"La scuola che vogliamo" - Manifestazione contro il progetto di riforma della scuola del Ministro della Pubblica Istruzione Letizia Moratti - organizzato dalla CGIL (Aula magna del Centro congressi Capitini, Località Pian di Massiano)

Allora
Un minuto solo per permettere a tutti di trovare una sistemazione
Io non prima benvenuti a tutti
Commissario toccando di questi tempi a rompere il ghiaccio è una bella impresa però veramente un saluto caldo
Nonostante appunto il clima a tutti voi ragazze e ragazzi che ho già nominato prima docenti personale a e soprattutto anche lavoratori di tutte le altre categorie che sono presenti qui oggi
Ah vi voglio dire che io mi chiamo Patrizia non letizia se qualcuno avesse sbagliato indirizzate pregata no no tutto
Ringraziamo anche in altri cortesi ospiti chiesta arrivando anche Maria Rita Lorenzetti presidente della Giunta regionale che ha aderito alla nostra manifestazione
Gli americani Chiesa a presidente nazionale dei CD
Bene nei giorni eccetera nei giorni passati giornali e tv è ancora stamattina hanno definito questa manifestazione di oggi in molti modi contro Stati contro cortei manifestazioni alternative e quant'altro
Questa è la manifestazione centrale di tante tante manifestazioni che la CGIL sta tenendo in ogni regione
Appunto attraverso queste manifestazioni così capillari la CGIL ha deciso di illustrare la propria idea di scuola
Ha deciso di incontrarsi con le persone con la Scuola viva con il Paese evitando una pseudo democrazia virtuale
Ma avendo la volontà di aprire un dibattito vero serio approfondito e diffuso su un sistema di istruzione e formazione di questo Paese
Quindi non ci si confonda vi prego conti dietro slogan sommari nasconde la volontà di non cambiare nulla nella scuola di mantenere lo status quo ha il contrario
La CGIL intende rilanciare con forza un progetto di riforma non è quindi un generico no alla riforma ma noi cerchiamo e cercheremo di portare avanti con forza
L'idea e quindi Progetto che sta ovviamente a completamento di un'idea
Per una scuola pubblica laica e democratica che offre a tutti ottime opportunità formative
Un'educazione di qualità per tutti in grado di garantire l'acquisizione del sapere e delle competenze indispensabili in quanto cittadini in una società democratica
Una scuola riformata che sia strumento di promozione sociale
Una scuola che sia rispetto USA delle estasi di crescita e delle differenze individuali
Un sistema formativo che innanzi il livello di istruzione dei cittadini e delle cittadine di questo Paese
E facile quindi capire come la proposta scaturita dai lavori della commissione Bertagna ci veda fortemente critici
Guardate non è solo un documento di studio
Ma è un documento e contiene una forse vale forte valenza politica ed esprime molto in modo molto chiaro un'idea di scuola opposta alla nostra
E considerando anzi il contesto in cui ciò accade è coerente molto coerente non è un errore di percorso con un'idea di Paese opposta alla nostra
Un progetto di scuola noi riteniamo non certo all'altezza degli scenari dei giovani e gli adulti di questo paese si trovano ad affrontare essere esclusi dal sapere oggi
è più che mai una questione che investe la democrazia
E togliere sempre più risorse per un sistema pubblico di istruzione e formazione
Non è un problema che riguarda solo gli addetti ai lavori la presenza di tanti lavoratori e del segretario generale della CGIL qui oggi ce lo dimostra chiaramente
Ebbene oggi cercheremo di analizzare questi temi con la consapevolezza però e con l'auspicio che è il momento di oggi questa bellissima giornata
Non sarà mai non deve essere che l'inizio di una riflessione ampia vera diffusa nelle scuole nel Paese sui temi decisivi per il nostro presente per il nostro futuro
Pensiamo forse in controtendenza terrà porta quelle persone il confronto delle idee la relazione quella vera siano più efficaci di qualsiasi kermesse pur luccicante che sia non si vede contrabbandare il confronto democratico è una cosa vera e alta
Con la ricerca di un consenso acritico
è con questo spirito ti diamo inizio alla nostra iniziativa di oggi premettendo che tempi stretti non daranno la possibilità di avere oggi un ampio dibattito quindi capisco che molta gente che magari vorrebbe intervenire oggi non troverà spazio ma come ho detto prima la CGIL e io mi auguro che non sarà da sola ma con molti altri soggetti degli studenti le studentesse l'associazionismo professionale e quant'altro
Si impegnerà in questo lavoro paziente di discussione nei prossimi mesi il mondo non finisce il venti dicembre ma io spero che una scuola nuova e veramente democratica possa anche nascere da qui oggi grazie
Però questo però con opere cominciare allora diamo la parola a Enrico Panini segretario generale della FIT
Poggi in tutti i capoluoghi di regione
Organizziamo iniziative per dire
Con tante persone e qual è la scuola che vogliamo qui a Perugia e il quale per le nostre iniziative a Perugia in Umbria
Per quello che questa terra ha rappresentato per alcune settimane nella discussione del nostro Paese
Una terra una città Foligno
Che ha rischiato di essere suo malgrado la protagonista di un evento blindato precipitato senza neanche chiedere l'ospitalità discutere come si usa quando si fa in casa d'altri
E senza pensare che le tante persone
Che avrebbe voluto manifestare dire la loro in concomitanza con questa iniziativa avevano o questioni molto banali quali quelle di sapere dove dormire dove mangiare un tetto fatti che gli adulti hanno l'obbligo ripensare e provvedere
Qui è il cuore per la presenza forte autorevole del nostro segretario generale
Qui perché siamo in una terra ricca di cultura ricca di esperienza
Sulle questioni che riguardano la scuola distruzioni di sapere in un tessuto anche sociale economico vanno importante la scuola che vogliamo la scuola che rivendichiamo la scuola quale ribadiamo la necessità oggi ribadiremo la necessità nelle prossime settimane dei prossimi mesi e una buona scuola
Per tutte e per tutti nove il buono scuola per alcuni come tante troppe regioni si stanno occupando di fare è una scuola che lavora ragione garantisce i diritti delle donne e degli uomini
Il diritto all'istruzione
Perché ogni cinque anni nel nostro mondo raddoppiano le il patrimonio delle conoscenze e sapere diventa l'unico strumento per poter governare contare rispetto a questi fatti
Il diritto al sapere
Perché è la classica ripartizione fra l'età dello studio l'età del lavoro e l'età della pensione è saltata e e ognuno di noi dovrà fare i conti della sua vita con tanti cambiamenti essere istruiti e sapere
Consente di poter governare la scuola del diritto il progetto di vita
Perché ognuno di noi diverso da un altro ha il diritto di realizzare il proprio progetto di vita di realizzare se stessi
Ci stupisce lo stupore il malanimo con il quale alcuni interlocutori alcune persone alcuni osservatori hanno accolto la nostra iniziativa
Guardati in realtà a ben vedere se non ci fosse questo sport diffuso nel nostro Paese di perdere repentinamente la memoria
Si potrebbe cogliere nella CGIL un soggetto che con grande coerenza e determinazione ha fatto dei temi dell'istruzione ed il sapere uno dei punti centrali della propria iniziativa
Ricorderanno tanti di voi che nel settembre del novantasei del dicembre del novantotto siglammo proprio su questi punti istruzione occupazione
Importanti i patti per ribadire che un leader rilancio di uno sviluppo di
O più solidale rispetto
Dirige la laicità dello Stato alla scuola della Repubblica Squaw diventa in questa discussione garante di una separazione diversi sono i punti e per brevità mi limito a due
Pensate la frequenza della scuola dell'infanzia
Diventa un credito per cui a seconda abitato ci potrà essere chi questo credito può usufruire e chi di questo credito non usufruirà mai lo stato indifferente nulla fa in questa proposta per ampliare il servizio offerto
E contemporaneamente frequentare la scuola dell'infanzia
Diventerà un credito che consente solo a quei ragazzi che scelgono il canale della formazione e non il canale dell'istruzione liceale di poter stare a scuola ha un anno in meno e andare a lavorare un anno prima
E poi i piani di studio per cui in un settore che soprattutto nella superiore Spyder rigidamente fra la formazione professionale l'avviamento al lavoro in Costituzione liceale
La scuola dello Stato lo Sco della Repubblica garantirà un venticinque ore di lezione comprese le ore ti religione cattolica che sono obbligatorie
Il resto sarà affidato alle famiglie
Che a seconda dei loro redditi delle loro scelte potranno far sì che i loro figli si vedano riconosciuti dei punteggi
Nello svolgimento dell'attività scolastica o in attività extrascolastiche sempre riconosciute dalla scuola insomma il modello Cepu
Che dall'università arriva rapidamente a governare la vita
Dell'istruzione di ognuno di noi per cui dall'educazione fisica la musica l'informatica i nuovi saperi
Ognuno potrà attingere ad una sorta di supermarket dove l'unica distinzione sarà fra chi deve accedere a quello con i prezzi popolari o addirittura non entrare neanche e chi invece potrà accedere al negozio di qualità
Cane ragazze cari ragazzi
Che così tanti siete qui e ci onorate della vostra presenza la cosa più bella del vivere la storia spesso eseguiti ossa da raccontare sentito se da raccontare degli adulti quando rappresenta quella cultura vissuta che spesso più di un libro dice alla nostra cultura la nostra intelligenza e al nostro modo di pensare fatevi raccontare
Quando degli anni Quaranta e degli anni Cinquanta la scelta in questo Paese per chi andava a scuola dopo le mentale era quella di scegliere fra l'avviamento professionale
E quindi un rapidissimo inserimento Benton lavoro e la scuola media
Che poteva consentire di aspirare uno all'università per pochi o ad un lavoro da impiegato dentro l'amministrazione statale o vento alle fabbriche e quante storie de mamma tipicamente si sono interrotte rispetto al sapere la cultura proprio perché le condizioni di vita le condizioni di lavoro le condizioni culturali
In alcuni casi magari anche l'essere agitati e nervosi e a proposito il comportamento e l'educazione
Ritornano materia di bocciatura dentro a questo progetto determinarono allora tante storie individuali di alcuni casi neanche tante carenze in sommo concluso mentre i governi europei puntano alto e puntano a investire sull'istruzione sulla formazione mentre noi chiediamo di costruire le uova dei diritti l'Europa delle donne e degli uomini qui si punta a ridurre seccamente negli investimenti e nella proposta
La scuola che vogliamo è una scuola che innalza di Belli distruzione che consente mobilità sociale che consenta di Odino di poter aspirare a cambiare se stesse una gli altri e una scuola per tutta la vita e la scodella repubbliche della scuola del territorio contro la devolution
Che pensa di non andare in Europa ma di ragionare con il sobborgo
Di casa propria pensando che mettere mano sui programmi per cui si discuterà se studiare in una regione o dall'altra Carducci piuttosto che Pascoli e Manzoni
Sia come dire la strada privilegiata noia queste persone rispondiamo con le nostre iniziative rispondiamo
Col vostro calore con la vostra intelligenza con la vostra passione rispondiamo con le severe parole di Guido Calogero un filosofo italiano che nel mille novecentocinquantatré
Chiesto di definire qual è a suo avviso la scuola pubblica il senso di scuola pubblica in Italia Guido Calogero rispose dicendo è un luogo nel quale ognuno può essere incerto che detto una cosa
Uova nel momento stesso un'altra persona che sostiene esattamente la cosa contraria compagne e compagni questo il valore che noi mettiamo in campo e che vogliamo difendere e migliorare grazie
Allora ringraziamo il segretario nazionale Enrico Panini
Volevo anch'io ogni tanto faccio anche appunto alcune cose di servizio innanzitutto è chiaro che non si possa appunto non si può fumare in questa sala evidente però lo ricordo
E giù in fondo se invece le persone cortesemente volessero scorrere qui a le tribune laterali penso che ecco forse sarebbe anche più comodo per loro
Diamo la parola ora a Christian Goracci presidente della consulta provinciale degli studenti di Perugia
Allora innanzitutto colgo l'occasione per ringraziare chi oggi ha permesso questa Assemblea momento che io reputo di dibattito costruttivo e quindi che valuto molto positivamente
Io sono uno studente mi comprenderete se vi dico che poche l'esperienza di parlare in pubblico e tanta quindi è la mia emozione in questo momento qui posso semplicemente
Io vi posso semplicemente raccontare come abbiamo vissuto nel studenti fino ad ora la preparazione agli stati generali come vivremo il momento cioè di dibattito di confronto che succederà appunto a questo questi fondamentalmente io ho tirato le varie realtà della mia Provenza della mia regione io visto che tra gli studenti c'era un grande fermento fermento dato sostanzialmente dal semplice fatto che Stati Generali dovevano essere quattro legno ma dato anche in maniera più concreta da quella che è la voglia
Di ragazzi e di ragazze di essere partecipi di quello che deve essere la discussione per la riforma della scuola non sappiamo voi saprete logicamente che ciò che doveva accadere a Foligno che accadrà a Roma
è un qualcosa di anti democratico un qualcosa che tradisce ogni principio di partecipazione plurale aperta io stesso mi sono chiesto
Subito appena era stata ufficializzata la notizia degli stati generali e con quale criterio il ministro
Avrebbe mandato gli inviti perché noi sappiamo che chi Saragozza Roma
Ecco fondamentalmente una minoranza una minoranza arrogante
Che afferma di essere rappresentativa di tutta la scuola di tutto quello che il mondo scolastico e io dico qui che questo non è assolutamente vero perché la scuola e data da molte componenti studentesche
Associazione di genitori sindacati e tutto il resto
Quindi la prima critica che noi abbiamo fatto il proprio relativo alla forma degli Stati generali scendendo sul piano dei contenuti e noi abbiamo analizzato profondamente quelli che sono le proposte
Date dalla commissione Bertagna ne abbiamo individuati individuato all'interno di quelle che sono proprio le ottanta pagine e una forte tendenza una tendenza che mi era è a rimodellare la scuola secondo quelle che sono le esigenze dell'impresa e quindi una forte attenzione alla dimensione imprenditoriale e hanno in questo sembra fortemente limitativo per il semplice fatto che quello che lo scenario in Italia
Dell'offerta lavorativa la domanda e l'offerta e quindi dell'occupazione uno scenario ben più ampio e per quanto noi possiamo ritenere importante il settore imprenditoriale dell'industria e però dobbiamo renderci conto che quarte fortemente limitativo un altro appunto nel quale noi ci siamo soffermati moltissimo e quello fondamentalmente dato dalla divisione dalla canalizzazione dalla differenziazione del percorso scolastico che come saprete si articola in istruzione formazione si crea secondo noi una scuola diversificata le cosiddette scuole di serie A e di serie B si applica un principio discriminante tra gli studenti sì creerà una scuola elitaria e noi riteniamo ciò fortemente negativo un'altra critica sostanziale che noi portiamo e che porteremo anche dentro gli Stati generali per quanto ci sarà possibile e Puerta non si può pensare
Ad una scuola specialistica la scuola per quanto noi moderna la possiamo intendere ricorderete tutti le tredici internet impresa
Inglese per quanto moderna la si può intendere la scuola ha sempre più il ruolo di depositaria del sapere passato la scuola è un uno straordinario laboratorio culturale che deve fornire allo studente i mezzi i mezzi per rimettersi un domani in calo che sarà il mondo del lavoro
Che non deve fornire assoluta e non deve quindi essere la scuola di insegnare un mestiere o a diversificare a selezionare gli studenti in bare in base poi a non si sa quali criteri
Perché ad esempio sulla schiena di orientamento che verrà affiancata la scheda di valutazione
E se ne parla
Si dice che lo studente dovrà essere valutata in base alle proprie capacità e io mi chiedo come o l'insegnante valutare le capacità di uno studente quali sono i mezzi per fare ciò
Fondamentalmente io lo dico io sono uno di quelli che ha avuto l'opportunità o per qualcun iper o per qualcuno pensa anche il dispiacere di poter andare agli stati generali ma se è stato subito detto che non è lì dentro non avremo possibilità di parlare non avremo possibilità d'intervento e io penso quindi che noi che qui oggi rappresentiamo in un certo senso la maggioranza
Della scuola con le nostre associazioni sindacati lo ripeto insegnanti
I genitori dobbiamo unirsi e questo è l'augurio che io mi pongo e trovare su quello dell'appuntamento degli stati generali un punto d'incontro per proseguire insieme un cammino che deve far prevalere quella che è la nostra idea di scuola che logicamente è molto differente da quella a quell'idea presentata dal professor Bertagna io termino qui perché capestro per un motivazioni di tempo e vi ringrazio
Alla pregando grazie pregando e relatore di stare più vicini a quel microfono altrimenti in fondo sala non non si sente dalla parola Domenico Chiesa presidente nazionale del CD
Io penso sia vero col giudice Enrico all'inizio che abbiamo bisogno di tanta intelligenza di tanta passione per affrontare i tempi che verranno da oggi in avanti più di quanta ne abbiamo avuto forse fino ad ora e penso sia giusto che da questo momento in avanti noire facciamo uno sforzo per veramente sottolineare il titolo di di questa manifestazione che l'
La scuola che vogliamo dobbiamo trovarci insieme forze sociali e culturali diverse proprio punto di vista diversi per lavorare nei prossimi giorni primitive
Quale scuola vogliamo contrapporre a quella che in questi giorni viene designato e quelli cosiddetti stati generali più proprio come
Associazione di insegnanti che penso molti anche molti studenti molti dei presenti conosceranno il cd a delineare alcuni elementi a dare un contributo su alcuni elementi molto velocemente
Su quelli che sono stati i punti che in questi mesi le come associazione del ducato di sollevare nelle scuole in decine e decine ormai quasi cento iniziative in tutta Italia e allora anche noi partiamo dal punto la scuola che vogliamo
Noi vogliamo una scuola in cui si possa essere DiVersi e questo dev'essere garantito una scuola pubblica rurale e laica l'unica che può garantire
Lo sviluppo nell'uguaglianza nella diversità una scuola in cui si impari e non gli altri e imparando gli altresì impari ad essere e a diventare se stessi
E un di un disegno totalmente opposto al disegno che viene invece attivato in questi mesi vogliamo una scuola in cui le condizioni socio culturale di partenza siano sempre meno determinanti nel raggio il mento dei punti più alti dei livelli di istruzione il De condizionamento sociale è uno degli elementi portanti non so da scuola pubblico nella scuola in sette non esiste scuola che non abbia questo ruolo che non debba avere questo ruolo vogliamo una scuola che aiuti a formare persone in grado di pensare criticamente attraverso la disciplina mentale
Che rifiuti certezze affrettate il pensiero semplificato sulla molto d'accordo con lo studente che ha che ha detto che ha parlato prima l'avrei abbracciato insomma nel senso che esprimeva effettivamente ciò che gli studenti vogliono è l'insegnante in qualche modo cercando
Per costruire in questi anni
Vogliamo una scuola che fornisca gli strumenti culturali per avere un lavoro umano per tutta la vita perché il cittadino sia in Gallia stile la flessibilità e non solo il mercato del lavoro
E per fare questo sappiamo che si quello basi culturali forti solide e profonde persistenti che devono essere aggiunte almeno frequentando almeno fino al rientro a scuola secondaria superiore
Per ultimo vogliamo una scuola che sviluppi il gusto e la soddisfazione del conoscere e dell'imparare lo vogliamo per gli studenti e con la voglia ma anche per noi insegnanti lo sviluppo di questo lo stare a scuola dove effettivamente merci sia una ragione per andarci e ti sia su Pato una ragione per restarci allora questa scuola dobbiamo volerla
Ma dobbiamo anche lottare per costruirla e mi sembra che questo momento dell'idea di di mettere insieme associazioni forse più forte sociali e cultura diverse sia veramente il primo passo necessario l'unico modo per contrastare nella realtà ciò che succederà oggi a Roma grazie
Grazie a Domenico Chiesa
Allora diamo la parola alla docente
Successo vicini
Colpo di scena otto
Paola Petrillo della scuola media San Paolo di Perugia
L'applauso dei docenti e meno caloroso & Babele
Poi internato tempo
Se in piena e identità interventi che mi hanno preceduto è stata un
Bello
Perché abbiamo col bisogno anche di essere incoraggiate l'un con l'altro in una lotta che sarà
Difficile
E anche
Lunga
Io penso che di attacchi alla scuola nel tempo ce ne siano stati veramente tante alla scuola pubblica ma così arrogante e così spudorato tre domani
Io credo che sia anche un'offesa all'intelligenza media delle persone il fatto che uno possa pensare minimamente di accettare proposte che vengono da persone che non tengono conto di niente se non di un interesse privato
Non
Discutendo a scuola tra i colleghi con gli studenti con persone anche che non operano nella scuola ci siamo resi conto che però se la risposta deve essere decisa
Vogliamo costruire la scuola che diciamo che vogliamo e su quello poi avremo modo di confrontarci nel tempo insieme con tante virtù con tutte le forze democratiche io credo che terre siano le condizione indispensabile per pensare di poter tra virgolette vincere
Uno la coesione l'accordo all'interno della scuola
Perché se manca quella
Viene meno tutto il resto
Studenti insegnanti famiglie gli operatori in generale della scuola devono essere estremamente compatti come facciamo ad aver credibilità al di fuori se Giannoni ci Sbaraini amo magari trama difformi e non a riforme età un sì o un no Rispetto
Il peso e degli studenti bisogni di coloro che lavorano nella scuola in realtà sono gli stessi
Vogliamo una scuola nella quale tutti quanti abbiano non soltanto la possibilità di esprimersi ma abbiamo anche opportunità pari in cui la diversità non è un problema mano Pontone ed anche quella
Seconda coesione seconda condizione
è indispensabile che ne abbiamo l'appoggio degli altri lavoratori quando mai si può pensare a una scuola isolata enucleata al di fuori di quello del mondo del lavoro
Tutti quanti passiamo attraverso la scuola o come operatori ho concluso olfatto più usufruiamo di un servizio d'un servizio indispensabile di un testo un servizio di base come la sanità e tutto il resto che in questo momento
Pensano soltanto che attraverso la privatizzazione può esser di alta qualità
Ma ma è la detta una cosa di questo genere anzi è esattamente il contrario
Quello che insegniamo ai nostri studenti e che per fortuna non tutto può esser mercificata uno e che spesso e volentieri proprio quello che non viene pagato a un livello più alto di qualità di coinvolgimento personale
Al
L'altro punto non facile indubbiamente ma anche quelle la terza condizione secondo me indispensabile
E che se riforma ci deve essere e io penso che ci debba essere ma non perché deve obbedire alla forma della scuola ha una logica economica così stringente che viene solo da una parte ed è vero che la scuola è calata nella realtà e guai se non fosse così altrimenti come insegnanti non saremmo in grado di rispondere il giorno per giorno a perché difficoltà che nella dieta
Ci sono e che cambiano
Io quando frequentavo il liceo avevo domande volevo delle risposte che sicuramente non diverse da quelle che i nostri ragazzi hanno adesso
La difficoltà di Diderot la facilità di dividere dipende da persona a persona da famiglia a famiglia sono diverse cambiano nel tempo perché è importante che la scuola certo si adegui a questo
è indubbio ma sono diverse le le sì e i bisogni che condizionano questo cambiamento non dicono al cambiamento e dicono al cambiamento della signora Moratti perché la signora Moratti
è il frutto di una logica globale molto più compatta
Di quanto sta sia avvenuto in passato e alle spalle ha un governo che guida manovra tutti gli ambiti
Compresa appunto la scuola ma per fortuna nella scuola ci sono le persone e la nostra scuola pubblica creato persone che la persone non soltanto insegnanti non condizionati
Ma anche coscienze libere e un pensiero democratico che soltanto la scuola pubblica può garantire
Allora
E concludo allora è necessario che le forze democratiche in questo non solo si rimboccano le maniche ma ne dobbiamo fare in modo che la risposta sia o una perché se sono tante si sono tante la riforma Moratti non solo quella vince ma vince in tutto il resto
Quindi cominciamo con la scuola e studenti insegnanti le famiglie gli altri lavoratori tutte le forze democratiche perché la scuola è una risorsa di tutti se riusciamo a trovare questa coesione
Sarà non è una passeggiata ma sarà un momento di in cui ci siamo compattati anche grazie
A questa brutta riforma anche quella della Moratti soltanto brutta sa proprio schifo e antiche matematica
E direi no
E dire no a questo la racconta lunga non è che si ferma è un no che non si ferma soltanto alla scuola la scuola è un punto e in cui tutti ci siamo passati e anche chi è lontano che da tanto tempo non c'è stato il ricordo è ancora positiva attraverso i nostri ragazzi i nostri figli i nostri nipoti e tutto il resto grazie
Grazie Paola allora diamo la parola una studentessa del liceo classico di Assisi Valeria Pierini per una testimonianza e allo stesso tempo vorrei segnalare che il tipo di compattezza e di coesione di azione comune a cui faceva riferimento la collega ora e lì e c'è un comitato genitori veramente forte che sta lavorando per il bene dei ragazzi della scuola e quindi una nomination come si è giunti gravi
Salmè mi chiamo Valeria Pierini e frequento in quanto operano altri prodiani siamo propensi ad Assisi è la mia squadra ha deciso di cominciare la protesta contro la riforma della Moratti agli inizi di novembre
E come forma di protesta abbiamo scelto le occupazioni l'occupazione durata quattro giorni sia conclusa appunto il quarto giorno con una denuncia
E e con una ipotetica sono sospensioni di sei giorni che ancora rimasta tali non è stata applicata su noi trentasette ragazzi che abbiamo chiuso la scuola quella mattina
E impedendo praticamente lo svolgimento del pubblico servizio emerga qui e i genitori hanno siti istituito un comitato
Proprio perché si sentono partecipi della nostra protesta e anche delle nostre azioni vedo nonostante quello che è successo a noi continuiamo a dire no a questa riforma perché per noi è un dovere
è apparsa in tiene e il nostro paniere proprio perché siamo noi che più di chiunque altro viviamo la squali quindi proprio per noia è abbia legittimo è protestare contro appunto questa riforma che per noi
Avevano un assenso quassù
Un
Allora adesso la parola a Daria Missaglia segretario nazionale della Federazione formazione ricerca della CGIL
Il
Tre pensieri semplici il primo la scuola quella scuola che noi non vogliamo
La vogliamo innanzitutto italiana
Senza nessun sotto insieme di inesistenti etniche che alcuni rappresentanti di questo governo ogni tanto ricordano italiana nella lingua nella cultura e nei curricoli per le scuole di ogni ordine e grado italiana nello stato giuridico pubblico dei suoi docenti una scuola come risorsa dell'unità del Paese una scuola che contribuisca a formare identità e appartenenza nel solco di una cultura nazionale che amata e apprezzata in Europa e nel mondo
Ora solo le culture forti hanno anche la maturità di aprirsi alle culture altre all'Europa al mondo
Alle tante culture che arrivano nel nostro Paese attraverso bambini e ragazzi che già frequentano le nostre scuole
Aprirsi senza farsi annullare o chiudersi respingendo le diversità ecco solo le culture con identità sono in grado di misurarsi positivamente con i cambiamenti
E la nostra cultura è forte
Se tiene insieme il patrimonio che la storia nazionale della scuola ci consegna fatto di una scuola pubblica laica e democratica con la ricchezza e la varietà le differenze dell'Italia dei Comuni e delle regioni
è per questo che abbiamo sostenuto il referendum confermativo della riforma del titolo quinto della Costituzione
E ora dobbiamo prenderci la responsabilità di tradurlo in proposta per la scuola italiana
Inserendo in quel contesto quanto di meglio le riforme di questi ultimi anni ci hanno consegnato noi abbiamo pensato a un sistema di Autonomie dove autonomia e valorizzazione di potere e di responsabilità
Di responsabilità degli studenti di poteri e diritti degli studenti degli insegnanti delle forze sociali dei genitori in un quadro appunto di autonomia e che stanno insieme
In una dimensione unitaria nazionale e grazie a quelle riforme che l'Italia oggi è più vicino all'Europa ce lo dice in fotografia Rapporto Isfol due mila sulla formazione io ho solo tre dati
Il passaggio alla scuola secondaria negli anni novanta è cresciuto dell'otto virgola sei per cento
Cioè il novantaquattro virgola per cento di ragazzi oggi transitato alla scuola media secondaria non solo ma proseguono gli studi ragazzi tra i quattordici diciott'anni
Più del sessantotto virgola tre per cento erano poco più del cinquanta per cento agli inizi degli anni ottanta e nel novantanove due mila ci dice l'Isfol saranno l'ottantaquattro virgola tre per cento
Abbiamo quindi i numeri il senso di un progresso
Che le riforme hanno portato nel sistema scolastico e tuttavia non c'è un effetto ancora sulla società in generale perché non si recupera in pochi anni uno scarto generazionale che altri Paesi hanno superato nel tempo
Due terzi della popolazione italiana hanno ancora un titolo a bassa qualifica e anche se togliamo le generazioni più anziane la scuola media e ancora il titolo prevalente della generazione italiana adulta
Proprio per questo in questi anni ci siamo battuti per innalzare l'obbligo scolastico per arrivare all'obbligo formativo a diciotto anni
Per qualificare nuova apprendistato una formazione superiore una educazione degli adulti tutte riforme su cui questo governo tace
E consuma un abuso di potere gravissimo trattandosi di leggi che sono in vigore coinvolgono persone e risorse
Come possono ritenersi credibili queste persone che parlano di qualità della scuola quando abbandonano la qualità che c'è le riforme che già ci sono e producono risultati
Ma è per queste ragioni vedete che l'obbligo scolastico che il professor Bertagna vorrebbe abolire non è negoziabile si può discutere della durata di come realizzarlo di quali contenuti ma non possiamo mettere in vendita l'obbligo scolastico e cioè la garanzia di un soggetto pubblico forte autorevole in grado di innalzare i livelli di istruzione e di formazione della popolazione italiana trasformarlo in un diritto individuale
A dodici anni e la consegna di ciascuno al proprio destino sociale segnato dal percorso familiare di provenienza vogliono tornare alle differenze vogliono tornare alle esclusioni anche consolatorie
Come se le famiglie per essere davvero aiutate non abbiano bisogno di un sì eccetto pubblico autorevole in grado di aiutarle a uscire dal proprio guscio dall'individualismo che trionfa e ritrovare ragioni forti di solidarietà
E di senso nel territorio e nella scuola pubblica fuori da questa rete
In cui devono ritrovarsi le istituzioni locali le forze sociali il volontariato gli studenti da scuola c'è solo la Società del buono scuola e del privato e noi a questo disegno non ci stiamo
Lo diciamo qui come lo avremmo detto a Roma se agli stati generali fosse stato garantito diritto di parola curiosa idea di democrazia e anche di dialogo sociale eppure
Non mancano autorevoli pensatori non mancano autorevoli pensatori che non vedono questi rischi ma hanno come unica ossessione l'aziendalismo
Impegniamoci il ministro Moratti e il presidente del Consiglio ci mettono del loro per alimentare questa opinione però non è solo questo il fatto è che molti di coloro che scrivono di scuola sono prevalentemente nostalgici del liceo classico
Di quella scuola frequentata dal sei per cento degli italiani di fronte alla quale noi non abbiamo nulla in contrario a una scuola che come tutte le altre ha bisogno di essere riformata
Siamo invece distanti da coloro che pensano che quella sia l'unica per la scuola
Che chi non appena sente parlare di formazione Distaso di scuola lavoro si ritrae infastidito e professa le lodi della cultura disinteressato
Poco importa che questa professione sia lautamente stipendiata evidente per evidentemente per chi scrive si può essere disinteressati e stipendiati
Ignorano questi signori
Che non c'è un solo modo di apprendere quello dei libri di testo in cui chi ha un linguaggio pari a chi ha già scritto quel libro è in grado di apprendere
Che ignorano che l'esperienza la riflessione sulla realtà e parte del processo di apprendimento
Che la cultura del lavoro non è addestramento al mestiere nella scuola ma conquistare quei saperi fondamentali senza i quali non c'è nella cittadinanza nel lavoro possibile se a quattordici anni obblighiamo i ragazzi a scegliere
Solo il blitz viva di un diritto della persona a migliorare la propria condizione di vita ignorano questi signori che scrivono
Che la capacità dell'insegnante di partire dalla realtà dalla concretezza di quei ragazzi che si ritrovano davanti quelli lì con il loro mondo con le loro speranze con le loro insicurezze
è la chiave per motivarli ad apprendere e i giovani non sono disinteressati al lavoro
Anzi pensano loro ha un lavoro a loro misura e guardate non potrebbe essere diversamente perché è difficile
Dare un senso al presente nello studio che è un presenza impegnativo è un presente faticoso a me è piaciuta moltissimo la presa di posizione che i ragazzi dell'udienza hanno preso sulle sugli esami di maturità
Hanno detto al ministro quando abbiamo visto la modifica delle commissioni di esame in un primo tempo ci siamo quasi rasserenati e tranquillizzati studieremo di meno sarà meno faticoso poi ci siamo resi conto di un inganno
Che dietro quella modifica le commissioni di esame c'è un disegno anche qui quello di rendere marginale la scuola pubblica di abolire il valore legale del titolo di studio di aprire alla privatizzazione del sistema dei ragazzi
Dei ragazzi a questo sei regalato dal ministro hanno detto no preferiamo studiare di più preferiamo correre il rischio ma dateci una scuola seria una scuola pubblica e seria ecco non c'è possibilità di dare senso al presente nella scuola che anche questa fatica se non c'è anche una speranza di futuro in cui c'è anche il lavoro
Un lavoro che abbia bisogno però del loro pensiero della loro capacità di essere di fare della loro autonomia del sentirsi vivi dentro un lavoro come relazione come costruzione disse
Ecco spetta a noi tutti insieme
Alle forze sociali agli studenti al mondo della scuola ritrovarci nei prossimi mesi per elaborare una proposta di riforma che questo governo non vuole e non sarà in grado di fare dobbiamo farlo sapendo che sarà impegnativo costerà discussioni difficili a dovremo affrontare anche contraddizioni e note rilevanti ma oggi dobbiamo assumere tra di noi solennemente l'impegno che la riforma la dobbiamo riprendere noi come è nostra bandiera e deve essere la bandiera dietro la quale costruire il più grande movimento possibile grazie
La parola ad Alessandro Perugini studente di Favignana scusa Alessandra di Mila squadra perché studenti di Foligno hanno liceo transita disponibili Atalanta parlava negli USA lastrico un saluto a tutti voi presenti a nome del Movimento studentesco studenti subì gli enti di Foligno di cui sono uno dei dei portavoce
Innanzitutto volevo ringrazia di per averci invitato a partecipare a questo vostro incontro
Un incontro il cui titolo appunto la scuola che vogliamo noi siamo ovviamente interessati perché della scuola facciamo quarto bene come tutti voi sapete
Fino a pochi giorni fa gli stati generali dell'istruzione erano previsti proprio nella mia città Foligno
E noi ovviamente c'eravamo già messi in moto per organizzare i contro stati generali una mobilitazione nella nostra piccola cittadina con tutte le difficoltà del caso città piccola
Non sapevamo ancora a due giorni dalla dall'inizio della della kermesse
Dove avremo loggiato dovremmo ospitato tutti ragazzi che sarebbero venuti da tutta Italia faccio nomi Turati di Pescara di Trento di Milano di Roma
Bene
Era un proprio nel pieno dell'organizzazione quando nella mattinata di lunedì
è arrivata la notizia dello spostamento di questo vertice che anzi non possiamo neanche chiamarlo vertici di questo show perché uno mi deve spiegare che cosa c'entra il vescovo di Como Maggiolini o Roberto Baggio con gli stati generali dell'istruzione
Sinceramente è un modo di un po'oscuro capo
Lunedì abbiamo letto in internet proprio io Eros su internet
E ho letto questa notizia
L'ho presa innanzitutto con una vittoria della città anche per la presa di posizione del nostro sindaco Maurizio Salari
Che aveva detto giustamente al ministro o mi date il posti dove posso far alloggiare questi manifestanti oppure io l'Auditorium non Polo concede per questo dobbiamo ringraziare anche il nostro sindaco Maurizio Salari
Bene dicevo è una vittoria ma non è la vittoria dei commercianti che hanno protestato e che hanno firmato anche l'appello
Dello spostamento del del del vertice la lettera della vita democratica
Ma il ministro deve sapere che si ha spostato l'incontro mondo di Foligno non saremo assenti ma andremo a Roma domani oggi e domani anzi scusate oggi e domani a manifestare il nostro dissenso per far vedere a tutti qual è la scuola che vogliamo
Bene a scuola che vogliamo la scuola pubblica
Una scuola laica la scuola multiculturale la scuola dove ci sia il confronto
Bene noi a Foligno per farlo capire a chi di dovere al ministro ai suoi come dire
Come dire non comunque
Ci siamo intesi un po'di emozione scusare ma
Una scuola
Che dicevo per metà al confronto noi a Foligno abbiamo avevamo organizzato la mobilitazione
Abbiamo occupato le scuole la mia scuola è l'occupazione dal treno dicembre tutto il mese di dicembre ha occupato e terminata pochi giorni fa
Che
Parteciperemo in massa questo sciopero son venuti anche i giornalisti il TG tre regionale ovviamente anche il TG uno di ronda che un servizio sul TG Parlamento credo che sono non mi ricordo precisamente Piero corno regionale
Ma veniamo e ho finito perché è un brevissimo intervento per dare spazio anche agli altri
Perché noi protestiamo contro la famigerata Bozza Bertagna che io ho avuto anche l'onore
Di leggere begli ottantun pagine che potrebbe vedere sul sito dell'istruzione
Ovviamente al primo punto del nostro dissenso c'è la volontà precisa di questo governo di smantellare la scuola pubblica avvantaggiato la scuola privata ma badate non si tratta solo di smantellare la scuola
Perché l'attacco del Governo comprende la scuola ma con palme che alla sanità e comprende anche e lo dico penso a persone che non sanno il mondo del lavoro perché la proposta di smantellare l'uso di cancellare lo Statuto diciotto nell'articolo diciotto state mi dello Statuto dei lavoratori è una proposta che si inquadra in questo preciso in questo disegno preciso di smantellare tutto ciò che c'è di pubblico e di diritti per i lavoratori per il mondo della scuola per tutti e chi deve usufruire di una sanità pubblica
Allora dicevo lo smantellamento dalla scuola pubblica a vantaggio di quella privata
E allora non c'è da da stupirsi quando appunto alla kermesse vediamo presente il vescovo di Como
Cardinal Maggiolini
Segno evidentemente perché sappiamo tutti che in Italia parlare di scuola privata significa sostanzialmente a parlare di scuola cattolica dove si insegna
Un secondo il modo cattolico
Tanti sta facendo così per la cattolico naturalmente ma perché hai sparate cashes cosa comprano armi al pensiero grazie bene concludo dicendo che il movimento studentesco di Foligno ringrazia di nuovo per la parte per l'invito e ricorda a tutti che
Partendo dalla scuola si può modificare una società perché non è solo la scuola che vogliamo che deve essere in questo modo ma deve essere anche una società diversa più giusta che prendo
Ad esempio un lo slogan del movimento Oria contro la globalizzazione di cui io sono un membro perché faccio parte anche di questo movimento
Un mondo diverso è possibile
Anche a partire dalla scuola graziato
Allora diamo la parola sempre cantando solo un'autoregolamentazione rispetto ai tempi a docente Rita Montemarano dell'ITC vitruvio di Castellammare
Dare sei
Non c'è
Eredità Montemarano ai vecchi va bene l'ex ante andiamo avanti ce n'è anche trasporti
A star rimanda
No perché abbiamo sempre il problema opposto di troppi interventi Nandi poiché
Ma
Per ritarare
Fatta la prima donna di chiedere scusa cercano di Pascali mi sono state prese un attacco di panico anche perché non era preparata ad intervenire
Agli al fine se non qui perché cade Galleria Estense il dovere ancora presenti mi è ancora forte
Ebbene io volevo ringraziare gli organizzatori tutti quanti voi perché avete permesso a noi noi operatori scolastici della Campania di Napoli di poter vivere
Dei momenti molto forti
Editi ai singoli emozioni
E soprattutto e ne abbiamo tanto bisogno io personalmente ne avevo tanto bisogno la conferma che in momenti così difficili per noi non siamo soli
Ci sono tante persone che la pensano come noi tante possibilità come queste per poterci confrontare
E anche a me personalmente
Questi momenti e anche nella vituperata riforma
Moratti Brichetto cane mi ha date la possibilità ex sessantottina di tornare a fare politica attiva al sorgere attività sindacale
Però come un po'tutti quanti noi che hanno vissuto quegli anni ormai passata alla storia
Rivisti per tutta una serie di revisionismi tuttora in atto di certi momenti storici per me dopo quella momento di attività intensa era subentrato così una sorta di sconforto che mi aveva portato a ritirarmi nel mio privato nel mio angolino è bene di fronte a certi attacchi alla scuola pubblica alla società io non potevo rimanere inerme e quindi dovevo necessariamente ritrovarmi
Con alti e per fortuna ne siamo tanti guardati ne siamo tanti con cui portare avanti riprendere un discorso che avevamo abbandonato in cui cominciavamo più a non credere nella possibilità di poterlo realizzare e con forza
Presentarlo farlo conoscere e soprattutto
E soprattutto prendere le distanze
Da una serie di provvedimenti estremamente negativi che questo ministero
Dalla da quando si è insediato re CIA in qualche modo scaricata addosso proprio propinati
Concludo la cosa che maggiormente mi infastidisce mi amareggia
E di notare sempre più in tutte le occasioni l'arroganza di questa persona la il loro di non rispetto della della democrazia e soprattutto delle persone che come me da anni lavorano nella scuola e cerco hanno quotidianamente di operare nell'interesse di tutta la collettività nella
Allora
Salutiamo presidente della Giunta regionale Maria Rita Lorenzetti e l'assessore Gaia Grossi che hanno interrotto i lavori della giunta per essere qua entità o Maria Rita Lorenzetti presidente della Giunta regionale a portare il saluto
Intanto un saluto a tutti saluto a Sergio Cofferati con grande affetto
E amicizia un saluto ai tanti studenti insegnanti genitori bello reale di altre regioni d'Italia che hanno voluto partecipare a questa iniziativa e a questa manifestazione e speriamo presenti ovviamente domani anche al alle manifestazioni che ci saranno che ci saranno a Roma
è un saluto dopo giorni di tensione che qui in Umbria
Come voi ben sapete abbiamo avuto giorni di tensione che io qui vorrei riportare bene
Per come noi in Umbria l'insieme delle istituzioni umbre in particolare
La Regione e il Comune di Foligno insieme alle ore alle organizzazioni sindacali insieme alla al mondo della scuola
E anche al mondo di altre e forze sociali ed economiche del luglio partirà di Foligno abbiamo reagito
Alla proposta di fare a Foligno agli Stati generali
Abbiamo reagito voi l'avete letto ma io vorrei qui risente evitarlo perché credo sia giusto qui in mezzo agli operatori della scuola chiarire anche come che cosa significa il senso delle istituzioni che cosa significa il senso dello Stato
Che cosa significa democrazia che cosa significa Rispetto che cosa significa cooperazione e collaborazione fra le istituzioni
Che cosa significa dove alla fine io ho detto al ministro Moratti e buona educazione perché si comincia da quella
Così ha iniziato la mia lettera la mia lettera al presidente del consiglio e alla ministro della pubblica istruzione appena solo tramite uno scoop giornalistico abbiamo saputo che si sarebbero tenuti in Umbria e in particolare a Foligno gli Stati generali
Della scuola parte la proposta di Generali ma questa attiene ad altra valutazione
La reazione immediata
è stata quella di ovvio appena detto questione di buona educazione perché in Umbria ancora ci teniamo al comportamento e allo stile anche nei rapporti umani
Assenza totale dissenso delle istituzioni e di reciproca collaborazione
E accanto a questo anche l'idea che dietro in qualche modo c'è da parte di chi organizza in questo modo gli stati generali della scuola
L'hanno organizzato comune vento comun Urso non come un momento in cui discutere da parte di tutti gli operatori da parte di tutte le componenti della scuola
E l'altro pezzo anche di reazione da parte nostra regione Umbria istituzioni ombre ma in questo caso proprio perché il quattordici e quindici noi abbiamo ospitato tutti i presidenti delle Regioni per discutere il riparto del fondo sanitario per il due mila due
Io ho chiesto che se ne discutesse all'interno della conferenza dei presidenti c'è stata una reazione che così è stata chiamata di imbarazzo e di rammarico
Di imbarazzo per questo stile che si è dimostrato in quei giorni di assenza come dicevo il senso dell'istituzione di rammarico e di imbarazzo anch'esso perché in questo percorso di costruzione
Della riforma della scuola che questo Governo ha è stata varando di fatto le regioni che come voi ben sapete dopo il Titolo quinto dopo la modifica del Titolo quinto sono i soggetti istituzionali che hanno poteri per alcuni reati esclusivi penso la formazione professionale per altri versi concorrente che riguardano l'istruzione non sono state sentite per niente
Queste è stata la reazione insieme ad un'altra cosa
Quando a mano a mano si sono susseguite le rinvierei azioni l
Diciamo manifestazione di protesta
Da parte di varie componenti rispetto alla merito della della riforma io ho detto una cosa io come presidente della Regione ma il sindaco di Foligno
Abbiamo detto una cosa molto chiara
In una società civile e democratica
Come deve essere lo Stato italiano si deve a poter effettuare si devono poter effettuare sia gli Stati generali sia le manifestazioni di protesta
Questi Paesi sento più vero della democrazia io faccio e lo dico con le assoluto senso delle istituzioni io non sono d'accordo sul merito della riforma
Che questo governo presenta non siamo d'accordo come presidenti di Regioni su alcune questioni lega delle delle di questa riforma
Ma detto questo noi dobbiamo altrettanto con molta chiarezza direi che va fatto un se è una società civile democratica deve consentire gli uni agli altri ma deve consentire di quegli altri
Questo averlo organizzato in quella maniera ed è ecco perché la protesta e la reazione forte da parte nostra non voleva metterci nelle condizioni di poter effettuare gli uni che gli altri
Con un sottile senso anche queste l'altro elemento che qui in questa sede dobbiamo anche valutare
Con sottile senso che torna ci fa tornare io ormai sono vecchia ci fa tornare ad altri anni
Ci fa tornare ad altri anni per cui le azioni di protesta sarebbero a prescindere da come vengono effettuato azione in qualche modo eversive
Questo questo è anche la il fatto su cui dobbiamo ragionare e io ho detto chiaramente chi vuole protestare pacificamente deve avere tutto il diritto di farlo il Governo pacificamente sia ben chiaro il Governo che vuole e governo è stato eletto dei cittadini ci mancherebbe altro che vuole effettuare una sua una sua iniziativa è giusto che lo faccia ma è giusto che questi due diritti vengano promossi e tutelati e garantiti alla stessa maniera questo è il senso
Anche delle delle cose che noi siamo andati facendo in questi giorni
E la scelta che è stata operata dalla ministro e dal governo di spostare gli stati generali dall'Umbria da Foligno a Roma permettetemi di dire di aggiungere brevissimi fosse io qui parlo ovviamente da presidente della Regione dell'Umbria e parlo quindi tenendo conto delle e proposte
Che come Regioni noi abbiamo avanzato di metodo e di merito sulla riforma
Della della ministra murate io accolgo vuole tuo un questi giorni tantissime cose sulla scuola sulla riforma io accolgo come insomma giusto che si faccia l'idea che dietro un'idea un sistema una proposta di riforma un impianto che riguarda la scuola la formazione l'istruzione c'è un'idea di società ormai molti lo hanno scritto
Ed è ed è così di fatto qual è allora l'idea di società che c'è dietro quella proposta di riforma che viene presentata e che non ci trova d'accordo come presidenti di regione
è un'idea di chi non investe sul sapere e sui saperi sulla formazione sulle conoscenze
Non investe su un'idea di democrazia di pari opportunità non investe sul futuro futuro di inclusione e non di marginalità del sistema
A cui deve rispondere il sistema delle delle soluzione della formazione non investe per dare pari opportunità dentro una società che sempre più come sappiamo delle conoscenze e dell'informazione
Non investe sulla costruzione di un senso di appartenenza che produce coscienza critica e diritti di cittadinanza non investe come dicevo su una riforma che consideri la formazione non in termini marginali ma in termini di promozione di diritto e di coscienza critica queste queste la differenza di fondo rispetto alle questioni che pur tra differenti posizioni i presidenti di Regione hanno proposto noi abbiamo esplicitato una preoccupazione è un protesta di metodo noi noi Regioni non siamo stati mai
Invitati a costruire è un Progetto un percorso di partecipazione di confronto vero vero non virtuale sui temi della riforma sul percorso sul merito e sui contenuti mai
Queste le prime le mento l'altro elemento è dopo il Titolo quinto questo diventa ancora più grave e noi ci predisponiamo a tutti gli atti necessari per tutelare la modifica della corte del della carta costituzionale il titolo quinto qual spirito alla corte costituzionale come abbiamo detto in maniera in maniera esplicita non solo si arriva poi da parte del governo nazionale a varare quella che voi avete visto essere chiamata la devolution che cos'è questa devolution sera parte l'osso sganciato a Bossi perché stia zitto ed Europa più di tanto perché solo si tratta di quattro righe
Di questo si tratta di questo si tratta
Di fatto la devolution propone per la scuola per la sanità e per la polizia una questione che rischi a rischia di far diventare questo nostro Paese un insieme e separato frammentato della formazione della scuola e dell'istruzione
Rischia di e come dire insediare territoriali territorialmente i diritti come se uno che abita in Umbria non fu l'avesse diritto alla stesso prato qualità quantità di formazione di uno Babini in Calabria o in Lombardia
Perché di questo si tratta
Qui coeva
Qui cova anche il rischio di cui noi anche ci sentiamo portatori non in maniera uguale in questo caso per questa parte come presidenti
E di regioni che come sapete pensiamo diversamente sul sistema dell'istruzione ma io qui ci metto un pezzo della mia Umbria del senso per noi abbiamo e sulla sul sistema della della formazione insediare territorialmente solo territorialmente i diritti significa di fatto fare diseguaglianza
E produrre a poco a poco anche rischi di iniquità
Qual è la proposta che invece avevamo fatto noi presidenti di regioni e che in qualche modo è stata ripresa dalle modifiche costituzionale al Titolo quinto Cetto la scuola è un insieme di poteri esclusivi e concorrenti delle regioni
è vero che le regioni possono anche avere di più in termini di potere esclusiva ma come è giusto che sia ancor di più per quanto riguarda la formazione l'istruzione
C'è bisogno di una legge puoi nazionali che ricondurre alle scelte regionali dentro un sistema per vedere se questo è coerente
Questo è lei ha una un pezzo di da prima parte di differenza e di posizione delle Regioni non tutte alla stessa maniera che noi abbiamo presentato come presidenti c'è un'altra ed è una questione di metodo una questione di merito
La prima questione che balza agli occhi che è davvero incredibile
è la questione che riguarda è la questione che riguarda la formazione professionale un tema una competenza nostra ormai da moltissimo tempo e che lo Stato tenta di riprendere ma non è solo questione di ripresa da parte dello Stato una questione che si leva come voi ben sapete
Ad una scelta che fa questa questa riforma
E cioè di anticipare in questo consiste l'altro elemento di critica da parte nostra quattordici anni la scelta come si può da parte di un ragazzo di quattordici anni di uscita del proprio destino della propria vita del proprio futuro
Decidendo se si va per una strada che sia solo la formazione professionale o si va invece dentro questa società della conoscenza
Che deve promuovere coscienza critica padronanza di sé e del mondo che ci circonda solo una parte che sia dividere la parte della formazione professionale dell'Abate la formazione di base della formazione che con produce cultura diffusa questo è l'altro elemento di differenza importante quindi non siamo d'accordo
Sull'abbassamento dell'obbligo a quattordici anni sulla riduzione di un anno del percorso della scuola
Superiore perché è un approccio burocratico rispetto al resto de Europa sulle modalità di regolamentazione del percorso in alternanza scuola lavoro
Non siamo d'accordo sulla partita che riguarda il riconoscimento dell'anno di credito attribuito la scuola dell'infanzia
Spendibile sono per il conseguimento della qualifica professionale e conseguente avvio precoce dati all'attività lavorativa
Queste sono le considerazioni di merito per cui i presidenti di Regione non solo da padre indiano un'ultima questione e poi finisco che riguarda ovviamente il bonus quella è un'altra questione
Che ci divide in maniera decisiva fra le presi in prime cure regioni e da altre regioni noi non siamo d'accordo Perrella Scelta del bonus e si proposta nella maniera in cui il Governo e alcune Regioni stanno cercando di costruire noi siamo perché diritti di cittadinanza pari opportunità formazione di una coscienza critica cultura diffusa possesso un investimento reale in modo integrato
Su un sistema formativo integrato su cui le regioni debbono investire dentro un'idea che è di si istruzione e di formazione e contemporaneamente di società grazie
Grazie
Chiedo scusate no cioè mi dispiace per dei colleghi con lei le studentesse e gli studenti che sono giù in fondo e stanno in piedi e sono anche dispiaciuta lo dico perché è arrivato un po'più tardi perché aveva ovviamente motivi di servizio
Che i tempi che abbiamo questa mattina sono piuttosto ristretti quindi non c'è più possibilità
Visti gli impegni anche
Dei compagni qui presenti di avere altri interventi ma come ho detto in apertura di questa manifestazione avremo modo
Da nei prossimi mesi di riaffrontare eccome re affrontare questi temi allora una breve comunicazione di Marco s'degli studenti medi antifascisti di Bari quando dico bene bene
Buongiorno io sono morto rappresento un po'tutti gli studenti da mezzogiorno che dirla qui siamo veramente molto agitati
In quanto ci hanno tagliato più di due mila miliardi abbiamo serissimi problemi di edilizia scolastica o si parla di buoni scuola si parla di parità scolastica
Si parla di buone scuole parità scolastica Bolero dopo tanti soldi spesi svolge regolarmente le attività le elezioni
Cioè ci sono scuole dove nelle Aule ci sono i tombini dalle foglie le palestre non sono agibili però ci sono scuole a Bari dove fanno i turni degli stati varati di pomeriggio a scuola perché sono troppi
Inoltre non sono d'accordo su questo modello di scuola che a mio parere diventa sempre più un processo per un utente non per uno studente secondo me la scuola dev'essere la base per la formazione dell'analisi criticano abbiamo un prodotto qualcosa per lavoratori
Grazie
Andare a
Simonetta Bevilacqua docente della scuola media Leonardo da vinci di Terni
Stiamo avvicinandoci verso la fine degli interventi quindi prego sempre ogni volta lo dico agli oratori die regolamentarsi
Per necessità ovviamente sarò brevissima la un aspetto della proposta Bertagna che sto cominciando a leggere con molta fatica direi con molta indignazione
La la cosa che mi ha colpito di più devo dire sono state le lepri le otto leve che ovviamente mi sembrano estremamente importanti e significative da sottolineare intanto perché originale
Il il concetto cioè sono abbastanza creativi fanno gli Stati Generali mettono le leve per innalzare il livello della della scuola
Terre nell'immaginario collettivo sono proprio strumenti potenti datevi una leva e solleverò il mondo quindi sono in in questo senso molto
Nel linguaggio sono arrivano a colpire le molto bene
La prima leva è appunto quella che dovrebbe servire a togliere un anno a quelli che dovranno andare a lavorare per farle a dalla dare a lavorare prima mi sembra una leva importante la seconda
Devo essere velocissima per cui
Quella appunto della scuola dell'infanzia che riscatta un anno di no di Introvigne per l'inserimento nel lavoro
Un'altra leva la seconda è quella di utilizzare un loro dicono che si sposta al quinto il quinto anni no
Verso la secondaria superiore quinto anno di scuola elementare diventa un anno disse disco alla secondaria superiore in qualche modo a cavallo facendo le cavalcate tra i due ordini di scuola scuola media scuola elementari e poi scuola media secondo primaria e secondaria fanno questi miracoli
Di proiettare nel disciplinare in modo anticipato le degli atti tu le le le attività dei ragazzi
La
La la terza leva che quella che mi incuriosisce di più è quella del del far diventare si riferisce la natura l'identità dell'ultimo biennio della scuola media cioè due anni di scuola media
Che deve essere orientativo
Il che significa che la scuola media per due anni si deve attivare per stabilire chi deve andare di qua e che deve andare di là è proprio un impegno serio degli insegnanti si trovano in maniera nuova accollato non perché l'orientamento non fosse un'attività della scuola media ma io che mi danni mia occupo di orientamento proprio nel nella mia scuola
Avevamo trovato dei meccanismi eccezionali la ricerca aveva fatto progressi enormi avevamo potenziato onde un processo di attivazione delle delle capacità decisionali il processo dell'auto o efficace il processo del potenziamento delle proprie del dello scoprire i propri interessi qui stiamo alle attitudini quindi il discorso è tutto
Tutto così di DNA abbiamo le attitudini e ci stanno quelli che andranno da quella parte perché segnati dal dal destino e gli altri che andranno dall'altra parte perché sempre per lo stesso motivo
Un'altra la la quarta lemma
è quella dell'introduzione della
Delle delle minimi del massimo Istana cosa molto interessante dodici anni di formazione invece che dieci come ce ne sono adesso ma come se fosse una novità
Tutta da riscoprire ora la quinta Lema invece quella della verifica se ci sarà un servizio nazionale per la qualità del sistema educativo che farà verifiche primo anno il terzo anno il quinto anno delle scuole mentali e poi ancora seconda media poi ancora in in terza media e poi ancora in terzo cioè ci saranno delle verifiche nazionali
E il che la dice lunga rispetto al percorso che si potrà fare con il discorso dell'autonomia e della e della adattamento alle alle caratteristiche locali
La la sesta leva è quella che definisce le sanzioni se non sei arrivato a questo punto ripeti l'anno cioè se per due volte se non avrà raggiunto un livello standard di il profitto compresa quindi le con due debiti non colmati due debiti saranno uno la condotta per esempio saranno si ripeterà l'anno questo nella scuola media nella scuola media che che noi abbiamo sempre chiamato dell'obbligo e che ritenevamo non selettiva
La
La la la poi Leo Lele successive sono quelle che riguardano le selezioni successive cioè l'università anche lui ci sarà la selezione c'è l'ingresso se non si è ammessi ci saranno anni di formazione successiva
Quindi la selezione è stata a praticata fino dal primo anno di scuola elementare sarà proseguita fino all'accesso all'università che ovviamente avviene per DNA e quindi è chiaramente
Molto difficile da da modificare
Ha finito ecco il discorso di don Milani pur leggetelo per favore andate a rivedere perché penso che sia la parte più vergognosa del documento e veramente si ci segna
Netta o era per il penultimo intervento dà la parola ad Alessandro Coppola dell'Unione degli studenti
Io credo che il primo messaggio che oggi mandiamo al ministro Moratti con questa nostra fantastica sembra di popolo
Sia quello che non sono i suoi stati generali che certamente hanno la capacità di coinvolgere la scuola reale quella fatta da migliaia di studenti insegnanti lavoratori
Non è sensato con qualche sondaggio o con qualche incontro con associazioni compiacenti con uno show e con l'esecuzione di una probabilmente neanche ben scritta conoscendo negli autori sceneggiatura avanspettacolo e tanto meno con le liste di proscrizione riservate agli studenti di sessi dissenzienti
Che si può stabilire il futuro della nostra scuola
Noi preferiamo decisamente il calore di queste assemblee piuttosto che la freddezza e come dire i programmi già preordinati delle delle sue degli sei Stati generali anche per questo
Non solo per questo ma soprattutto per una questione di contenuti ne daremo vita ad una grande mobilitazione di massa unitaria democratica e pacifica e non violenta degli studenti e delle studentesse per le strade di Roma che già oggi
Stanno manifestando
Per i testimoni a ecco la nostra presenza e con le nostre idee che non accettiamo l'idea di un consenso simulato mediaticamente
Che nelle scuole oggi non ci ha fatto ma che al contempo crediamo che oggi il primo obiettivo della nostra azione di studenti di movimento studentesco e dell'impegno degli insegnanti tutti i lavoratori
Debba considerare la debba consistere la protezione della partecipazione dei luoghi in cui viviamo studiamo e lavoriamo oggi per noi è quello della partecipazione il tema centrale
La proposta di riforma degli organi collegiali avanzata dalla maggioranza metà vischio la nostra stessa sopravvivenza politica nelle scuole
E molto care che alcuni diritti essenziali per la partecipazione studentesca all'interno delle scuole come la garanzia della presenza stesa di rappresentanti degli studenti nei consigli venga messo in discussione
L'idea di costruire una scuola che sia per la gran parte degli studenti che ci sta dentro eccetto quelli fortunati quelli di chi forse destinati a ben altro futuro una scuola per consumatori arriva anche a mettere in discussione conquiste democratiche consolidate
La stessa possibilità del nostro esercizio critico all'interno delle scuole
Crediamo ci sia un filo conduttore
Fra l'idea contenuta nella proposta di riforma elaborata dal Governo dipende corsi facoltativi a studenti e famiglie pronte a consumarli queste le attribuito giacché si utilizza e l'ipotesi dell'ente ai precari diritti degli studenti come quelli dei lavoratori
Quella che si propone oggi è una sorta di pesca Fuller dopo la pay-tv una Priscoli in più i programmi sono stati ovviamente decisi da altri
Una scuola
Compagni in cui non si tratterà di utilizzare il cervello ma si tratterà di utilizzare un telecomando
Però non tutti probabilmente vanno la possibilità di acquistare di possedere e di utilizzare questo telecomando perché probabilmente sarà costoso caro ministro Moratti che poi vediamo i nostri cervelli riutilizza grano
Allo stesso tempo
Quella di centinaia di milioni di centinaia di migliaia di studenti che si stanno battendo per una scuola diversa oggi
Non è una battaglia di difesa
Non sono molti gli studenti che sarebbero pronti a difendere la scuola come oggi
Le centenarie autogestioni occupazioni di questi mesi dimostrano proprio questo
Esista ancora fanno studenti un disagio profondo del come si vive la propria vita a scuola e all'università autogestioni ed occupazioni vogliono S.p.A. il dito momento di riappropriazione di spazi e tempi che non sentiamo normalmente come i nostri
Anche creazioni di spazi pubblici appunto quegli spazi che qualcuno ci vuole togliere assemblee gruppi di lavoro e di studio rappresenta prima di tutto proprio la volontà di creare occasioni pubbliche di tutti aperta al contributo di tutti gli studenti e le studentesse
Non spazi per ordinati in cui si tratta di essere utenti o consumatori
Ma spazi della risorsa più utile che non abbiamo la vita autentica
Un Paese democratico Segal mente tale è ultimamente abbiamo qualche dubbio
Dovrebbe avere come primo obiettivo quello di dare spazio occasioni stimoli di partecipazioni
Le istituzioni dovrebbero dimostrare attenzione nel cogliere e nel valorizzare e rafforzare ogni piccolo impercettibile segno di partecipazione
Nel nostro Paese oggi un paese da democratica Europa accade esattamente il contrario
Mentre centinaia di migliaia di studenti in tutto il Paese discutono manifestano lavorò concretamente nelle proprie scuole
Mentre gli insegnanti scioperano il governo propone l'abolizione delle garanzie minime di partecipazione per gli studenti a partire al diritto all'assemblea
Noi con o senza questo diritto le assemblee le faremo lo stesso
La nostra scuola
è dipesa dalla scuola della Moratti come dalla scuola del passato e come dalla scuola del Pavese del presente anche per un obiettivo che noi abbiamo la voglia
Tutta l'elegia per raggiungere quello dell'eguaglianza
Crediamo che oggi obiettivo di una politica di cambiamento non possa che consiste nel rendere il sapere che l'istruzione la conoscenza delle risorse collettivamente disponibili cui ed in tutto il mondo senza dare la possibilità di appropriarsene per fini privati
Dobbiamo costruire compagni un nuovo radicalismo egualitario una battaglia globale dell'istruzione il sapere che la cultura per tutti a partire dal nostro Paese
Senza avere una risorsa collettiva perché costruita collettivamente nessuno deve avere la possibilità di erigere recinti appropriando se ne se questo avviene come avviene oggi
Il sapere diventa una risorsa scarsa che vige nuove gerarchie sovrappone Murazzo apponendo la quelle vecchie
Per questo ci battiamo per la gratuità dell'istruzione e della formazione come diritto universale per questo ci bar ci battiamo per il diritto allo studio per tutti a partire da chi ha meno
Per questo ci battiamo per il diritto all'autonomia alla mobilità dalla condizione di origine alla mobilità sociale per la formazione continua per la circolazione della cultura e della cultura
Proprio da qui parte a nostra insoddisfazione per la scuola di oggi come per quella della Moratti
Fino a quando la scuola non sarà un'occasione di liberazione promozione l'affrancamento per tutti
Fino a quando la scuole di Gela barriera contro punto se portatori di diversità
Fino a quando la scuola non sa autentica occasione di riscatto per chi vive una condizione di ingiustizie subalternità fino a quando la scuola perderà anche solo uno di noi pecche incapacità di una possibilità concreta di crescita
Fino a quando la scuola non sarà vissuta come missione
Per cambiare la società cambiando la vita delle persone noi saremo i soddisfatti e la nostra insoddisfazione cerca capitali parole a tutti che la scuola a tutti quelli che la scuola della sua incapacità ha lasciato muti e senza parole
Permettetemi
Di dire due parole anche
Su altre cose che ha fatto in questi mesi il movimento studentesco e continuerà a fare
Nel movimento e nella nostra generazione se finalmente fatta strada la coscienza di un mondo ancora troppo spesso dominato da logiche violenta che preside
Di un sistema economico ancora in larga parte fondato sullo sfruttamento e sull'ingiustizia di una distanza fra privilegiati esclusi ed esclude che a livello mondiale si fa più sempre si fa sempre più ampia di incolmabile
Tutto questo ha convinto molti di noi via necessita di un orizzonte che sia diverso da quello della società di oggi
Della possibilità ed è nostro dovere di pensare ad una società in cui le relazioni sociali ed economiche qui in tutto il pianeta siano radicalmente alte dal mondo di oggi
L'aria magica escalation terroristica e poi bellica seguita all'undici settembre hanno rafforzato in questo sentimento e questa convinzione
La nostra in poterla mostra impressioni di impotenza di fronte a un mo'ha di fronte ad un mondo oggetto di un confronto troni invisibile che te terroristica in un ristretto nugolo di Generali
Confronto che ci lasciava muti privi di qualsiasi possibilità di intervento di fronte al dilagare la violenza
In quei giorni molti di noi hanno sentito il dovere di agire ed allo stesso tempo il dramma di doverlo fare in fretta prima che il mondo fosse preso completamente dalla barbarie prima che quella speranza me nata fra di noi dei mesi precedenti si riferisse ancora prima di aver preso forza
Questo sentimento forse più che un sentimento un fremito come dice uno studente prima ha detto un nostro compagno di Torino se prodotti una scarica adrenalinica nelle scuole nelle vite di molti di noi
Una scarica realistica aggregati analitica che ha scosso molti nomi da un senso di impotenza è divenuta Vilita
Sull'onda di quella dei Nalin abbiamo costruito centinaia e centinaia di iniziative di pace dentro e fuori le scuole iniziative concrete di solidarietà manifestazioni discussioni
Pace è una parola per noi dal enorme dal punto di vista semantico pace significa relazioni dialogo comprensione democrazia
Pace significa giustizia eguaglianza rispetti i diritti di ogni singolo di ogni popolo pace significa negazione di ogni violenza lotte impegno di ognuno di noi pensa di Carla ovunque essa si manifesti pace significa per il noi valori infinito della vita umana
Per questo pensiamo che i bambini afgani come gli impiegati delle torri non erano responsabili dell'ingiustizia del mondo
Per questo crediamo
Che non si possa giustificare la morte o la violenza contro l'uomo perché l'umanità intera muore e la nostra vita perde valore
Per questo crediamo la non violenza non come semplice forma delle nostre azioni del nostro modo di agire ma come sostanza del nostro fare politica ed è la nostra azione morale all'interno delle scuole dell'università ed è la società tutta anche per questo oggi sto finendo il movimento studentesco porta con sé qualcosa in più
Porta con sé una spinta la posizione di un mondo nuovo di un mondo che vogliamo crede che essa è nelle nostre mani delle mai di ognuno di noi nelle nostre capacità di costruire quotidianamente giustizia eguaglianza e gioia e lo ha
Il mondo nuovo neo vogliamo costruire con i lavoratori
O vogliamo posseggo ogni insegnanti
Il mondo nuovo lo vogliamo costruire ponti è sceso nelle piazze quest'autunno a difendere il diritto di decidere sul proprio fin futuro a difendere il diritto di non essere licenziato ingiustamente a difende il diritto di avere un futuro degno
Adrenalina di cui parlava precariato di Torino mia amica compagno come quella di tanti nostri coetanei e forse una delle più grandi speranze di cambiamento per i prossimi anni
Se ci fate attenzione potete aperitivi la probabilmente abbondantemente presente anche in questa sala tra di noi
è un evento imprevisto gratis normalità prevista imprevedibile
Scusa
Talvolta grandi cambiamenti sono giunti improvvisi destinati a mutare diffida la società si sono dimostrati ancora più forti perché inattesi speriamo sia il nostro caso
Per quel che ci riguarda vi assicuriamo che faremo di tutto con voi per fare in modo che sia proprio così gli atti appena
Bene
Grazie a lei grazie a tutti voi prima di dare la parola al segretario generale Sergio Cofferati
Voi ancora una volta ringraziare tutti gli studenti e le studentesse dell'Umbria del Piemonte e la Puglia agli accenti di napoletana penisola salentina d'accenti dell'Umbria mi penserai nella scuola tutte le pazze politico
E
Ha professionali le associazioni professionali che sarà presente qui oggi scusate ma l'emozione è una casa contagiosa i fremiti
Il delitto
Bene né una
E stemperare un po'queste emozioni
Beh i ragazzi della Sinistra giovanile mi dica lei aveva molto volentieri facciamo questa comunicazione che stanno organizzando che pur ma anche partiranno domani mattina da Perù
Già quindi chi è interessato si deve rivolgere appunto a questa organica azione grazie grazie Caprara a Sergio Cofferati segretario generale della CGIL
Spero di poter contare sulla vostra benevolenza perché sono costretto in premessa a infliggergli due
Considerazioni che possono apparire ovvie
Ma qualche volta anche l'ovvietà aiuta
La prima è questa
Noi tutti quelli che sono qui rappresentati i ragazzi gli studenti
Gli insegnanti lavoratori della scuola
I lavoratori degli altri settori produttivi che hanno partecipato con noi all'iniziativa di questa mattina noi tutti vogliamo la riforma della scuola italiana e per noi un obiettivo fondamentale è tra le priorità delle organizzazioni che sono qui rappresentate a cominciare dalla Confederazione generale italiano del lavoro
Vogliamo la riforma la scuola italiana perché siamo convinti che un paese definisce il suo profilo dice in concreto di qual è il suo tasso di civiltà di qual è la sua democrazia
Se è in grado di avere un'offerta alta di sapere per le giovani generazioni la secondo vieta e che questo obiettivo
Così definito la riforma
Non riguarda non può riguardare soltanto alcuni
Pochi soggetti
Riguarda l'insieme della società italiana
E dunque per la parte di rappresentanza limitata che un sindacato a
Siamo non sono interessati come ho detto ma credo legittimati
Per gli interessi e i diritti che rappresentiamo a parlare a pieno titolo della riforma della scuola italiana
Abbiamo titolo perché nella scuola c'è una quota consistente di lavoro abbiamo titolo perché rappresentando contemporaneamente interessi delle persone che lavorano dei pensionati
Dopodiché vorrei far entrare nel mondo del lavoro abbiamo consapevolezza che l'offerta di sapere quel profilo alto
Che vorremmo vedere in campo e di cui non troviamo traccia nelle scelte del governo e del ministero è decisivo per assicurare nel tempo a venire
Una adeguata qualità al sistema economico
Alla struttura produttiva e alle condizioni sociali di vita di milioni di persone le persone che noi rappresentiamo al di là dei confini
Della nostra stessa struttura organizzato
La CGIL non da adesso dice della sua preoccupazione di quel per quel che sta succedendo e in particolare per
Il realizzarsi dopo tanti annunci
Che pure avevamo considerato seriamente con tutta l'attenzione del caso di attacchi a quelle che consideriamo funzioni fondamentali dello Stato laico
Ovunque vi girate trovate traccia di queste intenzioni negativa messa in campo una mai sistematicamente anche quando le loro azioni sono contrastate oppure sono caratterizzate dalle stesse contraddizioni dello schieramento politico che li sostiene da parte del governo di centrodestra
E così per le politiche dell'assistenza
E così per la sanità
E così per la scuola
è visibile
Oramai un'idea che vuole il mercato come spazio anche fisico sostitutivo delle funzioni del ruolo che invece spetta allo Stato laico
Ci sono tracce sistematiche a volte vere e proprie improvvisazioni
Nei giorni passati il Governo ha presentato in Parlamento
Come alcuni dei nostri ospiti sanno un emendamento sulle fondazioni
In quell'emendamento si definiscono le funzioni nuove delle fondazioni bancarie
Tra questi ci sono compiti che riguardano attività possibili di un soggetto privato in materia di assistenza di sanità
Con funzioni definite genericamente
Ma che potrebbero rapidamente portare
Ad un intervento oggettivamente sostitutivo di funzioni pubbliche che oggi sono assegnate dallo Stato e affinché non ci siano ubi sulle intenzioni reali del Governo dello stesso emendamento si stabilisce la diminuzione del fondo di dotazione per la spesa sanitaria per l'anno a venire
Dunque il soggetto privato non ancora una funzione esplicita ma già si toglie
Risorse e per quella via possibilità di agire alla struttura pubblica
Riduzioni di funzioni esplicite in tanti soggetti che hanno compiti decisivi per definire appunto come dicevo la stessa qualità del vivere civile
Nel mentre sì agisce per operare profonde e negative trasformazioni nei rapporti
Che riguardano
Le parti
Che poi portano alla definizione delle politiche che sono spesso di competenza anche degli enti locali oltre che dello Stato nazionale
In tempi di devolution disinvoltamente utilizzata come argomento per il consenso politico o per la coesione
Che appare sempre più traballante all'interno dello stesso governo non ci si può sorprendere del tentativo di stravolgere la stessa legge laddove le materie che sono assegnate alla legislazione in concorrenza
Vengono affrontate con l'intenzione di produrre rotture tra i singoli territori
E la concorrenza non è l'agire insieme il concorrere per un obiettivo più alto
Che banalmente quella che si potrebbe avere tra aziende che vendono lo stesso prodotto peccato che quando questa concorrenza si realizza su temi come sono la sanità la scuola oppure l'ordine pubblico attraverso i soggetti che sono chiamati ad agire finisca col produrre lacerazioni rotture
Che possono reintrodurre il tentativo che è stato battuto di separazione tra i singoli territori dunque non un federalismo solidale ma l'esatto opposto
E quando la concorrenza è l'offerta verso l'utenza non di un prodotto qualitativamente adeguato ma del prodotto che costa di meno o da più vantaggi di breve periodo è inevitabile che si determini una rottura nel corpo sociale
E se come vogliono insieme ai temi del welfare anche quelli che regolano i rapporti di lavoro e le dinamiche interne al lavoro verranno assoggettati a questa idea sbagliata negativa e lesiva della legge
Di federalismo avremo davanti a noi
Periodi momenti molto difficili da contrastare insieme la scuola in qualche modo il paradigma di questo tentativo sono in campo tante cose apparentemente diverse ma che si muovono nella stessa direzione
Cioè anche qui il tentativo di aggirare i vincoli e le norme della Costituzione
La Costituzione impedisce il trasferimento di risorse dalla lo stato verso la scuola privata bene invece di agire sull'offerta si punta ad alterare la domanda
O per meglio dire anche l'offerta viene interessata perché appunto di questo stiamo discutendo questa Massi mattina diminuisce la qualità
Della struttura pubblica si rinviano le riforme si alterano alcuni degli elementi fondamentali di un progetto di riorganizzazione si rende meno attrattiva la scuola pubblica depotenziando tutto
La qualità del sapere che viene offerto come la qualità del lavoro che intrinseca nella scuola e dall'altra parte si agisce
Sulla domanda altro non è che il tentativo dei governatori del centrodestra di dare fantastici attraverso il bonus vantaggi monetari alle famiglie che scrivono i loro figli alla scuola privata
Il cerchio si chiude
Un'offerta pubblica meno allettante nel contempo vantaggi per chi manda i figli alla scuola privata non vi deve sorprendere che in questo processo non c'è mai in nessun versante un attimo di attenzione al tema della qualità
Si addice semplicemente come si potrebbe agire sul mercato di una qualsiasi offerta di beni
I servizi sono altra cosa e il tutto avviene in un quadro di riferimento che anche la presunzione di introdurre elementi culturali in verità si tratta di sottocultura siamo alla sistematica mistificazione dell'idea di libertà
Che viene affacciata ipotizzando sempre e comunque il prevalere dei rapporti individuali su quelli collettivi nel lavoro nel rapporto con i servizi e come abbiamo detto questa mattina anche nel rapporto con l'istruzione e sapere
Una mistificazione vera e propria quella che tende ad affermare l'idea che una persona da sola
Magari aiutata da qualche incentivo in verità sia più forte in una società nella quale le disuguaglianze sono così macroscopiche e dove ognuno è diverso per reddito per censo per la cultura
E si combatte così ogni forma di rappresentanza o di associazione collettiva mettendo in campo scelte come quelle che abbiamo commentato negativamente e che riguardano una parte consistente del tessuto della Costituzione sostanziale non soltanto di quella formale
Ma pensate cosa dovrebbero diventare nello schema i rapporti di lavoro se dovesse alla fine prevalere l'idea che il rapporto principale è un rapporto individuale
Nemmeno alla fine dell'Ottocento quando le Società di mutuo soccorso si trasformano in sindacato esisteva un'idea così dirompente
Nei governi e nelle imprese c'è un ritorno al passato straordinario
Dipinto come elemento di grande modernità
Dove ognuno da solo chissà perché dovrebbe spuntare condizioni migliori di quelle che gli sono garantite attraverso l'esercizio della propria funzione che passa dalla rappresentanza collettiva e di mistificazioni mistificazione si arriva a indicare la famiglia come nucleo perfetto e dunque trasferibile in quanto tale con tutto il rispetto di chi vi parla ha per culture diverse
Dalla sua di trasferire questo modello in ogni e qualsiasi elemento di rapporto sociale
Anche la mistificazione dell'impresa nella scuola
Penalizza paradossalmente la stessa impresa che non è più quella che viene descritta nella lavoro della commissione Bertagna alla quale si vorrebbe piegare
Più per allusioni per effetto mediatico una parte delle scelte che ritengono affacciato la scuola non funziona bene si organizzi la scuola assegnandone il compito ad un manager
Banalmente e rozzamente questa è stata la scelta proposta e tutte le azioni del manager il ministro sono state descritte come efficaci prima ancora che si esercitassero
La scuola ha cominciato la sua attività all'inizio del mese di settembre in perfetta tranquillità sì
Violando le regole immettendo precari che non avevano diritto ad essere immessi commettendo contemporaneamente due atti gravi illudendo quelle persone che si sarebbero trovate
In un posto stabile di lavoro e penalizzando quelle che invece avevano maturato un diritto che non gli è stato riconosciuto e quello che è apparso come
Mento di stabilità iniziale oggi è uno degli elementi di discontinuità e di creazione di pensioni artificiose
E pericolose all'interno della scuola
Nell'idea però della grande efficienza che non si misura sul campo ma semplicemente attraverso gli annunci mediatici con un danno anche all'impresa
Non è più l'impresa fordista a quella che abbiamo di fronte
C'è un processo di trasformazione nel lavoro che articola i lavori e dunque richiede anche una connessione con i saperi e con la cultura profondamente diversa quella sì moderna non ce n'è traccia
Nel sistema che viene ipotizzato
Con
Il lavoro dalla Commissione datato dunque siamo davanti ad una scelta antistorica che le stesse impresa dovrebbero combattere di proposta di modello e nel contempo di inefficacia delle scelte politiche che si fa
Antistorico ed un sistema produttivo che cambia avrebbe bisogno di un rapporto di ben altra natura come quello che abbiamo ripetutamente chiesto anche negli anni passati
Abbiamo stimolato nella legislatura precedente governi perché si facesse una riforma vera abbiamo apprezzato gli elementi di novità positiva che si sono introdotti
A differenza di altri
Abbiamo criticato quand'era necessario il tratto di alcuni provvedimenti ma la scelta la linea
Di direzione era quella giusta
E abbiamo sostenuto in quel momento che occorreva a vere un rapporto non episodico tra lo
Sperto di sapere di cultura e processi formativi tenendo insieme istruzione formazione non separandoli come sta capitando
Basta guardare ad alcuni degli aspetti del lavoro della commissione quelli che sono stati non casualmente commentate questa mattina sia dei ragazzi che dai lavoratori della scuola che sono intervenuti quando si punta a far scomparire l'obbligo scolastico
Come li esplicitamente detto è chiaro che si altera una funzione della Costituzione e ancora una volta si passa dall'Offerta
Che dovrebbe essere assolta al livello più alto come vincolo costituzionale la scuola pubblica che viene Offerta come luogo dell'apprendimento a tutti i cittadini ad un'idea che sposta l'attenzione sulla domanda c'è un diritto individuale
Una sorta di servizio indistinto è un esercito di diritto individuale che poi porterà lì automaticamente alle differenze
Perché non è vero che tutti sono in grado di esercitare quel diritto allo stesso modo perché sono diversi per condizioni materiali
E dunque lì si comincia a rompere non soltanto un vincolo costituzionale ma anche a mettere in campo una condizione che stratifica le differenze
E il resto è in logica conseguenza c'è una tragica e pericolosissima coerenza nell'impianto che viene prospettato quando si punta ad abbassare l'età della scelta
Si mette non soltanto il ragazzo in condizioni di scegliere quando non ha tutti gli elementi di esperienza e di consapevolezza che la scuola gli deve dare ma anche la famiglia costretto a scegliere in anticipo
E dunque c'è una stratificazione delle differenze che impedirà mobilità sociale e colloca le persone in Circuiti distinti che non comunicheranno mai tra di loro
E ancora una volta come è facile vedere si arriva a due percorsi quello dell'istruzione quella nella formazione divisi che non comunicano
Con i limiti che abbiamo sempre denunciato e che la discussione sulla riforma precedente aveva cominciato efficacemente
A superare con l'innalzamento dell'obbligo scolastico noi volevamo una soglia ancora più alta e non abbiamo cambiato idea e dall'altra parte
Con l'obbligo alla formazione
In un in una connessione stretta che dava qualità all'uno e all'altro versante l'esatto opposto di quello che per Tania propone
Con una ipotesi di specializzazione che toglie qualità al sapere e quando si trasformano alcune materie da obbligatorie facoltative evidente che ancora una volta si apre uno spazio
Per l'insegnamento privato che poi verrà sostenuto non a caso con il buono scuola che
La nostra insistenza intorno ai temi del sapere della formazione come ho detto guarda senza dubbio alcuno
Al lavoro alla qualità del lavoro che nella scuola
E del del tutto evidente e rilevante ma guarda anche abbisogni complessivi di una società come la nostra
Quando l'economia deve crescere e l'economia italiana ha bisogno di crescere se vuole offrire prospettive positive a milioni di giovani
Se vuole superare lo storico e pericoloso dualismo tra il nord e il sud un'economia che cresce che deve crescere ha bisogno di modelli ai quali il sistema delle imprese deve far riferimento modelli di competizione che devono avere al centro la qualità di quel che si produce di come lo si produce
Ed è un elemento importante per la coesione sociale
La crescita qualitativamente adeguato
Una crescita e dei modelli che siano rispettosi del principio di limite
Del rispetto di alcune soglie a partire dal rapporto con l'ambiente per arrivare alle soglie delle protezioni sociali e dei diritti delle persone che non possono essere messi sistematicamente in discussione
Guardate che non è per volontà di ricerca di una qualche connessione astratta le cose che stanno succedendo hanno una loro un loro collegamento del tutto evidente quando il governo di centrodestra attacca i diritti delle persone e punta a cancellare l'articolo di c'l'otto le norme che sono contenute nello Statuto dei lavoratori non compie un atto che riguarda soltanto una parte della platea dei cittadini italiani
Mette in campo un'idea sollecitata dal sistema delle imprese che non sa competere
E dunque vede come un pericolo per sé per la propria sopravvivenza tutto ciò che ha un costo i diritti delle persone le protezioni sociali
E si affaccia di volta in volta l'una l'altra l'altra ipotesi ancora che sistematicamente puntano a dare vantaggio alla parte più arretrata del sistema economico e produttivo
E allora un doppio regime di diritti per i giovani nessun diritto si mantiene in un'idea corporativa la condizione di chi è già nel mercato del lavoro
La cancellazione dell'articolo diciotto viene così affacciata
Riguarda i futuri poi sappiamo per esperienza che da lì si comincia e immediatamente ricade anche su coloro che oggi sono interessati al tema
Perché nulla si regge e quello diventa un piano inclinato e quando si comincia a rotolare su quel piano inclinato non c'è mai la fine
E così ci troviamo di fronte all'idea di alterare i diritti anche di coloro che non hanno applicato lo Statuto dei lavoratori
Perché anche per i collaboratori coordinati continuativi oppure per i dipendenti delle piccole imprese già si affaccia l'idea di alterare di modificare di ridurre i loro sistema dei diritti perché i diritti costano
L'Europa va in una direzione
Definisce la Carta dei diritti
Allarga i suoi confini sulla base di norme uniformi che impediscono dumping sociale e l'Italia che oramai sistematicamente con questo governo compie atti di ostilità verso l'Europa
Dalla giustizia al mercato del lavoro sceglie la strada opposta nell'illusoria idea nell'illusoria idea di poter far da soli
Con politiche protezioniste
Con atteggiamenti corporativi che giustificano solo gli interessi privati e non quelli collettivi
E riportandoci in condizioni davvero antiche sul piano dei diritti
Ma guardate che lo stesso vale per il sistema delle protezioni anche Risi introduce l'idea del doppio regime cos'è
L'ipotesi di non pagare i contributi per i nuovi assunti se non la messa in discussione di una protezione per i giovani
Che verrebbe ridotta ai minimi termini ma nel contempo è la messa in discussione anche delle condizioni per i più anziani
Perché le loro pensioni vengono pagate con i contributi versati da tutti e si dimise il monte contributi complessivi non ci sarà certezza né tranquillità per nessuno in un processo di arretramento sistematico dove i diritti che costano le protezioni che sono importanti ma hanno anche se un costo vengono aggrediti per dare un vantaggio alle imprese
Incapace di competere sull'idea alta della qualità ma qualità e ricerca
è innovazione ed è valorizzazione delle risorse umane
Come si può mettere un ragazzo
Ho una ragazza di fronte ad un mercato del lavoro sempre più articolato nel quale convivono tante forme tante modalità di rapporto diverso da quello a tempo indeterminato se non è
Formato se non a un livello alto di cultura che lo rende autonomo e dunque consapevole perché tanta preoccupazione davanti alle forme
Descritte sommariamente dei rapporti di lavoro e chiamate di flessibilità
Per due ragioni da un lato perché abbiamo sempre chiesto che queste forme abbiano in sé intrinsecamente conoscenza e diritti e dall'altra parte perché sappiamo che se i giovani non sono adeguatamente formati se non sono istruiti saranno subalterni nel rapporto con quelle dinamiche con quel mercato del lavoro
Chi è più insider
Una laureato temporaneamente disoccupato
Ho un giovane di quattordici anni che è già entrato in una fabbrica il secondo
è il più debole
E l'insider e il primo che può anche aspettare un po'
Per entrare nel mercato del lavoro ma quando c'entrerà a elementi di conoscenza di cultura che gli permetteranno un rapporto positivo con il diverso che si trova di fronte il primo
Quando verrà
Il primo quando verrà allontanato dall'azienda nella quale ha temporaneamente provato un
Un'occupazione non avendo cultura e formazione sarà un soggetto debole nel mercato del lavoro sempre ricattabile sempre esposto alle incognite di qualsiasi cambiamento anche transitorio e anche ridotta
Ecco perché tanta insistenza da parte nostra a prospettare il nostro profilo di riforma
La nostra idea il rafforzamento di quelle coordinate che avevamo apprezzato nelle ipotesi precedenti e che avevamo chiesto venissero rafforzate
Da ulteriori elementi come l'innalzamento dell'obbligo scolastico il rafforzamento nel rapporto tra la istruzione
E la formazione con una discussione impegnativa che non deve riguardare soltanto l'architettura l'involucro ma anche i programmi
Perché il vuoto il silenzio l'ombra che si estende poi sui contenuti nell'offerta di sapere non è meno preoccupante
E quando si considera nell'insegnamento della storia il Novecento una parte della nostra storia recente da cancellare si sceglie di dare complementarietà ad un'idea bassa dell'offerta di sapere
E dunque di escludere anche per quella via gli elementi di qualità che sono invece indispensabili
E da ultimo c'è la nostra idea di come si dà vita
Ad un progetto di riforma
Nulla ci sorprende
E nulla vi deve sorprendere
Lo dico in particolare i ragazzi
Gli adulti
Hanno già fatto qualche esperienza anche in tempi recenti
In quello che si sta consumando anche in queste ore
C'è un'idea devastante di relazioni c'è la caricatura della democrazia e della partecipazione
Le componenti della scuola non vengono prese in nessuna considerazione c'è disprezzo per la rappresentanza collettiva noi qui siamo a vario titolo i ragazzi
Gli insegnanti lavoratori della scuola gli altri lavoratori le organizzazioni sindacali
Le istituzioni siamo a vario titolo rappresentanti di sedimenti importanti di questo Paese
Nessuno di noi
è stato preso in considerazione come soggetto con il quale interloquire
In quelli che sono stati chiamati e il termine evocativo non casualmente Stati generali al più al più avremmo potuto partecipare
Per ascoltare la loro opinione
E la partecipazione attiva il rapporto dialettico
Il ruolo e la funzione delle componenti viene azzerato ed è sostituito da quest'idea
Della dimensione mediatica
Attraverso la quale soggetti incapaci di sostenere i loro argomenti e di confrontarli con quelli degli altri
Parlano costringendo gli altri ad ascoltare soltanto
E esatta l'immagine delle telecomando costoso
Difficile da vere ma lo spettatore non interloquisce con il programma
Ne apprezza i contenuti o ne subisce come capita spesso gli effetti devastanti anche quelli subliminali deve soltanto accettare
Non ha funzioni una ruolo
E poi anche lì c'è un cerchio che si chiude
Vedete
Uno dei primi atti di questo governo è stata
La messa nel cestino della concertazione
E la sostituzione anche qui con un termine pomposo mutuato dal linguaggio dell'unione europea del dialogo sociale per la verità il dialogo sociale d'Europa è un'altra cosa
Il dialogo sociale europeo ha un fondamento stretto ed efficace nel partenariato cioè nella contrattazione e nel rapporto con i soggetti di rappresentanza collettiva qui non c'è nulla
Che assomigli vagamente a questo ma quando vogliono fare una cosa e vogliono convincerci che non dobbiamo porci dicono che vogliono cercare con noi
L'avviso comune
Vedete da oltre un secolo quando due parti si vedono e discutono quella rapporto si chiama contrattazione
Perché ha come obiettivo una pratica libera che si attua con l'intento di arrivare ad una soluzione condivisa che poi viene realizzata
Anche delle parole hanno paura
E il loro processo di devastazione culturale passa anche dall'idea di utilizzare termini quelli che l'Europa ci assegna
E qualche volta sbagliando come sapete anche nella traduzione
Delle parole straniere farli diventare altra cosa
Altra cosa e dunque l'
Concertazione cioè richiede la ricerca di un obiettivo comune per il quale poi autonomamente si praticano delle politiche è stata accantonata
E sostituita con
Un'altra prassi detta pomposamente del dialogo sociale
Sapete cosa il dialogo sociale nelle intenzioni di questo governo il fatto che chiamano i loro interlocutori il giorno prima di decidere qualcosa di importante e glielo comunicano
è stato così per le politiche dei cento giorni
è stato così per
Una parte consistente delle normative che poi sono diventate contenuto di delega in materia di mercato del lavoro
Rischia di essere così anche per alcuni aspetti previdenziali lo vedremo oggi pomeriggio
è così per quanto riguarda l'ipotesi di modifica di una parte rilevante della costituzione materiale
Vogliono cambiare il sistema del prelievo fiscale sui quali si basa la sostanza di uno Stato democratico hanno mandato a noi forse con altri si sono visti
Inizia riservata perché come sapete oramai consistente questo rapporto collaterale tra governo e Confindustria
Ma non voglio fare il processo a alle intenzioni e men che meno avanzare sospetti resta quel che conosco
Ieri ci sono state inviate le carte che domani verranno discusse da loro o per la verità sono già state discusse e sulle quali opereranno una decisione che coinvolgerà l'insieme dei cittadini italiani nessuno escluso
è un'idea brillante di pratica del dialogo sociale
Ebbene in questa pratica poi c'è un'altra conseguenza che viene affacciato guardate un Governo eletto democraticamente
Può anche decidere che rapporto con i suoi interlocutori con le parti sociali è un rapporto che avviene in questa forma sbrigativa
C'è da dire però assumere la responsabilità e deve sapere che non è esattamente la stessa cosa se grandi processi di cambiamento e di trasformazione
Vengono prodotti con la ricerca del consenso la paziente ricerca del consenso che presuppone il confronto preventivo
Discussione attenta sui singoli capitoli di merito non discussione infinita ma di sole programmata
Che impegna le parti
Le spinge a valutare a produrre ipotesi a confrontare ipotesi
Questo era la concertazione il loro dialogo sociale e invece una ipotesi misera di democrazia nella quale loro decidono e gli altri chissà perché dovrebbero accondiscendere o da accettare
Le decisioni che vengono messe in campo questa pratica
Questa pratica porta inevitabilmente ad un impoverimento
Della partecipazione dunque della democrazia sostanziale ma porta anche ad un aumento vistoso quasi esponenziale del rischio di conflitto perché
Quando grandi organizzazioni vengono escluse dal confronto e quando quel confronto mancato
Viene sostituito da decisioni autoritarie da parte dell'esecutivo è del tutto evidente che chi non è d'accordo non avendo la sede per esplicitare le sue valutazioni ha solo una strada quella del contrasto
Tre per quella via nasce un rapporto che diventa non più costruttivo ma conflittuale
Ho visto che qualche opinionista si affanna in queste ore a dire ma è meglio discutere che utilizzare la piazza
Io non ho avuto la sensazione che questo ministro abbia un interesse concreto a discutere con nessuno né con l'erogazione di categoria
Nei con gli altri soggetti negli altri componenti che sono presenti nel mondo della scuola dunque a quel punto a delle organizzazioni che hanno il rispetto della loro funzione
Del loro ruolo non resta che fare quello che stiamo facendo qui avanzare le nostre proposte definire con la precisione quali sono i
Insieme alle valutazioni negative delle loro intenzioni le alternative che indichiamo e poi sostenerle attraverso la mobilitazione e la lotta
Nella mobilitazione nella lotta c'è un fondamento della democrazia
Grandi
Grandi organizzazioni sociali grandi organizzazioni sociali come sono quelle sindacali
Hanno come funzione primaria
Quella dell'accordo
Dell'intesa intesa che nasce da un rapporto paritario dal riconoscimento dalle funzioni e della trattativa
Quando riconoscimento non c'è quando la trattativa è negata il conflitto diventa necessario per creare le condizioni per arrivare all'accordo desiderato un accordo che in questa materia
Via garanzia alle persone che lavorano nel mondo dalla scuola ma che in primo luogo sia condiviso dagli studenti dalle loro famiglie e sia davvero la sostanza di una riforma della scuola italiana in grado di essere al pari coi tempi
Di offrire a questo Paese un profilo alto della sua civiltà pari almeno a quello che è stato in tempi lontani passati e che noi vorremmo
Valesse anche per i tempi futuri per i quali continueremo a batterci a lavorare perché siano adeguati e perché siano carichi di segnali positivi soprattutto per le generazioni più giovani
Nella nostra storia questo è sempre stato e lo sarà anche nelle settimane e dei mesi a venire suo ognuno dei problemi che abbiamo affrontato
Nel corso di questi tempi recenti
E la riforma della scuola tra questi problemi e sempre senza dubbio alcuno uno dei principali