Comitato centrale del Pci (risultati elezioni amministrative)

Credo che la discussione di questo Comitato centrale
Ci abbia consentito
Di fare alcuni passi avanti
Ci abbia consentito di fare alcuni passi avanti per quel che riguarda il clima del nostro dibattito interno la disponibilità ha un ascolto reciproco
La volontà di passare da un confronto di carattere metodologico a un confronto di merito sui fatti sui contenuti e sulle scelte
Si tratta di un progresso che non sarebbe costrutto che non sarebbe costruttivo disconoscere
Tuttavia esso non consente ancora di distinguere con chiarezza
Tra gli elementi di disaccordo reale e obiettivo
E quanto vi può essere di processo alle intenzioni
O peggio di travisamento delle posizioni obiettivamente espresse
Considero tutto ciò
Una cosa sulla quale è bene discutere con chiarezza anche perché
Le prossime discussioni possano andare ulteriormente avanti rispetto a ciò che è già avvenuto comunque positivo
E considerando tutto ciò vorrei rivolgere se mi è permesso un suggerimento a compagni che sono anche più anziani di me
Se è giusto come onestamente abbiamo cercato di fare misurarsi sul serio e a mente serena
Con gli argomenti della minoranza
Sarebbe auspicabile
Che tutti i compagni con altrettanta serietà e serenità
Si misurasse alcuni reali argomenti quando queste vengono proposte anche in modo così diffuso e ha commentato
Non avendo tutti colto mi sembra le novità effettive della impostazione data al dibattito
Novità non riducibili ad atteggiamenti diplomatici
E non essendosi sempre tenuto conto di quanto è stato veramente detto è affermato nella relazione
Mi sembra quindi indispensabile
Ritornare su alcuni punti fermi che in essa erano chiaramente enunciati
In questa fase della nostra vita politica
Noi non abbiamo abbandonato alcuno degli obiettivi programmatici fondamentali decisi e che sono stati decisi unitariamente al diciottesimo congresso
Non lo abbiamo fatto sulla questione istituzionale
Al diciottesimo Congresso ponemmo al centro della nostra riflessione iniziativa la riforma del sistema politico e mostrammo una chiara attenzione al problema della modifica della legge elettorale
Già al diciottesimo Congresso affermammo che non era nostra intenzione demonizzare il presidenzialismo
Anche in considerazione del fatto
Che più di un sistema democratico si fonda su questo modello e che come MOI avete visto adesso è stato prescelto anche dall'URSS di Gorbaciov
Sfidando il Partito socialista ad uscire da una enunciazione indefinita
Rispetto alla quale esprimevamo dissenso e a prospettare un progetto determinato organico di pesi e contrappesi
Di un assetto costituzionale di tal genere
Di fronte ai novità emersa nelle posizioni del Psi alla conferenza di Rimini e in seguito novità che venivano incontro a questa nostra sfida
E la conseguente mi sembra assumere un atteggiamento di attenzione e di confronto
Allo stesso tempo però abbiamo espresso con chiarezza come ha ricordato Tortorella
Diciottesimo Congresso e successivamente
La nostra prospere preferenza per un'altra linea di riforma politico istituzionale
Che può e deve essere anch'essa oggetto di confronto
Ed è parso chiaro a tutti i commentatori politici
Si può essere più o meno d'accordo ma è stato chiaro a tutti i commentatori politici che lo stesso sostegno espresso alla proposta sui referendum elettorali aveva ed ha questo significa quello di dire che vogliamo mettere in campo complessivamente una diverso proposta
Se consideriamo un problema effettivo urgente quello della riforma politico istituzionale cioè una nostra iniziativa fondata sull'autonomia della nostra proposta e sul confronto con quelle delle altre forze politiche
Ci sembra l'unica via responsabile attiva praticabile quella di metterci subito in campo
Detto questo si può per davvero affermare
Che nella mia relazione io abbia proposto solo la riforma elettorale non è così non è vero
Dobbiamo discutere sul serio dobbiamo discutere sulle posizioni autenticamente espresso
Uno dei punti centrali della mia relazione è stato quello nel quale è indicato come la crisi delle forme di rappresentanza del sistema politico
Si incontra e produce la sofferenza delle connessioni statali sino a mettere a rischio il patto di cittadinanza la stessa tenuta dalla compagine sociale
Perciò ho parlato di nesso inscindibile tra crisi sociale crisi istituzionale
Perciò ho parlato di un'alternativa a questo sistema politico come via per la costruzione di una democrazia più avanzata senza credere
Che ciò debba toglierci e distoglie cita altri terreni
Mi impegno
Compagni in grammi deve conservi consentire di cogliere qui un vuoto dell'analisi da lui svolta in questa riunione del comitato centrale
In quel quadro indicato l'esigenza di una riflessione istituzionale di ampio respiro che ruoti attorno a due posti
Il peso crescente dei problemi transnazionali
Importanza inedita che questo processo attribuisce alla ridefinizione dei poteri regionali locali una riflessione che miri al superamento del centralismo del vecchio Stato per affermare nuove forme di coordinamento tra i poteri locali nazionali ed europea
Una questione ha aggiunto che deve investire l'assetto generale dei potenti
La questione delle autonomie locali e delle Regioni la riforma delle leggi elettorali e aggiungeva si rende necessaria una nostra iniziativa sul complesso dell'assetto istituzionale
Discutiamo quindi fra Dinoi a partire dalle posizioni reali
Cercando di avere tutti la necessaria modestia
Dinnanzi alla complessità della situazione sforzandoci tutti di recare il nostro contributo di proposta
E sicuramente più facile ma anche meno fruttuoso accedere al terreno della schermaglia verbale che mettere in campo un progetto
Vi può essere un arricchimento un'articolazione
Una modifica della linea delle nostre proposte in materia istituzionale bene
C'è una specifica commissione del Comitato centrale c'è un centro di riforma dello Stato mettiamoci subito tutti ha un lavoro
Non basta certo a raccogliere le firme
Però dobbiamo anche ricordarci che molte volte i grandi progetti non escludono le iniziative parziali che poi se ben guidate
Da una visione complessiva possono produrre dei processi a catena positivi
Ricordiamo i ritardi che abbiamo avuto nel nome di una nostra visione complessiva sul parziali iniziative ambientaliste antinucleari e poi abbiamo pagato seriamente
Ebbene un'analoga profonda alterazione delle posizioni reali avviene quando si sostiene
Che saremo chiusi in un'analisi solo politica politicista come viene detto della crisi italiana
E a tutti ma è presente il grande processo di ristrutturazione capitalistica di questi anni
I processi i primi tentazione di settori dello Stato
I spostamento delle sedi di decisione
Del blocco di interessi cresciuto su un certo uso del denaro pubblico e delle clientele
Così come e a tutti non è presente che tutto ciò produce nuove forme di dominio
E badate questo è presente non solo noi ma diversi filoni di pensiero socialista democratico il neo liberale in tutta l'Europa occidentale
La vera questione è quella di individuare una risposta teorica e programmatica e politica a tali nuove forme
Perciò la novità l'ampiezza la forza anche dei nuovi poteri delle nuove contraddizioni dovrebbe indurci a riflettere sul fatto che la cultura della sinistra deve profondamente aggiornarsi andando oltre gli impianti legati alla fase del vecchio industrie
Dovrebbero indurci ad affrontare la vera questione
E cioè come aggregare un ampio arco di forze antagoniste riformatrice
Come ridefinire la forma partito proprio al fine di determinare una strategia è una risposta altrimenti parlare di potevi transnazionali di riorganizzazione capitalista e via dicendo sono anche queste delle parole
Il problema vero è quello di indicare gli obiettivi punti di attacco le nocche reali insisto
Chi è capace oggi di parlare ai cuori al cervello di quei milioni di uomini che abitano le periferie i quartieri dormitorio delle grandi realtà urbane
Io avverto acuto il rischio che noi si rimanga imprigionati in vecchi schemi separati dalla vita dalla mentalità dagli interessi concreti quegli uomini
Abbiamo quindi una ricerca una sfida reale su questo terreno
E questa sfida intendo aprirla io spesso non di imitando mia dirige il partito da qui dal centro da Roma
Mandando subito in alcune realtà emblematiche di questi nuovi assetti sociali urbani sperimentando nuove forme di conoscenza di contatto di comunità
Bene cerchiamo ci in mezzo alla società cercando di individuare nuove possibili forme di aggregazione e di solidarietà
Dobbiamo però sapere che tale contatto è possibile solo costruendo un nuovo linguaggio una nuova cultura che non è più quella degli ideologi grazie alla geologia di partito
Dei gruppi di avanguardia ma che deve essere invece quella dell'esperienza di massa del partito nuovo di massa che deve maturare tale capacità di contatto con poco
è questo il senso più profondo di quel grande processo di democratizzazione integrale che noi abbiamo indicato come la prospettiva al cui interno intendiamo muoverci
Naturalmente tutto ciò richiede una diversa coscienza della realtà e della vita degli uomini concreti
Nel modo diverso in cui oggi si definisce il rapporto tra individui e società
Che non è più leggibile solo con la vecchia cultura organica delle classi
Nel senso che le stesse discriminanti di classe non comprendono più una serie di differenza
Di costituzione individuali e collettive di cui va tenuto col
Ma vogliamo per davvero discutere di tutto ciò
E come facciamo a farlo se il dibattito diventa in questo caso si politici
Tutto interno
Astrattamente proteso a contrapporre una destra e una sede
Un dibattito che non mi interessa il Paese e non mi interessa neanche gli scritti simpatizzante i nostri elettori
La stessa rilettura della composizione sociale del Paese l'analisi aggiornata del mondo del lavoro dovrebbero imporci di cogliere il problema di fondo
E sono d'accordo su questo con Cazzaniga dobbiamo vedere più da vicino che cosa vogliamo fare e con chi intendiamo fare
E concordo anche come alcuni temi finalmente concreti avanzate sui quali è necessario discutere e decidere su
Primo fra tutti quello della democrazia nel sindacato
Che richiede la verifica il rafforzamento delle forme di rappresentanza
E la formazione di correnti sulla base dei programmi non dell'appartenenza partitica questa è la via per dare voce ai lavori
Ugualmente dobbiamo impegnarci nella ricerca soli studenti sul movimento degli studenti
Mettendo però da parte di elogi
Da reduci di vecchie battaglie del movimento studentesco che gli studenti di oggi considerano una lesione della loro autonomia un'autonomia che loro stessi sono chiamati a differenza
Si tratta di indagare in che modo gli studenti possono diventare soggetto politico
Nel quadro di un'autonomia di governo delle università e all'interno di una visione rigorosa Serbia non demagogica improvvisata del rapporto tra pubblico e privato
Per quel che riguarda le prospettive del nostro partito noi non abbiamo anteposto il problema della forma partitica la ricerca di una strategia la ricerca era già stata avviata su molti punti essenziali
E questo non può essere sconosciuti
Altra cosa invece affermare l'esigenza prospettata da Minucci che
Di un approfondimento dalla nostra analisi di fondo dalla struttura della società italiana
Però una cosa deve essere chiara chi è che ha promosso
Una ricerca nuove bene chi ha promosso la svolta avvertiva un deficit e strategici
E individuava un gratta tra il rinnovamento di cultura politica avviato dal diciottesimo Congresso e la forma partito
Vorrei comunque ricordare che c'è chi si è impegnato a fondo in questi anni e l'abbiamo fatto in modo ampiamente unità
In una ricerca innovativa delle nostre idee in una linea con elaborazione più alta e più avanzata dalla sinistra euro
Noi non siamo più impegnati a fare i conti con Lester come è stato qui detto nei termini di una nostra distinzione ciò che conta indicare in positivo la nostra idea di società di
Un'idea che travalica ormai la via italiana al socialismo che si iscrive nella prospettiva di unificazione europea
Dove è chiamata a produrre una visione sovrannazionale volta risolveremo i problemi del controllo pubblico sui processi di accumulazione che si pongono a questi temi
E compagni che dicono che quel che si è fatto non basta rispondo avanti vediamo in concreto che cosa ridefinite e cosa aggiungere che cosa corregge
Sgombriamo però il campo da falsi problemi
L'alternativa non è tra l'unità socialista è un partito di tipo radica
Noi abbiamo un'altra ambizione quella di dar vita a un moderno partito riformatore di Massimo
E ancora non riduciamo la politica ma
Vedo questo nel riferimento continua famoso campo i nostri compagni sono stati invitati a un incontro nel corso di una conferenza alla quale partecipavano come invita
E non è colpa loro se Craxi e Ricceri monca
Quel che conta è quanto si sono detti perché conta soprattutto e che l'asse della nostra posizione verso il sia fermo e chiaro
E quello di non cercare la rissa sinistre di mantenere la chiarezza sui punti programma
Anche attraverso un confronto aperto e fermo nel Paese
Su questa base intendiamo lavorare per creare le condizioni politiche programmatiche di un miglioramento dei rapporti
Questa impostazione è l'unica che consente di garantirci autonomia e capacità di iniziativa senza chiusure pregiudiziali e senza subalterni
E aggiungo che subalterno anche l'atteggiamento di chi vede sempre grandi piani precostituiti nelle posizioni altrui comprese quelle dei soci
Per quanto riguarda le giunte che siamo chiamati a costruire chiave la nostra preferenza per giunte di sinistra riforme
Chiarito ciò insisto però sul problema principale
Non possiamo accontentarci dei nostri diritti
Rimarremo sempre allo stesso punto
C'è un problema di rapporto con la gente che non risolviamo chiudendo c'è all'interno del partito all'interno delle componenti sento che è necessario cambiare il nostro modo di ragionare per entrare in rapporto con la società non è sufficiente porre una generica istanza di radicamento indispensabile approfondire il comma con quali strumenti concettuali oltre che organizza
Questo è il tema che io posso nella relazione a partire dall'analisi del voto cercando di vedere dietro i numeri i problemi
E da questo primo scavo appare con chiarezza che non si può parlare di radicamento sociale del partito se non si svela nuove e nuove forme di dominio
Che però su questo non possiamo tornare indietro rispetto alla nostra tradizione badate queste nuove forme di dominio non sono dei in modo corrode le astrazioni ma un complesso sociale ricco di contraddizioni
è costituito da una molteplicità di relazioni di legami che occorre saper leggere per poterli trasformare spezzato
Ma se i vecchi strumenti concettuali della sinistra non consentono di percepire questa trama sociale le sue contraddizioni
Le forme di dominio e Nesta presente
Questo dimostra nel modo più chiaro che occorre rinnovare profondamente la sinistra la cultura della sinistra che è necessario un programma è una formazione politica all'altezza di questa nel corso di questo Comitato centrale vi è stata una curiosa Carra tra di noi
A chi criticava di più il partito il suo modo di essere ma all'ora
Per davvero tutto si riduce al fantasma del nome
Non lo credo il problema è quello di affrontare come ho detto la crisi strutturale
Del partito comunista italiano
Andiamo dunque oltre le reciproche paure
Mettiamo al più presto sul tappeto le intenzioni
Facciamo del nostro dibattito una cosa limpida onesta e chiara a tutti
Se fossimo inattesa di rivincite
Se permanessero riserve mentali non esplicitate tutto sarebbe più complicato
Mettiamo in campo idee fa
è vero che l'alternativa è più lontana
Non si può pensare che l'alternativa si fondi sulla sconfitta
Ma questa sconfitta può fare riflettere la sinistra tutta la sinistra e quindi rendere l'alternativa in realtà più vicina
Nel senso che l'alternativa è nelle mani della sinistra delle sue decisioni e delle sue correzione
Quindi il Paese ci riconsegna il problema della Terna nove in più diamo affrontiamo questo compito cogliamo questa possibilità
E non è una rinuncia e dare vita a una nuova formazione politica
Ma per essere all'altezza di questo obiettivo è necessario sapere davvero ascoltare non per essere d'accordo per forza ma per capire guardiamo avanti apriamoci davvero la comprensione dei fatti impegnamo tutto il partito
Nell'iniziativa politica nella Costituente nella costruzione di una prospettiva nuova
E e a chi parla di autocritica
Rispondo che l'autocritica
Era forse più adatta in una fase di centralismo democratico
Quando era l'unica via di correzione per un gruppo dirigente
Considerato a volte in modo sacerdotale che decideva comportava criticata e si auto criticava ma rimaneva assente
Oggi c'è un regime diverso di democrazia interna
La decisione del Congresso non è nelle mie mani
Ma di una maggioranza che ha deciso con chiarezza
E la presenza di mozioni contrapposte dà ancora più forza alle decisioni perché sono
Abbiamo mandato democratico che può essere corretto solo democraticamente
Non per decisione arbitraria di qualcuno e tutte le decisioni a questo proposito sono comunque nelle mani di questo organismo
Vorrei però ricordare che un'autentica maturazione democratica la sia non solo consentendo la libera espressione delle minoranze
Ma anche rispettando i diritti e i doveri della maggioranza
Ed è un dovere della maggioranza
E questo lo voglio dire con franchezza alla fine di questo Comitato centrale non deve suonare sfida
Non facciamolo suonare sfida verso nessuno
è un dovere dalla maggioranza
Quello di garantire la realizzazione e l'applicazione della linea politica fissata dai congressi e dei comitati eccetera
Ne discende che i comitati centrali sono oggettivamente chiamati a decidere un orientamento è una linea d'azione
Non possiamo ritenere che il partito debba trovarsi a vivere una permanente discussione congressuale
Per questo chiedo che vengano approvati e realizzati gli obiettivi indicate da mantenendo ciascuno sull'impostazione di carattere generale una propria diversità di posizioni
Noi oggi rispondiamo non da un'esigenza di rapporti interni tra maggioranza e minoranza
Ma un preciso dovere di direzione politica che siamo chiamati ad esercitare fino a che siamo sorretti dalla fiducia e da un sostegno maggioritario
Questo dovere ci collega un'esigenza alla quale non intendo venir meno
Quella di non sottovalutare mai le istanze e le ricerche i suggerimenti delle proposte
Che provengono anche da parte di chi ha dissentito politico
Il momento è tuttavia grazie
La cosa peggiore che potremmo fare al partito è quella di non fargli sentire una fermezza di di di direzione
Questo sì che sarebbe un errore imperdonabile perché sta nelle nostra volontà la possibilità di evitare i dirigevo esplica fino in fondo la sua funzione o si mette da parte
è nostra intenzione dirigere compassione tolleranza delle altrui e senso di responsabilità questo per credo che tutti possono capire bene che si tratta di nient'altro che il senso del dovere questo nome
Per questo chiamiamo tutto il partito a muoversi nell'iniziativa politica estera a misurare le varie capacità e proposte
Nella costituente di una nuova formazione così a far politica nel Paese tra la gente
A chiamare a raccolta senza respingere nessuno
Tutti i democratici
Tutte le donne e gli uomini di sinistra che intendono lavorare assieme a noi per la salvezza della rinascita di una grande forza della sinistra italiana
Questa è una grande opera per la quale vale la pena di tasse
La solidarietà la chiediamo a quanti intendono darcela dentro e fuori
Facciamo in modo che i nostri comportamenti si possono iscrivere nell'interesse generale
Decidiamo pur nella diversità delle posizioni
Iniziative atti volti a ricostruire un cammino al servizio dei lavoratori di tutti i democratici della sinistra italiana e del Paese solo così avremo fatto fino in fondo ciascuno con le sue capacità
E con le sue idee il nostro dovere