Tavola Rotonda nell'ambito del convegno "Evoluzioni e rivoluzioni nell'impresa. Fra organizzazione e cultura.Dalla storia verso i futuri possibili" organizzato dalla Casa della Cultura e dalla Cgil Camera del Lavoro Metropolitana nei giorni 26, 27, 28, 29 e 30 marzo 2001 (presso la Camera del Lavoro Metropolitana, corso di Porta Vittoria 43)

Per lavoro per a questo incontro con il quale concludiamo un penso seminario di lavoro casa protratto per ben quattro pomeriggi la grande questione dell'innovazione che sta mutando profondamente le aziende e quindi le condizioni di lavoro
Io vorrei che anzitutto penso anche ad agosto ringraziare vivamente i nostri ospiti di questa sera frati indovini professor Guido Rossi Sergio Cofferati e professore Franco Di Matteo inoltre Gianfranco Dioguardi vicepresidente alla Casa della cultura propriamente vi inviterei tutti aspettavamo la presenza anche gli altri due ospiti di Massimo D'Alema e di Piero Fassino io non devo come dire notificare il fatto che per il modo come si è sviluppata la discussione le ultime ore per quella interna alla coalizione c'è una difficoltà la loro presenza ci hanno mandato tutti nella giornata di oggi Skull utilissime per i fatti non potersi liberare di non poter venire a questo seminario a cui da tempo aveva garantito l'impegno a quelle spesso un vivo desiderio poter essere presenti
Detto questo Juno aggiungo sordo direttamente la parola professore Dioguardi che io vorrei però coglie l'occasione anche per ringraziare per il modo come organizzato costruito passo passo questo impegnativo lavoro seminariale peraltro esso pubblicheremo il cui pubblicheremo gli atti che speriamo quindi sporse esce rapidamente disposizioni tutti
Io vorrei nel darvi il saluto di benvenuto
Fare un po'il punto della situazione
Così come si senta evolvendo nel corso dei lavori di questo convegno su evoluzioni e rivoluzioni
Nell'impresa
Si è partiti dal concetto che il Novecento il secolo che ci ha fatto ha appena abbandonato è stato un secolo lungo e al tempo stesso brevi lungo nella prima metà e breve nella seconda metà lungo quando si sono tutti i periodi di evoluzione ride quando ci sono tutti i periodi di rivoluzione
E dunque evoluzioni e rivoluzioni hanno caratterizzato il mondo dell'impresa il terrorismo e fordismo prima
Gli apporti del francese fa io durante il periodo che i turisti conformistico e Puy il dagli andamenti successivi della organizzazione del lavoro con il fosse il turismo il tuo yuppismo
Sino al da arrivare al momento in cui l'informatica subentra prepotentemente nel mondo e in particolare nel mondo dell'impresa nella fabbrica e con l'informatica la robotica e si creano nuove condizioni totalmente differenti dalle precedenti nel l'organizzazione del lavoro
Viviamo oggi un UK più una nuova epoca alcuni l'hanno definita Charles quindi per esempio l'epoca della non ragione comunque un'epoca
Di turbolenza
E
Necessario per poter affrontare i temi della turbolenza rianalizzare rivisitare la storia che sempre maestra di esperienze e questo ha fatto in particolare Gavino Manca nel
Suo intervento al convegno l'impresa oggi si presenta sempre più flessibile snella
Dovendo tener conto di un centralità del cliente che diventa sempre più fatture importante quindi quando parlo del cliente Parrot anche per la domanda
Il fattore più importante della produzione e delle relative decisioni mi ha parlato Bruno Lamborghini
Spiegando come nell'impresa oggi la Rete di tecnologie debba essere assecondata da una rete di individui che diventano sempre più non lo è più guerre cioè gestori di conoscenza per poter operare sulle macchine altamente conoscitive dell'informatica solo individui che devono operare un po'alla stregua di imprenditori di se stessi
E quindi uomini problemi si pongono per la Corporate Governance più per il governo delle aziende che anche per la cultura che deve caratterizzare di impresa
Una cultura che e sempre più legata alla conoscenza a quella conoscenza che rende gli operatori imprenditoriali nuvole più guerre
Ne ha approfondito questo tema in particolare Federico Butera
Sì in questo contesto si riscopre l'individuo individuo che e Michele e
Essere
Portato vede perché questo possa costituire momento di speranza a una riconsiderazione di un'etica aziendale
Lo stesso imprenditore diventa imprenditore sociale diventa imprenditore ittico hanno su questo punto ci sono solo soffermati ancora manca Angelo Caloia
E proponendo in necessità di salto della qualità salto della qualità della vita di salto della qualità delle organizzazioni
In questo quadro
Si sta sviluppando
Una
Pericolosa illusione che tutto il reale possa trasformarsi in virtuale
Anche nel campo dell'impresa questo e molto pericoloso perché il rischio è quello di realizzare delle Pullo Corporation cioè delle corporazioni cambia svuotati di qualsiasi contenuto che al primo store minuti vento possano
Entrare in crisi cosa che stiamo avvertendo nell'ambito degli andamenti borsistici sulla
Nuova economia hanno a affrontato questo tipo di problematica sia l'influenza Perrone e sia Bruno Lamborghini della Olivetti
L'impresa
E sempre più oggi una insieme di transazioni quindi è un'impresa che si avvicina al mercato e in questo senso le anticipazioni davvero profetiche di cose quando si chiedeva che cosa è un'impresa e tu gli studi di Williamson si stanno traducendo in una effettiva realtà Enzo Pontarollo si è soffermato su questi argomenti
Esiste un problema di crisi in dell'azienda nella new economy e il problema della crisi dell'azienda economi è fortemente legato al fatto che oggi come oggi e il valore dell'azienda tenda sempre più a diventare il valore borsistico piuttosto
Che il valore effettivo su quello che la consistenza dell'investimento aziendale
Scendi di questo argomento sono stati trattati anche la Carpano e ancora da sedi di continuità e da Umberto Bertelè del Politecnico
E mi e indispensabile e questi sono diciamo i suggerimenti che sono emersi da questi collegamenti armonizzare all'impresa virtuale alla realtà virtuale che si sta sviluppando estremamente pericolosa
Armonizzata la a quel alla realtà reale al al allo stato delle cose
In questo quadro anche il lavoro subisce delle trasformazioni sia un super sintetico a vivere un superamento della miniera specializzazione attraverso una nuova concezione dell'individuo che deve essere appunto legata a conoscenza e sapienza che al tempo stesso lo devono rendere e protagonista e quindi come dicevo prima imprenditori di se stesso
In questo quadro di pericolosità di il luci e di ombre che si sviluppano nella nuova economia un elemento che poi sotto vorrei sottoporre a agli illustri relatori
E quello del è un elemento che è apparso un molto significativo importante e di cui ne hanno parlato sia Gavino Manca che Lamborghini Pontarollo per la stessa campano
E che l'impresa come laboratorio sociale diventa sempre più deve essere sempre più attenzione non soltanto o relativa agli shareholder se cioè ai proprietari veri e propri
Ma deve diventare oggetto di attenzione perché gli stakeholders cioè per tutti coloro che sono portatori di interesse all'intorno dell'impresa e questo direi che e uno scenario che modifica anche i rapporti interrogazione intero organizzativi nell'ambito dell'impresa
Ma qual è lo scenario nel quale l'impresa e oggi si muovono e in uno scenario bizzarro senza regole credo che in questo senso proprio il professor Rossi potrà dirci qualche cosa di
Molto importante e come dicevo uno scenario dove domina l'hanno ragione irrazionalità la turbolenza
E e la certo la nuova economia a enfatizzato questo tipo di problematiche
Vorrei qui
Essere portatore dei pericoli che questa nuova economia comporta perché l'illusione più finanziaria livelli l'illusione del profitto immediato
Quella che potremmo definire l'illusione americana
Del
Del ha detto un po'presto immediatamente e in termini monetari e estremamente pericolosa io al proposito vorrei citare
A proposito proprio nell'illusione americana la portata alla illusione finanziaria della new economy quanto diceva Kennedy il presidente americano
John Fitzgerald Kennedy nel suo celebre discorso sulla nuova frontiera che si apprestava ad affrontare
Diceva Kennedy e noi oggi siamo sul confine di una nuova frontiera
Parlava allora negli anni settanta e diceva la frontiera degli anni sessanta una frontiera di possibilità e di pericoli sconosciuti una frontiera di speranze di minacce non realizzate
E poi aggiungeva e su queste parole vorrei che Pipino e medita s'ma la nuova frontiera di cui sto parlando non è una serie di promesse
Bensì una serie di sfide che si concreta non in quello che io intendo offrire al popolo americano ma in quello che io intendo chiedere fa appello al suo orgoglio
Non al suo benessere
Contiene la promessa di maggiori sacrifici anziché quella di maggiore sicurezza ma la frontiera esiste che lo vogliamo o no
Poiché l'aspetto più complesso della questione che ci troviamo proprio di fronte a una nuova frontiera che costituisce una svolta nella storia
Io vorrei riproporre questo discorso in un mondo così spesso
Abbagliato illuso dalle forme di danaro facile dalla dal creare la priorità della facilità del guadagno senza sacrificio vorrei riproporre il concetto del sacrificio come metodo e come meccanismo per potranno e quindi questa sera io credo che con i nostri relatori che ora presenterò
Penso si possa ragionare sulle interazioni fra impresa nuove impresa e scenario sa le regole che devono regolamentare l'andamento di queste nuove imprese così facilita sorgere anche da svilupparsi ma anche dal delibere il prossimo e ne parleremo con il professor Claudio Dematté che tutti voi conoscete perché è un maestro come un maestro il professor Guido Rossi
Del mondo né delle organizzazioni dell'impresa e del diritto Claudio Dematté fra l'altro uomo di scienza viene dalla Bocconi ma e anche per così vorrei dire è un uomo di impresa perché a ricoperto tantissime cariche istituzionali del mondo dell'impresa in particolare in quella complessissima è difficilissimo impresa che la RAI e poi nelle ferrovie il professor Guido Rossi e una persona straordinaria che ha
Fatto la carriera nell'ambito della docenza di diritto commerciale presso varie università Trieste Venezia Pavia cui alla Statale di Milano infine alla Bocconi P sempre Milano vorrei ricordare di Rossi la sua presidenza straordinari alla Consob negli anni io ottantuno ottantadue la sua il suo e si è stato protagonista della presentazione del disegno di legge resta il cui ancora senatore della nostra epoca
Io
Speravo anche questa sera di poter rapportare lo scenario economico macro economico
Alle trombe problematiche micro economiche d'impresa legandolo alla interpretazione politica del
Di quello che l'ambiente Estero nel quale l'impresa si muove
Purtroppo io devo constatare che si è molto parlato o molto anch'io ho parlato i pericoli che la net economy si trasformi completamente in un'economia per virtuali abbandonando la realtà delle cose
Devo dire che è un pericolo analogo a quello che
Caratterizzata purtroppo la politica e devo dire in particolare la politica che connota il mondo della sinistra al quale io sento di appartenere e questo mini ad un'ora e mi preoccupa soprattutto i politici sono sempre più infischiati nelle loro realtà distanti dalla realtà del Paese distante dalla realtà dei cittadini dell'impresa delle cose così assistiamo ad un costante sempre più consistente allontanamento reciproco della gente
Dell'impresa dalla politica ed è la politica dall'impresa e dalla gente dalle cose
Purtroppo le assenze che dobbiamo registrare questa sera giustificatissime del mondo politico sono una concreta testimonianza di quanto detto e questo ancora di più mi Aldo Moro
Io vorrei ora poi passare la parola al professor Claudio Dematté perché inizi questo discorso questa analisi impresa e di scenario per poi passare al professor Guido Rossi sul quale io sono curioso dice e vorrei sollecitavo ancora sul problema delle regole di istituire e me e maestro per poi cedere la parola a al dottor Sergio Cofferati
Per darne una conclusione se mi consente politica ma in particolare nel rapporto tra sindacato e impresa e nuove realtà che si sono dedicati ma prima il passa la parola a Sergio Cofferati ore vorrei dire ancora aggiungere qualche ulteriore precisazione prego il professor Dematté di prender la parola grazie
Io vorrei anzitutto complimentarmi con Gianfranco Dioguardi ieri la Casa della cultura Piera vere organizzato questo ciclo di riflessioni sull'impresa su quello che sta accadendo all'impresa
Sono temi che nelle università in particolare la visita di tipo economico come la mia si discutono ripetutamente macchine difficilmente difficilmente vengono affrontati al di fuori delle aule accademiche
E devo dire che la carrellata delle riflessioni che ha fatto Dioguardi poc'anzi tocca tutti temi chiave che riguardano cambiamenti che avvengono all'interno dell'impresa
Noi noi
Fin dai primi tempi come si insegna si cerca di interesserebbe capire questa realtà straordinarie che l'impresa prima hanno definito da fanno Dioguardi laboratorio sociale
Quella realtà dove dove tutti noi passiamo la maggior parte del nostro tempo sveglio tenuto conto che ci lavoriamo almeno otto ore se non dieci euro al giorno se non qualche Lunardi più Cofferati dice che non si dovrebbe essere qualche molto di più ma insomma di dei fatti l'UE
E dicevo e proprio per questo motivo per questo motivo perché e Sollers alta nelle quali
Passiamo la maggior parte del nostro tempo da svegli credo che vadano vadano guardate con molta attenzione per cerca di capire come queste condizionano il nostro modo di vivere
La qualità della vita la soddisfazione e tutta una serie di altri problemi e noi di solito diciamo che per capire il modello di impresa che cosa come l'impresa si muove bisogna andare a analizzare chi rapporti che si instaurano all'interno dell'impresa
Fra i lavoratori fra i lavoratori almeno a spendere protocollo fra i lavoratori e il capitale fra i lavoratori e i la clientela fra i lavoratori che lavora all'interno dell'impresa e quelli che lavoro nelle imprese contigue
Che sono quelle di fornitura o quelle di diciamo
Sbocco del prodotto
E se vogliamo capire se vogliamo capire che cosa è accaduto in questi anni che cosa sta accadendo e che cosa accadrà negli anni prossimi
Dobbiamo provare a esaminare i diversi aspetti che condizionano questi rapporti e io ho accennerò a cinque grandi cambiamenti Jenson Diversi perché questa diciamo impresa in una qualche misura raccoglie il cambiamento dell'intera società
Ne riflette cambiamento dell'intera società ma ce l'ho certamente cinque grandi aspetti
Che condizionano il modo nel quale l'impresa poi si organizzasse interno nel momento nel quale l'impresa si posiziona rispetto ai mercati e nel modo nel quale l'impresa funziona
Primo
E quello della politica della concorrenza lezione alcuni di questi sono proprio temi greche che appartengono ad a a delle scelte di ordine superiore che vengono fatte o non vengono fatte
Vengono fatte in certi Paesi e poi perché son fatti certi Paesi vengono trascinate in altri quasi necessariamente e poi condizioneranno il modo di funzionare dell'impresa i rapporti all'interno dell'impresa politica la concorrenza e all'interno politica concorrenza c'è la politica diciamo la volontà o la non volontà degli stati di insistere nell'accettare modelli di concorrenza energici
Sia all'interno di vari Paesi sia fra di loro l'apertura dei mercati internazionali la politica di apertura dei mercati di mercati diciamo nazionali
Lasciando scorre merci e capitali e laboratori fra Paese e Paese questa è una classica o diciamo decisione di tipo politico che ad esempio è stata fatta
Negli anni sessanta settanta del mondo che che influenza radicalmente il modo di porsi dell'impresa e quindi può il rivale rapporti interni all'impresa
Questo problema della politica come la politica si vuole atteggiarmi confronti dalla concorrenza diciamo e da legge se appunto in termini interni o in termini esternamente Iniesta interni e
Che tipo di rapporto con la vera la politica nei confronti della esistenza o non esistenza di Monopoli si ritiene che questo sia importante diciamo affrontarlo a questo tema siti ritiene che sia bene estrarre diciamo diciamo eliminare meccanismi dicono Poglio che sono insiti nella società se questo accade sì questa cade ne discendono una serie di conseguenze
E qui sappiamo tutti sappiamo tutti che alcuni Paesi hanno dettato le regole del gioco sia nel senso di forzare un'apertura internazionale quindi aprire mercati aprire la concorrenza internazionale
Sia nel senso di aprire al loro interno a una forte politica però concorrenza
E questi Paesi hanno poi dettato le regole del gioco degli altri quali sono trovati davanti all'alternativa di accettare questa questa confronto competitivo oppure di doversi rinchiudere su se stessi e entrare una politica autarchica
Come sapete tutti che negli anni passati c'è stata una politica pro concorrenza energica da diverse parti Dias
Fatti del mondo in particolare negli Stati Uniti d'America Inghilterra basta ricordare la fase la strofa Seriana in Inghilterra
E e poi via via questo con molta resistenza da parte dell'Europa continentale si è propagata che su di noi io ritengo che una politica diciamo però competizione poco Corrent sassi alla politica che sposta l'attenzione
Fuoco di attenzione dal lavoratore verso il cliente finale si pone il problema di come soddisfare meglio cliente finale che per conseguenza diciamo ne nascono dei riflessi sui lavoratori interni dirò dopo dirò dopo che chi non riesce diciamo che secondo me nostro Paese c'è questo problema chi non riesce a lavorare una politica su questo fronte
Si trova in grave difficoltà la concorrenza internazionale e si trova anche in grave difficoltà rispetto a certi temi del vivere certi temi del vivere
Secondo grande tema che anche qui a che vedere ancora legato a quello di prima ma è la politica nei confronti del mercato dei capitali C-Max e si vuole o non si vuole fare in modo che nascano accanto alle istituzioni finanziarie dei mercati finanziari dove gli strumenti possono essere trattati direttamente azioni obbligazioni ed altro
E questo influenza fortemente come poi dopo l'impresa funziona nel nostro Paese sappiamo che fino a vent'anni fa
Diciamo era si riteneva che l'intermediazione del risparmio per portarlo verso l'investimento dovesse se fatto specialmente dalle banche a un certo punto in poi si è ritenuto che fosse utile e importante via via sempre di più che ci fosse anche un canale di intermediazione diretta tramite il mercato azionario e obbligazionario
E questo opposto l'impresa davanti a una serie di altri problemi
Che proverò ricondurre dopo
Sulle tecnologie c'è poco da dire si sa si sa che c'è stata una profonda diciamo cambiamento nelle tecnologie disponibili quella dell'information technology in particolare telecomunicazioni software e hardware eccetera
Male ma connessa anche tutta una serie di altri processi produttivi tecnologie produttive che sono diventate sempre di più otto battezzate automatizzate di anche sullo tipico lei
E quindi ha messo a disposizione dei modi di lavorare in termini tecnologici completamente diversi da quelli che si erano inizio del secolo e quindi per forza d'impresa dovuto tenerne conto e si è dovuto adeguare
Quello forse per effetto per effetto di questi cambiamenti che sono avvenuti su queste variabili che ha appena detto quello che certamente cambiato in questi ultimi anni destinato a continuare a cambiare in modo intenso e l'indice di variabilità
Il fatto che ripresa si trova di fronte giorno dopo giorno
A cambiamenti continui intensi bisogni de de de dei clienti nelle tecnologie che sono disponibili nell'alveo accessibilità o non accessibilità dei mercati Vimercati dei capitali
Pensate soltanto
Pochi mesi fa pochi mesi fa a chiunque avesse una buona idea sulla nuova solo nove tecnologie impartiva un buon business plan espressiva andare a prendere i capitali e a portare avanti la propria idea tre mesi dopo anche se una normale una buona idea la sensibilità della carica vitale completamente cambiata non riesce a trovare i capitali ecco allora c'è una intensificazione del dei cambiamenti
Continua il repentina che
Farsi che all'interno dell'impresa se l'impresa vuol sopravvivere debbano venire dei cambiamenti altrettanto voi possibilmente proattivi ma diciamo a se non più attive almeno reattivi altrettanto veloci rimette l'impresa non regge
Naturalmente son cambiati e poi mi fermo si cambiamenti di fondo so che Abbiati
I bisogni se per i bisogni del del dei consumatori dei clienti finali dei cittadini in quanto consumatori ma sono cambiati anche i bisogni dei cittadini in quanto lavoratori
Che è anche questi date questo è uno dei parametri che fa sì che insomma debba cambiare l'impresa è che l'intesa siamo per potere mantenere aggregate le risorse debba mutare
Allora detto questo detto questo proporrei a toccare alcuni temi sessuali a mio modo di vedere
Non è stata fatta a me pare una sufficiente riflessione e sulla quale invece bisogna invece lavorare intensamente
Lo per quello che ha detto prima in termini di apertura dei mercati anche a livello internazionale
L'impresa oggigiorno e obbligata che obbligate solo sopravvivere a misurarsi in continuazione giorno dopo giorno con i mercati esteri
Essendo obbligata misurarsi per i mercati esteri vengono al pettine una serie di problemi che in particolare la sinistra a a difficoltà è comprensibilmente alla difficoltà a trattare
L'esempio problema della delocalizzazione ci sono quanti prese voi conoscete si trova di fronte a questo problema che se continuano a produrre quei prodotti
E a venderli siamo diciamo e e a e a produrli a produrli in Italia si trovano fuori mercato
Per molti di loro si pone il problema di o alzare il tipo di prodotto la qualità del prodotto
Ho delocalizzare le produzioni Romaniello in Ungheria Cina
Oppure fare entrambi i processi
Sono due problemi diciamo enormi che è quello sia quello del fare la pagherete in come nel sedicente infondata prona inglese della produzione
Che vuol dire che voglia cambiare completamente l'impostazione dell'impresa i fare dei prodotti con un livello di sofisticazione con un livello di perfezione con un livello di qualità è estetica con un livello di chiamiamolo i servizi aggiuntivi che migliorino la qualità del prodotto che lo rendano competitivo nonostante nonostante abbia un costo elevato e progetti cambiamento profondo che comporta un cambiamento profondo nel modello di organizzazione interno dall'impresa nel tipo di risorse che devono essere acquisite nel come arrivare le risorse
Ma molte imprese si trovano obbligate
A affrontare il problema anche della delocalizzazione ed Enza dire mi vien da dire che molte di loro si salvano soltanto in quanto riescono a fare entrambi entrambi i fenomeni la delocalizzazione che l'upgrading
Sono reduce progressiva versare una grande impresa del sud Picerno produce in Italia vende siamo migliaia di miliardi in giro nel mondo
Negli ultimi tre anni è cominciato che lei a sentire che non può più produrre certi prodotti in Italia era convinta fino all'altro ieri che nel nel Sud si riusciva a produrre
Quei prodotti in Italia adesso deve delocalizzare
Provate a porvi davanti al problema di un'impresa nel Mezzogiorno che costretto a delocalizzare
Ci sono problemi diciamo
Grande di grande portata sui quali siamo rapporto coi dopo come si si si più strutturata proprio sindacato può può portare a un'involuzione
Diciamo ossessivi sfuggire al rapporto agire in un certo modo oppure può portare a uno sviluppo positivo
Secondo grande tema che secondo me
Credo che debba essere affrontato è stato affrontato devo dire da questo da questo governo
Forse forse diciamo non con il coraggio diciamo
Ci sarebbe stato necessario ma bisogna ricordare che in altri Paesi perdute ma qui è stato affrontato appunto dalla destra non dalla sinistra che è quello della no non sopportabilità delle imprese protette per imprese monopoliste
Le imprese che sono monopoliste a maggior ragione se sono o di proprietà dello Stato a maggior ragione se le perdite sono coperte a piè di lista come come è stato per molte delle imprese del nostro Paese sono delle aree di di rendita
Son delle aree di rendita per per chi ci lavora
E poi dopo socio diventano molto di più diventano delle aree di involuzione diventano delle aree che di di non mi non innovazione delle narrare di grande difficoltà
A diciamo soddisfare i bisogni dei clienti finali che sono i cittadini e gli altri cittadini
Sergio Cofferati sa benissimo diciamo ci siamo misurati su questo tema insomma se uno va a confrontare diciamo le condizioni retributive delle persone che lavorano
Questa impresa che sono pubbliche organico di te l'ho pronipote di monopolio eccetera il le loro condizioni sono nettamente nettamente più favorevole di quelli di tutti gli altri lavoratori che fanno lo stesso tipo di lavoro
Questa situazione a mio parere non è più sopportabile perché quello si traduce in un costo che paga lo Stato e che quindi va coi a influire sulla fiscalità
Con la fiscalità sulla quale verosimilmente diciamo il la sinistra
Pagherà un prezzo salato le lezioni che arrivano
Perché diciamo sono è una fiscalità che in parte e per fare le cose di cui c'è bisogno
Che una volta era buono ma in parte è il frutto di queste di questi squilibri all'interno del del sistema
C'è per quel che ho detto prima e ti batto due parole se è vero che c'è questo cambiamento continuo l'impresa sono debbono intatti nazione modificare la loro posizione propose il sui mercati loro processi produttivi la quantità di di produzione da fare
E qui che qui si pone un grande problema di modifica dei rapporti con il lavoro nel momento nel quale diciamo il lavoro
Proteggendo comprensibilmente proteggendo i lavoratori nega però questa necessità dell'impresa o arriva comunque a non riconoscerla in una misura soddisfacente
Le imprese siamo perdono strada rispetto parlano terreno rispetto diciamo ai concorrenti e quindi vanno in difficoltà e quando ripetevano in difficoltà recuperarle poi diventa difficilissimo
Tu altri temi rapidissimi poi chiudo uno e
Diciamo se è vero che uno altre grande sfide dei paesi sviluppati noi grazie a Dio ci possiamo annoverare fra questi e quella di di fronte all'apertura dei mercati è quella di vien da dire lasciare che parte del lavoro
Che facevano siamo questi Paesi istruisca verso i Paesi in via di sviluppo tutto sommato fa parte anche di una logica di distribuzione del lavoro che dovrebbe corrispondere a un'idea della sinistra
è vero è vero che bisogna fare c'erano un
Un innalzamento della qualità della del del delle nostre produzione e di innalzamento la qualità nostra produzione avviene soltanto applicando cervello qualità estetiche
Intelligenza
E tutto quello che creatività e per far questo certamente non va bene la struttura organizzativa di tipo terroristico ci vogliono strutture organizzative più organiche più capaci di mobilitare l'interesse delle persone
Con meccanismi anche di incentivazione legati diciamo ai risultati e quindi con un progressivo diciamo allontanamento comunque attenuazione del sistema delle retribuzioni fisse
E delle modelli di lavoro diciamo a tempo fisso
L'ultimo tema era quello invece del bisogno di mobilitare capitali
Se il il tipo di problema che che abbiamo davanti è quello che ho illustrato poc'anzi esposto che sia vero Sama prove cerchiate questa interpretazione non c'è niente da fare siamo le imprese hanno bisogno di mobilitare capitali di mobilitare capitali molto di più di quanto abbia fatto in passato di investire in ricerca e sviluppo
Di fare investimenti vera andare sui mercati esteri non soltanto in esportazione ma per esserci dei mercati estere coltivarli Galli
E tutto questo comporta investimenti gli investimenti siamo fatto che comporti forti investimenti in molti investimenti quanto non fossero abituata a fare nostre imprese le dovrebbe obbligare ad aprire la struttura vede il leader del tra la loro struttura proprietaria
Qui noto che c'è un grande problema nel nostro Paese
Perché pare si stia stia attenuando stia avviandosi soluzione non è che diciamo a fronte di un'imprenditoria vivacissima energica forte c'è però anche una grande resistenza della nostra imprenditoria
Ad aprire le strutture di capitale per andare a raccogliere capitali sui mercati
Tanto per intendersi come ha fatto bene Tiezzi Bill Gates non ha la maggioranza dalla propria azienda obbedienza è riuscito a costruire la sua azienda perché è riuscito ad andare quando ce n'era bisogno aprendo i soldi si capitali i nostri molto spesso fanno fatica l'idea di di di di di perdere il controllo induce a corre che lentamente piuttosto che invece cogliere le opportunità
Ecco allora credo che questo dia il segno di profondi cambiamenti che devono essere fatti nei rapporti fra i vari attori dell'impresa e credo cortile era una domanda specifica di non avviene solo quella che è chiamata la shareholder value l'attenzione al al valore per gli azionisti ma ma riuscire a capire che l'impresa funziona bene se riesco a dare soddisfazione a tutti questi soggetti credo che sia più una regola prima matricola quasi banale secondo il meglio se vogliamo
C'è una una una corrente di pensiero e di pratica che ha preso piede negli ultimi anni è quella del dire intenzione quando faccio faccio proprio mettere insieme questa ma macchina complessa che l'impresa io devo anche preoccuparmi di farsi che gli azionisti ricevono una giusta remunerazione perché se gli azionisti sia una giusta remunerazione io riesco ad andare a prendere i capitali di cui parlavo poc'anzi
Ma non non può essere e così via tizio in questi termini è corretta non può essere classe Lord Velio
Fuschi la mente di chi guida l'impresa è al punto tale da dimenticarsi che in realtà l'impresa funziona produce buoni prodotti visto che i suoi clienti se la gente che si ha dentro né fortemente motivata lavora in quella direzione grazie
Io ringrazio il professor Claudio Dematté per questa profonda e articolata
Disamina dei problemi dice Mario e di impresa in particolare
Mi ha fatto mi ha mi fa molto piacere questa sua questo squisito arrivi guardare la qualità
Con tutte argomentazioni che questa comporta cioè e la riproposizione dell'individuo con il suo cervello con la sua intelligenza Calusco estetica con la creatività significa sostanzialmente rimettere al centro dell'attenzione fisico e su questo mi trova perfettamente d'accordo
Il professor Guido Rossi
Grazie
Accetto volentieri la sfida che mi ha lanciato Dioguardi di parlare delle regole
Certamente avrei preferito anch'io che fossero presenti l'onorevole D'Alema l'onorevole Fassino perché avrebbero quanto meno stimolato di più la mia vis polemica sulla prima parte di quello che voleva essere il mio discorso cioè sulle regole vecchie di questo Paese di cui sono responsabili grande parti politici di tutte le parti politici e poi arrivare finalmente a quale vogliono essere le regole nuove
Mi pare che tutto il questa serie di
Conversazioni che sono state fatte abbia avuto come centro un problema fondamentale il problema economico
All'inizio del secolo scorso con una citazione che a me molto cara Walther Rathenau autista de l'economia e il nostro destino
Ci piaccia o non ci piaccia purtroppo è vero purtroppo dobbiamo costantemente e continuamente nonostante gli economisti occuparci di economia
Viviamo in questo terzo millennio in quella che viene chiamata lei avrà della globalizzazione una nuova forma di civiltà la società dell'informazione
Alla proprietà dei beni immobili che costituivano la ricchezza di tutti si sa si sta sostituendo prima la proprietà dei beni immobili l'importanza dei mercati finanziari e poi addirittura la proprietà dei beni immateriali
Dell'informazione certamente se io penso
è una mia deliziosa bambina che sta seduto in quarta fila
E sai entrare in internet rispetto a me quando aveva la stessa età e ancora adesso o delle difficoltà capisco quanto la cultura anche
Individuale personale per ragioni dell'economia
Sia cambiata e allora se cambia la vita delle persone attraverso la nuova società dell'informazione ovviamente cambia la vita dell'impresa e cambiano le regole di conseguenza
La struttura dell'impresa sembrano ma da settant'anni a questa parte cioè da un famoso lavoro di berlinese due un giurista un economista americani negli anni Trenta dura che scrissero questo fondamentale trattato sulle moderne corporations e la proprietà privata
E dissero che in realtà la nuova impresa stava assumendo una connotazione diversa cioè c'era una netta separazione tra la proprietà
Dei beni dell'impresa che apparteneva agli azionisti e il controllo sui beni dell'impresa che apparteneva invece allena il CIPE
Questo cosa comportava comportava che gli azionisti erano sempre più assenti
Che immergersi sì in realtà auto eleggevano e che tutto il sistema economico io ora nelle mani di una nuova classe sociale appunto la classe dei managers
Lo sviluppo dei mercati finanziari americani avuto questo modello fino almeno agli anni ottani
Quando con la ventata che c'è stata nell'economia americana di quelli che sono stati chiamati dei Cobas cioè le scalate nei confronti delle società c'è stato una sorta di rivolta dei proprietari gli azionisti hanno capito che potevano cacciare in Managers che potevano cacciare immergersi inefficienti e quindi hanno ulteriormente sviluppato i mercati finanziari e mercati borsistici
A quel punto sono intervenuti gli investitori istituzionali o quelli che noi chiamiamo gli investitori collettivi i fondi pensione e qui entrano tra l'altro incominciano ad affacciarsi in questo scenario i lavoratori attraverso i fondi pensioni a giocare un ruolo importante
Nell'ambito del controllo e dell'organizzazione dell'impresa
E questi cosa fanno
Ed è dicono non sempre il sistema di dare la scalata e di cacciare i vecchi managers è un sistema corretto dell'impresa e allora inventiamo un altro strumento qual è l'altro strumento è quello che oggi con un termine di moda si chiama la corporate governance
Il governo dell'impresa il governo della società in che cosa consiste consiste nel fatto che gli amministratori non vengono più cacciati attraverso le scalate ma devono essere invece controllati o come si dice con un termine che a me non molto piace monitorati nella loro attività
Attraverso la creazione
Da un lato di comitati all'interno dei consigli d'amministrazione
E dall'altro lato attraverso l'introduzione di amministratori indipendenti che non siano legati lei ai managers né ai proprietari agli azionisti
E questo ha portato a un allargamento di mercati finanziari
Ha portato tra l'altro ai i mercati finanziari a essere poi io riterrei nel finanziamento dell'impresa e questo spiega l'amico accordarmi la new economy è stata tutta finanziata dai mercati finanziari
Fino a qualche anno fa e alcuni tra l'altro economisti premi Nobel come
Poi invece Colin mai sostenevano che i mercati finanziari ignorano sciolgo il terzo
Nel gradino dei finanziamenti alle imprese il primo era l'autofinanziamento il secondo ma forse il più importante
O delle imprese e quindi anche l'aspetto più condizionante del controllo del potere nelle impresa
Ora questo avveniva in una società egli un'impresa che in realtà
Aveva un concetto estremamente incerto sulla natura della grande impresa la natura della grande impresa ha parlato prima de Mattei deve essere individuata nel così detto shareholder value cioè deve fare l'interesse degli azionisti
Deve fare qualcosa di diverso
Mi riferisco sempre
Arretra Rutter bravo che ho citato all'inizio fu proprio ora attendono mi pare intorno al al mille novecentotredici e quattordici che nulla l'Alto consiglio d'amministrazione di una società che trasportava i battelli sul Reno di fronte anch'esso a oggi che rappresenteranno rappresentati nel consiglio d'amministrazione e chiedevano una maggiore distribuzione dei dividendi
Disse
Allora ma questa società non è qua per distribuire gli utili agli azionisti e non lavora per quello ma lavora per far andare i battelli sul Reno
Quindi un certa ideologia nella
Individuazione di quale era la natura della società veniva da questo concetto che abbandonava completamente i proprietari anche nel mondo diciamo dell'economia non americana la verità è che Piero
Mentre si sviluppava e ha portato fuori alla globalizzazione alla new economy questo tipo di natura dell'impresa in Europa invece l'impresa rimaneva e rimaneva particolarmente ancorata a sistema bancario cioè il finanziamento dell'impresa non era un finanziamento che dipendeva dal ricorso ai mercati finanziari ma dipendeva soprattutto
Dalle banche che finanziano le imprese e che quindi le Gaballo il rapporto che aveva lo con le imprese non solo al fatto finanziario ma anche all'entrata nella proprietà
Dell'impresa e quindi si creano due sistemi uno bancocentrico e uno invece che è ha come centro i mercati finanziari
La natura incerta della Società e delle in prese insetti porta poi a una incerta definizione di quali sono gli interessi che devono essere tutelati all'interno dell'impresa quelli che sono stati anche qui chiamati gli stakeholders
Gli stakeholders chi sono i dipendenti quindi bisogna tutelare i dipendenti sono i creditori sociali quindi bisogna tre tutelare i creditori sociali
Sono addirittura il con il testo della società nel quale l'impresa si è sviluppata quindi una vocazione sociale dell'impresa che prima non esisteva
Badate bene che ora tutte le regole di corporate governance che sono come vi ho detto la nuova invenzione per controllare
Un monitorare l'attività degli amministratori e dei meno Hedges hanno come punto fondamentale
Quello di tutelare anche gli interessi e dei cosiddetti stakeholders cioè di tutti coloro che bene o male sono legati alla società ma ecco entriamo subito perché il tempo sta passando nel problema delle regole vecchie questo tipo di società questo tipo di economia che si sviluppa nella globalizzazione
Che ha avuto nella new economy nella Silicon Valley americana il prototipo di questo sviluppo che ha avuto nei mercati finanziari lo strumento principale dell'impresa come ha avuto invece
Nella natura dell'impresa italiana soprattutto della grande impresa che quella che ha dato certamente all'economia americana un forte una forte spinta Allo sviluppo attuale
E beh nella situazione italiana dobbiamo dire che da questo punto di vista l'arretratezza estrema
Se voi pensate che
L'ottantacinque per cento se non è aumentato lo sentiremo tra qualche giorno quando Luigi Spaventa verrà temere la sua relazione sull'attività della Commissione nazionale sulle società e la Borsa Milano
L'ottantacinque per cento delle società italiane non sono aperte sul mercato di quelle quotate
Cioè sono o controllate di fatto o controllate di diritto oppure controllate da sindacati azionari dove solo ingrandite preponderanza i protagonisti le banche
Quindi sono tutte società per così dire blindate non aperti al quando Dematté prima citava benché pidiessino ci può essere in Italia
L'ottantacinque per cento delle società e sono le principali perché quindici che resta fuori sono società controllate dove in qualche modo c'è sempre e questa è una è uno dei miti dell'impresa italiana l'imprenditore proprietario perché quello solo è un segno come è stato scritto anche recentemente e in modo un po'ridicolo del capitalismo maschio all'Italia allora io devo dire che questo sistema oltre a essere la fonte di continui conflitti di interessi sui quali è inutile che vi intrattenga fa sì che le regole del nostro capitalismo siano estremamente vecchie far sì che i conflitti di interesse appunto Albertino in quasi tutto il sistema ma fa sì che anche tutte le riforme che vengono fatte e mi riferisco ad esempio alla recente riforma del Testo Unico della Finanza quello che va sotto il nome della riforma Draghi per le società quotate
Ai progetti di legge di riforma delle società per azioni quello che in Parlamento il progetto Mirone
Più un altro progetto si basano sempre su una struttura di capitalismo vecchia nessuno di questi progetti ha mai detto che è tempo di smantellare i sindacati azionari che è tempo di abolire nelle quotazioni di borsa il sistema delle scatole cinesi per cui stando a Campo
Di una società che le controlla un'altra che ne controlla un'altra telecontrollo un'altra e quindi con una una quota minoritaria ma estremamente minoritaria
Della società holding che sta in cima si controlla le tutta una serie di società anche loro quotate
Qual è il risultato di quel di tutto questo
E che è il vecchio il sistema ma ed è che la cultura ha ricordato prima Dioguardi che io ho avuto l'avventura di presiedere la Consob oramai sono passati vent'anni M.
Beh volete sapere nel mille novecentottantuno quante erano le società italiane quotate in borsa erano duecentoquaranta quante sono oggi quando non più io ma il mio amico Luigi Spaventa presidente sono duecentoquaranta
Questa lo sviluppo dell'impresa italiana nelle mani di un sistema bancario estremamente arretrato e che ha condizionato con un modo di proprietà circolare
Questa struttura del capitalismo italiano
Quindi il discorso è che qui ed è un compito che deve essere svolto dai politici e mi rincresce che non ci siano bisogna che invece vini imbellettare
Una normativa vecchia si facciano delle vere riforme del diritto societario
Come le stanno facendo in Europa badate bene che è inutile andare a cercare l'America e prendere i sistemi di corporate governance che vanno in America
Quando invece in Europa ci sono delle novità straordinarie
Che per esempio stanno avvenendo in uno dei sistemi che nel rapporto banche industria ed era il più arroccato cioè in Germania dove la Germania si sta aprendo
Si sta aprendo resta mettendo sul mercato attraverso una riforma fiscale
Attraverso anche una riforma del sistema pensionistico attraverso tutta una serie di strumenti che riguardano in parte il diritto societario ma in parte riguardano anche altri settori dell'ordinamento sta orientandosi verso un sistema di imprese bancocentrico come era
A un sistema invece sia come stimolo i mercati finanziari e veniamo allora alle regole nuove alle regole nuove il un momento in cui questa globalizzazione dei mercati ha portato con sé un straordinaria e incredibile incertezza quasi una mancanza di identità
Nei due settori quello della vita privata di ciascuno perché all'inizio io ho fatto questa che non so se poi mi sarà perdonata da Dioguardi
Questo parallelo tra l'impresa e l'attività dell'impresa e la vita personale di ciascuno di noi in questo periodo di globalizzazione sono in una fase di incertezza tutte e due
L'incertezza venne la vita individuale beh mai come in questo periodo di globalizzazione e di new economy l'incertezza del posto di lavoro è in tutti i Paesi messa a rischio
La volatilità dei redditi non è mai stata così alta come in questo periodo e la differenza tra i redditi alti e i redditi bassi ettari in tutti i Paesi del mondo alla differenza che esiste a livello più generale tra la ricchezza sempre maggiore dei Paesi ricchi
E invece la povertà sempre maggiore dei Paesi poveri quindi questa forbice si sta allargando e quindi questo crea una grande incertezza e qui lo dirò fra pochi minuti dalla fine
è la sfida al sindacato in questo il nuovo welfare State non può essere smantellato in questo la rete di protezione che anche il sindacato
Vede inventariare in questa nuova struttura dell'economia sarà estremamente importante per togliere quell'incertezza
Quell'ansia che a ciascuno di noi nel vivere in questa civiltà della informazione in questa economia della globalizzazione
Ma è cosa si inventa per questo
Allora si dice benissimo
Nell'impresa soprattutto il rischio e norme quando
Si è passati dal finanziamento della banca sicuro tranquillo anche se è condizionata al finanziamento dei mercati finanziari
Cosa è successo è successo che i mercati finanziari sono estremamente volatili che il finanziamento che c'è oggi può scomparire domani di fronte alle grandi crisi dei mercati finanziari gli stati con la globalizzazione hanno penso il controllo dell'economia perché la globalizzazione è andata al di là dei loro confini
Oggi si comprano le azioni con un sistema computerizzato negli Stati Uniti d'America in tempo reale
Sia conoscono i prezzi dei mercati finanziari da Tokio
A New Yorker
Nel momento reale in cui questi prezzi sì formale quindi titoli vengono trattati quindi in ogni operazione di questo genere la possibilità così come nelle attività anti trovereste nelle grandi fusioni
Nelle concentrazioni tra imprese avvengono al di fuori del confine dello Stato
Siamo ritornati a un paragone che io faccio molto spesso a una sorta di Medio Evo moderno cioè in cui la forza del diretto dei singoli Stati viene meno perché l'attività viene al di fuori dei confini e allora allora la ricerca è quella di a vere e controlli anche al di fuori dei confini ma dei controlli attraverso che cosa
Intanto con un primo
Tentativo di razionalizzazione dei sistemi dei controlli interni
Pensate che noi oggi per i mercati finanziari
Abbiamo buoni ultimi inventato le cosiddette autorità indipendenti e che governano i mercati finanziari ci sono la Commissione nazionale per le Società e la Borsa la Banca d'Italia per quello che riguarda tutto il sistema del credito
L'autorità che riguarda i fondi pensione li sbatte che riguarda le compagnie di assicurazione quindi quattro autorità
Naturalmente poi quando c'è sempre un però
Sa resistenza di tipo politico quando ad esempio il presidente del consiglio Amato la proposta di unificare
Per controllo dei mercati finanziari tutte queste varie autorità ha proposto l'unificazione solo di tre la promosso quella che riguarda i fondi pensioni all'ISPA perché si sa che la Banca d'Italia
è meglio lasciarla nella posizione in cui è e quindi questo è tra l'altro un gravissimo limite a una razionalità interna dell'interna del sistema
Ma cosa propongono dall'Europa dall'Europa propongono addirittura che ci sia sulla vigilanza dei mercati finanziari è il Nuovo Progetto dei saggi
Presieduti da dalla commissione di Del Barone non far sì che l'ha presentata alla Commissione
Pochi giorni fa in cui propone l'esistenza di una Consob chiamiamola così o o meglio di un'autorità di vigilanza unitaria per tutti di mercati europei naturalmente c'è una grandissima resistenza su quello anche da parte della stessa Commissione e il tutto potrà secondo me avvenire con grande ritardo ma esclusivamente se tutti gli stati membri dell'unione europea saranno d'accordo
E
Ora chiudo dicendo che in fondo il limite e il pericolo grande di questa globalizzazione così come il pericolo dell'agli autonomi così come il pericolo nei mercati finanziari
E quello che la mancanza di regole proprio per questo venir meno dei confini
Dello Stato entro il quale si può esercitare la regola e la mancanza quindi di regole sovranazionali
Può veramente portare a un situazione di Violante rientro della stessa globalizzazione perché attenzione che la globalizzazione senza regole può provocare quello che ha provocato negli anni Venti
Cioè un ritorno in realtà al protezionismo da un lato cioè distratti
Che di fronte a questa minaccia tendono a ritenersi all'interno dei loro confini
Dove comandano e insieme al protezionismo ovviamente a gravi disordini di tipo sociale voglio qui riferirmi
Al
Popolo di Seattle piuttosto che a quello di Nizza o piuttosto a quello di Davos e in questo devo dire che la necessità di regole e forse anche di un'autorità sovranazionale che io altra volto identificato nelle Nazioni Unite si presenta soprattutto per l'Antitrust e quindi piano nel mio ma e quella di Joel Klein che è stato prosecutor negli Stati Uniti e quindi è stato un grosso protagonista l'attività antitrust americana il quale ha detto oramai di fronte alla globalizzazione
E di fronte a queste concentrazioni sovranazionali dove nessuno Stato
Può dare la sua regola precisa non resta che creare un autorità sovranazionale che sia un'autorità antitrust di carattere generale e qui io devo dire che poi nasce e questa volta la provocazione e nei confronti di Cofferati cioè nasce la nuova funzione
Della sua attività e della sua identità nella creazione di un uno Welfare State nuovo che tutti invece perseguire una finta globalizzazione tendono ad eliminare e creare quella rete di protezione che serva soltanto e non solo però alle imprese ma serva anche a tutti i dipendenti i quali sempre di più sono entrati in questa nuova struttura delle imprese pensate ad esempio alle stock option e così via grazie per la vostra tesi
Gestione
Il va be'credo che ciascuno di voi ha ricevuto una serie di sollecitazioni
Una serie di stimolazioni per la rimeditazione su una grande lezione che Guido Rossi CIA tenuto sulle regole la sua analisi critica e è nata dalla crisi rivisitazione della storia della storia come lezione
Rileggere poi l'attualità compiendo così questa disamina sulla civiltà che file interessa la civiltà dell'informazione l'economia della globalizzazione questo Medioevo moderno rivisitato nell'ambito di un villaggio globale che però rientra ancora pur nella sua globalità in un contesto di singoli quartieri che nascono dalle singole nazioni ai singoli Stati ora il professor Guido Rossi ha lanciato a Sergio Cofferati una sfida parlare del nuovo ruolo del sindacato nell'ambito del welfare
Ma anche nell'ambito di questo capitalismo per nuovi vecchio di questo capitalismo che Mario Deaglio in un suo libro ha definito capitalismo bello e pericoloso dove l'incertezza come ha ricordato Guido Rossi diventa una delle connotazioni più drammatiche e e poi purtroppo più presenti
Io vorrei chiedere prima di cedere la parola Sergio Cofferati ricordare un suo contributo straordinario di letteratura aziendali di letteratura organizzativa di letteratura sempre sindacale Sergio Cofferati qualche anno fa nel novantasette ha pubblicato con Gaetano state reale libro che ancora oggi è straordinariamente attuale e che bisognerebbe rileggere il titolo era lavoro sindacato e politica nell'Italia che cambia
A proposito della sfida lanciata da Guido Rossi a Sergio Cofferati nel libro di Cofferati si leggeva fra l'altro e c'è da Cofferati tuttavia non voglio sfuggire al problema e credo che anche stasera un'ostilità al problema
Una maggiore flessibilità del viso dei fattori di produzione e quindi anche del fattore lavoro e comunque necessari all'impresa e alle economie dei Paesi occidentali
Senza di essa entrerebbe in crisi prima il sistema industriale subito dopo quello dei servizi
E poi aggiuntiva in altra sede sempre nel libro un nuovo sistema di regole e qui si riallaccia al discorso proprio di Guido Rossi
Non solo non lede l'autonomia contrattuale il diritto di sciopero ma di rende compatibili con una società che non è più una sola dimensione e soprattutto rende più civile esercizio del mestiere del sindacato
E ancora a proposito del capitalismo di questo capitalismo vecchio di questo capitalismo dello ma pericoloso diceva può darsi che sbagli ma penso che la vecchia guerra tra capitale e lavoro
Posta finalmente considerarsi finita
In un contesto dove ed inviava il sindacato italiano come molto disponibili a discutere e molto difficile però da convincere
Forse a causa di queste sue due caratteristiche compie anche degli errori ma ha il pregio di compie di con la sua teste alla luce del sole davanti a milioni di lavoratori di pensionati che lo giudicano e liberamente lo sostengono
In questo quadro in questo quadro tratto da questo bellissimo libro di Sergio Cofferati si colloca si collocano le istanze della sfida
Delle nuove frontiere che il sindacato sa affrontando per darsi un nuovo ruolo in uno stato che come purtroppo affermato Guido Rossi è uno Stato ancora vecchio forse obsoleto e che ha bisogno di cambiare ma di cambiare in meglio che questo è un rischio che oggi noi stiamo un rischio del quale siamo tutti quanti protagonisti e sul quale dobbiamo tutti quanti rimeditare perché certamente esaurito il ciò che ho detto della
Accademia del Cimento il vecchio detto di greca Livio Galilei provando e riprovando ma bisogna stare attenti di essere sempre messi nelle condizioni di poter riprovare e questo credo che sia il vero rischio è vero pericolo che oggi ci appartiene se li ho conservati
Grazie è stato professore volevo dire che di Deaglio apprezzo solo l'indicazione di pericolo non ho la sua stessa sensazione estetica rispetto al capitalismo anzi
Ho
Alcune preoccupazioni che non mi costa fatica proprio per non sottrarmi all'incarico migliori capitolare qui partendo proprio dalle ultime cose che diceva poco fa il professor Rossi
I processi di globalizzazione sono in atto trovo che
Si è diffuso non sottovalutazione dei loro affetti
E soprattutto trovo preoccupante
La mancanza di sforzi da parte degli stati la ricerca di quel sistema di regole al quale si riferiva il professor Rossi dopo Seattle e gli avvenimenti che lo hanno caratterizzato soprattutto quelli di natura mediatica
Sarebbe quella piena di non dimenticare che la contestazione di Seattle aveva almeno due facce distinte
Era presente una componente minoritaria ma visibile che aveva come obiettivo la riproposizione di politiche protezioniste in esplicito
Anche da parte del sindacato americano sostiene tesi protezioniste
Contro un'ipotesi di allargamento dei mercati che
Non si comprende per quale ragione sulla base delle loro analisi dovrebbe mettere a repentaglio in pericolo le condizioni di lavoro di tante persone in quel Paese
E poi un mondo variegato di soggetti di istituzioni di organizzazioni che
Esplicitava però
In forma non sempre condivisibile però una somma di preoccupazione delle quali varrebbe la pena di tener conto io credo che poi la globalizzazione in verità agisca su condizioni di sofferenza preesistenti
Le grandi organizzazioni sovrannazionali le istituzioni sovrannazionali sono in esplicita crisi da tempo
L'Organizzazione delle Nazioni Unite non riesce a prevenire conflitti
In larga parte del mondo
La sua funzione originaria non è più condivisa da molti
E in ogni caso ha perso efficacia
Senza una ristrutturazione il termine è mutuato dal lessico
Aziendale ma mi pare
Ben utilizzato e senza modifiche dei criteri di funzionamento democratico di una grande organizzazione come quella difficile immaginare un ordine mondiale che consenta
Il permanere di stati diffusi di pace e comunque stanche la crescita di occasioni di benessere per molti io non ho nessuna ostilità ideologica verso la globalizzazione credo che sia un'occasione importante di possibile emancipazione per tante persone
Ad una condizione
Che sia collocato in un sistema di regole e che abbia dei soggetti in grado di utilizzato
Governarle aggiornarle quando necessita ho fatto l'esempio dell'ordinanza delle Nazioni Unite si può dire più tranquillamente dello stesso rivelazione del Mondiale del Commercio
La sola esclusione da quell'organizzazione di grandi Paesi
Che rappresentano la quota maggioritaria del futuro mercato mondiale si commenta da sola è difficile che ci possa essere efficacia in un'organizzazione che esclude una parte consistente del mondo al quale poi teoricamente il suo lavoro dovrebbe rivolgersi
Ma non ci sono state ragioni metodologiche semplicemente alla base del fallimento di Seattle
E mi ha preoccupato moltissimo che in tanti posti del mondo quel fallimento sia stato poi vissuto come una sorta di liberazione da un obbligo
Invece l'obbligo della ricerca di regole e di strumenti efficaci per applicarle e farle rispettare secondo me dovrebbe essere sentito
Perché nulla rimane nella posizione dalla condizione da
Condivido molto l'osservazione fatta poco fa del rischio di forme involutive i processi o si completano oppure si caricano inevitabilmente di spinte regressive che possono portare tanti danni per tante persone
è evidente che il problema centrale quello al quale le regole devo rispondere è quello della stabilità e della sicurezza quando penso ha delle regole penso poi anche ad un'idea di sviluppo che quelle regole dovrebbero favorire lo sviluppo delle economie dei grandi aggregati sovrannazionali o dei Paesi maggiormente sviluppati gli aggregati sovrannazionali sono accelerati nella loro definizione nella scelta anche delle loro funzioni dai meccanismi della globalizzazione è evidente che l'Europa è nata per un'ispirazione culturale ideale che non aveva nessun rapporto con la globalizzazione ma è altrettanto evidente che una qualche accelerazione delle nostre esigenze attuali in Europa nasce anche dalle dinamiche che poi il mercato globale riversa anche su questa parte del mondo
Dunque regole funzionali ma dare stabilità e sicurezza regole che devono valere per la gestione dell'economia
E che devono favorire però uno sviluppo che sia sostenibile
Rispettoso di alcune soglie il rapporto con l'ambiente e dall'altra parte il rapporto con i diritti delle persone e con le tutele
Credo anch'io che sia indispensabile esportare una cultura come quella europea
Verso il resto del mondo e considerarla come una parte integrante di un modello di competizione che non può cancellare i diritti delle persone quell'efficacia delle protezioni sociali la cultura europea del welfare ha detto in un arco di tempo lungo come questo abbia rappresentato oggettivamente un elemento di protezione delle persone più deboli e anche di coesione sociale
Dunque credo che sia di qualche utilità
Premettere a delle discussioni anche più ravvicinate e come quella che stiamo facendo in ogni caso qualche riferimento di scenario perché hanno poi la mancanza di queste regole implicazioni dirette su quello che stiamo esaminando ed affrontando tutele meccanismi redistributivi perché anche in questi è possibile introdurre forme di equità nei loro effetti finali diversamente le disuguaglianze tenderanno a crescere
E saranno sempre il prodotto o di conflitti sociali
Oppure di rotture che portano in nome della debolezza alla marginalità di una parte consistente di persone che poi non avranno altra via che quella di riprodurre il conflitto per cercare di acquisire qualche vantaggio redistributivo
Credo però che nella competizione
Quella che le regole devono sovrintendere sia importante la qualità la qualità della modello di vita che si prospetta dunque con tutte le implicazioni culturali
Che questo determina e trascina la qualità del modello di competizione al quale ogni singolo aggregato deve cercare di fare riferimento ecco io credo che parlare oggi dell'impresa italiana per verificare l'arretratezza del sistema delle imprese
Le singole eccezioni confermano però una regola triste
Ci porti proprio a questo ad un'idea di competizione che non in non introduce novità importanti sul piano del cambiamento del modello di impresa lo dico dall'osservatorio molto empirico però di qualche efficacia stante il carattere e il radicamento del del sindacalismo italiano i limiti del nostro sistema sono stati ampiamente descritti la mancanza di regole oppure la fragilità di quelle vecchie si potrebbe dire qualche volta anche un utilizzo strumentale mirato
Delle delle stesse condensa ha il carattere strutturale di un sistema produttivo che si è consolidato in un arco di tempo lungo
Noi siamo oggi a scontare i limiti di un sistema che pure cresciuto si è sviluppato in quantità
Rilevante nel corso di alcuni decenni e che però era viziato da la mancanza di ordine nei fondamentali di questo sistema economico il debito l'inflazione quei fenomeni pericolosi che sono stati combattuti all'inizio degli anni Novanta
Erano stati considerati però come un vantaggio per il sistema delle imprese per la struttura produttiva e molte imprese si erano orientati ad utilizzare questo vantaggio trascurando il resto la presenza anche di Monopoli
Rilevanti non soltanto nei servizi ma addirittura nelle produzioni manifatturiere questa presenza invasiva dello Stato un'attività che non competevano allo Stato la mancanza di una funzione di regolazione
E invece un'attività produttiva diretta hanno segnato pesantemente la struttura e d'altro canto come ci hanno ricordato prima professor Dematté e poi da ultimo il professor Rossi la struttura finanziaria di questo Paese una struttura che ancora oggi mantiene una asfissia evidente
Il rapporto stretto e deleterio con il sistema delle banche
La mancanza a distanza di anni dalle decisioni formali investitori istituzionali
Le siamo un Paese che non ha ancora a disposizione
Per tutte le persone che lavorano uno strumento che è importante non sul piano soltanto il nuovo welfare ma anche di un mercato finanziario più largo come quello dei fondi di pensione sia i fondi contrattuali che i fondi aperti sono piccola cosa nel sistema con il risultato di non garantire delle persone rispetto alle loro prospettive future
E dall'altro lato di far mancare una quota rilevante di risorse al mercato finanziario
Siamo il Paese nel quale ancora è operante un impianto retributivo che definire antistorico Fusaro neo femminismo il trattamento di fine rapporto la vecchia liquidazione
Dona paragoni in nessun'altra parte del mondo e se è servita così come la valorizzazione dell'anzianità per determinare forme di fidelizzazione all'impresa cinquant'anni or sono non ha più nessuna ragion d'essere oggi nemmeno come forma di finanziamento indiretto in proprio delle imprese e purtuttavia sapete come non si riesce ancora oggi
Con questo sistema delle imprese italiane che ama presentarsi come sistema
Molto volto indotto la alla modernizzazione non si riesce ad affrontare compiutamente rapidamente il tema dunque in questo quadro che abbiamo ereditato in questa anchilosi del del sistema che cosa vedo dal mio osservatorio intanto credo che
La condizione data quell'oggettiva dovrebbe tenerci lontano da alcune schematizzazione che sono mediatiche
Possono affascinare alcuni ma non hanno corrispondenza nella realtà io sento parlare continuamente di post fordismo
Dai interlocutori che rispetto ma che danno per scontato che il sistema produttivo italiano abbia abbandonato il modello fordista e sia oramai in una terra diversa una landa nuova non è così
Gran parte delle imprese italiane sono ancora vincolate a un modello fordista rigidamente fordista
E una parte del lavoro che viene presentato come nuovo nasce sulla base di modelli fordista non fatemi fare esempi banali ma chi ha i figli in età per frequentare un McDonald's può vedere lì dentro qual è il modello organizzativo applicato ma basterebbe pensare a tutta la quota di lavoro sommerso il venticinque per cento del prodotto interno lordo italiano si stima sia sia lavoro non regolare per arrivare ad una semplice conclusione che per potere stare sommerso ha bisogno di un meccanismo di un modello
Il meccanismo di funzionamento e di un modello organizzativo rigidamente fordista
Dunque preferirei si parlasse di un processo che certo ha portato fuori da quello schema organizzativo
Molte imprese ma ha lasciato e addirittura accentuato il tratto gerarchico e rigido di quel modello in tante altre
Perché fa il mio mestiere il compito di conseguenza non più semplice la più difficile
Perché bisogna essere in grado di affrontare i problemi che quotidianamente un sindacalista deve gestire in un sistema complesso in via di trasformazione con momenti di passaggio che non sono mai lineari subiscono accelerazioni e hanno a volte anche
Effettivi non semplici da ricondurre a norma generale
Dunque io non colgo dal mio osservatorio un'intensità del cambiamento del sì delle imprese italiane così rilevante come qualche volta mi pare venga sostenuto anche
Interessanti discussione in una parte della letteratura disponibile
Vedo una grande impresa che certo decentra perché ha scelto quella linea quella della di lei della riduzione dimensionale come una delle forme possibili di riduzione dei costi
è una costante il decentramento non viene pensato come modello più flessibile di organizzazione dell'impresa ma semplicemente come forma di riduzione dei costi
Perché ogni fase del decentramento porta ad una riduzione delle condizioni delle persone che lavorano protezioni retribuzione ad un'impresa la grande che si è riorganizzata negli anni settanta scegliendo la strada della decapitazione delle professionalità alcuni ammortizzatori che sono stati utilizzati oltre il bisogno che oltre la loro efficacia hanno privato di conoscenze le aziende italiane pensate al classico prepensionamento che allontanato migliaia di persone in virtù della loro condizione anagrafica oppure di quella contributiva prescindendo dalla professionalità indebolendo il sistema di conoscenze interno alle imprese e rendendo la struttura organizzativa più rigida se c'è un problema di flessibilità e c'è ed è grande per le imprese italiane non riguarda né la flessibilità in entrata né quelle in uscita riguarda la flessibilità nel lavoro
I modelli organizzativi sono spesso poveri perché sono privi di professionalità che si sono costruite nel tempo e che sono state sacrificate ad un'esigenza di breve periodo l'emergenza dunque il taglio a carico dello Stato
Di una parte consistente delle professionalità a quel punto la risposta successiva è la precarizzazione di una parte del lavoro della grande impresa
La grande impresa italiana è un'impresa debole
Anche perché non è stata capace di innovazione nei modelli organizzativi perché ha scelto la strada più semplice
Quella che dava risultati immediati
Più consistenti per l'intervento diretto dello Stato ma che riduceva poi la dinamica interna la capacità la vitalità di una di un impresa questi impresa è un'impresa rigida ed è un'impresa fragile
Quando sento come in queste settimane
Affrontare con tanta disinvoltura da parte di alcuni temi naturali interlocutori il tema dei rapporti con il sindacato
E vedo prefigurare il nome dell'esclusione
Politica dal confronto di questo o di quel segmento di organizzazione sapete che poi l'obiettivo principale l'esclusione della CGIL non vedo messo in preventivo l'effetto potenziale sul sistema delle imprese a partire da quelle grandi del conflitto davvero mi preoccupo
Ma non per le conseguenze che che esso può avere sul sistema di rappresentanza sociale io non credo che l'impresa italiana così come è organizzata oggi sia in grado di reggere un conflitto
Che sia anche soltanto prossimo alla soglia fisiologica
I vantaggi di quest'ultimo decennio nel risanamento e nella ripresa dello sviluppo nascono dal fatto che la redistribuzione avuto tratti di equità ed è stata sostanzialmente a conflittuale un sistema di imprese che non ne tiene conto in un sistema che si condanna dei rischi potenziali molto rileva ma se guardate anche alla piccola impresa e alla grande polemica che pure si è riscatta è nata sul lavoro nero vedrete come la scelta di un modello di specializzazione mirato alla scarsa qualità alla poca innovazione sia oggettivamente la ragione che stimola l'immersione che priva una parte delle imprese delle condizioni e vorrei dire oggettive per poter rispettare le regole di mercato e con le stesse anche le leggi e i contratti il deficit culturale di una parte rilevante delle imprese italiane e lì dell'incapacità di progettare se stessi e il proprio fabbisogno e dunque di vivere con un orizzonte limitato che è stato cancellato precluso dall'ingresso in Europa non si spiega diversamente l'ostilità verso l'Europa di una parte delle imprese italiane imprese che hanno cercato di non assecondare alcuni l'hanno detto in esplicito altre
Invece lo hanno praticato senza grandi proclami di non assecondare il rispetto dei parametri di Maastricht ritenere questa questo Paese fuori dalla moneta unica perché sapevano che veniva meno l'unica ragione sulla quale erano capaci di competere
La mancanza di questo salto verso la qualità e verso una competizione alta e oggi la ragione della perdita di competitività del sistema delle imprese italiane siamo davanti a dei paradossi stridenti
I fondamentali dell'economia italiana sono migliorati e nel contempo arretra la capacità di competere di una parte del sistema delle imprese di norma dovrebbe capitare l'opposto
Siamo addirittura dalla condizione che se si incentiva come necessario l'innovazione si produce immediatamente
Uno squilibrio nella bilancia commerciale
Perché la poca spesa in ricerca e sviluppo la poca capacità di progettare
Porta a far sì che sia necessario per molte imprese italiane acquisire brevetti e tecnologie sui mercati stranieri condanni almeno nel breve periodo per il sistema economico sulla base di questo rapporto che verrebbe alterato eppure l'alterazione va sopportata se si decide come sarebbe opportuno di spingere sulla leva dell'innovazione
Ma l'innovazione in un'impresa non è fatta soltanto da quello che un'impresa sceglie di fare
Del prodotto nel processo
Ma anche da quello che sceglie di fare nel lavoro a cominciare dalla valorizzazione delle capacità professionali delle persone e dunque della disponibilità di quote rilevanti di formazione e dalla scelta dei modelli organizzativi
Non è un caso che nel sistema delle convenzioni contrattuali tagliare l'inquadramento delle persone che lavorano dunque il riconoscimento retributivo delle persone sia sostanzialmente fermo agli anni Settanta
Non è un caso che un tema come quello dell'organizzazione dell'impresa e dell'organizzazione del lavoro sia stato sostanzialmente spunto dalla contrattazione collettiva dunque siamo davanti ad aziende che non sanno organizzare il lavoro e rischiano di don sapere valorizzare una parte rilevante dei contenuti professionali le vicende che poi propongono sono ricette preoccupanti perché portano tutte alla ricerca di un modello competitivo dove solo i costi sono tenuti in considerazione e dove la qualità da una cittadinanza credo che poi alla fine si è questa la ragione per la quale si punta da un lato a comprimere diritti e tutele vorrei a questo proposito tranquillizzare il professor Guido Rossi non mi sfugge quanto sia importante
In nome della conservazione di una cultura la cultura europea di welfare l'aggiornamento sistematico delle protezioni che vengono offerti ai cittadini ho detto aggiornamento perché
Del secolo c'è bisogno di un sistematico equilibrio tra la ricchezza che si destina proteggere i cittadini e a garantire la coesione
E una domanda che campi
Che immagino che l'UE far del futuro debba essere un quel far che a Cortina
A esigenze di controllo
Di controllo e di verifica sistematica per introdurre
Quando serve
Anche ai bisogni nuovi che vengono prospettati
Se Renza radicale e tra una concezione di Welsh chiede la sua efficacia
Ieri un orizzonte più ampio non più soltanto lo Stato nazionale ma per quanto ci riguarda almeno l'Europa
L'idea di cancellare l'Uefa
O di trasformarle protezioni in una delle tante occasioni di mercato
La Regione che ci ospita è capofila
Ai suoi avi
Per quanto riguarda la sanità così come per quanto riguarda la scuola il superamento di forme di welfare condiviso
E eque sul piano nazionale
Con l'idea del mercato sempre e comuni
Che produce semplicemente l'l'azione dell'efficacia delle protezioni e degli standard qualitativi che vengono offerti ai cittadini
Ore nulla di più sono già stato più lungo del necessario per quanto riguarda i diritti non ne abbiamo parlato questa sera
Credo che l'Europa che si sta costruendo
L'Europa che han
La fase di definizione
A metà di un guado non si può fermare
Torno
Alla sovranità degli Stati
Che la costruzione di organizzazioni sovranazionali
Implicazione delicati la messa a disposizione di quote di sovranità
Che hanno garantito nel corso dei secoli anche la costruzione di modelli di democrazia dunque operazione complessa
Però questa Europa deve allargarsi
Yes Cruder una parte dei territorio
è un'idea peregrina pericoloso
Terrebbe ad una sorta di isola me l'Europa e alla creazione di condizioni di potenziale dumping sociale
Europa si allarghi informa
Equilibrata è necessario che l'Europa si dia una costituzione e una carta dei diritti la soglia dei diritti così come il modello
Tono
Due degli elementi fondativi di un'idea di competizione
Eventuale divaricazioni non punisce i più deboli
Nude li rispetta e li difende
E questo è un compito della politica ma questa sera la politica non c'è non possiamo fare
Le stesse cose
E continuasse
Un discorso quindi sovrano
Una delle professioni