I nuovi referendum proposti dalla Lista Pannella in materia di liberalizzazione del lavoro

Te dico continuiamo a parlare di referendum in materia di lavoro e di impresa col professor Pietro Ichino docente di Diritto del lavoro all'Università Statale di Milano professore la legge quattrocentosessantanove del novantasette ha recepito le indicazioni del corte di giustizia europea che ha sancito la incompatibilità tra una situazione di monopolio legale al Collocamento incapace però di soddisfare la domanda di mercato e divieto a carico delle imprese private di operare sul mercato stesso qual è la situazione in Italia
La legge quattrocentosettantanove ha dato attuazione alla sentenza della corte di giustizia del undici dicembre novantasette sopprimendo almeno in linea teorica formale il monopolio statale dei servizi di collocamento e del dando una nuova disciplina per lo svolgimento da parte delle aziende private della funzione del collocamento dei lavoratori una ma legge a mio avviso poco adatta a sollecita e favorire uno sviluppo ordinato e utili che dell'attività di collocamento da parte delle intese private perché contiene dei vincoli privi di beni esso e delle conditi più nitidi aleatorietà dell'autorizzazione ministeriale che sono incompatibili con un investimento su questo terreno da parte ma che un'impresa privata inoltre della legge sono state date delle interpretazioni da parte ministero assolutamente restrittive che mostrano come c'è una fondamentale dischi sta da parte dell'apparato ministeriale nei confronti della attività dei privati in questo settore però la legge contiene anche alcune cose positive importanti che dovrebbero assolutamente essere mantenute e quindi per questo aspetto io non concordo con il labbro
Ghione che il partito radicale propone perché travolge anche quegli aspetti positivi della legge che vanno mantenuti si parla molto in Italia di flessibilità del lavoro però tuttavia la
La diffusione di contratti a termine di lavora domicilio part-time è molto limitata come si spiega la mancata diffusione di questo tipo di contratto
Dirette bisogna distinguere il problema del contratto a termine il problema del contratto a tempo parziale che sono due cose molto diverse
Per quel che riguarda il contratto di lavoro a tempo indeterminato cioè il contratto a termine
Il oggi noi abbiamo una nuovo accordo collettivo europeo a cui la disciplina italiana dovrà conformarsi armonizzare
E credo che quello possa costituire il punto di riferimento debba costituire il punto di riferimento per una riforma il e e lo sarà con tutta probabilità c'è un impegno in questo senso anche del governo
Quanto invece
Dal contratto di lavoro a tempo parziale qui effettivamente la legge dell'ottantaquattro che disciplina la materia è una legge che esprime ancora una diffidenza nei confronti di questo contratto contiene delle limitazioni che a mio avviso non hanno ragion d'essere e quindi su queste sarei favorevole alla avrà una abrogazione elettiva premessa non è
Veniamo al referendum forse più importante di questo pacchetto e cioè quello che vorrebbe eliminare la differenza di disciplina
In materia di licenziamenti individuali dei lavoratori tra impresa e con più di quindici dipendenti e meno di quindici dipendenti in che cosa si concretizza questa differenza essi
Esso è ancora giustizia
Senta visto che lei fa riferimento a al pacchetto in via referendum mi consenta prima di dire una cosa sul pacchetto nel suo completo io
Temo
Che l'eccesso di utilizzazione dello strumento referendario che si è registrato negli ultimi anni abbia danneggiato fortemente questo strumento di democrazia diretta della democrazia direi in un paese i sessanta milioni di abitanti non bisogna abusare perché il rischio è di trasformare lo strumento di democrazia diretta in qualche cosa di molto diverso e di fondamentalmente antidemocratico oggi siamo arrivati
A proprio in conseguenza di un eccesso di convocazione dei cittadini alle urne teneri referendum
A un un abbassamento della
Partecipazione dei cittadini alle elezioni tale per cui lo strumento rapper Mario non è più sostanzialmente praticabile o perlomeno non lo è in termini democratici perché per che con un partecipazione probabile dei cittadini che ti abbassata intorno al settanta per cento se non quote inferiori è sufficiente a una che con la minore senta di elettori e che conta
Sì al quesito referendario di fare campagna per la non partecipazione al voto perché questa piccola minoranza finisca per aveva vivere su una larghissima maggioranza di cittadini che invece sarebbe favorevole al quesito referendario e quello che è accaduto ultimamente con referendum elettorale il il era evidente l'esistenza di una larghissima maggioranza di italiani favorevole alle qui al Kate al referendum e che ha dovuto soccombere per per duecento mila voti mancati al quorum in una situazione in cui la consultazione di fatto non coinvolge la totale da degli elettori in mani coinvolge soltanto un settanta per cento il cinquantacinque per cento e quindi ai fautori del no basta far mancare cioè un cinque per cento dieci per cento dei voti per aver la meglio sullo quarantacinque per cento del PGT favorevoli ora in queste condizioni mi preoccupa e anche Keating pista in una utilizzazione dei referendum a raffica e credo che il partito radicale debba stare molto attento perché e rischia con questi referendum di ottenere il contrario di quello che si propone il risultato dell'ultimo referendum elettorale KAT-TUN trionfo dei fautori del No nonostante che di favorevoli al nuovo fossero chiaramente evidentemente una minoranza e questa non è democrazia evidentemente quindi il mio appello al partito radicale le per una riflessione molto attenta su questo punto quanto al problema dei licenziamenti
Il io sono sicuramente favorevole a una riforma della disciplina oggi vigente
Ma e credo che questa riforma debba andare nella direzione di una armonizzazione della nostra disciplina nazionale alle tredici e venti a menti con quella dei nostri principali partners europea e quindi Francia Germania Spagna Gran Bretagna ora il quesito referendario così come proposto negli appunti che mi avete fatta vere impreparazione di questa intervista mi sembra sbagliato da questo punto di vista perché tenderebbe all'impero tessuto produttivo indipendentemente dal numero dei dipendenti dell'azienda un a regime che prevede un risarcimento che in caso di licenziamento ingiustificato assolutamente e troppo ridotto rispetto agli standard europei l'indennizzo da due a i mensilità e è esplicitamente molto più ridotto rispetto a quanto previsto dalla legge tedesca che prevede diciotto nei che vita di risarcimento per il licenziamento ingiustificato è molto inferiore rispetto a quella spagnola che prevede oggi un mese di
Retribuzione per ogni anno di anzianità del lavoratore ingiustamente licenziato nella stessa Gran Bretagna di Tony Blair era l'indennizzo è stato a elevato a fino al limite massimo di cinquanta mila e sterline che vuol dire centocinquanta milioni per le fasce più alte ma comunque anche nella liberali tema Gran Bretagna illeciti i livelli di risarcimento si collocano livello molto più elevato di quanto non preveda la nostra legge attuale per gli utenti a me ti nelle aziende con meno di sedici dipendenti quindi estendere questa disciplina minimale a tutto il tessuto produttivo è una scelta che io non condivido non ritengo e adeguata alle esigenze di tutela dei lavoratori e adeguate congrua rispetto all'obiettivo di armonizzazione della or dell'ordinamento italiano rispetto al dagli ordinamenti degli altri paesi europei credo che e Cicchitto se chi dovette intervenire su questa materia con referendum cosa di cui dubito credo che sarebbe meglio una riforma che seguisse il normale iter parlamentare ma se proprio si dovesse intervenire con referendum si potrebbe formulare un quesito molto più assennato e IP equilibrato che non questo che mi sembra francamente eccessivo