Dieci anni dalle rivoluzioni democratiche in Europa centro-orientale con particolare riferimento alla situazione in Cecoslovacchia

Angelantonio Rosato un saluto agli ascoltatori di radio radicale riprendiamo il ciclo di interviste sui dieci anni delle rivoluzioni in Europa centrorientale
Siamo ormai alla vigilia delle celebrazioni ufficiali per la caduta del muro di Berlino
La data simbolo è il nove novembre mille novecentottantanove in realtà il processo storico che avrebbe portato alla fine del blocco sovietico ed hanno e della contrapposizione bipolare est-ovest non può riassumersi ed esaurirsi in un'unica data
Ed in un unico evento per quanto essi siano potentemente evocativi nella nostra memoria collettiva a dieci anni dall'inizio di tale processo sembra necessario tracciare un bilancio presentare degli spunti di riflessione sul futuro
Il futuro dei paesi dell'ex Patto di Varsavia ma non solo
Malcelato il vero obiettivo e di interrogarsi sul futuro di Europa sentita non solo come insieme di istituzioni trattati ma anche come destino comune di noi tutti cittadini europei
Oggi vogliamo farlo con il professor bar sulla di allora Skin professore di Sociologia politica all'Università di Trieste tra i massimi esperti di Europa centrorientale
Buongiorno professor dello Ruskin può sette professore vorremmo cominciare tornando indietro a quel mille novecentottantanove diciamo la vigilia degli e venti che clima si respirava allora
Beh io sono rientrato a Praga verso la fine di febbraio mille novecentonovanta esattamente dopo vent'anni esilio in Italia
E mi ricordo la voce del presidente ove perché
Parlava era proprio il ventotto febbraio che ricorre l'anniversario del colpo di Stato comunista che parlava e che ha come presidente parlava alla radio e diceva che mai più si permetterà
Qualsiasi attacco alla democrazia che lui assicura la gente che difenderà la democrazia ad ogni costo
Perché il presidente Beneš in qualche modo nel quarantotto ha deciso di arrendersi al colpo di Stato passare il potere ai comunisti e dalla voce di over Rossi
Si sentiva o nella voce di averci sentiva benissimo questa decisione che riassumeva l'atmosfera l'atmosfera il clima di quel periodo cioè difendere la democrazia ad ogni costo una gioia immensa per la democrazia ritrovata e anche una una euforia che derivava dalla visibilità ritrovata della società una società come quella cecoslovacca che era molto ricca
Fermenti religiosi morali culturali eccetera che erano come come coperti da una coltre di potere
Comunista eccetera Ora adesso la società è diventata visibile in tutta la sua varietà in tutta la sua forza di cui già però testimoniava per esempio la letteratura ceca che che la faceva vedere in qualche modo ma adesso adesso scoppiava questa questa visibilità
Questa gioia dalla visibilità della della sente la forza della società che è rimasta viva dopo tutti questi anni per la pressione comunista bene una gioiello M Imelda che poi si è tradotta nel novanta
Nel successo elettorale del Forum civico che era una variegata
L'organizzazione politica forse movimentista si potrebbe chiamare
Tutt'altro che partito ma una specie di Unione timbri movimenti eccetera
Bene questa gioia dopo dieci anni possiamo dire sia del tutto esaurita la la delusione è forte in qualche modo
La gente
La privatizzazione non è stata un grande successo dal punto di vista sociale in qualche modo ci sono delle diseguaglianze spaventosa
E queste diseguaglianze la cosa peggiore vengono percepiti dalla maggioranza della popolazione come non legittime c'è una la stratificazione sociale
E necessaria garantisce la libertà ma deve essere legittima è un aspetto fondamentale della libertà la stratificazione sociale la diseguaglianza ma questa deve essere legittima invece l'impressione
Prevalente nella Repubblica Ceca e che la gente ha a ha rubato insomma che che la privatizzazione si è risolta in una enorme
In una enorme ruberia a cui partecipavano pellicine partiti come scandali recenti hanno dimostrato eccetera ora diciamo ciò che colpisce oggi che la delusione una delusione è forte
Dovuta alla disoccupazione crescente alle differenze sociali non legittime e ad una sfiducia molto molto molto diffusa condivisa
Nella politica come tale per esempio alle ultime elezioni ha partecipato trentatré per cento
Parlo elezioni suppletive al Senato
Il calo della partecipazione politica in tutte le sue forme non solo al voto è assolutamente evidente ora bisognerebbe riflettere su questa delusione che il risultato peggiore che che questi dieci anni ci hanno dato c'è la la delusione naturalmente alcune aspettative aspettative politiche erano sbagliate la democrazia veniva sopravvalutata
Veniva anche l'integrazione nella NATO nell'Europa veniva spesso percepita come l'assoluzione di tutti tutti i problemi mammo molti problemi ci rimangono anche dopo la privatizzazione intoppo entrata nella NATO eccetera
Allora direi ecco il clima che oggi prevale e la delusione dalla politica ed alla democrazia forse anche
Ecco professore prima di tornare all'attualità sicuramente ci torneremo vorrei chiederle di fare un passo indietro esattamente a
Quel marzo del mille novecentottantanove quando inizia il ritiro delle truppe sovietiche ed era un gay via cecoslovacchi Germania Step nove marzo ottantanove
Molto più tardi credo verso la fine del novanta un
Stato e novanta d'accordo forse mi riferimento sbagliato comunque diciamo perché nel marchio ottantanove di Moro non è ancora tradursi mai il ritiro delle truppe sovietiche sotto il vigile di Gorbaciov inizia prima
Non credo comunque in ogni caso il mondo alla cecoslovacca la Cecoslovacchia concorda il ritiro delle truppe verso la seconda metà dell'OPAS
Comunque la mia domanda è secondo lei qual è come può essere considerato il punto di non ritorno
Non ritorno otto non ritorno alla dittatura la cavalcatura il momento in cui si è capito che
Si stava comunque
Diciamo che l'esonero delle truppe sovietiche dalla Cecoslovacchia d'Ungheria ha concluso una lunga storia una storia che non dobbiamo raccontarci in maniera banalizzata in maniera semplificata
Cioè la presenza delle truppe sovietiche nell'Europa centrale era colpa degli occidentale della politica stupida
Dei leader io ci dentale la prima guerra mondiale in qualche modo e la causa del comunismo c'è il bolscevismo vince
Kerenskij perde proprio perché Kerenskij voleva continuare la guerra a fianco delle occidentale che viene battuto dai bolscevichi che vogliono uscire dall'opera per Queen qualche modo il bolscevismo
La colpa della del bolscevismo va attribuita pure amico occidentale e la loro politica
L'Europa occidentale la seconda guerra mondiale è più che evidente era la tale inferma il nazismo però in compenso occupa l'Europa centrale ma la presenza delle truppe sovietiche allora sono di nuovo una conseguenza del marxismo e nazismo un prodotto della
Ci cita occidentale che Hitler poteva essere fermato vero nel trentanove e nel trentotto ma ancora prima dai francesi eccetera
Ora quando si ritira si ritirano le truppe dal dalla Cecoslovacchia questo spingeva molti a riflettere su su questo secolo cioè sul senso di questo secolo
Cosa vuol dire che il potere sovietico si ritirerà
Finisce una certa interpretazione del socialismo o finisce il socialismo come tale comincia
Una nuova epoca della capitalismo globale poteva del potere globale del capitale
Ma in ogni caso queste riflessioni sono appena all'inizio perché l'interpretazione dell'ottantanove sono state fino adesso
Molto molto debole in qualche modo sono i primi tentativi di di capire più in profondità di ciò che è veramente successo con la fine del comunismo ciò che veramente significa la morte del comunismo che cosa è veramente morto
Una forma di modernità tanto per per dire una forma molto aggressiva della modernità che voleva comandare come si come si dice in una canzone comandare la pioggia e il vento comandare la terra forma molto aggressiva della razionalità
Della razionalità occidentale oppure
Comunismo
Una reazione ai
Al capitalismo agli errori del capitalismo la crisi del ventinove eccetera eccetera
Ora io considero come un punto fondamentale di una riflessione che ci aspetta che dobbiamo ancora mettere insieme su su questi avvenimenti
E questa che la Russia di nuovo alla deriva ora questo è uno dei fatti più gravi una delusione enorme per noi democratici europei che abbiamo sempre sperato in una democratizzazione della Russia a partire dal primo presidente della Repubblica cecoslovacca Thomas Massari
E tante altre democratici e liberali europei ecco una grande speranza democratizzare la Russia ora io penso che Gorbaciov ci ha dato veramente la possibilità di a noi europei
Liberale occidentale di di adoperarci per realizzare questo sogno europeo la demo con la Russia una Russia democratica
Ma abbiamo perso a questa questa scommessa
Ho letto da qualche parte Corbaccio perché che parla di questa delusione amara che che c'è stata una grande occasione di integrare la Russia in un sistema democratico
E più consapevole della della propria del proprio ruolo e questa occasione è stata persa la Russia adesso è un arcipelago
Della della criminalità economica
E diventato imprevedibile
La gente e delusa
In qualche modo non solo delusa ma sull'orlo di una controrivoluzione eccetera
Ora questo è molto grave allora il il ritiro delle truppe ci ha dato una grande occasione che abbiamo perso in Turchia del tutto che abbiamo perso del tutto e credo che l'Unione europea ha perso un'occasione enorme in questo di di diventare veramente forte cioè l'Unione europea aveva la possibilità di influenzare il di più
La democratica del il processo democratizzazione della Russia e questa questa occasione non va sfruttata
Chissà forse all'inizio degli anni novanta è prevalsa una visione troppo economicistica
Della transizione alla democrazia la privatizzazione forsennata la la privatizzazione elevata a norma suprema
E la condizione prima per la della tradizione chissà forse allora ripeto la quella e il problema vero è che l'occasione che ci è stata offerta dal ritiro del potere sovietico
è stata persa quella cioè di
Finalmente realizzare la democratizzazione della Russia c'è questo processo
Che sognavano talché liberale democratici russi tanti europei amici del popolo russo e sono stati sempre delusi temo che saranno delusi per la quarta volta nello store
Professor dello scritto Nando all'inizio delle rivoluzioni
Europa centrorientale come iniziano i primi moti di protesta in Cecoslovacchia
Bene
Qui bisogna ci sono dei sociologi che con qualche qualche qualche ragione dicono che in fondo il comunismo è crollato che si trattava di un ordine Colazzo improvviso
E che imbottiti protesta vi hanno contribuito solo può poi ci sono altri che sottolineano invece la lunga storia della resistenza al comunismo al dritto Tura comunista che comincia naturalmente già dal quarantotto nella Repubblica Ceca
E che non si è mai spenta anch'esse soprattutto negli anni Sessanta o forse già dal cinquantasei in poi assume forme forme più culturale i checché politiche cioè Vaclav Havel ha teorizzato una politica antipolitica in qualche modo c'è una politica che non è lotta per il potere o non può non vuole essere una lotta per il potere ma che si esplica soprattutto sul piano della società civile
Del resto lui è uno dei massimi scrittori di teatro Cecchi e i suoi drammi particolarmente uno che si chiamava parti dette
Dove lui prendeva in giro la burocrazia la burocrazia comunista eccetera ha svolto un ruolo enorme per cui ecco io io propendo piuttosto per questa interpretazione il collasso del comunismo da noi almeno e il risultato di un dall'ultima incapacità lunga di diventare parte della società civile di diventare qualcosa
Che la Società Civile considera un sistema in cui vorrei vivere ecco cioè la società civile è stata sempre non all'opposizione
Ma era assente dissidente rispetto al sistema in cui si rileva la dittatura eccetera ora affetti correva il capitalismo questo è un altro bendato il dibattito si voleva la democrazia ma che rapporto c'è tra democrazia il capitalismo vero e la gente si interroga oggi su questo
Lei si ricorda i sessantotto il riformismo dopo cerchiamo molte speranze che socialismo potrà essere riformatore conciliato con la democrazia
La speranza è stata frustrata in un modo tremendo i carri armati sovietici eccetera eccetera
E questo ha determinato veramente un un rifiuto poi anche di ogni tradizione riformista socialista
Nel novanta si è manifestato questo rifiuto la gente ha buttato poi nel novantadue e soprattutto un partito in qualche modo liberale che voleva ad ogni costo privatizzare eccetera nessuna terza via nessuno riformismo socialista
Ma adesso vero
Non c'è dubbio che la società civile
Compattamente combatteva contro quel sistema quel sistema oppressivo che che in qualche modo possiamo chiamare comunismo cecoslovacco
Ma non so fino a che punto però
Questa questa lotta era anche una lotta per il capitalismo che che adesso che adesso regna in nella Repubblica Ceca credo che una parte della delusione ti di questa delusione diffusa di cui avevo parlato forse deriva da è una perlustrazione profonda molte aspettative rivolta verso la democrazia
Ma con la democrazia è arrivato il capitalismo la disoccupazione e tante altre cose la diseguaglianza e questo forse a ha portato ad uno ad uno smarrimento che che adesso si manifesta in questa fuga dalla politica in questa sfiducia
Generale
Professore lei prima ha citato due tra i maggiori protagoniste del presidente va sulla avendo Dubcek ecco lei conosce anche personalmente il presidente certo può darci un quadro del umano diciamo della del del personaggio e anche il suo ruolo nella vicende
Beh non credo che sia il caso straparlare
Della della sua umanità o del questo ne perdona ma non mi sembra il caso in legge posso caratterizzare la sua posizione politica che in qualche modo curiosa contraddittoria
è molto interessante cento
Precedente no per differente un concetto di politica che in qualche modo potremmo chiamare
In termini oppure e che in qualche modo
E imperniata su il concetto di Società Civile c'è per lui i partiti sono pericolose perché
Cercano di invadere la Società Civile nel suo complesso sono arrogante e sono delle burocrazie
La democrazia
E garantita esclusivamente da una società civile molto forte
E IVA ma eccetto che la società civile però non può organizzarsi politicamente
E allora il presidente entrato in in contrasto con il sistema dei partiti così come si è profilato
Dopo le ultime elezioni novantasei novantotto eccetera
I maggiori partiti fece quello socialdemocratico è quello borghese o di essere hanno stretto un patto d'opposizione
Hanno costituito una commissione mista la quale cerca di limitare i poteri del presidente
Impedire che lui possa intervenire
Nel gioco dei poteri tra i partiti eccetera eccetera
E e questa limitazione delle competenze del presidente mi sembra mi sembra molto pericolosa perché persino la Corte suprema verrebbe messa sotto sotto controllo o verrebbe controllata dai due maggiori partiti
Anche non so la Corte suprema ma ha anche la banca centrale per esempio la fine dell'autonomia della Banca centrale qui possibile in qualche modo per cui come dire cui assistiamo oggi ad un morso ad uno scontro sulla definizione della politica da una parte il Presidente
Che dipende questo concetto antipolitico della politica ovvero politica nome il potere dei partiti ma e la Società Civile viva autonoma
Che non si fa non lo si fa
Sottomettere alla
Tra le strategie
Di potere alla lotta per il potere dei partiti eccetera
E dall'altra il sistema dei partiti che e che vuole
Che la democrazia nel suo funzionamento reali che reale venga imperniata su
L'alternanza tra i partiti maggiori senza queste finissime tipo Società Civile eccetera c'era e c'è uno spirito di ostilità tra il presidente
Il sistema dei partiti che esso prima in qualche modo molto bene questa la le fonti di quella delusione meno da una parte la società civile che oggi si sente
Abbastanza
Minacciata da dallo strapotere dei partiti e dall'altra i partiti che viceversa si sentono minacciati da un concetto
Di politica che non è realistico adesso vediamo come andrà a finire questo conflitto
Che io spero
Che il presidente vinca perché insomma
Troppo potere dei partiti porta poi alla Tangentopoli come sappiamo dall'Italia prescindendo dal fatto che un accenno di Tangentopoli c'è già nella Repubblica Ceca c'è già una inchiesta sul finanziamento dei partiti eccetera
Poi una invasione una lottizzazione
Dei dei una lottizzazione della società e già è già anche questa in induce almeno in in in moto
Professore invece il ruolo di Dubcek
La personalità discussa
Che ha scatena fu dobbiamo distinguere allora il suo ruolo nel sessantotto si diciamo solo nel sessantotto e quel filo rosso nella storia ed è direi come in qualche modo
Ecco allora nel sessantotto
O il Sessantotto avviene in un momento in cui la la la la fiducia nel socialismo era ancora forte
E la volontà di conciliato con la democrazia era forte pure
E allora duplice che l'espressione di questo una un un socialista o possiamo dire persino comunista che però sinceramente voleva conciliare socialismo con la demografia seppur qui dobbiamo dire Dubcek non era un grande pensatore politico vero lui semplicemente percepiva
Percepiva uno spirito attorno a sé lo spirito della gente alla il clima esprimeva questo clima non è che che avesse dei dei delle strategie politiche
Formulate
Cioè ecco o sue proprie strategie politiche richiede l'americanino conta il suo ruolo e del tutto insignificante lui appare riappare sulla scena come un rudere del passato che generalmente la gente rifiuta perché la loro mobilitazione è stata un'esperienza veramente frustrante
Veramente frustrante e la gente non lo voleva più sentire nemmeno del riformismo comunista basta bisogna chiudere questo capitolo si tendeva a a a interpretare la il sessantotto come una faida tra i poteri comunisti che non ci interessa più
Sarebbe del tutto insufficiente riformare il socialismo bisogna farla finita allora duplice che in questo nuovo clima così
Stava sulla scena ma veniva considerato un rudere del passato
Senza dubbio e veniva pure criticato già allora qui bisogna dire che l'elezione a presidente di Watteau appello assegnato un una svolta
Perché aver era anticomunista intellettuale e veniva da una grande famiglia borghese una delle più importanti del Paese
Ora che a precedente è stato eletto lui e non tutti cerca questo è significativo questo
Manifestava questa volontà di rompere decisamente con il socialismo anche con quello riformista
Se poi questo passo è stato troppo radicale cioè si è persa una occasione che si poteva in fondo attingere a delle tradizioni lunga ed ricordi almeno vent'nella Repubblica Ceca cecoslovacca tradizioni radicate anche del riformismo socialista
Ed è ne possiamo discutere ma il fatto è che le cose sono andate in questo modo nel mille novecentonovantadue e poi le elezioni sono quintetto al parte dal partito o di essere partito decisamente borghese e liberale
Che ha un'ala ancora conservatrice inoltre questi governano per quattro anni portando ad una privatizzazione per via breve imponendo decisamente una transizione verso il mercato eccetera
Ecco professore questo termine questo concetto di transizione
Si può dire che i Paesi d'Europa centrorientale sono tuttora in transizione e soprattutto questo questa definizione può essere considerato scientificamente corre
Dunque e riflettiamo un attimo sul concetto di transizione allora la modernità e tutto un regime di transizione dove si transita sempre verso qualche cosa ma riflettiamo solitaria l'Italia è ancora in trance dizione dalla prima alla seconda Repubblica
Tradizione sicuramente non compiuta ancora per cui la parola per la nutrizione verso il mercato eccetera ben indica un processo che in realtà è normale nella modernità scritta invitano sempre verso qualcosa la modernità è un sistema di transizione
Non solo ma noi viviamo questa tradizione verso il mercato e la democrazia nell'Europa centro orientale in qualche modo in Russia
Sta venendo nel contesto di una di una tradizione più grande che generalmente chiamiamo verso la verso il toponimo verso il capitalismo globale verso la globalizzazione eccetera la globalizzazione è sicuramente una tradizione che sta distruggendo le sinistre come lei vede in Germania eccetera perché le sinistre
Per le sinistre europee e particolarmente difficile affrontare la globalizzazione
Mantenendo una identità che sarebbe piuttosto in contrasto è difficile che la sinistra possa possa
Presiedere allo smantellamento dello Stato sociale eccetera pre questo stato nasce dall'ideali della sinistra ed è stato costruito Terracini
Per cui queste contraddizioni che stanno esplodendo sono o appartengono ad un processo ben più forte che è quello della globalizzazione eccetera
Il problema più più grande secondo me il problema anche più grave
E che noi parlando della transizione nell'Europa centrorientale eccetera
Sembriamo di sapere verso verso che cosa si deve transitare ora questo mi sembra molto sbagliato perché non esiste un modello compiuto del capitalismo ci sono diversi capitalismi ci sono democrazie che funzionano in diversi modi per cui forse uno degli errori più grave è stato quello di aver imposto parlo dalla Banca mondiale e Fondo monetario e tanti tanti consiglieri che venivano dall'America eccetera aver imposto una transizione
Troppo troppo secca verso un mercato senza aggettivi che spesso poi ha devastato piuttosto che
Contribuire alla crescita delle risorse del Paese
Allora direi la tradizione verso la democrazia ma fa parte della democrazia non sapere esattamente che cosa cioè la democrazia e
Governo replica presenta attivo Stato di diritto la Società Civile libera l'opinione pubblica libera sappiamo cioè però poi la conformazione concreta dei Pitti questo è più difficile ora
Un dissidente un dissidente ungherese che è stato pure pubblicato tradotto in italiano da Feltrinelli molti anni fa
Che si chiama Andrea e critici lui usava un'espressione molto molto importante lui parlava della coscienza a Polo apologetica ancora coscienza apologetica
La definiva così
Quelli che definiscono il socialismo
Attraverso una apologia delle istituzioni esistenti c'è il socialismo è questo Stato sovietico questo potere eccetera
Questi qua sono nemici in qualche modo più più più temibili del socialismo perché lo riducono all'Apologia dell'esistente all'apologia delle istituzioni esistente
Ora io direi che che nella parola tra ambizione così come viene usata dagli economisti
Importante eccetera spesso di Solaro qualcosa qualche tono apologetico proprio nel senso ti carichi etici come transizione verso l'esistente verso verso verso come dire che le verso la compatibilità con l'economia occidentale eccetera
Credo invece che si poteva si poteva cominciare un dialogo più più aperto più che si poteva essere più disponibili e qui parlo dell'Occidente si poteva dell'Unione Europea per esempio poteva essere più disponibile a
A problema applicarsi in qualche modo dialogando con questi Paesi con la loro esperienza storica
Eccetera anche qui penso la parola transizione
è un'occasione persa si poteva transitare tutti insieme verso un modello forse più più umano della della società più umano di quello del capitalismo globalità multe o globalizzato in cui in cui veniamo trascinati tutti quanti
Professore oggi dopo dieci anni dalla rivoluzione
E quali sono le sfide più importanti davanti ai Paesi dell'Europa centrorientale penso naturalmente soprattutto all'ingresso non europea
Bene allora il compito più importante è quello di superare la delusione oppure di far sì che la delusione
Non si trasformi in movimenti antidemocratici io contro la democrazia che la la delusione che la gente prova non si non diventi movimento contro la democrazia questo pericolo c'è come dimostra la crescita costante dei voti comunisti eccetera ma non solo
Non solo questo
Per quanto riguarda poi la sfida più importante
Secondo me questa riguarda l'Unione europea piuttosto che per Europa centro centrorientale l'Unione Europea dovrebbe cambiare il diverso atteggiamento prevalente adesso la verso l'Europa centro centro-orientale
A volte dà l'impressione di voler colonizzare questo spazio piuttosto che integrarlo l'integrazione non vuol dire estensione dei poteri dello status quo
L'integrazione vuol dire che quelli che vogliono integrarsi debbono tutti e due cambiare un po'per poter integrarsi
Integrarsi in un gruppo vuol dire introdurre un mutamento in questo gruppo e quel gruppo deve accettare questo mutamento
Integrarsi non vuol dire estendere il potere di uno sull'altro vorrà secondo me l'Unione europea non si pone questo problema non vuole integrare l'Europa centro orientale ma lavoro è semplicemente
Includere in un in un sistema
Esistente che mi sembra profondamente il variatore porterà ad un'altra delusione così come abbiamo avuto la delusione dalla transizione verso la democrazia avremo anche una delusione dall'integrazione verso l'Unione Europea
Sistematica peraltro da quale del resto mi scusi se soffre di un di un allibito di una libido
Organizzativa pazzesca leggo sui giornali che persino il Michele adesso è stato
è stato vietato di di scrivere su sulle bottigliette con il miele scrivere l'origine scrivere da quale fiore viene perché
L'Unione europea ha deciso così insomma Michele è un prodotto che deve essere considerato un generico per cui non si può scrivere che questo viene Castagna corbezzolo eccetera
Questo trovo indicativo di uno spirito un po'un po'assurdo dell'Unione Europea che sta ecco averla
Ha scritto proprio su questo io il suo dramma Peter presso Pictet strutto sussulti su questa volontà dei punti
Sottomettere tutto a delle regole in persona dei Cook comandare i gusti persino dire quale deve essere l'ha scritto il quale con miele dobbiamo comprare eccetera ora io sono ecco dico questo molto molto importante secondo me questo è un sintomo di una strana involuzione dello spirito europeo
Insomma lei intravede il pericolo di passare per i Paesi Europa centrorientale da dalla burocrazia del partito la burocrazia della Commissione europea
Sono burocrazie divergere vero perché burocrazia il partito non era una vera burocrazia era in realtà un potere arbitrario
Ma voglio dire che l'unico ideale che è sopravvissuto in questo secolo
Di Rossini Chimenti etichette l'atomica eccetera eccetera di due guerre
Questo secolo pieno di delusioni crisi ecologica eccetera L'unico ideale che sembra se ne sopravvissuto è quello di unitaria europea diamo allora a questo ideale un contenuto un contenuto vero non trasformiamolo in una in una burocrazia
Che regni su quattrocento cinquanta milioni d'abitanti non è questo l'ideale europeo
Professore a proposito di burocrazia del regime burocrazia comunista c'è una sociologa Appula capo sesta sta Nizzi Fischetto ha parla di politico capitalism
Come poiché capo politico capitalism volente and intendere con ciò una specie di riciclarsi della vecchia classe di apparato che e diventare con il passaggio
Alla nuova situazione democratica una sorta di di nuovo capitalismo ovvero ha conservato il suo potere ma trasformato dal potere politico potere economico
Lei concorda con questa idea lei solleva un problema molto importante naturalmente il riciclaggio dei quadri riciclaggio della nomenclatura
è un problema reale
Perché il Partito Comunista verso la fine degli anni ottanta a una a una all'arte etnografica molto forte
Tanto è vero che il ministro dell'industria Vladimir floridi era membro del partito comunista e poi
Come membro del partito più a destra di tutto tutto lo spettro politico governava la privatizzazione
Ora questi quadri tecnocratici si sono veramente riciclati immediatamente son diventati Cappi delle industrie enormi eccetera eccetera
Bisognerebbe analizzare questo sì indubbiamente questo è vero la nomenclatura del partito ma ripeto soprattutto la sua parte tecnocratica che prodotto degli anni ottanta
Si è riciclata e occupa nel nuovo sistema apposizione di assoluto rilievo
Ecco professore un'ultima domanda per concludere
Che cos'è secondo lei Europa oggi e non mi riferisco all'insieme di istituzioni e di trattati e cosa ci dobbiamo aspettare per il futuro del nostro Comune continente
L'Europa oggi
è una sfida in qualche modo è una sfida che nessuno per adesso raccordi eccessiva ecologica soprattutto direi che esse non voi europei troviamo deve deve trovare il coraggio atti di modificare modificare questo andamento verso la catastrofe io direi sfida su che cosa ora qual è la tradizione più importante di noi europei in qualche modo la la vecchia aspirazione dei filosofi da Platone in poi
E quella dei sottomettere o subordinare la crescita economica
Ad una crescita
Dissenso c'è più di una vita assemblata dei sottomettere dare un senso alla crescita a dare un senso alla ricchezza
Questa ricchezza
Può essere concepita in modo morto molto
Molto utile sono c'è però ricchezza a dare un senso alla ricchezza a dare un senso alla crescita subordinare la crescita ad un modello culturale di riferimento
Che sia progresso la parola
Illuminismo certo illuminare è un problema tecnico
C'è la luce
è un prodotto industriale ma la parola illuminismo si riferiva anche ad una illuminazione interiore che dava senso alla alla crescita industriale ora secondo me oggi noi assistiamo ad una crescita insensata una crescita che non ha senso è un automatismo
Che ci minaccia piuttosto che darci e occasione di crescere di
Di vivere meglio allora la questione
Specifica Dino europei la sfida e questa siamo capaci partendo dalle nostre tradizioni più profonde di opporci a questa crescita senza senso di di subordinatamente a crescita economica
Ad un senso dare un senso alla crescita
Partendo dalle nostre tradizione più autentica chissà
Io sono pessimista
Be speriamo che Lemmings mesi sì insomma non so sono pessimista anche perché lei vede la fine della sinistra in Germania nome è un fatto buono perché crolla una tradizione enorme
Una tradizione a cui abbiamo attinto a piene mani
Se il capitalismo è sopravvissuto ed è rimasto democratico lo dobbiamo a quella sinistra anche e dice la sua fine la il suo dissolversi è un fatto molto grave la fine dei partiti terra dei sgretolamento della della etica ecologica della etica del verde
Di fronte alla crescita e all'occupazione eccetera tutto questo sono sintomi molto grave deleghe alcuni sintomi che dica una cosa sola l'incapacità di noi europei di
Titti
Rimanere fedeli a tra la tradizione più autentica che è quella dello stare per un senso dare un senso alla crescita e non farsene trascinare verso le catastrofi
Assorte
Benissimo allora ringraziamo il professor Pazzi la Fornero Ruskin professore di Sociologia politica all'Università di Trieste tra maggiore spetti Europa centrorientale la ringraziamo molto professore per il suo contributo e la salutiamo
Bongiorno arrivederla
Angelo Antonio Rosato radio radicale