"Passaggio al futuro. L'innovazione, la sicurezza, il buongoverno" I Congresso tematico regionale dei Democratici di Sinistra (Bologna, 17-19 febbraio 1999) (Pala Nord, quartiere fieristico, via Michelino)

Quando
Carissimi compagni voglio salutare con grande affetto a nome di tutti voi il compagno Walter Veltroni ringraziarlo
Per essere qui con noi
Questa sera
A questa manifestazione che dimostra la forza di una grande
Formazione politica della sinistra
La Quercia dell'Emilia Romagna
è in campo
Per unire
Per rinnovare per fare crescere
Una nuova fase della vita dell'Ulivo e del centro sinistra
Cuesta
è la nostra risposta
Ai venti di divisione che in questi giorni hanno attraversato le forze che hanno vinto le elezioni del ventuno aprile del mille novecentonovantasei
Di fronte a cui il venti di divisione noi non vediamo dalla nostra politica
Noi vogliamo unire vogliamo vincere vogliamo governare vogliamo
Fare crescere l'Ulivo che il centro sinistra
Nel loro significato più profondo e cioè quello dell'unità e non della divisione
Siamo una grande forza tranquilla
Una forza che in Emilia-Romagna non teme anche la competizione nel centro sinistra
Ma per noi
Prima della competizione tra le forze del centro sinistra
Viene Lacco per azione dell'Ulivo e del centro sinistra
Operazione per rinnovare l'Italia cooperazione contro la destra
Contro Fini contro Berlusconi
Che ieri hanno gufato
Perché il governo Prodi non raggiunge il sei i suoi obiettivi
Contro Fini e Berlusconi
Che oggi Bufano
Contro il governo D'Alema contro il ventuno aprile e contro il centro sinistra
Ieri Silvio Berlusconi ha detto Dinoi
Ha detto della sinistra italiana
Buoni a nulla capaci di tutto
è evidente compagne e compagni lo ha detto mentre si guardava allo specchio e rifletteva su se stesso senza accorgersene
Noi
Siamo una sinistra che in questi anni ha sostenuto con lealtà i presidenti del consiglio e i sindaci dell'Ulivo
Con lo stesso spirito oggi l'Ulivo e il centro sinistra devono sostenere l'azione riformatrice del governo guidato da Massimo D'Alema
Noi
Siamo alla sinistra che appartiene alla grande famiglia del socialismo europeo e che vuole svolgere la funzione di unità e di sviluppo dell'Ulivo e del centrosinistra
Per questo rimetteremo in moto il pullman
Noi vogliamo una grande sinistra in un grande Ulivo
E noi noi Democratici di sinistra dell'Emilia Romagna con il nostro congresso regionale conclusosi ieri conclusosi ieri
Abbiamo deciso di partecipare da protagonisti al disegno di grande innovazione del partito in cui è impegnato Walter Veltroni
Democratici di sinistra dell'Emilia Romagna sono la più grande associazione di volontariato politico di questa regione e del nostro Paese
Noi non siamo un ceto politico che per una stramba ragione occupa il governo locale no
Noi svolgiamo la nostra funzione di governo in ragione di un legame profondo con la società regionale
E soprattutto in Emilia Romagna la sinistra è un grande movimento di liberazione e promozione umana è una corrente di pensiero profondo è una cultura radicata usciamo da un importante congresso regionale che ha avuto una conclusione unitaria
Conclusione di questo congresso che voglio condensare in due parole chiave
Coalizione e innovazione
Il nostro orizzonte politico è quello della coalizione di centro sinistra e dell'Ulivo
Nessuno di noi ha mai pensato di rinunciare a questa prospettiva
Pensiamo anche noi di essere non da soli degli ulivisti coerenti e degli ulivi cultori perbene
Nessuna autosufficienza dunque nessun arroccamento da parte nostra noi siamo una sinistra che si vuole unire con le forze del centro cattolico con quelle del centro laico e con le forze ambientaliste
Con l'Ulivo e con il centro sinistra vogliamo fare crescere la stabilità l'innovazione il buon governo
Con l'Ulivo e con il centro sinistra vinceremo la sfida alle elezioni amministrative del tredici giugno
Proporremo agli elettori
Dei candidati e una classe dirigente in grado di guidare questa fase di passaggio della vita delle nostre città
Costruiremo l'innovazione e la coesione della coalizione di centro sinistra in tutta la regione da Rimini a Piacenza la nostra iniziativa è animata da questa ispirazione unitaria
è una linea di unità della coalizione che darà i suoi frutti ripeto da Piacenza a Rimini e a Bologna
Dove in queste ore il coordinamento dell'Ulivo ha fatto un buon passo in avanti
Nel percorso coppe nel percorso per definire le consultazioni primarie per individuare la candidatura a sindaco di Bologna della coalizione di centro sinistra
Con questa ispirazione unitaria poi vogliamo dare rapidamente alla Regione un nuovo presidente una nuova giunta con grande spirito di coalizione che vediamo essere condiviso dai nostri alleati
Con il nostro congresso regionale abbiamo compiuto care compagne e cari compagni un giro di boa
Ci siamo lasciati alle spalle le eccessive asprezze della nostra discussione nella quale lo sappiamo possiamo avere anche compiuto degli errori
Ma abbiamo fatto un giro di boa è un passo in avanti un bel passo in avanti nel lavoro del partito dell'Emilia Romagna e della Federazione di Bologna
Non ci siamo arroccati no
Abbiamo scelto l'impegno per la coalizione dell'Ulivo e del centro sinistra e per una profonda innovazione della nostra politica e del nostro partito
Vorrei che questi impegno per l'innovazione fosse preso sul serio da tutti come ha fatto oggi il professore Achille Ardigò nella sua dichiarazione all'unità
L'innovazione della nostra politica poggia sulla fiducia che questa Regione anzi è spessa e nelle sue potenzialità
Sappiamo che quelle potenzialità in Emilia Romagna non sono rinchiuse solo in noi stessi nel nostro partito ma sono diffuse nel tessuto della società
Sono diffuse in tutte le forze della coalizione di centro sinistra
Sono diffuse nelle presente associative del lavoro dello studio delle professioni della cultura delle associazioni sportive
Presenze che danno vita ad un impegno civile che noi sappiamo ascoltare come ad esempio l'appello che due giorni fa decine di intellettuali coordinate da Stefano Bonaga
Ci hanno rivolto che c'è molto utile e proprio per questo oggi Alessandro ramazza ha concordato per i prossimi giorni un incontro con i promotori di quell'appello
L'Emilia Romagna la nostra regione
E la terra dello spirito comunitario
E della forte iniziativa individuale
Questa nostra terra è la terra dove libertà e solidarietà si tengono per mano
La nostra è una Regione dove le ragazze e i ragazzi iniziano a lavorare indossando le sfide del lavoro autonomo di quello pare subordinato dei nuovi lavori
E la Regione degli operai molto qualificati
Degli insegnanti che danno l'anima per i loro studenti
Dei lavoratori autonomi delle imprese di cui la sinistra deve riconoscere la grande funzione sociale
E la Regione la nostra dei lavoratori dei servizi pubblici lavoratori che nelle recenti elezioni sindacali hanno dato un grande successo al sindacato confederale e in particolare voglio dirlo da uomo della sinistra hanno dato un grande consenso alla CGIL guidata da Sergio Cofferati
Questa
Ed Emilia Romagna che vive con coraggio un'epoca di grandi cambiamenti
Un coraggio che non ci impedisce di scorgere una inquietudine e un po'di paura del futuro
Paura che può assumere significati ed orientamenti politici diversi anche opposti con la nostra politica e con la sua innovazione vogliamo cancellare la parola paura e scrivere la parola fiducia nel futuro
Vogliamo proporre una nuova frontiera per l'Emilia Romagna del due mila
Una nuova frontiera per le nostre città prima di tutto che sono il luogo forte dell'identità dell'Emilia Romagna a Bologna
E alle nostre città indichiamo il traguardo di diventare le città delle grandi reti europee della cultura del lavoro della comunicazione dei trasporti e a Bologna
E a tutte le città della nostra regione assicuriamo un forte nuovo totale impegno della sinistra sul tema della sicurezza personale e dell'ordine pubblico
Noi vogliamo migliorare il lavoro delle istituzioni noi vogliamo armare la società per combattere ingiustizie privilegi e costruire una nuova fase del riformismo emiliano-romagnolo
Noi vogliamo mescolare valori Progetti programmi di questo nostro partito con le altre forze dell'Ulivo e del centro sinistra
Soprattutto in Emilia Romagna dobbiamo sapere essere una grande sinistra di popolo di persone di valori
A Bologna e in Emilia Romagna la Quercia
Ha radici sane sane e forti sani forti e profonde
Siamo una grande associazione di volontariato politico fatta di persone serie e rigorose
Alla nostra società regionale proponiamo nuovi traguardi per creare lavoro
Per costruire nuove forme di protezione dei cittadini e nuovi servizi per le persone e per le famiglie
Quante volte ricordiamolo insieme
In passato ci hanno detto che in Emilia Romagna eravamo una forza in declino
Che non avevamo idee per il futuro c'eravamo l'ostacolo alla innovazione no non è così
Anche oggi
Anche oggi proprio nel momento in cui menti amo in campo una proposta di profonda innovazione
Una innovazione che va oltre le vecchie frontiere della sinistra ebbene proprio oggi di nuovo ci viene detto da qualcuno non avete il futuro il futuro e da un'altra parte
Per la verità questa non è nuova
Ce lo siamo sentiti dire molte volte è una segnalazione che in Emilia Romagna accompagnato i nostri cambiamenti
Un avvertimento ciclico che ha fatto da contrappunto ad una lunga storia politica della sinistra dell'Emilia Romagna
Più abbiamo innovato
Più ci hanno detto che eravamo vecchi e senza futuro
Come è andata a finire è sotto gli occhi di tutti anche oggi vogliamo interpretare questo passaggio al futuro dell'Emilia Romagna e scegliamo la strada della nostra unità e della nostra innovazione
Per vincere le sfide che ci aspettano
Una unità arricchita dal contributo di tutte le aree del nostro partito dalla ricchezza delle nostre plurali culture politiche
Con l'innovazione della sinistra
Con la coalizione del centro sinistra dell'Ulivo costruiremo insieme un futuro sicuro per Bologna e per l'Emilia Romagna io penso compagni davvero che ce la faremo
Con il vostro aiuto ce la faremo con il vostro aiuto e con l'aiuto del compagno Walter Veltroni che ringrazio ancora di essere qui con noi e a cui lascio la parola
Care compagne
Cari compagni
La parola chiave che avete posto al centro del vostro congresso è il futuro
Mi è parsa una scelta felice e persino in un certo senso una scelta obbligata
Intanto per ragioni oggettive
Se guardiamo al nostro presente da un osservatorio come quello dell'Emilia Romagna il sentimento dominante può essere quello della soddisfazione
Vedete da tempo abbiamo imparato ad a vere una concezione per così dire modesta della politica
La politica non ci può dare la felicità che sia sapore o si rimpiange prevalentemente in altri campi della vita ciò che possiamo e dobbiamo chiedere alla politica
è una società nella quale lo sviluppo economico sia solido
Equamente distribuito ecologicamente sostenibile
Una società nella quale siano riconosciuti i fondamentali diritti di cittadinanza il lavoro l'accesso al sapere la tutela sociale in caso di bisogno
Una società insieme accogliente e sicura dinamica e solidale
Nella quale si combattano le diseguaglianze e si valorizzino le differenze
E questo con buona approssimazione quello che chiamiamo il modello europeo di società
Il modello che meglio di altri è riuscito a fare sintesi tra sviluppo economico libertà civili solidarietà sociale democrazia politica
Modello che non sta scritto nei libri ne è il frutto del caso ma è il risultato di decenni di lotte civili sociali e politiche che hanno visto la sinistra europea
Riformista e democratica giocare un ruolo da protagonista
L'Emilia Romagna come sappiamo è da tempo uno dei nodi forti del sistema europeo
è una delle regioni del Vecchio Continente nelle quali il modello europeo ha prodotto i risultati migliori
In poche regioni d'Europa i dati quantitativi che misurano la ricchezza si sposano meglio con i dati qualitativi che misurano il grado di civiltà e se pensiamo che larga parte del merito di questo stato di cose va alla sinistra in generale e al nostro partito in particolare si capisce allora perché guardando al presente
Possiamo nutrire legittimamente un sentimento di soddisfazione e perché no lasciatemelo dire questa sera tra voi una punta di orgoglio per il lavoro che in tutti questi anni abbiamo fatto insieme
Sarebbe tuttavia è sbagliato
Concentrare l'attenzione solo sul presente la nostra responsabilità di cittadini di donne e di uomini prima ancora che di dirigenti di militanti politici ci spinge necessariamente a fare i conti con il futuro
A guardare al domani
Alla vita dei nostri figli delle nuove generazioni esattamente come avete voluto fare voi ponendo il tema del futuro al centro del dibattito del vostro congresso ma se allunghiamo lo sguardo dalla terra che calpestiamo verso la linea dell'orizzonte la soddisfazione per il presente si mescola con una qualche preoccupazione per il futuro
La storia ci insegna che niente è per sempre e che nessuna conquista è irreversibile
Il futuro e il luogo de la speranza ma è anche il luogo del rischio
Il futuro è una sfida
Anche e forse soprattutto per le esperienze di successo come l'Emilia Romagna
è una sfida riuscire a mantenere gli attuali livelli di benessere materiale e insieme quelli di coesione sociale è una sfida riuscirà a trovare anche nel mondo di domani un ruolo un'identità un profilo strategico
Cosa sarà l'Emilia Romagna nella società europea e italiana di domani come dovrà riconvertire il suo grande patrimonio non solo di benessere economico ma anche di cultura e anche di civiltà questa è la sfida con la quale vi siete cimentati in queste giornate di dibattito questo è il compito della politica e di una politica di sinistra in modo del tutto particolare
Guardare al futuro pensarlo progettarlo governarlo per non esserne travolti se la politica non si occupa di questo diventa ben misera cosa
Diventa un'attività inutile
E anzi dannosa prima di tutto per le persone che la praticano
Diventa un grande assurdo gioco di società che ha come imposte come posta in palio un potere fine a se stesso e quindi in definitiva impotente
Quando l'unico futuro di cui ci si occupa non è quello collettivo di un paese di una regione di una città ma quello individuale di noi che facciamo politica a tempo pieno la politica si riduce a un inspiegabile lotta di tutti contro tutti
Condita da un insopportabile incomprensibile rissosità
Nella migliore delle ipotesi
Una politica senza lo sguardo rivolto al futuro diventa una macchina burocratica che gira a vuoto su se stessa
Qualche giorno fa una nostra compagna su un giornale diceva l'idea di fare cinque riunioni la settimana solo per convocarmi altrettante la settimana dopo
Oggi e davvero improponibile
Io direi di più è qualcosa che nuoce gravemente alla salute anzi
Se vedete qualcuno che pensa e vive la politica così per favore ditegli dismettere per il suo bene e per il bene di tutti noi e del nostro partito
E infatti molti troppi cittadini tra i quali anche tante nostre compagne nostri compagni diciamoci la verità io stasera voglio davvero cogliere questa occasione per fare un discorso molto schietto e molto sincero
Hanno già deciso nel corso del tempo che abbiamo dietro le nostre spalle
Di smettere di stimare la politica almeno questa politica
Del resto perché dovrebbero interessarsi quando la politiche si fa universo piccolo e autoreferenziale delle nostre beghe dei nostri rancori delle nostre riunioni
Perché un ragazzo o una ragazza dovrebbe avvicinarsi alla politica ad un partito se non percepiscono che lì si sta facendo tutti insieme qualcosa che ha a che vedere con la loro vita di oggi e di domani
Preoccuparsi del futuro del mondo e della società è davvero l'unico modo per la politica per i partiti per la sinistra in modo particolare di occuparsi anche del proprio futuro ho detto la sinistra in modo particolare
Ma che cos'è la sinistra
E che cos'è la sinistra oggi dopo il crollo dei muri e la fine dell'ideologia
A sinistra e tante cose è una costellazione di valori di principi una pluralità di storie di culture un universo di biografie
La sinistra di cui c'è bisogno oggi è io credo una sinistra che si fonda sul binomio valori innovazione il fine della nostra politica ciò che dà senso alla nostra lotta è di consegnare ai nostri figli un mondo con più libertà e meno disuguaglianza
La passione per la libertà per la giustizia per la dignità dell'uomo non si è spenta nei nostri cuori ma troppo spesso come un fuoco che cova sotto la cenere talvolta invisibile
Dobbiamo ravvivato da dobbiamo acquistare una più forte capacità di reagire all'ingiustizia e dovunque e comunque si presentino e qualunque costo questo comporti per nuovi questa e la sinistra dei valori
è la sinistra che nella mia mente e associata ancora ricordo terribile di quel sette giugno del mille novecentottantaquattro quando Enrico Berlinguer all'improvviso perse le forze poco dopo la vita mentre parlava in una piazza di Padova
Ho deciso
Ho deciso che quest'anno sarò a Padova il sette di giugno in quella piazza alla stessa ora quindici anni dopo
Non a commemorare
Non a commemorare ma riflettere sull'insegnamento grande e in un certo senso scandaloso
Per una certa idea della politica non la politica politicante ma la politica dei valori la politica che un Papa è arrivato a definire la più grande forma d'amore si può dare tutto persino la vittima
Messo a confronto con la grande lezione di Berlinguer
Potrà apparire sopportabile almeno il richiamo che ci faceva qualche giorno fa ricordando Tullio Vecchietti Giglia Tedesco ed è un richiamo che io sento in primo luogo per me e quello che sto dicendo vale in primo luogo per chi ha le massime responsabilità di direzione nazionale del partito
Gigli ha detto sarebbe bene che quando uno di noi ricopre un incarico politico qualunque esso sia evitasse di preoccuparsi di ciò che andrà a fare dopo il succo passi invece di ciò che sta facendo adesso
Care compagne cari compagni
Abbiamo cercato in questi tre mesi
Di rilanciare il profilo ideale della nostra azione politica
Lo abbiamo fatto assumendo iniziative che hanno avuto anche una funzione simbolica che hanno voluto esprimere la nostra precisa volontà di essere
Mentre governiamo l'Italia e l'Europa la sinistra che non smette di indignarsi e di scandalizzarsi per le grandi ingiustizie che abitano il mondo
Non possiamo accettare che sia solo il Papa o i milioni di volontari che per fortuna esistono a dire appare ad esempio qualcosa per i milioni di bambini che ogni anno muoiono di fame ai bordi delle strade
Non è pensabile che noi ci rassegniamo a considerare questi temi quasi estranei all'orizzonte della nostra azione politica
Vorrei
Davvero vorrei questa sera che fosse chiaro il senso del nostro lavoro di oggi
Rifare sinistra
Non attingendo al passato che non ci fornisce bussole credibili o praticabili no al contrario interpellando il presente e cercando il futuro
Ha scritto Petter gozzo una sinistra che nel presente anno scopre più alcun legame con il futuro scompare
Noi dobbiamo fare una sinistra aperta plurale moderna Massinissa non una sinistra in cerca di legittimazioni capaci di rimuovere il suo passato
Non una sinistra costretta al moderatismo programmatico dal bisogno di dimostrare che non è più ciò che è stata no una sinistra forte della sua identità moderna e perciò capace di radicalità
Lette ieri a Roma ho incontrato al partito ho chiesto di incontrarla Sabina Rossa la figlia di Guido Rossa
Mi avevano colpito alcune sue interviste rilasciate nei giorni del ventesimo anniversario dalla morte di suo padre
Lamentava con legittimo disagio un appannamento di identità
La sensazione di una sorta di messa in mora di valori e ideali da parte nostra
Ha davvero torto Sabina Rossa
E hanno davvero torto quelle migliaia di persone giovani hanno
Che ogni giorno si danno da fare nell'associazionismo e del volontariato
Per corrispondere a quello che Guido Rossa indicava in una lettera ad un amico come l'essenza della politica cioè cito le sue parole fare qualcosa per gli altri
Possiamo alzare le spalle infastiditi con l'aria di chi pensa che la politica sia un'altra cosa quasi una tecnica per professionisti o che politica sia seguire i quotidiani disagi di uomini politici in cerca di un gruppo parlamentare o di un partito
Vedete il Gruppo Misto della Camera dei deputati italiani no è diventato il terzo gruppo parlamentare per consistenza
E i partiti formazioni gruppi e correnti nascono e muoiono con la velocità di un raggio di luce
Ma quali sono le linee di confine che separano l'uno dall'altro quali valori le grandi idee e le opzioni programmatiche sociali
Noi siamo la sinistra riformista Italia
è una grande identità è una grande forza
E in questo terremoto quotidiano in questa politica piccola piccola fatta di protagonismo ingiustificati di egocentrismo i parossistici noi possiamo rappresentare una risorsa di serietà e di futuro ma a condizione che siamo noi stessi
Vedete questo è il mio assicura per questo mi sento questa sera di parlare così chiaramente parlare un linguaggio di verità del quale abbiamo bisogno il mio assicura che non ci si ritrovi
Che ritroviamo le nostre grandi ragioni che raccontiamo ciò che siamo ciò che siamo davvero ciò che le donne e gli uomini che sono su questo palco e che sono in questa platea sono come ha detto Fabrizio la più grande associazione di volontariato politico di questa Regione costituita
Da migliaia e migliaia di donne e di uomini che disinteressatamente combattono per le ragioni delle quali credono noi dobbiamo raccontare ciò che siamo
In modo che un ragazzo o una ragazza di diciott'anni possa avere voglia di incontrarci guardate non meravigli questa insistenza è stata la prima cosa che ho detto una volta letto segretario
Qualcuno Dinoi che è qui
Credo abbia nei suoi occhi forse ciascuno di noi ha nei suoi occhi la coscienza di un percorso attraversato
Conosce la porta d'ingresso aperta un giorno per arrivare come stasera in una sera di fine millennio fin qui qualcuno oggi è qui perché un giorno ha deciso di combattere contro il fascismo e di diventare giovane partigiano
Qualcuno
Qualcuno oggi è qui per le battaglie civili per il referendum sul divorzio o sull'aborto qualcuno oggi è qui per il Vietnam per il Cile o per la Palestina
Qualcuno oggi è qui per la questione morale o per la lotta alla mafia qualcuno oggi è qui perché non hanno un mondo cinico e volgare e voleva fare qualcosa per gli altri
Sono grandi strade
Percorse con fatica sono grandi strade segnate da errori e da illusioni ma strade grandi e grandi porta d'ingresso oggi e davvero la stessa cosa
Non diamo talvolta noi e se lo sentiamo noi Dio solo sa quanto la dovrebbero sentire questo problema le altre forze politiche vecchie e nuove di questo Paese non diamo noi e io mi preoccupo negli stessi talvolta la sensazione
Di sentirci appagati
Non diamo talvolta l'idea che la politica ormai possa essere solo buongoverno e buona tecnica il buongoverno e decisivo e qui in Emilia Romagna qui a Bologna possiamo dirlo con orgoglio del tutto particolare
Ma io sento che oggi il nostro partito non si deve chiudere ad amministrare il consenso che ha ma deve riaprire porte e finestre deve ritrovare la gioia vorrei dire il divertimento di proiettarsi alla conquista del consenso e deve ritrovare l'abbia perdute e indignazioni sopite esempio
La politica nel tempo della globalizzazione si è fatta tutta nazionale
La grande generosità di milioni di persone che volevano liberare il Cile della dittatura si traduce oggi nella totale freddezza o nelle ipocrite lacrime con le quali si guarda in tv
Il dramma della fame del mondo o l'apocalisse che in questo momento travolge intere parti del globo dall'Africa ad alcune zone dell'Asia noi stiamo comode qui al caldo
Talvolta discutere se ieri Lodi anzi di RAI due o di RAI tre è salita o scesa
Ma mentre parliamo mentre noi stasera parliamo qualche bambino sta morendo di fame o qualcuno in qualche carcere del mondo sta subendo torturano sopraffazioni
Possiamo sentirci appagati
Torniamo in Italia quindi mentre noi parliamo qualche commerciante sta riunendosi in famiglia per decidere se pagare o no il pizzo al racket
è un anziano sta forse ha rinunciato ad uscire di casa perché non si sente sicuro o qualche in prenda tu imprenditore che lavora al sud si ritrova di uomo a dover pagare tangenti per poter lavorare abbiamo fatto molto in questi anni ma il Paese ha bisogno di una nuova energia riformista in un seminario che abbiamo svolto oggi Alfredo Reichlin ha ricordato i numeri dei problemi italiani
Da lungo tempo l'Italia ha smesso di crescere questo non è un dato congiunturale ma qualcosa che ci chiama ripensare le strutture profonde del Paese
Siamo passati da ritmi di sviluppo del sette per cento all'anno nel decennio cinquanta sessanta al cinque per cento degli anni settanta al tre per cento degli anni ottanta e all'uno virgola cinque dell'ultimo periodo
Abbiamo oggi meno occupati di quanti se ne contavano nel mille novecentottanta e la quota del reddito da lavoro sul totale del PIL scesa di quasi dieci punti
E la differenza se la sono mangiate i redditi da capitale più ancora che quelli da impresa
Anche gli indici della povertà sono in crescita e il divario tra Nord e Sud è tornato quello del dopoguerra
Ma al di là di questi dati è tenuto anche conto di segnali più recenti di inversione di tendenza quelli che riguardano la nostra esperienza di governo
La verità è che la voglia di crescere l'hanno perso un po'tutti
E dal novantadue che il numero dei morti in Italia supera quello dei nati
Il capitale umano invecchia e si riduce esattamente come il capitale fisico che la spesa pubblica e gli investimenti privati
Non riescono a ricostruire almeno se guardiamo al tasso di accumulazione cioè al rapporto tra investimenti fissi e risorse disponibili che è passato tra il novantadue novantasette dal sedici al tredici per cento
Da quanti anni non si progetta un'opera pubblica paragonabile alla rete autostradale vuol sistema di acque di enti e fognature della prima Cassa del Mezzogiorno
Queste sono cose che riguardano le fibre del Paese
E che ci dicono più di tanti discorsi perché è tempo di tornare ad una idea forte della politica come Progetto come guide e quella che abbiamo cercato di mettere in campo in questi due anni e mezzo di governo del centrosinistra e non basta il mercato
Per ridare il senso del futuro ad un Paese che si è messo sulla difensiva al punto che il settanta per cento dei giovani fra i diciotto e i trent'anni vive ancora a casa con i genitori il che dice tutto
Grandi rischi sono infatti davanti a noi si ha sempre paura di esagerare ma che succederà se non si inverte la tendenza per cui tra pochi anni il numero dei pensionati supera quello degli occupati il dato è semplicemente impressionante
Tra venti anni ci saranno sei milioni di italiani in meno ma come risultato di cinque milioni di ultrasessantenni in più e undici milioni di giovani in meno
La Banca d'Italia ha misurato le conseguenze di ciò sulla forza il dinamismo della nostra economia
Di lavoro ce n'è molto per una sinistra riformista
C'è il lavoro che fanno bene i nostri compagni ai governi ma c'è un compito tutto nostro un compito di conquista del consenso di organizzazione della voglia dei cittadini di fare qualcosa per gli altri
E questa la sinistra cui pensiamo più innovazione programmatica e culturale ma più capacità di combattere ingiustizie soprusi più voglia di indignarsi e dirottare essere di sinistra non è un'autodefinizione
E spesso non basta dire di essere di sinistra per esserlo davvero
Non c'è sinistra se non c'è passione politica
Se non c'è il coraggio di sfidare ingiustizie e conservatorismi se non si ha la capacità di capire che oggi la nuova frontiera della sinistra non meno difficile di quelle del passato e quella dei diritti e delle libertà è stato scritto recentemente che la sinistra nuova si sforza di costruire diritti civili politici e sociali che liberino i suoi cittadini dall'arbitro della fortuna avversa e dal disco despoti Isma'dei potenti
Ma essa professa anche diritti che stimolano la dignità personale l'autonomia di giudizio la responsabilità individuale insomma
Noi siamo la sinistra che liberalizza l'accesso alle professioni liberalizza il commercio privatizza pezzi importanti di economia di Stato crea cioè opportunità
Ma siamo anche la sinistra che fa politica sociale si occupa degli ultimi che immagina tra i partiti e i cittadini infrastrutture della società civile e potenti e autonomo
Una sinistra capace di difendere i consumatori e di presidiare diritti di libertà spesso messi in discussione questa
E la nostra sinistra
Moderna aperta ma carica di passione e di voglia di rimuovere ingiustizie discriminazioni anche ritrovando il gusto di una politica vissuta e costruita dal basso
Voglio ragionare con voi su un dato che mi ha fatto riflettere
Nel giro di una settimana ci sono stati tre eventi che hanno colpito le donne italiane
Il voto del Parlamento sulla procreazione assistita il voto del consiglio comunale di Milano che monetizza la scelta di non ricorrere all'aborto la sentenza della Cassazione sullo stupro
Cos'è successo
In reazione nella società italiana
Alcune deputate si sono fatte fotografare in jeans anche a Montecitorio iniziativa utile e intelligente ma poi
Molta dichiarazioni all'Ansa di uomini politici indignati compreso il sottoscritto ma poi possibile
Che non si possa più pensare che tra qualche giorno l'otto marzo le donne italiane si possano ritrovare insieme delle chiazze di questo Paese per dire che ci sono anche loro oltre alle deputate in jeans agli uomini politici indignati
Possibile
Che ogni tanto si dà l'impressione di aver dimenticato il gusto di costruire quella rete di solidarietà che è data da ritrovarsi insieme per discutere o per manifestare cosa sono i partiti senza acquisti badate che è grottesco Farnace ripartiti per combattere i partiti
Ma rischia di diventare anche inutile difendere retoricamente i partiti se questi non sono organismi vivi aperti
Il rischio di una partitocrazia senza partiti a forte noi dobbiamo combatterlo e il primo a modo per combatterlo e fare un grande partito di sinistra imita
è stato il nostro sforzo in questi mesi lo sarà nei mesi che verranno
è con questa intenzione che stiamo mettendo in campo un intenso programma di iniziative di solidarietà parola che dobbiamo ritrovare
In questi giorni ci viene riproposto nelle forme più atroci il dramma del popolo curdo un altro esempio di come attorno ai diritti umani e civili al diritto dei popoli di affermare la propria identità e la propria cultura si addensino le più grandi contraddizioni e i più drammatici conflitti del nostro tempo
Io penso che noi dobbiamo ribadire e lo faccio questa sera da qui con fermezza la Turchia che non le sarà possibile l'ingresso nell'Unione Europea eludendo il nodo della democratizzazione del proprio ordinamento costituzionale ed evitando di ricercare le opportune soluzioni politiche
Tanto la questione di Cipro quanto appunto al problema curdo l'Europa è democratica è il rispetto e la tutela dei diritti umani e civili
La Turchia deve dimostrare agli europei che è un Paese democratico garantendo un processo equo e rispettoso delle garanzie dell'imputato e rinunciando fin da ora alla pena di morte però Sala
Vogliamo essere chiari
Niente democrazia niente Europa
Lo diciamo con la coscienza di essere una forza del socialismo europeo una forza di governo lo diciamo con rispetto ed amicizia nei confronti del popolo e delle istituzioni turche
Ma lo diciamo con spirito intransigente sul piano dei principi e del rispetto della legalità
Gli stessi principi che ci spingono a sostenere i colloqui in corso a Rambouillet per una soluzione politica del conflitto nel Kosovo fatemelo dire nel momento in cui parlo con particolare preoccupazione
E che allo stesso tempo ci spingono ad ammonire chiunque cerchi una soluzione basata sulla pulizia etnica o sulla negazione dei diritti nuovi non dimentichiamo la lezione di Sarajevo
Ma noi abbiamo messo in campo in queste settimane altre iniziative di solidarietà penso alla battaglia per i diritti umani in Birmania in un piccolo paese dall'altra parte del mondo in cui la libertà individuale e collettiva è negata in cui esistono i lavori forza
In cui il Parlamento non è convocato da anni penso la campagna di solidarietà con i popoli del Centroamerica colpiti dall'uragano
All'impegno in Parlamento per la ratifica della Convenzione di Ottawa per la messa al bando delle mine anti uomo
Fino alla nostra condivisione profonda voglio dirlo qui salutando il positivo risultato della giornata di ieri
Della difficile vertenza che i metalmeccanici italiani stanno conducendo contro le inspiegabili chiusure della Federmeccanica rispetto al rinnovo contrattuale
Ma penso anche alle iniziative che stiamo varando a sostegno dei comitati antiracket
A cominciare dalla manifestazione che terremo a Capo d'Orlando il prossimo diciassette marzo nel quadro di una più generale ripresa di attenzione nei riguardi dell'ancora irrisolta questione morale
O penso ancora care compagne e cari compagni fatemelo dire
Con particolare attenzione ramazza Matteuccia gli altri compagni sanno quanto ci stia a cuore
All'impegno che ci siamo assunti di promuovere a dieci anni di distanza dall'ultima volta che ci siamo ritrovati insieme in una piazza il ventiquattro aprile a Roma una grande manifestazione nazionale del nostro partito
Servire che il diritto alla sicurezza il diritto a lavorare tranquilli o uscire la casa di casa la sera senza dimore è un diritto sacrosanto
Ma che può essere garantito solo se bandiamo dalla nostra società qualunque tentazione razzista perché violenza intolleranza non sono che due facce della stessa medaglia
Ieri qui con voi
Fabio Mussi ha indicato le nostre nuove proposte per garantire la sicurezza dei cittadini
Esse corrispondono all'idea di salvaguardare con una maggiore severità il diritto di ognuno a vivere senza paura
E al tempo stesso le proposte si muovono lunga lungo quella direzioni di equilibrio tra rigore inclusione di cui ho visto ha parlato qui Silvia Bartolini
E penso anche alla posizione di rigorosa difesa che noi abbiamo assunto in queste settimane della laicità dello Stato posizione che abbiamo assunto in particolare sulla legge in materia di fecondazione assistita
Siamo stati tra i primi a parlare della necessità di mettere fine al far West normativo che regna sovrano nel nostro Paese in campo bioetico
Che si debbano porre limiti non alla ricerca scientifica ma le applicazioni tecnologiche nel campo de la vita umana e nostro radicato convincimento
Così come siamo profondamente persuasi che anche in questo campo la politica il diritto non possano rimanere inerti dinanzi all'iniziativa di un mercato sempre più invadente e tuttavia anche la politica e il diritto devono sapersi accostare a problematiche sensibili come quelle che concernono la vita umana e la sua trasmissione con la delicatezza e la discrezione che scaturiscono da una matura consapevolezza dei propri limiti
A questo pensiamo quando parliamo di laicità dello Stato
Una laicità che per noi non ha nulla a che vedere coll'indifferenti Isma'etnico occorre l'attivismo morale
Tantomeno con un'ottusa ostilità nei riguardi degli interrogativi radicali circa il senso di resistenza sui quali le chiese le religioni ma anche la stessa riflessione filosofica
Interpellano oggi le intelligenze e le coscienze tutto al contrario
La laicità dello Stato ci sta a cuore proprio in quanto essa coessenziale alla democrazia politica e la principale garanzia
Della inalienabile libertà delle coscienze da ogni forma di oppressione politica quarta azioni biologica o paternalismo dogmatico
Ma lì questi ancora assai diffusi purtroppo in giro per il mondo
Sappiamo anche
Che non può esserci libertà di coscienza che non si traduca inconsapevole esercizio della responsabilità in questo caso la responsabilità di regolare il libero ricorso alle nuove tecniche di procreazione medicalmente assistita ebbene il testo dalla Commissione affari sociali sulla base di un ampio e approfondito dibattito in commissione rappresentava nostro avviso
Un riuscito tentativo di sintesi tra esercizio tra responsabilità normativa senso del limite della politica del diritto salvaguardia della laicità dello Stato e dell'autonomia della coscienza
La riprova di questo stava nell'evidente sforzo di mediazione di compromesso nel senso altamente politico dei termini che esso aveva richiesto a tutte le parti rappresentate in Parlamento e stava allo stesso tempo
Nella sintonia che quel testo faceva registrare con la legislazione della stragrande maggioranza dei paesi europei
Un aspetto questo che sta particolarmente a cuore a chi come noi crede profondamente ad un'Europa che non sia solo mercato comune ma anche comune dimensione di cittadinanza
L'introduzione di un drastico divieto di ricorso alla fecondazione eterologa
Un divieto voglio ricordarlo sconosciuto al resto d'Europa è in contrasto con la stessa ormai consolidata esperienza italiana ha travolto il difficile equilibrio raggiunto
L'esplicita intenzione
Da parte di quella maggioranza parlamentare
Di interdire l'accesso alle tecniche di fecondazione assistita omologa le coppie di fatto
Anche stabilmente conviventi non fa che rendere ancora più evidente la volontà di procedere al di fuori e contro il clima d'intesa e ci si era sforzato di costruire in Commissione
Io ho detto e ripeto che veramente bisognerà spiegare alle donne e agli uomini di questo Paese che viva
Ad in analoghe condizioni in Austria in Spagna in Germania in Francia in Inghilterra viene consentito di conoscere la gioia di una paternità ed una paternità è una copia italiana questo non deve essere riconosciuto questo diritto non deve essere rispettato
Voglio dirlo molto chiaramente mi dispiace che ci siano state delle reazioni veramente a mio avviso eccessive e veramente mi dispiace ma la legge che sta venendo avanti
Se sarà approvata sarà dunque il frutto di una lacerazione non di una convergenza e si porrà di fatto come eccentrica nel panorama europeo con tutte le conseguenze del caso anche in termini di difficoltà di applicazione abbiamo già visto questo film
Abbiamo già visto come cose che erano consentite a fuori d'Italia diventavano poi la ragione per la quale volte donne ho molte famiglie italiane ricorrevano fuori d'Italia quelle pratiche che in Italia venivano negate o prima ancora avevamo visto come pratiche illegali
Venivano in qualche misura consentite e come quando la legge intervenuta si siano avuti degli effetti molto positivi di riduzione per esempio nel caso dell'interruzione volontaria di maternità
Da noi sarà vista anche e soprattutto quella legge qualora dovesse essere portata avanti su quella linea come un'occasione perduta per far crescere nel Paese un'etica civile condivisa condivise in quanto aperta e dialogica
Frutto della collaborazione tra laici e cattolici credenti e non credenti accomunati dalla medesima volontà di consegnare ai nostri figli una democrazia più matura
E per questi motivi che molto tranquillamente ho detto ma voglio ripetere perché vedete
Anche le persone molto tranquille serene qualcuno dice persino buone
Sono convinte di alcune ragioni e di alcuni principi tendono a difenderli con una caparbietà che talvolta può apparire persino in contrasto con il carattere ma per questi motivi dico e ripeto
Che questa legge per noi così come non può diventare legge della Repubblica italiano
Non è protervia è solo chiarezza e onestà politica
Non può per noi diventare legge di uno Stato europeo laico e civile come il nostro una legge che impedisca la mole di una coppia di utilizzare per la gioia della procreazione le tecniche che in tutto il resto d'Europa sono consentite
Ma insieme la tensione morale alle grandi battaglie di principio la sinistra ha bisogno di trovare in se stessa il coraggio dell'innovazione
Senza il coraggio dell'innovazione non si può governare il futuro e non può esserci futuro per il nostro governare non solo a livello nazionale anche a quello delle tante amministrazioni regionali e locali
Che abbiamo la responsabilità di dirigere così come non potrebbe esserci futuro del nostro stesso partito
L'Italia è infatti un grande bisogno di innovazione reso più acuto proprio dall'ingresso del nostro Paese nell'euro
La competizione tra sistemi economici tra sistemi paesi si è fatta più acuta e non c'è più la svalutazione della moneta salvarci in corno dobbiamo rincorrere aree forti d'Europa se non vogliamo finire ai margini dello sviluppo
Il governo Prodi e il governo D'Alema hanno posto entrambi al centro tra politica nazionale la grande questione della competitività di sistema del nostro Paese
Dopo il clamoroso fallimento del governo Berlusconi che invito nessuno di noi a dimenticare dal novantasei in avanti il centrosinistra ha lavorato e sta lavorando con fatica ma anche con grandi successi e ricercando il consenso attivo delle organizzazioni sociali per modernizzare il nostro sistema economico un sistema formativo della ricerca le infrastrutture il sistema di servizi lo stato sociale la pubblica amministrazione
Ma la politica non può farcela a modernizzare il Paese se non si pone l'obiettivo di cambiare anche se stessi
E per questo che da ormai diversi anni nostro partito ha messo al centro della sua azione il tema della riforma dalla politica
Un tema complesso
Comprende al suo interno almeno tre grandi temi capitoli le riforme istituzionali l'innovazione politica il rinnovamento del partito
Le riforme istituzionali in primo luogo la casa comune degli italiani la nostra Repubblica ha bisogno da tempo di urgenti lavori di manutenzione straordinaria due in particolare
Le questioni che sono aperti la questione del decentramento del potere dallo Stato centrale alle regioni e i Comuni tema sul quale Walter vitali si è impegnato con particolare forza nel corso di questi anni e la ristrutturazione del complesso circuito tra corpo elettorale il parlamento e governo in modo da assicurare al Paese i governi stabili legittimati da un chiaro mandato popolare in una logica di competizione bipolare
Su questo terremoto su questo terreno noi ci siamo impegnati a fondo dando vita la commissione bicamerale nella quale abbiamo creduto al punto di esporre alla guida di esso l'allora segretario del nostro partito Massimo D'Alema
Voi sapete com'è andata a finire
La destra ancora una volta ha perso una grande occasione e quel che più conta l'ha fatta a perdere all'Italia
Dopo aver fallito nel novantaquattro la prova del governo non ha saputo mostrarsi all'altezza del ruolo costituente
Berlusconi poteva mettere la sua firma sulla nuova Costituzione e si è invece lasciato travolgere dal suo perenne e paralizzante conflitto di interesse
Bisogna che non ce lo dimentichiamo tutto questo la Bicamerale non è fallita come qualche nostro amico e compagno ora talvolta dice per le timidezze e dell'Ulivo ma per un'altra ragione
Perché Silvio Berlusconi voleva scambiare il rinnovamento delle istituzioni con l'umiliazione della magistratura italiana
Noi gli abbiamo detto di no anche se eravamo consapevoli che il nostro paese stava perdendo una grande occasione
Ma il prezzo che ci veniva chiesto era davvero troppo alto non si poteva fondare rinnovamento dalla Costituzione su queste basi politiche morali la riforma delle istituzioni ha quindi dovuto prendere un'altra strada quella delle molte riforme parziali a cominciare dalla proposta che noi sosteniamo convintamente di elezione diretta dei presidenti delle Regioni
Per tagliare alle radici il pericolo che li prenda piede nel nostro Paese la piaga dell'instabilità e del trasformismo
Ma il fatto più rilevante nel campo della riforma delle istituzioni è stata senza dubbio la ripresa dell'iniziativa referendaria che ha visto diversi nostri compagni in veste di protagonisti e ha visto la mobilitazione attiva di tanti nostri militanti naturalmente l'obiettivo delle prendo me circoscritto e parziale
Il quesito referendario agisce unicamente sulla legge elettorale della Camera mantenendo il turno unico solo accentuandone il carattere maggioritario con lo strumento del referendum non si può avere di più né di meglio
Dopo il via libera al referendum da parte della Corte costituzionale noi abbiamo definito così la nostra posizione il nostro è un sì convinto è un sì pena infatti come abbiamo annunciato voteremo sia referendum ma ci batteremo per andare oltre
Per trasformare il sistema a turno unico che non ha saputo darci colazioni coalizioni stabili in un sistema a doppio turno alla francese
Il sistema che fu proposto dal programma dell'Ulivo e per il quale sia noi che Antonio Di Pietro abbiamo raccolto le firme dei cittadini
Su questo sistema anche grazie alla spinta delle ferendo siamo riusciti a costruire nei giorni scorsi il consenso quasi unanime tra maggioranza di centro sinistra
Perché non abbiamo avuto in verità nei mesi scorsi diverse posizioni in merito il gruppo dirigente nazionale del partito ha fatto fin dal momento della sua formazione una scelta chiara noi siamo perché la lunga transizione del nostro sistema si concluda finalmente con un'autentica democrazia dell'alternanza
Con un sistema nel quale il voto dei cittadini fa i governi e li fa sulla base di un programma e di una leadership presentata al giudizio dei cittadini io non ho alcuna nostalgica per il proporzionale
Che è stato causa di instabilità politica e di debolezza strutturale del Paese
E in questi giorni noi stiamo misurando quali logiche devastanti può provocare quel sistema quale propensione alla frammentazione alla divisione alla rissosità può portare tutti i difetti resi ancora più macroscopici dalla debolezza di un sistema politico effimero
Molti partiti non affondano nella storia italiana o in valori forti le loro radici molti partiti sono più identificati con persone che con movimenti collettivi più immagine che programmi progetti ideali condivisi
Noi abbiamo scelto il sì per rafforzare il maggioritario per fortuna lo abbiamo fatto nel tempo giusto esitazioni o ambiguità ora credo tutti se ne rendano conto avrebbero avuto su di noi ha effetti devastanti
Ci avrebbero improvvisamente scagliato in una posizione di conservazione istituzionale che è il contrario del nostro atto di nascita
E cosa sarebbe stato
Considerazione puramente politica del governo se tutte le forze di maggioranza si fossero schierate per il no andando incontro ad una sconfitta sicura
Ecco uno di quei casi in cui convinzione politica e opportunità politica si sono unite in una coerenza forte
Proprio stamattina Massimo lo ha annunciato il Governo ha stabilito nel diciotto aprile la data nella quale Tevere la consultazione referendaria sono quindi spazzati via tutti i sospetti che si voglia in qualunque modo impedire o depotenziare i referendum
Noi ci batteremo per il sì
E continueremo anche ad impegnarsi prima e dopo il referendum per il doppio turno di collegio
La vittoria del prendo me infatti necessaria ma non è sufficiente
Come per guarire necessaria la forza di volontà ma servono anche le cure
Il referendum è una grande dimostrazione di volontà un grande e solenne atto d'indirizzo politico da parte del corpo elettorale ma il meccanismo concreto che referendum produce non è una cura
Per noi la cura e il doppio turno per il quale continueremo a batterci in Parlamento e voglio cogliere l'occasione per dire che non può non stupire
Che Alleanza nazionale è un po'più timidamente Forza Italia abbiano minacciato su questo tema ancora una volta uno sfizio un ostruzionismo parlamentare volto a non farlo
Realizzare alcuna iniziativa di riforma
Il futuro delle riforme istituzionali
Come voi sapete legato anche ad un'altra scadenza politica di grande importanza l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica io giudico un risultato molto importante che il centro sinistra tutto abbia deciso di presentare un candidato comune naturalmente da proporre alla discussione e alla verifica di tutte le forze politiche
Con l'obiettivo di dar vita alla più ampia convergenza possibile
Il nuovo presidente dovrà essere come è doveroso che sia una personalità di garanzia
Rispettosa della Costituzione nella consapevolezza che questo ripeto dispetto non può oggi essere scisso dall'interpretazione dinamica in chiave bipolare che della stessa Costituzione ha dato e sta dando il Paese
La battaglia per le riforme istituzionali si fonde quindi con l'impegno per l'innovazione politica la principale la vera innovazione politica di questi anni è stata il bipolarismo al posto di una politica abituata a mediare al centro quella politica per la quale ci sono stati i cinquantasei governi cinquant'anni
Si è affermata una politica fondata sulla competizione tra due alternative politiche programmatiche chiare e nette
Da una parte la destra di Berlusconi e Fini dall'altra noi quella che già nel novantaquattro all'indomani della sconfitta di progressisti Anne era capitato di definire la coalizione dei democratici il nuovo centro sinistra
Con questa coalizione che insieme a Romano Prodi abbiamo chiamato un vivo abbiamo vinto le elezioni del novantasei e abbiamo governato l'Italia in questi anni
C'entra tanto e dobbiamo essere orgogliosi di questo risultato l'obiettivo dell'è uno e avviando un ambizioso lavoro di modernizzazione del nostro Paese
Contro i fatti com'è noto non si polemizza
E i fatti ci dicono che in Italia per un bel po'di tempo questo sarà il quadro politico o noi o la destra di Berlusconi e Fini e in questo quadro politico per battere la destra avremo bisogno della coalizione dell'Ulivo e del centro sinistra
Il noi nel nostro partito non si è mai smarrita la consapevolezza che in Italia non ci sono allo stato dei fatti le condizioni per un'autosufficienza della sinistra
Ho visto anche con piacere che Romano Prodi ha riconosciuto un'altra speculare verità evidente come tutti i fatti
Che senza i Democratici di sinistra non c'è l'udito
Se teniamo ben presenti questi due punti fermi possiamo riuscire a far assumere al confronto interno all'Ulivo una piega più serena e costruttiva
Nei giorni scorsi
Ho
Sto a Romano a Di Pietro e agli amici di Centocittà di dire qualcosa contro la destra
Non l'ho fatto per riesumare i vecchi armamentari ideologici lo ha fatto esattamente per le stesse ragioni che il sindaco di Catania Enzo Bianco rappresenta egregiamente in un'intervista sulla Repubblica di oggi apro virgolette
Dobbiamo evitare dice Bianco
Di patire della sindrome del proporzionale che ti spinge a beccare nell'aia più vicino al tuo cortile a dare botte ai tuoi compagni e a risparmiare i tuoi avversari
Perché anche questo è evidente si può dire tutto del centro sinistra ma non dimenticare cos'è la politica del Polo chi sono i suoi rappresentanti e i valori e le battaglie che combattono
Dice ancora Enzo Bianco se ne accorge essi cito sempre tra virgolette se mi accorgessi in queste settimane che invece di dare linfa all'Ulivo tentasse modi assaltare il carro dei Democratici di sinistra mi fermerei le chiederei di scendere
Noi care compagne e cari compagni siamo legati ad una cultura del maggioritario e del bipolarismo
Una cultura che non può essere usata a corrente alternata a seconda dei sistemi elettorali con i quali si va a votare
E se nel centrosinistra si finisce con lo scambiare la tappa proporzionalisti che ha delle elezioni europee per quella finale e decisiva del Giro ci si sbaglierebbe di grosso
Insieme alle europee dovremo votare lo stesso giorno in mezza Italia col maggioritario per il rinnovo delle amministrazioni comunali e provinciali
E allora da qui questa sera voglio rinnovare l'invito che ho fatto quindici giorni fa
Siano l'Ulivo e il centrosinistra in tutta Italia il tredici di giugno uniti nel sostegno ai candidati sindaci ai presidenti delle Province
Ma non possiamo neanche dimenticare
Che la vera tappa decisiva le elezioni politiche si terranno con un sistema ancora più maggioritario di quello attuale
Non dobbiamo dimenticarcela mai la complessità di questo scenario se non vogliamo che dell'Ulivo del centrosinistra restino solo macerie e badate quando ci sono macerie in politica
C'è sempre qualcuno che raccoglie lo facemmo noi dopo il fallimento dal Polo non vorrei perché non se lo merita
Che fosse il Polo a raccogliere stavolta le macerie
Disseminate dalle divisioni e dai contratti del centro sinistra
C'è infatti il pericolo
Tutt'altro che teorico
Che è un elettorato come il nostro che si è abituato e persino innamorato dell'idea del maggioritario e del bipolarismo
Dinanzi allo spettacolo di un centrosinistra nel quale a distanza di quattro mesi dalle elezioni
Si scatena una competizione che di settimana in settimana e inesorabilmente spinta a trasformarsi in polemiche poi scontro c'è il rischio che il nostro elettorato quell'elettorato
Finisca per diciamo Ramzi per sentirsi tradito abbandonato per lasciarci tutti non qualcuno e qualcun altro no ma tutti turbato e deluso altro che recupero del non voto
E questo è il sentimento che sento prevalere quello che in questo momento più mi preoccupa una sensazione diffusa di smarrimento di confusione e di incertezza l'impressione che molti elettori dell'Ulivo hanno e che stia finendo
Travolta dallo spirito di competizione la più grande idea politica di questi anni la convergenza e l'unità dei riformisti italiani
Vedete quelle idee ha generato una vittoria
La più importante vittoria politica della sinistra dei riformisti nel dopoguerra ha generato la prima esperienza di governo in cui tutta la sinistra rappresentata ha generato l'alleanza programmatica di cattolici ambientalisti i laici riformisti di sinistra
Io la ricordo con la campagna elettorale come ricordiamo tutti
Ricordo le migliaia di chilometri inanellati con il pullman
Ricordo che quando quel viaggio cominciò l'armata di Berlusconi con le sue televisioni sembrava in vigili invincibile
Ma ciò che ricordo con più intensità e il sentimento nuovo che attraversò quelle giornate
Non eravamo finalmente più in campo per strappare l'uno all'altro i voti
Non eravamo più in campo per sottolineare diversità e renderle così più propongano eravamo finalmente tutti insieme per sconfiggere la destra e per affermare le nostre ragioni e i nostri valori
Quando i pullman arrivavano
Il pullman di Romano Prodi e il mio arrivavano al sud come al Nord trovavano ragazze e ragazzi cattolici o di sinistra ambientalisti o semplicemente dell'Ulivo
Fu un fatto nuovo qualcosa che mi era capitato di vivere solo in occasione di grandi battaglie civili o di libertà
Guardate io sto pensando molto a quel sentimento in questi giorni
E c'è stato non dimentichiamolo mai di più che ci ha consentito di evitare al Paese Berlusconi al governo è stato il di più che ha portato l'Italia in Europa
Penso a quel sentimento a quella idea politica perché quello e non altro è l'Ulivo e per questo nulla che si faccia parte potrà racchiudere da solo quella idea politica per questo oggi scorgo con preoccupazione parole toni che non riconosco
E milioni di italiani non capiscono come possano farsi violenta così violenta
La polemica tra chi insieme ha chiesto il voto tre anni fa insieme a governato con risultati eccezionali insieme sta governando insieme governerà e cambierà l'Italia
Il tredici giugno vedete è importante per l'Europa
Ma il quattordici il quindici e il sedici e tutti i giorni che verranno dopo sono importanti per l'Italia c'è un paradosso che può diventare insopportabile oggi guerra tutti contro tutti per strappare qualche punto di decimale in più ma domani dopo il referendum e la nuova legge elettorale avremo ancora di più il dovere di stare insieme e dovremo per farlo credibilmente recuperare lo spirito del ventuno aprile
Per questo
Io terrò in queste settimane la barra ferma abbiamo già reagito reagiremo con durezza lo voglio dire l'ho detto fin dal primo momento ad attacchi immotivati
Per fare un esempio
Non accetto
Che persone che si sono giovati
Apprezzandolo
Del supporto generoso e disinteressato dei Democratici di sinistra nelle loro esperienze di governo nei comuni improvvisamente annoverino i Democratici di sinistra tra i conservatori coi rappresentanti della vecchia politica
Sei
Se i democratici di sinistra erano buoni e bravi nelle campagne elettorali comunali lo sono ancora adesso ma se reagiremo permanente ad ogni attacco al tempo stesso non perderemo la bussola
Il nostro disegno strategico riguardano un sedici settimane le prossime sedici settimane ma i prossimi anni de la vita politica italiana per questo continuo a dire che oggi per quello che oggi siamo il futuro dell'Ulivo del centrosinistra sono legati alla forza della sinistra riformista italiana se questi democratici di sinistra saranno più forti sarà più forte l'alleanza
Altrimenti i decimali rimarranno nella storia italiana come il simbolo di una ennesima vittoria di Pirro
Vedete in ogni Paese c'è una sinistra forte
Se in Italia fosse forte ma settaria ideologica sarebbe un problema e probabilmente molti dove non sarebbero qui
Ma la sinistra riformista italiane cosciente della sua indispensabilità e del suo limite tutti dobbiamo sapere che le due cose stanno insieme
Quale futuro può va bene l'Ulivo senza una forte sinistra e chiedo a tutti
Davvero a tutti coloro i quali sono stati i sindaci ministri o presidenti del Consiglio
Chi ha sostenuto con più lealtà e convinzione ogni innovazione politica istituzionale poiché il cambiamento radicale se non le donne e gli uomini di questo partito
Il non voto il non voto non si recupera con la competizione tra di noi ma dando al contrario il senso della solidarietà e della coesione non sarà un caso se proprio i giovani dell'Ulivo
Hanno detto di no alla proposta di trasformare la grande speranza dell'Ulivo in un nuovo partito nell'unico
Coesione solidarietà significa privilegiare ciò che unisce su quello che divide
Per questo avevo proposto
Il resto fermo sull'impegno che c'eravamo reciprocamente dati di presentarci alle elezioni europee affiancando al singolo di ciascuna forza politica della coalizione la denominazione dell'Ulivo
E di far precedere i programmi elettorali ciascuna forza politica da una dichiarazione programmatica comune
Ho visto in questi giorni che un vostro illustre concittadino Pier Ferdinando Casini
A
Ha solennemente annunciato
Che l'Ulivo è al capolinea
Io vorrei chiedere un grande favore a tutti gli amici e a tutti i compagni del centro sinistra diamo insieme torto a Cassino
La qualcosa equivale a dire
Ragioniamo insieme con serenità e pacatezza sul futuro dell'Ulivo mettiamo sul tavolo i problemi che ci sono ma consideriamo lì come tali cioè appunto come problemi non come randelli da agitare gli uni contro gli altri
Anche qui permettetemi di dire
Con sincerità una cosa che mi sta a cuore il primo problema con quale dobbiamo fare i conti è il giudizio sulla crisi del governo Prodi e sulla nascita del governo dalle quella vicenda addensato fra di noi nuvole che vanno spazzate via con decisione
Anche qui stiamo ai fatti
L'Ulivo purtroppo non ha mai avuto da solo la maggioranza alla Camera
Per governare ha dovuto reggersi sul voto determinante di Rifondazione Comunista
E vorrei dire a questo proposito che non vorrei nessuno dimenticasse mai che quel partito chi ha la responsabilità principale di aver interrotto il cammino del governo di Romano Prodi
Un partito che ha votato
Rifondazione comunista senza batter ciglio finanziarie imponenti come quella del novantasette quella del novantotto ma si è poi rifiutato di votare la prima finanziaria espansiva dopo anni fino a provocare la caduta del governo dell'Ulivo
Il primo governo della storia d'Italia che vedeva la partecipazione di tutta la sinistra
In quel difficile passaggio dinanzi all'inspiegabile nodi Bertinotti noi dell'Ulivo ci siamo sforzati soprattutto di rimanere uniti
Nella convinzione che quello fosse il valore fondamentale da salvaguardare
E infatti uniti siamo andati al voto di fiducia
Nella speranza che la sofferta scissione da parte dei comunisti italiani fosse sufficiente a garantirci la maggioranza è quella decisione
Fu soprattutto responsabilità di Romano Prodi a mia che volevamo
In coerenza verificare in Parlamento l'esistenza o meno dalla maggioranza che era stata scelta con il voto dagli elettori il ventuno di aprile e quella responsabilità io sento tutta intera ancora oggi
E rivendico la coerenza
Di quella decisione che allora assume
Tutti sapevamo peraltro a cominciare da Prodi e da me ce lo siamo detto più volte che fiducia o no
Un'apertura all'UDR sarebbe stata una obiettiva necessità
Perché comunque anche se quel voto fosse andato bene fossimo passati per un voto non saremmo potuti andare avanti per due anni e mezzo con un solo voto di maggioranza alla Camera
Poi il voto è stato negativo e a quel punto ci siamo trovati dinanzi ad una scelta difficile cosa fa abbiamo messo sul campo tutte le ipotesi per scartare
Un governo tecnico
Sarebbe stata la dichiarazione di fallimento dell'udito
E avrebbe comunque avuto bisogno di una maggioranza parlamentare che segna avremmo dato all'Europa dopo anni di virtù di stabilità di governo e di recupero di prestigio di autorevolezza del sistema politico
Oppure un governo istituzionale che avrebbe rimesso in gioco il Polo quello che si sarebbe stata una Caporetto per l'Ulivo
O ancora le elezioni anticipate che peraltro gran parte delle forze politiche non volevano con la finanziaria da approvare alle soglie del semestre bianco che probabilmente avrebbero creato seri problemi al Paese a pochi mesi dall'ingresso nel a quel punto l'unica strada possibile quella che insieme a Prodi abbiamo deciso di percorrere era quella di tenere insieme l'Ulivo e cercare di formare una maggioranza con quelle forze l'UDR i comunisti italiani che si erano dichiarate disponibili e questo fu il senso
Del tentativo nuovo che con Romano facemmo in quei giorni dell'incarico meglio del del nuovo tentativo appunto di formazione del governo poi
Dopo il fallimento di quel tentativo la via più naturale apparve a tutti che quella ipotesi fosse portata avanti dal segretario dei Democratici di sinistra
Si possono valutare in molti modi quelle vicende noi tutti riteniamo di avere fatto in un contesto molto difficile il bene del Paese e quello dell'Ulivo
Al governo D'Alema va ora garantita la convinta solidarietà di tutto il centrosinistra
Innanzitutto perché questo è nell'interesse del Paese che ha bisogno di stabilità e di riforme ma poi anche perché questo nell'interesse del centrosinistra che difficilmente potrebbe presentarsi in modo credibile agli elettori
Sulla base di un fallimento al governo del paese
So che c'è un altro problema aperto del giusto discuterne in maniera sincera mi riferisco all'individuazione del leader del centro sinistra e alla conseguente candidatura ruolo di premi e nella prossima legislatura
Ci sono molte strade per affrontare questo problema io ho proposto d'accordo con D'Alema e anche Romano Prodi si è dichiarato favorevole come gli altri leader dei partiti tra maggioranza
Un'ipotesi che intendo sostenere perché a me sembra la via più trasparente e democratica definiamo insieme un percorso di elezioni primarie del candidato che poi tutta la coalizione dovrà insieme presentare agli elettori alle prossime politiche
Se avremo tutti insieme il coraggio di imboccare questa strada avremmo fatto fare un passo in avanti vero non solo all'Ulivo al centro sinistra ma la democrazia competitiva maggioritaria e bipolare nel nostro Paese
Il terzo problema sul quale vorrei che discutessimo ragionassimo insieme nell'Ulivo e l'Europa è vero alle europee si voterà col sistema proporzionale ma questo non ci autorizza a trasformarle nell'occasione per far risuscitare il peggio che la politica italiana ai cittadini dobbiamo la verità
Il tredici giugno non si vota né sul finanziamento pubblico dei partiti né sulla leadership di governo
Il tredici giugno si vota per il primo Parlamento europeo del dopo Euro qualcosa di importante da cui dipenderà il futuro dell'Italia
Sarebbe utile noi lo faremo che elezioni europee ci si schierasse sulla base di una politica europea
Ci si confrontasse ci si scontra se sul Trocchia davvero in gioco a livello continentale
Ho detto politica europea non si tratta di un'affermazione ovvia la politica europea è ancora un anno dinanzi al gigante tra monete alla tecnocrazia di Bruxelles
Una situazione che non crea problemi alla destra che crede nel primato del mercato sulla politica una società una segretazione invece che non è tollerabile per la sinistra
Che sta cercando le vie per affermare un primato tra politica democratica anche a livello sovranazionale
In Europa ci sono due grandi famiglie politiche
Il Partito dei socialisti socialdemocratici e laburisti e una pay il Partito Popolare Europeo a dominanza di centrodestra poi ci sono altre famiglie certa lo so che ci sono delle evoluzioni in corso in tutte queste famiglie
E probabilmente questo evoluzioni potranno nel corso degli anni che abbiamo davanti anche configurare scenari nuovi ma la situazione oggi e queste
Alle elezioni europee noi ci batteremo con chiarezza perché tra queste due politiche né prevalga una
Prevalga la politica di Tony Blair editoriali sospende Igarashi vedere di vinco di Massimo D'Alema e di Antonio Guterres prevalga su quella di andare di ciò e per e di Berlusconi
Costruire un grande partito del socialismo europeo
Per partecipare tutti insieme alla ricerca di vie nuove per la sinistra democratica in Occidente è un obiettivo di portata storica al quale non può mancare l'apporto dei riformisti italiani lo diremo con chiarezza tra qualche giorno a Milano
Al congresso del Partito socialista europeo con la stessa chiarezza e senza intenti polemici chiedo
Prodi Rutelli Cacciari e Di Pietro da che parte staranno in Europa
Sì sparpagliati hanno tre diversi gruppi presenti a Strasburgo dopo essersi fatti eleggere la stessa vita della stessa lista Romano con i popolari Orlando con i verbi Massimo Cacciari con i socialisti o pensiamo invece di finire tutti insieme in qualche gruppo misto
Un debole indo così la forza della sinistra europea che si oppone alla politica di azionare di Berlusconi
I partiti sono valori principi programmi e progetti oltre a strutture modelli organizzativi sedimentati nel corso degli anni facciamo qui i conti con la quarta questione aperta quella del rapporto tra la politica e i partiti
La cultura politica sulla quale si fonda l'Ulivo non può avere nulla a che vedere con le campagne contro la politica i partiti l'Ulivo ha vinto anche grazie alla forza dei partiti che hanno sprigionato valore aggiunto proprio dando vita alla coalizione
Il governo Prodi è stato sostenuto da forze politiche come la nostra
E così è stato per tutti i sindaci se poi allarghiamo il nostro squadra loro il nostro sguardo all'Europa vediamo che sono partiti quello che hanno vinto il governo nel Regno Unito con Tony Blair in Francia come sospende Germania cosciente
Lo stesso rapporto in politica tra la memoria storica l'apertura al nuovo è un rapporto complesso che non tollera semplificazioni non basta dire che sia il nuovo per esserlo davvero
Altra cosa rispetto alle confuse campagna anti partito e affermare la necessità del rinnovamento della politica e dei partiti
In questo campo c'è molto da fare da cambiare anche da parte nostra
L'antipolitica qualunquisti col disprezzo per la politica e per i partiti vanno scoraggiati e combattuti ma badate
L'unico modo per battere queste tossine che avvelenano la democrazia
Non è quello di contrastarle con le invettive retoriche ma quello di togliere loro argomenti con i fatti
E i fatti che ci vengono chiesti sono quelli di fare dei partiti per quanto ci riguarda cominciare dal nostro dei luoghi aperti nel quale la gente può entrare e vedere partecipare sentendosi a casa propria il nostro vuole essere un partito aperto da tempo non è più un partito chissà
Lo ha dimostrato da ultimo la compostezza con la quale il vostro congresso accolto la decisione di Antonio la Forgia
Una decisione
Che mi dispiace personalmente
Anche se non incrina la stima e l'amicizia che nutro per l'uso
Una decisione che considero comunque un errore politico perché come a Luís avevo detto invece di avvicinare rischia di allontanare
Crea esattamente quei rischi che Enzo Bianco ha efficacemente contestato oggi da una brutta impressione
Vale comunque per La Forgia ciò che sicuramente Luigi che ha una così lunga militanza nel Pci e nel PDS prova per nuovi non risentimento non la sensazione di un tradimento
Alla Ford già diciamo che se non saremo nello stesso partito saremo comunque alle oggi però care compagne e cari compagni a un annuncio da parte è il primo
Altri ne seguiranno nei prossimi giorni
Ho proposto in queste ore ai nostri dirigenti della Sicilia e della Sardegna il nome del nostro capolista alle elezioni europee per quella circoscrizione è davvero una espressione della migliore Società Civile
è un uomo che ha deciso di iscriversi ora al nostro partito perché condivide l'idea e il progetto che ci anima quello di costruire la sinistra dei valori
è un compagno che svolgerà un ruolo da protagonista nel rilancio politico e organizzativo del partito in Sicilia
Il suo nome legato ad una pagina tra le più drammatiche della lotta alla mafia in quella terra
Di suo padre
Ucciso dalla mafia ha scritto
Una volta mi spiegarono che ciò che è terribile non è morire
è finire
Rassegnarsi tacere parlar d'altro noi non lo abbiamo fatto e questo che non ci hanno perdonato dicevano la paura ti travolge RAI se non sarà la paura sarà il rancore a perderli la loro giovane collega
Non fu così
Il giornale andò in macchina come lo avevamo pensato insieme a te dieci giorni dopo la tua morte solo un baffo sotto la testata accanto autonomia non più direttore fondatore
In quelle poche gocce d'inchiostro c'era tutto editoriale più semplice asciutto diceva ci scusiamo con i lettori per i tre giorni di ritardo non ci furono lamentazioni
Solo quell'avviso noi andiamo avanti
La sofferenza è un fatto privato il giornale no scrivemmo in quell'editoriale
Per dare una voce udibile fedele alla Sicilia onesta che è molto più forte e profonda di quanto non si creda nessuno concludeva la potrà fermare quando saprà di se stessa
Sarà Claudio Fava figlio di Giuseppe Fava
A condurre la campagna della sinistra in quella parte d'Italia
La scelta di Fava indica una linea che intendiamo seguire sia nella selezione delle candidature per Strasburgo sia per il rinnovamento del partito numerosi altri segnali in questa direzione arriveranno nelle prossime settimane
All'assemblea congressuale del sei novembre scorso sia D'Alema che io avevamo denunciato l'esistenza di una grave contraddizione tra le responsabilità politiche di governo che gravano sulle nostre spalle e la forza del nostro partito
Al confronto con le altre forze della sinistra europea noi siamo con il nostro venti per cento circa di consenso elettorale una formazione troppo piccola
La sinistra italiana tutta era nel novantasei al trenta per cento uno dei dati più bassi della storia della sinistra nel quarantasei era il trentanove virgola sei due anni dopo il trentotto virgola uno mentre nel settantasei raggiungemmo addirittura il quarantaquattro
Sono confronti impropri e discutibili e tuttavia il dato politico resta la sinistra l'ulivo la stessa democrazia italiana hanno bisogno di un partito dalla sinistra riformista più grande il più forte
Per raggiungere questo grande obiettivo politico ci siamo dati delle linee guida la prima rinnovamento culturale del partito un partito di sinistra non cresce solo cercando consensi aggiuntivi giusta ponendo qualcosa al suo ceppo originario
Un partito come il nostro cresce solo se si apre culturalmente politicamente ma il solare del cattolicesimo democratico e sociale del solare a laico democratica verso le molteplici culture della radicalità che parla dei diritti e dei nuovi bisogni
Noi siamo la forza italiana del socialismo europeo e come diremo sabato prossimo nel convegno su Carlo Rosselli facciamo nostra un'identità chiara quella del socialismo liberale
Del resto se guardiamo appena al di là dei nostri confini nazionali ci accorgiamo che il rinnovamento delle grandi formazioni politiche della sinistra europea
Si sta realizzando proprio attraverso l'incontro tra tradizione socialista con quella liberaldemocratica con ispirazione cristiana e con le culture radicali
Il secondo ambito di lavoro e quello del ripensamento del modello organizzativo il Paese è cambiato
E vuole partiti che consentano modalità di partecipazione di cittadini diverse da quelle tradizionali
Noi dobbiamo accentuare la dimensione federalista del partito incoraggiando modalità politiche organizzative di strutturarsi differenti a seconda dei diversi
Contesti territoriali una cosa è fare i Democratici di sinistra nord un'altra e farli in Emilia un'altra ancora in Sicilia una cosa sono le grandi aree urbane un'altra cosa è la Provincia
Contemporaneamente dobbiamo sperimentare informa via via sempre più generalizzata modalità nuove di coinvolgimento degli iscritti nella selezione dei dirigenti di partito
Allargando decisamente la platea degli aventi diritti al voto quando si tratta di eleggere i segretari a tutti i livelli e soprattutto degli elettori nella selezione dei candidati attraverso elezioni primarie
Da un'indagine condotta di recente da un pool di giovani ricercatori sociali è emerso che il settantacinque per cento degli italiani vorrebbe le elezioni primarie per scegliere i candidati del proprio partito o del proprio schieramento
è in fondo la proposta che abbiamo avanzato a Bologna
In verità era stata la prima proposta
Inizialmente respinta ai nostri alleati
Ora è di nuovo in campo con un metodo chiaro trasparente e Alessandro ramazza mi ha riferito oggi ed è risultato positivo che è stato raggiunto nella riunione dell'Ulivo nella quale questa proposta che fu avanzata
Ripeto all'inizio di questa vicenda oggi
è stata acquisito un metodo capace di unire le forze
Voglio essere sincero non avremmo forse l'assunto lo stesso obiettivo Zani lo ha detto se avessimo scelto non una consultazione di coalizione ma una di partito che poteva finire col rischiare di consegnare alleati un candidato già confezionato
Considero invece utile e necessario che gli elettori dell'Ulivo del centrosinistra di Bologna scelgano votando il candidato sindaco
Ma le primarie a Bologna come in Italia richiedono un vincolo che chi vince e chi perde stiano poi insieme nella competizione contro gli avversari
A Bologna
Noi Democratici di sinistra ci siamo divisi
Ci sono stati i difetti scelto ma diciamoci la verità c'è un problema obiettivo la totale aleatorietà delle regole del gioco nella coalizione come nel partito la democrazia è in primo luogo regole e garanzia con voi compagne e compagni della nostra organizzazione più forte mi sento di prendere un impegno e mi sento di rivolgervi un invito l'impegno e quello di fissare chiare i criteri per la scelta delle persone sia nella coalizione che nel partito
Più ampia sarà sempre la cerchia di chi sceglie meglio sarà sempre
L'invito e a raccontare meglio noi stessi non è stata bella l'immagine di noi che i giornali hanno trasmesso in questo caso non so se la colpa sia dei giornali
La sinistra dei valori nasce in primo luogo da rispetto reciproco rispetto da parte di tutti ma in particolare da chi come me per esempio ha più responsabilità e può garantire costante attenzione al coinvolgimento alla valorizzazione all'unità
L'unità di un partito plurale non può essere più quella dei tempi del centralismo democratico deve essere rispetto delle diversità il loro valorizzazione ma la condizione fondamentale in una comunità di donne e di uomini
Investiti di grande responsabilità è la lealtà
Il non usare trabocchetti non dare colpi bassi non usare strumentalmente i mezzi di comunicazione
Vedo che la federazione di Bologna sta ora compiendo un positivo sforzo che va in questa direzione un partito è un organismo delicato Matteucci ha detto bene nella sua relazione parlando delle modalità di un partito nuovo e aperto
Dobbiamo farlo e voi compagne e compagni di Bologna e dell'Emilia dovete essere come siete sempre stati i protagonisti di questo tempo nuovo ho fiducia che lo farete uniti
Terzo ambito di lavoro
Per il partito e la rivitalizzazione delle strutture di base
Guardate non è vero mi dispiace smentirlo in qualche misura chi aveva raccontato l'apocalisse dell'Emilia sia di risposta questa grande manifestazione di donne e di uomini del nostro partito non è vero e siamo entrati in una sorta di inarrestabile
Spirale di crisi o di difficoltà guardate io vorrei che la stessa sincerità e la stessa passione nel riflettere sullo stato di un partito politico che mettiamo noi guardando dentro noi stessi e sezionando negli stessi la mettessero altri partiti ma qual è la vita democratica di Forza Italia
Come decidono e dolori tali cifre
Guardate noi abbiamo dato un segnale io al gruppo dirigente del partito in tre mesi abbiamo girato decine e decine di sezioni dal nostro partito
è bastato un piccolo sforzo di attenzione per recuperare in tre mesi più di centoventi mila adesioni
Chiudendo i dati sul tesseramento del novantotto anche grazie all'apporto delle nuove formazioni con le quali abbiamo dato vita ai DS con un bel segno più intoppo tanti anni un bel segno più
E vorrei dire che queste formazioni che sono venute democratici sinistra devono con le loro culture attraversare mutare noi stessi
Bisogna tornare a guardare con attenzione al tesseramento e più in generale alla vitalità delle nostre strutture di base e fatemi dire anche un po'come vecchio direttore di quel giornale bisogna tornare a leggere L'Unità guardare quel giornale a sostenerlo perché ha una voce decisiva della sinistra del nostro Paese l'albero l'albero cresce se le sue radici ben piantate nella società
Dalla organizzazione del partito traggono linfa è alimento le radici vanno quindi curato li coltivate ancor più e meglio delle foglie se le radici muoiono e l'albero intero che si disse che muore se le radici sono vive l'armeno crescerà proprio come noi vogliamo che cresca
Cari compagni e cari compagni
Noi siamo un grande partito dalle profonde e solide tradisce voi qui in Emilia-Romagna lo siete in modo del tutto speciale la storia era forza che abbiamo ci impongono un sovrappiù di serietà
Se altri perdono la bussola noi abbiamo il dovere di tenere la rotta con calma e con fermezza
Senza lasciarci andare al gioco delle polemiche del rimpallo delle responsabilità delle accuse incrociate e anche per questo che noi a partire dal venticinque aprile
Rimetteremo in moto il pullman
Perché per noi il viaggio continua
E simbolicamente diremo questo alle donne e agli uomini che credono nel riformismo italiano
Quel pullman che non sarà più il pullman dell'Ulivo perché sarà solamente da noi utilizzato sarà il simbolo dei DS
Della sinistra ma vedete proprio per dare questo segnale proprio per dire che noi andiamo oltre le sedici settimane che ci porteranno al tredici di giugno
Ho chiesto a tutti i leader delle forze di maggioranza di fare anche in campagna elettorale delle manifestazioni insieme per dire che oggi siamo divisi ma domani torneremo ancora più uniti di prima
Perché questa è la sfida del riformismo italiano
E allora tireremo l'Italia
Che ci fermerà
Centrosinistra a sostegno dei candidati sindaci aprì vince e per è questo lo spirito con il quale noi democratici di sinistra siamo in
La situazione nuova che si sta bene ricca noi Democratici di sinistra di una grande responsabilità il futuro dell'Ulivo
E dalla forza che ha
Diana Serasin la più forte lo sarà boh diceva
Un uomo e un pensa certo non sospettabile di me malissimo che in politica prende ottenere
Se non si ricercarsi continuamente possibile
La la sua passione vissuta sta
L'attenzione che non può e non deve pare soluzione dobbiamo fare ciò che è possibile
E la voglia dell'impossibile sono certo
E l'Europa
è più forte la
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