"Universalità e cultura nel pensiero di Luigi Sturzo" convegno internazionale di studo organizzato dal Comitato nazionale per lo studio e la valorizzazione delle opere di Luigi Sturzo e dall'Istituto Luigi Sturzo (c/o Palazzo Baldassini - via delle Coppelle) Roma, dal 28 al 30 ottobre

Prego tutti di accomodarsi
Possiamo dare inizio a questa terza sessione
Sulla politica ieri si è parlato della cultura
Poiché l'economia quest'oggi la terza sessione dedicata alla politica con un programma molto intenso molto denso che ci obbliga a una razionamento dai tempi molto rigoroso abbiamo cinque relazioni
Quella delle professioni cari dichiara quei vista per un altro momento si inserisce all'inizio
Purtroppo non abbiamo il professore Antonietti
La relazione di seguito inglese è stata spostata viceversa alla fine del convegno quindi abbiamo cinque interventi io credo che se vogliamo mantenere rispettare i tempi abbiamo poi vedere venticinque trenta minuti al massimo ogni niente va bene ecco io magari quando mancano cinque minuti voi potete
L'iniziativa
Dobbiamo rispettare i tempi perché abbiamo oggi pomeriggio poi la la visita del Presidente della Repubblica sicché bisogna
Scadenzare diciamo tutta la colazione getta in in vista di questa appuntamento pomeridiano allora iniziamo senz'altro io do la parola D'Andrea Riccardi sul tema Luigi Sturzo e la Curia romana
Grazie
La lettera di Gasparri a Santucci del ventotto
è un documento piuttosto noto
Il Segretario di Stato scrive a chiare lettere il Partito Popolare l'ho creato te voi
Commentando la con De Rosa nel cinquantanove su dorso dice
Ma poi sarebbe tempo che alcune cose si decidano a capirle in Vaticano
Io ho fondato un partito inventato una politica senza passare per la Curia mi sono sempre comportato così nella mia vita e vero Sturzo non è mai passato per la Curia romana
Ma la Curia romana ha avuto un forte ruolo nella sua vita ha ragione della sua realtà di Prete del suo lavoro tra i cattolici della sua natura di personalità scomoda
Non starò qui a dire quanto Roma il soggiorno a Roma abbia avuto un'influenza su Sturzo
Ma non è la Roma del villaggio vaticano che influenza su di lui ma direi che nel soggiorno giovanile Sturzo ma dura e rafforza una coscienza di un necessario impegno politico e sociale
Sturzo non diviene mai prete romano
Non è prete del Sud come De Luca che si immedesima nel povero dell'Urbe non è affascinato
Dal villaggio ecclesiastico della capitale dal suo stile dai suoi abituali che si mantengono ormai anche se la città del Papa in partibus in Fidelio
Sturzo non ambizioni di carriera ecclesiastica
Nei momenti difficili della sua storia e lo dico subito secondo me è uno dei preti italiani che nel Novecento conosce gli interventi più forti della Santa Sede sulla sua vita e sulla sua attività
Anche nei momenti difficili Sturzo non drammatizza ma il suo rapporto con le autorità della Santa Sede
Ma in tempi tranquilli come dicevo non gli interessa la piccola corte di preti che ruota attorno al Papa e al servizio della Santa Sede il suo interesse per la società
Anzi più volte rileva i limiti dell'operato della Curia
E c'è uno sguardo di grande realismo
Dice nel cinquantotto questi anticlericali tipo un mondo fanno la chiesa più potente più invadente di quelle che la chiesa per il novanta per cento impotente per il resto il cinque per cento delle volte interviene sbagliando il cinque per cento indovina
I rapporti di Sturzo con la Curia romana diventano effettivi vent'anni dopo il soggiorno giovanile quando entra nella giunta di Azione Cattolica e poi quando fonda il Partito Popolare
Ma non è un frequentatore della Curia
Incontra Gasparri quando il partito sta nascendo l'incontro è positivo Gasparri un simpaticissimo come sappiamo tutti Gasparri era favorevole al partito dei cattolici ma Sturzo non chiede a Gasparri benedizioni o plausi
Chiede solo che la Santa Sede rimuova il non expedit
E Gasparri gli chiede il partito sarà disposto a pagare per i propri errori
In queste circostanze Sturzo viene trattato dalla Curia come pochi anni addietro metta del quale era stato detto che nel governo rappresentava solo gli interessi suoi e dei suoi amici
Medea ironizzava salvo poi coprirmi di richieste di favori e raccomandazioni Sturzo non avrebbe potuto lamentare qualcosa di simile
Perché la Santa Sede quando conveniva considerava il Partito Popolare come di casa e in altri momenti come qualcosa nato tra i cattolici
è molto interessante
Il diario del barone Monti recentemente pubblicato dove vi sono passaggi in cui De Gasperi afferma con l'amico di Benedetto quindicesimo di aver dato istruzioni a Sturzo perché non apra crisi ministeriali così nel dicembre del diciannove
Quando Sturzo i popolari agiscono con troppo autonomia Gasparri scrive seccato a Sturzo in altri casi giunge la deplorazione ufficiale attraverso l'Osservatore Romano ma si tratta prima del ventitré di vicende in fondo circoscritte
E poi finché governa Benedetto quindicesimo e finché il fascismo non costituisce un'alternativa politica le difficoltà curiali dei popolari sono limitate
Non aveva una politica verso la verso il Partito popolare era un un nubi dice ombre psicologiche morali che non esprimevano una linea politica
La laicità del nuovo partito era acquisita settata da Gasparri
E quando nel ventuno l'arcivescovo di Genova accusa duramente i popolari di violazione di principi religiosi indifferenti agnosticismo la Santa Sede non lo appoggia tuttavia va detto che negli ambienti di Oltretevere
Pochi erano così nuance sei per capire la scelta politica di Sturzo
In questo senso conveniva Sturzo distinguere il partito dalla Santa Sede e dalle armi organizzazioni cattoliche commentando
Questa vicenda del Partito popolare della Curia
Sturzo disse io non ne sapevo nulla di Curia non volevo fare il prete di curia non vera motivo mantenesse i rapporti con cardinali e congregazioni
Io facevo il cittadino il sindaco il politico il sociologo e tale volevo essere considerato perseguire un indirizzo civile per cui non c'è la necessità che tenessi rapporti con ambienti di Curia
Ma questi temi del Partito popolare della Santa Sede sono ben noti forse qualcosa di aggiungere invece è sul tema dell'esilio e ancora di più sul tema del ritorno dopo l'esilio fu un esilio per obbedienza come è noto
Fu un esilio per obbedienza Sturzo nella corrispondenza con le autorità romane
Mostra uno scarso senso romano sia nella trascuratezza delle formule sia nell'argomentare Sturzo si confronta con Murri e dice il limite di Murri fu isterica lirismo
Io non sono mai andato a sollecitare autorizzazioni in Vaticano
In una chiesa Cattolica uscita dalla crisi moderniste dalle introversione sui suoi problemi un personaggio come Sturzo proiettato all'esterno sfuggiva paradossalmente alla comprensione comune
Per molti curiali il prete siciliano era una sorta di personaggio estraneo alle proprie logiche anche se non si aveva niente da ridire sul prete dal punto di vista della disciplina
Del resto il disinteresse di Sturzo com'è noto per la Curia non portava all'ostracismo da del mondo cattolico verso il nuovo partito
E qui c'è tutta la vicenda del rapporto tra il mondo cattolico il nuovo partito su cui come ho detto non insisto
C'è tutta la vicenda anche della questione romana ed è la linea che il nuovo partito sviluppa sulla questione romana e in fondo dell'insensibilità nel linguaggio a quelle che sono le esigenze fondamentali della diplomazia vaticana soprattutto nelle espressioni ma anche nei contenuti e qui dobbiamo registrare un monito piuttosto fermo del segretario di Stato Gasparri a Sturzo in cui si richiama il Partito Popolare a fare proprie o avere maggiore attenzione per le posizioni della Santa Sede
Non è un richiamo da poco per uno Sturzo tutt'altro che inconsapevole delle visioni della Santa Sede sulla questione romana ma convinto di dovere trovare una visione italiane e politica di questo affare
Tuttavia come ho detto il vero problema del rapporto con la Santa Sede viene avanti negli anni con l'avvento del fascismo e con la fine del pontificato Di Benedetto quindicesimo la politica di Mussolini verso la chiesa ha successo
Differente la visione di più undici come è noto da quella di Benedetto quindicesimo riguardo ai partiti li considera in fondo elementi di divisione instancabili inaffidabili
Le prospettive di un accordo con lo Stato fascista per i problemi italiani fanno apparire a più undici superfluo il Partito Popolare
Così si giunge progressivamente alla richiesta di dimissioni di Sturzo dalla segreteria politica e poi all'esilio
In una lettera del cinque luglio ventitré Appio undici don Sturzo manifesta la sua obbedienza di fronte a un'esplicita volontà vaticana di rinunciare alla segreteria obbedisco dice con la serenità di chi compie il proprio dovere ma vorrei che il Papa sappia queste dimissioni sarà suoneranno comuni intervento esplicito del Vaticano nella politica italiana suoneranno con un autorevole sconfessione dei popolari proprio mentre essi stanno combattendo una battaglia contro il fascismo
E aggiunge poi che tutti i popolari sono cattolici l'offensiva sarà fatta sotto il pretesto dell'intervento della Santa Sede e tour Behra molte coscienze e farà credere che la Chiesa appoggi il Governo fascista
In questa lucida e serena requisitoria
Al termine della quale Sturzo manifesta anche al Papa il bisogno economico di appoggio economico che il partito ha
Al termine di questa requisitoria emerge la coscienza in Sturzo della distinzione tra le sue responsabilità e quelle del Papa a cui si sottomette
Il cardinal Gasparri con una lettera Tacchi Venturi risponde dicendo di non condividere le preoccupazioni di Sturzo
Che è un bene per luglio e per la Chiesa che si ritiri dalla politica e suggerisce anche il formulario
Di un discorso che Sturzo avrebbe dovuto fare al consiglio nazionale del partito e Sturzo riprende in buona parte la suggestione di Gasparri ma aggiunge io lascio
Per evitare dice che si sviluppi un'offensiva contro la chiesa
Il sedici settembre il segretario di Stato scrive al fratello di don Sturzo il vescovo Mario il comunica all'ordine del Papa
Che il sacerdote esca dal partito non collabori più con la stampa di partito non svolga più azione politica anzi se ne vada da Roma
L'esilio di Sturzo voluto dalla Santa Sede e personalmente richiesto la Gasparri e l'ultimo di una serie di atti vaticani contro il prete siciliano
Anche se una lettera monsignor Rizzardo stamani per stare scritta da Sturzo applicato sta manifestare la volontà di Sturzo di recarsi all'estero per un breve periodo la sostanza e quella di un ordine vaticano
Gabriele De Rosa parla di questa lettera di Sturzo a Pizzato come della premessa per la concessione del passaporto vaticano
Ma credo che non è lontano dalla verità
Affermare che la Santa Sede volesse avere un documento in cui si attestava che non era un esilio per obbedienza ma è un esilio per scelta personale
Ma la sostanza non cambia don Sturzo parte con il passaporto vaticano e con il viaggio pagato dalla Santa Sede
Ha scritto a Salvemini
Ebbene passaporto vaticano nell'ottobre ventiquattro non richiesto da Mema procurate mi da un amico che insisteva lasciasse l'Italia preoccupato delle voci corse sopra possibili attentati alla mia persona
Non so se fu lo stesso che fece apporre il visto al ministero degli Esteri
Io non volevo un documento italiano scriverà Karin Alborno in una lettera molto secca del ventisei per desiderio della Santa Sede ho rinunciato alla carica di segretario del partito mi sono dimesso dalla direzione ho lasciato l'Italia
Sturzo
Ormai nel ventisei afferma scrivendo al cardinale inglese
Che se la Santa Sede vuole si pubblichi testo di questa lettera sull'Osservatore lo faccia pure è una sfida o ironia o estremo beh di Enza o tutte e tre insieme
Come potrebbe l'organo vaticano pubblicare un testo da cui risulta che è stata sempre la Santa Sede a comandare al prete siciliano di lasciare in carico responsabilità e anche Roma
Quanto era lontano ormai negli anni venti l'incontro tra Sturzo e Gasparri
Quando il cardinale offeso del comportamento di Sonnino aveva consigliato amichevolmente un po'per celia un po'per davvero meglio con Turati che con Sonnino
Dal nuovo capo del governo Mussolini venne la richiesta di estromettere Sturzo
E poi venne dagli ambienti fascisti l'avvertimento che indusse Gasparri a far partire Sturzo
Mussolini fece sapere a Gasparri che non rispondeva della vita di Sturzo qualora non avesse abbandonato il paese prima dalla riapertura della Camera
La Santa Sede
Era preoccupata delle minacce aperte e volgari della stampa fascista dell'evoluzione degli squadristi nella casa romana di Sturzo
Dove solo per intuitiva preveggenza non era rientrato quella sera le minacce proferite da Mussolini
La Chiesa non voleva un altro don Minzoni col nome ben più illustre del coraggioso parroco di Argenta Gasparri non voleva che Sturzo continuasse l'attività politica ma anche voleva evitare che restasse offeso o ucciso lo storto e consapevole del sacrificio scrive nel mille novecentoventisei cardinale Born a Londra
Non ho che da ripetere
Che per la Chiesa io farò ogni sacrificio di me in trentadue anni di sacerdozio passati tutti nella vita pubblica non ha avuto altro scopo servire il bene sacrificarlo adesso
C'è un grande sacrificio sì un grande sacrificio quello dell'abbandono delle responsabilità in un momento politico difficile c'è il sacrificio del lunghissimo esilio
Lo stesso anno aveva scritto amico rosso il nostro sacrificio sarà vantaggioso alla causa della chiesa la chiesa
Sosteneva Sturzo attraverso onori Louie Donati pensava apparirà non tutta appiattita sul regime fascista
La sua scelta personale
è il cosiddetto metodo Attanasi hanno così lo definisce fuggire nascondersi peregrinare ma contemporaneamente parlare alto Franco e sostenere i fedeli difendere la verità usando insieme opportunità che non è opportunismo e audacia che non è temerarietà
Del resto sono emersi dalle cosiddette lettere non spedite ieri se ne è parlato nella relazione di Pietro Scoppola in maniera molto fine sull'interiorità con cui Sturzo vive la sua vicenda anche dei rapporti con la Chiesa
Del resto c'è un momento in cui sembra che si apra la possibilità di tornare in Italia siamo nel ventinove il giudizio di Sturzo sugli accordi del laterano e faticoso ma in fondo complessivamente non negativo
Le ventinove dopo gli accordi si apre la possibilità per Sturzo di ritornare
E monsignor Benedetti prospetta Sturzo la possibilità di rientrare in Italia magari divenendo un canonico di San Pietro come monsignor case in tedesco e qui probabilmente e abbastanza strano che canonici di San Pietro fossero tutti ex dirigenti dei partiti popolare Sturzo sceglie per il sacrificio e di questa legittima aspirazione
Sceglie per il sacrificio di questa legittima aspirazione che scrivendo a monsignor Scalia si crede come mai potrebbe ritornare in Italia quando il regime quello che quando i vescovi giurano fedeltà al fascismo e quando la sua attività sarebbe inopportuna che cosa poteva fare predicare no la vita pastorale è troppo tardi Meglio restare all'estero e studiare parlare testimoniare la sua sensibilità
Comunica Ferrari io preferisco l'esilio a qualsiasi onorifico rientro in Italia l'ultimo capitolo che vorrei toccare e il problema del rapporto della Santa Sede con Sturzo per quello che riguarda il rientro in Italia dopo la guerra l'attività politica di Sturzo all'estero è un tema che è già stato trattato per esempio da Gianni la bella
Non è l'esilio il tema che io ora vorrei trattare avviandomi verso la conclusione anche se su gli anni americani
Ci saranno tante cose che emergono segnalo per esempio questo rapporto tra Sturzo e questa figura poco conosciuta ma eccezionale a mio avviso di monsignor l'Adone un docente universitario negli Stati Uniti collaboratore della Nunziatura amico di Cicognani
Chiamato poi da Giovanni ventitreesimo alla Nunziatura di Ankara che sarà l'uomo che aprirà per la prima volta i contatti tra la Santa Sede e sovietici perché i vescovi dall'Est possono venire al Concilio
L'Adone Sturzo chiede aiuto perché si è recato negli Stati Uniti senza quel permesso
Necessario per ogni sacerdote della Congregazione Concistoriale ed era una misura per evitare un clero vagante con gli emigranti negli Stati Uniti di fronte alla difficoltà per la collaborazione al De protestante scriveva Monsignor Cicognani le vorrei dire
Che non sono mai stato e spero di non essere mai con l'aiuto di Dio né un ribelle nei un indisciplinato
Quando Sturzo si appresta a rientrare in Italia nel quarantacinque come è noto deve rinviare la partenza
Un fatto pesante per lei sulle lontano per la parte dalla patria per due decenni anziano in cattiva salute
Amleto Cicognani molto cordiale con lui rende noto a Sturzo il Veneto per il suo rientro Sturzo è noto era favorevole a Repubblica mentre il mondo cattolico era diviso sulla scelta istituzionale
E c'era apprensione a Roma per i possibili interventi politici di Sturzo dei quali non si era in grado di valutare l'impatto sull'opinione pubblica
Anche De Gasperi consiglia Sturzo con tutti i riguardi le finezze di posticipare il ritorno e quando Sturzo gli comunica l'intenzione di cercare casa nel cuore di Roma al centro della lotta politica dice De Gasperi si preoccupa non poco
Ne scrive al vecchio maestro l'annuncio del tuo embargo ha messo in subbuglio Napoli e così sarebbe a Roma ecco perché io avevo pensato al tuo soggiorno ma non cento de Gasperi teme che Sturzo costituisca un fattore di divisione all'interno del partito
Non è ben chiaro il ruolo di De Gasperi nel veto vaticano a Sturzo
Tuttavia De Gasperi manifesta Sturzo che il veto viene piuttosto da Montini secondo Selva l'origine del vento si deve far risalire a De Gasperi stesso
Però se invece lascia la responsabilità dell'atto al Vaticano
In realtà non credo che ci sia da fare grande distinzione penso che in questo momento c'era una convergenza piena tra De Gasperi e Montini d'altra parte in una lettera del sostituto Montini conservata nelle carte Sturzo
Del ventisei ottobre quarantacinque indirizzata al Caro e veneratissima o don Sturzo si vede un Montini che sente la responsabilità di scusarsi della sua decisione dice
Qualcuno le avrà fatto il mio nome sulla questione del suo sospeso Progetto di viaggio in Italia
Ma io tengo assicurarla che la mia partecipazione a tale faccenda dovuta ragione del mio ufficio ha voluto essere fedelmente consona ai sentimenti di devozione miei verso di lei
Son persuaso che il sacrificio suo
Che le è stato suggerito sia per giovare
Anche alla causa che lei intende servire queste sono le parole di Montini che secondo me chiariscono come il così detto veto nei confronti di Sturzo nasca
Sia dalla decisione di Montini ma non sappiamo molto bene come spesso decisioni in questo periodo di Montini sono in piena coincidenza alle suggestioni e le preoccupazioni di Alcide De Gasperi
Dal diciotto e dal venti Sturzo era stato nella casa bresciana di Montini ma non aveva intimità con il giovane Giovan Battista in realtà Sturzo con la sua logica politica esterno al mondo che si arti Comanche alla nascente dici
Angusti Havas sia De Gasperi sia Montini avrebbe potuto portare turbamento e confusione il momento era grave estorcere un personaggio troppo originale ha regolato dall'esilio autonomo dei pensieri e poco influenzabile
Il Papa condivideva questi timori per più dodici Studi so eh quel buon prete che dovrebbe rendersi conto che i tempi sono cambiati
I più duri ci confida dal visione ci vogliono ora uomini nuovi situazioni nuove don Sturzo farebbe bene a non fare più politica
Ma quale Vaticano trova Sturzo al suo ritorno il personale della Curia è cambiato
Gli orientamenti politici con un papà che non vuole aver vicino personalità che lo imbarazzano come un Segretario di Stato sono determinate da equilibri complesse è un mondo che Sturzo non conosce conosce poco la Segreteria di Stato di Montini e Tardini laddove uno più uno non fa due ma esattamente uno più uno come diceva Cardini non conosce il polo del cosiddetto partito romano che piuttosto lontano da lui tanti sono i personaggi che hanno voce che si muovono nella Roma degli anni Quaranta e degli anni Cinquanta
Ma Sturzo non li conosce De Gasperi invece conosce questo mondo e dedica parecchio tempo alle relazioni con quest'ambiente con Montini ma non solo con altre personalità
Sturzo in realtà arriva a Roma ma è in un certo senso fuori da questa fetta del suo mondo romano
In questo periodo soprattutto vanno notate una serie di attenzioni nei suoi confronti
Che vengono da De Luca è un poco da Ottaviani Ottaviani a qualche riguardo personale per Sturzo sulla base di una fraternità ecclesiastica di stile romano
Nel cinquantotto Sturzo preferirebbe Ottaviani a Lercaro come papà o Ronca Ottaviani sarebbe buono dice ma ritengo improbabile che un segretario del Sant'Uffizio possa diventare Papa e si auguri allora che diventi almeno Segretario di Stato
Ma gli ambienti del partito romano o di Ottaviani non si occupano di Sturzo che ha lottato contro il clerico moderati e Contri clerico fascisti e che passa per essere un poco giansenista come alcuni dicono
La vicenda della stessa operazione Sturzo
Per le elezioni amministrative romane cinquantadue come abbiamo detto già altre volte è stata forse eccessivamente amplificata il ruolo di Sturzo e quello di un verificatore della volontà dei vari partiti ma presto desiste sì
Ma presto di esistere Sturzo non predispone la passerella al Comune di Roma per la destra
Poco prima nel quarantanove in occasione della scomunica ai comunisti Sturzo aveva espresso una sensibilità pastorale sacerdotale molto interessante analoga forse a quella di De Luca Sturzo e preoccupato che i confini politici si trasformino in confini umani o religiosi e dice in un articolo che commenta la scomunica del quarantanove
Tutti abbiamo peccato e in tutti c'è una più o meno larga responsabilità di colpa per quello che succede nel mondo di oggi e per la deviazione di milioni di uomini e di donne dalla fede cristiana
Negli anni Cinquanta alcune posizioni di Sturzo
Soprattutto diffuse attraverso il suo impegno giornalistico gli attirano alcune simpatie degli ambienti di Curia ma nessuno pensa più a utilizzare Sturzo resta su di luglio circolante quel giudizio espresso dal conte Dalla Torre nelle sue memorie
Dice il temperamento di Sturzo era autoritario nel senso che era persuaso di possedere la conoscenza politica in modo in perfetto
Da che lo conobbi mi avvertiva questo particolare che unito a meriti altissimi alla sua autorità di rendeva facile imporsi con un successo indiscusso fin qui il giudizio di Dalla Torre
Certo non era un personaggio facile
Dal convento delle Canossiane Sturzo seguiva l'evoluzione delle cose romane delle cose vaticane con molto distacco diceva non conosco la situazione
E aggiungeva nel cinquantotto vorrei papi che non fossero attivisti in altre conversazioni emerge una visione del mondo cattolico piuttosto negativa
Ritiene che anche Gedda debba essere sostituito e che mai l'Azione cattolica sia caduta così in basso dice iniziative curiali a parte qualche giudizio né merce solo una che finisce negli enti e di fatto Sturzo aveva pregato De Luca scrive De Rosa
Nei suoi appunti di riferire Ottaviani che non si doveva fare cardinale padre Gemelli e che non si doveva mantenere la carica di presidente dell'Azione Cattolica Genta
Luca era andato da Ottaviani tutto tranquillo ma aveva fatto presto ad accorgersi che il suo amico cardinale non aveva gradito questa singolare ambasciata di Sturzo
Ma nessuno aveva interessa in Vaticano negli anni Cinquanta a coinvolgere Sturzo
Ho detto qual era l'opinione di più dodicesimo su quel buon prete ormai anziano carico di storia e di sofferenza
La battuta di Pio dodicesimo esprime un pensiero comune
Ma in realtà Sturzo sente il mondo vaticano estraneo lo era ai tempi del Partito popolare lo era tanto più ora che vi conosce poche persone tra essi forse un amico solo Giuseppe De Luca singolare intellettuale certo uomo di nessun gruppo e non organico a progetti politici
De Luca si inquieta della decisione di Sturzo di curare la sua storia e di precisare quanto Gasparri scrive al conte Santucci sulla nascita del Partito popolare proprio la lettera da cui è partito questo mio intervento dice De Luca non capisci
Che Sturzo si alza giudice della chiesa dice in sostanza che le ha ragione Louie che carini al segretario di Stato sbaglio ma chi Sturzo
In sostanza lui lascia capire che il cardinale gli fece la guerra perché voleva l'accordo con il fascismo non lo escludo che possa essere vero e che Sturzo abbia ragione ma Sturzo era un prete egli doveva obbedienza e poi aggiunge De Luca faccio già molta fatica difendere Sturzo presso Tardini e presso il Papa e quale il giorno di Natale mi ha chiesto perché Sturzo continua a scrivere articoli che dividono siamo stufi di preti che fanno politica
Guarda quanti ce ne sono che intrigano
Ma Sturzo informato da De Rosa risponde con lo stesso motivo io ho fondato un partito inventato una politica senza passare per la Curia
E Sturzo continua nella sua linea non aveva curato una politica di relazioni curiali quando aveva il partito e nemmeno alla fine è uno stile politico ma c'è di più
è una scelta maturata nella coscienza di un prete estraneo a un concerto villaggio ecclesiastico Salvemini a questo proposito avrebbe parlato in maniera esagerata di giansenismo di Sturzo
Ma non è solo un tratto di spiritualità è un modo di esistere un modo di essere politico o come lui dice un modo di essere sociologo
Ma è anche un modo vissuto attraverso obbedienza dolorose e attraverso un grande sacrificio
Forse Sturzo è uno dei preti italiani che subisce una pressione è un'imposizione maggiore nel Novecento dalla Curia ma la sua reazione tanto diversa da quella dei modernisti
Non drammatizza
Prosegue nella sua strada obbedisce accetta il sacrificio
E continua a dire io ho fondato un partito ho inventato una politica senza passare per la Curia mi sono sempre comportato così nella mia vita non è allora questa
Solo la storia di un prete nel piccolo villaggio ecclesiastico romano
E anche la storia di una spiritualità la storia di un sacerdote e la storia di un politico italiano grazie
Grazie Andrea Riccardi per questa documentatissimo e così finì aerazione che fa l'atto fa utilmente da ponte fra i temi che abbiamo toccato ieri i caratteri giunse culturale e il tema diede la sessione di questa terza sessione che è strettamente politica grazie anche per aver quasi pertanto scrupolosamente Kitchen picchiare la sanità quando c'è la tua presidenza usato sempre dissociato noioso ma devo farli rispettare le esigenze che ho detto
Adesso la parola e ha Piero Craveri che affronta il tema Luigi Sturzo il mondo cattolico dello Stato liberale
Evoluzione e attualità delle sue considerazioni
Grazie Sco
Perché la testa nei tempi taglierò mai presidente userò del attuabile
In un locale vera Mario inaudito del marzo mille novecentoquarantuno a proposito di una recensione del gesuita americano Millard su al suo stato al suo Chiesa e Stato
Sturzo notava come questi credesse
Che le democrazie attuali non abbiano nulla delle idee sane della tradizione cattolico cristiana
Ora tale idea affatto inesatta leggi istituzioni criteri direttivi nella società democratica di ieri e di oggi sono fondamentalmente cristiani
Ma le interpretazioni scientifiche sono o positivistica o idealisti che perché
Sia per la prevalenza culturale di tale filosofia di laicismo siano anticlericale della classe politica sia anche per l'atteggiamento critico e negativo della classe ecclesiastica se invece di cercare ancora il punto fermo dell'antiliberali Isma'di una volta si fosse lealmente accettata la democrazia attuale come punto di partenza
Per un'azione riformatrice ricostruttiva
Noi avremmo anche la interpretazione culturale e scientifica in senso cristiano Etò mistico se vuole sì della stessa vita presente e delle possibilità future
Così il fatto storico del movimento politico cattolico gli pareva svalutato alterato misconosciuto senza aver creato la teoria né quel gruppo di idee che mostrerebbero una relazione storica degna di essere teorizzata
Un rilievo analogo era stato sollevato qualche anno prima da Alcide De Gasperi recensendo la Storia d'Europa nel secolo decimo nono di Benedetto Croce
Per non trovarsi sostanzialmente posto in essa il ruolo svolto dai cattolici né alla lotta per la libertà e la democrazia
Quest'ultimo rilievo coglieva indubbiamente nel segno e si deve probabilmente ad una pregiudiziale teoretica proprie della storiografia del Croce
Che attiva specularmente in senso inverso da quel cercare il punto fermo dell'Anpi liberalismo di una volta segnalato da Sturzo
Quanta questi la complessità del suo pensiero induce a considerarlo diverse non distinto certo dalla vicenda popolare che il fulcro della sua esperienza ma come premessa e conseguenza di essa
Non voglio in questa sede fermarmi sulle componenti Pilo sopite scientifica del pensiero di Sturzo
Ma alcuni riferimenti sono necessari sia quanto alla loro formazione sia quanto la loro più matura sistemazione
E si potrebbe dire che nella fase della formazione prevale una necessaria una necessità polemica connessa alla ricerca di una solida identità culturale e politica
Nella seconda al contrario alla ricerca delle sintonie cioè la riduzione della polemica all'essenziale fondante pregiudiziale di un cattolico limpidamente
Limpidamente espressa proprio in quella definizione della sua Sociologia storici Istica del mille novecentotrentaquattro
Come la concezione sistematica della storia quale processo umano
Realizzando sia realizza anch'essi attraverso forze immanente unificate dalla razionalità aventi un principio e dirigenti si verso un fine trascendente e assoluto
Dove di palesemente difforme da altro storicismo cioè il fine trascendente ed inequivocabile dualismo che ne deriva
Non mi pare che come pure è stato autorevolmente detto sì posto in proposito parlare di un'inclinazione eclettica di Sturzo né mi pare d'altro punto di vista pertinente sottolineare una sua contraddizione teoretica
In proposito la sua posizione sembra chiaramente segnata dal giudizio che gli dava del modernismo
Segnatamente in chiesa sta quando sottolineava come i problemi sollevati dal modernismo erano di carattere culturale critico e tentavano di orientare il pensiero religioso nella vita moderna e che ciò era avvenuto come un misto di razionalismo critico di idealismo italiano di pragmatismo storico producendo un amalgama senza reale contenuto filosofico né consenso teologico sicuro
Così che la condanna di Pio decimo servì ad eliminare rapidamente simili infiltrazioni che in non pochi casi erano superficiali e a dare un forte senso di responsabilità e di probità scientifica
Di questo forte senso di responsabilità e di probità critica egli si armò fin da giovane
Partecipando poi ai dibattiti del suo tempo importi in particolare a quello decisivo di fin e secolo della crisi del positivismo e fu dibattito europeo
E che in Italia prima di determinare la ripresa dell'idealismo una discussione sul marxismo
Di partito va aggiunto che accompagna la crisi del liberalismo anche se produce nel primo quindicennio di questo secolo
E in vero solo in Italia e di Inghilterra sia a livello politico sia a livello intellettuale l'ultima sua manifestazione
Partecipare ad un dibattito con intenti di conoscenza critica anche in posizione polemica su una ben distinte frontiera comporta generalmente una qualche permeazione idee concetti
Del resto Sturzo stesso non faceva mistero di ciò quando ricordava la natura astrusa e seducente con cui Labriola veniva proponendo in Italia il marxismo e la sua tentazione di scriverne sembrando lì la linea tracciata dal mio antagonista quel dibattito dove dovette del resto conoscerlo a fondo
Con la lettura stimolante di sorelle Mosca e quella deprimente di Max Weber e Pareto dando nell'aggettivazione già i termini di una precisa inclinazione di interessi
Aveva inoltre ha letto la critica della Bri OLAF che dell'Labriola i Croce aveva svolto nel suo materialismo storico ed economia marxista
Con la netta opzione ivi contenuta per la scuola Martina registica rispetto ai fondamenti dell'economia classica su cui poggiava l'analisi marxista del capitalismo
E il giudizio sul carattere ellittico della contrapposizione di questo col modello socialista
Nonché la riduzione Sociologia storico economica del pensiero di Marx
Dell'aureola rimaneva invece vivo l'approccio ad un'analisi morfologica della società
Nella sua accezione statica e dinamica termini tutti presenti in modo pregnante nel pensiero maturo di Sturzo in un'accezione storici Istica nettamente contrapposto ad esempio alla sociologia ritorca in come edicole in seguito precisa
E significative in proposito la sua polemica col martello
Che gli muoveva il rilievo di aver gettato i lineamenti di una filosofia sociale piuttosto che di una sociologica come scienza autonoma a cui ieri replicava
E la definizione dell'oggetto e l'elemento normativo definiscono propriamente il carattere autonomo di una scienza
Per quanto il tema avrebbe affrontato con ben altra andrebbe affrontato comprende altra ampiezza insisto cui sul significato che i termini di storicità e scienza hanno nel pensiero di Sturzo
Del resto una loro definizione semplificata chiaramente nella sua polemica con il neo idealismo
Non tanto quello sullo Stato etico nella sua formulazione gentiliana che è un frammento della sua vita nella sua più ampia analisi della inevitabili inclinazione totalitaria implicita in più di un elemento concettuale proprio della concezione stessa dello Stato nazionale
Ma nella critica costante allo storicismo crociano
Valga per tutte quella più matura che prese spunto dal saggio di Protti sullo storicismo assoluto che Sturzo vedeva intaccate interiormente da una concezione della libertà che deriva più dal cristianesimo che da Michele ma in complesso di prevale l'idealismo con quel fondo Banteay sta che non può esservi eliminato
La stessa osservazione la troviamo altrove a proposito di persone idee segnala l'attenzione con cui egli aveva approfondito molte delle implicazioni della reazione anti positivistica ai primi del secolo
Anche chi anche qui quello che gli interessava per superare il relativismo e l'assolutismo storico
Era la riproposizione del dualismo tra libertà individuale l'assoluto trascendentale che noi riteniamo di io
Per concludere che da ciò procede tutta la storia umana onde la solo oggi la Sociologia storici Istica
Rileva il fatto storico permanente della coesistenza del bisogno dell'assoluto e della rivendicazione della libertà personale e associativa cioè a dire
Lo rileva nella sua storicità e nella sua politicità appunto potremmo dire come storia come scienza politica
E richiamando non a caso a questo fine l'autorità del piccole suggestioni di Blonde notava che nella lotta contro il positivismo e l'idealismo si sono tenuti fermi i valori tradizionali del finalismo storico della Provvidenza
Ma non si è approfondito il concetto di coscienza storica né quello di processo nell'atto immanente dell'attività storia
E sulla sua storiografia credo che almeno un punto vada sottolinea necessariamente ritroviamo l'affermazione della centralità della Chiesa come organizzazione cristiana in società d'azione positiva del cristianesimo attraverso i secoli
Ma proprio tale fatto comporta un altro dualismo questo di natura immanente al processo storico spesso un dualismo indistruttibile dualismo di forze di organismi di valori spirituali salutare fecondo
Che ripropone riproponeva la vicenda umana
Come lotta tra forze diverse in contrasto permanente a prendere così un rilievo centrale la storia del Medioevo come momento fondante della nostra civiltà
Fin dalle origini la Chiesa di Roma propone un modello di via archi organizzativa latina che si contrappone a quello chiesero conquista orientale ma l'elemento decisivo della formazione precipua della civiltà occidentale
E dato da quel tratto di secolo che va dal pontificato di Gregorio settimo a quello di Innocenzo quarto in cui la libertà della Chiesa dall'interno postula quella della coscienza individuale rispetto al potere politico e civile ed è significativo in questo processo come le sue preferenze vadano almeno politico di questi pontefici a Pasquale secondo per il suo tentativo di una più netta distinzione dualistica tra le due potestà universale
Sturzo se avviene così ad una linea che non ne apologetica
E se quelle tracce segnate dalla storiografia neo Guelfa
Ho un'accentuazione in più peraltro già presente nel pensiero cattolico liberale della prima metà dell'Ottocento ad esempio nelle pagine suggestive della storia della libertà i loro giorno Emerick Hector
E che potremmo definire una riclassificazione a pieno titolo nel Medioevo nel moderno e ciò sia come assenza sia come continuità
Con l'assenza perché come vi è noto a quell'unificazione culturale ed etico sociale che fu alla base della grande esperienza storica dell'Occidente degli ovale gli pareva mancare all'Europa moderna che fosse necessario recuperarle
Come continuità perché l'età moderna gli si propone piuttosto come uno sviluppo che come una rottura di quella medievale
Questo del resto il giudizio di Sturzo sull'Umanesimo e Rinascimento ma anche sulla Riforma e la Controriforma i cui sottolinea piuttosto l'aspetto di riforma cattolica
L'affermazione di questa continuità del resto era necessaria a sostenere la convinzione sua profonda che continuamente emerge nell'opera sua che le leggi istituzioni criteri direttivi nella società democratica di ieri e di oggi sono profondamente cristiani
E la preoccupazione che l'ideale democratico dovrà rimanere unito all'ideale cristiano altrimenti perirà
Gli apporti del moderno riguardavano dunque principalmente lo sviluppo di quei principi che avevano avuto il loro fondamento nell'età negli ovali
Questo sembra del resto essere disegni intrinseco del suo chiese sta un riproporsi e perfezionarsi dell'originario di gollismo con tutte le sue implicazioni socio istituzionale
Non c'è dunque propriamente indugio una critica ma un'analisi del moderno
E da questa analisi potremmo dire molto semplificando emerge una ridefinizione storica positiva del ruolo della Chiesa e la considerazione di una distorsione profondamente negativa circa il ruolo dello Stato ed ambedue questi processi sono tuttavia iscritti in una trasformazione storica complessiva plurisecolare
Che trova proprio nel Novecento il suo più drammatico punto di crisi avendo tuttavia seminato i presupposti del suo superamento di una concezione della società sia nazionale sia internazionale distinta dallo Stato
Ma che nel suo intrinseco pluralismo ai caratteri di laicità non contrapposti a quelli della religiosità che postulano inoltre come possibile la pluralità e la convivenza tra le critiche religiosi
Di quel ceto plurisecolare processo dunque società è stato costituiscono gli elementi di una nuova di archivia contrapposti nella ricerca del primato voi dell'una voi dell'altro della loro reciproca subordinazione
E questa opposizione costituisce in effetti l'effettiva rottura dell'armonia ideale del mondo meglio vale e Sturzo considerava compiuto con il tramonto del sogno contro riformistico quello della restaurazione del carattere universale storico-politico della Chiesa cattolica a metà del Seicento con la pace di Westfalia
Sturzo non respinge dunque la razionalità del moderno ma ne individua le insufficienze le conseguenze negative e questo approccio non mi pare contraddittorio con la difesa intransigente d'un diverso ordine di principi
Porta ad esempio la riproposizione che gli operai della critica di Suarez al razionalismo giù naturalista sulla base della concezione etica del diritto naturale differita azione tomi
Un'azione tra due diversi approcci razionalisti gestisce naturalistici dove si esclude e dove invece rimane compatibile una premessa etica e religiosa
Anche qui mi pare improprio affrontare il suo pensiero partendo da presupposti teoretici anche perché il ragionamento di Sturzo procede sul terreno della storicità e della scienza politica e se vogliamo è un discorso di morale e politica
Il fatto che ad esempio la critica al carattere ottimistico del principio di socialità come elemento antropologico naturale che è proprio della concezione di Russo sia ricondotta da Sturzo al rifiuto della considerazione del peccato originale
Come momento che caratterizza le origini della convivenza umana
Nulla toglie alla consonanze profonde con la più tarda critica di carattere pessimistico sulla natura umana propria del liberalismo nei riguardi del giacobinismo
Come Teoria e prassi politica di cui non ho bisogno quindi sottolineare le molteplici e complesse relazioni col pensiero cattolico della restaurazione
Che poi anche il tema di come il principio di eguaglianza si con gli occhi colline Emilio linee inabile carattere organico della società
Non più riconducibile all'archetipo aristotelico della giustizia commutativa distributiva il quale ultimo come struzzo avrebbe sottolineato si doveva trasferire dal piano etico ed economico a quello sociale e politico
E che in effetti si articolerà in quello delle uguaglianze
Sbaglia Anza civile politica e quindi sociale cioè come teoria dei diritti sociali e ciò in consonanza al tema della libertà che negazione della riduzione della libertà nello Stato nella sua accezione sia positivistica sia etica
Non si può negare d'altra parte che Sturzo
Tenesse presenti simili assonanza
Di chi di cui è anche quello che chiamerei il passaggio dall'analisi storica degli elementi fondanti della scienza poca agli elementi fondanti della scienza della politica
E se mi si consente esprimerei con una formulazione classica del liberalismo ottocentesco come il problema della fondazione della libertà dei moderni rispetto a quella degli antichi
Baciami e portami alle particolato questo principio rifacendoci alle dichiarazioni costituzionali dei diritti e agli istituti codificati del duca simile
Ora su ciò il contributo storico del cattolicesimo democratico partita dalla seconda metà del secolo scorso è stato decisivo nella definizione morfologica degli elementi organici nelle connessioni di questi alla forma della democrazia politica voi come prassi voi come teoria politica
E Luigi Sturzo non gli ha avuto piccola parte
Poiché gli elementi compositivi istituzionali e politici di questo pensiero sono assai noti piuttosto che semplificare vorrei ancora
Brevemente se me ne resta al tempo soffermarmi su tre temi che si riconnettono ad essi le riflessioni di Sturzo sul capitalismo sullo Stato totalitario sulla comunità internazionale
Egli Cirasino sopra lungo
Lungo tutto l'arco della sua vita via via approfondendo precisando il problema dello sviluppo capitalistico ha postulato nel passato
Tuttora opera si può dire anzi che è proprio della sua natura di determinare come sistema economico e produttivo direttamente o indirettamente mutamenti profondi nell'assetto morfologico dei contesti sociali su cui interagisce
E per questa via di modificare i caratteri storicamente dati di una società come noto rispetto a ciò siano due posizioni estreme quella liberista che qui per evitare un e semplifico e quella comunista
Si sono date poi posizioni interne volte a porre un argine agli effetti modificativi del mercato sugli assetti sociali sia attraverso l'azione dello Stato si attraverso forme autonome di organizzazione della società
Tutte le posizioni liberaldemocratiche socialdemocratiche sono costituite da una commistione di questi due elementi
Il cattolicesimo democratico principalmente l'esperienza popolare si è caratterizzata per avere privilegiato piuttosto il secondo
E Sturzo rimarrà un difensore coerente di questa linea senza negare la possibilità di un uso strumentale dello Stato ma non in termini sostitutivi dell'azione sociale
E ciò naturalmente comportava una comprensione storica dell'economia di mercato
Significava inoltre concepire i fattori organici della società che sono cosa diversa dalla società come totalità organica collocandoli al riparo degli limitati effetti modificativi del mercato
Ed è quanto a torto specie nella secondo nel secondo dopoguerra gli è stato rimproverato
Laddove la sua ricerca era sostenuta da una consapevolezza di cui proprio oggi misuriamo le difficoltà e la difficile ricerca di soluzioni
Si può ad evitargli di non aver colto quelli che erano gli strumenti positivi di sviluppo propri di quella stagione politica
Del dopoguerra ma non perché guardasse indietro che anzi vedeva più rigida lucidamente di altri il futuro
In questo senso può accogliersi la definizione che una volta in quelle polemiche e lui stesso si diede i liberista fuori stagione
Nessuno come lui d'altra parte ha colto quelli che erano stati gli elementi corruttivi del costume nazionale determinati dallo statalismo economico sociale del fascismo ereditati dalla Repubblica nell'idea sempre più radicata ad uno Stato che attraverso la sua funzione redistributiva assurge a capo punti
Nel vivo di quelle polemiche avrebbe asserito che opporrà lo Sturzo del mille ottocentonovantaquattro diciannove a quello del diciannove ventiquattro un nuovo Sturzo del quarantasei cinquantacinque eravamo un non aver letto in mai i miei scritti non conoscere il mio passato
Invero le premesse erano rimaste immutate ma un affinamento del suo pensiero c'era stato
Come ha notato Gabriele De Rosa nella prefazione al suo volume di sintesi sociali
L'indecisione l'incertezza non tanto personale di Sturzo quanto generale del movimento che fatico a uscire da lei idee di una democrazia cristiana come cura Azio benefica in pochi populum
Aveva caratterizzato gli inizi della sua attività intellettuale e politica
E potevano dirsi assai lontane
Quando egli affermava che occorreva difendere la libertà economica come si difende la libertà politica perché l'una non può esistere senza la
Molti in sede storiografica hanno rilevato l'insufficienza del programma popolare riguarda la politica economica postbellica
Sebbene non sia questo uno dei punti generalmente rimessi in luce va notato che nel programma che accompagna l'appello a tutti gli uomini liberi e forti la libertà di impresa non c'è
Eppure tra i due Sturzo c'è continuità
Ricorrendo il sessantunesimo anniversario della Rerum Novarum osservava che malgrado quell'insegnamento Lino organicità della società attuale non è stata superata
E che lo Stato accentratore non costituiva una via d'uscita un'ulteriore negazione e altrove ricordava contempo i cattolici si opposero energicamente la statizzazione della beneficenza della scuola dell'educazione giovanile fisica e morale
Dell'interventismo statale nei comuni nelle province nelle opere pie sulla base di grandi battaglie teoriche Prato
Fondate sull'autonomia associative l'iniziativa privata che partivano dalla società costituirne il necessario tessuto organico per circoscrivere nel proprio ambito l'azione dello Stato e che quello era il metodo anche se potevano modificarsi gli strumenti le Fur
Aveva da un pezzo abbandonato ogni residua attenzione per il corporativismo anche cattolico
Ed aveva inteso la natura dell'economia di mercato misurando nelle conseguenze individuando il metodo attraverso cui l'azione politica e sociale poteva costituire un argine pensò stato indubbiamente la continuità del suo pensiero
Oggi ci allarmiamo giustamente per le crisi del partito mentre quella del sindacato ancor più profonda coperta come da una rete di posizioni di monopolio politico e normativo regista dinnanzi agli occhi una crisi della forma istituzionale spezza di questi fondamentali
Organismi per la democrazia
Che non ha uguale riscontro in altri Paesi
Ed è doveroso quindi ricordare quanta cura aveva messo Sturzo a definirne correggerne i lineamenti lineamenti nelle modalità che sono effettivamente compatibili con una democrazia e con uno stato di diritto
Per il ruolo essenziale che gli attribuiva le funzioni politiche come espressione essenziale della società e del ruolo di esigenze che essa deve svolgerà nello Stato
La sua polemica antistatalisti Ka in materia economica aveva anche peraltro verso una radice antica
Era il proseguimento di quella contro lo Stato laicista che distingueva dallo Stato laico che diceva aver sviluppato uno tempo l'elemento etico impregnato di valori cristiani
Anche se i presupposti teorici le finalità di tale etica erano in prevalenza naturalistici
E che era stato errore non riconoscerlo per difendere a fondo quella posizione storica alla quale era allora legata alla Chiesa
Così la sua versione allo Stato laicista pure lui si polemica cattolica ma mai clericale in modo che nei suoi assunti fondamentali non può non essere anche considerata come del tutto libera in una pagina fondamentale del suo state chiese implicitamente una critica al pensiero di Maritain posta come subito dopo l'esposizione del pensiero di questi Sturzo osservava il problema della società politica di epoca in epoca ora nella maniera o non in un'altra si è presentato a molti come irriducibile al pensiero cristiano
Dopo l'esperienza medio vale
E qui scusate salutato sebbene sia interessante
Le conseguenze anche nel campo cattolico maturarono con la concezione Giusy naturalistica dello Stato razionalistica della società
Queste sono all'origine del tentativo di separazione del naturale dal soprannaturale sforzo di due secoli per arrivare all'assorbimento se fosse possibile del soprannaturale natura
Lo Stato oggi si presenta di nuovo irriducibile al pensiero cristiano più ancora che non lo fosse ai tempi dei paria della riforma
Perché per i primi il problema era come ridurre il potere da pagano o cristiano e mi risposero con tutta la sapienza medievale
Per la seconda era come rifare pura la Chiesa ammonta a Nizza heavy disposero i tentativi protestanti e la riforma cattolica detta controriforma
Oggi invece il problema è come impedire l'assorbimento del sovrannaturale nel naturale e della Chiesa nello Stato totalitaria
Al tema dello stato totalitario spinto a Porta Sturzo a Porta così due contributi importanti
Va detto in premessa
Che usiamo oggi questa nozione del totalitarismo sulla base di una elaborazione vado sociologiche storica che ha origini
Nel secondo dopoguerra caratterizzata da una forte impronta tipologica da cui sono di ribatte una serie di conseguenze analitiche tra cui segnalo soprattutto quel nell'adozione del terrorismo dell'identità delle esperienze totalitarie in particolare quella sovietica e quella nazi fascista e nazista in particolare
Questi approdi
Vi ritroviamo nel pensiero di Sturzo ma di altri
Anche grandi protagonisti gli anni trenta
Già anticipati
Sulla base di un analisi strettamente storica e politica
L'eclissi totale del religioso nella teoria e prassi totalitaria e però un tema che Sturzo anticipa
Con incontrovertibile profondità di analisi e in qui c'è anche la sua polemica nei riguardi della Chiesa cui accennava dianzi Riccardi in quegli anni e la sua convinzione che la sua testimonianza avrebbe dato frutto al processo
Non entro nel merito non sviluppo questi punti
Come non lo sviluppo il problema della società internazionale che pure qui ho visto altre relazioni lo faranno che pure centrale liberamente Sturzo anticipa io mi sono permesso di annotare come
La comunità internazionale il diritto la guerra di Sturzo del mille novecentoventotto nel
Sì ero liberale per arrivare a un'opera così compiuto dobbiamo aspettare a Roma nel mille novecento che reprime
Altre le nazioni nel mille novecentosessantuno per trovare diciamo una risposta alla lega una considerazione così propone qui veramente Sturzo qui è una delle cose in cui Sturgeon grandissimo anticipatore con tutte le conseguenze e naturalmente la comunità internazionale come limite ulteriore come
Allo Stato
La alla natura
Diciamo
Alle derive negative dello Stato
Pochi Italian
Hanno avuto una percezione così lucida dei profondi abissi verso cui ha inclinato la storia di questo secolo insieme
Di quelle che erano le uscite di sicurezza che si andavano configurando durante il suo corso
Il giovane sacerdote di Caltagirone a cui Giustino Fortunato si era rivolto meravigliando sì della conoscenza profonda che aveva acquisito della questione meridionale come questione nazionale
Si fece partecipe a pieno titolo del pensiero politico del Novecento dominando né intellettualmente quasi ogni suo elemento e ciò da cui non si può prescindere accostandosi all'opera sua
Così il suo giudizio sullo Stato liberale italiano si era fatto col tempo distaccato
Ricordando oggi egli osserva me l'Italia e l'ordine internazionale il periodo difficile che va dal mille ottocentosettanta al mille novecento nel quale gli uomini del Risorgimento vanno sparendo e gli epigoni non sono più della stessa altezza
Dobbiamo convenire che la seconda ed anche la terza generazione politica serbare all'ospite alle sorti della nuova Italia
Servirono il Paese con sincerità e di pittura anche sbagliando e se per unire gli ideali di libertà con quelli di dignità nazionale
Gli ideali universali vanità arie pacifici con quelli dell'interesse particolare
Con ciò non intendiamo misconoscere certi errori
Le avventure cono viali eccetera la politica anticlericale
Ci interessa notare che la crisi che Rita che il la crisi che l'Italia soffrire appena divenuta Stato nazionale non altera o gli ideali coi quali risorse nel fece venir meno nella classe di cultura la partecipazione allo spirito europeo universale
Che nel secolo diciannove giugno si è andata sviluppando pari passo con quella del nazionalità particolari
Rimaneva naturalmente il fermo fermo
Il giudizio altra volta dato che il partito che fino dall'inizio della unificazione italiana esprimeva la classe politica dominante
Nonostante si chiamasse liberale era in sostanza nella sua mentalità nella sua struttura un partito conservatore
E con esso le ragioni profonde della contrapposizione del popolarissimo
Ma l'anti liberalismo dello Stato liberale e della sua classe politica rimane un motivo centrale nel suo giudizio storico nel giudizio storico dispute Roberto Vivarelli nel suo saggio sulla crisi del liberalismo italiano ha paralizzato la critica esaustiva di questuanti liberalismo liberale compiuta dall'originale di nel suo la condotta della guerra gli effetti sociali della guerra
Italiana
Certo anche qui ci sono molte assonanze tra Sturzo i liberisti dei primi del secolo
Ma il popolarismo di Sturzo era molto di più cioè la rottura dei monopoli politici e sociali lo Stato di diritto uguale per tutti entro cui gettare le premesse di una soluzione della questione cattolica
La democrazia con le sue articolazioni organiche né i partiti né l'associazionismo sociale a partire dai sindacati o ancora una pagina e mezzo la legge precedentemente
Non fu grazie
Non fu questo propriamente il problema posto quello della democrazia posto dai socialisti eppure seppero farsi protagonisti della questione sociale
Il programma riformista si rifaceva ad una cultura politica ed economica più aperta di quella popolare
Ma nel socialismo non c'è propriamente la democrazia se non attraverso una contraddizione dottrinale che al meglio in forme tuttavia spesso equivoche la poneva sul terreno di una rivoluzione democratica
Quando si dice della doppiezza con riferimento allo stalinismo di Palmiro Togliatti del nuovo corso del suo partito non si deve dimenticare che esse categoria propria non del comunismo almeno sul piano teorico ma dei partiti della Seconda Internazionale
Di cui Togliatti prese a seguire per tatticamente e sagacia niente presente così pure la democrazia parola d'ordine di frange radicali politiche intellettuali della classe liberale scompare dalla contro dalle contraddizioni che erano proprie della dottrina socialista
Penso ad esempio al Gaetano Salvemini degli inizi del secolo
Ma che la proponevano pur sempre come rivoluzione democratica in sintonia con una tradizione risorgimentale di cui è inutile sottolineare le radici giacobine
La democrazia dunque è un lascito puro almeno in Italia del popolarismo nella sua integra definizione di forma naturale primaria della vita politica e civile e di cui nel senso della necessità storica di andare oltre il limite per cui adoperando le parole di Sturzo fino ad oggi l'unificazione democratica dal punto di vista della struttura è stata opera della borghesia
Infine per concludere un'ultima osservazione su questo problema dell'unificazione democratico
Un punto su cui Sturzo torna spesso specie alla fine degli anni trenta innanzi ad esempio alla sempre più grave minaccia per i nazifascisti
Le democrazia egli sottolinea per poter continuare a resistere alla pressione disfattista debbono tentare di ristabilire lo spirito di unione di ogni Paese e quello più ampio ma non meno importante della civiltà europea occidentale sulle due sponde dell'Atlantico
Sapeva le condizioni la condizione particolare dell'Italia le fratture classiste che l'attraversavano la questione cattolica non riteneva interamente risolta dal fascismo pro concorda
E questa unificazione democratica e in effetti uno dei maggiori obiettivi storici che la nazione italiana conseguito principalmente grazie all'azione politica dei cattolici nell'ultimo cinquantenni
La lucida lungimiranza politica di Alcide De Gasperi compose le ragioni storiche del popolarismo del blocco moderato rappresentato dalla Democrazia cristiana entro una cornice liberaldemocratica europea tra al di là della frattura che rimaneva approfondita dalla guerra per età per decenni si operò per portare a compimento questo obiettivo emergendo in ciò per profondità di sentire la personalità di Aldo Moro
Ma nulla si intende di questo processo senza risalire alle origini rifacendosi al pensiero e l'azione politica di Luigi Sturzo grazie scusate
Grazie ai fratelli per questa ricca relazione valeva la pena qualche quei pochi minuti in più per ascoltare questa conclusione questa sintesi così l'uscita e così profonda ora abbiamo Antiseri il quale si parla di
Luigi Sturzo e la libertà di insegnamento dopo il suo intervento ci sarà il famoso posti Brendan Rodgers abbastanza grafico allora sì sì sono molto ma molto rapido perché
Siccome la la questione della scuola proprio anche in questi giorni appunto incandescente io non ho voluto dare un piccolo commento la fine ma credo che ho voluto fare questo convegno una analisi puntuale filologica
Del pensiero di Sturzo dal trentacinque in poi sul problema della scuola
In modo può che ognuno possa fare da sé appunto la concussione da quale parte stava Sturzo su questo problema e quale sia l'insegnamento appunto che Sturzo da sul problema della scuola
Penso che si sia ribaltato il primo febbraio del trentacinque
Compare un attacco contro il Partito popolare italiano ha proposto che la libertà di insegnamento
Sempre sullo stesso giornale quindici marzo Sturzo replica affermando di non comprendere le ragioni lussi l'attacco e aggiunge che Partito Popolare Italiano abbia mantenuto sempre la sua Appennino libertà
Non credo che si possa dubitare a patto ogni altra prova mi fanno fedi i due nostri capi morti Ersilio Giuseppe Donati e Francesco Luigi Ferrari
Che poi i cattolici al potere sappiamo rispettare la libertà di insegnamento chiamo sempre invocata la prova dal Belgio
Dove i cattolici dice espulso da soli ha governato per circa quarant'anni da quattordici fino da quattordici e poi sempre in maggioranza fino ad oggi ICI lungo periodo ma è la libertà d'insegnamento è stata da est rinnegata o menomata
Al contrario sempre sostenuto difesa non desidero fare polemiche ma scusi gettare una ingiusta insinuazione
Il ventitré gennaio del trentasei i corrispondenti alla Milano del Times dice la notizia che l'Italia saranno militarizzati anche i bambini al di sotto dei dei sei anni lo organizzazioni che si chiamerà pre Balilla Ital modo in Italia
I bambini da quattro a sei anni di vedono prevalere da da sei a otto erano figli della Lupa da otto a quattordici giovani italiani e dopo quattordici anni dove ritorna mento erano pronti a esseri incorporati ravvisa fascista
Ebbene il trenta gennaio
Da Londra
Sturzo invia un articolo I matti di Barcellona
Articolo che il giorno annuale pubblica otto di febbraio che venissero Sommese appare anche sul popolo libertà di Bellinzona si chiedeva Sturzo
Qual è lo scopo di siffatta completa militarizzazione dell'infanzia eccolo si vuole formare uno uno spirito quello che la disciplina assoluta la dedizione completa lo Stato atto scopo ecco di creare psicologicamente l'obiettivo guerriero necessario e permanente
I cibi ammasso di quarantasette
Sul numero due due di Belfagor
Appare comunque impegnativo saggio di struttura titolo il problema dell'educazione degli Stati Uniti educazione umana in quei giorni l'Assemblea costituente e delle piogge lavori e il saggio di lo Sturzo voleva essere un contributo la discussione sul problema dell'azione Sturzo
Punta innanzitutto la sua attenzione su educazione morale dei giovani
Non si creda di che si tratti di scrive
Deduco azione morale dell'alunno come cosa parte della sua formazione intellettuale della pratica conoscenza delle materie scolastiche
Lo sviluppo delle tendenze altruistiche nel moderare l'egoismo innato desta quella simpatia complessa in paglia comprensiva che è fondamentale per una piena conoscenza del mondo in cui viviamo mondo di uomini di cose di Vieri fatti gli eventi animali e piante compresi
E di Matera verifica
Suso precisa
Se nelle scuole si apprendesse non solo il precetto di amare il prossimo come noi stessi ma il modo come intendere la società in cui e per cui l'uomo si evolve si realizza storicamente e i mezzi con cui influire perché l'attività dell'uomo sia rivolta a maggio profitto comune altro l'alunno comprenderebbe assai meglio se stesso come luogo la sola desse il momento storico nel quale egli vive le prospettive di utilità comune e il mese proseguì il effettivamente sta qui scrive Sturzo sta qui la ragione per cui è imprescindibile dare lungo tutto e poi educativo la comprensione storica delle cose
E questo implica necessità di combattere con un pericoloso per educazione di un paese civile il rifiuto della conoscenza storica del proprio Paese degli atti anzi l'umanità la società e quel che la storia l'ha fatta noi siamo perché la storia ci ha fatto la storia se scorso ci dà il senso della relatività de la continuità dell'interdipendenza dei popoli la loro creatività ci dice come luogo superate vinto lo stato di natura e di vivere insieme e così di seguito
Sempre pronto a Sezze nel luglio su Sophia sull'idea astruso pubblica un articolo riguardante la libertà della scuola qui cominciamo a entrare nel vivo appunto la sua difesa politica dei Balcani insediamento qui in quest'articolo
Con la cura preveggenza impressionanti possono dall'appunto come sappiamo che non Caveri Sturzo pone il dito su di una piaga che da quei giorni non si è più l'immagine nel nostro Paese leggiamo
L'eredità fascista nel campo della scuola e sarà disastrosa come in campo militare politico
Il monopolio statale fu completo la scuola privata credette giovarsi delle concessioni e dei favori che pagò con la perdita di ogni libertà didattiche funzionale dunque per salvare la scuola dice lo scorso è urgente cambiare rotta senonché li ha notati disorientamento persiste
E le linee sostanziali tracciato didattico e ventisette e vinti quella Costituzione che poi di quello che verrebbe da quattro costituzione invece di fissare una chiara direttiva accettabile con il loro pesante impaccio sì l'attivo
Neanche la parlano la crisi
Un amico di Sturzo in quei giorni colpito dalle aspre critiche di costui nei confronti della scuola monopolizzata dallo Stato chiese quali fossero sto proposte per riformarla
La sua risposta fu di aprile uscito di aprire le finestre e fare entrare una buona corrente d'aria di libertà attendibili si morirà asfissia ceppo Sturzo
Ben conosceva le radici e le ragioni di una scuola di Stato elitaria
E divani tende la mia mente propone l'abolizione
Volevo soltanto che il sistema scolastico diverse riformato senza improvvisazione dei Consulting Italia bensì politiche sociali ma il punto principale era a suo avviso quello dell'orientamento dello opinione pubblica verso la libertà scolastica e contro il monopolio di Stato
Scopo sentì questo qua
Quello dovrete ammette l'opinione pubblica pesto libertà scolastica e contro il monopolio di Stato della scuola
Tutto ciò nella convinzione che finché vale bene finché i vita la scuola l'Italia cito non sarà libera neppure di italiani saranno liberi
Essi saranno schiavi servi servi dello Stato del partito l'ho letto le pubbliche private d'ogni specie
La scuola per Alice Sturzo vera gioiosa libera piena di entusiasmi giovanili sviluppate da un ambiente adatto con insegnanti impegnati alla Mobil fu ceduto datori non può germogliare atmosfera pesante creato da monopolio burocratico statale
Ne cinquantadue Cibrario
Urso affronta con un articolo dal titolo scuola diplomi la questione diplomi del pezzo di carta del titolo lasciato lo Stato visto codici voi come talismano inviato Dio proprio alle porte dell'impiego stabile Sturzo deciso
Occorre capovolgere la situazione si sia lo studio nove diploma ad aprire le porte dell'impiego ed ecco la sua risposta
Ogni scuola badate bene ogni scuola
Quale che sia l'ente che la mantenga deve poter dare il suo diplomi non in nome della Repubblica ma in nome della propria autorità sia la scorretta elementare di Pachino di Tradate sia l'Università di Padova o di Bologna il titolo vale la scuola
Se lo a tale scuola ha una fama riconosciuta o tradizione rispettabile una personalità non nuoto nella provincia la relazione o anche in campo internazionale il suo diploma sta ricercato se invece è una delle tante che suo diploma Stra uno dei tanti
Sturzo inoltre poi padri insegnanti proponeva chicchessia scuole statali che quelle non statali
Avessero e cito il diritto alla di partecipare alla scelta dei professori giacché altrimenti si dovrebbe dire che a scuole sono esclusivamente in funzione dell'insegnanti e no degli allievi
La direzione esito del faccia italiana nel pubblica all'attivo di Sturzo espresse della del diacono riserve
Sturzo allora invio aggiornato una lettera in cui precisava che le sue idee sulla libertà di scuola erano note sin dalla prima della fuga privato la Fondazione Partito popolare e che egli aveva difesa né quattro quando il suo segretariato politico quando alla Camera cito furono costata contrastati i tre disegni di legge scolastica proposti da Croce da Corbino e Daniele
E aggiungeva cito ancora che le sue esperienze inglese olandese sviste da Berti americana da ventiquattro a quarantasei sono state posteriori e son servite a confermarmi dell'idea che sulla libertà può salvare la scuola italiana
E poi e qui contro i laici
Le cisti
L'accesso
La storia dei complessi coinvolgo scolastico che sia Patrizia replica libertà fa pendant con quella del comunismo che si avvantaggia la libertà e della cinismo che si avvantaggia la libertà
Bisogna scegliere o la libertà con tutti i suoi inconvenienti ovvero statalismo con tutto il suo prossimità
Io ho scelto di ciascun sua libertà che determina giovani gli anni e chiedo di poter e scendere la tomba senza averla mai tradito
Perciò combattuto in tutti i campi e non solo il Polo scolastico lo statalismo sia quello pre fascista sia quello fascista e combatto odio statalismo postfascista le quale parecchi dei miei amici bombe madre si sono fatti garanti intolleranza scolastica delle cisti è sostanziata dice Sturzo dalla presunzione che si difendono la libertà mentre la libertà non è monopolio di nessuno
Il monopolio scolastico se scorso dello Stato sostanziato da la presunzione che solo lo Stato sia capace di creare una scuola degna del nome mentre non ero riuscito che a burocratizzare la e a fossilizzare
In sostanza
Quindi conclude così il suo articolo non c'è libertà dove l'intolleranza e dove c'è monopolio questa è la triste situazione italiana lo dicevano e cinquanta e vuole ripetere dedica sicuramente questa situazione italiana di oggi
Di sofisma della libertà appare sulla via del ventitré settembre cinquanta
Qui Sturzo osteggia e contesta le equazioni lei Sister stando alle quali cito scuola distacco uguale libertà di insegnamento a scuola privata uguale privazione della libertà di insegnamento
In questa riveste tuttavia grande rilevanza questa sede la lettera e lo stesso giorno a complemento del suo articolo sto Sturzo invia agone il che a dover ha visto la pubblica istruzione
Carugo nel ho letto articolo per articolo il progetto di riforma scolastica e mensa presso l'enorme lavoro compiuto e lo sforzo di dare ordina l'attuale sistema scolastico ho parecchi dubbi non poche perplessità e perfino resta di obiezioni
Forse partendo da criteri diversi ed esperienze diverse non troviamo il terreno comune i testi di intesa in materia di così grave e complessa
Mi rendo conto che giunse libero di attuare il tuo ordina un coordinamento e sei vincolato da tutto il sistema burocratico che opprime la scuola statale e che tende a rendere soggetta allo Stato la scuola non statale e tutte le iniziative culturali assistenziali della scuola
Io combatto lo statalismo di ciascun Mattia che va sempre più sviluppando sia dei Paesi cosiddetti democratici che in Italia come in Francia foglie respiro che movimenta la scuola
Siamo arrivati a questo
Che quella piccola e contrastata partecipazione civica nell'ordinamento della scuola Comune Provincia chi era nell'Italia pre fascista non ha più posto neppure il tuo progetto
E che l'epoca attribuzioni date dalla costituzione alla Regione sono detto progetto regolamentate sopra richiamate con l'ingerenza burocratica del ministero
Ed ispettorati regionali violando perfino diritti delle regioni a statuto speciale non ti dico quale disappunto per me leggere le disposizioni che riguardano l'insegnamento privato
Un italiano in America andato in America mi scriveva scandalizzato che là non c'è un mini Stato la pubblica istruzione disposti a giro di posta che perciò l'americano è un popolo libero italiano no
Comprendo bene che l'Italia dice espulso secco ma avrebbe comprendo bene che Alitalia senza lo Stato e senza il suo ministero della pubblica istruzione sarebbe senza scuole sufficiente proporzioni così densa e così povera
Perciò bisogna rassegnarsi a sua vistato come il minor male evitando però che resti così accentrata burocratizzata e monopolizzata a cui abbiamo dedicato alle fascisti
E come purtroppo sembra che venga tramandata auspici alle mosse persiana ai nostri posteri
Il sedici maggio le cinquantadue si spegneva al Nord tutti in Olanda Maria Montessori
Nel giugno dello stesso anno ancora sulla via viene pubblicato un articolo di Luigi Sturzo divorato ricordando Maria Montessori che vorrete GP per intero sono padri internet
Quanto tempo c'è ancora qualche minuto sensibili c'è qualche minuto ma non tantissimo per quanti sono in quanto allora va bene scrisse
Lo pensa alle ceste quattro minuti e basta allora
Mille novecento sette è un documento molto interessante questo qua mille novecentosette
Ero da due anni si devo dirvi Caltagirone la scuola mi interessava più di ogni altro ramo dell'amministrazione non invado insegnato poi dodici anni al seminario vescovile ed avevo già fatte le prime battaglie per la libertà di scuola
L'India gite a Roma erano frequenti allora sia per l'Associazione nazionale dei comuni la quale ero Consigliere sia per gli affari del mio comune così mi capitò d'incontrare presso amici dottoressa Montessori che mi invito a visitare la sua scuola nel quattro di San Lorenzo
Sapevo che sospette di naturalismo avevano ostacolato iniziativa dopo un lungo colloquio decisivi citare le scuole e rendermi conto del tipo di scuola ed in ragione del metodo
Andai più volte a San Lorenzo
Il mio interessamento si accrebbe di volta in volta e Maria Montessori non dimentico mai piccolo prete che per il primo aveva preso diretto interesse alla sua iniziativa l'aveva incoraggiata ed aveva affermato che nessuna pregiudiziale anticristiana
Fosse alla base dei quell'insediamento cosa che poteva essere introdotta in questo e altri metodi da maestri non credenti da quel periodo iniziale non ebbi occasione di rivedere la Montessori che più tardi in qualche sua sosta a Roma dopo la fine della prima guerra mondiale corra per gli incontri per conoscere i progressi delle sue molteplici iniziative
Auchan all'onda da pochi giorni fa Luigi ventuno giugno del venticinque in una casa religiosa di folla rotto mi vedo porta nella mia stanzetta un bel mazzo di garofani bianchi erano de la Montessori
Ed io ignoravo che la fosse la città di Londra mi si fece viva in un giorno a me caro in un'ora di forte Nostalgia quando lontano da sole vedere amici mi venivano in mente le care feste l'onomastico in un Paese dove onomastico non si ricorda e gli amici a Londra come se segnavo allora che pochi anzi pochissimi
Così ci rivedemmo si parlò dell'Italia soprattutto l Italia delle vicende nostre dello sviluppo del metodo Montessori del mondo e dei pianeti e futuro ricordavamo la visione predicata Jeunesse Ascoli pensato Renzo
La Doni simpatia e di fiducia che circondavano le varie iniziative di Adam adesso do la Montessori e a diffusione del sommelier go il premio Nobel tutto serviti sia Sturzo
A far metri prima linea nel mondo la figura di questi italiana
La confrontavo coagulata italiana maestrina fondatrice di ordine religioso allora beata e Porta Santa Francesca Saverio Cabrini
Che l'America del Nord e stima sua concittadina e che ha fama anche presto il mondo protestante l'avevo conosciuta anche se personalmente dice anni prima di aver conosciuto la Montessori
Proprio per il mio interessamento la scuola infantili ed elementare il desiderio di avere a Caltagirone una casa delle figlie missionarie del Sacro Cuore da lei fondate così come avevo desiderato aprite una scuola Montessori
De vizia attive fallire un allora l'una e l'altra per mancanza di soggetti mi sono più volte domandato vediamo la morale di questa lettera di questo articolo mi sono più volte domandato dice Sturzo perché da quarantacinque anni ad oggi il metodo Montessori non sia stato diffuso nelle scuole italiane
Allora come oggi
Debbo dallo stesso risposta si tratta di vizio organico del nostro insegnamento
Ma anche la libertà si vuole l'uniformità quelle imposta da burocrati e sanzionato da politici
Manca anche il versamento pubblico ha problemi scolastici allodola tecnica adattamento dei metodi alle nostre alle moderne esigenze
Pozzi ha di più una diffidenza verso spirito di libertà e di autonomia della persona umana che è alla base del metodo Montessori
Si parla tanto di libertà e di difesa della libertà ma sia addirittura soffocate dallo spirito vincolistico di ogni attività associata dove mette ma dello Stato
Dall'economia che precipita nel dirigismo
Alla politica che marcia verso la partitocrazia alla scuola che monopolizzata dallo Stato e di conseguenza burocratizzata
E terminando o questa rassegna appunto ecco questa breve rassegna dei punti fondamentali del pensiero di Sturzo per quanto riguarda la scuola
Io ho siccome ho fatto sono stato molto polemico in questi anni non voglio o fare molti commenti produrre cose vorrei dirle
Dice vado a Flos
Con la verità che viene anche da lontano abbiamo un miglior rapporto piccole menzogne che ti girano accanto
Io credo che questo pensiero di Lost valga anche per Sturzo perché se oggi varrebbe nella scuola italiana se la passa male
E che ci sono tanti motivi di crisi non ecco diciamo e altri
Se la passa male questa crisi della scuola italiana badate bene non dipende dall'ascolano stamane che sostanzialmente quasi non esiste
Noi abbiamo Alitalia con sommato il sei per cento di scuola libera per quanto riguarda le scuole inferiori e il sei e mezzo per cento sette sì e no son tale punto di scuola media Inter io non faccio paragoni con il Belgio l'Olanda di Irlanda la Germania eccetto la Spagna
Con la Costa d'Avorio sia l'undici per cento di scuola libera la scuola interiore
E ventiquattro questo disco a libera per la scuola punto media superiore
Il Giappone lo shintoista Giappone badate bene a trentaquattro università studi universitari cattolici l'imperatrice se appunto laureato honoris messa cattolica e trecentoventicinque tra licei e scuole scuole nel Ettore cattolici
Bene in Italia l'anno
L'anno scorso stanza mentre si sono spente trecentoventiquattro scuole cattoliche
E altrettante più o meno scuole laiche diretta da Nietzsche sempre sempre ridere ora vengono fuori le obiezioni la prima obiezione questa
Si dice né ditecelo due-tre poiché poi chiudo perché penso che non contamina lo dico io ma ve lo dicevo scuso Pedrosa fondamentali
Prevenzione questa si dice e lavori durante i ministri
Ma come fanno in regime di buon scuola di credito d'imposta quel fanno le famiglie a scegliere la migliore scuola la migliore scuola per i loro figli
Capite questo ragionamento
Non vi dico perché hai la patria che ha detto queste cose in questi anni non ve lo dico
Ma è chiaro che questa è un'offesa profonda la democrazia
Perché un ragazzo e una ragazza diciott'anni possono portare a decidere il destino donazione a quarant'anni ha quarantacinque anni non sono più in grado di scegliere la scuola per i loro figli di principio
Di fatto
Siamo
Allo squash vanno la madre più ignoranti i patemi distratto vanno perché perché stanno appunto
Qual è la maestra migliore e professore più più più disponibile più bravo ce lo sanno perché badate bene c'è un principio fondamentale che dice che l'interesse cattura informazione
E dunque come si sa chi è più in voga Massa e così la cosa attraverso così dice Mascolo settore strategico
E dunque un questo lasciava mercato contro obiezione
Proprio perché esso è strategico baciava marchiato alla competizione proprio parco
Per parte che pane e importantissimo ma come mangiamo il pane buono l'Italia perché sia un fornaio ripeté Smith ci servisse male noi che abbiamo fornaio la competizione badate bene la competizione è la più alta forma di collaborazione come nella scienza la democrazia e sul libero mercato
E vengo all'ultima cosa non ci dal Parlamento europeo non cito la relazione per proporlo per un ciclo niente solo a questa ultima obiezione che si adduce contro
Si dice ma attraverso la competizione buono scuola persino credito d'imposta cosa abbiamo agli atti al bosco di seria Expo di serie B questa è il non non riesco a capire diciamo così
Bravi Forest capire va be ogni nessuna scuola sarà mai uguale alla ma nessuno perché un preside migliore proprio storie Pro professori più preparati una bionda che va attrezzato laboratorio sistemato bene una serie di Eriha più efficiente fanno la differenza voluta oscuro e l'altra
Nessuna scuola strame uguale all'altra nessuna facoltà l'invito sarà uguale ma con l'altra ma tutte potranno migliorarsi attraverso questo sano principio dello competizione appunto leale aperta due l'utente che decide e non il ministero che decide questa mi pare che sia diciamo così l'ultima cosa poi quest'altra felice
Ma voi o distruggere la scuola di Stato l'occhio all'obiezione che passino Sturzo
Suso diceva io non voglio distruggere la scuola di Stato
Perché la scuola statale in Italia è un bene prezioso è un patrimonio importante ma questo patrimonio va male no perché ciascuno di stile non statale ma perché non ce n'è perché non c'era competizione
E allora voi capite
Sturzo e tutti coloro che seguendo Sturzo in qualsiasi parte lo stimano passo Cosimo di partiti Sturzo e tutti coloro che difendo così insegnamento di Sturzo sono loro cioè con le vogliono la competizione
Il massimo scolastico italiano sono loro che vogliono i beni della scuola di Stato e no gli statalisti perché Congo disastroso lo statalismo non è lo stato ma è contro lo Stato io aggiungo anche contro la scuola
Grazie Antiseri dalle belle citazioni indiscusso che ci ha dato per poi seguito il suo discorso assunto diverso carattere anche se si può naturalmente condivido vetero esser coerente lusinghiero schifosa discutere grazie abbiamo adesso
Una intervalli poi vediamo esattamente
Ai cinquantacinque con la relazione del professor Barbieri sulla laicità
Della
Mestrallet presidente come va benissimo
Il nostro lavoro abbiamo due relazioni da ascoltare
La prima delle quali del professor Luigi Barbieri che titolare nelle diritto ecclesiastico all'università di Teramo
Sulle città e diritto nel pensiero di Luigi Sturzo osservazioni critiche vedete che c'è
Nesso abbastanza stretto con quanto già stamattina sia da parte di
Riccardi a livello di esperienza concreta sia la riflessione che ci ha proposto con Avery e sì anche il tema delicatissimo della libertà di insegnamento adesso il professor Barbieri potrà riprendere su un piano anche più teorico questo problema centrale nel pensiero di struzzo della laicità prego professor Gabriele
Luigi Sturzo è stato evidenziato vicini no
Luigi Sturzo è stato evidenziato da Gabriele De Rosa non era un giurista né un filosofo del diritto almeno in senso accademico
Era un politico è un sociologo ovvero uno studioso originale geniale di Sociologia antropologica con uno spiccato senso dell'ASP processualità storica degli eventi
Sì che il giurista che vuole addentrarsi nell'esplorazione degli scritti struzzi anni per rintracciare delle coordinate culturali afferenti alle scienze giuridiche
Deve tenere ben presente che in essi non viene adoperata una terminologie in senso strettamente tecnico scientifico
Proprio per la asistematicità con la quale Sturzo affrontato la Fenomenologia giuridica e le relative problematiche
Ciò è vero in special modo per il contributo che il pensatore siciliano ha dato alla redazione della carta costituzionale come è stato messo in luce da Mario D'Addio
Il quale ha chiarito in quali termini possa parlarsi di uno Sturzo giurista costituzionalista
Tale non di professione ma semplicemente di genio
Cercheremo ora di rinvenire se rivedibile un'ipotesi di macro sistema giuridico nel pensiero di Luigi Sturzo per poi confrontarlo con gli aspetti più salienti del microsistema normativo del diritto ecclesiastico
Per Sturzo con il termine diritto si indica principalmente quello soggettivo
Ed in particolare la facoltà del soggetto umano di agire secondo i suoi fini
Tale definizione presuppone come con relativo il dovere meglio il dovere non sarebbe nient'affatto che la trasformazione del diritto oggettivo in diritto soggettivo
Non è possibile concepire il dovere in contrasto con i diritti essenziali degli individui e di annota l'ITEA di dovere è inseparabile da quella di diritto se tutti avessero diritti senza doveri cesserebbe la coesistenza sociale
Se tutti
è la coesistenza dei diritti reciprocità dei doveri
Gli uni limitano e condizionano gli altri ed esprimono in ciò la razionalità dei rapporti sociali basati sulla personalità umana
Per il pensatore siciliano il diritto non può essere esclusivamente naturale per la sua costituzionali insufficienze ai fini della vita la sua di effettività radicale ai fini dell'uomo nel mondo
In questo edili si differenzia senza discostarsene dal pensiero cattolico tradizionale dominante diremmo secondo una vulgata giornalistica vincente che vede nel diritto naturale di matrice tomista uno dei punti basilari del sistema filosofico giuridico contemporaneo
Il diritto per Sturzo essenzialmente storico cioè espressione razionale del processo storico come tutti i diritti inerenti di istituti umani derivanti da rapporti determinati circostanziati concreti per si evolvono secondo un determinato processo in funzione storica
Anzi il diritto si confonde con la storia di cui è un'espressione perché il diritto e la legge delle società omogenee in cui membri ne riconoscono l'esistenza
Uno storicismo giuridico di tipo antropologico non idealista nel senso crociano in quanto non è rinvenibile nel processo storico al di sopra dei singoli individui alcuno spirito
A cui ho spirito assoluto
Ne alcuna coscienza collettiva che determina detto processo così secondo l'insegnamento di Agostino la trascendenza divina che è entrata nella storia per l'incarnazione di Cristo non condiziona l'agire umano
Sturzo scriverà dall'esilio alla traduttrice segretaria Barbara Carter a proposito della censura sollevata dalla Curia romana in occasione per la concessione del nulla osta al suo lavoro sulla comunità internazionale il diritto di guerra
Il punto fondamentale di divergenza che è un motivo di incomprensione e nel concetto della storia e nella relatività dei valori storici del pensiero dell'azione umana e il mio libro è tutto la ecco perché il censore non può comprendere la ragione per la quale io sostengo che il diritto naturale come oggettivo e per sé stante non esiste
Esiste solo il diritto storico o semplicemente il diritto in quanto concretizza le leggi generali di natura con le particolari esigenze della vita storica
E questa concretizzazione talmente sintetica da non essere fare scelte facili ad analisi di quello che è necessario alla natura e di quello che è pure attuazione contingente
Si legge ancora nella comunità internazionale il diritto di guerra
L'errore dei naturalisti e in genere delle scuole del diritto naturale sta nel confondere
I termini storici di esso e di immobilizzare l'istituto quale si trova in un dato momento del processo storico attribuendo adesso un diritto oggettivo derivante dall'altura sol perché in una determinata epoca della storia la coscienza comune trovava in esso elementi di razionalità o perché non ripuliamo a questo a questa proprio per mancanza di un'esatta valutazione degli elementi intrinseci di irrazionalità
Con una sensibilità spiccatamente storica Sturzo rintraccia le radici del giusnaturalismo moderno oltre che in Grozio nelle venti euro vede Secolo decimo ottavo
E scrive l'idea che affascinava era quella di natura una turismo fondamentale
Che ora prendeva aspetto sentimentale ora filosofico ora artistico che si insinuava in tutte le pieghe del pensiero di allora come la rivoluzione la rivelazione di un mondo felice a quale contraddiceva il sistema del tempo
Basato sulle monarchie assolute e sulla religione di Stato Dom Matica e autoritaria
La concezione di natura presa come complesso di buone qualità dell'uomo in astratto derivava da quella di ragione come sicuro lume di verità e da quella di diritto di natura base della socievolezza umana
D'altra parte struzzo avverte che l'errore fondamentale delle idee illuministiche questi conforme giusnaturalismo deriva dalla mancanza del senso storico
Quanto sia alla prospettiva di una palingenesi di una trasformazione messianica non si comprende più il passato si vuole incominciare con l'anno uno ma la negazione del passato e nel fatto e nell'idea la negazione della storia
Una storia che sconosce le ragioni del passato e le nega non è più storia
Una ragione umana che si rivela se stessa come una novità Palin genetica negando il passato che l'ha portato a quel punto non è più una ragione umana ma una rivelazione sia pure laica da contrapporre a quella religiosa
Manca la continuità legge storica messi in evidenza dalla i beni manca il processo interiore legge storica intuita da Vico
Le radici del concetto di diarchia come criterio base che presidia l'intero sistema dei rapporti tra Stato e Chiesa
Vanni vanno rintracciati in questo coerente presupposto giuridico della storicità del diritto come costruzione giuridica riguardante la società variabile secondo le fasi e i rapporti sociali
Al contrario dei naturalisti per i quali occorreva eliminare non Dio
Per loro bastava un vago di Isma'è una cosiddetta re regione naturale sì bene la colpa di origine la redenzione Cristo e la Chiesa i premi e le pene nell'altra vita
Tutto ciò per essi era legato all'intolleranza all'intolleranza automatica l'osso luddismo tirannico
In nome del soprannaturale
Da quanto detto si evince che tutta la polemica del diritto naturale che appunto i suoi prodromi nel giusnaturalismo definita sinteticamente come razionalismo non nove mila lista e ampiamente superabile
Pur se non da respingere per il pensatore siciliano
In quanto l'uomo non è solo natura ma cultura esperienza storia
La storia non può essere considerata come una sequela di dati e di fatti esteriori al popolo ma come la vita per popolo la sua anima la sua formazione mentale i suoi sentimenti i suoi bisogni le sue spiegazioni e realizzazioni
Nella critica alle tesi giorno turistiche Sturzo rivela un'istanza di rigore scientifico attraverso il rifiuto di trattare i reparti valori e limitandosi ai fatti
La sua storiografia e conseguentemente piuttosto descrittiva anziché valutativa
La razionalità che è l'essenza della personalità umana non è una priorità nell'ordinamento giuridico positivo è un'esperienza sicché il diritto di natura in quanto razionalità degli istituti giuridici positivi
Deve essere appena infinito guado dimesso nel nel quadro del processo storico altrimenti non potrebbe averle suo pieno valore pratico
Non può pertanto esistere un diritto nel naturale metà storico completo e immutabile
Un diritto razionale che non sia stato in qualche modo positivi Sato intelligibili Sato nell'esperienza giuridica degli ordinamenti conoscibilità l'indagine storica
Il pensiero di questo studioso cattolico sulla querelle filosofica del diritto naturale davvero sorprendente per la sua lungimiranza se a distanza di circa vent'un ventennio un filosofo laico come Norberto Bobbio affermerà
Che i diritti naturali sono diritti storici nascono all'inizio dell'età moderna insieme con la concezione individualistica della società
Diventano uno dei principali indicatori del progresso storico in quanto parlare di diritti naturali o fondamentali o inalienabili o inviolabili
E usare formule del linguaggio pervasivo che possono avere una funzione pratica ma non hanno nessun valore teorico e sono pertanto completamente irrilevanti in una discussione Titti Oria del diritto
E ciò per il semplice fatto conclude Bobbio quasi istruzione a mente
Che non è possibile un macinare un diritto naturale aprono avulso dalla dinamica vettoriale della storia
In quanto i diritti non nascono tutti in una volta
Nascono quanto devono o possono nascere quanto l'aumento del potere dell'uomo sull'uomo che segue inevitabilmente al progresso tecnico crea nuove minacce alla libertà dell'individuo
Strano destino quello di Sturzo di non essere mai citato da pensatori non cattolici molti anni prima infatti egli aveva affermato
Chi pretende di fare il catalogo dei diritti di natura e distinguerli da quelli positivi non arriva ad altro che a isolare il fondo razionale etico di ogni legge
Di un tanto di un dato ordine giuridico dai particolari dei quali esse concretizzata
Al di là delle partizioni storiche delle origini delle problematiche sul diritto naturale ho puntato è significativo
Che oggi si ammette la dinamica del diritto naturale nel senso che si riconosce la gradualità o progresso nella conoscenza della legge el del diritto naturale nella storia di più i giornalisti contemporanei sono propensi ad abbandonare la tesi dell'immutabilità e dell'eternità del diritto naturale
Riscontrando una certa immanenza nella storia o comunque di Ponente con essa così come era stato teorizzato già nel secolo decimo ottavo del picco che di Sturzo è stato uno dei massimi ispiratori come avvenne evidenziato il Di lascia questo riconoscimento di portata storica forse dovuto anche al contributo poco enfatizzato della Sociologia solipsistica di Luigi Sturzo
Diritto storico dunque quale conquista dell'uomo verso la razionalità nel suo inesorabile divenire inteso come superamento dell'irrazionalità come correzione della pseudopodi razionalità
In definitiva concezioni di un diritto come spontaneo prodotto della storia un fatto che vive e si svolge nella storia consegnate all'esperienza successive di generazioni nel deposito delle esperienze dell'umanità
Passo ora ad analizzare il rapporto tra individuo e società
Persona significa Tidu quod Este perfect Tissi num in total natura sci ricette su desistenze irrazionali natura creatura
Il concetto che astucci sulla scienza del diritto e sulla relativa definizione solo apparentemente lo pone in posizione non allineate con il magistero della Chiesa
Giustamente ricordava ieri il professor Scoppola di una questa felice espressione un'obbedienza critica che sotto il pontificato di Pio decimo si conto aveva proprio sul finire degli anni Trenta rivitalizzato la concezione tomistica del diritto naturale
Tra razionalità e cristianesimo non c'è opposizione ascritto Lombardi Vallauri in quanto la razionalità umana non può non dirsi cristiana
La concezione storici Istica in sostanza non è antinomico a con quella del diritto naturale
Se al termine natura si sostituisce l'espressione persona umana
Gli è che il diritto naturale non lo sa non è solo quello razionale visti quanti storico del giusnaturalismo
Accanto ad esso vi era dottrina del diritto naturale cristiano rinvenibile nella tradizione scolastica della filosofia perennis che dall'antichità greco-romana attraverso una rivelazione tramite Agostino e Tommaso arriva fino ai nostri giorni
L'idea di un diritto naturale cristiano è profondamente diversa da quella propugnata dalla corrente filosofica del giusnaturalismo a differenza di quest'ultima il diritto naturale cristiano si apre di necessità alla socialità e alla storia
Una rivelazione senza l'uomo e cioè senza la storia non avrebbe senso
Sia perché natura significa tutto il creato al quale non competono diritti nel senso umano della parola sia perché il termine persone il concreto di cui la natura umana è l'astratto sia infine perché essendo varie contrastante le teorie sul diritto naturale e più facile intenderci sulla teoria della persona umana come fonte di diritto limitando il potere politico e ogni altro potere umano
Per Sturzo la persona e il dato primario del diritto la persona umana e la centralità nella vita sociale morale e giuridica
Anzi e la stessa persona sorgente di diritto secondo l'insegnamento dell'apostolo Paolo che nella lettera ai Romani afferma che gli uomini ipersensibili su tutta l'ex da ciò scaturisce che mentre il diritto è coevo all'uomo lo Stato sorge soltanto attraverso un lungo processo storico
E cioè quando si è compiuta attraversa i secoli la sintesi dei singoli ordinamenti familiari gentilizi in una nuova e più ampia unità super gentilizia il diritto preesiste dunque anche come fenomeno storico è positivo Allo stato
Ogni diversa Teoria non volendo riconoscere nella personalità spirituale dell'uomo il segno divino
Dal quale deriva l'etica individuale e sociale un'amica moralità non due moralità che nei rapporti sociali positivi si fa diritto è venuta la teoria che lo Stato sia l'unica fonte del diritto
E che quindi non esiste un diritto naturale precedente superiore allo stato così come non esiste una finalità Etica obiettivamente di vita distinta dallo Stato
A contrario il diritto nasce con l'uomo
Perché il sentimento è l'idea stessa di diritto sono elementi costitutivi indefettibili della coscienza umana
E la vita di un singolo soggetto non è possibile senza certe relazioni Inter subisce attive nella quale non può non riflettersi in qualche modo il lume di quell'idea
Di qui il ben noto sillogismo ubi homo IBI societas ubi societas IBI Hussein ergo ubi homo ibi ius che per Sturzo da un punto di vista teologico può tradursi nella seguente affermazione
Dio nel creare la natura umana la fece essenzialmente individuale e necessariamente sociale
La persona umana enti finite in definitiva sinonimo di diritto sussistente e la personalità dell'uomo in quanto razionale non solo soggetto del diritto ma sorgente del diritto non è la società o Stato come alcuni pensano la sorgente del diritto
Il diritto in ultima analisi è naturale nel senso che è nato con la persona umana
Non dato a lei da altri perciò e il diritto che precede lo stato e il diritto della persona umana che nei confronti dell'ordinamento statuale si pone come suo fine e a contempo come limite invalicabile
Questo concetto è uno delle più grosse conquiste sociali dovute alla forza rivoluzionaria del cristianesimo
Afferma astuccio invertiti i valori sociali del mondo pre cristiano la personalità umana prendeva S. il posto che aveva avuto avevano avuto i gruppi sociali
La personalità umana fino allora misconosciuta uso valutata diveniva in virtù di un riconoscimento religioso il centro e il fine di ogni attività collettiva la schiavitù perdeva la sua base etica pur persistendo la base economica come perdevano la sua giustificazione etica la famiglia Polita mica basata sulla schiavitù della donna
La perdevano lo Stato assoluto dominatore dei popoli la guerra sterminati dice l'economia di casta e ogni forma di oppressione di ingiustizia sociale
Ancora più sottile la conseguenza logica
Contrapponendo l'autonomia del cristianesimo alla situazione delle religioni positive pre cristiani
Non intendiamo affermare che queste non avessero anche se una certa autonomia
Sia pure iniziale e virtuale però mai prima del Cristianesimo la forma religiosa arrivo a conquistare l'autonomia del doppio aspetto di contenuto e di organizzazione
Per la ragione sociologicamente incontestabile che nessuna religione precristiana neppure l'ebraica era fondata sulla personalità umana
Il cristianesimo opera nel campo sociologico una inversione è un errore riordinamento di valori
Le quali cose a sua volta non potevano non riflettersi anche nel campo giuridico
Perché la socialità non è che una proiezione dell'individuo ogni fondamento sociale posto dall'individuo il sovrapporsi della formazione sociale dell'individuo come nelle società Pro cristiane
Fu una deviazione in molti casi una perversione
Il ritorno dell'individuo a base di ogni valore è una conversione e restaurazione
Nella esplorazione del pensiero di Luigi Sturzo non riscontreremo mai posizioni estremistiche
Così nella formulazione dei principi di più rileggere del diritto il concetto di statualità non su converrà mai del tutto nei confronti dell'idea di persona umana come Fonzie iuris
I concetti di persone di Stato verranno solo collegati nel loro rapporto mezzo fine senza che mai l'uno può essere possa essere Inter scambiato con l'altro
Lo Stato è un mezzo necessario ed è creazione dell'uomo nella concretezza storica di ciascuno Stato e né tentativi di sintesi autorità libertà nella quale si sostanzia il potere pubblico
Mentre e la persona umana che per il bene comune si autolimita nei due fattori della sintesi sociale l'autorità e la libertà
La statualità in materia giuridica diviene allora legittima solo se usata come mezzo di realizzazione del fine ultimo che è la tiene estrinsecazione della persona umana
Di qui l'importanza dell'analisi struzzi hanno del lungo excursus storico dei rapporti tra Stato e Chiesa
In premessa abbiamo evidenziato che lo scopo ultimo della presente ricerca è quello di individuare per isolarla una definizione di Tritec esausti con il pensiero di Luigi Sturzo impresa quanto mai ardua e forse irrealizzabile
La disamina fin qui seguita consente di fissare alcune coordinate di fondo indispensabili per individuare una matrice che Possa consentire l'accesso all'esplorazione della scienza del diritto ecclesiastico
In primis vi è l'elemento personalistico
Nel pensiero struzzi hanno e l'uomo il centro propulsore di qualsiasi sistema sociale e perciò stesso di qualsiasi ordinamento giuridico
Sturzo costata come la formula Youssou quale ius summa non sia sufficiente
Il giurista potrà pure affinarla ma complessivamente la vita e la storia l'uomo che vive nella storia cercano più alte integrazioni
Il pensatore Calatino non indaga a fondo sull'etimologia del termine diritto
Ritenendo per scontato la radice di un berretto in testa nel senso di comando che per i latinos lei Latini stava a indicare l'origine sociale del riconoscimento del diritto per mezzo dell'autorità
In tal senso la parola Iuss viene tradotta con il termine diritto per indicare un comando giusto retto emesso per la persona umana e dall'intimo di questa coscientemente accettato
Nell'accezione struzzi Anna di il diritto soggettivo viene indicato sempre con il termine diritto mentre quello oggettive sempre con la parola legge
In quanto l'oggettività di per sé comporta il comando generale e astratto emesso dalla legittima autorità di cui la legge promana da cui la legge promana in altri termini
Di diritto in quanto soggettivo e perciò stesso scaturente dall'uomo potrebbe esistere senza l'autorità mentre o quello obiettivo la legge non è ipotizzabile senza un centro dotato di potestà il legislatore conseguentemente un diritto astorico non sarebbe tale in quanto emanato al di fuori del processo maturo attivo della persona umana e perciò stesso nonno spontaneamente eseguibile da parte dei consociati
Un diritto privo di motivazioni storiche perderebbe di efficace morale e la relativa forza di legge non sarebbe altro che mera violenza
Il consenso della coscienza pubblica alla formulazione della legge Tacito o Espresso sono parole di Sturzo
Preventivo per la fiducia verso l'autorità o consecutivo per l'adesione data è necessario perché un ordine giuridico acquisti valore morale
La legge potrà averne la sua efficacia giuridica anche senza tale consenso se le forme legali furono osservato non mai dal suo efficace o morale
Questa può essere acquisite in seguito anche se in un primo tempo la coscienza pubblica vi avesse ripugna
Fine della citazione ciò comporta l'idea di uno Stato minimo quale entità astratta accettato in quanto toh tale solo per ipostasi storica
Uno Stato articolato secondo una funzionante esigenze di Autonomie locali che si riconoscono nell'ente regioni
Detta visione non è tanto ispirato da una machiavellica opzione politica di Sturzo fra le diverse forme di Stato e di governo
Bensì rappresenta una coerente conseguenza dell'impostazione socio giuridica del nesso inscindibile tra individuo Stato Società Civile come sopra individuato
Da tutto quanto fino ad ora ha detto emerge un'ipotesi di lavoro sufficientemente percorribile per i silos per isolare un idea di diritto ecclesiastico del pensiero di Luigi Sturzo ma più ancora semplicemente in teoria generale del diritto
Un diritto personalistico calato nella realtà storica che supera la visione statura l'attività che concepisce il diritto ecclesiastico come legislazioni Bertacchi disse
In quanto frutto della notte dell'amalgama di due centri di produzione giuridica antitetici continuamente venuti a contatto in contrasto la chiesa e lo Stato
In ultima analisi un diritto derivato e composito ovvero un diritto moderno di cultura che recupera e rilancia la geniale definizione dantesco sul diritto
Reali disse at personalissima o amministra dominando proporzione quei serbata omini un osservato Società Terme et col gruppo da con rompi grazie
Credo che dobbiamo cioè un particolare ringraziamento al professor Barbieri con questa sua relazione ci ha dato in qualche modo una dimensione nuova
Di questo storicismo stanziano e colpisce la organicità di questo pensiero da qualunque parte lo si prende e si ritrova sempre
Questa linea questa costruzione vorrei anche sottolineare che le intuizioni di Sturzo sono poi alla base di quello che è stato il dibattito una prima sottocommissione dei lavori che l'Assemblea costituente questa centralità della persona umana e questo superamento divide del diritto naturale inteso alla maniera naturalistica il fondamento su cui si è costruito poi l'ordinamento costituzionale italiano
Bene ora abbiamo la relazione di Vittorio De Marco perché come ho detto all'inizio punto apponi Colantoni che è stato richiamato a casa diciamo da esigenze familiari c'è la mamma
E quindi non può presentare la sua relazione abbiamo Vittorio De Marco che insegna Storia contemporanea univocità di Campobasso perché autore di un libro uscito di recente tempore belli
Sturzo l'Italia la guerra il segreto americano gli istituti
Pubblicato da Sciascia che ci presenta la sua relazione sul Luigi Sturzo e la Democrazia cristiana negli anni Cinquanta un rapporto critico punto interrogativo
Grazie a vediamo se sciogliere di
Per delineare il rapporto trascorso nella vicina agli anni Cinquanta tenuto conto non tanto degli articoli giornalistici che direttamente e indirettamente interessarono alla di cinque gli anni già oggetto di riflessione in alcuni studi di Malgieri
Dello stesso professor Scoppola per quanto riguarda i rapporti Sturzo De Gasperi e del professor De Rosa ma della documentazione d'archivio soprattutto una corrispondenza con i direttori dei giornali con cui collaborava
è con alcuni dirigenti del partito monarchico di Sturzo relativo al Pio del secondo dopoguerra se si eccettuano alcuni studi è in gran parte tutto da scoprire gli oltre settecentocinquanta busta del Periodo quarantasei cinquantanove
Possono chiarire molte cose dell'ultimo Sturzo e sono testimonianza della sua intensissima attività
Non solo giornalistica ma politica nel senso più ampio del termine umana
Per i numerosi rapporti epistolari che ebbe con tanta gente comune e culturale Teresa per le raccolte dei suoi studi che personalmente curò nell'edizione italiana dopo il ritorno dall'esilio
Cosa suo rapporto con la DC si sviluppa a mio modo di vedere su alcuni livelli innanzitutto c'è ce n'è uno di carattere generale che appunto quello
Giornalistico dove si sentirà libero di polemizzare criticare suggerire soluzioni e incoraggiare il partito impegnato in prima linea nel governo del paese
Un altro livello riguarda il suo rapporto con le singole personalità e che emerge dei suoi contatti epistolari ma anche purtroppo per noi telefonici ed incontri avvia Mondovì
Dirigente diligentemente annotati nelle sue agende a questo livello che epistolare ma anche di contatto fisico egli ricuce in genere passeggeri o o più seria incomprensioni causate da qualche suo articolo su alcune scelte politiche
E comportamenti della dirigenza io sintetizzo per stare nei tempi un altro livello lo individueremo un rapporto oggettivo per così dire che ebbe col partito al di là degli uomini e delle situazioni contingenti egli difese sempre la DC come partito di centro una collocazione che considerava caratteristica incancellabile del nuovo partito Baluardo e dica del socia al comunismo partito di governo che aveva assicurato e continuava ad assicurare all'Italia stabilità interna e credibilità internazionale
Scriveva la responsabile del Comitato centrale del movimento femminile la DC ha una parola vivifica attrice che nessun altro partito può possedere la DC non poteva deludere le aspettative non solo sue ma di tanti italiani confidava Ivo Coccia spero che l'attività politica della Democrazia Cristiana per vostra decisa volontà
Mostri sempre meglio la ragione morale sociale del suo essere del suo programma
Un altro livello su cui tenne alta l'attenzione la critica sull'atteggiamento degli alleati della DC dei partiti di opposizione a destra ma soprattutto a sinistra ma qui non mi attardo sui giudizi sulle polemiche giornalistiche
Nei riguardi dei vari la Malfa Malagodi Saragat sugli atteggiamenti e sui occhi del tutto strumentali di nemico sul partito di Togliatti
C'era poi un altro livello di rapporti con la DC come partito di governo che faceva le sue scelte imbastire le su alleanze creava le correnti si spaccava al suo interno per gli ambite poltrone partitiche ministeriali interveniva a livello centrale a complicare delicati rapporti periferie Periferie ci vede la Sicilia
Quella certa onnipotenza democristiana non lo esaltava anzi lo preoccupava proprio per l'assenza di una vera alternativa
Democratica perché il dirimpettaio social comuniste non aveva le carte in regola per garantire questa alternanza e perché mancava un terzo partito
Che forse l'abbandono del sistema proporzionale verde favorito la nascita questa DC calate nel vissuto quotidiano
Fu oggetto da parte di Sturzo pur con sofferenza di critiche severe qualche volta ingenerose
Dire oggi pochi di periodiche incomprensioni con i suoi dirigenti credo non ci sia contraddizione tra l'esaltazione del partito Baluardo del comunismo protagonista della rinascita civile economica sociale
Politica dell'Italia compreso dalla sua funzione di centro
E la critica quasi quotidiana le scelte contingenti dei suoi dirigenti soprattutto a partire dalla morte di De Gasperi
Da una parte scorso difende custodisce il patrimonio culturale ideologico della DC dall'altra misura sul campo le strategie della sua classe dirigente ed era e relative scelte di governo vedere queste scelte non lo vedono d'accordo la sua penna
Era pronta forse alcune volte un po'precipitosamente a farlo rilevare sulle colonne di qualche quotidiano
I suoi lettori di Piazza del Gesù lo scortavano leggevo nei suoi articoli gli rispondevano con lettere riservate dispiacendomi sì del loro contenuto ma non tutte le lettere erano di riserva
Ne riceveva anche l'incoraggiamento da parte di non pochi deputati e senatori democristiani la cui adesione alle sue idee e soprattutto le sue proposte però si fermava a livello epistolare
La sua attività giornalistica a mio avviso funziona come una specie di denominatore comune dei vari divenne di rapporti con la DC molto sinteticamente accennati
Emerge innanzitutto dalla sua corrispondenza con i direttori dei quotidiani cattolici l'Italia L'Avvenire d'Italia il mattino l'Eco di Bergamo e altri
La preoccupazione in questi anni il sospetto che certi suoi articoli troppo critici nei confronti del partito non venivano qualche volta pubblicati non per disguidi accidentale ma per un vero e proprio veto ufficioso venuto da Piazza del Gesù
Egli non ignorava certo la fronda che da quel palazzo lì veniva fatta al di là delle parole di elogio dei telegrammi scritti della direzione al suo indirizzo nelle occasioni più importanti
Questa critiche libertà di giudizio che si riservava con gli amici e che erano al Governo la direzione del partito l'arma un certo punto la Segreteria di Stato
E l'inizio degli anni Cinquanta il Vaticano ha deciso di intervenire tramite monsignor Dell'Acqua che interessò monsignor Traglia quindi il vicariato
Il problema proprio questi articoli polemici nei confronti del Governo
Soprattutto il PIL l'articolo moralità pubblica e correttezza parlamentare in cui Sturzo
Aveva particolarmente insistito sul problema delle incompatibilità tra i parlamentari e complesso amministrativo di enti statali e parastatali e dei diritto pubblico
Scrive ho mosso della Queen un promemoria si potrebbe pregare monsignor Traglia di far sapere al reverendo Sturzo l'inopportunità del suo articolo moralità pubblica e correttezza parlamentare
Sia perché causa qualche imbarazzo al governo sia perché pubblicato in un giornale che non può dirsi certo cattolico l'articolo è stato pubblicato sulla stampa
Di Torino
Ma più in generale per la sua attività giornalistica che destava qualche preoccupazione scriveva dell'acqua attesa la sua personalità ai suoi scritti politici specialmente polemici venga diversamente giudicate danno luogo talvolta dannose divergenze
Conviene che il molto reverendo su Luigi Sturzo si astenga il più possibile dal trattare argomenti che potrebbero rendere più difficile la già delicata situazione politica italiana tutto questo benedetto a Sturzo da un monsignore mandato
Dal vicariato
Monsignor Gaetano Carollo
In un modo che in un modo molto burocratico Chiesa Sturzo se avesse il permesso per scrivere l'autorizzazione del vicariato per scrivere sui giornali sociale era in regola con i sacri canoni
Modo veramente brusco inquietante di voler porre un bavaglio alla penna e l'intelligenza più che viva dell'ottantenne prete di Caltagirone che forse mai si sarebbe aspettato un intervento del genere tanto è vero che dopo il colloquio col monsignore Como signor Carollo
Come nota lo stesso storto lo stesso monsignor Dell'Acqua don Sturzo avuto malessere per cui è stato necessario chiamare il professor ferrovia che era il suo medico
Personale non sappiamo se questa iniziativa parti motu proprio dalla Segreteria di Stato fu concertata in qualche modo suggerita da piazza
Del gesso taglia penso anche di mandare trascorso don Giuseppe De Luca suo intimo amico per spiegargli che il vicariato era preoccupato che il suo esempio potesse essere seguito da altri sacerdoti come dire si temeva che l'esempio di Sturzo
Questa libera critica al sistema di governo democristiano portata avanti sui giornali potesse influenzare
Le pene di altri preti del movimento riprendendo una significativa dei voti definizione del clero di fine Ottocento tanti preti che scrivevano
In tutti Italia sui bollettini parrocchiali riviste diocesane quotidiani settimanali cattolici locali con tutte le conseguenze politiche che ne potevano venire per l'immagine del governo e Suso scrisse una lettera personale al cardinale Marchetti Selvaggiani
Dicendo che io dal mille ottocentonovantacinque che scrive non ho mai chiesto il permesso non non ho mai chiesto l'autorizzazione a scrivere sui giornali e così ho continuato a fare durante e dopo l'esilio ma se questo permesso devo chiederlo io glielo chiedo
Comunque la sua attività non si fermò forse perché nessuno ebbe il coraggio di negarli questo permesso Tacito o formale
Qualche volta con questi direttori dei giornali filo democristiani doveva essere più esplicito scriveva Bernabei Ettore Bernabei allora direttore del Mattino dell'Italia centrale settembre cinquantadue
Sarà bene che i giornali amici della DC come il tuo mattino non mi facciano l'ostruzionismo
E lo stesso Bernabè qualche mese dopo chiedeva il fatto di non aver pubblicato il mio articolo sulle incompatibilità parlamentari e proprio sintomo di insensibilità o un ordine dall'alto
Il partito che se non lo attaccava mai frontalmente per il prestigio del luogo per la negativa ricadute che si sarebbe avuto sull'opinione pubblica e per il fatto che comunque escluso continua a rappresentare idealmente il più importante simbolo della legittimità stessa del partito
Pure in qualche modo cercava di condizionarlo almeno sui giornali cattolici se non poteva farlo su giornali laici come la stampa e il giornale d'Italia è infatti anche l'Avvenire d'Italia non pubblico
Questo suo articolo sulle incompatibilità parlamentari
Ciò che fece aumentare in struzzo ancor di più il sospetto di un veto politico alla sua campagna moralizzatrice se ne lamentò con Raimondo Manzini all'epoca direttore del giornale
Naturalmente vi era cosciente di questo divario sempre più largo che si stava creando tra lui e il partito scriveva nel cinquantacinque al direttore di un periodico romano
La mia posizione verso i dirigenti della DC si fa ogni giorno più in comoda
Avvertiva ormai la poca sintonia col nome di Piazza del Gesù Codella nelle sue lettere di adesione era uno dei pochi che sentiva vicino e da cui si sentiva compreso nelle sue battaglie cartacei come le chiama
In questi suoi battaglioni tuttavia era convinto e sentiva che l'opinione pubblica era vicino a lui e non al partito
Gli scrivevano infatti in tanti complimentandosi per questo interventi critici il suo archivio del secondo dopoguerra e piena di queste lettere a scrivergli erano professionisti piccoli industriali giornalisti uomini di cultura insegnanti
Cioè quel ceto medio che anche questo corso rappresentava la spina dorsale del Paese e della stessa dici e che pure si trovava d'accordo con le sue critiche al partito
Certo non bisogna generalizzare questa adesione forse a Sturzo scrivevano individui che comunque in questo ceto medio rappresentava una parte più moderno meno conformista perché non bisogna dimenticare come osserva De Rosa
E al fascismo si eredita sostanzialmente un ceto medio affezionato ai muri protettivi della mano pubblica non formato nel minimamente educata ai rigori nell'autodisciplina
E divide la morte di De Gasperi con una sorta di cesura che attraversava la storia recente della DC confidava don Giuseppe De Luca
Che la morte di De Gasperi segnava la fine ormai di una generazione e l'avvento di un altro proprio quella seconda generazione con cui non sarà facile intendersi e di cui tuttavia di sfuggire alla ventata innovativa e men che meno lo sarà con la terza con la terza generazione
In gran parte i suoi occhi sinistro idee e che pure come noto avrebbe recuperato tentato di recuperare gran parte dello spirito originario del popolarismo e delle sue battaglie
Temeva che quell'essere il partito per il Paese e non viceversa caratteristica fortemente legata alla prima esperienza popolare e che in mezzo a tante difficoltà a De Gasperi aveva saputo mantenere come peculiarità del nuovo partito
Temeva che ora si risolvesse nella lotta interna per il controllo del partito nella radicalizzazione delle correnti
E in una forma più accentuate di partitocrazia scriveva Paolo K nel maggio del cinquantacinque
Ho il presentimento che la DC non riesca a riprendere quota perché divise in tendenze organizzate dalle Organizzazioni non possono essere tollerate non partito serio responsabile quale la DC
Ma come ancora osserva De Rosa era inevitabile
Che nella nuova collocazione storica di massa in questa dilatazione dei consensi alla DC
Il gioco delle correnti di partito apparisse fisiologico funzionale rispetto all'arte eterogeneità dei consensi ecco questa consequenzialità fisiologica Sturzo
Non vuole accettarla più che capirla o almeno non desiderava che questi gruppettino interni anchilosate come in modo riduttivo li definiva oltre passassero una certa soglia all'interno del partito tanto meno si mischia astro nella gestione del Governo
Fanfani sarà tra i leader quello che replicherà forse in modo più esplicito risentito a Sturzo sia per le sue critiche al partito sia per le critiche
Che sentiva diretto alla sua persona poi riporta alcune lettere edite e inedite di Fanfani che comunque lascio agli atti
E nel novembre del cinquantotto ringraziando Fanfani per il telegramma inviato lì per il suo compleanno Suso tornava sui dissensi che li dividevano è vero
Diceva che io sono abituato a scrivere di politica corrente non risparmio le mette mie critiche nel senso originario della parola
Ai dirigenti della politica e fra costoro anche soprattutto che è il principale responsabile matto
Che comprende più di quanto non mostri e giustamente sebbene lo spirito che mi anima la finalità la quale mira delle divergenze che ci dividono
Era insomma erano insomma gli altri che devono sforzarsi di capirlo ma quanto Sturzo si sforzava di capire gli altri
Mi sono sporto dalla DC negli anni Cinquanta fu complessivamente un rapporto critico ma nel senso come Luís intendeva la critica da un sistema un partito ai politici allo Stato le scelte del governo
Una critica teso a costringere alla riflessione e quindi a risposte che potevano essere anche polemiche
Sui giornali lettere private
E tesa costringe però anche a scelte politiche di partito e di governo le divergenze di opinione di vedute con coloro con i quali condivideva comunque una base di principi comuni giova a suo giudizio al dibattito delle idee
E al continuo adeguamento alla realtà e alle vicissitudini che la caratterizzano
Questo rapporto critico che in parte da vicino dal contingente dalle scelte cioè che mamma nel partito dalla sua ditta interni della politica governativa portava avanti
Ma più in generale viene da lontano dalla conseguenza che la linea del retroterra democratico dell'Italia era Breve
Rispetto ad altre nazioni europee e americane scriverà nel cinquantatré
La democrazia non si improvvisa alla democrazia occorre Duca D'Arcy inconvenienti che si incontrano nelle continue esperienze democratiche
Si superano con buona volontà studi e perseveranza la critica e perciò utile che deve essere fatta all'aperto
Dunque questo rapporto critico e fatto alla luce del sole non ha bisogno di vie segrete collaterali è una critica che non è dietro nessun disegno destabilizzato
Questo rapporto critico non lo portone sull'articolo dalla sua corrispondenza di questi anni soltanto a Mary riflessioni di carattere ideale
Egli non preparo un prontuario una sorta di Sulmona ideologica per mantenere al centro la barra della DC i suoi temi suoi strali avevano destinatari ben prima e situazioni ben precise
Tuttavia nel suo rapporto con il partito vuole sperare sempre perché scriveva nella speranza ce la vite e l'azione e quindi c'è la possibilità di operare vuole sperare che il partito rimanesse Baluardo della libertà in Italia protagonista del suo sviluppo integrale che si liberasse dal retaggio dello Stato etico fascista evitando di compenetrare assire identificarsi con lo Stato
Che fosse al servizio del Paese compensando intervento pubblico iniziativa privata
Che le stanze sempre centro dello schieramento politico perché quel guardare a sinistra come scriveva Giuseppe Cappi come sedi la debba venire l'ispirazione è proprio la ci sia la verità
è indice di un complesso di inferiorità non ha ancora vinto
Sì che queste speranze restassero sempre livelli non poteva quindi non avere un rapporto fisiologicamente critico non con la DC come volle intende all'oggettivamente ma con la sua classe dirigente da De Gasperi a Moro passando per Fanfani Croce e delizia dei suoi articoli giornalistici
Ebbe negli ultimi anni una spina particolare nel cuore la condizione critica del partito nella sua Sicilia
Dopo la morte di De Gasperi con l'avvento di iniziativa democratica la DC siciliana che pure aveva conosciuto come aveva un ottenni o felice il Periodo quarantasette cinquantacinque così l'aveva definito Silvio Milazzo si divise profondamente al suo interno
Da una parte Giuseppe la Loggia la segreteria regionale
Recentemente controllata da Roma è guidata in loco da Nino Collotti dall'altra Giuseppe Alessi della vecchia guardia centriste popolare
Che si sentì spodestato dalla Presidenza della Regione cinquantasei dalle manovre interne di la Loggia e poi Silvio Milazzo meno distante dall'essi ma molto distante dalla Loggia sempre più distante dal cinquantacinque in poi
Dalla direzione romana a un certo punto per limitare il crescente attrito tra i pali leader regionali sottopeso di convocarli a Roma nella sua stanza via Mondovì alla presenza anche di al dimissioni e di Scelba
Ma i dubbi di sherpa qualche lettera di Alessi lo fecero desistere da questo estremo tentativo che forse avrebbe evitato di lì a poco lo strappo di Milazzo con cui il figlio comunque non venne mai interrotto
In quei mesi convulsi Sturzo giro a Moro segretario politico della DC tutte le lettere telegrammi che lei pervengono da amici siciliani che non usiamo non situazioni interne al partito che avrebbero potuto nuocere alle imminenti elezioni regionali
è lo stesso Sturzo in una sua lettera del marzo cinquantanove invitava Moro e la direzione per l'onore della DC ad essere rigidi rigorosi irremovibili nella scelta delle candidature altrimenti si sarebbe persa la Sicilia
Tocco ad Aldo Moro mi avvio alla conclusione
Tenere la commemorazione di Sturzo nel settembre cinquantanove da un mese dalla morte lo definì campione morale della libertà sia durante che dopo il fascismo analizzatore acuto vivace propugnatore di tesi e soluzioni
Senza dimenticare il fervore della polemica i dissensi che pure ci furono e che non sminuire un affatto l'altissima personalità a sua completa dedizione all'idea e alla pratica della libertà
E fu proprio questa coscienza sua coscienza altissimi e della libertà che gli fornì una forte salda giustificazione morale alla sua battaglia politica del secondo dopoguerra sostegni e difese
Di principi di buongoverno realtà individuale collettiva servizio allo Stato ruolo centralissimo del partito d'ispirazione cristiana
Non viene mai la tentazione anche solo per spaventare tra virgolette la dirigenza democristiana di rispolverare il Partito Popolare come secondo partito dei cattolici scriveva nel quarantasei il sezioni Isma'non è una soluzione
Novanta volte su cento è una paralisi
E ad un suo lettore che gli aveva chiesto nel cinquantanove di far rinascere il Partito Popolare
Ricordava che spezzando in due cattolici lì si sarebbe messi gli uni contro gli altri a vantaggio degli avversari la divisione i suoi occhi portava solo alla sconfitta e alla morte
Profeta per i cattolici impegnati in politica non più degli anni Cinquanta ma dei tempi di fine millennio grazie
Grazie
De Marco per questa relazione ha dato una risposta all'interrogativo aveva posto nel titolo e ne ha fatto un'ascia nascerà un atto alla fine che rimane necessariamente attento
Con questo si conclude questa terza sessione dedicata alla politica nel pomeriggio ricordo alle quindici e trenta i lavori riprendono per la quarta sessione sulla politica internazionale
Questa idea il presidente dell'Istituto professor Gabriele De Rosa con la relazione di Guido Formigoni fu Luigi Sturzo e la collocazione internazionale dell'Italia nel secondo dopoguerra
Nel pomeriggio c'è la visita del Presidente della Repubblica Ciampi che comporta una in te una spuma sospensione alle sedici e venti alle sedici e trenta ci sarà la l'arrivo e del presidente Ciampi e poi i lavori proseguiranno per l'ultima parte alla presenza del presidente quindi si raccomanda oggi pomeriggio la massima puntualità il massimo rispetto di queste esigenze organizzative grazie e abilità
Via
Giudice supporti
Prendere posto
Allora
Allora prendiamo la seduta pomeridiana
Con la quarta sessione dedicata alla politica internazionale
Relatore il professore
Guido Formigoni
Dell'istituto universitario di lingue moderne di Milano
La sua relazione S. Luigi Sturzo e la collocazione internazionale dell'Italia nel secondo dopoguerra diamo la parola subito
Formigoni
Grazie
E al presidente
Io devo
Anticipare che non seguirò il testo della
Comunicazione scritto che poi sarà distribuito sia per la lunghezza sia perché
Ritenevo opportuno dedicare questo breve intervento
A cercare di sottolineare qualche passaggio meno scontato
Di questo tema di cui mi occupo che è un tema
Che è già stato oggetto di una serie di studi una serie di interventi ormai abbastanza ampi una pubblicazione di documentazione di fonti
Di una certa rilevanza almeno per quanto riguarda la prima parte
Del periodo che oggetto del mio intervento e cioè il periodo americano fino appunto al mille novecentoquarantasei molto meno
Studiato finora per ragioni anche tecniche appunto collegata la documentazione il periodo successivo su cui cercherò appunto di mettere in luce qualche aspetto questo intervento
Quindi non entrerà non
Ripercorrerà
Anche le fonti se non in minima parte che poi troverete nel testo scritto
Credo che valga la pena partire dalla considerazione non credo scontata per cui Luigi Sturzo in fondo era
Periodo di transizione tra seconda guerra mondiale dopoguerra nel primissimo periodo poi del dopoguerra una delle personalità
Non solo tra i cattolici potremmo diretta ai democratici antifascisti più esperti di politica internazionale
Non aveva mai condotto una politica internazionale in prima persona una politica estera in prima persona in termini tecnici ovviamente ma fin dai tempi del Partito popolare questa mi interessa è questa dimensione era stata tutt'altro che trascurabile c'è una sua notazione del mille novecentoventiquattro
In cui forse addirittura esagerando Sturzo diceva che il popolarismo aveva cercato nella politica estera la chiave della politica interna e della politica economica
E comunque questa attenzione alla politica internazionale era proseguita poi negli anni dell'esilio
E egli aveva anzi permesso proprio l'infelice situazione dell'esilio un contatto diretto con molti ambienti di rilievo e una osservatorio non provinciale quindi da cui vedere i fatti internazionale
Questo è un elemento che attraversa quindi il ruolo che Sturzo ricopre rispetto alla transizione italiana e alla costruzione di una politica estera della Repubblica
Il secondo
Rilievo che mi pare appunto non banale in Sturzo si trova
La volontà esplicite continua di costruire messi evidenti di costruire rapporti il più possibile organicità
La considerazione del ruolo dell'Italia e una analisi dello scenario internazionale
Non c'è mai una approccio potremmo dire
Ideologico o astratto al ruolo dell'Italia nel mondo
Certo accennerò tra un attimo c'è una forte dimensione culturale in questo in questa visione di quello che l'Italia rappresenta nella politica internazionale per Sturzo ma
Sempre collocata all'interno di un'analisi storico-politica dei fattori determinanti dello scenario internazionale quindi questo vale naturalmente per la fase della guerra
Sa conosciamo ormai molto della giudizio distrutto sulla seconda guerra mondiale che in qualche modo aveva previsto che segue con attenzione nel suo anche mutare radicalmente
Volto
Nel mille novecentoquarantuno l'intervento americani il coinvolgimento sovietico la sua attenzione appunto a questi fatti e alla collocazione dell'Italia all'interno di questo percorso
La
Costruzione il dibattito sulla possibilità di costruire un nuovo ordine internazionale
Che comincia ben addentro nella guerra quando si comincia a intravedere la vittoria della strana alleanza antifascista la fase poiché in sensibilmente ma rapidamente sfocia nella guerra fredda
Cercherò di accennarlo tutte queste fasi hanno in Sturzo un interprete acuto e una
Personalità che appunto cerca sempre di ricollegare la posizione italiana a questo scena
Credo che non si possa che partire
Per entrare più nel merito del tema dal fatto palese che il primo problema per Sturzo ponendo sì di fronte appunto al destino dell'Italia dopo
La deriva della sconfitta bellica alle vicende del crollo del regime dell'armistizio
Sia il problema di valorizzare un'Italia altra da quella del fascismo da quella che lei ha condotto una guerra di aggressione
è nota la sua affermazione molto precoce autobiografica questa è una delle battaglie
Perdute che Sturzo conduce appunto dall'esilio
A New York questo problema
Dell'affermazione di un'altra Italia lo porta dalla parte a recuperare una lunga tradizione
Una tradizione di civiltà ha una tradizione di cultura affondando le radici della sua visione direi sostanzialmente quel fa del problema nazionale italiano e quindi superando in qualche modo la
Fase del fascismo con questo riferimento al passato
E lo porta anche a insistere sul recupero di un possibile ruolo dell'Italia come Potenza
Determinante per l'equilibrio europeo soprattutto in chiave mediterranea e balcanica questo è in fondo l'eredità del primo dopoguerra e l'eredità della fase in cui l'Italia per una breve finestra temporale avrebbe potuto esercitare un ruolo di potenza europea di primo piano data date le vicende la prima guerra mondiale ipotesi che sappiamo
Il Partito Popolare coltivò e che in realtà
Il Paese non riuscì a realizzare per
Tutto il contesto drammatico della crisi dello Stato liberale
Il ricco ricollegarsi per tutta quella stagione è immediato e quindi si trova fortemente l'accento su questi elementi dei suoi scritti nella sua pubblicistica e anche della sua azione politica che comincia finti dal quarantatré
In nei confronti di questo tema c'è un articolo su Foreign Affairs del maggio del quarantatré che comincia a sottolineare questi aspetti
Certo ciò non vuol dire trascurare il quadro nuovo ciò non vuol dire trascurare
Un Europa che vede soggetta nel futuro ha una duplice egemonia che inizialmente pensa possa essere sovietica e britannica
Giallo vuol dire trascurare la novità del ruolo internazionale degli Stati Uniti che sotto gli occhi di un osservatore acuto comes to
Ci si può domandare
Quanto ci sia in questa visione di eccessivo stacco tra l'Italia concreta l'Italia sconfitta militarmente l'Italia che deve avviare un periodo di ricostruzione e questa immagine certamente
Culturalmente forte politicamente significativa
Lo stacco
è abbastanza evidente ma bisogna dire in questo Sturzo non è un isolato questo mi pare di poterlo affermare
Molto
Mica
Che si sta delineando ma non solo cattolica condivideva una sovra determinazione delle possibilità dell'Italia
Data la cobelligeranza data la partecipazione alla lotta di liberazione di una parte del Paese condivide insomma l'illusione che la sconfitta sia un episodio facilmente superabile sia un episodio in qualche modo già rielaborato nei mesi successivi allarmisti
Quindi Sturzo non è un isolato Sturzo non è uno che sottovaluta il peso della sconfitta proprio per il suo esilio per la sua lontananza dai drammatici problemi che invece in Italia si stanno vivendo tra quarantatré e quarantaquattro
Il rischio di apparire un nazionalista italiano nei confronti per esempio dei suoi interlocutori del Dipartimento di Stato
è insito in questa forte sottolineatura
Ed è un po'quasi paradossale per torso che era stato in qualche modo anche uno degli ultimi grandi intellettuali degli anni Venti a combattere la battaglia contro il nazionalismo in modo esplicito quando invece nel mondo cattolico italiano e non solo
Serpeggiava una posizione certamente di principio
Favorevole a un approccio alle nuove correnti nazional
Ma fa parte di questa forte sottolineatura appunto della necessità di valorizzare una nuova Italia
Che le posizioni di Sturzo non sia né isolate dimostra anche il fatto che appena siano possibili collegamenti operativi tra stati Uniti e Italia molto
Tra
Internazionale che riflettono queste posizioni sono pubblicati dal Partito democristiano in uno dei primi
Opuscoli che si pubblicano L'Italia liberata
E diventano in qualche modo parte di quei diciamo non molti punti di riferimento che il partito aveva nella costruire una linea di politica internazionale sull'accenti molto simili a quelli di De Gasperi in questo in questi mesi sono accenti molto simile agli articoli di Gonella non se non si tratta appunto
Di posizioni
Isola
Un quarto punto è che Sturzo
Impegna ed anche questa è una cosa in larga parte nota una battaglia politica di retta non solo un'azione culturale propagandistiche pubblicistica su questi temi che nel tentativo di influire sulla politica americana tentativo di ottenere una politica americana più vicina al riconoscimento di questa Alta Italia che sta nel suo cuore e nella sua visione politica
Nonostante il pessimismo crescente ci sono appunto
Tutte le operazioni di informa
Sì ho né di stimolo che compie nei confronti del Dipartimento di Stato
Lavoro con l'Office of Strategic Services già ricordato studiato da
Al professor De Rosa di su cui poi credo si tornerà anche in altre nazioni di questo convegno ma anche un lavoro diretto di pressione ai fianchi del Dipartimento di Stato una piccola indagine del negli archivi
Del Dipartimento di Stato ha messo in luce che esistono molti memorandum che Sturzo inviava costantemente in questi anni soprattutto nei mesi tra l'estate e l'autunno del quarantatré che sono quelli in cui si trasferisce anche
Di nuovo a Brooklyn fa un viaggio a Washington per parlare con l'assistente segretario di Stato insomma insiste
In questa opera di pressione
Mi limito nel testo scritto troverete poi più riferimenti mi limito a due rapide citazioni c'è per esempio un memorandum su Trieste
Dove cerca di affermare l'idea della possibilità di costruire un confini un confine sul fronte orientale diciamo così confine orientale dell'Italia sul in Venezia Giulia rispettoso della divisione delle comunità etnica nazionali ecco il materiale anche statistico e in fondo cercando di sottolineare quanto questo sia avvicinarsi alla famosa linea Wilson del primo dopoguerra che agli americani appunto diceva molto
C'è questa forte richiesta di ottenere Prestiti o addirittura di essere ammessi ai benefici della legge Land Lisa
Da parte del nuovo governo italiano del sud con accenti che dimostra la sua capacità di interloquire con appunto i politici e gli operatori dell'amministrazione Roosevelt per esempio sottolineando
Il fatto che questi non devono essere aiuti a fondo perduto
L'Italia può essere salvata perché è una volta salvata sarà solvibile e questo è un cenno appunto che è fatto per entrare proprio nella mentalità e nella logica di questi
Ambienti con cui interloquisce incerto
La domanda sull'efficacia di questa opera di pressione resta aperta
Io credo di poter dire che ci sono dei cenni in tutto il materiale anche accompagnatorio di questi memorandum negli archivi americani di considerazione attenta di questi contributi di Sturzo
In qualche documento di pianificazione delle grandi mete politica rispetto all'Italia si trovano cenni di questo tipo
L'idea che l'Italia fosse possibile recuperare un ruolo mediterraneo per esempio
Certo molto più difficile vederne l'efficacia dell'azione operativa giorno per giorno della diplomazia americana rispetto a cui ovviamente i punti d'equilibrio e le esigenze sono molteplici e diverso
Dal giugno del quarantaquattro
All'estate del quarantasei quando il problema del trattato di pace diciamo esplodere la sua veste pubblica
L'altro elemento che su cui la mia relazione cerca di dare qualche
Spunto
Quell'intreccio con la collaborazione quel dialogo fitto con Alcide De Gasperi che si stabilisce
C'è un carteggio molto cospicuo in gran parte inedito ma in parte anche inedito su cui
Sì può costruire questo questa cooperazione questo dialogo un dialogo non discorde
Un dialogo che trova una grande convergenza nella coscienza delle difficoltà i due si parlano spesso della Via Crucis che stanno attraversando da due punti di vista diversi Degasperi ministro degli Esteri poi presidente del Consiglio
Appunto Sturzo e sulle che cerca di affermare questa nuova visione dell'Italia
C'è qualche dissidio tattico per esempio sulle forme da con cui accogliere la revisione dell'armistizio che a un certo punto il Dipartimento di Stato prepara secondo Sturzo era utile accedere firmare per il governo italiano quel documento in modo da ottenere comunque una revisione delle
Condizioni a armistiziali Degasperi realtà lascia cadere l'ipotesi che è diversa da quella coltivata l'inizio di una vera e propria pace provvisoria che distinguesse l'Italia in qualche modo dagli altri satelliti della se questo dissidio tattico però non nasconde una visione una veduta
Un assegno di vedute che sono largamente convergenti fino nei giorni difficili delle stato del quarantasei quando troviamo un De Gasperi Presidente del Consiglio che di fronte all'impatto pubblico che all'ipotesi di trattato di pace con appunto la condizione di compromesso su Trieste insomma tutti gli elementi che noi conosciamo che voi conoscete bene
Fortemente sconcertato turbato attraversa una crisi le i verbali della delegazione italiana alla conferenza della pace di Parigi sono molto il il evocativi in questo senso c'è un De Gasperi
Che si lascia andare alla sfoghi amari nei confronti degli alleati
E
Sconfina nell'insostenibilità questa posizione politica degasperiana Sturzo gli scrive in questo periodo permetterete una delle poche citazioni dirette
Queste parole di conforto tu vai che io ti seguo col pensiero con l'affetto con la preghiera e anche con il lavoro senza tregua il resto è nelle mani di Dio
Se una cosa o da raccomandare non a te ma i giovani e ai capi delle folle della stampa e di evitare dimostrazioni di piazza per Trieste Briga e Tenda le colonie eccetera ed evitare parole grosse e ingiurie contro gli alleati
Farebbe assai migliore impressione una specie di condotta rigida e solenne più il silenzio disgustato che le varie in composte grida insistenti sui diritti e gli interessi vitali dell'Italia
Se come sembra avremo il nostro giorno del lutto
Questo dovrà essere tale da ricordarsi dalle future generazioni da celebrarsi ogni anno e per sempre quel che avviene oggi potrà essere modificato di poco ne parleremo di presenza il signore che ha dato una croce pesantissima ma che ha dato anche le spalle per porta quindi grande solidarietà grande appoggio in questa fase appunto fortemente tormentata e l'accenno già dell'approccio che Sturzo proponeva alla trattato di pace reazione ferma opposizione senza dare adito a in composte manifestazioni nazionalistiche
E entriamo quindi nella questione nota conosciuto ha più volte anche scandagliata dell'opposizione alla firma del trattato dopo che appunto l'ipotesi di revisione alla conferenza della pace la Conferenza dei ventuno della bozza di Trattato praticamente svanisce la questione politica diventa il governo italiano deve firmare o non deve firma
Bisogna dire che in tutta la prima fase c'è una convergenza anche qua tra Sturzo Degasperi molti ambienti italiani che De Gasperi rappresenti il realismo
Della rapida del rapido riconoscimento della necessità della firma mi pare smentito ormai dagli archivi dalle ricerche solo alla fine solo nel dicembre del quarantasei Degasperi accederà a questa posizione e qui si aprirà la divergenza con Sturzo molto netta molto dura questa
Ipotesi di Sturzo di chiedere un gesto di resistenza nazionale il rifiuto della firma collegata anche in questo caso bisogna dire non tanto a ragioni astratte di dignità e di prestigio ma a una lettura dello scenario internazionale che qui richiamo quel collegamento continuo di cui dicevo
L'idea di Sturzo è che la rifiuto della firma possa permettere appunto non le agitazioni in composte di piazza ma la costruzione del dibattito pubblico dia le premesse di una politica forte e autonoma di una politica estera nuova senza oscillazioni
Che vede
Capace di portare l'Italia oltre le sfere di influenza politica egli critica apertamente sulla stampa in questo periodo
Nella cooperazione con gli altri Stati europei verso quell'orizzonte di una federazione europea che era una sua posizione fin dagli anni Venti sostanzialmente e che recupera con forza in questi anni del transizione al dopoguerra
L'europeismo quindi si collega a una sostanza e ad una valorizzazione forte di Stati nazionali in Europa
Certo tutte lucidamente convinto dei costi anche se interroga i suoi amici americani sulla possibilità che il rifiuto della firma comporti sanzioni economiche o comunque ritardo negli aiuti economici d'emergenza che allora permettevano l'equilibrio dei di un Paese ancora largamente lontano dall'autonomia ma anche l'ipotesi diversa quella che poi fu percorsa
Da De Gasperi con la scelta tormentata tra dicembre del quarantasei e febbraio del quarantasette
Aveva costi di altro tipo
E cioè appunto questa mancato sfruttamento di una occasione di grande dibattito costituente di una politica internazionale nuova della Repubblica appena nata
Sulla ratifica che poi giunge cinque mesi dopo nel luglio del quarantasette la posizione di Sturzo eh
Analogamente negativa chiede dapprima spera negli ambienti italo americani che prema loro sull'amministrazione Truman per rinviare la ratifica americana quando questo si rivela impossibile
Continua a scegliere la linea della rinvio o comunque della rifiuto della ratifica immediata italiana senza conoscere il carteggio allude al fatto che per esempio sporte De Gasperi glielo fanno trapelare il retroterra politico di questo nuovo momento che ormai del tutto mutato dal fatto che c'è sul tappeto la proposta Marshall cioè sul tappeto
Il problema per l'Italia di essere invitati nella conferenza che deve avviare la realizzazione del Piano Marshall e le pressioni britanniche che sono sostanzialmente fortissime quasi una una
Minaccia di
Rifiuto dell'invito all'Italia alla conferenza per il Piano Marshall se non avesse ratificato il trattato di pace Sturzo comunque scrive sulla cartellina in cui raccoglie queste carte d'archivio trentun luglio il giorno fatale della ratifica
E quindi rimane convinto fino all'ultimo delle sue posizioni
è interessante notare poi
Come attorno a questi fatti ma poi anche in tutta la prima fase della permanenza romana di Sturzo rientrato in Italia
Cresca e si si mantenga intorno a lui la rete di contatti in cui la politica estera un ruolo importante centrale ci sono contatti con Sforza con Gallarati Scotti
Con Brusacà quelli con De Gasperi si diradano ma qui siamo naturalmente di fronte al fatto che probabilmente rapporto epistolare era ormai sostituito anche da altre forme di contatto
Ci sono soprattutto le capacità distorto di mantenere i rapporti con gli ambienti americani di italiani in America soprattutto e di italo-americani che aveva conosciuto negli anni dell'esilio e che in questa fase sono in qualche modo per lui un tramite con l'orizzonte di quella che si sta delineando come la superpotenza del dopoguerra per esempio Sturzo nel testo dico qualche elemento qualche particolare in più ma le pare da compagna cerca di preparare di accompagnare il viaggio americano di De Gasperi e il gennaio del quarantasette
Facendo conto appunto con i rapporti con Mario Einaudi
Con Alberto Copelli con altre persone che in qualche modo possono fare un'opera di preparazione di questo viaggio che li considera importante in quanto presa di contatto e conoscenza per la prima volta al di fuori appunto della polemica sul trattato di pace e quindi questo senso valorizza molto anche sulla stampa il viaggio americano tipica
Nello stesso tempo il giudizio distorta sul piano Marshall è ovviamente positivo è il segno di una nuova politica americana finalmente uscita dall'incertezza del dopoguerra anche se non è un caso che parallelamente rilanci con fervore con decisione il tema della federazione europea come federazione politica
Sostenendo che l'integrazione economica del Piano Marshall inizia non è sufficiente per delineare il futuro dell'Europa
Certo una federazione europea in cui c'è il problema della politica inglese che Sturzo analizza con finezza mettendo in luce i limiti dell'europeismo limiti strutturali potremmo dire
Dell'europeismo britannico una politica una federazione europea dei popoli liberi
Quindi al di qua della cortina di ferro Federazione europea che il tutto non ha mai accenti terza forzisti come in qualche altro caso invece il dibattito di questi anni tra quarantasette e quarantotto prevedeva non dimentichiamo che Piano Marshall da poi anche adito a Sturzo per la battaglia molto forte sull'utilizzazione degli aiuti che è la battaglia legata al problema della ricostruzione economica del paese
La battaglia che nasce tra l'altro in termini molto concreti non il nome di una visione ideologica particolare ma in nome del fatto che Sturzo in questi mesi di avvio della realizzazione del Piano Marshall presiede un comitato permanente di studi per gli interessi del Mezzogiorno
E ritiene appunto che l'uso l'utilizzo dei fondi Marcial sia inizialmente troppo squilibrato a favore del nord e dell'industria suo famoso articolo ed è Livori del maggio del quarantotto
E centrato su questo punto e ovviamente però ha un risvolto di un altro tipo cioè un'utilizzazione assistenziale o comunque
Diciamo
Di in termini parassitari degli aiuti Marshall s'è un grave problema per l'immagine internazionale del Paese dal punto di vista americano
Con tutto quanto appunto Sturzo aveva investito su questo tema
Nei mesi e negli anni successivi Sturzo considerò sobriamente ma positivamente il Patto Atlantico come esigenza difensiva del Paese
Anche se bisogna dire che di fronte alla guerra fredda rifiutò sempre toni da ma diciamo di drammatizzare la situazione
In questo senso il suo forte
Diciamo taglio storico-politico
Supporta le sue analisi considera con attenzione l'impossibilità sovietica di muovere una nuova guerra date le condizioni in cui il Paese
Dopo la seconda guerra mondiale la terza guerra mondiale non ci sarebbe stata anche se non era sufficiente
Non erano da considerare sufficienti dollari e bombe per evitarlo
Quindi la linea di politica estera americana avrebbe dovuto essere molto più articolate attenta e non solo confidare sul potere economico e militare soverchiante di quello Periodo
Solo una politica lungimirante appunto avrebbe permesso di tenere insieme la ricostruzione degli stati europei e la stabilizzazione di un'Europa anche se un'Europa purtroppo pizza
Quindi non mi pare di poter dire sull'analisi della pubblicistica della e anche del carteggio distorto in questi anni che tutto diventi mai un atlantista ideologico
Non c'è mai una sovra determinazione della significato dell'alleanza atlantica
Non c'è l'idea che la politica estera italiana si possa in qualche modo risolvere in questa dichiarazione di appartenenza o diventi una linea autosufficienze anche se non c'è nemmeno la recriminazione dei più nostalgici nazionalisti
Che invece e diffusa quando si comincia a vedere che l'adesione al Patto Atlantico non dà soddisfazione agli residui problemi di status internazionale dell'Italia susseguenti al trattato di pace e qui vorrei citare un altro breve brano del di una lettera a inaudito
A Mario Einaudi
Del
Mille novecentocinquanta
In cui considerava il problema della
Frequente visita di personalità americane in Italia che interloquendo con i loro ospiti
Chiedevano soprattutto una cosa ma l'Italia parteciperà a una nuova guerra difensiva si batterà o tradirà una nuova volta e allora diceva qui
Il problema è questo un po'per saccente Elia un po'per diffidenza non pochi credendo di saper la lunga rispondono che ancora Trieste che ancora l'Eritrea che l'Inghilterra che l'Italia non è ancora all'ONU e accentuano il vecchio vittimismo italiano
Se invece capita un comunista risponde che nessuno si batterà che la guerra la vuole l'America e così via
In questo mese saranno passati da me circa quindici americani o forse più
Non c'è stato uno che non sia preoccupato dello stato d'animo degli italiani per questo Chiacchierini o in tram in ferrovia con il caffè tutto ciò e assurdo perché la neutralità sarebbe impossibile e l'Italia in caso di guerra non avrebbe che scegliere o la dittatura comunista con tutte le conseguenze ovvero la solidarietà del Patto Atlantico con tutte le conseguenze non ci sono vie intermedie
Si potrà discutere si discuterà il nostro metodo ma non c'è altra scelta che quella di fare il nostro dovere con convinzione o farlo di malavoglia che questo secondo caso dipende un po'da noi è un po'dagli americani
E chiedeva appunto al suo amico sul giovane amico che ormai era diventato uno dei suoi punti di riferimento agli Stati Uniti se fosse utile scrivere un articolo su questi discorsi
Quindi anche in una lettera Tarchiani di qualche mese successivo c'è la stessa impostazione cito anche qui una riga speriamo tutti nella Provvidenza che ci allontani il flagello della guerra ma bisogna essere preparati al peggio con volontà decisa di difenderci e questa è l'unica politica della quale lei è valido esponente
Quindi il superamento in qualche modo delle recriminazioni nostalgiche rispetto ai quarti del trattato di pace e una considerazione sobria e in qualche modo circoscritta del significato
Che l'adesione all'alleanza rappresentava per l'Italia in termini difensivi
Dopo i primissimi anni cinquanta e vado a concludere
Sia però la sensazione di un affievolimento dell'interesse di Sturzo per le questioni internazionali continuava a seguirle con una certa attenzione diligente
Il suo archivio per esempio è pieno di ritagli di stampa su vari problemi internazionali ma forse quella coscienza di un protagonismo che c'era stato nella fase transitoria il protagonismo che io per direi dovuto soprattutto la possibilità di costituire personalmente uno snodo tra mondi intellettuali vitali DiVersi
Questa coscienza si affievolisce col tempo
D'altronde lo scenario muta in Sturzo nello strutto senatore a vita crescevano altre più vive preoccupazioni altri obiettivi polemici urgenti Luo internazionale dell'Italia era ormai stabilizzato senza ulteriori grandi scosse e quindi questo mi pare possa intuitivamente in via iniziale spiegare questo rallentamento delle questo affievolimento della coinvolgimento di Sturzo nella battaglia sulla politica estera
Mi pare quindi si possa dire in sintesi che Sturzo
Ricoprì un ruolo di protagonista indiretto ma non marginale nella fase di costruzione di una nuova politica estera dell'Italia repubblicana non fu solo un uomo fuori dal tempo che combatteva solitarie inutili battaglie giornalistiche
Convivevano in lui elementi intellettuali fortemente datati indubbiamente ma anche una forte intatte quelle intatta capacità di analisi storico-politica della realtà internazionale
L'idea di una ripresa del ruolo europeo e mediterraneo dell'Italia
Come ruolo di grande potenza europea risentiva probabilmente troppo della congiuntura del primo dopoguerra
La valorizzazione del ruolo americano la convinzione della possibile stabilizzazioni europea senza nuove guerre rivelavano mi pare invece la sua capacità di comprendere il nuovo su tutto poi si elevavano alcuni pilastri di una concezione ricca e complessa della politica estera potremmo dire con una sua capacità di elaborare un'ideologia di una politica estera
Se non è una espressione eccessiva per esempio il valore di questo sobrio ma marcato senso di identità nazionale la prospettiva del federalismo europeo
La volontà di costruire la pace attraverso il diritto e l'organizzazione internazionale l'idea anche che fosse possibile controllare la mera potenza militare in un mondo evoluto
Il modo di combinare questi elementi essenziali con la lettura dei mutamenti storici a volte convulsi di questo periodo fu certamente discutibile
Risentiva della sua contenuta passionalità delle sue nuove difficoltà personali a trovare un ruolo nell'Italia ma anche mi pare di poter dire della sua lezione in fondo
Importante e insuperata attorno alla necessità di costruire sintesi politiche sempre parziali ma sempre ispirate da valori profondi grazie
Ringraziamo il professor Formigoni per questa ricca ricostruzione del pensiero di Sturzo nell'evolversi della situazione internazionale sospendiamo ora la seduta inattesa
Fra qualche minuto del Presidente della Repubblica
Grazie
Rimaneva in
Signor presidente
A nome dell'istituto Luigi Sturzo e dei partecipanti a questo convegno internazionale
Le rivolge il saluto e il più sentito ringraziamento per aver accettato il nostro invito a presenziare questo convegno rendendo così onore alla memoria di una personalità come Luigi Sturzo che tanto ha dato al nostro Paese per la rinascita della democrazia e della libertà ma che tanto ha dato anche nei ventidue anni dell'esilio a Londra a Parigi negli Stati Uniti per una pace più giusta per l'Italia
Nella lotta contro il totalitarismo per una nuova organizzazione internazionale fondata sui diritti dell'uomo e sulla difesa dei diritti delle minoranze
Questo convegno internazionale
E dedicato all'analisi storica dei ventidue anni di esilio di Sturzo nei suoi vari aspetti
Dai rapporti con il mondo intellettuale e giornalistico inglese con la cultura francese filosofiche letterarie con l'America di lusso per la prima la giornata odierna dedicata alla politica internazionale con particolare attenzione ai tragici eventi degli anni trenta diamo subito una parola al professore Licia Mari
Maglie dell'università
La Sorbona di Parigi per la sua relazione appunto sulla politica internazionale negli anni dal mille novecentotrentatré a alla guerra media al ruolo svolto da Luigi
La parola
Vi siete presi però Piano intimo ideato da otto evolversi Elisa ok
Di questo incontro di avermi dato i grassi in onore di partecipare
A i lavori pomeridiani Luigi Sturzo e e i problemi internazionali e della mille novecentotrentatré guerra
Di fronte alla
Ridicoli alla minaccia per la guerra Luigi Sturzo nel suo esilio di Londra ha dato una grande attenzione all'evoluzione della situazione internazionale
E lì era scritto vari articoli ha fatto diverse pubblicazioni di inglesi belga francese
E queste comunicazioni e non hanno l'ambizione di seguire lungo Lipari articoli di Sturzo le crisi internazionali che si sono succedute dei sei anni che vanno dall'avvento di Hitler al potere alla all'inizio della seconda guerra mondiale
Delinea eremo riccamente alla trama di queste ore Volver sì che va dalla crollo della sicurezza collettiva crisi quali la guerra di Spagna la fine della Cecoslovacchia
E partire quindi da questo schema porremo in evidenza quelli che sono gli annali siti Sturzo
No i non possiamo che rimanere colpiti innanzitutto dell'estrema lucidità degli Annali siti don Sturzo
Ecco che li capisce l'armatura del nazismo e ne misura le ambizioni basta fare riferimento al suo articolo fascismo italiano centralità pubblicato nell'aprile del mille novecentotrentatré nella rivista politica
Che è vicino al partito proprio democratico popolare francese scorso esamina parallelamente alla atteggiamento alla situazione di due partiti di ispirazione cristiana il PPI il tempo Cuba di fronte alla fascismo e al nazismo élite pone una particolare attenzione a quello che il lattato più caratteristico del fascismo nazismo per la campagna antisemita
Che viene da lui osservata soprattutto e i limiti agnostica il pericolo che le incarna illa salvezza nazionale
Una tale iper esaltazione nazionalistica associata ha una concentrazione dei poteri tipici dei sistemi dittatoriali
Non può nonna ribaltare la situazione in Europa in Europa e dare luogo a una perturbazione generale e annunciare una nuova guerra
Sturzo rifiuta le analisi che dicono che il movimento hitleriano è una fenomeno della vita eterna Germania niente di più
Voi si pente sono dieci anni che intendo ripetere la stessa cosa a proposito del fascismo in Italia
Come ogni sistema politico e più di ogni altro il fascismo e il nazismo sono fautori di una politica età listati non sogno
Dei compartimenti stagni e dei di rifiuta la scissione tra politica interna e politica estera
Fascismo e che riservano possono essere accantonati nella politica interna una comanda l'altra
E chiude l'articolo Attraverso un invito alla vigilanza delle grande democrazia europea Francia e Inghilterra un invito anche alla vigilanza dei i dirigenti della Società delle Nazioni all'inizio del trentaquattro sempre nella rivista politica l'autore della come indennità internazionale e e diritto di guerra si interroga come prevenire la guerra e lì costata l'impotenza della Società delle Nazioni per via degli errori dall'Inghilterra dalla Francia
Per via della perché tale fra della Giappone dell'andante da Germania e perché l'Italia vuole la riforma della Società delle Nazioni portando quindi una revisione dei trattati
Però dice don Sturzo malgrado questi fallimenti la Società delle Nazioni rimane essenziali almeno di non fare cascare l'Europa nel caos
E chi ritiene che la maggiore immergere contenzione tra Francia e Germania la questione del riarmo identitaria armamento la Germania hanno avuto soddisfazione su questo punto però per questo nell'ottobre del mille novecentottantatré
Perché a tre ha lasciato la Società delle Nazioni se la Germania etici Sturzo non accetta di ritornare alla Società per le nazioni non aderisce
Ha una convenzione ragionieri poi dedicata no allora la Germania deve essere considerata come un pericolo di guerra
In questa ottica soltanto in questa ottica la questione dell'alleanza Francia e Inghilterra
Potranno dissuade la Germania Sturzo non esclude d'altronde una dibattito sui problemi territoriali coloniali e se non è una riedizione dei e trattati cosa che peraltro che egli ha sempre considerato che è la pace di Versailles
Era un po'il frutto di una pace imposta ma il disarmo un preliminare sarebbe un grave errore
Fare delle concessioni Cernaia senza un reale disarmo ora la Francia non può lanciarsi sulla via del disarmo senza una garanzia di intervento in caso di conflitto
Da parte dei Paesi anglosassoni e Sturzo chiude dicendo che la tragedia dei veri pacifisti fra i quali egli fa parte non sognatori ma realisti e che una Francia armata è ancora quella garanzia di pace che può essere letale
Punto importante sul quale di Sturzo si distingue all'inizio del trentaquattro rispetto ai pacifisti che malgrado l'avvento di Hitler al potere non modifica l'anno le loro analisi
Il mille novecentotrentaquattro è dominato dalla crisi austriaca
Sturzo riteneva che la questione dell'Austria sarebbe stata la prova di volontà di pace della Germania
E Sturzo condanna all'inizio del trentaquattro una repressione dei socialisti ostriche archi attraverso cristiano sociale del fisso con il sostegno di Mussolini questa repressioni nei e indebolisce del Ftse nazisti dice Sturzo hanno vinto una prima battaglia morale e politica
Attraverso questa repressione della socialdemocrazia ancora una volta Sturzo dice la responsabilità morale e politica dei Paesi democratici che hanno tollerato
E favorito io dal fascismo il nazismo d'Europa
Oramai la o guerra alle porte dopo il mancato colpo del mille venticinque luglio centotrentaquattro la stessa il tentato di Office sorso dice che le potenze che hanno fermato il tema dell'accordo di Sace ma poi vai
Egli sostiene che esiste messo ormai la merce ricalca cioè Frattini ha fallito
E dopo l'incontro franco britannico di Londra l'inizio di febbraio dopo l'incontro tra la valle Mussolini di gennaio del mille novecentotrentacinque estorsori Londra disse cartella il successo di un precetto di un progetto franco britannico dipendenza dell'Austria ritorno della Germania Ginevra disarmo progressivo
In affetti queste speranze vengono poi fallite questo è un punto vinse il segnale sedici marzo trentacinque leader annuncia il ristabilimento utile servizio militare deve e si impegnerà poiché ecco che partirà il conflitto etiope
Alla vigilia dell'incontro di Stresa dell'undici aprile mille novecentotrentacinque Sturzo auspicata che questa Conferenza portasse all'unioni
Occhiali né infetti
Sturzo insiste appunto sottolinea sulle violazione del diritto internazionale da parte dell'Italia fascista e condanna con severità alla politica di Pilato della più Stm che ha tergiversato e che non è riuscita ad assicurare la preparazione morale delle sanzioni
Ora questa è stata tardiva e quindi non è stata efficace a livello franco britannico vice premier centotrentaquattro questo piano ha fallito sotto i versetti tre improprio di buona parte dell'opinione pubblica poiché il Ras spartizione previste a dell'Abissinia per le veniva considerato come un premio Le Clézio Corea Sturzo riconosceva d'altronde che il piano a fare il che voleva cercare di salvaguardare il fronte di Stresa
E evitare così che l'Italia un siccità se verso Hitler per aveva avuto delle intenzioni lodevoli ma Sturzo
Lo dice nella risultati della politica di Rapallo sono stati negativi l'Italia si trova così di fronte a una passa Sturzo considera eccitoni Italia indebolita battuta potrebbe essere sarebbe un danno per tutti ma un aggressore ricompensata sarebbe parimenti un danno per tutti
Sette marzo mille novecentotrentasei che le per riparte con la Rimini teorizzazione della Renania
E qui di Sturzo a questo punto è convinto più che mai che chi e la sua politica di riarmo una minaccia per la pace cionondimeno e li nutre ancora qualche fiducia nella Società delle Nazioni chi che si rifiuta di dare prova di buona fede buone volontà per un nuovo trattato come egli propone attraverso la sua abilità la Société delle nazioni e dovrà decidere sanzioni possibili Ada stabili evitando però che questi creino danno alle fra i popoli vitigni della crisi altrimenti non servirebbe a niente ma questo era un pensiero Pio la situazione internazionale si è aggrava
Con la situazione del diciassette luglio mille centotrentasei la guerra in Spagna di cui si è già poi parlato
Da ottobre Sturzo fa un bilancio gli avvenimenti e del trentasei
Hanno diminuita ancora di più la fiducia la la Società delle Nazioni egli indica istanza Bellini i governi della Francia dell'Inghilterra hanno dato un danno morta alleanze stemma può parere strano che governi e cito dei due Paesi democratici basati sul principio dello stato di diritto
E che parlano di diritto morale non una morale nazionale o di classe al hanno inferto un colpo alle basi etico giuridiche del sistema internazionale
Guerra civile dimensione internazionale Guerra di Spagna queste richiede per qualche tempo l'attenzione privilegiata da parte di don Sturzo
Ma la situazione precipita anche in Europa centrale dodici marzo mille novecentotrentotto le truppe tedesche entrano in Austria
Queste la Schüssel accettato questa volta differentemente rispetto quel trentaquattro da un italiano che oramai esso bordi nata a Berlino Sturzo in un lungo articolo pubblicato a maggio nella campano andare in Belgio
Benetton sulla storia europea degli ultimi anni e desolato della di quello che la situazione della Francia nel come se compatto il verso l'altra l'altra retata i francesi crollano capito il ruolo che prima ho potuto svolgere l'Australia in una confederazione
Danubiana malgrado gli ammonimenti che sono stati espressi i governi di Londra di Parigi sono diventati ciechi Sordi impotente
Sturzo meditare sulle cause di questa paralisi si interroga sul futuro i dittatori hanno un piano differentemente dalle democrazia
Queste sono divise tra sul livello della difesa di fronte ai nere che annunciato sin dall'inizio ciononostante ed i suoi intendimenti
E avendo il presentimento della crisi che sarebbe esperto scoppiata Sturzo se la prende con i conservatori inglesi incendi ipocriti
E i in ceti di una guerra per Pia della questione cerca ora Sturzo si era felini congratulato con l'atteggiamento inglesi dalla questione etiope del referendum per i del sostegno alla Società delle Nazioni però Illy critica aspramente i dirigenti inglesi rispetto alla politica svolta
E li vede le conseguenze della paura della paura della borghesia che si rifiuta di affrontare un'alleanza con procediamo contro di Hitler paura della guerra gioco succede succede gioca Cpr con l'appoggio di Mussolini
La Francia e l'Inghilterra Monaco a non hanno voluto occorrere il rischio che Sturzo ritiene appunto debole di un conflitto nel Crise francese Auchan bon è stato pieno accordo con Chamberlain
Democrazia non hanno saputo ancora una volta a difendere il dirittura morale internazionale alla politica
Francese a fallita sotto ogni aspetto e torniamo adesso sulle varie iniziative di Hitler nel marzo mille novecentotrentacinque marzo dai novecentotrentasei marzo mille novecentotrentotto Sturzo annuncia
Marzo mille duecentotrentanove non sarà un mese in me si parla di un invito innalzati sia che avrebbe obbligato alla Francia cedere camerunese tunisina vai quindici marzo mille novecentotrentanove le truppe tedesche entrano a Praga come Sturzo aveva annunciato i piccoli Stati dell'Europa centrale erano destinati a scomparire o a Bari sotto la tutela tedesca
Don Sturzo nel in quest'ultimo periodo prima della guerra volge lo sguardo verso quei gruppi che e parlano di una politica di fermezza controllatissimo il sostiene le posizione di Churchill il quale in un discorso indirizzato agli Stati Uniti in dite alla Resistenza morale per Sturzo questo discorso dice c'è il è una risposta a coloro che non hanno saputo vedere nella totalitarismo nazista
Ho un fascista è un problema ideologico in Francia il giornale lo i suoi amici che incarna o le le speranze di Sturzo il messaggio che viene in via al secondo congresso internazionale gli esami dopo e sotto il titolo pur responsabilità rende omaggio alla Francia che grazie a Dio non la rinunciato sino al questo giorno a essere un centro di irraggiamento mondiale di idee di libertà di democrazia e di e cristianesimo
Quindi verso cioè chiude attorno al loro tutti coloro che in Francia il fare dalla Francia uniscono ideale di libertà di democrazia da difesa dei valori e morali
Resi efficace attraversa il cristianesimo
E lei il momento più tragico della storia dice Sturzo negli ultimi mesi della pace Sturzo continua a parlare di questo risanamento morale per la democrazia
E lì fa fidi a auspica nell'appoggio della Francia e dell'Inghilterra all'invasione della Boemia
Ha portato Chamberlain stesso d'altronde a rivedere alla la politica mette anche in guardia contro la tendenza in Francia di pensare che tre le possibili le e staccare Mussolini Italia Hitler l'Europa e l'ITC quello che probabilmente ultimo articolo prima dello scoppio della guerra
Entrato in un periodo di guerra bianca di guerra bianca con armi ineguali di guerra in tempo di pace prima della guerra rossa inevitabile Quark e parola terre chiudere questo mio rapido intervento d'altronde i testi parlano al cancro molto chiaramente
Questi attestano la conoscenza molto precisi marsina più piccolo dettaglio come d'altronde e può essere lucidato anche in un altro intervento di tutti sistematico quindi l'attenzione puntuale di Sturzo sulle realtà internazionali cui sì teste sono ancora testimonianze della sua luce vieta di fronte alla totalitarismo al totalitarismo sovietico
Sul quale non nutro alcune irruzioni ma di cui non fa menzione poi che le crisi dello in menzionate faranno riferimento gli altri due totalitarismi ovvero fascismo e nazismo osservatore attento del fascismo sin dai suoi esordi e che mette a nudo e un paio di che che sia i motivi delle successi del totalitarismo la mistica collettiva esaltazione confusa della gioventù la propaganda che si insinua nei i paesi democratici egli non certo meno cucito sulla debolezza sull'impotenza delle due grandi democrazie europee Francia ed Inghilterra
Su ciò come egli scrive l'undici maggio mille novecentotrentanove sulla stupidità di Parigi e di Londra e che Sempre molta senta questa è una costante lui al destino dei piccoli stati lasciati senza difesa di fronte a di re in questi anni Tragedy il ciclomotore di questo grande libro di cui si parlerà domani la comunità internazionale diritto di guerra
Rivela tragedia dei pacifisti realistico crollo della Société D'Alessio e quindi l'incipiente e Quercia
Come ha scritto nei suoi trattati di sociologia queste norme costruzione dello Stato totalitario ha un piede di argilla della statua che ora mai a questa tipologia edili Conte fedele all'insegnamento di Benedetto quindici quindicesimo che dice che la forza materiale delle armi deve essere sostituita dalla forza morale della di rito
Ieri nonna c'è stato e sperare in un nuovo ordine internazionale in cui la morale possano avere la meglio sulla violenza ideali di ideali che sono comuni e la Società delle Nazioni e che si ripetono anche nella fede cristiana
Ringraziamo la micro Chamartín Mariella questa anarchici attenta
Del pensiero di Sturzo prima a primi accenni del di una guerra e all'evoluzione allo svolgimento della sua pensiero legato sempre
Al rispetto alla tutela difesa all'ampliamento dei diritti umani legati a una pace disegno cristiano
Diamo la parola adesso al professor
Francesco Malgeri perverso il suo intervento su Luigi Sturzo e la Spagna degli anni trenta un'altra passione e un altro
Tormento per Luigi Sturzo
Grazie
L'attenzione di Luigi Sturzo alle vicende politiche sociali culturali religiose spagnole nel corso degli anni trenta trova
Trova un'ampia e significativa documentazione nelle carte dell'archivio
Di Sturzo relative al periodo dell'esilio londinese direi che però al di là di questa documentazione che ci consente oggi di ricostruire puntualmente il suo pensiero e la sua azione
Si coglie anche una sorta di amore profondo possiamo dire per la Spagna la Spagna che gli ricordava la Sicilia
E non è estranea anche lui la convinzione di avere dal lato materno qualche lontana parentela spagnola ecco questi sentimenti questa passione portano Sturzo a seguire con viva partecipazione le vicende politiche spagnole
E la sua attenzione comincia a manifestarsi concretamente alla fine del ventinove quando inizia a collaborare con sempre maggiore frequenza al quotidiano il Mattino di Barcellona
Abbiamo ancora porto di amicizia e di ricco scambio epistolare con il dire direttore di questo quotidiano
Jaime Ruiz Manente e proprio su il Mattino il primo agosto del mille novecentotrenta
Quando le sorti della monarchia di Alfonso tredicesimo apparivano ormai compromesse Sturzo sottolineava che la monarchia spagnola rappresentava il passato storico della grande Spagna
E insieme le revoche dell'oligarchia feudale cattolica e si chiedeva se il popolo spagnolo avesse acquistato
Tanto di coscienza civica di senso di libertà e di tolleranza di elevazione sociale e politica del ceto operaio di equilibrio fra le varie classi
Da vincere le oligarchie locali e centrali che sono quelle che formano la base alle monarchie personali
E del resto egli non aveva mancato di accusare Alfonso tredicesimo di aver legittimato la dittatura di Primo de Rivera
Violando quindi il giuramento di rispettare la Costituzione
L'incalzare degli avvenimenti l'avvento della Repubblica sono Daloui seguiti con una particolare attenzione un'attenzione soprattutto a ruolo che in questo quadro della storia politica spagnola
Svolgevano i cattolici le informazioni che raccoglie evidenziano una scarsa propensione dei cattolici a datori ad aderire pienamente e senza riserve alla Repubblica
Un orientamento che di conferma tra l'altro un suo interlocutore spagnolo lui smentita balle professore di diritto naturale presso l'Università di Oviedo esponente di rilievo del cattolicesimo sociale democratico spagnolo
Organizzatore tra l'altro dell'Azione Cattolica spagnole che la sezione spagnola dell'Unione cattolica di studi internazionali
Giudizi sul ruolo dei cattolici e sulla loro ostilità la repubblica sono anche l'oggetto delle lettere di anche l'Ossorio e gagliardo giurista storico e politico spagnolo di orientamento cristiano sociale
Sturzo accoglie i limiti dell'atteggiamento di gran parte dei cattolici spagnoli di fronte alla Repubblica teme che essi si pongono ancora una volta dalla parte della conservazione della parte della difesa di vecchi privilegi
E propriamente Pizzaballa Sturzo scrive il tredici marzo trentaquattro
Sono tutto affatto d'accordo con lei circa la necessità per i cattolici spagnoli di aderire chiaramente alla Repubblica
La rivolta delle Asturie nell'ottobre del trentaquattro e un altro momento di grande apprensione per Sturzo che terribili cose sono avvenute nelle Asturie
Scrive Ruiz Manenti e i suoi amici spagnoli lo informano sugli avvenimenti anche se con diverse interpretazioni
Sul suo manifesta pubblicamente il suo pensiero in un articolo del ventuno novembre trentaquattro
Individuando negli avvenimenti spagnoli una dolorosa conseguenza della mancanza di un efficace azione sociale da parte cattolica scrivesse i cattolici il clero i vescovi avessero ascoltato con prontezza coraggio ed entusiasmo la parola di Leone tredicesimo quando egli pubblicò l'enciclica Rerum Novarum sulla condizione degli operai il quindici maggio mille ottocentonovantuno
Le cose sarebbero andate diversamente allora solo pochi centri erano presi dal socialismo gli altri erano abbandonati a se stessi
Senza che nessuno si occupasse sul serio e la triste situazione del lavoro
Se i cattolici di ogni Paese avessero lavorato con persistenza in questi quarantatré anni nel campo operaio i frutti oggi sarebbero assai lari
E aggiungeva che Segni Spagna fossero stati ascoltati personaggi come Severino Zonaro anche l'Ossorio o il canonica robot Lelia che avevano dovuto subire ostilità sospetti e lotte per il loro programma sociale e democratico
I cattolici spagnoli non sarebbero passati scrive Sturzo di fronte alla classe operaia per fascisti per reazionari per alleate dei padroni anche nell'ingiustizia
La situazione spagnola fa comunque temere a Sturzo l'emergere di una reazione tale da portare il Paese verso soluzioni autoritarie
Con quella sorprendente capacità di lettura degli avvenimenti politici e sociali
Che lo porta spesso a precorrere gli eventi con accenti quasi profetici
Sturzo si augurava che il governo di Madrid degli uomini responsabili della Repubblica avessero evitato di portare l'elemento militare al punto di ricominciare i pronunzia amianto s'un tempo così tipici nella penisola iberica
Di fronte alla vittoria del Fronte popolare nelle elezioni del febbraio trentasei Sturzo tenta di sgombrare il campo dall'idea che la sconfitta elettorale di Gilles Robles e delle destre andasse interpretata come una sconfitta delle chiese
Se andavano al potere i nemici della Chiesa occorreva pensare afferma che essi intanto sono nemici della Chiesa in quanto sono nemici dei partiti che siano combattute soppiantata
Riemerge insomma con straordinaria chiarezza la distinzione tra fede e politica tra chiese partiti
Che fu una delle più significative intuizioni del sacerdote siciliano della costruzione in Italia di un partito politico di ispirazione cristiana Sturzo non nasconde che nella nuova situazione politica la Chiesa potesse subire persecuzioni
Le vie del Signore scrive sono spesso hanno i segreti la sua chiesa soffre di persecuzioni non di sconfitte e spesso la persecuzione le riesce più utile che il mondano e apparente trionfo
Ma quello che Sturzo veramente teme ed imbarbarito sì della lotta politica la divisione del Paese in due blocchi fermati chiusi per l'eliminazione del competitore
Egli sente e percepisce nell'aria il rischio di uno scontro che abbandonando il terreno istituzionale il libero confronto democratico stava per trasformarsi in una profonda insanabile divisione del Paese
Quanto Sturzo temeva trovò di lì a qualche mese nel luglio del trentasei immediato riscontro con la ribellione dei militari guidati da Francisco Franco
Nelle carte di Sturzo da questo momento in poi la drammatica vicenda spagnola trovo ulteriore attenzione i rapporti con i suoi corrispondenti spagnoli
Si intensificano il confronto si fa serrato soprattutto per quanto riguarda il ruolo della Chiesa le pesanti persecuzioni che cattolici e il clero
Sono costretti a subire Sturzo viene per molta spetti a trovarsi non è difficile posizione egli giudica la ribellione dei generali un atto di insurrezione contro legittimo governo
Precisa che l'insurrezione non lei non è lecita fuori delle condizioni segnate dalla teologia scolastica
Bisogna cioè scrive aver esaurito tutti i mezzi pacifici della corte dei cittadini deve dare una garanzia di successo
Nel caso della Spagna aggiunge nell'una e nell'altra condizioni si sono avverate Sturzo sa bene che la gran parte dei cattolici spagnoli e anche europei si collocano al fianco dei nazionalisti
Gli orrori sacrileghi commessi dalla folla scrive ancora sono tali e così numerosi che istintivamente si pensa che la salvezza dell'ordine verranno dall'altra parte
Ma egli ritiene che le atrocità sono state causate da furia politica e sociale
E non da furia antireligiosa e occorreva quindi condannare le violenze compiute dall'una e dall'altra parte ed occorrevano andare agli insorti un carattere religioso che non aveva egli giudica la rivolta militare contraria agli insegnamenti della morale cattolica senza attenuazioni perché la difesa deve essere incolpevoli scrive si deve evitare il maggior danno alla comunità
E aggiunge in una lettera Ruiz Manente metà della Spagna crederà che la colpa è della chiesa e quest'odio sarà coltivato con il ricordo dei morti con le terribili mostruosità della guerra e teme che la guerra civile
Sì ha rinfacciato ai cattolici come la strage di San Bartolomeo rifiuta l'idea dei crociati spagnoli contro un popolo aggiunge che è stato in fin dei conti abbandonato spiritualmente socialmente lasciato preda al socialismo e sindacalismo e oggi al comunismo
Scrivendo ancora mentito abbaglio giudicava gli ambienti cattolici avvelenati dalla stampa nazionalista ed aggiungeva a Roma non sia l'esatta conoscenza dei fatti confidava al suo amico di pregare celebrare la messa per la povera Spagna
Ecco tuttavia Sturzo avrebbe anche desiderato che il Governo di Madrid è deplora se con un intervento pubblico gli eccessi compiuti contro il clero della chiesa e ne scrive ad Ossorio
Il quale replica accusando duramente Claire cattolici di essere posti al fianco dei nazionalisti e di avere anch'esso compiute violenze atrocità ai danni dei repubblicani la replica di Sturzo
Non nasconde le responsabilità dei cattolici precisa tuttavia che la Chiesa come tale il Papa come capo non sono affatto partecipe alla rivolta alla guerra civile ribadisce la sua convinzione che di fronte alla ferocia contro preti e suoni
Suore il governo legale avrebbe dovuto fare di tutto per ristabilire l'ordine confessa tuttavia di non poter chiudere gli occhi alla tragedia della chiesa
Gravissima da ogni lato e per ogni verso scrive certo il martirio di tanti innocenti sarà fecondo per il bene l'avvenire della Spagna e Dio saprà dal male trarre bene
Ma ci vorranno coloro che ascolteranno la voce di Dio con pulita di cuore e dal suo amico Giuseppe Margotti manifesta anche un suo angoscioso interrogativo che l'anticomunismo comincia a fare più male del comunismo ed a rifletterci
Da questo momento l'obiettivo di Sturzo e diretto a disimpegnare la Chiesa dalla solidarietà con gli insorti a replicare cioè all'idea diffusa soprattutto dai giornali di destra
Che volevano confondere la causa degli insorti con quelle delle chiese egli segue anche con grande attenzione tutte le prese di posizione del pontefice dell'osservazione dell'Osservatore Romano cercando di cogliere vi segni di un atteggiamento non commento connivente con gli insorti
E tale da rifiutare violenze barbarie da qualsiasi parte commessi
Proprio nei giorni della guerra civile spagnola Sturzo porta a termine la sua opera chiese è stato pubblicato in Francia nel trentasette
E poi in in Gran Bretagna nel trentanove con un è edizione riveduta e aggiornata le pagine che Sturzo dedica la vicenda spagnola riserva risentono fonde in fondo fortemente del clima e delle passioni di quei giorni a suo avviso era stata la violenza anticlericale a dare motivo al clero di schierarsi a fianco dei generali ribelli fu allora che mi Spagna all'estero scrive
Presso cattolici clero si fece strada la teoria della guerra santa
E contro questa interpretazione
Della guerra civile Sturzo conduce una battaglia serrata precisando in primo luogo che la teoria della guerra santa è estranea alla dottrina cristiana
L'idea della guerra santa scrive tutta mussulmana e la conquista della fede per mezzo delle armi la Società temporale militare assume con il come suo compito la propaganda religiosa
Dista orazione del Regno di Dio nel mondo con la distruzione materiale di ogni fede è un errore
Quello che Sturzo intende ribadire con forza direi e non è il carattere religioso ma il carattere politico e sociale della guerra civile ancora il bombardamento di quello di Kern mica svela Sturzo anche altri aspetti della guerra civile
L'introduzione cioè di nuovi metodi e strumenti bellici su cui già in passato era intervenuto con forza denunciando la barbarie di operazioni militari che colpivano indiscriminatamente vittime innocenti
Ma Sturzo intravede nell'azione degli aerei tedeschi super mica anche un segnale sinistro per l'Europa civile
Ancora una volta si coglie un segno profetico nelle parole di Sturzo
Quegli aerei tedeschi scrive che non sono mossi da nessun motivo nazionale da nessun sentimento personale domani in una guerra europea applicheranno freddamente il loro sistema distruttivo alle città per la esco Amsterdam Cré no-global Silea Carpi o a un verso Lione facendo ecatombe di donne e fanciulli vecchi inabili e uomini senza a partire dalla metà del trentasette comincia a maturare Sturzo la convinzione che la Spagna poteva salvarsi non con la vittoria di una parte sull'altra ma solo attraverso una mediazione in grado di in grado di favorire una pace di compromesso
L'idea di ricercare la strada per una pace e riconciliazione era cominciata a maturare presso ambienti spagnoli rifugiatisi in Francia tra i quali il mentite balle il quale scrivendo a Sturzo il dieci aprile del trentasette lo informava che in collaborazione con Maritain si stava costituendo un movimento per la pace civile in Spagna
E nacquero sulla spinta di questa iniziativa alcuni organismi formati da spagnoli residenti all'estero Comité Spagnol pull appesi vivi
Da francesi Comité Dexia un pull apre in e Spagna e inglesi British committee for civil and Religion hospice in spenti
Sturzo è al centro di queste iniziative e lui a Londra che si fa promotore del comitato inglese sollecitando dalle la visione di eminenti personalità della politica della cultura del giornalismo tassi Tom Watson Wicca misti
E lui che organizza incontri che tiene contatti con gli spagnoli e francesi tra i quali emergono le figure di Mendini debba al Salvador de magari anche a Maritain Monieri Mauriac ghigno ed altri
E lui che organizza incontri che tiene contatti con spagnoli e francesi che sollecita interventi di autorità politiche religiose
Questo impegno continuo assiduo intenso non portò i risultati sperati come è noto e forse aveva ragione Angelo Soria quando scrivendo a Sturzo il venticinque maggio trentasette definiva nobilissimo l'intento di trovare la strada per un in per una pacificazione ma lo giudicava con molto realismo impraticabile
Affermando che non erano di fronte due partiti politici bensì due concezioni sociali due idee che la vita due criteri inconciliabili sulla libertà e sulla libertà e la democrazia
E lo stesso Ossorio concludeva la sua lettera quando lei mi dirà che esiste una formula perché si intenda nel Partito popolare italiano il fascismo comincerò a studiare se esiste una formula perché noi possiamo intenderci con Franco
Ossorio non poteva comunque non ringraziare Sturzo per l'amore che dimostrava la pace e alla Spagna
Sturzo resta comunque aggrappato a lungo alla speranza di una mediazione internazionale in grado di favorire una pace di compromesso
L'esito negativo di questa battaglia nulla toglie lo straordinario ruolo da lui svolto in questi anni
La sua fu la testimonianza di un uomo libero di un cristiano che vive questi drammatici anni della storia europea
Con un'ansia febbrile per le sorti della pace della democrazia nel Vecchio Continente
La cui antica civiltà ispirate sorretta dalla fede e dalla Regione appariva compromessa dalle nuova barbarie dei tutti dei totalitarismi e delle ideologie pagane ispirate alla violenza e alla razza
Di fronte alla Spagna dilaniata da uno scontro fratricida cioè Sturzo anche il timore di una chiesa troppo coinvolta
Troppo partecipe di una vicenda politica con il rischio di compromettere la sua missione spirituale nel mondo la Chiesa scrisse Sturzo e con questa citazione concludo
è soltanto dalla parte delle vittime innocenti cadute da una parte e dall'altra le due fronti e se solo con colui che soffre perché soffre con colui che muore perché muore dei due lati e sei anche con coloro che sono trascinati all'odio fanatico contro la religione per ignoranza per assenza di formazione religiosa per smarrimento
E con essi perché finché fino all'ultimo respiro essi pure hanno un'anima da salvare da chi è sano maledice i suoi persecutori ma prega per il sì
Non li uccide ma cura le loro piaghe non si arma e non arma gli altri ma predica la pace per tutto la solamente e la Chiesa
Grazie Mangeri diamo ora la parola al professor Giorgio Campanini per la sua relazione Luigi Sturzo e la questione basca negli anni della guerra civile spagnola
Attenti
Nell'ambito dell'interesse distrutto per le cose di Spagna in ordine al quale Malgieri ha tracciato un ampio affresco
Può apparire singolare la particolare attenzione che Sturzo riserva alla questione basca sulla questione basca esistono oltre una dozzina di articoli che il tutto o in parte affrontano questo problema
Esistono molti faldoni dell'archivio dell'Istituto Sturzo fitti e di corrispondenza con verso la metà del mondo basco primo fra tutti il giova ricordare atto Alfredo di menti fama al esistono ritagli anche di giornali baschi in particolare Euskadi TA mi sono domandato come potesse Sturzo puoi conoscere questa difficile altissima di suicidi sia l'in bocca al basso
Esistono ritagli dei giornali i gli atti dei bollettini dei vari comitati che dapprima nei Paesi Baschi poi in Francia dopo che Franco ebbe occupato dei Paesi Baschi si occuparono della questione dunque ecco i due poli di questa mia comunicazione da un lato
Narrare a grandi linee i momenti di questa attenzione e dall'altro cercando di capire da ragioni di questo interessa dell'attenzione del tutto alla questione basca
Ha già fatto cenni Bal generiche riprenderò il discorso da lui introdotto sottolineando in particolare il ruolo svolto da Sturzo
All'interno del comitato per la pace civile e religiosa in Spagna
Proprio al fine della risoluzione della questione basca e di particolare interesse è un manifesto in lingua francese porle per Lubusz apparso nel maggio del trentasette all'indomani del bombardamento di garganica
Il cui autore principale è stato già smarrita ma che reca tra i firmatari anche il nome di Luigi Sturzo
Unico intellettuale unico uomo italiano firmatario di questo forte
E vigoroso documento nel quale fede nuziale la barbarie del bombardamento di termica e si rivendica il diritto del popolo basco a salvaguardare la propria lingua le proprie tradizioni il proprio passato
Nell'ambito della storia delle idee questa collaborazione fra Sturzo e il Maritain in occasione del guerra civile spagnola e in particolare della questione basca
Assume una grande importanza perché sono abbastanza noti i non facili rapporti fra queste due grandi pensatori cattolici del novecento un torso come appare dalle opere precedenti al trentasei e dall'epistolario
Al fratello Mario non condivideva pienamente l'importazione
Che il marito non dava al problema della presenza civile dei cattolici soprattutto in ordine al tema della nuova cristianità che era stato al centro di umanesimo integrale apparso nel mille novecentotrentasei
Tuttavia al di là dei contrasti teorici che in parte rimasero anche dopo di allora
è molto importante questa stretta collaborazione fra i due grandi pensatori cattolici proprio sulla questione della guerra civile spagnola uno dei punti che
Sturzo sottolinea in modo particolare nei numerosi articoli riguardanti la questione basca
Era presentato dalla forte sottolineatura del carattere cattolico della tradizione cattolica
Del popolo basco
Contro coloro che tendevano a identificare nella Repubblica il luogo del l'anticlericalismo
Dell'attivismo dichiarato della persecuzione scatenata contro le istituzioni della Chiesa cattolica
Tutto ricorda le traduzioni
Insieme autonomistiche e cristiane del popolo basco ricorda che la persecuzione anticattolica nel Paese basco aveva assunto dimensioni molto modeste non vi erano state stragi
Il culto cattolico aveva continuato ad estrarre celebrato le istituzioni ecclesiastiche erano state rispettate
Dunque la pretesa del franchismo di presentarsi come quindi cioè dei valori cattolici oltraggiati appariva del tutto prima di base soprattutto specificamente in relazione alla particolare situazione
Del Paese basco
Ma l'altro tema su quale fu tutto insiste nei suoi articoli
è la scelta della causa del popolo basco in qualche modo come cartina di tornasole dico è un grande tema che è una delle strutture portanti del pensiero politico di Sturzo e cioè la difesa delle Autonomie
E il rifiuto come scriveva in un articolo del trentasette della centralizzazione politica e amministrativa che ripugna alla storia al carattere ai bisogni della penisola Iberica
In una stagione della storia europea in cui come ha ricordato testé Wagner
Il centralismo diventava una delle strutture portanti del totalitarismo
La rivendicazione dell'autonomia specifica dei Paesi Baschi diventava in qualche modo l'occasione per riaffermare le convenzioni autonomistiche così care a Sturzo e alle quali aveva dedicato gran parte della prima fase della sua vita politica
Su questo soldo
Si situa appunto l'interesse di Sturzo alla questione basca la sua passione per la causa del popolo basco va dura polemica contro coloro che con i bombardamenti
Su vi è l'unica città in difesa su Durango e su altre città basche volevano distruggere le stesse radici dell'autonomismo
Ecco allora ed è il secondo punto che affronterò come la questione basca che potrebbe apparire periferica nel contesto del evoluzione del pensiero di Sturzo a queste invece
Un significato importante per certi aspetti dei figli
E la questione ma scappare ai suoi amici tutto ai suoi amici in primo luogo come un caso esemplare
Al fine del rifiuto dell'interpretazione della guerra civile spagnola in termini di scontro di civiltà fra cristianesimo e barbarie
Secondo la lettura della crisi che era stata fatta dai seguaci di Franco e che in parte era stata avallata dalla maggior parte dei vescovi spagnoli seppure non di tutti
Non di una corrucciata fra civiltà contrapposte confusa cristianesimo e ateismo
Che appunto profondamente religioso erano le radici del popolo basco e dell'autonomismo basco non dunque di crociate di civiltà si trattava ma di un conflitto politico di un conflitto politico che avrebbe dovuto essere risolto con i mezzi della politica e non ricorrendo alla violenza della guerra dunque ai fini del contestazione della guerra civile spagnola come crociata
Il caso Vasco appariva Sturzo esemplare per la Demi certificazione di questa idea contrabbandata dalla propaganda franchista e fascista
Che è quella spagnola fosse una guerra civile che potesse essere interpretata in termini di corazzata
Era la stessa posizione che Maritain aveva formulato
Nelle stesse settimane
In un suo saggio divenuto ben presto famoso della Gare Saint dover questo senta somme il carattere di una pesante ironia contro la pretesa di costruire la guerra civile
Spagnola i termini di crociata ironia Marie segnala che si aggiunge al venti drammatiche denunzie di Berna mosse nei suoi famosi I grandi cimiteri sotto la luna
Per un altro aspetto la questione basca appare Sturzo esemplare
La questione basca
Significa il permanere in Spagna e non solo in Spagna ma in tutta Europa
Di antiche tradizioni che hanno nel culto del passato una salvaguardia della lingua dei costumi e degli usi locali
Il modo attraverso il quale riconoscere la specificità di ciascun popolo contro la tentazione del centralismo contro il rischio di identificare democrazia politica e centralismo statuale
In un luogo in un articolo apparso sul luogo del mille novecentotrentasette
Sturzo auspica anticipando per certi aspetti le recentissime evoluzioni della politica spagnola in termini di autonomismo
Auspica che che la Spagna diventi una sorta sono sue parole di Svizzera in grande
Cioè una federazione di comunità dotate di una larga autonomia la comunità castigliana la comunità catalana la comunità basca e questa a suo giudizio l'unica strada percorribile per garantire L'Unità della Spagna e insieme il rispetto delle specificità
Delle singole aree di questo vasto paese
E dunque dietro il riconoscimento del diritto dei baschi alla autonomia
E dietro il rifiuto della categoria di crociata da anche il riconoscimento della legittimità della Resistenza dei baschi
A un colpo di stato militare che mascherava dietro la difesa della fede
La volontà di ritornare dopo la breve parentesi autonomistica della Repubblica ad uno Stato rigidamente accentrato non quella fase storica in cui e non solo in Spagna la questione delle Autonomie torna in primo piano come negli anni Trenta
è importante sottolineare il nesso che negli anni nella guerra civile spagnola ebbe a stabilirsi Frassetto Urso e il Paese basco sullo sfondo dei difficili rapporti alla coscienza cattolica e regimi autoritari
Anche in quell'occasione Sturzo rimaneva coerentemente fedele alla sua cultura autonomistica maturata in lunghi anni di esperienza amministrativa
E negli anni successivi approfondita anche sul piano teoretico sino ad assumere un ruolo determinante del Progetto del primo partito popolare italiano la questione basca dunque appariva a Sturzo con me una verifica della linea che ormai da tre cioè da tre decenni andava e lavorando in ordine al tema delle Autonomie avvalorava la sulla Convenzione più non si potesse avere autentica democrazia se non fossero state rispettate
E valorizzate le autonomie oltre lei ha degli Tezze
E le chiusure dello Stato nazionale di stampo ottocentesco
In questo senso ciò che gli chiedeva con forza negli anni della tormenta per il Paese basco e cioè rispetto delle sue tradizioni della sua lingua della sua cultura
Per l'accesso che egli rivendicava
Prima e dopo la seconda guerra mondiale contro i nuovi totalitarismi emergenti
Il dramma del Paese basco diventato così il dramma spesso di una coscienza europea
Minacciata di omologazione e di massificazione
E che soltanto attraverso il recupero delle sue radici autonomistiche avrebbe potuto trovare la via per coniugare e conciliare fra loro
Gli apparentemente solo apparentemente opposti i valori della unità e della diversità
L'intervento alla rete la la relazione del nostro amico Campanini riteniamo anche chiusa la nostra sessione dedicata alla politica internazionale
Breve considerazione ma veramente brevissime possiamo dare perché ci sembra di aver ascoltato questa lezione fondamentale
Si parla sì ma parla si parli dell'avvento di Hitler al potere della guerra civile spagnola
Dello scoppio della seconda guerra mondiale in tutte queste fasi qui Sturzo non ha chiuso mai gli occhi ha visto quello che i vari Chamber lente non vedevo no al suo tempo
Il non era addomesticabile
E le moderne i tecnologie de gli eserciti aprivano una fase nuova anche nella guerra
La sua lama Roma dal disumana capacità distruttiva di queste armi
Poneva per Sturzo De problemi anche angosciosi per quanto riguarda l'uso che se ne potesse fare nell'organizzazione diciamo così delle forme repressive della vita degli uomini
Vorrebbe che le che esse fossero più vigilante le cristianesimo in Germania scriveva e a brandelli
Come anche intuì il carattere avvolgente assimilati Ivo del Geologia totalitaria a livello di massa anche all'interno della democrazia
Se poi colleghiamo a queste sue anzi con la sua interna attività pubblicistiche intensa attività pubblicistica negli Stati Uniti
Contro l'isolazionismo americano e a sostegno della politica di Roosevelt per l'intervento del della guerra
A fianco della Russia di Stalin
Ci possiamo rendere conto della qualità altamente prospettica dei discorsi di Sturzo in anni che possiamo ritenere decisivi per le sorti dell'umanità la no la sua biografia ci accompagna dunque ancora e ci aiuta a non dimenticare come tolleranza e convivenza rispetto e valore dei diritti umani non possono non essere il fondamento dei rapporti fra gli stati e le organizzazioni internazionali grazie
Prego allora
Quindi
Degli emendamenti