I lavori della tavola rotonda, dal titolo "Bytes all'arrabiata. Da Internet alla televisione digitale. A chi il diritto di broadcasting?", svoltasi (l'8 marzo) al Centro Congressi dell'Università di Roma "La Sapienza". Interviste rilasciate a margine della sopracitata tavola rotonda

Radio radicale Sato per ascoltare uno speciale sulla tavola rotonda dal titolo bytes all'arrabbiata da internet alla televisione digitale
A chi ha il diritto di broadcasting
Tavola rotonda che si svolge al centro congressi l'Università la Sapienza di Roma l'otto marzo moderata da Maurizio Costanzo presieduto da Giovanni Giovannini presidente dell'Osservatorio tutti i media qui patrocinato da presidenza del consiglio dei ministri
Organizzato dalla Scuola di giornalismo Dante alimenti dall'Ente dello Spettacolo dell'osservatorio ultime via nell'ambito di un progetto europeo di ricerca sul internet è il giornalismo
Durante la tavola rotonda viene anche presentato il libro bytes all'arrabbiata curato da Andrea Piersanti un vero e proprio instant book a più mani sulle lunedì internet nel nostro Paese il libro pubblicato dall'Ente dello spettacolo dal Centro di Documentazione giornalistica nell'ambito del progetto sigaro
Che è un acronimo che sta per società dell'informazione e i giornalisti azioni GE regionali e per l'occupazione
Abbiamo intervistato per voi alcuni protagonisti del convegno iniziamo chiedendo a Mario Morcellini direttore del Dipartimento Sociologia della Sapienza tra gli organizzatori e i relatori della tavola rotonda
Di illustrarci il significato del convegno in oggetto
Il significato è quello di dare una proiezione pubblica una vetrina pubblica non certo per ragioni spettacolari ma per ragioni di un messaggio ai politici e al impresa
E non tanto all'università per ragioni che vedremo subito dopo
Sulla lavoro che è stato fatto in questi anni di interazione tra un'associazione diciamo privata come la tanti alimenti Andrea Piersanti lente lo spettacolo che fanno un lavoro l'organizzazione culturale significativo la stampa romana
Il Dipartimento riflessologia che hanno insieme ha realizzato prodotto e messo in campo un progetto di formazione dei giornalisti alle nuove tecnologie è un esperimento assolutamente innovativo
Non non innovativo per l'università che come vedremo fa tagliando molto più forte di quello che i giornali e le radio raccontino ma certamente è un progetto innovativo perché riesce a beccare i giornalisti soprattutto in in disagi e cioè quelli usciti dal processo produttivo i giovani che non riesca a entrare la professione rafforzandone la capacità culturale cioè rendendoli più competitivi per il mercato del lavoro per i nuovi saperi richiesti dalla giornalismo io on line e del giornalismo internet pure giornalismo italiano certo non si caratterizza molto ahimè per la sua prospettiva internazionale
Incoraggiamo queste esperienze è perché condividiamo un giudizio molto critico nei confronti della gestione complessiva dell'informazione in questo Paese del ruolo che l'impresa è hanno la scarsa dinamici azioni i processi di cambiamento e negli investimenti ma anche addirittura sul management delle testate c'era noi condividiamo un giudizio che la crisi del giornalismo è in qualche misura spiegata dalla proprie da e dalla direzione del e dalle direzioni impresse dai da quelli che sono in condizione di decidere alla scarsa trasformazione del giornalismo d'Italia quindi il condividiamo perfettamente questo giudizio critico solo che non sull'editoria non sul giornalisti oggi assoluto sull'editoria capirle dicendo la nostra alleanza e ne siamo alleati con i giornalisti non con chi ha bloccato i processi di innovazione e proprio per questo rivolgiamo la l'azione formativa iniziale che il compito dell'università e continua che è compito di iniziative come questa ai giovani giornalisti ai giornalisti in difficoltà ultima domanda su questo
Il progetto sigaro ce ne può parlare
Unisco a questa domanda il progetto che abbiamo che è quello di trasformare il corso di laurea in una facoltà di comunicazione che sarà una in punto di raccolta non solo di studiosi accademici sul giornalismo ma anche della parte più avanzata delle imprese comunicative esattamente sul modello di sigaro cioè sigaro è stato un esempio di reciprocità di parità e di rispetto forte tra privati pubblici università giornalisti formazione privata la come l'azione formazione pubblica la comunicazione è un esempio straordinario perché tutti siamo migliorati in questo lavoro in cui nessuno di noi pensava di avere la ricetta magica né per uscire dalla crisi né per avere un curricolo ma perfetto di formazione alla professione
Ed ora ascoltiamo Andrea Piersanti curatore del libro che dà il titolo al convegno Rocco abbiamo rivolto la seguente domanda
Dove stanno andando il giornalismo nell'editoria italiana
Ce ne siamo ormai accorti tutti noi stiamo vivendo adesso la stessa situazione che ride ma in Italia venti anni fa con la penso alla televisione dalla Cecenia
Cioè stiamo vivendo quindi in una situazione di fortissima deregulation del sistema dei media una deregulation all'interno del quale tutti si stanno muovendo nel tentativo di fare tutto per quei pittori tradizionali di carta che vogliono fare la televisione la televisione che voleva lanciarsi nei campi e di editoria tradizionale apparentemente più l'affare dell'editoria Elettronica eccetera eccetera e insomma è momento di grandissima confusione non sono chiare le regole l'episodio di Grauso la dice lunga l'acquisto selvaggia fra virgolette di centinaia e centinaia di domini la dice lunga sul fatto che in realtà in questo momento bisogna ancora inventare non dico le leggi non dico le regola ma bisogna mettere proprio la nuova deontologia professionale che riguardi sia l'attività dei gli editori ma che riguardi anche e soprattutto l'attività dei giornalisti ecco a questo proposito penso l'ultimo sciopero
Fnsi in cui tra l'altro si richiedeva che anche coloro che lavorano su internet essendo giornalisti fossero
Regolarizzati o forse regolamentati non è che si vuole imbrigliare un po'quando ci sentiamo in qualche modo per responsabile perché il Progetto sinora in questi anni si è sviluppato da cresciuto propriamente al sindacato dei giornalisti e forse anche sulla base di alcune stimola
C'erano solo al nostro progetto con la nuova piattaforma e discussa la contrattuale afferma essere ha inserito con molta forza il tema della laico
Mentre noi siamo la responsabile la responsabilità dell'inserimento di questo tema è dato dalla evoluzione del sistema gli editori però evidentemente si guardi la loro risposta non sono ancora pronti a discuterne non sono ancora pronti a discuterne perché nessun editore in Italia a partire che grande fiera dei più piccoli è in grado di dire dove si andrà a parare non di fra dieci anni ma fra due anni fra dodici mesi è un momento di grandissima confusione in cui è ancora difficile vedere alla luce del sole
Stiamo tutti lavorando affinché il solo ci sia le nuvole siano il più possibile lontano soprattutto
Ne vogliamo allargare l'orizzonte uscire dell'Italia e allora chiediamo a Paolo De Nardis preside della facoltà di Sociologia della Sapienza editorialista Rizzetto Inc come sarà il giornalismo del futuro
è importante poter parlare di giornalismo del futuro anche perché nell'immaginario collettivo e molto spesso anche da parte di chi si avvia la professione torna spicca sia un'immagine del giornalismo un poco tradizionale cioè non ci si rende più conto che l'impiego
La applicazione delle nuove tecnologie cambiano la figura dello stesso giornalista si pensi alle cure dell'inviato noi siamo abituati la un signore professioni perché con la sua troppo da su un luogo particolare del pianeta terra a fare un servizio a cercare di capire che cosa sta succedendo in quel momento preciso politico-militare del gestore un domani ecco forse questo non ci sarà più ci sarà una macchinetta che si potrà mettere su un qualsiasi Sasso sempre che proietterà e non ci sarà più bisogno della troupe allo studio centrale quello che sta succedendo in quel posto allora questo cambia ecco in qualche modo forse una per imitazione veramente nuova che ha saputo utilizzare le nuove tecnologie quello di Rainews Seniores per vedere la possibilità di giornalismo ad oltranza in permanenza ventiquattro su ventiquattro con turni di otto ore
Presenta un vero e proprio punto di riferimento iniziale introduttivo prodromico però di frontiera di questa nuova sfida che le tecnologie impongono al giornalismo di domani se non pensiamo ancora le vecchie figu per il giornalismo il giornalismo novecentesco anche di questa seconda metà del Novecento anche il giornalismo dell'etere che è stato forse il più avanzato quello radiotelevisivo pensiamo a figure che sostanze mentre si avviano a un tramonto in termini di quel tipo di professionalità e temi di veri e propri costi poi dell'intrapresa giornalistica tornando un attimo all'inviato
Sì è vero le immagini come dice lei ventiquattro su ventiquattro problema agivano anche interpretate magari a volte le ho interpretate male però se non c'è un interprete e l'utente può non capire quello che immagina presente sono perfettamente d'accordo neppure in Sociologia diciamo sempre che in una ricerca sul
La logica i dati non parlano da soli hanno bisogno di categorie logiche di categorie teorica da bisogni categorie culturali che orienti no in qualche modo i dati allo stesso modo le immagini danno orientate vanno lette più che interpretate le dell'interprete non è sempre qualche cosa di soggettivo di recita a soggetto vanno spiegate il più oggettivamente possibile queste lottare informazioni chiaramente sappiamo bene che non siamo nella stratosfera siamo sul pianeta Terra per per cui siamo costretti molto spesso a creare una lettura la lettura che per ovvi motivi addirittura di tipo individuale a questo avviene benissimo all'interno degli studi centrali
Senza l'idea di una lettura al momento lì purtroppo guardi si va avanti su questa purtroppo o per fortuna si va avanti su questa linea su questo trend è molto difficile pensare a una irreversibilità di questo trend però
E a togliere una una persona sul posto ha sicuramente un approccio migliore
A può interpretare nei
Io può spiegare ai media ed è vestito prendo a prestito dalla sociologia né in sociologia parliamo di osservazione partecipante per una ricerca scientifica l'osservazione esplicitamente anche dal punto di vista dell'impostazione di un discorso di tipo Vito logico di tipo militare di tipo bellico di tipo cooperazione internazionale e di fatto se ne pensa ai costi a rischio che ne deriva all'inviato per l'inviato stesso al problema della propria incolumità fisica le vede bene che lasco messa del futuro non è costituita dalla vecchia figura del giornalismo ma tali posti dall'impostazione Rainews per intenderci intendiamoci Rai News e semplicemente una frontiera un un modo di corrompere quello che era un po'il sonno dogmatico del giornalismo del Novecento è soltanto una parte embrionale inizia di stima che va implementata come dire messa in opera e sviluppata
Paolo Serventi Longhi segretario nazionale della Federazione Nazionale Stampa Italiana vede nella informazione on line una informazione via Rete delle grandi opportunità ma esprime anche delle preoccupazioni
Line
L'informazione dirette e certamente una grande opportunità per tutti noi Perillo il sistema della comunicazione per i giornalisti per le aziende editoriali e lo si vede anche dalla dai profitti che Renzo De reali e registrano anche se dal punto di vista della finanza virtuale diciamo così ho espresso una preoccupazione all'occupazione Cruz seria noi abbiamo il moltiplicarsi esponenziale di siti informativi legati e non legati ad aziende editoriali o ad aziende che fanno comunicazione emittenti
Di cui c'è come dire alcune di questi siti di queste strutture che danno delle garanzie di qualità informativa ma la stragrande maggioranza di esse sono assolutamente dei qualificanti del qualificanti per i chi vi scrive chi vi lavora e non ha non danno alcuna garanzia l'utente io credo l'ipotesi è quella di proporre nel contratto nel nuovo contratto islamisti non abbiamo messo nella piattaforma una sorta di Press marca di marchio di qualità definito da editori e giornalisti delle loro organizzazioni rappresentative della filiera se ne sente che possa essere inserito nell'homepage dei siti informativo dei portali informativi che possa convincere e il cittadino che quel sito informativo è un sito di qualità perché rispetta avere regole minimali
E chi vi lavora rispetta una deontologia professionale e i valori fondanti della professione giornalistica e soprattutto le spetta il diritto dovere dei cittadini di essere informati correttamente un'informazione che sia pluralista corretta stelle è responsabile
Io credo che questo è un piccolo passo
Nel mare de di deregulation totale e di liberalismo sfrenato che c'è nel mondo della rete nel mondo l'avete ripeto è un'opportunità ma è un al mondo che fa accorrere a questa società ai cittadini dei rischi gravissimi e credo che il comunica
C'è un'informazione sia il settore in cui si corrono i rischi più gravi e ha parlato anche di mettere in pratica le proprie facoltà di giornalismo e questo riguarda anche un riordino per quanto riguarda l'ingresso
Nell'ordine dei giornalisti
Mi diceva ieri Vittorio Roidi che considerazione dell'ordine dei giornalisti che l'ordine dei giornalisti consiglio nazionale ha Allo studio sta discutendo una ipotesi di convenzioni di raccordo con il sistema universitario da inserire attraverso un provvedimento legislativo in nel riordino delle università che porti ad una laurea di giornalismo generalizzata con magari un numero chiuso composta da un corso di laurea di tre anni di formazione due anni di formazione pratica
Stanno discutendo all'ordine se la pratica sia nei primi tre anni un i secondi io credo che se questa è la strada che l'ordine intende seguire il sin negato l'appoggerà ma che sia un corso di laurea completo e che il giornalista sia formato come qualunque altro professionista
E quindi io sono assolutamente favorevole al fatto che l'accesso alla professione sia finalmente di alta qualificazione di livello universitario e magari con approfondimenti anche post universitari
Questa è l'unica strada per dare e garantire qualità alla professione giornalistica e quindi all'informazione alla comunicazione
Giovanni Giovannini presidente dell'Osservatorio tutti i media e chairman della conferenza ha sottolineato l'arretratezza dell'Italia perché ciò che concerne la diffusione di computer
Ho detto che ho visto BusinessWeek che ha ricevuto ieri numero nove
C'è una tabella della diffusione dei computer in rapporto alla popolazione non in assoluto e per la prima volta l'Italia Penny BusinessWeek ieri questa settimana c'è all'ultimo posto l'Italia che per la prima volta per registrare e sorpassata da da Portogallo Paese simpatico eccede German insomma un pochino meno entità ripeto il pizzo significa che diamo da me
Tutto il resto dei discorsi di internet è cosa se non ci sono i computer più e dei casi va una tromba dilata papà va ora su questo bisogna dire che è un po'pochino quanto meno sarà le campagne elettorali e non lo so sarà già che comincia no è stata la borsa che a caldo ha suonato la sveglia che poi deve essere tale
Ed allora vogliamo ascoltare un esponente politico quanto mai ad hoc ovvero il senatore Stefano Passigli sottosegretario all'innovazione tecnologica della Presidenza del Consiglio dei ministri che rappresentava il governo al convegno a questi abbiamo chiesto se anche in Italia è arrivata la new economy
Arrivando in Italia come in Europa la New Economy che poi la vecchia economia perché i prodotti e i servizi sono quelli della vecchia economia veicolata attraverso le nuove tecnologie della riforma è c'è una communications technology in aggiunta ci sono anche però prodotti e servizi nuovi che sono resi possibili dal del punto nuove tecnologie
Quindi un mix di vecchia economia che sia moderna di nuova economia però qualcuno faceva notare sul palco per esempio che l'Italia all'ultimo posto nel numero quanto riguarda i computer
Io stesso lo diceva no che per quanto riguarda la diffusione dei computer se una famiglia non siamo in ritardo siamo invece molto più avanti degli altri nella diffusione dei telefoni cellulari quindi per il commercio elettronico non ci troviamo certo in ritardo per la formazione del capitale cosiddetto capitale umano invece sì quindi abbiamo dei punti di forza dei punti di debolezza
Credo che dobbiamo anche però smettere l'eterna lamentela di un Paese in ritardo la nuova economia o meglio le nuove tecnologie fanno emergere i riti
Di strutturale del Paese che sono in altri campi non nel campo delle nuove tecnologie qui le barriere sono abbastanza bassa e la diffusione di nuove tecnologie facile
Invece getti ritardi tipo appunto i ritardi della infrastruttura trasporti vitale per il commercio elettronico per la nuova economia questi potranno essere colmate solo con grossi sforzi
Cioè il Paese cosa paga oggi paga le scelte di politica economica e di politica industriale fatte nei i decenni precedenti non negli ultimi anni nei decenni precedenti pagare di avere due milioni di miliardi di debito pubblico
Che rendono impossibile un certo tipo di spesa oggi quindi la nuova economia fa emergere tutto
Nelle deficienze ma anche i punti di forza di un paese come l'Italia ultima domanda proprio sull'ecommerce di commesse si è fermato tutto in un Paese come l'East
Riuniti dove c'è una diffusione sul territorio delle comunità e per cui ci sono anche delle grandi distanze penso quello che poteva essere prima
è l'acquisto che veniva fatto tramite riviste che rese diventati ecommerce questo vale anche per l'Italia visto che si parla di una nuova rivoluzione tecnologica industriale e tutto innanzi
Lo dobbiamo ridimensionare il fenomeno nel senso che anche negli Stati Uniti l'e commerce vale soprattutto per beni e servizi in materia
E cioè per la finanza per le assicurazioni per tutti i prodotti bancari speri viaggi biglietti di viaggio
Diciamo il tempo libero molto meno per riprodotti tradizionale alcuni dei quali viaggiano male ad esempio i costi di trasporto
Di una singola unità l'e-commerce ma io ordina una singola unità il consumatore finale ordina quello che a lui serve
Spedire una singola unità per certi tipi di prodotti non funziona in certi settori merceologici rimarrà alla vecchia filiera produttore grossista dettagliante consumatore
In altri invece sarà possibile l'innovazione quindi c'è innanzitutto questa variabile di settore merceologico da tenere presente poi chiaramente anche la natura dei teatri
Ore a cui lei faceva riferimento evidentemente un territorio in cui la popolazione vive viva molto sparsa in piccolissime comunità e più adatta al commercio elettronico di una
Di una situazione in cui si vive in grandi agglomerati urbani pieni di negozi sotto casa ecco quindi evidentemente anche questa variabile sarà tenuta in considerazione però il commercio elettronico si presta soprattutto a beni e servizi in materia
Matteo cascinali direttore generale del Sole ventiquattro Ore televisione uno dei relatori del convegno ci parla del nuovo progetto in cantiere del Sole ventiquattro Ore
Far televisione abbiamo in programma di fare una un canale televisivo d'informazione elemento economico finanziaria quindi per rimanere nell'ambito della nostra del nostro specifico
E collateralmente a questo obiettivo c'è anche quello di produrre informazione video e quindi di aggiungere una variabile che adesso ci manca all'informazione che già normalmente produciamo cioè adesso produciamo e formazione formato testuale formato numerico è formato audio con la Radio Cina può anche formato magazine il sì ma è sempre test e ma anche appunto a componente video che a questo punto si aggiunge completa l'offerta del Sole ventiquattro Ore ecco madre diceva l'obiettivo finale è quello di fare sono lei giustamente ma pensa te anche comunque una fusione di questi tre settori cioè di far interagire fra di loro televisione radio stampa in senso stretto no l'obiettivo di fare soldi ovviamente un obiettivo che è una condizione di distanza sul mercato non tanto un fattore di successo cioè un'azienda esista sul mercato perché ha come obiettivo quello di produrre valore per gli azionisti quindi questo
è un e anche un po'scontato per quanto riguarda l'integrazione ovviamente il punto di forza da sempre da sempre diciamo negli ultimi anni da quando la tecnologia ha consentito questo De Sole ventiquattro Ore è quello di integrare continuamente le informazioni c'è quello di bene darle alla
Consegnarle al consumatore sul formato Daloui preferito al momento Daloui preferito e con le possibilità integrazioni che offra tecnologia faccio degli esempi
Se lei ha modo di sfogliare il giornale ci sono dei continui rimandi per approfondimenti o a internet o alla radio per ciò che questi due mezzi in più possono dare risparmi al giornale quindi si cerca di fare un discorso veramente l'integrazione di complementarietà fra i diversi mezzi che tipo di televisione immaginate le diceva prima la possibilità per esempio alla fine
Dimettiti tramite il proprio cellulare di avere informazioni in qualunque posto sì e questo non è che non lo pensiamo tanto no nel senso che non dipendevano il tema dalla tecnologia se la tecnologia consentirà questo cioè che il cellulare sia di fatto un tamil tale video allora sarà possibile anche per nove distribuire nostro informazioni se no rimarrà una previsione normale fra virgolette dice comunque di servizi di e-commerce intellettiva
Questo anche questo dipende non da noi ma dalla tecnologia certo se la tecnologia consentirà sarà possibile esattamente come stiamo facendo su internet e consentire l'interattività su su questo canale su questo ulteriore cari istruzione non dipende da noi
Michele Preda Chief Financial Officer di media sette ci spiega che il futuro è internet nella televisione
Credo che insieme attivi nel mondo di internet all'inizio pensando a svilupparsi e nuovi media e pensando puramente a un discorso di opportunismo diciamo economico di breve periodo oggi il mondo è completamente diverso la nascita e lo sviluppo di internet fanno pensare a una trasformazione radicale di tutto quello che ruota intorno al mondo dei media e in prospettiva fanno pensare a un primo passaggio che sarà quello di portare la televisione su internet quando ci sarà la banda là arca tra un paio d'anni e a un ultimo passaggio che sarà quello di portare internet sulla televisione quando ci sarà al digitale terrestre in Italia e quindi tra alcuni anni quattro cinque anni da
Oggi quindi un cambiamento epocale anche del modo proprio di porsi nei confronti dell'informazione e la comunicazione si immagina interne nella televisione il futuro cioè della televisione di internet
Un un mondo direi in cui si completa la la maniera a cui siamo abituati vive dalla televisione con tutto un processo di interattività con tutto un processo di di crescita dei servizi alla all'utente della televisione tradizionale la possibilità di operare sui internet attraverso la televisione significa poter fare anche i Commerce significa poter interagire significa potersi con lui re un po'una televisione su misura no anche sul fronte dell'informazione significa poter scegliere le notizie andar se la verità Ficara e una Perona scremare Ando rispetto a quello che tutto al mercato fra ultima domanda il digitale terrestre
Via di
Definitivo completezza si raggiunge sì raggiunto uno sta una standardizzazione ottimale oppure siamo ancora lontani beh no adesso credo che esiste un caso ormai concreto definitivo in Inghilterra anche quello di onde digitale che ormai con televisione appagamento che copre il novantotto per cento del territorio britannico e quindi esiste un caso completo e definitivo di tipo europeo cioè il vigente resta non è più un futuro su cui valutare se la tecnologia funziona è un fatto ormai concreto ed esistente quindi si tratta di sviluppare ampliare i distretti arresta negli altri Paesi e per quanto riguarda il nostro forse di accelerare il processo di sviluppo del digitale terrestre rispetto o al due mila e sei di cui si parlava qualche tempo fa vedo che anche oggi il Governo alta
Puntando ad anticipare questi tempi è chiaro che per far questo bisogna lasciare poi alle televisioni come la nostra anche le risorse per poter finanziare questo tipo di investimenti che sono ingenti quindi
Ecco i De Luca è molto indietro in questo settore appreso molte battaglie penso agli Stati Uniti al Giappone capo la televisione digitale
Però al digitale terrestre non è esattamente così c'è il digitale terrestre forse avrà uno sviluppo maggiore e precedente in Europa rispetto agli Stati Uniti dove si prevede che Fossa privare quattro cinque anni dopo che da noi e quindi io credo che forse l'Italia si accelera i tempi potrà essere tra i primi Paesi dove digitale terrestre si può sviluppare veramente
Ma cos'è questa televisione digitale terrestre lo chiediamo a Marco Mele esperto del Sole ventiquattro Ore questo è già del resto
Arriverà a sostituire completamente l'attuale televisione terrestre generalista
Ci sarà una data entro la quale l'apertura delle sue diventerà digitale in digitale terrestre il resteranno le attuali antenne ogni famiglia che vola ricevesse revisione dovrà dotarsi di però di una apposito l'apparecchio per cui bisogna pensare se si vuole tra sì pensare a distribuirli praticamente gratuitamente alle famiglie ma questo non è pensabile di arrivare nel due mila e sei Ara a sostituire l'attuale televisione
Che arriva al cento per cento le famiglie quando tutte le famiglie avranno questo apparecchietto la maggior parte alla famigliola quest'apparecchio in casa troppo da vicino a risolverli digitale terrestre ci saranno alcune cambiamenti la trasmissione dove oggi trasmette un canale se potranno trasmettere fino quindi e si potrà arrivare a trasmette una serie di canali anche specializzati tematici anche appagamento o gratuiti a tutte le famiglie con un pubblico enormemente più vasto di di quello decana i satellitari proprio attuale perdita attuale tv a pagamento satellitare in secondo luogo si potrà trasmettere anche dei servizi parzialmente interattivo del signor G. da terrestri cioè si potranno trasmette anche un internet semplificata si potrà fare un a una sorta anche di diciamo parziale pay per view cioè di chiedere chiede programmi riceve programmi a richiesta anche se non come non come si può fare con le reti via cavo però
Quindi sarà una rivolo John è soprattutto del diciamo del modo di distribuzione delle missioni e una parziale rivoluzione Manno dei contenuti ma non completa perché la vera rivoluzione contenute arriva quando c'è un cavo a banda larga permette al singolo telespettatore di vedere solo i programmi che intende vedere e sceglierli coesione GR se questa avverrà solo parzialmente però ci sarà un grande vantaggio solo in termini di inquinamento elettromagnetico rischia tra la logica nell'etere di risparmio nell'etere utilizzato di aumento delle possibilità di nuovi soggetti economici di entrare nel sistema questo dipenderà però dalle regole che il Parlamento dovrà dare perché chiaramente cambi anche l'Antitrust oggi un soggetto non può avere più del venti per cento dei canali dichiaro negare saranno cinquanta bisognerà vedere quali limiti porre per evitare il rischio di o meno di oligopoli o monopoli
Su quest'ultimo argomento verrà interrogato Antonio Pilati commissario dell'Autorità Garante nelle comunicazioni
Con l'avvento della televisione digitale terrestre cambieranno anche le regole
La televisione digitale terrestre ha una grande e differenza rispetto alla televisione analogica terrestre ed è che le frequenze per trasmette i programmi sono utilizzati in modo molto più efficienti vicente concentrato questo significa che con la stessa parte di spettro noi possiamo trasmettere un numero di canali che circa quattro cinque volte superiore a quello attuale quindi avremo un sistema televisivo
Che lavora su cinquantacinque e sessanta sessantacinque programmi contrariamente a quelli attuali che sono undici nazionali più sei e dedicati alle televisioni locali
Questo dando o molte più possibilità di accesso agli operatori perché maggiore la possibilità di sfruttare i canali in
Televisive modifica secondo me il quadro Antitrust voce diventa almeno stringente la necessità di porre dei limiti al bruttini
Dopo di canali da parte di uno stesso operatore rende come dire più facili più facile l'entrata abbassa le barriere d'accesso per i diversi operatori visto che i costi diminuiranno costi ITT omissione diminuiranno
Uno stesso soggetto invece di avere un canale o due canali potrà averne di più quindi potrà realizzare delle economie di scala e nel complesso credo ci potrà essere maggiore ed possibilità di
Divulgare contenuto di divulgare servizi interattivi quindi aumenteranno le possibilità di fare di fare introiti anche se per fare questi maggiori introiti probabilmente aumenterà il volume di specie che ciascuno degli operatori delle dedicare come sarà il televisore del futuro di normali cittadini con questa tecnologia e
Distinguiamo tra due fasi in una prima fase il televisore rimarrà come quello attuale e sarà necessario a vere un minicomputer che si chiama set-top box da applicare sopra il televisore il quale a lo scopo di raccogliere i segnali di tipo digitare mandati dal broadcaster e consentire al televisore analogico i
I leggeri in una seconda fase noi avremo farà direttamente e i televisori digitali che quindi lavorano tutto in digitale con i segnali che provengono dalla emittente nel momento in cui noi avremo dei televisori
Digitali aumenterà il numero di servizi che sono raccolto intorno al televisore quindi si potrà fare per esempio ecommerce si potrà fare altri si potranno scaricare notizie da internet quindi Steve userà
Hanno delle guide ed elettroniche i programmi per poter navigare attraverso l'ampia offerta sarà disponibile e quindi insieme delle funzioni raccolte attorno al televisore pietra più ampie e i e più ricca
Avete ascoltato uno speciale sul convegno Barizza all'arrabbiata da internet alla televisione digitale a chi diritto di broadcasting il convegno sul tema dell'evoluzione digitale del sistema italiano dei mass media si è svolto al centro congressi dell'Università la Sapienza di Roma l'otto marzo del due mila
Angelo Antonio Rosato radio radicale