L'evento è stato organizzato da Partito Comunista Italiano.
Sono intervenuti: Achille Occhetto (PCI).
La registrazione audio dell'assemblea ha una durata di 1 ora e 33 minuti.
Tra gli argomenti discussi: Pci, Sinistra.
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PCI
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In questa riunione del comitato centrale siamo chiamati a svolgere una riflessione comune sull'itinerario che deve condurci alla convocazione del ventesimo congresso
A tal fine è necessario che noi tutti compiamo uno sforzo molto serio volto ad uscire da una discussione rivolta prevalentemente all'interno per tornare a guardare che a parlare al Paese
Questo cioè richiesto dalle nostre responsabilità nazionali questo si attendono io credo i militanti simpatizzanti del nostro partito a prescindere dalle posizioni che si possono avere sul merito delle scelte che dobbiamo compiere non si tratta di anticipare il dibattito congressuale né è mia intenzione trasformare questa riunione del comitato centrale in una sorta di pre congresso
Di conseguenza con questa relazione non affronterò tutte le questioni che riguardano il programma i valori i problemi di iniziativa politica che sono dinnanzi al nove
Non si tratta neanche di mettere tra parentesi differenze e contrasti
Quel che invece penso sia necessario fare e misurare le diverse proposte non secondo logiche di lotta eterna ma alla luce dei problemi dei conflitti delle sfide che assillano il Paese
Non siamo infatti chiamati a prepararci a uno scontro ma un confronto che ci consenta di approfondire le grandi questioni che sono sul tappeto
La discussione nel merito delle questioni che negli ultimi tempi è stata messa in ombra deve riemergere con forza se non si vuole che anche a prescindere dalle singole volontà
Logiche di schieramento ed esasperazioni prendano il sopravvento rispetto all'esigenza di determinare un autentico confronto politico e programmatico se sfuggì Simona tale confronto con le questioni di fondo allora sì non sarebbe possibile evitare il rischio di un distacco dalla gente di una dispersione delle nostre forze
Questo confronto bisogna farlo prima che sia troppo tardi confini convinti che si tratta di un interesse comune
Non si deve credere che con ciò si vogliono nascondere le difficoltà di questi mesi gli errori anche che possono essere stati commessi nel corso di un'impresa è un'esperienza politica così complessa come quella di cui siamo protagonisti
Ma a me non sembra giusto parlare di fallimento soprattutto per una ragione perché ritengo che per valutare equamente il percorso compiuto è quello che ci attende dobbiamo tenere
Ben presente quel che è essenziale alla riuscita della Costituente
Si trascura così l'obiettivo vero il metro di misura decisivo
Che lo sforzo di ricollocare le nostre forze per affrontare le sfide di una realtà in rapido profondissimo mutamento dico questo anche perché dobbiamo stare attenti a non rappresentare in modo caricaturale le posizioni di ciascuno di noi
Con il diciannovesimo congresso è stata compiuta una scelta che naturalmente poteva e può essere motivo di dissenso
E tuttavia quel che è vero e che sono comunisti democratici tanto coloro che hanno promosso la svolta quanto coloro che l'hanno avversato
L'idea di dar vita a una nuova formazione politica è maturata nell'ambito della peculiare tradizione dei Comunisti italiani
Che proprio in quanto comunisti democratici tappa dopo tappa hanno profondamente rinnovato il proprio patrimonio teorico e politico
Hanno criticato il superato ogni dogmatica marxista e leninista del comunismo internazionale sono giunti con Berlinguer ad avvertire la necessità di dar vita a una nuova fase a una terza fase della storia del movimento operaio che andasse oltre i limiti delle passate tradizioni quella socialdemocratica e quella comunista
Ci sono dunque dei comunisti democratici che hanno proposto la svolta che hanno ritenuto che fosse giunto il momento di ricollocare il meglio del nostro patrimonio dei Comunisti italiani
Dentro la sinistra europea dando vita alla nuova forza della sinistra proponendo una scelta creativa e non di dissipazione dissolvimento
Si può non concordare con questa scelta ma non e fruttuoso determinare fra di noi delle barriere insormontabili che ci impediscono di riconoscerci per quello che sia non è dunque su una nostra identità metafisica che siamo oggi chiamati a discutere
Ma sul nostro ruolo sulla nostra funzione storica su come oggi possiamo mettere a frutto il nostro patrimonio teorico e politico e arricchirlo
Non discutendo in astratto sulla nuova formazione politica ma chiedendoci se non sia essa lo strumento
Per rendere politicamente credibile attuale un obiettivo storico politico di cui la società italiana sente il bisogno
E questo è il terreno su cui si potrà misurare realmente in nostro successo del nostro fallimento rispondendo con chiarezza la domanda centrale un nuovo partito perché cosa
Nel rispondere a questa domanda non può sfuggire c'era straordinarie rapidissima trasformazione
Della realtà politica del nostro pianeta più rapida di quanto noi stessi potessimo immaginare il dodici novembre allorquando affermammo che stava cambiando la struttura del mondo
Nel corso di questi mesi si sono compiuti bene o male passi decisivi in direzione di nuovi assetti internazionali
Di un diverso ordine mondiale il mondo è già cambiato anche rispetto al congresso di Bologna
La Germania dopo lo storico incontro tra Gorbaciov e Kohl è ormai virtualmente unificata
Nell'Europa dell'Est sono sorti nuovi regimi a Mosca si è celebrato un congresso del PCUS sotteso persino drammatico che ha avviato una trasformazione di fondo dello Stato sovietico il dramma del terzo mondo se ulteriormente aggravato anche in conseguenza del fatto che la rottura del vecchio ordine mondiale accentuato in assenza di un nuovo ordine il suo isolamento e la sua emarginazione
Contemporaneamente si sono tenuti due sono mette in Occidente
Quello della NATO all'ombra quello delle sette maggiori potenze economiche giusto
L'Europa torna al centro ma si aprono interrogativi molto seri su quali forze prevarranno al suo interno in rapporto al processo di unificazione tedesca come saranno ristrutturati i rapporti tra Est ed Ovest tra Europa e Stati Uniti tra nord e sud del mondo
Quale sarà la sorte delle alleanze militari che nel confronto e nella contrapposizione hanno retto nel bene e nel male l'equilibrio mondiale sono tutte questioni poste concretamente sul tappeto
Cuccia le la questione tedesca essa si presenta come un vero e proprio perno attorno a cui ruotano le altre domande cui deve essere data risposta
E a questo proposito anche tenendo presenti alcune polemiche recenti
Vale la pena ricordare le affermazioni dice Vernate di qualche settimana fa dice la prospettiva dell'unificazione della Germania allarmato molti non solo nel nostro Paese
Ma proviamo ad affrontare questo problema da un altro lato quanto avrebbe potuto durare la divisione della Germania qualche anno qualche decennio per sempre
Anche trascurando i fattori etici qual è il rischio maggiore mantenere divisa una grande nazione che inevitabilmente aspirerà la riunificazione o consentire l'unificazione nel contesto di una regolamentazione paneuropea
Il problema risiede dunque nella qualità e nell'affidabilità della regolamentazione giuridica internazionale che verrà raggiunta con la costruzione dell'unità tedesca ma cosa fare di fronte al progettato ingresso della Germania nella NATO lungi da me aggiunge Cederna razze l'intenzione di affermare che l'eventuale ampliamento della NATO non deve allarmanti
Ma tale questione verrà probabilmente vista in modo diverso a seconda dei mutamenti che avverranno in Europa
Ecco dunque qual è la questione
Perciò diventa decisivo il modo alle politiche
Le lotte con cui la sinistra europea starà in campo io credo che noi abbiamo assunto una posizione realistica
Tale da metterci nelle condizioni di rispondere i rischi e i pericoli di un mero allargamento della NATO guardando avanti collocandoci nel punto in cui avveniva irreale appuntamento con la storia
Non ci siamo collocati alla retroguardia dei processi in atto ma ci siamo sforzati di raccogliere la sfida di guardare in faccia i pericoli che ci sono una proposta politica per davvero riformatrice e pacifista
Con questo spirito esprimiamo la nostra convinzione che se la guerra fredda è finita sono ormai anacronistiche vanno trasformate profondamente tutte le strutture che con essa si sono sviluppate e che è impensabile un mondo dominato da un unico blocco militare
La fine del bipolarismo non deve lasciare spazio libero un mondo dominato da un solo polo bensì al mondo dell'interdipendenza vanno dunque trasformate profondamente le strutture militari la sfida non è infatti quella di una terza guerra mondiale ma di un nuovo governo mondiale
Da questo punto di vista il vertice NATO di Londra se limitato ad alcune dichiarazioni generali
Sulla volontà di non considerare più i sovietici come avversari ma come partner della sicurezza e sulla necessità di procedere al rafforzamento della componente politica delle alleanze
Significativo è stato l'invito rivolto a Corbaccio a partecipare alla prossima riunione della NATO
Così come vi sono state alcune modifiche della dottrina militare della struttura della NATO e alcune indicazioni che vanno nella direzione del disarmo e tuttavia se le proposte avanzate costituiscono un passo avanti nella sostanza prevale ancora l'idea che l'Alleanza atlantica debba sopravvivere come istituzione permane
è un'impostazione che consideriamo sbagliata perché rischia di isolare l'URSS proprio quando essa mostra con atti concreti decisivi di volersi integrare in un sistema che superi pienamente la logica della guerra fredda
E perché essa non corrisponde al nuovo ruolo dei paesi che usciranno dal patto diversa
Proprio per questo noi siamo chiamati anche in campo internazionale a intensificare la nostra iniziativa autonoma accompagnando l'iniziativa diplomatica con l'azione dei popoli estendendo un impegno e una coscienza di massa nella direzione di un superamento in avanti dei pericoli che il prodigioso processo in atto può determinare un'iniziativa a livello istituzionale di massa per accelerare la trasformazione in senso politico dell'alleanza per la creazione di un nuovo sistema di sicurezza paneuropeo che consenta successivamente lo scioglimento di entrambi i blocchi creati sì nel dopoguerra in questa prospettiva si dovrà puntare innanzitutto su una istituzionalizzazione della CSCE accogliendo le proposte più innovative sin qui elaborato do elaborate e giungendo
Ha un suo reale potenziamento come sede del nuovo sistema di sicurezza
In quest'ottica sono necessari da parte della NATO mutamenti di strategia assai più radicali di quelli definiti a Londra
E la via della trasformazione della NATO della costruzione di un sistema di sicurezza europea del superamento dei blocchi potrà passare anche attraverso il superamento del comando integrato della NATO
Essenziale e l'iniziativa e la lotta per i disabili
Si impongono più estese rapide trattative per il disarmo
Cominciando con rimuovere gli ostacoli che ancora si frappongono a un esito positivo delle trattative diviene di Ginevra e promuovendo nuovi negoziati su tutti i tipi di arma accanto a ciò occorre battersi per la riduzione delle spese militari in Europa facendo scendere in campo la diplomazia dei popoli per atti unilaterali di disabili
In tal senso confermiamo la nostra determinazione a chiedere la rinuncia in Italia agli F sedici deve affermarsi il principio della difesa sufficiente o un nuovo principio della sicurezza come nuovo principio della sicurezza comune
è chiaro che la fine dei blocchi fa emergere un nuovo discrimine tra forze conservatrici che fanno prevalere le esigenze e le compatibilità degli schieramenti attuali e le forze di sinistra che si battono per un diverso sistema di sicurezza
Ed è dalla consapevolezza di questo nuovo discrimine e deve essere orientata la nostra iniziativa politica nel contesto della sinistra europea
Ma nuovi rapporti tra Est e Ovest oltre la logica dei blocchi
La immane questione del sud del mondo
Richiedono che si dia avvio alla costruzione di un diverso ordine economico e politico mondiale
Bisogna innanzitutto essere consapevoli che se il blocco orientale entrato in crisi lo stesso Occidente dominato da contraddizioni profonde
Il nostro benessere si regge sulle sabbie mobili sull'infinita miseria del cosiddetto terzo e quarto mondo
Il problema non è quello di fare le mosse no occorre capire che tutti abbiamo bisogno di tutti che occorre mettere in campo una nuova cultura una nuova mentalità una diversa visione della cooperazione internazionale
Mi sembra un pensiero povero quello di quanti riducono i risultati dell'incontro tra Gorbaciov e Kohl a una vittoria dell'arma
Ciò che sta avvenendo richiede piuttosto un'accelerazione del modo di pensare una politica planetaria che sia per davvero centrata sulla coscienza dell'interdipendenza
Nelle stesse posizioni dell'URSS convivono l'esigenza di gestire una ritirata e l'azione propulsiva di una nuova visione mondiale
La crisi dell'URSS è indubbiamente un fattore di debolezza ma che può diventare rinnovata forza Sella reiterata da posizioni imperiali si trasforma in una rinnovata vitalità ideale politiche noi non possiamo certo considerare una sconfitta del socialismo
Lo smantellamento di un sistema imperiale che ha offuscato e avvilito gli stessi ideali socialisti davanti alla coscienza mondiale
Ma è proprio per questo che dopo il fallimento di una determinata visione dell'antagonismo anticapitalista quella che in questo secolo è stata rappresentata dal campo del socialismo reale occorre sostituirmi organicamente adesso è un'altra
Capace di rispondere in modo diverso ai problemi che si volevano risolvere
E che i fondi l'antagonismo sociale di classe all'interno di una rinnovata visione democratica e pluralistica della trasformazione della società capitalistica e del socialismo
In questo senso esiste un rapporto tra principi fondamentali e programma politico il nuovo quadro politico mondiale che si sta delineando dimostra la validità di questo ragionamento emergono infatti differenziazioni regionali nelle strategie del mondo più industrializzato
Tale tendenza confuta l'idea di una ricomposizione del capitalismo come sistema egemonico
Riconducibile a una leadership piano planetaria capace di dettare le proprie condizioni a tutto il mondo abbiamo bisogno di analisi serie meditate
Su come stanno cambiando i rapporti di forza tra le grandi aree dell'Occidente sviluppato USA Giappone Europa
Sui problemi gravi non solo congiunturali che assillano l'economia americana anche in conseguenza dei guasti creati del Regan ISMU e della sua corsa al riarmo
Su questo stare in bilico dell'economia mondiale tra un po'sulla possibile recessione è un possibile rilancio dello sviluppo per l'apertura di nuovi mercati
D'altra parte il recente rapporto della Banca mondiale sull'area della povertà disegna una realtà disperata nella quale si riflettono le contraddizioni dell'Occidente
Terribili sono le sue previsioni per la fine del secolo la povertà non sarà sconfitta ma resterà consistente e si concentrerà ulteriormente indeterminate aree del mondo
Ci troviamo dinanzi a trasmigrazione di popoli segnati dalla miseria e dalla fame dal Maghreb dall'Africa nera dai più lontani Paesi del Terzo mondo e dalla più vicina Albania che si dirigono verso le nazioni ricche dell'Europa
Tutto ciò ci dice che il crollo dell'Est europeo non può essere visto semplicisticamente
Come una vittoria del modello di vita e dei modi di produrre di consumare della parte più ricca dell'Occidente al contrario si concentreranno nei punti alti dello sviluppo nuove formidabili contraddizione
Ecco perché è necessario un mutamento epocale di comportamenti e di cultura ecco perché occorre guardare al pianeta Terra come un tutto unico l'antagonismo cambia natura da bipolare diventa trasversale
La fine della guerra fredda non significa riduzione della complessità del mondo e dei suoi conflitti la fine del blocco imperiale Brel Neviano congela tutti i rapporti scongelato tutti i rapporti sociali a destra come ad Ovest mette in campo nuove contraddizioni e conflittualità inedite che investono anche l'Occidente
Nelle società dell'Est europeo accanto alla maturazione affermazione di posizioni democratiche riemergono anche vecchie concezioni conservatrici nazionalismi
Fondamentalismi persino che possono alimentarsi delle difficoltà del processo di transizione in atto e che potrebbero produrre spinte disgregazione
E non si tratta solo di questo la fine del vecchio ordine bipolare mette in movimento forze e culture di varia natura ispirazione anche regressive in ogni parte del mondo
E tuttavia siamo convinti
E nella situazione attuale si aprono anche spazi inediti a processi di trasformazione e di emancipazione degli la politica dei blocchi è stata anche una forma di dominio delle maggiori potenze sul proprio campo e gli imperativi de quell'ordine si affermavano in modo indiretto è diretto anche attraverso il terrorismo internazionale contro gli interessi della sinistra democratica Interna a ciascuno dei due campi oggi questa Sinistra democratica ha dunque dinnanzi a sé problemi nuovi ma anche nuove possibilità
Quel che è indispensabile e comprendere che la coscienza socialista una sua storicità come ce l'ha il capitalismo
Oggi essa è chiamata a compiere un salto di qualità nella comprensione della realtà nell'analisi delle forze in campo nella propria capacità critica nella definizione degli obiettivi e degli strumenti necessari a una politica di trasformazione da questo punto di vista occorre anche valutare l'importanza del recente congresso del PCUS
La soddisfazione con la quale abbiamo accolto la rielezione di Corbaccio al segretario del PCUS
è stata tanto maggiore in quanto essa è avvenuta in un congresso nel corso del quale le forze conservatrici hanno tentato in tutti i modi di far girare all'indietro la ruota della storia un tentativo che è stato sconfitto da una linea limpida che muove nella direzione del rinnovamento e dell'adozione dei principi di un socialismo democratico ed umano come dice Gorbaciov
Sono state spese parole dure e definitive al congresso sul crollo dei regimi dell'Est regimi tardo staliniani che si è detto poco o nulla avevano a che fare con la realtà sociale di quel Paese
Vale qui ricordare ancora quanto affermato in proposito Cederna cosa si può rispondere ha detto a un certo punto polemicamente a coloro che chiedono perché abbiamo consentito i cambiamenti dell'Europa orientale
Ed ha accettato di ritirare le nostre truppe è mai possibile che non abbiamo imparato nulla che non ricordiamo elezioni dell'Afghanistan visto che abbiamo già dimenticato il mille novecentocinquantasei e il mille novecentosessantotto
Non ne abbiamo abbastanza di funerali ed invalidi internazionalisti sarebbe ora di comprendere che né il socialismo né l'amicizia nel buon vicinato nei Rispetto possono reggersi sulle baionette sui carri armati essa ecco sulla base di quali convinzioni è cambiato il corso del mondo e sono cambiate anche le prospettive del sociale
Dall'impostazione presentata e sostenuta con decisione da Corbaccio nel corso del congresso
Sono d'altra parte già immerse trasformazioni tali da rendere irriconoscibile rispetto al passato la natura la collocazione i fondamenti su cui si reggeva dalla società e lo Stato sovietico
Si è dissolto un involucro ideologico politico istituzionale e congelata potenzialità democratiche socialiste sì ormai delineato per l'economia il passaggio dalla proprietà statale un ordinamento che prevede diverse forme della proprietà
In campo istituzionale il passaggio da uno Stato ideologico a uno Stato di diritto dallo Stato unitario uno Stato federale e confederale
Sì è tracciata la strada che porta dal partito istituzione fondamentale dello Stato a un partito politico che opera in un sistema pluri partito si sono create così le condizioni perché l'URSS divenga una società pienamente inserita nell'economia mondiale nella società e nella vita mondiale
Si è affermato con grande forza il valore della democrazia e della libertà dei popoli il socialismo viene concepito come battaglia universale dove i valori socialisti sono una parte
E qui caduta definitivamente l'idea del campo socialista
Del socialismo in un Paese solo che ha fatto sì che in URSS
Come affermato a barche in il socialismo non sia stato mai costruito e non sia stato mai vissuto
Non esiste più un movimento comunista internazionale imperniato su un sistema di stati collegate tra di loro da un'identica dottrina del partito e delle istituzioni
Ma quella che Gorbaciov fa definito il socialismo democratico dal volto umano è un'idea è una forza ben presente radicata in Europa e nel mondo
Naturalmente dei formidabili difficoltà oggettive e soggettive
Con le quali l'opera di riforma della società sovietica è chiamata a fare i conti rendono ancora assai arduo il cammino della perestrojka lo stesso congresso del PCUS è stato uno specchio inquietante evitare difficoltà
Dal modo come esse verranno affrontate dipende anche in notevole misura il futuro della sinistra europea perciò essa non può stare a guardare
Limitandosi a giudicare più o meno criticamente
Deve invece lavorare attivamente perché le difficoltà e le tensioni vengano risolte in avanti
Nel senso indicato dallo stesso Corbaccio il quale si è dichiarato pronto a collaborare con tutte le forze democratiche che sorgono in URSS
D'altra parte se è vero che la battaglia per la democrazia in URSS come negli altri Paesi dell'Est è una battaglia ancora dura sì anche dimostrato che Rinnovamento non alternative se non la regressione la dittatura e la catastrofe
Spetta ora all'Occidente dunque e in primo luogo all'Europa fare la propria parte sul terreno del disarmo del superamento dei blocchi militari e della cooperazione economica per il bene della pace e della civiltà mondiale
Tutto il sistema di relazioni tra forze che si battono per il socialismo tende a riorganizzarsi su scala europea e mondiale
E congresso del PCUS ha dato un notevole contributo a un nuovo inizio del socialismo democratico e umana
Si apre la prospettiva di un nuovo internazionalismo
Rispetto al quale non possiamo condannarci a rimanere ai margini in una sorta di terra di nessuno nella quale non possiamo certo sperimentare la vitalità e l'originalità del nostro apporto critico e propositivo
La nostra stessa possibilità di incidere con maggiore efficacia sugli orientamenti della sinistra europea
Verso la quale conserviamo tuttavia un'influenza non disprezzabile e legata alla nostra capacità di ricollocare città entro la sinistra europea superando tutti i ritardi e non si può essere fautori di tali ritardi e poi imputarli alla svolta
Sì è vero noi non riusciamo ancora influire in modo soffice
Si sono manifestati ritardi non tanto nelle posizioni assunte diciannovesimo congresso
Che sono state ampiamente confermate dai fatti ma nella capacità complessiva di mettere in campo una forte iniziativa internazionale capace di coinvolgere tutto il partito e l'insieme della sinistra ma è anche vero che noi riusciremo a gettare sul piatto della bilancia
Tutto il peso delle nostre autonome posizioni non stando cere in disparte ma diventando coprotagonisti del grande concerto politico e organizzativo
Della sinistra europea entrando a far parte dell'Internazionale socialista facendo valere così appieno il nostro ruolo di originale e autonoma forza riformatrice
Si tratta di un obiettivo politico di primaria importanza che solo una visione provinciale del tutto estranea alla nostra tradizione potrebbe sottovalutare
In un mondo transnazionale considerare tale questione secondaria
Significherebbe per davvero abbandonarsi Allon pre all'improvvisazione ridursi a forza marginale destinata al declino
Ed è terribilmente vero
Che si possono proporre idee nuove
Formulare principi ispirati ad una mentalità nuova ma tutto resterà lettera morta se non avrà un'eco e l'appoggio della comunità internazionale
La vittoria della democrazia come valore universale l'affermarsi dei principi di un socialismo che sia democratico umano sono grandi obiettivi mondiali a cui tutti devono cooperare isolando le forze conservatrici che operano a destra come a dove
La questione fondamentale è quella di un diverso rapporto ormai sempre più a livello globale tra economia e società se come ha dimostrato il fallimento a Este non si possono trascurare in nome di obiettivi sociali regole e meccanismi di efficienza economica
Così è vero e questo risulta con particolare evidenza Occidente che è un sistema economico che si disinteressi dell'ambiente delle finalità sociali finisce per dilapidare risorse non solo ambientali ma umana
Risorse non solo fisiche ma intellettuali etiche non riproducibili
Altro che vittoria dell'Occidente la stragrande maggioranza della comunità scientifica arrivata alla conclusione
Che l'umanità si ritroverà sull'orlo dell'abisso
Se non riuscirà a cambiare il modello di sviluppo attualmente dominante e se non riuscirà a modificare radicalmente l'evoluzione e l'espansione dell'attuale sistema di consumo
Il fallimento del collettivismo burocratico del socialismo reale che informato disse il comunismo internazionale non autorizzato dunque ad accettare la tesi di un liberismo fondamentalista incontrollato
Non si può accettare l'alternativa socialismo reale o liberismo
Ma tutto ciò non pone forse radicalmente in discussione non solo le strategie neoliberiste ma i modelli di governabilità prevalse nel corso degli anni ottanta di quella governabilità centrata unilateralmente sulle ragioni dell'economia quella governabilità volta a ridurre a restringere la domanda democratico
E su questo terreno non si pone in termini inediti una questione democratica la questione della democratizzazione integrale della nostra società di tutti i rapporti internazionali lo sviluppo degli eventi dimostra sempre di più che la democrazia politica non è solo un problema dell'Occidente sviluppato questo è tanto più vero in rapporto al gigantesco problema costituito dal sud del mondo
Anche l'esito dei risultati del vertice di Houston segnala una pericolosissima tendenza alla sala a lasciar Stagnaro e la divisione nord-sud
Ma segnala anche un'altra cosa
E senza una profonda democratizzazione dei rapporti internazionali
Senza l'apertura di canali che consentano a quei popoli di farsi sentire il problema nord-sud non sarà avviato assoluzione
La mancanza di democrazia in molti casi impedisce che il latte in polvere arrivi ai bambini che muoiono di fame
è necessario garantire il diritto di accesso decisioni risorse per interi gruppi di Stati ed enormi settori sociali
Un diritto che richiede istituzioni sedi poteri Democratic non può essere affrontato il tema epocale di uno sviluppo sostenibile senza una democratizzazione sia dei rapporti e delle istituzioni internazionali che dei regimi interni a quei Paesi
Ma se il primo problema è chi decide il secondo problema è che cosa si deve fare
Che cosa si deve fare per far sì che questo nostro pianeta divenga veramente alle soglie del terzo millennio la casa comune di tutti gli uomini
Le grandi sfide che sono oggi di fronte alla civiltà umana
Quella per la pace il disarmo quella ecologica
Quella per lo sviluppo richiedono una grande volontà di cooperazione di concentrazione di sforzi di energie e di risorse
Ecco che cosa intendiamo per governo mondiale
Un esempio di governo mondiale in grado di racchiudere in sé emblematicamente la sfida le principali canta dizione della nostra epoca sarebbe costruito ad esempio da un grande impegno comune per la messa a coltura del sale
In un mondo dotato di straordinarie risorse economiche tecnologici
E allo stesso tempo attraversato da immensi problemi e squilibri l'Africa rappresenta un caso limite un continente intero sembra senza speranza destinato solo a un sotto sviluppo crescente
Alla morte generalizzata della vita per fame dissecazione ecco perché issata
Ricercare la possibilità per la messa a coltura
Equivarrebbe a lavorare alla salvezza della nell'equilibrio ecologico planetaria inoltre
Usare assai il verde potrebbe compensare in buona misura la deforestazione che non si può del tutto impedire altrove
Attorno a un tale progetto potrebbe crearsi un vero e proprio laboratorio mondiale di cooperazione scientifica per la salvezza e lo sviluppo del nostro pianeta
E suo padre per diventare il punto di riferimento la nuova frontiera di un grande moto di solidarietà umana
Certo noi sappiamo che cresce nella società mondiale la concentrazione dei grandi gruppi industriali e finestre
E tuttavia dobbiamo pur tener conto
Che la spinta all'internazionalizzazione che ne deriva rompe anche vecchie barriere e separatezza
La lotta per il governo di questi processi
Affinché sui rischi di nuove barbarie prevalga una più alta civilizzazione e lo spazio in cui la sinistra riafferma in questa fine di secolo la sua funzione
Ed è su questo terreno che si pone in termini inediti una grande questione democratica
Ecco lo spazio di una nuova fase di lotte della sinistra anche e primo luogo qui in Europa
Essenziale individuare e definire gli obiettivi politici
Decisivo è riorganizzare unire le forze di sinistra su scala internazionale per una lotta politica che si annuncia di lunga Lerna
Se a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento il movimento dei lavoratori dovette battersi per fondamentali conquiste sociali e per la nascita di democrazie nazionali a partire dalla battaglia per l'estensione del voto oggi le forze eredi di quel movimento
Sono chiamate a condurre un'analoga battaglia per la Fondazione di un nuovo patto di cittadinanza sovranazionale
Per la costruzione della sovranità politica popolare europea per la democratizzazione di ogni sfera della vita associata e di tutte le relazioni internazionali siamo chiamati a costruire la nuova Europa la spesso unificazione tedesca ci impone tanto più di concentrare i nostri sforzi in questa direzione
Noi non dobbiamo temere la Germania unita tuttavia se vogliamo che la nuova Europa sia pluralistica
Sì all'Europa dei popoli dello spazio sociale europeo e non delle oligarchie economico-finanziarie
Se vogliamo evitare il rischio di un processo eccessivamente accentrato e molto implicherebbe tensioni e squilibri
E quello posto di riprese nazionalistiche che avvantaggerebbe solo i gruppi sociali più forti di ciascun paese ebbene dobbiamo allora
Accelerare l'edificazione delle strutture politiche democratiche dell'Europa
Non è più possibile infatti governare all'antica
Entro ottiche angusta mente nazionali
Non è più possibile per il movimento dei lavoratori lottare solo nella Lega Nazionale
La sfida oggi si svolge sul terreno sovranazionale
è questo il terreno della riorganizzazione della sinistra di rilancio delle sue strategie delle sue lotte delle alleanze e dei compromessi è qui che si dovrà attuare un processo di ricomposizione di tutta la sinistra di tutte le forze reti del movimento operaio europea e qui e in Europa nella grande Europa dall'Atlantico agli Urali e destinata a svolgersi una grande battaglia per la pace
Però non ho qualità dello sviluppo mondiale per un nuovo internazionalismo per la democratizzazione integrale della nostra società
Dopo il dodici novembre dunque le vicende mondiali hanno prodotto profondi mutamenti
Più limpida è convincente diviene la lettura degli eventi dell'ottantanove
Che era alla base dell'apertura della fase costituente
Si conferma il nucleo del nuovo pensiero politico sviluppato il diciottesimo congresso la democrazia come via del sociale
La concezione del socialismo fuori dalla contrapposizione sistemica di capitalismo e socio
Ma a questo proposito a proposito della svolta del dodici novembre voglio aggiungere una considerazione
Se vi è stato un fraintendimento nel senso di quella svolta
Se si è avuta da parte di alcuni compagni l'impressione che si legasse la nostra scelta
E la nostra sorte a quella di regimi autoritari
Se si è pensato in altri termini che con quella proposta si volesse scampare alle macerie del muro di Berlino e non guardare invece al futuro all'Europa nuova che si ittica e siediti che era sulle macerie della guerra fredda
Ebbene se questo pesante equivoco si è prodotto allora pur mantenendo ciascuno le proprie opinioni in merito al momento e al modo di quella scelta
Guardiamo con mente sgombra al presente confrontiamoci sul problema sulle sfide di un presente così carico di novità e di futuro che rende oggi ancora più forte l'ipotesi di un nuovo inizio
Quel nuovo inizio che ci ha fatto parlare della necessità di dar vita alla nuova formazione politica dall'asse
Faccio dunque una precisa proposta
Qualsiasi qualsiasi siano le posizioni allora assunte
Si può sviluppare da adesso una fase di ricerca su un nuovo inizio necessaria
Una ricerca che dobbiamo sforzarci di realizzare con l'apporto di tutto il partito e ritornerò alla fine su questo e di tutte le sue componenti
Una ricerca è un confronto intorno a un nuovo progetto strategico
Abbandonare l'idea di ridurre invece abbandonando l'idea di ridurre invece il nostro confronto
Alla schermaglia polemica
O all'attesa della prova del nove per le ragioni opposte degli uni o degli altri
Ma impegnandoci immediatamente tutti in questa ricerca comune
Le novità presenti non ci consentono di giocare di rimessa o di far nostri giochi altrove
Gli avvenimenti in corso devono investire la nostra vicenda interno
Di fronte a quel che accade nessuno può più ripetere gli argomenti del diciannovesimo congresso nella maggioranza nella minoranza
A meno che qualcuno non voglia chiudersi in una visione catastrofica
E in un arroccamento politico minoritaria
Ma a questo proposito dobbiamo ricordare ce lo ha insegnato Togliatti che i momenti più fosche Gravity di tempesta della storia della Terza Internazionale
Sono stati quelli nei quali si è cercato di fare corrispondere un'analisi cupa senza immediate prospettive della situazione la radicalizzazione degli obiettivi e il conseguente restringimento degli alleati
E stata molto spesso proprio quella spirale involutiva a riverberarsi all'interno dello stesso movimento comunista internazionale come il suo corteo tragico di errori e di tempi
Ma oggi oltre tutto
La situazione in movimento
La sconfitta del socialismo reale apre nuove contraddizioni ad est e ad Ovest il movimento socialista può ritornare per davvero ad essere una forza internazionale che travalica i confini dei vecchi blocchi
La situazione eccezionale va vista con gli occhi dei rivoluzionari che non arretrano sbigottiti dinnanzi a novità non previste dai canoni di alloggi in corso sta sorgendo movimento operaio autonomo che non si richiama al Partito Comunista tutto ciò alcuni anni fa era impensabile
Quel che vogliamo dire che sono le cose che ci dicono che non si può tornare indietro
E questo non solo per rispetto ai deliberati del congresso di Bologna perché la realtà che ci obbliga a dar vita a una formazione politica che per i suoi valori sui programmi il suo insediamento sociale sia in grado di affrontare i nuovi compiti dell'assegno sulla scena internazionale ma anche
La nostra impresa si misura su questa necessità non nostra ma del Paese
Non esiste forse in Italia la necessità di una forza moderna popolare democratica riformatrice
Che si ispiri agli ideali del socialismo e che esca dai vecchi confini del Partito comunista per porsi il problema ormai ineludibile di una profonda riforma dello Stato e del sistema democratico
Una forza quindi che affronti apertamente la lotta contro la tendenza ormai in atto a spostare poteri decisivi non soltanto economici nelle mani di ristrette oligarchie una lotta però che per essere efficace deve rimettere in discussione
Il vecchio sistema politico rendere possibile un'alternativa di governo
E su questo interrogativo che dobbiamo misurarci
E adesso che dobbiamo dare risposta col nostro dibattito riflettiamo per un attimo sulla recente grave assurda conclusione del processo per la strage di Bologna
Come ho già detto non è compito di una forza politica non è dunque nostra intenzione plaudire o mettere sotto accusa giudici e sentenze
I giudici operano sulle prove ed è ormai acclarato che su molti delitti su molte stragi i depistaggi le falsificazioni sono avvenuta prima che le carte arrivassero sui tavoli dei magistrati
Il problema dunque a monte
Ed è solo guardando a monte che si potranno scoprire le cause di una lunga incredibile impunità
Che ha coperto gli autori di una interminabile catena di misfatti
Quella impunità si spiega solo ed è proporzionale sostengo questo fatto alla potenza la capacità di ricatto alla protezione godute dai cortei
Ma che cosa c'è infine dietro tutto ciò se non un'azione un lavoro di pezzi di servizi segreti di apparati di Stato
Probabilmente legati come da più parti si dice centrali straniere volti a destabilizzare la democrazia italiana a frenarne gli sviluppi è imporre ogni volta dinnanzi ad essi logica restauratrice
Gelli e la P due non sono pezzi di questa vicenda lo stesso terrorismo rosso che sicuramente aveva basi endogene e si fondava su di una ideologia aberrante
Ha potuto diffondersi e di agire come ha fatto grazie anche esso ad una rete di appoggi protezioni teppista
Gli stessi processi per l'assassinio di Moro sono zeppi di segnali di prove di tutto ciò la verità è che negli anni sessanta e settanta forze diverso e potenti
Interno e internazionale si sono mosse qui in Italia paese di frontiera tra i blocchi per impedire qui libri politici più avanzati
Si è trattato di uno straordinario attacco volto a colpire la democrazia italiana e in particolare il Partito Comunista Italiano per impedirne l'avvicinamento all'area di governo si parla oggi del ruolo di forze dell'esteri dei segreti consegnati negli archivi di Stato di quel Paese
Questo conferma la tesi che abbiamo sostenuto da tempo
E cioè per avvicinarsi alla verità si doveva indicare in indagare in tutte le direzioni a trecentosessanta gradi
Ma proprio perciò si dovrebbe indagare anche ad Ovest
Si dovrebbe ricercare anche negli archivi italiani
Perché è ormai chiaro che Milano Brescia Bologna Ustica e misteri su tutte queste tragiche vicende sono un affare di Stato anzi un affare dista
Sono il portato della stagione della guerra fredda
Che ha significato anche per lo Stato italiano
E in particolare per alcuni ministeri inquinamenti subalternità abusi e deviazioni
In definitiva una sorta di sovranità limitata
La fine della guerra fredda dovrebbe però indurre oggi tutte le forze politiche italiane democratiche di progresso a rendersi conto che esse stesse sono state vittime di quelle circostanze che ora di sbarazzarsi di troppi scheletri nell'armadio che è necessario realizzare una piena democratizzazione dello Stato Italia
Nel voto di maggio un segnale non di stabilità moderata ma di accelerazione della crisi politica e istituzionale del Paese
E abbiamo avvertito che questa crisi non riguarda solo i partiti
Ma comincia a ledere la forza e la tenuta della compagine nazionale
Che siamo quindi in presenza di uno scollamento
Che rischia di farsi profondo tra la gente il sistema politico e lo Stato
Per l'acuirsi di contrasti e contraddizioni profonde tra ceti e gruppi sociali tra nord e sud del Paese
La questione meridionale
Grave e allarmante potrebbe giungere a un punto di rottura
La spiegazione di ciò delle incapacità di affrontare questioni di fondo a cominciare da quella meridionale
Non può fermarsi alla superficie
Il blocco del sistema politico non spiega tutto
Il fatto e che vengono al pettine i nodi dello sviluppo economico sociale e politico italiano di questi anni
Uno sviluppo che non ha affrontato attraverso le necessarie riforme strutturali profondi squilibri economico
Sociali e territoriali del Paese
Un notevole sviluppo economico vi è stato il Paese nell'insieme si è modernizzato
Ma ciò è avvenuto attraverso un uso irrazionale delle risorse
Una ingiusta distribuzione del reddito è un meccanismo di accumulazione che ha favorito fondamentalmente gli interessi di ristretti potentati industriali e finanziarie
Al tempo stesso il fisco la pubblica amministrazione la spesa pubblica gli enti sono stati usati sempre più non tanto come strumento degli interessi collettivi delle funzioni pubbliche quanto come mezzi
Per alimentare politiche clientelari e spartitorie volte a conquistare
Potere dei gruppi dominanti
Si è creato così un nodo molto complesso
Che spiega l'apparente paradosso per cui grandi fatti di modernizzazione
Si accompagnano a fenomeni di vero e proprio collasso dell'armatura complessiva del Paese
Parlo dei servizi ma parlo soprattutto della crescita dello squilibrio non più soltanto economico tra Nord e Sud
Parlo della crisi della funzione pubblica
Non solo come strutture e servizi pensiamo solo al drammatico problema dell'acqua
Che torna ad esplodere in questi giorni
Ma anche come regole universalità dei diritti uguaglianza delle leggi parlo di un indebolimento della coesione sociale alla cui base c'è un non solo la lacerazione tra nord e sud ma l'ingiustizia fiscale è una distribuzione del reddito che penalizza
Questo ci dicono anche i recenti dati
Del Censis che penalizza i rapporti da lavoro produttivo
Il lavoro in generale e particolarmente quello dell'industria
Ecco i nodi che vengono al pettine
Nodi che si sono particolarmente aggrovigliati
A causa della natura dimezzata della nostra democrazia dell'assenza di alternative di governo
E la novità è che oggi la situazione si è tante si è fatta tanto più grave in quanto le sfide internazionali rischiano di accentuare il costo di questo modello
E di colpire la competitività della nostra economia
Ecco perché la crisi del sistema italiano e Serbia e perché il problema di un'alternativa politica si pone come una necessità nazionale chiama in causa per realizzarsi ben più che manovre politiche diverso
Ma una lotta dura contro interessi potenti
E quindi un problema di alleanze e di programmi seri di forti Progetti
Ed ecco perché si apre e si riapre il conflitto sociale
Non è vero che non abbiamo colto la portata strategica dalla battaglia sui contratti non ci siamo limitati a contestare che si potesse puntare l'indice accusatore contro i lavoratori metalmeccanici come responsabili dei problemi di competitività dell'economia nazionale Italia
Abbiamo detto nelle sedi più qualificate
Che bisognava far leva sulla lotta operaia per rimettere in discussione apertamente un vecchio arretrato sistema che scarica sui lavoratori
Sui lavoratori più produttivi il costo dell'inefficienza pauroso del fisco e della rete dei servizi nonché dei ritardi delle stesse in prese a compiere il necessario salto verso una più alta qualità delle produzioni
In ciò sta la causa del di varie norme tra salari e costo del lavoro
Non è quindi tra i lavoratori che vanno ricercati gli ostacoli allo sviluppo del Paese
Discutere sul serio di costo del lavoro vuol dire chiamare in causa il bilancio dello Stato
Vuol dire che a mare in causa un'intera classe politica di governo vuol dire quindi toccare quella commistione tra Stato ed economia tra governi spartitorie incapaci di dettare regole indirizzi strategici e grandi potentati economici e finanziari
Vuol dire dunque metter mano ai meccanismi di regolazione di compromesso sociale territoriale tra cittadini e Stato che si è costruito in questi decente
Metter mano in sostanza ai meccanismi di tenuta del blocco moderato
Noi lo abbiamo detto a Torino
Convegno sulla Fia
Siamo impegnati a comprendere i problemi nuovi che si pongono al sistema dell'impresa
E che noi non consideriamo come un avversario ma come una controparte con cui confrontarsi criticamente
La nostra sfida la FIAT dalla Confindustria
è una sfida una vecchia cultura dell'impresa basata sull'idea che essa il solo soggetto indiscutibile autoritario abilitato a governare i processi di modernizzazione
è una sfida quindi sulla democratizzazione della stessa attività economiche
Attraverso il riconoscimento di un potere autonomo dei lavoratori una sfida che al centro la valorizzazione del lavoro
Come tema fondamentale di una moderna società democratica
Questo è tanto più vero oggi di fronte ai grandi mutamenti che hanno investito le attività prodotti
Il confine sempre più sottile tra attività di trasformazione servizi il ruolo crescente del fattore ambientale nelle produzioni
Il rilievo grande l'incidenza delle conoscenze nei processi produttivi nei prodotti e nei servizi di rompere nel processo lavorativo di tematiche come quella dei tempi squadernato
E messe al centro dalla nuova soggettività femminile propongono infatti non soltanto nuove regole ma l'ineludibile esigenza della piena valorizzazione dei fattori umani e culturali che presiedono allo sviluppo
E questo ben lo sanno i teorici della qualità totale
Che non riescono però a sciogliere la contraddizione tra l'esigenza di restituire al lavoro una dimensione attiva e il voler l'altro tempo stesso confinare nei limiti angusti della collocazione subalterno
Perciò abbiamo condotto la battaglia sui diritti e la FIAT perciò ci siamo battuti per la legge sulle piccole e medie imprese questo ancora il senso della nostra battaglia per salari più alti e per l'equità fiscale perché oggi torna a porsi un grande problema redistributivo la questione quindi è se il lavoro deve riprodursi come fa riproporsi come fattore essenziale nei processi di modernizzazione
Se si vuole aprire un nuovo capitolo di relazioni industriali e di democrazia economica se si vuole anche dare corpo al progetto di ristrutturazione ecologica delle con i processi in corso nel mondo del lavoro sono in grado di sconvolgere l'intera struttura sociale politica istituzionale nei Paesi più sviluppati
Se le imprese sono oggi i grandi centri di potere in grado di condizionare anche di mettere in scacco
Le prerogative dello Stato e del tutto illusorio pensare a un processo di vera crescita democratica prescindendo dalle forze sociali fondamenta
La presenza di un forte soggetto collettivo dentro l'impresa rappresentato dai lavoratori e indispensabile a dare un orientamento democratico a questo gigantesco processo viene dislocazione dei poteri in atto nella nostra società
Ne siamo convinti che ciò essenziale allo sviluppo democratica
E siamo anzi convinti che non è affatto in contraddizione con le esigenze dell'economia di una moderna società industriale
Tale prospettiva richiede tra le altre un profondo rinnovamento delle forme di rappresentanza nel mondo del lavoro
E decisivo e a tal fine
Riaffermare l'autonomia sindacale
E questo richiede oggi porsi il problema del superamento delle componenti partitiche nel sindacato a vantaggio delle piattaforme programma
La riflessione in corso nella CGIL che seguiamo con molta attenzione ci pare in tal senso importante e positiva e fecondo
Siamo altresì convinti
Che la battaglia per i diritti in fabbrica e per la democrazia industriale richieda un forte sostegno
Da parte delle forze politiche sul terreno legislativo
Uno dei nostri principali impegni deve dunque essere quello di procedere concretamente in questa direzione
Noi abbiamo apprezzato a suo tempo le posizioni assunte dal Psi nel riguardo dalla Confindustria e sulla proroga per la legge della scala mobile
E riteniamo però che sarebbe di grande importanza
Se il partito socialista
Sulle politiche sociali invece che su altri temi che dividono la sinistra
Sulle politiche sociali regime contributivo tributario fiscalizzazione
E sulle questioni dei diritti dei lavoratori
Facesse chiaramente apparire una propria autonoma posizione riformatrice all'interno della coalizione che governa
è questa infatti la via maestra per scomporre il blocco moderato e per creare le condizioni di unità riformatrice
E nell'immediato noi ci impegniamo a sostenere i lavoratori nella nuova fase di lotte contrattuali contro ogni tendenza dilatoria e contro ogni ipotesi di contrapposizione
Tra garanzie sul piano dei diritti e dei poteri e obiettivi salariale
Sappiamo infatti che di qui dal mondo del lavoro dal Movimento dei lavoratori che può partire la sfida per un'alternativa programmatica e di governo
Che è questa la base fondamentale per la riforma della vita politica dello Stato
In tal modo il movimento dei lavoratori può svolgere una decisiva funzione d'interesse generale
Oggi infatti per tutti i motivi che ho detto la lotta di opposizione per scomporre il vecchio blocco moderato quella per la riforma delle istituzioni e per la costruzione di un'alternativa programmatica corrispondono a una profonda esigenza nazionale i nodi strutturali investono infatti in modo sempre più palese diffuso i rapporti fuori
Ho già detto dei segnali venuti dal voto di maggio
Successivamente ad essi la maggioranza governativa entrate in una fase di sempre più marcate differenziazioni
E in evidente stato di tensione
Sta in effetti entrando in crisi il patto politico stipulato all'indomani delle elezioni europee
è apparso subito chiaro del resto che l'onorevole Andreotti era in grado di assicurare soltanto una governabilità di basso profilo egli incerto con la sua riconosciuta abilità era intento più a schivare il problema che ha risolto tutto ciò non poteva non far crescere in mare esserne nella maggioranza
Così è avvenuto nel sia la conferenza programmatica di Rimini
Se rivolto una sorta di ultimato ma la DC rimasto peraltro senza risposta
Anche la situazione del partito democristiano si è rimessa in movimento
Vedendo crescere una divaricazione profonda tra maggioranza e la sinistra interna
Credo che si possa dire che tali novità nei due maggiori partiti di Governo sono state favorite dalla nostra iniziativa e che esse confermano l'analisi sulla crisi strutturale del sistema politico
Da cui è partito il nostro rinnovamento politico culturale e programma
Da un anno e mezzo a questa parte in effetti dal Congresso democristiano l'insediamento del governo Andreotti l'andamento della crisi politico istituzionale assunto un ritmo sempre più rapidi il prolungamento estenuato di un regime senza ricambio aggrava tutti i mali del Paese e finisce per ribaltare i suoi effetti di Greganti sulla stessa maggioranza
Aggiungo che i processi dispersione confusione politica sono causa non secondaria
Del disordine crescente che in prestito funzioni e principi essenziali di un corretto ordinamento lo si è visto per la magistratura lo si vede sulla questione della regolamentazione dell'emittenza televisiva
La stessa formazione delle giunte faticosa e lontana dall'interesse dalla partecipazione nella pubblica opinione dei cittadini
Conferma come sia stato colpevole il rifiuto dei partiti di maggioranza di realizzare già per il rinnovo di quest'anno una nuova legge elettorale
E a proposito delle giunte confermo la nostra scelta unitaria sinistra fondata sui programmi
E la richiesta di un'analoga scelta coerentemente riformatrice da parte del Psi
Quel che è dunque evidente che siamo ormai nel pieno di una crisi che investe il sistema politico e gli assetti istituzionale
La novità è che la consapevolezza della situazione ha cominciato a farsi largo in tutte le forze politiche
Stenta però a farsi strada una riflessione tanto meno proposte all'altezza della situazione costruttivo
Prevalgono i veti reciproci
Prevale soprattutto un'impronta conservatrice
Lo si è visto sulla riforma del bicameralismo e su quella riguardante le Autonomie locali
Mentre si discute di grandi progetti istituzionali
Va avanti a pezzi e bocconi una mediocre controriforma volte esclusivamente a preservare fingendo di cambiare l'attuale sistema politico gli attuali
Le generazioni della costituzione materiale
Anche le proposte di riforma elettorale avanzate dall'onorevole Andreotti sono volte più a rimuovere i dati di crisi che a risolverli tenendo fuori dal sistema politico i soggetti che la sua crisi L'Espresso ma insiste
Ma il sistema democratico
Non si difende Mou unendolo come un fortilizio
Ma riformando lo profondamente apprendono i cittadini aprendo lo alle nuove esigenze che emergono nel tessuto sociale
In questo quadro dunque ha preso corpo anche l'iniziativa dei referendum per la modifica della legge elettorale
Una iniziativa promossa da forze settori diverso orientamento ideale politico
E che ha come obiettivo fondamentale è quello di colpire l'attuale immobilismo conservatore la logica dei veti incrociati e di stimolare un organico processo riformatore
Da questo punto di vista l'iniziativa referendaria sembra aver colto nel segno lo dimostrano le accese polemiche nervosismi persino gli insulti che esso ha suscitato e che è bene lasciar cadere
E il fatto che anche due campioni dell'imperturbabilità e del poeta non muovere come Andreotti e Forlani sono scesi in campo e sono stati indotti come dicevo a qualche stanca e riduttiva iniziativa
Noi diciamo dunque che il referendum non sono un'occasione positiva per tutte le forze convinte della necessità di una riforma elettorale del sistema politico e se sono stati una risposta non dobbiamo mai dimenticarlo al vero e proprio veto di maggioranza nei confronti della possibilità del Parlamento di legiferare in materia istituzionale ed elettorale
La funzione del Parlamento nel contesto di una corretta interpretazione costituzionale è stata colpita dal Governo
E non già dei referendum la piena attuazione della Costituzione
è stata ritardata nel nostro Paese
Sempre solo dall'azione dalla prevaricazione dell'esecutivo
E da una costituzione materiale che la contraddice
Ben venga dunque un'iniziativa del Parlamento volta rispondere preventivamente e in modo serio alle sollecitazioni dei referenti
Essi non possono invece essere demonizzati accusati di incostituzionalità si lascia la Corte costituzionale il compito di valutare serenamente in proposito allo stesso tempo però diciamo con chiarezza
Che non viene nel nostro sostegno all'iniziativa referendaria alcun intento anti socialista
Noi vogliamo porre un problema al partito socialista e mi chiedo perché mai un partito che da molti anni fa
Pone l'esigenza di una grande riforma delle istituzioni
Non ancora mostrato una sua proposta di cambiamento dei meccanismi noi chiediamo al partito e non ha presentato in Parlamento ma chiediamo al Partito Socialista di avere su questo punto una riflessione comune per ricercare un'intesa a sinistra
Certo la riforma elettorale non ne tutto lo sappiamo benissimo però è un punto essenziale di una più generale riforma istituzionale anche sulle questioni dell'informazione
Rispetto alle quali le nostre posizioni hanno riscosso il consenso di ampi settori dell'opinione pubblica e della cultura sarebbe possibile trovare soluzioni positive
E avanzate separino socialista si decidesse ad abbandonare un'impostazione che del tutto anomala rispetto a quella delle altre forze socialiste e riformatrici europea
Nell'attuale situazione politica noi siamo consapevoli del rischio di un precipitare degli eventi
Potrebbe farsi strada la tentazione di andare verso elezioni anticipate per eludere ancora una volta i problemi
E anche per bloccare l'affermarsi nel paese della prospettiva nuova che noi intendiamo rappresentare sarebbe un calcolo miope è una scelta grave
Sarebbe grave chiudere una legislatura sulla questione degli spot e prendendo a pretesto il referendum
Sostenere che i promotori dei referendum
Sono responsabili dello scioglimento anticipato delle Camere
è semplicemente una corbelleria antidemocratico
Tanto varrebbe allora abolire l'istituto referendario queste legittimo che chi pensa a ciò lo propone la realtà è che si vorrebbe continuare ad anticipare le elezioni politiche
Per poter tornare a riproporre il pentapartito
Quasi che tale formula fosse una legge di natura insistere su questa linea però potrebbe oggi avviare una spirale catastrofica per la democrazia italiana
Qui del resto si misura la vera irresponsabilità degli attuali gruppi dirigenti
Che alimenta tutti i fenomeni di scollamento tra popolo e istituzioni che sono sotto i nostri occhi
E ora che si dimostri che non è una legge di natura che la crisi del pentapartito si può rispondere solo con le elezioni anticipate per riproporre successivamente il trenta per si può si deve
Invece utilizzare l'ultima parte della legislatura
Proprio per affrontare i nodi di fondo della crisi
Per realizzare le necessarie riforme istituzionale noi siamo pronti a misurarci ad assumerci le nostre responsabilità in un quadro politico che offra garanzie a tutte le forze politiche e parlamentare si dovrebbe cioè studiare in quale forma si potrebbe avviare un'iniziativa parlamentare di alto livello sulle riforme istituzionali e garantire che essa non sia contraddetta dall'azione del Governo e da una contrapposizione pregiudiziale tra maggioranza e opposizione in questi mesi abbiamo elaborato sulle questioni istituzionali un pacchetto di proposte
Su cui ora non ritorno per non ricordare che se non per ricordare che esse hanno come linea ispiratrice quella di restituire il potere di scelta ai cittadini
E che esso sia oggi pressoché vanificato lo si vede torna dirlo dalla vicenda delle giunte
E quella di restituire all'istituzione effettivi poteri di decisione e di controllo
Sottolineo che se si iscrivono nel processo che noi consideriamo ineludibile
In una nuova Costituente della democrazia italiana
E a questo proposito voglio aggiungere che solo se si animati da un coraggioso spirito riformatore si difende davvero la Costituzione repubblicana
Il rinnovamento profondo della politica e delle istituzioni è necessario proprio per far sì che i principi e i diritti di quel testo
Formano il nucleo fondamentale che formano il nucleo fondamentale siano resi veri e concreti
E non restino solo scritti sulla carta
E che possono essere affermati i principi e i diritti di una democrazia che si affaccia due il diritto alla pace
All'ambiente
Ha un'informazione davvero pluralista Principi nove sui rapporti tra le donne e gli uomini
Sulla Democrazia sovranazionale sulle grandi scelte che condizioneranno le generazioni future
E così concependo la fedeltà alla Costituzione come impegno per un suo continuo e processale inveramento e non chiudendosi nella conservazione del vecchio che davvero si salva la sostanza avanzata del patto del quarantotto cioè della più grande conquista democratica della storia d'Italia
E in questa prospettiva che noi proponiamo una riforma dello Stato che preveda nuovi equilibri fra i diversi poteri maggiore peso delle Autonomie secondo un disegno generale che sappia rafforzare sia il momento della rappresentanza che quello dell'efficacia della decisione
E che sappia rispondere insieme all'esigenza di rafforzare i poteri più vicini ai cittadini a partire dagli enti locali dalle regioni
E a quella di estendere la sovranità popolare effettiva a livello sovranazionale nei confronti dei nuovi poteri economici finanziari e politici transnazionale per il governo nazionale la nostra proposta e quella di un governo parlamentare sottolinea di un governo parlamentare profondamente riformato
Lo spirito della nostra proposta non si limita quindi alla definizione di regole che garantiscano la governabilità
Ma chiama in causa l'insieme dei potenti
Il rapporto tra diritti e poteri e la rivitalizzazione delle diverse forme di rappresentanza a livello dello stato dei partiti dei sindacati delle associazioni dell'impresa e della democrazia e con proprio per questo riteniamo riduttiva e non rispondente alle esigenze del Paese ogni soluzione di tipo presidenzialista soluzione che noi contrastiamo verso la quale abbiamo mostrato la nostra content contrarietà anche se abbiamo più volte detto a partire dal diciottesimo congresso che essa non andava demonizzato
Noi avvertiamo che presso molte forze in molti ambienti e settori della società del mondo economico dalla cultura delle associazioni di vario carattere orientamento
Il tema di una nuova fase costituente della democrazia e della politica italiana acquista peso
Stimola riflessioni attiva iniziativa ho già detto del referendum
Che a queste origine questo significato vitale aspirazione rivelatori di Bach che proprio intorno al problema di una fase costituente
Si è aperto all'interno dell'area verde così come nel vasto movimento delle donne
Ma è soprattutto nel mondo cattolico il fermento e la ricerca intensa che vada le iniziative a più forte impronta politico culturale di singole personalità e gruppi
Fino all'esplicito orientamento di organizzazione carattere di massa come le ACLI e la e in campo una riflessione sulla Costituente dei cattolici italiani che forma i conti apertamente con l'esaurirsi della centralità democristiana e con la necessità di passare a una democrazia dell'alternanza
Vi è in questo processo una forte potenzialità di chiarificazione del sistema politico italiano
Si tratta di un processo aperto a varie ipotesi a quella del rinnovamento dalla Democrazia cristiana
A quella della costruzione di una nuova forza politica autonoma
è quella di una partecipazione diretta a una nuova formazione politica dell'assegno
Ritengo che prima o poi anche attraverso il passaggio della riforma del sistema elettorale la terza ipotesi si dimostrerà quella più forte
E la Costituente dei cattolici potrebbe far maturare questa possibilità
Consentendo di verificare che i cattolici possono partecipare a schieramenti politici diversi continuando a comunicare su alcuni valori essenziali
Comincia dunque a manifestarsi anche in forme attive su orientamenti e con contenuti positivi progressisti democratici un processo di mobilitazione di aggregazione di forze correnti di opinione
Che si propongono di aprire una fase costituente per la democrazia e la politica italiana un ampio respiro innovatore riformatore
Queste forze che si stanno impegnando e orientando per l'avvio di una fase costituente della democrazia italiana qualunque sia il rapporto che vorranno instaurare con il nostro lavoro
A volto alla costruzione di una nuova formazione politica della sinistra condividono il progetto generale
Per la nazione la Repubblica entro il quale questo nostro lavoro assume tutto il suo valore significa possiamo dire credo che il progetto nel quale siamo impegnati è in profonda armonia e sintonia con quanto di positivo e progressivo nel Paese si è mosso
E che anzi ha contribuito a creare tale movimento ma non è certo mia intenzione
Fornire una visione trionfalistica critica del processo in abbiamo anche compiuto degli errori
Ed è del tutto evidente che abbiamo incontrato anche delle difficoltà
E che le forze che si sono messe in movimento in rapporto la nostra scelta come avviene in tutti i momenti movimenti dinamici pongono problemi e aprono nuove difficoltà
Sostengono anche posizioni che vanno discusse criticamente
Nessuno ha mai pensato di fare uscire Minerva dalla testa di Giove i processi politici di grande portata sono complesse la stessa aggregazione di forze nuove non è un atto indolore
Nello stesso tempo se vogliamo fare un'analisi equanime non propagandista occorre anche dire che non è vero che la nostra fase costituente fallita essa ho
Agli Alitalia peraltro il lavoro per dare concreto avvio alla fase costituente iniziato dopo il nostro Comitato centrale del maggio scorso
Che ne ha definito le coordinate politiche né indicato nei comitati per la Costituente formati da iscritti e non iscritti gli strumenti operati anche se non tutta l'aria del partito è ugualmente impegnata se si registrano ritardi dovuti alla coincidenza in molti altri rilevanti impegni complessivamente il quadro dimostra un discreto avvio del lavoro
Sono quasi seicento i comitati costituiti ai quali si aggiungono cento dieci club e associazioni promosse dai nomi scritti con caratteri e finalità proprio quel che importa sottolineare che questa prima fase dell'esperienza dimostra la possibilità di attuare gli orientamenti generali che abbiamo fissato era loro fecondità
I comitati indirizzano per convinzione proprie necessaria
La propria attività lungo gli assi fondamentali che anche noi abbiamo individuato in tal modo si incarna nella dirette attiva esperienza di migliaia di persone il nostro stesso processo di rinnovamento di quello che fin dall'inizio abbiamo definito il nuovo corso importantissimo e che questo itinerario al quale sono chiamati a partecipare come protagonisti prima gli scritti e le iscritte al partito comunista
A prescindere dalla diversità di posizioni
Coinvolge alla pari e sulla base di un comune lavoro
I nomi scritti interessati mobilitati alla costituzione di una nuova formazione politica
Con altre esperienze alle quali hanno dato e danno vita a gruppi e personalità non iscritti al Pci il confronto il dibattito il lavoro con nume continuano e continueranno anche in vista degli impegnativi appuntamenti ridefinizione programmatica
Il processo costituente deve rafforzare ed estendere il carattere di massa
Che ha cominciato ad assumere in questa prima fase di creazione dei comitati
Deve sprigionare in modo diffuso e molecolare nelle diverse realtà del Paese il massimo di capacità di aggregazione di innovazione culturale e programmatica e organizzativa deve saldarsi all'iniziativa politica di massa
Abbiamo peraltro sempre considerato la Costituente
Come momento essenziale di un processo più vasto devi collocazione di tutte le forze politiche di una costituente della democrazia e questo obiettivo che oggi si presenta come un'esigenza nazionale a giustificare l'impresa della fondazione di nuovo partito la sinistra italiana al posto di una forza che tuttora vitale e radicata nel tessuto della Società Italia
Un grande partito si fonde in funzione di un diverso assetto dello Stato del sistema politico in rapporto a una crisi delle vecchie classi dirigenti può avere successo se si presenta come strumento di nuove forze che prendono e che chiedono di essere organizzati se questo è vero allora il processo cui stiamo dando vita va posto sempre più non come problema nostro
Come se dovessimo salvarci dalle macerie dei sistemi comunisti
Ma come la necessità per il Paese che scende in campo una nuova forza della sinistra
Esistevano il bisogno di un nuovo partito della sinistra che rinnovi lei dei programmi e la politica della sinistra
Che affronti la questione democratica italiana
Un partito in grado di rompere il blocco moderato e di costruire una unità sociale e politica di forze antagoniste riformatrice
Sulla base di quanto detto sinora noi diciamo di sì
E pensiamo che questo partito non possa essere nel vecchio piccine un partito di tipo radicale e senza un progetto proprio è un proprio insediamento sociale
Ma un partito che affondi le proprie radici nel mondo del lavoro tra i lavoratori
Che aderisca le nuove contraddizioni quella di sesso quell'ambiente sviluppo che affermi e difenda i diritti di cittadinanza un partito che abbia una grande aspirazione
Quella di superare il dramma storico della sinistra e la sua permanente divisione per dar vita a una sinistra nuova è sempre più ampia impegnata a rendere possibile la Terna un partito che nei rapporti a sinistra si muova per l'unità e in piena autonomia
Avendo come metro di misura come in questi anni abbiamo sempre fatto le scelte politiche programmi i comportamenti
Sono venuti meno nei rapporti col se i motivi di divisione legati alla scelta del ventuno
E nello stesso tempo si sono manifestate nuove differenze che vanno risolti attraverso una discussione strategica di fondo
E che riguardano in modo prevalente il rapporto con l'attuale processo di modernizzazione e quindi le finalità di un'autentica forza politica riformati
Si è esaurita in Italia come in Europa la contrapposizione socialismo comunismo
Resta il fatto che i grandi problemi nazionali mondiale
Impongono un profondo rinnovamento di tutti
E che ci si consenta di andare oltre i limiti delle tradizioni verso una nuova fase della sinistra
Resta ancora il fatto
Come ho già ricordato che la linea della governabilità seguita dal Partito socialista nel corso degli anni ottanta legata a una certa visione della modernizzazione ci ha visto e ci vede su posizioni critiche
Anche nel Psi del resto specie a Rimini ha cominciato ad emergere la consapevolezza che quelle poche se si esaurì
Che bisogna pensare a nuove strategia sinistre
Che facciano i conti con i nodi di fondo dello sviluppo sociale
Il confronto deve avvenire su questi nodi di fondo
In considerazione di tutto ciò respingo come una
Contraffazione che considero ingiuriosa
Quella di chi sostiene perseguendo troppo facili scopi polemici
Che il nostro obiettivo sarebbe quello di dar vita a una formazione politica che riducesse la sua funzione storica ha un suo sostituirsi a Dante nella guida dall'attuale processo di modernizzazione non c'è davanti a noi nessuna deriva ineluttabile
Dipende da tutti noi indicare con chiarezza il percorso da compiere
Senza scavalcamenti programmatici nominalistici
Ma con la serietà
Che è propria di una forza autonoma
Che si pone con l'obiettività e i problemi del Paese
E che si prefigge di discutere i fondamenti i fondamenti di una politica capace di mantenere aperti toh per risolverlo
Il grande problema sociale dell'uguaglianza
Cioè il problema principe su cui si misura la nobiltà della politica
Tutte le forze di sinistra devono far valere in questa ricerca
Le proprie posizioni auto
Il proprio patrimonio storico che è maturato nella costruzione della Repubblica e nel contributo che ciascuno ha dato alla crescita e lo sviluppo dello stato e del sistema democratico la nostra autonomia è un bene prezioso da preservare proprio per determinare le condizioni
Di una reale unità della sinistra e dell'alternativa
Noi abbiamo deciso un nostro percorso di revisione critica proprio al fine di dare forza e coerenza
Alla strategia dell'alternanza
Ma anche il Partito socialista deve mettere in campo un suo percorso un ripensamento critico della sua collocazione rispetto alla società e nei confronti della DC
Anche il Partito Socialista è chiamato a rompere con il suo trentennale consociativismo con la DC e il suo sistema di poter solo così si potrà rispondere al problema di una comune collocazione rispetto all'alternativa e si potranno determinare anche le condizioni di un più stretto raccordo unitario tra le forze che si richiamano associativo
Un rapporto che per quanto spetta a noi potrebbe essere facilitato dal nostro rinnovamento come anche dal fatto che nel corso della nostra storia abbiamo assimilato elementi essenziali
Della cultura riformista del nostro Paese ed europea e a questo proposito voglio dire che diverse volte nella nostra storia
Abbiamo riflettuto sulla possibilità e l'utilità di dar vita a un partito unico della sinistra
Noi non ci chiudiamo a questa Pro
Una prospettiva comunque che non può trovare fondamento nel campo dell'ideologia ma sul terreno programmatico politico e strategico ma questo non è un problema dell'oggi
Oggi si può e si deve procedere diminuendo i motivi di conflittualità sinistra ritrovando su un programma di governo un'identica collocazione alternativa che potrebbe anche nel quadro di una riforma elettorale conoscere soluzioni efficaci sul terreno della rappresentate
Compagne e compagni
E dunque alla luce dei problemi
E delle prospettive che ho tracciato
Che siamo chiamati a discutere tra di noi
Essendo convinti tutti che nessuno di noi vuole dissolverà assolutamente nulla
Che il ventesimo congresso non vuole essere non sarà un congresso di dissoluzione ma di fondazione di trasformazione di rinasce
Di rinascita di ciò che di meglio è stato elaborato
Nel seno del nostro partito
Io non credo che valga la pena di negare il nostro passato perché abbiamo molte cose da apprendere
Che è stato elaborato nel seno del nostro partito in un contesto più ampio a contatto con altre fa
Proprio perciò ho personalmente più volte difeso nel corso di questi mesi
L'importanza di un ascolto reciproco tra le diverse posizioni presente nel partito
Per definire la portata reale delle differenze e far sì che esse giocassero all'interno di un confronto
Un tirarsi in disparte non sarebbe produttivo per nessuno
Bisogna capire in tempo che abbiamo bisogno gli uni degli altri
Se non vogliamo che l'originalità del nostro patrimonio vada dispersa e se per davvero riteniamo che l'obiettivo della trasformazione socialista della società
Deve guidare al di là di falsi orgogli e di interessi di parte
La nostra azione la nostra città
Non abbiamo bisogno dunque né della borchia di maggioranza né dello spirito di divi ci
Dobbiamo cercare tutti di abbassare il tono della polemica per privilegiare la ricerca e il confronto e aggiungo che nessuno di noi può pensare di affrontare e risolvere la dialettica che ci riguarda
Che riguarda prospettive di fondo
E che coinvolge così profondamente la nostra passione politica commetto di Autore autoritativi e per decreto
La Costituente vive dell'apporto di forze che hanno pari dignità
è una Costituente tra identità diverso e forse che sono chiamati a discutere a costruire un nuovo progetto strategico
In questo senso nessuno di noi considera i compagni che hanno parlato di Rifondazione delle forze marginali dal costruttore
Ma proprio perché si riconosce pari dignità
è chiaro che la minoranza deve a sua volta misurarsi seriamente
Col progetto della maggioranza che è quello di dar vita a una nuova formazione politica della sinistra sedie se tale dialogo non si sviluppasse vorrebbe dire che siamo già in qualche modo due partiti
Si tratterebbe di un'eventualità perniciosa perché allora una scissione anche non voluta potrebbe diventare inevitabile
Facciamo dunque tutti assieme attenzione a controllare gli esiti delle nostre azioni
Affinché non tradiscono le nostre stesse intenzione
Facciamolo se non vogliamo che si arrivi senza volerlo ad esiti negativi per la vita collettiva e individuale di ciascuno di noi
Ci troviamo di fronte a una discussione che investe tutto il partito
A una discussione nella quale tutti avverto un'esigenza di trasformazione la preoccupazione che mi muove è quella di delineare la costruzione di una forza politica che può presentarsi
Come la casa comune di viverlo se ispirazione itinerari politici e ideali della sinistra e nella quale possono convivere forze che si ispirano agli ideali di un comunismo totalmente diverso in contrasto con un'ideologia l'esperienza pratica del cosiddetto socialismo reale
Forze che trovano nella cultura cattolica i fondamenti di un atteggiamento critico nei confronti dell'attuale sistema e forze che fanno di un rinnovato riformismo la base di una politica di trasformazione della società
Tali forze Damon oggi sforzarsi di ricercare i punti di contatto
Senza escludere nessuna posizione nel quadro di una chiara identificazione dei punti comuni
Anche attraverso una forma partito capace di comprendere diversi itinerari che si incontrano sul terreno di una comune critica alle contraddizioni della società capitalista
Noi tutti naturalmente siamo consapevoli dell'importanza di quella particolare cultura democratica e riformatrice dei Comunisti italiani su cui si fonda la Origin Anita della nostra tradizione
Ma ormai si chiude un secolo dominato dall'adesione dal contrasto
Rispetto a un tentativo quello promosso dal movimento comunista internazionale che ha fatto fallimento questo fallimento non deve lasciare spazio libero
Alla vittoria del liberismo ha una visione apologetica del capitalismo
Il problema da risolvere è proprio quello di individuare la risposta da fornire agli interrogativi di fondo che il corso storico ci impone da parte mia posso dire che il nostro progetto ha bisogno dell'apporto creativo di dei di passione politica
Dei compagni dell'attuale minoranza del confronto aperto tradito
Esso richiede però che tutti siano interessati a costruire la stessa casa e che tutti siano disposti a sostenere la validità della nuova forza
Nei termini e nelle forme che dovremmo definire assieme nella fase costituente
Essenziale appunto e che il confronto si faccia più produttivo e più questo è stato il significato positivo del dialogo avviato ad Ariccia che non va disperso
Non si tratta di cercare un punto di mediazione restando a mezza strada
Negli garantire solo regole di convivenza
Si tratta di costruire un progetto politico
Una strategia che possono anche non essere condivisi da tutti
Ma che siano in grado di dar vita a una casa comune per forza diverso in quanto esse si sentono garantite per l'essenziale
Sul riconoscimento degli ideali di fondo dei grandi orizzonti di liberazione umana che trovano espressione anche negli ideali del comunismo ideale come prospettiva di autogoverno degli uomini
E della libertà di ciascun uomo come condizione della libertà di tutti
In quanto tutte le forze si sentono garantite sui principi costitutivi della propria identità sulla piena autonomia politica sulla volontà e coerenza riformatrice
è in quest'ottica che intendiamo porre come oggetto di discussione e di decisione di questa riunione litterae i tempi della fase costituente e del Congresso cui essa deve mettere Carlo non si tratta oggi in questo Comitato centrale di fissare la data e di convocare il congresso
Non si è infatti non si è infatti conclusa la fase costituente
Dobbiamo tra l'altro preparare bene due appuntamenti
L'appuntamenti salienti della Costituente
Quali l'assemblea programmatica e seminario sulla forma partito
Due impegni che dovranno servire a definire le idee costitutive i principi programmatici essenziali
E le regole fondamentali del nuovo partito
Due scadenze che dovranno rivolgersi alla Società italiana a tutte le forze ed energie le intelligenze interessate un nuovo progetto per la sinistra italiana
Ciò su cui in questa riunione dobbiamo pronunciarci confermo quanto ho già detto ai lavori delle ultime elezioni
E la necessità di fissare tempi certi per la fase conclusiva della Costituente
Di programmare i nostri lavori in modo da poter e svolge il ventesimo congresso all'inizio del nuovo anno entro la metà di gennaio militare mi pare che tale proposta sia in grado di contemperare due esigenze tra loro diversi
Quella di dotarci del tempo necessario ad un confronto con l'approfondimento reale dei temi posti dalla Costituente
è quello di metterci in condizione di affrontare con fisionomia chiare forza salda
La difficile fase politica
A cui il nostro Paese va incontro ho già detto che siamo contrari ci batteremo contro l'ipotesi di elezioni anticipate
Tuttavia dobbiamo essere in grado di affrontare anche elezioni politiche anticipate nella primavera del novantuno avendo messo in campo nella vita politica italiana l'unica vera grande novità una nuova forza della sinistra capace di misurarsi con i problemi della riforma dello Stato del governo del paese
Capace di ricorda cogliere intorno a sé una larga volontà di cambiamento di riforme i moralizzazione della vita politica di rinnovamento democratico
A tal fine occorre proseguire e intensificare lo sforzo per dare carattere di massa alla fase costituente
E proposito torno a dire che non ritengo nel generoso nel fondato parlare di fallimento della Costituente
E non ritengo neanche utile a quella reciproca attenzione
A quella discussione severa accerto severa e costruttiva che tutti mi pare diciamo di volere
Altra cosa quindi è vederne i limiti gli errori
In alcuni siamo intervenuti
è intervenuto indirettamente anche Kandor posizioni di amici che si riferivano al nostro processo
Rimediate con le necessarie correzioni
Ho già detto
Tu che il successo della costituente
Lo si potrà misurare sulla base
Idee e dei programmi che saremmo riusciti a mettere in campo
E sulla base
S degli spostamenti che avremo suscitato nella società
Dica nazionali
E tutto ciò si manifesterà prima durante
E dopo il ventesimo con
Si tratta dunque di intensificare il lavoro e di intrecciare il processo costituente
Rinnovata forte iniziativa politica
Sono
La migliore garanzia che vogliamo dar vita
Forza politica della sinistra antagonista e riformatrice
Fase costituente risulta
Ivi nella battaglia di massa ci daranno forza che ce ne sia cessare via tutti insieme
Ad affrontare le dure sfide che ci attende
Qui
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