Il sistema informativo: giudizi ed iniziative del Pci

Io credo che possiamo iniziare tanto che ringraziamo per aver accettato il nostro invito noi vorremmo
Stamattina
Esporrei
Giudizi le posizioni e le iniziative del partito comunista
Attorno agli sviluppi della situazione del sistema informativo
Con particolare riferimento alla vicenda del decreto alla situazione del servizio pubblico radiotelevisivo alla scadenza del trenta novembre
Data che la commissione parlamentare vigilanza aveva assunto come momento di una sua verifica rispetto alla possibilità dell'elezione del consiglio di amministrazione della RAI
Voi avrete visto nel corso di queste settimane la nostra iniziativa politica e parlamentare attorno a questi temi
è di ieri l'iniziativa assunta dai consiglieri di amministrazione designati dal partito comunista
Di non partecipare alle sedute del consiglio di amministrazione della RAI
A mio avviso questa posizione una posizione ispirata ad una grande responsabilità istituzionale
E ad un grande attaccamento a questa azienda
è una posizione di carattere che guarda molto lontano che ha un respiro strategico che riguarda il destino
Del servizio pubblico radiotelevisivo
E che parte dalla constatazione della difficoltà per i consiglieri di amministrazione di questa azienda di potere svolgere fino in fondo il loro ruolo
In una in un momento nel quale il servizio pubblico radiotelevisivo a e ce lo dicono molte delle cose accadute in questi mesi urgente bisogno di un profondo rinnovamento e di una profonda trasformazione
Non è altra cosa dalla vita di questo consiglio di amministrazione che si arrivi al trenta novembre
Senza che sia maturata raccordo per la nomina di un nuovo consiglio di amministrazione e credo che vi sia coscienza diffusa
Che sono un nuovo consiglio di amministrazione pienamente legittimato può esercitare quella funzione di trasformazione dell'azienda che avvertita come un'esigenza non solo dei lavoratori dell'azienda stessa ma dall'intero Paese
Non è privo di significato per la vita di questo consiglio di amministrazione
Che la RAI non abbia prospettive certe per ciò che attiene alle risorse finanziarie delle quali può disporre
Io vorrei qui citare la vicenda paradossale
Dell'aumento del canone
L'aumento del canone fu votato in commissione parlamentare vigilanza la fine di luglio
Il ministro Gava propose immagino non a nome suo ma il nome del Consiglio dei ministri in quella sede una unificazione del canone di bianche nere colore
Noi non contestammo la necessità che vi fosse un adeguamento del canone per la RAI dato che qui il canone era fermo da diversi anni ma contestammo e con forza con decisione arrivando a votare contro
La proposta formulata dal ministro Gava l'ipotesi della unificazione bianche nere e colore che avvertivamo essere contraddittoria rispetto allo spirito e agli articoli della riforma ed essere in giusta dal punto di vista
Sociale
Sono passati diversi mesi
E il ministro Altissimo che mi risulta si veda nello stesso Consiglio dei ministri nel quale siede il ministro Gava
Ha ha riconosciuto che era sbagliata l'unificazione bianche nero e colore che era infondata
Ah quindi avanzato al CIPE una proposta di aumento ma che mantenga la differenziazione tra bianche nere e colore ma di questo aumento del canone ancora non vi è traccia e viene il sospetto il dubbio fondato
Che il tenere sospeso l'aumento del canone sia uno degli altri
Delle altre iniziative attraverso le quali si vuole indebolire il servizio pubblico radiotelevisivo
Allo stesso modo la commissione parlamentare vigilanza in particolare la sottocommissione che si occupa di questi aspetti ancora non ha cominciato il lavoro istruttorio per la definizione della questione del tetto pubblicitario per i mille novecentottantacinque
L'azienda quindi si trova in una situazione di incertezza profonda anche dal punto di vista delle risorse finanziarie ed è questo un problema tutto dei consiglieri di amministrazione di questo consiglio d'amministrazione terzo
è stato approvato in quarantotto ore un decreto dopo che da un anno e mezzo questo questa azienda e senza un consiglio di amministrazione
Gli ho partecipato qualche giorno fa ad un dibattito lavori gruppi parlamentari con Berlusconi il quale si lamentava delle di come lo Stato fosse stato premuroso nei confronti della Rai
Io credo che non ci sia mai stato nessuno più premuroso dello Stato italiano nei confronti di Berlusconi
Decretando in quarantotto ore riconoscendo e formulando un decreto legge fatto ad immagine e somiglianza di un gruppo imprenditoriale è una cosa che raramente è avvenuta nella storia di questo Paese
Il decreto ha modificato a squilibrati i rapporti tra pubblico e privato le certezze nel settore
Quarto aspetto vi sono state lo diranno poi i consiglieri vi sono ingerenze esterne molto profonde che impediscono che si dia soluzione a problemi strutturali dell'azienda
Ci sono settori importantissimi di vita dell'azienda
Che ha non hanno certezza e solidità dal punto di vista della direzione vi sono problemi aperti vie il grande capitolo dell'unificazione dell'azienda che non abbiamo posto dal convegno
Dell'anno scorso abbiamo riaffermato con decisione del convegno del mese scorso
Via insomma da affrontare un problema di funzionalità
Dell'azienda stessa che oggi è fortemente messa in discussione
Quinto aspetto vi è un peggioramento in queste ultime settimane molto inquietante della situazione del sistema dell'informazione impartiva l'informazione radiofonica vorrei dire con un processo progressivo di
Ritorno a quelle condizioni di
Subordinazione o di appartenenza a questo o a quell'aria che pure sembravano nel corso di questi mesi sembrano ancora in qualche settore dell'informazione radiotelevisiva essere stati banditi
Ecco perché mi pare che quello che il consiglio di amministrazione hanno fatto ieri e la vostra iniziativa politica e parlamentare in queste settimane non sia un gesto
Non è quindi un'iniziativa che nasce e muore in se stessa non vuole essere un solamente un grido di allarme è un'iniziativa politica
è il tentativo di sbloccare questa sorta di commedia dello stallo
Nella quale le forze politiche di maggioranza hanno gettato il sistema informativo italiano e il tentativo di rimettere in movimento di accelerare qualche processo di favorire una definizione di nuove regole del gioco le uniche entro le quali sia possibile definire con lo sviluppo del sistema informativo che a noi sta particolarmente a cuore e sta partitamente a cuore anche in particolare per il destino di questa azienda del servizio pubblico radiotelevisivo che sta dimostrando in queste ore in questi giorni
Nonostante questa situazione obiettiva una straordinaria capacità di tenuta derivante dalla professionalità dei suoi operatori lo dico senza alcuna retorica ma lo dico tanto più perché la situazione dell'azienda e quella che stavo definendo la situazione del sistema è quella che abbiamo accennato c'è una straordinaria capacità professionale e umana
E risorse tecniche professionali che vivono in questa azienda e che sono però assolutamente in contraddizione con lo stato delle cose con l'insieme delle condizioni entro le quali questa professionalità si può esprimere
Vorrei dire che è un po'la stessa contraddizione che noi avvertimmo anche lo disse Occhetto nelle conclusioni al convegno del Jolly in quell'occasione in cui noi affermammo in maniera del tutto nuova una proposta per ciò che riguardava l'organizzazione del sistema ma anche la definizione di un suo settore fondamentale come l'informazione lanciamo una proposta d'una sfida alle forze politiche e trovammo lì l'ascolto la convergenza il consenso l'interesse degli uomini dalla professione degli intellettuali del settore trovammo risposte del tutto inadeguate da parte delle forze politiche e io credo che questa contraddizione
Debba essere in qualche modo affrontata
E risolto non veniamo meno alla nostra proposta di un'alleanza riformatrice
E cioè non veniamo meno alla idea che ci voglia ci sia e sia necessaria una convergenza ampia per definire nuove regole del gioco nel settore ma partiamo per questo dalla constatazione della assoluta incapacità dimostrata nel corso di questi anni ma anche nel corso di questi mesi da parte delle forze di maggioranza di scegliere decidere affrontare i problemi fondamentali è una situazione seria ed è in questa situazione che al credo un grande valore la mobilitazione che per la prima volta da molti anni si realizza per iniziativa del sindacato conferma dei tre sindacati della Dry e del sindacato dei giornalisti con la conferenza stampa di lunedì con la giornata di lotta di martedì è una spinta che viene dall'interno dell'azienda e che credo debba essere interpretata dalle forze politiche come un dato significativo di questa fase
Per quello che riguarda la battaglia sul decreto
Nel corso di queste settimane noi abbiamo assistito un po'increduli devo dire in sede di della commissione che ha affrontato il decreto stesso ad una sorta di ostruzionismo di maggioranza
La maggioranza dopo aver approvato in sede di Consiglio dei ministri questo decreto in quarantotto ore con tutti gli strascichi le contraddizioni e anche le promesse mancate le bugie dette
Ha poi nel corso dei lavori parlamentari lavorato essa stessa per confondere annebbiare affossare ritardare con contraddizioni che hanno attraversato tutti i partiti si potrebbe fare una sorta di alfabeto con le dichiarazioni l'una dall'altro diverso che sono state rese dai deputati democristiani in quella sede all'esterno di essa rispetto all'iter di questo decreto al suo senso al suo significato al suo rapporto con una legge di sistema
è un'incertezza che nasce da una profonda divisione che c'è tra le forze di maggioranza io vorrei in questo caso chiedere a voi che seguite professionalmente contatta attenzione il dibattito la vita di questo settore
Del nostro Paese se
Avete notizia di una posizione formale assunta dai partiti della democrazia cristiana de dal Partito socialista rispetto all'assetto del sistema dell'informazione italiana nel corso dei prossimi anni
Sono non sono non è stata presentata nessuna proposta di legge ancora oggi ma ancora non abbiamo mai credo nessuno di noi né voi né tanto meno noi avuto l'occasione in una sede ufficiale non per bocca di questo o di quell'esponente ma come iniziativa o come documento come proposta di questo o di quel partito dalla DC e del PSI di conosce
Le proposte reali
è un quadro di incertezza di divisione che ha pesato in questi otto anni
Non non lo dico per propaganda ma insomma se si è arrivati alla situazione la quale si arrivati
è stato perché la maggioranza è stata incerta e divisa
Non è non sono parole nostre sono parole di osservatori della maggioranza lo hanno detto boh oggi in un'intervista a Repubblica lo ha detto addirittura lo stesso Pubblico in un'intervista all'avvenire lo ha detto tutto in una trasmissione radiofonica
è stata la contraddizione che si è scaricata nel rapporto tra maggioranza la maggioranza impedire che si andasse ad una regolamentazione di sistema
Si è invece fatto in quarantotto ore un decreto incostituzionale che ha ripristinato la situazione antecedente e che è sottoposto oggi a un giudizio di costituzionalità da parte della corte
Noi stiamo conducendo una battaglia per affermare con alcuni emendamenti la possibilità che a questo decreto possono essere collegati
Aspetti che prefiguri no una normativa che sia una normativa antitrust che sia una normativa che guarda la possibilità di uno sviluppo equilibrato delle risorse pubblicitarie che sia una normativa fondata sulla necessità io su questo vorrei insistere davvero
Di una ripresa produttiva del sistema televisivo e dell'industria culturale italiana
Una ripresa produttiva che oggi è fortemente messa in discussione dallo squilibrio strutturale che il sistema italiano vive ed è esattamente questo di cui stiamo discutendo sulle pagine dei giornali e anche nei convegni con il principale gruppo privato che mosso in qualche modo legittimamente dai suoi interessi ma che non guarda agli interessi generali che sono quelli di un sistema che sia pluralista
Produttivo e autonomia che sono tre condizioni che oggi nella situazione di anarchia unica al mondo che esiste in Italia non sono realizzati
Ecco perché dunque la battaglia sul decreto si configura come una battaglia di
Lei ha l'obiettivo di modificare dibattere e di modificare questo decreto di creare le condizioni per le quali si possa prefigurare in qualche modo un assetto di sistema più ragionevole e più rispondente alle esigenze del Paese stesso
Vorrei ora venire per un attimo la questione riguarda il consiglio di amministrazione
Il trenta novembre si sta per avvicinare
E l'impressione è che abbiamo tutti che il trenta novembre la Commissione parlamentare di vigilanza si riunirà per decretare un ennesimo nulla di fatto
Non vorrei che allora succedesse come successo spesso in questo in questo settore da parte delle forze di maggioranza che per negare le proprie responsabilità si cerchi dichiarare che tutti sono responsabili
è una cosa questa che non esiste nessun Paese civile in ogni Paese civile c'è una maggioranza è un'opposizione c'è un Governo è un'opposizione e ciascuno risponde di quello che fa
E allora in questo Paese in questa vicenda particolare del sistema televisivo nella vicenda particolare consigli amministrazione della RAI
C'è stata una contraddizione che io vorrei qui sottolineare tra la esigenza che è stata votata unanimemente in Commissione parlamentare di vigilanza di andare ad un nuovo consiglio di amministrazione con nuove regole
E il comportamento pratico delle forze di maggioranza nel corso di questi mesi
Noi abbiamo fatto tutti i tentativi possibili ed immaginabili vorrei ricordare qui
La lettera del capogruppo Napolitano che richiedeva nel mese di settembre un incontro ai gruppi parlamentari per cercare di affrontare e risolvere questo problema nei tempi giusti vorrei ricordare ancora la proposta contenuta
Nel nostro convegno le sollecitazioni che abbiamo più volte è tornato a manifestare nel rapporto con le forze politiche in sede di Commissione di merito che dovrà affrontare problemi regolamentazione del sistema in sede di commissione parlamentare vigilanza ma trovando sempre costantemente di fronte a noi un muro di sordità
Ed è questa sordità che comporterà il fatto che il trenta novembre molto probabilmente a meno che non ci siano colpi di scena improvvisi non vi saranno
Non mi sarà quell'elezione consiglio amministrazione che era stata deliberata
Con una votazione unanime il diciassette maggio mille centottantaquattro io ho letto ieri la dichiarazione resa dei consiglieri di amministrazione e la democrazia cristiana i quali dicono
Allora dovrebbe aver compiuto avrebbero i consigli amministrazione chiamare in causa anche il PC che non ha dato e non intende dare il ventiquattresimo voto per il rinnovo del Consiglio stesse la commissione parlamentare vigilanza ora
Io questo mi permetto di sottolineare vi è qui una colossale inesattezze non è il PC che non vuole dare il ventiquattresimo molto
è la commissione parlamentare di vigilanza alla unanimità
Che ha deciso che la vicenda della nomina del consiglio di amministrazione secondo la vecchia legge si è concluso e si è conclusa il diciassette maggio del mille novecentottantaquattro io vorrei leggere questi due Brevi paragrafi del documento approvato in quella data
La commissione ripeto approvando l'unanimità diceva
Ritenuto quindi che non si sono verificate le condizioni per dare corso in base alle norme dalla legge numero centotré del settantacinque ad un'integrale il rinnovo del consiglio di amministrazione della concessionaria che attualmente opera in regime di prorogatio
Delibera di non procedere alla nomina dei membri del consiglio di amministrazione della RAI
Prendendo atto che l'organo attualmente in carica i poteri per proseguire la sua attività inattesa della nuova regolamentazione del sistema radiotelevisivo
Lo abbiamo votato tutti insieme il diciassette maggio del mille novecentottantaquattro
Da allora si doveva lavorare per andare in direzione di una nuova normativa ed è assurdo propagandistico al più basso livello e in realtà è la conferma che non si è voluto ricercare nuove regole che si torni a dichiarare o a cercare o a pensare
Che si possono oggi a fine novembre fare quello che secondo qualcuno si sarebbe potuto fare a gennaio quando l'IRI ha fatto sei nomine che essa stessa ha dichiarato non essere in sostanza legittima attraverso l'astensione del suo presidente
Noi abbiamo indicato
Due idee forza fondamentali abbiamo detto che eravamo disposti a discutere nel merito le diverse ipotesi ma sulla base di due idee forza la prima idea forza e quella di una distinzione di ruoli tra organo di governo è organo di gestione
Nel corso della storia di questa azienda il consiglio d'amministrazione ha svolto troppo spesso una funzione che ha travalicato sui suoi compiti ed è entrata nella sfera della gestione aziendale che non può non essere invece appannaggio di gruppi dirigenti aziendali
Noi crediamo che la nuova normativa debba ristabilire i confini tra questi due momenti
Secondo riteniamo che si debba superare il meccanismo consociativo
Che è proprio del meccanismo elettorale della legge centotré del mille novecentosettantacinque che consente una dinamica di veti incrociati
Invece recuperare tutta intera una visione che conserva una visione un grande né un meccanismo elettorale che consenta di andare all'elezione del consiglio di amministrazione rispettando i criteri proporzionali
Della che esistono per gran parte della nomina di organismi in sede parlamentare
Noi abbiamo da questo punto di vista ripeto avanzato una proposta nella nostra proposta di legge nella proposta stralcio di cinque articoli che abbiamo avanzato dopo il decreto
Mi è capitato in un convegno a Spoleto con un dirigente nazionale Partito Socialista
Di avvertire lì una nuova disponibilità si parlò allora di uno scatto di fantasia
Ecco noi siamo disponibili a trovare tutte le soluzioni che corrispondano a necessità di questo scatto di fantasia abbiamo indicato queste due
Esigenze queste due idee forse ci chiediamo ad esempio perché il comitato ristretto che stava esaminando il disegno di legge prima del decreto Berlusconi
Nel momento in cui è stato approvato il decreto Berlusconi due relatori abbiano deciso contro il nostro parere di sospendere i lavori del comitato ristretto quel comitato ristretto poteva e può oggi se lo vuole
Affrontare specificamente questo punto quello che riguarda il rinnovo del consiglio di amministrazione di un'azienda di quattordici mila dipendenti che da un anno e mezzo e senza un organo di governo pienamente legittimato a guidare l'azienda stessa
è uno degli scandali di questa sequenza di scandali che il sistema informativo ha subìto per effetto della iniziativa della delle forze di maggioranza ultima questione e quella che riguarda la commissione parlamentare vigilanza lo dirà poi
Credo anche Bernardi intervenendo noi siamo molto critici rispetto al funzionamento di questa Commissione
è una commissione che non solo per ciò che riguarda il fatto che il trenta novembre
Si concluderà senza aver compiuto altri passi ma per il fatto di non aver istruito il non aver dato corso a quelli che sono i suoi compiti istituzionali specifici ha fatto riferimento alla sottocommissione che dovrebbe discutere della pubblicità credo che sia la prima volta da molti anni che si arriva a questa data senza aver neanche cominciato il lavoro istruttorio
Al fatto che gli indirizzi vengono del tutto non rispettati non non non c'è un confronto reale tra come siamo lamentare vigilanza e azienda pubblica radiotelevisiva
Quindi vorrei riferire anche al fatto che ed è questa una questione che noi poniamo il presidente la commissione parlamentare di vigilanza non può al tempo stesso essere l'utilizzatore
Di importanti testate del servizio pubblico televisivo per le sue dichiarazioni nella qualità di coordinatore della democrazia cristiana romana non si può essere il dottor Jekyll e mister Hyde e nello stesso tempo non si può pensare che una sera si va in televisione come presidente la commissione parlamentare vigilanza e la sera dopo ci si va come coordinatore
Della democrazia cristiana romana c'è qui una necessità di rispetto delle prerogative dei compiti istituzionali ai quali un presidente di Commissione chiamato che ci sembra siano venuti meno
Nel corso di queste settimane recenti ecco questa è la nostra valutazione il nostro giudizio
E la nostra iniziativa quindi una sollecitazione per una nuova normativa subito per ciò che riguarda la composizione consiglio d'amministrazione una battaglia di emendamenti seria per batterlo per cambiare il decreto Berlusconi
Una iniziativa in Commissione parlamentare di vigilanza che cerchi di togliere di far muovere dalle secche questo organismo che oggi si è invece arenato in una condizione obiettivamente difficile ecco queste sono le cose
Che volevamo prospettarvi vogliamo discutere qui con voi qui dietro al tavolo oltre a merce compagni Achille Occhetto da segretati tanto la Bernardi capogruppo alla commissione di vigilanza i consiglieri d'amministrazione designati dal pc Piras tu Tecce e vecchi Tonino Tatò io credo che a questo punto forse la cosa migliore è quella di dare la parola pilastro che può illustrare il senso dell'iniziativa ieri assunta in sé dei commenti consigli amministrazione nel nostro Consiglio sicuramente quale
Seguendo quali scopi
Il collega Giorgio Tecce
Il collega Techint e chi vi parla siamo usciti abbiamo abbandonato i lavori del Consiglio dichiarando che non ritorneremo fino a quando non sono create condizioni per la decisione
Abbiamo fatto questo atto come consiglieri d'amministrazione nella RAI responsabili e coerente alle responsabilità precedenti
Siamo partiti proprio dall'offensiva che adesso ha ricordato o Walter Veltroni che è un atto che in atto ormai da mesi contro il servizio pubblico e contro la RAI
Un'offensiva nella quale si intrecciano e si sommano negativamente atti concreti e rilevanti e omissione di atti altrettanto gravi e decisi
Atti concreti il decreto governativo che ha ripristinato una situazione giudicata illegale dalla Corte costituzionale dalla magistratura non mi soffermo la cosa è stata illustrata da poco
Omissione del rinvio il più grave riguarda la legge di regolamentazione che dopo otto anni è bloccata da dissensi insanabile o in ogni caso in sanati che dividono
I partiti alla maggioranza come attivo nella nostra dichiarazione non abbiamo ricordato che le conseguenze dalla mancata regolamentazione sono gravissime per la RAI ma tutti sanno che la deregulation ha conseguenze gravi più generale
Altro missione riguarda l'adeguamento del canone d'abbonamento anche di questo ha parlato Walter ma guardate un po'il quadro
Con il decreto seguita via libera al monopolio privato di raccoglie pubblicità senza alcun limite di sorta
Allora invece con la mancata approvazione una legge Roma trazione di aver ribadito il tetto pubblicitario cioè mentre il concorrente privato è libero di raccogliere quanto vuole il servizio pubblico e limitato nella raccolta pubblicitaria e insieme si rinvia
L'approvazione dell'adeguamento del canone questo il quadro guardate i tempi in otto anni ancora in questi mesi governa maggioranza hanno fatto di tutto per impedire che la legge valutazione fosse approvato
In quarantotto ore hanno approvato il decreto ma in due mesi non riesco a ratificare l'adeguamento e il cane come si vede non si tratta di difficoltà obiettiva ma di un consapevole premeditato attacco al servizio pubblico che si vuole porre in condizioni di netta inferiorità
E noi consiglieri d'amministrazione della RAI di fronte a questo Festival
Potevamo restare indifferenti inerti
Avevamo il dovere di reagire tutti lo capiscono tutti meno i colleghi Bindi Zaccaria Balocchi Orlandi
Che hanno dichiarato di non capire la nostra iniziativa la nostra dichiarazione dichiarare di non capire ragioni così chiare
A me pare un atto di eccessiva modestia che non condivido io invece son convinto che i nostri quattro colleghi hanno risorse intellettuali sufficienti per capire cos'è così evidente in ogni caso l'hanno avuto il professor Filippo consigliere d'amministrazione
Il professore Orsello vicepresidente del consiglio d'amministrazione lo stesso presidente alzato
Che hanno i commentari nostro atto nostra dichiarazione Firpo addirittura ha detto io non condivido l'abbandono dei lavori perché ritengo che biete da porre stare dentro per quel poco che perché posso fare
Ma se questo postulato riesce a scuote la situazione ben vengano atti come questi
All'offensiva dall'esterno ne ha accennato Veltroni si aggiunge la paralisi interna
è un'interferenza del governo e dei partiti della maggioranza che agisce insieme
Sulle strutture e sull'informazione una
Interferenza che condiziona
L'informazione specie nei momenti di crisi o del governo del partito governativo e guarda per l'informazione di questi ultimi giorni sulla questione piccoli e sulla messa in minoranza del Governo tanto occasioni c'è stato un telegiornale che è uscito invece di comunicare che nel governo era stato messo in minoranza
Ha comunque ha dato come prima notizia il governo reagisce franchi tiratori come si ha notizia fosse la conseguenza e non ciò che era capitato
E in più questa interferenza impedisce di dare soluzione ha problemi aperti da tempo di garantire funzionalità a struttura importantissima a testa alta e a supporto
è vero e questo abbiamo tenuto noi a dirlo in Consiglio che nonostante questo offensiva
Che essi sviluppa dall'interno e dall'esterno la RAI dà segni di grande vitalità sia nell'ascolto e talvolta persino nella qualità dei programmi cosa che non è facile raggiungere e questo è merito di risorse umane grandissime di un patrimonio che resta ineguagliato di esperienza lo facciamo per demagogia per fare i complimenti perché come si spiegherebbe che una azienda che ha un consiglio d'amministrazione mutilo il cui presidente viene convocato al Presidente del Consiglio ma poi fatto ricevere dal sottosegretario
Al quale si un'azione alla quale si minaccia il commissariamento da parte del maggior partito da di governo questa azienda addirittura sottoposta a indagine giudiziaria e nonostante questo guardate i dati di ottobre del meter va avanti in ascolto riesce a fare programmi mantiene un'informazione ricchissima
Ora questo impegno grande
Rischia di essere mortificato è la RAI rischia di essere messa in ginocchio se si perpetua questa situazione nella quale cosa singolari stima non si decide niente di ciò che è utile e di ciò che è urgente si decide soltanto ciò che colpisce il servizio pubblico ed è proprio per sottolineare la pericolosità di questa situazione delle prospettive che il perpetuarsi di questa situazione apre per tentare di sua terra di farla uscire dall'immobilismo che abbiamo abbandonato i lavori del Consiglio che non parteciperemo al Consiglio fino a quando non saranno create quelle condizioni necessarie per le decisioni provvedimenti che sono urgenti per il servizio pubblico prestano complessi
Noi tentiamo di fare la nostra parte
Non siamo presuntuosi sappiamo che una piccola parte ma ci attendiamo che anche altri e non solo di parte politica nostra facciano la propria parte nelle sedi in cui si deve decidere
Io concludo ringraziandovi e ribadendo che la nostra iniziativa vuole dare un contributo modesto ma molto serio molto impegnato alla difesa del servizio pubblico e alle forze del rinnovamento che sono mobilitata dentro che fuori la RAI
Allora voi
Domande e osservazioni
Interrogativi
C'è qualche domanda allora
Va be'Giubilei Pešić sarà come sembra rinnovo commesse ma molto possibile rinnovo del consiglio di amministrazione quale sarà poi nel concreto la vostra iniziativa
Che il petrolio io mettere insieme due o tre domande nuotare poiché magari Occhetto posso dare una prima risposta altri
Santo Della viene
Vuoi per la hai fatto grosse critiche commissione di vigilanza che non sia di tenete sulla Commissione sul funzionamento
Tralascio di Prima Comunicazione
Voi siete stati per nove anni nel consiglio d'amministrazione della RAI
E adesso al nove giorni di di distanza la scadenza del trenta novembre avete annunciato i l'abbandono della seduta del Consiglio estrazione finché non si verificheranno dei fatti nuovi
Ecco quello che vorrei che capire per mettere in crisi una situazione che come da come avete l'avete dipinta una situazione estremamente drammatica sia per l'azienda sia per l'interesse di tutti i cittadini che fanno riferimento al sistema informatico per forza di cose
Questo abbandono del consiglio di amministrazione non è qualche cosa di molto debole cioè un conto è dare dimissioni al consiglio di amministrazione e quindi mettere in crisi effettivamente una struttura situazione
Un conto è abbandonare le sedute del consiglio di amministrazione come voi dite finché non si verificheranno fatti nuovi
Ecco c'è il timore che questi fatti nuovi siano soltanto l'aumento del potere contrattuale del Partito Comunista all'interno di quel sistema consociativo che voi io spero davvero intendete abbandonati
Sono gli altri che
Noi vorremmo gli anticipi impedisca allora non so se c'è un'altra domanda possiamo dare la parola Occhetto per una risposta
Altrimenti non se ne accorse vediamo se c'è qualcun altro
Va
Blocchetto per la risposta
Ma innanzitutto per ciò che riguarda l'ultima questione che è stata posta quella
Del sistema consociativo io vorrei dire che noi abbiamo tenuto proprio poco tempo fa un convegno estremamente importante
Di cui la stampa ci ha dato atto e in cui erano presenti tutti gli operatori direi che erano presenti tutti coloro che gli italiani vedono in tutti i teleschermi pubblici
E privati e che è rappresentato da parte nostra una una svolta anche d'impostazione
Nel senso che noi abbiamo collocato la questione della RAI TV dentro le grandi questioni di carattere istituzionale rispetto alle quali noi riteniamo che per ciò che riguarda la definizione dei principi generali
Ci debba essere il massimo di unità come per la cosmesi stato precostituzione repubblicana come le grandi questioni che riguardano la convivenza
Civile del Paese configurando però nello stesso tempo un tipo di gestione che non faccia confusione fra momento del controllo nel momento dell'autonomia gestionale quindi caratterizzando la nostra proposta è una proposta di possiamo potevo chiamarlo di decisionismo democratico dove c'è il massimo e democrazia e Massimo di possibilità di decisione
Ma la novità è stata proprio quella di prendere come soggetto di tutto non il minutaggio la quantità di presenze di questo o quel partito ma la produttività di tutto il sistema televisivo prendo l'occasione per smentire Martelli quando fa una serie un elenco b nostri ritardi sul terreno programmatico che mette anche tra questi ritardi non si capisce perché dal momento che anche i socialisti presenti in quel convegno apprezzarono la novità di quell'impostazione il fatto che ne saremmo dei nostalgici
Della vecchia situazione diciamo di monopolio della RAI TV io credo che proprio l'innovazione di quel convegno che mai abbiamo lanciato un sistema idea di un sistema misto
Regolato con poche norme dentro le quali il pubblico e il privato dovessero muoversi norme validi sia per il pubblico che per il privato
E quindi sulla base di una visione estremamente avanzata in cui si riconosce che sul mercato c'è una pluralità di soggetti che naturalmente devono per operare non né in conformità a una regolamentazione
Se non vogliamo tornare una fase del western una regolamentazione dentro cui naturalmente c'è anche la concorrenza c'è quella visione pluralistica produttive autonoma di cui parlava
Di cui parlava Veltroni quindi io vorrei che si ricordasse
Che la stampa questo dato ce ne abbiamo fatto una svolta non si può sempre polemizzare coi comunisti sulla base di posizioni magari che c'erano la volta prima se fatto questa svolta e quei questa svolta
Deve essere preso in considerazione tutte le forze politiche l'abbiamo fatto anche per facilitare l'arrivo a quella data fatidica del trenta
E vorrei che fosse chiaro ce ne abbiamo fatto di tutto abbiamo fatto ben cinque conferenze stampa abbiamo presentato per primi una legge che ormai piena di polvere nei cassetti perché i la maggioranza non no non opera in questa direzione abbia fatto un convegno abbiam chiamato tutte le forze politiche stiamo facendo dei dibattiti in cui tutti poi sostanzialmente grosso modo dicono che questa separazione tra controllo gestione quella giusta bisogna muoversi in questa direzione qual è stata la risposta la risposta è stato il nulla di fatto
E non solo il nulla di fatto ma anche questa cosa che mi dice sempre Bubbico ma non c'è tempo cercano di trovare una soluzione e prender tempo ma il tempo qui è la volontà politica perché cv basterebbe metterci qui intorno a un tavolo e in mezzo un run
Si mettono giù le quattro norme di cui stiamo parlando tutti quanti mezz'ora e poi alza mezz'ora per discuterla votare mettiamo pure una giornata voglio essere generoso ecco allora che arrivo alla domanda cosa facciamo il trenta novembre la data del trenta novembre è una data che per se contano gli atti democratici non in sulla base di quanto ha letto Veltroni non si può chiedere lo dico ai comunisti ma nessuno di votare
Sulla base delle vecchie regole
Cioè votare sulla base delle vecchie regole sarebbe una illegalità
Nel senso che allora l'opinione pubblica potrebbe chiederci ma se votate adesso dopo un anno con quelle regole che c'era un anno fa perché non avete portato quindi più vivibile e più e dopo aver deliberato di non votare e aver deciso tutti insieme
Temo tarate il Consiglio sulla base delle nuove regole
Allora siccome la domanda e voi volete smettere di essere consociative ecco che qui non siamo consociativi perché dobbiamo consociate alle malefatte intanto non vogliamo con sottrarci alle responsabilità della maggioranza quindi diciamo chiaramente che noi rimaniamo fedeli all'ospite alla lettera di quella deliberazione che abbiamo assunto tutti abbiamo assunto tutti insieme quindi voglio dire il trenta novembre noi chiederemo l'applicazione di quanto è stato di quanto è stato deciso che cioè chiediamo che si rinnovi con la legge un accordo mai speriamo che si possa ancora ma il nostro atto lo vogliamo dire attraverso questo tribunale altre forze politiche non è un atto di guerra
è un atto di sensibilizzazione volta richiamare a tutti tutti sul fatto elementare che il tempo sta passando non volete più non vorremmo che ci fosse un disattenzione
Facciamo il conto alla rovescia io ritengo che abbiamo tutto il tempo per arrivare pronti al data del trenta va bene
Abbiamo tutto il tempo per arrivare pronti per non comprendiamo la questione del tempo se non come ho fatto di non volontà politica cercano lo si voglia fare due tre articoli ne abbiamo già detto che siamo d'accordo non soluzione graduale Istica che si può incominciare a fare uno stralcio nel contesto di una visione complessiva Ina legge di sistema delle
Norme che regolano villa
Sistema di elezione del consiglio di amministrazione del quadro diverso dalla nuova legge
Possiamo farlo più ampio anche estremamente limitato purché sia davanti al Parlamento evidente un iter che ha avviato mi sembra che non sia chiede troppo io ritengo ci vuole un giorno quali c'è un medico ci vuole un giorno per fare tutta la legge
Per fare poi quella norma giornalmente dovesse coppie
Vittime in cui si può votare in modo diverso
L'altra e qui mi collego l'altra domanda mettere in crisi una struttura ecco io che la domanda sia importante interessante perché proprio questo ne abbiamo calibrato credo che su questo sia chiaro
La nostra volontà politica non è mettere in crisi nera e più parliamoci chiaro ci sono già tanti che vogliono mettere in crisi letti da Berlusconi agli agenti di Berlusconi gli ottocentoventi
Quindi nostro obiettivo non è mettere in crisi l'articolo il nostro è un campanello d'allarme perché tutti in modo il più possibile solidale senta la necessità di operare rapidamente
Perché non si metta in crisi traffico cioè nostro ritiro esattamente l'opposto quindi abbiamo scelto la forma corrispondente al PPI
La forma corrispondente all'obiettivo e lo stesso obiettivo che muoveranno in questo muoverà questo primo sciopero di grande intimo se ci sarà che dice tutto il mondo
Della RAI TV voglio dire questo perché ci troviamo in una situazione paradossale ne abbiamo avuto quel convegno li abbiamo sentito forze estremamente vitali c'è una professionalità molto elevata dentro la RAI TV
Dopodiché abbiamo nello stesso tempo assistito l'ha ricordato Veltroni a un peggioramento dell'informazione
Qui siamo una fase di contraddizione abbiamo di secondo noi i lavoratori
Gli operatori interni alla RAI TV che vorrebbero muoversi secondo schemi i versi e proprio in questa fase abbiamo i vecchi pretoriani che non sono forze esterne che sono forze interne che operano in conto di forze esterne
Che vogliono impedire tutto questo qui c'è una contro offensiva restauratrice che si muove non contro il Partito Comunista ma contro quanto di moderno di nuovo vuole operare nella RAI TV è questo quello che noi facciamo è questo si manifesta anche nel peggioramento in certi settori
Perché ci sono un po'ombre luci che ne sappiamo benissimo a valutare in certi settori della informazione che denunciano quindi la stato attuale di paralisi a cui le forze di maggioranza costringono il sistema rendono il sistema non produttivo in generale sul mercato e impediscono all'informazione di muoversi con quei criteri anche più vivace intelligenti di cui abbiamo sentito mille proposte in questo
Come dovrebbe avvenire una visione puramente programmatica e non ideologica di queste questioni loro contributo ebbene tutte queste cose non si realizzano perché Cecchi invece vuole mettere in ginocchio il sistema pubblico noi abbiamo fatto questo
Protesta per la salvezza del sistema pubblica quindi non vogliamo finiscono spostano vogliamo neanche pensare cosa si può fare per ora dopo attenzione perché siamo ancora fiduciosi che questa nostra iniziativa spinga vorrei che questo fosse detto le forze della maggioranza a mettersi seriamente intorno a un tavolo intanto tra di loro io mica al loro sono piegate può associarsi se no che maggioranza sono per presentare un progetto che discutiamo normalmente nelle dissi nelle sedi istituzionali questo lo possiamo fare
Se ci sono quei piccoli ritardi se si sa che in questi casi si può sempre rinviare di una settimana eccetera ma quando di quel tempo mi sembra che sia ovvio che al questione del tempo o si può ovviare se c'è la volontà politica
Professor Pesce volete
Insomma
Prima comunicazione
Restauro dentro a riprodurre verso il Ghetto che il nostro gesto volesse indicativo di una situazione un e come dire anche un segnale di allarmi per quanto riguarda la situazione più generale dell'intero sistema radiotelevisivo
Ma io vorrei sottolineare qui anche le difficoltà obiettive di carattere amministrativo che noi troviamo in consiglio d'amministrazione in seguito a queste situazioni
Ma dovevamo approvare entro il trentuno ottobre il bilancio preventivo delle entrate
Quindi è riuscito e questo ci ha reso impossibile per quanto riguarda mancato adeguamento del canone o comunque una decisione che sia indicativa delle disponibilità di cui all'azienda
Dobbiamo approvare i piani di trasmissione dobbiamo approvare il programma
Relativo alla pubblicità e quindi i relativi contratti quindi tutta una serie di atti amministrativi che rendono un consiglio d'amministrazione
Impotente e nello stesso tempo responsabile della conduzione generale dell'azienda la quale non può muoversi se non con indicazioni di carattere assolutamente precisa
Quindi il nostro gesto ha un significato interno ed esterno all'azienda quell'esterno ripeto è stato già illustrato anche se vorrei sottolineare un aspetto
Ricordato qui da Occhetto pochi istanti fa quello cioè relativo al fatto che l'Italia non ancora concepito l'intero sistema
Radio televisivo con un elemento di propulsione moderna della nostra società del nostro paese ma soltanto come un consumo che fa riferimento a un mercato pubblicitario che non ha alcuna limitazione
Per quanto riguarda il tipo di programmazione non ha nessun Progetto invece di in conduzione o di orientamento dell'intero Paese basta ricordare quello che fu l'importanza della BBC negli anni Sessanta in Inghilterra e quale potrebbe essere oggi
Per modernizzare l'Italia anche da un punto di vista scientifico tecnologico un sistema radiotelevisivo corretti si parla giustamente di libertà d'antenna
E quindi nel rispetto anche di una televisione privata anche se non di monopoli privati
Ma ecco il contributo oggi che il sistema radiotelevisivo potrebbe dare allo sviluppo del Paese è ben lungi dall'essere raggiunto e in alcuni casi non se ne vede nemmeno una traccia
è evidente che il trenta novembre saranno prese alcune decisioni cioè si metterà io miracoli in moto tutto un pochino il l'assetto generale la legge la fine del decreto comunque il destino del decreto e così via
Cosa fare dopo se ci sono elementi perché il consiglio d'amministrazione Possa continuare ad operare come opera deve operare il consiglio d'amministrazione di un'azienda il nostro ritorno nel consiglio d'amministrazione o comunque il consiglio d'amministrazione
E ci sarà allora è assicurata
E se queste condizioni non si avverranno e la prospettiva certo non può essere quella di un con permanenza Esterne diciamo di un impegno che vedremo attraverso quali modi si potrà si potrà realizzare io credo che il nostro gesto dovrebbe sensibilizzare a non soltanto le forze politiche governo in maggioranza anche l'intero Paese
Perché l'asse portante oggi di una società non è rappresentato soltanto dalla scuola ma anche dal sistema di comunicazioni di massa
E quindi credo che non potrebbe passare sotto silenzio una manchevolezza con un disinteresse totale verso questo settore
Un'altra domanda
Il secondo il decreto
E quindi volevo sapere in pratica che cosa farete sia in Commissione di vigilanza fermo restando che il discorso che Occhetto del consiglio d'amministrazione un segnale non una rottura consiglio di vigilanza sul decreto cosa per il
Poi un'altra secondo parlato
Di ingerenze esterne
Pilastro ha detto delle omissioni queste ingerenze esterne possono essere quelle omissioni oppure ci sono delle cose ben precise di cui sarebbe bene parlare va bene
Allora che per questa parte diciamo che riguarda in particolare commissione in vigilanza battaglie sul decreto diamo la parola Bernardi che dà una risposta voi non ci sono altre questioni spagnole dall'altro
Le usando la Commissione è convocata per martedì ventisette noi presenteremo prima delle ventisette una risoluzione in Commissione perché siamo profondamente insoddisfatti per il pratico congelamento che la Commissione ha subito negli ultimi due mesi già Veltroni lo ricordava
Ma sono accadute cose inaccettabili sul piano dell'informazione
Cioè questi imitazione che tutte le mattine fa il facente funzioni di direttore del GR uno imitazione di Gustavo Selva che sempre più intollerabile
Il sono ci sono dei vuoti di doveri della commissione
Che abbiamo fatto presente da tempo formalizzato anche richieste di intervento mi riferisco alla discussione sulla pubblicità accentuata anche dopo la costituzione dell'Auditel dal riemergere della polemica tra i dati forniti dal meter e i dati forniti
Dall'Istat
C'è questa cosa che richiamava Veltroni un atteggiamento
Che noi riteniamo ormai incompatibile comunque censurabile il presidente della commissione di vigilanza non può utilizzare il suo ruolo istituzionale
Mentre da un lato paralizza la commissione da funzione dal funzionamento per tirare la volata
Alla campagna elettorale della DC a Roma che faccia funzionare la Commissione di vigilanza altrimenti se non a tempo faccia il commissario della DC
Roma lui di questo bisogna noi vogliamo aprire una discussione su questo
D'altro lato il ventisette sempre
Occhetto e Veltroni lo hanno già ricordato quale era la delibera del diciassette maggio bisogna essere precisi per parafrasare Craxi il Parlamento non è chiamato a votare e numeri di telefono
Ma candidati
Noi non i nostri li abbiamo resi pubblici sono conosciuti siamo disposti a discute non sappiamo che cosa gli altri partiti abbiano in mente circolano voci è una ragione di più a conferma del fatto che il meccanismo consociativo non regge più non sta più in piedi bisogna andare ad un altro meccanismo
Il ventisette in Aula comincia la discussione sul decreto
Arriviamo a discutere il decreto senza che le commissioni abbiano avuto la possibilità di affrontare seriamente gli emendamenti che sono stati presentati da noi ed altri gruppi c'è stato un pratico sabotaggio della maggioranza nell'affrontare di il merito degli emendamenti
Per cui si andrà in Aula e noi riproporremo i nostri emendamenti il ventisette riproporremo la pregiudiziale di costituzionalità perché noi
Sosteniamo che il decreto rimane incostituzionale la vicenda però
Del decreto e di come si arriva in aula con il decreto mi sia consentita questa il fatto che in pratica dopo aver accettato l'idea dell'abbinamento di discutere nelle commissioni congiunte il decreto e la nostra proposti Ina
La proposta Breve i di cinque articoli che avevamo presentato che oltre che contenere alcune norme fondamentali di regolamentazione del sistema conteneva anche un articolo che modificava l'articolo otto
Per la nomina del consiglio di amministrazione sta a suffragare ancora di più le cosa che dicevo Occhetto che il problema non è il tempo è la mancanza di una volontà politica perché se in sede di Commissione ci fosse stata la volontà
Di
Affrontare
Come si è fatti altri casi
La possibilità di una modifica del decreto che affrontasse i problemi urgenti prime norme di regolamentazione la questione del consiglio di amministrazione della RAI
Con un articolo aggiuntivo che noi riproporremo beh la questione del tempo non esisteva più perché inaugura ventisette ventotto si poteva cominciare a discutere e avvolta è un un'altra cosa rispetto il decreto che ripristina la situazione favorevole a Berlusconi e quindi non è un problema di tempi è un problema di volontà politica
Il tempo se si vuole c'è ancora
Proprio PRI quelle che sono le cadenze parlamentari della della discussione
Bisogna vedere se questo scatto di fantasia cui tanti si richiamano lo si vuole veramente compiere voglio aggiungere a conclusione che ultimamente insomma non può continuare la situazione in cui noi abbiamo presentato le nostre proposte
Non abbiamo la pretesa che sia l'unico modo di sistemare il sistema ibridi dare sistemazione al all'insieme del sistema radiotelevisivo pubbliche e private
Ultimamente altri anche all'esterno del Parlamento hanno fatto proposte tre emittenti romane di aree diverse di di o uno
Pelle a Roma cinquantasei e Tele Roma Europa hanno proposto un canovaccio di
Sistema di legge
Che potrebbe ad esempio essere un punto di caduta di accordo
Per uscire da questa situazione
Però se da parte della maggioranza del governo
Non viene alcuna proposta e continua questa situazione schizofrenica che da parte dell'opposizione da parte di forze impegna nate nel settore si cerca di assolvere ad una funzione di governo come quando si propone da parte di coloro che hanno responsabilità di governo si continua a sfuggire all'questioni e questi dopodiché dopodiché le responsabilità sono anche chiare se aumenta la situazione di crisi noi quindi
Manterremo ferma coerente la la posizione che abbiamo tenuto in tutti questi mesi
Allora Bechis la domanda che l'asta dal proposito di ingerenza in Messico
Passate
Ma io credo che
Le ingerenze l'omissione di siano tante non si tratterà qui di fare un lungo ellenico le ingerenze credo si siano particolarmente caratterizzate in interventi per cercare di bloccare certe nomine ad esempio nelle testate informative valga per tutti il caso del GR uno che da due anni si trova con due vicedirettori che hanno la funzione di direttore
Potremmo aggiungere il problema del personale il direttore personale dell'azienda RAI andato in pensione il ventinove di ottobre
In qualunque azienda quando si a proporre di questo genere sei mesi prima
Il Consiglio discute e cerca di individuare il nuovo responsabile del personale da affiancare al vecchio direttore in modo tale che ci sia la possibilità di Carta garantire il governo dell'azienda non si è voluto fare per la solita logica sì come quando si è fatta avviata la riforma le quattro strutture sono state divise duello democrazie cristiane Duel parlo socialista si continua ancora a pensare che quando va via uno da Democrazia Cristiana dovesse sostituito con uno da democrazia cristiana Padova via un socialista De Blasio sostituito
Da un socialista aggiungiamo il problema della seconda rete
Dove noi abbiamo avuto dall'interno una presa di posizione unanime dei lavoratori di quella rete
Per chi Eder e che si andasse al cambio della direzione a garantire anche alla seconda Rete un livello che giustificasse non solo il Budget ma offrisse una presenza più articolata dell'azienda e beh di questo non si vuol discutere non perché non sia nell'interesse dell'azienda ma perché questo aprirebbe il problema di una rappresentanza in quanto
E legata a questa logica politica io vorrei aggiungere che quando noi
Abbiamo assunto questa abolizione di protesta lo abbiamo fatto anche contro un condizionamento di carattere politico più generale
Beh scusate noi siamo in una situazione nella quale la RAI
A per legge e per convenzione degli obblighi specie richiamava le scadenze noi abbiamo contratto un impegno col governo italiano perché la convenzione è stata firmata dal ministro
Che la Repubblica italiana di questo governo
E in questa convenzione ci sono degli obblighi noi entro il trentuno ottobre avremmo dovuto approvare il preventivo dei ricavi che significa sapere quali e quante sono le risorse e siccome i ricavi dell'azienda sono dati
Fondamentalmente dal cannone dalla pubblicità e dalla vendita di programmi noi non sappiamo quali saranno le risorse che vengono messe a disposizione per il cannone e per la pubblicità anzi mi
Giunta che questo argomento dell'aumento del canone che qualcuno pensava fosse già risolto nella giornata di ieri pare che il conflitto all'interno dei partiti a maggioranza abbia ancora una volta fatto saltare
Questa ipotesi
Di fronte alla setosa e questo ci ha mai dovevamo approvare i piani di produzione trasmissione e allora io vorrei chiedere a quelli che parlano sempre di una RAI che non deve essere ministero ma che deve essere un'azienda industriale e produttiva come possiamo noi impegnare le reti ad elaborare piani annuali di produzioni trasmissioni che dovremmo per leggere aver approvato entro ottobre e che non siamo in grado di potere neppure imposta non avendo la possibilità
Non avendo la possibilità e risorse allora di fronte a questa situazione se non ci fosse stato il condizionamento i primi a protestare avrebbero dovuto essere coloro che hanno la responsabilità di governare questa sera
Ma in quale azienda un direttore generale una maggioranza accetterebbe di subire situazioni questo c'è poi nel momento in cui il Governo fa il decreto a favore a favore di Berlusconi quindi la ragione della nostra protesta di ieri
E la decisione che abbiamo preso lo ripetiamo ancora eh a favore di una iniziativa che metta in moto una situazione che si è preteso di bloccare e che ha determinato il grave arretramento della nostra azienda quindi e rischi
Che sono che sono di fronte a tutti io credo che nel momento in cui il trenta dove sono a prendere
Eventualmente far prevalere ancora le logiche di parte io credo che in quel momento non solo si mettono in discussione degli impegni che sono stati assunti come se parlamentare ma si mette in discussione se come anche i caratteri propri del servizio pubblico quindi credo che questo sia un elemento sul quale dobbiamo cercare di ragionare non soltanto noi ma credo debbano cercare di ragionare anche coloro
Che hanno posizioni di responsabilità nel governo sarà
Ci sono altre domande
Se non ci sono altre domande vorrei solamente in conclusione ricordare
Una cosa
Il gesto che è stato compiuto ieri i nostri consigli d'amministrazione lo abbiamo detto è un gesto ispirato al senso di responsabilità istituzionale e ad attaccamento a questa azienda e al suo destino al tempo stesso è un'indicazione che vale anche per il trenta novembre la sollecitazione a decidere a scegliere per il trenta novembre vi sono diverse possibilità in termini di tempi per i tempi parlamentari che consentono di andare ad una soluzione che sia una soluzione isolata per ciò che riguarda le normative che riguardano il consiglio d'amministrazione no
Di contenuto non abbiamo indicato con le due idee forza dei quali prima io ho fatto riferimento e sulle quali abbiamo registrato una certa concordanze convergenza diverse forze politiche ciò che sembra mancare invece la volontà politica
Ed è per questo che noi stamattina da qui rivolgiamo un ulteriore appello affinché prevalga nelle forze politiche il senso di responsabilità che è necessario ciò che abbiamo detto stamattina e abbiamo mi pare fornito diverse
Argomenti suggestioni non è ispirato ad uno spirito di parte ma è ispirato in primo luogo non solo nel gesto dei nostri ma c'è amministrazione
Ma nel comportamento nella linea nelle proposte di comunisti ad una valutazione di una responsabilità di carattere più generale
Lo sentiamo che c'è un travaglio che riguarda anche l'area socialista l'area cattolica sentiamo che la preoccupazione per il destino della RAI del sistema informativo è qualcosa che attraversa l'universo politico italiano crediamo che questo debba spingere perché la volontà politica che non c'è stata nel corso di questi anni ci possa essere nel corso delle prossime ore e perché si possa in primo luogo appunto risolvere questo problema ormai drammatico
Di un'azienda di questa ampiezza di questa dimensione di questo rilievo nazionale che non ha da un anno e mezzo l'organo di governo io quindi
Vi ringrazio della partecipazione a questa conferenza stampa