L'apertura della campagna elettorale dei Ds in Emilia Romagna in vista delle elezioni amministrative ed europee del giugno 1999 org. dai "Democratici di Sinistra presso Piazza Maggiore

Questa sera con questa grande manifestazione i Democratici di sinistra aprono la campagna elettorale
Per il Parlamento europeo
E per le elezioni amministrative del tredici giugno
Allora la parola per il primo intervento Silvia Bartolini
Candidata della coalizione di centro sinistra a sindaco di Bologna
Care amiche cari amici carissimi compagni e compagne
Ringrazio innanzitutto il Presidente del Consiglio Massimo D'Alema
E il segretario dei Democratici di sinistra Walter Veltroni che con la loro presenza stasera a Bologna mi offrono l'opportunità di rivolgermi a tutti voi dalle primarie ad oggi ho incontrato altre migliaia di cittadine e cittadini che sono la forza viva di Bologna
Una forza fatta di impegno personale di qualità del lavoro svolto di ingegnosità nel fare impresa di generosità nel prestare gratuitamente il proprio lavoro a favore degli altri
Una forza arricchita dalla volontà ed ai valori della solidarietà sociale che hanno fatto da sempre di Bologna una città tollerante aperta amichevole
A questa ricchezza umana si è aggiunto negli anni il lavoro fatto dalle buone amministrazioni passate
Sono loro che hanno creato le opportunità per accrescerla con regole servizi e infrastrutture
Qualcuno mi ha chiesto qual è la strategia della tua campagna elettorale ecco la mia strategia essere impresa Diretta con tutti i cittadini giovani donne anziani Bandini
Non tutti coloro che amando Bologna che non vogliono rinunciare alla sua identità ai valori che l'hanno fatta conoscere in Italia e in Europa
Ma questo non ci basta ed tutti intendiamo migliorare e qui c'è un primo punto Bologna eh indiscutibilmente oggi una delle migliori città in cui vivere diversamente da quanto sostengono alcuni miei avversari di questa campagna elettorale
Ecco la mia strategia rilanciare la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica
Voglio e chiedo un legame forte del sindaco con la città
Una partecipazione che renda più condivise le scelte che metta il sindaco in condizioni di assumere le decisioni più giuste e di realizzarle per il bene comune
Ci sono valori che Bologna vanta da sempre da sempre una città di porti i rapporti internazionali di solidarietà e di pace
Questi sono valori da rilanciare perché se assunti della coscienza sono la migliore garanzia per un futuro libero la guerra anch'io chiedo che rispetto alla guerra nei Balcani non ci rassegniamo all'orrore quotidiano né a quello di Milosevic ma neanche a quello della guerra Bologna deve lanciare un forte messaggio perché le armi tacciono perché il dialogo si riapre sia possibile affermare con una pace equa un futuro di civile convivenza di serenità e di benessere per popolazioni così ingiustamente martoriate Bologna si trova davanti a una grande sfida quella di poter trovare un nuovo equilibrio una nuova forma di convivenza tra soggetti diversi donne e uomini giovani e anziani persone appartenenti a differenti culture
Perché la società cambia e si evolve continuamente a volte anche più rapidamente dei tempi di reazione delle istituzioni di governo io sono profondamente convinta che da questa sfida Bologna potrà uscire arricchita più viva e anche più sicura
La sicurezza la sicurezza infatti uno degli obiettivi di cui intendo farmi carico in prima persona non è pensabile affrontare questo problema delegando ad altri come vorrebbe fare il candidato del centrodestra
Propongo un contratto tra Comune e forze dell'ordine che stabilisca con chiarezza le responsabilità di ciascuno nel prendersi cura delle zone più a rischio della città e per la mia parte intendo rispondere indirettamente a questa responsabilità
Le politiche per la sicurezza sono necessarie ovunque esistano nella città zone franche percorse dall'illegalità per questi motivi mi sono incontrata con il Presidente del Consiglio dei ministri chiedendogli un impegno perché le politiche per la sicurezza che il Comune di Bologna e le forze dell'ordine dovranno realizzare siano sostenute comporta intervenendo ora siamo ancora in tempo ad affrontare questi problemi e a risolverli siamo sempre stati cittadine e i cittadini liberi per questa libertà non può essere frenata da nessuno tantomeno da coloro che organizzano la criminalità
Ma non basta sono convinta che alla sicurezza possono contribuire altri punti altri punti che sono nel mio programma perché avere più servizi sociali più case l'istruzione significa anche ridurre il degrado sociale
Alzare il livello di vita partendo dalle famiglie più disagiate contenere i reati e la criminalità la giustizia sociale è sempre stata un valore che ha caratterizzato Bologna e che io voglio riproporre con forza di questi valori cari amici e cari compagni non c'è traccia nel programma del mio avversario della destra
Anzi abbiamo sentito qualche esponente di quello schieramento chiedere più volte la chiusura dei centri sociali per gli anziani può lamentare che il Comune spenderebbe troppo per i servizi educativi
Questi signori si propongono come alternativi
Ma hanno dovuto scopiazzare cose già realizzate dall'amministrazione comunale per scrivere qualche cosa di sensato peraltro senza riuscirvi
Sia il camuffamento del candidato a trecentosessanta gradi si riferisce ad Osama va a braccetto con Alleanza Nazionale in realtà c'è solo il popolo a sostenerlo
Oggi l'innovazione tecnologica in nuovi mercati pongono alla nostra città di fronte a un'altra grande sfida
Uno degli obiettivi importanti del comune e quello di favorire nuove imprese e nuovi posti di lavoro soprattutto per i giovani
Ancora fornire gli strumenti le infrastrutture necessarie perché le imprese di Bologna possano essere sempre più competitive
Sicurezza solidarietà giustizia sociale sviluppo economico
Qualcuno vi giudicherà obiettivi ambiziosi io li considero invece obiettivi dovuti dalla mia parte o i valori nella coalizione che sostiene la mia candidatura
Sono valori profondi radicati nelle migliori tradizioni politiche del nostro Paese che ci consentono di affrontare con fiducia tutte le spine di fronte a noi raccolgo una domanda diffusa di alzare la qualità della vita mantenere Bologna ai livelli più alti delle migliori città europee
Per realizzare questi obiettivi care amiche cari amici care compagne e cari compagni
Ora però ha bisogno che tutte le cittadine e i cittadini di Bologna si sentano protagonisti e coinvolti in prima persona in un grande rinnovamento della città
C'è bisogno nella vostra partecipazione o ha bisogno di tutti i colori la nostra città ancora bisogno di tutti i valori grazie
Ha ora la parola Renzo in beni vicepresidente del Parlamento europeo è candidato alle elezioni per il Parlamento europeo
Care compagne cari compagni
Io penso che anche il voto per le europee il tredici giugno sia importante lo è perché l'Italia porterà ottantasette dei sensi dei seicentoventisei deputati al Parlamento europeo
E questi ottantasette deputati italiani partono dallo stesso Paese e poi si schiereranno nei vari gruppi parlamentari una campagna elettorale come si deve dovrebbe concentrarsi su questo punto che cosa faranno
Quali obiettivi cercheranno di realizzare insieme a chi i candidati al Parlamento che saranno eletti l'agenda per oggi e per i prossimi cinque anni è ricca di appuntamenti
Quale pace e quale ricostruzione dei Balcani
Allargamento a nuovi Paesi un nuovo trattato che abbia le caratteristiche di una costituzione europea
Quali strategie verso la Russia e verso il Mediterraneo
Nuove politiche per il lavoro e la coesione sociale contro la disoccupazione ed esclusione politiche comuni per la giustizia l'immigrazione e l'asilo e contro la criminalità
Per alcuni di questi temi il Parlamento a il potere di decisione insieme ai governi dei Quindici Paesi per altri come per gli Esteri e la difesa il Parlamento europeo esprimere i pareri dà degli indirizzi ma non ha poteri all'inizio della campagna elettorale
Non c'è neppure l'ombra del confronto su queste sfide programmatiche
Da una parte c'è chi annuncia per il quattordici giugno resa dei conti rimpasti crisi come se si votasse per il Parlamento nazionale
Dall'altra c'è chi carica su queste elezioni la realizzazione immediata di una generica Europa politica senza spiegare il che significa e che cosa può fare realmente il Parlamento europeo per quest'Europa politica
Bisognerebbe evitare questa schizofrenia
Noi lo facciamo
Noi chiediamo il voto però su una sinistra europea che si chiama Partito del socialismo europeo e di questa sinistra facciamo parte noi i Democratici di sinistra
Il voto alla lista i candidati dei Democratici di sinistra andrà a rafforzare questa nuova Sinistra Europea
Che ha messo al centro del suo programma i diritti umani la crescita delle occasioni di lavoro gli investimenti dei giovani nella formazione e nella ricerca
è una sinistra pluralistica che si muove con confini nuovi e più ampi del passato
è una sinistra che grazie prima di tutto all'impegno coerente di D'Alema e Veltroni ha sostenuto designato e votato Prodi come nuovo presidente della Commissione europea
E questa se permettete è un'altra prova che sinistra al governo e credibilità dell'Italia in Europa e nel mondo vanno di pari passo noi non votammo cinque anni fa il presidente della Commissione Santer
Fu il centrodestra sostenerlo
E le sue dimissioni sono da imputare alla debolezza politica sua e delle forze che lo avevano votato
La Commissione europea ha il potere di iniziativa il diritto dovere di avanzare Progetti strategie
Programma e qui ha fallito Sant'Elia
Ma il bilancio del decennio
In cui il centrodestra ha governato tutti i grandi Paesi europei ad eccezione della Spagna ha una macchia a mio avviso ancora più grave
Mentre con lungimiranza e saggezza si decideva per la moneta unica
E per offrire ai Paesi dell'Europa centro orientale la prospettiva dell'integrazione nella comunità europea
I governi dell'epoca non hanno saputo e voluto indicare un progetto comune per i Balcani
Non ci sono i nostri generici errori o gli errori generici dell'Europa
Ci sono prima di tutto le responsabilità di governi e forze politiche di centrodestra che hanno parlato qualche d'uno verso Zagabria Lubiana qualcun altro verso Belgrado qualcun altro verso Sarajevo o scoppi
Ed è nel vuoto progettuale politico di allora la causa ultima della tragedia di oggi
L'assenza di un progetto comune che facesse chiaramente intendere che le nuove identità nazionali dei popoli dalla ex Jugoslavia
Potevano essere il risultato di un processo pacifico concordato controllato dalla comunità europea e internazionale si è tradotta nel suo contrario nazionalismo guerra
Pulizia etnica massacri violento sradicamento di milioni di persone dalla terra in cui vivevano
Io sono qui con voi compagne e compagni soprattutto per ascoltare ciò che ci diranno il presidente del Consiglio D'Alema il segretario Veltroni
Sul contributo che l'Italia il nostro Paese il nostro partito ha notato e possono dare per cominciare a scrivere una nuova pagina di progresso di pace e convivenza in Kosovo ed in tutti i Balcani
Mi limito perciò
A poche pranzo
Non avremmo mai voluto essere posti di fronte al dilemma riassunte in una lettera elettroniche inviata da un professore statunitense di origine romena ad un compagno di Bologna
Dice in questa lettera io sono convinto che i bambini le donne e gli anziani del Kosovo hanno bisogno di protezione se devo scegliere fra una raffineria serba
Dice questa lettera di un solo bambino albanese distruggo la raffineria e salvo il bambino
Io so che noi Democratici di sinistra
In questa piazza in tutto il Paese non siamo divisi fra chi vuole la pace chi vuole la guerra
Fra chi vuole il rispetto dei diritti umani e chi non lo vuole noi stiamo cercando insieme scossi e profondamente colpiti dalla deportazione di un intero popolo ed alle vittime civili delle bombe
Il percorso per una pace vera
E giusta
E io voglio dire per quello che mi riguarda che non vorrei tornare indietro in un Paese che riprende a ragionare facendo il furbo in un paese a responsabilità limitata
Noi non possiamo dire nuova internazionalismo con alla sua base la difesa dei diritti umani
Noi non possiamo dire globalizzazione quando si parla di mercato di economia di criminalità di informazione e poi di fronte alla tra sedia della pulizia etnica del Kosovo e alle vittime civili delle bombe ritirarci nel lido tranquillo della sovranità nazionale
Per questo io apprezzo molto l'azione del nostro governo che ha fatto con dignità la sua parte nell'Unione Europea nel G8 nella NATO e perché tutto sia riportato nella sede delle Nazioni Unite
Se vogliamo impedire che in futuro altri popoli siano violentemente barbaramente sradicati dalla loro terra lo dobbiamo sapere
Qual è l'obiettivo principale di tutti nessuno escluso sradicare una volta per tutte il nazionalismo
Nei Balcani e altrove
Lasciarci alle spalle definitivamente questa malsana idea che in una terra possano vivere solo coloro che hanno la stessa lingua la stessa religione le stesse tradizioni la stessa cultura
Il nazionalismo è il passato che ha provocato guerre e dittature
La sola idea che può garantire pace e democrazia
è la convivenza fra diversi
Ed è questa l'idea base del progetto dell'Unione Europea
Dell'unione dei popoli degli Stati delle nazioni europee un ideale un programma un progetto straordinario per cui vale la pena dedicare compassione le proprie energie
è stato molto bello sentire ieri per la prima volta il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi esclamare viva l'Unione europea
è un segno del cammino che abbiamo cominciato
E che vogliamo ti porti davvero in una nuova Europa capace di impedire nuove per le varie ed altre guerre capace di parlare al mondo con un solo colpo con una sola lingua quella del progresso dei diritti umani ed è la pace
Ha ora la parola Elena Paciotti
Capolista dei Democratici di Sinistra per la circoscrizione nord est per il Parlamento europeo
Tante volte in questi giorni mi hanno domandato perché ti candidi perché con i Democratici di sinistra
Ora per tutti voi che siete qui questa sera
In questa piazza non sono necessarie spiegazioni
Non solo necessarie risposte le conoscete già
Perché sono dei vostri ragioni le ragioni del nostro comune impegno di cittadini nella costruzione del nostro futuro
Ma voglio darle lo stesso queste risposte
Ripetere qui pubblicamente quale sia il senso il valore che attribuisco alla politica
Quali sia in senso e il valore che attribuisco ai principi in cui mi riconosco io ho fatto con serietà per trent'anni un altro mestiere il mestiere del giudice ma non ho mai dismesso il mestiere di cittadina
Nell'uovo dove lavoravo nell'associazione della mia categoria la dove stavo non ho mai smesso di occuparmi dei problemi comuni da quelli del mio ufficio a quelli più generali
Della giustizia del suo rapporto con la democrazia
Non ha mai cessato di discutere di studiare dibatterli
Pur facendo parte di una minoranza per una giustizia più equa più efficace più indipendente
E con soddisfazione ho visto dopo trent'anni in tanti e non solo fra i miei colleghi ma soprattutto fra i cittadini riconoscersi nelle cose che facevo nei principi che sostenitore anche questo io chiamo fare politica
Ora
Mi è offerta la possibilità di dedicare il mio impegno ha un obiettivo più vasto e più affascinante
Quello della costruzione della casa comune dei cittadini europei
è bello per me pensare che ciò che ho fatto finora potrebbe tornare utile anche per raggiungere questo obiettivo
Ma prima di parlar bene devo rispondere all'altra domanda perché mi candido con il partito dei Democratici di sinistra
Intanto perché non so immaginare un modo di fare una politica che riguarda un intero paese ancor più un insieme di paesi una politica nel senso in cui io l'intendo che non è un gioco di potere personale che non è un affare e tanto meno un malaffare di pochi ma è una comune assunzione di responsabilità un comune darsi carico della cosa pubblica
Beh io non so immaginare una politica così intesa che non si faccia in un partito con un partito
Tant'è
Che ognuno che dica di avversare i partiti
Per far politica ne costruisce uno nuovo quasi che i partiti si possano improvvisare moltiplicare senza una storia senza una tradizione senza un consolidato comune sentire
Un partito dunque che per quanto riguarda le cose in cui io credo si colloca nella grande variegata famiglia del Partito del socialismo europeo
Nella grande variegata famiglia dei partiti della tradizione socialista e laburista europea
Perché secondo me ha ancora un senso la distinzione fra destra e sinistra
E sta nel valore dell'uguaglianza nei principi di uguaglianza e di solidarietà
Ma
Ma sta anche in una convinzione di fondo che sorregge l'adesione a questi valori
La fiducia nelle donne e negli uomini la fiducia nella loro capacità di costruire il proprio futuro di usare la propria libertà non per l'interesse di pochi ma per il vantaggio di molti
è in questa convinzione a mio parere la distinzione fra i progressisti e i conservatori perché i conservatori sono scettici ritengono che il mondo andrà come sempre è andato che gli uomini non cambiano mai ci sono i forti e i deboli
I furbi e gli ingenui i ricchi e i poveri e nella carovana della vita i primi sono destinate ad andare avanti raggiungere sempre nuove mete gli altri a restare indietro
A questi ai perdenti e si è mai giusto fare la carità
I reazionari sono poi anche cinici ritengono che fare la carità sia uno spreco ingiustificato e controproducente
Non sono queste le nostre convinzioni non sono queste le competizioni dei progressisti non sono queste le nostre idee noi pensiamo
Noi pensiamo che quella carovana si salvasse riesce a restare umiltà e che è uno spreco ingiustificato e controproducente costruire una società nella quale gli uni sono destinati a vincere gli altri a perdere c'è il rischio di accorgersi alla fine che i vincitori hanno smarrito il senso della loro stessa vita
Perché c'è invece bisogno di tutti
L'uguaglianza dei diritti il rispetto delle diversità la pari dignità di tutti gli esseri umani sono una ricchezza per tutti
Ma soprattutto noi non riusciamo a credere che le donne e gli uomini non possano cambiare il loro destino non possano insieme cambiare il mondo
E non c'è bisogno
Certo che io lo dica in questa città in questa regione dove ho visto in questi giorni
Con meraviglia con ammirazione grandi centri sociali costruiti negli anni dalla paziente operosità di centinaia di volontari
Centri
Affollati dalle persone del quartiere che si dedicano a mille attività con il piacere di stare insieme per il piacere di stare insieme
Una straordinaria solidarietà del quotidiano
Che produce anche agli utili ai più desideri dati in altre parti del mondo ma chi è prima e soprattutto un modo di vivere un modo di vivere giorno per giorno lì dove si è a partire da sei
Altri declinano in altri modi i valori dell'uguaglianza della solidarietà della fiducia nella libertà
Ma questi valori restano nel comune sentire della sinistra europea
Cambiano nel tempo
E devono cambiare nelle mutate condizioni storiche i mezzi e gli strumenti che tendono a realizzare concretamente questi principi
Ma questi principi non cambiano e devono ispirare i nostri progetti e i nostri programmi per l'Europa
Che significa tante attività su tanti terreni che tuttavia fanno tutte parte di un grande disegno
Un disegno che ha sullo sfondo un'idea il sogno di alcuni dei primi ispiratori dell'Unione Europea l'idea di una Costituzione per l'Europa
Di una Costituzione per gli Stati Uniti d'Europa
Un tema che è difficile e controverso
Ma che è necessario affrontare
Perché il fatto il mercato comune la moneta unica bisogna fare l'Europa politica e queste Europa deve avvenire una carta dei diritti
Una carta dei diritti fondamentali altrimenti resta la preoccupazione che l'Unione europea come ha detto qualcuno e la sua corte di giustizia non siano in grado di difendere i nostri diritti fondamentali
Una preoccupazione infondata
Perché nel diritto comunitario costituito dai trattati il dato costituzionale forte e quello legato all'economia
Che tende a imporre i suoi principi schiacciando i diritti che non siano riconducibili al funzionamento del mercato
Si è proceduto sinora a piccoli passi quasi coltivando l'illusione che si possa Prot produrre l'unità dell'Europa senza che i cittadini europei se ne accorgano
Ma così facendo modificando le norme senza un progetto costituzionale cioè l'ulteriore rischio che si costruisca uno Stato di diritto senza democrazia
Non è questo il nostro progetto nell'Unione europea c'è un deficit di democrazia da rimediare
E con l'ultimo trattato il trattato di Amsterdam sono stati fatti dei passi avanti sono stati aumentati i poteri del Parlamento sia responsabilizzato il governo dell'Unione davanti ai rappresentanti dei popoli non basta ancora il processo di democratizzazione deve proseguire ma soprattutto bisogna dare a questo unanime le istituzioni europee devono essere strumenti per la realizzazione di principi di valori di diritti
Il Parlamento europeo deve diventare interlocutore dei cittadini per formulare una dichiarazione dei diritti che esprima valori condivisi
Anche così si costruisce un'identità europea pur nella ricchissima varietà che va mantenuta riconosciuta rispettata delle diversità culturali fra i popoli delle diverse tradizioni degli Stati
Ai classici principi di libertà e di uguaglianza bisogna affiancare i nuovi principi di solidarietà sicurezza rispetto delle diversità
Valori comuni per politiche comuni
Che vanno
Su tanti terreni
Sul terreno dello sviluppo economico e dell'occupazione delle pari opportunità per uomini e donne della ricerca della formazione dell'innovazione tecnologica perché l'Europa non deve segnare il passo di fronte alle sfide del mercato globale
Ci vuole una moderna politica sociale che combatte emarginazione in sicurezza e offra ai giovani un futuro
Si sono fatti passi avanti con l'ultimo trattato
Per la creazione di uno spazio di libertà sicurezza e giustizia scadenze precise sono state fissate per la prossima legislatura
Perché le politiche sull'immigrazione sul diritto d'asilo sulla lotta alla criminalità organizzata transnazionale siano attuate secondo criteri uniformi attraverso l'efficace cooperazione
Di tutti gli Stati dell'Unione
Perché la giustizia civile garantisca efficacemente in modo uniforme tutti i cittadini d'Europa ci aspetta dunque un grande lavoro nel Parlamento
Ma su un terreno cruciale l'Europa e in grave ritardo quello per la politica estera e di difesa comune
L'Unione europea è stata costruita anche per creare le condizioni
E che hanno insanguinato la prima metà del secolo che sta per concludersi
A anni della seconda guerra mondiale gli statisti più consapevoli hanno cercato una strada per realizzare le due più vive speranze potenzialmente contraddittorie dei cittadini d'Europa
Mai più guerra mai più Auschwitz
E hanno intrapreso questi statisti con costanza l'unica strada che può attuare entrambe queste esigenze e prevenire il possibile conflitto fra queste la strada della politica
La strada della costruzione dell'unità dell'Europa nella democrazia
Ma dopo il superamento dei blocchi nuovi problemi urgeva no
E di fronte alla disgregazione della ex Jugoslavia l'Europa non ha saputo dare la risposta unitaria e tempestiva che la drammaticità dei fatti avrebbe dovuto suggerire come solo ora tragicamente comprendiamo io ho apprezzato Oskar Lafontaine quando ha espresso tutto il suo rammarico per non aver indicato per tempo possibili strade alternative perché chi ha responsabilità politiche se pensa che si sia imboccata una strada sbagliata non può limitarsi a protestare indicare colpe altrui
Deve domandarsi che cosa ho fatto io per evitare questo esito che cosa può prevenire in futuro eventi sì
Io credo
Che abbiamo interessa
Abbiamo interesse a che ai nostri confini vi sia pace prosperità e democrazia non è solo giusto e anche conveniente evitiamo ondate migratorie apriamo mercati evitiamo la destabilizzazione dei conflitti è giusto ed anche conveniente e a questo obiettivo e doveroso dedicare ogni possibile sforzo dobbiamo offrire a tutti i popoli dei Balcani una prospettiva di integrazione associazione all'Unione Europea
La costruzione di una politica estera e di sicurezza comune dovrà essere il tema principale del prossimo trattato fra i Paesi dell'Unione accanto a quello del suo allargamento a Est
Non c'era la guerra
Quando ho accettato questa candidatura e tutto appariva più facile ma chi ha detto che non ci si deve impegnare quando le cose diventano più difficili è semmai vero il contrario ci si deve impegnare di più
E ne vale la pena
Ne vale la pena perché è in Europa il futuro della nostra democrazia e la costruzione della democrazia non è operata gladiatori è una tessitura paziente richiede costanti ricuciture
Il rammendo degli strappi fatti dalla violenza
Non può essere opera di pochi
Ma richiede le cure di molti
Anche di tutti noi che siamo qui stasera mossi dalla speranza di un futuro migliore per tutti i cittadini d'Europa
Ha ora la parola il segretario dei Democratici di sinistra Walter Veltroni
Oggi
Oggi alla Camera dei deputati ne parlerà meglio Massimo come abbiamo deciso di fare abbiamo approvato una mozione sul Kosovo
Una mozione che è stata approvata col voto di tutta la maggioranza di governo
E per una parte del suo testo anche da Rifondazione Comunista
Una mozione nella quale si apprezza il lavoro che il governo ha svolto fin qui e al tempo stesso si sostiene il governo nello sforzo di cercare ogni possibile spazio negoziale
In particolare si ritiene di rilevante importanza lo spiraglio che si è aperto nel momento in cui il G otto cioè i paesi più importanti del mondo e tra questi anche la Russia
Ha raggiunto un'intesa per una soluzione pacifica della crisi del Kosovo
Si cerca si lavora
Perché il testo dell'accordo del G otto possa diventare e sarebbe davvero un elemento di svolta di questa crisi una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Per fare questo si è detto se rimarrà come appare rimanere
Viva la proposta dei cinesi e dei russi
Che chiede una sospensione dei bombardamenti per la convocazione e la decisione in Consiglio di Sicurezza a proposito dell'assunzione di questo testo del G otto
La mozione parlamentare ma lo abbiamo detto nel dibattito lo ha detto il presidente del Consiglio
In questo quadro non nel senso di una tregua unilaterale che potrebbe apparire una resa Milosevic ma nel senso di una sospensione dei bombardamenti che posso aiutare una soluzione negoziale di questa crisi
Allora sì che il parlamento e il governo italiano
Si sentono impegnati a fare di tutto perché si raggiungano questi due obiettivi
Perché vedete nessuna donna e nessun uomo di sinistra di sinistra
Può pensare di avere la propria coscienza a posto
Finché non sarà risolta la ragione dalla quale questa crisi è nata
Perché la guerra non è cominciata il ventiquattro marzo la guerra è cominciata ben prima è cominciata con due mila morti con le forze comuni con le stragi degli innocenti con centinaia di migliaia di persone cacciate dalle loro case
E non c'è donna o un uomo di sinistra che possano sentirsi a posto con la sua coscienza
Se non li agisce di fronte ad un'ingiustizia di questo genere se non fa qualcosa in soccorso di coloro i quali sono i più deboli se non decida di impegnare tutte le energie tutta la forza delle quali dispone per affermare i diritti umani come elemento regolatore di un nuovo ordinamento internazionale
Noi lo abbiamo fatto
Lo abbiamo fatto assumendosi
Tutte le responsabilità che da questo derivano lo abbiamo fatto con la sofferenza che può avere chi ha dentro di sé una coscienza pacifista e non violenta ma lo abbiamo fatto guardando al dramma e alla disperazione degli ultimi lo abbiamo fatto cercando una soluzione
Che non può chiese se ne quella della costruzione della pace giusta la pace giusta
Non ci sarà pace in quella regione
Finché le donne e gli uomini del Kosovo non saranno tornati nella loro terra
Nelle loro case nelle loro scuole con le loro famiglie e non si sarà messo fine alla pulizia etnica e non saranno finiti gli stupri e i massacri che hanno caratterizzato questi mesi
Per farlo noi vogliamo che si usino le armi della diplomazia e per questo abbiamo sostenuto tutti gli sforzi negoziali possibili nessuno escluso e li stiamo sostenendo ancora e per questo diciamo se serve una sospensione dei bombardamenti
Per avere un voto unanime del Consiglio di sicurezza dell'ONU che assuma la delibera del G otto allora si vada questa sospensione dei bombardamenti e si aiuti la soluzione negoziale di questa crisi
Fatemi dire solo una cosa ho sentito dire
Ho sentito dire DS Ss lo si può dire da questa piazza
Ma si sbaglia perché in questa piazza ci sono persone che hanno visto i loro mariti o i loro padri uccisi da Alessia S. che hanno combattuto nella Resistenza che hanno preso le armi in pugno per liberare l'Italia
Dal fascismo si abbia Rispetto per questa storia e per questo patrimonio
Care compagne e cari compagni
Abbiamo voluto far partire da qui da Bologna
Da questa piazza che è così importante per la storia della sinistra del movimento operaio di questo Paese la nostra campagna elettorale per le europee non lo abbiamo fatto solo per omaggio alla città e alla regione nella quale le radici della sinistra sono più salde e profonde abbiamo deciso a parte di partire da qui
Anche perché questa città e il nodo centrale di un fitto e robusto tessuto economico sociale e civile uno dei frutti migliori del lavoro della Sinistra democratica e riformista italiana
Una grande impresa collettiva che ha coinvolto la passione e l'intelligenza di generazioni di lavoratori e di cittadini tra i quali in primo piano i militanti e i dirigenti della sinistra democratica
Un'impresa collettiva che è anche uno dei biglietti da visita migliori che l'Italia può mostrare in Europa
Una città è una regione delle quali lo sviluppo e il benessere hanno raggiunto livelli straordinari
Una città è una Regione nelle quali la qualità della vita è il frutto dell'incontro tra le ragioni della crescita economica e quelle della coesione sociale e del rispetto per il patrimonio ambientale e culturale
Fatemi dire una cosa parlando qui oggi
Quando abbiamo deciso questa manifestazione non sapevamo se D'Alema ed io avremmo potuto essere presenti con i parlamentari senatori e con i grandi elettori perché non sapevamo a quel momento quanto sarebbe durata l'elezione del Presidente della Repubblica stasera siamo qui
E siamo qui con l'orgoglio di poter dire che questo Paese ha un grande presidente della Repubblica che si chiama Carlo Azeglio Ciampi un Presidente della Repubblica che è stato eletto al primo scrutinio e a grande maggioranza
Quando noi proponemmo
Quando lo proponemmo due mesi fa dicemmo che Carlo Azeglio Ciampi non avrebbe mai potuto essere il candidato di un partito ma sarebbe stato il candidato dell'Italia
Il modo della sua elezione e il discorso inaugurale confermano che il Consigliere
Siamo orgogliosi di aver scelto un Presidente della Repubblica del quale gli italiani sono orgogliosi
Siamo orgogliosi di aver scelto un Presidente della Repubblica che gode di grande prestigio internazionale siamo orgogliosi di aver mostrato per una volta una grande sintonia tra il Parlamento e il Paese
Quando nell'aula della Camera è scattato l'applauso e per noi è stato anche il suggello di un lavoro durato due mesi ho pensato a come è cambiata l'Italia anzi ha come noi tutti abbiamo cambiato l'Italia in questi due anni Ciampi al Quirinale
D'Alema a Palazzo Chigi Prodi presidente della Commissione europea
E ho pensato
E ho pensato a come era l'Italia sette anni fa l'Italia che dopo giornate e giornate di veleni di pugnali e di franchi tiratori
Di usciva quasi per miracolo ad affidare le sue sorti a rigore democratico alla se jazz sia un uomo e della saggezza umana di un Presidente da Repubblica che io voglio cogliere anche questa occasione per ringraziare per lo straordinario lavoro che ha fatto in questi sette anni Oscar Luigi Scalfaro
Era un'Italia sull'orlo di una bancarotta finanziaria con la spesa pubblica fuori controllo la lira in piena bufera monetaria e che poche settimane dopo sarebbe uscita dal sistema monetario europeo
L'inflazione che cresceva insieme ai tassi di interesse e alla disoccupazione ci raccontavano di un Paese malato
Quel Paese non sarebbe entrato nell'Europa del quale dalla quale hanno parlato Renzo in beni ed Elena Paciotti
L'Europa della quale siamo e saremo da protagonisti l'Europa nella quale siamo entrati nonostante tutti avessero scommesso il contrario
L'Europa che è stata raggiunta per merito del primo governo in cui la sinistra è stata organicamente unitamente al presente il governo che è stato presieduto prima da Romano Prodi e ora da Massimo D'Alema
Era l'Italia di sette anni fa un'Italia guidata da una classe di governo sempre più stanche delegittimata arroccata e chiusa
Come in un fortino
Assediata dalla lega che voleva la secessione del Nord perseguita dalla magistratura che cominciava a scoperchiare la pentola mettiti cade la corruzione della commistione tra affari e politica della collusione tra politica organizzazioni criminali e mafiose
E in Italia è incalzata da un sempre più vasto movimento civile e politico che chiedeva il rinnovamento della politica e delle sue regole l'Europa il mondo allora ci guardavano perplessi e preoccupati
Sette anni dopo l'Italia e per fortuna un Paese irriconoscibile la stampa internazionale ha salutato con ammirazione la decisione che abbiamo preso venerdì scorso con l'elezione di Carlo Azeglio Ciampi
Il governo presieduto da D'Alema ha conquistato l'apprezzamento e la stima di una parte importante della comunità internazionale per la serietà la lealtà e l'equilibrio con cui sta gestendo una vicenda drammatica dolorosa e complessa
Come la crisi del Kosovo e l'ammirazione dell'Europa per il modo come l'Italia è riuscita ad entrare da subito nella moneta unica si è tradotta nella nomina di Romano Prodi su nostra proposta a presidente della Commissione esecutiva dell'unione davanti a cambiamenti come questi viene da sorridere
A pensare al nuovo miracolo italiano che aveva promesso la destra che aveva garantito allora Silvio Berlusconi
Il suo governo il governo Berlusconi viene ricordato da tutti solo come una pericolosa apparente sì
In sette anni di duro lavoro per riportare l'Italia in carreggiata
Do nel gennaio del novantacinque il livello più basso mai raggiunto nella storia italiana
Dal novantasei ad oggi
Con i governi Prodi e D'Alema in una situazione generale non facile di una crescita inadeguata dell'Europa
I tassi di interesse sono scesi ai minimi storici la Borsa è cresciuta di oltre il cento per cento l'occupazione che pure resta e lo sentiamo come tale il problema più grave che dobbiamo aggredire affrontare
è cresciuta di duecento mila unità
Non poteva essere diversamente e qui sta la differenza tra la destra e la sinistra non poteva essere la destra
In questa Italia di fine Novecento a riportare l'Italia in Europa una destra divisa tra spinte liberiste rigurgiti statalisti la secessionismo i padani e miti nazional popolari
Solo il centrosinistra poteva riuscire nell'impresa e io stasera tre anni dopo il varo del primo governo del governo Prodi che cominciò il suo cammino il diciotto maggio del mille novecentonovantasei
Poco tempo dopo essere tornato su questa piazza anzi essere stato in questa piazza
Con Romano Prodi per una grande manifestazione che facemmo tutti insieme quando sembrava che mentre l'obiettivo dell'Eur era lontano qualcuno volesse una crisi di governo che avrebbe precipitato il Paese molto lontano dall'Europa e facemmo qui una grande manifestazione per dire che invece quel lavoro doveva andare io penso che tre anni dopo l'inizio di quel lavoro tre anni dopo il lavoro del governo Prodi e del governo D'Alema
Noi possiamo davvero essere contenti del lavoro che abbiamo svolto abbiamo immensi problemi ancora davanti ma l'Italia è cambiata ed è cambiata davvero l'Italia non è più il Paese che abbiamo ereditato tre anni fa
Dopo il fallimento del governo Berlusconi noi demmo vita la più grande esperienza politica di questi anni l'alleanza dell'Ulivo
L'incontro tra le diverse tradizioni del riformismo italiano la Sinistra democratica il cattolicesimo democratico il popolarismo cattolico l'ambientalismo la cultura laico azionista è stato quell'incontro è stata quella convergenza non solo elettorale ma politica programmatica e culturale a segnare la svolta decisiva che ha consentito all'Italia di riprendere la strada dello sviluppo della stabilità politica e democratica dell'integrazione europea
Noi dobbiamo ripartire da lì perché questa esperienza ha dato un risultato straordinario
Volevamo alle elezioni europee
Che si potesse avere un riferimento unitario all'Ulivo sia di tipo programmatico che di tipo simbolico non è stato possibile per le differenze le divisioni che sono emersi all'interno della coalizione
E le elezioni europee con l'esasperato proporzionalismo che le caratterizza non aiutano certo la ricerca di un accento forte coeso per l'Ulivo e per la coalizione del centrosinistra e tuttavia dopo il tredici di giugno la questione si riproporrà e in termini stringenti
Dovremo darci una nuova fisionomia organizzativa con un meccanismo di designazione parlamentare è una parallela struttura di coalizione dei collegi ci vuole come facemmo nel novantasei
Di a vere degli elementi coesive forti vedete la grandezza della campagna elettorale del novantasei stava proprio nell'incrocio
Tra l'identità dei partiti e la forza della coalizione ciascuno di noi aveva una bandiera la bandiera del proprio partito ma poi avevamo tutti insieme una bandiera che era la bandiera dell'Ulivo che contro pagavamo a quella del centrodestra
Tutti noi avevamo un programma ma insieme avevamo un programma che era il programma dell'Ulivo
E noi dobbiamo ripartire da lì dovremo promuovere una grande convention una grande assemblea nazionale per dar vita a tutto questo
L'alternativa ad uno sforzo comune e quella di ridare alla destra la guida dell'Italia
Una prospettiva non solo è inaccettabile ma persino paradossale voglio dirlo ancora una volta da questa piazza e lo dico come segretario del più grande partito della coalizione di centro sinistra nessuno di noi
Coltiva l'idea dell'autosufficienza
E nessuno di noi può assumere su di sé la responsabilità di liquidare il grande patrimonio di credibilità accumulato in anni di serio e proficuo impegno di governo di nome di anacronistica gelosia di parte e di lotta per conquistare uno zero tre uno zero quattro
In più alle prossime elezioni
La responsabilità
Lo si è visto in queste settimane lo si è visto nella vicenda di Carlo Azeglio Ciampi e lo si è visto nelle settimane precedenti la responsabilità di evitare questo disastro
Grava sulle spalle di tutta la coalizione ma lasciatemelo dire
Grava in modo del tutto particolare care compagne e cari compagni sulle nostre spalle sulle spalle della più grande forza della sinistra riformista italiana siamo noi
La forza più grande dell'Ulivo siamo noi da qualche mese anche la forza che esprime la guida del governo siamo noi quindi
Quelli che devono dare stanno dando rispetto all'irresponsabilità che sembra maturare e diffondersi devono dare prova della maggiore responsabilità
Della maggiore disponibilità della maggiore attenzione
A questo principio abbiamo ispirato la nostra azione in questi mesi
Ci sono stati momenti difficili aspri
Duri abbiamo dovuto far fronte con serietà e pacatezza alla sfida della nuova formazione politica dei democratici
E da questo punto di vista lasciatemi dire solo una cosa quando stavamo decidendo che avrebbe dovuto essere il Presidente della Repubblica Italiana
Io ho letto una dichiarazione dell'onorevole Antonio Di Pietro che facendo qualche manifestazione non so dove diceva mentre a Roma si riuniscono i politicanti io sono in mezzo alla gente noi non siamo politicanti noi siamo donne e uomini impegnati nella lotta politica
Ed è grazie alla serietà al rigore e al coraggio e alla voglia di innovazione che Alitalia ha un presidente come Carlo Azeglio Ciampi
E che l'Italia ha potuto cambiare
Abbiamo dovuto gestire anche la delicata difficoltà nei rapporti che si è aperta con i popolari in occasione dell'elezione del nuovo Presidente della Repubblica
In tutti questi difficili passaggi abbiamo sempre messo al centro della nostra attenzione il bene più prezioso che ci sentiamo in dovere di tutelare il futuro della coalizione
Il futuro che la coalizione che riposa come abbiamo visto in primo luogo sulle spalle della più grande forza della sinistra italiana non solo la sua sopravvivenza ma la sua credibilità
La sua capacità di essere percepita da parte dei cittadini
Come qualcosa per la quale valga la pena di spendere un po'di fiducia e un po'di impegno
Io credo che i cittadini abbiano compreso apprezzato questo nostro sforzo ne è prova il fatto che il clima attorno a noi in questi mesi è cambiato si comincia a capire che solo la forza dei Democratici di sinistra può garantire allo stesso tempo la stabilità di governo e il futuro del centrosinistra
Anche perché i Democratici di sinistra sono la forza che meglio può radicare il centro sinistra italiano nella grande famiglia del riformismo europeo
Ho letto una dichiarazione dell'onorevole Silvio Berlusconi il quale ha detto che se il tredici giugno il centro sinistra non avrà la maggioranza dei voti allora bisognerà andare a nuove elezioni io vorrei dire che le elezioni del tredici giugno non sono un grande sondaggio sulla politica italiana
E comunque sempre questa parte lo fossero dobbiamo tutti insieme dargli una cattiva notizia
E il primo dato che la destra italiana andrà a guardare il tredici giugno si era non saranno altri dati sarà il dato di un partito
Del partito dei Democratici di sinistra
Ma non è un sondaggio sulla politica italiana
Il tredici giugno si va a votare per il Parlamento europeo
Con il nostro voto siamo chiamati a decidere se a Strasburgo deve avere più forza alla Sinistra democratica e riformatrice
Rappresentata Partito socialista europeo il partito nel quale siamo noi insieme ai socialdemocratici tedeschi e laburisti inglesi ai socialisti francesi alle socialdemocrazie nordiche
O se invece devono prevalere le posizioni di centrodestra della sede Ute destra dei conservatori inglesi o dei gollisti francesi questa è la vera competizione che si terrà il tredici giugno
E anche per questo è importante sostenere la forza dei Democratici di sinistra per far vincere la sinistra in Europa
L'Europa alla quale lavora la sinistra
è un Europa della politica e non solo dalla moneta è un'Europa capace di una comune politica estera e di difesa quella stessa politica comune della quale si è tanto sentita la mancanza della lunga e drammatica crisi jugoslava
è una un'OPA della solidarietà e del lavoro
Capace di far fronte in modo unitario alla grande sfida della disoccupazione di massa ma è anche un'Europa che guarda con interesse e attenzione al crescente protagonismo delle regioni e delle città noi sentiamo da questo punto di vista che è importante
Che viva nell'Europa nuova l'esperienza del valore delle Autonomie locali e che è necessario raccordo politico tra le sensibilità e le competenze che emergono dalle diverse esperienze istituzionali
Possa essere una delle principali funzioni proprie di un partito moderno rinnovato
Esattamente quel partito moderno rinnovato che ha incontrato la disponibilità guidare o a far parte delle sue liste alle europee
Da parte di autorevoli personalità democratiche dalla società civile a cominciare dalla capolista di questa circoscrizione Elena Paciotti
Esattamente a quel partito moderno ha rinnovato qui si comincia a costruire anche qui a Bologna
Cercando di trasformare un momento di difficoltà e persino di travaglio interno in una grande occasione di rinnovamento e di rilancio a Bologna
Per la prima volta è stato sperimentato un nuovo modo di individuare la persona da candidare a sindaco dalla città
E Silvia Bartolini è stata scelta dando la parola ai cittadini a decine di migliaia di cittadini con le elezioni primarie questa è la posta in gioco noi cominciamo stasera la nostra campagna elettorale domani sera Napoli D'Alema è Dio saremo insieme al segretario del Partito socialista francese a Giorgio Napolitano Aliona risospendere
E venerdì mattina io comincerò il viaggio con il pullman che attraverserà tutta l'Italia è che vuole riprendere un simbolo che usammo nel novantasei sarai questa volta il pullman di un partito e non di una coalizione ma lo spirito è lo stesso quel pullman attraverserà l'Italia
E un giorno il sette giugno si fermerà a Padova
Si fermerà
Quindici anni dopo nella stessa piazza alla stessa ora nella quale fece il suo ultimo discorso Enrico Berlinguer
Quel pullman porterà con sé dei programmi delle idee è una grande speranza
La speranza di cambiare questo Paese di cambiare l'Europa che ha una speranza alla quale abbiamo dato le gambe in questi anni di grande lavoro del centro sinistra dell'Ulivo della sinistra che ha cominciato a cambiare il Paese
Ha ora la parola il presidente del Co
Figlio dei ministri Massimo D'Alema
Chiarissime compagne e compagni cari amici
Gentili ospiti
Sono
Sono
Sono contento di incontrarvi questa sera
In un momento difficile
In un momento difficile per l'Italia per l'Europa
In un momento difficile per noi
Per una grande forza della sinistra
Che si trova a vivere
Un'esperienza di governo
Nel vivo di una crisi drammatica
Di fronte ad una guerra sanguinosa a pochi chilometri dal nostro Paese
Oggi
è una giornata
Che ha aperto una speranza di pace
Ed è questo io credo innanzitutto
Il messaggio che si deve lanciare da questa piazza
Una speranza di pace che viene dalle iniziativa internazionale
Dal lavoro paziente con cui si cerca di trasformare il documento comune
Del G otto
Dei Paesi più potenti dell'Occidente e della Russia in una risoluzione
Per il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Una speranza di pace che viene
Dal viaggio
Del mediatore russo Vettor Cernomyrdin
E proprio ora in questo momento
è impegnato nella discussione con i leader di Belgrado
E con lo stesso presidente Milosevic
Per raccogliere Daloui
Come tutti speriamo la disponibilità ad accettare
Quelle condizioni che la comunità internazionale pone perché ci sia lì
Una pace vera
L'Italia
L'Italia ha lavorato più di ogni altro Paese d'Europa
Per arrivare alla pace
Con una iniziativa costante coraggiosa e autonoma
E nello stesso tempo con una iniziativa in grado di farsi ascoltare e di farsi rispettare
Non abbiamo mai concepito la pace che vogliamo
Come la nostra pace
Sarebbe stato forse è semplice
Ritrarsi dalle nostre responsabilità internazionali
Dire noi non ci siamo
Noi facciamo finta di non esserci
E lasciare che gli altri facessero la guerra
Questo è accaduto per troppi anni nei Balcani
E
è stato sbagliato ed è sbagliato
Accorgersi che c'è la guerra oggi sono nove anni che c'è la guerra
Sono nove anni che si uccide
E si stupra
Sono morte trecento mila persone in questi nove anni di pulizia etnica di odio
Di nazionalismo esasperato
A quella guerra
A quella lunga guerra dell'odio nazionalista dell'odio religioso
Bisognava e bisogna porre fine
Noi vogliamo una pace per tutti
Una pace vera
Ed il Parlamento della Repubblica
Ci ha indicato oggi con un voto largo
Dell'intero schieramento di centro sinistra l'obiettivo di giungere ad una sospensione dei bombardamenti
E l'obiettivo di ottenere queste decisioni
Come momento iniziativa politica
Proverà di apertura e di disponibilità per ottenere una pace vera vedete
è sbagliato ritenere
Che la guerra consista dei bombardamenti della NATO ci sono anche i bombardamenti della NATO
Ma c'è nello stesso tempo un'altra guerra
Una guerra che ha mietuto sino a questo momento un numero di vittime enormemente più alto
Ed è la guerra che lì nel Kosovo
L'esercito serbo
I gruppi paramilitari serbi conducono
Contro la popolazione civile kosovara e contro i partigiani dell'UCK
Pace
Significa che anche quella guerra deve finire
Pace non può voler dire che la comunità internazionale si arrende e si ferma per consentire che in modo più tranquillo e più comodo si completi il massacro degli abitanti del Kosovo
Quella non è una pazzia
Quella pace sarebbe contraria alla nostra dignità
Quella pace
I partigiani
Quelli che ci hanno insegnato che per affermare la libertà e la dignità delle persone si può anche combattere quella pace non l'avrebbero accettata
Vedete
L'Italia
è stato anche il Paese che più di ogni altro
Con la generosità del nostro popolo
Ha fatto il suo dovere nell'assistere
Queste decine centinaia di migliaia di persone cacciate
Spinte in un esito do disperato
Che davvero ha pochi precedenti nella storia del mondo civile
Io sono andato nel giorno di Pasqua lì a quel valico di Morini di cui parlano le cronache ad accogliere insieme ai volontari e ai militari italiani
Le colonne che giungevano per il Kosovo
Quelle colonne che Milosevic ci dice che fuggono dai bombardamenti della NATO
Quei carri sopra i quali si vedevano bambini e anziani
Gli uomini adulti
Uccisi o combattenti
Le donne rapite violentate
Io ho parlato con quelle persone
Noi abbiamo raccolto le loro testimonianze
Noi sappiamo da che cosa fuggivano
Fuggivano
Da quelle forze armate quelle sì davvero come le SS
Che hanno rastrellato casa per casa
Gli hanno detto andate via o vi ammazziamo
Che hanno giustiziato i padri e i figli gli hanno riempito le fosse comuni
Quaestor noi non lo vogliamo
Contro questo siamo scesi in campo per affermare i diritti di quel popolo della dignità dell'Europa
Si può anche dissentire e legittimo
Anche se non ho sentito una sola proposta alternativa che non fosse quella di arrendersi alla violenza e alla barbarie
Io
Io sono stato educato anch'qui come molti di voi ad una certa scuola
Ad una scuola che in questa terra avuto radici importanti
Io padre è stato commissario politico della ventottesima brigata e poi fu mandato dal CLN a Ferrara
A combattere i fascisti dopo la lunga notte del quarantatré dopo che avevano assassinato tutti i membri del Comitato di liberazione nazionale
Non mi ha insegnato ad essere vile di fronte alla violenza di fronte agli assassini
Ecco perché
Noi vogliamo costruire una pace vera
Una pace
Che attraverso la sospensione dei bombardamenti ottenga però
La immediata cessazione delle violenze nel Kosovo il ritiro delle forze armate serbe da quella regione
La possibilità per una forza internazionale sotto l'egida dell'ONU di garantire la sicurezza dei profughi
Il ritorno di queste persone delle loro case nelle loro case senza il timore di essere assassinati o di essere aggrediti
La pace
Che significa garantire l'autonomia di questa Regione
L'autonomia di questa popolazione che parla una propria lingua che ha una propria o storia quell'autonomia che Tito
Dette loro e che Milosevic gli ha tolto con le conseguenze che poi abbiamo sconosciuto
Una pace vera
Non una tregua che consegni il Kosovo al più forte
Per questa pace vera noi continueremo ad agire
Come abbiamo fatto in questi mesi difficili
Con la nostra iniziativa
Come abbiamo fatto senza mai spezzare il filo di un dialogo
Con l'altra sponda dell'Adriatico
Anche anche con quel governo contro il quale combattiamo
Non per vincere la guerra
Ma per convincerli ad accettare le condizioni della comunità internazionale
Ancora ieri vedete
Non appena abbiamo letto in una notizia d'agenzia
Che a Belgrado si diceva che si era pronti ad accogliere
Le condizioni del G otto il nostro ministro degli Esteri ha telefonato a quel governo
Per capire meglio per sentire la loro voce per incoraggiarli ad una decisione coraggiosa onesta capace di ristabilire una pace vera
Siamo stati noi
A chiedere con insistenza che fosse liberato il leader kosovaro Ibrahim Rugova l'uomo della pace
Siamo stati noi ad accoglierlo qui nel nostro Paese
Un successo della diplomazia e della iniziativa politica dell'Italia
Vedete
Rugova
Ha portato con sé
Una pietra della sua terra una pietra
Non aveva molto da portare dopo che per quindici giorni la polizia serba era stato nella sua casa
E di questa pietra ha spezzato una scheggia per quelli che lui chiama i suoi amici
E noi abbiamo l'onore di avere ricevuto il primo pezzo di quella pietra
Di essere considerati amici
Amici
Perché ci siamo presi le nostre responsabilità
Amici perché non ci siamo limitati a partecipare all'azione di forza
Ma perché abbiamo lavorato e lavoriamo per una soluzione politica
Amici perché prima che si muovesse
Qualsiasi Paese del mondo organizzazione internazionale
Quella gente disperata che attraversava il confine trovava la bandiera italiana le tende piantate dagli italiani gli alpini ai volontari italiani
Trovava
Al di là delle montagne che separano il Kosovo dall'Albania
Il primo pezzo di pane
La prima band a per le ferite
La prima assistenza il primo volto amico nel voto degli italiani
E io credo che questo sia un motivo di orgoglio che fa capire qual è il ruolo del nostro Paese
Vedete
Io penso che l'Italia non avrebbe conquistato questa funzione
Se
Noi non avessimo fatto fino in fondo il nostro dovere
Se noi non ci fossimo prese le nostre responsabilità
Se noi non avessimo detto ai nostri alleati
In questa pagina difficile noi siamo con voi dal primo all'ultimo giorno
Se noi non avessimo detto Cuesta Italia nuova questa classe dirigente non è più quella che comincia alle guerre da una parte le finisce dall'altra parte
E abbiamo cominciato a disegnare il futuro dei Balcani
Un futuro di pace e di democrazia
Di tolleranza tra popoli e culture e religioni diverse
E di questo futuro l'Europa e l'Italia
Vogliono essere e saranno una parte importanti
L'altra sera
Con il cancelliere tedesco a Bari
Lo abbiamo accompagnato nella grande basilica di San Nicola la basilica di San Nicola è un simbolo del rapporto fra l'Italia e l'Oriente
è un grande luogo di culto e di cultura
Dove ci sono i segni della religione cattolica e della religione cristiana ortodossa
Dove ci sono le reliquie di un santo che rappresenta un ponte tra Oriente e Occidente
Nel Castello Svevo
Dove abbiamo incontrato la delegazione tedesca c'era una grande mostra dei pittori serbi del tredicesimo secolo
Non l'abbiamo fatto apposta
è normale che sia così
Noi siamo il paese più vicino
Noi siamo il Paese più amico anche di quel popolo al cui vogliamo offrire una speranza è una possibilità
Ricordatevi quel nostro maestro che diceva non è libero il popolo che opprime un altro popolo
E non è libero quel popolo
Prigioniero del nazionalismo del fanatismo dell'odio etnico
A queste Italia
Guarda l'opposizione democratica della Serbia
E proprio ieri
Il Partito della Sinistra democratica della Serbia la nuova democrazia
Che è uscito dalla coalizione di governo in una conferenza stampa coraggiosa Belgrado ha espresso apprezzamento per l'iniziativa del governo italiano
Perché noi abbiamo saputo parlare con l'idea di una sospensione dei bombardamenti un linguaggio che ha saputo mettere in movimento anche forze democratiche dall'altra parte dell'Adriatico
Suscitare speranze mettere in movimento energie contro Milosevic il suo gruppo dirigente la sua scelta fanatica ed insensato
Ecco perché
La politica nostra
Può dare un contributo importante per aprire una pagina nuova
La pace non è lontana
E non bisogna smarrire sia ora
Che i segnali
Dando uno chiaramente il segno
Che un accordo è possibile
Che un accordo e vicino
Bisogna che non si divida ora la comunità internazionale
Bisogna spingere ora i nostri alleati ad avere coraggio
Il coraggio di smettere
Nel momento in cui questo possano servire
Ad una risoluzione delle Nazioni Unite ad un impegno comune dell'Occidente con la Russia e con la Cina
Per imporre una pace giusta
L'Italia
L'Italia sarà
In questa comunità internazionale ciò che ha saputo essere
L'Italia manterrà il ruolo chi ha saputo conquistare
Certo è un'Italia nuova
Certo nessuno avrebbe scommesso
Penso a pochi anni fa
Penso a quell'autunno del mille novecentonovantadue
Nel momento in cui il Parlamento italiano era il Parlamento degli inquisiti nel momento in cui la lira era spazzata fuori dal Sistema monetario europeo
Nessuno avrebbe scommesso sulla possibilità di questo Paese in pochi anni
Di essere uno dei Paesi guida dell'Europa di essere un Paese rispettato e che conta nella comunità internazionale
Di essere un Paese del quale si parla come un Paese importante e serio
Nessuno avrebbe pensato
Che una politica frantumata e litigiosa potesse produrre governi stabili una classe dirigente seria nessuno poteva pensare lo ricordava Walter Veltroni
Che è un Parlamento diviso potesse leggere e subito un capo dello Stato rispettato e amato dagli italiani
Ma noi lo abbiamo fatto
Nessuno avrebbe potuto salvare questo Paese se in questi anni non fosse stata la sinistra democratica il movimento dei lavoratori
A prendersi la responsabilità delle scelte difficili
Ora
Ora noi vogliamo andare avanti
Ora noi vogliamo che presto
Con la pace
Sì posso a voltare pagina nessuno più Dinoi vive l'angoscia
Il peso delle responsabilità nessuno più di noi
Nessuno più di noi avverte la necessità della pace
E vive con trepidazione la speranza del giorno in cui tacciano le armi e si possa cominciare a ricostruire a progredire
Di questo ha bisogno anche l'Italia
Per guardare al proprio futuro
Per cominciare a raccogliere un frutto da i sacrifici che abbiamo compiuto in questi anni
Che ci hanno dato una moneta più forte
Ci hanno ridotto l'inflazione che hanno difeso i risparmi dei cittadini
Che hanno senza dubbio consentito agli imprenditori o alle famiglie
Di trovare il denaro ad un costo più ragionevole
Ma che fino a questo momento non ci hanno dato quello sviluppo economico
Quella crescita dell'occupazione quella capacità di offrire una speranza ai nostri giovani soprattutto nel Mezzogiorno che noi vogliamo conquistare
E l'Italia deve e può incamminarsi verso il suo futuro
Affrontare i problemi di un'amministrazione più efficiente più amica dei cittadini
Investire sulla cultura sull'educazione sulla formazione delle nuove generazioni
Garantire la sicurezza combattere la criminalità
Trasformare il Paese rinnovarlo renderlo più moderno più civile più europeo questo noi vogliamo fare questo faremo
Dato che spetta a noi la responsabilità della guida del Paese e questa responsabilità alla eserciteremo fino in fondo vedete
Poi poi decideranno gli elettori
Ma una cosa è certa
In questi momenti difficili Italia ha avuto una guida salda e sicura ed una classe dirigente che non si prende paura
Questo è sicuro
E così continuerà ad essere
Perché occorrerà coraggio
Per vincere gli egoismi le resistenze i piccoli orgoglio di partito
Per fare le riforme che sono necessarie
Per fare una legge elettorale in grado di garantire governi più stabili maggioranze meno frantumate e risorse
Certo garantendo a tutti di essere rappresentati ma garantendo nello stesso tempo ai cittadini che il Paese sarà governato
Perché occorre una riforma federalista
Che dia
Alle nostre regioni presidenti eletti dai cittadini
E ai sindaci eletti dai cittadini più poteri più risorse e la possibilità di esercitare davvero quei poteri che la gente pretende che essi abbiano
Perché occorre anche
Una riforma del sistema di governo
In grado di garantire governi espressi dai cittadini e istituzioni più direttamente legittimate dal popolo
Noi questo governo lega e il suo futuro
Al lavoro allo sviluppo alla modernizzazione dell'Italia alle riforme
Alle riforme della pubblica amministrazione alle riforme costituzionali
Alle riforme dello stato sociale e del mercato del lavoro per combattere rendite corporative e garantire una vera eguaglianza
Innanzitutto guardando a quelli che non hanno ai disoccupati agli anziani ai più deboli
A quelli che per troppo tempo non sono stati adeguatamente difesi da uno stato sociale spesso iniquo e segnato dagli interessi delle corporazioni più forti
Questa sinistra
Guarda con coraggio al futuro all'Europa abbiamo bisogno dell'Europa
E queste sfide o le vinceremo insieme in Europa
Ho ciascun Paese europeo le perderà da solo nel chiuso dei suoi confini nazionali
E l'Europa ha bisogno di una classe dirigente unità che sappia lavorare insieme
E questa classe dirigente è oggi la sinistra europea non ce n'è un'altra
E quella che ha avuto la responsabilità e il compito
Vedete
Io so bene
Che in questa campagna elettorale non sarà facile guardare al di là del nostro cortile
E noi dovremo ovvero la la forza di aiutare i cittadini
A guardare all'orizzonte nero di questo confronto che è quello che è stato ricordato qui da Elena Paciotti carenze in beni penso alle elezioni europee
Penso appunto a quale Europa vogliamo
Penso alla grande scelta tra progressisti e conservatori tra socialisti europei e conservatori che è la scelta che decide del futuro dell'Europa
In questa campagna elettorale
Il rischio dalla frantumazione della rincorsa particolaristica
O la volontà
Di farne una pura prova di forza per la politica interni
Secondo un vecchio vizio provinciale della politica italiana
Tutto questo renderà difficile
La scelta degli elettori ed un dialogo elevato quale quello che noi riteniamo necessario
Spetta a noi sgombrare il campo di queste miserie
Spetta a noi rendere evidente
Che quello che conta
Non è un voto per ripartire il potere in Italia è un voto per scegliere il futuro dell'Europa
Vedete
Qui
In queste in media in questa città
è in gioco anche qualcos'altro
E noi sentiamo
Ci sentiamo sfida
Ci sentiamo sfidanti laddove noi ci sentivamo e ci sentiamo più forti
Noi abbiamo accompagnato la crescita civile economica culturale di questa terra
Le istituzioni di questa terra
Le associazioni i sindacati
Portano il segno della presenza della passione
Della funzione di governo della sinistra democratica di cui noi siamo gli eredi e i continuatori
E dopo un lungo tratto di strada
Dopo una lunga storia di governo e di conquiste
Noi avvertiamo come se si fosse incrinato qualcosa
Come se si avvertisse nella società
Un bisogno di innovazione
Il bisogno di andare oltre un certo modello sociale fondato sulla partecipazione sulla solidarietà
Il bisogno di una società più aperta più dinamica
Capace di valorizzare meglio le sue energie le sue intelligenze
Io non credo che noi
Dobbiamo avere paura di questa sfida
Io non credo che noi dobbiamo avere paura di un bisogno di innovazione
E non credo che vinceremo questa sfida
Soltanto ricordando come dobbiamo ricordare ciò che abbiamo fatto e ciò che abbiamo costruito la vinceremo dimostrando così come stanno dimostrando le nostre compagne nostri compagni dell'Emilia
Che quella innovazione possiamo guidarla e produrla noi così come abbiamo guidato le grandi trasformazioni di questo dopoguerra
Così come abbiamo saputo interpretare le diverse stagioni dello sviluppo democratico di questa terra
Ecco
Questa è la sfida che di fronte a noi
Ed è la sfida che saprete vincere con intelligenza con animo aperto non con spirito conservatore
è legittimo sfidare l'egemonia della sinistra accidenti
E lasciatemelo dire
E persino utile che lo vogliono fare
Perché in un sistema politico aperto e competitivo si fa meglio Rispetto a quando si è troppo sicuri di vincere
è legittima la sfida
E noi la raccogliamo
E sapremo dimostrare ancora una volta che è la sinistra la guida delle trasformazioni del cambiamento delle innovazioni
Vedete
Ha detto Walter
Anche qui quante profezie sbagliate dice
Perché si parla molto
Proposito a sproposito
Della vita di un gruppo dirigente che conosce fortunatamente molte personalità
In Italia come a Bologna
Ma è anche vero
Al di là delle cose che si dicono che contano le cose che si fanno e se in un momento come questo
Alla guida dell'Italia
Nella drammatica prova della guerra io non avessi sentito la solidarietà politica
La presenza intelligente e attiva del nostro partito e del suo segretario non avrei potuto resistere neppure un giorno nel lavoro difficile che mi è stato affidato
Vedete
Noi siamo qui
Abbiamo vissuto e viviamo momenti non sei cento
Si è incrinata
Quella magia dell'Ulivo
Quell'incontro di culture quella passione unitaria che ci ha consentito di vincere
Nell'aprile del mille novecentonovantasei io non credo che sia stata colpa nostra
E comunque noi siamo qui per ricostruire quella collaborazione
Per costruire una collaborazione tra forze diverse che si rispettano
Noi siamo vogliamo essere vogliamo continuare ad essere una grande forza della sinistra che rispetta i laici cattolici gli ambientalisti ma che ha una sua storia
Che ha un suo profilo chi ha una sua identità
Noi abbiamo portato il patrimonio migliore della sinistra italiana nella Sinistra democratica dell'Europa e lì vogliamo stare
Vogliamo
Certi collaborando ma vedete
Questa scelta che noi abbiamo compiuto non è stata soltanto importante per noi
è stata