Milano, 30 marzo 2001 - Documento audiovideo dell'intervento del segretario generale della Cigl, Sergio Cofferati, alla tavola rotonda sul tema: «Evoluzioni e rivoluzioni nell'impresa».
Al centro del discorso di Cofferati, l'importanza di un governo del fenomeno economico della globalizzazione in un nuovo modello di Welfare.
Il leader della Cigl condanna le tesi protezionistiche della parte più intransigente del movimento di Seattle, ma sostiene la necessità di tener conto delle preoccupazioni esplicitate da una parte più consistente delle organizzazioni americane.
Il fallimento di Seattle … non significa liberazione dall'obbligo di individuare dele regole che diano stabilità e sicurezza e che proteggano l'ambiente e i cittadini.
Cofferati difende il modello di Welfare europeo, "un modello che in questo secolo ha garantito i lavoratori", ma riconosce la necessità di una riforma che si adegui alla nuova realtà.
Denunciando l'asfissìa evidente della struttura finanziaria italiana, lo stretto rapporto con le banche e la mancanza di investitori istituzionali, e le teorizzazioni che parlano inutilmente di postfordismo come se il vecchio modello produttivo fosse ormai scomparso.
"Non colgo dal mio osservatorio un'intensità di cambiamento delle imprese italiane così rilevante, vedo una grande impresa che certo decentra, ma non come modello più flessibile di organizzazione, solo come modo di riduzione dei costi" - dice Cofferati.
Infine, affrontando le difficoltà di questa fase del processo di formazione europea, il leader della Cigl sostiene la necessità di allargamento, possibile a questo punto solo a condizione che l'Ue si dia una propria costituzione ed una carta dei diritti.
Al centro del discorso di Cofferati, l'importanza di un governo del fenomeno economico della globalizzazione in un nuovo modello di Welfare.
Il leader della Cigl condanna le tesi protezionistiche della parte più intransigente del movimento di Seattle, ma sostiene la necessità di tener conto delle preoccupazioni esplicitate da una parte più consistente delle organizzazioni americane.
Il fallimento di Seattle … non significa liberazione dall'obbligo di individuare dele regole che diano stabilità e sicurezza e che proteggano l'ambiente e i cittadini.
Cofferati difende il modello di Welfare europeo, "un modello che in questo secolo ha garantito i lavoratori", ma riconosce la necessità di una riforma che si adegui alla nuova realtà.
Denunciando l'asfissìa evidente della struttura finanziaria italiana, lo stretto rapporto con le banche e la mancanza di investitori istituzionali, e le teorizzazioni che parlano inutilmente di postfordismo come se il vecchio modello produttivo fosse ormai scomparso.
"Non colgo dal mio osservatorio un'intensità di cambiamento delle imprese italiane così rilevante, vedo una grande impresa che certo decentra, ma non come modello più flessibile di organizzazione, solo come modo di riduzione dei costi" - dice Cofferati.
Infine, affrontando le difficoltà di questa fase del processo di formazione europea, il leader della Cigl sostiene la necessità di allargamento, possibile a questo punto solo a condizione che l'Ue si dia una propria costituzione ed una carta dei diritti.
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