Presentazione del "Controrapporto" sulla cultura in Italia org. da AN (c/o la sala del Cenacolo di Vicolo Valdina)

Signore e signori buongiorno io sono Angelo che Lippi insegna informatica generale all'Università di Macerata e in Alleanza Nazionale coordinò Bach sul tema azionato informatiche cultura
Ma adesso sono qui per darvi alcune informazioni sulla occasione che ci vede oggi riuniti qui
Ecco appunto oggi ne presentiamo alla stampa il conto rapporto di alleanza nazionale sulla politica culturale e svolta dal governo
Come vedete si tratta di un libretto di ottantaquattro pagine nel quale tra molte proposte viene criticata punto per punto
Settore per settore la politica di Veltroni che oggettivamente insufficienti rispetto alle molte esigenze e che tuttavia ricevo un eccezionale sproporzionato sostegno mediatico
Di contro l'apporto è stato prodotto nell'arco di un paio di mesi da un'équipe di giovani studiosi coordinati da Gino Agnese che responsabili per i beni culturali della direzione nazionale di Alleanza Nazionale
Oltre al libretto troverete anche almeno i colleghi giornalisti troveranno un una sintesi di sette cartelle che contengono aggiornamenti e nuovi elementi
Il punto di partenza dell'analisi che Alleanza Nazionale sporge sulla cultura è molto semplice
Si può riassumere della copertina di questo opuscolo che voi avete ricevuto cioè il governo dell'Ulivo non comprende che la cultura e una risorsa per l'Italia e ancor più si confermerà tale negli anni avvenire
Ma non solo il governo marca questo ritardo purtroppo infatti anche larga parte della politica e dell'economia non si rendono conto che la cultura è un ambito avveniristico e una risorsa
Per esempio e manifestamente indiscutibile che l'apporto dell'imprenditoria privata varrebbe a sfruttare al meglio la risorsa cultura ma in Italia purtroppo questo rapporto è a questo apporto è ridotto ai minimi termini
E se questo è uno degli obiettivi mancati del Governo va anche detto che l'imprenditoria privata non brilla
Adesso Gino Agnese terrà una breve relazione su conto rapporto quindi l'onorevole Malgieri
Dell'esecutivo di Alleanza nazionale il direttore del Secolo d'Italia nonché segretario della Commissione cultura della Camera traccerà alcune conclusioni
Ma intanto ascoltiamo rapido intervento di un giovane studioso che parlerà subito dopo di me cioè il dottor Giuseppe Mancini il quale ci parlerà delle ragioni di questo insufficiente impegno dell'imprenditoria privata sulla risorsa cultura un saluto intanto al presidente Fini
Al professor Fisichella al senatore senatore Maceratini all'onorevole Rositani al professor Pallottino
Alla dottoressa me moda meglio e a tutte le persone importanti che sono venute qui e ci hanno onorato della loro presenza adesso la parola al dottor Mancini quindi il dottore ha inizio e il dottor Malgieri grazie
Funziona funziona così sì
Sul palco
Ma forse è meglio così sedute
E in questo mio intervento cercherò di parlare su su come il commerci mento dei privati nei vari e più importanti momenti della politica per la cultura
Sì e oggi non solo opportuno ma in realtà indispensabile per una piena valorizzazione del nostro patrimonio culturale
In realtà dopo due anni di governo dell'Ulivo in questo campo è stato realizzato poco o nulla
A l'unico provvedimento di un certo rilievo è stata la convenzione firmata il ventisei novembre del novantasei quindi un anno e mezzo fa circa tra la Confindustria dal presidente della Confindustria fosse e il ministro Veltroni ma realtà questa convenzione aspramente un atto politico è una cornice che varia entità una serie di altre convenzioni
Che che appunto realizzino dei progetti ben precisi e alta fino a fino adesso è stato fatto poco o nulla
Sono state Fermana altre tre quattro convenzioni è stata realizzata solamente una mostra a Venezia sulla porcellana del settecento è questo per una serie di motivi
In primo luogo la stessa figura di Veltroni non riesce ad attrarre imprenditoria privata ma realtà la respinge perché a con le stesse imprese che lui vorrebbe coinvolgere nella gestione del patrimonio culturale realtà lui tutte giorni si scontra per il problema della terra delle trentacinque ore tutta un'altra serie di di questioni e in secondo luogo gli strumenti che Veltroni ha in mente per coinvolgere l'imprenditoria sono largamente insufficienti e sono realtà due
Da una parte le sponsorizzazioni il ministero dovrebbe ma preparare dei piani d'intervento che verrebbero finanziati dall'eventuale intervento dell'impresa e in secondo luogo i servizi aggiuntivi
Questo questo schema si è arriva al rivelato insufficiente
Soprattutto nell'esempio di Pompei che la legge del la legge trecentocinquantadue del novantasette ha creato come soprintendenza autonoma sia dal punto di vista scientifico che finanziario
Il degrado di Pompei e sotto gli occhi di tutti è secondo un proprio un progetto preparato dallo ammonio non sfonda a si avrebbe bisogno di circa cinquecento miliardi per un piano di risanamento e di valorizzazione cinquecento miliardi in cinque anni ma in realtà di questi soldi ma non si sa bene da da dove possono provenire
Ma il provvedimento di Veltroni prevede degli zingari del trenta per cento sugli investimenti in cambio il dello sfruttamento per tre anni di queste a possono essere dell'insula qualsiasi altro edificio
Che può essere sfruttato in termini di immagine ma i privati anche sono riuniti in un comitato d'impresa fino adesso hanno bocciato
Il provvedimento di Veltroni ritenendolo insufficiente e hanno presentato tutta una serie di programmi di iniziative alternative
Che verrebbero però secondo loro realizzati al di là di quelle che sono le convenzioni Ò interventi a appunto di Veltroni perché il punto il punto fondamentale da mettere in evidenza che realtà
Il privato a allorché intervenisse sarebbe in ogni caso subordinato a quelle che sono le i progetti di progetti di Veltroni perché anche per Pompei Veltroni fornisce una Sir fornirebbe una serie di interventi da attuare
E privati dovrebbero finanziarle
A questo è il caso anche nella trasformazione degli enti lirici in fondazioni che è stata decisa da Veltroni per decreto
Anche qui nel consiglio di amministrazione i privati sono sempre in minoranza e quindi potere effettivo di programmare di realizzare la gestione degli enti lirici
Rimarrebbe Sempre è completamente in mano all'autorità pubbliche senza alcun coinvolgimento dei privati parlo di coinvolgimento per quanto riguarda il potere decisionale è il risultato di di questo di questa iniziativa è stata che presento il teatro l'ente lirico più famoso in Italia alla Scala affina desto raccolto ventotto miliardi che sono assolutamente insufficienti per realizzare una stagione lirica all'altezza
Della del nome della fama della Scala
E il secondo problema da mettere in evidenza che Veltroni quando parla di privati pare alta solamente dell'impresa in questo modo
Trascurando completamente tutto quello che è il settore del non profit o comunque del mecenatismo individuale che viene in questo modo escluso da un possibile coinvolgimento della risorsa cultura
Perché dobbiamo tenere presente che per quanto riguarda l'impresa le in paese è impensabile che esse siano coinvolte solo come Mary sponsor
Delle iniziative decise dalla ministro sarebbe molto più intelligente coinvolgerle presso portarmela professionalità in termini di progettualità
Quindi coinvolgere nel momento creativo di come ascoltare la risorsa cultura in secondo luogo in secondo luogo coinvolgerle per l'individuazione di quelli che sono gli strumenti operative del reality operativi per realizzare le varie iniziative
In terzo luogo a utilizzate a atti risale anche perché mi e il riferimento di finanziamenti
Un altro strumento ideato da Veltroni per reperire fondi da utilizzare per il lancio di Pompei la cosiddetta Società Italiana per i beni culturali che dovrebbe emettere delle obbligazioni sul mercato internazionale
Che verrebbe ora essere ma garantiti garantite
Dagli introiti dei biglietti di Pompei gli stessi biglietti che secondo Veltroni dovrebbero finanziare il i piani di di rilancio quindi anche questo è uno strumento credo ne soffre insufficiente ISEE
Questo prologo diciamo destinato dedicato alla rapporto tra il ministero può Veltroni persi per semplificare perché
Irresponsabile io passabile è un politico direi che il dottor Mancini ha detto le cose principali
Effettivamente ciò di il concetto che è oggettivo può passare secondo Alleanza nazionale deve passare e che Veltroni per il fatto di essere una figura politica
E non una figura super partes come sarebbe auspicabile che fosse il ministero della cultura Veltroni
Non attrae l'iniziativa privata nel campo della cultura bensì la respinge
Questo non è una cosa che ognuno può avere le sue idee e così perché nel caso delle trentacinque ore Veltroni ministro della cultura entrati in conflitto con l'imprenditoria all'imprenditoria privata ecco
E solo questo un
Solo una parente sì
Io ho preparato qualche appunto ma parvero per pochissimi per pochissimi minuti
Vorrei dire la cultura intanto intendiamo con diciamo cultura intendiamo qui non soltanto il patrimonio storico artistico archeologico paesistico del nostro Paese bensì anche l'attuale creatività degli italiani e l'attuale ricerca
E noi diciamo che questa tutto questo tutto questo è una risorsa dell'Italia purtroppo è una risorsa che in buona parte non è sfruttata
E le cui potenzialità distese già nel prossimo futuro restano latenti
Ed è diciamo diciamo la verità questa potenzialità
Resta anzi sono una o molteplicità di potenzialità quindi queste potenzialità restano nascoste restano fuori comunque
Dalla attenzione dalla classe dirigente del Paese dirigenza politica compresa si intende che vi sono delle attende le eccezioni e che occasionalmente la cultura come tema e come problema finisce diciamo così in prima pagina ma dice qualcosa anche dice molto anzi il fatto che la cultura non abbia ottenuto alcuna citazione dei discorsi programmatici di Prodi
Tanto meno in quello relativo alla legge finanziaria questo è un dato inoppugnabile
Ed è altrettanto grave
Che il tema della cultura si sia affacciato solo per qualche attimo nella fin troppo lunga conversazione televisiva del presidente La Repubblica nella notte di Capodanno ma un attimo o due
E questa disattenzione questa considerazione di basso profilo
E che vengono assegnate alla risorsa culturale sono non tanto incomprensibili sono piuttosto ingiustificabili marcano esse comunque un ritardo un mancato corretto rapporto con il tempo storico che viviamo
E sono all'estero motivo di stupore io ricordo spesso quel che mi disse già qualche anno fa a Barcellona un discusso ma grande nome dell'economia dal Bride
Voi italiani mi disse siete dei matti la vostra cultura è una miniera e la tenete semi abbandonata
Ma perché questo ritardo in che cosa in che cosa consiste consiste nell'attitudine della dirigenza italiana largamente intesa
Nel della dirigenza venerabili vere alla giornata e questo è forse una triste verità che una certa fasce di esponenti democristiani
Ha lasciato al nostro Paese paese nel quale il teatrino della politica alimenta appunto
Ogni giorno se stesso di di di piccole quotidianità
Naturalmente bisogna avere consapevolezza consapevolezza di alcune condizioni che al nostro tempo storico derivano dalle nuove nuovissime tecnologie di comunicazione
E bisogna dunque considerare anzitutto che immersi come siamo nell'universo comunicazionale dei nostri giorni che è inedito
Ed è senza precedenti ed è senza paragoni noi abbiamo la sensazione di vivere in uno sterminato presente di fatti
Vediamo che specialmente nei giovani certe permangono ma perdono d'importanza tuttavia le nozioni di presente e di futuro
Ma la politica non ha dignità di politica e di viene un basso esercizio di gestione dell'oggi se non si dà una prospettiva se non da se stesse a una prospettiva almeno una prospettiva a breve termine
Ed ecco la conclusione a breve termine non solo è prevedibile mai scontato un aumento un aumento della domanda cultura
Sempre intendendo per cultura tutta la varietà dei tanti impegni e delle tante attrazioni che si riferiscono alla sfera diciamo così ora in Breve è sommariamente delle necessità immateriali dell'uomo
Ecco l'inciampo allora mentre le necessità in materiali dell'uomo aumentano di importanza fino a diventare primarie nelle società occidentali nelle società progredite noi vediamo che non c'è un non c'è una adeguata risposta almeno noi vediamo che in due anni di governo il
Governo italiano in due anni di esistenza non ad tanto delle risposte proporzionate alla a alla situazione nel campo nel campo della cultura
Noi Italia abbiamo una responsabilità molte volte maggiore rispetto a a un altro Paese
Che può essere paragonato al nostro sola Germania o o la stessa Francia una responsabilità molte volte maggiore verso verso la cultura
E quindi sarebbe pensabile che noi avessimo una destinazione di bilancio dell'Italia desse una destinazione
E di bilancio ai temi della della cultura maggiore invece il dato oggettivo che Veltroni non rimuove nonostante
Le sue trovate alcune bisogna dire
Intelligenti e lo gliele riconosciamo alcune cose non siamo mica
Ma l'Italia non da una risposta a adeguata l'Italia spende meno questa è la conclusione per la cultura spende meno degli altri Paesi europei quando ebbe spendere molte volte molto molto di più
Questo il le il e il inciampo come dicevo prima ed è questo e il dato che noi Alleanza nazionale vogliamo modificare stando stando all'opposizione ed essendo consapevoli delle difficoltà
Perché la la la cultura non nell'immediato non fa voti
Però noi abbiamo il dovere di dire a Veltroni che in due anni non è stato capace di immaginare neanche il minimo coinvolgimento e sul sul terreno della del occupazionale della politica per la cultura nel Meridione
Ecco per esempio noi non abbiamo non abbiamo un piano non abbiamo alcun Progetto e del Governo che si riferisca alle possibilità occupazionale che possono derivare
Dalla o da una corretta gestione della della risorsa da una della risorsa cultura queste sono cose che gli intellettuali indipendenti specialmente stranieri ci dicono noi li li incontriamo parliamo e apprendiamo apprendiamo tutto questo
Quindi la la finalità del contro rapporto
Che noi presentiamo oggi alla stampa e queste e quella di dare di dare una sveglia di dare una sveglia
Alla politica italiana si capisce che noi alcune cose Alleanza nazionale le può anche esagerare possiamo mancare degli obiettivi noi ci occupiamo di politica quella che va considerato però che va accettato e l'impegno nostro che che che noi profondi amo su questo tema siamo profondamente convinti che dalla puntura può derivare dalla sfruttamento della risorsa Kultur può derivare all'Italia occupazione pur può derivare all'Italia ricchezza andiamo verso e ho finito andiamo verso la globalizzazione cioè la globalizzazione piano piano coprirà tutto il pianeta alcune nostre produzioni tradizionali dell'Italia dovranno fare i conti con quelle dei Paesi nuovi dei paesi emergenti saranno dolori e e non è una per profezia quella di dire che alcune proprio produzioni saranno sconfitte perché questa
E nell'ordine nell'ordine delle cose allora dunque abbiamo il dovere non di arroccarci per carità
Non di arroccarsi ma abbiamo il dovere di attestarci su certi contrafforti dove non possiamo avere concorrenza
Il contrafforte della cultura intendendo per cultura lo stile italiano no cioè il patrimonio ma fino allo stile italiano fino alla moda fino alla creatività
Questo contraffare i su questo contrafforti agli italiani non devono e non possono temere insidie quindi la proposta e la critica di Alleanza nazionale contenuta
L'una e l'altra in questo libretto ripeto vogliono essere una sveglia e possono e vogliono testimoniare l'impegno di questo partito su questi temi vi ringrazio
Gennaro Malgieri ora attirerà qualche conclusione come è stato detto di questa
Di questo incontro con la stampa e con alcuni operatori dalla cultura sei più che di conclusioni perché questo è un argomento veramente che merita grandi approfondimenti mi limiterò semplicemente a chiosare alcune delle cose che sono state già dette che sono contenute in questo rapporto alla luce di recenti di recenti dati
A cui ci ha dato modo di accedere diciamo così il ministro Veltroni in dando io vorrei soltanto sottolineare che
La tragedia della cultura del nostro paese è spiegabile con due cifre in Italia e concentrato come tutti sapete
Il i due terzi sono congelati i due terzi del patrimonio culturale mondiale
Il nostro Paese spendere per la tutela la valorizzazione di questo imponente il patrimonio lo zero virgola due per cento del suo bilancio
Pari cioè a meno di due mila miliardi mille novecentosettanta se non sbaglio nel mille novecento e novantacinque mille seicentonovantaquattro se non vado errato nel mille e novecento e novanta sei
La Svezia che neppure paragonabile Spender l'uno per cento la Francia spende lo mise alla Gran Bretagna lo zero virgola otto la Francia lo zero virgola sei ecco queste sono soltanto degli elementi che vi fanno capire come ed in qual misura è tenuta in considerazione la cultura lo stato della cultura dei beni culturali
Nel nostro Paese e come la cultura approfondendo il discorso venga nella migliore delle ipotesi utilizzata dalle classi dirigenti di questo Paese
In maniera particolare dalla classe dirigente ulivista e
Dalla classe dirigente ulivista e quindi per essa da l'onorevole Walter Veltroni il pane devo dire ha scatenato negli ultimi due anni una vera e propria offensiva culturale
Per cercare anche di dare compimento in sostanza a quello a progetto egemonico del quale tante volte si è parlato ma si parla di questo progetto egemonico molto spesso senza avere dei dati concreti di riferimento io ne faccio qualcuno
La volontà accentratrice di Veltroni è venuta anche in evidenza nelle ultime settimane da questa legge sul teatro che sta cercando di portare di di di portare a compimento
Si è già cimentato come tutti sapete col cinema con delle cose che ricorderò questa mattina ma che sono all'attenzione del dibattito del dibattito politico
Io voglio per esempio attirare la vostra attenzione sul fatto che nei giorni scorsi è passata quasi completamente sotto silenzio la nomina del nuovo presidente della Biennale di Venezia
Il presidente della Biennale di Venezia Biennale di Venezia badate bene sottratta al dibattito parlamentare attraverso un decreto legislativo
Del del ministro e quindi trasformata da ente in società di cultura beh ci si sarebbe aspettati che alla presidenza della Società di cultura ciò andasse un uomo di cultura ma dovendo trovare un posto pietra il l'Ulivo dovendo trovare un posto al professor Paolo Baratta
Insigne economista e che più volte ministro della repubblica per che cosa
Io alla poltrona di presidente della Biennale
E e naturalmente non accontentandosi di questo che fa dell'ultimo presidente la Biennale quello che è stato in carica fino a questa settimana perché abbiamo votato il parere col nostro voto contrario naturalmente in commissione proprio giovedì scorso
Che fa dell'ultimo presenta biennale Lino Miccichè noto critico dell'Avanti come qualcuno ricorderà lo fa Presidente
Della scuola nazionale di cinema e naturalmente per non essere ovviamente accusato di partigianeria altri amici dell'Ulivo li colloca nello stesso consiglio di amministrazione
Così abbiamo un consiglio di amministrazione della società della Scuola nazionale di cinema che è completamente monocolore questo è uno degli ultimi esempi ma se ne potrebbero veramente fare molti al riguardo il regime ulivista nell'ambito della cultura
Sta sottraendo davvero con risorse e fa ingenerato una sorta come dire di cappa di piombo sulla cultura nel nostro Paese attraverso un un come possiamo chiamarlo un sistema ecco non diciamo altro un sistema di finanziamenti
Molto amicali nei confronti di chi la pensa alla stessa maniera
E a tutti noto il finanziamento dato al noto film che non avranno e l'Oscar come sapete Monella
Ricerche altro ormeggiato sui cartelli pubblicitari questo Pd a quali parti mi riferisco atrofizzato sui cartelli pubblicitari di tutte le città italiane e proprio ad una interrogazione nostra il ministro Veltroni ha risposto ma io non ci posso fare nulla la legge del mille novecentosessantacinque mi imponeva
Di finanziare questo film dimenticando ovviamente di dire
E che la legge del mille novecentosessantacinque impone il finanziamento ad opere nazionali soltanto se sono soltanto se sono anche culturalmente valide ma Veltroni anche finanziato ultimamente L'ultimo capodanno di Marco Risi per due miliardi e seicentoventitré milioni ritirato dopo quattro giorni con centosessanta milioni di incasso
Per esempio ha finanziato I vesuviani per un miliardo ottocentoventotto milioni e che ha portato a casa centosettantacinque milioni ha finanziato questo dibattito di questi giorni
Totò che visse due volte non Ennio scene deposte imolese vivente schifoso
Un film del genere di Ciprì e Maresco per un miliardo e settecento ventotto milioni non ci sono ancora i dati il produttori ad detto che sarebbe grasso che cola se portasse a casa un miliardo in realtà ha fatto sì e no cento milioni ed ha soltanto in programmazione
In quattro in quattro sale quest'ultimo è un film del quale si è di si è detto che sia scritto molto a ingenerato quel dibattito sebbene o non avere veniamo o meno bene a vedere la censura in questo nostro Paese io dico che se non è liberale avere la censura io mi domando anche se illiberale offendere i sentimenti di chi non si può difendere la censura nasceva nasceva così nasceva per questo motivo e ricordo anche riferendomi a questo film che fra le altre c'è la scena dello stupro della Madonna
Rispetto alla quale l'attrice comunista Laura Betti nota sodale di Pier Paolo Pasolini l'ha definito sull'Unità del quattro marzo un messaggio di straordinaria bellezza
Io penso anche che la concessione del contributo ad un film del genere integri il reato di cui all'articolo trecentoventitré del codice penale dal momento che la condotta
Dei funzionari responsabili dell'erogazione del contributo deve ritenersi palesemente violativa proprio della legge del mille e novecento e sessantacinque che regola l'ammissione ai benefici
Previsti appunto da quella da quella lontana legge che insomma Veltroni ha rispolverato
In la pompa magna negli ultimi mesi
E che stabilisce che il presupposto per l'ammissione alla beneficio e che le opere presenti nove cito testualmente oltre che adeguati requisiti di idoneità tecnica anche sufficienti qualità artistico-culturali o spettacolari
Ma se io mi domando poi da chi è formata questa Commissione che eroga questi fondi che eroga questi fondi e beh vediamo che la commissione consultiva per il cinema al novanta per cento è ulivista è formata da Oreste De Fornari animatore ai festival dell'Unità
Da Mario Fortunato giornalista dell'Espresso e per sua stessa autodefinizione diciamo di di area Nanni Moretti Anna ecco esistente questo posto nella cultura italiano
Di Davide Grieco pidiessino della prima ora da Dacia Maraini nota scrittrice femminista e do organica al PDS
L'unico che non è stato chiamato a Veltroni perché già c'era
E tale Giulio bassi
Con il teatro Veltroni sta facendo la stessa cosa se diamo uno sguardo io vi do soltanto di Cheney e quali anzi Pisco se diamo uno sguardo a come è composto il consiglio di amministrazione ritorna nel consiglio di amministrazione
Il referendum cioè il risultato abrogato della della del del dal ministero dello Spettacolo cioè non si tiene in alcun conto del dal risultato di quel referendum perché fatto di diritto della dipartimento del costituente o CNT centro nazionale del teatro
Fa parte il direttore generale del Dipartimento dello spettacolo poi due membri sono di nomina diretta della ministro dei Beni culturali con delega allo Spettacolo
Due altri membri sono nominati dalla Conferenza ci sta città regione e voi sapete bene la maggioranza di che segno Pd mi pare che più che di lottizzazione come era una volta qui si possa parlare si debba parlare di latifondo ulivista io credo che questo debba allarmare l'opinione pubblica la cultura non è qualche cosa di estraneo di accademico di lontano che non inerisce la nostra sono sparite no è proprio attraverso la formazione delle idee credo
Che si si compiono diciamo così delle scelte all'interno all'interno della società della società civile
Tutto quanto questo fa il paio poi con la inefficienza rilevata da Gino Agnese cito anche qui a volo d'uccello il problema della catalogazione ed il Ministro per me rimane il ministro Fisichella
Sua cui ha dedicato a questo tetto ha dedicato molte delle sue riflessioni quanto era ministro dei beni culturali oltre ad essersi cimentato per fare una una sana pulizia in quel ministero non lo ringrazio Remo mai abbastanza per aver allontanato certi personaggi che oggi stanno invece ritornando attraverso attraverso le nomenclature che l'Ulivo sta compì tanto
Ecco il problema della catalogazione un problema molto serio voi non sappiamo quello che abbiamo ci sono Palazzi antichi romani qui scantinati si trovano riposte sono utenti giacimenti che sono seppelliti ma anche in piccoli centri parlo per esempio di un piccolo centro del Salernitano che a un museo di arte di arte antica particolarmente interessante anche se poco conosciuto il muso di Pontecagnano
Completamente chiusa la parte che riguarda per esempio anfore antichi mosaici cioè non si sa da quanti decenni sono stilate quest'opera ripeto è la maggior parte la maggior parte dei siti culturali del nostro Paese mi pare circa il settanta per cento pensa dopo circa il settanta per cento non è visita dai queste uno scorcio questo stando perché l'Italia non è soltanto il Colosseo e e la Cappella Sistina l'Italia e molte altre cose e l'Italia potrebbe essere dal punto di vista culturale potrebbe offrire dal punto di vista culturale
Delle risorse dal punto di vista economico veramente straordinario economico ed occupazionale ma questo mi pare che non si ponga non si pongano seconda molta attenzione così non si pone molta attenzione mi pare
Alla conservazione alla preservazione del bene culturale stiamo parlando ora
Qualche qualche legge al riguardo ma io sono stato le scorse settimane a visitare il museo di arte antica di Reggio Calabria
E le finestre del primo piano solo delle finestre di un qualsiasi appartamento
Cioè la possibilità che un pazzo uno scriteriato tiri un sasso
E danneggi per esempio la più importante collezione numismatica dell'antichità che nel museo di Reggio Calabria
è una cosa mi pare che non non non non non suscita i cattivi pensieri da parte da parte di nessuno l'altro giorno a Napoli un giornale napoletano il giornale del Sud diretto al nostro amico
Gino Franco Baudo che oggi ha mandato un redattore a trafugare
Un libro in una biblioteca incustodita
Dove sono tra le più preziose cinquecentine dell'Italia meridionale
E siccome si lamentavano una continuazione furti in questa biblioteca e nessuno provvedeva genialmente Franco balbettio ci ha mandato una natura trafugato salvo dopo
Aver restituito invitati in due ore le il il il il bene il Veneto la fuga non è successo niente
Non è successo niente come non è successo niente dopo una denuncia fatta da noi dei manoscritti ritrovati nel sottoscala nelle cantine gli scantinati del Teatro San Carlo per esempio di alcune opere completamente sconosciute di Paisiello
Ma io cito soltanto dei fatti a croce nostro Nicolosi coloro che che che fa cose di dire che fa di sì con la testa già io cito dei fatti e rispetto a questi fatti mi pare oltre che gli annunci ad effetto del ministro Veltroni mi pare che poco sia stato fatto questa è la situazione dell'arte dalla cultura dei beni culturali dei beni monumentali del nostro Paese beni monumentali che neppure vengono presi in considerazione come risorsa
Come si diceva come si diceva poco fa figuriamoci come nelle nostre aspirazioni naturalmente le nostre aspettative
Farla prendere in considerazione come un grande straordinario bene identitario perché un popolo se ha bisogno di riconoscersi in qualche cosa si riconosce in quelle che John Ruskin mi chiamava le Pietre che cantano
Cioè a dire in tutto quello che appartiene alla nostra tradizione culturale io la nostra memoria storica io mi pare che il governo dell'Ulivo tra le altre cose nei confronti di questa memoria storica sta compiendo un programmatico genocidio culturale
Nell'aria
Grazie al all'onorevole Malgieri adesso alle domande se ecco ci sono giornalisti o altre persone avevano da fare delle domande ben volentieri
Noi rispondiamo prima volevo però dire una cosa che Alleanza nazionale è stato il primo partito
Che ha proposto la istituzione di un ministero per la cultura e il presidente il presidente Fini addirittura personalmente ne parlò nel mille novecentonovantasei prima della che cominciasse la campagna elettorale di quell'anno
E noi vedemmo
Perché invece il l'Ulivo sì ha proprio dipende anche non è che non è ora vorremmo dare l'esclusiva otto mantenere l'esclusiva insomma l'Ulivo è venuto dopo
Ha preso questa proposta che era originariamente di Alleanza Nazionale la portata
Fino a dove ora dirò
Intanto la proposta di istituire un ministero per la cultura era contenuto nel programma del Polo e non era invece contenuta nel programma dell'UPI
Ma dico tutto questo per rivelare che dopo due anni Verdi promesse Veltroni non ha fatto il ministero per la cultura perché
Nel governo c'è una diversa veduta su quest'argomento tra Veltroni e Bassanini quindi ancora una volta sì c'è un ritardo oggettivo che è dovuto agli scontri sotterranei esistente nel governo
Quindi le domande siamo ben contenti di rispondere
O che la proposta di legge scuse Gino la proposta di legge di Alleanza Nazionale sono pronta entro il mese di Giudea sicuramente piano di quello del governo che appunto si è impantanato intorno alla Commissione che gli il governo ha sottratto al dibattito culturale e politico ad una soluzione permise alla cultura e anche questo
Molto grave ha detto anche noi credo sia il nostro piccolo siamo avrebbe al personalizzati la scuola dell'obbligo l'abbiamo fatta credo che avremmo potuto dare il nostro modestissimo Contri in
Esce fuori nei cassetti di Palazzo la commissione come sono io e mio figlio abbia fatto ragionevole margine la commissione che è lì che è stata incaricata Veltroni di
Fare questo programma di redigere questo programma e del nuovo ministero questo progetto del nuovo ministero
A ha lavorato sempre a porte chiuse cioè la intellettualità italiana la cultura italiana gli italiani non sanno a che punto si è quali idee sono sul tappeto e e quindi al di fuori di ogni dibattito
Grazie per le domande allora
Dica
La chioma
Da
Io
Allora
Proponeva si ritrova
Procedure grazie
Non ce l'ho
No
Grazie
La
No cioè
Abbiamo però parlato dalla ricerca de intendiamo la cultura come sui successi cioè
A cioè cioè grazie grazie
Posso dire sulla ricerca hanno brevemente Gino si cerca ma sulla ricerca si sono soffermati ora si possono dire i nomi degli autori
Nel documento programmatico di Verona il presidente Fini ed il senatore Fisichella
Parlando della ricerca scientifica in Italia come un autentico dramma se voi pensate che in Italia lo Stato destina meno dell'uno per cento la ricerca scientifica be'vi rendete conto come di in qual misura noi siamo tributari diciamo così di ciò che avviene all'estero anche questo è un modo per sentirsi colonia e quindi a sovranità limitata
Ancora una domanda velivoli si dica se dica dica
Berlusconi
Sia che
Grazie
Che
Cresciuti
Centrale sì che cantastorie sì sì
Cronologia
Si legge nella l'Italia resta muore
Bisognerebbe sì
Richiesto
Difesa oggi
Incerto c'è questa io rispondo subito c'è questa difficoltà del della delle gallerie delle gallerie d'arte il cui epifenomeno è costituito da quello che ha detto Gennaro Malgieri a proposito del della Biennale di Venezia noi rischiamo di consegnare la Biennale di Venezia strapparla all'arte consegnarla invece al sistema dell'arte
E cioè agli interessi finanziari che sono dietro all'arte perché non abbiamo una rappresentanza degli artisti nella direzione della Biennale di Venezia abbiamo invece un esponente del del dell'attività economica ecco e e addirittura a Venezia che a sempre celebrata al meglio diciamo le nozze tra l'arte italiana e l'arte degli altri paesi perché poco questa è la è la funzione del di Venezia i vari della funzione alla Biennale quella di coniugare dà il meglio dell'arte italiano con il meglio che c'è nel negli altri Paesi invece noi corriamo il rischio di vedere Venezia ridotta a scenario a scenari o della dell'arte sistema mondiale e già all'ultima edizione della Biennale di Venezia come lei sa e è stata una testimonianza di queste pretesa da predominante l'arte americana
Grazie dalla domande
Va bene
Da Saro certo
Per ulteriori
Allora
Sulla situazione
Previsti sì borghese questa
Eduardo
Disabili non solo sangue
Insomma no onorevole Fioroni
Cesarione ma
Presidente fa comunque restrizioni di orario
No gli Oscar no
Il sfiducia nei confronti
Istanbul diritto precisa anzi
Perché non possiamo
Provocatorietà nel caso bisogno grazie debba questo avvenuta
è un tema cruciale è un tema interessante però non possiamo dimenticare che noi abbiamo i migliori restauratori del mondo ecco questa Eva
Bisogna però come giustamente è stato detto convertire ora queste esperienze queste altre specializzazioni in in misure di legge un problema tecnico questo qua certamente va affrontato
Do
No
Sì che è una prospettiva certamente allarmante però dobbiamo partire da dal fatto che abbiamo degli istituti di restauro e che sono celebri nel mondo e che probabilmente devono anche assumere qualche consiglio dai tedeschi ma insomma
è un problema tecnico che deve avere una proiezione poi nelle nelle nelle norme di legge
Altra
Prego a lei grazie Francia ed altri
Mi scusi non sa chi
Solo
E
Occorre membro
Possano
Si e quello è un problema è un problema gravissimo un problema gravissimo perché noi l'abbiamo già sollevate ancora vogliamo sollevare sulla Biblioteca delle i del Conservatorio San Pietro a Majella e le e i più importante deposita è una brutta parola ma il più importante contenitore della storia musicale del del sedici entro ora la ressa venendo un un fatto che effettivamente grave va denunciata e cioè che questa questo grande bene culturale
E venne a beneficio di pochi che governano il il l'istituto stesse dei conservatori San deve a maniere si dà il caso di studiosi di grande autorevolezza che sono venuti perfino dagli Stati Uniti è vero questo no e per per studiare nel nostro insigne Conservatorio di San Pietro a Majella e e si son visti che fermati da da pratiche burocratiche da da rinvii eccetera eccetera e la ringrazio di questa è una oggi
Il problema a non voleva dire queste
Attraverso ma io Paolo Brogi
A a
Ieri
Allora
Perché
No
No avvocato
Virgola
Psicologicamente
E presente seppur
Sono però
Che socio
Insomma giudice caro sforzato
Diego e certe cioè quando lei vede ma noi noi infatti solleviamo la questione
Posso continuare no pochissimo
Ci si Cece nove
Dieci
Costante
Richiede destinati a prossimo
Informatissimo sui
Dove c'è la scienza
E noi dobbiamo fare i conti sulla venisse va be
Nulla noi dobbiamo fare i conti con questo dato che il punto di partenza si parla di musica d'Italia e il Paese che ha il minor numero di orchestre
Esito questo quei ecco che basta partire da qui grazie all'estero
Sudamericani soppressa facoltà
Si
Pone omissione imputato sospeso il annotazione plastica il raccomandazione guerra le con la citazione pur avendo oltre che cura nel profondo sud il
Tanto certo sarà
No padre e figlio c'è qualcosa corso
Io credo che ci sono gli esponenti politici
Della Puglia de Leanza nazionale che si sono anzi credo so che si occupano intensamente di questa di questa questione sentivo parlare proprio l'onorevole Tatarella due tre giorni fa
E quindi lei credo che vedrà presso sul giornale gli esiti di questa di questo interessamento di Alleanza Nazionale questa partecipazione di Alleanza Nazionale alla svolgimento di di di questa attività in favore del teatro barese
Penso che leggerà sui giornali tra pochi giorni
Qualche cosa di interessante in proposito perché ripeto nelle ho sentito l'onorevole Tatarella che faceva indiceva una riunione per occuparsi di di questo argomento a Bari non sono io però personalmente informato del dettaglio
Credo che tra qualche giorno lei saprà
Prego
Il signor grazie
Aggiungo a quello che tu dicevi un'altra cosa
Che non si tratta soltanto di tutelare e valorizzare il patrimonio culturale ma anche di acquisire le nuove forme culturali io cito soltanto un dato dal mille novecentosettanta la Galleria nazionale di arte moderna di Valle Giulia non acquisisce un dipinto un volume va un frammento un qualche cosa cioè noi siamo completamente spariti dal mercato mondiale dell'arte e noi non sappiamo le generazioni che verranno non sappiamo se vanno alla Galleria nazionale di arte moderna che cosa è stato prodotto negli ultimi ventotto anni insomma all'importante
Mancano mancano molti autori importanti meglio devono Andrea perché l'Alitalia non ha fatto una politica degli acquisti e pensare che la Galleria nazionale d'arte moderna fatto gli acquisti anch'in tempo di guerra cioè queste quindi l'abbiamo le nostre collezioni di arte contemporanea tutte arretrate ma non è che lo dico io l'ha detto la soprintendente della che della Galleria nazionale d'arte moderna
Abbiamo le collezioni ferme agli anni Settanta
E quindi ai primi anni Settanta e quindi dai primi anni settanta in poi abbiamo la modestissima
La presentando sarde de degli autori che nel frattempo sono giunti alla celebrità alle
Certo non c'è dubbio e su come risorsa bene
Sì esistono sarà
Ritorniamo arrivando meglio di me
Estrarre
Simbolo
Allora fino
A
Un più
Volte
Sia veramente
Creando però
Dove si deve
Fare destinati espressamente
Alla
Lennon opera meritoria si può ridurre ma norme questa attività va segnalato migliaia di personale
Perché
Dunque
Quarant'anni per
E così ma ritornare sì erano
O
Recentemente il presidente l'ignoranza aperto un centro importante anche
Di cultura sia sul
Dovrebbero Dini ma modestamente ce l'ho pure io sono il rappresentante di Alleanza nazionale ma accusa prescrizione destinato ci sono altre
Appena che poi Madonia in rappresentanza di Alleanza nazionale
Va bene
Allora
Io credo che se
Perché ipocrisia però
Garantita
Esigono diciamo va be vorrei dallo
Dove ma certo perché se primo nucleo
Certo auguri
Fare in modo che quello che nelle nostre possibilità perché è chiaro che un ogni fenomeno associazionistico non deve che essere seconda da un partito politico specialmente poi uno dell'altezza come quello che lei va promuovendo
E che altro abbiamo lei
Allora il presidente Fini proprio recentemente ha dato incarico all'onorevole Gasparri di fare un Censimento di quello che si sta facendo negli enti locali anche sul terreno della cultura
E di promuovere una serie di iniziative di suggerimenti che naturalmente essendo degli enti locali delle delle realtà uno diverso dall'altra insomma sono com'è molto complesso intervenire però la testimonianza dell'impegno di Alleanza nazionale su questo punto è dato dal fatto che il presidente fina creato proprio una struttura che si occuperà di questo tra l'altro
Grazie allora grazie questo è il primo momento appunto di una iniziativa che si svilupperà grazie