Mezzogiorno e classe dirigente

Così i relatori amico onorevole Ferdinando D'Ambrosio
E per me è motivo di grande onore dare il via a questo convegno su Luigi Sturzo
Che vede riuniti nella nostra sede tanti illustri personaggi
Nella qualità di presidente di questo gloriose centenario circolo io porgo a tutti voi saluto mio personale del consiglio direttivo e dei soci tutti del circo
Insieme al saluto vi prego di accogliere anche le nostre scuse per l'ospitalità carente che questa sera contro la nostra volontà vi offriamo
Stiamo producendo un notevole sforzo per recuperare alla comunità
Questo storico ed artistico spazio culturale vanto della città di Napoli e sono sicuro che godremo della vostra comprensione
Il Circolo artistico Politecnico non ha voluto sottrarsi all'impegno culturale di questa sera
Ed è con vero entusiasmo ed estremo interesse che abbiamo voluto rispondere alla sollecitazione di Ferdinando D'Ambrosio
Di collaborare alla realizzazione di questa manifestazione che a Napoli in un momento particolarmente difficile per il Paese per la città
Vuole inquadrare ed approfondire la figura e l'opera di Luigi Sturzo
Rivisitando né in chiave moderna i concetti filosofici gli ideali di vita la concezione sul Mezzogiorno e il ruolo della classe dirigente
Diversi sono stati i motivi che ci hanno spinti a prendere parte all'iniziativa
Innanzitutto poter consentire lo svolgimento di un confronto di testimonianze tra grosse personalità quale il ministro Antonio Gava
Il professore Gabriele De Rosa padre Bartolomeo Sorge e l'imprenditore manager dottore Enzo Giustino è assente l'onorevole Giuseppe Galasso
Impedito da urgenti impegni fuori Napoli
Confronto di testimonianze su un uomo coraggioso e di valore che ha dedicato la sua vita al perseguimento degli ideali della libertà e della crescita sociale
Parlo scrivo combatto perché sono un uomo libero e perché ho difeso e difenderò fino a le avrò fiato alla libertà
Si legge tra gli iscritti don Sturzo
Libertà connaturata al genere umano ma che deve essere conquistata e difesa giorno per giorno
Si tratta di definire questa sera la misura del grande Luigi Sturzo quella misura che è indipendente da qualunque appartenenza politica o di ideologia partitica e che ci consente di riconoscere nelle persone
La onestà intellettuale la sincerità degli intenti l'autenticità nella coerenza dei comportamenti
E questa per noi è un'occasione unica per rivivere con voi un uomo ed un'epoca perché proprio l'epoca delle sue battaglie della sua vita politica e quella che forse noi ricordiamo con maggiore intensità e più acuto rimpianto
Ma il nostro compito è pensare al futuro ed è proprio questo guardare al futuro che un altro dei motivi della nostra adesione alla manifestazione di questa sera
Quello esplicito è esplicito riferimento all'attualità dell'azione meridionalista
Un'attualità che vuole dire soprattutto a tempo oralità e validità in senso in assoluto di alcune idee di alcune scelte e di alcuni indirizzi
Di alcune battaglie forse ieri è fuori tempo di alcuni obiettivi validi ma forse errori realizzabile
Solo alla luce delle esperienze dei numerosi anni trascorsi si può verificare quali di quelle idee di quelle scelte portate avanti con tanta passione e forza d'anima erano giuste ed efficaci
Erano al passo con i tempi e soprattutto verificare
Quali di quelle idee risultano ancora utilizza e non addirittura essenziali per affrontare un problema come quelle del Mezzogiorno
Che è profondamente cambiata nella sua natura ma forse ancora più serio e difficile da risolvere per la entità e la complessità dei suoi risvolti
No no infine vergogna o timore di diritti con sincerità che l'occasione offertami questa sera dall'amico D'Ambrosio era troppo importante per noi per lasciarla cadere nel nulla
E violentando il nostro abituale senso del pudore e le dotazioni ricevute nostri anni abbiamo voluto ospitarvi nonostante le difficoltà
Speriamo così onorevole ministro illustri personalità di stimolare la vostra sensibilità per l'osso la nostra opera di recupero di questa importante istituzione che circola artistico Politecnico
E se oggi come tutte le opere rivolta allo sviluppo culturale patisce ancora delle carenze finanziari che accompagna la diffusione tra la gente del prodotto culturale
Questa importante istituzione e questa artistica sede che si estende su mille duecento metri quadrati voluta da Giuseppe Caravita principe disegnano è stata sempre al centro della vita artistica e culturale del Di Napoli
Noi siamo convinti che essa data salvate recuperata alla comunità per il patrimonio artistico perché vi si conserva e per la potenzialità operativa che oggi più di ieri offre all'intera città
L'anno prossimo ricorre il centenario della fondazione del circolo e noi stiamo lavorando tra mille difficoltà per onorare nel migliore dei modi tale ricorrenza
Abbiamo infatti in cantiere la creazione in questa sede neppure c'era la città antica il museo sull'Ottocento napoletano
Attraverso la catalogazione sistematica e la esposta c.d. esposizione permanente delle cinquecento opere d'arte
Di proprietà del circolo alcune delle quali mai esposte perdere qui realizzate dagli autori in questo circolo che per i soci del circolo
Dovrà essere un museo modernamente inteso utile all'immagine artistica di Napoli un museo vivo all'interno del quale possono alternarsi momenti culturali musicali e anche mondana
La struttura dotato datata Didone attrezzature tecnologiche ed impianti di ristorazione consentirà anche l'ospitalità convegni meeting concerti ed altro
Si tratta in definitiva di un dono di immenso valore storico ed artistico che i soci del circolo fanno simbolicamente alla città di Napoli
E per la cui realizzazione sono convinti di poter godere del sostegno di autorità uomini di cultura ed imprenditori
Siamo in una posizione topografica veramente strategica nel centro storico
E siamo certi che il progetto di recupero di questo bellissimo centro storico di Napoli presentato recentemente proprio dal dottor Giustina non possa che passare attraverso il recupero del Circolo artistico che da cento anni nel simbolo vivente
Quale occasione migliore quindi per beneficiare della vostra presenza e lanciare il nostro appello di ciò sarò sempre grato all'onorevole D'Ambrosio al cui fianco noi saremo sempre per le sue iniziative
Di profondo valore culturale
Ed è con questo spirito
Ed anche in questa prospettiva che chiudo il mio intervento scusandomi ancora per l'abuso effettuato e porgendo a cui tutti a nome del sodalizio il benvenuto più sincero l'augurio per la migliore più proficua decidere i lavori
Vi ringrazio per la pazienza mostrata mie passo la parola all'onorevole Ferdinando ampio
Lecco del telegramma che l'onorevole Ermete avvia scortese ha mandato assai dolente non potete intervenire convegno Sturzo perché assente da Napoli ringrazia gentile invito ed invio cordiali auguri sì anche per il gas anche perché la
Questo Ibra Adriano valido
Teresa niente Circolo artistico Politecnico non merita irrituale ringraziamento per la sua fattibilità ed intelligenza
E per l'apporto generoso fiatato a nostro convegno pensi molto molto di di
Egli
Facendone rivivere la l'antico splendore culturale
Si distingue dei mezzi a e la diligenza e lente il quale un delle poche no uno delle cose Bologna ebbene dinamo
Per Kung dubbia ma aiutarlo doverosamente incoraggiarlo e la sua nobile Panizza questi nostri gli auguri per il presidente della presidenza
Prendiamo la parola qualche considerazione sul nostro convegno
I nostri espositori cari amici
La cultura e la competenza economico sul fiale politica
Che si assommano né qui presenti anche se hanno incombente il modesto ruolo di introduttore ci turbano molto per la nostra pochezza
Ci siamo sentiti in dovere di organizzare questo convegno per l'amore invece avvince
Al nostro grande maestro per liberarlo soprattutto tale fece avere laicisti ed alla trascuratezza di molti democratici cristiani
Come Spadolini
Che per vendicarsi di un aspro giudizio di Sturzo
Non l'hanno regalato dai grandi esclude l'antifascismo così è la stessa Nuova antologia Galante Garrone non li includeva tra i meridionalisti
E ora così davanti nemmeno Ugo la Malfa tra danni enormi nel suo discorso di Avellino su Guido dorso
Ebbene
Il nostro maestro fin dalla giovanissima età
Si è sempre occupato per la questione meridionale
E il giorno prima di entrare in argomenti anche
Hai voglia issato una riunione con Marcello Rodinò e il vedere economista Giuseppe Palladino per discutere i problemi del Meridione
E l'ultimo articolo Hanoi inclusi nel volume le tre male bestie
Ed ha dato come fondo sul Giornale d'Italia quindici luglio mille novecentocinquantanove con titolo l'illusione anzi azione del mezzogiorno vale a dire ventiquattro il giorno prima prima della sua morte
Si è arreso omaggio dunque alla famiglia dello storico Gabriele De Rosa che quale muratore degli sfinteri Sturzo una Giorgio
Ammessi luce e la magnifica introduzione
Fanno dei nomi dai niente
A far considerare il suo lavoro una brillante monocratica
Lo storico del popolarissimo scorsi hanno e autore di una trilogia che illustrerà con ambienti soluzioni atte tante monografie vari aspetti del pensiero e del maestro
L'Akros di Costantino il carteggio in quattro omologo di Mario e Luigi Sturzo
E la presente racconta sul pensiero e meridionalista oggetto del nostro convegni
La cosiddetta questione meridionale e come una catena di nel nostro Paese sembri presente sembra discussa mai affrontata in pieno
I fatti ed il mille novecentoquarantasette Luigi Sturzo scriveva cinquant'anni fa poco più poco meno seguendo le tracce di Francesco Saverio Nitti
Pubblicare somme boliviani Palermo il solo del Mezzogiorno un articolo dal titolo nord e sud che negli ascensori il botto
Fra i meridionalisti
E mera leggenda
Poi di far passare il maestro al suo ritorno dall'esilio come il contrario ad ogni iniziativa industriale del Mezzogiorno
Era solo una visti rivolgersi a un e poi mi sembrava il primo e il secondo Stozzo l'antico e il moderno
Ed è reazionario modi di ridurre di un sovrano
Industriali iniziare il Mezzogiorno scriveva sembra nel mille novecentoquarantasei
Evitando necessari
Quando industrializzare altre province
Rappresentare il Mezzogiorno come Regione isolamento agricola è stato un grave errore
Come sarebbe errore pensare dell'Alta Italia sia solamente industriale
L'agricoltura è specializzata
E fondamentale per tutte noi nell'isola e le isole
Industria specializzata e completamente necessaria per il nostro Paese sei senza privilegi di latitudine
E gli dirigeva la sua polemica contro le gestioni fuori bilancio degli anni
Perciò era avesse avrà versato dalla sua e del suo partito Cometti dalla partitocrazia che trovava la vita comoda con quelle con cui gli acconti acconto lamenti
Diceva rispetto questi non trovavano un gregario facili mi sto Urso
Così come non l'avrebbero trovati di trecento miliardi di lire
Sturzo Elio ponderoso bene però negli anni è il decimo debbo oggi dargli torto
Egli parlava chiaro
Ed anche in aula unanimemente denudato gli danno ragione quanti scriveva nel mille novecentoquarantotto
L'errore delle forme di economia autarchica ed in Bosnia stabilizzata
E bassa suo Brunelleschi economica ed affrontiamo malissimo perché sopprime il senso di responsabilità e di rischio
Soro in certi casi sarà bell'intervento statale per attirare i capitare diviso respingerlo alle imprese di largo respiro
Non come politica generale mai come sistema
Sturzo se la vendeva Moriconi industriale no
E ci urlano vissuta
Ecco cosa scriveva
Industriale di altre regioni non meridionali
Datemi Silio ostili al punto di rendere sferiche acché la Cassa per il Mezzogiorno non si occupasse di industria
Ora incoraggiati ma allo stesso tempo accusati di crearsi uno può arrivato e convivialità bisogna ascoltare non si sa dove i risparmi del Mezzogiorno il colpo ma non in b e oggi amici ancora non si è risolto questo vergognoso Barack
Per comprendere e valutare il maestro del secondo esilio
Bisogna pedinarlo attendamento
Scomparirà ogni preconcetto e soprattutto sotto il profilo morale
Egli in tutte le fasi del suo pensiero ed è la sola azione
Dalle origini a volte rimase vedere al principio i subordinare ogni attività al per il morale
Ciò scriveva fin dal mille ottocentonovantasette e di questo si preoccupa quando attaccava aspramente Enrico Mattei e la rivoluzione industriale
Non siamo d'accordo con quei critici che in buona o in mala fede presentano uno Sturzo diviso secondo determinati veri il fondatore del popolarismo è uno solo
Egli si batteva Sempre e soltanto contro il materialismo e quel pragmatismo superficiale che imprigiona l'uomo eludibile
E in ultima analisi lo spinge attraversa conquistato benessere alla droga e al terrorismo
Dove non esiste più Dio
Bene materiale si facciamo diceva
Ma è nostro interesse dare la precedenza al bene morale
Ciò spiega perché è l'autore dell'appello ai liberi e forti accettava nelle sue cooperative solo i soci dei nuovi dati parrocchiale e gli altri quelli che mi davano assegni fissi degli utili soltanto i esponeva il che porta a pensare che già credibile ottocentonovantasette mi dava alla Fondazione di un partito
Egli siamo studiava
Perché vedeva per rilassamento del principio morale dei principi morali tutti i mali della Democrazia Cristiana
E deve durare una rivoluzione industriale organizzata con troppa fretta
La fabbrica uccide lo spirito crede per questo quindi sacerdote di Dio volevo salvaguardare la fede l'operaio
E con la fede la famiglia su cui poggia ogni sana suscita oggi è necessario che tale intuizione Stone siriana venga recuperata Matteo La rivoluzione industriale creare in Italia e nel benessere senza preoccuparsi dello spirito delle masse
Ad ogni costo
Per regione ormeggiate realizzazione essi ricorrevano ad ogni collusione
I comunisti l felici di un gorilla reato senza dirlo e la Democrazia Cristiana
Si distraeva per i gesti Bodega di dando da tra i suoi principi
Così ora ci troviamo bilanciato una società che difendo sorriso indirizzi e rifiuta i propri doveri
Vero male osserva giustamente rosa che espulso non abbia conosciuta in Italia e la trova
Frutto del quale pragmatismo facile negazione bisogno di spiritualità
Concludendo
Ci chiediamo
E artefici del male che è attualmente in perverse in Italia sono stati i grandi e di piccoli partiti
Poniamo solo un interrogativo
Ci vorrebbero volumi prego per dimostrare le cause
E le conseguenze di una politica sbagliata
Sarà necessario perciò perché non continuare ad entrare
Recuperare pensiero esponenziale
Che non pressing del da un nominato meridionalismo
Il suo meridionalismo sostanziato da un pensiero è fatta in contrasto una classe dirigente debba ore e spesso mediocre
Per accelerare diamo la parola peggiore dei nostri convegnisti d'Enzo giusti
Grazie
Ma io
Devo dire che di essere stato indotto
Sotto la preziosa guida vini
Del professor De Rosa
A rivisitare Sturzo ma devo confessare che non essendo uno studioso di professione conoscevo Sturzo molto superficialmente e questa occasione mi ha dato
Il testo per poter approfondire alcuni aspetti del suo pensiero
E la preziosa guida ripete il professor però sarà è stata così efficace che ad un certo punto poi questa vettura questo approfondimento ha finito con lo stimolo armi particolarmente
Molto semplicemente così di fare qualche considerazione perché mi appare soprattutto nella seconda parte della ditta Sturzo particolarmente il significativo alcune alcune attualità del suo pensiero alcune intuizioni che non hanno poi trovato
Una pratica attuazione
Io innanzitutto vorrei dire che o molto mi ha molto colpito questa differenza di pensiero io chiedo scusa dissi tu agli studiosi
Se mi esprimo probabilmente con linguaggio dell'imprenditore Mac Soru quello che conosco
Perché ho trovato nella nella impostazione di Sturzo prima della ed esilio o un'impostazione corretta dal suo punto di vista evidentemente scegliete voi
Fare un approfondimento sul tempo sulle circostanze e poi questa evoluzione dei suoi pensieri si è verificata zoppo al ritorno altissimo perché prima la visione di Sturzo con me qualcuno meglio di me potrà ricordare ora antichi contro Titti
Tentare di conciliare lo sviluppo delle regioni meridionali e Mezzogiorno in particolare in una visione che io
Potrei definire un po'auto cioè il famoso mito della dell'autogoverno
In un certo senso perché lui riteneva che l'alleanza tra i contadini le piccole industrie facendo del mezzogiorno baricentro
Del di una politica mediterranea
In opposizione acquistati inibisce era la politica industriale pietra e le regioni del Nord poteva rappresentare una su una una soluzione ai problemi naturalmente questa impostazione Albino così mi è sembrato di capire questa impostazione era diretta soprattutto qui il la sottolineatura naturalmente politica
Era soprattutto di Letta a strappare
I scelti i licei meridionali eccetto sociale mi meridionale soprattutto a liberarli dal sogno
Come dire come ha scritto dalle tentazioni nostalgiche verso una mitica società contadina e contro la modernizzazione che pure avanzata quindi era perfettamente allineato con la modernizzazione ma
La concepiva in maniera diversa
E questa diversità sì estrinsecava poi la discorso relativo alla regionalizzazione alla guerra alla battaglia potrebbe del del per la grigio
Ecco io ho trovato poi e qui naturalmente tra opponga attualità del pensiero discorso trovate che dopo un esilio ha cambiato evidentemente questa evoluzione io non saprei se l'evoluzione del pensiero distruzione sia da attribuire o ai ai fallimenti che pure si erano verificati oppure io sono questa opinione mi sono fatto questa opinione i fatti invece ha vissuto all'estero abbia giovato all'evoluzione del suo pensiero per cui e ritorna nessun tutte e due le posizioni che arriva cicli Icbc ritornare e subisce questa rivoluzione dopo di che crede nella impossibile laici socializzazione massiva
Però pur nelle differenze che secondo me a suo tempo si fossero stato utilmente approfonditi inutilmente
Seguite avrebbe potuto evitare parecchi che degli errori che poi successivamente sono stati fatti errori naturalmente non voluti errori dovuti a una serie di circostanze che non è il caso qui di ricordare ma per esempio
Una delle cose che mi ha colpito
Nei giorni perché professor penosa sottolinea
E questa sua reazione all'abolizione del rischio
C'è stato nel nostro Paese in un certo momento della vita del nostro Paese una una grossa questione
Relativamente alla possibilità che veniva soppresso una questioni che vige ancora oggi che ha avuto una sua particolare sottolineatura negli ultimi anni ciò che è stato soppresso il diritto di famiglia sul cioè la il rischio che la colluttazione la legittimazione morale però gli imprenditori relativamente relativamente alla loro alla loro capacitava loro possibilità potere che pure gestiscono ecco curioso o per lo meno forse non è affatto curioso che Sturzo relativa a questo tentativo di alcuni duelli specialty garantire tutto comunque
Questo problema terra questo questa considerazione a proposito del rischio io naturalmente o costosi questa vettura tutti gli aspetti che hanno a che fare un po'col mio lavoro con la mia attività di tutti i giorni
E la disistima nei confronti delle partecipazioni statali
Dice io ho consegnato in questi pochi appunti enti parassiti uffici inutili specializzazioni senza concretezza
Questo non significa che il giudizio di Sturzo poteva rappresentare colto devono doveva essere assunto così
Com'era ok Appia o che i fatti hanno dato ragione non non in questo tipo di orchidee
Voglio dire però che questa questa mai cose messe insieme cioè variazioni all'abolizione dell'ICI e questa disistima nei confronti delle partecipazioni statali
Fanno emergere dal pensiero di Sturzo una missione molto moderna molto avanzata che sigle e che vuole lo sviluppo che letto sull'accettazione delle capacità individuali
E che non richiede necessariamente la copertura la garanzia a tutti i costi ed è questo il messaggio secondo me molto più importante del
Pensiero che Sturzo perché si collega anche al meglio di considerare successivamente dopo il proponente anche la guerra la cosiddetta battaglia di giornalista perché lui fonda tutto sulla capacità di autogoverno delle dei tempi milionari
Ma utilizzando appunto questi strumenti quello di sapere di non saprei intellettuali sapesse assumere le proprie responsabilità infatti io ho trovato venti famoso discorso e il professor De Rosa continuamente sottolinea nel famoso discorso di Napoli epiteto ventitré non siamo ancora ha ricordato i siti ma già in quell'occasione Otranto il distinguo che mi anche qui mi ha molto incuriosito
Mi fa un distinguo
O quando dice che
Si era abituata da Mandara autogoverno
Più che altro Stato questo questa differenza di
Domandare al governo più che altro Stato in questa differenza ha giocato tutta la logica che questo in questi in questi ultimi tempi bui Albino
Buona parte di
Degli italiani discutono su questa faccenda per esempio per il Mezzogiorno per Napoli in particolare personalmente mi sono sempre intrattenuto su questo duplice concetto
La cultura di intervento il luogo che la cultura della gestione cioè non richiederà allo Stato strumenti affinché si possa ognuno esprime le proprie possibilità
Ma chiederà al governo perché faccio perché intervenga perché Petit dichiaro ecco e di un'attualità enorme questo questo pensiero di Sturzo che fu funziona e vi è un altro aspetto secondo me molto importante che i
Pure
Il metodo come si chiede
Io ho trovato sempre in questi discorsivi che mi sono stati i raccomandati dal professor Piroso nella sua introduzione ecco per esempio
Quanto pressando annunciato dice lui che Hillary ferrovie dell'ENEL la costruzione delle ferie evocato Cavaco lucani così come sono state annunciate
Le ferrovie calor Rocard non sono stato annunciato con la stessa semplicità con cui per esempio sono state annunciate quelle per l'addio a Ventimiglia
Cioè si enfatizzate eccessivamente questo intervento del Governo
Cioè perché facesse la ferrovia caro vanno su queste si sono ed è dati evolutivo immaginare ci sono si sono accese una serie di discussioni ma se battito una serie di di questioni cosa che invece altrove di chiedere alla costruzione della ferrovia tinta molto più semplicemente il programma
Di intervento su territori e questa è questo il problema che che che Doni
Sottolinea trova secondo me è una grossa attualità perché forse voi ricordate recentemente ho ricordato in un articolo per il mattino ci sono state almeno due episodi molto importanti che riguardano il Mezzogiorno il rinnovo dell'intervento straordinario da un lato e adesso la questione della proroga o del della della della del destino dei commissariati di governo in cui tra i meridionali si discute in una maniera spaventoso senza definire una linea unitaria che semplicemente venga portato in Parlamento approvata e basta
Sicché negli ambienti dell'orzo dal signor serbatoio modo di poter constatare queste cose
Succede che mentre per esempio negli ambienti del Nord vengono rifinanziati quindici per fare infrastrutture favolose ed i passaggi Alpini e via e via discorrendo oppure retrovie della Valle Padana
Da noi per il fatto che bisogna dare una proroga rifinanziato intervento straordinario non lo esaltiamo sui mass media
Virna riscontriamo molto a lungo dedichiamo tra di noi tutto questo viene recepito dalle altre parti non solo come una non lo come un'indicazione di maturità si discute delle cose da fare
Niente affatto viene invece sembra una parte vino meno utile per noi cioè pinete quanti soldi vengono dati al sud
Ecco io
Farse questa accostamenti professor devo se vorrà perdonarmi quest'accostamento forse una molto attuale dal punto di vista ma io sono qui evidentemente non è l'ho fatto una brevissima sul lo studioso ma sono qui per per raccogliere dall'avventura di questa di questa di quest'opera
Nuovo così importante lei nelle per riferire le mie reazioni villini degli stimoli a questa politica io mi sono trovato di fronte al cossighiano
Una grossa attualità per incendi un'altra attualità che gli ho trovato vorrei ricordarle poi concludo perché mi sembra molto importante
E da parte distrusse OSCE soprattutto dopo l'istintivo coloro questo concetto di non perseguire d'industrializzazione a scapito delle vocazioni storiche e naturali del territorio
Ecco questo è un concetto di una grande attualità
Perché nel rendendo il pensiero di Sturzo questo questa adesione dopo l'esilio allora industriali Arnaldo servizi azione massiva farò per ha un suo limite una sua una sua precisa delimitazione del fatto che comunque non va sacrificata la destinazione la vocazione storica
è naturale del territorio
è un problema che siano essi su cui sia per il quale serissimo riflettuta abbastanza per il passato probabilmente molti guasti non li avremmo non li avremmo determinati se non avessimo
Seguita come ha la industrializzazione a tutti i costi cosa contro lui era senta e dopo l'esiliato pare inaccettabile concetto dell'illustrazione c'è uno Stato non era non era disponibile per l'industrializzazione a tutti i costi quindi quando il il il nostro il nostro al figlio ha detto che sostanzialmente il
Sturzo non viene veri inserito nel novero dei meridionalisti a me pare che alla luce almeno di queste modeste considerazioni che trova una grossa attualità questa sia non solo un'ingiustizia ma sia una grossa
Una grossa un grosso abbaglio anche perché poi d'altra parte non non è questo il il luogo per discutere di queste cose io vorrei soltanto concludere con una notazioni che con che concerne sempre uno dei dei di delle idee di Sturzo espulso nella prima parte cioè prima dell'esilio credeva molto nella possibilità che il Mezzogiorno
Rinunciando a una industrializzazione massiva potesse diventare come ha ricordato il baricentro del Mediterraneo
Dopo l'esilio quando lui si converte all'industrializzazione passiva forse converte non è la parola esatta
L'unico sostanzialmente almeno così interpreta il professor Pedrosa capisce che questo sogno de il baricentro del Mediterraneo
Ad abbandonare ecco io credo che l'attualità di questo concetto anche qui noi dobbiamo ritrovare una certa attualità
Perché il concetto di questo concetto di Sturzo e più no Mezzogiorno baricentro del Mediterraneo può essere
E devi essere recuperato
Perché sostanzialmente il Mezzogiorno essendo quella parte quello di un Paese fortemente industrializzate fortemente integrato nell'Europa moderna può rappresentare il il il l'anello di congiunzione
Il tra il l'Europa moderna è bacino del Mediterraneo e abbiamo sempre sostenuto questa possibilità probabilmente con l'allargamento dell'Europa
A dodici questa visione questo ruolo del Mezzogiorno che posso rappresentare una una una ciminiera dell'Europa moderna i Paesi del Mediterraneo
E abbastanza attenuato perché sono entrati in campo altri paesi
Ma o determinarsi a questo riguardo una grossa possibilità per il Mezzogiorno di assolvere un ruolo all'interno dei del del dell'Europa dodici e con i Paesi all'esterno dell'Europa il problema però e che noi dobbiamo
Fornire il Mezzogiorno dobbiamo rendere il Mezzogiorno
Consapevole non solo ma disponibile condivide proprio connotazione ad assolvere questo ruolo ecco perché il discorso dell'industrializzazione ritorna dal frammenti ritorna in termini diversi torna in termini di una industrializzazione moderna che sia il presupposto per lo sviluppo del cosiddetto terziario avanzato
E ci sia una industrializzazione che rispetti così siccome Sturzo diceva rievocazioni storiche naturale che il territorio e ci sia un industrializzazione che in ogni caso possa utilizzare con la tecnologia moderna anche quella politica ambientale
Di cui oggi tutti sono un po'
Portatori ecco io credo che e questo concetto che il Mezzogiorno baricentro di una politica mediterranea baricentro per visite esami possa essere correlato in una visione
Moderna perché il Mezzogiorno potrebbe e forse anche caratteristiche per fare da scegliere
Tra l'Europa moderna e tutto il fascino dall'altra parte quindi anche da questo punto di vista io trovo nel pensiero di Sturges una grande attualità una grandi lungimiranza grazie
Diamo la parola al ministro Gava professore Antonio Gava
Ringrazio il presidente del circolo il dottor Gaito ma soprattutto ringrazio
L'amico o Ferdinando D'Ambrosio
Per la occasione definita
Di una rimeditazione
Su Luigi Sturzo
Dicendo subito che ho un certo timore riverenziale
A parlare questa sede dinanzi da autorevoli esponenti della cultura
In particolare di padre Sorge e dell'autore Gabriele di Gabriele
Però
Per cui ho scritto qualche considerazione che vi farò nonna allontanando bene nonostante gli spunti di fustigazione consueti
Di Ferdinando D'Ambrosio il quale ci ha ricordato alcuni degli aspetti più severi della
Diciamo o
Parte finale conclusiva dell'azione degli iscritti di Luigi di Luigi Sturzo egli stesso fu sempre un fustigatore napoletani per quel che riguarda unendo eravamo impertinenti rispetto a quelli che erano più anziani di lui e che ci fecero i immediatamente diciamo appassionare e quindi studiare perché nell'immediato dopoguerra
Non si è aderito alla politica senza studiare cioè la prima cosa che facevamo noi giovani e che ci facevano fare gli anziani era quello di cercare di comprendere il pensiero della cosiddetta Scuola sociale cristiano
Certamente Luigi Sturzo fu uno dei punti di riferimento per noi maggiori
Se possibile una osservazione preliminare bisogna dire che il titolo dato a questa raccolta di scritti discorsi anni mezzogiorno e classe dirigente non poteva essere più felice
Forse sarebbe stato più sua SIGO titolato di mezzogiorno e classe politica
Ma la cessione dell'aggettivo dirigente include almeno in chiave filologica un asservimento dei compiti quotidiani della politica quasi che questa aperta all'astrattezza ideologica per calarsi nel concreto
E Mezzogiorno duplice mito in negativo in positivo ne esce meglio prefigurato attraverso la disposizione di una documentazione significativa collazionato e in modo lineare che secondo una puntuale ripartizione storica
Gli studiosi di meridionalismo potranno disporre così di un legame logico con gli scritti di Fortunato
Delitti e di Salvemini tanto per citare altri padri putativi di un'appassionata stagione ma con qualche cosa di più che non appartiene soltanto al Mezzogiorno ma all'intero Paese
Il ventaglio del pensiero scorsi hanno acquista un alto valore documentale
Secondo cadenze monografiche segnate da un crescendo di argomenti specifici che aggregano una Dottor Menna organica sulle istanze meridionale
Una raccolta di scritti che rappresenta una summa ideologica per necessità ad essere corredata da un'introduzione scientifica
Che ne spieghi il contenuto ma contribuisca anche ad attualizzare lo per trasformarlo in uno strumento di lavoro in armonia con i tempi con i dibattiti e con la storia delle idee
è un chiarimento che supera il rigore accademico per farsi lievito naturale
Capace di incidere sull'attenzione dei contemporanei in vista di una rigenerazione che prenda corpo dal passato e guardi con fiducia al futuro
E il recupero della verità storica confrontata con le analisi e le proposte di oggi che sono figlie di quelle idee di quei concetti e di quelle che definirei folgorazione i profeti
Questi scritti di Luigi Sturzo
Curati da Gabriele De Rosa Kenia stesso l'introduzione in modo magistrale sono salvaguardati attraverso free modi di intervento
Lo storico il politico e il sociale che costituiscono aspetti connaturati all'opera del grande maestro e non sono facilmente separati
Né si poteva operare diversamente a causa della globalità concettuale del materiale che sia pure frammentato nel tempo
E dislocato in relazione all'episodio Inca si solleva non di pieno ad una coerente visione dello Stato e delle articolazioni territoriali
è un disegno sorretto da un saldo filo che oltre ad investire lo spettro politico e sociale del Mezzogiorno getta uno sguardo sulla nozione del fare politica
Unitamente allo spirito di servizio che tiene presiedere in fatto di tensione morale alla formazione dell'uomo politico
Nel rintracciare questo filo e la solida dottrina che ne sostiene le motivazioni di fondo però sarà ricostruito i caratteri dell'epoca
Ma nel contempo riproposto quelli dell'uomo al quale la democrazia Creti tagliarla e ancora debitrice per le costruttive provocazione
In primo luogo De Rosa ha rimodellato la funzione del sacerdote così come veniva parcheggiarsi nella mente di don Luigi Sturzo non più il prete espressione censuaria di una casta lontana da ogni afflato caritative
Non più il religioso rappresentante di un costume affaristico e ma lo tengo Oro condizionato dai continui trasformismo ma un sacerdote impegnato nella spiritualità della propria missione ed è la socialità cristiana in una parola la figura di un religioso che poi viene pronunciare anche verità scomode che quante mi pronuncio e porsi dalla parte dei più deboli e degli emarginati
Da quella posizione il sacerdote per quanto raffinato dal non expedit riuscirà delineare modi del tutto originali dell'azione politica
Non si trattava più di controversie religiose ma ti aspetti che attenevano alla presenza e al ruolo politico dei cattolici nella vita nazionale
Il sacerdote alimentato dal suo credo era lì in mezzo agli uomini
Il suo apostolato era costretto a misurarsi non con l'inferno teologico
Ma con quello esistenziale stretto fra la disperazione l'utopia politica fra la scelta radicale dello spirito ed il progresso sociale
è un aspetto particolarmente illuminato da De Rossi
Quando riconosce a don Luigi Sturzo il modo di organizzare guidare una contestazione di massa sul terreno economico senza scivolare le linguaggio di un progressismo materialistico
Cioè la capacità di conciliare l'impegno religioso collar rigenerazione sociale
Operare in tali tipi significò per don Luigi Sturzo anche forgia arsi una divisa che fosse consentaneità alle circostanze in cui si svolgevano l'operato politico e l'apostolato
è nel Mezzogiorno che don Luigi Sturzo sentiva primo luogo l'esigenza di organizzare le forze del lavoro per sottrarle all'usura e all'asciutta dei
E nel Mezzogiorno a contatto con l'alleanza quotidiana del clerico moderati e con i liberali governativi in funzione anti contadina
Che acquistò la piena coscienza che solo l'organizzazione delle masse ed il loro inserimento nella vita dello Stato può diventare autentico rinnovamento politico
Così De Rosa può giustamente affermare che la questione meridionale per don Luigi Sturzo costituiva una questione politica
Nel senso che era indispensabile mutare dalle fondamenta il modus agenti della società politica della classe dirigente meridionale
Con profondità di analisi poi
Però sa Arryn traccia ha rintracciato sul piano
Alla sua realtà operativa
Né va dimenticato l'operato dei canonisti che secondo il paladino
Ha sempre costituito per don Luigi Sturzo motivo di riflessione non solo etica ma anche di giustizia sociale
Nell'ambito economico appunto
Una delle più felici intuizioni di sforzo rispetto al problema della diffondo e alla possibile riforma agraria
Sull'aggregazione familiare delle unità contadine autonome in quote di ripartizione dei fondi
L'obiettivo era di mantenere la coesione familiare
In grado di svilupparsi non tanto Ornella pendolarismo campagna città ma sul luogo dell'attività lavorativa una volta accertata l'influenza negativa della fabbrica sul nucleo familiare
è l'intuizione che constatato Luigi Sturzo l'accusa di Ron realismo da parte di molti chiosa attori
Ma come cercherò di dimostrare si tratta di una interpretazione riduttiva che non tiene conto come l'azione esporsi hanno si sia mossa entro i margini per più alto intendimento etico che non poteva ignorare i pericoli sul piano del costume derivanti dal sorgere di un proletariato anonimo e codificato
Dalla ripetitività delle funzioni lavorative
Su tale aspetto l'analisi chimica rossa appare esaustiva egli scrive
Sto Orsoni dell'alto costo d'anima che la società industriale in espansione importava ed il rischio alienante
Di una rivoluzione economica e sociale borghese che si staccava dalla terra e che trasformava la terra solo in fonte di speculazione in un fatto cioè non più legato alle virtù tradizionali
La rivoluzione Stuff siriana per il rinnovamento del Mezzogiorno
Nasceva da altri presupposti implicava altre carature sul piano propriamente ideologico specie quando si passava commisurare il fatto economico e politico non più con l'ottimismo scientifico del socialismo utopistico
Bensì con gli strumenti della interpretazione marxista
Per tale motivo la tesi gramsciana della rivoluzione comunista da importare nel Mezzogiorno
Finiva col negare la possibilità della creazione di un ceto medio politicamente cosciente nel Mezzogiorno quello discorso partiva dalla premessa esattamente opposto
Dalla necessità e possibilità di formare una nuova classe sociale e di darle la possibilità di riconoscersi in una funzione politica fondamentale
Ma come arrivare all'articolazione alla formazione di un ceto medio che potesse costituire la base sociale in grado di esprimere una dirigenza politica ed insieme una dirigenza imprenditoriale
Il compito appariva Hitman
Ma si sa i profeti ancorché siano inascoltati sono sempre animati da quel particolare quid che riesce a separare principale dall'accessorio e il contingente dal venturo la ragione della dalla emozione e ad arrivare così al cuore del problema
Ma il ceto medio rimaneva un concetto meramente astratto se non suffragato da una tipologia non solo economica ma anche Tano Grasso
Non si trattava della trasformazione della borghesia parassitaria perché come ammoniva dorso
Le classi
Della Porche sia predominante ma li cacciano sempre indietro
Le masse contadine i ceti operai
Da una partecipazione organizzata alla vita pubblica per tema di perdere non solo il monopolio della politica municipale e provinciale ma anche il dominio economico senza limitazioni e senza controllo
Occorreva dunque partire da una diversa concezione metodologica cioè dalla partecipazione
Sul tema istituzionale espulso precisava la direttrice di fondo il concetto autonomistico del comune e della regione
La convinzione espulsi Anna muoveva chissà che cosa scriverebbe oggi sulle regioni
La convinzione stuzzicato muoveva da profonde riflessioni storiche non solo non solo per lo svolgimento dei precedenti fatti siciliani ma anche e soprattutto per le variegate realtà delle altre regioni italiane
Il meridionalismo di Sturzo se da un lato procedeva verso un'autonomia storicamente inevitabile
Dall'altro scaturiva da una critica al centralismo statale cioè da una visione negativa dell'apparato burocratico
E da questa critica che parte la richiesta spruzzi Anna di un fisco di una più completa rispondenza dell'organizzazione statale italiana la Costituzione come la democratizzazione dello Stato
Il riconoscimento dei partiti il decentramento e la distinzione del potere politico dal potere amministrativo la garanzia dei cosiddetti corpi intermedi ed il riconoscimento delle autonomie locali
Lo squilibrio tra nord e sud non era per Sturzo il frutto di una semplice unificazione territoriale in due aree come affermare Aliberti di due aree a differenti livelli di maturità economica
Bensì l'effetto socio economico di una centralizzazione politico-amministrativa che aveva mortificato deve presso il tessuto autonomistico dell'intera società italiane
Don Luigi Sturzo infatti considerava la Regione come una unità convergente non divergente dallo Stato
L'unità Erin si Hera Lind sia non un feticcio ma l'insieme delle preesistenze storiche
Alla stessa unità del paese e aggiungeva ricercare caratteristiche amministrativi organiche della storia delle regioni d'Italia può servire per un'esercitazione polemico
La Regione da noi esiste come unità specifica di lingua di storia di costumi di affinità e ancora il decentramento amministrativo e l'autonomia locale
Saranno causa ed occasione dello sviluppo degli impegni delle personalità delle energie libere locali qual è oggi non si può avere perché la vita è centralizzata Unocal Pizzata e meccanizzate
Bisognava inoltre predisporre una serie di iniziative che precisasse ero meglio i contorni della battaglia politica
Si trattava prima di tutto di dare una connotazione politica e sociologica alle masse che non potevano sottrarsi ad alcuni punti programmatici
Al rifiuto della società capitalistica Kibera Agrigento della lotta di classe come rimedio alla questione sociale
All'adesione agli ideali della sociologia cristiana mirante al superamento ottantuno del liberalismo del liberismo quanto del socialismo
Intorno alla ricostruzione di un'armonia sociale basata su un riconoscimento da parte di ogni classi o categoria dei loro reciproci diritti e doveri
Su questa base programmatica
Sturzo doveva far breccia nel muro dell'indifferenza e della individualità delle iniziative in una parola doveva organizzare laddove ci si scontrava con il preconcetto rifiuto dello spirito associativo
E da respingere comunque nel modo più deciso l'accusa non si sa fino a che punto pretestuosa di un condizionamento agrario del pensiero economico economico sport sia basta rifarsi a uno degli scritti dell'immediato dopoguerra che è stato qui anche ricorda
I critici sostengono che tali affermazioni sono nati a posteriori dopo che Sturzo prese problema dello Sturzo presi Juve dopo esilio di un intervallo storico che includeva l'esperienza dell'esilio europeo che statunitense
Però già nel Novecento uno sforzo ribadiva le sue convinzioni circa un indirizzo finanziario autonomo che non poteva escludere
Un uno sviluppo industriale meridionale attraverso lo sfruttamento delle risorse locali
Quello che ha ricordato Giustino cioè una industria che tenesse conto però del territorio e delle vocazioni delle vocazioni territoriali secondo quando poi si dice oggi intervenimmo Danny rispetto all'avvento della società dell'informazione in un riequilibrio fra il settore industriale
Dell'agricoltura ed il terziario
All'inizio della battaglia meridionalistica Sturzo non poteva di riferirsi ai problemi del quotidiano dopo è lo stesso carattere specifico dell'industria era ancora ben lontano dall'essere inquadra urge mano altre situazioni prima di tutto quello che concerneva il rapporto del contadino con la terra
La carenza dello spirito consociativo fra gli artigiani il mondo braccianti le senza lavoro rappresentava gli emarginati del tempo
Una società cioè che diffidava naturalmente dalle del dalle parole di un prete
Perché questi veniva identificato col patti col potere con i cosiddetti Gallant tuoni
Così la parola struzzi Anna prendeva in esame le minute difficoltà della vita comune le situazioni istituzionali sulle quali si misurava il singolo cittadino per comprendere dopo le ragioni generali le angustie popolare
Come esponente della Ecclesia non poteva separare l'azione dalla ispirazione dalla fede cattolica la sola che potesse fare da lievito nelle campagne del Sud per il fatto che costituiva l'unica coesione spirituale
Don Luigi Sturzo reagiva al concetto di un Sud serbatoio di emigrati e di potenziali impiegato che era contrario all'esodo di braccia e cervelli che impoverisce sempre di più il Mezzogiorno della connotazione più naturale quella della laboriosità e dell'intelligenza
Scriveva Sam mezzogiorno alle isole non si svincola a dalla mentalità impiegatizia per dare tutta l'importanza alla produzione economica a base di tecnica quanti ancora esteso del nostro Mezzogiorno l'idea del posto e non della Volvo
Non portano non non potranno mai sorge illuminante poi al riguardo full analisi di Sturzo che Sturzo affrontò in un discorso tenuto a Napoli nel diciassette contro i pregiudizi del Mezzogiorno
Morto impietosamente poste sotto accusa la incapacità di passare dall'individuale al collettivo in una parola di arrivare alla formazione di una classe dirigente ingrato dico
Fondere ai problemi della società meridionale
Come ripete De Rosa Sturzo era alieno dal considerare una soluzione geografica delle sorti del Meridione mentre il suo profetici mo'politico era sempre indirizzato all'elevazione del tenore medio popolare
Che passava obbligatoriamente attraverso il nudo della riforma a gara
Destrorso allora coesistevano due realtà da un lato una borghesia parassitaria re legata alla rendita agricola
Ma che viveva lontano dalla Terra amministrata con schiere di profittatori Yeti vessatori
Dall'altro una massa di contadini e braccianti fra poi fra poco fra cui pochissimi erano piccoli proprietari
Nel mezzo faccendieri che per una serie di condizionamenti non potevano costituire la punta avanzata di una borghesia in grado di acquisire capacità dirigenziali
La realtà dirigenziale era al loro ed è oggi in stretto rapporto con la responsabilità col rischio come è stato ricordato con la immaginazione creativa e con la liberazione dalle suggestioni psicologiche che si stabiliscono trapasso vassallaggio morale e comparati la condizione essenziale evitare conquista e il lavoro
La nuova dirigente dirigenza doveva uscire da una classe media
Che ripudia andò la pigrizia inveterata Italie sporcati cade lire inviti ieri riuscisse a stabilire un rapporto proficuo con la massima in modo da rappresentarne la punta avanzata è socialmente responsabile
Magistrati contadini erano abituati alle imposizioni dei campi ieri e del caporalato
Non si poteva dunque creare un clima di fiducia nei confronti di classi abbienti dato che i suoi erano sì non o no di sopraffazione di sfruttamento
Scorso era consapevole che per molto tempo non vi sarebbe stata per mezzogiorno
Quella cerniera imprenditoriale che a poco a poco o se fosse capace di coraggiose iniziative economiche e produttive per le regioni meridionali
Affinché si attuasse un disegno dire dirigenziale
Depurato dalle negative implicazioni ambientali occorreva procedere ad una severa opera di restaurazione amministrativa che doveva necessariamente avere origine dai Comuni
Pilastri di quella
Più consolidata idea regionalistica che del Comune trovo il nucleo iniziale e Bottura il possiamo dire anche la prima esperienza dello stesso Stucchi
Si rifletta ai pochi
Ma pregnanti propositi che sostengono l'articolo programmi e non persone
Vi sono enunciate le linee essenziali in base alle quali si doveva configurare l'attività della ditta comunale di Pieretti dovere e la responsabilità e l'onestà dell'ente
In una parola una maniera completamente innovativa di erigere la cosa pubblica
Insieme con la condanna inappellabile verso quanti dipendenti dodici le cure in zavorra le finanze comunali
Tutta doveva dire quelle statali elvetiche intossicano le istituzioni prima di tutto quindi serietà del programma e poi serietà degli Who
Gli amministratori dovevano rivolgere il loro impegno a quello superiore della comunità la rigenerazione morale e la via obbligata oggi più di ieri per ricostituire le fibre di una società che non riesce a liberarsi dalle pastoie del passato
Per farlo occorre ripeto occorre calarsi Keller responsabilità e nella risoluzione dei problemi
La concretezza divenne allora e deve essere oggi la divisa dell'uomo pubblico sul torso vi apportò la nozione del rischio
Infatti secondo il però sa il presupposto del suo meridionalismo era sempre che il Mezzogiorno accettando il rischio del gioco economico riuscisse a formare una grande borghesia imprenditoriale
Come è facile intuire il rischio chimico inglobava l'idea del rischio del riscatto sociale e il coraggio di scommettere sulla propria indipendenza non più una classe di visse impacciato
Ma come si esprime però sa una classe imprenditoriale nuova non mancipi a dell'assistenzialismo pubblico che desse prova di sapere autogestirsi in una nuova dimensione sociale
Vorrei ricordare a Giustino che oggi Sturzo non se la prenderebbe solo con legni pronti regole partecipazioni statali ma anche sotto questo aspetto dell'assistenzialismo anche in parte con la moderna imprenditoria privata
La difesa
La difesa della vocazione imprenditoriale locale e quindi Bertoluzzo una necessità di carattere biologico
Per cui certe distorsioni critiche non sempre obiettiva e sull'analisi del pensiero struzzo Storti hanno specie da sinistra non hanno modo di sussistenza
In questa ottica Sturzo non fu un cattivo profeta né uno spirito attardato in chiave arcate
Oggi anche la Motor moderna sociologia inclusa industriale propende per insediamenti a misura d'uomo
Per piccole unità è finita l'epoca delle grandi fabbriche dalla cabina di contanti
In gara questo lo farà meno Bot o altri strumenti in grado di non arrecare squilibri all'ambiente e alla socializza degli uomini
Viene perseguita una nuova dimensione della socialità produttiva che elimini l'alienazione occupazionale
E determina al contrario un diverso assetto fra fronte produttivo fra fonte produttiva e ha detto fra cassa e fabbrica fra versione umana e profilo industriale
L'uomo su domestico viene così salvaguardato e aprì integrato nella naturale viste distinzione
La stesse emigrazione sulle traiettorie costi urbane di questi ultimi anni vi è la conferma l'ideale è sempre la compresenza armonica fra agricoltura industria e terziario Quaternario
Senza che si arrechino alterazioni a vantaggio qualche vantaggio dell'una o dell'altra componente rispettando le vocazioni territoriali e qui infranto un sogno nostro degli anni sessanta
Desidero concludere con uno osservazione che non è sola dal tema odierno
Attualità del pensiero store si hanno e ha reso ancora più valido dallo stile di don Luigi Stucchi
Nella prossima scorsi Anna gli impulsi del pensiero convivono dunque
In una veste espressiva di alto magistero dialettico che spinge a a rileggere ormai un classico
Il cui insegnamento è tuttora validissimo per un progetto di società fondato sulla solidarismo cristiano vorrei concludere ricordando proprio questo come era un polemista fermo preciso chiaro
Oggi ROI i politici si fanno si dice difficilmente comprendere io ricordo
Lo scarno Modotti parlare di De Gasperi la forza polemica ma chiara precisa di don Luigi Sturzo e consentitemi uno due ricordi finali proprio perché
Per noi giovani che abbiano iniziato dopo la caduta del fascismo l'attività politica ancora ragazzini
Io ho due ricordi straordinari che associano ma don Ferdinando
Ho ricordo ragazzina di sedici anni
E quando su una nave americana sbarcò a Napoli nel mille novecentoquarantasei
Dopo
La scelta della Repubblica da parte del nostro Paese perché troppo agli storici possono individuare di più le motivazioni su perché potrebbe in Italia solo dopo la scelta la scelta repubblicana sbarcò a Napoli e io ricordo che abc autorevoli anche amici napoletani tra queste un ricordo particolare io ero sedicenne quello di mio padre che insieme a
Ferdinando D'Ambrosio arrotino arrestarne o a Igino Giordani
Civil recarono su un mezzo a raccoglierlo vero sbarco qui a Napoli dopo il lungo il sito
Ed un secondo ricordo personale
Perché quando sedicenne
Se poi il discorso
Non potevo immaginare quale influsso avrebbe sulla formazione sulla vita politica che poi dovevo svolge è un secondo ricordo che per un uomo dalla dirittura morale dalla forza morale quale fu Luigi Sturzo termine assume un particolare signor
Nella campagna elettorale mio Parenzo sempre suo allievo molto mi e io ricordo di una visita il via Mondovì undici
Nell'ultimo periodo della sua della sua vita in cui stessa in cui in cui accompagnai accompagnai mio padre in una sua visita per diciamo vedere per ammirare questo grande maestro quando mio padre nel mille novecentocinquantotto
Si vide sfidato nella campagna elettorale
Dall'altro che voleva punire l'unico ministro del governo
Di Napoli che aveva operato lo scioglimento del consiglio comunale di Napoli presentandosi candidato senatore a Castellammare di Stabia
Luigi Sturzo scrisse una lettera a mio padre accompagnata dà un suo contributo personale invece devi combattere
Contro una ricchezza immensa
Io posso offrirti soltanto questo e acconsentì un assegno di due milioni per la campagna elettorale di mio padre
Ricorda
Di Ferreira
Corrette quella quella
Una caratterizzazione naturalmente formativa fondamentale per cui sono grato
All'autore
Che ci ha fatto questa raccolta è questa introduzione mirabile a Ferdinando D'Ambrosio che ci ha costretto a dover rilettura immediata e rapida
E che pur nella vita quotidiana di lavoro di vecchio così difficile che dobbiamo portare avanti ci ha fatto ripiegare sulle radici ideali per le quali siamo presenti dalla vita politica
Dichiaro la parola attesissima tirare in ballo Bartolomeo sorse
Ma certo con molto affetto e interesse
Sì ho accolto l'invito di essere qui questa sera anche per un motivo particolare
Tanto che da più di un anno mi trovo a Palermo
E sono quindi tentato meridionale assenso a pieno a titolo pieno
E nella rilettura
Dei testi di Sturzo
Ho voluto rispondere questa sera con voi a una domanda di fondo
Sì Sturzo
A qualcosa da dire oggi alla questione meridionale così come si pone
Certamente quello di Sturzo un discorso datato
Compiuto in un contesto sociale che oggi non si ripropone più negli stessi termini con gli stessi problemi
Eppure fa impressione Pizzi scorgere la misura del genio
La intuizione di quest'uomo
L'intuizione della complessità della questione meridionale
E la capacità di intravedere le linee portanti della sua evoluzione e le piste di una sua possibile soluzione
Io vorrei allora brevemente com'è consentito in un intervento di questa natura
Riscoprire sottolineare la permanente attualità dell'intuizione del meridionalismo store Fiano offrendo ai presenti a me stesso una chiave di lettura dell'oggi
Una chiave di lettura dei problemi che tanto ci assillano facendo parlare contesti che citerò lo stesso autore che questa sera nuovamente ascoltiamo
Comodo l'introduzione mi piace vedere come Sturzo parlarsi di due stati d'animo diversi nei confronti della questione meridionale
Dice non vi cito gli articoli da cui ho preso le sue parole ma
Vi sono due stati d'animo da combattere
Da una parte quello dei meridionali e isolani che potrei definire complesso di inferiorità come dicono gli anglosassoni oggi non lo dicono più solo gli anglosassoni
Per cui l'atteggiamento comune è quello di lamentarsi o di imprecare secondo i temperamenti
Contro il Governo e contro il Nord perché il Mezzogiorno è stato trattato come una colonia di sfruttamento
Dall'altra parte cioè quella dei settentrionali che non nascondono il loro fastidio verso le cose del sotto
Giustamente o no
Accusati i meridionali di in fin Cartagine leggi Accattone rischia questo duplice stato d'animo oggi voluto e mi fa impressione ritrovarlo in forme aggiornate
Nel dibattito sulla questione meridionale
Ci sono alcuni che pensano così io adesso un po'semplificò ma il senso del ragionamento è proprio questo l'Italia tutto sommato è diventata se ne discute tanto in queste settimane il quinto Paese industrializzato nostro superato la famosa Inghilterra
Nonostante gli studi
Che cosa vuole in questo suo
O si muove oppure nonostante sud diventeremo quarto terzo secondo sopprimiamo Paese industrializzato
Si vede cioè nella questione meridionale una specie di tassa da pagare una specie di elemosina da fare con una manciata di miliardi e si dice andiamo avanti
Di fronte c'è l'altra mentalità di chi fa una fuga in avanti spaventato dalla difficoltà di trovare la via meridionale allo sviluppo e dice trasformiamo il sud nel paradiso della telematica dell'informatica trasportiamo giù tutte le cose più avveniristiche
Quando ancora purtroppo mancano infrastrutture quando ancora purtroppo nel sud c'è un margine ampio di mancato industrializzazione da fare in senso tecnologico avanzato
Ora ritorna in questa dicotomia di atteggiamenti il messaggio di Sturzo
Sturzo che ci consente oggi di denunciare una caduta di tensione morale verso i problemi del Mezzogiorno e questo è pericoloso
Oggi non si sente più quell'afflato che fino a qualche tempo fa animava i discorsi sul Mezzogiorno
Sturzo rivendica l'inesistenza di una figlia meridionali allo sviluppo rifiutando sia l'assistenzialismo sia la trasposizione nel sud di modelli impropri
Per cui l'iniziativa e l'attività meridionale
Tocca ai meridionali insisteva lui
Tocca ai meridionali far risorgere il Mezzogiorno
Siano i siciliani a far risorgere la Sicilia i saldi a far risorgere la Sardegna
Negro diceva Sturzo che sia all'inerzia uno dei nostri difetti Bari Pescara Catania Salerno molti altri centri smentiscono che si tratti di inerzia
Si tratta spesso in mio ampia
Non si cercano l'archivio orizzonti Pjanic proiettati nel futuro
Sì pensai vantaggi immediati non si cerca il coordinamento fra le iniziative perché l'indice l'individualismo prevalente si trasforma perfino in gelosia lotta vedete come fotografava del cuore più materie meridionalismo inceppato agli amici del Nord diceva Sturzo chiediamo comprensione e solidarietà tessuto da solo non ce la può fare
Ma sarà perenne che il Mezzogiorno faccia da sé e stabilisca esso stesso le basi del proprio risorgimento
E dice questo non è sogno citava la Norvegia si vede che ecco ai tempi suoi i problemi erano un po'diversi da quelli di oggi
Paesi poveri dice come la Norvegia possono mantenere elevato il livello del benessere materiale
Attraverso una scelta di quelle industrie come la marinara che meglio si adattano alle loro condizioni
E metteva in questa possibilità di terza visita che quella che adesso passerò brevemente a illustrarvi come tali da oggi per fare il coraggio che ritornare le fonti per muoverci in questa linea alcune condizioni di fondo la prima è questa la questione meridionale è questione nazionale qui ha insistito fortissimamente e quando diciamo che la questione del Mezzogiorno è un problema nazionale intendiamo ciò sotto un doppio aspetto
In quanto gli effetti del problema si ripercuotono in tutta la nazione ed è pura utopia pensare che l'Italia decolli se non decolla il sud con l'Italia questo lo aggiungo io
Quanto ai dovere nazionale risolverò nella sua intera portata seconda notazione per trovare la via meridionale dello sviluppo nell'Italia che cammina e tenere presente la complessità culturale economica e politica del problema
Non c'è nulla di più sbagliato che ridurre la questione meridionale a una delle sue componenti
Quindi Sturzo come nota bene De Rosa nella sua introduzione accettava danni di i risultati oggettivi dall'analisi dalla questione meridionale
Ma si rifiuta fragili Turri tutto il discorso a alla sua componente economica avveniva quasi un istinto dice però sta che lo portava a respingere la identificazione dei problemi del Sud con quelli della produzione economica sottolineando invece gli aspetti dei più articolati condizionamenti
Che non sono solo politici ma culturali religiosi di qui quel passaggio che conserva tutta la sua attualità dal regionalismo come diceva lui di sentimento a un regionalismo di convinzione
E gli ho un poco
Posti il lardo parlerei del necessario passaggio oggi
Mille novecentottantasette da un meridionalismo sentimentale ha un merito meridionalismo di convinzione ed effettivo
Poggio allora sottolineare con voi questa complessità del cammino che ci sta dinnanzi parlo
Sembra quindi perché mi sento ormai coinvolto in prima persona in questo processo distinguendo
I sospetti con cui Sturzo propone al Paese alla storia diciamo pure il problema meridionale come questione culturale
Come questione economica e come questione politica saranno i tre momenti di questa Breve sintesi
La questione meridionale come questione culturale a mio modo di vedere questa il cuore dell'intuizione di don Sturzo fondare la rinascita del Mezzogiorno rosso la meridionalista
Cioè su quel patrimonio culturale e spirituale dell'uomo del Sud che è la ricchezza maggiore delle nostre terre
Partire dalla meridionali tanta per costruire il modello di sviluppo del Sud un modello che sia traduzione
Verifica storica della validità di questo patrimonio culturale quindi
Scrive Sturzo la questione meridionale è una questione che non è semplicemente politica ma è che è ma che è fondamentalmente è questione di conoscenza e di condizione di animo la distinzione tra Nord e Sud Italia non è una semplice divisione geografica ma è una distinzione intima nella vita dell'Italia che arriva sino al più complesso fattore psicologico e storico perché come vede a fondo il problema
E bisogna partire da questo concetto fondamentale e affrontare la RAI l'analisi per avere una percezione adeguata del problema che ci travagliato è solo un uomo che vincendo le difficoltà materiali ne supera il condizionamento di qui
Sturzo sottolineava l'ingiustizia di alcune accuse e la radice di alcune attacchi che incomprensioni della questione meridionale
Non si tratta di deficienze di capacità di intelligenza
Ma di condizionamenti culturali
Una delle accuse che si sogliono fare alle nostre popolazioni è quella dell'inerzia no dice Sturzo il Mezzogiorno la per ora
La ora come e forse più delle altre regioni ma perché non decolla
Ci sono problemi storici Gebre analizzare in altri momenti ma prende sulla ragione culturale notate come conosceva bene lo spirito la psicologia dell'uomo del Sud
Ma preferisce il Mezzogiorno meridionali il lavoro tradizionale con meno rischi possibili ovvero comunque i rischi che crede comunque sopportabili
Preferisce avere un posto nell'amministrazione dello Stato
Della provincia del comune la gran parte degli impegni pur impiegati pubblici dei maestri elementari e secondarie fatta di meridionali
Guardie carcerarie di finanza di foreste di pubblica sicurezza carabinieri e simili sono in maggioranza meridionali
Se la vita dell'impiego e de la pensione sarà che oramai è stentata conclude Sturzo almeno sicura
Tipico questa no
Questo ha fatto se è contenuto in limiti normali non sarebbe male dice don Luigi
Ma generalizzato e divenuta un'aspirazione comune prende caratteri morbosi nell'equilibrio delle forze sociali poi dice
Con ciò non voglio dire che manchino industria nel Mezzogiorno che non ci siano bravi e coraggiosi industriali manca però lo spirito di larga iniziativa industriale
Che arrivi a creare zone contigue di attività produttive sì da collegare intimamente agricoltura industria commercio per tardi coerentemente sviluppo occorre quindi diceva a partire da una rinascita culturale
Attraverso anche una rinnovata preparazione professionale
Una preparazione istruzione tecnica e professionale
Per generare una nuova
Qualità di uomini che si orienti verso il mondo del lavoro in modo utile e produttivo
Ma la questione meridionale dice Sturzo non è soltanto radicalmente culturale deve quindi portare una crescita a una riqualificazione morale qualitativa degli uomini ma neanche
Essenzialmente una questione economica
Superare dice Sturzo il vecchio modello di sviluppo e qui vedete come l'intuizione fatta da un uomo da un genio diciamo pure di tanti anni fa tocca proprio quello che dobbiamo e stiamo anche facendo oggi
Passare cioè da un Mezzogiorno destina Parrasio oggetto di sviluppo a un Mezzogiorno protagonista soggetto di sviluppo quindi non assistenzialismo
Ma l'aiuto di come il Mezzogiorno ha necessità deve funzionare da volano
Sto interpretando queste non sono le espressioni di Sturzo e questo Sonni significa chiaramente alcune scelte perché dico così in modo sintetico primo
Non trasferire nei tessuti il modello e le industrie del Nord questo ha dato tanto occasione a tanti dibattiti e però salire assume un po'questa intuizione struzzi Anna dicendo niente industrie pesanti paracadutata nel Mezzogiorno altri fuori notate bene la condizione di un accertamento della vocazione storica naturale del territorio
Ma le industrie
Come sempre sostiene Sturzo sorrette da spirito d'iniziativa e capace di inserirsi in un contesto economico omogeneo
Collegate all'agricoltura e al commercio questa fedeltà alla vocazione del territorio essenziale nel pensiero strozzano petali proposta oggi ovviamente
Con tutta
Con tutte le necessarie rinnovazione diciamo di date i problemi che si sono verificate
Si scalda quindi l'ipotesi di una politica che pianifichi una inutile rincorsa a raggiungere i livelli e i tipi della industrializzazione del Nord
Questa sfiducia per l'industria quindi non va assolutizzato in struzzo
Perché non è una paura soprattutto di tipo moralistico come anche qualcuno ha voluto dire era un prete diceva l'industria marziale anime e noi ammazziamo l'industria questo è superficiale
Il suo problema era proprio può ridire scientifico oltre che morale ovviamente si trattava cioè di dare al Sud quello che specifico nel contesto dalla questione nazionale seconda indicazione operativa
Valorizzare le risorse locali ma con tecniche avanzate attraverso quelle che noi oggi chiameremmo le piccole e medie industrie con Capitalia uomini del Sud sostenute da un'efficace azione pubblica soprattutto attraverso l'organizzazione dei servizi pubblici
Che allora erano molto più scadenti di oggi ma che anche oggi non brillano per diciamo efficienza e
Resistenza
Di qui l'accento sull'agricoltura la critica di Sturzo una politica agricola disattenta le condizioni territoriali specifiche del Mezzogiorno le sue frecciate contro il disboscamento per coltivare cereali avevano proprio questo significato
Tutto il regime delle acque che era rimasto alterato danneggiandola stessa regolarità della produzione agraria in seguito a un disboscamento selvaggio facilita elitaria Sturzo stati attenti a quello che fate
Queste bonifiche integrali all'ordine del giorno ecco parroco di tante vanno orientati stiamo attenti a non ti sterilizzare ancora di più le terrine di terreni che si vogliono
E per questo
I piani tecnico produttivi compì sogno di lungimiranza di pazienza di perseveranza di capitali un'altra indicazione che gli asset rive ritrova oggi la sua attualità
Quella che lui chiamava l'industria marinara giudice potrebbe però ampliarne il significato parlando di quelle che sono le ricchezze obiettive del Mezzogiorno quella sua famosa espressione forte oltre che alla terra il Mezzogiorno deve tendere al mare
Come costante obiettivo e poi diceva
Senza l'industria marinare peschereccia il Mezzogiorno non potrà mai risorgere
Questo oppure va visto non come un modo antico ho superato di considerare il dualismo che si era stabilito in Italia il Nord industriale è vissuto agricole peschereccio
Ma con riferimenti alle nuove tecnologie alle Investimenti e agli insediamenti di tipo moderno tecnologico per sfruttare risorse che sono ricchezza del paese mentre lo sono del Mezzogiorno di qui la sua accentuazione sull'artigianato e la ripresa che questo aveva avuto soprattutto dopo il secondo quel dolce dal secondo dopoguerra
Che ritrova oggi la sua attualità
E noi traduciamo con termini più aggiornati più moderni e più legati al futuro nel concetto di impresa a misura d'uomo a misura familiare a misura media piccola
Con l'occhio rivolto al mezzo al Mediterraneo qui è già stato accennato a questo suo punto e io mi trovo perfettamente in sintonia proprio lo sento quasi nell'aria questo spirito mediterraneo che non è un'utopia un sogno
Ma insomma lo scacchiere mediterraneo non sarà sempre un fuoco non sarà sempre in guerra e noi dobbiamo fare del Mezzogiorno
Il nord e il sud
C'è una possibilità non solo di fare sud il ponte del commercio ma un qualche cosa di più grande come l'Alta Italia scriveva Sturzo
A una zona naturale di commercio di comunicazioni che si irradia nell'Europa centrale
Così il Mezzogiorno con continentali e le isole hanno la loro zona nel Mediterraneo e non sono solo il ponte gettato dalla natura
Tra le varie parti del continente europeo in rapporto alle coste africane ed asiatiche
Ma il centro economico e civile più adatto allo sviluppo di forze produttive e commerciali e punto di interferenza degli scarichi
Il Mediterraneo conclude Sturzo fu sempre il bacino più trafficato dell'Europa
E la civiltà di vari millenni dimostra che sempre il Mediterraneo ha una sua economia che non può venir meno perché è basata sull'necessità naturali
Quindi mentre ricostruiamo il suo boss guardiamo il futuro
Non limitiamoci soltanto alloggi per l'oggi all'immediato ma vediamo di interpretare lo sviluppo storico di tutto lo scacchiere che apre orizzonti nuovi all'economia del sud dell'Italia
Infine l'ultimo punto
La questione meridionale come questione politica Sturzo arriva a questa considerazione in un secondo tempo soprattutto quando i cattolici ormai formativa attivi nel sociale
Vinto e superato il non expedit possono aspirare a responsabilità di governo e ad avere una presenza incisiva nello sviluppo anche politico del Paese
E allora la questione meridionale è interessante che ci sarebbe lavoro Dattesi non so poi lo dirà professor De Rosa sequestrati è stato fatto ma leggendo questi documenti mi è venuta proprio la cosa manca il tempo
Vedere come la questione meridionale suggerisce gli strumenti a Sturzo
Di questa politica popolare nazionale riformista e non conservatrice
Cristiana mente ispirata ma non confessionale integralista che sarebbe poi stata la chiave della Democrazia Cristiana moderna e lo diventa
Tanto più oggi che si parla finalmente di rinnovamento della DC di un processo iniziato con tanta fatica contante paura eccetera
Ma un'intuizione che credo con servito per la sua attualità ovviamente aggiornata al come avviene sempre
Sta qui a mio modo di vedere l'originalità della proposta politica del partito di Sturzo nei confronti degli altri partiti
Una politica che non si esaurisce nell'attività parlamentare o governativa ma che attenta ai valori della gente una politica che nasce dalla base sociale
Un risorgimento del sud che non è ultima poco tra partitivo tra segretari di partiti giochi di staffette più o meno divertenti diciamo
Non è in questo in primo luogo dice Sturzo ed erosa lo sottolinea molto opportunamente nella introduzione a il primato del sociale a Sturzo interessava in maniera assolutamente prioritaria
Instaurare una politica che partisse dalla società civile da quelle che i sociologi oggi chiamano i mondi vitali e che fosse poi incentrata quindi nell'esercizio delle libertà municipali nella tutela degli enti intermedi
Questo materiale umano e civile queste tradizioni questi valori delle nostre famiglie
Le virtù semplici della vita cristiana di tutti i giorni questa dimensione differite del nostro popolo
Questa vocazione giù nel territorio diventa l'anima di quello che il popolo vive di quello che il popolo esprime e qui sta la grande ricchezza del sud
Che ha ispirato una politica nazionale e popolare di grande respiro che oggi trova nelle necessità e nelle sfide nuove una chiave di risposte formidabile
Toccato il crollo che oggi più che mai gli espropria il mondi vitali di diritti e di valori che non sono espropriati ma possibile che sappiamo il primo canale dobbiamo avere l'informazione cosiddetta democristiana seri secondo quello socialista il terzo che la comunista l'informazione non è espropri viabilità in mondi vitali possibile che la scuola debba essere lotti tra nata e secondo il colore delle tessere secondo le culture dei partiti c'è stata una bella degenerazione partitocratica che Sturzo vedeva condannata
Possibile che lo Stato i partiti rinunziando compromettendo la loro funzione di mediazione tra società e Stato arrivino a lottizzare gli enti pubblici lo sta lo stesso e qui la crisi di una società bloccata di una democrazia che oggi grazie io alla stessa base socialista animando
E ho visto in Sicilia il ventidue giugno per la prima volta mi è toccato vivere le elezioni diciamo in Sicilia come la domanda politica della gente molto più avanti di quello che gli stessi partiti sono in grado di offrire oggi ma e qui sta la spia Ravizza una domanda politica che vuol dire partecipazione superamento della partitocrazia concetto quindi di partito aperto di un partito che rigetta il punti verso il proprio zoccolo o proprio retroterra culturale e la DC è stato il primo partito a muoversi in questa linea dà speranza e indica l'attualità dell'intuizione strozzata finalmente ecco la presenza dello Stato come premessa garanzia di un meridionalismo non più impotente di fronte al sistema affitto feudali delle concessioni un terreno in cui mafia camorra e altre degenerazioni
Nostrano che è una bellezza e di qui l'ultima sottolineatura che mi preme fare la necessità di un'ispirazione cristiana
Della politica una ispirazione cristiana che sia l'anima del nostro servizio al Paese che si rafforza che sia luce nel superamento di quel clericalismo di quel confessionali Isma'che toccava la presenza matura di cristiani
Politica nella visione e quindi di una sana laicità della politica della legittima autonomia dei laici e della politica Nico pronti della religione della gerarchia e del clero permettete per concludere che dire che alcuni passi descrittive decenni fa
E ditemi voi se non sembrano scritti oggi vent'anni dopo il Concilio qui si vede il genero e qui si vede L'uomo che amava la chiesa il santo presente che vedeva nel Vangelo
Il fermento il sale di un'Italia che ha radici profondamente cristiane che però sentiva il bisogno in un'epoca di trasformazioni di ridare un volto nuovo al servizio cristiano nella politica
Forte della sua denuncia dei danni del clericalismo e dice una delle difficoltà principali che incontra il movimento cattolico specialmente nel meridionale
Sì è la confusione che si ingenera nei più fra l'azione civile e sociale dei laici cattolici e l'azione ecclesiastica religiosa del clero
Per cui non di rado vedete come l'arguto i laici cominciano a ricordare troppo le invadenze di altri tempi nell'organismo ecclesiastico o perlomeno e ci parole contenzioni dolorose dei partiti di Julia oppure il clero assopisce ogni azione laica assumendo enormi responsabilità
Superamento del confessionali Isma'in politica che vuol dire autenticità di ispirazione ma laicità del servizio è chiaro scrive Sturzo che l'ha raggiunto in religiosa come movente logico e come finalità ultima rimane integra nel concetto di ogni attività esteriore personale o collettiva i cattolici anche nella vita civile quindi è un assurdo dire la fede muta non ha nulla da dire per la costruzione della città no
Ma dalla fede bisogna poi con fatica con discernimento con creatività dedicare le scelte nel rispetto della laicità della professionalità politica
E allora con rude Sturzo ma la vita politica non può assumere la Guizza di una lotta religiosa di una contesa per la fede di una guerra di religione
La lotta politica e resta civile nella sua caratteristica nella sua finalità immediata e chi vuole operare in essa devi assumere questa posizione necessaria della laicità servizio così cattolici ai socialisti liberali o anarchici i moderati e progressisti tutti si mettono sul terreno comune nazionale tale e di lotta noto alle armi moderne a suo tempo ma ancora oggi per la propaganda della stampa dell'organizzazione della scuola delle amministrazioni della politica e allora un passo che mi sembra venga bene e concludo subito non lo spaventati Marino accusare io stimo dice Sturzo che sia giunto il momento che i cattolici staccandosi dalle forniti una concezione pura clericale
Che nel passato storico formava un'insegna di visita e del presente una posizione antagonista di lotta si mettano al Pavarotti gli altri partiti della vita nazionale non come unici depositari della religione
Un farsi scudo della religione o come armata permanente delle autorità religiose che scendono in guerra guerreggiata ma come rappresentanti di una tendenza popolare nazionale
Nello sviluppo del vivere civile che vuol si impregna atto animato da qui i principi morali e sociali che derivano dalla civiltà cristiana di questo ha bisogno il Mezzogiorno oggi in Italia oggi
I laici cristiani
Coerenti con la loro fede di ominidi autentica vita cristiana professionalmente preparati capaci quindi di ottenere il consenso sulla proposta politica non in nome di Gesù Cristo e della sfida dell'amore che abbiamo di lui ma il nome della capacità politica di risolvere i problemi veri dal nostro Paese e questo Sturzo lo diceva decenni fa e questo è il messaggio che il Concilio oggi e questo è il bisogno di un'Italia da rinnovare in cui i cattolici non possono assentarsi senza tradire il Vangelo senza tradire la storia senza tradire l'intuizione struzzi Anna che oggi qui abbiamo la gioia di poter rievoca aree riproporre e concludo allora con una notazione lui diceva che anche latticini era amareggiato di questo chiamarsi partito cattolico non lo poteva e poi dice purtroppo anche l'aver chiamato la DC Democrazia Cristiana
Data dice che per istinto non si poteva evitare quello che è avvenuto rimasta a significare una frazione di cattolici più che un programma di vita
Concludo non mancano limiti e difetti del Mezzogiorno quindi non scarichiamo addosso agli altri quelli che sono i nostri difetti c'è inerzia culturale c'è paura del rischio
C'è ripiegamento su voi stessi lo dicevo a un convegno in Sicilia dove con mille giovani è stata una giornata bellissima ho detto avete tanti bei pregi ma io che vengo adesso dall'esterno trovo questo difetto voi avete parlato dei problemi della Sicilia in sedici Piano mentre dovreste parlarne in italiano quando già l'Italia parla europeo cioè c'è il pericolo che girando su noi stessi non vediamo il senso globale del cammino del Mezzogiorno che cammino dell'Italia che cammino europeo di qui quella difficoltà di coordinamento di fronte a un forte individualismo forte nel Meridione che il limite a quello che possiamo fare come risolvere concludo dicendo occorrono gli uomini nuovi
è urgente ridare tensione morale e ideale allo sforzo per il Risorgimento del sud che risorgimento dell'Italia formare gli uomini nuovi questa nuova classe dirigente meridionale alla quale come ideale mi piace concludere applicando quanto lo Sturzo scriveva nel suo articolo parlamentarismo e partitocrazia Palermo tratto no va in cinque righe l'identikit degli uomini nuovi del Mezzogiorno bisogna sapere pagare di persona
Per essere creduti bisogna saper difendere il diritto con mezzi onesti e democratici
Per ottenere rispetto
Bisogna cercare la concordia degli spiriti con coloro che hanno dato prova nel passato e nel presente di essere con le mani nette e vorrei esclusivamente il perenne nella libertà né il diritto nella rettitudine amministrativa e politica per apiretico Sensi necessari che Sturzo questo santo prete che ha dato la sua vita il suo ideale di sacerdoti e di studioso per questi che solo per questi ideali diciamo che sono poi i nostri ideali ci aiuti con il suo pensiero e con il suo esempio ad essere tutti così
Troppo l'orazione di padre Sorge
Bisognava lavare Lola all'auto una parola conclusiva come impostazione prevede che l'autore non debba avere male credo interventi perché siamo stati tutti felice di con divieti nell'impostazione comunque abbiamo il piacere di ascoltare l'Inter do conclusiva dalle OSCE dello storico delle ossa e e lo storico poi del Partito popolare e di Luigi Sturzo
Ma
Trattenervi molto perché quello che c'era da dire mi pare che sia stato detto i
Va più da sottolineare le cose buone e positive corrette dette dal dottor Giustino dall'onorevole Garra da padre Sorge e naturalmente dall'amico D'Ambrosio
Padre Sorge ha concluso la nel suo discorso il suo intervento con uno una lunga eccitazione di Luigi Sturzo
La citazione sul ruolo va dei cattolici nella vita nazionale per nostro paese sulla ferma a l'affermazione sulla laicità di questo o partito in un nel contesto storico dell'Italia post risorgimentale
Ecco
Padre Sorge ha detto questo discorso
è stato pronunziato qualche decina di anni fa
Esattamente il ventiquattro dicembre del mille novecento cinque ottantadue anni fa
Ecco se non si tratta di intuizione geniale non lo so a chi si può attribuire generalità come fondatore il partito moderno
Io ricordo quando fui presentato a Luigi Sturzo
Da monsignor Giuseppe De Luca nel mille novecentocinquantaquattro con l'incarico di raccogliere i primi scritti di Luigi Sturzo
I primi scritti siciliani Luigi Sturzo
E Sturzo mi accollasse come faceva l'UOIF ecco da una certa
Diffidenza
Perché io gli chiesi appunto di autorizzarmi ad andare a Caltagirone per raccogliere i suoi scritti giovanili
E mi rivolse questa domanda cosa mai ti possono interessare i i miei scritti giovanili è roba passata
Ma dico appunto perché è roba passata
Mi interessa la sua formazione io faccio comincia a fare il mestiere dello store che e mi interesserebbe mi farebbe piacere sapere e conoscere come le ha incominciato ma quelle cose che scrivevo allori allora quelle cose per le polemiche mie contro lo Stato liberale quelle polemiche da cattolico intransigente ma queste sono cose dimenticate
Dico ma se non mi sbaglio fermezza quelle cose su c'è anche un famoso discorso
Di Caltagirone
Del mille e novecento Cinco cinque sì sì guarda quel discorso non ottenne mai l'ex quarto etica ma io non cerco i discorsi con l'exequatur io certi discorsi suoi importanti
E così dipendente per Sky questo discorso da basso ricorderà che ci fu una vecchia questione se l'avesse pronunziato meno alla vigilia di Di Natale il ventiquattro dicembre o il ventinove
Dai prossimi costrinse ad una ricerca laboriosa
E perché sembrava impossibile che Sturzo avesse circa la vigilia di Natale per fare questo discorso in realtà e documentato oramai in maniera certa credo produzione alla vigilia di di Firenze dunque
Quindi risalgono a quel tempo
E per arrivare a questa raccolta e per arrivare
A questa introduzione che sostanzialmente basata molto nel confronto orale corna d'esperienza che Sturzo io impiegato trenta
Non che abbia naturalmente studiato solo Sturzo ma certamente la il mio rapporto Folco Lulli le cose che ha detto alle memorie che che raccoglieva la mano che avevo questi incontri
Hanno lavorato dentro di me perché appunto il meridionalismo di Sturzo è un meridionalismo diremo dis straordinario eccezionali per la sua componente etico religiosa che lo sostiene e che ne fa qualche cosa di diverso dagli altri meridionalis
Ma ne fa ancora qualche cosa di diverso per un altro aspetto su cui pochi o nessuno ha riflettuto fra tutti i grandi meridionalisti e metto dentro Fortunato mi Salvemini
Gramsci tutti i campioni del meridionalismo il solo che abbia fatto meridionalismo Suhrkamp
Cioè che non abbia scritto solo di questione meridionale ma sia sceso in campo alla testa
Dei coloni dei contadini dei fittavoli poco ENI del Mezzogiorno facendo sciopero
è stato Luigi Sturzo
Ha sperimentato uno meridionalismo di braccia
Anche
Lui la questione meridionale non la conosceva per via ideologica
La conosceva per esperienza diretta
Le sue casse rurali le sue alleanze contadine le sue leghe erano vedi realtà che l'ho vista adesso costruiva sfidando la mafia
E non ricordiamo
Del popolo Sturzo giovane
La marcia accanto alla sua vita
E la madre lo rispetto assente
Per il coraggio che aveva di continuare
Allora il prete
Sì di spettacolare Tages Urso mandare un cappello come si diceva in Sicilia non era un signore
Era uno che si metteva insieme con i lavoratori ad organizzare questa Massa contadina quindi per me
Diveniva importante da questo punto di vista il personaggio Sturzo e capire se non vi era solo un sindacalista cristiano per così dire a vanno lette
O se era qualche altra cosa se la chiave di interpretazione del personaggio Sturzo doveva essere diciamo una chiave di tipo populistico amore per il popolo amore per la giustizia sociale o qualche altra cosa
Ecco declini comincio il mio studio del personaggio Sturzo e della sua attività
E mi fa piacere che il dottor Giustino abbia colto il senso
Della
Operazione culturale e civile condotta da Sturzo che a mio avviso è straordinaria
Unica ed originale nella storia unitaria del nostro Paese
Sturzo attraverso l'idea del suo partito
Quell'idea che ha riassunto in quella citazione mirabile padre sorge
Che cosa compiuto ha reinserito
Nella base democratica
Dello stato costituzionali italiano una grande massa di esclusi gli esclusi dalle scelte del risarcimento gli esclusi ed allestita atta all'assistenzialismo dello Stato
Gli esclusi dal protezionismo di quell'epoca
I grandi cicli rurali medi non soltanto del Mezzogiorno ma di tutta la l'Italia alleati con quella tempo dunque le democrazie io urbane che avrebbero voluto secondo d'antica tradizione regionalistica italiane unitarie diversamente articolata questa Italia esclusa rischiava di essere manipolata ditte essere di deve continuare ad essere asservite alle pratiche del del trasformismo l'odio certo odio del liberalismo storiche italiano verso Giolitti verso il lo Sturzo dipendono dal fatto dalla grande intuizione di Sturzo di non adoperare più queste masse come base di manovre del trasformismo tradizionale delle classi poter agita viale
Ma di di portarle dentro lo Stato italiano cruda loro soggettività politica e civile questo il senso della grande operazione di Sturzo che essi conclude collare effettiva unificazione la democratica del nostro Paese che prima non c'era c'è con la fondazione del Partito popolare non a caso un grosso storto il più grande storica Italy hanno Federico Chabod ha definito l'operazione Partito Popolare di di mezzi Sturzo il più grande parole testuali vento politico della storia italiana del ventesimo secolo
Ecco quindi il senso la invenzione di Luigi Sturzo
Che non è
Un'idea fondata semplicemente su un partito di cattolici per fare il partito di cattolici che dovrebbero protestare utilizzare la questione romana per creare un loro partito
Che cosa Sturzo intendesse per partito
Lo abbiamo letto in quella citazione del mille novecentocinque chiare definitiva lì dentro ci sono altre due affermazioni
Che noi ignoriamo purtroppo
L'altra formazione questa
Io voglio fondare un partito all'altro di questa dimensione aconfessionale diceva Sturzo e lo voglio democratico
E aggiunge vomito manderete perché io vi rispondo non lo so
Per mela Scelta democratica e prodotto di istinto
La non sta perdersi intanto le spiegazioni sullo democratico perché son matto così perché son cristiano perché ho voluto essere democratica seconda questione a quell'epoca mille novecentocinque tutta l'Italia monarchica Subalpina fedele ai sapori
Una imputazione che si faceva cattolici del tempo era che non ci si poteva fidare di loro perché Milone stentava o non volevano giurare fedeltà
Alla corona non riconoscevano a Casa Savoia in quanto casa usurpa attrice dei beni temporali
Sturzo in quello stesso articolo dice state tranquilli
Noi non siamo dei monarchici nere pubblica riconosciamo nella monarchia solo un fatto storico
E cioè che ha fatto l'unità d'Italia e che dovrebbe essere garante
Per le libertà costituzionali
Però stia attenta alla monarchia siamo nel mille novecentocinque e sfido
Qualche altro grande meridionalista che abbia avuto espressione del genere dice spinge sia tenta la monarchia però a non attraversare la via del popolo
La strada battuta dal Po
Mille novecentocinque
Dunque
Direi che in questa intuizione in cui si legge la fondazione del partito con il problema della realizzazione di un'unificazione del nostro Paese in una chiave democratica di che non è più sostanziale sorta solamente liberale ma è una chiave di democrazia autentica
Oltre che si rapporta alla realtà della società civile che lui vede articolata che lui vede complesse eccetera la fedeltà regionalismo
Il suo passaggio dal regionalismo di sentimento che anche lì rinascere quando dice regionalismo di sentimento lo stesso ed io sono cattolico previste sono democratico per istinto
Regionalista per istinto e poi giunge sono passato a un regionalismo di convinzione
Qualcheduno qui mi pare che sia è stato l'amico D'Ambrosio è intervenuto con una battuta sotterranea
Se Sturzo avrebbe approvato il regionalismo e così come si vede oggi
Io credo
Che Sturzo avrebbe risposto almeno ritengo una mia impressione
Regionalismo più regionalismo ancora e meno Stato
Questa è la sua realtà perché più regionalismo perché noi non abbiamo la prova in contrario
O l'abbiamo avuto nel passato che cosa significa Stato accentratore è stato autorità
Certo
Un miglior regionalismo questo certamente Sturzo lo avrebbe chiesto è già a quell'epoca luci era abbastanza critico verso il regionalismo verso le regioni così come nascevano dell'ASS nel secondo dopoguerra perché era abbastanza critico perché ha basterà abbastanza solo sospettoso perché gli mancavano dietro quelle vocazioni storiche di cui non abbiamo parlato perché di sembravano istituzione un po'troppo di vertice un po'troppo paracadutato dall'altro con una scarsa capacità di realizzare che più o meno questa Regione
Con i loro statuti e di realizzare una effettiva partecipazione alla vita regionale di qui i suoi sospetti i suoi dubbi dubbi che nascevano indubbiamente da più lontano
E qui si è accennato e si è parlato della severità di Sturzo specialmente nel secondo dopoguerra nei suoi discorsi e nei suoi articoli soprattutto del secondo dopoguerra nelle sue polemiche dura aspre del secondo dopoguerra
Non vorrei che non ci si può di qua con l'immagine e di uno sforzo solamente profeta e predicatore di prossime sciagura per il nostro Paese perché aveva deviato non deviato perché la classe dirigente dell'epoca sbagliava o non sbagliava
Mentre i suoi testi e quelli letti questa sera qui ci danno la impressione di un grosso scrittore di un grosso pensatore culturalmente robusto e di una grande fede sacerdotale
Perché di sacerdozio si deve parlare quando si parla di Sturzo di un sacerdozio condotto anche sul terreno della delle battaglie tipo civili
Ebbene
Estorsore anche l'uomo
Dai sentimenti molto semplici
Quando parte per l'esilio che cosa chiede al fratello
Che ci scriva egli parli della sua carta Girone delle processioni per la Madonna bambina
Delle confraternite di Caltagirone
E lui racconta nelle sue lettere che la notte sogna Caltagirone eccome la sogna Q le sue Collini che gli girano attorno a lui e lui sta al centro
Ricordo i profumi delle ginestre dei fiori di carta Gino e Caltagirone queste lettere sono di una semplicità estrema quando eri
Porta la madre quanto ricorda il padre e quando partiva nella lettera al fratello ho cercato di diventare santo
Ma per quanti sforzi abbia fatto non ci sono riuscito
Eravamo di grande ed estenuanti preghiere non dimentichiamo come è morto è morto sull'altare
è morto al momento delle carestie l'unica sull'altare lo portano su quel lettino da cui poi lui più non scenderà
Mi ha interessato parecchio dà lettura nella Prima Porta che assistevano lettura di questo genere fatta da un imprenditore come Giustino che cosa vi ha detto che cosa ha sentito soprattutto della figura visto Urso e direi che i conti torna tornano
Perché Giustino appena ricordato ed è sfuggito alla tentazione che hanno avuto molti e che il giorno in cui lo stesso Gramsci caduto in una nella sua pur generosa interpretazione del pensiero di Sturzo che sostanzialmente la figura distorto si identificasse con quella del fondatore di un partito
Contadino
Sturzo invece ha sempre cercato
Di operare in maniera di sottrarre i ceti medi urbani e rurali sensibile a un discorso di tipo radical democratico non dimentichiamo che Sturzo ha sostenuto che delle attività comunali
L'aspetto di fare referendario era importante per la realizzazione di un'autentica vita municipali Istica democratica sottrarre questi ceti medi alla suggestione del al sogno nostalgico
Del ritorno alle società per capitalisti che pre borghese all'esaltazione della cosiddetta civiltà contadina
Se fosse vissuto Sturzo avrebbe rifiutato quella colossale Buggìa che circola con la moda che Cristo si è fermato ad Eboli
Io ho sempre obiettato fatemi sapere se Cristo si è fermato ad Eboli venendo dalla Palestina oppure venendo da Roma
Dunque l'uomo di cross approfondita
Religiosa
E anche di grossa profondità culturale ha fatto bene sorci a ricordarlo cultura mediterranea ma cultura mediterranea
Con l'occhio all'Europa
Non dimentichiamo lo Sturzo dell'esilio lo abbiamo tenuto da parte per troppo tempo e l'uomo che con
Ho scelto tutti i rischi della politica europea tutte le debolezze delle democrazie europee
E l'uomo però collocato del Mediterraneo e che ritiene che il Mezzogiorno abbia possibili
Da di vita di Zar si in nell'ambito del Mediterraneo certo non ha visto il Mediterraneo di fuoco
Come ha detto padre Sorge
Che noi tutti conosciamo però quando si fondò il Consiglio d'Europa
E si fissò la Capitale a Strasburgo
Sturzo uscì con un articolo dicendo perché così lontano dal Mediterraneo avete dimenticato che delle mediterranee c'è stato una Siracusa Tessalonica le grandi città Agrigento le grandi città che hanno fatto la cultura mediterranea perché così lontani dal Mezzogiorno
Quindi grosso personaggio che avevi intuito anche questa
Integrazione che la politica europea avrebbe dovuto accettare con una presenza attiva della cultura del mezzogiorno e non
Invece una politica europea che disloca il Mezzogiorno
Ritenendolo quasi ancora la tradizionale Panda al piede dello sviluppo Sturzo era uomo del Sud nel senso pieno della parola
Perché tutte le cose che di noi leggiamo e che Testoni non voi meraviglia e dipendono da un sostrato culturale antichissimo in cui si formavano queste famiglie di sacerdoti del Mezzogiorno non dimentichiamo che lui era sacerdote che il fratello suo Mario era vescovo di Piazza Armerina che le due sorelle di cui la velina e chiede che viaggiava sempre con lui lo accompagni e dell'esilio la decida erano suore quindi una un ambiente ti di grande religiosità e di grande fedeltà
Alla Chiesa e che significava essere fedeli alla Chiesa per Luigi Sturzo che significava pregare sempre la testa
Obbedire come che sia oppure nell'obbedienza essere anche i periti
Adesso tutto essere libero autonomo convinto nell'obbedienza ha taciuto quando bisognava tacere
Ha sempre rappresentato la ribellione ma non è mai diventato un ribelle affatto apprezzato nonostante i divieti
Ricordo una sua lettera
Quando in esilio
Dopo il mille novecentoventinove il concordato lo chiamò il cardinale
Cattolico inglese pur
E si disse
Secondo il Concordato esso conto quanto mi viene prescritto da Roma tu non devi più scrivere
Non devi più scrivere articoli non deve più fare pubblicista
Lo iscrisse confidenzialmente mi sono stati fatti e li chiamano così purtroppo diversifica
Il primo
Dopo l'avvento di Mussolini e dopo il congresso di Torino del mille novecentoventitré di abbandonare la carica di segretario del partito
Lo fa
Poi mi è stato chiesto
Di non fa parte più della direzione del partito
L'ho fatto
Poi mi è stato chiesto che forse era bene per la mia salute lasciare l'Italia e partire per l'esilio l'ho fatto adesso mi si chiede di non scrivere non lo faccio
Mi dispiace è stato il tempo di non poter intervenire su tutti
Gli aspetti dei vari interventi sollevati per questi dati degli oratori che ne ha avuto la bontà di leggere questo poderoso volumone poderoso soprattutto essenzialmente per gli iscritti che vi sono riportati di Luigi Sturzo occulti ma cosa però vorrei dire che in tutti questi scritti qui
Traspare un singolare amore lo devo dire singolare amore perché
è un amore che se perso
Amore di patria
Straordinario
L'ultima questa pandemia la mamma in una maniera moderna senza la chiave nazionalistica la ama
Perché è convinto che la cultura di questo Paese la sua forza morale può essere un contributo generoso importante alla formazione della unità europea
Tutto ciò che lui ha scritto non lo ha scritto per sei
Dedica mi ricordo solo l'ultimo incontro che ebbi con lui
E lui era già morente
Sul lettino di via Mondovì undici
Quando io lo lo videro giovane incautamente
Forse non erano le parole appropriate dissi
Senatore ma che facciamo deve scendere da quel lettino dobbiamo continuare le nostre conversazioni
Quindi guardò con un sorriso un po'spento poi mi disse
Tutto quello che ti ho detto
Non per me
Né per la mia gloria
Charity