Manifestazione per l'assassinio del Professor Massimo D'Antona c/o Piazza del Campidoglio

Così
Né il Presidente della Provincia a Roma
Sergio Cofferati
L'assessore regionale nello Cosentino sono presenti qui gli uffici di presidenza del consiglio comunale del consiglio provinciale
Presente l'onorevole Folena
Stefano Bianchi del Sindacato CGIL in rappresentanza di tutte le sigle sindacali lo prego di salire sulla pedana grazie
Sono presenti qui fra la Pubblico in mezzo ai cittadini moltissimi amministratori della città della Provincia e della Regione li ringrazio per la sensibilità dimostrata per aver voluto partecipare a questa iniziativa
Di impegno sociale civile politico anche in un momento delicato siamo in una campagna elettorale abbiamo voluto essere presenti a dire tutto il nostro sdegno la preoccupazione vivissima
Per la vivibilità di questa città e dell'intero Paese
Io lascio la parola al sindaco Francesco Rutelli
Sì ringrazio la presidente del consiglio comunale Luisa Laurelli che ci
Guida presiedendo questo nostro incontro ringrazio tutti ori Grazio molto i rappresentanti delle istituzioni
Perché la risposta è stata una risposta
Giusta
Senza che confini politici differenze di sensibilità potessero allontanare la condivisione dell'obiettivo della riunione di oggi
E di un sentimento che anima tutta la nostra comunità alla comunità nazionale
E sicuramente in primo luogo quella cittadina così ferita drammaticamente dal gesto vigliacco di assassini che hanno tolto la vita ad un uomo mite rispettato da tutti e Amato da tutti coloro che lo conoscevano se vi è stato sulla figura Massimo D'Antona una unanimità
Essa ha riguardato il profilo dell'uomo
Del padre
E marito
Del tecnico
Appassionato ovvero sia quella mitezza
E quella nobiltà d'animo che hanno reso a quanti lo conoscevano
Ancora più atroce l'ingiustizia di questo omicidio
E credo che la voce della nostra comunità
E quindi la voce unanime delle nostre istituzioni oggi debba rinnovarsi nella piazza del Campidoglio pochissimo dopo che un'analoga la cerimonia si è tenuta all'università la Sapienza Università la Sapienza dove
Docenti colleghi studenti corpo accademico
Lavoratori
Hanno ribadito dolore
Che non può che essere fondato su questo apprezzamento per una persona che c'è stata strappata dolore ancora più grande perché tutti noi
E bene ha fatto il Governo ad assumere immediatamente dopo
Questo omicidio il frutto che assieme a tanti altri aveva prodotto il lavoro di D'Antona ecco questa qualità dell'uomo a questa qualità del suo lavoro sono e rimarranno una traccia che non si cancella la sua esperienza
Della sua vicenda terrena e soprattutto di questo assumere da parte di tante persone
L'eredità positiva della sua azione di uomo di amministrazione di sindacato
Di collaborazione con gli esecutivi di impegno per una concertazione operosa e duttile per la comunità per i consumatori e per gli utenti così come per i lavoratori
Ecco perché il Sindaco di Roma
Oggi rinnova qui
Le dichiarazioni che molti hanno fatto e che mai suonarono credo più opportune e condivise
Nessun assassino per quale etichetta bensì dimettersi può pensare di intimidire
E di far regredire
La coscienza democratica della nostra comunità qui rappresentata dalla unanimità delle rappresentanze elettive nessuno qualunque etichetta si metta addosso può pensare di riproporre nel nostro Paese e nella nostra città una età di odio
E di paura nessuno può pensare che parole
Tanto magniloquenti quanto vuote
Possano portare ad allontanare un orizzonte riformatore
E coraggioso
Del cambiamento nel nostro Paese delle condizioni dei lavoratori delle condizioni di chi serve l'amministrazione pubblica questa è l'eredità che noi vogliamo raccogliere di un uomo robot onesto amato da tutti coloro che l'hanno conosciuto
E così come i rappresentanti delle istituzioni l'hanno detto
A sua moglie e sua figlia
Pochissimi giorni fa noi lo ricordiamo oggi una piazza del Campidoglio
L'orologio della storia va avanti non torna indietro
E se va avanti e perché abbiamo imparato molto anche dalle tragedie del passato nessuno pensi di farci ritornare indietro nessuno pensi che noi siamo tanto incoscienti da dividerci da avere paura piuttosto che guardare in faccia coloro che sono soltanto espressione di un odio senza volto
Senza nome senza tempo e senza speranza per questo penso che la vostra presenza qui sia l'incoraggiamento ad andare avanti e a sapere che le istituzioni cittadine provinciali regionale
Le forze politiche le organizzazioni sindacali e qui si ritrovano con i loro rappresentanti intende dono riportare
L'orologio del nostro tempo in sincronia con quello che i cittadini si aspettano mai
Con la violenza mai con l'omicidio
Mai
Con la paura
Salutiamo Massimo D'Antona egli ricordiamo dovunque gli sia adesso e da dovunque dice guardi
Che la sua esperienza non è stata in utile e che noi cercheremo
Modestamente umilmente ciascuno secondo le proprie responsabilità di proseguire la serenità e la fermezza del suo lavoro
Il presidente il sottosegretario Raffaele Morese in rappresentanza del governo lo ringrazio per la sua presenza ringrazio anche tanti presidenti dei consigli di circoscrizione consiglieri circoscrizionali che sono presenti fra il pubblico
Ha la parola ora il Presidente della Provincia Silvano Moffa
Signor sindaco cittadini lavoratori
Oggi siamo qui
A testimoniare a testimoniare una sofferenza un dolore avvertito e percepito
Un dolore profondamente sentito per questo atto di disumana violenza
Siamo qui
A testimoniare anche l'impegno
Impegno istituzionale lo diceva sottolineando il sindaco Rutelli
Di tutte le istituzioni che debbono trovare
La forza unitaria per respingere questo attacco così vergognoso così proditorio nei confronti del dialogo della democrazia nei confronti del difficile lavoro che anche nella diversità delle posizioni si tenta di portare avanti per costruire regole diverse per affrontare temi angosciosi che interessano la società civile il Mont o del lavoro un lavoro intenso duro
Non è un caso che in questo ribollire di odio esasperato
Si sia colpito
Proprio chi
Si era in Peña To come non mai a mettere a disposizione dello Stato come servitore dello Stato il suo intelletto la sua capacità progettuale intellettuale
E questo va detto con forza perché le istituzioni hanno il dovere
Di cogliere questi segnali anche per testimoniare una richiesta forte
Che è quello di presso i qui re nel confronto corretto democratico nel confronto proteso a creare regole nuove attraverso quella concertazione di cui si pensò si parla ma che di sci di organizzare proprio perché Var normativizzate va regolata e attraverso anche un'altra importante sottolineatura
Non è un caso evidentemente se il ritorno prepotente in campo degli epigoni delle Brigate Rosse abbia voluto macchiare di sangue la capitale d'Italia evidentemente c'è bisogno di garantire maggiore sicurezza e di non sotto valutare le violenze e gli episodi di violenza laddove essi si manifestano ecco perché
Le istituzioni hanno e debbono avere una sola voce in questo momento ecco perché oggi mentre manifestiamo un cordoglio profondo per la persona che scomparsa che è stata uccisa e che ha dato Mou tutto per costruire un percorso diverso
In quello stesso momento lo risentiamo allo Stato il dovere morale e politico di far capire che non c'è spazio per chi vuol tornare indietro rispetto ai percorsi che la storia ha imposto
Te voglio anche se mi è consentito sottolineare
Che in queste ci Posta anzi a volte il Silenzio e più benefico
Del vociferare confuso di chi pensa di dover comunque interpretare alcuni disegni criminali cercando aggettivazioni di vario tipo io credo che invece responsabilmente insieme dobbiamo anche respingere il tentativo do di letture fuorvianti che in qualche modo si insinuano anche dei disagi sociali del quotidiano ecco allora l'importanza di questa testimonianza della quale vi ringrazio perché essa sia trasferita da questa piazza all'intero territorio direi all'intero paese oggi salutiamo con valoroso interprete
Del sindacalismo applicato alla norma al Regolamento alla concertazione ma credo che dobbiamo insieme trovare la forza per andare avanti e per costruire un percorso che nel rispetto delle posizioni salvaguardi l'interesse comune della nostra gente grazie
Ha ora la parola l'assessore regionale Lionello Cosentino la Regione Lazio si inchina alla memoria di Massimo D'Antona abbiamo parole per esprimere Paolo e a Valentina la sofferenza il dolore che condividiamo per la perdita di una persona così amata e una persona che
Nel giudizio di tutti è stato un uomo straordinario che combatte nasce con intelligenza ha lavorato la sua vita dalla parte giusta in tutta la sua vita
Sfortunato Paese quest'Italia in cui in tutti i momenti
Di transizione più difficile
In cui ai nostri confini si combatte questa guerra dall'incerta prospettiva in cui l'Italia cerca di darsi regole certe chiare di uno sviluppo sereno nella convivenza torna a colpire un terrorismo mis CIDA noi sentiamo che in questo viene attaccata e coinvolto con l'uccisione di Massimo D'Antona ciascuno di noi
E anche la possibilità per le istituzioni democratiche di Rapp tare visto né di cambiamento le aspettative le ansie che ci sono nel Paese il colpo e duro e l'aggressione ben preparata bene organizzata di una banda di assassini feroci non può non vederci preoccupati rispetto al futuro è un'aggressione che non va sottovalutata ed è per questo che a nome delle istituzioni io penso che ne dobbiamo chiedere intanto alle forze dell'ordine alla magistratura alle autorità inquirenti di cercare con tenacia e con intelligenza cercando la verità fino in fondo
E di lavorare in modo che siano presto in divido atti e sia presto capito da dove viene questa aggressione chi arma e chi sono queste bande omicide che sono tornati a colpire a Roma chiediamo alla magistratura le forze dell'ordine di rasserenare con un'azione rigorosa intelligente di non accontentarsi di andare fino in fondo troppi punti oscuri
Ci sono ancora nella storia del nostro Paese
Troppo facilmente se considerata conclusa una stagione che invece tenta di rinascere con una nuova violenza omicida troppo facilmente si è considerato
Scomparsa quella minaccia
E ne abbiamo avuto la notizia della assassinio di Massimo D'Antona ed è stata come una staffilata sull'abisso in tanti di noi che ritenevano finalmente chiuso gli anni degli omicidi delle violenze
Del terrorismo di chi pretendeva in questo modo di condizionare il respingere la crescita democratica e civile dell'Italia
Vogliamo la verità
E vogliamo che si sappia si capisca si fermino queste bande Michy Del prima che nuovamente venga messo in discussione i livelli di sicurezza la possibilità di una politica libera dalle minacce dai condizionamenti e ancora un segnale alla politica
Per la politica capisca che ci si divide sui programmi e sulle scelte e sugli obiettivi si è dalla parte vive se di maggioranza e di opposizione si interpretano Bissoni esigenze obiettivi diversi ma c'è e ci deve essere qua cosa che ci fa tutti uniti
E questo qualcosa che ci fa tutti uniti e nel rifiutare la violenza l'organizzazione del terrorismo domicilio nel fare un muro grande forte contro ogni tentativo di spacciare tutto questo come una forma di lotta politica di rispondere con una voce sola al di là delle nostre idee politiche perché questo sia la risposta dell'Italia è oggi di Roma contro i tentativi del terzo ritmo non è senza minacce il disegno che abbiamo davanti e ancora una volta come è stato nel passato e nella forza delle persone di quelle persone che sono com'erano ma come era Massimo D'Antone persone impegnate nel loro lavoro dallo la professione nella serietà con cui combattono per i propri ideali nella vita e in pelli la radice di questa forza ed è il modo per cui non possiamo dirci oggi sicuri che la minaccia del terrorismo non avrà nessun futuro perché in questa forza né confidiamo e non abbiamo paura
La parola ora Stefano Bianchi in rappresentanza delle organizzazioni sindacali della città e anche di un territorio più vasto grazie
Speravamo che un fenomeno come quello che abbiamo vissuto venti venticinque anni fa
Non dovesse ripetersi
E invece ci siamo sbagliati
Eppure guardate il deteriorarsi del clima politico-sindacale di questi ultimi quattro mesi avrebbe dovuto metterci sull'avviso vedete
Alcuni giorni prima dell'attentato stavo preparando una relazione sindacale e per renderla più efficace stavo riutilizzando un po'i titoli principali con i quali
I quotidiani italiani avevano scandito i fatti economici e sindacali di questo ultimo mese a vederli tutti insieme e in sequenza temporale
Mi sono reso conto che mentre la maggior parte Dinoi era distratta e preoccupata giustamente dalla guerra in Kosovo
In Italia si stava riaprendo con il peggiorare della situazione economica uno scontro titanico
Ad ogni punto in meno registrato sul prodotto interno lordo e mentre il Parlamento faticosamente approvava le norme del Patto per Di Natale si scatenava un coro fantasioso di ricette da diverse parti tutte comunque con un obiettivo negare la validità della concertazione come strumento per rilanciare lo sviluppo del Paese smantellare i contenuti del Patto di
A tale approfittare del braccio di ferro sul contratto dei metalmeccanici per rilanciare una politica economica fatta di compressione dei salari e di ulteriore rinvio
E della spesa sociale
è in questo clima che ancora una volta in maniera non occasionale è maturato l'omicidio del compagno Massimo D'Antona
Io ho vissuto in prima persona la nascita della strategia della tensione nella prima metà degli anni Settanta
So bene come in quella fase confusa di transizione del Paese
Il terrorismo si inserì con intelligenza beh Scandone il disagio e nel ribellismo di allora noi giovani e costruendosi intorno una rete di solidarietà o comunque di non opposizione il terrorismo allontanò con la paura la gente normale dalla politica e dalla partecipazione
Riaprisse solchi profondi tra le forze politiche ed impedì al Paese di affrontare all'ora il futuro con un'unità politica e sociale diversa ed inedita per l'Italia
La storia non si ripete mai nello stesso modo ma noi tutti dobbiamo cogliere da beffardi gli insegnamenti necessari per affrontare l'oggi anche in questo caso colpire Massimo D'Antona così come allora giugno Marantelli ha voluto dire colpire l'uomo del dialogo sociale ed il le le dell'innovazione delle regole
Massimo D'Antona era un militante ed un giurista da militante della sinistra e del movimento sindacale sapeva che le regole servono ai più deboli e soprattutto in una fase di profondo cambiamento dell'economia e del mercato del lavoro
Da giurista costruiva quelle regole
E come nel caso del patto sociale o del protocollo di intenti che stava scrivendo sulla prevenzione dei conflitti prima del Giubileo quelle regole potevano costruire Co in creta mente il consenso intorno ai lavoratori costruire un patto è un ponte fare le loro ragioni e quelle della città e quindi
Rendere tutti più forti il terrorismo è invece il contrario di tutto questo è la rottura la divisione la paura l'isolamento
E nell'isolamento i più deboli perdono per questo non appena è rimbalzata la notizia dell'attentato insieme CGIL CISL e UIL hanno promosso un presidio sul luogo dell'omicidio per questo abbiamo accolto con gratitudine l'iniziativa della mi stazione comunale di Roma dell'amministrazione provinciale della regione che ci vede oggi di nuovo tutti in piazza del Campidoglio
Per questo sabato prossimo ventinove maggio a Bologna e qui a Roma in piazza del Popolo CGIL ci lui il hanno indetto due grandi manifestazioni nazionali perché tutta l'Italia si opponga e perché i nuovi strateghi del terrore capiscano subito il loro isolamento e valutino la loro sicura sconfitta quelle sta è la prima risposta immediata ma dalle istituzioni dalle forze politiche e sociali compete raccogliere il testamento morale di Massimo D'Antona noi dobbiamo rilanciare il processo di coesione sociale anche a Roma Roma è stata ed è un grande laboratorio lo sanno bene le Brigate Rosse che l'hanno nuovamente Scelta per tentare di rilanciare da qui la strategia della tensione e far tornare indietro il Paese bene
Noi dobbiamo accettare questa sfida Roma può e deve diventare un laboratorio positivo dobbiamo accettare la sfida della concertazione che può mettere insieme i mille interessi riversi di questa città e non Randall incompatibili
Dobbiamo accettare la sfida delle regole che possono consentire di evitare che in una Roma in trasformazione prevalga la logica del più forte
Lo dico per primo a me stesso la mia organizzazione al movimento sindacale unitario ma lo chiedo anche al sindaco alle forze politiche alle associazioni imprenditoriali
Vedete non mi convince questa sorta di tatticismo preelettorale del quale sembra che ognuno di noi non riesca ad uscire
La scommessa per lo sviluppo di Roma non può attendere il tempo una variabile non è una variabile indipendente per la città in bilico come la nostra la vittoria e di questa vittoria la scommessa di cui su questa vittoriano sta badate nell'urna elettorale ma si gioca ancora una volta nel tavolo della concertazione se sapremo cogliere questo insegnamento anche io credo la morte del professor D'Antona come tutta la sua vita sarà stata utile per la crescita della convivenza civile e della democrazia ringrazio
Prima di chiudere un ringraziamento a tutti coloro che hanno voluto accettare l'invito del consiglio comunale di Roma dell'amministrazione civica
Dell'amministrazione della Provincia di Roma e della Regione Lazio a partecipare a questa manifestazione oggi
Una un invito oltre che quello che già stiamo facendo che è un invito alla riflessione a la vigila sa alla partecipazione alla vita sociale politica e democratica ad una comunione di intenti che nonostante la situazione politica internazionale
Complicata e nonostante si sia in un periodo elettorale quindi quando le lontananze sono più presenti non le vicinanze a stare uniti di fronte a questo pericolo che è incombente ricordo di Massimo D'Antona ci deve guidare nella nostra azione di amministratore di politici perché e si sappia lo sappiano tutti e lo diciamo ad alta voce che se c'è una nuova forma di terrorismo questo non passerà lo passerà né in questa città né nel nostro paese grazie