"Le 35 ore: perche' e come" org. dal Gruppo 95 c/o Facolta' di Economia - Universita' La Sapienza

Allora io inizierei questi lavori sulla sul tema delle trentacinque ore perché come organizzato darla gruppo novantacinque
Come da programma iniziamo i nostri lavori
Con dei saluti sono particolarmente
Bene accetti
Perché vengono versione che incoraggiano sempre questo genere di inserire che sono quelle del Preside della Facoltà professore mondo atteggiano nazione no
Professor Domenico accusato direttore del Dipartimento di economia pubblica che raccoglie un po'tutti gli economisti de la facoltà molti dei quali appunto un agitano dirlo il gruppo novantacinque siccome io poi farò una breve introduzione anche sui temi del convegno credo che sia meglio appunto passare subito la parola per pesi sonori e quindi darei la parola appresi penetrato dal professor Capitani
Bene il saluto del preside sarà formale anche sostanziale formale perché è un dovere è un piacere precedente
Accoglieranno ma dalla facoltà dare il benvenuto
A tutti gli ospiti a tutti coloro che sono interessati a questa iniziativa e alle tante belle iniziative che vengono prese facoltà
No a dovere un piacere ripetuto
Soprattutto in questo periodo
In cui stiamo vivendo una successione questa facoltà di eventi molto ricchi di dibattito di impegno di coinvolgimento dei vari gruppi che lavorano e operano nostra facoltà
E quindi è particolarmente importante per meritare saluta questa iniziativa del gruppo novantacinque
Apprezzare ringraziare riconosce vissuti processi bene gli altri colleghi della facoltà si sono impegnati per questa iniziativa
In questi ultimissimi giorni abbiamo avuto la conferenza di facoltà abbiamo avuto un incontro con il governo abbiamo avuto ieri all'inaugurazione dell'anno accademico abbiamo avuto una bella importante è molto significativa cerimonia ieri pomeriggio di carattere scientifico in onore del flusso stelle e in parallelo l'inaugurazione del corso i dottori commercialisti lo spazio il pochissime ore tutti eventi estremamente importanti nei quali la riflessione
Si è accentrata su tante questioni di ordine politico economico ed anche accademico che impegnano l'università la nostra facoltà e tra l'altro la cosa continua perché fra poco della ragione per cui lascerò appena finita questa parte introduttiva a livello del senato accademico dovremmo discutere le questioni lanciate dal rettore della Sapienza nell'inaugurazione dell'anno accademico lì
Diciamo però che non vorrei non sottolineare la scelta anche nel tempo
Ancora una volta stamattina quando ho sentito il giornale radio del mattino
In cui come forse qualcuno di voi avrà ugualmente sentito è stato dato ampio risalto
Al dibattito in corso sulle trentacinque ore scenico delle posizioni ieri dalla Banca d'Italia ho detto guarda un po'ancora una volta come i nostri colleghi
O son bravi o son fortunati o tutte e due le cose perché scelgono
Le le date giuste al momento giusto
Invitare a una riflessione nell'università su problemi che toccano sicuramente l'università ma certamente tutto il Paese
E quindi sottolineo molto volentieri questo aspetto di attualità non solo delle trentacinque ore nel dibattito politico ma delle trentacinque ore nel dibattito politico di altissimo impegno culturale e scientifico come quello che oggi viene sollevato nel Paese attraverso le massime autorità
Dello Stato ma quello che viene sollevato oggi nella nostra facoltà attraverso le persone che più di altre si sono impegnate nel pensiero nella ricerca e nello studio di questi problemi
Naturalmente non entro nel merito del problema interessa faceva anche me
Dal punto di visto che la disciplina di cui mi occupo Mauro veramente di cuore buon lavoro a tutti gli intervenuti vivere agli rallentamenti e complimenti a tutti coloro numero cinque si sono impegnati per presentare contributi e comunicazione a questo convegno buon lavoro
Do la parola al professor Tosato direttore di dipartimento
Io sono molto lieto di unire al saluto del preside la nostra facoltà ai partecipanti a questo convegno il saluto del Dipartimento di economia pubblica
Il gruppo dei novantacinque nel gruppo novantacinque anzi come sicuramente Pizzuti ricorderà tra breve nella sua introduzione non è un'espressione diretta del Dipartimento di economia pubblica
è il frutto di un'iniziativa di numerosi studiosi molti dei quali afferiscono al nostro dipartimento ma non solo cionondimeno il Dipartimento di economia pubblica
Vendi eletto in ogni occasione di poter contribuire nonostante i suoi scarsissimi mezzi ma aggiungerei con grande convincimento
Alla buona riuscita di convegni e giornate di studio come quella odierna
è infatti compito del Dipartimento promuovere la ricerca e quindi stimolare le occasioni di confronto delle idee
Assicurando a tutte le posizioni spazio adeguato e dignità di presenza
Il saluto che porto quindi è un tutt'uno con l'auspicio vorrei dire meglio con la certezza di un confronto critico e serrato a tutto campo
E di questo c'è indubbiamente bisogno su un tema tanto controverso tanto all'ordine del giorno come ricordava un attimo fa il nostro prestigio
Tema così aperto e controverso come quello della settimana lavorativa di trentacinque ore le ragioni le modalità per realizzarla che il tema del confronto
Il dibattito è acceso da tempo
Non sta certamente ha meriti a Marne i termini
E tanto meno addentrarmi in essi
Al contrario mi aspetto dalle relazioni e dagli interventi che sono stati preannunciati
Così nutriti e qualificati
Chiarimenti su tante questioni
Sulle quali a Meredith vedere più chiaro
Mi auguro se permettete in particolare che il convegno mi illumini su quello che a mio modo di vedere il nocciolo centrale dell'intera questione
E cioè sì a parità di domanda aggregata si possa ritenere il monte di lavoro il monte aggregato di ore di lavoro ad essa associato indipendente dalle modalità organizzative del lavoro stesso
Mi scuso in anticipo con gli organizzatori
Che ringrazio
Per quanto hanno fatto per la buona riuscita di questa giornata di lavoro
Con i colleghi e soprattutto con gli ospiti se non mi sarà possibile seguire per intero i lavori perché ha una coda di esami
Intanto auguro a tutti buon lavoro
Allora io vennero
Introdurre
Relazioni
Previste da programma proprio per dare un po'diciamo qualche
Più e sul Coppa novantacinque e sul
Sulle ragioni che hanno spinto la organizzazione questo collega intanto due però è veramente due sul gruppo novantacinque che gruppo appunto composto da studiosi perlopiù economisti molti questa facoltà ma anche di altre facoltà e di altri sette universitari viene composto da sindacalisti da giornalisti che hanno in comune diciamo l'idea di in questo gruppo di battere spogliandosi un po'delle rispettive etichette di provenienza
Anche se l'aria diciamo essendo io un ordine o di caffè avendo capito come prima cosa la cosa più importante dire subito gratis ouverture giudizio di valore ecco nel gruppo novantacinque cioè diciamo un'aria di sinistra anche se intesa nel senso molto lato questa diciamo nell'aria culturalpolitica
Si muove dietro questo gruppo
Le motivazioni di questo gruppo ma proprio perché siamo ormai da diversi anni
In una fase di crisi dei valori tradizionali della della sinistra proprio perché siamo in una fase di di cambiamenti
Anche sostanziosi negli equilibri culturali politici e sociali della società in cui viviamo c'è sembrato utile fino al novantacinque quando questo gruppo Sire
Costituito cercare di mettere in piedi un'attività di analisi
Dibattito per cercare di contrastare due rischi che vedevamo rate che continuiamo a vedere nell'ambito dalla sinistra due rischi contrapposti che esagero
Da un lato il rischio di rimanere attaccati a stereotipi culturali
Fanno fatica a stare al passo con la storia ma dall'altro anche il rischio del prevalere gli atteggiamenti un po'conformisti e un po'convenzionali se non lettura opportunistici
Nell'affermazione di scelte che magari si vogliono presentate come nuove o come moderna quindi insomma cercare un po'di entrare nel merito sfogliandolo
Alcune incrostazioni di vario tipo
Il gruppo novantacinque giorno Nizzardo altri convegni né dove nel novantasei e nel novantasette sull'Europa sullo stato sociale e terzo settore organizzato dei dibattiti sulla pubblica amministrazione
E il fatto che inizia nel suo gruppo sia nel gruppo sia nelle indumenti organizza siano sempre presenti diverse figure qualunque lussurioso con il giornalista col politico quello del sindacalista
Veniva da da un'ambizione che è quella di cercare di mettere un po'più vicini di riavvicinare questi ambiti che spesso sono un po'separati e ancora una volta Ceccardi ridurre un rischio che è quello che estremizzato vorrebbe vedere da un lato così grande bello irresponsabili
Degli intellettuali e dall'altro l'opportunismo della politica che magari travestita da saggezza più o meno normale o più o meno rivoluzionaria in realtà poi persegue compiti
Non sempre tengono conto degli aspetti analitici
Delle questioni
Il tema scelto per questo convegno come ricordava anche il preside è particolarmente attuale già questo spiegherebbe la scelta le ragioni nostro del gruppo novantacinque specifiche per promuovere questo convegno e che ci sembrava che proprio l'andamento del dibattito su le trentacinque ore ancora vuota confermasse quella tendenza rischiosa alcuni già accennavo prima
E cioè che
Ci fosse ci sia una separatezza tra gli aspetti analitici anche se controversi commessi dal alla riduzione dell'orario di lavoro da un lato e il grado di consapevolezza di strumentalità con cui i temi analitici vengono utilizzati
Dai rappresentanti politici rappresentanti delle parti sociali e per gli stessi mezzi di comunicazione
La nostra speranza o se volete la nostra illusione forse anche un po'ingenua di ridurre quella separazione
Fermo rimanendo che ovviamente c'è una legittima
Pluralità di posizioni su queste
Su questo tema ma ecco il nostro tema il nostro obiettivo è che se si riuscisse ad evidenziare con precisione più possibile la diversità reale di posizione spogliando questa posizione
Da così aspetti più o meno strumentali
Probabilmente aiuteremo fare un salto di qualità nel dibattito e per l'Iva forse in maniera un po'retorica aumenterebbe il tasso di consapevolezza e di democraticità presente nella formazione delle decisioni
Collettiva
Il convegno sarà aperto da due
Relazioni un po'più lunga quella di Roberto Schiattarella
Quella di Antonella Tizio larga la relazione Roberto Schiattarella era è stata concepita insieme a Paolo Piacentini che però è stato bloccato da un guasto aereo
Negli Stati Uniti quindi sarà Roberto Schiattarella che terrà conto
Di entrambe
Posizioni ma prima appunto di passare a contributi diciamo più sostanziosi e poi tutte le altre comunicazioni vorrei dire accennare a qualche questione di merito il sì
Che si intravede nelle mani del dibattito delle delle trentacinque ore
Il primo tema che se non altro il primo in termini di notorietà connesso alle dibattito delle trentacinque ore e quello sulla disoccupazione ora a mio modo di vedere tra le cause principali del raddoppio del tasso di disoccupazione che negli ultimi vent'anni sia stato istigato mediamente in Europa ci sono almeno due cause
Diciamo che hanno grandi responsabilità
La prima è quella delle politiche di normalizzazione economica e sociale che si sono andate a Fernando
Per far fronte alla instabilità sociale monetaria e politica negli anni settanta politiche di normalizzazione in sé giustificate ma che probabilmente hanno anzi sicuramente hanno penalizzato i problemi della occupazione che nel frattempo hanno visto punto peggiorare la situazione del mercato del lavoro
Un altro aspetto sicuramente importante decorazione dichiarato per capire gli alti tassi di disoccupazione oggi presenti sono gli sviluppi tecnologici l'evoluzione dei processi produttivi ancora nota sviluppi in sé probabilmente positive ma che nel breve periodo se non adeguatamente diciamo trattati possono dar luogo come hanno dato luogo a stimoli di crescita della disoccupazione nel medio e lungo periodo probabilmente se ben trattati potranno dar luogo a sviluppi positivi ma nel frattempo sicuramente hanno contribuito alla disoccupazione ora tanto per fermarci a queste due cause a me pare che se permanessero
Sia il contesto delle politiche macro economiche
Sia il contesto di assenza di interventi specificamente indiretti ad avvicinare l'offerta e la domanda e con l'offerta domanda dico offerta domanda sia di beni e servizi
Sia di forza lavoro perché si assiste a questo fenomeno di disoccupazione da un lato e bisogni inevasi
Dall'altro ecco se non se permanesse diciamo questo contesto di politiche macro e di difficoltà diciamo di ordine micro e comunque di deficit della politica economica macro emigrò io credo che difficilmente
Un intervento sulla riduzione dell'orario di lavoro potrebbe dare un contributo risolutivo alla questione della disoccupazione disoccupazione che peraltro sta diventando economicamente insostenibile socialmente e rigorosa
E non è un caso che il più come dire i nemici del project trentacinque ore tendono a descrivere questo progetto come essenzialmente rivolto a risolvere in maniera risolutiva
Il problema della disoccupazione e la classica diciamo situazioni in cui si dipinge nemico facilmente battibile poi appunto
Batterlo credo invece che le trentacinque ore abbiano passaggio trentacinque ore abbiamo delle potenzialità anche sul versante della disoccupazione ma si tratta di individuare l'ambito i tempi e i modi di intervento per la riduzione dell'orario e e probabilmente per questo occorrono analisi e non so
Un altro aspetto credo della riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario che viene molto richiamato nel dibattito e che tiene molto fa Rizzato
E che questa riduzione a parità di salario loro darebbe luogo ad una grande insostenibile
Per la competitività delle nostre imprese e più in generale per il nostro sistema produttiva anche in questo caso mi sembra che ci sia una
Un allarmismo eccessivo rispetto alla realtà
Mi pare che si tende a rimuovere l'ovvia circostanza che ai fini della competitività ciò che conta non è il costo orario del lavoro ma al costo del lavoro per unità di prodotto
Dunque importante tener conto dell'aumento della produttività della tendenza già in atto l'aumento della produttività ma degli scacchi positivi che l'aumento della produttività potrebbe a vere proprio in conseguenza di una attenta politica di riduzione dell'orario
Bravo
D'altra parte e qui tocchiamo un altro importante punto con merita io credo di essere indagato in un dibattito sulle trentacinque ore
Il passaggio a trentacinque ore Punto nuova processi di riorganizzazione del lavoro faceva cenno tra le domande il professor sposa spero che nel dibattito sta fuori qualche indicazione in questa indicazione in questa direzione qui mi limito ad accennare ardue possibilità possono essere addirittura antitetiche che questa riorganizzazione del lavoro connessa al passaggio trentacinque ore
Posso andare o esclusivamente nella direzione di delle richieste aziendali maggior flessibilità o nell'agitazione
Auspicata da una riorganizzazione del tempo di vita e in fabbrica dei lavoratori
è possibile che queste due richieste non siano tra di loro sempre compatibile si tratta di capire dunque come riorganizzare il lavoro nel passaggio delle trentacinque ore sequestro deserta
La riduzione dell'orario di lavoro la riorganizzazione del suo impiego nei processi produttivi potrebbe poi a vedere interessanti effetti sui tassi di attività
In Italia come sapete siamo su livelli molto bassi rispetto e ai diversi medie europee gli ancor più rispetto a quelli giapponesi statunitense e i tassi di attività sì particolarmente bassi come sapete sono quelli
Ora ancora una volta io non credo sia pensabile che il suo passaggio da quaranta trentacinque ore
Possa essere in sé risolutivo per i problemi incontrati dalle donne nel cercare di conciliare il loro ruolo da un lato di produttrici e di sostegno all'attività familiare con quello di lavoratrici
Ma io credo non andrebbe sottovalutato che ma riduzione dell'orario di lavoro potrebbe liberare non solo tempo femminile ma anche per come ostile da impiegare compiti
Familiari
In ogni caso credo che la riorganizzazione del tempo di lavoro di tutti uomini e donne potrebbe essere visto anche in funzione dei più grandi problemi di compatibilità tra lavoro e società
Una compatibilità che sta dando segni di squilibrio è uno dei segni più evidenti di questo squilibrio richiamo nell'andamento demografico e nel calo della natalità che proprio in Italia raggiunto
Numeri particolarmente
Preoccupanti
Dunque riorganizzare riavvicinare e aumentare la compatibilità per lavoro Società è è qualcosa che anche da questi aspetti demografici risulta compito importante e urgente
Ma una questione importante del dibattito sulle trentacinque ore eccome
Ammesso che ci sia accordo sul perché procedere alla riduzione e qui un altro tema caldo l'uso dello strumento legislativo ancora una volta mi pare che ci sia una polarizzazione non sempre giustificata in questo dibattito da un lato c'è chi considera l'uso dello strumento legislativo come una sorta di prevaricazione
Delle prerogative delle parti sociali e un attacco al metodo della concertazione
Per la verità in alcuni casi io ho la sensazione che l'attacco venga vissuto e drammatizzato in quanto tale non vale parti sociali ma da alcuni esponenti delle organizzazioni che rappresento non entrarci sociali
D'altra parte se la riduzione dell'orario di lavoro coinvolge più complessivamente i rapporti tra il mondo del lavoro
Società se come è stato giustamente notato l'orario di lavoro riguarda non solo i rapporti tra lavoratori e impresa ma anche altri cittadini a cominciare dai disoccupati
è evidente che siamo di fronte a scelte di cui da cui non può essere esclusa la rappresentanza politica e istituzionale dell'intera collettività
Che spesso lo si dimentica
Ovviamente già include lavoratori
Imprenditori dunque c'è anche una evidente giustificazione
Al all'intervento dell'istituzione affianco non contro
Sociali
Ma il come realizzare la riduzione dell'orario di lavoro riguarda anche i tempi il grado di omogeneità settoriale categoriale e territoriale
Da rispettare nella sua completa applicazione questi aspetti interagiscono tra di loro in particolare interagiscono con la scelta dello strumento legislativo e con i nuovi delle organizzazioni delle parti sociali dei partiti delle istituzioni si tratta di problematiche complesse che ancora una volta dovrebbero essere affrontata tenendo conto della dimensione analitiche
Dei problemi senza che questa dimensione sia pericolosamente appiattita o strumentalizzata in rapporto alle esigenze
Un po'avvolto opportunistiche di questa o quella organizzazione
Concludo notando che quelle ricordate sono ovviamente solo alcune delle tematiche riconducibili alla riduzione dell'orario di lavoro
Come ho detto all'inizio l'obiettivo dei promotori di questo convegno del gruppo novantacinque e che dal dibattito possa emergere un contributo al chiarimento alla consapevolezza dei problemi reali che stanno sotto apposizioni anche ripeto ovviamente contrastanti connesse alla riduzione dell'orario di lavoro la speranza ruolo ripeto l'inclusione è che le posizioni in campo emergono nella loro genuinità
Cioè spogliate appunto da elementi di propaganda intorno qui siamo all'università potremmo anche parlare senza l'assillo di
Dire cose
Che significa una cosa ne vogliono intendere un altro
Mi pare sia giunto il momento di dare spazio alle analisi sperando che oltre all'analisi emergono poi dagli interventi anche elementi propositivi
Massimizzare gli effetti positivi di questa di questo dibattito che c'è nel Paese
Trentacinque due
E darei la parola Roberto Schiattarella eletto Roberto Schiattarella tiene vorrei pregare tutti i presenti che a parte coloro che già sono previsti intervenire dal programma tutti coloro che volessero diciamo intervenire nel dibattito sono disponibili sia qui da qualche altra parte qui da alternare i ribelli dei soggetti per le prenotazioni per l'intervento in modo da poterli distribuire nel corso della gettato grazie e la parola Roberto Schiattarella professore
Camerino ma diciamo storico rappresentante della Sapienza di questa facoltà
Questo
Devo aggiungere al l'introduzione di Roberto un un un aspetto quando ci siamo riuniti le prime volte pensavamo a ad organizzare questo incontro sull'orario di lavoro
Emersa da più persone e
Una posizione che era più o meno questa ma abbiamo elementi tecnici sufficienti per giustificare un convegno in cui il nostro valore aggiunto e tecnico
E questo perché in realtà parlare di orario di lavoro e parlare dico una cosa molto complessa in cui evidentemente sono coinvolti umori politica e di fronte a questo gli elementi che avevamo in mano la teoria economica o meglio ancora tutto ciò che emerge da ciò che è successo in passato
Così non sempre e talmente evidente da poterci dare una mano forte però c'è parso in ogni caso utile stavano decisione collettiva di esprime tutto questo tutto ciò che emerge dalla letteratura riuscire a condensare in qualche relazione essenziale
Perché almeno potesse costituire un punto di partenza un po'meno aleatorio di quello che sembra emergere invece nel dibattito così come ci appariva attorno a quel tempo
Quindi questione molto complessa cura degli orari complessa un po'per gli umori come ho detto ma complessa perché purtroppo la teoria non ci aiuta dai teoria non ci aiuta
La teoria economica
Non è che lo chiariamo però che non si occupa della questione degli orari anzi e ci sono dei magnifici libri su questo
Ma il problema è che quando cerchiamo di capire gli effetti allora il primo risultato che i modelli devono mettere una tra le fila di certe dispari bus che praticamente ci rende impossibile consigliare questi modelli come modelli validi
E d'altra parte i risultati sono anche contraddittori seeding dividono equamente tra ai risultati che dicono che l'effetto sull'occupazione esce i risultati del dicono che l'effetto sull'occupazione non c'è
E quindi di fronte a questa difficoltà i modelli teorici dell'ENI non sono pochi disposti lo Stari quindi c'è una letteratura abbastanza ricca quanto in conclusiva quindi uno studioso che vede che non sia partigiano si trova di fronte oche ma vede
Pregiudizialmente
In una direzione si trova di fronte a risultati teorici che di riflessione teorica che purtroppo sono insoddisfacenti non riuscirei a riassumerli dicendo vanno più una direzione piuttosto che l'altra molto contraddittori e quindi da questo punto di vista non abbiamo molto in mano
D'altra parte la stessa questione dell'orario
è difficile definire perché l'orario può essere orario settimanale ed è quello di cui stiamo parlando ma le cosa d'udienza completamente diverse se passiamo presenta parla dell'orario di una vita cioè che per esempio sull'ora del diciamo di la vita di una persona che il il le variazioni già ci sono state l'allungamento e pensioni altro non è che un orario allungato
La il fatto che normalmente la mano dopo averla del distrarsi di più non è che altro che un al contrario che un accorciamento dell'orario di una italiani e quella dei queste cose contano anche sull'occupazione quindi orari occupazione è un tema che può essere definiti in tanti modi e purtroppo anche quando si scende al modo che abbiamo scelto cioè quello delle quaranta ore dalle trentacinque ore del passaggio alle trentacinque ore non è che i risultati sono molto più chiaro ciò nonostante li raccogliamo quindi raccontiamo vediamo un po'se
Siamo convinti che qualcosa in più ci sia
Allora la al io ho pensato di articolare il mio intervento che ovviamente di quel mio intervento il mio intervento ecco di Paolo Piacentini che sta su un aero chissà dove in questo momento
Ma molte delle cose che dico io sono in realtà di Paolo Piacentini scusatemi cercherò di fare la faccia sua non so se ci riesco
Però insomma l'ENEL
Questo intervento si articola in alcune parti e e difficile fatta facevo i fatti non lo voglio dire insomma è difficile
Si articola in alcune parti una prima parte in cui dò alcune formazioni di tipo statistico molto semplicemente ecco cerco di raccogliere le informazioni che si hanno sul sugli orari di lavoro una seconda parte in cui raccolgo ciò che le analisi storiche fatte in passato ci possono fornire come indicazione
Tutto ciò che tutti i libri non sono pochi soprattutto in Francia hanno fatto male c'è una letteratura sterminata sulla riduzione gli orari
Sono stati fatti molti su dieci gli Effetti sta in termini storici figlio guarda delle circostanze in cui c'è stato una riduzione di orario si son visti gli effetti tipi di questa seconda parte una terza parte di alcune osservazioni e l'ultimissima parte sono invece alcuni diciamo di criteri che dovrebbero guidare l'intervento da parte dello per attore pubblico in che volesse un criteri che volessero governare una riduzione dell'orario di lavoro
Il tutto in mezz'ora come mi dice giustamente
Trentacinque minuti
Allora partiamo di con la scusa ti chiedo di allora partiamo dalle Dalco dalle tabelle
Allora
La la prima tabella la prima da Bell al scusatemi
La prima nella prima tabella ho riportato semplicemente l'orario medio di lavoro settimanale
Abituale ed effettivo
Allora l'orario meglio come è riportato dalle statistiche sulle forze lavoro dell'Eurostat
Come vedete c'è l'orario
Abituale medio per uomini e donne e trentasette ore sei ma l'orario effettivo cioè quello che effettivamente si svolge nella settimana le differenze sono assenteismo o malattia ed altre cose
L'orario effettivo e trentasei ore otto
Dunque
Dico subito in realtà ne dobbiamo andare gli orari abituali non gli orari effettivi però il dato che loro abituale sia un'ora circa più basso l'orario effettivo ci dice e questo è un dato che si può riscontrare
Anche logico tanto più l'orario è alto tanto più la distanza fra l'orario abituale orario effettivo è alta
Quindi vuol dire che si abbiamo un orario effettivo se abbiamo radio più basso le distanze collari effettivi sono più bassi
Quindi guardiamo
Se guardiamo questi dati sembrerebbe che appaiono su una riduzione di orario guardate le donne vedere le le donne orario abituale meglio delle donne
Già sotto le trentacinque ore in media in media
Quindi a questo punto sembrerebbe quasi che
Sì c'è molto da fare ma insomma non è una cosa drammatica se la mettiamo così la riduzione credo che si dovrebbe essere il cinque per cento fra l'orario effettivo
E l'orario delle trentacinque ore che si vuole porre in realtà sto dicendo una cosa che non è corretta fare questo ragionamento è una provocazione non è una risposta che è un dato medio
Questo ci dice solo che litigi milionari sono molto diversi
E che ci sono un sacco di persone che lavorano
In un certo senso per cui la riduzione d'orario non è rilevante in altre persone per cui la riduzione di orario e viceversa rilevante quindi questo è una provocazione no
Non è però una risposta ce lo dice la riduzione dell'orario non è qualcosa che interessa tutti interessa solo una parte degli dei lavoratori il cd coloro che lavorano a parte che non è consistenti Issime come
Seconda
Seconda tabella si ho qui ho fatto due operazioni diciamo parlato o
Analizzato di nuovo il novanta sei siamo ancora novantasei glielo confrontato con altri Paesi e dall'alto guardato la variazione nel tempo per quanto sia possibile fare un confronto nel tempo disse le statistiche che ho son riuscito a raccogliere
In questi mesi in questione mese e mezzo ultimo allora li facciamo un confronto con gli altri Paesi
E qui si vede abbastanza bene che al novantasei
L'orario di lavoro all'orario di lavoro vedevi troviamo i trentasette se quindi sto guardando gli orari di lavoro abituali non quelli effettivi e io credo che questi bisogna guardare
Se guardate in alto vedete che il l'orario di lavoro italiano si colloca per i maschi e anche per le femmine su un valore intermedio fra quelli dei Paesi europei avanzati
E quelli dei Paesi europei diciamo con lo sviluppo ritardato Irlanda
Su Spagna Portogallo e
Grecia
Dico subito che il dato dei Paesi europei avanzati c'ha un o è tutto molto omogeneo eccetto l'Inghilterra l'Inghilterra fa delle cose stranissima l'aumentarle gli orari di lavoro e e e a migliorare di lavoro terribilmente alti
Ho qui questa tabella si riferisce ai dipendenti quindi ho tolto tutti gli indipendenti emissioni Concetta sui dipendenti quindi non è diciamo del tutto omogenea la precedente nel senso che stiamo guardando i dipendenti
Allora
Vedete delle dei Paesi europei avanzati presento le donne lavorano in media il trenta due ore
E in Italia trentaquattro e mezzo in Spagna Portogallo dei paesi relativamente arretrati quindi d'Italia si vede che a comportamenti
In qualche modo da punti se gli orari o strutture degli orari che s'è una somma che dimezza fra i paesi avanzati e Paesi arretrati Paesi avanzati essendo paesi che hanno sutura gli orari
Più bassi di quelli più bassi ma non molto più bassi però più bassi rivedere
Un'ora e mezza circa visti in meno rispetto all'Italia nel novantasei
La seconda parte della tabella invece guardava variazione fra il il l'ottantatré e il novantasei e ancora una volta ancora una volta qui vediamo che l'Italia si comporta come i paesi molto più in maniera molto più simile ai paesi europei non avanzati mediterranei accetto l'Irlanda
Nel senso che la riduzione dello dell'orario di lavoro per esempio per gli uomini è molto più accentuata nonostante ripeto che l'Inghilterra fa va in senso contrario molto più accentuata in media nei Paesi avanzati rispetto a quella che è stata in Italia
Molto percentuale due punti percentuali non sono del tutto trascurabile voglio dire fondamentalmente un'ora di lavoro in meno
Cioè in questi Paesi c'è stata una riduzione di un'ora di lavoro che da noi non c'è stata
Quindi
Se vedete il dato soprattutto per i maschi gli uomini lavorano
Poco meno di quaranta ore
Ma quello che succede che da noi non c'è stata una riduzione che viceversa c'è stata in meglio in tutti i Paesi europei devo dire in tutti i Paesi europei in alcuni Paesi Maniva accentuatisi ma dall'Olanda per capirci o Danimarca Svezia Lisa è stata abbastanza evidente se vogliamo cede l'Inghilterra invece questo Paese stranissimo in cui tutto ma al contrario
Promette la Thatcher chiudere questo non c'è altra spiegazione
E va bene questo mi pare potrebbe essere la seconda tabella lo ne mettiamo un'altra mettiamo un altro e del la penultima delle tabelle che vi faccio vedere o meglio la terzultima
Che invece si riferisce ai lavoratori a tempo pieno perché perché è evidente che sui dati che abbiamo visto potrebbe incidere il fatto che ci sono lavoratori che sono a tempo pieno e lavoratori sarà part-time Liquigas cambia la composizione della mano d'opera evidentemente questo potrebbe incidere sull'andamento dell'orario medio
Quindi non è ma voluto concentrare l'attenzione sui lavoratori dipendenti a tempo pieno
E però il risultato è all'incirca lo stesso sia in termini di presso acquisite ben interni di livello l'Italia si colloca anzi più chiaramente sul livello intermedio tra
I paesi avanzati ripeto con l'Inghilterra che lavora quarantacinque ore perché se no ci dovremmo andato più basso del e i paesi invece
Mediterranei mettiamo definiamoli così
Altri Paesi europei
Quindi da questo punto di vista da questo punto di vista l'Italia e la posizione dell'Italia è una posizione
Abbastanza chiaro abbastanza degli inabile diverso il caso per i servizi
E qui le cose sono abbastanza significative per i servizi siamo molto europea avanzati nel senso se vogliamo riprendere il gioco di prima nel senso che qui facciamo lavorare la gente molto meno se guardate siamo il paese che i maschi lavorano esattamente quanti Paesi europei avanzati
E le donne lavorano molto meno degli altri Paesi europei avanzati ma dei questi e gente che lavora a tempo pieno quindi non c'entra solo pubblica amministrazione ai professori universitari solidi liceo avevo pensato no non è quello che ho guardato per gruppi non è quello quindi in media in media se guardiamo i servizi noi siamo vedete le donne lavorano trentacinque ore già in media dei servizi
Quindi siamo in una posizione in cui diciamo un po'un po'strana dal punto inserirà nel senso che qui già la riduzione c'è insomma almeno nei servizi donne dagli ultrà entro cinque ore già ci sa
E questo
è abbastanza interessante se non vi presento la tabella c'è se guardassi interni di variazioni si vede abbastanza bene che ancora una volta le variazioni per l'Italia sono coerenti con quelle che abbiamo visto nel senso che la riduzione degli orari
è stata in Italia analoga a quella che si è avuta nei Paesi mediterranei e inferiore per l'industria a quella che c'è stata invece nei Paesi avanzati europei avanza
Viceversa per i servizi siamo avanzatissimi nel senso che siamo quelli che l'hanno ridotto di più l'orario di lavoro quindi questo risultato è un risultato che deriva da cambiamenti che sono avvenuti nei quindici anni negli ultimi quindici anni quindi nei paesi europei
Avanzati
Le dei l'orario di lavoro nei servizi
è diminuito pochissimo mentre da noi è diminuita abbastanza sensibilmente
Anzi direi che nei servizi non è quasi diminuito se ricordo il dato degli altri Paesi europei
E con questo abbiamo
Esaurito il di una prima parte mettiamo solo l'ultima tabella quella quella lì esatto perché a questo punto ho cercato di dire va benissimo ma se le situazioni sono così diverse la riduzione dell'orari chi riguarda
Cioè cerchiamo dico carico anti sono quelli interessati alla riduzione dell'orario di lavoro chi sono
E allora questa tabella è partire dalla dal degli occupati e sono occupati dai venti milioni poi gli ho tolto gli indipendenti quattordici milioni poi togliamo e a quelli che lavorano a tempo parziale scendiamo a tredici milioni poiché vogliamo quelli che al lavorano a tempo pieno
Ma fanno meno di trentacinque ore e scendiamo a dodici milioni e sei poi tolgo il settore pubblico perché il settore pubblico ritengo che sia abbia problemi diversi diciamo il problema era quello di capire la competitività in qualche modo implicito riduzione rari competitività li ho tolti perché lì la logica diversa
Alla fine ho tolto quadri e dirigenti all'interno del settore
Privato che sono circa centosessanta mila persone che fanno cinquanta ore e quindi bisogna togliere che vede non non hanno contratti di lavoro differenti
E ho tolto per ultima cosa le donne residue nei servizi privati perché abbiamo visto che sono già a trentacinque ore e di questo è stata nel senso che lì giace abbiamo una situazione di orari che e
Mediamente l'in caso la varianza è molto bassa
Tutti in servizio spaventano le trentacinque ore quindi ho tolto quelle persone quindi il campo la la riduzione degli orari di lavoro interessa Siria mente circa sei milioni e mezzo sette milioni di persone questo è il nostro
Oggi oggi l'oggetto su cui si diciamo
La parte dell'economia che è interessato alla riduzione della dai sei milioni e mezzo ai sette milioni
Ho aggiunto due dati che mi paiono Luciani anche alla luce di quello che dirà dopo ma adesso lo anticipo
E sono più o meno questi
Le persone che lavorano turni in Italia sono dei due milioni due milioni quattro meglio le statistiche dicono due milioni quattro ma io
Ho il sospetto che una parte di quel di cui due milioni quattro se ne sono andati in mano a mano che facevo le scrematura e quindi dico dai due milioni e due nel capo quasi tutti sono ovviamente nell'industria e nella grande industria però
Non so dirvi quanti nei però quella è una parte rilevante perché come come vi ripeterò fra due minuti
La riduzione dell'orario di lavoro a un qualche effetto positivo quando c'è lavoro a turni
Di lavori notturni la riduzione di orario ai feti positive
Positivi nel senso che aumenta l'occupazione
La seconda cosa e invece e va in senso del tutto opposto se volete e quante sono le persone che lavorano in piena imprese medio-grandi definendo medio-grandi quelle sopra cento detti
Perché perché intendo sembrare questa cifra ma perché io son convinto che sono due mondi totalmente diversi
Da piccola impresa la piccola impresa se noi facciamo una riduzione dell'orario la mi aspetto che comporta reazioni sia del tutto differente da quello della grande impresa mi aspetto che il imprenditore operai si mettono d'accordo e il risultato è che l'INPS non c'ha i contributi si mettono non riesce a controllare molto difficile controllare per le piccole imprese l'effettività di una riduzione degli orari e ho l'impressione che in questi casi
Chi la situazione la riduzione di orari potrebbe avere l'effetto perverso di ridurre i versamenti all'INPS e nessun altro
Però questo solo per dire che siamo di fronte a due mondi che io terrei separati Issime quello della piccola impresa ecco la grande impresa
Per questo le ho segnalati nella tabella
Allora con questo ho finito la prima parte dell'esposizione
E a questo punto ci sono altre le altre tre fatti male sarò molto breve che mi soggiogato la metà del tempo e le altre parti realtà sono abbastanza semplici cosa ci dice la storia cioè il tutto ciò che abbiamo visto
Succedere in altri Paesi quando c'è stata una riduzione di orario come possiamo riassumerlo
Allora la la cosa più la la proposizione fondamentale e questa ogni volta che c'è stata una riduzione dei vari e badate la riduzione degli orari che ci sono stati sono stati riconduca la turistiche o forte ma circoscritta o poco forte non ci sto scritta quindici totale riduzione gli orari ma Menon sensibili di quella che si prevede di fare
E ed estese oppure di uguale importanza anche maggiore ma molto concentrato cioè un piccolo settore dieci prese un'impresa anche grande con la consolare in per capirci perché c'abbiamo davanti questo tipo di esperienza sulla base di questo tipo di esperienze allora l'indicazione fondamenta
Il che significa due o conseguenze la prima e che nel breve periodo non c'è alcun effetto sull'occupazione
La seconda conseguenza e che non c'è nessun effetto sul costo del lavoro
Nel senso che il gruppo resta identico aumento del costo del lavoro aumenta la produttività e tutto resta come prima
Questa è l'indicazione quadro
Nel senso che essa seguono dovesse riassumere sono un po'più le esperienze in cui c'è stato un piccolo momento di della dell'occupazione rispetto a quello in cui l'occupazione è rimasto uguale ma aumenti marginali
Marginali il che non significa essere irrilevanti ma marginali quindi non è vero che se si riduce lavoro sorrisi redistribuite si si riduce l'orario loro devo che si redistribuiscono su più soggetti
è l'effetto produttività elimina sia le preoccupazioni se volete degli imprenditori per certi versi sia dall'altro lato e lini anche a se se volete gli effetti sperati sull'occupazione quindi questo è quello che si vede però da questo punto di vista non è gran cosa se volete però però ci sono delle cose
Interessanti senza che emergano Chessari allora sono altre due cose uno che nel caso dei lavori a turni qualche effetto scende
Nel senso che lo scambio più uso delle macchine e più lavoro impiegato è uno scambio che sembra funzionare ovviamente stiamo parlando di un uno scambio che si dice certe situazioni ma questo in media sembra funzionare
Quindi laddove ci Sosa interventi in situazioni in cui bisogna richiedere una riorganizzazione dei turni questo ha avuto un impatto sull'occupazione quindi ovviamente non stiamo parlando di parlano di sette milioni di persone
Vede e oggi tirato fuori due milioni e quattro i due milioni proprio dire che probabilmente se un'operazione saggiamente sviluppatasi sì fa nel nell'istituto in cui c'è turnazione di lavoro forse visto che poi i turni e due il le situazioni a due turni di lavoro sono abbastanza diffusi ancora in Italia forse portare due treni forse le anzi no forse probabilmente l'impatto cioè ovviamente va fatto con saggezza
Laddove si può fare queste quello che dice la storia la seconda cosa e e un altro aspetto interessante e che laddove a livello di impresa di gruppi di impresa
C'è stato un problema di crisi aziendale
Là dove c'era un problema di crisi aziendale una ripartizione quindi un momento di crisi si doveva procedere per licenziamenti una ripartizione del lavoro tra diciamo i lavoratori invece di a passare per il licenziamento si è preferito passare per una ripartizione del lavoro fra i dipendenti in un tale stato sempre particolarmente positivo perché si mantenuta l'occupazione nel breve periodo
Ma quasi sempre anche nel lungo periodo perché la riorganizzazione della produzione acconsentito quei vantaggi di produttività che poi sono stati spesi
In termini di competitività e quindi hanno ridato competitità all'impresa quindi in diciamo di riorganizzazione dell'orario di lavoro in funzione difensiva funzionano abbastanza bene e ci sono i casi anche protagonista ma ce ne sono altri tantissimi altri devo dire da questo punto di vista ovviamente io sto parlando di casi i problemi sono di fronte a una rinuncia all'orario di lavoro che invece affronta il problema su su tutto quindi quindi
Dovete rendervi conto ma meglio uno degli elementi che abbiamo di fronte è proprio questo che le cose hanno un senso finché ci riferì ci fermiamo a singole situazioni quale sarà l'impatto di un intervento invece non riguarda le singole situazioni
Ma riguarda la generalità delle situazioni questo e sicuramente con caveat che bisogna fare non è difficile sapere
Allora vediamo un secondo
Questo da un lato quindi non è che abbiamo molto in mano se volete abbiamo qualche elemento di ottimismo ma per il resto non abbiamo molto in mano dall'analisi storica insomma non ci resta molto
E d'altra parte però d'altra parte
è vero pure che anche se abbiamo poco in mano abbiamo in mano qualche altra cosa cioè sappiamo che probabilmente il costo di un intervento sugli orari non è basso o non è bassissima
Nel senso che si teniamo su situazioni di molto diversificato provvedimenti qualche qualche elemento di costo aggiuntivo lo mettiamo ma sappiamo pure e questa è un'altra cosa e questo lo sappiamo chiaramente che se non facciamo niente è lo stesso
Nel senso che abbiamo un sacco di elementi di costo che ormai riteniamo ovvi ma che non sono affatto non sono affatto poco e qui
Vi farò vedere un grafico che a mio giudizio e
Al particolarmente illuminante ma dalle mettiamolo subito e così la questo grafico di far vedere come dato l'occupazione in Italia negli ultimi anni e com'è andato l'uso degli straordinari
L'occupazione è diminuita gli straordinari sono aumentati terribilmente
Allora lo vogliamo considera un fatto normale io non lo considero normale
Questo è il Paese in cui il tasso di occupazione è il più basso d Europa quindici sono la percentuale di occupati sulla popolazione più basso d'Europa fosse sbatte la Spagna forse la Grecia ma insomma
Non certo fra Paesi avanzati
In cui il potenziale di lavoro si concentra sempre di più guardate questo grafico questo grafico significa che noi facciamo lavorare meno personale facciamo lavorare di più
Io credo che questo non sia una saggia ripartizione delle diciamo del delle forse disponibile nella società questo grafico lo trovo particolarmente illuminante la ripresa c'è stata e si è trasformata non in più occupazione e non abbiamo neanche mantenuto l'occupazione
Abbiamo solo fatto lavora di più quel una parte degli occupati io questo lo trovo un cattivo uso delle risorse interni
E poi e poi è ben noto ci sono studi abbondantissima riguardo che la disoccupazione
A e costosa
è inutile che vi faccio l'esempio del sud credo sia sotto gli occhi di tutti
Il fatto che ci siano certe percentuali disoccupati al Sud implica comportamenti malavitosi
Eccetera c'è una ci sono studi che indicano moltissimi casi moltissime situazioni in cui c'è una correlazione fortissima tra andamento della disoccupazione e andamento di alcuni costi
Quei libri francesi su questo sono particolarmente ricchi non vi vuole portare c'è un grafico bellissimo sull'andamento della criminalità e della dell'occupazione in Francia e si vede proprio son due cicli che vanno perfettamente coerenti
E d'altra parte e d'altra parte il problema dei turni il problema dei turni diciamo un altro elemento positivo che ci spinge a funziona questo colazione probabilmente ragionevole sta nel fatto che è vero che il problema di turni si risolve quando c'è una maggiore domanda perché non gliele metto un terzo turno se non c'ho la domanda
Questo è il problema di fondo io posso pure di organizzare la produzione per turni ma se non c'ho la domanda che mi vi compra la produzione che vuoi che ti organizzo per tu bene però questa situazione che sicuramente la situazione
Seria è un problema serio che bisogna porsi sicuramente può è in partenza attutito dal fatto che andiamo incontro a una fase ciclica che tutti speriamo o supponiamo favorevole
Ho particolarmente favorevole se sono i le i dubbi che abbiamo in questo atto quindi se è vero che il problema dalla domanda un problema serio e vero che questo vincolo dalla manda dovrebbe diventare meno stringente in una sezione espansiva del ciclo come supponiamo quindi siamo una fase città in cui forse gli aggiustamenti sono più facile a farsi non dico che sono in poi facilissimi da farsi ma sono un po'più facili da farsi
Logiche di intervento e con questi ho concluso prego di rispettare i tempi
Allora
Anche qui ho raccolto un po'criteri che non sono miei ma sono può condivido ma che non che stanno nella letteratura dire che si è occupato di questi temi quindi abbiamo solo fatto una selezione con Paolo di quelli che ci parevano convincenti
I criteri più o meno di di intervento dovrebbero essere vanno abbia individuato i quattro
Allora il primo che occorre creare una struttura di incentivi queste banale di incentivi e disincentivi
Allora io cioè nel senso che bisogna con una serie di incentivi fiscali sulla struttura gli oneri sociali e del degli elementi accessori più elementi accessori che oneri sociali
Graduare le mani ha da fare incentivo un sistema di incentivi e disincentivi che spingono verso l'orario ritenuto o accettabile di trentacinque ore un sistema di premi e penalità probabilmente graduato nel tempo
E questo è la prima cosa qui si ci possiamo dilungare ma diciamo ci sono vari in cose che si possono fare ma teniamoci sulle Generali anche per questo ente
La seconda il secondo principio altrettanto fondamentale è che l'impresa e siccome io condivido la posizione di di Roberto che forse di altri che quando si parla di orari si parla della vita di tutti e quindi livello legislativo ritengo ovvio addirittura ma d'altra parte l'impresa a questo punto c'entrano poco o meglio le imprese non devono pagare i prezzi di questa situazione quindi devono si deve si deve creare un sistema di sussidi alle imprese laddove le imprese le imprese hanno costi guidava cosa deve avvenire deve essere neutrale per l'impresa le imprese non devono aver aggravi di costi venti neutralità dal punto di vista dell'impresa
Non possono avere non c'entro scusate non c'entra in qualche modo è una questione sociale
Quindi qui si può discuta anche qui la nutrita se deve essere estesa anche all'interno dell'orario cioè nel senso che una ipotesi che in realtà bisogna fare in modo che gli oneri sociali Gravina in maniera identica sulle tutte le trentacinque ore per cui uno può scegliere l'orario che gli pare
All'interno di questa il mix di orari che gli pare che da questo utilizza portare fino in fondo il discorso della
Del cambiamento degli orari
Terzo livello bisogna valori siccome l'esperienza ci dice che nelle situazioni singole si riesce a capire gli effetti a volte gli effetti sono positivi
è del tutto evidente che bisogna creare un apparato legislativo che in realtà sia una valorizzazione delle decisioni periferica delle figlie le decisioni avvenga livello d'impresa di settore i situazioni locali
In altre parole bisogna creare un apparato legislativo che valorizzi la capacità operativa propositiva che c'è a livello locale
Quindi non può e diciamo la parte centralizzata deve essere minima perché o meglio ci deve essere ma deve essere un elemento di coordinamento ma poi bisogna detenzione son talmente differenziate
Creare una griglia forte vorrebbe dire promette grave degli aggravi di costo difficilmente finanziabili e quindi da questo punto di vista bisogna lasciare spazi alla creatività locale hard della gestione locale del problema
Locale intendo settoriale
Aziendale quando l'impresa sono grandi
Su questo ripeto un punto fondamentale le piccole imprese per le piccole imprese occorre una struttura di intervento del tutto differente forse più lunga nel tempo perché la logica lire del tutto differente da quello che le grandi imprese sulle grandi imprese
Si riesce a gestire sulle piccole prese il rischio che tutto si trasferisca in un lavoro non ufficiale ho svolto in maniera non ufficiale è altissimo
E quindi occorre sì come già mi pare ci abbia abbastanza di lavoro non ufficiale non credo che vada incentivato con interventi sugli orari troppo o non troppo pensati vanno pensati molto bene perché lì le cose son tutte differenti
Il quarto tipo di intervento il quarta al quarto criterio
E quello della coerenza degli interventi cioè nel senso che non si può fare un intervento sull'orario lasciar tutto il resto uguale no purtroppo cambia tutto
Nel senso che i leggii tutto va modulato sulla nuova organizzazione che deriva della produzione che deriva dal dall'ira aver introdotto le trentacinque ore quindi l'aver metabolizzato se volete anche le nuove tecnologie quindi tutti gli interventi del mercato del lavoro
In qualche modo vanno adattati ripensati anche con contributi a livello locale sulla base del dell'intervento generale faccio un esempio si è per esempio che facciamo un terzo turno la FIAT che riesce pure veder le sto dicendo
Ho un'esagerazione perché se lo fa non riesce a vendere ma supponiamo che poi lo fa e dieci pure vengano e le macchine è del tutto evidente che dovrebbero venire a attori in un sacco di gente in più questo problema perché non si può mantenere un sistema come quello attuale di mobilità va incentivato la mobilità nazionale sto dicendo questo per dirvi che realtà il sistema degli interventi in qualche modo è un sistema fortemente i terroristi di poter fare altri dieci esempi ma l'unico credo che meriti vi potete capire tranquillamente tutti voi quindi questo è il quarto
Criterio ripeto i quattro bidelli giusto così e concludo
Incentivi e disincentivi per andare verso l'orario questo forse più ampio neutralità dei dal termini corsi per l'impresa
Quadro legislativo in qualche modo che consenta un forte decentramento della delle applicazioni accento in sia in termini di modalità che forse di tempi in particolare con particolarissima attenzione alle piccole imprese
Coerenza degli interventi interventi non possono essere pensati
Diciamo uno scorre agli atti la la questione dell'orario di lavoro ci costringe a ripensare tutto un insieme di interventi
Sul mercato del lavoro
Grazie
Grazie
La chiarezza credo abbia contribuito tanti trattare le medie avvolgono l'argomento grazie a Roberto Schiattarella e do immediatamente la parola hard tanto nella Picchio
A cui ricordo che purtroppo stando partire in ritardo i tempi saranno necessariamente vigili quindi venti minuti a sua disposizione prego
Bisogna perché due
Io mi domando sempre se la mia insoddisfazione del modo con cui viene trattato il mercato del lavoro
E il bisogno
Perfetto
Diceva Rossella mi insoddisfazione del modo in cui viene affrontato il mercato del lavoro deriva da un bisogno di approfondimento o da un bisogno di fuga
Però io non no diciamo non ritrovo mai
Un riflesso nella teoria della profondità della generalità e della persistenza di alcune questioni del mercato del lavoro forse in questo io sono diciamo aiutata
Percepire il mio disagio nel provare ad esprimerlo da due esperienze una la mia esperienza professionale io sono un economista del mercato del lavoro ma sono anche una storica del pensiero economico
Il che vuol dire che ne ho viste molte in un tempo storico molto lungo quindi ho visto ricorrenza di problemi e ricorrenza di
Strumenti per ridurre la dimensione dei problemi secondo o un'esperienza
Diverso in quanto donna so che questo non mi piace Socrem purtroppo lo dico vicina a una ricorrenza che l'otto marzo che io odio
Però di fatto è una profonda differenza nella esperienza del mercato del lavoro proprio nell'esperienza di vita
Allora siccome io credo che oggi debba essere preso perché vera mente il
Con un incontro fra di competenze e di mondi del lavoro Diversi quindi gli accademici
Issing li sindacalisti e sindacalista è e giornalisti e quindi e giornaliste quelli che quindi lavorano alla costruzione simbolica di ciò che si può dire diciamo che appunto si riesce a dire
A livello di convincimento e persuasione
Allora io faccio la mia parte che è una parte teorica sia di come le visioni analitiche consentono di dire di più ordine
Perché io credo che la teoria economica richieda sia un'estensione della prospettiva sul mercato del lavoro che è un suo approfondimento
Per capire ciò che sta fuori e sta dentro il mercato
Ciò che è al margine ciò che al centro ciò che è normale che ciò che accidentale ciò che appartiene alla fluidità e quindi alla concorrenza e ciò che appartiene invece alla dinamica strutturale del sistema
E solo quando abbiamo capito un po'di più non tutto ma un po'di più su queste dimensioni riusciremo a capire il dibattito in corso fra legge contrattazione
Per esempio offra questione sociale come diceva Roberto e mercato del lavoro ciò che appartiene all'impresa e ciò che non appartiene alle presso allora io sono consapevole che vi chiedo uno spostamento ossia dovette
Come mi son trovata a dire ieri e l'altro ieri al ministro Berlinguer
Fare uno sforzo per capire almeno ciò che dovete cominciare a caccia
Io ormai non sono più disposta a muovermi sui vari piani diciamo in cui
Gioco la mia professionalità
Tornando ogni volta indietro perché l'uditorio non è preparato a ciò che sto dicendo
Allora io sono anche un economista femminista e sono un economista che si occupa anche di sviluppo umano sostenibile
Ciò che sto dicendo nei contesti dico economia femminista e di dibattito sullo sviluppo umano sostenibile assolutamente acquisito alle sue parole compreso non è provocatorio
Peraltro io sono una signora poco provocatoria
Poco provoca attrice molto provocatoria
E quindi
No figurati non mi butto giù per niente come tu sai semmai è un vanto
Il ma voglio questo che voglio dire vi chiedo uno sforzo esso mentre nella mia professione in Italia
Ciò che sta dicendo non ha nessuna legittimità il che non il che vuol dire che non ha nessuna abitudine ad essere detto se non in contesto sindacale qui io vedo le mie compagna del sindacato che su questo invece
Mi chiamano dandomi fiducia allora tutto questo per birre per dire che il mercato del lavoro è analizzato teoricamente in modo molto ridotto e riduttivo
Su questo c'è un processo storico lungo che non posso percorrere anche se mi piacerebbe
Il risultato non è una semplificazione per l'efficienza dell'astrazione ma è piuttosto un nascondimento sistematico e una distorsione e spesso mistificazione voluta
Il mercato del lavoro è analizzato su due dimensioni come tutte le altre merci quello della quantità e quello del prezzo
Oggi peraltro ci stiamo muovendo solo in questo aspetto quantità
Dimenticandoci che il vero dibattito c'è un convitato di pietra
Sono quelli che invece stanno discutendo sul prezzo e stanno dicendo gli incrementi di produttività li dobbiamo usare sul salario e non sulla quantità e sull'orario
L'orario è ovviamente una dimensione della quantità
Infatti stiamo discutendo se abbassando l'orario aumenterà il numero degli occupati oppure no
Lascio all'interessante relazione di Roberto i casi specifici in cui che peraltro dimostrano come molto difficile dire alcune cose sistematiche bisogna entrare
Nei livelli micro in situazioni specifiche
Ciò tempi
La ritiro riduttivi ritmo progressivo su cui si analizza il mercato del lavoro è legato al fatto che progressivamente si è esclusa dal mercato del lavoro il dibattito e la questione politica delle condizioni di vita dei lavoratori
Questa questione che sono le condizioni di vita sono relegate sempre di più nella questione sociale
Su questo Marx dice delle cose molto belle su come a un certo punto
La sussistenza le condizioni di vita dei lavoratori sono diventate oggetto della azione sociale di polizia ordini religiosi
Associazioni di solidarietà
E lo stato solo in termini di sostegno ai livelli più bassi e infatti di Standa Steve vita si parla quando si parla di povertà non di normalità
Io invece essendo appunto una storica
So che la questione della sussistenza è stata per tutti per il sistemi precedenti al capitalismo uno degli obiettivi dichiarati degli Stati
Quello su cui si giocava la sussistenza dei poveri e dei ricchi qui non è che non c'era conflitto
Ma era esplicitamente posta in termini sussistenza infatti non era un caso che in un primo momento il salario venisse misurato insussistenza perché questo era il problema
Il in realtà appunto questo concetto di sussistenza è uno dei concetti più complicati della teoria economica
è un concetto multidimensionale perché tocca riguarda quell'aspetto fondamentale del lavoro
Che ricche ha una dimensione fisica il corpo potrei dire altrettanto fisica lo spazio materiale i beni necessari e poi vedremo non solo necessari psicologico ha una dimensione psicologica che l'identità delle persone
Morale che sono le regole di comportamento individuale le regole collettive
Simbolico la narrazione del mondo in qualche modo e politico perché la sussistenza è il centro del conflitto
Io definisco sussistenza e su questo sto lavorando uno stato di sostenibilità di questo del processo di riproduzione sociale multidimensionale storicamente dato ora ci son tre livelli importanti nella teoria della sussistenza uno è quello più basso che è il punto di rottura
La sussistenza intesa come sopravvivenza che in realtà appunto riguarda le fasce marginali ma non è quello fondamentale
L'altro è quello della normalità le convenzioni le abitudini e gusti sedimentati che so e che è quello su cui richiamerò l'attenzione come fondamentale per capire il mercato del lavoro
Il terzo è il lusso ossia il fatto che esiste sempre un livello più alto che scatena in qualche modo induce dinamiche di aspirazione di rincorsa e questo è un altro dei grandi problemi trattati Storia del pensiero voglio solo dire che il concetto di sussistenza è un concetto per sua natura umana
Non tecnologica ma è un concetto dinamico
Il
Allora se spostiamo l'analisi del mercato del lavoro e poi vedrò che apparve diritta appunto è un fatto per capire le altre due dimensioni quelle su cui di cui stiamo parlando quantità e prezzo
Noi ci troviamo e qui è il lo spostamento che appare provocatorio a dover analizzare l'economia in termini di economia estesa
E in termini di lavoro totale e non di lavoro Salaria di non non solo di lavoro salariato
Nell'arco del tempo questo pezzo mi è stato facilitato dal fatto che ormai tutti parlano tutti molti parlano di economia estesa
Basta prendere la rivista Inca menu Wells alberi più vinta Manuel spero esempio ma anche la Banca d'Italia alcuni studi della Banca d'Italia
O basta prendere le le rilevazioni statistiche ed ormai fanno tutti gli istituti nazionali di statistica per esempio da molti scoprì tra
Allora io a questo punto purtroppo appunto apro una parentesi ho una relazione per questioni di sistema di software non suscita stamparla perché ce l'avevo su Windows su Guarna vanta sette
Però chi la vuole primo alla stanno per pubblicare nel liberino curato da Graziani per il manifesto
Secondo chi la vuole me la chiede io gliela spedisco ma ad ogni modo non presento molti dati storiografico che ormai è diventato famoso
Su questo terreno ripetermi troppo non perderò molto tempo perché è un uomo è un grafico sui posso parlare molto a lungo
Alto questa rettangolo che è un grafico e riflette da dieci rilevazioni
Quasi ormai quella degli istituti nazionali di statistica ma del modo sono i lavori che si trovano finirà diciamo domani
Sarà deve avere
Avvocato
Interiore
Paga
Questa è una dei delle donne la parte riorganizzata sono nell'ordine
Sì comune esperienza assolutamente comune le norme da valida già due anni fa verso il baratro due testi malato di nuovo più o meno a fare due versi non ripagato Dante
Questa queste are questo diciamo trovate questi dati sul banco sullo sviluppo umano del novantacinque su quattordici Paesi
Industriali industrializzati possano essere cattiverie immobilità etnica
Le norme e praenomen Carlo
Dalla agitazione oppure si trasforma il mercato del lavoro pagati impossibile vedere dall'esterno indagato uomini in un mondo moderno fanno un po'di montagna questa relazione alcuni Teresa non ci sarebbe un mondo ciò minimo della relazione tra i due grandi no il bar non pagate delle donne e pagato dagli uomini
Perché in questa questione non solo vorrei che fosse chiaro che appunto bisogna affrontare l'economia in termini stesi ma l'altra cosa sede
L'altra cosa è e non stiamo parlando dei bambini e gli anziani i malati
Stiamo parlando della sussistenza e della sostenibilità del mercato del lavoro e dello scambio del lavoro pagato
Beh i soggetti chiamiamoli forti dei maschi adulti tutto il resto è un'alta è una questione non dico marginale ma che viene nascosta
Anzi la questione della debolezza delle condizioni di scambio di Maisky adulti e viene nascosta sì dietro e trentacinque le condizioni
Diciamo di debolezza dei soggetti non autonomi invece per far partire il mercato del lavoro dobbiamo accogliere la debolezza dei maschi adulti
Il fatto che quelle condizioni Giscard non sono sostenibili
Vengo alla questione del dell'orario
Ritiene necessario cogliere questo perché l'orario la scansione del tempo
Ha un senso solo se internet giacca con con i tempi di vita
Globali
Questo lei no lei lo stanno dicendo da sempre perché nella loro esperienza non potevano che dire questo
Se il loro non riescono a reggere quelli numero di ore di lavoro quella scansione di ore di lavoro nell'arco della giornata della notte del giorno
Del mese dell'anno e nel ciclo di vita
è qui e loro la questione del tempo è sempre stato una questione di tempo totale
E e
In qualche modo ciò che loro devono necessariamente portare nel mercato del lavoro ella intreccio se non fusione non conciliazione ma l'intreccio e la visibilità di una contraddizione
Fra un blocco e argomenta la contrattazione in termini di interessi
E quindi disprezzo di mercato e l'altro blocco pei non pagato che argomenta in termini di responsabilità
Questa separazione fra il linguaggio della responsabilità del linguaggio dell'interesse è una separazione per le donne in temibili
Per cui due linguaggi devono trovare una possibilità di essere tutti e due piccola
Il dicevo perché allora importante vedere la relazione fra i due blocchi perché la relazione tra i due blocchi ci spiega che non possiamo procedere per audizioni aggiungiamo i tempi
Di lavoro e tempi di vita il pagato e non pagato qui abbiamo bisogno di Teoria
Se non ci basta
Lavorare sulle quantità
E la teoria è l'unica possibilità di evidenziare un'attenzione e un conflitto poi fonde una relazione verticale fra quei due blocchi il blocco del non pagato
Sostiene il blocco del pagato
Non è un caso dei due blocchi abbiano dimensione quasi uguale anzi un po'più di non pagare
E lo sostiene
Grazie infinite sono le armi
Sono una signora posso bere dalla bottiglia
Repubblica Ceca
Grazie infinite
Dicevo questa relazione verticale
è una prelazione appunto che mi richiede un approfondimento non solo un'estensione ed è una relazione di qualità di perse qualità però che non possono essere dicotomica e non posso aver la responsabilità da una parte gli interessi dalla e a questo punto chiudo spero con questa ciò che appartiene all'impresa e ciò che non appartiene alle imprese e anche qui mi aiuta la Teoria se la sussistenza
Nel sistema capitalistico
Non solo è diventata mai vista dalle teorie come capitale
E non come consumo finale e qui credo che i presenti che fanno analisi economica sanno di quale spaccatura teorica sto parlando se la sussistenza e capitale è fondamentale mortificare contenere la Consob la sussistenza della popolazione lavoratrice
E in modi storici con cui è stata mortificata e contenuta
La sussistenza delle aspirazioni sussistenza e la dinamica della sussistenza quindi anche l'aspirazione al lusso e alla sedimentazione del lusso delle popolazioni lavoratrici sarebbe una storia sociale molto bella da percorrere
Però se il capitale vuol dire che nel salario
Che dovrebbe che in alcune teorie riflette il sussistere
Esista un'attenzione profondissima dissenso per i lei prese e costo di produzione e come tale deve essere ridotto
Per i lavoratori è l'aspirazione l'accesso al al vivere alla qualità del vivere come tale incontenibile
A questo punto visti rendere visibile nell'editoria e nelle e nelle politiche economiche tale tensione fondamenta
Per cui io ora devo chiudere
Però direi che tutti noi continuiamo ad a vere una
Una distorsione che è quella che è stata imposta dalla teoria
Dalla dalla teoria del fondo sala questi idea che il problema distributivo
è il problema di come come dice la mia amica buffa dissi spalmare il burro sempre più sottile all'interno del fondo e non più la questione della distribuzione tra classi
La quale si gioca all'interno di una teoria dia il sovrappiù in modo esplicito sulla relazione fra prodotto e sussistenze della popolazione lavoratrice
Se problema della distribuzione è quello tra le classi cosa che in questo momento è assolutamente lampante stiamo discutendo se la riduzione di orari
Può essere fatta dato l'aumento di produttività quindi all'interno del fondo mentre gli altri ci dicono no dobbiamo usarlo per aumentare il salario sempre all'interno del fondo
Mentre noi spalmiamo il burro insegniamo a spalmare il burro in modo sempre più sottile gli altri si stanno giocando la differenza sul mercato finanziario
Allora io credo che la teoria può aiutare a binari di quale rapporto distributivo stiamo i vecchi la mia storia pensi che non mi aiuta anche a dire che gli strumenti con cui si è chiuso il conflitto sulla sussistenza all'interno di una classe nascondendo il conflitto sulla sussistenza
Fra le classi sono sempre gli stessi il redditometro non è altro che il ministero
Dei dell'Ottocento
La previdenza fatta sui fondi non è altro che il richiamo a un risparmio individuale precauzionale
Che è stato scartato perché non era sostenibile ancora una volta le cose devono essere riportate alla sostenibilità
La gente non riusciva ad accantonare perché il suo salario non è neppure Huene al limite in qualche modo di una sussistenza
Il gioco fra le generazioni era eravamo forse la prima generazione che poteva pensare di non dover Mantini i troppi genitori che avevano lavorato
A questo punto alla prossima generazione ma non glielo diciamo si troverà senza pensione loro con un salario inadeguato perché il il Bureau sarà spalmato sempre di più e manterrà anche i genitori
Con una dinamica fra generazione che solo le donne buon costume quanto la sanno quanto lavoro richiede per essere assorbita scaricata nascosto e così via
Chiudo sì
No no figurati
Volevo solo dire che qui io mi considero vorrei discutere anche la soggettività politica con cui si può argomentare una contrattazione il suo orario salari welfare
Perché non possiamo chiudere credo che debba essere una una contrattazione politica a tutto campo sulle condizioni di vita proprio perché l'attacco è a tutto campo sulle condizioni di vita
Che richiede sorge soggetti in grado di esprimere conflitto a livello più profondo che è appunto quello del rapporto fra modi di produrre il modo di riprodurre
Con Anna che abbiamo già costretto vero molto poco ortodosso fra la pressione sui tempi su un argomento che
Effettivamente di grande
A questo punto
Dopo relazione iniziamo con le comunicazioni nel programma li relatori sono messi in ordine rigidamente favorevolmente diciamo scommesso fuori ordine all'intervento
Che se non ci sono particolari motivi potrebbe anche rimanere questo salvo pioggia sono qualche particolare motivo
Ripeto quel interventi film volesse ribatte deciso rifornirlo prenotazioni soggettiva io cercherò di inserirle diciamo durante le varie comunicazione
Come
Che era un grande direzione nazionale richieste detto via giorno cioè regione Lombardia perché viaggio penso
Chiede i di di parlare se ci fosse una riprodurre per gli altri relatori previsti per le comunicazioni per anteporre il loro intervento se lo fanno sapere
Nella comunicazione abbiamo previsto dieci minuti siamo in tanti io salottiero fare arrivando adeguato richiamarlo
Che quando ci saranno
Tutto io voglio dire che io iniziativa di questo tipo promossa dal Gruppo novantacinque
E in questa sede la ritengo molto importante perché come voi sapete su questi argomenti si è scatenata un'azione
Largamente pregiudiziale allora giusto riflettere senza pregiudizi sul fatto di cosa voglia dire una riduzione d'orario ai fini degli effetti occupazionali
Mi pare francamente difficile accettare il contrario cioè che un aumento della dell'orario posso avere effetti occupazionali positivi ecco questo è un concetto al contrario presi nella foga di un dibattito anzi qualcuno si è lasciato andare francamente non ha più né frizione nemmeno né volante nel guidare le proprie posizioni
Per cui tutto quello che può venire da dal mondo della ricerca dell'università non solo dell'Università ovviamente che possa portare parole di ragionevolezza contributi approfondimenti a me pare positivo per di più devo dire che per dire per far prima per dichiarare un orientamento di fondo io che sono fondamentalmente a favore di una riduzione dell'orario cioè la ritengo una scelta importante quindi così
Le bandiere sono chiare
Devo dire però che non condivido una posizione riduttivi sta per cui ad esempio io non usano il termine trentacinque ore ma riduzione d'orario di lavoro
Perché le trentacinque ore sono una delle modalità peraltro secondo me nemmeno necessariamente la più decisiva per la complessità che è stata ricordata delle forme di articolazione ed eccetera
è vero che in certi momenti anche le bandiere voglio la loro parte vero però che le bandiere non debbono esagerare fino al punto da coprire il corteo perché altrimenti cose cambiano e qui io penso che noi dobbiamo tenere una dimensione che affronta la questione dell'orario
Sono di conseguenza d'accordo con l'introduzione che sono state fatte sul bisogno di capire intanto la complessità della questione riduzione d'orario sia con tutta la parte che riguarda la politica dei tempi cioè e anche la contraddizione che sta nel rettangolo che veniva ricordata prima non c'è dubbio anche quella cioè volendo essere minimalista io credo si potrebbe dire questo naturalmente un po'meno di lavoro
Anche nel mantenimento dei triangoli potrebbe comunque migliorare la situazione
è evidente che sarebbe un poco più di un restauro conservativo
Il vero punto che chiami in causa la riduzione di lavoro è una modifica dei tempi e del rapporto con la propria vita e della vita anche fra i sessi cioè ha un carattere di messa in movimento di un processo complesso e come tale va visto pare difficile
Viverlo diversamente così per ciò che riguarda il rapporto con le questione occupazionale se la cosa non ha credibilità e si spara che non cifre poi alla fine la credibilità rischia di essere travolta
E allora io penso che noi dobbiamo tenere conto che ci sono contraddizioni e problemi di una io la vedo grande grande
Da risolvere e riguarda il rapporto con la la questione occupazionale in Italia in particolare con quella nord-sud perfino con i problemi del mercato del lavoro che ancora una volta Picchio richiamava che non sono affatto parenti lontani perché in questa strana condizione del mercato del lavoro italiano c'è molto straordinario nero non calcolato nelle aree che lavorano nord est
è il nome che viene per primo e c'è molto nero senza solo riferito allo straordinario nelle aree che invece hanno pure meno occupazione quindi sono dei problemi complicati che vanno visti come tali io l'obiezione che sento più forte quella che può veramente fare del male ad una politica di riduzione ragionata e graduata degli orari
Graduata non vuol dire che il segno non sia forte vuole dire non illudersi che i segni forti possono contraddire la realtà dei fatti
Io penso che c'è una possibilità importante se ad esempio si riesce ad inserire bene la questione del rapporto nord-sud non farle una debolezza perché altrimenti può venire fuori il ragionamento questo comporta nuove immigrazione che la riduzione di orario finisca con l'essere nuovi migrazione col provocare questo risultato mi parrebbe francamente contraddittorio e allora se questo non deve essere inevitabile che bisogna porre in rapporto tra di loro diversi strumenti come l'orario non è da solo risposto l'occupazione
L'orario deve essere coerente con le politiche della ridislocazione degli investimenti e dell'occupazione perché se non è in rapporto con questo vediamo uno strumento diviso dall'altro allora avremmo dei guai che avremo anche delle risposte molto diverso
Avremo magari incentivi come quelli decisi nel corso di questo ultimo periodo in particolare molto rilevanti per il Sud che mi risulta non sono utilizzati ai livelli che ci si aspettava perché ci vogliono imprese quelle usano Treviso a Manfredonia non fa primavera però e dall'altro lato abbiamo invece una tendenza naturale degli aumenti a valanga degli straordinari la curva che veniva indicata qui prima in una delle tabelle e in ulteriore aumento pare che siamo in un'ora media in più settimanale in alcune aree anche due
Evidentemente questo significa che là dove un po'di ripresa c'è poco stante che sia questa ripresa cresce su se stesse in termini di Investimenti gli straordinari di aumento degli orari e di chiamata di immigrazione nelle forme possibili dallo sconto dei treni alle case all'accesso alle case
Alla vivere in tanti nello sotto lo stesso tetto in tutte le forme che poi abbiamo imparato
A vedere perfino nelle forme più grottesche con cui questo avviene quindi io penso che questo problema del rapporto nord-sud riduzione d'orario non cosa altra ma cosa connesse un grande tema terzo punto la riforma degli ammortizzatori sociali
Io devo dire che sono d'accordo con quello che ha detto una delle introduzioni cioè l'idea di proporre una scelta come la riduzione di orario senza prevedere che si siano anche dei costi mi piacerebbe ma non riesco a crederci
Almeno nella fase di avvio poi forse la cosa si e qui libererà
Però sicuramente bisogna mettere in moto analisi e tabelle econometriche ingrato Rita
Ritenere che questa proposta possa passare nell'idea che tutto il resto delle grandezze non cambierà almeno per periodi medio Brevi sicuramente dei cambiamenti ci sono
Qualche problema perfino qualche sfasatura ce allora bisogna mettere in movimento sistema definanziamento che non sono gli ottocento miliardi della Finanziaria mi sembrano insufficienti Geroldi e qui davanti a me sa benissimo di aver fatto in certi momenti dei modelli che davano
Comunque delle cifre più alte
Quarzo ma non so può darsi che quei modelli fossero giusti può darsi che non fossero giusti di vedremo meglio adesso quando arriveremo al punto vero della della partita però io penso che dobbiamo prevedere un'esigenza di finanziamento
Riusciremo ad avere contemporaneamente prepensionamenti mobilità lunga forme di accesso purché sia al lavoro facendo finta che poi ci si arriva in qualche modo con tutto quello che vuol dire come lista della spesa o non bisogna riconvertire questa spesa
A fini di riduzione di orario sino alla versione difensiva contratti di solidarietà che in quelle invece più strategica della riduzione di orario vere e proprie io penso che questo grande problema c'è
Questo grande problema c'è del meglio farci i conti perché altrimenti che non riusciamo a tenere in piedi due politiche non ci credo mi sembra che il nostro Paese non ha le risorse per farlo
Parlamento appena approvato un'altra botta di cinquecento prepensionamenti sta discutendo di mandare quelli del Monopoli di Stato a casa prima l'appetito vien mangiando con i bancari ho bisogno di fare altri nomi
La partita si sta presentando in termini drammatici e una valanga che si sta ripresentando poi si fa finta di non vederla
Che tutto questo avviene senza costi
è una di quelle favole a cui io non riesco a credere e di conseguenza credo che se i costi si sono è meglio utilizzare in un'altra direzione
Quindi questi sono i tre punti che io penso devono essere affrontati
Rapporto con la vita la politica dei tempi questione dei costi
E appunto il
Problema della rapporto nord-sud
E nella introdurre la questione dell'orario io vedo questa preoccupazione anzi queste due preoccupazione tra loro connesse primo
Se dovessi scegliere qual è la questione più grave ed incisiva su cui intervenire io che sono ripeto per la riduzione d'orario non partirei dalle trentacinque ore ma dagli straordinari
Dal controllo e dalla riduzione drastica i francesi hanno potuto dire che lo straordinario costerà al venticinque per cento in più perché loro straordinarie costa uguale a quello ordinario in Italia lo straordinario costa di meno o questa contraddizione viene colpita drasticamente come facciamo chiacchiere
Cambiamo il cartello anziché a un la cinque si chiama o l'ha trovato
Anziché ordinario si chiamerà straordinario ma cambierà poco anzi nell'interpretazione di Ichino lo straordinario costa di meno dell'ordinaria e quindi le aziende addirittura ci guadagnerebbe quindi attenzione a cosa stiamo facendo sul piano degli straordinari
Seconda questione connessa a questo riguarda il rapporto con una diciamo la parte tradizionale del lavoro quella che qui è stata indicata in una tabella si può discutere sull'orario dei servizi io ci credo poco che sono trentacinque ore vorrei capire come è stato costruiti da però può anche essere che sbaglio questo racconto
Riguarda il rapporto tra
Le figure del lavoro che ci sono e le nuove figure che debbono entrare
Allora l'altro giorno ho visto una conferenza stampa che mi devo dire mi ha molto colpito vedo qui Barretta della FIM perché è un amico e tra l'altro è un rito sionista come me come sponda
La cosa che mi ha colpito è che FIM FIOM UILM di vicenza hanno presentato come un risultato importante un accordo in cui in sostanza la flessibilità è tutto sulle nuove entrate cioè sui giovani che fanno Weekend part-time eccetera certo
Ecco questo mi pare un altro modo in cui non la vediamo lontano perché ho la questione dell'orario riguarda tutto il mondo del lavoro perfino quelli che formalmente non sono dentro l'azienda i nuovi lavori le nuove forme di rapporto di lavoro o l'isolamento del nucleo centrale rimarrà talmente forte che riuscirà molto difficile ottenere gli effetti e contemporaneamente
Riuscire ad andare in questa direzione sapendo benissimo che come veniva ricordato
Gli elementi di produttività che la riduzione d'orario mette a disposizione non rendono fruibili tutti i risultati lui è proprio per questa ragione bisogna cercare di ripartirli di coinvolgere tutta la platea degli interessati naturalmente io ho fatto solo qualche cenno e vi ringrazio dell'attenzione
Grazie
Da la parola Pier Paolo Baretta che nella nella lista
Pier Paolo Baretta segretario generale della FIM CISL
Ringrazio per l'invito
Dico subito ha già annunciato al fiero che io sono favorevole alla riduzione di orario
Non per dovere d'ufficio perché come si legge questo periodo anche nel sindacato ci sono come dire articolazioni di opinione
Sono convinto che la riduzione d'orario
è un'occasione da non perdere
Per due ragioni che peraltro tutte e due le introduzioni hanno toccato la prima è una sfida della modernità
Ormai sono effetti evidentemente in gioco il rapporto tra tempo pubblico tempo privato tra tempo collettivo e tempo individuale in una riorganizzazione oggettiva non sostenuta da un progetto culturale
Non è vero che
Il fatto che noi denunciamo questo la realtà se ci sta aspettando la realtà sta organizzando una diversa struttura degli orari quotidiana della gente sia quella che lavora sia quella che non lavora
Sia nel rapporto tra chi lavora e se stesso cambiando strutturalmente il modo di vivere nelle città e nelle campagne in assenza di un progetto culturale e politico
Che accompagna di ordine in qualche modo aiuti questo cambiamento epocale che è già in atto
Il secondo perché
Noi che lavoriamo siamo circondati da un oceano disoccupati
Non solo i giovani
Penso a donne uomini tra i trentacinque e i cinquanta anni la cosiddetta disoccupazione di ritorno
Sono i principali soggetti espulsi dei processi di riorganizzazione e sui quali dobbiamo onestamente a manifestare una certa impotenza
Nell'azione pratica
Questo c'erano i disoccupati e sostenuto è aumentato dalla dalla migrazione di massa
Dai paesi poveri verso i Paesi ricchi o si affronta il problema o in tempi non lunghi il rapporto tra lavoro e non lavoro sarà oggettivamente insostenibile
Credo che le strade sono due come in tutti diciamo
Anzi non tutti la prima è uno più sviluppo
Ma non abbiamo a disposizione nell'Europa dei prossimi anni e in Italia un trend di sviluppo sufficiente a invertire la tendenza del rapporto tra numero degli occupati numero di disoccupati in misura accettabile
Di conseguenza più sviluppo che ci vuole quindi politiche macroeconomiche eccetera eccetera
è un pezzo l'altro pezzo all'interno di politiche di sviluppo
è la ripartizione del lavoro
Quindi le due ragioni per le quali io sono intimamente convinto della del necessitano zone d'orario sono una di carattere se volete etico politico e sociologico e l'altra economico
Le due cose si intrecciano ex ed è necessario un progetto
Come dire ampio per questa ragione personalmente io sono assolutamente convinto che la questione politica e contrattuale c'è bisogno di un intervento di legge e di un ampio intervento dalla contrattazione che sono due gambe della stessa strategia che io tra l'altro su questo un'opinione che sostengo anche nella mia organizzazione le altre organizzazioni riprendo l'introduzione che faceva amico su
Sicuramente la polarizzazione in atto nel dibattito tra i favorevoli alla concertazione e i favorevoli alla legge esasperata
La mia personalissima opinione che nessun governo da solo a nessuna come dire Parlamento da solo possa immaginare di governare società complesse indipendentemente dalla complessità della rappresentanza sociale
Il tempo il rischio di una politica pervasiva c'è dobbiamo stare attenti e chiedere alla politica di di di fare questo ulteriore passi in avanti al contrario
Noi non siamo autosufficienti neanche noi rappresentiamo tutte le tensioni sociali
E allora personalmente credo che sindacato e politica insieme debbano ognuno nel suo campo nel suo ruolo eccetera affrontare la complessità della modernità per questo io non vedo nessun contrasto
E considero retro un'idea come dire di di di di gioco di di campi chiusi e di steccati reciproci da tutte e due le parti venissero il primato dalla politica sta nel governo della complessità di cui siamo tutti soggetti protagonisti detto questo io penso che la legge debba essere la legge quindi di orientamento
E di sostegno
Su questo credo anch'io che l'obiettivo principale poi io che non ho una funzione come dire mi immediatamente politica di governo come Alfiero considero una la questione delle trentacinque con un ampio valore simbolico e quindi di per sé non mi non mi sottraggo neanche alla
Enunciazione quantitativa ma credo che sarebbe un errore che la legge dicesse che le trentacinque
Sono agganciate alla struttura settimanale o se non potessero essere come punto di riferimento generale
Un come risultato di una media peraltro ci sono proposte di legge che sembra addirittura come dire più clamorose come quella del Sempione vedo Stelluti dei cristiano sociali che affronta la questione trentadue non a nostra contrattazione pratica abbiamo già molte fabbriche che sono sopra e molte che sono sotto non moltissime ma che sono sotto le trentacinque
Questo è il primo elemento la legge può anche decidere un punto di riferimento ma deve essere chiaro che
La contrattazione di aver la possibilità di giocarsi lo si è non ha struttura quantitativa definitiva sia in una sua distribuzione seconda questione che io m'aspetto e che la legge intervenga effettivamente in maniera precisa sulla questione dello straordinario sono d'accordissimo con le cose dette prima
Da grandi
Adesso la tabella che ha presentato Schiattarella sono interessantissime la realtà di fatto nella mia categoria che a Belluno si lavora cinquantadue ore tutte le settimane
Nelle fabbriche metalmeccaniche che ammodernarsi lavora quarantotto che a letto se non lavora cinquanta
E all'Ilva di Taranto i giovani in contratti formazione lavoro mentre tre mentre l'azienda dichiara esuberante fanno oltre cinquanta o la settimana che all'Aprilia
Fabbrica ormai come dire caso di studio del di quasi tutti gli studiosi della flessibilità totale
Le pause sono di quattordici minuti al giorno diviso in due blocchi sette la mattina sette il pomeriggio
Lo metto intrecciata da questo Dell'oraria veri rapporto condizioni di lavoro lassù non c'è il tempo per per approfondire questo aspetto nel rapporto gestione degli orario distribuzione effetto sulla condizione di lavoro è un tema concretissimo
Si potrà dire il sindacato ha le sue difficoltà e se è vero abbiamo le nostre difficoltà ma la questione dello straordinario la discriminante noi non possiamo consentire che un intervento sulla riduzione d'orario che alle due ragioni che detti ho detto prima venga annullato dalla pratica
Assorbimento della da dall'utilizzo individuale del lavoro straordinario la legge può intervenire perché oggi peraltro la contraddizione che un'ora di straordinario costa meno per il gioco delle contribuzioni dell'ordinaria nella nostra nel nostro settore conviene fare ore straordinarie estremizzo piuttosto che ore ordinarie perché la struttura l'acconto della contribuzione che le aziende pagano favorisce utilizzano le straordinarie la legge può anche intervenire introducendo delle fasce su questa discussione
Di merito che non voglio fare di quel concetto non mi aspetto mi aspetto che che concludo che l'altra cosa e concludo che giustamente viene fatto sollevare il tempo riguarda la questione degli incentivi io penso a due incentivi uno strutturale
Che probabilmente l'occasione per discutere del costo del lavoro
Perché in effetti un il rapporto tra la paga netta e il costo complessivo da allora della del lavoro pesa tantissimo per il lavoratore non solo per le aziende è un incentivo aggiuntivo per il Sud
Infine è chiaro che tutto questo deve consentire alla contrattazione di riorganizzare in termini pratici la gestione dei calendari e dei tempi di lavoro che possono che devono essere in chiave almeno annuale molto ampia e che devono affrontare il rapporto con la distribuzione sui turni cui è stato detto prima
La questione dei turni dico solo questo senza dare soluzioni ai sistemi
Di studio economico che non hanno trovato una soluzione anche una che accordi sindacali con un sostegno legislativo come quello detto che affrontassero
Una riduzione dell'orario
E la distribuisse era in un arco di tempo plurisettimanale attraverso una riduzione una gestione dei turni quindi più lavorano di più gli impianti di meno gli operai in termini pratici la nostra esperienza comporta un aumento nell'immediato di il venti per cento dell'occupazione perché la struttura tra lavorare gli impianti che lavorano sei giorni gli operai che lavorano gli impiegati che lavorano
Cinque giorni quattro giorni e mezzo assecondare l'orario comporta una redistribuzione complessiva
Vantaggiosa per la competitività dell'impresa tra l'altro non dannosa pronte all'impresa un effetto immediato e concreto con sull'occupazione la considero addirittura strategia praticabile
Grazie
Baretta vorrei chiedere ad Agostinelli
Del
Il segretario generale della CGIL Lombardia
Ringrazio anche il punto di vista di un altro importante organizzazione
Non ultimo il discorso dell'intervento legislativo che si avvia ad essere un argomento caldo
Io davvero vi ringrazio non c'è occasione simile a Milano
Dove l'impresa soffia
Più da vicino
Più difficile probabilmente anche trovare un consesso di intellettuali che manifesta un grado
Continuamente apertura
Lo dico qui parte in Lombardia io credo un fatto straordinario c'è anche Stelluti che uno dei firmatari viene indetta la prima manifestazione per le trentacinque ore credo sia fatta in Italia
Viene indetta da un arco amplissimo di personalità della cultura della politica quindi non una cosa ristretta solo la determinate posizioni anche persone importanti nelle istituzioni trenta Consigli di fabbrica scusate trenta rappresentanti così stabilità un solo economista pur avendo la meglio contattati molti aderisce
Questo è un segno di come dire parto da qui perché ho riletto l'introduzione ho potuto solo seguire l'ultima
Senta io credo che tutti noi non possiamo assolutamente prescindere da un successo c'è un'offensiva con toni da crociata ha già
Incassato
E cioè non è assolutamente libera la discussione su questa questione
C'è un punto è già stato messo ampiamente assegna penetrato anche all'interno delle lavoratrici e lavoratori con cui ho un contatto quotidiano
Baretta rossa affatto qui un intervento di grande
Condivisione da parte mia l'ho vista che ad esempio se noi gestiamo apriamo la vicenda dei contratti senza prima avere di nuovo definita come lavoratrici e lavoratori profondità alla questione
E i contenuti che ci riguardano probabilmente non passerà quindi significativo che poi occupando che
Anche perché ha un carattere straordinariamente interdisciplinare questa questione richiede quindi un approccio articolatissimo di competenze una capacità di dialogo e di costruzione di un Progetto
Che diciamo la verità non è semplifica con la questione trentacinque ore per legge adesso dal così
è un grande fatto politico l'avere messo nell'agenda questa questione
Però
La rimonta riguardo richiede una serie di riflessioni che mi sembra qui ampiamente già introdotte su cui io vorrei tornare
Vi prego di prestare attenzione a questo dato è difficile che una cosa di questa importanza chiesta da qui
Non so perché cosa sia successo
Io ho provato a qui credo c'era Carla Ravaioli in un libretto fatto apposta per contrastare questa crociata a diffondere delle questioni assolutamente ragionevole mi trovo in una situazione spiacevolissima
Ad esempio nessuno pubblicò una recensione
Cioè vendo proprio mi si dice non so
Al Corriere mi dicono guadagniamo inchiesta o di non pubblicarlo ecco siamo sempre di fronte a un dato assolutamente incredibile no assolutamente benedica una tra ieri e presentiamo in questa conferenza stampa la manifestazione parlo personalmente con il nuovo direttore dell'Unità e lui mi dice che probabilmente è troppo spostato a un'iniziativa di questo genere quindi oggi L'Unità non ne parla
Ritorno nel Parma
Non so è una cosa assolutamente difficile da rimontare
Io vi chiederei proprio di porvi anche il problema di affrontare questi nodi perché e tutt'altro che indifferente nei tempi che abbiamo davanti conquistare consenso
E adesso proprio a manifestare più un approccio che quello ha fatto
Ad esempio delle difficoltà che noi amiamo nelle centinaia ormai di assemblee che non va via ingombri acceso siamo giocata tutta cerchiamo di giocarcela unitariamente proprio quindi a riprendere le cose
Che sono state introdotte con quella chiave di lettura
La questione disoccupazione allora noi siamo ampiamente convinti che non è la panacea per Heathrow Terminal disoccupazione allora
Però per dire
Chi può contestare che la riduzione dell'orario di lavoro abbia un effetto positivo e soltanto positiva naturalmente occorre
Coniugare una serie di modalità e gestire con attenzione tutti gli aspetti contrattuali in modo da rendere questi Effetti Effetti più positivo possibile
Qui trovo proprio a
Affrontare due no io credo che non ci dimentichiamo tutti mi sembra preziosissimo l'effetto delle politiche normalizzazione economica e sociale sull'occupazione sindacato sta saltando questo aspetto che questo è un punto cruciale
Ma se dovesse invece riprendere la questione degli sviluppi tecnologici e delle tecnologie scusate io mi porta via un momento ma vi dico
Allora io credo che faccia scura
Paura alla Confindustria non tanto il fatto che abbandoniamo non la concertazione costituzione mai firmato un accordo di concertazione anche quello sulle pensioni
Città più no spaventa il fatto che un intervento sull'orario significa un decentramento articolatissimo estremo della contrattazione
Posto di lavoro per posto di lavoro cioè ogni uomo e ogni donna si intervenne notificare in quel cambio lì
E quindi si come dire riconsegna il controllo prestazioni di lavoro che a noi è totalmente sfuggito ve lo dice uno che ha una responsabilità sottosegretario Lombardia
Ma da noi che so io mi ricordo contrattavano le saturazione all'ottantatré per cento sulla catena facendo il calcolo dei centesimi del capo
Adesso le rotte dice i lavoratori ci dicono che non c'è più nessuna contrattazione tutto questo
L'attenzione ad esempio non siamo più nella fase fordista dove le cadenze venivano organizzate addirittura fisicamente dalla catena Sheraton in contemporanea cioè e la velocità del flusso è quella che
Sottinteso
Espace per i processi
Di comunicazione dell'informatica allora
Questa saturazione che ha rubato l'attenzione dell'attrice lavoratori rapportato al diciotto e uno per cento la crescita della produttività negli ultimi tre anni con una diminuzione dello zero sette dell'occupazione nella mia regione
Ma capiti ad esempio che la prestazione dico al lavoratore di o riprende in orario
E quindi gli viene ridotta una parte di quello che ha immesso oppure sicuramente non viene ridistribuito al lavoro una quota enorme e no volete dei dati per la tematica abboniamo così perché quando andiamo in assemblea se non le diciamo per in Lombardia
Negli ultimi da novantatré al novantotto
Quarantuno mila miliardi del prodotto interno lordo ma scusa quanto il Milan
Ventitré mila miliardi dal prodotto interno lordo sono passati dal lavoro ai profitti ma sono i dati dal contabilità ci vengono dati così
Come si redistribuiscono queste cose qui
E perché una legge non potrebbe dislocare quattro cinque mila miliardi all'anno
Perché le parti contrattino e ci sia una decontribuzione ad esempio per ogni ora che viene ridotta la allora quest'idea la legge Anne alla legge no perché toglie a noi prerogative di contrattazione a meno anzi a me ne aggiunge un sarà
Non so oppure è contro il ventitré luglio ma niente affatto il ventitré luglio ma proprio perché l'abbiamo così iscritto redistribuisce la quantità di produttività che occorre per mantenere inalterati salario reale
E non distribuisce affatto nei suoi meccanismi quella parte di produttività che invece come dicevo prima infinita altro
Quindi che una quota ulteriore produttività per legge con uno stanziamento venga distribuita verso il lavoro
è un pezzo come dire avanzato di una possibile concertazione tutt'altro che contro
La forza
Dico un'altra cosa che mista molto a cuore
Ma
Quando si parla di un rapporto tra occupazione riduzione d'orario via molto ragione
Bisogna pensare che la risposta in questo c'è una semplificazione che doveva far del male
Non è il passaggio dalle quaranta alle trentacinque ore addirittura con la Confindustria dappertutto dice vedette del quattordici e cinque per cento in meno si fa quaranta almeno trentacinque diviso trentacinque questa l'aumento del costo master stia
Lardo
Allora la cosa vera e il nodo che c'è davanti
E che se noi fissassimo onorario legale a trentacinque ore medie e fossimo davvero capaci di un'offensiva non di un atteggiamento difensivo
Allora noi dovremmo davvero ripristinare sui turni la loro articolazione
Gli straordinari e poi
Tutta la parte ad esempio del tempo che si rivela che può essere occupato da occupazione per il lavoro di cura per il sostegno per la cultura per la perché queste l'altro effetto sull'occupazione
Cioè tempo liberato significa tempo che si può riempire di quella parte economia non direttamente oggi assorbito dal mercato ma che invece è una grande efficacia una grande capacità di io sto finendo
L'insieme di queste cose cioè l'insieme la capacità del clan
Dimostra che se noi avessimo la somma di incentivi quindi una legge molto aperta alla contrattazione chi è decisiva e necessaria per ottenere il massimo dei risultati mai saremmo di fronte a un processo dal punto di vista distributivo assolutamente inedito e assolutamente detto
Scusate vi rubo una cosa perché mi importa molto
Poi
Io ad esempio credo quando grandi Baretta non ne sono i due interventi sono partiti primi su questo dicono che bisogna affrontare la questione dello straordinario devono riconoscere che noi abbiamo una strumentazione contratti quello straordinario esplicitamente dedicata da l'organizzazione del lavoro quella tipicamente fordista
Cioè ripete che la stessa operazione tante volte in un'ora otto volte otto ore al giorno cinque giorni alla settimana e così via
Oggi non c'è dubbio
Perché nelle condizioni della nuova organizzazione lavoro
Le modulazione dell'orario e la loro ripetizioni hanno delle varianze assolutamente al di là
Della settimana
E che quindi il controllo della parte variabile è l'aspetto decisivo su cui si deve buttare deve lavorare sindacato allora ad esempio o si fissa un numero di straordinari massimo ridotto io penso addirittura che la legge lo dovrebbe per lo prevede la legge francese così bistrattato
Legge francese dice non più di centotrenta ore massime sopra le trentacinque media nella no che son mille cinquecentottantotto si può fare solo centotrenta ore il resto si riposo obbligatorio
Sì riposo obbligatorio e guardate che se non avessimo una strumentazione così allora in Lombardia era proprio chiuso così evito IVA
è aumentato del sei e uno per cento lo straordinario nell'ultimo anno ne abbiam fatto due conti perché sono i dati che ci ha dato all'Assolombarda li abbiamo divisi per le prestazioni riconosciute quelle stabilite
Dei mediamente siamo arrivati nel settore metalmeccanico Baretta lo diceva prima a quarantaquattro ore virgola tre
Torniamo colorate però di distribuirlo su tutte le posizioni lavorative anche quelle che scompaiono che sono irregolare quelli che fanno le squadre percorreva a Berlino qui non va via si lavora mediamente trentaquattro ore cinque
Ma ed era giusto con la produttività che c'è e non c'è bisogno di tante ore per fare questa quantità di merci e di prodotti
E ci siamo ancora cosa riduciamo l'orario c'è già solo che non era contrattiamo nella per ridistribuiamo noi se la prendono le donne a cui chiedono senti tu adesso
Vieni dodici ore la settimana quattordici se no ti mandiamo via e tu invece fai quarantadue ore così si usa ormai questa è la distribuzione ora allora io credo che la ripartizione
La prospettiva in una riduzione consistente controllata e sostenuta dalla legge sia una straordinaria prospettiva di inciviltà
Gli avrei molte altre cose nel cielo scuro perché vengano già portato via molto che il tempo che ringrazio molto volevo chiedervi questo serve un po'novantacinque
Ritenesse opportuno sostenere ovvero una forma di collegamento con la manifestazione che viene promossa in Lombardia io me ne sarei molto grato
Veramente con la morte nel cuore che io chiedo a tutti di ridurre i loro interventi mi sembra molto raramente estremamente interessante
Procedendo a passo di carica darei la parola Adriana Buffardi
Approfittano entro riscende nel dire che tra gli immigrati che purtroppo non hanno aderito potuto all'Eritrea c'era ovviamente anche la Confindustria che abbiamo ripetutamente imitato ma
Non hanno potuto mandare un loro rappresentante
Se economiche alcune questioni da porre contro fermo confuso ma anch'io scendo da un aereo a differenza di Piacentini non ci sono rimasta su quindi più fornicazione trovata un po'frastornata volevo porre alcune questioni
Allora anch'io considero vado rapidissimamente questa è estremamente importante questo incontro
E ringrazio oggi novantacinque Ravello organizzato mi sembra che sia un un problema vero politico fare uscire il confronto politico è dalle delle centocinquanta ore delle trentacinque ore
Da un dibattito che più che politico rischia di essere politicista ecco
E riportarlo su una questione di merito anch'io sono concordo con quanto diceva Agostinelli sulla questione che questo tipo di dibattito ha già portato
Uno punto a casa hanno sostavo ore cioè a disorientato come dire
I diretti interessati allora credo che ci sia un problema forte di orientamento che riguarda in particolare il sindacato ma per un solo il sindacato e questo lo si può fare se noi vi affrontiamo veramente il merito le conseguenti alle prospettive e non tanto i rapporti politici come dire nel Paese che pure sono importanti ma che non sono la seconda cosa che volevo dire che io anche conti o come Beretta le trentacinque ore un'occasione funtori tante fondamentale soprattutto in una situazione europea molto peculiare
C'è un movimento di disoccupati che dalla Francia rischia dico rischia di estendersi in altre questioni d'Europa un movimento che non crede alla possibilità di ricreare lavoro
Non a caso il momento discobar francesi non si è come dire non ha fatto la sua bandiera il reddito universale però lo slogan più ripetuto era lavoro è un diritto ma il reddito non dovuto come dire credendo che strutturalmente come di nostri paesi non possono dare occupazione
C'è una situazioni in cui in tutta Europa si discute delle trentacinque ore o almeno della riduzione oraria in forme diverse
C'è credo un dato che forse va ricordato che anche in Italia vedi dati altro giorno si estendono i lavoratori poveri questo significa che si estesa la precarietà del lavoro che diventata precarietà economica e sociale
Ecco cioè schematicamente si riporta la questione la centralità del lavoro e della diretta prima istituzione della ricchezza e del reddito come ci ricordava con grande forza Antonella
Detto questo io sono d'accordo con Alfiero Grandi che il problema oggi nelle società europee moderne sia la riduzione dell'orario del lavoro
Io direi che ha qualcosa di più sia quello che diceva Antonella Picchio cioè come ridistribuirli concepire
Intendendo per lavoro tutte le attività al funzionamento della Società come
Ridistribuire far convivere attività ai lavori diverso però oggi abbiamo di fronte le trentacinque ore io credo che su questo sia necessario organizzazioni politiche sociali si pronuncino
E che le trentacinque ore come e in che misura stanno dentro un progetto più generale di riduzione degli orari o come stanno dentro un progetto di ridisegno dei tempi individuali di vite dei tempi sociale su questo io non ho il tempo per illustrarlo perché poi ma alcune donne del sindacato alcune parlamentari e i alcune donne che hanno responsabilità istituzionali
Intellettuali studiose femministe hanno fatto un appello che purtroppo dico purtroppo lo ringrazio il manifesto e Liberazione che l'hanno pubblicato però purtroppo è stato pubblicato solo su questi giornali per i motivi
Che ricordava prima Cassinelli comunque cioè sono molte di queste compagnie hanno firmato l'appello e qui chi lo vuole lo possiamo dare tanto più che raccogliamo le firme
Detto questo io volevo affrontare tre questioni mi rendo conto a questo punto in modo molto molto schematico il rapporto con la situazione francese il problema della sincronia delle esigenze individuali ed esigenze sociali
E fare un accenno alla questione la dimensione economica con grande prudenza visto dove la sede in cui Vito allora prima io trovo che rispetta situazione francese c'è un'enfatizzazione un appiattimento da parte
Nostra dell'Italia
Secondo me va esaminato le differenze sono enormi orario Clinton mio scritto alcune cose non le dirò su come si configura la legge francese che impossibile invece di configurare così la legge italiana perché lì la contrattazione molto debole non c'hanno l'istituto nel contratto nazionale cioè invece c'è questo riferimento un po'secondo me ossessivo da altra legge francese anche molti limiti rispetto alla stessa situazione perché perché invece io credo che il problema della riferimento alla Francia debba essere un problema soprattutto politico noi abbiamo lì un governo che si è assunto la questione del lavoro come questione centrale trentacinque ore nuovi lavori
La stessa legge quadro sull'assistenza in realtà prevede diverse forme di inserimento lavoro alcuni secondo me assolutamente discutibile ma queste questioni di merito
Cioè impostazione ora si dice non ha cambiato la politica economica può darsi però a me che non sono l'economista il fatto di non considerare più il lavoro e l'occupazione come una variabile assolutamente indipendente da tutte le altre scelte ma metterlo al centro e poi cercare di come dire lavorarci tutto perché mi sembra questa vicenda a me questo sembra il riferimento alla situazione francese e non tanto alla definizione la formulazione della legge mi scuso dello schematismo mai dieci minuti sono molto come dire stringenti ecco rispetta le leggi italiane dove ha condotto le cose qui sono state dette che ci vuole la legge ha assunto la responsabilità del governo c'è un problema di risorse ma ci sono altri due problemi e uno è stato ricordato cioè gli orari è una questione di Società di quadro di vita non è solo una questione di lavoro vanno definiti per legge
Anche nel dibattito francese viene ricordato una cosa molto carina che si potrebbe riferire anche all'Italia il padronato francese alla fine dell'Ottocento che è stato ricordato era contro la legge che regolamentava il lavoro delle donne e dei bambini
Perché diceva che è una questione di diritto privato di rapporto privato io credo che ci sia proprio questa aggressività
Da parte di Confindustria tra l'altro adesso son d'accordo con Mario Agostinelli diciamo sia la contrattazione decentrata non è solo questo io credo ci sia qualcosa di più
Come dicevi tu li riempio strateghi hockey diritti delle persone perché l'orario è un diritto
Sono invece io ma no sono dipendenti dai rapporti di forza ecco io credo che questo sia un principio devastante una convivenza democratica credo che
Forse troppo poco si risponde a Confindustria
Non solo ma il Cré nella legge italiana sempre stati infinita questione dell'orario anche grandi c'è la questione direttiva europea io non riesco a capire come si possono avere due cose diverso una legge sulle trentacinque ore una legge che ridefinisca invece i limiti le regole
Della rispetta la direttiva europea e sono d'accordo con quanto diceva Baretta Agostinelli sulla necessità di rafforzare una legislazione che permetta un Cocoon come dire un limite dello straordinario anche se mi chiedo mi dispiace che al fiero è andato via
Alfiero Grandi è andato via
Non è più facile limitare uno straordinario rispetto a trentacinque ore non rispetto alle attuali quaranta cioè non la battaglia Frost organo passa anche attraverso non solo ma anche attraverso un abbattimento
Come dire dell'orario
Legale credo che tra l'altro poi non ci sia il problema come si fa la legge certo questo non legge prescrittiva deve lasciare largo spazio alla contrattazione
Necessariamente perché ovviamente se le medie hanno invece trentacinque ore vigile per settimana che sono sette per cinque non serve né all'occupazione dall'organizzazione del lavoro è evidente che ci vuole poi una contrattazione in grado di gestire queste trentacinque ore anche con orari diverso e organizzazione del lavoro libertà anche se li c'è un problema di limite del lavoro giornaliero che non non era previsto dalla
Dalla di dall'avviso Comuni sindacati e Confindustria rispetto alla direttiva europea
Molto rapidamente io le ho trovato molto interessante la relazione del professor Schiattarella sulle cui siamo occupazione ma mi mi piacerebbe non c'è il tempo di discutere bene
Quei numeri io tra l'altro ho qualche problema a pensare che la riduzione dell'orario di lavoro aggirarsi soltanto sul lavoro a tempo indeterminato pieno a turni
Nel senso che ha poi certo nel procurare nel determinarne chiaramente occupazione si ma un'influenza sulla stessa rivalutazione per esempio
Dell'ora per quanto riguarda il part-time perché no di fronte a una questione appunto del lavoratori che guadagnano
Pochissimo a una possibilità rispetto all'emersione del lavoro nero eccetera ma non voglio farla troppo lungo voglio solo dire su questo
Due cose che c'è un problema siccome si parla di annualizzata Simone lo dicevo prima c'è un problema di e definire alcuni vincoli rispetto a questa validazione anche per legge che siano validi anche laddove la contrattazione non arriva
Perché le piccole aziende a contrattazione d'arrivo e quindi bisogna stabilire comunque alcuni vincoli e poi alcuni vincoli siano comunque indisponibili anche alla contrattazione
Ecco io paradossalmente dico non non si possono gestire le trentacinque ore in modo che una organizzazione del lavoro ancora più complessiva se così posso dire degli spazi individuali
Di libertà di saturazione dei tempi
Faccia sì che poi sì determini negativamente sia l'organizzazione del lavoro che l'orario
Ecco io credo che il consenso certo le trentacinque ore devono servire per l'occupazione ma devono servire anche a una diversa organizzazione del lavoro ci sono esigenze diverse
E quello che io chiamavo sincronia della vita individuale di cui deve tener conto sia la legge che lo contrattazione e quelle chiamavo sincronia e sociali perché c'è un problema dei tempi della città dei tempi di vita eccetera
L'ultima cose ho finito perché mi dicono che il mio tempo è scaduto
Io sono molto preoccupata quando si cerca di dimostrare che quest'operazione a costo zero secondo me non può essere non deve essere costruzioni perché se deve creare occupazione e qualità del lavoro è chiaro che non può essere a costo zero per carità c'è un problema di Comencini data da c'è un problema enorme dire distribuzione di ricchezza nel nostro paese faceva Agostinelli rispetto alcuni dati da produttività
Lo dice il rapporto sul reddito del CNEL c'è stato un passaggio del reddito da lavoratore dipendente all'impresa enorme
C'è la questione appunto dei lavoratori come dire poveri non pagati
Non può essere a costo zero altrimenti continueremo io non l'ho ero all'estero quindi non ho letto l'Accordo di Cotonou Crotone su quale avanzo qualche perplessità nel senso che non si può creare lavoro nel Mezzogiorno
Attraverso un abbassamento se è così sì hanno ragione i giornali un abbassamento addirittura dei minimi contrattuali per i lavoratori io credo che non sia questo siamo un Paese ricchissimo e all'ordine del giorno Izzy stupro Blair di redistribuzione di reddito e di ricchezza
Nel quale cioè la riduzione dell'orario di lavoro che crea occupazione crea qualità della vita ecco io avrei voluto sviluppare un po'più questo mi fermo qui stavo facendo una
Proposta è una richiesta IG novantacinque si discute tanto di trentacinque ore in Italia di politiche nazionali di politiche europee
Io e l'unico paese l'unico cioè uno dei pochi paesi europei l'Italia in cui non si discute di questo accordo segreto che è stato stabilito all'OCSE che doveva andare in funzioni quello che siamo animali che significa a colonizzare da parte delle multinazionali
L'Europa l'Europa e non solo l'Europa ai Paesi ricchi e Paesi poveri cioè il mondo cioè nel senso che bah gli investimenti non possono trovare
Come dire impedimenti nelle legislazioni nazionali anche laddove riguardino l'ambiente i diritti delle persone allora
In Francia la cosa è nata per gli intellettuali dico quasi corporativa mente perché non c'era la clausola di esclusione del lavoro intellettuale comunque ora hanno preso posizione
Di maggiore responsabilità politica governativa anche ha preso posizione Lang ha preso posizione la ministra la cultura il ministro
In altrove invece si muovono i sindacati eccede in Italia tutte le parla allora io
Mi fermo qui però voglio fare una proposta G novanta cinque pozzi che invece sia bellissimo e che ci sia come dire il Balli o di altri allora vorrei fare una prova seggi novantacinque perché non organizzi un incontro su questo mai grazie
Anche per redigere il venti dei Adriana Buffardi io credo che dovrà essere ancora più tanto chiederei via
Anna Maria Carloni di avvicinarsi i tempi purtroppo sono sempre più stretti
Con Anna Maria Carloni sentiamo anche una rappresentante del governo
Sì
Collaboratrice del ministro Finocchiaro Darren caricata per dipartimento Pari opportunità della responsabilità delle politiche del lavoro
Sono una firmataria una delle firmatarie dell'appello che
Di donne
Che è stato pubblicato sabato scorso sulla manifesto e domenica su Liberazione e che non è stato invece nemmeno di cui non si è avuta notizia su altri giornali compresa l'Unità questo ci dispiace
Ho partecipato ad una storia collettiva di donne della sinistra politica e sociale e sindacale
E che ha prodotto in Italia negli anni ottanta una elaborazione molto importante
E che si rivela oggi molto importante sui tempi e anche una legge di iniziativa popolare prima firmataria
Livia Turco che questa per i presentato in Parlamento ad opera dei media turco una legge popolare inizia a regolare che ha raccolto
Centinaia di migliaia di firme di donne del nostro Paese
Ecco io credo che le donne il femminismo politico e sociale nell'Italia degli anni ottanta abbia effettivamente prodotto una cultura che si è libera liberata adeguata al livello dei processi e delle idee
Della modernizzazione rispetto alla realtà dai cambiamenti della realtà
Toccando decisamente le questioni dello sviluppo del modello di sviluppo del modello sociale che né idee dello sviluppo mettendo a punto al centro i tempi rilevando come appunto rileviamo anche oggi come le donne siano cruciale
Cruciani all'interno dell'organizzazione sociale dei tempi mettere al intenti al centro significa mettere al centro la qualità della vita
Significa che le donne facendo un'operazione al tempo stesso molto semplice anche molto
Di cambiamento diciamo
Mettendo al centro la propria esperienza quel partire da sé un'esperienza sociale differente perché fondata su un corto differente che non aveva iscrizione simbolica nella cultura
Mettendo questo centro questa differenza la propria libertà
E a partire da lì a partire cioè dal fatto dal partire una sovrapposizione di tempi differenti che corrispondono all'economia discorsi differenti
E che naturalmente portano per le donne ad una forte compressione del tempo per sé della propria libertà individuale a partire da quella che è sicuramente una grande conquista di civiltà dell'Occidente e cioè il fatto che le donne che hanno sempre lavorato e lavorato tanto in questo secolo questo Novecento hanno cominciato a vedere il loro lavoro uscire da una sfera d'invisibilità
E molte parti di quei lavori di riproduzione pensiamo soltanto alla scuola sono diventati i lavori retribuiti
Una grande conquista di civiltà dell'Ottocento al tempo stesso un prezzo in termini di sostenibilità molto alto perché le donne come sappiamo le donne italiane particolare dice l'ONU comici dicono tutte le ricerche come sanno in tutte le donne
Lavorano nella stima molto e molto di più degli uomini
Le donne sono al centro di una ristrutturazione del mercato del lavoro crescono sempre in Italia tra gli occupati una nuova occupazione al nord in tendenze più femminile che maschile
Crescono tra i disoccupati crescono nell'area dei lavori atipici
Vedono sono al centro di una riorganizzazione del tempo lungo tutto l'arco della vita
E la questione riguarda appunto il patto sociale
Un nuovo stato sociale da ricostruire fondato sul fatto che lei c'è una ci sono indicatori demografici specifico chiaramente qual è la situazione femminile e maschile ci sono differenti prospettive di vita maschili e femminili
C'è una prospettiva dei lavori di cura riguarda appunto la cura dei piccoli delle persone anziane perché la vita si è allungata
C'è la fine la crisi di un modello fordista che è stato un modello che ha portato dei prezzi per enormi
Per l'umanità intenda scale caricando sul maschio adulto le responsabilità produttive e sulle donne responsabilità appunto di sussistenza diceva prima Antonella zio e riproduttive con un prezzo grande in termini di umanità maschile e femminile è un costo sociale e civile altissimo questi sono gli ingredienti di quell'elaborazione e noi diciamo che quell'elaborazione fatta allora e oggi più attuale criminali
Le donne parlano di tempi dentro quell'elaborazione dentro quella legge di iniziativa popolare c'erano anche le trentacinque ore
Un obiettivo simbolico un obiettivo simbolico che non nasce dalla legge delle donne mattina Scillato tradizione storica del movimento operaio
Quella della riduzione dell'orario un obiettivo simbolico e storico legato ad una questione di fondo la qualità della vita
Allora non c'è un problema se dobbiamo dire che è già passato tra virgolette l'avversario
Su come è stata riaperta la questione sulla riduzione d'orario e sulle trentacinque ore non è anche questa la discussione da fare
Tutto è solo occupazione tutto solo indicatori economico tutto il solo produttività e attrezzi perché solo le donne continuano con una tenacia che non teme smentita parlare di qualità della vita
è veramente il problema solo delle donne
Ecco io credo che questo un po'un interrogativo da porsi
C'è nell'elaborazione delle donne la questione cruciale per la riduzione degli orari non c'è una contrapposizione formale astratta tra politica dei tempi e politica degli orari
Però non si può fare una politica di riduzione degli orari prescindendo da una questione relativa alla qualità della vita
Se si fa questo l'obiettivo simbolico si riduce ad un obiettivo simbolico consentitemi nel senso del potere o politicista come diceva Adriana Buffardi prima di me
Si misurano il potere di condizionamento sul governo di questo piuttosto che di quello di Rifondazione Comunista piuttosto che di Confindustria di sindacati piuttosto che di Confindustria
Non è anche questo un problema della fase attuali il Governo non ha detto in nessuna sede che non farà e che non rispetterà gli impegni presi
A in occasione della crisi
Il presidente del Consiglio Prodi ha ribadito recentemente che il Governo è impegnato a presentare una legge sulla riduzione dell'orario a trentacinque ore l'altro ieri il sottosegretario di Stato Micheli ha ribadito in una lunga intervista al mattino
Lo stesso contenuto
Io credo che la questione sia di riprendere quella nata aggredirli tematizzato una le donne nel governo hanno fatto questo secondo me con qualche successo
Non abbiamo nella sostanza accettato che non si potesse parlare di congedi parentali la questione dei congedi parentali guarda l'orario di lavoro i permessi individuali
I permessi per ragioni di cura e per ragioni parentali uomini e per donne naturalmente quando dico che non è del governo penso ad una politica che le donne si ostinano a fare non per se stesse anche se gli uomini preferiscono pensare che si tratti soltanto di una politica delle donne per le donne
Le donne nel governo hanno fatto e hanno stracciato punto tarda tarda in tanti tavoli di concertazione
E dalla legislazione generale sulla riduzione d'orario i congedi parentali e io credo che questo sia un successo battaglie delle donne
Esistono tra l'altro esiste in un punto tra l'altro che riguarda la necessità di premiare attraverso meccanismi Vincentini quelle contrattazioni quel legame di contrattazioni favorevoli
Alle lavoratrici e ai lavoratori in termini di sistema valutario di sistemi di cioè tutte nei modi concreti di fare contrattazioni che tengano conto dei diritti della persona e nel tempo scelto
Inoltre in questo caso mio ufficio il ministro Finocchiaro
è riuscita siamo riuscite adottivi eletti nella nuova legge comunitaria novantotto è stato approvato in Consiglio dei ministri settimana scorsa il disegno di legge siano contenuti i principi cardine sul lavoro notturno
Il lavoro notturno era vietato secondo la legge di parità nel nostro Paese per le donne con una deroga alla contrattazione
La deroga che era collegata al divieto per le donne ha consentito alle organizzazioni sindacali di fare tanta e buona contrattazione sul lavoro notturno
Per questa via il cellulare nel tessile è stata fatta molta buona contrattazione su questo punto
Ecco siamo riusciti siamo riusciti a su questo punto a proporre in nome del fatto che c'è una sentenza europea condannava l'Italia sul divieto solo per le donne in nome della parità siamo riusciti alcuni denti che sono punti di non obbligo volontarietà sorgono turno di rafforzamento della contrattazione della consultazione individuale eccetera eccetera che riguardano le donne e gli uomini
Io mi fermo qui penso che la bozza Onofri della quale si discusse sia un buon testo il testo che consente di affrontare alcuni problemi a proposito di straordinario di si è discusso un testo cioè che premiando attraverso la forma degli degli outlet degli incrementi contributivi
Beh dei decrementi contributivi quelli trentacinque ore attraverso cioè incentivi e disincentivi e per quella via finanziando il Fondo occupazione
Consente di porre nel modo giusto come questione generale come regolazione generale il tema della legge di riduzione dell'orario delle trentacinque ore nel modo giusto nel senso appunto di favorire questo tipo di normative questo tipo di contrattazione questa soluzione
Per questa via incentivare il il fondo per l'occupazione e quindi usando la questione della riduzione dell'orario della legge per la riduzione dell'orario per affrontare insieme il problema dell'occupazione e quindi il problema nord-sud
Per favorire per questa via anche tutte una parte delle distorsioni che sono tipiche del nostro mercato del lavoro
Ritengo che sia un testo sul quale si può ancora lavorare per ritengo naturalmente che è giusto necessario ribadire quelle che sono state dette
De assunti dal governo naturalmente pretende né l'attuazione in pratica
Grazie Anna Maria Carloni ringraziando la disponibilità di Betty leone che si intrattiene anche il pomeriggio come spero gran parte di voi perché nel pomeriggio c'è un nutrito
Programma previsto possiamo accogliendo la richiesta del professor Iossa che era un impegno a Napoli nel pomeriggio
E di farlo intervenire in mattinata anziché pomeriggio come fa previsto vorrei poi che accogliere unito perché era previsto anche il dibattito quindi di persone sono arrivate diverse richieste credo che in mattinata sarà possibile
Esaudire una sola richiesta
Quindi poi pregherei Carla Ravaioli conto ha chiesto di parlare
Per gli interventi non previsti però punto pensiamo cinque minuti perché stiamo già purtroppo l'argomento tira come dice
Di intenso molto accademico da economista nel rigoroso rispetto dei ruoli che senta con molto interesse naturalmente quanto dicono politici e sindacalisti è
Pensa che campeggiava sapete qualche emendamento teorico dunque la la prima osservazione fase molto
Se invece che volevi fare che nel discutere della riduzione dell'orario di lavoro latino via ortodossa dominante che noi chiamiamo teoria neoclassica la Fia neoclassica no ma in sostanza nulla da dire
Perché per la teoria neoclassica beh tutti sanno l'equilibrio sente di piena occupazione
E quindi non c'è problema diciamo di disoccupazione da combattere con la riduzione dell'orario di lavoro ma il punto che io volevo sottolineare che l'idea che sia anche tra noi economisti che neoclassici non hanno problemi adeguata perché il il salario e il meccanismo equilibrato e quindi quando c'è disoccupazione la riduzione dei salari sanno tutto nel caso non è così
Perché la teoria neoclassica se ci riflette il momento non ho nulla da dire al riguardo perché se noi misuriamo
La domande e offerte di lavoro in ore di lavoro
Scusate l'argomento appena un po'tecnico la curva della domanda di lavoro non viene in nessun modo trasposta l'accusa di offerta di lavoro viene spostata a sinistra e quindi automaticamente si raggiunge un equilibrio di piena occupazione a più alti salari allora secondo la teoria dominante
Allora la riduzione e l'orario di lavoro troppo porta alla piena occupazione con salari
Però per ora di lavoro più alti e quindi si potrebbe aprire la riduzione immediata una tantum dell'orario di lavoro a parità di salario complessivo questo bisogna dirlo alla Confindustria Fossa che vive che immagino non è che iniziano
Invece e quindi dovrebbe accettare questa argomentazione todos io che sono invece keynesiano ho qualche problema in più appunto perché non non ottantotto il minimo sull'occupazione
Ma vorrebbe guardo ricordare che secondo sente gli argomenti teorici a anche nel caso non sottovaluterei insomma non è che poi gli economisti non hanno argomenti diciamo la Nivea riguarda secondo dunque gli argomenti oggi che non sto qui a esprime in dettaglio ma che ricordo nelle conclusioni molto semplice a cui si aggiunge se la riduzione dell'orario di lavoro
è per ipotesi
Eguale all'aumento della produttività del lavoro l'aumento medio quindi facciamo sempre discorsi sulle grandi medie se la riduzione media dell'orario di lavoro è uguale all'aumento medio
Della produttività del lavoro il saggio di sviluppo dell'occupazione ettari assaggio di sviluppo del reddito nazionale
La proviamo a farlo intorno proviamo a fare dei calcoli perché si giunge a risultati estremamente ottimisti
Se la produttività del lavoro supponiamo in media Lundy sono discorsi medi cresce del due per cento all'anno e se il reddito e quindi noi possiamo ridurre la la durata aveva già della settimana lavorativa del due per cento
A voi mo'che il saggio di aumento dell'occupazione e pari al saggio di aumento del reddito nazionale se supponiamo nei prossimi anni che evento questo al due per cento un'ipotesi non molto ottimistica nella media
Al due per cento a base a bassa abbiamo un aumento dell'occupazione del due per cento all'anno nelle grandi medie nazionali non sto parlando di un piccolo settore la grande industria
E quindi il calcolo viene a dire che l'aumento dell'occupazione sarebbe dell'ordine di quattrocento mila lavoratori l'anno
Dico ciò allora con molta convinzione l'economista per dire che l'argomento è grosso e affascinante le prospettive sono in brillanti e ha
Di grande momento per cui naturalmente molto importante cercava di fare bene i passi al riguardo ed evitare di commettere gli errori che potrebbero pregiudicare i risultati così ottimistici
Sempre cercando di rapidissimamente quella che avevo davvero lei ha anche dire che la mia
Passione diciamo per l'argomento l'entusiasmo che opere la riduzione del dell'orario di lavoro a trentacinque ore nasce dal fatto che a me sembra come tanti di voi dei sindacalisti
Avete osservato prima di me che noi siamo vicini a un al doppio turno generalizzato
Da già con le trentacinque ore si potrebbe passare al doppio turno generalizzato sei ore al giorno fino a venerdì e cinque o il sabato Sarezzo le trentacinque ore per il turno mattutino un altro tour nel pomeriggio quindi noi siamo in una situazione che storicamente è tale che si può diffondere ovunque in Italia il il doppio turno
Ma doppio turno significa che che impianti lavorano dodici ore al giorno i lavoratori lavorano sei ore si raddoppia di posti lavoro insomma prospettive favolose
Il vecchio maresciallo già a suo tempo il più grande gli economisti neoclassici sottolineava con grande forza questo fatto ma possibile che non ci si rende conto che gli che il il capitale non si stanca non non si è logora lavorando che le macchine appunto possono lavorare dodici ore al giorno e sono i lavoratori che invece devono lavorare di meno allora
Anche questa considerazione mi Paletta dire che la prospettiva e di grande interesse alla conclusione cerchiamo di non commettere gli errori grossi diventa in questa prospettiva così appassionante una prospettiva invece
Controproducente io sono molto d'accordo con quanto detto Schiattarella non solo bella relazione e che la riduzione d'orario di lavoro deve essere fatta nella fase attuale italiana senza toccare i profitti
Sono economista di sinistra convinto che la sinistra mille ragioni mille frecce al proprio arco ma deve cercare di evitare di far crescere i costi di produzione per questo i salari più dalla produttività in modo che siviglia abbia inflazione l'aumento è l'inflazione produce disoccupazione se questo provvedimento la riduzione del nuovo dà luogo a un aumento dei costi e quindi l'inflazione torniamo indietro si perde occupazione si si realizza un disastro
Occorre dunque sfruttare per realizzare questa riduzione
Della settimana lavorativa occorre sfruttare gli aumenti di produttività io ho fatto sono a suo tempo una proposta che mi rendo conto non è facilissima da realizzarsi ma che mi sembra appunto da
Ripetta rinnovare in questa occasione cioè che la riduzione e l'orario di lavoro se deve essere assolutamente non inflazionistica e sia prospettive così brillanti si deve realizzare
Anno dopo anno perché l'aumento della produttività e continuo sia ora dopo ora
E quindi non possiamo fare una riduzione una tantum o che ho che riduce del dieci per cento la durata e la della settimana lavorativa causando quindi forti aumenti dei costi di produzione bisogna lasciare la flessibilità necessaria per dire che ogni anno le la durata e l'oratorio dell'orario di lavoro deve essere ridotto di quel tanto che consente di sfruttare gli aumenti di produttività e quindi di realizzare una riduzione dell'orario di lavoro di tipo non inflazionistica
Ha un minuto ancora
Non si può più
Ma è questo per dire che io penso che anche il problema va impostato politicamente in modo molto preciso perché questa volta sono molto convinto nel dire che il problema di cui parliamo è tutto interno alla classe operaia è un problema che non deve toccare appunto dei datori di lavoro perché siamo noi per primi a dire che non si deve avere una riduzione annuale di lavoro che sia inflazionistica e che quindi riduca i profitti
Ma se è un problema interno alla classe operaia bisogna appunto che si facciano
Insomma ampi dibattiti al riguardo è Strand ben chiaro che in questo caso c'è una contrasto d'interessi tra occupati e disoccupati che porta a dire che la il provvedimento va fatto per legge non può essere di tipo fatto per la per la contrattazione perché certamente il vantaggio soprattutto per i disoccupati Igli occupati potrebbe non aveva l'aumento sperato dei salari e quindi
Se i sindacati rappresentano più gli occupati in più gli occupati e dei disoccupati e mi sembra che anche io ritengo che si debba fare delle cioè grazie
Grazie
Ha detto che i temi prelevato romanzi del Salvador che ci ha favorito nell'avvicinarsi
Al microfono
Sì mi ha salvato erroneamente l'abbiamo accreditata nella segreteria nazionale invece partecipa alla direzione nazionale di Rifondazione Comunista oppresso da vicepresidente del Senato
Sì grazie
No io come altre volte nuovo innanzitutto ringraziare
Perché
Avete offerto a tutti quanti noi a me stessa
Una sede nella quale potere riflette di una questione che iberico finalmente in larga misura sta diventando centrale anche nell'agenda della politica
Con una approfondimento ed una pacatezza di ragionamento che mi convince molto credo anch'io come altri era oltre che abbiano la necessità e l'urgenza di uscire da un dibattito che può assumere in parte sta già assumendo dei connotati politici visti
E abbiamo invece l'urgenza di un ragionamento che riconnette assieme più tasselli
E che soprattutto ci consenta superando alcuni proprio stereotipi che si stanno formando che si sono già formati
Di vivere bene questa fase
Scosso cosa secondo me dobbiamo lavorare innanzitutto dobbiamo
Di disegnare l'intervento da fare
In termini qualitativamente diversi rispetto a quanto si è fatto finora
Io non faccio cifre non amo far cifre soprattutto rispetto a previsioni e secondo me su questo ne sono state fatte Monster
E però credo che riflessione che mi vengono da fare anche rispetto alle relazioni di stamattina
Possono riassumersi così non c'è automatismo tra riduzione degli orari e politica diversa dei tempi e la questione occupazione ma non c'è neanche contraddizione
Che è una sfida da vivere
E molto secondo me dipenderà anche da come innanzitutto attraverso la contrattazione e con un'analisi e ricerche più approfondite dispetto ai vari settori e vari compartimenti
Si tenterà di costruire nel concreto una risposta anche altro alla questione disoccupazione è stato qui detto stamattina ad esempio ed è una cosa su cui avevamo già riflettuto che rispetto ai lavori che hanno questa scadenza di turni possono esserci possibilità in più
Credo che questo sia in parte vero ma dobbiamo appunto verificato sul campo
Credo che quello che dobbiamo rifiutare a noi stessi poco per rigore e qualsiasi automatismo e soprattutto dobbiamo muoverci con una grande preoccupazione che era quella di qui rappresentava Adriana Buffardi questo movimento che sta venendo avanti in Francia ma anche altrove
Che è in parte finisce con l'assumere
Un dato che poi nei fatti c'è
è impossibile una risposta strutturale al problema della disoccupazione
E a viverlo in modo soggettivo e attentare da a partire da questa soggettività politica risposte che sono altre e quindi anche un allontanarsi dalla questione dello dell'occupazione
E io credo che in questo Paese così come in altri finora nella pratica politica
E soprattutto nella cultura della Confindustria questo assunto è stato largamente presente
Ed è ancora tuttora largamente presente
Nella pratica politica c'era qualche altro assunto egualmente da contrastare da combattere del quale spero ci siamo finalmente liberati che sviluppò può produrre occupazione dato praticamente credo che appunto abbiamo davanti a noi insomma più cose che si intrecciano che ci dicono innanzitutto e quante difficoltà e potenzialità allo stesso tempo
E allora ritorniamo alla politica dei tempi io non raggiungo parole a quelle già dette anche qui Anna Maria Carloni ma la stessa Adriano tanto nella Picchio
Ho firmato insieme a loro questo documento credo che non ci sia assolutamente contraddizione da quelli dei tempi riduzione dell'orario
Però dobbiamo farlo vivere questa assenza di contraddizione dobbiamo renderla esplicita sul terreno culturale e su questo Aprilia Giglio in conflitto anche all'interno delle forze politiche prima ancora che in altre sedi in altri luoghi
E però insieme a questo io credo che dobbiamo anche cogliere tutta la valenza simbolica
Della riduzione dell'orario di lavoro perché a volte le valenze simboliche finiscono col diventare anche molto forti sul Tirreno concreto
Come fare la legge se fare la legge inutili quindi io aggiungo che sono una convinta sostenitrice del fare la legge
Sul come farla personalmente o degli opinioni
Che sono abbastanza determinate io credo che abbiano necessità in questa legge come in tante altre leggi di muoverci in modo leggero
Fissando dei paletti
Ma tentando di non precostituite attraverso delle norme
Dei comportamenti di cd
E io credo ed è stato qui detto che una legge la legge non può assolutamente mettersi in contrasto con la contrattazione anche se il ragionamento fatto da Agostinelli a partire da un'esperienza concreta la dice lunga sul fatto che non solo non ci sono contraddizioni possono esserci invece
Delle le potenzialità nel fare la legge io
Penso grande attenzione dobbiamo porre sia la questione dello straordinario sia tutto l'altro capitolo dei congedi parentali e qui tentando di costruire consenso
Frutto adesso da ultimo ascoltavo il professore ossa
Che insomma bruciava
Con forza l'idea che innanzitutto i lavoratori anzi delle degli operai sono i o in devono essere protagonisti rispetto a questa legge
Io credo che noi dobbiamo costruire consenso innanzitutto tre lavoratori e tra gli operai perché guardate la pratica dello straordinario che è stata e continua ad essere tale non solo perché ci sono quelle norme ma soprattutto perché ci sono condizioni di vita
Prima ancora che condizioni di lavoro tali che fanno non soltanto accettare ma pretendere la pratica dello straordinario ci dice anche nelle difficoltà nella costruzione del consenso e quindi la questione del dello straordinario le altre questioni che sono state equivocate
E credo che devono essere senz'altro scritte dentro la legge e su queste dobbiamo aprire una riflessione ultimissima cosa vorrei aggiungere io condivido molte altre cose dette da Alfiero Grandi le sue preoccupazioni
Ultimi Salvatore aggiunge dispetto
A conflitto che questa legge ma prima ancora che la legge questa riduzione dell'orario e la politica dei tempi segna nell'agenda di questo Paese un conflitto grandissimo
è un conflitto anche non è tempi con cui è stato presentato viene presentato dalla Confindustria
Che alternate fasi di ostilità totale a fasi invece di interesse pensando a come cavalcare la tigre Papa in conflitto concreto materiale infatti ecco io non sono d'accordo
Su chi afferma che questa scelta può essere a costo zero assolutamente è una scelta che comporta dei costi costi materiali e quindi ci vogliono risorse ci vogliono investimenti e ci vuole una connessione molto stretta
Tra questo e tutta l'altra grande questione che la questione dello sviluppo di questo Paese su cui io invece sento un silenzi e un'Alfa sia nell'agenda politica perché ragioniamo di questo ragioniamo di altri a spetti ragioniamo di contratti d'aria insomma di tutti gli altri aspetti e gli strumenti e non c'è mai un ragionamento concreto sui contenuti e sulle finalità di uno sviluppo diverso nel nostro Paese e questo lo sento come un grande lirica a partire da noi stessi dalla mia parte politica ma non può essere a costo zero
E non possono essere i lavoratori che si fanno carico di questo perché nel momento in cui noi diciamo che l'aumento di produttività
Viene preso ma le nostre mani e viene finalizzata ad un'altra idea delle relazioni umane
E del rapporto spetta un lavoro di donne e uomini
Noi abbiamo un conflitto serissimo e soprattutto rispetto ai posti diciamo da chi vengono pagati questi posti dati finora usato l'aumento della produttività in modo molto concreto e molto preciso per l'intervento di profitti
E io credo che su questo abbiamo esse molto chiare
Anche a me sta a cuore e da stacco in modo molto forte abbiamo contribuito alla politica di risanamento
Lavorare perché non ci sia nessun'altra
Spirale ho visto di spirale inflazionista e però dobbiamo anche sapere
Che segnale delle svolte significa mettere concretamente davanti a tutti quanti voi non solo delle riflessioni ma degli azioni politiche per cambiare registro per cambiare registro altrimenti è inutile che parliamo di fase
Diverso parliamo di sviluppo
Vorrei esaurire gli interventi già previsti per la mattinata prima di dar parola alle richieste di dibattito dando appunto la parola all'onorevole Carlo Stelluti dei cristiano sociali che fa parte anche la Commissione lavoro quindi anche un contributo istituzionale
Io devo dire i massimi o la carta se fare o non fare la legge sulla riduzione dell'orario di lavoro abbiamo ritenuto di dare un contributo al dibattito presentando una proposta di legge
Che deriva sostanzialmente da una consapevolezza non abbiamo qui il tempo per illustrare le motivazioni che stanno a monte moltissime sono già state oggetto del nostro dibattito di questa mattina ma la consapevolezza è sostanzialmente questa
Che l'occupazione
Dipende dalla quantità di beni e servizi prodotti e dipende dal tempo impiegato produrre
Questa consapevolezza finora non mi pare che sia stata confutata neppure dall'ambienti confindustriali e proprio per queste ragioni noi abbiamo ritenuto dei formulare una proposta che si basa
Su alcune considerazioni se volete molto pragmatiche
Una proposta che riteniamo possa essere un punto di caduta di tutto il dibattito che si è ha realizzato nel corso di questi mesi
Una proposta di legge che tiene conto di una reale praticabilità non semplicemente delle dichiarazioni degli auspici rispetto alla riduzione dell'orario di lavoro
Innanzitutto rispetto al dibattito relativo alla se fare o non fare la legge mi sembra un dibattito ozioso la legge che leggo regola l'orario di lavoro esiste
Si tratta semplicemente di cambiare con la quantità che sta scritta
Dobbiamo dire che quest'operazione per la verità è già stata fatta recentemente la legge del mille novecentoventitré prevedeva quarantotto ore settimanali sei mesi fa si è ritenuto di portare queste quarantotto a quaranta ore
Devo dire senza alcun risultato dal punto di vista occupazionale
Ciò significa con ogni probabilità che non è sufficiente intervenire sull'orario di lavoro legale per ottenere risultati sul versante occupazionale
Perché noi abbiamo tre livelli di orario di lavoro l'orario di lavoro legale e quello che sta scritto sulla legge che ha un punto di riferimento sicuramente importante lo è stato molto più nel passato di quanto non lo sia oggi
Poi siamo in presenza di un orario di lavoro contrattuale che è oggetto lo dice la parola di contrattazione fra le parti
Quindi mi sembra abbastanza improbabile che si possa intervenire con una legge su una un elemento che è oggetto di contrattazione d'altro canto l'orario di lavoro contrattuale come tutti sanno oggi varia dalle quaranta alle trentadue ore per i turnisti
Ed è legato a esigenze settore prevalentemente o esigenze di carattere contrattuale
Siamo poi in presenza dell'orario di lavoro effettivamente lavorato che è quello che veniva descritto anche da alcuni interventi Baretta ce lo ha ricordato molto efficacemente
Nel settore industriale l'orario di lavoro effettivamente lavorato quello statistiche atto si aggira attorno alle quarantatré ore
Medie settimanali significati è di gran lunga superiore tenuto conto che moltissime di queste ore che vengono fatti in Eccellenza non vengono poi non non rientrano nell'ambito delle statistiche ufficiali
Allora se si vuole ottenere qualche risultato dal punto di vista occupazionale si deve necessariamente intervenire sull'orario di lavoro effettivo
Altrimenti la nostra discussione sarà una bellissima discussione accademica ma con scarsi risultati
Concreti
Seconda premessa che è già stata ricordata
Noi siamo in presenza di un sistema assolutamente distorto dal punto di vista dei costi
L'orario di lavoro straordinario per il terzo livello dei metalmeccanici costa cinque mila lire all'ora in più rispetto all'orario di lavoro ordinario dare lavoro ordinario circa ventuno mila lire
Siamo in presenza quindi di un fatto assolutamente distorto dove diventa più appetibile far fare o orario straordinario anziché assumere nuove persone
Quindi si tratta di intervenire con una legge che non può necessariamente essere una legge prescrittiva in questo campo non esiste la legge fatta di divieti e di sanzioni
In questo campo deve essere una legge che favorisce l'applicazione degli orari corti rispetto l'applicazione degli orari lunghi altrimenti la nostra discussione con ogni probabilità perde di concrete fatte queste due premesse vi dico brevemente qual è stata la soluzione che abbiamo individuato che può essere un utile contributo al dibattito
Innanzitutto modulare i contributi per cambiare il quadro delle convenienze rispetto alla contrattazione
In che modo
Le prime trentadue ore di lavoro le abbiamo chiamate orario normale
Su queste trentadue ore viene richiesta una riduzione dei contributi del cinque per cento l'ora
Le otto ore successive quelle che vanno da trentadue a quaranta le abbiamo chiamate orario di lavoro supplementare cosa peraltro terminologia già prevista in molte contratti di lavoro
Su queste otto ore supplementari noi proponiamo un incremento dei contributi del venti per cento l'ora
Il risultato di questa operazione che sulle quaranta ore non siamo in presenza negli incrementi di costi medi riduzione di entrate per quanto riguarda i contributi
Nelle casse dello Stato in sostanza le quaranta ore costano come prima
Allora si può dire ma cosa serve un'operazione di questa natura un'operazione questa natura serve a creare un quadro di convenienze completamente nuovo
Poi abbiamo introdotto qualche elemento di corollario che può essere anche questo utile riprendere in questa sede
Le ore straordinarie
Vengono individuate quelle superiori alle quaranta ore fino alle quarantotto ore
Quindi otto ore di straordinario Massimo la settimana
E queste ore straordinarie sopportano un incremento pay contributi del quaranta per cento questo è un elemento di forte disincentivazione
Non solo ma siccome sono ammesse le ore straordinarie possono essere splafonato e come del resto già avviene in molti contratti nazionali di lavoro noi abbiamo introdotto una cifra diciamo Massimo ottanta ore di straordinario ogni semestre
Il cinquanta per cento di queste ottanta ore a recuperarli e traducibili congedi parentali un credito formativo credo che non sfugga il significato di questa di questo aspetto
Inoltre abbiamo introdotto nella proposta di legge alcuni paletti come qui venivano ricordati che sono i paletti contenuti nell'ambito delle direttive comunitarie di qualche accordo recentemente siglato da Confindustria organizzazioni sindacali
Dicevamo massimo quarantotto ore la settimana
Dodici ore il minimo di riposo giornaliero sei giorni di lavoro Massimo la settimana e il il conteggio dell'orario normale settimanale effettuato su una media semestrale
Questa impostazione significa creare un quadro di flessibilità e di contrattazione assolutamente inedito
Non solo ma se noi volessimo non ho qui il tempo di ragionare su tutte le gli aspetti positivi le controdeduzioni perché non è la quadratura del cerchio come si dice mi sono anche delle controdeduzioni però ipotizziamo una utilizzo da parte dell'impresa delle trentadue ore generalizzate su tutto il territorio nazionale in questo caso vi sarebbe il cinque per cento in meno di entrate contributive alle casse dello Stato
Però saremmo in presenza di un forte crollo dal punto di vista produttivo
Perché se si lavorasse trentadue ore anziché le quaranta ore quarantatré che dicevamo prima sicuramente si produce di meno lo stato attuale delle cose
Beh ciò significa sostanzialmente che lo Stato dovrebbe intervenire a questo proposito con ammortizzatori sociali con interventi di sostegno al reddito che sicuramente hanno un costo
Dicevamo che se si rimane sulle quaranta ore non siamo in presenza di costi
Se si splafona e si va verso un utilizzo intensivo degli straordinari sia una forma di finanziamento del fondo per l'occupazione che a questo punto può essere destinato proprio ad incentivare ulteriormente la riduzione dell'orario
Io voglio aggiungere concludendo questa considerazione
Che negli anni ottanta il settore tessile è stato completamente ristrutturato attraverso un intervento massiccio sulla questione dell'orario di lavoro è stato introdotto il sette sei a parità di salario
Ci sono creati spazi di profittabilità delle imprese che hanno permesso il finanziamento la riduzione dell'orario di lavoro
Con un impianto di questa natura si creano spazi per riorganizzare e le aziende ma che non possono che essere oggetto di contrattazione a livello aziendale
Io credo che una legge che imponga operazioni di questa natura mi sembra una cosa fuori dal mondo
è indispensabile quindi creare questo nuovo contesto nel quale favorire lo sviluppo della contrattazione veniva ricordato prima che già in in parecchie aziende sì ragione attorno alle trentadue ore
Compensando diciamo così
I maggiori costi dalla una maggiore profittabilità da una maggiore flessibilità per utilizzare i lavoratori in caso di punte di produzione o di stagionalità
Bene questa impostazione è un'impostazione che può dare davvero un risultato anche sul piano occupazionale
Per liquidarla con una battuta è un po'nella logica della rottamazione
La rottamazione delle auto sembrava avere una elevatissimo costo per lo Stato il risultato è stato che ha lottato non ha avuto dei costi ma sostanzialmente si è costruito un sistema di incentivi che permettesse un ulteriore sviluppo e lo sviluppo a questo punto producesse delle compensazioni
In questo caso se si dovesse davvero allargare la base occupazionale noi a questo punto avremmo risolto anche molti problemi sul versante dello stato sociale e avremmo risolto anche molti problemi dal punto di vista della flessibilità
Che oggi paradossalmente viene smentita proprio da coloro che ne hanno hanno fatto per anni una campagna esasperante attorno ai temi della flessibilità ma che cos'è la flessibilità se non flessibilità degli orari
A meno che si voglia dire che la flessibilità è solo la possibilità di licenziare cosa che credo sia difficilmente sostenibile vi ringrazio
E adesso iniziamo ripartire peraltro
L'uomo qua
Visti previste comunicazioni non c'erano sono allora programmi considerati passione appunto il dibattito
Ecco
Cosa
Grazie mi affetti se il mio primo libro sulla riduzione d'orario di lavoro e dall'ottantasei e quindi è una vita che me ne occupo
Anch'io mi associo al generale plauso per questa iniziativa gli effetti di iniziative di questo genere se ne vorrebbero multe
Perché in realtà un tema come quello delle trentacinque ore che infiamma la politica che riempie i giornali che forse perfino rischia di creare la crisi di governo
E su questo tema esiste una massiccia disinformazione
Ma e disinformazione massiccia ma oculatamente pilotata e di fatto trasformata in una pregiudiziale opposizione alla riduzione dell'orario di lavoro
E modellata sul confine posizione dal confine
Perché in realtà già stato accennato il più due do un intervento le uniche opinioni che trovano spazio ascolto nei grandi canali d'informazione sono quelle della della Confindustria ma possiamo parlare di opinioni correttamente
Perché voglio dire e dopo impatto Prodi Bertinotti e si è scatenata una vera e propria guerra condotta a colpi di insulti di anatemi
E di previsioni catastrofiche di affermazioni apodittiche e terroristiche
E le trentacinque ore distruggeranno l'occupazione le trentacinque ore sono un macigno sulla strada della nostra occupazione dico dichiarazione di questo tipo le avete sentite anche voi che vengono naturalmente riprese e dilatate dai grandi organi di informazione con titoli cubitali c'è su questo si forma l'informazione
Pubblica è de per questo che appunto ripeto iniziative di questo genere cioè vorrebbero moltissimo ultimamente si è arrivati ad acquistare intrise pagine di pubblicità contro le trentacinque ore
Si è arrivati al ricatto Zanussi è stato il primo ma seguito da molti altri industriali hanno detto se passa questa legge noi chiediamo agli impianti italiani andiamo all'estero
E di al fatto di domandarsi in che razza di democrazia vediamo se un problema di enorme rilevanza sociale come la disoccupazione di massa perché di questo si tratta viene affrontato appositi pubblicità
E di etnica
Ma lasciatemi molto brevemente perché il tempo a disposizione pochissimo a citare il come dire non c'è aria più che analizzare perché non ho tempo alcuni punti centrali di questa disinformati questa informazione scorretta e molto spesso faziosa
I dati innanzitutto i dati che vengono vengono pubblicizzati relativi alla nonna Olga il non aumento della della occupazione in seguito alla riduzione d'orario così come il accadrebbe dopo con l'applicazione della riduzione di orario eccetera etici dati vengono sono sempre quelli elaborati dalle associazioni industriali mai darle istituti per esempio dei sindacati
E non ci si domanda al mai come fanno invece i sindacati tedeschi come ci si domanda ma
Atti perché si dice con le trentacinque ore a parità di salario che oramai riguardano il non cerca il novanta per cento della dei dei dipendenti tedeschi la disoccupazione ciononostante aumentata però di quanto sarebbe aumentata se questo provvedimento non fosse stato preso questo lo si considera ma per esempio solo alla Volkswagen sono stati rispettati evitati trenta mila licenziamenti con l'operazione settimana di ventotto enne e per esempio non si citano i dati gli elaborati dalla banca cento e dalla Banca di Francia la Banca di Francia recentemente pubblicato risultati di una sua elaborazione da cui risulta che con l'applicazione della legge Giorgio specie sia avrebbero si eviterebbero innanzitutto ottocento mila i licenziamenti e si andrebbe qualcosa come un milione duecento mila nuove assunzioni ora nessuno questo lo cita i dati elaborati dalla Banca di Francia dovrebbero essere abbastanza presi per buoni bella dalla Società industria dalle associazioni industriali perché mai
Una banca centrale dovrebbe assumere pubblicamente posizioni così in conflitto con quelle del della grande industria non so se non avesse delle
Degli argomenti seri e
E provati
Per per non so per lo sfizio di una paletta e non si capisce però voi il costo della riduzione dell'orario le trentacinque ore sono d'accordo anch'io con Alfiero Grandi torna
Altri il riduzione dell'orario a
Un costo ma proprio perciò la legge prevede degli incentivi per in quelle aziende che
Il riducano
Rari e assumano nuove persone e d'altra parte non si considera mai che la disoccupazione a un costo enorme il governi spendono un ma
Pare di quattrini in Italia si calcola sui dodici mila miliardi ai
Ma forse adesso sono Mentana atti spende un mare di soldi per per cassa integrazione sussidi di disoccupazione aumenti alle industrie in crisi perché non licenze non rottamazione e e i cose di questo genere se questa esperienza viene esposta
H a sostegno della riduzione di orario non si tratta di una nuova spinta si tratta semplicemente di uno spostamento da una voce all'altra del bilancio pubblico quindi non comporta il nuovo prelievo dita
Se e via di seguito sono Citterio di essere ancora nei tempi il la a
Altra cosa e che che naturalmente terroristica mentre si continua ad affermare apoditticamente illa se si tagliano gli orari si devono tagliare i salari ora io voglio fare una
Una domanda a cui possente semplicistica se volete ma io credo efficace storicamente la riduzione l'aumento della produttività
Ha sempre pagato una riduzione degli altri testi gli orari perché non dovrebbe poterlo fare adesso qua Aldo gli aumenti di produttività hanno raggiunto quotazioni ponte senza precedenti storici psichiche proprio perché
Il e d'altra parte il Claudio Napoleoni che come aveva fatto un dialogo molto importante per le cose che lui dice proprio a conferma di queste mie
Avevo della mia opinione empirica se volete io non sono un economista ma mi sembrava che se aumenta la produttività Sala
Nel gli orari possono ridursi senza tagli di salario bene Napoleoni diceva a produzione costante con produttività in tutto e gli orari possono essere ridotti in proporzione all'aumento della produttività restando immutati i profitti e quindi San certo poi il questo se si vuole eh uno schema
Di un'elaborazione in vitro nel complesso nella realtà delle cose il la situazione è molto più complessa tutto interviene tutta una serie di altre variabili ma questa è la barra
Anzi del ragionamento da cui non si può prescindere che però nessuno considera altra cosa che si continua a dire il la la riduzione dell'ora Mario non basta a risolvere il problema del
Del della disoccupazione e questo è vero però è sicuramente Ondina
Un pezzo indispensabile di una politica economica che di una politica occupazionale ed economiche che un governo di centrosinistra degli interpreti e degli era e deve darsi che finora devo dire non senta
Ecco ma in questo modo voi il dibattito se il dibattito studi dibattito si può parlare di stop alla Confindustria si dà sempre in tutte le occasioni anche in questo caso non non si non accetta il confronto ma comunque il discorso diciamo meglio che il dibattito si riduce all'AST UAL più povere espressione come nomi cistica addirittura ragionieristica mentre si ignora l'enorme valenza cultore
Tale sociale e anche esistenziale del marito di una riduzione generalizzata degli orari di lavoro che va a incidere su tutta una serie di settori primo di tutto quello già citato in più d'un intervento della redistribuzione del lavoro tra uomini e donne e lavoro produttivo e lavoro riproduttivo e quanto è stato il mio primo argomenta il Siculo mi sono occupata in quel lontano ottantasei
E sicuramente questa in una la ritenuta la divisione del lavoro tra uomini e donne così come viene vissuta oggi una delle iniquità sociali più grave
A che riguarda il mondo intero e la riduzione degli ad Mario non è certo la soluzione ma sicuramente il presupposto non sufficiente ma necessario per rimontare questa questa iniquità l'altro settore beh
No va bene sì sto finendo voglio dire ma
Comunicazione grazie
Adesso chiudo preda per la rete non è comunque non c'è dubbio che la riduzione dell'orario va a incidere sull'intera organizzazione esistenziale individuale e collettiva sul rapporto tra produzione e riproduzione sociale nel suo complesso ed è un segno Ale di inversione di tendenza rispetto al modello oggi vigente al modello socio economico vigente e ai suoi valori portanti cioè
Tutti Disma economicismo crescita senza fine e consumismo tutti quei valori che costituiscono un dramma
Articoli delle
Modello comportamentale che riduce drammaticamente il individuo a produttore e consumatore perché questo il ecco si tratta proprio di un segnale di inversione di tendenza rispetto a una realtà dove il tempo viene vissuto soltanto come danaro ecco allora credo che finirla
Questa resistenza fortissima da parte di Confindustria
Male nei confronti della riduzione dell'avo
Loro non sia casuale perché la posta è altissima perché la riduzione dell'orario sfatta seriamente specialmente se applicato in tutte o l'OPA perché credo che l'Europa può essere tutto un discorso sarebbe da fare riguarda il emise la riduzione dell'orario è una vera grana
Niente riforme
E e naturalmente il il capitale triste ringrazio scusate
Dunque come previsto dal programma tocca a me potesse essere
E introdurre questa seduta pomeridiana del nostro convegno
Io ho preparato così un
Qualcosa che è più un intervento che è una soluzione che sia già stata svolta
Perché su di stamattina
Siccome uno dei compiti tessere rispettare i tempi per dare serenità che ho sempre stette fare buon esempio pensati ragione solo in parte detta anche perché il testo è un padre politica
Impropria basso sapere tutti quanti non avesse fare copia in alto
E dunque
La parte la parte che salta senza meta c'era solo uno uno spunto era quello di dire ricordare che
Lo spunto autobiografico un certo senso perché dicevo che
Sono passato ottimi Giovanni da una posizione definito di orario scettico
A una posizione invece di
Sostenitore piuttosto convinto l'opportunità di avere trentacinque euro
Allora esso comincia a leggere dal dal testo che aveva a disposizione
A pagina tre
Il fatto è che senza presunzione ma anche con determinazione e non dobbiamo avere timore di percorrere strade in qualche misura eterodosse
Ad esempio possiamo certamente dire che siamo stati noi italiani ad inventare Napoli aderenti non possiamo dimenticare momenti in cui l'Italia si è fatto ricorso a risorse alla concertazione per incanalare il nostro Paese
In modo risolutivo lungo il percorso richiesto di accordi Maastricht quel tipo di risorse era considerato fuori moda per lo meno i Paesi capitalistici più avanzati con l'eccezione del novanta
E qualunque cosa si pensi Maastricht del servizio dare oggi un addetto ai lavori disposto a sostenere lo strumento lavori aderenti di non sia stato parte ci siano soldi di economica praticamente ridotta Ripa relazioni
Aprendo il suo tasso lavoriamo nel dare nei limiti peraltro consentiti diciamo l'andamento dei tassi tedeschi
Se soddisfazione può essere espressa nei confronti quella scelta essa fornace per quanto riguarda proprio da mai risultati che la linea di moderazione salariale ha portato infatti l'occupazione
Malgrado le indicazioni contenute negli accordi sottoscritti ripartiti con tanta insistenza quanti impotenza in tutte le sedi ricordo per tutti che l'accordo del luglio novantatré intitolato schema di protocollo sulla politica dei redditi e dell'occupazione
Situazione attuale presente alle forti analogie con quella esistente al momento di quell'intesa del costo del lavoro
Franca lo si trattava di definire un accordo tra le parti riguardante la ripartizione concertata degli aumenti futuri produttività tra salari e profitti
Allora si tratta di farlo con lo sguardo rivolto soprattutto all'inflazione
Bisognerebbe farlo considerando adesso come prioritario il problema dell'occupazione
Anche la riduzione dell'orario di lavoro non si parte dall'anno zero resiste in materia come emerge questo convegno un'ampia letteratura di orienteering altre esperienze concrete applicazione del principio a livello aziendale e settoriale generale
Talvolta con l'intervento del legislatore
Lo spazio sempre salpa dalla fantasia soprattutto politica sta nel creare le condizioni ambientali dello per operare efficacemente nei prossimi anni
Ricordiamoci che anche lo slogan pagare meno pagare tutti suona piuttosto persuasivo ma siamo ben lontani dalla sua realizzazione
Parlare di fantasia siti a credere che i dati concreti così come le coscienze si nulla SMA rapidamente ma vuol dire Simona Ravizza intellettuale richiesta
Senza mai dimenticare questo ricorda perché tu sei assi tra noi che si può condizionare ma non sovvertito alloggi essenziale del sistema capitalistico
Non ci si può l'utero stesso tempio di trovare l'accordo di tutti ma tanto più se è convinto di doversi muovere su un traguardo difficile importante quanto più essenziale dalla scorta alle ragioni degli altri
Scriva che Henze o volete l'occupazione dell'investimento è soltanto una particolare applicazione di un teorema intellettuale
Sino a produrre risultato allo stesso modo consumando di più lavorando di meno
Personalmente considero abolire l'investimento come primo Silvio
Meno lavoro e l'ultima soluzione
Come si mescolano i tre ingredienti della cura è materia di gusti ed esperienza cioè di morale e conoscenza
Scusa da una copia
Entro quindi gioco come dice Carenzi giudizi valore rispetta i tre ingredienti soprattutto quando si parla poi di riduzione dell'orario di lavoro con l'intervento del legislatore oggi però deve incisivo però sostenere che per quanto l'idea di privilegiare i meccanismi di mercato abbiamo acquistato molti sostenitori
Neanche liberista più strana consentirebbe di proporla denuncia ad adottare alcune regole del gioco
Certo poi cominciano le qualificazioni ma anche le contraddizioni
Basta pensare ai singoli schieramenti si sono potenzialmente manifestati quando il nostro governo si ha proposto di liberalizzare il settore commerciale
Se poi dimentichiamo la numerosità delle regole così ritiene di dover proteggere la ricchezza in generale allora o sentirsi confortato anche i diritti ad introdurre delle regole per tutelare con la particolare forma di ricchezza che il lavoro umano
Opere un richiamo retorico con la sostituzione oltre a stabilire soli partito che la Repubblica viale fondata sul lavoro
Sancisce anche esotico trentasette all'altro stato da Massimo Dolce lavorativa stabilita dalla legge
Del resto quante volte siamo sentiti ripete Conso gli accordi tra le parti sociali e il governo
Tentato negli accordi usate solo alle sole parti sociali che posso definire regole che tocca l'interesse degli assenti di oggi e di domani le tavole del datati
I nostri meccanismi istituzionale perdono anche i correttivi come i referendum abrogativi
E non c'è da rammaricarsi che in questo caso siano stati esponenti confindustriale ha prospettato dalle all'iniziativa del tutto legittima conteneva scala mobile a parte la sinistra perché c'è una ragione o possibilità di trasformare l'iniziativa in un boomerang
Certamente la Silvana nel ricordare che l'eccesso di regole posso Focarelli sparsi da lasciano autonomia individuale
Abbia lettera alle parti sociali come richiesto dal sistema in cui viviamo del quale però non dobbiamo mai dimenticare i limiti nel caso specifico è vero che ha richiesto può continuo che lavoratori occupati
Proporre voli mantenimento del salario reale anche con orario ridotto significa sì offrire loro più tempo libero una retribuzione oraria più elevata
Ma chi gliela rinuncia per forte elemento di gratificazione personale di avanzamento sociale costituito dall'aumento del proprio salario complessivo
A livello aziendale esempio molti lavoratori hanno sperimentato il meccanismo di scambio tra riduzione dei tempi e tenuta dei livelli occupazionali
Nel caso di leggera l'applicazione
La denuncia avrebbero trovare compensa le maggiori opportunità di impiego di mogli e figli se non non in quella dei propri compagni di lavoro
In questo ambito non è rituale ma sinceramente esortativo dichiara dirigente dell'organizzazione sindacale
Si può anche comprendere lo scatto di orgoglio insofferenza di chi dopo essere stato costretto la situazione oggettiva a contrattare in questi va in questi anni più volte la riduzione trattamenti pensionistici
E non di rado la riduzione di salario reale di larga parte del mondo del lavoro non può essere chiamata contrattare un atto detti o di riduzione avrei preferito però e da parte loro si manifestasse l'apprezzamento più convinto di spetta al collegamento riduzione di orario occupazione e che magari si dedicasse nuove energie più organizzare intese con con le organizzazioni sindacali e gli altri Paesi
Poi cerca di fare la sua parte hanno sotto industria piuttosto che spendere contribuire all'assalto condotto condotto spesso con toni intollerabili conti sostenitori della legge sulle trentacinque ore
Anche alle imprese di Adamo
Dovranno esprimere loro spiriti animali valutando le possibilità di innovazione organizzativa contribuente gonfi formazione di qualificazione rinunciando Arrigo senso ordinari voterà anche loro Maggi profitto resistendo alla tentazione di andarli a cercare altrove
Naturalmente al momento in cui vengono chiamato ad assumersi responsabilità collettive
Le imprese vostra aspira legittimamente a forme di sostegno di incentivi e agevolazioni
E qui viene in causa la funzione decisiva decentramento del governo
Sappiamo non si può scaricare ogni cosa sul bilancio pubblico ma nel caso specifico la dovuta concreto della relazione tra riduzione dell'orario aumento dell'occupazione rende credito l'ipotesi provvedimento da trentacinque ore possa essere fiscalmente neutro o addirittura positivo
D'altra parte anche prestare a vicende recenti si è seduto posti poter incentivare chissà perché i fondi pensione privati nonché la rottamazione delle automobili si può sperare che un potenziale sostenuti scale venga previsto per prevenire la rottamazione delle persone
Il governo può fare anche di più cercando di far penetrare sia pure gradualmente il principe una gratificazione interni maggior tempo libero a vantaggio maggio nudi occupati anche nell'area del lavoro autonomo
Ricorda l'avvenimento di commercio va nella direzione giusta ma perché non pensare a provvedimenti cultura di tante altre barriere all'entrata in atti carte da un autonomo epico dicesse taxi collettivi botteghini del lotto eccetera e delle libere professioni notai commercialisti avvocati
Ha spiegato inoltre il Governo alleggerito in parte dall'onda di far rispettare al nostro Paese i parametri finanziari Maastricht
Sì ad opere coinvolge altre prese rompendo il tentativo di affidare esplicitamente conseguentemente anche alla riduzione dell'orario di lavoro mi compri migliorare la situazione occupazionale
Non dimentichiamo il grande economista considerato dal punto di vista teorico la riduzione dell'orario di lavoro strumento appropriato dare una sferzata apportatrice di sviluppo economico ad economia tormentate come quelle dei più grandi paesi europei di questi tempi
Si può pretendere che dopo la persecuzione dei parametri finanziari Maastricht sito c'era anche l'occupazione intermedi parametri da rispettare
Serve un grosso passo avanti ad affermazioni dopo l'economia trasparente che potrebbe risparmiarci farfuglia mentre anche la manipolazione che infatti l'occupazione ha caratterizzato l'azione non su tutti i governi compreso quello attuale
Insomma lavorare meno può valere per tutti meno che per i nostri responsabili poi
Allora detto questo possiamo così passare agli interventi e solisti dal programma
Dunque sarà qualche piccola variazione sia perché c'è qualche assente sia perché ci sono così degli spostamenti rispetto all'elenco allora Elenco qui indicato
Dare la parola a Roberta Carlini
Giornalista
Stesse giustizia fosse
Sarà dunque il mio montagna comunicazione in questo convegno sarà abbastanza breve e credo anche molto diversa da quelle precedenti abbiamo sentito stamattina diversi approcci secondo me molto interessanti se posso fare un breve bilancio sia perché c'è stato un intreccio tra una elaborazione teorica più tradizionale e un'elaborazione teorica invece Rossi ha delle delle donne soprattutto nel sindacato che non è molto facile trovare e quindi questo è interessante e sia perché hanno parlato molti molti sindacalisti
Che
In questo secondo me può essere stata felice la scelta dei
Dei partecipanti al convegno che non sono quelli che
Magari tutti i giorni e o intanto intanto si trovano all'età grande tavolo della concertazione ma che le esperienze di contrattazione sugli orari la le vivono quotidianamente
Quindi
Io l'ho trovato molto interessante sostenuto come tutti e credo che a questo proposito la mia comunicazione come dicevo di tipo diverso io posso dare delle impressioni come osservatore non sono un economista e non sono neanche in qualche modo da addetto ai lavori però essendo una giornalista per prima cosa volevo affrontare un tema che è stato abbastanza sollevato stamattina cioè perché i giornali italiani parlano così poco e così male male nel senso che ne parlano negativamente
Della
Della riduzione dell'orario di lavoro
Secondo me c'è prima di tutto una possibile spiegazione molto semplicistica da dare che come tutte le spiegazioni semplicistiche e rozza ma può anche avere un elemento di verità
Cioè c'è un'opposizione molto netta ovviamente della Confindustria alla riduzione dell'orario di lavoro e i giornali italiani sono nella loro stragrande maggioranza di proprietà di imprenditori che e che hanno delle riprese non fanno solo gli editori
E questa diciamo potrebbe essere una interpretazione rozza però da non trascurare però secondo me soprattutto c'è una spiegazione culturale che
Mi interessa molto
Cioè Rispetto assoluto sia sedimentato in una cultura già la cultura tradizionale siano rispetto da neofiti di neo arrivati su questo fronte rispetto agli interessi dell'impresa
Cioè nel momento in cui di fronte una proposta si dice questa cosa aumenta i costi
Nell'opinione pubblica nella percezione collettiva diventa una proposta indifendibile ora se si chiede alle imprese di investire in formazione anche a formazione omette costi però non si può dubitare che nel lungo periodo la formazione ossa spostare anche dei profitti quindi restando dentro la logica dell'impresa
Essere positiva
Io qui non voglio parlare in generale del fatto se la riduzione dell'orario di lavoro sia una maledizione per gli interessi dell'impresa ossia addirittura positiva non è mio compito non ha gli strumenti per farlo
Quello che dico è che ci si scontra per chi lavora nel settore della comunicazione quindi deve comunicare anche queste
Le politiche dell'orario con un muro molto difficile da battere per cui tutto si chiude dentro gli interessi dell'impresa
C'è poi una mentre il problema richiede almeno un attimo su questo dovrebbe essere la riduzione dell'orario di lavoro serve per aumentare l'occupazione serve per aumentare e migliorare la qualità della vita detto questo vado a ragionare sui vincoli che ho per ridurre l'orario di lavoro tra i quali la possibilità che i costi per le imprese siano eccessivi che abbia delle sue conseguenze eccetera eccetera ma questo secondo livello secondo me si arriva molto
Molto raramente molto difficile da far passare e poi rimanendo sempre del discorso dei giornali
Che però mi serve proprio per entrare in argomento in un argomento che interessati no
I non lettori di giornali magari c'è una spiegazione più mercantile di questa opposizione generalizzata al tema della riduzione dell'orario di lavoro
Che si può definire come il pubblico
La riduzione di orario di lavoro anche se qui ne abbiamo parlato tutti bene e anch'io sono intenzionato a parlarne bene sappiamo tutti che non è affatto popolare
Io qui mi ero segnata alcuni dati dell'ultima indagine salta in proposito che purtroppo sono del novantaquattro raccordi indagine fatta nel novantacinque dalla Commissione europea dall'ufficio della Commissione europea che pone era se Carter retriva alternativa tra più salario e meno orario
Naturalmente il cinquantaquattro per cento degli intervistati vuole preferisce aumenti salariali alla riduzione dell'orario in Italia nel Regno Unito in Gran Bretagna di cui ci ha detto Schiattarella il paese in cui si lavora di più in Europa comunque il sessantadue per cento preferirebbe ancora avere aumenti di salario piuttosto che contrastare la riduzione dell'orario
E più o meno leader centrali sono come quelle italiane in Francia e Germania quindi
Vendere la leader dell'idea della riduzione dell'orario di lavoro è estremamente difficile per questo motivo questo è naturalmente un problema della dei politici che vogliono attuarla è un problema di sindacalisti ma spiega anche perché
Si parla così poco e ripeto così male
Della riduzione dell'orario mentre questo ci introduce però in uno di quelli che un un tema essenziale che qui è stato detto abbastanza e su cui regna però probabilmente un luogo comune
Cioè la riduzione dell'orario è vista male però più perché l'alternativa nei termini visti nel sondaggio che ho appena detto
Sì se contratti la riduzione dell'orario non contrasti sulle condizioni salariali questo si è posto in termini molto esplicite eclatanti per esempio qualche anno fa mi sembra due anni fa quando a Termoli alla FIAT di Termoli fu bocciato un accordo che prevedeva l'ingresso di di giovani in cambio della rinuncia dello straordinario cioè di una forma di riduzione dell'orario
E si pone quotidianamente penso che ci ci posso testimoniare i sindacalisti si pone spesso si porrà ancora di più se si vogliono introdurre disincentivi all'uso dello straordinario
E il tema però non è quello a mio parere che è stato come è stato posto ai tempi dello scandalo cosiddetto di Termoli cioè accedere quello come un caso di egoismo sociale di egoismo degli operai che non vogliono dare lavoro agli altri per guadagnare di più
No è semplicemente che c'è un grosso tema della questione salariale i salari anche questo mi sembra se è stato detto stamattina i salari sono bassi e proprio sui giornali di oggi c'è la denuncia dei di un buon numero di salariati che sono addirittura i livelli di povertà
Allora riduzione dell'orario e migliore quindi ecco che dall'analisi dei motivi per cui i giornali ne parlano poco e Pinto a a trattare in qualche punto
La riduzione dell'orario dal miglioramento dei salari sono visti quindi come la classica a botte piena e la moglie ubriaca cioè una cosa impossibile il libro dei sogni eccetera eccetera
Anche qui io non farò un discorso da economista per dimostrare che questo non è non è vero però nella storia non è mai stato così e questo credo che lo possiamo affermare tranquillamente cioè fastidi forte crescita aumento dell'occupazione si è avuta contemporaneamente un aumento della la quota di prodotto attribuita al lavoro dipendente e anche una riduzione dell'orario di lavoro miglioramento delle condizioni di lavoro un miglioramento degli orari
Cose del genere si leggono ad esempio faccio solo un esempio negli enti nelle ultime cose pubblicate da Servizio Studi della Banca d'Italia che pure quando deve poi esprimersi a livello istituzionale alto dice che la riduzione dell'orario di lavoro un disastro per permettere
Questo ci porta a dire che sicuramente ci saranno dei problemi molto forti nel far passare questa se si comincerà a far passare questa questa idea a livello di nella contrattazione nelle fabbriche non vorrei essere nei panni del sindacalista che deve porre questa alternativa ai lavoratori e alle lavoratrici
E e proprio per questo vengo a un altro punto importante che è l'alternativa la cosiddetta alternativa legge contrattazione proprio per questo è anche comprensibile che ci siano state resistenze del del sindacato a una legge diciamo così chiusa però non stamattina abbiamo sentito tutti sindacalisti che sono intervenuti
Dire che alloro che voglio fare contrattare la riduzione dell'orario di lavoro una legge non gli ostacoli affatto anzi li aiuta una legge che lasci la maggiore autonomia contrattuale possibile ma che fissi un principio dentro al quale si deve citare
Ma soprattutto al di là della
Possibile integrazione tra legge contrattazione
Questo discorso secondo me ci porta a dire che se danni l'orario contrattuale ha smesso di scendere anzi risale alcuni esempi che ci sono stati fatti stamattina sulla Lombardia sul Nordest in generale sono molto concreti proposito e i salari sono bassi Agostinelli ha citato i dati sulla redistribuzione
è evidente che da sola la contrattazione non può bastare e chiede entrare in questo caso in questo terreno la politica
Adesso anche questo io lo vedo da un punto di vista del problema di di comunicazione e di difficoltà a far passare
Nella comunicazione questo messaggio se la politica si sostanzi sostituisce ossia aggiungevo entra nel terreno della contrattazione nelle dell'impresa o della contrattazione automaticamente questo viene vissuto come Bertinotti che interferisce nella nella l'equilibrio dell'impresa nella movimento dinamico dell'economia italiana oppure negli equilibri interni al sindacato
La politica intesa come
Necessità di trovare strumenti per raggiungere l'obiettivo di non della piena occupazione perché in queste condizioni sembra anche pazzesco dirlo ma di una riduzione della disoccupazione
Non viene affatto considerata allora io credo che fosse alla base di di tutti i centri di menti di tutti i luoghi comuni che ostacolano il decollo del dibattito sulla del sulla riduzione dell'orario di lavoro c'è anche questo grande problema da cui in questo Paese non si esce più o meno da
Dagli anni in cui dagli anni diciamo di Tangentopoli in cui tutto quello che era l'interferenza della politica dell'economia vissuta come è stata vissuta come una cosa sporca degenerata
Assolutamente frenante bloccante
Non è così a livello non è così e ce lo dicono tutti anche coloro che sono contrari alla riduzione dell'orario di lavoro
E mi riferisco ancora alle varie bibbie della Banca d'Italia
Ormai prendono atto della presenza di una disoccupazione non transitoria di una disoccupazione strutturale e nel migliore dei casi parlano di ritardi nell'adeguamento della Offerta o della domanda di lavoro al ai cambiamenti tecnologici ai cambiamenti istituzionali e quindi sollecitano l'intervento in questo senso
Se consideriamo come ci è stato detto autorevolmente questa mattina come ci dicono molti studiosi che tutt'che questo intervento più morbido possano non bastare e che si tratti redistribuire
Come dice il libro di un libro di Mazzetti gli spartiti re il pane
L'intervento della politica essenziale
La politica invece che cosa cioè qual è la politica del lavoro del governo italiano
Adesso faccio per questo subito quindi faccio solo tre tre esempi allora il governo italiano ha giurato solennemente di tendere a una politica di riduzione dell'orario del lavoro quindi in qualche modo assumendo implicitamente che siamo di fronte a una disfatta a una tipo di disoccupazione che non si risolve con gli strumenti tradizionali che quindi è il caso di introdurre questo strumento nuovo
Nel rispetto della contrattazione tutto quanto ma questo tipo ricordo nello stesso tempo gli strumenti che vengono più correntemente adottati invece sono quelli di cui si parla in questi giorni a proposito della del sud cioè la applicazione di contratti d'area
Che danno delle alle imprese degli incentivi per andare al Sud tutti in termini di ma minori salari e maggiore flessibilità
Anche questa è una scelta legittima e coerente con l'assunto che la disoccupazione in Italia dipende dal fatto che i salari sono troppo alti
E però non è affatto coerente con l'altro assunto cioè quello che è alla base della scelta di ridurre l'orario di lavoro
Una terza politica che del lavoro che viene fatta è invece una politica di di tipo più assistenziale anche se che si cerca di vederla come una politica d'ingresso verso il lavoro
Ed è la politica che vada ai lavori socialmente utili alla al reddito minimo ultimamente proposto da da Carniti
Questa è ancora un terzo strumento ora mio volta a mio modo di vedere
Se questo può anche essere positivo cioè testimoniare che c'è una fanno di tentativi attorno a
Al problema della disoccupazione di cui finalmente si sta occupando anche se in Italia non l'abbiamo ancora rivolte sociali che ci sono in Francia ma io sono convinta che tra un po'ci saranno soprattutto nel Mezzogiorno e comunque si tratta di tre di tre direttrici completamente diverse che anche concretamente si scontrano perché i fondi per la riduzione dell'orario di lavoro che c'erano l'anno scorso cioè mi sembra ottocento miliardi di incentivi
Ridurre l'uso degli straordinari
Non sono stati spesi secondo i sindacati non sono stati spesi perché sono stati tutti destinati per i lavori socialmente utili secondo il ministero non sono stati spesi
Perché il sindacato non ha avuto alcuna non si è attivato in questo in questo senso
Ha solo alcuni casi concreti che butto lì nel dibattito mi scuso per la confusione soprattutto ho cercato di raccogliere queste cose pensando che forse meglio unico perché un intervento più teorico voglio dire dall'Ovest giornalista non sarebbe stato assolutamente interessante per voi
Quindi
Stressante potessi la Terza Università ricorda che è possibile intervenire nel dibattito riempiendo
In modo che circolazione
Dibattito c'è
Situazione chiazza d'azione
Dice
Sì
L'origine cerco quasi a credere
Allora io ho delle fortissime perplessità su questa legge di riduzione dell'orario di lavoro motivata per sostenere l'occupazione
Allora intanto così a livello di di teoria economica mi sembra che non emergano conclusioni univoche conclusioni definite sulla relazione tra occupazione orari di lavoro
Questo per quello che può valere insomma la la la teoria economica
C'è un'osservazione come dire empirica riferita all'Italia molto interessante e che lascia senz'altro non ben sperare sugli affetti sull'occupazione di una tale riduzione dalla metà degli anni ottanta assist assistiamo in Italia ha una particolare sensibilità degli orari pro capite di fronte alle variazioni di fabbisogni gli ori di lavoro dell'impresa
Cioè mentre escludiamo la larga parte degli anni settanta che su una fase un po'particolare però mentre per un lunghissimo periodo appunto fino intorno fino agli inizi degli anni settanta osserviamo che
Le ore complessive di lavoro in cui le imprese hanno bisogno
E l'occupazione si muovono in sintonia quindi con un ruolo praticamente inesistente degli orari pro capite che tendono a rimanere sostanzialmente stabili
Dalla metà degli anni ottanta abbiamo un fortissimo ruolo degli orari pro capite
A questo testimonia cosa segnala cosa segnala una certa resistenza da parte dell'impresa ad adeguare i livelli occupazionali di fronte a variazioni del fabbisogno di ore
Delle imprese stesse
E la preferenza dell'impresa a reagire alle fasi cicliche preferenza riprese a reagire alle fasi cicliche attraverso variazioni degli orari pro capite piuttosto che a variazioni dei livelli occupazionali
Va a
In Italia vi è una particolare carenza veramente particolare ed è una carenza di dati sulle ore di lavoro sulle ore di lavoro totali sulle ore di lavoro pro capite
A quindi la dimensione esatta di questi fenomeni purtroppo ci sfugge a per reperire orari di lavoro talvolta voglio dire si è costretti quasi non lo so Suma a prostituirsi
A dico soltanto la conto dato un piccolo episodio io ho fatto un viaggio apposito a Milano l'altra hanno per cercare i familiari qualche dato l'Assolombarda
Non mi sono stati dati questi dati sullo straordinario nel della Lombardia del novantacinque
Con l'arbusto indicazione confidenziale naturalmente ti porto a che le ore di straordinario erano così elevate ma così elevate che insomma non non venivano pubblicate l'Assolombarda sì rifiutava di renderle di renderle note nell'anno date armi
Allora in questo quadro credo che non si possano influire una fortissima perplessità sul fatto che una legge una legge che riduca gli orari abbia poi incidenza appunto sui livelli di occupazione
Probabilmente appunto assisteremo a una ad un ruolo che continua ad essere rilevante degli orari pro capite senza incidenza sui livelli sui livelli di occupazione
A a meno che a meno di a comiche vincolare pesantemente l'uso dello straordinario
Ma però ecco questo punto è così pone veramente un'incognita anche questo toglierebbe spazio a un elemento di flessibilità che vi è stato ha un rilevante
Elemento di flessibilità nella nell'impiego della forza lavoro che è stato appunto la flessibilità degli orari
Da quindici anni a questa parte gli orari ripeto sono assolutamente flessibile e questo è stato un elemento estremamente importante per l'impresa poi voglio dire possiamo valutarlo come citare ma questo è un fatto
Questo è un fatto che vede una certa confluenza di interessi da parte dell'impresa ovviamente ma anche da parte dei lavoratori perché fu una fase lunghissima fase di salari sostanzialmente stabili
Il lo straordinario ha dato modo come dire di di sostenere di sostenere il reddito o di sostenere il reddito di moltissimi di moltissimi lavoratori
La
Quindi forti perplessità da parte mia sugli affetti sull'occupazione
Naturalmente credo che l'opportunità di puntare su forme di work sharing per sostenere occupazioni sia assolutamente evidente sia assolutamente evidente a ritengo personalmente che particolarmente in Italia a puntare su forme di vuoto Schering
Attraverso riduzioni di orario di lavoro sia il modo meno efficace e direi proprio sbagliato di di procedere a di procedere
Vorrei anche far notare una certa posizione isolata qui passo un altro punto una certa posizione isolata del dell'Italia in in ambito in ambito europeo o
Osserviamo esempio che Italia e Francia sono presi con i più elevati tassi di disoccupazione e negli anni Novanta hanno una particolarità anzi due Paesi chiarisce occupazione negli anni novanta eh crescente in modo continuo
C'è Verza prendiamo l'Olanda prendiamo la Spagna osserviamo flessione una disoccupazione ovviamente rilevante ma insomma osserviamo flessioni
E dove osserviamo queste pressioni osserviamo flessioni in quei Paesi che più hanno utilizzato forme di work scelga in termini di a lavoro a tempo parziale o anche come Spagna lavoro lavoro temporali
In questo isolamento un poche perché hanno mi sembra di cogliere in Europa della della posizione italiana ecco vorrei richiamare due punti questa famosissima direttiva
Del Consiglio dell'Unione europea e quella risoluzione del parlamento europeo nel settembre novantasette
La la direttiva del Consiglio dell'Unione Europea cupa nell'ottica questo vale la pena un po'sottolinearlo va nell'ottica semplicemente della tutela ma nell'ottica della tutela della salute
Ed è la sicurezza dei lavoratori e non ha nulla a che vedere questa direttiva basta leggerla invito fatto non ha nulla a che vedere con indirizzi specifici di politica del lavoro
Questa vittima non contiene un indirizzo di non da indicazioni di politica del lavoro ma dà indicazioni precise a volte la salvaguardia di salute e sicurezza dei dei lavoratori
La tra l'altro stabilisce il punto fondamentale per quanto riguarda il tennis nostro tema stabilisce una durata settimanale complessiva una durata settimanale
Complessiva in media che diventa quarantotto ore
Quarantotto ore questa media è riferita all'Arco di un quadrimestre ed è una media e spie riferita un arco di qua di di quadrimestre estensibile fino a sei mesi ad opera della legge nazionale la direttiva specifica e fino a un anno ad opera della contrattazione collettiva
A viceversa
In indicazioni in termini di politica del lavoro sono contenute nella la risoluzione del parlamento europeo nel settembre novantasei
E sono molto interessanti perché quello che emerge dalla risoluzione del Parlamento europeo è l'indicazione all'incentivazione di forme di orario ridotto
Va bene non a riduzioni generalizzate
Invito veramente a sottolineare un po'questo sulle cose estremamente diverse
La fissazione per legge di un limite di orario e l'incentivazione a forme di orario ridotto che l'impegno finanziario dello Stato a forme di orario ridotto che appunto possano favorire possono favorire l'occupazione e come dire a a testimonianza di prova
Di questa grande differenza e della consapevolezza di questa differenza Stella dal da parte del Parlamento europeo di sottolineo un aspetto tecnico che questi indicazioni
A sugli incentivi per favorire riduzioni di orario sono congegnate senza scendere nei particolari
Però insomma sono congegnate in modo le indicazioni parametro per sono congegnate in modo da lasciare invariato il costo del lavoro per lasciare invariato il costo del lavoro connesso alla settimana lavorativa standard di quaranta ore
Ok
Quindi sembrerebbe che rimane un principio di fondo insomma che la settimana attiva è quella che tuttavia la politica del lavoro può indirizzarsi a ridurla nei fatti attraverso l'incentivazione punto a forme di orario ridotto
Sì mi sembra importante sottolineare anche come questa legge questo impegno io non non non mi addentro nei sono particolarmente come viene conosco particolarmente poi una serie di cose sotto l'aspetto politico sindacale
Però insomma alla lettura dei documenti sta legge sembra che va veramente di nuovo in direzione del tutto opposta rispetto all'accordo interconfederale del dicembre scorso che è uno un accordo
Sia tra confederazioni di lavoratore le confederazioni sindacali lavoratori ed imprese
Che un accordo che mi sembra sia ispirato ripeto quella dietro l'udienza non mi appartiene non so bene le mosse politiche quello che però se leggendo il documento l'accordo come risulta un criterio ispiratore
Di notevole flessibilità
Ha e basta pensare che si prevede un limite per l'orario normale di quaranta ore settimanali e non si pongono vincoli non si pongono vincoli alla contrattazione collettiva sulla disciplina dello straordinario
Bene non si pongono vincoli alla contrattazione collettiva sulla disciplina dello straordinario
A mi sembra che né i fatti in Italia al di là di quell'aspetto al di là di quell'aspetto alla flessibilità degli orari pro capite c'è un altro elemento molto importante da sottolineare e che è lo sviluppo
Tra l'altro emerge emerge chiaramente da dati riportati da Lisco nel recentissimo rapporto lo sviluppo bella lavoro a tempo parziale e anche del lavoro
Del lavoro temporaneo il tempo parziale nel novantasette rappresenta nel mille novecentonovantasette rappresenta il sei punto nove dell'occupazione dipendente e a una crescita il tempo parziale dal mille novecentonovantatré di circa il trentatré per cento
Il lavoro temporaneo rappresenta nel novantasette l'otto punto uno per cento della occupazione dipendente di nuovo con una crescita di circa il trenta per cento dal novantatré che queste forme vadano come dire attuate cercando di tutelare il più possibile i lavoratori questo è evidente però sono a mio parere direi che il sostegno
Di queste forse per tutto del lavoro del lavoro temporaneo scusate del lavoro a tempo a tempo parziale possano essere più utile ai fini del sostegno dell'occupazione di riduzioni d'orario
Non voglio dire che sono come dire indifferenti alle riduzioni di orario nel merito nella nella sostanza
Ma ritengo che queste riduzioni debbano essere come dire perseguite della libera contrattazione
Dalle parti per il loro valore intrinseco per il loro valore intrinseco vale a dire rendere meno pesanti le condizioni di lavoro e averi nel bene e nel male gli effetti occupazionali come sottoprodotto
Ma non possiamo decidere le riduzioni tenendo presente questo sottoprodotto che ripeto è allo stato degli atti teorici e dentifrici assolutamente incerto
Finalmente abbiamo ascoltato la voce un orario share
Totale convergenza supposizioni
Di altro segno dunque
Le imprese mi adesso di intervento del di Betty leone
Della sede nazionale della CGIL
Essi anch'io penso che sia molto utile questo dibattito e che sia stato molto utile la scelta delle due relazioni all'inizio così come sono state emesse che dicono a mio avviso una cosa
Non solo dicono che non c'è contraddizione
Tra tempi e orario ma dicono secondo me una cosa in più cioè che non c'è riduzione d'orario che al menti la qualità della vita
Se non c'è contemporaneamente una politica dei tempi e dove e quando si dice questo si assume proprio la questione che Antonella CD segnalava che non è possibile una operazione di questo genere senza che si operi una redistribuzione della ricchezza perché il tempo è ricchezza in tutte le società ma soprattutto nella nostra questo tempo nella comunicazione
Ora Embassy Volare che noi invece stiamo facendo un dibattito dico in generale
In cui la riduzione d'orario viene tutta discussa soltanto per i suoi parametri economici e non per le ricadute sociali
Non è stato mai così nella storia del movimento operaio cioè la STET lo stesso slogan otto ore per lavorare atto per vivere otto per dormire dicevano che la riduzione d'orario era legata ad un'idea di modello sociale che liberava dei tempi lei invece paradossalmente oggi pensiamo di poter separare
La questione economica dal modello sociale che viene indotto dalla riduzione d'orario
Fa facendo questa operazione nel farebbe esattamente quello che è stato fatto fino ad oggi perché non è vero che oggi non c'è stata riduzione d'orario c'è stata i dati ce lo dicevano fino ad oggi si è assunto nel mondo della produzione da parte delle imprese da parte del sindacato
La questione è che l'aumento di produttività poteva diventare anche riduzione dell'orario di lavoro e che in certe situazioni riduce dell'orario di lavoro mutare il i turni dell'orario servivano a difendere occupazione e qualche volta anche addormentati
Però cosa è successo
Questo ha costituito veramente un aumento di qualità della vita delle persone è stata un tempo liberato per le persone
Io su questo vorrei riflettere perché vorrei che noi riflettessimo che cosa in cambio delle trentadue ore è stato dato in alcune aziende
Vorrei che riflettessimo quale mutamento sociale ha prodotto per esempio l'estensione del lavoro notturno
E quale mutamento nella vita delle persone produce la riduzione del tempo socialmente condiviso cioè il sabato e la domenica l'allargamento della strada
Questo produce o no dei mutamenti dei modelli sociali
Del nucleo familiare ma anche delle relazioni tra individui e come si risponde a questo intorno a questo sì è stato un organizzazione della collettività di verza
Che non è solo la questione che noi dobbiamo adattare gli orari dei negozi
Allora della vita delle imprese non è solo questo non non ha può essere questo perché questo comunque è un'organizzazione degli orari sempre in funzione solo della vita produttiva che non ridistribuisce potere tre soggetti
Allora io credo che invece se non vogliamo fare un'operazione di inversa dobbiamo uscire da queste porci il problema di come si intreccia la riduzione dell'orario di lavoro con la riduzione con una politica dei tanti idea
Per questo io ritengo una grande occasione politica questa questione delle trentacinque ore
Io questo non convinta che non vale per tutti allo stesso un momento non vale per tutti allo stesso modo che abbiamo bisogno della contrattazione che abbiamo bisogno di rimodulare gli orari come diciamo non nel sindacato
Tutto questo è vero ma è possibile
Modello di sviluppo può essere un grande patto simpatico che giochiamo così perché con questo ci dobbiamo in qualche modo confrontare oggi Mossul come li distribuiamo la maggiori produttività dovuta alle nuove tecnologie ma come cambiare il modello di sviluppo
Allora la questione dell'occupazione badate non dipende solo da come io li distribuisco il lavoro che giace
E se io riesco a costruire un altro modello di consumi che induce l'organizzazione di una risposta ai bisogni sociali
E quindi una diversa redistribuzione anche della ricchezza perché devo spostare ricchezza dal profitto all'organizzazione sociale e l'organizzazione di servizi cioè un morti allora io mi chiedo perché la sinistra non assume questo come un'occasione per discutere di questo e quindi per riappropriarsi dell'idea che non si subisce su una trasformazione sociale una trasformazione sociale si governa una trasformazione sociale si progetta pensavamo una volta mi piacerebbe ancora cominciare a progettare in questo senso vorrei utilizzare le trentacinque ore
E poi così utilizzare dentro tutte le conoscenze che oggi qui abbiamo visto tutte le difficoltà compresa quella del consenso
Perché qui qualcuno diceva c'è un problema giudice Versilia mi pare noi dobbiamo trovare anche consenso questo progetto perché anche il nome così comune io credo che questo sia un punto vero
Perché in realtà in questa operazione
è vero che noi in qualche modo tentiamo di scambiare tempo e salario pensate all'idea della banca delle ore Ilaria la banca delle ore così come è stata contrattata fino ad oggi come la pensiamo
è un'idea che porta residuo a governare lo straordinario è però nel senso che io ti regalo tempo cioè non te le pago queste ore che lei ribatte
Ma perché è conveniente quest'oggi in questa società solo per le donne
Le donne sono le uniche che hanno una percezione forte
Che il tempo può valere quanto il denaro e può essere una fonte dei carrelli della redistribuzione della della tua vita delle cose
Ecco perché io credo che le donne su un soggetto sociale importante se la riduzione d'orario deve essere la leva per il cambiamento del modello di sviluppo per questa più firmato come tante altre qui quell'appello di donne con questa però con questa idea
Perché vero in fondo che qui si tratta di capire come immagini alcuni valori sono diversi
E io lo dico così appunto non sono un economista ma insomma bisogna capire se ne siamo in grado di rompere
La cultura corrente che tutto misura soltanto in economia finanziaria e non più in economia reale della vita reale e quindi dove la ricchezza è solo denaro forse non è solo questo forse sono altre cose anche se ovviamente tutti abbiamo largo questo banale allora io credo che da qui dovremmo parte partire e perciò mi stupisce per esempio anche voler tirare fuori da questo processo l'impresa no dire questa cosa non riguarda l'impresa anche qui è una cosa strana perché nemici abbiamo sempre voluto nella storia europea
La responsabilizzazione dell'impresa
Dentro in qualche modo la qualità della vita di lavoratori e lavoratrici cosa è stato l'istituto dello stato sociale lavoristico se non quello di rendere anche l'impresa
Cos'è per esempio la cassa integrazione se non quella di volere una responsabilità dell'impresa anche abbiamo tum lealmente abbiamo chiesto all'impresa ad una responsabilità sociale perché oggi pensiamo che questo non vada più e l'impresa si tira fuori da questa responsabilità sociale non state c'è ancora una volta l'economia è un'altra cosa che che poi la realtà che la vita a questo a me stupisce vorrei insomma che riprendessimo la discussione
Senza eliminare questa questa intreccio dei problemi perciò io non capisco neanche ovviamente la contrapposizione legge contrattazione una cosa così ha bisogno politica e ha bisogno di tipo rilassa applicare chi cioè trova la flessibilità contrattando per applicare il grande progetto politico
La legge
Da delle linee generali che difendono tra l'altro anche quelli che oggi sono tanti non sono sottoposti alla contrattazione
La contrattazione flessibilizza le rende le rende in qualche modo esigibili in tutti i luoghi non c'è nessuna contraddizione
La contrattazione senza legge non può portare al progetto che io mi auspico
E viceversa quindi credo che il problema non sia quello che sempre più avendo nel momento politico attuale per cui la propria esistenza si afferma negando quella dell'altro
Allora io sono una sindacalista io non mi sento sminuita dalla politica spero che la politica non si senta sminuita da dal valore della rappresentanza sociale
Penso che invece noi dobbiamo siamo un sistema di democrazia complessa la rappresentanza plurima è un elemento che garantisce la democrazia partecipata al pranzo
Perché so come si possa risolvere
Perché Leone hotel per contenuto anche perché ha rispettato Romiti tempietti Minasso Prato dall'ingrato compito dimostra come questo foglietto terribile così potente saudita che è una cosa va dunque adesso ha previsto un'altra voce
Accademica che il professore cerotti Luisa di Parma il quale però anche un compito diciamo così istituzionale in quanto esperto
Sì possiamo ricchezza collabora con con il Governo è stato membro della commissione Onofri già ricordata
Sì dunque io devo dire che
Affrontando questo argomento dell'orario
Con
Diciamo una competenza non da economista del lavoro ma prevalentemente da economista pubblico
Ho un po'di difficoltà oggettivamente trovare
Delle ragioni
Per il sì o per il no che siano strettamente legate a quello che il problema di fondo
Il problema se riducendo l'orario
Si crea effettivamente occupazione o no sera riducendo l'orario sia un effetto di medio-lungo periodo
Sul tasso di disoccupazione quali effetti siano sui salari sette allora io dico semplicemente che su questa
Questo dubbio non
Risolvo anche ripropongo insomma dico semplicemente il piccolo percorso che mi son provato a fare per andare poi subito su delle cose invece che conosco meglio che sono problemi di come o si incentiva o di quali oneri produce una misura di questo genere
Perché mi sono più familiari questi discorsi allora dicevo il primo ma aspetto che come così curiosità generale vorrei da recuperare i prendere una bella tabella che mi ha regalato Nicola Cacace che non credo sia ancora stata completamente diffusa è apparsa passa però a pezzi insomma in cui ha fatto fare un calcolo ha fatto direttamente un calcolo
Di oltre un secolo di sviluppo in Italia
Vedendo calcolando il tasso medio di crescita del prodotto interno lordo reale è il tasso medio di crescita nello stesso periodo l'ha fatto anche per decenni ma io parlo in aggregato per ragioni tempo della produttività oraria e ha scoperto che sistematicamente la produttività oraria cresce più rapidamente del prodotto interno lordo
Di un valore approssimativo di zero virgola quattro punti percentuali l'anno
Ergo
Qual è l'effetto occupazionale di una crescita di lungo periodo di questi tre l'aspetto occupazionale che l'occupazione cresce comunque del trentatré per cento dal momento iniziale al momento finale
Cosa può essere successo per spiegare questa apparente contraddizione che nello stesso periodo la l'orario di lavoro pro-capite effettivo è diminuito del quarantatré e mezzo per cento cioè in un secolo si lavora quasi la metà
Di come si lavorava all'inizio del secolo da tre mila Centore Medicea scese circa mille settecento cinquanta questo mi fa capire sostanzialmente dovrebbe farsi capire che c'è inevitabilmente insomma questa credo sia indiscutibile una tendenza di lungo termine alla riduzione d'orario che questa tendenza di lungo termine la riduzione d'orario
è un grande contributo alla possibilità di mantenere l'occupazione altrimenti
I problemi sarebbero stati ben più gravi
Altra questione che potremmo affrontare già con un taglio più qualitativo è che probabilmente la riduzione d'orario
Se vogliamo è frutto spesso della crescita cioè quel pezzo di qualità se vogliamo che non ritroviamo nella disponibilità di maggior tempo libero quindi tra i frutti della crescita di lungo termine
C'è anche la possibilità di disporre di tempo libero
Quando andiamo nel prese e medio termine le cose si complicano però molto di più perché quando abbiamo detto che nel lungo periodo è insita una tendenza di queste generano abbiamo detto niente circa i comportamenti e le modalità perché questo fenomeno si verifichi
Quando andiamo nel breve periodo nel breve-medio periodo le cose dicevo si complicano molto
Stamattina già Schiattarella aveva detto che qui anche le la teoria economica ci aiuta molto poco in effetti ci aiuta molto poco spesso ci aiuta ad avere più confusione in un certo senso perché i modelli di diciamo di medio termine Pinotti questo periodo tra l'altro è comparso molto spesso anche se paludata una logica di questo genere sul Sole
Quando si cercava di contrapporre dirittura l'orario più bassa tassi di disoccupazione più anti questo quel libro del novantuno dilaga nichel noto c'è proprio questa cosa però recentemente ce l'ho in borsa addirittura un testo di sette Taddei o Taveri dimostrano che basta cambiare di poco tempo l'anno di inizio d'anno Finale U addirittura per raggruppamenti diversi di paese questa logica salta completamente fino addirittura in alcuni casi ad apparire opposta quindi non abbiamo un'indicazione precisa di un effetto di medio termine tra tassi tra variazione del tasso di disoccupazione e decremento dell'orario di lavoro
Se andiamo sul breve termine le cose si complicano ulteriormente abbiamo disponibilità di modelli io sono andato a guardare un po'ho fatto un po'di rassegna ma i modelli usati soprattutto i francesi titoli che fosse hanno lavorato di più su questa cosa sui modelli econometrici con la Banca di Francia e quello dell'OCSE etc
Il Libor troppo insomma la logica che esce in questi anni c'è una tabella davanti adesso sarebbe lungo riassume però l'unico che dà un segnale forte di crescita occupazionale librerie di medio termine
è un modello nel quale diminuiscono i salari sostanzialmente o perlomeno c'è una compensazione salariale alla riduzione d'orario
Quando non c'è compensazione salariale la riduzione d'orario questi effetti si complicano di più se prendiamo un aspetto che potrebbe essere compensativo invece della riduzione del salario come l'incremento della produttività allora abbia diciamo in un effetto di prezzi o meccanismi di questo genere naturalmente questi modenese doc iscritti più abbondantemente però si riduce drasticamente l'effetto occupazionale c'è il serio
Riduco l'orario aumento la produttività per compensare l'aumento di costo chiaramente raccolti da orali
Chiaramente con queste ipotesi sottraggo grande setto a quello che m'attendo dalla riduzione dell'orario
Cosa dire di questi modelli questi modelli sono a
Che criticabili verificatisi perché hanno delle ipotesi che sono cruciali una nota che sta all'interno di questi modelli è la relazione che intercorre tra il tasso di disoccupazione la dinamica salariale quindi la dinamica dei prezzi da cui la crescita economica per cui i riflessi sulla pista economica
A seconda di come opera queste implicite a cura di Felice che sta dentro
Diventa subito se vogliamo l'elemento che blocca ogni effetto positivo
Ci si crede non ci si crede questi stretti in trasmissione come sapete erano problema di dibattito che non ci risolve molti problemi molto le i dubbi che sia allora il tema di questa brevissima
Rassegnino insomma che ho tentato io di farmi personalmente per capire se c'era qualche ragione
Essere più o meno ottimisti uno che cosa dovrebbe dire che si fa o non si fa non lo so
Un attimo fa Betty leone mi ha preceduto ha malte stamattina hanno fatto un collegamento con dei modelli che potremmo dire quasi societari della riduzione d'orario in cui ci sono implicazioni importanti sul dà qualità dalla vita sul ruolo della donna settario io probabilmente non ho sufficienti competenze su questi ambiti per poter darvi una impressione insieme altrove uniti assolutamente importante
C'è un'attenzione che qualcuno anche stamattina ha detto che credo sia anche quella piuttosto rilevante
è stata ripresa da Fitoussi cioè l'idea che
Comunque l'orario è una delle a rappresenta in sé è una variabile importante soprattutto in un momento in cui la forza contrattuale il potere contrattuale dei lavoratori in presenza di disoccupazione di massa molto debole
Quindi è un riprenderei attraverso uno strumento diverso alternativo un un meccanismo che ridà potere contrattuale
In questo mix contemporaneo profitto si dice anche attenzione a non confondere la riduzione d'orario in senso diciamo come variabile del tipica del delle delle posizioni poppe rischi che dividiamo quello che c'è
Non dimentichiamo la crescita quindi sostanzialmente queste sono poi le indicazioni raffinate magari omesse all'interno di un discorso molto più raffinata articolato ma in soldoni esce ecco io dico al termine di questo percorso però mi rimane con un'altra cosa da dire che noi siamo presenti mille novecentonovantotto
In Italia in questo momento c'è un accordo
Che ha diciamo sancito la fine di una possibile crisi di governo nel quale sta scritto che dal primo gennaio del due mila uno deve essere fatta per legge la riduzione legale dell'orario a trentacinque ore
Escludendo le imprese sopra e quindi sotto i quindici dipendenti
Allora a questo punto dico questo probabilmente il punto che mi porta poi a vedere il come e più che tutte queste riflessioni ripete su queste riflessioni non arriverei ad avere un parere troppo favorevole né un parere troppo sfavorevole sull'argomento
Io ho provato a fare due conti su queste cose
Quindi via direttivi inclusivi di Confort indicativamente cosa mi emerge allora la prima questione sul come è già stato anche quella detta io evito di entrare più di tanto nel merito
è chiaro che anche desumendo quello che abbiamo appena detto circhi modelli econometrici di breve periodo ci sono degli aspetti dinamici da considerare nel triennio nel triennio previsto la produttività del triennio se andiamo a guardare anche i dati utilizzati per il DPF se andiamo a guardare le previsioni di crescita che tanto sono da rivedere all'insù eccetera eccetera
Ci dicono che la partita si può giocare cioè che c'è un pezzo di salario reale che può essere messo in gioco oppure
Grazie alla produttività alla produttività oraria che nel triennio prevista
Pur mantenendo attraverso la riduzione d'orario un potenziale effetto occupazionale quindi non non non è vero che c'è un'alternativa secca salario riduzione d'orario
O diciamo occupazione zero quindi ci sono sono i c'è c'è la dinamica per che diciamo il il il valore aggiunto dei prossimi anni sui quali si può tentare di fare questo tipo di divisione
è altrettanto vero e questo è un punto che al mese da alcuni piccoli modellini numerici quantitativi ho provato a fare e c'è una parte che non viene in genere molto considerata anche la componente di costo unitario non dà lavoro
Allora la componente di costo unitario non dà lavoro è determinante oramai in tantissimi settori quasi più del costo del lavoro determinati appunto la competitività delle imprese
Ora che la componente di costo non salariale sul costo unitario sia
Come dire indipendente dalla riduzione d'orario non è vero
Cioè tutti i modelli tutte le ricerche empiriche questo caso dimostrano esattamente l'opposto
Allora in genere si ottengono delle economie quindi si ottiene una maggiore efficienza nei costi non dà lavoro sul costo unitario e sono rilevanti però come si ottengono
Si ottengono in genere attraverso delle rimodulazioni d'orario delle riorganizzazioni della diciamo della
Rapporto contrattuale cioè del modo con cui si svolgono i turni
Le prestazioni eccetera che ovviamente ad uno spazio molto ampia la contrattazione sindacale quindi questo è il punto la contrattazione sindacale in questo caso non solo è imprescindibile
Perché c'è la concertazione se l'accordo di luglio c'è la storia dietro uno ci sono le intenzioni politiche ma perché effettivamente la contrazione sindacali si pone su questo elemento come un punto fondamentale ce la contrattazione sindacale
Può utilizzare questa leva per determinare l'impatto complessivo sui costi e quindi sugli utili lordi l'impresa
Cosa dire ancora arrivare ecco
Ci sono i costi sì io gli ho misurati in vario modo è chiaro che a seconda dell'ipotesi che si fanno il costo diciamo il maggiolone Roy Mino o la riduzione di profitto lordo
Unitario un totale perché poi ovviamente cambierebbe la quantità di persone che lavorano grazie all'effetto occupazionale si vede chiaramente che le fettucce
Allora che cosa si può dire a quest'ultimo proposito che credo che sia un po'la parte decisiva come si può accompagnare un effetto di questo genere infanzia come è noto è accompagnata questa fase
Da incentivi incentivi che hanno la funzione spunto di attenuare l'effetto da gusti se vogliamo sul del determinato dalla riduzione d'orario
E difficile calcolare difficile calcolarlo perché voi stamattina per esempio qualcuno sostiene che in questo momento i profitti di impresa poi bisognerebbe appunto definire se si intende il profitto unitario il profitto totale deve essere lasciato intatto
è chiaro che se deve essere lasciato intatto gli incentivi sono morti
Cioè il carico l'onere per la Società diventa più alto se invece c'è una partecipazione alla riduzione d'orario gli oneri
Si dice che se vogliamo
Un anticipo del benessere dello sviluppo futuro quindi si potrebbe anche vederlo in questi termini quindi non è una perdita secca un investimento in fondo che si fa adesso per la produttività futura quindi se c'è una partecipazione ai profitti quest'onere per la società diventa meno insomma è rilevante molto rilevante cioè io ho provato a rifare i conti
In maniera ancora imprecisa con dei dati tratto occupazionali purtroppo ancora imprecisi perché è molto difficile circoscrivere i potenziali beneficiari della riduzione d'orario però i i numeri che investono sono sempre nell'ordine delle migliaia di miliardi
E voi sapete oggi come si tocca
Non so quando si parla di interventi per le politiche del lavoro si ragione in centinaia di miliardi Verona e duro riuscire sale la soglia dei mille se si comincia andare alle migliaia di miliardi troverà Symphony con in maniera molto seria
Ultima ultimi due cose e poi chiudo che credo che ha già superato il tempo sempre da questi da queste simulazioni insomma quantitative riescono anche delle indicazioni utili sul come modulare gli incentivi per esempio una cosa che forse non è ancora emersa ma perché siamo ancora in fase purtroppo come dire iniziale di questo dibattito gli incentivi dovrebbe a mio parere tener conto del fatto che l'impatto in termini di maggior onere insomma
Non è irrilevante rispetto ad alcune caratteristiche dell'impresa è per esempio l'intensità di capitale o di lavoro
Un elemento che determina un maggiore o minore onere queste anche abbastanza intuiti non è magari così intuitivo il fatto che il livello del margine il livello di partenza del Maggi ho visto un po'contro intuitivo addirittura è correlato negativamente
Alla o meglio è correlato positivamente all'incidenza dell'onere da riduzione d'orario quindi per dirla ancora più semplicemente lei prese un po'più tradizionale con minore intensità di capitale e che operano in mercati già più ti atti per concorrenzialità sono quelli che subiscono l'impatto più pesante
è arduo bisognerebbe pensare a una modulazione degli incentivi che tenga conto un po'di queste cose perché altrimenti rischiamo effettivamente di spiazzare i soggetti già più deboli queste soggetti d'impresa in questo campo
Infine ultima questione noi abbiamo una fase transitoria e poi dovrebbe secondo il modello che viene proposto dalla legge
Punta diciamo da raccolgono il quale è prevista la legge una fase transitoria una fase dovrebbe andare a regime
Ecco sulla fase transitoria quindi probabilmente c'è un problema di chi accelera verso le l'orario ridotto e che andrebbe aiutato appunto con questa su questi schermi
A regime io sono dell'opinione che bisognerebbe visto che un po'di tempo ci sarebbe comunque cambiare approcci cioè non pensare più in termini di quali sono le aliquote un po'come adesso oggi non c'è Stelluti ma nel progetto per esempio
Dei presentato dei cristiano sociali sempre un po'secondo questa logica dove andare a a recuperare le aliquote eccetera eccetera per fare per fare come dire un po'di compensazione in fondo per creare i divari di convenienza quanto piuttosto cominciare a pensare ai recuperando delle cose che erano già in circolazione sì podi pochi anni fa supporters discorso di trovare delle basi diverse per recuperare quella parte di gettito che potrebbe essere
In qualche maniera reso libero da una minore incidenza degli oneri contributivi sul sul costo del lavoro
Cioè io ho l'impressione che questa è l'unica strada che tra l'altro è anche la più percorribile in funzione di delle indicazioni che ci vengono dall'Unione Europea quindi
Dunque restava nuova ad Alfonso Gianni
Della direzione nazionale Rifondazione Comunista
Vicini
Allora in dieci minuti lo prova l'essenziale
Se mi chiedessero perché la riduzione dell'orario di lavoro sono tra coloro favorevoli
Alla riduzione dell'orario di lavoro risponderei in tre modi molto semplice se si vuole anche molto belle
Il primo ed il sito volutamente scritte sul ritorno in treno
Il riciclo volutamente in ordine di importanza così dichiarava subito da che parte sto prima però meritare l'occupazione secondo per diminuire la fatica di chi lavora terzo per cambiare la società ovvero tempi i ritmi di vita
Naturalmente questi obiettivi variano di incidenza e forse anche questo non sono in grado di prevederlo disordine tra di loro
A seconda dell'entità della diminuzione dell'orario di lavoro che si propone naturalmente pur essendo malato di utopia da quando sono nato io ragiono su una cosa molto concreto e cioè la diminuzione
Da quaranta ore contrattuali
Trentacinque ore
Quindi diciamo una diminuzione molto modesti in realtà come voi sapete la diminuzione nel caso italiano mancherà del terrorismo che la Confindustria diverso perché
Le ore contrattuale c'è opposizione ovvero le trentotto trentanove anche sull'orario di fatto grazie sul basso costo lo straordinario si situa tra le quarantatré quarantaquattro e fermo restando che le è stato considerato di prima che è impossibile dare delle notizie
Diciamo così
Al millesimo sugli orari proprio perché sistema degli orari di lavoro è stato scassato dei processi di flessibilizzazione la forza lavoro e non è immediatamente Riccoboni dietro grosso misura la situazione in questi tempi
Difendo cioè e sapendo che proprio vista la nostra principale difficoltà per la verità
Difendo il carattere prioritario della lotta
Per l'occupazione io sono convinto in modo sintetico
Che la situazione strutturale di massa quella che appare
Per stabilire un crinale storico dopo settantatré settantaquattro
è una disoccupazione che deriva essenzialmente andrà di fatto su cui bisogna agire contemporaneamente ma il primo dei quali non è una cosa da poco primo è che volere o volare riprodurre lo stesso oggetto la stessa merci ci vuole molto meno lavoro vivo vivo sedute
Però se sono due risposte possibili o meno lavoratori partiamo lavoro che c'è
Dice Fitoussi da questo punto in meno ricorda l'amico Geroldi ma questa visione operistica qua so
Già se facessimo questo faremmo molto tutto viene Effetti non penso che per creare nuovo lavoro ci si debba fermare a queste infatti la seconda causa a mio parere della situazione strutturale di masse sempre per via un po'grossi enti cioè per grandi sintesi che deriva da un fatto che dal punto di vista strategico è ancora più rilevante del primo ed è ancora più portatore di novità
E cioè dal fatto che come dire
Per la prima volta la punizione
Alla sua estensione alla sono limiti interni sulla tipologia forze lavoro
Le macchine organizzazione lavoro ma limiti Esterni l'incapacità dei mercati intesi su scala mondiale di assorbire in definitivamente certi tipi di merci queste molto evidente
Il mercato dell'automobile infatti ricordiamo la rottamazione cioè la sostituzione dell'esistente per riuscire a trovare uno sbocco
Alla produzione di questo tipo di merce ora il secondo capitolo riguarda una cosa molto più complicate di lavori di pubblica utilità i lavori che hanno come oggetto produzione non tipicamente mercantili riguardato lo sforzo del modello di sviluppo più complesse perorò la tralasciare
Fermiamoci però sul primo punto
La riduzione del lavoro non vedo che lei è relatore forse era stamattina il professor Vaggi
Vorrei rassicurare
Dottoressa potest io le cui tesi sono analoghe
E molti altri
Non esiste una meccanica cita tra ipotesi di riduzione di orario di lavoro e incremento occupazionale
Però e possibile sulla base di alcuni calcoli immagini del gruppo di Pavia li ha fatti settore per settore calcolando naturalmente l'orario effettivo valore contro attuare e la presunzione di riduzione d'orario che si vuole imporre
Dire stimare ritenere la cifra che
Fatto sorridere più d'uno erroneamente che una riduzione Terra di lavoro dell'ordine del quale proponiamo nell'accordo non più occorre l'impegno solenne che il presidente Prodi e su due fronti in Parlamento porta
Audizione devono diverse centinaia a una incremento
Potenziale occupazionale diverse centinaia di migliaia e posti di lavoro sono ci sogniamo i vari settori possiamo arrivare a cifre che oscillano tra seicento settecento mila e finanche novecento mila
Unità di lavoro potenziali potenziali
Naturalmente non garantisce nulla nel fatto che poi queste unità di lavoro diventino donne e gli uomini in carne e sangue che vanno a lavorare a guadagnare a produrre però
Qui siamo nell'economia
La facoltà di Economia sapete bene che il concetto di unità di lavoro potenzialmente concetto vago e indistinto è già un concetto diciamo così che entra nella formazione del pensiero scientifico quindi può essere un punto di riferimento del pensiero
Ora quello che io sostengo sfido chiunque sosteneva una tesi di carattere diverso e che possiamo pure per vedere
Come alcuni fanno Cacace lo fa esempi
Che tra questi unità di lavoro potenziali e la realizzazione pratica solo la metà arrivi in porto
Ma insomma quattrocento mila posti di lavoro
Un terzo dalla decimo dalla tenendo conto che su due milioni e otto la disoccupazione dal su misura acclarata circa l'italiano è una cifra ovviamente specialmente considerevole
Ma possiamo valutarla come crediamo però il punto è che non esiste nella famosa cassetta degli attrezzi nessun'altra ripeto nessuno altro provvedimenti pensabile
Progettati i dunque eventualmente applicabile in materia di occupazione che abbia impotenza una forza almeno teoricamente misurabile signora devo
Non certo la formazione voglio aprire un capitolo ma mi divertirà ebbe a discutere di questo tema finalmente una volta per tutti avendo fatto
Il sindacalista per un piccolo numero di anni assistito a megagalattici accordi sulla formazione nulla lo porta
Non la flessibilità visto che siamo in una situazione di flessibilizzazione pressoché paranoica del mercato del lavoro e un incremento della disoccupazione
Costante né
L'introduzione di forme che su piccola scala avuto qualche successo però a costo di un incardinamento nella condizione di particolari settori del mercato del lavoro in particolare quello femminile modello olandese sul part-time
Né tanto meno gabbie salariali e salari poveri che maschera una condizione di precariato dilaga
Prometeo nero qualcosa può scegliere il modello che crede qui dentro ecco ma voglio dire dal punto di vista dell'impostazione di partenza la potenzialità occupazionali della misura riduzione d'orario di lavoro
Ancorché semplice spartizione del lavoro che c'è e quindi non ancora soluzione il problema principale creazione di nuovo lavoro è una misura potente per questo noi la vogliamo la visitiamo
Su questo abbiamo costruito uno scontro con la maggioranza fino alla crisi di governo grazie solo grazie a questo passaggio oggi possiamo sperare che finalmente il governo produca una proposta di legge all'altezza
Ora al di là della potenzialità teorica c'è qualche riscontro pratico e Geroldi prima dominava un libro importante quello vicini per sette giorni Tardelli anch'io sono incerto sulla pronuncia
Di questo cognome ma mi fa ridere ridere terre i tipi di Walter Tocci
Sullo studio del due mila casi inventariate dalla fondazione per logico sul lungo periodo e diritti umani delle compagnie la CGIL dovrebbero ricordare che ha sede in Dublino in cui abbiamo fatto tanti convegni
Tutti di Trigoria finalmente possiamo discutere sulla pratica
Nel senso che questa fondazione sull'ordine di due mila casi di riduzione d'orario variamente e complessa mente e anche contraddittoriamente realizzati nel continente europeo rileva un saldo occupazionale comunque di carattere positivo
è vero che c'è uno scontro in Germania tre sindacati padroni
Tre sindacati padroni
A dimostrazione che la scienza meno che mai in quella economica e neutrale sugli affetti della lezione di lavoro ottenuta grazie alla decennale battaglia dell'Ig-Metall nel settore metalmeccanico
Però basterebbe valutare quanto della disoccupazione importato dalla Germania dell'Est la Germania riuscita ad abbassare grazie all'uso regolare di lavoro e avreste delle cifre enormi dal punto di vista dal punto di vista né della lotta contro l'impatto occupazionale quindi suggerirei di crederci
Naturalmente siccome non ho una fiducia
Ideologica della scienza
So che essa Boltro opinabile sono un po'a fare io la bandiera allora a questo punto di vista c'è un quinte di scommessa di soggettività però da un ragionamento parla scientifico che mi fa possano che mi pare contestabile in Radice e un ragionamento per rifarmi sette evitare dei tanti altri non citi presenti però dovrà essere smentito naturalmente sulle unità potenziale di lavoro io scelgo questa strada e dico scommettiamo ci sulla riduzione d'orario di lavoro
Naturalmente la questione non riguarda solamente lo sviluppo occupazionale potenziare anche al Sud dove già la struttura industriale esistente aumenterebbe l'occupazione solo lavoro e nello stesso tempo l'uditorio di lavoro può essere connesse ovviamente alla nuova politica
Di sviluppo meridionale un potente incentivo alla delocalizzazione lo studio di aziende del Nord
Naturalmente poi riguarda la questione della diminuzione della fatica ora faccio ciò che ragionamenti ho chiuso naturalmente vista la grande contraddizione
Io mi sono fatto queste opinioni
Appunto anche mi par Geroldi o altre riportano vita
Beh in questi centocinquanta anni di storia industriale sono storie di sopralluogo
Grande studioso come Madison ricorda che dal mille ottocentosettanta mille novecentonovantadue Lucio gran lavoro media dei Paesi industrializzati del quarantacinque per cento
Dentro c'è tanta lotta e tanto sangue perché c'è gente che ha perso la vita
Per battersi rimuovere dieci quel per le otto quindi nulla è stato regalato non c'è un meccanismo economico come immagine Innocenzo Cipolletta che sviluppando la produttività naturalmente porta iniziò l'orario di lavoro balle
Lacrime e sangue per riuscire a ottenere grandi battaglie contro l'esistenza dei padroni quanto nel mille duecento o trentasette difetti sorridente inglese definisce
Il limite delle dieci ore settimanali per i fanciulli al di sotto dei quattordici anni di età gli economisti inglesi scrivono che l'economia inglese sarebbe morta di a livello è diventata la più potente del mondo piangevano prima piangevano oggi
Piangono oggi padrone euro torto prima hanno torto ci e questo mi pare abbastanza facile
Ora però voglio dire la grande contraddizione esattamente queste la bolla principale prima della riduzione dell'orario di lavoro era fai bene a girarlo era la faticaccia l'insopportabilità fisica psichica di un'estensione della giornata lavorativa conciliante
Oggi il problema che noi poniamo è diverso e per questo abbiamo difficoltà con i sindacati
Voglio sperare basta fare delle indagini anche se le indagini migliorano l'opinione favorevole a riduzione di lavoro negli ultimi tempi questi confortante con la gente comune perché in una qualche misura questo obiettivo è vissuto e sentito ero effettivamente come esterno c'erano un fatto di solidarietà riducono l'orario di lavoro per far fronte all'incremento della disoccupazione l'obiettivo esterno a me che lavoro nello stesso tempo come dimostra il movimento dei Cerbero
Francese scusate la pronuncia
E l'obiettivo Eno qualche misura lontano rispetto i disoccupati i quali trovano più conveniente lottare e hanno una qualche ragione anche se dal punto di vista della teoria economica non condividono vista residenza materiale la condivido eccome
Di avere un sostentamento immediato reddito
Trasporti sanità eccetera eccetera Servizi sociali gratuiti perché non possono aspettare che un domani la riduzione produco lavoro devono mangiare subito devono vivere subito e non si nutrono di analisi teoriche le distinte ideologiche i disoccupati
Elia ai giovani che cosa gli diciamo ma io sono d'accordo che l'avviso orale di lavoro rimodella il tempo di vite ha rapporti tra i sessi problema che quanto riduce di cinque ore i modelli poco parliamoci chiaro
Non siamo chiese cioè a quindici ore alla settimana quello cambia totalmente al rapporto tra tempo liberato il Tempo di Roma socialmente necessario quindi anche a questi settori dobbiamo spiegare demo con bis cioè c'è una difficoltà che non deriva dalla cattiveria
Delle l'organizzazione sindacale dalla protervia di Bertinotti ma una correzione reale in seno al popolo perdonatemi questa vedono espressione nuovista cui sono intellettualmente e culturalmente legata vera reale profonda
Che dobbiamo approntare per quella che è senza scava all'ardua ma cercando di risolverla dialetticamente se siamo convinti naturalmente se si pensa in un altro modo era sì penso in un altro modo si agisce in un altro modo allora
E mi avvio rapidissime dalla conclusione
Cosa può essere visto questo in serie difficoltà più utile di una legge generale io son contento delle cose dette da mia vecchia amica vecchia vietava di amicizia
Betty leone rispetto alla congruità una legge contro dazio
Dico che non solo è opportuna la citazione proprio sotto i veri sul secondo comma dell'articolo trentasei della Costituzione e la sciagurata bicamerale non può almeno per una modifica
E cioè che la durata massima giornaliera è fissata per legge raggiungerà il terzo comma proposito la flessibilità così come la Costituzione dice che raboso settimanale per il lavoratore il rapporto annuale della forma di ferie
è obbligatorio e neppure il lavoratore può rinunziarvi bella espressione un po'desueta
In italiano che la Costituzione terzo comma articolo trentasei già quindi costituzionalmente noi dovremo anche avere un limite la flessibilità un limite l'avviso comune fosso sindacati un limite alle tredici ore settimanali giornaliere Pardo un limite alla cancellazione del limite del lavoro straordinario perché il riposo c'è la salute psichica più che fisica in questo caso nel lavoratore è un bene costituzionalmente protetto dalla Costituzione che ancora una volta dimostra S una più avanzate del secolo la faccia di coloro che la vogliono cambia allora finisco la legge che ne vogliamo fare
E Geroldi ha partecipato a questo gruppo
Io conosco l'obiezione dei sindacati non solo per le dichiarazioni pubbliche ma anche per qualche con lucchetto privato che abbia avuto la fortuna di poter fare Chicco
Che se la convenzione se il problema del sindacato è cosa succede per i contratti a scavalco della data uno uno due mila e uno per favore compagne rischia di cui solo femminile siete presenti
Del sindacato le gentili bene possono che avete un'ora dopo che l'abbiamo elaborata e vi trovate l'assunzione tecnica
Più pulita di trecento di un Milan accordi sindacali per capire come si fa
A proposito del lavoro straordinario eventualmente concepire che il contratto superi la data i sei mesi cioè è una soluzione che anche un bambino può trovare e comunque siccome la possono presuppone che nel due mila siano conferenza trilaterale per discutere quello che dice Geroldi e c'è un riordino della parte indiretto del costo del lavoro rispetto alla parte diretta
Per venire incontro la preoccupazione dei padroni dell'unità europea e tutti coloro che piangono per la mancanza di sufficienti profitti e perché la collettività si faccia carico di un problema sociale come è giusto che faccia e la riduzione dell'orario lo scarico su una parte sola che notoriamente debole e fragile come il patronato delle multinazionali quindi siamo fatti carico due queste cose lì dentro ci può anche risolve il problema di Cofferati Larizza D'Antoni che non vengono sbucciare dati alcune intese contrattuali tecnicamente c'è ampiamente la soluzione ciò che conta è se lo vogliamo fare uno che ormai il tempo stringe su questo c'è una fiducia e è scaduto esaurito anche per il Presidente del Consiglio ci attendiamo la risposta in Europa si muovono in molti su questa questione fatto che il Parlamento europeo aveva urtato contro vuol dire nulla perché la maggioranza di destra ciò che conta e che la sinistra compreso quella moderata abbia votato a favore di ha perso solamente per otto voti
Su una proposta storica collezione di lavoro che questa volta soccorso ringraziato risotti perde la pazienza Della Porta si occupa
Dunque adesso dare la parola affetti ricerca nazionale della CISL
Che ma porterà
E poi si prepari Ettore Sottsass
Basta
Grazie scusatemi la schematicità in cui da sul tempo futuri scriverò qualche perplessità la città che nasce dalla
Dall'incarico che ricopro del sindacato io sono il responsabile dell'ufficio internazionale dei metalmeccanici
Della CISL
A titolo di etichettatura non sono né tra gli scettici nei tagli eccessivamente sono tra quelli che sono molto preoccupato
Questo credo che non siamo tutti no allora in base a la la la mia esperienza del mio lavoro è stabilire rapporti con i sindacati metalmeccanici europei e non solo neanche partecipare seminari convegni dove ci si scambia dati si fanno confronti e si comincia anche a cercare di coordinare un poco
Le politiche le politiche contrattuali ecco in base a questo di esperienza su questo tema della riduzione d'orario di lavoro se guardo quattro situazioni esce dalle quattro situazioni più importanti
E cioè la Germania la Francia perché legato dividenti però anche l'Olanda io credo che per il triplice attenzione di quanto dobbiamo assegnato mi pare che in termini di bilancio risponde la domanda che ci è stata fatta in precedenza bisogna guardare all'esperienza tedesca per quanto riguarda la riduzione collettiva perché è l'unica esperienza in Europa dove riduzione massiccia esternalizzati lavarlo
Chiusa Grande categoria industriale sacrificata Tiziano ecco diverse tappe
E con diversi salti anche rinunce salariali anche rinunce salariali però questa è l'unica esperienza di riduzione collettiva dell'orario il Europa per quanto invece riguarda esperienze micro quello che è già stato io non farei tanto riferimento alle ricerche la polizia di Dublino farà il verso più riferimento all'Osservatorio sulla verso quanto tempo tra varie cioè l'applicazione della legge conviene Francia che un po'sulla quale fece ispirata anche il progetto di legge Authority riduzione dell'orario finanziata
Finanziata incentivata compartecipazioni
Tutte le parti sociali
Sull'utilizzo invece del party anche quegli apparecchi discusso poco poco questo fatto qualche accenno io io credo per olandese vada studiata maggiormente anche per i rapporti magari può sembrare paradossale che cito l'Olanda per stabilire rapporti tra tempo di vita
Riduzione dell'orario di lavoro ma anche perché l'unico paese dove risulta che sono state fatte delle ricerche piuttosto approfondite sull'utilizzo del part anche da parte di maschi e di femmine e al rapporto che questo atto i cambiamenti di stili di vita dei tempi delle città e anche i cambiamenti sociali quali
Nell'ultimo cambiamento del e costumi ed e dei nuclei familiari
Allora cominciamo con la con la Germania quindi è inutile che ci tra di noi ci dobbiamo convincere è una scommessa che vi ha tentato bisogna tentare bisogna fare una discussione che si salva per vedere quali sono i problemi che dobbiamo affrontare
No perché la mia preoccupazione
Allora il bilancio che viene fatto sull'esperienza tedesca io cito tre
Fonti non sospette perché non solo padronale la prima descritto sindacale europeo la seconda dell'associazione
L'istituto di Colonia dove diretto dal professor voce Duff sosterranno le forche accento in stretto contatto con ricche metallo fatto alcuni studi di carattere macroeconomico
Vedere non faccia tabelle non c'ho tempo eccetera eccetera troppi tre studi differiscono leggermente l'uno dall'altro
Paradossalmente il più pessimista è quello dell'istituto sindacale europeo dove dice che la riduzione generalizzata reti dalla categoria dei metalmeccanici è servita a scopo difensivo certamente è servita a scopo difensivo ma avuto scarsi effetti sull'atto offensivo cioè sulla creazione di nuova
Di nuova occupazione
Lo studio della l'agenzia federale per il lavoro parla dal mille novecentottantatré al mille novecentonovantadue poi circa seicentocinquanta mila settecento mila posti di lavoro che sarebbero stati conseguenti alla riduzione insultate dell'orario nel settore Metal nel d'assetto del metalmeccanico a cifre analoghe arrivano anche voce l'Hartford dell'istituto piccolo allora
Queste sono ricerche sul campo cioè sulle ricerche che partono
Che cercano che contrastano da un lato l'affermazione della Chiesa Metal
Che la riduzione dell'orario di lavoro
Dannoso per l'occupazione e dall'altro lato però ci dicono anche i limiti che questa può avere limiti impatti limitati che questa polvere sugli effetti occupazionale
Non dimentichiamo oltretutto che la struttura del tante l'industria metalmeccanica italiana è molto tedesca molto diverso dalla struttura
Tesi industria metalmeccanica italiana sopra nostra prepotentemente come sapete piccole e medie industrie quella tedesca alla percentuale di piccole e medie industrie notevolmente più basse rispetto rispetto alla nostra cucciolo su questi fatti sopra su questi dati gli affetti che in un contesto ancora molto teso olistico avuto la riduzione funzionari Tito nel contesto di organizzazione ancora molto terroristica cioè prima prima del dell'intervento e la fine del mille novecentonovanta ha avuto una riduzione dell'orario di lavoro dei grandi gruppi industriali tedeschi e ne permette
Cosa si dicono i compagni tedeschi Chandhok sul dibattito che dovranno seguire con più attenzione che con meno propaganda all'interno detriti fetali all'interno delle che metal di bilancio di questa esperienza
Il dibattito tra chi dice bisogna consolidare le trentacinque ore e consolidare le trentacinque ore vuol dire intervenire rispetto attrezzature
Il treno rispetto al livello di straordinaria si sono dati sullo straordinario in Germania che non solo a livello italiano però certamente il distacco tra orario legale salario contrattato e orario di fatto è un dato di fatto
Negli ultimi anni notevolmente accresciuto qualcuno mi diceva che in precedenza no consesso analogo ittita euro la seconda è la gestione a livello aziendale delle riduzioni
Perché la gente ha gestito dal livello aziendale delle riduzioni perché in molti casi il passaggio alle trentacinque ore no ha comportato una riorganizzazione degli orari ma anche una riorganizzazione dei processi produttivi molto spesso molto spesso qui facciamo tra di loro con peggioramento delle condizioni di lavoro o senza nessuna passo creazione di posti di lavoro aggiuntivi e cioè sia recuperato produttività in altra formale grazie ante attinenza guardano si fanno gli accordi aziendali però è come se ci fossero certo momento cioè il rapporto tra gli attrezzi tratte da aziende solo di questa di questa natura otto spesso anche grazie
Anche grazie l'avvallo del decreto legislativo mi sono occupato dell'industria turistica per tutto il primo tempo
E vi dico che Salvati e notti in giro per la Germania sere tante anche per illustrato perché magari nella gara scritte sui giornali non si dicono invece finale sindacali però c'è in oggettiva difficoltà da parte dello stesso sindacato tedesco al Festival flessibile
Al Sestiere straordinari casistica le flessibilità tant'è vero che a parte persino la discussione sull'uno o l'allargamento dei livelli dalla contrattazione generale alla contrattazione di fabbrica perché si perde popolo il conto che senza strumenti serie
Incidenza sulla contrattazione a livello aziendale rischi di perdere i risultati che poi ottenere la contrattazione
Nella contrattazione da qui la proposta che fanno nell'ultimo c'è l'intervista di Stryker Bozza molto recente dove si parla di riduzione d'orario a trenta ore per le aziende in crisi senza compensazione salariale S. seguito il dibattito tra riviste il responsabile della politica tariffaria lo stesso Zwickel è tutto incentrato su questo tema se chi dice proviamo andare avanti a vedere cosa succede se ti Nietzsche cerchiamo di consolidare però facendo in modo che il consolidamento sia un consolidamento effetti si parla più pacate le ore si parla di sesso flessibilità cioè tutte quelle cose che presenta i compagni francesi tre sei sette vorrebbero che dalla legge Fazio se non ci fosse
Ultima osservazione osservazione che ha fatto rivista ad un recente convegno organizzato da FIM FIOM e UILM loro ci sono fatica questa cosa senza intervento governativo certezza di incentivi per senza sostegno finanziario da parte del governo
Va ristabilisce auguriamoci che prima o poi aveva perché non si tiene più cioè il fatto dei
Non una vera tutto questo ausilio cioè questa possibilità
Di incentivazione a fortemente
Come Linate ha pesato molto nel nel riportava speriamo che cambi il quadro politico riscalda il quadro politico pur se può darsi che riusciamo davvero è quello che hanno in Italia doveva aiutare il padre dei fax anche per migliorare il nostro intervento sugli orari
Con contropartite occupazionale
Vado veloce scusa
La Francia il bilancio della cliente il bilancio della copia di sé certamente che lancia la rabbia ci può essere
Un aumento occupazionale a fronte di una riduzione di orario di lavoro con la copia dice anche che le parti sociali devono contrattare devono stabilire quanta occupazione ci deve essere per questo occupazione deve essere controllata dal committente senza l'avallo del come del resto ci sono i finanziamenti
I finanziamenti sono calcolate in base al numero di posti di lavoro aggiuntivi che vengono creati allora è molto limitato l'uso della della anche della terapia Enzo sullo zero tre per cento rispetto rispetto alla alla alla alla dimensione opposto occupazionale occupazionali francesi mai compagni francesi sottolineano il fatto che
è soltanto attraverso un rapporto tra le parti sociali che certa l'aumento di occupazione in cambio di riduzione
Già non c'è ancora nessuna ricerca in questo sono appunto preoccupato supporre successo sulla condizione di lavoro che le ha fatto il proprio stato ridotto
Non vorrei che fosse la Salus che non è tanto il problema dalla notte anche poca dalla notte l'altro telefono gli intenti al di sotto del trenta secondi e cioè si sono molto spesso degli scambi tra condizione di lavoro riduzione dell'orario di lavoro che sarebbe deprezzarsi sopra privati
Prima vedi di di andare dall'avanzo certi su certi accordi c'è discettare di cui parlava a chi mi ha preceduto Francia attacchi tempo c'è una discussione su questa cosa interessante di Fitoussi che lui anche curato accudisce per per il governo infatti è stato accusato da parte dell'opposizione di essersi convertito no diversa si è convertito da da scettico a propositivo mi fa tre scenario tra le cose che diceva lei
Il primo scenario è si applica la legge con le parti sociali che non contrattato
E il saldo occupazionale riconobbe il tempo per presentare queste questi risultati e negativo non è positivo negativo
Se le parti sociali e contrattano decentemente io delinea un altro scenario a a parità degli incentivi le autorità degli incentivi che vengono presentati se contratto no in maniera discreta e cioè sia a livello aziendale sia a livello di quadro di provincia a livello di Parks che molto molto poco utilizzate in Francia ci sono dei risultati ancora maggiore taccuino arrivava mio preoccupazioni non sono avuta cronista un accademico deriva dalle preoccupazione sindacale che non è quella di di dover andare a fare l'assemblea per convincere la gente ma è quella di sé richiedersi sessiste oggi anche nel dibattito che stiamo facendo con cui la compressione del livello di responsabilità con su cui si caricano le parti sociali tra la gestione di questa cosa te la qualità raccolti che la contrattazione deve avere e anche della qualità del dibattito che serve per fare questa questo intervento delle parti sociali che mio padre è fondamentale non è lei che ci vuole oppure rimandato tutto al di fuori della legge
E questo quando si rimanda tutto al di fuori della legge può anche essere un boomerang molte molte situazioni ho finito
Ho finito
L'altro giorno c'è stato un convegno dell'Assem dalla Federazione europea dei metalmeccanici su questo si tenta un coordinamento anche a livello europeo qui non è titolo di polemica perché bisogna discutere però bisogna discutere bene cioè non è che si può discutere assegnando agli altri delle posizioni accettata zero nella ferma stiamo facendo questo ragionamento vi sono alcuni Paesi che cercano di andare verso le tre tre cinque
Ne trentacinque poi nella terra che qui c'è tutta l'articolazione perché io sono più d'accordo con Delors che non coglie
Si deve essere uno statuto sui tempi di vita insomma CIPE inutile per farmi alito Agostinelli passare parlare di posteriore destro
E poi proporre delle soluzioni terrore terroristica anche la riduzione d'orario insomma possono essere trentacinque per tutti nello stesso modo
E nello stesso tempo si fonde l'articolazione dei tempi di vita insomma sedimentate le cose sono molto complicate e complesse non poche carte sono molto complicato
Ma detto questo a livello della Fermi si è stabilito che le trentacinque sono l'obiettivo no nell'affaire siccome la situazione è molto complessa vi sono gli operativi dieci mercati dei paesi dell'Est
Cioè una pressione fortissima che funziona anche in Italia lascia l'allungamento degli orari di lavoro da parte dell'impresa e non verso la sua riduzione faccio un suo intervento cosa sul Nord-Est che qui sono state dette e che è generale tutte euro
Allora per la prima volta si stabilisce che chi vuol stare della serie della rispettare delle politiche di contenimento
No Perception degli standard che dovrà essere rispettate è stato interpretato come in isolamento dei sindacati metalmeccanici italiani da parte del sindacato metalmeccanico grappe farsi turchi poteva volare cinquantacinque è più facile per poi arrivare a trentacinque o il più difficile possedendo servano a quaranta che lo giacobino Stargard possiamo starlet riferite ultimissima cosa a cui sono particolarmente affezionato perché ho fatto ho avuto molto i rapporti con i sindacati olandesi
Quando in Italia quando si parla distanza tra ora contrattuali migliorare il fatto
Sono molti straordinari
Strutturale ma tantissimi straordinario per la gestione del flessibilità
Gli studi di Olivier del cammello cioè dimostrano abbondantemente che lo strumento principe scelto dalle imprese ma io dico anche dei sindacati
Sindacati da un generale dei sindacati aziendali tastiere flessibilità è stata lo straordinario poi al contrario di culturale le ragioni se le ragioni telefoni salariale non farei dentro dentro la classe operaia tutta omogenea ci sono per le dimissioni l'accostò perché è accaduto all'interno perché certamente l'operaio della valutazione di fare straordinario come alle medesime si sente salariali operai terza categoria cioè i suoi Superman il suo riconoscimento professionale c'è anche qui la situazione non è tutto rotto campo
Qui abbiamo perso l'occasione storica deporre nel Norte glielo dico sempre agli amici e compagni tutti fisso più ampio del part-time per la gestione flessibile
Siamo il Paese più basso d'Europa per utilizzo del part-time
Punto primo siamo il Paese più alto dopo per l'utilizzo degli straordinari
Allora anche questo credo che dentro la discussione sugli orari di lavoro anche dentro la discussione sugli orari di lavoro e cambiamenti di stili di vita eccetera eccetera finisco subito in Olanda il quindici per cento ha scelto il part-time di quelle che erano fondati
E il dieci per cento di quelle che erano apartheid ha scelto di puntare maschi e femmine prevalentemente scene ne va anche molte ma anche molti pasticci acceso edito dall'esigenza della persona
Però possono essere inquadrate dentro una scuola no ma che dovrà essere data devo ormai non esistono più i disoccupati esiste il singolo disoccupato con dei problemi molto diversi l'uno dall'altro
Con delle aspettative tende comportamenti molto diversi l'uno dall'altro
Allora questa vicenda eletto dalla persona paradossalmente la società complicata che pone le vere difficoltà al sindacato certa la più semplice ai tempi in cui lavorava in FIAT trentacinque per tutti tanto eravamo tutti uguali oggi non è più così
Non si può più adottare queste si parla decreta la fontana dei problemi totalmente nuovo
Quando somma versata porno
Nomine Follini
Ricordo ancora
Ma
Seduta fra interventi programmabili
Quindi chiederei se c'è qualcuno pronto ad abbattere interessato
Farlo presente
Ma io intanto vorrei anticipare di
Il senso della conclusione di questo mio intervento
E il senso politico la mia conclusione
Che è un senso di profonda tristezza e frustrazione
Perché perché siamo in realtà di fronte a
Tre convegni sovrapposti
Tre incontri ma non qui soltanto anche in giro nel Paese
Che e essendo sovrapposti confondono le acque non farlo capire il problema vero
E il problema vero credo che
Quasi unanimità nel riferirlo
Alla disoccupazione in Europa non soltanto in Italia e al fatto che la politica e la politica economica in Europa e in Italia sembra assolutamente bloccata in modo drammatico
E non ci si rende conto che se lo dico io forse perché mi conosce possa essere credibile
Che
Il tentativo di fare l'unione monetaria
Che io ho sostenuto e continua a sostenere fino in fondo
Aveva a ed avrà ancor più bisogno un minuto dopo anzi possibilmente un minuto prima ma diciamo almeno un minuto dopo la realizzazione dell'unione monetaria un bisogno gigantesco di politica e di politica economica
Perché dico questa sensazione di grande tristezza
Eh perché se siamo d'accordo sul problema disoccupazione e di come l'Europa nel suo complesso si pone il problema della disoccupazione
E allora concludo con enorme tristezza perché vedo costretti tutti a parlare di trentacinque ore settimanali per legge per tutti
Questa è la più grande mistificazione che si stia facendo in questo momento nel dibattito in Italia e in Europa prevalentemente Italia e Francia
La Germania è andata avanti prima abbiamo visto i risultati più o meno che ha ottenuto e i riscontri allora vengo ai tre convegni sovrapposti
Il primo riguarda il problema dell'occupazione
E questo mio parere dovrebbe essere il convegno vero
Fu i convegni in giro per italiani euro
Il secondo è lo specifico
Sulle trentacinque ore come e perché e riprende il titolo di questo nostro incontro di oggi
Il terzo
Il le trentacinque ore come perché numero due
Parto dal primo
E io sento in giro troppo spesso ragionare su due equazioni
Che vengono date la prima in termini assolutamente rovesciati tra variabili dipendenti è variabile indipendente
E la seconda in termini mistificatoria
Quali sono queste due equazioni la prima è la relazione fra salario produttività occupazione
Ora eccome se Aitana invece le avevi scritto è uguale e metterci al quadrato avesse scritto che assolutamente matematicamente la stessa identica cosa
Che almeno uguale e Pecci alla meno due
Ora
Questo si sta facendo
La riduzione dell'orario di lavoro è un fenomeno fisiologico
Storico di lungo periodo che è frutto dell'aumento di produttività e che porta contemporaneamente all'aumento dall'occupazione
Con una piccola avvertenza è la variabile dipendente da tutto il resto non la variabile indipendente se anticipo lo so che non è d'accordo sto esprimendo la mia opinione
Se invertito i termini dell'equazione come dimostrano tutti gli studi e anticipo l'impatto dicendo ci sarà la produttività quello che ottengo
Credo che John Paul Fitoussi non sia
Possibile considerarlo nel demagogo
Né conservatore né economista della destra estrema italiana come il sottoscritto
Ma voglio dire gli studi ragionevoli su questi temi portano a dire che dibatto le trentacinque ore per tutti e per legge aumentano il costo del lavoro e riducono l'occupazione poi se le gestiamo ragionevolmente con la contrattazione forse ce la caviamo a parità di occupazione
è forse il segno che stiamo ancora un po'meglio qualche spiccioli Lino di occupazione via viene allora questo è la prima equazione
Noi abbiamo speso e non dimentichiamoci parecchi anni per discutere sul salario variabile indipendente e ci siamo ritrovati alla fine con il raddoppio del tasso di disoccupazione
Con una spirale salari prezzi con una spirale svalutazione inflazione svalutazione
E come abbiamo tappato il buco negli anni settanta e ottanta facendo la peggiore la più deteriore politica della democrazia cristiana decadente del pentapartito e accumulando deficit e debito pubblico
E di questo siamo chiamati oggi a pagare le conseguenze
In termini di occupazione e di sviluppo perché stiamo dedicando le risorse per risanare il passato non abbiamo le risorse per progettare il presente e il futuro creando una redistribuzione intergenerazionale di risorse imponente
La seconda equazione
Che è quella che invece viene misconosciuta
La seconda equazione lo sviluppo economico non fa più occupazione
Io credo che questa sia una profonda mistificazione un errore perché stiamo confondendo alcuni timidi segni di ripresa di un ciclo economico con un processo di sviluppo economico
In Europa dal novanta al novantasette abbiamo avuto un tasso di crescita medio di circa l'un per cento è ovvio che non potevamo non ha vere come effetto un aumento della disoccupazione
Il fatto che in un anno si possa passare dall'uno al due o al due e mezzo per cento e non avere effetti sull'occupazione nel nello stesso anno è assolutamente ragionevole fisiologico
Il problema vero politico nel senso nobile non è guidare l'economia lungo i cicli spontanei ma come progettare lo sviluppo che significa avere una crescita solida duratura per tre o quattro anni al tre per cento
E sfido chiunque a vedere ex post ritrovarci qui dopo quattro cinque anni di crescita al tre quattro per cento reale all'anno
Senza impatto inflazionistico a rifare i conti insieme a vedere se quello sviluppo non ha determinato effetti sull'occupazione non dico che basti
Però attenzione cancellare equazioni serie profonde confondendo lì con forme ridotte del movente
Forme ridotte dei governi perché sono quelle sulle quali invece forse si può poggiare la politica dell'occupazione
Che va fatta
Terza considerazione
Cioè passo al secondo convegno le trentacinque ore sul piano economico
Dire trentacinque ore intendo per legge uguali per tutti
E non c'entra nulla col problema della riduzione dell'orario che è un'altra cosa
Che è un fenomeno storico che è un fenomeno calato nella realtà territoriali e settoriali che è un fenomeno contrattato che è un fenomeno sul quale le relazioni industriali debbono avere il loro ruolo principe perché salario e orario sono le leve fondanti delle relazioni industriali
Allora le trentacinque ore sul piano economico poggiano su questi due presupposti gli ho detto a mio parere e cioè se si dice che l'orario
Ho come si diceva qualche anno fa il salario
è variabile dipendente e che quindi qualunque cosa è possibile perché la ex post la produttività comunque quadra i conti
Si fa un'operazione sbaglia
Secondo
Ha usato sul fatto che lo sviluppo comunque non crea occupazione e quindi il processo anche sul piano culturale intellettuale e naturale è un piano inclinato pericolosissimo
Se prendete quelle due stazioni concludete che allora bisogna ripartirsi le ore che esisto
Da qui la tristezza
E la tristezza diviene nel vedere alcune finemente intellettuali perché non me l'aspetto molto da destra la soluzione ma vorrei che ci fosse un salto da qualche altra parte
Alziamo il tiro un attimo
Su un progetto vero di sviluppo
Ed è purtroppo le trentacinque ore sul piano economico rappresentano la rinuncia
Alla grande sfida dello sviluppo e dell'occupazione perché passare attraverso un provvedimento che ripartisce l'esistente
Illudendosi tra l'altro che ripartendo l'esistente si ottenga un gioco a somma zero quando nove volte su dieci ha dimostrato in giro per l'Italia e l'Europa che è un gioco a somma negativa mi fa concludere con un
Grande tristezza
Per di più avendo dovuto combattere per vent'anni contro i modelli di forma ridotta
Al di là dei colleghi economisti ma certamente abbiamo combattuto vent'anni
Contro quei matti di Chicago e la teoria quantitativa che spiegavano l'economia con una sola equazione emergono uguale a P per x e dato x costante dato buco stante la moneta che risolve i problemi
Allora per favore ragioniamo insieme tutti quanti loro opinioni diversi ma non sulle forme ridotte dei modelli sulle forme strutturali modelli perché se tocco da una parte il sistema reagisce dall'altra e poi dobbiamo avere la responsabilità anche culturale intellettuale
A valutare l'impatto di un movimento da un lato che cosa provoca dall'altro e calcolare insieme i risultati finali se sono positivi a somma zero o negativo
Detto questo
Più volte è stato detto oggi da vari interventi ma attenzione in fondo qual è il problema riduciamo l'orario
A parità di salario nessuno negato che questo implichi un costo però tutti hanno detto beh ma c'è incentivo sushi e d'altra parte
C'è un costo da tener presente a mio parere fortemente sottovalutato della disoccupazione
Che ha un costo economico come economisti dovremmo tentare anche misurarlo ma non solo economico
E allora proprio per questo io mi chiedo
Se sussidiare la riduzione dell'orario con quei risultati piuttosto incerti precarie deludenti sul sull'obiettivo finale non sia un gigantesco spreco di risorse
Perché siamo nell'ambito di un vincolo di bilancio o no o crediamo ancora che non esista il vincolo di bilancio che se non esiste
Richiamiamo comincino e lo rifacciamo ministro del tesoro problema risolto ma se crediamo che esista al vincolo di viaggio dobbiamo avere la responsabilità nell'allocare le risorse allora quei mille miliardi
Che vanno a incentivare la riduzione dell'orario in quel modo
Della quale lo sappiamo bene i risultati non potrebbero essere utilizzati in altri modi ad esempio l'ultima cosa non me la sarei aspettata francamente ma nel fare se nell'ultimo libro dice poiché nella realtà americana
Quelli che sono più a rischio
Sono i lavoratori della fascia bassa allora Sussi diamo l'occupazione nuovi la disoccupazione ma l'occupazione dei lavoratori della fascia bassa perché non non possono essere facilmente riqualificati e quant'altro piuttosto che è sussidiare la loro disoccupazione sussidi diamo la loro occupazione
E allora mi chiedo
E qui vengo mi è piaciuta molto l'idea
Dell'amico non compagno della CISL oltre c'era questa piccola distinzione
Nel dire attenzione perché è una profonda ha detto una profonda verità attenzione ci sono i disoccupati e sono tanti ma non c'è la disoccupazione allora se non capiamo questo
Che non esiste la disoccupazione perché non esiste più quell'economia monolitica taylorista fatta da grande impresa con grande capitale che si scontra col grande sindacato eccoli grande proletaria ma esistono i disoccupati
Come realtà territoriali mentali individuali soggettive enormemente diversificate
Allora mi chiedo se dobbiamo spendere risorse spendiamo risorse che non costano nulla per esempio una mia vecchia proposta se azzeriamo i contributi sociali e prelievo fiscale per due o tre anni ai giovani che stanno al primo impiego
E non mi vengano a raccontare che l'INPS ci perde il gettito
Contributivo e le finanze gettito fiscale perché quelli sono disoccupati e tali rimarranno e quindi quel gettito non ci sarebbe comunque e visto che ci sono i disoccupati e parlare disoccupati in Italia significa parlare prevalentemente salvo casi tragici dei quarantenni della riconversione industriale ma è un'altra disoccupazione un'altra motivazione un'altra tradizione sintomatiche
Significa parlare di giovani sotto al ventuno a ventinove anni concentrati nelle aree del Sud
Allora perché debbo sussidiarie un'industria che prevalentemente sta nel centro nord perché stava
No perché duecento che sta non è che dove non c'è non c'è voglio dire allora vado a ridurre l'orario di lavoro
Nelle aree dove non c'è la disoccupazione qua potremmo entrare nel merito di della qualità dell'occupazione
Del Nordeste che abbandona la scuola per andare a lavorare in fabbrica con una scolarizzazione una preparazione culturale assolutamente disastrosa e questo è un problema che ci troveremo fra qualche anno perché non è che dove c'è la piena occupazione non ci sono i problemi
Ma se parliamo di disoccupazione sta da un'altra parte
E allora a parità di costo
Di risorse non c'è una responsabilità collettiva politica di assegnare queste risorse del modo più efficace e più efficiente possibile
Per esempio io queste frasi a mio pallino la mia idea azzerato i contributi sociali il prelievo fiscale per due anni per l'avviamento al lavoro allarghiamo i contratti di formazione lavoro
Ad esempio poi vediamo fra due anni
Che cosa che cosa succede
Ultime due
Proprio due secondi Federico Gelli annotazioni sparse a ruota libera
La prima
Attenzione ho sentito tutto il giorno per quello che mi è stato possibile son dovuto assentare per gli esami insomma per il resto cercato di sentire mi pare che si sia un pochino dimenticato
Che in Europa e in Italia
Gioca su tutto questo ragionamento dell'occupazione un cuneo pesantissimo per quel confondiamo il salario con il costo del lavoro
Questa è la realtà
I salari italiani sono bassi il costo del lavoro italiano è alto allora siccome questa è una banalità contabile statistica e della realtà non dovremmo preoccuparci di valutare quali sono gli strumenti e i mezzi per far sì che il salario presta il costo del lavoro si riduca e allora anche qui non va rimesso in discussione l'intero apparato fiscale e contributivo di questo Paese
Non va rimesso in discussione il fatto che non abbiamo un alcuna pressione fiscale sul lavoro produttivo
Altro che cinque ore di riduzione e l'ultima notazione sul discorso orario e qualità della vita
E certamente voi professori universitari questo l'abbiamo già applicato da tempo la riduzione dell'orario che aumenta la qualità della vita voglio dire un al di là di casi sporadici ma insomma le tre ore settimanali di lezione per legge perché di questo noi vorremmo essere responsabili fortunatamente Tiburtino mi fanno un po'di più pazzo ex
Questa è veramente rossa
Perché se vogliamo ridurre di cinque ore settimanali
La fatica di chi sul serio lavorano non Dinoi c'è un intellettuale dalla gente che sul serio Sanza la mattina del cinque sette beh basterebbe far funzionare l'autobus o il tram i servizi pubblici altro che cinque ore alla settimana ma vi siete mai resi conto che in zona industriale vere come Milano e Torino sottoscritto ci ha vissuto direttamente per qualche anno come operaio per mia fortuna ma che l'orario di lavoro in fabbrica è una cosa e l'orario di impegno se calcoliamo l'uscita da casa di entro la casa è un'altra e mediamente vada un'ora un'ora e mezza perché a Fortunato al giorno
Allora quando facciamo un ragionamento sulla qualità della vita che è sacrosanto
Cerchiamo di mettere a posto i tasselli nel quadro qui c'è un settore pubblico che deve avere la responsabilità di fornire alla collettività servizi collettivi che migliorino la qualità della vita dopodiché invece si pretende che un settore pubblico parlamento e governo sin piccino non perché si implicito ma che pensino di definire per legge
Ciò che sul piano della realtà storica ed economica risolve molto meglio in modo efficiente la contrattazione tra le parti sociali
Perché è il principe poi a mio parere uno dei capisaldi anche della pluralismo e della democrazia economica
Io capisco che l'articolo uno dalla Costituzione Mario recita
L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro però tu sai meglio di me
Che la proposta iniziale non era così
La proposta che fece Togliatti era che l'Italia è una Repubblica democratica fondata sui lavoratori
Perché perché si voleva introdurre un concetto di classe di lavoratori giustamente oggi o ingiustamente ma questo è fu solo il compromesso democristiano e togliattiano che lavora a Torino mettiamoci lavoro che è una cosa generica piace a tutti anomala no no no no no parlo solo mi fermo all'uno nella per cui questo articolo uno della Costituzione io francamente lo riscrivere un po'meglio oggi
Perché dire che l'Italia è fondata sul lavoro significa nulla perché significa come la vecchia barzelletta su Berlinguer degli anni Settanta buonanima che diceva che l'orizzonte socialista vicino
E poi si chi non la salita spiego dopo
Del relativa
Probabilmente la Servedio cicatrice frazionabili qualcosa
C'è come perché ove del secolo come un altro convegno francamente non sappiamo
Sarà
Proprio da questa persona del c'è scritto perché secondo voi aggiunge perché sì perché no perché lui e quindi diciamo anche quel tappeto rientra così perfettamente all'interno della della vostra
Ma questa data la discussione non è accertata in panico di comunicazione ulteriori io ho ascoltato la discussione fino a questo momento trovato molte sollecitazioni dal dibattito vorrei portare un contributo dal dal mio punto di vista controlli sindacalista che servendosi di G. novantacinque ha prodotto questa iniziativa e su due aspetti soltanto io debbo dire che credo l'interesse per la giornata di oggi che credo possa essere condiviso dai presenti almeno mi auguro è probabilmente nell'esigenza che tutti avvertiamo di costruire dei luoghi di confronto vero di merito
Non punto su schieramenti o parlare delle trentacinque ore per parlare di altro
Quasi avendo la sensazione che in qualche modo l'agenda politica sia già occupata Beard altro e che quindi questo risulti finisca con l'essere solamente di scambio
Oggi si è parlato molto di di merito se cercate di un confronto vero anche tra posizioni diverse
Ecco e tutti conveniamo mi pare che comunque stiamo parlando di qualcosa che può aprire uno scenario culturale diverso una prospettiva di civiltà ed è vero che rispetto a questo vi è probabilmente uno scarto
Nell'atteggiamento troppo difensivo della sinistra del sindacato
E allora dobbiamo ragionare tutti su come può invece diventare modifica culturale costruzione del consenso che essenziali perché possano diventare altro dalla così dallo slogan pubblicitario e come questo naturalmente però determina un conflitto perché vede interessi che sono adesso che sono contrapposte
Allora il vaso che voglio dire sono la prima
Se la riduzione dell'orario così come l'abbiamo proposta oggi
Va iscritta dentro una rivisitazione di politica dei tempi io credo che questo aiuta a tenere assieme l'esigenza dello strumento legislativo quindi la legge sulle trentacinque ore anche con una data di partenze di avvio con il modello contrattuale quindi con l'applicazione concreta
Della della proposta
Con la costruzione di un modello di sviluppo sociale e dei consumi differenti
Ossia perché questo chiama in causa la responsabilità della collettività e degli attori sociali in campo rimasta cosa leggo sotto doppio versante che è stato già detto lo voglio
Riprendere quello della produzione
Quindi dalla parte sull'ampliamento possibile dell'occupazione fosse anche solo nel senso di Finzi visti dove sono stati i contratti di solidarietà che Roberto Schiattarella stamani richiamava o comunque anche solo nel lavoro a turni o quello che può essere più
Nel medio e lungo periodo e per il sindacato cosa questo invece significa in termini di recupero di controllo sull'organizzazione del lavoro laddove spesso in questi ultimi anni
Abbiamo spesso monetizzato le condizioni di lavoro nelle fabbriche nelle aziende e quindi non abbiamo agito al controllo sulla sulle sui processi di riorganizzazione
E sul versante ancora della riproduzione sociale veniva detto molto bene stamani mattina nel pomeriggio anche dalla Betty leone ossia come possibilità di cambiare modello di sviluppo sociale dei consumi e potere assumere il tempo libero dal lavoro come diceva anche Geroldi come fattore possibile di crescita che quindi modifica e rimette in discussione anche le stesse relazioni tra le persone
Quindi come questo significa la possibilità anche di inversione di lavori di attività di servizio oggi non immediatamente riconducibile alla produzione di merci di utilità sociale riconoscimento del lavoro di cura la redistribuzione del lavoro tra i sessi
Ecco io credo che dentro questo c'è lealtà all'opposizione e il conflitto che Confindustria sta operando nei confronti delle trentacinque ore della legge in particolare
Perché è vero come dice Mario Agostinelli che Confindustria si oppone a questo perché non tornerà la perdita di controllo sulla prestazione lavorativa
Che se viceversa agita nei luoghi di lavoro può appunto ritornare ad essere uno degli elementi su cui sindacato esercita una propria funzione
Ma perché la perdita dicono perché il controllo sulla produzione lavorativa pretende di essere un controllo sul modello di sviluppo un controllo sul modello di produzione un controllo sul modello sociale
Quindi credo che ha questa valenza che è molto grande che non è soltanto su
Il secondo livello di contrattazione di cui dirò tra un momento ma è proprio sul significato di un modello di sviluppo che c'è
Allora ecco l'arrivo secondo punto io vedo in questo nesso tra la logica dell'intervento che stamani mattina si proponeva Roberto Schiattarella nella sua relazione il filo conduttore delle attività Antonella Picchio
Le voglio richiamare perché
Tu distinti io credo che diversamente dal passato a oggi è stata possibile un'interazione tra una cultura delle donne sia permettono cultura economica femminista e no cultura economica nel senso tradizionale più stretto
E ne passa di questa interazione fosse positiva e il nesso fosse possibile e voglio riprendere i punti che Roberta stamani richiamava nella sua relazione partendo in quello che è stato il più discusso la questione dei costi
La questione dei costi oppure del minor guadagno come anteprima veniva detto
Almeno in una prima fase io credo che sia giusto è fondamentale in una prospettiva di civiltà come l'abbiamo definita chiamare in causa la collettività e quindi un costo sociale
La politica di incentivi e disincentivi
Se come dice fiero grandi deve avere ma soprattutto il il valore di porre un freno allo straordinario e questo si fa anche se si pone se si abbassa il livello dell'orario legale
E quindi si rende costoso il l'orario che sta oltre le trentacinque ore differenze di oggi dove invece questa cosa
E molto e molto economica questo è l'impegno all'intervento della collettività a sostegno di questo obiettivo sociale però io non credo che rispetto a questo le aziende possano chiamarsi fuori da questo costo sociale
Altrimenti non mi spiegherei perché dall'opposizione di Confindustria
Confindustria si oppone
Perché la la la riduzione delle ore di lavoro
Che significa una possibile prevista di controllo da parte dei lavoratori sul proprio perché di lavoro sulla propria prestazione lavorativa significa alcuna contraddizione rispetto ad una flessibilità senza regole
E quindi ad un modello di sviluppo che questo propone
Allora se come diciamo Antonella Picchio richiudiamo nella teoria economica
Le condizioni di lavoro e nella concreta nel racconto nella concreta pratica sindacale le condizioni di lavoro
Nell'agire concreto
E quindi riusciamo ad affermare le esigenze le compatibilità delle persone che lavorano oltre a quelli delle aziende e li mettiamo il conflitto in contraddizione ed è e attraverso questo recuperiamo una diversa
Una villetta ricomposizione questo io credo costituisce un costo per le aziende corsa che al quale le aziende non possono sottrarsi se questa lamenta che viviamo
Ma che si facciano ragionamento Roberto Schiattarella stamattina faceva da metto che io credo assolutamente condivisibile se storicamente se l'esperienza dimostra che la riduzione dei posti di lavoro aumenta degenera aumento di produttività noi abbiamo un'invarianza dei costi sul piano formale via non tradita ma diminuiscono i salari telefoniamo
Di costi appunto al Maga di riduzione del lavoro di invarianza di salario e non abbiamo una una una diminuzione dei profitti e però chiedo che questo porta in prospettiva di una distribuzione differente nella scala di profitti e dei faraoni del del reddito e della produttività
Perché Confindustria quando mette in contrapposizione non non c'è contrapposizione ma Confindustria come una contrapposizione tra modello del ventitré luglio
E riduzione delle trentacinque ore pensa proprio alla riduzione del secondo livello di contrattazione
Che è il luogo dove noi in modo fattivo riusciamo a misurare la produttività riduce questo livello e non vuole che il contratto nazionale espliciti
La produttività di settore che cresce e che noi riteniamo debba poter andare a pagare una riduzione della di lavoro sulle trentacinque ore quindi io credo che in questo c'è comunque la modifica della distribuzione delle ricchezze del reddito
E del potere perché oggi la crescita la produttività non passa mai
Oggi avesse la produttività va in gran parte profitti e quindi quando domani si definisca con accordi produttività andrebbe riduzione del salario sarebbe la distribuzione differente quindi anche questi io credo sia sia posto secondo elemento che derubato scattare diceva valorizzazione capacità operativa propositiva a livello locale io credo che questo sta nella non contraddizione
Nella non contrapposizione tra legge e e contrattazione e invece li legge come sostegno ossia come grida universale
E di diritti indisponibili anche alla stessa contrattazione che sono validi per tutti e che per tutti indipendentemente anche da noi della da una pluralità di modelli lavorativi e di vita individuali costituisce farà una soglia più avanzata perché comunque anche per i lavoratori precari
Avere un riferimento di trentacinque ore di orario è diverso da quello di quarantadue e rispetta questo è possibile anche negli orari differenziali di trenta trentuno trentadue ore che hanno il valore economico e di tempo differente
Allora io credo che su questo visto che si ragiona anche molto di orario non solo settimana di orario annuo anche la proposizione di alcuni vincoli e limiti
Se ha richiamato l'articolo che la Costituzione sulle sul limite dell'orario giornaliero il fatto che l'accoglimento della direttiva comunitaria non potesse significare e comunque è sufficiente che ci siano undici ore di riposo e poi l'orario si dipana in una settimana come si crede e credo che questo è uno di quegli elementi non disponibili alla contrattazione che vanno definiti per legge ultima questione
è è l'ultimo titolo della griglia che scappa nella ci propone e che e ritorno appunto quali considerazioni di Picchio cioè la coerenza degli interventi e la non contraddizione tra gli obiettivi
De quello che poi trovare il team salvate ci diceva anche come non mettiamo in contraddizione la riduzione dell'orario la politica dei tempi e l'occupazione io credo che una contraddizione non ci sia e credo che la discussione di oggi l'abbia posto in evidenza
Significa come rendiamo esplicito la quantità e la qualità di lavoro dei lavori differenti per donne e per uomini il famoso triangolo che
Che abbiamo già avuto modo di conoscere nel
Nel passato e che oggi si è stato ricordato questo richiamo nuovamente quindi confusione a quale modello sociale e a quale prospettiva di civiltà però se non c'è una contraddizione questa contro questa non contraddizione va fatta vivere l'ha fatta vedere l'iniziativa
Anche come queste va fatta continuare io credo in una in una politica di coinvolgimento e di allargamento del consenso che sul merito e sulle eletti del metodo di lavorazione faccia il punto di partenza principale
Grazie
Poi
Cercherò di essere breve anzi telegrafico compensare i pochi oggi soffrisse
Dunque mi hanno chiesto di dire qualche parola sul problema delle trentacinque ore visto dal punto di vista del Mezzogiorno
Comincerò col Parma osservazione forse pontino
Paradossale e cioè in tutto questo dilagare di ISO occupazione europea
Per quanto strano possa sembrare Italia che viene sempre presentato come il Paese più debole uno dei paesi eccoli almeno rispetto al cuore dell'Europa sostanzialmente è andata eseguite dal problema della disoccupazione
La disoccupazione in Italia è concentrata nel Mezzogiorno mentre negli altri Paesi europei la disoccupazione è connessa industrie in declino problemi di ristrutturazione problemi di competitività internazionale invece in Italia la disoccupazione è un problema di sottosviluppo regionale quindi ha una configurazione versa a una localizzazione geografica diversa e quindi a caratteri completamente diversi da quelli della disoccupazione europea
Ora rispetto a questa situazione italiana disoccupazione e Mezzogiorno legati insieme il problema della legge sulle trentacinque ore come si può porre prima osservazione
Numero di ore lavorate nell'industria perlomeno nelle attività lavorative del Mezzogiorno è un'incognita ancor più che in altre regioni
Sentivo dire da tutti quelli che mi hanno preceduto che le ore effettivamente lavorate sono un'incognita dovunque lo sono ancora di più nel Mezzogiorno sono quaranta solo cinquanta sono sessanta non si può sapere dipende dalle circostanze
E hanno anche un andamento assolutamente irregolare
Perché queste piccole manifatture di fatto sommerse seguono l'onda della domanda e quindi un mese si lavora sessanta ore alla settimana del mese dopo ci lavorano venticinque consigli aperti quello che conta è la flessibilità ora la battaglia attuale ufficiale rispetto all'economia del Mezzogiorno ed intervenire cercando di ridurre il costo del lavoro
E in questa battaglia ufficiale ci sentiamo dire che il provvedimento di legge sulle trentacinque ore sarebbe assolutamente antitetico controproducente non farebbe che aumentare il costo del lavoro cioè esattamente il contrario di quello che si ritiene la medicina corretta per l'economia del Mezzogiorno
Di fatto per quello che ho detto prima è che credo che sia corretto la riduzione del costo del lavoro del mezzogiorno sul piano dei fatti e già attuata non c'è molto più grave giungere a quello che accade
Nell'economia del sommerso e non dimentichiamo che il mezzogiorno oggi sopravvive di economia sommersa signore ci chiediamo come ha fatto ha vivere il Mezzogiorno dopo la fine dell'intervento straordinario dopo la fine dei lavori pubblici dopo la chiusura dei cantieri anche giustamente ad opera della magistratura dopo la fine della politica generosa dei sussidi
La risposta è il Mezzogiorno vive di lavoro nero naturalmente questo sommerso a una moltiplicità di configurazioni visto le riprese
Medio-grandi già emersa è che poi naturalmente commettono un lavoro fornitori sommersi e niente asiatica fino al lavoro veramente nascosto che fisicamente non si arriva nemmeno materialmente a scoprire
Ora in questa situazione è evidente che le trentacinque ore due parole la legge sulla trentacinque ore non avrebbe un effetto un'incidenza immediata e concreta però a mio avviso sarebbe nel quadro della politica economica del paese e in particolare nel quadro di questa zoppicante politica per il Mezzogiorno sarebbe un grandissimo e significativo segnale perché indicherebbe che finalmente la politica economica nazionale non intende più rimediare ha problemi del Mezzogiorno con questi il venti estremamente deboli come la riduzione ufficiale del costo del lavoro applicato a una situazione in cui costo del lavoro e già ridotto nei fatti
Ma intende invece battere una politica in cui il grosso del lavoro può anche essere sostenuto possiamo permetterci il lusso di ridurre le ore di ufficiali di lavoro da quaranta trentacinque però noi combattiamo il problema del Mezzogiorno come si devono combattere i problemi delle regioni in ritardo cioè con una politica industriale con una politica di intervento propulsivo dello sviluppo
Quando intendo intervento propulsivo dello sviluppo evidentemente io posso intendere almeno due cose anzitutto una politica che potremmo chiamare il pronto soccorso perché il problema della disoccupazione meridionale
Pressante e la disoccupazione ormai come sappiamo lascia grande spazio alla criminalità e alla violenza quotidiana
E allora occorre un intervento immediato dopo essere anzi forse deve essere anche un intervento sul piano delle opere pubbliche io non penso affatto alle opere pubbliche faraoniche e inutili come il ponte sullo stretto di Messina
Penso a quelle moltissime opere pubbliche di completamente il miglioramento sono assolutamente necessario nelle infrastrutture nelle strade nelle non parliamo delle ferrovie nel Mezzogiorno
Perché il lavoro che Tecce trenta quarant'anni fa Cassa per il Mezzogiorno ormai è superato
E il vero che le infrastrutture della cassa cambiarono allora il punto nel Mezzogiorno ma dopo di allora le regioni del centro nord hanno continuato a costruire infrastrutture e invece il Mezzogiorno più o meno si è rimasti là dove siete arrivati
Quindi sarebbe grandissimo spazio per un intervento immediato e urgente sul piano delle infrastrutture
Sul più lungo raggio passato il pronto soccorso è evidente che una politica di sviluppo industriale e indispensabile
Allora perché noi pensiamo che sia giusto due quesiti primo perché noi siamo si è giustificato intervenire sul problema delle trentacinque ore
Con una legge e non affidarsi alla spontaneità della storia non affidarsi alla contrattazione sindacale e qui abbiamo già avuto molte risposte questa giornata di lavoro Semioli lasciamo fare al mercato la tendenza esattamente contraria
Perché il patronato ha tutto l'interesse a prolungare le ore di lavoro a fare gli straordinari perché costa meno perché il lavoro straordinario flessibile per tutte le ragioni riletto perché io stesso come voi le abbiamo ascoltate tante volte
Nel corso di questo dibattito
E anche perché da parte dei lavoratori vi è una inclinazione a accettare lo straordinario perché arrotonda il pentito perché semplifica molte situazioni piuttosto che accettare una riduzione dell'orario di lavoro quindi abbiamo avuto degli interventi da parte di sindacalisti quali addirittura ci hanno detto che per convincere nelle assemblee di fabbrica ad accettare una riduzione dell'orario di lavoro occorre un certo sforzo di ragionamento è un certo sforzo anche viabilità di eloquenza il che significa che se noi lasciamo fare al mercato
Padronato e lavoratori si troveranno invece d'accordo nel prolungare gli orari di lavoro è infatti la storia ci insegna che la riduzione dell'orario di lavoro è avvenuta attraverso contrattazione sindacale centralizzata non è mai avvenuta attraverso la spontaneità individuale delle contrattazioni di mercato
E se la contrattazione sindacale come in queste circostanze non può avvenire allora interveniva legge non vi è nulla di strano che una legge democraticamente approvata attraverso con tutte le garanzie democratiche delle procedure parlamentari si ponga a tutela di una classe lavoratrice
Piuttosto che a tutela un'altra classe in questo momento storico non vi è assolutamente nulla estrarlo sul piano della organizzazione democratica
Di una popolazione di un di un Paese che il Parlamento intervenga anche a stabilire questo questo problema il problema della durata del lavoro
Allora rimane l'ultimo quesito che è quello sollevato dal professor Baldassarri e cioè supponendo di avere superato questi difficoltà siamo arrivati ad avere la legge sulle trentacinque ore che difetti che effetti possiamo aspettarci
Il professor Baldassarri ci ha detto
Sarebbe sbagliatissime o pensare che questo sia una variabile indipendente nel senso che se riduciamo per legge l'orario di lavoro
E avremmo poi come conseguenza l'aumento dell'occupazione in maniera diretta o in maniera indiretta attraverso diversi meccanismi comunque sarebbe un errore aspettarsi una concatenazione favorevole
Questa diceva lo stesso professor Baldassarri è la sua opinione e io ovviamente avendola ascoltata solo il primo a rispettato vorrei però ricordare
Un altro opinione espressa quasi cento anni fa da un altrettanto illustre economista che si chiamava Luigi Einaudi il quale richiamava alle lotte per la riduzione dell'orario di lavoro dei braccianti Della Valle Padana
E diceva partire memorabile delle sue lezioni di politica sociale
Che e queste lotte dei braccianti della Valle Padana avevano portato non soltanto ovviamente un passo avanti nella civiltà paese un miglioramento della qualità della vita anche avevano innescato una serie di miglioramenti tecnici coltivazioni agrarie
Perché i padroni cercano di migliorare la produttività in corrispondenza dell'aumento del costo del lavoro cioè in quel caso eliminabile osservava la lotta per la riduzione delle ore di lavoro aveva funzionato
Questo evidentemente non è il linguaggio Rinaldi e il linguaggio di Baldassarre aveva funzionato proprio come variabile indipendente vi
Bene bene glieli raccomando la lettura di questa pagina che è stata pubblicata il pubblicata recentemente la rivista di politica economica luglio mille novecentonovantasette i numeri due fascicoli speciali curati dal professor Baldassarre
Grazie
Basta
Uno
A questo punto del convegno dire qualcosa di nuovo veramente arduo quindi
Spero prendendovi molto poco tempo isolamento qualcuna del considerazioni Carmelo prefisso di fare
Che tagliando quanto è già stato detto verrà fuori un insieme di considerazioni un po'Montemar filologico orientamento ciascuno può facilmente ricostruirlo parte
Dico molto accordo quanto stava dicendo il professor Graziani sul fatto che non solo non c'è niente di strano che in Parlamento forze politiche forse diciamo meglio eccetera SIOC sì oggi dell'orario di lavoro ma ritengo che sia doveroso anche se come dirò occuparci dei nei termini in cui si lo sta facendo sul diciamo come l'imposizione delle trentacinque ore mi sembra addirittura molto riduttivo
Vedo la disoccupazione così come il problema che oggi si pone
Rispetto al processo storico attraverso il quale l'orario di lavoro si è ridotto finanziato dagli incrementi di produttività dovuti al processo tecnico e organizzativo come il fatto che questo processo diventato talmente rapido che seguito affatica tanti aggiustamenti poi socio economici che esso con senta Ipalc questo soprattutto in Europa dove ci sono rigidi TAC culturali che altri paesi non ampiamente per fortuna
E soprattutto in Italia che viene dalla diciamo in questi ultimi periodi da un duplice banalizzo schematizzando dicotomia duplice
Fatto che accresce tutto fortemente i termini del problema uno e l'altro al la la svalutazione del novantadue
Che ha accentuato fortemente il dualismo dell'economia italiana consente do alla ad una quasi metà del Paese di approfittarne quindi di accrescere
L'attività produttiva sino a determinano situazioni di piena occupazione a fronte di
Otto a fronte di una metà del Paese che invece ne è risultata penalizzata
Perché non non ha potuto avvalersi dei vantaggi della svalutazione secondo punto negli stessi anni si è proceduto certo tutto procede ad un fortissimo aggiustamento sì di di di finanza pubblica e di di diciamo di presenza dello Stato nel sistema produttivo che ha portato si pensi solamente alle a tutta la vicenda delle partecipazioni statali ad una fortissima distruzione di posti di lavoro preesistenti mentre è stata praticamente inaridito il flusso di investimenti che veniva da tutto il settore pubblico
Quindi di fronte a questa situazione e il sistema politico non poteva rimanere inerti il fatto che le diciamo abbia preso un attimo ho dovuto prendere un'iniziativa come quella delle trentacinque ore però è deludente da questo punto di vista
Cioè il sistema politico che cosa avrebbe dovuto fare avrebbe dovuto diffidare sveltire incentivare il processo diciamo di redistribuzione di un reddito
Che le tecnologie consentono di produrre con un impiego di fattori sempre
Di fattori non solo non solo il lavoro ma anche di di capitale
E quindi il processo moltiplicatore dello sviluppo sia ridotto
Ne è derivato il fatto che
La la la distribuzione del reddito è sempre più sperequata e quindi nel derivato sul fatto che non può essere ridotto esclusivamente in termini economici ma anche ai temi sociali
Nel senso che diciamo quanti partecipano alla produzione del piuttosto non solo sono sempre di meno ma sono sempre più spinti a difendere questa condizione di privilegio rispetto a tutti gli altri problema del consenso e del quale si è parlato spesso stamattina degli ingressi esclusivamente da questo il professor Graziani ricordava alcune sue lascia se lasciamo alla sola contrattazione la determinazione dell'orario avremo aumenti dell'orario di lavoro e non riduzione
Al di là del fatto del come tradurre la legge sulle trentacinque ore quello che verrà perché
è difficile molto difficile applicare una redistribuzione del lavoro semplicemente attraverso l'orario in un sistema come quelli dal e hanno che è fatto ripeto di due di due sistemi economista tra loro estremamente diverso al nord non c'è diciamo lavoro da ridistribuire perché non ci sono lavoratori che rimangono fuori del processo produttivo al sud
Come anche Graziani appunto stava dicendo ridurre l'orario non ha senso in un'economia che di Anderson molto poco per i per tutti i motivi prima ricordava
Può veder però se ha una valenza ha una valenza di segnale politico di Indirizzo diciamo così al quale Boltiere diciamo due curve evoluzione del sistema produttivo nazionale in questo momento del resto
Sì siamo in una fase nella quale non solo lei se ci siamo Nanni di alti profitti
E quindi tutto sommato quand'anche nel derivassero costi per le imprese non non vedrà un lo vedrei anzi come un incentivo a ridistribuire questi profitti ci sono bassi investimenti
E quindi l'impresa nostalgie svolgendo il ruolo di sostenere lo sviluppo Massa su i seguente sostenendo il ruolo di difendere la quota di reddito di chi partecipa al processo produttivo lei per prima ovviamente
E siamo in presenza super in Italia ovviamente
Di un grande fatto redistributivo che è quello di andare diciamo che la riduzione delle rendite finanziarie che per il momento sta torna benefici esclusivamente del dell'impresa perché noi si si parla sempre di quanto possa lo Stato risparmierà sulla spesa per interessi non parliamo mai di quanto tutto il sistema produttivo sta risparmiando sul capitale sia accredito perché e che non è poco diciamo la situazione di generale abbastanza sottocapitalizzazione delle imprese italiane quindi il segnale puliti c'erano le condizioni e anzi l'esigenza di diciamo di intervenire su questo piano sul piano della registri io
Del reddito prodotto dalle attività produttive farlo attraverso una legge abbastanza grossolane direi forse banale
Perché allora in un sistema come quello italiano rischia di essere abbastanza poco poco efficace
Avrei visto meglio un sistema dove questo Pussy scritto diciamo in un sito incontra in un insieme di provvedimenti che portassero il primo luogo a redistribuire la localizzazione delle attività produttive
E quindi ad esempio arriva muovendo nel Mezzogiorno senza parlare adesso di grandissime cose scritte di tipo la riforma degli iscritti ferrovie trasporti serva basterebbe credo la la disco un controllo del territorio
E quindi la la la la rivoluzione nel l'imprenditore del Nord che ha bisogno di di alla di ampliare gli impianti di che andando in Calabria o in Puglia dodici dodici Lucilio stabilimento dell'appena appena finito di edificare
Mentre vedrei abbastanza negativamente il fatto di incentivare con sussidi diretti la la riduzione di orario perché questo praticamente lascerebbe inalterato
Lo secondamento ammette il problema di logica e la redistribuzione invece pervertito che del reddito che viene prodotto il rimedio da da una quantità di risorse e di lavoro e di capitale sempre minore
Mi fermerei qui non prendo altro tempo sia
Dunque il programma prevede questo punto le conclusioni ma io per
Rispetto per voi anche perché sono innamorato impegno didattico oltre mi limito a poche battute
Dunque per riguarda la la riduzione dell'orario di lavoro mi pare che sosta un un varco consenso sull'importanza che questo muovere Permira qualità della vita su questo il Barça quasi unanimità
Perché siamo tutti convinti undici del poeta che lavorare stante
Perché invece contrastata sia stato così una divaricazioni posizioni sulla messo riduzione dell'occupazione
E qui lo nego signor soltanto alcune battute anche per ragioni di tempo ma dato che stesso Baldassarri
è ancora presente città un torpedone
A molti conclusioni insomma raccoglie il primo quattro battute
Allora prima di tutto è vero sì che forse la fase che abbia messo l'Italia in cui si diceva variabile sarà variabile dipendente forse è stata fonte di qualche sciagura però credo che sia pure così l'unica vera e impostazione che faccia diventare il profitto di una via più indipendente che conta tutte questa siamo siamo abbastanza laico
Secondo punto è giusto dirlo bisogna ragionare in termini di forma ridotta eccetera eccetera ma proprio questo punto di vista
Non so se posso guardare al presente ma chi ha ascoltato relazione introduttiva di sì appare l'aveva un punto caratterizzante insomma sottolineano proprio che lo stratega un toccare un tasso solo perché c'entra il suo tutte le cose quindi
Bisogna essere molto prudenti quanto si interviene ecco quando si del reale se se ritiene di dover intervenire qui certo problema se riteniamo post season qualcosina in politica economica
Perché non è che si possa fare io non vi è sbagliato ma se deliziosa d'accordo che si possa intervenire il vostro intervento l'economia ovvero non per sua natura abbia caratterista in poche società rispetto se avevano senza stare attenti a non fare il grande balzo in avanti di di diritti ma insomma ecco però Dundee a un intervento misurato passato su su lavori idioti esistenza non lipidico eh contrari dorma olimpico che sostenga la possibilità che il nesso
Valido anche significativo Franzoni grandi lavoro e aumento occupazione ce ne grande quantità insomma quindi non è che ci si muove al nucleo dal contesto Leon otto continuamente si può salvare spunti questo genere perché avevo un altro giorno di trovarne uno di x so che diceva poiché la riaudizione locali lavoro può essere uno strumento per auspicato un passaggio dell'intervento fatto in uno citato perché mi sembra opportuno netta situazioni intervento rivolta a questo convegno visto pensate lavoro può essere il tipo di shock utile per intervenire su situazioni un po'stagnanti assonnato io scritto contrasto nel mio intervento a nessuno la situazione dell'economia i Paesi europee questo sì resta giusto il fatto che uno dei costumi conto che siamo in economia fortemente integrata c'è un fatto che fa tremare rimborsi quando si pensa di intervenire un provvedimento che può essere effettivamente Cesio volete nel fascicolo in un singolo paesi parte ci sia già la Francia l'elemento di conforto e infatti sottrarre alle situazioni appunto si diceva qui questo intervento che una una cosa per farne governa che queste politiche non è sempre quella di spingere il solo perché in sede europea sta esistono anche accordi che riguarda il Monterosi posso muovere verso
Verso il questa riduzione doveva di lavoro vista livello europee se ci si crede
O c'è un punto dove forse dissenso tutto sommato anche se così almeno immediatezza politico forse più di sostanza riguardano la questione
Di del lavoro secondo me le cose che sobbalza verso la fine talvolta in Sardegna non so è importante richiamato da più Silone ma anche l'articolo trentacinque guardarti ottantasei quando dice che l'avvocato della settimana dovrà vivere assetti stata per legge
E lei sia un punto fondamentale insomma che si parte dall'idea insomma che come dire che i rapporti di forza sul mercato non solo rapporti di forza fra soggetti uguaglianza e quindi quando dicevi che elude mischiarsi quando la gente può pensarci per conto suo pensarci molto meglio lì fra cavedio personalmente non ci credo credo che in certi casi insomma come occorrono i poliziotti per difendere proprietario desiderasse rubato Borgio Verezzi per riprende lavoratore dipendente lavoro
è più debole dell'imprenditore detto questo consorzio del detto abbastanza per
Modi timidi fossero insomma comunque queste sono le mie conclusioni
Riversa tutte al prossimo convegno
A non so se la stessa costituzione