"'L'Affaire Moro testo e contesto di un mistero italiano", (5 - 6 dicembre 2001) Seminario di ricerca promosso dall'Associazione Amici di Leonardo Sciascia (Sala del Cenacolo, Vicolo Valdina, Camera dei Deputati)

Allora ringrazio buongiorno la ringrazio
Ringrazio tutte le persone che sono venute diciamo che per
Pesca rompere un po'il ghiaccio scaldare un po'l'ambiente oltre ringraziamenti che non sono i quali per tutte le persone che oltre oltre voi che siete venuti qui le persone che verranno ad arricchirci a calci
I loro contributi le loro testimonianze dello riflessioni
Una piccola introduzione il tema che vogliamo affrontare e dibattere Affaire Moro testo il contesto di un mistero italiano una questione che ancora brucia
è un nervo evidentemente ancora molto scoperto alcune delle persone che abbiamo contattato e abbiamo invitato avvenire appalti
Partecipare i nostri lavori hanno gentilmente declinato l'invito perché avevano impegni già presi questa la formula di rito possiamo immaginare che non volevano imbarcarsi in un'impresa così compromettente forse il nostro il nostro scopo è quello di a realizzare un'analisi sia letteraria che politica
Dei due testi di Leonardo Sciascia L'affaire Moro appunto e la relazione di minoranza che Sciascia in qualità di parlamentare e di rappresentante di componente della Commissione Parlamentare stessa
Alla fine dei lavori elaboro presentò e che credo tutti voi sappiate si trova pubblicata in un libretto della collana la memoria di Sellerio
Io credo e speriamo che il nostro tentativo
Riesca
A portare i risultati che
Ci siamo ci siamo prefissi è quello di fare emergere l'immagine autentica dello Sciascia antagonista io personalmente credo che non sia poi possibile scindere lo Sciascia artista letterato dallo Sciascia impegnato politicamente Luís stesso spesso diceva mi sono sempre occupato di politica
E sempre nel senso etico qualcuno dice che questa è la mia confusione e il mio errore il voler scambiare la politica appunto
Con l'etica ma aggiungeva sarebbe una dance salutare
Confusione un ben felice alle ore se gli italiani sì confondessero come io mi confondo parlando di Sciascia
I più citano giustamente del resto il giorno della civetta poi se proprio vogliono spingersi ancora aggiungono il contesto Todo modo a ciascuno il suo
Come dire da amante dilettante dell'opera di Sciascia include lei anche altre cose che sono egualmente meritevoli dal dalle parrocchie di Regalpetra i racconti dei vizi in Sicilia la morte dell'inquisitore saggi della corda pazza
Un libro forse poco conosciuto gli atti relativi alla morte di Ramon assente e fino agli ultimi il cavaliere la morte una storia semplice e naturalmente L'affaire Moro
L'affaire Moro credo che sia importante della produzione Sciascia da per tante ragioni
Sollevò quando quando prima ancora di essere pubblicato una quantità di polemiche prima di essere pubblicato prima di essere eletta
Venne usate geniale mi raccontò lo stesso Sciascia che non avevano niente a che fare
Con la critica ma aveva Dumont a che fare con la diffamazione Eugenio Scalfari l'ex direttore di Repubblica il fondatore di Repubblica
Recensì libero addirittura un mese prima che fosse pubblicato e lo giudicò sulla base di alcune interviste che Sciascia aveva rilasciato all'Espresso e a Panorama ma neanche basandosi sul testo delle interviste ma sulle anticipazioni che le agenzie avevano fornito qualche giorno prima
Non è stato lo stesso non è stato solo Scalfari a comportarsi in questo modo
Anche Indro Montanelli sul giornale recensì quel libro prima ancora di poterlo leggere prima ancora che fosse pubblicato un errore in cui cadde anche Rossana Rossanda sul manifesto per non dire di di Giovanni Spadolini che in un articolo sulla Stampa scrisse
Aperti virgolette di attesa spasmodica quanto quanto inutile della scoperta dei cuochi che anima le pagine più belle di un libro che nel complesso non ci persuade il libro di Sciascia sull'intera vicenda Moro
E va certamente rispettata la persuasione divisi Spadolini va pur detto che in nessuna pagina figuriamoci se in qualche capitolo nessuna pagina di quel libro si parla di conti e di scoperta di cui e forse anche se è passato tanto tempo bisognerebbe provare a studiare e ad analizzare quello che è uscito in quei giorni sui giornali
E credo che se ne ricaverebbe un senso di sgomento e di inquietudine del modo di fare informazione e di essere
Di essere la stessa informazione analogo a quel senso di sgomento e di avvilimento che afferra chi legge per esempio un libro di un sociologo Alessandro simili Brigate Rosse Stato che analizza il comportamento che assunse la stampa nei giorni che vanno dal rapimento di Moro fino alla sua uccisione ed è una radiografia talmente impietosa di come si comportò la stampa in quei giorni
Che appunto quel libro semiclandestino non venne recensito da nessuno se non proprio da Sciascia
Io credo che Sciascia paga stia pagando abbia pagato l'aveva detto subito che Moro
Non era quel passo non era quel plagiato non era quel drogato che molti dei pretesi Days amici di modo disse o fin dal primo momento paga e ha pagato l'aver detto subito che Moro era Luís
Che pensava
Anche quando era prigioniero delle Brigate rosse come aveva sempre pensato che certamente aveva paura di morire ma che quella paura non arrivava al punto di sconvolgendo e che anzi gli dava una maggiore testamentaria lucidità
E oggi lo ammettono molti anche di coloro che all'epoca invece
Dicevano che modo era pazzo dogato non era più lunghi i cosiddetti amici intimo Sciascia ha scritto L'affaire Moro
Mosso da indignazione contro quella mistificazione quel conformismo
Che si era mosso nei confronti di Moro prigioniero delle Brigate Rosse e ormai senza più potere ed è qui forse proprio per questo che Sciascia
è mosso da interesse la persona di Aldo Moro
L'opinione l'opinione di Sciascia e che modo
Sì è stato ucciso sostanzialmente due volte da una parte dalle Brigate Rosse e dall'altra da coloro che lo avevano negato che lo avevano disconosciuto che avevano detto di non riconoscere nel modo prigioniero il modo che era prima
Non non sono polemiche insomma
Sciascia ne sono state dette tante
Ho raccolto brevemente alcuni degli epiteti che nel corso della sua vita ha dovuto raccogliere iena dattilografa trotskista traditore
Ha subito una quantità di aggressioni di linciaggi quando scrisse il giorno della civetta dove per la prima volta parlava di mafia
Venne definito uno scrittore coraggioso
Quando però dopo pubblico il contesto dove raccontava anche delle compromissioni dell'opposizione con il potere venne degradato a scrittore mediocre
Quando poi i pubblico Todo modo divento tout-court un traditore
Negli anni Cinquanta
Prima di essere promosso da scrittore coraggioso appunto gli diedero l'epiteto che all'epoca era il più infamante scrittore trotskista e iena dattilografa
Questo ci dimostra che Sciascia non fu mai un intellettuale organico e probabilmente questo sua disorganicità di non gli è mai stata perdonata Luís spesso diceva di sentirsi come il pesce volante di cui aveva raccontato volte che quando emerge viene divorato dagli uccelli quando invece sta sott'acqua viene mangiato dai pesci
Ironicamente amaramente io amaramente ironico diceva che quella è una condizione bellissima ma tremenda al tempo del terrorismo qualcuno di di voi forse lo ricorderà Giorgio Amendola
Tiro fuori un euro
Un termine Nicodemi sta poi gli appioppano la parte la paternità di uno slogan che non fu mai suo
Né con lo Stato né con le Brigate Rosse lunedì lo disse chiaramente in un'intervista che rilasciò nel settantanove L'Espresso pago le tasse allo Stato non le pago le Brigate Rosse
Non le voglio pagare le Brigate Rosse il fatto che dia un giudizio negativo sull'attuale classe politica non significa volere che si avveri il Poggetto delle Brigate Rosse significa solamente desiderare che questa classe politica cambi ma evidentemente sono state parole al vento anche di recente Eugenio Scalfari gli ha attribuito la paternità di questo slogan
Bisogna bisogna disse disse Sciascia una volta cominciare a contarci perché come diceva Seneca per gli schiavi si scoprirà allora che siamo sì isolati ma non siamo soli
Non siamo numerosi ma siamo sufficienti per contrapporre come diceva De Santis l'opinione alle opinioni correnti ecco io credo che con questo convegno sia l'occasione anche un po'per contarci contare chi con onestà senza doppi fini coltiva un'opinione e la vuole contrapporre alle altre opinioni
Mi avvio alla conclusione io credo che a Sciascia si debbano tante scuse
E pochi ne hanno fatte
Una ragione in più per non per non smarrire la memoria ed è quello che con l'associazione degli amici di Leonardo Sciascia cerchiamo intendiamo di fare con l'aiuto anche degli amici
Che interverranno dopo questa mia breve introduzione e che ci aiuteranno appunto spero e credo a a riflettere a ragionare su quello che è stato su quello che ancora oggi grazie e adesso darei la parola a Marco Belpoliti che
Centodue lampo ai lavori con una relazione Affaire Moro Anatomia di un testo prego
Nell'estate del mille novecentosettantotto Leonardo Sciascia e a Re Canuto una sua casa contrada Noce sta scrivendo il libro dedicato al sequestro uccisione di Aldo Moro
Sul tavolo al dizionario del Tommaseo quale frangiflutti nel mare Giare dei ritagli di giornale
Tutti o quasi i libri di Sciascia sono state scritte così d'Estate direttamente la macchina per scrivere in modo rapido dopo averli pensati fatti sedimentare nei mesi invernali
L'atto della scrittura è per lui un gesto gioioso il piacere di fare un testo dice in una nota linea rossonero
La questione del piacere di scrivere e di leggere fondamentale per Sciascia lo si capisce da i libri stessi gran parte sopra narrative nascono appunto da un piacere alcune poche verità
Alcune poche verità il piacere non c'è
Se non è proprio dispiacere è qualcosa che gli assomiglia L'affaire Moro è uno dei libri appunto del non piacere di Leonardo Sciascia
Per quanto sia un libro saggistico che non proprio romanzo un racconto L'affaire Moro in realtà è un'opera letteraria anzi rispetto alle opere strettamente letterari di Sciascia qualcosa di in più
Mentre racconta e riflette cerca di definire che cos'è la letteratura il suo statuto e il suo significato e questo può sembrare quasi paradossale
Se si deve indicare appunto un'opera che meglio contiene l'idea della letteratura di Leonardo Sciascia la scelta non può capire che su questo pamphlet dedicato al sequestro uccisione di Aldo Moro
Ne L'affaire Moro l'idea stessa di letteratura di Sciascia è messa alla prova come si dice appunto per una macchina subisce uni inevitabile rodaggio
Ma torniamo con un momento al problema del piaceva la questione piace perché questa è la porta d'ingresso all'Impero
Del piacere iscrivere Sciascia parla in una nota compreso in nero su nero nero su nero è il vero palinsesto della stagione narrativa che vada almeno centottantanove Milano cento settantanove
Che il decennio appunto come sappiamo più buio complessa storia italiana in ultimi quarant'anni
Non sto qui a fare l'elenco somma dalle bombe attentati neofasciste stragi Toro ritmo rosso le Brigate rossa prima linea l'uccisione di magistrati e via di seguito fino appunto al culmine del sequestro uccisione di Aldo Moro
Sono gli anni del contesto di Todo modo appunto dell'affaire
Tutti i libri di snodo nell'attività di scrittore lì sta appunto il punto di passaggio tra un po'Sciascia scrittore siciliano scrittore di libri sulla mafia che si trasforma successivamente in polemista intellettuale nazionale appunto alla immagine canonica dell'Italia come periferia di Palermo
Nero su nero è un libro di scritti Affori specie a un diario in pubblico di Leonardo Sciascia
A cui affida le sua mare amarissime conclusioni sulla società italiana ma anche appunto le riflessioni sulla proprio lavoro letterario dunque ecco allora questa nota di nero su nero in cui annuncia di aver appena terminato il pamphlet a sul caso Moro
E il ventiquattro agosto mille novecentosettantotto
I quattro giorni seguenti dice Sciascia li ho trascorsi nella riletture correzione del manoscritto lo ritocca meccanicamente
Nello stesso tempo la sua mente dice è occupata svolge una meditazione sulla letteratura come siete la scrittura dell'affaire e l'idea di letteratura ci fosse eccelle un nesso stringente
è una meditazione che i caratteri dell'ansia
Dice Sciascia febbrile come sdoppiata Comedia locata
Eccitato e la notte non riesce a prender sonno forse per la stanchezza eccessiva del lavoro alla manoscritto e subito si abbandonerà dice ad una serie di divagazioni
Sul sonno e sui sogni che lo visitano
Come se si affidasse in questo brano una sorta di scrittura automatica già c'è un maestro la divagazione cosa che ancora da sondare nel suo lavoro riflette qui sul piacere dello scrivere
Il libro su Moro indici di da lì piacere divertimento come suo solito appunto quel divertimento che prova quel piacere che prova testate a scrivere libri gli ha trasmesso un senso di inquietudine
Che sconfina nell'ossessione è stanco è impaziente di mettersi a scrivere qualcos'altro di diverso
Il pensiero della letteratura si colloca qui nello spazio incerto tra il sonno e la veglia nel momento di minare dell'insonnia
Cito nell'insonnia con frammentarie incandescente questi comitati mi pareva di essere arrivato a una risposta sulla letteratura su che cosa è la letteratura
Tuttavia come le cose pensate ho intravisto in quella condizione eliminare del dormiveglia la risposta è sfuggita
Ma ora qui non so ripeterla
C'è un buco nella memoria una falla per dirla con la cancellò il cosa che non manca di mancare
Il paragone usato lasciaci è molto bello
E si riferisce alla scuola
E come quando dice Sciascia si deve ripetere un canto di Dante mandato a memoria e di colpo in modo imprevedibile ci sin troppa
è un buco nero descrive che sembra sull'arca arsi a divorare nonché la memoria di quel canto la memoria la sua interezza e nella sua essenza
Il pensiero non poche corre a quel capitolo di se questo è un uomo di Primo levi canto di Ulisse dove la memoria del deportato Primo levi fallisce proprio lì nel buco nero di Hafiz
Della meditazione notturna sulla differenza di letteratura restano Sciascia però due soli esempi su cui gli pareva di aver verificato il concetto
Sì razzi tratta di due resti di tracce
Tratte da una letteratura minore addirittura minima il tutto a quasi un sapore freudiana come se fosse una scena di una seduta analitica dello scrittore racconta dei sogni e fa delle associazioni
Il primo esempio proviene dal diario di uno scrittore settecentesco Giambattista Biffi che stava leggendo in quel periodo
Che era stato da poco ripubblicato e ci sono dentro due riferimenti sono molto curiosi io non ho il tempo di soffermarmi nella relazione che poi pubblicherò queste cose sono analizzate un po'meglio ma insomma mi interessa vedere questi piccoli dettagli che poi ci portano dritto al cuore della del problema letterario Della Fermor
Legge di un incontro tra un personaggio e il Pifferi questo personaggio il principio di spacchiamo di Spacca forno che è un personaggio che ritorna nel Consiglio d'Egitto e nota Sciascia che questo incontro sul nel libro avviene in ventinove agosto mille settecentosettantotto cioè due secoli
Esatti
Lui sta leggendo proprio quella
A quella pagina
è una coincidenza costano colpisce fortemente il senso del coincidenze in Sciascia in tutto l'affaire Moro non sono affermano è una delle questioni in più interessanti anche più enigmatiche
Il secondo sempre in questo primo esempio che proviene dal diario del Biffi e la presenza di una donna citata nel testo
Non è molto chiaro quello che scrive Sciascia ma la cosa interessante questa che mi sembra che questa presenza sia una traccia di vita scrive qualcosa di fisico di tattile come una fluorescenza come una incrostazione tracce di vita
Stessa cosa gli dice è qui e secondo esempio gli accaduto leggendo il testo di un viaggiatore in Sicilia dove si dà conto di un'apparizione sempre di una donna intravisto in un attimo dice nel testo attraverso i vetri di una lettiga una apparizione
Il tema della scrittura è uno dei temi forti dell'intera opera di Sciascia sta leggendo appunto dei testi scritti da lettore legge qualcosa di scritto la scrittura che consegna la vita la pagina appunto le tracce di vita
La scrittura che in prigione fissa come nel Giorno della civetta la scrittura che in grado di dare la morte la scrittura che in grado di raccontare la morte come nell'affaire Moro
Il brano di nero su nero che sto qui commentando molto velocemente torna a quel punto bruscamente la domanda iniziale che gli è sfuggita nel dormiveglia sembra quasi un pensiero di Pascal
Pensiero sfuggite mi scrivo che mi è sfuggito
Ed ecco qui il pensiero della letteratura è allora che cos'è la letteratura si domanda Sciascia la risposta è una delle più enigmatiche che lo scrittore ha dato ma è anche uno dei più significativi ed è una delle poche definizioni che abbiamo sulla letteratura secondo Sciascia
Forse è un sistema di oggetti e Terni che variamente alternativamente imprevedibilmente splendono si eclissa no tornano a splendere de Criss anzi e così via alla luce della verità
Come dire un sistema solare
Per capire questa affermazione questa a definizione della letteratura bisogna rivolgersi alla Fermor terminato proprio cinque giorni prima
Che l'affaire Moro sia un testo letterario
Lo testimonia diverse cose
Anche contro la stessa volontà dell'autore
Che ne sia libero infilati inserito nella prima edizione pubblicata
Da Sellerio sostiene in forma anonima ma è attribuibile all'Hui che questo testo non ha un valore letterario come sostengono appunto i suoi primi critici Scalfari Montanelli che appunto l'hanno recensito
Senza neppure averlo letto un mese prima e l'hanno attaccato
Dice Sciascia polemicamente perché induce a c'è questo elemento diciamo così de la polemica della contraddizione va sempre letto come un doppio elemento come elemento con una doppia negazione
Dice Sciascia in questo segnalibro
è soltanto una nuda e dura ricerca della nuda e dura verità sono nuda e dura son pochi aggettivi che torneranno se uno fa la una come di una ricerca sull'aggettivazione della Fermor troverà Henry ritorneranno varie volte questi due aggettivi
La prima prova dell'intento letterario dell'afferra io credo che sia sostanzialmente nel suo inizio in quel racconto de la passeggiata che è una delle più belle pagine la letteratura italiana degli ultimi trent'anni
Ma non c'è solo questo
è anche un testo carico di citazioni letterarie implicite Foscolo Manzoni Ungaretti Montale Pasolini che citato la prosa d'arte del Novecento
Si sente ritornare nell'affaire con prepotenza la passione poetica in quell'esordio di Sciascia in quella apertura e non è soltanto una questione di stile
Certo si può pensare che uno scrittore non posso che scrivere come uno scrittore cioè con un proprio stile lo stile l'uomo
Il che è vero ma si prove paragonare l'inizio del libro con l'inizio appunto della relazione parlamentare che è stata prima citata alla commissione sul caso Moro
Che poi è stata esclusa alle successivi nelle successive edizioni
Compresa quell'attualmente in commercio pubblicata del CIPE se lo leggete c'è un un lunghissima frase che sembra quasi il inizia con un verbale come se fosse proprio un verbale un verbale di una seduta parlamentare un verbale di una seduta di un'assemblea un verbale scolastico
A almeno nelle prime pagine tutt'altro ostile e peso di scrittura
Anche l'architettura dell'affaire Moro ci induce a pensare che si tratti di un testo letterario
è per dirla sempre con Sciascia un testo abitabile
è composto di venti capitoli e privo di indice i capitoli non hanno nessuna numerazione
La loro lunghezza media scusate di queste informazioni ma non con il piccolo peso insomma la loro lunghezza media intorno alle sei sette pagine
O o naturalmente usato l'edizione Adelphi che appena più lunga di dodici pagine rispetto alla prima edizione di Sellerio
E i capitoli più lunghi corrispondono tutti ad argomentazioni più ampie e dettagliate il più lungo di tutti è il capitolo dedicato alla lettera degli amici di Moro che al Rina lungo chiosata
Poi c'è la lettera dimora Taviani la prima lettera del leader democristiano Cossiga e un capitolo tra i più lunghi e delicato rapporto tra pietà e la tragedia
L'altro elemento rilevante
Io non ho ovviamente qui tempo di fermarmi su tutti questi dettagli insomma che andrebbero analizzati ulteriormente dal punto di vista narrativo e stilistico ma insomma mi preme sotto ne hai questo fatto che l'elemento che colpisce alla lettura una lettura un po'più attenta e questa soglia d'ingresso
Non si entra direttamente nel testo ma ci sono quattro capitoli
E che appunto una soglia molto ampia di questa casa di questa architettura e che lo scrittore affronta le questioni che costituiscono l'antefatto stesso della sua indagine letteraria e linguistica del caso Moro
Il primo capitolo appunto presenta questa figura di Pier Paolo Pasolini questo fratello muto del carme Fosco gli hanno con cui c'è questo dialogo a distanza
è una delle pagine più otto biografiche dell'opera di Sciascia e anche qui sarebbe interessante
Dilungarsi su questo tema della fraternità senza confidenza che allude al tema dell'omosessualità dell'incomprensione tra Pasolini e Sciascia di Sciascia nei confronti di Pasolini
Ma la cosa insomma interessante da rilevare qua a neanche su questo non posso soffermarmi è che qui Sciascia si presenta come l'erede di Pasolini ma con delle differenze con delle sottolineature
Nel testo che poi pubblicherò mi soffermo un po'di più su questi aspetti appunto sul giudizio sulla società italiana differente giudizio che Sciascia da rispetto a Pasolini
M'interessa notare una cosa soltanto sempre dal punto di vista architettonico
Inizialmente come aveva dichiarato in una intervista al Giornale di Sicilia il libro doveva aprirsi con la citazione Ratibor Gasquet poste invece alla fine
Alla fine del libro
Simile alla quell'apertura diciamo così naturalmente è un esergo questo avrebbe dovuto essere si mila l'apertura di Todo modo che a quella lunga citazione tratta dal film
Per non creare un ulteriore effetto di straniamento nelle ultime revisioni è un e mi è un'ipotesi una congettura
Basata sulle interviste Sciascia l'ha spostata alla fine
Anche qui c'è appunto un problema
Dare al testo come dire una apertura che rilevante dal punto di vista letterario quella passeggiata che ricorda la passeggiata di Walser insomma ricorda i testi Val seriani
Ha proprio un grande respiro che probabilmente quella citazione Borghesiana avrebbe ristretto
Di Pasolini Sciascia in questo primo capitolo vuole ereditare soprattutto una cosa la l'idea stessa di letteratura come verità come ricerca della verità
Nel secondo capitolo in seconda apertura seconda soglia che ci introduce in questa casa abitabile
Secondo capitolo probabilmente scritto di getto senza un piano preordinato tutto libero a quest'andatura e c'è una occasionalità della scrittura ma una cosa è la vita che diventa anche strutturante che dà forma al testo stesso
Qui
Sciascia mette a fuoco il metodo che li ha già sperimentato in due testi precedenti
Gli atti relativi alla morte la morsa del del settantuno e il pugnale attori del settantasei non a caso entrambi dedicati al tema della scomparsa e della morte
In questo capendo capitolo espone questo metodo linguistico
Cioè il a metodi Chevalier di Sciascia è quello di svolgere una indagine intorno a un testo dentro un testo cioè non lo spazio disegnato dalle parole
Le parole che appaiono nel caso dell'affaire Moro ma non solo in questo caso come tracce che sono rimaste al posto di qualcosa che non c'è più
Appunto come in quel brano di nero su nero in cui la letteratura e il luogo in cui c'è la traccia di un'apparizione di qualcosa che è scomparso che valuti nato un attimo e subito sparito
Nell'affaire Moro Sciascia al contrario di quello che ha sempre sostenuto secondo la definizione pirandelliana non è uno scrittore di cose ma esattamente il contrario cioè uno scrittore di parole
La Fermor o è un testo letterario perché appunto resta deliberatamente dentro i confini del linguaggio stesso
Non è un indagine poliziesca non ci sono veri fatti da indagare
E nel terzo capitolo che quello decisivo per la comprensione del libro Sciascia parla a di fuga dei fatti dell'astrarsi dei fatti cioè dell'assenza di questi fatti
I fatti appunto sono a le vicende dell'affaire Moro e non è una libro che fa della dietrologia
Si attiene ai fatti ma questi fatti sono assenti gli unici fatti che esistono sono i fatti linguistici cioè le lettere di Aldo Moro e non è solo per una ragione pedagogica o didattica
Una di darsi verso se stesso che Sciascia messo questa cronologia la fine del volume ma perché veramente difatti non ce ne sono
Tutta la tragedia di Aldo Moro come una tragedia greca avviene nel linguaggio e dentro linguacce
Gran parte dei capitoli del volume appunto dal quinto al ventesimo
Sono dedicati sostanzialmente a tre questioni
Tre questioni che ritornano di capitolo in capitolo al di là delle argomentazioni singole sono l'esegesi della lettera del leader democristiano delle lettere del leader democristiano ne aveva a disposizione mi sembra soltanto diciassette rispetto a quelle che poi sono state le lettere ritrovate nei vari covi brigatisti o reperite presso coloro che le hanno ricevuto
Discute di parole verbi sostantivi ed espressioni
Le principali sono statista politicante il gerundio la parola famiglia
Le citazioni sono tutte o quasi tutte da testi letterari d'Autore letterari io l'ho fatto un piccolo elenco borghesi Pirandello Pascal Manzoni calde rompo Pasolini la Novella del Grasso legnaiolo e altri ancora
Il terzo capitolo è quello chiave del Litta
E si apre con un riferimento a borghese
Con la citazione al di una di un testo narrativo come sono narrativi tre narrativo saggistico di Borges
All'Ettore frettoloso interessato a capire cosa Sciascia pensa di Moro del suo rapimento della sua morte della doppio uccisione di Moro come diceva Vecelio prima questo capitolo sembra quasi una digressione
Che bisogno c'è di parlare di Borges quando si deve dire se si è o no a favore della trattativa per la liberazione di morte
Certo questo è uno dei temi del volume
Se non il principale già ce ne ha parlato più volte nelle interviste
Su questo tema il problema della trattativa si sono appuntate le critiche imponeva trattative anche il senso dello Stato sono puntate le trattative di tutti i critici
Di Sciascia
Tuttavia molte delle cose che lo scrittore aveva da dire su Moro io penso che le abbia dette nelle interviste e il libro non l'ha scritto per questo o non l'ha scritto solo per questo
Credo che a Sciascia come scrittore come letterato anche se il termine tratto lui non piaceva molto interessa il rapporto tra letteratura e verità
Tra letteratura e realtà
Per questo si è occupato o dimore e qui veniamo al cuore della questione
Il racconto di Borges citato da Sciascia
Pier Menardi Autore del Don Chisciotte
è uno dei testi con cui dicono i critici letterari comincia il postmoderno di cui Borga sarebbe uno dei padri nobili
Modesto sconosciuto letterato francese riassumo perché non se lo ricorda o non lo conosce è un testo del mille novecentotrentanove
Compreso appunto in finzioni libro recensito da Sciascia al suo apparire sulla Gazzetta di Parma uscì mi sembra nel nel cinquantacinque giù di lì
Tradotto dall'Einaudi
Da Lucentini
Un modesto sconosciuto letterato francese riscrive parola per parola riga per riga il romanzo di Cervantes questo il senso del racconto era alta il racconto è più complesso al suo interno ma non è il caso di farne qui l'esegesi ma di fondarsi soltanto diciamo sulla questione che Sciascia copie
Riscrivendo lo Pier Menardi realizza un libro diverso
Dall'originale
Ora è evidente che qui ci sono tutti i temi del cosiddetto postmoderno la parodia rifacimento il pastiche la citazione
Ma Sciascia non legge borghese in chiave postmoderna perché lui stesso non è uno scrittore postmoderno
è piuttosto uno scrittore moderno settecentesco più che ottocentesco semmai è come vedremo più avanti uno scrittore premoderno per alcuni aspetti
E allora perché sceglie Borges
Perché ecco qui una delle tante divagazioni Sciascia quella come dire quasi movimento in corso che fa la sua scrittura inconsapevole
Dice Sciascia che racconto gli è tornato in mente per associazione dopo aver messo in ordine cronache documenti del caso Moro
Cosa c'è di comune
Che il caso Moro come il testo appunto riscritto
Da terme Nardella Don Chisciotte
è un testo già scritto
Che fosse già compiuta opera letteraria scrive Sciascia che vivesse in una sua intoccabile perfezione questo è il caso Moro qualcosa di già scritto
Una già compiuto opera letteraria che vive in una sua intoccabile perfezione
Tutta la vicenda del sequestro ci sono il leader della DC
Non è un avvenimento che appartiene all'ordine dei fatti concreti
All'ordine della cronaca e neppure all'ordine la storia forse più all'ordine a cronaca e meno quasi niente allora della storia e per Sciascia un'opera letteraria è già scritto e lo si può proprio per questo riscrivere
Che cos'è che ha prodotto questa convinzione
Per prima cosa dice Sciascia alla pari del Don Chisciotte il caso Moro si svolge il realmente in una realistica temperie storica e ambientale
Io realmente in una realisti ma in secondo luogo il caso Moro come romanzo di Cervantes descritto ha terminato sembra generato da certa letteratura quale letteratura
Quella di Pasolini dice
Sciascia che sulle pagine del Corriere della Sera sulla prima pagina eccoli assieme ha chiesto il processo
Ai dirigenti della Democrazia Cristiana ma generato anche da Sciascia stesse questo il suo grande stupore qui sta il punto di passaggio tra un CIACE di prima in Sciascia di poi
Nel contesto in Todo modo gli è sembrato di aver
Previsto quello che sarebbe accaduto anzi dice provocatoriamente nell'affaire Moro che Louie Pasolini sono degli istiga tori
Ma c'è di più
E qui
Sta la citazione chiave dell'intero libro che ci permette di interpretarlo di capirlo come opera letteraria
Lasciata insomma alla letteratura la verità
La verità
Quando dura e tragica apparve nello spazio quotidiano e non fu più possibile ignorarla o travisare la sembrò generata dalla letteratura
Verità e letteratura letteratura e realtà
è esattamente il rovesciamento dell'idea che Sciascia
Ha avuto fino all'incirca all'inizio degli anni Settanta fino al con testo che del settantuno piatto da moto pur corri pensa menti contraddizioni perché c'ha c'è contraddittorio
Spesso si contraddice al piacere anche della contraddizione giustamente
Pur con ripensamenti contraddizione qualche dubbio quest'idea è stata l'idea fondamentale
C'ha c'era convinto
Per tutti gli anni cinquanta e sessanta che la letteratura dovesse essere veicolo della verità del reale
è retaggio neorealista anche se poi a ben guardare come già era capitato a Calvino
Neorealista Sciascia non lo è mai stato davvero fino in fondo
Ma era un dover essere dell'epoca come Calvino ci ha spiegato molto bene in uno dei testi più belli
E meno citati di autocritica autoanalisi
Ma non autoliquidazione
A che un intellettuale italiano ha scritto sulla propria adesione al comunismo che si intitola sono stato stalinista anch'io punto interrogativo che vi invito a rileggere perché veramente un testo straordinario da questo punto di vista che fa capire molto bene qual è stato il legame appunto
Tra agli scrittori e
La sinistra italiana in particolare quella stalinista comunista
C'era il dovere essere dell'epoca doveva essere neo realisti dove appunto pensare la letteratura come veicolo della verità del reale
Che cos'è che gli ha fatto cambiare idea e che anche deviato è cambiato il suo modo di scrivere i libri che sono tutti diversi dopo quegli anni
E così gli anni settanta
Cha cha ha perso fiducia nella realtà
O meglio nella capacità di decifrare la realtà
La realtà gli apparsa sempre più complessa
Contraddittoria enigma
Il contesto Todo modo
Particolari contesto libro che gli è sfuggito di mano libro che aleggia l'appunto sembra fatto come altro punta una specie di curva o di gomito per cui c'è uno spostamento di centottanta gradi una deviazione narrativa al suo interno
Il contesto Todo modo esprimono in modo efficace lo stato d'animo dello scrittore nei confronti della realtà la quale si presenta sempre più come un labirinto
Dove la ragione stessa smarrisce il suo cammino dove la via d'uscita pare sempre più problematica e difficile
Anzi la via d'uscita non c'è più come nel caso del protagonista e Todo modo l'unico libro che Sciascia ha scritto usando la prima persona
Singolare per porre fine alla alla serie degli omicidi
Probabilmente questa è un'interpretazione ma insomma è quella più avvalorata dai lettori di Sciascia
A il pittore il protagonista del libro per mettere fine a queste omicidi l'illustre succitati
All'inizio degli anni settanta come ha scritto giustamente Giuseppe Traina tutte le di costruzioni questo termine molto forte si sono già verificato
Ma a ben guardare i segni di queste decostruzione ci sono già nelle parrocchie di Regalpetra
Sono già tutti
Vice ascia
Ha perso fiducia nella realtà
Che cosa in che cosa ha fiducia ha fiducia soltanto nella verità della finzione
In nero su nero da un'altra definizione di letteratura simile a quella con cui ho esordito e sono le due definizioni chiave la letteratura in Sciascia scrive
La letteratura e la più assoluta forma che la verità possa assume
Questa è anche la chiave di lettura della Fermor
In cui la realtà e giudicata sul mito della letteratura passata al vaglio della sua verità e condannata
A ben vedere questo l'aveva già fatto in un altro libro attualmente meno scandaloso meno legato alla qualità politiche che il consiglio d'Egitto
Dove c'è tutto il giudizio che Sciascia da sulla storia
Sulle vicende appunto della realtà
La fermò ora un libro eminentemente letterario proprio per questo
Non perché giudica la realtà ma perché assume la realtà come luogo supremo della verità
Moro non è tanto è solo un uomo politico e questo cerca ma il protagonista di una tragedia letteraria
Tragedie che assume su di sé il senso stesso
Della realtà che della letteratura è solo una ripetizione una replica senza verità
Moro nei libri Sciascia come aveva ben capito Calvino nella sua recensione
E qui veramente per capire questi due autori che sono molto differenti anzi spesso antitetici perché il vero razionalista il vero illuminista e Calvino
C'è una bellissima recensione discutibile ma in cui Calvino dice appunto che il grande errore del libro e di aver considerato
Moro assente senza il prima e senza il poi ma è proprio quello che ci ha ci ha fatto ce l'ha trasformato in un personaggio letterario e il protagonista di un'opera letteraria non di un caso politico
Che sta appunto a monte e a valle di quel testo un caso che per Sciascia è già stato scritto e dunque può essere rispetto
Prima di vedere mi avvio verso le conclusioni prima di vedere quale forma letteraria
Qua a quale genere se possiamo dire così fra appartiene L'affaire Moro
Vale la pena punto di ribadire questa idea che Sciascia per quanto appunto allegato a questa immagine della riscrittura non solo non è uno scrittore postmoderno gli ho detto prima è uno scrittore moderno ma se mai è persino pre moderno
Per quale ragione perché abbia scalare a ben guardare la sua idea di letteratura è religiosa
Ha un'aria ha una idea appunto molto alta della letteratura uso il termine Reggio nel senso non ovviamente non cristiano non cattolico ma in senso lato a un culto religioso della letteratura della letteratura e della verità
Che sono due facce della medesima mentali
Tuttavia che cosa sia la letteratura per lui e da lì che apre le mosse da quella definizione nero su nero
Da quelle definizioni che appunto stanno non a caso sospese in questa zona che tra la veglia il sonno è difficile dirlo
Perché significa scandagliare le zone più oscure della identità di scrittore di Sciascia
Lui la parte razionale e solo una punta dell'iceberg la cui gran parte
La sua massa e sommersa quasi invisibile
Moro si presenta con un personaggio shakespeariano è quasi un re di una tragedia che cerca di spogliarsi del potere
Appunto è l'immagine chiave del libero pirandelliana la riduzione a un uomo solo e da uomo solo a creatore
La fermò Roy dunque una tragedia
No non è una tragedia e piuttosto la discussione di una tragedia
Che include al suo interno appunto un commento
è un testo di commenta
Come appunto se la tragedia forse
Qualcosa un palinsesto fra grattato via su cui è stata scritta questa discussione
Dopo l'affaire Moro di Leonardo Sciascia io credo che non si possa più leggi del caso Moro prescindendo da questa opera proprio come non si può più leggere
Il Don Chisciotte di boh dice Borges senza passare attraverso la sua riscrittura fatturati armena
Tutto ha un altro significato sono scritture sopra scrittore
Questo è diciamo il miracolo se usare questo termine appunto
Afferenza religiosa queste Miracco della letteratura come lo intende Sciascia la realtà esistente perché la letteratura la inclusi in se stessa e non viceversa
Queste lo scatto che compie L'affaire Moro in cui si ribalta appunto questo rapporto tra realtà e lettere
Le qui in questi in cui sono incorsi i suoi critici ma anche credo i suoi estimatori è tutto qui
Un equivoco si perpetua ancora oggi
Continuerà fino a che si continuerà a pensare
Che Sciascia è appunto un politico certo lo è a delle valenze politiche ma è prima di tutto uno scrittore e come tale io credo vada giudicato nell'ambito della letteratura
Giudicarlo condannarlo esaltava tre su criteri diversi dalla letteratura
Non ha molto senso
Certo lo scrittore ha giocato lui stesso punto sul confine incerto tra politica letteratura Società letteratura almeno fino agli anni settanta in parte ha continuato anche troppo
Ma l'affaire Moro
Appunto è il commento di una tragedia cioè appartiene a quello che dal punto di vista letterario
Dal punto di vista dei generi letterari è un genere in puro
Sciascia spesso è uno scrittore impuro uno scrittore che sta sospeso tra racconto e saggio tra tragedia e commedia tra sagge articolo di giornale trafori risme racconto tra proverbio poi esiliato
Noi non sappiamo che cos'è nessuno finora ce l'ha detto né CIACE ce lo dice mai da nessuna parte cosa sia per lui un romanzo cosa significa scrivere un romanzo come vedete ancora scrittore da questo punto di vista piuttosto sconosciuto
La tragedia di Aldo Moro si chiude con una parola chiave dell'intero
Virgilio alla sua guida in questo attraversamento del del caso Moro
Leggo soltanto la parte con cui si chiude il libro in cui anche dal punto di vista tipografico come si vede anche dalla prima edizione
A questa citazione non è in corsivo mai in tondo come tutto il resto del testo ed è inclusa appunto dentro le virgolette vorrà pur dire qualcosa la tipografia cioè se lei inclusa
La fatta propria non è qualcosa che sta prima fuori
Del testo non è appunto un esergo come la citazione con cui si apre a illa il libero che dal punto di vista la citazione di Canetti tratterà province l'uomo che dal punto di vista morale molto forte ma da turista letteraria molto debole
La frase più mostruosa di tutte qualcuno è morto al momento giusto sta fuori
Dentro nel testo ci sta questa frase appunto tratta da finzioni di Borges
Poi risolto ormai l'enigma c'è un paragrafo vaste retrospettivo che contiene questa frase
Tutti credettero che l'incontro dei due giocatori di scacchi fosse stato casuale
Questa frase lascia capire che la soluzione sbagliata il lettore inquieto prevede i capitoli sospetti e scopre un'altra soluzione la vera
Libertà e necessità o caso e necessità per usare il titolo di un libro di mono che ha avuto una grande importanza nell'ultima parte riferisce lascia la lettura di questo testo
Sì sono i due poli entro cui si dibatte questo commento commenta di questa tragedia
Io non ho nel tempo ne fosse questo il luogo per come dire parlare del contenuto di questo commento delle questioni importante ne dico una sola mi avvio a chiudere
Perché quello che a me interessava importava proporre una questa lettura letteraria della testo di Sciascia perché qui dentro assunto si gioca tutta la parte la parola enigma allude a un'altra parola che la parola chiave anche questa importantissima nella nell'affaire Moro è il tema della morte come in tutta l'opera di Sciascia
Per capire davvero che cos'è la letteratura come sono questi oggetti e Terni di cui parla nella citazione nero su nero bisogna proprio ripartire da qui appunto fare esattamente come ci dice a borghese alla fine
Del libro ricominciare a leggerlo d'accatto
Avendo fatto questo scatto
E poiché come dicono i padri come ci ha insegnato i Padri della Chiesa l'interpretazione appunto e senza fine infinite grazie
Grazie grazie Belpoliti che già nel nel suo saggio ottanta per Einaudi c'aveva gli ho dato dieci anni più
Comunque aveva scritto pagine pagine stimolanti sulla vicenda Moro su affermò sulla sulla sulla relazione e con questo contributo ci ha ulteriormente arricchito di di elementi preziosi per il nostro dibattito da questo punto di vista possiamo dire che già in parte la nostra scommessa l'abbiamo vinta prima di dare la parola al professor fare del del due stadi Crespo
Se almeno questo l'ho detto bene volevo dire che compatibilmente con i tempi dei nostri lavori è previsto anche uno spazio di intervento per il pubblico per ulteriormente approfondire le questioni che si sono toccate che abbiamo toccato
E adesso la parola al professor Pavel e tendenzialmente direi se si vuole preparare poi Marco Taradash
L'allora forse microfono sarebbero
Così
Nella h vittoriana
Tom spaventano occorre grande statista e statista inglesi era lui vigili da Linneo oltre che un uomo di lettere
Scrissi che ogni omicidio è un atto non solo di commissioni e commissioni che voglio sottolineare nel senso inglese che al termine cioè non precisamente in quello vita reale cioè nel senso di un atto commesso
Che ogni omicidio Enzo atto uno solo di commissioni meno ma anche di omissioni
Se ma come fossi stato scrittori in Italia e negli anni settanta
Particolarmente su sua commento fosse stato l'assassinio di Aldo Moro
E se avessimo puntato ancora a Scuotto dell'opinione pubblica con paradossi pungenti si troverebbe costretto a rovesciare la sua affermazione
E far ricordare ai suoi lettori suoi curatori che l'omicidio e prima lineamenti un atto di Commissione e poi un atto di Commissione è sorprendente e addirittura stupefacenti
Chi finora chi ha indagato sulle responsabilità perché in vicende in modo da Sciascia a Sofri compreso bocca i vari altri giornalisti
Ha concentrato l'attenzione sui mercati di omissione per usare il termine gesuita e raramente i sui fatti di commissione
Sorprendente almeno per un osservatore il nome del capitano mai inviati indica indicativo dicono cultura io una forma mentis molto italiani tra loro in crisi individuarle o collettivi portano alla superficie il getto Colucci sul punti oscuri del rinvio personale occorre dovuti in massa
Quindi perché piuttosto omissione che commissioni e quali sono i valori inerenti nella cultura italiana messi in chiaro dal caso Moro
Nella sua relazione di minoranza alla commissione parlamentare Sciascia si dedica quasi esclusivamente alle commissioni in volo involontari o manovrati chi siano
La lento e lungo
La mancata risposta ufficiale alla richiesta di un rafforzamento della scorta di Moro
Beh disfunzioni dalla polizia nelle operazioni di di indagini
I fallimenti dei servizi segreti ridiscute i fra carabinieri questori la decisione di non solo sorvegliare i gruppi tirare adeguata menti
Elementi noti di autonomia che fosse che forse avrebbero portato al individuazioni di brigatisti cui in folti direttamente nel rapimento
Il rifiuto dentro i ministeri di tentare il Bitetti fratelli lettere di Moro per eventuali messaggi nascosti eccetera
Infatti sembra che gli unici nell'intero afferma adesso di non risparmia chi dai giudizi sferzanti di Sciascia siano stati quelli spiritello dei pini indi bolognesi
Che apparvero nel corso della famosa seduta spiritica nella casa di Romano Prodi
Ricchi riusciremo ad identificare con una decisione che deve essere deve essere soprannaturale il corvo dei brigatisti
Solo per vedere i loro sforzi Gennaro usi il male interpretati da veri umani profumati e forse dall'ordine
Zia grappoli dalla capitale sussurravano vi spiriti di don Sturzo e di Giorgio la Pira a cui si sono rivolti i membri della famosa seduta mentre spingevano il piattino
Non in un paese di Gradoli nella provincia di Viterbo ma nessuno dava retta non è una metafora per l'indagine ma potrebbe esserlo
Che ci siano stati dagli omissis dei buchi neri spiegazioni ufficiali può non parlare di una soppressione dica la verità
Di Manzoni di mezzi per il cane all'Estoril partitiche e neri nei resoconti politici di quei giorni è indubbio
Come è indubbio che ci furono manovre tattiche rovente si sistematiche nei corridoi del potere ma chi muore costo costruirli l'intera storia della vicenda del sequestro Moro e non può fermarsi alle omissioni di coloro che non erano i primi motori della vicenda
Anche se cosa alta menti improbabili dovessimo venire a conoscenza di tutto perché è successo a Montecitorio a piazza Madama Appia fu Giorgio su a Palazzo Chigi
E poi fino nella fila aretino del Gran Maestro della P due durante i lunghi giorni dalla detenzioni del prigioniero Moro nella prigione del popolo
Rimane loro altri così Tissi ma alta di responsabilità oppure a volte mi pare ah sì
Pensavo fosse gruppi scuole uffici non sta per scoppiare
Non è più
A volte mi pare che io discorso politico in Italia sia stato reso infinitamente i più difficili impenetrabile dall'uso indiscriminato de un neologismo dietrologia parola intraducibile e sconosciuta in qualsiasi altra lingua ma parti integrale dell'idea di Cipputi d'Italia
E intraducibile perché manca in altre culture e la convinzione che lo ha condotto politica e sempre e dovunque retrobottega
Condivisione che porta come conseguenza la credenza che nella politica qui che si riflette quel Easy leggi perché si sente dire non è non può essere la verità
Che dietro sotto o sopra o accanto Audi ramo comunque su
Di Belluno un terzo livello
Da lettori occhi da uomo della strada stava verità vera e che vi esiste un grande vecchio o il burattinaio il manovratore un progettista un disegnatore un primo motori in moto
E non sempre si chiama Andreotti
Colpito del primo motore di quello che sta dietro e di imporre un piano razionale anche se non visibili lavora al occhio nudo
Ma anche un piano le cui finalità sono nocive per la collettività ma a beneficio dei pochi dei pochi potenti pochi Maffi usi pochi ma Suni pochi ricchi pochi senza scrupoli
è un ossessione con la dietrologia a produrre una concentrazione diversa sparato assurdi omissioni invece che sulla Commissione chi sostiene io contrario rischia di essere deriso come un genio ma lei cito oggi insinuare il dubbio che forse Mario Moretti abbia ragione quando dice che non c'è più niente da scoprire e chi dietro
Non c'era nessuno tranne quelli che in materia aumenti Comiso del il crimine
Comunque la ricerca eccessiva per manovre occulti né i ministri Rigone dell'oggi ha ostacolato ogni indagine aperta nelle responsabilità primaria del sequestro e dell'omicidio
è stato Leonardo Sciascia il primo è ancora oggi uno dei porti a parlare del etica dei terroristi a riconoscere che c'è un loro cui etica anche se solo un'entità che cito si potrebbe dire carceraria
è questa dimensione etica dell'intero sequestro che vorrei esaminare partendo dal principio che uno degli aspetti più eclatanti dall'affaire Moro
E che costrinse i contraenti si sostanzialmente i laici esatto posto cattolico
Ad affrontare i un dilemma anche e ittico per il quale era tutta momenti impreparato non avendo più nessuna struttura etichetta comunemente accettata
Era in questo vuoto che la questione intelletto politica EDISU implicazioni per Moro andava affronta inutile aggiungere che questo sarebbe stato un dilemma di uguale forza per qualunque altra società occidentali
è chiaro che non si tratta di una semplice applicazione astratto di cannoni di pietà o di carità pura come potrebbe suggerire io mio titolo
Etica implica etico forte etica implica etica politica oltre che etica indebito è una distinzione fondamentale ma una distinzione che nemmeno conosce quando Salvatore Sottile dalla realtà italiana come Sciascia pur rendendosi conto dalla sua importanza approfondì pienamente
Lui nota lui Sciascia noto che io rotto illuminista bene allora filosofo lui molto caro scrisse che si leggi una repubblica di buoni cristiani non può durare
E Sciascia Motta Anquetil Montini niente scrittori a lui più caro dello stesso ovvero avevo corretto bello vincendo che
Una repubblica di Munich cristiani non può esistere
Ce lo choc commenta strattone Kamen ti Kim vizio comportamento della Gigi dimostra che una repubblica di buoni cattolici italiani può esistere e durare
Con insinuazioni implicita che esisterà è dura Ras solo a patto di trascurare l'etica cristiana
Ma per quanto mordace questo battuta non ne soddisfacenti e questi autori non solo i più indicati per chiarire questi dilemmi
Eppure i temi di tale complessità erano stati discussi da un pensatori di un tweet tu e profondità di gran lunga superiori a quelli di Beirut Wood ultimo un tempio
Da macchie vivi per la precisione
E c'è e c'è da chiedersi come mai ne esce lascia né altri commentatori hanno pensato dalla loro discussione dialettica dell'etica dei terroristi o dello Stato di rispolverare i testi macchie Vieri
E su questo argomento torneremo
Il dilemma che affrontava il governo italiano durante i lunghi giorni della prigionia di Aldo Moro è stato quindi visto e presentato sui quotidiani anche sui libri
In termini di una dialettica non marxista neghi Elia
Da una parte l'approccio umanitario dall'altra l'intransigenza denominata scatta vista costato all'Africa
è da sottolineare sin dall'inizio Buso pregiudiziali di tali aggettivi intrinsecamente peggiorativi Fini e la mancanza di un termine neutrali per questa seconda tendenza sta ton latteria
Parola al Coni atto durante il sequestro è una deformazioni linguistico voluttà per deridere e la politica ufficiale da un Governo o dei suoi avi atti io allora del PC
Una politiche cura politiche quella politica chiedevo pochi difensori nell'intellighenzia
Tanto è vero che non avevo neppure la dignità dalla parola
è strano che coloro Alberto Arbasino e Umberto ecco in testa che si sono dedicati allo studio dell'in pizzerie e stratega anzi di induisti chi dei brigatisti
O di Moro prima e durante la sua prigionia non ci sono mai state mafie esaminare il blues non strumentali di certi luoghi comuni del discorso politico perché mai come in questo caso nomino sul Conso il pensiero ovvero come dissi Dante quando l'umanitarismo si schiera contro l'asta Tola Trio
L'arbitro divino dovrebbe intervenire far dichiarare contesa impari
Comunque io dilemma di chi affronta di chi affronta il sopruso di violenti e profondo
Ed è stato appuntamenti Espresso dal poeta inglese rogito che prende qui
Chiedo scusa se faccio riferimento eccessive scrittori di lingua inglese di quando lui scrisse che citerò la sua Polesine inglesi Polidoro quella traduzione e approssimativa
E The Songs autentici ci vorrebbe Città Nuove esibisce il passo di Lucca Fortin trentasei dove i nomi scientifici Rubino notte tra il servizio cui Vodafone figlio fasciste voi
Ma c'è sposterà invertendo invierò da lui frutteti Etienne adempiente o fuori città Rizzo ammettendo che Ones in data odierna due dei approssimativamente IDC è sempre una tentazione pare una nazioni ricca impiegherà gonfiarsi sembrare importanti direi ben che sappiamo chiesi dovremmo sconfiggerli
Non abbiamo il tempo per incontra quindi vi pagheremo dei soldi per andarsene
E quello si chiama magari il venti è un termine che poi ci spiegarono
E l'abbiamo provato sto ripetutamente
Che quando lui era li avete pagato il venti mai
Si sbarazza atti del Danese
Venti lettera un'entità uno danese è retorica io ricatto richiesto nel primo medioevo dati invasori danesi ciò inibisce intenti discendenti dei vichinghi
Agli anglosassoni residenti in Inghilterra
E che pure in ammonì fatichi pagherà volutamente sei mai si libererà dai danesi
E qui chiedo scusa ai milanesi popolo che da secoli non reca nessun danno con nessuno ma questi sono vivi importante la poesia
La richiesta parla pietà per la vittima abbiamo sequestro
Sì tradurci e non richiesta di pagare loro danesi
Ma qui subentra un altro problema filosofico culturale
L'Italia nel Novecento non è nell'Inghilterra medievale nell'invio terra dei tempi che per lei o o meno no è agli occhi della maggioranza dei cittadini italiani
Ha detto è di ieri l'applicazione al caso Moro della politica di non pagare Boru danesi cioè di non entrare in trattative e quindi di appoggiare una politica di Forlì mezzo o di intransigenza governativa interviene io fattori determinanti del pensiero correnti in Italia e che occorre mettere in chiaro
La famosa sfiducia degli italiani nei confronti dello Stato una sfiducia detto così ci detta siciliana ma estesa è una realtà tutta la penisola
Nel corso del sequestro Moro tale sfiducia stanza dietro
Scusate ma la parola inevitabile stampa dietro di interventi sia del siciliano Sciascia chieder lombardo Dario Fo di cui voglio tornare a parlare
Così come era sottinteso negli articoli di osso Moranti e in quello lì scritti anni addietro ma citatissimo i durante l'affaire di Pasolini
Era altri si sedimentato nell'atteggiamento di Cindy carristi di intellettuali i di uomini d'affari Heras contatto nei comunicati tanto di Lotto continua quanto nell'eletta dei dello stesso Moro
Forse non erano concordi su come e in quale misura lo stato italiano non era a dei quattro e non Thing you fiducia ma ero un articolo disse editor tutti
Il fallimento dello Stato è stato variamente analizzato e commentato a seconda delle della visione ideologia di chi scrive
Ma chi lo stato italiano fosse fallimentare corrotto inquinato inefficienti debole e quindi incapaci di ogni Sirio progetto politico era una ferita in costata e incontrastata
Interessanti Accardo proposto la battuta dello stesso Moro in una lettera indirizzato la sua secretarlo personali Nicola Rana e trovato dopo la sua morte dal covo in via Monte nevoso a Milano
Quando venne a sapere dove il fiuto della trattativa da parte dei suoi amici di virgolette che sono obbligatori
Lui Boron normalmente il proprio poco propenso ad ironia io con una battuta e poi questi rigori i non paesi scombinato come in Italia
Sono parole messe in bocca personaggio Moro nel filone di Farana provetti dicono stupori più che indignazione
Neppure in Sciascia uso termini di un sarcasmo talmente mordace
C'è Shel si limita a sparlare Id quello melodramma di amore allo Stato che sulla scena italiana sì Ricci sì Ricci si ricucito dal sedici marzo al nove maggio
Del mille novecentosettantotto
Ma di tra logicamente se esiste la parola intuì atteggiamenti sono identici
Sono atteggiamenti perfettamente espressi anche in quello suo identico quindici per politica Sciascia negò di aver usato Macchi usano in tanti in quei giorni né con lo Stato né con libri Capirossi
E se lo slogan avesse detto né con voi con lo Stato né con la DC con la mafia o con la Juventus o con chicchessia io senso impatto non sarebbero alterati minimamente perché io succo vero
Mai composta
E ci sarebbe da Kim Rossi si sia mai assistito uno Stato senza nei e si veramente lo Stato italiano sia più scombinato che attesta ma è un discorso che porterebbe lontano
E in ogni caso non convincerebbe ascoltatori italiani
L'intellettuale italiano che è stato troppo volti di l'uso indagato per voler esporsi indifeso di concetti io cui valori e dubbio
Quando si tratta della nazione e a maggior ragione dello spaccato Hood razionalismo quindi intellettuale a alle spalle l'esperienza vissuta URP intatta
Dalla retorica fascista sulla supremazia e predominio dalla nazione
Tutto questo è servito storicamente ad impedire l'emergere e la crescita di quel sano i bilanci atto un senso se non dello Stato
Almeno dalla propria nazione che è comune patrimonio ti quasi tutte le altre nazioni europee
Grazie aggiungerebbe che l'influenza della Chiesa cattolica con la sedia a Roma ha contribuito allo sviluppo di io intellettualismo italiano
Chi ha che contemporaneamente troppo campanilista esageratamente i universalista
Si può aggiungere che le due ideologia europeo che storicamente hanno mirato ad esseri universali erano il cattolicissimo e un marxismo
E ambedue hanno avuto un peso non secondario nella formazione della cultura dominanti in Italia nel Novecento
Per cui non solo quello stato giudicato unanimemente hanno un ruolo rispetto ad altri eventuali Stati europea quello scatto che io rifiuto o di Pio lega di dialogare per la riparazione di Moro
Ma lo Stato insediativo pochi difensori
Ma forse nessun staccato immaginabili i possibili avrebbe resistito al peso di tanti aspettativa
Di di alpinismo frustrato e sempre più dannoso del nichilismo o del pessimismo radicale
Perciò ero ovvio che chiunque avesse avanzato proposte di ragion di Stato forse in altri termini si sarebbe esposto al ridicolo
Nel primo acculturare prevalenti e ragion di Stato era un termini da mettere i fra virgolette imbarazzante e che poteva essere usato solo negativamente perlomeno fra scrittori e pensatori
Di sinistra
Aveva qualche cosa di Pusiano qui interni non idoneo al caso caso di passi hanno un ruolo ho giudicato Omobono al caso italiano
Anche qui Moro stesso ma è il primo già nella sua letto già nella prima sua lettera a Francesco Cossiga ha dato Varani il binomio manicheo umanitarismo contro ragion di Stato
Si legge
In verità siamo tutti noi mio gruppo di dirigenti della DC ad essere chiamati in causa ed è un mostro operato correttivo che io sotto accusa e di cui di corrispondere nelle circostanze sopra descritte entro in ciò al di là di ogni considerazioni umanitaria che pure non si può ignorare la ragion di Stato
Certo qui Moro da buonsenso particolare alle parole ragion di Stato
E in quanta sembra dire che lui come i servitori dello Stato e membro dal del partito con formante ha il diritto di chiedere un trattamento superiore a quello riservato al resto della cittadinanza
Ed è Jean Jacques attribuisce al termine pure interpretazioni diversa quindi a chi doveva divenire canonica
Una fitta umana contro astratti principi di ragion di Stato e per di più raggiunti quello Stato e non può e può benessere umano Cristianu laico esitare nella scelta impallidisce
Sono certa sembrava volesse dire la sua ogni scrittori in Italia
Mai nessuno caso politico e umano è stato così letterario anche quando Moro era ancora vivo in detenzione
Il terrorismo con quelle unioni di scoppi altruisti i mezzi selvaggi è un tema che ha intrigato scrittore idolo otto novecento da Dostoevskij il tour di Ennio acclamò
Il terrorismo e sempre più violento quando i terroristi sono convinti del prometta giustezza anche etica e non solo politica dalla propria causa è questa ambiguità costituisce la porta la spina dorsale di tanti romanzi i drammi
In questo contesto l'idiozia marxista di chi di una nave si porti Colari parchi in essa è assente
Quella dimensione etica che impone i limiti per Max spesso la sua filosofia ero una Scienza e non una filosofia e lui schernito socialismo ente ecco alla frutto inoltre nel Maxis nel marxismo manca un concetto di quella centralità dell'individuo che patrimonio del pensiero umanista europeo dal Rinascimento fiorentino un poi
Si ricorderà forse dalla definizione dell'indefinito da tutta commissario da un romanzo Buio a mezzogiorno di affatto che assumo
Una input un indebito e una comunità di Urbino lunedì diviso per un milione
Un terrorismo moderno ma in cui confluiscono elementi di quello che Giorgio Bocca chi amo cattocomunismo dell'ideologia spettro marxista
Non ero il movimento occupa che poteva a priori dare molto peso alla vita di un singolo Walter Tobagi poi vittima dagli stessi terroristi
Gli scrissi brigatisti come samurai riprendendo un termine usato da Trotsky
Inoltre c'era c'erano nei Comuni cattive dei briganti Rossi come pure nel pensiero di Toni Negri tranci di perché si può chiamare il solo turno romanticismo contaminato
In quanto negli obiettivi ultimi erano un vaghi e imprecisi
Oppure Audino anti ogni possibile io realizzazioni umana
Quando l'obiettivo è la vibrazioni dell'Italia dai nazisti In My dimentichiamo il mito del terrorismo seconda resistenza
Unificazioni dell'IVA quando un'indipendenza dei Paesi Baschi sia un fine indefinibile io meno in principio realizzabili
Marco e poi citerei e quali limiti importanti imporre quando si lotto per un futuro migliore per Coppi Rio fuori dallo Stato
O per per realizzare sulla terra domani Doro Vermont manchi sciolto
Della canzone francese
Era questa la prospettiva che allarmò Albert Camus che meditò a lungo sull'uso della violenza per fini politici
E cito io Camus il concetto del dovere in Marx non ha nessun altro l'origine se non è un dato di fatto la domanda per la giustizia finisci nel ingiustizia se non ne se non è primariamente passata su una giustificazioni e che capo della giustizia
Senza la quale un Giordo il crimine stesso di Fara un dovere del ribelle Sciascia non affronta il terrorismo delle Brigate rosse su un treno così
La scelta parenti quello che l'Italia e la Germania avendo di fronte negli anni settanta era fine terroristiche prendete che pretendevano di schierarsi con la storia via giri in concordia coi processi i meccanismi storici che il marxismo avevo insegnato ai suoi adepti
E gli intellettuali laici che pur non dando più nessun creditore protesi dalla storia non non riuscivano a trovare fondamenta un motivetto a dare credito ad ipotesi dello Stato
Anche quando si tratta non dello Stato in genere ma di quello Stato italiano
Più tardi polemizzando privatamente con Eugenio Scalfari nei rossonero di Rush nascerà Citto che comodo assumerei la questione in termini di amore oggi son muri allo stato ma è difficile non conclude Vecchi lui venti e la questione anche non esclusivamente in quei termini quando non lo vidi in termini letterari
E qui con una questione letteraria ci troviamo di fronte ad una questione curiosa che bisogna approfondire
Formidabile
Il libro sul terrorismo Giorgio Bocca alta atto a Sciascia di essere stato il primo a riconoscere i libri Gatti rossi e poi quelle chi sono chi erano
Ciò ai presunti rivoluzionari Piers si ispirano ai principi marxisti e chi eseguono pratiche ordini funzionari
In un brano citato da bocca Changsha si limita ad interpretare buona tecnica cito nell'arco nominalmente rivoluzionario del nostro Paese l'azione dei Brigate Rosse è stata spiegata in tanti modi tranne che in quello ovvio
E ciò ecco mio modo di preparare e di incominciare a fare la rivoluzione finita la citazione
Riflettendo anni dopo su queste parole no sull'Ulivo libro diario nero su nero Sciascia si auto città insieme a a variazioni di bocca
Ammette che le sue parole erano oscuri e sosteneva che andavano lette contestualmente cioè in rapporto ai suoi romanzi io contesto e Todo modo
Questo soli SIS mo'estetico è sconcertante e totalmente inaspettato e totalmente fuori carattere in Sciascia comporta come conseguenza che Luis i primi degli strumenti politici elettrici per interpretare il caso Moro
Gesualdo Bufalino Gissi di aver nutrito con enorme rispetto per Sciascia chi vorremmo e numerare fra si leggi il portavoce della coscienza collettiva cioè con gli scrittori lui Condi riscritture di che a differenza o dello stesso Buffon Rino cito sanno esseri profitti e lì legislatori e testimoni morale del proprio tempo
Invece quando si tratta del caso Moro cessione lo vidi in termini prevalentemente letteraria
Ma io non è taratura sui generis
Essendo arrivato negli anni settanta quando visioni indios incanti cantava letteratura Comi unica fonte dalla verità
Sciascia si lascia salire Reno suo trattamento del caso Moro in dimensioni irraggiungibile con normali mezzi di ragioni cito perché l'impressione che l'affaire Moro sia sta sia già stato scritto
Chi vivrà in una sera di intoccabile perfezione letteraria che non si possa che infetta un ente confluiscano in ferro
E parola Prisco rompendolo butta buttar tutto senza nulla mutare chiede di Sciascia
Risponde ancora più enigmatica mente alla propria domanda cito le ragioni sono tante e non tutti che decifrabili
E ci sarebbe da obiettare solamente che ragioni di quel tipo non sono per niente decifrabili neppure quando Sciascia aggiunge
Sono prove rapida abbiamo politico l'impressione che tutto nell'affaire motto Accardo per così dire di in una taratura vive principalmente da qui la fuga dei fatti una fuga cioè dalle leggi della probabilità
Per spiegare almeno in parte l'interesse dei latti dei dei letterati
Si potrebbe chiamare in causa Pasolini è morto due anni prima la cui interfono infezione quasi canonizzazioni e laica di Moro fu determinante
Pasolini e Moro era e sono proprio i famosi in un meno implicato di tutti ma le cose orrende vi sono stati organizzati dal settantanove ad oggi fine della citazione è stupefacente sorprendenti
Ma nessuno sembra aver avverte contrasto e contrastato l'autorità di Pasolini
Riferimenti acconti svolgimento di Moro nello scandalo Lockheed erano quanto esplica tifi
Ma il punto cruciale è che dopo Pasolini era lecito dipingere Moro come protagonista Roe perlomeno relativamente in positivo
Non si può sapere i severi chiesti umanitari e la respinta di ogni ragion di Stato sarebbero stati così forti insistenti sì io Presidente da capogiro prigione dal popolo fosse stato un altro democristiano
Fanfani o Andriola presente
Cessione si indigna suo comportamento di riposo
Dei presunti amici di Moro
E sulla loro tendenza di creare un Moro due colpevole di va scritto lettere che io ovvero Moro non avrebbe mai scritto
Ma non mette seriamente in questione e la la condotta e personalità devo Moro uno l'autorità di Pasolini era impone intoccabili in questa fine fra scrittori chi si sono occupati dall'affaire dando pieno appoggio alla campagna per la liberazione di Moro e poi dedicando scritti alla tragedia spiccano Leonardo Sciascia e Dario Fo
Tutto due partono da principi simili
Vedendo il prigioniero Moro schiacciato fra due forze apparentemente in opposizione e in guerra l'uno con l'altro ma che in realtà si somigliano in un gioco degli specchi
Le due forze sono due assolutismi due strutture chiusi e ottuso auto sufficienti due monadi senza finestre sul mondo di Fury ci ha lasciati di nomina Twist abilissimi e spiega
E chiama per una più attuale e comodità stalinismo un'accusa molto più antica
La cosa sempre gestito se Ubi intelligenza io sentimento degli uomini aspre ma al netto dolore e sangue da alcuni uomini non umani
Oh mio Dio
Solo di fronte in due metà di una stessa cosa della cosa e lentamente e i in esso rapimenti si avvicinano a schiacciare e l'uomo che ci sta in mezzo
Lo stalinismo consapevole appiattamenti violento e spietato delle Brigate Rosse che io uccide senza processo i dirigenti dello Sigma Stato imperialista delle multinazionali
E lo stalinismo subdolo e sottile il suo percorso con i sui fatti opporrà Comi sui palinsesti
Dario Fo che si era sempre opposto all'uso del fucile fra i suoi compagni risparmiano
Avevo firmato l'appello sull'otto continua ed hanno un anno dalla morte di Moro annunciò la sua intenzione di scrittori una tragedia basato sugli avvenimenti del sequestro e assassinio
Ben che conosciuto Combi scrittori di farsi grotteschi Forlì tenne essenziale cambia rotta dal trovare strumenti letterari all'altezza del caso
L'impianto sarà quello tragedia greca disse info ad un giornalista Foggia aggiunsi di esso rimasto sconvolto da auto-valutazione dei brigatisti allo posizioni di grandi giustizia dei Comi i Templari in altri tempi
E spiego
Un'altra cosa che mi è stata chiara era il fatto dello scontro di Twitter limpidi religioni da una parte i vari la religione dallo Stato dall'altra la religioni dei brigatisti
Un conflitto che paradossalmente posso citare io ricordo degli scontri fra le grandi insetti del Medioevo dubbi ognuno sia rogo la divinità
Quindi devi stalinismo duri terribili o religioni ognuno dei quali e timidi e dal quale è contro posta l'ha vinto l'umana di un singolo si può sottolinea sottolineare i fari paradossi dentro il paradosso
Sia fuochi Sciascia erano fra gli oppositori più tenaci più Ferrucci più spietati della Democrazia Cristiana i di Moro come democristiano
Ovviamente potevano farmi neri riferimento all'articolo di Pasolini ma tutti e due erano laici sprezzante va su io Poteri dalla chissà dalla società italiana e nella sua con immensa colaticci
Certo un attento osservatore avrebbe trovati in entrambi Hood rispetto non troppo sommesso per la dottrina cristiano
Ma nei confronti della Chiesa con i istituzioni istituzioni sino Mara fanno tutti i due nei ranghi degli infettivi e via via eretici
Però durante i dibattiti e dei controversi proprio o compro la trattativa usandolo tutti e due il linguaggio in Vangi picco di pietà e di carità e io codici morali giudeo-cristiani
Forse come era solito ripetere i buoni a psicosi Dore per l'uomo c'è un grave e non c'è e non ci può essere in nessun altro codici possibile
Il caso di fuoco e più in a inaspettato
Come struttura portante dalla sua tragedia scrissi marchi poi non andò mai in scena si rivolse al mito di filotto atti ma con una precisa chiave etica Piero racconta Fo
Siamo ad una suddivisione
Perché permette di riportare ogni momento ogni situazione che aveva all'origine e dettata dalla pietà
Dalla difesa della vita da un rispetto della dignità degli uomini dal colore della convivenza a vantaggio devo potere
Per cui le lamenta un fondamentale è sempre foche parla perché unico elemento fondamentale è che proprio la salvaguardia dell'uomo della sua privata dalla sua dignità dalla sua vita
Viene completamente annullato da da di altri valori che sono assoluti
In derogabili davanti ai quali non si può più discutere con metri di umanità UTP età e di carità se vogliamo usare io per me di Cristiano
Ma lei prima fu aveva usato termini di così alto valore valori e tipo
Come sapete vista dico sempre Nespoli atto i suoi Borsato di di ogni e tracce di dignità ma di fronte alle norme tanto il fatto di di Moro cambiò rotta e dichiarò la necessità dall'altro datteri in virtù di carità i pietà
Così avevo fatto come Moro stesso anch'io Turi e dei testi più diretti per la propria salvezza se la pietà prevale scrissi a Zaccagnini
In un Paese non è finito
Pur ammettendo che iperbolico parlare della fine del paese si dovesse trattare con terroristi USA usare la pietà
Il confronto fra dei richiesti individuale a falsati dal nome dalla pietà
E una nozione intero paese chi supera quella facce dei quella Facci venti ragion di Stato rimane un punto centrale dalla controversa controversia ma io veri aveva affrontato lo stesso vivo dilemma discutendo la carriera di Cesa di Pomicino
Ma che vede no Toni paradosso che inespressa che espressi senza io finissimi Citto era tenuto ucciso dei POR
Continuava Romagna L'Unità la il ridotta la impacci Enti infetti
E con tutti ma chiederei il che essi si considera benissimo e tra quello essere stato molto più pietoso che io popolo fiorentino il quale per fuggire io il nome di crudeli lasciamo distruggere Pistoia
Lasciate anch'io Paesi aveva dipinto una aveva di fronti durante il sequestro Moro era fra la condotta di Borgia e quella gara a Firenze i medici e io rischio
Reale
Era di lasciar distruggere non solo Pistoia
Atteso momento nel mille novecento settantotto
Senza il senno dal poi non si sa fino a che il sequestro Moro era alcun mentre accompagna terrorista e che i brigatisti si sarebbero riparati incapaci di gestire i più sequestro ivi uscirne indenne di vittoriosi
L'Italia nel mille novecentosettantotto era un paese di stabilizzato da anni di terrorismo più tardi di nomina tutti nominati di piombo infine così chiedevo Sciascia sinonimo appagamento da loro danesi occhi Pistoia si lasciò distruggere
E poi il Paese democratico incrinarsi Lo Russo gara mi rafforza senza tradire i quindi chi non hanno ricorso al fucile
Non sono solo in via falsari di Sciascia quindi chi sono emersi dopo la sua morte
A trovare un certo disagio di fronti avvio spetti politici devo conforme su Moro e con molto rispetto a Marco Belpoliti
Quando scrive che io libro di Sciascia sarà sempre frainteso da chi non legge i comignoli il libro politico
Un libro sulle responsabilità dello Stato
E sui delitti di un individuo alla alla pietà non può non essere io l'ho letto
Per lo meno anche in chiave politica
Per Sciascia eredità da tradizioni siciliana la coscienza collettiva non coincise con la coscienza politica
Tende camerieri l'uomo come il nomade il individuò come esse dei supplenti la familiare lo stato del siciliano aveva concluso dall'ordine o il giorno della città dalla civetta e forse non solo del siciliano perlomeno con gli occhi di Sciascia
Era invece la prassi di Italo Calvino nella sua recensione confidenti Sciascia via serie ricchi l'intero caso Moro andava affrontato con qui va fiero assist filosofia umanitaria illuminista
Che Sciascia voleva applicare come norma universale in tutte le vicende i faccendieri della res publica
E cito Calvino
Se i comandanti la vicenda e recensioni di Calvino
Di Sciascia
Sì governanti avessero stabilito il principio chi per salvare la vita di un uomo di governo si può fare qualsiasi compromesso mente di semplici cittadini non è mentre i semplici cittadini sono malandati Cindy uccisioni rapimenti e così via allora sono sicuro chi l'indignazione di Sciascia sarebbe stata ancora più categorica
E chiedo un po'dedicata
Grazie al professor fare decreti creando un fuoco di adesso parecchio mentre si sta avvicinando boicotta facciamo postula piccola osservazione dico
Leo c'è stato un'ironia giusta condivido per quanto riguarda Gradoli nella famosa seduta spiritica Andreotti immagino al processo Pecorelli a Perugia
Mi disse di non aver mai creduto alla seduta spiritica che sapeva perfettamente che in quel modo si era coperta una fonte di autonomia bolognese quell'intervista ad Andreotti non è mai andato in onda Prodi che evidentemente ha detto il falso sia al Parlamento alla magistratura la Commissione parlamentare d'inchiesta sulla vicenda Moro
Non è mai stato interrogato su questo la fonte bolognese di autonomia ancora non sappiamo chi sia perché sapesse e che cosa sapesse esattamente Marco Taradash che è è stato componente della Commissione parlamentare stragi
è stato anche la voce una delle voci di Radio Radicale
Non non ricordo bene se proprio in quegli anni leggeva quotidianamente i giornali faceva curava la rassegna stampa quindi c'è questa duplice veste su cui forse sei se ritiene se vuole ci può o anche rinfrescare la nostra memoria insomma eco Marco
Grazie ieri sforzerò di confutare la tesi che appena esposto Joseph fare in merito al pagamento del loro danese e vi dimostrerò che Sciascia non intendeva affatto pagare loro danese
Però prima Walter
Vorrei dire un'altra cosa perché se c'era una cosa che faceva irritare Sciascia essere chiamato profeta non so a chi bevo il titolo di questa mia relazione che Sciascia profeta laico comunque non è stato il miglior modo per mettermi adagio nella nella relazione ma è utile è stato utile perché sono andata a ritrovare delle frasi di Sciascia su questo
Ed è uscito un paio dice detesto passare per profeta sonoro che sommando due due dice che fa quattro
Ma proprio dal Giorno della civetta in poi quasi puntualmente ad ogni libro che pubblico e ad ogni intervento di qualche rilievo che faccio ora una parte uno dall'altra c'è sempre chi salta su a dire che ho sbagliato la somma Salvo poi di fronte all'accertamento dei fatti a riconoscermi il dono della profezia che no no
Questo
Sciascia lo scriveva in un articolo dell'Espresso sull'Espresso nell'ottantatré mentre era in corso infuriava la polemica per la sua analisi della mafia dopo l'assassina Palermo del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa
L'altra occasione più leggera quando riceve il Premio Forte dei Marmi per la satira dice invece sono un autore satirico se lo capissero una buona volta forse la finirebbero di farmi fare il profeta realtà non era un attore
Satirico ma diceva questo perché
Voleva far capire che se attraverso i suoi romanzi le sue riflessioni pubbliche aveva saputo vedere prima e meglio di altri ciò che stava oltre il vero o il muro dell'impostura
E perché lo aveva voluto
Doveva volute aveva accettato sempre pagare il prezzo di scelte che
Tanti altri avevano rifiutato di fare Sciascia ha seguito un criterio molto semplice quello di cercare la verità di dirla di fare un buon uso e una volta dice anche un uso buono de la sua intelligenza di rifiutare sempre di fare cosca
Nella convenzione che al fondo di tutto vi fosse la responsabilità individuale
Che non vi dovesse essere la distinzione tra morale privata e morale pubblica è che questa dovesse diventare De Rita pubblica in questo credo sia un elemento essenziale della sua laicità
Sciascia ha creduto alla funzione civile della scrittura di ogni frase scritta
Ed in questo è paragonabile fra grandi scrittori della seconda metà del Novecento forse soltanto ai poeti e romanzieri dell'Europa orientale e non a caso si ritrova in sintonia con Milan Kundera
Quando dà voce alla povera gente le parrocchie di Regalpetra che crede cito che un colpo vibrato ed esatto della penna basti a ristabilire un diritto a fugare l'ingiustizia e il sopruso
Sciascia mi sembra risponde dallo stesso sentimento che spinge Anna Achmatova a comporre il Requiem dopo essere stata avvicinata da una donna che infila come lei davanti alle carceri di Leningrado
Inattesa o nella speranza di poter visitare come appanna Achmatova il figlio un congiunto
Le domande nuore Kyo ma questo lei può descriverlo e l'Achmatova scrive
Requiem
Nello stalinismo la delazione la distruzione morale e fisica dell'individuo qui la mafia il notabilato il fascismo a Regalpetra e poi ciò che segue al fascismo la corruzione il clericalismo ancora la mafia
Ma da Regalpetra l'Italia in quanto tale il passo è breve Sciascia si è trovato per tutta la vita a combattere contro ciò che ha sintetizzato l'espressione l'eternamente possibile fascismo italiano
Che nel corso degli anni sempre più più spesso dice riveste i panni dell'antifascismo al punto che Sciascia si rimprovera Eva a un certo punto la viltà personale anche se dice si tratta di una viltà sociologica storica
Di non aver osato prendere le difese certi fascisti accusati ingiustamente
Il fascismo che rovescia la sua stoffe l'antifascismo la mafia in Antimafia la corruzione in giustizialismo
Sciascia assiste giorno dopo giorno allo stravolgimento le sue idee e delle sue parole alla manipolazione indecente mi sembra le sue grandi passioni civile
Sciascia non ha fatto in tempo ad assistere alla cosiddetta rivoluzione di Mani pulite però ha vissuto e descritto con lucidità e coraggio la devastazione dello stato di diritto che si trova nell'arresto conoscesse condanna in primo grado di Enzo Tortora
E che trova in questo un primo punto di non ritorno ma credo che altri parleranno in altri parlerà in queste giornate
Ma al di là della fatica fisica che accumula
Inesauribile energia della sua coscienza alla determinazione di non mollare
Gli consente di descrivere con una precisione che non credo abbia trovato spesso eguali Italia del malgoverno e quella che si candida ha mal governare meglio insieme sono gli anni del compromesso storico Farrell dovrebbe ricordare che il sequestro Moro cade il giorno in cui si stabilisce in Parlamento il gol primo governo del compromesso storico
Con Giulio Andreotti presidente non Presidente del Consiglio
Sciascia interpretava questo come
Due forze che si univano per mal governare insieme perché credeva al valore dell'opposizione alla necessità dell'opposizione e che solo la dialettica tra maggioranza e opposizione potesse costruire uno Stato migliore di quello che c'era
Era l'Italia violenta della mafia e dell'antimafia della corruzione
Degli affari e della corruzione della giustizia questo Sciascia vede e riesce a prevederne via via gli esiti sanguinose
E allora prendiamo L'affaire Moro che è al centro di queste due giornate delle Duff fare Sciascia non aveva firmato quell'appello è lotta continua che lei ha citato
Sciascia non l'aveva finto Amato
Era un appello per la trattativa e per cedere alle richieste ora ricatti delle Brigate Rosse in cambio della vita di Moro
Sciascia non l'aveva firmato perché dissentiva dalla seconda parte dell'appello era convinto che alle richieste delle Brigate Rosse si dovesse resistere
Diceva che soltanto uno Stato forte democratico poteva accedere senza averne a a averne danno altri stati avevano ceduto al ricatto terrorista l'Italia non se lo poteva permettere proprio perché lo Stato italiano era inefficiente debole e confuso
Ma proprio per questi motivi se non si doveva cedere bisognava trattare
E bisognava assecondare il gioco di Moro e dare tempo alla polizia di trovare Moro questo Sciascia rimprovera Allo stato cioè al governo cioè al malgoverno di democrazia cristiana
Il partito comunista di non aver dato alla polis alla polizia gli strumenti per poter arrivare alla cattura dei brigatisti Sciascia non dubitava che le Brigate Rosse avessero deciso di uccidere lo Stazzi l'ostaggio sin dall'inizio
E credeva che soltanto la polizia avrebbe potuto salvarlo correva temporeggiare guadagnare tempo scopriremo vent'anni dopo nella commissione stragi di cui ho fatto parte che questa era la tattica che veniva suggeriva suggerita dall'esperto che era stato inviato a Roma dal Governo americano subito dopo il rapimento se son dette di cotte e di crude di queste Sperto
Come se fosse stato un manipolatore
Della CIA in realtà hanno e sappiamo che quel se questa persona se ne andò dall'Italia durante il rapimento Moro e è fu perché si convinse della inutilità della sua presenza perché tutto era stato già deciso in sede politica lo diceva bisogna avviare una trattativa fingere di voler accettare dalle con le Brigate Rosse di trovare degli spazi comunicazione con le Brigate Rosse dare tempo alla polizia non mi ascoltate avete già deciso in sede politica quello che volete fare
Me ne ritorno negli Stati Uniti
Quindi Sciascia non era assolutamente disposto a pagare il denaro dei danesi per tenersi poi i danesi
Subito con Pannella pochi altri Sciascia alle poi invece la sua voce contro la manipolazione della verità che l'ha portato la grande ammucchiata dei partiti a negare ascolto a Moro
E a non riconoscere più e poi rapidamente disconoscere il nome in virtù del compromesso storico
Chi promosso statista nei primi giorni del rapimento Siss sarebbe poi divenuto altro da sé chi per viltà secondo i più secondo i suoi avversari senz'altro o per via di quel dominio piene incontrollato cui si trovava
A soggiacere che full alibi dei degli amici democristiani avrebbe rinnegato nelle sue lettere la propria storia la DC e lo stato e quindi meritava di morire
Unanimi o quasi politica stampa si legarono in questa sentenza di condanna
Ciacera scrive invece che questa era una grande spiccata menzogna fra le tante in quei giorni rigogliose nel Morrone il partito da lui presieduto avevano mai avuto il senso dello Stato questa è un'accusa che Sciascia rivolgiamo di non avere il senso dello Stato
Era stato Moro non era stato fino al sedici marzo un grande statista era stata e continua ad esserlo anche nella prigione del popolo un grande politicante vigile a corto e calcolatore
Di quello che fino allora era stato un avversario in certi momenti l'avversario CIACE intende salvare la verità e quindi la dignità contro cito una citazione di fare ma fino in fondo
Contro lo stalinismo subdolo e sottile che sulle persone e sui fatti opera come sui palinsesti raschiando quello che prima vi si leggeva e riscrivendo lo per come al momento serve
Ricordiamo bene le critiche il biasimo le in giù il re le ingiurie che Sciascia si attirò con questa analisi in prima linea come capiterà spesso genio scalzo e della Repubblica
Con cui c'era già stato un durissimo scontro all'epoca del processo contro Curcio che tratterò fra un momento
Sciascia risponde a scalzare che non è più in gioco l'amore o il disamore per lo Stato come scaltra e l'aveva posta all'epoca della del processo contro le Brigate Rosse se e allora dice se è permessa un cittadino che pure osserva tutte le leggi e paga tutti i balzelli di non amare questo stato così come
Oggi è diverso dice chic Sciascia si tratta solo di amare o non amare la verità
Ora
Vercelli diceva molti si sono ricreduti B ma si è ricreduto anche forse quello che l'interlocutore più importante e cioè Francesco Cossiga in un passo e la passione la politica che il libro intervista recentissimo che raccoglie le memorie
Di Cossiga che era ministro dell'Interno all'epoca e destinatario della prima e di molte altre lettere di Moro dalla prigione del popolo in questo rigo si può leggere qui sto a proposito delle lettere sono ormai certa della loro sostanziale autenticità psicologica e morale si tratta e lettere sincere sia pure nell'educazione sentimentale caratteriali amplificate dallo Stato in prigionia
Do dolosamente ritengo che i giudizi dati da Moro sia pure in termini eccessivi su personalità politiche fossero i giudizi che Luís aveva formulato sulle persone fin da prima
E credo che il contenuto delle lettere corrisponda alla sua filosofia politica
La sua relazione minoranza alla Commissione Moro Sciascia deputato radicale aveva scritto che il più grande impedimento alla cattura dei brigatisti alla cattura dei brigatisti
Che aveva rapito Moro era venuto dalla decisione i non riconosce nel Moro prigioniero delle Brigate Rosse il modo di grande accortezza politica riflessivo di ponderati giudizi scelte che si riconosceva ed è era stato fino alle otto e cinquantacinque il sedici marzo
Non si erano voluti analizzare i suoi messaggi tenere conto i suoi suggerimenti guadagnare tempo per aprire falle
Nella corazza una corazza di un'organizzazione che si immaginava invincibile che era invece come gli anni avrebbero dimostrato permeabile e già allora lacerata vent'anni dopo col Cossiga conferma l'analisi di Sciascia
E del resto anche la Commissione stragi che nel due mila ancora indagava sui retroscena del rapimento è arrivata alla conclusione che i servizi antiterrorismo non erano stati affatto smantellati come si è detto per decenni però fatti stati smantellati negli anni precedenti e rapimento di Moro ed erano quindi in grado di operare e di meglio operare fra l'altro le fotografie di quasi tutti i brigatisti che avevano partecipato al sequestro Moro furono diffuse in televisione ter già tre giorni dopo il rapimento quindi realtà gli strumenti di conoscenza di vesti che azione erano già disposizioni alle forze dell'ordine
Sì ivi concluderà chi e come ho detto erano state respinte peggio erano cadute nel nulla le indicazioni all'esperto americano che chiedeva di aprire una trattativa per guadagnare tempo
E arrivare al covo dei rapitori e che certe superficialità degli investigatori risultano incomprensibile a meno che dico io
A meno che non vi fosse stata davvero quella terribile decisione di cui parla Sciascia di abbandonare Moro al suo destino
Quanto al carattere statista di moroso Cossiga ora dice lo si è fatto apparire o diventare quello che non era e non è stato e non poteva essere sul piano degli interessi etici le sue idee sono le stesse di Andreotti
Per capirci tra l'interesse nipotino Luca il cosiddetto prestigio lo Stato non aveva dubbi il secondo non lo interessava perché credeva in realtà che non esistesse
Nel giorno del rapimento queste verità avrebbero potuto cambiare il corso degli eventi e ha ragione Sciascia le profezie
C'entrano poco
Certo se uno legge Todo modo rappresentazione alla ferocia che dietro le apparenze le affettazione covava
Dentro la Democrazia cristiana o dentro la chiesa cattolica pubblicato nel mille novecentosettantaquattro alla luce del caso Moro pure il contesto scritto fra il mille novecentosettanta al mille novecentosettantuno alla luce del terrorismo e del compromesso storico
Non può non meravigliarsi come nel duello ma romanze siano anticipate le trame delle vicende più scure degli anni successivi
A chi glielo faceva notare all'indomani della morte di Moro Sciascia replicava costa caustica mente quando mi si dice a titoli complimento che io ho previsto dolorosamente mi dico che la sola cosa che non ho previsto è che la previsione si realizzasse
E aggiungeva quando mi si dice la stessa cosa a titolo di accusa legittimamente mi mi indigno
E le accuse fioccano prima o dopo il L'affaire Moro
Ogni volta che Sciascia fa sentire la sua voce diversa sui fatti terrorismo mafia o giustizia ma la giustizia è il caso dello slogan né con le BR né con lo Stato che è stato già citato e che gli è stato cucito addosso come un marchio di infamia da Eugenio Scalfari dalla Repubblica all'epoca del primo processo contro le Brigate rosse di Curcio
Apro una parentesi Sciascia è un critico severo il giornalismo italiano
Cita spesso l'intellettuale siciliano chiamava Giuseppe Antonio Borgese su come finì la libertà di stampa durante il fascismo non servì alcuna legge è finita automaticamente per conformazione per conformismo negli anni del compromesso storico la situazione dei giornali non è diverso nel giudica impressionante l'uniformità di legge la paura di avere una linea di assumere i fatti in un giudizio preciso
E quando all'epoca del sequestro il giudice Giovanni Durso due anni e mezzo dopo l'assassinio di Moro invia un appello ai giornali perché non tratti o Durso come ho fatto con Moro deve prendere atto che l'auto censura di nuovo Ferrea
Neppure in quelli su cui scrivo una mia dichiarazione di non più di dieci righe una su cui scrivo una mia dichiarazione di non più di dieci righe ha trovato spazio dovrà
Dovrà scrivere
Dicevo della polemica con Scalfari Sciascia come anche Gianni Montale aveva scritto che comprendeva le motivazione del rifiuto opposto dei primi cittadini chiamati a far parte della giuria popolare
Ma non aveva mai pronunciato parole che non corrispondevano al suo pensiero né con le BR né con lo Stato Sciascia aveva scritto che non si sarebbe sottratto al dovere di vincere la paura
Ma che non gli si poteva chiedere di fare da Cariatide ad uno Stato in disfacimento di cui non si sentiva corresponsabile
Il Partito comunista non poteva tollerare uno scrittore impegnato ma non organico che ne denunciava l'inclinazione è stato l'Aprica molto precisamente molto precisa molto mirata era la freccia mirata a un partito comunista che non riusciva a diventare altro dalla storia dello stalinismo
Che a cui
Uno scrittore che accusava Dc e Pci di usare l'emergenza antiterrorismo come una grande pattumiera in cui buttare giù il dissenso e che per giunta già nel mille novecentosettantaquattro all'epoca del sequestro il giudice Sossi prima azione clamorosa le BR
Ne aveva subito messo in luce l'ortodossia comunista rivoluzionaria quando ancora il PC cercava di esorcizzare il terrorismo rosso come provocazione fascista
Scomunicare o non si poteva perché non si era mai comunicato a Giorgio Amendola certo ci andò giù pesante con Sciascia diagnostica andò lui l'assenza di quel coraggio civile che non è mai stato dice una qualità molto diffusa in larghe sfere della cultura italiana
Nell'introduzione al libro in cui Adelaide Aglietta estratta a sorte fra i giurati popolari del processo torinese
A Curcio che fu il suo esempio renderne possibile la celebrazione come sapete narra la corona di quelle giornate Sciascia riafferma
Soltanto per rispetto dovere me verso me stessa avrei accettato di fare il giurato in un processo di quel tipo
E spiegherà poi El Pais nel novembre settantanove se proprio si vuole usare uno slogan lo si potrebbe correggere così contro le Brigate rosse ma non con lo Stato
Lo Stato per me non è un'idea mistica ma i servizi che funzionano scuole poste ospedali una specie di grande imprenditore servizi pubblici ma allora mi chiedevo dove è questo stato in Italia oggi che Hajech l'individualismo metodologico e la critica del costruttivismo sono conosciuti anche da noi Sciascia potrebbe essere compreso meglio forse forse ma in quegli anni contro Sciascia facevano Massa quelli che ha definito i cretini di sinistra fideistico e mai pochi mimetizzati nel discorso intelligente di cui notava l'Italia era piena
Dal ceto medio in su diceva non a livello popolare per fortuna
C'era radicali è vero sto dentro il partito radicale scrive abbiamo tante cose in comune avvertiamo gli stessi pericoli però in quanto scrittore intellettuale come si usa dire mi sento molto isolato
Questo trattamento
Che subisce sull'affaire Moro gli viene riservato quando tornò a occuparsi di mafia d'altra parte tutti gli riconoscevano veramente tutti di essere stato il primo scrittore italiano con il giorno della civetta rompere il tabù dell'intreccio tra mafia e Stato è fare della mafia in Sicilia da mafia in Sicilia una questione nazionale
Ma quando Sciascia cerca di aggiornare la lettura della mafia quell'allora quello che era stato il grande scrittore civile sic si trova bollato dall'establishment di sinistra né più né meno come un fiancheggiatore della mafia
Eppure già nel mille novecentosessantasei in A ciascuno il suo un suo personaggio aveva profetizzato
Scusate ma è difficile sfuggire a questa parola in questo caso che l'Italia è un così felice Paese che quando si combattono le mafie vernacolare vuol dire che già se n'è stabilita una in lingua
E pochi anni dopo dirà al presidente la commissione Antimafia Giuseppe Cattanei che la mafia si era data il lusso dell'antimafia
Secondo Sciascia è il traffico di droga che fa da pose da potente acceleratore della trasformazione della mafia ne stravolge le relazioni col mondo politico la via sulla strada del terrorismo
Terrorismo mafioso ci ha scelto i mutare questa parola lo ne intravede i contorni già nel mille novecentosettantanove nell'omicidio del segretario provinciale della DC Michele Reina
E di qui trova conferma quando cade il Presidente Regione Piersanti Mattarella alla metà degli anni novanta ma Sciascia all'ora non c'è più la nozione di terrorismo mafioso specie dopo gli attentati a Firenze diventerà luogo comune
Ma intanto il corporativismo al potere lo aveva bollato come un nostalgico della vecchia mafia è un complice oggettivo della nuova le che infatti la polemica che lo investe all'indomani dell'assassinio del generale Dalla Chiesa che come ricordate fu ucciso per strada la sera del tre dicembre mille novecentottantadue da quattro sicari della mafia mentre a Palermo si trovava su un'utilitaria con la moglie
E era accompagnate fu uccisa anche la moglie Emanuela Setti Carraro e condurre è stato ucciso anche l'unico agente di scorta Domenico Russo che li seguiva su un'altra auto secondo Sciascia Dalla Chiesa aveva sottovalutato il rischio a cui andava incontro
E attribuisce l'imprudenza del generale ad una lettura arretrata del fenomeno mafioso
Di come si era andato modificando gli anni del passaggio dal latifondo alla città e dalla città per via della droga la dimensione nazionale e internazionale CIACE ricorda che generale Dalla Chiesa si era sempre l'intricato con il capitano Bellodi
Del Giorno della civetta in realtà sbagliando e trae
L'idea che da quella identificazione il generale avesse una concezione della mafia che apparteneva all'epoca del giorno la civetta mentre le cose
Erano completamente cambiata replica di Nando alla Chiesa il figlio del generale fu violenta in sintesi sostenendo che il padrone ha capito cos'è il nuovo fenomeno alla mafia Sciascia aveva fatto il gioco della mafia stesse
Ma Sciascia pensa che il drammatizzare sui poteri che non sono stati data dalla Chiesa sia una mistificazione non è problema di poteri speciali dice già in Sicilia polizia magistratura hanno poteri sufficientemente a costituzionali
Se non anticostituzionali come ripristinato confine di polizia
Che cosa si vuole oltre il coprifuoco la deportazione di massa la decimazione scrive
Ma di risposta adeguata ma
Dice che è problema di risposta adeguata alla nuova mafia Sciascia chiede ripetutamente l'introduzione di controlli bancari anche al presidente La Repubblica Pertini nell'unico incontro che avrà al Quirinale ma senza risultato
L'accusa di fare il gioco la mafia gli sarebbe stata ripetuta amplificata cento volte qualche anno dopo
In occasione del suo articolo sui professionisti dell'antimafia pubblicato dal Corriere della Sera il dieci gennaio del mille novecentottantasette
Da un lato un giudizio su un fatto specifico la designazione di un magistrato Paolo Borsellino da parte del CSM un incarico quindi procuratore della Repubblica e Marsala
Che secondo le regole allora vigenti spettava ad un altro candidato che lo precedeva in graduatoria e la conseguente denuncia di Sciascia dei rischi inerenti alla distorsione dei principi dello Stato di diritto
L'altra parte del coordinamento antimafia di Palermo che senza nulla contestare nel merito dichiara di volerlo collocare ai margini della società civile lo costa ai sindaci che negli anni Sessanta gestivo la cosa pubblica in nome e per conto della mafia sente nelle sue obiezioni alla nomina di Borsellino il vago sapore scrive di una tra le più sofisticate forme di avvertimento mafioso
Scende in campo a fianco il coordinamento antimafia ancora la Repubblica stavolta con Giampaolo Pansa che scrive di provare una gran pena di fronte a questo Sciascia e riconoscibile replica di Sciascia è netta
Sulla lotta alla mafia va fondandosi dice o se addirittura fondato un potere che non consente dubbio dissenso critica proprio questo come se fossimo all'anno mille novecentoventisette
è apparsa alludendo a una sua rubrica dove si saliva e si scendeva
Dice mi resta memorabile una sua salita in compagnia di uno degli istruttori del processo di Napoli quello di Tortora per intenderci perché questo è il punto Panza è assolutamente refrattario all'idea del diritto
Dubbio dissenso critica diritto moneta laica fuori corso in quei giorni
La sintesi più chiara del tratto laico di Sciascia
Nei rapporti umani come nella cultura civile a me pare si trovi nella lettera che scrisse uno dei suoi amici più cari il pittore Renato Guttuso quando Sasha accettò di candidarsi per il partito radicale alle elezioni politiche ed europee del mille novecentosettantanove
Guttuso si era dichiarato sgomento per questa decisione aggiungendo la notizia la tua candidatura nel Partito radicale mi ha fatto riflettere sulla misura e sulla qualità della mia amicizia aperte
Sciascia gli risponde così
Al contrario può essere comunista negli anni del realismo socialista durante la polemica Vittorini e Togliatti di fronte ai fatti di Ungheria Cecoslovacchia
In questi anni compromesso storico non mi hanno mai fatto riflettere sull'amicizia che sentivo per te anche prima di conoscerti
E che poi ha trovato conferma nel conoscerti
Tu dice a Guttuso
Ti senti alla verità e detiene il tuo amico allontanarne né da ciò lato apprensione il pus sgomento il tuo impulso di fermarmi e di salvarmi
Questo impulso che in un'altra epoca avrebbe portato ad un processo per inquisizione oggi Sciascia può accoglierlo come prova di amicizia ma precisa la mia amicizia per te è un po'diversa non voglio salvarti l'anima
La rottura definitiva con Guttuso avverrà pochi mesi dopo quando Sciascia durante l'audizione di Giulio Andreotti alla Commissione Moro gli chiede se conferma quanto gli era stato detto tre anni prima in una conversazione privata da Enrico Berlinguer Guttuso presente
Il segretario del PC temeva le ripercussioni dei collegamenti internazionale delle BR faceva riferimento alla Cecoslovacchia approssima espulsioni cittadini di quel Paese
Berlinguer smentisce immediatamente e seccamente
Quanto Sciascia a lui a rivelato e querela e lo querela per diffamazione Sciascia contro querela per calunnia
Guttuso che viene chiamato a testimoniare dà torto a Sciascia interviene anche Cossiga che dice di escludere che il segretario di un grande democratico e leale partito
Potesse aver detto quanto Sciascia riferiva
La procura di Roma archivia entrambe le querele quella carico di Sciascia perché sono le opinioni di un parlamentare e quella contro Berlinguer perché le falsità dell'onorevole Sciascia escludevano il reato di calunnia le falsità la procura di Roma oggi se non sbaglio in Cassazione per il processo
Marta Russo la procura di Roma non mi pare molto cambiata da quell'epoca
Ma vent'anni dopo
La Commissione stragi ha reperito la documentazione sulla missione di un dirigente comunista spedito proprio a Praga per trasmettere la protesta proprio del Partito comunista per le protezioni offerte dalla Cecoslovacchia
Ai brigatisti già allora si era visto che Andreotti aveva parlato di questa infiltrazione era parlato
Si era
Non c'erano stati anni prima addirittura dichiarazioni in Parlamento di Andreotti e di altri oggi troviamo anche il documento che incastra definitivamente se ce ne fosse stato bisogno Enrico Berlinguer
Nella lettera a Guttuso che prima ho citato c'è l'eco di una massima di Montaigne e sull'Inquisizione che ricorre spesso in Sciascia dopotutto significa dare un bel peso alle proprie opinioni se per esse si fa cuocere vivo un uomo è un frammento richiamato spesso anche dagli studiosi di Sciascia per descrivere il suo scetticismo e la sua tolleranza eppure eppure mi pare soltanto la metà del pensiero e Sciascia Eppur si muove questa è l'altra metà alla determinazione galileiana che lo muove a difendere la verità anche a costo dell'amicizia della popolarità
Sciascia non avrebbe mai lasciato cuocere vivo chi la pensava diversamente da Luís ma era assolutamente pronto a farsi arrostire per difendere le proprie convinzioni e gli è capitato
Per lui lo scetticismo è l'antidoto del fatati del fanatismo ma non è il relativismo Sciascia non ha certezze neppure la certezza che non esistono certezze dice ma perseguendo la verità il contratto contrari certezza non è per lui incertezza ma dubbio un processo del pensiero un'attività della coscienza
Dopo l'uscita del film di Francesco Rosi Rose Cadaveri eccellenti tratto dal contesto che tra l'altro modifica secondo me anche stravolge la conclusione del romanzo
Sostituendo alla frase conclusiva del contesto quella la verità non è sempre rivoluzionarie
Sciascia prende le distanze da una frase Pajetta e dice se ci e che aveva detto se c'è da scegliere tra verità e rivoluzione noi scegliamo la rivoluzione io la verità è ovvio dice Sciascia invece a una domanda di una di una giornalista
E scrive dopo l'omicidio Dalla Chiesa ripetendo un concetto aveva già espresso all'epoca del caso Calvi che la verità piccola o grande che sia non stabilisce alleanze oggettive con ciò di cui non si vuole essere alleati e fa soltanto il gioco della verità
E dirà ormai vicino alla morte di essere stato sempre ottimista inguaribile mente ottimista al punto di continuare a scrivere su quella che Mattia belli chiamava la verità effettuale delle cose invece rassegnarsi al libero corso della menzogna
Vado a concludere
Nelle sue opere clandestine in Italia fino a pochi anni fa Karl Popper ha rianimato la tradizione del razionalismo critico della discussione condotta non per amore di se stessa ma nell'interesse della verità
Che proprio è la filosofia greca poi di Galileo è la sorgente la cultura occidentale
Popper critica la sua opera le concezione degli essenziali visti convinti che sia possibile generalmente aver trovato la verità ultima delle cose
E quello degli strumenti a listino per i quali non esiste alcuna verità ultima
E per cui
Ogni spiegazione soltanto uno strumento che può funzionare più o meno bene la ragion di Stato e tante altre cose quanto quando dalla filosofia della scienza questi concetti vengono trasposti alla realtà dei rapporti umani alla storia delle idee
Che opera indagato inservibili filosofia politica ecco manifestarsi due caratteri ad essa associati che ad essi associati che facilmente confluiscono in una stessa persona come capita ai romanzi Sciascia esemplarmente con don Gaetano di Todo modo
L'inquisitore
Pronto a sacrificare per il suo bene chi non accetta la verità e l'opportunista convinto dell'irrilevanza della verità storiche quindi pronto a sacrificare la sull'altare ora della rivoluzione ora dell'ordine ora della corruzione ora della lotta alla corruzione
Il terzo punto di vista che Popper fa suo
Che a fondamento la cultura liberale quello di chi persegue incessantemente la verità nella scienza e la storia ma senza pretendere poterla raggiungere definitivamente abbiamo sentito tante volte parlare
Pannella della verità storicamente assoluto
La verità laica di chi accetta il confronto e il rischio di veder falsificate le proprie convinzioni chi la pensa così magari non salirà più sui roghi oggi ma è possibile che gli capitò appunto a Sciascia di essere accusato la peggiore le accuse di aver tradito per due volte nel giro di dieci anni intelligenza prima con le Brigate rosse con gli stalinisti poi con la mafia
I valori più essenziali della convivenza civile e peggio di aver tradito se stesso niente è più amaro che essere frainteso in ciò che si ama è stato detto ma Sciascia anche in mezzo alle cenni di scure soffocante dell'ignoranza e del settarismo ha sempre difeso la verità
Contro la menzogna ha detto io so di essere questo tipo di scrittore la cui pagina
E proprio al limite dell'azione
Grazie grazie a Marco Taradash Messalla vedo Calogero Mannino lo ringraziamo Dio di essere qui se anche lui voleva intervenire magari nel pomeriggio ne saremmo lieti intanto Marcello Veneziani
Intellettuale come di solito si si usa a presentare
Di aria di destra però di quella destra che spesso e volentieri Bubbico si trovi in conflitto ma quantomeno i dialetti che interessante con con quella che dovrebbe essere la sua parte di riferimento accettato il nostro invito per una comunicazione di questo lo ringraziamo non so se dirà delle cose
Che sono in sintonia con quanto la maggior parte di voi sentiamo se non è così credo che lo ascolta devo ancora più volentieri
Ma io innanzitutto premetto che esca Antonello dal tema abbiamo concordato sia perché sollecitato da alcune osservazioni che ho ascoltato questa mattina sia perché credo che sia giusto come dire affrontare il caso Sciascia attraverso un'angolazione anche con le imprese consentì
Non ho con me una relazione quindi sarà una saranno River riflessioni come dire a cielo aperto che verranno svolte brevemente in questa comunicazione sì mi avvicino ma forse questa no non funziona funziona
Poi
Forse ecco sì questo va sicuramente meglio
No dicevo che farò punto qualche riflessione a cielo aperto diciamo così sul caso Sciascia partendo da una considerazione che forse come dire rende pirandelliana l'interpretazione di Sciascia relativa al caso Moro e cioè il caso Moro e il caso Sciascia Moro è un caso che comincia un anno prima del rapimento Moro
Sembra un paradosso ma forse non lo è se consideriamo che un anno prima e sentivo il riferimento di Marco Taradash che era pertinente a questo proposito un anno prima ci fu una dura polemica su molti giornali italiani
In cui era già enucleato tanto il mio giudizio relativo al rapporto dello stato e delle Brigate Rosse quanto la questione relativa a come intellettuali interpretavano
Lo spirito del tempo la tempesta del terrorismo da una parte e la presenza di uno Stato ingombrante fragile e al tempo stesso e quel dibattito fu raccolto in un libro che forse meriterebbe di essere ripreso per la memoria storica del nostro Paese
E che si chiamava devo un titolo abbastanza indicativo coraggio e viltà degli intellettuali
Era un libro che curò Domenico Porzio ed era un libro nel quale furono riportati alcuni articoli di Sciascia che avevano dato vita a questa polemica oltre l'intervento di Montale oltre l'intervento di Norberto Bobbio che pure esprimeva dei dubbi sulla necessità come dire di mobilitarsi contro le Brigate Rosse esponendosi in prima persona il riferimento come già si diceva prima
Era al caso di un processo che riguardava le Brigate Rosse e sedici giudici popolari appunto che si erano in qualche modo come dire astenuti con presentando certificati medici per non
Come dire sottoporsi ad una pagina abbastanza difficile per quanto riguarda il giudizio popolare e c'era stato l'intervento di Sciascia e prima ancora quello di Montale che in qualche modo giustificavano questa paura diffusa e Licci fu un primo compiuto tentativo di
è
Considerare gli intellettuali che ponevano dei problemi reali intorno a questo disagio
Come degli intellettuali disfattisti come fu il caso appunto di Amendola che chiamo disfattista in quell'occasione Sciascia e come fu il caso anche di altri intellettuali penso uno tra i tanti Sanguinetti che invitarono appunto Sciascia a a tornare a farla sentinella
La polemica in realtà nasceva dalle dimissioni di Sciascia dal consiglio comunale di Palermo
E quindi nasceva da una precisa considerazione polemica che Sciascia rivolgeva in quel momento a un partito che stava avviandosi verso il compromesso storico
E la sua polemica nasce innanzitutto dal compromesso storico e quindi credo che questo atto di partenza non possa essere trascurato per capire poi l'interpretazione che ne è seguito noi abbiamo sentito spesso risuonare questa affermazione questo slogan
Né con lo Stato né con le Brigate Rosse e ci è stato giustamente detto in più occasioni questa mattina che quello slogan in realtà non è stato uno slogan coniato da Sciascia nemmeno pensato da Sciascia né condiviso da Sciascia
Se volessimo come dire dare una interpretazione di quello slogan alla luce di quello che pensava Sciascia probabilmente si sarebbe dovuto dire che Sciascia in quel momento diceva
Né con i democristiani né con gli stalinisti ed è un discorso completamente diverso rispetto a quello del né con lo Stato né con le Brigate Rosse
In realtà quello che veniva rimproverato in quella occasione polemica del settantasette e poi successivamente con il libro dedicato al caso Moro nei confronti appunto di Sciascia erano altre considerazioni in primo luogo credo la sua ostilità al clima di compromesso storico
E credo che questo sia stato il primo elemento che abbia fatto innescare quella sorta di stroncatura a priori del libero di Sciascia una stroncatura che ebbe appunto Eugenio Scalfari come suo capo fila ma ci furono anche altre firme illustri che lo seguirono un po'a ruota
Non si perdonava Sciascia questo suo allontanarsi dalla realtà politica di quegli anni da quel clima consociativo che cominciava emergere in tono sempre più inquietante
E non si perdonava in qualche modo a Sciascia l'interpretazione che già nel settantasette Sciascia aveva dato delle Brigate Rosse
Brigate rosse viste come funzionali a questo processo di compromesso storico
Funzionali perché nel momento in cui destabilizzano creavano le condizioni per una stabilizzazione del sistema politico alla luce di un incontro ad altra Democrazia Cristiana il Partito comunista
Quindi nel momento in cui si accettava in qualche modo questo clima di il consociativismo di compromesso storico si vedeva nelle Brigate Rosse una sorta di elemento che agiva da reagente
E consentiva in questo modo di avvicinarsi ulteriormente a un processo di osmosi tra i partiti e quindi di sostanziale consociativismo nel nostro Paese
Ecco questo credo che fosse il primo elemento che non veniva perdonato a Sciascia e veniva poi trasformato nell'affermazione né con lo Stato né con le Brigate Rosse
Ma anche a proposito dello Stato non dobbiamo dimenticare un altro elemento che mi sembra fondamentale e cioè Sciascia proprio nell'affaire Moro
Sostiene una cosa molto importante cioè dice voi avete voi classe dirigente del nostro Paese avete distrutto
Il senso dello Stato avete lasciato che degrada asse lo Stato le istituzioni la scuola che ha non avesse praticamente corso
Un moderno senso di lealtà nei confronti dell'istituzione e adesso con un raptus di stato la tria improvvisamente riscoprì te lo Stato attraverso la linea della fermezza che caratterizzerà appunto
Le ultime settimane di non trattativa sul caso Moro
E quindi quello che
L'attaccamento ipertrofico al senso dello Stato il primato dello Stato ma era esattamente il suo contrario mi fanno segno che non si sente non so se si sente sì quindi posso continuare
E quindi era esattamente l'attaccamento a a come dire a era lo scarso senso dello Stato quello che caratterizzava in quel momento la classe dirigente del nostro Paese e l'esempio che veniva appunto elevato a norma
Sciascia era proprio quello di Aldo Moro il quale tira suo avviso un grande politicante come lo definiva appunto nel nel suo saggio su Moro
Ma non uno statista proprio perché difettava di senso dello Stato e utilizzava anche il familismo
Per operazioni come dire di tipo politico che poco avevano a che fare con senso dello Stato
Si può condividere o meno questa affermazione di Sciascia ma si deve riconoscere che in quel momento Sciascia rimproverava alla classe dirigente italiana e in particolare al suo simbolo più alto e più sacrificato
Che era quello di Aldo Moro non quello di rappresentare l'ipertrofia dello Stato ma al contrario la diserzione dallo Stato quindi mi sembra anche questo un elemento significativo poi c'erano altri elementi che non venivano perdonati all'interpretazione di Sciascia e che sono elementi in qualche modo trascurati nelle letture che venivano fatte in quegli anni
Penso per esempio quando Sciascia nota con grande imbarazzo da parte degli osservatori che quel venticinque aprile del mille novecentosettantotto
Quando il Partito Comunista chiamò a raccolta Italia antifascista contro le Brigate rosse e con nello stesso momento in cui il partito comunista e il clima di compromesso storico che faceva da
Atmosfera a quello tipo di incontro
Sì come dire soffermava sulla idea della mobilitazione antifascista e sul mito della Resistenza proprio in quel momento le stesse Brigate Rosse si richiamava alla resistenza nel nome della Resistenza compivano la loro azione nei confronti dello Stato
E Sciascia impietosamente rilevava questa sostanziale coincidenza questo richiamo al mito della Resistenza alla marea retorica che sale come credo che scrivesse appunto nelle pagine de L'affaire Moro
E questo indubbiamente imbarazzato all'establishment culturale politico del nostro Paese perché metteva in contraddizione uno dei fondamenti
Ideali e politici dell'alleanza che si andava sostanziato sotto la specie del compromesso storico e mostrava come ci fosse una specularità significativa inquietante con lo stesso mito che agitava le Brigate Rosse
Ma aggiungeva ancora
Sciascia che in quel momento c'erano due stalinismo in campo
C'era uno stalinismo militante terroristico ma c'era anche un altro stalinismo che agiva dalla stessa parte era la stessa parrocchia che in qualche modo si divaricano attraverso due diverse esperienze ecco queste immagini queste letture queste interpretazioni che dava Sciascia erano probabilmente le interpretazioni sgradevoli e quindi si faceva ricadere sulla cui su quell'affermazione né con lo Stato né con le Brigate Rosse
Una serie invece di Riserve e di contrasti nei confronti del
Appunto della delle riflessioni che faceva Sciascia cercando di sublimare una critica molto più imbarazzante attraverso questa liquidazione attraverso questo slogan ecco cosa che in realtà non era vera a me pare anche significativo
Quello che Sciascia diceva a proposito del come dire del movente e delle Brigate Rosse nei confronti di di Aldo Moro e qui probabilmente entriamo in un tipo di lettura che mostra come la vicenda Moro non sia semplicemente una vicenda letterarie come giustamente prima diceva Marco Belpoliti ma sia anche una vicenda con come dire
Con un sapore ideologico e intellettuale molto forte cioè in realtà Moro era stato in un primo grado processato e condannato da un intellettuale che era Pasolini
E Moro era stato tutto sommato considerato come il teorico se non addirittura il teologo
Della nuova Italia del compromesso storico e veniva identificato in lui un ruolo Massimo dell'intellettuale nei confronti della società politica cioè colui il quale a differenza degli Andreotti e di altri uomini politici
Teorizzata e quindi in qualche modo portava con il suo contributo intellettuale una legittimazione culturale al processo del compromesso storico
Mo'lo stesso si può definire a tutti gli effetti un intellettuale anche se un intellettuale che in qualche modo riusciva a temperare la sua matrice culturale con la sua militanza politica e con la sua professione cattolica tuttavia era profondamente un intellettuale e quindi Sciascia parla di Moro intellettuale condannato e processato dall'intellettuale Pasolini
E condannato e processato dalle Brigate Rosse il nome di un teorema intellettuale quindi io credo che tutta questa vicenda si svolga all'interno di un quadro intellettuale che si potrebbe definire giacobino per quanto riguarda appunto il mondo delle Brigate Rosse ma che aveva una precisa valenza ideologica e intellettuale
Ecco io credo che questo elemento ci permetta anche di cogliere quella osservazione penetrante che faceva Pasolini e che poi rifece Sciascia con ulteriori articolazioni
Relative alla responsabilità che aveva avuto Aldo Moro nei confronti della politica italiana cioè Moro aveva secondo Pasolini e più ancora secondo Sciascia aveva in qualche modo corrotto il linguaggio dalla politica attraverso un linguaggio involuto incomprensibile che secondo Sciascia aveva la stessa funzione che aveva avuto il latino
Per quanto riguarda il rapporto tra la chiesa i sacerdoti e i credenti cioè i credenti esprimevano devozione ma non comprendevano le parole ecco allo stesso modo
Aldo Moro usata la lingua difficile intricata Moro Thea tipicamente Moro Thea per rendere impenetrabile il linguaggio della politica e i percorsi della politica e in questo modo sottraeva in qualche modo alla sovranità popolare
Il significato proprio della sua come dire presenza in una democrazia e quindi avveniva in qualche modo un tradimento della democrazia
Attraverso un linguaggio impenetrabile quindi anche questo e per questa ragione Aldo Moro veniva considerato un po'il gran corruttore insomma ecco
Corruttore nel senso che aveva corrotto il linguaggio della politica e aveva teorizzato un tipo di linguaggio che non era un linguaggio di accesso pubblico di accesso popolare quindi aveva gettato le basi per una impenetrabilità della classe dirigente ai flussi
E ai giudizi del del cittadinanza e quindi del popolo sovrano
Credo che questo elemento sia un elemento significativo per poter in qualche modo tracciare una responsabilità da intellettuale di Aldo Moro
Ecco quindi credo che questo elemento abbia concorso in qualche modo a fare di Aldo Moro una specie di vittima designata proprio perché in cui si vedeva al più alto grado la espressione non solo di un regime ma soprattutto di una teoria politica che sottostava a questo regime
Oserei dire che con Moro c'era stata una specie di presenza esoterica un linguaggio esoterico della politica che veniva sottratto ai percorsi della politica democratica e qui sa era considerata una responsabilità ulteriore di Aldo Moro poi c'erano le responsabilità che tutti conosciamo cioè di Moro visto come il grande corruttore dalle Brigate Rosse sia perché era stato il teorico della corruzione politica avendo giustificato
L'affare Lockheed è avendo in qualche modo rifiutato un processo la Democrazia Cristiana
Sia perché corruttore politico in quanto aveva avvicinato e abbracciato il Partito comunista
Attraverso il compromesso storico avendo così fatto perdere l'anima in qualche modo alla sinistra operaia e alla lotta di classe avendo in qualche modo spento l'antagonismo della sinistra
E quindi attraverso questa responsabilità Moro veniva considerato il gran corruttore
Non corruttore perché personalmente corrotto ma perché con rompeva il Partito comunista nell'abbraccio mortale col compromesso storico
Con rompeva la politica teorizzando la liceità in qualche modo del finanziamento della politica e infine corruttore della lingua corruttore filologico oserei dire
In quanto aveva sostituito il linguaggio della politica con il linguaggio curvo rotondo involuto rappresentato proprio dal monoteismo ecco mi sembra elementi abbastanza come dire significativi per cogliere la peculiare lettura che faceva Sciascia nei confronti del appunto del del fenomeno Moro del caso Moro e vorrei dire in avviandomi così a una conclusione che quindi in questo modo e Sciascia creava una profonda frattura all'interno del ceto intellettuale perché negli intellettuali impegnati era impensabile un ruolo di questo tipo
Perché gli intellettuali o erano disimpegnati preferivano la strada del totale allontanamento dalla realtà politica o se viceversa erano impegnati erano impegnati in quel senso militante giacobino
è organico soprattutto che viceversa Sciascia denunciava non solo nel suo libro su Moro in caso in modo più diciamo soft quanto nelle polemiche che precedettero il seguirono quel libero e quindi è un caso abbastanza unico di intellettuali civilmente impegnato che tuttavia rifiutava un tipo di impegno giacobino o un tipo di impegno organico
Nei confronti del partito egemone della cultura che era il Partito comunista e quindi mi sembra altrettanto significativo ecco che Sciascia potesse esprimere queste posizioni
Aggiungo anche il paradosso un po'della vicenda Moro perché paradossalmente e questo si deduce dalle pagine di Sciascia paradossalmente Moro viene condannato dai partiti che stanno attuando la strategia molo Thea
E viene al contrario
L'unico tentativo di salvare Moro avviene da parte di un partito che il Partito socialista di Craxi che viceversa il partito che più si oppone alla strategia Moro Thea quindi sembra un altro paradosso pirandelliano cioè che nel nome del Moro teismo viene condannato Aldo Moro e viceversa nel nome della rottura di quella strategia
Mo'lotteria che puntava sull'asse di CPC c'è qualcuno che tenta in modo giusto o non giusto velleitario o realistico di portare in salvo Aldo Moro ecco questo mi sembra un paradosso di contorno che in qualche modo si può dedurre dalle pagine
Di
Di Leonardo Sciascia e che rende ancora più intricata anche da un punto di vista letteraria letterario questa vicenda di di Aldo Moro rivista da Sciascia
Aggiungere in conclusione che Sciascia osserva tutta questa realtà con l'occhio disincantato e amaro di un intellettuale che come dire non crede nelle promesse salvifiche nelle alleanze che possono determinare rigenerare il senso dello Stato nel nostro Paese
Sciascia a sufficiente pessimismo per poter raffreddare la sua visione volte Oriana della vita in un ulteriore diciamo immagine in cui illuminismo viene come dire reso più anche dei dei limoni siciliani e quindi viene reso più aspro dalla esperienza
Di una considerazione del mondo votata in qualche modo un pessimismo letterario e tuttavia si deve riconoscere che quel personaggio quell'intellettuale quelle Teran atto isolato intellettuale non avrebbe voluto definirsi
Sciascia perché appunto distingueva tra intellettuali e intelligenti
Ma quell'intellettuale isolato
Che in effetti in quel momento preferì la strada della solitudine fu anche un intellettuale che diventò precursore di quella specie di onda anomala che ha poi caratterizzato il nostro Paese di intellettuali
Venuti dall'alveo organico del Partito comunista e dell'intellettualità più impegnata e che si sono via via allontanati
Da questa visione in qualche modo militante
E quasi parrocchiale di partito
E quindi hanno dato vita a quel revisionismo intellettuale storico filosofico che è diventata una caratteristica degli anni ottanta e poi degli anni novanta e che ha prodotto un corto circuito nel ceto intellettuale italiano ecco si può ben dire davvero che mai come in quel caso Sciascia sia stato un precursore un precursore di un disimpegno a sua volta impegnato cioè di un disimpegno non come fuga dalla realtà civile
Ma come interpretazione cono più amaro disincantato di ciò che avveniva nella società civile attraverso però una lettura che come dire non concedeva in qualche modo vie d'uscita consolanti e con l'idea della diritto di via Borghesiana del labirinto è forse quello che resta come sapore in bocca
Dopo aver letto l'affare Moro cioè non resta una chiave di lettura che risolve in qualche modo il caso Moro resta al contrario
Questo enigma che emerge dalle pagine di Leonardo Sciascia e che riflette probabilmente questa visione labirintica dell'intellettuale che credo caratterizzi davvero in profondità la figura di Leonardo Sciascia
Grazie grazie a Marcello Veneziani diretti dal suo contributo
Vivi vedo insomma da talora hanno detto sì cielo interventi ecco bisogna se apre bisogna avvicinarsi
Allora Calogero bandito lo ringraziamo
Devo subito dire che sono indotto a prendere la parola
Dalla necessità e chiedo subito venia non soltanto agli ascoltatori pazienti ma alla Marcello veneziana costretto a reagire
Dalle valutazioni che Veneziani ha introdotto qui
Cosa che farò non arbitrando mia Dean perpetrare Sciascia perché non ne ho la forza né la legittimazione non essendo non è un intellettuale
Ne un chierico ma avendo imparato da Leonardo Sciascia del quale credo di potere dire senza svelare alcunché di essere stato uno dei più costanti amici e in qualche modo allievo
Perché ho conosciuto Leonardo Sciascia in una sacrestia di Racalmuto il suo Paese
Nell'estate del mille novecentocinquantanove veneziani
Quando in quel Paese era rifugiato una benedettino francese sospeso a divinis
E d'acconto
Dal vescovo di Agrigento uno dei vescovi della destra della Chiesa monsignor Peruzzo
Che accanto al cardinale Siri a cardinale Ottaviani passava per alle fiere dell'intransigenza e anche del conservatorismo del conservatorismo politico
Vorrei ricordare che il cinquantanove l'anno del Milan sisma di una rottura
Nel sistema politico italiano che vede da una parte la democrazia cristiana ma dall'altra la sinistra al centro di rotture trasversali
E Leonardo Sciascia amico Dell'Arciprete di Racalmuto
Questo non è un mistero molte molti iscritti anche occasionale di Leonardo Sciascia si fa riferimento a questa sua amicizia e veniva in questa sagra estiva dove questo benedettino
Spiegava ad alcuni giovani dell'Azione cattolica tra questi chi vi parla
Spiegava il pensiero di Teilhard de Chardin messo all'indice Dalla Chiesa di Pio di Pio dodicesimo
E da quella tempo sesta orata tranne Leonardo Sciascia un'amicizia personale che ha attraversato tutte le stagioni della vita politica di Leonardo Sciascia ma dico subito del quale tutto si può dire tranne che sia stato un politico perché è stato in politica
E lo è stato almeno in due tempi e con funzioni diverse
Ma lo è stato da impolitico cioè lo è stato da intellettuale e da
Ho ricordato il primo episodio non tanto per accreditare la mia amicizia
Quanto per dire subito che Leonardo Sciascia fu sempre attento atto se c'era un solo mito al quale si abbandonava era all'esercizio critico della ragione no la ragione ma all'esercizio critico della ragione
Non è vero che attribuiva
A Moro una rottura del linguaggio Leonardo Sciascia era affascinato dal latino della chiesa andò alla ricerca anche in un viaggio in Spagna di tutto ciò è questo furono Gione di non poche conversazioni
Proprio specifiche su questo tema di tutto ciò che era il e il il rito secondo il Concilio Tridentino
Anzi riteneva anticipando e a questo punto
Veneziani potrebbe essere estremamente sensibile
Il timore di un'affermazione gnostiche all'interno della stessa chiaro chiesa nel momento in cui aveva abbandonato il latino per adottare la lingua parlata come lingua del rito
Perché sto dicendo questo vengo al punto
Leonardo Sciascia disse tutta la stagione la vicenda Moro con una sofferenza personale umana
Che lo ha reso agli occhi di quelli che lo conoscevano e che lo potevano frequentare in quei giorni grande grande per spirito
Ha vissuto quella vicenda con le grande sofferenza con sofferenza tragica io sono uno dei tre i democristiani
Che ha firmato la lettera di richiesta a Zaccagnini di convocazione del consiglio nazionale Lettieri Piersanti Mattarella ed io
Non fu firmata da nessun altro democristiano e devo confessare oggi
Che non poca influenza su quella decisione che mi vide tra l'altro in dissenso in contrapposizione
Con amici personali della sinistra democristiana perché ero democristiano ma stavo nella sinistra democristiana in quel momento la segreteria era di Zaccagnini le persone che vivevano a stretto gomito
A stretto contatto con Zaccagnini erano esponenti della sinistra della sinistra democristiana e ci fu
Un dissapore di non poco momento per quella iniziativa che fu ritenuta da questi amici improvvida
Perché firmare quella lettera
Perché ecco la valutazione che io riporto di Sciascia le mie motivazioni furono anche diverso perché Sciascia rifiutato innanzitutto
Il semplice la semplice ipotesi che Moro potesse diventare il capro espiatorio di tutto non è vero che Sciascia condivise mai la critica o e l'impostazione di Pasolini l'impostazione del processo anzi proprio su quegli articoli sul Corriere Della Sera di Pasolini si esercitò è credo come scritti adesso bene o male i rischi di scritti di Leonardo sono tutti raccolti diversamente sarebbe stato auspicabile
è stata la mia opinione che ho speso davanti ai suoi eredi e la signora la signora Maria che tutti gli scritti dovessero essere raccolti indipendentemente dall'ordine classificatorio che Luís in modo proprio
Preciso e metodico ha lasciato ha lasciato per iscritto ma ci sono
Credo Cile un articolo sulla Stampa Sella memoria mi regge bene di Leonardo Sciascia che contesta quella ipotesi quella ipotesi di processo avanzata avanzata da Pasolini lo sto presentando Leonardo Sciascia come suggestionato dall'azione
E dal pensiero di di di Moro
So soltanto precisando a Veneziani per cose che mi costa ne risultano direttamente che in Sciascia
Non ci fu mai un giudizio
Né positivo né negativo di ordine tassativo nei confronti di Moro
Fu il punto della storia e della vicenda democristiana sul quale lui si confrontava anzi riteneva che tutti gli altri esponenti della democrazia cristiana non meritassero e di alcuni con alcuni aveva anche rapporti di personale amicizia aveva anche un rapporto di simpatia con Cossiga che tuttavia non esitò in più circostanze indipendentemente anzi ancor prima della vicenda della vicenda del sequestro Moro a criticare e a criticare
E criticare
Pubblicamente pubblicamente
Cosa però sul piano politico toccò moltissimo Leonardo Sciascia nella vicenda Moro
Non il fatto che i democristiani e comunisti per le esercitazioni retoriche di Moro si stessero preparando a fare il compromesso storico
Quanto il fatto
Che proprio l'autorevolezza anche culturale ed intellettuale oltre che politica di Moro
Aveva portato la democrazia cristiana ad accettare la formazione di un governo cosiddetto di solidarietà nazionale quindi l'incarnazione del compromesso storico poi Moro umanamente e politicamente
Venisse abbandonato
E questo colpiva Sciascia non sotto il profilo umano ma sotto il profilo politico perché gli faceva sorgere il dubbio
Allora che Moro non avesse una semplice strategia di cedimento o di contenimento
Perché vorrei che si ricordasse che dalle elezioni politiche del mille novecentosettantasei il Partito Comunista era uscito con rapporti di forza quasi alla pari con la Democrazia Cristiana
E il Paese
E la vita politica avevano attraversato un momento assai difficile vorrei che non si dimenticasse
Che sono anni in cui da parte dell'Unione repubbliche del socialiste sovietiche si schierano e gli SS venti Procure i confini italiani
L'Italia è in una situazione di difficoltà economica non ha una capacità di stare dentro il Patto Atlantico dentro la NATO con molta coerenza a il Partito comunista più forte che esista l'Occidente addirittura un partito comunista che sta arrivando al governo
Esplode una questione morale
E vale per la questione morale così come emerse e soprattutto fu utilizzata strumentalizzata negli anni settanta
Adesso con la sua morte non regole Leone ha ricevuto le incognite o è l'elogio anche di chi non esitò a infliggergli le più grandi amarezze che sono quelle delle accuse ingiuste e delle calunnie
Ma proprio Leonardo Shoah Sciascia ricordo
Che ammetti ed Evans che poteva farlo
Poteva farlo perché tutti sanno che per esempio i discorsi di Moro e ce ne sono due molto importanti
Uno ad un'Assemblea del gruppo della Camera dei deputati alla vigilia della decisione della Commissione della Giunta per le autorizzazioni a procedere sul caso Lochte
Quando Moro manifesta delle opinioni in grande dissenso con Mino Martinazzoli allora presidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere
Ed il giorno dopo farà quel discorso in Parlamento che è rivolto veneziani dovrebbe riflettere su questo andare a rileggere quel discorso
Che rivolto non Giarre spingere con arroganza e con volgarità vorrei dire le accuse di corruzioni che da parte dei comunisti si facevano ai partiti di governo ma insisto ancora in questa sollecitazione critica Moro si preoccupa di difendere gli alleati storici e tradizionali della democrazia cristiana perché capisce che nel momento in cui dovessero essere colpiti gli alleati della democrazia cristiana in modo particolare in quel tempo i socialdemocratici l'isolamento della democrazia cristiana avrebbe reso assolutamente indispensabile necessario e vorrei dire ineluttabile l'arrivo dei comunisti non soltanto nella maggioranza di governo ma addirittura nel governo quindi Sciascia impolitico coglie un aspetto politico di grandissima di grandissimo rilievo e conigli allora in Moro una dimensione diversa dall'aureo grafia che poi con dell'articolo ricostruito in termini postumi da Eugenio Scalfari sulla Repubblica si è voluta accreditare cioè con Moro teorico del compromesso storico
Con ciò non voglio dire che Moro non si fosse posto il problema del rapporto col Partito comunista sotto un profilo ancora
Più sostanziale rispetto al semplice fatto
Parlamentare al semplice
E fatto transitorio perché bisognerebbe ricordare la storia personale di Moro che è una storia molto complessa la sua presenza nel Parlamento italiano addirittura nel governo nel quarantasei quarantotto quando
Quando l'Italia in parlava in quando l'Italia aderisce alla NATO e la posizione di sofferenza critica che tiene Moro un aspetto che è stato
Molte volte trascurato da tutti i biografi e bisognerebbe anche ricordare che l'onorevole Moro davvero che apparteneva alla corrente Dorotea
Però aveva le sue brave radici nel Dossetti Isma'e tutti sappiamo oggi e non e non è una ragione anzi io ho vissuto quella linea con con le contraddizione perché lo sono venuto
Fuori io stesso sono stato Dossetti hanno e poi io ho lasciato evolvere la mia posizione perché non ho condiviso la caduta finale del Dossetti Isma'che era quella
Che tutti oggi hanno sperimentato e cioè che la democrazia cristiana dovesse poi rendere un solo servizio a questo Paese semplifico e banalizzo linguaggio portare i comunisti portare i comunisti al governo
Allora Sciascia vive tutto a questa vicenda con una sofferenza che non è soltanto umano con una sofferenza politica e dico l'altro punto Sciascia durante la stagione del suo mandato consiliare con Renato Guttuso nel consiglio comunale di Palermo fa l'esperienza più a fondo che si possa fare con i comunisti luglio uscì turbato
Turbato dalla esperienza dalla esperienza politica al consiglio comunale di Palermo non per quello che avveniva soltanto nel consiglio comunale di Palermo
Gli sono state attribuite opinioni circa i compromessi striscianti che allora c'erano tra il Partito Comunista siciliano e la democrazia cristiana di quel tempo parlo soprattutto della Democrazia Cristiana
Presente al consiglio comunale dall'amministrazione comunale di Palermo
E che Luís aveva sperimentato che all'interno del partito comunista non c'erano sedi di discussione
E siccome era quelli lumini sta che tutti noi diciamo
Era quel democratico che tutti diciamo ricavava delle ragioni di sofferenza e di difficoltà anche nel rapporto personale con Guttuso che lo accompagnava in consiglio comunale e lo invitava a tenere un atteggiamento di ossequio
Alle delibere formali del partito lui aveva incominciato
E cioè registrando la sua personale esperienza aveva cominciato a soffrire criticamente
Quella che era la vita interna dal Partito comunista priva di respiro democratico priva di dire di respiro democratico quindi mi consenta ancora una volta veneziane di evidenziare un rischio che il suo discorso presenta Sciascia non rivolge mai ai comunisti le critiche che saranno dei terroristi cioè aver abbandonato
La concezione della lotta di classe del il ruolo di partito di partito di sinistra semmai Sciascia contesta esattamente il contrario
Perché ante litteram Sciascia inizia a sviluppare una riflessione che oggi lo avrebbe portato
In seguito lo avrebbe portato ad apprezzare per esempio all'interno del partito comunista la posizione dei miglioristi e oggi lo porterebbe a considerare la posizione dei socialdemocratici non per nulla
Soprattutto dopo il mille novecentottanta sono in condizione di indicare questa data lo incominciò a guardare a Bettino Craxi al Partito socialista con grande interesse perché riteneva che Craxi e il Partito socialista in quella fase stessero aprendo la strada che avrebbe obbligato il Partito comunista così si chiamava al loro ad una ad una profonda revisione in direzione in direzione socialdemocratica
Mi permetterei allora
Di dire che per non collocare Sciascia necessariamente dove ciascuno lo vuole
Sarebbe il caso di collocarlo dove egli preferire
In fondo era un grande anomalo ed era la ragione per la quale lo si chiamava ed era la ragione per la quale si accettava il suo insegnamento ultimissima cosa non collocarlo dove lo si collocava dopo l'articolo del mille novecentottantasette sul Corriere della Sera anche per la mia condizione di imputato in una stagione dalla mia vita davanti a chi mi interrogava
Purtroppo i miei interrogatori non riguardavano fatti personali perché di fatti personali non ce n'erano
Uno dei dibattiti verrebbe il caso di dire uno dei temi di esame con i pubblici ministeri è stato proprio l'articolo di Sciascia del mille novecentottantasette
Per il quale anche qui oggi ho sentito una versione minimalisti chiara e cioè aveva l'ho visto valorizzato lo spunto di quell'articolo che fu Silla nomina di un procuratore Paolo Borsellino per non perché amare le cose così con loro nome e consentire la regola una comprensione migliore
Indipendentemente dall'anzianità di servizio ma quello fu soltanto il pretesto perché in quell'articolo Leonardo Sciascia spiega cosa che allora non era stata capita dai più
E cosa per la quale attraverso la mia iniziativa non sono ci fu un chiarimento ci fu l'instaurazione di un rapporto di dialogo molto proficuo sia con Paolo Borsellino che con Giovanni Falcone in quell'articolo
Bevi Leonardo Sciascia spiega la evoluzione o involuzione a secondo i punti di vista la fase nuova affrontata realizzata da Cosa Nostra da questo stadio diverso della mafia e ne indica ne indica lei prospetta Hive terroristiche
Le prospettive terroristiche che aveva già questo è stato detto oggi molto opportunamente da Marco Taradash vorrei dire in modo solitario
Indicato Leonardo Sciascia sia nel delitto Reina che nel delitto nel delitto Mattarella
Quando aveva sostenuto che da parte di Cosa Nostra c'era
Una scelta contro la Democrazia Cristiana
Era anche un punto sul quale Leonardo Sciascia non dico rivedesse le sue idee ma rivedesse la vulgata che si faceva delle sue idee e del resto avendo alcune idee esposte alle nella forma dei romanzi
Leonardo Sciascia era andato incontro a tutti gli equivoci compresi quelli dei denti da personale nel Giorno della civetta di un ufficiale dei carabinieri
Dici sardi si ravvisava
Carlo Alberto Dalla Chiesa e invece il modello era Renato candida che era stato maggiore dei carabinieri ad Agrigento
Mi permetterei dire allora che vuole ricordare Leonardo Sciascia non ricordarlo passatisti che aumentava ricordarlo come un punto forte anche per vivere i nostri giorni per affrontare i nostri giorni a ricordarlo nell'aspetto fondamentale che merita l'esercizio critico della ragione
Chi è ricco di nessuno neppure di se stesso pronto ad affrontare anche se veramente una riconsiderazione delle proprie valutazioni delle proprie dei decisione una spietatezza che derivava da una grande onestà intellettuale da una grande onestà personale e soprattutto da una grande dirittura morale mi permetterei senza voler aggiungere niente
Dà un senso profondamente cristiano in sé proprio naturali per della vita che la vera cifra di tutta la vita e di tutta l'opera di Leonardo Sciascia
Io ecco aggregazioni di Calogero Mannino e non entro nel merito delle sue valutazioni mi limito soltanto ad alcune precisazioni relativamente a delle cose che quando Calogero Mannino diceva che Sciascia era un estimatore del linguaggio di Aldo Moro io vorrei ricordarle che le frase a cui io mi sono riferito erano frasi di Leonardo Sciascia e non interpretazioni libere che io ho dato di Sciascia cessa scrive
Nella lingua di Moro nel suo linguaggio completamente nuovo è però né l'incomprensibilità
Disponibile a riempire quello spazio da cui la Chiesa cattolica ritraeva il suo latino proprio in quegli anni e qui si rifà ancora Pasolini che non sa decifrare latino di Moro quel linguaggio
Completamente nuovo ma intuisce in quella incomprensibilità dentro quel vuoto in cui si viene pronunciate risuona si è stabilita una inizi Matica correlazione tra Moro e gli altri e qui prosegue pre dimostrare come il linguaggio abbia avuto un ruolo importante nel considerare Moro come non solo il teorico ma anche il filologo del potere nuovo potere democristiano
Circa il rapporto con Pasolini era un rapporto di fraternità senza confidenza lo chiama
Sciascia quindi non c'era un rapporto di ostilità e non a caso nell'affaire Moro Sciascia parte dalle osservazioni che faceva Pasolini quindi non mi sembra che ci sia questo contrasto questo conflitto brevemente relativamente all'affare Lockheed
Dobbiamo dimenticare non dobbiamo dimenticare per la storia che Moro non intervenga semplicemente difendendo i suoi alleati cioè Tanassi socialdemocratici
Difese anche i cui e difese soprattutto la DC dicendo che non si processa la DC io mi sono limitato a ricordare questa no no mi sono limitato a ricordare queste cose per la storia ma non non poi le interpretazioni sono libere
Di ciascuno così come infine vorrei dire che
E cerca
Certa infatti
Cui assolto nel fatte fatte anche questo mi sembra un dettaglio non non trascurabili e per concludere niente vorrei dire che non si può pensare a Sciascia come a una personaggio che si è limitato nella vicenda Moro ad rilevare come Moro sia stato in qualche modo scaricato dalla classe politica
Sciascia è stato anche un critico
Fiero senza come dire possibili interpretazioni equivoche del compromesso storico lo è stato in modo netto ha lasciato il consiglio comunale di Palermo per quello quindi voglio dire non possiamo come dire forzare in qualche modo le interpretazioni a dei nostri desiderata
Personalmente io non lo voglio portare da nessuna parte Sciascia anche perché ho sostenuto che è un personaggio isolato anomalo che non ha alcuna come dire
Organicità nessun progetto politico quindi ho semplicemente cercato di dare una interpretazione di Sciascia sulla base di quello che Sciascia ha scritto e non sulla base di quello che io ho pensato di Sciascia tutto
Probabile
Ho chiesto Bandinelli Angiolo Bandinelli di intervenire poi
Domando
Molto brevemente è un brevissimo appunto sopra il convegno che mi pare a come titolo testo e contesto se ben ricordo questo convegno nato cioè c'è il problema dei contesti il problema del testo
E qui stamattina ho sentito il novantanove per cento degli interventi parlare del contesto
Il che è molto interessante venute fuori delle letture
Cronachistica storiche politiche dei momenti della vita di Sciascia e dalla vita dei paesi che sicuramente hanno fatto lievitare la nostra conoscenza e quindi va tutto bene c'è però un dato per il testo come testo è stato analizzato soltanto la Belpoliti il quale ha detto il L'affaire Moro un libro un'opera letteraria
Ora questo qui è sono veramente molto breve e questo mi colpisce perché da lettore non dal conoscitore diciamo di Sciascia
E avendo già parlato un po'de L'affaire Moro questo indubbiamente devo dire che il peso letterario è forte nell'affaire Moro in quanto è vero che Sciascia elabora la figura di Moro non come in gioco di specchi attraverso la lettura delle sue lettere e cerca di dare un'interpretazione è stato detto qui shakespeariano non so ma di fatto letteraria
Ora questo mi ricorda solo una cosa che questo libro è intitolato l'affaire Moro
Che il calco se l'Affaire Dreyfus
Di Zola
Cioè il io non è casuale
Moro Sciascia si richiama a quel precedente letterario
In cui un letterato interviene in politica da letterato
Creando addirittura un certo linguaggio io accuso
Dice del FIS io accuso io accuso no che è una formula retorica del in eminentemente letteraria
Di intervento nella vita politica per dare la vita politica un senso una direzione
La differenza tra i due testi e questa che l'affaire Dreyfus
Di Zola crea L'Affaire Dreyfus e comincia una battaglia politica che rovescia addirittura tra le asce pezzi la Francia da quel episodio politico
Evocato
Da un letterato cambia addirittura tre maggioranza la storia nasce la nuova repubblica e si elimina
Per sempre diciamo il il retaggio monarchico la storia re diciamo così della destra francese che rimane sotto ma insomma
L'affaire Moro
Non a questo risultato
Questo è un dato che va considerato
E io credo che Sciascia volesse perché in Sciascia c'è questa volontà illuminista di estri il letterato appunto l'impolitico che analizza il linguaggio dei politici dimore eccetera per rovesciare e qui era l'ostilità del mondo comunista eccetera eccetera
Allora ecco queste dato del letterato
Ancora va analizzato
Se vogliamo che il convegno sia teste con testo e non soltanto contesto altrimenti noi potremmo parlare
Di
Sciascia come di un giornalista
Come di un politico no farebbe cosa è un'opera d'un giornalista che stiamo analizzando andrebbe benissimo ma noi analizziamo l'opera d'un letterato e allora il richiamo che così mi viene immediato all'opera di un'isola penso Peterson Ugo in Francia che hanno una caratteristica impressionante fino dettiamo come Henry al al punto dove siamo oggi con la letteratura
Zola ma soprattutto Lupu sono Ugo in maniera in addirittura eccezionale sono è lo scrittore radicale se mi è consentita questa parola di appartenenza politica ma reale perché lo scrittore che scrive poesie entrambi con me opere teatrali romanzi eccetera sagge giorno opera cose giornalistiche
Per milioni di persone
Per essere capite da milioni di persone attraverso il linguaggio più alto tra letteratura come diceva mi pare Valerie
Quando gli fu chiesto chi è il più grande poeta francese
Borgo e la ahimè Ugo e il più grande poeta dalla letteratura francese dell'ottocento in dubbio e dei il buon potere andava Daloui come un maestro è un pochino diciamo anche faceva lo leccava come si dice perché Ali ha bisogno della sua diciamo quasi protezione di le di grande letterato di delle lettere a Romina cioè questa funzione della letteratura come nel momento in cui si pone come letteratura non diventa giornalismo che altrimenti sarebbe altra cosa di estraneo di trovare i linguaggi del rapporto con la realtà di l'ambiguità del rapporto fra realtà letteratura di cui si è parlato il modo in cui Sciascia si muove drammaticamente pirandelliana mente si potrebbe dire perché non sai mai se letteratura o realtà quella di cui parla non sa mai se il documento o trasfigurazione è stato detto non è mai stato un neorealista e tutto tranne questo cioè la sua il suo linguaggio non è mai giornalistico aderenza alla realtà me trasfigurazione lettura lettura attraverso gli specchi
Della sua peculiare attenzione sia e questo è il problema ecco che io mi auguro che possa essere
Così almeno toccato ancora in questo convegno se non vogliamo che il convegno che queste seminario autore chiamato
Sia il seminario del contesto del giornalista Sciascia rispetto agli avvenimenti politici di quel tempo scusate la lunghezza
Sì però
Sì scusami se mi è consentito mille Valter Vecellio vice ma sicura che non pensa fra l'affare Calais di voterebbe sì certa punto c'è da fare reale altro problema politico che Voltaire affronta con il suo teste c'è l'affaire deflussi è questo il dato continua di un'interpretazione letteraria d'una letteratura d'una volontà letteraria di diventare opera politica reciprocamente grazie Arafat io
Conte
Perché volevo far osservare una cosa la dico Marcello Veneziani e penso ventitré anni fa quando un sequestrato ucciso Moro veneziani che cosa che cosa facesse sicuramente era molto giovane
Allora gli vorrei chiarire una cosa da cronista
Non è tanto paradossale che il Partito Socialista abbia difeso Moro secondo te era suo era diventato un avversario politico o comunque non amicale verso il partito socialista perché secondo te sosteneva una linea politica destinata a quella del compromesso storico ad emarginare Vito il partito socialista
A parte il fatto da sul piano generale che anche uno che la pensa diversamente
Merita di essere difeso quando è in pericolo di morte quindi ma non è non è questo che ti volevo far osservare che volevo far osservare che Moro
Rispetto alla linea del partito socialista non era antitetico
L'ultimo discorso politico di Moro
Risale a fine febbraio del mille novecentosettantotto una quindicina una ventina di giorni prima del sequestro e fu un discorso pronunciato l'assemblea congiunta dei deputati
Era stato chiamato a convincere di indecisi ad accettare un ulteriore passaggio di quella politica non di compromesso storico ma di solidarietà nazionale cioè si stava passando da un voto di astensione
Dei comunisti non negoziato nei riguardi di un monocolore democristiano presieduto da Andreotti
A un voto vero e proprio di fiducia e quindi negoziato contrattato era proprio la nascita di una maggioranza parlamentare con il partito con il Partito comunista
Moro fece agli indecisi ai contrari per questo va da questo passaggio questo discorso l'alternativa a questo passaggio dal voto di astensione non negoziato a un voto di fiducia al negoziato per il ricorso alle elezioni anticipate
Io ritengo dannoso il ricorso alle elezioni anticipate perché sarebbe uno scontro diretto fradici e pc una specie di regolamento di conti dal quale uscirebbero distrutti i partiti intermedi che hanno a lungo collaborato con noi negli anni passati a cominciare da Partito Socialista
Al quale invece bisogna dare spazio e tempo perché maturi un cambiamento di linea politica e possa riprendere a collaborare con la DC non dimenticare che proprio Moro
Presiedeva comunque un Governo di colore di cipria veri il Moro la Malfa al quale De Martino alla fine nel mille novecentosettantacinque da segretario del partito socialista Tons praticamente la fiducia dicendo mai più i socialisti torneranno al governo
Ho conto torneranno a collaborare con la DC senza l'appoggio del partito comunista e da lì che nacque la mancanza di alternative
Il passaggio obbligato in quello che Moro chiamava il deserto no e c'è quindi Moro fu l'unico che aprì al Partito socialista non volle le elezioni anticipate perché il Partito socialista che nel frattempo era passato dalla guida di del partito alla guida di Craxi
Maturasse come in effetti poi maturo il ritorno alla collaborazione con la DC Isco intanto lo scontro con i comunisti tornati all'opposizione e quindi ti volevo invitare a considerare questo perché timorose dato questa raffigurazione di un uomo votato
In modo irreversibile al compromesso storico lasciato a scrivere a Scalfari questa storia che ha avuto bisogno dalla morte di Moro per poi sostenere in una pseudo intervista postuma che Moro metteva nel conto l'ingresso dei comunisti
Nel governo tanto è vero e vite dittongo gli ultimi tre minuti
Vi tolgo gli ultimi tre minuti quando la crisi del governo Andreotti si risolse Moro ancora vivo e Andreotti
Esattamente due mesi prima di essere sequestrato Moro Andreotti si presentò alla delegazione della DC alla Camilluccia per leggere la lista dei ministri che aveva formato che aveva preparato e portarlo al Capo dello Stato Moro vedendo che nella lista mancavano due nomi che erano Claudio Donat Cattin e Antonio Bisaglia
Dei quali i comunisti avevano chiesto la testa perché all'interno della DC campeggiavano l'opposizione all'accordo con i comunisti Morossi in punto e imposta da Andreotti a un recalcitrante Zaccagnini di rimettere nella lista lungo e l'altro cosa che fu fatta e che i comunisti non tradirono tanto che annunciarono che si riapriva il discorso sulla fiducia discorso superato dal sequestro e dalla necessità poi di accordare la fiducia al governo in poche ore tra Camera e Senato grazie
Solo se ci sono contrario prego
Almeno c'è un riflesso del sole che mi impedisce la vista
Gli interventi mettono in luce un problema che ci trascinare in modo oggi pomeriggio sicuramente domani
C'è le due facce di Sciascia non stanno insieme
Bene renderete sempre più conto che chi vorrà passare attraverso il terreno letterario per raggiungere quello politico farà molta fatica altrettanto dall'altra parte dato che come si sa non si possono guardare contemporaneamente le due facce della medaglia salvo appunto di guardare di profilo dove sfiderà moneta nel suo spessore ora il problema secondo me è abbastanza difficile abbastanza insuperabile
Io credo che Veneziani abbia ragione anzi ha sicuramente ragione perché citazioni testuali danno ragione a lui riguardo a quello che diceva a Calogero Mannino
Però il problema è anche che appunto il discorso che fa presa in discorso sulla figura intellettuale di Sciascia che è un discorso legittimo
E in parte anche condivisibile certa la figura letteraria secondo me è un'altra cosa ancora e resta un continuo sfasamento basta vedere la differenza di lettura che Sciascia fa rispetto a Pasolini
Io purtroppo non ho il tempo non poi non posso neanche fare l'esegeta nella mia vita no di stare lì a commentare riga per riga però questo è un testo veramente inquietante che richiede una lettura proprio quasi testuale
E comunque resta la fine enigmatico e labirintico da cui non si esce
Anche perché appunto Sciascia sarà nell'in come dire nel nell'esigenza di giustizia un illuminista ma è un barocco ha una mente barocche contorta da cui non si esce fuori tant'è vero che a proposito di di Moro dice una cosa completamente diversa quella che dice Pasolini perché si può identificare con Moro perché questa è la chiave di lettura cioè CIACE si identifica con Moro con l'uomo Moro ma attenzione
Questa parte è ancora una volta dentro un cono d'ombra che andrebbe letta e cosa dice e qui chiudo perché sono il discorso sarebbe piuttosto lungo dice che Moro in sostanza in questa stanza del potere di cui Pasolini parlava il palazzo è rimasto solo
In questa anzi è vuoto in questa anzi è già sgomberate già sgomberate preoccuparne altri tenuto più sicure in un nuovo più vasto palazzo cosa voglio dire non è molto facile
E anche qui l'esegesi non può essere solo politica
E più sicure si intende per i peggiori il meno implicate di tutti che la citazione Pasolini dunque in ritardo è solo e aveva creduto di essere una guida in ritardo solo appunto perché il meno implicati tutti vede che son delle frasi che girano come un cane che si morde la coda
Pessima anche una difficoltà di ad andare oltre a questa cosa
E appunto perché il meno implicati tutti destinate più enigmatiche e tragiche correlazioni la parola chiave correlazione cosa sono queste correlazioni
Ma tutto è questo doppio corpo del Recco per dire con canterò cioè abbia una regalità di cui Moro ci vuole come dire sciogliere da questa legalità per diventare l'uomo l'uomo solo e la creatura ma lì si apre il problema delle come dire che cos'è la creatura e cos'è la creatura Rita
Religioso sì certo ma non in senso cristiano e nel senso di una religione dell'umanità quindi laico in questione siccome si apre un discorso molto molto difficile io non so se questo convegno riuscirà a tenere insieme la le due facce
Temo di no temo che io ritengo e Lollo ho fatto la relazione in questo modo insomma ritengo che o si passa per la strada letteraria o non si capisce neanche l'aspetto politico perché non è un politico CIACE non non troverete una coerenza se mettete in fila
Le sue dichiarazioni troverete un nocciolo duro ma è un osso duro enigmatico che non si scioglie e troverete anche molte contraddizioni nelle dichiarazioni di tipo politico
Perché ci sono dei movimenti continui dell'intuizione dell'occasionalità che non si fanno ricondurre ha una teoria politica sistema
E questo è un grosso problema
Gotica beneficio perché perché radio radicale trasmette questi lavori lo dico a beneficio degli ascoltatori che ha appena parlato e Marco Belpoliti non so se ci sono altri interventi successivi sono mi aggiornerei al pomeriggio dove riprenderemo intorno alle quindici e trenta
Grazie
Riprendiamo questa seconda sessione del primo giorno dei nostri lavori chiedo scusa per il ritardo ma stiamo aspettando il messaggio di Adriano Sofri che avevamo promesso come come relazione però diventerà insomma tra fax e-mail e sta arrivando appena l'avremo
Ne daremo comunicazione
Direi riguadagna innanzitutto tanto un po'di di andare avanti con i nostri lavori con l'intervento di Gian Luigi Mele che ha Gigi me lega è particolarmente interessante dal mio punto di vista e credo anche dal vostro
Per una serie di ragioni è stato ed è un giornalista che si è occupato molto di queste vicende qui
Ci sono per esempio una piccola possiamo chiamarla rassegna stampa Gigi
Di articoli che Luís ha pubblicato molti anni fa Dinoi
Sull'Espresso e di cui noi stessi rischiamo di smarrire memoria chi le vuole egli può di Polonia apprendere quanti sono solo una decina di coppie nel caso non bastassero basta che ci lasciate Boston recapito
E nei prossimi giorni
Di volta diamo una copia vi assicuro sono molto interessanti perché anche per persone come noi che queste cose le hanno seguite un po'tutti i giorni si è smarrita memoria di tante cose dei beni invece non smarrire la detto questo Gigi Mele che anche una storia interessante perché è stato parlamentare doveva essere Luís
Il compì uno dei componenti della Commissione parlamentare molto dopo ce lo dirà è un po'meglio questo credo
E però quando poi Sciascia è diventato parlamentare a sua volta ha fatto il cosiddetto passi indietro e lasciato che Sciascia fosse il componente radicale alla Commissione Moro quindi dobbiamo dire che se quella parte di testo che è costituito dalla relazione di minoranza la conosciamo certo merito di Sciascia un pochino merito anche tu che hai fatto questo passo indietro se vogliamo dei comunque Gigi parlato
Io vorrei anzitutto fare che alcune premesse a quanto sto per dire alcune perché non sono non sono poche
La prima premessa e questa
La mia impressione e che con un convegno come questo sia dalla parte degli oratori sia da parte degli spettatori ci sia una fondamentale differenza tra due fatti la prima eh
Tra coloro che vissero quegli anni e quelle vicende
E la seconda e tra coloro che in un certo senso ne conoscono per sentito dire o per aver letto Peres avrebbe studiato il caso ma non avrebbe per non averle vissute di persona
Dico questo perché già stamattina per esempio io ho sentito un notevole differenza ad esempio tra l'intervento di Mannino e quello di altre che l'avevano preceduto non c'è una un valutazione di valore non non è che io svalutati le altre impressioni ma dico che la testimonianza di coloro che hanno vissuto
Quelle vicende il caso Moro
è diversa a seconda che l'abbiamo vissuta oppure no in un certo senso quello è un caso di storia dal di dentro l'altro un caso di studio di una storia
Personalmente io mi sono del tutto casualmente trovato a vivere quelle vicende in una posizione molto particolare
Mi scuso di dovere dare due righe di informazione sulla mia storia personale di quegli anni perché può spiegare anche perché dica certe cose o perché abbia portato questi esempi di scritti io ero stato otto anni caporedattore e capo della redazione romana di Panorama
Poi sono stato il primo caporedattore di Repubblica quando Repubblica è uscita sostato successivamente abbastanza presto direttore dell'Europeo
E sono poi sostato licenziato dal direttore de L'Europeo
E non mi dilungo su questo ma vi dico soltanto che i soli a difendermi in quell'occasione furono i radicali e Fortebraccio quanti non non il Partito comunista ma Fortebraccio personalmente
Infine venne assunto come capo dei servizi politici dall'Espresso alla fine del settantasette
E vissi il la fine del settantasette il settantotto e metà del settantanove come capo dei servizi politici dell'Espresso e quindi venni eletto deputato radicale nel giugno del settantanove
Dico questo per dirvi che appunto la la mia vicenda personale per una serie di ragioni si sviluppo molto intensamente in quegli anni
Nuova premessa di cui appunto sono stato testimone allora e a maggior ragione lo sono oggi cadono mutano
Il caso Moro e un caso estremamente intricato da molti punti di vista
Il caso Sciascia in collegamento col caso Moro e altrettanto intricato in questo intrico non è un caso che non si sia ancora arrivati
A determinare le vicende concrete che accompagnarono lo sviluppo della storia
Vale a dire che non si sa a tutt'oggi nonostante le mille pubblicazioni nonostante le testimonianze eccetera come esattamente andò
Dico questo per dirvi anche che questo non era una un'anomalia era una normalità
E faccio un breve inciso per dare un altro esempio di anormalità
Voi sapete che ci fu l'attentato al Papa di Alì Agca e voi sapete che nonostante Ali Agca fosse stato preso sul fatto e poi o fosse oggetto di indagini o quasi indagini a una serie di incontri eccetera a tutt'oggi non si conosce ancora come mai Agca fece quel quell'attentato e che cosa
Per caso di dietrologia si dice ci fosse dietro quell'attentato il caso Moro e veramente un altro esempio di questa incapacità non so se dire dello Stato o degli organi inquisitorio della magistratura o o del la vita politica le persone della vita politica non non si riduce non si è riusciti né nel caso Moro avente anche altri casi a chiarire esattamente perché
E come e quando e chi fece lo determinate cose il professor datare parlava oggi di stamattina di commissione di un delitto cioè su come un delitto
Perché e da chi è come quando forse è stato
Sia stato colpito
Questo è molto a mio avviso molto importante e spiega anche perché io facessi ricordo proprio ebbero due righe due dirò due parole su quanto o scritte deliranti import transitando la la questione
In questo modo sul giornale
L'atmosfera il contesto della vicenda Moro era veramente molto complessa nei nei dico alcuni punti proprio per titoli di capitolo per spiegare che cosa intendo dire
Nel settantasei come voi sapete come fosse ricordate c'era stato il quasi sorpasso alle elezioni da parte del PC nei confronti della democrazia cristiana diciamo pure diciamo delle forze di governo dell'insieme
Questo e aveva era stato preceduto da una campagna elettorale
All'insegna della del timore da parte delle forze di governo di questo sorpasso quando il sorpasso non ci fu ma per poco e quindi ci si trovò a gestire una situazione molto preoccupante
Per quello che avrebbe potuto essere la legislatura dal settantasei
Successivamente a cinque anni dopo se fosse durata cinque anni ma come appunto non durò si andò alle urne nel settantanove dopo tre anni questa questo timore
Del sorpasso del PC fu fortissimo fummo l'oggetto di forti polemiche
In quegli stessi anni in quegli stessi mesi
Le la situazione delle Brigate Rosse la forza delle Brigate Rosse i continuava ad aumentare c'era la posizione del PC che da un lato in un certo senso voleva incarnare il la
Lo sbocco parlamentare di una virgolette rivoluzione di sinistra e al tempo stesso si sentiva minacciato nella sua posizione chiamiamola legalitaria
Proprio dalla dal dalla sinistra delle dalle Brigate Rosse di sinistra perché proprio queste Brigate Rosse
Facevano tipo in ispiravano timore e moltissimi cittadini
Il PC formalmente prendeva una posizione molto dura nei confronti delle Brigate Rosse ricordo qui il caso che fu molto emblematico allora del dell'omicidio da parte delle Brigate Rosse di Guido Rossa un un dirigente minore del PC di Genova ma che appunto precisava quale fosse il rapporto ambiguo e ambivalente da una parte formalmente
Formalmente ed effettivamente contrario alle Brigate Rosse e dall'altra
Pronto a trarre un vantaggio legalitario da una posizione da una posizione di critica nelle Brigate Rosse brave
Contemporaneamente c'era una serie di scandali continui
Che avevano spinto i radicali a chiedere il referendum contro
Per l'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti politici che fu uno dei referendum di maggior successo
Anzi fu il referendum di massimo successo da parte dei radicali che avevano allora come si nel mille settantasei mila centosettantasei avevano avuto un uno per cento con quattro deputati
In Parlamento i primi quattro deputati radicali ma che ottennero poi quando quel referendum si fece proprio nel mille novecentosettantotto
Il quasi quaranta cinque connessioni con l'over quarantacinque quarantasei per cento dei voti
Perché nella popolazione channel nel nell'elettorato italiano c'era una sensazione di volersi liberare dal finanziamento pubblico dei partiti per colpire i partiti perché appunto c'era questa sensazione tra gli scandali e i finanziamenti nascosti che i partiti bloccassero però ogni ogni forma di sviluppo democratico e aperto della situazione politica
Gli scandali Contini ne ne cito soltanto uno il famoso scandalo Lockheed che poi ma sì ne furono tutto una serie anche di episodi strani per esempio ci fu una grande
Grande grande conseguenza politica del fatto che si scoprì che il figlio di Donat Cattin che era ministro fosse beh partecipasse all'attività eversiva di una di una banda
Che nessuno ricorda il nome ma insomma era era una una e che questo fu fu una uno scandalo politico anche perché lo scandalo si allargò a Cossiga che come ministro dell'Interno aveva suggerito a Donat Cattin che forse era meglio che il figlio sì Corte si squaglia S perché se no avrebbe potuto essere arrestato cioè c'era tutta una situazione veramente molto complessa
Il famoso discorso di Moro che disse noi non ci faremo processare sulle piazze a proposito della Democrazia Cristiana era anche quello un fungo che quell'un elemento molto forte e fu infine un elemento estremamente grave nel mille novecentosettantotto proprio nei giorni in cui Moro fu rapito e fu tenuto prigioniero dalle Brigate Rosse e quindi ucciso del Car cosiddetto caso leone il caso leone che era sosteneva un era sospettato come Presidente della Repubblica di essere coinvolto nello scandalo per le bustarelle Locchi che portarono in carcere
Tanassi
Sotto processo ma poi assolto cui cioè due ministri molto importanti del del demo Cuno socialdemocratico e l'altro democristiano dico tutto questo perché il caso Moro avvenne in questo contesto
Va bene in questo contesto ed è
Difficilissimo individuare nei fatti e nelle e
Nelle notizie
Anzitutto quali fossero le notizie vere per Kuffour Caso Moro fu anche un un esempio anche lì molto intricato di disinformazione
Ci ci fu disinformazione da varie parti e ricordo per tutti il famoso caso del lago della Duchessa dove si per diceva che fosse stato comportato l'ora ma appunto ma anche via Gradoli insomma c'è
Il caso Moro fu un un proprio un coagulo di queste queste situazioni molto difficili
Quindi cercare di individuare esattamente che cosa fosse successo allora
Nei giorni del del caso Moro fu fu impossibile allora e quello che è più grave e che a mio avviso è impossibile tuttora oggi
Anche perché a volte oggi io scopro vedo che
Vengono
Isolati determinati particolari per trarre un modesto sia pure modesto beneficio politico
Al giorno d'oggi nelle nelle vari confronti tra idee diverse formazioni politiche
Ma certo uno resta stupefatto quando ancora oggi ci sono dei determinati particolari che chissà perché vengono tirate fuori oggi se non non si sa bene ricco voi sapete che l'altro giorno per dirne una Cossiga
Ha detto che al tempo in cui era ministro dell'Interno va al caso Moro aveva un informatore pagato all'interno della direzione del PC voglio quindi la il il perché e perché mai Cossiga ha ventitré anni di distanza tiri fuori questo particolare forse se detto allora poteva diciamo con essere una tessera in un determinato quadro
Non si sa ecco dico
Io allora ero
Un caporedattore tocca correlatore euro responsabili dei servizi politici dell'Espresso e vero personalmente impegnato nel caso leone
Dopo la la la querela da parte di leone a Camilla Cederna io feci di tutto per documentare che cosa era stato fatto da parte di leone e dei suoi e alla fine Leone successivamente
Moro viene ucciso il cinque maggio ma il il quindici giugno leone si dimette suo era un proprio anche questi era la temperie di allora era in questi insieme di cose
E il dodici giugno c'è il referendum sul sul contro il finanziamento pubblico dei partiti politici che all'esito perché bio prima ha detto allora in questo quadro quello che sì cercava di stare che io cercai poiché i radicali mi candidare o no io non ero mai stato iscritto a nessun partito politico mi chiesero di prendere parte
Alle elezioni del settantanove
Sia per quanto avevo ho scritto sul caso Lockheed sia per quanto avevo scritto sul caso leone perché i radicali allora in Parlamento erano quelli che facevano la parte parlamentare diciamo su questa cosa
Quando era dato ecco adesso fa sum al problema
In inciso mi chiesero di di candidarmi perché volevano che io entrasse a far parte della Commissione d'inchiesta sul caso Moro
All'ultimo l'ultimo due giù l'ultime due giorni prima della presentazione delle liste Pannella andò a va Racalmuto andò in Sicilia
Conte parlo personalmente con Sciascia di cui allora fino a quel momento non si sapeva niente e convinse Sciascia a candidarsi con i radicali cosa che Sciascia fece e e che
Risultando eletto benissimo sia a livello di Parlamento nazionale che a livello di Parlamento europeo
Sciascia poi scelse tra essere parlamentare europeo essere parlamentare nazionale essere parlamentare europeo proprio perché chiese ai radicali a Pannella tutti di entrare nella fa parte della Commissione Moro io naturalmente di fronte al fatto che Sciascia desiderava fare desiderava essere commissario della Commissione Moro dissi assolutamente certamente fatelo fare a lui e le cose andarono poiché in questo modo
Io continuai ancora però anche come anche come parlamentare a scrivere ancora del caso Moro
Perché venivo a sapere a conoscenza di determinate cose ma mano che il tempo passava e mi un po'mi importava che queste cose venissero scritte
Quello che ho scritto è lì è stampato chi l'ha preso la la lo può leggere
Avevo impostato allora
La mia azione più che passa aumentare giornalistica sul fatto che io volevo dare
Soltanto delle informazioni
Per quanto potesse risultare a me esatte su quel che era avvenuto perché allora non si sapeva nulla voglio deve Brigate Rosse c'erano dei una serie di particolari venivano date delle cose contraddittorie veniva fatta della disinformazione
E
Allora feci queste operazioni ogni volta che si sapeva qualche cosa si metteva mettevo esatte cercando di di di chiarire che cosa fosse successo di informarmi su cosa fosse successo potevo scrivere quello che ho scritto
Rileggere questi pezzi a ventiquattrenne ventitré anni di distanza mi fa a me spesso una certa impressione quando Walter mi ha chiesto di prendere parte al convegno io sono andato a rifarmi farmi ristampare dall'archivio i pezzi che avevo scritto
E provo prova rileggendo gli ho provato due sensazioni la prima era che questa è una visione decisamente minimalisti Ca'delle dell'Est della storia mo'cioè c'è non ci sono grandi cose c'è c'è però una una miliardi di informazioni piccole concrete faccio solo un esempio
Quanti poliziotti erano presenti a via Fani quando ci fu la la
La rapina la la il rapimento di Moro e l'uccisione dei cinque uomini e la scorta
Incidentalmente una delle componenti più frequentemente portate dal cosiddetto partito della fermezza e in generale presentate alla alla pubblica opinione era che non si poteva
Trattare per la vita di Moro perché avrebbe significato un uno sminuire il fatto che i cinque poliziotti erano stati ammazzati
E che questo avrebbe creato nella opinione pubblica già per tante ragioni per tante ragioni che vi ho detto un ancora maggiore il livore contro i partiti politici dicendo ecco
I poliziotti la scorta vengono ammazzati invece i uomini politici riescono sempre a a salvare la Gere ma
Allora però andando avanti nelle cose si scoprì che per esempio a via Fani nel momento in cui viene avviene il rapimento ci sono due poliziotti c'è il nome e cognome di chi sono questi
Che è anche una cosa abbastanza curiosa ma il cui poi si si perde traccia di queste di questo tipo di informazioni non
Questi qui e tutte queste tessere né allora né successivamente sono state messi insieme per comporre U quadro quanto più possibile esatto
Sciascia prescindeva da queste cose Sciascia aveva un metodo di di lavoro e di analisi
Diverso a mio avviso con Sciascia o condiviso naturalmente quelle quelle prime quei tre anni succede primi tre anni delle quella legislatura perché poi dopo io mi sono dimesso a metà legislatura e quindi poi dopo anche se poi sono stato rieletto poi con Sciascia ci siamo persi di vista
Con Sciascia o si si parlava molto di queste cose anche se Sciascia parlava pochissimo per la verità dico molto perché ci capitava sempre di discutere di queste cose ma il suo metodo di affrontare la realtà era era veramente un metodo quasi da artista da letterario e da e da
Coscienza
Civile del dover dare in questo modo la propria testimonianza lui dava l'impressione di intuire che cosa fosse successo di capire meglio di altri che cosa fosse successo e di successivamente trovare la documentazione se vogliamo usare questo questo vocabolo con cui
Rimpolpare questa intuizione ma era l'intuizione che leasing interessava stamattina è quello che si è potuto dire un po'la la valutazione letteraria dell'opera di Moro di di Sciascia
Lui non voleva essere un
Documentato ore
Voleva essere qualcuno che capiva che cosa era successo capiva era come se vedessi in controluce che cosa era successo e di questo scriveva parlava e queste è stata la sua azione civile e politica importantissima
Per me la cosa era diversa io non ero un un letterato non ero come ero veramente un giornalista professionista è vero un'inchiesta Istat come si diceva allora avevo fatto tante inchieste prima e quindi a me in era molto più importante
Mettere nero su bianco non nero su nero nero su bianco un particolare di cui ha fossi riuscito ad accertare l'esattezza e lasciare che fosse poi l'accumulo dei particolari a chiarire che cosa fosse successo
E e questa è la ragione per cui ho accettato di parlare qui perché ho pensato che forse un testimone quale io sono stato e di cui ho lasciato traccia negli archivi ex potesse essere interessante per chiunque voglia affrontare oggi la questione del caso Moro di che cosa sia successo in quei giorni a con quella con quella persona
Dico da ultimo che oggi a ventitré anni di distanza io mi auguro che qualcuno questo sì uno studioso di storia
Uno affronti questa vicenda non come una vicenda né letteraria né politica ma come una possibile un possibile argomento da ricostruire storicamente perché
Come
Ho lasciato io ho scritto un certo numero di articoli di questo ci sono effettivamente ormai anche libri dove di documentazione oltre a tutto quello che è stato trovato nella nella ecco dalla commissione d'inchiesta ma ci sono ancora anche oggi ci sono persone che hanno vissuto loro e che sono al corrente di questioni concrete che possono fare arrivare a una a una chiarezza semmai sia possibile di farci capire cosa è successo ci sono anzitutto i brigatisti quelli in carcere quelli che sono fuori
Ci sono i politici che vanno da da Cossiga Armanni nove ha detto stamattina una cosa ma ci sono tantissimi
Per esempio appunto Pisanu per dirne una faceva parte della segreteria Zaccagnini che era al centro di tutte dei di tutti Stio state al centro di tutte i negoziati di questi due ci sono
Gli elenchi di coloro che hanno ricevuto tutte le lettere di Moro ci sono personaggi come sereno fregato che è ancora vivo che naturalmente sono in grado di aggiungere ciascuno una propria parte sempre che lo vogliano
E credo che questo sia verrebbe voglia di dire questo sarebbe un argomento un tema una un compito che forse una stella non non so se possa farlo l'associazione degli amici di Leonardo Sciascia
Ma sicuramente potrebbe farlo qualche fondazione con l'ambizione di contribuire a
Fare una storia
Esemplare corretta rivista completa in tutti i particolari di una potrebbe una fondazione così potrebbe certamente finanziare questa ricerca da parte di qualche giovane o più giovani storici perché questa cosa forse messo in piedi ecco io ho non ho altro da dire
Grazie grazie a Gian Luigi Mele che ha adesso stravolge Remo un po'i nostri lavori è arrivato il testo di Adriano Sofri
Dovete avere un po'di pazienza perché non sono come si dice un fine dicitore
Adriano official atto questo lungo testo lo leggerò
Apparentemente in buona parte il contenuto assieme a voi
Voglio solo dire che Adriano ci ha fatto un grosso regalo egli ne sono personalmente grato e gliene siamo grati tutti lo dell'associazione voglia approfittare del fatto che questi lavori sono trasmessi da radio radicale dargli un grosso apra sul la detenzione che subisce ai miei occhi è una grave ingiustizia e sono particolarmente irritato del fatto che ancora non siamo riusciti a sottrarlo dalla cella in cui è rinchiuso c'è un passaggio vi è un cappello
Per me che precede questa relazione questo testo
Che un po'mi inquieta
Perché con molta carineria dice se il testo lo scritto così l'ho buttato così in fretta e furia se non ti convince buttato l'oppure via dovete scusare il mio stato di prigioniero incallito
Bisogna essere indulgenti con i poveri prigionieri agli sgoccioli ecco questo agli sgoccioli vorrei che sia l'auspicio di una detenzione che finisce non voglio pensare ad altro comunque leggo leggo il testo abbia
La abbiate un po'di pazienza non sono
Questa non è la relazione che mi avete affidato piuttosto la giustificazione per la relazione
Molte ragioni a parte qualche circostanza materiale mi avrebbero impedito di dire cose pertinenti e per esempio il fatto che da anni non seguo quello che viene detto di nuovo
Il microfono grazie
C'è bisogno che rileggo dall'inizio
Scusa
Quello che viene detto di nuovo notizie riflessioni sul caso Moro ma soprattutto bisognerebbe aver avuto tempo intelligenza e forza d'animo sufficienti a tirare un bilancio se non finale certo molto inoltrato
De la vera questione posta da Leonardo Sciascia in apertura del libro su Aldo Moro
E cioè sul destino ulteriore di questo terribile paese che l'Italia è diventato poche righe oltre lo ripete quell'aggettivo per le stesse cose diventate oggi terribili
E non solo né tanto della sua classe politica o nella sua classe pubblica in generale ma negli italiani
Astrazione da trattare con cautela ma tuttavia reale incisiva se non alto per l'idea che ciascun italiano concreto se ne fa
Non ci prova neanche piuttosto menzione o qualche pensiero maturato in questi ulteriori vent'anni contando sulla vostra indulgenza il nome dell'associazione Amici di Leonardo Sciascia è già abbastanza inusuale incoraggiante
Esistono società di Amici della musica o di Amici dei Musei riconoscersi come amici di una persona e di una persona schiva e discreta come Sciascia è una singolare manifestazione di confidenze di affetto Sciascia era persona di amicizia ferme e fedeli e non dirò nonostante questo ma per questo un uomo orgogliosamente solitario
è quasi una rivendicazione da un uomo solo nel mille novecentottantadue quella relazione di minoranza del deputato Leonardo Sciascia
Minoranza di uno rassegnati in conclusione dei lavori ma di una commissione prescritta nella prima Liga come numerosa di quaranta membri più il presidente
E già nel libero sull'affaire Moro e decisiva l'immedesimazione con il Moro uomo solo di fronte alla morte
Immedesimazione è una parola chiave subito introdotta da Sciascia per designare un'intelligenza della polizia letteraria
Quella della lettera rubata dell'invisibilità dell'evidenza
Che le polizie reali ignorano
E anche un'intelligenza degli amici di chi conoscendo della pittura pensieri comportamenti abitudini e idiosincrasie avrebbe dovuto leggere le sue lettere secondo immedesimazione alle condizioni in cui si trovava fece non si sa il contrario seconda esternazione rinnega mento
Ripeterò qui non avendo trovato smentite delle scoperte e delle rivelazioni dei successivi più di vent'anni
Un'impressione che subito e che subito disse a Sciascia che la prima sua immedesimazione quella poliziesca tesa a decifrare i messaggi di Moro
Fosse più opinabile caduca e invece fosse decisiva la sua immedesimazione umane simpatica con il mondo uomo solo di fronte alla destituzione e alla morte
Immedesimazione di scrittore e dunque a sua volta fraterna
Sono certo che essa resti illesa alla rilettura del libro a differenza di ipotesi e illazioni che Moro fosse o pensasse di essere prigioniero in Vaticano in un'ambasciata eccetera dettata dall'ansia e dai Rovelli del momento
Mi pareva che magari contro le sue stesse intenzioni Sciascia sfuggisse alla tentazione di decifrare le lettere di Moro e fosse capace di leggerle don fra le righe ma lei chi è
Lezione essenziale di quel libro è frutto di una doppia inclinazione
Una generale
Andò barattare un abito umana agli astratti principi e tanto meno alla ragione di Stato una particolare a immedesimarsi e condividere la cultura di una prigionia e condanna clandestina e di Udine che ha vinto dei propri amici
Amici parola tecnica per la democrazia cristiana come era accompagni per la sinistra dunque più amaramente tradita
Su questo punto della solitudine dell'amicizia e più esattamente della fraternità lascia che il Poeta una piccola scoperta che quando mi sembrò di farla gli fa mi commosse e vorrei che fosse più conosciuta
L'affaire Moro si apre con quattro pagine dedicata a Pasolini molto tre anni prima
E qui cita Pasolini cita Sciascia ieri sera uscendo per una passeggiata ho visto nella crepa di Ubu una lucciola
Vi ho avuto una gioia intensa dice Sciascia e come doppia la gioia del tempo dell'infanzia ritrovata e di un tempo da provare da inventare
Con Pasolini per Pasolini Pasolini ormai fuori dal tempo ma non ancora in questo terribile paese che l'Italia è diventato mutato in se stesso
Fraterno e lontano Pasolini per me di una fraternità senza confidenza schermata di pudori e credo di reciproche in sofferenza
E finisce la citazione
Le lucciole il palazzo qui scrivo per Pasolini come riprendendo dopo più che vent'anni una corrispondenza
Belle pagine
Di dedica intanto e di riconoscimento al Pasolini che proprio dell'articolo delle lucciole aveva scritto del linguaggio nuovo e incomprensibile dei dirigenti democristiani e specialmente di Aldo Moro
Colui che per enigmatica correlazione sembrava il bene implicato di tutti delle cose orribili che sono state organizzate dal sessantanove a oggi
E infine al Pasolini che aveva descritto il mutamento dell'Italia del giro di una decina d'anni in un Paese terribile è straziante
Questo è scritto nelle pagine di apertura dell'Affaire Moro ed è una dichiarazione tanto più esplicita perché deve imparare a vent'anni di silenzio e ha un'amicizia antica velata di riserbo e di pudori
Ma c'è un'altra lettura sepolta sotto questa più impegnativa e a sua volta piena di pudore
Essa si dissimula in una parola forte e insieme Comune fraterno fraterno e lontano Pasolini per me di una fraternità senza confidenze
Non è singolare questa ripetizione della parola di una parola così intima e non è singolare questo accostamento della fraternità all'assenza di confidenza basta farsi queste domande e la scoperta è fatta
è fatta era già in bella vista
Forse Sciascia riservava a se la seconda lettura e insieme la metteva a disposizione del lettore il quale sa che la vita di Pier Paolo Pasolini fu segnata da una tragedia fraterna
Guido
Il suo fratello minore partigiano della brigata Osoppo vuole neanche ventenne con i suoi compagni cui ha dato generosamente il soccorso abbassato apposto su da partigiani comunisti filo Pittini il dodici febbraio mille novecentoquarantacinque
Pier Paolo che in quel torno di tempo ha continuato a fare il maestro ha avuto i suoi primi emozionanti amo l'idea è sconvolto
Quanto è stato migliore di tutti noi dice
Appena quindicenne Guido si era battuto a pugni ed era finito in ospedale per difendere Pier Paolo conto le chiacchiere malevole di ragazzi più grandi Pier Paolo aderirà al Partito Comunista
Ma portandosi dentro il tormento dell'agguato conto dell'appalto di Guido
Chiedo scusa
E la memoria dolente di quel fratello adito ed entusiasta
Ancora del mille novecentosessantotto dell'Apologia
Possedere quando non ci vuole
Dell'Apologia
Che accompagnava i versi troppo malamente citati de il PC ai giovani
Quelli su Valle Giulia e i poliziotti
Pier Paolo avrebbe parlato dei giovani fino alla sua generazione
Esclusi per una trauma e prendiamo come se un trauma tipico quello di lady diciannovenne che ha visto il fratello impiccato dalle forze dell'ordine
E aggiungeva
Chiedo perdono a quei mille o due mila via i fratelli Giovanni
Che operano a Trento o a Torino a Pavia o a Pisa a Firenze è un po'anche a Roma
Vedete come pregnante la parola fratelli Cucci modo bicchier d'acqua scusatemi
Sciascia è nato nel ventuno un anno prima di Pier Paolo Pasolini
Tira del mille novecentoquarantotto quel giovane Pelicci appena venticinquenne che è rimasto con suo padre durante un duro sciopero nell'ascoltare di cui il padre è amministratore si spara con il fucile da caccia
Leonardo gli dedicò una poesia in memoria
Vi si nominava il Maggio si occorso che aveva portato la morte
Tornerà nel maggio e lo scirocco anche del libro sul mondo
Di questo dolore Sciascia non parlo quasi mai un cenno in un'intervista a Biagi un asciutto ricordo dell'estrema conversazione con Domenico Porzio
Una ricostruzione accurata si trova ora della biografia di Matteo Collura
Quando Sciascia conobbe Pasolini che fu il generoso le censure del suo primo libro don potendo sapere della tragedia fraterna che accompagnava Pier Paolo accostarla la propria ambedue i volti i fratelli minori
Quelli sui sopravvissuti lasciano un senso di responsabilità mancata
Non so se Sciascia raccontasse del proprio fratello Pasolini non è probabile desse questi ne fosse altrimenti informato
Ma senz'altro ora nell'estate del mille novecentosettantotto impiegata a Racalmuto della scrittura della flebo
La corrispondenza univoca ripresa con Pier Paolo dopo vent'anni si svolge nel ricordo di quella comune antica appena fraterno
Così quella parola deliberatamente ripetuta fraterno fraternità che elettori si presenta con il suo senso comune e tuttavia intenso e per Sciascia come il messaggio segreto è intimo che si affidi al proprio diario sono contento di essermi raccolto e lodo temuto di esserne indiscreto forse a Leonardo sarebbe piaciuto che altri se ne accorgessero quasi per loro conto senza che lui dovesse Giovannini serbo il pudore che vi era proprio
Feci visita al camposanto di Racalmuto dove non lontano dalla pietra che copre gli ha dato Sciascia con la lapide ce ne ricorderemo di questa terra c'è più all'antica la tomba di suo fratello con la lapide latina che Leonardo scelto scelse per epitaffio
Ho detto sopra come la decifrazione indaga toglie dall'affaire Moro mi sembrasse meno importante consistente della lettura psicologica e morale
E dell'interpretazione civile
Naturalmente una commissione come quella parlamentare
Non avrebbe potuto ignorare la ricostruzione analitica dei fatti e dei sospetti i documenti sui fatti
I documenti sulle omissioni distorsioni imbecillità esile alta delle indagini
Ho anche l'impressione benché ripeto non sia abbastanza informato
Che la commissione detta sbrigativamente pazzesca mente stragi sia in gara lunga sopravvissuta a se stessa e abbia cercato in dettagli futili la giustificazione della propria posto postazione
Avrete
Avremo domani fra di voi Giovanni Pellegrino che saprà affrontare la questione con l'argomento interessante e spero non retorico che li vede assegnato i nostri debiti con Sciascia
Mi paiono secondaria e a volte stucchevoli certe scoperte su questo o quell'appartamento fiorentino su questa o quella gestione di un mazzo di chiavi in concorrenza attuale o postuma tra gli inquirenti
Può darsi che sbagli
Di tutta la lunga ultima stagione della commissione ho trovato grossa una rivelazione e in un altro momento sarebbe suonata grossissima
Messe a confronto per esempio con le prime risposte che Dalla Chiesa diede alle domande di Sciascia in Commissione e poi ai dubbi che lo stesso Dalla Chiesa espresse su quelle risposte
E poi ancora al ritrovamento archeologico nell'intercapedine del covo di via Monte nevoso quello già scarnificato palmo a palmo dieci anni prima quello di Manila e manone
Il generale dei carabinieri Bonaventura perdendo pressoché la pazienza nel corso della sua audizione ha detto più di vent'anni dopo che si quelle carte della prime scudi azione di via Monte nevoso
Erano state da lui prese e portate fuori alla caserma dei carabinieri fotocopiate e da lì riportate nel covo permesse constatate e sequestrate dagli appositi magistrati
Ipotesi sempre negata decisamente sdegnosamente dallo stesso ufficiale e fonte di infiniti
E micidiali sospetti insinuazioni
Nando Dalla Chiesa osservo sbigottito di aver raccolto lui stesso alle sue insistite domande la negazione drastica di Bonaventura la Dovito la novità passò pressoché inosservata
I giornali per lo più non la segnalarlo nemmeno è probabile che io stesso le abbia riservato un'attenzione speciale perché si trattava dello stesso ufficiale dei carabinieri che ha avuto un ruolo determinante nel caso di giudiziario che porta il mio dove o di cui porta il dove come volete
Dunque si dubiti della mia stessa attenzione ma Sciascia se avesse ascoltato quella deposizione avrebbe fatto un salto dalla sedia
Lasciatemi esporrà però un'opinione detta che il pozzo senza fondo delle rivelazioni sul caso Moro ha fatto sì che la verità essenziale di quell'avvenimento sia stata come dissipato offuscata
Della sequela di processi penali e di regolamenti di conti partitici e personali
Del caso Moro non si sa poco si sa forse tutto e comunque troppo troppo per ricordarsi ancora di riconoscervi il punto di precipitazione del regime politico e dello stato d'animo dell'Italia
Non è un caso che l'angoscia schiacciante dello scorso undici settembre abbia indotto alcuni al paragone con la mattina del sequestro Moro e dell'uccisione dei cinque uomini di scorta
L'Italia divenuta terribile dichiarò Sciascia e con parole e sentimenti simili Elsa Morante e tanti altri come di qualcosa che si fosse compiuto senza riparo e che niente più sarebbe stato come prima
Quel qualcosa doveva scavare lentamente inesorabilmente i suoi affetti e prendete soli personaggi ufficiali gli uomini del potere uomini maschi tutti anche quel papà che morì dopo il funerale senza salma dopo l'implorazione l'invettiva al suo Dio non hai esaudito la nostra supplica che occupano la scena dei cinquantacinque giorni di Moro
Prima Pasolini era volta del settantacinque dopo aver appeso da Pannella l'idea del processo al potere e inciso l'immagine del Palazzo toccò ha modo di difendere il cui dal vero può accesso e di proclamare con un tono che non era più il suo non so se più arrogante o spaventato che radici non si sarebbe lasciata processare due mesi dopo era Luís processato in conto alla DC della giustizia parastatale dei brigatisti può cessato senza difesa è condannata a morte Luís il bene implicato di tutt'un altro dei personaggi di quei giorni è morto Bettino Craxi
Anche a lui toccò di reagire al processo che si voleva può degli con un'arringa parlamentare
Forse all'opposto del volo secondo Pasolini e Sciascia Luís era il più implicato di tutti ma esattamente come voto gli spettava di parlare a nome di tutti potere insieme sacrificio
La DC si era riparata rannicchiata dietro lo scudo di volo e di lì a poco lo disconobbe del parlamento del mille novecentonovantadue nessuno si alzò a smentire la chiamata in correità di Craxi
E cominciò il lungo disconoscimento non lotto niente dopo la sua morte in esilio e neanche oggi
Di questo mezzo italiano Sciascia non vide le puntate più drammatiche rocambolesche fino al grottesco lo vide Andreotti al processo a Palermo e a Perugia per omicidio e per mafia
Forse nemmeno Sciascia che aveva anche visto l'Italia del Giorno della civetta di Todo modo avrebbe saputo intravvedere la discesa ulteriore
Forse dice forse gli sembrò che la stessa cosa fosse già consumata
In una pagina de L'affaire Moro citava Montesquieu per il quale una Repubblica di buoni cristiani non può esistere e concludeva con sarcasmo ma una Repubblica di buoni cattolici italiani coesistere e durare
Sotto valutava l'anatema di voto e il tenace gioco del domino della rovina una Repubblica di buoni cattolici italiani poteva finire rovinare benché forse stia ritornando ossia ritornata ma la rovina prevede anche questo di ricostituire il proprio ciclo
Questa Italia perenne profonda dei giornali in primo luogo ma poi tutta intera e l'oggetto ultimo dall'affaire Moro e non a caso Sciascia evoca appariva implicitamente poi per dove il principe di Lampedusa e la sua pittura della Sicilia ma anche appunto dell'Italia tutta Sciascia ed è stato il meno ideologico degli uomini di lettere
Degli uomini di lettere italiani capaci di un'autorevolezza pubblica per diffidenza illuministica dei sistemi
E per certi cinismo profondo singoli eventi umani
Ma dirlo immune dalla malattia ideologica sarebbe poco se non si aggiungesse che la letteratura chiede per lui il posto poté Tivo ispiratore che altri specialmente i governanti di uomini delegato all'ideologia
è interessante il censimento dei tutori letterari da borghesi in giù convocati da Sciascia dell'Affaire Moro cioè in una vicenda in cui tutto sembra cadere per così dire letteratura
Una vicenda di cui gli stessi uomini di lettere avrebbe ad un certo punto ha avuto l'allucinazione di averla generata
Intanto questa espressione uomini di lettere
è dichiaratamente mutuata da Voltaire e dal suo tempo a preferenza del generico e ma significato intellettuali
Stendhal lo scrittore di Sciascia eccitato dell'esordio e con una predilezione esclusiva a due sole persone dice può riservare l'aggettivo così pasoliniano adorabile
E una delle due e appunto Stendhal va tolta questa doppia dichiarazione d'amore la presenza più influente dall'affaire Moro è sorprendentemente Tolstoj il Tolstoj di Guerra e pace
Già nell'esordio di uno dei primi capitoli amalgama di Tolstoj del Bazoli del romanzo
Dice
Del falsi di ogni avvenimento che poi grandemente si configura c'è un concorso di minuti avvenimenti
Tanto minuti da essere avvolti impercettibili che non moto di attrazione e di aggregazione corrono verso un centro scuro verso un vuoto campo magnetico in cui prendono forma
Ed è qui che compare quel termine molecolare che è cruciale impostori e lo sarà a suo modo in Ganci
Poche pagine più in là la citazione si fa esplicita del paragone di Moro con Kutuzov
Così come Tolstoj lo descrive e lo vuole in Guerra e pace un paragone antico più volte di avvenuto quando muore Liù futura di paragonarlo a Kutuzov
Immagine suggestiva sulla quale Sciascia indugia per quella sensazione sul viso di volo di antica stanchezza ed irriducibile Doria e di un'esperienza di qualcosa che va al di là delle comuni conoscenze della intuizione di qualcos'altro
Suggestiva perché ha colto perché accosta una stanchezza dell'oriente russo come quella di Kutuzov che stava dell'agiografia del modo di essere del popolo russo alla stanchezza da vicinissimo niente
Da camera dello scirocco di quel Moro che nei congressi democristiani veniva sopra Mina soprannominato sottovoce lo sceicco per una sua immobilità impassibilità che un Kissinger troppo sveglio volle deridere sonnolenza
Esso dolenzia
Nel mio libro sull'ombra di voto ricordavo le belle pagine di Sciascia su Kutuzov e sul fatalismo meridionale di voto sulla confidenza con lo scirocco
Così belle che dietro di tatto triste il ritratto stanco e fatalista di Moro si distingue la fisionomia sornione pessimista di Sciascia stesso
Quella faccia tra egual girò pensò che salvo l'ardore che le ha viste tutte
Alieno com'era dal potere Sciascia prediligeva la la conicità e il silenzio
Gli occhi socchiusi forse per evitare il fumo forse per prendere tempo e la lentezza
Una volta andai con Sciascia a un incontro con Bettino Craxi che era segretario del partito socialista e mordeva il freno aspettando il governo
Era già famoso per il fiuto politico e la tempestività delle sue iniziative decisionismo si sarebbe detto fra poco
Esaurito l'argomento pratico del colloquio banali questioni giornalistiche ci fu una conversazione amichevole sull'attualità politica
Craxi spiegava la situazione descriveva lucidamente le occasioni e le insidie proclamava la necessità di fronte al precipitare di vecchi equilibri di afferra
è il momento giusto Sciascia ascoltava
Pazientemente con gli occhi socchiusi a un certo punto fece quella sua specie di Sospiro e disse tempo al tempo
Craxi il Paese chiariti a una rottura è indispensabile subito ma anche che bisognava sapere fin dove spingersi e dovrà arrestarsi eccetera
Tempo al tempo ripete ancora Sciascia e futuro
Ma soprattutto il paragone con Kutuzov sorpassa la circostanza salentina e meridionale infine italiana del discorso di Sciascia sul conflitto tra un uomo è un simulacro di Stato
Assimilandola la Russia e alla sfida universale fra il nervosismo napoleonico
E la lentezza del vecchio maresciallo esperto delle debolezze del mondo ed è la capricciosità della storia
Che tramutò la Russia della scena primaria del tragico conflitto novecentesco tra l'unicità del rigore comunista e la tenace pieghevole e irriducibile anima russa
Sciascia non era stato anticomunista e aveva solidarizzato con la grande speranza di riscatto dei poveri e degli Umiliati passata attraverso la devozione religiosa e superstiziosa al compagno Stalin
Ma ora riconosceva con bollo il cinismo del Partito comunista dell'invenzione dello Stato cinismo anche quando fosse mascherato ai propri stessi occhi di idealismo e di spirito di sacrificio
Quell'idealismo che anzi pronto e quasi desideroso di sacrificio buttato come succede di tante edizioni prontezza al sacrificio di altri
Quante volte in questi anni si è dovuta a commemorare la maledizione di modo benché espressa mi tenente come una dolorosa previsione il mio sangue ricadrebbe su di voi sul partito sul Paese
Ha rivolto i suoi indicatori I vendicatori dell'anima familista della DC dell'assenza di un'idea dello Stato rassicurante e si potrebbe anche dire energetica
Essa sarebbe andata fuori bersaglio se non avesse travolto anche un rigore comunista
è quello che con perizia più lenta e tortuosa ha finito per accade
Ancora assistiamo alla ricaduta di uno sconto esausto fermezza e trattativa e le loro caricature rigor Mortis Ahmad omissione patrimoniale della legalità che celebrano ancora il loro duello ma siamo alle repliche
Rilegge telaio evocazione di Sciascia sulla prima comparsa a pochi giorni dal sequestro del titolo statista e presto di grande statista preannuncio di morte prova tecnica di decollo oggi
Della realtà modo non è ora più statista e solo un uovo sotto un dominio pieno incontrollato ed ecco che la ragione umana competente per gli uomini vivi cede alla ragione di Stato dominatrice piena degli statisti morti
Questo passaggio alla ragione di Stato prepara anche il passaggio di mano dalla DC al Partito Comunista
Nel mondo del partito da lui presieduto avevano mai avuto il senso dello Stato
Partito e regime di concorsi statali in piedi parastatali piuttosto dello Stato con la maiuscola ove si direbbe di uno scapolo con lo stipendio sicuro che essendo statale è un buon partito
Il PC no il PC era meno statale più statalista
Nella sua devozione allo Stato entrava la maiuscola di Hegel il lato destro di Hegel e quella sovietica
E la maiuscola pratica della DC autorizzava la maiuscola ideale del PC stato supplente dunque tanto più rigoroso della sua abdicazione devoto al potere senza averne il titolo e per incompetenza ufficiose dei suoi veri detentori
Dalla DC c'era sempre da aspettarsi Pepe una al termine e Cristiana debolezza arrivasse a sacrificare il grande statista volto all'uomo vivo
Lo Stato supplente lo Stato ombra del PC Sinisi alle calcagna della disordinate sbigottita dici e la Pechino finché l'ombra indi ottico il colto evanescente isterico
Lo Stato d'Italia delle debolezze e la sua smania improvvisa del colpo di forza io non disprezzo lo Stato disprezzi feticci specialmente quando chiedono sacrifici umani ho ancora nelle orecchie il modo in cui quelle due parole per lo Stato furono ripetute con una smorfia dalla ragazza vedova di un agente della scorta di Falcone Rosaria Schifani dal pulpito del Duomo di Palermo
La DC non seppe immedesimarsi perché fu presa dal panico e da quella paura speciale che ciascuno di loro ebbe di immaginare a quale abiezione sarebbe potuta arrivare
E basti pensare al futuro caso Cirillo e di fronte a queste immaginazione arretrare e provare gli scongiuri ed esorcismi
Ci furono propositi di atti notarili a futura memoria
Se toccasse a me non sarò io don credetemi cinquanta democristiani gli amici di Moro firmavano un documento in cui protestava domo Bo dell'uomo che conosciamo documento mostruoso dice Sciascia
C'era stato un anno prima un antefatto dello sconto tra gli astratti principi e la vite umane Sciascia stesso e Moravia e Montale e Arbasino era stato accusato di diserzione di complicità
Di Nicodemi Isma'secondo la dotte fuorviata accusa di Giorgio Amendola
Gli intellettuali i chierici bideriva do the provati come disertori come complici come gente che firma si deve essere info colata lì la formula dei cattivi maestri
E anche con quella disputa che l'affaire Moro vuole saldare il conto
E anche con quella disputa che la fermò vuole saldare il conto lo Stato che si esorta ad adorare e questo un moribondo che diventa tazza lo Stato italiano suscitato quello Stato che la DC ha maneggiato CED evolvente e di cui poi è stato il più alto esponente da un secolo da più di un secolo convive con la mafia siciliana con la camorra napoletana con il banditismo sardo da trent'anni coltiva la conduzione di incompetenza disperdere denaro pubblico in fiumi e rivoli di impunite malversazioni e frodi
è l'Italia che tiene famiglia ma la rinnega quando uno dei suoi i beni implicato di tutti cade nelle mani di un nemico segreto è spietato
Dall'altro lato c'era stato la taglia una doppia stato una taglia lo Stato supplente del PC e la parodia di Stato delle Brigate Rosse stando l'uno di fronte all'altro solo di fronte due stalinismo i giudizio terribile
Come Berlinguer ribadiva la Commissione il PC aveva annunciato che sarebbe uscito immediatamente dalla maggioranza se il governo avesse inteso assecondare qualunque iniziativa umanitaria
Dei comunisti in molti fra loro l'alternativa fra permesse trattativa prese la forma dell'opposizione fra coraggio e viltà
Arrischiata e non a caso vive essa dava indebitamente per scontato che il primato assegnata alla difesa della vita minacciata coincidesse con una viltà
O almeno un difetto di coraggio
Nei comunisti agiva anche io richiamo allo spirito combattivo della lotta partigiana
Del tempo delle scelte starebbe del coraggio personale fisico del rispetto per una minoranza che aveva riscattato con il carcere con le armi la pusilla dignità dell'Italietta fascista
Dei democristiani agì al contrario l'impulso a rivalersi in un improvviso scatto di rigore del quieto vivere di tutta la storia
Quel binomio improvvido coraggioso bit coraggio viltà chiuse fin dall'inizio modo in un giudizio a Bordon e subito adesso ha ceduto
è un vile
Non si può tacere che persone risolute
A rendere conto solo alla propria coscienza oscillano dall'OLAF alle esigenze nell'altra o si schierato senz'altro per il primato della legalità o per il primato della salvezza di una vita minacciata in un pieno di realtà
Non si sta da una parte o dall'altra una volta per tutti se non per partito preso
Voglio ricordare solo Natalia Ginzburg che avrebbe poi condotto una difesa memorabile della persone della famiglia Conti il feticismo i statalisti e le ben intenzionate violenze burocratiche della vicenda della bambina Serena Cruz
Natalia che spetta dalla parte della salvezza affidandosi alla convinzione degli uomini cui una giornata avente devolvere alle proprie scelte politiche avrebbe descritto così il partito comunista che le stava a cuore
Vorrei che fosse una forza di natura perplessa dubito USA pessimista incerta una forza fatta se così si può dire di precarietà e fragilità
Sciascia lo scrittore che con Pasolini a più braccato con la propria verità ufficiale
è stato ossessionato lungo tutta la vita dal novello degli uomini che giudicano altri uomini
Lo Sciascia della tragedia paterna della venerazione del Manzoni della Colonna infame
Delle memorabili sentenze antiche e nuove fino alla disputa avvallamenti intitolata I professionisti dell'antimafia infelice ma non ignobile e anzi svela Talice di un'offesa non risarcita la Sicilia civile
Non era così facile che un uomo come Sciascia schivo laconico e per così dire composto prende su ruolo primario della discussione ed è la polemica pubblica
Un ruolo comparabile a mio parere solo con quello di altri due diversissimi Daloui e sorprendentemente affini fra loro
Pasolini appunto e don Lorenzo Milani
Pasolini è don Milani stette ognuno al centro della scena l'alto e Borghi e al bando si annusano si conobbero e si tendeva a distanza l'uno e l'altro conoscevano il segreto dei colpi sapevano che quel che avevano da dire impregnata i loro corpi e i corpi di quelli cui si rivolgevano
Anche per questo non ebbe eredi nemmeno Pasolini
Benché in tanti si fossero messi in coda non bastava avere idee scandalose
Che già non riesce così bene e tanto meno agli imitatori bisognava essere scandalosi e gli epigoni erano senza colpo e non lo sapevano e quando se ne accorgevano facevano troppo chiasso per attirare l'attenzione il corpo di Pasolini era fatto dall'inizio per fare alla lotta e all'amore l'omosessualità non è il punto benché sia una condizione principale
Se l'esperienza dell'aggressione della ferita dell'esibizione e dell'abbandono e poi bisogna bere delle cose da dire
Pasolini conosceva il giorno e batteva la notte
Presentino alla propria Ultima notte purché non si ripeta la bestemmia che l'aveva voluta
Solo in questo senso la sua morte fu il punto d'arrivo di una congiura
Se avevano messo mano colposamente burocrati scolastici e genitori perbene agenti dell'ordine e giudici dell'ordine pareti di destra di cento e di sinistra naturalmente questo non vuol dire meno
Che si trattò di un orrendo assassinio
Lo si voleva buffone di lusso e capo espiatorio questa Italietta è stato un paese di gendarmi che mi arrestato diceva processato perseguitato tormentato linciato per quasi due decenni lo scriveva Calvino
Quanti personaggi così ha avuto l'Italia pochissimi Italo Calvino è stato un grande scrittore algido si dice di lui stesso non so perché non è affatto agito ed è stato un leader culturale ed anche all'aggiunto quella grande popolarità addirittura del santuario dell'incontro incoronazione umanistica la scuola
Forse ha avuto più potere di Pasolini che a suo modo vede parecchio
Tuttavia Calvino dove è stato un eccitato e di passioni al contrario quanto al colpo se l'è tenuto per sé e per i suoi alcuni suoi ritratti fotografici sono bellissimi vado un bando sulle magliette
Metterei a confronto con Pasolini solo don Milani
Un uomo di lettere davvero
Don Milani era a sua volta uno fuori gioco parete dall'obbedienza scandalosa perseguitato da cappellani militari vescovi giudici giornalisti messo per giunta al bando dalla città e dalla pianura fieramente deciso a fare di quell'esilio la sua evangelica trincea
Una tonaca da curato di montagna segnala un colpo Duomo almeno quanto la nasconde era unica un posto in video secondo Pasolini e nella lettera a una professoressa di un puritanesimo sessuale degno delle più castigati Edizioni Paoline
Quel palette maestro maschio di ragazzi maschi quasi tutti e vendicatore di loro su una malcapitata professoressa donna e anche lui della veste dell'esilio e poiché la malattia portate voi cadente
Ed è la morte precoce un corpo che si era messo in gioco che aveva trovato linguaggio suo è sicuro
Di buoni studi e di esperienza vissuta intransigente e originale
Anche don Milani ebbe aspiranti imitatori meno golosi De Pace rivisti perché il suo vuoto non era sulla prima del Corriere della Sera anche loro fallimentari
Perché alle persone ma specialmente a queste che sanno di a vere e di essere un corpo magari per infagottati e sottrarlo non si può credere di su biliare imitando delle idee né imitando della vita figurarsi la vita e le idee insieme
C'era stato a Pannella e Pasolini se ne riconobbe debitore Pannella aveva avuto la temerarietà di fare testimoniare del proprio corpo digiuno l'affare del mondo Pasolini dove ha avuto eredi dunque
Successe però dopo la sua morte qualcosa che sembra contraddire quello che ho detto finora il rilievo pubblico e politico che si guadagnò quasi di malavoglia Leonardo Sciascia Sciascia aveva ha avuto da tempo il successo e già Pasolini glielo aveva riconosciuto una certa forma di autorità un'autorità solamente personale legata cioè a quel qualcosa di debole e di fragile che è un uomo solo
Sciascia era fisicamente Restivo fino a passare inosservato e la sua stessa scrittura era frenata e discreta era nello stesso modo del suo successo un anti Pasolini perciò il cambiamento fu ancora più singolare
Esso venne dopo la morte di Pasolini e anzi come una specie di conseguenza di quella come nel vuoto di quella di Sciascia non avesse premeditato di avanzarsi ma vi fosse stato attratto e una volta la accettasse fino all'oltranza la sfida polemica e la recessione la recisione delle opinioni
Lo dichiarò così del mille novecentottantuno
Dicevamo quasi le stesse cose Baio sommessamente da quando non c'è lui mi sono accorto mi accorgo di parlare più forte
Lo Sciascia polemista diventò drastico fino alla rottura dei legami personali e si indusse all'impegno politico diretto e scorbutico in Sicilia prima poi del Parlamento
Così l'intellettuale più lontano dall'azione e dalla corporeità diventò quasi per contrasto sulle stesse colonne del più ufficiale quotidiano italiano un popolare cita attore e divisore di coscienza
Dopo non c'è stato molto altro
Fra le riletture che ogni volta noi ancora vivi facciamo di quell'episodio cruciale del sequestro dell'uccisione di Moro
Ha preso un posto decisivo adesso l'undici settembre e quella frase cui si è alla meglio affidata la sensazione di enormità e di smaltimento niente sarà più come prima
Con la mia morte aveva avvisato modo l'Italia non sarà più quella di prima
Questa è la
Relazione la comunicazione di Sciascia sopra
Credo di interpretare l'opinione di tutti voi quest'applauso oltre a quello che Sofri ci ha
Mandato a dire c'è scritto va anche a Luís per la condizione in cui si trova ripeto
Una condizione che
Dovrebbe essere tale
Bene
Proseguiamo i nostri lavori so che ci sono delle persone che forse hanno degli impegni e devo andare via ecco
D'accordo allora ringraziamo Claudio Martelli che intanto c'era
C'era insomma è stato qui con noi lo aspettiamo domani allora Gaetano Savatteri Gaetano Savatteri
Giornalista di Canale cinque
Non è nella sua veste di giornalista di Canale cinque che credo
Senta adesso ascoltando la perché fa parte di quel gruppo di persone che diedero vita alla rivista che Sciascia amava in modo particolare si chiamava malgrado tutto
Si chiama riesce ancora è vero
Magari don come sarebbe auspicabile uscisse nel senso di di
Che esce troppo poco ecco esce due volte l'anno questo volevo dire
E quindi insomma di Racalmuto ha conosciuto Sciascia faceva questa rivista ha scritto anche lasciatemi dire
Un libretto molto molto interessante lascerò che sia lui a dirlo se vuole dove ad un certo punto incontriamo uno Sciascia giovane molto molto UTAP non si fa mai dove però si indovina che lui
Soprusi
Questo
Io penso davvero che diceva a me legame lega diceva giustamente del caso Moro c'è chi l'ha vissuto da dentro c'è chi l'ha vissuto per motivi o generazionali o geografici Casu generazionali da fuori come dire
Come argomento di studio di lettura facendo poi anche il giornalista non e per il fatto che poi facesse ancora sono in corso non si poteva prescindere dal caso Moro per chi come me affatto all'UNESCO in sede giudiziaria
Io vorrei quelle affrontare questa questa discussione questo tema sul sul testo il contesto di un mistero nella denso né da fuori ma di lato se così si può dire dalla periferia dalla
Dal basso
E soprattutto perché in questo libro nel nell'affermò che io vedo come il più tormentato sofferto cammeo di Sciascia questo libro si apre come scadeva anche soffre nella sua relazione con uno sguardo sulla campagna siciliana
è una campagna che Sciascia conosceva da sempre l'aveva visto crescere
E in quella campagna tra il sette luglio il ventiquattro agosto mille novecentosettantotto una sera
Sciascia scopre appunto in una crepa del museo una lucciola
Come dicevo appunto soffre di Sciascia c'erano ormai un ricordo né di una gioia intensa la gente un tempo ritrovato l'infanzia e giochi ed un tempo da trovare e da inventare badare sparano con Pasolini e per passo da queste parole appunto prende avvio L'affaire Moro dalle lucciole da da quell'articolo famoso sulle lucciole sulla DC del dopoguerra
E sullo sfondo rimane questa campagna questa campagna di sera
E io li voleva restare mentre la fermo da prende forma nella scrittura Sciascia Anna diventa pamphlet il libello libello che stiano o o di finire io un senso di umano
Restiamo appunto in questa campagna che fa da sipario a questo testo perché il libro si apre
Con questa campagna e si chiude di nuovo su questa campagna quando Sciascia in calce al testo scrive la data Racalmuto ventiquattro agosto mille novecentosettantotto un'estate che immaginiamo e sappiamo
Fu difficile segnata da un lavoro faticoso segnata anche da da amarezze da preoccupazioni private di Jacques
E da questa campagna andiamo in questo luogo
Questo luogo dove chance a scrivere questi libri che a Racalmuto siamo in provincia di Agrigento siamo nella Sicilia dell'interno in un paese vi miniere di zolfo di sale
Un tempo di agricoltori di notabilato e adesso un paese come tanti altri e la Sicilia
Gli immigrati disoccupati di molti assistiti
A pochi chilometri da questo centro abitato c'è
C'è la contrada Noce questa campagna Sciascia siamo in una zona di colline che già degradano verso il mare ma anche se il mare vicino sono venticinque chilometri lontano perché il mare non si sente
E in questo luogo lontano dal mare
E a Dakar molte se Sciascia stesso passavano le estati CIACE scriveva i suoi
E lo si vedeva a sera nelle nelle stradine bianche di questa campagna passeggiare appoggiandosi a un bastone a volte solo botte in compagnia
E questo mi fa pensare che c'è un tempo per Sciascia un tempo della scrittura un luogo d'assetto del tempo come dice lo stesso cioè c'è spesso l'estate il luogo e questa contrada Noce
Chi passasse da questa campagna scoprirebbe che è una campagna non suggestiva non particolarmente suggestiva non a paesaggi o fanno danni
Come da mozzare il fiato assolata tranquille ordinata campagna finale di vini a casa è semplice uno dei piani come la stessa casa di Sciascia
Molte senza nemmeno l'intonaco esterno come è consuetudine a certe latitudini del Sud
E questa campagna che così distante anche geograficamente dall'aroma del caso Moro dai mille cento ai palazzi della politica dai palazzi dell'editoria dai dai giornali nei nidi televisione Sciascia scrive il suo afferma in questa casa isolata
Pensate che non c'era il telefono in questa casa telefono più vicino un centinaio di metri una casa di alcuni amici dove chi andava a fare una telefonata lo stesso Sciascia lasciava in una cassettina il costo più o meno approssimativo della chiamata sono un po'dell'abitudine scandinave in una Sicilia dell'intera
E in questo isolamento in questo chiudersi non c'è solo in quell'estate penso io la
Bisogna lo scrittore di di stare chiuso ma anche quasi di immedesimarsi in una sorta di reclusione
Abbiamo parlato di immedesimazione immedesimazione di uno che vive
Che vive appunto è recluso come poteva esserlo dentro la sua prigione
Voglio restare questa campagna lasciando che sia sempre Sciascia descriverlo
Dice in un suo articolo dire
Le mie più belle vacanze sono quello che passa nella campagna del mio Paese ogni anno da quando sono nato mi ci portano la prima volta che avevo sette mesi mi dicono tra quegli alberi tra quelle siepi di fico d'India in quella vecchia casa scialba tra calcio e dalle travature scoperte
Ho cominciato a parlare e più tardi ho cominciato a scrivere
E tutti i miei libri non solo sullo stato iscritto in quel luogo ma sono come connaturati adesso al paesaggio alla gente alla memoria agli affetti
E basta non solo sfogliare la ferma basta leggere il libro pubblicato subito dopo Nero su nero dove c'è tutto il pessimismo e la sofferenza di quel periodo per vedere che anche quell'altro libro si apre sulla campagna siciliana su questa contrada Noce
Ma è davvero bella questa contrada si chiede Sciascia
Forse no anche semplici non siciliani che a volte capitano afferma in visita dicono bellissimo il luogo è pieno di pace se si fermasse un po'di più finirebbero probabilmente col trovarlo insopportabile
Eppure quella campagna che possiamo immaginare che per Sciascia ha un motivo di affetto e di legare
Appunto è connaturata al pensiero Sciascia perché quella campagna così duramente coltivata dei contadini per saperne acqua dalle viscere setacciata dalle zappe ordinate in fila di Rivignano
La campagna lontana da quella del latifondo vuote squadriglia e anche il segno tangibile dell'uomo sulle cose del mondo
Del paziente sforzo del reporter ragione ciò che invece tornerebbe ad essere subito al caos della Gramigna della filossera nella sterpaglia incolta che diventa subito preda delle fiamme
E non è poi questo il lavoro Lizza appare di dissodare di coltivare che faccia dice che ha fatto Sciascia
Dove gli strumenti erano quelli della ragione la verità
Appunto c'è la campagna c'è il Paese c'è un sistema che coscienza stesso individuava di di sole denso di sola Sicilia dentro di sé la Sicilia Shelley sola Baldo e alla vecchia divisione amministrativa dei barboni ed Enzo Celli sola Provincia e dentro c'è l'isola Paese e dentro il cuore ce li sola famiglia quella che protegge o danneggia l'individuo ed Enzo Celli sono inutili
Detto quindi lo Sciascia scrittore nazionale
Visto per come presentato Walter c'è anche uno Sciascia scrittore siciliano siciliano e anche una scena già paesano
A me piace ricordare questo Sciascia che a nanna per gli amici
Perché la la conosciuta da da ragazzo e che professore per quelli che lo conoscevano meno ma non professore perché in virtù di chissà quali titoli accademici
Professore solo perché in Sicilia che è un maestro di scuola elementare
Diventa professore automaticamente
E questo Sciascia chiamavano così paesano a quello che appunto scriveva su quel foglio che si pubblicava si pubblica Racalmuto intitolato malgrado tutto
Sergio Bufalino definivano
Quel titolo di giornale il più bel titolo che siamo è stato dato un giornale e quando gli chiediamo se fosse stato lui a suggerirlo quel titolo malgrado tutto
Spiegava che non era stato lui che era faceva parte come dire della del pessimismo connaturato a quel gruppo di di giovane allora gli adulti adesso che l'avevano fondato su quel giornale Sciascia scriveva cose di di piccola cronaca locale scriveva in quelle estati immense scrive libri
Scriveva anche così
L'interesse nazionale su quel giornale scrisse che Italia da culla del diritto era diventata tomba del diritto
Su quel giornale
Scriveva ad esempio e delle cose che socio qui
In un articolo non è poco reattivo questo comunque scriva cose come questo diceva
Oggi il vero potere in Italia ci dalla magistratura con cinquanta
Mandati di cattura si può fare e non di come all'evoluzione vuole rivolge un rivolgimento radicale cinquanta mandati di cattura buoni tra virgolette
Ed è fatta
Io non so cosa sa se oggi direbbe le stesse cose e forse sì o se oggi le le cambierebbe ma sicuramente penso che
In questo seminario dove ci siamo accorti non è casuale in questi giorni
Noi stiamo cercando la voce assente di Jean Jacques
Penso che stiamo facendo anche per trovare
Una chiave
Un po'in tutti gli interventi ho visto questo bisogno di il giovane una chiave che ci aiuti a decodificare quello che è successo dal settantotto e poi successore ottantasette e per il successo nel novantadue
Una voce che però non abbiamo e non ci illumina annunci e non ci aiuta
Ma torna quella campagna torna quella campagna
Perché in quella campagna in quel Paese circola una leggenda
Cioè tornava spesso abbiamo detto tornava ogni estate viveva a Roma in quel periodo viveva a Parigi spesso e c'è una leggenda che racconta di ieri Sciascia che un giorno trovandosi a Parigi mentre nel suo Paese si svolgeva
La festa Della Madonna la solita festa di paese agli amici che lo chiamava diceva Beati voi che siete lì e io sono qui buttata appelli come se Parigi fosse la periferia del mondo e a Racalmuto che poi Regalpetra della trasfigurazione letteraria il centro del mondo
Ecco questo sistema di cannocchiale rovesciato dove la periferia diventa il centro
Secondo me è uno come dire dei punti saldi dei valori del della scrittura Sciascia
Giustamente mi lega diceva se andiamo a leggere gli articoli di quel periodo cioè l'accumulazione
Di di dettagli
E se andiamo al rileggere probabilmente gli atti dei processi che ci sono stati chissà quante accumulazione dettagli avremmo ma questa accumulazione dettagli usando il cannocchiale normale le lenti normali ci danno una verità
Ci danno il senso della fermo
Invece cosa fa esce rovescia il cannocchiale esattamente come faceva da Parigi
E quindi nel nell'eliminare i dettagli
Nel tornare alla parola e in questo caso la parola scritta la parola delle lettere di Moro ci restituisce che cosa ci restituisce
Come giustamente meglio di me diceva Adriano Sofri la condizione umana di nuovo un uomo di potere diventato vittima sacrificale del potere di cui è stato perlomeno implicato ma sicuramente un simbolo
E ancora attorno al paese
D'altra parte
Questa
Questo bisogno di radici di Sciascia e probabilmente
Anche il senso di questo suo bisogno a questa sua capacità di saldezza ritornare all'essenza delle cose e d'altra parte la parola Paese cambia valore dimensiona Cammardella maiuscolo della minuscola
E se Sciascia per le sue parrocchie di Regalpetra scrivendo ho tentato di raccontare la vita di un Paese che hanno
E di dare il senso di come questa vita si allontana della libertà e dalla ragione cioè dalla giustizia possiamo pensare che il Paese sia Racalmuto Regalpetra lontano da Roma lontano da Parigi
Ma possiamo anche pensare a questo punto con inquietudine
Che il Paese questa volta con la maiuscola sia questo nostro dove viviamo dove abbiamo vissuto e dove ancora oggi il caso Moriero è un'inquietudine da
E lo specchio della cattiva coscienza per la nostra democrazia
Voglio tornare di nuovo vado all'attacco sul
A quella campagna quella campagna che scusando il gioco di parole da quella campagna Sciascia muoveva le sue campagne polemiche
Campagne come quella sui professionisti dell'antimafia che io personalmente non ho condiviso il tempo
E poi nel tempo dando ragione
Per la parte che aveva CIACE e prendendomi la mia di torto
E stando coscia sciamano stando con quelli che erano stati lì Sciascia nell'ultima ora
Quelli che avevano adesso nel momento della della campagna su professionisti dell'antimafia
Portavano sugli altari Sciascia che avevano dileggiato perché parlava dell'antimafia e che però dileggiato quando Sciascia per primo aveva parlato dell'Ama
Ma in ogni caso Sciascia muoveva le sue campane
E questo è stato il problema dell'aggressione a Sciascia che c'è stata e sul caso Moro che diventa dopo il caso Sciascia è inseguito su professionisti dell'antimafia
Nascevano da un bisogno e da una necessità di pronunciare sempre comunque una parola di verità di svelare ipocrisia di spezzare il silenzio le complicità
E io penso che per capire perché Sciascia fosse quasi costretto a un uomo così schivo così silenzioso a diventare uno scrittore scomodo
E che appunto non si trincera ma dietro i conformismi della buona morale corrente bisogna anche capire come si può crescere diventare adulti e quali sono i modi
In cui si può cresce di un tradursi in una Sicilia dove ci sono ferrei conformismo silenzi mafiosi complicità loquaci
Meccanismi collaudati dove non tutti sono che ha benefici non tutti sono vittime solo perché c'è sempre bisogno d'un numero sufficiente di innocenti da trasformare in corteo
Walter citava il libro e quindi mi viene facile a questo punto autocisterne
Un anno fa da Sellerio pubblica o questo romanzo che una storia che lo stesso Sciascia racconta
Ambientato appunto a Racalmuto a Regalpetra che dir si voglia dove un seguito l'omicidio e la maggioranza di una piccola comunità si mette d'accordo per mettere nei guai un innocente
E quel romanzo nasceva da una storia vera appunto Cha cha dà conto al punto che io stesso sito il bisogno di inserire tre personaggi anche Sciascia uno Sciascia non scrittore affermato ma hanno scelto il giovanissimo paesano appunto
La sua cocente lucidità
Quel libro sentito alla congiura dei loquaci e mi viene ancora più facile rileggendo Rafael Moneo pensare a quante parole sono state detta quanti dettagli sono stati accumulati
E diventata questo una congiura della famosa dove tutti parlano tutti sanno qualcosa dove tutti a distanza di tempo ed essenza aggiungono qualche cosa che non si sapeva prima o che non si sapeva abbastanza
E nel frattempo questa nave dei tassi si dissolve evapora nel piombo delle delle parole quelle stampate quelle vette quelle ha ripetuto cha cha amava la sintesi le poche parole brevi misurati
Perché nell'abbondanza della parole e ne diciamo tante ogni giorno alla chiarezza Sisme free
Ma bisogna di chiudere veramente mi scuso anche per la lunghezza della del tempo che vi ho tolto
Ci sarebbe ho tante cose da da dire su quell'estate del settantotto su quella su quei cinquantacinque giorni prima e su quel periodo che c'è Federico alla scrittura del diritto ci sarebbe anche
E io penso che vada visto li li quello che è stato da una parte il distacco di Sciascia una parte della sinistra e nello stesso tempo da parte della sinistra per eccesso di ore emozione che ha fatto di Sciascia
E da Shelley come diceva appunto soffre nel nel nel contrapporsi tra fermezza e trattativa quello che poi diventerà aperti più o meno invertite il dibattito fra il giacobinismo e garantismo
E quanto strumentale di volta in volta sarebbe questo un altro seminario da fare
Prima di chiudere voglio tornare a Sciascia in quella campagna in quell'estate del settantotto che si descrive su questa scrivania tra le carte la lettera di Aldo Moro ancorato a suo dizionario di italiano al Tommaseo come aggrappato uno scoglio
Nella luce del mattino perché lui dedicate al mattino a strutture nel ticket della sua lettera ventidue
Mentre diagnosticato il male del potere che poi alla fine è sempre la disumanità per poter allora mi piace ricordare la sera quando esce da questa stanza della scrittura o da questa camera della tortura che dir si voglia e abbandonando sul tavolo lettere di Moro la cupa pantomima che sia lecito in quei cinquantacinque giorni
E lo rivediamo assieme a passeggiare in queste stradine di campagna
Tra gli alberi d'ulivo rimando che le viene a cercare qualcosa cercare fosse anche soltanto una lucciola e dice così Sciascia sentiamo qui di esserne il luogo per uno il più vicino alla vita all'idea alla coscienza robusto della vita
Un luogo in cui l'amicizia gli affetti la bellezza la morte anche la morte hanno un senso
Un luogo in cui ha senso il cibo il pane che sciopero su dal forno del tutto staccato dall'albero il vino che sgorga allegro dalla botte il lavoro riposo
Grazie
Grazie grazie a Gaetano Savatteri se può Ottorino Q Congo
Giornalista saggista e autore di importanti studi di potenti libri su Ignazio Silone già citando Silone in qualche misura asseriva Sciascia io ricordo un'intervista perché Leonardo Sciascia rilasciò Giampiero Mughini al mondo per Mondoperaio
Siamo mi pare del settantotto è una lunga intervista dove a un certo punto tra le ragioni di rimpianto tra le ragioni di rammarico quasi di di pianto dice appunto la vedo apprese della morte di Ignazio Silone e USA Baricco di averlo
Capito di averlo apprezzato forse con un certo ritardo
Torino Borgo poi ha anche scritto un libro
Posso dire sulla religiosità di Sciascia Dodin tesa nel senso veramente cattolico anzi cattolicesimo c'entra proprio niente però c'è appunto questo filone
Del della religiosità di Sciascia che fosse stato poco esplorato rispetto ad altri ad altri filoni anche questo potrebbe essere interessante prego
Ricordo che una volta passeggiando nel Transatlantico di Montecitorio chiesi a Leonardo Sciascia che cosa lo avesse più colpito della sua esperienza parlamentare
Sciascia mi rispose la quantità di parole che si sciupa hanno qui dentro
E anche per questo allora cercherò di essere quanto più possibile conciso in questa mia comunicazione non entrerò nel merito delle questioni politico cronachistica del caso Moro sia perché è stato già abbondantemente e acutamente fatto sia perché sarà fatto ancora domani sia perché condivido quel che ha detto Gian Luigi Melegari e cioè che sarebbe ora su questi temi di passare la parola agli storici
Dunque diceva diceva Sciascia di aver scritto in realtà nella sua vita un solo libero
E c'è in effetti un filo sottile che lega tra loro i protagonisti delle grandi storie che Sciascia ci ha lasciato un filo comune
Che li rende protagonisti di un'unica vicenda di un'unica grande commedia umana e forse sarebbe più esatto dire di un'unica grande tragedia umana
Questo filo comune e la solitudine
è solo Fra Diego la Matina
Quell'uomo che tenne in gran conto la dignità dell'uomo
Sino ad uccidere il proprio inquisitore don Giovanni Lopez de Cisneros è solo il capitano Bellodi del Giorno della civetta sono soli pur nella loro profonda diversità
L'abate Vella e il rivoluzionario Francesco Paolo Di Blasi del Consiglio d'Egitto è solo Ettore Majorana è solo l'inquisitore Rojas del contesto
E sono il vescovo di Patti in dalle parti degli infedeli sono solidi scomunicati di quello straordinario e stolta mente trascurato racconto che fu la recitazione Della controversia li parità e sono persino il don Gaetano di Todo modo
E solo fu tragicamente Aldo Moro
E fu proprio questa solitudine di Moro ad attrarre Sciascia ad affascinarmi lo sino a farsene Palladino
Sciascia non aveva amato Moro
Aveva in fondo visto in lui un esponente di quel regime di cui aveva dato
Tragica ripugnante
Rappresentazione in Todo modo non amava il suo latinorum quel suo linguaggio del non dire
Con il quale spesso mirava a non farsi capire per favorire i suoi amici e il potere di suoi amici ma quando a questo stesso linguaggio del non dire Moro ricorre con l'opposto intento di farsi capire allora gli amici lo abbandonano Luigi Solano lo espellono dal potere lo scomunica
Sciascia non tollerava le scomuniche
Nella recitazione della controversia Lipari Tana
Aveva fatto urlare
A Giacomo Longo rivolto al Bargello Matteo Lo Vecchio che muore solo e disperato per la scomunica che grava su di lui
Un uomo non può scomunicare un altro uomo anche se quest'uomo e il Papa non può capisci non può nemmeno oggi io può scomunicare un uomo rinuncerebbe a riconoscersi non ci sono scomunica
Come poteva allora a quel punto Sciascia non amare Moro
A detto molto giustamente Giuseppe Traina che a muovere la pietà di Sciascia nei confronti di Moro fu non solo e non tanto la condivisione del giudizio pasoliniano che vedeva il Moro in fondo il meno implicato di tutti
Quanto la pirandelliana condizione di uomo solo nella quale Moro era stato precipitato dal partito della fermezza
E qui
Questa affermazione prova con firma in una intervista che lo stesso Sciascia rilasciò a Giampiero Mughini e la quale affermava
Non tutti capiscono e non tutti vogliono capire L'affaire Moro innanzitutto un libro religioso il Centro del libro è un sentimento di pietà per quest'uomo solo tragitto dato per parti
Dai suoi stessi amici
Anche per questo io credo che nella fermo loro
Si dispieghi pienamente quello che chiamo il cristianesimo di Sciascia un cristianesimo non esibito non proclamato ma profondamente vissuto quel tipo di cristianesimo che come mi disse una volta un vecchio giornalista cattolico che fu molto amico di Sciascia
Predilige il nascondimento
è forse significativo che questo cristianesimo di Sciascia non capito dal cattolico Vittorio Messori che relegò Sciascia nel recinto degli atei irriducibili
Fosse invece compreso da un laico da Alberto Cavallari
Che in una corrispondenza
Per il Corriere della Sera da Parigi nel dicembre del mille novecentosettantanove scriveva
Leggendolo più volte
Mi sono chiesto se non sia il caso di vedere Sciascia fuori dai vecchi schemi magari chiedendo cinque sia come un altro narratore meridionale Silone
Non sia giunto ad esprimere il meglio della sua vocazione come scrittore morale e cristiana
A me pare che l'intuizione di Cavallari sia qui doppiamente felice
Felice perché coglie lo spirito cristiano di Sciascia e felice per questo parallelismo con Ignazio Silone
Perché tra Sciascia il Silone
Vi furono molte molte affinità
Fu uguale la concezione del nel ruolo dell'intellettuale del tutto diversa tale ingaggio mozartiano
Poiché come scrisse Silone su Tempo presente
L'intellettuale di riavere come punto di riferimento
La società e non le istituzioni
Fu comune l'attaccamento alle proprie origini alle proprie tradizioni alla propria terra tanto io credo che in fondo i figli dei cafoni di Fontamara
Siano gli stessi ragazzi di Regalpetra stralunati di fatica e di fame come scrisse Sciascia condannati da sempre a vivere
Nel banco degli asini
Torniamo torniamo alle
A Marcel Padovani Sciascia confido
Mi sono immaginato di essere al suo posto quanto al posto di qualsiasi altro sequestrato ho compreso la sua sofferenza la sua angoscia
L'ho contatti otto nel senso originale del termine goduto continuamente presente durante quei terribili cinquantacinque giorni e ancora mi sono interessato a Moro
Spinto dalla vecchia idea che bisogna ricercare la verità la sua è una storia terribile non solo a causa della tragica fine toccata perché è stata sommersa da un mare di retorica e di mistificazione
Ricerca della verità dunque questa ricerca della verità fu anche questa comune
Comune a Sciascia via Silone e ad essa entrambi pagarono un prezzo estremamente pesante informe forse più spettacolari Silone lo abbiamo visto anche nei mesi scorsi informe
Meno spettacolari ma altrettanto aspre Leonardo Sciascia
Sciascia circa la verità sul Moro uomo solo e per uno di quegli straordinari transfert che spesso si realizzano tra lo scrittore e il protagonista della storia che gli racconta la solitudine di Sciascia da solitudine di Moro divenne la solitudine di Sciascia
Con la pubblicazione della fermò Oro
Sì Haqqani contro Sciascia una critica
Ferruccio fino all'insulto fu messo all'indice
Fu scomunicato
Magari da quegli stessi intellettuali che ora figurano magari in prima fila nelle cerimonie in onore di Sciascia e si affannano a proclamarsi Sciascia anni della prima ora
Anni prima a Sciascia era toccata la stessa sorte quando aveva pubblicato il contesto
Nel libro mi perdoni Taradash l'aggettivo davvero profetico
Apologo come egli stesso lo definì
Sul potere
Che diventa elemento unificante cemento omertoso tra le parti solo apparentemente contrapposte ma in realtà complici di una stessa recita in un Paese dove non hanno più corso le idee
Dove i principi ancorché proclamati conclamati
Vengono quotidianamente irrisi
Erano scattati allora contro Sciascia i recensori censori
Walter Pedullà scrisse sulle colonne della banchina che Sciascia era un reazionario facendo eco a Goffredo Fofi che qualche anno prima quando era stata pubblicata la recitazione della controversia Lipari Tana aveva scritto che Sciascia e badate bene non aveva allora neppure cinquant'anni stava vivendo un'amara ed inutile vecchiaia Napoleone Colajanni che parlo di astrazione erudita e moralistica
Persino Emanuele Macaluso che pure gli fu amico il quale parla di confusioni
Banalità polemiche false
Generalizzazioni era il preludio di quello che sarebbe accaduto con la pubblicazione de L'affaire Moro quando scattò in pieno il meccanismo della scomunica nei confronti di Sciascia da parte dei politici di professione
Che come rilevò Claude Ambroise mal tolleravano quella invasioni di campo di Sciascia in un territorio che ritenevano dovesse essere cosa loro
E degli intellettuali di professione quelli intellettuali organici ai quali Sciascia che tra l'altro aveva preferito tenersi la vecchia antica definizione di uomo di lettere
Non aveva mai tenuto in conto tanto da definirli il concime che nutre la pianta della politica
Vorrei ricordarne soltanto due
Tra i molti moltissimi attacchi che furono rivolti in quella occasione a Sciascia scrisse Grazia Cherchi
Cofondatrice con Marco Bellocchio dei Quaderni piacentini a proposito dell'affaire Moro che si trattava di un libro inutile e nato morto di cui ci siamo dimenticati subito e senza sforzo
In verità io non ho grandi ricordi degli scritti di Grazia Cherchi
Ma la Fermor lo ricordiamo tutti tante che siamo qui a discutere
E il capofila
Degli aggressori fu Eugenio Scalfari
Scrisse Eugenio Scalfari il rapimento la morte le lettere di Moro non sono che un pretesto del quale lo scrittore si serve per parlare dissi
Per attaccare i vendicarsi di quanti a suo giudizio l'hanno offeso e non sufficientemente apprezzato
Ricordo che Montanelli che pure aveva criticato l'affaire Moro
Confidò ai suoi lettori che gli veniva l'orticaria a sentire Eugenio Scalfari che dava lezioni di onestà intellettuale a Leonardo Sciascia
Questa persecuzione perché di persecuzione si trattò nei confronti di Sciascia durò sino alla fine con quella stolta e strumentale polemica sui professionisti dell'antimafia
Ma Sciascia non se ne preoccupò
A me rei di essere ricordato come scrittore disse a Marcel Padovani come colui che ha contraddetto che si è contraddetto
In confronto di tante anime morte che non contraddicono e non si contraddicono cha cha rimase solo
E credo che a nessun intellettuale del suo secolo si possa dire di aver fatto propria la lezione che nella sua sottile spiritualità Rainer Maria Rilke rivolgeva
Ad un giovane poeta suo amico dicendogli che per lo scrittore una sola cosa è necessaria la solitudine la grande solitudine interiore andare in se stessi
E non incontrarvi per ore nessuno a questo bisogna arrivare esser soli come solo il bambino
Fu questa la solitudine di Sciascia una solitudine che Sciascia non sfuggì
Due anni prima di morire intervistato dalla stampa disse
Io ho dovuto fare i conti da trent'anni a questa parte
Prima con coloro che non credevano o non volevano credere all'esistenza della mafia figura con coloro che non vedono altro che mafia di volta in volta sono stato accusato di diffamare la Sicilia o di difenderla troppo
I fisici mi hanno accusato di vilipendio della scienza i comunisti di aver scherzato su Stalin i clericali di essere un senza Dio
Non sono infallibile ma credo di aver detto qualche inoppugnabile verità
Ho sessantasette anni io ho da rimproverarmi e da rimpiangere tante cose ma nessuna che abbia a che fare
Con la malafede e gli interessi particolari non ho lo riconosco il dono dell'opportunità e della prudenza ma si è con Monsieur
E noi non possiamo che essere grati a Leonardo Sciascia di essere stato come è stato grazie
Allora ci stiamo avvicinando la conclusione di questa prima giornata di lavori
Paolo scusa il professor Paolo scusa Ciotti
Adesso si sta avvicinando al tavolo per il suo intervento per la sua relazione
Del frattempo se interni del di questa di questo intervento se ci sono voi ulteriori interventi richieste di approfondimenti così interventi che ci vogliono essere appunto c'è lo spazio riservato si dice al pubblico
In caso contrario i lavori per oggi sono confuso prego
Vediamo
Sì si sente sì
Ma tra le cose che Leonardo Sciascia non non rinnegata
Non poteva rimpiangere c'è L'affaire Moro sicuramente
In quel libro in quella conversazione che Sciascia ebbe con Domenico Porzio l'anno prima di morire Sciascia disse questo insomma che di di Cito
Riferendosi avrà la per loro di quel libro non ho da mutare una virgola
E visto che tutto ciò che è avvenuto in seguito mi ha dato ragione io ne sono soddisfattissimo naturalmente sono stati ci sono stati degli attacchi feroci
Ma no punto torto loro che per tutto il periodo Sasso ha mantenuto un'idea come dire
Di di di verità sull'affaire Moro però io non vi parlerò di letteratura ecco se mi devo iscrivere d'un partito visto che in questo convegno ci son c'è il partito e letterati e quello dei politici non mi scrivo volentieri a quello dei letterati
Senza prima
Aver portato come dire a come testimone a mio favore lo stesso Sciascia che in un'intervista che non mi pare sia stata citata oggi del settantanove a Panorama Sasso disse L'affaire Moro e letteratura
Spero che sia buona letteratura di quella che fa sentire la verità
Sciascia
Salterà un po'di preliminari molte cose sono state dette molto meglio di come le potrei dire io e quindi andrò al al nucleo della della questione come sapere dal titolo e il Gattopardo ISMU nel caso Moro
Sciascia dice che ha l'impressione che l'affaire Moro sia stato già scritto
Che viva in una sfera di intoccabile perfezione letteraria che non si possa che finalmente riscriverlo e però riscrivendo lo
Un TAR tutto senza nulla mutare
E qui Sasha si fa direttamente dal che Ermengarda racconto di Borges termina l'autore del Chisciotte
Ne ha parlato stamattina bel politiche quindi come dire lo ricordo soltanto per iscrivere sotto il nome di Borges quest'operazione di riscrittura del dell'affaire Moro borghese ritorno alla fine del della per Moro comunque la citazione anch'essa ricordata e contestualizzata la del politico
Borghese presente secondo me sottotraccia con un altro racconto il tema del traditore telero del traditore
è uno di quei come dire di quei testi in cui l'affaire Moro è già stato scritto perché Sciascia recupera implicitamente
Ma andiamo alla letteratura letteratura anche questo è stato già detto offre altri servizi
La la lettera rubata divieti carpo e chiamate in causa per per come dire definire l'invisibilità della dell'evidenza la prigione del popolo in cui è tenuto Moro
Soffici ha ricordato che la politica di Moro viene paragonata a quella del generale c.t. soffi in guerre fa centro storico l'itinerario di Moro prigioniero le Brigate Rosse e e lo stesso nel personaggio pirandelliano così come lo delinea Giacomo Debenedetti
Da personaggio a uomo solo da un uomo solo ha crea to
Per definire la strategia delle Brigate Rosse anche cha cha si serve ancora una volta la della letteratura
Dice Sciascia le Brigate rosse non sono la forza rivoluzionaria sarebbe pazzesco da parte nostra pensare questa cosa qui
Dice cito la loro ragion d'essere
La loro funzione il loro servizio stanno esclusivamente nello spostare dei rapporti di forza
E delle forze che già ci sono e di spostarli non molto bisogno aggiungerle aggiungere
Qui spostarli in quel serie nel senso di quel cambiar tutto per non cambia nulla che il principe di Lampedusa assume come costante nella storia siciliana e che si può oggi assumere come costante nella storia italiana
E il riferimento ovviamente al Gattopardo di di Tomasi di Lampedusa e non è la prima volta che Sciascia utilizzare il Gattopardo terre come dire dare un segno al terrorismo in Italia l'aveva fatto al settantasette
Di nuovo premettendo che il terrorismo non è una forza autenticamente rivoluzionaria
Dice non non lo può credere nessuno non lo crede tanto meno l'intellettuale intellettuale anzi non può che essere convinto del contrario
E cioè che il terrorismo produce ormai evidente forme di terrorismo con forme di terrorismo contrario e che servono a consolidare il potere come
Nel settantatré qualche anno prima
In una nota ha poi raccolto in nero su nero scritta subito dopo l'attentato alla Questura di alla questura di Milano
Compiuto dal dall'allora sedicente anarchico Bertolini cessa scrive una nota che vi cito per intero non è molto lunga
Italia agitata da un estremismo che non sta agli estremi e cioè da un estremismo di centro insomma tutti gli avvenimenti delittuosi che si sono avuti in Italia negli ultimi anni che appaiono rivolti contro lo Stato il Governo lo status quo
Chiedo scusa
L'autorità le istituzioni in realtà servono con l'inevitabile scompenso di una perdita di prestigio a mantenere queste cose effettuò il mento intatte così come sono
Sciascia dice oggi si può
Come dire considerare L'affaire Moro il chiedo scusa il Gattopardo come il luogo in cui in qualche modo
Viene annunciato una costante l'assolo italiana
Oggi perché il terrorismo con l'affaire con il rapimento di Moro ha raggiunto come dire il vertice la sua strategia ma oggi perché cha cha ha maturato una concezione del del del Gattopardo del romanzo di Lampedusa diverso al contrario
Non ho il tempo né come dire non voglio abusare la vostra pazienza per fare la storia del rapporto di Sciascia con il con il Gattopardo una sua una storia però che come dire attraversa tutti i trent'anni che separano la pubblicazione del Gattopardo
Che nel mille novecentocinquantanove agli anni di stesura dell'Affaire Moro
Sa se la partito da un giudizio ideologicamente liquidatorio del Gattopardo nel settantanove l'anno dopo l'affaire Moro scriverà
Mancherebbe moto la letteratura italiana di questi anni se il libro non fosse stato pubblicato e credo sia venuto il momento di leggerlo e per i giovani di conoscerlo
Ma soprattutto nel Gattopardo Sacha rintracciava come dire il luogo il romanzo in cui meglio comunque insieme con i viceré di De Roberto era stato come dire
Era stato individuato il
L'idea che i cambiamenti politici siano in qualche modo sempre apparenti che quando
Tutto sembra cambiare c'è un lavoro sotterraneo per mantenere i rapporti di forza esistenti e le strutture sociali esistenti in una parola i gattopardi insomma
Sciascia utilizza oltre che per il terrorismo la formula
Del del Gattopardo per una serie di altre di altre come dire di altre forze
L'autrice in senso proprio per connotare i nobili siciliani del mille ottocentosessanta cioè i nobili che che sono attivi nel nel romanzo di Lampedusa lo fa per
Per il Marchese Antonino Paternò Castello di San Giuliano che il modello del Consalvo dei viceré di De Roberto nel saggio Pirandello e la Sicilia
Lo fa per Romualdo Trigona mi pugni attori dice sono come dire personaggi nobili che cercano appunto di mantenere l'esistente facendo finta di cambiare tutto
Utilizza però la frase del Gattopardo anche per i piemontesi che rappresentano come dire la polarità opposta al ai nobili siciliani della Sicilia della seconda metà dell'Ottocento
In Occhio di capra si può trovare un un episodio successo Racalmuto subito dopo la la battaglia di Aspromonte
In cui praticamente c'è uno scontro fra il partito fra la famiglia che ha
Aderiva diciamo al partito aristocratico e la famiglia che rappresentava invece il partito garibaldino
Inseguirà questo scontro arriva al procuratore del re il giudice istruttore ovviamente restano i garibaldini la famiglia di Garibaldi
Il commento di Sciascia e anche a Racalmuto si tentò di non cambiare nonostante il tutto che era cambiato vedi Giuseppe Tomasi principe di Lampedusa e duca di Palma
La frase il Gattopardo servente per interpretare anche fenomeni contemporanei per esempio la situazione italiana alla vigilia delle elezioni nel settantanove quelle dell'impegno in Parlamento
In Italia sta per cambiare qualcosa qualcosa per forza deve cambiare si tratta ecco di non farla cambiare in peggio
La costante storica B della storia italiana posta dal principe di Lampedusa è suscettibile di una qualche modificazione in peggio non bisogna dimenticare che il fascismo c'è stato
Descrive anche la fase italiana successiva al cinquantasei in dalle parti degli infedeli sempre nel settantanove tante cose stavano per cambiare e si capisce per non cambiar nulla ma appunto perciò cambiavano
Della per Moro ho detto i gattopardi fu attribuito alle Brigate Rosse ma non solo alle Brigate Rosse
Qualcosa di gattopardi Sco si coglie anche nel ritratto che Sciascia fa di Aldo Moro un grande politicante il vigile a corto calcolatore apparentemente duttile ma che attualmente removibile
Poco più avanti e in maniera più esplicita siede nel senso che conoscesse qualcosa d'altro il segreto italiano e cattolico di disperdere il nuovo nel vecchio di usare ogni nuovo strumento per servire regole antiche
Ma l'idea stessa di che ogni tentativo di cambiamento radicale di rivoluzione sia Bananas sempre vana è destinata al fallimento e costante nella Fermor
Un esempio o la sinistra extraparlamentare dice Sciascia dopo l'assassinio del giornalista Casalegno cominciava a distinguere tra omicidio rivoluzione
Ma
Cominciava a nutrire la preoccupazione che la sera in crescendo delitti rivoluzionari magari servisse a preparare la rivoluzione ma più certamente immediatamente sorti se ad effettivi reazione di repressione
La stessa resistenza e svuotata nell'affaire Moro di qualsiasi valenza rivoluzionaria
La resistenza dice Sciascia è un valore indistruttibile per le Brigate Rosse anche per le Brigate Rosse oltre che per il partito comunista credo di esserne i figli di continuarla di ripeterla nessuno ha spiegato loro che non si tratta di una rivoluzione lasciata a mezzo con la riserva di riaccende la più conveniente momento ma di un ritorno invece di un ritorno all'Italia pre fascista e col paradosso della continuità giuridica con l'Italia fascista
Insomma per Sciascia la gestione del potere qualunque sia la forza l'entità che le esercita e un patto di conservazione mascherato da innovazione
E la lettura del Gattopardo come il luogo in cui questa costante storica viene enunciata diventa uno dei tasselli della vite della riflessione sul potere che caratterizza tutta la produzione di Sciascia dalle parrocchie di Regalpetra in poi
Ma che ha uno scatto nel corso degli anni settanta
Dopo la pubblicazione del contesto il discorso sul potere diventa analitico generalizzante si potrebbe dire teoretico qualcuno ha detto metafisico
In consonanza con la riflessione di Michel trucco uno scritto uno studioso che Sciascia legge con molto interesse in questi anni eccita nei suoi scritti
Il potere si alimenta di compromesso mostra sempre una sola delle sue facce e sempre duplice e gattopardesca
E la vicenda di Moro segna con una mostruosa morte al momento al momento giusto come recita l'ex ergo una sorta di trionfo delle logiche del potere
E questo basterebbe a spiegare lo scetticismo il disincanto con cui in questi anni Sciascia si esprime nei confronti del cambiamento
Un'ulteriore ragione di amara semplicità in un'intervista a le Monde del marzo settantanove vice Sciascia vent'anni fa credevo fosse possibile che il mondo cambiasse ora non ci credo più
Questo spiega anche come dire il rapporto col Gattopardo avuto appunto vent'anni prima nel nel cinquantanove
Rimando per come dire per ulteriori considerazioni al testo scritto
Rimando per ulteriori come dire per un'ulteriore digressione
Anche questa al testo scritto la digressione sarebbe se
I come dire sul concetto stesso di gattopardi Nismo
Se il Gattopardo Isma'ha origine nella celebre frase del romanzo che più volte citato insomma il Gattopardo è riassumibile nel concetto di questa frase esprime in altre parole il Gattopardo e il romanzo del trasformismo
E se l'impressione l'espressione Gattopardo designa propriamente il protagonista del del romanzo di Lampedusa cioè don Fabrizio gattopardi Nismo può riassumere l'atteggiamento del protagonista
Io ho l'impressione come dire che l'opinione corrente sia orientata in questa direzione
Come dire confortata da da qualche vocabolario della lingua italiana da qualche articolo di giornale
Che troverete come dire citati nel nel nel testo
Tanto che come dire la la letteratura critica sul Gattopardo anche quella di orientamento molto diverso trovo una confluenza nella confutazione di questo di questo luogo comune
Ricordo soltanto che il protagonista del Gattopardo don Fabrizio si limita ad ascoltare a rime Morari a riformulare infine a penetrare in profondità le parole che suo nipote Tancredi Falco neri
Nobile per nascita ma privo ormai di mezzi economici propri pronuncia con serietà lo zio prima di andare a fare la rivoluzione con i garibaldini
Cito per memoria la frase famosissima però importante citare in tutta la sua
Estensione se non ci siamo anche noi quelli ti combino alla Repubblica se vogliamo che tutto rimanga come bisogna che tutto cambi mi sono spiegato
E tutto importante anche il mi sono spiegato finale
La questione è tutt'altro che secondaria secondo me
Pensate così scherzosamente quale con conseguenze sulla comprensione del romanzo nel romanzo dei Promessi Sposi avrebbe l'attribuzione all'innominato della frase Dio perdona tante cose per un'opera di misericordia
Frase che di nominato si limita a ricordare come lettera Lucia oppure peggio
L'attribuzione la le conseguenze più tributi o nella voce di autore e quindi a Sciascia della schematica classificazione antropologica Vito Maria non è Arena nel nel Giorno della civetta
E quella che diciamo l'umanità che ci riempiamo la bocca dire umanità bella parola prima di venti a divento la diviso in cinque categorie gli uomini in mezzo uomini Dominique i i con rispetto parlando piglia cuculo e quaquaraquà
Attribuì favola Sciascia insomma
Peraltro l'ha fatto Totò Riina in una seduta di un processo che lo riguardava
Omettendo credo per rispetto della corte la quarta categoria
In realtà il Gattopardo tutto sembra rimanere come prima in realtà tutto cambia alla fine tutto cambia perché quello che è importante quello che noi dobbiamo cogliere nel nel romanzo di Lampedusa eh
Come dire quello che vede il protagonista e quindi alla fine poco prima di morire il principe in agonia dice
Il significato di un casato nobile tutto nelle tradizioni ne ricordi vitali e l'unica l'ultima possedere ricordi inconsueti distinti da quelli delle altre famiglie
Insomma quello che alla fine cambia e la possibilità di avere dei ricordi inconsueti di avere dei ricordi proprio questo con il cambio di regime non sarà più possibile e questo è un tema proveniente Sciascia e lo scrittore pare riecheggiare nelle pagine di quello che ritengo il più gattopardesca o dei suoi dei suoi romanzi
Senza le virgolette che che gattopardi Isma'nel titolo della mia relazione
Cioè il cavaliere la morte
Il Gattopardo insomma racconta un'altra storia ma è pur vero che la vicenda di Tancredi è un tema importante nel romanzo il suo tentativo fallisce agli occhi del Gattopardo e quindi ai nostri occhi ma riesce perfettamente agli occhi degli sciacalli e delle Iene che nel Gattopardo
Prendono il posto
E la sua frase esprimervi la coscia sono effettuale verità
Sebbene non gattopardesca
Una frase quella di Tancredi memorabile molto efficace
E che Sciascia in qualche modo i di cui Sciascia si appropria che Sciascia come vedete come vi ho detto utilizza e che però non può non può porre non può propugnare non può propugnare nel campo diciamo sul piano dell'impegno civile dell'Inter io politico gruppo propugnare nemmeno diciamo sul piano della scrittura Sendero che l'affaire more concepito sotto il segno del terminale
Cioè di una riscrittura che vuole al contrario della frase del Gattopardo mutare tutto senza nulla mutare ossia affermare il cambiamento negandolo mentre la frase di Tancredi vuole in qualche modo
Fare l'esatto contrario
Fuor di metafora L'affaire Moro e gli altri racconti inchiesta degli anni settanta a scomparsa viva la scomparsa di Majorana il pugnale attori dalle parti degli infedeli sono analisi fondate su documenti che vengono letti con strumenti che direi molto poco filologici
Sono inquisizione i alla maniera di borghese
In cui è la letteratura a subire fornire gli strumenti ermeneutici con risultati che non vanno misurati esclusivamente in termini di verità storica
Come ha scritto Giuseppe Prina che mi fa piacere incitare per la terza volta oggi non è detto che stabilire una verità sia più produttivo che seminare un dubbio
E questo atteggiamento l'atteggiamento di Sciascia spiega le polemiche le critiche che l'affaire Moro gli altri libri che ho appena citato non suscitato fra gli addetti ai lavori pre fisici gli storici i politologi però consente a mio parere all'opera di Sciascia in particolare l'affaire Moro di confermarsi ad ogni rilettura ed in qualsiasi clima politico
Come un potente antidoto contro le mistificazioni del potere
Grazie
E direi che se non ci sono
Al pubblico non punto io i contributi per questa prima giornata possiamo dico conclusi i nostri lavori ci diamo appuntamento per domani chi può con tutta un'altra serie di priorità di interventi a presto grazie di tutto
Piuttosto
Certo spera
No no va bene allora relazione Leone