"Il diritto alla morte dignitosa. Terapie contro il dolore, testamento biologico, eutanasia", organizzato dalla Fondazione Ravasi presso l'Università statale di Milano

In realtà
Nessun compì con questo convegno salvo quello di
Benvenuto
Al pubblico e naturalmente agli organizzatori
Per conto della facoltà di giurisprudenza
L'onore di rappresentare come preside
Responsabile
In ogni senso compreso quello dell'ordine e della sicurezza
Di questa di questa sala lo dico perché gli uffici hanno raccomandato ordine assoluto giacché questa sala contiene un numero illimitato
Di persone sono peraltro molto contento di vederla così piena cosa che accade
In realtà soltanto in alcuni esami particolarmente affollati
Sono contento di vederla così piena perché questo indica non solo il tema ma anche il modo con cui il tema è stato affrontato e sarà affrontato interessa cosa che non può che farmi piacere dal momento che si tratta
Di un tema non soltanto caldo in questo momento dopo le recenti polemiche seguite alle decisioni del Parlamento olandese ma anche in genere particolarmente importante aggiungo soltanto una parola prima di lasciarvi perché sono troppo impegnati in rettorato con una delle tante commissioni deliberanti per dire che soprattutto una cosa io mi auguro di questo vostro convegno di riflessione di studio e che
I relatori pubblico cooperando con operino anche soprattutto a dissipare quella gran serie di equivoci terminologia ICI
E concettuali dei quali è stata costellata la discussione sulla tematica dell'eutanasia con il risultato perverso ma assolutamente comune di questi tempi in Italia
Che il panorama di coloro che discutono sia immediatamente diviso in due campi quello del bene è quello del male con una semplificazione oltraggiosa dei temi in discussione
E oltretutto con come dire quell'altro Effetto
Perverso anche somma costante anche adesso
Di coprire poi con un velo di ipocrisia e verbali ciò che invece dovrebbe non soltanto per ragioni scientifiche con metodo scientifico ma anche semplicemente per ragioni come dire di comunicazione umana venire alla superficie in maniera chiara in modo che tutti discutano delle stesse cose usando le stesse parole
Con questo io vi auguro il miglior lavoro migliore successo mi auguro di vedere comparire
Subiva etica
I risultati di questo convegno non posso non ricordare che alcuni anni or sono la rivista che io dirigo che di quei Valerio Pocar e condirettore ecco caporedattore cioè Sociologia del diritto
Pubblico dopo il per la prima delle decisioni del far del del parlamento olandese l'articolo di uno studioso olandese
Il quale dimostrò come la decisione parlamentare avesse avuto perlomeno il gran merito per l'appunto di rendere palesi delle pratiche che invece venivano svolte in maniera coperta
Appunto sotto un velo di ipocrisia ho ripensato stamattina quel lontano episodio che risale mi pare al mille novecentonovantaquattro per dire tre fondo una volta tanto
Siamo stati abbastanza pionieristici nel trattare un tema che poi alcuni anni dopo e diventato casa però come tutti i temi caldi il tema è pericoloso
Che convegni come questo possano contribuire a invece ad affrontare come si diceva in latino fregi da pacca Torque anima cosa che è molto rara nell'Italia di questi tempi non è detto che non sia ancor più rara nell'Italia che ci aspetta di saluto e ringrazio
Buongiorno a tutti buon lavoro a questo convegno e devo dire che
Già nelle rapide parole del professor Ferrari
C'è un messaggio estremamente importante che io voglio immediatamente riprendere ha fatto riferimento a quel meccanismo
Di semplificazione oltraggiosa queste le sue parole
Che continua a dominare il dibattito pubblico sui temi che formano oggetto di questo nostro incontro e allora voglio dire immediatamente che questo questo convegno non è un convegno sull'eutanasia
E quelli qui convenuti non sono associati a un club di necrofilia
Certo e anche un convegno sull'eutanasia di essa parleremo e molto e su tale questione abbiamo elaborato due diverse proposte di legge coincidenti nelle finalità anche se diverse nella strumentazione normativa che sono a vostra disposizione ma il titolo il titolo di questo convegno esprime esattamente il programma della nostra discussione ossia il diritto a una morte dignitosa
E allora la domanda vera che questo convegno vuole porsi che vuole porre all'opinione pubblica
E questa come come conciliare
Il diritto alla libertà individuale e all'autodeterminazione ovvero io decido sulla mia vita
Con la crescente Offerta di beni medico scientifici che ci dicono tu puoi guarire da qualunque malattia
E come far convivere ecco un interrogativo immediatamente successivo la paura del dolore e della perdita di sé con il desiderio umanissimo di vivere di più
Io credo che qui non altrove qui intorno a queste domande si colloca con tutte le terribili contraddizioni che evoca la questione dell'eutanasia anche se il termine lo abbiamo detto lo abbiamo ripetuto
Lo dice il ministro Umberto Veronesi nel contributo scritto a disposizione rischia di risultare fuorviante in quanto fa riferimento a una sola modalità quella diretta e attiva di interruzione dell'esistenza
E tuttavia questa parola così drammatica al di là del suo significato letterale che invece suggerisce un concetto
Gioioso
Questa parola drammatica nella percezione collettiva nel senso comune va detta
E proprio perché particolarmente nel nostro Paese
La morte in quanto tabù
Costantemente dal rinnovato irrituali Zanzotto sembra respingere qualunque approccio razionale e consentire solo formule di tipo esorcisti Co quella semplificazione oltraggiosa di cui ha parlato il professor Ferrari e sembra impedire questo tabù continuamente rinnovate rituali Bisatto
Che su questo tema possono esservi interventi di legge diritti riconosciuti spazio e garanzie per una decisione informata e consapevole
Qualche passo avanti va detto è stato fatto
Anche se il dibattito pubblico puro così faticoso e così condizionato da pregiudizi sembra percorrere la Società Italiana appassionarlo Laye io credo legittimamente inquietare una ma questo dibattito pubblico sembra arrestarsi davanti a un solo luogo davanti a una sola porta chiusa
Il Parlamento italiano
Qui nel Parlamento italiano il discorso sull'eutanasia non entra basti ricordare che il primo e solo disegno di legge presentato
In Parlamento risale al mille novecentottantaquattro e porta la firma gloriosa aperti a qualche anno alle spalle di Loris Fortuna
E aggiungo che solo oggi solo qui
Non dico per la prima volta ma quasi solo oggi sono qui per la prima volta avremo la possibilità di ascoltare nel corso di questo convegno altre voci che esprimono altre culture e altri punti di vista di un motivo di interesse del convegno stesso
Parteciperanno persone che hanno un'altra concezione del mondo e dunque anche del vivere e del Molise
Le ascolteremo nel corso di questa giornata
Ma per parlare di quella sordità
Che la massima istituzione rappresentativa del Paese esprime nei confronti di queste tematiche voglio ricordare la faccio velocemente
Ma ne trovate notizie sui giornali che proprio in questi giorni proprio in questi giorni una norma in materia di terapia contro il dolore
Incontra nella Commissione affari sociali della Camera una resistenza che non si può senno definire ottusa
E tuttavia dicevo il dibattito pubblico procede
E credo che sia
Assai assai motivato
I conflitti più aspri dei prossimi decenni verteranno e inevitabile intorno a radicali dilemmi morali appunto le questioni del vivere e del morire del nascere del soffrire
Questioni di sempre evidentemente ma che si presentano oggi profondamente modificate
Cresce l'aspirazione dell'individuo all'autodeterminazione e alla sovranità su di sé e sul proprio corpo
E cresce parallelamente la potenza delle biotecnologie capaci di intervenire sulla materia vivente
E dunque sui tempi e sulle forme della malattia della sofferenza della stessa
Conclusione della vita della morte
Di fronte a questi mutamenti così radicali e direi dirompenti
Nella soggettività individuale e negli strumenti tecnologici a disposizione
Di fronte a questo Balsano agli occhi balzano alla nostra percezione due contraddizioni sono contraddizioni acute la prima rimanda all'eterna questione della diseguaglianza
Autonomia individuale e sviluppo delle biotecnologie sono beni distribuiti
All'interno delle singole società e nell'intero pianeta in misura profondamente diseguale
Lungo linee che confermano antiche disparità e producono nuove discriminazioni
La seconda contraddizione altrettanto radicale quella che corre
Tra di legni via via più cruciali ovvero si può differire la morte si può intervenire fino a che punto sul patrimonio genetico per evitare o curare la malattia e con la contraddizione tra queste domande così radicali
Che ci poniamo è che ci vengono poste dallo sviluppo delle biotecnologie e la povertà l'insufficienza l'arretratezza dell'apparato culturale della mentalità collettiva che affronta questi temi
E non si tratta certo di dilemmi astratti al contrario
L'esempio su cui molto oggi hanno indagato i filosofi sociologi del diritto in caso di scarsità
In caso di scarsità di risorse mediche macchine per dialisi organi per trapianti
Terapie costose come decidere in caso di scarsità di risorse mediche chine potrà beneficiare tra quanti a quelle risorse mediche aspirano
E anche un interrogativo altrettanto radicale si può evitare o si può ridurre di quanto si può ridurre la sofferenza determinata dalla malattia per rispondere a queste domande
Io credo che il punto di partenza fondante e ineludibile e quello dell'autodeterminazione
Che all'interno del sistema linguistico
In cui noi ci muoviamo si traduce il libertà terapeutica
Ecco questo concetto autodeterminazione libertà terapeutica deve intersecarsi costantemente e nei fatti si interseca costantemente con la questione del progresso medico scientifico che riduce il numero delle patologie non curabili
Ecco intorno a questi temi quindi altro che un discorso un ridotto
All'interrogativo siete favorevoli o contrarie all'eutanasia intorno a questi temi
Sì ridefinisce la questione della buona morte tradizione letterale della morte dignitosa Della Morte con dignità come l'abbiamo voluto chiama
Lo sviluppo della scienza medica e conseguentemente del potere medico questione cruciale potere medico
Consente di tenere in vita i corpi malati ben oltre i termini e i tempi finora conosciuti
Basti pensare ai virgolette
Miracoli della rianimazione artificiale
Da qui appunto
Discendono quei dilemmi
Cruciale che prima
Richiamato qual è il ruolo della volontà individuale
Del titolare del corpo malto nell'indicare il limite oltre il quale protrarre la vita
E questione
Che mette in gioco tutta intera l'identità del soggetto
Come sapete in Italia nel codice deontologico dei medici l'ostinazione terapeutica viene esclusa ma altrettanto bene sappiamo che il confine tra volontà di cura e accanimento è sottilissimo
Soprattutto sappiamo che quel confine su fugge alla capacità di conoscenza e di controllo del diretto interessato ovvero del paziente
E per questo parliamo di potere del mitico perché così preponderante il suo patrimonio di conoscenza e di competenze e perché così ineguale e e continua a restare nonostante progressi
E fatti positivi la relazione medico-paziente
Da qui la proposta anche questa la troverete tra i materiali del convegno del cosiddetto testamento biologico una dichiarazione di volontà un atto formale firmato dall'interessato nella pienezza delle sue facoltà di intendere e di volere con cui detta le proprie volontà riguardo alla fine
Della propria esistenza evidentemente con questo termine questa formula testamento biologico si possono intendere
Cose assai diverse
Dal solo rifiuto dell'accanimento terapeutico o di Terni determinate terapie fino alla domanda di eutanasia non prevista
Lo preciso non prevista nel disegno di legge sul testamento biologico qui a disposizione
Ognuna
Delle interpretazioni possibili
Del testamento biologico
Incontra ovviamente diversi gradi di consenso ma mi interessa qui
Sottolineare ciò che hanno in comune in comune hanno la determinazione a valorizzare la libertà individuale
La consapevolezza del singolo
Dunque ridurre la soggezione del paziente al medico e incentivare la capacità del paziente di conoscenza disse dei propri bisogni e dei propri limiti
Questo è un passaggio cruciale
Questo relativo al testamento biologico
Anche sotto il profilo direi politico parlamentare perché un obiettivo che lungi dall'essere oggi a portata di mano e pelo ipotizzabile nel calendario nell'agenda politica futura
D'altra parte chi chi sta parlando
E qui in una posizione di ascolto
Con un doppio atteggiamento di rispetto e di grande attenzione verso una discussione pubblica che deve procedere innanzitutto in ambito il scientifico medico biologico giuridico filosofico
E che deve accogliere con intelligenza ma contro senso del limite conto senso del limite categoria fondamentale per chi come me a una cultura ecologista
A cogliere con intelligenza ma con senso del limite i progressi che la ricerca e la riflessione teorica compiono ma dicevo un doppio atteggiamento a quello di un rammarico perché il dibattito pubblico come dicevo sembra destinata a lasciare insensibile la gran parte
Della classe politica
Ecco un ulteriore motivo di importanza
Dell'incontro di oggi contribuire a che l'opinione pubblica faccia sentire la sua voce e le sue ragioni che sono ragioni legittimissima è e umanissime
Sono le ragioni del dolore che sono appunto ragioni della dignità umana e in questo terra credenti e non credenti cioè io credo che dovrebbe esserci un alto contenuto morale vi ringrazio
Ci si attenderebbe da da un'introduzione convegno di questo genere un un disegno disegno di un quadro di una cornice di riferimento in cui entro il quale collocare i problemi
Naturalmente questa è stata la mia prima idea quando ho accettato di farla
Però mi sono reso conto che da un lato le mie forze di medico fra l'altro storico della cultura dall'altro i limiti di tempo non consentivano una cosa ben fatta di questo genere e allora ho pensato ho un po'modificato completamente il mio l'orientamento di questo breve discorso
Che mi rimetterò ad esporre e poi ad argomentare molto brevemente in maniera estremamente schematica cretese
La prima e quella che la medicina oggi deve assumere la buona morte fra i suoi obiettivi principali la buona morte in senso ampio un altro termine la Morte con dignità
La seconda tesi
E che per far questo per raggiungere un obiettivo così complicato così alto è così difficile sono necessari naturalmente passi e momenti diversi matterello appaiono fondamentale il primo lo sviluppo delle cure palliative
Vale a dire di quella nuovo atteggiamento di quel nuovo modo di fare medicina che rinuncia
Dato caso all'obiettivo del curare la malattia del guarire e si concentra unicamente sull'obiettivo del lenire la sofferenza migliorare curare la qualità di vita
Il secondo momento fondamentale il pieno riconoscimento
Al diritto all'autodeterminazione del malato e a questo il senatore Manconi ha già fatto riferimento diritto all'autodeterminazione si può rispettare in tre modi
Il primo quello che apparentemente più scontato
Il diritto di decidere insieme col medico sulle proprie cure una volta che il paziente sia stato pienamente completamente informato
In una formula semplice quello che noi chiamiamo il consenso informa il secondo modo di espletare l'autodeterminazione e quello di dare indicazioni per un futuro per un futuro in cui non si fosse più in grado di intervenire nel processo decisionale
E quello che il senatore Manconi ha chiamato testamento biologico altri termini sono quelli di Livigno il oppure di diretti nella letteratura anglosassone ora si preferisce app di parlare di direttiva anticipa
C'è un terzo modo in cui l'autodeterminazione si può espletare ed è sicuramente in modo più controverso su quello
Sicuramente ci saranno polemiche anche oggi ed è il diritto l'esistenza o meno di Thiel diritto del malato a chiedere al medico in circostanze rigorosamente definite e fatta salva la possibilità di un singolo medico di non accedere a questa richiesta
Di essere aiutato in maniera diretta eutanasia o indiretta suicidio assistito a interrompere la propria vita
Questi quindi sono in momenti fondamentali che i passi fondamentali che che l'obiettivo della buona morte deve prevedere ripeto cure palliative diritto all'autodeterminazione nelle tre forme di consenso informato di direttiva anticipata e di eutanasia suicidio assistito la terza tesi che espongo e quella che nella nostra associazione la Consulta di bioetica fatta propria secondo cui non c'è incompatibilità tra queste DiVersi momenti che occhi elencato e in particolare non c'è incompatibilità tra cure palliative ed eutanasia
Allora cerco di argomentare molto brevemente le tre tesi la prima ho detto alla medicina deve far propria la buona morte come suo obiettivo non è mai stato così
Nel nella medicina ippocratica cui si suole sempre fare riferimento non c'è niente di questo genere al contrario in un passo celebre del corpus Ippocrate i commessi suggerisce al medico di allontanarsi prendere le distanze dal morente
Anche modernamente di di buona morte si comincia a parlare della letteratura solo con Francesco Bacone e poi soltanto un livello estremamente teorico e che la necessità di porre questo tra gli obiettivi principali della medicina praticamente nasce solo in questo secolo e anzi in questi tre ultimi nei tre ultimi decenni del secolo scorso del Novecento
E come mai
Si impone oggi questo obiettivo
In realtà la morte c'è sempre stata problemi ci sono sempre state
E il perché naturalmente sarebbe lunghissimo dare una risposta esauriente ma in modo estremamente semplice il perché nasce dal fatto del che la il processo del morire che oggi altamente medicalizzato vale a dire nessuno salvo se non muoia in un deserto more senza assistenza del medico
Che un potere del medico che tale il potere di intervenire nel processo biologico fiscale che anche quando il medico non sappia più guarire però può spesso prolungare il processo del morire procrastinare la morte
Anche spesso di tanto prevederla con anticipo
Non so
Ma
Una recente due recenti gli studi sociologici condotti
In Olanda
A proposito del discorso dell'eutanasia e recentissimamente nel Belgio dove l'eutanasia non è legalizzata né depenalizzata ci dicono che l'incidenza in cui che la il momento della morte e comunque influenzato almeno nel quaranta per cento dei casi dal medico cioè anche quando non si parla affatto di eutanasia comunque
Il momento dalla morte dipende da decisioni mediche dare non dare antibiotico fare e non fare la tal cosa
Quindi questo è prassi normale che nel Belgio non non le cose non stanno certamente in modo diverso dall'Italia io anzi penso che questa cifra sia forse approssimata per difetto
Quindi medicalizzazione del processo del morire
In si muore in ospedale si muore in ambiente lontano dalla famiglia
Il discorso che è stato fatto dai sociologi della solitudine del morire e quindi paradossalmente la potenza del medico
Tende a aggiornare le condizioni della morte questo è il motivo per cui questo obiettivo è diventato importante che il motivo per cui siamo qui oggi a discutere
Quindi questa per quanto riguarda la prima tesi
Per quanto riguarda la seconda cioè quei che l'anchor di di cosa debba fare per raggiungere quell'obiettivo
Ho già detto ho già nominato le cure palliative di cui sentirete parlare fra poco da Michele Gallucci
E sicuramente uno delle cose più importanti che sono avvenute nella medicina degli ultimi trent'anni
I alcuni medici e alcuni curanti e movimento nato all'interno del corpo medico anche se all'esterno della medicina accademica ufficiale e in un primo momento in maniera così sotterranee non visto neanche con particolare favore dagli ambienti ufficiali e però poi questo movimento ha saputo gradualmente diventare importante lo sta diventando anche nel nostro Paese
I medici che medici e infermieri che rinunciano all'obiettivo del guarire che si occupano solo di far star bene tra virgolette cioè il meno il meno peggio possibile in altri termini coloro che devono morire
Senza cercare di prolungare fra loro esistenza
Il gli altri due tre passi io ho detto che riguardano invece l'autodeterminazione sono dei delle risposte che non la medicina ma la società ha dato scarsi accanto di tagliare
Perché
Se pensate allora le cure palliative le cure palliative sono un modo quindi in cui i curanti il corpo medico cerca dall'alto
Al basso dall'alto al basso di aiutare di risolvere di affrontare il problema
Però ci sono questo questo movimento che pure sicuramente utile non è sufficiente e dal basso c'è è cresciuta in questi anni una forte rivendicazione di potere il potere decisionale da parte del cittadino da parte del cittadino malato che poi saremo tutti noi
E quindi l'affermazione un graduale che sta avendo traducendosi anche in legge
All'estero in parte anche nel nostro Paese della autodeterminazione
Sul consenso informato apparentemente i problemi il gioco è già fatto il consenso informato in Italia e già giurisprudenza e già applicato
Anche a livello di legge sembra che il problema sembrerebbe risolto
Non è così nella realtà pratica
Il consenso informato è ancora largamente disapplicato male applicato perché recensita una vera e propria rivoluzione culturale il medico deve rinunciare a parte del suo potere comunque e sicuramente il punto meno controverso
Il secondo punto è quello delle direttive anticipate dare disposizioni per il domani qui
Nel nostro Paese non c'è nulla o meglio non c'era nulla fino a due anni fa quando l'ultima versione del Codice deontologico dell'ordine
Dei medici accettato l'idea in uno dei suoi articoli si dice che il medico deve tener conto delle volontà eventualmente espresse da tener conto non significa che deve attenersi a però indubbiamente è una raccomandazione che va nel senso giusto
E qui però necessario fare di più è necessario un iniziativa di carattere legislativo fortunatamente alcuni parlamentari cui appunto il senatore Manconi
Hanno fatto propria questa esigenza giace presso i due rami del parlamento un disegno di legge che potete ritirare mi avete spesso proveniente ritirato in segreteria
E questo è il punto realisticamente più facile da Ray che da raggiungere anche se ci vorrà sicuramente del tempo perché almeno in linea teorica non c'è nessuno che dica di no
Non c'è la divisione che invece si crea in altri inalterato il tre per altri punti sicuramente il quello che invece largamente problematico è il diritto all'autodeterminazione spinto fino al chiedere al medico un aiuto per disporre della propria esistenza
Voi sapete che un leggi che autorizzino questo esistono
In realtà esistono solo negli nello Stato dell'Oregon per quanto riguarda il suicidio assistito e esisteranno probabilmente fra poco in Olanda in effetti l'Olanda fatto solo una parte dell'iter solo una delle due Camere
Ha approvato la legge
Passo non mi soffermo oltre su questo
Passo alla terza tesi perché quella che forse più complicato
Cioè io sostenuto che sostengo come l'associazione di cui faccio parte che non c'è incompatibilità tra il movimento
Delle cure palliative movimento dall'alto e il movimento autonomistico diciamo così di rivendicazione del diritto dell'autodeterminazione dal basso
E ieri questa tesi è una tesi che va contro quello che sostengono invece la maggior parte degli aderenti alle cure palliative
Al contrario uno degli assunti da sempre del movimento delle cure palliative e che c'è incompatibilità l'incompatibilità nasceva anzitutto dal fatto che se si fanno davvero le cure palliative la domanda di eutanasia scompare
Dietro questo ci sono in realtà due assunti Diversi uno che una sorta di delirio di onnipotenza palliativo che che c'è stato anche se adesso pian pianino si sta ridimensionando cioè che ogni sofferenza può essere alleviata
E purtroppo non è vero perché in medicina come nella vita tutto tutto fallisce e le cure palliative altamente efficaci per certi sintomi come dolore lo sono molto meno per certi altri
E quindi fallimento possibile delle cure palliative
La seconda il secondo punto implicito nell'ammonimento delle cure palliative che nato in un ambiente cristiano fervida mente cristiano
E che l'ente l'eutanasia comunque illecita immorale non si può interrompere la vita la vita che sacra
Ma questo evidentemente è un Don come un assunto cento dogmatico che non ha nulla di scientifico scientifico ci sono di empirico ci sono due cose l'una che come ho detto che l'eutanasia che il le cure palliative non hanno sempre successo il secondo dato che ci viene dai paesi dove la Tanase esiste
Che chiede legale o code penalizzata è che anche tra coloro che sono inseriti in un programma di cure palliative domande di eutanasia sia pure trarre ci sono quindi non è vero che il le cure palliative sempre
Eliminino il bisogno di eutanasia anche se sicuramente è vero che lo riducono e notare va notato che nessuno di noi anche tra coloro come me che propongono e diritto all'eutanasia nessuno pensa che sia una cosa da promuovere e incrementare lentamente sempre una scelta estremamente drammatica rara che probabilmente non interessa la più che una piccola parte della popolazione
Noi pensiamo come associazione che l'integrazione tra l'approccio palliativo l'approccio diciamo così autonomistico cioè fondato sull'autodeterminazione sia possibile vi sia desiderabile
Questa integrazione introduce nelle cure palliative l'elemento di scelta da parte del malato che originariamente non ne faceva parte di cure palliative non venivano richieste venivano offre tanto che qualcuno ha temuto la possibilità di un cosiddetto accanimento palliativo
D'altra parte le cure palliative arricchiscono invece il movimento di arredi per rivendicazione dell'autonomia di quella componente affettiva e di supporto di cui detto in ma letto in maniera schematica il movimento e privo
E pertanto a nostro padre e tempo si comincia a discutere la modalità di una modifica del Codice penale riguardante l'omicidio del consenziente l'aiuto al suicidio al fine di permettere in condizioni ben ben definite la possibilità questa possibilità
Il
In occasione di questo convegno l'associazione la Consulta di bioetica ha preparato una prima bozza estremamente grossolana comunque di una disegno di legge che vada in questo senso ne troverete due proposte con un'impostazione diverso una delle due punto opera della nostra associazione vi ringrazio per l'attenzione
Prende ora la parola il dottor Michele Gallucci e Chieli oltre ad essere medico paglia attore ospedali di Desio è un autorevole esponente della Società italiana di cure palliative nonché direttore della relativa scuola
Prego chiede grazie buongiorno a tutti io devo ringraziare senatore Manconi la Fondazione Ravasi e anche la consulta di Bioetica perché questa occasione di dibattito in Heinze già bel dall'esempio di doppio affetto in tutto il mondo nell'Oregon in Olanda Inghilterra tutte le volte che si inizia il dibattito sulle direttive anticipate sul
Sull'eutanasia sul suicidio assistito uno degli effetti collaterali non voluti ma molto interessanti e che aumenta il supporto mentono i fondi aumento all'interesse per le cure palliative
Questo è successo dappertutto è speriamo che succeda anche in Italia con questo non voglio sottrarmi al compito anzi
Devo dire che Carlo Defanti ha già in gran parte esplorato
Gli argomenti delle cure palliative e anche i limiti delle cure palliative perché io stesso sono testimone dei limiti curo malati terminali da venti anni ne ho curati circa quattro mila nella mia vita che sono arrivato esplorare a conoscere molti di limiti che sono stati indicate
Mi anch'io mi limiterò a esplorare tre o quattro punti anzi alcuni mi sembrano veramente fondamentali il primo che
Dovremmo trasformare la cura dei morenti questo è il grande la grande scommessa che ci sta davanti e come già detto Defanti questa trasformazione in questo momento passa soprattutto attraverso le cure palliative in tutto il mondo non soltanto quello
Avanzato ma paradossalmente anche nei paesi in via di sviluppo perché da noi c'è il problema di limitare l'alta tecnologia e passare le cure palliative lì l'alta tecnologia non ce l'hanno e quindi dovrebbero avere almeno le cure palliative visto che non hanno la possibilità di curare le malattie
Se le cure palliative sono questa questa soluzione sia pure parziale
Allora bisogna renderle disponibili per tutti i malati che ne hanno bisogno e bisogna renderle invisibili in modo che la loro scelta sia possibile questo non è non è negli Stati Uniti non è in Olanda e tanto meno in Italia
è il terzo punto è visto che io sono d'accordo le cure palliative hanno dei limiti allora anche mentre facciamo le cure palliative in qualunque ospedale in qualunque caso in cui c'è un malato che sta morendo
Dobbiamo uscire dall'ipocrisia dobbiamo prenderci la responsabilità di influenzare il processo del morire
Perché gli atti medici fatti o non fatti detti suggeriti comunque influenza nel processo del morire lo facciamo lo sappiamo fare dovremmo uscire da questa ipocrisia il primo punto è cambiamo il il il modo di morire della gente lo scenario che
Che descriviamo di cui parliamo c'abbiamo davanti tutti ciò malato che sta morendo questo malato e competente chiaramente competente pienamente consapevole soffre per una malattia in fase terminale per la quale molto probabilmente morirà
A dei dolori o degli altri sintomi per Luís assolutamente insopportabili
Al diritto di chiedere certamente lecito che chieda che questa sofferenza cessi
Il medico ha il dovere di far cessare questa sofferenza siamo tutti d'accordo su questo il problema è che per ottenere questo ottimo risultato abbiamo diversi modi abbiamo la sospensione
Dei trattamenti contro la malattia o dei trattamenti di sostegno vitale abbiamo le cure palliative abbiamo il suicidio assistito abbiamo l'eutanasia tutte queste opzioni sono utili sono efficaci per raggiungere lo scopo e allora dov'è la differenza secondo me la differenza c'è perché in un caso quello delle cure palliative si tende a eliminare la sofferenza
Nell'altro caso quello il suicidio assistito quello che tutta l'Asia si tende a eliminare la sofferenza eliminando sofferente questa differenza è cruciale e dovrebbe essere tenuta in considerazione non perché quelle altre opzioni non siano leciti lecito l'autonomia
Del malato non deve essere rispettata ma perché prima di offrire o prendere in considerazione altre opzioni bisogna pienamente rendere disponibili le prime cioè le cure palliative e la sospensione delle cure
E perché siamo arrivati
Per cui più che una contrapposizione son d'accordo con De Santis la compatibilità c'è però proviamo a immaginare un continuum di di opzioni per cui dalle più agevoli tali più accessibili si passa alle più hard alle strutture alle a quelle meno desiderabili ma che comunque dovrebbero essere una possibilità di scelta per i malati in quelle condizioni bisogna aumentare le scelte
Sono d'accordo con Defanti sul fatto che questo cambiamento del modo di morire è avvenuto negli ultimi decenni del secolo scorso Callan in un il direttore del l'estinzione Inter di bioetica individua tre grossissimi cambiamenti tra rivoluzione le chiama lui in un editoriale di pochi mesi fa sul New England tra i prossimi cambiamenti il primo cambiamento è stato il il testamento di vita testamento biologico il secondo le cure palliative il terzo che è in atto in questo momento in questi mesi negli Stati Uniti o e nel Canada e la & forze laiche cioè la l'occuparsi specificamente del paziente che sta morendo
Ora il primo il testamento biologico non ha avuto obiettivamente un grande successo che è vero che oltre il venti per cento degli americani sono stati esposti per così dire al testamento biologico però pochissimi hanno avuto in pochissimi casi c'è stato un vero
Vero
Adempimento delle indicazioni spesso nonostante quello che il malato dice nel suo testamento di vita il testamento non viene rispettato non solo ma solo nel quattro per cento ho letto poco fa un articolo al quattro per cento dei casi di testamento di vita compilato nel testamento è prevista dal malato l'opzione del
Diciamo dell'eutanasia o del suicidio assistito
Il che significa che anche il testamento di vita non è un attrezzo che risolve il problema
Per fare un raffronto in Italia siamo lontani da un malato su cinquanta
Per cui questo successo se fosse importato anche da noi permetterebbe non di risolvere il problema che tutta l'Asia ma perlomeno di affrontare la prima parte cioè offrire una cura decente a tutti i malati che hanno bisogno il terzo punto lento Flight Kercher la cura di fine vita che un impegno colossale
Grossissimi organizzazioni e associazioni americane compresa l'associazione dei medici americani quindi la più grossa organizzazione che c'è
è un impegno perché tutti i medici tutti gli altri operatori infermieri psicologi assistenti sociali eccetera dicevano una formazione specifica e urgente sul problema del trattamento della fine della e un passo ulteriormente avanzato rispetto le cure palliative in Italia non abbiamo ancora neanche cominciato a parlare di Anton sbarca di cura di finti
Sulle migliaia di pagine che uno studente di medicina in quest'università in cui è studiato antico legge oggi non c'è una sola pagina non c'è solo riquadro che dica come muore la gente
Che dica come la gente può essere aiutata a morire in modo naturale perché perché la morte naturale non è previsto
Semplicemente INCE
Il gli alimenti e presidente del il chairman del Progetto genoma ha affermato una cosa che a me fa ridere
Che non esiste la morte esistono sono una serie di malattie tutte prevenibili
E quindi non si muore ma ma questo è proprio l'imperativo tecnologico di cui parlava prima anche pesanti
E il meccanismo riflesso per cui tutte le volte che un malato comincia a morire c'è automaticamente il la ricorso all'alta tecnologia perché perché gli operatori non sono capace hanno una Vito Tanzi a passare da quello che conoscono a quello che non conosco e quindi l'alta tecnologia che il la risposta automatica
Per atti attuare le cure palliative e quindi bisogna bisogna fare alcune cose il primo passaggio certamente la sospensione dei trattamenti Italia o dei trattamenti diciamo rivolte alla cura a prolungare la vita
Questo non è sembrò passaggio ovvio ma non lo è affatto
Nel cancro ci siamo quasi riusciti c'è un momento in cui i malati di cancro viene interrotta la terapia gravosa onerosa l'accanimento terapeutico
Ma non succede in altre malattie non succede nel diabete per esempio non succede quando uno è sottoposto l'alimentazione artificiale non succede quando sottoposto la ventilazione meccanica
Perché il sospendere quei trattamenti causa sintomi causa ulteriori sofferenze e quei medici e quegli infermieri non sono capaci di trattare i sintomi causati dalla sospensione dei trattamenti e quindi pensano che sospendere sia soltanto un modo di far soffre il primato e allora allora altra tecnologia e si va avanti finché il malato non è può più o i familiari dicono basta
Quindi la sospensione delle cure un pilastro fondamentale
Indietro e di senso con quello che dice Defanti io credo che non sia eutanasia la sospensione delle cure nelle intenzioni non lo è non lo è nell'atto perché malato non muore subito ma non è neanche nel mandato medico il medico non non acquista il dominio della vita sospendendo le cure semplicemente lascia che un processo vada nel suo il suo modo naturale di Robert
L'altro punto importante sulle cure prestate sulla sull'attuazione del cure palliative che neanche le cure palliative sono eutanasia differiscono profondamente per l'eutanasia
Questa idea probabilmente il mito dovuto al fatto delle cure palliative per il fatto di togliere più che aggiungere hanno un'idea di passivo hanno un'idea di qualcosa che non si fa e quindi a suo milione aiutano sia passiva in realtà le cure palliative sono piuttosto attive
Spesso come ha detto anzi c'è un accanimento palliativo
E quindi le cure palliative devono essere distinte
Profondamente dal fatto di fare l'eutanasia
La dicotomia soffre tanto e quindi l'unico modo di farlo soffrire
Togliatti la coscienza o togliere l'esistenza può essere allargata in sé frutta un parco che si si può riuscire a non farlo soffrire senza togliergli David questo nella stragrande maggioranza dei casi è un fatto che non esclude l'eutanasia ma certamente deve essere opportunamente
Riconosciuto bisogna educare gli operatori bisogna educare la popolazione a questo concetto
Un altro punto è quello di aumentare la visibilità delle cure palliative e questo mi sembra un passaggio obbligato per perché negli hospice cioè nei luoghi dove si curano i malati terminali i limiti delle cure palliative stanno diventando evidente ormai c'è un'esperienza più di trent'anni
Sono limiti in tutti i campi dell'attività degli hospice nell'hospice si dà conforto si si toglie la sofferenza ebbe ma qualche volta non ci si riesce negli hospice si valorizza la vita certo la vita è sacra siamo soprattutto in ambiente cristiano cattolico
Però qualche volta a quel malato quella vita soprattutto se non siamo riusciti a togliere la sofferenza non piace quindi può non essere d'accordo con la filosofia dello stesso luogo dove è ospitato cosa facciamo lo mandiamo via
Ma ancora di più negli hospice almeno nelle intenzioni si privilegia la la libertà di scelta del malato ed è libertà di scelta del malato significa poter scegliere l'hospice poter anche scegliere di andar via significa poter rinunciare proprio a quelle opzioni che magari l'hospice offre è una delle opzioni che i malati
Preferiscono ma che alcuni invece temono che proprio quella cosa strana che chiamiamo sedazione terminale ad alcuni malati potrebbe non piacere l'idea di essere addormentati e nell'essere incoscienti
Immaginare prima di essere selvatiche ci sono lì alcune persone familiari medici seduti a girarsi i pollici ad aspettare che questo finalmente si decide a morire a me dispiacerebbe questa idea
E quindi temono alcuni malati proprio quella situazione che noi forniamo come supporto principale a togliere la sofferenza
Questo è un caso in cui questa lenta eutanasia a cui assomiglia la situazione potrebbe essere potrebbe ottenere l'effetto contrario di quello che vogliamo
E qui veniamo ad altri limiti degli hospice che pure dobbiamo otto delle cure palliative dobbiamo riconoscere la sedazione assomiglia al suicidio assistito molto più di quanto si pensi
Perché perché intanto non si fa soltanto una sedazione non si toglie soltanto la coscienza ma si interrompono anche tutti i trattamenti di sostegno vitale compresa l'idratazione e l'alimentazione
E quindi malato non può scegliere di essere addormentato ma non di non essere che non si sospendono le cure si prende in blocco tutto il pacchetto e questo potrebbe non piacere ma la sera la sedazione medico Centrica la decide il medico sia pure con il consenso del malato
E si presta a qualche abuso
Il medico potrebbe anche per compassione somministrare al malato dei farmaci per a tormentarlo affinché non posso soffrire
E poi c'è il problema dell'intenzione nell'intenzione del medico può non esserci il fatto di far morire il malato ma l'intenzione del malato invece si può essere questa intenzione
E questa intenzione ci porta un altro problema delle cure palliative che è quella la teoria del doppio stretto di cui faremmo tanto volentieri a meno che invece ci dobbiamo scaricare tutte le volte che prendiamo una decisione il doppio effetto è quella cosa per cui quella teoria per cui un trattamento che toglie la sofferenza può avere come effetto collaterale
Anticipare la morte ma non ha importanza perché l'intenzione buona che era quella di togliere la sofferenza
Beh intanto il doppio aspetto ancora una volta il medico centri top cioè conta l'intenzione del medico non quella del malato
Ma poi chi l'ha detto che per quel malato la morte sia per forza un effetto negativo per il malato potrebbe essere un effetto positivo e quindi questa previsione del doppio affetto come un effetto assolutamente negativo non non regge più
Non solo ma si presta a qualche complicazione in Inghilterra l'anno scorso un medico il dottor Mor
Ha praticato in base alla teoria del doppio infetto una sedazione terminale di un malato ma ha dichiarato che la sua intenzione era proprio quella di farla di farlo morire
Gesto è lo stesso
Conta l'intenzione lui ha commesso l'errore di dichiararlo è stato perseguito ha dovuto dimettersi è stato radiato dall'albo e c'è un effetto collaterale
Dannosissima per cui i medici inglesi hanno si è visto proprio nelle nelle statistiche per un certo numero di mezzi e diminuito il consumo di morfina e perché i medici temevano di cadere anche loro in quella trappola non fidandosi di un giudice si tiene a sindacare sull'intenzione del medico
Quindi se si fa la situazione non bisogna mai dichiarare le proprie intenzioni deve essere una una specie di cosa segreta capite bene che no non regge soprattutto se vogliamo se l'hospice è un luogo di verità è un luogo dove le cose che vengono dette
Quindi influenzi amo necessariamente la morte del malato
Ma c'è un altro aspetto ancora più preoccupante un limite ulteriore delle cure palliative
Nella definizione dell'organizzazione mondiale della sanità
E anche nella definizione che abbiamo dato in Italia nella Commissione parlamentare scusate ma cominciare ministeriale di cui sia Defanti che io facciamo parte si dice chiarissimamente e cure palliative non prolungano la morte non anticipano ramo non propongono la vita non anticipano la morte
Beh se questo è vero allora tutti coloro che ne vedo molti che qui fanno le cure palliative devono eliminare dal loro armamentario i tre quarti di quello che fa
Perché faccio degli esempi uno stent cioè un tubo che serve per tenere dilatato l'esofago o l'uretere non prolunga la vita perché è una trasfusione non prolunga la vita
Perché togliere drenare un versamento pleurico che impedisce a un malato di respirare lo fa soffocare non prolunga la vita certo che cura il sintomo certo che malato soffre meno ma gli allunga anche la vita
Viceversa fa non fare queste cose può accorciare la vita ma paradossalmente
Anche il dare degli oppioidi anche il dare dei farmaci è stato dimostrato che malato con una buona buon sollievo del dolore di de di più allora dovremmo preoccuparci di inondare gli oppioidi perché se no al malato di reni più e questo contrariamente le i principi pure per
C'è un ulteriore peggioramento di ti di questa di questa visione perché le cure palliative qualche volta proprio falliscono
C'è un esempio clamoroso a Buffalo nel novantasette un malato si affida si affida con con piena competenza con piena accettazione le cure palliative
I medici sbagliano la prognosi questo malato commette l'errore di vivere di più i duecentocinquanta giorni che il sistema sanitario americano riconosce per il pagamento delle cure palliative si poneva il problema di buttar fuori questo malato che non si decideva a morire dall'hospice
E l'hospice ha dovuto con i suoi fondi ovviamente per motivi morali con suoi fondi sostenere il il gravame della la assistenza di questo malato finché poi si è deciso a morire
Questo è uno dei problemi
Quello del del costo dell'assistenza ma anche la volontà di morire del malato che può essere espressa intanto che nell'hospice se un malato esprime la volontà di morire cosa si fa
Un recentissimo studio svedese dimostra che il cinquanta per cento dei medici svedesi intervistati ci sono fatti sentiti fare da malato non tanto richiesta di tutta l'Asia ma la richiesta di essere aiutati a morire
Ci vorrebbe certo i malati
Malati terminali
E infine infine malato potrebbe anche decidere che il suicidio e per lui un'opzione
C'è un'interessantissima ricerca fatta proprio qui in Lombardia su diciotto mila malati terminali curati anche in questo numero ci sono anche i malati curati nel mio centro ci sono stati in dieci anni cinque casi di suicidio duo per due per defenestrazione due per
Uso di arma da fuoco uno per uso di un'overdose di farmaci
Chi
Usa questi che uno studio analogo in America ha le stesse percentuali chi usa questi dati dice beh sono o il un numero di difficili inferiore alla media dei Vitti tutti i suicidi quindi in realtà lessero malato terminale una protezione dal suicidio
Per io dicono che cinque case son cinque casi preoccupanti non perché sono statisticamente rilevanti ma perché esistono significa che un malato a un certo punto ha sentito il bisogno di buttarsi dalla finestra
Ecco per questo malato per questo singolo caso fosse anche uno solo non fossero solo cinque bisogna prevedere un'altra via d'uscita bisogna lasciargli la possibilità di un'altra via d'uscita
E quindi e quindi il dibattito secondo me deve essere aperto poco fa gli ho sentito al telefono anche il Presidente della Società Italiana di cure palliative Giorgio Trizzino
Che del tutto spontaneamente quindi non sollecitato dalle ma dentro dai pure l'annuncio che la società è terra di cure palliative prende come suo impegno per il prossimo triennio di apre il dibattito su questo e siccome ci sarà a Palermo in primavera il Congresso europeo di cure palliative
Ci sarà una riunione che sta organizzando di tutti i ministri della Sanità europei in cui il tema centrale dovrebbe essere proprio cure palliative nelle sue sfaccettature meno esplorate e meno condivise perché parlare di dolore
è perfino ovvio perfino concludendo
Non dobbiamo preoccuparci non dobbiamo temere di il dibattito sulla suicidio assistito sull'eutanasia perché le cure palliative ne possono essere
Rinforzate e quindi ottenere questo risultato strepitoso di renderle disponibili per tutti coloro che ne hanno bisogno
I medici e gli infermieri dovrebbero dedicare almeno altrettanta attenzione
Alla evitare una cattiva morte
Quanta ne dedicano al prolungamento della vita
E terzo non ritenuti non non è opportuno rivestire io per primo lo dico qui rivestire gli hospice e le cure palliative di questo manto di questa panacea di tutti i problemi perché non è vero
E quindi anche negli hospice bisogna dare più scelte e bisogna aumentare l'autonomia piuttosto che diminuire grazie
Ne a questo che siamo Michele Gallucci a questo punto iniziata coloro che non moderata da Roberto settori lì medico e il giornalista scientifico lei invito i partecipanti alla medesima tavola rotonda a venire a sedersi al tavolo
Segnalo sin d'ora che l'onorevole Cananzi
Arriverà
Compatibilmente con i tempi gli aerei di nebbie
Sì il dottor Montanelli forse riuscirà ad arrivare compatibilmente con le sue condizioni di Salute anche in relazione alla all'età che voi sapete
Veneranda
Giannino Piana non si hanno notizie
La mensa
Oggi siamo in questa sala a rivendicare il diritto alla morte dignitosa credo per un motivo molto semplice
E cioè che questo diritto oggi ha negato
E negato e la cosa preoccupante che non è legato solo in Italia mai negato in tutto il mondo soprattutto direi nel mondo
Dei Paesi più ricchi e dei paesi industrialmente ed economicamente più avanzato e quindi è negato di team questa contro il punto cruciale nonni in un modo residuale ma in maniera crescente
In maniera crescente le in poche indagini che esistono su come la gente muore oggi dimostrano che oggi si muore veramente molto male è molto peggio che ieri l'altro ieri e così via
Si muore quasi esclusivamente in ospedale
Quindi lontano da casa da gessetti dai familiari solitudine si muore sottoposti a interventi medici più o meno invasivi ed invadenti che rendono prolungano come diceva Alberto Defanti il processo del morire e lo rendono ancora più penoso si muore soprattutto e questa è la cosa più incredibile
Quasi sempre con dolore e sofferenze che potrebbero essere facilmente eliminato
Quindi tre passi tre
Gli elementi in cui viene declinato secondo il titolo del nostro convegno il diritto alla morte dignitosa
Sono tutte e tre negati apparentemente gli ostacoli che si che si frappongono a patto che vengano invece liberati da questa una questa negazione sono diversi per quello che terapia del dolore
Cure palliative pure della sofferenza
Apparentemente si tratta di Orte che ostacoli pratici e organizzativi
Soprattutto per quello che è il testamento di vita che qui compare come ha spiegato bene Fanti come espressione più
Fosse giuridicamente più difficile di un però un concetto generale che quando l'autodeterminazione del paziente ci sono ostacoli a prevalentemente giuridici e definizione giuridica di questo diritto e per quello che la dall'avere proprio te ne sia è molto chiaro che gli ostacoli per lo meno soprattutto in Italia ma in generale sono sotto sono particolari in particolare etici io credo che questa
Analisi pur essendo giusta sia superficiale
E che in realtà per tutto ciò gli ostacoli signor prevalentemente culturale
Si muore sempre peggio non applicando neanche quello che sarebbe possibile cioè l'avete tratti del dolore e delle altre forme di sofferenza
Questo perché esiste qualcosa che è stato definito come il delirio di onnipotenza
E l'invadenza della medicina tecnologica
Che questo delirio viene trasmesso al pubblico dai media
Si muore sempre peggio che
Sempre più negando
La volontaria scelta del diretto interessato per esempio anche laddove il testamento di vita è legale
Le indagini dimostrano che nei fatti interne a realtà pratica dei fatti non viene quasi mai
Osservato dei medici
Voi sapete che vi è una vecchia è oziosa questione quelli cosa sia la medicina se sia un'arte una scienza tutte e due nessuna delle due
Un
Le persone che ha qui io devo molto come insegnamento alla dare questo definizione alla medicina è un'attività decisionale
Ebbene sì decine un'attività decisionale che deve imparare a diventare un'attività negoziale in base a quella spinta dal basso
Per per cui
Non è
Il medico che decide ma non deve essere il medico che decide gli altri
Infine per con la querela dell'età nasi e qui chiaro che lo stallo e tra un rifiuto pregiudiziale da parte è una rivendicazione che appare spesso astratta dall'altra
Con i mezzi medici che anche qui in base non ha alea affermazione di principio ma quello che accade realmente quei pochi dati che sono disponibile stati citati i sondaggi che sono stati compiuti in Olanda e più recentemente in Belgio appaiono indifferenti alle norme CEE fanno le stesse cose in Paesi diversi indifferentemente dalle leggi che esistono con le stesse percentuali incidenza
Questo stallo come mai esistente
Anche qui è una questione secondo me
Prevalentemente di cultura la buona morte è una morte consapevole ha detto qualcuno ora questo significa che la sconfitta dalla sofferenza e il dolore
E di quant'altro una condizione
Non sufficiente di per sé necessaria forse ma non sufficiente le tasse
Dunque se gli ostacoli a questo diritto sono assoluto culturali mi sembra opportuno che si sia organizzato una tavola rotonda in cui si dia voce alle culture la cultura e anzi alle culture diverse
E tre sono previsti appunto oggi i punti di vista filosofici geologici giuridici sociologici e psicologici psicanalitici e politici
E attese che arrivino coloro che sono previsti io darei la parola per cominciare
Carlo Augusto Viano filosofo telefonista Vittorina grazie
Tutte la discussione di un etica contemporanea ruotato presso i chiarimenti intorno a due punti il concetto di nascita e il concetto di morte
Da un certo punto di vista la cultura bioetica c'è configurate come il tentativo di riportare la medicina
Soprattutto la medicina contemporanea così permeata di tecnologia edilizia Teri scientifico Aiel le norme della morale
Che noto che nel morale tradizionali hanno spesso allora centro concetti magari drammatici ma fondamentali apparentemente semplici come la nascita e la morte
Riportare le medicine a sotto il controllo della morale sembrava possibile attraverso la riconsiderazione attraverso il richiamo al significato naturale che hanno questi termini cosa di più naturale della nascita
Che cosa di più naturale della morte in realtà è avvenuta una sorta di conto perfetto cioè proprio i concetti di nascita e di morte sono diventati estremamente controverso
Una volta più o meno sapevamo tutti che lasciavamo nel momento in cui ci si staccava dal corpo
Della propria madre adesso si è cominciato invece a integrare nel processo che conduce alla formazione del neonato distinguere diverse fasi e qui si è comici si è cominciati a dividere la stessa cosa sta accadendo con la morte
Ecco era morto e tutto sommato è avvenuto un caso abbastanza straordinario che di solito non viene molto
Considerato quando si fanno discussioni sulla malattie terminale ricevuta regia e via discorrendo in realtà in altro concetto e le morte è fondamentalmente cambiato da quando è comparsa nel mondo della medicina
La medicina dei trapianti
E da quel momento si è cominciato a dire che erano morte persone che tutta una tradizione aveva considerato perfettamente venire c'è sono sempre possibile a questo punto degli aggiustamenti concettuale dire no la morte è sempre la stessa e cambiato il concetto di morte però e alcuni autori
Che a mano insistere soprattutto sulle novità dirompenti che sono intervenute han detto non è vero non è cambiato il concetto di morte insieme semplicemente deciso che su persone le quali processi biologici importanti i rancori in atto si poteva intervenire per recuperare degli organi provocando poi la fine anche di quei processi che potevano continuare
E questo richiamo è stato questo trasformazione radicale
è stata recepita in molte legislazioni e non ha neppure incontrato la resistenza di culture religiose che invece su altri punti la nascita o la morte quando me ne in ballo il trapianto si richiama a cosiddetti concetti tradizionali della nazista e della morte
In realtà è stato anche ricordato questa mattina l'intervento del medico nella determinazione della morte è molto spesso
L'importante anche seppure nascosto di quello che sarebbe se questo intervento avvenisse
Come realizzazione di una eutanasia Scelta codificata con carte sottoscritte e via discorrendo spesso si contrappone la morte come avviene nella società contemporanea se producono industrializzata alla morte come avveniva nella succitata tradizionale beh nella nostra tradizionale l'eutanasia era una pratica ampiamente praticate premette eseguite Pierce per quel che vale la testimonianza personale della mia famiglia io una diciamo ricordo familiare che risale al principio del Novecento esortati almeno tre casi di eutanasia ma non di ghanesi implicita ma progettata voluto col medico di famiglia che l'ha consigliata e via discorrendo ma nessuno si è mai scandalizzato di cosiddette gliene pratiche nei abbreviazione della vite di agevolazione della morte è a volte le addirittura mitologiche cioè e pratiche costituite
Sono procedure che non avevano come affetto quello di accelerare la morte ma che si credeva che lo avessero erano ampiamente ampiamente predicati non intraprendere delle cure era una cosa ampiamente praticate nel resto del regionale come nella nostra si poteva morire in molti modi e non è né polveri che ho sentito spesso eccitarsi anche nella lettera mia del ministro
Che documenti del ministro ci ha lasciato una specie di idee idealizzazione della morte nella famiglia tradizionale non è sempre vero
Anche nella famiglia tradizionale sbatte morire molti modi spesso nell'abbandono
Spesso nell'insofferente la fame che proprio perché Moretti era lì e non c'erano
Dei motivi per liberarsi oppure c'erano delle famiglie che avevo un altro tipo di cultura e che pensava invece l'agevolazione della morte quindi bisogna stare questa mattina siamo stati messi in guardia più volte contro le semplificazioni e concettuali lungo i quadri storiografici troppo semplice ecco bisogna tenere conto anche di questo si muore in molti modi si moriva
In molti modi e adesso probabilmente si può morire in molti modi alcuni dei quali DiVersi da quelli della società tradizionale perché la cosa che è intervenuta è stata sì se si dice spesso delirio di onnipotenza del medico il medico che pretende di guarire tutto
Però non c'è solo questo probabilmente la cosa non è ancora stato ospitate nei manuali in di medicina perché Himawari arrivano come normale come giusto sempre il ritardo ma nella pratica medica ormai il il medico
Sa di non poter guarire tutto e soprattutto ossa
Di poter dare delle previsioni più attendibili che in passato rispetto all'esito infausto come si dice del
Della della malattia questo lo sa e paradossalmente sa anche di poter temere invita delle persone pur in presenza di queste previsioni infauste
Certamente il quadro legislativo spesso e imbriglia il medico in questo comportamento di prevedere una cosa sapere esattamente che cosa ho un compone probabilità che cosa può accadere ad essere costretto a seguire una prassi medica come se non disponesse dipendenti tecnologici e e quelle previsioni negative questo diciamo è quello che ha
Portato alla luce fortemente portato alla luce il problema della
Eutanasia e in generale del trattamento del malato terminale ecco io credo che sia giusto
Prendere come punto di riferimento non soltanto l'eutanasia ma il trattamento del malato terminale perché questo è diventato un punto importante cioè la malattia terminale
Può prolungarsi la malattia terminale spesso non può essere trattato o non viene trattata
Nella famiglia per ragioni che possono essere di tecnica medica ma di organizzazione sociale o perché magari aumento e non le offerte le opzioni che la Società da della tratta per il trattamento del malato terminale e quindi e questa stessa
Idea che c'è una fase della malattia che merita la fase terminale che merita un'attenzione a sei distinta dalle altre parti della malattia questa se è e in un certo senso una novità dovuta ai progressi tecnologici delle medicina dovuta
Alla capacità previsione delle medicine dovuta alla sfasatura
Che c'entra quello che si può provvedere e quello che si può fare questo tra l'altro è una fase nel nella quale la medicina sta entrando probabilmente nei prossimi forse decenni dovremo convivere sempre di più con questa sfasatura tra possibilità tecniche e conoscenze
Le previsioni perché per esempio la genetica tenderà a rendere molto più grave questa sfasatura sapremo molto di più che cosa ci attende e in un certo senso avremo meno possibilità di fronteggiare queste situazioni non perché diminuiranno le capacità tecniche ma perché quelli che abbiamo saranno inadeguata alle conoscenze che invece probabilmente potere quali invece probabilmente potremmo potremmo disporre
Molto spesso quando si tratta della mal Mathieu terminale e delle opzioni che ci sono disponibili pronte le malattie terminali ci sono delle assunzioni ecco delle assunzioni che delimitano un po'il nostro campo il campo nel quale possiamo muoverci una è che noi avremmo che pare sempre con un insopprimibile desiderio di vivere
Ora anche questo non è un dato che si può assumere come accertato il desiderio di vedere può attenuarsi edile leader può attenuarsi in seguito alle sofferenze o in seguito a un normale processo e magari può corso dell'età e ci sono persone anziane
Per Incet costruito perfettamente sane nelle quali si attenua il desiderio di se noi lo costruiamo ogni volta creiamo delle schematizzazione che rischiano poi di tredici difficili la via la via di uscita
Ma la cosa l'altra l'altra elemento con quale dobbiamo fare i conti è la permanenza nella nostra cultura di una sorta di valutazione positiva del dolore
Ecco l'abbiamo sentito
Anche nel discorso del senatore Manconi la difficoltà di varare una legislazione la quale consenta un uso più largo delle degli analgesici degli antalgici eccetera
Più i attualmente soprattutto nel nostro Paese già mi decorsi
Nei decorsi i medici non particolarmente drammatici un'operazione chirurgica o cose di questo genere si soffre mediamente di più che in altri paesi perché c'è come dire una certa riluttanza da parte dei medici a impegnarsi nel combattere il dolore incerto ci banco l'addestramento manca una mentalità etica ma probabilmente affondo di tutto questo stare idea che il dolore è una cosa in qualche modo anche buona in sé d'altra parte basta leggere tutte le letterature tradizionale nella quale il merito è spesso citato come un esempio moralisti non so perché ha sempre avuto questo riferimento ai medici che bisognerebbe sempre fare come fanno i medici i quali danno del dolore per far star bene e che siccome Houllier aspirazioni fondamentali e moralisti quelle di far stare un po'male per contrastare bene la figura del medico da questo punto di vista è sempre è sempre piaciuta quindi l'idea che in medico deve far stare un po'male un bene col quale si preoccupi di curare il dolore in fondo sarebbe un medico corrivo compiacente
E e via discorrendo ora certamente c'è nella nostra cultura una giustificazione
Religiosa profonda dello culture del dolore è quella legata alla irruzione e all'assunzione della da parte del cristianesimo della filosofia platonica cristianesimo molto più platonico che evangelico
E poi e Platone ha sempre detto che bisogna e sorprese perché se si sta male adesso poi
L'anima starà meglio dopo ecco la cultura del dolore lampo
Il presupposto è che ci sia unanime da curare attraverso le sofferenze del corpo questa è una probabilmente è una dato culturale diffuso che condiziona
Molto delle scelte però diciamo da quando da da da dal seicento almeno dal Seicento in poi l'anima è diventata la credenza nell'anima diventato nel opzione privata
Non è più un fatto pubblico e quindi quello di cui noi dobbiamo liberarci dal dall'istruzione alle quali partono da presupposti di questo genere
Questi in questo modo di intendere le cose ha avuto poi una ricaduta perfino di carattere giuridico cioè l'idea che noi non disponiamo della nostra vita ecco la vita non è un bene disponibile neppure da parte della persona che da cui greca è in questione ora anche qui diciamo Sicil parte da una future teologica la cosa può essere perfettamente comprensibile ma dal momento che ampolle credenti eziologiche sono anch'esse è entrata a far parte delle credenze private non è più ammissibile che disposizioni di legge riguardano medicina la possibilità di scegliere il proprio modo di vivere o di uscire dalla Rete siano dominate da credenze di quel tipo
Ecco io credo che certamente diciamo ma non può non vorrei essere io a insistere su questi punti certamente per quanto riguarda la fase terminale della vite ci sono aspetti medici sanitari di organizzazione sanitaria e via discorrendo io però vorrei che non esistendo su due punti
Se qui si tratta di due cose uno di diritti e di libertà ecco
Rientra nella una delle rivendicazioni possibile che rientra nella nostra sfera di libertà di chiedere della nostra vite della nostra morte di come uscire dalla vita questo mi pare un punto fondamentale
Ciascuno può prendere l'orientamento che vuole in base alle credenze private che vuole ma non può con imporre le proprie credenze private ai suoi concittadini quando si tratta delle decisioni che essi singolarmente pendono sulla propria vita e sulla propria morte detto un punto importante
L'altro punto che secondo me è è importante è siamo la distribuzione di questo diritto oggi noi sappiamo che il rischio di soffrire non intende usufruire non tanto nel senso non soltanto nel senso della sofferenza fisica ma nel senso risolverà affrontare una fase della propria vita che non si vorrebbe frontale è un privilegio in gran parte disponibile soltanto a chi è socialmente protette che ha filtraggio qui il noi consentiranno a un vecchio ricordo filosofico pratone distingueva molto bene il medico degli schiavi del medico dei liberi medi quelli veri è un amico del suo paziente e tiene conto delle volontà del suo paziente non solo ma Envie Ria adatta il le proprie direttive a quello che il paziente diventa il merito degli schiavi invece è uno che a delle ricette fisse le applica sempre indipendentemente dalla persona a cui si riferisce ecco oggi che socialmente protetto a dei medici amici dei medici liberi a modelle proteggersi dalla curiosità in discreta di magistrati
Spesso si sente dire se si introducono se si è allentano le maglie intorno alla difesa della vita saranno legioni i poveri che saranno uccisi le disponibile le le ricerche che abbiamo a disposizione smentiscono queste cose ma soprattutto adesso sono i poveri intendo non soltanto in senso economico mattino Anna
Protezioni sociali che rischiano una cattiva morte è molto più facile morire bene se si è vissuti meglio infonde il senso morale del termine ma nel senso se ho avuto una migliore protezione sociale ecco quello che bisognerebbe mettere a disposizione di un maggior numero di persone almeno nelle città industrializzate capisco che ci sono poi i dislivelli strali sentita dirette ma almeno nelle società industrializzate mettere a disposizione di un maggior numero di persone
La possibilità di vivere meglio la fase terminale
Della della propria vita e credo che questo sia punto importante che vada da questo punto di vista è rovesciata appunto la cedente comune che l'eutanasia o l'allentamento della sorveglianza della vita intorno alla fase terminale vita porterebbe alla eccidio
All'eccidio dei poveri se noi esaminiamo di disegni di legge che abbiamo a disposizione vediamo che anche quando si tratta di eutanasia non è facile non è facile i giovarsi di questa eventuale possibilità si deve in qualche modo subire un processo
Si vede firmarsi non firmare documenti ci sono due medici Diversity devono arrivare al capezzale bisogna ripetere questa decisione ecco morire e morire liberamente in una società come questa costerebbe ancora molta pattizia probabilmente questo il passo iniziare da fare per porte per tempo i arrivare a poter disporre di come morire anche potere dire qualcosa sulle procedure giuridiche attraverso le quali si deve morire perché non bisogna dimenticare che è che queste sono strumenti di sofferenze appunto non solo fisica ma psicologica grazie
Anzitutto diamo il benvenuto a Raffaele Cananzi sottosegretario senza il consiglio che è arrivato mentre diano parlava
Ringraziamo anche Viano che ha già detto molte cose che meriterebbero di essere discusse molto stimolanti io sono stato colpito in particolare da queste testimonianze di una pratica dell'eutanasia diffusa in credito definito da società tradizionale magari ne parleremo alla fine
Cerchiamo di avere un po'di tempo anche per interventi del pubblico quindi
Ne approfitto per raccomandare prossimi relatori di questa tavola rotonda di mantenersi presidente entro un quarto d'ora venti minuti di tempo un altro riferimento di Viano che mi ha colpito punto è quello riguarda di quante alla credenza perché c'è un'anima da curare attraverso le sofferenze del corpo
Che Pinto dicendo che questo però da almeno alcuni secoli tra sedie in poi un fatto privato
Che ci sia l'anime credo sia un fatto privato che ci sia la psiche occorrerà qualche cosa
Che può essere definito con questo con questo tipo di il concetto non lo è io vorrei dare a questo proposito la parola a Simona Argentieri medico psicanalista a Roma grazie
Comincio con raccontarvi che molto tempo fa circa vent'anni io feci un tentativo di entrare in contatto con l'associazione Exit e in Francia
Che in quell'occasione mi fu posto un nettissimo rifiuto mi qualificai come medico psicoanalista e mi dissero con molta cortesia e molta fermezza che non sapevano che farsene di me
E le cose sono molto cambiate se sono qui è perché invece sono stata chiamata è accolta con grande solidarietà e amicizia scambiare idee con tutte le persone qualificatissime che dei problemi della fine vita si occupano e quindi oggi raccolgono il frutto di idee che peraltro mi abitano da tantissimo tempo da decenni quando ero molto giovane
Temi quello che però voglio condividere con voi che tra quel rifiuto io qualche cosa ho imparato
In particolare Ichino avevano delle buone ragioni nel pensare che in campo P così delicati di convivenza civile
Ciascuno debba rispondere dei suoi livelli consci delle sue azioni e non delle motivazioni profonde e di tutti quei clandestini sommovimenti dell'anima
E io questo credo che sia ancora vero e quindi proprio come medico psicoanalista so che bisogna usare moltissime cautele
Nel nome utilizzare questo tipo di argomenti che sono invece il pane quotidiano della mia disciplina
Peraltro come tutti potete vedere per la cronaca
Di queste argomentazioni che hanno a che fare con i tre livelli profondi inconsci e con le vicissitudini psicologiche fanno largo uso indebito proprio coloro che a questo tipo di di sforzo civile in tutti noi insieme stiamo cercando di tagliare spazio per il dibattito e possibilmente anche per una normativa legale per esempio io ho sentito molto spesso in ambiti pubblici
Invocare da alcuni il concetto che coloro che eventualmente dichiarassero volere vedere le ritenerlo sul loro sofferenze o anche di scegliere una fine vita
Privilegiando la dignità della vita rispetto alla mera sopravvivenza in realtà a livello Fo profondo in realtà non lo vogliano
Questo è un modo quanto mai illecito indebito e veramente scorretto
Di utilizzare le dialettica che c'è tra conscio e inconscio fra l'altro un argomento di questo genere si potrebbe benissimo a utilizzare per qualunque tipo di decisioni dal matrimonio al divorzio che so l'investimento in Borsa ciascuno potrebbe argomentare con un paradosso che coloro che invece sostengono che vogliono vivere sono dei depressi clandestini solo che non lo sanno
Credo che questo sia proprio uno dei punti più importanti cioè a dire che il contributo che uno psicoanalista ma anche uno psicologo può dare a questo tipo di dibattito e quello utili ed eventualmente smascherare l'uso improprio che si può fare degli argomenti della mia disciplina
E quello che per esempio posso brevemente come ci ha raccontato il nostro moderatore sottolineare che è scontato che tutte le volte che si parla di morte scattino che noi delle difese altari livelli quello che io vi è però vi posso segnalare e che tutte le volte in cui ci disse
Molto spesso poi ci esponiamo a subirne di peggiori
Per quel che riguarda per l'appunto la morte in modo più semplice di non affrontare la stella angosciati evoca eventuali nuovi è quella di non parlarne cioè di eludere il problema e quello per ciò che è stato fatto nella nostra cultura per troppo tempo
L'altra cosa che posso
Sottolineare brevemente Ettore stanno mutando queste di nel passato
C'erano soprattutto i meccanismi della sublimazione dell'idealizzazione della trascendenza che collocavano il senso disse in una sul posto al di là perché ci potesse prevedere e quindi veniva in questo modo arginata l'angoscia di morte oggi livelli trascendenti sono stati piuttosto sostituiti dall'irrazionale ma credo che sia un'epoca in cui c'è una perversa alleanza tra l'ipertecnologico e l'irrazionale
Rispetto all'angoscia di morte le difese sono mutate sentiamo molto di più la rimozione il diniego ora scissione che sono difese più patologiche
E più invalidanti per quel che riguarda l'apparato psichico e l'altra considerazione che possiamo credo condivide netti e attraversiamo un'epoca e di lutti patologici
Difficoltà di tollerare il lutto di elaborarlo di superarlo e al tempo stesso di convivere perennemente con un'angoscia di morte che non si è affrontata mai
Quello che appunto molto bene tanti di voi hanno già detto e che quindi non non desidera ripetere
E che lo scotto di qualunque tipo di dibattito intorno a questo tema e quello di salvaguardare la propria libertà e la proprio dette autodeterminazione non certo quello di imporre ad altri i nostri punti di vista
E quindi ciò che io posso aggiungere alla questione e di cercare di capire perché non ci sia questa semplice reciprocità se noi siamo prontissimi a rispettare il diritto di qualcuno
Per evitarsi oggi l'angoscia di pensare alla propria morte di essere esposto a infiniti abusi atti suoi
Benissimo però non vogliamo salvaguardare le illusioni altrui a nostre spese ma su queste invece ci troviamo a combattere con un'infinità di difese resistenze
Proprio perché chi sostenga qualche punto di vista su questo però argomento diverso può essere vissuto come una minaccia e questo credo che in effetti sia qualche cosa che mi riguarda e io ho fatto un esperimento molto semplice mi è capitato in questi mesi di raccontare che mi sto occupando insieme a voi di questi temi
E no a me risposta che nella maggior parte dei casi ho avuto da persone non persone sprovvedute tutti come diceva già Manconi stamattina c'è un enorme confusione un enorme ambiguità ma io non credo che sia un problema cognitivo
Credo al contrario che sia un'ambiguità
Che serve a mantenere una situazione di confusione proprio per gli uteri in contatto più diretto con il problema
A dispetto alla questione della morte dignitosa dell'eutanasia è vero che fanno moltissime persone un grande guazzabuglio Elidra Fantaisie che c'è dietro e che noi siamo un drappello di persone che valicano
Mettere in atto la morte di start up però possibilmente hanno affettiva
La fantasia che circola è questa che è rozza che incolta però se voi affamate questa esperienza molto semplici richiedere alla maggior parte delle persone potete scoprire questo che la paura ecco che ci sia il rischio che alcuni medici autorizzati da un eventuale normativa infinite hanno al singolo cittadino al muro paniere un'eventuale interruzione di vita non è un equivoco da poco ma comune disceso non credo affatto che sia un problema cognitivo che basti l'informazione credo che si tratti al contrario
Andare a fare breccia in tutta una serie di speranze patologico che sono quelli appunto di pensare che la morte sia un accidente casuale che la vecchiaia un errore un disturbo di percorso
Claudio determinazione come questione centrale non posso che sentirla
Come oltre che come principe come valore assoluto anche come qualche cosa che mi appartiene profondamente d'altronde in psicoanalisi io il grande vantaggio di vedere che etica e tecnica coincidano
Lo scopo fondamentale
Contrariamente altre forme di psicoterapia e quello di non sostituirsi mai
Al paziente nel senso di un imporre le nostre scelte i nostri valori Mannella allearci semmai con le parti le mosse con le parti scisse permettere ciascuno in grado di poter essere davvero capace di autodeterminarsi
L'unico libero il limite dell'autodeterminazione l'avete detto molto bene tutti è la libertà altrui
Quello che però di nuovo vi posso aggiungere
Che non possiamo purtroppo pensare che il principio di libertà e di autodeterminazione che così nobile e che e ci dovrebbe sembrare l'obiettivo principale per tutti
Di nuovo anche quello invece viene insidiato da resistenze inconsce molto profonde perché sotto sotto moltissimi di loro invece vorrebbero molto poter continuare a dipendere da qualcun altro e possibilmente anche essere esonerati dalla difficilissima funzione della scelta
E lì invece si aggancia il mio discorso con quello che molto bene se il sintetizzatore professor De Fanti rileva la lega il ventaglio delle scelte lasciami morire aiutami a morire fammi morire
Però accanto a questo c'è un terreno molto spinoso molto insidioso che sicuramente non si potrà risolvere sul piano normativo
Di una quantità di persone che invece vorrebbero una cosa molto più tortuosa cioè vorrebbero che fosse il medico a decidere per loro
E senza che debbano sopportare l'angoscia di affrontare la consapevolezza di qual è il momento di fine vita io credo che a questo invece non si debba andare incontro ma qui si incastra alla difficoltà della personalità del medico che comunque viene chiamato in causa in situazioni di fine vita
E lì il discorso della libertà delicatissimo professor Gallucci ha detto molto bene che anche quello che potrebbe sembrare un percorso lineare come quello delle cure palliative e non lo è affatto non è un binario è un percorso complicatissimo per esempio a me è capitato negli Stati Uniti di vedere delle battaglie tra pazienti che non volevano essere sedati e medici che invece volevano applicare quello che si chiama Payne killer
Il farmaco che uccide il dolore perché necessariamente più insisti sul pedale della delle mie la sofferenza Primo rischi di abbassare la soglia di consapevolezza ci sono persone per le quali il controllo la sensazione di mantenere la coscienza del controllo è più importante che l'elusione della sofferenza lei e questo è di nuovo un fatto estremamente singolare e difficile davanti
Ho ancora qualche minuto
Ed è una un altro dei dei punti più difficili da sciogliere da risolvere accanto a questo c'è anche la difficoltà invece di fare i conti con quello che il tipo di personalità di tutti noi medici
Perché lo ammettiamo no tutti coloro che come me
Hanno scelto di fare il medico hanno delle angosce profondissime rispetta la morte molto spesso la vocazione del medico
Sì nutro di un miscuglio ambivalente di impulsi aggressivi e di impulsi salvifici ieri per tenere a bada queste angosce abbiamo un impulso alla riparazione maniacale dobbiamo a tutti i costi intervenire
Con una modalità che non necessariamente lo ripeto deve essere portata la coscienza anzi molte volte proprio meglio lasciare che ciascuno lasci sotto la coltre della coscienza tutti questi impulsi anche ventralmente ostili che che perché è un medico per l'appunto deve agire
Però accanto prestò credo che dobbiamo essere consapevoli che la classe medica di per sé e lo ha dimostrato e molto spesso la più ostile a un qualunque progetto di limitazione e di il riconoscimento del diritto di fine vita
è ostile per angosce che possono essere appunto etiche e religiose
Un magari guidate da elementi non ignobili ma comunque ambigui che hanno a che fare con la loro necessità di potersi considerare sempre e comunque delle persone portatrici di vita
Che quel per questo credo che il sostegno di una collettività e di una normativa sia assolutamente necessario proprio per ridurre al massimo il margine di dovere di introdurre la loro propria Shelter a loro tre propria responsabilità ai medici bisogna che al massimo invece venga alimentata all'autodeterminazione del singolo tempi in questo senso credo che il contenere le fantasie con i potenti del medico che ci sono ma anche le sue angosce sia proprio il compito di una collettività
Civile e di una normativa le l'ultima cosa che aggiungo il poi cedo la parola a chi mi segue e che un'altra delle funzioni di questo nostro convenire discutere sull'argomento è quello di riuscire finalmente a eliminare quel clima di colpa e di vergogna
Che molto spesso circola intorno a coloro che dichiarano di potere anche desiderare di morire rispetto alla
Meno sopravvivenza perché c'è un altro equivoco che circola che si è nobile e alto pensai di difendere la vita ad ogni costo
Anche quando appunto non ha più i termini del numero
Mentre Simona Argentieri parlava è stato annunciato che sta arrivando anche Indro Montanelli
Intanto questo quindi questa tavola rotonda che si costituisce un po'per volta semplice ma molto interessante molto dice delle cose dette Simone sentieri meriteranno discussione
Io ho colto in ve ne segnalo perché magari riceve che qualcuno intervenisse sia dei relatori che nel pubblico su questo fatto che l'ambiguità quella oltraggiosa ambiguità guazzabuglio sembra lei nell'ipotesi dei Argentieri avesse addirittura funzionale alla fine non né casuale né diciamo così corposa ma funzionale per eludere qualcosa che si vuole votare un'altra cosa che mi sono chiesto che parlava ai se non c'è un nesso un corto circuito tra quella fantasia di morte di Stato
Che ha verificato quell'altra volontà di essere esonerati sulle scelte per cui si vorrebbe che non fosse il medico a decidere
Per si
Invece dovrebbe essere ci interessa comunque all'inizio del suo discorso una frase molto chiara che vi ripeto ciascuno risponde De cioè dei Verdi Contship quando si tratta di temi così controversi e delle carte su questa su questa affermazione io passo la parola a Valerio Pocar sociologo del diritto
Grazie buongiorno a tutti
Riprendono solo pochi minuti per fare un paio di considerazioni e relative a un problema che ha già ricordato Defanti introducendo questa giornata
Cioè quella di una sorta di contraddizione o di antagonismo
Tra terapia del dolore e cure palliative in senso più ampia da un lato e
La
Ed età una sì e l'eutanasia dall'altro lato
E certamente questo
Questo sordo di antagonismo né i fatti si è e mostrato si è rivelato soprattutto dal dai sostenitori dai fautori delle cure palliative quest'atteggiamento è un atteggiamento esistente di qui e dobbiamo prendere atto e di cui bisogna tener conto
E i e in un certo senso pareri c'è anche una salda antagonismo oggettivo
E poi rapidissimamente vero che la diffusione Hill offerte effettiva delle cure palliative potrà ridurre la domanda di eutanasia che peraltro è probabile prova destinata ad essere non molto comunque non molto elevata questo
Spesso nel dibattito sull'eutanasia si aggiunga un altro confusione quasi che questo strumento chilogrammo uno strumento dovessi essere praticato da lastre grande maggioranza della cittadinanza cioè che praticamente tutti li debba ricorrere se c'è una possibilità no e che evidentemente privo di senso comune
Ma e io questa contrapposizione e mi pare soprattutto inconsistente dal punto di vista concettuale
è chiaro che alla base dell'idea delle cure palliative sta fondamentalmente il principio di beneficenza questo mi sembra abbastanza ovvio
E e altrettanto ovvio che è alla base viceversa della di Berta di eutanasia sta principalmente preciso il principio di autonomia anche questo è abbastanza occhio
Il fatto è che spesso si è voluto vedere una contrapposizione precisamente a questi due principi che non sono affatto
Ha fatto contrasto
Basta semplicemente non intendo il principio di efficienza con verbalmente viene inteso da parte di coloro che lo praticano o ritengo di praticarlo cioè in modo paternalistico
E il punto lì la contraddizione
Se
Viceversa inteso prettamente tredici beneficenza cioè ammette che di individuo è il metro
Le proprio interesse è il mito del proprio bene
La contravvenzione ovviamente cade in modo radicale diventa insensata
Quindi è chiaro che se il medico alla cieca familiare o la società in generale a stabilire qual è il metro del bene di ciascun individuo
Provenendo scendendo dall'alto è chiaro che il principio di beneficenza così inteso nega il principio di autonomia
è viceversa
Da ritenersi che le cose debba essere valutate in modo rovesciato e che quindi i due principi siano perfettamente complementare
Ora quello che a me interessava porre in luce è che questa apparente contraddizione che hai soltanto apparente contraddizione
Ha già trovato soluzione a livello dell'ordinamento giuridico
E non esattamente da oggi ma a livello costituzionale vale a dire cinquant'anni or sono
E lo ha fatto esattamente affermando e definendo i diritti fondamentali degli individui
E innanzitutto l'articolo tredici quando si afferma perché la libertà personale ignorati
E quindi qui poi cammina tutto il resto perché è ben vero che l'articolo trentadue primo comma ci parla del diritto alla salute come diritto fondamentale che la Repubblica deve tutelare questo e diritto e questi semplicemente significa che a livello costituzionale
Le cure palliative che sono così modestamente praticate dovrebbero essere fornite a qualunque cittadino che ne abbia bisogno che ne faccia richiesta
Nel senso che evidentemente non dobbiamo intendere
Forse i pali costituzionale abbiam della salute un concetto dirimente diverso da quello che possiamo avere noi a cinquant'anni di distanza ma è certamente vero che la salute è un concetto sia pure aggiornato che comprende anche il benessere psicofisico
E soprattutto psichico quindi lei terapia del dolore che le cure pretende generale hanno sono un diritto di ciascun cittadini quindi viene posto un diritto sociale positivo che naturalmente potrà sempre trovare quel limite che tutti i diritti sociali positivi note ai principi di giustizia
Il principio di equità quindi una eventuale distribuzione equa delle risorse ma precisamente si tratta di un principio di giustizia e di equità c'è una distribuzione iniqua ingiusta delle risorse come senatore Manconi stamattina ricordava con il problema
Di questo
Sotto questo aspetto
Questo punto è anche vero che l'articolo trentadue secondo comma sembra dire qualche cosa di diverso no quando afferma la la regola che e ritiene di far riferimento all'articolo tredici della libertà personale che la regola cioè un diritto civile negativo del rifiuto alle cure
Sì evidentemente comprende anche rifiuto delle cure palliative
No per la stessa a buona ragione ora però
E questo diritto al tormento non può essere toccato questo lo sappiamo e in fondo almeno dal punto vista culturale nessuno più lo nega anche se poi sappiamo il suo da porre staccati con la situazione è assolutamente purtroppo diverso
Ma se e a questo punto diamo presente che la salute e e da intese in senso psicofisico e leggiamo insieme i due comma dell'articolo trentadue arriverei alla conclusione che il diritto
All'eutanasia ovvero il diritto ad essere aiutati nel proprio suicidio
Sia una sorta di atto medico dovuto faccia parte cioè del diritto previsto dal primo comma
E secondo me non può essere altro che un atto medico non può essere inteso diversamente volto a garantire miglior benessere psicofisico più soggette alla definizione del suo migliore interessa
Nel quale può essere compreso il fatto di porre fine alla propria vita
E e che mi fa pensare alla fin fine che anche gli articoli del Codice Penale relativi alla aiuto al suicidio o all'omicidio di consenziente siano perfettamente costituzionale
A tacer d'altro oltre ai se non precisamente aggiornati e soprattutto aver fatto ancora una volta di ogni erba un fascio mettendo insieme situazioni di omicidio del consenziente situazioni di assistenza deficit molto diverse tra di loro no
Tuttavia sono problemi così usare il generale visto che nessuno ha mai affatto in più potuto negare il diritto costituzionale di libertà al suicidio diretto solo che il fatto di considerarlo atto medico e di chiamare il medico
A fornire questo tipo di prestazione
Si risponderebbe ulteriori esigenze di giustizia
Perché non è affatto vero che tutti possono suicidarsi
E non è neanche affatto vero che tutti possono suicidarsi in modo dignitoso e non doloroso cioè aggravando la propria situazione per così dire o creando situazioni di pericolo in danno a terzi
No Soldi episodio di chi e fa saltare la casa per aver aperto il gas per suicidarsi no lentamente io credo che proprio l'idea di morte dignitosa dovrebbe suggerire dovrebbe suggerire il ricorso del medico ricorderò in passato che la corte costituzionale della Colombia
Anche il sito molto precisamente su questo punto
In un certo senso identificando nella medico non soltanto colui che meglio può assistere al suicidio ma anche colui che vede assistere l'unico che può effettivamente assistere al suicidio
Con argomentazioni che mi sembrano assolutamente
Condivisibile
In quelle dei temi del nostro del nostro incontro non ho parlato del del testamento biologico direttive anticipate che dir si voglia ma mi sembra che questo punto ci sia poco da aggiungere
è evidente che la si tratta in nel momento in cui si ammette anche qui non c'è contrasto coordinamento anzi c'è un perfezionamento dell'ordinamento nel momento in cui si ammette il diritto di ciascun cittadino a rifiutare le cure o a chiederle è chiaro che questo diritto non può essere sospese lo nel momento in cui il cittadino perde
La capacità di intendere e di volere quindi del tutto evidente che questo che ci deve deve avere la possibilità di prolungare il il le sue scelte che incontreranno primi i ed è libertà o gli ostacoli che incontrano le scelte tecniche dettate dal dal personale capaci di intendere e di volere
E quindi beh io questo punto mi fermerei qui e vi ringrazio la nostra attenzione
Grazie può accadere a diamo il benvenuto a Indro Montanelli lo ringraziamo particolarmente con un affettuoso applauso per averlo le
Accettato oggi di essere qui e gli do subito la parola a proposito di questo della morte dignitosa come un diritto di libertà negato e e calpestato grazie abbiamo
La parola Indro Montanelli
Grazie il nel mi prende completamente alla sprovvista perché ho esaurito il mio piatto nella ricerca di questa stanza che è una è una cosa spaventosa
Vivendo dura oltre novant'anni in Italia sono abituato alle cose complicate ma come questa è difficile trovare
Va be'
Non so di che cosa avete discusso finora sì immagino so il tema in generale
Assegnate mi un compito
Sì dunque abbiamo come dire accennavo prima quello che oggi il tema della giornata e che la morte dignitosa è stato definito un diritto di libertà un diritto di libertà che risultano infatti negato calpestato fra l'altro non solo in questo Paese complicato come come lei diceva ma anche ampiamente in tutto il mondo occidentale
è un diritto di libertà che come tale dovrebbe trovare come unico limite in realtà la libertà altrui oltre comincia appena esposto il giurista
Eventualmente limiti di equità di giustizia questo direi che è il tema su cui vorremmo sentire sua esposizione grazie
No io ho già dichiarato varie volte
Diciamo la mia posizione di principio
Sono assolutamente per il De per il diritto dell'uomo
A scegliere il come il quando della propria morte non vedo come si possa contestare all'uomo questo diritto
Per quanto mi riguarda personalmente visto che sono vicino al grande passo non posso che esserne vicino al grande passo io farò questo
Mi hanno chiesto
Se il mio vuole essere cioè la mia vuole essere l'affermazione ha un diritto
Al suicidio
L'uomo ben capito questa domanda
Comunque il suicidio una cosa che non ha né diritti né dove di fronte al suicidio
Ci sono soltanto due sentimenti ed approva
Di pietà di enorme pietà
Per lo stato di disperazione che deve aver condotto la vittima
Al suicidio
E chi rispetta
Chi altrettanto rispetto per il coraggio mostrato dall'India dagli individui
Rimasto vittima di questa cosa non mi pare che si possa e si debba dire altro
Non vorrei che mi si buttasse fra i piedi le solite
Solite
I soliti argomenti astratti tipo la sacralità della vita
Eccetera eccetera perché su di me non fanno nessunissima impressione
Non si contesta l'uomo il diritto di disporre della propria vita e non vedo perché gli si debba contestare il diritto a scegliere d'accordissimo
Assolutamente sfuggire alla mia razionalità
Alla mia convinzione
Ho visto stamattina me l'ha fatto recapitare
La posizione presa da Veronesi l'avete letta la lettera è stata letta è legittima perché è bellissima subito e quella della tavola rotonda era come subito dopo la fine di questa tavola rotonda era previsto in deve verrà letterale letale che Veronesi del Recup cui del resto già discusso varie volte
Questa materia sia perfettamente sulle nostre posizioni
Credo di poter parlare anche a nome di exit del mio amico Coveri che non vedo qui so che c'è
Portandovi tutto il peso della sua autorità di medico sono anche d'accordo con lui
Sulla sul modo che lui propone per affrontare la questione sul piano legale
Se noi affrontiamo la questione come l'anno affrontata e beati loro
Risolta in Olanda perdiamo la battaglia
Noi
Anche noi laici per lo meno io sono un laico
Dalla dalla punta dei piedi alla cima che il Cappelli siamo cattolici
Ci piaccia o no
Il cattolicesimo è nel nostro DNA
Non ce ne possiamo liberare
Io quando mangio una fetta di panettone accanto a un protestante
Mi accorgo che io la mangio da cattolico e Luís da protestante non c'è niente non c'è niente questo questo
Questo quindi al noi diamo questo enorme ostacolo dice che fa parte del dogma
Contro cui se batteremo la testa assente
Ho paura che la politica se ne impadronì ska perché questa è una grande battaglia di civiltà che deve stare fuori dalla politica assolutamente fuori dalla porta
Quel posto offendo qualcuno ma non mi importa nulla quelli quello che penso lo dico
è una battaglia di civiltà e come tale va in va impostata del resto mi dicono che anche in Olanda
Questo tra la questione dell'eutanasia
A operato una
Una divisione trasversale i non solo in mezzo alle forze politiche ma anche in mezzo alle forze religiose io i cattolici sono diversi che danno perché pare che la maggioranza sia stata favorevole all'eutanasia mentre c'è stata una minoranza di protestanti calvinisti
Diciamo così fondamentalisti che sono stati ostili e quindi come vedete come vedete quando ci si pone questa battaglia come batte come battaglia di civiltà la politica non c'entra più e nemmeno le confessioni
Negli Stati in cui le rispettano tutti
Questo teniamo presente questo esempio perché è molto istruttivo
Veronesi fai massimo che può fare
Un luminare della scienza come Luís ed è ed anche un ministro della sanità come
Cioè a dire propone dei palliativi
Propone dei palliativi
In modo da eliminare
Le sofferenze ma le propone in modo tale che a un certo punto
Rappresentano un volto per aiutare il malato che gli orchi erede
A congedarsi dall'apice
Voi capite che questo si presta a tutti
E noi più di questo non possiamo teneri siamo condannati all'ipocrisia
Bisogna insegnare ai medici
A dimenticare la pillola sul sul tavolino da notte del degente
All'Inter Vieri ad allontanarsi al momento opportuno
Al magistrato hanno fare indagini
Questo è il massimo che possiamo ottenere se vogliamo essere realistici e questa è la battaglia che raccomando ai politici di fare se vogliano farla
Avvertendoli che perderanno molti voti facendo
Questo è tutto quello che voglio e porti ho detto
A voi
Giudicare grazie
Bene l'ultima parola la politica e che contrariamente a quanto ci ha detto al Fontanelli adesso io credo che invece debba entrare in questo in questo dibattito Raffaele Cananzi sottosegretario alla presidenza del Consiglio
Sì grazie ecco io
Innanzitutto mi scuso
Per il ritardo con il quale sono arrivato problema della e mi scuso perché alle dodici e quarantacinque non parlano tanto a lungo ma non potrò seguire il dibattito sono costretto a lasciare purtroppo questo convegno molto interessante
Io credo che stiamo parlando di questioni molto complesse e delicate
In cui sono d'accordo con Indro Montanelli la politica non c'entra
Nel senso che si tratta di questioni così profonde
Così radicate nella stessa esistenza umana che volerci vedere
Diciamo
Situazioni politiche o convenzioni politiche
Ho utilizzazioni della politica in senso strumentale da una parte o dall'altra io credo che sarebbe in qualche misura quello di menomare il problema spesso oltre toglierli effettivamente quella luce
Di forza antropologica e di mistero che queste cose naturalmente si portano dietro
Il diritto a una morte dignitosa per quanto mi riguarda lo esaminerò sotto il profilo appunto del parlamentare
Cioè di colui che non dovendo fare entrare alla politica ma dovendo decidere normativamente si pone il problema
Il diritto ad una morte dignitosa e certamente un diritto in sei indiscusso e indiscutibile io credo che nessuno con riferimento alla morte dignitosa possa discutere
Il rispetto della dignità dell'uomo diciamo così dal punto di vista filosofico
E lo sia già
Impotenza
Rispetto all'entità persona umana lo sia in atto rispetto alla persona umana lo sia infine rispetto alla persona umana morente
Dal punto di vista etico giuridico
Diciamo che la questione
Soprattutto la questione etiche la questione giuridica nasce nel momento in cui sorgono conflitti in qualche modo di valori o sorgano conflitti di interessi
Il problema per esempio si è posto già in Parlamento con una legge
Sulla quale abbiamo a lungo discusso alla Camera per oltre due anni tra Commissione e Aula
E sulla quale si è anche discusso al Senato anche se poi al Senato si è arenata
E della legge sul che voi conoscete benissimo sulla fecondazione assistita
Il problema è nato in Parlamento relativamente al fatto non al diritto di a vere un figlio ma quando cominciava ad esserci il contrasto
Di valori e di interessi tra il diritto ad avere un figlio ad ogni costo
Ed il diritto ad essere figlio di un padre e di una e qui che nasce naturalmente il discorso molto delicato dal punto di vista e ti cui giuridico che investe ha investito globalmente il Parlamento per molto tempo
In quella circostanza questo per darvi un po'l'ottica con la quale io mi muovo rispetto ai problemi che trattiamo in quella circostanza in un mio intervento alla Camera dissi
Che se
Avessi dovuto in qualche modo offrire la mia idea personale rispetto al tema che dovevamo affrontare essendo io un cattolico convinto non avrei neppure dovuto prendere la parola
Perché in virtù del principio della morale cristiana cattolica
Il problema della fecondazione medicalmente assistita è un problema che viene in qualche modo espunto in origine per la valutazione del valore che si dà all'atto sessuale insieme ma detto questo alla Camera soggiunse che invece del problema mi interessavo e mi ero interessato che intendevo entrare nel vivo del problema stesso
E che la posizione di un credente investito di funzione legislativa e certamente una posizione
In qualche modo complessa ma comunque che per sua natura deve essere necessariamente aperta di allora chic il primo punto perciò dal punto di vista del metodo rispetto al dato parlamentare sul quale ci dovremmo muovere e quello di non ideologizzare il probabile
Cioè di non porci secondo una ragione forte
Cioè una ragione in qualche modo integralista ma in quello stesso tempo mentre io proponevo questo ai colleghi parlamentari peraltro canto facevo presente che chiedevo agli altri di non assumere una ragione in The Crystal rispetto a questo problema così come credo bisogna chiederlo rispetto al problema che abbiamo davanti
Non estremi Zare non radicalizzare non rendere integralista la visione né da una parte né dall'peraltro altro profilo che io credo di legislatori devono tenere presente e quello certamente di non adeguarsi alle mode correnti
Il la ragione dei colleghi per esempio mi veniva in mente questa situazione il fatto che è difficile fermare la criminalità
Per cui ognuno si arma e si autodifende e questa è una soluzione del problema che si fonda su una ragione dei non su una ragione ecco il punto che bisogna utilizzare nella ragione forte nella ragione debole bisogna utilizzare una ragione che io direi ragionevole proprio per intenderci suoi e qui mi rifaccio a quanto veniva detto prima che superi qualunque ambiguità e qualunque confusione
E che generi invece nella complessità del problema quelle necessarie distinzioni
E quella necessaria riflessione che naturalmente consente di risolvere il problema
Attraverso l'allontanamento di ogni forma di ideologizzazione e attraverso l'allontanamento di ogni ragione detto l'appello alla ragione ragionevole qui qualcuno ha accennato alla costituzione e tipica delle Gysi l'attore costituzione tipico del legislatore costituzionale
Le norme fondamentali i supremi principi detta dalla nostra Costituzione sono il frutto appunto di questa ragione ragionevole esercitata con riguardo alle traduzioni alle tradizioni alla cultura alla normazione alle altre culture direi al passato al presente e al futuro di un popolo
I nostri costituenti hanno avuto questo sguardo ampio al passato per quanto riguarda la nostra cultura al presente per quello che significava il passaggio da una vicenda di dittatura di morte qual era stata la seconda guerra mondiale ad una vicenda di Repubblica democratica il passaggio poi soprattutto con riguardo al futuro ci sono delle norme della nostra Costituzione in cui veramente ci sorprende diamo ci sorprende diamo come i nostri costituenti abbiano avuto questo sguardo così lontano
La ragione europea sulla quale spesso si fa anche riferimento oltre la ragione ragionevole la ragione europea non può essere una ragione
Di per sé non può essere una ragione ragionevole
Europea anche questo è una riflessione che ripeto spesso perché ritengo che sia fondamentale non in quanto esclude la ragione cosiddette italiana
Ma in quanto la include e la mette a confronto con tutte le altre ragioni che nelle culture europee sono presenti
Quindi rifarsi esclusivamente a un dato europeo senza tener conto della nostra tradizione significa recepire un'Europa nella quale noi dovremmo essere fuori e invece siamo dentro e questa Europa sostanzialmente ha camminato certamente anche attraverso la cultura anche attraverso l'impegno anche attraverso l'intelligenza degli italiani
L'appello alla ragione ragionevole non è solo del legislatore costituzionale e anche del legislatore
Ordinario
Che deve rispettare interpretare e tradurre prendere perciò applicativi e vigenti in via diretto analogica i principi e le norme della Costituzione delle leggi costituzionali
I vincoli dei trattati internazionali
E i regolamenti dell'Unione Europea
Noi abbiamo bisogno quando legiferiamo di avere davanti questo quadro complesso e naturalmente dobbiamo costruire nei settori residui quelli che non sono toccati sostanzialmente da questi principi generali dobbiamo costruire noi stessi la ragione ragionevole fermo restando e questo è chiaro a tutti
Che in uno Stato di diritto e in una democrazia sociale come la nostra il consenso sociale non basta
Perché anche il nazismo nacque col consenso sociale
E poi su il nazismo
E quindi il consenso sociale sostanzialmente non passa
Quali sono i principi costituzionali
Che reggono tutta questa diciamo così complessa vicenda
Della dignità della morte
Anzitutto il riconoscimento e la garanzia dei diritti inviolabili dell'uomo l'articolo due della nostra Costituzione
La tutela e lo sviluppo della persona umana della sua libertà e della sua dignità
Nella eguaglianza sostanziale l'articolo tre la tutela e la promozione della salute
Come la necessità di ottenere cure nel rispetto del la persona umana
Entro questo limite la possibilità per la legge di disporre determinati trattamenti sanitari in mancanza di trattamenti disposti per legge nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario questo dice sostanzialmente l'articolo trentadue della nostra Costituzione
Perciò se la legge non dispone direttamente si può consentire ho rifiutato un determinato trattamento medico
La proposta di legge l'atto senato quarantasei novantaquattro che credo che voi abbiate nella vostra cult cartelli a detta disposizioni in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipata nei trattamenti sanitari ed è naturalmente una legge che basta guardarne la relazione introduttiva
Si preoccupa e si occupa fondamentalmente del fatto che il paziente sia sufficientemente informato proprio per potere poi dichiarare la volontà su indi ferimento a certe cure il riferimento a certi trattamenti sanitari per quanto mi riguarda io credo che una proposta di legge di questo tipo sia senz'altro nel quadro di quella che ho chiamato la ragione ragione
Non c'è dubbio che dobbiamo però specificare lì in quella legge il collega Manconi sa bene si parla genericamente di persona capace bisogna specificare questa capacità perché certo
Il minore ma non solo il minore ma inabilitato l'interdetto il condannato a morte attenzione il condannato a morte va preso in una particolare considerazione rispetto al tema appunto della libertà
è fuori dalla legge italiana
Dunque la dichiarazione di volontà deve essere certa ed inequivoca
Ci deve essere la certezza della provenienza e la certezza del contenuto
E il caso in cui che anche trattato nella nella in questo disegno di legge il rifiuto comporti un pericolo per la salute o per la vita anche questo rifiuto deve essere minuziosamente disciplina
Non basta la fo
Un valutazione delle varie questioni
Non sono d'accordo sul fatto che il
Il paziente debba nominare direttamente una sua persona di fiducia
Circa i trattamenti che deve ottenere perché anche questo mi pare che in qualche modo contrasti
Con il principio costituzionale cioè con il tema dettato dall'articolo ventinove dalla Costituzione
E quindi il consenso il rifiuto non esprimibile dall'interessato bisogna che sia affidato alla famiglia al coniuge ai figli prima che alla persona di fiducia soltanto il loro mancanza alla persona di fiducia
Perché se no questo potrebbe significare un qualche modo un mettere da parte rispetto ad un evento così importante come può essere l'evento dalla malattia la presenza della famiglia che invece ed io credo che questo nessuno lo possono debba contestare
Ha un'importanza notevole sotto il profilo umano è sotto appunto il profilo della rispetto della dignità della persona
Certamente nella linea costituzionale anche l'altro disegno di legge l'Atto Senato quarantasette diciotto sulla promozione delle terapie antalgiche
Credo che la preoccupazione del legislatore in questo caso debba essere quella di evitare a Bussi interni alla cura
E da Bussi esterni alla cura per cui le disposizioni vanno calibrate contro questo duplice e ricco
Afferma la necessità di calibrare le disposizioni non c'è dubbio che la promozione della terapia antalgica e promozione da farsi anche da direi approvarci normativamente quanto prima possibile
Quello che non mi pare essere nella linea e questo naturalmente nella varietà delle opinioni
E quindi nella ricchezza anche del dibattito
Nella linea della ragione ragionevole
Nella linea costituzionale in questo naturalmente non seguo l'indicazione del professor Pocar
Il diritto alla vita e cioè il tema dell'eutanasia
Perché il diritto alla ricerca e alla salute sono diritti inviolabili dell'uomo
Questo significa ed è stato già accennato
Dal professor Montanelli significa no come l'ha dedotto da Montanelli
Basta tutto l'ordinamento può non punire così come non punisce attenzione perché qui ci sono delle distinzioni molto delicato
Non punisce il mancato suicidio perché il suicidio non l'opportunismo
Il mancato suicidio non è punito proprio per il rispetto di questa libertà di togliersi personalmente la viltà e quindi di autolimitare il proprio diritto Allawi
E in questo senso l'ordinamento deve però punire ecco informo sotto questo profilo io lascerei il fermo il principio della punizione dell'istigazione al suicidio e dell'aiuto al suicidio
Perché nessuno può disporre nei aiutando nei spiegando della vita altrui
Questo è il principio che secondo l'articolo due della Costituzione
Diritti inviolabili dell'uomo d'altra parte lo avete anche in qualche modo accennato quando avete detto che la libertà di ciascuno
Si ferma di fronte alla libertà dell'altro ma la libertà dell'altro che sostanzialmente è un diritto esercitato dall'altro non può in qualche misura indurre colui che viene chiamato in causa ad un aiuto contro un principio ed un valore che in realtà supera in qualche modo la posizione dell'Ulivo Petacco
Non è questo il concetto che sarebbe e che io naturalmente da cattolico accetto e personalmente condivido della sacralità della vita del tono della vita del creatore della creatura tutti i concetti di natura teologica sui quali avrebbe potuto intrattenervi e il teologo piana ma non lo vedo fra di noi e quindi credo che non sia potuto venire
Il problema qui è di natura diverso cioè io guardo soltanto a questo aspetto diciamo così di ragione ragionevole e quindi dico che con le tecniche e questo credo che sia il senso non la conosco la lettera di Veronesi però credo che il senso sia questo cioè con le tecniche e con i miti vicinali attuati il dolore può essere sconfitto o fortemente a tutti
E qua siamo certamente nel tema della dignità della persona umana
Sconfiggere il dolore o a tutti solo perché ogni persona sia in qualche modo integra anche dal punto di vista fisico e psicologico tutto questo è certamente in quel quadro di ragione ragionevole alla quale facevo al quale facevo riferimento l'accanimento terapeutico deve essere evitato
Anche questo rientra nella dignità
Della persona umana
La morte attraverso questi due sistemi cioè l'attutire il dolore
Levitare l'accanimento terapeutico può ben essere dignitoso
Così tutelando il Marat il malato come persona centrale e del sistema familiare e dell'attenzione familiare e sociale
Direi che sotto questo aspetto non c'è bisogno delle otto amici
Nel senso che oggi proprio oggi siamo arrivati al punto otto al punto di vista tecnico dell'avanzata tecnologia della medicina del progresso siamo arrivati al punto di poter attutire
Sconfiggere il dolore ricomponendo lo in una situazione umana siamo arrivati al punto da potere capire esattamente quando sia al quando non sia accanimento terapeutico possiamo risolvere il problema senza intaccare questo il punto
Qui e il punto perché io posso rispondere atti atti parte come qui è stato giustamente
Il mercato questo principio di
Il libertà
Autodeterminazione certamente
Bah libertà ed autodeterminazione della persona fino al punto in cui questo non apre
Mi pongo da legislatore perché se mi ponessi da cattolico la risposta già la conosce ma il problema è da legislatori non apre la via secondo me un varco che potrebbe essere un varco terribile
Che potrebbe essere un varco in cui poi l'eutanasia si cambiano in un turno di sostanza qualunque sia lasciatemelo dire da chi ha un'esperienza del diritto per quasi quarant'anni
E da chi ha fatto per lunghissimo tempo la professione forense i varchi della legge sono infiniti quindi per quanto il legislatore possa essere attento e porre dei paletti circa questo tema della possibilità di aiutare altri a togliersi la vita
Il problema resterà sempre aperto circa questo varco che si può naturalmente secondo me aprire lungo i sentieri
Chi una morte che non può essere poi soltanto tante volte per pietà ma può essere anche per conto allora rispetto a questo versante alla possibilità non dico che l'eutanasia come viene intesa da voi e da chi propone la legge sia in questo senso dico
Che aprendosi un varco su questo versante e ben possibile che poi si snodi una catena di possibilità ulteriori per cui quella morte dignitosa dalla quale siamo partiti e che vogliamo difendere in realtà diventa una morte procurata probabilmente tante volte più per comodo che per pietà
Grazie
Ringraziamo Raffaele Cananzi che ha definito in maniera precisa
Nei termini del linguaggio politico del legislatore quali sono fare passi che Defanti aveva nella sua introduzione indicato come necessari verso l'affermazione di questo diritto quali sono quelli che qui e ora oggi sono percorribili e quale dal suo punto di vista no
Da questo punto di una mattinata molto densa era previsto l'intervento di Veronesi il quale nel ad annunciare di non poter essere presente non ha mandato il solito telegramma o biglietto di scuse ha mandato una lettera che è un vero e proprio documento Morchio impegnative personale che è stato evocato già più volte tale da Montanelli da Cananzi specie che io credo che ora valga la pena di leggere per cui invito Desanti qui al tavolo per questo
Dove
Abbiamo deciso sia per ragioni di tempo sia soprattutto per il fatto che è una cosa un un intervento così corposo presentato dall'autore una cosa è letto da da un'altra persona di rimandare al testo scritto
Che è molto bello e che veramente merita di essere letto con attenzione in questa sede io mi rimetto a nucleare qualche passo greve anche per consentire lo prose con proseguimento dei lavori della mattinata
Montanelli Veronesi fa tre premesse che poi conclude
La prima premessa che riguarda il modo di morire oggi parla della trasformazione sociale che è avvenuta nella famiglia italiana
Che per esempio dice la trasformazione della famiglia e la proiezione della donna nel lavoro esterno hanno cambiato la situazione rispetto al passato oggi il malato è un ingombro tenerlo in casa comporta difficoltà di ordine pratico
Dalle quali nessuno neanche il il familiare armato dalle intenzioni più caritatevoli può prescindere e questo è un dato poi accanto alle difficoltà logistiche c'è una questione di altra natura che riguarda i medici e questo detto da un medico ha un grosso significato il medico che inadeguato ad affrontare il tema della morte viene costruito dall'università per vincere e quando si trova a combattere una battaglia persa in partenza che il fuori ruolo si sente frustrato che inadatto
Di riflesso anche l'ospedale maldisposto verso il malato terminale che considera presenza scomoda che inutile
Il morente non serve a nessuno né dal punto di vista scientifico né da quello diciamo così dell'immagine
L'ospedale vuol tenere basse le cifre della mortalità preferisce mostrare altri dati pubblicare poniamo i grafici in salita di trapianti di cuore che lo connotano in modo positivo il vittorioso
Quindi il malato terminale respinto dalla famiglia che non sa più neppure come sia accudisce come si veste una salma finisce in un luogo all'ospedale
Privo anche solo di cultura della morte guardate che sentire queste cose perché da un Ministro della Sanità
Incredibile io come medico potrei sottoscrivere le virgole di quello che lui ha detto
La seconda premessa riguarda la cultura della morte
La morte è un fatto biologico a cui la gente deve adattarsi o meglio deve tornare ad accettarla
Occorre dunque che le nuove generazioni imparino fin dall'inizio a convivere con l'idea della morte il vento altrettanto importante è necessario che la nascita
La terza premessa riguarda la definizione di eutanasia di qui Veronesi riassume le posizione
Le diverse posizioni che sono presenti nella società sì è una persona che vuole morire perché la sua sofferenza è diventata insopportabile ma che non riesce da sola a sbarazzarsi della vita mancando per il coraggio di chiedere al c.t. aiuto domanda assistenza al medico
Ora dobbiamo forse fare un passo indietro e domandarci che cosa pensiamo del suicidio
Perché è chiaro che se stiamo se siamo per principio contrari all'abbandono volontario della vita allora non possiamo prendere neppure in considerazione l'eutanasia a servizio
Terza accettiamo l'idea del suicidio o addirittura lo consideriamo insieme con buona parte della filosofia laica un gesto che può essere anche Nobile allora le cose cambiano dei veronesi si limita a registrare le diverse filosofia che esistono nella società
Passo a leggere il paragrafo con conclusioni
Fatte queste tre premesse ed accettando la condizione mortale dell'uomo è facile concludere che non è tanto la morte che dobbiamo combattere quanto il dolore e la sofferenza
Ecco perché il mio proposito di medico e ora anche di ministro è quello di fare tutto il possibile per rendere il Periodo terminale della vita il più accettabile possibile
è necessario che si attenui noi vincoli spesso di carattere etico e religioso che limitano attualmente l'uso dei farmaci antidolorifici degli stupefacenti e dei sedativi
Se il medico si sentirà moralmente autorizzato aumentare i dosaggi anche a costo di un lieve accorciamento della vita residua parliamo di lieve riduzione non di eutanasia
Con le conoscenze farmacologiche neurologiche in nostro possesso saremo in grado di risolvere il problema del dolore
Il vantaggio degli stupefacenti e che non tolgono solo il dolore ma combattono l'angoscia ed è per liberarsi dall'angoscia che molti giovani si interrogano gli stupefacenti riducono in parte anche la coscienza di questo è considerato un fatto intrinsecamente negativo
Ora io credo che possiamo chiedere a un malato di rimanere cosciente fino a che la lucidità che la vigilanza gli sherpa hanno
Ma davanti al al disfacimento del suo corpo all'umiliazione del dolore estremo perché non aiutarlo limitare le sue capacità di percezione se le tue se l'utilizzo della morfina nei casi gravi di condurre il sofferenza intollerabile diventerà una regola che con grande attenzione possono essere seguite da ogni medico comprensivo caritatevole
Allora la richiesta di anticipare l'evento biologico terminale sarà meno frequenti
Io auspico che di partiti sempre più profondi per un impiego della morfina sempre più mirato possono fare crollare le richiesto in futuro di eutanasia risolvendo il problema alla sua radice ho terminato
Allora conclusione pro amministrativa siamo Cristina Morelli l'avvocato di Milano disporre il caso Englaro
Data l'ora cercherò di essere più rapida possibile
Vi parlerò di un caso concreto che si è posto in giurisprudenza perché
Nel tempo che ci vorrà per raggiungere gli obiettivi normativi che tutti oggi si stanno proponendo l'unico strumento che ci rimane che ci che abbiamo a disposizione per occuparci e di queste faccende in termini concreti è in fondo ricorrere alla giurisprudenza che anche un altro
Valore che è quello di cominciare a spallate a superare alcuni problemi e qualche volta è servito spoglia anche smuovere legislatore a posteriori
Il caso che vi illustro abbastanza credo oramai conosciuto perché ne hanno un po'parlato i giornali anche qualche volta le televisioni è il caso di Eluana Englaro che è una ragazza che adesso ha trent'anni e che dal novantadue si sperò si trova in stato vegetativo permanente in seguito a un gravissimo incidente stradale è stato vegetativo permanente vuol dire non avere più nessuna possibilità di vita cognitiva udibile di vita emotiva
Tuttavia l'umana e di vigilanza
E questo non è in discussione il suo sistema circolatorio funziona in modo autonomo a battito cardiaco e quant'altro
Semplicemente il suo cervello attenersi sorta di queste facoltà primarie e quindi la sua condizione definita con questo termine abbastanza
Forte cappella di stato vegetativo perché forse la sua vita assomiglia di più a quella di un vegetale che a quello di un essere umano
Non si sente
Utilizzando gli strumenti oramai
Voglio anche parlarvi di questo caso perché facciamo tante
Tante discussioni su quale dovrebbe essere il contenuto delle norme eccetera e spesso ci dimentichiamo
Di quello che in qualche modo già abbiamo a disposizione e che quindi potremmo utilizzare sono acquisiti oramai all'ordinamento dei principi come quelli del consenso informato
E come quello dell'accanimento terapeutico che in questa vicenda entrano in gioco e che non sono conquiste ancora da fare se non come diceva qualcuno oggi
Sul piano pratico ma sul piano teorico sono state assolutamente acquisite anche se purtroppo mi sono resa conto qualche volta che poi i medici non sono così abituati ad
Rispettare questi principi e quindi a dare una concreta applicazione a quel dualismo indispensabile che deve esserci tra medico e paziente dove il medico deve diagnosticare le patologie informare il paziente sulle terapie disponibili il paziente decidere
Quindi dare il suo consenso così detto informato il suo rifiuto alle terapie che gli vengono proposte
Queste ragione poiché molte valutazioni che hanno a che fare con un no con la questione fondamentale che è quella della durata della vita quella della qualità della vita
Così come la questione anche recepita dal Codice deontologico del divieto dell'accanimento terapeutico
Che è una questione complicata in sottile non da parte di tutti i medici tiene per timore o PRI incapacità viene esattamente attuata
Sapete tutti che l'accanimento terapeutico è quell'insieme di pratiche mediche che non hanno altro scopo per un paziente che quello di protrarre la Sua allungare allontanare il momento del decesso ma che non hanno nessuna valenza curativo di miglioramento della sua condizione
Visite rispetto a questa ragazza si è impresa un'iniziativa di tipo giudiziario nel senso che sia valutato che essendo lei incapace totalmente di intendere di volere non poteva recepire le informazioni dei medici e non poteva quindi accettare o rifiutare i trattamenti che le venivano praticati e che quindi nel suo caso si era in presenza di una grave violazione del principio di uguaglianza
Perché a differenza di ciascuno di noi e l'umana non poteva rifiutare le terapie
Allora tornando al discorso che facevo prima di cercare nell'ordinamento quello che è disponibile già per superare i problemi si è ricorsi all'istituto dell'interdizione che attraverso la nomina di un tutore che nel caso specifico è stato individuato nella persona del padre si è anche chiesto poi inizia e si è considerato che questo tutore poteste essere Luigi ma i poteri che gli sono propri sempre previsti dal legislatore
Nello specifico della sua funzione cura della persona prevista dal codice civile quindi non è una novità avesse anche questa funzione di essere questo gesto a cui i medici dovevano fare capo terre ricevere il consenso o meno alle terapie
Ovviamente ricorrendo a questa figura che è una figura che avendola sento un soggetto diverso da quello interessato la sua attività incanalata in un meccanismo di garanzia e perché le sue decisioni non devono essere così a disperare lire o casuali ma devono essere verificate i approvato in qualche modo per meccanismi di giuridici giudiziari meglio
Proprio per evitare che e per garantire rappresentato il massimo della sicurezza le decisioni che lo riguardano visto che vengono prese per interposta persona
Questo tutore quindi nel servendosi del meccanismo previsto dal Codice civile valuta poiché intendeva dare i medici il
Manifestare i medici la propria volontà di interrompere le terapie nei confronti di Eluana
Ha avviato l'iter normale che doveva chiare in questo caso che è quello di chiedere l'autorizzazione al tribunale previa acquisizione del parere del giudice tutelare
Si è rivolto al tribunale per chiedere questa autorizzazione per il specificatamente per poter dire di interrompere tutti quei trattamenti che non facevano che protrarre la condizione non dignitosa di Eluana
Eluana come vi ho detto è in stato vegetativo permanente da otto anni tutta la letteratura medica è concorde nel ritenere che questo Stato che viene diagnosticato su parametri legati al decorso del tempo dopo due fiabe film due anni
In cui un soggetto che sta in questa condizione sia definitivo e irreversibile
Dopo otto come evidente
Non vi è più alcun dubbio di che questa condizione possa essere potrà cambiare o si possa possano esserci dei miglioramenti
Quindi si è rivolto come dicevo al tribunale di lecco che era competente per territorio il tribunale di lecco ha detto
Prima di tutto che lui neanche poteva come tu come padre come tutore occuparsi di un aspetto una di una questione di questo genere e che comunque non poteva rifiutare le terapie
In sé davanti poi alla Corte d'Appello di Milano alla quale si è rivolto un reclamo rispetto a questo provvedimento l'esito è stato completamente diverso e la corte d'appello di Milano a Ernesto una sentenza interessante per molti versi la cui muta per altri contraddittorie su certe questioni comunque sicuramente una sentenza che costituisce un precedente
Assoluto in Italia su questi problemi e che proprio nel discorso che facevo prima da una prima spallata
Minuscola rispetto alle aspettative che sono emerse oggi più che giuste peraltro però significativa rispetto al panorama concreto reale nel quale noi poi ci troviamo infatti ha ritenuto che all'interno delle funzioni di cura della persona del tutore di fosse quella di destra e di manifestare il consenso informato ha ritenuto che il tutore potesse essere Luís che si rivolgeva appunto ai medici intervenga per dare questo tipo di fosse soggetto insomma idoneo ad esprimere questa volontà anche in assenza di una volontà previamente in stressa quindi anche rispetto a certi orientamenti giurisprudenziali
Presenti americani dove si era molto valorizzato l'aspetto e c'erano stati dei precedenti in questi termini ma si era valorizzato l'aspetto della ricostruzione della volontà del rappresentato quindi c'erano rigorosi sistemi probatori per cercare di ricostruire per la verità inumana per quelle coincidenze tremende che la vita ogni tanto propone aveva in presenza di una situazione analoga che si era posta per un amico manifestato la sua volontà però diciamo in questa nostra vicenda giudiziaria non è stato tanto questua ad essere valorizzato ma proprio il apparentemente almeno il discorso che il tutore
Attendo la cura della persona potesse rifiutare queste cose in quanto situazioni che potrà poteva annuncia il continuare le cure avrebbe protratto una condizione non dignitosa per Eluana
Poi però nel merito la corte d'appello di Milano sia un po'ma questa è un'opinione diciamo rimangiata non ha avuto fino in fondo il coraggio di pronunciarsi in modo forte e parte prendendo in considerazione il fatto che è l'unica trattamento sanitario praticato ad Eluana in questo momento è sostanzialmente l'alimentazione e l'idratazione artificiale
Ha dato atto di un dibattito in corso in canna ambito medico
Circa la definizione della dell'alimentazione artificiale come terapia o come atto un dibattito che vede da un lato che sostiene che l'alimentazione artificiale sia una vera e propria terapia quindi una pratica come un'altra per la verità si tratta come potete immaginare della somministrazione di prodotti chimici di sintesi
Tra l'altro immessi nell'organismo attraverso un sondino nasogastrico quindi non è proprio come prendere una minestrina cosiddetti e dall'altro lato chi dice che invece l'alimentazione un trattamento di base come tale un atto sempre dovuto e quindi per la verità poi c'era all'interno diciamo nell'ambito medico prevale la prima visione era in Italia che a un certo momento la scuola di Neurologia italiana
Argomentando però su una questione del tutto è su una posizione del tutto diverso in quanto sosteneva che vegetativi non fossero più vivi quindi l'alimentazione non era necessaria
Aveva detto appunto che l'alimentazione non era una terapia ma in quanto ma comunque non andava praticata soggetti già morti ma insomma usando questa dizione forze di minoranza della del definizione DDT trattamento medico dell'alimentazione artificiale ha rigettato il ricorso quindi non autorizzato di interruzione dei trattamenti e dell'umana
Rimandando in qualche modo al dibattito in ambito medico la questione allora va bene su questa sentenza si può discutere anche molto ma adesso non vi voglio annoiare vi dico che poi grazie all'intervento del senatore Manconi e alla ministro Veronesi è stata recentemente
Ha dichiarato è stato emesso un decreto insomma il costitutivo di una commissione ministeriale
Che
Studierà proprio l'aspetto questi questa questione che l'alimentazione artificiale perché come potete immaginare è una vicenda che al di là di un caso come questo estremamente importante perché molti dei malati terminali
Hanno poi come trattamento questo quindi definire questa questa pratica se si tratta di un trattamento medico meno ha una certa importanza
Certamente se vogliamo vedere in questa in questo diciamo soluzione che abbiamo pensato ripeto sulla base di quello che era a disposizione perché è evidente che se ci fossero altri strumenti normativi
Le soluzioni avrebbero potuto essere anche meno a meno complicate e anche meno meno a rischio di arbitro di Querceta
Però di insomma S sette
Se in qualche modo il tutore è il portatore bella cura della persona intesa anche come condizione dignitosa del malato forse definire
La l'alimentazione artificiale terapia o meno attenua un po'di cioè
Non è poi così fondamentale però sempre nella nelle nella nell'evoluzione per piccoli passi
Che queste questioni questi temi con sei intorno diventa invece un diciamo un passaggio fondamentale nel dibattito arrivare a un chiarimento
Su questa questione peraltro in altri Paesi come l'American come l'Inghilterra attraverso una serie delle sentenze come la Germania e questo tema è già stato ampiamente chiarito ci sono stati pronunciamenti sia a livello di commissioni
Di a livello legislativo molto a livello giurisprudenziale quindi direi che i Paesi e che si sono occupate di queste questioni prevalentemente hanno optato per inquadrare questo tipo di trattamento in un trattamento terapeutico di forse mi fermerei qui perché vedo che tardissimo
E
Grazie prima di salutarci vi chiedo ancora un momento di attenzione la mattina è stata molto fitta interessante pomeriggio però nel momento in cui si affronteranno nel concreto le proposte di legge le iniziative che le associazioni hanno avviato intendono avviare il livello a cui la politica intende impegnarsi su questi temi e quindi è assolutamente importante che nel politici cominci puntualmente
Sono e l'una alle tue un quarto appuntamento in quest'aula per cominciare svolgere prima nel pomeriggio
Con i tempi necessari grazie a tutti grazie intervenuti grazie dell'Intel attenzione come certe seguito
Questa prima parte del pomeriggio e e dedicata alla presentazione della discussione di alcune proposte di legge che sono in
In fase diversa di
Nell'iter diciamo parlamentare alcune state già proposte altre sono soltanto Bossi discussione e sono dedicate
Una è la stessa presentato tanto alla Camera quanto al Senato
Alla Camera prima firmataria l'onorevole Grignaffini al Senato primo firmatario senatore Manconi ma sono uguali nel testo dedicate al consenso informato delle direttive anticipate
Pochi sono c'è una proposta di legge sull'eutanasia formulata dall'associazione Exit
E una che primo documento di discussione
Elaborato dalla Consulta sempre sulle tre mesi o più esattamente sul suicidio assistito io darei senz'visto che i tempi sono corti dare senz'altro la parola al professor Rescigno per del suo intervento
Allora io questo breve intervento vorrei tener conto di questi disegni di legge di cui Procacci ha parlato
A cominciare da questo presentato ecco si tratta di materiale di studio per ciò che riguarda quelli che non hanno ancora ho ricevuto una
Traduzione in disegni di legge formalmente tali quindi presentati
Alle Camere
Che è un carattere che riveste questo disegno della
Giugno due mila
Presentato ad entrambe le Camere gli altri appunto dicevo
Costituiscono possono costituire materia di un dibattito perché non lo sono
Sì rivestiti di questo clima di ufficialità ma toccano punti più delicati anche più avanzati rispetto ai temi di cui al disegno presentato alle Camere questo riguarda come ci è stato ricordato il consenso informato e quindi cerca di
Dettare una più specifica analitica disciplina normativa di un principio che appartiene ormai già sistema giuridico al sistema normativo perché costituisce oggetto di enunciazioni anche di norme di carattere sovranazionale
Convenzioni costituisce anche
Oggetto specifico di prescrizioni nel Codice deontologico della categoria
Che è un'altra fonte di diritto di sicura importanza
Per i temi di cui ci occupiamo
Sappiamo anziché in certi momenti o in certi ambienti il dibattito sulle ragioni dell'etica il dibattiti altresì sui comportamenti da assumere
Guarda
E addirittura in certe occasioni esaurisce il suo interesse anche la ricognizione delle fonti possibili proprio al Codice ai codici deontologici delle categorie professionali
Che significa avere un atteggiamento di estrema fiducia nella categoria quella medica che chiamata svolgere qui una ineliminabile funzione
Ma significa forse nutrire una riduce anche eccessiva sulla sufficienza di codici di morale
E la Moratti
E poi
Trasfusi in testi normativi con un valore giuridico ufficiale potremmo dire perché l'ordinamento dello Stato soprattutto i giudici finiscono poi con l'esserne
Profondamente influenzati o condizionati nell'assumere decisioni che riguardano conflitti concreti di interesse
Quindi questo progetto è importante perché passa dall'affermazione astratta del consenso informato nel consenso materia di obbligo del medico che deve
Fornire l'informazione e contenere sollecitare ottenere il consenso e materia nella relazione si insiste su questo mutamento di prospettiva di un diritto dell'interessato
In realtà obbligo del medico e diritto dell'interessato finiscono con l'essere poi facce dello stesso
Della stessa
Di una unitaria configurazione del rapporto che si istituisce tra paziente e medico tra paziente strutture sanitarie
Perché consenso informato
Evoca poi chiama
In gioco più che l'apporto la presenza i doveri del singolo operatore della intera struttura in cui il trattamento si svolge
Questo progetto di legge anticipammo io poi molti dei temi di cui agli altri agli altri programmi
Perché non si tratta di progetti disegni nel senso tecnico appunto di
I testi
Stilati su un piano così strettamente privato ma utili anche al futuro legislatore utili anche a chi
Si farà poi promotore
Di disegni da discutere in Parlamento che la presenza di Manconi il sollecitazione che Daloui riceviamo occuparci anche di questi testi vuol dire che si guarda al di là
Di questo primo passo rappresentato dal disegno del giugno due mila sei guarda ulteriori svolgimenti del discorso che implicito in questo progetto
Dicevo ricordavo come qui si parli non solo del consenso informato ma si parli anche delle direttive anticipate che significa appunto porre l'accento sullo strumento
Uno strumento che io ritengo già
Esistente nel senso di ammissibilità di possibilità e di validità nel nostro sistema positivo nel quale non esistono
Indicazioni contrarie a questa figura del testamento biologico del testamento di vita o per usare
Tra l'espressione che anche in questo testo ricorre appunto direttive anticipate direttive anticipate che possono significare sia il trattamento in una condizione che non è quella terminale sia e soprattutto direttive istruzioni quindi dettate in vista di eventi che possono significare anche
Per il soggetto
Nella condizione terminale con la Commissione con l'interruzione di un determinato trattamento
Un processo più rapido che conducono a morte
Di qui l'importanza ecco del tema delle direttive anticipate anche se viene presentato come forse non solo tecnicamente possibile ma come giustificato fare senza un preciso riferimento alla condizione terminale dalla morte della persona
Cioè nel senso di rendere possibile non solo una indicazione che a seguito delle inferma della informazione ricevuta e del consenso espresso la persona faccia
In presenza e cioè mentre si verifica situazione che esige il trattamento e che Sica anche delle scelte da compiersi ma soprattutto con riguardo ad eventi futuri
Eventi di cui è possibile una rappresentazione ma una rappresentazione che non può significare certamente una esatta previsione dei fatti delle modalità eventuali di trattamento delle scelte da operare
E quindi significa muoversi su un terreno che riguarda più la probabilità che la certezza dedicate
Quindi è dunque
La
Anticipazione si tratta appunto di direttive anticipate di un discorso molto più ampio che gli altri progetti affrontano proprio con riguardo alla situazione la condizione terminale della persona e all'uso che in questo momento
Si possa fare di disposizioni che appunto riassumiamo della dottrina nella pratica ormai abituata
Riassumere nella formula del testamento biologico del testamento di vita
Usando un termine che tecnicamente non è il primo esatto considerato che il testamento è il modo di regolare vicende rapporti al di là della vita del soggetto
E a causa della morte del soggetto qui si tratta invece di indicazioni indicazioni vincolanti senso del testamento biologico e questo di indicazioni che vengono date per un tempo per un momento di più o meno lunga durata che appartiene ancora la vita fisica del soggetto
Perciò la parola testamento nel significato
Giuridico di un istituto che poi assistito da una tradizione da una conoscenza anche da parte dei profani che essa degnissima di che cosa si tratti quando di testamento si parla
Quindi l'uso del vocabolo vuole semplicemente evocare del testamento quei caratteri di solennità che accompagnano l'atto e di necessario formalismo che un altro aspetto da non trascurare
Che la parola testamento
Richiama subito alla mente alla nostra attenzione e anche questo atto comunque lo si qualifichi e ripeto il termine testamento è piuttosto frequente ricorrente anche questo atto deve essere necessariamente rivestito di una certa forma
Che è un'esigenza che la legge rispetta usa il formalismo dal punto di vista giuridico obbedisce o a ragioni che attengono alla circolazione dei beni alla sicurezza dei traffici o ed è un altro aspetto ed è quello che viene in gioco con riguardo atti come il testamento di natura patrimoniale ma che riguardano anche il testamento nel significato di atto
Che tocca la vita e il trattamento da riservare al soggetto
Che si avvia alla morte
Formalismo che obbedisce anche alla necessità di richiamare l'attenzione del soggetto sulla gradita
Di una decisione che assume questa è l'altra ad una delle ragioni
Forse tra le più frequenti del formalismo nella materia patrimoniale
La ragione per cui non solo il testamento ma ad esempio un altro atto che oggi pure interessa i discorsi della bioetica la donazione è ugualmente un atto formale perché il soggetto in relazione alla circostanza che normalmente lo scambio che domina i rapporti tra gli uomini e non alla gratuità
Della elargizione del sacrificio deve essere richiamato che a questo risponde una forma sul carattere gravi sulle conseguenze gravi dell'atto che compie anche del testamento biologico si può dire
Che è atto che investe la persona per ciò che riguarda la sua vita la sua sopravvivenza la durata di questo tempo che precede la morte e che può essere indubbiamente accelerato da una decisione che il soggetto in piena capacità libertà addotti invita circa il trattamento da riservare agli in quella fase terminale della propria esistenza
Questo è un punto importante perde il giurista deve necessariamente prospettare sollevare o ricordare alla memoria del politico e di chiunque si occupi di questo tema perché il formalismo può tradursi ed è facile anzi che si traduca ed è questa una delle obiezioni che viene sollevata non tante abbiamo anche oggi raccolte vengono sollevate questa obiezione che il formalismo rischia poi di tradurre questi atti che devono essere manifestazioni di libertà e di una libertà che ripeto tocca un punto fondamentale della vita della persona finiscano con l'essere col trasformarsi in qualcosa di meramente burocratico di qualcosa di pre
Disposto prego elaborato è sottoposto a soggetti quali formalmente sono ancora godono ancora della piena capacità e della libertà
Ma sono condizionati anche dall'ambiente in cui ricevono questo documento e che spesso lo sottoscrivono
Senza valutare appieno il significato della adesione della sottoscrizione che tant'è un tema quindi quello del formalismo che certamente tocca questo tipo di documento documento e l'altro termine che per il giurista significato estremamente ampio che tocca si atti relativi alla sfera patrimoniale della persona sia atti relativi alla sfera più strettamente personale
D'altra parte la parola testamento per tornare a quel vocabolo che è diventato abituale è una parola che lo stesso sistema positivo conosce con riguardo a disposizioni che non toccano il patrimonio della persona la definizione del testamento che la legge dà
Insiste
Sul carattere patrimoniale della disposizione ma come sappiamo il testamento poi diventa lo diventa sul piano così
Rammento che si risolva in quello che chiamiamo nel linguaggio comune il testamento spirituale della persona che può essere anche esso rivestito della forma giuridica del testamento ma significa una serie di disposizioni che vanno dalla
Da dall'assetto della famiglia pensiamo al riconoscimento di figlio naturale in testamento la legittimazione del figlio
O che toccano altri aspetti
Che poi provocano anche conseguenze patrimoniali ma che sono innanzitutto
Quindi non esclusivamente ma prevalentemente di carattere morale
Sentiamo le disposizioni sull'opera dell'ingegno
Le disposizioni sull'inedito
La disposizione con cui si faccia obbligo non pubblicare o non pubblicare per un certo numero di anni un'opera dell'ingegno
Non necessariamente l'opera letteraria e può essere anche un'invenzione di cui si voglia ritardare l'acquisizione da parte della collettività tutto questo è possibile e positivamente consentito affidare alla forma testamentaria
Un'altra ragione questa ma non siamo alla ricerca della giustificazione di carattere puramente filologico
Dell'uso dalla parola testamento per continuare a usare il termine anche con riguardo al testamento biologico civiltà
Quindi dicevo direttive anticipate significa direttive anticipate per ciò che riguarda il trattamento per ciò che riguarda anche il trattamento che si svolga e che quindi imponga delle scelte che toccano la vita stessa del soggetto
O che possono affrettare la morte e il che significa che ci muoviamo su un terreno che poi porta al discorso relativo al diritto di morire come con una formula che può apparire io abitante sì
Presenta questa libertà di autodeterminazione
Che significa
Può significare in concreto disporre di sì anche con riguardo all'esito estremo Della Morte
Significa
Significa ed è un altro aspetto sul quale insistono soprattutto poi questi testi non ancora ufficiosi
Significa soprattutto questo interessa segue esattamente che poi si traduce in una pretesa il diritto di questo si occupa degli interessi che si fanno poi materia di una pretesa
Tutelata nel sistema il diritto alla morte con dignità che evoca
Tutta un'altra serie poi di nozioni rispetto alle quali il diritto positivo
Rivela
Se non una sua incapacità di farle proprie certamente una sua povertà ma di strumenti per rispondere a questa esigenza la parola dignità è una parola presente in testi normativi a cominciare dal testo costituzionale non è facile certamente attribuirle un significato univoco un significato costante in più occasioni
Mi è parso di poter dire che forse un contenuto concreto alla nozione giuridica di dignità ci viene piuttosto da una ricerca storica su fatti atteggiamenti
Trattamenti che la legge ha riservato ai soggetti che certamente non sono stati rispettosi della dignità umana ed è facile
Ripercorre la vicenda storica momenti certamente gravemente lesivi offensivi della dignità degli uomini
Forse proprio traendo spunto da cose che tutti che la comune coscienza ma ho la coscienza che non si cadute nei confini di un paese o di un tempo considerano indegni
Ci consente di stabilire a contrario che cosa debba essere quel minimo di dignità da garantire agli uomini e come questa nozione dignità possano giocare un suo ruolo anche con riguardo al momento dalla morte
Del resto ed è un altro
Possibile riscontro positivo esistono ordinamenti positivi che usano questa espressione la Morte con dignità e il modo in cui queste norme pensiamo agli Stati americani l'Oregon in particolare che hanno tradotto in concetto legislativo una nozione di cui avvertiamo l'importanza sul piano dei rapporti tutto
Anche il guardare a queste esperienze è uno dei disegni
Che viene sottoposto alla nostra attenzione cerca di riprodurre di
Trasporre nella nostra esperienza positiva l'esperienza australiana degli Stati del Nord anche se si tratta di un testo normativo che poi è stato abrogato ma l'abrogazione l'accaduto all'insuccesso di un testo non significa che non possano ho non debbano addirittura meritare l'attenzione del giurista che si muove in altre esperienze in esperienze in cui certi fatti sono visti con estrema difficoltà o con estremo ritardo poi nell'arrivare a una disciplina positiva
Ecco con riguardo a questi temi che io
Mi limito qui soltanto a elencare ricordare alla vostra memoria
Esprimendo
Poiché al giurista
Spetterà anche compiti che riassumiamo nella formula della cosiddetta politica del diritto
Il giurista non è soltanto anche se sotto questi aspetti prevalentemente viene vissuto e si svolge il suo lavoro
Non è soltanto l'interprete più qualificato del sistema normativo soprattutto qualificato quando poi agisce nella veste di giudice che risolve i conflitti di interessi
Giurista e anche chi partecipa al processo che porta alla costruzione delle norme appunto quella fase che chiamiamo di politica del diritto ed è quindi giusto che per lo meno si giustifica che chi ha speso l'intera sua vita come nel caso di chi vi parla
Nella professione di giurista di giurista teorico impegnato talvolta anche sul piano pratico
Esprima una sua opinione faccia sentire la sua voce anche nella fase formativa del diritto e qui si tratta di un momento formativo che nel nostro Paese
Quanto detto e dato già constatare è estremamente laborioso lungo faticoso e probabilmente durerà ancora per un tempo estremamente lungo
In questa dimensione del giurista chiamato ad esprimersi sui processi formativi della legge
E qui si tratta di integrarla di arricchiva ma si tratta anche di introdurre degli elementi nuovi perché questa materia è una materia che abbiamo mantenuto per tradizione fuori addirittura emarginata rispetto al discorso del giurista
Non è a caso
Sappiamo quali sono le componenti di costume di tradizione di ideologia che hanno pesato sul giurista il giurista vede tesi occupava della realtà degli uomini ignorando oggi questi temi sono entrati ma sono entrati in maniera timida e molto contestata nell'interesse del giurista si occupa della condizione umana con riguardo all'uomo Jeanne atto e poi finisce col non occuparsi della condizione umana nel momento che pure tutti avvertono come estremamente importante edizioni tragico per il momento della morte
Ecco il giurista deve prendere atto che oggi questo sul disinteresse del sistema del quale poi giuriste interprete si rende partecipe è superato dallo o per lo meno largamente sentito come meritevole di essere superati
Volevo delle non ho potuto seguire tutti gli interventi di stamane ma con riguardo a pure obiezioni che
Due obiezioni o due correzioni che anche al testo del giugno due mila che pure
A me sembra non eversivo anche se certamente innovatore rispetto ad un sistema
Fermo addirittura indifferente
Ho ignaro di tutta la problematica che si nasconde dietro questi temi
Volevo riprendere un'obiezione è una proposta di correzione ma di correzione che modifica radicalmente l'impostazione di questo e dei progetti successivi che si presentano quindi in una linea di sviluppo
Una delle obiezioni riguarda il tema della capacità
Qui si ritiene sufficiente per esprimere delle direttive anticipate vincolanti per i destinatari perché questo poi il senso della direttiva anticipata la capacità naturale del soggetto quindi si prescinde da una valutazione in termini di capacità legale
Ho capacità naturale che generalmente non ricorre nel soggetto legalmente incapace di agire ma che può conseguirsi anche anticipatamente rispetto all'età in cui la legge considera gli uomini capaci di agire
Che in ogni caso e nozione che restringere il campo dei soggetti maggiori età e quindi legalmente capaci di agire con riguardo alla che vent'Alitalia che in concreto in un certo momento non siano invece in condizioni di esprimere liberamente e perciò validamente un loro consenso una loro volontà
L'obiezione se ho ben capito
Stamane nel discorso che la adombrava ottimale mi indicava
Maniera piuttosto esplicita e chiara
Sarebbe quello che la perdita della capacità naturale
Porrebbe un problema di persistenza o meno della volontà che dietro la direttiva anticipata
In definitiva
Sì si condivide l'attenzione prestata alla capacità al discernimento della persona la capacità di intendere e di volere cui traduciamo il termine capacità naturale abitualmente nel discorso del giurista
E si vorrebbe tuttavia svuotare la possibilità svuotare di contenuto e quindi di effettiva direttive anticipata con riguardo alla possibilità che il soggetto naturalmente capace nel momento in cui lei esprima successivamente poi abbia perderla
Perché questa perdita successive della capacità naturale
Che eliminerebbe la libertà del soggetto
Relativa a un cambiamento di opinione di Indirizzo e quindi di determinazione di autodeterminazione con riguardo al trattamento a questa obiezione all'adesione che dovrebbe valere anche per le disposizioni patrimoniali del soggetto se una persona redige un testamento e poi successivamente perde la sua capacità persino se perde la capacità legale il testamento resta in piedi resta valido
Perché la legge a riguardo alla manifestazione di volontà che ultima nel tempo cioè non contraddetta da manifestazioni di volontà successive
Sia espressione della libertà di volere del soggetto sia cioè il documento in cui e contenuta
L'estrema
In concreto quella cioè che di quel determinato soggetto sia la manifestazione di volontà quindi obiettare che il discorso sulla capacità naturale sulla perdita eventuale di questa è un discorso che finirebbe coll'incidere negativamente sulla libertà del soggetto significa proporre un'obiezione che il sistema già conosceva respinto per le disposizioni di carattere patrimoniale
In cui cioè il fatto che la persona non abbia più la possibilità di revocare di libertà non è motivo per privarlo di quella libertà di decidere che gli manifesta USA nel momento in cui detta la disposizione anticipato
L'altro discorso che io penso ugualmente
Occorre ricevere valutare in maniera critica riguarda la possibilità di affidare la decisione proprio quando sopra Brenda questa naturale incapacità del soggetto a un terzo a un fiduciario
Che è una soluzione tecnicamente usata già in molti sistemi positivi e che si propone di introdurre anche nel nostro sistema alcuni sistemi positivi hanno addirittura creato una figura ho avuto
Occasione di occuparmene in altre
In altri incontri particolare in quello organizzato la Consulta di bioetica di Torino hanno creato una figura che si presta ad essere usata sia con riguardo ai rapporti alle situazioni patrimoniali della persona sia con riguardo a queste decisioni che attengono alla vita dalla persona al trattamento medico e ciò che è avvenuto in Germania quando si è creata di recente una figura che vuole
Soprattutto non abolire non sopprimere ma sostituire in larghissima misura il vecchio istituto della interdizione che questa figura
Del soggetto incaricato dell'Abbé trovi ovunque come si chiama in tedesco che è una figura che può
Esercitare una utile funzione sia con riguardo alla sostituzione nella gestione del patrimonio della persona sia con riguardo alle decisioni di natura personale che tocchino tra l'altro il trattamento da ricevere
Nella malattia nella condizione terminale in particolare che qui ci interessa
Io credo che questa soluzione del fiduciario sia una soluzione che ancora una volta è la più coerente col sistema che conosce le figure di attribuzione di un potere attraverso la rappresentanza attraverso il mandato
Che sono tutte figure che il sistema conosce positivamente apprezza in termini di esercizio del potere di determinarsi perché il potere di determinarsi consiste sia poi nello svolgere direttamente l'attività che ci riguarda
Sia nella possibilità di delegare ad altri o per singoli rapporti per singole aree
Decisioni da assumere con carattere vincolante per chi conferisce il potere o addirittura di fare di spogliarsi del potere di decidere attribuendo un potere di sostituzione al soggetto addirittura per la totalità dei rapporti
Ne restano fuori solo quei diritti e quei rapporti di natura personalissima cui non appartiene almeno
Deve ritenersi che non appartenga la materia di cui ci occupiamo che quindi può diventare oggetto di questa delegati potere quindi la figura del fiduciario
Non solo è una figura incoerente col sistema ma è una figura anziché corrisponde più di ogni altra
Al principio di libera autodeterminazione che si risolve anche nella possibilità di non agire direttamente di rimettere ad altri o per volontà del soggetto il quale potrebbe decidere Luís che quello che avviene nel mandato nella rappresentanza o soprattutto di delegare la decisione in un momento in cui il soggetto non sarà in grado per mancanza di capacità di decidere personalmente
Che è quello che il sistema consente perché il sistema
Quando
Si fa luogo alla conferimento di un potere di rappresentanza e lo tiene in piedi e anzi lo considera allora ancora più giustificato se il soggetto perde la sua capacità un potere conferito attraverso la procura non si perde da parte del soggetto che la riceve per il fatto che il soggetto sia divenuto incapace anzi diventa ancora più importante questo potere
Che il soggetto ha conferito e che viene ancora continuato per ciò che riguarda l'esercizio al di là della perdita di capacità del soggetto
Il voler trasferire alla famiglia i poteri del fiduciario significa innanzitutto contrastare una volontà che ha preferito il terzo le strane o a componente della famiglia
Che significa poi attribuzione di un potere alla famiglia che non è
Ed è questo un dato positivo positivo nel silenzio senso di
Di meritevole di pieno apprezzamento non solo non è un soggetto collettivo
Non è una persona per il diritto ma che anzi è formata da una pluralità di persone le quali probabilmente esprimere però anche Parini difformi con riguardo
Pensiamo al coniuge ai figli pensiamo anche a quelle comunioni comunità di vita che oggi si realizzano attraverso processi di sovrapposizione o di integrazione di gruppi familiari riversi a seguito di morte di divorzio di separazioni di convivenze di fatto si tratterebbe quindi di chiamare a decidere soggetti per i quali non esistono nemmeno tecnicamente organi d'informazione di una volontà comune imputabile la famiglia come tale
Tra l'altro
Anche con riguardo alla famiglia possono poi verificarsi casi in cui le scelte non solo siano contraddittorie tra i membri della famiglia ma presentate come
Scelte che si legano due diverse concezioni della vita e delle decisioni da assumere in attacco nascondono poi interessi di di tutt'altro genere dei soggetti
Ecco quella preoccupazione quel timore espresso che queste questioni divengano poi questioni risolte in termini di tornaconto di comodo è un discorso che riferito alla famiglia diventa ancora più grave più preoccupante
Ho già detto in un'altra occasione occupandomi di questo tema però se non convegno ai Lincei
Che in un film di un regista meritevole di sempre di di attenzione perché è sensibile i problemi sociali come Sydney Lumet ma un primo non certo destinato a passare nella storia del cinema
Vi sono due sorelle le quali si fanno portatrici a almeno in apparenza della concezione
Della Morte con dignità l'uno che vorrebbe affrettare la conclusione della vita del genitore e l'altra invece si fa portatrice del valore della sacralità della vita
E che quindi si impegna e chiede una sopravvivenza con mezzi artificiali al e quindi offensiva lesiva della dignità del soggetto almeno secondo il modo nel bilancio di intenderlo in realtà nell'una e nell'altra posizione si nascondono interessi che passano per contratti assicurativi per rapporti col padre di carattere patrimoniale che sarebbero ad avviso dell'una
Favoriti ad avviso dell'altra pregiudicati da rispettivamente dalla morte la sopravvivenza ecco
Di queste
Preoccupazioni io avvertivo un po'la così certamente la presenza con riguardo alle
Alla correzione proposta non era non era chiaro e così si trattasse ecco del suggerimento di sostituire al fiduciario una competenza della famiglia o della obiezione più radicale che si fa alla figura del fiduciario
Io mi scuso sottratto troppo tempo ai vostri lavori non vado oltre
Molte grazie proprio Rescigno anche per non soltanto per aver dipanato i temi e che stanno sotto queste Progetti di legge ma anche per aver indicato come in realtà essi si inseriscano senza particolari difficoltà nel quadro generale dell'ordinamento e do subito la parola alla dottoressa Beatrice magro ricercatori più penale Properties a Tor Vergata
Ti crederci toccherà agli aspetti più penalistici di questi procedetti
Infatti l'affermazione di un diritto a porre fino alla propria vita un diritto lasciarsi morire
Quella che fatta propria da questi disegni di legge trova un ostacolo molto forte nelle norme di diritto nelle norme del sistema per e contenuta nel Codice penale e non per nulla questi due disegni di legge prevedono delle modifiche al sistema penale
Quello promosso dall'iniziativa exit interviene sull'articolo cinquanta che prevede una causa di giustificazione oltre che un intervento sulle norme di parte speciale il Codice delle norme poste a tutela della vita umana
Ovvero l'omicidio del consenziente l'istigazione aiuta il suicidio
Mentre quello specifiche afferma i diritti sui malati terminali prevede un intervento solo sulle norme di parte speciale sulle norme cioè poste a tutela della vita
Stabilendo appunto che nei casi in cui sia sfere di procedimento descritta dalla presente legge vi sarà una deroga agli articoli a queste questi articoli non mercenari
Quindi e chiamato in campo insomma il diritto penale che costituisce la mente il più grosso ostacolo alla dice d'azione ella dice Italo affermazione dell'ammissibilità giuridica dell'eutanasia sia diretta che indiretta
Il le ragioni di questo grande stavamo di questo Stato lo stanno forse proprio lei che il compito primario più essenziale del diritto penale posto a tutela della vita umana il divieto non uccidere sembra proprio essere messo in discussione fortemente dalla dalle questioni dell'eutanasia e in una maniera anche quasi paradossale cioè sembra profilassi quasi una contraddizione in termini come mai come si può uccidere per per fare del bene per motivazioni benevole per la vita per la vita della vittima e a prescindere dall'esigenza di difesa come avviene non so per esempio punto nel caso digiti va difesa è stato necessità
Questo paradosso
Si è scontrato contorni con un sistema normativo apparentemente
Agnostico diciamo che però ha assunto una linea di repressione molto forte
Le norme poste a tutela della vita umana non solo pongono il principio della indisponibilità della vita propria ma vietano anche di solide solidarizzare con con colui che ha un desiderio di morte infatti appunto la partecipazione al suicidio e punita
E quindi la linea che passa è quella di un complesso normativo estremamente duro che esprimo un'opzione decisamente contraria a qualsiasi tipo di pratica eutanasia
L'eutanasia quindi si profila come un caso che mette in crisi in caso critico una sito in un caso insolito che mette quasi altre batte al muro la dogmatica
E rispetto al quale par appunto i giornalisti Giorio i giuristi i penalisti si sono un po'cimentati cercando di profilare delle soluzioni già immediatamente de iure condito
Che consentano una differenziazione di forme attive forme passive in modo da profilare alcune ipotesi di crescita per quelle omissiva e non per quella passi quella passiva e non per quell'attività
Si tratta di soluzioni che secondo me si arrampicano sugli aspetti e che non risaputo insorgono nuove possono risolvere i problemi se non si affronta la questione della tutela della vita umana
Oggi cioè legislatore mi centotrenta aveva assunto un modello antropologico di uomo e anche una concezione di tutela della vita che i principi costituzionali e l'affermarsi della dignità umana il pluralismo e via discorrendo non non può più correggere al confronto con queste istanze
Si pone quindi il problema di trovare una formula attraverso cui la sovranità individuale l'autonomia del singolo possano conciliarsi anche con le esigenze di controllo penale di repressione e non è un compito facilissimo
Però c'è una cosa c'è un dato normativo da cui si può partire che è l'articolo cinquanta il Codice Penale
Cioè la disponibilità anche sul piano penale del del diritto il consenziente può rinunciare alla tutela penale e quindi acconsentire all'annessione altrui
è una norma ecco questa consenso esclude la configurazione di un fatto di reato
Questo articolo del codice penale ha una valenza esplosiva che poi infatti è stata fortemente ridimensionata attraverso un'opera di interpretazione dell'intero complesso normativo l'articolo cinque nel Codice civile e via discorrendo
Terra ridurne appunto l'ambito applicativo
Io credo che la soluzione sul piano della antigiuridicità cioè della soluzione del conflitto dell'affermazione di un conflitto fra norme sia corretta ma che non questa non debba passare attraverso il consenso dell'avente diritto
Ma attraverso una giustificazione così detta procedimentale una formula che si sta affermando che trova un certo sostegno anche a livello teorico nei paesi stranieri soprattutto in Germania ma che si sta affermando nella prassi così anche i i recenti casi ce ne stanno dando in qualche modo ragione ovvero l'osservanza di una serie di regole di Prodi una procedura
Consente che la soluzione del conflitto sia affidato ha una un bilanciamento di interessi e così affidata sia il soggetto titolare del diritto
Alla vita di a cui dà pienamente riconosciuta come libertà e non come portatore di un interesse in parte sue un parte dello Stato questa è la vecchia concezione statalistico e della tutela della vita umana
Ma anche con un sistema che i bilanci che anche altro tipo di esigenza c'è un controllo di tipo diciamo quasi neutro
Questa soluzione è una soluzione secondo me è ottimale e prescinde da Uri toccamento dalle no delle norme di diritto perché le norme contenute nella parte speciale del Codice cioè il cinquecentosettantanove cinquecentottanta perché io credo che l'istigazione all'aiuto il suicidio si è una norma per esempio profondamente incostituzionale
Che contrasta con la libertà di pensiero con l'articolo ventuno con l'articolo diciotto con la libertà di associazione
E quindi credo che una volta fermata la libertà del suicidio libertà non puramente fattuale non rimessa in un ambito libero dal uno spazio così detto di ballo dal diritto cioè dove poi alla fine non trova alcun riconoscimento ma se il suicidio espressione di una libertà di una manifestazione della propria personalità anche non condivisibile forse astrusa o non comunque noi non possiamo giudicarlo se il suicidio merita uno spazio di riconoscimento
Ebbene è chiaro che in questi casi appunto non possiamo collocarlo nell'ambito delle rilevante ma riconoscerlo come esercizio di una libertà questo pone un grave problema che la drammatica se ha cercato di penalizzi ha cercato di risolvere con delle costruzioni fantasiose forse funambolo esche
Ma e radicati stima l'affermazione della indisponibilità della vita
Sessi ammette la mia disponibilità ma non proprie è assolutamente vietato esclusa una disponibilità ma noi tutti voi ma fino al punto addirittura di Taranto una partecipazione in questa atti condurrà condotta che deve essere posta in essere totalmente mi nelle mani del suicida un sushi di o affinché sia tale barca è realizzato il dominus un suicida
E invece le costruzioni sono state parecchie prese che hanno convertito anche queste premesse per esempio adesso di condominio la concezione del così detto dominio del fatto che salta per cui una volta sopraggiunto lo stato di incapacità
Del suicida qualsiasi condotta si attiva che meramente omissiva la mera inerzia dello spettatore
No vero comportava delle responsabilità penali in capo appunto a questo terzo che si faceva re corresponsabile di questa morte anche non avendo fatto niente quindi un divieto di solidarietà assoluto
In queste scelte quindi io credo che l'Inter veterinario l'operazione dei debba porre su due piani uno o quello della ripensamento della logica della tutela della vita umana e quindi una modifica di alcune norme del Codice penale che prescinde dal discorso dell'eutanasia
E poi quello che quello giusto quello corretto che io condivido che fatto proprio in questa bozza di legge sui diritti dei malati terminali
Della previsione di una procedura che consente che questa una soluzione in via neutrale diciamo sul piano del rispetto delle regole
Affidando poi appunto questa decisione non a un giudice ne è un legislatore che la cristallizza una volta per tutte
Ma affidando la soluzione del conflitto innanzitutto al disponente alla al paziente al soggetto attivo ma ecco un il consulto con l'aiuto col sostegno
Di di coloro che possono nel migliore dei modi Carlo
Ha concluso
Grazie molte questi chiarimenti che ti mettevano toccare un punto essenziale questione cioè vanno a toccare ciò che finora fondamentalmente impedisce che
Che certi che noi diamo diritti e possono essere
Sostenuti applicati e diventare reali non quindi come spesso succede l'attività di sedativo dovrebbe forse spesso togliere piuttosto che aggiungere e in questo campo che lui dovrebbe fondamentalmente togliere piuttosto che aggiungere nel senso che togliendo i divieti restano naturalmente le facoltà cioè la libertà di agire o di non agire di fare o non fare
Senza
Io rinuncerei al mio intervento in data allora ormai un po'tarda necessità di svolge sentiti
I nostri settore attività che abbiamo pensato di svolgere e dirò soltanto prima di passare e la parola Eligio Resta che i due di due Progetti sono eguali di Fini e molto diversi nel del nell'impostazione nel nel modo di arrivarci
Nel senso che da una parte vi è una penso al progetto è iscritto una generalizzata libertà di essere assistiti e non si precisa pure cioè per qualsiasi soggetto non si decide neppure sembrò per un malato terminale
Qualunque soggetto sembrerebbe a vere diritto ad essere assistito
In cui sorge perché dal punto di vista della di Berta
Sicuramente ragionevole diventa diciamo presta il fianco a molte critiche dal punto di vista viceversa tutto procedurale delle garanzie procedurali
Nella il viceversa la la bozza elaborata dall'Associazione ENI
Io rappresento la Consulta di bioetica è in effetti una bozza molto sommaria molto preliminare che ricalca in larga misura il
La richiesta dei territori del Nord australiani adattando un po'alla nostra situazione non è particolarmente originale ma intendeva essere appunto un primo accostamento
Fortemente garantistico peraltro
E e direi che forse l'essere fortemente garantistici
In questo caso interne garantistico è rovesciato sorsi garantiscono i diritti queste sono garantiti deve cogliere gli obblighi no ma risponde secondo me a una necessità di politica legislativa
Oggi come oggi credo che una proposta TV che non preveda una sedere garanzie severe procedure per il conseguimento di questo diritto
Non abbia pratica non sia partita fondamentalmente e sotto un certo aspetto potrà anche dire forse neanche ospitanti si tratta di materie sulle quali la come dire lo scrupolo procedurale
Probabilmente importante detto questo passo senz'altro la parola ciò resta
Membro del Consiglio surrettizio
Che era un po'le fila credo di questa presentazione questa questo breve accenno adesso dice Valerio Pocar al metodo e alla filosofia del lavoro
Per quanto sintetico credo che sia importante mi trovarci trova consenzienti
Questo lavorare per sottrazione questo lavoro scultoreo per cui dalla massa informe bisogna togliere togliere materia che è un po'su una materia ingombrante credo che c'abbiano accomunato in questi cantieri
Legislativi Sabino accomunato queste preoccupazione questi desiderati
Lavorare per Totti autotrazione significa togliere non soltanto divieti ma togliere anche pezzi di una cultura che finisce per impantana re tutto stamattina nella racconto che ha fatto nostra amica avvocato io vedevo come tutto nel piccolo dettaglio della vicenda in cui tutto viene drammatizzato
La palude delle categorie giuridiche finisce per essere una palude insormontabile pensate si blocca tutto sulla definizione di che cosa sia alimentazione artificiale
E certo se entriamo in una ottica in cui il procedura lirismo deve fare i conti con una serie di norme spesso contraddittorie no io credo che l'approccio debba essere come dire più coraggioso nel senso di più leggero
Esattamente come ci ha indicato Pietro Rescigno la leggerezza consista nel fatto di quasi sottrarre alla grammatica dei diritti il la questione dell'ottantasei
Grammatica diritti vuol dire sottrarre al gioco della ponderazione degli interessi
Trasformare questo intervento per sottrazione in qualche cosa che sia il riconoscimento di libertà piuttosto che di diritti nel senso stretto della parola
Quasi il tentativo di cambiare attraverso la legge il linguaggio influente pubblico con cui parliamo di queste cose
Noi pensando a ai testi esistenti e volendo progettare
Un tentativo di norme che fossero ispirate a questo soft law ha questo diritto degenera c'eravamo interrogati lo facciamo da molto tempo per mia fortuna con Pietro Rescigno su tre grandi coppia oppositiva uno è il rapporto informazione decisione
L'altra e rapporto dignità sofferenza e la terza rapporto di Berta diritto no libertà diritti
Perché come vedrete da questa bozza che abbiamo presentato c'è un attacco immediato in chiave di informazione
Che deve essere accessibile deve essere vera deve essere non una partecipazione legittimante del soggetto da informare o del soggetto che ne informa dove sono a partecipazione vera la possibilità che il soggetto controlli
Le notizie che vengono date da un sapere che incontrollati guardate c'è una parola che ci può guidare in tutto questo grano parola usata adesso da da Beatrice mai carattere indisponibili
La tessera non è disponibile per il soggetto sarà disposto da altri soggetti
Quindi bisogna invertire l'ottica e parlare in una chiave in cui il soggetto diventa il centro del controllo delle informazioni ma a quale fine perché possa decidere
E Possa decide indipendentemente certo dentro cornici in cui ci si dice se ci sono speranze di vita ma in cui si decide in maniera Soprana
Questo è l'altro cambiamento forte la sovranità su se stessi
Perché la disponibilità che io posso vedere della mia vita dalla sovranità che ho sul mio corpo non possa essere disposto ad altri questo il passaggio di informazione decisione però stiamo attenti quello che sta succedendo in Italia va sottolineato
Il grande dibattito che ne tale in Italia e in Europa cioè sulle informazioni genetiche un altro campo estremamente importante ma in un senso opposto ma nel senso di più informati mattino indecisi
Cioè diamo una quantità di informazioni al soggetto ma lo lasciamo solo nella solitudine della decisione nel caso dell'auto dell'eutanasia e dette essere diverso ecco perché noi abbiamo enfatizzato di Dea che adesso in maniera esemplare Pietro ricorda ricordava del testamento biologico
Questo rimettere alla sovranità della volontà del soggetto che non è una volontà negoziata o una volontà negoziabile
E che quindi anche nell'interpretazione possibile in seguito a conflitti inevitabili sull'interpretazione cerchi di sottrarsi al gioco delle interpretazioni questo il tentativo che abbiamo messo niente
Per questo consenso informato e direttive anticipate
Secondo divenne dignità soffre
La decisione deve essere improntata al rispetto di questa clausola generale della dignità se ne fa un gran parlare oggi se guardate la carta dei diritti europea
Sulla quale che sta crescendo una retorica infinita ma il punto di attacco all'articolo uno riguarda la dignità se poi andiamo a stringere facciamo
Una depurazione del linguaggio di dignità rimane poco è tutto il contrario di tutto anche quando ci appiccichiamo da aggettivo umana io posso dire soltanto che i diritti umani possono essere violati soltanto dall'umanità a ma poi paradossalmente soltanto l'umanità può difendere i diritti umani
Quindi spogli spogliamo dalla retorica e ci ritroviamo nudi di fronte al problema la dignità se c'è una possibilità di farla diventare clausola normativa beh questa sta nella analisi puntuale storiche della del modo in cui è stata interpretata ed è una cosa singolare la la dignità e il la condizione in cui non si è sottoposti ad una sofferenza gratuita ed inutile ecco il punto
Se la dignità della vita consiste nel nella impossibilità di essere sottoposti a sofferenze gratuite ed inutili
Beh allora la morte degna è una morte che soltanto il soggetto può definire dal suo interno certo dentro parametri ed entro cornici normative ma che non può essere negoziato che non può essere imposto dall'esterno
Ultimo punto libertà diritto c'è quello che dicevamo prima cioè il tentativo di alleggerire di lavorare per sottrazione di spostare la grammatica del linguaggio dai diritti che sono contabilità di interessi da contrapporre alla sera della libertà che in decisi bile per certi versi indicibile
Ma c'è un altro aspetto il diritto per essere un diritto che salva possibilità
Deve rispettare l'esistenza delle tante comunità morali non sono d'accordo con la posizione pur generosa venuta fuori stamattina dalle parola che sempre mi affascinano di intramontabile
Non c'è nessuna politica che deve ritrarre lo sguardo anzi io credo che la politica si debba appropriare del problema ma nei termini non prepotenti così come avvenuto fino per evitare come dire qualsiasi forma qualsiasi per il pericolo di Stato etico per garantire il pluralismo delle tante comunità morali io non so che cosa farei personalmente rispetto ad una possibilità di applicazione della eutanasia a me o a qualche persona cara non lo so
Però mi sento confortato dal fatto che un diritto leggero mi saldi la possibilità se lo foglio di poterlo fare questo è un esempio di libertà grazie
Non ci resta che ringraziare i nostri relatori mi pare di poter trarre la conclusione che del diritto abbiamo bisogno proprio in questo campo proprio perché le comunità morale sono molto diverse conclude che c'è il pluralismo
Tempo ritmo di fatto non una pluralità esattamente culturale religiosa morale in genere proprio perché a questo punto soltanto il diritto un diritto
Beninteso molto leggero cioè che appunto non ponga nessun divieto ma riconosco cantante Vanessa
Che non diventi evanescente ma che anzi fissi come si usa dire quei paletti pochi tali da garantire però le libertà di tutti vale a dire i c'è stato il a questo punto il diritto di tutti
Non credo che sia l'unica soluzione
Possibile grazie io a questo punto di informo che avremo un'inversione del programma prima Piera previsto interventi delle associazioni e invece avremo prima
Gli interventi dei politici che invito senz'altro a prendere posto al tavolo
Fa
Io mi limito a presentare i nostri ospiti
Monti come del Partito Popolare Italiano e Chiaromonte dei Democratici di sinistra e non hanno bisogno di un moderatore che possono organizzare sale pochi da soli no la loro va bene allora poi tu non voterà cosa per carità
E chiede i
Diciamo che
Io io
Allora sì mi mi comincia io non non solo per cavalleria ma perché perché appunto mi mi scuso perché a un certo punto ha dato però abbandonare questa interessantissima discussione parlerò anche poco perché come spesso succede a Roma
Eligio Resta mi ha preso a cantare ha detto gran parte delle cose che volevo dire in particolare sul rapporto tra diritto diritti e libertà cioè sulla possibilità di non parlare la libertà solo nella lingua dei diritti e quindi diciamo questo colmi consentirà di parlare anche meno
Abbiamo ascoltato la presentazione del PRA delle diverse proposte di legge io penso che a noi di venga chiesto
Non tanto e soltanto di entrare nel merito dei diversi del dell'articolato dei diversi articoli di legge anche se poi qualcosa
Poi mi mi riservo di di dire alla fine anche nel merito delle proposte presentate
Ma in qualche modo ci venga chiesto di confrontarci anche a partire da quello che questo convegno ha voluto dire cioè partire in qualche modo dei presupposti culturali che sostengono quelle stesse proposte di legge del resto io credo che specie in argomenti come quelli che attengono direttamente alla vita alla morte ma direi in generale
Ci sono delle fasi in cui è bene che delle leggi si discuta a partire dai principi che le sostengono poi poi c'è la mediazione poiché c'è la necessità a cui non sempre diciamo il modo di produrre legge in Italia risponde la necessità di leggi efficaci cioè capace di intervenire a sanare le situazioni che si ritenga si richiede per sanare ma questo lavoro è successivo
è bene che insomma per una certa fase si discute
Delle direttive anticipate dell'eutanasia e del suicidio assistito siamo in quella fase ciò siamo in una fase di discussione dei principi che sostengono l'una o l'altra posizione il che non significa che
Non si debba poi intervenire però si significa che c'è ancora magari contemporaneamente discussione sui principi da fare nel suo onesti modesto bioetica quotidiane Presidente del Comitato Nazionale di Bioetica Giovanni Berlinguer scrive che
Chiunque consulti la letteratura bioetica o anche gli spazi che in media riservano alle discussioni sull'argomento può avere l'impressione che il mondo sia affollato soprattutto da una moltitudine di persone che non chiede altro di darsi o di farsi dare al più presto la morte dice che naturalmente non è così ma poi aggiunge
Che l'argomento avrebbe una sua rilevanza etica anche se si trattasse e non si tratta abbiamo sentito stamattina
Anche se riguardasse una sola persona perché appunto è in gioco la concezione che abbiamo sia della morte sia della disponibilità che abbiamo di noi s'sì di ciò che ci è o non ci è consentito e cioè della nostra autonomia della nostra libertà e dei limiti che incontrano l'una e l'altra cosa stamattina si diceva l'autodeterminazione incontra il limite della libertà altrui
è vero io che provengo per età per generazione per collocazione politica da un movimento quello delle donne che ha fatto dell'autodeterminazione una sua parola chiave
So anche che la stessa parola abbisogna e parte della cultura delle donne l'ha fatto ha bisogno di essere a sua volta declinata in rapporto per esempio a quell'essere insieme ad altri al dipendere anche da altri a quel sistema di relazioni in cui l'autonomia delle persone non può che collocarsi nel senso che la determinazione e vero incontra il limite la libertà dell'altro ma ben contro anche a volte e i devoti si intreccia con la libertà dell'essere con dell'essere insieme
Questo tema del resto è stato centrale nel dibattito che ha seguito la decisione di un ramo del Parlamento olandese di legalizzare il suicidio assistito cioè di dare regole a questa tra
Per esempio o Giorgio Rumi
Sul Corriere della Sera ha scritto che la sovranità illimitata dell'uomo
Sugli uomini dicono uomini per dire uomini e donne ma comunque dell'uomo mi lascia perplesso
Ecco io credo che il problema culturale sia qui ed è bene che stamattina
Va be ho sentito la discussione che non a caso si si incentrava su queste anche nella presentazione di proposte di legge questo tema fosse centrale cioè il tema di che cosa nella nostra disponibilità di cosa ci è consentito da questo punto di vista è vero c'è una connessione lo diceva Eligio adesso c'è una connessione un un tratto che unisce
La questione delle direttive anticipate il testamento biologico e il suicidio assistito pur trattandosi evidentemente di cose molto diverso
Del resto il leader laburista olandese nel commentare l'approvazione di un ramo del Parlamento del della legalizzazione del suicidio assistito ha detto appunto è stata assicurata la libertà di scelta
La libertà di scelta e cioè quel
Quella disponibilità di noi stessi che si estende fino al decidere
Se quando eccome morire
Naturalmente anche questo è stato detto ma ci ritorno
Naturalmente c'è una differenza fondamentale che tra la proposta di legge cioè il testo che ci è stato dato elaborato da da professor Rescigno a dare il professor resta quanto ho capito ed altri
In qualche modo supera mette insieme c'è una differenza tra le direttive anticipate che riguardano appunto la propria
La propria decisione il proprio testamento
L'atto che riguarda altre persone
Perché appunto quel lato stamattina Valerio Pocar diceva
Raccontava di come lui sia scrivesse a alla a chi al partito di quelli e quelle che sostengono che è un dovere del dico che il medico deve esserci non ha facoltà
Ma riguarda appunto cioè la l'accompagnare l'atto di solidarietà di accompagnare il suicidio e riguarda altre persone i medici innanzitutto e poi nel momento in cui per invece per
Ancora una volta invece ecco stava dicendo a differenza invece c'è una una similitudine quando quando si delega un fiduciario rischio richiede un atto di responsabilità di altri nei confronti di chiesto
E quindi qualcosa che difficilmente sono d'accordo appunto non ripeto assalto foglie The difficilmente declinabile nella lingua dei diritti
Perché qualcosa che appunto chiama in causa la responsabilità di ciascuno verso un altro verso una persona cara
Una signora ogni tanto io sono sono giornalista quindi poi leggo anche le cronache giornalisti
Una signora intervistata sempre nei giorni perché poi succede che noi
Con i miei colleghi quando
Quando succede una cosa una proposta di legge approvata un evento clamoroso immediatamente se ne parla invece magari corre il racconto che ci ha fatto stamattina l'avvocata ci vuole moltissimo
Ci vuole bioetica ci ci vuole moltissima perché assurga agli onori della cronaca
E spesso non sempre in modo in modo utile
A formare una libera opinione pubblica ecco una signora intervistata ha detto una frase molto semplice dare la morte a chi soffre si ama e dolore
Quindi assistere al suicidio appunto è un atto di responsabilità verso il dolore altrui
Stamattina ha già risposto
Io non sono un giurista sulla questione articolo ventinove che risposta dal Sottosegretario Carranza dell'esposto mi convince la risposta del professor Rescigno
Io starei attento a diciamo da parte della politica starei attenta a non guardare la varietà e la ricchezza delle relazioni umane che popolano il nostro Paese esce starei attentissima proprio da un punto di vista di prendersi in carico
Di quell'atto di responsabilità che consiste nell'accompagnare una persona e garantirgli in qualche modo la morte dignitosa stare molto attenta a definire diciamo l'ambito in cui questa solidarietà possa avvenire
Dicevo che
Non spetta a noi ho quasi finito entrare nel merito del degli articolati
Una cosa voglio dire però a proposito delle delle diverse proposte di legge
A me piace molto specie appunto in argomenti su cui la nostra stessa opinione personale è attraversata da Rizzitelli no ciascuno di noia almeno io uno molti dubbi in proposito e penso di appartenere pienamente a a una comunità consapevole di esseri umani
A me piace piacerebbe che non introducessimo oltre a quel lavoro di togliere a quel diritto mite di cui parla sacre per insomma quel diritto leggero che consiste mi piacerebbe che non introducessimo
Nelle nostre leggi un qualche principio di revisione di alto revisione in alcune alcuni Paesi si fa mi chiedo se proprio nelle tematiche che attengono a Bione di naturalmente
In genere il facile esempio è rispetto ai progressi della scienza e della tecnica no però anche la morale cresce anche la morale subisce mutazioni cambiamenti mi chiedo se non se non possiamo introdurre qualche qualche principio di revisione infine la politica stamattina in un in dall'intervento Indro Montanelli
Ha detto che appunto questa è una questione di civiltà da cui la politica deve restare fuori
Eligio Resta ha risposto alla sua maniera io credo che Indro Montanelli avesse ragione
Se questo suo invito a stare fuori dalla porta riguardava la intanto la consapevolezza che tematiche come queste sono trasversali agli schieramenti politici che appunto c'è la coscienza di ciascuno in giù
E poi un invito a non farne appunto elemento di campagne elettorali
Diciamo a tener fuori queste tematiche da la schermaglia politica propriamente intesa e quindi da questo punto di vista io gli dà ragione anche perché appunto io appartengo a una coalizione che attraversata per esempio da legittimissimo i opinioni posizioni morali dire
Però
Non solo per le ragioni che diceva Eligio prima io credo che alla politica spetti anche il compito di farsi parte propulsiva di un'opinione pubblica consapevole c'è quel pluralismo
Di cui per la religione resta che la politica oltre che lo Stato io separo le due cose deve garantire nelle società democratiche
Viene tanto più garantita quanto più si moltiplicano i i luoghi appunto di formazione consapevole di un'opinione pubblica Amartya Sen identifica addirittura il dibattito pubblico con la possibilità di società democratiche cioè laddove si forma continuamente consapevolezza del resto dalla politica ci sia spetta questo io credo che il successo per chi insomma
I sondaggi valgono quel che valgono ma io credo che molta della popolarità del ministro Veronesi di cui abbiamo sentito stamattina sua bella lettera sia dovuto non soltanto alle cose che dice quanto al fatto che parla di cose vicine di cui ciascun cittadino ha in qualche modo è toccato perché a un parente perché lì è successo perché ha un figlio perché per tanti motivi ma parla delle cose di cui generalmente nelle famiglie nelle relazioni
Personali sipario
Del resto come dire stamattina quando io sono arrivata con ritardo perché non so c'era una manifestazione Repesa arrivata un po'tardi
Oltre a okay giovani in mente mi sarei dovuta sedette il sedere per terra per e la quantità di persone che c'erano e c'è e continua a esserci cioè come dire ecco sono argomenti che giustamente interessa quindi io come dire colgo
Un'occasione in più per ringraziare la Consulta la Fondazione Rasi Luigi Manconi per averci dato questo questa giornata e discussione che mi auguro che continui e diventi sempre più appunto dibattito pubblico magari la butto lì
Accompagnando la presentazione in Parlamento di proposta di legge perché no con una legge di iniziativa popolare che contribuisca a l'espansione di dibattito pubblico grazie
Ringraziamo che onorevole Chiaromonte per questa chiara lucida esposizione soporoso adesso otto Alberto Contri come senatore del Partito Popolare Italiano
Anche il tutto mi scuso di essere arrivato solo nel primo pomeriggio e quindi ho potuto ascoltare soltanto il pur importanti interessanti osservazioni giuristi di questo pomeriggio
Credo che il di essere stato invitato qua
Sia perché partecipe di un movimento politico di una parte politica ma anche per il suo
Per il fatto che in qualche misura la mia brevissima esperienza politica temporaneo esperienza politica collegata alla mia disciplina io non mi occupo di storia
E credo che il dal rapporto tra la politica il diritto ad una morte dignitosa sia anche dal collega sia alla alla prospettiva storica anche per guardare al futuro
Con maggiore
Cioè
Innanzitutto ritengo che il tre elementi di questo incontro la terapia terapia contro il dolore testamento biologico ed eutanasia vado non esaminati proprio in questa loro partizione
E comincerei proprio da una considerazioni di indole generale
Innanzitutto ritengo che qualunque scelta si voglia compiere dal punto di vista culturale poi legislativo e sociale intorno a questi temi
Il punto fondamentale è quello della dignità della persona umana come
Anche se ho sentito appunto alcune precisazioni in tre intorno a questo termine Dini di dignità della persona umana
E però dal punto di vista politico del rapporto tra la qualità della vita della persona la sua dignità e la qualità della vita
Che li generali le più geniale le condizioni della comunità
Io pertanto non non userei indotto a valutare il rapporto tra l'intervento pubblico
Quindi lo Stato tra virgolette e la libertà individuale
In questa tematica quanto piuttosto la Repubblica e questa tematica la Repubblica intesa come comunità come comunità italiana
Come comunità che fondata su alcuni principi e su una storia che si fa
E che però mantiene questo suo carattere di comunità
E non soltanto non non non arriva ad essere soltanto lo Stato o comunque il potere pubblico
Dico questo perché ho l'impressione che la divergenza eventuale di diverse teorie e diverse prassi intorno a questo tema deriva proprio anche da un modo diverso di concepire la politica
Nel nostro Paese e più in generale nella società contemporanea
Sarei alcune osservazioni direi così di consenso molto forte sul primo punto cioè sulle terapie per contro il dolore in ordine alla dignità della persona quindi alla sua libertà di scelte
Credo che qui occorra però dire che si tratta di combattere il dolore fisico mi pare di capire che questo sia l'argomento
Perché sappiamo bene che c'è anche una presenza del dolore che poi si ripercuote
Anche sul fisico la presenza del dolore che va oltre l'elemento fisico e quindi curabile con mezzi fisici con mezzi legati al fisico
E questo dolore evidentemente è un dolore presente in perenne
Non è
Curabile
Se non in parte ed è curabile eventualmente non solo con le medicine
Relativi alla psiche dell'uomo ma è curabile con la politica sociale
Allora per tenerci al dolore fisico
Credo che sia giusto superare le preoccupazioni attuali della legislazione attuale intorno all'uso di sostanze psicotrope che oppiacei comunque lenitive
Del dolore quando questo si presenta in forme estremamente gravi o comunque di difficile sopportabilità
Credo che occorra davvero così un riequilibrio del tra le disposizioni di ordine sociale
Di appunto di interesse della comunità
Al controllo anzi di a ad un intervento diretto della comunità e invece il primato della persona della libertà personale
Sì è un malato terminale o in condizioni di sofferenza insopportabile
Non può ricevere dalla politica dei rifiuti dovuti a ragioni Esterne
E comunque di livello inferiore a quello della libertà e del primato della persona
Oltretutto alcuni di questi rifiuti sono segmentazioni storiche
Come sappiamo la scienza la scienza medica in particolare
Ha raggiunto traguardi molto elevati nell'affrontare il dolore fisico e quindi credo che la dignità della persona
E il nella sia maggiormente tutelata appunto nell'affrontare con una nuova legislazione
Il il dolore la la cura del dolore fisico non soltanto nelle realtà pubbliche ospedaliere
Ma anche a domicilio cioè anche nel suo ambiente nell'ambiente nel quale vide la persona e si realizza si esprime la persona stessa
Credo che questo questo mutamento che è un mutamento culturale
è un mutamento anche di compiti e di una visione oserei dire anche più democratica e più aperta socialmente della Repubblica rispetto al passato sia davvero da perseguire da ricercare
Con grande apertura
Questo per quanto concerne il primo il primo punto il secondo punto riguardo al testamento biologico ascoltato con molta attenzione e con vivo apprezzamento le quanto è stato detto qui oggi pomeriggio intorno alla alle disposizioni
Previe comunque
Del soggetto della persona rispetto al suo destino biologico rispetto alle cure e alla al modo con il quale concludere la propria vita credo che questo corrisponda
Alla alla lotta che da tempo e credo in tutte le famiglie si sia fatta anche come esperienza
Contro l'accanimento terapeutico conto controllo appunto le decisioni portate da altri e non dal soggetto nella nell'accettare o nella rifiutare le colture
Che gli vengono proposte qui ovviamente occorre una conoscenza un informazione un consenso informato un dissenso informato
E naturalmente questo evidentemente comporta una
Un atto attenzione molto forte anche i dislivelli culturali e sociali in questa funzione della comunità e della scienza
Nel fornire questi elementi al consenso al dissenso
Il testamento biologico pertanto mi sembra un aspetto positivo
Sostanzialmente purché corrisponda davvero alla libera scelta del soggetto cosciente e consapevole
E cioè quindi all'accettazione o il rifiuto delle cure
Sarei più perplesso
Dal punto di vista politico io non parlo qui sotto il profilo etico ma parlo dal punto di vista politico per non sarei più perplesso se questo testamento biologico implicasse l'intervento di terzi
Cioè una attiva
In ordine alla alla morte ecco intendo dire no cioè un'attiva partecipazione di terzi la libertà personale e la consapevolezza personale
E tale se unisce anche la responsabilità e la responsabilità non può essere trasferita a terzi
Che producano ovviamente direttamente la morte
In un certo senso il
Questo il testamento biologico così limitato ma così esteso in realtà
E così promotore dell'autentica libertà della persona
è simile è conseguenza del rifiuto per l'accanimento terapeutico comma va molto oltre perché tutti corre che consente davvero di aderente una una sofferenza dignitosa limitata e eventualmente anche una morte dignitosa
A questo proposito vorrei ricordare a me stesso che una
O la terapia del dolore
Può aiutare molto anche a a rendere meno drammatiche le scelte dello stesso soggetto in ordine al proprio testamento biologico
Una terapia del dolore che anche eventualmente che i malati terminali acceleri il processo dalla morte lo acceleri come conseguenza indiretta non come atto
Deciso
Io credo che molti dei problemi anche concreti che
Si pongono le famiglie le persone di fronte alla al problema del dolore e della morte troverebbero una soluzione però è ideologica non ideologizzata proprio dentro questa prospettiva della dolore combattuto anche con conseguenze consapevoli del di accelerare il processo verso la morte
Il vorrei allora giungere al punto più delicato perché a me pare che questi due elementi siano dalle cose che sono state dette e che io ho ascoltato e dalle cose che sulle quali ho potuto riflettere in relazione a taluni testi che ho potuto consultare anche quel progetto ti testamento biologico quella iniziativa per sbloccare alla Camera dei deputati i disegni di legge che riguardavano la che per le terapie del dolore ecco da da questi elementi mi pare di poter trarre una conclusione sostanzialmente positiva
Utile alla politica utile proprio al rapporto tra libertà delle persone e io sottolineerei molto la libertà di tu per le persone non soltanto di tutte le età ma di tutte le persone di tutte le condizioni che evidentemente modificano anche il rapporto col dolore e con la morte no le condizioni personali culturali e sociali e questo credo quindi che questa sia una parte molto positiva della riflessione e che dovrebbe essere nella politica nella legislazione ma ancora prima nella coscienza politica
Nel dibattito pubblico
Proseguita e per arrivare ad una nuova impostazione di questo rapporto tra il soggetto dolorante
E consapevole e il suo assenso o dissenso alle cure contro il dolore
Anche con le conseguenze che ho sopra ricordato
Il punto politicamente più delicato
Ovviamente quello dell'aiuto a mia figlia
Io intendo per questo l'eutanasia diciamo così Diretta cioè con l'intervento di terzi con un intervento esplicito diretto che ha immediata finalità conseguenza di concludere il cammino degli uomini
Credo che si noi facessimo nella politica italiana
Un'opera legislativa culturale e sociale
In impostata sollevare solette per terapie antidolorifiche
Sul testamento biologico con quei limiti accennati noi avremmo risolto una parte non piccola dei problemi dell'eutanasia
Per cui il problema dell'eutanasia allora
Può essere valutato in termini
Lo faccio questa sera sono in termini storico politici non in termini etico etici perché questo appartiene alla mia cultura alle mie scelte sono chiamato qui ad esprimere un'altra valutazione
Che è una valutazione però negativa
Una valutazione negativa anche in ordine politico sul piano politico della eutanasia attività
Qualora appunto si aggiunga questa operatività di attiva e credo che
La Tunisia l'eutanasia attiva è un gravissimo sia un gravissimo rischio
Politico
Perché è un rischio la libertà e la democrazia sono autentiche
Sono autentiche e se concedono concedono se riconoscono e garantiscono
La
La disponibilità di ciascun cittadino è uso la parola cittadino e non l'uomo così evitiamo anche ciascun cittadino la libertà di scelta del proprio della gestione del proprio corpo del nella propria sanità della propria morte
Una libertà di scelta
Che evidentemente deve essere garantita dalle leggi tuttavia attenzione perché se il questa libertà di scelta
Apre le porte all'azione diretta di terzi sulla vita della richiedente che liberamente sceglie questa richiede questa richiesta che fa questa richiesta e bene
Questa è una porta contro l'autentica libertà politica
Sottoposta a gravissimi pericoli sociali
Politici e di democrazia tutte le dittature come accaduto in passato
Non solo nella prima metà del Novecento
Ma anche in alcune dittature non europei anche nel nella seconda metà del Novecento tutte le detto Tore hanno approfittato della porta aperta della gestione della salute della ditta
è difficilissimo potere distinguere
Quelli sono quali sono gli elementi autentici di richiesta
Di una scelta di morte attiva fatta a terzi ha un potere i poteri esterni sono sempre pericolosi in democrazia se poi è diventano poi potere di dittatoriali fuori della democrazia
Credo che il nostro Paese sia esposto come come gli altri anche se la democrazia in Italia pur con i suoi limiti no
Ormai affermata da mezzo secolo più di mezzo secolo eppure come gli altri
Questa nostro paese a è sempre fragile rispetto all'intervento di terzi no in ordine alle scelte personali della salute della vita e dalla morte
Fra l'altro
C'è un la democrazia anche come tutela e finisco rapidamente ha come la democrazia si tutela l'ambiente
La natura
Vuole tutelare la natura anche nelle alla per rispetto delle generazioni future
Il questo questa tutela della della natura
Se e superata da un intervento terzo cioè quello del potere
E sempre rischioso così anche per quanto riguarda la vita umana
La Compaq compito della politica e la promozione della qualità della vita
Qualità della vita personale e collettiva qualità della vita che ovviamente non decide la politica ma cerca di capire di ascoltare quella che sono le forze culturali politiche sociali che esprimono le aspirazioni e qualità della vita
Io credo che l'intervento del potere politico in una legislazione che consenta a terzi
Comunque individuati perché nessuno
Può essere titolare di un potere su un'altra persona
Anche se questa persona lo richiede perché questa è una porta aperta a qualunque abuso
Politico ebbene io credo che sarebbe un vulnus Alliste si completi della politica non è una questione di etica in questo caso voglio dire
Osservata in questo modo ma è una questione del senso e delle stesse funzioni della politica anche ascoltando il pluralismo nuovo delle realtà culturali delle realtà etiche del del nostro Paese
Ma questo questo pluralismo comunque deve lasciare fuori l'intervento dello Stato attacca della Repubblica attraverso le sue leggi attraverso i suoi
Ha perso delegati per aiutare una decisione precisa si è pure dal dal soggetto interessato
Io vorrei ricordare che sulla sulla morte
I regimi i regimi assoluti dittatoriali e totalitari di qualunque segno hanno sempre cercato di dominare di controllare
Ci sono dei dittatori che sono stati conservati dopo la morte a lungo perché non dovevano essere da Franco Stalin e tanti altri ebbene perché questo questo è un segnale è un segnale del delicatissimo rapporto tra la politica e la libertà
E per questo io credo per quanto riguarda la mia parte politica sul in tema politico perché in tema etico o convinzioni già ben radicate no ma per quanto riguarda la mia parte politica crea saremo ben decisi a sostenere tutte le terapie antidolorifica un a un nuovo rapporto tra il dolore soggetto la libertà della persona
Al al testamento biologico che non impeti terzi ma molto altrettanto fermi a ogni forma
De legittima di ottone sia
Ringrazio il senatore Monti icone per il suo intervento appassionato del bellissimo non non è possibile trarre una vera conclusione da questa piccola tavola rotonda tra i due politici però due lasciatemi dire due cose una molto importante che esisteva un accordo tra loro per lo meno su due punti fondamentali due di quei punti sì che abbiamo stamattina ripetutamente analizzato
Esiste un accordo sul favorire una legge nel promuovere in una legge che renda la somministrazione di oppioidi ai malati
Insomma sofferenti più agevole più elastica
E che svincoli questa disciplinata quella che riguarda le tossicodipendenze sostanzialmente e questo è già un non piccolo passo avanti purtroppo sappiamo che proprio alla Camera la cosa si è inceppata non per colpa nostra no ma sicuramente seconda cosa più significativa ancora devo dire c'è un accordo anche sul testamento biologico o sulle direttive anticipate
Anche questo è un passo avanti
Molto grosso perché questo è qualcosa che già che cambia la cultura e in parte anche il diritto nel nostro Paese che noi come associazione che lavoriamo al testamento biologico da molti anni sentire sentiamo questa dichiarazione i due parti politiche va bene alleata in questo momento fra di loro ma comunque abbastanza distanti anche per molti aspetti come qualcosa di profondamente positivo al senatore Monti icone vorrei fare vorrei fare solo una domanda
Un domani avremo la legge di oppioidi speriamo per per gli oppioidi per la mafia dopodomani
Speriamo avremo la legge sul testamento biologico le persone avranno a disposizione questo
Quanto ci sarà questo sicuramente noi limiteremo molto
Le eventuali richieste di eutanasia su questo sono perfettamente d'accordo ma sappiamo per l'esperienza non nostra ma di altri paesi che continuerà esiste un piccolo numero di persone che si faranno questa richiesta pur avendo a disposizione questi due strumenti
Come rispondere a queste persone
Se può ma io non mi addentro in questo perché fra l'altro non sono un giurista non ho un'esperienza anche medicare quindi però dal punto di vista come dire della cultura sociale politica potare osservare che
Qual è la ragione allora se effettivamente si può combattere il dolore
Terminale o o anche insopportabile non dico mica solo quello terminale
Se si può determinare il comportamento nei confronti delle cure anche appunto rifiutare le cure no
Ho ovviamente a rifiutare l'accanimento terapeutico si si combatte con se c'è questa libertà qual è la ragione della determinazione dall'approdo al momento della propria morte
E su questo punto io starei molto attento ci saranno le richieste e io lo capisco però derivano da che cosa non più direttamente dal dolore fisico e e dalla e dall'essere nelle mani di altri che decide su come combattere questo dolore fisico
Ma ci sono delle regioni ulteriori e questa Regione ulteriori e possono essere una però una porta molto aperta a interventi che non siano curativi io assecondano utile idee e la volontà di chi così richiede ma riaperta politicamente a ogni sopruso non è secondo me può essere una è una un limitante dell'autentica libertà civile
La ringrazio per questa risposta non è un non è nell'opinione personalissima certi e ecco terminiamo qui la tavola rotonda dei politici chi è chiamo la professoressa Borsellino a moderare l'ultima alla sessione conclusiva la tavola rotonda delle associazioni
Allora dopo gli intensi lavori della giornata prima della conclusione diamo spazio alla
Sì Simeone dedicata alle vincerà l'associazione
Che in Italia
Hanno promosso diciamo la riflessione
Sulle possibile strade percorribili e sui possibili strumenti mediante i quali conseguire proprio quell'obiettivo della morte dignitosa che da questo convegno uscita asserita come diritto
Io non voglio assolutamente togliere spazio ai relatori lavori sono già stati molto intensi
Dottoressa a fare il ministro
Per sottolineare la rilevanza di uno spazio dedicato all'associazione vorrei dire proprio non più di due parole vorrei sottolineare un dato che mi pare sia uscito confermato anche dai lavori di questa intensa il proficua giornata
Mi riferisco a un fenomeno che mi pare possa essere sintetizzato con la con l'espressione
Trasformazione in astratto nell'etica sociale diffusa
Pur con tutte le difficoltà e con tutti diciamo le le oscillazioni ecco mi pare che si possa affermare che per quanto riguarda specificamente il tema al centro del nostro incontro per quanto riguarda le questioni di fine vita
Sia si possa asserire che è in atto una trasformazione
Nell'etica sociale diffusa quell'etica sociale diffusa che peraltro con costituisce in un certo senso il punto di partenza è il punto di approdo della stessa riflessione bioetica
Se è vero che la riflessione bioetica prende l'avvio proprio dal manifestarsi di situazioni problematiche di situazioni di conflitto
A cui appunto proprio litica come istituzione sociale etica sociale diffusa non sembra fornire adeguate soluzioni e questo dà un certo momento in poi se è proprio quello che sembra essere
Successo con riguardo alle questioni di fine vita e d'altra parte appunto la trasformazione nell'etica sociale diffusa costituisce anche lo sbocco appunto del lavoro analitico i anche normativo diciamo che prende corpo con la riflessione bioetica ecco ma venendo alle associazioni ecco io penso che tale trasformazione che nel campo che ci interessa è senz'altro in fieri non ancora compiuta possa essere facilitata sia stata facilitata
Dalla diciamo da una sempre più decido sempre preciso consolidarsi dell'aspetto istituzionale in senso lato della bioetica istituzionali in senso forte con la nascita di organismi dal comitato
Azionario per la bioetica
Ad altri centri chi diciamo hanno promosso alla riflessione la consapevolezza su questi temi ma proprio anche dalla istituzioni in senso lato a cui può essere ricondotto anche il fenomeno associazionistico
E darei dunque subito la parola ai riapre a rappresentanti delle associazioni cui presenti sono il professor Vittorio Ventafridda direttore scientifico della Fondazione Floriani di mollare di Milano
Il dottore Emilio Coveri presidente di è scritta e e la dottoressa Foglia direi tutta la sfoglia sempre di comitato etico Diego fitte infine la dottoressa Maria Teresa scartando membro del direttivo della Consulta di bioetica di Milano
Do subito la parola professore Vittorio Ventafridda
Bene vorrei ringraziare gli organizzatori di questo convegno perché aprono un dibattito e io ma mi auguro che ci siano ancora molti di questi dibattiti un dibattito sulla società civile l'argomento che è necessario sia la popolazione si è tolta
Parlo a nome della Fondazione ma parlo anche roba di una persona che ha dedicato quasi una grossa parte della vita ai malati terminali Fondazione Floriani
Voi sapete se n'è occupata da venticinque anni e sì occupato del morire non della morte ma del morire morire vita vita umana
Però non legata alla sacralità non ma alla prolungamento della vita ma alla sua dignità è una parola rettore per questa ma per dire che non vogliamo confonderci con la morte come amo guardare quello che c'è il vivere il terminale della persona
Ma in questa situazione guardiamoci intorno qui dove stiamo in Italia la situazione non è bella ma non è sarebbe era nemmeno in altri Paesi
L'establishment normale non ha nessun Gatti attenzione a questo riguardo
Abbiamo la morte di morire in ospedale terribile molto spesso si muore terapie intensive
Into batti convenuto dizioni parenterale
Ci vuole per accadimenti terapeutici inutili
Completamente isolati molto spesso dei malati
Ci sono si muore a casa senza nessun aiuto per il software la sofferenza per il dolore anche il medico di medicina generale e ignorante in questo settore
Se sulle prime specie sanitari aumento l'in maniera vertiginosa nelle ultime ore nelle ultime settimane di vita
Tutto comprovato dalle dai dati delle assicurazioni
Inoltre
C'è una in questa situazione particolare da circa qualche anno sono timidamente comparse
Le cure palliative
Che sono a cura di accompagnamento basate sulla cura dei sintomi ed è più alcune delle situazioni dei problemi psico socio sociali fino all'ultimo istante dal malato
Ma queste cure palliative
Che sono comparse book da volontari di associazioni non profit nel nostro Paese
Maggiormente sono dedicate purtroppo a quello che la terapia del dolore cioè cercherà di lamiere dolore e nero il dolore purtroppo non è altro che la punta di un iceberg le norme pianeta di sofferenze una cosa gigantesca e quindi non ci sono tutti quegli aspetti
Olistici che rappresentano il cinquanta per cento delle cure palliative cioè la presenza umana la comunicazione continua la la la presenza fino all'ultimo istante dalla
Mica comparsa non ha permesso di attuare ancora situazione soprattutto perché ancora non è stata riconosciuta ufficialmente non ha permesso di effettuare il vero positivo aiuto a queste persone
Le cure
Faglie attive come le ho detto
Manca la ragione perché non c'è non esistono ancora ci sono solamente apparse non in maniera sufficiente e il fatto che stessa una richiesta fatta dalla Fondazione Floriani
Ha evidenziato che solo il dodici per cento dalla popolazione italiana sa cosa sono le cure palliative il resto non sa esattamente cosa sono
Ma la base di tutto è che manca un'educazione una un'educazione che dovrebbe partire sia dalle scuole elementare
Come ha detto bene Veronesi
Sia soprattutto
Verso i portatori di cura cioè nelle scuole di medicina
Quella situazione tragica io lo dico chiaramente se c'è ancora in questa sala qualche rappresentante
Dell'establishment universitario
Noi la fa lo facciamo diventare un medico laureato in Medicina e Chirurgia che ignora completamente il processo del morire
Che cosa teniamo a fare una una medicina quando è monca di questa parte della vita umana
Questo è una delle cose che io tengo molto a osservare
Processo del morire nei suoi concetti di comunicazione nei concetti etici nei concetti fisici
Nei concetti di futilità
Non esiste
Tutto ciò nell'educazione del medico
Che cosa succede questo piccolo esempio
Il dolore non viene affrontato dolore fisico non viene affrontato nella fruttato negli ospedali in cui la percentuale tra i dati de epidemiologici dimostra che più superiore al sessanta per cento il dolore
Il dolore forte vento negli ospedali
Malgrado tutte le raccomandazioni che l'Organizzazione mondiale della sanità
Non non viene preso in considerazione
La la la burla linee-guida contro il dolore
Solo il venti per cento degli esperti del dolore conoscono le linee-guida ebbero penseremo della sanità voi capite già la qualità di supporto che viene data nel nostro Paese ai ai malati
Quindi ci troviamo una situazione veramente tragica che io non sono ottimista anche se ho visto nascere in questa devo aiutato a nascere alle cure palliative
Io non sono affatto ottimista abbiamo una diseducazione da parte dei portatori di cura io la denuncio pubblicamente queste
Quello che conta un altro in un aspetto appunto riguardando il dolore siamo all'ultimo paese il fatto di consumo di oppioidi di Morsi l'ultimo per tuttora negli ospedali si cerca di evitare questo consumo tuttora nelle case dei medici di medicina generale si cerca di evitare la aiutare il malato che soffre
Il saloon lo scorso molto lungo questo
Quindi tutto e non solo qualche medicina anche le varie specialità mediche
Non affrontano non insegnano nelle varie specialità dalla Geriatria alla alla card alla cardiologia le vetrine terapie alle medicine
A tutte le varie specialità in cui c'è il termine della vita non si insegna il processo deve morire
Come possiamo pretendere allora
Noi vediamo che c'è un muro dal patto che si fanno le leggi con la morfina e si propongono le cure palliative quando abbiamo questo muro di indifferenza che non si riflette solo sui medici quasi perdere anche sul pubblico
Il pubblico cioè cosa vuol dire non c'è interesse alla sofferenza solamente a parole ma infatti non c'è questo io lo denuncio apertamente
Poi vi è un'altra cosa
Il pubblico che non è in forma di un paziente non è informato
E perciò ci trova la situazione quando si trova in situazioni di grave situazione crede all'onnipotenza della medicina
Il risultato
L'accanimento terapeutico la perdita della dignità la richiesta di non soffrire poi la richiesta di morire di farli umoristico ecco come si arriva quando uno non ha tutto questo si trova di fronte a una situazione diverso un aiuto ecco che si arriva a questo
Mi pare che sia un fatto
Provvede a monte un grande problema
E quindi viene fuori anche
Lo l'opzione delle cure palliative
Un dato di di una ricerca pubblicata recentemente su una importante rivista americana su sette mila malati
Trattati con le cure palliative o qualcosa che volesse essere le cure palliative
La percentuale di suicidio percentuale di suicidio di questi sette mila malati era nettamente inferiore malati terminali badate bene a quelli di malattia non poter Minali
Cioè c'era già un aiuto per quanto che potesse essere minimo ma c'era un aiuto per ridurre le istanze di morire su questi malati
Quindi
Cosa succede oggi l'opzione delle cure palliative le cure palliative non sono ancora riconosciute
Termini medici in termini di educazione universitaria e quindi noi troviamo
Persone che si dedicano che non hanno riconoscimento ufficiale
E che possono talvolta dare quelle che fanno questo lavoro talvolta come volontari
Quindi e il supporto non è ancora care il boato
Speriamo che arrivi con una le conosciuta un riconoscimento dalla legge di stupefacenti anche il riconoscimento
Però delle cure palliative sebbene siano stati fatti degli hospice sì ma mi pare che regioni per il quale non abbiamo ancora un personale educato e preparato per poter riportare davanti
Dunque
Dobbiamo prima di tutto anche aprire procura
Idealizzazione
Prima di affrontare una riforma una legislazione sulla legalizzazione del
Del dell'eutanasia
Dobbiamo per forza prima di tutto
Creare il supporto legga riconosciuto del supporto di cure palliative questo in ben preciso
Poi c'è un'altra cosa che volevo dire
Siccome entrato in quell'argomento che noi io non sono nessuno più storicamente contro una intenzione di fare di attuare le cure palliative del Colle belgi sull'eutanasia più sono propongo solamente quello che riguarda le cure palliative come passaggio obbligato prima di pensare a questo
Per lo pro ciò devo dirvi un'altra cosa
E questo crea
Mi pare molto forte
Un atto medico
Porre il film intenzionalmente capito male un atto medico non ho detto una tutela presso è un atto medico io non conosco
Io sulla ricerca e clinica nessun curriculum di base
Nessuno in via Guido
In campo medico a questo riguardo
Questo è un grosso problema perché ci pone di fronte Paola
Possibilità dedica di creare una persona che per ora non c'è nel campo della medicina
Però rimango ancora
Su quello che riguarda gli altri aspetti che sono stati discussi qui sono pienamente d'accordo il consenso informato te super accessorio
Le direttive avanzate sono importanti Pearce quanto riguardo alle due ricerca questo riguardo purtroppo mi dimostro
Che negli Stati Uniti solo il tre per cento delle direttive ho pensato è stato preso in considerazione al termine della visita questo innanzi di un paese in cui questa questa legge passato quindi anche lì un campo da Bach da quelle battaglie credo portate ma io vi dico subito
Prima base ma soprattutto la pace più importante educazione come educazione non solo i portatori di pubblico di cura anche al pubblico
Un muro che si dovesse sfondare riguardo si riusciva a portare questa educazione anche quei discorsi che riguardano il diritto delle parti questo assolutamente ma anche quel diritto di morire come si vuole si potranno affrontare in maniera più precisa
Però ancora voglio ringraziare gli organizzatori dall'aver portato il traduce l'importanza di queste di questi aspetti rapito grazie
Ringrazio il professore Ventafridda che ha toccato molti punti significativi già oggetto alcuni di di rilievi già nella prima parte delle dei lavori di questa mattina su cui molto ci sarebbe da discutere
Mi sembra di grande interesse soprattutto la sottolineatura dei lei difficoltà in cui a tutt'oggi si dibattono anche le cure palliative
Diciamo anche quella per l'affermazione di una assistenza NATO terminale informato ai principi delle cure palliative non è affatto una battaglia una battaglia vinta
Vi era il professor Ventafridda ha sottolineato come nonostante tutto pare che non ci sia ancora un sufficiente interesse per la sofferenza
Sebbene io prima parlavo di trasformazione o dissidi trasformazione verifica sociale diffusa è mia opinione che qualcosa sia buttato stia mutando ma ancora senz'altro
Accettabile la indicazione del professor Ventafridda chi appunto possono essere segnali non ancora non è percorso completamente realizzato ecco io aggiungerei forse con un altro aspetto non al quale si lega la piena affermazione che lei delle delle cure palliative e e d'altra parte ed è un punto di di contatto con il tema generale delle della centralità del soggetto a riguardo alle decisioni di fine vita
I commi sembra che a questo punto sia la difficoltà di riconoscere proprio la centralità del paziente di riconoscere per il paziente come tra tanto Nista delle cure che dovrebbe essere la la grande sfida della dell'Ati la medicina palliativa delle cure palliative in controcorrente con una una modalità tradizionale di intendere la relazione medico-paziente
Nell'ambito delle cure palliative il paziente non può non essere protagonista delle cure proprio nel momento in cui si focalizzava l'ala l'attenzione sulla nozione di qualità della vita non più di salute come obiettivo fondamentale da raggiungere ecco e questa è una grossa sfida Neri mi pare che lei diciamo alle una una piena consapevolezza circa questo punto sia fondamentale per vincere la battaglia delle cure palliative e d'altra parte per poter fare magari passi ulteriori
Rispetta riconoscimento dell'autodeterminazione dei soggetta riguarda le questioni di fine vita un'ultima solo un'ultima battuta un punto importante
Ha detto professor venne inventata ridà Ikea suo Pignone importante chiesa termini idea che le cure palliative sono un passaggio obbligato prima di introdurre un discorso su forme di depenalizzazione o di legalizzazione o di riconoscimento
In senso lato dell'eutanasia
Ecco il miglior riterrei importante fare una distinzione di questo tipo ecco passaggio obbligato si direi non scelta obbligata richiamandomi a quello che è stato detto anche questa mattina è importante che anche e cure palliative rimangano un importante una fondamentale opzioni atti esposizione del paziente
Non ancora una volta l'unica scelta perché se così fosse non si tratterebbe neanche più di scelte gli spunti gli stimoli venuti dalla sua relazione sarebbero molti ma non voglio sottrarre altri tre altro tempo e dopo la parola al dottore Emilio Coveri dell'associazione sette
Buonasera a tutti
Ridurrò il mio tempo l'intervento
All'essenziale in quanto desidera lei
Fare intervenire anche per la nostra associazione la dottoressa foglio affonda Serena responsabile del nord Italia nel nostro comitato etico scientifico
Io sono Emilio Coveri sono presidente fondatore delle gli esiti Italia
Che è nata nel settembre del novantasei per mia volontà e per volontà di alcuni amici che mi hanno seguito in questa bellissima avventura dico adesso
Ci siamo costituiti come centro di studi e documentazione sull'eutanasia prima ancora di diventare associazione sicuramente perché avevamo bisogno di tastare in pole terreno e sentire un po'cosa ne pensavano gli italiani il primo obiettivo infatti che ci siamo a posto
Fu quello
Di far parlare
L'Italia e questa tematica così tanto importante
Fare un dibattito che allora era totalmente asse non si parlava assolutamente o non si poteva parlare o non se ne voleva parlare di eutanasia
Il primo obiettivo sicuramente riteniamo di averlo raggiunto perché in questi quattro anni di lavoro si è cominciato a parlare si è cominciato anche a parlare di Exit Italia che ha sede legale a Torino
Per chi non lo sapesse
Evidentemente era un tabù non si doveva forse tra virgolette parlare perché era un un argomento troppo scottante ci siamo subito resi conto però che la maggior parte degli italiani quando è stata informata
Ha aderito immediatamente
Sicuramente in maniera positiva alla nostra iniziativa
Ora io naturalmente ho voluto guardare per
I primi tempi l'espressione della nostra organizzazione sul territorio nazionale che mi interessava molto perché non si poteva lasciare nulla nessuna Regione scoperta in effetti secondo obiettivo raggiunto dalla nostra organizzazione è stata quella di coprire tutte le regioni con i centri di coordinamento regionale e anche provinciale diciamo no qui a Milano abbiamo due persone
Una Treviglio che l'architetto Bordoni che è qui presente in sala e il professor Saverio Ciro cicche responsabile qui di Milano e della Lombardia
Abbiamo poi costituito il comitato etico scientifico che potesse aiutare questo centro di studi e documentazione
Sull'eutanasia in maniera forse privi di previsione per il futuro e questo è avvenuto recentemente con la Costituzione punto del direttivo
Un'altra cosa che tengo a precisare e che siamo stati riconosciuti non ancora l'associazione ed esiti tali è stata riconosciuta dalla World Federation delle associazioni che lottano per il diritto ad una morte dignitosa mi faccia mi fa piacere sentire questo slogan chiamiamolo così
Perché la nostra il nostro simbolo ovvero sia il sole che sta tramontando nel mare è stato fin dall'inizio il diritto ad una morte dignitosa questo noi abbiamo voluto che fosse per cui abbiamo lottato fino adesso nel novantotto ci siamo costituiti associazione per volontà di tutti i dirigenti e degli aderenti allora De Renzi adesso stanno diventando soci
Che il successo che io ritengo importante è stato quello di aver promosso comunque
Un qualcosa nel nostro Paese che si sa moves
Perché allora era statico non si assolutamente non si poteva immaginare che anche poi l'Olanda ci desse una mano tutto sommato ultimamente e soprattutto il nostro carissimo socio d'onore ma Indro Montanelli con i dibattiti recenti e passati sul tema dell'eutanasia io condivido in pieno quello che dice il dottor Indro Montanelli dobbiamo essere noi a scegliere il come e il quando morire
Quindi noi ci siamo basati tutti essenzialmente sul nostro testamento biologico che è stato praticamente anche vagliato dalle a l'altra associazioni e dalla Federazione
Europea ma a differenza di altre testamenti biologici ci tengo a precisare questo è una cosa importante da dire
Questo per evitare qualsiasi tipo di abuso perché noi siamo tacciati naturalmente ma eventualmente lilla la nonnetta Catch all'alloggio da Lassie il nipote glielo voglio non ruba no no no no no
Necessita di tre firme
Di persone testimoni della volontà del firmatario di questo testamento biologico e soprattutto di un fiduciario che sarà il garante delle volontà di questa persona
In più ci sarà il timbro della nostra associazione ad avvalorare in più una cosa che voi abbiamo voluto aggiungere il tipo la nostra associazione a garanzia totale delle volontà testamentario di questa persona
Questo nostro drogarmi sul testamento biologico perché abbiamo parlato riparlato sicuramente la se non è zuppa e pan bagnato ma comunque è tutto uguale cioè più o meno girali sopra sulle volontà da dalla nostra de cioè le nostre volontà da da lasciare per determina la fine della nostra esistenza ma quello che vorrei sottolineare
E che dopo essersi costituiti associazione abbiamo lavorato con il comitato etico scientifico ad una bozza di progetto di legge una bozza di documento che vuole essere che vuole diventare vorrebbe diventare disegno di legge
A differenza di altri disegni di legge che mi risulta non trattino esplicitamente di eutanasia il nostro richiede alle CISL attore due cose essenziali
La libertà di scelta di una persona
Che in un momento della vita si sta firmato il testamento biologico
E vuole lasciare appunto queste disposizioni di volontà in caso succedesse una gravissima malattia irreversibile
Clinicamente accertata e senza possibilità di guarigione
Vuole lasciare questa disposizione testamentaria per la sua fine che sia almeno dignitosa e senza sofferenze
Dicevo noi abbiamo lavorato su questo documento che è intitolato disposizioni in materia di interruzione volontaria della propria sopravvivenza in condizioni fisiche terminali
Si compone di sette articoli sono praticamente le volontà
Nostra del testamento biologico più un qualcosa che noi vogliamo dire a legislazione
Ovvero sia guarda che ci sono degli articoli preesistenti di leggi omicidio del consenziente diritti ed altre che adesso non mi ricordo più ma comunque gli diciamo guarda che sono da abrogare da modificare da e assoluta ed eventualmente da implementare noi proponiamo già un qualcosa di più che richiediamo il trattamento eutanasia ecco
Cosa che non mi risulta negli altri
Progetti di legge preesistenti
Il nostro vuole essere soltanto un qualcosa
Di
Input a quelli che devono fare le leggi quindi al legislatore dicendo guarda che riconosciamo intanto il testamento biologico
E diamo questa disposizione colon di volontà di di facciamola diventare legale
Questo importante tra l'altro io vorrei specificare due cose molto importanti
La nostra iniziativa si è basata su due questioni molto importanti che sono
La legalizzazione del testamento biologico in caso che il legislatore consenta soltanto la depenalizzazione dal della persona che aiuterà a morire degnamente il firmatario quindi potrebbe essere che il testamento biologico viene fatto vidimare dal notaio diventa un atto pubblico prima di tutto
Qualora legislatore non volesse accettare la Northwest ha prima proposta potrebbe accettare la nostra seconda che è quella in toto gli articoli che noi gli abbiamo detto che dovrebbero essere alla base di tutta la nostra richiesta richiesta di trattamento eutanasia richiesta di eutanasia avverrà proprio perché noi nel nostro testamento biologico chiediamo che dopo tutte le le questioni non voglio essere più alimentato non voglio cose eccetera eccetera in caso che non possa più eventualmente sopra dire vedessi che non non succedesse venerdì io voglio che qualcuno mi aiuti a morire lo diciamo espressamente quindi non abbiamo neanche paura di parlare tanto della morte
A questo punto aspettiamo i politici
E il politico che deve dirci sì o no noi la nostra proposta sia la la mandiamo avanti sicuramente
E riteniamo sia complete
Per quanto concerne la nostra organizzazione lavorerà sempre
Per ottenere una libertà di scelta che è fondamentale
Ovvero sia noi non è che vogliamo lasciare potrà lasciare le questioni etiche morali religiose
Però la mettiamo un po'più sul giuridico
Ovvero sia per noi l'eutanasia è un diritto
Non è una concessione che può fare lo Stato la chiesa o le chiese dobbiamo essere coscienti che siamo cittadini facenti parte di un ordinamento democratico costituzionale garante del diritto
Un diritto di eutanasia il diritto di libera scelta di una persona
E quindi questo ordinamento democratico ci deve garantire anche questo diritto
Recentemente in una trasmissione che ho fatto su Mediaset a giugno da Funari è venuto fuori un sondaggio che dava sicuramente la questione positiva per quanto concerne i promotori di questa iniziativa ovvero sia noi e altri
Che
Delle persone favorevoli all'eutanasia sono sessantanove settanta per cento ma io dico che adesso saremo anche di più
C'è solo una cosa da dire e che mi rammarica molto
Noi qui stiamo ancora parlando
Il cammino sarà sicuramente lungo e non facile ne siamo tutti coscienti di questo
Ma noi stiamo ancora parlando che in questo momento la gente continua a soffrire
E nessuno gli Polonio nella sofferenza conteniamo morire atrocemente è proprio quello che noi non vogliamo e in questo siamo tutti d'accordo l'agilità ce la gestiamo noi non deve essere nessuno che viene a dirmi cosa devo fare dalla fine della mia esistenza
Grazie
Allora diamo la parola
Occhiali
Mi chiamo Serena Foglia sono scrittrice saggista soltanto saggista e mi sono occupata sempre di argomenti e sociali psicologici
Diciamo umani
Vi dirò pochissime parole
E pratiche
Mi collego a Montanelli
Nel senso che la speranza di ottenere l'eutanasia legalizzata in Italia è una bellissima speranza del tutto utopica per il momento ci vorranno cinquanta Centanni quindi noi possiamo può parlarne ma è molto lontana è improbabile
E molto giusto il discorso diventa preda sulle cure palliative ma cosa richiede tutto questo
Che la gente incominci a pensare alla propria morte
Nessuno pensa più alla propria morte la nostra epoca sì
Diletta di distrazioni di essere belli giovani e pimpante i possibilmente fino a novant'anni e a partendo Montanelli che lo è la maggioranza non lo è perché si soffre nella vecchiaia
Quindi io sono molto favorevole supremamente favorevole alle cure palliative a tutte le se associazioni di cui è giustissimo quello che ha detto Ventafridda perché non c'è ancora una conoscenza dei medici del tutto
E sono favorevole a tutte le associazioni che si battono per ottenerne avendo presente che è irrealizzabile quindi per il momento secondo me bisogna fare tre cose per avere la moglie ubriaca e la botte piena Primo parlare molto prima di parlare di cure palliative di eutanasia
Richiamare l'attenzione della persona sulla morte che è una cosa che fa parte della vita quasi tutti hanno terrore della morte e al momento del dunque
C'è una signora d'origine tedesca si chiama Köbler Ross che poi ha lavorato sto in tutti negli Stati Uniti i vari attestati che ha assistito alcuni migliaia di persone malate
Non s'site decentemente terminali
Allora da quelle persone non possiamo prendere un insegnamento da chi conosce perché il dolore fisico è atroce
Ma quello psichico che si somma al al al fisico e il peggio
Quindi bene vengano queste associazioni ma ripeto il punto base e la morte pensare ognuno di noi a modo suo come crede
Ma pensare che cos'è la morte perché se ci si arriva preparati il discorso cambia
In più fare un'opera un'opera di rinvio attiva vi do un solo esempio nell'orrido è l'unico Stato
Degli Stati Uniti
Dove è stata legalizzata l'eutanasia condotte le guarentigie ben prima che in Olanda cioè nel novantaquattro lì sono state fatte dei referendum
Uno nel novanta uno nel novantadue che sono stati caduti miseramente quello del novantaquattro è passato con un minimo col cinquantuno per cento ma è passato
E alcuni anni dopo il voi sapete che ogni Stato americano ha una possibilità di legiferare per conto suo ed è passata anche il diritto d'autore Asia
E e quindi credo che il parlare di questo sta a ma il parlare non tanto per chiacchierare il parlare direttamente con un discorso psicologico profondo avere coraggio di impronta affrontare amici conoscenti
Anche in un salotto
Io sto scrivendo io sto scrivendo un un saggio sull'eutanasia quando proposto a alla dottoressa Carpinelli che il direttore editoriale i riccioli
Dicendo le guarda sto spero che scrivendo questo saggio volevo parlarne matto ma per carità sei matta a chi vuoi che lo vendiamo
E poiché Che cosa vuoi andare a pranzo dalla tua amica portandole libro sull'eutanasia ecco questo è un esempio patente di quanta stia l'incoscienza e la non conoscenza
Quindi dicevo tornando all'Oregon l'Oregon a forza di di spingere di parlare di sentire questo argomento è arrivato a una forma di legalizzazione per noi sarà lontanissima però e fondamentale occuparsene entro fondamentale prepararsi è fondamentale creare tutto quello che in Italia non c'è e che gravemente ostacolato dalla Chiesa cattolica se voi vi vi occupate del del passato e della storia cosa che il mio tipo di saggistica
Insomma è obbligata a fare
Che
Per la Chiesa fino a cent'anni fa il sussidio era non solo peccato capitale ma perseguibile legalmente
Ora capite che partendo da queste premesse e terribile risalire la china ultima cosa l'altro è UNESCO matto éscamotage e quello della moglie ubriaca della moto botte piena finché non si arriva alle Julia a una vera applicazione delle cure palliative perché quella di adesso è spaventosa io ho assistito negli ospedali e privatamente e spaventosa
Ad operare se volete un trucco che non è un trucco e quello cioè che il medico lasci quello che si fa in Svizzera che ha riconosciuto in Svizzera è un insomma è un compromesso pesante ma però funziona
Il medico lascia al malato come diceva Montanelli lascia sul tavolino faccenda notte facendo finta di niente questo un modo carino per dirlo al medico deve lasciare il numero di pillole non il bicchierino con l'assoluzione perché del per dire bicchierini do la soluzione dovrebbero essere solo di cianuro non è nessun medico può dato ma può dare quelle PIL lasciare sul comodino quelle pillole
Che il malato può prenderli prendere sempre che non sia paralizzato fuori coscienza eccetera
Però il in Svizzera ha funzionato nel modo direi di avvicinarsi alla vera Ottone Asia quindi io mi di direi che questa strada
Va percorsa dal e che va insegnato ai medici che quando uno tiene morfina bisogna darli io sono stata operata tre volte
E per darmi dopo l'operazione
Un pochino di un oppiacei ce lo diciamo perché soffrivo molto mi proponevano il Torre d'Oglio vuole non so se sapete cos'è Toradol un antinfiammatorio che si usa per ma quando siamo mal di testa mal di collo di sciatica
L'incompetenza dei medici è enorme però se noi continuiamo a io dico anche a seguire questa strada penso che invece che fra cento duecento trecento anni e forse ci arriveremo
Mosca diciamo
Lasciamo a terra non rispondiamo
Grazie al dottor Coveri che adesso si è allontanato momenti alla signora Foglia tra Corderie ci ha illustrato in maniera molto chiara
Quelli che sono i contenuti e le caratteristiche della anche proposta del modello di e testamento biologico elaborato dai Vitelli chiaro deciso impegno in direzione di appunto trattamenti palesemente eutanasia ICI
Manifestando forse non non un certo ottimismo non vorrei attribuiti di una sono spietati i pesci ai erroneamente ma insomma
Diciamo una fiducia in una proposta molto diretta rivolta ai politici diciamo con qualche aspettativa di accoglimento la signora fogliare chiamato alla nostra attenzione sulle ancora una volta sulle difficoltà di Farra
Di diciamo accenno entrare nella nella nel nella mentalità diffusa insomma quanto meno le queste richieste chiamiamo gli estremi cioè di scelte decisamente eutanasia che
Navi tutti i punti che meriterebbero di essere discussi e approfonditi temo che non avremo il tempo per farlo vedremo se ne rimarrà un po'alla fine in ogni caso per il momento dò la parola alla dottoressa Scarpa biberon del direttivo della Consulta di bioetica
Forse forse sorge dovrebbe essere già attive sorseggiando
Allora buongiorno parla a nome della Consulta di bioetica che è un'associazione culturale fondata nel mille novecentottantanove attualmente abbiamo circa trecento soci
E che appunto come dicevo è un'associazione culturale quindi ha degli obiettivi di tipo di tipo scientifico vi posso far leggere
Questo è tratto dal nostro sta tutto dove appunto si dice chiaramente che la Consulta ha lo scopo di promuovere la riflessione razionale sui problemi della bioetica
Questo è il nostro obiettivo
Dove per bioetica intendiamo fondamentalmente l'etica della vita molto si è detto sulla bioetica sull'etica e sulla bioetica spesso ci sono delle sovrapposizioni tra Etica deontologia prescrizioni di comportamenti codici di comportamento
La definizione che a noi piace di più della bioetica e Cuesta etica della vita ovviamente questa cosa può sembrare quasi fuori luogo nel contesto di un incontro come queste ok dedicato al diritto a una morte dignitosa ma non lo è se noi ci rendiamo conto che la morte è un Processo ed è un processo che fa parte della vita è un evento un evento spesso prolungato
Che fa parte della vita e quindi per questo motivo rientra in modo importante nel campo della bioetica
Come dicevo ci sono molti modi di intendere la bioetica ma potrei riassumere in questo modo
Quello che bioetica è per noi dell'Associazione della Consulta di bioetica bioetica per noi qualcosa di fortemente caratterizzato nel senso di una discussione razionale
Integrativa interdisciplinare caratterizzata dal da un pluralismo e dal dibattito proprio per questo la consulta promuove in dibattiti battito a carattere interdisciplinare
Concretamente allora a questo punto che cosa fa questa associazione che non ha lo scopo di assistere i malati non si occupa in prima persona come associazione di curare malati terminali o di fare volontariato in ambito sanitario concretamente che cosa fa sempre tratto dal nostro statuto la Consulta elabora proposte
Al fine di far conoscere il proprio parere sulle questioni bioetiche con particolare riguardo per quelle che scuotono l'opinione pubblica e che creano disorientamento
Direi che
La sessione di oggi la la riunione di oggi rientra proprio in questo campo cioè quelle questioni fondamentali che scuotono le coscienze
Che appassionano le persone magari interessano più o meno la politica secondo del momento di dibattito politico in cui ci si trova
Ma che sicuramente coinvolgono le persone e che sono temi scottanti proprio perché coinvolgono fino in fondo
Allora in concreto che cosa abbiamo fatto visto che stiamo parlando di elaborare proposte eccetera ricordo che la Consulta di bioetica fin dal mille novecentonovantadue a messo appunto una carta di autodeterminazione per il pronunciamento di direttive anticipate
Questa carta di autodeterminazione è stata oggetto di numerosi incontri dibattiti gruppi di lavoro interni alla Consulta è stata presentata in numerosi convegni pubblici fino a che nel novantasette se non sbaglio è stata elaborata una nuova carta di autodeterminazione che ha raccolto i contributi
Di molte persone che hanno partecipato alle discussioni
Altre azioni positive compiute della Consulta di Bioetica sempre a livello culturale e allo scopo di favorire il dibattito la presa di coscienza e la diffusione di una cultura in campo bioetico e sono state assegnazioni di borse di studio a giovani ricercatori
Che si sono occupati di vari argomenti tra cui in particolare vorrei ricordare una borsa di studio realizzata grazie al contributo della Fondazione da basi che è stata proprio dedicata a una indagine qualitativa sul recepimento delle direttive anticipate da parte dei medici successivamente sono state assegnate proprio per l'anno due mila due anni due borse di studio sulle decisioni critiche alla fine della ditta sono state poi come dicevo sono stati fatti dei dei dibattiti pubblici in particolare la Consulta di bioetica di Torino
Organizza anche dei corsi per insegnanti di medie superiori che affrontano vari argomenti bioetici perché ricordo che appunto la Consulta non ha come unico obiettivo è come unico centro di interesse i problemi legati al processo del morire la Consulta si occupa anche di altri problemi che vanno dalla sperimentazione alla fecondazione assistita
Ad altri alla alla sperimentazione clinica all'etica animalista cose di questo genere
Quindi in pratica riassumendo la riflessione teorica promossa dalla Consulta si riassume in queste cose che vi ho detto creare commissioni di studio elaborare e diffondere testi documenti organizzare corsi e convegni come questi
Partecipare promuovere pubblici dibattiti anche sui mezzi di stampa assegnare borse di studio
Noi abbiamo anche una rivista dal mille novecentonovantatré dove è possibile tra l'altro trovare molti dei documenti di cui parlerò adesso e che o che sono stati citati anche nel corso di questo dibattito inoltre c'è un sito in internet dove la nostra Carta di autodeterminazione promossa da noi è comunque a disposizione di chiunque
Voglia farne l'uso che ritiene più opportuno
Per quanto riguarda in generale il quadro teorico
Del nostro ragionamento è quello sto tenendo presenti i principi di autonomia e dignità equità inefficienza abbiamo appunto fatto tutte queste azioni intendiamo promuoverne altre
La madre ci sono ovviamente dei puntini perché come dicevo ci occupiamo anche da altro che non di temi legati alla malattia e al morire in senso stretto la madre di tutti i discorsi e quello sul consenso informato
Ma poi direttive anticipate cure palliative ed eutanasia rientrano nella nostra attività culturale
Per quanto riguarda la posizione bella Consulta di bioetica già a livello personale sono stati esposti diversi punti di vista io ritengo opportuno in questo momento leggere un documento sull'eutanasia non per intero
Un pezzettino ovviamente industria italiana se ne parla allora vorrei fare una citazione un documento che è stato approvato dall'assemblea dei soci nell'anno mille novecentonovantatré sull'eutanasia
Quindi non dal direttivo che è un gruppo più ristretto ma dall'assemblea dei soci dove tra le altre cose si legge
All'individuo deve essere riconosciuta la facoltà di por fine ai propri giorni col suicidio
O di chiedere di essere aiutato a morire o che si trovi in situazioni di incapacità e di insopportabile sofferenza e perdita di dignità la Consulta intende sostenere una precisa posizione sul problema concernente il principio etico dell'eutanasia
Al fine di sollecitare il libero dibattito razionale sull'intera questione riteniamo infatti che solo l'apertura di un ampio dialogo culturale
Possa far crescere la coscienza civile in modo che anche nel nostro Paese si riesca ad individuare un'adeguata proposta di soluzione di questo fondamentale problema dell'umanità
Per quanto riguarda più in particolare il rapporto sulle cure palliative e sull'eutanasia
Di recente su sollecitazione dell'assemblea dei soci il direttivo approvato lungo documento che potrete comunque leggere integralmente anche facendo ricorso alla rivista o alla sito internet dove viene ribadita la assoluta non incompatibilità tra un impegno a favore delle cure palliative
E un impegno al dibattito razionale sulle sull'eutanasia si tratta ovviamente di non fare di tutta un'erba un fascio di tenere distinte le due cose ma tenendo presente che si tratta di opzioni che possono riguardare anche situazioni diverse
Per cui mentre è senz'altro l'importante cito sempre dal documento sulle cure palliative sull'eutanasia
è bene sottolineare che un'assoluta novità delle cure palliative la scelta di perseguire la migliore con qualità di vita come obiettivo prevalente o di esclusivo
Si parla in questo documento di centralità del malato della sua soggettività del rispetto che la sedazione del dolore comporta
Contemporaneamente però il movimento di rivendicazione dell'autonomia del malato
Può portare anche a un riconoscimento del diritto al rifiuto dei trattamenti proposti da inizialmente i medici e su questo penso ci sia una come abbiamo visto anche oggi un ampio consenso Mark sempre nella scia di questo movimento di rivendicazione di autonomia del malato
Possiamo arrivare anche alla legalizzazione alla De per irritazione dell'eutanasia volontario dell'assistenza al suicidio
Sempre nel rispetto per l'autonomia senza per questo sminuire il valore e l'importanza del sostegno che da tatto alle cure palliative in modo sia teorico che sostanziale
Credo in questo modo di avere abbastanza riassunto qual è il tipo di impegno
Purtroppo da a questo convegno mancherà come a volte succede ma non si provano far star dentro tutto il dibattito e il confronto ma insomma saranno stati dati tanti stimoli
Sì quali lari flessione media di tutti coloro che sono stati presenti potrà continuano
Nei a questo punto darei la parola il senatore Manconi uno la conclusione dei nostri lavori
Grazie devo dire già altri lo hanno anticipato ma
Come si dice voglio dirlo con parole mie
Che intanto tutti dobbiamo dirci che questo incontro quello di oggi il convegno che si sta concludendo è stato davvero assai importante
Il primo dato quello fisico
Sotto gli occhi di tutti la partecipazione così
Cospicua e così costante abbiamo iniziato stamattina alle dieci precise
Concludiamo adesso
In anticipo di cinque minuti sulla tabella di marcia
Cosa oltretutto già di per sé eccezione sorridente rimarchevole tenuto conto il ritmo dei convegni in genere è io ritengo che questo dato
Della partecipazione
Dia ragione a quanti appunto insistono
Giustamente insistono sul fatto che i temi oggi trattati sono dentro la sensibilità collettiva faticano a iscriversi ahimè ergere ma circolano proprio dentro il discorso pubblico nella sua articolazione quotidiana
Proprio perché rimandano ha un'esperienza di vissuto individuale e familiare e sociale così intenso
Io voglio dire subito una cosa che giustamente hai un contratto sia molti consensi sia molte resistenze
Quindi l'affronto direttamente
è stata la frase di Indro Montanelli la politica se ne stia lontana da tanti
Già qualcuno l'ha detto è una frase
Duplice
è del tutto ovvio che una politica che volesse piegare ai propri interessi
Alle proprie logiche al proprio discorso di potere temi che sono appunto le grandi questioni di vita sarebbe una politica immorale che appunto va bandita
Tenuta ai margini espulsa
Da questa discussione ma voglio aggiungere per contraddire questa prima valutazione positiva di quell'affermazione
Poi aggiungere
Per la verità
La politica ai fini ICI felicissima di starsene alla larga da questi temi
E guai se noi consentissimo alla politica di starsene alla larga
Guardate io l'ho detto stamattina introduzione
Del primo disegno di legge presentato nel Parlamento italiano e rimasto l'unico e del mille novecentottantaquattro
Non esiste una legge in Italia sul testamento biologico e in questi giorni è in corso una battaglia accetta e aggiungo però c'è contro una norma che intende ma di terapie contro il dolore vuole razionalizzare e rendere più compassionevole
L'utilizzo di alcuni farmaci
Guai quindi a consentire a la politica di starsene alla larga perché la situazione rimarrebbe esattamente quella che è una situazione di totale insensibilità ai dunque di mancata tutela dei diritti del cittadino e del malato in relazione ai temi che qui oggi abbiamo affrontato dunque il problema è di imporre questo sì alla politica Rispetto
Rispetto per il dibattito che in ambito scientifico
Nelle diverse discipline è in corso da tempo e in ambito politico ahilui non è nemmeno partito
Con una considerazione ulteriore che vi voglio comunicare
Qualcuno ha detto non so se lo stesso Montanelli ma mi sembra di no trattare di questi temi fa perdere voti
Qui meriterebbe approfondirle un attimo test affermazione
Perché
Tutte le ricerche faccio
In Italia in Italia con una strumentazione scientifica che può variare ma in genere abbastanza attenta e affidabile ci dicono che gli orientamenti dell'opinione pubblica sono favorevole
A prendere in considerazione
La questione dell'eutanasia
Che esiste una maggioranza lei campioni esaminati
Di cittadini italiani sfavorevole dunque io ritengo che l'atteggiamento della classe politica che mostra tale indifferenza non è dovuta
In primo luogo a considerazioni opportunistiche
Trattare di questi temi fa perdere volti bensì a qualcosa di ancora più profonda che davvero lì gli introiti da oneri
Del tabù della morte in termini Cusi profondi che alla Lettera esiste un'interdizione a pronunciare la parola perché rientra nelle Categorie del nome indicibile
L'eutanasia
Parola non pronunciata bile
Perché appunto il tabù della morte
Resta dominante qui forse ha ragione
Indro Montanelli quando parla di un Paese
Cattolico
Dove per cattolico si intende per senso comune
Per morale corrente non certo per
Devozione
Religioso per quegli indicatori
Distinguono il praticante dal non praticante
L'interdizione a parlare
Della morte in termini di autonomia dell'individuo e assai più profondo
Persino di un calcolo elettoralistico
Ma allora iniziative come queste hanno questa funzione tra l'altro quello invece di far sentire la propria voce perché vi garantisco che non si fa sentire la voce dei cittadini
Per esempio rispetto alla questione della terapia del dolore è per esempio di quella norma bloccata alla Commissione affari sociali della Camera oppure
Ancora una volta nel nostro Paese ci sarà una sovrapposizione totale tra legislazione sulle sostanze stupefacenti
Terapie contro il dolore con gli effetti che sappiamo che rendono un medico un infermiere ancor più definibile come potenziale spacciatore
Ecco quindi rispetto alla vita concreta alla domanda
Concreta di minor sofferenza del paziente
La situazione attuale e destinata anima nera
Dunque per un verso la politica dobbiamo pretendere che si interessi di questi temi dobbiamo imporre alla politica il rispetto per il dibattito quello il cittadino comune sulla base della propria esperienza comune
Sviluppa
Che a comunità scientifica nelle sue diverse discipline approfondisce
Altra notazione che questo convegno suggerisce
Non vorrei che a qualcuno dei partecipanti perché ovviamente chi oggi partecipa a questo convegno
Già
In qualche misura sensibilizzato al tema in qualche misura anche vorrei dire senza pregiudicare socialmente poco le differenze interno e che possono esserci questa platea
Non lo so diciamo alle questioni che qui trattiamo quindi non vorrei che questo atteggiamento di non ostilità ci portasse a sottovalutare alcune acquisizioni positiva
Oggi noi abbiamo non è la prima volta che succede ma è quasi la prima volta ha avuto modo di confrontarci in maniera siriano
Approfondita
Produttiva di possibili incontri con due esponenti significativi del cattolicesimo italiano e del cattolicesimo politico Italia
Già che questo dibattito sia avvenuto in questa situazione di libertà e di reciprocità di comunicazione reale un fatto positivo ma già il professor De Fanti l'ha sottolineato lo voglio riprendere perché davvero non vere che venisse trascurato abbiamo avuto da queste due persone dichiarazioni di notevole interesse e dunque di possibile intesa su questione Cusi importante come quella del testamento biologico non dobbiamo in alcun modo
Recare questo risultato acquisito
Dobbiamo valorizzarlo e far sì che quella che oggi rischia di essere pura testimonianza il fatto che io ho presentato al Senato il disegno di legge sul testamento biologico che certamente in questa legislatura diventerà legge il fatto che un'altra persona presentata alla Camera ecco si traduca magari nella prossima legislatura in un passo avanti concreto perché quei disegni di legge diventino legge dello sport
Non sottovalutiamo dunque questi aspetti così importante
Altra questione che ritengo degna di nota
Nel suo intervento Eligio Resta ha fatto riferimento
A quello che è una formula che ci capita spesso di usare
Nel nostro Paese vi sono molte comunità morale
Questa formula a mio avviso è di importanza cruciale
Perché finora
Il dibattito ha rischiato di essere ridotto a un conflitto tra i titolari di una morale per intenderci quella religiosa che dunque sulla questione dell'eutanasia
Avevano un patrimonio etico da porre in campo e dall'altra parte i pragmatici a murali
Guardate se noi consentiamo che il confronto si riduca a questo a uno scontro cioè tra un pieno di morale della morale quindi di maggioranza quella di derivazione religiosa cattolica contro un'assenza di morale
Che propone soluzioni farmacologiche o terapeutiche a questo problema il conflitto e già destinato in partenza
Vederci sconfitti
Noi dobbiamo affermare con grande determinazione
Che la nostra opzione quella che determina anche nella maniera variegata che qui si è espressa in questa differenziazione di posizioni e anche di soluzioni normative il nostro punto di
Pensa e comunque un'opzione morale
E che anche una
Ipotesi come quella dell'eutanasia
Da opzioni morali e Sorres
Diceva stamattina
Raffaele Cananzi
Disegnando uno scenario
Dove
Riteneva necessario lavorare e per il testamento biologico e per lo sviluppo maggiormente
Delle terapie contro il dolore si arriverà a una situazione in cui testuale non ci sarà bisogno dell'eutanasia
Ecco io ritengo che questa impostazione ottimistica e purtroppo contraddetto non solo dall'esperienza
Ma anche da ciò che noi possiamo prevedere sarà l'evoluzione della nostra società e
Delle tecnologie mediche
Noi non siamo d'accordo con questa impostazione
Siamo più d'accordo anzi siamo molto d'accordo con questa affermazione di Umberto Veronesi che mi permetto di riprendere
Se l'utilizzo della morfina qui ovviamente per morfina si intende le terapie contro il dolore
Nei casi gravi con dolore sofferenza intollerabile diventerà una regola che con grande attenzione potrà essere seguita da ogni medico comprensivo e caritatevole
Allora la richiesta di anticipare l'evento biologico terminale
Sarà meno frequente
Ecco questo passaggio io credo che sia cruciale
E illumina esattamente quella che l'impostazione che noi vogliamo
Al lavoro e alla discussione non siamo un militanti dell'eutanasia perché anche questo mi preme dirlo con molta chiarezza l'eutanasia
Nei casi estremi in cui si rivela non surrogabile e dunque inevitabile resta una scelta tragica
Resta un evento drammatico
Resta un'opzione estrema
Allora ecco io ritengo che l'altro importante risultato che questo convegno ha ottenuto è stato quello di aver fatto piazza pulita credo di poterlo dire a nome anche di altri degli organizzatori di questo convegno innanzitutto e quello che poteva apparire come un antagonismo
Tra terapie contro il dolore ed Attanasio fra cure palliative e
Decisione sulla fine vita
Questo antagonismo
Inesistente
Sappiamo che esiste l'accanimento terapeutico l'accanimento all'artistico se così si dice
Che può esistere come si acquista anche un rischio di banalizzazione dell'eutanasia
Oltre agli elementi invece
Di tipo speculativo che nemmeno trattiamo perché attengono ad altra materia al Codice penale
Che resterebbe in vigore ovviamente ma che esiste certe o il rischio di una banalizzazione di quella che una scelta tragica e che questa una scelta tragica ma io credo che il compito
Delle donne e degli uomini dei cittadini responsabili e appunto affrontare con responsabilità
Le grandi questioni
Dell'esperienza umana
Dalla nascita appunto alla morte
E allora
Un termine che oggi
Poco forse abbiamo sentito che merita di essere costantemente affiancato a quello che invece ripetutamente giustamente abbiamo evocato la dignità del morire accanto a questo forse va richiamato
La grande questione la quale dai tragici greci Aias hanno tanto scritto e cose tanto importanti la solitudine del morente
Ecco io penso che tutto il nostro lavoro spesso così faticoso e confusi
Il compreso
Sta
Dentro questa volontà
Affrontare
La grande questione della solitudine
Del morire
E operare per ridurre tale solitudine
E di attraverso questo attività che appunto utilizza strumenti DiVersi
Anche quel passaggio cruciale
Che il morire potrà essere data una dignità
Credo che questo sia il senso non solo di questo convegno ma del lavoro complessivo
Di e le associazioni dei gruppi
Dei movimenti e delle persone che oggi hanno qui
Trovato una coesione dibattito grazie
Grazie al senatore Manconi che ha concluso con una ulteriore ricchezza di spunti questo incontro davvero molto ricco
Ripeto occorrerebbe a questo punto una giornata per ritornare sulle tante questioni ecco speriamo che ci siano un'altra opportunità
Grazie a tutti gli intervenuti e buona sera