"Decreto legge 15/99: non solo pay-tv" org. da AER, Anti e Corallo (c/o Residence Ripetta - via di Repetta)

E questa nostra giornata ringraziamo tutti coloro che hanno deciso di intervenire
Uno ione organizzato dal Coordinamento errante Corallo come saprete queste Venosta tra associazione da quasi un anno collaborano insieme propongono iniziative si muovono con una federazione abbiamo organizzato questo convegno nazionale sul decreto legge quindici novantanove l'abbiamo chiamato non solo per il più
Perché come tutti
Potete immaginare l'attenzione come sempre quando si parla di comunicazione
è sempre rivolta ai grandi emerge alle reti nazionali ma con la nostra presenza di oggi e con l'attività svolta
In questi mezzi vogliamo ribadire la resistenza dell'emittenza televisiva e radiofonica locale che ha un patrimonio del nostro Paese che va salvaguardato non certo con una riserva indiana ma va immaginato come un sistema locale che debba potersi sviluppare e poter creare nuove
Nuove iniziative nel proprio territorio questo nostro convegno serve per presentare le proposte del coordinamento relativamente al decreto legge
Vogliamo esprimere la nostra protesta rispetto al piano di assegnazione delle frequenze televisive come sapete
Siete stati informati dai bollettini dalle iniziative dalla circolare che noi inviamo non siamo estremamente critici sul piano di assegnazione delle frequenze sulla ripartizione delle frequenze vogliamo presentare le nostre proposte per garantire spazi all'emittenza radiofonica e televisiva locale spazi adeguati adeguate vuol dire
Non immaginarci un sistema di grandi reti nazionali di pay tv satellitare ma anche un sistema locale che possa esistere veramente sul mercato locale che possa avere spazi adeguati sotto un profilo tecnologico ma ma che soprattutto abbiamo possibilità non di sopravvivere ma di vivere e di svilupparsi nel prossimo futuro
Tiene vogliamo presentare quelle che sono le prossime iniziative del coordinamento Aeranti-Corallo nei nei prossimi mesi i i tempi sono molto ristretti le questioni sul tappeto sono tantissime solo l'unione e la consapevolezza dalla nostra forza come Aeranti-Corallo ci potrà dare la necessaria spinta per andare avanti grazie buon lavoro
Ringraziamo il segretario della R. Fabrizio Bernini e diamo la parola all'avvocato Rossignoli che presidente della Jardine
Ci sono due posti come dal Pd pure
Vediamo meglio da fuori
Io voglio innanzitutto ringraziare tutti gli editori radiotelevisivi che sono intervenuti oggi a questo convegno ringrazio anche il sottosegretario vita che è intervenuto in rappresentanza del governo tutti i parlamentari rappresentanti delle forze politiche che hanno aderito alla al nostro invito a veniva dibattere
Ai temi di questo appuntamento
Il convegno si svolge oggi in un momento in cui è incorso come SAP come sapete il procedimento per il rilascio delle nuove concessioni televisive
Sulla base del piano di assegnazione delle frequenze e del Regolamento che sono stati approvati lo scorso anno dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
E sulla base anche di quelle che sono le indicazioni legislative contenute nel decreto legge quindici dello scorso gennaio che attualmente è all'esame del Parlamento
Il Senato la l'ha discusso con alcune modifiche nella seduta del del tre marzo scorso e attualmente proprio oggi
Inizia il il dibattito alla alla Camera
Questo provvedimento che prevede che le nuove concessioni vengono rilasciate come sapete attraverso un meccanismo simile a quello che già sta previsto quello che abbiamo già visto nel mille novecentonovantadue cioè attraverso graduatoria bacino per bacino e con assegnazione di frequenze ex novo sulla base del piano di assegnazione delle frequenze
Un piano che il coordinamento è Aranti Corallo contesta nella sua integralità un piano che in sede di pianificazione di primo livello c'è la delibera dell'autorità dell'ottobre dello scorso anno
Stabile prevede esclusivamente due mila novecentoventidue impianti per le televisioni locali a fronte degli otto mila centosettantasei impianti che sono attualmente eserciti dagli editori televisivi locali
C'è una riduzione di circa cinque mila quattrocento impianti che è pari a oltre duecentottanta per cento degli spazi radioelettrici attualmente in esercizio da anni e anni in condizioni di assoluta compatibilità perché ormai come noto le problematiche interferenze viali
Rilevanti
Sia tra soggetti privati tria sia tra soggetti privati e pubblici e assoluta e assolutamente modesto è contenuta per cui certamente un processo di compatibilizzazione ottimizzazione razionalizzazione avrebbe portato a una previsione di un numero di risorse grande amico molto più ampio di quello previsto dalla pianificazione di primo livello è sicuramente molto più vicino rispondente ai numeri ai numeri dell'attuale dell'attuale sistema
Venendo un po'inquadrare c'è quello che il tema del convegno cioè i motivi per cui abbiamo indetto questa iniziativa che sono quelle di presentare le proposte delle nostre associazioni relativamente al decreto legge a esprimere appunto la protesta delle emittenti va forte protesta delle emittenti contro questo piano di assegnazione contro questo Regolamento per rinascere lascio le nuove concessioni
Per presentare anche le proposte delle del coordinamento per la riforma organica del settore e da ultimo le proposte con riferimento e qui sentiremo cosa ci indicherà anche il sottosegretario sul Regolamento che il ministero dovrà emanare per gli incentivi a sostegno delle televisioni locali
Come dicevo prima il Senato lo scorso tre marzo licenziato il testo del decreto legge con alcune modifiche alcune di queste modifiche hanno recepito alcune nostre proposte di emendamento come la proroga al due mila uno per rilasciate le concessioni radiofoniche
Una proroga molto auspicata molto importante perché permetterà sicuramente nel settore radiofonico
Di non compiere gli stessi errori che sono stati compiuti nel percorso per l'iter televisivo
E permetterà di completare il processo di razionalizzazione quantitativa del settore nel comparto radiofonico che essi non non si sovrapporre a con le con le norme di riforma organica del settore che speriamo vengano presto
Disegno di legge il decreto legge contiene anche nella nel testo licenziato dal Senato il divieto divieto importante per le emittenti locali di utilizzare marchi denominazioni testate delle emittenti nazionali
Un meccanismo che soprattutto nel nel comparto radiofonico stava creando una forte alterazione degli equilibri da pubblici della della pubblicità sul mercato locale e anche sul sulle problematiche del della rilevazione degli indici di ascolto attraverso la cosiddetta duplicazione dei marchi
Il questo provvedimento decreto legge passa ora all'esame della Camera il relatore alla Camera erano regole l'onorevole Giulietti che è responsabile anche del venti ed vedi Democratici della sinistra che abbiamo imitato oggi a partecipare spero che porterà qui presente ma spero che possa poi successivamente intervenire perché c'erano dei problemi proprio tecnici proprio connessi all'inizio di questo dei dei lavori parlamentari alla Camera sul sul decreto legge
Il coordinamento Aeranti-Corallo signori insiste affinché in questa sede cioè alla Camera vengano approvati degli ulteriori emendamenti con un successivo poi riesame del DL da parte del Senato perché non riteniamo che ci siano anche i tempi tecnici necessari per fare questo
Sono consapevole anche della siamo consapevoli anche di quella che la posizione governativa delle forze di maggioranza che sostengono il il governo che è quello di cercare di approvare il decreto legge senza ulteriori modifiche
Ora il problema non è che si pone tanto che queste norme vengono contenute in questo decreto legge o in un altro provvedimento cioè eventualmente nel disegno di legge mille centotrentotto se effettivamente il dibattito sul sul mille centotrentotto verrà rivitalizzato come sembra che verrà che ve che accadrà ma certamente invece importante che queste norme trovino una applicazione quindi un'approvazione da parte del no del nostro Parlamento
Noi oggi abbiamo distribuito dalla cartella tutti partecipanti del convegno l'anno l'hanno ricevuta anche quello che il testo
Delle delle di alcune proposte di emendamenti che sono degli emendamenti soprattutto tecnici finalizzati a dare una soluzione alle problematiche del dell'iter del rilascio delle nuove concessioni televisive
Il nostro obiettivo è quello di evitare che attraverso queste nuove concessioni vengano ridotti drasticamente
In maniera irreversibile il numero delle voci delle televisioni locali e anche le dimensioni di spazio agli elettrici e quindi la la copertura la capacità di copertura delle nostre imprese
Questi emendamenti fanno riferimento in particolare all'esigenza di permettere la conoscenza preventiva da parte di coloro che presenteranno domanda di concessione oltre che del numero delle emittenti locali anche della relativa copertura come sapete
L'articolo due comma sei lo voglio citare perché una norma precisa il ecco della della legge duecentoquarantanove stabilisce che l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e dovesse indicare in sede di più di di approvazione del piano di assegnazione frequenze il numero delle reti e dei programmi opera operanti in ambito nazionale e locale
Diversamente questo provvedimento ha indicato soltanto il numero delle reti televisive nazionali mentre non ha indicato il numero delle emittenti televisive locali commettendo una grave violazione di legge
Ma soprattutto non lasciando nell'incertezza
L'incertezza derivante dall'incapacità dall'incapacità di poter governare il sistema dicendo qual è il numero esatto delle televisioni locali che potranno avere la concessione e quindi poter continuare il dibattito nell'incertezza di dire ma ce ne saranno molte ce ne saranno poche la selezione sarà più o meno grande
I numeri sono inequivocabili c'è una duecentouno sulla riduzione di spazi da otto mila centosettantasei impianti agonia novecentoventidue impianti non dovrebbe lasciare adito a dubbi
Ma certamente quello che è significativo e che doveva essere indicato anche il numero delle emittenti ora un certo una un risultato positivo dell'azione del coordinamento erranti Corallo è stato quello che nel decreto legge quindici il governo ha ritenuto di accogliere le nostre proposte e quindi di indicare qual è il numero esatto delle emittenti locali cioè che dovrà essere indicato dall'autorità in sede di integrazione del piano di assegnazione delle frequenze quindi stato anche in qualche modo anche se implicitamente anche se sommessamente
Anche se in maniera un po'un po'timida rispetto a quelle che erano le formulazioni nei giorni antecedenti l'approvazione del decreto legge
In indicato che il piano era incompleto che il piano doveva essere integrato che evidentemente le risorse per le televisioni locali non erano sufficienti ora il il decreto legge ha riconosciuto le necessità dell'integrazione e l'esigenza tassativa di indicare il numero delle mittenti ora noi riteniamo che questo però sia un buon passo ma non sia sufficiente
Non sia sufficiente perché oltre il numero delle emittenti è necessario indicare quali sono le relative coperture
Perché dire ad esempio che domani potranno esistere
Dieci emittenti quindici emittenti venti emittenti in una determinata zona una determinata area non ha nessun significato se non è connesso direttamente a quella che sarà la capacità di copertura ai nostri imprese non non interessa soltanto poter mantenere la concessione vedersi rinnovare la concessione con il nuovo procedimento ma anche di poter quanto meno mantenere inalterate le le la copertura Ratti elettrica attuale se non vogliamo che venga ridimensionato il potere e falsamente garantire lo spazio per tutti venga ridimensionato questo spazio al punto tale che poi non viene anche interessa trasmettere uno spazio occupa di elettrico particolarmente limitato
Quindi ci desse una possibilità quanto più ricco di garantire le coperture attuali con possibilità anche per tutti di un eventuale di un eventuale di un eventuale sviluppo perché gli spazi vaglio lettrici questo lo permettono
Chiediamo anche che vengano stabiliti dei criteri precisi per il completamento del piano di assegnazione delle frequenze televisive non comprendiamo per quale motivo nel momento in cui
è stato deciso di è stata riconosciuta l'esigenza di integrare e di completare il piano di assegnazione delle frequenze
Allo stesso tempo non siano stati indicati dei criteri precisi criteri guida cui l'autorità debba a a un tassativa tenente attenersi in corso per sotto questo profilo perché è importante ad esempio che si riconosca
La l'indicazione che possano essere in sede di pianificazione di secondo livello previsti impianti anche su siti diversi rispetto a quelli previsti dal quattrocentosettantasei siti previsti dal piano di assegnazione di prima
Di primo livello perché solo in questo modo potrà essere recuperata la flessibilità del Piano e una garanzia di maggiore capacità di copertura per le televisioni locali
Chiediamo anche che venga previsto un procedimento di integrazione del piano che sia assolutamente chiaro trasparente attraverso una consultazione delle associazioni di categoria delle televisioni locali
Cosa che non è assolutamente avvenuta e noi riteniamo anche qui in violazione di legge non è assolutamente avvenuta in sede di pianificazione di primo livello
In realtà non c'è stata una vera consultazione dell'associazione non siamo stati posti nelle condizioni di esprimere un parere sullo schema di piano
Ci sono chiesto di esprimerci a Priore senza neanche sapere quali erano le indicazioni generiche
Anche minimali su questo su questo piano questo non ha permesso né di poter formulare indicazioni precise ma soprattutto neanche di poter collaborare con l'esperienza gli operatori gli operatori sanno sul campo da oltre vent'anni a un processo di compatibilizzazione
De L'utilizzazione era delle utilizzazioni oggi replica il sette avrebbe portato sicuramente dei risultati positivi in termini concreti non soltanto per gli editori ma per l'intera collettività
E necessario anche e qui questo è un aspetto politico importante so anche che che quello questo per dire non è condiviso
Dalle dal governo ma certamente è importante che si eviti il ridimensionamento dei soggetti prevedendo che in sede di primo rilascio delle nuove concessioni
Vengono assentite queste concessioni esclusivamente ai soggetti attualmente legittimamente operanti cioè non è concepibile perché qui non si parla di una categoria cioè la nostra che vuole a tutti costi difendere delle prerogative in e non volendo dare spazio ad altri soggetti
Non si tratta di questo qui si tratta di un sistema invece che dopo tanti anni che non è stato regolamentato che è stato regolato frammentaria mente
E che non ha ancora trovato un completamento al processo di razionalizzazione del settore tanto è vero che si è reso necessario proprio in questo stesso decreto legge la previsione delle dismissioni cosiddetti incentivate
Proprio questo aumento si pensa che si di e da una parte di ridurre drasticamente il numero delle emittenti e i relativi spazi e dall'altra parte addirittura di lasciare la possibilità a nuovi soggetti di entrare in questo sistema con portando sostanzialmente via ulteriori spazi a coloro che esistono e che operano che hanno operato Investimenti anche considerevoli intermedi
Di di dal punto di vista del del dal della capacità sia organizzativa produttiva delle delle aziende
Non chiediamo di un una una cosa di questo genere in eterno chiediamo questa cosa insieme di rilascio delle prime de per la prima volta delle nuove concessioni quindi non deve essere una chiusura totale alle
A al all'ingresso di nuovi soggetti nel sistema deve essere semplicemente una norma di raccordo una norma transitoria che permetta
Di di completare questo processo di razionalizzazione ch's'evitando di creare per gli dico nei confronti dei titoli televisivi locali maggiori danni rispetto a quelli che già stanno che già stanno subendo
Non si vuole accettare questa strada che sicuramente sarebbe una strada più la più opportuna ma sarebbe la strada sicuramente quella più avveduta a nostro avviso non si vuole seguire questa strada quantomeno si stabilisca un limite massimo
Molto contenuto bacino per bacino il cinque per cento massimo per ogni bacino dico una percentuale ma sarei può dirla ancora più bassa
In cui che si dia per per dare spazio ai eventuali nuovi soggetti in questo modo verrebbero contemperate l'esigenza di coloro
Gravi sarebbero nel in un sistema chiuso delle violazioni a principi di carattere generale che certamente in un cast in caso di transitorietà non si violerebbe proprio nulla comunque
E allo stesso tempo si permetterebbe di garantire la posizione
Degli editori televisivi locali
Ai quali sicuramente devono essere garantiti degli spazi dei qui signori si garantisce tutto si parla di un decreto legge che di cui si discute soltanto delle problematiche della pay tv ma invece non vengono affatto risolti in concreto i problemi delle televisioni locali
Deve essere anche completato a nostro avviso non indichiamo la data del trentuno maggio ma dovrebbe essere ancora prima ma comunque deve essere completato immediatamente il procedimento di assegnazione delle frequenze televisive disponibili assegnando queste frequenze anche le televisioni locali
Non sono inaccettabili ma anche incredibile che dopo che le frequenze dismesse da tele più tre nella nella nella quota di spettanza delle televisioni nazionali
Siano state assegnate alle televisiva alle alle reti televisive nazionali cosiddetto cosiddette minori in ossequio all'esigenza del cosiddetto bilanciamento delle coperture
E allo stesso tempo le frequenze disponibili cioè i canali disponibili che sono lì inutilizzati questi canali a disposizione delle televisioni locali con provvedimento ministeriale
E con un elenco elenchi precisi a tutt'oggi non siano stati ancora assegnate non sono state assegnate la verità e che non c'è nessuna intenzione di assegnarle perché e non il il progetto il progetto il mento
Ieri di assegnazione provvisoria di questi canali una volta che sono stati completato nei confronti di Treviso e nazionali si è arrestato
E non c'era più nessuna atto di alcun genere nonostante le continue iniziative di protesta di contestazione da parte delle delle del del coordinamento aver anti corali
Quindi io noi chiediamo e questo procedimento sarebbe riteniamo che sia sufficiente anche un atto amministrativo che si proceda ad Arca a all'assegnazione di questi canali che sono previsti con un con atti normativi per le televisioni per le televisioni locali
E che e che possono essere assegnati in qualsiasi momento si ritiene che ci sia qualcosa Ostia questo a seguito delle del del emanazione del Piave assegnazione frequenze
Certamente è una ho stato per le televisioni nazionali quindi non dovrebbero stare delle previsioni locali ma si vuole persegue questa strada allora che si chiarisca con legge che che queste frequenze devono comunque essere assegnate le televisioni locali
Un altro tema importante che vogliamo qui oggi rilanciare e quello della problematica della par condicio
Noi chiediamo che l'emittenza locale venga esclusa dall'ambito di applicazione di questa normativa non è non è pensabile signori che da una parte si impongano all'emittenza locale particolari obblighi per l'informazione
E allo stesso tempo dall'altra parte si impedisca alle stesse televisioni e radio locali di curare informazioni sostanzialmente di qualsiasi genere di natura politica di qualsiasi livello sul tutte le in tutti i periodi antecedenti le consultazioni elettorali
Considerate il numero delle consultazioni anche quelle meno significative nei comuni più piccoli che interessò le aree geografiche coperte dall'emittenti su questo significa in termini pratici che per almeno metà del tempo
Del di ogni anno per cinque sei mesi un anno le televisioni locali sostanzialmente nei propri notiziari
E i propri telegiornali nel proprio rubriche non possono dar spazio informazione politica di alcun genere
Questo questa questo fatto deve finire e anche è una l'esigenza di dare un ruolo una voce alla televisione locale lo stesso tempo
C'è anche una ricaduta in termini politici c'è da valutare che tutto l'ASP l'assenteismo il disinteresse verso le consultazioni elettorali che si è sviluppato particolarmente negli ultimi anni
Che già di per sé esistente ulteriormente accentuato dalla circostanza che chi va a votare non conosce neanche la faccia di chi è il candidato
Che non è in grado di attraverso nessun modo attraverso questa sorta di imbavaglia mento di conoscere le del non dico le idee che bisognerebbe conoscerli dei programmi di coloro che sono i candidati ma anche col la quanto meno Hill volto
Chi sono cosa fanno queste persone
Ora questo è un ruolo che che deve essere
Riconsegnato all'emittenza locale la quale peraltro proprio per il numero elevato delle televisioni delle radio locali esistenti è di per sé garanzia già di ampio pluralismo
Perché si tratta di un voci diversificate attraverso le varie idee e posizionamenti politici
Noi oggi qui
Nel chiedere con forza che questa norma o nel decreto legge quindici o comunque nella riforma immediata del settore che deve che deve seguire venga sotto emittenza locale venga sottratta vogliamo anche annunciare che il coordinamento è avanti Corallo ha deciso
E qualora in tempi brevissimi cioè nell'arco di qualche mese non si ponga fine alla normativa sulla par condicio
Verrà promosso verrà promossa una raccolta di firme per promuovere un referendum abrogativo delle delle delle norme sulla par condicio
Ci stiamo già attivando per formare un comitato promotore del referendum e proprio da qui oggi nell'annunciare questa nostra iniziativa riteniamo di aprire e la e nei confronti di tutte le forze politiche di categoria sociali che vogliono aderire a questa nostra battaglia che è soprattutto una battaglia di libertà e per il pluralismo dell'informazione
Veniamo adesso a vedere anche gli altri aspetti di questa nostra iniziativa dicevamo in in apertura che il coordinamento vuole protestare contro questo piano di assegnazione delle frequenze
Abbiamo anche dato i numeri di quelle che sono le con le
Riduzione degli spazi lo voglio ripetere perché deve essere ben chiaro ci sono otto mila centosettantasei impianti operanti e invece ce ne sono due mila novecento ventidue previsti da questo piano
Ne mancano cinque mila duecentocinquantaquattro questi cinque mila duecentocinquantaquattro impianti secondo i nostri tecnici mai verranno recuperate attraverso la pianificazione di secondo livello
E comunque non è soltanto un problema poi numeri ecco perché anche se sulla pianificazione secondo livello venissero posti sul tappeto altri cinque mila impianti cosa ben difficile
Bisogna vedere se questi impianti hanno la stessa capacità tecnica la stessa potenza le stesse aree di servizio le stesse antenne cioè in sostanza se sono in grado di garantire alle televisioni locali con la stessa capacità di copertura che oggi complessivamente hanno il piano delle tre signori non deve essere esclusivamente un padre deve essere esclusivamente uno strumento tecnico per l'uso corretto dell'etere
Il piano delle frequenze e come un piano regolatore in una in una città viene fatto perché bisogna garantire nel l'assenza di interferenze uso equilibrato dell'etere una ottimizzazione delle risorse un un una riduzione di spreco delle energie
Mentre invece il nostro piano delle frequenze e diventato sta diventando madre che è già diventato esclusivamente uno strumento politico persone sottrarre spazi alle televisioni locali e per invece attribuire altri spazi a soggetti che non avevano questi spazi che divertì differentemente da tutti gli altri c'è da anche dal più piccolo televisore locale televisioni locali editore televisivo locali si sono rifiutati si rifiutano di fare ciò che la legge permette in qualsiasi momento cioè acquistare gli impianti secondo le procedure previste dalla legge
Peraltro signori se fossero state accolte le proposte del coordinamento di procedere alla pianificazione attraverso la compatibilizzazione ottimizzazione razionalizzazione dell'esistente sarebbero stati sicuramente spread Ristich comunque già oggi spazi molto più ampi
Questo l'abbiamo detto ribadito al convegno di Napoli l'abbiamo presentato anche in forma tecnico scientifica con nelle relazioni dal professor liberatore che ritrovare la cattedra di Vetrotecnica Università di Firenze
L'abbiamo illustrato in alcune simulazioni con studi su alcune regioni dove si vedeva la differenza di spazi che poteva essere Rizza
C'è anche un fatto politico signor di opportunità l'applicazione del piano per le trasmissioni analogiche sia per i soci molto inopportune in considerazione dell'imminente avvento del digitale presso l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni in questi giorni è stato istituito il tavolo per il digitale
è un tavolo a cui anche il coordinamento erranti corale è stato chiamato a far parte come tutti gli altri operatori del settore settore
E dove si dovrà discutere quali pensano le modalità per la pianificazione Tel delle frequenze televisive in digitale cioè quello che sarà lo sviluppo del digitale Italia ora ci domandiamo che senso ha che oggi tutte le televisioni nazionali e locali
Debbano impiegare risorse in termini economici di tempo lavoro di risorse umane
Per modificare tutti i propri impianti tutti i propri siti smantellare qua e là in una sorta di di di di gioco che rimette tutto in discussione su tutte le postazioni e su tutti i siti
Mettendo anche in discussione poi costi per per l'utenza che sarà costretta a modificarli antenne le ricezioni le sintonizzazione di televisori cambia ventennio tentano in maniera diversa per poi mi cambiare tutto dopo pochi mesi o anni
Chiari cambiare le antenne cambiare i televisori e così via cioè ci si vuole costringere a degli investimenti che sono non ammortizzabili nel tempo perché sono dei disinvestimenti medio medio tempore che dovrebbero che perché vengono superati da cui saponi dico e tecnologico nell'arco lo spazio molto breve
Protestiamo anche oggi contro l'assoluta mancanza di semplificazione che è contenuta nel regolamento per il rilascio delle nuove concessioni
Sappiamo bene che l'articolo tre che la legge due quattro nove dice proprio che per le televisioni per le radio locali deve essere prevista una particolare procedura per il rilascio delle concessioni basate su un'estrema semplificazione
Ora questa semplificazione non solo non c'è ma dire che c'è una complicazione c'è comunque in ogni caso c'è un procedimento assolutamente analogo a quello delle televisioni nazionali
Gli articoli del Regolamento addirittura richiamano per quanto riguarda la televisione locale le norme per le televisioni nazionale
E questa sarebbe la semplificazione ora noi chiediamo che le modalità per le presentazioni domande del questo Regolamento vengano semplificate per perché questo e questa mancanza di semplificazione non è soltanto connessa a una logica burocratica ottusa che tipica delle di alcune amministrazioni
Ma invece è connessa a un obiettivo anche qui politico cioè quello che viene individuata cioè l'obiettivo di creare meccanismi normativi di assoluta selezione dell'emittenza televisiva locale in termini quantitativi
Chiediamo che il piano di assegnazione le frequenze il cui il termine di emanazione ricordiamo è stato differito dal trenta settembre di quest'anno al trenta novembre del due mila
Venga quindi elaborato cercano di evitare che si ripetano tutte le problematiche negative per l'emittenza locale emerse in sede di pianificazione televisiva
E veniamo alla riforma organica del settore cioè nostra proposta
Noi come sapete avremmo preferito l'abbiamo detto e queste riforme fossero contenute nel decreto di legge quindici come originariamente in verità anche il Governo aveva ipotizzato
Abbiamo impiegato buona parte del mese di gennaio in un estenuante dibattito politico con il governo per arrivare a a confrontarsi su un tema su un testo di decreto legge che contenesse
Una serie di norme organiche cioè una estrapolazione
Di tutte le norme contenute nel mio nel disegno di legge mille centotrentotto quelle relative appunto l'emittenza locale che permettesse finalmente una riforma
Quadro complessiva precisa di tutti gli aspetti di interesse degli editori radiotelevisivi locale
Che avrebbe poi permesso di recuperare un ruolo dignitoso per la radio televisione locale
E avrebbe aperto un probabilmente nuovi scenari di sviluppo
Diversamente le cose sono sono andate che questo decreto legge come tutti come tutti voi avete visto su parla esclusivamente di pay tv cioè contiene la proroga
Una prova che era dovuta in quanto i meccanismi d'autorità il ministero non hanno portato la capacità di portare a termine quel progetto
Perché la realtà cozza con la volontà perché è un progetto che già nel mille novecentonovantadue fallito proprio perché è inapplicabile
E e sì parlato soltanto ancora una volta degli degli interessi delle delle pay tv
Si è perso una grande occasione allo stato attuale però
Si sono riaperti
Verità badate bene non si sono riaperti perché c'è una volontà politica di grande interesse di svolta verso la televisione locale ci sono per esigenze anche di politica comunitaria derivante dall'esigenza di portare in di inserire una normativa italiana
Norme sulla pubblicità per le televisioni nazionali che impongono una rivitalizzazione del dibattito politico sul disegno di legge mille centotrentotto
è un'occasione questa che oggi non possiamo più perdere anche il Senato ha recepito quest'anno questo nostro appello e appunto nella seduta del del del tre marzo scorso approvato un ordine del giorno
Con il quale l'ordine del giorno un provvedimento che non ha carattere normativo ma ha comunque una forza di di auspicio ed impegno ideologico programmatico nel confronti del
Del governo di di di rivitalizzare immediatamente il dibattito parlamentare sul sul disegno di legge mille centotrentotto al fine di giungere l'approvazione definitiva nell'arco di alcuni mesi ma soprattutto questo ordine del giorno dice una cosa molto importante
Crea nuove concessioni televisive non devono essere rilasciate prima di quando non verrà approvata la riforma organica del settore
Questo significa signori che se avremo la capacità di sostenere la battaglia per un'approvazione rapida delle norme per l'emittenza locale sul disegno di legge mille centotrentotto anche nel ma il procedimento per il rilascio delle nuove concessioni non potrà non tenerne conto dovrà adeguarsi ai nuovi principi
E questi nuovi principi potranno rimettere in sul sul tavolo la discussione quelli che sono gli spazi dovuti all'emittenza locale
La parte relativa renitenza locale di questo disegno di legge
è a nostro avviso un buon punto di partenza cioè il testo che è stato discusso fin dall'anno da dalla fine del del mille novecentonovantasette primi del mille novecentonovantotto in negli incontri con con il Governo e con il ministero delle comunicazioni è sicuramente un buon punto di partenza
è un disegno di legge che introduce le licenze in luogo delle concessioni con un principio assolutamente innovativo in ordine a quella che la posizione giuridica soggettiva dell'emittente radio televisive locali
è un disegno di legge che prevede tipologie di emittenza e relativi requisiti che sono sicuramente più coerenti con la realtà del settore
Prevede emittenti commerciali suddivise tra con obblighi di informazioni ed esclusivamente commerciali impone obblighi di informazioni
Giusti adeguati congrui non gravosi onerosi come quelli previsti dal Regolamento e l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
Introduce anche la figura delle emittenti no profit in luogo di quelle comunitarie indicano una strada precisa per questo tipo di emittenti che sono legate a particolari istanze culturali politiche etniche o religiose
Dividendo esattamente quelli che sono i ruoli tra chi deve vivere con la pubblicità e chi invece vive attraverso forme di convenzione sostiene da parte degli enti a cui a cui ispirazioni culturali politico religiose fanno riferimento contiene anche norme sulle risorse pubblicitarie piuttosto importanti perché certamente un qualsiasi provvedimento legislativo non deve dimenticarsi di tener conto di quelle che sono le risorse pubblicitarie cioè le forme di a cui di di finanziamento a cui le emittenti posso ricorrere pubblicità commerciale pubblicità degli enti pubblici convenzioni di servizio
è un disegno di legge che sicuramente contribuirà se verrà approvato in questi termini ha una forte a un forte sviluppo e crescita dell'impresa genera sicuramente anche maggiore occupazione nelle nostre imprese
E proprio sul fronte dell'occupazione e qui oggi come coordinamento erranti Corallo vogliamo dare ufficialmente notizia
Che nella giornata di ieri il coordinamento ha sottoscritto il contratto collettivo di rinnovo del contratto collettivo nazionale per i lavoratori dell'impresa del settore con i sindacati autonomi da Cisal è un contratto che
Prevede la regolamentazione per i tre mila lavoratori le nostre imprese ed è un importante contratto perché contiene una serie di figure
Di flessibilità che sono sicuramente importanti innovative sono più adeguate alla realtà esigenze del settore
Radiotelevisivo locale sia in termini di costo lavoro sia in termini di accesso di lavoro sia in termini di flessibilità si tratta della della parte normativa che gli inquadramenti
è importantissima anche l'introduzione la figura dell'apprendista
Che i precedenti contratti non prevedevano e che anzi la politica dei sindacati confederali escludeva dalla possibilità in questo senso invece se è una attraverso questa figura attraverso anche la flessibilità operato da questo contratto sicuramente le nostre mila trecento impresa che ricordiamo rappresentano l'ottanta per cento della radiofonia il sessanta per cento delle televisioni locali potranno sicuramente aumentare la capacità di occupazione
Qui oggi signori vogliamo anche chiedere che venga immediatamente attivato il un dibattito col ministero delle Comunicazioni un tavolo di confronto col ministro delle Comunicazioni per quanto riguarda il il Regolamento che il ministero deve emanare per gli incentivi a sostegno delle tv locali previsti dall'articolo quarantacinque comma tre della legge quattrocentoquarantotto dello scorso anno cioè del collegato alla Finanziaria lo scorso anno
Come sapete questo provvedimento prevede una finanziamento per tre anni sono circa trenta miliardi l'anno
Per tre anni alle televisioni locali connessi soprattutto all'esigenza di dare e di dare atto alla attuazione al piano di assegnazione frequenza
Durante il dibattito parlamentare soprattutto al Senato in sedi approvazione quella forense era c'è stato un grosso confronto
Tra le nostre posizioni e quelle di chi invece sosteneva che questi che questi incentivi dovessero essere collegati ha dei meccanismi talmente selettivi da poter concentrare queste queste forme di finanziamento soltanto nelle mani
Di poche impresa tre quattro cinque sei impresa
Questo abbiamo combattuto contro questo meccanismo perché certamente è un meccanismo inaccettabile in termini assoluti ma diventa ancora più inaccettabile da dove sono finanziamenti connessi a un obiettivo cioè l'obiettivo de l'adeguamento al piano di assegnazione delle frequenze
Allora signori non ha senso collegarsi a indici di ascolto che non sarebbero comunque
Rilevabili accettabili perché non che non sono indagini ascolto che non ridevano tutti o fatturati ma sono connessi in oppure all'ubicazione geografica delle emittenti ma sono connessi all'esigenza dello spostamento dell'impianto esigenza che alcuni potranno avere e altri non avranno
A seconda di come sarà il rilascio delle concessioni come sarà l'attuazione come sarà il piano in qua determinata zona geografica e con essa l'esigenza di colate determinato emittenti allora quello che noi indichiamo che nel Regolamento e qui vogliamo sentire anche quella che sarà la posizione che ci illustra il sottosegretario il quello che scrivo un un criterio che permetta quanto meno un dei dei limiti di tetto cioè significa che per poter garantire un adeguato numeri di interventi per un congruo numero di emittenti significa che ci dovrà essere un tetto massimo Brocchi e di di finanziamento e anche un una percentuale pro capite dello stanziamento complessivo cioè secondo noi lo di finanziamento dovrà venire a fronte di una determinata speso per una determinata percentuale di quella spesa ad esempio sessanta e settanta per cento con un limite ad esempio dello zero virgola cinque zero virgola sette per cento pro capite
In questo senso il Senato accogliendo una nostra indicazione ha sottoscritto un ha presentato ed è stato approvato un un ordine un ordine del giorno
Primo firmatario la senatrice Fumagalli Carulli sottoscritto anche da altri senatori tra cui senatore Semenzato presente
A un un ordine del giorno che
Sì col recepisce buona parte di queste nostre proposte ora chiediamo che il ministero delle comunicazioni Quaglia attivare questo Regolamento seguendo queste indicazioni programmatiche espressi dai dai lavori parlamentari
In conclusione signori conti da mento era anti Corallo si aspetta da questo convegno delle risposte precise
Rispetto a tutti i problemi che abbiamo posto nell'ambito per la discussione in particolare sono problemi che giriamo al sottosegretario alle comunicazioni onorevole vita e qui in rappresentanza del governo le forze politiche presenti
Parlamentare
Noi chiediamo di di darci delle risposte cioè vogliamo sapere in quel qualcosa si pensa se l'integrazione del piano come intende l'integrazione del piano recuperare gli oltre cinque mila impianti che non sono stati previsti dalla pianificazione di primo livello
Vogliamo evidenziare che la di Muti Ugc tale ormai alle porte che entro due anni al massimo sarà tecnicamente realizzabile anche la prima trasmissione di Ubi Terrestre dunque vogliamo sapere come tra le domande che poniamo assenso costringe all'impresa radiotelevisive milioni di cittadini del prossimo anno e mezzo
A complicate e costose modifiche degli impianti trasmittenti e riceventi da tecnologia tradizionale analogica quando poi si dovrà nuovamente cambiare tutto nei mesi successivi
La sperimentazione la tv Gigi tale è prevista come sapete sui canali sessantasette sessantotto sessantanove che provvedimenti verranno presi a favore delle imprese attualmente operanti su questi canali
Le frequenze dismesse da tre più tre sono di pertinenza delle mittenti nazionali sono state regolarmente assegnate mentre dalla riserva prevista l'emittenza locale non si sa ancora nulla come si aspetta cosa si aspetta di completare l'iter previsto quando si completerà con quali criteri
Ha senso prevedere l'ingresso nel settore di nuovi soggetti sulla base di semplici promesse sulla qualità di iniziative a scapito dell'impresa danni effettivamente impegnate che hanno investito in in questo settore
Come si intende operare per dare per per attuare il Regolamento quello di cui parlavamo prima degli incentivi a sostegno dell'emittenza televisiva locale
E da ultimo il Senato quatto un ordine del giorno che impegna il governo a favorire ogni iniziativa utile legislativa utile a una riforma organica complessiva del sistema prima del rilascio le nuove concessioni cosa si pensa di fare
Concretamente per far partire l'esame di questo disegno di legge che fermo da oltre un anno in Senato e contiene queste sostanze a norme di riforma ecco queste sono le domande che noi oggi giriamo ai rappresentanti al rappresentante del governo i rappresentanti delle forze politiche i parlamentari presenti perché ci attendiamo delle risposte precise e chiare
Signori nel futuro non si però non si dovrà vivere solo di pay tv si dovrà essere uno sport uno spazio adeguato anche per la radio per la televisione locale
Ringraziamo l'avvocato Marco Rossignoli e diamo ora la parola all'avvocato Porta presidente dell'Anpi
Io potrò essere molto breve anche per il fatto che sono vent'anni che ripeto le stesse cose e quindi è inutile che oggi le ripeta voglio richiamare solo solo l'attenzione sul fatto che un sistema assalito delle televisioni
Del del sistema televisivo si deve fondare sull'emittenza locale così nei Paesi dove questo sistema ha avuto il maggiore sviluppo e la maggiore efficienza in Italia abbiamo anche la Costituzione che obbliga a questo e per cui non l'applichiamo abbiamo anche delle ragioni tecniche che suffragava questa impostazione che sono le frequenze quelle che si usano per la televisione oggi
E anche per la radio in modulazione di frequenza allora propagazione ottica e che dice che devono essere destinati all'emittenza locale Novaretti nazionale reti nazionali debbono essere avviate verso sapendo naturalmente non domani mattina però bisogna che il sistema villa che il mille centotrentotto mila che il governo che il Parlamento cerchi di creare le condizioni perché si arrivi a questa sistemazione quindi a risolvere questo grossissimo problema questo è il primo punto che voglio ricordare il secondo e poi ce ne un'altra soltanto è la necessità proprio che ribadisco siamo perfettamente d'accordo quello che ha detto lo Signori ritrova pienamente
Perfetta consenziente l'abbiamo sono formulate in gran parte insieme queste cose quindi non siamo perfettamente d'accordo invece il mercato deve essere portato avanti
E cioè nel mille centotrentotto io dico una cosa essenziale
Un rivalorizzazione dell'emittenza locale col problema delle autorizzazioni delle licenze ricordiamoci che in Italia dal punto di vista costituzionale sono gli unici
Sistemi le uniche autorizzazioni sono legittime fin dal mille novecentosettantasei infatti non sono mai state applicate sia per applicata la concessione che non è dal punto di vista dell'emittenza locale l'idea quindi la valore del Mila Echaurren poco è abbastanza ma soprattutto io vedo questa importanza del e debbo dare atto anche al governo di quanto ha fatto per il mille centotrentotto anche in particolare all'onorevole Rita che è stato uno che ha sollecitato questa soluzioni di autorizzazione perché autorizzazione licenza vuole ribadire il diritto dell'emittenza locale ecco questo che cosa molto importante anche da un punto di vista generale anche culturale è un diritto non è una benevola concessione dello Stato
Concludo con una manifestazione di soddisfazione per l'unità che abbiamo raggiunto
Fra le tre associazioni uno metà che si sta consolidando sempre di più che speriamo di anche maggiori frutti di guanti di quanto non mi ha saputo dare oggi
Perché il problema dell'Unità è un problema essenziale per far valere l'emittenza locale fino ad oggi l'emittenza locale è stata bistrattata anche perché non ha avuto una fisionomia non si è presentata unitariamente ma frazionatamente frazionati frazioni mento provoca semplicemente dei danni e mai dei vantaggi quindi questo noi è un obiettivo che noi non solo sono soddisfacente ma che continueremo a perseguire e a valorizzare sempre di più dell'unità ci dispiace veramente che esista una ed eretico federazione
Televisiva che invece su questo piano non ci sente e questo è gravissimo perché questo contribuisce a danneggiare tutti anche loro noi ma anche loro ma soprattutto contribuisce a danneggiare una grande cosa la libertà di informazione la libertà di radio diffusione questo il danno che frazionamento pelle contrapposizioni provocano quindi auspichiamo che anche questo possa essere superato e che quanto prima posso presentarsi l'intera emittenza locale unitariamente e chiedere delle cose che appunto se chieste unitariamente dovrebbero avere un maggiore rispondenza da parte del Governo e del Parlamento
Grazie
Ringraziamo l'avvocato parta e diamo la parola a dottor millibar belliche presidente della Columbia
Buongiorno a tutti certo Vincenzo vita io pensa un pochino se davvero come sta la probabile perché da non non sento accoglienza all'idea
Questa storia della par condicio
Applicata dall'emittenza locale non assenti
Perché è comprensibile in sede nazionale tutto sommato non siamo in un regime di libertà siamo stati in regime di monopolio dopo ma il pluralismo dell'emittenza locale garantito dalle centinaia e centinaia di presenze che ci sono ed è garantito Sempre il senso di servizio della emittenza locale né di vi dovete spaventare se arriva o un capopopolo che attraverso l'emittente locale può farsi anche un po'di pubblicità per passare avanti a qualcuno tradizionalmente non è sostenibili e allora e bisognerà per poi andare davvero a referendum
Il problema hanno già detto tanto Marco Rossignoli L'avvocato Porta il problema della emittenza locale
è è partito male con l'Authority e ci ha messo tutti in difficoltà perché è partita con un concetto profondamente sbagliato
Vincenzo vita e amici parlamentari che siete qui
Il problema qui non si tratta di affrontarlo perché in qualche modo passi sfoltito lettere è una cosa che abbiamo sentito dire tante volte ma cosa sfoltito lettere
Lettere va ampliato in nome dei principi della Costituzione perché tutti possano comunicare trasmettere
E invece ora dopo ventitré anni
Dove semmai per usare una metafora nel far West è arrivato
La metafora quindi non offendo nessuno semmai il bandito che ha occupato tutte le terre e ha lasciato dei residui agli altri perché non dimentichiamo che la legittimità Pino dal mille novecentosettantasei L'avvocato Porta del testimone è per l'emittenza locale non era per l'avvento nazionale di chi è arrivato dopo il nome dei soldi e nome del PD sebbene
Il problema se c'è da sfoltire qualcosa e se c'è da fare ordine
Non c'è da fare perché si suol Tisci l'emittenza locale ma perché altri hanno occupato abusivamente lettere che l'emittenza locale prendeva secondo la sentenza della Corte costituzionale in piena legittimità allora l'Authority che arriva con il concetto di sfoltire per razionalizzare fa un errore concettuale culturale gravissimo ed è lì che si è impantanata va da sé che tutti noi che viviamo sul territorio abbiamo bisogno
Locale
Ha fatto uno sforzo in vent'anni straordinario ed è vero come ha accennato l'avvocato lo signori il far West e non c'è più perché abbiamo realizzato fra noi fra tante fra migliaia di emittenti radiofoniche e televisive
Una compatibilizzazione a scapito della legge che non si curava Dinoi perché aveva solo da pensare alla RAI e al e a Mediaset ma a scapito legge noi abbiamo trovato una compatibilità azione nonostante tutto e l'abbiamo trovata sul territorio con grande sacrificio quindi l'Authority che arriva per rimettere ordine come dire l'ascoltiamo è un atto secondo me culturalmente estremamente errato estremamente sbagliato e non gli compete
Quindi questo è il primo concetto di fondo secondo me che bisogna che bisogno noi abbiamo fatto miracoli da questo punto di vista
Il problema è un altro oggi
Parlamentari ma qui bisogna che faccia sono riflessione seria e non può pensando di essere uno dei tanti convegni che è vent'anni che facciamo
Guardate che oggi c'è un fatto culturale io vi voglio domandare se siete conventi dovrei domandare a Rifondazione che in sul territorio presenterà rinato dopo simpatia con Rifondazione non siamo un'emittente diciamo l'emittente per esempio la mia razza il territorio gli altra di altra natura ma insomma ma gli amici di Rifondazione si trova
Voglio dire
Intanto in in fase di globalizzazione Vincenzo vita qui bisogna che le forze politiche se vogliono esser seri elaborino
Ho un progetto che tenga conto che culturalmente guai se non si riscopre la dimensione locale la dimensione dell'identità alla dimensione delle radici ci perderemmo tutti dico questo è un processo culturale importantissimo come foglie al vento
Guai se non attiveremo tutti gli strumenti per dare forza all'identità locale che è la vita vera la vita non è quella rapina ciò che ci passa da lontano con segnale mutuati d'Oltreoceano la vita vera è quella delle nostre comunità e l'emittenza locale radiofonica e televisiva di per sé enter è è emittenza di servizio quale forza politica e lavora più questo concetto di fondo dal quale poi far derivare
La legge non vogliamo avviò mendicare una frequenza in più o meno perché siamo guaribile sciagurati che in qualche modo di fronte ai grandi monopoli Benelli a a a mendicare qualcosa e in nome di una diritto costituzionale ma anche di un trend e culturale che ci appartiene che sicuramente ci darà forza e ci farà vincere
Sì certo qualcuno quando si parla di cultura l'emittenza locale storce il naso perché si è accorto che l'emittenza locale per sopravvivere si è barricata ai rasoi facendo di tutti è vero
è vero sì abbiamo abbiamo mangiato gli anni dei coni porci molte volte pur di sopravvivere ma perché non c'era in modo di sopravvivere in un etere che era stato praticamente diviso e razziato
Dalle forze politiche dalle forze economiche arretra tre lettere che sapete hanno portato via tutti questo è il dato di fondo che veramente bisogna riscoprire allora faremo dei convegni finalmente non prestarli a appeal golare ecco con guardate
Con la capacità non abbiamo la capacità di Marco Rossignoli che si innesta sullo sfondo
Dell'avvocato Porta che come sapete da tanto tempo porta avanti questa battaglia sullo sfondo costituzionale e la capacità puntuale che finisce si finisce per fare davvero un servizio straordinario a tutto il processo
Di sistemazione dell'essere in questo momento in Italia ed è davvero ho un fatto che o prima o poi io spero che se ne accorgano tutte le forze politiche perché stiamo facendo rendendo un grande servizio
Davvero a tutti allora se questo è vero se questa dimensione culturale vero se questo diritto costituzionale c'è bisogna smettere
Di essere qui è venire convegni per P. colare noi abbiamo bisogno e non bisogna sentire da chi Marco e Eugenio e tutti amici voi noi bisogna sentire da chi in questa fase di mutamento degli schieramenti politici e sociali
Conti davvero schierarci ma non quale parte politica con quale parte politica che in qualche modo sostiene di questo valore culturale questo valore di fondo questo valore di servizio
Dell'emittenza locale radiofonica e televisiva e questa è una scelta che a livello locale ci deve spingere ad essere no presuntuosi ma orgogliosi di quello che abbiamo portato avanti per vent'anni
Certo certo certo davvero come si fa ora dirà di tutte le battute può e lo ringraziare Vincenzo vita che comunque partecipare in una posizione un altro da tanti anni a queste posizioni come si fa a è vero questo ma è vero che siccome poi quello che è l'interlocutore finisce anche per prenderle quante volte tante arrabbiature clamorose da questo punto di vista però
Cari amici onorevole Merlo vedo il Partito Popolare bisogna fare il salto culturale e sposarla ma non perché siete venute qui a vedere che c'è un po'di gente c'è tanta gente che magari faremo referendum ma perché ho riscopre i tetti appartiene a un vostro patrimonio culturale e da un patrimonio culturale in questo momento tutta una nazione oltre venti siamo stufi divenire davvero a fare dei convegni che in qualche modo tutti ci stanno per fare ci stanno ci metta Manzardo
Fra l'altro su questo concetto anche qui come si fa oggi ad essere di nuovo via a lottare contro che cosa l'Authority ha fatto quel piano
Ormai è vero che il digitale arriva il digitale vuol dire realisticamente che ha alle frequenze anche quelle poche che ha trovato l'Authority vuol dire che si possono moltiplicare per quattro quindi praticamente c'è la soddisfazione migliore
Possibile per tutta la presenza dell'emittenza locale che è stata che ha storicamente ha lavorato e quella che potrà ancora lavorare oltretutto
Con costi si è fatto i conti proprio con un in un convegno che ha fatto in un in seminario che ha fatto il coordinamento l'altra settimana con una ditta di produzione di questo
Discorso composti tutto sommato gestibili
Una volta per tutti e definitivamente più o meno dall'emittenza locale nella trasformazione per implicita
Allora a questo punto che erano più di due anni
A questo punto che significa farci spostare farci stare in ansia pensare se perderò quella frequenza nacque la frequenza seggi di ridimensionare Remo per quel sito invece per quell'altro anziché decisamente aspettare digitale collaborare tutti insieme per la migliore soluzione partiche finalmente si finiscano queste polemiche ci sia davvero lo sviluppo per tutti ma se si crede a questa cosa altrimenti siamo lì berlo battagliare continuamente a strappare le penne al pagliaio quasi si dovesse pietire se ci si crede perché qualche volta qualcuno qualche cosa
L'aveva messo dentro che andava bene qualche provvedimento per l'emittenza locale c'era il famoso articolo dieci che se vi ricordate fu sbandierato da quattrocentoventidue con i miliardi che arrivavano dell'emittenza locale
Li avete mai visti uno difeso ma edizione arrivato ma nulla nessuno
Ma non è arrivato a mollare sulla perché fu un impeto quella maniera buttata lì che poi è tutto rimasto con nella Commissione Loiodice si fece una specie di Regolamento anche Buono nell'IMI le linee sottosegretario ci presentò poi sparito quel Regolamento tutto finito è qui anche di quei famosi miliardi nota ora pare che ci siano in due anni trentotto miliardi pare stanziati
Da ritornare ma bisogna trovare come
E perché andare davvero verso l'emittenza locale vedo qui gli amici del cuore Gratteri anche dell'Umbria oltre che dalla Toscana immagino ce ne saranno altri
La legge sulla pubblicità
Degli enti pubblici enti locali
Una volta ci si riunì in Toscana quattro cinque anni fa dicevo c'è qui da distribuire bel po'di miliardi bisogna attrezzarsi come si fa come non si fa poi visto Ben Urich
E ed voglio dire è è è una voglio dire una presa di giro io non mi piace usare cos'è forte ma è veramente o rimandare continuo e lasciarsi residuali e noi li forti a resistere ancora con la voglia di fare questi convegni apparecchiate in qualche modo ad ogni costo perché siamo convinti al di là di tutti gli sbagli che abbiamo fatto che stiamo svolgendo facendo un servizio
Vincenzo vita c'è un'altra cosa recente che non è affiorata
La RAI che nel regionale ora si è allargato con un telegiornale regionale passi dalle sette all'otto di onore è una cosa da nulla
L'ente di Stato l'ente di Stato meno ma davvero non riesce a trovare un rapporto di sussidiarietà organica
Con tutto ciò che
C'è sul territorio che lavora nel privato e che in qualche modo si potrebbe connettere davvero ci deve essere per forza questo rapporto concorrenziale
Davvero non ci può essere un altro modo perché non è una cosa non so che effetto mi fa voi in Regione ma se pensato intere giornate che va dalle sette alle otto poi cominciano gli altri praticamente soffoca tanto dell'informazione possibile che a livello regionale si fa o no rete ve ne siete resi conto e e tutto procede come una macchina schiacciasassi che arriva addosso tutto sommato agli sforzi enormi che facciamo
Arrivano in questo senso possibile non trovare un accordo e il principio della sussidiarietà in qualche modo non dover attuare questi posti insomma
Io concludo concludo per dire che io penso che il coordinamento non dovrà farne molti ormai più di questi convegni
Ma dovrà rapportarsi
Decisamente a livello di parlamentare di rappresentante del Governo di forze politiche che credono
Che noi rappresentiamo perché così è si tratta solo di accelerarlo oppure di tirar dardo di farci soffrire oppure di Fargo Ricci noi rappresentiamo davvero il futuro
Di un sistema radiotelevisivo in una nazione che rispetto alla globalizzazione generale che va avanti
Vuole davvero fare crescere culturalmente il proprio popolo conservando l'identità pur in un confronto a livello mondiale e planetario con questa convinzione chiamava certe che le battaglie le vinceremo
Ma per piacere amici
Che avete la responsabilità politica è che non ci fate soffrire più di tanto come abbiamo sofferto in questi trenta grazie
Ringraziamo Luigi tarda diamo la parola all'onorevole Vincenzo vita sottosegretario Ministero delle Comunicazioni
Va be'ringrazio per l'invito e anche per le numerose
Citazioni non tutte
Dire benevolenza certamente però segno di interesse da parte mia e da parte nostra certamente dice
Purtroppo voluto seguire tutti i lavori mercoledì come molti di voi sanno è una giornata
Assai piena dal punto di vista anche degli impegni parlamentari info quella più
Impegnativa io
Scuserete se
Per mia serietà e nostra serietà eviterò corsi assistono enfatico qualsiasi ricerca
Di facile ma in questo caso inutile popolarità e se parto anche con una piccola polemica così la dialettica diventa più più semplice più utile
Perché vedete bene seguendo queste cose da qualche tempo come pensa l'avvocato Porta
Non credo che sia assolutamente
Ragionevole
Avvocato Rossignoli
Usare
Degli argomenti non adeguati alla storia di questi anni lo dico
Senza adesso
Entrare in qualche punto specifico delle relazioni dell'avvocato Rossignoli o delle comunicazioni
Dottor Barbelli dall'avvocato Porta non è mia consuetudine commentare dal vivo e un buon governo
Non è un quiz televisivo non si risponde a domanda di Rossignol ci si pensa ci si studia un po'su governo una cosa seria
Ma dicevo c'è un punto
Su quindi preme un chiarimento con voi conosco anche molti di voi direttamente
è stata anche per metà è per me un'esperienza importante mondo del l'emittenza locale davvero fondamentale e lo credo
Fino in fondo
La sala di questi anni non è una storia
Da raccontare
Come in un bignamino
è una storia di conflitti
è una storia di atti molto gravi
è una storia che ha avuto responsabilità politiche
Molto precise
Stato avrebbe la pena anche evocare
Non c'è un marchio ma politico tutto uguale
Che vuole
Fare qualche cosa di cattivo contro l'emittenza locale quando noi ci sediamo al governo e Rita hanno una situazione di questo tipo ebbene in un flash ricordate la legge Manni dal novanta in vigore quella legge aiutava l'emittenza locale no
La contestammo assieme vedo molti di voi molti volti
No corregge aiutava l'emittenza locale no
Il piano delle frequenze del mille novecentonovantuno seguito la legge Mammì del novanta aiutava le emittenti locali no
Quel piano dov'è finito
Ferito anche in un'inchiesta la magistratura
L'emittenza locale
Ha avuto uno spazio di mercato adeguato nel corso di quegli anni precedenti alla nostra responsabilità che ognuno risponde degli atti che svolge non
Dei propri come di come si dice padri soprattutto quando non sono nemmeno contigui culturalmente politicamente questo non per fare un inutile demagogia qui con voi ho premesso sarebbe fuori luogo ma perché la storia è storia
Qui ad avere il coraggio di riconoscerla
Il coraggio e via di una volta in un incontro capita io spero di essere almeno come già
Io il Governo il ministero valutato positivamente per questo metodo
Ho cercato di ristorare al ministero
Un metodo di relazioni costanti e ci siamo detti queste cose anche in incontri con associazioni tenete e lo dico limpidamente qui come io mi assumo ogni responsabilità degli atti che ne svolgiamo credo però
Quando sia
Il diritto e il dovere
Di rispondere a tanti associati bisogna poi dire esattamente le cose come sta
Allora lo abbiamo ereditato questa brutta dice brutta in cui l'emittenza locale era stata messa in un angolo era stata messa in una zona marginale del mercato quando noi ci sentiamo questa era la realtà
Al vogliamo partire da qui se no il resto sembra come come dire una
Una strana congettura
Di chi si sta occupato di queste cose cosa abbiamo fatto noi no il tutto guardate brevissimo non vi preoccupate non voglio tediarvi o prendervi tempo è un vostro convegno sono qui
A dire quello che stiamo facendo cosa abbiamo fatto abbiamo fatto la legge due quattro nove dopo un lungo dibattito parlamentare ricorderà il senatore Semenzato al Senato
Leggete quattro nove che richiese
Circa un anno di ostruzionismo quasi al Senato perché come sapete in Parlamento c'è anche un partito azienda e quando si toccano frequenze concessioni scatta un qualche cosa e e quindi
Con grande fatica poi ci fu la parte
Successiva alla Camera
Portammo a conclusione una riforma complessa del nostro ordinamento che superò in gran parte la vecchia legge due tra il novanta e aprì la strada anche attraverso un sistema
Normativo nuovo
A un altro impianto
Nel rapporto tra emittenza nazionale emittenza locale peraltro discutemmo assieme la riserva delle frequenze le frequenze libere già introducemmo degli argomenti che fino ad allora erano persino tabù
L'istituzione dell'autorità di garanzia per le comunicazioni qua si può dare un giudizio naturalmente ognuno è libero di farlo su come davo come funzionano come si sta assestando però certamente un organismo terzo rispetto
Alle parti e quindi anche rispetto ricordo una delle vostre critiche cioè che il governo di esecutivo non doveva essere
L'elemento dirimente in scelte che se no sarebbero diventati in un certo senso troppo politiche
Quella disegno di legge mille ventuno divenne legge del quattro nove ne seguirono
La legge centoventidue
Della dell'aprile del novantotto c'è introdotto alcuni argomenti assai favorevoli all'emittenza locale
Tra l'altro a rotto quella sorta di stranissimo involucro stranissimo pur cosa per cui l'emittenza locale non poteva nemmeno cambiare
Un trasmettitore un bullone abbiamo rotto questo meccanismo
Abbiamo costruito assieme disgelo di legge mille centotrentotto nella parte perché riguarda l'emittenza locale non voglio inutilmente coinvolgervi ora in un assenso l'abbiamo costruito assieme intendo dire che ce ne assumiamo noi la responsabilità stiamo per i depositarlo
Ulteriormente aggiornato presso l'ottava come se nel Senato in cui è già iscritto anche su sollecitazione dei senatori che l'ottava Commissione ed intesa con la maggioranza ci incontreremo ovviamente prestissimo con i gruppi di maggioranza che appoggiano il governo e quel disegno di legge contiene finalmente un corpo di norme che da conto di tanti dibattiti
Tra gli altri punto ha fatto bene avvocato Porta
A ricordarlo anche oggi ma l'ha detto anche la quattro signor una cosa qui io poi sono anche personalmente molto legato cioè il ribaltamento del sistema cioè la piccola rivoluzione copernicana nel senso che il sistema è sempre stato duopolistico con una sorta di Area satellitare
Attorno
Più o meno impoverita nel tempo ora si tratta invece col sistema delle licenze quindi con un'attribuzione più semplice da parte l'amministrazione della facoltà ritrasmettere
Con Ulivo funzionamento delle tipologie introduzione della categoria non profit Bardelli ha ragione quando la evoca e appunto l'abbiamo fatto assieme non e quindi ogni tanto valorizziamo anche le cose belle che faccia se no sembra sempre un rodeo
La tipologia delle televendite che la direttiva europea aveva previsto che nel nostro ordinamento non c'era che abbiamo introdotto già lì poi Cerigo trovato nel decreto che ora in fase di conversione
Un sistema anche molto più semplici rapporto con lo Stato c'abbiamo tenuto conto largamente mi auguro con i limiti che si hanno naturalmente quando si mette mano a una un sistema
Largamente compromesso dopo un ventennio di giungla di cui voi siete stati vittime inutile girarci intorno
Ma
Pur con quei limiti un sistema razionale
Capace io mi auguro di rompere
Un vecchio ritardo antico e anche di aprire il mercato certo conviviamo col mercato ma ci sono tanti mercati c'è anche un mercato diverso
Ci sono anche forme di mercato non in immediatamente profittevoli ma utili socialmente che vanno riconosciuto tutto questo per dirvi quindi che stiamo lavorando e stiamo lavorando con grande fatica
In questo lavoro c'è anche il decreto
A gennaio si è fatto
Di cui giustamente qui si evoca la parte che più ha fatto di battere le pay-tv diritti del calcio anch'io con voi sono d'accordo figuriamoci se vive solo di pay-tv
Ci mancherebbe ma il decreto da cosa in atto
Adesso c'è la discussione sui diritti televisivi del calcio criptato cioè figuriamoci quest'argomento di grande battaglia in ogni in ogni essere
Umano il cittadino italiano alberga certamente un tifoso io lo sono magari un po'meno ma insomma ci sono tante qui giustamente caccia
Però attenzione questo decreto
è stato reso necessario innanzitutto dal fatto che la sequenza normativa
Va sempre aggiornate ritoccata una per tutte delle scadenze quella delle concessioni che mi chiamò e mi auguro si chiameranno licenze condiviso trentotto baratto e approva
Televisive era radiofoniche televisive locali locali senza quella decreto
Avrebbero avuto una tempistica assolutamente improbabile senza quel decreto per l'esposto a fine anno non avrebbero avuto la chance di vedere approvato prima il Ddl mille centotrentotto
E senza questo ritocco dei tempi è avrebbe avuto come baricentro regolamentare appunto il regolamento varato dall'autorità che per quanto riguarda la parte sull'emittenza nazionale parentesi
Una piccola notizia da queste giorno credo romani soprattutto ufficiali disciplinare per l'emittenza nazionali ma detto questo
La parte locale era invece legata ad una struttura del Regolamento fatto dall'Autorità
Fiato dalle normative vigenti
A mille centotrentotto ancora solo ddl quindi non in grado l'autorità sapete l'autorità sarà anche il diavolo però non è che insomma si inventano le leggi Ddl mille centotrentotto il DDL io mi auguro che si faccia presto uno dei punti su cui mi permetto anche qui di insistere si faccia presto e bene ma certo se rimane ddl le leggi vigenti sono la due due tre del novanta la quattro due due tutte cose che voi conoscete ahimè credo come uno scioglilingua e non è che possiamo inventarci un diritto che non c'è
E dunque l'Autorità ha fatto un regolamento che per la parte locale certo assolutamente discutibile però è figlio di quella mondo normativo che onestamente abbiamo contestato rinnovando lo quindi quel decreto è importante quel decreto
Aveva
Ha avuto però una fase iniziale un'opportunità che era quella almeno una proposta che io stesso di cura e di fare insieme a voi di inserire già alcuni anticipi normativi del DDL perciò trentotto
Come sapete però ecco qui
So questa stanze sono molti avvocati venuti i giuristi c'è la sentenza la Corte costituzionale
Sui decreti legge insomma in realtà i decreti legge ormai sono centellinati e ridotti proprio alle cose urgenti
Cioè alle scadenze più imitati quindi ci fu detto no è bene che la parte normativa rientri
Come e e nel solco naturale nel DDL braccio trentotto e così abbiamo fatto peraltro queste anche il punto poi di come dire di approfondimento ulteriore può essere sulla base dei vostri materiali su cui
Rifletteremo rifletterò molto ci lavorerò sono appunto per le battute faccio però ecco ripeto vogliamo dirci queste verità stiamo facendo questo percorso e devo dire anche un abbastanza in fretta
Che ha qualche anno di più di questa sala si ricorda i tempi della politica italiana e sono
L'abbiamo fatto
Leggi regolamenti iniziative abbiamo sbloccato con circolari ministeriali ce l'avete detto voi riconoscendo sono un vecchio clima
Che c'era il ministero tutto in tempi insomma abbastanza veloci non i tempi di digitali ma tempi veloci e
Non perché io sia qui per richiedervi
Una medaglietta ma per dirvi e non si può non si può non prendere atto della determinazione storica e politica degli eventi e bisogna e qui vengo all'argomento politico che di sotto bisogna scegliere tra due strada però
Poi
Come sanno
I dirigenti delle associazioni che hanno convocato questo bel convegno come sapete voi io sono il primo ad essere disponibile sempre al confronto credo che ce lo siamo detti tante volte l'abbiamo anche verificato insieme però bene
La scelta è tra due strade
Se vogliamo riformare questo sistema o no o vogliamo conservare così come è stato tramandato
Dal dagli antichi insomma come ce l'hanno consegnato e dobbiamo scegliere tra due strati
Quella che io rifiuterei e di cui provvisto qualche eco presente nella relazione che l'avvocato Lucia legittimo è non è un nato di acque legittimo
No non lo condivido
E cioè il piano delle frequenze no qua
Rinvia cioè un certo clima culturale che è un modo certamente come certo dell'autore un modo colto e gentile per dire sostanzialmente non si tocca niente
Il messaggio che io ne ricaverà i è meglio così
è una tentazione che talvolta si annida vedete fatelo dire a chi
è stato anche un pochettino ammaestrato dalla politica che anche una cosa avete bella non è solamente una cosa brutta ti fa vedere certi
Segmenti della società che sono vedresti certe volte si annida questa tentazione soprattutto nei settori che più hanno fatica a sopravvivere fanno fatica a portare avanti la prole sterile in sede pur di non vedere un'innovazione che potrebbe persino mettere in discussione qualche cosa e meglio come dire che si proceda colate di una tentazione che io comprendo umanamente ma non ha un senso
Perché la prospettiva conservatrice quella di lasciare esattamente le cose così come stanno guardate tra l'altro è facilissimo vincere su quella linea è perché nel mondo politico non c'è
Questa foga di riforma sull'emittenza locale come Ford no io basta guardate che un po'Dinoi che ci credono di più facciano un metro indietro avete vinto avvocato Rossignoli
Puoi vincere facilmente Saia zero non non c'è neanche gara
La prospettiva conservatrice con la natura e perché tanto il duopolio vive vegeta
Il mondo siano e l'emittenza locale vada dove vuole andare ecco
Questo è un rischio io sono di un'altra linea e lo dico limpidamente qui magari anche a costo di subire qualche vostro improperi ma lo faccio a viso aperto
No bisogna soffrire un po'o no sì insieme
Noi legiferando con fatica Booth
Scontrandosi contro i vari Poteri più o meno forti e visibili voi cooperando in quest'opera di riforma profonda per andare ad una strada diversa di innovazione sto per un po'cosa vuol dire sì mettere in discussione qualche piccola certezza
Allora
Noi per primi nel decreto che oggi è in fase di conversione abbiamo messo una norma che richieda l'autorità di rivedere la capienza e l'abbiamo fatta assieme come sapete abbiamo discusso è però il piano ci vuole il piano un piano che non è che sia un'entità dello spirito lo spettro radio elettrico come voi che avete consegnato è finito cioè
Fatto fino a un certo punto me come lo non è un orizzonte infinito arriva a un certo punto qua il massimo
Io credo che debba starci da fare uno sforzo perché il numero dell'emittenza locale sia la il più ampio possibile io sono favorevolissimo ovviamente a battermi con voi su questa linea però c'è un limite
E se dobbiamo fare in modo che l'emittenza locale si veda meglio sia più riconosciuta con i suoi giusti diritti diciamo di cittadinanza Elettronica quindi
Abbia un bacino definito ciò ci siano Carletto a un certo punto un po'di regole ci vogliono quindi bisogna un po'faticare dirò costruire assieme queste no
Abbiamo dei tempi abbiamo un disegno di legge in parlamento si può ripensarci introdurre qualche norma maggiore garanzia ancora
Dell'emittenza locale io sono per i soli e però in questa linea che ha una linea e non è un'opzione dello spirito è una linea di condotta
Una linea riformatrice di innovazione una linea che preveda la l'uscita di scena di certe vecchie logiche e sapete bene
Quante volte mi è capitato di essere contestato su un punto
Molto non da voi qui messo
C'è anche questo
Su un punto che trovo molto rischioso e bisogna
Che le due grandi emittenti RAI e Mediaset
In qualche modo aiutino l'emittenza locale cioè di una vecchia logica di subalternità bisogna fare questo con le mentale
Una strada veramente riformatrice una strada impegnativa che richiede coerenza determinazione
Grande apertura del dialogo tra di noi
Ci mancherebbe sono tutte cose in fieri anzi
Chi ha più filo da tessere che ha più proposte faccia però dentro quest'
Questa impostazione quinto per essere chiari no a ogni tentativo di bloccare il processo che stiamo cercando di portare a quindi insomma
Modifiche innovazione
Fateli voi parte dirigente di questo processo è un appello che vi faccio però in questo spirito
Un'ipotesi che
Diciamoci la verità appunto detta in termini educati con un linguaggio forbito e tenda a dire si blocca tutto mi vedrebbe contrario anzi contrarissimo qua
Ognuno Dinoi risponde delle sue azioni a questo riguardo per esempio mi ha colpito perché talvolta il linguaggio ecco svela come dice la migliore letteratura anche l'anima per
Che c'entrava stamattina scusate la mia franchezza ma se no che veniva a fare a fare un saluto rituale era grottesco
Il Regolamento ex articolo dieci legge quattro due due del novantatré è un Regolamento che nella nostra responsabile
Allora gli ordini del giorno parlamentari non valgono un giorno sì e un giorno no
Su quel su quell'articolo ce ne sono di disparati e molto come dire contraddittori non ci assumiamo responsabilità quella legge ha un'origine
E noi governo non è un eversore
Rispetta le leggi quella legge ha un'origine grave stato che fin qui non è stato ancora prodotto quel regolamento ma non è che quel Regolamento adesso è pezzo di una trattativa non ce ne stiamo occupando poi ci sono le Commissioni parlamentari che dovranno il padre naturalmente le associazioni c'è una commissione scrive al ministero piazza abbiamo verificato ne discuterà ma non è che
Con tutti rispetto il Regolamento viene fatto
Su input di questo o quell'altro sulla base di una città porta siamo in grado di leggere
Le norme e di attuarle
Però quel regolamento non c'entra quello che stiamo adesso discutendo centra piuttosto una norma che mi è spiaciuto non sia stata valorizzata come invece meritava che abbiamo messo nel decreto in fase di conversione quella
Sul sostegno alle emittenti che vogliono uscire di scena e mi è spiaciuto che sia chiamata rottamazione questa cosa perché già il termine fu sbagliato io credo nel un certo uso logorante che ha avuto no non è rotta nazione è la realtà concreta di tante emittenti che ci hanno fatto presente che vogliono e lo considero giusto
Una un incentivo un sostegno per il lavoro che hanno svolto riconoscimento di un'attività importante per l'informazione la sua sul pluralismo non è
Volevo rassicurare sedi riesco anche
Rifondazione comunista che contesto a questo punto non è interattivo di concentrare no è il riconoscimento di un'opportunità anche si dà
Che poi può essere esercitato o meno non è certo sul nostro invito quello presente un punto importante come importante per esempio e tutta la parte del bilancio trentotto e del decreto sul decoder aperto per esempio che un modo per
Incentivare l'emittenza locale
A entrare nella stagione del digitale a entrare nella stagione dell'integrazione multimediale come sta succedendo anche in altri Paesi questo un passaggio
Un salto di qualità che non deve fare sull'emittenza nazionale perché ma l'emittenza locale consorziata l'emittenza locale che a buon titolo può diventare protagonista proprio per quell'impianto culturale che condivido
Che era stato qui accennato da Bardelli globale e il locale si intrecciano eccome anti sono due facce altrettanto importanti di un'unica medaglia democratica c'è una convergenza democratica che lo dobbiamo sostenere infine
Il problema della par condicio
Ma teatro ed è un punto su cui
Voglio ragionare una decisione che su due piedi si possa prendere ma vedete bene
Ci sono elezioni ed elezioni
Ci possono essere altri colazioni in questo discorso conto sono le sole europee o un referendum conto sono le elezioni amministrative o le elezioni politiche col maggioritario
Ma io personalmente qui esprimo un mio parere personale
Non voglio impegnare su questo punto il governo ne parlerò naturalmente un tema di grande attualità ho già cominciato a farlo quindi non voglio anche qui però punto millantare una conclusione che però non vi è stata però dico mio parere
Si può io credo un pochettino rompere quella maglia
Blocca Tissi
E però però però
E io vedete a furia di
Appassionarmi questo mondo delle locali
E nelle guardo anche un po'
Riguarda anche quando giro perché me ne guardo sempre un po'che ti perché se a me ne occupo cerco come riesco anche di difenderne come dire e Bereguardo anche un po'
Allora bisogna nel rivendicare
Una
Grande categoria politica e culturale che è quella del pluralismo è bisogna pochettino poi però allora
Verità s'è io qualche nonstop di questo io e quindi non l'ispettorato erano io testimone oculare
Qualche tirata di volata di troppo sotto il voto a questo o quel candidata qualche cacciò insomma a occhio nudo ne ho viste di queste allora
Si può ragionare e però insomma la credibilità bisogna meritarselo e bisogna evitare delle cose in particolare che possano poi minare vedete un grande diritto perché voi avete posto un problema condivisibile le emittenti sono tante per cui il pluralismo viene tutelato nell'insieme del sistema e si ma i cittadini di Pinerolo dove abita onorevole Merlo e sono quelli e le emittenti son quelle ho fatto un caso del tutto adesso
Non è non era voluto rancore
I cittadini son quelli lì e loro hanno il diritto ad essere informati correttamente che allora non c'entrano per loro il problema non è che le emittenti siano tante e prova che lo hanno reso ricorda rete informatica
E allora non bisogna
Ripristinare è una discriminazione di censo tra i candidati
Fu una grande conquista democratica queste
Superare l'assegnazione di censo cioè chi è in grado di investire risorse per comprare spazi
Sì e chi no no meno allora se la par condicio a una maglia troppo occhiuta e son d'accordo con voi sull'emittenza locale
Si può rivedere ragioniamoci bene l'accolgo questo invito è però però serve qualche cosa che tuteli
E tuteli tutti
Tuteli le forze più grandi e le forze più piccole i candidati più ricchi e i candidati più poveri che tuteli le culture prevalenti e le culture minoritarie la democrazia democrazia Sempre a Pinerolo come a New York
Questo è un problema che di ripongo qui indiscussi qui lavoriamo come faccio una proposta operativa abbiamo la commissione al ministero
Facciamola intensamente programmare
Dal suo presidente
Facciamo in modo che mille centotrentotto che mi auguro in questo mese possa riprendere il suo iter possa vedere in questa parte già insomma un punto di raggiunto equilibrio
Mi piacerebbe perché forse non so se il Bari interpreto anche lo spirito
Dei senatori e la maggioranza ma non solo tra maggioranza a me piacerebbe che questa parte mi decimo trentotto con la sull'emittenza locale Radio Chivu vedesse già un bel
Come dire un bel rapporto unitario
Nel mondo associativo sarebbe di conforto per andare avanti più in fretta meglio e fare di più
Questo quindi fa parte delle proposte con un invito che gli ho fatto molto schietto
Un invito ad avere un po'di coraggio di innovazione non siamo più gli stessi di prima avremo altri difetti forse anche tanti ma sono altri i nostri difetti noi che governiamo ora quindi parlate di nozze difetti non attribuiti ci altri difetti
Che era quelli sì non abbiamo proprio più
Posso farvi un post scriptum che non c'entra col mio ruolo anzi me lo tolgo ho avuto entrando qui una protesta nove la segnali faccio da messaggero non c'entra il governo non c'entrerebbe
Però lo faccio lo stesso perché mi chiamo anche col mio nome mio cognome anche una certa passione democratica
Le confederazioni hanno protestato su quell'accordo che voi avete siglato con una sindacato autonomo ve lo segnalo
E io credo che uno dei grandi punti sia per nono per vi segnalo un problema mio è stato posto io ve lo so ve lo segnalo scusa
Ringraziamo ringraziamo
Signora però segna ecco e mi pare corretto in questa legge ci riprendo e la mia Giamaica il piacere di vedere le confederazioni e non poter ci può
Quale palesemente presidente vero e la cosa adesso invece chiudendo e lasciando che ringraziandovi davvero rimetto invece la mia giacca più formale
Governo non si deve inficiare delle dialettiche azienda né può entrare però di una consideri impiccia
Che le relazioni industriali e sindacali siano sempre corrette soprattutto e io lo credo se l'emittenza locale ambisce e ne ha il diritto a diventare non la serie B del sistema ma la seria grazie buon lavoro
Ringraziamo l'onorevole Vincenzo vita e diamo la parola all'onorevole Giorgio Mele no che è responsabile editoria e tv locali del Partito popolare
Perché
Se si soltanto pochi minuti e ringrazio in più per l'invito perché dobbiamo andare alla Camera che c'è un le votazioni sulla rimborsi elettorali ai partiti politici debbo dire che parroco canzone amico
C'è qualche collegamento tra il dibattito che si fa la Monte Citorio sulla rimborso elettorale finanziamento pubblico ai partiti politici
E al dibattito che stamattina c'è qui c'è qualche somiglianza entrambi i temi ovviamente su sponde opposte
Ma sono accomunate dal filo rosso di garantire la democrazia e di evitare che la democrazia venga appaltata pochi la attraverso gli ipocriti moralistiche pensano di finanziare la politica attraverso la privatizzazione dei partiti qui attraverso la continuazione di un dibattito sostanzialmente monopolistico negando la ragione del pluralismo informativo
Alla luce di questa banale considerazione io voglio richiamare l'attenzione su tre aspetti brevissimo il primo ricordava secondo me con la consueta lucidità del dottor Bardelli stamattina qui il tema della emittenza radiotelevisiva locale può avere un futuro nel momento in cui rinasce una consapevolezza culturale della centralità del locale
Mi pare che il servizio pubblico barbari definito vada rilanciato e vi è stato per sempre un po'rilanciato
Però non possiamo più permetterci il lusso noi parlamentari noi legislatori di monopolizzare un dibattito appaltandolo soltanto soltanto al duopolio RAI Fininvest
Rischiando di soffocare la libertà di espressione del nostro Paese quindi sotto questo profilo secondo me c'è una battaglia democratica da riscopre la seconda considerazione che se questo è vero come è vero occorre se si vuole essere credibile mi pare che vita su questo si è soffermato tradurre queste indicazioni culturali infatti politici concreti e qui ci sono due aspetti principali
Seguire tutto il percorso della pianificazione radiotelevisiva introdotta con questo decreto è la seconda recuperare tutto ciò che di positivo c'è stato ed è stato molto quello che è stato fatto in questi ultimi tempi
Traducendo lo in legge rompendo quel vizio balordo della frammentazione disorganica e far sì che finalmente si dia attuazione concreta a tutto ciò che è stato programmato
La terza indicazione e di proseguire con il mille centotrentotto lo ricordano Ditano ricordavano i tre presidenti di Aeranti-Corallo
Affinché si dia un rilancio a questo settore e sì recuperi la dignità che questo settore dieci il primo aspetto noi debbo dire e qui un minimo di autocritica va fatta anche noi popolari lo dico con la consueta con una pizzico anche di autocritica perché qui tutti sbandierano da Forza Italia il popolare CDA eccidi UE tutti questi piccole sigle si Cline
La necessità di riscoprire una cultura locale che sino ad oggi era stata fortemente sbandierata ma fortemente dimenticata nell'impianto legislativo io ricordo che nel mille novecentocinque già il primo fondatore del Padova il tutto a mano sembra dire che l'ente locale la palestra democratica per eccellenza
L'ente locale presta democratica per eccellenza ma noi abbiamo dimenticato cammin facendo nell'impianto legislativo a tutti i livelli che cosa volesse dire poi la traduzione della spinta autonomistica nelle diverse realtà di impegno
Ora a me pare che Lara le televisioni l'emittenza locale sotto questo profilo e una delle prime concrete attuazioni di questo principio autonomistico
Qui purtroppo abbiamo segnato il passo ed abbiamo segnato il passo perché tutte le volte che arrivava alla Camera o al Senato una provvedimento di questo genere
C'era solo un verbo che la faceva da padrone occorre blindare tutto
E tutto blindato perché non possiamo rompere l'equilibrio quindi qualunque ragione etico filosofica o meglio qualunque riflessione di carattere culturale che si rifacesse ad una dimensione autonomistica e di libertà doveva essere cassa
Sotto questo profilo quindi dobbiamo smetterla e io credo che c'è una maggior consapevolezza alla luce anche di questo provvedimento che arriverà alla Camera tra pochi che arriva già che arriverà in aula tra pochi giorni
Dobbiamo dire di no alla sirena dei Traini pubblicitari e dalle doppie sigle radiofoniche nazionali e locali questo mi pare uno dei primi aspetti attorno ai quali saremo giudicati e saremo credibili se dove ha se dobbiamo porci alla all'avanguardia nella rilancio del settore radiotelevisivo
La seconda considerazione che citavo poc'anzi e cioè la necessità di far sì che questo grande richiamo culturale sappia tradursi nell'impianto legislativo concreti
Io credo e mi pare che l'abbia detto bene Bardelli stamattina che la pianificazione in linea di principio linea astratta non può essere spauracchio per chi da oltre vent'anni chiedo che voi l'avete detto stamattina
Opera come editore radiotelevisivo a livello locale e credo che anche sotto questo possibile sotto questo profilo non sia più tollerabile e ridurre la stessa produzione legislativa
Al cosiddetto bipolarismo televisivo tenendo anche conto che il digitale per un po'di tempo non aria fra non avrà una grande cittadinanza io ho i dati arrivo da Torino abito lì o i dati di che cosa significava issato uno due tre e via discorrendo quanta gente tocca per il momento
Teniamo presente che sotto questo profilo soppiantare la tv generalista o soppiantare la tv tradizionale non sarà un'operazione a breve tempo ecco perché allora
Credo che la pianificazione non deve sicuramente essere un elemento frenante
Una pianificazione che però deve rispettare l'autonomia la libertà e deve favorire lo sviluppo
E credo che sotto questo profilo sia coerente il dire che non si può in questa fase arrogarsi il diritto di procedere ad uno sfoltimento selvaggio dell'esistente imposto dal potere politico credo che sotto questo profilo sarebbe un pericoloso attentato alla libertà e alla democrazia ma sarebbe anche inserire innestare un meccanismo di progressiva riduzione del pluralismo informati
Occorre cioè far sì che una volta individuati d'organizzare atti
Un po'il mercato
Davvero ordinato in un invocato per interessi monopolistici a razionalizzare il sistema
Quindi sotto questo profilo o non occorre essere cadere nella tentazione di lottare contro qualche cosa di impossibile ma occorre accettare nel rispetto delle regole come è stato detto stamane la così la pianificazione e credo che sotto questo profilo noi ci siamo impegnati ci dobbiamo impegnare di più alla luce di queste considerazioni per tradurre concretamente alcuni provvedimenti
Che nel passato erano giuste che debbono oggi diventare realtà per impegnarsi innanzitutto affinché anche la legge anche per la legge dell'editoria cessino gli impianti
Gli inciampi che rendono interminabile la erogazione dei sostegni occorre anche sotto questo profilo smetterla pensando che l'editoria sia sempre e soltanto il fratello Mino dell'informazione televisiva
Baldelli richiamava l'articolo dieci della quattro due due a vita gli ha risposto io credo che sotto questo profilo un primo segnale già arrivato recentemente con la discussione della legge finanziaria occorre farlo proseguire perché altrimenti se una legge dice una cosa e poi non trova applicazione e in dubbio che non c'è la volontà politica per poter accogliere quelle indicazioni
Occorre far sì che anche che la legge sulla pubblicità obbligatoria degli enti pubblici è stato ricordato ma occorre perseguirla non resti una mera chimera disattesa dalla quasi totalità dei soggetti obbliga
E poi c'è la terza indicazione ed è e riguarda il mille centotrentotto
Voi qui avete lavorato molto
Anche con il governo e anche grazie ad un metodo che probabilmente destato innestato definitivamente dal governo Prodi e poi ripreso dal governo D'Alema che il metodo della concertazione io non non voglio sotto relegare nella dimenticatoio questo aspetto perché attraverso questo passaggio secondo me è stato possibile innestare anche un meccanismo di rinnovamento
Nel dialogo tra le parti ma anche nel attraverso la comune consapevolezza sul futuro che deve avere la di me la il settore radiotelevisiva allora
Qui ci sono alcuni aspetti che non possono essere dimenticati e attorno ai quali occorre trovare un punto di raccordo di maggior collaborazione
In un quadro cioè di libertà che va garantito le emittenti locali devono scegliere io questo lo condivido le proprie linee editoriale
Ci saranno emittenti di servizio senza profitto emittenti pur con finalità di servizio che vorranno attingere risorse sul mercato emittenti che nasceranno con il fine primario del bis
Dunque quindi saranno emittenti che dovranno essere sostenute ed incentiva io credo che la vera battaglia democratica sotto questo profilo non possa che essere che questa emittenti che potranno potere di esenzioni emittenti che dovranno sostenere i loro oltre
Tutto il tutto credo che debba essere
Sintetizza in un quadro di regole minime snelle perché senza regole come è stato detto stamane da più parti non si può più procedere non soggetti nel mirino di questo di questo o di quel
Circolo di periferia quasi fossero gli eterni pirati dell'etere ma un'espressione indispensabile delle tante varietà locali del nostro Paese che tutte insieme ne costituiscono la vera identità a me pare che se si vuole riscoprire sino in fondo
La cultura autonomistica la riscoperta del locale e soprattutto l'espressione del pluralismo informativo noi non possiamo che segue le quella via e sotto questo profilo credo che vada aperto anche un dialogo forte con la Rai alla luce anche di quello che diceva Bardelli sulla tendenziale soffocamento della libertà espressiva
Che arriva in una logica ovviamente di concorrenzialità ma anche di attenzione con la trasformazione del TGR TG tre nel nuovo telegiornale tre
Qui secondo me è possibile trovare un punto di collegamento e di maggior raccordo tra l'emittenza radiotelevisiva locale e il servizio pubblico attraverso la riscoperta
Del tanto decantato ma mai applicato il principio di sussidiarietà ripeto e chiudo e vi ringrazio per l'invito
C'è oggi comunque una maggior consapevolezza attorno al futuro dell'emittenza radiotelevisiva a noi tocca va in questo momento partendo appunto da questo provvedimento far sì che queste indicazioni che voi da trent'anni praticate abbiano finalmente una traduzione legislativa mi pare che questa consapevolezza si sia e ci debba essere anche la successiva battaglia parlamentare
Ringraziamo l'onorevole Giorgio Merlo e diamo la parola al dottor Sergio Bellucci che responsabile del dipartimento informazione di Rifondazione Comunista
Ringrazio molto
Dell'invito
A partecipare a questa vostra riflessione
Io tenterò di portare un contributo
Che forse sulle rampe Pittino dallo schema classico quali partiti intervengono di solito
L'Assemblea
Via associazioni aziendali
Ma perché credo che noi oggi dobbiamo fare un ragionamento
Tutti quanti insieme
Su qual è la caratteristica della fase di transizione che stiamo vivendo nel sistema radiotelevisivo e tentare
Attraverso questa riflessione di capire qualche cosa di più di quello che dobbiamo fare sul piano politico legislativo
Vedete quando
Forse che in questi giorni in queste settimane hanno riempito le pagine dei giornali
Forza che si chiamano aziende come Murdoch Canal Plus
Che tentano di più o meno occupare gli spazi televisivi di domani
E di costruire una nuova una nuova geografia dell'informazione e della comunicazione dentro un paese
E che poi
Dallo scontro in realtà immerge il tentativo di trovare accordi globali su scala planetaria che potrebbero addirittura prefigurare il nostro Paese la possibilità che un solo grande gruppo controlli tutto quello che sarà domani comunicazione noi ci dobbiamo domandare perché la condizione dell'emittenza locale viene oscurata
E perché ha oscura alla gente
Perché è un sistema di comunicazione così
Grande così rappresentato dentro le nostre città dentro i nostri luoghi di provenienza
In realtà sembra quasi non esistere
E non stiamo parlando di un'azienda con sede stiamo parlando di un settore che fa comunicazione che non riesce a forare un muro di silenzio sulla sua condizione
Anche per questo io credo che il ridisegno del settore radiotelevisivo
Abbia dei veri e propri buchi culturali
La domanda che pongo a voi e che pongo anche alle forze politiche
è sostanzialmente questa c'è un'idea di che cosa del resto l'emittenza locale nel nostro sistema della televisione
Perché credo che questo manchi
Questo si oscuro e si cerchi in qualche modo di ovviare a questa mancanza di riflessione
In termini burocratico legislativi allora facciamo quel tipo di intervento diamo quel tipo di
Di sostegno mettiamo quel tampone facciamo quel rinvio facciamo quell'altra così tirate serve per mantenere e consentire la sopravvivenza di questo o di quello tutte cose per carità
Assolutamente importanti quando si tratta della sopravvivenza di strutture che dovrebbero garantire in qualche modo un pluralismo informativo dentro il Paese
Ma quello che manca lo spirito e l'anima
è la motivazione per cui quel tipo di leggi di
Intervento va fatto
Quando nel settantasei ci fu la sentenza della Corte costituzionale che aprì l'avventura
Quella sentenza non veniva fatta per registrare l'esistenza la possibilità di esistere e di un nuovo business commerciale in questo Paese
Vedi va fatta perché veniva registrata la necessità di un pluralismo che veniva negato
Che era garantito in qualche modo dalla scettico lo ventuno della costituzione quello che sostiene ancora oggi per fortuna la possibilità di ogni personaggi utilizzare tutte le tecnologie possibili per comunicare
E il suo diritto a utilizzare tutte le tecnologie e quindi in realtà sta emergeva dal corpo della Società un'idea
Che poi si concretizzò nella storia dell'emittenza locale di questo Paese
Oggi siamo all'esatto opposto
Io non condivido assolutamente l'impostazione che ha presentato qui il governo
Perché quando si parla di incentivi ad uscire russo non stiamo qui
Segna a segnalare semplicemente la necessità di dare qualche incentivo per rottamare un'azienda più o o meno
Passiamo segnalando il fatto che ci arrendiamo alla sconfitta che quel pluralismo possa esistere che il sistema italiano in qualche modo possa essere sfoltito di aziende che in realtà rappresentano una ricchezza
Potenziale punto spesso una ricchezza sotto il profilo della comunicazione
E guardate che questa cosa non viene applicata soltanto all'emittenza locale
In questi giorni c'è stato in discussione la riforma sul sistema della distribuzione e ancora al Senato
Devi giornali quotidiani della stampa periodica
Dei punti vendita come viene detto in gergo tecnico
L'impostazione e la stessa cioè il business bisogna garantire il business cioè i grandi e poi i piccoli se ce la faranno a sopravvivere dentro lei mi la distribuzione canonica assurdi renderà se non sopravvivono faremo dell'Italia
Un territorio analogo a quello degli Stati Uniti o di altri Paesi dove il pluralismo viene qualche modo garantito in Malta in maniera diversa e molto spesso è sotto controllo di grandi gruppi multinazionali
Questo è
Il nocciolo della riflessione che dobbiamo fare abbiamo tutti quanti insieme un'idea di quello che deve essere l'emittenza locale
Nei prossimi decenni
Io credo che su questo punto ci sia veramente un distanza gigantesca tra noi e il le forze della maggioranza
Guardate quando si fa il decreto quindici novantanove
In realtà si assuma un'ottica da cui osservare il sistema cosa ha detto qui Vincenzo vita per larghe parti posso anche condividere alcuni accenni ma e la filosofia di fondo che non mi convince avevamo un'urgenza
E l'urgenza qual era
Quella di trovare una sistemazione per gli assetti democratici dell'informazione di questo Paese
No quello di fare una leale una regola antitrust tra due soggetti internazionali tra l'altro secondo me fatta anche interni non efficace perché fatta soltanto sulla calcio e non sul sulla occupazione del
Del l'intero settore della delusione satellitare e quella in realtà l'unica urgenza il razzo non era urgenza
Il pluralismo informativo del sistema non è un'urgenza
Dare risposta alla sentenza della Corte Costituzionale di quattro anni fa che imponeva la diminuzione per un soggetto solo
Dell'occupazione di tre reti con quel po'po'di raccolta pubblicitaria eccetera eccetera quella non è un'urgenza
Quella non è un'urgenza
E allora l'urgenza e partono dal punto di vista da cui un osserva
La questione è il problema
Noi lo osserviamo da un altro punto di vista
E
E vero
Che in qualche modo il sistema non riesce a decollare ma è anche vero che se noi pensiamo il ruolo e l'emittenza a partire dalla sua ramificazione locale probabilmente qualche bandolo della matassa viene viene già di sciogliersi
Due cose voglio semplicemente dire qui agli organizzatori del convegno
La trasformazione del sistema analogico il sistema digitale
Voi qui avete posto un problema è un problema concreto ma lo dovete rigirare secondo me
Voi non dovete dire aspettiamo
Che il sistema si trasformi digitale poi vi faremo la cosa la la no voi dovete chiedere al governo e al mondo politico
Che non si aspetti un'evoluzione naturale
Nella quale le grandi multinazionali i grandi sistemi internazionali imporranno poi non solo dalla tecnologia ma anche i gruppi che porteranno la tecnologia e contenuti voi dove dire un'altra cosa il nostro paese di si deve dotare di una legge che acceleri rapidi in modo rapito
In maniera rapidissima la trasformazione dall'analogico al digitale perché quella è un'opzione sulla quale poi potete garantire il futuro alla vostra possibilità di parlare e alla democrazia
E allora non rinviare a quando il sistema in qualche modo sarà compatibile ma dire che il due mila dieci che veniva proposto nel mille centotrentotto non va bene
E neanche il due mila cinque che noi avevamo proposto come modifica forse non va bene per le cose che stanno accadendo per gli accordi che sanno si stanno prefigurando a livello globale nel mondo il governo dovrebbe dire entro il due mila e tre
E noi mettiamo non trenta miliardi per dare un po'di sistemazione a qualcuno che nel Piano delle frequenze adesso avrà qualche problemino no
Ma l'esatto contrario
L'esatto contrario un investimento forte per trasformare il sistema non trenta miliardi di sostegno dato a pioggia e persi
Questo io credo che sia il modo con cui affrontare
La trasformazione che siamo davanti
Ritrovare il cuore del ragionamento
L'idea
Dentro la società che in qualche modo fa esistere la possibilità che questa vostra esperienza
Di comunicazione sia ancora presente nel futuro altrimenti vedete se non facciamo questo tutte le altre azioni che possiamo mettere in campo
Sono veramente pure semplice azione di lobby per la sopravvivenza di un pezzo di di di industria che in realtà voi in primo luogo non riuscite a trasformare fino in fondo in industria perché se voi rappresentasse semplicemente un'industria voi dovreste stare in prima fila non per fare il referendum sulla par condicio
Ma voi dovreste fare un referendum e dovreste fare delle dei ricorsi all'Antitrust perché in questo Paese c'è un monopolio delle risorse che vi impedisce di vivere
Questo dovreste fare come imprenditori
Questo dovreste fare perché in qualunque altro settore un soggetto che detiene il sessanta il settanta per cento delle risorse
è un è una condizione anomala non accettabile
E sapete perché su questo qui non si scioglie il nodo
Non si scioglie perché quel partito azienda di cui parlava il sottosegretario in quella condizione liti
è un partito
Che può essere condizionato né su interessi di fondo
E nello scambio Palin politico quotidiano
Delle riforme da dalle riforme più generi più importanti e generali alle cose più di terra terra c'è sempre lì il problema della possibile del possibile intervento che regoli
Il mondo pubblicitario tolga le risorse al punto che oggi siamo arrivati all'assurdo del presidente Confalonieri che propone un pezzo del Canone per trasformando Retequattro il servizio pubblico
E nessuno o quasi sembra scandalizzarsi di questo
Nel silenzio più totale
Allora e chiudo scusandomi neanche
Della lunghezza
Qui l'operazione che voi dovete porre certo le vostre associazioni hanno fatto lavoro hanno tentato di tamponare una situazione di dare ossigeno alla possibilità di esistere ma deve darsi al ritiro
Dovete alzare il tiro perché sei al sette il tiro
Voi avete un futuro altrimenti quando ci sarà il passaggio alla trasformazione digitale
L'esperienza dell'emittenza locale che ha fatto parte della diversità del nostro Paese rispetto agli altri sarà cancellato nel giro di pochissimo
Diportista
Dovete rigirare questa questa concezione lo dico anche per quanto riguarda il contratto
E chiudo proprio su questa cosa
Del Rini sa perfettamente perché abbiamo fatto un'esperienza lunga di contrattazione quando io ero al sindacato
Che molto spesso sia la Fininvest sia le Ferretti si sono auto legittimante all'esistenza attraverso il contratto nazionale di lavoro firmato con CGIL CISL UIL
Allora qui voi dovete girare la vostra la vostra azione
Non dire semplicemente CGIL CISL UIL e non ci ha contattato contattato quindi noi siamo liberi di firmare il contratto con chi chi qui ci pare è vero
Si apre un confronto ci sarà uno scontro ed è firmato con quelli quelli diranno che hanno firmato con la Ferretti
Ma voi non dovete subire il ricatto delle Ferretti
Non lo dovete subire anche sul contratto non dover subire questo ricatto del svincolati
Dovete essere voi a dire a CGIL CISL UIL del contratto lo fate come noi perché noi rappresentiamo questo numero di aziende che in realtà rappresentano quel tipo di pluralismo informativo in questo Paese CGIL CISL UIL e lo devono accettare perché questo rappresentate
E poi su quello dove venga alzarlo su quello ritrovato un ruolo non dire siccome non mi hanno mandato il il la la piattaforma contrattuale io me lo firmo pochi mi pare
Dovete rigirare dovete rigirare dovete fare quello che uno dei padri della della patria
Compagno Vittorio Foa ci insegnava bellissimo libro la mossa del cavallo rompere gli schemi meccanici e predeterminati
Avere la possibilità di smarcarsi e dire no voci imponendo una cosa noi siamo dall'altra parte temono che vi imponiamo il tavolo di trattativa volevo poniamo noi
Non poniamo e rompiamo questo ricatto lo dovete fare per i vostri dipendenti per i lavoratori di questo settore lo dovete fare per la democrazia e la garanzia del pluralismo che in qualche modo volete dovete garantire lo deve fare perché se l'omologazione passerà dentro questo Paese passerà anche attraverso la cancellazione delle forze esperienza
Ringraziamo il dottor Sergio Bellucci e passiamo la parola senatore Stefano Semenzato che vicepresidente del gruppo Verdi del Senato
Grazie io vi ringrazio
Dell'invito
Vorrei entrare subito nel merito del dibattito che è stato fatto
Dicendo che questo decreto evidentemente a come origine
Il fatto che scadevano le concessioni
Dentro questo confesso di essere stato uno di quelli che ha insistito perché le televisioni locali non fossero messe dentro il decreto
Questo per un motivo molto semplice perché noi abbiamo di fronte al Senato un disegno di legge per mille centotrentotto che riguarda la riorganizzazione del sistema radiotelevisivo italiano e io credo che non si possano affrontare questo nodo
Risolvendo da una parte appunto nell'ambito del decreto
La questione delle televisioni locali come se fosse un fatto in qualche modo di un'aria d'accontentare per poi affrontare il problema del grande sistema televisivo
Al di là delle televisioni locali
Questo lo dico perché nella mia concezione di servizio pubblico non c'è solo la RAI
Ma credo che oggi il problema che il legislatore ha di fronte sia quello di stabilire come le funzioni del servizio pubblico e quindi l'interesse per la collettività siano divise nel sistema informativo tra vari soggetti e da questo punto di vista l'emittenza locale abbia e da un ruolo importante credo che se non si affronta da questo punto di vista il problema si finisce in una strettoia perversa e quella che è stata in qualche modo richiamata e che vorrei semplificare con la dimensione del nuovo telegiornale di RAI tre e quindi di una sorta di occupazione di egemonia Isma'rispetto alla dimensione del locale
Salvo poi magari nel prossimo futuro rilanciare sulle televisioni locali in termine di Serra visse cioè del fatto che la RAI ritorna all'attacco dell'emittenza locale intervenendo con una serie di funzioni supplenti che non sono più di tipo giornalistico effettivo ma che sono insomma una dimensione molto più controllata è molto diversa del rapporto tra RAI è servizio pubblico io credo che questo sia un meccanismo da evitare che vada fatto un discorso complessivo
Soprattutto in un momento in cui il servizio pubblico riti sblocca le sue risorse in maniera diversa parla di diversità fra compiti strettamente di servizio pubblico e compiti di mercato
E quindi che in questo insieme di questioni vadano riviste anche le forme di redistribuzione delle risorse
Credo che solo questo impianto potrà dare effettivamente una risposta alle molte domande che sono state poste qui e che io credo non siano solo domande di sopravvivenze di ma il miglior lavoro delle singole industria televisiva il massimo in qualche modo un Progetto
Complessivo che si richiama i valori del pluralismo e della libertà
Credo che questo discorso di sistema abbia anche alcuni aspetti
Che riguardano però
Le cose finora fatti
Io vorrei ripigliare un attimo il discorso sulla due quattro nove
In quanto mi pare che quella legge abbia fissato alcune regole
Abbia fissato la nascita dell'autorità
Ora io trovo strano non so quali siano i i motivi gli hanno condotto a questa scelta o se ci sono altre cose
Dietro che l'Autorità non sia uno degli interlocutori di questo convegno in quanto il Parlamento ha delegato a questa struttura una serie di funzioni nel tentativo poi si può discutere se riesce o meno di sottrarre ha una diretta influenza politica partitica
Il sistema televisivo la storia del duopolio in Italia sì ha chiaramente evidenziato è tuttora ci evidenzia come ci sia una necessità di distacco del sistema informativo rispetto al potere politico l'autorità
Nel bene e nel male ripeto è una risposta che il Parlamento ha cercato di dare a questa situazione ma voglio anche ricordare che non è un problema chiuso quello del rapporto tra gruppi di pressione e sistema politico perché prima veniva ricordato
Un episodio della finanziaria in cui il sistema di distribuzione di peraltro scarse risorse rispetto alle emittenti locali venivano assegnate così ci è arrivato il testo da parte della Camera con una sorta di meccanismo fotografia quindi credo che questo problema di capire quali sono i punti fermi del sistema sia un elemento molto importante
A mio giudizio la due quattro nove deve rimanere tale
E è necessario che rimanga tale perché anche questo emerso evidente peraltro R. anti Corallo ce l'hanno segnalato anche nel percorso di questo decreto è nata la sollecitazione a rivedere alcuni criteri di carattere generale ad esempio la redistribuzione delle frequenze fra il settanta e il trenta per cento e quindi le Riserve di frequenze destinate le televisioni locali
Voglio dire cioè che quello è un sistema abbastanza delicato e abbastanza instabile bisogna capire da parte di tutti qual è la volontà politica di rimettere in discussione io temo che rimettere in discussione quel sistema rischi di comportare un percorso di deregolamentazione del tutto e quindi i rischi di portare un discorso che a mio avviso nuocciono nella prospettiva su cerco con l'ultima punto di dispiegare alla emittenza locale
Io credo che di fronte a quello che ho sentito dire cioè in qualche modo che di fronte al processo di un di una prossima digitalizzazione della prossima sistema diverso forse alcuni elementi alcune spinte per la regolamentazione non a hanno senso io credo che questo problema se lasciare in qualche modo come veniva anche sollecitato una sorta di libertà di status quo di rinviare regolamentazione di affidarla soltanto al terreno del digitale sia oggi un dilemma Massimo sbagliasse non seguisse la via della regolamentazione uno sbaglio in particolar modo se il parametro che noi vogliamo tenere fisso e quello del pluralismo e delle libertà perché io non credo
Che questo sia dell'emittenza locale sia un settore consolidato
Non lo credo perché vedo basta leggere gli emendamenti che vengono via Volta via via presentate in Parlamento che ad esempio le frequenze radio non facciano gola a molte nuove entità che hanno scoperte ottenne la radio c'è un futuro particolare di business e che quindi cercano oggi di ritornare dopo averlo abbandonato per anni in questo settore in maniera molto forte
Non vedo che il digitale terrestre e quindi il fatto di fissare nuove frequenze di intervenire su questo piano interessa molti soggetti nazionali e internazionali
Credo in particolare insomma che oggi vi sia una pressione attorno al mondo dell'emittenza locale che è implica e tende a portare sulla scena nuovi soggetti
Molti di questi soggetti
Premolo sul Parlamento perché appunto di un meccanismo di deregolamentazione
Ci sia lo spazio per un mercato diverso per le televendite piuttosto che per una serie di settori di penetrazioni anche a livello locale di nuove forme che digitale permette e quindi di un nuovo tipo anche di emittenza locale
Io credo che il problema non sia il codice il comma sulla cosiddetta rottamazione
Delle emittenti che c'è in questo decreto legge il problema è che se non andiamo verso un quadro sistematico avremo di nuovo una situazione molto caotica di far west
Anche in questo settore per questo
Insisto e chiudo sul fatto che parla in mille centotrentotto di venti
Un riferimento un luogo in cui si definiscono regole chiare in cui si diano garanzie precise in cui si valorizzi la dimensione del servizio pubblico dell'emittenza locale in cui si riveda le norme dello stesso servizio pubblico cioè rapporto tra la società concessionaria la RAI l'emittenza locale insomma si stabiliscono
Delle regole certe perché credo che questa fase di passaggio il prossimi tre o quattro anni saranno decisivi poi per configurare anche il quadro dell'emittenza nazionale e locale dei prossimi dieci o vent'anni grazie
Ringraziamo il senatore Semenzato e diamo la parola all'onorevole Sergio rogna per i democratici
Io vi porgo il saluto di un gruppo che nato ieri che sono i democratici
Questo gruppo per la verità ha delle radici molto lontane sono in ci sono dentro ormai quelli che come me sono i prodiani quelli che sono nati come politicamente
Coi presidente Prodi con l'Ulivo quindi ci sono i l'Italia dei Valori di Di Pietro che si è sciolta per i democratici sono già in movimento dei sindaci
Per però non è che posso dire di essere nato ieri io anch'io ogni tanto effettivamente quando vedo questi convegni
Ricordo è il mio saluto particolare proprio per la per l'avvocato Porta mi ricordo il primo di questi mi ricordo viareggio settantaquattro ecco se avessimo nel viareggio nel settantaquattro ha fatto una scommessa che tra venticinque anni ci saremmo rivisti
Più o meno per discutere le stesse cose francamente non ci avremmo creduto cioè avremmo pensato e ve li avete che questa che sarebbe stata una provocazione
E così io credo che però che oggi ci sia una cosa in più da fare ci sia da recuperare quello che è stato se vogliamo voglio americani usano lo spirito del settantasei domande che per Lorella grandezza beh anche noi dobbiamo recuperare lo spirito dell'anch'io dico noi perché in fondo insomma mi conoscete tutti ecco che anche se ormai ho passato le consegne a mio figlio sono già sono in per questo in questo come militanza sono in pensione e c'è già una seconda generazione pro Pivetti cinque anni classici
Qual era lo spirito originario ma era quello di una rivoluzione filiera cioè era quello di una rivoluzione che era quella per portare il pluralismo nel luogo dove c'era il monopolio non è una rivoluzione compiuta cioè a vere il duopolio al posto del monopolio non è stato considerato da tutti noi un considerevole miglioramento della qualità della comunicazione in questo Paese
E quindi credo che un recupero delle ambizioni del settantasei sia probabilmente necessario per tutti
Abbiamo oggi problemi seri serissimi
In realtà questi venticinque anni sono stati una lunghissima serie di percorso ad ostacoli in una specie di caccia al Tesoro in cui a ogni casella se ne apriva una successiva
Tuttavia credo che oggi siamo arrivati forse alla fine di questo percorso perché se ne apre un altro
Ora la prossima casella e chiaramente cosa cosa cosa contiene dentro la questa pianificazione di secondo livello che sta facendo l'autorità ecco questa è la casella che ti aspetta
Perché in questo effettivamente arriviamo alla definizione molto più seria e concreta
Di quello che sarà effettivamente il lo spazio il numero dei canali
Però attenzione se questo è un passaggio che esige una grande vigilanza e anche un intervento infatti mi spiace che non sia presente l'autorità delle comunicazioni
Perché un interlocutore ormai a cui noi abbiamo delegato gran parte dei Poteri soprattutto questi poteri
Beh bisogna effettivamente però che riusciamo il più possibile ed è questo che ad esprimere come categoria perché questa è una categoria delle istanze che siano il più possibile collegate agli interessi generali del Paese ecco questo è una delle necessità di oggi
I sono esattamente quelle che erano le premesse di questo che possiamo considerare tranquillamente un movimento e non semplicemente un'associazione che a raccoglie alcuni signori che se ti sto un'attività economica ecco io credo che questo spirito ci sia e ci sia ancora oggi
Noi dobbiamo ricordare che il momento importante ovviamente quello del da diffusione e quello del diffondere quindi le frequenze necessarie
Ma è altrettanto importante che cosa si diffonde e quindi c'è una gerarchia di importanza tra l'informazione locale chi era il quello che per noi era la molla essenziale che aveva legittimato il nostro movimento e tutto il resto ebbene questo in qualche modo deve diventare una legge reale ecco abbiamo quindi per ricordare che è importante che cosa si produce ancora un'occasione importante quella della così detto mille centotrentotto
Che è un disegno di legge tra i più stazionari che la storia parlamentare ricordi infatti dal Senato non si scomoda non si può non si schioda proprio ecco io credo che dobbiamo chiedere invece di riprendere questa discussione molto l'hanno detto dicono tutti poi qui è che si riprenderà dobbiamo pretendere che si riprenda davvero e io per la mia parte lo faccio
Io oggi o un po'più di forza
Cioè oggi effettiva che non ero sicuro se non arrivammo alla costituzione del gruppo e Cetra avrei avuto effettivamente personalmente meno peso in questa vicenda
Oggi devo un po'di più e lo metto al servizio di questo ma è in fondo al servizio di tutti noi e perché no il servizio di questo Paese vi ringrazio
Ringraziamo onorevole rogna passiamo la parola alla precedente Marco Rossignoli però alcune considerazioni risposto
Ecco ci avviamo alla conclusione del convegno
Vogliamo come coordinamento erranti Corallo ringraziare tutti intervenuti sottosegretario vita rappresentante del Governo i vari parlamentare che si sono susseguiti rappresentanti delle forze politiche
Che abbiamo invitato intervenire nel nel dibattito dei problemi che oggi abbiamo posto ho ascoltato con attenzione gli interventi ho apprezzato particolarmente intervento l'onorevole Merlo che accende che ha posto l'accento su determinate esigenze ha condiviso con noi tutta una serie di valutazioni relative al ai rischi connessi alla problematica del rilasciate nuove concessioni
Io credo che diversamente su dal dall'intervento del sottosegretario
Pur trovando degli elementi di spunto di riflessione interessanti sotto del tre sotto determinati aspetti e soprattutto sul percorso normativo che deve essere fatto
Peraltro insieme tra governo e le associazioni di categoria per la riforma del settore contenuta nel disegno di legge mille centotrentotto quello che oggi non può essere assolutamente condiviso
Questa posizione inderogabile
Di voler portare a compimento questo meccanismo del pie del rilascio delle concessioni televisive delle nuove concessioni televisive basato sul piano di assegnazione delle frequenze sul Regolamento su questo piano su questo Regolamento badate bene è un piano e un Regolamento che sono stati adottati ed emanati sulla base di una legge la legge due quattro nove che è una legge che ha origini recenti
è vero che ci sono normative nel nostro sistema che hanno origini antiche e che hanno contribuito a una marginalizzazione della dell'emittenza televisiva locale
è vero che ci sono soggetti che hanno in in assenza di regole occupato gli spazi a discapito dell'emittenza ma certamente la legge due quattro nove ricade una responsabilità politica dell'attuale maggioranza o per lo meno delle principali forze che la sostengono e quindi il la legge due quattro nove la legge che ha introdotto il piede il piano di assegnazione delle frequenze con i criteri di come è stato fatto questo piano
E ha introdotto il meccanismo del di questo rilasciate nuove concessioni e badate bene non l'acqua introdotto con una logica riformatrice
Come ci è stato detto va introdotto con una logica di voler tentare di reiterare un percorso che già era stato compiuto e che già aveva dato dei risultati assolutamente insoddisfacenti
Cioè il percorso che tutti conoscete del mille novecentonovantadue
Già la mia novecentonovantadue era stato fatto un piano delle frequenze decreto del presidente Repubblica venti gennaio novantadue
E il è stato fatto un regolamento d'attuazione e tutti si ricorderanno gli editori televisivi che all'epoca operavano che sono sostanzialmente quelli di oggi che poi si è andati al re al meccanismo del del decreto ministeriale tredici giugno per che stabiliva i criteri e punteggi per il rilascio delle concessioni le graduatorie e le famose graduatorie dall'agosto del mille novecentonovantadue
Fortunatamente spazzate via dai provvedimenti dalla magistratura prima e anche dal dissenso politico dopo tant'è vero che sono intervenute fortunatamente in questo caso le leggi quattrocentottantadue novantadue prima la quattro ventidue novantatré dopo che hanno disapplicato questo sistema devastante per la televisione locale
Questo stesso percorso
Viene oggi rifatto cioè ci si ripropone sostanzialmente la stessa strada cioè un meccanismo di rilascio delle concessioni basate su un piano delle frequenze su un regolamento di attuazione
Su un disciplinare di gara che dovrà emanare ministero delle comunicazioni che è assolutamente come dire in linea con il famoso decreto tredici giugno del novantadue in quanto a contenuti da sotto il profilo di carattere generale cioè stabilisce quali che sono i punteggi deve stabilire quali sono i punteggi dei criteri è un meccanismo delle graduatorie
Sistema da graduatorie che come ricorderete hanno visto tutti contro tutti in una logica assolutamente inaccettabile
Un meccanismo che credo che nessuno vuole seguire tutti quelli che operavano nell'agosto novantadue si ricorderanno le interminabili code tutti gli editori sono state erano costretti a fare effettuare nei corridoi del ministero per tentare disperatamente di recuperare quello quell'altro canale
Che era stato sottratto che era sparito
Questa è la situazione e credo che nessuno si voglia ritrovare in questa situazione qui tra l'altro credo che a differenza anche del passato cessione dei numeri certi e c'è un piano di assegnazione delle frequenze che ci dice pianificazione primo livello emittenza locale uguale due mila novecentoventidue impianti questo un dato matematico indiscutibile che nessuno può come dire confutare un altro dato assolutamente certo che gli impianti che sono in esercizio in virtù di concessione del ministero delle comunicazioni sono otto mila centosettantasei basta fare la differenza tra i due numeri che chiunque sa fare e si vede quali che sono gli spazi che sono stati ridotti che sono pari a oltre duecentottanta per cento degli spazi se si qui si vuole pensa si può alle paragonare questo duecentottanta per cento a una piccola sofferenza che si deve sostenere per cercare di andare verso qualcosa di nuovo l'innovativo è vero certamente credo che sia qualcosa di più di una piccola sofferenza e non credo nemmeno non è ipotizzabile che la pianificazione di secondo livello possano introdurre elementi particolarmente innovative rispetto alla pianificazione di primo livello perché se c'era questa possibilità allora perché non è stato fatto in sede di pianificazione di primo livello cosa pensiamo che la pianificazione di secondo livello posso introdurre per l'emittenza locale un numero di canali superiori a quella pianificazioni primo livello perché se così fosse allora perché non è stato fatto ecco questo è il punto della della situazione e allora se gli spazi sono destinati a a rimanere questi se e dimostrato che tecnicamente scientificamente che la pianificazione poteva anche essere fatta in modo diverso attraverso la compatibilizzazione l'ottimizzazione la razionalizzazione se è vero che da parte nostra non si è mai detto non vogliamo perché qui si vuole far passare che le le le emittenti sono soggetti che oltre a essere fautori della conservazione sono fautori del causa attraverso la sostenere che l'accompagna che non ci vuole la pianificazione delle frequenze
Non si vuole la pianificazione frequenza essere effettuata in questo modo cioè con questo meccanismo drasticamente riduttivo che sommato al meccanismo del regolamento per il rilascio delle concessioni che voi tutti conoscete porterà i risultati che sono inequivocabili cioè gli stessi del novantadue se non peggio questa è la situazione in realtà quello che è stato anche presentato al convegno di Napoli del sei ottobre dello scorso anno era un meccanismo di pianificazione completamente diverso una pianificazione basata su una valorizzazione dell'esistente non si può pensare che si sono fatti regole negli ultimi anni
In base alle quali gli editori hanno potuto effettuare investimenti acquistare impianti installare impianti e così via e poi dopo tutto questo viene vani scatto da una logica che viene definita riformista ma che invece una logica altamente rivoluzionaria c'è una logica che porta a modificare quello che ruolo del piano delle frequenze e lo ripeto cioè il piano delle frequenze non in questo modo non sarà più uno strumento tecnico per garantire l'uso corretto delle terre
Uso corretto dell'etere che è perseguibile per l'appunto attraverso la compatibilizzazione ma diversamente diventa uno strumento politico per eliminare i canali e Treviso in locali per attribuirli ad altri soggetti come già è avvenuto
Per quanto riguarda la riassegnazione dei canali dismessi
Da dalle dalla tele più tre e altri canali dismessi da altre reti senza che lo stesso tempo venissero ristornate risorse alle emittenti televisive locali oggi noi abbiamo posto delle domande
Non abbiamo posto dei quiz perché sono delle domande che sono state poste a fronte di risposte che non sono state date ma che non sono stati dati oggi per la centesima volta dopo mesi e mesi che le domande vengono poste
Cioè oggi non abbiamo presentato qui delle indicazioni sulle quali è necessario riflettere qui abbiamo presentato una protesta sulle indicazioni che sono già state date
E sulle quali chiediamo al governo e la maggioranza su questo è per questo che ho apprezzato l'intervento l'onorevole Merlo perché pure essendo responsabile dell'informazione di uno dei principali partiti di questa maggioranza a aperto molto verso una certo tipo di discorso è quello di e garantire sparsi per le televisioni locali ora su questo allora dobbiamo cogliere anche gli spunti positivi dell'intervento del sottosegretario
Vita è quello che si deve dare immediatamente spazio alla dibattito sulla disegno di legge mille centotrentotto
Ma badate bene se il disegno di legge mille centotrentotto andrà avanti sempre dovrà veramente le licenze in luogo delle concessioni se introdurrà dei tipologie di emittenza diverse rispetto a quelle che sono state che sono oggi previste
Se prevederà delle forme di in televisione e di Radio diversificate rispetto a quelle introdotte dai regolamenti dell'autorità allora anche il e la il procedimento per il rilascio di nuove concessioni così come peraltro auspicato da un ordine del giorno del Senato approvato lo scorso tre marzo non potrà non tenerne conto
Ed è qui che quindi devono le la battaglia degli editori televisivi locali è una battaglia per la libertà per il pluralismo dell'informazione informazione
Cioè dobbiamo evitare la logica degli uni contro gli altri dobbiamo evita e è vero che forse le televisioni in certi momenti hanno erano un numero molto elevato
Ma è anche è anche vero che se c'è lo spazio per poter operare se si può fare tecnicamente allora si tratta di dare gli strumenti tecnico commerciali
Per poter operare vivere sopravvivere razionalizzare favorire gli accorpamenti le fusioni le compravendite eccetera
Le così dette dismissioni incentivate certo che son state chiamate rottamazione perché sesso
Dieci quindici venti anni di attività per quattro lire per cui si parla per fino a un massimo di cento milioni o fino a un massimo di centottanta milioni da dove il massimo che quello il minimo quale cioè uno dovrà pagare i beni eccetera dovrebbe chiude la televisione per per incassare venti trenta quaranta milioni
Magari almeno al netto di qualche residuo di canone di concessione che deve che deve ancora pagare all'amministrazione dello Stato
E se questo canone di concessione fosse dietro a più alto del valore di indennizzo cosa fa paga la differenza chiude la televisione cioè questo è allora se si vogliono fare delle norme
Precise per favorire effettivamente queste queste scelte allora ovvie queste norme devono avere delle coperture finanziarie adeguate devono essere studiate in maniera concreta seria puntuale ecco questo è l'elemento di riflessione che noi oggi abbiamo introdotto insieme ad altri elementi di riflessione che vogliamo rilanciare cioè il problema dalla par condicio non si può continuare a ben sale Ca'televisione locale debba rimanere imbavagliata sempre che non possano esprimere nulla sulla con a pena di sanzioni rilevantissime
Neanche perché non può intervistare neanche il il nessun rappresentante politico per svariati mesi l'anno cioè tutti quelli coincidenti con le consultazioni elettorali anche del più piccolo comune che viene servito da quella determinata da quella determinata emittente
E allora non è accettabile c'è pentire ma ridiscutiamo
E allarghiamo le maglie però comunque le ingabbia Tura deve rimanere venga vettura deve saltare in via e se non verrà accettata la nostra proposta di mo'di abrogazione senza su un altro tipo di modifica si tratta di sopprimere le parole emittenza locale
Egli ha nel nell'articolo uno comma due della legge cinquecentoquindici del novantatré e quale altra norma e delle altre normative con connesse se non ci sarà una scelta politica in questo senso la strada del referendum abrogativo resterà una strada obbligata che permetterà anche l'emittenza locale in quella sede di far sostenere la propria voce
E quindi di poter affermare un altro principio importante per la battaglia della libertà e del pluralismo
Un'ultima parola è quello di di aggiungere perché sul contratto collettivo stato stipulato un contratto collettivo
Altamente innovativo come dicevamo prima e che introduce elementi di forte flessibilità e di interesse per il settore che contribuirà a fare aumentare l'occupazione nel nel nostro settore se altri se altri avevano interesse a discutere con noi
Noi non ci siamo certamente sottratti a questo dibattito sono altri che non hanno accettato di di trattare
Ma non dico a alle nostre condizioni di trattare in generale con per fare un contratto che fosse effettivamente rispondente alle esigenze dell'impresa vedetevi sia locale
E sotto questo profilo territoriali Trevisi locali credo che abbiano fatto una buona scelta per dare un elemento contrattuale ai tre mila lavoratori che sono che che operano per l'Inter nelle nelle nelle oltre mille trecento imprese del coordinamento erranti Corallo
Ringrazio di aver partecipato al convegno
Ora caratteristica di questi lo per il
Il lavoro che stiamo facendo ha un valore importante perché vi renderete conto che ormai da un po'di tempo siamo decisamente più mitica come ricordava L'avvocato Porta sei resteremo uniti siccome abbiamo tante ragioni da far valere state tranquilli che ci rivedremo ma per celebrare qualche vittoria più grazie arrivederci e a presto