Assemblea regionale generale straordinaria della Cisl, organizzata dalla Cisl (presso la sede della Cisl, via Tadino 23)

Ho
Un attimo di pazienza ancora un lavoro ingrato che mi tocca fare ma il segretario generale
è stato bloccato come sovente avviene dei giornalisti ai stiamo cercando di cuore sollecitare noi giù da basso con è qui
è il problema che i giornalisti quando soprattutto di fronte a quanto accaduto hanno come dire senza particolari
Ciò non toglie che anche quelle che sono in questa sala hanno delle esigenze legittime vista la Saona che stanno facendo stiamo provvedendo nel mettere qualche ventilatore io penso che nel giro di sette otto minuti possiamo cominciare
Dieci minuti massimo
No e i microfoni si sente non si sente in fondo si sente quello c'è qualcosa che non va allora
A
E bisogna Angelo
Iniziare
Buongiorno comandante sarà
Allora possiamo iniziare i nostri lavori con l'arrivo dal nostro segretario generale che a nome di tutti voi credo interpretando il pensiero ringraziamo in modo particolare calorosamente perché nonostante gli impegni
Come dire si è reso disponibile immediatamente pervenire non solo e non tanto che esprime la solidarietà ma a dare un gesto concreto di testimonianza rispetto ai fatti incresciosi accaduti ieri
Ecco toccava il compito di presiedere premente queste rione vi dico come organizzeremo i lavori in modo che sia chiaro a tutti e non visioni discussioni
Ci sarà una relazione introduttiva del Segretario Generale Della Cisi Milano Maria Grazia Fabrizio dove argomenterà
E spiegherà per pene che non ci lasceremo sicuramente intimidire dai gesti di quattro disperati che vogliono mandare indietro questo Paese Centanni
E avremo modo di spiegarlo appunto con la relazione di Maria Grazia mi compete l'obbligo di ringraziare per la loro presenza
Esponenti dalla Provincia esponenti della Regione il segretario locale la Camera del lavoro di Milano Antonio Panzeri che salutiamo la segreteria aveva l'Unione camerale della UIL di Milano il presidente dall'Associazione nazionale partigiani Tino Casali che ringrazio di cuore a nome di tutti voi una rimpatriata che facciamo e in modo particolare anche un saluto al nostro ex segretario generale l'accise Milano Carlo Stelluti che è qui davanti che ha presentato già ieri
Una interrogazione su quanto accaduto
Cadavere appunto dei ministeri
Corrispondenti le relative risposte e c'è ho dimenticato anche chiedo scusa Gaiani delle ACLI chiedo scusa ma avevo guardato con lo sguardo io non è che non li conosco tutti ovviamente oltre al segretario Nadal si Lombardia Carlo Borio ma che dopo è scontato che molti di voi conoscono e quindi però lo salutiamo uno scherzo ci sarà ho detto questa relazione introduttiva di malagrazia che fa immediatamente
Poi ci saranno tre o quattro interventi dalle forze istituzionali e di quelli che abbiamo invitato ringraziamo dove ha partecipato a questa riunione e infine le conclusioni del nostro segretario generale che ringraziamo ancora una volta per essere presente ma che purtroppo ha una serie di appuntamenti contingenti che non può inviare grazie la parola maniera
L'urgenza della convocazione di questo Consiglio Generale informe insolita e allargata come si vede a molte strutture della CISL e della Lombardia alle delegazioni di CGIL umile
E di alcune forze sociali e istituzionali della realtà milanese con la presenza del nostro segretario generale Sergio D'Antoni è di tutta evidenza
Ieri infatti per la prima volta nella storia della CISL di Milano abbiamo subito un attentato rivendicato dal Nucleo proletario rivoluzionario
Ci sono diversi modi per affrontare situazioni come questa
Il rischio è quello di scegliere quello sbagliato
Ho attentamente ha riflettuto e riletto più volte il testo del comunicato di rivendicazione dell'attentato di ieri alla nostra sede di via Tadino
Proprio per cercare di valutare fino in fondo quanto è accaduto
Alla fine ho deciso che sarebbe sbagliato sottovalutare ma altrettanto sbagliato sopravvalutare
Da questo cercherei di partire per tentare di costruire come sempre cerchiamo di fare all'interno della CISL di Milano
Un'opinione condivisa e perciò spesso più forte e importante
Credo sia necessario iniziare da un presupposto oggettivo
Gli ordini collocati nelle fioriere alle finestre della sede sotto gli uffici della Segreteria generale ed organizzativa e non all'ingresso
La parte più corposa e centrale della rivendicazione
Dimostrano che obiettivo chiaro non è solo la CISL ma proprio la CISL di Milano a cui viene attribuita la maternità e quindi la responsabilità del Patto di Milano
Ebbene io credo che esista un atteggiamento da adottare proprio rispetto a questo obiettivo individuato dagli attentatori
Contrariamente a quanto costoro evidentemente ritengono il Patto di Milano non è mio anche se l'ho sottoscritto e sto contribuendo a realizzarlo
Così come non è di Albertini né di D'Antoni
Solo un'idea falsa delle cose può portare a questo tragico errore
è sbagliato personalizzare fatti ed eventi perché questi accadono quando esistono le condizioni perché accadano
C'è qualcosa che governa queste situazioni che voglio chiamare buonsenso
E che nel caso in questione per circostanze casuali ha certamente in me e nella CISL di Milano trovato chi aiutasse a realizzare fatti concreti come quelli che evidentemente ci vengono contestati è importante perché ci ha attaccato ieri sapere che se io ho contribuito alla realizzazione del patto non è che la mia sparizione farà sparire il buonsenso
Ci saranno solo altri ad aiutarlo
In questo senso ritengo importante l'atteggiamento con cui la CISL di Milano affronta queste giornate
Noi non dobbiamo né difenderci nel giustificare nel rispondere alle accuse farneticanti spesso frutto di informazioni perlomeno deformate della realtà dei fatti
Scendere su un dibattito di merito vorrebbe dire da un lato riconoscere un interlocutore che ha scelto al contrario anonimato e violenza come forma di contatto
E dall'altro considerare come politicamente fondate le tesi sostenute
La CISL di Milano da sempre ha mantenuto aperto il confronto con chiunque abbia inteso opporsi in posizione dialettica anche critica rispetto alle politiche sindacali da noi portate avanti
La costruzione del consenso tramite il dibattito è per noi esercizio vitale per garantire lo storico pluralismo di cui siamo sempre fieri
Ma sicuramente non siamo disponibili ad accettare un confronto apparentemente ideologico ma sostanzialmente su piani diversi e inconciliabili
Da una parte un'organizzazione di persone che credono e praticano ideali di giustizia equità solidarietà e libertà
Dall'altra sedicenti rivoluzionari proletari che praticano la violenza nella clandestinità
Posto quindi che ritengo assolutamente inopportuno entrare nel merito delle tesi sostenute perché significherebbe riconoscerne Autori e valenza politica
Accettata l'idea che l'obiettivo è la CISL di Milano e la sua politica innovativa quanto obiettivi strategia e strumenti
L'unica cosa veramente importante è qualificare e rafforzare la nostra azione futura
La CISL ha nel suo insieme sta sostenendo una politica incisiva nel tentativo di porsi nel Paese come soggetto propulsivo non della semplice modernizzazione
Ma soprattutto di un modello di società dove vi sia una vera articolazione democratica
Dove tutti i soggetti di rappresentanza si confrontino dialoghino concerti no e insieme facciano migliorare la qualità della vita di uomini e donne in una dimensione globale
Proprio il fatto che noi abbiamo bene in mente questo modello di società ci deve spingere a proseguire sul cammino intrapreso con il Patto di Milano
Chi accusa il sindacato anche la CISL
Di essere un'organizzazione anacronistica burocratica tutelante soli garantiti dopo l'episodio di ieri dovrebbe incominciare a fare autocritica o quanto meno a rivedere queste posizioni
Se stiamo cercando di allargare i confini della nostra rappresentanza aumentandola platea degli occupati in regola e contrattualizzati con interventi innovativi concertati lo dobbiamo continuare a fare con la consapevolezza di chi considera il lavoro e la sua qualità lo strumento con cui combattere il disagio e lo sfruttamento
E con la certezza che sindacato è uno dei soggetti che ha il compito di creare le condizioni perché questo accada
Non c'è spazio né tempo di avere incertezze ho paura e da parte nostra
L'azione sindacale sta vivendo una fase di grande importanza strategica nell'assestamento degli equilibri sociali del nostro Paese
E questa sicurezza che rende tranquilli tutti noi il nostro lavoro continua nell'attività quotidiana dei nostri servizi e delle nostre strutture
I cittadini continuano ad affluire con tranquillità nella nostra sede ma soprattutto non è l'attentato di ieri che possa scalfire la nostra impostazione sindacale
Auspichiamo che questo fatto aiuti anche le altre organizzazioni a partire dalla CGIL
A comprendere l'importanza delle relazioni tra di noi ma soprattutto del dibattito interrotto su quale scenario sociale vogliamo costruire per il nostro Paese
Confrontarci o provare a farlo chiude spazi che diversamente rimangono alla merce di chi preferisce il conflitto e di questo si nutre e sostanzia per quanto riguarda il Patto di Milano dopo l'attentato ho chiesto all'amministrazione comunale di anticipare l'avvio della discussione che avevamo previsto per l'autunno sul patto numero due
Quello che dovrà affrontare i temi di una più efficace politica attiva del lavoro nell'area milanese e dell'emersione del lavoro nero domestico attraverso strumenti innovativi che stiamo iniziando a valutare consentitemi infine di fare qualche valutazione sulle reazioni all'attentato di ieri
Ho sentito profondamente la sincera vicinanza non solo la solidarietà diritto i tanti amici della CGIL a partire da quelli di Milano della UIL compreso il nuovo segretario generale Angeletti
Per rappresentanti dei partiti molti dei quali sono venuti direttamente nella nostra sede parlamentari rappresentanti delle istituzioni organi di stampa e della comunicazione radiotelevisiva
Delle associazioni datoriali dell'INPS dell'INAIL del Comune con un messaggio del sindaco Albertini a nome della città di Milano della Provincia i sindaci di comuni della provincia di strutture sindacali della CISL di tutt'Italia
Devo dire che è importante questa reazione larga direi unanime che sta a dimostrare che le forze buone della nostra realtà sono tante e sapranno far prevalere la democrazia anche in questo momento oggettivamente delicato e difficile
Non si è mai soli quando si esercita il proprio ruolo e la propria funzione di servizio di una giusta causa quando cioè si prova il gusto per il bene comune
Bisogna trasmettere di più i valori in cui crediamo perché ancora troppi sono gli uomini e le donne duri di cuore coloro cioè che fanno fatica a ragionare in termini autenticamente solidali
I delegati gli ex sindacalisti oggi in pensione ma sempre attenti alle nostre vicende iscritti i lavoratori i cittadini che hanno voluto testimoniare in queste ore la loro solidarietà sono la vera spinta per proseguire il nostro lavoro
Forse queste sono le persone che hanno capito che per noi chi è considerato dal mondo ultimo è il primo dalla nostra considerazione e né i nostri obiettivi
Un ringraziamento particolare intendo rivolgere alle forze dell'ordine che ieri hanno dimostrato non solo grande professionalità e competenza
Ma anche sensibilità nei confronti del nostro lavoro
A partire dal questore dal responsabile della DIGOS del magistrato incaricato delle indagini che subito presenti nella nostra sede hanno voluto testimoniare la loro solidarietà oltre o più svolgere i compiti istituzionali
Un ultimo sincero davvero sincero ringraziamento voglio farlo a tutti i sindacalisti i dipendenti e i collaboratori della CISL di Milano primo fra tutti Luciano Fontana
Che ieri hanno dimostrato esattamente quello che è il nostro atteggiamento il lavoro è ripreso regolarmente e immediatamente perché così ognuno ha inteso fare la sua parte
Anch'io come voi ho avuto paura e ho dovuto confrontarmi con la paura di chi mi vuole bene ma è questa paura che cita e ci darà ancora più coraggio per andare avanti
Nessuna strumentalizzazione quindi ma solo la consapevolezza che la scelta della CISL di Milano come obiettivo dei terroristi è sbagliata anche in questo intimidazione e l'avvertimento sono e saranno rispediti al mittente
Grazie al nostro segretario generale
Diamo ora la parola Tino Casali
Pongo ai portare sul problema Casale io è un è una iniziativa miglia legata come dire a me antichi
Anche questo su questo non amo
Va bene va be va bene la parola ricca l'ho vista Erica Rodari della segreteria dalla UIL
La UIL di Milano porta oggi alla Cisl
Una profonda e attiva espressione solidale all'indomani di questo episodio di questo attentato odioso che colpisce tutto il sindacato confederale a partire dalla CISL e con una violenza intimidatoria che purtroppo abbiamo già conosciuto
In una stagione della storia del nostro Paese e che sta dando ora pesanti segnali di ripresa a partire dall'assassinio di Danton che tutti ricordiamo con stima e gratitudine
Per il contributo dato su materie che ci vedono coinvolti direttamente nel nostro lavoro quotidiano di sindacalisti nelle brutali parole che accompagnano gli ordini per fortuna ieri disinnescato in tempo
C'è una continuità credo con quel terribile episodio di più di un anno fa una continuità mirata oggi proprio sul sindacato confederale
Che ci confermai nella consapevolezza e nella volontà di svolgeva un ruolo utile e importante
In questa società di contribuire allo sviluppo della democrazia e di un'economia che deve avvenire al suo centro la persona umana
In un momento in cui i campioni del così detto neoliberismo a senso unico si sprecano nel nostro Paese e ritengo non l'uomo
Qualcosa che al servizio della produzione e dell'economia e non il protagonista
Risolvere i problemi sociali dare una risposta ai bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici a partire dalle fasce più deboli ed emarginate quei sto e anche il senso del Patto per il lavoro che noi Wille abbiamo firmato come la CISL nella nostra città
In questa epoca di grosse contraddizioni sociali la concertazione
La politica dei redditi la solidarietà la dignità dei giovani e degli anziani la dignità di chi lavora e chi di un lavoro non ha ancora trovato o lo ha perso
Sono strumenti e valori del sindacato confederale lo stravolgimento farneticante di tutto questo che è il nostro bagaglio storico e la nostra ricchezza
E che non ha nulla a che fare con la storia del movimento dei lavoratori
Porta la negazione dei valori sociali del valore della persona tant'è vero che gli unici atti concreti che scendono che discendono da queste premesse sono atti di morte
Noi proseguiamo nelle nostre battaglie nelle nostre no lotte che sono invece momenti di valori e di vita
In chiusura permettetemi di notare una cosa c'è voluto un episodio drammatico come quello di ieri
Che è accaduto qui alla CISL di via Tadino per ritrovarci a parlare in Presa Diretta tra CGIL CISL e UIL a Mila no l'arresto del processo unitario
Credo che non ci abbia aiutato e non ci aiuti nel nostro ruolo di rappresentanza ed è nostro compito storico intera di difesa degli interessi dei lavoratori e delle fasce più deboli della società
Credo che su questo al di là delle ragioni che vanno scandagliata e nel merito ma credo comunque che su questo possa partire debba partire in modo urgente una riflessione approfondita perché credo che il valore dell'unità sia un valore della storia confederale che ci è sempre accompagnato
La rottura di questo valore sicuramente ci mette in difficoltà dopodiché noi comunque continueremo sulla nostra strada continueremo a dar forma ad affermare l'importanza del nostro lavoro
E credo unendomi alle parole della segretaria generale della CISL di Milano Maria Grazia Fabrizio che credo abbia colto nel segno
Alcuni passaggi nodali della storia e di quello che ha in mente ognuno di noi oggi facendo il lavoro di sindacalista unendomi a lei dico non ci lasciamo certo intimidire credo che queste azioni obiettivamente siano solamente degne da parte nostra di di di disprezzo perché disprezzano la vita disprezzo di valori e di conseguenza non meritano di essere presi in considerazione nel merito vi ringrazio
Grazie a Erika
Non vedo il professor Gian Primo Cella ma siccome mi hanno detto che c'è Gian Primo Cella responsabile dell'ufficio studi dove ci si Milano collaboratore come tanti anni lo saluto a nome di tutti voi non lo vedo ma Gian Primo siccome assieme gradiranno Trivero ecco ecco però lo salutiamo la parola Gaiani delle ACLI di Milano
Sembra quasi superfluo parlare di solidarietà di fronte ad un atto così il che ci riporta periodi bui della storia del nostro Paese
E d'altro canto troppo grandi e troppo forti sono innanzitutto i vincoli di solidarietà di carattere storico ma anche attuali che ci sono fra le nostre due organizzazioni per poter tacere in questo momento per non portare la solidarietà di fronte a questo atto così grave
Un atto che forse vale oltre in sé la questione di ciò che è stato il sei cioè il fatto della delle bombe quanto a dire sostanzialmente che esiste ancora all'interno della nostra società chi pensa che la dialettica politica possa essere sostituita dalla violenza
E questo è credo il segnale molto più grave di una barbarie che passa sotto traccia nella storia del nostro Paese e che purtroppo è sempre presente pronta ad esplodere
La dialettica politica anche dura anche a aspra il dissenso
Il la possibilità di dire io non sono d'accordo
Sono cose importantissime che sono tutelate la nostra Costituzione prima ancora da questo esodo la democrazia che è vivo in ciascuno di noi
S e perciò non possono essere confuse in alcun modo
Con l'atteggiamento di chi ritiene che invece il modo migliore di presentare il proprio dissenso sia quello di ricorrere alle armi
Chi fa questo per ciò spesso perde ogni diritto dignità di interlocutore politico e non può essere considerato come tale ma semplicemente come un nemico della Repubblica un nemico di ogni cittadino onesto e di ogni lavoratore
Al di là di come possiamo pensarla su questioni specifiche ad esempio al Patto di Milano ma se ne potrebbero citare altre
Io credo che il dato di fondo che rimane quello della ricerca sempre più attenta di quelli che sono gli interessi concreti dei lavoratori e dei cittadini
E su quant'è da questo punto di vista io credo che la necessità che è stata ribadita da chi mi ha preceduto di una ripresa forte dell'interlocuzione fra tutte le forze del lavoro e le forze sindacali non meno forze associative
Sia un'esigenza reale e pregnante per i lavoratori di fronte ad una situazione in cui ci troviamo
A a confrontarci con l'attacco di una cultura neoliberiste di individualista molto forte
Che appare maggioritaria anche nella realtà milanese e che proprio per questo deve trovare all'età fra le forze del lavoro una capacità prima ancora culturale
Che non sindacale e politica di saper reagire in contrasto e di saper dire una parola differente
Proprio per questo è necessario io credo reagire di fronte all'ipotesi come queste che rischiano di riportarci indietro e fare in qualche modo anche il gioco delle forze della reazione
Per questo io credo sia necessario non tanto isolare queste persone forse questo problema si poneva trent'anni fa ma queste persone non sono all'interno del mondo del lavoro né del mondo
Della vita civile sono persone che si limitano a coltivare i loro ideali folli al di fuori di ogni e possibile confronto con quelle che sono le forze reali presenti con quelli che sono gli interessi dei lavoratori
è necessaria invece andare molto più a fondo nella nostra capacità di ricerca e nella nostra capacità di creare vincoli di solidarietà e sotto questa prospettiva io credo che per quanto ci riguarda come Acri noi e la CISL con tutte le altre forze disponibili dal mondo del lavoro e della realtà sociale e civile di questa nostra città saremo in grado di fare fino in fondo il nostro dovere di su questa prospettiva io credo voglio ribadire in ultimo la mia solidarietà e il mio affetto a tutti gli amici e i lavoratori dell'Agis grazie
Grazie anni
Mi sono scordato prima di ringraziare la segreteria nazionale della FNSI dei pensionati non perché sia preservato chioma perché è qui davvero e quindi
La parola all'assessore alla provincia all'assessore al lavoro alla Provincia di Milano Cosma Gravina che ringraziamo per la sua
Ma premette io ribadisco Portofino la solidarietà
Mia dell'amministrazione provinciale ieri ha avuto modo di sentirmi con Maria Grazia solidarietà che questo manifestato anche con un comunicato stampa che al messo il presidente Ombretta Colli
Solo una brevissima riflessione che dicevo ieri al telefono anche Maria Grazia sì un Giocondo ma è la vicenda del Patto per il lavoro è solo un pretesto
Di questo gestito intimidatorio io credo che come dire si sia voluto lanciare un segnale
Contro una pur in una nuova politica occupazionale più generale che la CISL e altre forze sindacali stanno portando avanti in questi in quest'ultimo anno
Siamo in un periodo di trasformazione epocale del mondo del lavoro
E credo che intelligentemente in modo realistico e programmatico
Alcune organizzazioni sindacali non ne vogliono subire solo le conseguenze ma vogliono essere protagonisti della trasformazione del mercato del lavoro del mondo del lavoro cosa peraltro che in altri Paesi europei io ho vissuto tanti anni in Germania ci vado di frequente
Già da più di dieci anni i sindacati tedeschi sono stati i protagonisti sono protagonisti delle trasformazioni che stanno avvenendo in Germania quindi io credo che si sia voluto più che altro colpire una politica più generale
Che la CISL e altre organizzazioni sindacali Stone portando avanti in Italia
L'altra cosa che a me sembra importante e che proprio parti io sono per temperamento portato a includere e non ad escludere
Spero mi auguro con la presenza anche di Panzeri e altri amici non tanto diciamo compagnia che giovedì compagni amici CGIL credo che ci sia il novanta si è aggiunto io credo che sia giunto anche ometto ma anche partendo da questo momento se vogliamo triste di a ripetere magari un po'alcune posizioni che ci sono state sul Patto per il lavoro e su altre posizioni perché io credo che le le porte sono sempre aperte e almeno per quanto riguarda da parte mia dammi sotto provincia ci ha sempre pronti a rivedere la ritrovarci insieme l'ultima cose concludo e che abbiamo superato qui c'è Casali che ricordo e queste cose anni molto più difficile all'inizio degli anni settanta l'unità delle forze istituzionali sindacali del partito democratico è riuscito a superare i momenti più difficili credo che anche questa volta se saremo tutti uniti riuscì sicuramente supereremo questo momento
E continueremo ad avere anni di democrazia e di libertà all'interno del nostro paese grazie
Grazie
Ho scambiato molti avevano visto un gesto affettuoso di soluto don Virginio Colmegna responsabile della Caritas provinciale che è arrivato anche lui a portare il suo la parola Antonio Panzeri segretario generale la Camera del lavoro di Milano
La nostra presenza qui a dire che non è solo un atto
Di dovuta e sentita solidarietà alla CISL milanese ma se mi è permesso anche
Un affetto personale nei confronti di Maria Grazia
Seppure in presenza di decisioni euro ricordo che non è mai mancato
Io penso come avete detto che il fatto di ieri è un fatto davvero molto grave
Come ribadiva D'Antoni ieri nelle una conferenza stampa
è un attacco a tutto il sindacalismo confederale
E penso che sia davvero utile
Che lo comprendiamo fino in fondo e che tentiamo nel limite del possibile di avere una risposta unitaria adeguata
Guardate le pompieri io penso che si inseriscono in una strategia molto chiara che viene da lontano
E che viene forse da prima dell'omicidio di D'Antona che è proseguita
In questo anno
E che ha avuto una serie di avvisaglie
Penso che siamo di fronte io nessuno ne sono convinto di questo ad una vera e propria processo di iniziazione terroristica da parte di alcuni soggetti di alcune forze
E credo che le cose che sono avvenuto in questi giorni di compreso l'attentato di ieri sia una trova tecnica
Per un salto di qualità ancora più forte
Io sono convinto che noi e il mondo del lavoro debba essere in grado di fornire
Una risposta unitaria e univoca
Perché se da un lato io credo occorra ribadire che
Non è paragonabile la situazione che si è determinata negli anni settanta e che vi è una maturazione una convinzione profonda nel mondo del lavoro
Nel fatto di ritenere il terrorismo il suo principale avversario e nemico da abbattere perché non è non favorisce i processi di crescita del mondo del lavoro
Anche se la situazione non è paragonabile questo non ci porta assolutamente
A sottovalutare il fatto che questo fenomeno di questo nuovo terrorismo
Sia meno pericoloso di quello degli anni settanta
Per questo io credo che sia giusto avere un po'di lucidità e molta fermezza
E che ci sia una risposta insisto unitaria delle forze sociali delle forze politiche e delle forze istituzionali
Nel documento che hanno lasciato un utilizzano questo pretesto
Del patto per il lavoro
Io credo che al di là dell'utilizzo di questo pretesto non dobbiamo farci offuscare da questa esigenza di una risposta unitaria
E pur le opinioni che sono presenti fra Dinoi lordo solo sul Patto per il lavoro come su altre cose
E che fanno parte io credo di una naturale normale
Evviva dialettica democratica fra organizzazioni sindacali
Non devono però permettere queste opinioni diverse queste divisioni che si sono
A queste forze di inserirsi nel nostro dibattito
Di aprire contraddizioni
Di creare parchi all'iniziativa terroristica lo dico con molta forza questo
E lo dico perché è particolarmente grave il documento ieri di rivendicazione lo è per il linguaggio innovativo che dire
Lo è perché le cose che sono scritte sono scritte da gente che sa da gente che informata
E io credo che proprio da questo punto di vista sia appunto necessari una risposta doveroso respingere questo tentativo di inserirsi di incunearsi nelle contraddizioni che esistono e nella dialettica che c'è fra di noi ed evitare appunto strumentalizzazione
Su questo fa testo una cosa che considero importante
Ed è il documento di CGIL CISL e UIL ieri fatto
Subito dopo la scoperta di queste due pompe
E la riprova io credo importante che al di là delle divisioni esiste una radice profonda del sindacalismo confederale milanese
Che permette lo ripeto al di là delle divisioni
I rendere possibile una azione convinte comune contro le intimidazioni terroristiche
Io sono convinto che dobbiamo insistere su questo
Io credo offro la disponibilità da parte della CGIL anche a verificare nei prossimi giorni se è possibile fare e dare una risposta più alta dal punto di vista unitario a livello milanese
Di nuovo la solidarietà dalla casa e lavoro
Grazie particolare tutti ad Antonio ma anche a quelli che l'hanno preceduto
Diamo ora la parola
Nostro segretario non si è preoccupato delle raccomandazioni che il professor Veronesi va tutti i giorni alla televisione però trova vogliono diamo la può anche segretario di Milano e non solo il segretario generale
Allora va bene Veronesi probabilmente dovrebbe occuparsi prima degli ospedali di altre cose può far niente se ne occuperà dice che quando uno cioè non la parola segretario alla civiltà Sergio D'Antoni
Già Mariagrazia
A ben collocato
L'episodio successo ieri
Le considerazioni che hanno accompagnato
Questo episodio
Io penso di poter raggiungere a nome mio personale a nome della segreteria confederale di tutta la CISL hacker
Noi riteniamo che l'episodio sia per veramente grave
Che la rivendicazione che l'accompagna
E inquietante
Che è il fenomeno che abbiamo davanti è assolutamente
Significativo dei nessuno si può permettere di sottovaluta
Fu chiaro dopo l'assassino al professore D'Antona
Che nel mirino
C'era il sindacalismo confederale
Anche colpendo la figura
Come il professor D'Antona che era una figura particolare
Grande
Tecnico che aveva messo al servizio
La sua capacità la sua sapienza al servizio una causa alta
La causa
Cioè la politica del rinnovamento
Di un incontro tra Stato parti sociali per affrontare le questioni aperte
Nella nuova Società italiana
Fu chiaro in quella rivendicazione in quell'assassino che
Il sindacalismo confederale nella sua funzione nel suo ruolo
Era il vero destinatario di quelle pallottole
E fu chiaro a tutti almeno a noi
Che è in discussione c'era proprio
Questa funzione
Quella che in questi anni abbiamo chiamato la funzione dalla concertazione la funzione concertativa dal sindacato
C'è questa funzione
Di grande responsabilità ma anche di grande efficacia cioè quella di potere affrontare
I grandi cambiamenti nelle società moderne nel mondo del lavoro con non assetto e sia in grado birrette c'era il confronto
Cioè di trovare le soluzioni per l'interesse dei lavoratori dei pensionati di quelli che ho lavorato un lavoro non ce l'hanno insieme alle questione generale del Paese
E questo che da tanto fastidio e questo che in discussione è questo che viene attacca
E
Se noi dobbiamo essere consapevoli fino in fondo
Che è questa la funzione del sindacalismo italiano quella verso cui l'abbiamo indirizzata verso corso cui abbiamo lavorato con sforzi con difficoltà
Però l'apporto di consenso pieno che i lavoratori dovevano offrire a questa impostazione
Noi dall'episodio di ieri dalla rivendicazione che l'accompagna riceviamo se posso usare questa espressione un grande stimolo ad andare avanti siamo nel giusto e per questi pazzi proprio per questo dobbiamo essere colpiti
Questo è di quello che emerge e siccome io lo dico subito per evitare poi equivoci successive noi non dobbiamo dare messo una dignità politica
A quanto è avvenuto noi siamo in presenza come fu per il professore D'Antona e come è stato ieri e come contenuto in questo volantino noi siamo in presenza di assassini e di complici degli assassini in quanto tali vanno trattati
Non facciamo l'errore finora per fortuna non c'è questa e allora che fu fatto storicamente sono compagni che sbagliano vediamo di no no qui non c'è nessuna rosa
C'è una farla implicazione assassina
Che punta attraverso il metodo dalla violenza ad oscurare le posizione altro voi e a creare un clima di intimidazione debba ora di terrore
Questa è la ora che si fosse messa perché scoppiasse si fosse messa perché non scoppiasse
E si fosse messa lei questo ha pochissima parco ma io la penso importanza quello che è importante quello che accompagna e quello che li viene detto
E quello che le considerazioni che si fanno che sono veramente importanti perché perché dimostrano esattamente questo
Dimostrano che ci sono menti malate che determinano una loro volontà di violenza e scelgono il sindacato italiano come oggetto strumento soggetto da colpire
Perché importante perché svolge un grande ruolo perché idoneo ad affrontare le questioni aperte in questo Paese
Se noi contasse ma poco se esistesse Oboe costata trenta quelle che ci lascerebbero Totti in pace compresi gli assassini del terrorismo se è così
è il fatto che questo sindacato in Italia pur nelle sue articolazioni cui tornerò pur nella sua discussione seria ampia
Oggi a un soggetto senza il quale non si possono affrontare i processi di rinnovamento
Alimenta appunto da un lato una critica sbagliata che non lo paragoniamo mai agli assassini ci mancherebbe no la critica sbagliata su questo ruolo del sindacato
E contemporaneamente alla menta in merito inventi malate
Il ricorso alla violenza per fermare questo tipo di iniziative
Ed è in questo passaggio io credo che noi riceviamo
La vera capacità di potere determinare un percorso uno sviluppo una questione aperta nel nostro Paese in questo senso sicuramente
Il Patto di Milano pur con le sue polemiche segna per noi un passo importante e non a caso lo segna anche per loro
Perché il patto dei melanomi diciamo subito in polemica certamente ma anche come nostra convenzione è un modello
Per noi è un modo vero di affrontare le grandi questioni aperte e di adattare le regole contrattualmente di lottare contro tutti i fenomeni del sommerso conto tutti i fenomeni
Del lavoro nero di dare una risposta all'emarginazione sociale che anche nelle grandi città che anche in una grande città sviluppata una grande città tra le più sviluppata del mondo però si determina in maniera pesante
Per questo noi abbiamo portato avanti questa dei che accomuna risposta autentica all'emarginazione sociale per coesistono
C'è la risposta e viene preso di mira il Patto di Milano perché stretto dai nell'esperimento riuscisse
Come noi speriamo riesca noi avremmo dato una grande risposta attraverso le vie contrattuale concertative
Ai fenomeni dell'emarginazione sociale alle fasce più deboli del mercato del lavoro a quelli che non riescono a difendersi da soli perché guasta la questione vera che dà fastidio
Perché essa a Toronto Lovino
Il sistema possibile se non troveranno risposta e chiaro che queste fasce restano come dire in balìa arrestano emarginate restano proprio frutto non c'è una frase pensate periodo nessuna dignità l'ho detto all'inizio ma non c'è una frase
Sul lavoro nero
Sullo sfruttamento in questo volantino cioè non c'è non lati diciamo da questo punto di vista che può no anzi anzi sarà prendano proprio Salt and attivo che fai per combatterlo non invece sul fenomeno non dicono una parola
Sul fatto per esempio per me gravissimo ne approfitto
Ma per me gravissimo di questa cosa pubblica che continua a continuare a fare legare al ribasso dei tutti i servizi pubblici
Significa preparare la strada a fenomeni di nero di sommerso di non rispetto per le regole sulla sicurezza e contrattuali foreste quantità
Non capire che tu non puoi offrire questo passaggio non puoi determinare risparmi due lire a queste due lire risparmiata saranno risparmiate a danno dei qualcuno
E guarda caso quel qualcuno è sempre il più debba dalla catena mai più forte dalla catena quinti in questo ci sono delle lezioni ecco perché è importante
Ecco perché il patto ha quelle caratteristiche ed ecco perché
Esso verrà preso di mira perché c'è questa condizione ulteriore ma non lo fanno qui lo voglio dire perché l'ho detto ieri lo ripeto perché c'è una questione particolare Succiso e CGIL UIL noi siamo nemici di questi tutti CISL e CGIL e UIL
Lì non fanno differenza Sochi affermato a chi non ha affermato lì la differenza soltanto tattica per loro noi siamo i nemici in quando svolgiamo quella funzione di sindacalismo confederale
E in questo senso io credo che anche alcuni commenti successivi siano proprio sbagliati perché non si capisce proprio che questa realtà anche quando si divide anche quando discute
Questa ricchezza del sindacalismo confederale italiano
è veramente una grande ricchezza in questo dimostra la sua capacità di far democrazia perché noi sicuramente non la storia o di vostra avremo avuto momenti di grande unità momenti di grande dedizione ma quello che è rimasto sempre integro
Tra di noi cose il fatto che se c'hai un quadro democratico che lo garantisce alla fine i lavoratori decideranno per la migliore via in grande democrazia è in grande sintesi questa è la qualità del movimento sindacale italiano questa unità guardate che essa e più spesso come da difficoltà
Perché lo questo pluralismo la ricchezza pluralista del del sindacalismo italiano è stata sempre una sua caratteristica
Perché questo allarga le fasce perché questo non lascia esclusi altrimenti si produrremmo in cosa piccola che la vera aspirazione di tanti
Se noi siamo una cosa grande proprio per questa ragione
E proprio perché riusciamo a mettere insieme queste energie questa funzione pluralista questa anche quando i passaggi sono delicati e nella vicenda milanese loro sono stati sicuramente in maniera significativa
Ed è su questo io penso che se la possono levare dalla testa diciamo se questa contraddizione che c'è o fra di noi
Un'immagine che possa offrire spazio a forza di questa natura
Io penso tre cose le dico in maniera esplicita che la risposta la risposta ad una minaccia terroristica deve essere alta e forte e deve essere unitaria di tutti i lavoratori italiani parlerò
Parlerò con il segretario CGIL UIL per vedere come facemmo dopo l'omicidio D'Antona quale iniziativa possiamo prendere assumere per resta perché questa mobilitazione restituiva
Secondo
Che questo elemento risposta forte e unitaria non toglie e non cancella le differenze
Se ci sono Sr stanno perché la qualità democratica che debbono restare
Noi non possiamo fare un'unità per finta
Ipocriti
Questo sì darebbe ragione al voto li farebbe vincere su questo punto perché pur di annullare per dare una risposta allora lo è allora vorremmo le nostre qualità pluralistica la nostra differenza non è il nostro dibattuta nel proseguire
E se abbiamo concezione diverso e sulla democrazia economica sul modello contrattuale sugli assetti è la risposta
Questo per me è una ricchezza non è un impoverimento certo come lo sforzo che dobbiamo trovare le sintesi questo lo sforzo che l'ha fatto ma partendo dal fatto che ne sono si può arrendere a priori che c'è un terreno forte di confronto
Di capacità autentica di risposta migliore ai cambiamenti perché questo lo sforzo che facciamo
Di fronte a tutti quelli che ci spiegano che dobbiamo cambiare ma dobbiamo cambiare per arrendersi
Io l'ho detto mille volte continua a ripeterlo che il cambiamento è di tutti in questa società o di nessuno
Se non ci sono le vittime sacrificali e quelli che invece possono dal cambiamento ricavarne tutto
è un poco il sesto comma la questione delle tasse e quella lì che dà l'idea migliore continuare a dire come dicono in tanti
A battente alle tasse e tagliata la spesa pubblica corrente è un non senso
Perché la spesa pubblica corrente noi sappiamo bene cosa sanità scuola pensione pubblica in pieno cioè quelle che sono in questa stanza
Le tasse se va bene li abbassiamo a tutti la spesa pubblica corrente la tagliamo a noi su eh secchi tant'è che porta la croce Huerta globalizzazione
Cuesta concezione donne concertativa non fa parte di questo bagaglio o a Totti cantano addotte portano la traccia
Ora è chiaro che nessuno canta la sua porta la croce in democrazia no anzi può essere altra strada siccome queste è la sfida vera questo l'attacco terroristico per protesta la vera Street
Se riusciamo a far cantare Totti a far portare a tutta la croce cioè se riusciamo in quell'equilibrio redistributivo in quell'equilibrio di nuovo umanesimo in quell'equilibrio in cui sconfitti
Proprio le posizioni sbagliate perché trovi l'equilibrio per competere con equità Cuesta che è la grande sfida delle società moderne nelle democrazie moderne in Italia si può realizzare con il ruolo forte
Delle parti sociali e del sindacato con discussione con dialettica ma si può realizzare se si realizzano e avremo creato un modello è questo
Ecco perché dà fastidio allora la risposta è sì all'unità per una mobilitazione forte
Contro questi assassini
Insistiamo perché avanzi una linea che trovi la risposta migliore come modello concertativo per trovare la soluzione di contemperare gli interessi della società moderna
Terza questione possiamo dirlo ha detto Maria Grazia non ne vogliamo fare negli spiritosi
Nel offrire il petto queste sono cose così stupide cioè ma possiamo dirlo qui si con quella certezza quella fermezza lo abbiamo sempre saputo quando ciascuno di noi attraverso il processo personale che ha avuto affrontato questa attività sindacale
Noi possiamo dei viola questi signori
Che non siamo affatto intimiditi che non abbiamo nessuna paura
Che stiano tranquille che noi proseguiremo per la nostra strada qualunque cosa succeda è chiaro che noi non vogliamo che succeda perché vogliamo che lo Stato funzione e garantisca questi a starsene alaggio Spezia prima lo fa meglio è
Ieri alla luce di questo episodio sono state anche reazioni polemiche sulla funzionalità dalla giustizia
Io penso che sia un grande errore
Soprattutto perché alcune notazioni polemiche sono nate nella maggioranza
E io penso che questo sia proprio sbagliata
Perché se c'è una cosa che noi abbiamo imparato nel corso degli anni duri del terrorismo fu proprio questo
Ci vuole una grande qualità democratica
è una grande solidarietà da dare agli organi della polizia dei carabinieri la guardia cioè a tutti gli organi e la sicurezza che hanno bisogno di sentire la nostra solidarietà per affrontare il rischio di questa volta
E guai a fare un errore decadere forse potremmo avere argomenti forse è certamente quello che è avvenuto per la vicenda Dantone alle fughe di notizie le storie che conoscete sono segnali non sintattici però guai almeno per come la penso io a commettere l'errore di dividersi su questo di cadere in polemiche di determinare una specie di situazione appunto
Incredibile di favore perché ci attacca perché usava violenza quella di poter fornire un campo di aggravante in cui appunto ognuno va per la sua strada ma neanche per idea noi qui dobbiamo dire con assoluta fermezza che da parte nostra ci sarà una mobilitazione di grande democraticità di grande capacità dei lavoratori italiani non per isolare come è stato letto bene no non per isolare per dimostrare che su questo terreno noi andiamo avanti sulla linea che dava praticamente i lavoratori italiani hanno scelto e contemporaneamente dare il segnale
Che da questo punto di vista gli organi che hanno questa responsabilità
è chiaro che noi vogliamo il massimo di efficienza ma debbono sapere
Che diamo al loro la più grande solidarietà proprio perché siamo convinti che solo dal funzionamento si potranno ottenere risultati dall'efficienza e siccome questo stato alle energie
Tecniche e professionali le teste per ottenere questo risultato il problema vero è non commettere errori e andare dritti a trovare queste assassine garantirle la giustizia c'è un punto su cui non solo i giornali ma anche noi rifiutiamo
Ed è il punto sul quale leggendo questo documento
Sicuramente c'è un'inquietudine più il linguaggio usato
La proprietà di questo linguaggio riconoscenza fanno pensare a
A conoscenza generali dal nostro mondo forte
La strada
Come si sa è triplice
Ormai noi è vero che non facciamo nulla
Di segreto tutto quello che facciamo è più pubblico per me
Chi è fortemente attento probabilmente può raccogliere tutte le informazioni che vuole poi mettere in fila
Forse il linguaggio usato va oltre questo livello di conoscenza
E quindi qui nascono altri due inquietanti interrogativi
O c'è una come dire capacità di intelligenza di si chiama così di ascolto
Che finisce per avere informazioni
Oltre il dovuto o c'è una infiltrazione
Io penso che noi non dobbiamo fare su questo nessuna mentre sull'atteggiamento di Serra perché se ci fosse nessuno in grado di dirlo
Se ci fossero e saremmo vittime
Quindi non bisogna assumere l'atteggiamento allora come in una certa parte del dibattito dopo il professor morto del professor D'Antona ci fu gli stilisti pallore dentro ma allora voi siete no noi siamo vittime se siamo vittime ammesso che ci fosse un'infiltrazione nel quadro della del fatto che essendo vittime siamo anche oggetto deve il trazione quindi da questo punto di vista se volete è una conferma in più
Del fatto di essere nel mirino è di essere vittime di questo attacco io non lo so se è così e nessuno di noi può saperlo noi possiamo garantire ad una cosa il massimo dimenticanza e il massimo se appunto sappiamo qualcosa
Dei fornire tutto questa alle autorità preposte perché provvedano loro
Non gli possiamo dare la garanzia che appunto le nostre sono case aperte controllino tutto e tutti perché da questo punto di vista stendo vittime non possiamo correre il rischio di nessun tipo
L'unica cosa che non accetteremo che sempre in sequestro come una campagna al contrario come una campagna di criminalizzazione Son Sen D'Agata perché noi siamo vittime no no Ricci
Essendo vittime non possiamo correre quel rischio siccome ieri sono state dichiarazioni del sindaco un poco
Come dire affrettate perché è inutile fare qui ho detto prima cerco l'unità non polemiche
Affrettate
Perché anche lei individuare in in ambiti general generici non ci aiuta affatto
In democrazia la cosa che conta in democrazia e che ciascuno abbia la possibilità Forte vera dei potere svolge nel consenso e nel dissenso il suo ruolo e dopo deve poter fare le importante Henze visto il confine l'unico confine eh la violenza
Ma senza quel confine poi questo è il confronto democratico ha idee ne mette in pista e se conquista consenso va avanti questo ci hanno insegnato i nostri padri e su questo noi siamo i depositari più forti quindi non tre mila leggeremo mai nessuno
Chi mena leggeremo a quelli sì
Che fanno dalla violenza la loro azione diritta per questa consideriamo i terroristi assassine non gli diamo nessuna dieta politica ma proprio per questo diciamo con la stessa serietà che criminalizzare aree è proprio sbagliato noi dobbiamo fare in modo che i criminali vengano colpiti non trovino complessi perché ci siano magari formelle criminalizzazione generale
E su questo io penso seriamente che noi dobbiamo proseguire questa nostra azione dobbiamo dare il significato il senso vero
La nostra funzione
è fondamentale per affrontare il nuovo in questo Paese la nostra concezione la democrazia è forte
Del pluralismo che l'accompagna la nostra funzione in una città come Milano una grande regione come la Lombardia ma in generale in questo Paese Petrova deve trovare le ragioni vere per fare avanzare un disegno
Di equilibrio di equità pur nel quadro la competizione
Questo io penso alla fine di questa nostra iniziativa deve essere fornito a tutti i lavoratori dell'area milanese lombarda dell'insieme del dell'aria del Paese di tutti quanti perché in questo noi siamo tutti
E tutti insieme
Non ci sono differenze questa la grande qualità del sindacalismo italiani
Altri non riescono a farlo
Vorremmo Libardo politico più forte più adeguato sui problemi veri di questo Paese
Sulla divisione di questo Paese sulla distanza che si allontanano tra forti e deboli
Tra zone forte zone deboli tra ricchi e poveri non vorremmo appunto assistere come abbiamo assistito in questi giorni guardate che non c'è moralismo e le mie parole lo dico perché quando si esagera si esagera
Per tre giorni di
Scooter della responsabilità nazionale del calcio italiane per trovare la soluzione adesso dismessa francamente esagerato
è notorio che io sono come dire uno Desportes manovra ma non aveva tanti
Perché qui si è superato si è superato ogni limite e io penso invece che le cose che poi avvengono i temi che ci sono in questo Paese si quelli si meritano vera attenzione non la dialettica democratica per trovare le soluzioni
Ecco perché concludendo questo intervento dico con grande chiarezza
La CISL e Milano ha subito questa ha tentato di intera civiltà un italiana lo vive come proprio ma io penso che in terra voi entro sindacale italiano è in questa grande stagione di numerino perché svolge un ruolo fondamentale
Per questo dobbiamo dire a tutti i lavoratori di stringersi attorno al sindacalismo confederale a queste grandi bandiere di CGIL CISL UIL perché solo così Vasco vinceremo sicuramente terroristi ma fare avanzare questo Paese in una linea di democrazia e di nuova equità che è indispensabile per tutti per i lavoratori ma penso per l'intero Paese grazie
Noi concludiamo i nostri lavori del
Un evento che la segreteria ha preparato la parola Vito Milan
Sì sono l'altezza dalla situazione poco fa
Pietro Spina che è il personaggio principale di un romanzo di Ignazio Silone vino e pane ebbe a dire
Vi è qualcosa di peggiore della privazione della libertà
Ed è la mancanza del suo bisogno
Abbiamo a che fare con gente così
Vado al comunicato
In difesa del sindacalismo confederale il consiglio generale della CISL di Milano riunito urgentemente ed in forma allargata il sei luglio due mila
Condanna con fermezza l'attentato compiuto il cinque luglio mattina contro la propria sede di via Tadino rivendicato dal Nucleo proletario rivoluzionario nere ringraziare tutti quanti ci hanno espresso la solidarietà anche partecipando direttamente alla nostra riunione vogliamo ricordare che anche grazie al tempestivo intervento delle forze dell'ordine gli ordigni incendiari sono state disinnescato i senza danni
Toccherà a noi tutti però disinnescare le parole incendiarie con cui i terroristi hanno rivendicato il loro gesto vigliacco con il quale hanno voluto dichiaratamente attaccare la CISL di Milano con il pretesto del patto di Milano per attaccare l'azione del sindacalismo confederale nel nostro Paese come è stato nel passato anche oggi il vecchio e nuovo terrorismo sarà sconfitto dall'azione unitaria di tutto il sindacato della società civile
Non possiamo non dobbiamo non vogliamo lasciarci intimorire lei interloquire con gentaglia che nuota nel brodo della violenza assassina e vigliacca
Noi il sindacalismo confederale la CIR in particolare andrà
Avanti nella sua strada a Milano e nel resto del Paese per tutelare con la contrattazione a tutto campo le persone che lavorano e per dare lavoro regolare e a chi non lo ha ancora continueremo a sostenere le nostre tesi anche discutendo fortemente alla luce del sole nel sindacalismo confederale senza accetta era intrusioni i folli deliranti il Consiglio genera aveva Chieti Milano invita le iscritte gli scritti e l'insieme del mondo del lavoro a stringersi attorno al sindacalismo confederale per difendere anche la libertà e la democrazia
Milano vera
Grande Shelley sopportazione dalla sua una mai sedere ch'era destino così
L'ENEL si viene
A
Casa