei
Il problema del turismo nel Sud
Un problema che indubbiamente non è risolto un problema che non è stato capito dallo Stato e quindi non ha avuto il peso che avrebbe dovuto avere nella politica di sviluppo e del lavoro
Ciò non soltanto per incomprensione dei governi nazionali ma perché nel nostro Paese c'è stata una cultura industrialista
Che ha fatto il suo tempo aggiungo e soprattutto c'è stato una cultura in due in due sulla lista dei grandi sindacati
Che non hanno mai speso una parola convinta e coerente a favore dello sviluppo turistico del Mezzogiorno
E invece pensate molte parole a favore del ruolo che ha il turismo in Italia
Le hanno speso altri col ad esempio il cancelliere tedesco che nei giorni scorsi ha fatto un chiaro discorso definito filo italiano partendo proprio dalla vocazione turistica del nostro Paese
Il bel paese lui ha detto che attira undici milioni di di tedesche all'anno che spendono dieci miliardi di marchi dieci miliardi di ma di lire per le loro vacanze nel nostro Paese
Col aggiungo io forse crede che noi crediamo nel turismo e che magari nel nostro Sud in particolare ci siano chissà quali investimenti in corso e quali aiuti nel turismo
E altre parole a favore del nostro turismo le ha spese un Nobel americano dell'economia Gal Brai che ha detto
Ma perché l'Italia si deve preoccupare tanto dei parametri di Maastricht sia il turismo che la sua grande carta per lo sviluppo dell'economia
Ma forse aggiungo
Lui non sa che questa è una carta sì
Ma per il fisco che tra i molto dalle imprese del turismo e del commercio ma non restituisce quasi nulla
Ecco le importanti analisi che sono emerse finora dal dibattito partono tutte da un dato il Mezzogiorno ha perso nel dopoguerra
La grande occasione di valorizzare appieno le sue straordinarie risorse turistiche
Un dato su tutti
Le regioni meridionali dispongono del venti per cento circa delle Camere alberghiere offerte dal paese mentre più elevato e il numero dei letti negli esercizi complementari il ventinove per cento dal punto di vista quindi dei livelli dell'offerta ricettiva dunque il Sud pur avendo fatto grandi progressi
è fortemente distanziato dal centro nord e per giunta i progressi si sono concentrati in alcune aree e in alcune province ma in generale ci sono zone ancora ai margini dello sviluppo turistico
Grazie ai Police più forti della Campania della Sicilia della Puglia della Sardegna dell'Abruzzo il Mezzogiorno possiamo dire ha potuto proporsi così sul mercato internazionale
Ma nel complesso il risultato è debole
Dal momento che gli arrivi globali degli stranieri si aggirano soltanto intorno all'undici per cento che è una media assolutamente bassa rispetto alle grandi potenzialità di questo sud
Ma anche le presenze degli stranieri sono concentrate in alcuni poli forti mentre è mancata totalmente una penetrazione incisiva dell'offerta turistica sui mercati esteri
Ecco questa assoluta in Idea quel Pezza del sistema turistico meridionale mi porta a svolgerle alcune considerazioni sul tema all'ordine del giorno che quello dello sviluppo e dell'occupazione
Il ritardo nel mettere a punto a frutto le grandi risorse turistiche e certamente costato molto alle regioni meridionali
Si tratta possiamo dire di una perdita seria per l'economia di almeno cinquanta mila miliardi dal dopoguerra
Una valutazione del tutto approssimativa ma dobbiamo calcolare che il nostro Paese a oggi un fatturato del turismo di oltre cento quaranta mila miliardi
E non parlare del sommerso che secondo alcune ricerche è ancora maggiore delle merci
Non c'è dubbio che il quadro generale dell'economia meridionale sarebbe profondamente mutato
Se il Sud avesse seguito la strada di altre grandi aree
Similari dell'Europa dove il percorso è stato diverso e dove oggi l'industria turistica svolge un ruolo decisivo e trainante
Come possiamo spiegarci ad esempio il grande sviluppo economico della Spagna che è partita dalle stesse condizioni del sud Italia nel dopoguerra ed oggi
Una grande potenza turistica
Anche la Grecia
E il Portogallo superano largamente i risultati realizzati dal Sud a livello internazionale
E come spiegare il successo di Malta rispetto la Sicilia o altre regioni di grande vocazione turistica dove però stenta a decollare tutto il sistema necessario per offrire un grande polo internazionale sul mercato globale dei viaggi
La bassa specializzazione turistica di molte aree meridionali
Lo abbiamo anche prima sentito ha privato il sud e di meccanismi positivi di incremento del PIL e di sviluppo di attività produttive in tutti i settori e soprattutto nei settori ad alta intensità di lavoro quali
Sono quelli connessi ai servizi di ospitalità e turistici
La debolezza quindi del sistema turistico non ha favorito l'espansione dei consumi degli scambi
Del commercio delle stesse produzioni industriali agricole artigianali che avrebbero potuto a vere un grosso impulso degli investimenti nel settore
Che come è noto mettono in moto una serie di attività dall'edilizia ai prodotti agroalimentari dal tessile al legno dai trasporti alla cultura allo spettacolo e così via
Abbiamo perduto certamente l'occasione di garantire grandi investimenti anche di capitali esteri che erano e tuttora sono fortemente attratti ma che non sono incentivati concretamente e abbiamo perduto l'occasione di creati decine di migliaia di posti di lavoro che il turismo avrebbe potuto muovere in un comparto altamente competitivo per i più bassi costi di un posto di lavoro rispetto all'industria
Specialmente in riferimento a certi attività industriali che hanno prodotto poca ricchezza e costi economici ed ambientali ben più elevati
Ed oggi siamo di fronte ad una realtà che può apparire assurda
La definisco la crisi delle ciminiere
Le grandi difficoltà dell'industria di garantire i suoi obiettivi ci sono aree de industrializzate per le quali bisogna trovare alternative di sviluppo
Ed in generale
I campanili quindi appaiono i logici sostituiti delle ciminiere cosa voglio dire
Che l'offerta di cultura di ambiente di risorse umane e di creatività tipica del Sud che emerge in tutti i campi della cultura della ricerca dell'arte dello spettacolo costituisce la vera risorsa spendibile
Proponibile valorizzabile per dare al Sud una prospettiva economica di base
Fondata sui valori autentici
Questa strada di trovare nel turismo uno sbocco di sviluppo solido e di occupazione non è velleitaria è fondata su elementi molto concreti
La ricchezza dei comuni e delle loro risorse turistiche in primo luogo l'impianto urbano storico artistico dei comuni del sud è un grande fattore di possibile sviluppo turistico
Non è difficile immaginare un Sud dei Comuni turistici
Di centinaia di di realtà locali ognuna con la sua valenza turistica di ospitalità
Di richiamo internazionale rappresentata infrastrutture di collegamenti da servizi differenziati in relazione alle qualità ambientali culturali e architettoniche da modelli di sviluppo studiati sulle connotazioni tipiche di ciascuna località potremmo aprire centinaia di cantieri in un'ottica di programmazione di indirizzo degli investimenti pubblici e privati che può essere il risultato però e deve essere il risultato di un preciso disegno
Quel disegno che ha mancato pur essendo stati investiti specialmente dalla Cassa del Mezzogiorno ingenti capitali
Oggi quel disegno va misurato sulla base di un obiettivo certo cioè che investire per il turismo è una risposta chiave alla formazione della ricchezza e alla sua distribuzione sul territorio
Non solo
Ma è anche una risposta alla domanda di lavoro che è drammatica ed urgente quanti posti di lavoro si possono creare su turistico vi dà un dato
Su un milione cinquecento mila gli occupati nel turismo più di seicento mila sono autonomi e circa novecento mila dipendenti
La la media del lavoro autonomo e molto più ampia rispetto alla media di altri settori produttivi quindi ciò conferma
Che l'industria turistica favorisce l'impresa una piccola e media impresa molto diffusa e localizzata vivace vitale produttiva che si fa da sé con proprie risorse e proprio nel regime non sostenuta da incentivi né dal sistema bancario
E questo ruolo dell'imprenditore deve sortire l'effetto di creare altro lavoro perché due su tre sono lavori dipendenti
E il turismo estero
Internazionale voglio dire crea oltre il trentasei per cento di questo lavoro dà quindi un posto a circa seicento mila persone che sono abbastanza stabili specialmente dove c'è più solidità nell'economia turistica
E oggi potremo incrementare questo occupazione specialmente se favori Remo la formazione che nel Sud è ancora carente
Nel turismo c'è una prospettiva molto positiva soprattutto per la quantità di figure professionali nuove che si possono creare potremmo formare migliaia di giovani per il loro accesso problemi in a professioni innovative nel campo telematico del turismo culturale degli eventi dei congressi dell'ambiente dei servizi dell'impresa
Ecco quindi sviluppando un disegno forte in ogni comune del sud un programma calibrato sulle sue risorse sostenuto da un sistema finanziario moderno che dia fiducia all'impresa che aiuti i giovani ad entrare nel mercato del lavoro usando la leva fiscale per aprire tante aree a nuovi investimenti anche stranieri
Utilizzando i fondi strutturali europei mo'in modo efficiente noi potremmo avviare questo nuovo grande cantiere turistico che è vitale aggiungo non solo per il Sud ma per tutto il Paese
Accanto accanto a questo disegno che va accompagnato da nuove leggi di riorganizzazione del settore
è necessario un forte investimento anche nella promozione
Senza promozione non è possibile aprire mercati alle imprese meridionali lei netti svolge un ruolo che tutti considerano importanti
Il Sud è per noi la carta più importante per la sfida del Duemila sul mercato globale che sarà il mercato della grande competizione globale
Vorremmo essere pronti a lanciare questo grande sul turistico per ora solo una parte presente con la sua possibilità di successo
Noi pensiamo per esempio ad un grande progetto di promozione internazionale dove tutto il Sud sia maturo con le sue proposte e le sue consolidate qualità e pensiamo che questo progetto di promozione debba avere due presupposti
Il pubblico ed il privato riteniamo inconcepibile la promozione di un'attività che tocca tanti interessi del Paese e coinvolge tante responsabilità se non in un'ottica di collaborazione tra pubblico e privato
Termino mi fa piacere che le proposte di AN partano da queste convinzioni mi auguro però che i documenti conclusivi indichino
L'impegno nel turismo a differenza del documento di base della conferenza che non ne fa menzione
Sono sicuro che le proposte
Di AN interpretino bene l'esigenza fondamentale del Mezzogiorno che è quella di vedere unite in una grande alleanza appunto lo Stato le Regioni e gli enti locali
Il lavoro autonomo e dipendente nel perseguire quello sviluppo turistico che mi sembra tutti quanti noi desideriamo vedere realizzato immediato presente spero e chiedo scusa di aver superato i due minuti di tempo
Una brevissima precisazione sul fatto all'assenza del documento base questa abbiamo detto è un documento preliminare a cui seguiranno
Gli atti di questo convegno adesso io passo la parola ad Antonio Mazzocchi che terra sullo stato delle piccole e medie imprese e passerà la parola ai rappresentanti delle associazione di categoria
Caro Presidente consentimi di trasgredire un po'ai due direttive non nel mantenere più orario anzi mi atterrò
Allora Ariodante fissavano i cercando di essere Brema trasgredire
In quanto mi è doveroso veramente salutare tutti i rappresentanti delle varie Confederazione degli artigiani dei commercianti della piccola industria dell'Unioncamere
Delle dalla Confindustria qui presenti che poi chiameremo allattavano della presidenza per un loro prezioso qualificante contributo perché questo ringraziamento iniziale
Perché io credo nel condurre questa responsabilità che il presidente Fini ha dato a livello nazionale per la politica delle piccole e medie imprese credo che nel corso di questi anni noi ci siamo confrontati sempre in un nel rispetto di una reciproca autonomia con tutte le confederazioni nel tentativo proprio di dare un contributo per la ripresa economica sociale di questo nostro Paese che credo che oramai anche dagli interventi che fino che si sono susseguiti fino adesso ormai si sa che credo in questa ripresa passa sotto lo soprattutto attraverso le piccole e medie imprese il commercio l'artigianato il terziario il turismo come il presidente Ottaviani diceva poco fa
Allora consentitemi di iniziare con alcune domande
E quando si parla di strategia per l'occupazione in una regione come la Campania dove il fenomeno della disoccupazione più che definirlo preoccupante lo definirei drammatico
Quando io sento anche in questa qualificata conferenza parlare di adottare programmi formativi per le piccole e medie imprese
Io credo che dobbiamo porci una domanda è questo la pongo propri rappresentanti delle confederazioni che poi chiameremo a questo tavolo la presidenza
Io ritengo che una politica di rilancio delle piccole e medie imprese
Non passi soltanto attraverso un'inversione di rotta di una politica meno vessatoria del fisco come diceva bene l'amico Armani meno discriminatoria
Del credito più flessibile la contrattazione del lavoro
Io ritengo che questi rimedi condivisibili dice anche se necessari non bastano per renderci più competitivi a livello europeo e a livello internazionale
Io credo che se veramente vogliamo affrontare seriamente con obiettività il problema dobbiamo porci alcune domande e dare anche brevemente alcune risposte
Il nostro sistema di imprese risulta artificiosamente lo dico artificiosamente caratterizzato da una contrapposizione o vedo spesso anche gli interventi fra grande industria e piccola e media impresa del tutto antitetica
Del tutto antitetica rispetto alla naturale integrazione tra le stesse spontaneamente determinata da Licci commerciali che spingono le imprese ad un interscambio di prodotti e di servizi all'integrazione interaziendale territoriale
E sono stato sempre contro la contrapposizione esempio pratico quando si parla del commercio fra grande distribuzione e commercio tradizionale io ritengo e l'amico Venturi e gli altri presidenti del della Confcommercio ed è come detto inventori la Confesercenti sanno che noi di AN abbiamo sempre parlato di un'integrazione di un sistema integrato fra grande distribuzione del commercio tradizionale così quando si parla di piccole e medie imprese
Io sono contrario
A una conflittualità fra grandi industrie piccole e medie imprese io sono per un discorso di sussidiarietà di complementarità di integrazione perché lì dove c'è l'industria c'è la piccola e media impresa lì dove non c'è la piccola che lo indusse a non c'è la piccola e media impresa
E spero dobbiamo anche ammettere che siffatta impostazione che fino a oggi si ha avuto per questa contraddizione conto contrapposizione riduce le piccole e medie imprese in una situazione di mera sussidiarietà
Privandole
Di uno tono ma considerazione facendo l'oggetto da un lato di normativa previsti in generale per la grande industria e quindi dai contenuti gravosi spesso e voi lo sapete meglio di me irricevibili da parte delle piccole imprese
E dall'altro ad un prelievo fiscale dirette intimo diretto rivolto poi al finanziamento
Di una politica assistenzialistica favole la grande industria e qui basterebbe parlare con i commercianti gli artigiani per vedere quanto in questi anni hanno versato e quanto poi hanno ricevuto in un Paese dove anche attraverso quest'ultimo DPEF abbia una fattura un avviene qualcosa di anomalo in questo Paese i finanziamenti vengono dati inversamente proporzionale al prodotto interno lordo voi mi insegnate che in questo Paese
Il PIL viene contribuito dalle piccole e medie imprese per oltre l'ottantacinque per cento e se voi andate esaminarle tutti delle finanziarie di questi anni vi accorgerete che i trasferimenti dello Stato sono stati inversamente proporzionali al prodotto interno lordo penalizzando soprattutto direi le piccole e medie imprese non solo ma noi abbiamo anche una visione del lavoro all'interno dell'impresa e qui sono contento di Bison amici del sindacato
Una visione riduttivamente settorializzato al
Nella grande impresa dove diciamocelo chiaramente a livelli di inquadramenti più bassi espressi in termini di garanzia che cosa vi è tenuto presente il mantenimento dell'occupazione e l'impegno quantitativo del lavoratore
E questo guardate nel corso di questi cinquant'anni e stata appare il pesante condizionamento ideologico dei vari governi che si sono succeduti e direi che si appalesa quasi comunque cedimento dell'esigenza connessa a questa concezione economica di interfacciare da parte dello Stato con poche grandi realtà imprenditoriali ed occupazionali più facili diciamocelo chiaramente più facili da controllare comandare anziché come una molteplicità di piccoli imprenditori e relative singole fonti occupazionali
Che hanno invece come presupposto
La libertà di autonomia e di azione imprenditoriale e las e l'assenza di indirizzi e di interventi condizionali da parte dello Stato e qui pensate un piccolo artigiano un piccolo commerciante se si fa condizionare da una politica dello Stato va su questo io credo che nasce anche volutamente questa contrapposizione e badate bene che questa posizione ideologica del Governo nei confronti delle piccole e medie imprese sta conducendo
Proprio queste piccole imprese si parlava di Europa parliamo di Hopa ha un approccio nel mercato europeo privo di Prescott di prospettive di competitività rispetto alle altre consimili tipologie imprenditoriale al livello europeo e vista comprimendo lo sviluppo e minando l'operatività in modo sempre più grave anche nel nostro mercato interno
E questa riferita riduttività e settoriale
Considerazioni del lavoro dell'impresa un mette direi con
In maniera visibile di considera in in termini i termini in cui invece dobbiamo vedere la figura del lavoratore dipendente all'interno delle piccole e medie imprese perché vedete io credo che la vera differenza Said un discorso quantitativo e qualitativo che brevemente esporrò
Per l'ha compiuto avvia una politica economica sociale che abbia proprio come contenuto e oggetto la valorizzazione e la regolamentazione della centralità le le piccole aziende centralità Costigliole Kid dall'imprenditore dall'uomo da lavoratori dal dipendente
Ebbene noi come Alleanza nazionale e lo annunciamo qui attraverso questa conferenza sul sull'occupazione qui a Napoli abbiamo intenzione di predisporre stiamo predisponendo dicevo poco fa il professor Brunetta che ringrazio per la sua presenza
Stiamo predisponendo un articolato di uno statuto della piccola e media impresa
Che deve fare in modo a ventott'anni dello Statuto dei lavoratori o so che dopo di me parlerà un'autorevole amico con i consigli regionali amico Salvatore Ronghi sulla revisione lo Statuto dei lavoratori io ritengo che al di là del discorso dello stato dei lavoratori nuovi dobbiamo oggi proprio in un nel momento in cui entriamo nella moneta unica europea parlare di uno statuto della piccola e media impresa uno statuto che sappia ben descrive individuare i caratteri propri della piccola e media impresa sotto la sua spetta sotto il suo aspetto giuridico strutturale
Sappia soprattutto rifacendomi a quanto diceva l'inizio
Per seguire l'affrancazione della piccola e media impresa dall'attuale sub considerazione nei confronti delle grandi industria la liberalizzazione e l'incidenza di fattori di condizionamento estranei al al mercato delle piccole e medie imprese
Ma soprattutto l'esonero
Dall'essere oggetto di una normativa di tipo economico
Io la chiamo Giulio Zu e Julie Isla buddisti così in DuckTales fiscale e burocratica amministrativa prevista in generale per la grande impresa e diciamocelo chiaramente dimostrato dimostrata si della piccola impresa irricevibile soprattutto inapplicabile
Ma soprattutto io ritengo che non dobbiamo superare il criterio non soltanto dimensionale quantitativo per la formazione di un criterio invece di tipo qualitativo nella piccola e media impresa
Dobbiamo anche arrivare a un riconoscimento come soggetto giuridica a sé stante
Sia dell'uomo imprenditore sia dell'uomo lavoratore subordinato questo perché perché io ritengo che anche in questo rapporto di immedesimazione organica
Tra soggetto dipendente è soggetto Audi la imprenditoriale lo dobbiamo anche poi tener presente tutto ciò che riguarda un discorso anche di carico fiscale parlava poco fa l'amico Armani ebbene quando parliamo è la piccola e media impresa
Di di carico fiscale dobbiamo servizi accettiamo questa concezione di rapporto di professionalità che il piccolo imprenditore mette nell'impresa dobbiamo allora nell'imposizione fiscale delle presente una graduazione soprattutto tener presente l'utile d'impresa
In quanto finalizzato alla gestione data dei mezzi azione Martin era anche presente il reddito di natura professionale distinto dal reddito di impresa
Questo reddito di natura professionale che bancali imprenditori in quanto parte attiva della gestione della dell'impresa e in ultimo io credo che
La vera innovazione sia proprio per il lavoratore dipendente qui si parla spesso
A proposito al volto alcuni che parlano a sproposito di flessibilità del mondo salariale normativo verrà io credo che noi dobbiamo superare il ruolo del lavoratore meramente esecutivo per l'attribuzione o meglio il riconoscimento delle senza vita nel suo rapporto collaborativo non più relegato all'aspetto quantitativo dell'attività d'impresa che viene concepita come dicevo poc'anzi nella grande industria
Proposta che dobbiamo arrivare una valorizzazione della professionalità di rilievo prevalente chiedesse assumono sia il datore di lavoro che il lavoratore
E così è terribile termino veramente Presidente so che tu sai premendo perché per i tempi questa iniziativa legislativa
Con un articolato direi più preciso di quanto purtroppo è questo brevissimo tempo mi ha concesso di esporre noi invieremo a tutte le confederazioni che rappresentano di piccola e media impresa con l'impegno di presentarla in Parlamento quest'iniziativa legislativa dopo una conferenza nazionale
Sulla piccola e media impresa che noi organizzeremo nei primi di ottobre un massimo entro fine ottobre
A Roma
Io credo che quando le piccole e medie imprese soprattutto al le imprese del che non si riferisca all'artigianato furono sono state ascoltate presso le commissioni Bilancio alla Camera e Senato
Uno dei loro presidenti ha detto si si assegna un obiettivo centrato all'occupazione quest'ultima può trovare importanti risposte positive solamente o dell'ampliamento nel rafforzamento della base produttiva delle piccole imprese
Ne dovrebbe conseguire un'inversione di una linea di politica economica
Che ha sin qui visto questa tipologia di impresa beneficiare di una quota ampiamente minoritaria e marginale dei trasferimenti pubblici a favore dei sentimenti imprenditoriali che stanno oltretutto beneficiando delle imponenti liberalizzazioni di capitali sui mercati finanziari ancora io credo amici che soltanto se noi riusciremo a portare avanti anche con il vostro contributo questa iniziativa legislativa ne potremmo sicuramente avere un risultato positivo per quell'inversione di tendenza che dicevo all'inizio
Per dare una risposta in un occupazionale soprattutto a queste terre come quella del Mezzogiorno
Dove c'è tanta voglia di impresa c'è tanta effervescenza di imprenditorialità certo
Questi risultati passano attraverso la ripresa delle piccole e medie imprese bene questo nostro intervento questa nostra presenza qui a Napoli volessero soltanto unico un augurio per queste categorie ma soprattutto un impegno per riprendere insieme
Ai rappresentanti delle piccole e medie imprese un colloquio per fare in modo che l'economia di questo nostro Paese riprenda soprattutto a favore di tanti giovani disoccupati che aspettano da questo convegno una risposta in termini proposizionale
Allora io mi permetto di chiamare per degli interventi molto contenuti perché presidente Alemanno diceva per colpa tua che parlavo troppo adesso volevo far trovare concordi falsi no comunque chiamerei subito a parlare il presidente della Confesercenti e il dottor Marco Venturi
Devo subito affermare che condivido lo spirito degli obiettivi della vostra conferenza
Il tema dell'occupazione non è una moda ma una priorità assoluta che deve condizionare ogni scelta di politica economica e d'impegno di tutti
Per questo riteniamo errato il comportamento del governo quando privilegia il confronto sullo sviluppo e sull'occupazione con sindacati e Confindustria
I dati fondamentali dell'economia sono buoni il Documento di programmazione economica non contiene nuove tasse
Ma la pressione fiscale rischia di aumentare se non verrà sterilizzata l'addizionale IRPEF regionale dell'uno per cento previsto con l'introduzione dell'IRAP non può bastare l'agevolazione prevista per le piccole e medie imprese che si quotano in Borsa perché da questo vantaggio vengono escluse oltre il novanta per cento delle imprese che sono a gestione familiare
Capire questo e ribaltare questa impostazione non vuol dire rinunciare alla modernizzazione del mezzogiorno e di alcuni settori che hanno quello che vogliamo e chiediamo e che ancora prima di un puro
Necessario sviluppo industriale si punti sullo sviluppo delle piccole e medie imprese del terziario sulla modernizzazione del settore distributivo attraverso incentivi a favore delle piccole imprese
Su una caratterizzazione dell'economia meridionale che si basi sul turismo
Tra i settori propulsivi dello sviluppo del Mezzogiorno il turismo può svolgere un ruolo di primo piano
Un nostro studio ha stimato che se si potessero ottenere livelli di presenze turistiche in rapporto alla popolazione al territorio
Simile a quelle delle regioni in cui le attività ricettive sono più sviluppate si potrebbero creare circa duecentocinquanta mila posti di lavoro
Si tratta di un obiettivo conseguibile a condizione che si metta seriamente mano alle infrastrutture si sviluppi un disegno di riqualificazione urbana
Di modernizzazione della pubblica amministrazione e si allineano i tassi d'interesse con quelli del Nord si riduca l'incidenza del costo del lavoro
Difficilmente le imprese turistiche investiranno in aree in declino di declino industriale come Crotone Manfredonia
Il salto di qualità che noi proponiamo deve concretizzarsi nella strategia di contratti
E dare ad hoc per il turismo un impegno specificamente mirato che ponga questo settore tra le scommesse per lo sviluppo economico del Mezzogiorno
Il capo occupazionale di sviluppo delle regioni del Mezzogiorno non può essere interamente assorbito ricorrendo a singoli strumenti come quello della flessibilità
La questione dell'aggiustamento strutturale e ancora dominante in queste regioni e la priorità resta quella di espandere le attività economiche di ridurre il divario infrastrutturale tra il sud e l'Europa
L'avvio di questa fase e però ancora lento e certamente risultati restano al di sotto delle attese
I nuovi strumenti di intervento sull'economia del territorio patti contratti dare ai contratti di programma
Cure evidenziando aspetti positivi appaiono complicati dalle procedure burocratiche dei cambiamenti continue di procedure valutative
A distanza di quattro anni dai primissimi patti depositati solo oggi sono stati stanziati i primi finanziamenti che si riferiscono peraltro a un numero molto limitato di iniziative
Per creare le condizioni di uno sviluppo del turismo e del terziario commerciale dei servizi e indispensabile però affrontare con determinazione il gravissimo nodo della criminalità
La mafia e racket la camorra non solo scoraggiano l'investimento Madina sua dono irreversibilmente la domanda condizionando l'azienda già insediata
Arrivando talvolta al punto di costringere alla chiusura o imponendo l'espropriazione forzosa
La criminalità non solo respinge il turista ma controlla e divora pezzi sempre più importanti della Gracci da economia del Mezzogiorno commercio ed edilizia sono i settori più colpiti
Ma si sa non s'ma non si salva nessuno a Reggio Calabria sette commercianti su dieci pagano il pizzo
A Catania e Palermo otto su dieci a Napoli e Bari cinque su dieci con punte che toccano nell'hinterland il cento per cento
è un fenomeno che si insinua in tutte le maglie del lavoro autonomo non risparmia nemmeno le edicole Reggio Calabria
Non si forma non si ferma la soglia delle più piccole attività commerciali e se cala la presenza dei negozi sulla strada hanno chiuso trecentosettanta mila imprese commerciali negli anni novanta per compensare i mancati introiti sale ai piani alti
E impone la legge
La sua legge agli studi professionali alle attività autonoma dei servizi e del terziario otto mila miliardi calcolati ampiamente per difetto il conto che lavoro autonomo paga
Alla disperata speranza di sopravvivere è un fenomeno drammatico che se non sarà sradicato vanifichi era ogni sforzo per emancipare l'economia del Mezzogiorno
Lo Stato i magistrati le associazioni impegnate sul territorio del sole non bastano
Per questo abbiamo lanciato proprio ieri in una conferenza un appello a tutte le associazioni rappresentative
Del mondo imprenditoriale dalle piccole e medie imprese alla grande industria dal commercio all'artigianato
Dall'agricoltura alla cooperazione ai sindacati dei lavoratori dipendenti Petăr vita tutti insieme una grande mobilitazione straordinaria che partendo dalla Conferenza nazionale sulla criminalità
Avvio un incisivo processo di resistenza collettiva e di lotta unitaria
Per sensibilizzare la pubblica opinione per bonificare il territorio e liberare le imprese
Proprio il commercio il terziario dei servizi presi così di mira sono i grandi potenzialità bacini dell'occupazione possibile non solo perché sono settori strategicamente collocati nell'accentuato processo di terziarizzazione
Che investe sempre più l'economia e la struttura dei bisogni e della domanda
Ma anche perché la loro presenza e capillari Zappa nel territorio e possiede perciò grandi capacità in termini di diffusione di cultura imprenditoriale
E infine perché a questi settori come emerge da una nostra recente indagine si rivolge una crescente propensione all'intrapresa personale
La piccola e media impresa e dunque il passaggio obbligato per vitalizzare l'economia del sud ed è questo sistema di aziende diffuso nel territorio che va incentivato sulla strada dell'innovazione
E della competitività sostenendone la crescita e mettendolo nella condizione di fronteggiare la concorrenza un'indagine delle segugi che effettuata per conto della Confesercenti ha registrato che quarantasette virgola sette per cento degli intervistati e convinto che l'impresa aiutato dal fisco potrebbero fare il miracolo del lavoro
Il trentacinque per cento è convinto che si aprirebbero buone opportunità se l'aiuto pubblico incoraggia se la crescita delle attività autonome e lo Stato desse una stretta decisiva alla criminalità
Uno su quattro accarezza l'idea della libera professione e di un'attività autonoma del commercio turismo o artigianato
Sono queste impresa e purtroppo sottovalutate da uno stile da un'ostinata cultura industrialista la tessitura va vera di un'economia solida che si intreccia con lo sviluppo delle potenzialità locali
E sono queste strutture produttive quelle che meglio possono interpretare la voglia di impresa che si percepisce nelle regioni del Sud dopo la caduta dell'illusione del posto pubblico
Una voglia di impresa che va incoraggiata e sostenuta perché in questi nuovi sintomi positivi risiede gran parte della speranza di avviare uno sviluppo virtuoso auto propulsivo nel nostro Mezzogiorno puntare solo sulle grandi imprese un azzardo
Di cui in passato abbiamo avuto riscontri inequivocabili e se il programma urgente drammatico del nostro mezzogiorno e la disoccupazione non possiamo far finta di ignorare che le piccole e medie imprese producono posti di lavoro
E che le grandi strutture crescono a danno delle piccole cala automaticamente il livello dell'occupazione complessiva
Toro finendo nel settore commerciale ad esempio nell'ultimo anno si sono persi sessantotto mila posti di lavoro
Proprio quando si registrava un aumento delle vendite a gennaio un aumento del due virgola otto per cento in realtà da leggere con un cinque virgola nove di crescita per la grande distribuzione di un uno virgola cinque per le imprese più piccole
Questa è la riprova che la che forte crescita della grande distribuzione si accompagna una visibile contrazione dell'occupazione anche dipendente nel comparto delle piccole e medie imprese
Perciò non ci vuole molto a immaginare che se le mega strutture del distributive assumessero nel Mezzogiorno ritmi di espansione analoghi a quelli del Nord i contraccolpi sul già nemico assetto di occupazionale del Sud o sarebbero dirompenti
Da questo complesso di valutazioni discende il quadro di proposte della Confesercenti per dare un carattere innovativo e un esito incisivo a questa cosiddetta fase due
Che dopo la stagione del risanamento e del sacrifici punta allo sviluppo occorrono misure strutturali per rafforzare l'intervento ordinario
Ed una politica di sostegno delle attività produttive dei servizi massicciamente collocata nelle aree
A più elevata disoccupazione bisogna levare avviare un processo di decentramento di funzioni e risorse privilegiando le piccole e medie imprese industriale del settanta del terziario e settori
Ad elevata domanda potenziale come il turismo sermone infrastrutture ma serve anche una politica fiscale
Mirata con misure sostitutive degli sgravi contributivi e della fiscalizzazione degli oneri sociali e vanno estesi alle piccole e medie imprese con meno di cinque addetti alcuni strumenti di politica del lavoro di recente attuazione come le borse di lavoro
I patti territoriali devono contenere la possibilità di deroga dei contratti nazionali
O essere comunque aperti a forme di contrattazione decentrata modulata sulle specificità dell'area di intervento tutto nella consapevolezza che il contributo del commercio lo sviluppo
Del Mezzogiorno non si esaurisce all'interno del settore ma si intreccia col tema più grande
Delle aree urbane meridionali
Nessun settore economico e così tipicamente urbano come il commercio
Ed è interesse di tutti gli operatori commerciali e delle loro associazioni che le città del Mezzogiorno superano i gravi disagi derivanti dalla carenza di infrastrutture dal degrado dei centri storici e dei quartieri periferici
La condizione drammatica del Mezzogiorno non perdonerà ebbe errori il lavoro stabile non si crea con le scorciatoie del precariato assistito ma si crea stimolando Investimenti e puntando su settori strategici
Consentitemi di concludere sottolineando che il commercio e turismo e le piccole made in genere sono la chiave di volta di un meridionalismo nuovo intelligente calato poi nel possibile perciò realisticamente ambizioso
Ringraziamo il presidente aziona Confesercenti Venturi e chiamiamo a alla qui al podio il dottor Giacomo Basso s'era già a casa pregandolo dato che ci sono tantissimi interventi di attenersi ai cinque minuti
Questo voglio consideriamo come minuti
Allora
Io sono uno di quelli che recupera giuro cinque minuti venne sono costretto a farlo mi mi esimo dal dal fare alcuni riferimenti anche perché per l'artigianato come sapete siamo in tre e quindi ci saranno i colleghi che potranno compendiare mi concentro solo su quelle poche cose che mi preme in particolare dire in un'occasione come questa dove ringrazio ancora Mazzocchi Alemanno frasi tutti gli amici
Un'opportunità ulteriore che ci viene concessa per esporre le nostre ragioni sul DPEF è stato detto va bene il rientro del debito
Diciamo ripartito nel tempo è stata vinta quella corrente filosofica di pensiero che voleva forse un rientro immediato ulteriori sacrifici ulteriori emergenze e questa è una cosa positiva
Però manca un un una una vero calo della pressione fiscale lo diceva Marco poco fa
C'è ancora e ancora lacunoso l'intervento per le piccole e medie imprese per l'artigianato in particolare e c'è ancora necessità per il Mezzogiorno è vero che sono in soggiorno purtroppo c'è la questione Mezzogiorno re dai tempi dell'unità d'Italia comunque
Speriamo che finalmente qualcuno se ne renda conto nonché azione come questa è utile ancora per per rimarcare la cosa vediamo sul la il tema del convegno le politiche le politiche del lavoro
Vediamo prima chi chi perlomeno lavora
Recentemente che nelle Istat
Altri importanti centri Censis hanno richiamato il rischio povertà rischio
Che c'è anche per una famiglia media di quattro persone con un affitto a carico comunque con un mutuo tre milioni e mezzo di reddito
Ecco attenzione perché c'è il rischio anche per chi lavora di andare in questa in questa in questa situazione in questo rischio di povertà anche recentemente
Anche da parte del
Di alte
Personalità ricordo ancora anche richiamo del Papa l'altro ieri in città come Roma
Il degrado delle delle periferie negli ambienti c'è una società schizofrenica che si va determinando una società direi sudamericana con dei dei grandi ambiti ricchi è sempre più una una base schiacciata verso il basso
Quindi c'è importante anche mantenere il lavoro non non favorire questa situazione perché se no Pd riccometro in sanitometro in metro vari
C'è il rischio di aumentare questa schizofrenia questa dicotomia e quindi non ci troveremo solo di fronte al problema del lavoro ma ci troveremo anche di fronte al problema di chi il lavoro ce l'ha ma non riesce ad avere la sussistenza vite
Vediamo invece chi può creare lavoro
La grande industria certo non si aiuta con le trentacinque ore questo l'abbiamo detto ripetute circostanze non c'è più e noi potremmo anche esimerci dal preoccuparci del problema
Perché il le aziende Conso al di sotto dei quindici dipendenti non sono toccate il novanta per cento dell'artigianato è aziende al di sotto dei quindici diversi quel dei quindici dipendenti
Però el meccanismo del mercato lo conosciamo tutti e comunque il problema ha detto bene Mazzocchi prima il problema deve essere visto in un senso o listi con un senso generale non si può più parlare di una spaccatura radicale tra le piccole imprese della grande industria
Quindi questo è un problema certo del resto i parametri europei non mi sembra che diano discussioni solo in Francia si parla di questo problema l'Inghilterra addirittura al Fondo monetario internazionale in Inghilterra ci hanno addirittura detto che siamo siamo dei pazzi loro lavorano quaranta quarantotto ore per lo meno nell'industria non è che gli inglesi per carità abbiano un pulpito particolarmente qualificato rispetto ad altri
Ma comunque il se l'Europa viene richiamata spesso la statistica europea giustamente deve essere deve essere tenuta in considerazione
I posti chi li crea le le le il lavoro interinale prestiti d'onore i pacchetti sono tutte cose interessantissime importanti hanno anche degli intenti nobili però probabilmente nella stragrande maggioranza dei casi creano delle illusioni
Il lavoro lo crea veramente all'impresa
Grande anche se ha dei problemi piccola media l'artigianato
Noi sappiamo che l'artigianato tutto il mondo dell'artigianato d'accordo che per esempio nel Sud
L'artigianato ha un'importanza determinante concorre al venti per cento dell'export non credo che siano dati se non ci fosse artigianato se non ci fosse stato l'artigianato nei momenti di crisi
Quando il tessuto connettivo dell'economia era mantenuto da questo settore avremmo avuto una situazione poveri istiga ne siamo vittime in questo purtroppo di una strana retorica di una sorta di sindrome di Penelope alla vigilia delle campagne elettorali in tutto il mondo politico istituzionale e sociologi tuttologi economisti saluto l'amico professor Brunetta
E grandi esperti di tutti i settori ci dicono che l'artigianato la piccola impresa è l'unica via e la forza dicono che la Lombardia ad esempio il cuore l'ha detto anche con la recentemente il cuore economico e lì e piccola impresa
Del del dell'Europa poi dopo passata la campagna elettorale tutti si dimenticano questo aspetto e l'artigianato ritorna nel ghetto delle coscienze insieme alla concertazione oramai oramai stabilita
Ripeto tutto il mondo dell'artigianato del concorde su questo noi non dobbiamo fare neanche sofferte mediazioni su questo aspetto
Ho promesso di chiudere le promesse le le le le prospettive quali possono essere sono sempre le stesse le ricette
Infine flessibilità ho assistito ieri sera un dibattito interessantissimo la fine del dibattito da Bertinotti Monti e altri personaggi autorevoli Casini nulla alla Bonino
Flessibilità per carità non è vero flessibilità se è utile quando manca il pane è necessario ricorrere a qualsiasi possibilità
Infrastrutture ai è stato richiamato progetto finanze in via qualità della pubblica amministrazione credito agevolato
Ma soprattutto bassa pressione fiscale basta pressione burocratica il Paese vive di pressione burocratica di pressione fiscale basta chiedere a chi si perde ogni documenti che cosa deve fare l'ha detto anche la Bonino mi vergogno
Nell'ottica cosa deve fare per Ri ricavi recuperare i propri documenti io qui ciò sempre il vademecum oggi non lo posso leggere perché non c'ho tempo lo arricchito perché la trota Uto Successo sta cosa anche in commissione Bicamerale quando siamo stati auditi
Sa cosa ha suscitato interesse se io vi leggo tutti gli adempimenti che un artigiano ma anche un cittadino prima ancora che un artigiano deve le deve fare durante l'anno deve deve corrispondere durante l'anno ci sono quattro pagine
E preferiscono leggi tra pressione fiscale adempimenti relativi alla sei due sei alla quattro nove quattro la ventidue la centocinquantacinque quarantasei
El agli aspetti relativi a a ad altre ad altri comunque adempimenti dirmi di natura proprio di cittadinanza quindi lasciamo stare questo aspetto perché penso che sia veramente veramente una situazione oramai che basta ricordare che cosa è successo quando abbiamo dovuto rinnovare il bollo per le auto
Cosa cosa a che cosa arriva la pressione burocratica la pressione fiscale mano detto che hanno detto che perché l'idea non è solamente mia anche dei colleghi di Giancarlo Sangalli Ivano Spallanzani che qui rappresentato da dall'amico dottor Gobbi la la la pressione burocratica non è un neologismo è una realtà purtroppo nel nel nostro Paese prima ancora di quella fiscale
Due cose finisco colgo l'occasione perché c'è l'onorevole Pizzinato che l'uomo che al di là dell'etologia deposizione di ognuno ricordo quand'era segretario certo generale della CGIL uomo di onestà intellettuale di competenza dico la riforma dei patronati
Onorevole vicina
Come il governo dovrebbe ritirare quella proposta che ha fatto secondo il mio modestissimo parere
La riforma dei patronati è una riforma che se si fa si fa sulla base della trasparenza cioè di quello che è la la possibilità di una confederazione di un organismo di lavoratori eccetera di gestirla economicamente ma non su un criterio di posizione territoriale anacronistico
Controtendenza tutte le logiche che che emergono in Bicamerale
è ai programmi di tutti i partiti politici se si fa su una base di trasparenza economica su quello che se no viceversa c'è il rischio che il ministero del lavoro
Che è così impegnato ripeto anche se volte possiamo non condividere alcuna iniziativa ma comunque istituzionalmente e comunque in buona fede impegnato a creare posti di lavoro rischia di mettere sulla strada migliaia di lavoratori
Vi invito a riflettere una modesta è una modesta presa di posizione voglio solo chiudere perché io ogni tanto
O la l'abitudine fedele al motto di Di Bella non dico che son di Belli e qui c'entra niente poi liberiano oppure un uno per i metodi tradizionali ma mi è piaciuta di Di Bella una frase ho chiuso la frase che dice
O passare cinque Rocca la quarta volta che
Le che dice fintanto che uno studiarsi accorgevate ignorante no ecco io ogni tanto leggo qualche cosa così quando a suo tempo una sera elimina agevolato giorno alla sulla filosofia neoplatonica alle i motivi della caduta dell'Impero romano
Dice ma c'è una cosa importante ma eppure interessante perché ho visto che c'è qualche qualche accenno a a quella che può essere la società adesso leggere sto bassezze De Vecchi Sacchi il testo dice basterà accennare al fatto che a partire dal terzo secolo dopo Cristo
L'apparato burocratico statale si appesantirà dismisura
La pressione fiscale divenne sempre più grave
Fino a toccare i vertici intollerabili crebbe la corruzione dei funzionari si ebbe una costante diminuzione delle forze produttive i lavoratori liberi gli strali più modesti del ceto medio videro peggiorare costantemente le loro condizioni
Fino ad avvicinarsi a livello del di vita degli schiavi
Mentre la schiavitù in quanto tale tendeva a scomparire per far posto ad altre forme di sfruttamento umano ora sostituiamo i termini schiavi con emarginati o degradati o poveri disgraziati
Tosti diamo al termine Medioevo storico
O quello di Medioevo delle coscienze e forse siamo nelle anche oggi grazie
A al Festival se generale da casa mentre si preparino Henze AGEA CMA Sangalli Giancarlo il dottor Bruno Gobbi direttore nel settore economico e sindacale della Confartigianato io faccio una breve dire una piccola deroga questa questa scaletta poi che deve partire chiedo divi che venga a parlare il signor Walter c'erano Feta sede azione da CGIL
Ringrazio di questa cortesia come avete usato ma come voi sapete per noi domani o nel primo giorno di un ponte morirono di lavoro
E quindi purtroppo siamo oberati di impegni come dire particolarmente legati a quest'appuntamento io vi ringrazio dell'invito avete fatto la CGIL alla mia organizzazione
Di portare un contributo sia pure per titoli e molto veloce a questa vostra iniziativa che troviamo importante in quanto è in totale sintonia con i temi alla gente del paese
Ho ascoltato le relazioni di oggi pomeriggio non sarei sincero se dicessi che le ho condivise ci sono alcuni spunti interessanti su altre varrebbe la pena ancora riflettere e tuttavia sento che è giunto il momento di un confronto molto aperto
Perché guardate il Paese il nostro Paese in bilico
E sospeso fra due fasi
E sarebbe del tutto banale immaginare che il due di maggio sabato dopodomani
Quando il nostro Paese entrerà nella moneta unica si potesse brindare pensando che si è concluso un percorso
Noi pensiamo che incomincia il percorso e incomincia la sfida in quanto dal tre di maggio dalla domenica successiva dal giorno dopo passati gli esami finanziari
Il nostro Paese sarà sottoposto all'esame più severo che non è quello del risanamento dei conti economici cosa che è stata fatta con vigore con serietà e con rigorosità
Ma passeremo gli esami del conto produttivo
In un mercato difficile aperto competitivo rimanere come Paese di testa commenteremo sabato
Nei prossimi mesi non dipenderà della finanza ma dipenderà dalla struttura produttiva e dalla capacità di competizione di questo Paese
E da questo punto di vista bisogna e per questo al vostro angolo se iniziativa è totalmente opportuna
Bisogna avere una fotografia esatta di come collocato il nostro Paese dal punto di vista dalla competizione
Io dico
Da questo da questo versante che se è vero che il nostro Paese ha fortemente risanato basta guardare l'inflazione rapporto debito PIL c'è una crescita dei una crescita importante da alcuni mesi
E tuttavia sarebbe ma assolutamente illusorio pensare che la crescita di per sé possa risolvere i problemi di questo Paese
Vi sono due questioni due nodi
Su cui conviene riflettere conviene dire
Il primo è un modo di carattere generale
In questi mesi di crescita anche consistente
Guardate l'indagine Mediobanca Banca d'Italia degli istituti di ricerca sempre con maggiore vigore viene la certezza che questo Paese si impoverisce dal punto di vista produttivo
E nemesi della crescita
Che l'Italia è uscita dall'informatica
Avuto lo sfascio dalla Finmeccanica
E in difficoltà sullo spazio l'automazione alla difesa
Io ormai colonizzata dalla farmaceutica abbandona la chimica fine
Mediobanca dice che i settori trainanti sono il tessile alimentare
Settori importanti ma settori di nicchia di consumo
In cui difficile immaginare se il futuro competitivo in Europa in un mercato globale possa essere demandato a settori importanti ma settori marginali nella competizione mondiale
Secondo problema è questo e molto più vicino
Ed è un po'una dire una cosa un po'banale ma è così
La crescita spacca questo Paese più della crisi
Perché la crescita se non è governata se lasciati in termini spontanei
Allontana l'economia forti dei territori deboli
Allontana in termini quantitativi di fatturato di portafoglio ordini e allontanato utilizza tecnologico dall'Investimenti che lei punti forti vengono immessi nel sistema ed i punti deboli invece si reperiscono
Ora per questo non abbiamo perso come sindacato unitario con un confronto col governo voi sapete in questi giorni ormai son settimane che discutiamo con il Governo proprio adesso sul tema del Mezzogiorno e del lavoro perché adesso passa il problema di evitare che questo Paese si lanci di ancora di più dal punto di vista economico e sociale
E vi devo dire onestamente
Giudizio che daremo appena tornerà il Presidente del Consiglio a metà di maggio dalla sua vita negli Stati Uniti d'America che il confronto col governo sul Mezzogiorno e sul lavoro e questo guardate sull'emergenza le risposte ci sono
Contratti Daria lavori socialmente utili se immagino che su quel sicuramente sottosegretario Pizzinato dopo dirai dirà anche bene lo sforzo del governo da questo punto di vista i finanziamenti pronto cassa i patti territoriali e contratti d'area ci sono
Ma non c'è non c'è il recupero degli svantaggi strutturali che fanno sì che davvero il Mezzogiorno posso avere pari opportunità e pari livello di competizione con Rino
E intervenire sull'emergenza intervenire come si interveniva nel passato
Non si cambia e non si recupera davvero la differenza strutturale di questo Paese
E dal punto di vista la buona avete detto e questo io lo condivido che il centro del recupero dell'Italia del Mezzogiorno rispetto al Nord come competizione passa
Dagli interventi dell'infrastrutture le reti materiali e immateriali che fanno sì che il recupero territoriale possa attrarre gli investimenti Energia cablaggio trasporti acqua credito formazione
Criminalità questi sono i punti veri su questi punti non è vero che le cose stanno come ieri si fanno passi indietro
L'ENEL ci ha detto l'altro giorno che non investe
Perché pensa che il sistema di elettrificazione sia largamente giunto a compimento non è vero
Tra nord e sud le micro interruzione di energia sono otto volte superiori al Sud rispetto al Nord
E capita come è capitato già famoso porto di Gioia Tauro tanto propagandato molto spesso manca l'energia elettrica perché la Rete e in disfacimento fa buchi al collasso
Telecom
Annunciato la rinuncia al Piano Socrate
E voi sapete che un Paese così lungo la telecomunicazione sono l'unico strumento per recuperare in tempo reale le distanze che chilometrica mente sarebbero insufficienti
E potrei continuare ma perché capita questo
Capita però questo era molto semplice
Si è spezzato il rapporto tra Stato impresa
I processi di privatizzazione e quindi l'esigenza di guardare a conto economico da parte dei grandi imprese dei servizi che fanno le infrastrutture portano a privilegiare giustamente una selezione le priorità dei propri investimenti e Mezzogiorno nemmeno appetibile di altre aree del Paese
E se il rapporto di Indirizzo dello strato sulla politica dell'energia dei trasporti nelle telecomunicazioni non è chiaro
E anzi all'impresa vivono due indirizzi diversi uno del Tesoro che dice Fateh Kassam
E quindi valorizzate La sette per cui trattò valorizza la sete della telefonia piuttosto che la distribuzione della produzione di energia che manca un piano industriale insieme al piano finanziano delle privatizzazioni è evidente
Che risultati son quelli che noi possiamo constatare per parte nostra
Tanta polemica si è fatto sulla disponibilità dai aiutare attraverso l'incentivo della flessibilità
Investimenti nel Mezzogiorno io credo che tutti sanno
Da Crotone a Castellammare di Stabia che qui dietro a Manfredonia
La disponibilità sindacale attraverso i contratti Dario ovunque ci sia un Investimenti noni in cartapesta ma concreti di persone che vogliono investire di potere giocare sulla flessibilità un abbattimento consistente del costo del lavoro
Così come voi sapete che Perrier tirare via dal sommerso la tanta economia che nel Mezzogiorno viva nei sottoscala vi era disponibilità paziente a contratti graduali per far portare in superficie ciò che in superficie non c'è ma non basta un sindacato che lotta lotta unitariamente per la flessibilità per il Mezzogiorno per il lavoro nero contro la criminalità
Se è stato regione e Confindustria loro parte non la fanno questo momento delle responsabilità e anche le forze politiche come qui ascoltato che dalla denuncia passa una proposta io credo che sia un segnale di speranza per il futuro grazie
Graziani rappresentante CGIL diamo la parola alzi raggirare la CN a Sangalli pregandolo di venirmi incontro al compito ingrato che doveva Alemanno dolosamente mi ha dato quello cioè di contenere i tempi perché grazie
Grazie grazie dell'invito
Vorrei togliere l'ansia l'amico Mazzocchin io interverrò
Come intervento brevissima di saluto perché credo e l'invito che tu hai fatto a un confronto sul un tema così importante e da esaminare come quello dello Statuto tra piccola e media impresa nel ruolo dell'imprenditore oltre che del lavoratore
è certamente un tema che come tanti altri che ci hanno visto dialogare nel corso di questi anni troverà il nostro impegno di confronto con la vostra forza politica io rischio di rischierei di dire tante cose già dette
Ne voglio dire soltanto tre e con molta rapidità la prima anche in questa sede tutte le sedi per la verità politica nel nostro Paese si dice del ruolo delle piccole e medie imprese dell'artigianato voglio dare soltanto un dato che non è polemico con il governo attuale non è polemico con voi è polemico con un certo modo di concepire la politica
In Italia esiste un'impresa ogni quattordici abitanti
Qualcheduno ha fatto intendere che questo segno di arretratezza in realtà il reddito pro capite del nostro Paese si colloca tra i più alti dell'Europa le piccole imprese partecipano a questo processo di modernizzazione del Paese
Lo hanno fatto anche se dal mille novecentottanta al mille novecentonovantacinque
A loro si è riservato grosso modo il tre per cento dei trasferimenti dello Stato al mondo dell'impresa a queste piccole e medie imprese quelle sotto i duecento dipendenti sono il novantasette per cento nei settori manifatturieri
E quelle sotto i venti dipendenti nei settori manifatturieri sono il settantasette per cento
Grosso modo poco più dell'un per cento è stato riservato al settore della piccola e media impresa nel nostro Paese come trasferimento dallo Stato in tutti i ministeri in tutte e di tutte le diverse forme della pubblica amministrazione sotto dire sottovalutazione dire poco in realtà si ha l'idea di trovarsi di fronte quando si ha la piccola impresa di mercato a qualche cosa
Che rispondere i problemi ma delle quali dei quei problemi scarsamente ci si vuole fare carico
Seconda considerazione
Io ho una sola obiezione alle cose che avete detto qua e anche una cosa che ha detto tu in apertura di questo lavoro non sei un conflitto come dire insanabile e sono d'accordo tra concezione della grande industria pubblica e privata della piccola impresa
Però c'è un posizionamento differente
Non vi è dubbio che si gode di una tensione riversa non è non vi è dubbio come ti dicevo da per quanto riguarda le politiche di trasferimento di investimento
Ma ancora di più per quanto riguarda il riscontro che la grande industria pubblica privata nella costruzione delle politiche che se si va avanti nel modo come si sta andando avanti adesso e cioè che il mondo della PMI
Sa della concertazione perché vede la fotografia sui giornali dell'incontro tra governo sindacati e Confindustria
Be'quelli qui c'è qualche cosa l'altro che non va se poi la grande industria pubblica e privata
E la Confindustria che era rappresenta che ormai diventa organizzazione delle Ferrovie dello Stato
Deliri dell'ENI di tutta una grande parte dell'azienda pubblica e poi l'unico interlocutore imprenditoriale ai tavoli di concertazione non solo non esiste la contrattazione
Ciò che c'è il rischio che esista che sia la conservazione del Governo con se stesso e qualche volta con le parti sociali cioè con i sindacati
Ultima considerazione che intendo fare pesare proprio nei tempi io vi prego Murdoch e con lo stesso impegno che avete messo e di questo vi diamo atto e vi ringraziamo nel fare approvare in Parlamento la legge per la regolazione dei termini di pagamento nella subfornitura che è stato un importante atto di civiltà economica del nostro Paese
Vi prego con lo stesso impegno di affrontare in modo determinato
La questione di un emergente a generale per la nostra economia che quella dell'economia sommersa del lavoro nero
Che soprattutto in zone come queste attanaglia pesantemente costringe
L'economia è emersa una competizione dispari costringe larghe fasce del mondo del lavoro e dell'impresa a stare sottoterra a vivere in una condizione di totale precarietà senza poter usufruire degli interventi delle Comunità economica europea togliendo distogliendo cinquecento mila miliardi al prodotto interno lordo del nostro Paese alla contabilità nazionale
Come tu sai noi abbiamo avanzato una proposta coraggiosa sul tema dell'emersione dell'economia sommersa
è una proposta che dice per far per creare per creare l'emersione bisogna bisogna puntare all'emersione del sommerso
Bisogna creare le condizioni perché in quei distretti territoriali nei quali il sommerso è parte prevalente dell'economia in questa zona ce n'è tanti deve scattare una legislazione di emergenza che consenta in quegli ambiti di fare uscire le imprese grigie tra quelle che stanno tra il nero e il bianco di stimolare quelle che sono totalmente nel sommerso ad emergere per farlo bisogna abbassare anche in questo caso la i muri del castello che separano il lavoro regolare dal lavorio regolare
Più i muri si alzeranno più chi si protegge chi sta dentro e meno meno sarà protetto chi sta fuori più alto sarà il castello più difficile sarà farvi ritorno quel giorno che dal mondo del lavoro si verrà espulsi
Più alto sarà il Castello sarà impossibile per i giovani soprattutto nel Mezzogiorno riuscirà a trovare un lavoro queste fortificazioni questi fortilizi
Che separano che che blocco nel mercato che non creano non flessibilità generica ma regole nel mercato piuttosto che regole sul lavoro e nel lavoro regole nel mercato del lavoro
Se non si creano queste se non si curano queste distorsioni non si interviene in modo pesante su sommerso la parte emersa dall'economia soprattutto quella piccola media impresa troverà sempre più difficile
Restare in campo con il cinquanta sessanta per con il sessanta per cento di prelievo fiscale sul reddito
Con l'aumento delle normative come già prima veniva detto nella intende nella necessità di andare verso la competizione globale ed Europa siccome credo che tutti noi siamo interessati ad entrare in Europa dalla porta principale non uscire dalla porta secondaria
Noi siamo pronti al confronto con voi con le organizzazioni e non qualche Moro con voi sono interlocutori sì come abbiamo fatto nel corso di questi anni perché il problema dell'occupazione dello sviluppo o lo risolve il mercato e le piccole e medie imprese che sono parte dell'economia di mercato
Oppure mi sa che per decreto legge sia molto molto difficile riuscire a risolverlo vi ringrazio
Ringraziamo il dottor Sangalli assicurandolo che come Alleanza nazionale ha votato a favore la legge sulla subfornitura la Camera dei deputati
Alleanza Nazionale voterà ugualmente al Senato certo se altri partiti come sembra stanno presentando
Alcuni emendamenti che bloccano questa valle questa legge la responsabilità non è da attribuirsi sicuramente all'Alleanza Nazionale comunque saremo vigili in Senato affinché anche alcuni emendamenti di altri partiti vengano bocciati al fine di fare sempre più spedita questa proposta di legge
Alla parola adesso il dottor Bruno Gobbi che direttore del settore di politiche economiche sindacale della Confartigianato
Grazie onorevole Mazzocchi al quale va il saluto del presidente Spallanzani e di tutto il sistema dalla Confartigianato
Mi pare che il mio ruolo è quello di completare il ragionamento che è stato iniziato dai colleghi basso e Sangalli delle due altre grandi confederazioni artigiane alcune considerazioni soprattutto sul tema centrale di questa manifestazione di Alleanza Nazionale
Sulla lavoro
Ma voi
Andremo il governo andrà del prossimo giugno a Glasgow va a presentare il piano per l'occupazione
Non abbiamo letto il piano per l'occupazione qui c'è il sottosegretario al lavoro Pizzinato non abbiamo letto dobbiamo rilevare che
Deve essere approfondito e sviluppato perché non dà una risposta ai problemi del Paese e mi spiego
AGREA Schopp il dodici giugno ci sarà la riunione topo le direttive che sono stata approvate a Lussemburgo ebbene il Documento di programmazione economica finanziaria
Ha indicato nel prossimo triennio seicento mila posti di lavoro in più
E ha indicato contemporaneamente una modesta ma significativa dati i tempi riduzione dell'altra disoccupazione
Beh il il piano che è stato presentato dal governo dal ministro del lavoro
Indica in due milioni settecentoquaranta mila i disoccupati e in seicento quaranta mila i lavoratori in mobilità in cassa integrazione strada straordinaria in bozze di lavoro i lavori socialmente utili i lavori di pubblica utilità cioè tutti con una attività precaria e al termine di questi lavoratori centotrenta mila sono già hanno già completato la il Periodo quindi di prestazione fra virgolette assistenziale quindi tutelata dallo Stato
Ebbene seicentoquaranta mila sono i lavoratori che stanno uscendo dal mercato del lavoro seicento mila sono quelli previsti nel triennio dal governo in una fase di espansione dove la la forza lavoro destinata Philippe fisiologicamente ad aumentare ebbene non c'è una risposta alla disoccupazione la disoccupazione con queste cifre con queste dinamiche tenderà ad aumentare e tenderà a aumentare soprattutto nelle aree più povere del Paese
La l'artigianato e la Confartigianato non si rassegna questo scenario e allora intende presentare delle proposte al governo e soprattutto cogliendo l'occasione da presente della della presenza dell'onorevole Pizzinato vuole presentare proposte soprattutto sui lavori socialmente utili
Il il il provvedimento di Pizzinato trovano al nostro più ampio consenso
Adesso si tratta è in corso di emanazione del decreto di attuazione di quel decreti quel decreto
Di quel provvedimento del suo onorevole vogliamo vedere all'interno di quel Prodi quel decreto ministeriale
Questi lavoratori che qui sono
Massicciamente presenti e credo che abbia partecipato proprio ieri ad un confronto uguaglianza nazionale sebbene vogliamo trasferire questi tipi di lavoratori questi tipi di lavori nell'aria dell'artigianato da piccola impresa
Abbiamo incrociati l'abbiamo già presentati a Palazzo Chigi vogliamo capire se il governo intende dare e offrire un ruolo una funzione al mondo dell'artigianato su questo versante
Ma per fare ciò e concludo
Occorre soprattutto la politica che favorisca la piccola impresa
E per farli a piccole imprese dalle gambe alle politiche reale aveva ragione prima basso quando dice noi siamo sempre oggetto in alcuni momenti rari la politica del del Paese siamo sempre oggetto è al centro dell'attenzione per poi essere al centro della disattenzione qualche settimana dopo
Per dare gambe a questa politica dobbiamo dire con chiarezza che non è vero che la pressione fiscale sulle piccole imprese d'artigianato non è aumentata e non è destinato aumentare non abbiamo fatto un accordo come mondo d'artigianato con il governo
Che prende che un aumento della pressione fiscale allargata che riguarda anche i contributi previdenziali per partigiano per lavori rinvia ben indipendente di alcuni punti nei prossimi anni di cui uno nel biennio novantasette novanta novantotto novantanove e allora se abbiamo già concordato questo non abbiamo concordato
Perché abbiamo convenuto con il Governo che ci sia qui ci sarebbe stato un allentamento da pressione fiscale
Noi ci attendiamo l'allentamento la pressione fiscale come ci attendiamo un allentamento dei vincoli che impediscono e soffocò la piccola impresa ne cito due e concludo veramente il primo non si riesce a capire perché in Italia il recepimento di direttive europee sono recepimenti Sempre
Che che tendono e puntano a restringere il che la la sfera di attività e di discrezionalità dell'imprenditore una quella sulla sulla sicurezza del lavoro
E vi è l'unico paese in Italia l'Italia che prevede il rappresentante dei lavoratori alla sicurezza
Nelle aziende anche con un dipendente l'unico paese in Europa noi faremo tra qualche giorno questa denuncia al Paese
Gli altri Paesi non hanno nessuno rappresentate che non serve per la sicurezza
La cultura e sicurezza si afferma e si pratica in altro modo che non appare altre figure sindacali che hanno anche la tutela tra l'altro e e attenzione perché poiché alla tutela sindacale rappresentante della della dei lavoratori la sicurezza
è più facile
Divorziare quando il matrimonio non va bene che licenziare questo questo dipendente questo dipendente potrà essere licenziato solamente con la morte della della del del dell'impresa con la tutela sindacale
Questo avviene in questo Paese e io sfido chiunque ne artigiani indipendenti
A voler assumere un lavoratore sapendo che a questa mannaia e questa prospettiva davanti cerchiamo di superare queste pastoie questi vincoli queste barriere che vengono fatte dall'allora l'occupazione l'ultima barriera e concludo veramente
E quella che riguarda la lei la tutela licenziamenti individuali nelle piccole imprese
Si è riaperto un dibattito ci sono delle proposte
Non abbiamo fatto le proposte che vanno incontro a una tutela dei lavoratori ma non alla alla tutela che è stata realizzata a seguito del del referendum del Doha del novanta noi vogliamo che i lavoratori il i lavoratori sono i primi collaboratori e il patrimonio primo delle piccole prese d'artigianato noi vogliamo tutti siamo i primi a tutelarli ma non possiamo consentire che sia prevista un'impennata tutela che alla fine inquina i rapporti tra i lavoratori egli imprenditore perché si basa sull'affermazione di una procedura di sanzionamento delle mancanze che di fatto deteriore la porta all'interno delle del il clima all'interno dell'azienda troviamo altri sistemi ragioniamo e vogliamo accogliere qui l'appello di Alleanza Nazionale durevole
Mazzocchi per aprire un dialogo anche su questi temi grazie
Mentre parlava il dottor gobbe abbiamo messo Inzaghi rinvenuto il dottor Luca Barone lumaca vicepresidente nazionale Conf commercio nell'invitarla prende la parola gli rinnoviamo
Gli auguri per la nuova carica di presidente della Camera di Commercio di Napoli
Ma buona sera a tutti
Ma in un dibattito così ampio per le tematiche di una così nutrita presenza di rappresentanze di settori ed interessi è evidente che si corre il rischio di un sovraccarico di informazioni
è un rischio però che vale la pena forse ricorrere perché parlare del merce nel Mezzogiorno in questo Paese non è certo peccato e non deve essere peccato
Non deve essere peccato perché il Mezzogiorno non ha nulla da confessare non appena intense da fare ne ha fatte fin troppe in passato e questo presente né purtroppo è la testimonianza
Io faccio una proposta che un invita alla concretezza ma anche un approccio nuovo ad affrontare il tema dello sviluppo territoriale
Ciascuno di noi e logicamente portato ad illustrare tesi e proposte che si collegano ad una visione settoriale e quindi parziale di una politica di sviluppo
Noi oggi dobbiamo con Brett tutti un atto di onestà intellettuale affrontando il tema che ci è stato proposto impresa lavoro per lo sviluppo in termini finalmente complessivi ed integrati
Dobbiamo insomma dare una risposta integrata alle sedi istituzionali politiche sociali una risposta che finora non è stata data con sufficiente precisione per ben due obiettivi
Ho il timore di perdere posizioni di egemonia opere insufficiente o non esercitata capacità di presenza di interlocuzione o di forza contrattuale
Oggi è il momento più superare quella cultura della separatezza che stato vincoli il freno dell'apparato produttivo meridionale che gli ha impedito di cogliere occasione Greganti sul mercato e per il mercato
Come Massimo Troisi Vichy direi che il Mezzogiorno deve incominciare da tre industria agricoltura terziario artigianato e servizi
Tutti i settori che debbono essere egualmente coinvolti responsabilmente in un progetto strategico
E di riavvio sullo sviluppo negli ultimi anni ha preso una vigoria e velocità da questo convegno di riuscire un impegno per una concertazione dei privati per lo sviluppo del Mezzogiorno
Concertazione inizia a cantare consentito di sottolinearlo che deve tenere in giusto conto i risultati positivi reagire raggiunti in Campania
Mi riferisco alle scelte effettuate in maniera di politica del turismo della gestione delle risorse regionali e comunitarie non chiede la notevole attività di promozione internazionale dell'immagine della nostra regione
Che spiegano le ragioni della forte presenza della Campania sul mercato mondiale del turismo queste scelte attuate dalla giunta Rastrelli e dall'assessore Schifone al ramo hanno recepito le istanze
E le motivazioni delle categorie economiche del sistema turistico
Attraverso la ricerca di comuni intese sulla linea di intervento
Ed hanno permesso di triplicare le presenze di turisti a Napoli nel ripeto per la forte promozione sono certo che in questo delicato momento di transizione insieme all'Assessorato al Turismo
Si potrà consolidare a continuare il rapporto instaurato tra in comparti economici e l'ente Regione lungo la strada della concertazione
Sempre se lavoro sono i cardini di una politica di sviluppo è anche vero che senza impresa non vi è lavoro né al Sud né al Nord
Ma non possiamo più attardarci su vecchi percorsi dello sviluppo frammentato frazionato contingentato e condizionato non verrei dire come espressione forte impedito vorrei ricordare un'esperienza degli anni sessanta i quando per risolvere il problema dell'economia dualistica nord-sud si ebbe una bella trovata tutti privati al nord e le partecipazioni statali al sud
Da quella trovata scontiamo ancora le conseguenze
La concentrazione produttiva privata al nord e la concentrazione al Sud del rottamaio degli insuccessi dell'impresa pubblica
Ci ha portato all'attuale situazione dobbiamo quindi intervenire i termini del progetto di sviluppo prima che sul terreno economico in un differente approccio culturale
Tutto il sistema delle imprese deve proporsi l'obiettivo di concertare un progetto di sviluppo che muove il fronte produttivo in modo unitario e coerente con le potenzialità e le prospettive del mercato
E lo deve fare non solo per legittimi interessi economici ma per un superiore senso di responsabilità sociale o al finale di impegno politico pur nel geloso rispetto della propria autonomia
Su questo progetto si aprirà il confronto con le espressioni politiche governo ed opposizione con le forze sociali con le amministrazioni locali
E questo l'invito che Confcommercio rivolge a tutte le componenti produttive per sconfiggere un dualismo di ritorno ancora più grave è devastante
Quello tra le due filiere la prima quello dello Stato inefficienze assistenza la seconda quello del mercato qualità competizione alla prima fermamente ci opponiamo alla seconda profondamente crediamo vorrei concludere John Fitzgerald Kennedy espresse la sua filosofia di uomo aperto alle esigenze del mondo quando affermò davanti al muro di Berlino io sono berlinese
Io a scuola auspico qui che in questo convegno ciascuno di noi del Nord del Centro e del Sud
Di fronte al dramma politico sociale e umano del Mezzogiorno dichiara il suo impegno morale ma con una forte dichiarazione io sono meridionale grazie
Ringraziamo il vice Presidente Nazionale Confcommercio vediamo di intervenire vicepresidente della Confapi dottor Alessandro Concilio
Buonasera a tutti grazie ad Alleanza Nazionale tra suo presidente per l'invito rivolto la mia confederazione la Confapi per questa conferenza
Noi ovviamente siamo preparatissimi dall'autunno del novantasei che ci prepariamo alla conferenza sull'occupazione finalmente
Partecipiamo con altri interlocutori di quelli
E se aspettavamo ma comunque ringraziamo Alleanza nazionale
Per averla voluta fare
E non casualmente fare a Napoli
Sappiamo che il tema del lavoro e centrale nel nostro Paese
Siamo alla vigilia dell'ingresso nell'Unione europea monetaria
E tutti quanti speriamo che da questa unione monetaria si apra una fase
Di crescita di sviluppo per tutto il continente
Purtroppo dobbiamo constatare che in questo momento l'Europa è unificata
Unicamente da un alto tasso di disoccupazione
Variabile da paese a paese ma comunque sicuramente molto più alto che altre economie a destra o a dover spero
Questo tasso è particolarmente insopportabile soprattutto nelle aree più depresse di questo Paese
E la drammaticità del problema può indurre alla tentazione di cercare delle scorciatoie ma scorciatoie in questo settore non ce ne sono
Abbiamo sentito enunciare centinaia di migliaia di posti di lavoro creati in un triennio
Abbiamo sentito chiedere obiettivi vincolanti sull'occupazione
Da rispettare analogamente i vincoli di Maastricht
Qualcuno pensa che i disoccupati dovrebbe assumere direttamente una nuova agenzia per il Mezzogiorno
Temiamo fortemente che queste impostazioni nascondono la volontà di creare posti di lavoro finti
Forme di assistenza vera e propria come i lavori socialmente utili
O l'imponibile di manodopera da accollare alle imprese pubbliche
Noi non crediamo naturalmente come rappresentante d'impresa e di mercato che i posti si credo per decreto
Il problema del lavoro che manca lo si può risolvere unicamente puntando allo sviluppo
Alla flessibilità
Sulle piccole e medie imprese
Confapi non sia associata
Al coro di consensi con cui è stato accolto il varo del Documento di programmazione economica e finanziaria
Anche se non ci troviamo di fronte alle solite stangate previste dei precedenti
Abbiamo di fronte un documento carico di ambiziosi risonanti progetti di crescita occupazione assistenza per il Mezzogiorno
Un documento che non indichi con precisione
Strumenti e priorità con cui realizzarli può servire a poco
Oltre che naturalmente a ricompattare la maggioranza
Una svolta di politica economica richiede l'impegno concreto ad abbassare le imposte a ridurre la spesa improduttiva
A intervenire ulteriormente sulle pensioni sulla sanità sulla pubblica amministrazione e seguono cogli sia pubblici che privati
Gli obiettivi del Documento di programmazione economico-finanziaria sono raggiungibili soltanto con la forte crescita degli investimenti e dei consumi interni
Ma come si potrà essere cresce di investimenti e consumi interni quando il peso fiscale rilevate soltanto del due per cento nel triennio e quando il costo del denaro
E quattro volte l'inflazione al nord e cinque virgola cinque volte all'inflazione assoluto
Deve essere chiaro a tutti che i costi dello Stato sociale ed in particolare di un sistema presentare evidenziare sperequato ipertrofico ricade no innanzitutto sul lavoratore
Il costo del lavoro elevato penalizza l'occupazione senza beneficiare il lavoro
Visto che per ogni cento lire di salario netto l'azienda Nevers altre centotredici allo Stato
Non ci stupisce nei confronti del Documento di programmazione economica e finanziaria l'atteggiamento benevolo del sindacato
Tradizionalmente impegnato difende gli interessi dei propri iscritti dipendenti iper garantiti dei grandi gruppi industriali e del pubblico impiego
Non ci stupisce l'appiattimento sul DPEF dei grandi gruppi industriali
Ce lo possiamo spiegare solo con la contropartita di rottamazioni varie e soprattutto con un posto privilegiato al tavolo per i fondi del Mezzogiorno
Lo sviluppo è una condizione necessaria per la ripresa dall'occupazione ma non è sufficiente
Occorre anche la flessibilità del mercato del lavoro
Troppo spesso la flessibilità viene presentata come una fissazione di no imprenditore
Che vorrebbero pre carezzare i rapporti di lavoro di fare nell'azienda quello che vogliono
Bisogna capire che la flessibilità e necessarie nell'interesse di tutti soprattutto è necessaria per l'occupazione
E vero del nostro Paese radicata l'aspirazione al posto fisso meglio ancora se pubblico ma comunque garantito a vita
Questa aspirazione è stata illusoria
Sempre ma ancor più lo è oggi dato che la crisi fiscale dello Stato l'accresciuta competitività richiesta dai processi di globalizzazione renderanno sempre più necessaria un'elevata mobilità della forza lavoro
Difendere ad oltranza la stabilità dei posti di lavoro esistenti significa difendere gli interessi di lavoratori garantiti contro quelli che il posto di lavoro non ce l'hanno
Significa compromettere la creazione di occupazione per il futuro
L'imprenditore che sa di non poter licenziare tenderà conseguentemente a non assumere
La Coffa che ha presentato una proposta di riforma dello Statuto dei lavoratori
Perché in materia di licenziamenti si possono avere il lavoratore garanzia di livello europeo
Non il far West
Ma neanche il mostro giuridico attuale che prevede unici in Europa lavora integrazioni in azienda a sua scelta del lavoratore licenziato senza giusto motivo
Onde evitare il nanismo
In cui la legislazione l'attuale legislazione sta comprimendo le nostre piccole impresa cioè la soglia dei quindici dipendenti
Le chiediamo che occorre elevare il vitello di quindici a cinquanta dipendenti per l'applicazione di tutte le normative sul lavoro
Quindi flessibilità del lavoro vuol dire anche che lavoro devo est retribuito diversamente a seconda della sua produttività
E del costo della vita locale un il dire quindi un sistema contrattuale capaci grattarsi alle diverse situazioni geografiche aziendali professionale
Per la flessibilità accanto alle molte cose da fare ce n'è una che si deve assolutamente vitale siamo di fronte a un disegno di legge sulle trentacinque ore
Dagli esiti ancora sicuramente incerti visto il suo percorso in Parlamento
Ma come minimo avremo un aumento del carico contributivo come Massimo un aumento del costo del lavoro del quattordici virgola due per cento
Deve essere chiaro che ci batteremo con forza contro questa iattura
Con tutti gli strumenti necessari compreso il referendum insieme a tutti coloro come Alleanza nazionale
Che saranno disposti a darci una mano
Infine
Le piccole e medie imprese apparentemente sono al centro dell'attenzione di un documento di politica economica a cominciare da quelli dell'Unione Europea
In tutte le sedi si ripete che sono la spina dorsale del Paese
L'unica speranza per la creazione di occupazione e i dati statistici lo confermo ad abundantiam
Ma fermarle ragione delle piccole e medie industrie non è facile ancora problematico
Abbiamo ottenuto recentemente
Ed è stato parlato prima una vittoria importante
Col sostegno di Alleanza nazionale con l'approvazione della legge sulla subfornitura che introduce il termine certi ed esigibili di pagamento dei rapporti tra le imprese
Si pone così rimedio ad una situazione che costringeva di fatto le aziende su fornitrici a finanziare loro committenti
Costringendo in qualche caso aziende sane la chiusura per mancanza di liquidità
Alla legge si è giunti dopo un iter pro parlamentare durissimo durato oltre due anni
In cui la nostalgia azione ha dovuto fronteggiare una feroce azione lobbistica da parte di chi tutelava lo strapotere delle grandi imprese committenti
Un altro successo all'interno di questa legge lo spostamento dei termini di pagamento dell'Iva novanta giorni cioè al momento dell'incasso delle fatture e di questo pubblicamente voglio anche ringraziare l'amico rase
Ma le ragioni delle piccole e medie industrie che sono poi ha ragione dell'economia e le ragioni per lavoro
Non sempre prevalgono come dimostra la politica fiscale
Ultima e la legge dell'IRAP
I sostegni alle grandi imprese monopolistiche gli ammortizzatori sociali pagati da tutti ma di un cui soltanto alcuni ne usufruiscono
Concludo
Nella fattoria della politica italiana alcuni animali sono più uguali degli altri
La concertazione che si parli di politica dei redditi di stato sociale o di riduzione d'orario sulla chiamati a farla sempre solo certe impresa e certi sindacati
Questo non è un problema solo qualche crea distorsioni che privilegi economici
Se alcuni soggetti conto non solo attraverso il voto e altri anche attraverso la lobby parlamentare concertazioni per pochi intimi
Si pone un problema di democrazia e di democrazia economica
La concertazione può essere una risorsa
Per il Paese solo se coinvolge tutte le forze sociali tenendo nel dovuto conto gli interessi di tutti altrimenti para posando concausa vizi diventa la continuazione della lotta di classe
Quello che non possiamo accettare e che non possono accettare perché le piccole e medie industrie son pronto a dare il proprio contributo allo sviluppo e l'occupazione del nostro Paese ma la politica deve metter le in condizione di farlo grazie
Ringraziamo il vicepresidente della Confapi mentre chiediamo di intervenire al dottor Antonio Saladino responsabile per il Mezzogiorno per la Compagnia delle Opere salutiamo la presenza in questa conferenza del presidente nazionale del presidente del gruppo di Alleanza Nazionale al Senato il senatore Giulio Maceratini
Sarò brevissimo perché indubbiamente siete tutti stanchi di analisi allora nel ringraziarvi per l'invito sia l'onorevole Alemanno sul presidente fine
Volevo comunicarvi velocemente
L'esperienza che la Compagnia delle opere ha fatto in questi ultimi cinque anni di lavoro nel Mezzogiorno
Per partire in questo intervento mi rifaccio a un a un uomo molto d'otto per dire una cosa che forse può condotta diceva già in Vuitton l'uomo ragionevole è colui che sottomette la ragione all'esperienza la nostra esperienza in questi anni di lavoro nel Mezzogiorno è stata proprio questa quello di aver capito che sul Mezzogiorno c'è stato una sorta di approccio ideologico
Dovuto a un fatto che bisognava ragionare sul Mezzogiorno e se continuato a ragionare si continua a ragionare danni
Esempio che già citato da altri operatori anche la vicenda ultima dell'IRI due l'azienda la cosiddetta agenzia leggera agile in questa situazione insieme con i miei amici dalla compagnia da Oprah abbiamo deciso di partire in un'attività di sviluppo di imprese utilizzando una innumerevole strumenti che ci sono comunque nel Mezzogiorno che sono la quattro otto otto le al l'ex legge quarantaquattro oggi novantacinque novantacinque la due tre sei e via di seguito i partitari perché gli strumenti non mancano
In questo tipo di esperienza man mano abbiamo realizzato una serie di attività sia nel settore profitti che non profit
Nel settore profitti praticamente utilizzando esclusivamente la le l'ex legge quarantaquattro abbiamo mostarda abbiamo seguito monitorato circa una trentina di progetti sia in in Puglia in Calabria in in Campania e in Sicilia
Per un investimento circa di novanta miliardi
Dando vita così ha quasi quattrocentocinquanta posti di lavoro
Utilizzando invece la quattro otto otto l'ultima nata dalla da culla economica europea in Sicilia Calabria Campania e Puglia abbiamo seguito circa centottanta miliardi di investimenti che hanno prodotto anche questi circa un quattrocento posti di lavoro
Poi abbiamo lanciato delle società multi regionali
In in Calabria Sicilia Basilicata sviluppandosi nel settore delle mense del catering delle pulizie sviluppando cerca scuse trecentoquattro io lavoro
Poi ci siamo occupati anche di grande distribuzione perché abbiamo capito che per esempio c'erano degli spazi nella gestione dei grossi marchi
Che hanno il problema della gestione del punto vendita e stiamo partendo con una specie di come dire la lega delle cooperative fatta sotto marchi diversi
E abbiamo già sviluppato un'ottantina di posti lavoro gestendo quasi un diciassette punti vendita
Poi ci siamo dedicati anche al turismo dove abbiamo attualmente in gestione quasi due mila quattrocento posti letto che sviluppano quesito quindi trecento cinquanta posti di lavoro
Infine ci siamo occupati anche nella infine Man ma questo il dato più drammatico già citato da qualcuno sull'emergenza da una povertà ci siamo occupati del settore non profit in particolare abbiamo sviluppato la Fondazione Banco alimentare
Che in questo anno ha distribuito sette mila e duecento tonnellate di generi di prima necessità
Attraverso mille cinquecentoventi
Distribuito per per arrivare a tre mila e otto attraente trecentottantatré mila seicentotrenta persone in tutto il Mezzogiorno praticamente abbiamo distribuito trentasei miliardi di di generi di prima necessità questo dimostra che tipo di situazione si sta creando nella nostra terra e proprio di una povertà che diventa sempre più dilagante che comincia a colpire anche famiglie
Che anche si vergognano di dirlo che che sono in situazione di bisogno
Allora
C'è poi tutta la realtà delle scuole libere noi solo nel Mezzogiorno abbiamo quasi un centinaio di persone che lavora su una realtà quasi seicento giovani che seguiamo in varie scuole a Catania anche qui a Napoli
Allora vi ha fatto tutto questo elenco compreso l'ultimo che vi dico quello della del lavoro che stiamo sviluppando con la lega delle cooperative con la Starza società olandese che Obiettivo lavoro il lavoro interinale Corno la l'apertura di ormai trenta sportelli in quasi tutte le province del mezzogiorno
Per dire per dire una cosa cioè va in questi anni quando all'epoca lo fate abbiamo sviluppato quasi tre mila posti di lavoro
Perché perché a un certo punto abbiamo capito che con le analisi dovevamo smetterla perché voi voi lo sapete tutti che di analisi sul Mezzogiorno le sono pene tutte le università cioè ci sono pubblicazioni dappertutto cioè tutti hanno scritto sul Mezzogiorno e problemi e chi fa cioè tutti siamo bravi a dire che cosa ma anche che cosa l'asma chi fa chiesto getto perché per pensare a mezzogiorno e chiamiamo la migliore università americana facciamo fare un'analisi ma poi chi fa chiesto oggetto no in una realtà che ha subito un danno antropologi condanno mentale
Allora la cosa che noi abbiamo visto drammatica qual è stata che se non si formano se se non si parte in un'azione tipo scusate il paragone brutto tipo l'azione che doveva fare la Gepi eccetera per quella di sostenere la fase di start-up delle aziende
Io che lavoro anche alla quarantaquattro all'ICI mi rendo conto che non bastano gli strumenti che noi diamo a questi giovani ma questi giovani vanno aiutati nella fase del mercato nella fase della composizione della della società nella fase finanziaria se non non non facciamo dei gruppi di imprenditori che come doveva fare la Gepi che non ha fatto che è stato un grande fallimento nel sostenere questi giovani nella nella nell'iniziativa che fanno dovevano imprenditoria non ne nascerà mai perché la nostra debolezza è una debolezza economica culturale la protesta la cultura d'impresa
E proprio di mercato per cui ora è una è una debolezza oggettiva cioè non è una debolezza come dire che noi ci siamo piccole Maigret è proprio una debolezza oggettiva in cui bisogna rispondere in modo oggettivo
Per cui noi ci stiamo organizzando con degli imprenditori del Nord per fare delle azioni di Venture Capital per aiutare le piccole realtà
A decollare a riuscirà a scollinare all'anno a raggiungere almeno il breakeven
E questo è importante perché stamattina e ho sentito anche l'onorevole
Publio Fiori che mi ha impressionato in un passaggio in cui ha detto qui c'è troppa società si sta parlando troppo di società e meno della funzione istituzionale che lo Stato deve avere ma purtroppo a sud abbiamo Cutolo posti auto troppo Stato le famose cattedrali nel deserto come sapete tutti l'abbiamo sempre citati
Per cui lo Stato deve avere una funzione sussidiaria c'è adesso la funzione di aiuto nel rapporto tra i corpi intermedi che bisogna valorizzare i giovani e la grande impresa danno grazie arrivederci
Allora prima di passare ad altre comunicazioni l'ultimo intervento da parte della dottor Tripoli dell'Unioncamere
Per intanto porto buona sera tutti porto i saluti del mio Presidente che non è potuto esser presente ma ci teneva a essere presente ugualmente
In qualche modo con un contenuto da di riflessione a questo punto del dibattito le proposte i temi le sollecitazioni sono numerosissime
Mi limito quindi a ad vado fare tre sottolineature tredici a richiamare tre temi Primo tema né occupazione impresa
Occupazione non vuol dire solo lavoro dipendente mi sembra questo si è messo chiaramente ma anche lavoro indipendente lavoro d'impresa attività di impresa e questo ha nel nostro Paese un significato è una corposità tutta sua in un Paese che ha cinque milioni e mezzo di imprenditori come nessun Paese né dell'Occidente né dal di altre parti del mondo alla fortuna di di Caratese nessun Paese ha la fortuna di avere allora da qui una prima conseguenza
Politiche per l'occupazione il larga misura coincidono con le politiche per lo sviluppo delle imprese
Dove sviluppo delle imprese si badi bene non vuol dire solo le politiche per far nascere le imprese perché le imprese spesso nascono e nascono numerose
Politiche per lo sviluppo delle imprese voglion dire anche interventi e politiche per sostenere per far sopravvivere le imprese all'impatto successiva la prima fase col mercato
C'è un secondo elemento veniva ricordato più volte anche questo questo pomeriggio impresa nel nostro Paese molto spesso anzi nella stragrande maggioranza dei casi significa piccola impresa novantasette per cento di cinque milioni e mezzo si si ricorda
Allora
Questo anche questo un un significato importante
Dal momento che per la verità gran parte delle politiche d'impresa nel nostro Paese sono state tutte impostate sulla grande impresa
Dimenticando il contributo che in termini anche di occupazione hanno dato e danno le piccole impresa se è vero che dieci milioni di persone danno presso nono loro attività imprese con meno di cinquanta dipendenti
Abbiamo realizzato in collaborazione col ministero del lavoro e su incarico dalla Comit comunità un sistema informativo
Che rilevi la domanda di occupazione da parte delle imprese un sistema unica in Europa tante che ci anche sto con Unioncamere di realizzarlo in altri Paesi in collaborazione ovviamente con altre istituzioni altri paesi
Comunitario
Da questo risultato risultano tante cose risulta anche che nel prossimo vive biennio sanno proprio le piccole imprese ad operare assunzioni
Mentre le grandi imprese espellere hanno manodopera nel prossimo biennio ci sarà un saldo positivo solo per le piccole imprese
Allora il primo tema e prima conseguenza politiche per l'occupazione in gran parte vuol dire politiche per lo sviluppo delle piccole imprese
Secondo tema mercato il mercato del lavoro
Il
Nello nello scenario dei prossimi anni certamente tanti elementi caratterizzeranno il mercato una più spinta competitività eccetera
Ne sottolineo solo uno per l'impatto che ha direttamente sul mercato del lavoro e degli il fattore della tecnologia dell'innovazione tecnologica dei cicli soprattutto dell'innovazione tecnologica perché ciò che caratterizza questa fase attuale
E la velocità con cui le innovazioni tecnologiche vengono introdotte vengono diffuse e vengono a loro volta superate questo determina un rapido mutamento di Citi sia sul mercato che sul mercato del lavoro
Sempre più difficilmente sarà configurabile un dipendente che entri in un'azienda da giovane ne esce da grande dopo aver compiuto l'itinerario lavorativo tutto nella stessa azienda facendo magari le stesse cose
Sempre più spesso l'itinerario lavorativo sarà fatto di spezzoni di lavoro di lavoro dipendente di lavoro parasubordinato di lavoro autonomo di rientro con figure diverse magari in settori diversi magari in aziende diverso
Allora anche questo questa caratteristica c'è questa estrema mobilità flessibilità
Del del mercato del lavoro ha delle conseguenze
La prima è che diventa essenziale
Più che in passato trovare gli strumenti che colleghino domanda e offerta di lavoro perché in passato era più semplice ad una domanda piuttosto stabile o almeno facilmente individuabile di lavoro era sufficiente una struttura di Collocamento abbastanza rigida
Per offrire la possibilità di riscontro sul nel sul versante dell'offerta di lavoro
Ma quando la domanda varia varia nel tempo varia nella qualità e l'offerta varia
Nel tempo e nella qualità questo fa sì che
Ci sia ci sia bisogno di strumenti più flessibili di strumenti che mettano più facilmente in contatto
Offerta e domanda di lavoro da questo punto vista alcune linee di orientamento della della riforma degli studi del mercato del lavoro sicuramente sono importanti sarà importante che la fase attuativa negli sviluppi le potenzialità di liberali di liberalizzazione
Uso una parola che non piace di privatizzazione tenendo conto che da quella indagine da quella rilevazione
Citavo poc'anzi quel progetto quel sistema informativo nazionale
Dici risulta che sanno ben due milioni due milioni di Colle figure in mobilità nel prossimo biennio cioè due persone due milioni di per lavoratori che entreranno e usciranno nel sistema nel mercato del lavoro nel nel nella parte dell'occupazione del mercato del lavoro
Allora gestire le informazioni perché i due milioni di persone che fuoriescono possano rientrare nella nel modo più rapido e più efficace possibile questo importo è un porto è un problema importante di sistemi di informazione
Seconda conseguenza di questa particolare caratteristica che assume il mercato del lavoro e che anche il nostro quel fa per di larga parte probabilmente dovrà essere ripensato perché è stato costruito per gestire la fase più a rischio che allora in una fase terminale
Del processo di da del della dell'itinerario lavorativo ecco bisognerà che una quota importante di interventi si spostino
Per supportare assistere
Durante le fa durante l'itinerario lavorativo nelle fasi di passaggio nelle fasi di dubbio nelle fasi di vuoto momentanea
Qui un rilievo importante sicuramente a un il ripensamento della formazione della formazione che consente a chi fuoriesce per una certa fase dal percorso lavorativo di rientrarvi al più presto
E qui sicuramente a una un largo contributo da poter dare tutto il sistema più flessibile organizzato in modo più vicino all'utenza e quello del non profit
Terzo tema chiudo occupazione Mezzogiorno su questo dico solo una battuta segnali positivi in abbiamo rilevati diversi
Abbiamo rilevato per esempio che c'è un saldo positivo costante da quattro anni a questa parte dal novantaquattro questa parte del numero delle imprese tra il numero di imprese nate numero di imprese morte
Saldo positivo che è stato confermato anche per il novantasette e che per per esempio per quello che riguarda il Mezzogiorno ha fatto sì che ci siano molte più imprese nate di quante ne siano morte addirittura in un rapporto doppio rispetto alle altre aree del Paese
Uno e cinquanta e rotti per il Mezzogiorno poco più dello zero cinquanta per realtà del Paese questo vuol dire che qualcosa si muove nell'economia col prossimo nella società civile
Mi limito a dire che a questo punto questo processo deve essere sostenuto con tutti i temi con tutte le linee che son state qui ricordate dai servizi all'infrastruttura rilancia eccetera degli investiti ma soprattutto va supportato il va arricchito
è venuto fuori il tema della dell'attrazione degli investimenti del richiamo del marketing territoriale del richiamo degli altri investimenti
Temi importanti ci sono nell'agenda politica di questi giorni vi sarà a mio avviso decisivo che queste politiche vengano coniugate con serie politiche dirette che comunico che facciano circolare le informazioni le possibilità di interfaccia le possibilità di partenariato non solo sul livello territoriale non solo sull'erogazione o sul livello europeo su questi temi io credo che le Camere di commercio potranno dare in questi anni e uno un loro contributo grazie
Bene ringrazio Tonino Mazzocchi curata sta sezione di essere quasi riuscito a ottenere i tempi adesso volevo invitare a prendere la parola sottosegretario Pizzinato che il sottosegretario al lavoro
Ringraziamo di essere intervenuto al nostro compie
Desidero innanzitutto
Ringraziare
Gli organizzatori per l'invito
E la possibilità di prendere la parola
E quindi di svolgere alcune riflessioni
Sulle problematiche del lavoro
Mi dimetterò da alcuni aspetti
Rispetto ai trecentosessanta gradi che è stato affrontato dal documento di base
E i nel corso di questo confronto
Un rammarico non aver potuto partecipare
Per un periodo più ampio ai lavori
A causa degli impegni parlamentari
Prima di svolgere alcune considerazioni sull'attività le iniziative i programmi del governo
In materia
Di problematiche del Mezzogiorno
Del dramma della disoccupazione a partire da quelle del Mezzogiorno
Consentitemi nei pochi minuti a disposizione
Di sottolineare un elemento
Che ancora non è stato sufficientemente approfondito non in questa conferenza ma più complessivamente
Ma le forze politiche sociali dai governi
E cioè sul passaggio di file millennio
Dell'economia dell'economia in particolare dei paesi più sviluppati
Si tratta di una fase Condemi mutamenti
A mio parere di carattere epocale
Che sono sottolineati nel documento di base di questa conferenza
In collegamento con il processo inarrestabile
E sempre più di carattere generale della globalizzazione
Processo che determina dei mutamenti
Così profondi
Non solo sul versante dell'economia ma in modo particolare sul terreno
Della occupazione
Quale risultato delle conquiste tecnico-scientifiche dell'uomo
E che porta come effetti dirompenti alla frantumazione del lavoro e in cui nel momento in cui prevalgono il terziario e dei servizi
E che ha un effetto drammatico sul piano occupazionale
La disoccupazione nei Paesi sviluppati
Assoluto ha subito un mutamento storico
E cioè
è passata dai carattere funzionale collegato ai momenti di crisi ad una disoccupazione di carattere strutturale viene sottolineato da un ampio studio dalla Banca d'Italia ma contemporaneamente anche con due caratteristiche nuove di lunga durata
Non solo giovanile ma in particolare i lavoratori che vengono espulsi dai processi di ristrutturazione industriale che non riescono più ad inserirsi i quarantacinque cinquantenni che non trovano più cupa secondo e abbiamo che quindi Verdi occupazione di lunga durata che mediamente in Europa supera il cinquanta per cento in Italia supera il sessantacinque per cento ha queste caratteristiche nuove
La disoccupazione nel nostro Paese a delle punte
Che sono diventate drammatiche a partire dalla prima metà
Degli anni novanta
Con tassi di disoccupazione
Che combaciano con il contemporaneo incremento del sommerso
La minor sicurezza del lavoro sui luoghi di lavoro la frammentazione complessiva
Il dato complessivo europeo con il quale dobbiamo misurarci consentitemi di ripeterlo anche se è stato presente nel documento nella relazione due milioni e otto di disoccupati in Italia diciotto in Europa trentadue milioni nell'OCSE non ci sono mai stati
Nell'ultimo secolo questo è il punto
Dal quale io credo dobbiamo partire nella riflessione quando dico dobbiamo partire intendo i governi e tutte le forze politiche e sociali
Noi abbiamo che all'interno di questi processi la gravità della situazione per quanto riguarda il Mezzogiorno con le punte del ventiquattro e del ventiquattro venticinque per cento un giovane ogni due in qualche realtà del Mezzogiorno
Un disoccupato ogni tre
Che indica la drammatica situazione
La disoccupazione di massa determina non solo disgregazione ed emarginazione
Ma rappresenta anche un costo elevatissimo dal punto di vista
Sociale ed economico in quanto quella giovanile in particolare nel Mezzogiorno sia che la disoccupazione giovanile è più elevata nel Mezzogiorno nelle realtà dove più alto è il livello di istruzione
Delle nuove generazioni
Quindi il mancato inserimento nelle attività lavorative dei giovani
Ha un costo
Anche economico
E per le comunità poiché fortemente sia investito nella formazione mentre in conseguenza del non inserimento sia una dequalificazione delle risorse umane presenti in questa parte del territorio
Quindi il problema è
Per uscire
Dalla disoccupazione strutturale
In Italia e in Europa e necessario si sottolinea anche nel vostro documento lo condividiamo un disegno economico di lunga durata
E il pieno dispiegamento di una politica che con determinazione e punti alla costruzione di un'unione dell'Unione europea non solo finanziaria ma anche politica sociale e solidale
Il primo passo in questa direzione
Si è compiuto
Nel Consiglio straordinario dello scorso novembre
Perché non sottolineare non cogliere il passo in avanti compiuto
In fondo
Giugno novantasei Firenze conclusione del semestre italiano la proposta del Governo italiano di assumere il parametro occupazione fra i parametri della costruzione dell'Europa fu respinto da tredici dei quindici paesi della Comunità
A novembre dello scorso anno sia compiuto anche se parziale un salto qualitativo questa mi sembra che al passaggio che va colto
A questo passaggio importante di assumere per la prima volta anche i parametri dell'occupazione nella costruzione dell'Europa
L'Italia arriva sulla base di uno sforzo straordinario
Sforzo straordinario sul piano economico e finanziario che è stato realizzato grazie al contributo dei sacrifici o di tutti i cittadini italiani ma che ha reso ha consentito
Di rendere il nostro Paese fra i protagonisti della costruzione dell'euro
Cosa abbia significato
Ridurre l'inflazione a livelli che non c'erano più nel nostro Paese da prima del mille novecentosessantotto
Aver ha ridotto il debito pubblico in rapporto al PIL sotto al tre per cento
Aver ridotto il tasso di interesse al cinque per cento mi sembra che sono elementi questi in particolare per la piccola e piccolissima impresa di tutti i settori non di poco conto più che per altri settori dell'economia
Ora come
Io ho sottolineato quel che abbiamo fatto mi consenti Storace
Vediamo gli altri passi oggi
Abbiamo bisogno
Di realizzare un disegno per rispondere al dramma dell'occupazione
Che veda gli obiettivi due mila e oltre
Dando priorità all'occupazione
In questo senso quanto
Sia
Di minor costo del debito pubblico in primo luogo sarà investito nel Mezzogiorno
E quindi in questo modo le risorse liberate dal risanamento della finanza pubblica in primo luogo dovranno contribuire allo sviluppo del Mezzogiorno
Questa è la scelta strategica che contenuta nel Documento di programmazione economica congiuntamente ad altri due elementi
Il documento di programmazione economica e finanziaria per la prima volta non sono delinea le politiche economiche finanziarie del prossimo triennio
Massa alta in modo strategico assieme allo sviluppo
Come fare emergere il sommerso e in nero come affrontare il dramma della non sicurezza sul lavoro che ha un costo secondo semplicemente per pagare i sussidi a coloro che perdono la vita o sono infortunati di cinquantacinque mila miliardi all'anno
Quindi un disegno strategico che mette insieme tre momenti
Lo sviluppo l'emersione dal nero il superamento del in sicurezza sul luogo del lavoro
Muoversi in questa direzione
Si tratta di affrontare come emerge dai documenti approvati da Camera e Senato nell'inchiesta sul lavoro sommerso e sulla sicurezza sui luoghi di lavoro affrontare per quanto riguarda il sommerso la condizione relativa a dieci milioni e settecento mila persone e cioè quasi il quaranta per cento del lavoro dipendente che ha
Se tradotto il lavoro pieno
Una dimensione pare a cinque milioni di lavoratori che svolgono attività sommersa in nero non regolare
Ecco il Governo
Si è mosso in questi due anni
Partendo da questa drammatica realtà
Io la definisco drammatico
Da tutti i punti di vista
E
Ricercando
L'intesa
Attraverso la concertazione con l'insieme delle forze sociali
L'abbiamo fatto con il Patto per il lavoro del ventitré settembre del novantasei le verifiche del novantasette e il documento di programmazione economica
In discussione in Parlamento assume anche gli aggiornamenti dal confronto attualmente in corso
Esso
Cerco di accelerare e di tagliare
I foglietti
E adesso
Dispiega
L'insieme delle strumentazioni che abbiamo realizzato
Partendo dal Patto per il lavoro
Mi riferisco la programmazione negoziata con gli accordi di programma i patti territoriali contratti dare mi riferisco alle alle agevolazioni per l'insediamento dello sviluppo della piccola impresa ai piani settoriali alle tre a realizzare strutture alle politiche di sviluppo del turismo sia per quanto concerne le strutture dirigenti di ricevimento sia per quanto riguarda le infrastrutture
L'attuazione delle politiche dello sviluppo potrà richiedere un decisivo impulso contemporaneamente dans la riforma della politiche amministrative grappoli delle politiche ebbene le amministrazioni e dalle assetto su istituzionale che non ho colto nel documento che è alla base di questa conferenza
Permettetemi di sottolineare alcuni aspetti da questo punto di sé perché sono decisive le azioni che ognuno compierà nelle prossime settimane nei prossimi mesi stante la brevità dei tempi
Infatti
L'impegno del governo e quello di sostenere la dimensione locale dello sviluppo attraverso la valorizzazione dei soggetti pubblici e privati che operano sul territorio
In un'ottica di solidarietà nei rapporti tra Stato e autonomie locali
La riforma delle pubbliche amministrazioni
è un investimento strategico per lo sviluppo del Paese
Riguarda sia il trasferimento di ruoli funzioni e poteri alle Regioni e agli enti locali di regole identiche fra pubblico e privato l'ammodernamento tecnologico della pubblica amministrazione come con l'informatizzazione il processo di deregolazione
E semplificazione dei procedimenti amministrativi
E assieme a questo
Con l'unificazione del ministero del Bilancio e della Programmazione economica e del tesoro si è creato il dipartimento per le politiche
Di sviluppo territoriale di e coesione sociale
In particolare per quanto concerne il Mezzogiorno in questo senso
Le politiche che abbiamo realizzato traducendo in norma
Il patto per il lavoro
Consentono di affrontare in modo nuovo e profondamente diverso rispetto al passato
Sia le innovazioni e le sperimentazioni in termini del mercato del lavoro
Con l'introduzione del lavoro interinale
Con l'allargamento e la qualificazione dell'apprendistato l'avvio della riforma della formazione professionale la riforma dei lavori socialmente utili il potenziamento dei contratti di riallineamento ed emersione
E assieme gli incentivi per la riduzione dell'orario di lavoro che assieme alla fissazione per legge del lavoro legale assuma la contrattazione fra le parti sociali come uno degli elementi fondamentali
In questo senso
Permettetemi molto rapidamente con l'entrata in vigore lo scorso gennaio
Del decreto legislativo che conferisce alle Regioni agli enti locali
I compiti in materia del mercato del lavoro va in pensione
Dopo cinquant'anni il vecchio Collocamento e si inizia una nuova stagione Checconi e le specificità del territorio
La riforma sono all'ultimo pezzetto la riforma punta all'efficienza della riorganizzazione
Per la prima volta da ottobre viene il Collocamento privato che compete con quello pubblico nel nostro Paese
Vi è un passaggio però che è decisivo io è decisivo in particolare per il Mezzogiorno
E che richiede un impegno straordinario delle forze politiche delle forze sociali
Quello che le leggi regionali
Che devono essere approvate entro il prossimo nove luglio quando più di metà del personale del ministero del lavoro sarà trasferito alle Regioni del territorio e il Collocamento dovrà essere adeguato alle specificità del territorio non si giunga a questo momento in modo impreparati
In questo ambito
Per concludere e chiedo venia se ho rubato qualche minuto in più ma riassumo l'ultima paginetta noi abbiamo operato in questi mesi in questi due anni
Per realizzare una serie di misure straordinarie
Che vi hanno dalle borse lavoro ai Piani di inserimento professionale a listelli non come soluzione strutturale ma come una prima esperienza di lavoro per le giovani generazioni
è necessario
Versato una base Francis regno che indicato nel documento di programmazione economica non solo
Realizzare l'obiettivo li contenuto di un'elevazione di seicento mila posti di lavoro atti a tempo indeterminato
Ma è necessario di misure che va di nuovo venti mila l'impegno assunto a livello comunitario col parametro sull'occupazione sociale è di impegno straordinario ben più difficile da raggiungere di quello finanziario
Poiché entro il due mila e uno
Con gli impegni assunti lo scorso anno sia assunto l'impegno che per le giovani generazioni sia data una opportunità di occupazione entro un massimo di un anno e per i disoccupati entro un massimo di sei mesi realizzare questo obiettivo
Partendo da Henry dà i risultati che abbiamo raggiunto ben più difficile ben più complicato richiede un impegno straordinario in questo senso
Richiede un impegno straordinario del governo
Ma dell'insieme delle forze politiche e sociale
Nella loro autonomia
Nella loro distinzioni di ruoli ecco proprio perché sul lavoro
è necessario che vi sia
Il confronto un impegno dell'insieme dei soggetti
La nostra presenza qui oggi è che nella diversità di ruoli
Nell'autonomia delle funzioni e degli obiettivi il confronto sia sul merito per questo vi ringraziamo dell'opportunità che ci è stata offerta di essere stati qui presenti oggi
Ringraziamo il Sottosegretario Pizzinato che tra l'altro sulla sua carica di simpatia e partecipazione umana ha riverniciato anche troppo bene la politica al governo poi avremo qualcosa da dire in merito passo la parola al senatore pace per una breve introduzione alla interventi sulle cooperative anzi l'intervento
Sarò brevissimo
Le cento mila realtà cooperativistiche italiane penso che abbiano gioito nell'apprendere che su questo documento di di programmazione economica finanziaria di cui si è parlato non c'è traccia almeno per il momento di nuove tasse
Ma lo metto al condizionale e penso che comunque potrebbero aver gioito con molta cautela e parsimonia perché nelle precedenti leggi finanziarie varate dal governo di centrosinistra le realtà cooperativistiche si sono sentite particolarmente colpite e penalizzante mi riferisco all'ultima legge finanziaria
Con l'introduzione dell'IRAP e a quell'ancora precedente quando furono ridotte alcune agevolazioni ridotte dal governo Prodi alcune agevolazioni in favore delle cooperative
Quindi questo documento di programmazione economica e finanziaria dobbiamo prenderlo un po'con le molle
Intanto perché è abbastanza un'incognita non è chiaro ho sentito quanto ha detto il sottosegretario Pizzinato proprio poco fa in questo documento di programmazione economica per esempio
Per quanto riguarda quello che sarà il collegato della legge finanziaria non dice assolutamente nulla
Mentre la legge di Bilancio prevede che il Governo nel Documento di programmazione economica finanziaria
Stabilisca gli indirizzi più importanti che intende poi assumere con la successiva legge finanziaria che poi viene sempre approvata tra novembre e dicembre nel nostro Paese
Quindi non sappiamo a tuttora cosa intende fare il Governo una volta fissato il tetto finanziario della manovra così come non sappiamo noi e non saranno le cooperative cosa intende fare il governo per le politiche per il Mezzogiorno
è finito una decina quindici giorni fa proprio in Senato la discussione sulle politiche per il Mezzogiorno
Discussione che si è aperta con la presentazione da parte della maggioranza di ben quattro risoluzioni
Ogni partito della maggioranza ha presentato una sua risoluzione per quanto riguarda le politiche del mezzogiorno
Alleanza nazionale ovviamente ha presentato la propria alla fine della discussione che è durata alcuni giorni la maggioranza evidentemente si era messa d'accordo su come devono essere distribuiti alcuni rapporti di forza all'interno di quella che sarà l'agenzia per lo sviluppo che noi abbiamo criticato ha accettato una unica proposta di risoluzione e poi se la sono votata a maggioranza in questa proposta di risoluzione della maggioranza laddove si prevedono talune cose che il governo dovrebbe fare l'unica cosa sicura è la istituzione di questo nuovo carrozzone
Che l'agenzia per il Mezzogiorno e questo alla faccia di quel decentramento di cui si parlava proprio poco fa da parte del sottosegretario quindi diventa di rendere product protagoniste le realtà locali
Gli enti locali le categorie produttive e le realtà territoriali la logica centralista vince ancora per quanto riguarda le politiche per il Mezzogiorno e noi riteniamo che tutto questo penalizzi ulteriormente quel settore molto importante dell'economia italiana che il settore cooperativistico
Io vorrei dire tante cose sono legato però è vincolato dal tempo che corre veloce
Mi dicono che c'è basta ma alcune cose le devo dire il settore cooperativistico si sente penalizzato però nell'ambito di tutta questa situazione ritiene di poter fare e torniamo quindi alle cose concrete e piccole anche talvolta che si possono chiedere ritiene di poter fare alcune proposte
Proprio per quanto riguarda la situazione nel Mezzogiorno d'Italia
Una prima cosa da fare sarebbe sviluppare l'interesse cooperativistico nel comparto dei servizi alle imprese con particolare riguardo al turismo
Qualche ora fa se ne è parlato in maniera molto diffusa proprio in questo con convegno i Comuni del resto potrebbero favorire l'occupazione
Affidando a cooperative servizi come la riscossione dei tributi
Il riciclaggio las la selezione lo stoccaggio dei rifiuti la gestione o il controllo di determinate risorse ambientali la polizia e la manutenzione delle aree urbane
Altra cosa al punto due sensibilizzare gli enti locali ad una maggiore attenzione verso l'imprenditoria sociale che si propone il compito di abilitare al lavoro i soggetti svantaggiati
Tenendo presente che la legge trecentottantuno del novantuno prevede tra le agevolazioni la deroga alla disciplina in materia di contratti della pubblica amministrazione
Dando la possibilità quindi agli enti pubblici di stipulare convenzioni con le cooperative di tipo B per la fornitura di beni e di servizi un'altra cosa che si potrebbe fare ho quasi concluso e l'abolizione
Al ricorso
Nelle gare d'appalto al massimo ribasso nei servizi alle persone
Trasferendo invece anche attraverso contratti di programma tra Stato Regioni e cooperazione a tutte le realtà territoriali modalità e standard qualitativi di assistenza già sperimentati dalle esperienze più o pensate
Si richiede inoltre uno sportello di garanzia per le idee nuove
Si richiede inoltre di semplificare il sistema di procedure quali la tenuta libri la contabilizzazione ed infine di a bloccare l'anzianità come requisito per le cooperative per accedere a bandi concorsi eccetera
Queste sono delle semplici richieste che vengono dal mondo dagli operatori nel mondo cooperativistico richieste avanzate ad Alleanza Nazionale che Alleanza testimonia in questo momento attraverso la mia persona
Io concludo qui questo mio breve intervento questa mia interruzione e passo un tanto a ringraziare
I cooperatori presenti i rappresentanti del mondo delle cooperative presenti a questo convegno ringrazio prima coloro che non prenderanno la parola e per questioni di tempo e di un e come il dottor Corvino che comunque ci farà tra vere un documento scritto così come l'avvocato galletto rappresentante della ancor e invito subito al tavolo della presidenza a prendere la parola al presidente della lega delle cooperative al dottor Barberini che ho visto in sala da qualche parte
Due
Non c'è il dottor Barberini era lì seduto non non lo vedo più fosse uscito un attimo si si intende rifiutare fu inventata prodiana saltare facile
Comunque se dotata Barberini la veste di manifestarsi Mila no ovviamente ci daremo la parola adesso passiamo in rapida successione alla parte diciamo sindacale con l'introduzione di Salvatore Ronghi responsabile del di ben nel dipartimento e poi di per l'occupazione
Dopodiché andiamo verso la fine con l'intervento professor Renato Brunetta il presidente Rastrelli del presidente Fini è assente non perché si stia disinteressano al problema anzi è che sta ricevendo una serie di navigazione disoccupati della gradinata fra Campania e quindi sta facendo una sorta di conferenza parallela quella che stiamo compiendo noi grazie
Sì sarò brevissimo e mi limiterò alla introduzione vista che in questi due giorni abbiamo avuto due giorni di approfondimento notevolissimo bene l'occupazione abbiamo dato la dimostrazione laddove questa verità quella richiesta di Alleanza nazionale è stato capace di prepara di presentare un progetto per lo sviluppo e l'occupazione
Nell'ambito di tutti gli aspetti necessarie per rilanciare evidentemente l'occupazione e abbiamo avuto anche notevoli contributi
Da associazioni i quali evidentemente chi più chi meno chi più chi meno ha potuto prendere atto della capacità propositiva e della validità delle proposte peraltro anche lo stesso rappresentante della CGIL che ha iniziato il suo intervento dicendo che non ride non si ritrovava con alcune nostre proposte poi alla fine ha ribattuto pari pari tutta le nostre proposte che abbiamo elencato in questi giorni quinti si vede che c'è stato pure chi i fino ad ieri era per la politica assistenzialista e oggi invece vede la produttività e il lavoro vero bilanciato introspettivo io devo introdurre due aspetti
I quali non si è parlato fino ad un chiede oggi tanto richiesta modifica dello Statuto dei lavoratori noi riteniamo che lo Statuto dei lavoratori non sia uno strumento da abbattere
Anzi ne pensiamo che lo stato dei lavoratori è stato uno strumento utilissimo
Concepito in un momento particolare del nostro Paese e che è servito veramente per portare la democrazia del posto di posti lavoro nel mondo del lavoro e archiviato quel percorso che però poi si è interrotto un certo punto
Per una maggiore partecipazione tra impresa e prestatore d'opera I la grande valenza che hanno avuto le rappresentanze sindacali aziendali in temi di rapporti e di raccordi con le imprese evidentemente acconsentito a che oggi poco questo è un Paese maturo per affrontare anche il tema della partecipazione però riteniamo che lo stesso strumento pensate al mille novecentosettanta abbia bisogno di una rivisitazione ci sono alcuni aspetti
Che vanno rivisti anche perché non va dimenticato in questi ultimi quattro anni un poco attraverso la contrattazione nazionale altro attraverso il referendum e poi anche attraverso evidentemente nuovi provvedimenti legislativi come quello sulla rappresentatività
Lo stesso stato di lavoratori a sua subito delle modifiche
E noi a proponiamo come Alleanza nazionale nel voler mettere mano all'articolo trentacinque cioè allargare la quota dell'applicabilità dello Statuto dei lavoratori perché oggi abbiamo un problema
Abbiamo il problema della Micra in micro impresa che ha timore di superare i quindici dipendenti proprio dell'applicabilità dello Statuto allora in questa fase ne proponiamo di che l'applicazione del coltello sui lavoratori avvenga nelle piccole imprese fino a venticinque dipendenti questo consentirà evidentemente alle microimprese di poter creme Tare
E l'altro aspetto e che pur proponiamo il nonno assolutamente l'abbattimento è quello di una rivisitazione dell'articolo diciotto cioè la l'integrazione sul posto di lavoro problemi del licenziamento
No perché noi vogliamo noi siamo per il licenziamento assolutamente al contrario ma evidentemente è una norma che va adeguata che va adeguata a quella che sono evidentemente i sistemi della flessibilità che oggi noi ci troviamo evidentemente a concertare nell'impresa
Però non pare anche dimenticato che oggi esistono tante nuove attività di lavoro i cosiddetti i costi le cosiddette augure atipici c'è categorie di lavoratori che non hanno nessun la salvaguardia e che molto spesso vengono utilizzate dalle il barese come lavoro parasubordinato e quindi svincolati da quelle che sono le normative contrattuali e di legge
Facendo anche concorrenza sleale con quelle in prese che poi sono costrette a tenere nettamente personale inquadrato allora le chiediamo che ci sia una una discussione tra le parti sociali hanno come sta facendo il governo
Perché anche questo lo ha denunciato che il governo Prodi rilanciano alcuni aspetti la concertazione poi laddove deve misurarsi veramente su questi temi preferisce fare da solo infatti non solo non ritiene sulla nuova Carta dei lavori
Chiamare preventivamente le associazioni sia sindacali e le associazioni datoriali e confrontarsi intenderei attivi ma pretendente
Gli anni un lavoro bello e fatto e poi discutere eventualmente dopo questa non è concertazione così come dalle concertazione lasciare fuori al tavolo di concertazione alcuni sindacati e alcuni alcune associazioni datoriali specialmente chi rappresentava piccoli e medi impresa visto che tutto la prospettiva dello sviluppo del nostro Paese si incentra particolarmente sulla piccola e media impresa
Questi sono i temi evidentemente io chiamo e introduco i rappresentanti le parti sociali chiedendo anche che sia fatto chiarezza sul problema delle trentacinque ore
Anche lei dalla parte si tenta di rilanciare ai sindacati e alle aziende la contrattazione poi dava atto come Governo ci si pone con una legge nel ribadiamo il nostro no alla legge invece prevediamo che anche questo concetto sia sia stabilito attraverso la contrattazione attraverso la concertazione tra azienda e sindacati guardando il settore per settore impresa e per l'impresa
E quindi questo è un grande passo in avanti evidentemente la destra fa cruente che riconosciamo legittimo il Piano della concertazione e noi desideriamo proprio su questi aspetti quelli che sono e Maggi le maggior parte delle problematiche relative ai problemi di sviluppo e di occupazione e io su questi temi e mi accingo a finire ritengo che al più presto noi dovremmo riprendere questi lividi confronti
Perché bisogna anche smascherare mi spiace che è andato via i senatori viziato
I contenuti del documento di programmazione economica e finanziaria
Perché noi non riusciamo a vedere i seicento mila posti di lavoro
Non riusciamo a vedere neppure quella strategia di rilancio della politica di sviluppo in questo paese nel triennio anzi ne vediamo le solite risposte cioè quello di trasformare l'emergenza in quotidianità
Quindi oggi non c'è più la straordinarietà perché diventata quotidianità ed ecco perché si ricorre sembra i soldi strumenti strumenti che garantiscono solo precarietà e non parlo certezza del posto di lavoro
E ora di
Di citare pagina è ora di dare una svolta vera questi concetti e quindi puntare sullo sviluppo ore vero sullo sviluppo reale sulla produttività
Visto che il Mezzogiorno in grado di rispondere non soltanto in termini di energie in termini intelligenza ma anche in termini di possibilità che lavoro e l'oste vocazione territoriale del Mezzogiorno riescono a dare
Io vi ringrazio e su questi temi
Io no no no sul serio su questi temi e chiedo ai rappresentanti richiamerò di essere franchi di essere chiari e di farci conoscere evidentemente qual è la loro volontà
E la loro proposta su questi ultimi Teri io vi ringrazio e passo la parola alla rappresentante Della un uno della UIL Massimo Visconti
Grazie innanzitutto il ringraziamento della la mia organizzazione
Il saluto personale del segretario del suo segretario generale Pietro Larizza che
Sarebbe volentieri
Intervenuto personalmente portare contributo
A questo importante appuntamento
Che lo dico
Senza nessuna remora e senza nessuna paura sostituisce e tappo un buco che purtroppo era mancante a Napoli dal mille novecentonovantasei cui grazie per questa iniziativa
Lo diciamo con la massima libertà
Lo diciamo da organizzazione che viene definita amica di questo governo noi più volte abbiamo detto
Che non esistono per le organizzazioni sindacali
E per coloro che voglia definirsi sindacalisti governi amici i governi vengono giudicati dai fatti così come senza nessuna me remora l'altro ieri in commissione lavoro l'audizione che CGIL CISL e UIL proprio tenuta dai segretari generali hanno denunciato con molta chiarezza cura apprezzando e io so che qui non condividete alcune linee programmatiche delle Documento di programmazione economica finanziaria pur apprezzando il fatto che per la prima volta non non sia andato a tagliare sulle pensioni non sia andato a gravare contasse ulteriori sulle buste paga dei lavoratori non si sono andati a gravare ulteriormente i cittadini a tassare ulteriormente i cittadini con gabelle di ogni genere
Ecco con chiarezza hanno però dichiarato la loro insoddisfazione che né i Quarry badiamo proprio
Su sul fatto che quel documento non da elementi di certezza non da elementi chiari quello sull'occupazione e sull'occupazione al Sud
Quindi se oggi abbiamo avuto fino a oggi abbiamo avuto dei documenti legati all'emergenza oggi di necessario passare all'azione all'azione concreta di governo ecco perché dicevo non esistono governi amici per i sindacati i sindacati giudicano quotidianamente il l'amico Pizzinato sa benissimo che in sede di concertazione fatto oggetto più volte forse soprattutto e più delle altre volte dalla dalla mia organizzazione sindacale
Di varie
Stimoli
E di varie sollecitazioni non molto amichevoli lo facciamo in tutte le sedi lo ribadiamo anche in una sede di opposizione
Così come
Non possiamo non rilevare non posso io personalmente non rilevare uno sputo che ho inteso quest'oggi dalla dall'intervento del dell'onorevole Bampo nel momento in cui rivendica ad Alleanza Nazionale un ruolo più solida vista
E meno liberista ecco il sindacato guarda con attenzione a queste cose come abbiamo guardato con attenzione
In altri momenti in cui Alleanza Nazionale era al Governo
Ma andando al tema che ci è stato proposto
Io ho sentito parlare quest'oggi degli interventi delle delle persone con interventi di alta competenza e di qualità
L'ho espresso a Gianfranco Fini questo questa mia sensazione la esprimerò nelle sedi sindacali
E ho visto che il filo conduttore comunque
Un filo che poi il lega tutti coloro che sono alla ricerca di soluzioni
Il problema della disoccupazione non ebbe di destra né di sinistra non può avere Badini a destra o a sinistra i lavoratori disoccupati
Non hanno tessere in tasca o se ne hanno non sono disoccupati per quelle d'essere
Quindi
Onestà intellettuale
E la chiarezza politica debbano
Fare dare spazio fare prendere il posto
Alle fazioni e alle strumentalizzazioni
Si è parlato di flessibilità
E proprio agganciandomi al tema di Salvatore Ronghi adesso sulla rinnovo del sulla modifica dello Stato lavoratori anche noi ribadiamo scelto
Il la validità dello dello strumento Statuto dei lavoratori
Non non tenendo conto che esterno strumento datato mille novecentosettanta momenti in cui c'era una particolare situazione sono passati ventotto anni ma ci spaventiamo quando leggiamo che dalla Presidenza del Consiglio un autorevole esperto del ministro Treu il professor Biagi
Tira fuori una documento che doveva riguardare solo il mondo della cooperazione e dove dice che bisogna soprattutto al Sud nel Mezzogiorno bisogna incentivare le aziende ad assumere lavoratori benissimo siamo d'accordo il sindacato tutto il tutto il sindacato tutto il movimento sindacale senza distinzioni di sigla fatto la sua parte
Ma non possiamo essere d'accordo quando il professor Biagi ci dice anche andando oltre il campo delle come dire andando sull'applicabilità dello stato di lavoratori che le aziende devono essere libere di licenziare entro due anni dalla loro assunzione allora noi diciamo che i licenziamenti incentivati con i soldi pubblici non ci vanno bene ecco quello che dobbiamo avere il coraggio di dire senza senza nessuna nessuna remora
Non peraltro non possiamo non affermare quanto ha detto ora il senatore Pizzinato in ordine ad alcuni strumenti che stanno andando adesso sul mercato del lavoro parlo del gli articoli dei decreti attuativi della della centonovantasei del pacchetto Treu apprendistato stage e tirocini
Formazione continua integrazione fra i sistemi dell'istruzione i sistemi della formazione professionale
Ecco questo sistema che deve essere integrato dev'essere finalizzato all'occupabilità delle persone la formazione professionale non crea posti di lavoro non diciamo che crea posti di lavoro ma una formazione professionale seria
Ecco è propedeutica alla espulsione dalla dai posti di lavoro noi abbiamo bisogno per rimanere nei parametri di Maastricht di matite di una competitività delle nostre aziende di tutto il sistema Italia
Che sia in grado proprio di competere con me i grandi colossi europei e con i grandi color colossi mondiali ma per fare questo abbiamo bisogno di innovazioni tecnologiche abbiamo bisogno di innovare anche e di formare di formare quotidianamente annualmente i lavoratori occupati quindi l'articolo diciassette presente da centonovantasei in questa direzione sta andando e noi e riteniamo che le parti sociali Kirk tutti i sindacati
Dovranno contribuire per esempio a ad attrezzarsi e a fare in modo che lo sviluppo della formazione continua che è patrimonio della dell'impresa e del e del lavoratore è possa essere possa vedere utilizzati quei quasi mille miliardi l'anno che vengono invece purtroppo gestiti sono stati gestiti fino ad oggi dai sistemi regionali in modo non finalizzato a questa rispondendo anche ad un'altra sollecitazione di Rondi a questa iniziativa che prevede la costituzione di un fondo per la formazione continua noi prevediamo levato la conclusione prevediamo che ci debba essere la partecipazione di tutte le sigle sindacali sappiamo che ci saranno la CGIL la CISL è la UIL ma sappiamo anche che si terrà all'UGL ci saranno altre sigle se sarà il caso e se saranno rappresentative in merito alla rappresentatività e concludo
Io ritengo che la il lavoro che che stia sta facendo la commissione lavoro in ordine a un progetto
Per
Per rendere trasparente la rappresentativa di erogazioni delle organizzazioni sindacali ecco debba andare avanti in modo molto celere
Non mi soffermo a lungo su questo ritengo però che c'è bisogno di un parametro vero che misuri la rappresentatività sia e che tenga conto sia della consistenza associativa delle organizzazioni che della consistenza elettorale i periodi dell'autocertificazione sono figli ma sono finiti per tutti
Ecco il dalla rappresentatività autocertificata alla rappresentatività dimostrata quindi in conclusione noi riteniamo augurando a a questa all'Alleanza Nazionale a questa assise di poter fare arrivare il più possibile agli addetti lavori gli atti di di questo convegno riteniamo di poter dire a voi tutti che siamo a disposizione per confrontarci per confrontarci civilmente anche nella diversità di opinioni a volte ma per dare voce anche quei disoccupati che so che sono presenti nel modo numeroso quest'oggi e che saluto
Per dare voce e per dare forza a questa voce che grida quasi nelle deserto io vorrei concludere con una frase con un detto che
Di cui non ho trovato l'orrore però rende molto l'idea se uno sogna da solo il suo sogno il suo sogno rimarrà solamente un sogno
Se invece a sognare se invece si sogna insieme ad altri il suo sogno diventa realtà quindi vogliamo un'Italia di speranza e di lavoro ecco
Potremmo mettere al posto del simbolo di Alleanza Nazionale
Un qualsiasi altro simbolo perché tutti quanti sogniamo
Un'Italia di speranza di lavori allora se sogniamo tutti insieme senza distinzioni e senza barriere solamente per il lavoro ecco questo sogno io mi auguro possa divenire realtà il più presto possibile grazie
Ringraziamo e diamo la parola per un brevissimo intervento dottor auto Rubini della Cisal
Ringrazio innanzitutto della graditissimo invito porgo oltre che il mio saluto personale anche quello del segretario generale della CISAL Cerioli
Che non ha potuto con suo rammarico essere presente
L'appello di lunghi ad essere breve soprattutto ad essere propositivi credo che mi esoneri da qualunque tipo di enfasi e mi consente invece di procedere per flash su aspetti mi auguro specifici rispetto al tema fermento
Mi riservo comunque di lasciare un documento invece più organico ed articolato alla presidenza
Ebbene dico subito che la strategia di intervento predisposta in materia dal Governo soffre
Della mancanza di chiarezza e forse di coraggio
Sulle scelte politiche economiche di fondo inevitabilmente sottostanti agli obiettivi dichiara il dopo è euro ad esempio lo abbiamo sentito stamattina in particolare dal professor Armani
Dovrebbe comportare un surplus di bilancio intorno al tre per cento annuo ma non risultano chiare in proposito
Le scelte strategiche relative alla destinazione di questo tre per cento ed in particolare se ed in che misura sarà utilizzato per la riduzione del rapporto debito PIL per gli investimenti e o per alleggerire la pressione fiscale ne consegue la necessità di fare emergere appunto la strategia di fondo
Alla quale informale non solo la tipologia delle tante azioni contenute nel piano del governo ma anche criteri e metodi per verificarne fattibilità e misurarne l'efficacia a questo fine
La CISAL a le sue proposte che mi limito a enunciare sia pure ripeto persone è necessario a nostro avviso riscrivere ampliandolo ed attualizzando lo un nuovo accordo sulla politica Peretti
Che recuperi assumendola come prioritaria la centralità del problema occupazione e legandola strettamente al problema sviluppo che confermi ridisciplinare Andone però le regole della concertazione quale strumento democratico di effettiva partecipazione di tutte e dico tutte le parti sociali
Che individui soluzioni ai problemi connessi con le politiche del lavoro nonché con le politiche di investimento cioè infrastrutture innovazione formazione e l'istruzione
In questo contesto dovrà porsi il problema del tempo di lavoro che la Cisal ritiene ovviamente essenziale
Ma sulla intervenuta presentazione del disegno di legge conseguente all'intesa politica interno alla maggioranza di governo in tema di riduzione dell'orario a trentacinque ore
A parità di salario in forma generalizzata e per legge la polemica in corso appare fortemente condizionata da pregiudizi ideologici
Che rischiano di concentrarsi su un falso problema perdendo così di vista l'obiettivo prioritario sviluppo occupazione
Il problema quindi va ricondotto nei suoi giusti termini e cioè come coniugare nell'ambito di una società di mercato peraltro globale fortemente competitiva lo sviluppo con l'occupazione in particolare giovanile e del Mezzogiorno
è in questo ambito che va inquadrata la riduzione dell'orario per verificarne il sei come e quando può risultare funzionale al più volte richiamato obiettivo centrale e prioritario della occupazione
Tuttavia se il Governo il Parlamento vorranno procedere sulle trentacinque ore prescindendo da un'effettiva concertazione a tutto campo e con tutte le parti sociali è se si arriverà al varo di una legge l'ascesa non si limiterà a prenderne atto ma cercherà in tutti i modi di valorizzarne gli affetti continuando ad impegnarsi con rinnovata determinazione per accelerare il processo di cambiamento anche degli altri fattori economici e non della produzione mai perdendo di vista in ogni caso l'obiettivo occupazione
Il processo di cambiamento
Impone ad avviso della Cisal a tutti i soggetti governo sindacati impresa lavoratori occupati e non di affrontare le sfide di Maastricht insieme
Il confronto deve essere continuo ed unitario deve cessare il monopolio bilaterale della rappresentanza per far spazio finalmente ad una vera democrazia sindacale
Vanno superate
E respinti eventuali pregiudiziali ideologiche o diktat da qualunque parte vengano e nel merito poiché la Cisal è convinta che non esista un'unica ricetta per il rilancio economico produttivo e per l'occupazione scatta la necessità di governare le interdipendenze
E nello specifico tutti i fattori della produzione utilizzando e contrattando cioè vecchie e nuove flessibilità attraverso un nuovo impianto contrattuale più offrendo una vasta gamma di opzioni consenta la scelta del modello più confacente alle molteplici tipologie delle imprese
Ivi comprese il loro stato di salute attuale e potenziale e ad una più moderna organizzazione del lavoro
E ciò non più a livello nazionale o di categoria ma soprattutto a livello regionale territoriale o aziendale
Ovviamente rispetto alle enormi differenze esistenti fra le varie aree del paese lo Stato deve garantire la sua presenza sul territorio Bonifai bonificando come credo ieri sia stato da più parti richiesto
Il costo del lavoro per unità di prodotto è assai sostenuto a causa della pesantezza degli oneri previdenziali e fiscali che gravano sulla busta paga
è necessario rimuovere questa situazione sia per migliorare i livelli del salario
Sia per accrescere la competitività dei prodotti italiani nei confronti della sempre più serrata concorrenza che si può battere in termini di qualità e di prezzo
Abbiamo bisogno di una crescita economica
Non di una crescita qualunque effettiva e duratura che generi posti di lavoro veri basata sulla stabilità monetaria sugli investimenti produttivi sull'aumento dei redditi e della domanda
L'ascesa le convinta che l'attuale livello di tassazione sia eccessivo
Che comprime l'occupazione che è un freno allo sviluppo
Mi chiamo coi di tener conto
Ne cito alcune capitali vanno dove esiste una bassa tassazione sistemi infrastrutturali ottimali un minor costo del lavoro un sistema economico flessibile
Abbiamo una disoccupazione di lunga durata in aumento siamo sotto le medie europee per numero di diplomati e laureati
Paghiamo un basso livello di qualificazione siamo indietro nella ricerca innovazione registriamo la fuga dall'università continuiamo d'infarto dove rare con con politiche congiunturali è la concreta una legge purtroppo documento è la conferma purtroppo che difettiamo di un piano complessivo di sviluppo capace di modernizzare il Paese
E di eliminare ogni residua forma consociativa e di ostinata conservazione lo diceva Alemanno come possibile alternativa che condizionando le stesse scelte politiche di fatto impediscono il cambiamento
Chiudo saltando ovviamente scusate mi richiamando alcune cose che credo il professor Brunetta abbia più volte detto crescita flessibilità contrattata emersione del sommerso sviluppo del capitale umano
è vero sono condizioni irrinunciabili per allineare il mercato del lavoro italiano a quello europeo e per vincere la sfida mondiale l'esigenza di aprire nuovi orizzonti occupazionali nelle aree di crisi deve impegnare tutti i protagonisti
Il modello più efficace
Per la CISAL non può che essere quello partecipativo che valorizzi il nuovo ruolo paritario del lavoro e del lavoratore in termini sia di diritti che di responsabilità vi ringrazio
Ringraziamo diamo la parola al segretario generale dell'UGL Mauro Pilia
Un saluto ed un ringraziamento al presidente di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini agli organizzatori di questi lavori per l'invito rivolto alla UGL ancor di più per aver dato vita a questa iniziativa
Siamo ancora in attesa di quella conferenza per il lavoro annunciata dal governo sin dal mille novecentonovantasei subito dopo a stipulare del Patto per il lavoro e già rinviata per la terza volta data ancora da destinarsi
Senza tuttavia attendere
Quella conferenza abbiamo manifestato più volte al Governo le nostre perplessità sul suo operato in tema di occupazione
Basandoci sulla constatazione degli atteggiamenti ad oggi virtuali nei confronti di un problema di assoluta gravità
è stata annunciata una seconda fase dell'azione governativa la prima sembra aver visto la conclusione con il raggiungimento dei requisiti previsti dal Trattato di Maastricht per l'ingresso nella moneta unica
è stato indubbiamente uno sforzo considerevole quello che il Paese ha compiuto per l'approdo i cui contorni senza dover essere euroscettici sono tuttavia a tutti da verificare e da scrivere a cominciare dalla dignità di partecipazione alla moneta parlo della dignità dei cittadini l'economia si dice sia in ripresa i più importanti centri di osservazione di analisi la danno per concreta
Ma da una lettura disaggregata
Dei dati essa si presenta eterogenea diversa da settore a settore superiore di gran lunga al nord con ampie differenze all'interno di quello stesso contesto geografico e con un Sud che continua a languire si confida molto
Nella ripresa dei consumi nel corso del corrente anno ma ciò che non si comprende e da dove proverranno stimolo unità di nel corso del tempo
In quanto a caratteristiche i consumi vendono in generale il restringimento dato dalla riduzione della disponibilità familiare è una penalizzazione netta delle disponibilità delle famiglie del Mezzogiorno
Il fenomeno disoccupazione Ale peraltro maggiormente caratterizzato da giovani dalle donne inizia a comprendere capi famiglia e continua ad ampliarsi la fascia dei disoccupati di lunga durata
C'è stata una notevole sottolineatura da parte degli organismi di analisi e di rilevazione sul beneficio all'economia apportato dalla rottamazione auto nonché di quelle benefici attesi dagli incentivi fiscali all'edilizia c'è da chiedersi tuttavia cosa accadrà alla loro cessazione ma comunque sebbene tali settori sia pure in via temporanea
Stiano beneficiando di sostegni sebbene in altri settori ancora si notino stati di salubrità sebbene l'economia nel suo complesso sia caratterizzato da un trend positivo non si notano intenti
Di una migliore distribuzione sia pur prospettica del reddito prodotto e nel contempo non si assiste da parte del governo all'adozione di iniziative concrete per ridurre in occupazione e disoccupazione ripristinando così un clima di fiducia
Uno dei più importanti punto del protocollo sulla politica dei redditi afferma che è responsabilità del governo garantire il potere d'acquisto delle retribuzioni attraverso l'uso della leva fiscale e para fiscale
Negli ultimi tre anni la pressione fiscale è aumentata di oltre due punti è l'unico provvedimento degno di nota sul piano Maraffi spara fiscale
è il passaggio atteso da oltre un decennio
Del finanziamento della sanità alla fiscalità generale che per il lavoratore ha comportato un risparmio mediamente di circa l'uno e mezzo per cento della sua retribuzione ma un aggravio per il mondo delle imprese ma nel contempo sebbene l'adozione del cosiddetto sanitometro sia stata rinviata al gennaio due mila
L'immediato aumento dei ticket ridurrà la già scarsa disponibilità delle famiglie aggravata peraltro da due particolari fenomeni il primo dato dalla permanenza al suo interno dei giovani e il secondo rappresentato dal carico in ampliamento costante delle persone anziane
E ad oggi
Manca una politica mirata per il sostegno alla famiglia e l'unica iniziativa sembra essere una crociata contro l'assistenzialismo quando la spesa per l'assistenza
è stata in costante diminuzione nell'ultimo decennio e comunque quando era ed è a tutti noto che interventi assistenziali nel Mezzogiorno per un trend quarantennio hanno sostituito il reddito familiare di lavoro
Alla sia pur giusta riconsiderazione dei criteri di erogazione dell'assistenza tuttavia al figlio non foss'altro di ricondurla criteri divertirà sparante di coerenza
Non si nota di contro la sua più istituzione come detto corregge aiuta lavoro non sino dal punto da vedere introdotta nella finanziaria del corrente anno ulteriore pur necessaria assistenza
Rappresentata dal reddito minimo di inserimento per alleviare
La vasta Area
Marginale dei povertà e del disagio manca il lavoro particolarmente nel Mezzogiorno ma soprattutto in assenza delle potenzialità e delle opportunità mancano gli intenti per costruirle conclusa la fase uno
Siamo ancora in attesa nella fase due quella per il delle priorità occupazionali ci aspettavamo di più dalle risultanze della Conferenza intergovernativa di Torino per la revisione del Trattato di Maastricht uno tra i parametri che a nostro avviso andava considerato era quello dell'indice disoccupazione male della sua riduzione il problema occupazionale in Europa secondo le risultanze del Consiglio Europeo dello scorso novembre andrà invece risolto in via autonoma da ciascun governo con l'unico obbligo di presentare per il prossimo appuntamento il proprio piano l'Italia
Un attimo ancora un attimo e ci sarà
Ti prego
L'Italia come dicevo credo abbia già tempio dall'incombenza attraverso la redazione del Piano d'azione per le politiche occupazionali che altro non è che l'elencazione degli impegni buona parte dei quali anche legislativi frutti d'accordo di laterale che dal mille novecentonovantasei sono stati assunti in materia di disoccupazione
Credo sia possibile tuttavia dichiarare senza smentita che a seguito di quelle parziali di iniziative varate non sia stato creato un solo posto di lavoro aggiuntivo
Se escludiamo le iniziative assistenzialistica tempo rappresentate dei lavori socialmente utili delle borse di lavoro
Mancano risorse o tardano ad essere impiegate il recente Documento di programmazione economica finanziaria per il triennio novantanove due mila uno non lascia speranze il sostanziale inversione di rotta
E non tanto perché si sono puntualmente verificati scostamenti dalla realtà dei conti quanto perché la crescita del PIL per quanto sostenuta come dichiarato non sembra essere bastante a sollecitare la domanda di lavoro
Ne pensabile
Che nell'anno mille novecentonovantotto divengano improvvisamente operativi tutti quegli strumenti di politica straordinaria per l'occupazione di emergenza compresi in una nutrita rosa varati per l'occupazione soprattutto meridionale
E non perché alcuni degli strumenti stessi non siano efficaci mi riferisco ai contratti d'area e patti territoriali
Ma il fatto è che i dodici Pati approvati lo scorso anno non hanno ancora visto l'erogazione delle somme stanziate e dei venti patti preannunciati dal Documento di programmazione economica e finanziaria soltanto due
Hanno avviato la loro formazione analogamente dicasi per i contratti d'area
I tre finora varati mancano non soltanto di quell'impianto di sostentamento inizialmente previsto ma non registrano ancora quelle iniziative fiscali e creditizie contemplate nella finanziaria del corrente anno per l'ulteriore sostegno all'imprenditoria coinvolta
Nel stanno subendo migliori sorti le politiche infrastrutturale censite tre anni fa nel numero di oltre venti mila e avviati ad oggi in poco più di duecento e project financing e anche su diverse un efficace strumento ma l'investimento privato non riscontro del resto quelle condizioni atte a sollecitarlo potrà legante causa di farraginosità procedurale la realtà e l'indisponibilità delle risorse impegnate
Una indisponibilità che avrebbe potuto permanere stabilmente nel tempo se
Non si fosse corretto molto opportunamente il piano il piano vai che al lasciando tuttavia all'impegno nelle forze politiche sociale la destinazione di eventuali surplus di bilancio mancano in sostanza atti di coraggio
Di risanamento strutturale infrastrutturale del Paese e in mancano indirizzi macro economici e alla gestire inesistenti risorse o a coordinare virtuale iniziative per mezzogiorno
Non potrà soccorrere la holding leggera lievi due solo perché quel soggetto sembra aver da ultimo registrato sopravvenienze attive di cospicua entità
Che secondo alcune volontà potrebbero sopperire intanto alla indisponibilità di cassa per le politiche occupazionali
Peraltro
La sconcertante introduzione ex legge dell'orario legale le lavoro a trentacinque ore diversamente dal dichiarato intento di incentivare l'occupazione si teme finisca per penalizzarlo
Sembra essere stato dimenticato infatti che la maggior parte delle imprese italiane sono di medio-piccole dimensioni
Le cui caratteristiche non si prestano a forzature peraltro le pedine di flessibilità organizzativa della produzione con l'approssimarsi di un processo assolutamente necessario
Di integrazione economica a livello europeo cioè con spiriti o di accrescimento della competitività il sindacato
Che pure nel corso dei decenni trascorsi ha dimostrato attraverso la contrattazione che l'obiettivo del riduzione dell'orario di lavoro è raggiungibile
Non ritengo possa operare il miracolo di rispettare la data del due mila uno indicata per l'adozione in generale dall'orario nonostante siano stati previsti strumenti momenti e stimoli né si può pensare
Di sostituire alla staticità governativa una ulteriore flessibilità che poi null'altro sarebbe che ulteriore flessibilità del rapporto di lavoro dalla gestione degli o
Cari dell'entità delle sue retribuzioni la rosa della flessibilità e oggi estremamente ampia che spazia da forme tradizionali di rapporto di lavoro al lavoro cosiddetto atipico
E peraltro in special modo nel Mezzogiorno gli strumenti varati ma statici della flessibilità negoziata a livello locale dimostrano che che vie un'attenzione il sindacato e comunque della UGL
Non solo nei confronti dei lavoratori occupati bensì in un'ottica di solidarietà la maggior attenzione viene riservata agli inoccupati ai disoccupati
Per costituire nei loro riguardi quelle opportunità di lavoro che diversamente non avrebbero è comprensibile comunque che il mondo imprenditoriale e po'particolarmente Confindustria coerente con il suo essere continui a chiedere sempre maggiore flessibilità e più ampie possibilità di licenziamento
Lo diviene tuttavia meno quando ad invocare le sono apposite commissioni governative dalle quali semmai dovremmo attenderci indicazioni concrete ai fini occupazionali
La riforma dello Statuto dei lavoratori comunque in fieri congiuntamente ha l'occasione di ripensare l'impianto di tutele al fine di costituire il nuovo la nuova base dei diritti della persona comunque prestatrice d'opera credo possa abbinarsi Ruth Rio l'opportunità di fare il punto generale sulle politiche occupazionali in special modo per il Sud data peraltro prossima scadenza dalla verifica semestrale
Sulla politica dei redditi un esame che reputo assolutamente necessario alla luce anche dell'evoluzione legislativa e di quella istituzionale
Che si approssima
I tre provvedimenti Bassanini quello relativo al federalismo fiscale e tributario dell'ultimo relativo alla regionalizzazione dei servizi all'impiego varati tutti lo scorso anno già configurano sia pure a Costituzione invariata un impianto di responsabilità locali è una piattaforma di governo dei fattori di sviluppo del territorio
Se poi le riforme istituzionali infieri dovessero recepire come auspicabile l'esigenza di un impianto istituzionale federale si pone in tutta evidenza ampliata dal sopraggiungere dell'appuntamento europeo
La contestuale esigenza di ripensare lo stesso protocollo della politica dei redditi con maggiore ritardo con maggior riguardo al Mezzogiorno e alle responsabilità gestionali
Tra i tanti emendamenti possibili ne bastino alcune una maggiore responsabilizzazione dei soggetti concertanti ed una maggiore coerenza alle soluzioni concertate negli atti Conso
Venti una focalizzazione sulla riorganizzazione dell'azione della pubblica amministrazione e una riorganizzazione del lavoro all'interno de la pubblica amministrazione spesse
La configurazione più mirata di condizioni locali atta a promuovere investimenti i principi guida che debbono regolare la flessibilità del lavoro l'individuazione dei macro indirizzi economici
Una maggiore focalizzato pone sulle politiche formative ed un maggiore raccordo con gli impegni riconversione e riqualificazione del territorio
Un maggiore e più esteso impiego della leva fiscale sullo stesso territorio e una più mirata individuazione di strumenti di redistribuzione del reddito prodotto
Da ultimo i criteri di solidarietà
Che debbono legare le diverse autonomie locali agli obiettivi da prefiggersi in campo internazionale al di là delle indicazione penso ad un protocollo rigido
Consenta atteggiamenti flessibili attraverso una più responsabile partecipazione dei soggetti interessati tra i quali il mondo del mondo del credito e del terzo settore
Penso ad una flessibilità comportamentale dei soggetti coinvolti dalla maggiore o minore flessibilità del coinvolgimento
Penso in sostanza ad un impianto di responsabilizzazione di partecipazione vera che muovendo innanzi tutto dal mondo delle imprese per l'avvio di una democrazia economica divenga caratteristica della vita sociale e politica
Realizzare un vero e concreto impianto partecipativo nell'impresa come nella società e nella vita delle istituzioni sarà la frontiera del domani è stato l'unico modo per governare quel fenomeno che passa il sotto il nome di globalizzazione
Senza configurare Foschi e devastante scenari nel mondo sarà peraltro l'unico modo per non uccidere il più eclatante tra gli stimoli quello della speranza grazie
La parola al professor Renato Brunetta che ringraziare sesta qui nato tra il giornale ha seguito nostra conferenza molti giornali hanno scritto il nostro documento porta molte del del suo suggerimento esoterica e questo lo confessiamo è vero è il fatto che
Dicevo e il fatto che sia stata anche il presidente la commissione lavoro al congresso di Forza Italia essi fa sperare bene per l'unità del Polo su queste tesi di Rinnovamento Sociale allora il grazie grazie tutti
Bellissime questi lavori forzati grazie ad Alemanno grazie emigranti presidente Fini non so voi ma io ho quasi fuso
Per cui sarò un brevissimo anche perché vi siete già presi un mio libretto che ha pagato naturalmente l'organizzazione e quindi leggetevelo
Per tutto il tempo cercato di pensare a come iniziare questa mia brevissima riflessione
E anche data la mia storia
Partirei così
Nei luoghi comuni della della storia
Si dicevano conservatori quelli che resistevano al cambiamento per mantenere i loro privilegi
Si dicevano invece riformisti
Coloro i quali cercavano di anticipare o di sincronizzarsi col cambiamento
Per il progresso per lo sviluppo
Normalmente la destra veniva classificata come conservatrice la sinistra veniva classificata come riformatrice
Il quesito che mi pongo oggi che pongo a voi propongo a tutti noi
Chi sono oggi i conservatori chi sono oggi i riformisti
Chiunque
Aveva la voglia la
La perversione di leggersi il documento di base di questa conferenza
Si renderà conto
Qual è il livello qual è il tono qual è la qualità riformatrice di quel documento
Chiunque prende in mano sei così perverso il Documento di programmazione economica e finanziaria
Si renderà conto della valenza conservatrice di quel documento
E allora chi sono i riformisti chi sono i conservatori prendiamo atto di questo prendiamo consapevolezza di questo perché su questo si gioca il futuro di questo paese
Chi è per la conservazione
Vuole mantenere i privilegi i privilegi non certamente dei capitalisti non solo dei capitalisti con la bombetta e con il sigaro in bocca ma i privilegi di chi sta dentro e chi sta dentro di chi sta dentro il sistema di chi è protetto di che protetto dal sindacato
Da un certo tipo di sindacato
Da chi è protetto dalla grande impresa o dalle regole della grande impresa che però guarda caso chi è protetto dal sindacato perché protetto dalla grande impresa è minoranza nel Paese
è minoranza quantitativa nel Paese come teste emigrante nella produzione di ricchezza
E poi c'è chi sta fuori né protezioni rischia chi sta fuori un Welfare State
Che maggioranza come numero di teste
E anche maggioranza come quantità di produzione di ricchezza
E guarda caso consentitemi di fare alcune battute di carattere politico
L'Ulivo nella sua interezza
Rappresenta i conservatori oggi
Il popolo
Rappresenta i riformisti maggioritarie nel Paese maggioritari nella cultura maggioritari nella produzione della ricchezza
Non guardiamo i giornali non guardiamo al Corriere della Sera non guardiamo la stampa e così via che sta con i conservatori naturalmente
Guardiamo la pace guardiamo i tanti artigiani avete fatto bene voi a chiamare ossessivamente le strutture le categorie in questi lavori forzati guardiamo chi produce e chi rischia veramente tutti i giorni ecco questa è la maggioranza del Paese queste la maggioranza del Paese che ha bisogno di nuove regole
E che ha bisogno di rappresentanza perché attualmente non celava un po'o è una rappresentanza ancora scoordinate
Non è strutturato
Però queste la maggioranza del Paese e la maggioranza riformista del Paese che vuole riforme che vuole cambiare le regole che vuole più libertà che vuole più partecipazione
Io sto con i riformisti non sto con i conservatori
Consentitemi di fare per due minuti sono un po'l'economista
Perché il Sud
Il sud
Non per le solite ragioni retoriche
Il Sud perché è una grande riserva di sviluppo solo un piccolo passaggio
L'Italia deve rientrare dal debito
Per rientrare del debito bisogna fare avanzi primari
Vito circa cento mila miliardi l'anno per quindici anni
Quindi una una cura da cavallo che potrebbe ammazzare il Paese bene questi avanzi primari si possono fare in due modi
O con altre tasse
O con un altro sviluppo
Le alte tasse ammazzano il Paese
E guarda caso difendono solamente chi c'è già dentro il sistema i conservatori lo sviluppo gioca più alto
E ha bisogno di poche tasse
E di far leva sulla parte vitale del Paese quella meno rappresentata maggioritaria
Ora
Non non non vi fate ingannare dalle cose che ha detto Pizzinato non è vero niente quello che ha detto neanche una parola
Incrinato la persona Pettinato è una persona perbene
Il Senato è una persona perbene però ha studiato negli anni cinquanta in Unione Sovietica
Allora
Dicevo per rientrare del debito impegno ormai obbligatorio anche per il nostro Paese secondo la cadenza del piano Ciampi
Non basta lo sviluppo ipotizzato dal governo
E soprattutto se lo facciamo quel rientro dal debito con altre tasse
Ci consegneremo
Mani e piedi nella competizione europea ai nostri tradizionali competitori cioè non potremmo fare più una lira di investimenti più una lira di ristrutturazioni più una lira per il Sud
Ma sarà un Paese indipendente estrazione
Che sa al carro al al seguito dei Paesi più forti
Per rientrare del debito occorre fare più sviluppo attenzione un semplice calcolo data data l'ora e data la la fusione complessiva spero di essere chiaro
Oggi l'Italia cresce circa all'uno e mezzo due per cento se tutto andrà bene crescerà tra il due e mezzo il tre ma questo è un dato medio
Vuol dire che si si cresce al trenta il centro nord sta crescendo già il cinque e subito sta crescendo ha quasi zero
Per indossare di avere un tasso di sviluppo più alto del tre è impossibile se non cresce sotto
Perché il nord già cresce ai livelli di piena occupazione
Quindi pensare che il Nord e cresca il sei e il sette per cento è follia è una contraddizione in termini con un Sud a zero quindi interesse comune dell'intero Paese ma non per ragioni retoriche
Ma per ragioni economiche e utilizzare questa grande riserva di sviluppo del sud
Solo utilizzando la grande riserva di sviluppo del Sud il sistema Paese può crescere oltre il tre per cento e può rientrare davvero questo è banale contabilità della crescita e con economica il Sud può crescere al due tre per cento portando la crescita media del Paese
Verso il quattro solo però se si fanno alcune cose
E queste cose attenzione che non sono semplici non sono indolori
Non sono acquisite nella nostra coscienza nella nostra consapevolezza in maniera chiaro
Perché
Intanto il sud
è una Area un territorio duale nei confronti del centro nord
Il Sud non può tollerare le stesse regole
Nel resto del Paese
Bisogna dirlo con molta chiarezza a realtà diverse regole diverso
E Teresa espletate prima di applaudire perché adesso viene viene viene viene l'amaro
Regole diverse per età diverse cosa vuol dire vuol dire che se la produttività del Sud è più bassa non dappertutto se è più bassa i salari devono essere più bassi non c'è nessun'altra
Non per sempre ovviamente ma per tutto il periodo necessarie a produrre crescita e con la crescita produrre produttività
Producendo produttività il Sud può anche superare il nord
Questo è l'esatto contrario delle gabbie salariali le gabbie salariali dicevano tu perché sei Sud perché sei depresso devi avere una struttura amministrativa vincolistica che i rende depresso per l'eternità
Il gioco della produttività invece e il gioco del mercato
E il gioco della partecipazione partecipazione vuol dire questo partecipare agli utili di impresa cosa vuol dire guadagnare di più quando le cose vanno bene
Ma guadagnare di meno quando le cose vanno male che i salari salgono nei settori che tirano e i salari scendono e settori che si deprimono questa è la realtà
Non per sempre naturalmente
C'è un problema di rincorsa c'è un problema di composizione
Quindi regole diverse per realtà diverse cosa vuol dire questo scendendo dei massimi sistemi alla realtà vuol dire anche qui pochi fischi per favore
Basta al contratto nazionale di lavoro il contratto nazionale di lavoro produce disoccupazione
Il contratto nazionale di lavoro astrattamente
è una garanzia che astrattamente e un valore in realtà così profondamente diverse è un produttore di disoccupazione di sommerso
Ci vuole contrattazione Mara dove si produce la produttività nei luoghi di lavoro nei territori e distretti e le province nelle regioni
Si dice ma nel Sud la contrattazione non c'è eh no attenzione
Non c'è perché c'è stato il contratto di lavoro nazionale
La prima insieme
Per aumentare la contrattazione non per diminuire la siamo un Paese di ipocriti abbiamo un bel contratto nazionale di lavoro che viene applicato forse da nessuna parte perché al centro nord non lo si applica perché pagano di più
Al centro sud non lo si applica perché o si paga di meno del contratto nazionale ossia nel sommerso
Allora vogliamo finirla con l'ipocrisia e cominciare a guardare in faccia la realtà
E dire facciamo contrattazione attenzione guardate che contrattazione voi avete la lunga tradizione contrattazione vuol dire libertà vuol dire Società Civile vuol dire responsabilità
Sommerso non è questo ma qual è la ragione per sommerso e l'imposizione ancora una volta di regole insopportabile
Io parlo solo di lavoro ma ce ne sono altre regole insopportabili
Bisogna rompere le connivenze per cui lo Stato non c'è ma se lo Stato non c'è io mi sento legittimato non pagano le tasse
Ma se io non pago le tasse allo Stato c'è ancor meno sono Circuiti perversi occorre avere il coraggio riformatore di rompere i Circuiti perversi i tanti circuiti perversi che fanno del nostro Sud
Un'aria di sofferenza
E Sud ha bisogno di società civile anche qui pochi fischi qua come siamo noi società civile
è una società civile fragile depauperata che ha visto nei decenni i propri figli migliori andarsene ecco cose concrete far tornare i figli i migliori che se ne sono andati e riportarli quei
I migliori non vogliono tornare perché fanno bene altrove ma che se ne stiano bene altrove e si si facciano l'idea altri
Cento premi Nobel costano meno di cento chilometri di inutile autostrada
Cento premi Nobel alla all'anno a lavorare nel sud per fare qualità qualità sociale qualità scientifica qualità di ricerca costano meno di cento inutili chilometri di autostrada costano poche femmina
In tutti i settori
Per cui occorre capitale umano occorre buona scuola
Come come la nostra scuola è buona no una buona e cattiva c'è la selezione al contrario nel Sud
Cioè la selezione al contrario io parlo per una realtà che conosco purtroppo mi mi scuso con i bravi professori che pochi ce ne sono
Parlo per i professori universitari ci sono i peggiori perché i migliori vanno da altre parti ma per la semplice ragione di mercato sapete scusate per ma poi poi finisco sapete come fanno le università americane ad attrarre i loro il loro docenti all'asse in università e in una costa o nell'altra c'è paga bene i propri propri professori le proprie star se una università il mezzo
A un deserto nello Utah piuttosto e nel Texas e vuole mi bravi professori sapete come fa
Mi pare due volte tre volte quanto ripagare mai P ER parte
O o o l'autore listate di più queste sono le regole di mercato se no nella università in mezzo al deserto vanno i peggiori
Allora pensate cosa vuol dire tutto questo il Sud ha bisogno dei migliori maestri elementari
Ha bisogno dei migliori insegnanti di scuola media ha bisogno dei migliori poliziotti non di tanti poliziotti i troppi poliziotti di inutili poliziotti ma dei migliori poliziotti
Le migliori professori migliori medici perché la realtà questa realtà in realtà più sofferente viste le realtà più
Di frasi
Ecco sono così si fa sviluppo e si fa sviluppo facendo tante cose
Nel lungo periodo nessuno ha la bacchetta magica facendo flessibilità facendo responsabilizzazione facendo più contrattazione
Spendendo meglio le risorse pubbliche facendo mercato facendo tanto bel mercato tanta bella concorrenza
E a questo punto cadono i lavori socialmente utili più o meno finti le borse di lavoro l'assistenzialismo le agenzie inutili il Sud ha una vitalità e già sta già dimostrando con il sommerso
Che brutto sporco e cattivo per quanto sia mai esistita
E aiutiamo il sommerso che emerge e non con i banali contratti di rientro due tre anni e così via non servono a niente
Occorre occorrono strategie radicali per l'emersione del sommerso
Occorrono strategie radicali di immersione in dieci dodici quindici anni perché il sommerso è l'espressione di vitalità attualmente poiché i comunque non vorrà emergere nello lama sanzionata va colpito bastone carota certamente
Però una volta che abbiamo fatto tutto per dare Puccini a questa realtà che non ce l'ha fatta ad emergere e che sta sommersa ecco di cose da dire ce ne sono tante
Possibilmente per favore poca retorica io oggi mi sono sentito praticamente tutta la giornata e devo dire le cose più belle le ho sentite due tipi di persone gli assessori che si sono inventati cose nuove
E devo dire che che non conoscevo per favore un po'di uffici stampa che funzionino
E il collega della Compagnia delle opere che ha enunciato cose ecco mi vergogno che io ho chiamato invece farfalle e andiamo avanti con le cose grazie
Mi ceda la parola per due minuti prima della degli interventi di conclusivi iella
Senatore Rastrelli governato dalla regione Campania del presidente Fini semplicemente per dire mesto non abbiamo fortemente voluto questa conferenza sul lavoro
L'abbiamo voluta anche a costo di sfidare sfidare
Alcune
Elementari regole organizzative quale è quella di non fare delle conferenze
Il mercoledì e il giovedì però la presenza massiccia vostra dei quadri del partito nella del popolo di Napoli dei disoccupati
Ci dimostra che questa scommessa era necessario a farla
Noi siamo alla vigilia del primo maggio un primo maggio che per troppi decenni è stato la festa la retorica
La festa delle grandi manifestazioni cui si sapeva già all'inizio quello che veniva ripetuto
Noi abbiamo voluto parlare in questa vigilia del primo maggio per far capire una cosa
Noi abbiamo aperto anche a costo come ha detto Brunetta dei lavori fa scusate abbiamo aperto questo confronto a tutte le realtà a tutte le forze abbiamo parlato con tutti con tutti i sindacati con tutte le cooperative con tutte le associazioni preda reale e quant'altro questo lo abbiamo fatto
Per dimostrare di Alleanza Nazionale e disponibile a un grande lavoro di ricucitura
Dichiaro di apertura
Sui temi essenziali importanti e lavoro della società ma questo dialogo questa ricucitura necessaria non significa indulgenza non significa qua ha detto lo stesso Bassolino cominciando questa conferenza consociazione
Significa andare a inseguire
Tutte le strutture che Paroli sociale di lavoro andava inseguire sul terreno che noi conosciamo non esistono più spazi pre cui usi non esistono più egemonia e sicure non c'è più una festa lavoro consegnata a sinistra mentre magari la destra savoir bare oppure a ha poco da dire su questo terreno esista il fatto che noi siamo consapevoli di essere in una fase di passaggio
Siamo una fase di passaggio
E c'è un fatto fondamentale per cui l'Europa e in particolare l'Italia sconta la disoccupazione nove sentiamo il fatto è che noi siamo in ritardo rispetto ad altre aree del mondo nell'inventare un nuovo modello per realizzare un nuovo modello
Che ci permette di seguire di superare i vecchi tempi e il classismo del fordismo della fabbrica di massa dell'industria lirismo siamo in ritardo soprattutto in Italia perché questo ritardo è stato indotto da poteri forti d'egemonia elaborò che la zia che hanno bloccato a questo cambiamento stava per nascere conosceva la cosiddetta Seconda Repubblica è stato strozzato in cui noi abbiamo il dovere come stiamo lavorando per le riforme istituzionali per dare una nuova costituzione la Seconda Repubblica abbiamo il dovere di lavorare sulle regole e sulle nuove regole che devono dare lavoro sviluppo ispettiva vera socialità questo Paese per il prossimo futuro
Lavorare su queste regole significa saper limoni inventare un modello nuovo saper sfidare il sindacato a questo rinnovamento quando mai parliamo di dare spazio alla contrattazione aziendale quando noi diciamo che teme Poldi realizzare fino in fondo la parola d'ordine la partecipazione perché questa partecipazione alla strada la flessibilità e la strada rinnovamento alla strada riaprire nuovi sentieri alle nostre imprese pare dell'impresa veramente una unità di lavoro che riesce a vincere a competere sul mercato globale quando noi diciamo questo non diciamo che non c'è spazio nel sindacato diciamo che c'è tantissimo spazio per un sindacato che sappia essere moderno che sappia accettare la sfida della rappresentanza di base che sa pesce palla sfila le elezioni reali che rinunci alla burocrazia perse verificato la sua rappresentanza di base queste nella messaggio e noi dobbiamo e possiamo tale
Vedete
Questa capacità di costruire una speranza di futuro
Questa capacità di costruire lavoro c'è la scommessa di presentare la realtà italiana
La nazione italiana il fronte nuovi scenari a Verona
Alla conferenza Prévadiès però ci siamo impegnati
A presentare e a portare la nostra comunità nazionale competitiva forte unita nel mare grande la globalizzazione ci siamo impegnati a fare questo per fare questo ci vuole coesione sociale ci vuole competizione coesione alé ci vuole la capacità di dare lavoro alla gente non possono esserci più spazio preclusi non possono esserci più poteri forti bisogna dare una grande speranza alla gente queste è il modo di costruire anche sul terreno sociale la realtà la non ha speranze noi dobbiamo valorizzare fino in fondo quindi fatto alle regioni meridionali per la prima volta nastro di questa Repubblica c'è una classe dirigente alternative diverso a quel governa a livello nazionale Cuesta significa per la prima volta e classi dirigenti meridionali possono giocare finalmente e totalmente ruolo dell'autonomia su queste o terreno
Io penso che noi possiamo applaudire il senatore a stelle come presidente l'ha già in campagna
Invita la qui a parlare
Perché
Chiediamo agli onori alle regioni del Meridione va posto in Italia e Segantin pescato nel Mezzogiorno riscatto non imposto non inventata hanno costruito a nord ma costruita qui sapendo dare regole diverse situazioni diresse
E sapendo solo dopo dire nel Mezzogiorno si può riscattare se si rimette in piedi da solo se riesce a fare così le classi dirigenti con la sua gestione dell'autonomia la possibilità di dare un modello diverso reale
Vedete fino adesso il Mezzogiorno ha scontato il fatto che tutto quello che vedeva inventato per lui veniva progettato al nord
Noi oggi possiamo dire siamo noti a Napoli per ridare al sud la sua parola in maniera tale che nessuno col centralismo quella vecchio dirigismo posso di nuovo levantina grazie
Che
Un altro motivetto per favore
Ringrazio l'onorevole il fruitore Buttiglione l'unico ruolo
Gianni Alemanno e tutti gli organizzatori per avermi consentito
Di prendere la parola
A conclusione del dibattito sul lavoro prima dell'intervento del presidente di Alleanza Nazionale
Una siffatta collocazione del dibattito
C'è trame avviso tre obiettivi
Conguaglio in modo definitivo
L'attenzione del partito rispetto al lavoro c'è il problema dei problemi sul Napoli questo mezzogiorno
Eleva capitale l'esperienza di governo che stiamo vivendo qui in Campania
Pone la Campania a parametro della capacità del partito di trasformarsi da partito ideologico il partito nazionale i valori e di programma secondo vero
Le tesi di Verona hanno per me ha avuto una ricaduta fondamentale
Dopo tre anni il conduzione quasi solitaria
Partito a Napoli giunta maggioranza con un partito a livello centrale attestato in una posizione di osservatorio strategico
Rispetto ai risultati di un'esperienza che nasceva estremamente difficile
Pertanto i motivi
Ma soprattutto per questo
Una situazione ereditata vi sfascio della istituzione campagna istituzione inesistente sul piano dei rapporti istituzionali
Difficoltà finanziarie al limite la metterei in una discussione mese per mese perfino le spese di ordinaria amministrazione
Un secondo
Condizioni difficili verifica era la tenuta di una maggioranza elettorale che doveva trasformarsi in maggioranza politica
Del Governo e Regione dove si confrontavano si sono confrontati in tre anni
Storie cultura mentalità aspirazioni programmi diversi
Dopo il difficile equilibrio della coalizione
Postulato a ogni giorno lo scontro tra la mentalità di chi voleva sperimentare il potere dell'istituzione come servizio
E chi invece conservava e conserva ancora purtroppo talvolta il concetto del potere dell'istituzione come mero poté
Terza condizione difficile era
Il rapporto di intendere interdipendenza col Governo centrale
Un'amministrazione del Polo di centrodestra
Altro rappresentativa al massimo livello della destra e non del centro destra avrebbe potuto portare un conflitto istituzionale
E la istituzione e quindi l'esperienza del governo stretta da un lato dei sindaci quasi tutti professionisti e da un governo di segno contrario avrebbero potuto chiudere in poco tempo
L'esperienza del fallimento
Quindi bene una posizione di attenzione del partito che non poteva logicamente nella sua strategia nazionale spendere tutta la forza la potenza sposto rappresentanza nell'equilibrio del G otto i giochi politici su un'esperienza importante ma purtuttavia limitata a una regione
Ultimo punto dolente era l'impatto sociale
Si sapeva la situazione è disperata del lavoro in Campania
E quindi questo organismo poteva disfatto assumere la responsabilità di essere controparte
Rispetto all'esigenza del lavoro e quindi scontare anche sul piano politico del consenso unanime il capo di grande difficoltà
Dopo tre anni rispetto a queste difficoltà oggettive
Io ho il privilegio presidente del partito
Di dire in coscienza che talune delle preoccupazioni sono fugate
Altri dubbi sono superate
Altra difficoltà esistono ancora una fibrillazione no maggioranza
Determinata da fattori politici che sono indipendenti rispetto al semplice conduzione regionale
Ma in definitiva rispetto all'opinione pubblica questa esperienza attiene tiene perché ci siamo preoccupati
Gli agire sempre avendo presente una grande scommessa
Era la scommessa di dimostrare che è una cultura di centrodestra o una cultura di destra a dispetto di tutte delle lamentele le previsioni i pronostici che avvengono all'altra parte era capace di portare a regime di governo una regione difficile con la campagna
Avevamo con gli amici programmato che per il bene il mio intervento anzi parte del mio intervento
Avesse dovuto essere assorbito da quattro cinque minuti di una comunicazione multimediale di un filmato che avrebbero dovuto rendere molto meglio dei numerico qui ma non posso leggervelo mente quello che in tre anni è stato fatto
Attraverso una simulazione arrendetevi e visibile
A tutte quale può essere il modello di sviluppo alla Campania se in questi due altri due anni che ci resto Rondi del Giro Tour saremo capaci insieme con Forza Italia
Col CCD e necessariamente anche con quell'ala che non è più nel CCD
Ma si dichiara suoi nel Polo Maietta una maggioranza di centrodestra portare a compimento un programma che abbiamo tracciato
Alcune eccezioni Flash
Piano sanitario ospedaliero
Mille duecento miliardi di investimenti per la sola sanità già in atto di esecuzione
Ambiente
Piano rifiuti
Sul territorio puzza Castellammare
Blocco da ottimistica penisola sorrentina superata con poteri commissariali in ventotto giorni di tempo in contemporanea
Della strada gli avevo Falcone una fosse dato a un commissario di governo pigliava Rastrelli alla Campania l'altro suo fidato al sindaco di Napoli i tempi sono sotto gli occhi di tutti i napoletani ventotto giorni fu ripristinata la prima strada assumendo anche via gravi responsabilità nel secondo caso credo che i lavori non sono ancora completi o sono finite molto poco possono sfruttare paragoni
Una forte capacità progettuale
Quando partimmo contro Ranma parti uno con un programma la difficoltà è da rispettare il programma e trasformarlo in Progetto oggi io posso depositare sul tavolo delle università sul tavolo dei partiti sul tavolo della mia maggioranza in Consiglio regionale opposizione un Progetto che ha presupposto non solo uno studio di sviluppo complessiva Campania faccio riferimento alle parole dello professor corretta ma anche le risorse finanziarie per attuarlo
Ho documentato di aver rinvenuto recupera
E portato in cassaforte il modo per non possono essere sottratte che sia
Cifra dell'ordine di due mila miliardi
Che attraverso un'operazione finanziaria alcuni privati opporrà doppiare là sotto avendo in due anni in tre anni partendo da zero
Raggiunto la massima punta di assorbimento dei fondi europei non tra le regioni meridionali ma tra le regioni italiane giocando il contro una sfiducia generale
Questo dicono un menar vanto ci sarebbe poco da sperare in modo diretto e se non ci fossero state queste realizzazioni oggi non ci arrivo di lanciare una grande sfida al governo
Perché abbiamo visto che nella nelle more di questa trasformazione istituzionale
Nella auspicate entrati in vigore di un federalismo reale nel momento
Dei tempi per così dire transitorio che dobbiamo vivere nell'ambito della legislazione vigente
Avrei potuto trovare un momento è una possibilità di proposta e di volontà per realizzare il progetto
E nella legislazione vigente esiste l'istituto della intesa istituzionale che fa parte degli istituti della programmazione negozio
Ma che ha un particolare vede stipulato soltanto tra i due livelli di governo del governo centrale il governo regionale
Uno studio profondo che parte dal settore primario dell'agricoltore perché tende a ripristinare quel modello dalla vecchia Asm è lo ricordate amici
Che passava dalla coltivazione primaria del prodotto della terra la campagna attraversa uno dei prodotti migliori del mondo forse il migliore fino all'ultimo atto della commercializzazione
Al settore industriale dove abbiamo difeso e difendiamo le preesistenze ferroviarie e vogliamo il polo aeronautico mediterranea ad immagine di imitazione di ciò che è stato fatto in Irlanda sceglie avendo individuato nella proposta Grazzanise la vicende utile da grandi infrastrutture avendo
Convenzionato con le nostre sole forze
Le diciannove più grandi imprese di settore dal nautica che qui si concentrano per realizzare qui la più grande officina per tutte le flotte private italiane
Mediterranea e in parte anche europee
Creando otto verso la sinergia il momento unitario della programmazione manutentive riparativa la forza di essere apprezzi concorrenti rispetto ad altre situazioni
Abbiamo
Qui voluto attraverso il Cile AGCI forse il più grande centro di ricerca aerospaziale
Collegato con Rauti
Ma allargato anche House se l'intervento dello dello manifattura ed utilizzazione o satellitare per poter realizzare quella
Prodotto di qualità
Che sarà competitivo nel mondo nel prossimo secolo se sarà la forza economica del paese
E abbiamo rinvenuto in questa situazione la possibilità di dire al governo proprio attraverso quell'avvenimento a corto di risorse non abbiamo bisogno di denaro
Abbiamo bisogno soltanto di un regime autorizzatorio che proprio l'intesa di programma può realizzare quella intesa istituzionale che non è stato ancora applicato in Italia e ringrazio l'onorevole Contento che ieri con grande
Capacità di analisi di intuito ha voluto vedere in questa proposta la forza d'una progettualità vincente alla quale il governo dovrà rispondere perché è inutile dire al governo
Noi vogliamo sapere che cosa dunque fare per il sud per il governo non è in condizione di rispondere non sa che cosa fare fesso allora nessun dice al governo per noi il tuo puoi fare questo senza senza costi con la nostra capacità progettuale avendo qui chiamata l'impresa Cosa nostra forza lavoro
Con un concetto preciso chiaro
Quindi Campania prima ancora del federalismo ufficiale formale lo dobbiamo partire avanti
Ed ogni mio atto presidente Fini è come una sfida all'ordinamento costituito non perché mi chiamano Governatore rotte battute perché ogni volta che c'è da decidere tra il mare o assumere una responsabilità io preferisco il fare assumendo la responsabilità con soglie stanno qualche volta
Anche la polemica che non vuole che si faccia di chi non vuole il nuovo
Le strade del mondo come dire lo dico questo da un uomo anziano al mio partito
Non solo più catalogabili individuabili in programmabili secondo gli schemi vecchi che cambia tutto qui cambia il mondo il Sud è povero
Il Nord ricco il nord a un malessere e bene fa il partito voluta
Perché è un malessere da benessere
Ma il Sud a un male da disperazione al quale bisogna dare risposta se noi il Nord con la sua ricchezza e con le sue capitali ecco la sua gente in Europa non c'entra perché il Sud non glielo consentirà
E allora dal punto di vista storico culturale
Questa forza propositiva nel Sud Italia che chi si fa carico sud Italia di salvare il Nord rispetto all'Europa è una partita importantissima cosa dobbiamo trovarci nella quale non ci manca altro che la volontà e la coscienza della nostra gente
E quindi sul piano programmatico sul piano attuativo qualunque operazione purché si realizzi in programma
Si è assunto la responsabilità di governare aggiunte la campagna ho fatto per dare una risposta alla mia gente al mio territorio
E allora e allora
La intuizione
Avevo detto in campagna elettorale che avrei ripristinato la gerarchia istituzionale
In campagna alla Regione non non esisteva c'ero sulla distinguerci anzi all'epoca c'era solo bossoli
Lo dissi in campagna elettorale al ripristino e no la gerarchia istituzionale
Oggi non c'è atto non c'è passaggio del sindaco Bassolino
E degli altri sindaci della campagna tutte se non abbia come riferimento la regione Campania e non abbia come te almeno le scale di Santa Lucia
Ma io capisco che il
Più importante
è il governo ha un potere decisionale vincolante rispetto alla Regione
L'ho dovuto e devo e dovrò ancora coinvolgere
Le rappresentanze istituzionali che esistono in Campania per un accordo comune avendo la capacità di sintesi e quindi il governo
E attraverso l'intesa istituzionale realizzare una serie di accordi di programma che devono portare a una forte grande operazioni sviluppo
Le infrastrutture procedano portuale il porto di Napoli porto di tornare
Il regime porti minori è tutta materia che può essere affrontata dove l'unico limite cioè abbiamo da un lato
Il blocco istituzionale
Che si è verificato in Consiglio regionale dove le forze di opposizione non voglio avvalendosi di un regolamento che conosce molto bene l'onorevole Bianco presenta che saluto non vogliono che si proceda perché sanno che questa è un'esperienza vincente dall'est
Ci oppongono fanno ostruzionismo abbandono l'Aula
Pardon ore ore su argomenti in virtù di un regolamento che consente a chiunque di parlare tutte le volte che vuole su questo argomento fatti personali bloccano otto perché hanno paura del nuovo e nuove la visione organica ad una funzione di rappresentanza glielo ricordo a me stesso io ricordo a me stesso
E se è vero
Che nella responsabilità istituzionale esiste il ricco il partito è anche vero che nella funzione esiste un vincolo di responsabilità prima che politico etico nei confronti di coloro che hanno votato
Ricordo nei confronti di coloro che hanno consentito col voto di occupare quella responsabilità
Io quindi
Non posso parlare all'umore valore lungo ora e spiegare tutto ciò che ancora e incendiano mentre l'hanno la possibilità comprendo in questo e con grande gioia del partito
L'errore è stato per me un momento di grande preoccupazione ma anche un momento di grande soddisfazione quando ho capito che il partito voglia trasformarsi da partito dall'oggi con il partito di programma
Come può sperimentare un partito che a volersi programma questa sua nuova funzione rispetto a società se non appoggiando fortemente un'esperienza vissuta qui del governo restituzione per cui in quegli anni che io aspetto a vedere saranno anni quali la simbiosi partito centrale gruppi parlamentari autorità politica del precedente si spostino con lo sforzo osservatorio strategico
Della dell'orbita verso il momento
Verrà incontro e abbraccerà il laboratorio difficile che abbiamo sperimentato dove ogni giorno ogni settimana quei problemi vengono sul tappeto problemi che non sono neanche unitaria
Il lavoro oggi a a Napoli in Campania dieci diverse
Problematiche dieci posizioni differenziate rispetto alle quali quella risposta va data e non può essere data con lo strumento sì stanziale eh non c'è lavoro che tenga se non c'è sviluppo e non ci può essere sviluppo se non c'è un programma
E non ci può essere programma realizzato se non c'è un progetto se non ci sono finanza per questo l'abbiamo realizzato
Lo abbiamo realizzato abbiamo bisogno soltanto di crederci di portare avanti un discorso che sia un discorso di forte impegno programmatico che il vincolo il governo attraverso un rapporto istituzionale allargato se non si
Nemici a Campari perché il modello che stiamo disegnando le dico questo anche per preannunciare atteggiamenti prossime perché l'undici maggio Remo qui la conferenza di tutti i presidenti delle Regioni con Prodi e con Ciampi
Io intendo portare avanti un discorso di tutte le regioni meridionali
Discorso il volume
Dobbiamo riunirci insieme in un grande unico modello perché il troppo guarda la va a trovare
Dobbiamo essere capaci meridionali darci noi Progetto di sviluppo noi proporremo il gestirlo senza aspettare più del doppio
è una decisione convinta coscienza che dobbiamo porre sul tappeto
Al Nord cinque sei sette conniventi si distribuiscono le tesi sull'autonomia tolsi sessione
Su quant'altro si voglio discutere ripartiti lattoni ti a guardare che cosa dicono questi soloni nei salotti è qui la jam perché soffre eh dobbiamo reagire a queste reagiremo nel senso che porremo avanti come macroarea
Berto euro Iva qualunque sia la rappresentanza perché era riconosciuto al trentun free qui non c'è più una distinzione tra maggioranza e opposizione nel senso che sull'esperienza
Dell'uno dell'altra parte nel suo stesso territorio più occorre un grande momento deconcentrazione del mezzogiorno perché sappia difendere avendo delle possibilità concrete
Nord avvolta finanzi ma poco progetto di sviluppo regia di cupa vissuta la possibilità di partire invece fortemente avanti a questo noi miriamo ci auguriamo su
Tanto che dal partito che ha sempre avuto una vocazione sociale molto forte e che ha avuto nel Mezzogiorno d'Italia nella sua storia
E il radicamento ce l'ha portato ad essere oggi grande forza d'altra italiana venga all'aiuto del partito che tu presiedi degli magistralmente ecco quindi anche i nostri sto
O c'erano speranze lo sospetta di me possono trovare un'eco più ampio
Una visione allargata delle possibilità che ci sono offerte da questa esperienza regionale
Che in definitiva se valorizzate possono costituire il momento unitario del nostro Paese mancando il quale va in discussione io credo la stessa legittimazione lo Stato sola lo stop del TAR
Nel ringraziare partiti proprio personalmente
Per dovuto fare qui a Napoli questa conferenza io devo lanciare il messaggio
Il messaggio che dopo questa esperienza quasi solitaria vissuta in periferia che in Campania questa nostra volontà sia suffragata accorpato accorta e portata avanti non la forte volontà di partito con una scelta che qualifica la sua storia passata perché apre secondo me i grandi prospettive per il futuro
Campania Rastrelli saluto
Il la delegazioni di Forza Italia che in sala guidata che ha voluto regionale onorevole Bianco
Saluto il presidente dei senatori di Alleanza Nazionale Maceratini è presente a commissione vigilanza RAI Francesco Storace Etò finalmente la parola al presidente di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini
Grazie
Grazie grazie grazie grazie
Grazie ragazzi grazie
Ove ridotte
Grazie
Basta basta adesso grazie ragazzi e allora care cari dirigenti di Alleanza Nazionale
Cari dirigenti di Alleanza nazionale cari amici di Napoli
Quando ormai più di un mese fa decidemmo
Di lanciare una sfida organizzando qui nella vostra città
In quella che un po'retoricamente chiamata la capitale del Meridione
La Conferenza nazionale
Di Alleanza Nazionale
Per il lavoro
Sapevamo di impegnare tutte le nostre energie in una prova tutt'altro che facile
Eravamo animati è stato detto ma lo voglio ripetere
Dal gusto che una formazione politica deve sempre avere di lanciare il guanto di sfida gli avversari
Sapete
E a Napoli doveva svolgersi la Conferenza nazionale dell'Ulivo
Dovevano venire qui nella vostra cita tutti i ministri tutti i sottosegretari tutti gli esponenti del centrosinistra per spiegare come con la sinistra al governo in Italia dopo tanti anni di opposizione finalmente sarebbe cambiata secondo i loro intendimenti la realtà economica sociale e produttiva del sud sapete altrettanto bene che di quella conferenza solennemente annunciata non è stata apposta nemmeno la prima piccola pietra non è stato nemmeno predisposto il programma e quindi quando lanciamo un mese fa l'idea di fare noi a Napoli la Conferenza nazionale lavoro eravamo certamente animati dal desiderio di sfidare i nostri avversari di dimostrare possiamo dircelo di essere in qualche modo più credibili di loro più se magari anche un po'più bravi però sapevamo anche che non si trattava di un'impresa facile
Sapevamo che vi era un rischio dinanzi a noi
Sapevamo che un conto è dire organizziamo a Napoli la Conferenza nazionale per il lavoro poi altro conto era non
L'organizzarla Mile riempirla di contenuti
Renderla credibile
& Carla compatibile con quella che è la realtà del Sud in una dimensione che non è soltanto nazionale ma è diventato ormai europee sapevamo in qualche modo di impegnare tutte le nostre energie in una sfida difficile
Io credo al termine di queste due giornate
Che sommessamente ma anche con la consapevolezza di essere stati all'altezza del compito
I dirigenti di Alleanza Nazionale che hanno partecipato in particolar modo coloro che hanno contribuito con il loro pensiero con i loro interventi possono serenamente dire a se stessi al partito a coloro che ci guardano con simpatia ma anche agli avversari
Di aver onorato un impegno difficile
Perché non era semplice
Presentarsi a Napoli e da Napoli al Meridione
Con la volontà
Non di dare le ricette miracolose
Bensì più modestamente ma forse ancor più difficilmente di predisporre delle risposte dei programmi delle iniziative concrete
Realizzabili non fra cento anni ma se c'è la volontà da domani o da dopodomani
Capaci in qualche modo di alleviare una situazione di degrado e di rimettere poi marcia
La campagna del sud
E partendo dal Sud dell'Italia intera
Io credo serenamente che si possa dire siamo stati capaci di fare
Parla il documento base che è stato presentato all'inizio dei lavori
E che vi prego di rileggere perché contiene non soltanto le analisi ma contiene anche le proposte
E dovrà essere ampiamente massicciamente diffuso nelle prossime settimane
Ma accanto al documento accanto agli interventi accanto al livello della tavola rotonda delle tavole rotonde di tutto quello che in qualche modo animato questa due giorni
Parla a favore della serietà con cui abbiamo affrontato questo impegno
Quella che è stata l'impostazione di fondo che abbiamo voluto dare al problema
E voglio entrare un po'nel vivo del mio ragionamento
Intendiamoci non è la prima volta che si parla del lavoro che si parla del Sud non sarà l'ultima
Sono state scritte centinaia di migliaia di pagine al riguardo
Sono disponibili delle biblioteche
Non esiste un uomo politico nemmeno tra agli ultimi arrivati i più sprovveduti che non dica innanzitutto bisogna lottare per il Sud
Proprio perché il problema è un problema sviscerato in tutti i suoi aspetti
Poi perché il problema è un problema datato antico
Che non risale a tre e cinque sei dieci anni fa ma che affonda davvero le sue radici in tutto il secolo che abbiamo alle spalle non è la semplice affrontare la questione del meridione dell'avorio nel Meridione
Se non partendo da un dato
Che io non esito a definire di carattere culturale
E quando e lo ringrazio molto
Il presidente Rastrelli qualche istante fa ricordava che questa Conferenza si muove in qualche modo lungo la scia tracciata a Verona
Del partito di valori e di programmi
Coglieva indubbiamente nel segno perché il problema del Sud il problema della mancanza di una speranza il problema della frustrazione che in molti casi hanno tanti cittadini del Sud che lavorino o meno non è soltanto una questione che si può affrontare con le proposte che poi ci devono essere con le ricette economiche con le iniezioni di flessibilità con tutto ciò che abbiamo diligentemente direi doverosamente elencato con puntiglio
è un problema di spessore assai più consistente
è un problema che va innanzitutto visto in una logica in una dimensione di carattere culturale
Voglio cioè dire con grande chiarezza e fermezza che per noi destra dei valori oltre che dei programmi
Il lavoro è innanzi tutto un valore
Il lavoro non è soltanto la possibilità il salario il lavoro non è soltanto la possibilità di un salario di uno stipendio il lavoro non è soltanto la possibilità di riempire una giornata
Di lavoro non è soltanto la possibilità di mantenere una famiglia certo questo aspetto importante
Ma per noi per la nostra gerarchia di valori
Il lavoro a direi prioritariamente
Un significato in qualche modo di carattere morale
E ogni lavoratore merita il rispetto
E questo lo dovrebbe imparare per l'appunto e dire in primo luogo una sinistra
Che dimostra sempre di più di aver dimenticato di non aver mai saputo che il lavoro non è soltanto il salario lo stipendio l'occupazione
Il lavoro è un valore e quindi tutti coloro che lavorano meritano rispetto a prescindere da quanto guadagnano e a prescindere da quella che la gerarchia sociale che riescono a raggiungere in base alla loro occupazione
E se
Il lavoro è un valore se lavoro anche qualche modo una sua dimensione che non esito a definire di spirituale dicendo un altro concetto estremamente importante
Quando il lavoro non c'è non si limita soltanto la possibilità economica di un uomo
Si limita la libertà di
Laddove non c'è lavoro non c'è libertà
Laddove non c'è lavoro non c'è soltanto come viene detto tante volte la possibilità di un'economia che sia solido socialmente sana capace di di vincere le sfide
Là dove non c'è lavoro non c'è la possibilità per l'uomo di essere libero
Perché la libertà non è soltanto la libertà dal bisogno materiale
La libertà e anche direi per molti aspetti soprattutto
La possibilità di realizzare se stesso
E allora
Io non voglio apparirvi elusivo rispetto al problema rispetto alla concretezza a volte drammatica dell'emergenza occupazionale
Ma io credo che a coloro che ci incita ma continuare in questa lotta per dare un lavoro vada innanzitutto detto
Che noi lottiamo non soltanto perché possano domani guadagnare
Lottiamo perché possano domani essere autenticamente liberi liberi cioè tipo per realizzare se stesso emanate
E badate è una sottolineatura che io credo doverosa nello stesso momento in cui si ha la presunzione politica di affrontare un problema così complesso al tempo stesso così data ormai
Seguendo quella direttrice di partito dei valori dei programmi che abbiamo tracciato recentemente che poi a ben vedere ci differenzia e come dalla sinistra
Quando si dice
Eh ma ormai siamo in presenza di una sostanziale assonanza di posizioni di temi perché i problemi sono quelli che sono perché le cifre parlano chiaro e non sono interpretabili se non nello stesso identico modo quando si dice ma tutto sommato oggi venute meno le ideologie si assomigliano sempre di più gli uni agli altri
Si dice una cosa che non soltanto non è vera
Ma che deve da noi a essere quotidianamente smentita all'insegna non soltanto dei programmi ma anche e soprattutto all'insegna dei valori di riferimento paga certo per carità ci si confronta con la brutalità di una certa situazione il trenta quaranta cinquanta per cento di disoccupati
Poi si cerca di dare una risposta immediata può anche a cadere
Che è la destra e la sinistra si trovino occasionalmente convergenti sulla bontà di una risposta come si fa a dire ad esempio che non servono le infrastrutture
Che non serve una migliore educazione ed una maggior preparazione professionale
Che non serve un credito agevolato in particolar modo per alcune categorie i produttori tutte cose che sentite direi quasi specularmente nei convegni dalla destra e magari anche nei convegni dalla sinistra
Ma questa è la superficie
Quel che occorre avere ben chiaro è che c'è al tirati quel che appare una diversa visione di carattere culturale dei valori di riferimento e se il lavoro è un valore è contemporaneamente un valore la legalità
E se noi siamo un movimento dei valori dei programmi io non posso esimermi al termine di una conferenza dedicata al lavoro dall'affrontare seppur rapidissimamente
Sia la questione relativa ai programmi ma lo hanno fatto direi benissimo tutti coloro che mi hanno preceduto ma anche direi prioritariamente la questione relativa ai valori il lavoro è un valore la legalità è un valore
E badate anche qui c'è una differenza di fondo sostanziale marcata con la sinistra certo anche la sinistra dice
Riportiamo la sicurezza nessun
Ridiamo la certezza al cittadino
Quanto è grave che la camorra uccide ogni qual volta lo vuole
Ma a ben vedere si ferma ancora una volta la superficie
La legalità è qualche cosa di più della sicurezza
La legalità che va riportata nel Meridione è la certezza che va data al cittadino di una sola elementare regola lo Stato stata la parte dell'onesto no costata la parte di chi al contrario trova mille motivi
Una volta infranto la legge per farla franca ecco perché
Io trovo riduttivo
L'approccio di chi dice
Ripristinare la legalità è una sorta di precondizione che dobbiamo dare al sud per attirare gli investimenti certe vero
Chi è così sprovveduto da investire in zone in cui non c'è alcun tipo di rispetto per quello che è un elementare diritto del cittadino a nel momento in cui fa parte di una comunità nel momento in cui contribuisce con le sue tasse a quella comunità vale a dire il diritto alla sicurezza
Ma è riduttivo pensare che tutta la questione possa essere risolta soltanto con misure che pur servono
L'aumento degli organici di polizia
Il maggior controllo di quelli che sono i settori vitali attraverso i quali si finanzia la criminalità non è un mistero che ogni qual volta giungono gli investimenti
Diventa più famelico l'appetito della criminalità che a maggior ragione cerca arrivando anche a guerre per bande di conquistare settori sempre più importanti in quella che è la grande spartizione
Di tutto quel danaro che viene tre destinato ad investimenti
Ma se tutto ciò è vero
è altrettanto vero e direi ancor più importante perché ritorna quella gerarchia di valori che non c'è più
Che di affermare la legalità significa dare al cittadino la elementare certezza di avere a che fare con uno stato che innanzitutto giusto con coloro che sono
Ed a questo punto la sinistra e non soltanto incapace culturalmente di affrontare il problema
Ma su molte posizioni su molte questioni è schierata dalla parte opposta altroché convergenza altro che unioni sacre
Perché i problemi sono gli stessi e quindi ci si deve tutti quanti rimboccare le maniche e tutti insieme lavorare per raggiungere lo stesso identico obiettivo attenzione perché se si è portatori di valori diversi poi le strade possono anche essere le stesse in un determinato piccolo momento ma la visione di fondo e di prospettiva non può che essere radicalmente opposta e mi spiego quando si dice legalità vuol dire far capire che lo Stato è dalla parte
Degli onesti coerentemente significa anche
Nello stesso momento in cui si pone il problema
Dell'alleggerimento delle pene
Essere coscienti del fatto che oggi nel Sud se vogliamo ridare un minimo di legalità non ci possiamo permettere interventi di tipo legislativo che forse vanno bene in grandi democrazie avanzate del nord Europa in cui la delinquenza o non c'è o è estremamente ridotta cioè con chiarezza ancor maggiore
Quando si leggono i giornali
E si legge come oggi è su tutti i giornali non solo dei due morti ammazzati ieri nella vostra città ma dell'ergastolano che fugge
Nonostante sulla sedia a rotelle e nonostante in ospedale perché malato terminale di AIDS o quando si legge che un detenuto super sorvegliato
In un carcere duro comunicava allegramente all'esterno perché dotato di telefono cellulare e allora è evidente che si fotografa una realtà che non è compatibile con certe misure iper garantiste o di lassismo giudiziario che la sinistra pensa
Ideologicamente e culturalmente di introdurre ancora una volta in Italia
Prendendo sempre più impossibili in particolar modo nel Sud avere fiducia nello Stato
Io mi sono chiesto tante volte
Ma come fa un cittadino meridionale un cittadino napoletano
A prescindere che sia un piccolo imprenditore volte c'è un po'di retorica su questo un operaio o un cassintegrato un disoccupato o una madre di famiglia come fa
Ad avere fiducia nello Sparta con la legalità
A dire lo Stato è dalla mia parte perché io sono onesto
Quando il giorno dopo giorno verifica che non è più così quando giorno dopo giorno va a verificare che purtroppo per tutta una serie di circostanze
Non è l'onesto che vede riconosciuto il torto subito e trova lo stato pronto a a restituire giustizia ma al contrario di chi vive ai margini a Reggio fuori dalla legge a trovare per tutta una serie di inadempienze dello Stato coperture aiuti protezioni e in alcune case compiacente non si può farà appello alla coscienza civile del sud se poi lo Stato rifiuta di fare la sua parte quella primaria doverosa inalienabile che quella di garantire la legalità
Allora il problema del Mezzogiorno ma soltanto il problema della sicurezza domanda della legalità lo stato dalla parte degli onesti lo stato giusto
Non lo Stato vendicatore con chi sbaglia
Perché noi non abbiamo mai avuto nel nostro patrimonio di carattere culturale in termini giuridici una decisione di indicativa
Chi sbaglia certe
Deve in qualche modo potervi entrare nella società
Ma deve pagare
Pagare il giusto ma pagare
Perché quando viene meno la certezza della pena quando cioè all'onesto si fa capire che non importa se essi onesti uno solo si è perché tanto alla fine in qualche modo si è tutti allo stesso identico piano a livello anni in molti casi chi non è onesto finisce per essere agevolato viene meno
Il rapporto di fiducia viene meno il senso di una comunità viene meno quel vincolo di solidarietà tra cittadino e cittadino che diciamocelo francamente
Nella vostra città forse già scomparso
Ma perché non si ribella Napoli perché Napoli non ha fiducia e non ha fiducia nei confronti di chi dovrebbe garantire con equità con giustizia ma anche con fermezza il rispetto non delle leggi materia del vivere civile dello stare insieme del premiare appunto chi non cede alla tentazione della criminalità
Questo concetto ne richiama necessariamente un altro
Che è quello su cui gli speculativi delle volte la criminalità
Che si riallaccia in qualche modo al primo concetto
Il lavoro come valore
Ma vi siete mai chiesti
Ci siamo mai chiesti
Se è vero come è certamente vero che il lavoro è un valore
E che chi non lavora in qualche modo è limitato nella sua libertà ma vi siete mai chiesti ci siamo mai chiesti come può un giovane ma non un giovane quindici sedici diciassette anni
Un giovane di venti ventidue venticinque anni un uomo di trent'anni
Un uomo che magari ha famiglio vorrebbe metter su famiglia
Perché è limitato nella sua libertà non è soltanto un problema di salario di stipendio la libertà di sposarsi
La libertà di mettere al mondo figli la libertà di vivere una vita che non sia quella della famiglia di provenienza come può questo giovane che lavoro non c'era ed è limitato nella sua libertà e magari a trenta trentacinque anni deve chiedere al padre o alla madre
Di sottrarre da una pensione magra le cinquanta mila lire per uscire una sera a casa con gli amici come poco questo giovane resistere ad oltranza se non a te i valori e se non c'è la legalità
Alla tentazione di chi offre la possibilità di facili ed immediati guadagni se soltanto salta al Fosso va dall'altra parte e sia Ruola in una delle tante bande opposte
Che prospera e speculano soltanto sull'assenza di legalità
Ma sull'assenza di libertà che sempre è connessa ad uno stato in cui la disoccupazione raggiunge le punte del venti venticinque trenta per cento dei casi tra le giovani generazioni
E allora i valori
Qui lavorò come valore
La legalità come valore
L'interesse nazionale come valore
E qualcuno potrebbe pensare cosa c'entra
Io non credo che sia estranea a questa questione
Perché se Alleanza nazionale destra non soltanto di programma ma di valori
E se tra i valori di riferimento c'è anche l'interesse nazionale
E allora la questione del sud
Non va vista soltanto con le proposte operative
Con tutto quello che abbiamo scritto nei documenti
La questione del Sud va visto anche alla luce di un altro valore fondamentale al pari del lavoro al pari della legalità che l'interesse nazionale
Il che vuol dire
Che non soltanto è sbagliato
Ma in qualche modo è ipocrita dire
Va be'ma adesso il Meridione in qualche modo lo si arrangi faccia da solo
Non soltanto perché si fa pagare ancora una volta al Meridione colpe che in molti casi del Meridione non suo
Ma anche e soprattutto perché non si coglie
Che l'Italia sarà tale e continuerà ad essere tale
Soltanto se il Meridione il sud
Saprà in qualche modo riscattarsi e saprà in qualche modo ricollocare se stesso e l'Italia intera in quell'ambito europeo che abbiamo raggiunto certo quei parametri di Maastricht
Ma che rischia di sfuggirci distruggersi per sempre
Se il Sud Italia non viene considerata questione che non riguarda soltanto i campani pugliesi calabresi ma riguarda tutti gli italiani
E badate paradossalmente
Coloro che meglio hanno capito sono proprio coloro che non credono nell'Italia
Perché l'attacco becero odioso
Volutamente offensivo della lega nei vostri confronti
Perché Bossi che passo non è
Ha capito perfettamente che l'Italia viene meno nello stesso momento in cui il sud d'Italia non riesce a stare al passo e non riesce in qualche modo a garantire atto da quanto il nostro Paese di entrare e di stare stabilmente in Europa
La questione meridionale non è una questione che riguarda solo alcuni la questione che riguarda tutti
E ovviamente deve essere considerato una sorta di priorità nazionale ed europea
Perché oggi siamo in Europa
E vi è grande enfasi per questo obiettivo raggiunto
Ma se si è coerenti con questa impostazione si è coscienti del fatto
Che la questione meridionale è questione nazionale e quindi in qualche modo questione europea
Affrontare il problema dell'emergenza lavoro nel Sud significa anche come abbiamo fatto nel corso di questa manifestazione
Indirizzare chiaramente
L'azione
Di una parte dell'Europa o per lo meno dell'Italia
Lungo quella che è la direttrice vitale per il suo ultimo
E il sud respira nel Mediterraneo distruttive nel Mediterraneo
Pensare ad un'Europa che & ad un'Italia che entra in Europa e quarta unicamente a ciò che accade al di là delle Alpi o in alcuni casi soltanto a ciò che accade ad est della Germania
Significa non avere nei confronti del Meridione non dico alcun rispetto ma soprattutto non averne compreso
La sua natura la sua vocazione la sua posizione geografica la sua dimensione strategica
Il meridione d'Italia e il cuore del Mediterraneo
Credo che tra i momenti sicuramente più significativi in termini proprio culturali oltre che politici
Di questa nostra manifestazione vi sia stato il confronto di questa mattina
Proprio perché è emerso chiaramente come
Avere a cuore il problema del Sud significhi direi anche e soprattutto avere ben chiaro
Che l'avvenire del sud è in Italia carabiniere subite e in Europa ma che l'avvenire del Sud si costruisce innanzitutto con una politica attiva di presenza nazionale ed europea nel Mediterraneo
Nel rapporto con i Paesi che stanno nella parte nord dell'Africa
Perché è sicuramente più agevole per il Sud sviluppare le proprie potenzialità in quest'area geografica piuttosto che pensare di competere con il K di partenza che lo contraddistingue
Con le aree territoriali del centro Europa o addirittura con le grandi potenze dell'Est europeo
E allora tutto ciò per dire cose per dire che l'approccio ad una questione antiche complessa qual è il problema del Meridione in Italia
Deve innanzitutto avere delle coordinate culturali
Perché altrimenti davvero si rischia
Di banalizzare
Si rischia se volete di recitare un po'a memoria la ricetta tradizionale solitario questo quell'intervento
Occorre avere ben chiaro che il problema è innanzitutto un problema connesso ad una visione di fondo di quelli che devono essere i valori che guidano l'azione di un uomo l'azione una formazione politica l'azione di una comunità nazionale qual è la marcia
Certo è che non ci si può limitare a questo approccio che pure indispensabile
Perché accanto ai valori i programmi
Accanto alle idee forza di riferimento alle proposte
Proposte che devono necessariamente essere in sintonia con quella gerarchia di valori
E allora se il problema è la mancanza di lavoro
Occorre innanzitutto se si vuole essere coerenti con ciò che ho detto
Essere coscienti del fatto che se il lavoro è un valore
Se il lavoro è innanzitutto la possibilità che si dà ad un uomo di essere libero
Il lavoro devi innanzitutto
Produrre più ricchezza
Devi innanzitutto determinare benessere per la comunità deve in qualche modo essere finalizzato al miglioramento della condizione di vita di una società e tutto ciò per dire cosa
Per dire che non è lavoro
Ma al contrario elemosina l'Offerta che in alcune circostanze viene fatta a coloro che sono disperatamente senza occupazione
Di rimanere parcheggiati per un certo numero di mesi nell'ambito dei lavori cosiddetti socialmente utili senza che possono produrre assolutamente nulla per la collettività
Io non ho alcuna esitazione nel dire che le borse lavoro i lavori socialmente utili cioè questi interventi che nega nel principio
Il lavoro è un valore il lavoro deve produrre ricchezza ogni lavoratore merita rispetto e dignità a prescindere da quanto guadagna ma tutto deve essere finalizzato alla crescita in qualche modo e il benessere di una comunità di una società negando questi elementari fondamentali punti di riferimento in termini di valori
Bene i lavori socialmente utili le borse lavoro le sette ottocento mila lire date per sei otto nove dieci mesi si sono forme i clientele di assistenzialismo
Ma a ben vedere sono qualche cosa di molto molto vicino
A quella geniale per certi aspetti ma demenziale trovata di alcuni regimi comunisti dell'epoca che fu
Che per dare il lavoro negando che lavora innanzitutto produzione di ricchezza e che lavoro è di per sé un valore anche spirituale e non soltanto una necessità materiale
Moltiplicavano non le occasioni di lavoro per dare ricchezza pudicamente l'occupazione
è stato detto che a un certo momento Cina lontana
Per affrontare il problema di dare a tutti qualcosa da fare
Ci fu chi pensò
Di occupare un milione circa di cinesi per scavare delle che
è un altro milioni di cinesi per riempire le buche che il milione precedente aveva scavato lavoravano due milioni di cinesi ma non si produceva assolutamente nulla e allora certo questo può essere e volutamente lo è un paragone forzato anche per
Scendere un po'i livelli ma a ben vedere non c'è poi molta differenza
Il lavoro deve produrre ricchezza lavoro deve far crescere la persona ed è far crescere la società possiamo contare non produce nulla è al contrario costa soltanto
E allora non soltanto non è un momento in una fonte di gratificazione per l'uomo ma in molti casi diviene
La trappola attraverso la quale si cerca di condizionare la libertà
Coloro che si sentono parcheggiati per qualche mese
E che poi al termine di quei mesi di parcheggio non sanno che sorte avranno non finiscono per essere in qualche modo condizionati da chi in modo clientelare in modo assistenziale li illude i parcheggi e magari li rinnova per sei mesi togliendo loro la libertà perché se il lavoro è libertà
Non c'è libertà e non c'è lavoro se si attende di mese in mese la confermo o si teme la scadenza di quel contrattino che chiamò
Parcheggiato lì soltanto se vuole colui che per munificenza ti ha concesso di guadagnare sei o settecento mila lire al mese
Ecco perché
Il riferimento il riferimento ai valori
Però il lavoro è quello che produce la ricchezza
E produrre più ricchezza vuol dire
Moltiplicare
Non tanto e non solo le imprese
Ma direi lo spirito imprenditoriale che è cosa diversa
Vuol dire moltiplicare le possibilità di lavorare autonomamente
Vuol dire moltiplicare le possibilità di partecipare alla vita di un'impresa
A volte si dice
Eh ma il Polo per le Libertà una visione unilaterale del lavoro pensa soltanto al commercio lavoro autonomo Lippi con l'impresa
Si disinteressa di chi non lavora in proprio riceve una busta paga un salario lo stipendio non è così
Perché noi non chiediamo
Per produrre più ricchezza e quindi avere poi anche i mezzi per dare lavoro a chi non ce la
Di tutelare soltanto il lavoratore autonomo
Noi chiediamo
Di avere consapevolezza del fatto che se il lavoro è libertà
E allora anche il lavoratore dipendente deve in qualche modo sentirsi partecipe alle sorti della sua impresa alla sorti della sua azienda perché in quel momento si sente più libero
Perché in quel momento sa di poter migliorare la propria condizione nello stesso momento in cui migliora la condizione di quella piccola comunità in cui opera che è per l'appunto il suo posto di lavoro
Produrre più richiesta vuol dire iniettare nel nostro sistema più spirito imprenditoriale più volontà di partecipare ancora una volta più libertà
E allora ecco perché
Si parte da questi riferimenti ma non potevano farla la conferenza del lavoro a Napoli
Coloro che in questi punti di riferimento non credono
Ed ecco perché se si parte da questi punti di riferimento direi di carattere culturale balza evidente
Come certo si può essere una momentanea convergenza nel prospettare una soluzione per una determinata questione con l'altra parte
Ma vi sono molti molti motivi di differenza in termini per l'appunto strategici perché la sinistra italiana non soltanto non lavora per moltiplicare le possibilità di partecipazione
Non soltanto non lavora per riconoscere dignità a tutti i lavoratori non soltanto non lavora per aumentare il volume della ricchezza prodotta dalla comunità nazionale ma in molti casi
Lavora in senso esattamente opposto
Noi abbiamo a che fare con una sinistra che specie in alcune componenti quelli sindacali e ancora dichiaratamente classista
Perché sono altri e sono loro coloro che guardano al mondo del lavoro unicamente in ragione degli interessi di quella parte dei lavoratori che credono il più delle volte a torto di rappresentare in esclusiva
Se non fosse così non si spiegherebbe tutto l'accanimento con il quale in questi mesi
Il governo Prodi ha lavorato per rafforzare quelli che sono i pilastri di un'intesa che non riguarda il mondo del lavoro
No riguardo al contrario coloro che è stato detto molto bene che sono già garantiti
Riguarda è polemica che abbiamo fatto tante volte ma che va rifatta
Non coloro che detengono il capitale
Perché la sinistra non vuole un lavoratore che sia in qualche modo proprietario di se stesso e partecipi al destino dalla propria azienda la sinistra ma il grande capitale la sinistra è molto più attenta al gioco di borsa che ha la possibilità di vendere il lavoratore più ricco nello stesso momento in cui diventa protagonista col proprio lavoro della sua ricchezza
Io ritengo addirittura stupido per entrare in un tema di stretta attualità sostenere che una grande impresa del nord che produce le automobili è talmente potente da condizionare i campionati è stupido
Stupido ma dire che è talmente potente da farsi garantire dalla sinistra la possibilità di leggi finalizzate non ad aumentare il numero dei lavoratori ma al contrario ad aumentare i profitti be'questo lo possiamo tranquillamente
Allora se arriviamo
Se arriviamo al fuori
Arriviamo poi al cuore dei ragionamenti ecco che e spero di averlo fatto con sufficiente chiarezza basta davvero evidente la differenza culturale di valori alla destra sinistra
Poi certo ci possono essere in qualche modo in qualche momento delle proposte convergenti anche se poi a ben vedere sono molto molto meno di quelle k
Il che non vuol dire voglio essere chiaro non voglio essere equivocato
Rifiutare a priori quelle che sono state chiamate le convergenze istituzionali un altro discorso
Io ieri ho ascoltato come credo molti tra voi sindaco Bassolino un discorso che denota da un lato la capacità dell'uomo e dall'altro lato l'imbarazzo del politico
Perché è venuto coscientemente qui da noi a fare il discorso
Il sindaco dell'Ulivo che si rende conto
Che è quanto sta facendo anche con la quale DPEF il governo in cui lui si riconosce eh parole sue inadeguato rispetto alle esigenze del sud
E poiché
Sa perfettamente che il Sud non è soltanto la città di Napoli grazia di Salerno governata all'Ulivo ma anche la Regione Campania la regione Calabria la Regione Puglia la regione Sicilia governata dal Polo
Sa perfettamente di dover riconoscere come interlocutori istituzionali
Coloro che avendo avuto la fiducia dei propri concittadini sono legittimamente a forza di governo a livello regionale
E questo lo ha ben chiaro
Lo ringrazio per la chiarezza con cui esprime il presidente Rastrelli
Che ha però altresì chiaro
Che il comune impegno istituzionale
Non può significare il parlar la medesima lingua
Deve al contrario significare con assoluta chiarezza ed evidenza il far riferimento a valori diversi
Attivare quella dialettica che è certo il sale della politica ma che poi consente in particolar modo a chi vuole avere occhi attenti per vedere
La possibilità di riscontrare non solo le differenze ma anche la credibilità delle varie formazioni politiche
E allora e mi avvio a conclusione
C'erano mille modi per fare questa conferenza nazionale del lavoro
Io credo che Alleanza Nazionale abbia scelto così come del resto avevamo fatto a Verona la via più difficile la via più impervia
La definizione dei valori la definizione dei programmi
Il dialogo
Con tutti coloro che in qualche modo rappresentano la realtà sociale
Con una volontà che è sicuramente quella
Come recita
Lo slogan che abbiamo scelto
Di dare vita
Ad un'Italia che si Alitalia non soltanto della speranza
Ma anche ad un'Italia in cui il lavoro non sia
Una sorta di esclusiva prerogativa per pochi e in molti casi non per i migliori bensì al contrario per i più fortunati
Pensi sia al contrario come dice anche la nostra Costituzione
Un diritto inalienabile
Alleanza nazionale come forza quindi capace
E nel momento in cui governa e nel momento in cui all'opposizione
Di marciare lungo la strada più difficile che è quella dei valori e dei programmi
Alleanza nazionale come forza capace di interpretare quelle che sono le esigenze reali
Alleanza nazionale come forza capace di individuare per tornare un attimo al tema dove investire uomini ricchezze energie nello stesso momento in cui si parte dal presupposto che il sud decollasse produce di più
E producendo di più determini il miglioramento della condizione generale di vita di coloro che abitano nel Meridione
Il che vuol dire per andare al sodo
Che non è sufficiente avere ben chiaro tutto ciò che è stato detto
Occorre poi anche sapere che il Meridione ha una sua particolarità che rende indispensabile un'azione attenta di chi lo governa
In quei settori in cui è maggiore la possibilità di aumentare la ricchezza e quindi di aumentare il lavoro
Non è vero che ogni ricetta è valida si possono applicare le medesime a ricette in ogni situazione in ogni zona ricordava il professor Brunetta qualche istante fa
La realtà meridionale una realtà in cui ad esempio
Le potenzialità
Che vengono date
Ai meridionali ai lavoratori meridionali ma anche a chi vuole investire nel Meridione
Dall'enorme patrimonio culturale artistico dalle enormi ricchezze turistiche del Meridione
Bene la vostra è una terra il Meridione nel suo complesso è una zona in cui la possibilità di investire con utili e ricavi che fanno crescere la richiesta ed hanno più lavoro a chi non ce la non aulico Aguinaldo da parte del mondo perché è qui in questa parte dell'Europa che esorta l'attività perché nata nel Mediterraneo
Perché non occorre essere esperti di storia ne amanti del Bel Paese per sapere quanto è ricca di storie di tradizioni di cultura i bellezze quella parte d'Italia che è chiamata a meridione
Puntare Soirée strategiche
Puntare sul turismo
Che non a caso è uno dei settori che caratterizza l'azione di governo della giunta Rastrelli io voglio ringraziare
Tutti gli assessori
Ma in particolar modo Luciano Schifone che sta facendo esattamente quello
Che in qualche modo si era impegnato a fare
Nello stesso momento in cui riceveva il mandato porre la questione del turismo e la questione lo sfruttamento di ricchezze ci sono ricchezze naturali all'ordine del giorno di una possibilità di sviluppo di ripresa reale dell'economia
E allora
Alleanza nazionale i valori programmi
Alleanza nazionale non soltanto la voglia di fare
Ma anche perché no
La capacità di fare
Uno dei momenti più importanti politicamente
Dei nostri due giorni di lavoro è consistito nella elencazione
Di ciò che gli assessori del Meridione
Di Alleanza nazionale fanno
In molti casi ereditando situazioni difficilissime
In tutte le regioni che sono governate dal Polo
Non ho alcuna difficoltà nel dire che dovremo
Proprio a partire da domani far conoscere di più
Ciò che in qualche modo abbiamo già fatto e magari non siamo così capaci di spendere come al contrario sanno fare altri che fanno molto meno ma che godono di una immagine specie a livello di mass media a farli quasi apparire come Madonna Pellegrina e ogni qual volta appaiono lasciano il rimpianto per la loro apparizione
Ogni riferimento a persone
è puramente voluto in questo
Quindi Alleanza nazionale che fa
Soltanto Alleanza Nazionale dei valori dei programmi delle idee forza
Alleanza nazionale che fa e dell'ultima parte del mio ragionamento quella più propriamente politica all'interno del Po
All'interno della coalizione con la quale ci siamo presentati agli all'interno di quella che è l'alleanza non più soltanto elettorale ma politico programmatica del centrodestra
Io so perfettamente che tanti tra voi
Come in tante altre parti d'Italia
In certi momenti quando leggono delle polemiche quando leggono le fibrillazioni quando leggono che tutto forse non va così come ogni militanti ogni dirigente ogni votante si auspicava andasse
Si sente dire o dice a se stesso ma perché lo so
Però con molta franchezza
Invito anche
A dare in qualche modo per scontato
Perché questa è la nostra scelta è la nostra decisione
Che Alleanza nazionale non lavora
Per archiviare il Polo
Certo non tutto ci piace
Così come magari ai nostri alleati non tutto di ciò che noi facciamo diciamo piace
Ma a differenza di altri
Alleanza nazionale ha ben chiaro
Che il problema per del Polo oggi non è quello
Di garantire a questo o a quello maggior visibilità di garantire a questo a quello maggior porzione di potere all'interno di una Giunta o di un'Assemblea
Il problema del Polo oggi è quello di sviluppare complessivamente una politica che porti italiani che nel recente passato hanno scelto l'Ulivo a cambiare il loro voto quando si tornerà alle urne per lavorare contro il fondo significa lavorare a favore della sinistra significa lavorare a favore di coloro che non a caso aspetto non soltanto
Che il Polo si dissolva che le polemiche in qualche modo lo travolga no che è la ridistribuzione la consenso interno metta in crisi questo quell'esperienza non mi riferisco sia ben chiaro la campagna parlo in generale
Alleanza nazionale lavora per rendere possibile in tempi brevi un'alternativa alla sinistra
Alleanza nazionale lavora all'interno del Polo per allargare il consenso del Polo anche a coloro
Che si stanno rendendo conto che la sinistra non tiene fede agli impegni che prende
Ritiene che per allargare il consenso al Polo e al centrodestra e vincere la sinistra la prossima volta
L'alleanza vada ricercata con la gente con la pubblica opinione con i giallorossi
In questo loro momento c'è un motivo qualche volta di dissenso anche abbastanza ospizio con chi ritiene che tutto si risolva se nasce un nuovo partito come se ne mancassero
Che prende un Consigliere ad un consigliere ad un altro ma la corte ha un terzo e magari passa quattro consiglieri nell'arco di due mesi
Senza Magnani minimamente tentare di capire se dietro a quei quattro consiglieri eletti con qualcun altro ci sono almeno quattro altri elettori forse rappresentano soltanto sette no si allarga il Polo dando vita ad altri partiti che si aggiungono a quelli che ci sono si allarga il Polo cercando di parlare con quei cittadini che non ci hanno considerate credibili l'altra volta ed è un mare sterminato
Di possibilità
Che specie nel Sud va individuato in coloro che non sono andati a votare perché qua c'è un sentimento di astensione che significa sfiducia che significa nonché significa volontà di non delegare ai partiti che significa in qualche modo menefreghismo e a quelle categorie che dobbiamo saper parlare
Non rubando ci consiglieri gli uni con gli altri a questo o a quel maggiorenti alla politica nazionale
è un giochino di palazzo che ha
Le gambe fragili
E allora si lavora all'interno del Polo ma si lavora soprattutto in contatto con la società
Per rianimare una speranza quando serve
Per rafforzarne la certezza quando c'è per far capire chiaramente che non ci sentiamo né battutine sconfitti per chissà quanto altro tempo ancora c'è un ottimismo che circolino alcune stanze del atto del potere relativo alle sorti dell'Ulivo e ma questi governano per chissà quanto tempo ancora e chi l'ha detto
Il Polo non ha alcune intenzione di arrendersi senza combattere la sua battaglia la sta combattendo la combatterà ancor di più
E lo farà accerto per quel che ci riguarda con grande attenzione ai valori ai programmi ma anche in un rapporto che di lealtà nei confronti degli alleati e insieme nei confronti degli elettori
All'interno delle istituzioni ma anche e concludo laddove il consenso lo abbiamo avuto tra la gente
E concludo confermando a nome anche di Silvio Berlusconi di Pier Ferdinando Casini che il prossimo appuntamento a Napoli non ci verrà alle prese con i documenti con i programmi il prossimo appuntamento a Napoli non ci verrà in una sala più grande il prossimo appuntamento a Napoli o si vedrà di nuovo in piazza si vedrà di nuovo l'attore abbiamo tratto in conferenza il prossimo appuntamento a Napoli per il lavoro per la speranza del frutta per la rinascita dell'Italia per l'Europa è il sedici di maggio tutti in corteo per far capire chiaramente che non si è spenta una speranza perché la speranza tal sorta può diventare di nuovo come accadde anche nel passato Blatter tenta di una nuova vittoria
Anni