"L'accordo delle 35 ore: effetti sulle imprese e sull'occupazione" organizzato da: Associazione industriali presso la Camera di Commercio, via Sette Luglio

Ripeto da ultimo l'onorevole D'Alema
Che non c'è più margin discussione sul merito è una cosa che si deve fare che forse si farà chissà se si farà
Però per che cosa si deve fare
Qui dobbiamo discutere del vero merito della questione che è una questione politica mi sarebbe tanto piaciuto anche a me eseguire
Il suggerimento di Calabrò di gelare mediatica non tenute discutiamo della questione in termini pragmatici
Prescindiamo delle questioni ideologiche nelle questioni politiche
Queste è tutta una questione che ideologica e politica anzi se mi permettete molto più politica di quanto non sia ideologica perché poi e vedo che i partiti vivono anche ideologia e Rifondazione Comunista e anche un partito fu ancora fortemente ideologizzato ma la questione non è soltanto nel mito
Della rivendicazione di Rifondazione il mito ideologico qui è una questione strettamente politica e che cosa accadde
Ce lo ricordiamo
Ci ricordiamo ci fu una una un andammo vicini ad una crisi di governo e per evitare la crisi
La maggioranza decise di pagare un prezzo devo dire che ha al momento in cui fu deciso di pagare quel prezzo non tutti nella maggioranza erano d'accordo perché ci fu un braccio di ferro
Tra coloro eccetera queste metto anche il segretario del PDS D'Alema che intendevano continuare per cercare di portare lo scompiglio nella parte avversa
Accompagnati da un grande battage di pubblicitario e di informazione pubblica voluta ricorderà ve lo ricorderete che pagine tristi che l'abbiamo vissuto imperante quella settimana anche riguardo alla informazione e riguarda la pressione sull'opinione pubblica che doveva essere doveva come dire mettere in un angolo di fondazione da una parte e dall'altra invece coloro che si mostrarono più arrendevole e cioè che tentarono di risolvere la crisi concedendo magari verbalmente qualcosa e questo fu il Presidente del Consiglio
Il quale presidente del Consiglio fece una cosa che molti altri presidenti del Consiglio
Della sua estrazione politica in passato avevano fatto scavalcare cavalcare la parte moderata della sinistra per fare un accordo con l'estrema sinistra chi si ricorda del tempo del centrosinistra delle vicende per la sinistra democristiana e il il PC di allora si ricorderà questa tentativo di Tenaglia consigliando
Noi abbiamo sottoscritto il Parlamento italiano ha sottoscritto la maggioranza ovviamente del Parlamento piano ha sottoscritto un fatto che è tipicamente politico e ne stiamo pagando un prezzo ad un patto politico
Quarant'è difficile scappare da questo perché qui Bertinotti si sta giocando la sua esistenza
Non è soltanto una questione ripeto di ideologia e perché lì è in gioco la sua rappresentanza politica e la disputa che c'è tra luglio del PD sette la rappresentanza politica della sinistra
E in gioco anche la rappresentanza politica degli interessi dei lavoratori Bertinotti non potrà mai concedere che a rappresentare il mondo dei lavori della dei lavoratori siano i sindacati
Che non a caso sono i suoi avversari in questo momento
E il PDS
Qui si giocò tutta quanta la partita e vi si doveva decidere
Se fare la crisi o se non farla una signora che cordone diceva che è stato bene non averla fatta perché il prezzo purtroppo l'argomentazione il prezzo che si sarebbe pagato per sulla crisi di governo sarebbe stato talché ci avrebbe espulso dall'Europa io nego tutto questo naturalmente nego tutto questo
Perché c'erano altre soluzioni le politiche
E di politica di bilancio e di impostazione della Finanziaria ciò di cui si stava discutendo a quel tempo che avrebbero ugualmente consentito di entrare in Europa e anche risolvere il problema della crisi naturalmente avevano un altro prezzo politico
Era il prezzo politico del cambiamento della maggioranza eccetera eccetera questa cosa non fu fatta e allora si pagò
Oggi ci troviamo di fronte ad un passaggio molto stretto io non so quali miracoli verbali perché tali saranno quali miracoli verbali
La linguaggio italiano il linguaggio dei politici italiani soprattutto dei politici della prima Repubblica e molto ricco e fantasioso in in questo senso e quindi quali miracoli verbali si introdurranno
Per dire e non dire una cosa perché dovremmo trovare un linguaggio che evadere il termine trentacinque il numero trentacinque e numero due mila uno
Che chi sta pagando qui abbiamo fatto abbiamo ritmi trovato una corda la maggioranza ha trovato un accordo per entrare in Europa
Questo fu l'argomentazione ma al tempo stesso guardate che paradosso noi introduciamo noi introduciamo una legge deve molto duri una legge dovremmo forse una legge che tipicamente anti europea non è la prima volta che prendiamo delle misure anti europee
Per entrare in Europa noi stiamo scontando questo di nuovo questo paradosso abbiamo introdotto un in un sistema fiscale una tassa lira perché tipicamente anti europea ma con la giustificazione che dovevamo entrare in Europa e lo stesso e questa volta le trentacinque ore
No introduciamo le trentacinque ore che sappiamo essere il contrario di ciò che ci si aspetta in Europa per interni di flessibilità eccetera eccetera
E così abbiamo risolto dagli questi apprezza e non so ancora se dal punto di vista politico perché ripeto amici di ciò si tratta non del merito dell'occupazione della niente di tutto questo non sta discutendo ha fatto anche se facciamo finta di tutti gli altri io non so se avremo risolto il problema politico
E perché qui c'è un focolaio attivo di crisi politica che Bertinotti continua vere e a minacciare e che starà lì
E che si incrocia con altri focolai politici che sono quelle del processo della riforma per cui Bertinotti assi a più di una
Di un piede più di un pedale su cui premere per decidere se e quando staccare la spina
E si decidesse di staccare la spina all'indomani della cosiddetta Maggio europeo
Io penso che quel giorno si dà quindi tutti quanti diremo che era un falso problema abbiamo discusso assolutamente di niente
Però se si dovesse allora ritornare a parlare di cose di cui si dovrebbe parlare ma di che però non sono in discussione adesso cioè gli effetti il merito economico gli interni del lavoro di questo provvedimento io sono anche preoccupato da un altra cosa che diceva la signora cordoglio
La quale ripeto io annovera tra coloro che sono gli avversari della misura e trentacinque ore sicure non dichiarati
Io conosco quella proposta di legge conosco e perché è molto facile presentare una proposta di legge dicendo articolo uno dopo tutti cittadini italiano al diritto al Paradiso
Dopodiché si presenta queste al all'inizio della legislatura poi si ripresenta ritornata di statura si capisce che sono quelle belle proposte di legge che vengono messe nel cassetto non a caso quel proprio che il proposta di legge non è mai stata presa in considerazione ma di scusami la coglie di governo e gli accordi di governo è un bel disegno di legge ripete come quello di andare in paradiso magari anche con qualche peccato
Ma no ma io sono preoccupato di una cosa che che lei diceva
Circa quello che ha chiamato la strategia di ripartizione del lavoro
Che cos'è chi vuol dire espressione criptica quindi sono contento di ascoltare il secondo turno strategia della ripartizione del lavoro
La dall'idea mi mi corregga signora se sbaglio che ci sia il lavoro sia uno stop la cornuta
Rifatto
Poi c'è qualcuno che ha un Progetto quindi una strategia e lo ripartisce
Io l'unico esempio nella storia o nella dottrina che mi ricordo la concezione siffatta del lavoro
E quello che esisteva l'Unione Sovietica perché una strategia la ripartizione di lavoro così concepito significa INCE un gestore del lavoro
C'è un datore del lavoro che decide di partire e queste d'Europa
Questo è quel tanto di flessibilità
Di apertura al mercato di liberalismo di cui anche si sente parlare dalla parte della signora Cordon
Va strategia di ripartizione della quota ancora a me
La ecco molto forte accentuata di una concezione dell'URSS tatto
Che entra addirittura nella suddivisione di la distribuzione del lavoro come se lo fosse lo Stato che è il creatore di lavoro
Tra le cose che effettivamente in più oltre all'accordo delle trentacinque ore c'è stato per la soluzione della crisi politica di governo c'era proprio anche quello
Della creazione di posti di lavoro da parte dello Stato con investimenti pubblici cioè soldi nostri tazze investimenti pubblici per creare posti di lavoro è questo ciò a cui ancora si riferisce oppure
E l'altra cosa
Perché si è altra cosa chiamiamo in un'altra maniera chiamiamo libertà
Di lavoro libertà di mercato se vogliamo aiutare il lavoro lo c'abbiamo a tanti strumenti da quello fiscale a quello del infrastrutture affido dei servizi e così via vi si crea lavoro
Ma pensare che ci sia ancora qualcuno che gestisce lavoro che la presunzione di ripartire lavoro questa a me sembra ancora una concezione della sinistra italiana molto vecchia molto arretrata se volete molto anti europea
Ce la faranno i nostri eroi
Tanto sono contento che come dire Emma Marcegaglia gli industriali questa volta siano molto combattivi quel come lo chiamava Calabrò quel patto perverso
Patto perverso che effettivamente c'è stato perché questa volta meno male ma e questa volta e qui vi trovate a competere non c'è modo di risolvere quella controversia tra industriali e sindacati scaricando scaricando come su altri patti perversi in passato è stato fatto scaricando sullo stato e sulle tasche dei cittadini italiani e questa volta non ci sono margini del o si fa quell'accordo e allora le conseguenze sono scritte e segnati oppure non si fa e ci si assumano delle responsabilità politiche adeguate
Io sono contento che questa volta il patto perverso non ci sia grazie
Il mio patto perverso voleva essere molto meno generalizzante di come ha detto il senatore Pera anche se in qualche modo suo ragionamento ci sta io partivo da un esempio tutto pratese
Ho credo anche vostro locale con impresse con settanta ore di lavoro quale citava non aver cordoni è un tasso disoccupazione l'undici per cento quello mi sembra un esempio di patto perverso però volendo possiamo generalizzare a lungo tre parte lasso di questo Paese e piena di Patti improprie perversi che per fortuna in qualche modo anche se lentamente con troppo ritardo si vanno sciogliendo
Il senatore Pera la Botto buttata in politica e adesso dobbiamo discutere su come si fa a neutralizzare l'effetto Bertinotti se vogliamo dirle questo modo proviamo a ritornare intanto però sulla concretezza del problema dell'orario di lavoro
Cercando innanzitutto di fissare per quanto Bertinotti abbia imposto all'agenda politica del Paese il tema del prete cinque cerchiamo di fissare i cardini di un ragionamento sull'orario di lavoro e qui prima della parola al segretario CISL Betti introduco un ulteriore elemento
L'onorevole Cordoni parlava di strategie di ripartizione del lavoro io spero proprio che lei non volesse alludere a piani generali credo proprio di no anche se il termine evoca
Altre strategie economiche non di brillante successo
Sull'ora di lavoro o il piano o il mercato bene
Il Governo ha presentato di recente un provvedimento va in direzione assolutamente opposta rispetto alle trentacinque ore che brucia elemento di grossa contraddizione sull'organizzazione del lavoro è sulla stessa struttura della società ed è il decreto sulla liberalizzazione del comma ora chiunque l'abbia letto con un minimo di attenzione si rende conto che perché è quel decreto possa vivere e perché le imprese del settore commerciale possono arrivare bisogna riconsiderare non soltanto gli orari di apertura e chiusura dei negozi le licenze il rapporto con le autorizzazioni le tabelle merceologiche e tutto il resto bisogna considerare radicalmente in rapporti di lavoro
E rifare completamente la contrattazione del settore per come è fatto il decreto
Termini come il job sharing come part-time come flessibilità diventerò non delle opzioni possibili ma delle dimensioni obbligatorio allora
Partiamo da qui con il dottor B.
I provvedimenti non soltanto in fabbrica ma in altri settori provvedimenti del governo è l'evoluzione del mercato del lavoro in che direzione vanno sulla contrattazione e sull'organizzazione del lavoro
E poi continuiamo Peres è ragionamento quei temi
Ma mi pare
Il dibattito può influisca
Nel considerare questo è un problema dell'ora di lavoro più sul versante politico ideologico che non quello o economico sociale che in realtà rappresenta
Come viene spontanea una riflessione tutta personale le questa
Senza la
Provocazione per Cinderella considerare la provocazione quella d'accordo
Dal governo Rifondazione
Senza
Quella provocazione
Non avremmo parlato di riduzione d'orario forse oggi ci saremmo trovati qui
Avremmo parlato di un'altra cosa
Queste male
E lascia aveva no no arriva questa allora di sicuro però non oggi secondo me non ne avremmo parlato volevo parlarvi altre grosse per cui e meno male che se ne parli io credo il fatto che se ne parli sia un fatto positivo
Il fatto che se ne parli con un intervento così pesante
Dal punto di vista politico
Su una materia strettamente contrattuale lo ritengo un fatto semente negativo dal punto di vista rapporti
Del
Per rapporti di negoziazione che hanno una grande esperienza questo Paese
Di concertazione
Un Paese dove si regola quasi tutto nell'ambito dei rapporti tra le varie
Dove sindacale in territori che il bambino dato che ampia dimostrazione e avere ampie possibilità di fare impresa
E allora
Credo che da questo punto di vista il tema della riduzione dell'orario è un tema reale
Io dove parla della CISL e per dire che beh noi nelle nostre proposte la questione di lavoro della riduzione
Ne parliamo ma senza esagerare
Dalla metà degli anni ottanta
Poi non era non vanno nella davanti negata Palma dei contratti perché è una materia complessa e ci rendiamo conto delle difficoltà che questa materia rappresenta sul piano dell'organizzazione del lavoro dei costi aziendali che l'equilibrio che siamo convinti dove mantenere
Ma siamo anche convinti però che
Attraverso la riduzione di lavoro vi possa essere una migliore distribuzione del lavoro
Questo beh la storia degli istituti
Vent'anni qualcosa in questo senso per nome nostro Paese insegna
La
Una riduzione dell'orario di lavoro quello degli anni settanta qualche volta è stata
Pesante per i costi che ha rappresentato però proviamo a immaginare
Se nostra di lavoro fosse ancora quarantaquattro la settimana quarantotto a quarantaquattro
Sono davvero convinti e l'occupazione sarebbe questa io penso di no
Più se ne sono convinto
Poi si dice ma sedati dalle settanta riduzione l'avevo non fu fatto che è stata fatta a Como
Un criterio meno
Punitivo perché diversi rispetto ai costi di produzione forse alcune fasi di crisi potevano essere affrontate in maniera diversa però
La ristrutturazione del settore industriale ha messo in evidenza seconda tranne che inconfutabile
Meno male giustamente l'introduzione di nuove tecnologie produce
Di più
A costi più bassi
Senza incrementare l'occupazione razzi c'è un valore in più di prodotto
Che non si trasferisce interne l'occupazione perché l'orario che si fa è già troppo
E lo dimostrano i tanti vertenza aziendale dove
Del vertenze tra virgolette situazione aziendale dove alla fine la soluzione
Nell'interesse dell'impresa e nell'interesse dei lavoratori è quella di introdurre grande flessibilità la regole cordone ricordava il settore tessile
Ma dovremmo ricordare tutte le aziende che hanno processi di ristrutturazione in corso processi di adeguamento al mercato
Dove il il l'accordo se le festività nelle aziende diventa ormai da credo senza ti voglio essere smentito da anni una condizione ordinaria di lavoro anche del Senegal
Al punto
Dell'elezione a dare lavoro dove va in crisi secondo me nel rapporto
Proprio
Nel clima di concertazione che c'è nel Paese anche con il governo
Sindacati imprenditori Confindustria fanno l'intesa per applicare la normativa la direttiva europea sulle quaranta ore
Il Governo si rifiuta di recepirle questo dal punto di vista politico è gravissimo
Non solo si rifiuta di recepire un'intesa che le parti sociali hanno fatto sull'orario legale perché poi di valore parliamo di quello reale di quello legale dell'eventuale quindi ma abbiamo inteso sappiamo bene con quell'accordo regolare l'orario legale ridurla Quarantore mettersi in linea con l'Europa
Il governo non solo si rifiuta recepire questa in questa intesa
Ma sembra avviate vedo dico
Volevo dare fa parte a maggioranza a pensare ad una legge che fissa un orario non so di quale si parla perché mi pare che l'ha proposto dalla se non lo dica se orario legale o se è un'altra cosa comunque
Il punto è che intanto Eluana dovrebbe onorare secondo me nel rispetto della concertazione le intese anche le parti hanno fatto nella definizione l'ora legale
Dopodiché dobbiamo discutere dell'orario nove
Dell'orario
Quello reale
Perché se discutiamo solo dell'ora legale una trasformazione per legge dell'ora legale tout-court a secondo anche la mia convinzione non solo per la persona ma credo che non sa effetti devastanti
Devastanti Famedio anche su
Parte dei conti dell'impresa ma devastati a buon diritto occupazionale alla fine perché noi vorremmo rizzare le ore di lavoro per incrementare l'occupazione
E questo lo possiamo fare se questo se questo intervento è organizzato
In che senso e organizzato tentando di trasferire parti e e componenti di produzione nelle aree Massaro
Ma ad altri casi di disoccupazione
E quindi vedendo come un certo processo produttivo l'azienda si riorganizza facendo però ore una quantità di lavoro di orario trasferiamo laddove manca l'occupazione
Quindi verso complicata difficile realizzare che sicuramente non può fare una legge
Se no facciamo queste risultato non saranno le settantadue la settimana ma saranno almeno le quattro cinque ore in più di straordinaria la stima
Perché così è perché Muraro reale è superiore alle quaranta ore a priori
Dove si lavora
E poi non è dove si lavora perché non credo che questo ci si sia posti il problema credere per Fondazione a cui tu per il tema
Penso va bene dente per la rifondazione m'interessava non credo siano a posto per farlo ora meno quelli che lavorano perché l'auto sarebbe oltremodo sciocca
Credo poi che in fondo ci sia la preoccupazione per vedere dare una risposta il lavoro con la firma c'era alla per questo
Credo si debba
Avere un'attenzione molto molto forte agli affetti che un processo di questo tipo ingenera allora noi siamo che tutto questo debba essere ricondotto alla contrattazione
Non c'è altro strumento
Dopo
Io sono tra coloro che ha dubbi anche sulla legislazione di sostegno
Ma sia terribile tipo di legislazione sospendiamo seguono avere per favorire questo processo
Perché se poi la legislazione sostenga in F dovesse evitare ad accelerare processa per trasferire lavoro dove loro non c'è credo questo potrebbe essere un risultato a cui guardare con molta ambizione
Qualora dovesse accadere ma poiché
Anche la legislazione di sostegno a rischia dei vincoli
Proprio legati a quel tipo di intesa che sembra esserci a livello che la maggioranza ma credo il punto da disinnescare come comportamento delle parti sociali credo
E qui colpirvi fiuta ce l'abbiamo anche nel sindacato
Però come comportamento le parti sociali e di riappropriarsi della materia
In un confronto deciso anche nei confronti della maggioranza e del governo
Perché è vero la maggioranza voi la fanno parlamentare la fanno i partiti che stanno in Parlamento
E be'però poi c'è anche il Paese reale ci sono c'è assente nell'organizzata Zola insomma per ora viene questo governo non ne vorrà tener conto ho qualche dubbio se alla fine non ne vorrà tener conto dove c'è un problema
Di farsi di farsi sentire rispetto a ruolo che mi pare
Ci sia nelle le nelle condizione vera dei rapporti tra imprenditori organizzazione sindacale su questo tema una linea comune di attenzione
Non c'è dubbio che parlare di orario bisogna incominciare a a discutere dei temi che riguardano elementi di flessibilità
Tra i nuovi contratti
Anche qui a chi affidiamo i nuovi elementi di flessibilità del lavoro
Ai contratti nazionali
Che assomigliano molto alle leggi anche se le facciamo noi
Perché essendo l'unico documento nazionale no non potrà il conto di tante specificità
O lo facciamo aprendo livelli diversi di contrattazione vera
Dove i fenomeni che si determinano la potestà produttivo
Dell'organizzazione del lavoro
Quel commercio che dipende da un provvedimento del governo più che dalla scelta aziendale
Allora per per affrontare la situazione occorre una fu un forte decentramento della contrattazione
Moltiplicando i livelli ma certamente norma dando competenze al secondo livello di contrattazione ma era tale che quelle flessibilità che servono a cogliere tutte le opportunità per realizzare quella condizione
Massima di efficienza dell'impresa perché tutto quello che facciamo io sono convinto a influenze di lettere di rapporto all'Europa
Influenza diretta rispetto al sistema nel mercato globale
Non ci possiamo certo dovrebbero permettere credo desidero abbastanza convinto e assumere decisioni che vanno contro corrente perché poi ne pagheremo le conseguenze quindi dobbiamo stare nel sistema
Mi sembra che si tiene che si viene e che ha bisogno di razionalizzata meglio le potenzialità che in grado di esprimere e questo lo si può fare se in ogni nicchia in ogni area del lavoro si interviene in modo adeguato
Io credo che su questa questione non ci siano le condizioni io di Patti perversione viste nemmeno in passato e finisco subito
Per qualche volta ma che posa dove ci può essere stata una zona tra chiamarli oggi padre bensì secondo me non va bene
è una forzatura che non ci stanno e all'INPS
E oggi credo non ci sia la possibilità di chiederà al governo di pagare il costo della riduzione del lavoro
Mi pare proprio questo condizione anche se qualcuno lo volesse negare loro non ci sia
Allora questa cosa ce la dobbiamo tutta quanta giocare dal punto di vista contrattuale
Noi considerava siamo convinti che anche su questo terreno è complicato perché non possiamo chiedere lavoratori ed avere incrementi salariali sul retribuzione alla produttività
Non so per quanti anni cinque sei forse riesce
Qualche settore chissà
E allora è chiaro che anch'
è una proposta tanto piombano discusso lo storico ferale qui credo che sia una proposta complicava applicare molto complicata
E comunque
Noi non possiamo a mio avviso poi quella la conclusione rosa dei fondi negoziato contrattuale ma ci saranno delle pre i presupposti per una conclusione ma poiché quella è una soluzione
Sa molto di essere affidata può allo strumento legislativo la cosa
Anche per questa ragione ma a mio avviso non non è quello che che serve
Io un commento rispetto alla proposta del presidente Fossa
Va benissimo che riduzione delle entrate non la sintonia con francese
Io mi auguro che su questo tema non si arrivi a referendum
Perché secondo il non lo so non me n'ero una questione di come finisce
Credo noi abbiamo molte più chance da giocare prima di quell'appuntamento io spero che se le parti sociali perché questo per la per la politica un po'più complicato a mio avviso perché l'opposizione deve fare l'opposizione che il governo deve governare quindi questo diventa argomento politico per noi non può non deve essere argomento politico tra le parti sociali e deve essere argomento di natura contrattuale rivendicare questo ruolo rivendicare de di riportare al centro non certo azione che lo si è risultato che garantisce disinnesca
Quel rischio politico che sicuramente dentro la maggioranza c'è rispetto a ricatti che Polo potrebbero starci su questo tema
Credo che siano in tanti ureasi che referendum non ci si arrivi d'altra parte abbiamo sperimentato in modo crescente la disattenzione anzi la disaffezione del paese rispetto ai referendum per un dovere bruciare
Ancora una volta un lunghissimo periodo di tempo in una contrapposizione a quel punto molto schematicamente molto vincolante
Ma tutto sommato si può forse farà affidamento sulla ragionevolezza di questo Paese perché ha ragione il senatore Pera il sentiero ex stretti
Tra una impronta politica data al dibattito
Sul trentacinque ore un'esigenza di cui parlava invece il segretario del circolo vecchi Emma Marcegaglia di ricondurre le cose a un meccanismo di riflessione sulle compatibilità
Comincia un secondo giro di approfondimento dei tempi
Onorevole Dordoni lei ha presentato un disegno di legge sull'orario di lavoro
Quali sono i cardini di questo disegno di legge se c'è nel disegno di legge come si possono rendere compatibili la riduzione dell'orario
Il salario e la produttività
Ma io lo dicevo prima così non avevo interrotto senatore Pera perché poi nella discussione politica somma Codice l'arte della utilizzazione delle parole altrui armati come dire della dialettica politica
Ma ma non volevo che mi si attribuiscano a cose che non ho detto e cose che non un pazzo nel senso che presentare una proposta di legge firmata dal capogruppo della Sinistra democratica è un atto di responsabilità non un atto di propaganda
Specialmente alla dopo che si sono vinte le elezioni e si è forza di governo e non porta di opposizione col
Quindi lo dicevo in questo senso ma lo dicevo perché
Come dire io non ho detto neanche che questo provvedimento non aiuterà l'occupazione ha detto che non è il problema e non è l'assoluzione al problema della disoccupazione italiana che è un po'più complessa un po'più complicata
In Italia e dell'Europa
E credo che nessuno abbia ancora la ricetta da questo versante per rispondere a questo problema che attraversa l'Europa tutta e credo che dovremmo avere tutti un atteggiamento come dire rispetta questo problema disoccupazione un pochino più come dire enti responsabilità perché altre ricette che sono state fatte quattro anni fa su un milione di posti di lavoro
Poi non hanno prodotto risultati quindi diciamo io avrei un approccio un po'più ma pragmatico piovra dualistica e proverei a vedere sul piano dell'ora applicato in Italia in Europa ci aiuta ad affrontare almeno parzialmente il problema della disoccupazione che per questa maggioranza e per questo governo
E una come dire uno degli assilli principali
Su cui non ha promesso o ricette miracolistiche ma su cui vuol provare a vedere se si riesce a trovare le risposte e quindi si tentano tante strade si tentano tante ipotesi certo ci vuole aumento del ci vuole un aumento dello sviluppo ma non sappiamo che per arrivare ai livelli di per cui si possa avere un aumento dell'occupazione del prodotto interno lordo non è dietro l'angolo neanche quel sentimento del tasso di sviluppo che ci servirebbe per rispondere ai problemi della disoccupazione
E sappiamo anche che non è proprio così all'ordine del giorno dei prossimi anni questo raggiungimento di questo obiettivo quindi pensiamo che vicino a risanamento dell'economia una modernizzazione del nostro Paese bisogna costruire politiche del lavoro
Che ci aiutano e dentro questo c'è
Il tema e l'intervento sul tempo di lavoro
E la strategia che noi avevamo presentato con la nostra proposta di legge che come dire è sicuramente per una parte una
Assunzione di un orientamento e del fatto che ritenevamo e riteniamo che l'intervento sul tempo di lavoro è un elemento che andava messo all'ordine del giorno dell'agenda politica italiana oltre che quella contrattuale
Perché riteniamo che l'intervento sul tempo di lavoro è un processo a cui non si può sfuggire ma fra l'altro di teniamo in termini moderni io l'ho tentato di dire prima stando al merito c'è bisogno anche su questo argomento di adeguare
La la legislazione italiana che come credo tutti sanno risale al mille novecentoventitré nel nostro Paese a una situazione di maggiore modernità di maggiore aderenza anche la realtà conta come dire che è sicuramente in questo senso ma anche per introdurre strumenti come dire ultimi diventi da quelli che finora abbiamo pensato io prima ho fatto dei passaggi sulla questione non dello straordinario
Ma possiamo metterci anche quello link prese negli anni dagli anni ottanta ad oggi come hanno risposto ai loro processi di riconversione i loro processi di ristrutturazione e anche al loro bisogno come dire di rispondere all'andamento del mercato
Non hanno usato anche loro il tempo di lavoro per fare questa operazione in un altro lato da quello su cui si sta discutendo
Ma insomma Ivan io facevo l'esempio utilizzazione di straordinarie per quelle punte che si conoscono ma si dice
Che l'orario medio reale quello che si fa normalmente è di quarantaquattro quarantacinque ore settimanali qui siamo anche lontani dalle dalla conta nell'orario contrattuale
Oppure l'uso della lo dicevo prima della mobilità della cassa integrazione della questione dei prepensionamenti non è stato uno strumento sul tempo di lavoro non è stato un modo per organizzare il tempo di lavoro per rispondere ora io credo che anche con gli strumenti sono si sono rivelati inutili certe per quelle situazioni figurarsi per i lavoratori e per le imprese anche per l'impatto sociale che altrimenti avrebbero avuto di fronte ma non è uno strumento universale nelle piccole imprese questi sono strumenti che non si applicano non si realizzano sarà o no un problema riuscì a trovare degli strumenti anche gli ammortizzatori sociali universali
O no io penso di sì ma se continuiamo in quella strada non c'è non abbiamo né tempo né risorse né mezzi né possibilità allora villa intervenire sul tempo di lavoro
è anche un modo come dire per riuscire a rispondere a dei diritti e delle esigenze che sono dei lavoratori che sono nelle piccole imprese del piede ma anche delle piccole imprese che non è che amano licenziare la gente perché si alzano la mattina però se avessero degli strumenti di protezione sociale forse riuscirebbe o di flessibilità riuscirà a governare questa cosa in un modo meno traumatico
Allora intervenire su questa cosa non è soltanto questa come dire
Situazione che che deve spaventare io credo che sia se la si affronta in questo mondo
è un modo come dire che aiuterà che l'impresa ad affrontare una nuova organizzazione del lavoro un nuovo modo di affrontare le fasi della produzione del mercato proprio per la loro velocità loro cambiamento la loro competizione interna
E allora quella proposta di legge se c'è paziente per leggere ha dentro di sé questi elementi di costruzione cento di sostegno alla contrattazione fortemente alla contrattazione
Ma di di come dire d'intervento anche pubblico ad aiutare questo process e perché no scusate neanche io però vorrei discutere
In questi anni
Voglio dire non è che non si dà non c'è nel nostro Paese una strategia di aiuto all'impresa diceva prima il senatore Pera le questioni fiscali incentivi tentativo di riuscire anche a risponderle dicendo europee per il Mezzogiorno aiuti per diminuire il costo del lavoro il nostro Paese si indirizzano risorse in questa direzione
Si può provare a ragionare come quelle risorse si possono riorganizzare per raggiungere un obiettivo comune
Allora io quando prima parlavo
Di obiettivo come dire di modello sociale intendo dire non sta pensando solitamente come dire
Ha un'ipotesi come veniva ventilata su un ruolo dello Stato su una visione centralistica e su una visione superata come dire dai fatti
Per voi intendevo dire come dire intendo dire che seleziona in una situazione c'è chi lavora settanta ore la settimana e qualcuno non lavora niente
Si può provare a metterci intorno a un tavolo e vedere come dieci venti di quelle ore lavora un'altra persona
Può l'impresa darsi quel insieme al sindacato assumere questo obiettivo qua un governo proporlo come tema il Paese anche di provare a ragionarci
Io penso che questo sia legittimo precetto non è che io ho uno fa una legge dice in quelle in treno da domani e così non è questo è però proporre la disco Dio Testore la mia realtà dove c'abbiamo i tassi di disoccupazione cambiamo
E cerchiamo anche situazioni credo ma vi è un'altra operazione
Ora possiamo vedere di rendere questa realtà meno contraddittoria meno contrastante
Ci si può mettere azienda per azienda situazione per situazione a vedere come si può affrontare i problemi dell'impresa che chiaramente ricorrerà allo straordinario perché ne ha bisogno di ha bisogno in una certa fase come dire ma lo si può ragionare col sindacato
Su contrattazione flessibili su questi su una modalità di riorganizzare il lavoro per vedere se da quell'operazione c'è un più uno un più due un più tre un più dieci
Io se prendo alcune imprese di questa data posso cominciare la conosco come dire un po'di più posso cominciare a fare a vedere se si può fare questa operazione certo che non è facile la figurarsi se è facile questo tipo di operazione
Ci sono appunto abitudine ci sono livelli di reddito ci sono livelli di situazioni però insomma se ci diamo l'idea di un paese un po'più coeso un Paese un po'più solidale forse possiamo provarci
Alla proposta di legge nostra che chiaramente a questo punto è un contributo alla discussione
Perché c'è un fatto nuovo che è avvenuta ottobre però io vorrei ricordare di nuovo al signor preside che l'undici di settembre del mille novecentonovantasette la Commissione lavoro della Camera aveva già messo all'ordine del giorno una una
è il tema della di riduzione riformulazione rimodulazione degli orari di lavoro e di
Poi c'è stata la vicenda politica di cui si parla però su questo io come devo una risposta politica accetto che c'era l'opportunità di cambiare piattaforma e cambiare maggioranza c'era si poteva tutto io penso che quello è uno dei comportamenti che questo Paese non deve più fare
Siamo andati alle elezioni abbiamo presentato un programma e una maggioranza e con quelli si va in fondo se non ci si può andare si torna al paese ed è il Paese ad investire un nuovo governo e una nuova maggioranza della responsabilità del per noi quella è una strada che non era possibile neanche praticabile poi c'erano le condizioni
Da quando abbiamo no da quando abbiamo
Da quando abbiamo cominciato a mi ha come dire ma abbastanza stupore
Che da chi è stato Forza Italia è proprio il maggiore sostenitore del bipolarismo o si cerca come dire comunque anche in questi giorni siamo di nuovo la rimessa in discussione del tipo
Di situazioni diciamo istituzionale comunque lo trovo abbastanza come dire curioso avere questo diciamo convincimento ossia che è tornato al paese intesa avrebbe deciso diversamente in quali orientamenti riaffidare nuovamente
Il governo del Paese comunque quella proposta di legge che a b a questi tipi di carattere di obiettivi era molto legate di sostegno alla contrattazione flessibilità certa affermava dei diritti minimi rispetto anche a quei luoghi dove la contrattazione non di non c'è perché non il nostro Paese che a differenza della Francia
Ha pure questa grande tradizione di contrattazione a differenza della Francia sindacale però poi sappiamo anche noi che ci sono pezzi del mondo del lavoro che sono sottratti a qualunque contrattazione e quindi c'è la legislazione serve anche per fissare dei diritti minimi a cui ciascun il ciascun lavoratore può riferirsi per affermare e difendere la propria condizione
Certo con lei io penso che come filosofia e come impostazione sul concetto di flessibilità di riorganizzazione del tempo di lavoro di superamento di un modello appunto fordista otto ore al giorno per cinque giorni alla settimana per undici miliardi l'anno
Questo è il modello io penso che quella è un forte contributo alla discussione che stiamo facendo
Poi c'è qualcosa di più incerto ed per questo che io come dire in questo sono forze di maggioranza sostengono governo ma c'è una responsabilità del governo che deve presentare alle parti sociali una proposta
Come dire su cui cominciare a discutere e io
Spero e auspico che incontro convocato per lunedì a questa era presente anche il presidente del consiglio sia il luogo e la sede dove verrà presentata una proposta che possa permettere di cominciare a discutere su tutti i problemi che stiamo dicendo
Sulla hanno è compatibile è una proposta come dire non voglio sfuggire alla domanda che mi veniva fatta rispetto a questa produttività dell'impresa e salari dei lavoratori
Noi pensiamo come dire che si possa su questa strada io lo dicevo prima già individuando le sue in ipotesi di percorrenza
Risoluzione ne siamo in un Paese come dire che veniamo da anni in cui la produttività dell'impresa fortemente cresciuta
è un bel nessuno pensa che questo sia un male
Sappiamo anche che non è stata come dire e c'è stato anche una politica scelta voluta consapevole delle parti sociali del governo di moderazione salariale anche proprio per le ragioni più generali che conosciamo
Sappiamo che questo elemento come dire è un elemento che può essere nella contrattazione giocato ora c'è un'organizzazione che ha fatto una scelta in questa direzione dal punto di vista anche della ripartizione delle possibili costi di un di un contratto di lavoro nella direzione questa volta come dire della riduzione del tempo di lavoro eccetto con una visione io sono d'accordo contrattata organizzata perché altrimenti gli gli affetti possono non essere quelli che anche qualcuno auspica ma in questo come dire non si possono vedere provvedimenti visti separati l'uno dall'altro perché appunto d'
Io credo che l'esempio che faceva
Calabrò sul provvedimento sul commercio
Fatto da questo maggioranza da questo governo che nelle prossime settimane dovrà essere approvato collettive segnala anche una volontà di ridefinizione della contrattazione dei contratti di lavoro in questo settore
Veniva citato ma con una grande cambiamento rispetto a ciò che fino a oggi abbiamo conosciuto e io ho apprezzato molto
Che il sindacato abbia come dire accettato la sfida di mettersi intorno a un tavolo per ridiscutere anche le condizioni della pratici dei lavoratori del commercio e la nuova tipologia di contratto e che dobbiamo mettere in piedi perché dire che sta aperto dalle sette alle ventitré e credo che nessuno pensa che ci deve stare una persona dalle sette alle ventitré disse che era come dire no
E quindi è chiaro che bisogna ragionare su modelli diverso
Ma questo è il segno quando io credo prima parlavo
Che intervenire sul tempo di lavoro può essere un'occasione di maggiore flessibilità e mobilità sociale quel Conco questo intendevo dire e penso che questa è l'intenzione in cui andiamo
E io penso che guardate intervenire sul tempo di lavoro io come dire
Credo sia un un obiettivo maturo sia un obiettivo che se anche come che ci aiuterà a riorganizzare il tempo di lavoro il tempo di vita
Fatemi fare un esempio l'arte stiamo parlando di formazione per il bisogno di formazione permanente del nostro Paese dei lavoratori
Sia perché siano capaci di seguire i processi di riconversione di cambiamento veloce che le imprese devono fare rispetto alla competizione
Sia perché è uno strumento che rafforza il lavoratore perché in questo modo può come dire avere più chance e più possibilità
Ma non si deve riorganizzare il tempo della formazione nell'arco della vita
Ma veniamo da un paese che si Vasco a scuola fino a quote fino a quattordici sono e poi si va al lavoro e poi si va in pensione ma anche qui non dobbiamo ripensare una strumento una strumentazione nell'arco della vita per rendere possibile il ricorso alla formazione permanente
E questo non significa pensare a una scansione del tempo organizzata in modo diverso
E quindi risorse indirizzate va bene questo darsi affronterebbe come dire con la riforma dello Stato sociale ma è questa la sfida che abbiamo in campo anche vista dal mondo delle imprese delle borse come si sostiene un processo di formazione permanente
Come non si ricostruisce questo process
C'è bisogno di tante i tasselli che vanno al posto giusto
Non li abbiamo ancora tutti chiari non li abbiamo ancora tutti consapevoli siamo tutti ancora consapevoli però battuto riscritto anche il tempo di lavoro che abbiamo conosciuto c'è voluto un secco per conoscere
Punto quel modello che dicevo prima otto ore cinque giorni undici mesi
E poi al lavoro a scuola al lavoro in pensione
Ecco stacca sta cambiando così le imprese questo ce lo dicono tutti i giorni che sta cambiando a tutto e bisogna ricostruire anche l'organizzazione del tempo di lavoro in un'altra direzione GRA
L'attore per ammesso un attimo da parte il
Tema politico su i comportamenti della maggioranza e l'opposizione a meno che non lei non voglia
Altre precisazioni io vorrei insistere visto che ha riaperto il capitolo sul mercato del lavoro la riorganizzazione i tempi gli orari le conifere insistere su le posizioni di Forza Italia rispetto alle liberalizzazioni e alle aperture possibili di mercato perché ha ragione lei
Non si può o farsi venire fantasie sulle politiche ripiano il lavoro in questo Paese non è moltissimo
C'è un alto tasso di disoccupazione c'è una forte sperequazione tra Nord e Sud è però ci sono dei movimenti possibili per governare i flussi di lavoro penso per esempio vorrei sapere il suo parere
Al provvedimento
In discussione e avanzato dal governo sulle ottocento mila lire di incentivo ai giovani per trasferirsi di dove c'è il lavoro è il possibile raccordo tra questo provvedimento è il sostegno alle imprese che decentra verso mezzogiorno
Alcune delle loro produzioni e allora se ci astraiamo dalle trentacinque ore bertinottiana
Magari avessi avuto discutere seriamente di mercato del lavoro senza avere questo diktat politico se ci astraiamo alle trentacinque ore secondo lei
Come si rimette in movimento il mercato del lavoro del paese e l'orario di lavoro affidato eventualmente alla contrattazione aiuta o non aiuta non dico la legge che non aiuta non dico a trentacinque ore fisse che non aiuta ma discutere dell'orario aiutavano a redistribuire i carichi del lavoro
Ma io credo che se noi se questo il tema è quello che lei adesso introducete come
Aumentare il lavoro in Italia
Ma io credo che l'unica cosa da cui dovremmo fare quelle non cominciare a parlare dell'orario di lavoro
Dobbiamo pensare a crearlo le condizioni di lavoro
E per creare lavoro bisogna cercare di aiutare oggi Volare o costruire sistemi tali che consentano a coloro che creano lavoro di poterlo crea
C'è invece noi per cercare vie aumentarle lavoro occupazione occupa cominciamo a parlare del problema telelavoro
Peggio ancora si cominciasse a parlare dell'orario del lavoro quando lavoro non c'è a facciamo una discussione del tutto astratta e quindi io credo che dobbiamo occuparci
Autorità gentili ospiti colleghi a nome del Gruppo Giovani imprenditori Massa Carrara rivolgo un caloroso benvenuto è un ringraziamento per la vostra partecipazione all'incontro che erano ripresentare qui
Sono circa due anni che la nostra Provincia se costituito il Gruppo giovani imprenditori
Questo breve Periodo è stato soprattutto utile per confrontare la nostra realtà le nostre idee
Con quelle di giovani imprenditori che hanno iniziato questa esperienza molto prima di noi
Il risultato di questo confronto
L'acquisita consapevolezza dell'importanza di una nostra partecipazione alle discussioni sulle più varie problematiche economiche sociali ed anche culturali
L'incontro di oggi
Ero dimostrazione di del nostro volere essere presenti attivamente nel vivo di un dibattito che staccata Rizzardo l'attenzione di tutti i mass media
Il tema che tratteremo i fatti di Massimo attualità relatori che esporranno le proprie tesi sono di un tale prestigio e di una tale competenza in materia che ne siamo certi proporranno dibattito di altissimo livello
Il nostro presidente nazionale Emma Marcegaglia
L'onorevole la raccolta Elena Cordoni capogruppo di Sinistra democratica nella Commissione lavoro della Camera
Il senatore Marcello Pera di Forza Italia uno dei più autorevoli rappresentanti della commissione bicamerale Sergio Betti segretario regionale della CISL non hanno bisogno di ulteriori presentazione
Pure passare ora ad introdurre il tema dell'incontro con alcune considerazioni
L'accordo sulla riduzione per legge dell'orario di lavoro da quaranta a trentacinque ore e nato nell'ottobre scorso su una proposta del di Rifondazione Comunista
Eravamo in piena crisi di governo crisi che fa per te dal partito di Bertinotti su una diversa valutazione della necessità di varare una serie di riforme strutturali
Che consentissero un risparmio della spesa pubblica
Tutino ricordiamo le polemiche e le discussioni sulla più spinosa di queste riforme la riforma dello Stato sociale
L'unica condizione imposta da Rifondazione per superare la crisi politica e di approvare la legge finanziaria
Era quella di accettare una riduzione dell'orario di lavoro
Per legge ad e a data fissa
Cioè del primo gennaio del due mila uno il rischio di una crisi di governo con il probabile
Ricorso adibita ad elezioni anticipate ci avrebbero portato ad una sicure scusi Oneto alla moneta unica
Anni di sacrifici che tutti noi cittadini italiani avevamo sostenuto con la speranza di entrare di diritto nell'Europa di Maastricht
A questo proposito vorrei ricordare che il mondo dell'impresa con grande responsabilità ha contribuito questo rigore di spesa sopportando un ulteriore inasprimento della già elevata tassazione
Il governo Prodi quindi per scongiurare questo rischio accorse e non sappiamo fino a quanto convinto la proposta di Rifondazione ed oggi ci troviamo qui a discutere di un argomento che sta creando più imbarazzi che consensi nella stessa maggioranza nello stesso sindacato
Da questa premessa si capisce che il problema essenzialmente politico dove sia sospetto che dietro il paravento di una dis di una lotta alla disoccupazione ci siano realtà altri interessi il dibattito che proponiamo
Oggi ha l'ambizione di mettere a nudo l'incoerenza e Linda l'inadeguatezza di un accordo che non rispondono effettive esigenze del Paese in tema dell'occupazione
Il titolo stesso che l'ho scelto propone l'interrogativo più importante quali conseguenze la riduzione dell'orario di lavoro porterà l'impresa quali saranno le reali Effetti sull'occupazione
Per ora possiamo parlare solo di cose certe che sono un incremento di costo per l'impresa è superiore del quattordici per cento con una grave di circa trentatré mila miliardi per il sistema produttivo
Un aggravio di costi che visto con crescente preoccupazione anche da parte di tutte le società internazionali chiama impianti produttivi in Italia
A nostro avviso questa impostazione in questa imposizione per legge non può portare alcun beneficio alcun beneficio alla disoccupazione soprattutto in un mercato del lavoro così rigido come abbiamo oggi nel nostro Paese
Secondo gli esempi di altri Paesi come la Germania dove l'esperienza dell'orario di dell'orario ridotto ha portato alla perdita di oltre un milione di di posti di lavoro
E secondo le previsioni di autorevoli economisti si produrrebbero anzi un effetto contrario
Favorendo piuttosto ricorso al lavoro straordinario
Noi imprenditori non siamo contrari a priori ad una riduzione dell'orario di lavoro ma questa deve essere risultato di una sera contrattazione tra le parti e soprattutto nell'ambito di un mercato del lavoro più flessibile
Nel caso in cui le condizioni economiche di mercato lo consentissero e ove ci si trovasse di fronte a di uno sviluppo tecnologico tale da poter consentire un'eventuale riduzione dell'orario le imprese non si opporrebbe al miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori
Ma questa eventualità deve essere valutata caso per caso e non generalizzato da un'imposizione centralistica che consente consideriamo antistorica
Soprattutto oggi dove vediamo che anche il sindacato si sta evolvendo su basi post fordista
La vecchia concezione di regole del lavoro perfettamente uguali in tutto il territorio nazionale sta lentamente scomparendo
Si pensi per esempio in alcuni distretti nel nord est dove è difficile trovare due aziende
Nelle quali si lavori con gli stessi tempi con gli stessi orari
Vorrei per concludere ricordare che lo contratto la contrattazione ha sempre anticipato la legge
Anche il pacchetto Treu nonostante sia stato stralciato in fase di approvazione alla Camera avrebbe previsto quella riduzione dell'orario da quarantotto a quaranta ore
Che la contrattazione applica già dagli anni Settanta
Vorrei ora parla dare la parola dottor Antonio Calabrò vicedirettore del Sole ventiquattro Ore
Che ha gentilmente accettato il nostro invito a fare da moderatore al dibattito di oggi grazie
Bene cominciamo questo dibattito grazie a voi per l'invito e per la presenza io spero di fare da moderatore insieme da sollecita Tore che i temi legati ai trentacinque ore sono tali e tanti che vale la pena provare ad approfondirli tutti
Il tavolo di concertazione governo sindacati imprenditori si apre lunedì noi qui abbiamo un tavolo un po'più piccolo
Non esattamente di concertazione però probabilmente più ricco di possibilità di spunti l'impresa That's Marcegaglia il sindacato dottor Betti
La maggioranza ed opposizione siano cioè in grado di ragionare delle trentacinque ore non soltanto dal punto di vista delle compatibilità imprenditoriali ma anche sul significato politico che il dibattito in corso al mento riveste nel tardo
Prima questione il dibattito sulle trentacinque
è un dibattito che riguarda lo sviluppo dell'economia italiana o è un dibattito che riguarda in modo come dire un po'ideologico
Il braccio di ferro la prova di forza tra un pezzo dello schieramento politico è un altro pezzo dello schieramento politico Pina donando a cui forse verrà pena dare una risposta
Seconda questione il problema delle trentacinque ore
E riguarda il nostro Paese o balletto nel contesto europeo eccome va inserito nel contesto europeo
Ieri se avete tutti c'è stata un'incontro a un accordo di massima tra gli industriali italiani e gli industriali francesi contro le trentacinque ore leggendo i giornali e le cronache io però ho la sensazione che le posizioni per quanto mi unite dal punto di vista dello schema riflettano realtà sociali e realtà industriali diverse e probabilmente l'industria il mondo dell'industria italiana è molto più avanti nella pragmaticità delle sue cose di quanto non sia schematicamente il mondo francese ma anche in questo probabilmente varrà la pena discutere e il terzo tema il ragionamento sulle trentacinque ore e l'occupazione lo diceva poco fa il presidente dei nostri giovani
Di ridurre l'orario di lavoro aiuta o non aiuta
La crescita e l'occupazione come l'aiuta nel rapporto distorto tra nord e sud o se volete introdurre un altro elemento di polemica possibile
Lei crede la riduzione dell'orario di lavoro aiuta o non aiuta la rottura di quello che potremmo chiamare provocatoriamente un patto perverso tra impresa e e sindacati che grazie allo strumento bella straordinario compensano la mancanza di flessibilità sull'occupazione in una serie di aziende del Paese altro tema su cui val la pena come dire molto sinceramente provare a ragionare ultima questione la globalizzazione
La riduzione dell'orario di lavoro in Italia consente o meno alle nostre imprese di essere competitive oppure fa accorrere al Paese gravi rischi di delocalizzazione e i lavoratori italiani sono o non sono interessati accorre nuovi rischi da questo punto di vista chi se no poco fa con l'onorevole Cordoni ricordando negli anni Ottanta che gli operai italiani hanno subito un pesantissimo processo di ristrutturazione industriale è un forte ridimensionamento e l'occupazione
Sono disponibili o meno accorre rischi analoghi caso mai i costi delle imprese non fossero compatibili con la permanenza delle imprese in Italia altra questione su cui va ad Atene ragione io credo insomma per farla corte lasciarla parola
Ai nostri ospiti che val la pena riflettere sulle trentacinque ore in modo assolutamente non ideologico come se cioè la battaglia sulle trentacinque ore fosse Milan-Inter oppure fosse uno sconto tra buoni e cattivi Tex Willer contro gli indiani
Che la questione non si appunto riconducibile così lo dimostra una vicenda che voi conoscete credo molto meglio di me ed è il dibattito che si attenne scatto ieri
Su un giornale rosso sul Tirreno di Livorno da un gruppo di operai Prato che la scritta Bertinotti vicenda gli le trentacinque ore di cui tu parli sono utopia oggi mi dicono gli ha risposto Bertinotti non so esattamente cosa però vedere che sulle trentacinque ore si contrappongono un pezzo di quella che si chiamava schematicamente lotta la classe operaia ed ha
L'altro segretario di Rifondazione comunista cioè il partito della classe operaia autodefinizione sintomo di come molte cose in questo Paese stiano cambiando i come dunque non vale la pena ridurla ideologicamente ma ragionare come dire nel concreto delle cifre tre possibilità delle opzioni politiche eh delle risorse del Paese la mia intrusione finisce qui qua vedete sono stato ma ottobre cominciamo con il riassumere le posizioni cominciamo con Emma Marcegaglia
Grazie buona sera a tutti ringrazio i giovani imprenditori
Di Carrara per all'invito a questo importante convegno mi scuso per averlo dovuto rimandare per causa mia qualche settimana fa
E credo che appunto come diceva prima il presidente cioè di Carrara
Questo tema il tema delle trentacinque ore è sicuramente un tema di grande interesse e sono molto d'accordo con Antonio Calabrò quando dice che per fare dei passi in avanti
è necessario affrontare questo tema non come dire su posizioni ideologiche o su barricate ma cercando di avere un approccio i più come dire concreto possibile il più pragmatico possibile noi siamo imprenditori e credo che questa cultura ci appartiene ma credo che appartenga ormai a molte a molte altre anche categorie cerco di rispondere alle così alle interessante sollecitazioni che poneva Antonio Calabrò
Ecco il tema delle trentacinque ore è un tema come dire che riguarda l'economia del Paese lo sviluppo economico del Paese o è un tema prettamente politico e ideologico io rispondo credo
Con molta serenità dicendo che questa è un tema assolutamente politico e non un tema economico cioè quello che voglio dire che tutta la dottrina economica non non certo solo quella di destra ma anche quella di sinistra dice con chiarezza che la riduzione dell'orario di lavoro per legge non crea occupazione e crea forti problemi di competitività all'impresa e al sistema
Cito per tutti prendiamo Nobel Modigliani cento Sylos Labini cito saldati ce ne sono tanti altri voglio dire ma non c'è sostanzialmente nessun economista che dice che una riduzione d'orario di lavoro per legge come dire aiutare solo il problema dell'occupazione o come dire aiuta un Paese è un sistema di impresa di un certo Paese ad essere più competitivo anche chi ed esistono alcuni economisti in questo senso sono favorevoli alla riduzione dell'orario di lavoro di in queste persone dicono con chiarezza che la riduzione di orari di lavoro va lasciata alla contrattazione tra le parti sociali
E come ricordava con grande chiarezza prima il presidente Giovanni Carrara va lasciata a caso per caso azienda per azienda in Italia esistono già
Alcune aziende che hanno contrattato con il sindacato una riduzione di orari lavoro esistono alcuni casi dove addirittura l'orario di lavoro è inferiore alle trentacinque ore ma questo state scelte fatte dall'impresa dal sindacato sono state probabilmente scambiate con maggiore flessibilità
In cambi con in presenza di una buona produttività quindi fanno parte di accordi fatti azienda per azienda quindi su questo però non c'è nessuno che dice che la riduzione al lavoro per legge crea occupazione o aiuta a ad avere una posizione più competitiva nel Paese anzi qui dico solo due cose anche se mi pare che sono state dette con grande chiarezza dal presente già il Carrara
E ci sono delle delle cose molto chiare che succedono prima che c'è un aumento del costo del lavoro che è stimato attorno dal dieci al quindici sedici per cento a seconda dei settori e questo significa un un problema fortissimo per l'impresa
E per la propria competitività significa un problema molto grave per l'inflazione e per la compatibilità quindi della macroeconomia e significa probabilmente che lei prese nella stragrande maggioranza dei casi trovano per forza fare i propri pro dei prezzi dei propri prodotti con conseguenze mi cattivissime sulla loro capacità di stare sul mercato oggi
Veramente l'economia quando sia l'economia globale è vero nel senso che non è ormai competiamo con voglio dire produttori da tutto il mondo se il nostro prodotto a costa uno due tre quattro per cento in più di un altro prodotto a parità di qualità noi perdiamo quindi questa l'aumento del diciamo a riduzione del lavoro per legge comporta questo aumento di costo del lavoro con conseguenze molto chiare per quanto riguarda la capacità di stare sul mercato ci ha conseguenze estremamente negative
Dicevo prima non non crea sicuramente occupazione anzi nel medio lungo periodo la dottrina dice ma non solo con la dottrina che addirittura si crea disoccupazione perché perché sostanzialmente le imprese sono portate laddove possibile a delocalizzare o sono portate per affrontare questo problema di aumento del costo del lavoro sostanzialmente a sostituire macchinari macchine con lavoro quindi questo significa che nel nel medio periodo porta disoccupazione non è però di suo primo su un problema di dottrina perché uno può dire io sono d'accordo non sono d'accordo come citava sempre molto giustamente prima è presente Giovanni Carrara abbiamo anche dei casi pratici davanti agli occhi
La Germania e le imprese metalmeccaniche tedesca hanno ridotto l'orario di lavoro su come dire imposizione tra virgolette del del sindacato metalmeccanico che è un sindacato potentissimo
Quello che è successo e che sono persi duecento mila posti di lavoro e che il le aziende metalmeccaniche tedesche hanno portato avanti una ristrutturazione fortissima pesantissima hanno perso di competitività in alcuni anni oggi sono ridiventati competitive
Ma appunto hanno perso in moltissimi posti di lavoro quindi questo per dire che con chiarezza il problema non è economico ma il problema è secondo me assolutamente politico c'è un problema
Politico di una parte di Rifondazione nei confronti del governo ma secondo me c'è un problema ancora più grave probabilmente di una Rifondazione comunista che non vede di buon occhio l'idea che in Italia la politica di concertazione è una politica che con alcuni difetti però ha sicuramente portato dei risultati molto positivi
Diciamo nel Paese
E quindi probabilmente io la vedo più come una posizione forte contro la concertazione contro la capacità di sindacato di impresa di riuscire a segnare una figlia una un comportamento che ripeto in realtà nel Paese ha portato a dei risultati importanti
C'è poi l'altro discorso che giustamente citava diceva calabro riguardo al nord sud se le considerazioni che ho fatto fino adesso valgono per tutti i Paesi Init per l'Italia questo è ancora più vero perché perché per quanto riguarda in particolare il problema della disoccupazione noi come tutti ben sappiamo abbiamo un Paese che ha due facce totalmente completamente diverso abbiamo un Nord Est è una parte anche diciamo
Pensiamo alle Marche del centro anche alcune come dire anche come dire vostre o vostra parte territorio non certo qui dove il problema de della disoccupazione molto grave ma penso a Prato da trattare la Toscana dove c'è una piena occupazione anzi addirittura se penso al Nord Est c'è una situazione in cui le aziende non trovano occupati
C'è invece un Sud dove come ben tutti sappiamo il problema misurazione gravissimo raggiunge percentuali altissime soprattutto poi poi per quanto riguarda il la disoccupazione giovanile e femminile allora in un Paese che ha queste caratteristiche la riduzione una il lavoro per legge è ancora più drammatica perché perché sostanzialmente al nord porta aumenti di costi fortissime per le imprese e probabilmente porta a un momento lo straordinario che a questo punto è l'unico modo per come dire far fronte a produzioni che aumentar al Sud il problema è duplice primo che non ha senso dividere il poco lavoro che c'è ma invece il vero obiettivo è creare nuovi posti di lavoro quindi fare Nuovi Investimenti
E addirittura poi c'è un problema ancora più grave che per quanto riguarda le aziende il Sud subirebbero questo punto due aumenti del costo del lavoro uno legato al venir meno
Delle varie diciamo della situazione diciamo Pagliarini Van Miert quindi tutti il gli sgravi contributivi e l'altro un aumento dovuto Uto invece alla russa a donare il lavoro per legge quindi
La riduzione al lavoro pregi fa male a tutti i Paesi in particolare fa male all'Italia dove appunto abbiamo la sposa di nord e sud
Completamente diverso e non dimentichiamo nel Sud della Russia nella lavoro porterebbe a un ulteriore aumento del sommerso realtà già che ha dimensioni gravissime e altissime
Altro discorso che poneva Calabrò ieri il presidente Fossa è stato in Francia
è stato sostanzialmente
Come dire fatto un accordo con gli industriali francese nel dire facciamo un'opposizione comune molto forte anche a livello europeo sulla riduzione d'orario di lavoro per legge io trovo che questa sia una posizione corretta abbiamo entrambi un problema forte legato al fatto che i governi dei due Paesi vogliono procedere per questa strada credo che sia importante che industriali francesi lustra italiani
Come dire si coordinano e collaborino per far capire che questa Scelta porterebbe un a conseguenze molto negative alla competitività dell'Italia e della Francia
è anche vero però quello che diceva Calabrò non c'è dubbio che Italia e Francia sono diverse tra loro
Lo dicevo prima l'Italia ha una forte tradizione di politica di concertazione di come dire di una serie di corpi sociali intermedi che stanno in mezzo tra diciamo cittadini e politica che voglio dire spesso hanno trovato soluzioni tra di loro pensiamo puntuale
Imprese sindacati famoso occorre luglio novantatré
Ha problemi appunto del Paese la Francia nona questa caratteristica la Francia non ha una cultura di politica di concertazione non ha ha questa forza dei corpi intermedi quindi non v'è dubbio che le situazioni sono diverso e sono anche d'accordo nel dire che nonostante un contesto complessivo sfavorevole per noi per fare impresa l'industria italiana con le sue piccole medi impresa è un'industria sicuramente
Molto più reattiva molto più capace di stare più sui mercati molto più capace di dare diciamo di rispondere a quelle che sono la sfida della globalizzazione questo però non toglie come dicevo prima che abbiamo un problema comune con gli industriali francesi e coordinarsi e fare delle azioni comune credo che sia importante soprattutto e vengo all'altra sollecitazione di Calabrò
Relativamente problema europea ogni problema ogni situazione italiana oggi va letta in termini europei non dimentichiamo che recentemente la corte
La commissione europea ha votato contro
Una proposta di ridurre l'orario di lavoro per legge e non dimentichiamo che nell'ultimo vertice intorno interroga in breve governativo del venti ventuno membri dedica se ricordo bene la data dedicato all'occupazione
I capi di governo diciamo europee i nel porre le soluzioni al problema della scorsa che è un problema gravissimo che tutti noi ci possiamo porre non solo italiani europei
Hanno parlato di vari punti ma certo non hanno parlato di riduzione di orario di lavoro per lei c'hanno parlato
Di investire di più sulla formazione hanno parlato di flessibilità e all'interno di una logica di visita hanno parlato anche di orari ma sempre concertati dalle parti sociali
Si è parlato di fisco si è parlato di flessibilità si è parlato di pari opportunità
Ma nessuno mai ha parlato di riduzione di orari di lavoro per legge quindi questo a dimostrare che proprio perché dobbiamo sempre guardare cercare di psoriasi problemi in ottica europea
La riduzione delle ali lavoro per legge è una scelta che stiamo facendo italiani francesi ma che non è assolutamente in linea con le scelte che si stanno facendo negli altri
Paesi
Negli altri paesi europei per quanto riguarda la globalizzazione e la capacità a questo punto di stare sul mercato con l'ascia di questo tipo credo di aver detto credo che una cosa di questo tipo sia una forza sia un colpo molto forte alla competitività
E oggi la competitività e la concorrenza è molto forte è molto più difficile rispetto al passato quindi nessuno di noi nessun Paese può permettersi di fare delle scelte sbagliate che poi si pagheranno diciamo molto pesantemente nei futuri anni
Per quanto riguarda l'alta sollecitazione legata al fatto se una riduzione dell'orario di lavoro mette fine a questo
Tra virgolette lo chiamava Calabrò patto perverso tra imprese sindacati relativamente a un utilizzo
Forte lo straordinario da io credo che probabilmente ci possono essere come dire altre forme per fare questo credo che oggi molte aziende usano straordinario per i questa è una delle poche forme di flessibilità
Diciamo possibili credo che sembriamo incontro invece a un mercato il lavoro qui diventa più flessibile nelle forme credo che probabilmente automaticamente questo discorso verrebbe un pochettino meno
L'ultimo aspetto legato al discorso del referendum
E di quale potrebbe essere l'atteggiamento dei dei lavoratori rispetto a questo io sono anch'io molto convinta che i nostri lavoratori siano molto più maturi di quanto come dire
Rifondazione li faccia è verissimo che i nostri lavoratori hanno come dire vissuto negli anni Ottanta ristrutturazioni molto dolorose e io sono convinta che i lavoratori che stanno nelle aziende conoscono la realtà delle aziende e sanno benissimo che non si può pensare di lavorare meno e guadagnare di più questo sarebbe come dire una una un desiderio che tutti noi avremo ma io credo che i lavoratori così come gli imprenditori sanno che queste cose esistono solo nelle favole e che invece la realtà nelle aziende riversa nata nell'azienda e che bisogna organizzare meglio il lavoro bisogna investire bisogna come dire a Verona che un'organizzazione efficiente e che non si può certo andare in questa direzione quindi io sono convinta che mi auguro che questo non accada ma che se si andrà si fa un disegno di legge poi si farà una legge vincolante che porta il suo era il lavoro per a per da a partire dal due mila uno per legge
Se si farà un referendum io rimango convinta che buona parte dei nostri lavoratori
Capisce che non è possibile pensare di ridurre l'orario guadagnare di più e avere delle imprese che continua a investire e creare posti di lavoro quindi sono abbastanza convinta che i nostri lavoratori abbiano una grande maturità nel capire che oggi le in prese voglio dire riescono a stare sul mercato se sono competitive se hanno un costo del lavoro compatibile e se continuano come dire a investire via creare ricchezza grazie
Onorevole Cordoni la persona cioè le città d'arte gli economisti della sinistra saldati Sylos Labini Cassese
Sulla perplessità che l'orario di lavoro ridotto tra in occupazione io recito D'Alema
Che due giorni fa ha detto non sta scritto da nessuna parte niente dimostra che appunto una riduzione vada a vantaggio dell'occupazione USA in una presa di posizione politica abbastanza stimolante
La domanda in aggiunta a quelle fatte nell'introduzione
L'ha fatta la legge e che ci mettete nella legge
Ma rispetto alla battuta riferiva di D'Alema credo che forse bisognerebbe avere il contesto del suo ragionamento perché spero che nel secondo giro di questo Tavano lo affronteremo perché quando si parla di riduzione d'orario di lavoro ancora siamo una discussione che non ha voglia di affrontare problemi sul set
Sì macello perché io penso che in quell'aggiornamento almeno anch'io per quello che ho letto come voi si faceva un ragionamento su comunque un processo da affrontare come problema di questa fase della vita delle società occidentali per migliorare anche le condizioni di vita delle persone e anche perché forse se si ragiona su che cosa vuol dire
Quando si parla di orario di lavoro se si sta parlando di quello settimanale si sta parlando di quello plurisettimanale o si sta parlando di quello nell'arco della vita forse possiamo cominciare a ragionare e a discutere di cosa parliamo
Perché io vorrei aggiungere che al uno dei punti che è stato sollevato da Calabrò sul patto perverso di questi ultimi quindici anni che lui lo chiamava così di uno scambio fra imprenditori e sindacato
Sulla questione di utilizzare come dire alcuni strumenti per affrontare i problemi delle imprese e e anche in parte quelli dei lavoratori sul piano salariale
Non ci sono sono gli straordinari ci sono stati i prepensionamenti ci sono state le mobilità lunga ci sono state so si potrebbero mettere sul campo diciamo
Tutti gli strumenti che sono pure interventi sul tempo di lavoro perché uscire definitivamente dal mondo del lavoro anticipare la pensione è un intervento di riduzione del tempo di lavoro nell'arco della vita non certo in quel settimana
Quindi forse bisognerebbe avere un po'più di coraggio nelle nel riaffrontare tutta la strumentazione che è stata pensata in questo Paese per affrontare alcune fasi come dire della riconversione dell'economia italiana e forse potremmo ragionare
Su come si discute si può discutere sulla questione della riduzione del lavoro e di una loro ripartizione
Allora io penso che il problema della riduzione del lavoro non risolverà i problemi della disoccupazione italiana
Da questo a dire che non ci saranno occasione di lavoro penso che ci sia di nuovo di mezzo una elemento di estremismo che non aiuta la discussione
Perché situazione per situazione settore per settore si potrà trasformare anche in occasione di lavoro
O però è una delle politiche attive da mettere in campo perché predette nello sfondo io pure che penso che appunto non non è la ricetta per affrontare i problemi della disoccupazione la sorpresa penso che sia uno degli strumenti da mettere in campo
E anche se siamo arrivati a questa discussione nostro paese dietro gli avvenimenti che avete ricordato io voglio ricordare in questa platea che la sinistra democratica aveva già da tempo ha presentato una proposta di legge
In Parlamento sul terreno proprio della riduzione degli orari di lavoro sul terreno dei Anna una nuova concezione della flessibilità nell'arco diciamo plurisettimanale e nell'arco della vita
E quindi con una concezione di modificazione tra con un obiettivo che era quello che io condivido dell'iniziativa del governo su cui credo ci sia una legittimità di un governo a poter proporre politiche di questo tipo
Che è quello come dire di un'idea di una anche di un modello sociale di una coesione sociale di un Paese
E quindi in questo senso al di là del modo a cui si è arrivati però sia su questo che voglio tornare perché credo che un problema che appartenga a tutti per come si affronta e come si risponde
Io penso che come dire sia legittimo per un governo porsi il problema anche della ripartizione del lavoro che c'è e quindi darsi degli obiettivi e darsi delle possibilità di andare in questa direzione non c'è solo ridistribuzione delle risorse della ricchezza
C'è anche porsi o meno il problema della ripartizione del lavoro
Si cita l'Europa ma si cita io devo dire e spero che le prossime settimane si possa cominciare a discutere anche qui più l'avvicendamento bisognerebbe discutere di altri Paesi che spesso si utilizzano per dire che lì da disoccupazione molto più bassa
Penso a ai Paesi come l'Olanda peso penso e Paesi come l'Inghilterra eppure possiamo dimostrare che l'orario medio in quel Paese molto più basso di quello italiano
E allora discutiamo ma non non è un problema per legge una scelta di fondo che noi in Italia non abbiamo preso né per via contrattuale né per via di legge voglio dire punto è quello forse se l'avessimo preso per via contrattuale oggi saremo così come per esempio era la proposta di legge della Sinistra democratica che parlava di incentivi e disincentivi che favorisse la riduzione del lavoro
Forse non fa rima discutere di questo come dire se avessimo preso quelle strade in altri momenti se io penso ad esempio la Dese che il più diciamo significativo è più conosciuto
Beh lì c'è una situazione disoccupazione molto più bassa di quella dei riferimenti europei ma se usate si è scelta anche politicamente una strategia della ripartizione del lavoro infatti abbiamo come dire
Una orario medio poi insomma molto più basso di quello la si è fatta una scelta anche di modello sociale
Che non è quella di caricare su chi ha lavoro più lavoro e di non caricare niente su chi non ce l'ha nel nostro Paese
La si è scelto la ripartizione fra più persone tra più soggetti delle occasione delle chance di lavoro che ci portano a dire oggi che in quei Paesi c'è un più basso tasso di Simone
E ha spesso a presentarlo come ricette per il nostro Paese anche allora per esempio l'Europa dovrà baci Tata in tutte le perché io penso che in Europa al di là si è detto proclamato un problema in una pratica attuazione e concreta quotidianità di riduzione del tempo del lavoro se esercitate in molti Paesi
E potremmo nominarle come dire chi si è proposto la quinta settimana delle ferie chi si è proposto appunto un aumento della ripartizione anche con orari ridotti o come anni arrivare al part-time mo'modulazioni più corti su esperienze sono molte però a me preoccupa che nel nostro dibattito a seconda delle occasioni le ricordiamo nelle ricordiamo perché utile o meno rispetto all'obiettivo che ci diamo
E però mi voglio anche sottolineare un'altra cosa che nella discussione di quell'accordo si voglia si dimenticano due cose e io stesso mi chiedo perché si dimenticano perché si dimentica da una parte che in quell'accordo detto in Parlamento quindi come dire sottoscritto in una sede autorevole non c'è solo la la frase che dice che le trentacinque ore devono essere fermati per legge dal primo gennaio due mila uno ma c'è scritto tante altre cose
Però non si ricorda no nella discussione che è quella della del fatto che c'è un forte ruolo della contrattazione del fatto che c'è da tenere presente la competitività delle imprese dei settori che non è dovranno soffrire da questo versante c'è il fatto che il Governo mette in campo incentivi per coloro che ridurranno gli orari quindi si parla di politiche incentivanti da parte dello Stato quindi come dire ci sono più
Cose in quell'accordo che sarebbe opportuna e utile che cominciassimo a dire e anche esercitarsi nella loro concreta realizzazione ed applicazione perché forse se ci cominciamo a misurare potremo ragionare settore per settore impresa per impresa come si raggiungono certi obiettivi quale sofferenza ONU sofferenza hanno certi tipi di impresa quali modalità si possono mettere in campo per esempio
Ivi ritornando alla alla citazione di D'Alema quando si parla appunto di ragionare
Della riduzione d'orario di lavoro come possibilità di maggiore flessibilità e mobilità sociale di questo Paese
E allora si può discutere la flessibilità in tutti i sensi per le esigenze delle imprese ma anche per le esigenze di coloro che punto lavorano e quindi si può mettere in campo anche un'idea che può rispondere anche problemi di l'impresa sulle loro terreni di produttività sull'aumento
E sulla velocità sua sulle fasi dell'impresa perché no ci sono esperienze nel nostro Paese perché si citano
Alcune esperienze per esempio non si cita il settore tessile che ha supportato però scusate milizia auditu orari di lavoro
Molto bassi ma che scelta strategica si è fatta in quel campo si è fatto di salvare un settore e lo si è fatto con gli interventi sugli orari di lavoro con una riduzione forte e quindi con i laboratori quei lavoratori che si si nominano quando serbo non rispetta un'impostazione la signora che in quel caso i lavoratori e lavoratrici di quel settore
Insieme come dire a una strategia di impresa si sono fatti i carichi di non essere punto buttati fuori il nostro Paese non avesse più questa possibilità e si sono fatti carichi di forte come l'inflessibilità
Anche con lo scambio della riduzione però con turni con una tutta una serie di cose che potremo esamina
Ma riduzione ad elaborare da costruire la proposta di legge e da fare quel tavolo deve andare ad approfondire
Io ancora però una in questa cosa che vorrei che però noi quando discutiamo di queste non l'ha fatto non è stato fatto anche nell'introduzione dalla l'Associazione Industriali giovani di Carrara
è come dire ricordarsi che quell'atto che si è fatto appunto si è assunto in Parlamento
Un atto che ai servito a superare una crisi politica grave che tutti abbiamo giudicato come dire il prezzo minore che questo Paese avrebbe dovuto pagare rispetto agli esiti che avrebbero esserci nello sponde venivano nominati
Ecco questo problema qui non è solo un problema di questo governo e di questa maggioranza io credo che coloro che come dire continuano a pensare che questo obiettivo non debba essere messo nell'agenda politica di questo Paese continuano devono esplicitare l'altro pur se ritengono che quando si assumono questi posizioni dietro queste porte dice può essere anche un'ipotesi di crisi politica cioè perché non si può dire non è opportuno non è giusto che ci sia una scadenza del due mila uno e pensare che questo portassi come un elemento come dire normale
Discussione per cui poi gli affetti possono esserci o non esserci
Dobbiamo sapere che questo è il punto dell'equilibrio politico raggiunto da questa maggioranza e da questo governo e quindi quando su questo argomento si preferisce non confrontarci sulle questioni inno e sui problemi e si preferisce come dire mettere lì
Delle minacce di fondo si sappia però con coerenza tutt'siamo in un sistema come democratico si sappia che però poi dietro anche questi tipi di posizioni si deve anche esplicitare che c'è un possibile esito politico che può portarci nella direzione invece che in un'altra direzione e quindi anche da parte come dire
Di chi assume orientamenti di questa direzione poi si devono anche come dire mettere nel campo
Tutte le diciamo il ventaglio delle questioni che sono in campo io come dire penso che quindi i mettere all'ordine del giorno dell'agenda politica di questo Paese quindi chiudo qua questo primo giro
La questione della riduzione d'orario di lavoro sia una formidabile occasione per il nostro Paese si viene vissuta però in questo modo e non si enfatizza solo un aspetto di questa discussione
Per poi proprio per quello che appunto diceva D'Alema introdurre nella società italiana anche attraverso questo intervento elementi di flessibilità di mobilità e di ripartizione di occasione perché vedete voi citate io insomma così siccome amo le statistiche siccome mi diverto citate Nordeste citati prato c'è occasioni dove si dice che c'è una piena occupazione anzi c'è un problema di assenza di meno da oltre a non sedersi facciamo riduzione il problema si moltiplica
Però poi non ci ricordiamo o non ci serve non ce lo ricordiamo in genere che anche a Prato che c'è la situazione che gli operai di ieri dicevano con una grande contraddizione perché da una parte temo non la riduzione dell'orario di lavoro perché può anche diciamo tre vedere o avere davanti a sé un'idea di flessibilità diverse
Che sia diverso appunto delle abitudini che per un secolo sono state date la classe operaia sull'orario rigido settimanale giornaliero e quindi ci sono dei cambiamenti anche di mentalità di organizzazione della vita
Che sono da mettere in campo però poi loro stesso dicono che fanno settanta ore alla settimana che credo siano invasive altrettanto come dire di un altro tipo di strumento
Però un come dire un quella di Prato noi ci troviamo anche di il dieci e l'undici per cento di disoccupazione che non si nomina però nessuno fa una oppure nel Nord Est è o disoccupazione prevalentemente femminile ma non è questo un problema della politica italiana perché quelle persone che si presentano sul mercato del lavoro anche se chiedono lavoro
E allora chi è che parla questa gente chi è che costruisce delle strategie perché si possa rispondere anche a questi bisogni io penso che la ripartizione del lavoro è una parziale risposta io lo ripeto
Io penso che Rifondazione comunista in questo abbia avuto una grande responsabilità nel messaggio simbolico che ha dato delle trentacinque ore perché ripropone un modello di lavoro è un modello di là devono molto diciamo fordista che non corrisponde neanche più alla situazione delle imprese italiane
Perché di nuovo io invito l'impresa e quanti lavori oggi vengono ancora diciamo
O valutati sull'orario di lavoro di una persona e specchi e ancora quello il criterio con cui si valuta la retribuzione oppure anche nelle imprese
E siamo a un cambiamento di questo tipo di rapporto perché ci sono alcuni tipi di lavoro non dico tutti
In cui si guarda più al risultato finale se poi uno ci impiega otto ore ce ne impiega dieci o se ce ne impiega treni una settimana non importa l'impresa ma gli interessa che quel prodotto che gli è stato chiesto io parlo di lavori
Chiaramente in cui vi sono delle grandi trasformazioni tecnologiche non sto parlando di tutto il mondo delle imprese però già in quei settori c'è un grande cambiamento
C'è già come dire che non c'è più una prestazione lavorativa settimanale o giornaliera che corrisponde al tipo di lavoro che viene chiesto stiamo dentro la vicenda dell'informazione de o dell'informatica e sappiamo che lì non è più il tempo di lavoro che determina il risultato di quel prodotto di quel lavoro
Quindi e in questa è e però ecco ritorno a dire che anche in quelle parti del Paese come Nordeste o come Prato dove si dice c'è la piena occupazione c'è un pezzo di i di popolazione italiana che non ha chance di lavoro
E allora forse se in quelle zone ci si pone il problema come ci si incrocia con quella domanda e con quella offerta ci si prova a ragionare per vedere se si offrono soluzioni per esempio come in altri Paesi di part-time e di incontro con le imprese forse riusciamo a rispondere anche a quel tipo di disoccupazione
Ecco io son ma spero che questo diciamo incontro di oggi che come diceva Calabrò ha questa caratteristica a di forze varie che sono in campo sia come un'anticipazione possibile di un incontro e la neve e la nazionale
Che ci permetta di discutere di tutte queste questioni di mettere in campo non soltanto un'ipotesi
Perché in questo voglio dire i Seat si svilisce anche quell'impegno che il il presente del consiglio si presenta il lamento che non è fatto solo di una componente e io penso che sia anche un modo con cui si ribadisce la validità della concertazione
Perché il percorso che si è costruito che si è deciso e quello della presentazione di un'ipotesi da parte del governo che come maggioranza noi riteniamo debba essere fatto il governo deve assumersi le sue responsabilità di proposta
Ma le proposte che per esempio circolano ed esso ne circolano tante della commissione di esperti ma anche di alcune forze politiche
Sono tutte in una logica come dire incentivanti disincentivante per esempio ci sono proposte che dicono incentiviamo l'impresa e con la diminuzione del costo del lavoro
Se sono coloro che fanno un modo di orari più corti
Penalizziamo quelle che invece utilizzano lo straordinario quindi usiamo un elemento incentivanti e disincentivanti ma non elemento come dire punitivo
Si pensi utilizzino punto ci sono proposte che vanno e anche in quella della Commissione nostri va in questa direzione
Ecco e quindi come dire e poi certo c'è una scadenza ma si parla di verifiche si parla di possibilità di settore per settore si parla di esclusione io come dire auspico e spero che in Italia
Si riesca a discutere di questo tema del tempo di lavoro preferisco chiamarlo così e trentacinque la settimana che ci sta anche questo argomento della riduzione di lavoro
In un modo come dire kitsch lo si viva come appunto un'occasione di inflessibili di maggiore flessibilità e mobilità sociale del nostro per
Bene abbia aggiunto altri temi di riflessione e in modo molto accorato
Mi pare che ci sia comunque al di là delle diversità di valutazione di argomentazione tra Emma Marcegaglia onorevole Cordoni un punto comune che possiamo già comincerà fissare si è parlato di flessibilità si è posto il problema del tempo di lavoro come problema possibile sul quale impresa e sindacati è poche società civile sono chiamate a discutere c'è un elemento di rigidità onorevole che una data fissata è una imposizione trentacinque ore quello probabilmente rende un po'più complicato quanto meno contraddittorio parlare
Di concertazione ma se si riesce a superare questo ostacolo che i parecchie Pires ci siamo tutti i pianti per evitare la crisi politica come dire meglio per tutti
Io continuerei comunque il ragionamento sulla politica sulla concertazione e sulla legge ascoltando la posizione dell'opposizione
Senatore Pera Forza Italia rispetto alla legge ripete con tutti e la legge voi come di un bimbo vi muoverete
Per rispondere con un sì o con un no immediatamente a quest'ultima domanda la cosa è molto semplice cioè rispetto alla legge noi ci poniamo con un no unno fin dall'inizio proclamato
Devo essere anche sincero che se noi dovessimo giudicare sulla base del merito e delle posizioni che vengono espresse dalle forze politiche
Le quali sono pronunciate sul merito mi aspetterei un no anche dalla parte dell'onorevole Cordoni perché e benché con molta difficoltà abbia cercato di di portare la discussione insomma su molti temi io non ho capito mi è parso d'aver capito nel secondo ciclo degli interventi onorevole Cordoni ce lo dirà che sul merito della questione lei non è la corda
E l'onorevole D'Alema medesimo non è d'accordo perché la espressione che ha usato l'onorevole Cordoni dicendo che questo provvedimento non aiuterà l'occupazione
E detta dall'onorevole Cordoni quindi da un esponente del PDS che significa in modo UFO mistico dire che danneggerà l'occupazione
E perciò se dovessi io penso pronunciare pensare che il il pronunciamento fosse sul merito della questione così come molti esponenti economisti e non economisti della sinistra si sono già pronunciati per il no
Così come l'onorevole D'Alema senta anch'egli pronunciato
Sul merito per un no
è dovrei aspettarmi che questa legge non dovrebbe passare ma questa regia un capestro a due numeri su cui nel non è possibile giocare
Perché sarà un è un provvedimento di legge lo stato attuale embrionale di bozza credo che consta di tre articoli su cui si stanno lavorando e c'ha due numeri che sono fissi e rigidi due mila uno e trentacinque
Tali quali non si può sfuggire l'accordo fu fatto perché contenesse queste due numeri due mila uno e trentacinque ore
Allora
A me sembra difficile ora continuare a discutere su quali sono gli effetti sulle imprese di questo provvedimento perché credo che insomma con parole più o meno
Esplicite siamo tutti concordi che questo provvedimento uso l'espressione Gentile o femministe che l'onorevole Cordoni non aiuterà l'occupazione avrà degli effetti perversi
Avrà degli affetti sul l'unico elemento di flessibilità che rimarrebbe in mano i sindacati cioè sullo straordinario poi avrebbe ulteriori elementi effetti perversi perché certamente porterebbe a investimenti maggiori sul macchinario e quindi di nuovo di zecca diminuzione di occupazione oppure elementi altrettante maggiormente per invece di aziende che si trasferiscono perché questo è un mondo occidentali sufficientemente libri in cui le frontiere sono scomparsi e i capitali come gli uomini si trasferiscono con molta facilità quindi il saldo netto di tutta questa questione sarebbe meno occupazione non aiuto
D'altro canto se uno dovesse mettere in correlazione
Numero di ore lavorate in un paese e tasso di disoccupazione si accorgerebbe che la misura dovrebbe essere evitata perché sono proprio i paesi che hanno un maggior numero di ore di occupazione che hanno un tasso di disoccupazione inferiore
Noi siamo a mille settecento se non lo struzzo non sono errati i miei dati statistici meno settecentodiciannove tiento venti ventuno ore anche annue ventuno ore annue e il tasso di disoccupazione Italia va vicino al tredici per cento e dodici virgola otto
Siamo a mille settecentonovanta in Francia il tasso di disoccupazione male dal nostro dodici e mezzo
Siamo a poi si si sale con il numero delle ore lavorative si va dagli Stati Uniti si va all'Inghilterra
Ora la signora condoni con un significato che non è quello cui a cui io attribuisco a questo termine
Perché significato molto ristretto della se sulla flessibilità significa vere impresa vere aziende che che aprono che assumono e quando non è più il caso non assumono più oppure riducono l'occupazione questo in tutto il mondo significa flessibilità no ne otto ore per cinque giorni alla settimana per undici che mandano e qui distribuiamo i diversamente non è questo il significato di flessibilità non nel significato che c'è in Inghilterra
Non nel significato che c'è negli Stati Uniti allora
C'è un ad esempio c'è un modo per cercare di vedere se è possibile creare più ricchezza pensando al costo del lavoro
Costo Park costa tanto
Costa poco in Italia e competitivo con gli altri Paesi europei tale che incentiva
Incentiva le imprese
A creare qui iniziative economiche dare lavoro no c'è un modo ad esempio non so da defiscalizzare qualcosa diminuire un po'il carico che c'è sul lavoro
Siamo uguale agli altri paesi da questo punto di vista perché anche questo è un altro elemento che apparentemente un dopo ma è un tabù di cui non si parla
Sul lavoro gravano se di costi si fa Gava una serie di costi che altrove non esistono
Sarà anche per questo che noi crediamo di meno oppure no
C'è un altro modo di incentivare di incentivare la ripresa economica diminuendo il carico della pressione fiscale
C'è o non c'è
Io credo che ci sia altri Paesi lo hanno esperito altri Paesi lo hanno in corso creando non crea uno più occupazione crea uno non creano condizioni sociali diverse dalle nostre
Vogliamo discuterne perché se no se discutiamo sempre della coda e di quanto si deve lavorare come distribuire la risorsa lavoro
Allora non parliamo della causa che che induce lavoro io vorrei sapere quale politica dello sviluppo si consente in questo Paese c'è o non c'è ancora una rigidità per quanto riguarda le aziende esiste o non esiste c'è un un uno stato che aiuto che non aiuta e non mi riferisco all'addetto alle rottamazioni perché quell'aiuto negli quell'aiuto lì non è un grande aiuto economico nel senso che era a lungo termine produce veramente uno sviluppo economiche dunque non l'occupazione
A parte gli aspetti perversi clientelari
Oggi ti dò un po'di rottame a te e domani lo do un po'arte
A parte gli aspetti perversi clientelari
Ha poi si capisce che non è un può essere qui non può essere considerato un intervento strutturale che consente allora dobbiamo cercare di flessibilizzare davvero
E dobbiamo di rispettare un po'meglio il mercato dobbiamo per pensare di aumentare quella competizione o competitività creerà problemi sociali o certe che mi rendo conto che crea problemi sociali crea un gravissimo problema sociale che è quello della minore protezione
Noi usciamo da un periodo o cerchiamo faticosamente di uscire da un periodo di grande protezione sociale no gli ammortizzatori di cui parlava la onorevole Cordoni li dobbiamo conservare tutti quanti
Beh certo se ci potesse se avessimo ancora un muro di Berlino ci potessimo stringere all'interno della nostra così potremo conservare tutto tutto questo non lo possiamo più fare
I confini non ci sono più ce l'ha urbanizzazione i muri non ci sono più e dobbiamo competere con gli altri possiamo pensare di continuare di avere gli stessi ammortizzatori sociali di prima
Possiamo pensare di avere uno Stato sociale grave costosissimo come quello di prima
O dobbiamo anche assumerci il rischio sociale di essere flessibili su questo punto la sfida della modernità la vogliamo affrontare pure noi o vogliamo rimanere un'enclave socialista Opara sovietica quali siamo stati per lunghissimi anni
Io credo che dobbiamo affrontarla necessariamente dobbiamo affrontarle per una ragione molto semplice che mentre prima si poteva fare qualche patto perverso
Oggi non si può più i tempi in cui si discuteva la legge finanziaria dello Stato a partire dall'articolo due perché l'articolo uno era quello che conteneva la cifra globale della compatibilità si andava all'articolo due si andava all'articolo N da due n si contenta ma tutti quanti può essere Valfonda si faceva la somma algebrica e veniva fuori
Quella cosa lì non lo possiamo più consentire ci siamo in Europa
Ci vogliamo rimanere e allora se c'è un modo per parlare di lavoro abbiamo parlare del modo come aiutare la produzione come aiutare le imprese come fare in modo che lo Stato che oggi le invade mi pervade sia meno costoso
Se facciamo queste lo facciamo in tutti i settori lo facciamo anche per il commercio
Sono disposto a farlo anche per il commercio
Però non posso pensa intimidire che si debba
Non esatto ma non posso sentir dire che si liberalizza immediatamente del commercio
E al tempo stesso si rende rigide al mercato del del del lavoro dentro il medesimo commercio perché sennò io la interpreto
Maliziosamente come una misura punitiva contro l'opposizione o mi sbaglio che cos'era l'IRAP è una tassa sull'opposizione che cosa sarà la liberazione del commercio in quel modo diventa una punizione sull'opposizione
Cara care a signora Marcegaglia lo definita più volte una tassa sulle opposizioni perché essendo una tassa sull'attività produttive che colpiva in particolar modo le piccole imprese
Ed essendo guarda caso le piccole imprese prevalentemente orientate non verso il partito dell'onorevole cordone Bri va a colpire coloro che si opponevano al e questo è un altro esempio in cui si vede che chi ha in mano la la politica fiscale può agevolare i clienti di elettori oppure no oppure può punirli allora io sono disposto di penalizziamo ma però attenzione e non possiamo usare l'arma della liberalizzazione del commercio in una maniera che così palesemente politicizzata perché la contraddizione che lei rivelava rimane tutta lì
Nel mille bivalente tutte quante le licenze mi rende tutto quanto lì per esattamente come l'Inghilterra e alter però in Inghilterra in quel ristorante o quel fast food Rockwell è piccolo negozi dove c'è l'indiano o li ho anche l'inglese che sta aperto ventiquattro ore su ventiquattro ore e anche un signore di assumersi i suoi commessi e di mandarli via e la settima dopo se non c'è più lavoro
Esattamente quindi vorrei sperare che non fosse un provvedimento di semplicemente punitivo
Poi se vogliamo liberalizzare ancora perché l'ho sentito un altro molto più avveniristico bellissimo è una vita che lo sogna l'ho sentito dire in questi giorni dal Governo liberalizziamo perfino i titoli di studio
Sapete che voi siamo tali variano malia di questo Paese perché noi siamo anomali in tutto in tutto rispetta per i servizi sistema finanziario banca quel che volete trasporti
Noi siamo anomali anche per il titolo di studio perché siamo l'unico Paese in Europa e credo forse nel mondo che già il titolo di studio che ha un valore legale col bollino a fronte di manda in giro laureato diplomato e così via e si è laureato per far queste sedi farmatruffa
Una finzione ho sentito parlare di questa bella cosa certe lo lo sottoscrivo subito
Però contraddizioni su contraddizioni l'università come la manteniamo così come adesso
Che è peggio del catasto delle USL
Tutto quanto diretto dal ministro
Piante organiche nazionale tutte queste robe qui
E queste comportarsi queste liberalizzazioni comportano come nell'università comporti l'autonomia e l'altra parte comitati settore comporta una flessibilità ci crediamo o non ci crediamo altrimenti queste misure sono misure ripeto politiche mirati su questo su quel cento a seconda che questo quel ceto
Vota in questo in quel modo
Da ultimo veramente perché me l'ha strappato la la gentile signora cordoglio il ferimento il riferimento politico mi dispiace che la prole non voleva più sentirne parlare di politica ma siccome siamo politici e questa cosa di cui stiamo parlando è politica
E diceva la signora Calabrò diceva la signora cordoni che e finalmente abbiamo una regola aurea in questo Paese non mi ha spiegato ancora esattamente la data di nascita di questa regola aurea una regola
Cioè cioè coloro che ricevono a maggioranza di cittadini italiani hanno detto di governare se ce la fanno bene se non ce la fanno vanno a casa
Non avete ottenuto la maggioranza dei voti o città d'Italia
Per ottenere una maggioranza risicata in Parlamento risicatissima per quanto riguarda la Cama deputati avete dovuto fare un accordo elettorale che avete detto non essere politico
Con Rifondazione Comunista e poi in corso d'opera surrettiziamente quindi la regola si ritorce contro di lei surrettiziamente avete cambiato la maggioranza
Perché è cittadino italiano avete chiesto la fiducia come Ulivo ATO sufficiente e in corso d'opera durante queste difficoltà avete detto che dobbiamo allargare la maggioranza politica sì la regola valesse signora ci doveva essere la crisi di governo
Doveva dire noi Ulivo non siamo sufficienti voi cittadini italiani non ci avete dato la maggioranza sufficiente dunque abbiamo elezione perché altrimenti dovremmo fare contrattare con Rifondazione Comunista
La regola è bella ma come vede l'applicazione di questa regola è molto difficile io credo che altre soluzioni ci sarebbero state
Credo che non a Welles ma anche altre soluzioni o tecniche cioè altri contenuti altri tipi di legge altri modi per entrare in Europa che non questi ci sarebbero stati e non li avete esperiti che ora siete in quel in quella zona veramente strettissima di rispettare un accordo che voi non vorreste rispettare ma che dovete rispettare perché altrimenti quella soluzione politica quel nodo politico un avete sciolto lo scorso anno dovrete di scioglierlo adesso
Così sta purtroppo
L'emozione poi in politica la regola è imperfette l'imperfetta per voi al tempo della maggioranza con la lega e imperfetta adesso per il PDS con Rifondazione io spero che la Bicamerale questa regola
La metta a posto anche secoli e quello che si vede sulle se lavori non va assolutamente in questa direzione peccato il rischio vero è che la Bicamerale sia un'occasione perduta se vogliamo piano che esse così un altro dibattito organizzato ero e ne parleremo
Contiamo invece ragionare di mercato della loro compatibilità
Orari e contiamo con il segretario Betti io chiedo poco fa al senatore per il rapporto tra la riduzione dell'orario
Il salario la produttività la posizione vostra qual è
Ma sul la sul tema specifico così come nell'agosto
Non c'è dubbio che la riduzione dell'orario a parità di salario una è una componente di dell'istituzione di produttività
O comunque richiede che venga destinata una quota di produttività coprire del traforo
Eppure la produttività
è un elemento che dobbiamo utilizzare anche per dinamica contrattuale ordinarie
Per cui tutto questo ha bisogno di essere comminate
Ha bisogno di essere combinato
No con
Chiudendo l'argomento dentro a questo
Circolo obbligato che pure deve tener conto di questo obbligo della redistribuzione della produttività di come si ridistribuisce
Di come si fa occupazione ma no meno esclusiva e l'apporto produttività orario tra ci sono servito venti e debbano essere tenuto in considerazione
Allora
è stato già detto anche nel in alcuni interventi visti di oggi pomeriggio che l'orario va visto
In ordine a un po'più allargata non solo quello della settimana
Dentro la fabbrica come si sviluppa per questo
Non è che in questo Paese non c'è più niente o meglio la discussione sull'orario c'è solo ora perché c'è questa cosa da Bertinotti
E il Governo potrà Rifondazione al governo Federici
La questione della radio è una questione al centro di un dibattito Complesso che trova una prima sintesi importante nel patto per lo sviluppo
E l'occupazione dell'ottobre del novantasei tra governo e parti sociali
Largamente disatteso o comunque per le parti applicata in molti con molto ritardo
A parte questo aspetto a l'ultimo ma centonovantasei Pacchetto tre o come si chiama
Introduce una serie di elementi nuovi di flessibilità importanti
Che devono
Che sono un presupposto per la diversa distribuzione vale di lavoro
Che non sempre questa diversa distribuzione dà lavoro a un affetto
Oneroso sulla produttività sono e non lo ha fatto rispetto e provvedimenti che conosciamo
Provo a fare qualche esempio
Il fatto
Di prevedere una modulazione sulla contribuzione previdenziale sulle fasce di orario
A decrescere più basso l'orario più basse la contribuzione è un incentivo anche all'elemento dall'utilità alla fine
Se poi invece si considera e questo si può avere effetti sulla produttività
Il disincentivo sullo straordinario che noi vogliamo forte perché altrimenti non si risolve il problema dello straordinario
Quindi il disincentivo economico a carico delle imprese che fanno uso dello straordinario se così non si sondano la produttività e be questo
Penso che questo danno bisognerebbe ci fosse
Sì
Da poco
Perché
Certamente certamente certamente ma ora mi pare si possa dire un qualche difficoltà in entrato nella rapporto di lavoro interinale
Tutto questo mercato del lavoro bloccato non c'è più perché nel giro di del novantotto
Credo avremo oramai una pluralità di soggetti che si occupa del mercato del lavoro
Dove di tutto povera potremmo dire non certo rigidità se poi tutta la verità sta nel fatto che complicato licenziare persone
A parte che questo non è vero ma insomma a me se questo sia vero
Beh insomma che propongo agreste
Che proprio guai resta ora io credo che invece questa è una zona siamo in una in territorio dove sia fatto licenziamento un tema ristrutturazione aziende industria
Eppure le persone hanno pagato la collettività pagato il l'aria si è impoverita quindi in un regime di rigidità perché questo è successo qualche anno fa socio anche oggi lancia in luce di maggiore di rigidità allora
Se la ride anche tutta nel licenziamento francamente è complicato discute alla credo che invece si debba trovare un attenzione agli strumenti
Che si intrecciano
E quindi sono quelli legislativi
Che fa quel debbano a favore del part-time
Debbano favorire contratti di lavoro
Flessibile ma quali contratti lavora allora l'ultimo strumento inventato dall'ultima finanziaria non muta la posizione finanziaria il contributo del dieci per cento per lavoro parasubordinato
O atipico come si usa definire allora un milione e duecento mila posizioni aperte del novantasette
Se precarizzato al lavoro buono ossia promosso il lavoro nero perché se si legalizza il lavoro buono
Facciamo un danno al Paese
Alla fine facciamo un danno purtroppo è successo in parte anche questo
E quindi
Su questa realtà accettati tutti parenti perché si mette in in campo elementi turbativa che possono avere effetti perversi anche sulla produttività concorrenze sleali su chi che possono andare a danno dalle singole imprese tra chi fa massiccio ricorso al lavoro atipico e chi invece quello che non è lavora di più lo affida ancora rapporti lavoro dipendente RAI regolato da contratti
Quindi è uno strumento però importante nuovo che deve saper cogliere le flessibilità professionale che il mercato lavoro nuovo richiede che non precarizzato lavoro ordinario ma che sottrae lavoro nero quelle punte delle
Prestazione professionale che altrimenti non sarebbero regolari
è un'attenzione che dobbiamo avere
Anche qui ci sono diverse proposte legislative pesa regolare questo nuovo modello di rapporto lavoro che va regolata
Va fatto crescere tratto il rapporto di lavoro interinale
Bisogna cominciare a capire se un lavoratore se in una famiglia l'unico lavora allora deve essere padre non tutti figli disoccupati un padre fa sessanta ore a settimana per campare tutti disoccupati o se invece non sia possibile comincia a dire che questo padre può fare
Ventiquattro ore e le altre quaranta la fanno gli altri figli sono disoccupati
è un modo di inserire al lavoro e ha un modo di di creare una condizione sociale sicuramente più equilibrata per accompagnare un'uscita morbida morbida alla pensione
Parlare in età sembra siano molto complicato talvolta si suscita
Tiri di ira anche tre lavoratori e perché questa cosa viene posta in maniera sbagliata quando invece possono essere venti presieda positiva che non hanno poi alla fine un costo
Sulla produttività che non incidano sul tema timida allora
L'Olanda risolto così il problema in parte risolto così poiché Modigliani sostiene che l'hanno risolto perché dalla pensione a tanti invalidi invalidi non sono e quindi sottraggono il percolamento troppo se poi sia un povero se sia un povero tutto certo
Una maggiore attenzione sui soggetti attivi sul mercato del lavoro che possono concorrere alla al con dando loro prestazione di lavoro questo credo sia una attenzione che si debba avere a partire dai contratti
In queste non vorrà introdurre una cosa poteva dove scivolare sull'argomento non che non mi è proprio familiare ma ci provo
Se non erro la piattaforma degli indici
Attualmente discussione un po'ferma data la la discussione sulle trentacinque ore a un punto dovrebbe prevede la possibilità di contratti tavola trentadue settimanali
Benissimo a salario non non astrali uguale a quaranta Bourgeois trentadue ma pene investimenti nuovi quindi nuovo sviluppo quindi allora il problema qual è il nuovo sviluppo come si determinano lo sviluppo da qui c'è un problema
Io afona per lavori di cercare la Bicamerale risolvo il problema dell'inghippo di come si fanno le maggioranze prossime antenne o se si è si è fedele a rapporto l'elettorato perché una demone della stabilità
Credo che coloro che chiedono e la borsa che sembra lo dimostri che una indice ristabilita diventa indice di fiducia verso il paese diventa possibilità di nuovi investimenti
Allora
Quello che noi dobbiamo avere in comune credo aveva qual è che vi sia stabilita
Che poi ci sia anche un buon governo c'è anche Andrea nato viveva per la serenità forse potrebbe essere condanna ma che la stabilità sia un elemento che favorisca lo sviluppo a fare discussioni
Se poi ne favorì lo sviluppo servono altri strumenti flessibili da da contrattare intervento per intervento qui c'era
Un Paese
Organizzazioni sociali sindacato disposta a farlo siamo a Massa Carrara non siamo
A Reggio Calabria
Ma li prese qui non vengano non manca il porto non manca l'autostrada non manca la ferrovia
Penso non ci sia la mafia qui penso qualcosa ci sarà ma insomma non siamo non siamo nella Locride per fortuna
Ora le imprese non vengono
Allora che cosa serve per portare l'impresa era la zona dove ancora il quattordici per cento disoccupazione in Toscana che è una delle punte che assomiglia più al Sud che alla Toscana
Che cosa serve
Questo io vorrei domandare l'imprenditore che cosa serve per investire a Massa Carrara ci sono le aree industriali ci sono incentivi sull'Obiettivo due
Cosa manca
Manca la fiducia ma anche la stabilità manca la flessibilità cosa ma io vorrei sapere che cosa servirebbe
A allargare la discussione spetta l'orario
Ma anche a utilizzare quelle più esibita che già ci sono e che a mio avviso per tornare alla domanda per voglio apposta non hanno
E penso sia bene che non lo abbiano perfetto sulla produttività in termini negativi perché vorrei poter utilizzare la produttività per nuovi investimenti e per qualche incremento salariale
Grazie allora l'ultimo intervento possiamo Gio Carlo Conti andrà ragionare sul tema non più dell'orario ma del lavoro nuovo bancaria mi pare che tutti questi interventi una cosa sia chiara non c'era appunto nessun bisogno di Bertinotti per porre al centro non soltanto il dibattito politico ma anche delle cose già fatte e delle cose già messe in cantiere per essere portate a termine la questione di una riorganizzazione complessiva delle condizioni del mercato del lavoro nel Paese
Rimane tutto aperto il problema dello sviluppo chiedeva giustamente Bettega come si fa a portare a Massa Carrara gli investimenti ma ragionamento si può allargare poteva portare gli investimenti a Salerno dove però lasciano in corso qualche rapportati a Palermo poi rapportati in Sardegna e così via di questo passo
Chiediamo su questo forse il nostro dibattito
Grazie prima di chiudere su questo permettimi due battute non solo perché coevi Ras negli interventi che mi hanno proceduto preceduto ho sentito alcune cose alle quali vorrei ribattere sul quale vorrei dire la mia
Ecco anch'io ribadisco il concetto e su questo non mi trovo d'accordo con il segretario detti che tutto sommato il fatto che Bertinotti abbia fatto questo patto
E come dire positivo perché così oggi abbiamo fatto questo convegno sull'orario di lavoro probabilmente se non ci fossero questo ramo fatto punto convegno sulla prescrive seguita a trecentosessanta gradi sullo sviluppo no e questo secondo me sarebbe stato molto più positivo perché io rimango dell'idea
Che questo discorso posto questa pietra posta fa perdere del tempo il paese si sta parlando dei problemi che non sono i reali
Problemi del Paese e questo è negativo perché tempo da perdere non ne abbiamo nessuno in una situazione appunto di competitività che cresce una situazione di reale disoccupazione situazioni in cui i problemi vanno affrontati nel modo reale e concreto quindi rimango dell'idea che questo discorso se non ci fosse stato sarebbe stato molto meglio magari avremmo fatto punto un convegno su un altro tema diari questo
Ecco su una cosa volevo dire alla all'onorevole Cordoni ecco io non sono assolutamente d'accordo con lei sul fatto che il tema dell'orario da mettere nell'agenda politica del della non è non è questo qua io non sono una che sostiene che di la concertazione si deve occupare di tutto no anzi io in certi momenti è stata anche critica su questo perché io ritengo che la concertazione tra in particolare no tra parti sociali si deve occupare di alcuni temi specifici e su altri temi invece è la politica che deve occuparsi deve occuparsene per la propria responsabilità
Però il tema dell'orario è un tema assolutamente di competenza delle parti sociali i contratti si fanno su tre cose sull'inquadramento sull'orario e sul salario
Se l'orario viene fissato per legge il passo successivo a fissare il salario per legge cioè non su questo non secondo me non non ci sono non si possono si può discutere su questo cioè il alla l'ordine del l'agenda politica del pare del del del governo si deve occupare di altri temi stile occupare della flessibilità a trecentosessanta gradi se occupare di fisco si deve occupare di riforma dello stato sociale
Se devo ma non si deve occupare di orario perché queste una tipica materia di contrattazione cioè bisogna finirla anche da parte di questa maggioranza nel dire noi crediamo alla contrattazione e facciamo la riduzione d'orario lavoro per legge c'è questa è una contraddizione di fondo e bisogna chiarire perché lei dice
Leggete le altre parti della dell'accordo e di quanto del tutto il discorso della del presidente Prodi in Parlamento io l'ho letto con attenzione però nel momento in cui si dice che si presenterà un disegno di legge che fissa l'orario di lavoro settimanale
Poi lei dice più settima lì si parla di orario di lavoro settimanale a partire dal primo gennaio due mila uno a trentacinque ore ma dov'è lo spazio per la contrattazione già su questo bisogna anche chiamati chiarezza tra di noi secondo me poi io capisco la vostra posizione dove dovette come dire stare in un vicolo molto chiuso Daccò però tra di noi visto che qui non stiamo come dire
Non facciamo il tavolo vero ma facciamo una discussione tra persone intelligenti che credo che credano e vogliano dare il loro contributo per migliorare sotto nel Paese
Dobbiamo dire che questa cosa qui te se voi state realizzate dai lavora per legge la contrattazione è morta questo dovete avere il coraggio di dirlo cioè non potete dire che questo è un tema su cui si fa una legge poi magari sul disegno di legge io non l'ho letto era in quella direzione ma raccordo fatto dal governo è tutt'altra
Cosa si parla di orario di lavoro settimanale trentacinque ore uno uno due mila due ma mi dica cosa fare cosa facciamo noi tra le parti sociali cosa fanno
Stabiliscono in che tempi in che modi è una finzione voglio dire perché le le all'arrivo è già quello quindi su questo volesse secondo me la lei tema dell'orario della non vede essere al centro della agenda politica del Governo anche perché su questo
Voglio secca in questo Paese in realtà le parti sociali l'evoluzione della vita puro le hanno contrattato eccessiva e questi sono i dati in Italia si lavorano
Mille settecentoventi ore in Germania mille sette quarantatré in Francia mille sette novantadue in Giappone mille novecentodieci negli Stati Uniti mille novecentocinquantatré nel Regno Unito mila novecentosessantatré non ho regno dell'OLAF non altri dato dell'Olanda che sicuramente inferiore
Non tutti gli altri Paesi si lavora di più che in Italia cioè la riduzione d'orario di lavoro le parti sociali l'hanno contattata ci sono tutta una serie di settori che già lavorano ampiamente sotto le le le quaranta ore no
Non cito per gli insegnanti vari ma abbiamo i poligrafici né a quanto l'Inter cinque i chimici turnisti lavorano trentacinque mezzo trentasei uomini lavorano un sacco trentasei metri metà che metta a me metalmeccanici turnisti deficit turnisti
Cioè in questo Paese la riduzione dell'orario di lavoro contrattata si è fatta sia già fatta quindi non c'era bisogno come dire della della scoperta di Bertinotti per fare questo c'è questo è un Paese che nella contrattazione tra le parti sociali questo discorso qua della rinfocolare lavoro lo sta già facendo senza forzatura in modo naturale
Scambiandolo con produttività scambiandolo con flessibilità qui non abbiamo bisogno di mettere questo macigno della legge che non fa altro che creare danni lotte muri controllore e che non serve a niente anzi come abbiamo detto credo
Ampiamente tutti assolutamente non risolverà il problema dell'occupazione ma anzi dal mio punto vista ma non solo dal mio creerà ulteriore disoccupazione un altro problema volevo mettere niente questo l'ho riscontrato sia nell'interne intervento dell'onorevole Cordoni che del
Segretario vette attenzione perché voi parlate
Di redistribuzione del lavoro ma insomma questa è una concezione scusatemi ma a operistica io sono assolutamente convinta che qui noi abbiamo mille possibilità per creare nuovo lavoro non dobbiamo parlare dire Rispoli e quello che c'è la soluzione del problema e creare nuovi posti di lavoro e ci sono mille strade per fare poi ne parlerò che il tema importante la domanda che mi poneva Calabrò ma qui di strade per fare nuova occupazione ce ne anche perché altrimenti il problema dello stato sociale introduco un argomento brevissima ma come lo risolviamo c'è se non creiamo un'occupazione ma come cosa facciamo abbiamo la la popolazione che invecchia abbiamo la popolazione che no
Che che che invece continuamente noi dobbiamo secondo il nostro punto di vista assolutamente riformare in modo diverso da quello che è stato fatto lo stato sociale
Ma dobbiamo anche creare nuova occupazione se voi continuate andare in questa direzione di pensare che il lavoro
E questo stock che c'è come ricordava prima il senatore Pera e non possiamo aumentare lo ma questo è assolutamente sbagliato ricordiamoci che in realtà magari le grandi aziende in certi settori d'azienda fordista perde posti di lavoro ma vengono create un sacco di nuovi posti di lavoro nei nuovi settori dei servizi nota come dire
è un mondo questo che si muove continuamente cioè non attacchiamo c'è un'idea operistica e vecchia del mondo del lavoro qui
Il grande la grande agenda politica delle parti sociali non deve essere quella di ridistribuire il lavoro che c'è ma deve essere cura di creare nuovo occupazione e questo è un tema assolutamente importante sul quale invece mi scusi
Onorevole Cordoni sono ma il governo ha fatto assolutamente pochissimo quasi niente i temi veri sono quelli sono quelli della della riduzione fiscale sono quelli delle infrastrutture sono quelle della scuola su quale se cominciato
A fare delle cose sono quelli del del degli oneri degli oneri sociali sul lavoro sono sono questi temi veri su quali voglio dire bisogna pensare per arrivare a nuovi posti di lavoro non è la logica di redistribuire il lavoro che c'è perché ribadisco questa è una concezione Popper isterie francamente mi fa un po'impressione e e nella quale io non credo non credo assolutamente
Un altro aspetto sempre
Relativo all'intervento dell'onorevole Cordoni che diceva ma qui si dimentica anche di dire che sono stati messi come dire sul tavolo degli incentivi e quindi con la mia idea personale io sono fermamente contraria incentivi forse e siamo noi i giovani pretore sostare tra i pochi a dirlo chiaramente che erano contrari a tutte le forme di incentivi ma gli incentivi come dicevano no il senatore Pera sono non risolvono problemi stupra qui bisogna risolve problemi strutturali e io come cittadino come imprenditore non voglio che vengano sprecati soldi pubblici per incentivare marines rari lavoro che so che non servirà a creare occupazione che risponde solo un problema ideologico e politico quindi gli incentivi dal mio punto di vista non li vogliamo proprio
Perché poi mi scusi se e vengono dati tre mila cinque mila sei mila non so quanti miliardi de La Russa orari di lavoro poi voglio dire visto che fortunatamente siamo tutti convinti che il bilancio pubblico deve stare in equilibrio anzi abbiamo altro Spal tra strada fare
Poi alla fine voglio dire se
Spendiamo soldi pubblici in questo modo poi si aumentano le tasse voglio dire non ci sono poi se da una parte si spendono soldi e dobbiamo tenere le quindi lei il il bilancio equilibrio anzi due otto dobbiamo andare in una serie di anni all'uno e otto per cento di disavanzo sul PIL
E noi probabilmente poi ci troviamo dall'altra parte lo mentre tasso sulle imprese sui cittadini per fare ancora una volta una cosa che non serve a niente quindi anche l'ipotesi degli incentivi secondo me anzi io
Sono pronto dice l'idea che Confindustria deve stare molto attenta ad accettare logiche di incentivi su questi temi perché ripeto accettiamo incentivi che non servono nera compita dell'impresa né a creare occupazione
Quindi concludo poi sull'ultimo discorso sempre relativo alla dibatte questo prima può invece vengo al tema dell'occupazione che il vero tema il vero importante sul quale io vorrei si facessero mille dibattiti in questo Paese magari meno dibattiti sulle trentacinque ore un altro aspetto che è stato toccato sempre dalla nave cordoni e in parte anche da senatore Pera e lei ha detto e ed è vero ricordatevi che questo accordo sulle trentacinque ore nasce per scongiurare una crisi verissimo questo problema una crisi aperta in quel momento probabilmente non so
Se non ci avrebbe portato in Europa ma certamente avrebbe creato problemi a nostro percorso verso i parametri di Maastricht era sull'obiettivo europeo
Però io voglio dire anche una cosa è vero voi avete dette non avete fatto la crisi
Il paese non ha vissuto questo trauma però attenzione però perché ha dette inserito poi nel nostro programma perlustrano i vari lavora trentacinque ore che non era nel vostro programma elettorale e poi voglio aggiungere anche un'altra cosa
è vero che la stabilità un valore però io credo anche che chi governa deve prendersi anche la responsabilità come dire di quello che fa allora se
è vero siamo convinti io sono abbastanza convinta che anche molti di voi siano dell'idea
Che questa legge sulla riduzione del lavoro discorsi che ha fatto lei sul patto sulla flessibilità sulla riduzione da contrattare mi trovano assolutamente d'accordo adesso qui stiamo parlando della legge io sono convinta che anche molti di voi siano convinti non so lei ma comunque tanti di voi con cui ho parlato sono convinti che la riduzione del RAI lavoro per legge è nociva
E io credo che anche voi non potete continuamente come dire porvi davanti l'alibi eh ma se non facciamo questo cade il governo attenzione perché chi governa
Deve anche prendersi le responsabilità deve sapere dove porta il Paese e non deve fare le cose solo per tenere in piedi una un governo perché altrimenti come dire
La la la la la la politica l'autonomia della politica e la politica alta che anche noi chiediamo doveva finire cioè qui non si può
Fare delle cose che condanna era nel Paese ha dei grossi problemi solo perché bisogna tenere in piedi un governo credo che chi governa deve anche prendersi responsabilità in ciò che fa davanti ai cittadini davanti all'impresa davanti al Paese intero supini su questo vorrei che
L'ultimo l'ultimo tema che poi è forse il più importante devo dire che in parte ha già riscosso ha già detto una serie di cose che condivido il senatore Pera e e le colgo anche per cercare di rispondere indirettamente alla alla domanda della difetti ma io credo che i veri temi dello sviluppo e i veri punti perché fare maggiore sviluppo in questo Paese sono quelli che di cui da noi sempre parliamo primo investire di più scuole formazione e questo in parte si sta cominciando a fare però su tutto il tema della formazione c'è ancora moltissimo da fare e credo che anche come dire le parti sociali su questo tema non fare molto
Scendendo c'è un problema di fisco e questo è importantissimo c'è questo un paese in cui è vero che c'è tanta evasione fiscale ma è vero che chi paga le tasse paga una quantità di tasse assolutamente insopportabili cioè non su questo bisogna avere bisogna bisogna dirlo chiaramente in una situazione di come dire a mercati aperti di maggiore concorrenza un carico fiscale di questo tipo è un problema lo sviluppo un problema la nascita e lo sviluppo di nuove impresa e quindi su questo bisogna fare qualcosa e quello che è stato fatto cioè l'IRAP francamente non va assolutamente in questa direzione anti ci spaventa molto perché è una grande non voglio entrare
Abbiamo parlato spesso tra di noi di era però la verità che questa è una grande riforma di grande portata
Non sappiamo esattamente che cosa succederà sappiamo sicuramente però che penalizzerà le imprese più deboli cioè le più piccole
Le più indebitate e quelle che hanno meno utili quindi un'impresa fiscale è una una riforma fiscale che deve aiutare l'impresa stare sul mercato e che a questo queste Effetto insomma è un'intera una è una riforma fiscale molto pericolosa non avremmo voluto una riforma fiscale molto più semplice in cui magari ci si diceva non subito non si possono ridurre tasse subito perché c'è master ma in due tre anni si riduce lire per lire o dell'X per cento con chiarezza con determinazione sappiamo che cosa andiamo incontro che è stato fatto un pasticcio su cui delle realmente non sappiamo che cosa succederà quindi il fisco è tutto un tema ancora aperto ed è fondamentale
Nel corso di alcuni anni andare nella direzione di una riduzione forte
Della tassazione del reddito d'impresa e io dico anche ovviamente dei cittadini c'è poi il tema toccato già da altri della flessibilità del mercato del lavoro e qui è vero quello che dice la Betti che alcune cose sono fatte per carità
Questo va riconosciuto
Però vorrei anche ricordare che questo un Paese in cui abbiamo dovuto avere la sentenza del Lussemburgo e la corte Lussemburgo per eliminare lo scandalo del collocamento obbligatorio pubblico che colloca l'uno virgola due per cento delle persone e che uno scandalo voglio dire che non siamo stati capaci da soli di eliminare abbiamo dovuto a vere una un'azienda che ha fatto causa no e poi la Corte del Lussemburgo ha risposto quindi poi c'è ancora credo una una un approccio nei confronti della vera flessibilità de di un vero mercato lavoro aperto assolutamente chiuso e qui su questo credo che ci sia ancora molto da lavorare così è vero che abbiamo fatto
La legge sull'interinale però a sentire non tanto a detta nostrana detta anche di chi fa questo mestiere è ancora una legge come dire che a troppi
Il troppi problemi burocratici certe un inizio la miglioreremo però sicuramente se fossimo andati subito una deduzione di un di un interinale più libero più aperto sicuramente io credo avremo dato più possibilità a alla a magari a persone disoccupate di trovare lavoro e quel sul tema del licenziamento e voglio dire una cosa
Molto chiara badate che poi lo sapete perché voglio dire ma vedi un imprenditore serio
Cioè prima di licenziare una persona che lavora bene che fa bene il suo mestiere ma ci pensa cento mila volte perché è la sua quindi lavoratore bravo è una delle risorse fondamentali dell'impresa cioè non non non bisogna pensare che l'imprenditore sia lì e non aspetti altro che licenziare la gente lo diceva anche lei signora voglio dire siamo tutti credo convinti di questo allora forse senza fare ideologia e strane perché noi non non siamo di quest'idea
Una una una certa come dire apertura anche su questo tema nel ripetere certe rigidità che ancora ci sono tenendo sempre presente questa logica che dicevo prima
Che un imprenditore prima licenza una persona laici penso cinquanta mila volte probabilmente in una logica di flessibilità allargata sempre della contrattazione tra le parti sociali penso che si potrebbe anche come dire vedere quindi dicevo
Scuole formazione dicevo fisco dicevo flessibilità del mercato del lavoro
Dicevo oneri previdenziali onere sul sul lavoro cioè al di là il problema in Italia non è certo quello degli stipendi che noi che come dire che gli imprenditori che vengono pagati i lavoratori ma come sappiamo tutti il problema sono gli oneri no impropri
Che stanno sul costo del lavoro e questo sicuramente è un problema che ripeto non in un anno ma certamente nel giro di alcuni anni va risolto e questo è uno dei temi
Fondamentali per cui secondo me in Italia non si crea su come dire non si creano posti di lavoro come si potrebbero e creare l'altro aspetto che riguarda sicuramente il sud in particolare dove non dimentichiamoci c'era grande grande problema della disoccupazione
C'è un problema fortissimo di criminalità e questo si deve essere messo nell'agenda politica del governo in modo assolutamente serio perché io rimango convinta che fino a quando non si risolve questo problema gravissimo di criminalità
Imprenditori non andranno investire la quindi questo è il primo problema per risolvere il tema del Sud con ministro Napolitano con Confindustria sindacato si sono fatto delle iniziative
Positive credo che su questo tema
Bisogna andare molto avanti e poi c'è il gravissimo problema dell'infrastruttura e dove certamente soprattutto al Sud ma anche in certe zone del nord e del centro le infrastrutture sono assolutamente non sufficiente allora io credo che se
Si lavora complessivamente su tutti questi temi certamente consapevoli che non si possono ottenere risultati in un giorno ma con un progetto di medio lungo periodo attento come dire che va in quella direzione
Quindi di di fu di scuola e formazione di fisco
Di flessibilità del mercato del lavoro di infrastrutture di criminalità per quanto riguarda il sud io sono convinta che non saremmo qui a dire come dire a discutere di redistribuire
Il poco lavoro che c'è ma sono invece convinta che come dire potremmo fare di sviluppi scosse di sviluppo a medio lungo periodo che questo Paese si merita
Che questi imprenditori che oggi ci sono credo si meritano anche i lavoratori sempre cadrà
Bene
Non toccava a questo tavolo offrire soluzioni ma elementi di riflessione spero che ci siamo riusciti grazie all'attenzione buonasera