"Parità scolastica e formazione" org. dalla Cgil della Regione Emilia Romagna presso Teatro Arena del Sola, via Indipendenza 44

Questa manifestazione
Manifestazione
Dalla CGIL
Vogliamo riproporre al centro della nostra iniziativa
E dell'interesse del Paese
La necessità della riforma della scuola
Del nuovo rapporto tra istruzione formazione e lavoro
Come asse strategico fondamentale per la crescita civile culturale ed economica del nostro Paese
Non è un caso che capito dalla formazione
Dell'obbligo formativo fino ad oggi a diciott'anni
E la formazione continua la formazione degli adulti
Rappresenta uno degli aspetti più rilevanti
Non oso dire innovativi per
Il significato equivoco e propagandisti io però mai assunto questo termine uno degli aspetti più rilevanti
Del recente patto per lo sviluppo e l'occupazione
Si può in sostanza e si deve aprire una nuova fase riformatrice
Che faccia perno sull'autonomia
Sulla ridefinizione dei cicli scolastici
Sull'elevamento dell'età dell'obbligo sulla formazione permanente come il nuovo rapporto tra lavoro e studio
Qualsiasi ragionamento sulla qualità dello sviluppo
Non può che passare attraverso un cambiamento radicale del sistema formativo
è in questo contesto generale
Che si colloca in rapporto con le scuole private
E la legge nazionale sulla per Rita che ne rappresenta un aspetto certamente significativo ma pur sempre un aspetto
Viceversa abbiamo verificato nel corso di questi ultimi mesi
Nel corso di queste ultime settimane
Che si è sviluppata in alcune regioni come dire un fervido attivismo
Una speciale attenzione politica
Nel voler legiferare in merito
Con la pretesa non sottaciuta mai esplicitata più volte
Di voler indicare in questo modo anche la strada da seguire dalla legge nazionale
Questo è anche il caso della regione Emilia Romagna
Che ha approvato una legge che ridisegna l'assetto complessivo del sistema scolastico
Infatti la legge regionale che non è una legge per il diritto allo studio così come dice il test il titolo del testo legislativo
è fondata
Sulla definizione di un sistema formativo integrato
Per l'intero ciclo scolastico
Dalle scuole dell'infanzia la formazione degli adulti
Un sistema formativo integrato
Composto da scuole statali
Scuole comunali e scuole private
Sulla base di una serie di regole peraltro parziali perché ovviamente su alcuni aspetti in ambito regionale non è possibile intervenire correlati finanziamenti
è dentro uno schema di questo tipo che sono previsti anche gli assegni per il diritto allo studio
Agli studenti meritevoli e bisognosi proporzionali alle spese sostenute e quindi comprensive delle rette scolastiche
Le cifre che sono circolate
E che hanno destato tanto stupore per livelli di diseguaglianza
Che venivano affermati sono conseguenti a quel testo di legge
Non sono fantasie
A meno che non si voglia modificare aspetti di quella legge ed in particolare dell'articolo dodici
Abbiamo espresso
Come è risaputo
La nostra contrarietà perché trattasi nello stesso tempo a nostro avviso
Di una legge impropria illegittima e nello stesso tempo profondamente sbagliato
In proprie leggi è illegittima perché non è di competenza della Regione definire l'assetto del sistema scolastico
L'idea che ogni singola regione
Possa definire un proprio ipotetico sistemi integrati
E relative a regole che lo governa
Compreso l'assegno di studio fondato su un'evidente discriminazione e semplicemente privo di senso
O meglio per essere più esatti
E possibile ma richiede una modifica costituzionale
Infatti in tal caso
Non esisterebbe più un sistema scolastico nazionale ed una centralità della scuola pubblica
Inoltre sbaglia
è sbagliata perché configura un'idea un'ipotesi di sistema scolastico e formativo
Che non emette riteniamo inaccettabile
Il presidente della Giunta regionale
In una recente intervista
Rispondendo ad una domanda del giornalista
Ha dichiarato che la legge dell'Emilia Romagna
Non è punto di partenza
Ma pretendesse di essere il punto di arrivo per la legge nazionale
Se fosse così
Se questa fosse la proposta nazionale dell'Emilia Romagna
Soffermiamoci una
Si configurerebbe un sistema scolastico
Integrato
E integrato significa composto da scuole pubbliche e scuole private poste sullo stesso piano
Da scuole pubbliche
E scuole confessionali con lo Stato che finanzia il diritto allo studio informa diseguale e discriminante
Non a caso che entro una concessione sì infatti rientra persino la scuola dell'obbligo
Dove qualcuno ci dovrebbe spiegare che cosa significa sistema integrato per la scuola dell'obbligo
Ora
Mi potrei dilungarmi
Anche sulle proposte che noi abbiamo formulato
Sul versante del diritto allo studio
Che peraltro
Sono proposte quelle che abbiamo formulato
A livello regionale come CGIL
Che non sono altro
Che l'espressione di quel concetto
Di quel pronunciamento
Fatto dalla Corte costituzionale nel mille novecentottantasette
Rispetto a ciò che era possibile mettere in detrazione fiscale per quanto riguarda
L'intervento sul diritto allo studio c'è un pronunciamento
Della Corte Costituzionale fatto allora
Dove si fa riferimento a ciò che può essere messi in termini detrazione fiscale ovviamente in ambito regionale
La nostra proposta era di natura diversa ma raccoglieva esattamente quegli elementi però arrivati a questo punto
Mi permetto semplicemente e anche sommessamente
Di far notare a tutti
Che se fosse accettata
Uno schema generale di quel genere
Assunto
Come ridisegno del sistema scolastico
Badate che lo stesso diritto allo studio
Le stesse modalità del diritto allo studio diventano semplicemente una tappa
Perché dentro uno schema di quella natura
Si può arrivare in prospettiva persino alla logica dei bonus familiare
Così come non a caso viene proposto esplicitamente in altre realtà come la Lombardia
Diventerebbe a quel punto semplicemente un problema di disponibilità finanziaria
E allora
Altro che libera scelta
Questa è un'ipotesi
Quella che si configura
Che non è altro che la logica della separatezza
Dove il pluralismo non solo culturale religioso
Ma in che sociale non convinte
Nella scuola ma si separa
E sia chiaro che ridurre il tutto a rapporto con le scuole cattoliche persino fuorvianti
Perché noi stiamo ragionando di altro nella prospettiva di una società multietnica e multirazziale stiamo ragionando di un'idea generale dello stato e di un'idea dello stato sociale
Allora altra cosa è ragionare viceversa sulla legge di parità che parte dal presupposto costituzionale che lo Stato deve garantire direttamente l'offerta formativa e da qui deriva la centralità della scuola pubblica e riconosce nello stesso tempo l'esistenza della scuola privata
E in questi so schema di ragionamento allora
Che vanno definite nazionalmente
Le regole il sistema delle regole tra cui la libertà di insegnamento e le forme di accesso degli insegnanti
I sistemi integrato viceversa inerisce il rapporto tra istruzione formazione scuola
Che la nuova frontiera che tutti abbiamo di fronte ma che è altra cosa dal sistema integrato definito come rapporto tra pubblico e privato che governa l'insieme del sistema del sistema scolastico
Sono queste le ragioni che ci hanno portato assieme alla guida
Ad impugnare la legge
Con i rilievi presentati al commissario di governo e al Presidente del Consiglio
Dalle notizie che abbiamo il governo si pronuncerà probabilmente venerdì dodici febbraio
Chiediamo semplicemente dal Governo perché la legge dell'Emilia Romagna venga respinto
Recentemente il Consiglio dei ministri ha di fatto concesso il via libera alla legge della Lombardia
Con una motivazione paradossale
L'ESP per me non sono parte del sistema formativo ma fanno parte dell'assistenza
A me pare una furbata politica come si suol dire
Facendo finta di non capire l'oggetto del contendere
Certo che a questo punto saremmo veramente curiosi nel capire come potrebbe essere motivato un'eventuale assenso alla legge dell'Emilia Romagna
I nostri amici della CISL regionale
Nella giornata di ieri
Hanno ritenuto opportuno con un comunicato polemizzare direttamente con noi
Presumo anche con lui
Accusa accusandoci di attardarci con dei cavilli giuridici
Abbiamo avuto nel corso di questi mesi posizioni diverse
E abbiamo evitato accuratamente di determinare polemiche dirette tra le organizzazioni sindacali
Io constato semplicemente che evidentemente abbiamo una concezione diversa
Dei cosiddetti cavilli giuridici
Visto che loro hanno ottenuto hanno ritenuto opportuno esprimere consenso a tutti i testi
Espressi nel corso di questi mesi
Da parte della commissione consigliare e da parte della Giunta compreso il primo quello originario
Che prevedeva persino il contributo finanziario alla ristrutturazione edilizia delle scuole private
Un testo un articolo che la stessa giunta ad un certo punto ha ritenuto opportuno ritirare Vistola esplicita incostituzionalità
Ora noi diciamo alla Giunta regionale al suo presidente
Alle forze politiche
Se vogliamo ribadirlo con chiarezza
Che noi siamo un'organizzazione sindacale che sceglie e decide esclusivamente in base al merito delle questioni
Noi siamo interessati ad altro
Abbiamo una nostra posizione autonoma che abbiamo espresso nel corso di questi tutti i di questi mesi anche con un lavoro puntiglioso di decine e decine di emendamenti di volta in volta presentanti ai diversi testi di legge che venivano elaborati
Permettendo operare all'ultimo momento
Anche di togliere aspetti della legge che diventavano persino come dire al di là del bene e del male visto che si continuava a prevedere fino all'ultimo
Che
Il criterio dei meritevoli
Veniva considerato uno dei criteri anche per la scuola dell'obbligo
Che voi capite introdurre in meritevoli anche per i bambini di dieci undici anni come dire siano molto in là
Abbiamo fatto un lavoro come nel tempo
Con decine e decine di emendamenti e rimanendo sempre legati pare questione di merito e lo vogliamo ribadire perché per le nostre posizioni le posizioni che abbiamo espresso e che continueremo ad esprimere sostenere sono posizioni che si muovono
Nell'ambito di un'ipotesi generale che è quella della riforma della scuola che noi rivendichiamo e che sono altra cosa da posizioni
Che di fatto corrono il rischio di voler mantenere le cose così come è stato
E allora ne abbiamo accolti apprezzare
Che sia stato votato anche un ordine del giorno del consiglio regionale
Con una maggioranza diversa da quella che ha approvato la legge che può dico sottolineo soltanto che può
Perché non dipende da noi riaprire il confronto sugli assegni di studio che significa modificare il senso di quell'articolo
Così come nello stesso tempo auspichiamo chiediamo che il Governo non approvi la legge si possono determinare a quel punto le condizioni
Per una riapertura del confronto cosa che non è stata possibile nel corso di questi mesi e come sempre valuteremo a quel punto nel merito le posizioni e le scelte che si determineranno
Concludo
Evidenziando il fatto che anche da queste vicende regionali
Riceve dell'Emilia Romagna dalla Lombardia dal vento
Emerge con evidenza con estrema forza l'esigenza e la necessità di definire a livello nazionale il sistema delle regole e la legge di parità e questa è una scelta non più eludibile
Che noi dobbiamo porre con forza dentro ragionamento generale di riforma del sistema scolastico questo perché non è possibile che a livello delle regioni si determinino scelte
Legislative
Ipotesi così come si vanno configurando
Anche in altre regioni che mettono in discussione l'impianto complessivo abbiamo la necessità di raccordare fortemente l'iniziativa che sviluppiamo nei territori a livello regionale con l'iniziativa che si determina a livello nazionale da parte della nostra organizzazione
Do la parola ad Andrea Ranieri segretario generali dalla Federazione formazione ricerca
L'elemento distintivo alla posizione della CGIL
In questi ultimi in quest'ultimo periodo rispetta la questione della parità
è stata la volontà
Spesso quasi solo nostre
Di affrontare la questione della parità
Dentro il processo di riforme di cambiamento della scuola dentro i nuovi compiti
Che il patto sociale del novantasei quello steso che abbiamo fatto a Natale del novantotto da alla formazione e all'istruzione per lo per lo sviluppo del Paese quindi la questione della parità non con me
Una vecchia un residuo di una vecchia questione concordataria ma la questione della parità dentro i processi di cambiamento e dentro i nuovi compiti che il Paese dal sistema di istruzione e di formazione
Questo deriva da una scelta netta che noi abbiamo fatto del novantasei abbiamo ripetuto Nanni era se volete ancora più puntuale nel novantotto
Cioè l'idea che l'istruzione la formazione e l'innovazione e la ricerca sono la frontiera decisiva che segna
La possibilità o meno la volontà o meno destare dentro lì per questo Paese di stare dentro i processi di internazionalizzazione di globalizzazione mantenendo ed espandendo i diritti sociali i diritti di contrattazione e non riducendo
Ad avere una frontiera decisiva per tutti
Da destra economica politica ci propone un modo di stare dentro la globalizzazione
Che fa il perno sull'idea della flessibilità ribasso dell'attacco ai diritti dei lavoratori del costo del lavoro come fattore esclusivo di competitività internazionale
Non abbiamo contrapposto e con qualche successo un'altra linea
Il nostro Paese può stare dentro il processo di internazionalizzazione dell'economia dentro la nuova Europa in maniera dignitosa solo se innalza
Il livello e la qualità della sua ricerca il livello e la qualità della sua scuola il livello e la qualità delle persone che lavorano delle risorse umane decisive per il Paese
Partiamo da una considerazione molto semplice
I capitali oggi si possono spostare in tempo reale da una parte all'altra del mondo e si spostano dietro i capitali anche l'impresa
Quello che non si sposta i fattori sempre più decisivi per segnare la permanenza la difesa lo sviluppo di un tessuto produttive e di servizio in un territorio e la gente in carne e ossa che prende il tram ma la mattina per andare a lavorare
Che non si sposta da un giorno all'altro con con un listino di Borsa con un'operazione in Borsa e quindi sempre di più
La difesa dello sviluppo di un territorio di una nazione dipenderà dalla qualità delle proprie risorse dalla qualità delle proprie risorse umane quindi l'istruzione e la formazione e la ricerca come compito prioritario per una politica del lavoro avanzata per questo Paese
Che non chieda che non si proponga semplicemente più lavoro ma più lavoro di qualità sapendo che le due cose costano insieme o non ci saranno perché con la competizione al ribasso Beppe alquanto stracciamo i nostri diritti per quanto diminuiamo il costo del lavoro ci sarà sempre qualche posto
Che ha diritti minori di nostri salari minori dei nostri
Ma guardate questa cosa la priorità dell'istruzione della formazione e la ricerca non è solo la priorità per il Paese
è una priorità anche per noi anche per il sindacato anche per quelli che vogliono rappresentare della nuova fase di uomini e le donne che lavorano i giovani che aspettano di andare a lavorare
Se noi andiamo a vedere chi sono i lavoratori poveri chi sono i lavoratori nelle liste di mobilità gli esuberi beh scopriamo un dato comune impressionante
Sono lavoratori con bassissimi livelli di istruzione spesso sotto l'obbligo sono lavoratori che non sono mai stati coinvolti durante la loro vita lavorativa in processi gli aggiornamenti di qualificazione culturale o professionale
Alla lunga l'assenza e la presenza di sapere diventa ma cosa decisiva che segna i processi di esclusione di inclusione sociale
Altro che disoccupazione intellettuale certo c'è un problema di disoccupazione intellettuale ma i noccioli duri dalla disoccupazione i noccioli duri
Della Poli che difficile ricollocare quelli che difficile pone dentro i processi di cambiamento
Sono invece gli uomini e le donne bassissima scolarità gli uomini e le donne a cui a cui la scuola non ha dato l'opportunità e a quello che è stata data un'opportunità per riqualificarsi e riformarsi durante la loro vita durante la loro vita lavorativa
Chissà è in grado di cambiare che non sa è difficile che possa gestire che posso gestire il cambiamento
E quando dico sapere non non intendo solo la cultura professionale oggi c'è bisogno di una grande azione per innalzare i livelli di cultura di base del Paese
Perché l'innovazione e il cambiamento tecnologico non si affronta in maniera consapevole solo l'acquisisce più strumenti di base sui nuovi terreni dalle lingue straniere all'informatica al padroneggiare le nuove le nuove tecnologie
E su questo terreno che abbiamo posto al governo di fare i conti con l'arretratezza del Paese col basso livello di scolarità della gente che lavora nel nostro Paese abbiamo il minor numero di diplomati e di laureati a lavorare
Abbiamo il più basso livello di cultura fra la gente che lavora rispetto a tutti gli altri paesi europei questa è l'arretratezza che vogliamo superare se ci fosse stata una Maastricht dell'istruzione della formazione della ricerca dell'Italia non sarebbe entrata in Europa
E questo è il ritardo che nel patto sociale del novantasei e quello del novantotto abbiamo chiesto al governo superare rapidamente
Nel patto per novantotto abbiamo del Patto di Natale abbiamo ottenuto qualche risultato significativo
L'obbligo formativo a diciott'anni che diventerà legge non speriamo fra pochi giorni perché è stato inserito nel collegato alla finanziaria del ministero del lavoro
Perché è una grande novità per questo Paese che parla a quei trecentocinquanta mila giovani fra i quattordici e i diciannove anni
Ci sono fuori da ogni circuito distruzione di formazione professionale di qualificazione
E che sono quei trecento mila giovani che rischiamo ritrovare tra un po'di anni nelle liste di mobilità guardate che l'idea del Nord Est
Quella vieni subito a lavorare anche a quattordici anni che fa i soldi quell'idea che ha prodotto negli anni scorsi quella straordinaria figura sociale dell'Alfa Beta in Mercedes che la base politico-culturale del del del leghismo
Dei guardate che davvero le gambe corte che non cammina più
Che non camminerà più perché anche di si pongono oggi problemi enormi di qualità del lavoro di sapere dentro dentro il lavoro
Obbligo formativa diciott'anni della scuola della formazione professionale nel nuovo apprendistato nel nuovo apprendistato che deve garantire a tutti
La possibilità di Circuiti di sapere di luoghi dove rafforzare il proprio sapere riconoscibili anche per rientrare nel sistema formativo
Quindi una nuova apprendistato che sia anche che abbia anche come compito quello di lottare contro la dispersione scolastica che avviene a questi livelli di età e poi una nuova stagione dell'educazione degli adulti della formazione continua
Non ci siamo sfiniti l'anno scorso anche nelle scuole
Perché era l'anno della long life learning in inglese della formazione per tutto l'arco della vita
E c'è stato tonnellate di retorica su questo qua dice malati a vedere i dati i lavoratori italiani coinvolti in processi di formazione sono l'uno virgola sette per cento dell'insieme dei lavoratori
E allora se non vogliamo continuare con una retorica insopportabile
Abbiamo Dallera ho il dovere di tradurre in viale in italiano e se possibile anche in dialetto la long life learning di costruire gli strumenti e le condizioni perché gli adulti possono ritornare del sistema formativo nella scuola
Su questo c'è abbiamo costruito anche qualche innovazione importante
Dalla Ford al fondo per la formazione continua
A questa cosa che nel patto sociale che secondo me dovrà avere un grande futuro
Dovrà far nascere una nuova stagione delle centocinquanta ore cioè il collegamento della riduzione di incentivi per la riduzione d'orario di lavoro a percorsi di formazione continua di educazione ricorrente per la gente che lavora
E abbiamo chiesto che ci siano in ogni territorio dei patti formativi territoriali come una delle condizioni decisive per lo sviluppo locale
Là dove ci sono i distretti ma là dove ci sono i patti territoriali contratti d'area perché non c'è sviluppo locale se non c'è anche una crescita culturale di quel territorio e una crescita professionale e culturale della gente che lavora e che andrà e che andrà a lavorare
Quindi abbiamo fatto questo scommessa
La formazione per tutti e per tutto l'arco della vita
Per tutti e guardate che quando il ciò per tutti diciamo una cosa diversa dalla vecchia scuola di massa io non capisco perché la scuola formazione
Quando diventa dei poveri diventa di massa
Me lo entusiasma sta frase
Non abbiamo bisogno non di una scuola di massa abbiamo bisogno di una scuola per tutti che se vorrà essere per tutti deve differenziarsi dell'ente al primo posto i processi di apprendimento della gente
Deve parlare alle persone diverse che alla scuola il sistema d'istruzione si rivolgono deve recuperare anche quelli
Beh che la scuola di massa la scuola uguale per tutti ha fino ad oggi molto spesso allontanate bassi
E per tutto l'arco della vita dall'infanzia all'età adulta
Ecco la formazione per tutti e per tutto l'arco della vita e difficile lo posso fare la scuola da sola
La formazione per tutti e per tutto l'arco della vita e richiede di mettere al lavoro su un progetto comune
Tante agenzie formative diverse certa con al centro la scuola e l'università pubblica ma valendosi dentro un sistema regolato e certificato
Della formazione professionale dell'istruzione che si fa sul lavoro costruendo un sistema di crediti che renda possibile il passaggio tra i diversi settori
Quando noi pensiamo a una legge di parità pensiamo soprattutto a questo a regole certificazioni crediti che rendano possibile che rendano possibile a tutti vedere certificato le distanze esperienze formative che fanno per tutto l'arco della loro della loro sì
Su questo c'è un problema come scuola
Cioè non basta certa una scuola dovrà regolare certificare dare i crediti perché una grande funzione pubblica ma la scuola dovrà anche imparare a gestire queste forme di formazione diversificato perché io vedo un rischio grandissimo
Che alla fine di questa discussione fra scuola scomuniche scuola privata si determini la seguente condizione
Che nessuno tocchi il carattere pubblico della scuola curricolare dovremmo lavorare per questo nessuno tutti
Ma che dall'altro si sviluppa invece un'offerta esclusivamente privata sui terreni nuovi dell'educazione ricorrente ed educazione degli adulti del nuovo apprendistato su questo c'è un grande lavoro da fare perché il rischio è che la spia che la scuola venga riconfermata una funzione fondamentale
Esclusiva per quel che riguarda i titoli di studio tradizionali ma sia lasciata totalmente fuori dei segmenti diciamo più avanzati evolutivi della formazione e guardate che sul io se dico queste cose perché qualche preoccupazione reale c'erano il Comune di Torino perché la Bianco convinto a differenza di altri posti mandata a tutte le scuole una lettera in cui gli dice se sono disponibili a fare progetti per il corsi formativi per gli apprendisti ha risposto solo una scuola qua c'ha dei problemi anche nostro
O la scuola diventa capace di gestire un'offerta formativa diversificata o rischiamo la divisione tra pubblico e privato che confina la scuola dei settori tradizionali affida al privato pudori innovativo
Ed è un rischio che non possiamo non dobbiamo non vogliamo più correre perché siamo in grado di certificare come pubblico anche siamo capaci di gestire questi elementi nuovi dell'istruzione
Del resto l'autonomia la vogliamo proprio per questo
L'autonomia e la scuola di tutti perché l'autonomia la scuola dell'autonomia della della capacità di diversificare la propria offerta formativa
Di entrare in quei segmenti dell'istruzione e la formazione che la scuola pubblica non ho mai considerato come il pro non ha mai considerato come però
Vedete
Questa cosa quindi credo è un grande lavoro
Un grande lavoro che deve coinvolgere il sindacato le parti sociali e il governo centrale e le Regioni
Io mi aspetterei dalle regioni
Un grande interesse un grande sforzo
Per lavorare sull'idea del patto formativo territoriale per lavorare sulla gestione del sistema integrato fra scuola formazione professionale e lavoro a livello dei territori
Ecco non vedo questo sforzo ed invece la volontà di protagonismo del tutto ingiustificata deve anticipare il governo nazionale
Sui treni non propri
Cioè vi sono quelli della parità tra pubblico e privato nella vecchia logica della vecchia logica concordatario nella vecchia logica di due sistemi non relazionati che si confronta
Allora rispondere a queste cose implica per noi tre condizioni e tre grandi terreni di lavoro politico il primo è quello delle regole
Formazione per tutti per tutto l'arco della vita richiede agenzie diverse ma richiede standard di qualità comuni non tutti possono formare chi decide chi accreditato a formare non può che essere una funzione pubblica chi decide quali sono gli standard di qualità per fare formazione non può essere che una funzione pubblico e il sostegno alle persone per tutta la loro vita
Alle persone che da bambini da garanti da adulti hanno bisogno di ricorrere alla formazione e all'istruzione e parlo di tante cose
Dall'educazione degli adulti che fanno l'università della terza età ai corsi di formazione professionale per la riqualificazione io penso a una linea che deve riconoscere alle persone che vanno a istruirsi sul terreno delle detrazioni fiscali per lo meno la parità rispetta chi va dal dentista
Rispetto chi va dal dentista ritengo che distruzione sia un valore che abbia dalla vita delle persone altrettanta importanza e la terza cosa
Un grande sforzo per l'autonomia per l'innovazione del pubblico come capacità del pubblico di RAI genere nuove frontiere di occupare quegli spazi che altrimenti sono gli spazi in cui ricrescere a un privato a volte di buona qualità spesso di qualità pessima perché puramente sostitutivo di una cosa che il pubblico non fa
Ci mettiamo in questa prospettiva della un vento d'offerta di formazione della formazione per tutti per tutta l'età per la vita forse possiamo affrontare in maniera innovativa anche la vecchia questione della parità e non farci trascinare in una vecchia diatriba che è quella che ha impedito in tutti questi anni non solo che si faccia una legge di parità giusta ma anche che si faccia in questo Paese la riforma la riforma della scuola
Bisogna cioè vedere collocare questa cosa in avanti dentro i processi di riforma più complessiva evitando che il passato si mangi il futuro
E allora da questo punto di vista sulla mettiamo in questo quadro le regole e i diritti
Con cui governare la parità anche della scuola curricolare sono chiare
Le regole
Devono essere garantiti a tutti i diritti costituzionali a chi insegna e a chi studia
Non ci può essere cioè la Costituzione vale per tutti i luoghi di lavoro
E vale anche quindi per le scuole private da tutti i punti di vista non è più ammissibile che qualcuno possa essere esclusa da un posto di lavoro perché ha divorziato
Il diritto costituzionale deve essere una punto di riferimento per tutti i luoghi dove si lavora e questo indipendentemente dai soldi indipendentemente dalla questione dei finanziamenti badate che io sono contro che si tratta male di insegnanti che si trattava di bambini anche se gratis
Le aree di di regole l'abbiamo comunque bisogno bisogno e necessità
La seconda la Costituzione la democrazia i valori della convivenza civile del pluralismo devono essere un contenuto educativo fondamentale per tutte le scuole e per tutti i centri di formazione
La identità culturale specifica di una proposta privata specifica può essere solo aggiuntiva ma mai sostitutiva
Di quel contenuto fondamentale che l'educazione dei giovani degli adulti al pluralismo alla democrazia alla storia di questo Paese
Secondo un sistema di valutazione è uguale per tutti
Per le scuole pubbliche per le scuole private che verifiche per tutti in tutto il Paese di standard formativi che tutte le scuole dell'autonomia e che tutte vere offerte formative private devono raggiunge non può essere che un sistema di valutazione su base nazionale e che abbiano un carattere di trasparenza e di qualità che garantisca d'insieme
Le regioni non possono fare queste Cox
Gli standard educativi del regole sono un valore costituzionale fondamentale nazionale i giovani hanno diritto a percorsi formativi che siano riconosciuti e riconoscibili allo stesso modo dalla Brianza a Catanzaro e domani in Europa e domani a Bruxelles anziché sistema altro che si stanno qualificato regionali prestami riqualificare cioè ragioniamo un grande compito che quell'organismo dell'organizzazione dall'offerta formativa dell'integrazione con il sistema di istruzione sistema di formazione sul territorio un compito eccezionale che dovrebbero attrezzarsi
Rapidamente a svolge ma il rispetto dei valori fondamentali a un'indicazione nazionale del resto io solo uno
C'è un vecchio che da giovane la sua prima esperienza politica più entusiasmante
L'ha fatta leggendo sui giornali del la questione di dito rotto per la raccolta ve la ricordate
Rito rock composto dal caro solo in America
Il posto costato più federalista del mondo
Beha instaura il Presidente degli Stati Uniti quando al governatore Wallace dell'Alabama pretese di fare una legge regionale per decidere come affrontare delle scuole il problema razziale ci mandò l'esercito
In America nello Stato più federalista nel mondo cioè nel senso che né America dallo Stato più federalista del mondo ben non era concesso a una regione di mettere in discussione con una propria legge un dato fondamentale come l'integrazione razziale nelle proprie scuole
Guardate io penso a a a certe voglie brianzole e quando ricorda questa cosa non è proprio una cosa fuori non è proprio una cosa fuori dal tempo
Ultima cosa i soldi
I soldi non possono essere dati alle scuole
Ma non solo perché anticostituzionale ma perché hai sbagliato
In quella logica che dicevo prima della formazione per tutti per tutto l'arco della vita avrò bisogno di sostenere le persone e le famiglie nelle loro scelte nove scuola
E allora lasse delle detrazioni fiscali e l'asse degli assegni degli correlati alle condizioni di bisogno delle famiglie è che devono avere come indicatore la condizione di bisogno non se si paga non si paga le rette che devono essere rapportate il bisogno che hanno le famiglia a più basso reddito di essere sostenuta per garantirà il diritto allo studio dei loro figli
Questi la discriminante fondamentale
è quello che ci permette di fare la Costituzione ma badate bene
è quello che ci chiede di fare una visione evolutiva dello sviluppo dell'istruzione in questo Paese e quello che ci permette di fare i conti col nuovo apprendistato con l'educazione degli adulti con queste cose e non solo con la vecchia questione concordataria
Le materne
C'è
Sono un problema che ha una sua specificità ma attenzione a non esagerare specificità
Attenzione
Perché io non ho letto comunque non devo farle o con un'idea più precisa di cosa ha deciso il consiglio dei ministri cieco amministra per magari
Ma se qualcuno balena se l'idea che la scuola materna sputare i soldi
Perché la materna e assistenza e da una istruzione dea proprio sbagliato
Perché guardate che l'idea di una educazione permanente di una formazione per tutti che dura per tutto l'arco della vita dea come proprio punto di partenza proprio una materna e l'elementare il primo educatore ha un'idea di formazione continua
Che fa i conti col territorio che fa i conti con la cultura del lavoro e proprio ti insegna ad alimentarla materno ha cominciato di la formazione permanente per tutto l'arco della e allora però stabilito questo lo devo fare i conti con un problema reale
Che l'istituzione delle scuole materne statali del mille novecentosessantotto e che la scuola pubblica distaccato più le scuole comunali non copre insieme dell'offesa
Però dobbiamo ragionare primo
Su come aumentare
La fascia di Vitti giova di ragazzi di bambini iniettate la materna che possono essere portati dentro la scuola materna statale badate bene abbiamo fatto passi in avanti che sarebbe assurdo buttare via anche negli ultimi tre anni
Oggi i bambini che sono le scuole statali sul cinquantanove per cento del totale dei bambini erano cinquantaquattro per cento tre anni fa erano zero nel sessantotto
Bisogna andare avanti su questa strada nell'affermare anche lui un forte presidio pubblico ragionando anche in maniera diverso sulle scuole pubbliche comunali che adesso vengono considerate semplicemente privata e però li avremmo bisogno per un periodo di tempo di un sostegno alle famiglie che non hanno a disposizione un'Offerta pubblica e che devono mandare i bambini a scuola
Che divide i ceri devono mandare però guardate bene
Proprio per questo
E proprio perché lì ci sarà ancora per una fase il bisogno anche di un altro pezzo di Offerta e proprio lì sono necessarie regole Stendhal formativi educativi ciò necessarie cioè cose molto precisa e su questo terreno
Proprio perché noi lo consideriamo non una fase assistenziale ma la fase decisiva del nuovo ciclo di istruzione tant'è vero che proponiamo con la riforma dei cicli che ha l'obbligo scolastico comincia a cinque anni e comincia a cinque anni dalla scuola materna
Resta alla nostra proposta
Una proposta semplice chiara che non guarda al passato che guarda al futuro del nostro sistema educativo e formativa
Che ragiona in avanti sulla scuola e sulla formazione che cresce che non punta a dividersi
Nella rissa su quello che c'è
Noi crediamo come CGIL dico per svolgere un compito per impedire che ancora una volta su questa questione si areni il processo di riforma e cambiamento
Come è sempre stato
Come sempre sta
Sono anni che il processo di riforme di cambiamento da squame novecentoquarantotto che si blocca esattamente su questo e sugli veti su questo punto avranno proponiamo e crediamo cade di aver dato col Patto sociale un grande contributo per sottrarre questa questione al gioco di veti storico
E anche alle insidie ai compromessi
Della cosiddetta nuova politica
Per fare così dobbiamo avere la forza di affrontarlo con una grande questione sociale e culturale che parla al popolo alla gente vedete la ricerca del Censis ultimamente pubblicata ci dice una cosa
Importante
E su cui dovremmo riflettere
Secondo l'indagine cavati incensi sì il quaranta per cento degli italiani sono favorevole finanziamenti alle scuole private il quaranta per cento contro il venti per cento si astenga
Dico questo per dire che un problema vero che riguarda gli italiani
E non solo Cossiga
E D'Alema
Ma poi ci dice anche qualche cosa di più sulle reali motivazioni per cui la gente manda i bambini alle private che non sono in genere questioni ideologiche allorché fare con questioni molto pratiche di orari di chiusura e di apertura delle scuole se ci fate estivo se non si fa se c'è un corso di inglese in più socie in meno se c'è informatico se non c'è
Se si fanno i corsi speciali per l'educazione degli adulti oppure se si propone di adulti che devono prendere un diploma cinque anni di scuola come i bambini e spesso nemmeno serali
Queste sono le questioni per affrontare queste questioni c'è grande bisogno di innovazione nella scuola pubblica de la grande scommessa dall'autonomia della riforma dei cicli e di una legge di parità che sia letta dentro questi processi di riforma
Mille novecentonovantanove
Potrebbe essere l'anno in cui si blocca di nuovo tutto
E in cui su questa legge di parità sia Rena il processo riformatore
Ma potrebbe essere anche un anno diverso
L'anno in cui prende corpo l'obbligo formativo a diciott'anni in cui l'educazione degli adulti diventa davvero una priorità per il Paese
In cui l'autonomia delle scuole diventa realtà in cui si discute e passa la legge per la riforma dei cicli è una nuova legge di parità è qua e costituzionale dentro questa logica riformatrice assieme alla riforma del CIPE
Per questo la CGIL impegnata e questo il messaggio che intendiamo lanciare con questa manifestazione grazie
Ora la parola a Federico Bonsanti a coordinatore nazionale dell'Unione degli studenti
Da tempo ci capita di affrontare la questione scuola in assemblee dibattiti manifestazioni come questa
Ogni volta sembra quasi sia la volta buona ogni volta sembra quasi che la riforma la scuola sia alle porte
Invece no una volta c'è la crisi di governo un'altra in Parlamento manca il numero legale un'altra ancora i timidi tentativi di dare coerenza d'un percorso riformatore si ritrovano in mezzo Abed incrociati
Non è semplice assisterà tutto cioè in silenzio non è semplice soprattutto se si è una scuola che ti grappette sì non è semplice se ogni mattina ti ritrovi di fronte un docente che ha detto non so perché sconosce la parola innovazione
Non è semplice se ogni anno a settembre non sai con quei soldi compra i testi scolastici
è per questo che scendiamo in piazza ci mobilitiamo occupiamo le scuole
C'è e l'abbiamo visto anche negli ultimi mesi
Ci si diverta descriverci come i precursori di uno terrorismo
C'è chi rimane convinta che i nostri siano semplici rituali
A tutti quei a tutti questi ATO a tutta questa gente io voglio fare una domanda
Ma l'immobilismo della classe politica e la sua impermeabilità qualsiasi richiesta di cambiamento non sono infinitamente più rituale di qualsiasi nostro movimento
Assistiamo di giorno in giorno a continue trasformazioni
Lo ha detto bene
Andrea Ranieri la società sta cambiando il mondo del lavoro sta cambiando è sempre più forte si fa la domanda di formazione
La conoscenza la cultura divengono oggi strumenti necessari alla comprensione dei cambiamenti
Necessari a chi i cambiamenti vuole governarli e non subirli
Oggi
Una scuola di qualità una scuola per tutti e non semplicemente in massa
Una scuola capace di seguire il cambiamento in alcuni casi di costruirlo è condizione necessaria allo sviluppo del nostro Paese
E con il
Può essere una questione economica finanziaria
Vai questo dono ci siamo mobilitati insieme alle organizzazioni studentesche nel resto d'Europa
Perché convinte necessità di procedere insieme
Tutti i Paesi del continente o mentre i loro sforzi nel campo la formazione e l'Italia non può stare a guardare servono interventi comuni che punterò che puntino all'innalzamento degli standard qualitativi dei sistemi formativi tutto al Europa servono molte più risorse di quelle stanziate
Serve il rispetto degli impegni presi a partire dall'approvazione dell'innalzamento dell'obbligo formativo a diciott'anni e il riordino dei cicli questi questi gli interventi più importanti purtroppo da troppo tempo insabbiata in Parlamento
Obbligo formativo a diciotto anni
Ottima forma di a diciott'anni significa per tantissimi giovani avere una chance in più lungo il corso della vita
Deve significare una diversificazione dell'offerta formativa che venga incontro alle esigenze di una società sempre più complessa
Finora il mancato innalzamento dell'obbligo ha schiacciato la formazione professionale su fu discusso funzione di supplenza e solidi livelli di qualificazione spesso tutt'altro che innovativi
Adesso occorre prendere di petto questa partita si deve investire sull'innovazione di questo settore rimediando anche nella sua diseguale presenza nel territorio nazionale sappiamo tutti benissimo
Che
Nel sito mentre nel nord abbiamo un settore della formazione professionale abbastanza avanzato innovativo
Il sud è sempre più indietro è sempre in ritardo
Ma ce l'ha messa al tempo stesso una maggiore integrazione fra formazione professionale scuola ed in questo il ruolo dei crediti formativi diviene strategico per permettere e garantire la possibilità di rientri nel percorso formativo ed in quello scolastico
Il tema è istruzione va inoltre potenziato
La scuola non può rimanere chiusa in se stessa ma deve interagire con il territorio deve divenire in quanto comunità scolastica protagonista dei processi di sviluppo socio culturali dei cittadini
Questo richiede un'autonomia diversa da quella che vediamo oggi quando abbiamo chiesto con forza l'autonomia io mi ricordo i primi cortei in cui per la prima volta gli studenti chiedevano con forza
La scuola dell'autonomia
Quando abbiamo chiesto quell'autonomia non volevamo un ulteriore processo di burocratizzazione del ministero alla Pubblica istruzione
Volevamo e vogliamo l'autonomia della partecipazione lo strumento che ci permetta di essere protagonisti del mondo della scuola e fuori dalle mura
Vogliamo l'autonomia che sappia creare ambienti e condizioni favorevole l'apprendimento
Che sappia mettere in moto politiche di recupero della dispersione scolastica affiancata politiche garanzia dell'accesso all'istruzione
Non esiste infatti nessuna riforma senza che si ponga fine agli elementi selezione classista ancora presenti nel nostro sistema formativo
Troppi sono i giovani che non riescono ad arrivare al diploma troppi sono i ragazzi costretti ad abbandonare la scuola dopo la prima bocciatura
Salva interventi su tutti i livelli
Che sapeva porre fine a questo inglorioso ritardo tutto italiano
Serve l'apporto di tutti gli enti locali per risolvere questo problema
Servono soprattutto interventi da parte delle regioni perché di loro competenza la materia
Servono interventi seri ma interventi seri da parte delle regioni non li vediamo
Vediamo piuttosto alle nostre mobilitazioni rese vane da progetti che vanno contro tutto ciò che abbiamo sempre chiesto
Il diritto Allo studio che vogliamo non è quello che la legge della regione Lombardia o quello della regione Emilia Romagna o quello delle altre Regioni che stanno perseguire i precedenti esempi il diritto allo studio che vogliamo non è un éscamotage per finanziare gli istituti non statali non è uno strumento per creare
Nuove diseguaglianze non è il metodo con cui si occupano competenza che devono appartenere necessariamente allo stato
E per questo perché riteniamo pericolosi interventi legislativi delle regioni citate
Come riteniamo assurdo il voto favorevole che il Consiglio dei ministri ha dato alla legge lombarda
Allo stesso Consiglio dei ministri chiediamo di respingere la legge sul diritto allo studio emiliano-romagnola
Finora la questione parità fra istituti pubblici asili privati
Pari studenti non ha rappresentato una priorità
L'abbiamo sempre considerata un pezzettino del processo di riforma
E ci siamo sempre battuti in più occasioni
Contro chi radente si cava con il modo per finanziare le scuole private
La nostra non è una pregiudiziale ideologica e ci interessano poco
Riscontri fra laici e cattolici
Siamo semplicemente convinti come i nostri padri costituenti della centralità del sistema formativo pubblico su cui lo Stato deve investire sempre di più
Oggi finanziare le scuole private significherebbe non solo violare un principio costituzionale
Finanziare scuole dirà private significherebbe soprattutto sottrarre risorse necessaria al sistema pubblico che già non gode certo di ottima salute
Adesso alla luce dei fatti emiliani
Quella che per noi appunto non rappresentava una priorità
La parità è una priorità la parità diventa un'emergenza
Regolare il rapporto pubblico privato a questo punto diviene un'emergenza è l'unico strumento per porre delle regole ben precise per istituti non statali
Per escludere ogni ipotesi di finanziamento o di sperequazione
Ventisette febbraio qui a Bologna con quest'approccio scenderanno in piazza gli studenti il mondo della scuola la società civile
Ma siamo convinti che questo non basti
Siamo convinti che non ci possa essere solo la protesta
è necessario riprendere l'iniziativa politica in tutto il Paese
Perché ciò che è accaduto qui potrebbe accadere in qualsiasi altra Regione ma occorre soprattutto riproporre con forza tutte le questioni affrontate questo turno
Occorre far pressione sulle reali priorità del processo di riforma contro ogni forma di conservatorismo
Vogliamo una riforma complessiva del sistema scolastico vogliamo un maggiore protagonismo vogliamo più risorse per la scuola pubblica vogliamo degli edifici decenti
Per questi motivi
Noi Comegna degli studenti
In quella stessa giornata ci mobiliteremo in tutta Italia
Il ventisette febbraio ci mobiliteremo tutti ci saranno gli studenti e non possono comprare i testi scolastici quelli che vanno a fare lezione dei garage
Quelli che vorrebbero andare a scuola il pomeriggio ma non hanno il permesso al presi
Tutti con lo stesso obiettivo non semplicemente contro il provvedimento Emiliano romagnolo ma per cambiare la scuola
Chiederemo anche alla società civile
Lavoratori ai nostri genitori i nostri insegnanti di scendere in piazza di mobilitarsi con noi
Più siamo e meglio sarà e speriamo siano finalmente la volta buona grazie
Ha ora la parola Enrico Panini segretario generale del Sindacato nazionale scuola
Quando
Quando nel settembre mille novecentonovantasette
Comitato direttivo della CGIL
In un importante sessione dei propri lavori dedicata interamente le questioni della scuola
Per la quale deliberò peraltro molte delle questioni che Andrea ha ripreso nella sua relazione introduttiva ai Gianni Rinaldini nella sua presentazione
E in base a quelle considerazioni formulammo una serie di critiche molto pesanti al viso di legge che il Governo aveva presentato proprio sui temi dalla parità alcuni mesi prima
Facemmo questa discussione e assumemmo quelle decisioni fra l'altro alla vigilia di un appuntamento straordinario il venti settembre del mille novecentonovantasette CGIL CISL e UIL chiamarono a Milano e Venezia migliaia e migliaia di donne e di uomini
Per ribadire che in questo Paese che questo Paese l'appuntamento verso l'Europa doveva arrivare con un Paese unito e non con un Paese frantumato con un Paese in grado di dialogare e di riconoscere le specificità il valore delle persone ma nello stesso tempo un Paese in grado di trovare al G suo interno di elementi di sub detta
Ebbene anche su quel terreno
Noi ponemmo le questioni che oggi stiamo discutendo cioè la centralità dell'istruzione della formazione come capacità di potere parlare di potere capire il mondo di potere governare il futuro e nello stesso tempo la nostra contrarietà ad un'idea balzana di sistema integrato nel quale ciò che è pubblico e ciò che è di tendenza ciò che tende unire ciò che tende a separare alla fine hanno lo stesso valore per questo Paese e per il mondo
Per voi vedete il federalismo
Per la CGIL non è un éscamotage una scelta di un momento legato ad una contingenza politica o ad una fase il nostro sviluppo ma è un obiettivo strategico
Che intende ridisegnare gli assetti dello Stato
E quanto sta accadendo in alcune regioni d'Italia oggi è esattamente il contrario di quest'idea cioè ad un'idea di federalismo di federalismo solidale si unisce nel blocco invece si antepone nel blocco dei processi un'idea di fai da te in ogni singola situazione
E come potremo giudicare diversamente dal fai da te in ogni singola situazione
Il fatto che l'Alto Adige alcuni mesi fa ha immesso in ruolo con una legge regionale i docenti di religione e per i meno esperti di diritto e di provvedimenti docenti di religione che per esercitare l'insegnamento della religione hanno bisogno di un'approvazione dell'ordinario diocesano alias il vescovo per quanto riguarda non solo la competenza religiosa la competenza l'insegnamento ma anche una vita
Morigerata per quanto riguarda le scelte personali oppure come giudicare diversamente il fatto che in Lombardia vengono attribuite le risorse dirette alle priva
A te senza regole e senza verifica e da questo punto di vista devo dire non convengo
Con la decisione che il Consiglio dei ministri ha assunto di non impugnare devo rimandare quella legge a quella regione proprio perché peraltro oltre a problemi di vincolo che istituzionale
Impone il rispetto lo stesso sistema scolastico dalla le Lombardia quello che si può chiamare il mio dumping nelle situazioni scelte rispetto ad un sistema complesso quello di con un Charles in un qualche modo solo su un sistema e l'Emilia l'Emilia commette a nostro avviso ha commesso a nostro avviso con l'approvazione della legge regionale sul diritto lo studio per un sistema integrato del diritto allo studio un grave errore
Lo commette però le cose che sia Gianni Andrea hanno ripreso del loro intervento sulle competenze perché assume competenze che la Costituzione non attribuisce alle regioni in materia di diritto allo studio
Perché individua un sistema integrato nel quale di nuovo ciò che è di tutti e ciò che di tendenza ciò che unisce ciò che è separato ha lo stesso valore ai fini della formazione dei diritti di cittadinanza delle giovani generazioni
Per chi assume un'idea di diritto allo studio non basato su principi di carattere universalistico ma basato sulla finalizzazione
C'è un diritto allo studio che non parla la reddito di chi chiede di esercitare il diritto allo studio di usufruire dei benefici del diritto allo studio ma parla alle scelte che ognuno ha deciso di fare rispetto a questo o a quel sistema formativo
Ma c'è infine sull'Emilia un aspetto che è sfuggito a molti ma non a noi
Per validare questo sistema si è scelto di assumere un sistema di valutazione di regole basato su un livello di carattere regionale e come si fa a pensare
Che la valutazione noi che su questo siamo come dire attenti e determinati a far sì che nessuno valuti se stesso
Ma che la valutazione in un qualche modo ossia Kuni è affidata a un soggetto esterno in grado di potere
Controllare valutare sulla base di parametri
Convenuti nazionalmente
Come si può pensare che la valutazione una cosa così seria sia affidata sulla base di standard decisi regionalmente e gestiti dite a livello regionale e non sia invece una questione che attiene ad una dimensione tipicamente nazionale per questo noi riteniamo che sia necessario innanzitutto una legge nazionali in grado di affrontare queste questioni
Riteniamo che non ci siano le condizioni perché il Governo approvi la legge regionale dell'Emilia Romagna
E guardate questo mentre in cui è molto chiara la distinzione su ciò che istruzione e ciò che è un processo di formazione molto più che molto più ampio
Che coinvolge i ragazzi e che coinvolge gli adulti in una situazione nella quale non si può pensare di considerare il tempo canonico dedicato lo studio l'assolvimento dell'obbligo il completamento come la secondaria superiore ormai più come il tempo nel quale lo studio termina probabilmente l'istruzione e la formazione sempre di più
Divento con le basi sulle quali costruiamo la competenza e la caccia di leggere un mondo che cambia in continuazione un mondo nel quale ogni cinque anni raddoppia il patrimonio delle conoscenze e guardate sulla scuola materna
Della quale oggi non a caso abbiamo in più di uno discusso come abbiamo discusso nei mesi scorsi occorre essere assolutamente espliciti innanzitutto una richiesta
Punire di essere espliciti al mondo degli adulti perché schietto le parole non si nascondano intenzioni che sono contraria alle parole che vengono dichiarate è un obbligo un dovere
Che abbiamo in particolare con le giovani generazioni
In un momento nel quale certe la crisi della politica nel nostro Paese non è risolto
E allora innanzitutto una coerenza alla Chiesa se la scuola materna e assistenza come si tende a dire nel da alcuni mesi
Allora si dica che nella scuola materna non deve essere più impartito l'insegnamento della religione cattolica perché com'è noto
Perché come è noto l'insegnamento della religione cattolica che deriva dal concordato del novantaquattro viene impartita Sollo nelle scuole ma non ci fermeremo questo
Io vorrei affrontare il tema della scuola materna mi sia consentito
Parlando a quelle decine di compagni di compendi che oggi qui sono presenti
Che vengono da regioni importanti e che vengono da una regione importante come l'Emilia che ospita questa manifestazione nazionale
E vorrei rivolgermi alla vostra memoria al vostro ricordo al fatto che in molte situazioni tanti di noi sono stati protagonisti
Quando negli anni Sessanta in questa come in altre regioni abbiamo imposto in tante situazioni e in tanti territori la costruzione di scuole dell'infanzia di luoghi
Nei quali le bambine e i bambini venissero accolti non per imparare a leggere e a scrivere ma per socializzare per conoscere gli altri
Per avere i tempi della crescita e dell'apprendimento che molto spesso lesse messi davanti ad una televisione o solo vento ad un ambiente familiare non aveva acconsentito e a scuola questa scuola materna questa esperienza
All'esperienza di intellettuali
Come Loris Malaguzzi
Che di questi fatti hanno costruito un'esperienza della quale l'Italia e orgogliosa rispetto all'arresto del del mondo noi siamo come dire in un qualche modo
Fermi a ragionare di una scuola materna che scuola a tutti gli effetti che non è assistenza e che vorremmo sempre più anche nelle Sico comunque e non solo nelle leggi fosse la scuola dell'infanzia
E per questo che l'obiettivo che abbiamo davanti non è quello di ricondurre la scuola dell'infanzia all'assistenza ma di generalizzare la
Sull'intero paese perché nessuno di noi sia costretto a fare scelte non dispettose delle proprie convinzioni
E trovo insopportabile
Care compagne e cari compagni Sergio Cofferati oggi dell'intervista che ha rilasciato allora l'unità segnalato questo punto io credo con una netta determinazioni con lo condivido assolutamente tua quindi sopportabile
La sensazione che la parità in un qualche modo tenga in ostaggio l'insieme dei provvedimenti dei quali pure l'istruzione e la formazione hanno bisogno nel nostro Paese
Dobbiamo imporre dobbiamo essere in grado di imporre dentro alla discussione quelle che sono le nostre priorità a quelli che sono i bisogni
Che a questo Paese e mi riferisco innanzitutto alla resa di completare i processi di riforma
Dell'istruzione completare l'assetto dell'autonomia licenziare rapidamente il provvedimento sui cicli affinché nomea anni di obbligo in questo Paese un risultato assolutamente insufficiente
Rispetto gli impegni sottoscritti con noi diventino rapidamente dieci gli anni
Perché lo chiamiamo lo dico ma stiamo parlando dei diritti delle ragazze e dei ragazzi e c'è un aspetto paradossale nella nostra discussione
In un Paese nel quale noi potremmo datare il tempo e dovremmo inventarci un tempo diverso per il tempo delle riforme mille novecentosessantadue legge di riforma della scuola media
Mille novecento novanta riforma della scuole elementare
Pensate dal quarantacinque ad oggi queste sono le due riforme mentre gli altri sistemi occidentali in crisi come il nostro hanno ripensato dalla Spagna alla Francia ad altri paesi
Più volte i loro sistemi scolastici per riadattare lì ad una missione ad un mandato ad un bisogno diverso da quelli che li ha visti crescere ed è paradossale nel nostro Paese
Peraltro rispetto ad un bisogno di riforme che guardate il sindacato
In accordi importanti ha sottoscritto ha sollecitato del quale si è fatto promotore in prima persona rischi di passare sostanzialmente come una questione che venne affidata esclusivamente ad un dibattito politico che non fa i conti né con i tempi né con le urgenze no né con le emergenze avverto in questo oltre il rischio dello scambio
Un rischio scusatemi a volte tipicamente del nostro Paese che quello dell'assuefazione
Il rischio che in un qualche modo si determini assuefazione
Al fatto che nonostante gli impegni sottoscritti con noi in questi decenni abbiamo assistito ad un calo di Investimenti
Sulla ricerca e sull'istruzione c'abbiamo assistito ad un calo di investimenti sul futuro e non sul passato
Al fatto che le cifre sui bocciati sono sempre tremendamente alte parliamo di migliaia di ragazze di ragazzi
Al fatto che il lavoro minorile non è intercettato da una proposta vento alla scuola e allora guardate la nostra proposta il cento della discussione di oggi di questa manifestazione degli impegni assunti
La nostra priorità il completamento l'urgenza del completamento delle riforme ivi compresa l'autonomia presidente la Forgia l'ho ascoltata con attenzione
Nella trasmissione Pinocchio e alla domanda che cosa facciamo per la scuola pubblica lei se l'è cavata affermando che per la scuola pubblica si tratta di introdurre un po'di competizione
Potrei cavarmela in questa sede criticando il fatto che quando si fa la competizione si fa danni pari è complicato fare i cento metri con uno che ha una gamba legata dietro la schiena
Eppure devo dire
Che dentro a questa competizione io non vedo nel nostro Paese
Fu una scuola che è cresciuta privata sulle difficoltà del pubblico una scuola privata che antagonista che e in grado Piero opera rispetto il pubblico vedo un pubblico invece che in questi anni come dire ha affermato una sua centralità e che ha bisogno oggi di risposte assolutamente coerenti perché l'istruzione e la formazione
Sono la nuova frontiera della democrazia e dello sviluppo e allora da questo punto di vista democrazia e sviluppo sì eccolo sulla caccia di leggere e governare il futuro e guardate io rivendico con orgoglio e con determinazione questa necessità questo bisogno anch'io a nome di migliaia di donne e uomini
Che tutto ogni giorno nella scuola in questi anni hanno lavorato gli hanno garantito che questa scuola nonostante decenni di abbandoni con buona pace del Polo sono Panebianco è una scuola che in grado ha tenuto grado di competere anche sul versante europeo ma che oggi ha bisogno di fare uno scatto in più anche a nome loro oltre che delle bambine e dei bambini delle ragazze e dei ragazzi abbiamo bisogno su questi fatti di ASS visiva nei prossimi mesi risultati importanti
Per evitare che le troppe parole sull'urgenza e sulla necessità di venti in un qualche modo di nuovo un'assuefazione c'è un mandato costituzionale
Che questa Costituzione che mi rileggevo ieri discutendo con mia figlia proprio di educazione civica e di costituzione affidato a questo Paese in modo chiaro
Cioè dentro la centralità della scuola e dell'istruzione pubblica sta il diritto per ognuno di realizzare il proprio progetto di vita
E guardate dell'indagine Censis che ha citato Andrea nella sua relazione
Della sua introduzione c'è un aspetto che vorrei richiamare di nuovo l'altra metà del cielo le donne sono molto più saggio degli uomini e infatti in quell'intervista
E infatti in quell'intervista disaggregando il campione sono le donne
Che in particolare si pronunciano a favore della scuola pubblica e perché ma a voi non pare a partire dall'esperienza di tanti di noi che magari non è necessario confessare in pubblico
Che siano proprio le donne che molto spesso si occupano di scuola
Che vanno a sentire il professore che fanno i conti con queste con Walter stata situazione
E sia quello l'aspetto per la concretezza che in un qualche modo emerge in termini più precisi in una scelta che quella di dire c'è una centralità del pubblico rispetto hip ai processi per questo
Una legge sulla scuola privata deve essere a nostro avviso non solo rispettoso della Costituzione ma anche dall'ammissione costituzionale i diritti dei giovani
Queste le quei polli lenza
L'integrazioni sistema integrato parlai sistemi parla l'offerta parla all'Offerta non parla la domanda le regole e i controlli per una situazione che non può essere ne sostitutiva né alternativa della scuola pubblica
Io compagne e compagni sono orgoglioso di essere un iscritto alla CGIL e ci sono occasioni una è quella di oggi nelle quali sono ancora più orgoglioso
Ma rispetto agli argomenti e alle questioni che abbiamo discusso alle questioni che Sergio Cofferati concludendo quest'iniziativa metterà in campo guardate oltre ad un impegno per noi ne tengano conto i nostri interlocutori
La nostra determinazione e forte e netta e sulla nostra determinazione sulla nostra autonomia
Giudicheremo i comportamenti di ogni interlocutore vi ringrazio
Dapprima ridare la parola Cofferati
Ma intanto è evidente che questa covata e l'esercito richiederà un supplemento di discussione
Soprattutto poveri cowboys addirittura è straniero che esame elemento di discussione
Dovremmo fare tra di noi
Ne abbiamo ricevuto decine di messaggi
Di adesioni alla manifestazione
Da parte
Di forze sociali da parte di associazioni
Noi li ringraziamo tutti
E daremo conto di tutti i comunicati alla stampa
Sono inoltre presenti la nostra manifestazione rappresentanti di forze politiche
Regionali
Che ringraziamo per la presenza ed in particolare vorrei sottolineare anche la presenza del ministro la funzione pubblica Angelo Piazza che ringraziamo assieme agli altri per la presenza così significativa alla nostra manifestazione
A questo punto l'intervento di Sergio Cofferati a cui do la parola
Care compagne e cari compagni come potete ben immaginare abbiamo ragionato discusso riflettuto a lungo
Sull'opportunità di temere la manifestazione di questa mattina
E ancor di più su quale
Fosse
Il carattere più opportuno da dare a questa iniziativa
Ci siamo orientati
A chiedervi di venire questa mattina a Bologna
In ragione di una convinzione profonda
Siamo convinti che sia arrivato il momento di mettere in campo una proposta
Che la CGIL debba prendersi
Questa responsabilità nei confronti delle donne e degli uomini che adesso fanno riferimento
Con l'intenzione con la volontà
Di aiutare una discussione
E speriamo anche di facilitare la ricerca di soluzioni rapide su un tema secondo noi delicatissimo e molto importante
Al quale
Diamo l'attenzione che serve come quello appunto dell'istruzione dalla formazione
Una proposta
Una proposta che ci permetta non soltanto di essere in campo di essere interlocutori
Dal governo centrale oltre che degli enti locali su questi temi ma anche di essere parte attiva
Nella discussione delle prossime settimane
Nulla diamo contrario che altri
Tutti coloro che hanno opinioni diverse dalle nostre le espliciti non con gli strumenti della democrazia
Ma noi pensiamo che sia più utile più giusto più efficace
Fare quello che stiamo facendo questa mattina
Altri hanno manifestato manifesteranno anche nei prossimi giorni
Appare chiaro che in una manifestazione
Ampia che coinvolge soggetti diversi
Con tutto rispetto che a questi soggettiva finisca col prevalere il tratto dalla protesta
E poco ci colga delle volontà specifiche che sono in campo
Poco si identifichi la proposta che viene avanzata quando cioè
Ognuno poi comprende che ipotesi diverse finiscono con il leader si la semplificazione inevitabile che poi i media danno di questi avvenimenti porta anche ad un'accentuazione del carattere contro e ha da poco visibilità o la scomparsa totale dalla visibilità
Invece delle ipotesi per per questo abbiamo scelto di discutere come abbiamo fatto questa mattina
Peraltro abbiamo riversato qui una discussione che ha già coinvolto gran parte degli organismi dirigenti sia quelli confederali che quelli della federazione che delle categorie interessate
Per noi l'istruzione la formazione sono temi importantissimo
Sono un valore
Al quale la Confederazione e le sue categorie devono fare riferimento sistematico non sono semplicemente argomenti sindacali
è capitato anche a me di dire più volte ne sono davvero convinto che i tratti della civiltà di un paese si misurano da poche cose
Il livello dell'istruzione e della formazione che questo Paese in grado di offrire ai giovani cittadini
è senza alcun dubbio uno di questi di questi elementi di verifica di verifica costante di come si può vivere bene si può far crescere un'economia che si può dare un profilo alto alla civiltà di un Paese
Il futuro del nostro Paese in Europa
E legato ad accadimenti che si dovranno realizzare nei prossimi mesi
E che dovrebbero secondo noi portare alla scelta di politiche espansive
Ad uno sviluppo destinato
A durare nel tempo uno sviluppo caratterizzato da forti elementi di qualità perché quello che devi impegnare l'Italia e il nuovo creato sovranazionale che è nato
Dopo la costruzione dalla moneta unica è una competizione alta
Il lavoro l'occupazione nascono dalla capacità di competere in un mercato globale
Da parte degli aggregati sovrannazionali che il mercato globale ha stimolato sollecitato
L'Europa non nasce soltanto in virtù di scelte antiche ritratti ideali pure importante
E anche il bisogno
Oggettivo visibile palpabile di milioni di cittadini
Che sanno che il loro futuro il loro reddito la loro possibilità di avere un impiego un'occupazione
Passa non più da politiche nazionali
Ma dalla capacità di Stati membri di rinunciare alle loro prerogative alle loro competenze di mettersi assieme
E di costruire un aggregato in grado di misurarsi con gli altri Paesi forti con gli altri aggregati sovrannazionale
E per noi per il mestiere che facciamo
è importante
Che nel mercato globale vengano introdotte regole
Che il mercato sia regolato che i fondamentali della competizione siano definiti con precisione
E che rispondano
Sostanzialmente alle esigenze
Ai bisogni che noi rappresentiamo
Perché la competizione sia efficace
Ma non introduca elementi di disuguaglianza di iniquità
è importante che questa prova competizione abbia come fondamento il mantenimento di un sistema di protezione il rispetto dei diritti fondamentali delle persone che vivono che lavorano nel mondo sarebbe un guaio serio se l'Europa rinunciasse alla sua cultura quella radice profonda che ha fatto nascere qui
I due il far prima che altrove se cioè un aggregato come quello che è nato perché si è dato una moneta unica rinunciasse a darsi un assetto istituzionale ma anche rapidamente un profilo sociale nel quale la vecchia cultura del welfare deve essere rivitalizzata riproposto
Aggiornata certo ma non ha abbandonato e sarebbe un guaio altrettanto serio se l'Europa non riuscisse a far vivere nella competizione globale un'idea nella quale insieme le protezioni vivono i diritti delle persone
Delle persone
Che lavorano in primo luogo
Così come per noi importante dicevo che il mercato abbia regole
Un ambiente economico è necessario per garantire sviluppo per garantire crescita
L'ambiente economico
Può rafforzarsi in virtù di un mercato regolato
I tratti fondamentali dell'ambiente economico sono quelli sui quali non casualmente abbiamo discusso molto dei mesi passati
E che sistematicamente indichiamo anche nostri interlocutori come ambito prioritario fondamentale della discussione le infrastrutture
La ricerca scientifica
La capacità di promuovere di gestire innovazione le politiche finanziarie le politiche del credito tutte quelle condizioni che possono dare ad un singolo territorio ad un Paese o all'intera Europa la possibilità di essere attrattiva per i capitali che oramai si muovono liberamente nell'intero mondo
E dall'altra parte insieme l'ambiente economiche fondamentale che acquistino peso visibilità le risorse umane
Le risorse umane sono importanti semper lo sono ancor di più per un Paese come il nostro
Che nella costruzione dell'Europa e nella competizione globale
Sconterà i limiti strutturali che gli sono proprio la mancanza di materie prime
Un'arretratezza
Consistente certo in parte recuperata sul piano dei suoi assetti economici e produttivi
Risorse umane vuol dire ovviamente prioritariamente dare peso e importanza ai temi dell'istruzione della formazione non siamo di conseguenza soltanto ma già basterebbe come dicevo poc'anzi a definire quando affrontiamo questi temi tratti della civiltà di un Paese
Ma anche una delle condizioni fondamentali perché questo Paese abbia un futuro uno sviluppo perché questo viluppo si traduca inoccupazione il lavoro soprattutto per le giovani generazioni
Ecco proprio per questo abbiamo considerato per noi e non da adesso
Ma da lungo tempo come primo obiettivo quello di stimolare nulla noi possiamo fare da soli ma siamo interlocutori di soggetti che possono realizzare determinare applicare politiche
Perché si avvii un processo di integrazione tra la scuola la formazione e lavoro come uno degli assi fondamentali degli assetti della competizione futura
Del profilo sociale
Di questo Paese dell'Europa dei mesi degli anni a venire
Abbiamo dato grande attenzione a questi temi
Abbiamo insistito molto anche quando in alcune circostanze potevano sembrare
Separati sconnessi dagli argomenti che stavamo affrontando da alcune vere e proprie priorità che pure abbiamo gestito nel corso degli anni passati molti di voi ricorderanno come venimmo criticati perché di fronte ad un governo che ci chiedeva di discutere della riorganizzazione dello Stato sociale
Qualche mese orsono risponde mossi a patto che contemporaneamente si affrontino i temi del lavoro dell'istruzione dalla formazione
Perché abbiamo sempre considerato lo stato sociale il sistema delle protezioni come somma di regole di provvedimenti chiedeva vere un fondamento un ancoraggio forte e questo ancoraggio e dello sviluppo economico nel lavoro
E il lavoro ha bisogno
In un riferimento costante specifico dei temi della scuola della formazione discutemmo per questo non soltanto
Di un'ipotesi di intervento sulle politiche del lavoro nel mille novecentonovantasei ma tornammo su quei temi nel mille novecentonovantasette connettendo lì alle stesse ipotesi di riforma dello stato sociale
E abbiamo acquisito primi elementi importante sui quali si amore intervenuti di novità di novità potenziale il più delle volte non ancora concretamente realizzati o solo parzialmente realizzato
Quando abbiamo ripreso la discussione con il Governo Prodi prima e con il governo
D'Alema successivamente
Sui temi dello sviluppo per realizzare un patto in grado di dare stabilità alla nostra economia
Di assicurare regole e comportamenti coerenti sul versante delle politiche contrattuali delle norme contrattuali ma anche per quanto concerneva più direttamente le scelte economiche siamo non casualmente ritornati
Anzi come molti di voi ricordo l'abbiamo fatto precedere quella discussione da una richiesta anche quella apparsa a molti
Come un po'scissa dalle condizioni materiali di quel momento di quella fase della politica italiana
Chiedemmo al governo preceduto allora
Dall'onorevole Prodi di discutere con noi di scuola nel mese di dicembre del mille novecentonovantasei
E arrivammo a firmare un accordo significativo
Utile oggi
Che stabiliva
Di impiegare risorse che in quel momento non erano ancora disponibili non eravamo ancora entrati in Europa e la strada per rispettare i parametri di Maastricht che era ancora lunga e particolarmente accidentato ma il dieci dicembre del novantasei concordando con il governo che lo stesso avrebbe impegnato una parte di quello che veniva chiamato il dividendo di Maastricht per la scuola italiana mille miliardi per gli anni a venire mille miliardi per ciascun anno per il mille novecento
E novantotto novantanove due mila ora siamo per fortuna a discutere di come impiegare per la quota di risorse lì venne dato un segno di attenzione ad un tema che avevamo messo in campo non casualmente
Eravamo convinti che gli sforzi fatti per favorire risanamento e i risultati di quel risanamento andassero impegnate in poche ma precise linee di politica da un lato il lavoro l'occupazione dall'altro la scuola della formazione chiedemmo di fare quella discussione
Con l'intenzione dichiarata esplicita giocammo a carte scoperte
Di avere un segnale
Che poteva anche non concretizzarsi se sciaguratamente fossimo rimasti fuori dall'Europa se il processo di risanamento non ci avesse consentito di centrare gli obiettivi di Maastricht ognuno di noi sapeva che con tutta probabilità quegli impegni
Si sarebbero in larga parte
Presi
Impraticabile proprio per la mancanza delle condizioni oggettive
Ebbene volevamo dare un segno forte dell'intenzione e indicare una delle priorità sulle quali il Paese doveva misurarsi anche nei mesi successivi
E ritornammo partendo da lì da quel risultato da risorse messe a disposizione per favorire
La realizzazione dell'autonomia i processi di riforma ritornammo come vi dicevo
Nella discussione per il patto per lo sviluppo
In quel patto abbiamo realizzato obiettivi sul tema dalla formazione di particolare interesse sono stati ricordati più consentitemi di ritornarci rapidamente
E soprattutto di sottolineare quello che a me pare l'aspetto più importante
Di quella soluzione abbiamo scelto un ambito specifico preciso coerente con molte delle riflessioni che sono state fatte in Europa e delle indicazioni che in Europa sono state date a partire
Dal lavoro prezioso sempre più prezioso anche quando ancora non interamente attuato dell'allora presidente Jacques Delors
Infrastrutture e formazione dicemmo al governo dovevano essere considerati come il fondamento dalla politica per lo sviluppo
E abbiamo lì realizzato delle
Prime concrete attuazione della nostra ipotesi di intervento in materia formativa
Quello che è stato chiamato con un termine parzialmente improprio l'obbligo formativo a diciott'anni si tratta in verità di una politica di incentivi di stimoli
Che possono favorire rapidamente l'attuazione soprattutto se poi come spero a partire dal collegato ordinamentale alla finanziaria quelle norme diventeranno vincolo di legge possono favorire quelle norme dicevo
L'innalzamento della formazione per tutti i giovani lavoratori fino a diciott'anni
Si stima che siano oltre trecentosessanta mila i ragazzi che sono andati a lavorare finito l'età dell'obbligo e che oggi hanno meno di diciott'anni
Un numero presumibilmente destinato a crescere se come tutti ci auspichiamo l'economia italiano tornerà a svilupparsi
Si tratta di persone i ragazzi che compiono una scelta libera
Quella di entrare nel mondo del lavoro avendone la possibilità sappiamo che possibilità data ai ragazzi di alcune aree del Paese e negata ancora oggi ragazzi di altre aree e però se l'obiettivo del lavoro verrà risolto questo numero è destinato a crescere
Bisogna sapere che sono persone in carne ed ossa ragazze e ragazzi che scelgono liberamente ma si presentano al primo impatto con il mondo del lavoro deboli
Sono oggi lavoratori deboli e rischiano di essere anche cittadini poco consapevoli non hanno la quota di sapere sufficiente necessaria per affrontare serenamente anche la loro attività futura
Se mi consentite il termine
Una qualche costrizione
Ad una pratica formativa lei importante per questi giovani per loro e per quelli che in futuro decideranno liberamente superata la soglia dell'obbligo di entrare nel mondo del lavoro
Importante per renderli lavoratori forti capaci di padroneggiare
Gli elementi del processo produttivo che gli verranno sistematicamente richiesti e non di restare la parte più debole del sistema produttivo quelli che possono essere espulsi
Per primi di fronte ad un'inversione di tendenza qualsiasi
In qualsiasi settore
Del mondo del lavoro della produzione ma importante questo obbligo formativo o questo incentivo come sarebbe più corretto dire diciott'anni perché non offre soltanto una condizione immediata
A queste persone che lavoro
Ma io sono sicuro trascinerà anche l'obbligo scolastico oltre la soglia dei quindici anni soglia diciamolo
Francamente e senza amor di polemica davvero insufficiente e deludente
Sappiamo tutti come si è arrivati a quella soglia in virtù di una mediazione politica che ha portato il governo a ridurre addirittura un impegno che si era preso con il sindacato in tempi lontani
Parlo di un primo impegno sottoscritto nel luglio del mille novecentonovantatré occorre superare rapidamente con la soglia rimuovere le ragioni che avevano portato ad una mediazione tutt'altro che esaltante
Certo vale la politica dei piccoli passi a volte ma io credo che in questo campo occorrerebbe avere invece il coraggio della sfida alta
E non semplicemente quello dell'aggiornamento per quanto apprezzabile ma così contenuta
Ma abbiamo introdotto in quell'accordo anche altre novità
La definizione di una formazione permanente
Che va
Per i giovani giovani che lavorano avere a disposizione in momenti formativi se vogliamo evitare
E abbattere fenomeni circoscritti ma pericolosi come quelli che abbiamo conosciuto tante volte
Di persone in età matura espulse dal processo produttivo impossibilitate a rientrare nel mercato del lavoro perché a quarantacinque cinquant'anni non hanno un'occasione formativa che gli permetta di aggiornarsi o di imparare
Un'altra professione e sono persone che spesso vengono assistiti è di questi giorni una discussione devo dire invero preoccupante anche per altre ragioni ancora sul sistema previdenziale
Ora non vale neanche la pena di ritornare qui
Sul tema io penso che i veri nemici dell'assetto dell'equilibrio della previdenza italiana siano tutti coloro che agiscono costantemente e quotidianamente lo spettro la
Conta
Lo fanno qualche volta scomposta mentre
Lo fanno alterando i dati
Lo faranno seminando preoccupazione
E poi si sorprendono degli effetti della loro campagna sistematiche devastante
Va da sé che se il numero di persone che chiede di andare in pensione anticipata avendo maturato un diritto aumenta è semplicemente perché queste passioni vengono spaventati
Basterebbe guardare le serie storica degli andamenti delle uscite anticipate per vedere come questi andamenti abbiano qualche picco in prossimità di che gli industriali che hanno indotto le imprese ad accompagnare le uscite con degli incentivi forti oppure delle fasi nelle quali la disputa politica e diventata incandescente su questo tema
Non c'è bisogno di andare molto lontano ma insomma basterebbe guardare a quel che è successo nel mille e novecento novantasei
Dopo lunghi anni di blocco
Dell'esercizio del diritto della pensione anticipata blocco introdotto dal governo di Giuliano Amato che poi ripetuto dal governo di Silvio Berlusconi
Molti cittadini italiani avevano riacquistato quel diritto dopo l'accordo che facemmo con il governo Dini
La stragrande maggioranza di loro riacquistato il diritto non lo esercito
E nel mille novecentonovantasei restò tranquillamente a lavorare senza alcun problema confermando quello che ognuno sa che la propensione degli italiani non è andare in pensione ma restano lavora
La situazione cambia radicalmente nel novantasette non in virtù di un accadimento strano
Ma del ritorno insistite polemico sul tema della previdenza fatto da tanti che portò un numero consistente delle persone che nel novantasei non aveva esercitato il di sto a chiedere l'applicazione di quel diritto nel novantasei i danni che si fanno con parole non calibrate o con argomenti infondati sono rilevanti
Devo dire che la circostanza data poi alla fine sono danni più apparenti che reali perché in ogni caso il numero di persone che avanza richiesta e ampiamente all'interno delle stime che sono state fatte
E se mai quello che correre occorrerebbe guardare con un po'di attenzione ma vedo che tanti presunti esperti previdenziali dimenticano sistematicamente questo argomento
E lo dico soprattutto per coloro che hanno qualche amore per i rapporti tra le generazioni è il danno enorme che stanno subendo i più giovani che oggi lavorano non avendo loro disposizione uno strumento come quello dalla previdenza con che gli ha negato dall'ottusità in molte associazioni imprenditoriali che avendo loro un meccanismo di computo della loro previdenza diverso dei più anziani questo danno non lo copriranno negli anni a venire
E quale sarà il comportamento di massa di persone che scopriranno ad un certo punto della loro attività lavorativa di non avere più la protezione che pensavano di avere e difficile da prevedere e occorrerebbe proprio per ripristinare un rapporto Core
Ecco tra giovani e anziani mettere tutti nelle stesse condizioni invece di paventare sistematicamente un crollo di un sistema previdenziale che finalmente ha riacquistato gli elementi di equilibrio che serva ma di fronte a situazioni difficili come quelle che sono date dei processi di riorganizzazione e che sono state in passato ha fronteggiato con un uso a volte indiscriminato di ammortizzatori bisogna cambiare alla radice quegli ammortizzatori altro che perdere tempo
Cari sollecitare interventi sul sistema previdenziale e cercare di connettere la trasformazione degli ammortizzatori con un uso mirato e corretto degli strumenti della formazione se si vuole evitare che una persona cinquant'anni espulsa dal processo produttivo diventi un peso per la società venga assistita
E il problema suo venga risolto con uno strumento che invece va abbandonato definitivamente come quello dei prepensionamenti bisogna a quella persona dare un'occasione formativa
Così come bisogna prevedere un'occasione formativa per tutti coloro che entrando nel mondo del lavoro oggi
Avranno bisogno per padroneggiare i nuovi linguaggi le nuove tecnologie di aggiornarsi sistematicamente di rimettere in discussione quel che sanno per arricchirlo in un arco di vita lavorativa che destinato ad aumentare
E lo abbiamo fatto con il Patto per lo sviluppo così come abbiamo introdotto norme importanti di formazione nella fase di apprendistato per i più giovani
Visto che
L'Unione europea ha deciso ma non ci voleva molto per arrivare a quella conclusione che in verità di contratti di formazione lavoro sono diventati uno strumento per alleggerire il costo del lavoro delle
Prese e non hanno nessun elemento formativo che li giustifichi e se da un lato si arriverà rapidamente a superare quei contratti dall'altro e importante nell'apprendistato introdurre una dose massiccia di formazione
Tutto questo è stato fatto con l'accordo che abbiamo firmato nei giorni scorsi
Ed è importante proprio per realizzare l'obiettivo che mi ricordavo poc'anzi quello di integrare la scuola con la formazione e con il lavoro e sei sulla formazione rapidamente queste norme diventeranno pratica corrente
Perché diventeranno legge dello Stato
E decisivo che nello stesso tempo la riforma della scuola venga considerata per quel che un elemento vitale del nostro assetto sociale ed economico futuro e la riforma importante non soltanto per quel che gara dice verso l'alto il profilo alto dalla competizione ma anche per quel che può dare di vantaggioso sul piano della cui già nel sociale per sconfiggere fenomeni negativi e pericolosi come quelli che penalizzano anche le società richiedo pure
è stato ricordato qui poco fa
Pensate a una piaga grave come quella dello sfruttamento dei minori
Vorrei aggiungere anche quello della criminalità minori
Non sfugge a nessuno almeno chi ha occhi per vedere e un minimo di attenzione che
Laddove la dispersione scolastica è alta
Il fenomeno dello sfruttamento dei minori della criminalità dilaga
E quel fenomeno si combatte certe intervenendo sulle cause materiali che lo determinano la povertà
Ma anche agendo sulle cause culturali che lo facilitano
E rendendo il diritto allo studio un diritto accessibile Peretti i bimbi e per le famiglie e dando consistenza alla scuola capacità di attrarre certe importante anche innalzare l'obbligo scolastico l'ho detto prima non vorrei
Ripeterlo
Ma è importante anche che la scuola sia considerata attrattiva dai ragazzi non basta un vincolo
Non basta un vincolo
è decisivo uno stimolo l'incentivo dobbiamo per questo insistere molto come abbiamo fatto ripetutamente
Affinché prenda corpo rapidamente insieme ad una vera politica dalla formazione in grado di connettere questa con il lavoro anche una rapida ed efficace riforma dello sport
C'è un punto dal quale partire
Io credo che questo punto sia la riforma dei cicli scolastici legge per la quale
Il Parlamento è stato investito da tempo
E legge che ancora il Parlamento non ha varato
Anche qui senza amor di polemica ma guardando le cose per quel che sono con realismo e con franchezza non si può che arrivare alla conclusione amara ma inevitabile
Di registrare che quella legge rischia di essere ostaggio delle dispute spesso ideologiche sul tema della parità non c'era nessuna ragione perché non si completasse l'iter parlamentare
E perché non si rendesse finalmente praticabile
Non soltanto l'applicazione dell'autonomia ma anche la riorganizzazione dell'assetto della struttura dalla scuola italiana
Certo sarei sciocco se non considerarsi come avete fatto voi in tante discussioni in questi mesi importante non semplicemente l'involucro l'impalcatura
All'assetto le normative della scuola ma ugualmente importanti anche i contenuti dei programmi per renderlo Scola attrattiva bisogna fare l'una e l'altra cosa
Veniva ricordato prima
Come sia per i ragazzi e per la ragazza è difficilissimo studiare in luoghi che tutto stimolano salvo l'attenzione e la possibilità di apprendere
C'è un problema che vari dalla struttura dagli edifici
Alla strumentazione
Come dicevo le regole per arrivare poi ai programmi ma tutto questo potrebbe essere rapidamente
Risolto se venissero resi disponibili tutte le leggi di riforma
Esiste un ordine logico in questa materia
Ma io credo esista anche un bisogno oggettivo la riforma
E immediatamente dopo anche un'ipotesi di legge nazionale sulla parità
Riforma perché
Ed è la ragione che ha indotto in aggiunta a quelle che già Rio esplicitato in fondo la discussione di oggi vedete io sono molto preoccupato lo dico francamente
Dalla piega che ha preso una parte del dibattito politico quando guarda i temi della scuola dalla formazione in virtù di una contrapposizione spesso poco motivata
Con argomenti di merito a volte un po'labili
Ma assai forte sul piano
Dei principi presunti
Direi meglio della contrapposizione ideologica il rischio che nulla accada e tutto rimanga esattamente come oggi
Mentre invece la scuola italiana ha bisogno di essere rivitalizzata e rilanciata considererei una sconfitta grave per chi come noi ha sempre guardato alla funzione e alla qualità della scuola che alla fine la contrapposizione ideologica portasse al blocco alla paralisi e chi ci si accontenta
Asse di mantenere le cose come sono in virtù del fatto che così non si sceglie sarebbe un errore grave che per noi comunque un danno
Poi non ci si può meravigliare se in questo stato di cose
In verità il mondo non sta fermo
E diminuisce la capacità attrattiva dalla scuola pubblica che si espande una presenza della scuola privata dalla qualità tutt'altro che esaltante anzi
è la mancanza di cambiamento di trasformazione della scuola pubblica quella che ha finito col portare
La scuola privata ad espandersi immobilità
E arretratezza dalla scuola pubblica sono il punto dal quale partire la condizione oggettiva da cambiare sono stati fatti pi esempi che valgono più di cento ragionamenti
Non ho molto da aggiungere di originale lo confesso ma ognuno di voi vede come se si guardano agli estremi del sistema formativo e dell'istruzione di oggi il tutto precipita rapidamente in cose concrete
Le scuole materne private sì perché sono state quelle che hanno saputo adattarsi alle trasformazioni ai cambiamenti del mondo dell'impresa e del lavoro
Sono quelle che paradossalmente hanno risposto di più ad un fenomeno positivo come la crescita di lavoro per le donne
Sono quelle che hanno realizzato
Un modello
I distribuzione degli orari più rispondente ai bisogni di milioni di cittadini i cittadini che lavora ma guardate anche all'università l'università privata un rapporto sistematico strutturale con il mondo dell'impresa
Facilita la conoscenza reciproca tra lo studente e l'azienda durante l'attività formativa e durante il periodo dell'apprendimento e allora perché meravigliarsi se poi questi
Ambiti attraggono le persone
Ma lì c'è una rinuncia della scuola pubblica rinuncia immotivata e incomprensibile
Perché la scuola pubblica è rimasta sostanzialmente immobile
Non ha saputo adeguarsi non ha introdotto gli elementi di trasformazione che solo la riforma può favorire
E allora il problema fondamentale il primo dal quale partire è proprio questo riforma per ridare visibilità qualità
Alla scuola pubblica per renderla davvero capace di risolvere il dettato costituzionale e poi contemporaneamente
Occorre ragionare per realizzare successivamente una legge nazionale sulla parità
Perché è una legge nazionale
Per le ragioni che vi sono state qui illustrati
Che io voglio soltanto sottolineare
Perché le regole
E gli standard qualitativi devono essere uniformi per tutto il territorio nazionale
Che non possono essere diverse da realtà a realtà pena una disarticolazione del sistema complessivo
Della scuola dell'istruzione pericoloso
Perché la costituzione non si può declinare territorialmente
Un diritto universale di cittadinanza come quello allo studio deve essere uguale per tutti al di là di dove studiano o di dove vivono le ragazze e ragazzi di questo Paese
Che abbiamo di fronte a noi esempi di malintesa idea di federalismo
Che sono stati esplicitati secondo me in alcune delle leggi che non casualmente hanno fatto discutere parlo di leggi regionali in questi giorni in queste settimane
A cominciare da quella dalla Lombardia per arrivare a quella delle miglia romane
Io credo che per quanto concerne la legge della Regione che ci ospita esistano
Problemi
Che riguardano la sfera della politica
Ho detto e non ho cambiato idea che considero
Incomprensibile per un verso un errore per l'altra figlia di anticipare in un territorio normative che invece competono
Ad una legge nazionale credo che nella definizione poi di quel testo siano state introdotte norme anticostituzionale e credo che sia giusto opportuno che il Governo intervenga
Per una verifica rapida
Di questo che a me pare un contrasto visibile
Tra norme definite in un territorio e vincoli costituzionali che un territorio non può declinare
A suo piacimento
Così come per quanto concerne la soluzione adottata in Lombardia per le scuole materne
Se volete anche al di là degli aspetti in questo caso di rispetto costituzionale c'è una scelta politica precisa quella sì di alterazione della concorrenza come dicono i trasferimenti che gli sono stati realizzati
Offrono vantaggi agli uni a discapito di risorse che doveva essere quanto meno utilizzate per tutti
Io credo che tutto ciò debba essere evitato
E non si può evitare soltanto attraverso un intervento che definisca
Regole Standa
E il carattere del diritto universale con un provvedimento nazionale
So che esistono anche intorno a questa ipotesi compresa quella che noi abbiamo avanzato sospetti
Credo siano sospetti infondati
E che comunque valga la pena di essere espliciti e chiari almeno sulle nostre intenzioni poi ognuno come sempre si comporta di conseguenza e sceglie come meglio crede per noi una legge nazionale
Sulla parità dopo
L'avvio del processo di riforma la legge nazionale non può che partire dalla Costituzione
C'è la Costituzione Chiara la centralità della scuola pubblica non può essere messa in discussione è un ruolo una funzione fondamentale dello Stato alla quale lo Stato non può rinunciare mai ogni ipotesi di trasferimento e contro questo dettato costituzionale
E non sono nemmeno ammissibili sotterfugi
O da operazioni di trasformismo che introducono forme surrettizie di trasferimento e più si sarà netti e precisi
Chiusi sarà netti e precisi su questo aspetto della vicenda delicata e controversa
E meno si sarà sospettati di intenzioni magari negate dall'affermazioni suo restante
I trasferimenti sono contro la Costituzione
I trasferimenti oggettivamente alterano l'offerto
Quello che invece va realizzato in applicazione dell'altro dettato costituzionale
Sono condizioni di parità di accesso alle persone che vogliono studiare e alle famiglie che vogliono avviare i loro figli agosto la strada non può essere diversa da quella che abbiamo indicato detrazioni fiscali e assegna le famiglie povere rapportati all'arredo Tito
Non ci sono altre vie ogni altra soluzione temo reintroduca ripeto sulle chiarezza surrettiziamente forme di trasferimento
E il rapporto tra pubblico e privato deve essere invece garantito agendo sulla domanda non casualmente e parliamo di un diritto universale
Di un diritto di cittadinanza che riguarda le persone e non i soggetti giuridici che agiscono in quel mercato
E non casualmente parliamo sempre
Di scuola privata non considero nemmeno utile
La verità è controproducente per cento ragioni l'insistenza con la quale da altre parti
Al termine privata si cerca di sostituire il termine cattolico no noi abbiamo di fronte una società che evolve che c'
Ampia che si trasforma e nella quale peraltro la presenza di etnie e di religioni diverse sarà un tratto costante
La distinzione è l'unica distinzione che ne introduce alterazioni di altra natura è quella tra pubblico e privato proprio per rispetto a tutti coloro che hanno
Una fede religiosa che che in virtù di questo vogliono anche scegliere una scuola di tendenza in alternativa ad una scuola pubblica
Ma uno stato ha compiti e funzioni alle quali non deve rinunciare sono quelle di mettere i propri cittadini in condizioni di poter scegliere liberamente sono molto preoccupato anche da un'altra cosa
Di questi giorni da una discussione come quella che non casualmente si è riaccesa sulla legge per la fecondazione e chi ha trascinato già qualche commento sul tema della scuola
Io non credo che
Siamo di fronte soltanto a problemi che riguardano la sfera morale delle singole persone né ritengo che la necessario rispetto alle convinzioni morali di ognuno di noi debba portare in Parlamento a limitare l'oggettivo esercizio della libera scelta
Mi pare che per quanto concerne la discussione
Mi pare che per quanto concerne la discussione che in Parlamento e nel dibattito di questi giorni c'è stato intorno alla legge sulla fecondazione i tratti siano abbastanza chiaro
Siamo di fronte ad un'operazione politica
Che prende a pretesto problemi di ordine morale
L'operazione politica pericolosa che può produrre un'alterazione nell'esercizio di diritti da parte delle persone che vivono in questo Paese l'accostamento poi tra quel discussione quello sulla scuola che assolutamente pretestuoso e del tutto infondato non foss'altro perché nel caso della scuola siamo davanti come ho detto ripetutamente
Addirittura per quanto concerne il rapporto tra pubblico e privato all'applicazione di un rinvio di un rimando costituzionale da un lato e al rispetto di una norma costituzionale dall'altra
Di questo si tratta
Ora però ognuno di noi comprende è l'ultima cosa che volevo dirvi che la riforma che noi ospitiamo così come la legge la legge nazionale per la definizione della parità cammineranno sulla gambe degli uomini e delle donne
Che saranno chiamati ad attuarle a realizzarlo a renderle concrete
Per questo è impossibile ma sarebbe un errore grave figuratevi poi per una reazione sindacale ragionare di riforma prescindendo
Dalle persone che in questa riforma vengono coinvolte e le persone in questo caso non sono soltanto i cittadini le famiglie che devono avere dalla riforma la possibilità di un esercizio coerente
Concrete corretto di un diritto di cittadinanza appunto il diritto universale allo studio no penso in primo luogo le persone donne e uomini che lavorano nel mondo dalla scuola
Ed è evidente che risultati qualitativamente alti si potranno avere soltanto se nel contempo verranno rimotivare atti gli insegnanti e tutto il personale della scuola
Gli insegnanti e il personale della scuola sono credo di poterlo dire
Senza dubbio tra i lavoratori che hanno oggi i problemi più rilevanti
Di motivazione hanno perso identità
E hanno purtroppo spesso un'idea labile dell'appartenenza
Una delle attività
Quella del formatore dell'insegnante che aveva una funzione alta nella società
Alla quale veniva riconosciuto un ruolo sociale importante
è diventata attività considerata da molti marginali qualche volta addirittura dagli stessi insegnanti che vivono la loro attività come non il modo per svolgere un compito importante ma semplicemente per avere un rene
Per questa ragione bisogna dare molta attenzione agli aspetti della riforma che riguardano direttamente le donne e gli uomini che lavorano nel settore ma credo che il sindacato debba dare per questa ragione grande attenzione ai temi del contratto
Il contratto non è qui soltanto un atto dovuto come per milioni di altri lavoratori
Riconoscere le condizioni normative e salariali necessarie
Per una soluzione contrattuale dignitosa da queste persone
è opinione è indispensabile ma il contratto è anche un'occasione importante
Di connessione ai processi di riforma e l'occasione nella quale si può davvero tentare di introdurre strumenti che permettano
Di recuperare identità
E appartenenza agli insegnanti gli obiettivi di qualità nell'insegnamento sono fondamentali
Il problema più esposte più delicato e quello non soltanto dello stimolo alle persone ma anche di assicurare l'aggiornamento la formazione dei formatori è la carta vincente io spero si realizzino prossime ore
Sono settori nei quali le trattative sono sempre più faticoso e di altri
Le condizioni per arrivare ad una conclusione positiva e insisto anche rapida
Della pendenza contrattuale spero ci sia un'attenzione anche da parte del Governo e della presidenza del Consiglio verso questo contratto per logica coerenza
Con le risorse che sono state destinate a questo contratto
Si tratta qui di utilizzare le risorse che sono state rese disponibili con l'accordo che ricordavo del dieci dicembre del mille novecentonovantasei
Non per dare vantaggi economici più consistenti e i lavoratori della scuola come banalmente qualcuno tende ad insinuare
Ma per consentire a tutti i lavoratori della scuola di avere davvero concretamente e finalmente a disposizione anche risorse economiche
Per introdurre tutti gli elementi di trasformazione che sono propri dell'autonomia per valorizzare la loro prestazione
Introducendo regole modalità nella gestione
Sia della rappresentanza che delle politiche dell'istruzione della formazione che in qualche caso nei settori privati in quelli della produzione di beni materiali sono state sperimentate con profitto da tanto tempo
Individuare obiettivi di qualità individuare processi che possono consentire di dare prospettive e a
Trattativa ai programmi insieme le prospettive ragazzi e le ragazze che vanno a scuola tutto questo è possibile
Con il contratto
Tutto questo dovrà essere considerato anche l'elemento sul quale poi misureremo insieme con gli strumenti di sempre l'importanza la bontà l'efficacia di una soluzione contrattuale io di questo sono molto convinto
Occorre evitare accuratamente alcune derive
Credo d'averlo indicate imprecisione
Le più consistenti l'immobilismo
L'idea che per non correre il rischio della soluzione o della mediazione che ogni su l'uccisione in pone
Si debba stare fermi
Il mantenimento dello stato attuale penalizza oggettivamente la scuola pubblica
Soltanto la riforma può dare vitalità a quello che resta uno dei fondamenti entrati di civiltà di un Paese
Perché la riforma cammini è indispensabile avere un'idea precisa di come attuare i rimandi costituzionali e nel contempo dare alle persone che lavorano
In questo settore una prospettiva elementi di fiducia l'interesse del sindacato a valorizzare la loro intelligenza della loro capacità professionale perché senza la volontà delle persone non ci sarà una riforma degna di quest'e il sindacato proprio perché vuole la riforma deve essere in grado di indicare come cerca di fare quali sono le soluzioni Migliori le più utili le più efficaci per rispondere contemporaneamente le esigenze di trasformazione e a quelle di valorizzazione delle donne degli uomini che lavorano dalla scuola
Ringraziamo tutti e arrivederci