"La classe dirigente negli anni di transizione" - organizzato dalla Fondazione Liberal nei giorni 1 e 2 dicembre 2000 (presso la sede della Camera di Commercio, Auditorium, piazza de' Giudici 3)

Quell'incontro
Che viene dopo un lungo lavoro fatto da molte persone
Nel corso di formazione di gruppi dirigenti che
Abbiamo
O svolto in in più di un anno
E che è stato
Un un primo esperimento
Promosso dalla Regione Toscana con i finanziamenti del Fondo sociale europeo
E che è stato ideato dalla Fondazione Liberal insieme e poi gestito insieme a assessore e alla di corsa
E che affatto scoprire tantissime costi sia ai promotori che a coloro che hanno partecipato a questo corso
Una delle cose fondamentali è che questo problema della formazione
Di dei gruppi dirigenti
è questione che può essere affrontata e noi crediamo che sia stata affrontata positivamente attraverso questa esperienza e che però a una esigenza di continuità di formazione di discussione legata alle questioni generali della la situazione del nostro di un Paese ad esempio come il nostro
Noi in questa giornata oggi e domani di discussione su al i tre temi che sono stati di fondamento alla ideazione stessa del corso il rapporto fra la cultura e le classi dirigenti
Il rapporto fra l'economia e le classi dirigenti e la politica si dirigenti
Non intendiamo concludere un ragionamento è una formazione che ha necessità di continuare
Anche per il fatto che i problemi che sono stati affrontati che sono emersi hanno dimostrato come vedremo poi anche dalle
Brady relazioni dei rappresentanti dei degli eredi
Sono di
Portata tale da esigere una continuità di
Formazione stessa
Stasera affronteremo
Due delle questioni prima quello della cultura e le classi dirigenti poi quello dell'economia e delle classi dirigenti domani quello della politica e le classi dirigenti io ringrazio
Voi che siete presenti e ringrazio
O gli ospiti che con noi discuteranno stasera
Il
L'ideazione di questa cosa di questo progetto è stata della Fondazione Liberal e di Ferdinando Adornato che è il presidente della Fondazione
Prima di iniziare questo questo momento
Di discussione ulteriori
Rispetto anca tutto quello che è stata fatta dell'anno passato
Chiedo a Ferdinando di dire due parole per iniziare questa
Sì grazie
Franco io mio intervento previsto per domani ma non vorrei
Davvero
Ringraziare qui in apertura di questo nostro seminario conclusivo
Un lavoro appunto che è durato quasi un anno
La Regione Toscana
Parlasse formali cosa Franco Ca'Marlin che tutte le persone che hanno lavorato all'organizzazione
Di
Questo ciclo
Di seminari e di lezioni ringraziare gli amici che sono qui al tavolo
Con noi per questa prima tavolo tondo formò come l'abbiamo chiamato sugli aspetti della cultura
E delle idee
Ricordare soltanto due cose
La prima la sentiremo anche poi dagli fra gli allievi che parleranno
L'interesse non dico il successo perché non è una trasmissione televisiva ma l'interesse coinvolgimento la passione sì che c'è stato reciprocamente anche dei professori che sono alternati
In questa sala e degli studenti e degli allievi
è stata una cosa molto importante che ci ha fatto molto molto piacere e credo che probabilmente sia dipesa
Dalla circostanza sia dipeso dalla circostanza che
Il tema è stato visto come decisivo perché è decisivo il tema delle classi dirigenti in un Paese che ancora dentro la transizione infinita
Soprattutto il fatto che non abbiamo affrontato il tema delle classi dirigenti parlando semplicemente di marketing o di business del maneggio mentre cose importanti che non voglio assolutamente sottovalutare ma abbiamo anche parlato della storia d'Italia
Tra culture dei valori e delle tradizioni di questo Paese
Ah che magari dicendo delle cose che anche a scuola non bagnante
Cercando di ricostruire con uno spirito sereno
Che purtroppo oggi anche nel campo della storia delle idee bisognerebbe usare la parola bipartisan no per una ricostruzione obiettiva non c'è Paese
Posso aspirare un futuro dignitoso se non è in grado di ricostruire con serenità le tappe del proprio passato questo credo che sia uno dei motivi
Perché è uno
Vediamo partiti quasi una fame che il Paese abbia andare
A riconoscersi a riconoscere se stesso la propria storia mentre si accinge a compiere delle sfide importanti
Per il futuro
E questo dimostra quanto la formazione la cultura l'istruzione in qualsiasi
Formule sia da quello della scuola
L'obbligo sia però nella capacità di costruire momenti come questo
Moltiplicare lì
Perché l'intero Paese punti sulla cultura e sulla formazione come strumento dalla propria modernità del proprio futuro questo è il secondo
Messaggio generale diciamo che è stato al centro dei nostri corsi è che mi piace ricordare qui
Aprendo il seminario il seminario conclusivo
Non parlo di più
Couto parlerò domani volevo semplicemente dire questi due piccoli concetti ma credo importanti soprattutto ringraziare voi
E ringraziare tutti coloro che ci hanno permesso di stare assieme e di costruire idee che sono le uniche cose che non passano e che rimangono grazie
Ecco vorrei che cioè anzi chiedo a l'ingegner Pellegrino
Di
Aprire questo nostro seminario
In rappresentanza proprio di di coloro che hanno seguito questi
Microfono della
Che alla fine
In effetti
Buona sera
Sì al mio intervento riallacciarmi a quanto ha appena detto il professor sul concetto di classe dirigente
Sette
Sul concetto di classe dirigente che appunto a rappresenta il tema fondamentale di questo convegno
Nelle società moderne credo che sia di obbligo fare identificare quello che è successo finale poco tempo fa cioè di identificare la classe dirigente con la più alta con la classe politica credo che non sia più attuale nelle società di oggi
Proprio perché come tema di fondo
Fino a poco tempo fa vi era un enorme potere esercitato dalla conoscenza delle informazioni che era di appannaggio di pochi eletti
Oggi grazie agli strumenti alle moderne tecnologie di oggi
La conoscenza delle informazioni e a disposizione di molte più persone
E quindi necessario spostare e il concetto di classe dirigente non identificando la più come una sola classe politica ma come quella di gruppi dirigenti dove in gruppi dirigenti vanno identificate quelle persone che hanno i necessari poteri decisionali per guidare le organizzazione
Proprio per questo assistiamo infatti a dei cambiamenti di di modelli si passa dal modelli piramidali altri tipi di modelli che favoriscono più l'interscambio dell'informazione
Ed è proprio questo concetto di gruppi dirigenti che è stato alla base di tutta la formazione dei gruppi dirigenti
Che ha avuto come obiettivo primario quello di creare una rete di competenze per favorire la crescita dei gruppi dirigenti nell'Unione europea
Andrei ora rivisitare i contenuti di questo percorso formativo che come diceva
Detto che a Malindi è durato più di un anno
All'interno del quale si possono individuare quattro tappe fondamentali il primo periodo del corso
Che è stato strutturato sulla base di seminari monotematici
Ha avuto il grande pregio di riscoprire il sentimento di appartenenza normazione e l'orgoglio di essere italiani
In un'epoca di globalizzazione può sembrare un controsenso quello che ho appena detto ma non credo sia così perché noi siamo fermamente convinti
Che soltanto un popolo che conosce le proprie radici che ha un'elevata stima di se stessa è in grado di favorire gli attuali processi di integrazione che sono attualmente necessari in Europa
Il
Già da alcuni tempi assistiamo a un
Movimento di immigrazione di popoli extracomunitari sia in Italia ma anche nel resto d'Europa
Ecco la difficoltà sta proprio in questo Polo realizzazione di questo processo di integrazione
Naturalmente per realizzare questo processo di integrazione che come ripeto necessità della riscoperta di alcuni valori fondamentali come è stato bandiera nazione e valorizzare questi concetti e replicare questi accetta le nuove generazioni
Dovremo andare un pochino a ritroso per capire come mai questi concetti non sono stati coltivati all'interno del nostro popolo
Diverse sono le cause di questo di questi motivi in questi motivi
Ma diciamo che tutte possono ricondursi al fatto che alle classi politiche fino ad oggi ci hanno governato hanno sicuramente creato tutti i presupposti per una rinascita industriale
E dobbiamo ringraziare naturalmente coloro che ci hanno portato in Europa
Ma al tempo stesso dobbiamo anche constatare che accanto al concetto di rinascita industriale andava sicuramente coltivato questi sentimenti che ho appena detto
Cioè siamo sicuramente un popolo con grandi potenzialità
Il made in Italy sappiamo benissimo che apprezzato in tutto il mondo
Credo che sia sufficiente fare un ultimo sforzo
Per prendere veramente coscienza dei nostri valori riscoprire questo orgoglio di essere italiani
E effettuare un processo di integrazione affinché anche queste persone extracomunitarie col tempo si possono sentire un po'italiane anche loro
Il secondo periodo del corso è stato dedicato Ali gruppi di lavoro
Che hanno
Proposero sviluppato alcuni temi
All'interno di dei dei temi che c'erano assegnati sicuramente abbiamo notato come tutto il bagaglio di esperienze trasferite c'è anche nella prima parte del corso poteva essere integrato lanciando nuovi enti e proponendo nuove soluzioni
Da adottare
Credo che il contenuto dei nostri lavori sia abbastanza interessante almeno a detta anche dei coordinatori del progetto è sicuramente rappresenta un qualcosa su cui si può sviluppare successive elaborazioni
Il terzo periodo del corso che abbiamo affrontato
Riguardato la conoscenza del distretto pratese
All'interno di questo terzo periodo
E nel quale abbiamo vissuto più di più più a Prato che a Firenze quindi avendo anche interventi da parte dell'Unione industriali Pratesi ci siamo resi conto di una grande determinazione da parte dell'Unione industriali Pratesi vuole portare avanti dei processi di formazione malgrado tutte le difficoltà che incontrano e è stata proprio questa determinazione dell'Unione industriali Pratesi a convincerci di creare i presupposti per un project work a cui alcuni di noi hanno ho partecipato per sviluppare il tema del nuovo ruolo dei gruppi dirigenti sull'Unione industriale pratese
Infine l'ultimo Periodo del corso
Denti victoire si negli incontri con il dottor Tronchetti Provera con i coordinatori del corso ha messo il sigillo finale su questo progetto pilota che crediamo si sia concluso con buone prospettive per il futuro
Nell'intervento del vicepresidente la Pirelli ed è vicepresidente la Confindustria presidente la Pirelli abbiamo notato che
Che tutti i discorsi proveniente dal mondo imprenditoriale trovavano nei palazzi di Roma scarso interesse ed un eccessivo immobilismo in un'epoca dove i cambiamenti ragiono ad una velocità inversamente proporzionale dei tempi decisionali della classe politica attuale
Al contrario questo invece abbiamo invece potuto constatare nelle istituzioni toscane
Un enormi interessi attenzione per tutti lavoro che abbiamo svolto tanto che crediamo di poter considerare
Che Firenze possa diventare un punto di partenza apre una scuola di formazione permanente dei gruppi dirigenti
Aver percorso un anno di formazione con altri miei colleghi
Mia mi fa riflettere su quello che credo sia stato il risultato più importante che ha ottenuto questo corso cioè il creare un linguaggio comune a tutti i partecipanti
E quindi rappresenta questo un'esperienza di grandissimo rilievo
E credo che sia proprio quella che occorra cioè una scuola che forma una nuova classe dirigente capace di gestire i cambiamenti nell'era della globalizzazione
Come diceva il professor Donato questo corso non ha avuto come obiettivo la specializzazione non voleva essere un corso di marketing o di gestione del personale
Per queste cose esistono scuole ben più specializzate come la Bocconi ma si è posto al di sopra del normale momenti formativi
Perché era una crescita armonica dei gruppi dirigenti nell'Unione europea
Abbiamo notato inoltre nel seminario conclusivo che abbiamo tenuto a maggio questo corso l'intenzione della Regione di replicare approfondire questa prima esperienza fatta
Chiediamo quindi che sia veramente possibile affrontare un progetto di trattare Firenze di un vero e proprio centro di formazione per i nuovi gruppi dirigenti
Queste mie riflessioni gran parte condivise in gran parte da tutti partecipanti al corso ci hanno consentito anche di lanciare un'idea di creare un'associazione degli allievi del questo primo corso
E quindi questo associazione rappresenta con una volta cioè un un obiettivo importante che questa esperienza
Ci ha fatto ridere
E l'esperienza e l'obiettivo principale di questa associazione
E quella di consegnare il Paese nelle mani di un gruppo dirigente capace preparato e consapevoli dei fabbisogni della propria popolazione
Desideriamo ringraziare atti euro toscana
Con costituita da fondazioni Amici di Liberal asse parka Merelli cosa i coordinatori del precetto che ci hanno costantemente seguito e che hanno saputo amalgamare le nostre singole esperienze professionali
Tutti gli ospiti intervenuti a questo convegno ci dichiariamo disponibili ad approfondire le nostre idee nell'associazione che consideriamo la naturale prosecuzione di questo progetto grazie per il contributo che apporterete
Ecco grazie ligi al pellegrino e ora iniziamo proprio la prima parte della nostro diciamo
Approfondimento rispetto o a quello che è stato il il lavoro svolto
E che e richiede proprio di
Confrontare questo lavoro senza che lo si debba esprimerle tanto
Con le opinioni
Noi riteniamo importanti interessanti che vengono possono venire stasera sulla questione che sostanzialmente è stata affrontata in in questo anno
E per introdurre questa parte in discussione io chiedo Maria Donata che Graziano che
Sette faccia da questo cosa di introdurre brevemente
La discussione che le persone così autorevoli che abbiamo Stasi da poi introdurranno alla volta e faranno secondo quello che voglio
Speriamo brevemente
Intanto volevo cogliere l'occasione per ringraziare per avere di aver avuto l'opportunità di partecipare a un corso che attendevo da tanto tempo perché mi ha dato e ha dato tanti di noi le opportunità per riflettere su tanti temi importanti di questo momento storico così interessato da questo cambiamento che ci ci vede un po'tutti smarriti
Abbiamo raccolto in questa relazione le le opinioni un po'di
Un gruppo
Di noi che che si sono appassionati al tema della cultura nelle sue varie sfaccettature
L'argomento cultura e gruppi dirigenti come sappiamo è un argomento molto vasto
E soprattutto evoca l'idea la percezione che nell'immaginario collettivo sia del del Paese sia all'interno che all'esterno
Cultura può essere definita come il Complesso di quelle cognizioni tradizioni procedimenti tecnici ma anche valori idem sentire di un gruppo di un popolo e ed è pertanto un bene collettivo cioè costituisce l'ambiente nel quale ci troviamo ad operare e che spesso come in questo momento viene percepito dall'esterno sono dall'intero ma anche dall'esterno
Forse con qualche carenza
Base fondamentale della cultura e il capitale sociale che caratterizza proprio il nucleo dello sviluppo statale proprio in quanto e su questa base che va operata l'integrazione fra i diversi pubblici che costituiscono la società cultura e in questo senso un un elemento strategico dello sviluppo di un Paese
Perché e l'unica possibilità diciamo di fronte alla crescente domanda di conoscenza e di informazioni proveniente da da dei vari settori delle a vivere sociale
E che possa poi essere speso diciamo a livello internazionale per costituire un un sistema attrattivo
E la il termine cultura assume un valore autonomo rispetto agli altri aspetti di uno Stato ma racchiude in sé vari ambiti e i più importanti dei quali sono la cultura dello Stato cultura imprenditoriale cultura scolastica
E cultura della formazione abbiamo suddiviso e approfondito ciascuno di questi settori che cercherò di analizzare brevemente cultura e gruppi dirigenti
Da quanto emerso durante il cosa abbiamo parlato molto spesso della formazione culturale dei gruppi politici attuali e spesso quindi abbiamo parlato di cultura con varie accezioni cultura di lavoro come capacità professionale abilità tecnica cultura come servizio al cittadino come sensibilità politica e istituzionale e come integrazione delle differenze all'interno della società il tutto in vista di della salvaguardia di quella identità nazionale che è fortemente di compromessa da una globalizzazione fagocitare ante secondo una definizione di De Santis che dice che è proprio della cultura suscitare nuove idee bisognino materiali e formare una classe di cittadini più educati civile
Proprio su queste parole di De Santis che noi individuiamo il compito delle future classi dirigenti delle classi dirigenti di un Paese
Soprattutto durante il seminario di Angelo Panebianco abbiamo ho avuto la possibilità di constatare come una società debole è uno Stato anche suo debole sono spesso indicatori di una mancanza di unitarietà di cultura dei gruppi dirigenti
Mancanza di unità unitarietà di cultura che spesso dipende dalla frammentarietà e dalla dalla diversa origine dalla diversa formazione delle classi dirigenti
Questa frammentarietà crea una incomunicabilità all'interno della classe dirigente
Perché possiamo affermare che non esiste una in Italia una cultura dei gruppi dirigenti ma esistono molte e diverse fra loro
I questo complica diciamo il dialogo impedisce il dialogo spesso il coordinamento fra all'interno della classe dirigente e forse anche l'origine dell'attuale crisi della politica
In quanto le alleanze avvengono sul temi avvengono fra DiVersi
Qui spesso sono strumentali al raggiungimento di uno di un obiettivo
Di in interessi di poche parti non di tutte le parti e da questo probabilmente scaturisce anche il significato di un'idea di nazione
E dell'idea di interesse nazionale e che non è universalmente riconosciuto che non è universalmente condiviso dei gruppi dirigenti
Panebianco ha formulato per esempio l'ipotesi come si risolve come si esce da questa situazione probabilmente seguendo il consiglio ogni ipotesi di di Panebianco che pensa sostiene che il ritorno di quelle persone che si sono formati all'estero
E che tornerà in Italia avendo acquisito una cultura diversa e valori diversi dal da quella italiana possano aiutare la classe dirigente attuale a gestire il cambiamento
E quindi l'interrogativo che ci poniamo e che pongo acqua tutti voi e se la cultura dei dei futuri dirigenti possano possa scaturire in che modo possiamo diciamo uniforme non riformare a creare un un luogo dove i futuri dirigenti possano formarsi per avere una facilità di dialogo fra loro di omogeneità di linguaggio
Come è successo a noi in questo momento e cominciare così un dialogo che possa portare di frutti veramente costruttivi per il futuro e in quale direzione poi è possibile parlare di una formazione per i gruppi dirigenti
Un altro aspetto che abbiamo realizzato neanche il corso è quello dell'alta cultura d'impresa come sappiamo il sistema Italia non è e competitivo e non sul un piano internazionale e nello scenario internazionale per alcune spesso risulta non attrattivo soprattutto per l'instabilità politica che ci caratterizza
Due caratteristi due sono le caratteristiche fondamentali del si sta sistema italiana capitalistico italiano e sono collegati all'origine del sistema capitalistico italiano stesso
In particolare possiamo sintetizzarli in due concetti il capitalismo senza capitali cioè la difficoltà di pensare in grande fra virgolette cioè di mobilitare risorse su grandi progetti
E l'altra caratteristica e la famiglia si può essere sintetizzata nel concetto famiglia ricca impresa povera cioè molto spesso la commistione di interessi fra famiglia e impresa
Diventa un fattore di freno economico perché il patron imprenditore non non consente una ristrutturazione della dell'impresa con l'ingresso di manager di culture differenti
Quindi anche questo sì anche dal settore impresa viene oggi una domanda di valorizzazione delle competenze
Come bisogno di attingerà nuova linfa vitale
Soprattutto attribuire un valore al capitale al capitale umano e di indirizzare gli investimenti anche nella ricerca con la collaborazione insieme a i sistemi di istruzione superiore delle università
Oggi la produttività sappiamo bene che che che la la che determina il successo di un'impresa non basta da sola a creare valore aggiunto se il concetto di produttività non è legato al concetto di cultura e per cultura e in un'impresa intendiamo
La capacità di sviluppare sia da parte del dei lavoratori che da parte dell'imprenditore di sviluppare non solo una professionalità ma anche un la cosiddetta qualità cioè che è alla base di insieme alle caratteristiche di flessibilità innovazione capacità di coordinamento che sono proprie di un buon management industriale
Tutte tutti gli operatori all'interno di una Diana devono concorrere alla qualità vista come o un habitus mentale interno all'azienda che induce ad un comportamento capaci di di raggiungere insuccesso cioè di creare un valore aggiunto alla al prodotto del dell'impresa e che sia soprattutto capaci di tradursi in quel vantaggio competitivo che rende poi l'impresa è il prodotto spendi acquistabile quindi concorrenziale sui mercati internazionali
Per vincere la sfida di questa questo concetto di qualità totale
C'è bisogno di un salto culturale che deve svolge l'intera società e non solo la singola impresa questo è compito dei policy makers e dei cittadini
Ma anche di dei lavoratori degli studenti per raggiungere appunto uno l'integrazione fra i sistemi che costituiscano un un sistema composito basato su valori condivisi
Per fare questo è necessario anche uno diciamo una riforma della scuola c'è la scuola è chiamata ad essere il il nucleo del protagonista del cambiamento soprattutto in questo momento di globalizzazione e non deve assolutamente permettere che la globalizzazione renda omogenea la cultura in base soprattutto ai modelli provenienti d'oltreoceano in questo momento quindi la scuole lo strumento per recuperare quella identità nazionale
Che ci caratterizza che rende ogni paese unico e e soprattutto insieme i Paesi europei devono sono impegnati in questo momento a costruire l'identità europea
Per costruire prima l'identità nazionale in base a valori condivisi e e poi l'identità europea e necessario continuare diciamo il il coordinamento con le scuole degli altri paesi europei sviluppare dei programmi che siano
Di interscambio il l'obiettivo è quello di superare la eterna divisione fra cultura scientifica cultura umanistica ed arrivare a una nuova concezione di cultura la cultura nuova appunto nel senso di una sintesi fra questi due aspetti entrambi importanti e fondamentali per la costruzione di un uomo completo che accanto alle moderne acquisizioni scientifiche sia capace di cogliere e integrare queste acquisizioni sentite con il suo bagaglio storico-politico culturale
L'ultimo aspetto che mi sembra fondamentale visto che sta siamo abbiamo partecipato a un corso di formazione e quello di riportare l'accento sulla formazione
Ecco la gobba logo la globalizzazione ha investito l'intera società trasformando in modo rivoluzionario tutti i rapporti quelli politici quelli economici quelli culturali ma anche il modo di lavorare di ciascun individuo
Il la formazione e importante in questo momento in ogni settore
Per riqualificare il e le competenze ma anche e anche nei settori più anche per creare nuove professionalità che Comit in questo momento entrano sul sul mercato è stato nel nello scorso marzo si è svolto proprio qui un un accordo una conferenza unificata Stato-Regioni otto autonomie locali
Durante la quale è stato raggiunto un accordo per la riorganizzazione il potenziamento dell'educazione permanente degli adulti e questo accordo i due induce e introduce in Italia per la prima volta il concetto di educazione permanente per gli adulti
E avvia anche un sistema integrato per tutti gli attori importanti che operano nel settore
Quindi il il problema della formazione è molto sentito a tutti i livelli e anche qui mi chiedo e vi chiedo è pensabile un la formazione permanente un istruzione permanente che si occupi della formazione delle classi dirigenti
Inoltre oltre alla formazione e importante la creazione di strumenti
Gestionali anche di delle nuove figure professionali che che svolgono che svolgano che siano capaci di svolge la loro attività non solo per è garantire un buon management delle istituzioni e delle imprese ma soprattutto che sia capace di coniugare i i vari saperi contestuali in e sia capace di Comandini coniugare gli interessi dei vari pubblici
Con le esigenze di sviluppo nella dimensione globale concludo brevissimamente chiedendo appunto delle indicazioni delle indicazioni più che altro
Che cosa dovrebbe la cioè la finalità del corso che mente e quella di formare ci ha fatto riflettere sulla necessità di formare una classe dirigente capace di rappresentare davvero questo idem sentire e favorire il dialogo all'insegna della reciprocità degli interessi
La parola chiave le parole chiave che sono emersi da da da durante il nostro corso che credo possano essere sintetizzate in cultura professionale riqualificazione necessitati un'informazione rapida e fruibile
Ma tutto questo racchiude può essere ha chiuso nel discorso della mentalità consolidata che credo sia il nucleo intorno alla quale al quale la nuova classe dirigente e chiamata a riflettere
Perché solo attraverso la mentalità consolidata di interessi di reciprocità si può si può parlare di sviluppo sostenibile cioè si può partire dal dal Macro ambiente e entrare da una però niente gli stimoli che vengono la domanda di valorizzazione da più fronti che che stiamo osservando e raggiungere appunto il risulta un risultato di nazione di paese percepito come fortemente attrattivo da questo deriva poi il successo della classe dirigente
Grazie ora
Iniziamo con i nostri interlocutori
Qui stasera e do la parola descrivo all'ambasciatore Sergio Romano
Che secondo
Meglio meglio meglio dicevo che mentre ascoltavo Antonio Pellegrino e Maria Donata fare Razzano
Mi sono reso conto che un corso sulla classe dirigente in Italia impiega buona parte del suo tempo a definire la classe dirigente
Non credo che questo accadrebbe in un altro Paese della dell'Europa occidentale non credo che i francesi gli inglesi debbono porsi il problema di definire prima la loro classe dirigente i loro corsi sarebbero principalmente dei corsi di aggiornamento
Di e corsi di formazione e di aggiornamento alle nuove tecniche aziendali operative mentre invece in Italia una gran parte del tempo di un corso destinato alla classe dirigente
Deve essere impiegato definire il quadro lilla la forma per poi passare ai contenuti ma la forma finisce per essere più importante
Di quanto non sarebbe in un altro Paese allora ci sarà pure una ragione storica per cui noi quando parliamo di classe dirigente non sappiamo bene di che cosa parliamo e dobbiamo anzitutto definirne le caratteristiche che molto probabilmente questa ragione dovuta alla mancanza di studi storici sulla nostra classe dirigente nazionale noi non abbiamo una letteratura storiografica sulla classe dirigente italiana
Se lo chiedeva questo problema se lo poneva Giorgio Rumi in un articolo recente per il Sole ventiquattro Ore per molti anni di classe dirigente nazionale di classe dirigente risorgimentale dal Risorgimento alla fine della seconda guerra mondiale
E non si è parlato e naturalmente non parlando sono e non ci siamo posti in tutti i problemi che forse avremmo dovuto porci qual era la loro cultura che libri leggevano che viaggi facevano quali erano i loro punti di riferimento quali erano le idee chiave che a un certo punto
Ebbero in Italia ha una certa importanza io mi sono sempre chiesto per esempio lavorando su Giolitti quali erano i libri della biblioteca di Giolitti ma era un mistero che non sono mai riuscito a risolvere
Anche se ho saputo che leggeva l'inglese il tedesco chiedo scusa
Ma io credo che questo sia dovuto al fatto che ad una certa cultura storiografica alla fine alla seconda guerra mondiale ha per così dire un deciso che tutta l'Italia apre il repubblicano era o fascista o pre fascista
Croce aveva cercato di come dire introdurre il concetto che il fascismo era stato soltanto una parentesi nella nella nazione una sorta di invasione degli ictus ma la cultura italiana preferì una critica definizione di Gobetti del fascismo come autobiografia della nazione decise quindi tutto quello che veniva prima del mille novecentoquarantacinque
O della proclamazione della Repubblica nel mille novecentoquarantasei era da buttar via
Era faceva parte di una classe dirigente of fascista o pre fascista o comunque capitalista ore azionaria comunque coinvolta negli quel generale e giudizio di colpevolezza che
Per così dire colpi il fascismo alla fine della della seconda guerra mondiale
Io credo che alla base di questa condanna vi era la convinzione una convenzione a cui il Partito d'Azione dette un contributo fondamentale che occorresse voltare pagina
E non c'era nulla da imparare studiando il passato il passato non conteneva nulla di utile nulla che valesse la pena di essere di essere oggetto di riflessioni quasi e di limitazione
Ho cominciava concorreva ripartire da zero produrre una nuova classe dirigente
E poi che la scuola pubblica era ancora quella del passato occorreva che la formazione e la selezione di questa nuova classe dirigente ancora non esistente
Avesse luogo altrove
Nelle scuole il partito nei seminari di partito nella militanza politica e sindacale negli istituti di ricerche sulla Resistenza
Nella formazione permanente delle associazioni ideologiche o para ideologiche religiose nei gruppuscoli i politici
E per meglio realizzare questo obiettivo progressivamente alla scuola pubblica venne tolto il suo originale compito
Che era quello di selezionare
Lo scuola in generale a quello serve principalmente non certo delle sue fasce iniziali ma nell'i suoi percorsi finali
Quindi alla scuola pubblica progressivamente venne tolto il compito di selezionare e per raggiungere questo obiettivo naturalmente cosa abbiamo fatto per abbiamo semplificato il programmi abbiamo liberalizzato gli accessi e in questo modo abbiamo raggiunto lo scopo che volevamo raggiungere quello di impedire che la scuola pubblica fosse luogo di formazione della classe dirigente italiana
La caratteristica più di più interessante della vita politica italiana degli ultimi cinquant'anni
E che non è la scuola pubblica il luogo di formazione della classe dirigente naturalmente queste tendenze era già evidente agli inizi degli anni Sessanta divenne ancora più evidente
Con il sessantotto il Sessantotto detto un poderoso colpo di acceleratore
A questa tendenza
Fu chiaro da quel momento che la scuola non doveva selezionare
Né all'ingresso né all'uscita
E non doveva concorrere a creare nella vita la naturale gerarchia dei meriti
Dei talenti
Fu salvata una sola scuola la Scuola Normale Superiore di Pisa perché era diventata l'Alma Mater dell'intellettualità comunista
E per ragioni di Nostalgia personale adolescenziale i comunisti non vollero smantellata la ci fu qualche desiderio che venne immediatamente
Respinto ma non si fece nulla nemmeno nel momento in cui sarebbe stato più necessario per dotare il Paese di quei luoghi di formazione post-universitaria
Sul modello francese delle scuole napoleoniche posta poligoni che fino alla scuola nazionale di amministrazione nulla di tutto questo perché
Sarebbe stato conferire nuovamente alla scuola è un compito che si voleva invece sottrarsi
E questo fu inevitabilmente scoraggiato
Forse l'aspetto più paradossale di tutta questa vicenda italiana
E fu l'ipocrisia
Se questi riformatori italiani avessero veramente voluto distruggerla la vecchia scuola perché non l'hanno fatto
Perché non hanno creato istituzioni scolastiche completamente nuove modellate sul loro sul loro ideali sulle loro idee sbagliate o giuste che fossero non ha alcuna importanza no non lo fecero
Anziché sopprimerla preferiranno conservare le vecchie strutture
Le vecchie denominazioni ma gli svuotarono
Le svuotarono di qualsiasi contenuto operativo fino a regola renderle completamente esangui
E così abbiamo ancora in Italia la questa è l'aspetto più ironico della realtà italiana abbiamo tutti gli orpelli liti le liturgie della vecchia scuola abbiamo ancora questo straordinario rito della licenza liceale vissuto come Pericu la così latini chiamavano gli esami
Vissuto come angoscia delle famiglie angoscia dei lettori angoscia dei giornali quali debbono dedicare a queste cose molte pagine
In una situazione in cui ella progettuale dei promossi e il novantacinque per cento
La cosa non presenta nessun problema si potrebbe scrivere prima ancora dell'inizio delle e degli esami la percentuale conclusiva dei promossi ma questo è il vissuto invece come una un grande diritto allo stesso modo abbiamo la tesi di laurea
E naturalmente il titolo di dottore che da quel momento precede il nome del laureato ma le tesi sono spesso dei Centoni di scarso interesse la discussione della tesi intuito
Faticoso il noioso crede a cui professori si libero nuvole frettolosamente
Indossando topi dischi Invasion con quella certa così noncuranza trascuratezza che sia per le cose che non destano più rispetto che non suscitano più sentimento di decoro il sentimento di dignità abbiamo naturalmente ancora una selezione sì quella l'abbiamo ma è quella ingiusta
In parte puramente casuale dei ragazzi abbandonati per strada grosso modo due terzi degli iscritti al primo anno non giungono alla laurea questo è la selezione italiana il risultato temo che sia quello che abbiamo constatato più volte che adesso constatiamo accollati confortante il giudizio del ministro della pubblica istruzione il quale ci ha informato che un terzo degli italiani sono analfabeti
Analfabeti di ritorno ma insomma una fabbrica
Per questa situazione avuto naturalmente tutta una serie di conseguenze che hanno inciso sulla classe dirigente italiana
La prima di queste esigenze di queste conseguenze è una colossale divaricazione
Fra ciò di cui il Paese ha bisogno e il livello del personale che le scuole forniscono al Paese
All'Europa la NATO Lovece abbiamo presenze internazionali importanti ma in realtà l'università italiana fa una straordinaria fatica a produrre qualitativamente
All'Europa la NATO lo Ecce abbiamo presenze internazionali importanti ma in realtà l'università italiana fa una straordinaria fatica a produrre qualitativamente e quantitativamente
Il numero di persone di cui il Paese ha bisogno
Per certi versi ne produce fin troppe quantitativamente non qualitativamente in altri è del tutto e del tutto carente
E naturalmente è il risultato di questa discrepanza
è che la formazione di un larga parte della classe dirigente italiana o per lo meno della migliore classe dirigente italiana non avviene in Italia
Avviene all'estero
C'entra a far e all'estero che le persone che possono vanno a completare gli studi
Gli studenti italiani hanno quando sono di un certo livello parlano della loro Gioventù universitaria parlano di Chicago parlano di Harvard
Parlo di ieri quelle sono le università che hanno frequentato insieme sono quelli della loro Alma Mater
Naturalmente il fenomeno non è esclusivamente italiano è un fenomeno europeo però mi sembra che abbia assunto il in Italia una dimensione particolare ne abbiamo la conferma ogni qual volta constatiamo quanto sia alto il numero degli italiani che rimangono all'estero alla fine dei loro studi in università straniere o che dopo un tentativo fallito di far carriera d'Italia tornano all'estero
Questa è la dimostrazione di come il fenomeno sia più incisivo per l'Italia che non per altri
Quindi abbiamo una parte della classe dirigente che si forma all'estero e di quella parte una parte che rimane all'estero quelle che invece sono rimasti certamente in Italia
Quelli che sono certamente rimasti in Italia sono la nuova classe dirigente dell'Italia repubblicana dove dirigente casomai dovrebbe adesso piuttosto tra tra virgolette quella che si è formata nelle scuole di partito nella militanza politica e sindacale nell'associazionismo ideologico questi sono rimasti in Italia anche perché non avrebbero possibilità di far valere le loro conoscenze competenze all'estero non c'è domanda
Non esiste perché ha
Sono fortemente presenti queste questo personale è fortemente presente questo personale dirigenziale diciamo così
E fortemente presente nella classe politica e sindacale
Nelle amministrazioni locali
Nelle industrie pubbliche esistono ancora
Nella burocrazia statale nelle professioni pubblicizzate vale a dire nelle pressioni che delle professioni che sono voi considerate semi pubbliche
Vuole comunque pubblicizzate dalla dalle leggi che garantiscono i criteri di privilegi degli ordini professionali
Persino nel giornalismo
Non sono una classe dirigente nel senso più vorremmo dare alla parola sono una classe funzionari viale
Mi spiego meglio una classe dirigente
E generalmente composta da uomini e da donne
Che sono ispirati da quel principio di trasparenza e di responsabilità che gli inglesi e gli americani con una parola che è desunta del resto originalmente dal linguaggio economico definiscono e canto poco
E canta Bellitti e canto boh la parola e canta Belletti non è facilmente traducibile in italiano quando manca la cosa è difficile anche tradurre la parola le cantabili ti non è diffusa nel sistema italiano ma comunque potremmo sostenere che è il canto boh colui che rende i conti
Colui che risponde di ciò che fa
Per esempio colui che deve rendere conto delle proprie azioni sulla base di un mandato ricevuto o anche sulla base di un impegno liberamente sottoscritto
L'uomo politico per esempio è canto boh quando deve rendere conto agli elettori del modo in cui ha tenuto fede ai suoi impegni
Del consigliere delegato di un'azienda è tanto boh quando il consiglio d'amministrazione lo chiama rendere conto del modo in cui ha assolto
Al mandato che gli era stato conferito professionista è canto boh
Perché ha sottoscritto anzitutto probabilmente anche impegni deontologici di carattere generale e poi comunque un patto per così dire bilaterale con il suo paziente cliente medico
O ingegnere che sia
Ed è è cauto Polo in ultima analisi in fondo chi rende i conti alla al cittadino
Al cliente all'utente e al paziente ecco queste sono le grande categoria cui bisogna rendere il conto
Invece della classe funziona Riale che mi sembra una delle caratteristiche della classe dirigente italiana vale il principio opposto
Chi ne fa parte
Non risponde di ciò che fa al cittadino o all'utente
Ma rappresentante dell'ideologia o del sistema di potere a cui deve la sua posizione
Non è una persona liberamente e criticamente responsabile è un funzionario vale a dire è il titolare di funzioni che gli sono state affidate d'altro vi sono altre differenze non meno importanti il dirigente per esempio il vero dirigente è sempre a apertamente in gara con altri deve accettare
Le regole del merito le regole della libera concorrenza il funzionario invece no il funzionario fa piuttosto anticamera nelle nelle anticamere del potere nelle corridoi del potere il dirigente riconosce gli errori deve dimettersi perché dovendo rendere conto di ciò che fa da altri spesso nella necessità di dimettersi funzionario invece mica sempre qualsiasi responsabilità personale
Perché il sistema funziona Riale è un sistema che non comporta individuazione di responsabilità personali e quindi cerca sempre con successo di non dimettersi non è un caso se l'Italia è stata ed è tuttora uno dei paesi in cui il tasso di competitività e particolarmente basso i funzionari vale a dire il le persone che sono membri di questa classe dirigenziale italiana salgono sempre il sistema che maggiormente conviene alla loro cultura
E il sistema a sua volta crea il personale conforme ai suoi bisogni e alle sue necessità ed è credo questo circolo vizioso in cui gli si è imprigionata
Una gran parte della classe dirigente italiana
A questo punto esistono delle prospettive di cambiamento probabilmente sì probabilmente le condizioni stanno cambiando anzitutto non dimentichiamo che il mercato unico ci espone alle necessità della concorrenza c'ha un bel dire che essere nazione è bello
Ma io sono semplicemente che se continuasse ad essere italiano nel modo in cui lo ero venti e trent'anni fa quando Bruxelles nomi stava dietro una frusta il nemico non mi costringeva a fare cose che
L'hanno fatto e io molto probabilmente avrei perso il treno ancor più di quanto non abbia
Il sistema politico italiano deve misurarsi con l'efficacia degli altri sistemi europei lo fa male lo fa malissimo
Ma in qualche modo il Paese è consapevole del fatto che esiste una fortissima discrepanza fra il modo in cui il sistema politico italiano assolve ai suoi compiti e il modo in cui altri assolvono a Livorno
Poi c'è un altro elemento i partiti che sono di gran lunga probabilmente il fattore più responsabile per la creazione di questa classe dirigente funzionari Ale
Sono stati fortemente indeboliti dalla crisi degli anni Novanta hanno apparati più deboli hanno strutture meno meno complesse
E e poi vi sono altri fattori che hanno giocato alcuni grandi alcuni grandi strumenti di potere economico si sono disciolti non c'è più la Cassa del Mezzogiorno non c'è più l'Illiria può alcune privatizzazioni importanti hanno avuto luogo
Insomma esistono probabilmente oggi si le fu condizioni per la nascita di una nuova classe dirigente però c'è sempre un problema
Che non mi sembra si abbia Cambogia di risolvere
Per formare questa classe dirigente non bastano questi corsi per quanto per i neri
Per quanto importanti siano per quanto necessari sempre e comunque
Occorre che la scuola funzioni
Non c'è altro luogo per formazione della classe dirigente se non la scuola occorre che la scuola sia ancora una volta autorizzata a selezionare i migliori e probabilmente a perché questo accada le formule sono semplicemente due
Occorre creare concorrenza tra gli studenti
E questo lo si può fare soltanto con il numero chiuso
E occorre creare concorrenza fra i titoli di studio
E questo lo si può fare soltanto abolendo valore legale del titolo di
Quindi concorrenza fra gli studenti concorrenza fra i diplomi
A questo punto deporre chiedermi se naturalmente vi siano le condizioni perché questo accada non lo so ho l'impressione che
Vi è una fortissima resistenza sia da parte della vita politica che non vuole perdere strumenti di potere
Sia da parte degli stessi professori i quali hanno un forte interesse a continuare ad essere la reggitori di carta bollata
Perché non c'entra a fare finché i titoli di studio hanno un valore legale il professore un pubblico funzionario che elargisce carta bollata
Se non sogneremmo questi nudi tuttavia non c'è niente da fare il mondo grazie al cielo è diventato libero siamo tutti liberi di muoverci quindi libere civile liberi anche di andarcene allora assisteremo sempre di più
A questo fenomeno di un Paese che forma all'estero la sua classe dirigente e che lascia all'estero i migliori della sua classe dirigente grazie
Biagio diceva
A
Anch'io ringrazio per l'invito già ascoltato cose molto interessanti sia nelle sintesi che sono state qui presentate sia nell'intervento dell'ambasciatore romano
Certo se le cose stanno così è un bel guaio
Restano così come ambasciatore Romano dice siamo veramente nei guai
E naturalmente le le cose che dice l'ambasciatore Romano ci sono multe molti aspetti di verità io c'ho quarant'anni di università alle spalle quindi
Molte di queste cose dal dall'interno dell'istituzione nella quale ho lavorato per tanti anni li conosco
Però io vorrei provare a fare un quadro su qualche punto lievemente diverso
Meglio quali siamo una discussione aperta e franchezza è come dire che forse questo è l'aspetto anche più interessante di questo incontro
Mi mi ha ricordato un po'l'intervento di Romano
La storia dell'estetica di Benedetto Croce nel senso che e poi fu detta ero più e quindi lì dentro sono tutti non c'è più niente arriva Kruscev e cioè vita poi il nuovo e deve risolvere tutti i problemi perché quella storia veniva presentata come dire come la storia del negativo per cui tutto andava in soffitta quando nella previsione si un cimitero di San Benedetto Croce e detto Croce rispose io la vedo così
E comunque questo per dire che ho l'impressione che dobbiamo fare un'analisi un po'più
Articolata anche con qualche le menti di distinzioni che io vorrei e cercare di e presentare ben sapendo dicevo che in molti aspetti delle critiche tutti quanti lei
Li condividiamo ma l'Italia comincia nel mille novecentoquarantacinque e come dire l'Italia ha avuto certamente un problema storico preciso cioè quello che
Il passaggio alla democrazia di massa è stato interpretato dal fascismo
è questo il dato nella storia italiana
Cioè il passaggio la rottura dello Stato liberale non è stata compiuta e sviluppata dalle classi liberale democratiche ma da fascismo ora ripeto sulla storia del fascismo né né la sede né il momento né l'occasione nei tempi per potersi fermare sappiamo anche tutti quanti che come dire la ricerca storica anche su queste cose
E diventata più complesse però e io credo insomma che la valorizzazione di questi cinquant'anni di storia italiana
Che abbiamo alle spalle che diciamo come dire scusate questa ne e una riflessione
Politica che però poi giunge immediatamente perché coi missili ne possiamo distinguere i porti politiche culture dobbiamo anche far però dobbiamo anche trovare naturalmente i nessi e naturalmente nel tempo che mi sono dato parlerò anche di cose più interni ai temi di cui stiamo discutendo stasera ma dicevo certamente
Il fatto che i la democrazia di massa in Italia cioè liti il
Il primo irrompere della della della democrazia di massa si è stato in perpetrato
Da un movimento di carattere autoritario e certamente ha condizionato in maniera profondissima la storia d'Italia la formazione delle sue classi dirigenti per cui questi cinquant'anni di storia repubblicana che abbiamo alle spalle che
Rispetto alla quale in bassa un po'l'idea come dire di una periodizzazione che a questo punto come dire tutta quanta ricompattata sulla sulla degenerazione finale
Come se
Diciamo dal mille novecentoquarantacinque quarantasei già già fosse tutto chiaro questo itinerario e insieme le interpretazioni storiche fatte così sono sempre molto rischioso io tenderei a fortemente per i utilizzare la storia della Repubblica
E
Insomma non è che la storia d'Italia comincia nel quarantacinque però certamente
Nel quarantacinque comincia in forma moderna il tentativo di fare la storia democrazia italiana questo io
Mi pare il nudo
Ed è vero
Per come sono andate le cose e quindi diciamo questo è fuor di dubbio che
Che la storia di delle classi dirigenti di questi cinquant'anni ripeto e insisto sui quali
Il quale la storia la storia sia deve ritornare perché veramente secondo me c'è il rischio
Come dire che il rigetto non aiuti
La formazione di una nuova coscienza nazionale che necessaria tratto di stampanti diverso da quella del passato Vasto
L'Europa sempre preso coscienza di sé attraverso la storiografia questo è il carattere della civiltà europea non di quella poniamo cinesi a fare è un altro a un'altra forma di sapienza per pensare se stessi
Europa pensato se stessa attraverso la storia la storia che per cui poi non a caso nei momenti di crisi tutti i temi della storia della storia sia tornano in campo in maniera anche come dire un po'drammatizzata e politicamente morto
Definita ma proprio perché l'Europa sempre preso coscienza attraverso la storiografia di sì
Proprio per questo più che mai credo che sarà necessario che
Diciamo la ricerca storica riprenda un contatto differenziato con la storia del cinquantennio evitando come dire quei due estremi che si sono un po'susseguiti che hanno giocato sulla formazione delle classi dirigenti naturalmente per alcune cose che accennano tra un momento
E cioè a dire o la negazione di tutto ciò che veniva prima i la compressione della della storia italiane in quella in quelli in quel groppo di anni oppure
La la di tale negazione di tutto questo e l'idea adesso ricominciamo da capo
Che ovviamente non solo un'idea sempre rischiosa ma unità improbabile perché molto difficile per una società ricominciare da capo nel senso che elementi di continuità spesso finiscono di golpe la rileva comunque con l'esserci comuni e quindi con quegli elementi di continuità
Bisogna necessariamente fare i conti
In un certo senso qualcosa qualche cosa potrebbe essere facilitata dal fatto che
La transizione italiana ha avuto un carattere
Forse provvidenzialmente non lo so io dico cose molto veramente di riflessione a voce alta non so bene questo precipitosa nel senso che la caduta del sistema politico è stata talmente violenta violenta
Non nelle forme stanca in qualche volta anche nelle forme esterne comunque violenta in sede luce precipitosa da
Da mettere tre la Società italiana davanti ad un vuoto
Ed è indubbio
Anche se io forse darei un giudizio gli realmente diverso da quello che ho ascoltato su questo punto
Che
La formazione delle classi dirigenti italiane nel cinquantennio è stata fortissimamente condizionata
Dai partiti di massa italiano esce fuori discussione
Sono stati a modo loro produttori di cultura
Naturalmente si potrebbe subito dire produttori di subcultura io su qua ho dei dubbi
Mi permetto di enunciare dei dubbi sulla possibilità di interpretare immediatamente in chiave di subculture le culture che sono state prodotte dei partiti di massa italiani
Nelle cinquantennio insisto sul fatto cultura perché
Insomma non si trattava semplicemente come dire di una cultura partitica
E non è stata questa la storia d'Italia
Si trattava di
Come dire un orizzonte storico politico che era stata data anche da una certa coi mettere l'antifascismo
E che
Ha prodotto in maniera come dire differenziata ed anche lontana dai punti d'origine in questo senso dico non subordinata non stupidamente partitica non partitica in senso ristretto e settario ma costruzione di una
Di una dinamica culturale che e andata poi anche al di là della visione ristretta che ciascun partito potesse aprire insomma la cultura italiana
Questi cinquant'anni è stata una cosa seria prestato una cosa che ha costruito
La democrazia italiana insomma questa forma che abbiamo faticosamente messo in campo
Con tutte le
Dentro la quale io non sono d'accordo sul giudizio
Così drasticamente negativo sulla scuola pubblica italiana pur sapendo e quello che Sergio io mi permetto di fare dopo una discussione diretta forse il modo migliore di svolge una tavola rotonda gettare alle ortiche quello che uno ha scritto prima
E diciamo iniziare un dialogo
Nel senso che la scuola pubblica italiana
Che ha molti di quei difetti sono stati denunciati anche della scuola in un modo o nell'altro offrono vissuto anche l'ambiente della scuola non solamente l'università
Ma c'è sempre un grosso però il grosso però è che la scuola pubblica italiana è stata in Italia
L'unico elemento di unificazione della coscienza nazionale che effettivamente funzionato perché i partiti in realtà funzionavano anche dividendo
E non non non foss'altro perché i grandi partiti di quegli anni erano partiti che
Sì facevano dialettica ma ma se trattano porterà a una perché
Le scelte strategiche di fondo di civiltà di di concezioni del mondo erano diverse quindi io sono perfettamente d'accordo sull'idea che poi
Lì c'erano anche fortissimi elementi di divisione della nazione non voglio tornare sulla polemica sarà patria sia nato sia morta l'otto settembre perché una discussione che non è infiltrare siano veramente ce ne andiamo troppo lontano dalle cose però
Tutto il quindi tutto questo quadro secondo me sta dentro un problema che dell'immane questo è il punto
Che non è che noi possiamo immaginare che i
Sì liberi
O si risolva semplicemente con
L'affermazione del carattere
Del problema europeo cioè del del richiamo all'Europa e io farò tra l'altro tra un momento almeno in una certa chiare
Io credo che dobbiamo scontare fortemente la difficoltà
Per della della storia delle classi dirigenti italiane dobbiamo fortemente scontare
Quella che il mio amico Giuseppe Galasso chiama l'Italia nazioni difficile cioè
è un po'mo'come dire un pezzo della storia europea in cui
La cui unificazione avuto diciamo problemi che sono stati diversi da quelli
Di altre definizioni statale nazionali che si sono verificati nei grandi Paesi
Europei che ha messo sempre come dire dei vincoli e dei problemi particolari alla democrazia
La democrazia italiana e quindi questo non per assumere atteggiamenti giustificativa perché io credo che se non ci mettiamo un po'tutti quanti insieme a capire intanto che cosa è accaduto intanto che cosa sta accadendo perché perché i voti nel nel nella natura nella storia della politica non esistono quindi quando io dicevo una transizione che ha creato dei vuoti adesso tutto questo implica una costruzione perché se non c'è una costruzione il rischio dell'vuoto in una democrazia organizzata e sempre estremamente grave naturalmente le classi dirigenti sono il terreno decisivo di questa
Possibile cambiamento di questo possibile cambiamento del Paese
E anche sulle università
Io poi magari di Veronica ma acqua qua un punto più preciso io io penso che il punto di fondo sulla questione università e formazione in Italia per poi
Sia stato quello
Dell'estrema difficoltà
E questo invece è tipico delle grandi democrazie
Continentali non solamente continentali penso in particolare alla Francia ma penso evidentemente anche la Gran Bretagna su questo Isa per costituire un rapporto molto forte molto significativo fra l'università come luogo di formazione generale
E i centri di eccellenza e di specializzazione come luogo di formazione dei punti molto alti della classe dirigente questo è sicuramente un problema Italia
E vedo che anche adesso va avanti con estrema difficoltà con estrema problematicità ecco moltissime contraddizioni quindi questo
Anche questo tentativo che oggi la università italiana sta facendo di Assia un'autonomia io qui non sono né celebrativo cartografico perché non ce ne sarebbero ragioni ma neanche ipercritico perché vedo che comunque
Alcune cose si stanno mettendo in movimento figuratevi in un istituto come Guido dove insegno adesso a Napoli per istitutore universitario Orientale siamo stiamo perfino riuscendo a fare un centro di studi europei che non c'era mai stato perché perché quello che io ho avvertito alle lavorando anche molti anni fu l'Italia in particolare a Bruxelles
Alla nella cui università anche adesso in segno e per esempio il fatto che
Diciamo la dimensione europea
Ha una tale incidenza sulle competenze delle classi dirigenti da essere fonte di una trasformazione profonda perfino delle discipline specialistiche
Non c'è più la possibilità di fare economia politica senza conoscere
Tutto quello che di nuovo l'economia globalizzata pone e impone alle discipline alle scelte delle classi dirigenti e così naturalmente si potrebbe fare per tanti settori specialistici
Cioè l'Europa incide non come un generico orizzonte rispetto al quale bisogna farsi valere ma incide come un mutamento sostanziale della storia delle discipline capace uniti
Ora questo per esempio ci sono molte università straniere che questo sforzo di adeguare i curricula disciplinari
A questa emergenza intellettuale e culturale politica dell'Europa lo stanno facendo Italia siamo molto
Molto indietro cioè i tentativi sono sporadici questo assegno questo è un segno
In questo Consiglio veramente rischioso per la formazione delle classi dirigenti
Perché che anch'io sono d'accordo non bastano i corsi di formazione oppure IRI pur secondi interessanti incontri come quelli che sono potuti svolgere qui tanti altri che se ne fanno se questo tema non viene preso al fondo dalle autonomia universitaria ma questo il tema di fondo delle Autonomie Preside
Non quello di redistribuire qui e lì alcuni alcuni finanziamenti che possono essere gestiti diversamente localmente adesso non più centralmente il problema è come si riorganizzano molti dei curricula specializzati in funzione di questo l'altro grande tema italiano
Evidentemente quello della insufficienza della ricetta ma qui sfondo addirittura una porta pecca per cui non basta il made in Italy che pure ho sentito e non basta la piccola e media impresa
Eppure mi pare aver sentito qualche spunto in questa direzione perché oggi la ricerca si misura con le grandi trasformazioni della tecnologia e della scienza
E e allora il problema non è più una competitività dell'Italia arroccata sulle sue produzioni tradizionali e da un certo punto di vista come dire
Anche antifascismo ma poco innovative o difficilmente innovative
Quindi diciamo tutto il settore della cieca se non prende invece consapevolezza che questo non basta
Il tema è come si ricostituisce un nesso fra le grandi specializzazioni e la formazione tutte quante orientate
Con progressivo cammino
Verso i cambiamenti che l'Europa ripeto introduce dentro la didattica e la ricerca non ripeto come
Vagoni giunti utopista ormai l'Europa stare dappertutto devo anche vorrei anche aggiungere anche se questo fosse non è neanche una risposta perché sempre su questo credo che siamo tutti d'accordo
Che avendo fatto dieci anni di di di Parlamento europeo ed avendo quindi visto in questi dieci anni quanto sia straordinariamente cresciuta la qualità e la presenza degli studenti italiani neri nella circolazione europea infatti impressionante pro in dieci anni c'è stato un un salto di qualità di numeri e anche di qualità strati a tasso sono quasi sempre i migliori devo dire anche nella concorrenza con con altri studenti stessi forse ci permette di spezzare non dico una Lancia troppo a favore la nostra scuola pubblica ma insomma di sapere che non è non non è solamente la critica la mancata selezione che ci può far come dire ridurre a zero il valore della scuola pubblica italiana perché poi di fatto succede questo e nei nei punti alti della concorrenza intellettuale la media degli studenti italiani è veramente molto molto alta questo è un dato che mentre faceva molto piacere
Sì o ancora alcuni minuti di tempo io però vorrei sviluppare due punti che mi stanno a cuore
Il primo è è stato detto peraltro la parola ovviamente circola circolava nei vostri documenti
L'ambasciatore Romano e ultima parte ha parlato
Anche Luna duramente della questione diciamo Europa ora
Qual è stata la
La il problema di questa nostra difficile transizione piena di brutti e di attese poi si tratterà di vedere perché
Poi punto
Transizione classi dirigenti devono camminare in qualche modo insieme sardo che nel momento in cui questo vuoto si è creato in Italia si sono anche destrutturati molti elementi della storia del mondo insomma quindi
Tutti tutti tutti gli elementi più o meno pacifici o o tutte le concentrazione di forze anche di culture perché le culture poi sono anche forza
E quindi quando naturalmente
Ci sono come dire che gli scioglimenti della politica mettono in discussione pedonale che la cultura sia come dire una forza separata che sta per conto suo nulla credo certo con una forza partitica ma so bene che c'è una dialettica e che quindi quando la politica
Scoraggia o o si ritira o si ritrae dalla società non è vero che quella è la l'unica condizione perché la cultura rinasca la cultura emana e in una la cultura europea è stata sempre dialettica tra cultura e politica
Non è mai nata sulla morte della politica non è mai nata sull'antipolitica
E no non è mai nata sulla su un ritrarsi della politica dalla società le connessioni sono sempre state fortissimi
E naturalmente qual è adesso il problema che io Vito intravedo e sento anche e difficile complicato appunto
Che rispetto a questo ruba lirismo c'è non è una chiacchiera c'era c'era già alla fine del diciannovesimo secolo come come i primi primi intatta uccide un'economia globale figuriamoci adesso in cui diciamo il global i suoi diventato veramente in questo tardo ventesimo secolo storia profonda del secolo
Il rischio italiano in questo momento è che la difficoltà della spia lo Stato nazione italiano quella che ho solo richiamata dichiarando il titolo di un libro di Galasso
Ho lasciare immaginare una risposta
Che dica da un lato come dire il globali svolte il e le foto e la formazione di culture di classi dirigenti a quell'altezza
Però con una tendenziale omologazione perché il Global Isma'questa dimensione cela e poi dall'altro lato la frammentazione i localismi
Se la volete se lavori se la dico in termini del tutto polemici e forse anche un po'fuori tema ma insomma per come è nata questa questione del federalismo italiano io sto con le mani nei capelli perché nata malissimo e nata con un dibattito confuso con una come un'emergenza
Rispetto alla quale diventa di giorno in giorno più difficile cercare di capire poi insomma il nostro Stato nazionale che fine fanno le deroghe gli Stati nazionali sono finiti Duke
Non so se l'ambasciatore Romano sarebbe d'accordo su questo lui che ha molta più esperienza di me evidentemente in un su un tema di questo tipo ma io ho l'impressione che addirittura oggi che si stringono
I termini dell'integrazione politica europea c'è una rivitalizzazione della funzione degli Stati
Degli stati europei perché naturalmente qui si politicizzati processo europeo prefissati intendono trovare il punto di mediazione fra interesse nazionale interesse europeo
Quindi quegli stati che tutto il Novecento ha visto in crisi e qualcuno ha detto addirittura in tramonto
In un certo senso è così perché non reggono alla globalità se non costruendo qualcosa che va oltre di sì una democrazia è una cultura oltre l'estate un gran bel problema
E perché gli stati sono stati contenitori sia dell'una sia dell'altra
E quindi cominciare a come dire accogliere questi spazi ultra statali ultra nazionali nei quali si muovono culture classi dirigenti gruppi dirigenti scienze saperi discipline diritti forme di cittadinanza tutto fuori della statualità ma tutto con la statualità presente ora se l'Italia si scioglie
Scusate questa abbreviazione dovuta al fatto che ho parlato fin troppo sembra che si scioglie
O se comunque la questione dell'unità nazionale non viene più riproposta in forma significative forte
Ma come dire si dà noi siamo stati sempre intellettuali cosmopoliti come sa chi conosce la storia ITA occhi conosce chi è chianche uno avuto un qualche rapporto con la storia italiana infatti unità culturale dell'Italia è stata fatta molto prima dell'unità politica non a caso
Però se noi in questa fase come dire scegliamo questa via otto o andare verso un un universalismo
Unificante un po'piatto o come contro faccia verso una frammentazione tutta quanta localistica fatta magari di formazioni subregionali ho campanilistiche o o sub locali paio qua vedo devo dire vedo qualcosa di peggio dalla Prima Repubblica prevedo un problema che si apre in maniera drammatica per la coscienza
Nazionale
Posso fare un'ultimissima riflessione Tabucchi Mara che non c'entra poco con quello che ho detto finora ma forse qualcosa scende e cioè questa
La formazione dei casi gente avviene anche attraverso la storiografia
Non avviene solamente attraverso l'economia verso le scienze statistiche
E sapete tutti quanti che nato un dibattito sulla questione della storia
Dove sta secondo me la parte giusta la parte sbagliata di quel dibattito la parte parte sbagliata sta sicuramente nel fatto che
Difficile immaginare che ci sia un
Un gruppo di persone che si mette lì e decida che cosa si debba fare della storia d'Italia ore sui criteri di interpretazione
Forse non è stato sufficientemente notato su questo punto qui i manuali di storia non sono opere originali
Anche quando sono firmate da Spini io sono firmate da sei città sono firmate da grandi storici sono sempre il risultato di una ricerca prevalente
Fu intorno ai manuali ci sono dieci le decine di anni di ricircolo che cosa è avvenuto in Italia tenuto effettivamente questo questo c'entra con la formazione delle classi dirigenti
Che
L'egemonia della ricerca della di circa badate non della strumentalità partitica e se non non capiamo più niente
L'egemonia della ricerca è stata tenuta da un certo fronte
E come sono andate le cose nella storia e per come la ricetta completamente è stata svolta oggi alcune cose che stanno cambiando su questo
E questo interessante io non sono affatto sfavorevole perché la storia il revisionismo perpetuo ma non è revisionismo strumentale cioè nel senso che ci inventiamo ogni presente si inventa la sua sorte che la storia fosse contemporanea lo sapevamo da don Benedetto da quando eravamo ragazzi
Che la storia nasca dalle passioni del presente ancora naturalmente lo sappiamo che la storia sia continua revisione dei propri risultati addirittura una banalità
Allora il problema è che più si amplia la dimensione del presente più elementi entrano dentro più ricette si fanno
I manuali cambieranno anche quando questo sarà tenuto lettore sarebbe voler immaginare e tutto questo appartenga ad una come dire
Ad un momento politico super politico in cui ci sia qualcuno che decide che ma mai si può cambiare questo
Evita siccome a cinquant'anni queste cose non si possono più pensare in Italia mi pareva che giusto spezzare una lancia su questo problema tenendo conto appunto del fatto che una questione la storia però perché la l'Europa si è data sempre coscienza di sé attraverso la storia
Non è cosa da poco quando si parla della formazione delle classi
Grazie a dice danni
Direttore ceneri di Tiziano
Ecco va bene
Io confesso che sono molto imbarazzante
Che sono venuto a questo questo questa giornata a questo seminario
Sapendo che dovevo parlare della cultura scientifica
Ho preparato come secondo una antica abitudine professionale le mie proiezioni colpito direttore mi trovo spiazzato l'universo che completamente diverso da quello che mi aspettavo
La considerazione che sono anche le interessanti provocazioni
Molte delle quali mi lasciano completamente sconcertato
Per cui quello che cercano di fare e di dire in poche parole in poche parole quello che cercavo di dire senza videoproiezioni senza tutti questi marchingegni che la tecnologia oggi si offre e se mai fare alcuni commenti in libertà su alcune cose che ho sentito
Quello che io dicevo
Quello che io dicevo in più intendevo presentarli a che vedere direttamente correlato con le cose che ho sentito oggi con una frase interessante che io ho sentito nella presentazione della dottoressa Ferrazza
Cioè quella che riguarda la barriera tra le vecchie cultura umanistica e scientifica
E l'argomento che io vorrei proporre alla vostra riflessione il seguente il il la cultura scientifica
Con la cultura in generale è stata sostanzialmente un fenomeno unitario senza globale fino a Galileo magari è un po'è cambiato tutto che fino al Galileo diciamo la cultura non su questa idea di distingua cultura umanistica quella sperimentale non era neanche
Non talmente ipotizzabile
Lo studio d'altura che era fondamentalmente di carattere speculativo abbracciava tutte quelle che oggi noi chiamiamo le discipline diverse e diversificate incluso anche pensiero filosofico
E con Galileo ma con Galileo ma anche con un signore che lavorava con Galileo che schiamazzo Leni nessuno ricorda i libri di testo Mazzola Mazzola il tecnico
Il tecnico di Davide ancorché gli faceva gli oggetti microscopiche lenti eccetera eccetera cade in coppia che gli hanno consentito di guardare il modo di osservare di sperimentare di vedere la natura è colui che nasce
Quella che oggi la chiama la tecnologia e Colaci tagliate Callieri diverse tecnologie diversi metri osservazione questo universo si divarica
E nascono progressivamente le diverse discipline si vanno consolidando come come come processi diversi
Prego quinti sottolineare il rapporto tra tecnologia evoluzione del conoscenze
Nel ventesimo secolo compare un'altra esigenza che è fondamentale per la formazione professionale cioè il professore si diversificano fondamentalmente si devono insegnare dei mestieri
Ero a questo portate scuole fortemente diversificata le discipline fortemente diversificati
In sostanza se noi pensiamo vediamo qual è la situazione
Un pochino di tutti i Paesi del mondo indipendentemente dalla data da quello che io e il loro loro
Assetto sociale eccentricità grosso modo ci sono una quindicina di processi di profili professionali diversi che formano di di di formazione superiore che vanno appunto dal matematico fino laterale però un uomo via di questo passo
Noi sappiamo adesso quella recente riforma universitaria moltiplica ancora moltiplica ancora questa
Tendenza la specializzazione per ragioni operative molto Bach si parla di centoventiquattro diplomi specialistici no quindi viene ulteriormente moltiplicato questa questa tendenza
E allora questo deve porre qualche riflessione per porre qualche riflessione
Ai dirigenti non ai dirigenti del poeta al cittadino consapevole fondamentalmente
Che si deve chiedere molto importante chiedersi se questa
Permettetemi deriva iper specialistica
Che forse e necessaria e insisto forse è necessaria
Per la domanda di mestieri diverse specializzazioni professionali cui va incontro Società se non si tiri dietro anche gli elementi negativi
Io faccio o il segno in questa catastrofica universitaria il cui apparato Sergio Romano che abbiamo vissuto due mondi diversi devo dire questo il casi che sia andato via abbiamo vissuto in due realtà diverse completamente
Se accettando ottanta per cento delle critiche che lui ha fatto
Ma immondi erano diversi io ho vissuto nel suo università italiana c'ho passato gli ultimi cinquant'anni in cui ho visto figli di contadini figlio operai di diventare diventare dirigenti cosa che non succedeva nei cinquanta anni precedenti hanno mai visto né cinquant'anni precedenti
Non succedeva
Non succedeva questo un elemento che diciamo
Cos'è successo non resta italiana
I capaci e i meritevoli con questa università nostra sono riusciti a andare avanti
Un sacco di gente è stata rovinata dal fatto di essere ammessa cioè l'università non era in grado di formare tutti ha preteso di formare tutti e quei e in questo il professor Richard una grandissima colpa oltre che i politici tutte e due
In indifferentemente ricordiamoci che il ministero di Trastevere è stato tenuto il solidissime mali per cinquant'anni la Democrazia Cristiana scusate se vogliamo chiamare le cose col loro nome
La particolare no salvo io voglio fa delle fotografie non voglio fare commenti otto a tutto io no fatto nessuna scuola di partito l'unica cose patito quello stato iscritto a sedici anni è stato il Partito d'Azione a Torino così veloce è stata una fortuna straordinaria
E mi ha dato una visione del mondo libera
Libera di tutte sostanziali irrigidimenti di qualunque genere e ha cercato di conservati in questo senso per il resto per i successivi cinquant'anni
Ma
Questa università oggi
Che si pone questo problema delle lauree iper specialistiche corre un grossissimo rischio di perdere di vista quello che sta succedendo in tutto il mondo il ripensamento
Su quella che è la base e il fondamento dalla cultura che necessariamente trasversale necessariamente interdisciplinare necessità mente multidisciplinare per cui si corre il rischio di trasformare l'università
Compiacenti professori in una fabbrica di piccoli i per specialisti quando noi sappiamo come ci potrebbe dire qui vigile Barberis
Che la vera formazione non si può fare sui banchi di scuola si fa poi sul lavoro e cambia in continuazione questa perché i profili d'attività evoluzione della domanda l'evoluzione di tecnologie tale che poi la formazione un processo continuo
Io ritengo che quello che sarebbe estremamente importante dirigenti non dirigenti ma comunque per chi debba o aspiri per doti naturali per aspirazioni per ambiente a far parte della del del del quadro di comando del quadro dirigente del Paese
Scusate
Deve essere
Di aspirare a una cultura il più possibile
Trasversale non nel senso di sapere tutto ma di aspirare a conoscere in quelle che sono le basi per l'aggiornamento della conoscenza
Cioè avete più gli strumenti con cui perseguire come evolve la conoscenza che non le conoscenze stesse che conoscesse cambiano in continuazione io faccio il medico ricercatore
E vi assicuro che ogni cinque anni il patrimonio conoscitivo nostro Breda buttar sostanzialmente la finestra per il cinquanta per cento e allora
E allora quello che ne dobbiamo chiedere quel che noi dobbiamo chiedere alla scuola all'università e quello che dobbiamo porci è che la nostra classe dirigente non ha mai guardato che è sempre stata estremamente distratta rispetto a questo problema
E quello di assicurarci che i nostri giovani aprendo il metodo e approntano soprattutto l'umiltà del metodo
Vita quotidiana del metodo e queste fatica queste duro queste duro significa ogni giorno essere riuscire a essere contenti quando uno più giovani di noi constatiamo che è più bravo di voi
Perché il essere dirigenti vuol dire questo vuol dire vedere la gente che cresce intorno a noi e che è migliore di noi questo è il punto fondamentale che noi dovremmo porci
Ora
Questo discorso
Oggi
Per per
Per necessità per necessità proprio di evoluzione di quella che è la cultura
E questo questa questo farsi trasversale interdisciplinare multidisciplinari dei livelli più avanzati della ricerca scientifica
E messo in crisi rappresenta elemento di riflessione non qui da noi a Firenze in Italia in Toscana certo né tutto il mondo quando ne parliamo della cultura
Di oltre oceano stiamo molto attenti dottor otto oltreoceano abbiamo dei vertici altissimi e la cultura abbiamo delle situazioni disastrose addirittura io ho lavorato in università americane ho girato nell'Est americane
Sono stato a New York il verso è stato in California e via di questo passo
Ma trovate che il nucleo fondante delle grandi università americane e di livello eccellente e di riferimento eccellente e poi il resto però quello che noi chiamiamo la cultura media d'Oltreoceano quella che mediaticamente ci viene presentata quotidianamente è mediamente Certosa
Ma questo lo dicono per primi negli Stati Uniti perché
E le persone colte negli Stati Uniti le grandi università il summit riconoscono che ci sono dei difetti nella cultura nella cultura azioni nel processo acculturazione sono molto importanti che non vuol dire che altra scuola sia ottimo stacco e non è affatto ottima
Nostra scuola
Molto recentemente abbisogna aveva bisogno fondamenta ma interna di fermarmi le riforme pareva che fosse un suo articolo di qualche settimana fa in cui faceva metteva in evidenza
Toccare e conclude su questo discorso con un argomento fondamentale
Quindi lancia direttamente a quel commento del delle all'introduzione della professoressa terrazza
Che è quello della saldatura tra cultura formalistica in cultura
Ma come tale è un discorso discorso molto importante molto difficile
E che va vissuto con con molta prudenza
Che ci siano dei raccordi profondi profondi a tutte le componenti oggi si riconoscono vicino ad una sua recente riforma ha ridotto le aree scientifiche cinque
Ma con abbastanza ragionevole scienze di base cui appartiene la matematica la fisica la chimica di base eccetera le tecno-scienza cioè tutto quello che i francesi fiamminghi geni
Quelli che fanno macchine che fanno meccanismi macchinisti mi ingegneria materiale o immateriale cioè questo software sia questa siano queste delle braccia della meccanica eccetera eccetera decenni in generale
Quelli che tendono aiutare a facilitare l'opera dell'uomo a farci navigare più rapidamente volare più rapidamente leggere leggere con criteri più più più semplici
E questi dal secondo campane tecno-scienza e poi ci sono le scienze cosiddetti dell'universo materiale che son diviso in due grandi comparti e scienze della vita difesa ritrattista Mammola biologia le Dio risorse
Che sono poi vegetale animale eccetera e dall'altra coscienza da Trentin sapere sul primo Luttazzi stadio degli Yankees
Lo spazio l'acqua la terra l'ambiente e via di questo passo e poi ci vengono scienze umane e sociali ma questi distinse queste decisioni operative sono importanti perché
Perché un qualche strumento operative che distingua questi codici deve essere ma pensate voi un momento oggi le cosiddette scienze di base quanto traggono dalle tecnologie noi oggi siamo tutti stupefatti dai progressi della genomica dal fatto che è stato letto che conosciamo la lettura del DNA
Dell'uomo il prezzo del proprio perché della scimmia e via di questo passo questo civile informatica se non esisteva l'informatica nessuno tra mille anni forse avrebbero fatto avrebbero caratterizzato altri trentaquattro geni
Ed ecco che di nuovo e la tecnologia che guida anche la scienza di base di Mazzoleni oggi il calcolatore e Galileo sono mille Galilei che nel privato e nel pubblico eccetera eccetera mettono insieme la mappa
Per questo ricordo guardate guardate molti degli ultimi premi Nobel sotto di alcune combinazioni di persona una ricercatore di base
Un
Ricercatore specifico di settore e un ingegnere è un ingegnere e comunissimo questo ma è diventato una combinazione di tecnologo il Mazzoleni il Galileo più qualche altro signore che applicavano il concerto su questa separatezza accademica accademicamente molto forzato che poi ogni corporazione accademica per difendere i suoi
E è un qualche cosa che dovrà essere prese fortissima considerazione nei futuri decenni se vogliamo muoverci non secondo le mode non secondo me secondo quelle che sono in lizza animali
Perché poi queste sono importanti per lo sviluppo della sociali il sociale economico del Paese
L'altro discorso è quella di scienze umane e sociali che sono stati sempre un discorso ma separate un altro ambito
E oggi ci accorgiamo andiamo a misurare queste poi di fronte al progresso della scienza delle conoscenze alle potenzialità della scienza
Il vizio e perciò si muove in due direzioni da una parte per seguire virtute e conoscenza noi non dobbiamo fermarlo niente dobbiamo andare avanti in tutte le direzioni a qualcuno deve dire figliolo creata nei quali questo
E allora perché non può essere altro che a livello del livello umano e sociale a livello del pensiero dell'uomo e dell'organizzazione sociale che qualcuno quando parliamo della utilizzazione della scienza deve esprimere degli indirizzi
Ma non solo questo nel soltanto in quest'edizione c'è anche la direzione opposta oggi noi prendiamo certi modelli economici sistemica la complessità ad esempio troviamo che questi sono applicabili ci sono dei gruppi interessantissimi gruppi di lavoro a certi fenomeni biologici a certi fenomeni fisici
Per cui la teoria della complessità oggi e dei sistemi complessi diventa di nuovo una tecnologia una metodologia trasversale
Quando io dico queste cose quando ripeto queste cose che non sono estremamente popolari perché l'università italiana a come tutti i sistemi tendenza difendere se stessa arroccarsi sulle posizioni conquistati a difendere il suo specifico e via di questo passo
Voglio dire questo V bisogna che in questo Paese ci si renda conto che le necessità nella formazione specialistica che sono indiscutibili che sono importantissimi dal punto di vista operativo
Devono essere contemperate con l'esigenza di mantenere e coltivare una visione complessiva della cultura questo importantissimo
Queste risorse tra tutto indispensabile per essere in grado di affrontare il male perché il nuovo non non ci dice mica quando arriverà il nuovo e non prevedibile ma probabile estremamente probabile
Allora se non esiste un solido fondamento un solido zoccolo di cultura generale di capacità di affrontare globalmente i problemi di multidisciplinarietà succede che noi facciamo oggi magari degli specialisti tenuti sempre troppo
E questo l'abbiamo già visto tante volte è già successo tante volte
Per cui lo zoccolo duro zoccolo duro di cultura trasversale secondo me estremamente importante importante sarà chiamato dirigenti non dirigenti ma è gente che ha oggi più si va verso la specializzazione più si sente l'esigenza di mantenere delle forti radici di cultura generale
Devo dire che è una delle poche cose che questa disgrazia altissima
Anch'io veramente in questo in questo quadro che mi son sentito fare ne abbiamo straziato addirittura le ultime iniziative cioè di estendere i modelli delle scuole superiori
Che prima erano pisane fondamentalmente scolastico Normale Superiore Scuola Superiore Sant'Anna prima a Trieste dove è nata la sola con la Sissa e poi adesso a Lecce con Isufi
A Catania B la parola a Pavia che già aveva le sue scuole arriva ai suoi collegi trasformato in scuole superiori riflette questa esigenza di creare ma io io trovare del bruttissimo crescenti eccellenza prova disastrosa ognuno si autodefinisce eccellente io ho subito ma c'è preoccupazione ma di creare degli ambienti in cui non è che sia aperta a culture diverse si è spostato liberamente a culture diverse e in cui l'accesso sia fortemente selezionate accezione fortemente selezionato perché dobbiamo creare un vivaio di persone che hanno interessi carattere trasversale che sono semina per il futuro quasi diventeranno dirigenti e non diventeranno dirigenti se diventeranno professori diventano professori a me non me ne importa niente l'essenziale è che il Paese abbia questo viva ma anche se questi andamenti California non me ne importa niente in questo momento le scuole italiane stanno richiamando mi fa piacere dire che io sono tra l'altro professor alcune supremi Santana questa ne stiamo richiamando quattro Gussoni ricalca natura Toronto da New York uno chiave stanco e uno torna da Brussel
Quindi voglio dire che si vede che qui trovano non proprio il deserto non proprio il terra bruciata e via di questo passo
Ultimo discorso
Questo questa è l'attenzione a questi problemi e un'attenzione e qui condivido molte cose che sono state dette che il nostro Paese non ho sentito perché la classe politica italiana in realtà masticato poco dei problemi della cultura e dell'università veramente molto molto poco
Ma cos'è estremamente importante perché se noi vogliamo ed era una cosa che se noi vogliamo dare a questo Paese un futuro
Come come come certamente possibile in relazione con quella che la sua dimensione economica economica quella sua potenzialità scientifica con la sua capacità anche con la sua
Naturale imprenditorialità che emerge tante volte che emersero altre volte in questi anche in questi ultimi anni bisogna che qualcuno si preoccupi di dietro questo ci sia
Inviluppo di capacità di evolvere di seguire le conoscenze che secondo me la cosa forse più importante dicembre
Tocco
Avete cambiato legalizzazione recentemente
I vari leoni
Noi continuiamo passando direttamente al
Questioni dopo che l'economia per rifarmi a ciò che diceva Sergio Romano all'inizio del suo intervento non solo in nessun altro Paese del mondo
Fa problema parlare di classi dirigenti e ma credo che in nessuno degli altri Paesi del mondo cosiddetto sviluppato accade che un convegno si svolga senza regolare i tempi
Ridursi a questo ora mentre si poteva essere molto più avanti è già una prova di qualcosa che io chiamo scarsa modernizzazione del Paese persino in un luogo come questo che come dire uno delle punte avanzate della modernizzazione
Ma anche scarso senso della democratizzazione perché lì fatto che in un Paese come l'Italia si abbia difficoltà a collegare democratico azioni e modernizzazione
In genere per esempio parlando agli studenti fino a qualche tempo fa chi parlava di modernizzazione era uno sporco fascista
O comunque uno di destra e chi parlava democratizzazione invece ora i due termini due conoscessi sono tra loro strettamente interrelati
E questa è una delle ragioni per le quali noi abbiamo un grave gravissimo problema a parlare di formazione della nuova classe dirigente
Io ci aggiungo la parola nuova che mi pare c'è anche nel vostro discorso
Ma io che sto parlando sono credo a essendo nato nel trentotto
Uno delle ultime persone diciamo della mia generazione che ha avuto la possibilità di fare le scuole in quelle pochissime scuole che all'Unità d'Italia furono create pensando alla classe dirigente
Ho fatto gli studi di di liceali in un istituto dei Barnabiti che però era stato creato a Firenze subito dopo l'Unità d'Italia pensando al all'Unità d'Italia
Ho fatto l'università in una facoltà su cui fu creata a Firenze subito dopo l'Unità d'Italia Cesarea fieri pensando alla classe dirigente
Quindi io fin da piccolo a cominciare dalla famiglia e poi in queste due scuole ho sempre trovato dei docenti che ci parlavano dicendo sarete classe dirigente sarete classi di licei
Tanto che appena laureato avendo essendomi laureato in scienze politiche
L'elemento fondante diciamo che la mia formazione era una nuova cultura politica
Sono andato a lavorare per una diecina d'anni proprio ieri dalla Facoltà di Scienze Politiche Firenze abbiamo rievocato un nostro collega che è stato parte importante di questo progetto Alberto Spreafico sono andato a lavorare a Roma con Fabrizio Onofri che era uscito
Dal pc anzi era stato espulso dal PCI era fondato una rivista è un centro di ricerca la rivista si chiamava Tempi moderni il cui obiettivo principale era l'ho ritrovato in questo librettino formare la nuova classe dirigente del Paese
Nel gli anni stessa
Ora a un certo punto questa parola classe dirigente abbiamo cominciato a perdere
Nel novantacinque non tanti anni fa
In una delle creature nate da Alberto Spreafico il consigliere alle scienze sociali ho presentato un progetto intitolato la formazione della nuova classe dirigente allargata
Come questione nazionale
Si era discusso e poi si è detto che la parola classi dirigenti ancora nel novantacinque non era una parola sulla quale si poteva raccogliere grandi consensi perché in fondo ci ci nuova classe dirigente allargata perché perché il nesso tra classe dirigente modernizzazione e democratizzazione significa che c'è bisogno di una classe dirigente più ampia di quella di prima
Quando il Paese era un piccolo paese contanti analfabeti e dove le oligarchie dominanti producevano la classe dirigente al loro interno
E proprio democratizzare i dossi un paese che si pone il problema della classe dirigente e proprio modernizzando il Paese che si riappropria della classe dirigente allargata
E io credo che il termine classe dirigente vada utilizzata e io credo che spetti credo di essere come dire portatore di questa idea che non se ne parla perché a un certo punto è diventata una cosa come dire di destra
E oggi non se ne parla perché perché la maggior parte dei giovani non ne vogliono sentir parlare perché vogliono rifuggire da una delle caratteristiche fondamentali della classe dirigente da una del di ciò che la ma fatta sì di ricette la responsabilità non voglio la responsabilità ora io nel mio cedolino di professore universitario da più di vent'anni c'è scritto alta dirigenza
Devo dire quando vedo questa parola penso
Ma io e i miei colleghi siamo realmente consapevoli delle responsabilità che sono connesse a questa alta dirigenza oppure ce ne laviamo le mani
Ora oggi io sto parlando dopo che la mia università presso le decisioni piuttosto feroci contro di me quindi sono particolarmente arrabbiato ma ho dedicato credo tutta la vita mia a un piano che non è solo quello della riflessione ma anche quello dell'azione
Allora qui finora negli interventi Mann pone l'ultimo abbiamo ascoltato delle cose che vanno in questa direzione si è parlato di formazione della classe dirigente come se la classe dirigente si potesse formare esclusivamente sui banchi di scuola e dell'università oppure i corsi come questi
Alla formazione della classe dirigente
Si fa sul pezzo ma non solo sul pezzo nel senso tecnico del termine ma si fa attraverso un modo di vivere
Si fa attraverso un modo di stare in un ambiente e il motivo per cui l'Italia è un grande Paese nonostante la sua scuola disastrata l'università disastrato una classe politica che si arrese tutta una serie di cose che abbiamo ascoltato è perché il nostro Paese a un ambiente
Forte un ambiente che produce classe dirigente non è più sufficiente che la classe dirigente venga solo così
Come dire un po'selvaggia un po'Prada talvolta troppo specializzata talaltra troppo poco quindi c'è bisogno di quei centri di formazione di cui questo corso è un esempio
Ma
C'è anche bisogno di capire
Che se siamo diventati uno dei paesi a più alto sviluppo del reddito se siamo diventati uno dei paesi che attraverso la terza Italia distretti industriali e tutto il resto è presente dappertutto non solo con i suoi migranti ma anche con i suoi prodotti le sue cose
Vuol dire che c'è una vitalità c'è qualche c'è una capacità dei singoli degli individui delle famiglie delle aziende di esistere di produrre
E allora ancora di più c'è bisogno di una classe dirigente
Nei casi di gente che abbia il senso della responsabilità della direzione che abbia quello che ora veniva ricordato una cultura generalisti Carlo una capacità cioè di vedere l'insieme dei problemi
E le nostre università e le nostre scuole sono diventate invece piccoli di sedi specialismo
Sergio Romano se n'è andato ma quest'estate in una lettera sul panorama rispondendo a uno che chiedeva come ci si prepara al concorso per la diplomazia Sergio Romano diceva leggendo i quotidiani tre ore al giorno
Giustissimo
Io faccio l'enorme difficoltà in un corso in uno dei corsi che faccio che pure di teoria e tecnica del linguaggio giornalistico in cui gli studenti vengono perché a Voglio fare il giornalista
Faccio difficoltà nel breve periodo di durata del corso a convincere i durante questo breve periodo a leggersi un quotidiano
Non non ce la faccio di trovare noioso e difficile Ghost siamo al quarto anno licenze politica cioè in una facoltà universitaria avanzata sono i pochi sopravvissuti non ce la fa
Il sabato non riesca a venire a lezione alle nove perché essa venerdì anni è possibile tutti i venerdì si deve far tardi così si lascia sazio pazienza
E poi hanno un retroterra culturale
Il stando
Disastrato e qual è però la risposta che viene data dai docenti dalle scuole dell'università è una risposta sbagliata formazione significa dare fiducia e avere fiducia
E qui invece abbiamo a che fare con le che c'è uno uno come dire una distanza generazionale che rende più difficile tutti i nostri problemi
Non abbiamo la generazione nostra dei vecchi che non ha fiducia in questi giovani e quindi ritratta come persone che non sono in grado di imparare non sono in grado di crescere non sono in grado di diventare adulti
Naturalmente loro ci si adagiano tutti noi sappiamo che se tratti uno da scemo a forza di trattarlo da scemo alla fine si comporta lasci e così stiamo facendo con i nostri giovani così ha fatto la classe politica italiana riguarderà elettorato ha sempre pensato che l'agente responsabile
E quindi essendo il responsabile bisogna noi classe politica decidere per loro questa è un po'il paese allora noi
Se vogliamo affrontare questo tema della formazione nuova classe dirigente dobbiamo prendere di petto due problemi uno imparare a fare i conti e avere la cultura di fare i conti con i mali del nostro passato
Si parla per esempio dell'Italia con un paese fatto di individualisti in realtà sono gli egoismi di alcuni ma non l'individualismo l'individualismo la risorsa il familismo è una risorsa se diventa impresa familiare ma se diventa invece io non prendo la responsabilità allora tecnici sono tanti mali che sono antichi
I tre regimi dell'Italia sono tre regimi che non stanno in pieno boom in un rapporto di continuità si può essere classe dirigente senza avere un senso della novità per la storia del proprio Paese che ha una grande storia
Ma come proprio noi che abbiamo una delle storie più grandi non abbiamo il senso di fissiamo
Io ormai da qualche anno chiede agli studenti di scrivere all'inizio di qualsiasi corso lezione eccetera cosa significa per me essere italiano quindi ora un migliaio di queste cose
Nessuno gli ha mai chiesto nulla non ci hanno mai pensato
Allora voglio dire qui ci sono delle cose grosse ma l'altro è che la risposta che oggi viene data a questi problemi è la risposta tecnica limitata in questa crisi che si è determinata dopo Tangentopoli qual è la risposta che viene data dai nuovi falsi liberali o farsi progressisti
è una risposta tecnica limitata tecnologica la società dell'informazione basta metterci l'informatica non c'è l'idea di una cultura generale
Di fare i conti con il proprio passato e di attrezzarsi per governare questa situazione che è qualcosa di diverso
Abbiamo provato la gente il vento ma queste mie cose forse si legare un po'ciò che è stato detto una classe dirigente esiste perché ha una visione del proprio Paese
Ha una visione della propria società ha un senso della collettività nella quale vive ha una responsabilità a una cultura e amo la chiarezza di una missione da compiere
Allora credo che la parola classe dirigente vada utilizzata ma c'è molto da fare da fare sul piano dell'azione più che da pensare prima di fare ovviamente grazie
Passiamo immediatamente perseguire senso Sepa il cui tema poi mi sembra sia Sentry centrale insomma anche se si hanno siti scala dei titoli di Lezzi e direi adesso sommati prendere lui la cattedre la discussione ecco finali Barberis che Marzano non so se c'è anche Silvestri
Sì
Sì delle Veneto aprirebbe Carlo Barducci
Bene riprendiamo subito la discussione
Per mantenere il metodo il metodo di prima chiedo a a Carlo Barducci di venire a riferire del del del prego il Pirellone differire
Dei lavori del del seminario del del compenso
Alzandomi ho visto Camarda inchini faceva giocherà delle occhiatacce quindi dovrò recuperare il tempo che invece altri hanno preso il nostro gruppo diciamo ha sempre lavorato nell'ottica dello studio delle piccole e medie imprese con particolare riferimento alle all'analisi del distretto industriale pratese
Dovendo in qualche maniera sintetizzare
Gli scopi del corso con dei nostri nostro approfondimento
Ci siamo chiesti se
Le piccole e medie imprese potevano essere o sono delle incubatrici possibili diciassette disegni
E ci siamo chiesti
Come se ci sono dei difetti
Di approfondimento o dei difetti
Di struttura selettiva
Nelle piccole e medie imprese come questi individuate come potevano essere in qualche maniera insomma
Noi in Toscana siamo la nostra industrializzazione sostanzialmente come tutti sanno l'Inter cristianizzazione leggera si basa sostanzialmente sui distretti industriali in Italia ce ne sono duecentotrenta
Ci che ha
Cioè siti quindi rilevantissima
La presenza di queste o modo di produrre
E quindi potrebbe anche essere
Un modo dove
Acquisire fare sul campo fare fare esperienza sul campo per una classe dirigente no non ci siamo posti il problema che la classe dirigente debba cioè confondendo la classe dirigente una classe politica
Riteniamo di classe dirigente
Sia sostanzialmente di indirizza
Responsabilmente un settore e lo fa in un'ottica complessità
Le piccole e medie imprese qui anche ci sa abbiamo riflettuto un po'dico le piccole ma di per sé il diciamo così anche una certa ironia fiorentina non sono non le intendevamo
Il dimensionamento in base per esempio alle leggi per i finanziamenti agevolati
Nelle piccole e medie imprese sono quelle che sono soggette alla legge fallimentare perché in Italia tutti dovrebbero essere soggette alla legge fallimentare veloce chi fallisce e Kim fallisce mai
Le piccole e medie imprese
Hanno questa caratteristica
Perché
Nelle piccole e medie imprese ci può essere dei semi di classe dirigente
Siamo andati a vedere come funzionano
Certi tipi di rapporti in in ambito distrettuale abbiamo rilevato come per esempio i rapporti con le organizzazioni sindacali non sono così drammatici come altro infatti la conflittualità anche negli anni nei decenni caldi settanta ottanta è sempre stata per esempio e distretto parte sia abbastanza contenuto
Perché perché c'era un obiettivo condiviso
Che era in qualche maniera
Diciamo in qualche modo
Era l'essenza stessa dell'Area
Di produzione per cui dovevamo di doveva si doveva difendere il sistema si doveva difende il distretto dalla concorrenza internazionale quindi si poteva anche abbassare questo tipo di conflittualità
Qui tra l'altro è un'incisione cioè trovare un modo comune
Un obiettivo comune e condiviso anche con le forze lavoratrici io credo che per esempio anche come classe dirigente qualcuno si dovrebbe porre il problema
Si sta parlando oggi di una revisione
Dello delle diritto societario
Da nessuna parte né da parte sindacale né da altri
Si rifà a una riflessione per esempio sulla rappresentanza dei lavoratori paziente
Nei distretti
C'è anche un un certo tipo di ragionamento per quanto riguarda il sistema scolastico Abrate presidente si sono organizzati un istituto tecnico per conto loro che sforna
Tecnici
Che sono poi immediatamente utilizzati nel sistema produttivo
C'è una forte un forte riconoscimento nelle associazioni di categoria che poi regolano anche i rapporti fra molto intensi sedie committenti
Cioè una grossa integrazione per quanto riguarda il privato ed enti pubblici pensiamo alle operazioni dell'interporto e a dare e alla realizzazione dei due ma crocchi
Cioè un'abitudine a misurarsi per esempio sui mercati internazionali inizialmente veniva rilevato come in Italia uno dei problemi fosse anche la conoscenza delle lingue ecco dico chi ha o lavora in un distretto così proiettato sull'internazionalità il problema delle lingue non è una barriera
C'è infine una crescita una un contatto continuo tra aziende che in qualche maniera formano di fatto una grande aggregazione infatti alcuni come economisti come Becattini ritengono che in qualche maniera i distretti non siano atti un'organizzazione una risposta alla grande azienda ma non siano che poi tutto sommato una grande azienda diario
Tutti questi elementi ci sembra che possano essere caratteristici di una classe dirigente
Che cosa poi contraddistingue una classe dirigente
Oltre che alla ad essere contraddistinta da un linguaggio comune
E quindi l'abbiamo visto che queste caratteristiche portano a un linguaggio comune
Anche a una comune formazione
Nel caso dei distretti industriali questo è assolutamente vero le storie degli imprenditori per la stragrande maggioranza sono storie locali sono espressione della cultura e della tradizione locale
Io in questo devo dire in grazie molto il professor Di Donato perché effettivamente ha dato una grande risposta
In questo
Dico la comune formazione abbiamo visto qui
Una interpretazione completamente diversa per quanto riguarda l'educazione scolastica fra Romano Di Donato ecco io
Credo di essere molto più vicino il l'affermazione che tutto sommato la nostra scuola sarà come sarà però abbiamo permesso anche a persone di estrazione umile di diventare dirigenti ET affermarsi la Società io credo che questo sia assolutamente un grandissimo valore
Un altro fattore fondamentale di una classe dirigente la credibilità e questo credo per esempio degli imprenditori di piccole e medie imprese ce l'abbiamo perché vengano attraverso una selezione di successo
E non è una cosa di poco conto ma è in qualche maniera conquistata sul campo e quindi la loro azione può essere misurata ebbero successo può essere misurato da infatti quindi sono comunque misurabili sul campo su quello del producono su che riescano a realizzare
Ci sono anche alcune situazioni di difficoltà
Questo sono difficoltà non soltanto per quanto riguarda l'affermazione di una possibile classe dirigente ma lo sono anche in funzione dell'attività prettamente imprenditoriale
Per esempio la scarsa capacità di terra
A pranzo dice che le aziende si dirigono bene in numero disponibile due sono troppi
Quindi dico la scarsa capacità di delega
La scarsa capacità di delega se la riferiamo poi a un concetto di di gestione per esempio pubblica comporta tutta una serie di problemi perché imprenditore non vuole collaboratori non vuole persone di un certo preparazione muore sotto sostanzialmente degli esecutori no quindi immaginiamoci per esempio ribaltare questo tipo di ragionamento sul sulla sulla situazione pubblica e dico uno si porta solamente dei semplici esecutori e fa una specie gestisce aziendalmente la cosa pubblica qualcosa che sarebbe assolutamente impossibile
Una modesta progettualità sì abbiamo abbiamo notato che esiste una certa una modesta progettualità perché gli imprenditori non vogliono sostanzialmente crescita una volée statalizzazione in una modesta capitalizzazione aziendale che non è solamente riferibile ha problemi di carattere fiscale ma è in qualche maniera un aggiramento di di di lacci e laccioli che aziende più strutturati con consigli collegi sindacali revisori
Certificatori etc in qualche maniera possono impedire la
I il il Po l'esprimersi del solo ed esclusivo potenziale degli imprenditori
Una scarsa attenzione allo sfruttamento culturale del sistemare cosa invece che specialmente per quanto riguarda il valore aggiunto dell'immaterialità sui prodotti fatti assolutamente
Assolutamente necessaria
Una scarsa propensione alla promozione e in generale l'accettazione di attività formative
Questo sono
Anche dei fattori di crisi che
Devono essere superata
Al termine della concludo con una con una
Conclusioni per quanto riguarda l'etica di carattere economico
Noi riteniamo che questo fatto dell'etica anche applicata all'economia sia un fatto centrale
Recentemente i giovani imprenditori Pratesi hanno sentito il bisogno di iniziare la loro il loro mandato con un dibattito su questo quindi questo è una è fondamentale perché comportamenti contrari all'etica degli affari sono distorsivi della concorrenza
E non solamente per quanto riguarda i fatti criminosi
Lei
Il riciclaggio di denaro sporco oppure la falsificazione dei marchi oppure addirittura le imitazioni di prodotto per poi venderlo a più basso costo perché chimica non ha i costi di innovazione no non c'è solo questo ma c'è anche un atteggiamento un atteggiamento diffuso come per esempio la violazione delle scadenze nei sistemi di pagamento
Confidando nella lunghezza e nella grande burocratizzazione della CIA dell'amministrazione della giustizia civile e questo porta delle grandi turbati è noi riteniamo che all'interno di un distretto ci possa essere anche la forza per eliminare questo tipo Chivu utilizzate questo tipo di di di metodologie
Questo recupero morale e cioè il raggiungimento di un successo imprenditoriale basato unicamente sul valore aggiunto della strategia dell'organizzazione dell'innovazione cioè sulle capacità bere
Sarebbe sicuramente un segnale fortissimo per tutta la società civile grazie
Bene grazie Carlo Barducci apposto una serie di ha posto alcune questioni da questa parte della della dell'attività compiuta durante il corso sono diciamo parallele alle questioni che non sa per posta durante le altre relazione che son le questioni poste a chi partecipa a questo Forum che ha come tema
E l'economia che ha come ha ricordato prima Camerlengo diciamo un filo di continuità con quello con la con la tavola rotonda precedente io direi a questo giro di chiedere a Mario Pirani di iniziare di iniziare il oggi all'interno
Ma io vorrei la sigla prego
Dello spunto vorrei collegarmi un attimo alla discussione precedente perché in realtà e cose si legano molto ora l'affermazione Mattiace Sergio Romano senatoria
Ma da cosa si collega cioè la formazione di una classe dirigente sul piano economico anche collegata a quella sul piano politico ora dire come è stato detto che
Nel quarantacinque si è azzerato tutto e si è cercato di formare dal nulla una nuova classe dirigente basata sul funzionariato politico secondo me non scale ciecamente
Il
Anzi direi che i due blocchi forte ricordiamo che erano fortemente contrapposti
Il blocco democristiano centrista il blocco Special comunista per molti anni sono stati fortemente sotto contrapposti ma addirittura contrapposti internazionalmente
Però non rivendicavano ha fatto la loro nascita nel quarantacinque nei gli altri
Se noi ricorriamo tutta l'ambizione della sinistra era di collegarsi un filone discutibile ma un preciso filone che andava da De Santis ha Labriola a croce a Gramsci
E ha per esempio per quanto ha riguardato gli atti a Giovanni Gentile
I discorsi di Gentile era presentarsi come i continuatori del riformismo l'attuale di un tiraggio a Giolitti voglio dire scusate il lapsus
A Giolitti
Sì sì
Di Maggio c'era questa forte componente di anche voluto seguenti argomenti volontaristico radicamento nella storia e nella cultura italiana ed di converso anche i cattolici tutta la la soprattutto i cattolici rivedemmo poi alla all'economia il capo
I cattolici del primo periodi il De Gasperi
Gli eredi della Partito popolare e di Sturzo si presentano come i continuatori
Tel l'uscita dei cattolici dal non è spedito la Loren il ricollocamento ad due rami una parte dal cattolicesimo liberale gli altri alla Rerum Novarum e arrivano a questo poi le correnti che si formeranno nella DC dunque
Assolutamente non riusciamo a giudicare quello che è avvenuto in Italia se lo vediamo come qualche invenzione che avviene nel quarantacinque per dire noi non c'entriamo col passato non è vero affatto
Se andiamo sul piano
Della formazione delle classi dirigenti e l'economia e cerchiamo di Pirri utilizzare un po'questo
Non vediamo che nel primo dopoguerra nel ora lei periodo grosso modo quarantacinque cinquantacinque privo della ricostruzione della grande lotta contro l'inflazione cade quarantasette
Non vediamo soprattutto una forte egemonia della élite politica e l'élite politica che detta le nuove regole dell'economia dopo il il periodo ultimo dell'autarchia fascista
Soprattutto in primo luogo è in atti Einaudi è una favola forte componente come dire
Lì dirigistico liberista nel senso che e dal governo di Einaudi e della Banca d'Italia ma anche di Rinaldi come ministro del Tesoro
Che avviene questo bene dato un indirizzo preciso De Gasperi lo accetto in pieno
Assieme a lui c'è la Ugo la Malfa e noi abbiamo invece di contro un classe dirigente direi subalterna
Che quella imprenditoriale da quale ancora attaccata ad forte elemento protezionistico
Il protezionismo gravare io il protezionismo dei dazi doganali
La teoria che la fragilità italiana non consente la liberalizzazione degli scambi abbiamo una classe politica che invece dei appresi liberalizzata
Con la liberalizzazione degli scambi e arriverà l'adesione al mercato comune europeo i Trattati di Roma i nomi sono appunto Einaudi De Gasperi la Malfa e diventa della i cattolici cattolici liberali
E di converso comincia esprimersi quelli che saranno poi che predomina l'hanno un po'più avanti che si che la sinistra cattolica di Fanfani Dossetti
Ecco ma se è pur sempre e sul piano politico che l'economia viene gestita con un secondo mente Contiero cogenza
La sinistra direi che ha una politica fondamentalmente sindacale molto come dire
Accetta queste in pratica la direzione liberista
Di ed altri anche se implica corpino nelle piazze corna ministro del tesoro
Perché poi vediamo la politica sindacale di Di Vittorio fare una politica salariale una politica
Ecco di difeso dalla disoccupazione sempre nelle campagne c'è l'imponibile di manodopera l'imponibile di manodopera per cui per un certo numero di elettori bisogna avere tolto il numero di braccianti ma faceva del corrispettivo alla richiesta la volontà di mantenere il protezionismo gravi da parte della la Confagricoltura ecco questa era dunque l'Italia del quarantacinque cinquantacinque
Cinquantacinque sessantatré il miracolo economico
Qui comincia ad emergere una classe economica pubblica oltre che una privata
Di tipo nuovo Elvira il grande miracolo economico e in cui vediamo io direi anche qui dello desidererei il sorgere delle punte delle partecipazioni statali e anche qui non le giudicherei
Con un appiattimento dei dice mi pare
Che lo dicesse di Giovanni sull'ultimo periodo le partecipazioni statali al loro solo gira consentono l'attuazione delle grandi reti infrastrutturali italiani
Italofoni le autostrade la prima siderurgia
Lungo il mare che adesso una grande polemica per il Giappone con imprese siderurgiche che volevano restare l'impresa erano collocate tra Brescia Bergamo e così via e che erano contrari all'utilizzazione dei rottami e al ciclo continuo
Di colleghi hanno ecco che fu fatto invece da Senigaglia dell'IRI
Cioè e quest'anno la classe politica economica che si forma allora
Sul piano privato cioè ti sono anche lì cioè l'insorgere di una grande imprenditoria
Anche con dal
Una capacità egemonica che viene dalla Fia dall'Olivetti dall'elettronica
Dalla Micro meccanica italiana
Con
Contraddizioni forti per esempio la Olivetti che vive sulla macchine da scrivere sulla di disumana la diviso materna prima macchine calcolatrici su cui guadagnava otto volte il costo di produzione
Quando il figlio di Adriano Roberto Olivetti alla grande intuizione che il momento è venuto il momento dell'elettronica e mette su una divisione elettronica con un centinaio di di tecnici e di scienziati venuti da tutto il mondo e costruiscono con l'aiuto di Fermi e con l'appoggio di Rinaldi
Il primo grande calcolatore un calcolatore che contemporaneo a quello che lei BNP giapponesi arriveranno dieci anni dopo
E sembra dunque che l'industria italiana possa addirittura affacciarsi su questa morte
Va alla grande frontiera Moravia non li detti
Il Gruppo d'intervento che formato dai maggio dalle maggiori banche delle maggiori industrie italiane pubbliche e private consigliere che l'elettronica lo dico lo dichiarano ero un po'per serve per fare i giocattoli
Che assurdo spendere i soldi perseguita rivestire dei calcolatori e dunque la pelle e che tibetani accanto con l'elettromeccanica che non ha senso
Buttarsi in questa avventura di sogno e vendono alla General Electric la divisione elettronica per Olivetti ecco
Le debolezze e come dire i furgoni debolezze di una classe dirigente io Fazio voglio essere un po'pedagogico non soltanto come dire di dibattito perché queste cose non ci siano più e così anche direi tutto il grande il la grande avventura della Cassa del Mezzogiorno che anche qui non va vista
La storia raccontata dopo diventa tutta negativa perché la Siria il racconto nel momento del punto d'arrivo
Della degenerazione a casa un bel soggiorno ha portato il Mezzogiorno d'Italia a livelli diretto di consumo del nord Italia poi ha avuto tutti i difetti che vogliamo di comando
Vediamo nel loro assieme non facciamo degli slogan politici o sembra un gioco di parole che ce la la dama nera di Piquet poi sabato vendicatore
Nello stesso tempo sorge questa comincia sorge la piccola queste questa rete straordinario e piccole industrie italiane che sono un soprattutto a loro in Emilia e in Toscana io ricordo il lavoro agricolo allora adroterapia
Atto di giovinezza quando stavo all'unità
Le polemiche terribili che si facevano contro il lavoro a domicilio ed era una delle tante Cazzato della sinistra
Perché dal il lavoro a domicilio di Carpi di Prato delle Marche nascerà tavoli la struttura portante di queste regioni lo sviluppo non solo del Nord Est ma anche dell'Italia centrale
Questa capacità questi anni ma lo spirito di un capitalismo italiano diffuso
Palla familiare ma così vitale che contraddistingue l'Italia e il capitalismo italiano d'arresto di tutta Europa ed è quello che ha consentito al nostro paese in fondo di reggere anche nei momenti di maggiore crisi economica
Se dovessi poi per utilizzare ancora il sessantatreesimo sessantatré settantasette su
Ottanta cioè è il
Allora deleghe la classe dirigente politica viene meno
Viene meno la capacità politica non dico di dirigere l'economia perché non spetta
All'economia alla politica di dirigere l'economia ma di creare le condizioni per il mercato in questo momento abbiamo da un lato la fuoruscita sindacale il salario variabile indipendente
Le rigidità imposte all'interno della fabbrica
Direi
Se il
Cioè di contro il tentativo la nota aggiuntiva di amarti il tentativo riformista che
Cioè di contro il tentativo la nota aggiuntiva di amarti il tentativo riformista che si viene avanti col primo centrosinistra
Dalla nota di la Malfa in poi alla programmazione che non nemmeno lì un libro dei sogni e il tentativo di portare la politica dei redditi come elemento regolatore
Del soprattutto in un periodo che ci porti della gara che sarà quello della grande fronte infrazione della crisi petrolifera e che verrà respinto dalla sinistra non dimentichiamo questo perché se la sinistra comunica che il Partito Comunista respinge la politica dei redditi e la lotta si svolge sul piano politico
Direi sul piano dei delle classi dirigenti economiche in senso stretto abbiamo una capacità di resistenza che io confit carezze figure Ray un po'più tardi il Romiti e nella marcia dei quaranta mila ma un tentativo negativo di compromesso fatto Danielli
Quando firma l'accordo sull'acconto punto unico di contingenza
Introdurrà questo elemento
Distruttivo della scala mobile
Lei pedante tutte le partecipazioni statali diventano un elemento forte non solo dell'ottimizzazione ma anche di di storpio mento del mercato la creazione
Di chimiche di nuovi impianti chimici siderurgici completamente fuori tempo di confronti dello sviluppo economico settanta ottanta direi l'esplodere
Della spesa pubblica la crisi petrolifera la grande inflazione e di contro
Il primi tentativi di Patta sociale accettato anche delle sinistre ma soprattutto all'emergere del vincolo estero impersonato dalla Banca d'Italia dalla adesione al sistema monetario europeo
E poi alla moneta unica
Tangentopoli arriva come l'otto settembre certamente secondo me fortemente collegato alla caduta del muro di Berlino e
La
Le classi dirigenti politiche e in parte economiche vengono servette crollano liquidate in uno spazio estremamente breve con conseguenze secondo me catastrofi tetti perché catastrofiche non perché si cambi il gruppo dirigente con un altro ma perché viene meno
Ubu vendono meno dei gruppi dirigenti capaci di mediazione politica come punto d'equilibrio tra interessi divergenti e contrastanti nord-sud categorie e interessi generali
Classi gruppi insomma bene bene meno la politica come elemento come punto di equilibrio della mediazione e della dialettica
L'unico elemento di guida in questo periodo ultimo resta l'euro restano i parametri di Maastricht
Perché come dire ci consentono in qualche modo di dare un quadro ad una dimensione concorrenziale correttiva di lei risanata Oria alla nostra economia
Lì c'è una intuizione politica di una parte della sinistra una parte abbiamo da badate bene perché della sinistra corre una forte divisione attorno a tutte le norme che sono legate all'osservanza dei parametri di Maastricht di una parte della Banca d'Italia perché anche la Banca d'Italia si divide da una parte c'è Fazio dall'alta Church anti e i suoi eredi
Di una parte del mondo imprenditoriale
Perché da una parte c'è miele dagli altri c'erano c'ero mitiche era contro l'adesione come racconto lo spaventa come all'inizio era timoroso Prodi cioè non facciamo anche qui una storia di santini ma cerchiamo di analizzare bene el
Questa intuizione direi che è stata forse uno dei maggiori meriti
Della sinistra attempata a D'Alema Amato di aver capito colto che lì c'era forse l'elemento di rinnovamento e di salvezza per sé medesima
La biglietteria o per questa vittoria di alcuni anni di governo di sinistra minoritario in effetti nel Paese
Sia dovuta spogliamo la dagli elementi di polemica anche sostanziale che possono essere cerchiamo di vederla
Sì come se dovessimo studiarla fra dieci anni secondo me questa vittoria è dovuta soprattutto ad aver capito questo elemento
Della a dei del significato profondo dell'adesione italiana all'Euro ai parametri che questo comportava alla disciplina che comportava alla ha per aprirsi alla concorrenza che questo comporta
La destra italiana si è detto identificarli Berlusconi questo non l'ho capito
Io Dom cerco di spiegarmi perché non l'ho capita che
In fondo c'è dentro Forza Italia una componente liberista e Berlusconi è un imprenditore forse perché era un imprenditore non soggetto la concorrenza internazionale il tipo di impresa e non aveva una cultura di questo tipo
E se noi pensiamo che il fece una prassi
Ministro degli esteri la persona molto da bene come Martino ma fortemente contrario alla nostra adesione all'Euro vediamo che e l'ha fatto secondo me senza nemmeno riflettere molto dica cosa questo significava come immagine internazionale nostra in quel momento vediamo che non c'è stata una grande sensibilità direi che oggi in parte c'è c'è stata nei momenti fondamentali della politica internazionale italiana del Kosovo
Despero anche qui
L'elemento come dire contingente del andare al potere del subentrare alla sinistra permette
A Berlusconi di compiere un'operazione spregiudicata come ieri l'aveva fatta nei confronti di AN nei confronti della Lega
Pensando di come dire
Di egemonizzare urla così come demonizzato e sul piano proprio del della cultura
Ma si può dire che AN fondamentalmente l'operazione è riuscita nei confronti della lega o qualche dubbio di più
Perché le pulsioni della lega non sono così poco visti sbarcare in fondo la condizione di Bossi
Contro il bossolo o la forte spinta alla disintegrazione cosiddetta federalista del Paese
Stanno avendo oggi
Delle come dire
Delle ripercussioni nei gruppi dirigenti di destra anche sul piano culturale pigliamo le posizioni di Formigoni
Dica la e così via cioè del vediamo un processo io il per dico pavento il pericolo di un processo inverso pur vedendo l'area dialettica
Come dire contraddittoria poi l'adesione alla Carta di Nizza in cui Berlusconi riesce a un certo momento a trascinare Bossi che prima voleva marciare con duecentocinquanta mila persone per cui io colgo le due facce non faccio un discorso contingente dico
E questo rapporto lo vedo
Pericoloso
Avvocato
Permesso consuetudine spero che
Forse non funzionano le cose che di
Cioè adesso ci si trova di fronte vecchie ad alcune alcune scelte
Vediamo per esempio
Cioè tutta la questione sempre la porta la classe dirigente
Oggi vediamo tu una posizione per esempio di del presidente della Confindustria a mio avviso pericolosa
Pericolo da nel senso che la sede io discutevo l'altro giorno contro colui Luisa tenuto a sottolineare cosa che a me abbiamo dico scandalizzato e dice io non sono liberista e come se fosse un'offesa io penso che essere liberista sia merito non un'offesa allora dice avevamo del sommerso Luciano fare comincia tutta questa campagna contro il sommerso
E mentre capisco con imprenditore meridionale emerso senta la concorrenza del sommerso il presidente più della da Confindustria dovrebbe vedere nel suo assieme l'industria italiana il cui le il PPI l'italiano per il ventisette per cento e sommerso
Ed è sommerso perché le norme l'apparato statale le norme sindacale burocratiche obbligano adesso il sommerso fosse gli Stati Uniti non sarebbe nulla sommerso sarebbe persona che pagano il salario però offrono che ricevono
Che
Grosso modo si reggono sulla base di delle possibilità competitive in ogni modo è il trenta per cento dell'industria italiana non possiamo come dice D'Amato mandargli i carabinieri se entro sei mesi non si non emergono
E chiedere nello stesso tempo la comunità europea di fare una tassazione di favore rompendo quelle che sono le norme della concorrenza europea ecco dunque altre ponendo la questione che altrimenti ne non aderiremo all'allargamento europeo cioè ritorniamo a posizioni che potevano essere appunto quelle degli industriali contro Ugo la Malfa
E abbiamo una sinistra che attentato delle classi una parte della sinistra Cattin Tato l'operazione della liberalizzazione ma non ce l'ha fatta
Per le contraddizioni interne che aveva la scommessa tra liberalizzazione era troppo impegnativa
Perché proprio si scontrava con gli interessi costituiti del sindacato si scontrava con una lei visione culturale dello Stato dei confronti dell'individuo molto pesante pensiamo al milioni di giovani delle partite Iva
Queste le partite IVA invece di liberalizzare il loro lavoro con la scusa che bisognava assicurargli una pensione
Lì si sono sottoposti a un imposizione fiscale aggiuntiva che dal dieci dovrà andare in pari al diciannove per cento con la conseguenza che loro scompaiono o si nascondono di più e che l'INPS oggi a quindici mila miliardi di attivo che son dovuti ai soldi portati via quelli delle partite Iva
A la pensione che non si sa quando gli verrà data allora è chiaro che la liberalizzazione porta di questo tipo dichiarata parole contraddetta nei fatti porta uno spostamento
Radicale a destra per forza perché è una sinistra che come dire sventola delle delle parole d'ordine accettabili e diventano soltanto una prova di velleità nei confronti di una politica che è il contrario
E che al centro oggi della richiesta
Della classe dirigente diffusa
Che non è più soltanto la classe dirigente politica cioè la deroga imprendibile una libertà individuale forte di un'imprenditoria individuale el la new economy permette
Di una forte libertà dell'individuo nei confronti dello Stato all'o tutto questo e molto estremamente impervio per la sinistra
Mi pare che lo sia purtroppo anche per per la Casa delle Libertà io sento di dentro delle forze autenticamente liberiste ma ne sento altre due
Altri altrettanto forti che puntano invece per esempio
Come risposta a una regionalizzazione accentuata secondo me è una disgregazione del dell'unità e del mercato nazionale cioè un elenco una risposta del tipo molto molto negativo e non ripeto le cose che diceva di Giovanni sulla necessità degli Stati nazionali oggi
E che se noi prendiamo lasciamo perdere Bossi ritorniamo la pressione classi dirigenti
Di chi sono
Perdiamo qui del Nordeste masserizie probabilmente si possono estendere altre parti del Paese
Era un ex piccoli contadini diventati piccoli industriali molto spesso
I quali portano con dentro di sé una direi delle categorie autoreferenziali e non l'ambizione egemonica di dirigere il Paese a differenza non so della grande industria di una volta ho dei grandi politici
E dunque tendono a ripiegare su forme localistiche di gestione del potere
Forbes al massimo arrivano alla Regione ma poi chi conosce l'Italia sa bene che il le
L'otto e sono tra Comune tra comune che ci si odia molto più tra senesi fiorentini o tra pisani e livornesi che molto più che come toscani che un'entità impalpabile
Dico che questa quest'la visione piccolo proprietaria che oggi sta diventando una visione politica autoreferenziale non solo rinuncia
Preso in prova alla gestione politica del Mezzogiorno ma all'agenzia dalla rappresentanza degli interessi italiani come tali della mondializzazione e nel in nero ora il pericolo sul piano diciamo e termino culturale più grossa che la paura perché c'è l'app in queste in in questo tipo di frammentazione anche positiva che ha avuto cali bus italiana con la queste industrie del novanta per cento di piccole piccole industrie
Oggi
Senta il pericolo di una serie di concorrenzialità più forti
E non ha più gli elementi che aveva fino a ieri era sua mutazione di menti di hard di come dire di compensazione che non ci sono più
E tende a rinchiudersi in Ucraina in recinti di difesa è una cosa che ci si ritrova in tutta Europa il al di là del fenomeno
Tra virgolette razzista l'Austria e questo la destra francese Pasqua è questo in parte in Germania anche
Si può ripresentare direi l'accertammo do quello che era l'europeismo impaurito e aggressivo dell'Italia della del del del dell'attesa della Germania hitleriana ma nel senso non anche qui non va visto nel senso che arrivano le camicie brune i campi di concentramento nel senso della paura del resto del mondo all'alba livello più alto era espressa Heidegger il l'uomo di centro la civiltà di centro qui si difende
Dal bolscevismo comunista e dal e e dalla finanziarizzazione americana ecco può ripresentarsi su forme molto più volgari non ci sono più i comunisti all'esterno ci sono gli emigranti il capitale monopoli e col tutte le posizioni contro la mondializzazione che si sentono riflettono quell'antica polemica dell'i genieri tedeschi contro la finanza
Da questo punto di vista possono ripresentarsi ritornare delle componenti culturali estremamente negative attorno a questo che si giocherà il problema della formazione della nuova classe dirigente di questo Paese
Lo cambiamo
Va titolo di questa odierna riunione la formazione dei gruppi
No da la classe dirigente negli anni della transizione
Che sentendo occupati Errani penso che lui abbia inteso la transizione come
Come una lunga tradizione qui capitolo guerra
Vuol dire anche grande capacità
Contenere di contenere questo lungo periodo allo intendo una transizione così lunga no io se mi è consentito vorrei parlare
Della classe dirigente negli anni della rivoluzione e intendo con la parola rivoluzione riferirmi a questi ultimi diciamo venti anni venti anni
Nel corso dei quali si è verificata una vera e propria rivoluzione dal mio punto di vista
Che quella rivoluzione che poi chiamiamo sotto il termine di globalizzazione la classe dirigente oggi deve essere una classe dirigente che fa i conti e che all'altezza della globalizzazione
La globalizzazione è un fenomeno di amplissima portata ma se dovessimo definirla in modo semplice comprensibile facilmente comprensibile
La globalizzazione consiste nella caduta degli steccati
Protettivi
Belli dei sistemi economici nazionali
In genere questi steccati proteggevano
Economie
Nazionali dalla concorrenza con l'estero
E consistevano in una serie di dacci contingentamenti proibizioni soprattutto molte proibizioni
Che sono andate cadendo
Queste è stato il frutto di due cose io credo i due fattori un fattore politico
è un fattore tecnologico il fattore politico è una rivoluzione liberista
Perché in buona sostanza la caduta degli steccati è dovuta alla
Ripulsa di quel sistema di divieti
Che rendevano meno libere scelte degli individui
Da una insofferenza il dovuto all'insofferenza delle proibizioni
Che insistevano prima
Perché io non debba essere libero di incendiare la mia impresa nel luogo che ritengo più conveniente
Perché non debbo poter investire i miei risparmi capitali sui mercati più efficienti o nelle valute o nelle volute
Che mi danno più tranquillità
Perché io non devo comprare i beni che si producono da qualche parte nel mondo che io considero meglio fatti dal punto di vista qualitativo o a prezzi che considero più convenienti
Ecco queste proibizioni che sono sopravvissute per tanti decenni dopo la fine alla guerra
Dalla fine della guerra in avanti sono cadute
La globalizzazione significa questo
E si è accompagnato a voi state rese anche possibile o più facile
Da una rivoluzione tecnologica
La rivoluzione nel sistema l'evoluzione del sistema dei trasporti
Che ha accorciato le distanze oggi il mercato globale anche nel senso che non ci sono grosse difficoltà costa merci
Di
Da un punto all'altro del globo e naturalmente dalla rivoluzione informatica che consente di compiere operazioni in tempo reale
Dappertutto insomma quindi la disse il fattore distanza il fattore tempo
Si sono disgregarsi ci sono dei delegati e tutto questo ha portato alla globalizzazione ha favorito la globalizzazione la estesa
Rapidamente in tutto il
Ora la caduta degli steccati significa dunque più libertà nel movimento delle merci dei capitali delle persone e significa anche più concorrenza ovviamente
Non ci sono steccati protettivi o si sono molto ridotti e diciamo ce ne sono ancora ma sono in linea di smantellamento
E e se non ci sono steccati produttivi
C'è più concorrenza
C'è più concorrenza fra l'impresa
Oggi le imprese
Sanno di poter fare concorrenza all'impresa edile altri Paesi senza che questo sia
A alterato distorto da vincoli di carattere legislativo amministrativo burocratico o con meno distorsioni o meno distruzioni sanno anche di dover temere la concorrenza che viene dalle imprese estere
Le banche il protezionismo finanziario che per tanti anni e solo da poco fa relativamente poco tempo infinito il divieto al movimento dei capitali che costituiva fino a poco fa reato
Ci andava in gare
Oggi non più
Eh devo dire anche moralmente
E questo mi fa ricordare una sorella che si raccontava subito dopo il Concilio Vaticano secondo sono c'era un poverino che era finito all'inferno e confidava a un altro diciamo paziente
L'inferno quello che mi fa più rabbia e che io sono qua per una cosa che non è più peccato perché il concilio aveva come dire derubricato alcuni peccati ecco lavata si andava in galera
Per cose che oggi non sono più proibite
E il protezionismo il divieto memento i capitali era un sistema protezionistico delle banche
Delle banche nazionali che potevano consentirsi inefficienze e in qualche misura diciamo anche qualche arbitrio
Sul livello dei tassi praticati alla clientela depositante o sul livello dei tassi praticati negli impieghi all'impresa e perché non c'era la concorrenza perché potevano farlo perché
Erano protette dalla possibilità che arrivassero concorrenti
E questa concorrenza anche se è stato Granta nell'impresa
Tra l'impresa dei vari Paesi fra le banche dei vari Paesi come se vedesse ne stanno venendo fuori ristrutturazioni intense
Però questa concorrenza si è instaurata anche fra governi
Oggi si dice con un'espressione significativa in mercati buttarlo
Se è un governo non merita non ha una buona reputazione cambiamo questa espressione del modo in cui fa politica economica
Bella moneta di quel governo
Viene colpito dal mercato
Insomma
Noi in questi ultimi due anni che cosa abbiamo assistito a un euro che ha continuato a deprezzarsi probabilmente perché l'Internazionale socialista che governa l'Europa l'Europa continentale
Non aveva credito amento e i questi giorni si sta riprendendo perché la reputazione
Degli Stati Uniti comincia avere qualche contraccolpo vedete come l'area la teoria del cambio è veramente la deve tornare Fazio insomma
Non so come andrà a finire perché ormai non sappiamo nessuno in grado di prevedere cosa succede in quello strano divenuto strana paese negli Stati Uniti in questi giorni ma
C'è voluta una caduta di reputazione
Della politica di quel Paese perché l'euro si riprendesse un po'va
E e con i movimenti di capitali commenti delle persone
Le persone che approdano i paesi liberi
Solo persone che nella concorrenza fra i governi dalla loro capacità di assicurare i diritti civili penalizzate i Paesi dove questi diritti civili non sono assicurati e la gente si scosta né da noi
In i capitali i capitali se ne vanno da quei Paesi in cui i governi fiscalmente
Compiono delle tassazioni o diciamo semplicemente in cui la pressione fiscale e più elevata nel livello o il fisco il più cretino nei meccanismi
Perché c'è un aspetto quantitativo ma c'è anche un aspetto qualitativo che che bisognerebbe esaminare no
Insomma è possibile concepire un'imposta che sono chiamati e a pagare anche le imprese in perdita e queste imposte si chiama IRAP beh questo non è qualitativamente da un fisco
Intelligente diciamo limitiamoci a dire questo
E quindi concorrenza
Concorrenza fra impresa e fra banche
Fra governi fra sistemi fiscali questa è la rivoluzione
Questa è la globalizzazione
Ed è la rivoluzione indichi
Delle famiglie come protagoniste del consumo come dicevo prima
Vogliono poter scegliere io mi metto incompiuto al computer e cerco nel mondo dove si fa
La barca
Che corrisponde di più a quello che io sto cercando
E apprezzo io sono disposto a pagare
E non accetto più che qualcuno mi dica che c'è un dazi o che mi impedisce di acquistarla dove voglio
Ed è la rivolta dei produttori
Perché questo
La globalizzazione significa punto
Che gli Stati inefficienti
I governi inefficienti devono fare un passo indietro essere sostituiti
E laddove si parlava di fallimento del mercato prima che questa rivoluzione accadesse oggi si parla di fallimento dallo Stato
Quindi questa è una rivoluzione liberista
Ed è una rivoluzione delle famiglie consumatrici
E risparmiatrici poteva apparire libertà di scelta netta dei consumi dei propri risparmi nel momento in cui impiegarne e della
Rivolta dei produttori
Che essi dipendono un fisco eccessivo
Che si ribellano ai lacci e lacciuoli ai vincoli alla burocrazia all'eccesso di leggi
Abbiamo calcolato che gli ultimi cinque mesi il Parlamento italiano ha prodotto cinque mila leggi
L'ordine legge ammesse
Noi siamo lì dentro
Io sono l'economista ma forse sapete sono anche un parlamentare
Siamo rilento a pigiare i tasti
E attraverso questo movimento voi scatti scalare aiutiamo sulla collettività leggi su leggi politici
L'altro giorno siamo stati un'intera mattinata produrre una legge contro combattimento fra i cani
Un'intera mattinata
Ciò copiamo di tutto
Di tutto
Di tutt'
E discipliniamo tutt'
Tutto mentre leggi al mese
Ora
Ci sono alcune conseguenze straordinarie di questa transizione che per me è una rivoluzione intendiamoci come tutte le rivoluzioni e poi i reggini preesistenti cercano di frenare lamenta
Per esempio in Italia questa rivoluzione liberale assolutamente non compiuta finora
E come sempre accade quando si avvicinano all'evoluzione
Ci sono di piccole riforme nel tentativo di evitarla poi la rivoluzione no fece Luigi sedicesimo lo fece avere spezzino non sa che cercò di introdurre un po'più di monarchia costituzionale
Nel tentativo però non diede Alisarda ma di evitarla con piccole cose con piccoli aggiustamenti la sinistra ogni tanto fa un provvedimento di ispirazione liberista ma quanto ai settori
Non la trasformazione della società
Prima
Irene incitava con frequenza quella parte della sinistra ma poi c'è tutta l'altra sinistra che non le vuole fare altre cose lui ha parlato prevalentemente di quella parte ma non ha parlato di tutta l'altra
E ci sono le conseguenze molto importante
Per esempio una delle conseguenze importantissime che sono accadute e il che il capitale non è più scarso come era una volta
Se si realizza il movimento libero dei capitali capitale
E scarso dove
E e impunito la realizzabilità di investimenti profittevoli non nei non incentiva Dari ad andarci ad abitare laddove questa condizione di profittabilità c'è il capitale si trova
E contemporaneamente evoluzione che citavo prima informatica
Non c'è neppure poi tanto di capitale cioè il tipo di produzioni che si sta realizzando non è apicali intensi
Non c'è più la scarsità di capitale
E non ce ne vuole più tanto
Ecco vengono fuori i piccoli imprenditori
Il capitalismo che fino a ieri capitalismo del grande capitale e per cui era un capitalismo in mano a quelle poche famiglie che avevano grande disponibilità di capitale
Anche perché se poi non ce l'avevano queste grandi capi famiglie
Trovavano il modo di ottenerlo dal bilancio dello Stato mentre i piccoli non hanno mai avuto questo nodo
Ma non ce n'è più tanto bisogno e vengono fuori i piccoli e medi imprenditori
Ed è fuori una struttura economica quella italiana fatta di piccoli imprenditori dell'industria del commercio dell'artigianato
E questa è una rivoluzione economica ma anche politica perché vedete molti di questi piccoli imprenditori sono ex operai
Molti molti più di quanto non si pensi
Che hanno imparato il mestiere
Hanno oppure possono facilmente trovare il piccolo capitale necessario
Ti prendono l'officina tirano su la saracinesca il garage la tassonomia un'officina piano piano questa cammina
Ma
Se oggi di imprenditore spesso un ex operaio dove sta più la la la lotta di classe
Dove sta più il conflitto fra capitale e lavoro fra padrone
I dipendenti
E se il figlio dell'operaio
Lo ricordo nate prima non deve morire operaio ma può laurearsi e diventerà un professionista
Quello è un piccolo capitalista perché il capitale sociale capita
Ecco dove entra in crisi la dottrina comunista marxiano gramsciana della lotta di classe oppure anche della classe come qua un monolite a che il disciplinato rimanere immutato nel tempo
E buona parte di queste crisi di queste dottrine ormai vetero
Si è realizzato domenica
è stata la rivolta la rivolta dei produttori in quanto piccoli e medi imprenditori
In tutto questo qual è il ruolo delle politiche nazionali
Perché la globalizzazione qualche volta si sente dire priva i governi nazionali della loro funzione del loro ruolo
Non è così
Non è così
Prima i governi nazionali
Di quella discrezionalità
Di quel potere discrezionale che poteva in base al quale potevano commettere degli abusi
Fiscali
Regolamentari
Regolamenta civili e così via
Perché il mercato come dicevo vota questo non possono più fare
Non so se voi ricordate del Municipio dei di neo stava per fallire qualche anno fa
Perché aveva imposto tasse ai troppi abitanti in eccesso rispetto a quelli della contea
Circostante e la gente se ne andava l'impressione dava ecco questo governi azionano posso fare più perdi tatto
Sono sanzionati
Però il ruolo è diventato importante su altre versato
Intanto diciamo che la globalizzazione significa la crisi di Keynes
Delle teorie keynesiane
Che ha messo in crisi
Ci sono ancora dei posti negli anni che non se ne sono accorti
Ma che Ross costruiva la sua teoria con riferimento a un Paese autarchico
Senza scambi con l'estero
Oggi c'è un paese si prova a fare una politica keynesiana di sostegno della domanda
C'è il rischio che stasera la domanda che si rivolge alle imprese estere
Cioè c'è il rischio che diventi domanda d'importazione perché c'è la globalizzazione io compro dove mi paga dove mi pare più conveniente
C'è oggi un Paese qualunque si mettesse a sta a pompare sostegno della domanda probabilmente aumenterebbero l'importazione dagli Stati Uniti dalla Germania dal Giappone
Che era già in crisi
E che adesso è in crisi per un altro motivo
Perché i mercati non consentono più una politica di deficit spending
No più
Non lo puoi fare più il debito pubblico non lo puoi far crescere senza limiti Bindi
Politiche nazionali questo non lo possono fare più Keynes
è passato
La politica monetaria
Se dopo di che vuole dare un ruolo importante ma quale
Stabilità dei prezzi
Perché c'è la concorrenza
E se in un paese i prezzi aumentano più rapidamente che negli altri Paesi la concorrenza l'aperti
Quindi la politica monetaria conserva un ambo grande importanza ma la sua priorità non è quella che diceva Keynes
Sostegno della domanda
Comunque ma anzi difeso dalla stabilità dei prezzi
Allora qual è il ruolo del governo nazionali quello che dicevo che è rimasto e anzi si era forzato
è la politica della competitività
Oggi i governi nazionali devono preoccuparci di rendere competitivo i propri sistemi
Proprio sistema d'impresa
E perché c'è la concorrenza
Perché c'è la globalizzazione
Perché il confronto è sempre senza più steccati protettivi
E per questo devono fare tutto quello che è necessario
Formazione
Una formazione produttiva cioè
Una formazione che risponda alle esigenze dell'impresa e quindi forse dato che in questo Paese in materia di formazione sono stati sprechi colossali un giorno bisognerà vedere quante risorse sono bruciate in questo campo
Una formazione
In cui le imprese abbiano una parola da dire
A noi serve questo tipo di preparazione
E ricerca
Questo Paese non si fa ricerca lo sapete
Ma anche per questo bisogna superare alcune vecchie io sono stato quando ancora ero sono ancora professore ma è incompatibile quindi sono come si dice in aspettativa
Quando ero professore alla Sapienza ci fu una commissione
Di professori nominata rettore incaricato di studiare quali Paul possibilità di pro di progettare ricerca insieme all'impresa si potesse realizzare
E la gran parte dei membri di quella Commissione non io riaperti disse no no no così non si deve fare perché così financial Fini finiamo per finanziare con soldi pubblici quelli dell'università i profitti privati
In quanto ci sono questi schemi ancora ideologici tenterò
è difficile che si possa creare
Una Silicon Valley per era basato esattamente sono impostazioni diverse
E poi ancora avanti
Meno rigidità
Meno regolamentazione
Perché anche qui
Cioè la rivoluzione la rivolta di produttori e se tu mi fai 'ste cose io me le faccio da me andando nel sommerso
Sì il fisco è troppo alto
Se le regolamentazioni sono tali da renderne impossibile sostanzo la vita oppure se Bruxelles e mi fa delle prescrizioni in campo igienico sanitario che vanno bene per le in prese di tipo mitteleuropeo ma che qui non mi puoi realizzare
Tecnicamente non le può realizzare io vado nel sommerso
Che quindi bisogna fare emergere
Perché è una forma di concorrenza sleale verso chi è emerso
E perché in molte parti del Paese il sommerso e terreno di cultura per la criminalità
Perché l'impresa sommersa alla quale viene chiesto il pizzo o la tangente o con un suo come diavolo si chiama non può chiamare la polizia la Guardia di Finanza perché sommerso
Quindi sommerso il terreno di coltura
Della
Privatizzazioni perché è vero che c'è stato un periodo in cui il sistema di partecipazioni statali
Ha dato al Paese ma era il Paese periodi in cui i tassi di sviluppo dei coloni erano del sei sette per cento e con cui da si sviluppò cammina chiunque anche chi è inefficiente
Anche che ne fece
Ma sopra tutto per un altro motivo
Non facciamo tanto Accademia sulle privatizzazioni ci c'è tutta una letteratura che spiega come i i meccanismi del profitto e gli incentivi dell'impresa privata siano più forti
Che le imprese pubbliche ma in Italia il problema si pone più terra terra
Le imprese a partecipazione statale era un'impresa in cui si verificava l'interferenza dei partiti
Dovevano assumere il numero e possibilmente per nome e cognome quelli che partitivo diceva e dovevano insediarsi dove conveniva al politico che aveva lì il collegio elettorale
è l'interferenza dei partiti quella che ha creato oneri impropri sull'impresa partecipazione se da Alenia determinato alla fine la crisi
E questo con la globalizzazione non è più possibile perché c'è la concorrenza
E la concorrenza non ammette oneri impropri
Vedete la rivoluzione
E tra l'altro potrà avere il Digimon basso la privatizzazione cioè anche la liberalizzazione badate
Perché è un monopolio privato
Rispetto a un monopolio pubblico non fa molta differenza e l'impresa di concorrenza che non può fare favori ai politici perché questo reca un costo e la concorrenza non lo consente
Ma il monopolio anche privato
All'extra profitti monopolistici che gli consentono di fare favori a chi opportuno fa le
Senza il timore che la concorrenza la dobbiamo a volte
Penali
E poi c'è il problema naturalmente del fisco come dicevo prima problema di livello problema di qualità
Quando il fisco e
Molto vorace
C'è poco da fare imprese o non nascono o nascono meno di quanti potrebbero
Oppure se nascono non crescono guardate che il sistema di piccola impresa italiana
Non sempre è un sistema in cui si e piccoli perché ottimale la dimensione piccola molto spesso si piccoli perché non c'è un incentivo a crescerò la possibilità di cresce
E quando il fisco dipende circa sessanta per cento dei tuoi utili non è che mi manca molto pesa crescere
Terzo dunque nascono di meno non crescono se nascono e muovendo i più
Perché se tu hai un conto economico che prima delle imposte
è inutile e dopo le imposte viva in perdita tumori
E quindi il fisco conta
E se c'è un'area del Paese in cui
Devi pagare lo stesso Fisco che paghi e per il resto del Paese RAI la metà delle infrastrutture ai problemi di di legalità e di servizi pubblici ancora meno efficienti un imprenditore
Siciliano mi ha telefonato qualche tempo fa e mi ha detto ma professore come batto la concorrenza spagnola se io mando le mie arance a Parigi con le Ferrovie dello Stato ci vogliono tre giorni il mio concorrente spagnolo con l'alta velocità spagnola più quella francese ci mette ventiquattro
Come batto la concorrenza in queste condizioni
E poi c'è il problema delle forme di governo
Anche questo viene posto dalla globalizzazione e dalla concorrenza
Che si sta ora anche fra i Governi dei vari Paesi
E sei governi lo centrale come si dice è lontano e non è in grado di riflettere le priorità che sono diverse a secondo dei vari punti del Paese
Perché problema degli immigrati nelle Puglie si pone in un modo diverso dal problema degli immigrati Lupi Liguria
Cioè il paese diverso
E il decentramento delle funzioni è un fatto di efficienza perché si cerca di creare forme di governo in grado di riflettere più da vicino le diverse priorità
Nel Paese e non è vero che contro lo Stato unitario perché negli Stati Uniti c'è il federalismo ma quando passa la bandiera si fermano tutti si mettono sull'attenti non usiamo slogan fuori luogo
E l'altro problema è la stabilità del governo
La concorrenza tra le istituzioni
Chiede anche stabilità del governo
Perché se è un governo dura
Pochi mesi come per esempio quello che si abbiamo in questo momento è destinato a durare pochi minuti farà provvedimenti volti a catturare voti non provvedimenti che abbiano un orizzonte lungo aderente e che riflette non interessa al di là del Paese
C'è un governo dura poco non farà mai politiche che hanno nell'immediato effetti di impopolarità e benefici solo nel lungo periodo e che ce l'ho fatta
Incorrerebbe nell'impopolarità immediata e i benefici di quel po'di quella politica di godrebbe i governi che verranno poi più avanti non l'ho fatta noi farà che asterrà dalle riforme
Che hanno effetti positivi nel lungo periodo e impopolarità nel breve
E quindi anche da questo punto di vista
Un governo che non abbia una durata una stabilità
Minima viene penalizzato dalla concorrenza internazionale non fa le cose che accrescono la competitività non fa le riforme che accrescono appunto
E poi c'è un altro ruolo dei governi e così chiudo forse un po'abusato ma
Se è vero che la globalizzazione significa più concorrenza più concorrenza sia più competizione più competizione Siria gara più gara
E quando c'è più gare più competizione c'è chi vince sentite
C'è chi vince e chi rimane indietro
E non si possono lasciare
A a terra quelli che perdono la gara cioè secondo il mio punto di vista la globalizzazione
Comporta più efficienza più concorrenza ma proprio per questo richiede un Welfare
Un Welfare State
Perché non si possono trascurare i nostri concittadini che nella gara rimangono indietro
Ma un guasto exit diverso da quello che abbiamo avuto fino adesso
Welfare un queste intelligente
E con sei dunque intelligente
Complicatissimo da dire ci vorrebbe molto tempo vi faccio un esempio di Welfare che intelligente non è
Supponiamo che la paga oraria di un operaio sia di dodici dollari
E che l'indennità del disoccupato per ora sia di sei dollari
Se però
Il prelievo fiscale sull'operaio
E di sei dollari
Vuol dire che la sua paga dodici
Gente di professione non sono un politico di professione
Io ululato tutta la verità in azienda mi sono creato fatto sul campo
Sono in genere però e devo dire che mi sono trovato mi sono preparato un intervento e mi sono trovato un po'in una posizione come quella di Donato e che dice se ma mi sembra non vorrei che le cose che ho da dire su questo diverse rispetto a quelle o non sono coerenti con quelle degli interventi che mi hanno preceduto
Devo dire che poi per fortuna alcuni interventi
Ultimi in particolare sia quello di Pirani che mi ha fatto ritorno a ragione perché era il precorso tutta la mia attività professionale lavorativo su cui poter fare il testimone perché lo vissute direttamente mi sono formato anche su molte di quelle
Devo dire che poi proprio tutta questa quantità enormi di possibili di contributi che sono stati dati e detti il timone anzi Julio potrei farmi riferendo potrei riferirmi avendole sentite perché nel merito fatto cose molto diverse
Perché ho fatto il minerario fatto il fonditore ho fatto
Diciamo quello che va all'estero a fare stabilimenti nuovi mi sono occupato di Elettronica di componentistica mi sono occupato di costruire automobili ho lavorato in banca
Mi sono occupato di personal computer non vuol solo dire che son vecchio sostanzialmente ultimamente dal punto di vista sempre dell'attività industriale del dirigente disoccupato di due ruote
Negli ultimi tempi oltre a queste o anche avuto la soddisfazione e la responsabilità di avere
In incarichi e responsabilità diciamo di livello rappresentativo di rappresentanza delle delle categorie imprenditoriale per cui li ho anche queste articolate perché sono responsabile di una territoriale quindi di Pisa nel caso specifico ma anche dell'imprenditore toscane poi anche dell'associazione di categoria già detto tutto questo
Il taglio dell'intervento che io volevo tutto questo l'ho detto per dire che io mi atterrò a un
Scaletta che mi sono
Segnata per cercare di legarmi uno al tema del del seminario quindi l'incontro di oggi aveva un titolo che era ben definito e mi sono orientato a dare un contributo a questo dibattito nella posizione di rappresentante dell'imprenditore della Toscana o del settore dove io sono allora
Io credo che questa giornata
Ha consentito a quelli che l'hanno potuto partecipare
Di partecipare a un progetto formativo che approfondito alcuni aspetti molto diversi e questo foro d'altronde penso che ha il compito di svilupparlo guardando l'economia allora vorrei parlare in una maniera più specifica di questa categoria imprenditoriale
E la recessione che volevo fare sulla classe dirigente nel suo complesso in particolare sulla situazione su questa regione
Sul ruolo specifico degli imprenditori e su quello della Confindustria Toscana
Allora viste ad imprenditori questi anni non possono certo definirsi transizione quindi ho fatto fatica a capire anni transizione perché questo il titolo del Convertino io credo che l'economia sta vivendo anni di cambiamenti estremamente profondi e anche bellissima dal punto di vista fanno parlare di rivoluzione qualcuno prima di me accettato questa parola
Che hanno suggerito la definizione di new economy perenti attizzare credo sul piano della comunicazione la qualità e la velocità di prezzi essi innovative ha creato anche le contrapposizioni new old economy quando me uno mi dice che io sono l'economia offendo
Dice oltre sarai tu io non mi sento per niente
Vecchio e più classiche economiche non old economy voglio enfatizzare però che nell'economia invece un messaggio forte perché infatti za quello che sul piano della comunicazione la qualità e la velocità sui processi innovativi e su quello che viene oggi nelle realtà
E la differenza non è di poco conto tonde
Marzano ha citato globalizzazione quello che sta avvenendo nel mondo come ci si confronta a tutto campo con tutti come questo complichi lo scenario allora mentre l'epoca che noi viviamo e l'economia
è un cambiamento veloce continuo sono le istituzioni e la politica d'attraversare invece ancora una lunga e faticosa fase di transizione
E questa distanza che preoccupa perché alle in paese serve un contesto esterno che sia competitivo un contesto esterno sia competitivo e quindi efficienza delle istituzioni
E diventa sempre di più importanza fondamentale e di qui nasce il l'interesse importante per imprenditore per la Confindustria in particolare rappresenta imprenditore
Allora dicevo che l'interesse che gli imprenditori mostrano in misura crescente per la politica e le istituzioni
Allora io pro su questo non vorrei soffermarmi più di tanto ma se non si riesce a fare questa saldatura allora l'adeguamento di questa funzionalità dell'istituzione e della pubblica amministrazione
Avrebbe
A e avrebbe condizioni così negative sulla competitività dell'impresa e quindi il nostro Paese ne risentirebbe in maniera credo pesantissimo prova sono cose note non mi dilungo volevo solo citarlo come punto come capitano
Io ritengo oggi che le istituzioni non possono più essere terreno considerate solo terreno esclusivo della politica
Ed è per questo che noi interpretiamo in modo propositivo il nostro ruolo offriamo approfondimenti analisi e individuazione di soluzioni con delle proposte che siano contrari ciascuno di noi ha però il suo ruolo e le differenze non vanno ignorate
Perché c'è anche ovviamente un rovescio della medaglia anche le istituzioni la politica devono avvicinarsi all'economia e all'impresa
Ed ecco perché serve oggi una classe dirigente che sia adeguata al all'epoca del cambiamento che ha richiesto e che è molto diverso da quello del passato e quindi e dobbiamo guardare in particolare questo aspetto per guardare in avanti tenendo conto sì dico che è stato passato ma guardando in avanti su questa linea
Perché quando parliamo dell'esigenza di coinvolgere in modo ampio sulle questioni pubbliche la classe dirigente del Paese
Ma non possiamo dimenticare che i compiti specifici dell'impresa è sono la produzione di ricchezza e la competitività e che la politica e le istituzioni debbono sapersi mettere anche il servizio di questi obiettivi
In sintesi quindi evitiamo di parlare di classi dirigenti del Paese in senso complessivo
O meglio evitiamo il rischio che parlando di classe dirigente del Paese in senso complessivo questo significhi abiti adottare una visione che sia solo centrata sulla sfera pubblica
Occorre quindi una visione articolata della società
Una visione articolate di classe dirigente in cui processo con lo svolga il proprio ruolo e non quello di un altro e sia consapevole di interagire con tutti gli altri giocatore del del del del dello schieramento
Allora non esiste un solo modo di essere classe dirigente quindi culture approcci diversi vanno preservati e valorizzati io dico questo anche perché ho l'impressione che troppo spesso si usi esclusivamente la lente della lettura
Politico più politica per interpretare i comportamenti e le posizioni che assumono gli imprenditori
La recente vicente per esempio della proposta confindustriale di riduzione dell'IRPEG che ne è un esempio Confindustria posto tre problemi lo sviluppo del Mezzogiorno l'emersione del sommerso e la competitività dell'impresa
Io credo che e qui non guardo la pala dall'altra guardo tutti noi insieme io credo che anziché affrontare in modo serio questi problemi e aprire un confronto nel merito si è innescato un meccanismo che è un po'un po'tutto politico che ha generato travisamenti della proposta
Ma il e dei fatti c'è stato un inutile teatrino di strumentalizzazioni scarichi di responsabilità un prodotto farà allora i problemi però restano c'è un problema di pressione fiscale sull'impresa eccessivo rispetto a quella di tutti i nostri concorrenti basti citare quello che viene in Germania con quello che viene in Italia né
Nei sì fatto molte parole e sono dati però concreti e Marzano per me lo ripeteva supporto poi di un prodotto sul risultato di un'azienda badanti carenza del dell'imposizione fiscale
Da una parte all'altra grava in maniera determinante sulla competitività di un'impresa
Allora c'è l'esigenza di affrontare con strumenti diversificati le situazioni specifiche delle diverse aree del nostro Paese
Non c'è dubbio e le imprese del Mezzogiorno non possono un di usufruire di un contesto esterno e di servizi pubblici paragonabili a quelle delle aree più sviluppate
Ma sono sottoposte al al medesimo sistema fiscale
No ne siamo regime un paese europeo che rappresenti maggiori squilibri nello nello sviluppo territoriale e perciò il nostro è un problema molto specifico molto particolare
Pensate che se l'Irlanda utilizza la leva fiscale per favorire lo sviluppo economico per l'Unione europea non è un aiuto di Stato mentre invece per mezzogiorno l'ora
E nel governo italiano né Bruxelles possono trincerarsi solo dietro tecnicismi ed approcci burocratici rifiutandosi di affrontare questi problemi ovviamente bisogna tener conto di quelle che sono le consistente muoversi all'interno di quel ma importante capire tener conto che le questioni poste da Confindustria sono più legati al tema del federalismo che non quello degli aiuti di Stato
E non è assistenzialismo quello che scriviamo ma chiediamo forme di governo economico e finanziario che generano un contesto che sia favorevole alla competitività delle impresa
E questo è un esempio molto concreto delle difficoltà che l'economia deve affrontare a causa delle forme istituzionale che sono incompiuti in molti casi e del protrarsi della transizione
Cioè siamo a metà del guado il dibattito sul federalismo non ha generato una riforma costituzionale che assicuri corrispondenza tra autonomia e responsabilità finanziare
Nel frattempo però molte competenze risorse sono già passate dal livello centrale a quello regionale in molti casi dalle regioni agli enti locali
è in corso una grande riorganizzazione di questi livelli istituzionali ed amministrativi e che questo pone sfide anche le classi dirigenti allora prima scritte sicuramente riguarda le regioni sì ma sino ad oggi le regioni sono state essenzialmente Enti di amministrazione oggi regioni sono chiamati a diventare istituzioni di governo e questo è un cambiamento di grandissima portata che organizzazione e personale della struttura storie e stile del ceto politico sono più assimilabile agli Enti locali che al governo
E c'è un salto culturale importante da compiere
Autonomia e responsabilità finanziaria sicuramente richiedono maggiori capacità di scelte è una politica di diversa qualità ma questioni nuove vengono intanto poste sul tavolo ante dalle rappresentanze di interessi parliamo della Tosca
Né credo che per primi in Toscana abbiamo affrontato questi questo problema
La firma nel novantasei di un patto per lo sviluppo e l'occupazione regionale avviato sicuramente un'esperienza di concertazione sulla quale oggi siamo tutti impegnati in un'ampia riflessione
Per tirare qualche somma e guardare al futuro allora e valore che ruolo darà la concertazione a livello regionale
Risposta non era scontata allora e ancora oggi probabilmente non siamo in grado di darla complete
Ma avviare la concertazione a livello regionale per noi significava fermare conforta esigenze di costituire un governo regionale
E significava anche creare le condizioni per governare il decentramento dei poteri pubblici
Essere pronti per una stagione nuova per una regione diversa quindi contribuire alla costruzione di una regione diversa
Rinviamo riconosce che eravamo forse tutti un po'impreparati e a svolgere questo nuovo ruolo e che nell'esperienza che abbiamo rallentato fino a oggi questi limiti sono sovente emersi con chiarezza
Parte della Regione la tentazione di interpretare la concertazione come consenso è affiorato più volte
Insieme a una certa tendenza a considerare il confronto con le parti sociali come un passaggio procedurale
Da rendere il più possibile inoffensivo
Ma anche le parti sociali hanno incontrato molte difficoltà di interpretare un nuovo ruolo
Quindi ruolo il confronto talvolta scaduto nel rivendicazionismo spicciolo
Un ente una siepe chiare un atteggiamento del tutto legittimo sul piano da lobby ma non è più compatibile con la logica della concertazione che impone di farsi invece carico delle compatibilità generali e questo è un altro passaggio importante e delicato
Problemi sono emersi per la burocrazia regionale che è chiamato a gestire ed istruire confronti con le parti sociali che chiedevano approcci nuovi e modalità di lavoro dire molti di questi problemi sono ancora sul tappeto potremmo dire che la concertazione regionale vive ancora anni di transizione
Perché l'obiettivo di costruire un livello di governo regionale e ancora davanti a noi da raggiungere
Ma possiamo ancora attardarci su questa tradizione io credo di no
E se la concertazione regionale non si qualifica e si è lieve e leva alle esigenze di governo rischia di diventare incompatibili con le necessità che sono poste da questo cambiamento continuo che sta vivendo l'economia e quindi innovazione e consenso possono essere coniugate solamente da una classe dirigente responsabile consapevole e preparato
Perché occorre essere capaci di scegliere e questo è il terreno dell'altro politica al quale nessuna componente della classe dirigente può sottrarsi
Se la concertazione non può tradursi in una continua necessità di mediare su tutto e ancora una strada e può dare grandi frutti su molti temi importanti si pensi per esempio al al alle questioni dell'immigrazione
Della Società delle imprese multietnica siamo alle esigenze di flessibilità dei sistemi produttivi del mercato del lavoro
Pensiamo ai processi di privatizzazione di liberalizzazione i servizi pubblici fissiamo i problemi di sicurezza sul lavoro al trattamento di fine rapporto allo sviluppo dei fondi pensione son tutti grandi temi grandi argomenti e molte di queste questioni vanno proprio intatte a livello regionale
Occorre da da parte quindi di tutti credo non solo apertura disponibilità al dialogo capacità di guardare avanti evitando arroccamenti difese corporative di interesse posizioni incompatibili con i cambiamenti dell'economia e della società
Quindi occorre capacità di progetto di Scelta di coraggio di idee nuove
Quindi penso anche di rischiare perché nessuno può dire oggi di avere delle ricette in tasca pronte per un futuro e così difficile e delicato da prevedere
E non sempre la rotta in questa direzione l'abbiamo mantenuta ed è ancora oggi la concertazione a livello regionale deve dimostrare di saper compiere un salto di qualità
Nell'ultima per esempio manovra di bilancio regionale l'unico concreto risultato della concertazione ad esempio è stato la riduzione dell'IRAP per le imprese in aree montane con un imponibile inferiore centocinquanta milioni per un costo complessivo di sei miliardi
Operazione che più che finalità di sviluppo pare legata a logiche di finanziamenti cosiddette piogge le microimprese e più per la ricerca di consenso
Allora certamente si scontano ancora limiti nelle competenze e nell'autonomia finanziaria
Ma queste non debbano far perdere di vista gli obiettivi e le caratteristiche della concertazione
E io penso che su questi temi le esperienze che stiamo facendo sono per tutti noi un po'un una processo di formazione quanti sono di nuovo le formule sopra di noi alla risposta giusta certo è una formazione continua proiezione riuscire a essere adeguati a quello che ci aspetta da e quindi ben vengano aiuti e stimoli quale le iniziative di euro toscana perché occorre dimostrare di saper cambiare di saper imparare sapere innovare
E perché abbiamo bisogno di trasformare gli anni di transizione in una nuova epoca di cambiamento con grazie
Ma io cercherò di essere europeo anche perché non ho alternative visto l'ora
Che abbiamo fatto quindi
Mi piacerebbe fra l'altro interloquire c'è un polemizzare fra virgolette come alcune delle cose che sono state dette ma
Con Barberis non ci mancherà l'occasione e con gli altri spero ci siano altre occasioni detto questo
Appunto in maniera molto molto schematica
Soprattutto per per rispondere anche a una sollecitazione che
I rappresentanti delle de del corso Cicci proponeva mi pare
Mi pare giusto iniziare da lì ma io penso che la Toscana la Toscana è portatrice di un'esperienza del tutto particolare non soltanto il distretto pratese
Nel senso che vorrei richiamare alcuni elementi di concretezza il fatto cioè che la Toscana a un apparato produttivo la cui media per addetto è di cinque dei
E
Questo fra fra le altre cose che qui sono stati che in realtà ha generato una esperienze del tutto particolare non è un caso che nel novantasei prima del patto nazionale per lo sviluppo e l'occupazione in Toscana abbiamo siglato
Un po'precursori un patto
Di concertazione fra i soggetti
Diciamo fra fra le istituzioni e le rappresentante e le rappresentanze sociali ed economiche allora questo per perché mi preme sottolinearlo
Perché io vorrei soprattutto devo riflettere su alcuni fatti concreti
Gli ultimi in modo particolare
La disoccupazione in Toscana fotografia luglio novanta no luglio due mila è al quattro virgola sette per cento
è un montato il prodotto interno lordo
è una intatto il fatturato è diminuito il valore aggiunto
Io vorrei riflettere su questi punti di riferimento perché sono assolutamente interessante per una riflessione di merito
Intanto perché ci sono dei risultati assolutamente positivi e il merito per l'appunto di questa peculiarità toscana per molto tempo abbiamo parlato
Di concertazione come un valore aggiunto di questa esperienza
D'accordo novantasei eccetera
Non è un caso questo risultato non è un caso che
Ad oggi più di altre regioni industrializzate la Toscana avanza sul versante della occupabilità e della decremento della disoccupazione della disoccupazione
Però però c'è un fatto mente al fatturato
Ma diminuisce il valore aggiunto
Qui è il nodo
Vuol dire che noi dobbiamo immaginare un'altra scommessa vogliamo proiettare questo questa esperienza di concertazione
Considerando quali sono i problemi di oggi altrimenti no capirei in che modo questa concertazione si può proiettare appunto è una sfida che il futuro perché quel distretto industriale se non
Si propone l'obiettivo di innovare
Di superare una sorta di nanismo che non è soltanto dell'imprenditoria in Toscana con dirò che cosa intendo da questo punto di vista se non cresce
L'investimento in formazione questo è l'altro punto strategico
Alla fine
Finito il ciclo positivo
Perché aumentato il fatturato siamo agganciati ad una ripresa economica molto forte
Evitato il fatturato di Michal la la disoccupazione ma alla fine del ciclo noi ci ritroviamo di nuovo due passi indietro
Perché non abbiamo innovato perché non siamo appunto più all'altezza di stare nella competizione globale allora siccome tutti gli indicatori ci dicono che abbiamo un tempo limitato come sempre davanti io
Di ripresa economica penso che dovremo approfittare di queste riprese
Per fare queste scelte questa scommessa per concertare queste questioni molto
Molto strategiche
Formazione innovazione
Cooperazione se le piccole imprese del distretto non trovano un modo ancora più forte di di di stare assieme anche questo è una scommessa anche anche per questo motivo perdiamo la scommessa
Ora qui il discorso si farebbe lungo sennò vengo meno al mio la mia promessa di schematismo poi ci sono le doti le notti anche dolorose io potrei dire non vorrei nascondere proprio che lo voglia
Nel senso che
Dentro a questo aumento dell'occupazione c'è c'è il dato nuovo della del fatto che ormai otto assunzioni su dieci sono a tempo determinato Pantani parasubordinati e via discorrendo guardate io non lo voglio dire perché il rifiuto quest'chi mi conosce Barberis in modo particolare
Lo dico perché io per primo voglio accettare questa sfida è una novità sulla quale anche il sindacato almeno CGIL ha fatto la sua scommessa perché c'è un'esigenza di flessibilità fare i conti con la globalizzazione che Trinchieri anche queste nuove forme di rapporto di lavoro va bene ma allora queste nuove forme di rapporto di lavoro richiedano ancora
Un maggiore sostegno perché non s'non come dire non sfoci in un nella precarietà perché ampi
La riforma del versante residente dovrà preoccuparsi di come sostenere meglio queste figure professionali che più di prima hanno bisogno
Di un di più di formazione perché la flessibilità impone nel cambiamento di essere ancora come dire all'altezza di rispondere al mercato del lavoro
Quindi lo dico per questa ragione sopra
Le note dolorose sono il fatto che che questa ripresa che c'è stata
Ha fatto crescere in maniera esponenziale incidenti anche mortali Tosca sono passati da quarantasette incidenti mortali nel primo semestre del novantanove a ottantadue incidenti mortali nel primo semestre del Bernini
Quindi la questione dello sviluppo l'acquisto e la concertazione dei temi veri son cose può alla fine molto concrete sulle quali appunto la concertazione si misura anche qui mi abbia ragionare di più come è meglio
Rispetto al considerare lo sviluppo ambientalmente e socialmente sostenibile non come un vincolo ma come una risorsa
Questo il punto la scommessa a mio modo di vedere che la Toscana ha provato a fare dovrà provare anche per quanto riguarda il futuro
Ultimissima questione
Appunto sul futuro io
Cioè vorrei recuperare un po'di memoria non per andare troppo lontano per via per rimanere comunque sulle questioni attuali nel senso che vorrei dire che solo cinque anni fa questo apparato produttivo e la nostra politica economica era sostanzialmente abituata a competere con la saluta ce ne corre
Noi siamo di fronte ad una ad una tentativo ad una rivoluzione da questo punto perché lei euro perché ci impongano appunto di misurarsi su ben altri su ben altro fronte sulla sulla frontiera molto diverse ecco perché innovazione investimento sulla formazione
Perché insieme alle note dolorose ci sono ancora troppi fanciulli che invece di andare a studiare penso alla discussione precedente parla lavora
E qui sono i nodi della della scommessa nuova di concertazione che la Toscana come dire non deve alla quale a Tosca non deve rinunciare come esperienza materne Ria attualizzarla rispetto a questa a questa questione
Per dire poi alla fine che appunto bisogna uscire tutti dal nanismo e bisogna come dice il titolo anzi il retro titolo se la classe dirigente non tornerà a pensare in grande l'Italia non tornerà ad essere un grande paese questo è il
Mi pare il messaggio politico forte che viene da questa
Da questo tentativo ora questo corso eccetera perché
Ho sentito liberalizzazioni e privatizzazioni ultimo flash vi chiedo perdono sulle questioni e per l'appunto dei servizi no tanto che schematizzare
E e e insomma non riusciamo a fare un'unica azienda in un'area che ormai insomma
Per altri paesi è fisiologica e quella della mia dell'area metropolitana allargata a Prato Firenze Pistoia non riusciamo a fare un'unica azienda di servizio delle acque non riusciamo a cablare insieme questa perché ognuno si rinchiude nel proprio nanismo
Nel proprio nella propria autonomia difesa
Delle dette vedete della del del proprio dicendo questo
Come si possa come si possa vincere la scommessa della liberalizzazione per esempio della privatizzazione rimanendo vincolati a questo nanismo io non lo so
Questo è il punto sul quale invece guardate qui c'è la scommessa per tutti perché io so bene parlo per me e avviare un processo
Di riforma da questo punto di vista implica un altro punto in qualche modo doloroso anche per le per il sindacato che dovremo affrontare processi di riorganizzazione che riguarderanno le aziende ma anche
I lavoratori
Ma abbiamo un'alternativa
Io penso proprio di no non abbiamo un'alternativa quindi essere classe dirigente per l'appunto vuol dire questo vuol dire come dire essere portatori anche di interessi
Che rappresentiamo ma possiamo farlo appunto
Considerando questi interessi nell'ottica di un interesse generale
Io penso che l'esperienza toscana sia stata un'esperienza assolutamente positiva ovviamente
Con tutti i limiti con tutte le cose che dobbiamo approfondire da analizzare e con le cose ancora grandi ed importanti che che dobbiamo che dobbiamo fare ma su questa esperienza io penso
Qualche elemento sul sul quale anche una selezione della classe dirigente si può provare a fare non solo sui banchi ma anche sull'esperienza concreta
Che appunto con di cui questo è un esempio io ci credo davvero penso che e anche l'iniziativa che
Di questa al di là della Fondazione
Che ha messo in piedi possa dare un contributo serio a questa scommessa grazie
Delle tutti i lavori riprendono domani mattina alle dieci
Allora