"Sovranità Nazionalee Regionalizzazione" - Convegno in memoria di Massimo Finoia organizzato dalla Facoltà di Scienze Politiche - Dipartimento di Istituzioni Politiche e Scienze Sociali dell'Università degli Studi Roma Tre

Mi trovavo
A rappresentare a questo momento iniziale e no molto molto Alessandra era
Che alla
è venuta a introdurre questo convegno che viene criticato
Nel mondo massimo fino a Roma allora studioso di storia del pensiero economico e il primo questa facoltà di Scienze politiche ti prego
Grazie
Devo dire che è un grande piacere per me portare tutti i partecipanti il saluto
Dire un attento e in particolare il saluto del rettore
Direttore in questo momento e in missione in Siria collezione archeologica di Roma tenta e perciò mi ha lasciato un brand appunto che ora sto
Mi dispiace non poter partecipare a un incontro di studi che si chiede ricorda don Massimo Dinoia il dolore per la perdita di Massimo è ancora chiuso
A lui mi legava un rapporto di amicizia di lunga data che si è andato saldando negli anni recenti in cui abbiamo vissuto insieme con tanti altri colleghi l'esperienza del lavoro di costruzione dell'ateneo
Il suo rigore la sua passione il tratto gentile colto dei suoi atteggiamenti alla lasciato una traccia importante in tutti noi
La partecipazione alla giornata in suo onore manifesta il profondo sentire che ci accomuna tutti nel suo ricordo
Ringrazio perciò a nome della comunità scientifica di Roma trenta i promotori dell'iniziativa e quant'partecipano e rivolgo un affettuoso saluto ed abbraccio nelle linee che ho conosciuto connessa dolce onorevole compagnia
Desidero anch'io coi unirmi a questo ricordo del rettore
Perché anch'io ho avuto l'onore di conoscere Massimo fino alla noia in un momento bello della costruzione del nostro ateneo
Agli inizi questa facoltà era appena nata
Ero insieme Alioune poi abbiamo continuato
A frequentare unendo secondo senato accademico di Roma Tre
I colleghi che ricordano negli anni che poi non sono neanche tanto lontani ricorderanno anche abbiamo dovuto affrontare anche i problemi enormi insigne e che proprio l'esistenza di questi problemi aveva creato un clima e grande collaborazioni di solidarietà rare diverso un clima che si è anche mantenuto in seguito che forse la caratteristica più bella di parte anche se poi siamo cresciuti i colleghi sono aumentati non c'è quel piccolo gruppo
Diciamo dei fondatori
Che è rimasto molto unito ecco a questo piccolo gruppo di fondatori apparteneva anche Massimo in aria e devo dire proprio a titolo personale che il suo è stato un contributo di grande equilibrio
Sezione di Roma
E per me è stata una vera lezione di vita
Sono perciò molto contenta di poter essere qui con voi inaugurare questo convegno il cui tema peraltro è molto interessante
Di grande anche questo di grande significato etico
Ho letto attenta mente l'introduzione che c'è nel
Quindi inviti
E ho letto
La portata di tali cambiamenti che avvocato allettante sia della politica nazionale perfino della la fine della geografia economica eccetera eccetera a questo punto mi sono proprio sentita punta chi è che osa parlare di fine di geografia economica firmare essi no radiografia economica probabilmente come tutti i saperi non vorrei dramma cambierà probabilmente come cambierà tutto come dovrà cambiare tutto il no il nostro modo di fare
Più che economica fargli ancora Montis
In ogni caso auguro a tutti voi buon lavoro
Grazie per aver organizzato questo convegno ci voleva
Il produrre il convegno vorrei dare la parola a chilogrammi per il resto impraticabile sorprese durante beni del consiglio di facoltà
Nel momento in cui il massimo fino prende ricordarlo con le parole
Tutto
Il
Adesso non
Sì
La sua vita insomma
Grazie
Ho
Massimo finora non è stato
Ricordato
Come professore
Dalle parole del rettore e del prorettore che ringrazio i resti dei locali
Dicevo prima mi trovo mi son trovato a dare il pervenuto al rettore perché il preside della nostra facoltà per una ragione importante di ordine medico non è in grado di partecipare alla seduta antimeridiana ha promesso che parteciperà presiederà la sessione posti pomeridiana
Il quindi professor Moccia ci sarà nel pomeriggio
Per quanto riguarda Pietro Grilli di Cortona che attualmente dirige il nostro dipartimento si è trovato davanti ad un problema di adempimento nel senso che come membro del CUN riceve insieme agli altri colleghi la visita del presidente del Consiglio questa per
Io devo dire una parola soltanto aggiuntiva per massimo fino Diana
Nel senso che a luglio personalmente devo la proposta per la mia chiamata
Dall'Università di Firenze in questa facoltà
E quindi anch'io mi sento onorato di introdurre questo convegno che è dedicato a lui
A voi chiedo di accettare le mie parole per lui
Lo dico soprattutto per quelli che sono stati i suoi studenti
I miei ormai sanno un po'quello che si devono aspettare e quali illusioni si fossero fatti
L'interesse di Massimo Finolli ha per la storia del pensiero l'avrebbe portato ad investire con l'acume che lo caratterizzava le necessità del cambiamento collegate
All'evento dell'undici settembre del due mila e uno che possiamo paragonare per dimensione storica con il primo agosto del mille novecentoquattordici
Oggi in particolare si apre una riflessione che come allora nasce da una crisi economica che potrebbe avere proporzioni paragonabile a quella degli anni Trenta
E più di allora è spinta da una divisione nuova del mondo attraverso i recenti atti di guerra
Ciò esalta una contraddizione è una contrapposizione
Tra
Da una parte il mondo minoritario ma economicamente mila e militarmente forte e quella dei poveri del mondo
L'inizio del terzo millennio che doveva e vedere l'incontro delle civiltà
Sembra attualizzare invece uno scontro quello preconizzato da Samuel Huntington e rafforzato dal coinvolgimento di collettività inermi e innocenti dalla risposta militare al terrorismo
Questo scontro può frenare il processo di globalizzazione associato ad una frammentazione di Stati deboli e a una governance che rende evanescente il concetto di cittadinanza e di Stato
Lo scopo di questa mia introduzione è duplice il primo è quello di delineare la mia percezione dello stato dell'arte sul tema del convegno
Il secondo è di derivare da questo alcune questioni a mio parere rilevanti che appartengono ai profili trattati nelle due sessioni antimeridiana e pomeridiana
La prima sul ruolo della politica economica all'interno dei tre livelli di governo quello statale quello locale e quello sovranazionale
Il secondo quella del pomeriggio e cioè la contraddizione posta dalla emergenza di nuove identità nazionali
Che essi
Contempera no ad una contemporanea richiesta di un'appartenenza geopolitica regionale
Il titolo di questo convegno è insieme ambiguo e onnicomprensivo perché contrappone il significato tradizionale ed europeo di regionalizzazione che fa riferimento a dare in fra nazionali all'interno degli stati di
Ad un altro significato che invece è nordamericano e che fa riferimento ad un'area che raccoglie una molteplicità di Stati e che può avere dimensioni continentali
Esso però
Questa contemperazione
Sì i concetti consente di riferirsi al duplice ordine di confronti che la sovranità nazionale sostiene da una parte con regionalizzazione interstatale
Che può essere una fase intermedia rispetto alla globalizzazione planetaria e dall'altra la dimensione interstatale
Entrambi questi se processi sottraggono sovranità allo stato si tratta di una duplice tendenza in cui determinate articolazioni dei fenomeni sociali continuano a materializzarsi a livello sovranazionale e locale
E che implica che lo Stato sovrano è sottoposto ad una pressione notevoli da due parti contemporaneamente
Ma lo Stato è ancora il centro del potere
Nel mondo di oggi la tendenza alla ricomposizione del potere ad altri livelli della gerarchia non toglie che lo Stato rimanga l'asse principale dell'organizzazione politica ed economica di tale gerarchia
La società degli Stati è universale ma il suo principio di fondo è la sovranità che è la celebrazione della specificità nel senso che preserva i diritti degli Stati alla diversità nella condotta dei loro affari interni e quindi all'autonomia in nome della identità nazionale
Il fatto che l'economia di mercato possa riprodursi con successo dipende dalla struttura delle istituzioni politiche che forniscono le garanzie dell'autorità legale dei diritti di proprietà e dell'ordine sociale
E che apportano i necessari correttivi ogni volta che il funzionamento del sistema economico minacci di sovvertire la propria autosufficienza
Pensiamo alle decisioni gravi alle contestazioni sociali ai fenomeni di iperinflazione ai fan ai fallimenti estesi del mercato ai periodi di guerra
Lo Stato è l'organizzazione umana più avanzata designata al perseguimento di obiettivi generali e alla soddisfazione di bisogni pubblici dei cittadini
Per questi fini lo Stato ha esercitato per secoli
Su un territorio nessun popolo un monopolio il monopolio della cui Cicerone
Tali elementi sono soggetti al conflitto sociale e quindi ad una continua ridefinizione guidata da diversi interessi
Inoltre gli Stati sono sottoposti costantemente a minacce esterne e in assenza di un meccanismo sovranazionali di droga lamentazione la sera delle relazioni intestatari diventa un'aria instabile
Caratterizzata da coalizioni mutevoli in una logica che è stata descritta come una condizione di Anarchia tenuta sotto controllo solo da equilibri temporanei di potere
Lo Stato ha esercitato un insieme di attività alcune con potere sovrano che comportano una partecipazione generale con i limiti posti dall'economia aperta dal decentramento fiscale dall'economia sommersa dalla struttura degli incentivi
Ma anche altre attività
Per cui
Lo stato esercita ma senza coercizione appartengono a queste seconde attività
Soprattutto le attività economiche come la produzione e la distribuzione di beni privati e di beni collettivi che possono essere prodotti e distribuiti dal settore privato in cui lo Stato si comporta come qualsiasi altro operatore economico
Lo svolgimento di queste attività richiede flussi di risorse che diventano disponibili per lo Stato attraverso l'imposizione fiscale le rendite patrimoniali il signoraggio e il debito pubblico
Una questione fondamentale è data dalla ripartizione di queste diverse funzioni che nello Stato
Di una volta nello stato del principe
Erano esercitate dalla stessa autorità e che nello Stato moderno sono affidate ad organi distinti e separati nel pensiero contemporaneo emerge tuttavia un impulso riformatore che seppure nell'alternanza di mode intellettuali di scelte politiche
Si esprime nella critica delle istituzioni finalizzata non alla definizione di ciò che lo Stato dovrebbe essere ma piuttosto di ciò che lo Stato non dovrebbe
Sul ruolo economico dello Stato in particolare sono emerse questioni che riguardano non solo il livello di intervento ma anche la scelta delle sue funzioni appropriate e dei suoi limiti
Dagli anni ottanta il ruolo economico dello Stato è stato riconsiderato
E alla fine degli anni novanta l'effetto boom dell'espansione della spesa pubblica si è arrestato in molti Paesi che hanno così visto scendere il rapporto spesa pubblica prodotto interno lordo
In Europa in Giappone si è diffusa la convinzione che lo Stato dovesse ritirarsi dall'attività produttiva in molti settori e un'ondata di privatizzazioni si è manifestata ovunque
Anche in Italia e in Cina
Negli Stati Uniti dove questa attività erano già queste attività di produzione erano già in mani private la deregolamentazione sia sostituita alla privatizzazione
Il dibattito attuale riguarda la possibilità dell'autorità pubblica di controllare il potere privato
La rinascita della fiducia politica sull'efficacia dei mercati dà luogo a un insieme di sostituti delle istituzioni pubbliche e un insieme corrispondente di argomenti per un fenomeno che è stato chiamato l'eclissi dello Stato
Il cambiamento delle prospettive teoriche è legato al ruolo storico dello Stato
Negli ultimi trent'anni le domande poste dallo Stato sono esplose nei Paesi dell'OCSE l'aumento dei trasferimenti dovuto alla transizione demografica ha raddoppiato la percentuale di spesa sul prodotto interno lordo
Nei Paesi in via di sviluppo il desiderio di uno sviluppo economico più rapido ha dato luogo ad espansioni simili della spesa pubblica
Lo sviluppo ritardato delle istituzioni politiche amministrative ha creato una k si dica
In alcune parti del mondo in via di sviluppo e soprattutto in Africa si assiste sia assistito a una eclissi dello Stato nel senso di un pieno collasso istituzionale
Pertanto la questione aperta e se ci sarà un'eclissi dello Stato e quali ne saranno le conseguenze
Tutto sta nel porre la questione senza darle una risposta positiva scontata
Almeno i politici e i manager pubblici cercano di preservare l'istituzione è stato e le loro rendite di posizione scambiando due beni
Si scambiano cioè servizi che i benestanti acquistano privatamente come l'istruzione la sanità con servizi essenziali alla produzione e con la sicurezza
Ovvero allocando più risorse per reprimere i più disperati tra gli esclusi
Sicché la preoccupazione delle crisi dello Stato nascondere fondamentalmente i cambiamenti reali nella natura della sua della statualità
La nuova ortodossia della globalizzazione ha posto la questione della disintegrazione diretta delle economie nazionali e della rinuncia al potere interno dello stato e quindi delle scelte politiche a garanzia della sua diversità
L'apertura dell'economia i flussi di investimenti diretti e di portafoglio la presenza di imprese multinazionali ha ristretto talmente le possibilità di scelta
Da costringere un numero crescente di Stati ad adottare regimi fiscali economici e sociali simili comunque convergenti sul modello neo liberale americano
In questo momento tuttavia l'economia mondiale sperimenta una transizione dal processo attivo di internazionalizzazione abbia ad uno in cui a mio modo di vedere prevale la regionalizzazione planetaria rispetto alla globalizzazione
C'è infatti evidenza di scambi e di investimenti diretti che crescono di più all'interno delle aree regionali che altrove
Questo allontana seppure forse di poco la preoccupazione che rende obsoleta lo Stato
E gli toglie senso perché tende a risolvere i suoi confini nazionali e a sostituirli con nuove configurazioni uniforme di potere di moneta di cultura inoltre
C'è da dire sempre per diluire questa preoccupazione che la convergenza verso un modello né Euribor reale unico trova resistenza nelle diverse capacità di adattamento e di risposta dei governi e inoltre la diversità nazionale proprio propizi era vantaggi di versi dalla attività di coordinamento delle politiche la linea di fondo
Della saggezza convenzionale
E che diffonde e che di fatto si assiste ad un mismatch fondamentale tra mercati internazionali e non bello nazionale proprio della rielaborazione della politica
Chi cederà secondo il più sarà lo Stato nazionale de facto se non degli Urali indipendentemente dal colore delle maggioranze al governo e dalle forze dei sindacati pur di attrarre gli investimenti attraverso politiche market friendly
Fare previsioni sul destino dello Stato nazionale è difficile
Tuttavia man mano che l'integrazione avanza sembra che sia a livello locale a soffrirne di meno perché la frammentazione degli stati esistenti in Stati etnici minori sembra offrire una controtendenza
Nella riduzione dello Stato nazionale a Stato locale
Sul ruolo economico dello Stato
Noi abbiamo le conclusioni di smetta che anticipano
Una tesi che cioè che la l'attività economica che produce beni scambiati sul mercato ma comunque lasciata alla libera iniziativa individuale che produce il miglior risultato per la società
Vi sono peraltro attività mirate alla fornitura di beni pubblici e da queste nascono due problemi quali sono le strutture economiche appropriate per produrle eccome raccogliere le risorse finanziarie necessarie
Ricordando con ritardo il Malthus i rischi di depressione economica o di rinuncia ad aumenti di ricchezza e di accumulazione di capitali legati ad una tassazione eccessiva
Tuttavia Malthus a differenza di Smith Ricardo non considera il consumo improduttivo un fattore negativo per il processo di crescita
E introduce una linea di pensiero destinata a guadagnare terreno un secolo dopo conferenza che dalla spesa pubblica una funzione autonoma aggiuntiva rispetto a quella di originare la fornitura di beni pubblici il principio del bilancio in pareggio per lo Stato che era stato all'origine del regime parlamentare finirà per essere abbandonato
Le funzioni dello Stato diverranno quindi più ampie
Ed è guardando a ciò che possiamo dire che l'applicazione estesa e convinta della politica economica e dei suoi strumenti tradizionali da parte dei governi è propria soprattutto di questo secondo dopoguerra ed è ispirata dalla Teoria generale di ricchezza anche se non si può non osservare che il profilo normativo è ineludibile perfino in una situazione di anarchia perciò i motivi di delegittimazione della politica economica non consentono comunque di eliminarla
Sia che si tratti di motivi teorici che portando all'estremo la sintesi neoclassica spingono a sostituire la politica con il mercato o invocando la razionalità perfetta ne sostengono inefficaci
Sia che si tratti di motivi morali che attengono alla povertà delle performances
Sia che si tratti di motivi applicativi che attengono all'asimmetria informativa sia infine che si tratti di motivi metodologici che imboccano li confronta abilità delle soddisfazioni e l'individualismo etico e metodologico
Il problema della distribuzione del reddito va associato alto tasso di crescita e alla sua stabilità
Ed è interessante ricordare che con riferimento a diverse alternative di distribuzione del reddito che si affrontano i problemi della costruzione delle curve di indifferenza collettive e della derivazione di una funzione del benessere sociale delle per dalle preferenze individua tuttavia se gli economisti classici propongono politiche di laissez faire seppure con qualche eccezione gli economisti tedeschi rifiutano il libero scambio tra le nazioni e Fresi utopie è tornato di moda che si chiama Federico lista
In particolare sottolinea un limite della teoria economica classica nella sua disattenzione alle condizioni iniziali dello sviluppo dei diversi Paesi
Ma a questo punto poniamo qualche questione che nasce da queste osservazioni della storia del pensiero quale rilevanza
Hanno queste conclusioni nelle scelte imposte dall'estinzione dell'integrazione reale e dell'approfondimento di quella monetaria in particolare per Paesi ancora caratterizzati da forti dualismi territoriali
è stato osservato che lo Stato deve usare il suo potere coercitivo
Per ridurre il potere economico e proteggere le vendite dei consumatori ma come cambia questa prescrizione se c'è un trade-off tra protezione del consumatore da una parte e sopravvivenza dell'impresa di fronte alla concentrazione di potere economico degli oligopoli internazionali in un sistema economico che va verso la globalizzazione
In altre parole qualche forma di protezione che consenta di accrescere il potere economico può anche essere necessaria per affrontare la concorrenza capitalistica la nuova configurazione delle funzioni economica e dello stato che emerge in un persistente in una persistente crisi economica poggia sull'equilibrio dei principi di sussidiarietà di autonomia di responsabilità e di solidarietà
Tutti questi sono ben presenti nelle costituzioni dei Paesi europei sia nel diritto comunitario che ha compiuto per noi almeno in parte una revisione costituzionale
Nella prima sessione di questo convegno noi affrontiamo il problema della politica economica dei livelli di governo
L'ordine che io seguirò per le riflessioni conclusive
Rispettano questa catena Stato regione ente locale
E Regione ente sovranazionale
Nella concezione in illuministica allo Stato è l'espressione giuridica di una società preesistente e la libertà precede il processo storico
Pertanto essa si realizza anche in assenza dello Stato nazionale nel lungo periodo anzi lo Stato non può prevalere contro la società e la storia lo dimostra
Tuttavia visto che la razionalità umana imperfetta lo Stato deve intervenire ma il contratto sociale non si stabilisce tra gli individui e lo Stato da loro creato si stabilisce piuttosto tra individui eguali e liberi
Lo Stato non viene imposto alla Società dall'esterno è invece l'esito raggiunto da una società già sviluppata che vuole attenuare rendere ordinati i conflitti sociali
Quando questo potere originato dalla società finisce per prevalere su di essa le diventa estraneo soprattutto se si fonda sulla convenienza di alcuni cittadini e non su consenso
Infatti lo sviluppo delle forze produttive giustifica l'interesse per un regime di libertà economica ma gli imprenditori tentano di raggiungere posizioni di monopolio e gruppi di interesse forti tendono ad interferire con le attività della dello Stato per risolvere questa contraddizione si dallo Stato un potere sovrano affinché lo usi per mantenere un sistema concorrenziale
In generale si può dire che le funzioni dello Stato dipendono dalle definizioni dei suoi figli
Nell'estro erano due se lo scopo essenziale dello Stato è quello di creare le condizioni di massima crescita economica due funzioni dello Stato sottolineate dalle dagli economisti classici risultano essenziali
La prima è la tutela della proprietà privata la seconda quella delle obbligazioni contrattuali all'interno di un sistema competitivo
Se invece lo scopo è diverso e cioè lo scopo essenziale dello Stato e quello di armonizzare gli interessi di tutti i membri della società e questo fine non si realizza attraverso la distribuzione del reddito e della ricchezza associata al funzionamento del mercato
Si può procedere ad una redistribuzione operata attraverso il sistema fiscale
Tuttavia questa ridistribuzione non deve interferire con il sistema dei prezzi di mercato
Ma quale avrebbe dovuto essere il livello dell'intervento dello Stato nelle diverse funzioni e quali soprattutto i limiti dove questo intervento si sarebbe dovuto fermare nel garantire la libertà economica dei cittadini prima di abusarne
è possibile indicare in quali attività tra quelle che lo Stato svolge senza coercizione soprattutto alle attività economiche
Dove esso gode di vantaggi comparati in termini di costi di transazione di mercati incompleti
Ordine in casa di mercati non contendibili o di battitori liberi
Ci può dire qualcosa sui casi e le procedure in cui l'intervento dello Stato è più probabile che sia conveniente
Ma questo si unisce un'altra domanda
Chi può cambiare il ruolo dello Stato e modificare sia il suo potere distributivo sia i suoi sentieri di crescita
La risposta oggi ci è offerta dai processi di regionalizzazione intra statale e interstatale
Anche se andiamo innanzitutto a livello nazionale che operano i grandi principi di solidarietà e sussidiarietà cioè quei principi che sono ispiratori dello stato sociale da una parte e dello stato ottomano mistico dalla un sistema di governo a più livelli pone le questioni dell'assetto istituzionale e dell'efficienza economica
Infatti a prescindere dai molti significati di federalismo troviamo nel federalismo fiscale una teoria economica che offre motivi e ragioni per l'esistenza di più livelli di governo
Che collega rappresentanza ed efficienza nelle decisioni collettive in particolare nei casi di confederazione di Stati indipendenti o di sistemi federali e di gerarchia di governo la teoria delle relazioni intergovernative offre i principi di regolazione della concorrenza verticale e della natura e dei limiti di quella orizzontale
Di qui discendono quantità e qualità dei livelli di governo e i loro collegamenti con i diritti di cittadinanza le competenze il finanziamento delle responsabilità
L'analisi di Saigon Besta e il prossimo storia in modo hanno posto in discussione le conclusioni tradizionali del federalismo fiscale e le indicazioni di mais grano associate alle assunzioni del bilancio pubblico ma si ritiene che entrambe possono ancora offrire soluzioni alternative
All'economia delle scelte pubbliche purché il paradigma individualistico non sia assolutizzato conclude l'economia mondiale si va polarizzando in una serie di blocchi regionali guidati da un leader che è stato percorso dall'Unione Europea
In questo senso il Nafta il Mercosur altre organizzazioni presente in Asia e oggi anche in Africa
Questi blocchi applicano tra loro politiche protezionistiche che possono frenare la tendenza verso un'uniforme processo di globalizzazione mondiale
La transizione
Degli Stati nazionali verso forme di regionalizzazione planetaria trasferisce su queste forme di integrazione politica ed economica il compito di suggerire le soluzioni possibili agli importanti problemi di politica economica internazionale
Che il mondo intero si trova ad affrontare in questo inizio di secolo il debito internazionale dei Paesi in via di sviluppo e lavoro drammatica povertà continuano a minacciare la stabilità del sistema finanziario ed economico mondiale
Il crollo dei regimi comunisti nell'Est Europa nel ex Unione Sovietica nonché il bisogno di ristrutturare queste economie secondo i canoni del dei criteri di mercato sono grandi occasioni da una parte ma presentano anche gravi pericoli per il mondo intero
L'internazionalizzazione del mercato dei capitali ha stimolato lo sviluppo di nuovi strumenti e pratiche finanziarie che hanno eroso ulteriormente le capacità di controllo governativo sulle variabili monetarie interno
La recente crisi asiatica favorita Darzo che sconta mento delle economie dalla Punto deterioramento della qualità dei portafogli bancari ha colpito dopo decenni di performances economiche eccezionali prima i mercati finanziari e poi ha diffuso i suoi difetti
Sui mercati dei beni
L'instabilità dei tassi di cambio accresce l'esigenza di riformare il sistema monetario internazionale
La disoccupazione europea persiste da vent'anni con tassi doppi di quella statunitense
I processi di globalizzazione si contrappongono altri giornalismo commerciale esponendo molte aree del pianeta alla scomparsa di qualsiasi forma di protezione e di conseguenza assalti nella divisione del lavoro internazionale
Queste osservazioni
Mi pongono davanti ad una conclusione
Per quella della scelta la tra due scenari in cui collocare le soluzioni impossibili di questi grandi problemi il primo di impostazione strettamente liberista
Che non lascia spazio alla politica nei mercati dei prodotti e dei fattori ormai gli assunti compiti
Il secondo in cui le relazioni di politica non sono state completamente sostituite dalle relazioni di mercato
Adesso si rivolge questa mia riflessione conclusiva nella consapevolezza che gli obiettivi considerati dalla teoria positiva sono solo una partizione di quelli considerati dalla teoria normativa
Ciò consente di designare e di delineare ruoli per la politica economica nazionale e per quella regionale planetaria ovvero per quanto riguarda noi e l'Europa un suggerimento per i rispettivi ruoli
Il ruolo della politica economica nazionale duplice in quanto rivolto verso l'interno nel sostegno delle economie
Che tragga alimento dalla trasformazione di uno Stato del benessere generale verso uno Stato del benessere discriminatorio
E verso l'esterno
Nella gradualità di partecipazione al processo di globalizzazione in questo senso quindi l'Europa tenderebbe alla regionalizzazione più opprime che la globalizzazione
Perché perché deve conservare una sopra regolamentazione altrimenti destinata a scomparire per uniformarsi a quella del resto del mondo per impossibilità di sostenere gli sprechi di risorse causati dagli interventi mirati Addis ad assicurare posizioni di rendita
Ma c'è un ruolo importante da svolgere anche da parte della politica economica a livello regionale planetario in questa ottica gli scambi non si associano solo i benefici statici o dinamici della specializzazione produttiva seppure incompleta
Ma anche ai suoi costi economici ed extra economici in termini di dipendenza produttiva di perdita di know how connessa alla scomparsa graduale di produzioni oggi settori produttivi rilevanti
Che rendono irrevocabili alcune rinunce in termini di allocazioni fatto regali anche se in cambio di una maggiore produttività
So di convocarmi in questo modo seguendo John Stuart Mill Federico lista o anche come ha fatto Marco fanno e difendere in alcuni casi l'uso distorto di strumenti d'intervento protezionistico
Senza dimenticare peraltro gli esiti drammatici
Degli andamenti temporali delle ragioni di scambio per molti paesi in via di sviluppo e che hanno portato alla teorizzazione della crescita che impoverisce
Mi domando tuttavia difenderemo ancora senza eccezioni le tesi dello scambio volontario
In presenza di una dipendenza produttiva e di un debito internazionale
I cui oneri impongono a molti di questi Paesi politiche interne etero dirette oltre che di donare i loro guadagni di produttività traducendoli in prezzi più competitivi invece di poterli utilizzare per migliorare le loro ragioni di scambio
Cosa impedisce se non la concorrenza ma nozionistica delle multinazionali ai piccoli paesi di appropriarsi della maggior parte dei guadagni del commercio internazionale
So fine
Nel senso che queste sono le conclusioni della teoria
Tradizionale del commercio internazionale
Ci si può attendere ragionevolmente che l'organizzazione mondiale per il commercio affronti con insuccesso questi problemi
Non deve sfuggire la ricchezza delle alternative che l'approccio normativo può offrire nel disegno di soluzioni congiunte ai problemi dell'economia internazionali che sono stati ricordati
Affrontare questi grandi problemi apre quindi la questione del coordinamento delle politiche in un contesto multilaterale sappiamo tutti che in un mondo costituito venne Paesi l'ennesimo paese non può scegliere autonomamente il saldo della propria bilancia dei pagamenti
Sappiamo anche che le ragioni per cui un Paese può accettare questo ruolo
E duplice e cioè che gli altri Paesi accettino la sua moneta il Regolamento degli eventuali deficit e due che si abbia la libertà di decidere la propria politica monetaria in funzione degli obiettivi di politica economica interna senza il vincolo esterno il punto qui è che il passaggio alla regionalizzazione porta i paesi del mondo a cambiare di dimensione quantitativa da un ordine di centinaia all'ordine di qualche unità
La centralizzazione della politica monetaria nell'Unione europea attraverso la separazione delle competenze europee per la macro stabilità finanziaria
E le competenze nazionali per l'attività di vigilanza e l'insufficienza di coordinamento di quelli fiscali strutturali hanno reso evidente
Portando a compimento alle sfide lanciate da Jacques Delors le necessità di introdurre un governo economico nell'Unione Europea soprattutto quando la congiuntura mondiale rallentamento e il risanamento finanziario più difficile
è noto da tempo che i movimenti di capitale a breve termine possono essere destabilizzanti tutti tuttavia non vi sono strumenti unici che da soli possono evitare crisi finanziarie internazionali sempre più frequenti
Tra questi la Tobin tax quel come altre forme di controllo diretto o indiretto mira a creare un cuneo tra tassi d'interesse interni e internazionale
Tuttavia importante individuare misure di questo tipo di questo tipo che come quella ricordata possano accrescere l'efficienza dei mercati finanziari scoraggiando i movimenti speculativi a breve e favorendo quelli a lungo termine
Riducendo contemporaneamente la volatilità dei tassi di cambio e restituendo almeno in parte Airon ai governi nazionali e regionali le capacità di controllo dei flussi perse a causa della liberalizzazione economica degli anziani grazie
E scusate
La
Allora adesso andiamo
Alla prima sessione
Premetto che aveva
Mi fa
Circa essere uno che fa l'intervento
C'è spazio deve uno per fare un intervento
Facciamo moralizzazione
Ok allora prendere secondo l'accusa sociale Milone Giuseppe Garofalo
Deborah di Gioacchino ci stiamo tutti Savino
Va be'intanto facciamo queste dopo
Per
Mellone due dopodiché facciamo Triulzi poi faccia vennero troviamo il diciotto per qualche
Ti prego
Vediamo un po'qual è quello giusto questo
Va
Be'io
Probabilmente
Dalla approvato
Ma non funziona abbiamo ad avere
Allora
Valerio
Possiamo
Ora
Mo'
Bene allora lo schermo
Poi
Come giorno
Teresa
Orientali
La
Drammatica
Vorrei
Il coordinamento tra grazie e coordinamento tra politiche monetarie e fiscali un'applicazione di Teoria dei giochi
Credo che sia un tema di di grandissimo rilevanza e che dovremmo cominciare a coltivare con maggiore attenzione proprio perché il problema dei diversi livelli di governo generano questo tipo di esigenza
Ne siamo sempre stati abituati a parlare di coordinamento fra il riversi Stati credo che adesso ci sia anche bisogno di fare coordinamento all'interno degli Stati per intero gli Stati sovranazionale
I nuovi modelli di politica finanziaria mondiale sono un tema tradizionale nel senso che si parla sempre di questi aspetti
Però il mondo cambia continuamente quindi credo si era necessario aggiornare questi argomenti ogni volta
Mi fermerei questa in questa prima Tornata poi riprendiamo la seconda
Anche per dare un attimo di sosta perché ovviamente credo che il nostro Vittorio per distrutto soltanto una parola ne vorrei aggiungere
Per quanto riguarda massimo fino a via voi lo conoscete come
Preside della facoltà come studioso
è doveroso per me ricordarlo anche come
Un amico che è stato sempre vicino a noi
Stato membro del dipartimento c'era sempre stato vicino alla scuola di Caffé l'abbiamo sempre avuto come un una persona con la quale abbiamo avuto grande occasione vivibili incontri sia umane sia dal punto di vista scientifico quindi se mi consentite lo lo considero come parte della della famiglia dei dei degli allievi di di di Federico Caffè che come dico siamo qui molto
Rappresentate meno male siamo anche fieri di avere questa identità
Va be'quindi ovviamente la parola professor Migone che appartiene appunto alla famiglia
Istanti si incrini prima del previsto
Allora così questo mio breve intervento sarà dedicato come dice il titolo stesso alcune riflessioni sulle prospettive della sovranità economica internazionale
Così alla luce dei drastici mutamenti che sono intervenuti nello scenario internazionale nel corso degli anni recenti
Ora il dibattito sul futuro dello Stato nazione strettamente connessa d'altro canto con quello sulla natura e sulle implicazioni del processo di globalizzazione
Cioè l'economia mondiale quindi dopo una breve panoramica sulle diverse posizioni maturate su questa problematica
Così vorrei richiamare l'attenzione su alcuni problemi specifici legati proprio a questo processo di trasferimento della sovranità economica dagli Stati nazionali alle istituzioni della cooperazione ora ai diversi indizi di pensiero su un punto ha senz'altro vie ampio consenso
Cioè il fatto che il processo di globalizzazione comunque comporti una progressiva erosione della sovranità nazionale questo fenomeno può essere del resto visto sotto diversi aspetti
Per esempio la crescente interdipendenza delle economie nazionali facilità sempre più la diffusione delle perturbazioni e fa sì che i singoli Paesi
Siano maggiormente influenzati rispetto al passato dalle politiche adottate da altri Paesi un altro aspetto attraverso i quali si manifesta questi indebolimento questa erosione della sovranità nazionale
Beh è data dal fatto che si è notevolmente indebolita la capacità dei governi nazionali di condurre politiche autonome
Anche autonomi rispetto agli altri Paesi ignare quali ad esempio la tutela della concorrenza la difesa dell'ambiente lo stato sociale settori tradizionalmente considerati di competenza strettamente interna
In passato
Ora un'altra
Io varietà degli strumenti di polizia utilizzabili dalle modalità dell'Odin chiedo di altresì dagli stessi accordi internazionali cioè si qua sei andato concretizzando il processo di apertura
Ore in merito comunque alle conseguenze di questo di dimensionamento della sovranità economica dello Stato nazione sono stati espressi giudizi piuttosto viaggia in larga parte ciò si spiega con le differenze tra gli studiosi riguarda le valutazioni delle implicazioni variabile appunto del processi di globalizzazione e vediamo fondamentalmente negozi sono di delineati
E orientamenti in proposito
Un primo orientamento e quello dei così detti entusiasti così vengano indicati stessa del globalizzazione con gli ottimisti
Pongono l'accento sui benefici dell'integrazione economica internazionale in termini guadagni di efficienza di maggiore crescita in ultima analisi in termini di più elevato benessere sociale
Il libero scambio in particolare consentirebbe di sfruttare pienamente vantaggi comparati le economie di scale e al tempo stesso consentirebbe di accresce la contendibilità dei mercati nazionali rispetta da parte delle imprese estero quanto alla libera circolazione dei capitali coi essa favorirebbe l'allocazione ottimale del risparmio degli investimenti a livello internazionale
Da parte di degli esponenti di questo indirizzo si riconosce che la globalizzazione non è esenti da risvolti negativi soprattutto si fa riferimento a quelli sotto il profilo distributivo
Riguarda sia le diverse aree geografiche del mondo tra le diverse componenti della società all'interno dei singoli Paesi
Queste conseguenze negative tuttavia sarebbero per lo più contenute e in ogni caso gli effetti positivi in termini di crescita economica sarebbero di gran lunga prevalente
Con riferimento in particolare al complesse controverso tema delle cause sottostanti alcune preoccupanti tendenze manifestate sì nel mercato del lavoro dei Paesi avanzati quali la stagnazione del livello medio dei salari reali
Il peggioramento del differenziale retributivo dei lavoratori meno qualificati rispetto a quelli più qualificati la presenza dei tassi disoccupazione mediamente più elevati per i lavoratori scarsamente qualificati bene
E si ritiene per lo più che i fattori internazionali e in particolare la crescente integrazione codici in via di sviluppo
Non costituiscano la variabile esplicativa più importante
La causa principale sarebbe invece dalla dispersione salariale dell'aggravamento da disoccupazione lavoratori meno qualificati sarebbe ricercare nel progresso tecnico del tipo skinhead Weiss
Tale interpretazione in sostanza ridimensiona il ruolo di fattori internazionali
E sembrerebbe si dice trovare conforto tra l'altro nella constatazione che contrariamente a quanto ci si attenderebbe in base all'etica standard del commercio internazionale questa ampiamente del differenziale
Tra lavoratori più qualificati lavoratori meno qualificati si sarebbe verificato
Anche nell'aria di numerosi Paesi in via di sviluppo ovviamente invece in base alle ci aspetteremmo esattamente il contrario
E soprattutto questo fenomeno è stato osservato dalla metà degli anni ottanta circa attorno quanto poi alle crescenti divergenze tra Paesi avanzati una parte non trascurabile i paesi in via di sviluppo alcuni dei quali stanno subendo un processo di marginalizzazione come si dice cioè sono posizioni di Net lustrarsi sul nel nel contesto internazionale
Beh si sottolinea che almeno in parte
Non trascurabile la casa non sia da ricercare nel processo di globalizzazione insieme quanto piuttosto nella presenza in quel paese di un quadro istituzionale macro economiche inadeguato
Tale comunque da non consentire loro di beneficiare dei vantaggi potenziali offerti dall'integrazione economica internazionale
Infine quante all'instabilità finanziaria internazionale e si allarga misura più l'espressione di fallimenti del mercato sarebbe la conseguenza di scelte sbagliate di politica economica a livello sia nazionale che a livello di istituzioni della cooperazione internazionale
E in particolare il Fondo monetario sottrattiva l'appunto il da questo punto di vista a questo punto vediamo lo stato nazione qual è l'atteggiamento coerentemente con la posizione equidistante e scritta
Dispersi d'ispirazione neoliberista orientata verso un drastico ridimensionamento della presenza pubblica nell'economia a livello sia di governi nazionali che di istituzioni sovranazionali
Il fatto che l'incisività delle politiche nazionali di sul piattino Rita in conseguenza della globalizzazione e che la dinamica dell'economia mondiale sia maggiormente condizionata rispetto al passato dal libero operare
I meccanismi di Minsk Vimercate visto con favore non di rado si tenta associare la globalizzazione a un nuovo ordine economico internazionale proprio dominato dei principi delle sette dove i conti dello Stato nazionale
Sono circoscritti Persotti a quelli di uno Stato minimale e queste un primo orientamento di fronte alla globalizzazione che porta assumere quest'atteggiamento no rispetto dicevamo a questo processo di graduale erosione del dello della sovranità economica degli Stati
Una posizione del tutto contrapposta a quella appena descritta
è rappresentata dalla schiera in realtà alquanto composita dei così detti scettici
Per non dire avversari della globalizzazione la globalizzazione in questo caso viene ed interpretata a seconda delle circostanze come una nuova versione dell'imperialismo economico una forma di neocolonialismo
Almeno nei rapporti tra Paesi avanzati e pesi medi sviluppo meccanismo destinata a crescere inesorabilmente divari tra aree ricche aree povere del mondo e al tempo stesso destinata alimentare sempre più condizioni d'instabilità e di insicurezza nel lavoro
E disuguaglianze distributive all'interno
Dell'aria dei Paesi industrializzati si sottolinea altresì come la globalizzazione abbia enormemente ridotto la capacità dei governi nazionali di perseguire obiettivi di equità attraverso la tassazione del capitale
Quante vantaggi da globalizzazione in termini di efficienza e di crescita e si sarebbero stati sopravvalutati nel dibattito corrente comunque la loro distribuzione penalizzerebbe di fatto le aree povere del mondo
Riguardo poi le istituzioni e la cooperazione economica internazionale
Viene spesso proprio un giudizio negativo per il ruolo decisivo avesse svolto nel favorire il processo stesso di globalizzazione e per aver contribuito a imporre regole del gioco rispondente agli interessi dei paesi detentori del potere economico
Piuttosto che della comunità internazionale senza e adesso andiamo a vedere cosa deriva insomma da questa visione delle cose dei un atteggiamento ostile a negoziati internazionali che imprimono un'ulteriore impulso verso l'integrazione internazionale
Si auspicano piuttosto scelte di politica volte a contrastare il processo di globalizzazione salvaguardando al tempo stesso ampi margini sovranità economica nazionale quindi vedete una posizione del tutto opposta
Anche da questo punto di vista e in che modo attraverso la riproduzione di Barbieri di varia natura gli scambi di merci e servizi per alla circolazione di capitali
Si tratterebbe in sostanza di attivare una fase di dei global iniziazione
Seguono intanto di nuovo in qualche misura i mercati nazionali d'altra parte loro dicono non dimentichiamo che la prima globalizzazione in quella che si e saldi diciamo
Dopo la prima guerra mondiale in occasione della grande crisi
Fu con la conseguenza di una deliberate scelte di politica economico di quali Paesi gradualmente deciso autonomamente no di isolare i mercati nazionali terzi ricorso a misure protezionistiche vicenda al di là del fatto delle conseguenze adesso che ebbe questo tipo di politica
Sa l'idea è quella di dire sono tutto sommato così come si è potuto attraverso scelte di politica economica globalizzare nulla ci impedisce se dimostriamo che il processo è stato tutto sommato negativo di in qualche misura arretra
Ora
Tra gli esponenti di questi di di questi indice di pensione prevale un atteggiamento ostile nei confronti sia di un ordine economico mondiale che si fondi sul libero operare dei meccanismi di mercato
E anche verso un governo dell'economia mondiale che preveda un significativo trasferimento di poteri dagli Stati nazionali verso le istituzioni internazionali almeno così come esse si configura attualmente e questa diciamo la seconda posizione che vedete nei confronti del ruolo in prospettiva dello Stato nazionale abbiamo un'interpretazione completamente
Opposta vi è infine quella una terza posizione che solo così forzando le cose possiamo considerare intermedia tra i due precedenti è una posizione comunque che sembra trovare maggiori con consensi nell'ambiente sia accademico che all'interno delle istituzioni internazionale
La globalizzazione in questo caso in vista come un fenomeno potenzialmente assai vantaggioso per l'economia mondiale nel suo complesso insisto su questo potenzialmente i guadagni sul piano dell'efficienza allocativa della produttività connesse all'apertura internazionale possono essere cospicui
Tuttavia lo sfruttamento effettivo di queste opportunità offerta dal processo di integrazione impone soluzioni ben diverse da quelle di un assetto dell'economia mondiale fondato sul meccanismo della mano invisibile
La la globalizzazione infatti di per sé non riduce affatto l'esigenza di interventi pubblici correttivi sul sistema economico
Rispetta l'ipotesi di segmentazione dei mercati nazionali
Si verifica piuttosto che rispetto al passato a causa della cresciuta interdipendenza le perturbazioni si trasmetta in misura maggiore da un paese all'altro e al tempo stesso siamo sempre più numerosi i casi i fallimenti del mercato che assumono dimensioni internazionale in tali circostanze ad assai difficilmente obiettivi
Quali la stabilità macro economiche l'efficienza allocativa sono raggiungibili attraverso interventi correttivi posti in essere dei singoli Paesi che operino in modo indipendente in funzione strettamente degli interessi
Nazionale quindi fuori da una logica copie
In proposito può ricordarsi il complesso problema di assicurare un'adeguata disponibilità dei cosiddetti beni pubblici globali
Cioè quei beni pubblici che coinvolgono in sostanza più paesi orti si distingue beni pubblici regionali quante riguardo poco in cura circoscritte di Paesi nel caso in cui riguardi l'intera area come già si parla di beni pubblici globali oppure si può stare indifferentemente estate quali senti import esempi importanti sono la stabilità finanziaria internazionale la tutela dell'ambiente il mantenimento di un sistema di mercati aperti
Si tratta di beni come è noto la cui offerta ottimale non è garantita né dal mercato ne attraversi interventi autonomi indipendenti dei singoli governi nazionali
In queste circostanze la soluzione più appropriata e quella del ricorso a forme sempre più estese e penetranti di cooperazione internazionale
Che investono aree di intervento pubblico in passato considerate di stretta pertinenza interno in breve la globalizzazione impone che si giungono a regolazione dei mercati a livello globale l'immatricolazione del mercato
Si fa notare come attraverso andando a quelle conseguenze negative che avevamo detto dal globalizzazione interni distributivi si fa notare come attraverso una gestione coordinata delle politiche sociali Possa crescessi altresì la capacità di un Paese
Di contrastare al proprio interno gli effetti indesiderabili
Della globalizzazione sulla distribuzione del reddito e di assicurare maggiore protezione sociale nei confronti dei rischi che essa comporta
Una più stretta collaborazione internazionale rende praticabili altresì efficaci programmi di redistribuzione delle risorse dei Paesi più ricchi verso le colonie più deboli incapaci nel breve periodo di trarre beneficio da una realtà di mercati globali
D'altro canto un sistema di governance dell'economia globale impostato forme sempre più strette di cooperazione tra gli Stati impone il potenziamento delle istituzioni economiche internazionali e alle stesse nello stesso tempo tempo inesorabilmente
La progressiva riduzione della sovranità economici nazione quindi vedete qui sì Dosso voto si
Abbiamo questa panoramica dei tre orientamenti e vedete il per quello che riguarda lo stato nazionale lo Stato nazione il ruolo Adriano conclusioni del tutto diverse nel primo caso c'era più un mercato in qualche modo meno Stato nazionale e nessuna esigenza di potenziare in compenso le istituzioni internazionali
Nel secondo caso quella dei critici diciamo degli scettici invece difendere la sovranità nazionale
Senza concedere nulla in più e meccanismi di mercato né alcun trasferimento di sovranità economica le istituzioni internazionali in quest'ultimo caso indebolimento si accetta è visto come una tappa necessaria la graduale espropriazione di Stati nazionali una parte significativa dello sovranità economica ma a vantaggio nonché meccanismi di mercato quanto piuttosto di un governo dell'economia a livello sovranazionale queste sono diciamo le posizioni che si sono andaste nell'impianto a tutto questo diciamo dare così vorrei aggiunge semplicemente questa alcune brevi riflessioni riguardo a locali prospettive reali che ne abbiamo attualmente di un rafforzamento delle istituzioni della cooperazione nel prossimo futuro quindi accettando l'approccio diciamo che contraddistingue il terzo degli orientamenti già ne abbiamo descritto quali sono però concretamente le possibilità che nel prossimo futuro uno si possa procedere su questa strada
Ora in proposito comunque va ricordato che a giudizio di molti il potere delle istituzioni
Nazionali comunque attualmente inadeguato rispetta rispetto a quello che sarebbe
Necessaria a garantire il livello ottimale di cooperazione si sostiene altresì così con il giudizio complessivo sul ruolo svolto di da questi istituzioni dal secondo dopoguerra oggi
Che queste istituzioni porno una battuta con gli stessi sono stati sufficientemente forti per far nascere la globalizzazione ma troppo deboli per governarla poi ecco questo è un po'il tipo di giudizio meritata spesso cioè l'inadeguatezza rispetto al compito delle attuali delle istituzioni così come attualmente si si configura
Recentemente si sostenuto anche che il mancato rafforzamento delle corde della cooperazione internazionale dato l'elevato grado di intenti di interdipendenza economica
Attualmente raggiunto tra le economiche tra attualmente realizzatosi
Mette a rischio addirittura la sostenibilità stessa della globalizzazione cioè si teme che se non si pone
In tempi brevi rimedio a questa carenza di governo sovranazionale possano emergere conflitti così violenti da esili così imprevedibili che addirittura possano portare a una disgregazione di questo processo
Ora e qui queste brevi osservazioni chiudo
Devo dire che parere personale a sfavore io condivido personalmente l'esigenza di questo salto di questo trasferimento di sovranità però
A sfavore a mio così in giudizio della praticabilità dell'opportunità spessa in questo momento di procedere in questa direzione giocano quattro fattori uno è una pura constatazione di fatto i governi nazionali
Si mostrano di ripartito anche riluttanti a trasferire attualmente soprattutto alcuni Paesi di quelli che hanno maggiori responsabilità nella gestione del sistema economico internazionale a trasferire quote aggiuntive diciamo della loro sovranità alle istituzioni internazionali
E questo è un dato di fatto poi sul fatto dell'opportunità ecco adesso bisogna dire una cosa
Una osservazioni riguarda proprio il modo concreto di operare di queste istituzioni
Quello che si osservate qui siamo davanti a un aspetto analitico i famosi problemi di idee lega che normalmente caratterizzano i rapporti tra elettori e politici all'interno di singoli paesi
E Gennaro poggia ben note tipologie di fallimenti del mercato
Dell'intervento pubblico scusate capiamo ognuno deve dire spetta donne Renon mercato esattamente appaiono in una in realtà amplificati questi problemi di delega quando andiamo a vedere il rapporto che sussiste tra queste istituzioni della comunità internazionale e quindi diciamo questa è una porteremo a un trasferimento di poteri aggiuntivi a queste istituzioni occorrerebbe preliminarmente introdurre criteri che i no
Che i meccanismi decisionali concretamente operante all'interno di queste istituzioni siano tali da generare esiti che non rispettino poi in mi interessa della comunità internazionale
Un altro aspetto importante
Che non può in questo così io in relazione a questo obiettivo di una ridefinizione delle responsabilità e dei poteri delle istituzioni internazionali e quello un aspetto delicatissimo già segnalato da caffè a suo tempo molti anni fa punti uno dei primi prudente avvertire
Questo problema quando ancora coi non c'era questa situazione così conflittuale da questo punto di vista nella su di sé
Cioè quello di garantire il giusto equilibrio tra volontà politica dei Paesi membri e tecnocrazia di questa istituzione non di rado in relazione all'operato di queste istituzioni se arrivata a parlare anche di deficit democratico
Jeans pressante non condivido però è stato detto qualcosa infine ultima osservazione
Io ritengo che uno spacco tutto tutt'altro che trascurabile l'attuale fase al potenziamento del istituzioni la cooperazione internazionale
Sì e quindi a un trasferimento di sovranità nazionale in questa direzione derivi
Dalla crescente diffidenza e non di rado dalla vera e propria Sticky sostituita maturata a torto o ragione
Da numerosi Paesi e da vasti settori della società civile nelle diverse regioni regioni del mondo verso la globalizzazione e verso le istituzioni che al hanno contribuito alla generazione di questo processo
Sembrerebbe così un vincolo proprio di carattere sa un processo democratico sottostante a questa trasferimento insomma difficilmente ipotizzabili questo entro cui comunque i sondaggi dicono che adesso lasciando stare i manifesti diserbante perché più visibili movimenti no global le organizzazioni non governative ma realtà insomma il consenso è andato addirittura cavando negli anni recenti verso queste istituzioni quindi questo comunque rappresenta inevitabilmente a livello anche di politici una remora a portare avanti in questo momento questo processo quindi a mio parere concludo
Non so se non possiamo aspettarci nel prossimo futuro grossi cambiamenti da questo punto di vista grazie
Un grazie
Perfettamente grazie per avermi aspettato del tempo grazie per aver ricordato il contributo di dei caffè su questi temi a mia volta volevo ricordare che proprio credo tre anni fa abbiamo fatto un convegno in onore di Federico Caffè proprio su questi temi
In effetti eravamo anticipavamo poi problematiche che si sarebbero sviluppate in seguito all'unico
Elemento che vorrei sottolineare che in effetti vi è grande importanza
O se volete giusto una provocazione
Mi domando fino a che punto si possa parlare di globalizzazione
Di così mancanza di intervento dello Stato quando
Un uomo
Dominati facciamo parte di un impero in cui ormai c'è una nazione egemone
E non ci sono più quelle possibilità appunto di coordinamento che c'erano prima
Oggi sistema Band indirizzato chiarissimamente delineato sia nella parte diciamo così metodologica sia nella parte politico
Istituzionale
Per cui
In effetti c'è una bella contraddizione fra questi aspetti nel senso che si fa si può dire che non esista sovranità nazionale oppure dall'altra parte si può si può dire che esiste un'unica sovranità nazionale
Però credo che si è uno degli obiettivi del proprio dell'Università di questi dibattiti sviluppare questi questi argomenti
Che altrimenti restano un po'troppo sullo sfondo e non vengono mai
Approfondì
Passerei adesso alla alla secondo intervento
Il coordinamento fra politica monetaria e fiscale un'applicazione Teoria dei giochi
Deborah di Gioacchino Giuseppe che offre lo so come funziona
Anziana
Presta maniera che Deborah raggiungerà
Alagna luminosa per presentare alcuni Lucidi io volevo
Forse i re la professor sei e Milone conviene prender posto in platea per seguire la presentazione
Ecco io volevo semplicemente dire due parole nel frattempo
Io sono stato allievo di Massimo Fino Aia per cui sono molto contento di essere qui di essere stato invitato e come diceva anche lo studente in precedenza
Quando si comincia a studiare economia con un professore sì assegnati da quella sapere impostazione per cui sono molto grato al massimo fino a ieri questo non farò retorica voglio soltanto dire che per la Società degli economisti ho preparato una nota addio video grafica sul massimo fino ai e che uscirà in un prossimo numero della rivista italiana degli economisti
Per quanto riguarda il nostro intervento riguarda l'interazione tra i responsabili delle politiche economiche con riferimento all'Unione economica e monetaria europea
Il punto di partenza il Trattato di Maastricht che innova anche rispetto all'impostazione tradizionale cioè del rapporto Werner che del settanta dove si pensava a un centro decisionale unico di politica economica
Colta stato di Maastricht invece si separa nettamente la politica monetaria che è affidata alla banca centrale
Autonoma dei governi e le politiche invece fiscali che sono di competenza nazionale in base al principio di sussidiarietà anche se coordinate con un'azione di sorveglianza
Ecco questi problemi di interazione e di coordinamento negli abbiamo affrontati attraverso la teoria dei giochi
Scoprono
Sentimento Bilica decreti la banca centrale alla banca centrale
E garantita l'indipendenza da controllo politico degli Stati
Alle dipendente della banca centrale ci permette di di caratterizzare un decisore autonomo e quindi di analizzare appunto la interazioni programmatica fiscali
Ma nella letteratura più tranciante sono state seguite due due filoni
E studiare che hanno studiato queste operazioni militari fiscale per
La prima ha studiato le circostanze sulle quali il coordinamento Tiscali quindi tra governi nazionali
Queste desiderabile
Talmente invece secondo filoni ha studiato bene
Diverso
I funzionari sulle performance economiche dell'unione monetaria dalla valutato differimento agli all'implicazione
In questo lavoro si continuerà scelta
Delle istituzioni nel mille unione monetaria
Immaginando però che
Le funzioni obiettivo de consimili che non non necessariamente di le
Quindi benessere sociale quindi la valutazioni diverse
I funzionari non viene fatta
Il riferimento alla
Va in questo contesto le istituzioni vengono viste come le regole del gioco che vengono stabili grande non concordate dai governi grazie
E dalla Banca centrale
Prima
Il gioco
Quindi in questo senso la scelta delle istituzioni viene descritta come il primo stadio dico appunto a questa
Allora e questa diciamo alla bimba interruzioni di questo secondo stamattina
La seconda riguarda il concetto di equilibrio che ho
Momenti anche in questo contesto l'equilibrio che ha provocato nella gli equilibri del primo tanto gioco per creare un equilibrio di Nash ma piuttosto l'equilibrio correlato settantacinque
Al contrario dell'indagine esce permette che le azioni dei giocatori
Siano in qualche modo coordinate appunto appunto correlate e non indipendente
Quindi il primo stadio del gioco è quello appunto che nasce
Della scienza della scelta delle istituzioni e
Questa a questo pari pari principali
Concludendo Centelles
Assumiamo che i governi nazionali abbiamo Franzi omogenee in qualche modo abbiamo raggiunto un accordo tra loro e quindi le stiamo studiare come se fossero unico giocatore
A questo ci permetterà senz'
L'azione di descrivere ultimo stadio del gioco con un gioco tra due giocatori
Un'autorità fiscale
Presente nazionali e un'autorità
Ma perché queste cose al di là di scendere
Perché qualcuno può essere giustificata perché in un qualche senso stiamo immaginari per gli interessi dei governi nazionali per quanto riguarda il disegno del vestito
Specificazione istituzionale possono essere
Aveva le le i possibili del cuore azionari che abbiamo considerare sono
Del quattro per
Cioè nella prima le autorità monetarie mobilità fiscale
Conto dello Scherzo
Nella seconda la leadership
All'autorità monetaria l'autorità monetaria nuovi posti di nella terza quella cioè della ITC fiscale la tanto Centrale Europea subisce le decisioni di Baget della autorità
E in qualche modo costretta ad assecondare i bisogni finanziari
Delle dei governi
Nel secondo Carlo alle istituzioni sono scavate
Il secondo stadio il
Viene giocato un gioco dinamico
Allora
Questo è stato immaginato che anche
Mica di governo trenta eterogenee tuttavia nuova Consulta quindi diciamo le quattro istituzioni sono Federico data in precedenza è presente nella leadership monetaria inviano Banca centrale
Europea nuove vetrina se successivamente i governi nazionali simultaneamente quindi evitiamo le complicazioni che si verrebbero a creare
Ma fin qui diciamo le avrebbe i governi nazionali potessero nuove
Quando
Presidente locazioni Samsung modello tabellini del dottor
Studia prudente vicini
Tuttavia per descrivere l'unione monetaria è stato introdotto un secondo governo quindi gioca sostanzialmente si riduce dove dove
E una volta
Allora
Le pulsioni obiettivo
Degli
Della banca centrale e dei governi sono
Ma non so se finale non era sostanzialmente sul mercato andrà anche ora termine comunemente per quanto riguarda città minore quanto riguarda i singoli governi vedo e il primo è emblematico intende rappresentare
è è la due strumenti decidono gli strumenti a disposizione della comunità monetaria F
Fiscale strumento
Di dei governi azionare il ritmo e e ed è dei solo i i rispettivi o
A nel fare nel derivare questa funzione obiettivo le stipendio parte è che la banca centrale però esclusivamente della legislazione null'altro utile
Nel clima primo
E netti meno anche riflette
Allo stesso tempo i governi non si preoccupi da secoli si dichiarò una mente diede occupazione tutte quindi questo riflesso nel primo elemento del terzo
Allora questi invasi sulle anche dei palestinesi intende descrivere in qualche modo interazione contesta all'interno della
Deve avere cambia così come descritti dal patto di must del Trattato di Maastricht
Infatti il fatto che alla banca centrale attenderà sono andato per stabilizzare la
E di distrae scusate di stabilizzare no solo nei casi in cui Nestor visti i conti al conflitto con la stilizzazione eventi allora significa in qualche senso che non è previsto un trade off tra allora stabilizzazione dell'atto stabilito
Anzi negli occhi
Inoltre
Il fatto che
Obiettivo prioritario Venezia servito insieme dei dei testi apprezzate in un certo senso i governi nazionali possano ritenere questo obiettivo secondario e quindi vi è diciamo abbiamo l'abbiamo allora l'introduzione Elisa
Del pubblico delle funzioni obiettivo intende riflettere su ciò mi pare soffermare su questo comunque alle preoccupazioni sul fatto che a lei
Le decisioni della centralità bisogna centrale e veniva dei governi nazionali porti accuse
Prima di passare alla una diciamo il fatto che
Tra questi ragazzi insieme variabile mette Obiettivo clienti funzione oggettivo
Di tutti quelli simili che
A diciamo queste decisioni in in un certo senso indipendenti martedì fatto che ciascun quasi sceglierà ancora una strategia ottimale sotto il vincolo allora sotto gli arretrati vincoli di bilancio quindi come usuale parmigiano stabili dai restanti nate dall'assoluzione del secondo stadio tra e quindi del secondo stadio il ciascun governo scende
Beşiktaş storia controllabili tenendo conto ma la mobilità se l'obiettivo e tenendo conto del vincolo di bilancio
E di uno stock iniziale DDT
La banca centrale scese la crescita monetaria
In modo da minimizzare sull'obiettivo tenendo conto dei vincoli di bilancio di entrambi i governi nazionali e delle condizioni iniziali entrambi
Allora ma risolvendo analiticamente
Questi problemi di ottimizzazione governato
Si possano ricavare delle espressioni di questo tipo
Per agli occhi delle funzioni obiettivo devono dove saranno antichi in indica sostanzialmente il Libardo funzione obiettivo ottimale Federazione diventa diventa italiana assetto istituzionale
Ok
Quindi appunto riguardasse istituzionali di cui dicevo prima
Quello intimo simultaneamente richiesta certo nasce la leadership nominale ricuciti scale e allora
Il quarto offerto
Signor sindaco esibirmi in cui entrambi a i i giocatori cercano di comportarsi da leader e quindi di anticipare le
Questo per quanto riguarda
Procedendo in maniera repulsiva il secondo stadio
Allora il secondo è stato stiamo appunto
Dario Biocca ottenuto che quest'estate del governo nazionale si comporti unico giocatore il sette il primo stadio meriterebbe del gioco è costituito da un gioco cioè ciascun giocatore ampia strategia cioè essere libero
Altrove e di quattro assetti istituzionali di cui dicevo prima vengono interpretati come i possibili risultati di questo cioè per esempio quando entrambi i giocatori si comportano da fondo globale
Emerge l'aspetto istituzionale viene già l'aspetto Jean questi due sono dunque seppi libri di leadership e questo è il risultato in cui diciamo ciascuno non entrami cercano di essere
A queste disuguaglianze voi vedete sono state
Siamo tentazione fermento equilibrio fra star bene ma sono state ottenute anche attraverso una serie di
Di e valutazioni numeriche sostanzialmente rappresenta diciamo un gioco di questo tipo dove qui ci vorrebbe e quindi peggior risultato di tutti
è la guerra alla i due a diversi sono
Diciamo questo è l'appello di Pillitteri dieci comunitaria con le funzioni di perdere l'autorità monetaria più bassa a quella quanto sia per imporlo vere queste liquidi
Allora cominciamo con questa struttura appunto costante semplice presenta due equilibri di Nash
Intelligente invece pure essi e immensa ricchezza
Allora
No non mi soffermo su
Questioni di selezioni io quindi non ci sarebbe molto da
Voglio solo osservare che nel caso in cui venisse giocata la strategia l'equilibrio Dinacci strategie miste che in un certo senso quello simmetrico anzi sarebbe una probabilità positiva che il risultato peggiore supplica guerra sia sia gli equilibri effettiva
A questo perché perché
C'è un equilibrio in strategie miste indica le probabilità equilibrio randomizzati in cui ciascun giocatore gioca una strategia con una certa probabilità ma questa politica con un'altra probabilità quindi se subito Saffioti prima quella del dell'autorità fiscali fonte l'autorità monetaria comunque sostanzialmente c'è una prova quindi questa viene giocata contro la vita P questa uno meno P il primo nome noti primo quindi c'è una probabilità positiva la che questi equilibri siete sul non è chiara insomma questo è l'equilibrio peggiore
I giocatori preferirebbero che questa rissa tricolori un
Probabilità nulla di essere risolto
Questo non è possibile se
La soluzione del gioco circa
Essa soluzioni smentisce in in strategie miste in cui si immagina che giocatori randomizzato dando imitazione del gelato diventata come
Se viceversa i giocatori sono in grado di correlati coordinare dell'Europa grazie in allora è possibile ottenere una probabilità nulla che risultato inferiore sia dica
Allora in epoca questo
Che risponde la nozione di equilibrio collera
Allora dov'è nato ed è stato proposto da Altman è un'estensione dell'equilibrio di Nash che penalmente la correlazione tra la randomizzati sempre giocato
Allora come nel caso di strategie miste
I giocatori Balsamo la scelta superando
Su un evento
Però anziché bassa
Indipendentemente su venti passa dipendenti esiste un elemento che permette di correlare le scelte
Dei giocatori
Intuitivamente
Signora consentì
Arbitro esterno che osserva ma questa è teste un
Un evento casuale suggerisce a ciascun giocatore per in questo senso è la strategia Renata e l'equilibrio con Renato epoche di strategie
Correlate che sono ciascuno ha la miglior risposta
Allora la letteratura nella teoria dei giochi a giustificato l'equilibrio con Renato facendo riferimento a opzionalità
La spiegazione di D'Adamo origine
Ma più recentemente De Chirico Renato è stato riscoperto in
Viene tenuto come il risultato già cooperativi di nascondermi certi immagine per giocatori possano parlare prima di iniziare
E
è stato dimostrato appunto dell'equilibrio che sentiamo in questo caso per
L'equilibrio con Renato è stato anche ottenuto nella letteratura
Sull'apprendimento
Come distribuzione limite cui tenderebbero i giocatori
Che utilizzassero delle particolari
Delle particolari tecniche di apprendimento che sostanzialmente sono difficoltà
Allora quello che ci riguarda nei contesti della
L'azione crea unitarietà Cartier
L'elemento che integralmente
Franco la correlazione guasti né pensato come un accordo formale o informale non vincolante diciamo uscire
Il un accordo piccola
Questa potrebbe essere interpretato poco mi risulta
Poco mi risulta di una comunicazione di a diciamo di un
Discussione precedente al al gioco
Oppure possono essere qua potrebbe essere di Dante verso il vino amica dicendo che appunto le diverse possibili istituzioni e ne con
E infine una
Interpretazione che potrebbe essere particolarmente rilevante in questo contesto è quello quella di immaginare l'elemento di correlazione come uno l'osservazione di uno sciocco
Due osservazioni cioè ciò nel rappresenterebbe un elemento di
Allora nell'ambito del gioco di cui dicevo prima
Una distribuzione di questo tipo
Via vedete attribuisce la pratica nulla al il risultato peggiore
Perché un certo valore
Segnato
Sì ma cantine scavate dove c'è anche un po'per certi valori di cura senta la distribuzione di
Va be'allora lo dico solo perché lo fa di questo
Allora sostanzialmente per richiamare sopra dove sono immagino appunto che
Il giocatore beata gratuita monetaria divenga detto tra virgolette quindi diciamo questo elemento di correlazione suggerisca che deve giocare
Sa che con una certa probabilità
D'altro giocatore giocheranno a formule ma
Complementare probabilità durante l'inverno e quindi si può calcolare qual è il valore soglia
E a seguire suggerimenti Benito nello stesso no no significato all'esame da fiscale e diciamo il minimo di questi questi valori
Ospiti quello dei momenti di
Basta mangiare sano e mi di saper fare essere
Stadi è deriva dal fatto questa pratica deve essere
Ci ha consentito di
Vedere l'interazione fra le politiche fiscali e monetarie in due in due Paesi
Effettivamente
Trarre da questo poi delle delle regole di politica economica sempre un po'complicato ma insomma certamente ci aiuta a a capire
E per me è stato certamente un proprio molto utile era soltanto l'introduzione
Da lei adesso la parola al professor Triulzi nuovi modelli di politica
è spento però
Fontana presso faccio
Nuovi modelli di politica finanziaria mondiale
Sì di ringrazio verso senz'altro
Che dunque proprio
Nove
Ringrazio ovviamente per l'invito che mi è stato rivolto devo dire innanzitutto che
Non è stato possibile presentare un PIP
E quindi mi scuso per
Non aver svolto il compito ma in questo mese paravento lavorare questa discussione mi sono capitati quattro viaggi cinque viaggi
Per ragioni di ufficio che però mi hanno consentito di venire
Di conoscere alcune diverse realtà
Che ora racconterò dalle quali traggo delle informazioni utili anche al dibattito di oggi
Per informazioni nell'alta che ho visto erano Bruxelles Parigi San Pietroburgo
Brasile Palermo che diavolo c'entra tutto questo con gli argomenti di oggi vediamo secondo me ci sono alcuni elementi che sono estremamente interessanti che io ho colto da temi diversi trattati su tavoli diversi che hanno però delle caratteristiche molto interessante molto anche propositive
Lo dico questo per due riferimenti importanti anzitutto come docente credo che si estrae importante quando si verificano delle situazioni delle esperienze di questo tipo avere la possibilità poi di capire se il gli elementi che noi formiamo quegli studenti lì dove oggi con la gran parte del pubblico
è formato da studenti se punto le linee che noi oggi proponiamo ai nostri corsi sono in linea con con appunto i problemi concreti del del della realtà internazionali
La seconda riguarda appunto la nostra attività in genere di consulenti gli organismi e amministrazioni pubbliche nazionali e internazionali
All'interno di questo vorticoso viaggio in diverse realtà mi sembra che quattro sono gli aspetti e di cui mi sono occupato che hanno degli enti gli elementi straniti interessanti il primo è il seguente
Nasce sordo su riflessioni di carattere europeo cioè il tre dopo che oggi esiste tra istituzioni nazionali europei e internazionali su dei temi che diventano oggetto di decisioni di politica economica
Dico io non inteso in senso lato quindi politica sì libri di cooperazioni con gli aiuto di politiche e finanziarie
Il secondo aspetto secondo tema molto importante
Nasce appunto dalla drammatiche vicende dell'undici settembre cioè che cosa questa drammatica realtà dell'undici settembre ha cambiato può cambiare
Nelle istituzioni di governo dei processi così importanti a livello internazionale
Il terzo aspetto che mi è parso estremamente importante e del tutto trascurato
Purtroppo poco
Coltivato anche dalle nostre istituzioni eh che ruolo gioca che ruolo cetra questo mondo il mondo di internazionale istituzionale
E le diverse realtà di Paesi che oggi si trovano in grandi difficoltà altri di ogni tipo cioè esiste e che il ruolo a sistemi di culturali di conoscenze trasmissioni di conoscenze
E di informazioni tra diverse realtà qualcuno parla di civiltà secondo me ma in maniera sbagliata tra diverse realtà di paesi profondamente diverse tra di loro
E infine quarto tema molto importante credo forse il tema più importante per questo nostro
Incontro e il ruolo dei governi locali nei processi di globalizzazione
Sono temi che io ho toccato in questi cinque visite su tavoli diversi ma entrambi ripeto sono temi comuni a tutti questi tagli
Vediamo il primo tema
In relazione al primo tema cioè a ruolo tra le istituzioni nazionali europee internazionali su temi importanti che poi vengono veramente trasformati utilizzati per decisioni di politica economica o nazionali e internazionali elemento che appare più evidente a tutti credo è lo abbiamo studiato in particolare nei sistemi di cooperazione sono le elementi la presenza di venti di incoerenza temporale c'è una profonda incoerenza temporale tra quelli che sono gli obiettivi stabiliti da questi organismi
Stabiliti dichiarati ufficialmente i documenti
Importanti e i risultati attesi
Questo non è un fatto di poco conto perché questi organismi sono responsabili di decisioni importanti per la vita o la sopravvivenza o la salute
Con la crescita economica di molti Paesi
Che si trovano in condizioni di arretratezza e il fatto di non perseguire degli obiettivi dichiarati ufficialmente attraverso i documenti
Importanti o del
Certamente rappresenta un elemento che ci deve far riflettere perché esiste questo elementi di incoerenza temporale
Naturalmente non non dentro non voglio entrare nella dibattito teorico su incoerenza temporale ma quello che mi pare evidente che c'è una discrasia terribile tra la quantità degli impegni che il questi organismi ogni livello si assumono e la capacità di poterli realizzare
Questo vi faccio solo un esempio perché né fare stranito importante per riportare anche il tema sull'attualità la comunità europea assunto nei confronti di un'area specifica
Del Mediterraneo degli impegni profondo impegni significativi in termini di aiuti per lo sviluppo di questi Paesi riferisco per esempio a programma meta programma Meda un programma che appunto la comunità europea lanciato dopo
Il famoso convegno di Barcellona cioè dopo la presa di posizione della comunità di un impegno più deciso più spinto per aiutare i Paesi della sponda nord del mite fra i dodici Paesi ppm
Ebbene di questo programma
Impegnativo che vedeva la commi metà europea maggiormente disponibile a farsi carico dei problemi di un'area economica molto importante per la quale tra l'altro esiste in piedi un accordo per arrivare al due mila dieci è un'area di libero scambio
Quindi un impegno molto serio per tutti
Ebbene di questo programma
Soltanto il trenta per cento
Delle somme stanziate è stato sono state spesso potete immaginare
Diciamo il disappunto la contrarietà la dispiacere o anche diciamo gli elementi inefficienza che il sistema europeo ha potuto dare nei confronti dei paesi la veterana e certamente si attendevano una maggiore capacità di spesa non entro nei motivi
Ovviamente della del perché non si sono spese delle risorse pur avendo le destinata un obiettivo così importante ma è un fatto gran parte di quegli obiettivi sono disattesi lo stesso ragionamento che noi applichiamo in questo momento a programma meta posso riguarda e tantissimi altri programmi comunitari come tantissimi altri programmi internazionali di organizzazioni che hanno come compito specifico quello di muovere risorse per la risoluzioni problemi economici sociali sanitari ambientali dei paesi che si trovano in grande difficoltà
Dunque c'è un elemento non ho una soluzione non ho un modello non sono esperto di modelli c'è gente ci sono colleghi va molto più bravi di me che potrebbero promettere risposte maggiori delle mie parole trovò riscontro che c'è una incoerenza temporale fortissima in tutte le prese di posizione gli impegni politici economici che questi organismi trasmetto portano all'attenzione della comunità internazionale e questo non è un un dato di poco conto non solo in termini dei pochi risultati raggiunti ma vedete lo dalla da parte delle attese degli altri paesi
Da quello che gli altri Paesi si attendono da noi come Paesi più evoluti in particolare
Dei quindici Paesi dell'Unione europea
Il sì del in relazione al secondo tema
Mi è parso un fatto drammatico quello rappresentato non solo dalla dramma dell'undici settembre ma il fatto che noi abbiamo sottostimato una serie di variabili importanti che lentamente
Nel tempo hanno acquisito una rilevanza
Fondamentale importante ma danno e trascurato
Cioè se il Paese principale il paese più forte oggi al mondo essa tutti si sono riscoperti dopo l'undici settembre così vulnerabili il termine esattamente la vulnerabilità immaginatevi
Cosa può essere il termine della vulnerabilità del significato della vulnerabilità in paesi si trovano in condizioni ben distanti
Da quelli del dell'East dal colorista divieti e questo non è un aspetto che rileva molto in maniera fondamentale perché oggi c'è una forte attenzione da parte di organismi internazionali per definire meglio il concetto di povertà
E la vulnerabilità socio economica è un tema sul quale oggi si sta affrontando un'analisi più seria da parte della Banca mondiale ma anche da parte di altri organismi di ricerca nazionali internazionali perché richiede di chiarire meglio quelli che sono le condizioni oggettive che possono far comprendere i livelli di povertà e quindi veri di vulnerabilità diversi nei paesi che sono oggi affitti da condizioni assai critiche sotto ogni aspetto
E allora il problema è se la impiego delle politiche che noi adoperiamo nei confronti di questi Paesi come dire alla percezione esatta delle condizioni oggettive che determina questa situazione di vulnerabilità
La cosa più interessante che emersa da alcuni dei tavoli ai quali abbiamo partecipato e che mentre con il concetto di povertà hanno identifichiamo attraverso dei parametri stabiliti dalla Banca Mondiale
Le le società che hanno un livello di reddito paragonabile a un dollaro
Ho due dollari
Come reddito medio
Per questi Paesi
Il problema fondamentale non è tanto l'espressione di una povertà in termini di reddito monetario e l'espressione delle condizioni che possono consentire a queste paesi di ridurre il grado di polvere parità nei confronti presentatrice o che Sterne cioè come queste persone possono affrontare i rischi derivanti da situazioni di per sé molto critica assenza di beni primari assenza di ogni forma di condizione meglio per accedere ai bisogni sostanziali assenza di acqua senza di condizioni sanitaria senza distruzioni e così via e la cosa più interessante
E che ci siamo accorti che mentre le persone che possono essere definite in termini povere in termini di e capacità
Distesa
Sono una porzione abbastanza limitata
Le persone che invece gravità una fascia della vulnerabilità sono molto più ampi e quindi c'è un gran numero di persone che posso diventare vulnerabili quindi passare la situazione di povertà anche la sessione di maggiore vulnerabilità
E questa ancora una volta a mettere sia un elemento importante di analisi perché fa riflettere sul fatto che noi abbiamo bisogno di informazioni molto più puntuali e di strumenti di analisi di tutto rispetto a quelli che abbiamo impiegato sino a oggi
Rispetto al testo tema
Anche qui mi è parso importante
Rilevare un una un aspetto caratteristico delle condizioni di conoscenza e non abbiamo oggi dei paesi terzi chiamiamoli così
Qual è il livello oggi di conoscenza che abbiamo di questi Paesi è sufficiente insufficiente gli strumenti che oggi abbiamo a disposizione dei mass media alle andarci più accurate sono in grado di istituzione informazione coerente
Delle situazioni che esistono in questi paesi o no e anche qui la mia personale impressione che ne siamo molto in ritardo
Rispetto alla necessità di capire meglio queste realtà così diverse dalle nostre e questo non è un problema ancora una volta di poco conto è un problema drammatico
Perché e lentamente il modo in cui questi Paesi ci percepiscono è molto diverso da quello che ne immaginiamo
Credo che sia sulla tutti quanti si saranno ora noto modo di leggere sui giornali
La frase tutti gli americani si domandano anche perché siamo così odiati
E questa non è una come dire un aspetto poco importante perché incrementa la percezione che gli altri Paesi hanno dell'America delle sue politiche delle sue comunque del delle sue reazioni in tutto il mondo creano grosse problemi per molti Paesi io non entro nel merito se è giusto o sbagliato ma certamente la percezione dell'altro è estremamente diverso
E questo fatto che va in qualche modo sanato va approfondito va studiato che immagine noi diamo all'ore che mangi loro hanno di noi
Questo io l'ho notato non moltissimo e certamente la misura in cui non sono in grado di approcciarmi un'altra realtà mi molto difficile pensare che io politiche di aiuto valide per migliorare la situazione economica sociale sanitaria ambientale che è un problema di approcci culturali che sono profondamente da ristudiare a mio avviso è da approfondire
Il quarto tema ovviamente esisteva più delicato e il problema del del ruolo dei governi locali nei processi di globalizzazione qui penso che è un tema che non riguarda soltanto l'Italia riguarda l'Unione europea riguarda i Paesi che ho visitato
In particolare quelli certamente più poveri maggiore Brasile
Ma riguarda anche la Regione Sicilia dov'ero ieri a Palermo su un altro tavolo
Il problema dei governi locali pone una attenzione particolare al modo con cui noi oggi immaginiamo la non solo la i meccanismi di formazione macchine meccanismi di espressione trasmissione del consenso
Perché è evidente che molto spesso si assiste a governi locali che hanno poteri crescenti basta pensare al ma le nostre regioni e quindi capacità di intervenire su materie diverse ma lo stesso tempo anche a questi livelli di poteri locali spesso si assiste come avevamo detto all'inizio a situazioni di incoerenza temporale CEA promesse
In qualche modo obiettivi dichiarati nei documenti ufficiali e poi difficilmente mantenuti
D'altronde mi pare che questo sì un aspetto centrale oggi della politica economica non solo nazionale ma anche della politica economica europea l'Europa ha risposto a questo tema con parte con il principio di sussidiarietà
Cioè risposto con la ricerca di un consenso che si deve formare di una capacità decisionale che si deve formare a partire soprattutto dal basso quindi con una forma di espressione decisionale che deve interessare i cittadini a livello locale più basso ma è anche vero è questo il principio disatteso
A livello europeo
Perché il più difficile da realizzare
E oggi sappiamo che la d'unione europea in una fase di transizione profonda
Abbiamo molti problemi irrisolti all'interno la stessa Unione europea e già si avvicina l'allargamento con i problemi ancora maggiori questo porrà quando l'Europa diventerà una unione non più di quindici ma come ci auguriamo di ventisette Paesi e che anche su questo aspetto non tutte le interpretazioni non tutte gli Parini sono abbastanza convergenti ciechi appunto immagina questa in questo rapporto tra il Governo i locali e i governi nazionali sovranazionali con un rapporto di conflittualità di Conte in contrapposizione di interessi
E c'è invece chi lo vede come un elemento di salvaguardia di quelli sugli interessi di base della della collettività qui non ci sono però anche ancora volta non abbiamo risposte precise e non credo che ci siano modelli
Che io potrò osservare nelle diverse realtà che ho visitato che sono migliori di altri c'è una difficoltà oggettiva di come trasferire ai livelli decisionali maggiori scelte che ovviamente interesso la collettività
Caratterizzate da situazioni così diverse come quelle appunto rappresentate dai paesi dei in via di sviluppo dei Paesi più sviluppati non ho idea e non non non saprei neanche dire quali sono gli strumenti migliori certo certamente osservo che ancora una volta da si fa si parla molto della necessità di riempire questo spazio che c'è tra la la la la le governi locali ai governi nazionali
E sovranazionali nei livelli di intervento anche delle delle scelte di politica economica locale sono abbastanza discutibili
No io
Vorrei a questo punto fare due riflessioni conclusive
Mi penale che dalle cose che ho brevemente ho detto con un po'di di improvvisazione hanno evidentemente per il poco tempo mi pare che alcune menti sono importanti uno gli strumenti con i quali oggi noi operiamo delle scelte di politica economica internazionale
Sono degli strumenti che vanno rivisti i cambiamenti sono troppo rapidi di shock sono troppo intensi quando accadono le diverse realtà e gli strumenti a disposizione hanno un tempo di maturazione che non si concilia con le esigenze espresse da queste collettività
Due le informazioni che noi elaboriamo sono totalmente insufficienti
I sistemi di raccolta delle informazioni sistemi di monitoraggio delle informazioni sono sistemi altamente molto sofisticati che richiedono uno anno particolare che va a ma acquisito va trasmesso va elaborato insieme a queste queste realtà
E quindi si tratta di capire quali informazioni sono Cestari
Come possono essere utilizzate queste informazioni su tutto di quali informazioni ma bisogna il terzo elemento i pare importante è che i meccanismi trasmissione del consenso i meccanismi di espressione trasmissioni non parlo di quelli tradizionali che sono le dotazioni sistemi elettorali ma parlo quelli attraverso i quali si esprime la società civile
In tanti e diversi modi che non sono soltanto quelle del approvare un partito un altro ma che invece vedono alla società civile profondamente coinvolti tutti gli aspetti
Che interessano la collettività e che interessò tutto i problemi più importanti che oggi usiamo chiamati a risolverà anche qui non abbiamo delle informazioni parliamo delle soluzioni soprattutto accettabili mi pare che c'è una forte richiesta di partecipazione della società civile basti pensare al sistema delle ONG passa e pensare alle forme di intervento di diverse associazioni sui diversi campi sociali umanitari
E allo stesso tempo manca il raccordo tra questa desiderio di essere più partecipativi nella società odierna e la capacità poi di trasferire questa desiderio in politiche in azioni
Tutto questo ecco io credo si riflette nel fatto di una profonda da una parte il sostituito insoddisfazione degli strumenti che abbiamo a disposizione e dall'altro il fatto che le collettività che approcciamo nei diversi ambiti nei quali lavoriamo solo ci vedono con un occhio spesso questa situazione drammatica dopo l'undici settembre in maniera molto critica credo che dovrà fare un profondo revisione almeno io la sento come tale di questi strumenti ed è per questo che credo sia un campo d'indagine molto ampio sul quale occorre tutti
E occorre tutti quanti dobbiamo lavorare grazie
Grazie
Quale rilevanza dei temi portare attorno alla nostra
Attenzione
Ma
Sono temi che
Chissà
Si studia lasci stare che dice
Sono temi che affliggono tutti gli studiosi che hanno approfondito gli argomenti del rapporti fra paesi sviluppati e paesi sottosviluppati
Debbo dire che è la cosa che più mi meraviglia
E appunto la meraviglia degli americani
Non vedo
Io penso che la frase corretta sia non capisco per che gli stranieri ci Odino così al punto da
Fare queste queste azioni positivamente perché sul fatto che gli stranieri
Non si va molto filoamericane credo che finiranno tema che ci lo schermo per
Da qualche anno diciamo proprio quello che invece è più interessante è il tema della scuderia abilità e della povertà e della conoscenza questo tema sì tutto sommato
Antico ma che può essere trattato in modo nuovo deve essere trattato in modo nuovo questa la parte che sulla quale val la pena di approfondire di lavorare
Anche perché appunto nel campo dell'intervento pubblico c'è un
Chiarissima
Tendenza a ridurre gli sforzi per ottenere conoscenza informazione se ritiene che la cosa più importante sia ma da ma capire conoscere non se è un elemento importante di queste di queste politiche
I risultati e poi sappiamo quali sono
E debbo dire che io
Considero sempre visto che fai accenno
Fatto accenno a San Pietroburgo
Considero sempre un grande sconfitta delle organismi internazionali il modo con cui hanno sono intervenuti sul Paese in via di transizione questo strattonarla considerò un
Uno spot cosa grida vendetta ovviamente non sulle leadership ma sul su persone sul sui cittadini di quel Paese quello che sono riusciti afa a non fare o hanno creato come crisi non voler capire che il problema delle istituzioni è un problema prioritario rispetto alla lira
Ai temi del venti dei modelli economici credo che sia un insulto alla ragione ma credo a questa una tesi che inutile sottoporre all'attenzione non la facoltà di Scienze politiche appunto studia questi aspetti
Da adesso la parola al professoressa appropriato che da un tema di grande rilevanza del dovere questa Tobin tax si può fare se lo si può fare è utile non è utile una e invenzione lo stesso Tobin ogni tanto ci ripensa e difficile ma forse una credo che sia questo
Allora io inserito nel fatto inserire nella cartellina miope parte no avverte che si tratta di una stesura provvisoria e che al più presto come ha detto medicalizzazione confermo presentare la stesura definitiva dei nostri lavori del e in quella fase aggiungerò molti dati frattempo in alcuni casi riesco anche a presentare cui
Quindi è uno strumento l'altra volta se che è stato che torna continuamente d'attualità una continuamente da parlamentare gli anni settanta alloggi quando nel settantadue presentano punti di vista nessuna
Presto e ed è uno strumento che è stato diciamo presente specialmente in alcuni periodi per questo queste tassazione anche nazionale la stazione nazionale posta imposta internazionali motivi questa un'interrogazione e di questa pensato proposta giusto negli anni settanta contro inutili sostanziale ottimismo di sostanziale benissimo e di fiducia nel sistema dei campi
Flessibili
E adesso è ritornata diciamo convinta nessuna proposta è sostenuta anche dai movimenti antiglobal e anche comuni di governi particolare dove francese dal governo francese proprio anche gettito di questa imposta internazionale sia utilizzato a favore dei Paesi in via di sviluppo
Quindi motivazioni del cento a fini di redistribuzione surrogazioni cinquantuno vocazione la la proposta è una una massa assai però se questa editore viene applica su una base imponibile ad ogni transazione indicano niente di santi di lista in tutti insomma nel Veneto mondiale proveniente e dovrebbe coraggio stimoli movimentista speculatori dei libri il motivo con la speculazione anche il motivo iniziale della nostra Vincenzo controllava volatilità dico degli studenti ad una evitare che oggi consistenti spostamenti di capitali internazionali che spesso allora Investimenti Investimenti direi in particolare e mentre lei nei acquisti e quindi negarci quindi anche in questo caso ci si riferisce alla speculazione intermodalità inoltre è un altro obiettivo anche nazionali capitati spesso sia e più incontrollabile scolaro mescolare
Impostare fughe di capitali capitale si muova da
Piazza finanziaria ad un'altra sulla base di non sulla base delle dei fondamentali diversi Paesi e emigrazione stessi dei mercati quindi si sposta solo i capitani addirittura lei i mercati finanziari e qui si sono mi scuso Carlo Turci sino a
Imposta delle più economiche politiche macroeconomiche nazionali cioè fare in modo che il Paese ci si attacca speculazioni possano avere tempo nuovi potermi difendere dalla speculazione internazionale
Contro otto movimenti di capitali attenzione cioè volgere Vincenzo Imperia sostiene devono a favore dello sviluppo economico cioè consistente nonostante si prefigge consistente o o degli attuali sostenitori e però il anche una vittima basta visto l'ammontare dei degli uomini internazionale capita ovviamente consistente supera addirittura coprire la metà le esigenze guarda i fondi per lo sviluppo
Cioè così come oggi apre Vincenzina governi ad introdurre s'imposta e non è in atti meno durante presi introduzione successero ricorso avessero ottiene una nuova il gettito cerca dell'altro
E nella fase iniziale Togni getto importanza perché il il monumento nel settanta interloquito abitante in via di sviluppo ma piuttosto di stabilizzare i mercati e quindi correva che cento possibilità per costituire un fondo di stabilizzazione dei campi quindi vedete che la la situazione a ci presenta un evoluzione consistente negli anni
Vediamo proprio allora Venezia rosse non ho voluto autunno economista Genista
Nelle sue relazioni ovviamente ha scritto dei di lavoro capitoli degli articoli e ha presentato nuovo questa sua ipotesi in una mille novecentosettantaquattro indica Brasile l'aliquota prevista molto bassa zero perché posso vedere le reazioni del mercato piccanti quindi solo il mercante italiano tutti i movimenti internazionali buoni riequilibrare ritardo dell'efficienza allocativa efficienza allocativa delle Carlo destinazione delle risorse e gli stessi stand commerciali il appostamenti
Cantante dei proventi costituiscono possono essere utilizzati costituire risente operazioni di mercato aperto in svendita
E per la stabilizzazione dei cambi quindi questa era la proposta originaria
Interessante ma certamente diversa da quello che si vuole e pare cioè specialmente per quanto riguarda gettito solo anche la base imponibile in avanti la destinate propongo ogni sempre Luciano infatti distesi vola unità in realtà però chiarire gettito per il transito a favore dello sviluppo economico su base globale deve essere applicata cioè debbono deve colpire con una base imponibile ampia diciamo gli strumenti finanziari e dicono parti resta devono diciamo tutti i Paesi tutti i parenti d'estate verticale cosiddetta concorrenza dannosa cioè il fatto che alcuni Paesi che nuove cosa sia patteggia che possono capita che su che introducono l'imposta che per appunto dirigersi verso il Paese che invece
Si dirigono verso il non sa quindi ci sarebbe questa concorrenza dannosa tramite se fosse applicata vergogna tecnicalità e nessuno paese introduce l'imposta accanto i sarebbe una sorta di paradisi fiscali Totti ecco si verifica
L'aliquota proposta cura basta della alcuni poco inizialmente e quindi di la nuova come produzione produzione primo sostenitore di senza valuta voto sei paese attaccati stazioni iniziare lineamenti delicati il equivoco convalida più recenti di questi alcuni dati della Banca dei regolamenti internazionali
State
Nella sua ultima relazione
Nella sua ultima relazione vedete momenti volume giornaliero volume dichiara chiusa sono i volume degli scambi sul mercato barra senso novanta è ma una minoranza a la relazione presentata nel giugno due mila nove volevo telefonare avversate negli atti bene Comune fino alla prossima fortissima felicità Mangia ringraziamo comprensione una forte riduzione perché servirà sono motivazioni ancora sta eliminarli volumetto
Loro nel due mila e cinquecento vi sia stavolta velina mille civiltà ma forte
Tanto negli anni differenze etniche il quale da avevano ci sarei
Solida chiedono quattordici per cento motivi di questa di queste variazioni sono accompagnati qualcun immaginabili
E come
Come ad esempio l'introduzione rappresentazione del reale i problemi una reazione anche che monili dall'ordinamento unione economica e monetaria e nell'espansione dell'intermediazione elettronica sui mercati internazionali
Sì iniziale
Tempi e la massima serie transazioni e
Sarà certezze nel settore
Come monetario novantanove
Cento nell'attività imbiancati no cioè l'unica
Baciare
No
Ma difensivo
Questo no no del del cervello centralità
Non resta pensando al momento delle sezioni nero poi il secondo motivo è la
Crescita dell'intermediazione però bene unire
Fino al novantacinque per cento delle contrattazioni interna è stato realizzato l'elettronica
Si è ridotto il numero delle transazioni che acquisire i prezzi di mercato cioè direttamente in grassetto forniscono automaticamente al prezzo migliore quindi la nel numero delle transazioni per un motivo tecnico transazioni insieme dovuto si concentra nel settore bancario
Le contraddizioni per cui si sono si è ridotto anche il numero degli operatori cambi tanto che si dice e idratante dagli operatori in cambi siano circa venti in tutto il mondo e e quindi vedete che c'è stato diciamo una modifica notifica non recentissima ma bianca tutto gomitate e abbiamo visto soltanto due anni seduto una riduzione no se nel volume gli scambi sui mercati valutare questo ovviamente
Potrebbe portarne le conseguenze se si volesse introdurre approfittarsi che avrà
Orribile non avrei mille cinquecento a nella praticamente in misura inferiore e nel tempo certamente alcuni fatto già elencati già indicati potrebbe ridurre ancora
E
E
Vediamo chi sono favorevoli sono contrari diciamo ci vediamo studiosi
La posta dette del settantadue poco in proposta più volte scritto un nuovo porta femminile settantotto probabilmente non mi novantadue e due mila uno abilità nuovamente assunto facendo nuovo esaminando anche ventinove proposte che sono come abbiamo visto da subito novanta fame
Viene presenta aperti ventisette novantacinque e nonostante l'appoggio di interattivi unico minimo uomini francesi attacchi che rappresenta trenta milioni vinti nel novantacinque e città minacce veniamo adesso l'acquisizione degli altri paesi inaugura il parere favorevole tra Fassino i politici se gli straordinari e Jospin il primo ministro francese emanata arbitraggi ambienti finanziari
In genere contrari è finanze anche se bisogna dire anche in Germania hanno comunque istituito un gruppo di lavoro esami sia tasti generale la possibilità contro finanziaria nazionale perché dico lontana sono comunque convinti di che bisognerà in qualche modo introdurre delle regole per contro speculazioni la volontà il controllo indicato carta internazionale proprio lo stesso documentare è un taglio che contrario all'introduzione della Tobin tax si pone il problema e bene è favorevole italiano in generale lontana
Contrarissima in quanto piazza finanziaria internazionale e la Commissione europea ecco entrare perché sta commissariato ma afferma viola trattato di Roma sud movimenti di capitali
Quindi perché insomma non si non si esclude cioè c'è alla stessa Unione Europea istituito un po'di studio sulla possibilità di introduzione della Tobin tax Fo
Però ecco allora vado avanti velocemente niente va bene cardiologa novantacinque contrari sono ostacola competizione internazionale Tobin diceva che bisogna le bisogna introdurre essere favorevole alla sua proposta eccetera esame anche agli uomini internazionale capitale quindi questo granello di sabbia nei meccanismi avrebbe ridotto effeminato
Ospedale contrari i loro era stata competizione internazionale riduce la liquidità finanza pena modificare interamente rendendo più agevoli gas altri studiosi norme posta alla fine si trasferisce tutti i problemi siano seggi foto si trasferisce due e diventa è francese contrari veramente dice questa speculazione del paese colpisci colpisci no vediamo adesso centinaia tutti colpisce poiché rappresenta piccolissimo radicale quindi introdurre l'imposta generalizzati golpista inquinanti libanese non mi sembra favorevole professore Santelli perché sta interna
Ma c'era particolarmente azione certamente se si introduce un'imposta possono venir meno anche tutte quelle regole su momenti di capitale tutte quelle norme Angeletti sono chiese vengono Rizzo tratta Agnelli accordo asili a a livelli accordati della ventitré marzo delle sono
Per regolamentare
E da tempo Pennisi di difendersi dalla speculazione
Vai avanti per quanto riguarda il gettito è che investimenti sul cioè sono strani nuove dovrà quindi la comparsa nella nuova versione crea il gettito dei paesi in via di sviluppo questa è diciamo spetta o regolamentazione serve porta però chiaramente qui si pone sempre più veloce base imponibile nella fissazione Stich richiede migliaia no lanciato contrattacca
Ormai zero venticinque zero zero venticinque per cento centocinquanta cento cinquanta già andava citata prima anche ricevette sono ossia non so maxirissa introdurre un'impostazione
Era no finalità chiaramente ma sarebbe utile verso l'altro chiaro quindi non ha un significato introdurre l'imposta una soltanto
Comunque solo
Possa trentacinque per cento Manicardi torna oltretutto chiaramente Rosarno molto queste sono stime del ministero dell'Economia
Dell'economia e le finanze francese su base
Omnitel finanza centotré centosessanta g ancora valutata non è
No sono cifre
Una volta cento sipario altri diciamo secondo l'ordinamento del cinque dieci per cento Toni qui c'è una quota lasciava agli Stati che era introducono per incentivare adesso parlo io velocemente agli ostacoli
Quindi i vantaggi sono regolamentazione del mercato e e Vincenzo giusta fuga Carlo ecco il timore a
Marco evasione dell'imposta quando si scaglia verso i territori
Ai Paesi che non va bene posta assolo e vino portamento eleganza pareva diventare avversa però Capitani non non non fa alcun cenno si potrebbe originalità contro questi Paesi sentenze ovviamente nell'antica vi è una Carosi danzerà perché la copertura dell'imposta deve essere totale è chiaro
Ci sono ancora dei costi per trasferire il mercato cioè se quindi sono necessarie internazionale sostituzione mica quindi essere no sì neri
Sì vengono introdotti nuovi strumenti finanziari e con un processo non è
Come i capitali che si spostano verso gli strumenti finanziari transattiva stazionaria
Si può dire però questa sostituzione strumenti vale fino a un certo punto perché strumenti non sono e d'altra parte da oggi ogni monstrum
E viene aliquota bassa sembrano trovarsi scovati abitazioni
Però chiaramente oggetto
Sono
Che
Sa esattamente le parole siano iscritti perché riduce il numero delle transazioni ribadisce di avere a casa
Grazie se allargare meglio centrale tranquillizzare tardi e
Mi di non so
Centralizzati regolarmente transfrontalieri nero di grande ammontare a livello però ovviamente non assenso ad alzare ora bisogna dire anche a livello europeo sarebbe difficilissimo raggiungere un accordo che ne sappiano devastazione sul risparmio sul risparmio per una tassazione e in paese presidenti nazionali
Nonostante il pacchetto fiscale Monteggia novantacinque dal novantacinque se ne discuta se se ne discute ancora non è stato raccolto ha raggiunto nessun nessun accordo secondo me estremamente parziale come quello dello stadio per poi quali sono i capigruppo civilmente anche a conclusione Berlusconi soluzioni quali sono Corsico
Fa lusso poi ci sono delle soluzioni tante volte sembrano del resto nuovo innovazione comunque questa è una così l'impressione Fabius ipotizzò l'imposta fondiaria sulla vendita non più sui monumenti di capitale
Allora idem imposta sull'energia stavamo parlando dei movimenti di capitale e ci sono approfondimento onere sono state discussioni
Nel settembre due mila nove Giannino posizione comune europea rappresentare veramente nuova Paese dove al Fondo monetario internazionale cambia perché poi comunitari nazionale dovrebbe gestire la facemmo un anno Marocco organismi internazionali un altro organismo internazionale
Però comunque bisogna creano nuove
Va be'una regolamentazione dei mercati finanziari accennato Cesare pagare tantissimo sentire antisistema
Insomma senta finanziaria porta però di Basilea due
E conosciuti come per la gestione del rischio bancario cioè bene interni controllo data
Grazie no va bene oggetti
Io vorrei
Che costringere paesi di svilupparsi favore praticamente normale Milena grandi paesi ma prodotti agricoli e essi che interessa particolarmente il proprio il Paese aumenta giudice ritardi sviluppo
Fiscale
Concludo dunque mantenere anche l'organo sì sì sì voglio dire una piccola cosa a a proposito
Del Fondo monetario si chiama in Calabria per gestire i proprio onesto in un minuto e comunque operare formato abitasse e come sono conta studiosi dice che posta scarsamente fornite fa in ordine sparso commenta movimenti di capitale e troppo indicativo assurdo rivolta
Allora idrocarburi inarrestabile anche trovare una libertà di gestione i propri capitali comunque il Fondo monetario internazionale costituirono un fondo diverso il discorso militare internazionale controllato a favore della stabilità internazionale credo veramente trecento miliardi di dollari finanziario posta sugli investimenti internazionali quindi il
In
Sì in cambio massimi investimenti internazionali per ai Paesi in crisi finanziaria
Quindi non è che tutti i paesi in via di sviluppo
Anche se l'ipotesi di a favore di aiutare i Paesi in via di sviluppo rappresentavano problemi di ripartizione del gettito di dura Maximilian corruzione e insomma insomma i problemi che entrano avvenuta l'anno scorso di tipo burocratico
E poche quello di rafforzare le risorse del Fondo monetario internazionale dati una proposta emergere un per cento sullo stock investimenti internazionali molto però sono scettici anch'oppure l'ultimo che ho citato prima finiscono nella riunione di novembre due mila uno esito i membri sono diventati centoquaranta ringrazio della sceneggiatura importante l'ingresso della Cina per può spostare completamente nordica di di funzionamento dell'organismo internazionale e sono state raffrontato diversi temi commercio estero investimenti e esterni ambiente
Ritiene dovrebbe essere più aperti io dell'agricoltura saranno aboliti i sussidi alle alle esportazioni come in prospettiva visto l'atteggiamento negativo della Francia
Per ritenersi siamo inglesi venga ad abolire il sistema delle quote in modo che l'India in particolare e gli altri paesi in via di sviluppo possano entrare nei mercati i rischi specie americani
I paesi in via di sviluppo riescono a bloccarlo sembra un assurdo riescono a le cosiddette clausole sociali standard operativi e
I bene impedendo ai farmaci
E queste clausole sociali sono considerate e protezionistiche un'ultimissima affermazione mi lamento delle ammende e ci sono degli articoli Sarcinella innanzi di dice Lillo dovendosi non è un caso la prima delusione nei millenni cita il ragionamento
Liquida Londra come se fosse un'illusione bisogna bisogna viene il utilità NARS ferma per raccontarsi
E comunque trovare un movimento l'onda
Gli stadi
Finanziari e seppur potentissimo obiettivo la
Va
Tutto era ancora perché Giusto di Tobin tax parla di tassazione per i occupano i capitali finanziario e poi sempre un tema troppo difficile da gestire
E in effetti noi abbiamo già fatto un'esperienza di Tobin tax se ci ricordiamo bene
Mi abbia fatto un doppio mercato dei cambi nel settanta giusta primo furono particolarmente brillanti e quindi se non altro anche questa esperienza dove l'abbiamo già
Visto no non è stata una bella esperienza
Adesso dare la parola allora professor Di Giorgio assegnazione della responsabilità di vigilanza un aspetto della regolamentazione moneta è un tema molto caldo
Poi difficile nuove qua dentro
Diversi argomenti che vanno dalla sovrani
Al rapporto fra politica monetaria e politica di vigilare
Il
Grazie mille inizio con ma il ringraziare gli organizzatori di questo incontro però questo invito al professor Reja il professor Romagnoli e Como scusarmi per essere arrivato in ritardo era impegnato in una commissione di concorso tendenza appena ho potuto sono arrivate o cambiato leggermente il titolo del mio si sente ho cambiato leggermente il titolo
Così si meglio
Funziona
Cioè
Zio cambiato leggermente il titolo del mio intervento l'assegnazione delle responsabilità di vigilanza bancaria e finanziaria nell'Europa dell'Euro che volevo iniziare dicendo che sono sono ormai tre anni
Che bene o male in vigore nell'Unione monetaria europea una separazione tre anni con un certo successo poco forse dire
Una separazione di responsabilità e di competenze in campo monetario in che senso nel senso che dodici Paesi con l'ingresso della Grecia hanno deciso di delegare la gestione della politica monetaria ad una nuova istituzione indipendente la Banca centrale europea
Mentre le responsabilità di vigilanza sul settore va di regolamentazione e vigilanza
Sul settore bancario e sul settore finanziario sono rimangono assegnate alle autorità nazionali che erano competenti responsabili prima dell'entrata in vigore dell'unione monetaria europea ora alcune di queste autorità sono banche centrali prese il caso dell'Italia della Spagna Irlanda altre no come in Germania in Francia nausea e quindi per dirla con le parole di Tommaso Padoa Schioppa ormai sancita nell'Europa dell'euro una diciamo l'abbandono della coincidenza tra giurisdizione
In campo monetario e giurisdizione l'aria di giurisdizione della vigilanza banca
Questa separazione ha una duplice valenza una valenza funzionale politica monetaria e regolamentazione e vigilanza bancaria e ha una valenza giocherà dai diversi Paesi che hanno regolamentato Oriano regole e supervisori diversi ora in questo intervento io non voglio entrare tanto nella discussione sull'opportunità se sia una cosa buona o o no di separare unire le responsabilità di politica monetaria di vigilanza
Su questo c'è stata molta letteratura negli anni negli anni novanta e i risultati sono come spesso accade in economia non definitivi senza ci sono dei buoni argomenti a sostegno della tesi che è opportuno concentrare responsabilità di politica monetaria di vigilanza la stessa istituzione in questo caso è ovvio che l'istituzione la banca centrale
Alcuni di questi argomenti sono per esempio
La banca centrale può acquisire delle informazioni di valore circa lo stato dell'economia studiando il bilancio delle banche e quindi migliorare le sue previsioni macroeconomiche sulla cui base bene viene realizzare vengono realizzati gli interventi di politica monetaria
Un altro è che i soprattutto per i Paesi in via di sviluppo l'efficacia delle azioni della politica monetaria può essere rinforzata quando la politica monetaria viene accompagnata anche da un'operazione di di vigilanza
Inoltre ovviamente il nato la naturale preoccupazione della banca centrale per il buon funzionamento del sistema dei pagamenti il primo anello di trasmissione della politica monetaria
E per il rischio sistemico quindi è ovvio che se ci sono pericoli di contagio la banca centrale alla responsabilità della stabilità macro economica di un Paese
Deve deve intervenire d'altra parte ci sono anche degli argomenti contrarie ad esempio una possibile perdita di reputazione della banca centrale se non ha un obiettivo esclusivo di mantenimento della stabilità dei prezzi
La possibilità che ci sia una
Ma una assegnazione incoerente di obiettivi di politica economica senza può emergere un trade-off tra stabilità finanziaria e stabilità dei prezzi inoltre che la politica monetaria chimicamente contro ciclica mentre la politica
Dei requisiti di capitale cinese mo'molti strumenti della politica di vigilanza hanno una caratterizzazione di tipo prociclico e quindi questo è un altro un altro problema
Però dicevo non voglio tanto parlare parlare di questo il motivo per cui non voglio parlare questa che in Europa ma la scelta è stata fatta ed è stata una scelta di separazione
Quindi almeno ad oggi le competenze di politica monetaria sono separate da quelle di vigilanza bancaria si può argomentare che questa separazione sia imperfetta
Nel senso che le decisioni strategiche della politica monetaria nell'area dell'euro vengono prese anche con il contributo importante determinante direi dei governatori delle banche centrali nazionali
E quindi in questo senso alcuni dei quali sono responsabili della vigilanza e quindi in questo senso la separazione imperfetta però tecnicamente
Questi governatori sono governatori non ti Ubi Banca centrale sono ex governatori di banche centrali perché tecnicamente non hanno più il controllo sulla politica monetaria in un certo Paese quindi diciamo sono ex governatori di banche centrali anche se questo ovviamente più una
Provocazione una una battuta
Dicevo che inoltre si osserva anche una tendenza sia in Paesi dell'unione che in Paesi esterni ad andare verso un modello che sembra ispirato al modello il modello regolamentare che sembra ispirato al modello del regolamento attore unico inglese la Financial Services Authority
Istituita nel novantasette che ha competenze regolamentari e di vigilanza su tutti gli intermediari tutti i mercati finanziari inglesi
No quello di cui mi voglio occupare oggi sono cercare di rispondere a due domande in particolare una sarà particolarmente
Arduo dare una risposta compiuta e le due domande sono le seguenti uno assenso una regolamentazione
Del sistema finanziario che sia basata su una logica nazionale in un contesto in cui esiste una sola valuta ed una sulla politica monetaria
Ora a prescindere dalla risposta che viene data a questo quesito perché la risposta può essere ovviamente sì
A prescindere dalla risposta data a questo quesito quale modello di regolamentazione di supervisione sistema bancario del sistema finanziario
Andrebbe utilizzato nell'Unione monetaria europea ovviamente se pensiamo che non abbia senso la soluzione il modello un modello europeo
Se pensiamo che abbia senso mantenere questa distinzione geografica sarà un modello che deve valere per un Paese piuttosto per un altro auspicabilmente avere un modello va in tutti i Paesi questo già più complicati
Allora ad esempio inizio con l'osservare senza andare
La lavagna luminosa che vi sono dei paesi che adottano già nell'Unione Europea il modello del regolamento no
Del il modello del regolamento autore unico e a parte il Regno Unito i paesi del nord Europa così la Danimarca vasta stanno questa agenzia unica di regolamentazione del sistema finanziario
Molti altri Paesi in cui prevale ancora diciamo il ruolo che la banca centrale Italia-Spagna anche se la Spagna esito per il mercato immobiliare a un supervisore specializzato
In alcuni paesi addirittura l'assegnazione di responsabilità e data al governo al ministero delle Finanze questo è il caso dell'Austria quindi non c'è un modello oggi unico in in Europa una cosa che accomuna abbastanza i mercati finanziari europei
è la prevalenza rare eccezioni appunto nel caso del modello del sindaco Achille Toro o del modello austriaco la prevalenza di un regolamento attore specializzato su un certo tipo di istituzioni prestiti istituzioni sono le assicurazioni
Vita che vengono regolamentate in modo omogeneo con le compagnie di assicurazioni che opera anche nel ramo danno e hanno nel ramo danni e hanno un regolamento attore specializzato in Italia lista
Dunque perché risponde alla prima domanda se abbia senso una regolamentazione nazionale un no è difficile perché ci sono costi e benefici valutarli richiede certe dosi di di arbitrio
Ad esempio da una parte è ovvio che regolamentazioni pratiche di controllo che sono diverse costituiscono un fattore molto importante di ostacolo di una maggiore integra una più piena ed efficace integrazione dei mercati in Europa se abbiamo fatto un'unione monetaria perché vogliamo un mercato sempre più integrati
E permanere di queste differenze costituisce una corale ostacolo ad una maggiore integrazione
Dall'altra come è stato anche recentemente sottolineato nel rapporto della commissione dei saggi è forse troppo presto in Europa per avere una regolamentazione unica a livello centralizzato e questo perché proprio perché ancora esistono norme primarie codici comportamenti prassi legislazione fiscale sono diverse da Paese a Paese e quindi modificare tutto
In un salto è una sfida forse troppo onerosa anche dati nell'attuale efficacia dei livelli di governo
Europee a livello politico dell'Unione
Dunque da questa situazione insieme ad un amico che si chiama Carmine Di noia lavora ad Assonime abbiamo negli ultimi due tre anni siamo andati così elaborando Luigi Pagani produzione già sentito adesso però basta azienda elaborando una serie di di idee che secondo noi possono costituire una sorta di soluzione intermedia per avere un approccio completamente decentralizzato ad un approccio completamente centralizzato
E cioè la nostra idea è che dovrebbero essere istituite a livello europeo
Una o più agenzie
Che lavorino con un sistema federativo del tipo di quello che oggi è in vigore per per le banche centrali
E queste queste agenzie dovrebbe essere appunto al dovrebbero essere al centro di un sistema di regolamentazione ma soprattutto poi di supervisione finanziaria che include un ruolo per la supervisione nazionale perché noi pensiamo che sia ancora molto importante
A sfruttare il know how dei negletto aziende supervisor nazionali per quello che riguarda la realizzazione dei controlli ispettivi anche per
La realizza per
L'emanazione di sanzioni
Dunque come dovrebbe funzionare innanzitutto se vogliamo avere un modello federativo che tipo di modello regolamentare e di vigilanza vogliamo porre nuove
Dunque qui possiamo scegliere tra vari modelli che sono in essere il vecchio modello è quello il modello tradizionale della regolamentazione istituzionale quella che oggi è in vigore in Italia le assicurazioni
Un'agenzia che regolamenta una certo tipo di intermediario in questo caso le assicurazioni
Relativamente a tutti gli obiettivi della regolamentazione per non sono sostanzialmente quattro stabilità macroeconomica c'è stabilità dei mercati stabilità micro economica instabilità degli intermediari
Trasparenza e protezione dell'indelebile si mento e concorrenza
Allora in questo caso non abbiamo in Italia ad esempio abbiamo visto per le assicurazioni la Banca d'Italia che regolamenta le banche relativamente a tutti gli obiettivi anche la concorrenza questo è un caso unico in Europa
Il cui la competenza non sono assegnate ad apposite agenzie antitrust si occupa di questo per tutta per tutti i settori industriali tranne che per il settore bancario
E e la Banca d'Italia lo fa sulle banche relativamente all'attività bancaria cura non relativamente all'attività nei servizi di investimento che svolgono
Dicevo questo è un modello quello della regolamentazione istituzionale che è sempre meno buono nei Paesi industriali dove istituzioni che si chiamano in modo diverso banche società finanziarie assicurazioni che operano nel ramo vita
Quindi cammino componente finanziaria svolgono più o meno lo stesso servizio offrono prodotti finanziari gestiscono il rischio del cliente
Le più moderne teorie dell'intermediazione finanziaria dicono che questi soggetti sono sempre meno distinguibili vanno cadendo le riserve di attività che costituivano la specializzazione di questi di questi operatori
Allora se fanno tutti lo stesso mestiere è ancora opportuno avere regole diverso la teoria della regolamentazione dice di no dice che se fanno lo stesso mestiere dovrebbero avere delle regole uniformi e quindi passare ad un concetto di regolamentazione non più per istituzione ma di regolamentazione trasversale
Ho adottando il modello all'inglese unico regolamentato che fa tutto
Oppure adottando quello che si chiama modello per obiettivi o per finalità in cui diverse agenzie sono competenti su tutti gli intermediari su tutti i mercati relativamente ad un particolare obiettivo della regolamentazione uno di cui quattro che abbiamo abbiamo avuto
Bene in questo caso quindi fatemi anche dire che se si escludono competenze antitrust
Al regolamento attore unico in realtà il regolamento Torre unico diventa un sottoprodotto della regolamentazione per obiettivi
Dove l'obiettivo della stabilità micro economica e della trasparenza della protezione dell'investitore gli ha assegnato ad una stessa agenzia mentre nel modello puro per finalità
Avremmo un regolamentato ore
Responsabile anche della vigilanza prudenziale sugli intermediari uno che invece il responsabile delle norme di trasparenza correttezza protezione degli investitori ovviamente alla banca centrale vengono mantenuti
In questo schema tutti i pozzi e anche aumentati tutti i poteri relativi alla stabilità macroeconomica quindi al buon funzionamento dei mercati
Assegnandogli esattamente poteri di competenza su tutti gli intermediari su tutti i mercati alcuni di questi poteri oggi sono esclusi dalla competenza della Banca d'Italia ad esempio nel caso dei fondi pensione delle assicurazioni vita e via dicendo quindi diciamo noi da qualche cosa nel
La nostra proposta vogliamo levarmi dalla banca centrale qualcosa in più gli vogliamo vogliamo dare è ovvio che questo tipo di proposta sia al passaggio al regolamento pure unico che il passaggio ad una regolamentazione ispirata al criterio degli obiettivi
Hanno incontrano delle forti resistenze istituzionali e politiche vi faccio un esempio descrivendo vi appunto il caso italiano il caso italiano abbiamo le banche che sono per l'attività bancaria cura sono regolamentate solo dalla Banca d'Italia
Poi invece per le imprese di investimento si adotta un approccio di regolamentazione per finalità tipo di quello che noi vogliamo a stento stanze la stabilità e data la Banca d'Italia
La trasparenza è assegnata la Consob d'e le competenze antitrust all'Autorità garante
L'assicurazione vita sono un altro esempio di regolamentazione completamente istituzionale fa abbiamo qualcosa di di nuovo che torna verso lobby della regolamentazione per finalità nel caso delle SGR e dei fondi di investimento qui la stabilità assegnata all'obiettivo della stabilità segnato di nuovo la Banca d'Italia
La trasparenza la protezione dell'investitura la Consob la concorrenza all'Antitrust
In cui dicevo che alcune delle modifiche che sarebbero necessarie in Italia ma secondo me anche negli altri Paesi avendo un ottica di coordinamento quindi due livelli un livello europeo a livello nazionale
E di coordinamento orizzontale a livello di ogni singolo Paese verticale tra ogni singolo Paese e
L'Europa
Una una serie di modifiche istituzionali che dovrebbero essere apportate al nostro Paese
Fanno spesso sosta su le persone dalle serie perché risentono diciamo di eliminare competenze antitrust sul settore bancario alla Banca d'Italia potrebbe essere sentita per un parere
Per un parere che però non deve essere vincolante qui c'è un una grande letteratura che analizza questo tema tra l'altro c'è un volume edito da Michele Polo l'anno scorso
Una ricerca dell'ente in auto in cui fa vedere dove ad esempio l'obiettivo di non non c'è assolutamente né un modello teorico dominante né una serie di evidenze empiriche convincenti che dicono che l'obiettivo di efficienza di stabilità sono in qualche modo diciamo che
Controllare la stabilità controllare le la la concorrenza e quindi l'efficienza del mercato va a sfavore della della stabilità invece questa spesso è sembrato un ottica de di alcuni commentatori
Del settore del settore bancario
E inoltre l'Italia appunto l'unico paese in cui l'antitrust sulle banche ancora data alla Banca centrale poi vorremmo istituire una nuova autorità per la supervisione del sistema bancario ma di tutto il sistema finanziario notorietà che si occupi di tutti gli intermediari di tutti i mercati
Competente e responsabile in termini di stabilità micro economica quindi che sia competente sul singolo intermediario e questo secondo noi una cosa partita per farlo si potrebbe staccare il dipartimento
Della vigilanza della Banca d'Italia punirlo al Fondo interbancario di tutela dei depositi che oggi in Italia agisce semplicemente come pagatore
Suo ordine di Banca d'Italia quindi non so quanto senso abbia vede
Un'agenzia che paga decisioni che prende qualcun altro
E ovviamente se vogliamo avere delle una divisione competente magari si potrebbe pensare a trasferire parte del personale ISVAP competente sul ramo vita per garantire un flusso informativo di conoscenze adeguato
Mentre viceversa la banca centrale andrebbero attribuiti più poteri intende relativamente alla stabilità macroeconomica dandole poteri su tutti gli altri interne su tutti gli intermediari diversi dalle banche sui quali oggi questi poteri non sono assegnati alla banca centrale stessa
Sono le dovrebbe essere anche abolita la commissione sui fondi pensione e trasferite le responsabilità insieme a quelle dell'ISVAP sulle imprese che operano nel ramo vita questa nuova Authority per la supervisione
Degli intermediari finanziari e infine tutta la competenza di di trasparenza e protezione l'investitore su qualsiasi per qualsiasi segmento per qualsiasi intermediario andrebbe affidata alla Consob ora ovviamente se si decide per un regolamento attore unico
La Consob in Italia andrebbe unità anche questa con il dipartimento comanda un nuovo autorità per la supervisione finanziaria qui la scelta è conviene avere una duplicazione di costi ma duplicazione di agenzie e quindi una duplicazione di controlli sulle riprese
Piuttosto che sacrificare diciamo
Il possibile conflitto di obiettivo tra stabilità micro economiche protezione dell'investitore
Questo conflitto però forse non è così rilevante e quindi secondo me la cosa importante è che non ci sia ci sta sia mantenuta in modo separato la competenza sulla concorrenza sull'efficienza del sistema
Avendo una regolamentazione unitaria in tutta Europa su tutti i mercati quindi anche in Italia ha venduto un solo regolamento a favore competente
Le questioni relative alla alla concorrenza mi fermo qui senso della S. scattano i fermi
Sardo caldo molto
Diciamo così
Appassionante almeno per alcuni
Vuol dire che la vostra generosità ora non mi sembra così generoso devono essere togliamo tutto però con gli facciamo vedere pezzo francamente dire presto volta adesso non riesco a a vederla ma credo che molti altri non lo non lo vedo
E purtroppo lo so neanche molto d'accordo su questa idea che poi ci sia questa convergenza verso una struttura di operatori
Uguali in tutto il mondo
Francamente io son convinto che la il sistema finanziario e bancario italiano sia molto diverso da quello tedesco che è molto diverso da quello francese molto diverso da quello inglese
A questo punto io capisco che c'è sempre qualcuno che ritiene molto importante aver una uniformità
Io invece sono più favorevole allora
Allora differenze così questo è il motivo per cui noi abbiamo rispondo gli occhiali l'Europeo dai principi generali
Armonizzare poi seguono forte territori nazionali ma siccome questo conosce la sindrome questo ruolo volendo lo svolge anche la Bri
E poi lo svolge anche il i comitati dieci quattordici venticinque trentasei poi il mutuo formalizzato appunto questo voglio dire e siccome lo sta facendo da trent'anni
Perché credo che quindi comitati di di questo tipo sui Cyrano feto con meno di
Forse anche di più di trent'anni fa
Insomma la vigilanza sul funzionamento del sistema finanziario internazionale credo che sia uno dei temi più più più delicati che c'abbiamo
Quindi
Insomma
Mentre capisco al Tommaso Padoa Schioppa che volto allora la vigilanza alla Banca d'Italia non capisco il problema invece teorico sottostante nel senso che nel sembra un po'un po'tirato
Bene grazie comunque perché l'argomento era di grande rilevanza passiamo agli interventi averi per primo la parola alla dottoressa Giannetti
Quindi pregherei di essere sui dieci minuti perché altrimenti
Rischiamo di andare su un tempo molto
Difficile poi da gestire
Fuori sede al caffè che ci aspetta venga
Dieci minuti per piazza
Le slide sono stati
Ho
Va innanzitutto i scusate dovrà provare almeno purtroppo esigenze non
Comunque sarò brevissima dunque
Diciamo sta occupando per il problema allargamento ad Est dell'Unione europea e andando appunto attraverso la letteratura mi sono resa conto che in realtà gran parte degli degli articoli degli studi fatti si occupa soprattutto degli affetti dell'allargamento ad Est
Sul bilancio dell'Unione Europea
Quindi sulla possibilità di un aggravamento di un eccessiva esplosione bilancio gli effetti del che deriverebbero a diciamoci ai da derive che verrebbero a ad influenzare subiscano internazionali i problemi legati al mercato del lavoro ma tutto questo sempre viste nell'ottica del Paese dei paesi già mentre l'Unione Europea ossia tutti si preoccupano tutti diciamo la gran parte cervelli degli economisti si preoccupa di quello che può essere affetto di un aggravamento della disoccupazione
Per quanto riguarda i Paesi già mentre l'Unione Europea
A causa appunto della
Dà disponibilità anche se i lavoratori di lavorare per
Di di lavorare per tassi salariali molto più bassi di quelli offerti invece
Ai nostri lavoratori
Oppure le fette che sembra dovrebbero influenzare il mercato del lavoro ma che derivano appunto dal lo spostamento delle attività produttive
Al diciamo al all'Est anziché mantenere le nei nostri Paesi
Ovviamente i motivi di apprensione da parte dei Paesi membri sono in parte giustificate in quanto si delibere momento in cui l'allargamento diventa effettivo
Si vedeva si viene a verificare una riduzione dei trasferimenti dal bilancio dello Stato Gué ai Paesi più poveri del l'Unione europea a favore invece di questi altri paesi non rientranti
Si pone qualche problema della politica agraria agricola comune perché perché noi godiamo di grandi privilegi ovviamente
Ci permettiamo di applicare prezzi che non sono esattamente prezzi di libera concorrenza grazie a sette dei sussidi della
Dai sussidi che vengono proprio dal dall'Unione Europea
L'altro l'altra grande paura è quella che deriva dai flussi migratori ossia si accomoda di essere in base letteralmente da questi lavoratori del dell'Est
Ma diciamo io ora non è che voglio fare il Bastian contrario ma non sono compilare in campo o quanto meno non sono convinta che per mentre dal bonus per l'allargamento potrebbe avere un effetto catastrofico o quasi
Resi dell'unione europea è una cosa soltanto già sul è soltanto positiva siamo soltanto svolte positive questa cosa non mi convince tantissimo in quanto se è vero che diciamo in questi Paesi dovrebbero avvocato usufruire dei dei vantaggi derivanti dall'allargamento dei mercati da ricevimento di fondi strutturali da parte dell'Unione europea tante altre cose è anche vero però che diciamo hanno degli svantaggi arioso girandomi pagine scusa
Non ho cambiato le slide ma comunque
Sembra dello stesso
Hanno voluto e tanti altri vantaggi o svantaggi che deriva innanzitutto dal necessità di rispettare quindi il cosiddetto acquis comunitario che gli ordinamenti a diciamo ad adottare una serie di leggi
Che sicuramente inciderebbero al momento tutto il funzionamento del loro sistema economico che comporta comunque notevoli problemi anche dal punto di vista amministrativo
Inoltre riduce notevolmente addirittura eventualmente anche la possibilità di utilizzo degli strumenti di politica economica per fini interni questo soprattutto se ha visto nel lungo periodo in cui diciamo vuole obiettivo finale è quello di entrare nella unione monetaria europea non soltanto nell'Unione economica
Allora quello che mi sono chiesta diciamo è quello che mi è scritta far sono pure quello di dire nel breve periodo e Brera di periodo sono superiori vantaggi o gli svantaggi della partecipazione
Dell'allargamento ad Est dell'Unione Europea per questi Paesi
A questo proposito cercato sviluppare un modello diciamo con l'obiettivo regionale di calcolare quella che è la funzione di perdita delle autorità di politica economica di questi Paesi
Il problema perché è un lavoro vuol promosso detto e senza che presento moderno velocemente quanti soldi obiettivi diciamo delle autorità metà verrà di economia possiedono quel stabilizzare la il prodotto interno c'è una crescita economico destabilizzare il l'andamento dei prezzi
E quello di stabilizzare anche il livello salariale cioè la crescita dei salari in quanto non sappiamo al momento la situazione sarà di altri paesi veramente tragica
Quello destabilizzare anche la disoccupazione perché la situazione della occupazione lì ben più pesante di quella che interessa lui
E infine il tutto però deve essere fatto tenendo presente che loro devono non solo mantenere il loro cambio stabile rispetto alla nostra valuta se qualcuno entra nell'Unione Europea ma devono anche rispettare quello famoso Patto di stabilità ossia di mantenere il tecnici entro certi limiti ora insomma nella nella perché trovato allegato eccetto il modello spiegava
Quello che io penso non so non solo ci lavora partirò tanto per catturare mentre essendoci molti varati non si può arrivare a tre conclusioni non se non sono in grado di dare delle valutazioni qualitative è necessario tutto dei valori si faranno queste acquisirsi si farà insomma così varati Lovato non essendoci Franz stimati per queste economia ancora fatto utilizzando dei parametri Salis la stimati per l'Italia cercando aggiustarli eccetera
Però ovviamente sono risultati che non non mi soddisfano e quindi non non ve li do quelli che quello che però mi aspetto di trovare una volta che eventualmente mi preoccuperò io di sì ma separati
Starebbero anche realtà la funzione ha nella quale viceversa rese eliminato quanto meno allentato il
Il problema del deficit
Lo sappiamo che gli valore provinciali veneta rende molto anche dai pesi che vengono dati ai vari obiettivi quindi tanto maggiore peso che andava ad esempio al patto di stabilità
Tanto pesante sarà la la perdita del nella nella mentre questa è una cosa ovvia che colpisce anche il nome ovviamente
Noi Paesi già membri per loro è un problema superiore in quanto l'ho fatto una situazione di sottocapitalizzazione e hanno quindi bisogno di aumentare il capitale il capitano disposizione
Ovviamente dicendo le capacità di manovra della possibile rinnovo della autorità fiscale
Riducono anche la possibilità di investimenti pubblici in
Via diversi punto di investimenti pubblici in capitali beni capitali e anche attingiamo riducendo attraverso classico funzionamento di Mesiano riducendo lo stimolo alla domanda aggregata diminuiscono la anche la capacità di risparmio privato d'investimento
Privato quindi
Diciamo quello perché io mi mi propongo di farli di fare economiche individuale qual è il l'andamento ottimo degli interventi di delle autorità di politica economica sia nella per quanto riguarda soprattutto per quanto riguarda il documento la regolamentazione del mercato del lavoro al fine di ridurre il grato gallese occupazione e anche al fine appunto di permettere la maggiore crescita il capitale che Linda contemporaneamente
Vedo che puramente punto a risolve il problema di
E la disoccupazione
Penso di aver patita
Nuovi modelli di federalismo fiscale
Nove modelli scale può essere una versione dell'argomento del titolo dell'argomento voglio parlare però effettivamente quello che vi presento oggi l'introduzione a un pezzo
E su cui sto lavorando
Che misura Lazio vicenza di rete distributiva della politica fiscale se operata a livello centralizzato serve un governo centrale oppure se affidata organi di governo decentralizzato e lo svolto l'analisi con una modello di voto quindi un'analisi essenzialmente di public choice
Perché viene parte questo movente perché s'inserisce nel tema di questo convegno ma anzitutto rilevante ripeteva nel contesto italiano Italia sta
Attraversano un periodo di evoluzione costituzionale passa da una
Da una Repubblica unitaria dove fortemente centralizzato e si sta andando verso un sistema meno centralizzata
Se vuole chiamarla federale però sicuramente Andres liberismo fiscale ancora molto lontano
E il problema che in questo dibattito che ha preceduto questa evoluzione specialmente un dibattito e un terzo negli ambienti economici la resistenza era dovuta essenzialmente al a differenza di sviluppo che gli ex alleati del Nord generale del Sud si teme che una maggiore decentralizzazione del del potere di spesa etti prelievo riducono per flussi redistributivi che si si dice esistono tra Nord e Sud e conseguenza producono un ulteriore impoverimento del del Sud rispetto al Nord
Questo è un vi sono possibile applicazioni per sanare su un'altra possibile applicazione invece a livello di sovranazionale presso l'Europa problema di cercare scienza sistemi fiscali dopo la armonizzazione della politica monetaria
E quindi in questo caso gli Stati nazionali si oppongono stando alle regioni così comune l'Unione Europea sta lo Stato nel problema classico di federalismo fiscale
Quindi questi sono i temi di rilevanza il sono temi studiati
Tante volte perché me ne sono occupato anch'io ma essenzialmente perché cerca di affrontarli con un'ottica diversa cioè finora il l'ottica che si è utilizzata questo tipo di Amantino applicativi
Riguardo all'economia San vale a dire questa diciamo basato sui modelli rivolgo a sorso di ottima locazione poteri fiscali
Spesso l'ottica essenzialmente normativa invece ipotesi da cui parto questo nel moderno occupata presenterò notazioni come aperitivo al al pranzo
La vita introduco solo alla logica del novello diciamo l'ottica che io un utilizzo invece è che qualunque attribuzione di poteri fiscali che sia fatta è frutto di scelte politiche certe politiche che sono
Conclude il voto in cui i politici cercano di massimizzare lo probabilità di essere dei letti e usano gli strumenti fiscali che sono attribuiti lo loro
Con l'obiettivo di massimizzare appunto a loro probabilità di essere
Quindi in questo caso voglio quello che vado a verificare è partendo da questo dica
Che come vedete un ottica diversa da quella della welfare Economics
Parte da quest'ottica più positiva vado a vedere quali sono qual è l'impatto delle politiche redistributive del politicamente tutti io intendo sia politiche di prelievo sia politiche di distesa che poi specificherò successivamente precisa
L'esperto di queste politiche sulla efficienza produttiva quindi sui livelli di occupazione e di conseguenza sui livelli di appunto
Quando queste politiche sono decisioni quello centralizzato o a livello centralizzato e faccio l'analisi né pepe nero sia nel caso in cui vi sia
Liberi
No mobilità capitale fra regioni sia nel caso in cui il capitale invece non sia mobilità in cui la dotazione di fattori produttivi sia piuttosto fissa questo dovuto vale
Dunque gli aspetti più efficienza al più presto il c.t. cinici mettici
Il lotta lotta
Lotta
Senza niente produzione Augusto la la risorse qui la la esaltazioni e quindi tende a essere più efficiente un salto produttivo rispetto alla politica centralizzata resta una
Parte da diverso e di conseguenza conservata opposte
Quella del della
Ora barra uno
Occorre diverse standard di previsione
Programmi tenta posso
Ma sulla sull'efficiente allocazione delle risorse seconda della politica istanza centralizzata qualche sentenza là dove derivano queste diverse
Vi sono diversi standard previsione spesi se talmente perché ovviamente quando il presupposto è che anche quando vi è un sistema fiscale centralizzato deve essere possibile che vi sia una differenza nella potere di spesa tra diversi
Naturalmente no provocazione questa ottica
Va bene
Allora finale è possibile che il sistema decentralizzato vi siano differenze tra il finanziamento e l'amministrazione del programmatica locale
Questo presente pieni d'Italia serie si fa a vedere no la differenza che c'è tra nord e sud nella apprensione nella offerta di pensione di invalidità nella provincia viene un un rapporto di seicentosessantatré centro di sì in pensione di invalidità contro un quarantatré accento nel come media nazionale questo non si può spiegare semplicemente con una differenza diciamo di regolamentazione perché la differenza di regolamentazione fondamentalmente non c'era quindi c'è distrazione anche a livello locale da quando pure il programma è centralizzato e questo può essere l'ispezione può essere utilizzata per massimizzare il consenso da parte degli organi locali
L'analisi è fatta stabile al primo stadio si vede come intermodale verranno sospese influenza l'allocazione delle risorse Bonomi dal punto di vista la spesa
La differenza nella allocazione di somme poteri di l'amministrazione del sistema di specie può produrre una può pranzare la comitati risorse perché è possibile che in questo caso il sono a livello locale ci sia una disponibilità forme alternative di di retribuzione di conseguenza questo può produrre anche disoccupazione in equilibrio
E a livello di imposte imposte vengono dura anziani tese possono alterare il ritorno capitale conseguenza proprio Storace allocazione
Però
Nel secondo stasi illustranti fermo ciascuna tipo di io organizzazione su questo tipo di redistribuzione può influenzare l'efficienza allocativa risorse a livello se questo se questo sistema è centralizzato oppure
Quindi per illustrare attesi da tre
Responsabile l'utile può ridurre l'offerta di lavoro perché rende altre forme di retribuzione e quindi può creare osservazione equilibrio questo può produrre una flusso di capitali da quelle con la Regione per due motivi
Un primo giro perché si definisce dell'occupazione ritorno sul capitale diminuisce per ciascun livello imposta io Nicola sulla possano capitale e poi ha imposto apertamente per finanziare l'espansione del dell'esperimento del programma
Il il tasso di ritorno sul capitale al netto del allora
L'imposta a produce una riduzione del capitale per ciascun livello di occupazione
Questa centralizzato se questo programma è amministrata a livello centralizzato questi aspetti distorsivi crescono possono o essere maggiori perché perché ciascuna regione può
Tra risorse dalla dall'altra dell'attenzione diciamo russo di redistribuzione tra una Regione all'altra regione
Viceversa se il sistema e decentralizzato ci
La base imponibile delimitata ciascuna regione poi tende a sopportare posto politico delle proprie le proprie decisioni distributive
E quindi c'è una minore incentivo a utilizzare questi sistemi inibire distribuzioni che hanno un un impatto distorsivo
No efficiente nell'operazione quindi sul
Dato il limite del del tempo non so se
Loro
Va bene allora in questo caso ovviamente
In conclusione posso dire che questa è semplicemente la in stazione della l'Alcatel modello il resto del modello potete presenta vedere nella niente è eterno e se me lo chiedete avete una versione ripetere comprensiva anche delle sette pagine mancano conclusione di quella fotocopia
Grazie
Allora
Professoressa da valutare
Pubblico presieduto dal primo luglio il decreto realtà il titolo è manco Economic performer subito
Sì in realtà è il titolo passo rimanere senza microfono
Il Paganini la mamma riunioni sarò velocissima ovviamente non mi mostrò non bello ma solamente lei
Allora i lavori fa parte di una letteratura contribuisce ad una letteratura né sugli aspetti strategici della contrattazione salariale è una letteratura che ha radici antiche risale ad Algeri e tradizionale del sindacato perché ha avuto un mare di crescenza in tempi più recenti soprattutto in seguito due contributi che sono contenuti nella stessa rivista che aiuti a Milano liquidi e novantanove e sostanzialmente l'idea centrale di questa letteratura è le istituzioni militari puntano che vuol dire le istituzioni monetarie contano vuol dire e le regole monetarie le istituzioni se possono essere in grado di conservatorismo della banca centrale
O in regime di cambio hanno degli spazi reali sono inusuali sono una performance reale dell'economia
Qual è il meccanismo il meccanismo è
Le istituzioni monetarie
Fanno parte descrivono l'ambiente strategico nel quale muovono i sindacati i sindacati sono fissano i salari nominali sono grandi essendo grande interna limitano gli effetti macroeconomici delle loro scelte
E e quindi interagiscono strategicamente con la banca centrale diverse istituzioni monetarie significano dinanzi solidificazione degli dei sindacati quindi diversi comportamenti strategici quindi questa è questo è il meccanismo io prendo a prestito questa idea e questo meccanismo
E lo prendo a prestito perdono domandarmi
Una serie di questioni prima questione che quella generale mi domando quale e l'impatto sul comportamento Strategico e quindi sulla performance macroeconomica di una particolare istituzione giudiziaria campione monetaria quindi questa è la è il quadro generale
Mi pare faccia questa analisi
Dopodiché nella letteratura sull'Unione monetaria c'è un dibattito molto recente sulle istituzioni e sui cambiamenti istituzionali in particolare sul mercato del lavoro e delle istituzioni monetarie che la partecipazione all'Unione monetaria da e quindi
Mi pongo domande sui difetti che questi cambiamenti istituzionali restrizioni del mercato del lavoro hanno sulla performance macroeconomica prima domanda
L'impatto della di diversi gradi di centralizzazione della contrattazione collettiva
Vogliamo maggiore o minore centralità nella contrattazione con le vogliamo una centralizzazione a livello locale cioè del singolo Paese membro dell'Unione o vogliamo una centralizzazione a livello di unione monetaria e quindi vogliamo una contrattazione centralizzata a livello europeo nella contrattazione salariale
Terza domanda che ha a che vedere oggi si è fatto riferimento all'incoerenza temporale
E l'idea è quella insolite dall'addizionale vogliamo un banchiere centrale conservatore per diminuire il ballo
Sia per migliorare la performance situazioni spiega
Senza costi reali e l'idea è che la Banca centrale europea possa avere un grado di conservatorismo lato delle banche centrali precedente perché ha un problema di reputazione
Mi anticipò le risposte credo che con il tempo a disposizione finiamo le risposte
Allora fidatevi le risposte sono il coordinamento internazionale sicuramente ma
Dimostra moderno contro fondato generale quindi con tutte le carte in regola che un'unica autorità sovranazionale sindacale che fissi i salari per tutti i membri dell'unione monetaria riesce ad ottenere una performance macroeconomica son livello d'inflazione più basso domandato viva preoccupazione quindi un guadagno in termini di inflazione senza costi reali in termini di occupazione
Secondo punto se noi questa centralizzazione la facessimo a livello nazionale cioè aumentiamo la centralizzazione all'interno dei singoli Paesi pur mantenendo una differenza nel grande
La risposta più o meno definitiva la risposta ti ambigua il risultato dipende la cosa interessante è che dipende da come dalle dalle distorsioni monopolistica sul mercato del lavoro
Qual è l'idea di tre sindacati nella loro sono molto non lo sono hanno forti distorsioni monopolistica allora un aumento della contrattazione della centralizzazione della contrattazione sindacale sindacata salariale a livello nazionale
Migliora la performance macroeconomica dell'intera Unione monetaria viceversa se i mercati hanno delle
Ma un aumento della contrattazione può essere controproducente
Qual è la chiave da un punto di vista teorico la chiave presenti dico risultato passa con Best abbiamo un'economia compiuti situazioni e segnaliamo un pezzetto di una non è detto che questa vada meglio e leader della contrattazione esattamente
Ultimo punto la domanda vogliamo farlo mangiare conservatore in Europa ne spostano ma necessaria
Risposta non necessariamente significa un banchiere molto conservatore potrebbe stimolare un comportamento salariale molto aggressivo cioè l'idea è questa i sindacati in quanto sono dei grandi
Stabiliscono il salario di laboratori internalizzato che Sacchi macro economici delle loro e comprendere molto conservatore un banchiere che riduce questa coscienza inflazionistica dei sindacati cioè il sindacato sa che al momento del suo salario nominale a Brandolin conseguenze inflazionistiche era un risultato molto diciamo interessante come rilevanza empirica sulla tipo di reazione dalla banca centrale a fronte di un aumento della pressione sindacale in uno stato membro qui vive anche la banca centrale Fossa sia un parere contrario alla quantità di moneta al a fronte di un aumento dei salari dei paesi membri
E la scelta se aumentare o diminuire dipende dal suo grado di conservatorismo questo interessante perché c'è tutta una letteratura che stila le funzioni di reazione che fa vedere esattamente questa sera Bundesbank nei periodi di pressione sindacale
Restringeva la quantità di mobilità che esattamente quello che dice il modello
Perché questo può essere svantaggio uso questo pastore stampa gioco perché se il banchiere centrale molto conservatore
Il sindacato grandezza anche il suo aumento di salario nominale sarà seguito da un piccolo aumento di inflazione quindi la variazione di salario reale sarà impone quindi può essere anche incentivato non mi pare
L'idea in questi modelli questa letteratura è che in una in un ambiente strategico e ci sono infatti opposti della delle istituzioni sia sul mercato del lavoro sia sul mercato sul mercato sia della banca delle istituzioni comunitarie
E e quindi c'è un legame nominale tra le la performance macro e queste istituzioni
La buona l'utilità di questi modesti
E dirci in quale parte della non linearità ci troviamo e quindi che tipo di istituzioni vogliamo per migliorare la performance macro
è finito il tempo quindi passa a dire come amico
Attenta
Questo è certamente un idea i risultati e spero che siano chiari per farvi solamente un'idea di come ci arrivo
Quindi quello che fa il di quello che faccio in questo in questo contributo e fa parte peraltro di un progetto di ricerca contiene altri contributi in questa in questa ottica in pratica io metto insieme i due testi di letteratura una letteratura sulla contrattazione del salario nominale quindi questa letteratura sugli aspetti strategici il riferimento d'obbligo campestris dell'ottantotto
E questa letteratura ha generato moltissimi contributi anche in tempi recenti
Età utilizzate Novello sostanzialmente operazioni più o meno a semplificare l'embargo con più o meno complicato bonario di Barack Obama e o comunque quelli Demo dall'equilibrio parziale
E la maggior parte di questi contributi anche guardata soprattutto l'economia chiusa e sono più recenti contributi che si interessa nove gli effetti di economia Berta
E io insoddisfatta per il novello utilizzata da parte di questi punti
Ho visto ho cercato mi sono domandata se cambiano i risultati se cambiano i meccanismi interazione strategica se invece di utilizzare una valorizzi le preferenziali utilizziamo una verifica generale
E con mia somma sorpresa anzi non tanto sempre aspettavo la risposta è sì tra sanitario aveva una moda l'equilibrio generale che nel mio caso utilizzo economie avverte un modello all'occhio Rocco faccia di questa nuova macroeconomia
Ma nella risposta Essien modello l'equilibrio generale mobile delle intere interazioni tra la domande lo fa va che non è l'equilibrio parziale mai e questo influenza risultati cioè questi effetti strategici opposti nel caso che l'applicazione di questo lavoro sulle sui livelli di contrattazione sindacale approdassero sì credetemi sulla parola in primo dall'equilibrio generale è il responsabile di questi risultati
Lungo
Coppa
Ecco
Intanto due Empoli Maurizio abbiamo
E intanto ringraziamento
Per l'invito a essere qua sono particolarmente lieto
Di essere
In questa occasione in questa facoltà
Che tra l'altro mare avuto modo di conoscere langue lo ho avuto modo di vederla per quanta Harlan questa giornata
E sono anche molto contenta avere potuto partecipare a questa riunione in memoria di Massimo Fino Oja cui Linear legato un rapporto di molti anni
In cui io ho avuto modo di apprezzare
Oltre alle tante qualità che sono state ricordate
Questa passione
Per le cose che faceva
E che ha fatto e particolare questo suo grande interesse non solo per la storia del pensiero Matt per la stele pensiero italiano
In cui lui ha trasferito tanta della sua energia intellettuale
E devo dire aprendo così un interesse o riprendendo l'interesse che certamente presente nella tradizione interna nostra Accademia ma anche l'UE ha certamente contribuito molto a sostanziare
Rinnovare
Sua moglie
Anche grato a cui dovrebbe avere ricordando
Così la trascrizione di vicinanza di studi accademica
Tra di noi e con tutti i colleghi che sono qui sono però preoccupato per quello che mi diceva prima e ciò qualche che è vero profondamente che
Ad avere voluto io essere al suo posto e che non nel posto in cui io mi trovo perché qui si tratta di fare una conclusione di qualcosa che
E complicatissimo
Di portare a una
Visione sintetica perché tanti sono stati i contributi sono stati contributi anche di origine natura diversa quindi a me sembrerebbe che sia più che altro il caso di fare qualche riflessione a margine più che fare delle vere e proprie conclusioni
Quindi forse deluderò
L'amico Gian Cesare Romagnoli che mi ha chiesto di essere qui
Per fare le conclusioni ma a cominciare dal suo il intorno intervento introduttivo direi che
Era molto denso
Toccava temi di grande importanza
Perché in fondo si poneva la questione dell'URSS rapporto Stato mercato hanno le sue varie accezione
Ritornare
E discutere
Le questioni che mi ha sollevato esigerebbe moltissimo più che la pazienza che subito ha enunciato Guido Rey rispetto a quello che io devo dire
Credo che Gian Cesare Romagnoli abbia posto il tema o i temi dei temi cioè i livelli di governo il modo di interagire tra di loro la questione
Della effettiva applicazione dei principi di sussidiarietà che non sempre seppure annunciati sono realizzati basterebbe dire
Ecco che le delibere che o i decreti e poi ancora le la normativa della Unione Europea cominciano comma
Posto che
Non è possibile provvedere a livello nazionale sì indica
Questa direttiva come modo di procedere per quanto attiene a questa tematica però se dal caso che rispetto a questa premessa non è mai enunciato il perché non sia possibile procedere a livello locale
E quindi
Intanto sarebbe ecco
Un notevole in tormenta se si riuscisse a quanto meno dichiarare
Nelle premesse delle direttive perché non sia stato possibile procedere
A una diversa
Così una diversa attività
Regolativa che nasceva
Laddove
Si vuole che ci sia il privilegio dell'iniziativa e cioè a livello locale
E questo consentirebbe maggiore trasparenza se non altro delle motivazioni che stanno alla base dei comportamenti delle autorità
Che regolamenti la Unione Europea
Io detto questo andrei un attimo a questo tema
Che domina mi pare
Il tema del la la questione le questioni sollevate nel convegno e cioè rapporti tra globalizzazione e livelli di governo
E qui io coglierei alcuni spunti che sono stati portate avanti da Luciano Milone per gli altri che sono in tenuta da Umberto D Urso il da di Gioacchino della Turchia da Di Giorgio e gli atti
Perché incominciamo con tanto col dire
Che parlando di globalizzazione mi pare che Luciano Milone dicesse qui ci sono tre possibili interpretazioni se non ricordo vado a memoria una interpretazione ottimistica una interpretazione diciamo di contrarietà un atteggiamento contrarietà verso la globalizzazione atteggiamento
Diciamo possibilista nel senso di guardiamo di sfruttare le potenzialità della globalizzazione che peraltro devono essere in qualche modo messe a frutto visto che sono solo per senza vita e non realizzazioni concrete
Nell'esprimere queste diverse posizioni ecco viene fuori un tema che è un tema di grande rilievo a mio modo di vedere e cioè questa globalizzazione e le sue conseguenze sono legate
In particolare al ruolo del commercio
E gli scambi sono legate a questo sono legate agli scambi di tipo finanziario sono legati agli scambi di tipo
Commerciale
O c'è anche il terzo convitato che quello che tra l'altro confutate frequentemente citato cioè cambiamento tecnologico
Dico questo perché quando si guarda alcuni degli aspetti
Meno positivi
Che vengono citate riguardo alla globalizzazione
Si fa riferimento a una serie di argomenti
E naturalmente quando si tratta degli effetti positivi o negativi dei processi di globalizzazione a secondo che l'interlocutore sia
Così più ottimista più pessimista rispetta Rubens azione finiscono per avere gli uni con gli altri per esempio Guido Rey ma ha detto che
Una cosa interessante
Nel mondo c'è una propensione non favorevole in principio o meno favorevole di quanto gli stessi americani pensino rispetto al modello USA
Io credo che già questo da un elemento
Che può avere delle possibili interpretazioni perché essere favorevole favorevole in principio o alla alla fine di un ragionamento a qualcosa abbisogna di dati di elementi e di riflessione
Io
Pensando proprio a questo mentre
Coloro che si susseguivano parlavano mi chiedevo ma insomma qual è il
L'elemento che ci può consentire un'interpretazione
Più complessiva di quello che sta accadendo in giro per il mondo e io credo che certamente se noi guardiamo al cambiamento tecnologico abbiamo degli elementi portanti perché cominciamo dalla discussione che pure stata accennata da Milone intorno alla differenziali salariali
Difesa li salariali ci sono cui varie interpretazioni che tendono a sottolineare i vantaggi e gli svantaggi fatti che ci siano più o meno fosse impedita di creare differenziate o meno io dico subito che se io guardo alla letteratura trovo che in fondo una spiegazione
Del ruolo del commercio che so io negli scritti di finestra oppure negli scritti di
Cazzola o piante che sono coperte di questo argomento
C'è ma si tende a sottolineare nella convinzione prevalente mi pare del gli studiosi che
Il cambiamento tecnologico incidenti
Chiudi quanto e ed era uno dei temi sollevati non sia il commercio
Questo è un punto in cui dobbiamo andrà guarda i numeri io credo che impossibile discutere
In principio se sia più l'uno più l'altra mai guardare i numeri
E guardando i numeri si vede che dalle analisi che sono riportate che sono analisi econometriche statistico con tutti Warning e questo richiede che forse si può arriva alla conclusione che sono diciamo i differenziali
Spiegati più dal con cambiamento tecnologico che non intanto io nero su cui dei numeri ma insomma per il risparmio o devo dire che
Per esempio se guardate al cambiamento dei flussi di scambio tra Paesi sviluppati e non qui telefonino squilla ma lo scriviamo sì succederà sempre uno nuovo chiuso novanta sono lo piovve mezzo gol non è nuovo non so più che una legge del telefonino che suona sempre pronto per farlo io non so più duraturo speriamo di riuscire
Perché
Per
Ha scritto spegne sul suo
E seconde progresso tecnologico
Allora dicevo che qui mai presenta se guardiamo al volume degli scambi dei paesi sviluppati tra di loro verso gli altri troviamo che il cambiamento non è così importante da determinare un effetto significativo ed essere scelto come variabile decisiva
Mentre certamente molto importante il cambiamento dell'intermediazione finanziaria il ruolo del del flusso di capitali
Ma se guardiamo solo al Commercio beh io direi che forse ecco finestra per esempio ha sottolineato l'importanza dei beni intermedi il ruolo del del localizzazione ha certamente avuto ruolo
Ma se andiamo poi cercare una spiegazione dobbiamo guardare per esempio a una delle interpretazione che c'è stata e cioè il rapporto tra così detti che workers workers
Cioè quelli tra i lavoratori che sono dotate di particolari competenze e che si vanno nel a trasferire conoscenza nel sud del mondo rispetto a quelli che viceversa avendo bisogno di quelle competenze le ricevono i costi bis trasferimento di questa competenza sono
Nell'interpretazione che mi sto riferendo particolarmente alte e questo spiega poi il crearsi di un differenziale nei
Sarà
Ora io
Da quello che sembra a me
Nelle interpretazioni che noi andiamo a recuperare nella letteratura e nei dati disponibili non mi pare che ci sia una grande evidenza che possano rendere particolarmente responsabile del differenziali salariali l'aumento degli scambi internazionali
A meno che
Non si voglia invece ragionare e qui il discorso o per trovare una spiegazione
Della diversità di a competenza che è necessario d'un mondo che è cambiato profondamente attraverso il quello che si chiama il digital device d'bene che cosa
è la presenza dell'informatica che diventa
Un meccanismo particolarmente diffusivo della conoscenza e che finisce per mettere in evidenza la capacità di alcuni di possedere quella conoscenza che sembrerebbe distribuibile liberamente sui mercati visto che non ci sono frontiere via internet diffusione ma ci sono frontiere che nasconda la possibilità di collegamento
Tra il DiVersi le diverse aree perché se il costo del collegamento è particolarmente elevato o latte ora presenza di collegamento e praticamente scarso chiaramente sì
Viale determinare quello che noi chiamiamo un digital device bene però se per un momento non ragioniamo di questi aspetti ragioniamo del tipo di conoscenza che si viene
Rende necessario un mondo fortemente influenzato da questo cambiamento ci rendiamo conto che quello che conta basta guardare all'interpretazione che ne dà l'addio
è la conoscenza il capitale umano di tipo non specialistico ma di tipo generalista ecco e allora qui c'è una questione secondo me forse più importante del commercio
Che la distribuzione
Delle competenze
E la formazione del capitale umano in giro per il mondo
Perché altrimenti rischiamo di ragionare
Soltanto di quello che
Finiamo per interpretare come una conseguenza meccanica
Della globalizzazione della mentre gli scambi del potere delle multinazionali e non pensiamo invece a quelle che sono le responsabilità
Che attengono ai processi di deformazione delle conoscenze
E da questo punto di vista arrivo un punto uso successivo che quello di ragionare
Del modo in cui si realizzano le forme di aiuto internazionale tra Paesi in via di sviluppo al Paese sviluppa perché qui io ho l'impressione che è stato giustamente sollevato professoressa Trupiano il tema della Tobin tax
Ma io mi chiedo se sia proprio vero che noi dobbiamo ragionare insieme di stabilità finanziaria
E per un verso di movimenti speculativi
Ed io porto di volatilità dei capitali certamente in quest'ambito la Tobin tax seppure in maniera discutibile povera una sua
Ragione di essere e
Poi i problemi ai paesi in via di sviluppo io francamente non vedo con chiarezza nella collegamenti tra le due cose
Cioè mentre può essere controvertibile controversa ma comunque affrontando il tema della stabilità dei mercati finanziari avviata ben tax
Poi guardare all'altra parte
Mi pare che sia una Giunta non necessaria posto che si dovrebbe capire quali sono i meccanismi di governance di questa tassa che affluita a non si sa bene chi dovrebbe essere distribuita verso non si sa bene quali scopi
Perché già oggi tutti i paesi hanno la possibilità di realizzare un intervento che dovrebbe vedere lo zero sei zero sette per cento del reddito a favore di questi Paesi ora
Il problema io credo non è tanto quei tra un altro strumento mai trovare e qui mi pare lo diceva Deleuze le modalità di intervento
Perché altrimenti se ragioniamo degli strumenti e delle risorse non ragioniamo delle modalità nasce quel problema che lui ricordava e io sono segnato che il problema della percezione
Dei Paesi sviluppati
E il problema del rapporto tra abiti risultati
Incidentalmente io credo che lui abbia ragione quando ricorda del programma Meda è un programma che ne è lì testa abbastanza
Sulla soglia nel senso che è stato avviato ma certamente risultati non li sta realizzando
Tra
Per inciso anche l'Italia ha una sua responsabilità su questi perché all'interno del programma c'è un accordo che riguarda alcuni Paesi a comincia dalla Tunisia in cui noi chiediamo l'apertura al commercio
L'apertura agli scambi
E peraltro finiamo per non eliminare noi stessi le barriere perché magari non ci va
Di importare le olive dalla Tunisia posta ma francamente meno ma che danneggiano gli agricoltori del Sud
E allora il problema e certamente che la percezione paesi sviluppati non può essere la migliore possibile verso il mondo dei
Pesa di più essere la cessione di più essere verso i Paesi sviluppati e non può essere la migliore io credo che
C'è
Però da dire
Guardando ai problemi dell'intervento
Beh io darei una certa importanza a quella che sono le modalità di governo
Del paese che riceve gli aiuti perché ma sappiamo che e qui mi pare che questo terzo Guido Rey tema
Ci sono contentissimo occasione in cui gli organismi internazionali falliscono clamorosamente perché finiscono per pensare che questi aiuti debbano andare in queste paesi sotto speciali condizioni che sono definite relazione una politica economica di cui probabilmente quel Paese non ha proprio una stretta necessità oppure che vengono trasferiti a una classe politica corrotta istituzioni che non funziona
Queste son due alternative pure due naturalmente non auspicabile si tratta di dire
Qual è la terza alternativa
Io ho l'impressione che
Seppure
Se ne discute
E se ne esclude parecchio non mi pare che emerga la maniera concreta io ricordo soltanto un una a vecchia proposta di Fitoussi
Che mi pare interessante a questo riguardo perché
Il tema dei rapporti tra
Più essere paesi sviluppati pone la questione non solo del governo diciamo degli aiuti ma pone anche la questione delle modalità attraverso cui si trasferisce il potere d'acquisto
Fitoussi osservava che c'è un problema di fondo perché ovviamente paesi sviluppati finiscono per trasferire potere d'acquisto ma quel potere d'acquisto poi si rivolge a beni i quali sono in un rapporto in cui prezzi relativi sono svantaggio si per i paesi in via di sviluppo in particolare beni capitali vs beni di consumo o diciamo materie prime e quindi suggeriva
Di fosse opportuno un Piano Marshall un Piano Marshall di tipo particolare dove fosse definita no unità di conto che permetteva rapporto quelle che erano le io esborsi dei paesi sviluppati con le esigenze che venivano a maturano in paesi in via di sviluppo
E quindi ci fosse unità di conta valore stabile che finisce per stabilire un prezzo relativo tra l'export dei Paesi in via di sviluppo e quelle dei paesi sviluppati
E che i Paesi in via di sviluppo potessero acquisire dal sostituto
Dal Nord del mondo questo
Che è poi l'esigenza fondamentale a loro cioè ad avere beni strumentali beni manufatti non solo ma strumentali
Ha un unità di conto determinate definita che non fosse ovviamente il dollaro
Questo ha un significato perché poi la proposta successivo era quella di dire
Ma l'Europa che fa l'Europa
Vuole darsi una politica verso il paesi in via di sviluppo oppure no e se lo facesse potrebbe essere portatrice di una proposta di questo tipo
E in questa prospettiva a me sembra francamente riduttiva l'idea che ci debba essere un prelievo che si chiama Tobin tax
Perché mi sembra perché non abbia dietro un suo modello di rapporto tra i paesi in via di sviluppo e paesi sviluppati
E credo che
Da questo punto di vista sia molto importante che
La trasferibilità non sia solo dei beni manufatti allora giunge in una cosa che sia trasferibilità di in termini di conoscenza e formazione perché ho l'impressione che sempre più il differenziale che si viene a determinare
E li possiamo avere una differenza profonda nord sud del mondo nella differenza delle conoscenze che tende a crescere e non a diminuire
E allora io credo che noi potremmo tener conto
Di quello che ci diceva Guido Rey
E cioè di questa atteggiamento
Che il mondo meno sviluppato a nei confronti di quelli più sviluppati in particolare gli Stati Uniti per dire che se com'è successo in questi anni gli Stati Uniti hanno conosciuto una così grande crescita della produttività vi ricordo che è stato circa il quattro virgola cinque per cento tra novantacinque due mila accresce della produttività
Se
Questo crea un tasso di crescita e un differenziale rispetto al resto del mondo molto importante in termini di
Capacità del resto del mondo di sostenere o un divario crescente se nel frattempo si inseriscono e non lo dimentichiamo nel commercio mondiale
Paesi come la Cina che finiscono per avere o o potranno avere un ruolo di grande rilievo
Per un Paese come la Cina che cresce del dieci per cento degli ultimi dieci anni
E per tanti Paesi che domandano prodotti di questo tipo le forme vagamente protezionistiche
Il richiamo all'East mi sembra che possono essere certamente importanti perché è vero e c'è questo tema ma è anche vero che in un mondo di questo tipo l'India che è un po'più protezionista e la Cina è anche la meno si dovranno su percorsi divaricati ma io tendo a pensare che finirà per vincerla Cina
Questo questo scontro di competenze di come dire di atteggiamenti perché perché la Cina finirà per non fare quello che fa
L'India che esporta quelli che forma Bangalore che sono persone di qualità notevole e sono informatici di grande qualità ma insomma alla fine l'idea mandare a lavorare nei paesi sviluppati mentre la Cina li sta allevando ma l'utilizzo era dopo avendo fatto crescere il livello salariale di un settore che produce ricchezza produce la possibilità di aumentare i redditi
Del paese creando certamente delle differenze creando delle differenze e creando dei differenziali
E delle ineguaglianze relative importante ma pur sempre consentendo a un paese come quello di fama cresciuta rilevante
Il problema è in che misura tanti Paesi saranno disposti a prendersi un rischio e una iniziativa come quello che
La Cina si prende io mi auguro sempre di più io continuo a pensare che l'apertura degli scambi che
La globalizzazione possono essere fatti di grande rilievo per la crescita mondiale
E che qui c'è una responsabilità che non possiamo addossare alle sole istituzioni internazionali
Perché la risposta normale e qui è il terzo scenario di Milone cioè l'aumento del ruolo delle istituzioni internazionali io francamente credo poco a questa tipo le istituzioni internazionali certamente hanno da cambiare deve cambiare la loro costituì anzi perché erano a costituirsi fatte in vista di problemi e scenari diversi ma io ho l'impressione che c'è un cambiamento più importante che è quello del comportamento di consumatori
E produttori
Occidentali di quali quando vanno a comprare i loro prodotti dovrebbero considerare qual è il contenuto di questi prodotti allora lì c'è un problema di policy anche nazionale verso i paesi in via di sviluppo che noi potremmo certamente sostenere molto di più se ci accorgessimo quando compiamo un prodotto che magari fatto con lavoro minorile basterebbe pagare dieci per cento in più probabilmente per consentire che il meccanismo cambiasse rotta io credo poco in altre parole ai meccanismi accentrati alle istituzioni che provvedono a che la governance del sistema funzioni meglio credo che questo avvenga quando le istituzioni internazionali operano sì con la nuova costituzione
Pensando le opzioni e le produzioni e le scelte di consumo o di di una parte importante del mondo occidentale finiscono per anche cambiare le attività produttive sia delle grandi imprese che della delocalizzano ossia delle imprese
Che agendo in Paesi in cui diciamo le condizioni di lavoro sono molto diversa nostre finiscono per determinare una ricaduta di reddito diverso da quella che potrebbe essere se queste atteggiamenti dei consumatori occidentali fossero differenti
Io
Credo che devo fermarmi qui mi piacerebbe molto toccare il tema ha trattato
Di Giorgi nella Giorgio di Giorgio nella sua relazione che a me interessato molto ma devo dire che preferisco non farlo perché dovrei come dire assume l'atteggiamento che assunto Guido resti quanto diceva che è una bella maniera di rappresentare
Dal punto di vista razionale
Orazio analistico il modo di procedere delle cose però c'è un fatto che io proverei a suggerire all'autore Orio toglie Peppard del Pepe che è quello di valutare anche il ruolo del sistema delle conoscenze come elemento di differenza nella valutazione delle ipotesi che sia lotta perché è chiaro
Che differenze
Nel modo di regolamentare i mercati finanziari
Continueranno a esistere e qui sono anch'io d'accordo che forse qualche differenza è meglio che non l'uniformità
Ma soprattutto se queste differenze si stanno vanno giustificate in relazione alle competenze e alle capacità che ciascun sistema riesce a esprimere rispetto alla regolamentazione allora se questa competenza viene a essere espressa dal organismi che funzionano e dando un contributo alla regolamentazione alla va misurato rapporto tra efficacia dell'azione competenza espresse opportunità di mantenere o modificare l'assetto se viceversa
Non e così certamente allora si va verso una modifica ma in quel caso come lui stesso ha detto non è che esistono dei paradigmi teorici particolarmente chiari per dire come per separare le cose
Quindi mi pare che alla fine il discorso possa essere quello di un riflessione comparata basata su valutazione di efficace efficienza piuttosto che di principi e paradigmi generali mi pare in questo caso poco ci sta
Vi ringrazio di avermi ascoltate per e anche della ritardato di qualche minuto l'occasione della spuntino di fine riunione
Ringrazio gli amici che hanno voluto che io fossi qui mi ha sempre io ho sentito con molta attenzione quello che è stato detto spero di avere ben interpretato i contributi che ci sono state soprattutto vorrei ribadire in questa occasione che in in quando ci si ritrova a discutere di temi come questi si rimarrebbe molto più a lungo di quanto poi in effetti siamo potuti rimane ma Guido Reni è stato efficacissimo nella regolamentazione del tempo non è riuscito a trattenere a me ma insomma era la togliamo era ai livelli
Grazie
Diamo inizio alla sessione pomeridiana del convegno sono previsti molti interventi
Io prima di dare la parola non faccio introduzioni tanto io dovevo parlare quindi evito però prima di dare la parola al professor Moro che mi pare sia il primo sì e il primo che deve intervenire nel pomeriggio volevo scusarmi per la mia assenza di stamattina
Dal momento che in qualità di direttore dipartimento avrei dovuto portare saluti
Cosa che non ho potuto fare per un impegno che si sovrapponeva a questo che al quale non potevo rinunciare assenza tanto più grave dal momento che mancava anche il preside della facoltà sua indisposizione
Comunque lo faccio adesso porto i saluti del dipartimento i complimenti all'organizzatore del professor Romagnoli Fenzo di rimpianto solidarietà alla personale nostro collega alla quale questo convegno dedicato massimo fino a e approfitto anche per eleggere un fax arrivato dalla direttrice del dipartimento di studi politici della facoltà di Scienze politiche della sapienza la professoressa Maria Sofia Corciulo che mi cercano direttore impossibilitata a partecipare al convegno in memoria del caro Massimo mi associo spiritualmente alla vostra meritoria iniziativa intravista Lupi Maria Sophia cocci
E con questo do la parola al professor mollo il primo relatore di oggi pomeriggio
Grazie
No io credo di essere il primo di
Sì sì sì credo di essere il primo di
Qualche studi alcuni storici che dovranno parlare oggi pomeriggio e questo mi dà in certo senso una responsabilità particolare
Su questi temi come quelli che ci occupano in questa mezza giornata cioè dell'identità nazionale
Di una ricerca allargata di appartenenza
Voi forse inaspettate di ascoltare cosa la storia ha da dire
Vorrei delimitare innanzitutto questo campo di discorso
Molti storici hanno creduto di dover fare i profeti
Ma storici non lo sono mai o comunque non dovrebbero mai esserlo
Il problema ciò che ci aspetta domani quale Progetto dobbiamo cercare di elaborare per conciliare problema inedito come quello di di Concilio punto di mettere insieme identità particolari o ricerche di appartenenza all'arcata
E mostra un discorso che lo storico lascia volentieri ad altri
è un discorso non dell'essere naturalmente ma del dover essere
Naturalmente costruzione la costruzione del futuro non può prescindere dall'eredità del passato
Ma allo stesso tempo non ce non si può far prigioniera del passato
Sconosce sosteneva che l'operazione di razionalizzazione del passato che la storia opera serve a prendere il passato oggettivo distaccato e quindi anche a liberarsene
Da certi punti di vista
Penso che
Ma resta uno spazio di inventiva per il futuro
Riflettere sul passato in per interessante importante manone male il tutto
Una seconda premessa il mondo degli storici Chiaretti stato diviso da un autorevole storico polacco in due categorie gli storici antiquari e gli storici militanti di Salice antiquari sarebbero
Di scienziati puri
Gli storici militanti sarebbero i salici politici che vogliono intervenire sul presenti aggiungere una terza categoria alla quale volentieri mi iscrivo che quella degli storici disfattisti
Cioè credo che uno del una delle funzioni delle funzioni
Importanti
Del lavoro della storia
Non sia quello di costruire miti o certezze ma di smontare imminenti e di mettere in dubbio le certezze dimostrare le semplificazioni le illusorie età di certezze troppo
Troppo sicuri
Credo che questo tipo di disfattismo tra virgolette naturalmente sia un valore un valore civile
Importante e profondo
Anche per la costruzione di convivenze migliori volevo premettere questo perché
Quello che dirò sarà un tentativo di guardare al dibattito sull'identità
Con lo sguardo di chi vuole creare Problemi di chi vuole comprendere e non di chi vuole prendere posizione insomma in qualche modo rispetto
A questo
Sappiamo tutti che oggi c'è sui temi dell'identità un dibattito non solo culturale ma propriamente scientifico molto molto intenso molto intenso in relazione a motivi che tutti conosciamo
Abbiamo attraversa tra la fine degli anni Ottanta penso agli anni Novanta una fase storica nella quale l'illusione
Che si potesse veramente arrivare a un nuovo ordine del mondo
Ci ha accompagnato
Che l'Europa fosse destinata tranquillamente sul sull'onda del trattato di Maastricht ad allargarsi in maniera
Sempre più chiara verso la dimensione sovranazionale che i problemi nel terzo mondo i problemi degli apporti delle colonie sarebbero stati risolti da la larga c'era del allargamento del mercato e della cooperazione internazionale
Che le identità le piccole identità fossero destinate a fondersi nelle nelle grandi
Ma credo che questa stagione sia finita sia finita ormai da qualche anno
Abbiamo visto tutti la rinascita di nazionalismi di nazionalismi forti
E aggressivi in molte parti del mondo
Abbiamo visto rinascere i dubbi sulla efficacia politica dell'Unione Europea
Insomma qualcosa anche sul terreno dell'integrazione segnato tempi diversi le difficoltà hanno cominciato a a manifestarsi
E quindi in un mondo da un lato
Che si trovano a successi Izzo freni erano da una parte la globalizzazione dell'economia dei mercati dall'altra il moltiplicarsi delle differenze delle divisioni culturali in questo mondo il tema dell'identità ha cominciato a correre anche sul terreno scientifico anche se con delle semplificazioni delle semplificazioni credo eccessive
Perché e facile vedere questi questi è stato facile vedere queste questioni sul lungo il la falsariga di dicotomie sì
Per esempio il caso dell'Europa
La questione spesso viene vista come un'alternativa netta più Comunità europea
Meno nazioni più nazioni uguale meno identità europea questo risente da da modelli da modelli che abbiamo probabilmente inconsapevolmente recepito
Lo stesso modello di costruzione dell'Europa seguito dal Movimento federalista è un modello
Che presupponeva diciamo uno delle due alternative di questa dicono di di questa dicotomia mentre dall'altra parte gli euroscettici si sono chiamati all'altro richiamati all'altra delle alternative di questa dicotomia cioè all'Europa delle patrie
In tutte queste ipotesi
Probabilmente il tema vero e proprio dell'identità quello propriamente identitario
è venuto meno
Perché il problema credo che sia piuttosto che impostare le cose in un confronto tra nazionalismo dalla parte costumi cosmopolitismo dall'altra come qualcuno ha creduto di farlo per sentirne Ricaldone ha insistito molto su questo credo che la realtà sia più complessa e credo che la lente dell'identità ci aiuti a capire
Meglio
Ma anche se non senza problemi
Le questioni alle quali siamo di fronte
Io credo che fosse un primo elemento di cui tener conto è che abbiamo assistito a uno scivolamento con lo scivolamento non privo di
Di significati uno scivolamento che innanzitutto semantico ma che poi anche uno scivolamento concettuale
Cittadinanza nazione identità non penso solo all'Italia dove questo fatto è chiarissimo penso penso anche alla Francia
Dove si è partiti da una riscoperta della nuova dimensione di cittadinanza
Per ricostruire un'identità
Che fosse in grado di rispondere al crollo delle certezze totalizzante del passato
Poi ci si è spostati sul terreno della nazione
Del richiamo
Ai valori della nazione infine in questi ultimi anni soprattutto mi pare che il discorso atteso a prescindere o almeno a prescindere sempre di più dal dato nazionale
Per spostarsi sul terreno identitario
Io non sono mai stato d'accordo con la serie che li aveva notati Minerva
Che fu la sul far della sera
Tanto meno sono d'accordo perché un autorevole storico proprio di queste questioni l'inglese ICCRI Giano sconta parlo della nottola di Minerva che vola sul far della sera in un libro scritto
Proprio alla vigilia di ottantanove che profetizzava la fine del nazionalismo mai credo che via come questa sia di Matarazzo dimostrata infondata ma mi pare detto questo che questo interrogarsi così forte sull'identità
Rappresenti oggi un sintomo abbastanza significativo di un momento profondo delicato di crisi credo che non ci si chieda chi si è se non quando il proprio
Profilo abituale tradizionale appare compromesso perduto o insoddisfacente
Detto questo vorrei raggiungere due osservazioni in relazione al
Problema che l'identità pone
In relazione alle analisi degli storici gli hanno dedicato
Un primo aspetto che la ricerca storica messo a fuoco sul tema dell'identità credo che sia che l'identità è problematica perché l'identità non sono quasi mai provo ma sono contro
Non voglio occupare lo spazio che poi forse dopo di me toccherà sicuramente immagino Maria Luisa Maniscalco in cui il tema di oggi è dedicato proprio a questo tipo di problemi
Ma
Numerosi lavori storiografici si sono richiamati a un famoso osservazioni di Freud del mille novecentodiciassette
Nel saggio sulla sul tabù della verginità
Fa diceva che
Sono le differenze minori tra la gente altrimenti simile
Che formano la base di sentimenti di estraneità e di ostilità tra di loro
Tra l'altro seguiva notando
Che sarebbe interessante seguire questi dove far derivare da questo narcisismo delle differenze minori vuole richiamava l'ostilità che in ogni relazione umana vediamo combattere contro i sentimenti di solidarietà e sopraffare il comandamento che tutti gli omini Deborah Marsico l'altro
Molti storici hanno
Sono partiti da qui per Richter riflette su questo paradosso che sta all'origine della Psicologia dell'intolleranza cioè che non sono gli elementi comuni che gli esseri umani dividono gli uni con gli altri che informava il loro senso dell'identità
Ma sono gli elementi marginali i minori
A differenziarli
E questo non sorprende perché in fondo ne verifichiamo che molto spesso un'identità formata più per differenza che per l'affermazione di sì
E questo è un primo problema come potete immaginare
C'è un secondo problema cui accennavo prima che riflettere sull'identità
Può portare a trascurare
La dimensione della nazione e dello Stato nazionale che invece la ricerca storiografica a posto al centro
E la stessa identità occidentale
E tende a considerare con un elemento ineliminabile del panorama
Politico contemporanea
E a questo problema è collegato a un altro
Cioè il fatto che le identità come anche le nazioni
Non sono un fatto suscettibili di definizione ma sono unito sono una costruzione
Esistono idea classica del suo razionalismo sull'identità nazionale di quella che
Siamo distingue due modelli da una parte nazionalismo civico emancipati Ivo affermatore di diverse nazionalità delle voci stanza pacifica
Che ha radice nella tradizione rivoluzionaria francese c'è un altro nazionalismo invece aggressivo esclusivista tipico della cultura romantica che viene dalla tradizione tedesca
Oggi credo non ci sia nessuno storico
Del nazionalismo che possa accettare pienamente una distinzione di questo tipo
Non la può accettare perché
Di aspetto che
Ricerca storiografica ammesso fuoco sono aspetti che insistono
Su una radice comune di questi due filoni
La stessa marsigliese che è l'emblema
Del nazionalismo del patriottismo civico rivoluzionario a dentro di sé un miscuglio di pace e di guerra di sciovinismo di filantropia e persino contiene un accenno al sangue in puro dei nemici della Francia
E l'ostilità verso lo straniero l'aristocratico il prete l'ebreo il borghese che viene a rovinare la festa rivoluzionaria è stata sicuramente una delle componenti della rivoluzione
Quindi è difficile distinguere queste due componenti
Ma soprattutto sia avvenuto a chiarire con sempre maggiore chiarezza che
Il nazionalismo è una costruzione
E lì che le nazioni
Sono
Qualcosa di immaginato stare alla definizione del classico libro di Anderson che non sono le nazioni
Forgiare il nazionalismo bensì casomai il contrario
Ma soprattutto si è stabilito che il nazionalismo è pronto probabilmente
L'idea politica più pervasiva più diffusa più più radicata più l'attitudinali che abbia attraversato
La storia contemporanea e paradossale tra l'altro che proprio l'affermazione di un'identità particolare come quella presupposto al nazionalismo l'ha osservato prenderemo per esempio sia uno dei fatti più universali
Della storia dell'ottocento del Novecento
Quindi quando parliamo di identità nazionali siamo di fronte a due elementi il mito da una parte
Il la differenza dall'altro
E se guardiamo all'Europa devo dire che il discorso non può essere molto diverso
Non mi venite a dire che l'Europa non conosce limiti perché in fondo lo stesso mito di fondazione dell'Europa questa signora procace discinte ha in genere piuttosto stupiti a un po'all'armata distesa di traverso sulla schiena di un toro che lo porta via non si sa bene dove non si sa bene perché
Non è un grande merito perché
Non ho nessuna difficoltà pubbliche le cose stanno così
E che per fortuna i conti in Europa tra mito in realtà sono tornati
Troppo
Però sì andiamo a vedere ci rendiamo conto che anche l'Europa è stata costruita come un mito negativo c'è un bel libro di Yossi Fontana
Sull'identità europea come mostra che gli europei abbiano che che mostra il libro come gli europei abbiano costruito la propria identità mediante contrapposizione attraverso lo specchio deformante
Con l'altro come al solito
Con il barbaro con l'infedele con l'eretico
Con il selvaggio con il primitivo una storia che è una storia passata ma che credo si prolunghi in qualche modo anche nell'oggi
E non possiamo dimenticarci
Che il mito europeo
O meglio mito della crisi dell'Europa accompagnato profondamente la storia dell'ideologia fascista nazista e ha lasciato qualche traccia anche
Nel nostro mondo
Concludo queste suggestioni molto molto veloci
Credo che quindi interrogarsi sull'identità sia un problema fondamentale ma sullo stesso tempo
Forse dobbiamo
Considera il tema dell'identità alla luce di questa incertezza cioè alla luce
Il problema
Dei miti erano luce del problema delle costruzioni che le identità comportano nonché alla luce del problema
Della carica di differenziazione che il discorso di identità assente
Porta con sé
Oggi siamo in una condizione in cui probabilmente molte delle categorie della politica
Sono sotto il sono sottoposte a una
Revisione profonda
Degli stessi concetti fondanti di politica che hanno funzionato per più di duecento anni pensate a quelli di classe a quelli di Stato predicazione quelli di popolo
Tendono a cambiare di senso disegni a non essere più proponibili a essere a essere trasferibili
Come muoversi allora alla luce di tutto questo tra nazionalismo cosmopolitismo multiculturalismo
Ci sono altre ipotesi da esplorare come cercare l'identità
Io credo che quel poco che la storia lo studio della strada irrazionalismo soprattutto ci può aiutare
A
Considerare con attenzione
E che dobbiamo guardare a identità politiche più che identità naturali
Oggi la teoria politica stessa credo che abbia difficoltà cogliere questo sta quello che sta accadendo
Perché la teoria politica stesse si muove in genere su premesse tipo universalistico giustamente
E invece punto gli storici come forse gli antropologi sono meglio attrezzati per comprendere una situazione in cui le identità
Sono multiple nessuno
Anche più ristrette
Il problema credo sia quello di cercare di
Considerare
Le differenze
Non più come
Elementi da reprimere
Alle venti e ragionevoli
Ma come elementi che vanno presi in considerazione che vanno considerati criticamente
Con tutta la loro carica
Di miti
Di
Sentimenti
E di anche di differenze di contrapposizioni che loro che comportano
Oggi siamo in una condizione credo in cui è più facile
Guardare
Alla dimissioni dell'identità
Senza
Ridurre in qualche modo uniformità un cernita concordanza di vedute di consenso tutto lo spettro decisione ci offre davanti
Un mondo completamente tollerante mondo nel quale gli stereotipi negativi non esistono più
E le ostilità e gli odi siano solo di individuali e un mondo probabilmente impensabile e un mondo che dimentica che gli uomini hanno probabilmente bisogno di identità collettive come ci mostrano
Ci mostra l'esperienza storica del passato
Un mondo di Turi individui non è un mondo possibile
Tuttavia credo che niente obblighi a pensare e questa è la sfida che ci aspetta per il domani che gli esseri umani abbiano necessariamente bisogno come diceva Freud diciassette di usare identità collettive per fare dei confronti negativi
Ok confronti negativi siano essenziali e la formazione stessa dell'identità la speranza credo che ci dobbiamo augurare che le differenze con il tempo
E con la conoscenza siano sempre meno distrutti più di questo credo che sia difficile immaginare
Allora grazie professor moto
Sì sono stato
Che è stato nel venti minuti ha dato il buon esempio tutti abbiamo apprezzato il suo disfattismo storico
Che peraltro in realtà non è disfattismo ma forse disfattismo solo di nome ma non di fatto perché il modo migliore per garantire la crescita della conoscenza
Quindi è un approccio diciamo così operiamo certo senza
E a questo punto ricorre un obbligo un po'imbarazzante cioè quello di darmi la parola
Abbiamo
Che comunque faccio velocemente
Il mio tema
Continuo direi quasi conseguente a quello di chi mi ha preceduto
Il tema che mi è stato assegnato
Comprende due
Serie
I versi fra loro
Ma che io ritengo non solo io strettamente contigui
Collegati
Da una parte il problema del regionalismo processo di regionalizzazione
E dall'altro il grosso tema
Dico grosso perché ormai a approcci
Interdisciplinari di vario tipo del federalismo
Oggi siamo tutti concordi su un'affermazione credo
Un'affermazione che io proprio in questi giorni rileggendo alcune cose su questo tema ho trovato in un autore che secondo me sintetizza molto bene una convinzione che tutti abbiano
E cioè che oggi gli Stati sono troppo grandi per continuare a gestire la nostra vita quotidiana
E troppo piccoli per gestire gli affari internazionali
Io credo che in questa molto semplice direi proprio giornalistica affermazione che possiamo ritrovare
Un po'dovunque sta però il segno l'indicazione di un malessere che ha investito ormai da diverso tempo lo stato e che ci spinge a
Individuare nuovi come oggi usa dire livelli di governo
La scienza politica si è disinteressata abbastanza per tutto un certo periodo a questa tematica perché era
Così mossa da una idea un po'illuministica secondo la quale
Ma che non non correva solamente nella scienza politica secondo la quale i nazionalismi i particolarismi i localismi
Hanno tutti i segni di un mondo anacronistico che andava a finire
Ormai la globalizzazione
I mezzi di comunicazione di massa
La perdita di importanza dei confini e così via sono tutti elementi che sono stati messi in relazione con un un presunta inevitabile fine di tutte le forme di particolarismo di localismo
In realtà non è così e ormai da qualche tempo anche la scienza politica è stata costretta a fare i conti con questo con questa nuova realtà
Tant'è vero che una
Tutto un filone disciplinare addirittura della scienza politica che prima facce fa capo a una disciplina che si chiamava governo locale oggi tende atteso un po'a cambiare nome e ha chiamarsi livelli di governo
Non più governo locale ma livelli di governo cioè si riconosce l'esistenza di possibile di varie possibilità di governo di gestione della cosa pubblica a vari livelli
Il malessere dello Stato
è un malese è conseguente a due sfide professor Moro le ha di fatto cita da una parte una sfida dal basso cioè la sfida localista e dall'altro la sfida all'alba dall'alto la cosiddetta globalizzazione parola oggi di moda un po'abusata ma che comunque rende abbastanza bene l'idea io lascio perdere la globalizzazione mi concentro un po'
Sul tema del regionalismo in particolare sugli affetti
Che a mio avviso questo regionalismo sta cominciando ad avere sullo stato cioè su un tipo di organizzazione di governo sul livello di governo che fino a questo momento almeno in Europa aveva predominante
Il regionalismo mi in Europa sono a mio avviso il frutto di tre tipi
Di processi di tre processi da una parte
Della consapevolezza della convinzione
Che lo Stato non è più in grado di difendere
Gli interessi
Delle sotto entità statale siano esse Regioni Province comuni comunque territori identità governative di livello più basso rispetto allo Stato
E che questi interessi vanno perseguiti in prima persona
Il secondo processo e direi conseguente alla l'integrazione europea e questo va detto l'integrazione europea in effetti non ha reso anacronistici i localismi ma anzi via sotto certi aspetti alimentati
C'è stata una reazione nei confronti della sempre maggiore invadenza nei vari settori decisionali di quello che è stato identificato da qualcuno come una sera una sorta di nuovo centralismo
Non si accetta che a Bruxelles si decidano i problemi che so io della provincia di Trento
O della provincia di Novara ci si ribella all'ipotesi che
Autorità politiche così lontane e remote ancora più lontane di quelle statali decidano per delle sotto entità statale
In terzo luogo e questo è un processo
Tutto da studiare ancora da vedere c'è una rivalutazione sotto certi aspetti anche folcloristica
Della dimensione locale
Che è una rivalutazione che un po'tende a invadere vari vari settori settore economico settore culturale il settore storico e anche il settore dell'ambiente
Sempre più l'ambiente viene visto come un patrimonio che appartiene alla in località di cui fa parte a livello di governo che lo amministra più da vicino
Il regionalismo che scaturisce quindi da questi processi poi assume anche le fattezze fisionomie diverse sia ben chiaro c'è un regionalismo che più nazionalista se si vuole cioè si rifà un po'più al nazionalismo etnico tradizionale
Il nazionalismo che per dirla con venne nasce dalla constatazione che l'unità nazionale e l'unità politica non coincidono perfettamente
Quindi è il nazionalismo che vede da un lato gli stati adoperarsi perché le nazioni per per avere una sola nazione all'interno dello Stato ma ed è questo quello che ci interessa da un lato delle nazioni o delle nazionalità e o comunque dei settori di popolazione nelle presso le quali nasce una identità nazionale le quali vogliono diventare Stato
Questa è la forma diciamo più tradizionale del localismo chiamiamolo così nazionalista
Ma c'è una forma diversa
Che già si comincia a vedere largamente in Europa
Che è la forma di un regionalismo che non nasce per costruire uno Stato o per rafforzare lo Stato ma che nasce proprio dalla disgregazione dalla crisi dello Stato
Che si innesta quindi in un certo senso proprio sulla crisi della sovranità
Statale tradizionale
Ed è un regionalismo che non si limita a riscoprire
La tradizione locale quindi non c'è semplicemente
Una dimensione di tipo culturale di tipo storico di tipo mitologico anzi
è un regionalismo molto pragmatico
Che vada a che cosa vada a gestire improprio le risorse di cui dispone
Bada quindi in conseguenza a gestire autonomamente l'amministrazione senza interferenze possibilmente dall'esterno
Impone o cerca di imporre
Il principio della sussidiarietà interpretato spesso in un certo modo
Spesso
è convinto questo regionalismo
Di essere oggetto di un processo di deprivazione relativa
E per cui le sue risorse
Verrebbero
Gradualmente sottratte da un'entità superiore sia resa allo Stato o l'Unione europea
Gli affetti da un punto di vista economico sono anche delle fette interessanti
Effettivo punto di vista economico che però hanno una ricaduta una fortissima a mio avviso ricaduta politica cioè se noi guardiamo all'Europa attuale noi vediamo un Europa percorsa da Circuiti finanziari e commerciali
Che prescindono nettamente
Dai confini statali
Cioè ci sono dei privilegiati menti
Che non guardano ai confini statali
Esempi se ne possono fare a decine forse qualcuno di voi messa anche più di me ma per esempio regioni come il Baden Württemberg
Che
Ha siglato in passato e credo che continui a farlo in tutta libertà centinaia di accordi di vario genere con altre subentri tasta tale europee
Pensiamo a la regione di Tolosa che fa molti più affari con la Catalogna che non con le altre regioni francesi
Pensiamo alla tesi di quello che è considerato un po'il profeta del regionalismo europeo Orbit uso il capo del nazionalismo catalano
Il quale sostiene
Ha sostenuto in un'intervista di qualche anni fa anno fa hanno Facchetti in Europa si vanno creando delle aree
Ecco che interagiscono fra loro
Lui diceva in questa intervista della forma di grandi spicchi
Un primo spicchio che va dall'Inghilterra sud-orientale fino alla Svizzera e include la Francia del Nord ai Paesi del Benelux e la valle del Reno
Un secondo spicchio che invece forma un arco che va dal Nord Est italiano verso ovest
Fino a comprendere Lombardia Piemonte l'aria del Rodano la costa dell'hinterland francese mediterranea fino a comprendere l'intera catalogo
Ci sono quindi delle forme di interazione che un po'ci sfuggono perché sono condotte gestite da un punto di vista economico che però stanno rapidamente creando delle vaste sacche di autonomia rispetto a quella che è la gestione politica
A quella che è la gestione degli Stati
E vede quindi delle regioni muoversi
Autonomamente
Quale ecco la domanda che alla quale ovviamente in cinque minuti non si può rispondere ma l'Effetto di queste forme di interazione che il caso
Di studiare io credo con sempre maggiore attenzione nei confronti dello Stato
Dello Stato tradizionale cosa sta producendo il regione di crescente regionalismo in Europa crescente almeno fino a questo momento
Nei confronti di quella che è la struttura statale tradizionale
è di moda oggi dire che lo Stato è in crisi lo dicono tutti io non sono d'accordo
Io ritengo che sia in crisi un particolare modello di Stato che è cosa diversa dal dire che in crisi lo Stato
E qui devo fare i colleghi storici mi
Mi perdoneranno mi correggeranno sicuramente ma devo fare un piccolo però excursus storico
Di un paio di minuti non spaventata e qui finisco subito
Anche se abbraccerà un po'un periodo un po'ampio
Lo Stato in Europa
Sì vede imporre soprattutto un certo modello che è il modello centralistico
Questo modello centralistico di solito si dice è il modello che scaturisce dalle idee della rivoluzione giacobina è il giacobinismo che in un certo senso
Costituisce afferma un forte rafforzamento dello Stato
Lo centralizzate
Do
Elimina quelle che sono o cerca di eliminare quelle che sono le eterogeneità interno
Il bellissimo libro che tutti i suoi sicuramente conoscerete io lo considero un classico di Jugend vede
Sulla Francia da contadini a francesi secondo me delinea un percorso esemplare di questo processo di centralizzazione dello Stato
E di sviluppo quindi di un particolare modello di Stato che gradualmente tende a imporsi un po'in tutta Europa
Io propendo per la tesi di chi sostiene che in realtà questo modello di Stato non nasce con la rivoluzione giacobina bensì nasce con l'assolutismo e l'assolutismo che in realtà produce e sviluppa questo modello di Stato poi la rivoluzione giacobina
Esplosa contro l'assolutismo in realtà non ha fatto altro che rafforzare questa linea di tendenza che conferma e confermare questa linea di tendenza
Ma la invasività di questo modello centralistico è dimostrato dal fatto che per esempio nell'Ottocento almeno in un certo periodo è questo modello statale che si impone ovunque con un'unica eccezione
Che è l'eccezione della Svizzera
Tenta anche lui in realtà il modello con federativo svizzero
Precedente entra in crisi ma poi successivamente si riforma
Un nuovo modello
Su
Su imitazione di che cosa su imitazione della costituzione americana
E si forma un sistema federale che l'attuale sistema federale svizzero
Ma per esempio un
Uno stato di grandi tradizioni federali come all'Olanda e Paesi Bassi
In realtà viene spazzato via da un'ondata giacobina e impone alla fine anche lì che impone alla fine anche lui un modello centralistico
Con qualche differenza sia ben chiaro
Per esempio quando in scienza politica parliamo di modello consociativo e ci riferiamo a un qualcosa che nasce e si sviluppa proprio in Olanda
Perché anche lì rimane per quanto la Costituzione alla fine impone un modello amministrativo centralista però rimane
Una tradizione culturale
Di autonomia
Che non assume più la forma di un federali
A il pluralismo delle comunità religiose ideologiche dei Paesi Bassi
Questo è la cosiddetta poi democrazia consociativa percussiva ampiamente occupato un politologo appunto un bambino secondo me
Io credo che l'avvento è una tesi che poi potrà tranquillamente essere confutata in futuro però diciamo lo si può ne possiamo discutere la possiamo mettere sia pure in forma ipotetica ma ne dobbiamo parlare chiedo che l'avvento la crescita del regionalismo anche in seguito al processo di integrazione europea
Stia gradualmente portato a una crescente federalizzazione per riscoprire prego
Per quindi di fatto alla perdita d'importanza o all'attenuazione alla comunicazione come dei modello strappava il centrosinistra che noi abbiamo conosciuto come il predominio per nel corso del diciannovesimo di gran parte del ventesimo secolo
Mio avviso alla conclusione
Richiamando però la vostra attenzione su una tripartizione fatta da un altro politologo che si chiamava sarebbe Stepan
Il quale in una recente in una serie di recenti lavori sul federalismo tegole federalismo Parlamento è diventato di moda quindi tutti lo studio ha ricordato che gli Stati federali sono molto diversi fra loro e questo banale persino dirlo
Che queste differenze comprendono vari aspetti sia di tipo istituzionale sia di tipo storico ma che in particolare è importante distinguere fra tre tipi di percorso che portano alla istituzione di Stati federali
Per uno è quello della Svizzera
Vale a dire entità statali autonome e sovrane che si uniscono volontariamente in un patto federale che dà vita poi a una nuova entità statale diciamo che la Svizzera regola riguarda l'Europa il modello più emblematico di questo percorso anche se per esempio il processo di federalizzazione
Della Germania e dell'Austria un po'non ricorda anche se si tratta di un federalismo più attenuato diverso in parte guidato dall'alto nella sua formazione
Poi c'è un secondo processo un secondo percorso
Che secondo me è quello più interessante sul quale dobbiamo noi
A puntare un po'la nostra attenzione adesso
E che è quello che vede sistemi statali unità centralistici
Cioè nati quindi dalla tradizione chiamiamola così assolutistico giacobina
Che a un certo punto per vari motivi adottavano riforme costituzionale con le quali non dico buttano a mare la tradizione precedente ma con le quali certamente attuano un decentramento più o meno forte delle loro istituzioni
Lo scopo è quello di salvare salvaguardare l'unità dello Stato minacciata da un crescente conflitto fra componenti interni poi questo conflitto può assumere
Le forme più diverso
Ecco qui i due casi secondo me che entrano perfettamente in questo percorso sono quello che la Spagna dopo con il processo di democratizzazione quindi con la Costituzione della fine degli anni Settanta mille novecentosettantotto
Che è una Costituzione alla quale si arriva attraverso un negoziato con le Autonomie
è una forma di federalismo asimmetrico nel quale per esempio Catalunya e province basche hanno poteri e competenze che altrove regioni e altre province della Spagna non ha
Ma che si sono conquistati ad un tavolo di trattativa
E la Spagna in un certo senso buttando mare una tradizione fortemente centralista nonostante ma resistenza e la forza dei suoi nazionalismi
L'altro caso completamente diverso ma ugualmente interessante quello del Belgio
In Belgio inizia negli anni Sessanta in seguito a un forte malessere delle nazionalità interni che durava già da tempo e che cominciava a manifestarsi in una serie di partiti nazionalisti
Che oggi tuttora in gran parte perdurano però in Belgio
Inizia un processo di revisione della sua costituzione che si concluderà nel mille novecentonovantatré con una costituzione di tipo federale federalismo un po'diverso anche questo un federalismo asimmetrico un federalismo che riconosce
Realtà diverse identità sul statali diverse su base in gran parte linguistico culturale ma comunque pur sempre un federalismo
Io non so se non se gli storici non sono dei profeti non lo sono neanche per fortuna i politologi anche se qualcuno ogni tanto avrebbe di queste di queste bombe io personalmente no Mondeo però se noi guardiamo attentamente e quello che ci sta succedendo intorno a voi vediamo altri paesi che si stanno muovendo in questa direzione perché l'Italia un passo sia pur timido lo ha fatto con l'ultimo referendum la Gran Bretagna a come il governo Blair ridato la possibilità a Scozia e Galles di avere un proprio Parlamento con competenze per ora abbastanza limitate diverse fra loro
Ma si può in un certo senso vedere un movimento verso questa direzione
Quanto poi queste quale sarà poi l'esito finale tutto questo questo evidentemente non è possibile dire grazie
Adesso il tuo Presidente divenne nuova prova la professoressa Maniscalco
Allora parlare di altri tre colleghi facilitata Ricky io il mio compito perché mi hanno fornito un lo scenario molto interessante sui quali niente rammenti le mie suggestioni si possono appoggiare Pezzimenti sarebbero state veramente da lì se su mare turbolento mi sembra che quello che hanno detto i gli oratori che mi hanno preceduto abbia messo bene in chiaro alcuni elementi di contesto
E ha mentito intento è messo non nelle parole con le quali il professor Maracchi uso e la relazione dicendo siamo in un momento di incertezze difficoltà non sono perfette distava dici non lo sono i politologi non lo sono nemmeno i sociologi
Dice Baudrillard che e gli eventi della nostra ultimi dei nostri ultimi anni ci hanno insegnato che niente è finito niente nai definitivamente scomparso
Tutto è sempre pronto a riaffacciarsi sulla faccia della storia
Professor Grilli si è fatto ben vedere quanti percorsi quante Noemi per ad disdegnare e riaggregare decostruire e ricostruire
E quante appartenenze non più il primato della politica ma questi flussi di appartenenza economiche andare situazioni a condizioni che ci lega no
In vario modo
Aerazione e forse non è neanche nato e una relazioni è semplicemente ripeto una serie di suggestioni
Con una specie di isomorfismo metodologico dona questa realtà frammentata io rispondo col dei frammenti frammenti di osservazioni interventi di di pensiero
E con una forma che hanno in tegole dice il il titolo di quello che ho scelto di di raccontare con una contaminazione che ovviamente concettuale e semantica e così via
Necci si snoda nelle ce l'ha detto
Bene professione no ero CISAL subito venire in mente che istituì un fronte e che ha parlato di narcisismo primario e poi gli altri autori che hanno approfondito e quindi contaminazione non solo perché contaminano questi concetti di utilizzo e liti ovvero in chiave sociologica neanche perché credo che oggi la mia idea di globalizzazione o di mondializzazione come dicono i francesi che non hanno questo antifascismo e utilizzano la parola mondializzazione per lo stesso fenomeno
Ha portato non solo alla globalizzazione
Economica la mondializzazione dei mercati dei flussi finanziari di capitali fluttuanti dell'attimo nani ma portato anche ad una contaminazione di culture e di atteggiamenti
Di di modi di porsi per cui si può parlare oggi serenamente di un'Africa immaginata dinastica costruita perché non esistevano
Un'Africa ed è che non esistano queste identità reali semmai sono esistite oggi non esistono più
Se noi andiamo a cercare i marker dell'identità ognuno se li costruisce le cioè la ricostruzione dell'identità non è più solo attraverso il mito Chiaretti è sempre e comunque un mito fondativo se non si
Analizziamo lineamenti realismi e ne avete mie vediamo appunto e i Balcani ci danno e vedo lì professori guidati pacchetti danni Comina
Sicuramente dal volto più esperta di me ma ci danno un altro fronte diciamo un bacino ricchissimo no dal quale attingere la maniera in cui ricostruire mitica mentre la storia in funzione di una nuova identità da quello che facciamo noi ogni volta che cambiamo che siamo a a una svolta epocale anche noi nella nostra esperienza quotidiana collettiva madrina di questo c'è anche
Un altro modo diciamo di ricostruire identità che non sa che va oltre il mito c'è appunto sono le piccole cose che vengono costruite ricercati e che differenzia ma torno al tema principale che è quella del narcisismo
Di cultura nel narcisismo relativamente escono quasi esclusivamente alla società statunitense ma potremmo dire occidentale ne ha parlato in un famoso libro lascia nel mille novecentosettantanove
In diventino individuando proprio una un tipo di cultura che influenza una forma di personalità cioè legame tra cultura impersonali tanto poi classico un topos classico dell'antropologia e della sociologia cioè a certe culture corrispondono certi tipi di personalità
La se sostenere anche in quel frangente in quella contingenza culturale la personalità delle prestazioni era narcisistica in che senso
Non era una personalità rigida non era una personalità con dei grossi sfondamenti ma era ondeggiante galleggiante navigante
Bau mane molto più recentemente ha utilizzato una metafora il passaggio dell'Europeo da Pellegrino al turista cioè il Pellegrino è quello che viaggia perché crede sa dove va e sa cosa cerca il turista si muove senza sapere mai più esattamente dove va ed essenza cerca sempre una via d'uscita
Attraversa le sue esperienze con molta sui sempre molta semplicità ammonta superficialità da una da un dai diciamo da una cultura dei fondamenti ad una del transito del passaggio continuo
Questo tipo di identità detta narcisistica però presente anche che cosa l'incapacità e qui ci uniamo all'utilizzo di questa categoria anche in altri contesti ad un contesto ci permette uno snodo un passaggio ampliando stiracchiato gola un po'la categoria rilasci e perché non prendere le identità collettive di tipo narcisistico
Questo tipo di identità come nel mito di Narciso e auto centrata
è altresì entrate e non è capace di riconoscere l'altro dette fondo Narciso si confonde con l'ambiente ma si confonde nell'ambiente perché ama se stesso ma non è in grado di differenziarsi cioè non ha una capacità di differenziazione
Equilibrata matura realistica di del prezzo
Cosa si porta queste identità narcisistica ad un altro elemento cura in questo siamo sempre cullarci al prevalere delle dell'estetica sull'etica
Ma è estetica intesa con me prevalere dell'emozione del sentimento sui fondamenti morali ora se non utilizzando queste categorie quell'esercizio che mi ero proposta io in questo contesto a livello collettivo possiamo vedere che Daniele dalle società industrializzati dalle società occidentali dall'Europa occidentale
Nonostante i travagli
Che stanno attraversando i mutamenti che i colleghi ci hanno per perfettamente illustrato anche nella brevità del tempo
Esiste un altro mondo che è un mondo di delle colle distorce età che collassano dove lo Stato veramente non c'è più o comunque minimale
Sono società il cosiddetto Bortolozzo salti quelle che si debbono ricostruire dopo una guerra dopo un con la società totalmente lacerate queste società sono le società in cui più facilmente si trovano identità collettive
Organizzate in modo narcisistico
Dove quei primi elementi che ci richiamava il professor Moro quei piccolissimi tratti di differenza sono assunti all'altare della differenza
Addirittura abbiamo richiamato il sangue cui al mito del sangue il mito del tango è un mito che ha attraversato tutta Medio Evo cioè l'importanza del sangue non ritroviamo di nuovo quelle piccole differenze mi vengono in mente chi è la tragedia del Ruanda
Gli hutu e i tutsi vivevano serenamente e tranquillamente insieme con i problemi di ogni collettività ad un certo momento gli europei in quel caso i belgi si sono inventati che cosa la carta di identità e siccome sulla carta d'identità ci doveva essere qualcosa che distinguere hanno inventato l'appartenenza alle due diverse etnie si poteva transitare da un'etnia hutu o tutsi attraverso potremmo dire un'osmosi sociale di tipo economico cambiando piccole tratti sociali ma anche società molto semplici e differenze anche economiche non le dobbiamo immaginare ma di tipo macroscopico
Questo ha portato a che cosa che ad un certo momento con una costruzione delirante veramente narcisistica perché il narcisismo portata nel fare è delirante cioè la negazione della realtà abbiamo vinto netto al l'emergere di una differenza Miguel doveva essere minimale portata a al le esasperazioni della reale della vera differenza differenza fino al punto di non riconoscere l'altro occorre essere umana
Cioè questo è il punto quando il narcisismo è spento acque a livelli estremi l'altro non esiste Levine ha diceva lotto ma me l'ha negato cioè l'altro mi mi guarda col doppio significato del termine regalato e mi riguarda cioè mi devo far carico dell'alto quindi un'opzione etica
In questi casi l'altro è normanno
Ma non dobbiamo pensare che questi tipi di dinamiche siano particolari momenti esistono e si ripetono nella storia ogni volta chiede l'identità non dialoga con l'altro c'è un passo di Tocqueville il di cui mi scuso perché non ho avuto modo di rintracciarlo rapidamente quindi loro ricordo a mente in cui il famoso storico raccontava dico di come Madame de Sévigné innamorarsi a sua figlia François s'il diciamo gli eventi di una sommossa popolare e di come questa sommossa popolare fosse stroncata la maniera in cui questa gentil donna racconta e di un distacco di un quasi non riconoscere un mia un'identità una capacità di di identificazione con l'altro che in realtà lascia molto pensare ora tocca vindice non dovete pensare che questa signora forse una donna insensibile anzi al contrario Ana dai suoi amici
Era al delicata e dolce riguarda i suoi servitori semplicemente non considerava esseri umani quelli che non appartenevano all'aristocrazia
Alla sua classe sociale
Quindi una identità anche nel cuore dell'Europa totalmente narcisistica cioè l'incapacità di comprendere la realtà che poi ha condotto
Gli storici mi perdonino perché entro i territori che non sono mezzi dello sempre per il premier sporchi
Chiara convergono all'incapacità della monarchia francese di comprendere quello che stava succedendo poco prima e durante addirittura durante i primi passi della Rivoluzione francese un'incapacità quindi di identificarsi cosa c'entra perché non vorrei prendere troppo tempo non ho visto l'orologio posso andare
Tranquilla cosa c'entra dall'alto trenta secondi trenta avrebbe cosa c'entra dall'altra parte l'appartenenza multipla
Ecco l'appartenenza multipla essa è continuamente ricercata
Vi è in da proprio dalla maniera stesa in cui l'identità narcisistica si struttura nelle società occidentali possiamo dire secondo il modello rilascio l'individuo narcisistica si lascia facilmente tentare dall'identità l'appartenenza avuti tra ma credo che sia adesso che ha alcuni vivente perché quanto più certi e sociali frequentiamo ha insegnato SIM tanto più il quantum della nostra personalità non viene coinvolto
Era un rapporto effimero superficiale di contatto che non ci coinvolgente e quindici permette il mantenimento di un equilibrio di tipo narcisistico questo era ovvio quanto più noi allarghiamo tanto più numeri
Diminuiamo intensità una sorta di grammatica dei re dei rapporti sociali al delle configurazioni sociali
E quindi questo permette troppo questo equilibrio stranissimo tra un'autoreferenzialità spinta e la capacità di proiettarsi e di mantenere sempre più legami deboli la forza dei legami debiti parlerà un sociologo grano lettere ci spiegherà pure come funzionano in una società complessa perché e non c'è niente appare la comunità ci possa indurre la comunità ci può affascinare il malato unica significa che cosa controllo sociale significa significa forte appartenenza
Poi tipo di identità collettive narcisisti che che non riconoscono l'altro che vendono nel vicino l'assassino come ha scritto qualcuno cioè il vicino che si trasforma in un assassino che vendono il perito guarda non sente niente lontano
Cioè piccolissime regioni che vogliono svincolarsi da un uno stato di tipo tradizionale a quale c'è riportato l'intervento del professore Pirilli detti erano però un appartenente alle ampia diverso a organismi più avanti perché questo perché voi nel microcosmo individuale l'appartenenza multipla leggera di legami deboli no niente
Ferisce non diminuisce la possibilità di identificare dell'identità narcisistica in America il processo di identificazione con l'altro ma permette quest'auto accentrarsi questo succede ugualmente nell'identità collettive è uscita da va bene di recente una ricerca sui Paesi proprio dei Balcani dove emerge chiaramente la preoccupazioni delle popolazioni di perdere il contatto con la comunità internazionale
Cioè di perdere l'attenzione se non altro e anche in queste altre sociologo è una forma di appartenenza cioè mantenersi in contatto anche con un'opinione pubblica internazionale anche con un'idea di una società un mondiale universale perché perché quanto più appare lontana
Ampia l'identità collettiva tanto meno se in libera
Ferite l'identica Hannes cestistica collettiva
Tanto più permette quei tutto e tanto non sappiamo un'altra cosa che quanto più le catene di interdipendenza sono ampie
Tra gruppi esistenti viti tanto meno un singolo gruppo o un singolo individuo può determinare il gioco in atto
Quindi è una forma anche di auto assicurazioni che viene posta in atto i da queste identità Necci Sisti che quindi come vedete per concludere brevemente
La mia riflessione voleva semplicemente voleva richiamare l'attenzione su che cosa su questa grammatica del sociale perché e proprio sudisti Tizio anale quello a cui ho svolto lo sguardo non è qualcosa che e affiora in un'azione non non si struttura ancora a livello istituzionale ma ciò non toglie che Possa fare affari molto portare ammassati riportare a cullarsi eccetera
Per far vedere come mi in questo momento più che mai siamo in presenza di produce sì
E di a contro Innocenzi
Di tendenze e controtendenze che sono sempre presenti nel farsi della storia quella vite eccetera ma in questo momento direi ancora presenti e che quindi giustificano l'adozione della contaminazione delle categorie vado perché come dicevano i colleghi come la storia come dati la politica ha bisogno di nuove categorie forse anche la società oggi anni deve cercare delle di nuove grazie
Allora grazie alla professoressa Maniscalco
Io darei subito la parola alla collega Ersilia Grazia Spatafora che parla del ruolo delle organizzazioni regionali nel processo di globalizzazione chiederei intanto al professor guidati ebbe a dire a sedersi al tavolo degli oratori
Cioè
Cesare
Allora chiediamo
Allora c'è un clima piccola novità dunque il presi tre ci chiede di fare un piccolo break di cinque dieci minuti
Per farci gli auguri perché poi lui deve andar via quindi riprendiamo diciamo sono le quattro quarto tra dieci minuti grazie
Più paradossale prego di fuori ruolo improprio di farlo
Gian Cesa nel deleghiamo
Grazie l'approccio non mi sembra il migliore obbliga
Ma blocco insomma questo ho
Allora vediamo se la mia voce risulta molto che ha brutalmente troppo no ma io cercherò pronti funzionerà no pronto ecco
Allora grazie al nostro presidente collega Grillini
Io mi trovo in imbarazzo adesso a seguito di contante
Relazioni che mi hanno preceduto soprattutto perché quando si parla dei giuristi come si è detto prima nel mini intervallo cioè siamo aride pieni di norme di regole eccetera e quindi no va bene ma il bellissimo
Io cercherò senz'altro di essere meno rigida anche perché non mi ha mio costume trascurare alcuni fattori importanti per sono quelli politici economici che naturalmente riguarda un'appartenenza degli Stati
Alla comunità internazionale credo che questi siano dei fattori molto importanti che hanno sempre nel tempo condizionato proprio la loro essere presenti e l'esercizio dello sovranità sia a livello del diritto interno che anche nel diritto internazionale
Quindi direi che punterà essenzialmente su tre elementi importanti che ci interessano da vicino per individuare questo ruolo di organizzazioni regionali nel processo di globalizzazione il titolo è molto ambizioso forse vero il nostro collega Romagnoli
Mi ha indicata questa linea io ho cercato di di esaminarla e di verificare quale sono appunto il i punti più importanti per poter dimostrare se c'è praticamente un modello di organizzazione regionale che possa essere valido ai fini del suo operare del suo cooperare all'interno di un processo del lago di globalizzazione
La cui nozione di globalizzazione è un po'diciamo paga perché naturalmente noi ne parliamo come a livello economico come primo forse approccio ma forse c'è il livello anche politico sociale come abbiamo sentito dai no dai colleghi che mi hanno preceduto
La mia intenzione è quella di puntualizzare un attimo invece due e tre concetti fondamentali
Cioè gli scatti la loro sovranità la loro appartenenza ho detto alla comunità internazionale attraverso un fenomeno nuovo diciamo nuovo ormai in corso e non più tanto son passati
Più di cinquanta quasi cinquant'anni e più di cinquant'anni che l'organizzazione internazionale
Sono due soggette all'istante le organizzazioni che oggi convivono come un binomio interessante nell'ambito della cooperazione internazionale ma l'uno che è un soggetto originario come lo stato invece la propria sovranità nel suo interno
E la estrinseca verso l'esterno ma come punto di limiti di limitazione di non ingerenza nei propri affari ma altrettanto negli affari interni degli altri Stati l'organizzazione invece come ente derivato perché naturalmente organizzazione internazionale
è noto a tutti Enna nasce da un accordo multilaterale tra stati quindi con obiettivi di natura funzionale ed operativi per raggiungimento di scopi di obiettivi comuni che gli stati probabilmente neuro autonomia segnalarlo sovranità non ritengo di poterlo fare autonomamente quindi ritengono opportuno unirsi insieme quindi questo è un rapporto importante rapporto però che vede qui l'elemento della sovranità una sua rilevanza importante una limitazione un'autolimitazione dell'esercito di sovranità
Statale proprio perché appartenente all'organizzazione internazionale intergovernativa perché i francesi in questo sono molto più precise di intergovernativa in tale rende meglio la cooperazione tra Stati come termine
Far sì che naturalmente gli Stati debbano in qualche modo in qualche modo rinunciare a una esercizio di sovranità in alcune
Probabilmente loro competenze interne certamente questa limitazione può essere più marcata secondo se noi parliamo di un certo tipo di integrazione e naturalmente qui viene fuori il modello europeo con note che si rileva nella nostra comunità europea
Oppure meno marcata invece in cui l'organizzazione intergovernative che come vedremo sono sia a carattere regionale subregionali interregionale dove naturalmente soprattutto quelle regionali e subregionali dove probabilmente
Non tutte hanno raggiunto il modello europeo quindi la mia
Disamina sui modelli di integrazione dovrebbe partire dovrebbe considerare questi elementi stato limitazioni appartenenza all'organizzazione
Ma come elemento funzionale nell'ambito della comunità internazionale che si vede oggi portata
A una liberalizzazione qui devo rubare preconcetti natura con Mary convincono naturalmente mi per perdono gli economisti a livello di ibridazione degli scambi di servizi e quindi quello che noi come sosteniamo parliamo di globalizzazione io direi forse mondiale mondializzazione un momentino più pertinente da questo punto di vista della materia di di di cui stiamo parlando
Quindi abbiamo dei modelli di carattere universale naturalmente mi riferisco le Nazioni Unite questo modello ben conosciuto e quelle istituzioni specializzate che
Sono riconducibili a a istituzioni come la FAO Loewe cioè che atte a vario titolo contribuiscono a un certo tipo di cooperazione un istituzionalizzata naturalmente questo questo termine di organizzazione internazionale fa riferimento a una cooperazione istituzionalizzata cioè mediante delle strutture creati dagli Stati che sono in atto che assumono una forma di autonomia gestionale e di autorganizzazione
Questo modello universale nell'anno del modello universale ritorniamo un articolo il cinquantadue che parla della rapporti e un certo tipo di organizzazioni che sono le cosiddette organizzazioni o accordi regionale
Ecco che qui già si apre un dibattito tra la queste due questo binomio organizzazioni accordi perché le organizzazioni intese nel senso plastico di cui fino adesso indicato
Alcuni punti importanti cioè ristrutturazione la struttura l'autonomia
E sono nate con l'accordo detto internazionale quindi un accordo che entra in vigore che ha una sua validità mentre gli accordi regionali a sono più accordi che potrebbero essere più di natura politica
O accordi multilaterali addotte che vengono in essere per determinate circostanze e qui forse devo far memoria a quello che sta succedendo nelle operazioni di pace per esempio le forze multinazionali
Che questi sono importanti oppure fare per esempio riferimento a quello che oggi noi chiamiamo organizzazione qui naturalmente collega Nuti benvenuto ci racconterà meglio di me
L'organizzazione e la sicurezza e la cooperazione economica cioè l'OSCE l'ex CSCE che come accordo politico si pone
In fondo comune accordo regionale perché è uno diciamo una organizzazione tra virgolette di natura paneuropea quindi a un a questo così connotazione di carattere generale perché raggruppa
Quasi tutta l'Europa
E se non ha naturalmente ci sono anche altri Stati ma per noi a questa rilevanza importante e e questo e questo fenomeno dell'OSCE facili con dura al termine di questa mia breve relazione a parlare di una nuova come Ponzio odio forma di cooperazione non visto più istituzionalizzata con un'organizzazione internazionale intergovernativa che viene definita oggi dai giuristi internazionalisti CILA pseudonimo iniziazioni organizzazioni ma internazionale cioè sono quelle organizzazioni o quelle conferenze istituzionalizzate che però hanno una flessibilità
Di davvero di di operazioni io direi di operazionale operativa come vogliamo definire che permette di adattarsi rapidamente ai mutamenti politici
E quindi ho ricondotto poi come vedremo anche quelli economici proprio perché il mondo di oggi ci invita ad avere fretta e non affermarsi
Su dei meccanismi di rigidità istituzionale e di processo di Making di processo decisionale che qui che sarebbe che molte volte risulta
Priva tv di di risultati
Quindi questa è l'organizzazione universale l'articolo cinquantadue invita questa apertura organizzazione noi siamo in un modello che viene chiamato universale e giornalistico quindi porta dal carattere in età e nazionalità ad un'apertura verso degli ASP degli approcci regionali che vedono naturalmente la
In presenza dell'East di altri stati tutti di quegli Stati
Che hanno una loro contiguità geografica dei fattori politici economici o linguistici culturali democratici eccetera di unirsi in gruppi perché la Regione internazionale richiede un certo tipo di operazioni di collaborazione e di cooperazione
E quindi mordente
Che scaturiscono a livello regionale da questo tipo di modello per evidenziare il giornale
Che vede politicamente valido perché naturalmente ne sappiano che ancora oggi non servite lavorano su questo modello quando intervengono come Consiglio di sicurezza nelle operazioni
Di azione di polizia internazionale invitano le Regioni degli obiettori e giornali ad intervenire
Ma che a livello economico invece si sono viste catapultare il modello universale e giornali invece i regionali multilaterale
Perché questo capovolgimento di procede diciamo di un processo che poteva sembrare all'inizio valido e che invece oggi sia capovolto
Perché abbiamo che qui alla mente ci sono invece bisogna mi rivolgo agli storici e politologi anche e quindi relazioni internazionali
Ci sarebbe da parlare del progresso della decolonizzazione di alcuni altri fattori di sistemi democratici o meno all'interno di alcune
Di alcuni Stati e quindi alla necessità degli Stati che sono usciti soprattutto dalla se il nostro della decolonizzazione
Di avere uniti di di avere un'integrazione nuova di di ricrearsi di ricostruire quei modelli che a cui mi sembra accennava non so se il professor Grilli prima anche la professoressa Maniscalco
Di costruzione di di distruzione ma di ricostruzione di una d'entità statale e questa importante ma questa identità statale trova nell'appartenenza alla comunità una necessità
Di aggregarsi a qualche cosa oltraggio o tra gli stessi Stati perché deboli e quindi economicamente non riescono a realizzare dei risultati positivi e non e quindi non riescono ad Adda ad agganciarsi al treno più veloce che quello dei Paesi industrializzati o sviluppa ecco quindi che il modello regione universale giornale diventa regionale detto multilaterale e qui quindi si aprono i modelli regionali veri e propri naturalmente sono il modello europeo il modello a africano il modello americane latino americano quello asiatico e anche arabo islamico farò una rapidi sì mi scuso se perché addentrarsi in tutti i modelli richiederebbe una non dico una lezione per ciascuno ma forse anche più di una perché vi do avvenga delle di acronimi e dissi che lei non nominerò se non le le quelle essenziali più conosciute naturalmente
E quindi dobbiamo partire dal modello europeo il modello europeo un modello che tutti sanno sappiamo nasce almeno quello più importante nel cinquantuno con la cieca la comunità del corpo e dell'acciaio che sappiamo giugno del due mila e due
Viene meno per ovvi motivi che il trattato ne prevedeva la la tenerla per mano diciamo resistenza per i soli cinquant'anni anche se poi l'Unione europea si sta adoperando per
Diciamo trasmettere cioè di assorbire le competenze del settore del carbone e dell'acciaio
Ma comunque è un modello europeo che poi si concretizza nel cinquantasette con la comunità economica europea
E questo è un modello europeo partico c'è ma l'Europa è un modello particolare
Modello di integrazione massima perché naturalmente non è solo l'integrazione istituzionale ma normativa cioè tutti ormai sappiamo conosciamo a memoria al di là dell'entrata un della moneta unica che sarà tra pochissimi giorni ma quello che sono proprio gli effetti normativi cioè la la limita e quindi e l'equità tonalità rientra nel discorso cioè non abbiamo dato integrazione massima dove lo Stato ha limita la propria sovranità
A tal punto da rinunciare a competenze statali in materia specifico come i trasporti per esempio di natura entrato in commercio la concorrenza e quindi una limitazione mercatisti ma che lascia competenze esclusive alla comunità certamente non sono solo queste le competenze per ci sono pure quelle concorrenti cioè competenze dove gli stati
E la comunità si debbono confrontare
Stile mantenendo gli uni una competenza abbastanza solida e l'altra dove interviene sul printing via del Pincio di sussidiarietà eventualmente laddove gli Stati non hanno non adempiono a determinate
Diciamo obblighi e poi una terza
Operazione che la comunità europea ha manifestato e qui Nuti mi insegna meglio che è quella della politica estera diventino sicurezza entità
E che riguarda invece una forma di cooperazione intergovernativa quindi un modello che se inizialmente mirato solo integrazione e cornici ammette che graficamente mirato integrazione stretta come quella dove il potere ripete istituzione normativa ha una sua validità trova invece in altri
In altre materie in altri tipi di ambiti una cooperazione meno meno fermando interessa forse verificare se questo è il modello europeo quello economico sia quello valido ai fini del di una oggi in questo ambito della globalizzazione
Un modello europeo che però non ha dimenticato nel non bisogna dimenticare di aprire
Delle aree di libero scambio e che abbiamo l'allerta l'Associazione europea di libero scambio che potesse rimasta impoverita perché l'Austria ne è uscita entrando nella comunità europee alla Finlandia agli altri Stati esso ovvio che la Svizzera ma forse anche la Svizzera riuscirà a integrare nel meccanismo della della nostra Unione per dire la nostra unione europea ma non ha dimenticato invece una moto un modello di cooperazione che dire quello forse è un termine forse molto moderno per i ragazzi si suol dire gettonato a livello internazionale cioè la zona di libero scambio
C'è una zona dove non abbiamo solo la soppressione delle barriere doganali e quindi non c'è un interferenza normativa solida rigida che imponga qualche cosa ma una forma di cooperazione cadde di Scotti
Meno diciamo buoni come sottesa ad domani ma lì si ferma non va oltre
Comunque la l'unione europea anzi allora la comunità nel novantadue ha siglato proprio con letta una corda ad un porto che quella dello Spazio economico europeo quindi un'ampia zona di libero scambio
Che poi farà quando diciamo dovrebbe fare pendant come si dice in francese con quella che sarebbe essa potrebbe essere la nuova invece parla passando a una un altro modello regionale della latinoamericano americano
Qui la cooperazione
Regionale trova una
Un po'non tanto un modello gerarchico quanto un'unica organizzazione regionale che quegli Stati americani voluta dagli Stati Uniti ma solo a livello politico
Perché a livello economico si pensi è teso e si era giunto a una serie di organizzazioni subregionali
Anche queste però di che riflettono proprio la la zona di libero scambio cioè quelle Primi passi passi verso poi potrebbe essere un mercato comune un mercato interno
Come noi sappiamo essere quello europeo adesso
E che
Vede in particolare una serie che adesso non non vista nominare di di che dia dir sudtirolese subregionali ma in particolare un ultimo esempio forse quello che oggi viene più citato che è quello del Mercosur il Mercato del corno del sud e il quale vorrebbe affitta estere come l'olio la Comunità europea il suo essere un mercato interno tutti gli asset
Le basi giuridiche ci sono
E qui devo dire che i propri giuristi non sono almeno profeti nemmeno loro come dicevate prima perché generalmente io sono un assertore della Puglia e della riflessione dire del del maestro che mi ha che allora impartito a me diritto internazionale che il professor ago mi diceva sempre prima della storia e poi nel diritto ecco su questo non ci piove
Quindi il diritto purtroppo non sempre porta perché quando si era giunti risultato della norma poi la storia già ci ha sopravanzato e quindi dobbiamo ricominciare a lavorare
Comunque questo modello americano abbiamo detto vede un aspetto subregionale nella zona latino americana e quindi il Mercosur e questa prima ultima espressione
Vede una zona centro nord e che è rimasta cioè questa Unione Stati Uniti Canada Messico che però sta slitta hanno perso quote dicevamo prima questo spazio di da a dire della Como dello spazzino amico europeo come ampia dal libero scambio sta dettando verso quello che viene definito intimista spagnolo altra ma insomma un'associazione ampia di libero scambio che dovrebbe partire dall'Alaska fino giù alla Terra del Fuoco quindi praticamente anche qui c'è una tendenza ad avere un'ampia zona di liberi scambi però questo non deve togliere alle organizzazioni regionali e subregionali già esistenti alcun potere
Di integrazione perché questi sono in particolare
I cinque organizzazioni che racchiudono i Paesi meno sviluppati e quindi è che quei Paesi soprattutto i Paesi latinoamericani dove la sovranità sulle proprie risorse naturali
è stata una delle dichiarazioni importanti da sembra già reazioni unite che a fine fa
Una uno scudo importante anche ai fini oggi di quello che poi sarà lo sviluppo socio e quello che noi abbiamo nel campo delle Nazioni Unite o comunque cometa internazionale definito sviluppo sostenibile quindi una serie poi di attività che si vanno ad integrare con processi lamenti economici sociali lenti ma sicuramente qualcosa sta atti si sta tirando fuori
Modello africano al modello africano modello gerarchicamente
Direi tutto sommato istituzionalizzato in quel modo gerarchico perché anche qui abbiamo l'organizzazione continentale confezione de L'Unità Africana
E una serie di subentro li subregionali subregionale anche qui la il continente africano abbiamo detto
Espressione della decolonizzazione Stati che hanno bisogno di uno sviluppo economico e sociale molto forte e quindi in un certo senso questa loro necessita però si basa essenzialmente il concetto di sovranità torna su una forte identità nazionale perché loro l'hanno raggiunta faticosamente quindi faticosamente la vogliono mantenere e la vogliamo rafforzare però non possono nemmeno se almeno di entrare i meccanismi di cooperazione perché altrimenti loro economia ne verrebbero diciamo danneggiate e quindi non si può più tardi protezionista ma sempre dire di liberismo
E di un nuovo ordine economico internazionale cioè io non parlo del vecchio ordine economico del settantaquattro ottanta che ha portato al debito estero Zoggia vedendo lontano cioè quello che dovrebbe essere a oggi la nuova evoluzione dell'ordine economico internazionale
Tanto è vero che a livello del modello africano oggi è entrato in vigore nel marzo di quest'
Struttura ancora in embrione perché come tutte le le le nuove le nuove strutture il nove organizzazioni c'è c'è necessità di organizzare il sistema ma che attraverso perché la scuola la struttura Unione Africana un obiettivo fondamentale quello di a di puntare a uno Comunità economica africana che sia quasi simile a quella europea quindi a un'integrazione massima ma che oggi de di cui però il diciamo il cui raggiungimento
Poteva solo avvenire tramite le quelle stesse organizzazioni oggi subregionali riunite in una comunità di organizzazioni che ne c'è una sentenza di chiamare chiarezza eccelle in inglese
Che da possibilità diciamo di essere lo strumento il veicolo necessario c'è quindi questa integrazione subregionale a diversi strati mente occidentale subsahariana
No cioè in Africa sudafricana eccetera dovrebbe portare a questa concreta istituzione di una comunità economica Africa
Chiudiamo con il modello arabo islamico e asiatico e l'ho un po'riuniti insieme questi due modelli perché qui abbiamo solo implicitamente delle zone delle aree di libero scambio
Quindi non abbiamo questo modello forte integrato perché proprio lì ci sono problemi anche di natura religiosa cioè ci sono la Conferenza islamica importante forse il latte che l'associazione per il suo teste pacifico
Ma scusate non Surasi attico mi sono sbagliata
Ma il il qui abbiamo un modello diverso cioè non ha è un modello di cooperazione ma si basa su forme come dicevo prima di ipse autorganizzazione cioè le forme leggi rigide dell'organizzazione intergovernativa lasciano il passo a delle forme come per esempio può del gruppo dei settantasette anche dopo le settantasette non è un'organizzazione regionale diciamo intesa come rigidamente costruita da un accordo è un accordo più di natura vi riunione di di Stati che desiderano avere una posizione negoziale all'interno di un sistema e quindi queste sono delle dei liquori più importanti perché naturalmente sono posizioni negoziali flessibili
Oggi si parla anche di G7 già lo conosciamo di G otto dieci quindici di G venti cioè abbiamo una serie poi di raggruppamenti ulteriori a di tutti questi Stati
Che riescono nella loro flessibilità di di dire blocco di di gruppi di di poter forse far sentire la loro voce in un foro negoziale chiudo dicendo che questo foro negoziale non otto e dimenticato e l'organizzazione mondiale del commercio
Graziano andare da insorgono mentre sarebbe la fautrice di questa globalizzazione di questa mondializzazione di alcuni sistemi operativi nel campo delle telecomunicazioni servizi commerciali
Macché però non dobbiamo dimenticare che nasce come dal gatto e cioè da un da accordi multilaterali
Del del nel quarantasette attraverso dei Rauso cioè delle tappe per poi concretizzarsi attraverso un accordo quello di Marrakech novantaquattro che da una struttura si istituzionale l'organizzazione mondiale del commercio ma devo dire che anche questa struttura istituzionale non è una classica struttura da organizzazione come intendiamo voi nazioni unite unione europea quindi anche questa
Potrebbe essere intesa forse dico per gli economisti una cosa sbagliata una zona di libero scambio ma anche perché non c'è un potere normativo
Lo lo Mcc al WTO vogliamo definirlo in inglese nasce e lavora tramite accordi multilaterali
I Trips TPL son tutte queste sigle che se non dobbiamo naturalmente stare qui appunto siamo in tempo di approfondire ma sono accordi multilaterali che lascia però spazio guarda caso anche ai Paesi meno sviluppati oggi cioè non è più un'organizzazione lasciata ad assoluta solo a sostegno diciamo fatta solo da stati sviluppati
Ma c'è un diritto di accesso come abbiamo più o meno io l'ho cercato di definire ai Paesi meno sviluppati che sono stati individuati ultimamente in quarantanove Stati
I quali hanno bisogno di avere questa possibilità di interventi introduttivi un mercato globale per produrre i loro prodotti originali
Certamente noi Necci si rifà ai principi del garante
Cioè la causa nazione più favorita un trattamento nazionale degli stessi prodotti esteri uguale a quello dei prodotti nazionali però la stessa deroga che favorisce l'unione doganale laddove il libero scambio e quindi ecco che qui i modelli regionali che io prima ho introdotto come brevemente nel loro excursus trovano nell'organizzare Maddalena un riconoscimento specifico a questa importante perché questo significa che in fondo l'ordinanza regionale possono svolgere un ruolo ora di tutti questi modelli qual è quello che più è utilizzabile quello rigido quello più flessibile cioè l'Unione dove dal mercato unico alla o Lanzani dello scambio a questo punto direi che forse la zona libero scambio potrebbe essere interessante ma il modello rigido e quello che fu tre ebbe tutelare la sovranità degli Stati anche se demandate in alcune materie perché tutela identità nazionale ma anche a una politica economica all'interno di un sistema abbiamo visto in questi ieri l'argentino e affaticato
Purtroppo c'è tutto questo casino Argentina questo bisogna capire se è un'espressione della cattiva de dell'organizzazione in cui essa cioè cioè del Mercosur perché fa parte del Mercosur e di altre poi del G venti eccetera oppure sia invece qualcosa di necessario perché ci siamo adeguamento futuro
Io ho cercato di invece di di capire se invece che un governo regionale unico ci sia bisogno di un modello interregionale
Cioè qualcosa che unisca
O ci sia una guida di una di un organizzazione che sia capace di aiutare gli altri Stati allora io mi sono posta la domanda se l'Unione europea potesse fare questo lavoro
L'europea lo sta facendo già con il i paesi dell'Africa Kai pacifico ultimamente nella quinta e la convenzione che di Roma e che non c'è insomma quella di sei dell'Accordo di Cotonou
Lo sta la stai non sta impronta ambito e quindi c'è questa guida verso questa apertura questa integrazione massima naturalmente quando i presunti dei parametri ben precisi che sono quelli che questi Stati devono avere un buon un good governance quindi un perito una democratizzazione soli dall'interno quindi ricostruzione rispetto dei diritti umani e uno sviluppo sociale economico qui naturalmente discorso si aprirebbe poi verso altri lidi
Oppure
Dobbiamo fare e questa è una domanda Che lascia aperta io la la possibilità di corale Psi ad organizzazioni cioè a quell'organizzazione come gruppo dei settantasette questi G venti quindici otto che stanno girando ormai per il mondo perché questi stati cercano di trovare Nestlé dei vari fori internazionali delle aperture a livello economico si parla di strategie geo economiche quindi di capacità
Di poter entrare in meccanismi senza avere dei costi iniqui perché noi sappiamo che il commercio porta oggi alla cosiddetta delocalizzazione delle produzioni
Nei Paesi dove costa meno la manodopera e quindi riti umani donne e bambini la famosa clausola sociale dell'olio cioè dell'ANC rientra e pose no una delle i delle dotazioni acquisite perché portando tecnologia io praticamente tolgo le risorse naturali cioè non produco più risorse naturali non commetto chiuso il suo naturale ma producono tecnologia avanzata nacque la mente più arida e potrebbe però impoverire il sistema naturale delle risorse naturali
Allora Lecce alle organizzazioni che hanno invece una flessibilità di negoziale sia politica che economica a mio parere potrebbero essere più felicemente utilizzate in questa funzione e probabilmente l'OSCE a livello politico dimensione umana ce lo sta dimostrando in parte quindi forse a livello economico si è anche l'OMC
Che in fondo si a mezzanotte e mezzo tra un'organizzazione come intesa giuridicamente macché con il suo metodo decisionale del consenso cioè di qualcosa di meno rigido di un'approvazione
A maggioranza tramite questi accordi multilaterali che sono mutevoli nel tempo quindi l'accordo mutevoli nel tempo favorirebbe questa soluzione grazie
Cinquantadue lo capiamo due interventi ancora che prego di arginare
Basta centottanta professor guida ci fa bene ai sensi del sui Paesi dell'Est europeo stanno cordoglio nazionale
Grazie presidente grazie anche al collega Romagnoli per avermi dato questa opportunità di parlare
Durante questo incontro così interessante
Il titolo del mio intervento credo che sia estremamente chiaro ed esplicito anche se l'ho trovato in due versioni nel programma e poi una fotocopia che avete in cartellina realtà i creditori si completano perché in un caso si ricorda che parlerò di Paesi go ex comunisti e nell'altro si ricorda che parevano di paesi dell'Europa centrorientale
Considerando che alcuni paesi proprio dell'Est non sono ma come la vecchia Cecoslovacchia
Appunto giù dell'Europa centrale
Io sono partito da un postulato che quindi non va dimostrato essendo postulato
E dei postulato dalla diversità cioè i paesi di cui parlerò io sono diversi
In piccola in grande misura dal resto del continente
Detto questo voglio ricordare che che tra storiografia in anni recenti cioè sostanzialmente dopo la caduta del muro di Berlino ha parlato ripetutamente di un effetto congelatore un effetto frigorifero
Che si sarebbe realizzato durante gli anni del re dei regimi comunisti a riguardo dalla questione nazionale
La formula piacque molto all'inizio perché chiaramente è una formula sostanzialmente giornalistica però non era una formula molto corretta intendo dire che la questione nazionale
Durante il quarantacinque anni di regimi comunisti
Chiaramente resta fuori da questo discorso l'Unione Sovietica
Che ebbe origine comunista ben più lungo
La questione nazionale durante quei quarantacinque anni
Senza sparita
Queste nazionale durante di quarantacinque anni ebbe in realtà un ruolo abbastanza importante non fu soltanto messa nel frigorifero
Si deve senz'altro ricordare ad esempio che al momento in cui c'è la prima crisi dei neonati regimi tra i quarantanove cinquantadue cioè durante le purghe
Spesso si uso l'accusa di nazionalismo di deviazione nazionalistico borghese nei confronti di membri importantissimi dei vari partiti comunisti che furono vittime delle purghe
Io nel testo Vito solo qualche esempio naturalmente questo non toglie che nelle stesse purché avesse un ruolo estremamente importante altri altre accuse
L'accusa di turismo di Trotsky Smoke persino di estremismo di sinistra però questa di nazionalismo borghese fu senz'altro un'accusa piuttosto importante
Vuol dire questo che agli occhi dei regimi comunisti non ci fosse spazio spazio ideologico per la questione nazionale no
Infatti noi troviamo che per prendere il potere i partiti comunisti tranquillamente
Sposano alcune idee nazionali e utilizzano o dei fronti che spesso vengono chiamati i fronti patriottici non a caso
Si trattava quindi di usare l'idea di nazione e sentimento nazionale in maniera opportuna cioè senza scontrarsi con l'ideologia più strettamente politica cioè il marxismo leninismo
Chi non sapesse
Giocare con questo equilibrio tra le ideologie
Rischiava come abbiamo visto nel caso delle purghe di finire male
L'idea nazionale non è estranea e regimi comunisti ma va detto che una fase un po'più matura cioè a partire dalla seconda metà degli anni Cinquanta l'idea nazionale viene recuperata addirittura in maniera ufficiale dai regimi comunisti
Ricordo a chi non lo ricordasse che dal cinquantasei in forma ufficiale dal Cremlino
Per bocca di
I Crush of
Si riconosce esplicitamente che ogni regime comunista che si realizza in un diverso Paese può seguire una propria via al socialismo una via nazionale al socialismo
Questa libertà sia pure relativa di azione fu utilizzata dei vari leader dei vari gruppi dirigenti dei partiti comunisti in maniera non sempre uguale
L'idea naturalmente pre correva il cinquantasei qualcuno proprio perché l'aveva proposta un po'per troppo per tempo quarantotto quarantanove aveva pagato di prima persona
Il leader il segretario del partito comunista polacco comunica era finito in carcere per questi però adesso nel cinquantasei tutti potevano parlare di via Nazionale alla socialismo tutti potevano trovare un equilibrio locale tra l'idea di nazione
Ideologia marxista-leninista
Nel fare questo dicevo poc'anzi che non si seguito però sempre la stessa misura e la stessa modalità in alcuni Paesi si ebbero degli esiti di un certo tipo in altri di un tipo profondamente differenti
Sostanzialmente e semplificando molto si può dire che nella parte alta del blocco sovietico
I Paesi che andavano dal dai Carpazi fino al Baltico
Videro un'applicazione dell'idea di via Nazionale al socialismo abbastanza fruttuosa
Ci furono episodi anche molto noti che
Portare una questione ben al di fuori dalle segrete stanze e al di fuori addirittura delle singole dei dei singoli Paesi
Sto pensando al cinquantasei in Polonia o ancora di più in Ungheria
Ma anche gli sviluppi che successivamente ci furono appunto in Ungheria in Polonia
Il gruppo dirigente ungherese che pure aveva represso l'insurrezione del cinquantasei avviò una linea che dal suo leader
Siamo chiamare catarismo che era appunto una sintesi una di scelte nazionali scelte locali ed ideologia comune marxista leninista
Ed era soprattutto una diverso modo di realizzare il socialismo non mi attardo sul sul dettaglio ma credetemi sulla parola il catarismo era un po'diverso dal regime sovietico
In Polonia addirittura seppur mancava un pluralismo reale a livello politico ce n'era uno formale
Esisteva invece un pluralismo reale nella società era uno dei pochi Paesi in cui il regime avesse degli interlocutori
Espliciti aperti talora oppositori espliciti ed aperti ad esempio la chiesa
Cattolica polacca
Con gli effetti che poi tutti conoscono incentivanti dalla elezione di un Papa polacco
Ma in verità tutta la società polacca era più motivi movimento rispetto alle altre perché qui si era scelta si era scelto di realizzare una via al socialismo particolarmente diversa vale per esempio
Lei in
Il novanta per cento delle campagne era in mano ai privati
E questo rispetto all'ideologia marxista-leninista dominante era un fatto particolarmente
Diverso
Tutti naturalmente ricordano che cosa fu la via
Nazionale al socialismo in Cecoslovacchia
Si sintetizza in genere con la primavera di Praga
In quel caso questa via fu interrotta brutalmente con l'intervento del parto di Varsavia però è evidente che anche lì
Si era tentato di creare una variante particolarmente importante perché in questo caso non riguardava soltanto o tanto la società ma riguardava lo stesso partito
Quindi era veramente una variante Interna l'ideologia gli uomini che fanno la primavera di Praga sono uomini del partito
Sia quelli che andarono più avanti vista Dubcek sia lo stesso Dubcek
Questi sono esempi come vedete che riguarda un'area geografica settentrionale nel blocco se invece guardiamo un'aria più meridionale quella che più o meno possiamo chiamare del Sud-Est europeo o se volete dei Balcani
Troviamo scelte ben diverso per semplificare possiamo dire che in quest'aria si può parlare di nazional comunismo qui la sintesi e veramente
Tra un'idea di nazione spinta fino al nazionalismo e l'ideologia marxista leninista il c'è uscissimo cioè l'ideologia legata a c'è un cespo De Rita non inventata Daloui era stata avviata precedentemente e un esempio estremamente chiaro di questo nazional comunismo
Sì disse ufficialmente nei testi di scuola nelle dichiarazioni del partito che un lungo progresso storico che aveva visto il popolo la nazione riaprono parte riappropriarsi dei propri beni
Veniva concluso con l'affermazione politica del Partito Comunista il Partito Comunista visto come il punto di arrivo di un processo di riappropriazione da parte della nazione dei propri beni
Mi pare che in questo caso
La fusione tra nazionalismo
Marxismo leninismo sia estremamente chiaro
Ora al al di là della diversità questo modello settentrionale quello meridionale quello meridionale naturalmente rientra anche il regime albanese rientra in buona misura quello bulgaro ricordiamo entrato in crisi nel momento in cui decide di avviare una persecuzione contro la minoranza turca e musulmana
Do al di là di questi modelli comunque c'è da dire che in diverse parti del blocco
Comunque la si pensasse da parte dei leader la questione nazionale costituiva problema pensiamo alla Jugoslavia che tutti enti tutto l'Occidente ha riscoperto agli anni Novanta ma pensiamo la prima degli anni Novanta
Quando ancora c'era scritto ci furono seri tentativi di secessione ci furono violenti scontri a livello politico e qualche volta anche fisico di carattere nazionale
La Croazia una delle repubbliche federate giunse a chiedere di poter ricevere i prestiti direttamente dalla Banca mondiale giunse a chiedere di avere un seggio all'uomo
Senza mettere in discussione il regime comunista
Questo dire che abbastanza interessante e poi nel decennio che intercorre tra la morte di Tito e la dissoluzione cioè gli anni Ottanta in pratica
Di nuovo la questione venne in primo piano nel corso
Nell'ottantuno ci furono ci fu una mezza guerra civile che passata un po'nel nel dimenticatoio quindi la questione nazionale senz'altro esisteva e se proprio dobbiamo usare quella formula giornalistica
Del congelamento se proprio dobbiamo parlare di ghiaccio allora io dico che bisogna utilizzare il titolo di una canzone di Toni Dallara e dire che si trattava di ghiaccio bollente
Vedo che c'è qualcuno che ricorda una questione
Benissimo allora
A questo punto diciamo
Consideriamo come un dato di fatto che la questione nazionale non fu tanto sopita durante i quarantacinque cinquant'anni di regime tra l'altro era una questione che riguardava si Paesi comunisti ma paesi con altra peculiarità oltre quella di essere comunisti
Io prima professor mora ricordando diversi storici che si sono occupati di nazionalismo voglio ricordarne uno soltanto a nascondere che parlando dell'idea di nazione come si realizza
In questa parte d'Europa di cui io sto trattando dice esplicitamente semplificando forse un pochino che mentre nell'Occidente l'idea di nazione si legava l'idea di libertà nell'area dell'est Europa diciamo invece questo legame non c'era al contrario c'era una netta separazione l'idea di nazione erano idee esclusivista che finiva per sfociare sostanzialmente nello sciovinismo
Nei fatti concreti
Storici ma insomma in realtà una storia dell'altro giorno
Vi è da dire che anche dopo la caduta dei regimi la questione nazionale e rimasta seriamente in piedi
In qualche caso
A tutti noto
Sì arrivati a crisi militari a centinaia di migliaia di morti a popolazioni che sono state costrette a spostarsi dalle loro abitazioni a territori per certificati a Paesi che non producono più nulla
La Bosnia praticamente alla fine della guerra produceva sì e no il dieci per cento di quello produceva prima della guerra
Quindi ci sono stati ci sono sono avvenute alcune crisi di una evidenza estrema
Ma al di là di questo bisogna dire che nonostante l'intervento internazionale nonostante tutte le scelte fatte
Dalle classi dirigenti locali la gran parte delle questioni la gran parte delle tensioni sono rimaste in piedi
Qui non si può divertire tranquillamente a fare un elenco partendo dalle regioni più orientali sto pensando la montagna la Transnistria per arrivare appunto a un passo da Trieste
In Bosnia dove esisteva uno stato veramente artificiale che non so quanto possa resistere
Il giorno dopo in cui partiranno le truppe internazionali
Un dato che nessuno contesta professor Grilli ne fece oggetto credo una nella prima parte di un'associazione di peacekeeping
Che c'è stata una chiarissima propensione in tutta quest'aria
A
Costruire degli Stati nazionali proprio su base etnica per essere più precisi in numero sempre maggiore
Basta fare dei punti e si scopre che gli stati dopo la caduta dei regimi comunisti sono aumentati in maniera impressionante
Quando ancora
Non erano caduti tutti i regimi e comunque non c'erano state le crisi statali i Paesi satelliti erano soltanto sette tutti insieme facevano circa quattro volte l'Italia
Dovevano servire a completare l'Europa centro-occidentale che già esisteva
Solo che questo completamento si è dimostrato molto più difficile non solo per i motivi che gli economisti conoscono molto meglio di me ma anche perché la questione nazionale invece di risolversi o continuare nel presunto assopimento precedente è scoppiata in maniera in maniera di lacerante
E qui e bisogna dire anche se dispiace alla coscienza civile di tutti che gli stati che hanno subito più gravemente la la crisi dalla questione nazionale il momento critico a questa nazionale
Sono quelli basati sul concetto di federazione
Potremmo parlare anche dell'Unione Sovietica che però qui vorrei lasciar fuori possiamo parlare della Cecoslovacchia che pure ha avuto la fortuna
Di dividersi in due Stati attraverso un passaggio una decisione politica senza scontri e senza quella civile ma poi cioè il caso
Più noto di tutti cioè lo scoppio la deflagrazione vera e propria della Jugoslavia altro stato appunto federale gli stati che già bene o male
Erano abbassati talvolta anche in forma un po'pesante nel caso degli Stati in cui il regime possiamo definirlo nazional comunista gli Stati che erano basati già su un'idea di nazione
Se vogliamo un po'arretrata un po'esclusivista in realtà hanno retto meglio questo fuori pugnare alla coscienza nostra che ci spinge a guardare allo stato dei cittadini però questo è avvenuto concretamente e non possiamo negarlo
A questo punto
Chiuso
Lo sguardo sul passato
Vediamo qualcosa che sta avvenendo oggi
In questi Paesi abbiamo detto c'è una tendenza evidente a creare nuovi stati sempre più piccoli
Affare dell'idea nazionale un qualcosa
Picco rimpicciolita
Verso le mia
Però nello stesso tempo e questo lamentato professoressa Maniscalco nel suo intervento
Cioè uno forte desiderio di agganciarsi all'Occidente non soltanto l'aggancio ufficiale politico giuridico che passa attraverso il diritto internazionale eccetera
Alla Unione Europea o ad altri organismi internazionali ricordiamoci che qui in ballo ovviamente c'è la NATO ma possiamo anche ricordare quella strana cosa che l'iniziativa centro europea di cui non non so perché non parla mai nessuno forse perché la metà dell'Italia
Però qui in generale si tratta di un aggancio comunque che passa attraverso la mentalità
Possibilmente attraverso i rapporti economici non soltanto insomma attraverso la pura politica
E in questa parte d'Europa in cui sembra che le piccole patrie siano fondamentali e importanti pensate che alcuni di questi Stati sono grandi come una regione italiana in qualche caso c'è una tendenza ancora sottolineo ancora diffusa
All'aggancio con l'Occidente
Questo ci può appunto portare
A stupirci un pochino iberica già prima riesame Maniscalco già spiegato
Che proprio un certo tipo di identità anche comunitaria che lei ha definito narcisistica poi non ha gravi grandi difficoltà
A rapportarsi in maniera se vogliamo superficiale con una realtà molto più vaste quindi la spiegazione realtà l'abbiamo già avuta prima a livello psico sociale cosa come dire
Però io qui voglio ricordare che questo desiderio di aggancio all'Occidente non è poi una novità assoluta dell'epoca post comunista
Perché quantomeno bisogna ricordare che nella storia contemporanea cioè nell'Ottocento e nel Novecento per due volte si è tentato questo aggancio anche nelle forme più esplicito e cioè quelle politiche
Lì quando sono state portate nell'Europa del Sud-Est europeo altrove c'erano ancora gli Imperi era difficile
Sono state portate le costituzioni se non addirittura i principi occidentale
Questo è avvenuto già nell'Ottocento
Cinque lettera sta nel fatto
Non so ma è una curiosità ma
La Corte dei conti
Copiata da
I nostri usi amministrativi fu portata
Ancora in pieno Ottocento nel neonato Principato bulgaro che copiava poi altri stili istituti da altre Costituzioni da altri Stati
Dunque ci fu già nell'Ottocento un primo tentativo di anche anzi di agganciarsi all'Occidente e in verità fu
Sufficientemente un tentativo fallito perché le società
Dell'Europa centrorientale restarono uguale a se stesse quindi differenti da quelle occidentali delle euro occidentali tentativo fu ripetuto questa volta in maniera più massiccia
Dopo la prima guerra mondiale
E qui uso un termine
Noto legato al nome del lo storico se Tom Watson full epoca delle democrazie impossibili cioè questa volta il fallimento della importazione di un modello straniero fu particolarmente evidente
Naturalmente anche per ragioni che non c'entrano niente con quelle società
Lo lo sviluppo della politica revisionisti che ha dalla Germania nazista o della
L'Italia fascista nella seconda nel secondo decennio diciamo
Però in verità
Si trattò anche sia nell'Ottocento è ancora in maniera più evidente nel Novecento di una repulsione
Da parte di quelle società rispetto al modello che si voleva importare qui veramente sarebbe interessante rivolgersi a uno studio di carattere psicoanalitico
Perché allo stesso tempo si dichiarava sui ufficialmente o anche
Non ufficialmente di voler legare se stessi all'Occidente di voler importare un modello
E poi però si manifestava una chiara repulsione da parte di buona parte della nazione della società nei confronti di quel modello
C'è da dire che una parte almeno dell'intellighenzia locale capii che effettivamente esisteva questa contraddizione e che per risolverla bisognava adattare
Più che la società al modello il modello alla società
Un tentativo di adattamento che non si ebbe il tempo di compiere fino in fondo che comunque non fu realizzato
Fino in fondo
Oggi siamo se se così posso dire al terzo tentativo per il problema si ripropone no
Quasi talquale
Naturalmente con qualche novità
Nel senso che anche questa volta siamo in presenza di una massa una massiccia adesione ufficiale formale pubblica nei confronti dell'Occidente in particolare dell'unione europea ma allo stesso tempo cresce all'interno delle società
Una repulsione nei confronti del modello
Da una parte e ancor di più nei confronti dei prezzi che il modello
Presuppone
L'Unione europea ancora non è stata additata
All'odio delle masse dei Balcani o del o dell'Europa centrorientale però il Fondo monetario internazionale si
La Banca mondiale si c'è tanta gente nelle opinioni pubbliche di questi Paesi che ormai considera queste sigle come il fumo negli occhi
Ancora meno quello che sentire
Coloro che fanno dei rilevamenti c'è una netta maggioranza nelle opinioni pubbliche favorevole l'aggancio all'Occidente
Favorevole a entrare quando sarà possibile
E per qualcuno ci vorrà molto tempo nell'Unione Europea come anche nella NATO quando non siano già entrate nella NATO alcune nazioni però continua a esistere
Il fastidio per i prezzi e allo stesso tempo continuo esistere un'aliquota di opinione che non gradisce addirittura questo aggancio
E qui arrivando alla conclusione voglio dire
Che facendo un'analisi verità non facile io questo mio rischio un pochino nel dirlo
Sembra di potere
Cogliere
In quella maggioranza favorevole
All'Occidente favorevole all'europea chiamiamo la maggioranza occidentalis altri termini è stato già usato nel passato per quei Paesi
Sembra di poter cogliere in quella maggioranza occidentali sta un buon numero di opportunisti tra virgolette cioè coloro i quali non approvano pienamente il modello non approvano pienamente i prezzi che bisogna pagare però trovano comunque dei vantaggi di carattere economico circolazione delle merci circolazione la manodopera eccetera cose che altri sanno dire meglio di me
Allo stesso tempo però in questa maggioranza c'è una fortissima aliquota di persone che possiamo definire europeisti convinti
Naturalmente nella prima categoria quella degli opportunisti si schierano anche alcuni
Che sono
Fortemente nazionalisti tengono molto alla propria identità nazionale e talora sono proprio il termine qui va bene dei nazionalisti puri e semplici
E nonostante questo riescono a coniugare alla loro idea di identità nazionale o talora loro nazionalismo
L'idea di adesione alla UE
Probabilmente per i motivi che abbiamo detto prima oppure per puro opportunismo
Tra coloro
Che si schierano contro in verità ci sono sia un'altra Forte aliquota di nazionalistiche non sono disposti a transigere sulla propria identità nazionale
Per
Essere ammessi al tavolo dei Grandi
Ma ci sono anche moltissimi che in quest'ultimo decennio in questi ultimi dodici anni sono rimasti delusi dopo i primi grandi entusiasmi suscitati dall'Occidente
Questo il quadro io naturalmente nono nessuna ricetta da proporre però credo di non essere andato molto lontano da quella che sia la realtà dei paesi che ho trattato grazie
Allora grazie professor guida anche per essere rientrato perfettamente nei tempi tema dell'allargamento è un tema molto
Attuale molto importante in questo periodo mi venivano in mente varie cose di risparmio da talora vorrei solo dire di opportunisti non sono solo tra gli europeisti
Dell'Europa centro orientale ma anche dagli europeisti dell'Europa occidentale come dimostrano vari sondaggi a cominciare da quelli dell'eurobarometro per esempio che tenta un po'di misurare anche in grado di dirlo per il
Va bene detto questo abbiamo l'ultima relazione
Il professor leopoldo Nuti anche lui ha cambiato il titolo rispetta la locandina il tema politica di sicurezza cooperazione regionale integrazione sovranazionale
Grazie presidente
Questo ora non vorrei come dire sovraccaricare meningi già sufficientemente provate
Da un'intera giornata quindi cercherò di essere relativamente breve
Quella del mi propongo di fare offrire alcuni spunti di riflessione in merito ai temi toccati nella
Nel corso di questo convegno
In merito ai soprattutto ai limiti del processo di cooperazione regionale affrontando uno dei temi sui quali la cooperazione avuto maggiori difficoltà a procedere cioè la politica di sicurezza che è un po'l'ultimo baluardo dello Stato nazionale nei confronti dei processi di integrazione di cooperazione sovranazionale allora
Per spiegare queste difficoltà più che soffermarmi sui dettagli tecnici
Dei fari meccanismi che regolano la cooperazione internazionale in quest'ambito vorrei fare
Una specie di cursus molto rapido sul concesso l'evoluzione del concetto di sicurezza internazionale come si arriva a parlare di sicurezza internazionale perché in realtà si tratta di un termine
Relativamente nuovo e poi molto rapidamente analizzare alcuni esempi di cooperazione internazionale nell'ambito della politica di sicurezza e di difesa
Allora in realtà il termine stesso di polizia di sicurezza è una novità è una novità che credo si possa
Farle salire tranquillamente al periodo successivo alla seconda guerra mondiale una volta non si parlava né di politica di sicurezza né di politica di difesa ma semplicemente di politica militare
Tout cour può essere introdotta una una sottile distinzione tra l'uno e l'altro ma la politica militare era come dire
Il cuore del politica dello Stato nazionale era quello che ne definiva l'identità e il rapporto con gli altri stati era modo di rapportarsi agli altri Stati all'interno del sistema internazionale e non c'è nessun dubbio che era alla appannaggio esclusivo del sovrano e della sua cerchia più ristretta di collaboratori
Ne la crescente democratizzazione dei sistemi politici nel corso dell'Ottocento ed è la prima metà del Novecento né invece quei Paesi come l'Italia la Germania sovietica che con uno scolapasta inumazione dei regimi totalitari hanno inficiato questo dato di fatto cioè lei il fatto che la gestione della politica militare resta appannaggio se non del sovrano di una cerchia ristretta di
Politici
Di una parte molto limitata della classe politica e il fatto che i le scelte di fondo restano sottratte al controllo dell'opinione pubblica questo è vero soprattutto per i regimi totalitari ma un po'meno per governi democratici però qui credo che si debba fare la differenza tra politica estera politica di difesa in genere si sostiene che con la prima guerra mondiale
Si assiste per lo meno nei Paesi democratici ad una democratizzazione o un amento del controllo democratico su la politica estera
Se questo è vero o per lo meno per la Gran Bretagna in parte per la per la Francia è molto meno vero per quello che riguarda la politica di difesa scelte militari
Concrete
Il realtà quindi quando si parla di cooperazione militare
Di cooperazione nell'ambito della sicurezza per tutto il periodo che va fino alla seconda guerra mondiale secondo me
In realtà si parla di alleanza tra Stati nazionali in cui il fattore uggiosa e determina le scelte resta l'interesse nazionale le regole del gioco sono quelle della politica di potenza e ci si allea per un calcolo relativo al visione del sistema internazionale Luca cui politica di potenza non per difendere una famosa comune o per un comune senso di appartenenza ad un'entità più ampia si può allora cominciare a parlare
Di cooperazione in ambito di sicurezza soltanto se a mio modo di vedere dopo la seconda guerra mondiale che questo per un duplice ordine di molti
Innanzitutto perché con la seconda guerra mondiale
Si assiste alla rimessa in discussione con meglio nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale si assiste alla rimessa in discussione del modello dello Stato nazionale
Le tesi federaliste integrazione miste che si affaccia nel dibattito politico europeo dopo la seconda guerra mondiale
Contestano la bontà del modello dello Stato nazionale e quindi tutto quello che allo Stato nazionale fa riferimento ivi compreso le sue scelte di diritti politica militare
Ma questo non basta se non dovrebbe spiegare perché si può cominciare a parlare di cooperazione in ambito militare a livello internazionale se non si tiene presente anche il passaggio successivo dal punto di vista dello sviluppo politico interno cioè che si assiste se vogliamo ad una democratizzazione on estensione del controllo politico democratico sulle scelte di politica e militare a un ampliamento dei poteri delle forze politiche
Per cui le scelte di
Politica militare e politica di difesa non sono più o o non sono più nella misura in cui lo erano in passato appannaggio di una parte ristretta del ceto politico
D'altra parte però bisogna anche stare attenti quando si parla di crisi del modello nazionale alla fine la seconda guerra mondiale non attribuire a questa crisi un significato ha un valore universale perché la crisi è più forte in quegli Stati come l'Italia la Germania da quello stato nazionale ha dato una possiamo approva
Scomparso risucchiato dal disastro della guerra ma la crisi dello Stato nazionale è molto meno forte questo spesso ci si ci si dimentica in quei Paesi dove lo Stato nazionale ha dato una prova tutto sommato discreta
Diciamo né
Di rappresenta propose la Gran Bretagna che la riluttanza della Gran Bretagna a adottare tesi integrazioni mister sposare la causa dell'integrazione Tropea è il prezzo della vittoria parla di fare su Twitter il fatto che tutto sommato lo Stato nazionale in Gran Bretagna
Ha funzionato abbastanza bene
Detto questo allora questi due elementi secondo me
Il duplice processo di estensione del controllo democratico sulle scelte di politica militare e la messa in discussione del modello di Stato nazionale
Creano le premesse logiche perché dopo la seconda guerra mondiale si possa effettivamente parlare di cooperazione in ambito di sicurezza
E non più semplicemente di alleanze tra Stati sovrani come si sarebbe fatto fino alla vigilia della seconda guerra mondiale
Perché c'è questo allora si possa
Adottare questo cambiamento di linguaggio sto cambiamento semantico
Detto questo allora quali sono gli esempi più significativi di cooperazione internazionale in ambito di politica di sicurezza
In realtà sì possiamo vedere una casistica abbastanza limitata e dai risultati non sempre particolarmente soddisfacenti l'unico esempio di cooperazione universalistica come sappiamo e quella delle Nazioni Unite
Ma
Quando si va a vedere in concreto il modello delle Nazioni Unite e che si perde nella la carta istitutiva lo sappiamo che al capitolo sette cioè le famose il capitolo che delinea le misure per
Che possono essere prese per reprimere ogni turbativa all'ordine internazionale le minacce della pace
Quale temo ben pochi di voi hanno mai sentito parlare c'è un comitato dei capi di stato maggiore del Consiglio di Sicurezza articolo quarantasette
Il quale capo dovrebbe essere composta da capo di Stato maggiore degli Stati membri del Consiglio di sicurezza dare loro le direttive strategiche in caso di operazioni di militari guidare l'eventuale operazione militare dell'ONU ecco il fatto stesso che questo organismo non sia mai stato creato e a tutt'oggi la sua creazione resti una specie di araba fenice
La dice lunga sulle difficoltà delle Nazioni Unite di attuare un effettivo modello di cooperazione militare efficace universale nell'ambito della sicurezza nonché l'ipotesi non venisse presa sul serio da storico mi sono divertito a guardare palco i documenti di un periodo che va studiata quarantacinque quarantasei in cui lo stato maggiore italiano appena ricostruito uscito dalla guerra suppone che questo sia lo sviluppo del futuro cioè che la poi etica militare di sicurezza del futuro si svolgerà nell'ambito delle Nazioni Unite e conquistato dovrà limitarsi a in fornire contingenti all'ONU che li utilizzerà come meglio riterrà opportuno che paradossalmente non ecco non tanto proprio summit emesso dall'Italia a pensare in questo modo discutendo di questi problemi con altri colleghi europei ho appreso che per esempio i militari norvegese militari olandesi alla fine la seconda guerra
Mondiale pensavano gli stessi termini cioè l'ONU sarebbe diventata l'effettivo garante della sicurezza internazionale ed
Stati nazionali si sarebbero limitati a fornire contingenti che le Nazioni Unite di volta in volta avrebbero usato questa pia illusione dura un paio d'anni forse meno il tempo di perché si sente nazionale passi verso la stabilizzazione bipolare e la guerra fredda e nessuno parla più di efficace mantenimento sicurezza internazionale da parte delle Nazioni Unite in realtà quello che le Nazioni Unite sono riuscite a fare durante il corso della guerra fredda sono le operazioni le poche operazioni più
Kipling effettuate nel corso della guerra fredda però anche attribuire esclusivamente alla logica della guerra fredda la mancata capacità di assumere un ruolo di garante della sicurezza internazione alle secondo me è fuorviante perché poi quando si va a vedere che cosa è successo dopo la fine della guerra fredda è vero che sono aumentate nei ecco de operazione di peacekeeping in maniera esponenziale appunto a giustificare l'esistenza del nostro corso è rimasta
Piero che sono
Sono ci sono stati alcuni casi come la guerra del Golfo in cui sono state condotte operazioni militari sotto l'autorizzazione delle Nazioni Unite ma le strutture di cui le il l'organizzazione avrebbe dovuto creare dotarsi per gestire effettivamente la sicurezza internazionale cominciare al famoso comitato dei capi di stato maggiore restano una pia illusione oggetto più di dibattito nei circoli H nemici e non di seria riflessione da parte delle autorità politiche e allora il modello universale di cooperazione militare resta temo
Per
Un bel po'di tempo
Avvenire abbastanza difficile da concretizzare se guardiamo gli esempi di cooperazione regionale direi di sgombrare subito il campo
Da
Un esempio sui generis che riguarda molto di più
Le alleanze tradizionali del passato e non le cose gli organismi di cooperazione regionale più tra virgolette moderni cioè il patto di Varsavia il Patto di Varsavia non non può essere liquidato semplicemente come il frutto dell'egemonia sovietica perché anche al suo interno c'è una qualche sottile logica di scambio tra alleato egemone alleati minori ma comunque è ovvio che se non ci fosse stato un atto di punizione da parte dell'Unione Sovietica il patto di Varsavia non sarebbe nato quindi sgombre Ray subito
Il campo da questo
Da questo esempio che il non ritengo abbastanza inutile invece i due fasi
Più importante di cooperazione regionale un ampio politica e sicurezza sono l'alleanza atlantica e
L'Europa anche se e qui si tratta di distinguere con vedremo fra un attimo tra
Cooperazione nell'ambito del processo di integrazione europea i cooperazione intergovernativa
L'Alleanza atlantica l'alleanza atlantica è in caso di cooperazione ragiona
Alé che forse costituisce l'esempio più significativo di quello che
Si è riusciti a fare in termini di collaborazione internazionale nell'ambito della politica di sicurezza in tempo di pace però taccuini
A dire che si tratta di una formula del tutto nuova secondo me il passo è ancora abbastanza a lungo perché tante scelte compiute dagli stati all'interno dell'alleanza atlantica rispondono più esigenze di tu
Nella dell'interesse nazionale sia pure sotto forma di verze che non ad una visione di cooperazione effettiva
Ma si può parlare se preferite di politica di potenza sotto altre vesti
Di
Tutela di interessi nazionali sotto mentite spoglie basti pensare a una vecchia formuletta che viene citata spesso per descrive
Per i compiti ai quali la NATO deve assolve scrivere attribuita e socio al primo segretario dell'Alleanza l'Orbis me secondo il quale la NATO
Serviva attenere Terrace Lanza richiamare anzi invece Herman sta cioè
I russi fuori gli americani dentro i tedeschi sottomessi
Quindi non solo la storia dell'alleanza un anche una storia di competizione per la tutela degli interessi nazionali sotto altre vesti ma la storia di alleanza atlantica come sa chi se ne occupa quella storia delle sue crisi l'alleanza vive in uno stato di crisi permanente nel giorno in cui è nata a tutt'oggi non gli hanno impedito di crescere e di svilupparsi ma che passata costantemente da una crisi all'altra sulle formule militari migliori da adottare per la propria difesa sulla condivisione dell'arsenale nucleare sulle scelte da compiere dopo la fine a guerra fredda sul tipo di intervento ad operare in in caso di crisi da sue zero alla jugoslavo
Dal cinquantasei al novantadue i casi non mancano e quindi
è un tipo
Come dire è forse il caso più efficace che abbiamo di cooperazione interni Licari internazionale nella la politica e sicurezza ma è comunque un caso
Di portata limitata se vogliamo la Currie il cui il risultato ultimo non può essere
Amplificato oltre certi limiti battiamo l'altro caso quello dell'EUR
Perché nel caso europeo ci sono stati nobili tentativi di affrancata
Sì dal
Dal modello dello Stato nazionale e di giungere laddove non si era mai arrivata cioè a separare due entità apparentemente inscindibili la tutela della sicurezza internazionale dallo Stato nazionale è è il caso come molti di voi si ricorderanno dell'esperimento della Comunità europea di difesa proposta dai francesi nel cinquantuno ratificata alcun trattato nelle ratificato nel cinquantadue
E che muore nell'agosto del cinquantaquattro quando venne respinto dall'Assemblea nazionale francese è il momento più alto del discorso integrazioni sta europea del dopoguerra in cui si prova fino a superare fino in fondo le barre nazionale addirittura attribuendo alla cioè della possibilità poi di dar vita ad una comunità politica europea che avrebbe dovuto gestire il futuro esercito europeo integrato e il fallimento drammatico di queste s'elemento ha influenzato profondamente tutta la storia successiva dell'integrazione europea che andata avanti con una cautela molto maggiore rispetto a questi slanci iniziali
Piero anche in questi slanci iniziali non è possibile non vedere una componente strumentale che risponde ancora ai ne alla tutela degli interessi nazionali i francesi propongono la scende perché temono il riarmo della Germania nel modo in cui glielo l'hanno proposto gli Stati Uniti e cioè
Vogliono riarmo della Germania imbrigliato molto di più
Di quanto abbiano suggerito agli americani che invece vorrebbero un riarmo tout-court inserito all'Alleanza atlantica i tedeschi accettano questa formula non perché zelanti paladini dell'integrazione sovranazionale ma perché ci vedono l'unico strumento per poter ricostruire le proprie forze armate
E quindi anche in questo momento che pure ispirato da uno slancio ideale che lo caratterizzano contraddistingue dal passato restano profonde tracce del la vecchia
Tradizione dalla politica militare cioè del la politica militare intesa come strumento per la tutela dell'interesse nazionale se facciamo un lungo salto arriviamo fino ai giorni nostri un'ampia di discorso europeo ci accorgiamo
Che qualcosa è cambiato ma che le linee di continuità mi sembrò prevalere sull'innovazione nel senso che come sapete da Maastricht tempo voi
L'Unione europea ha cominciato a parlare sempre di più di politica di sicurezza e di difesa comune all'inizio di politica estera e di sicurezza poi dopo Amsterdam anche da di politica estera il cui esito di sicurezza e di difesa comune
E poi
E soprattutto dal novantanove da consigli di Helsinki e di Colonia fino ai giorni nostri si è accelerato questo percorso ma questo percorso ahimè come ricordava prima
Ersilia è un percorso che attiene alla sfera della cooperazione intergovernativa che non intacca la logica della sovranità nazionale e quindi
Soffre secondo me di due limiti il primo è che si tratta di una cooperazione in nell'ambito della politica sicurezza circoscritta a degli ambiti ben specifici quelle famose missioni di per era Sperber cioè obiettivi azioni militari abbastanza limitata e non si tratta di una cooperazione in ambito di sicurezza a tutto campo estesa a tutta la politica di sicurezza dei paesi membri dell'Unione ma si tratta di una operazione su alcuni tipi di intervento militare molto circoscritti e poi si tratta di una cooperazione in ambito strettamente intergovernativo non c'è nessun Progetto di super dare le barriere dello Stato nazionale o la sua prerogativa sovrana di restare l'ultimo garante della propria sicurezza allora
Ho l'impressione che i diciamo non c'è dubbio che dopo la seconda guerra mondiale ci sia stato un cambiamento importante e che non sia tra non sia soltanto un cambiamento linguistico parlare di cooperazione nella sicurezza hanno più è soltanto di alleanza non c'è dubbio che nella cooperazione nell'ambito della sicurezza sia un fenomeno importante però ho l'impressione che i limiti di questo discorso se ha dei limiti ancora molto forti e che per quello che riguarda il caso specifico del
Cooperazione nell'ambito europeo non ci si possono fare nemmeno soverchie illusioni
Anche perché si il discorso di cooperazione nell'ambito della sicurezza deve restare prigioniero
Un circoscritto al discorso intergovernativo ho la netta sensazione che gli Stati a livello di cooperazione intergovernativa preferiscono ancora l'alleanza atlantica come modello di cooperazione nell'ambito della sicurezza perché fornisce garanzie maggiori
E quindi quello che l'Unione europea potrebbe essere in grado di fare in quest'ambito sì il discorso resta limitato alla cooperazione intergovernativa non finisca per essere altro che una specie di brutta copia dell'amato pena efficiente è più limitata e meno capace di offrire determinate garanzie e allora credo che non c'è dubbio che si sia verificato un cambiamento importante negli ultimi cinquant'anni ma qui credo dipenda dal punto di vista se siamo pessimisti e ottimisti la cooperazione internazionale nell'ambito militare sia ancora come dire in una fase di rodaggio iniziale e che i risultati più importanti siano ancora abbastanza lontani dall'essere conseguito grazie
Allora abbiamo finito cancellare grazie intanto agli organizzatori coi ai relatori anche se tra questi ci sono anche io non dovrei ringraziare purtroppo ormai continuo cinque in questa duplice funzione
E poi grazie al pubblico che ha resistito fino a ora tarda a sentire tutte le relazioni